Salone del Libro di Torino 2018 - Conversazione con Giuseppe Catozzella, autore del libro «E tu splendi» (Feltrinelli)

Radio radicale ancora dal Salone Internazionale del Libro di Torino ancora con nuovo autore un nuovo romanzo Benvenuto Giuseppe Catozzella e tu splendi narra il narrativa Feltrinelli benvenuto venute voi
Allora un romanzo veramente bello perché ci riporta innanzitutto a ad un campionario di odori di sapori di atmosfere
Che sembra quasi che abbiamo sempre verso un piccolo paese in Lucania una terra bellissima e selvaggia abbiamo finito proprio qualche qualche ora fa di parlare di Carlo Levi qui abbiamo ricordato
Un po'alle varie sfaccettature di questa terra meravigliosa a uno a Bonadonna che diventano che sono bambini e diventano adulti e
Una luce di fondo che cosette splende allora Giuseppe Petty splendide la
La storia è una storia che si che si sviluppa in un'estate e della storia
A un del momento esatto della nostra vita in cui smettiamo di essere bambini e ci incamminiamo verso la strada adulta cioè nel momento esatto in cui capiamo
Momento doloroso ma importantissimo le nostre vite in cui capiamo che
Ma non ci sarà nessuno in questa vita che
Che ci insegnano a splendere
Splendono splendere ovvero diventare se stessi cioè diventare alla fine che siamo destinati ad essere Kikuchi questa vitaccia cioè destinati ad essere una cosa è una cosa personale non c'è nessuno che ci può aiutare su questa strada no
è appunto la storia del piccolo Pietro che
Che alla fine di questa estate capisce proprio queste
Pietro nel corso di questa estate cerca cerca la madre cerca la madre che è morta perché prima poco prima dell'estate sua madre appunto è morta
Louilt il giorno che sommate scompare le fa la mattina le fa una domanda lavare di suo arresto darà lavoro non ho tempo per rispondervi ti rispondo dopo e nel e non gli risponde mai allora Pietro per tutta questa storia non fa altro che cercare
è convinto che somma degli abbia lasciato la risposta con la domanda scritta da qualche parte non fa altro che cercare i segni di questa risposta non viene spedito dal padre insieme alla sorella nella vecchia casa di pietra
Sulle montagne della Basilicata da cui il padre la madre erano scappati per cercar lavoro al Nord da molti anni prima
E mentre cerca appunto la presenza di sua madre in realtà scopre trovando nascosta nella Torre Nord l'antica Torre Normanna del Paese
In in un paese da cui tutti erano sempre solo emigrati scopre nascosto una famiglia di sette stranieri compreso un bambino
Questo ovviamente spaccherà gravità del paese
Ecco Arigliano ha questo luogo appunto che che sta lì che sta in in questa terra antichissima
Al tempo stesso un un romanzo dove c'è ci sono delle delle luci differenti così come fosse un film c'è la luce del passato se la luce della quotidianità rapporto con i nonni per il nonno la la Bibbia e il Cristo si è fermato ad Eboli di Carlo Levi una frase qui Cristo non c'è mai arrivato si è fermato prima diventa un po'una sorta di di modifiche sulla condizione umana
C'è quindi anche o la trasformazione di una terra come tu dicevi dall'essere diventata terra di coloro che migrano verso Nord diventa il nord perché immigrato a sud e in questa sovrapposizione forse si sviluppa il senso della storia complessiva anche il senso della trasformazione dei personaggi perché questo mi piace definirlo un romanzo progressista non diciamo in ragione delle delle idee che contiene ma della progressività della dell'andare avanti non è una storia di conservazione non è una storia che racconta in modo mite di uno spopolamento ma lì si intravede una luce del futuro
Come è stato per te anche scavare all'interno di questi piani narrativi differenti anche coniugare fondamentalmente dei registri linguistici e narrativi differenti tra di loro perché teme roba di esprimere qualcosa che che non esiste che arriverà
è stata proprio è stata proprio la sfida della scrittura la scrittura di questo romanzo ogni volta insomma che che che mi metto a scrivere un libro nuovo ho bisogno di una sfida proprio diciamo letteraria no la sfida alla sfida di questo libro era era proprio questa cioè il suo innanzitutto cercare di raccontare questa storia con la voce di un con la voce un po'sghemba un po'è un po'folle un po'scanzonata saggia modo suo di questo bambino
