A 70 anni dalla nascita dello Stato d'Israele

Niente rivolgere un saluto e un ringraziamento a tutti coloro che sono presenti a tutte le autorità civili militare religiose ringraziare anche tutti coloro che hanno contribuito a far sì che questo convegno potenzi sedersi
Ma consentitemi di rivolgermi un particolare ringraziamento all'ambasciatore o per sax perciò che li rappresenta
Ma anche perché questo convegno è stato realizzato in stretta collaborazione con l'ambasciata di Selene e per questo voglio anche rivolgere un saluto
Al consigliere d'ambasciata
Strafella Franca l'amico orafi che oggi non è qui
Ma col quale abbiamo costantemente lavora
E non solo in occasione di questo convegno
Si può immaginare con quale gioia con quale mozione
Abbiamo promosso partecipiamo a questo incontro
Che ha lo scopo di ricordare con particolare solennità l'anniversario del ritorno del popolo di Israele ad avere uno Stato quasi due mila anni
Io adesso mi arresto qui perché delle prende la parola il sindaco che appunto rappresenta le istituzioni
Locali e regionali
Dopodiché ci svolgeranno di interventi che voi avete visto interventi di apertura che avete visto elencati nel programma io prenderò la parola per ultimo per ringraziare e poi programma procederà lungo
Quanto stabilito da programma stesso allora prego il sindaco Falorni riprende la parola
Io quale consigliere metropolitano della città metropolitana di Firenze sono oggi in rappresentanza del sindaco del davvero un grande onore un gran piacere essere qua rivolgere il mio saluto alle autorità civili militari presenti
E all'ambasciatore di Israele tutto loro sax
Ed essere qui con voi per celebrare un momento così significativo e quindi a rinnovare i rapporti di fratellanza e di amicizia che uniscono da tanti tanti anni il popolo israeliano e quello italiano e che nella rapporto tra la comunità ebraica
Di Firenze la città fiorentina del suo territorio metropolitano hanno davvero un esempio importante qua a Firenze abbiamo una delle comunità ebraiche più solidi orgogliose più significative d Italia che trova nel Tempio maggiore di via Farini dal mille ottocentottantadue del suo riferimento sono legami quelli che uniscono questi due popoli in particolar modo queste due comunità qui a Firenze che durano da moltissimo tempo e che non hanno avuto momenti significativi in cui questo affetto è stato rinnovato rimodellato
Rinsaldato ricordiamo il Piaggio del sindaco La Pira del mille novecentosessantasette in Israele che è stato cinquant'anni dopo rinnovato dalla presenza del nostro sindaco dare ormai Nardella nel nel nello Stato di Israele nel due mila diciassette ricordiamo il rapporto che la città di Firenze in particolare a con Israele attraverso il gemellaggio con la città di Nazareth
Ed è un rapporto che dicevo ha conosciuto delle manifestazioni d'affetto che sono rimaste nel cuore di tutti i fiorentini gli angeli
Del fango israeliani sono stati una delle manifestazioni più belle di appoggio alla città in occasione della alluvione del mille novecentosessantasei
Oggi voi ricordiamo un momento storico nella plurimillenarie la storia del popolo ebraico un momento di svolta quello della nascita dello Stato israeliano che particolarmente in questi tempi difficili è un esempio per tutti noi
Lo Stato israeliano il popolo di Israele pur partendo dalla tante difficoltà ha saputo costruire grazie alla propria operosità e i propri talenti tante volte ha dimostrato nel corso della storia uno degli Stati più avanzati dal punto di vista dell'innovazione tecnologica della ricerca scientifica del progresso civile e sociale un esempio per tutti noi che ci ricorda anche quanto sia importante il percorso comune che stiamo tracciante qua Firenze noi abbiamo un rapporto davvero importanti che unisce questi popoli anche dal punto di vista della solidità dei rapporti economici e commerciali
L'anno scorso la Confindustria a ospitato un diciamo la presenza di tante start-up con cui sono intercorsi rapporti economici floridi che davvero nel corso dei prossimi anni garantiranno prospettiva importanti anche sul piano della dell'economia di questi territori
è un momento importante anche perché abbiamo visto dalle immagini di questi giorni lo ricordavamo prima
Con l'ambasciatore un ulteriore esempio della vicinanza di questi due popoli rappresentato dalla presenza di una manifestazione sportiva Kernel
Cuore di tanti italiani che è partita quest'anno dallo Stato di Israele proprio per celebrare questa ricorrenza e anche per celebrare una personalità che appunto sta nel cuore dei fiorentini e consentitemelo io sono sindaco di Castel Ferentino anche nel cuore della mia comunità perché torello Bartali il padre Gino Bartali era originario di Castel Fiorentino nel mille novecentoquattordici si trasferì a Ponte a tema dove è nato Gino Bartali insomma
Per me è davvero un grande onore essere qua
Doc con piacere il via ai lavori di questo interessante convegno a Israele Sky tanto auguri questa bellissima ricorrenza e buon lavoro a tutti noi per il prossimo
Buongiorno e tutti grazie grazie tutti per essere cui assolutamente oggi è un un grande evento Denise lei il terzo tappa traversare il il il né che il nostro deserto Marvin io so e bello
E questo è un Marri iosa regale per non sto settanta senta tesi mo'anniversario
Sono trascorsi settant'anni di quei giorni Buru e Purus così nel nostro Paese con me quell'un costante al settanta anni che un periodo lungo e se mi fa se CRIF cattivo ma in Israele eccomi come soltanto in Israele settanta anni passano come un batter d'occhio
Israele non i più giovani disse contiamo i suoi anni
Ma secondo altri standard ti Israele una degli Stati più giovani del mondo UCSI dentale
I suoi cittadini sono giovani le suo strada piene di spirito giovane innovativo e da ogni dove si può osservare lo quel sita che caratterizzare uno stato giovane
E oggi
Io sono contento di prendere parte a questo convegno di studi per i settant'anni della nascita dello Stato di Israele qui nell'armadio sono cornice
Ringrazio per l'è questo il sindaco Dario Nardella che ci ospite il Presidente del Consiglio originale
Un sentito ringrazia mente va ovviamente ai promotori di questo evento l'associazione di amicizia Israele Italia Israele di Firenze nella persone del suo è presidente professor Baldacci grazie ancora
Ringrazio anche tutti lì enti Lia è insito Tizio anni chi hanno offerto il proprio par patrocinio e l'evento e tutti distintive relatori presenti per i loro conti il lutto che hanno ai accettato di portare cui oggi e se è il caso tornerò volentieri che intervenire dopo ore averli ascoltato
L'anniversario dell'ente ma intensa e una ottima occasione per guardare avanti al futuro e pensare accomuno desideriamo vedere il nostro Paese fra quel che decennio il numero di successi non deve esser o farsi rilassare di fronte alle molte stile al contrario
Le dimostrazioni che possiamo fare così tanto con così poco del bene infondere il noi e ottimismo per il prossimo futuro
Como desideriamo vedere Israele dei prossimo settant'anni
Più globale con un'economia salda e un'industria sviluppata
Per la strada della città di Israele viaggeranno otto mobili otto nome Energia verde
E la metropolitana di Tel-Aviv trasporterà ogni giorno milioni di passeggeri speriamo nella Varia istituzioni vedremo Guidone e l'equità sociale sarà un testimone del passato
L'istruzione nella scuola e università sarà migliorata e i turisti in vedranno i luoghi sacri e anche quelli meno sacri certamente il il il Giro d'Italia in occasione molto bello per questa Simone
Questa però non è soltanto un preghiera ma anche una necessità di agire e di andare avanti
Nel prossimo settanta anni vedremo in Israele che preserva
I propri valori morali ebraiche i democratici così come il superarsi dei padri fondatori dello Stato nella dichiarazione di indipendenza
Ma per marciare in avanti si marcia in compagnia e oggi noi siamo e attorniati da amici anche qui in Italia Israele e Italia condividono uguali valori ex aspirazioni per il futuro
E io sono sicuro che anche in futuro continuare a lavorare insieme in campo culturale economico accademico qua anche in quei campi che non abbiamo ancora ha sfiorato insieme
Grazie ancora a tutti per l'invito e per l'invito e per essere intervenuti grazie ancora professo Baldacci per questo è ma meglio se il vento e grazie a tutti voi grazie
Modifica al sette di rappresentante dell'horror rettore questa di Firenze
Grazie professor Baldacci
Signor sindaco signor ambasciatore centri nel Barney parte presidente della comunità ebraica autorità tutte qui presente
Ah mi che e amici signori signori sono molto lieta di rendere oggi omaggio ai settanta anni dello Stato di Israele a nome mio personale lei dell'Università di Firenze
E porgere in particolare il saluto del magnifico rettore professor Luigi Dedei impedito da gravi precedenti impegni
E molto significativo ed appropriato celebrare Israele in questa nostra città di Firenze che ha legami intensi e stretti con la tradizione e la cultura ebraiche
Sin dal Medio Evo e dall'umanissimo quando un'intensa e intera generazione di Totti si pose alla ricerca delle Branca Veritas
Per avere accesso alla sapienza più antica e ai misteri più profondi delle origini e nel senso dell'uomo
Da secoli sì studiato l'ebraico e le fonti originali della scrittura e della Cabala
Creando l'ideale del Vietri linguistico della triplice e imprescindibile componente della cultura occidentale classica greco-latina
Ebraica e cristiana
L'ebraismo è sempre stato inteso dalle migliori élite intellettuali come elemento vitale ed essenziali nella formazione mette l'umanista
Questo palazzo in cui ci troviamo ci sulla sede di rappresentanza della corte di Lorenzo il Magnifico era chiamato il palazzo di via larga e qui proprio qui molti dotti ebrei erano colti insieme agli studiosi e agli artisti più famosi del tempo e alle delegazioni straniere
Nella famosissima Cappella del Palazzo affrescata da Benozzo Gozzoli che invito chi non la conoscesse veramente a visitare con il corteo dei Magi
Compaiono numerosi personaggi orientali che idealmente confluiscono a Firenze e tra di loro risalta un'emblematica figura di sapiente ebreo
Nella vicina biblioteca mi dice alla polizia Anna creata dal genio di Michelangelo e del Vasari sono conservate in collezioni di codici ebraici di valore inestimabile
Tra le più importanti al mondo
Poco distante e la sede principale dell'università
Dove molti sono stati i miei sono i docenti ebrei e molti gli studenti che soprattutto nella prima parte del Novecento
Giungevano dall'Europa centro orientale fuggendo da situazioni di oppressione e persecuzione
Attratti dalla liberalità vitale le patto rigore scientifico dell'ateneo fiorentino molti di questi esuli erano ebrei e convergevano a Firenze anche per la presenza in città in quel tempo del Collegio rabbinico
Ne scaturì con clima culturale cioè il profitto e innovativo estivi forma un vero e proprio fulcro ideale sionista
Con molti esponenti illustri
Ricordo a che brevemente che la cattedra di ebraico dell'università di cui sono titolari ha origini antiche sorse nel mille seicento novantadue per volere del Granduca di Toscana Cosimo terzo Dave Matthews
Vi si sono avvicendati molti studiosi illustri e tra tutti spicca il nome di Umberto Moshe David Cassuto
Che è noto internazionalmente e che in seguito alla catastrofe fascista
E alle leggi razziali lasciò l'Italia per essere Illy e continua il suo magistero all'università ebraica di Gerusalemme oggi l'università ammette una grande importanza all'internazionalizzazione e alla cooperazione con istituzioni culturali esteri
Con Israele i rapporti e gli scambi sono intensi il profilo qui sia in ambito scientifico e tecnologico ingegneria robotica chimica architettura sia in ambito umanistico Colle previsti che l'orientalista ITA italianistica
Sia intanto pedagogico psicologico
Solo settori nei quali avvengono regolarmente scambi di studenti ricercatori e docenti e nei quali sono stati avviati programmi comuni di ricerca
Solo oggi attivi accordi con l'Università ebraica di Gerusalemme università Bar-Ilan aria
E scienza College of engineering design altri accordi sono in fase di definizione desidero ricordare che oltre i settant'anni dello stato Israele noi quest'anno ricordiamo i cento anni dell'Università ebraica di Gerusalemme e fu fondata il ventiquattro luglio del mille novecentodiciotto il significativo
L'università una delle maggiori più importanti del vicino Oriente come un ranking elevatissimo
Di ricerca scientifica che la rende ettari alle migliori università della Ivy League americane
E fu fondata il ventiquattro luglio degli diciotto prima cioè dello Stato di Israele prima che lo Stato nascesse nella sua struttura modesta
Già c'erano strutture culturali istituzionali universitarie
Molto penna organizzati e di elevato valore
E qui parlo come testimoni in prima persona perché parte della mia formazione e avvenuta in Israele
Ho soggiornato a lungo a Gerusalemme e ho frequentato l'équipe di un intercity Torno abbastanza spesso e anche di recente ho svolto seminari a Gerusalemme e all'Università Ben Gurion crudelmente il sono istituzioni eccellenti di alto livello e di grande apertura e democraticità
Ci sono in queste università esponenti docenti studenti agli atti molto conclusivo fatto lezioni in classi
Che erano molto frequentate da ragazze i ragazzi arabi
Ricordo che in questo momento il decano il preside della facoltà di legge correggetemi della Università ebraica di Gerusalemme un tardo il professore Mikhail mossa care agli anni
E ci sono altri esponenti arabi nel mondo istituzionale nel mondo anche il militare nel mondo diplomatico
Non solo quindi una nazione delle startupper e della grande innovativo date non ho Concetta ma anche intanto umanistico l'insegnamento e la ricerca sono esemplari
L'otto che nella università
Anche lo studio delle fonti antiche essa credo tradizionali attiene secondo il metodo storico-critico il solito impianto filologico
Come da tradizione umanistica atto trema direi ancora l'antica lezione dell'umanesimo fiorentino
E questo è molto importante il scusate se non ricordo per contrastare il fondamentalismo l'oscurantismo il fanatismo che oggi tornano a imperversare
Mi soffermo sul settore umanistico ma sto concludendo
Perché attrae moltissimi giovani il dipartimento al quale afferisco di Lingue e letterature e studi in culturali ha visto insensibile incremento delle immatricolazioni
I giovani chiedono accompagna molto contenuti essere su e Israele a un letteratura che affascina
Il suo agli scrittori sono spesso le grandi star di oggi
Noi abbiamo dato alcuni anni fa la laurea ad honorem a David Grossman ci fu l'assoluzione
Di persone enorme suscitò un grande entusiasmo il comune di Firenze ha onorato sempre alcuni anni fa con un riconoscimento particolare Abraham Yehoshua
Tante scrittrici e scrittori sono stati nostri ospiti
Io tra contro i grandi testi della tradizione con cui confrontarsi e che costituiscono un patrimonio comune Lafontaine e Israele
Quando si riflette sui limiti e i simboli che abitano il nostro immaginario scopriamo ciò che ci accomuna si allenta la tensione politica
La cultura la sapienza e l'enorme ricchezza Israele qui troviamo tutti le nostre radici
Prendiamo quindi un omaggio ai settant'anni dello Stato d'Israele che queste eredità pre serve trasmette gravi per limitarmi
Di una civiltà e di una cultura straordinaria Salus nomi Rucellai il cielo a Bari
Domandate pace per Gerusalemme sia pace a coloro che ti amano grazie
Voglio iniziare il mio breve intervento con una domanda
Perché alla nostra associazione sue componenti che per la grande maggioranza non sono ebrei sta tanto a cuore il destino del popolo ebraico e quindi dello Stato di Israele una prima risposta si può trovare nelle tappe del viaggio in Israele che la vostra associazione ha compiuto pochi giorni fa in occasione di Roma sporca le tappe del viaggio sono stati soprattutto i luoghi delle ricerca scientifica dell'innovazione tecnologica dello sviluppo economico oggi serene è uno dei Paesi più avanzati nel mondo in questi campi ricerca innovazione e sviluppo
Non a caso il governo israeliano ha messo al centro delle celebrazioni per il settantesimo lo slogan sul trekking invece
Ma certo non è solo la capacità di innovazione ci fa sentire vicine isole sono soprattutto i valori giù dai ci che ci sono incarnati non lo Stato di Israele che sono alla base del nostro amore per questo Paese
Questi valori sono molteplici ma voglio sottolineare soprattutto due
Uno è il valore assoluto della persona umana della vita umana
Quanto sia profondo questo valore nella tradizione ebraica si può comprendere a contrario
Guardando a ciò che avviene appena al di là dei suoi confini
L'altro è l'idea stessa di verità
Intesa non come possesso della verità ma come ricerca della verità
I valori dell'ebraismo derivano certamente dalla redazione biblica
Ma si sono arricchiti nel corso dei secoli nelle discussioni raccolte nel Talmud
Che hanno creato l'abitudine mentale alla riflessione e alla discussione
E hanno formato la predisposizione all'ascolto
Queste caratteristiche si sono comunque conservati in passato e si trovano ancora oggi nelle comunità della diaspora
Che hanno prodotto pensatori
Filosofi scrittori scienziati
Che hanno contribuito in maniera decisiva affari della civiltà occidentale quello che
Ma è stata la necessità dello Stato che ha permesso a questo enorme patrimonio creativo di esprimersi pienamente Dante risulta nel campo della ricerca e dell'innovazione ma anche della letteratura della musica dell'organizzazione sociale politica che abbiamo sotto gli occhi
La nostra tradizione occidentale vede la contrapposizione tra Stato confessionale Stato laico spesso diventa uno stato di pura amministrazione
Israele è uno Stato laico fondato sui valori tradizioni ebraica
Senza per questo essere uno Stato etico perché i valori non sono imposti per legge
Ma costituiscono netto se di tutto il popolo
Per questo dobbiamo anche noi italiani guardare verso lo Stato di Israele per comprendere quali sono valori comuni che tengono unito un po'
D'altra parte questo era anche il pensiero di Giovanni Spadolini
Che più volte nella sua vita nei suoi scritti
Aveva messo in evidenza i valori comuni del sionismo del Risorgimento italiano
L'intervento che avevo preparato si concludeva qui con il ricordo di due fiorentini che hanno dato un un un grande contributo alla costruzione di Strehler due uomini che dovettero lasciare l'Italia dopo mille duecentotrentotto a causa delle leggi razziste del fascismo
Due uomini che hanno avuto un destino simile al tempo stesso è diverso perché in un caso purtroppo si è trattato di un destino tragico
Vasche sono entrambi simbolo del legame tra Firenze intere
Parlo di Enzo Bonaventura
Fondatore degli studi psicologici e psicanalisi sinistre ucciso nello centoquarantotto insieme a circa ottanta fra medici infermieri metri stava portando soccorso sanitario all'ospedale Hadassah sul Monte Scopus Gerusalemme cinta cinta d'assedio
E l'altro l'altra figura voglio ricordare come testimonianza del legame fra Firenze
Israele e Giulio De Angelis
Che dopo la Viacard o se il suo nome ignorante ma la è il fondatore della moderna scienza e tecnica delle coltivazioni in condizioni partono le difficoltà colui come dicono Israele che ha fatto fiorire il deserto è l'inventore del sistema dell'irrigazione goccia pochi giorni fa siamo stati chi Buzzerio di film dove lui ha vissuto due abbiamo incontrato sua anziana sorelle ancora molto vivace ancora molto dibattimentale
E questo è un elemento che davvero ogni volta l'aspetto ogni volta che ci Kakà citata
Visitare questo luogo non può non commuoverci
Giulio De Angelis ha lasciato la testimonianza di tutto il suo lavoro un libro che ha un titolo solo il titolo come dire commuove
Dal campanile di Giotto e puzzi di Abramo che è stato pubblicato sotto dalla casa editrice feriti di per sé ci dice tutto di questo legame
