Più libri più liberi 2018 - Parole oltre le frontiere: StoriEmigranti

Buona sera
Scomodo
Buona sera e benvenuti
Alla presentazione del volume parole oltre le frontiere
Microfono
Cambio microfono sentire sì
Buona sera e benvenuti alla presentazione del volume parole oltre le frontiere dieci Storie migranti edito da Terre di Mezzo
Do subito il benvenuto alle due persone che lo presenteranno come c'è qui al mio fianco Melania Mazzucco una scrittrice che ha bisogno di poche presentazioni la ringrazio per essere con noi e ringrazio per essere con noi anche azzurra che è una delle delle autrici e degli autori
Qui l'autrice degli autori di questa di questa antologia
Un'antologia sono dieci racconti
Di migranti
Di uomini e di donne di ragazzi e ragazze spesso sono molto giovani
Che sono immigrati nel nostro Paese che vivono nel nostro Paese
O che sono transitate attraverso il nostro Paese
Io passerò molto velocemente la la parola a Melania ad Azzurra
Ma prima vi devo dire due cose molto molto veloci
La prima è che questo non è soltanto un libro ma è un mattone
Non so se il primo mattone sicuramente uno dei primi
E sicuramente è uno dei pochi è uno dei pochi mattoni
Che abbiamo a disposizione
Per raccontare una storia una storia lunga una storia che non comincia oggi dico però l'Italia non non si parla di cui non c'è traccia la storia della immigrazione in Italia
Io sono uno storico lavoro lavoro sulle fonti da moltissimi anni
In Italia c'è un enorme problema di stratificazione delle fonti
Per raccontare una storia appunto la storia dell'immigrazione
Questa è una delle prime iniziative delle prime in prese
Di cui fra previdero i dettagli
Che ha cominciato a fare i conti con questo problema
Con l'accumulo
Di fonti
Che siano utili nel presente e soprattutto nel futuro
Per raccontare questa storia
In Italia non si parla
Di emigrazione può sembrare una provocazione siccome è un tema che apre che praticamente tutti i telegiornali
Ma è la verità cioè l'Italia si parla di emigrazione della parole migrazione del problema immigrazione del fenomeno dell'immigrazione
E dell'immigrazione
Ma non lo si fa dando
Un nome e un cognome alle cose e soprattutto alle persone
In questo volume che ha una prefazione di del professor Sandro Triulzi e una postazione di Jabbar Shego
Assolta scrittrice
Si dice proprio questo
Cioè del problema di cominciare uscire fuori dall'utilizzo astratto di questo termine del termine
Migrazione
E della necessità di comizi di cominciare a Haidari
Nomi e cognomi alle storie alle storie delle persone
è un processo storico abbastanza codificato abbastanza noto
Non so bassa Parigi riferimento rispetto a quello che che succede in Italia dopo dopo la fine della prima guerra mondiale quando per raccontare quello che è successo nelle trincee per raccontare la morte di milioni di persone
Si cerca di normalizzare e di banalizzare quel processo ed in cui viene fuori il il mito viene coniato utilizzato il mito del milite ignoto ad esempio un mito umanitario molto bello che serviva a dare consolazione alle alle famiglie che avevamo perso di soldati di cui non si trovava non si trova il corpo ma è anche un mito feroce specializzanti che viene creato con uno scopo molto preciso cioè quello di cancellare il vissuto i nomi e i cognomi delle persone e io fino alla presentazione di questo lutto enorme che era stato voluto
Dagli stati dei ceti dirigenti
Personalizzarla per renderlo neutro rende lo si addirittura forse in qualche modo piacevole bello il mito glorioso del milite ignoto
Ecco quello che succede in Italia da molti anni e qualcosa di simile di molto analogo secondo me
Il immigranti ed emigranti sia che sia letto che si è raccontato inno in chiave positiva o in chiave negativa
Si tende a non dargli un nome hanno raccontare la sua storia perché in questo modo si può facilmente utilizzare manipolare la rappresentazione che sia di questo fenomeno che viene politicizzato che viene strumentalizzato
Senza entrare in il nello specifico di di chi sono queste persone della storia che hanno avuto perché la storia delle persone molto spesso e potente ed è in grado di cambiare l'andamento delle cose molto più di qualsiasi Timoria politica sociologica e così via in questa storia che manca ancora dell'immigrazione in Italia e che per fortuna da un punto di vista saggistico si è cominciato a scrivere da da da poco da pochissimo i primi volumi sono di questo di questi mesi qua
Ci sono dei passaggi che pochi di non conoscono che rivelano la potenza dell'attribuire un nome e un volto a alla alla storia delle storie
Quest'anno il prossimo anno saranno trent'anni da un fatto che ha cambiato il racconto delle dell'immigrazione in questo Paese
Nel mille novecentottantanove veniva ucciso a villa Literno Gerry Massimo non so quante persone che sono all'interno di questa di questa sala conoscono la sua storia conoscono questa storia
Geri era un un
Un immigrato un richiedenti asilo sudafricano che arriva in Italia nel mille novecentottantanove
Appunto richiedendo così lo sbarco a Fiumicino
Gli viene negato perché in quel in quel periodo in Italia l'asilo politico veniva concesso soltanto agli immigrati che provenivano dal blocco dell'Est quindi con una lettura politica anche in quel caso del del tema dell'immigrazione
Nonostante questo rifiuto Gerry Massimo decide di rimanere in Italia
