Cerimonia di consegna del Premio Nazionale Letterario "La Ginestra" 2018 a Massimo Cacciari

Anno della morte componendo tra l'altro alcuni dei suoi canti più celebri il tramonto della Luna la la Ginestra
Un cordialissimo benvenuto agli amici vecchi e nuovi di questo premio letterario le opere di hanno la Ginestra omaggio al grande poeta pensante e anche soprattutto a chi si è fatto ispirare dalla sua opera
Traendo le letture originali profonde assolutamente anticonvenzionali non stereotipate figure eminenti di intellettuali che dal dodici edizioni il tema è nato nel due mila e sei ci hanno regalato un Albo d'Oro di tutto rispetto ricordo al volo nomi illustri come Pier Vincenzo Mengaldo il compianto Lucio Felici
E ancora maglia della segnare Simoni smobilizzo
Antonio Prete
Luigi Pelazza Ucci Gilberto Lonardi che salutiamo e che ormai è sempre con noi ogni anno da quando ha vinto questo premio e lo ringraziamo di essere qui
Sa darci forza Aldo Masullo e poi Fiorenza Ceragioli l'anno scorso e nel due mila undici anche il regista Mario Martone
Questo per farvi capire che non è soltanto un Albo d'Oro di tutto rispetto ma vorrei dire
Che questi nomi illustri sono stati per noi tutti interlocutori preziosi e oserei dire guide vide sapienti spirituali colte di volta in volta nelle varie tappe di del nostro annuale viaggio al cuore pensante del pensiero poi tante di leopardi aiutando così la nostra piccola ma appassionata comunità
Di vorrei parafrasare etilismo cuori pensanti
Che è una sorta di minoranze eticamente determinata contro l'inverno della cultura
E nell'era delle passioni tristi e della disintermediazione digitale
Ad approfondire il pensiero di un grande di un genio universale che forse ci aiuta
A tornare un po'più umani ad essere più mani e soprattutto ripensare in profondità radicalmente l'umanissimo come ha fatto Giacomo leopardi accertamenti e come fa
E ha fatto l'illustre premiato di quest'anno che sanno che lei con un caldo applauso Massimo Cacciari
Siamo veramente onorati emozionati e fieri di averlo qui tra noi con tutti i protagonisti di questa comunità che presenteremo di volta in volta ma prima di entrare nel vivo di questa serata di festa predilige il segno quest'anno ogni anno abbiamo un tema seguiamo un tema così giusto per giocare con le parole col pensiero
Quest'anno il tema è il segno della figlia come amicizia e della Sofia come conoscenza ovvero quel supplemento di pensiero che serve per uscire da ogni crisi come ci insegna un economista civile come Stefano Zamagni
E a cui aggiungere un supplemento d'anima che Massimo Cacciari a per necessario direi per uscire da le crisi e in troppi che dalle aporie dissenso in dialogo aggiungiamo con il passato costantemente
E diceva Heidegger che Deng che mi stanca in pensare ringraziare ecco perché non possiamo non iniziare questa serata Condi doverosi saluti i ringraziamenti
Ai soggetti che hanno promosso questa iniziativa ora io salirò sul palco dove già si sono impostazione gli amici che sempre con l'arte ci aiutano a condurre questa serata musicisti l'attore Massimiliano Foà sentiamo il maestro Filippo Stajano Tatiana
Senta
Pianista li ringraziamo di essere qui
E io vorrei appunto prima di entrare nel vivo della festa
Chiamare raggiungermi qui sul palco per i saluti istituzionali doverosi dell'inizio i soggetti che sono dall'inizio dal due mila sei
Al centro nell'organizzazione della promozione di questa iniziativa culturale che ci ha offerto e Donato sempre in questo nostro salotto campestre delle straordinarie occasioni di approfondimento
Che ci hanno sempre stimolato interpellato andare oltre leopardi a partire da leopardi allora innanzitutto la fondazione ente ville vesuviane di questa votiamo invitiamo a raggiungerci il presidente Mario Luciano e naturalmente accompagniamo i nostri amici sempre con un applauso
Poi il Rotary Club Torre del Greco comuni vesuviani invito il Presidente del Rotary attuale dottor Vittorio De Feo
E il governatore
Del Rotary International l'ingegner Salvatore io viene non
E ancora l'università
Federico secondo di Napoli nella persona della Augusto rettore Gaetano Monfeli che invito raggiungerci
Sul pacco che è anche il presidente buonasera benvenuti del comitato scientifico
Del premio composto ricordiamolo tra l'altro anche e invito i presenti nel comitato scientifico a raggiungere le loro postazioni come sempre ormai nel nostro collaudato salottino
Paola villani che con il maggior materie per il Soros sola nel comitato scientifico il prorettore Arturo De vivo altro amico carissimo vedete non è un caso e non è retorica il segno della figlia
Perché il figlio dell'amicizia collega molti di noi questa sera qui
E poi ancora
Bianca cioè posti che tra l'altro è anche rappresentante del Centro nazionale di studi le opere di anni
Che compete Ascione e chi vi parla e Paolo Romanello che poi ci raggiungeranno per i saluti finali fanno parte di questa straordinaria piccola ma agguerrita compagine allora la parola non è di casa al tre per la Fondazione Ente Ville Zuliani e Mario riusciamo
No no no
Io non sono il padrone di casa faccio da padrone di casa perché altrimenti il rettore Manfredi si si può rigenerare perché il vero padrone era tenero Federico secondo e quindi il rettore
Professor Manfredi io però come presidente della fondazione del comma dirti gestisco la villa e quindi così giusto un saluto di benvenuto a tutti i presenti
I i i premi in Italia sono tanti forse anche troppi cioè un ormai sono se non non si contano più da tutte le parti
Ci sono perenni che però questo non credo che abbia un significato speciale se non altro perché viene assegnato nel luogo dove l'intestatario cioè Giacomo leopardi
A praticamente vissuto dei bei periodi e soprattutto poi l'ultimo periodo della sua vita ospite appunto di Ranieri e di sua sorella quindi è un premio che ha un significato particolare
Poi il valore aggiunto di quest'anno il premio a Massimo Cacciari che
Tutti quanti conoscete molto noto però dobbiamo dire che anche uno dei pochi intellettuali chi ancora pensa con la testa
E quindi
è uno che anzi insegna a pensare
Sto con il testo del Po preoccupante in cui il premier ignorò il sul futuro
Una incapacità di articolare e di organizzare il pensiero e figuriamoci poi di dominare il pensiero complesso quindi voglio dire
è una è un un assegnazione di di premio che sicuramente lascia il segno nella storia del del premio della via delle Ginestre della Fondazione delle ville vesuviane
Grazie presidente Luciano la invito ad accomodarsi nel parterre mentre attendiamo dimenticavo di salutare anche il Comune di Torre del Greco nella figura del sindaco che rimasto intrappolato nel traffico ma ci raggiungerà nel frattempo però vorrei cederà il microfono anzi chiedere l'assistenza di un altro gelato al Presidente del Rotary dottor Vittorio De Feo per presentarci poi il governatore Salvatore io viene non
Buonasera a tutti grazie per essere intervenuti il Rotary Ettore Greco Distretto due mila cento è particolarmente contento questa sera di vedervi così tanti
Ad un evento che vuole celebrare il nostro poeta
Leo Pardi ma anche il luogo in cui lui ha vissuto per un periodo del suo della sua vittima
Chiedo a Terni
Deve perseguire questa strada la partnership con gli enti e le istituzioni pubbliche o private
E sicuramente la strada da seguire reali è successa delle azioni e dei progetti
Che devono salvare questo nostro territorio e valorizzarlo è questo che ci dice il nostro Governatore un grazie a tutti grazie al professor Cacciari per essere qui da noi e per farci dono questa sera della sua sapienza grazie a tutti
Si fa un grande onore faccia del microfono Luca buonasera a tutti saluto alle autorità Rota reale
Le so tutte le autorità civili che sono qui questa sera ma la mia presenza non è perché sono il governatore ma mira a testimonianza quella di ogni anno che faccio qua perché seguo essendo uomo del territorio segue questo premio da diversi anni
La circostanza è questa una destra anche il governatore ovviamente mi particolarmente diretta per me ma soprattutto una cosa mia
Mi arriva richiamato la mia attenzione sulla
Si sia
Per la sua figlia che studia gli elementi di questo di questa manifestazione duramente che sono classici della nostra dal nostro rotori e dei valori del rotore quindi riconosciamo
Sia il l'attività del nostro distretto del nostro crebbero sul territorio per quello che fate qui sono le armi ci riconosciamo proprio nel merito di questa serata grazie
Grazie a voi potuta doc Natali
Gustare meglio la serata dal parterre mentre invito gli amici del comitato scientifico rimanere a farci compagnia ci sono i posti ecco segnati nella rettore potete tranquillamente
