Quali priorità per l'Europa del futuro. Il quadro finanziario pluriennale dell'Unione Europea

Sono molto lieta saluta l'ambasciatore Nelli Feroci nel presente il centro studi sul federalismo Alfonso Iozzo di questa iniziativa perché è un'iniziativa che arriva un momento cruciale come sapete per il futuro
Non solo del nostro Paese che in questo momento non è lo Jersey riscossione ma il futuro dell'Europa il futuro delle prospettive dell'Europa che altrettanto cruciale di chiaramente due piani si intersecano
Oggi siamo a pochi giorni diciamo un paio di settimane dalla pubblicazione della proposta della commissione sulle prospettive finanziarie
Questo momento il due maggio quando pubblicheremo la proposta chiaramente si aprirà il dibattito il negoziato più che il dibattito per l'architettura del prossimo Budget poste venti venti
E come sapete la commissione ha già inteso contribuire a questa importante partita mettendo sul campo un documento di opzioni che un documento diciamo che stimola il dibattito
Che vuol fare tre cose sono sicure punto poi extra approfonditi cui saranno approfonditi questi aspetti nel corso della giornata
In primo luogo fornire i dati necessari in merito al bilancio
Capire quali sono appunto i valori aggiunti e i risultati che il bilancio ha permesso di ottenere fino adesso
In secondo luogo delineando scenari abbiamo tre scenari diversi per qualunque opzione per le grandi politiche grandi cantieri della polizia comunitaria ammessi in campo e in terzo luogo mostrando appunto anche le conseguenze che un'azione tardiva del nord del nuovo bilancio potrebbe avere per per tutti i cittadini studenti ricercatori governi il dato nuovo che è un dato molto interessante e che trovo sia un dato fra l'altro di utilità forse anche in altri contesti è stato quello di mettere dei cartellini di Trezzo dei trans Stars accanto ad ogni azione ogni scenario proposto per il bilancio europeo
Perché è chiaro che ci sono tanti
Cantieri in corso ci sono tante sfide epocali dal rafforzamento delle frontiere alla difesa
Alla politica agricola tutto il dibattito e la politica di coesione
Ma anche le nuove politiche come sicurezza e lotta al terrorismo
E tutte queste opzioni tutte queste contenuti politici non potranno essere portati avanti tutti insieme abbiamo un bilancio limitato ricordiamolo ancora una volta il bilancio dell'unione attualmente è pari a circa mille miliardi di Europ per il il settennato e quindi e comunque l'un per cento del PIL degli Stati membri non è una cosa grandiosa come alcuni talvolta vogliono farci credere
E quindi queste politiche saranno oggetto di una di un negoziato di un trade-off di scelte che sono fatte coi dai lì dei leader politici intorno al tavolo
Questa quantificazione per fare un esempio concreto che verrà molto colpito
Per esempio è utile per capire quanto ci costerebbe rafforzare le frontiere Esterne si parla spesso del fallimento dell'Europa nella politica migratoria si parla spesso dell'incapacità di far fronte e nel documento discussione la Commissione si vede chiaramente che una scelta minimalista diciamo di rafforzamento minimalista
Resterebbe tra i venti e i venticinque miliardi di euro se volessimo avere un sistema integrato di protezione delle frontiere all'americana un po'a dovremo mettere sul tavolo centocinquanta miliardi di euro quindi capite che queste opzioni già di per se stesse per ogni bilancio per ogni persone di governo sono comunque importanti in questo momento in cui abbiamo da un lato la Brezzi quindi l'uscita del Regno Unito con col conseguente impatto sul sulle finanze dell'unione
E dall'altro abbiamo un momento globale
Di ripensamento su quelli che sono alcuni dei fondamentali se vogliamo dell'Unione il patto tra cittadini e istituzioni quindi questa crescente sfiducia e le nuove sfide
Globalizzazione economica migrazione è già citata terrorismo sicurezza sulla quali l'Unione oggettivamente vediamo che l'ultima la Siria Cia
E ci sta tenendo impegnati in queste ore quindi tutta la politica estera sulle quali oggettivamente l'Unione nona ancora gli strumenti e le capacità necessarie per intervenire una voce sola e per parlare una voce sola
Quindi messo nel contesto in questo contesto storico
La discussione di di oggi sul bilancio veramente decisiva un ultimo accenno e concludo alla tempistica un dato che abbiamo veramente sottolineato come Commissione europea come molto importante e il fatto di riuscire a chiudere