Con l'aiuto dell'UNHCR e della Comunità di Sant'Egidio riesce in qualche modo ad integrarsi
Detestate decidere sbarcare il lunario perché viene in condizioni di grandissima povertà di andare a a a lavorare come raccoglitore di pomodori a villa Literno in provincia di Caserta
In quel contesto pur in questo in questo contesto di grande miseria i lavoratori che sottostanno al caporalato un fenomeno che c'è da tempo che tutti quanti conosciamo bene come funziona in Italia vengono presi di mira dalla popolazione locale perché perché tolgono in qualche modo lavoro alla popolazione locale
Ne viene fuori un'attenzione sociale molto forte ne viene fuori un'aggressione da parte di di sbandati del luogo acquisti immigrati Gerry Massimo nell'agosto del mille novecentottantanove viene ucciso
Da quel momento in poi nel giro di poche settimane l'Italia si crea un grandissimo moto di indignazione popolare
Questo ragazzo aveva lasciato ha rilasciato poche settimane prima a RAI due un'intervista nella quale denunciava le condizioni di razzismo che aveva trovato in Italia
Dicendo che era venuto via da un Paese dove soffriva l'apartheid Comit sulla come il Sud il Sudafrica e ha trovato delle condizioni se possibile ancora peggiori qui in Italia
Questa intervista fa il giro d'Italia la gente ha una reazione e nel giro di poche settimane nell'ottobre del mille novecentottantanove prima
Che crolli il muro prima che comincino i flussi di immigrazione dall'Est verso l'Italia centinaia di migliaia di persone scendono in piazza a Roma
Fondando quello che è un movimento antinazista in Italia che fino a quel momento non è non è esistito ma non perché non esistesse il problema del razzismo o del caporalato o dello sfruttamento
Perché fino a quel momento lì non c'era stato un nome e un volto di una persona che arriva che ha visitato un
Appunto un un'icona a questo problema che le si ispiri citato questo problema
Ecco questa è la forza da da quel movimento da quel momento in poi rifiuti movimento in antirazzista in Italia ha tutta una sua vita una sua un suo percorso una sua identità questa è la forza dell'attribuire dei nomi e dei volti
Alle persone io
Concludo questa questa parentesi per dire per dire appunto questo cioè e i i filmati televisivi che vide che viviamo di giorno in giorno sugli sbarchi non ci raccontano mai le storie delle persone che hanno vissuto l'esperienza che li ha portati fino a sbarcare in Italia e invece è importante dare un nome se è possibile un cognome a tutti loro questo libro fa questo comincia a fare questo per questo un mattone
Da un nome ad alcune di queste storie
Da dieci nomi i nomi sono fa X azzurra Ibrahim e Luna Hassan Giuditta Gaia Mohammad Reza
Melanie Dominique dieci nomi dietro i quali ci sono dieci persone che sono in grado di raccontare la loro storia
Come sono stati raccolti perché
Ovviamente sappiamo gli immigrati sono tantissimi in Italia e tanti siano voglia desiderio di raccontare la loro storia
è nato il Progetto alcuni anni fa
è nato prima a livello regionale nel due mila tredici due mila quattordici in Toscana
Il progetto si chiama
L'acronimo è Dini viari multimediali migranti
Questo progetto avuto appunto una prima edizione su scala regionale e poi due anni dopo con un partenariato che si è allargato
Ha avuto la sua prima edizione nel due mila diciassette su scala nazionale
Un Progetto pensato appunto per raccogliere testimonianze di vita di migranti giunti in Italia o transitati attraverso l'Italia
Devo citare obbligatoriamente tutti i membri di questo partenariato che ha dato vita a questo progetto fantastico per fare emergere far affiorare dal dubbio le storie di queste persone
C'è dentro
L'archivio dei minori memorie migranti l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano l'Arci l'Associazione Fratelli dell'Uomo custom
Centro di ricerca sull'emigrazione Museo dell'emigrante dell'Università della Repubblica di San Marino il Circolo Gianni Bosio il Comitato tre ottobre che il Comune di Pontassieve il Comune di San Giovanni Valdarno
Oxfam Italia intercultura la rete italiana di cultura popolare Senegal solidarietà l'Unione dei Comuni della Val d'Era e un ponte per
Questo partenariati enorme che si è allargato peraltro in questo momento a per l'edizione che è in corso del di questo concorso ma ma questa è un'altra storia questo partenariato si è attivato attraverso i canali di ciascuno
Per intercettare le persone che avevano desiderio di raccogliere di di di raccontare la loro storia
Che per e per raccoglierla il meccanismo
è molto simile a quello codificato lasciato diciamo come patrimonio
Del proprio patrimonio dell'umanità dall'Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano
Chi conosce questa a questa realtà sa che l'archivio da trentaquattro anni raccoglie racconti di vita in forma scritta di italiani di persone qua qualunque diari memorie lettere
Tracce di vita di persone in qualunque ecco riprendendo quello che l'archivio fa da tantissimi anni con il patrimonio di scritture degli italiani
Questa rete di partner a
Pensato che fosse arrivato il momento di raccogliere i racconti di vita di chi italiano di nascita non è ma lo è di fatto perché appunto arriva qui e per un breve periodo per tutta la vita decide di esserlo e e appunto cominciava a coglierlo a schierarlo a