Trovare ecco Fabiana e qui
Venne e così andiamo avanti noi Arturo fila grazie
Eccoci così pensiamo rilassarci e dare addio alla festa dopo il momento solenne dei salutisti istituzionali allora quale festa e senza musica
Inviterei il maestro Filippo Stajano la maestra Tiziana sa pesco a letizia Cicconi il primo brano che è una romanza di Schumann l'opera numero uno musica maestro
Sono
Quindi da nemmeno azioni
Libro
A
Allora una bene sì
Libri come
Veramente
Non il
Per
Va
Be'
No
Comunque
Firenze cinque gennaio mille ottocentotrentatré
Ranieri mio caro
Quanto mi addolora la natura del primo motivo mio
Ma di me non tenere mai nulla io non corro pericoli e se anche ammalarsi niente si concluderebbe perché la vita che ho non è tanta che abbia la forza di ammazzarmi povero Ranieri mio se gli uomini ti deridono fermi a cagione
Mi consola almeno che certamente deridono per tu a cagione anche me che sempre attori guardo mi sono mostrato e mostrano più che il bambino
Il mondo ride sempre di quelle cose che se non ridesse sarebbe costretto di ammirare e biasima sempre come la volpe quelle che invidia con Ranieri mio quando ti ricupero
Finché non avrà ottenuto questo immenso bene stanno tremando che la cosa non possa essere vera addio anima mia con tutte le forze del mio spirito addio infinite volte non ti stancare di amarmi
Napoli cinque ottobre mille ottocentotrentatré caro papà
Giusi qua felicemente cioè senza danno essenza disgrazie la mia salute del resto non è gran cosa gli occhi sono sempre nel medesimo stato pure la dolcezza del clima la bellezza della città e l'indole amabile benevola degli abitanti mi riescono se piacevoli
Trovo qui la sua carissima del dieci settembre
Circa i miei principi non le dirò altro se non che i sei tempi presenti avessero alcuna forza sopra di loro non potrebbero altro che confermare Iddio mi conceda di assicurarne la voce e il suo Giacomo Napoli cinque aprile mille ottocentotrentaquattro mio caro papà
Dopo la sua del ventitré dicembre alla quale risposi subito io non ho più notizie da casa questo silenzio mi conferma il di spiacevole sospetto monsoni come le dissi da un'espressione della sua ultima che le mie lettere di quando le giungano
Il giovamento che mi ha prodotto questo clima è appena sensibile anche dopo che io sono passato a godere la migliore aria di Napoli abitando che in un'altura vista
Di tutto il golfo di Portici del Vesuvio del quale contemplo ogni giorno il fumo ed ogni notte dalla partente
La mia impazienza di rivederlo è sempre maggiore Dio partirò da Napoli il più presto ch'io possa nonostante che i medici dicano che duttilità di quest'area non si può sperimentare che nella buona stagione se ti permette che questa lettera dei giunga i consoli subito con le sue nuove le bacia la mano con tutta l'anima in mille volte saluta la mamma i fratelli tenerissima mente il suo Giacomo
Massimiliano fra la voce
Zac Marco Paolini grazie
Grazie di questa lettura iniziale che abbiamo scelto dalle lettere perché cosa c'è di fonte più intima più vera di una lettera agli affetti più cari l'amico percorre Ranieri il padre
E così andalusi partire da questo perché appunto per la mano della figlia dell'amicizia per accompagnare raccogliere degnamente sul palco il nostro ospite illustre e del momento raccogliere Massimo Cacciari
Mangi se Nicolas Di Napoli alcuni solisti esponenti senza monsignor Bruno Forte amica comune con il quale ha convocato a tanti buoni molto lontano sale ancora incessante ho colto soprattutto ogni volta
Sì
L'unico posto rimasto libero e soprattutto ha magistralmente così leopardi naturalmente ecco che ha attraversato e attraversa tutta la poderosa impossibile sintetizzarla bibliografia
Di Cacciari che tra i massimi filosofi con filosofi contemporanei l'unico vantaggio su questo palco di non doverlo presentare perché già troppo noto e però vorrei ricordare che nella sua biografia ecco leopardi un continuo come un basso continuo quasi uno spunto di riflessione in molte sue opere da dell'inizio del novanta Della cosa ultima e passando anche per saggi raccolti in volumi penso a volume sugli umanisti italiani U a quei saggi sulla platonismo critico di leopardi pubblicato pensate la prima volta nel mille novecentonovantadue in Francia in francese
Il volume tra Meridian della ti si sondano Tanzi contemporain Comba e che sia utile le tra per e non viceversa non a caso un altro nome che un filosofo dell'ospitalità
Dello straniero poi tradotto in italiano nella rivista contratto tifoso certo miste contemporanea proprio in quella sezione terminato Di Canio per certe Anna diretta da Alberto Follini un e e poi confluito appunto in edizioni salite del lupo penso anche a un altro concerto bellissimo che vedremo con il professor Cacciari quello della solitudine ospitale dalle parti
A San che è stato il frutto di una prolusione Recanati ma magari ce ne parlerà meglio Fabiana Cacciapuoti
Sintetizziamo e andiamo al dunque al vivo tutti voi attendete di ascoltare la voce del professor Cacciari per cedergli la parola vorrei soltanto dire che ciò che colpisce di più
E lo vedrete anche la motivazione del premio che ci leggerà il rettore Manfredi e l'ampiezza la profondità
L'originalità di una visione antropologica inseriti che a tutto tondo capace di intrecciare in dialogo Filologia e filosofia arti persino trilogia svelando infiniti mondi del labirinto filosofico proprio a partire dalle interrogazioni
Della parola poetica il segno artistico e del pensiero dei grandi
Quelli che sono ritenuti classici del passato e del presente pensate poetiche di corone molte pagine di Cacciari come dice il tre ter del declino Rilke se l'ansia il succo oppure a filosofi da Platone anni ce che non a caso e chiudo aveva in un suo frammento postumo scritto e scelto non a caso come esergo da Cacciari e io sopporto soltanto quei poeti che tra l'altro hanno anche di pensieri come Pindaro e leopardi
Bene alla luce di tutto questo Massimo perché ripensare ancora oggi leopardi come è nata questa tua amicizia speciale Magis amicus del poeta pensante
Beh tanto non grazie a tutti voi per la presenza grazie gli organizzatori del premio
Come giustamente ricordato
Queste all'opera di Leopardi incontro con leopardi un incontro permanente in tutte le cose che ho che ho scritto almeno datata trent'anni a questa parte
I motivi sono bravissimi alcuni sono copie di ordine specificatamente filosofico cioè io partiti pensiamo fortissimo
Su certi temi con i quali devi fare i conti quando tu e laborioso crediti e lavorare una natura filosofia su questo magari sì c'abbiamo il tempo potrò dire qualcosa ma più in generale ritengo che i due siano i motivi per i quali Leo Pardi ENI e necessario
Il primo per rivendicare una
Un ingenuo si tali come un modo di pensare
Caratteristico io ritengo della tradizione italiana e che va rivendicato finalmente cioè noi veniamo da un periodo di grande provincialismo anche nuovi filosofi italiani
In una esterofilia molto provinciale
E che ci ha fatto dimenticare l'importanza filosofica di una certa tradizione che viene da tante
Attraversa l'umanesimo come me capitato di ripensare recentemente io è un pensiero filosofico dell'umanesimo e non solo del Rinascimento Campanella con uno Teresio
Vi è una corrente nel pensiero italiano a cui secondo me appartiene leopardi che viene da un certo Dante da un certo umanesimo quello che io amo definire un umanesimo tragico Umanesimo letterario sedentario dunque l'umanissimo Pseudo ciceroniano
Che c'hanno
Inculcato malamente nelle scuole parte no un umanesimo tragico che non si legge ancora abbastanza l'umanesimo dell'Alberti Nerval
Un umanesimo
Che vuole dipingere il mondo per come dire le cose come stanno leopardi
Dire il mondo come anche anche e soprattutto nelle sue bassezze non come come dice lo Pardi il mondo
C'erano un pensiero di leopardi
Gesù
Quando dice il mondo intende che cosa tutto ciò che lotta contro il bene nel mondo secco
E bisogna dirlo in questo mondo per come
Filosofia dolorosa ma vera laddove il termine vero interi da intendere etimologicamente Verlust in latino vuol dire ciò che è reale
Vera in in lingua slava è la realtà
Non ha nessun significato a scatto formalistico è la realtà
Bisogna dire il vero cioè il reale per quanto doloroso sia dirlo il patibolo
Perché come dice il primo dei pensieri il mondo è in mano ai cattivi
Dove il termine cattivo
Esattamente come in Machiavelli
Machiavelli è un lettore che imprescindibile per intendere le o parti machiavellico parte la linea maledetta del pensiero italiano del grande pensiero italiano
Antichi arrischi carburanti astratta
Questa critica quindi lo parve imprescindibile perché ci insegna un primo la necessità di un pensiero critico un pensiero se non è critica e