Il pacchetto bilancio prima della prossima Commissione quindi prima delle del due mila diciannove vedo segni di scetticismo nella sta nella sala indubbiamente le condizioni politiche al momento attuale non sono non sono riunite
Ma stiamo lavorando in questo senso perché vorremmo evitare comunque di trovarci ad uno stallo come ricorderete nel due mila tredici per esempio quando passarono vari
Nesi prima di avere una un accordo sul bilancio che porterebbe chiaramente
Ha un indebolimento di tante scelte porte portare potrebbe portare ad uno stallo su vari cantieri
Quindi dal due dal due maggio avremo una serie di pacchetti legislativi anche una serie di proposte più dettagliate
Che saranno oggetto di dibattiti specifici e concludo citando semplicemente però il presente Junger ricordando in realtà che le scelte di bilancio come ho già detto sono scelte politiche ci devono comunque traducono nostro fu Trinci in cifre ma soprattutto ci devono far capire che siamo tutti contributori né dai beneficiari netti non contributori netti come spesso si dice in alcune polemiche anche in questo Paese vi ringraziamo la sua parola al presente Nelli Feroci e auguro un'ottima discussione durante la giornata
Deve
Grazie Beatrice Grazia dottoressa covasse ben queste sue parole grazie anche per l'ospitalità che ha offerto questa conferenza di oggi oggi e come parte lei ha già anticipato saliamo a presentare i risultati di un progetto di ricerca che le strutture sanitarie nazionali
E il Centro studi sul federalismo di Torino hanno organizzato con il sostegno dalla Compagnia di San Paolo del ministero degli Esteri
Chiedendo contributo altri Autori a sei autori dei sei Peppers che non so chi di voi ha già avuto modo di leggere sono a disposizione sul sito dell'Istituto e sul sito del centro sud sul federalismo abbiamo fatto abbiamo avviato questa ricerca perché siamo convinti che al di là degli apparenti tecnicismi
Della questione che riguarda il bilancio andando a definire l'articolazione le priorità del bilancio in qualche modo si va a incidere sul tema delle priorità di azione dell'unione europea nel prossimo ciclo di programmazione finanziaria quindi che la partita
Ha una valenza straordinariamente politica anche se apparentemente così non sembra l'esperienza del passato l'esperienza dei precedenti negoziati sul quadro finanziario pluriennale ci insegna che malgrado l'esiguità delle risorse
Vertice covasse ci ha ricordato che normalmente ci si attesta su un volume di risorse pari grosso modo all'un per cento del PIL comunitario non molto più del due per cento della spesa pubblica dei Paesi membri d'unione
E malgrado una certa PAS de pendenze c'è una certa tendenza al Noon scostarsi da quanto concordato nelle precedenti tornate
Questo negoziato sarà comunque negoziato duro difficile e delicato che vedrà un confronto tra riformatori e conservatori e soprattutto come purtroppo nel passato
E nonostante le belle parole che ci ha ricordato Beatrice alla fine tra contribuenti netti e beneficiari netti del bilancio dell'Unione in più questa questa volta ci sono alcuni alcuni fattori nuovi
Che contribuiranno a complicare questa partita il primo con lo ha ricordato pretese la Brezzi tracolla Breaks interverrà meno
Essendo il Regno Unito l'importante contributore netto al bilancio una cifra pari tra i dodici e i tredici miliardi di euro l'anno non è una cifra da poco
E questo imporrà di fare scelte difficili satellitare vedere quanto questo venir meno questo buco di bilancio inciderà sui volumi complessivi di spesa e quanto invece richiederà
Un impegno ulteriore da parte degli stati membri che saranno chiamati a contribuire più di quanto hanno fatto nel passato
Il secondo tema che costituisce in parte solo in parte una novità una certa consolidarsi dell'idea
Che ci debbano essere più risorse a disposizione per quelli che nel gergo si chiamano i i nuovi beni pubblici europei
C'è se sicuramente le spese per la ricerca per l'innovazione e per la competitività che comunque erano già finanziate nell'attuale bilancio dell'Unione ma anche probabilmente più risorse per nuove voci di spesa
Stato citato il controllo delle frontiere questo è un tema sicuramente molto sensibile
C'è la grande novità di un disponibilità del bilancio dell'Unione a sostenere spese di ricerca mirati al tema della difesa quindi un contributo del bilancio dell'Unione alla difesa europea