Ma voglio anche ricordano ecco la terza persona quelle fiorentina ma in qualche modo scala azioni sia fare una lista di Siena
Guido tedeschi anche i appartiene alla stessa generazione cito solo tre merce verrebbe troppo citare molti altri
Studiosi italiani sono stati l'infinito scarichi sono stati costretti a lasciare il nostro Paese cosa delle leggi razziste
E che poi hanno dato un grande contributo alla vita di Selene Guido tedeschi Guidotti rischia qui dove sta dicendo all'anno passa dato un importante convegno che può essere considerato uno dei fondatori
Del diritto civile israeliana quindi vedete quanti legami Simplicio
Come diceva prima che delle stanze va ricordato dato dicevo che dovevo terminare qui il mio intervento ma due eventi recenti Gandus mi hanno indotto a inserire una Giunta al mio intervento
Uno lieto e l'altro assegni il primo è già stato ricordato ambasciatore riguarda il Giro d'Italia posso fare a meno di ricordare che quest'anno è dedicato al nostro Gino parte privilegia era stato proclamato dell'attrice giusto tra le nazioni ma che è stata adesso anche insignito della cittadinanza onoraria dello Stato stelle come sapete le prime tre tappe sicuro mentre in questo momento si sta correndo la tappa appunto ricordava l'ambasciatore davvero c'è una vita cioè lungo tutto il deserto del Negev cioè lo stesso percorso è appunto la nostra nostro gruppo ha percorso pochi giorni fa senso opposto però guardate verso Brescia Eva cioè la prima volta che lo facciamo insomma è un ricordo recentissimo per voi l'abbiamo fatto urbana tetri corridoi l'ho fatto dello Stato facendo in condizioni ben diverse riconosce Gad Lerner dove si una parte è stato fatto fiorire laddove al tempo stesso ci sono percorsi sulla notevoli difficoltà
è il secondo evento invece ho detto meno l'effetto e non posso non non ricordarlo perché se no a Comit ed è un atto di ipocrisia fino molti difetti ma quello ipocrisia spero
Di non averlo riguarda
Il vergognoso discorso antisemita tenuto qualche giorno fa dal presidente dell'Autorità nazionale palestinese
Inutilmente seguito da goffi scuse non posso fare a meno di ricordare
La nostra associazione seguendo la vigna costantemente tenuta dal governo israeliano qualunque fosse la maggioranza che lo sosteneva
è sempre stata favorevole agli accordi di Oslo e quindi al principio due popoli due Stati
Ma adesso con il discorso di Abu Mazen ogni maschera è caduta
Il discorso esplicitamente apertamente antisemita di Abu Mazen che almeno ha avuto il pregio la chiarezza ha messo in evidenza qual è la vera anima della dirigenza palestinese di Hamas come dello adesso il vero problema ce l'hanno le anime belle di casa nostra
Quelle
Quelle che sarebbe meglio chiamare le anime parte quelli che si commuovono per quello che accade quando Israele difende i suoi confini
Il problema ce l'hanno loro e altre organizzazioni internazionali compresa l'Unione europea quando parlano di un uso eccessivo della forza quando Israele difende il suo diritto all'esistenza
è stato europee compresa l'Italia sono chiamati a prendere posizione non vi è più tempo di ipocrisia e di ambiguità il nostro paese in particolare non poter scegliere di fronte a questa esplicita presa di posizione antisemiti
Termino dicendo Shalom Shalom a tutti voi
La serie degli interventi iniziali si conclude vediamo come con l'intervento appunto della presidente di delle comunità ebraiche in Italia nei disegni la quale però in questo momento si trova a Gerusalemme e allora abbiamo concordato con le un collegamento via Skype che ora vedremo se riesce laddove non riuscisse perché poi quando si ha a che fare con la tecnica noi non siamo israeliani pagare sale forse abbastanza capace la presidente Vizzini mi ha fatto arrivare un suo prende intervento vede mai essere lette significativo funziona a splendens funzionerà
Io mi taccio lascio la parola ai nostri tecnici in fondo vediamo abbiate pazienza qualche secondo qualche minuto e se vediamo Noemi la faccio parlare
Dalle notizie
Vediamo se riusciamo a professor Gretto perché come a teatro nei tempi morti sono terribili quindi se il collegamento c'è bene se no leggo io stesso
Quanto ha scritto da presidente di segni
Se ce la facciamo entro trenta secondi bene se non lo leggo ok
No
A
Ecco saluto il presidente Angelo Giannino prego precedente
Beh questo ci permette allora di fare in modo che questo intervallo Bonarda tempi morti lasceremo al presidente USA la parola immediatamente
Perfettamente fino a
Ma grazie a Valentino Baldacci era l'Associazione Italia Israele se il resta opportunità che viene offerta nella nostra città e nella nostra regione
Di vivere con la giusta solennità quello che è il senso di una testimonianza per il settanta anni della nascita
Di Israele quattordici maggio mille novecentoquarantotto peraltro una data che ha significato anche molto per Firenze è un fatto assolutamente casuale ma quattordici maggio fu il momento solenne quel Firenze
Nel mille ottocentosessantacinque visse
Il suo ruolo di Capitale d'Italia ruolo che svolse per sei anni quattordici maggio del mille novecentoquarantotto iniziava una fase che noi in Italia possiamo vedere in parallelo nei settant'anni dello Stato d'Israele con ricordo dei settanta anni della nostra Costituzione quindi anche il nostro paese viveva un momento importante che era quello dopo il ventennio fascista dopo la lotta di liberazione la resistenza di entrare in quella dimensione che vide peraltro molti toscani esercitare un ruolo significativo nella stesura di quella carta costituzionale che riteniamo oggi particolarmente attuale particolarmente foriera di valori di sentimenti di indirizzi all'azione delle nostre liste istituzioni per il futuro
Allora erano figure come Piero Calamandrei fiorentino insegnante e di procedura civile all'Università di Siena laureatosi a Pisa quindi un toscano a tutto tondo uno dei padri costituenti e poi Giorgio La Pira mentale Fanfani professorini professori universitari
Faccio questo parallelo perché indubbiamente la nostra carta costituzionale ispirata ai valori di libertà e democrazia identità Benzi attanaglia quello che stava vivendo dopo due mila anni di storia il popolo
Riprendo con la nascita di uno stato che ritrovava dopo ciò che era avvenuto proprio durante la seconda guerra mondiale un'ideologia come innanzitutto Pursuit nazismo purtroppo anche il fascismo
Chi aveva avuto origine in Italia un senso di discriminazione razziale che portava a quei più di sei milioni di ebrei che avevano vissuto l'Olocausto
E questo legittimava dava il senso dell'importanza e della necessità di uno Stato che potesse essere per ebrei e di per sé nel loro ruolo nella loro attività nella loro concezione loro valori
Economici sociali civili sono un popolo presente in tutto il mondo ma comunque il senso dell'identità di una propria nazione un'azione difesa caro prezzo in settant'anni cinque conflitti vi sono stati per difendere prima i propri confini poi allargare a quello spazio vitale è indubbio che da un punto di vista politico vedendolo dal nostro punto di vista anche dall'Italia talvolta si sarà sia condiviso talvolta ci sono state anche quelle legittime
Diciamo posizioni critiche
Ma questo fa parte della democrazia e dell'identità dell'Istat
E quello che conta e per questo ci sentiamo molto contenti e orgogliosi di vivere un momento così importante oggi a Firenze e che il nostro senso di solidarietà di vicinanza di relazioni con lo Stato
Di Israele in Toscana non è mai venuto meno anzi
Si è espresso con assoluta solidarietà nel momento in cui vi sono stati momenti più critici
E lo Stato di Israele oggi esercita un ruolo fondamentale anche a livello globale nel momento in cui ci rendiamo conto che il nostro pianeta
Non
Può pensare di parlare di pace quando vi sono ventidue conflitti fra Stati vi sono quasi più di cento conflitti nel momento in cui vi sono guerre civile all'interno degli Stati
E il senso di Rispetto per la civiltà per i valori della libertà e della democrazia in Israele si esprime è qualcosa di oggettivo nel contesto di settant'anni di vita di un Paese che ha saputo offrire anche nella politica del Mediterraneo una cultura dell'innovazione della ricerca della scoperta
Ovvero non possiamo e non dobbiamo parlare di Israele solo per quello che la sua entità statuale ma anche per il contributo che ha offerto alla crescita della civiltà umana proprio da un punto di vista dell'applicazione sul piano scientifico
Di quelle che sono le concezioni valori del progresso
Non è un caso Baldacci personalità che a Firenze tutti noi apprezziamo e ammiriamo
Per il suo lavoro il suo lavoro il su rigore scientifico e la sua passione con cui sempre affrontato questi temi offrendo anche volumi di assoluto interesse in cui la questione nelle legge le nostre politiche nazionali ecco non è un caso che la scelta del luogo per celebrare e io con l'abbia presenza voglio essere veramente vicino a questo momento dei settanta anni dello Stato d'Israele si sia scelto un palazzo simbolicamente significativo per la nostra civiltà e la nostra storia hanno come Firenze toscana il palazzo di Lorenzo il Magnifico il palazzo perché Michelozzo iniziò a costruire nel mille quattrocentoquarantacinque quando la dinastia dei medici con Cosimo il Vecchio si insediava in Firenze e che rappresenta soprattutto per la stagione del Rinascimento il primo filone mediceo nelle prime quattro generazioni alla dinastia dei medici il punto di riferimento certo anche la Firenze del Rinascimento e la dinastia dei medici che tanto dette alla città vasto due anni e questo lo dico come segno della storia pasto che Lorenzo morisse nel mille quattrocentonovantadue e il figlio Piero che alla storia è passato come Piero il fatto
Nel mille quattrocentonovantaquattro solo due anni dopo fu scacciato da Firenze con tutta la famiglia e probabilmente se il figlio di Lorenzo il quinto figlio di Lorenzo non fosse diventata papa con il nome di leone decimo
Dei medici ricorderemo solo quella parte storica e non il loro ruolo per il ducato Granducato di Toscana e quindi qui in contesto di spoliazioni è rimasto poco di quello che era la grandezza nel Palazzo Medici di quello che era stato la presenza di Lorenzo il Magnifico del padre Piero del nonno Cosimo
Ma quello che conta è l'aspetto simbolico anche in una sala secentesca noi sappiamo che questo è il palazzo della Firenze del Rinascimento e Firenze e la Toscana i settant'anni dello Stato di Israele
Riconoscendo il ruolo che nel contesto della civiltà umana
Ha rappresentato vogliamo proprio perché la forma è anche sostanza questo momento viverlo proprio in quest'ambiente perché sentiamo degno di questo ambiente il nostro messaggio di pace d'amicizia di solidarietà verso Israele il ruolo che complessivamente a esercitato in questi settant'anni che è chiamato a svolgere negli equilibri di pace per il futuro
Bene a questo punto io faccio l'ultimo tentativo è l'ultima domanda e tecnici in fondo se possibile collegamento con Gerusalemme con la precedente Noemi Disegni altrimenti leggerò suo intervento scritto si era visto ma io non lo vedo più perché mi date una risposta per cortesia
Forse del successo non si fa non si riesce va bene cioè va bene va bene ma anche purtroppo è così
Allora noi la sentiamo male non sente noi allora a questo punto leggerò l'intervento che la presidente prego i disegni del presidente dell'Unione delle comunità ebraiche in Italia
Gli ha inviato
E voglio però ringraziare in maniera calorosa perché come voi capite la presenza la partecipazione fra gli enti patrocinatori
Dell'Unione delle comunità ebraiche e naturalmente della comunità ebraica di Firenze vedo qui la sua veste cioè presidente delle misure salutate tutte nuovo saluto per noi ha un particolare significato
Questo è l'intervento della precedente Noemi Disegni
Buongiorno è un commosso saluto da Gerusalemme al signor Sindaco a sua Eccellenza ambasciatore d'Israele o per sax al presidente da società di Israele
Agli autorevoli relatori a tutti voi presenti
Proprio in queste intense giornate abbiamo seguito ora per ora in crescendo in crescendo con le volte Alcide preparativi e poi con l'avvio nella gara del Giro d'Italia seguito a molti a livello mondiale
Un evento intenso e concentrato di emozioni una complessità forse ineguagliabile di rapporti intessuti in lunghi mesi
Cito questo in apertura in apertura di questo importante incontro perché racchiude come esempio emblematico quello che oggi rappresenta Israele nella sua capitale Gerusalemme
Modernità vitalità Investimenti identità storia nuoto
Ammirazione intelligente e sostegno accanto al boicottaggio più Cecco
Le stime che affronta oggi sorella settanta anni dalla sua costituzione internamente ed esternamente si definiscono in funzione del rapporto tra i concetti di terra popolo sta sono elementi fondativi identitari per tutti i Paesi ma per Israele assumono una rilevanza particolare proprio per la millenaria storia del popolo ebraico
Del rapporto di sorelle con le diaspore allora come oggi e delle mutevoli condizioni di riconoscimenti di legittimazioni facili strumentalizzazioni distruzioni e sterminio
Che portiamo indelebili del nostro quotidiano S
La sfida più estenuante forse quella per essere semplicemente riconosciuti come popolo aventi diritto ad esistere
Il sogno di una pace prosperità e democrazia in Medioriente resta al momento un sogno ma la prova di speranza di va
E di profondo credito e data proprio dall'investimento sul proprio sviluppo interno
Dall'essere Startup Nation dal quotidiano fatto di cultura arte affari studio e ricerca
Dai ragazzi che si assumono il peso di un intero popolo da protegge
Diversi di progetti di legge in discussione alla Knesset il Parlamento israeliano che affrontano acquistino e riflettono la continua attenzione tra questi fondi fra questi fondamenti esistenziali
Legge sul ritorno e sulla nazionalità sulle conversioni sul rapporto fra poteri dello Stato
Uno stato che pur tutta con la sua con tutta la sua dialettica e conflittualità politica rende onore a chi lo ha sognato e chi ha combattuto per difenderlo
Un Paese giovane di soli settanta che ha saputo con la forza di questa speranza non solo far fiorire il deserto in Israele ma portare luce in tanti altri luoghi del mondo
Sembro tuttavia un'eternità nella resistenza alle potenze militari del giunse anche unite
Che circolo soddisfatta o che stentano a comprendere quanto Buglio potrà nuovamente oscurare il mondo sì davvero questo dovesse succedere
Lo sforzo delle comunità ebraiche in tutto il mondo che con orgoglio io rappresento per quanto riguarda l'Italia
E di far conoscere Israele e far comprendere quanta luce irradiata con la sua storia il suo futuro di coltivare preservare una cultura che apposto da sempre al proprio centro il valore della vita sempre e oppure nonostante gli atteggiamenti chi guida e crede di rappresentare il popolo palestinese nonostante le più grazie le monarchiche dittature nonostante le ambiguità e di miopia europee nonostante la sordità delle nazioni non più unite nonostante il PDS nonostante l'indifferenza dei milioni che il governo ottant'anni fa lo sono oggi
Grazie a tutti voi grazie al Comune di Firenze al suo segretario Israele che compra il fondo
Il di fedi impegnati in questo quotidiana sfida di verità e di coerenza di difesa fatta anche quella fortissima arma delle parole e della dissoluzione per far comprendere
Che la pace la si fa con chi la deciderà perché desidera di vedere i propri figli continuare a sognare
Questo è l'intervento
Termina la prima parte del nostro convegno e adesso prenderanno la parola il professor Claudio se il professor Claudio Vercelli
E il dottor Cav probatoria del ministero degli esteri per le due relazioni iniziali invito i presenti a prendere posto nelle altre sei
Dal giugno
Cioè del bicchiere
Togliamo quelli che sono
Questi sono i gol
Non più di due parole di presentazione professor Klammer Celli è uno storico molto noto scritto moltissimo lavori sulla storia di Israele un suo libro credo sia universalmente noto sedia storia di uno Stato che fra l'altro è stato pubblicato dalla casa editrice fiorentina la stella stacca pubblicato libro di Giulio De Angelis che citavo prima
E suo compito è quello di tracciare oggi una riflessione su trent'anni di storia lo Stato di Israele affrontando i nodi più problematici le riflessioni tredici vorrà portare
Il dottor Carlo Betori e capo dell'ufficio Valtorta dietro una è vede è molto era un signore che è un'influenza monsignore che mi ha influenzato approvazione ma io che leggo accanto alla separazione fra Stato e Chiesa faccio presto accettabile
Al dottor Carlo Bathory cioè capo dell'ufficio vicino Oriente del ministero degli esteri
E lui vuole aggiungere solo una cosa però ci tengo ma credo ci tenga anche lui
è come dire un prodotto tra virgolette del nostro Cesare Alfieri della nostra facoltà di Scienze politiche quindi su questo ci rende ancora più felici di averlo qui
E lo ringrazio ovviamente tracciato esercita allora cominciamo superveloce
Penso sì no
Diretto accesso mi sentite però
Benissimo buongiorno Totti Boccardo io grato compito
Ma anche l'oneroso impegno di affrontare in un lasso di tempo ragionevole affinché non ci siano fughe o momenti di disperazione tra il pubblico
Quelli che sono quello che è un tema di grandissima rilevanza che al fuoco al centro insieme a quella dell'amico
Da attori di questo convegno di questo incontro settanta anni di storia dello Stato di Israele così come relazioni tra Israele è stato il Italia Stato di Israele per parte D'Amico Bathory
Io cercherò di essere molto sintetico e di dare alcuni elementi diciamo così di giudizio di contro ai gli elementi di pretty giudizio che sono molto presenti su il tema Israele sul tema anche il sionismo che non è per nulla eccentrico
E su quanto ruota intorno anche al mondo ebraico di cui Israele azionismo sono componenti sono parti
Nel suo manifestarsi nella modernità
E volevo concentrarmi su quattro passaggi che a me paiono fondamentali e per cogliere costanti e variabili di una nazione visto che parliamo di settanta anni ma anche di più di settanta anni in realtà primo dato ed identità
Nel che un termine che può significare molte cose e adesso cerchiamo di declinare rispetto alla specificità della storia dello Stato di Israele ma anche del popolo israeliano e ancor prima del popolo di Israele
Le tre cose non necessariamente coincidono interagiscono ma non sono la medesima nel medesimo medesimo elemento un secondo dato importante su cui volevo soffermarmi successivamente e il tema ampio ampio della sicurezza
In senso lato e poi accoglierete meglio credo nel momento in cui farò questo passaggio cosa intendo dire quando per l'appunto pronuncia questa parola
Terzo elemento fondamentale e il rapporto tra tradizione e innovazione Israele raccoglie questi due elementi direi in forma se mi è permesso così affermare smagliante
Forse anche per questo e come una sorta di specchio nel quale molti sì vedono rappresentati raffigurati certuni si riconoscono altri in qualche misura si rifiutano ultimo elemento conclusivo sono io Rizzo tenta rispetto intenti a venire di cui penso che anche il correlatore avrà modo di fare qualche puntualizzazione bene identità
Scusatemi la sinteticità e anche di lei non il rigore ma l'obbligo di essere molto netto e cristallino nei vari passaggi
Israele esistette che prima d'Israele c'è una lunghissima storia
Che non è solo la storia del popolo di Israele ma per quanto ci riguarda ci concerne in questa sede tanto più e la storia del sionismo
Prima ancora che permetto subito riaffermare con una parentesi
Apro ma non so se riuscirò a chiudere prima ancora che dire di avversare Israele oggi si dice di essere antisionisti
Il collegamento molto netto greci prima ancora che ideologico semantico e direi di senso comune tra sionismo colonialismo imperialismo per non dire addirittura il nazismo anche in questi luoghi ci sono stati in tempi non troppo distanti manifestazioni in tal senso purtroppo un dato molto comune senza il sionismo Israele non esisterebbe