Un pensiero che si adatta
Prima citava amica spettano al punto l'odio di questi pensatori leopardi anni
Idolo ultime Casteltermini o parte
Per tutto ciò che a trattamento al mondo il pensiero comune lì per adattarsi al mondo antico ma per criticarlo nel senso letterale del termine
Per vederlo come realmente è senza infingimenti senza compromessi senza consolazioni neppure ma neanche
Disperando
Ricordate quella pagina di devo fare di non disperare è impossibile non vi è nessun pessimismo di maniera i dopati perché disperare è impossibile
Siamo in qualche modo fisiologicamente costretti a sperare
L'ultimo leopardi la Ginestra accennavi sperduti
Dobbiamo non possiamo non sperare ma per occorre partire da quella filosofia dolorosa ma vera e da quel pensiero critico senza di cui non viene Netero pubblici gliene devo pensiero
Vi è soltanto un adattarsi al reale non giudicarlo un critico Carlo per questo è indispensabile lo pare indispensabile per noi italiani per rivendicare questa straordinaria tradizione del nostro pensiero ormai potremmo dire altre cose e ed è necessario a chi fa esercizio del
E chi fa un lavoro intellettuale
Perché un lavoro intellettuale che non sia un lavoro critico lavoro intellettuale questo vale per qualsiasi lavoro intellettuale
Per il filosofo come dall'avvocato come per quello che studia legge col per il medico se insomma il pensiero critico siti adatti alla situazione che esiste non fai altro che tra mandare ciò che ci è stato detto di insegnato
Non non fa i lavori intellettuale in qualunque campo tutti eserciti
Grazie Massimo mentre parlavi pensavo che per una singolare sintonia avevamo scelto proprio a corredo di quanto tu dicevi
Degli stralci proprio di letture dai pensieri che Massimiliano ora ci leggera e che rafforzano quanto ci hai donato con questa tua riflessione sulla rivendicazione di un genio Sicali come di un pensiero critico senza il quale non è data attività intellettuale
E allora pregherei Massimiliano Foà di leggere una sequela di stralci dei pensieri di leopardi che hanno ispirato anche l'analisi di Massimo Cacciari
Io ho lungamente ricusato di credere vere le cose che dirò qui sotto perché oltre che la natura mia era troppo rimontata S e che l'animo tende sempre a giudicare gli altri da se medesimo la mia inclinazione non è stata mai d'odiare gli uomini ma di amarli
In ultimo l'esperienza quasi violentemente Mele ha persuaso e sono certo che quei lettori che si troveranno aver praticato con gli uomini molto in diversi modi
Confesserà hanno che quello che io sono per dire è vero tutti gli altri lo terranno per esagerato finché l'esperienza semmai avranno occasione liberamente fare esperienza della società umana non opponga loro dinanzi agli occhi
Dico che il mondo è una lega di birra Banti contro gli omini va bene e dividi contro i generosi
Quando due o più Bier Banti si trovano insieme la prima volta facilmente come per Segni si conoscono tra loro
Per quello che sono e subito si accordano o se i loro interessi non patiscono questo certamente provano inclinazione l'uno per l'altro essi hanno gran rispetto
Se un birbante a contrattazioni e negozi con altri birbante spessissimo accade che si porta con lealtà
E che non li inganna se cogente onorate è impossibile che non manchi loro di fede dovunque gli torna comodo non cerchi di rovinarle
Ancorché siano persone di Mosè e capaci di vendicarsi perché ha speranza come quasi sempre gli riesce di vincere con le sue frodi la loro bravura
Io ho veduto più volte uomini paurosi missini trovandosi fra un birbante più pauroso di loro
E una persona perbene piena di coraggio abbracciare per paura le parti del birbante anzi questa cosa accade sempre che le genti ordinarie si trovano in occasioni simili perché le vie dell'uomo coraggioso e da bene sono conosciute semplici
Quelle del ribaltone sono occulte e infinitamente varia ora come ognuno sa le cose ignoto fanno più paura che le conosciute e facilmente uno si guarda delle vendette dei generosi delle quali la stessa viltà e la paura ti salvano
Ma nessuna paura e nessuna viltà e bastante a scamparla ti dalle persecuzioni segrete dalle insidie né dai colpi anche palesi che che vengono dai nemici di chi
All'opposto i buoni e Magnanini come diversi dalla generalità sono tenuti dalla medesima quasi creature d'alta specie e conseguentemente non solo non ho avuti per consortile per compagni ma stimati non partecipi dei diritti sociali e come si vede perseguitati tanto più o meno gravemente quanto la bassezza d'animo e la malvagità del tempo e del popolo nei quali si abbattono a vivere sono più o meno insigni
Perché come nei corpi degli animali la natura tende sempre a prolungarsi di quegli umori e di quei principi che non si confà hanno con quelli onde propriamente si compongono e si corpi così nelle aggregazioni di molti uomini la stessa natura porta che chiunque differisce grandemente dall'universale di quelli massime
E se tale differenza è anche contrarietà coloni sforzo ci ha cercato di distruggere o di scacciare
Anche sogliono essere odiatissimo i buoni e i generosi perché ordinariamente sono sinceri e chiamo le cose con i loro nomi
Colpa non perdonata dal genere umano il quale non abbia mai tanto ti fa male né il male spesso quanto chi lo nomina
In modo che più volte mentre chi fa male ottiene ricchezze e onori Potenza
Chi lo nomina e strascicato dissipati i voli essendo gli uomini prontissimi a soffrire Hope dagli altri o dal cielo qualunque cosa purché in parole vi siano saldi
Quello che si dice comunemente che la vita è una rappresentazione scenica si verifica soprattutto in questo che il mondo parla costanti stima mente in una maniera ed opera questa altissimamente in un'altra Della quale commedia oggi essendo tutti recitanti perché tutti parlano un modo e nessuno quasi spettatore perché il vano linguaggio del mondo non inganna che i fanciulli degli stolti
Segue che tale rappresentazione divenuta cosa compiutamente inetta noia e fatica senza causa
Però
Sarebbe impresa degna del nostro secolo quella di rendere la vita finalmente un'azione non simulata ma vera
E riconciliare per la prima volta al mondo la famosa discordia tra i detti e i fatti
La quale essendo infatti per esperienza ormai bastante conosciuti immutabili e non convenendo che gli uomini si affatichi non più in cerca dell'impossibile
Resterebbe che fosse accordata con quel mezzo che ad un tempo unico il facilissimo benché fino ad oggi intentato
E questo è mutare i detti e chiamare una volta le cose coi nomi loro
Il genere umano
E dal solo individui fuori qualunque minima porzione di esso si divide in due parti
Gli uni usano prepotenza e gli altri la soffrono nella legge né forza alcuna né progresso di filosofia le di civiltà potendo impedire che è un uomo nato da nascere non sia o degli uni o degli altri resta che chi può eleggere nega vero è che non tutti possono nel sempre
Nessun maggior segno ad essere poco filosofo e poco Savio che voler sabbia e filosofica tutta la vita
Massimo Cacciari utenze in uno in tutto Falck inventate ventisette belle o fare
Potente provocazioni di un'attualità sconvolgente ma prima di commentarla con Massimo Cacciari precedere la parola Fabiana Cacciapuoti perché stasera manca il Presidente del Centro Nazionale Studi le opere piani Fabio cordata per ragioni di salute che è qui rappresentato da Fabiana contrarre servizi nell'intervista e membro del comitato scientifico e anche appunto esponente del comitato scientifico autorevolissima di Recanati allora a nome di Fabio un saluto al nostro ospite illustre il presidente Corvatta e rammaricato sarebbe stato qui voli inserissimo ma
Mandare prese al carcere non ricordavo c'è del due mila uno quando lui era Sindaco Franco Foschi invece era Presidente del Centro Nazionale disse De Leo Valiani
Imprese al Cacciari ha fatto una splendida professione il ventinove Jogna sapete che le professioni del ventinove giugno cominciati Dakar dove Cina è una la tradizione importante classica di Recanati
Quindi nel due mila uno al professor Cacciari ha parlato nell'aula magna del comune di Recanati con Foschini
Allora presidente quindi porta i saluti di presente Corvatta del centro studi di casa Leopardi tutti impegnati anche
In un rapporto diciamo di
Di forza di costruzione con in la comitato di villa delle ginestre anche Ignis Adele bicentenario dell'infinita che nel due mila diciannove quindi che vedrà impegnati molti molti
Dinoi per organizzare a livello nazionale internazionale
Degli incontri delle giornate
Su leopardi pesante per diffondere una pensiero leopardiano che nonostante la grandezza del poeta
Ancora diciamo c'è da lavorare anche molto che i ragazzi in definitiva moltissimo soprattutto Endesa in chiave filosofica c'è una chiave filosofica