A renderlo anche leggibili e fruibili a un pubblico affinché il pubblico conosca queste storie questa IRI partner ha capito ha avuto questa intuizione di capire che il motore della nostra storia da cui ai prossimi decenni e questo cioè il il racconto di di di storie che che si mischiano con le nostre le le arricchiscono ci arricchiscono e sono destinate a segnare una nuova rotta nella nostra storia scrivere un'altra storia
Un'altra storia del nostro Paese
Ecco io
Concludo la la mia introduzione con con queste parole quasi ci sarà l'occasione di tornare sul contesto storico lo farò lo farò con gran piacere e lascio la parola a a Melania chiedendogli appunto anche una lettura sul sul valore letterario di queste di queste scrittura
Figo buongiorno a tutti gli sono molto contento di essere qui critico anche perché naturalmente come è cominciato il perché e il per me su libri come questo sono fondamentali sono veramente la prima pietra la seconda pietra insomma dire edificio del tutto da costruire
Pistola
Collaboro con ma il premio Pieve da da parecchi anni non più o meno forse una quindicina
E ci sono arrivata proprio con le mie storie di migrazione nel senso che io avevo scritto Vitta
Illa romanzo sulla storia di mio nonno che emigrato in America all'inizio del Novecento e per poter scrivere quel libro esattamente per le ragioni che stava dicendo Nicola Maranesi adesso
Nell'immaginario degli italiani del ventesimo secolo e poi del ventunesimo secolo nostra grande emigrazione storica era un fenomeno che aveva lasciato poca traccia nell'immaginario era legata soprattutto la produzione letteraria poetica in parte anche storica in quel momento
Al al momento contemporanea in cui questo la grande emigrazione degli italiani è avvenuta dopo di che c'è stato una sorta di di pietra tombale diretti reinvenzione di questa memoria migrante nostra
In chiave possibilmente luttuoso da come di una sciagura nazionale insomma che era stata comunque superata dopo le vicissitudini del ventesimo secolo e la e grande emigrazione italiana rimasta una memoria personale privata
Che non produceva più qualcosa di sterile si pensava peraltro nessuno volesse neppure legge nel momento in cui ho cominciato a scrivere quel libro
Quello che volevo fare era esattamente questo c'è raccogliere la storia di una persona qualunque in quel caso mio nonno e ricostruirla come perché è anche la storia di un singolo rappresenta un frammento tra grande epopea che milioni italiani venti milioni gli italiani avevano vissuto pochissimo tempo prima
La grande emigrazione storica si considerò conclusa almeno centosettantasei delle periodizzazione in realtà praticamente nello stesso istante in cui si è chiusa la nostra grande emigrazione cominciato un'altra cioè quella di coloro che sono venuti qui io ho scritto quel libro intervistando persone facciano un'operazione di raccolta di memoria memoria indiretta memoria dirette anche di di scritture poi anche le lettere sgrammaticato e che siano inviati le varie persone che erano andati in America quelli erano tornati e così via a questo punto quel tipo di mio lavorava interessato
Coloro che dell'archivio facevano parte quindi ci siamo conosciuti ed allora poco tempo dopo sono entrato a far parte della giuria quindi in tutti questi anni ho continuato a leggere con grande passione le storie che affluiscono ogni anno a Pieve storie che vengono dal passato remoto missionari in Cina durante negli anni Trenta soldati da Prima guerra mondiale soldati analfabeti però anche sottufficiali anche nobili
Che si arruolarono per fare gli automobilisti storie di donne di casalinghe di donne violate di donne abusate vittime di femminicidio insomma c'è veramente l'Italia intera
In tutti i diari che via via si sono stratificati di negli ultimi anni ne come giuria ci siano cominciati a dire però strano che non sta arrivando nulla
Dal luogo che ci sembra invece più fertile cioè da da dove sta accadendo veramente qualcosa
Non stanno arrivando voci di nuovi italiani o italiani per caso chiamiamoli come vogliamo di persone che sono qui che stanno vivendo in mezzo a noi
Parallelamente a questa nostra interrogarci sulle ragioni di questo silenzio io so portano avanti un altro Progetto che conta che contemplava esattamente una parte di questo lavoro cioè andare a raccontare
La storia di una rifugiata africana in Italia in questi anni che mi sembrava
Una cosa necessaria da fare tanto più avendo io ho scritto una storia di emigrazione di provare a raccontare una storia di neanche di immigrazione diciamo la storia di un di una catastrofe però di una sola persona che stesse qui fra Dinoi adesso e tramite il Centro Astalli con il quale stavo collaborando per le stesse ragioni pubblico per cui collaboravo con pieno Pieve
Ho incontrato principesse beh cupa acqua che viene dal Congo nel corso di un Bari io più di un anno insomma di lavoro insieme a lei ho scritto qua è un libro che non è un romanzo ma la sua storia la storia di Brigitta e io sono contento è nato un libro qualche anno fa
Però io non ho scritto mai una storia diciamo di un altro genere cioè di perché ho sempre pensato di queste storie dovessero essere iscritte direttamente da dei loro protagonisti
E in questi anni ho letto con grande interesse tutto ciò che emerso