Non ci sarebbe mai stato il sionismo e un movimento politico culturale nazionale non nazionalista ma nazionale che nasce in una frangente politico
Di particolare effervescenza dalla seconda metà dell'Ottocento si sviluppa nel Novecento produce una comunità politica che Medina Isabel lo Stato di Israele questa comunità politica si impianta però su qualcosa di preesistente e resistente
Che non è solo da terra di Israele ma c'è una concezione estensiva è una concezione che raccoglie molti elementi insetti
Ed è Israele e un insieme sia stato ricordato da chi mi ha preceduto di valori e un insieme di legami è un insieme di relazioni
E
Una cultura in senso lato
In senso ampio senza questi elementi lo Stato di Israele oggi non esisterebbe
Non ci importa baloccarsi su cosa ci sarebbe al suo posto ma non ci sarebbe questa esperienza peculiare allora un primo dato su cui io voglio ribadire la centralità della riflessione che vada facendo e che parlando di Israele si parla anche nella storia del ciclismo
Lo storicismo e a pieno titolo un processo di modernizzazione di trasformazione delle culture barche evidentemente non di tutte dobbiamo parlare al plurale Ibra ismi
Però è un elemento che investe una parte dell'ebraismo mondiale tra Otto e Novecento concorra trasformarlo sionismo è prodotto anche della modernizzazione e della modernità politica
è un elemento di forte politicizzazione
Degli animi guardate che la parola politica in Italia come in altri luoghi assunto una connotazione discutibile poco amati per in realtà la politica in attività nobile
E l'attività per la polis l'attività per la collettività e il momento in cui l'individuo esce dalla sua dimensione circoscritta rarefatta e si sito in un contesto condiviso comune
Dal quale prende qualcosa e al quale conferisce qualcosa il sionismo gioca molto su questo elemento nell'elemento come dire fondamentale
Di prassi di prassi ed è una cosa del tutto corretta coerente si dice sionismo e anche una risposta
Per dire e una risposta all'antisemitismo SerT senz'altro come dire questa cosa ha una sua puntualità ma aggiungerei anche che il sionismo ben studiarlo è una risposta all'assimilazionismo
Cioè da un lato è una risposta de di utenze all'esercizio contro le comunità ebraiche soprattutto nell'Europa orientale ed è questo l'aspetto non secondario successivamente poi anche delle comunità sefardite inizi tratti rispetto a quelle che erano le violenze che hanno esercitate
Contro i suoi componenti ma è anche vero è anche vero che il sionismo come cultura politica
Risponde alle trasformazioni e interrogarsi su quello che è l'identità ebraica a cavallo tra Otto e Novecento UE su quelle che sono le risposte
Non solo per preservare ma anche per trasformare innovare spalle ci illumini SMA ebraico e quant'altro ci sono come dire correnti politiche culturali molto ampio di amplissimo respiro
Il pensiero sionista da questo punto di vista senz'altro ha come centralità la costituzione di una comunità politica
Che nel linguaggio odierno si chiama è stato anche l'idea di rigenerare i caratteri non
Tanto che vedrà in città ma deve essere ebrei attraverso la fattività
Lavoro attivo molto concreto diretto immediato il contatto non solo con elementi astratti ma con i dementi oggettivi e materiali della vita quotidiana in un complesso di relazioni che nel corso del tempo si sarebbero andati strutturando e fortificando
Un altro elemento se parliamo di di identità e il fatto che Israele prima di Israele e prodotto di una ampia diffusa stratificazione di processi migratori
Non esiste non preesisteva per meglio dire di israeliano esisterà alla fine di questi percorsi o nel mentre questi gol così si strutturano senz'altro esistono molte
Identità che si incontrano venuti il modello azionista alcuni lo definiscono metti importo e come dire una parola di uso molto comune ma è indetta il vero riferimento quello alla unione degli esiti delle diaspore
Cioè trovare dei punti di sintesi e di intersezione tra identità distinte diverse perché persone provenienti da luoghi molto differenti da Paesi diversi con le abitudini diverse inevitabilmente portavano è ancora oggi portano un bagaglio culturale storico distinto e diverso ora Israele allora come oggi gioca molto su questo elemento della sintesi la sintesi non può voler dire disintegrare i caratteri preesistenti
Implica invece integrare elementi diversi il pluralismo quindi in Israele è un obbligo prima ancora che una virtù è una necessità
è una necessità
Cioè non è soltanto come dire il menar vanto del siamo tolleranti Mai dire se non siamo capace di raccogliere la diversità noi non gli ha un futuro
Ora su questo io mi soffermerei non in questa sede ma in altri contesti a rifletterci molto rispetto alla visione di un Israele come Stato mono etnico
Mi permetto di dire che nel piccolo mondo ebraico plurale universale le differenze prevalgono molto spesso su le aderenze
Vi sono dei tratti però comuni c'è un elemento valoriale profondo e diffuso in un'esperienza storica dello Stato d'Israele questa cosa è stato diciamo così è un risultato la trasfusione di questa elemento preesistente la costituzione di un ethos nazionale sta dentro questo dato
Altra querelle che si riproduce Israele è una realtà artificiale tant'è vero che ancor oggi la vulgata ricorrente in certi paraggi beh l'entità sionista
Ora io mi permetterei di e controbattere rispetto a tale tipo di affermazione che tutti gli Stati
Sono qualcosa di prodotto dalla storia prima dello Stato scusate il gioco di parole non c'era lo Stato o c'era qualcos'altro
La stessa Unità d'Italia testimoni in tal senso la costituzione degli Stati Stati Uniti d'America
Le federazioni testimonial di questo processo in in ultima istanza domanda che ossessivamente continua esser posta Israele quale tu hai attuali intimazione sottintendendo tu non sei legittimato in ultima istanza
Lo Stato si giustifica da sé
Si giustifica però non essendo uno Stato etico attraverso le sue azioni attraverso le società supersoldato e già integrale presso la sua capacità di costruire dei mesi dei legami e così via
Ethos nazionale israeliano sta all'interno di questo contesto ed è come dicevo prima un elemento di specchio
Con il quale anche noi italiani possiamo e dobbiamo confrontarci successo che veniva ricordato poc'anzi della letteratura israeliana in Italia in Europa negli Stati Uniti
Nel mondo occidentale e non solo non a caso si è verificato perché quella è una letteratura universale
Che da un linguaggio comune e condiviso
Che parte da quesiti domande radicali e non pone delle risposte assolute ma in qualche modo ci consegna delle chiavi di lettura rispetto ad accontentare in vita
Nostri sentimenti nostre passioni nostro il modo di stare insieme agli altri e così via mi sia permesso anche qui una nota strettamente personale quando ero io messi per la prima volta APRAN Betty biofuel il poeta continua a tacere era un volumetto uscito per la regia più volte nominata casa editrice
Fiorentina di cui posso dire il nome aggiuntiva da tutti voi conosciuta io spariamo ai trent'anni fa è più non era ancora quel fenomeno editoriale Grossman doveva ancora sarebbe arrivato negano molto io rimasi spiazzato da quei tre racconti
Cioè parlavano per me e parlavamo oggi mi
Israele parla per noi e parla di noi in qualche modo per questo rapporto è profondo e come tutti i pareri porti profondi è un rapporto volte come ossia quei genitori o con i figli
Forse più figli che ci sono in questi casi qua s'erano rapporti come dire a volte anche conflittuali perché conflitto in questo caso è qualcosa di di ficcante e qualcosa di fondamentale ed altro canto se parliamo di padri e figli pensate
Faccio lo storico di professione alle aitante pagine tanti discorsi fatti dei figli
Ovvero sia da un Ben-Gurion giovane e poi non troppo più giovane per citarne uno ai più noti ma non solo già Botin che così via nei confronti Dragotto via lutto gola nei confronti della diaspora dove idea noi siamo oltre la diaspora
Noi come dire rielaboriamo rapporti superiamo e la diaspora rimane qualcosa che e consegnato al passato perché diaspore dipendenza
Pensate per l'appunto anche la conflittualità dentro la quale è nato lo Stato di Israele Israele nasce non solo e non tanto dai conflitti guerre già atti che pur hanno costellato la sua storia ma non sono ha tratto identitario fondamentale
Nasce dentro la capacità di rielaborare la differenza la diversità il pluralismo in un contesto conflittuale che e il nocciolo delle moderne democrazie
Questo è il punto da cui partire su Couto e costruirà anche legittime critiche laddove qualcuno che voglia sollevare assensi laddove questi sussistano e così via se non si capisce questa cosa non si capisce il senso della democrazia
Scusatemi la maniera come posso dire rigida apodittica ma mi sembra dispensa bile secondo punto per non farla troppo lunga per lasciare lo spazio a chi mi deve seguire questione di sicurezza e beh io lancio come dire la palla carissimo amico Sergio Della Pergola laddove io ragionerei non fosse in questa sede ma quanto meno prospettiva forse potete recuperare potete recuperare durante il dibattito questo ed altre suggestioni il rapporto tra questione democratica questione demografica
E in senso lato questione sociale inteso come redistribuzione delle risorse come opportunità di integrarsi interno di una comunità nazionale fatta di soggetti differenti e così via in un contesto in un contesto geo politico ma non solo che fino ad oggi ha rivelato prevalentemente sia dal punto di vista dello spazio
Sia dal punto di vista delle risorse entrambi mancanti una dimensione sostanzialmente ostile
Il lavoro fatto sul piano politico e diplomatico
Nella negoziazione postbellica
Nelle cinque quelle che si sono succedute canonicamente classificate dalla storiografia di lavoro che si è fatto per cercare di superare una condizione per l'appunto altrimenti Castro fobie che era quella di negoziare una normalità possibile con i propri vicini
Ora io mi permetto di dire senza voler fare per questo il futurologo che se con certuni la cosa è riuscita a anche perché alcune premesse sono state poste e mi riferisco in particolar modo la Giordania e all'Egitto
Trovo molto improbabile poste le premesse esistenti Fini si possa in un futuro quanto meno ragionevole per quanto riguarda le nostre Tatti Giovanelli diversamente giovani qui presenti arrivare a un accordo con altri soggetti dove la sovranità statuale Cities integrate dove comunque con la sua età statuale preesistente
Era basata su nella migliore delle ipotesi quelle che oggi si chiama ma democrat dure ma potremmo anche definire spesso dittature di una maggioranza limite di minoranze che fingono di essere maggioranza e abbiamo a che fare anche con un fenomeno se parliamo di sicurezza pervasivo che non è solo un fenomeno militare militante ma è un fenomeno politico e sociale che quel terrorismo diffuso
Quel terrorismo diffuso col quale fra l'altro l'Italia ha faticato spesso a parte le forze dell'ordine da sempre impegnato su questa cosa qui a razionalizzare la dimensione politica
Quel terrorismo diffuso non è solo un insieme di azioni ma è un insieme di identità pervasive
La radicalizzazione e così via pensare che non giova Possa privare anche solo a ipotizzare di fare i registri violenza stanno davanti a un computer una cosa impressionante eppure chi è presente qui in prima fila lo sa meglio di me questo è un orizzonte col quale bisogna confrontarsi stesso Israele si confronta per la parte che e sua propria sicurezza vuol dire un'ultima cosa perché sicurezza non è solo quella rispetto ai rischi dei confronti una propria persona fisica della persona fisica collettiva la sicurezza ed elemento che dicevo prima parlando d'identità
Integrare sicurezza sociale la sicurezza di essere riconosciuti come cittadini la sicurezza di essere identificati come parte di una collettività
Israele democratica nella misura in cui raccoglie questi elementi anche con le discontinuità che possono sussistere
Rispetto ai diversi gruppi che sono presenti all'interno
Dello Stato degli ebrei io fatico di più di Fini lo Stato ebraico anche se per convenzione lo si afferma Stato ebraico vorrebbe dire e c'è una giurisdizione ebraica sopra ma questo vale per alcuni aspetti ma in realtà non abbiamo diritto positivo c'è
Diritto israeliano né più né meno come in qualsiasi Stato laico ed incerto non teocratico
Quindi l'invito per chiudere quest'ultimo questo capitolo sulla sicurezza non ragionare più sulla periodizzazione la comprensione di Israele solo nell'ottica di botta e risposta rispetto alle guerre
Ma di cosa anche da eventi calamitosi e molto problematici Israele riuscito sopra tirare fuori per costruire un percorso di maggiore integrazione sussiego
Terzo passaggio tradizione e innovazione mi rendo conto sono un po'astratto ma spero che mi comprendiate e che comunque non me ne vogliate qualora non sia facilmente comprensibile io sostengo che Israele oggi ha un grosso problema cioè produce più storia più memoria di quanto ne riesca a consumare che cosa vuol dire
Che è un Paese che ha una vivacità culturale sorprendente
L'Aspen e molte in molti modi Monti tempi anche distinti vivacità culturale non vuol dire soltanto la vivacità umanistica che per noi come dire la cosa più comune perché la pratichiamo
Pressoché da sempre anche in una dimensione professionale ma senz'altro esistenziale e la vivacità dell'innovazione
Questa innovazione e dirompente e dal mio punto di vista mi induce a pensare continua a fare anche se avevo detto che non è venuto a fare esercizi di futuro d'oggi a che presi Serra preserva Israele negli anni a venire nei tempi a venire Israele e un nodo non sul vincolo fondamentale nei processi di globalizzazione
E imprescindibile da questo punto di vista con tutti gli elementi che entrano in gioco con tutti gli aspetti che concorrono a farlo tale però tradizione innovazione vuol dire non solo rapporto come grande repertorio spirituale e morale etico civico culturale del liberalismo io preferisco dire a volte degli ebraico mi vuol dire anche rapporto con le culture politiche che si sono nel corso del tempo prima l'indice su insediamento e poi nello Stato di Israele immediato Israele si sono articolate e si sono variegate Israele ha avuto tra i suoi elementi di forza il fatto di essere uno stato per nulla etico una società pluralista ma una società con forte fondamento di politicizzazione ribadisco questo concetto la politicità
è un elemento fondamentale perché vuol dire da partecipazione ai processi collettivi il sentirsi parte di questi processi collettivi io vissi d'arrivo degli ebrei in qualche caso anche non ebrei russi
A cavallo tra gli anni ottanta e novanta erano kibbutz e mi domandare o mamma mia da buon italiano ma come faranno questi integrarsi
No ne avevo alcuni io avevo il privilegio essendo membro anziano volontario anziano nel kibbutz di vivere in una cameretta separata da quella degli altri volontari devo accanto a me alcune famiglie che erano arrivate da poco
Dall'ex-Unione sorgono a macchina sovietica
Ebbene queste persone che a me sembravano così eccentrica estranea rispetto a quella che era l'humus
Il contesto sociale
Culturale e politico di Israele sono state tra gli elementi che hanno quanto meno favorito scivolato in alcuni casi innescato
Travolgente sviluppo degli ultimi venti o trent'anni che fra l'altro a per certi aspetti chiuso una parte la prima parte della storia dello stato e nella società israeliana e ne ha aperto un'altra che presente nell'oggi
Questo fatto mi fa riflettere perché per l'appunto nella diatribe nella querela che da sempre c'è tra stato Israele come Stato democratico branco oppure Stato democratico ma non ebraico pure Stato ebraico ma non democratico
Il punto di equilibrio lo si trova per l'appunto nel rapporto che le culture politiche riescono a innescare tra ciò che si è stati tradizione e ciò che si cerca di diventare l'innovazione se viene a mancare questa funzione allora i Paesi non importa quali essi siano
Rischiano di essere in forte sofferenza ultimissimo elemento sono gli orizzonti
Già qualche citazione l'ho fatta voglio essere sintetico perché mi sembra anche giusto non rubare troppo tempo a chi poi mi deve seguire tra qualche ancora qualche riferimento mi pare opportuno e appropriato
Il prospettive di Israele non solo da un punto di vista economico ma anche da un punto di vista sociale sono molto legate
Questo l'abbiamo già detto e ripetuto molte volte qui come in altre sedi ai processi di innovazione i processi di innovazione permettono soprattutto sul piano economico industriale e così via di creare ricchezza e non è detto che siano processi di integrazione a pieno titolo
Come creano soggetti integrati e elementi cui e premiati da trasformazione possono creare anche e intensificare sacche di marginalità allora l'equilibrio anche qua va stabilito Israele è un Paese che riesce a garantire diritti civili in maniera significativa in Israele un Paese che si costruito sulla fruizione dei diritti politici e la fruizione dei riti politici è una fruizione spesso conflittuale non lineare
Il punto è Israele come gli altri Paesi del gruppo avanzato deve affrontare una questione che sembrava superate che in tali torna in auge coda di diritti sociali
Come tenere insieme nel l'atto della redistribuzione della ricchezza prodotta socialmente le parti di un paese tra di loro eterogenee e che sempre saranno eterogenee non potrebbe essere diverso un secondo dato davanti al mutamento sistemico cioè del dell'intero circuito economico produttivo mondiale non solo locale sola mediterranea non sono europeo un appunto paritario e sistematico mutamento sistematico perché e come dire coinvolge tutti volenti o nolenti un secondo dato dicevo e quello del rapporto sarà sempre più importante per quanto riguarda eventuali futuri accordi di pace
E rapporto con l'ambiente con l'habitat Israele è cresciuta moltissimo settant'anni fa e diventata per molti aspetti irriconoscibile o per meglio dire è una somma è una somma a volte virtuosa volte armoniosa altre volte invece come dire frizione ante dirimenti molti diversi andare a Tel Aviv trent'anni fa
Certuni tre presenti d'esperienza hanno fatto vuol dire voleva dire fare una cosa molto diversa dall'andare oggi alternativa
In una città che somma a me pare per molti suoi componenti quasi più un pezzo di New York che no non che no lettera deve come dire Bava Ouse che pur c'è esistente
Coloniale e mandataria di cui avevo memoria frequentazione nei miei primi tempi passati
Purtuttavia le identità sono molteplici
Gli ambienti sono molteplici l'habitat e una grossa scommessa e ed habitat della sicurezza e l'abitazione politico e l'habitat delle risorse naturali
Su cui ci si gioca il futuro di quella regione e non solo dinanzi a vicini o a soggetti non troppo Vincini ma neanche troppo lontani che comunque manifestano appetiti e interessi diciamo pure a tratti neo imperiali sui quali come dire bisogna bisognerà sta a dire
Politiche appropriate
In buona sostanza
Io credo che questi siano i termini fra gli altri che settanta anni di storia dello Stato di Israele e prima ancora almeno altre sessanta settanta anni di storia del di Chauvet d'insediamento
Ebraico in terra di Palestina ottomana e poi Palestina mandataria ci consegnano
Una consegna impegnativa lo è per gli israeliani
Lo è anche per i non israeliani giustamente amico Valentino Baldacci ha fatto riferimento ha fatto riferimento questo
Bisogno di reciprocità c'è perché dei non ebrei si identificano o colgono aspetti significativi anche nella loro storia
In questa vicenda qua perché non dire e a fare lui e non è affar nostro ma evidente pre ibridazioni sopravanzano per così dire quelle false identità che vorrebbero essere eterne
Israele racconta