E ancora le imprese non se lo meritano massima variabili Masullo prima di lui eccetera noi preziosissime grazie mirata anziana e torniamo appunto al pensiero come tanti a diventare grazie perché questo saluto era doveroso anche per tessere completare la trama nell'ordito di quella Rete di affetti e di competenze passioni che accomuna questa piccola comunità comunità anche educante per certi aspetti ecco
La profezia sconvolgente delle parole che abbiamo ascoltato e che quasi erano come dire proseguimento del ragionamento di Massimo Cacciari sulla cui ioni H con comunella dei malvagi no che sembra come dire il sopravvento anche in questa contemporaneità così
Volgare così
L'attacco all'ipocrisia ma soprattutto lo commentavamo con Paola villani questa rappresentazione scenica della vita che non è vera ma simulata parola provocava con una domanda molto bella
Dice chissà cosa avrebbe pensato leopardi della catena
Social
Contro la società scatena invece di Giacomo leopardi e soprattutto la propria della vita la verità
Anche del male che non va nominata chi chiamare le cose con il loro nome allora domanda secca Massimo Cacciari qual è il loro ruolo del vero filosofo che ricorre in molte riflessione le pagine che per gli anni oggi soprattutto oggi magari in soccorso dei governi
Nata
Dire dire la realtà
Cercare di dirlo vivamente
Che però attenzione perché ripeto quello che dicevo prima questo dire
Il vero
In tutto alla pregnanza direi i timorosi così semantica del termine
Non basta
Non basta
Vecchia omogeneo parte perché semplicemente il dirlo potrebbe portare a una posizione pessimistica leopardi non è un pessimista
Non è un pessimista e non è un sfiorando per dirlo dottore
Leo Pardi
Leopardi ritiene
Che
Tu possa pensare anzi tu abbia la capacità di pensare qualcosa
Che
Orientare il tuo pensiero
Verso mi chiamo qualcosa per il momento tra virgolette che non si riduce a una rappresentazione dolorosa del vero
E questo è chiarissimo nell'infinito
Che va inteso in tutta la sua pregnanza non ridotto e anche se si chiama idillio ha qualcosa di sentimentale
Noi possiamo pensare l'infinito
Io ne il pensiero mi fingono
Non è fantasia ma l'esito di fantasia c'è il finito
E del finito determinato finito appartengono anche
E appartengono anche tutte le cose che prima sono state elette
Questo mondo il mondo è il mondo del finito con l'infinito è il mondo che cos'è il finito finito il tutto ciò che determinato che confina con altro
Che non può essere inteso se non in questa in relazione con l'altro
Che è successa nell'altro determinazione grazie
Non posso determinare nulla senza che questo atto di determinazione dice anche un atto di negazione
Questo è il finito
Ma nel pensiero
Posso immaginare l'infinito
E questo dimostra l'UDC chiarissimo leopardi
E questo dimostra la nobiltà della nostra anima
Leo Pardi ritiene che la nostra inerzia nobile
Noi siamo cattivi non in senso moralistico ma siamo di fatto tutti prigionieri di passioni di affetti
Che ci rendono anche nemici gli uni agli altri e qui di nuovo la grande tradizione machiavellica
La grande tradizione che da Machiavelli filosofia politica Ops Spinosa certo siamo cappotti cattivi nel senso latino captive russe siamo dei prigionieri di affetti e passioni ma Leo Pardi
Dice anche
Che vi è una nobiltà dell'anima in queste si mostra proprio nella nostra capacità di pensare l'infinito cioè il non finito
La nostra anima non è costretta prigioniera del pensare il finito e basta
Perché ecco nel pensiero ogni singolo infinite queste testimonianze di una mobilità dell'anima
Quindi di il tema della immaginazioni non va trattato come fosse una vana fantasia certo certo l'immaginazione contrastato dal vero
Nei termini di che cosa
Nei termini stilistici quel solido nulla
Cioè nel senso che noi nostro la nostra epoca il mondo moderno tende a ridurre tutto all'infinito non c'è che infinito cioè il determinabile il misurabile il calcolabile non c'è altro che quello e ciò che non è il finito e niente questo il nichilismo ciò che non è finito e niente
Perché c'è ci sono tutti finito il mondo
Ma nei pareri non s'arrende a questo e basta ma filosoficamente non in termini vagamente sentimentali
Tanto meno disperati afferma
Che guarda la nobiltà dell'anima si mostra nel fingere male il finge nel pensiero
L'infinito
Questo è un grande tema filosofico perché il contrasto tra infinito è finito si potrebbe declinare in termini propriamente teoretici queste idee
Ma lo padre dei ne fa poi sia
Io devo pagare tutto questo contrasto tra nichilismo nei termini che ho detto precisi denuncia del nichilismo allora e nichilista le OPA del questo mondo il nostro mondo che nichilista
Che riduce tutto al finito e dice ciò che non è finito e niente queste nichilismo ciò che non è finito e niente qui tra posizioni divise
Il primo intende in termini così ad orecchio atto non voglio niente nulla non c'è nulla no
Nichilismo direi tecnicamente significa ritenere tutto ciò che non è determinabile misurabile calcolabile niente
Ma non è questa la posizione euro pari dopo la denuncia anzi Agli invettive contro questa posizione e rito allora questore il il tema da rivendicare fino in fondo la nostra capacità di Fini perché in poesia
Perché la poesia e l'unico forse l'unico
Mezzo di espressione che abbiamo per rendere evidente no prendere per incarnare questa questa questa contrapposizione tra finito e infinito non non ti viene filosoficamente
L'espressione adeguata di questo in questo controcanto
Di questo e di questa
Ti questa distinzione divisione che questa lotta di questo oppure mossa che c'è nella nostra anima c'è la nostra anima conti cena esiste noi noi siamo questo o le mosse
E la poesia riesce ad esprimerlo certamente perché perché è un po'è una lotta che ci che ci
Ci appassiona nel senso che la partiamo no questa lotta e la poesia che cos'è se non l'espressione del pensiero non ce non cedere la polizia che non sia pensante
Ma della poesia questo pensiero lo esprime in tutta la sua carica affettiva no
La poesia in qualche modo mi piacerebbe chiamarla così poco dell'affettività del pensiero c'è il pensiero ma c'è l'espressione della sua affettività cioè di come il pensiero sia anche affetto
Diceva micce
In polemica con Spinosa
Ed è sempre difficile polemizzare con Spinoza ma c'è tanto Spino divismo anche anche il rinvio parte secondo me poi se mai lo vediamo fosse se parliamo della della sui rilievi di natura diceva luglio partiti Spinoza
Cosa vuoi
Vettel molto spinosa diario non piangere non ridere
Ma comprendere
Ma diceva inizia male
Dicevo inizio poco olio Pardi alla mente
Dicevo Spinosa abbi pazienza il pensiero piange il pensiero ride
Non c'è pensiero che non pianga non c'è pensiero che non crede non c'è mai un pensiero astratto formale
Un esercizio logico fosse neanche la matematica e pura forma
Figurarsi punto il pensiero figurarsi la filosofia figurarsi queste e quindi è così meglio Pardini la poesia e affettività del pensiero e quel dramma dell'anima di un di ogni anima tra finito e infinito che appunto il vero contenuto filosofico anche dell'idillio
Solo la poesia può esprimere
Solo una calzatura intrusive approfondita terzi in classifica sta
Pensiero così
Aperto squarci di trascendenza che
Interpreta così a fondo il pensiero leopardiano è questa qui sia come affettività
Del pensiero ma io vorrei tornare allo spunto che ci ha offerto Fabiana Cacciapuoti menzionando i giovani perché nel comitato scientifico abbiamo il prorettore Arturo De vivo e a parte il rettore presidente ovviamente che qui lasciamo la parola alla fine
E Paola villani
Esponenti di due delle massime università napoletane Federico secondo che le avversità e il suo russo ora Benincasa
Dove abbiamo tanti tanti amici ecco Arturo un commento
A queste provocazioni intellettuali così
Intensi più tutore il ruolo delle università nel porta il pensiero far dei giovani che era la domanda da cui volevo partire che emozionata per quanto ascoltato avevo dimenticato di fuori
Partirei da un esperienza antecedente dell'anno scorso tra l'altro in cui alla Federico secondo abbiamo
Lanciato delle letture dantesche
E i Massimo Cacciari attenuto a un di queste letture
Letture che abbiamo destinato ai giovani
E
Ecco devo dire che il il numero delle richieste che arrivava per assistere a nella lettura di Massimo Cacciari e a un certo punto cresciuta
In maniera tale che abbiamo utilizzato una o la che avevamo aperto soltanto per Jovanotti
Per cui la popstar sì e
E è un'Aula che non rischiamo perché se ci sono trecento persone e vuota
Ecco è allora voglio dire le provocazioni di Massimo Cacciari
Il discorso che lui
Ha fatto sul rapporto finito infinito