C'è più in generale tutto il tema delle risorse da mettere a disposizione della proiezione internazionale dell'Unione e della gestione dei flussi migratori allora qui la partita che si dovrà andare a giocare quella di vedere quanto si potrà finanziare si potrà finanziare che sino vivendi pubblici europei con nuove risorse e quanto invece questo comporterà una riduzione di risorse a disposizione delle politiche cosiddette tradizionali cioè l'agricoltura che la questione
Mi pare di capire che la Commissione ha già ammesso come dire a dato per scontato che ci sarà una riduzione delle risorse a disposizione di agricoltura e così oggi assorbono i due terzi del bilancio dell'Unione quindi è probabilmente inevitabile che ci sia una riduzione ma lì allora diciamo la questione sulla quale ci sto dovrà applicare quella di vedere come si può ulteriormente riformare la politica agricola comune ed eventualmente la politica di coesione per rendere in qualche modo anche queste politiche più coerenti più consistente con i obiettivi di fondo di azione dell'unione penso ad un'agricoltura
Che contribuisca ancor più di quanto non faccia oggi al raggiungimento degli sviluppi del degli obiettivi dello sviluppo sostenibile penso ad una questione che in qualche modo contribuisca meglio di quanto versato in grado di fare oggi
Alla competitività dei territori
Poi c'è un terzo fattore che vorrei citare che è un'idea
Che diciamo va prendendo piede nel dibattito sulle conseguenze della crisi
E cioè l'idea che in qualche modo il bilancio dell'Unione o il bilancio dell'euro zona questo è un tema evidentemente aperto ancora non c'è una posizione definita Massimo Bordignon concentrato il super passo proprio su questo argomento
Quanto delle risorse del bilancio dell'Unione possano o debbano essere messi a disposizione di uno strumento di stabilizzazione
E qui diciamo il nodo la questione da capire al di là diciamo delle varie possibilità e su come possa funzionare uno strumento di stabilizzazione di capire se le modeste esigue risorse del bilancio dell'Unione siano effettivamente sufficienti
A dar vita ad uno strumento credibile di stabilizzazione tema aperto vedremo che cosa ci proporrà
La commissione e poi c'è il tema delle entrate il tema delle fonti di finanziamento qui è stato detto utile che approfondisca questo argomento il fatto che nei fatti oggi le risorse cosiddette proprie siano dei contributi nazionali e questo vale sia per l'Iva sia per la risorsa residuale calcolata sul PIL dei singoli stati membri
Ha contribuito ad innescare una dinamica perversa per cui oggi gli Stati membri negoziano esclusivamente orientati dal calcolo del saldo netto o del giusto ritorno
La questione di fondo è di vedere se si riesce a spezzare questo circolo vizioso
Di un negoziato su quadro finanziario tutto esclusivamente guidato o ispirato dal calcolo del giusto ritorno con l'introduzione di una autentica nuova risorsa propria
Sono stati fatti studi ricerche il gruppo presieduto da Mario Monti ha fatto varie proposte qui punto di capire professor Mazzocchi ha presentato un paper in cui ci espone alcune idee su possibili nuove allo risorse autenticamente proprie quinto e di capire di vedere se la commissione farà una proposta
Anche eventualmente per un'introduzione progressiva di una nuova risorsa propria se non altro per rompere il ghiaccio di un tema che finora è stato abbastanza saputo e poi un auspicio con labbra exit verrà meno finalmente quel meccanismo perverso del rimborso al Regno Unito
Che si era trascinato nel corso degli anni tanti altri rimborsi ad altri contribuenti netti quindi c'è da augurarsi che venga meno definitivamente tutto questo meccanismo complicato io opaco dei rimborsi che questo possa contribuire ad una maggiore trasparenza del sistema delle entrate
Del bilancio dell'Unione poi ci sono i temi trasversali immagino che saranno evocati la semplificazione del bilancio soprattutto il tema di una maggiore flessibilità la possibilità di spostare risorse da una voce di spesa ad un'altra la possibilità di creare un fondo di riserva che consenta di far fronte alle esigenze non programmate non previste
E ultima questione sulla quale un petardo è stato prodotto dal Cesare Pinelli il tema della condizionalità
Tema della condizionalità soprattutto non tanto la condizionalità macro economica che già è inserita in alcune politiche