E la luna adesso giustamente nella postfazione Igiaba Scego riceva qualora migrante mi mi disturbano vuol dire più nulla ecco anche la parola letteratura migrante a me disturba perché non vuol dire effettivamente più nulla
Va detto però che è stata in questi anni canonizzata anche e studiata e ora trova un posto nel nostre storie letterarie perciò si può dire in qualche modo che c'è già una storia anche delle storie dei migranti in Italia
Che cominciata proprio tra l'altro la data che ha recitato anch'io infatti la morte di Gerry massimo perché fra l'ottantanove e il novanta le prime voci
Del sottosuolo chiamiamole così alla cominciata emerge anche nell'editoria italiana e cominciano a uscire i primi libri
Su scritti in spesso all'inizio in doppia voce cioè un migrante un immigrato a volte un clandestino alla parola gap che in quel momento si usava di più così nella narrazione mense in dell'immigrazione in Italia insieme allo scrittore è un lavoro che ha fatto Mario Fortunato per esempio che fece Happy detta con pop umano che è stato il venditore
Di elefanti vi ricorderete forse uno dei primi libri che uscito sull'argomento la sa di un senegalese che era rimasto sulla costa adriatica pendere appunto statuette di elefanti da allora poi sono usciti numerose sono cominciati a uscire numerose memorie
E a volte anche senza più la mediazione
Della voce di uno scrittore che aiutava l'altro a raccontarsi spesso però la grande vittoria se ne disinteressata da un certo momento in poi
E quest'esito racconti sono rimasti poi sommerso della della piccola editoria frantumate Enna piccole pubblicazioni avvolte di provincia che non hanno aggiunto una grande visibilità mentre viceversa alcuni scrittori
Che hanno scritto in italiano che provenivano da altre culture hanno cominciato a essere pubblicati dalla grande editoria fra questi scrittori non erano dei migranti nel senso stretto del termine
Erano già degli scrittori in qualche modo comunque persone che l'hanno seguito corsi di studio non completati nel loro Paese quindi il trapianto è stato diverso
E invece si sono di nuovo inabissato le storie in prima persona c'è voluto diciamo la la tragedia epocale degli ultimi negli ultimi cinque sei anni per farla lì ritornare necessarie in qualche modo perché poi racconto collettivo
Di ciò che sta accadendo sia appunto reso di nuovo anonimo si è mistificatoria e soprattutto si è trasformato da una parte in una storia di racconti d'avventura quasi no del viaggio un po'picaresco insomma del del giovane o del ragazzo
E sono diventati libri anche di di un Charlie una certa visibilità però come se si fosse perso un po'la il senso e la costellazione generali ciò di cui stiamo parlando quindi l'iniziativa che è stata presa appunto D'Anna da tutte le associazioni i partner che hanno stanno lavorando e che hanno lavorato e stanno lavorando a questo progetto mi sembra proprio essenziale per due o tre ragioni la prima è questa esattamente la necessità di dare una storia e un nome ai numeri questo è il tema che mi ha sempre angustiato anche mentre io scrivevo io sono contento
Io certo in quel caso di parlare di una sola persona di una sola rifugiata proprio per sfuggire all'idea dell'anonimità che
Che annienta no che annienta perché dire venti mila rifugiati cento mila rifugiati cento mila richiedenti asilo trasforma ciascuno in niente alla fine no e quindi la la prima cosa da fare è questa
La seconda cosa è restituire voce perché solo ascoltando direttamente la voce possibilmente senza mediazione neanche una voce
Di chi sta facendo i primi tentativi nel nostro italiano in una lingua che si trasformerà necessariamente con l'apporto di di altre storie di altre culture e questore restituisce una freschezza una verità alla narrazioni che non hanno bisogno più di troppe mediazioni anche nella loro stessa brutalità nella mia stessa
Sentimento di estraneità a volte che che queste generano quindi bisogna andarli a cercare queste storie perché credo che chiunque abbia vissuto certe esperienze in primo luogo deve ricordarle per poterle accettare superare e quindi diventa scrittura a volte anche una forma di cura come è sempre stato e in secondo luogo perché esse siano conosciute e quindi creino una consapevolezza diversa chiunque ha letto
Chiunque leggerà anche queste storie non potrà più guardare con lo stessi occhi di prima le persone che incontra questo devo dire è stato l'esito principale del libro che ho scritto io sono Conte
So che chi lo ha letto non non ha più camminata alla stazione Termini fra i fantasmi della notte senza pensare che forse è una di quelle persone le attrici stima e così chi leggerà la storia di Azzurra in particolare ma anche le altre insomma saprà che quando legge non so
In cui un trafiletto un po'scandalistico che si parlare i bambini stregoni del Congo della persecuzione gli albini
In certi Paesi dell'Africa eccetera non non sarà più una così un termine giornalistico ma sarà una persona che terrà conto per la sua storia e quindi una verità questa è proprio una e questo è una pietra cioè le parole poi diventa davvero pietre
Nello specifico del della raccolta di questi racconti credo che l'interesse principale voglio lasciare ad Azzurra il parlare della stessa suo del suo testo che sinceramente il più straordinario insomma nella della raccolta per innanzitutto per la giovinezza la voce narrante poi per la lucidità anche per il talento in dubbio che già ha per raccontarsi son sicura che lo farà ancora Camp