E peraltro nel due mila mille o due mila diciannove c'è
Questo invece è un punto bicentenario ecco credo che siano provocazioni
Che possono scuotere i giovani
Da un
Conformismo
Spesso quello che nuoce ai classici e tre classici ovviamente pongo Leopardi in senso molto ampio non non pensando soltanto al all'antico e la ritualità la
Le formule serio otite che
Vengono a
Accompagnarli e a
Crucifige Illy
Uscire invece i dati questa
Diciamo da queste formule scolastiche
Ma qui uso scolastico non ovviamente per denigrare la scuola ma dico canoniche quindi i quel quel cannone che sempre in qualche modo a da certi punti di vista accompagnato la scuola io credo che possa essere la chiave per portare i giovani Ada accostarsi a un poeta come leopardi che forse lo si scopre proprio nel momento in cui si abbandona la scuola e quindi lo si legge non perché e né il cannone
Ma perché un lettura che stimolante che che che cioè costa a una serie di di problemi tra l'altro volevo sottolineare nel discorso di Massimo
Cacciari questo rapporto tra filosofia e Poesia rapporto tra filosofi e Poesia che era ovviamente la chiave anche per comprendere la Poesia di leopardi che è un rapporto che ha una tradizione una storia
E io ricordo qui un filosofo come Seneca
Il quale sosteneva che e si deve esprimere un concetto e si vuole che questo concetto filosofico risulti efficace occorre ricorrere alla citazione dei poveretti
E Enrico parti e e grande conoscitore di di Seneca
Mozione del contributo come senza Enzo Clemente aggiuntivo difensore
Che vorrei adesso ascoltare da Paola villani terrà il solo Orsola
Sì davvero un ringraziamento anche al promotore organizzatore chiusa Cascione Donatella perdonami e io propongo un applauso per Rushmore
Redazionale naturalmente il professor Cacciari è legato a doppio filo alla mia vicenda biografica è stato tra i protagonisti lo ricordavamo prima
Di quella rilancio ma direi forse lancio della nuova facoltà di Magistero sono sola Benincasa oggi Università degli Studi so so Benincasa
E quindi lo ringrazio per questo ma lo ringrazio anche come italianista appunto a priori tutte queste chiavi viene fuori proprio piano piano irriguo Pardini di Massimo Cacciari e viene fuori anche noi ritirati
Ne siamo molto orgogliosi viene fuori proprio la labilità dei confini tra così discipline quindi quello che permette a Cacciari di entrare e di riempire le Aule forse più di Jovanotti è proprio questo
Mercoledì con il filosofo capire che i confini delle discipline sono in realtà assolutamente appunto labili e capire che poi e ecco questo pensiero poi tanti
Riesce a a a a riproporre e le domande sul senso sul senso di domande di senso
Sul dolore sulla esserci nel mondo appunto sul rapporto tra finito e infinito che poi sono le domande
Che accompagnò direi ossessiona no se non perseguita ovuli tutti i tempi e quindi concusso non è un caso che riesca ammette in dialogo leopardi con la tradizione filosofica alti correzione letterale che mi abbia detto per lo stesso Cacciari ma in realtà riesce
A farlo dialogare anche con la tradizione letteraria perché maneggia tutto questo supera le rubriche e davvero riesce a cogliere questo questo umanissimo e e platonismo tragico che poi era formula direi che segnala però una svolta nella storia della critica leopardiana una lettura impregiudicata che l'alta anche da con le scorie ideologiche che forse c'erano mira prima a me
Come tiene il primo entusiasmo degli studi per il pensiero leopardiano no nel secondo dopoguerra
Secondo me non erano privi di scorie ideologiche questa nuova diciamo fase degli ultimi decenni vede sicuramente Cacciari tra i protagonisti quindi lo ringraziamo davvero da studiosi
Grazie Paola
Aggiungo che scopo del premier proprio quello di rimuovere definitivamente queste scorie ideologiche quindi ogni anno a piccoli passi con grandi protagonisti
Ci stanno aiutando i nostri amici riscoprire realmente fuori degli stereotipo mi diceva bene Arturo De vivo
Leopardi ma io direi che a questo punto per sedimentare quanto abbiamo ascoltato occorre uno stacco musicale quel maestro Filippo Stajano e Tatiana capisco che interpreteranno
Un brano di un compositore svedese Frondizi Coulthard che dato l'alta atmosfera campestre ci sta bene
La forma
Dovrebbe
Venendo
E
Ma
Davanti
A
No no no
No
Uno
E
Delle
Il dottor Salamone conferisca
Ecco il programma al secondo l'ultima parte della nostra serata per dare spazio anche alla parola poetica di leopardi non senza ricordare che oggi è scomparso un altro
Pensatore poeta
Esponente proprio di quel pensiero critico ecco e il libero e aperto fra non alla disperazione ma un pensiero tragico che era Guido Ceronetti quindi
Veramente
Non credere con
Grand impianto
E venendo alla parola poetica inviterei Massimiliano Foà per introdurre la prossima domanda leggeri uno stralcio del pensiero dominante proprio perché si è parlato tanto di pensiero ascoltiamolo come sempre in controcanto con la parola
Il signor Nardi Max
Dolcissimo
Possente dominatore di mia profondamente terribile mancano dono del cielo consorte i lugubri nei giorni pensiero che innanzi a mesi spesso turni di tua natura arcana chi non fa bella il suo potere fra noi chi
Non sentì
Pur sempre che indica gli effetti sonori le umane lingue sentire proprio sprona per nuovo ad ascoltarci ok ragione
Come sul ring fatta la mente mia d'allora che tu qui vi prendesse a far dimora
Ratto di intorno intorno al bar dell'ampolle altri pensieri miei tutti sì di regolare siccome Torre in solitario campo tu stai solo gigante in mezzo a lei
Senta
I codardi Lallo ingenerosi abiette e Bindi spareggio cuor punge ogni atto indegno subito i sensi miei nove l'Alma ogni esempio dell'umana vista subito sdegno
Di questa età superba che di poter speranze sino Trika vaga di ciance di virtù nemica
Svolta che Lüttwitz chiede inutile la vita quindi più sempre di venir non vede maggior mi sento ah scherno voli umani giudizi e il bario Borgo ebbe pensieri In Festo e degno tuo disprezzato Urka al testo
A quell'onde tumori quale affetto non cede anzi qua l'altro affetto se non quell'uno in tra i mortali assente avarizia superba odio di sdegno studio Donolo di regno che sono altro che vogliono Paragon di lumi
Sono un affetto vive tra noi quest'uno prepotente signore diedero le terne leggio Luhmann corre regionale
Non ha raggiunto la vita se non per lui per lui che all'uomo e tutto solo a discolpa al fatto che noi mortali in terra pose a tanto patire senz'altro frutto solo per cui talvolta non alla gente stolta Alcorn non vile la vita della morte e più gentile
Ancora un anno mille ecco e ancorché ha avuto a che fare ma siamo in un posto da un dal potente magnetismo ambientale con questa natura matrigna
Ecco che è un concetto che e sta molto a cuore a Massimo Cacciari vogliamo parlarne
Sì
E uno delle è uno dei temi che sono più secondo me equivoca atti in invio partner
Perché la natura intanto
E
Natura e si vede Us
Non vi è dubbio
Ma è una natura che
Una volta che la componente che da con CPC
E qui la grande differenza politica lirismo come razionalismo
Con Spinosa
Ma anche con gli idealisti tedeschi no è una rottura che la la la la compagnia la cui comprensione non potrà mai renderti indietro cioè non nessuna conoscenza realismo leopardiano
Nessuna conoscenza
Il nessun genere neanche leggermente il suo uomo
Potrà farti felice
Cioè quindi
La conciliazione del tuo pensiero con natura e si vede URSS non può rende non può portarti ad alcuna Letizia
Tu comprendi
La possanza della natura che la natura di tiro
Ma ciò non può renderti riletto
Ma come comprendi questa natura di Orvieto molto brevi sono due grandi immagini no quella del delle Operette morali tre donne immensa eccetera e quello molto più sofisticato della palina utile El Pais sparizione racchette
Chi gioca questo è un gioco a distruggere a formare formare distruggere
è una natura
Che gioca a dadi
E la natura assolutamente anti deterministica non necessitato nella natura del razionalismo
Non è la natura Spino Tirana
Naturalmente deterministico meccanicistica e non e e che è anche quella dell'idealismo in campi in grandissima parte
è una natura che gioca a dadi
Questo il modernissimo Idropark
La visione della natura
E Dio Montino inafferrabili in tilt non non acchiappa abile
Ma non è nemmeno matrigna non solo Emma fino a questo punto di vista perché questo giudizio come dire moralistico che non sia adegua minimamente a questa realtà ma non è ma in più parti la visione di questa natura dovrebbe dovrebbe
Trovare una risposta in nuovi cioè in fondo in fondo la natura potrebbe agire sulla base in una sorta di eterogenesi dei fini
Perché giocarci con noi
Gioca con novecento nemmeno riguardarci no
