Tra gli argomenti discussi: Accordi Internazionali, Africa, Burundi, Crisi, Italia, Libia, Macron, Madagascar, Politica, Rassegna Stampa, Ruanda, Unione Europea.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 30 minuti.
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giornalista
Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale bentrovati a questa
Appuntamento con la rassegna stampa africana che torna dopo
Alcune settimane di pausa dovute a la mia assenza per motivi di saluto sono lieto di ritrovare i nostri ascoltatori ovviamente in queste settimane sono avvenute tantissime cose nel continente africano di qui non abbiamo potuto render venne conto
Cercheremo di recuperare alcune di queste
Notizie la rassegna stampa di oggi si apre con la Lidia c'è stato in questa settimana a Parigi
Una conferenza convocata dal presidente macro convocato tra l'altro
In fretta in un momento in cui uno dei player importante della scena libico sia l'Italia era impegnata nella Risoluzione del
Vicenda post elettorale si è tenuto quindi a Parigi questa riunione con la Francia che di nuovo vorrebbe tornare protagonista nella
Sulla scena libica e già protagonista soprattutto in Cirenaica per via dei suoi rapporti con il generale a stare ricorderete lo abbiamo raccontato da questi microfoni
La il soggiorno il lungo soggiorno del generale Haftar in Francia colpito da un ictus cerebrali prima curata in Giordania e poi a Parigi all'Hospital Valdes grassa
E c'è accordò sì c'è stato un accordo per un accordo non firmato tra i vari player della politica libica prendiamo per
Comodità introduttiva
E dal sito on line International Music petto interi essa che ci racconta che dovrebbero svolgersi il prossimo dieci dicembre le elezioni parlamentari in Libia l'intesa per la roadmap verso il voto è stato tra è stato raggiunto durante la conferenza sul paese del Nordafrica andati in scena apparirci sarebbe stato trovato un accordo anche per la messa a punto di una base elettorale per disciplinare la consultazione entro il sedici di settembre secondo quanto riferito dalle agenzie il testo del nuovo accordo politico tra le parti in Libia comprende otto punti dedicati soprattutto al calendario e alle condizioni in cui dovranno svolgersi le elezioni del dieci dicembre
Il testo sarebbe Breve schematico alle parti vi si impegna hanno a garantire la sicurezza delle procedure elettorali
Se questa condizione non sarà rispettata sono previste sanzioni internazionale nel testo viene poi menzionato il dialogo per la riunificazione delle forze armate libiche
E delle istituzioni dello Stato i referendum sulla Costituzione dovrebbe essere organizzato dopo le elezioni e non prima
Nella corda si fissa tra l'altro la data di una nuova riunione che sarà organizzata entro tre mesi per seguire l'applicazione di quanto stabilito questo in sintesi l'accordo che è stato trovato tra le parti però
Manca la firma ma questa viene sottolineata
Sottolineato da tutti i lanci che abbiamo potuto constatare
Consultare anche da tutti i siti da tutti
I giornali che sono usciti su questo tema in questi giorni la roadmap sulla Libia non è stata e firmata dai vari partecipanti al vertice ma solo approvata informalmente secondo quanto riferito dal presidente francese macro non c'è stato una firma formale del documento per due motivi fondamentali primo alcuni partecipanti hanno chiesto di poter prima condividere la dichiarazione congiunta con i loro referenti sul suolo libico il secondo motivo ancora più fondamentale ha continuato il leader di Parigi
E che qui oggi hanno partecipato esponenti di istituzioni
Che non si riconoscono reciprocamente qui proprio sta il problema continuano a non riconoscersi reciprocamente allora la domanda sorge spontanea su come vera hanno applicate tutti i punti che abbiamo teste
Elencate da mesi
E tutta la difficoltà della situazione in Libia quindi piuttosto che ostinarsi a una dichiarazione in firma bile meglio avere una dichiarazione che impegno alle varie parti anche senza una firma formale ha concluso macro salutando una decisione di buonsenso il vertice di Parigi è stato anche definite da fonti diplomatiche francese un vertice storico vedremo se davvero questo costituì era una