E però appunto cercare di dare cercare allo stesso modo attraverso la voce di questo bambino di dare ragione di tutta la complessità che dicevi tu cioè diedero ragione di un mondo che il mondo del sud Italia
Ma che si può estendere sicuramente anche ad altri ad altri Paesi del mondo che è diventato sostanzialmente
Il mondo di frontiera cioè un luogo da cui
Tutti sono sempre solo immigrati no la famosa
Emorragia dal sud di cui di cui parlava Carlo Levi di cui parlava messo De Martino di gruppo insomma vanno sempre parlato tutti tutti
Gli osservatori gli analizzatori del sud
In qualche modo è diventata terra
Come tu appunto dicevi è terra più a nord invece del sud del mondo e quindi è terra che comincia dopo dopo aver conosciuto il tutto lo spopolamento comincia a popolarsi di stranieri
Ed è proprio in questa terra che si gioca tutta la frizione
In qualche modo tutta appunto il tutto tutta la frizione di quello che sta accadendo nel mondo ha in questo momento
Sono voluto tornare al Sud settanta anni dopo Carlo levi proprio no per cercare di capire
Di vedere con i miei occhi così come Carlo levi
Era straniero nelle terre no a a Grassano prima ad Aliano dopo lui era era torinese e con questo sguardo anche a volte molto molto crudo quasi da quasi dentro non lo conobbe scrive a questo mondo proprio perché era straniero sono tornato
Anch'io da da straniero perché è nato nato a Milano anch'io nato da figli c'è nato da genitori emigrati cercare di capire che cosa è rimasto di questo Sud no
E alla fine secondo me come come finisce questa storia appunto il nonno vittima di un'ingiustizia che che scolpisce su una tavoletta di legno proprio la fase da Cristo si è fermato ad Eboli quarant'anni prima capo che gli sono state avvelenate le terre scrive in questa terra
E non è dare una una frase tremenda non è mai arrivata la ragione la storia non è mai arrivato Cristo e alla fine di questa storia sarà esattamente così e che tale e quale non è cambiato niente
Il sud una terra di una bellezza violente bruciante
Però il Sud grida ci grida proprio nel nel fatto che è rimasta solo la terra vuota grida che veri dal nostro Paese
Che qualcosa
Assolutamente andato storto cioè che qualcosa non è andato nell'evoluzione nostro paese così come doveva andare se una terra e praticamente praticamente spopolata se non ha conosciuto altro che emigrazione per capire l'Italia occorre necessariamente capire il sud capire che cosa non ha funzionato e che cosa continua non funzionare perché la misera del sud è sempre stata mantenuta e anche alimentata
Insomma tutti i meccanismi perché per il nostro Paese bisogna capire il Sud
Ecco l'ostinazione di Pietro di uno del diciamo del protagonista principale di di questo libro nel trovare una propria dimensione il proprio radicamento la propria idea
Secondo me paritetica alla alla rabbia poi alla all'ostinazione di chi in qualche modo nasce in quelle terre diciamo e quindi i protagonisti diventano tutt'uno con con il paesaggio tutt'uno con Illy calanchi con le le diciamo le distese solitari sassi e diventano tutt'uno anche con quello spirito che in qualche modo in parte si arrende migrando ma in parte resiste mettendo sempre in una luce differente lo splendore differente la terra da cui si proviene è come se in qualche modo il fatto di
Ostinatamente continuare a creare il proprio punto di rottura
A creare un domani anche se se non c'è se non esiste sulla carta per Pietro e diciamo un percorso di emancipazione e sembra quasi che si voglia portare dietro tutta casa sua tutta la sua regione tutta tutto tutto il suo pezzo d'Italia come è stato per te anche diciamo fondere cucire questi due elementi diciamo è difficile soprattutto in un'epoca abbastanza ego riferita che è un protagonista diventi voce di
Più protagonisti e più terre
Sì due
è difficile anche appunto cercare di frequentare proprio quella quella soglia no quella quella frattura no la proprio quella frontiera quella terra di nessuno in cui è tutto da tutto da da disegnare
Il finale di questo romanzo è non non poteva che essere un finale aperto proprio perché appunto il si apre su su su un futuro