Non esistiamo praticamente ne siamo una parte talmente infima che
Ma questa sua questo suo poco
Che appare code in realtà dovrebbe o potrebbe cita rinnovi quella reazione
Chiedo Pardi
Spera
Nella sua disperazione pesco contro la spending bisogna deve intendere leopardi sempre seguito spes contra spento
Nasca una speranza disperata una disperazione che spera
E cioè in che senso nel senso proprio più questa natura inafferrabile
Questa natura che o per del tutto senza nessuna
Senza nessun Pelio lucidissimo che ci riguardi che non può essere assolutamente interpretati in nessuna chiave finalistica tuttavia proprio per questo
E dovrebbe spingerci a che cosa ma appunto la Ginestra a frenarci
A frenarci
A quella Silvia
Poca questa soffia questo sapere nella natura in quei termini
Dovrebbe essere la spinta
Ammoniti giusta l'insieme di fare comunità
Di essere amici
Non dette starci Audiard ci non di essere la condoni H con ma l'opposto al limite Spiro chiaramente di essere ognuno Tivo per l'altro
Tra i tanti dia respiro anziane
Per Spinosa la conoscenza dalla natura apporta questo la vera conoscenza della natura del deus sive natura potrà questo ad esserne lieti non prendevo parte
Nessuna conoscenza insepolto ma proprio la conoscenza che è la natura
Gioca con un orco il gioco vero
In una chiave totalmente non necessitante non del tutto deterministica mente definibile o calcolabile
Dovrebbe spingerci con tutta la forza possibile essere amici figlia e quindi la metà filosofia leopardiano in qualche modo gioca su rovesciamento del termine filosofia
Da
Un amore per il sapere che il tratto dominante di tutta la tradizione intellettuale filosofico occidentale ad una ad una
Ad una
Ad una ad una
Amicizia
Ad un'amicizia il termine fondamentale l'accento fondamentale da suo figlio dovrebbe spostarsi al termine di Fidia
La conoscenza deve portare all'amicizia non noi amanti del sapere
Ma il sapere dovrebbe spessa per la natura nei termini che ho detto dovrebbe spingerci alla filiera amicizia ad una birra cui non mia
Quindi Terme e matrigna dove la natura è fino a un certo punto è matrigna prese leggiamo così ed secondo me va letta così nel contesto complessivo dell'opera leopardiana
E una madre che ci spinge ad essere amici
Proprio perché non le madri
Poiché non è male ci spinge ad essere amici
Proprio perché non è madre benevola chi spinge ad essere amici
Ma questo è possibile
è possibile pensiero dominante possibile
O è impossibile ex siamo al esattamente in termini analoghi al discorso finito infinito
Ciò che è finito possibile perché contingente può essere come può non essere
Finito l'infinito lungo il pensiero dominante amo
Anche per anche Platone
Le parti lungi dal dell'essere semplicemente un anti platonico come ENI c'era troppa
E l'impossibile uguale come d'infinito sono in termini assolutamente analoghi infinito e noi possiamo fingersi nella mente l'infinito pensare l'infinito e questo è il segno della nostra nobiltà e così l'impossibile
è possibile al luogo essere amico all'uomo è possibile all'uomo S filosofo più fratello all'altro uomo
No è impossibile
Bene diciamo pure impossibile Marcello dobbiamo fingere nel pensiero ma la nostra anima ce lo può fingere nel pensiero può pensare questo impossibile come termine estremo dello stesso possibile e qui pone la sua nobiltà
Cioè gli l'indistruttibile indolori che cose tutto il finito indistruttibile per definizione
Ma l'indistruttibile noi che cos'è se non questa capacità di pensare infinito impossibile sia in chiave teoretica propriamente sia in chiave etica sia in chiave etico politica
è possibile una una un pensiero politico che non pensi l'impossibile del nostro vivere da amici
E che non si adatti perciò a quello che è il pensiero normale che viviamo appunto come diceva opzione da nemici
Quando dicevano ma perché inizi così del ma non ti rendi conto nuovo fai continuamente non tratti continuamente il tuo simile comunico cosa mi viene a raccontare protratti continuamente tu nella tua vita forse che non ti chiudi col chiavistello quando vai a casa la sera e se fai così come tratti il tuo prossimo se non come un nemico
E
Io vorrei che il comportamento normale finito di ciascuno di noi non è comportarsi l'uno con gli altri da nemici o da possibili nemici possibile
E devo pare vincente dice sì è così ops hai ragione è così
Ma guai si dimentichi che la tua anima all'idea dell'infinito all'idea dell'impossibile ed riparametrare sempre di più definite contingenti con queste se no alla fine fino chi ha adatti al mondo e basta
E cessa ogni possibilità di pensiero critico cessa
Per quanto tutti adatti al mondo in termini radicali in questi termini
Cessa ogni possibilità di pensiero critico quindi la linea di pensiero di leopardi è il presupposto dell'esercizio di ogni pensiero critico in qualunque campo tu spoglio la tua attività
Grazie grazie a Massimo Cacciari però dipenderà dalla burocrazia rivestirsi morire per gli anni speranza disperata disperazioni che spera tornando a un concetto che pure
è molto caro a Massimo Cacciari quello di solitudine ospitale
In leopardi nel suo nel senso che Cacciari delinea molto bene tra memoria e immaginazione creatrice
Che è un po'in mente quanto scriveva Thomas Mann nella sua Apologia della solitudine la grazia delle pulizie sta nel dirci come esseri soli insieme e insomma mi sembra un altro tema molto attuale molto provocatorio per la nostra contemporanea contemporaneità che quello poi dell'hostess
In una solitudine scrive Cacciari che leopardi colloquio continuo ecco la relazionalità no della sua filosofia solitudine in dialogo trattino relazionalità che fa immaginare dunque pensare cito e qui torniamo al tema dell'amicizia o no
Certo
Mai la polizia stesse se raccoglie l'intenzione
Si dice no a volte poi politico solo in fondo segnamolo sono grandi i miei più grandi soprattutto se prendiamo vederli filologicamente come fanno visti appunto da chi poi fa questo mestiere specifico alla fine cosa sono se non
Grandi
Canti esercizi di accoglienza
Sono
Sono citazioni sono trasformazione no
Anche i più grandi si diceva Virgilio a Virgilio dicevo qualcuno perché lo voleva criticare ma Ennio questo l'ha detto Ennio questa presa
Presso i pazzi sono questi su Dante ma perché i poeti accolgono
Accolgono non hanno i grandi poeti non ho nessuna ansia di novità
Sono semmai i filosofi non credevano lottare l'uno contro l'altro dire questo l'ho detto solo io
E poi che accolgono
Il popolo esercizio Della pubblici un esercito di accoglienza di figlia né con vuoti di memoria immaginativa ricordo
E immaginando ciò che ricordo lo trasforma memoria immaginativa ma sono le foto le gestito poiché questo ma e per un filosofo questo diventa una grande provocazione no questo questo che è caratteristico del sito della polizia
Prima si parlava dei classici questo legge ricrearsi vanno letti così i classici sono quelli dicevamo
Un poeta Augusto che poi ha scritto il saggio siccome il più bello su Dante mante Stam
Diceva i classici sono quelli che devono ancora essere letti
Quelli sui classici un classico per quelle parenti degli ancora leggermente
E infatti quando leggi dopati quando leggi Dante dice devo ancora leggere e non lontano e finora non avevo letto quindi sono i classici
Quelli che devono ancora venire sui classici tra sin qui va da bollette anche nelle scuole reso vedevo qualcuno che non l'ha dette che non è stato ancora letto
è stato un ragazzo leggi questo come nessuno ha letto questo rotta né un partito lo scoperto ieri leggi meno leggilo
Cioè questo i classici sono questi questo sono i classici e la pulizia questo rapporto col passato la politica ce l'ha questo rapporto col passato
E anche la filologia che sia davvero Filologia sia davvero amore per
Il la parola la parola diventa il low cost
E anche la polizia quindi è proprio intrinseche alla alla Tunisia la l'essere una solitudine è perché il poeta
E non solo le OPA enorme ma gente il suo il suo contemporaneo chiamiamolo così tedesco e il terrore diversissimo da leopardi intanto ma la solitudine
Caratterizzano in queste presenze alla solitudine
E la solitudine che che è una solitudine che
La cui parola è una parola per te
Ecco etnia dicevamo prima no per per chiamare asse una parola che deve
Far spazzi visse no
La parola che ringrazio un passato
Lo rivive loro immagine i si protende sempre per raccogliere tessere a Coltano queste in Bioparco prepotente questa Nostalgia sempre vissuto in chiave non sentimentale non
Non consolatoria anzi durissima acerba ma
Fondamentale questa nostalgica
La parola poetica e accoglienza e e i ha bisogno di essere raccolta
Si può tende all'ascolto
Per quello la polizia va va letta a voce alta soldi chi posso tipo legge una poesia Bassignano