Una un cambiamento reale un cambiamento di scenario di prospettiva anche rispetto a questa come dire dialogo tra sordi che ogni tanto viene organizzato tra il presidente
Al Senato si è riconosciuta dalla comunità internazionale che sta a Tripoli e il generale a stare e il Parlamento edito bruco dall'altra parte in Cirenaica
Africani album Entics
E parla anche di questa crisi ma volevo dargli anche il punto di vista di un di un giornale africano in questo caso il giornale del il sito on line del Burkina Faso che si chiama o soldi
L'articolo ci parla di questo testo in otto punti non firmata elezioni previste il dieci dicembre due mila e diciotto in Livia però la fede e la fiducia di macro ci sottolinea questo e articolo non ne contagiosa nel senso che gli altri i contendenti coloro che dovrebbero applicare questa accordo non l'hanno firmato
Mettere il portare avanti la delle istituzioni repubblicane in vista delle elezioni del di dieci dicembre due mila e diciotto
Tra Ealing quello che lui chiama un mostro bicefalo politico-militare di Tobruk e Tripoli
Che continuano come abbiamo detto a non parlarsi
La solidità e la legittimità di questo testo del ventinove maggio
Sarebbero state diverso in sé
Il generale il ma il generale Khalifa Haftar e il primo ministro fa Jas è sarà avessero filmato questo e accordò sono stati sottolinea questo sito presenti anche altre delegazioni di questo dossier così delicato è stato presente a Parigi il presidente Denis Sassu ingresso ma mandato da l'unione africana è stato presente ma a maggio Issa fu delle Niger Idris Debbie del delle cialde tutti loro sono stati presente però non è bastato poi a e far concludere questa conferenza con un accordo firmata
Il CIPE ci si è detto che ci si rivede tra Mesima possiamo accettare cioè tra tre mesi ma possiamo accettare scommesse che tra tre mesi la situazione rimarrà tali e quali c'è un grande attivismo
Della Francia in Cirenaica a fianco del generale e a starle abbiamo detto e questo fa della Francia un interlocutore per il dialogo per quanto alquanto atipico perché è molto vicino a uno dei contendenti il che provoca se se se permettete
Questa diffidenza da parte delle autorità di Tripoli per chi fosse interessato ad approfondire la questione della Libia abbiamo preparando questa trasmissione trovato un dossier molto importante
E molto ben fatto molto approfondito di International Fry si sviluppa e mettere approfitto il poi il vertice di Parigi sulla Libia e qui dicono una serie di cose tra le quali alcune che abbiamo già detto e non è negativo sul fatto che la Francia abbia organizzato questa riunione della decisione della Francia di organizzare e di convocare a Parigi principale responsabili politici e militari libiche il ventinove maggio
Un'azione piena di audacia però anche comporta dei rischi ma il progetto di raccordo che è stato presentato è molto problematico
Riuscire a per venire a un accordo e potrebbe suscitare un breve momento di entusiasmo ma rischia di lasciare subito posto a recriminazione soprattutto da parte di coloro che non so ne erano presenti a Parigi ma che hanno un ruolo importante soprattutto che le milizie per esempio e libiche le varie milizie che a volte non si riconoscono né nella logica di alterne di quello di fare serale cioè questo dossier si chiude qua
Importante Perrelli Italia che Siss ci sia la stabilizzazione e della Libia e non solo per la questione
Immigrazione ma davvero un Paese così vicino non sono storicamente ma anche dal punto di vista delle relazioni di vicinanza non può trovarsi non può e non deve trovarsi in questo caos senza che l'Italia possa
Andare oltre la preoccupazione dell'immigrazione e pensare in generale ha un piano per la stabilizzazione di questo Paese
Che tuttora non riusciamo a vedere un'iniziativa italiana che vada in questo senso e come sapete
La in diplomazia così come in natura
Il vuoto
Non esiste e quando tu lasci un vuoto questo vuoto viene colmato in questa casa e colmata dal presidente