Dell'ibridazione senza per questo distruggere senza per questo assimilare senza per questo negare i propri caratteri la propria specificità la specificità è un fatto in movimento questa la risposta migliore che si può dare da un punto vista democratico ai fondamentalismi su un piano culturale fondamentalismi dicono tutto rigiro
Tutto fermo
Andati in Israele tutto il movimento
A volte il movimento può essere anche disordinato ma tutto il movimento per questo sussiste a tutt'oggi per certuni lo scandalo misurabile
Il fatto che c'è una società prima ancora che uno stato che riesce sia pure con fatti così Taccon contrattazioni negoziazioni continue attenersi insieme
E questo come vi dicevo prima e qui concludo ed elemento specchio sul quale anche noi italiani troviamo aspetti della nostra storia sia collettiva che individuare vi ringrazio dell'attenzione
Ai prossimi
Compleanni
L'anno precedente questa bella relazione
Giustamente problematica come avevamo concordato a suo tempo perché e dello spirito di questo convegno quel proceda della tavola rotonda
Noi non vogliamo fare un compitino abbiamo voluto fare un convegno celebrativo nel senso deteriore della parola e tanto meno propagandistico dovuto fare un compito di riflessione
E dalle azioni fra divergenti sul sedici perfettamente in questo spirito voglio anche ricordare potevo farlo prima lo faccio adesso che proprio domani e in uscita il suo ultimo lavoro
Insieme a quotidiano La Stampa Israele nascita la democrazia questo ritorce di cogenerazione Nascita di una nazione a riproporre pari il titolo riusciti a altro dette
Senza va ti chiediamo il diritto i dottori gli eredi di Griffith bene adesso la parola Carlo fattori che parlerà delle relazioni fra Italia e cioè prego
Sì dunque sì ecco c'è
Buongiorno
Grazie innanzitutto al professor Baldacci per questo invito che come ha richiamato oltre a a darmi il piacere di tornare a Firenze dove ho passato i migliori anni della mia vita
Mi ha dato anche
L'occasione il piacere di approfondire
Sotto un profilo innanzitutto storico la nascita delle relazioni fra Italia e Israele
Innanzitutto mi presento io sono un funzionario del ministero degli Esteri
Ma vorrei anche dire dal punto di vista familiare
Nasco come peraltro il cardinale di Firenze in una cittadina umbra di provincia e
Ma fin da piccolo a livello familiare pur provenendo da una famiglia non ebrea sono stato un po'allevato nel mito diciamo del popolo eletto familiare tra l'altro fra gli aveva avuto anche
Diciamo così
P piccoli potestà fascisti quindi che in teoria
Non dovevano avere queste affinità
Diciamo così ideali
O per lo meno cui finita sono state poi calpestate rovinosamente nelle leggi razziste del trentotto
Però sono stato allevato diciamo soprattutto da una mia zia che ormai defunta nella nella
Nella nel racconto del popolo che faceva fiorire il deserto e quindi questa curiosità
Mi è rimasta fino a agli anni diciamo della laurea
E come molti della mia generazione mi sono appassionato
Al tentativo di pace di Oslo anch'io per certi versi sono un figlio della generazione di Oslo è è in quell'aspirazione in quel sogno di di pace riconciliazione fra due popoli mi sono nutrito dal punto di vista
Non deve intellettuale certamente etico
E nella morte di di Rabin
Ho avuto la percezione
Anche
Direi emozionale della di un qualcosa che si rompeva di una speranza che che rischiava di essere tradita e non faccio mostra diciamo così che molti anni dopo da funzionario degli Esteri quando ha avuto
L'onore diciamo di accompagnare il la mia amministra pro tempore a un incontro col presidente Peres a Roma a margine della
Della preghiera diciamo per la pace promossa da papa Francesco
Li ho avvertito uno dei rari momenti in cui la professione
Fai mozione cioè buonsenso scordi un pochettino la freddezza credenti è necessaria nella
Nell'esercizio delle sue funzioni e ti emozioni perché sta rivivendo qualcosa che nel tuo vissuto importante
Quindi sono un ragazzo era un ragazzo diciamo così di quella generazione anch'io ho letto Grossman non sono un esperto sono Amos Oz tutto quello che voglio dire un lo studente universitario ritiene la piacere
Di fare
Ho cominciato quindi a a
A conoscere la realtà
Del popolo dal popolo di Israele
E poi circa sei anni fa ho cominciato anche a occuparmene dal punto di vista professionale
Mi ha presentazione non ha
L'ambizione di essere brillante
Come come quella del relatore mi ha preceduto non sono uno storico sebbene vi sia laureato tanti anni fa col professor versori in Storia delle relazioni internazionali
Offrire ai quindi un breve excursus di quelle che sono state le relazioni fra i due Paesi a a cominciare diciamo così dalla dalla dichiarazione d'indipendenza
E nuclei poi dopo questo breve excursus
O gli elementi salienti
Che
Dalle salone diciamo così di queste carte diplomatiche che raccontano la storia delle relazioni ma anche dal mio vissuto
Potrei dire diuturno insomma quotidiano nei rapporti con Israele gli elementi salienti di questo partenariato quelli che al di là delle contingenze
Storiche
Ritengo siano costanti
E poi fare una conclusione con alcune prospettive diciamo così in chiave futura di questo partenariato come il professor Vercelli richiamava così importanti per una nazione come Israele immersa nell'avvenire
Dunque le scorso storico
Gli esordi del dell'immediato dopoguerra
Sono contraddistinti da da un lato
A livello di opinione pubblica voti fasce importanti di lunettoni pubblica da una simpatia
Per il intrapresa azionista
La simpatia che sia pure in un contesto diciamo di distruzione di di grande scoramento dell'Italia post bellica si traduceva anche in moti di spontanea
Collaborazione con i profughi ebrei
Che si affollavano in alcune parti del nostro del nostro Paese per cercare di andare andare verso la Palestina mandataria
Ci sono tutta una serie di libri interessanti che evidenziano diciamo così anche l'attaccamento di alcuni italiani a questa intrapresa come Mario Giacometti che era il marinaio al al servizio della Lia Beretta
E per esempio
Lo sciopero dei portuali di la Spezia per premere sulle autorità italiane anche britanniche che esercitavano a quel tempo una tutela sull'Italia per far partire le navi dei profughi fede e Fenice dal porto di la Spezia
Quindi un moto di simpatia di interessa che poi si riflette
In parte dal punto di vista istituzionale con una tacita direi viatico alla emigrazione clandestina ormai è storia diciamo così
Documentata bene anche nei libri non solo degli storici in quanto tale ma anche quelle con taglio giornalistici penso Erix Averno
Che parlano della dell'incontro fra da Ascarelli
E e De Gasperi nella quale la prima riesce a convincere De Gasperi a chiudere un occhio e anzi tutti e due gli occhi per propiziare senza intralci la
La l'emigrazione dei profughi ebrei verso verso la Palestina
Sul piano diplomatico ovviamente
A partire dal riconoscimento dello Stato d'Israele il quattordici di maggio si osservava da un lato una capacità di analisi lucida su quale sarà il punto di caduta diciamo così del riconoscimento quindi del prevedibile conflitto fra Israele e i Paesi arabi
E cioè era ben chiaro i diplomatici dell'epoca e questa non è una perorazione corporativi istigava basta leggere le carte che Israele avrebbe prevalso poiché era militarmente più capace
Probabilmente i più motivato nella nella non si nello svolgimento del conflitto nei suoi obiettivi
E quindi non c'erano dubbi sul fatto che la guerra che stava iniziando
Avrebbe visto Israele vince
Al tempo stesso vi era un po'di
Attendismo riguardo alla intensità delle relazioni che l'Italia avrebbe avuto con il nascente Stato di Israele
Lasciamo aperte tutte le strade dice Quaroni ambasciatore a Parigi
In un contesto di tacito sostegno anche sul piano pratico alla alla agli sforzi bellici della dello Stato di Israele
Un'assonanza quello che era a quel tempo l'approccio francese
Una cautela che potremmo chiamare ambiguità costruttiva
è un po'il la cifra se vogliamo
Di anni diciamo forse secoli anche di di diplomazia prima si ha voglia Arda voi e poi italiano
Veniva richiamato poc'anzi trasferimento della capitale da
Torino a Firenze quella è l'esempio massimo dell'ambiguità costruttiva mi sia consentito questo inciso perché da un lato doveva servire a rassicurare i francesi che non si andava a Roma
Dall'altro però veniva presentato con una marcia di avvicinamento a quella che è la capitale naturale storica dell'Italia
In questa ambiguità costruttiva se vogliamo
Considerandola non necessariamente in senso deteriore è un po'la cifra dei primi anni della relazioni fra Italia Israele da un lato l'insistenza israeliana a strutturare
Con vigore e direi con grande lena il partenariato chiedendo la firma di trattati e via dicendo dall'altro una cautela della diplomazia italiana ma anche del del vertice politico ad esplicitare in maniera troppo evidente questo strutturarsi del partenariato sul piano pratico però quello che spicca questa relazione si costruisce in maniera si graduale ma altrettanto efficace il riconoscimento interviene nei primi mesi del quarantanove
Le prime visite nel marzo del cinquantadue del ministro degli Esteri Sciarra
E poi la firma di un trattato primo Trattato di amicizia e commercio e navigazione nel mille novecento cinquantaquattro è chiaro che le ha dal punto di vista della diplomazia italiana vi era il timore che un abbraccio troppo esplicito
Nei confronti dello Stato di Israele potesse
Mi sentite si potesse
Essere percepito dagli Stati arabi sconfitti nel nel primo conflitto e quindi pregiudicare quello che era comunque un'aspirazione rimarrà comunque un'aspirazione in quella fase
Diciamo così esplicitata in maniera ancora grossolana
Ma che poi via via diventa più importante
Nella cultura della politica estera italiana cioè quella di giocare un ruolo di potenza regionale nel mediterraneo
Mediterraneo che al tempo
Non sfuggiva ad alcuni analisti della Farnesina fra cui Prunas lo stesso Quaroni rischiava anche a seguito diciamo così delle sconfitte che Israele aveva inflitto ai Paesi arabi confinanti di diventare terreno diciamo così di e infiltrazione influenza dell'unione dell'Unione Sovietica
Già allora stiamo parlando della della seconda metà del quarantotto questa dimensione
Di rischio di espansione sovietica e che presupponeva quindi rapporti fattivi con i Paesi arabi per evitare che questi cadessero sotto l'influenza sovietica già questa era un un tema assolutamente
Evidenziato nella corrispondenza diplomatica dell'epoca possiamo poi agli anni cinquanta alla metà degli anni Cinquanta con l'elezione del presidente Gronchi
Che ha quindi esplicita in maniera abbastanza strutturata la dizione
Di restituire all'Italia il ruolo di potenza mediterranea
Questa posizione con Fanfani
Diciamo così
Viene anche teorizzata comma maggiore cura con queste sue posizioni nello atlantiche
E una forte attenzione arrivi al Mediterraneo per il rischio di ripercussioni anche sulla sicurezza
Interna dell'Italia l'argomento che
Mi consentirete anche di stringente attualità
E che rimane una costante come dirò anche dopo della politica estera italiana vie poiché la posizione diciamo così né condizionamenti
Della de relato delle relazioni fra Italia e Israele anche un importante impatto di quella che la politica vaticana
Era ancora
Estremamente interessata a mantenere il principio dell'internazionalizzazione della città di Gerusalemme e che quindi in qualche maniera limitava anche notevolmente l'esplicitarsi lo strutturarsi
Delle relazioni Italo israeliane
Un altro elemento diciamo fondante
Assieme a ruolo che tutti conosciamo di Mattei e dell'ENI che approfitta dei percorsi di decolonizzazione dei Paesi arabi non avendo l'Italia ormai il fardello di potenza diciamo associata a quella di una normale potenza coloniale chiaramente
A maggiore libertà di manovra ad approfittare diciamo così di di questa situazione per avviare rapporti importanti strutturati con molte potenze Stati arabi questo è chiaramente un condizionamento alla allo svilupparsi delle delle relazioni fra Italia e Israele ma che ripeto non impedisce di proseguire in un percorso di strutturazione che troverà poi compimento negli anni successivi passiamo agli anni sessanta e settanta direi
Con la presenza e la personalità di Aldo di Aldo Moro il quale prosegue nel solco tracciato da Fanfani e quindi di un importante
Attenzione riservata alla alla definizione dei rapporti fra Italia mediterraneo ricorderò solamente nel Consiglio atlantico del mille novecentosettantadue
La proposta di Aldo Moro di istituire una conferenza per la sicurezza
E la cooperazione nel Mediterraneo
Non si tenne mai ma rimase una suggestione INAIL politica
A mio modo di vedere ereditata poi da generazioni di altri leader politici italiani
Finché disse Berlusconi Martino
Fino a Gentiloni questa rimane una costante una potenza che si vuole oltre che atlantica ed europea anche mediterranea che certa proprio anche con spirito ebraico
Nelle contraddizioni
Di sintetizzare
Queste tre dimensioni per noi essenziali
Qualcuno la considera velleitaria
A mio modo di vedere come appunto la di fatti recenti mostrano non esiste una una sicurezza uno sviluppo durevole dell'Italia e dell'Europa senza una stabilizzazione durevole
Del quadro
Mediterraneo
Che al tempo stesso mare di sfide ma anche di opportunità
Passiamo poi gli anni agli anni Ottanta
Insomma si avvia il tramonto della guerra fredda un anno e siamo invece ne diciamo così caratterizzato anche dalle personalità di Andreotti Craxi Spadolini
Diciamo così l'anno in cui si è viene a e siamo un periodo in cui viene a compimento anche quello che l'irrompere della questione palestinese nell'ambito dei rapporti
Italo israeliani a partire dal sessantasette
Che anche diciamo così una svolta ben descritta dalla dal libro del professor Baldacci coi a partire da quegli anni
Vi è oltre all'irrompere diciamo così della questione palestinese
Anche un traumatico
Distacco traumatico per quanto riguarda il Partito Comunista ma anche importante in alcuni settori del partito socialista fra questi partiti in queste sensibilità
E lo Stato di Israele
Un distacco diciamo così poi negli anni verrà riassorbito
Ma che certamente come descrive il professor Baldacci a tutta una serie di ragioni su cui però adesso non entro pochi andrei in parte fuori tema
Questa questione palestinese diventa nell'ottica prima di Moro e poi anche dei partiti che formano la maggioranza
Di governo un elemento se vogliamo di
Intesa lo avvicina mento con il Partito comunista
Ricordiamoci che negli anni
Nella metà degli anni Settanta Moro lavora al compromesso storico ed uno dei terreni di incontro
Diciamo così fra Democrazia Cristiana per lo meno fra Aldo Moro il Partito Comunista è proprio quello della
Diciamo così aspirazione a dare una terra ai palestinesi e il diritto dei palestinesi ad avere una una terza
Diciamo così una lenta evoluzione graduale dalla fine degli anni sessanta che all'inizio degli anni ottanta che da semplice aspetto umanitario per la difesa dei dei diritti dei profughi
Palestinesi diventa invece tema politico e per certi versi anche come ho detto cemento
Fra forze politiche italiane
Volevo ricordare negli anni ottanta la vicenda di Sigonella
Punto di vista personale per me è stato la schermaglia diciamo così in Parlamento
Fra Presidente del Consiglio Craxi che parlava di lui
Mazzini che essi ma c'è Ravanelli Silio progettando assassini politici che suscitò lo sconcerto di personaggi personalità come Spadolini poneva una questione al di là di come la si pensi
Poneva però una questione
Molto importante che era quella del confine fra lotta per l'autodeterminazione dei popoli e e terrorismo
Che molto interessante è l'accenno che professor Baldacci fa nel suo libro su Spadolini
Alla schermaglia anche perché sei qui a quel discorso in Parlamento che ricordiamo crea pro provocò una crisi di governo
E cioè la la risposta di Spadolini alla improvvida secondo lui citazione di Craxi di Mazzini dicendo che Proudhon era anti antisemita
Che Gordon era a quel tempo uno dei riferimenti politico-culturali del dell'allora presidente del Consiglio Craxi mi viene da dire
Entrambi i riferimenti molto pungenti rapidi come quiz
Ma a mio modo di vedere non voglio essere offensivo nei confronti dei politici contemporanei con uno spessore culturale di ben altra di ben altra levatura
E qui mi fermo per carità di patria
Ripeto comunque la si pensi per quanto mi riguarda io dopo sedici anni venivo da Foligno
E quella schermaglia
La vogliamo la presentazione in termini anche onesti di una di un aspetto importante
Ed è proprio il sale della democrazia come diceva appunto e professore poc'anzi
Quello è stato per me il motivo poi di scelta della carriera diplomatica perché avevo visto quanto poi la politica estera non fosse un elemento astratto men che meno un gioco fra cancellerie ma fosse
Diciamo così azione di governo che deve però essere totalmente radicata in quello che
Diciamo così la la discussione politica anche accalorata su alcuni temi fondanti diciamo poi della democrazie della anche della convivenza fra i popoli
Passiamo dopo questa disamina diciamo così alla alla fine degli anni ottanta
In cui insomma il sistema politico italiano entra in grande crisi
Se i primi del Novanta più che alla fine degli anni ottanta si assiste soprattutto da parte di Andreotti per quanto riguarda diciamo così i rapporti con Israele a un tentativo se vogliamo anche di Craxi
Di a
Traghettare Arafat verso una logica di compromesso con Israele
Di riconoscimento reciproco
Bene di Israele e dell'Olpe come interlocutori per un dialogo volto al raggiungimento della pace
Sono tutta una serie di tentativi che poi sono anche abbastanza esplicitate in un libro del mio mio professore versori sulla politica estera italiana nel dopoguerra
Rimane qui da evidenziare che poi se vogliamo per varie ragioni l'Italia non ha un ruolo di punta nella preparazione poiché la definizione degli accordi di di Oslo
Ne successivamente anche per il periodo di forte transizione seguito a a Tangentopoli riuscirà diciamo così
Aderire un ruolo in in prima fila in quel contesto sebbene per anni gli anni diciamo la fine dell'ottanta alla fatte individua nell'Italia un un interlocutore in grado diciamo così di poter fare da da ponte se vogliamo
Con Israele anche con gli stessi Stati Uniti
Passiamo adesso la Seconda Repubblica Seconda Repubblica caratterizzata dalla personalità di Berlusconi
Che
Contribuisce in maniera determinante ad un cambio della maniera con cui il popolo italiano l'opinione pubblica italiana vedono Israele c'è partivamo da un punto bassissimo e caratterizzato negli anni precedenti da alla guerra in Libano c'è chi dice alcuni analisti politici israeliani la prima guerra per scelta e non per necessità che tiene conto combattuta dallo Stato Israele
E la vicenda di Sabra e Chatila che segna probabilmente il punto più basso parlavamo ieri sera a cena
Dell'immagine di Israele e del popolo di Israele in Italia con punte direi non solo anti israeliane nella stampa italiana ma come spiega il libro di Marzano in questo che vanno ben al di là diciamo così della critica lo Stato di Israele ma che entrano nel campo
Nel campo dell'antisemitismo e in alcuni in alcuni aspetti
Si passa quindi da quel punto basso con l'avvento diciamo così della Seconda Repubblica
In cui c'è un contesto internazionale molto diverso oltre che un contesto politico italiano
Berlusconi
Comunque la si pensi
Sul dogana se vogliamo per primo nella cultura politica italiana e per certi versi anche nella politica estera l'ottica di fare le cose con Israele ma assenza passa il pass determina il termine passatemi il termine vent'vergognarsi di fare le cose con Israele
Ripeto sul piano pratico non cambia molto perché in questi trent'anni le relazioni poi sono già sufficientemente strutturata il partenariato come vedremo estremamente approfondito
Ma forse Berlusconi
Con alcuni concetti
Come per esempio quello
Preso in prestito da un altro grande leader politico italiano
Marco Pannella
Prende in prestito diciamo così