è impossibile leggere una politica come si legge una proposta capo dopo leggero incidenza toglievate Bava va detta a voce alta no perché avete annunciato ancora sarà ascoltata se la posizione ascoltata accesa ed è sempre più chiaro ascoltata
Ho ascoltato non può essere non può essere un esercizio da pugile è una solitudine che va ascoltata
E la solitudine che va detta a voce alta
Che deve provocare proprio alla alla necessità e per questo importo è e per ed è questa la sua fondamentali Tanque etica direi
Tra
Perché la polizia ricorda costantemente come la parole c'è una parola che che è dialogo
Che parola che si dice per essere ascoltata
Ed è parola che ascolta perché accoglie tutto il passato della lingua lo fa suo per trasformarlo ma lo fa suo
Com'è che se sì come chi svolge una lingua come che diviene una lingua sei poeti ad Agordat pensano impuniti
No
Meraviglioso Massimo Cacciari
Nel
A come dire
Sfruttiamo più nella suo sapere e arriviamo al momento culmine di questa serata il conferimento del premio capovolgendo un po'la scaletta io vorrei
Avvicinarci alla parola poetica di leopardi leggeremo alcuni stralci della Ginestra in omaggio incisura
In modo che citiamo con le parole meglio tardi
E prima di far consegnare il premio al rettore età non fedi che ci leggera la motivazione io
Inviterei Giuseppe Ascione e Paolo Romanello gli altri due anime di questa iniziativa di questo premio letterario leopardiano la Ginestra giunto alla sua dodicesima edizione raggiungerci sul palco mentre il maestro
E Tatiana sì allietano con la Sonata in la maggiore di Gaetano Donizetti e così poi chiuderemo con il conferimento del Premio Stelluti finali i tetti Ascione
Grande organizzatore di questa iniziativa porta con sé Gilberta Leonardi past premiata
L'architetto Roma nella direttore dell'ELN pericoloso viene prego Gilberto siediti alla sinistra di massima di centoventi giorni proposta mentre noi ascoltiamo
Ma così spetta dunque questa ultima appare e scompare una straordinaria
Sì mi sono commosso troppo possono dedurre i criteri di valutazione da questo personaggio loro ma non toccate ora va be'faceva il sopralluogo io dovevo comunque il bisogno d'che io ho un'ammirazione grande innanzitutto
Anzitutto oppure al massimo come intero ecco cioè
Un un intellettuale di primissima forse che fa il sindaco di una città chiedendo come però quasi tutte le nostre città
Un intellettuale che accettava sì o no proporsi l'imprecisione
Per proporre poi se per uno prende il siluro di profondità qualità della politica o almeno quella presa molto molto spesso nuova
Poi questo filosofo che ci ritroviamo qua arrostito traffici però che barche affronta problemi enormi vastissimi e sì però anche nella prospettiva dopo artigiano poi io potrei cominciare a discutere su alcune cose che solo magari si Moreno io sorriso mentre l'ultima parte specialmente dopo progetto una sola cosa discuteva dei dei robot Concord affetto devozione perché i calcoli auto
Per il siluro portoni in tre
Essendo soprattutto ognuno studioso dei calmanti ma cercando anche oggi risentire il più possibile la voce dei filosofi del pensatori che si sono mosse in questi ultimi quindici vent'anni ancorché più ritorno la parte però pensiero portava avanti mi fa venire in mente oggi tutto un'eminenza del pensiero che ho difficoltà o ad accettare per leggere i cantieri sopra soccorso anche molto sottili molto difficili però come ti posso pensare però pensiero portato già diventato una sorta di feticcio c'è per esempio massimo modo opera Massimo dopo era uno poi l'altro formulazione Perrone euro formula
La Puglia Sicilia
Come il luogo dell'accoglienza qualunque del pensiero adempiuto il contenuto del riverbero della luce di affettività più colti del pensiero proprio addosso e mi ritrovo molto più a mio agio
Perché trovo più allora questo difficile da soppesare detto e lo ripeto controprova per impersonare portava perché poi cantare gli opposti
Allora ce l'ha più col ritratto mi trovo molto mi trova molto molto attento molto curioso
Le parti sotto altra luce potremmo dire parafrasando Cesare Galimberti nate da Scola Padovanelle valloni che hai fatto l'evento qua no no no volevo dentro bassissima
Di che
Volevamo ascolta non ho mai fatto il pensiero Polita ante una formula così chi non mondo no no no no no no non ad opera potrebbe essere anche Tunisia pensante lezione diciamo cioè da un lato sono diretta perché non c'è nessun la polizia che non pensi
Mentre mentre invece c'è molto pensiero che non è poi è chiaro avevo pietà no élite i termini sono diverse insomma bisogna quindi eravamo in tempo insomma se non è il modo giusto per affrontare quel nodo di
Sono certe pagine di Valeri che tu ricorderai un'assoluta
La polizia la polizia da dà voce a la lingua quel dove la lingua la lingua low cost
L'ho corsa dentro anche il pensiero non è ragione la lingua e con la politica dopo Fukushima tutto il pensiero che si incarna governo si è incarnato nella lingua nella sua tradizione diciamo io hutu l'inizio può essere anche Niffoi filosofica ma dà voce a tutto questo questo il tema dell'affettività da voci riascoltarla dà voce questa la differenza da Kantor certo accanto e quindi queste queste la questa la grande differenza con l'ha promossa
E straniamento dentro la porta infatti o topi filosofiche hanno guai a prendere leopardi appunto come un pretesto per fare filosofia non è questo questo certo certo quindi timore nelle devi andare a vederti come quei pensieri la forma che quei pensieri assumo come quei pensieri diventano canto perché perché poi c'è anche leopardi posa
Piazza Leopardi i pensieri che diciamo un grande moralista
Dicevo palpitante pagine dello Zibaldone che è un grande pensatore e filosofo e quindi c'è anche quello no
Quindi cerca di cacciare gli attraversa tutti questi li riguardi tutti tutti tutti ne lascia fuori nessuno
Grazie Massimo accomodati prima della Selene conferimento del Premio così ascoltiamo per accompagnarci con il canto del pianoforte del flauto l'ultimo brano e poi e arriviamo al momento finale con la lettura anche della di mezzo
Dire sì
Più
Competenti con
Deve pubblico nove
Una
La la ma o o
Un
Una
Ne
Niente
Negli anni meno eliminare con
Per
Fa un timbro ma dovuto ma
Grazie anconetana dello zero
La Roma casa nato a Nardò maggiore ecco emesse ogni querelle anche l'interesse a risanare aggiungerci di nuovo qui sul palco e ah perfetto
E il rettori Gaetano Manfredi a leggerci la motivazione del premio a conferire il premio è naturalmente commentare questa serata
Con il nostro autorevole interlocutore il microfono su questo
No io diciamo su questo grande privilegio stasera di poter premiare Massimo Cacciari dopo debbo leggere una lunghissima motivazione e quindi mi perdonerete diciamo di questa lettura però volevo farò un commento fare un commento molto personale che però volevo mettere anche un po'diciamo a disposizione di tutto questo bellissimo pubblico di stasera che quella riflessione che è stata fatta prima sul rapporto tra gli intellettuali giovani sia una cosa che mi sta molto a cuore e che ricordava prima Arturo che quando massima è stato dalla nostro Ateneo fa per le letture dantesche abbiamo avuto una partecipazione diciamo da popstar ecco insomma ecco quindi beh io mi sono molto chiesto perché questo non è successo perché questo ci aiuta anche un poco a a svolgerà tutti noi la nostra funzione forse in maniera migliore e io vedo in Massimo Cacciari e perciò sono molto onorato e felice stasera di poterli conferire questo premio un po'quello che io rappresento un po'anche il nostro ideale di intellettuale
C'è riuscire lo si lo si ricordava anche prima riuscirà a combinare una grandissima competenza e conoscenza
Che credo stasera ne abbiamo avuto un piccolissimo passaggio però non sono io che lo debbo giudicare quindi lo sappiamo tutti
Accompagnata un grande impegno nella società quindi si ricordava prima che era stato sindaco e anche al coraggio di sporcarsi le mani sulle cose della vita quotidiana
Quindi una grande generosità io penso che i nostri giovani hanno bisogno tantissimo di intellettuali così c'è intellettuali che non siano semplicemente uno degli studiosi che parlano la stretta cerchia e che in un certo senso hanno una componente un po'narcisistica quindi e che non hanno voglia e coraggio
Considero una perdita di tempo parlare con gli altri ma hanno tantissime invece bisogno
I nostri ragazzi di intellettuali che si sappiano mettere in sintonia con loro che loro riconoscono come delle persone che siano veramente impegnate nella società che abbiano una grande generosità
Ecco io credo che noi che Massimo sia una persona estremamente generosa però perché mette a disposizione la sua grande conoscenza non solo ai scrissi minima