Dal presente macro in Francia e lasciamo il dossier libico per andare più lontano dalla Libia per andare in Madagascar per dare fino tizi e della crisi profonda della crisi molto grave che abbiamo raccontato crisi politica che oppone il presidente della dell'isola l'isola più importante del continente africano sull'oceano indiano che c'è di nuovo c'è di nuovo questa settimana e che la la dichiarazione del ministro della difesa il ministro della difesa
Ha dichiarato il trenta il trentuno maggio che
L'esercito è pronto a ristabilire l'ordine se il governo e l'opposizione non trovano rapidamente uno sbocco alla crisi politica che scuote il paese dello prendiamo la notizia dal sito in lingua francese esce in Africa sito specializzato delle notizie del continente noi ha detto il il il ministro della difesa noi in città siamo tutti responsabili di queste crisi
Che vogliono bloccare la vita della nazione a trovare uno sbocco questo è stato il monito di dei Knicks adieu Ras solo fuori Inda in un comunicato ha detto che il la scadenza che è stata imposta alle forze politiche dalla dall'Alta Corte costituzionale per organizzare per nominare un primo ministro di consenso l'Alta Corte costituzionale del di Madagascar ditta nella villa capitale ha chiesto la nomina di un primo ministro
Di consenso nazionale
Una soluzione che dovrebbe secondo quelli che pensano gli osservatori della scena ma la darci portare una specie di pausa tra i vari contendenti il presidente e l'opposizione la crisi quindi si sta facendo sempre più ingarbugliata in Madagascar con all'orizzonte l'esercito che pronto a come dire
Prendere il potere la situazione economica di Madagascar ne abbiamo parlato nelle ultime puntate quando vi abbiamo raccontato di questa crisi
Molto seria c'è ci sono arie del Paese vaste aree del Paese dove la popolazione non ha di che mangiare
E il prodotto principale di esportazione che la vaniglia
Da Madagascar stanche avendo difficoltà non solo essere prodotto ma a essere esportato verso l'estero ricordo che la famiglia e un delle fonti principali di valuta estera
Del paese dell'Oceano Indiano di Madagascar lasciamo Madagascar e andiamo
Nella regione dei grandi laghi per parlarvi
Di uno uno dei dei piccoli paesi della regione dei Grandi laghi il Burundi Burundi Paese gemello del Ruanda nel senso che ci sono le stesse e comuni e che esistono in Ruanda in Burundi lì Tuzzi e gli hutu seppure in proporzioni
Rovesciate che cosa è successo in Burundi lo abbiamo raccontato anche qui il presidente del Burundi
Piero Pierre un curiosi sa
A organizzato un referendum teso a allungare il suo mandato Pierre un curiosi Isa con questo referendum vuole rimanere al potere governare fino al due mila e trentaquattro l'esito
Del referendum svoltosi lo scorso venerdì una settimana fa India Burundi era già scritto ancora prima dell'apertura dei seggi Dora
E arrivata la sua legittimazione il settantatré per cento degli elettori ha votato sì per la modifica della Costituzione che permetterà
Al presidente Pierre un curioso Isa al potere dal due mila e cinque di governare fino al due mila e trentaquattro i cittadini
Del Burundi hanno votato in modo schiacciante ma non poteva essere diversamente per l'adozione delle riforme costituzionali andranno a rafforzare ulteriormente i poteri del presidente Piero incuriositi sa così il fantasioso presidente a meno di clamorosi colpi di scena potrà rimane come abbiamo detto al potere fino al due mila e trenta quattro c'è ci informa qui
Work ressa in un articolo di Patrizia Caiffa che cioè la grande paura per il Burundi di un ritorno alla questione etnica ossia alla grande rivalità anche lì tra tutsi e utili U e hutu
Anche se come abbiamo detto ha proporzioni rovesciate rispetto al Luanda con una deriva autoritaria c'è il rischio che il Paese si isoli sempre di più dalla comunità internazionale avviandosi verso una catastrofe economica con la conseguenza delle ritorno del problema etnico padre
Mario pulcino missionario Saveriani in Burundi da trent'anni esprime a la agenzia di stampa
Religiosa della CEI i suoi timori dopo l'esito positivo delle referendum del diciassette maggio quindi timore di una ripresa dei riscontri