Il concetto della appartenenza europea di Israele
Che non è importante solamente
Per Israele ma per la stessa Europa Fourier che ciò alcuni dei temi che sono stati evidenziati dalla dal precedente relatore
Si tratta di un
Concetto quello di Israele come potenziale membro come dicono i radicali nell'ottantotto Gerusalemme della Comunità europea ma poi ripreso anche da Berlusconi in un discorso alla Knesset nel due mila e dieci
Con la suggestione politica estremamente importante a mio modo di vedere non necessariamente
Provocazione intellettuale
Berlusconi è anche
Nel solco diciamo della politica degli anni ottanta
Genuinamente interessato alla alla raggiungimento di una pace giusta fra Israele e Palestina
Peraltro propone e ricette come sede di una possibile conferenza di pace prevista a quel tempo dalla road-map del quartetto
L'alternanza fra centrosinistra e centrodestra
Al di là delle degli accenti un po'differenti sul piano pratico
Non introduce elementi di discontinuità
Stiamo parlando di un quadro di rapporti che a partire dagli anni novanta diventa davvero eccellenti
è un
Direi anche una una caratteristica by partisan non è Berlusconi il primo a riconoscere Israele come Stato della nazione ebraica
Come probabilmente qualche parte politica intente sui cieli Caprotti inizia a fare questo nel due mila e sei
E questa scelta di riconoscimento
Viene ereditate confermata successivamente nei vari governi alternati di centrosinistra e centrodestra
Ovviamente il sottotitolo di questo riconoscimento è l'aspirazione del sostegno dell'Italia alla la realizzazione di due Stati per due popoli da cui è ovviamente
Strettamente strettamente a cui è strettamente legato
Un altro aspetto di contesto che è cambiato nel periodo dalla Seconda Repubblica certamente l'undici settembre
La grande
La seconda intifada
Più o meno
Coeva
E che contribuisce diciamo così a percepire
Innanzitutto Israele come
La prima vittima di quella diciamo così
Fenomeno globale terribile che il terrorismo
Che ha avuto appunto nella cultura nella coscienza occidentale
Manifestazione dice nel nell'attacco alle Torri gemelle questo contribuisce molto
Ovviamente a forgiare un cambiamento importante nella percezione di Israele da parte dell'opinione pubblica e della e della e delle forze politiche
Italiane
Questi sono gli anni in cui si rafforza e si struttura in maniera determinante la cooperazione bilaterale come la conosciamo adesso
Due accordi importantissimi ci ci ritornerò dopo
Due mila centrosinistra l'accordo di cooperazione scientifica e tecnologica fra Italia e Israele non è solamente roba tecnologica ma è altamente politica
E il secondo mondo Random di cooperazione militare nel due mila e tre cooperazione militare fra Italia e Israele c'è sempre stata sin dall'inizio sin da prima della creazione dello Stato di Israele coperta
Ricordiamo nuova
Agli ex della Decima Mas che
Diventano diciamo così istruttori degli incursori della Marina israeliana
Ma anche successivamente
C'è una cooperazione
Importante che nel due mila e tre trova compimento inno memorandum di intesa estremamente estremamente significativo
Se arriva poi giorni nostri e qui concludo questo lo scorso storico
Con diciamo così una
Frequenza assiduità intensità dei rapporti caratterizzata dai frequentissimi vertici
Bilaterali d'Italia a vertici governativi solamente con un numero ristrettissimo di Paesi fra questi Israele e questi vertici ovviamente dal due mila dieci in poi anche qui centrodestra e centrosinistra permettono una strutturazione senza precedenti
Di rapporti di partenariato fra i due Paesi
Quindi per passare alla seconda parte della mia presentazione malgrado gli accendano malgrado la congiuntura le ambiguità costruttive è possibile enucleare alcuni elementi salienti del partenariato fra Italia e Israele
Il primo proprio di caratteristiche questo deriva dalla mia esperienza diciamo così empirica
Non sarei quindi in grado diciamo così di esplicitarlo in termini intellettuali o culturale si tratta di una relazione multiforme
Di prossimità asimmetrica
Ma paritaria
Multiforme
Allora come diplomatico che gestisce i rapporti fra Italia e Israele innanzitutto c'ho messo circa due anni a capirla questa relazione
Perché una relazione
Talmente multiforme
Talmente diversificata con un numero di attori talmente grande
Che già il fatto di comprendere arrivare a comprenderla
Sicuramente difficile
Se la diplomazia il vertice politico ritiene di poter la in qualche maniera guidare in senso specifico forse commette una
Un errore
Si deve accompagnare perché è talmente differenziata e ricca
Che io il ruolo del del potere politico del vertice politico anche dell'articolazione quello di accompagnarla esaltandone le potenzialità positive al limite attenuando invece
Diciamo così gli elementi delle che gli elementi negativi esistono una pluralità di attori le comunità ebraiche legami spirituali e università come per un ritardo
Che che da questo punto di vista risulta davvero pretenziose forse dannoso cercare di guidare questi processi
Una relazione di prossimità perché Italia e Israele sono immersi nello stesso spazio geopolitico
Il Mediterraneo
Entrambi incerti in certi aspetti sono la frontiera dell'Occidente
E questa frontiera dell'Occidente ovviamente esponenzialità lei Strehler rischi ma anche ad opportunità
Non è una relazione simmetrica non solo per la taglia dei paesi
Ma anche perché non sono totalmente sovrapponibili le rispettive percezioni delle minacce
Soprattutto quelle imminenti
E quelle esistenziali
Questo determina forse una discrasia tra quelle che sono le priorità di azione
Ma anche queste trattandosi di partenariato
Fra due nazioni democratiche devono essere gestite con intelligenza
Con ha come
Riconoscendo diciamo così anche questa diversità
è una parte essenziale del nostro lavoro per capirci meglio soprattutto per lavorare nel
Al di là però della simmetria si tratta di una relazione paritaria
E questo non è un dato solo formale V qua c'è
Un rapporto sostanziale che non è di dipendenza al Junior signor partner e per varie ragioni Italia e Israele hanno delle complementarietà strategiche
Su diversi piani che ovviamente è compito della diplomazia e della politica valorizzare
Secondo aspetto era stato anche citato quantità al quanto tempo ancora
Un'altra decina di minuti
Giudice
Una relazione proiettata nel futuro era stato citato dalla dal professor Vercelli poc'anzi
L'accordo del due mila
Per il partenariato scientifico e tecnologico è un accordo pienamente politico perché non vuole solamente rafforzare la cooperazione fra istituti di ricerca fra università nel campo della ricerca di base della ricerca applicata
Ma
L'obiettivo strategico di e saltare il ruolo l'influenza e la specificità delle componenti delle Società Civile italiane e israeliana che sono più inclini
All'apertura verso il mondo
Che valorizzano un ecosistema di investimenti di innovazione
Che peraltro è anche
Come dice
L'ha detto scientifico appena che vedo qua in platea che saluto cordialmente potenziale complementarietà fra quello che la capacità d'innovazione di Israele
E la grande esperienza e capacità di manifattura italiana su cui invece Israele deve ancora compiere dei passi quest'aspetto questa capacità di di
Reciprocamente rafforzarsi è probabilmente uno degli ambiti ancora da esplorare nella nel partenariato fra fra Italia e Israele
Soprattutto nel comparto della cosiddetta manifattura quattro punto zero
Terzo aspetto
L'Italia e Israele anzi l'Italia nei confronti di Israele ha sempre dato un concreto
Sostegno alla sicurezza dello Stato ebraico
Lo ha fatto dapprima
Come dicevo attraverso un sostegno magari coperto
Questo sostegno si traduce in una cooperazione militare
Fra le più importanti che il governo italiano intrattiene con i partner al di fuori dell'alleanza atlantica
Soprattutto nel settore aeronautico
Una cooperazione a livello di industria della difesa che dal punto di vista israeliano probabilmente una delle più importanti dopo il partenariato io con gli Stati Uniti
Una cooperazione di intelligenze
Fattiva
Importante
E soprattutto qui vorrei sottolineare anche una costante partecipazione dell'Italia a missioni militari al confine con Israele
Che hanno anche
L'importante funzione di proteggere le sue frontiere UNIFIL
M f o questi sono solo due importanti esempi di un investimento coerente determinante dell'Italia nella sicurezza di Israele
Poi stato un po'accennato nelle conclusioni tornerei brevemente sul conto sul concetto di sicurezza ciò che sicurezza
Perché determina ovviamente anche
La tipologia all'intensità delle risposte per prevenirla e proteggerla
Brevemente altri quattro aspetti che però vorrei evidenziare
Visto anche l'intervento in in apertura del professor Baldacci
Italia a nei suoi rapporti con Israele ma anche in generale nel contesto internazionale tenuto una barra altissima è un impulso internazionale nella lotta
All'antisemitismo
è una battaglia culturale una sfida educativa e l'Italia ben chiare le responsabilità di stati istituzioni e individui
Nella lotta all'antisemitismo da ultimo vorrei ricordare la conferenza
Internazionale che su questo tema è stata svolta a gennaio proprio alla Farnesina con la partecipazione di moltissimi esponenti della associazionismo ebraico governi
Società civile da tutte le parti del mondo
Un altro aspetto importante che si è consolidato nel partenariato e quello della contrasto di sostanza alla delegittimazione ad una delegittimazione di Israele
Al di là di quando è necessario farlo lei fora multilaterali
è il caso il voto all'UNESCO
Ma anche prima ancora al voto a quella infame risoluzione che riparava sionismo a al razzismo al di là di questo che comunque è un elemento diciamo così importante
La vera
La vera maniera per combattere i tentativi di delegittimazione di Israele per l'appunto fare le cose con Israele
Senza vergognarsi di fare le cose con Israele e moltiplicare gli intrecci molteplici fra il popolo italiano e quello israeliano il Giro d'Italia
Non ho nessuna vergogna a dirlo è una delle azioni politico diplomatiche più importanti ben più importante di votare una risoluzione in una maniera o in un'altra perché combatte in maniera concreta la delegittimazione di Strehler
Gli stati fanno le cose fra di loro e facendole fra di loro
Contribuiscono
Al di là
Quei voglio dirlo non tutti saranno d'accordo al di là delle velleitarie criminalizzazioni del boicottaggio questa è la vera maniera di contrastare la delegittimazione di Israele
Ultima due minuti col consenso del nostro del nostro capo
Quale modello di partenariato per il futuro ma ci sono vari modelli di partenariato fra Israele e i Paesi dei paesi stranieri il primo il modello USA quello Stati Uniti d'America
Un modello come potete immaginare non replicabile per l'Italia perché sono tali e tanti gli addentellati diciamo
Diciamo così le identità
Fra fra Italia e Stati Uniti tra Israele Stati Uniti che non mi sembra un modello replicabile
Nel campo europeo poi ci sono altri esempi non non in questo vorrei essere Pelino poco diplomatico e considerate queste parole come più cornici che originano dal mio Perini approva etico e culturale piuttosto che come
Dovrebbe essere data
Dalla
Dalla dal fatto di dover disciplinatamente recitare una una linea esistono vari modelli di Stati europei di partenariato fra Stati europei tre alcuni sono molto militanti no filo palestinesi nelle che
Anche per ragioni storiche sono estremamente
Focalizzano molto chiaramente sul tema della
La questione palestinese che sì importante ma che non può risolvere interamente il diciamo così la superficie del partenariato fra il loro Paese Israele
Al tris diciamo così
Molto emergenti soprattutto in alcune parti dell'Europa centro-orientale
Nemici recenti come li chiamo io
Che in qualche maniera manifestano apprezzamento per Israele come modello di Stato nazione prestiti entra nel contesto che chiamerei Postel statuale che stiamo vivendo
Poste testa Fabiano in alcuni casi col permesso del progresso
In alcuni casi questa amicizia recente da parte di alcune forze politiche in quegli Stati forse nasconde anche
Se vogliamo
Con apprezzamento per una velata equazione fra immigrazione uguale Islam uguale
Terrorismo e
Io non penso che quello sia un modello
Di va da sé che il primo modello diciamo così filo palestinese ideologico non è certamente un modello non lo è neanche queste a mio modo di vedere
Modello italiano di partenariato con Israele dovrebbe innanzitutto essere un modello di piena consapevolezza della prossimità
Ideale e geopolitica del contesto in cui Italia e di Israele operano
Questi Paesi europei di cui parlavo prima sono paesi distanti dal contesto in cui l'Italia e di Israele operano
C'è un contesto fondato sulla comune appartenenza all'Occidente
All'Europa per citare Pannella
E quindi al Mediterraneo
Un partenariato dove non si pretende di avere come dicevo sensibilità
Totalmente sovrapposte
Ma riterrei una comune aspirazione a vedere il Mediterraneo stabilizzato
Ovviamente come nella costruzione della democrazia israeliana italiana questo è un processo dialettico
Ma che vale la pena percorrere perché Israele è una delle maggiori sorgenti della cultura politica occidentale
E quindi il rapporto
Come disse il presidente Renzi alla Knesset
Nel suo discorso durante la visita ufficiale
L'esistenza dello Stato di Israele non è importante solo per Israele ma
Per l'intera Europa
E se vogliamo
Sia in Italia che Israele sono laboratori politici farà in cui convivono tradizioni di destra di sinistra post sinistra post destra che sono paradigmatiche gli sviluppi e speriamo non per le involuzioni
Di queste tradizioni politico a livello continentale
Quindi il partenariato che perlomeno personalmente io auspico per l'Italia di Israele un partenariato che vuole
Israele certamente alla frontiera di dell'Europa ma non come una fortezza isolata
Bensì come un ponte
Per
Rappresentare al meglio i valori dell'Occidente dell'Europa in un contesto che si vuole
Che si vuole stabilizzato
Quindi dal mio perimetro etico e politico essendo Israele
L'Occidente
Dell'Occidente la frontiera morale e valoriale dell'Europa mi interrogo
Su
Dove andrà l'Italia Israele e l'Europa se saprà conservare chiaramente
Le caratteristiche di Democrazia liberale che hanno fatto grande questo continente
E ascoltato nel mondo l'Italia e anche anche anche Israele
Un ultimo aspetto però me lo consentite sul concetto di sicurezza
Di quale sicurezza stiamo parlando e lascia forse questo come conclusione un interrogativo
Il concetto di sicurezza chiaramente
Correlato a quello di minaccia esistenziale
Questo è importante perché soprattutto in Israele che è uno Stato pienamente democratico queste considerazioni sono svolte con grande apertura intellettuale
Nella stampa degli analisti nei centri di ricerca quali sono attualmente
Le minacce e lo dico con grande rispetto citando solamente
Analisti israeliani che di questo chiaramente si oppone
Quali sono le minacce
Esistenziali Israele a settant'anni dalla sua nascita
Io penso che e come altri importanti analisti di sicurezza israeliani penso che Israele abbia raggiunto una mano pulita
Una resilienza con le sue proprie forse con l'aiuto dei partner internazionali
In cui non è più costretto
A combattere guerre per necessità
Esistono delle minacce potenziali sono potenziali
Al tempo stesso esistenziali la più grossa delle quali oltre
Al raggiungimento cosa che non è attualmente il caso insomma di potenzialità nucleari dell'arma nucleare da parte di alcuni attori della regione
Ma forse la minaccia più importante
Al di là dell'accenno demografico su cui non parlo perché il professor Della Pergola messa più di me ma forse la minaccia più importante
E quella che nel suo vicinato
Il mondo crolli attorno stato accennato anche alla disintegrazione di entità statuali alle alla frontiera con Israele
Io non penso che questo sia nell'interesse ultimo di Israele e la disintegrazione del contesto attorno ad Israele potenzialmente rappresenta una minaccia esistenziale per la sua sicurezza da qui
Ovviamente non pretendo di avere la verità in tasca e questa è solo una provocazione intellettuale che lascia diciamo come conclusione all'auditorio
Da qui l'aspirazione che nostro partenariato possa
Costruire
Ciò che vogliamo per l'Italia e l'Europa
E per il tre un'interdipendenza non l'avverarsi dello scontro di civiltà
Poi partenariato all'insegna della dialogo della cooperazione che in ultima analisi possa tradurre anche la visione
Dici Mon père est
Che come dicevo mi onora per il sono onorato di aver conosciuto prima con gli anni prima della sua scomparsa una visione per una Regione diciamo vitale quanto a Israele come Regione interconnessa
Quanto Israele una regione trainata dall'entusiasmo dei suoi giovani offerte quanto Israele
Per inverare
Quella quel sogno che Shimon Peres se e devo dire io
Giovane studente di provincia ho sempre pensato potesse ancora realizzarsi grazie
Ringrazio Carlo Pastori per questa esauriente relazione che ha unito la lucidità diplomatico con una partecipazione personale che credo tutti abbiamo apprezzato e credo che con queste due relazioni ora cioè del bel materiale per la tavola rotonda che costituisce il nostro terzo o piuttosto terzo step e quindi ora prego deficit di passare platea e Stefano Folli e gli altri partecipanti alla tavola rotonda di accomodarsi
Sequestrati
Cominciamo subito
No no ma ne abbiamo uno zoccolo duro sei
Abbiamo messo curiose
Abbiamo abbiamo dice subito
Restano
Oggi
Allora tavola rotonda come sapete da programma è coordinata da Stefano Folli editorialista de qua di Repubblica e vi partecipano professor Luciano Bozzo che insegna Relazioni internazionali le nostre università
Luigi Compagna ridotte coloni parlamentare studioso colture dall'alto di una fondamentale biografia edita da Laterza
E Sergio Della Pergola demografo di fama mondiale ma anche personam fortemente impegnata sul piano civile
Saggio la febbre professore emerito dell'onestà ebraica di Gerusalemme
Rispetto alla programma annunciato manca la bugie di Fiamma Nirenstein che ieri ha avuto tuttora evidentemente un grave
Problema di carattere fare familiare e che Catullo un po'partecipare è stata costretti a rinunciare alla partecipazione a cui teneva molto a questa tavola rotonda questo punto io lascio ma hanno a Stefano Folli da gestioni questa tavola rotonda e lo prego di iniziare
Credo che
Se è stato detto bene prima da Valentino Baldacci che questa celebrazione per i settanta anni Israele non è un'occasione retorica
Non è un modo per parlare soltanto di ciò che è stato ed è stato una grande storia non c'è minimo dubbio ma è anche l'occasione per interrogarsi sul presente e sul futuro
Le relazioni sia quelle di apertura che le due per lunga relazione abbiamo ascoltato sono state di secondo me di straordinario interesse e hanno posto una serie di questioni che adesso noi cercheremo di sì sviluppare in un dibattito appunto cioè non non se li non si propongono altre relazioni si propone meno l'idea sarebbe questa una discussione su alcuni punti che cerchiamo di mettere in evidenza
Vorrei fare dire soltanto una cosa circa quello che è venuto dicendo il consigliere Bathory in quel ruolo lungo excursus storico diplomatico
Di grande complessità sui rapporti tra i Italia e Israele
La questione a metà degli anni ottanta
Di Sigonella
è stato qualcosa di più secondo me di un schermaglia politica
è stato uno di quei passaggi cruciali nella vita di una nazione
In cui
Molti i nodi vengono al pettine
E dopo di che come si dice nulla esattamente più come prima
Che cosa venne al pettine in quei in quei giorni
Israele è nato su presupposti che per noi italiani sono molto importanti perché hanno a che vedere con la cultura del Risorgimento con la storia del Risorgimento
Con i nomi
Di Cattaneo
Di Mazzini
I cui legami con perse sono stati sono no notti che peraltro ben testimoniati del dal lavoro di Luigi Compagna
Tutti i primi anni della storia dello Stato di Israele erano il compimento
Di uno sforzo