A tante persone anche comuni elettori del delle sue rubriche sui giornali giovani che incontra
Perché poi essere filosofo essere letterato non significa parlare i filosofi significa parlare alle persone parlare alla gente
Perché tutti noi abbiamo bisogno di un po'di filosofia tutti noi abbiamo bisogno di un po'di letteratura quando io ascolto qualcuno che dice abbiamo bisogno ci vogliono più medici
E più più ingegneri e meno letterati perché perdono il tempo non sanno che cosa conserva alla società significa che alla fine non si è capito veramente che cosa significa la cultura e quindi io credo che in queste ore che detta dall'ingegner Emanuele Mario violenta l'utilità dell'inutile inabile venti penso che in questo diciamo Massimo ne sia una grande rappresentazione quindi viene siamo tutti molto grati
Adesso fino mi tocca leggere la motivazione allora Massimo Cacciari assegnato in maniera originale profonda la storia della cultura contemporanea
I suoi studi hanno rinnovato potentemente la riflessione filosofica portando il pensiero il pensiero misurarsi in un processo mobile continuo con i suoi stessi fondamenti a partire da studi ormai classici degli anni settanta e ottanta da crisi chissà
A dallo stemma of e a icone della legge fino assaggi recentissimi come il labirinto filosofico generare Dio egli offerto analisi memorabili di autori e opere che costituiscono i massimi protagonisti del sapere moderno da Kafka Mondrian la Chamber via a Freud da Wittgenstein arricchirmi uso il ma anche da San Francesco a Dante e Mantegna fare filosofia implica per Cacciari interrogare quasi necessariamente le opere di grandi artisti
Esse mettono in gioco una ricchezza di vite ineguagliabile pongono domande alla cui profondità solo i loro linguaggi sembrano alludere nella maniera più radicale
Il fare dell'arte parla di conflitti inter NI contesa presenta questioni dilemmi che non hanno soluzioni fisse definitive e che nessuna scorciatoia pur risolvere gli studi gli operai indiani si collocano all'interno di questo scenario filosofico
I due saggi raccolti nel volume Magis amicus leopardi mostrano il modo con cui leopardi mette intenzione due estremi la ragione l'illusione Platone l'anti platonismo
Nessuno dei due concetti esclude l'altro le categorie sono in intime inseparabile correlazione
Pensare soprattutto un atto duale che allontana qualunque semplificazione che connette gli opposti in un solo discorso
Sì illusione il sistema platonico Essai grande illusione se errore divino errore se favola lo è nel senso di Milton sesso
Assai più parola viva che semplice la sua azione
Questa impostazione ha sulla lettura di leopardi un effetto decisivo illusione e disinganno non designano due Stati successivi ma identificano un processo unico intrecciato
Il carro immaginarlo non rappresento un'eco con una cultura determinata alla quale ci si rivolge con disperato nostalgica ma ben più radicalmente radicalmente una dimensione spirituale
Il caro immaginarlo non vive altrove in un altro mondo rispetto all'acerbo vero ma ne custodisce piuttosto la critica immanente e la forma del canto coglie custodisce dentro la cognizione del vero le tracce di quella dimensione fantastiche divina che fa parte della nostra Massimo Cacciari ci porta così nel quorum nel cuore del pensiero poeta ante di leopardi e ne restituisce la straordinaria ricchezza che il fascino permanente
Grazie anche a Murdoch ricordare marcata lungo il coordinatore del premio che per la prima volta non è qui il colino allora senatore perché
Lo diciamo era un lieto evento gli ottant'anni del fratello non poteva avevamo il calore non poteva mancare atteso appuntamento perché Ascione
Ecco la consegna del premio Selene e poi un saluto finale da parte di Giuseppe Ascione qualora un anello
Massimo Cacciari tra io e l'ha dimostrato rilanciata la dodicesima edizione meritatissimo sarà donata una serata veramente sale negli anni grazie
Paolo io mi rivolgo in questo momento voi anche quest'anno ancora una volta la vostra presenza
Convinta entusiasta partecipe gioiosa
Stabilisce questo rapporto tra il monumento letterario
La quotidianità della comunità e questo è il miglior viatico per gli uomini e per le donne che lavorano nella Fondazione ente ville vesuviane
Che non solo in queste circostanze ma tutti i giorni cercano di promuovere la conoscenza dissero ordinarie testimonianze di civiltà e così cresce ripeto insieme col viatico un una speranza condivisa che il bello la cultura continuino a trionfare
Per aiutare
Il cammino accompagnare il cammino dell'umanità
Grazie allora ma nella Pisapia Ascione anima del premio
Un'anima
Dunque permettetemi momento i ringraziamenti il primo ringraziamento io mi sia permesso darlo a questi signori che sono venuti al nostro pubblico mi dovete spiegare come
Quattrocento persone circa
Si mettono in macchina vengono da Salerno da Avellino da Napolitano cerca vengono qui si sobbarcano alcun fastidio di trasporto per venire fin qui e stanno qui ad ascoltarci in silenzio religioso per circa sotto la pioggia
Sotto la pioggia sbrighiamo sì perché sei agosto oggi non c'è bisogno perché quando parliamo noi il G Giove Luciano De Crescenzo dopo a terrorizzare io devo dire una cosa
Significa che c'è un bisogno c'è un bisogno riconosciuto e riconoscibile stasera di pensiero
C'è una necessità di pensilina che quando queste iniziative servono soltanto per dare va
La riflessione a ciascuno di noi che sta qui che abbiamo bisogno di impegnarci per il pensiero
Chi ha capacità possibilità interventi sociali per promuovere il pensiero promuova il pensiero perché non si agisca più di pancia ma per una volta si agisca dice dappertutto
Grazie per il film che ancora ringrazio il premio che quindi tutti gli artefici del premio mi prendo questo microfono dopo un po'alle mani di Donatella perché ho solo un po'gelosa del microfono alla Magliana Elisabetta Elisabetta siamo giunti se me lo può fare anche io devo dire che questo premio
Rappresenta per il nostro territorio un evento eccetera un'occasione eccezionale
Cioè poche signore che vedete qui lo fanno compassione
Senza alcun una ricerca di lucro senza alcuna ricerca di visibilità
Solo signori che si mettono qui si mettono a cercare a parlare a discutere e con impegno c'è organizzano perché avvenga quest'anno per la dodicesima volta questo straordinario vento per la nostra territorio vesuviano
Estremamente importante estremamente importante dare questo segnale che quando vogliamo fare le cose e le facciamo in piena sensibilità autonomia e senza scopo di lucro te facciamo veramente bene grazie
Grazie terzo ringrazio la Banca di credito popolare perché se non l'avessimo la banderuola non potremmo fare nulla ringrazio gli odori club di tutto il territorio ringrazio il sindaco che è venuto questo si era a cui e appena insediato per cui facciamo i migliori auguri al nostro Sizzano tutto o il suo voto attuali Avantime grazie alla Pro
Grazie per essere intervenuti
Bene e allora noi vorremmo concludere proprio con le parole di leopardi un attimo ancora di concentrazione perché se è vero che la parola poetica ascolto e di accoglienza e di ospitalità
Non possiamo concludere banalmente con le nostre goffi chiose per quanto sentiti appassionate
Ecco il nostro motto lo sapete è sempre stato quello leopardiano non bisogna estinguere la passione con la Regione ma convertirla ragione in passione e allora quale chiosa finale migliore
Di uno stralcio che indichiamo Massimiliano Foà a donaci della Ginestra e arrivederci all'anno prossimo
Libertà va e sognando e serva un tempo vuoi di nuovo il pensiero solo per cui risorge in modo alla barbarie in parte per cui solo si cresce inciviltà che sola in meglio guide pubblici fatti così dispiacque il vero dall'aspra sorte del depresso loco che natura civile per questo è il terzo vigliaccamente rivolgeste al lume che per palese il fuggitivo appelli PIL kiwi segue e sono magnanimo colui che se scherno avendogli altri astuto o folle fin sopra gli astri Immortal grado Estoril e tu lenta Ginestra che disse il vero dorate queste campagne di spoglia a te Adorni anche tu presto alla crudeltà possanza soccombe RAI del sotterraneo poco che ritornando all'otto già noto
Stenderà la parole imposti tue molli foreste
E che RAI sotto il fascio Mortal Murray mittente il tuo capo innocente ma non piegato in sino all'ora in darlo codarda mente supplicando innanzi al futuro oppressore ma non è retto con forsennato or voglio in per le stelle nei sul deserto dove la sede e i natali numero per correre ma per fortuna adesso
Ma personaggio
Ma tanto meno inferma dell'uomo Antonio Rahali tu estirpi non credi stia
Dal fatto
Prodotti fatto il morta
Elio del centro