Insomma non sarà una questa non è stata un'esperienza casuale però nell'insieme credo che sia molto rappresentative proprio perché l'altra grande confusione che si fa pensare che sul tre Stati siano uguali
E infatti in parte alcune lo sono perché troverete nella storie dei viaggi dal
Dall'Asia per esempio gli itinerari le rotte
Le attese dei fallimenti che di cui forse avete già sentito parlare però ogni storia diversa e perciò ognuna di queste storie fa un tassello di questi anni ci sono storie che vengono appunto da dall'Africa occidentale che poi nella per ragioni geografiche diciamo l'Italia è un po'il cuneo no dunque la fine di un cuneo nelle nostre storie migranti di oggi arrivano da una parte dall'Africa occidentale quindi fra Nigeria Guinea Senegal
Sono i Paesi tra l'altro di maggiore afflusso in questo momento di maggiori richiedenti asilo oltre che dei cosiddetti migranti economici respinti di negati
E dall'altra parte dal Corno d'Africa anche seri siamo soprattutto di passione persone di passaggio che non hanno intenzione in verità di di fermarsi qui
E noi rappresentiamo il il punto d'approdo di queste storie dall'altra parte ci sono stati invece dall'America Latina che possono raccontarci
Il fallimento del di certe nazioni perché la storia di Melanie è una menzogna una ragazza venezuelana che sta studiando in Irlanda
Finisce in Italia c'è anzi resta imprigionata in Italia per il fatto stesso di non poter torna in Irlanda perché suo paese la Venezuela perde il diritto di mandare i suoi studenti
All'estero l'apprezzamento lode su se stesso sono stati che stanno fallendo sono o sono falliti quindi vi si apprende diciamo un panorama di possibilità e di storie vi colpiranno da una parte la giovinezza avessero detto già Nicola
Che forse la cosa su cui
Si riflette di più se si conosce bene la
Insomma il fenomeno forse è una delle esperienze che mi riporto indietro tutti questi anni commi sono occupata di questo proprio nella il sentimento un po'di frustrazione di dispiacere che ho provato a Lampedusa centro accoglienza
Dove arrivai a incontrare del delle persone che erano arrivate da poco la maggioranza di di esse avevano fra i diciotto e i vent'anni e molti ce l'avevano anche di meno quindi c'era una tumulto di gioventù là dentro una gioventù per lo più africana anche se non sono ed era una gioventù felice perché tutti erano sopravvissuti a un viaggio tremendo alcuni avevano perso degli amici altri avevano perso idea strada facendo
Degli altri erano viaggi che si concludevano porta di tua dopo anni c'era qualcuno che ci ha messo due anni a passare il mare ognuno veniva da carcere insomma avevano tutti delle storie che ritroverete esattamente in uno di questi racconti
Però la gioia e il sentimento dominante che contrasta completamente con l'atmosfera che io sapevo essere al di là di questo recinto peraltro non ha fatto invalicabile completamente permeabile del centro d'accoglienza
Speranza e felicità che si sarebbero qua infrante nei mesi successivi nemesi della tesa
Nemesi tra burocrazia e soprattutto dopo nei mesi in cui dopo magari aver ricevuto anche il pezzo di carta ma riesce comunque a trovare il tuo posto nel mondo e scoprì che il tuo sogno di studiare invece sì
Non si realizzerà mai ma forse nemmeno quello di lavorare se non quello di poter comunque in qualche modo aiutare quelli che sono rimasti indietro ecco quindi questa giovinezza
Sprecata forse
è il sentimento insomma su cui mi sono continuata a interrogare di più
E siccome qua c'è una violenza non sprecata mi fa piacere passare la la parola lei l'ultima cosa che volevo dire riguarda invece l'acconto sulla Somalia
Ma adesso non voglio pronunciare mare il nome dell'autore un po'diverso questo racconto però va detto perché se no punto giustamente facciamo i nomi vogliamo fare nomi vi dico prima che cos'è poi dopo tanto che Nicola trova il suo nome è scorretto
Questo racconto potrebbe stare a parte in una pubblicazione
Di racconti di viaggio dei giornalisti degli inviati
Perché della Somalia dopo l'esclusione della Somalia mai sappiamo poco o niente esame
Hassan Osman Ahmed questo racconto ambientato a Mogadiscio dopo un ritorno c'è una o uno somalo della diaspora come si chiamano fra di loro anche se lui non è tanto d'accordo con questo nome che torna nella sua città perché gattara non torno a Mogadiscio ma torna dalla madre che sta morendo in coma
Crede di poter l'andava a salutare per l'ultima volta
Non torna nel suo paese da quand'è dovuto scappare la fine della dittatura il crollo della dittatura di SIAD Barre c'è la Somalia è precipitata nel caos ma sta tentando di di rimettersi in piedi
Ecco quello trovato straordinario questo racconto dettagliatissimo e diverso da tutti gli altri che non è il racconto appunto di una mi una migrazione rito è il racconto di un ritorno perché comunque sapere che cosa succede ormai nei Paesi da cui si continua a scappare qualcosa di di molto difficile perché alla fine non c'è più stampa in questi paesi non non ci sono più non ci si può più andare a fare dei reportage veri non ci sono nemmeno più fotografi che ci sono andati in Somalia