Politico ma direi una propensione culturale che in Italia è stata ben rappresentata dalle forze che avevano una radice nel Risorgimento
E che vivevano in Italia le cui radici politiche predominanti non erano risorgimentali
Ma che
Hanno avuto queste forze minoritarie ma con forte sentimento
Risorgimentale hanno avuto un'influenza superiore alla loro presenza numerica nei vari Parlamenti
Tutto questo nella nel caso della la vicenda dell'Achille lauro
è venuto questi nodi sono venuti al pettine si è creata una frattura la frattura molto grave
Dell'immagine
Di quel povero signore ebreo americano buttato in mare con tutta la sua carrozzella lì c'è stata una frattura nel nostro Paese
E questa frattura che ha provocato una crisi di governo perché mi è stato riferito divani Spadolini che rappresentava proprio per per i non sa non soltanto per la sua azione politica ma per i suoi studi di storico
Il legame con quella tradizione politica e culturale si dimise sia prima che di governo che fu poi ricomposta per ragioni diciamo internazionali su cui è inutile soffermarsi ma che però è rimasta è rimasta per la frattura
Pochi anni dopo la Prima Repubblica che fu che era fondata
Su due personaggi costate qui citati
Andreotti e Craxi
L'estrema diciamo storie la Prima Repubblica quella quella storia si è conclusa in maniera come sappiamo anche drammatica
Quindi qualche sua non nulla è stato più come prima e oggi oggi che la politica avere giovani conservatori non è non è più bella di una volta i personaggi non sono più quelle di una volta è bene ricordare questo questo passaggio
Allora dicevo il
Ciò che questo dibattito ha messo in luce secondo me ci sono alcuni elementi uno riguarda
La società israeliana oggi
Quindi la coesione sociale
Quegli aspetti demografici sono stati ricordati abbiamo qui
La fortuna di avere il professor Della Pergola
Questi aspetti hanno anche un'influenza sulla politica della società italiana
Qual è oggi lo Stato la condizione politica all'interno di Israele
Sappiamo tutti che è una democrazia abbiamo detto siamo amici di Israele proprio per per questo suo essere stata capace di essere una democrazia veramente liberale nel corso di una storia terribilmente difficile
Ma oggi ebbene interrogarsi su qualche cos'è esattamente la coesione sociale Israele eccome la politica in Israele perché ci sono delle voci anche dissonanti
è stato ricordato che
Giustamente che la cultura israeliana estremamente viva non soltanto per i suoi aspetti tecnologici ma per gli aspetti umanistici latte ricordati i grandi scrittori israeliani nata Grossman Amos Oz io Shoah
Quasi tutti questi scrittori sono chi più chi meno in diverse fasi anche critici nei confronti di certi aspetti della politica israeliana
Quindi non c'è il rischio che si crei una divaricazione presto tardi fra un elemento intellettuale e la scelta politica quest'ultima temi interessanti
L'altro tema è
E lo scenario internazionale e qui credo che il professor Bozzo ci potrà dire così interessante gli scenari internazionali sono molto cambiati
Oggi credo che ci sia ci va bene non soltanto del dei degli interrogativi nuovi rispetto a pochi anni fa ma io non sono uno specialista ma mi sembra di vedere che anche sul piano della dei rapporti diplomatici o sotterranei magari io non essere non esattamente ufficiali ma ci sono delle novità un atteggiamento diverso dalle solite verso Israele
Certo tipo di collegamento proprio legato naturalmente i temi della sicurezza che sono fondamentali
Con l'Egitto
Lo scenario di un certo riavvicinamento credo con la Russia la stessa Russia che si incrocia con
Con quello che è stato ricordato cioè il collar
Le possibilità di un conflitto con l'Iran
Tutto questo credo che andrebbe messo messo in luce
E da ultimo naturalmente il problema che per ho accennato il presentato sezione del rapporto tra la cultura italiana e e Israele dopo il sessantasette mi sembra che alla grandi vivacità della cultura israeliana si contrapponga un prevalere nel nostro paese sul piano intellettuale e culturale di pregiudizi piuttosto che i giudizi su Israele mi pare un incerto il mese di mento
Del giudizio verso lo Stato di Israele molto c'è molta convenzionalità
Anche qui
Queste correnti io richiede risorgimentale no che Luigi Compagna studiato come mai oggi non riescono a esprimere non dico un'egemonia culturale ma una maggiore capacità di stare sulla scena e di diciamo confrontarsi e dialogare in forme che non siano stereotipate con i grandi temi i grandi problemi posti dalla dell'esistenza dello Stato di Israele che della sua evoluzione anche rispetto all'Europa
Io comincerei quindi a dare la la parola al polso della Pergola sulle questioni che ho citato poi naturalmente lui è libero di anche di sviluppare come crede
Grazie
Vorrei innanzitutto ringraziare l'amico Valentino Baldacci per l'invito e tutte le persone le istituzioni presenti che hanno gentilmente favorito questa mia presenza devo anche ringraziare i due relatori Carlo Bartoli Claudio Vercelli per due interventi estremamente interessanti approfonditi che sarò poi ben lieto avendo nel tempo magari in privato di continuare
Che vorrei dire anche quello che è abbastanza ovvio credo di essere oggi qui l'unico rappresentante autentico ovviamente con l'eccezione dell'ambasciatore
Offerte Sachs dei residenti di sorelle anzi credo di avere visto i temi sorelle più non conosco l'età dell'ambasciatore ma io vivo di sale da oltre cinquantun anni quindi forse più di luglio
E dunque
C'è un vantaggio che non è un vantaggio scientifica l'Adone è un vantaggio
Ada litico storico ma è anche un vantaggio indubbiamente dal punto di vista dell'esperienza sia di aver potuto vedere le cose in movimento
E di aver potuto anche partecipare a certi aspetti e per concludere la parte leggera ho fatto anche il ciclista in Israele quindi so bene quelle strade da te la figura Berchet Eva e al sud è nel mese di agosto
Partecipando a un paio di gare
Perfino concludendo
Settant'anni sono evidentemente una cifra tonda sono una cifra non particolarmente importante di solito si celebra il quello che noi chiamiamo Elio Veller cioè i cinquant'anni o il centenario a metà fra i due settantacinque anni
Ma indubbiamente è una una cifra tonda sempre utile per potere fare il punto su alcune cose vorrei dire innanzitutto quello che è già stato ampiamente detto ma ma lo ripeto
In maniera estremamente spero sintetica paese che con tutte le difficoltà
Di sicurezza di politica di scarsità di risorse naturali
A Piero integrato milioni di persone arrivate in gran parte sprovviste di tutti emarginati in parte scacciata in parte fuggite in parte salvato essi miracolosamente da tragiche circostanze oltre tre milioni e mezzo di emigranti a partire dal mille novecentoquarantotto in un Paese che peraltro già aveva delle basi immigratorie
E questo avrebbe potuto creare delle spaccature insanabili se noi oggi analizziamo da un punto di vista sociologico demografico
Anche economico la società israeliana vediamo che tutto sommato il processo di migrazione di integrazione è un successo
Senza pari nel mondo includendo anche Paesi di grande emigrazione che hanno in definitiva integrato ma se molto maggiori di persone ma interiori il tempo molto più lunghi
Non entro qui nei particolari ma se solo pensiamo all'arrivo dell'oltre milione di migranti dalle ex repubbliche dell'Unione Sovietica
E al ruolo sociale economico e anche politico che queste persone oggi hanno ora senza riferimenti personali ma sfido qualunque Paese nel mondo a trovare in una persona immigrata diciamo trent'anni fa il proprio ministro della difesa
E tanto per dare un esempio la prova classica che le opportunità sono aperte e a tutti e che ovviamente attraverso i dovuti processi della democrazia e della mobilità
Attraverso anche un sistema di istruzione pubblica estremamente perfezionato
Si può dire che la parità di opportunità insiste
E questo vale in realtà con sfumature che si possono discutere ma che poi alla fine ci dimostrano che il processo un processo generale per persone di provenienze diverse e in particolare le provenienze dai Paesi islamici a volte esiste ancora una certa rivendicazione su una su una sofferenza di queste persone ma direi che se guardiamo agli indicatori economici alle ellittico che sempre più si manifestano vogliamo il nostro capo di stato maggiore e per prenderne uno e prendiamo anche altri personaggi nell'economia di cruciale importanza dimostrano che le strade sono in definitiva aperte a tutti dunque un grande grande calderone che è un grande successo ed è un esempio anche per molte altre Società e certamente nel contesto della discussione sull'immigrazione
A volte tragica a volte farraginosa degli ultimi anni verso l'Europa
Israele ha fatto dunque un enorme crescita demografica se l'opinione e classica di chi legge un po'la demografia e che le norme accrescimento della popolazione va contro l'accrescimento del livello di vita ebbene questo non è il caso in Israele Israele
A salita nella scala
Del del livello di vita in parallelo con l'enorme aumento della sua popolazione e quindi le due cose possono andare insieme fra l'altro mantenendo un indicatore sociale secondo me di impareggiabile interesse
Che l'indice di fecondità ossia il numero di figli medio che in Israele il più alto del mondo sviluppato
E quindi anche molte altre teorie che dicono il numero dei figli in realtà impedisce la parità nello stato della donna e la sua mobilità sociale tutto questo è totalmente smentito in un Paese in cui il presidente della corte suprema
è una donna ed è già la terza o quarta donna che ricopre questa posizione
Estremamente importante e prestigiosa
Tutto questo forse anche condito da una grande dose di ottimismo che al di là dell'improbabilità delle situazioni dice che si tratta di un esperimento sociale necessario vitale esistente
Al di là di quelle che possono essere le spiegazioni
Più a ridere o forse più
Teoriche della sociologia e delle scienze sociali è stato già ricordato poi il contributo anche delle delle arti della letteratura pensate al film la il cinema israeliano che oggi compete assolutamente a livelli di eccellenza
In breve lo Stato di Israele oggi ha raggiunto il diciannovesimo posto nell'indice dello sviluppo umano sono circa duecento Paesi e se volete ancora alleggerire l'atmosfera se la serie A include venti squadre siamo una squadra di serie a siamo nella fase bassa della classifica
Di serie A se siamo diciannove esimi su venti ma siamo in serie A e dobbiamo quindi combattere fare di tutto per rimanere e non retrocedere in serie B è questo
è uno dei grandi delle grandi sfide
Che ovviamente al di là della della difesa e della politica vanno considerate dal sistema
Politico israeliano quindi con grande soddisfazione possiamo guardarci alle spalle e dire
Abbiamo qualcosa da presentare anche da forse dimostrare ad altri paesi
Naturalmente anche considerare quelli che sono i rischi le preoccupazioni e ne voglio quindi citare alcune sono ovviamente molto molto in breve
Partirei proprio da un quadro molto rapidamente internazionale nel dire che negli ultimi mesi in particolare si nota un drammatico cambiamento nella scena strategica
Mediorientale chiaramente la crisi siriana è un esempio ma gli incontri le convergenze dei dirigenti certamente non del tutto democratici della Russia della Turchia dell'Iran la scomparsa quasi assoluta degli Stati Uniti come giocatore
E devo dire purtroppo la totale assenza dell'Europa come forma coerente di politica regionale o di politica anche in altri sensi crea una situazione totalmente nuova
Con la quale lo Stato d'Israele deve misurarsi di fronte al quale deve prendere ovviamente delle precauzioni esiste una forte di Stone Anza fra quello che definirei il livello macro il dire e il livello micro
Il l'infiltrato evidentemente è un tipo di problema la minaccia nucleare iraniana è la costante minaccia
Sostenuta da una grande sicurezza e prosopopea sul fatto inevitabile che Israele fra venticinque anni non esisterà più ve ne sono sono chiaramente due livelli diversi
Che però non possono essere né ignorati e nemmeno sono talmente lontani da non poter trovare determinati legami fra l'uno e l'altro problemi molto complessi ai quali se vogliamo possiamo mettere come un un un una una voce in bilancio positiva il legame molto nuovo con il mondo su Milito cioè se volete torno al Giro d'Italia abbiamo al Giro d'Italia ventidue squadre
Di queste una rappresentanza sarà in è una rappresenta gli Emirati Arabi Uniti un signore e signori al Giro d'Italia a Gerusalemme Bahrein e Emirati corro no nessuno ha detto nulla
Boicottaggio
E dunque una nota di ottimismo e e forse anche di gratitudine a quelle persone lungimiranti che hanno saputo portare avanti questo processo non del tutto semplice
Problema fondamentale che è poi quello che io al quale io ho dedicato molto tempo in questi anni e molta attenzione ho cercato molto modestamente di spiegare anche a persone influenti
Determinati processi in parte abbastanza tecnici e quello chiaramente della popolazione della demografia ora la popolazione la demografia hanno due valenze credo che entrambe vadano molto rapidamente ricordate c'è la valenza dei numeri in generale
Ricordiamo che il nostro territorio lo Stato di Israele
La Cisgiordania piazza tutto questo complesso di territorio stupì ignorando per il momento i confini e circa l'equivalente della regione Emilia Romagna
L'Emilia Romagna però con tredici milioni e mezzo di abitanti di cui più di metà è zona arida e quindi non non facilmente popolato il perlomeno fino a questo momento e dunque caratterizzata da una forte densità le proiezioni demografiche interne abbiamo le proiezioni demografiche
Che sono estremamente attendibile hanno hanno una una comprovata tradizione di essere molto molto precise
Ci parlano di un raddoppio della popolazione nei prossimi trenta o quarant'anni e perfino qualcosa di più andando avanti nei prossimi cinquant'anni dunque uno spettro di qualche cosa che potrebbe perfino sembrare invisibile
Ora su questo non voglio dilungarmi troppo voglio solo dire che con abilità di programmazione volontà il coordinamento è possibile
Per lo meno in buona parte superare questi problemi
Possiamo riferirci a un esempio noto è abbastanza ovvio anche se viene poco citato che è quello dello stato dell'Arizona
Lo Stato americano che ha condizioni fisiche quasi identiche a quelle del Negev in cui la popolazione urbana è aumentata enormemente una città come scenici Arizona sta oggi fra i tre e i quattro milioni di abitanti su un terreno che è quasi identico a quello di Berchet Eva dove però vivono duecentocinquanta mila persone
è dunque possibile ipotizzare una Perceval di uno due tre milioni se ci si pensa in tempo e questo in un certo senso alleggerirebbe il problema del Centro-Nord ma il vero problema demografico e la seconda valenza ed è quello dell'identità di questo Paese
Che cos'è Israele dov'è Israele cosa vuole essere Israele su questo io mi sono espresso in passato
Molte volte recentemente anche con un lungo editoriale sul quotidiano Haaretz che è apparso due giorni dopo io ma si va oltre il nostro giorno di indipendenza in cui ho prospettato
Lo scenario seguente esistono degli accrescimento di popolazione che inevitabilmente nelle nostre condizioni sono molto molto conservativi sia ci sono poche fluttuazioni rapide grandi movimenti migratori non ne vediamo più all'orizzonte perché le grandi migrazioni ebraiche provenivano da Paesi in generale meno sviluppati di Israele ma oggi quelle comunità ebraiche sono quasi completamente esauriti nella grande
Massa ebraica vive negli Stati Uniti e in determinati Paesi dell'Europa occidentale che sono ancora più sviluppati ed Israele dunque non tanto l'immigrazione quanto il ritmo dell'accrescimento naturale dunque la famiglia la riproduzione
Il numero dei figli ebbene qui
Nonostante i fenomeni di modernizzazione che ci sono stati ancora la popolazione araba ore diverse popolazioni palestinesi musulmane cristiane arabi e altre crescono ha un ritmo che tuttora nettamente superiore rispetto a quello della popolazione ebraica è una delle spiegazioni
Che viene trascurata e quella fondamentale per un demografo della composizione secondo gruppi di età abbiamo da un lato una popolazione ebraica
Che pur con una fecondità abbastanza alta
Il comprova determinati fenomeni di invecchiamento così come sono ben noti nelle società europee non è la forma estrema
Di un paese come l'Italia un Paese come il Giappone un paese come l'Ungheria ma certamente maggiormente rispetto alla popolazione mussulmana circostante
E perché succede che sei due popolazioni hanno entrambe tre figli in media una che ha molti più giovani genitori e una che ne ha molti meno crescono a due ritmi diversi pertanto il l'equilibrio demografico fra la popolazione ebraica araba palestinese si modifica quotidianamente lentamente ma inesorabilmente
E quindi arriviamo a determinare tre semplificando molto tre diversi livelli di maggioranza e di minoranza per determinare che cosa è questo stato di sorelle da un punto di vista identitari
Dei confini dello Stato di Israele
Chiamiamoli così internazionalmente riconosciuti
Abbiamo circa l'ottanta per cento di persone che fanno riferimento al settore ebraico è un poco più del venti per cento che fanno riferimento al settore etnicamente arabo in gran parte musulmani
Se aggiungiamo anche la popolazione palestinese della Cisgiordania la Ues benché la Giudea e Samaria
L'equazione diventa circa sessanta e quaranta
Se poi vogliamo anche aggiungere la striscia di Gaza l'equazione diventa grosso modo cinquanta il cinquanta per cento
Tra parentesi note però che ci sono alcuni contestatori che dicono i dati non sono esatti i dati sono falsi il demografo si è addormentato al volante questa è una situazione che io posso riferire
Sulla mia modesta persona delle anzitutto non è così ma se anche fosse così non siamo a focalizzarci su un per cento due per cento pensiamo che a grandi linee c'è una questione di maggioranza netta e inequivocabile o una maggioranza risicata e o inesistente non esiste stato al mondo
Che si regge oggi sulla esistenza di due etniche avversaria che vivono sotto lo stesso tetto in cui c'è una proporzione perfino i due terzi e un terzo se non sessanta quaranta uno ancora meno di questo è un modello totalmente improponibile e non valido
Le persone che parlano di di uno stato per due popoli
O fanno una sciocca provocazione intellettuale perché sanno benissimo che la cosa non funzione
Oppure vogliono semplicemente negare l'esistenza dello Stato di Israele in quanto Stato sovrano del popolo ebraico non ci può essere altra alternativa proviamo a citare un solo esempio di Stato che funziona in questo modo oppure proviamo anche a suggerire dei buffi
Esempi per vedere se la formula funziona proviamo a suggerire una fusione fra la Francia e la Germania
Vediamo come funziona uno Stato per due popoli per alcuni anni e se la il sistema funziona allora lo potremmo anche applicare Israele Palestina ma tornando a noi
La questione che è stata proposta ripetutamente quella di dire esistono tre variabili fondamentali che sono in teoria tutte ottime desiderabili che sono davvero lo Stato di Israele ebraico
La rappresentazione della sovranità politica del popolo ebraico uno stato di sorelle democratico
Quindi con l'eguaglianza dei diritti a tutti i cittadini è uno Stato ed Israele territoriale che faccia riferimento a tutti i luoghi e i luoghi santi luoghi storici luoghi storicamente comprovati
Di rilevanza per il popolo ebraico queste sono le tre variabili il problema è che delle tre variabili se ne possono avere solamente due contemporaneamente
Perché volendo avere uno stato che sia ebraico e territoriale e quindi imporre una determinata variante storica culturale e sociologica linguistica religiosa
All'intera popolazione ci sarebbe una minoranza priva della propria valenza indipendente volendo lo Stato