Penso soprattutto alla politica di coesione so che Fabrizio Barca non l'ama
E Civita sicuramente per quali motivi è contrario a questa forma di consenso vizio novità ma la vera questione politicamente sensibile quella di capire se o meno si riusciva ad introdurre un altro tipo di condizionalità
Quella legata rispetto dei principi e valori fondamentali che della rule of law tema altamente controverso che io mi limito ad evocare
Chiudo
Semplicemente per ringraziare ancora una volta il centro studi sul federalismo in particolare il presidente Iozzo farli Brugnoli e anche insomma Zocchi che hanno tutti contribuito in maniera molto significativa alla realizzazione di questo progetto
Ringrazio naturalmente tutti gli autori dei papers che oggi sono qui presenti per presentare in maniera molto succinta sintetica perché il tempo a disposizione molto limitato
Il loro le loro proposte le loro analizzi nello rispettivi Pepe ringrazio tutti di scassata
Non lo faccio nominativamente però aggiungo soltanto che purtroppo ieri sera ma chiamato Mario Monti per scusarsi con un improvviso impegno dell'ultima ora non previsto non gli consente di essere qui con noi oggi quindi ha chiesto a insomma vero che gentilmente accettato di intervenite in lui nella prima delle due sessioni di lavoro infine vorrei ringraziare
Nicoletta Pirozzi
Dello IAI ricercatrice senior che poi sarà anche moderatrice della seconda sessione Simone romano
Ed Elisabetta Ferroni per il loro insostituibile contributo alla realizzazione del progetto e di questa conferenza grazie mille la parola al Folkstudio
La partecipazione siamo dal centro studi sul federalismo alle a a questa iniziativa non è casuale perché permetto di ricordare che e dieci anni fa
Io insieme a Stefano Micossi e a Maria Teresa Salvemini facemmo un lavoro che ebbe non certa risonanza a livello europeo sul problema diciamo del bilancio del bilancio
Il punto penso però importante e quello che è stato evocato prima cioè l'approvazione dall'attuale diciamo
Piano pluriennale del due mila tredici dove il Parlamento europeo dopo una lunga diciamo battaglia diede finalmente il via ponendo una condizione
E il presidente dalla Commissione bilancio era Alain Lamassoure che pose come condizione che si istituisse un gruppo High level Group per diciamo studiare il futuro del bilancio cosa che poi avvenne e che il gruppo fu diciamo assegnato alla presidenza a Mario Monti
E quindi io penso che quello il lavoro di questo gruppo sarà un un lavoro fondamentale io dissi in quell'occasione
A Mario Monti che questa cosa era l'equivalente dal rapporto dell'horror spero unione monetaria
Dato che il problema del bilancio sarebbe diventato il punto centrale quel rapporto e la cosa importante io penso che le tracce dei divi di quel rapporto si vedono in modo molto forte l'idea che diciamo il bilancio debba tradurre diciamo le scelte politiche
Dell'unione è passata sta e occorre che diciamo che quindi le singole cioè non si deve commentare il bilancio perché si deve andare ci deve decidere le politiche e quindi poi il bilancio vorrei ricordare su questo punto
Che nel mille novecentotredici oltre cento anni dopo dell'Unione
Diciamo della la creazione degli Stati Uniti d'America il bilancio federale era il due per cento del PIL ed era coperto per la novanta per cento maritarsi
Il bilancio federale americano crebbe
In seguito all'emergere di politiche recentemente uscito un lavoro molto importante dal Peterson Institute per i consigli da dare a noi europei ricorda che tutte le volte che loro sono andati avanti sul bilancio perché c'era stato una battaglia su che cosa si doveva fare
Però bilanciano crebbe lentamente perché sociali al quattro per cento dopo dopo la prima guerra mondiale
L'intervento di Roosevelt diciamo se il all'epoca della crisi del new deal
Fu dell'ordine dell'uno l'uno e mezzo per cento bilancio arriva quindi al cinque sei per cento e alla vigilia della seconda guerra mondiale era tuttora del cinque sei per cento
Poi il bilancio diciamo ebbe ovviamente l'impulso della guerra e la guerra
Ma il grande passaggio sostanzialmente quella che l'ha portata al venti per cento né del del PdL oggi il bilancio federale il venti per cento il dieci per cento diviso tra gli stati
Le città fu diciamo la politica della dirige di Johnson della grande società accesso soffriamo usare il termine il passaggio dell'Uefa dagli stati al governo federale