Negli ultimi anni che di che cosa e nove Mogadiscio la sorpresa di trovare una città che si è ricostruita in parte viene distrutto ogni giorno dalle bombe di uno stato in cui si va comunque a votare la gente va a votare
Devo dire è stato veramente illuminante
Quasi nulle portavoce corpo diverso dagli altri quindi sorprendente credo che la miniera di storia sia tutta da esplorare che bisogna su lavoro che faranno tutte le persone dell'associazioni che stanno collaborando e anche quello di stimolare racconto perché molti pensano di non saper scrivere non sono nati per farlo non avrebbero mai pensato di diventare protagonisti
Di una storia degna di essere letta però è la vita stessa che la scritta questa storia e questa non deve andare perduta deve restare deve restare su tutto per noi e qui chiudo sulla ritornando al al lavoro degli storici
Che cosa è successo in questi trent'anni in Italia è successo tanto però colpisce leggendo alcuni di questi racconti che è successo tanto ma anche niente perché ci sono delle proprio dei frammenti in realtà quasi tutti racconti sono Brevi nella parte italiana su nella quale invece mi sono soffermata molto io nel racconto dei io sono con te proprio perché se per me è importante anche quella non nel momento in cui la storia
Di chi è arrivato qui diventa anche la nostra e vive in mezzo a noi con tante difficoltà magari in una casa d'accoglienza o addirittura pescata volte però ecco noi qui ed è rimasto e Jimi interessa molto
Però ecco leggendo alcune delle cose che sono capitate ai vari personaggi protagonisti narratori di queste storie colpisce perché io li ho letti già trent'anni fa nelle primissime memorie e quindi vuol dire che anche lì stiamo facendo molta fatica accrescere
A capire come come affrontare un cambiamento che è già avvenuto quindi è come se ci fossero un muro ma Loach è andata avanti no come quando metti io Moretto per proteggere la sabbia spiaggia che viene erosa
E t'accorgi che in realtà anche il Moretto è stato già attaccato quindi credo che queste un'operazione come questa una vorrà come questo serva proprio a cercare di capire
Come muoverci perché l'impressione è quella di un Paese che non ha che non ha compreso veramente nelle norme cambiamento epocale irreversibile che che avvenuto quindi è fondamentale ascoltare visto che non tutti hanno la possibilità poi di condividere in prima persona
Queste storie ma leggerle sicuramente un primo mondo per
Per capire anche capire
Avere delle idee su cosa fare in futuro perché naturalmente molto molto andrà fatto intanto lasciamo traccia lasciamo memoria di quello che succede
E quindi
Molto felicemente lascio la parola ad Azzurra che ha una storia che dovete assolutamente leggere e che ha molto da dire
Grazie a tutti buongiorno
Mi fa tanto piacere di essere qui oggi anche perché siete anche voi
Il motivo per raccontare era praticamente per raccontare a tutti per far capire alle persone che non capiscono cosa ecco sia cosa significava vivere con l'albinismo che siccome sanno tutti che in alcune parti dell'Africa vivere con l'albinismo è una cosa veramente difficile senza di
Strano circa alcuni si sono è strano ma c'era
Le persone allinea vengano come si dice
Sì anche come per molte sia motivi Diversi ci sono quelli che credono che se una uccide una persona al di Grassi chiusa e alcune parti del corpo per fare
Qualcosa più avere portieri artificiali ma
Tutte queste cose
Noi sono veri ma
Li crea dalla loro perché loro non sanno che è la mancanza del melanina
Quella è la causa dell'alpinismo Marcella merger parte di tutti non sanno qual è sto quindi ce n'ho deciso di raccontare per fare sia per far capire a queste Tito di persa questa persone che allora siamo normali siamo uguali a loro c'è possiamo anche fare quello che stanno facendo abbiamo bisogno solo all'opportunità di far vedere a tutti che anche noi siamo umani
Anche cioè in generale in Nigeria è un caso un po'puoi diverso perché c'era c'è un ti non c'era una cosa come la sicurezza della parte della società alle persone che vivano con l'albinismo quindi è difficile sia per la persona o per la famiglia perché io o dei fratelli sorella e anche per loro non solo per me anche per i loro letti Finsiel
Perché vengano mancanti si dice perché cessi dicono a scuola se dicano allora sei tu che è il fratello di della ragazza Albina allora siete tutti uguale
Queste cose così anche per loro è difficile anche i genitori
Che stanno come stilista non stanno mai stanno sempre in disagio perché cercano di mantenere la sicurezza e non è mai facile per loro
Perché c'abbiamo dovuto di radio un dovuto cambiare casa e cambiare scuola le tipo all'anno si cambia scuola due-tre avvolta
Sì signore
Non perché sono perché volevano la sicurezza
Quindi era difficile ma io adesso in questo momento sono abbastanza tranquilla restano grattarsi cioè
L'opportunità di diceva di stare qui in Italia soltanto che poi i in questo momento riesco a studiare quand'era in genere è un po'difficile
Si studia si va a scuola ma si torna a casa sto non c'è una vita sociale Mabel sorsi lavoro studio ai frequentò l'università e faccio tutto che posto che voglio fare
Cioè l'unica cosa che posso dire grazie a tutti
Grazie mille
Certamente è veramente si sente veramente Weller racconto
Racconto spontaneo azzurra gli ora contestualizzo un minimo la la sua storia