Che possiamo solo immaginare che possiamo solo progetti
Tentare di sognare fosse in qualche modo in tutte le sue limitazioni in tutto ciò che vediamo di negativo no non non siamo in grado oggi per davvero di di dipingere no di dipingere un futuro non solo per il Sud d'Italia non si non solo per l'Italia tutta ma veramente un futuro anche livelli più globale ecco cercare di fare i conti con queste cercare di farlo
Attraverso la voce di un bambino e quindi attraverso la voce di retta
Semplice
Caracciolo diciamo a cui a cui miravo
Immediata in qualche modo
Era stata proprio resta è stato un lungo lavoro ex se è stato lungo lavoro devota di sottrazione sai
In realtà aspira scrive questo romanzo c'ho messo ci ho messo un bel po'proprio perché ho dovuto lavorare continuamente di sottrazione mi era era un romanzo che appunto per le tematiche anche a anche importanti perché poi la fine questione
Continuava a crescere su su su strati sovrapposti a un certo punto mi sono accorto che stava diventando qualcosa che non volevo che forse che non doveva essere
E allora mi sono concentrato sulle squisitamente sulla voce di questo bambino
E ho voluto insomma che fosse che tutto fosse raccontato nella maniera più naturale più semplice possibile
Ecco allora un'ultima riflessione ultima considerazione ai mio prato di sud abbiamo parlato di dimensione privata di dimensioni pubblica di sentimenti di terre che che cambiano da punti di partenza diventano punti d'accoglienza e e forse questo romanzo si racconta che anche se fuori dalle agende anche se fuori dalla dal dibattito politico anche se quell'antica parola che locuzione che si chiama questione meridionale non appartiene più all'esiguo della politica ha sostituito apriva la Cassa del Mezzogiorno e poi abolita del tutto
In qualche modo il il Sud è un universo in costante
Movimento
E non solo perché viene in qualche modo approntato e diventa una frontiera naturale di arrivo e di e di sbarco ma proprio perché diciamo diventa anche un laboratorio per un'umanità nuova che è anche quello
Checché si scorge all'interno di questo libro l'Unione tra la cultura e la civiltà contadina e diciamo la civiltà degli altri di quelli che stava dall'altra parte
Delle montagne diventa un un punto secondo me abbastanza centrale e e questo è un libro anche che che si si sposa bene con il percorso narrativo che stai compiendo perché comunque c'è sempre
Una società marginale che diventa protagonista allora dopo detto splendi dove si orienterà questa ricerca di marginalità o comunque di far tornare centrale delle cose che pirata sono stata abbastanza derubricato
Sa che la la verità più vera è che è che non lo so dove non lo so quale quale ancora quale sarà il mio prossimo romanzo quello quello che so è che quasi sicuramente no appunto non ce la farò a Anna nulla raccontare di nuovo in qualche modo l'altro no a non raccontare l'ultimo perché alla fine facendo Ittiri tirando i conti dei miei cinque libri o cinque neo neo pubblicati
Alla fine sempre solo questo fatto cioè cercare di raccontare proprio quello che a quello che rimane senza voce se la storiella scrive la storia la scrive chi vince non lo sappiamo tutti la storia la scrive chi chi in quel determinato momento storico ha in mano la penna e per mettere in fila tutti gli eventi del del passato che l'hanno portato lì se se questo è vero come è vero
La storia si capisce però al proprio sul nel lato opposto cioè basterà si capisce laddove ci sono storie senza voce deve dove ci sono storie che non vengono raccontate è lì che la storia si coagula è lì che e dove ci sono i nodi della storia che veramente la storia si capisce nelle sue dinamiche si capisce cosa sta accadendo
E quindi credo che non riuscirò comunque a staccarmi da questa cosa qua
Credo che in qualche modo finirò per raccontare un'altra storia di questo tipo
Bene allora non resta altro che ringraziare Giuseppe Catozzella per essere stato nostro ospite grazie ancora Giuseppe grazie per aver scritto anche questo libro e tu splendi edito da Feltrinelli
Grazie grazie a voi che c'è anche seguito fino a questo momento rimanete con I perché continuerà nella Commissione dal Salone del libro grazie mille grazie a voi