No io penso che questo ci deve il insegnare illustrare per capire chi siamo la traiettoria di cui noi siamo vorrei punto ricordare che il rapporto me dunque al aveva indicato nel cinque sette per cento del bilancio che dovevamo raggiungere sì più o meno corse ci fecero meno la spesa sulla difesa e la sicurezza il Mac dura dal due a cui aveva partecipato al professor Alberto Majocchi aveva poi individuato nel due mezzo diciamo l'obiettivo io penso che questo sia diciamo di fatto l'obiettivo che si deve porre diciamo l'Unione oggi
è chiaro che oggi si terranno lezione però per per cui possiamo fare un primo passo l'uscita dalla Gran Bretagna permettere di pensare
Poi vediamo se riusciamo a dei che il bilancio può essere aumentato cosa che era impossibile fino a che c'era la Gran Bretagna
Ormai si parla vedi passare dall'uno all'uno virgola tre si può poi passare al cioè l'uno virgola cinque io penso che quindi la battaglia sul bilancio si apre per volevo solo fare però un'altra considerazione
L'effetto del rapporto Monti lo si vede con chiarezza nelle diciamo nella documento approvato proprio recentemente dal Parlamento europeo che ha approvato due documenti uno sulle diciamo risorse proprie è un altro diciamo sul bilancio pluriennale e in tutti i passaggi della diciamo della dalla delibera del Parlamento europeo che è composto di centotrentadue paragrafi
Si vede l'effetto diciamo a monte che già si dice qual è la politica e cosa perché so dobbiamo fare
Io non entro su questo terreno per perché ovviamente il terreno di discussione diciamo lo scenario già presentato Clemente Nelli Feroci delle trascrizioni ci sarà io volevo solo soffermarmi su un punto imporre particolare
Sullo paragrafo centotrentuno della delibera del Parlamento europeo
A mio avviso questo del libro questo il richiamo all'articolo centotrentuno è molto più importante perché sostanzialmente si chiedono due cose
Uno e di spostare perché il trattato lo prevede da sette a cinque anni il bilancio pluriennale anzi la proposta di fare cinque più cinque in cui si fa un bilancio diciamo decennale due parti due pezzi in cui poi si aggiornano diciamo ogni volta il passaggio a cinque anni è a mio avviso importantissimo perché fa coincidere il Bilancio con la legislatura con la nomina nella Commissione quindi lo lega fortemente alle scelte politiche
L'altro punto che viene richiamato il ricorso dice dovremmo far ricorso all'articolo trecentododici paragrafo due del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea dentro sempre le astrusità di questi numeri c'è scritto una sola cosa si tratta di passare per il Bilancio pluriennale dalla votazione all'unanimità alla votazione a maggioranza qualificata
Questa cosa è possibile per il Trattato di Lisbona
Diciamo di fatto con una procedura semplificata vide di riforma dei trattati perché non è non è semplicissimo ma possibile io penso che quindi alla fine sarà su questo punto e penso che sarà possibile perché proprio cogliere un accenno tra quello che diceva il e
Nelli Feroci se vi andate a vedere le votaste la la votazione
Che è stata fatta no al Parlamento europeo in occasione dell'approvazione di questo due documenti ci sono delle cose molto interessanti
Diciamo la delegazione tedesca ha votato quaranta voti a favore venti contro la delegazione francese più o meno lo stesso la delegazione italiana affatto più o meno lo stesso
Per la precisione i rappresentanti della lega nord hanno votato contro rappresentante del Movimento cinque Stelle si sono astenuti
Settantatré vedere esempio la votazione da parte diciamo della delegazione ungherese trovate che hanno votato tutti a favore quindi anche del centotrentuno se andate a vedere la delegazione polacca hanno votato tutti a favore se andate a vedere la delegazione olandese
Tutti contro se andate a vedere la delegazione svedese
Qua molti contro ora è chiaro che quindi questa è una battaglia che si intreccia degli di interessi che si possono coinvolgere e proprio vi in questo senso io penso che sarà diciamo una battaglia campale
La battaglia campale che non potrà non entrare nel dibattito che ci sarà a partire da ottobre impreparazione delle elezioni europee
E credo che solo quindi e sarà quella verifica diciamo sul l'elezione europea sulle posizioni sanno prese la diverse forze politiche tipici darà l'ordine perché alla fine come dire