Giusto Popper tracciare il sor la sua traiettoria di vita che che la portano a essere qui qui oggi con noi
Azzurra nasce sul finire dello scorso millennio invece esattamente quando in Nigeria ed è arrivata in Italia nel due mila sedici giusto azzurro ma a luglio
E lei e sua sorella maggiore sono entrambe Albinea e questo Paese appunto essere bignè
Una una maledizione ma
Qualcosa di una colpa nasce Albini è è una colpa
La giura vive un periodo difficile a partire dal dalla frequentazione delle scuole tu vai a scuola che sei giovanissima già già due anni e questa sua peculiarità le crea subito dei dei problemi diciamo anche integrazione di trattamento anche da parte degli insegnanti
E inizia in quel momento la il il e iniziano in quel momento i continui spostamenti con la famiglia per cercare un contesto dove dove vivere in pace dove vivere serenamente
Passano gli anni e nel
Due mila sedici
Azzurra viene viene rapita data dei fanatici
Che appunto le le le imputano questa questa colpa
E che addirittura vogliono sacrificarla verrà
Per appelli di credenze ancestrali per le credenze folli
E riesce a fuggire ma
Nonostante questa fuga entra in un percorso di grandi difficoltà e di e di grandi violenze
Che la portano a ad attraversare a percorrere quella che a proposito di fenomeni storici non ancora codificati ma che devono essere codificati quella che adesso non conosciamo come rotta libica
Che è quella che porta chi miranti dal dal cuore dell'Africa al centro dell'Africa fino fino a noi
Ecco mi mi riallaccio anche a quello che diceva Melania poco fa
Ripetiamo raccontiamo
Tutte le volte che è possibile quello che accade
In quella traversata del deserto in quella traversata del mare quello che succede nei
Quindi la perché ci sono in Libia raccontiamo le ripetiamo la perché appunto il servizio il telegiornale ci fa io soltanto lo sbarco ma bisogna raccontare quello che succede prima passo dopo passo perché
Come diceva prima Melania edifici adesso passare per la stazione Termini e e e all'indifferenza per la storia delle persone che stanno lì perché c'è stato
Un processo di sensibilizzazione
Sì sì continuano a spiegare a tutte le persone quello che succede fa acquisti a queste persone a questi migranti prima che arrivino a sbarcare sulle coste italiane
E sarà difficile che queste persone continuino a a guardarli con un odio insultarla non non perdiamo la speranza di sensibilizzare attraverso la conoscenza raccontiamo quello che è successo
Azzurra quella quell'esperienza terribile la l'ha vissuta va vissuta fino in fondo che come lei
Molti altri che raccontano la loro storia all'interno di questo volume questa storia la storia della rotta libica e di quello che sta succedendo oggi ha una prevalenza in questi racconti ma non sono gli unici come accennava prima
Melania c'è una ricchezza di di provenienza del perché è ricca leva la l'immigrazione le dieci storie che poteri di legge
Acquistando questo libro che credo sarà in vendita già già qui al termine dell'incontro e che potete ritrovare nello stand dell'editore dell'editore Terre di Mezzo
Provengono da Liberia Egitto Nigeria Albania Somalia Camerun Pakistan Afghanistan Venezuela Costa d'Avorio
E invece conto una ricchezza di History traiettorie e di provenienza
Io faccio un elogio ulteriore all'editore materie di mezzo l'Archivio dei diari
Terre di Mezzo Editore con l'archivio di diaria una storia insomma che mai va avanti da da molti anni editore che pubblica di anno in anno il ha vincitore del piano Pieri quindi il diario scritto da italiani più bello che ogni anno viene premiato in archivio Repubblica molte altre monografie di queste scritture autobiografiche che affluiscono a Pieve Santo Stefano di anno in anno
Ed è veramente bello che abbia deciso di intraprendere anche questo cammino in questo segmento che che parallelo ma che sarà sempre più centrale nella raccolta della della dell'autobiografia in Italia dedicandosi appunto a a valorizzare le storie di immigrazione a cominciare da questo volume e dico io a seguire con quelli che
Che verranno nei prossimi anni perché appunto
Questo volume è frutto della raccolta delle testimonianze che sono arrivate nel due mila diciassette vi do anche questo numero che penso che sia importante tra la prima edizione e quella del due mila diciassette sono stati raccolti qualcosa come cento trentasei più ottantotto cioè oltre duecento venti testimonianze
Di questa natura
Poi nel due mila diciotto c'è stata un'altra raccolta poi quest'anno con un partenariato che si è ulteriormente allargato lo spread a breve uscirà il bando di raccolta per il concorso di quest'anno ci auguriamo che ne arrivino ancor di più a centinaia
Rendetevi conto nel giro di qualche anno siamo stratificando un deposito di forse centinaia forse migliaia di storie che raccontano
Tutto quello che vi abbiamo potuto solo accennare qui oggi non so per me ha un valore straordinario questa cosa non so se se Melania vuole aggiungere qualcosa
Sì una ma cosa dammi pressione di lettura che può avere ragioni anche di interesse noi guardiamo però siamo anche guardati e fino a questo momento anzi questa penso che sarebbe forse una direzione da sviluppare ulteriormente
Chi siamo nello sguardo degli altri dell'altro perché fino adesso l'altro ovviamente sono loro no ecco in questi racconti ogni tanto c'è un flash c'è una