è quindici in Burundi questo referendum in Burundi si è tenuto il diciassette Di Maggio
La coalizione dell'opposizione che ha fatto Campania in Burundi per il no al referendum
Ha depositato giovedì scorso un ricorso per annullare davanti alla Corte costituzionale del Paese il risultato del referendum abbiamo ci informa l'agenzia Foa Africa
In lingua francese
Abbiamo depositato la nostra richiesta per chiedere che il risultato del referendum sia annullate quanto ha dichiarato alla stampa chiedesse le stelle di Cumana il presidente del gruppo parlamentare
Ammisero
Questa ci sono state delle intimidazioni denuncialo posizioni
Degli arresti delle persone chiacchiere che erano impedite di partecipare ai nostri meeting di campagna contraria al referendum ha detto Lundy Cumana
è stata il giorno del voto è stato catastrofico con in i nostri militanti chi ero impediti di entrare negli uffici
Elettorale altri sono stati avvelenati altri ancora sono stati cacciati dagli uffici
Il voto non è libero perché ci sono delle persone che accompagnavano letteralmente i votanti dentro
Le il segreto dell'urna per dire loro cosa dovevano votare che cosa è successo di questa richiesta di annullamento dell'opposizione bene la notizia del trentuno maggio due mila e diciotto quindi di due giorni fa la Corte costituzionale a riso ha dichiarato
Che il referendum che si è svolto e conforme alla legge e questo che annunciato il presidente della corte così male Charle un dagli era CE
Dopo aver dichiarato non fondato il ricorso ai nullità di acqua della coalizione dell'opposizione ammisero i cabaret Undead la speranza delibare undici questo quindi lascia da qualche parte le speranze dell'opposizione ma non c'era da aspettarsi che la giurisdizione anche la più alta giurisdizioni del Burundi sia indipendente perché e tutta quanta asservita alla alle logiche del porterei cosa fa l'ONU in Burundi l'ONU
Chiama tutti alla ripresa di un dialogo tra i burundesi e quanto ha detto l'inviato speciale dell'ONU per il Burundi Michel Caffa Ando che ha lanciato un appello Agli autorità di questo Paese per rilanciare il dialogo
Intero burundesi solo l'unico mezzo secondo lui di mettere un termine alla crisi che sta attraversando il Paese dal due mila e quindici aspettiamo un segnale forte degli autorità burundesi in favore di un rilancio del dialogo tutti sono intervenuti l'ONU è intervenuto anche la chiesa cattolica che è molto radicata in Burundi ma il presidente incuriosì salva avanti
Diventerà presidente quasi a vita e il giornale la tua con una corrispondenza da e lastricata Bujumbura ci racconta invece questa deriva messianico religiosa del DPR di curiosi sacche è diventata davvero non solo leader politico ma anche a fianco a sua moglie che si sono convertiti durante il periodo della ribellione sono diventati in qualche modo
Dei predicatori che concepiscono il loro ruolo politico come una specie di missione
Di salvare questo paese è una deriva davvero pericolosa questa di
Curiosi sa e non si vede come si potrà riprendere il bandolo della matassa del dialogo auspicato dall'ONU perché c'era una road Marco road mappa degli accordi di Arusha che sono stati firmati che fissavano la strada per la riconciliazione in Burundi purtroppo Nicolosi sa con la sua sette fama
Di potere a interrotto questo questo processo andiamo
Nella vicina Luanda quindi lasciamo il Burundi andiamo se rimaniamo nella regione dei Grandi laghi per andare in Ruanda per parlare del di un viaggio il viaggio del Presidente Kagame presidente del Ruanda
Anche lui a ottenuto di poter superare il limite dei due mandati e quindi continuare a governare il Ruanda voi sapete ricordo Perino sa ascoltatori che non lo sapessero
Che le relazioni tra la Francia e il Ruanda non sono relazioni molto buone anzi sono relazioni burrascose
Perché la il potere di Kigali ha sempre accusato le autorità francese al momento del genocidio
Di avere organizzato lo pensassimo Tim quasi zero non come diceva la Francia fermava la Francia per aiutare creare un corridoio umanitario per l'evacuazione dei civili