Democratico e territoriale la demografia va nella direzione che ho delineato finalmente la parte ebraica finisce in minoranza volendo avere tutto il territorio
E quindi volendo avere uno stato che sia ebraico e democratico
Cioè la difficile scelta di dover rinunciare a una parte del territorio della sua popolazione per potere preservare
Quei parametri di dominanza culturale in un sistema di giustizia in cui a tutti i cittadini vengono garantite le stesse valenze
E questo bene un grande dilemma che che ci interessa già da molti anni al quale però vorrei aggiungere anche alcune preoccupazioni più recente che che delineo in realtà come cittadino più che come ricercatore
Notando che quando si parla di Stato ebraico evidentemente abbiamo un ampio riferimento a una pluralità di contenuti perché intendiamoci bene all'ebraismo
Un grappolo di valori molto complesso non è una dimensione comunicare questo fra l'altro lo vediamo anche in lavori di ricerca
Molto raffinati ma intuitivamente credo che lo possiamo capire facilmente abbiamo una valenza religiosa una valenza nazionale una valenza etica una valenza culturale una valenza di famiglia allargata
Ovviamente abbiamo una valenza di Israele come parte di un'entità maggiore che include anche sette otto milioni di ebrei nella diaspora tutto questo è il lato ebraico di Israele e non solamente uno di questi quindi in questa responsabilità considerando anche che nelle condizioni demografiche odierne della diaspora ebraica esiste una certa recessione esista una notevole erosione
Che si accompagna all'invecchiamento delle strutture all'indebolimento determinate
E comunità lo Stato di Israele diviene sempre più il centro propulsore e quindi anche il detentore della maggiore responsabilità per il benessere
Culturale e spirituale
Dell'intero popolo ebraico considerando tutto questo
E quindi estremamente importante che quelle valenze etiche democratiche di valori che sono stati ampiamente vandalizzati giustamente ricordato in questa conversazione rimangano ai primissimi posti
E dunque importante mantenere quell'equilibrio fra i poteri del sistema democratico e sto parlando specificamente dell'equilibrio fra il legislativo fra l'esecutivo e fra il giudiziario
E qui libero che oggi viene messo in discussione da alcuni settori del sistema politico israeliano che vorrebbero dare una netta prevalenza all'esecutivo sulle legislativo e ovviamente sul giudiziario
Abbiamo bisogno di un rapinate o che abbia la capacità di capire la diversità il pluralismo di persone che sono tutte manifestamente intensamente profondamente interessate a mantenere
Il legame spirituale e intellettuale
Con la terra dei padri ecco i luoghi di interesse storico e che però no manifestano anche a volte in maniere differenti
Abbiamo bisogno forse di una migliore divisione fra le personalità che dividono e che condividono la responsabilità dei luoghi di potere mi permetto di dire una cosa che forse sembrerà un poco iconoclasta Elladico al signor ambasciatore mi scusi se dico questo lo Stato di Israele ha diritto ad avere un buon ministro degli esteri e non solamente un buon primo ministro bene suddividere a volte le responsabilità
Dunque detto queste esistono delle preoccupazioni che sono di carattere assolutamente strategico quantitativo che riflettono dei rapporti di forza estremamente complessi sui quali non si può transigere perché la prima esigenza chiaramente quello di sopravvivere e quella di difendersi e quella di manifestare quelli che sono dei diritti incontestabili
D'altra parte esistono poi altri aspetti che non possono essere trascurati e il grande sforzo lo sforzo enorme quasi impossibile quello di potere da parte di Israele svolgeremo una politica di un Realpolitik
E quindi certamente senza l'esclusione di qualunque strumento esplicitamente parliamo dell'uso della forza quando è necessario
E allo stesso vento allo stesso momento riuscire a rimanere aderenti a quei principi di etica di morale che sono il prodotto delle nostre tradizioni multi millenarie che noi abbiamo in un certo senso anche trasmesso a un umanismo
Occidentale che poi li ha portati avanti Elia lavorati a di cui siamo molto orgogliosi è un esercizio di equilibrismo
Quasi impossibile ma ciò non toglie che sia nostro dovere innanzitutto delineare lo un livello di teoria e poi cercare di portarlo avanti attraverso il nostro sistema politico attraverso le nostre azioni
E attraverso concludono la collaborazione
Stretta
Operativa con in molti sostenitori molti amici le molte persone di buona volontà che certamente sono disponibili ecco alle quali è possibile mantenere un dialogo e portare avanti insieme
Questi valori non rinunciano
Grazie professor Della Pergola è stato compiacere ascoltarla e credo che questo aspetto rapporto demografico e problemi come questo si riflette sulla senta italiana al suo interno sia stato punto che s'è stato ben chiarito adesso chiederei posso posso invece di affrontare il tema dei rapporti internazionali fondamentale per Israele per ovvie ragioni
Quindi l'evoluzione dei rapporti internazionali e quindi attualmente questioni anche strategiche di legate alla sicurezza credo che sia uno snodo fondamentale prego ricordiamo scusi promette dobbiamo chiudere intorno all'uno e venticinque
No alle nostre posizioni citiamo
Prego grazie
Ringrazio il moderatore ma ringrazio soprattutto tutti voi di avermi invitato oggi è un onore e un privilegio parlare di fronte a voi in questa occasione e debbo dire riprendendo un punto che è stato toccato la dottor Bathory
Anche nel mio caso ho dei ricordi di famiglia simili ai suoi
Da piccolo ricordo l'ammirazione con cui entrambi i miei genitori parlavano di ciò che il popolo
Ebraico stava realizzando nel deserto e questa cosa mi è rimasta profondamente imprese quindi davvero giudico oggi un privilegio poter essere qui di fronte a voi
Detto questo devo dire che il moderatore mi ha dato un l'incarico non da poco tratteggiare gli scenari internazionali o magari anche quelli regionali in riferimento al problema della sicurezza israeliana io cercherò di farlo per non annoiarvi e perché il tempo è poco
Toccando tre punti a ciascuno dei due livelli tre punti per quello che riguarda lo scenario globale tre punti per quello che riguarda lo scenario regionale
Comincio dallo scenario globale prima osservazione credo che ormai si è abbastanza evidente
Palese a tutti l'incapacità da parte degli Stati Uniti di esercitare una credibile funzione stabilizzatrice in ambito regionale in particolare nel Medio Oriente
Ricordo una conferenza stampa credo del due mila quattordici in cui un giornalista pose una precisa domanda all'allora presidente pro-tempore Obama chiedendogli quale fosse la prospettiva dell'intervento americano presunto reale futuro
In Siria e Obama dando prova anche di una certa nei sette
Rispose forse di in pulpito di d'impulso lo cito testualmente We Don't è addestrate oggi vie mi chiedo se da allora ad oggi la situazione siamo Tata mi pare di no
Cioè francamente non riesco a decifrare ammesso vi sia una strategia degli Stati Uniti in Siria e più in generale in Medioriente che sia sufficientemente fattibile credibile al fine della stabilizzazione regionale
Secondo punto evidentemente il sistema internazionale è caratterizzato dall'emersione Horri emersione
Di potenze regionali con aspirazioni globali il caso ovviamente dalla Repubblica o polare cinese è il caso della federazione russa potrebbe essere il caso con qualche caveat da dell'India
Potenze regionali con aspirazioni globali
Di appetiti non banali che rispetto ai sistemi multipolari del passato hanno una caratteristica non appartengono più a un unico diciamo così contesto ordine culturale ma provengono da sistemi culturali diversi il che complica
Le capacità di negoziazione di dialogo persino di mutua comprensione
Terzo punto come conseguenza dei primi due mi pare che emerga un evidente deficit d'ordine globale quando si usa il paradigma il termine il concetto di caos
Per analizzare la realtà politica globale contemporanea mi sembra si faccia un'operazione corretta
Vengo al contesto regionale che però naturalmente nelle sue caratteristiche future posizioni dipenderà inevitabilmente da quelle che sono le condizioni globali nel contesto regionale secondo me sì evidenzia un'evoluzione che frutto di quanto è avvenuto nel corso degli ultimi anni
Nella disastrosa guerra in corso in Siria e in particolare quanto è accaduto dopo due esenti cruciali il Prix il primo dei due e il fallimento delle famose linee rosse poste da Obama
A al regime di Assad il secondo è quanto accaduto dopo la perlomeno temporanea sconfitta dello Stato islamico sul campo
In conseguenza di questi eventi mi pare evidente che si è formato un vero e proprio asse che da terra Anna prosegue sino a Baghdad
Attraversa la Siria di Assad che arriva nella Beirut di hezbollah c'è un asse sciita
Che è uscito sta uscendo rinforzato dall'esito della guerra in Siria
E che ottiene all'e sterno l'appoggio della federazione russa e la convergenza degli interessi turchi quindi in questo momento abbiamo uno straordinario efficiente ed efficace asse città ben sostenuto diplomaticamente e lasciatemelo aggiungere militarmente perché la Siria e presente sul teatro
La scusate nella Federazione Russa presente sul teatro siriano compro tribali si con propri sistemi d'arma e armi con propri uomini consiglieri militari ma anche con la legione brigata chiamatela come volete Wagner ovvero Iaconi travet contractors in versione russa che agiscono sul campo reagiscono in maniera molto efficace quindi questo è il primo elemento di diciamo così dinamica nuova che ha detto sullo scenario regionale il secondo elemento a mio avviso il Vicino e Medio Oriente è un'area caratterizzata dalla presenza di due più una potenze regionali due delle quali in netta ascesa
Sono la Turchia l'Iran e naturalmente Israele lascio fuori l'Arabia Saudita qualcuno dice ma come lasci fuori dalle sue dita il Qatar secondo me questi sono e saranno attori secondari
Secondo me il futuro di quell'area regionale si gioca attorno al triangolo Turchia Iran in Israele la Turchia e l'Iran non sono due attori di tutto rispetto sono due Paesi di tradizione imperiale e la tradizione imperiale fa la differenza
Sono due Paesi di cultura millenaria sono due potenze militari la Turchia il secondo esercito e ormai anche la seconda aviazione dell'alleanza atlantica sono due Paesi che si avvia ad avere entrambi
Circa ottanta milioni di abitanti sono due Paesi che hanno delle capacità di autoproduzione di sistemi d'arma
E di gestione e quindi della cosa militare più in generale tutta affatto trascurabili
Diverso il discorso di Israele è stato ricordato in precedenza che si tratta di un paese di una decina di milioni di abitanti grande meno grande della Sicilia o della Sardegna in una posizione geostrategica critica perché è un Paese Israele non è un piccolo paese è un paese piccolo è un paese piccolo in una situazione geostrategica disperata
Perché è un Paese che non ha profondità strategica se non ricordo male da Gerusalemme al mare ci sono una cinquantina di chilometri
E dai fa le alture del Golan né ce ne sono una settantina alle spalle a il mare e di fronte a un altro tipo di mare molto più tempestoso di quello che si trova alle spalle in queste condizioni il futuro della regione che vedesse un avvicinamento della Turchia all'Iran un sostegno della federazione russa la creazione di un asse sciita
E unire Anna che proliferano Pierre mente ovviamente non può che essere considerato un futuro spettrale un futuro da incubo per Israele
L'Arabia Saudita la lascio fuori perché è un Paese fragile
è un paese di un atto trentadue trentatré milioni di abitanti
è un Paese con seri problemi di corruzione di stabilità Internal so di non essere molto diplomatico nel dirlo ma questa è la realtà è un Paese che in questo momento e impegnato malamente impegnato in una guerra quella in Yemen
è un paese che si trova in questo momento circondato dalla sua uscita perché si trova gli Sciti in Yemen ci sono stati dei sommovimenti Sciti in Bahrain nel momento delle primavere arabe
E ci sono gli Sciti a nord appunto lungo l'asse che prima o delineato evidentemente che l'Arabia Saudita ben interessa la vicinanza di Israele da un punto di vista geopolitico banale
Consentitemi di chiudere questo secondo punto con una battuta una parente battuta
In Medioriente dal punto di vista dei Paesi arabi e faccio evidentemente riferimento a tutti i Paesi arabi sunniti se Israele non ci fosse bisognerebbe inventarla
Perché Israele in questo momento è la miglior garanzia per i Paesi arabi sunniti e l'élite di quei paesi molto spesso ne sono perfettamente consapevoli Primo della loro sicurezza perché è l'unico counter baldanza esistente rispetta quel poderoso asse cui o prima fatto riferimento Secondo da un punto di vista economico perché tutti si sono dimenticati che Israele da importatore
Di combustibili fossili è divenuto negli ultimi anni esportatore i combustibili fossili
Ha concluso una un accordo commerciale molto importante con l'Egitto se non ricordo male una quindicina di miliardi di dollari per forniture decennali di gas
Naturale contribuendo allo sviluppo dell'economia egiziana non solo dell'economia israeliana terzo punto i Paesi in particolare quelli del Consiglio di cooperazione del Golfo
Se si vorranno un giorno affrancare dalla dipendenza rispetto alle risorse petrolifere o comunque di combustibili fossili che costituisce un ulteriore elemento
Critico di debolezza di quei regimi in particolare quello dell'Arabia Saudita legati alla volatilità estrema negli ultimi anni dei prezzi
Del barile di greggio dovranno non potranno far altro che puntare sull'innovazione sulla tecnologia sullo sviluppo economico
E l'unico fornitore d'aria di innovazione di tecnologia e quindi di sviluppo economico Israele perciò per queste tre diverse ragioni quei Paesi hanno tutti un identico interesse a Renzi saldare o stabilire rapporti con Israele
Il formali e informali espliciti impliciti questo mi interessa relativamente
Terzo e ultimo punto che voglio toccare per non annoiarvi forse quello più critico un generale iraniano recentemente pochi giorni orsono ha usato un'espressione molto efficace per descrivere quella che sta diventando la situazione di Israele da un punto di vista strategico ha detto Israele sta mettendo o ha già la testa nella bocca del Drago cos'è questa bocca del Drago l'evoluzione della guerra in Siria
Negli ultimi mesi ha conosciuto un salto di qualità non indifferente forse ricorderete che nel febbraio scorso un drone di costruzione iraniana perché iraniani sono diventati bravini come del resto i turchi a costruire droni altre tecnologie militari
Di un certo livello di sostegno di sofisticazione un drone e DIGOS
Se l'iraniana è penetrato nello spazio aereo anzi anche penetrato entro i confini israeliani
è noto che è stato stabilito ormai da tempo un vero e proprio ponte reo che dall'Iran porta tecnologia missilistica in particolare in Siria ma a vantaggio di Hezbollah
è stato calcolato da analisti militari che hezbollah dispone di decine di migliaia ormai di missili di corto e alcuni anche di medio raggio si parla di centocinquanta mila missili schierati in parte nel Libano meridionale in parte ormai in Siria quindi alle porte del Golan
E questa è una delle due Fawzi del Drago nelle quali si trova o rischia di trovarsi prigioniera la testa di Israele
L'altra Fawzi e del Drago costituito ovviamente da Gaza e da Hamas anche in questo caso Hamas sta potenziando le proprie capacità missilistiche
è in corso una vera e propria guerra sotterranea di intelligenza che ha visto l'eliminazione
Di un ricercatore universitario in Malesia che lavorava proprio per la per trading per l'aumento della precisione dei missili che gli iraniani forniscono a Hezbollah e forniscono ad Hamas
L'altra fa uso e del drago dice verrà presentata da Hamas
A casa e le ricordo che dal trenta marzo si ripetono puntualmente ogni settimana le marce del ritorno che culmineranno il quindici di maggio quindi il giorno successivo alla celebrazione che oggi stiamo appunto ricordando assieme nel ricordo della Nakba e quindi probabilmente in una manifestazione ancora più intensa più pericolosa dagli esiti
Incerti
Che cosa può determinare dal punto di vista della sicurezza di Israele una situazione come quella che ho appena tentato di tratteggiare mi dispiace non c'è tempo per andare più nello specifico
Dal punto di vista della sicurezza di Israele una situazione di questo genere crea una condizione che una volta si sarebbe detto negli anni della guerra fredda è una condizione di detta playing
Cioè di spaccamento di distacco tra due diversi livelli di confronto strategico
Se gli iraniani con le loro milizie o con l'aiuto di Hezbollah dei loro alleati libanesi apro piccola parentesi difficile calcolare quanti Rania anitra Guardie della Rivoluzione volontaria Al-Quds eccetera
Sono presenti oggi in Siria
è stato fatto il numero di ottanta mila uomini credo che non sia un numero lontanissimo dalla realtà dei fatti
Allora supponendo che il numero sia quello ma anche supponendo che in Siria ci siano soltanto poche migliaia di iraniani incaricati di gestire i sistemi d'arma più elevata tecnologia quindi droni e sistemi missilistici
Israele si trova ad avere suoi propri confini
In Libano e al confine del gol un un vero e proprio apparato missilistico che può colpire facilmente buona parte del Paese sicuramente la metà settentrionale del Paese
Laddove la metà meridionale del Paese rimane comunque sposta a quella minaccia grande o piccola che sia sia proveniente da in casa
In caso di una crisi diplomatica grave evidentemente l'Iran o meglio l'asse città cui prima ho fatto riferimento potrebbe usare questo come fattore di coercizione o di deterrenza
Facendo implicitamente pressione su Israele con la minaccia di colpire il territorio israeliano utilizzando questo tipo di sistemi d'arma come potrebbe replicare Israele non potrebbe colpire direttamente il territorio dell'avversario perché questo determinerebbe un'escalation non può minacciare di colpire il territorio iraniano
Quando sei minacciato da fazioni partiti armati combattenti più o meno identificati identificabili che si trova nei suoi confini e che non stanno in Iran
L'unica soluzione sarebbe quella che Israele sta già praticando perché non lo si dice non lo si scrive ma Israele impegnato direttamente nella guerra in Siria perlomeno dall'inizio del due mila tredici
Con una serie di azioni che fino all'anno scorso erano azioni mirate
Israele mirava a distruggere quei convogli che trasportavano tecnologie militari sofisticate a Hezbollah o alle truppe di Assad oppure mirava ad eliminare quei leader militari e politici che potessero rappresentare una minaccia diretta
Dalla fine del due mila diciassette la storia è cambiata tutti voi solo per citare l'episodio più clamoroso tutti voi avrete sentito del bombardamento della notte del ventinove aprile
Quando in realtà non è stata bombardata un'unica installazione sono state bombardate tre diverse installazioni iraniane una vicino Ada fama quella che ha avuto maggior risalto
Un'altra vicino ad Aleppo la terza sempre nell'area di fama
Questi installazioni sono installazioni così come una precedente la famosa base T quattro bombardata sempre dagli israeliani
Che rappresentavano o centri di comando e controllo per le forze sul campo ma in particolare per l'utilizzazione dei droni nel caso della base T quattro
Oppure depositi di missili come nel caso di lama il bombardamento di gamma interessante perché gli israeliani hanno bombardato una base sotterranea distruggendola
Utilizzando presumibilmente quelle bombe particolari che si chiamano in linguaggio tecnico banche abbastanza quindi distruttori di bunker
Che israeliani acquisirono durante l'ultima amministrazione Boucher
E che sono armi in grado di distruggere installazioni in profondità sotterranee corazzate