Così un la riga in realtà timidamente accennata timidamente accennata
Che fa capire però tantissime cose sullo choc culturale che c'è cioè non bisogna nasconderlo c'è c'è uno shock culturale immenso perché giustamente mentre Azura vi raccontava
Con molto pudore ovviamente l'idea che comunque è un fatto non è una è un fatto che
Ci stanno persone che credono che sacrificando un alpino e utilizzano su parti del corpo si procurano
Un beneficio un potere no cioè noi restiamo voi restate rivedevo giustamente
Inorriditi stupefatti increduli ma siccome questa cosa è raccontata da un testimone fra vissuto da ossa pelle sapete anche che è vero
E questo è uno choc però esistano uno shock al contrario cioè
Una persona che arriva a fra di noi non ai codici per leggerci
E per capirci ecco ci sono c'è solo qualche squarcio in tutto questo in realtà nelle continuando a leggere tutte cioè la loro massa no nel sicuramente si può costruire un ritratto interessante degli italiani che credo che andrà fatto anche questo no
E qualche spunto curioso per far capire il silenzio che c'è fra osservazione una cosa che non viene scritta però viene vista mi ha colpito che due volte viene detto
Che la prima cosa che colpisce tutti dovuti sulle spiagge
Questo sentimento è evidente che un rapporto con il corpo completamente diverso non una libertà viene percepita all'istante come una stranezza è un pericolo in un sentimento di di spaesamento è anche un un pochino di di fastidio ama
E e questo Predappio traspare l'altra cosa dalla relazione con la solitudine l'Italia nell'euro il loro amore per i cani questa cosa mi ha colpito
Da colpire enormemente perché
Questo è un raccontino personale stupido per finire un po'allegramente
Ci sono persone in Italia che non riescono a trovare assistenza
Perché amo animali
Cani e diceva ma io offro vitto alloggio contratto cioè per fare emergere dall'anonimato dal nero c'è un una cosa vera però io i cani
E i cani sono importanti devono essere trattati in un certo modo dice non è non non mi so qua non so dirle qualche esperienza che ho fatto che non storici del Manisco tra nessuno
Perché in certe culture cane un animale comunque in puro o comunque assurdo dedicate tanta attenzione e tanto amore tanta fretta i cani e questa cosa che traspare no cioè noi
Suscitiamo stranezza nel nostro attaccamento agli animali il nostro solitudine ci sono famiglie le famiglie è un'altra cosa di colpirà sono molto importanti in queste storie non solo la sua Telefonica stupenda che lotta
Per difendere le la figlia da
Già da da soprusi incredibili che da grande ma anche da bambina quella del ferisce la morire nel suo racconto è che la bambina scuola sola nessuno ne parlano ed è un miracolo che lei sia cresciuta accusi
Perché quello fa fa spavento però intorno c'è una grande famiglia della sostiene che l'aiuta che scatta insieme che la perde ma non per sua volontà perché lei viene rapita minimo sceglie d'andarsene e tutti gli altri anche
E sono legatissimi forse non le pagine più belle sono quelle del Pakistan è il racconto da nonna alcuna norma Sciamanna
E il l'unico vissuto che riesce a riemergere in fondo nel racconto no di uno dei tre dei protagonisti questi di queste storie proprio questa figura della nonna con il suo sapere ormai misterioso perfino per lui che poi visto dall'Italia di diventa proprio qualcosa di
Dire motore inarrivabile
Ecco questo doppio sguardo a secondo me è uno dei punti su cui possiamo
Ragionare per il futuro guardare ed essere guardati e da ciò che viene visto Dinoi anche aiutare a capire che tipo di società stiamo diventando se tutto ci piace sicuramente tutti nudi sulle spiagge si ci piace siamo liberi
Di avere un rapporto con il nostro sorto averci
Che ci rende liberi e però forse l'incapacità di guardarsi gli uni con gli altri di aiutarci tutti chiusi delle famiglie mono nucleare eccetera forse queste invece abbiamo molto da imparare dalla solidarietà ecco di queste famiglie
Durante se riguardano giustamente in cagnesco gli organizzatori
Perché vorrei chiedere azzurra un un suo lo sguardo sull'Italia perché so che la sua esperienza di accoglienza e sarà anche positiva lei vive a Trento adesso so che ci sono delle figure importanti nella sua vita che la stanno anche aiutando quindi lascio la parola surrene vi ringrazio per la vostra presenza qui
Sì è vero non ci sono le persone Gianni Letta in questo momento che mi stanno sempre vicino
Come ha detto lei Centro Astalli perché in questo momento sono ancora e l'accoglienza ma gennaio cioè lasci l'accoglienza ai batte l'annuncio dell'università va bene sei
Prende questo momento per ringraziare Giuseppe Malino che chiami ammicco e poi come anche un fratello che lui cerca degli Ortale niente tutte le cose che fa sono quindi mi stava sempre vicino quindi acqua e anche al Centro Astalli alta statuti che mi hanno aiutato tratto questo
A viaggino anche si dice e grazie è una cosa velocemente che voglio dire lo Stoke molto di voi
State avete questo pensieri di come ha com'è arrivato con l'anno con il nome azzurra
Allora dispiego altri sì nel momento il quale ora quanta attorno alla cento non sentivo così coraggiosa di usare il mio vero nome
Quindi Marsano contentissima di dirle che in questo momento sono coraggio alzai gli posso dire che mi chiamo Joi Etiopia