Che che fuggivano della guerra ma
Per ex filtrare per portare via
I dignitari del regime di Habyarimana del regime hutu che aveva organizzato e perpetrato il genocidio aiutarli a uscire verso il Congo e da lì
Andare in esilio a trova e che cosa succede che con l'arrivo di macro all'Eliseo la il palazzo presidenziale francese i rapporti sembrano in qualche modo cominci resterà abbiano iniziato un processo di riscaldamento loro prendiamo questa notizia da Africa tele Graff che è un sito in una lingua francese inglese le Fo africani Andy Panda onte Ruanda e Francia la posta in gioco della visita di Kagame a Parigi le relazioni spesso burrascose tra Parigi e Kigali sono in via di normalizzazione questa è la questione che si pone questo articolo di di questo sito abbiamo detto Africa telegrafo la questione abita tutti tutte le mente l'occasione della visita di Stato che ha effettuato il presente ruandese
In Francia a Parigi nella capitale francese e i segnali di una normalizzazione sono presenti
Gli spostamenti del presidente Kagame
Sono molto mitizzata Ikea tirano spesso grande curiosità causa anche dice questo sito dei tempi rammento impulsivo dell'uomo l'agenda del presidente Kagame nella capitale francese è stato un'agenda molto fitto
Incontri soprattutto
Di natura tecnologica in Ruanda è il paese in questo momento più tecnologico del continente e africana quindi ci sono stati degli incontri tecnologici dedico degli accordi che sono stati firmate
Il presidente francese maturo e catrame hanno anche in incontrato il padre di Facebook Mark Zuckerberg
E e tanti altri uomini d'affari francese e africani tra cui il il grande uomo da fare mo'Ibrahim presidente della Fondazione appunto mo'Ibrahim e del nigeriano Togni e lume Lou che hanno fatto parte di questa e delegazione hanno visitato il il il la fiera della tecnologia a Parigi ma non vi è dubbio che questo viaggio segna una fase nuova nei rapporti tra Ruanda e la Francia tant'è vero che il i giornali e molti giornali tra cui alcuni siti prendo qua dalle Gelli punto com che è un sito della Guinea e con Acri ci racconta che macro vorrebbe
Candidare come segretario generale dell'ordinazione internazionale della francofoni
I niente meno che il Ministro degli affari esteri del Ruanda quindi più che un riscaldamento siamo andando davvero verso una vera e propria e l'una di miele perché questa donna ministro degli esteri è una donna molto vicino al presidente Kagame e nel passato anche nel passato recente non ha mai risparmiato critiche anche molto severe a la Francia il fatto che Fossa diventare il presidente dell'organizzazione internazionale
Della francofoni sponsorizzata da la Francia significa che davvero qualche cosa di importante sta avvenendo nelle ore del nelle relazioni tra la Francia e il e il Ruanda vedremo
Come
Andrà a finire perché il Ruanda è un Paese che nel due mila e nove ha ufficialmente abbandonato la lingua francese come lingue ufficiali del Ruanda e quand'era un Paese francofono Label insegnamento della lingua francese è stata bandita
Dalle scuole
Della del de del Ruanda riguarda è diventato un Paese parte del Commonwealth andiamo a chiudere questa puntata con una segnalazione veloce è un libro molto attuale del antropologo di Torino Marco Aime L'isola del non rilievo voci da Lampedusa ne leggiamo solo alcune righe sia il quaranta cinquanta persone davanti donne con bambini gente infreddolita non è facile girarsi dall'altra parte
A mare devi fare questo poi a terra se voi essere razzista fallo mammari no
A terra asciutti è tutta un'altra cosa vorrei vedere un Salvini a male cosa farebbe
Come si comporterebbe qui ci sono i barconi e la terra non si vede cosa fai con questa domanda dell'antropologo torinese Marco Aime nel suo libro L'isola del non arrivo
Chiudiamo questa puntata della rassegna stampa delle altri che già Leonardi ringrazia dell'ascolto vi augura di passare un buon weekend
E invitandovi a seguire la nostra puntata della settimana prossima sempre di sabato alle undici e trenta circa vi lascio in compagnia della programmazione di Radio Radicale
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