Il fatto che gli israeliani abbiano usato questo tipo di Bombay che estremamente credibile non rappresenta soltanto un'escalation rispetto al conflitto locale quindi salto di qualità
Della strategia israeliana nel conflitto siriano ma probabilmente rappresenta anche un messaggio implicito a regime di Teheran ha visto che buona parte delle installazioni nucleari
Iraniane sono interrate diciamo così e quindi non facilmente distruggi bilico distruttivi lì con bombardamenti di tipo convenzionale
Un'ultima osservazione e poi chiudo perché ho già parlato per un quarto d'ora e se sin troppo rispetti i tempi che abbiamo l'ultima osservazione relativa a questo mese di maggio questo mese di maggio un mese cruciale
Con ciò che lo ha immediatamente preceduto e ciò che lo seguirà per credo di poter dire la stabilità regionale
Il mese di maggio è stato aperto dalla riconferma del presidente Putin in federazione
Russa
E se possibile dal suo rafforzamento da un punto di vista politico interno nulla lascia supporre che l'attitudine la strategia russa in Siria Mutti rispetto a ciò che è stata negli ultimi mesi negli ultimi anni il mese di maggio sarà seguito a giugno dalle alla fine di giugno dall'elezione in Turchia dalla rielezione a furor di popolo penso di poter facilmente prevedere del presidente Duane quindi un'ulteriore conferma anche della politica turca
Daria ma il mese di maggio è cruciale per molti motivi ho già ricordato la scadenza lieta quella del quattordici maggio quella meno lieta
Ciò che potrebbe avvenire il quindici maggio tra oggi e domani conosceremo gli esiti delle elezioni in corso in Libano un paese che è sull'orlo del baratro perché un Paese
Piccolo ancora una volta ben più piccolo di Israele che si trova però in casa un milione ormai di profughi dalla guerra
Siriana e che ha in casa questo strano attore che davvero un attore riprendo una battuta ancora una volta del dottor Bathory buone ex studente del Cesare Alfieri post Vespasiano che hezbollah hezbollah non è soltanto un partito e non è neppure soltanto un partito armato è un vero e proprio Stato dentro lo Stato
Che ha proprie strutture di assistenza sociale ospedali televisioni un centro culturale un Centro di studi strategici di tutto rispetto
Attività sportive radio e quant'altro
Sarà interessante vedere quello che sarà il risultato elettorale anche di hezbollah
E dei suoi sodali ma sicuramente questo è un punto importante un momento importante nel mese di maggio infine nel mese di maggio ci sarà si avrà luogo anche un'elezione politica in Iraq il dodici
E lo stesso giorno dodici è il giorno in cui il presidente Trump dovrà decidere se ricerchi ficcare o meno l'accordo nucleare con l'Iran è del due mila quindici
Ci sono molti segnali che lasciano intendere che Trump non abbia intenzione presento le stesse dichiarazioni del nuovo segretario di Stato mai Pompeo
Rilasciate nel corso della sua prima visita all'estero che ha toccato guarda caso Israele ma anche l'Arabia Saudita ci sono alcuni segnali che lasciano intendere che Trump non rii conferma ricerche Fichera l'accordo come previsto e quindi scatteranno le famose riscatterà nelle famose sanzioni secondarie volte a colpire coloro che come parti terze intrattengono rapporti commerciali finanziari
Con l'Iran qui si aprirà una partita interessante in questo posso vedere una strategia del presidente Ciampa
Il regime iraniano non pare così solido come ama presentarsi secondo alcune notizie secondo alcuni eventi avvenuti recentemente in Iran e non pare così solido perché non è solida la situazione economica del Paese
La popolazione insofferenza per l'inflazione insofferenza per la carenza di generi di prima necessità
E la popolazione anche esplicitamente protestato in alcune pochi ma cruciali episodi rispetto alla spesa eccessiva che l'Iran sta sostenendo annualmente per l'impegno massiccio in Siria difficile calcolare quanto l'Iran spenda in Siria ogni anno però ci sono delle stime
Più o meno credibili anche perché il ranger molto basso è molto ampio si parla da un minimo di sei miliardi di dollari all'anno a un massimo di quindici
Supponiamo pure che sia vera la stima di minima cioè che l'Iran ha spento anzi la voglio ridurre cinque sei miliardi di dollari all'anno
Per mantenere da un lato il regime di Assad e dall'altro lato per inviare truppe e materiali armi sistemi d'arma anche parzialmente sofisticati non credo che la situazione economica e Rania Anna
Anche in virtù della diminuzione dei prezzi del petrolio sia tale da consentire all'Iran è di mantenere per lungo tempo questo tipo di sforzo il che impone sull'Iran una Thai impressionata una pressione temporale che a sua volta non è favorevole
Per un come dire a allentamento di una situazione di tensione
Evidente
Alla luce di tutto ciò quale conclusione ultima trarre ripeto credo che questo mese di maggio Possa esseri si può salire rivelare un mese cruciale per il futuro dell'area e della stabilità
Regionale ritengo che Israele
Possa davvero essere sia davvero quello che prima ho cercato di sintetizzare una battuta un fattore anche se questo può apparire paradossale a tanti anche nel nostro Paese un profondo fattore di stabilità e di stabilizzazione dare a nell'interesse stesso dei Paesi arabi
Se Israele non esistesse lasciatemelo ripetere in Medioriente occorrerebbe inventarla grazie
Ecco grazie ad un solo botto questa lucidissima relazione io riprendendo uno spunto di coloro che ascoltandolo io mi auguro che il Cesare Alfieri possano continuare ho consolidare o ripristinare la sua bellissima tradizione di grande scuola politica di formazione dei diplomatici italiani grazie
Sulla Coppa
Quarto d'ora
Ma nella tradizione del Cesare Alfieri
C'è certamente
Spadolini
E attraverso Spadolini c'è quella che folli chiama
La tradizione risorgimentale
Della politica estera Italia
Attraverso Spadolini c'è addirittura
Francesco Ruffini
Francesco Fini
Vercelli lo sa benissimo
All'indomani della prima guerra mondiale
Più o meno quando nasce
L'università di Gerusalemme ce l'ha ricordato stamattina
La professoressa e quando purtroppo bisogna dirlo
Non nasce lo Stato di Israele
Ruffini sulla stampa
Un cattolico risorgimentale
Dice be
Oramai fatta terzo ha vinto la sua battaglia lui che è morto da grande sconfitto nella solitudine di quella Vienna piovosa del del due mila e tre due mila e quattro pensando di essere uno sconfitto adesso
Dopo questa guerra combattuta dell'indipendenza nazionale lo Stato nazionale
Di Isabella
E più che pronto
Le cose
Non andarono così
Ed è a vergogna di quella diplomazia internazionale in quella conferenza di pace
Aveva fatto nascere invece
Tutti insieme Giordania
Siria
Protettorato inglesi e via dicendo
Tanto che un commentatore acuto Winston Churchill disse facciamo dei confidi in Medio Oriente
Tra molti bicchiere di whisky e vi assicuro pochissime
Tazze ditte
Fosse nato lo Stato di Israele
E avrebbe detto Spadolini
Riprendendo quota Luigi Salvatorelli sì la storia non si fa con i se ma i problemi storiografici sono sempre dei ragionamenti sul se
Il mondo ebraica non ebraico dal si sarebbe risparmiato
Molte tragedie di chi è stato assassinato e di chi ha assassinato
Da questo punto di vista la più bella ricostruzione della nascita di Israele è quella di Amos Oz in storia d'amore di passione di tenebra
Che
Racconta della radiolina
Che fa la cronaca della seduta delle Nazioni Unite
E
A un certo punto si capisce
Che ce l'hanno fatta
Quando la dichiarazione di voto
Di un politico e diplomatico di lunghissimo corso Aleksej bionico
Annuncia il voto favorevole
Dell'Unione delle Repubbliche
Socialiste
Sovietica
Quindi
La diplomazia americana
La scelta occidentale americana all'avvocato talmente bene
Che il contenitore di legittimità internazionale
Ha fatto nascere lo Stato di Israele
è
Guardiamo come stanno le cose oggi ma dovrei dire anche ieri qual è la centrale di produzione
Di antisemitismo
Gabe l'atto come anti sionismo
Più intense progressiva più cattiva
La cosiddetta comunità internazionale
L'ONU numeri escono Ginevra dei diritti umani e quasi ridicolo che si occupa di reazione internazionale trova che lo Stato di Israele esiste imposizione neanche l'imputato dei criminalizzato
Senza nessun diritto di difesa
Perché il tanto criminalizzato generale Sharon
Se a Brescia Attila
E stato giudicato del tutto estraneo sia nel suo nuovo che di soldato sia in quel ciò nonostante Sharon
Poi ha avuto altri problemi
Non poteva metter piede a Brussel
Perché c'era il rischio che lo arrestarono segno cioè i la pressione antis
Europea
è stata fortissima
E Mohamed contraria rispetto
Al quella richiamo naturaliter l'Europeo che aveva avuto
Il sionismo
Come
Rivendicazione
Del diritto alla nazione per il popolo ebraico
E in questo se Vercelli mi consente una Giunta c'è un obiettivo polemico in più ed era la rivoluzione francese pecche la rivoluzione francese aveva detto sì
Siamo tutti uguali quindi anche gli ebrei come individui hanno tutti i diritti ma il diritto alla nazione non ce l'hanno ecco perché
Un grande storico dell'Ottocento come Spadolini ci teneva a santificare
Diffondendo la la posizione di Francesco Ruffini come si fa in un secolo che ha reso più o meno sacro il concetto di nazione a dire no l'ebreo non ce l'ha
Tant'è vero che era suo
Che nasceva supposizioni
Assimilazione iscritti ha molto colpito matura
Questa riflessione
Quando è a Parigi corrispondente del giornale viennese e fa la cronaca del processo di fusion
Quando
Dopo la sconfitta di Sedan
Gli ebrei che emigrarono
Che si affollavano demograficamente anche a Parigi
Non erano quelli
Delle pagine di Busto ma erano brutti sporchi cenciosi e questo si spiega
Anche nel paese dei tua Dell'Omo
La forza dell'antisemitismo
Ecco però assoluta
A un certo punto in un momento tragico della sua vita
Effettivamente aveva pensato
Non c'è più niente da fare
Nell'estate del mille novecentotré dopo il massacro di migliaia e migliaia di ebrei un po'ovunque a Chişinău oggi capitale
Della
Molto Moldavia
Grazie
Riunendo
Il Parlamento si è vista perché un congresso itinerante intriso di parlamentarismo ancor prima e ancor più che di democrazia liberale
Israele in tutta la sua storia è un Paese a fortissimo passo di parlamentarismo
E allora Herzog dice ma allora che diritto abbiamo
Di non discutere la proposta
Dell'Inghilterra l'Uganda
Viene sconfitto
Fischiato deluso il riso
Poi sarebbe morto ed è convinto di aver perso la sua battaglia politica
E invece dopo la proclamazione dello Stato
Il capo dello Stato
Weizman
Concede Aversa un secondo funerale
Che questa volta
Funerale di Stato
Allora la vicenda della nascita
Di Israele
è una vicenda
Piena di prestigio
Per la ricostituenda comunità internazionale
Come è possibile che la trasformazione del mondo
Dei rapporti della diplomazia internazionale
Pensate a come la pensa un ex collega di bravissima presso la Boldrini la presidente della Camera
E la tipica funzionaria delle Nazioni Unite
Con questo pregiudizio con questa cultura della banalità
La quale ovviamente fosse avete fatto bene come Farnesina a non dirle tra voi smettere di andare a Ramallah senza fare una cortesia diplomatica fatto dell'aeroporto Bergamo comunque questi sono dettagli la questione che qui sono trent'anni che tutti i meccanismi della legalità internazionale hanno un solo bersaglio
Per generalizzata
La storia dell'armamento italiano
è angosciante
L'ha fatta molto bene lui
Ma perché non ci domandiamo se non è altrettanto angosciante che per dieci anni
Alle Nazioni Unite il rappresentante dell'Iran abbia rivendicato all'interlocutore occidentale per antonomasia gli Stati Uniti d'America
Diritto al nucleare contestualmente diritto all'antisemitismo
Non c'è mai stata
Nell'amministrazione Obama
Non tutti e due insieme non si può e mi sembra il minimo
In una trattativa diplomatica
Allora da questo punto di vista
Le cose
Autorizzavano il massimo del pessimismo
Io ho molto apprezzato la ricostruzione storica
Degna delle migliori pagine eccetera di Alfieri
Che ha fatto
Bartoli
Anche per quel che riguarda l'Italia
Però stiamo attenti facciamo la storia di quando c'è il problema
Quando nasce Israele per l'Italia il problema non c'è perché ci sono fior di comunisti che sono filo di sionisti pensasse renitenza col a un certo punto che cosa accade
E ma subito dopo De Gasperi deve pagare un prezzo alla sua vittoria e aver portato l'Italia nel Patto Atlantico e regala ai dossettiani
La nascita dell'ente nazionale idrocarburi
è vero
Che la vecchia dirigenza degli esteri da Prunas a Ottone cose mantiene le sue posizioni e non trasloca di là
Ma quando viene eletto capo dello Stato bronchi
Grazie alleli
Gli equilibri
Di politica italiana
Cambiano da così a così lei li
Insieme a molti meriti era stato pensato come un ministero degli Esteri Bisset
Per attenuare
Il nostro ciclismo
E da questo punto di vista mi permetto di fare un'altra battuta
Che non è una battuta
Qui sono più d'accordo con Stefano Folli che col consigliere Bartolini perché è un momento tragico
Quello dell'assassinio di Ion pingo fare sull'Achille lauro
Perché quindici giorni dopo quando la questione in Italia è stata più o meno
Ricomposta
Va in discussione alle Nazioni Unite o una mozione ripugnante in cui si dice
Il dentista è morta d'infarto questa pazza della moglie allora si sentono Craxi e Spadolini e che anche Andreotti che è orientato a un'astensione ma una cosa è certa questo non si può fare a tutti sono nette pendiamo questa
Espressione che rimbalza
Da quarant'anni dai tempi della guerra dei sei giorni dopo ci sia coesione territori occupati
Ma
Ve la immaginate Alsazia Lorena
Territorio occupati
Si può
Creare un rapporto di politica estera attraverso la criminalizzazione europeo e ha dei meriti i gli ambasciatori che sono stati lì riesce aver costruito questo rapporto bilaterale
Ma non basta non basta io ero a Firenze due anni fa una mortificazione assoluta c'è una bellissima
Conferenza
Delicata assemblea parlamentare della NATO fiorentino
Ma non su Ullrich collega del PD ho trovato una
Ottimi interventi attimino a un certo punto compare la Mogherini in video conferenza essa avesse combattuto e di una volgarità antisemita
Da bar del del non sporta
No ma
Non è una questione di rapporti personali
Anche la conferenza sull'antisemitismo alla Farnesina tre mesi fa mi pare io sono venuto
Ed è stato interessantissima una grande mobilitazione di tutto il mondo e Balicco anche religioso
L'Europa non c'era la rappresentante dell'OSCE che conosco
Finlandese non sapeva vede la questione dell'antisemitismo come
Questione di pedagogia di cose eccetera eccetera
Vanno bene le battute contro l'antisemitismo
Che emerge in Ungheria
In Polonia però quel giorno e non ebbe nessuna circolazione ci fu un logo mi disse che parlarono
Alfano padrone di casa
Accettabilissimo da me i parlamentari dell'opposizione la ministra austriaca
Per la quale io ero terrorizzato
Parlano invece in modo civilissimo
Altro che Obama altro che le cose della Polonia
E allora e troppo semplice questo schema perché dentro i comodati del boicottaggio dei BTS dell'emarginazione addirittura del mondo scientifico israeliano dal mondo universitario internazionale
C'è molta molta molta Europa e non si può
Rinunziare
Al combattere tutto questo per non esporre
La rappresentante
Italiano iraniana spenderemo ricade un'ultima battuta
Sabato così da quando
Ci fu la guerra dei sei giorni
Il presidente De Gaulle che non ha mai avuto grande simpatia per Israele
La rimosso anche in quell'occasione
E
Un gollista storico comunque simpatizzante di De Gol Raymond Aron
Grande commentatore di politica estera sul Figaro
Disse io sono ebreo però non mi sono mai voluto occupare della questione di Israele eccetera
Questa volta non ne posso fare a meno e fece una cartina geografica
In cui c'erano le alture del Golan è cosa quello un po'che descriveva Luís della condizione di Israele
E disse
Vedete
Signor generale
Israele
E l'unico tennista al mondo che non può mai permettersi di perdere il primo sette perché si sa che è facile sono attacca concludo con questa
Battuta ringraziando oltre che l'ambasciatore gli amici di sempre Valentina Gigliola eccetera per questa bella occasione
Grazie
Non si potrà dire che i nostri padri già stato convenzionale oppure dalla parola per un due prove conclusive pro sulla perdere per
Ma grazie soprattutto di ringraziamento al professor Bozzola D'Amico onorevole compagna per dire due cose è stato molto giustamente fatto rilevare questa connessione che esiste fra le diverse nazioni di antisemitismo io vedo soprattutto nell'ambito accademico il tentativo di scomporre il tentativo di negare che determinate parti siano antisemitismo l'antisemitismo ha effettivamente diverse componenti
Cioè la componente classica Protocolli dei Savi di Sion nella negazione
Lancia il negazionismo delle però in quanto cittadino in quanto partecipante legittimo alla società c'è il negazionismo della Shoah
Minimizzare la Shoah ridurla un fatto che non è mai avvenuto cresce avveduto e come ha detto le tende una nota a margine della storia della seconda guerra mondiale
E l'antisemitismo è anche negazionismo il negazionismo del diritto degli ebrei come altri di avere la propria sovranità politica
La negazione dunque di una parte dell'essere personale non solamente dell'essere ebreo sono tre forme di negazionismo queste tre forme di negazionismo sono interrelate in una maniera che inscindibile
E qualunque esercizio qualunque equilibrismo qualunque tentativo di scindere e condivido pienamente purtroppo
Il giudizio anche su alcuni esponenti politici che abbiamo visto in Israele sono venuti a visitare la nostra sede a Gerusalemme
E se non sono riusciti a non dire mai la parola Israele sono quindi sita in questa terra sono quindi sta in questo Paese nacque in vista in questo luogo intriso di sangue ma che è questo luogo come si chiama
Ebbene questo purtroppo è estremamente inquietante e quindi quello che purtroppo nella gioia di celebrare i settant'anni lascia ancora molte molte molte molti molti punti di domanda e molte nuvole che speriamo si possano dissipare il mio ultimo pensiero credo che sia estremamente ovvio
Al di là dei simposio al di là delle discussioni e delle analisi estremamente Fini come quelle che abbiamo sentite oggi io credo che l'esperienza della visita di di sorelle sia molto importante e credo che quasi tutti voi l'abbiate avuta il fatto di venire vedere potere osservare come in definitiva la vita di Israele
Estremamente normale estremamente gioiosa estremamente dialettica riflessiva ed estremamente diversa da quella immagine cupa e ingiusta che viene creata poi trotto purtroppo malauguratamente da determinati settori della politica e dell'informazione quindi venite io sarò ben lieto ovviamente di ospitarvi nella nostra sede di Gerusalemme
E con queste parole di ringraziamento di nuova Valentino vi saluto cordialmente
Valentina di come dire quelli del turno parola finale
Ma due parole non di conclusione perché questo convegno non può in un certo senso concludersi questo convegno prosegue seguirà con la pubblicazione degli atti con le riflessioni sono necessarie voglio invece
Ringraziare davvero con grande calore tutti coloro che hanno partecipato a questi lavori adesso vi faccio alla Rotonda prime relatori ancor prima degli interventi iniziali che hanno avuto anch'essi un forte spessore e sono parte integrante di questo nostro convegno delle pubblicheremo gli atti sarà quello il momento di lei Pietro un ulteriore momento di riflessione consentitemi oltre che ripeterli grazie a MiTo particolare all'ambasciatore ombra o o Craxi
Ciò Nora della sua presenza devo fare però devo fare prima lo faccio adesso può sempre rimediare
Un ringraziamento particolare afflusso Sergio Della Pergola per la ragione non fosse altro perché ce ne sono anche altre che stamani alle cinque quarto ha preso un aereo da te la visura per essere qui stamani con voi e quindi io credo che questo meriti
Io credo che la conclusione migliore sia quella di salutarci ascoltando il canto di speranza del popolo ebraico fatti va
Va
Lì