Aver introdotto diciamo la democrazia a livello europeo è una cosa che viene trascurata ma è stato secondo me un passo decisivo che quello che è oggi penso che nella battaglia sul bilancio peserà moltissimo
Buongiorno a tutti
Sono Isabella Bufacchi del Sole ventiquattro Ore e anche nuova corrispondente dalla Germania da qualche mese non so se diretti sono vengo dalla Curcio mani come dice l'Economist non sono sicura incerto in ultimo articolo che ho scritto
è stato sulla rimozione da un giorno all'altro del ceo della vuol stare attenti e la Borsa che non è in piena crisi chiaramente c'è il design che ai però ad risultati eccezionali da record dieci più undici miliardi di marchi di me milioni scudati macchine pentito vendute in un anno quindi hanno fatto ecco la Germania è consapevole che la fa vedere con la vostra perché con i discorsi di Angela Merkel al Bundestag che non ci si può o può stare tranquilli e dormire sugli allori e che una Germania che cresce comunque pensa alla prossima crisi pensa come consolidare quello che ha e qui in questo secondo me spese sono gli argomenti di cui parleremo anche noi oggi perché è un'Europa che sta crescendo abbiamo una crescita solida Chiuri aiutato però che si domanda già quali sono le sfide del futuro un'altra Germania che ho visto andando a Berlino a sentire Christine Lagarde che tenuta nella bocca di lupo a presentare il suo reni dei Fund
E che o bisogna anche usare un linguaggio per parlare delle novità che possono esserci in TV
In Europa per difendersi e per attrezzarsi per una prossima crisi sono dei linguaggi che sono necessarie che la Lagarde ha utilizzato così bene che quasi questo Brini dei fan ha convinto i tedeschi non si sarebbe passiva inutilizzato
Temporanee non permanente lo può utilizzare solo chi rispetta le regole e ha ripetuto più volte bastone e carota che sono comunque delle un modo di fare più visto che la Germania a con se stessa anche con i sussidi che sempre sociale e poi un altro tema
Stando in Germania ma anche prima che che seguo che sono degli argomenti di cui parleremo oggi secondo me quello del condivisione dei rischi che va insieme un'altra parola riduzione dei rischi
E poi visto che io vengo scrivo da Francoforte oltre a parlare di Germania non posso che parlare della visibili della BCE
E quindi il fatto che finirà un'era con l'uscita di Igli di Mario Draghi e la fine del sui anche questo è uno dei temi e quali penso parleremo oggi con il bilancio europeo quindi introduco subito il primo relatore che il professore Bordignon dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
Che ci parlerà di verso un nuovo bilancio europeo ha letto il suo paper interessantissima mi domando come facciamo ancora non aprirlo il bilancio per l'eurozona perché leggendo la è impossibile pensare che non abbiamo prego
Va bene buongiorno a tutti grazie dell'invito anche per l'anno d'avermi stimolato a scrivere questo pezzo una sola precisione visto che c'è un volo piccola imprecisione nella introduzione io faccio parte delle rapina fiscal bordo infatti i riferimenti né fatto del PIL per un'altra istituzione dicono conosco quindi in Europa è semplicemente lo dello come di membro capisca al board anche se ovviamente qui parlo
In di Carmen
Dal punto di vista puramente personale
Allora che cosa facciano il lavoro sostanzialmente nel lavoro poco fa il punto su quelli che sono secondo me i temi rilevanti
Naturalmente il lavoro è stato scritto e consegnato al marzo del due mila diciotto noi tutti sappiamo la commissione preciserà in realtà le sue proposte solo a partire da maggio del due mila diciotto quindi ha basato più su anticipazioni che su proposte effettiva merita comunque secondo me un dibattito perché ci sono alcuni temi rilevanti su cui che sono particolarmente importante per l'Europa nel nostro Paese su cui vale la pena discutere allora un primo del mio nodo fondamentale
Che ha in qualche modo è un po'Esterno rettifiche discussione sul bilancio europeo ma che secondo me essenziale questo logo del rapporto tra il bilancio dell'Unione europea il bilancio del Oronzo perché pare essendo solo una notazione a in questo momento
Ecco l'uscita della band della del Regno Unito il PIL dei Paesi dell'Eurozona costituire all'incirca l'ottantacinque per cento del PIL complessivo dei paesi del del dell'unione europea quindi stiamo parlando
Di un'area che in qualche modo nonostante sia composta solo da diciannove paesi su ventotto ventisette rappresenta comunque la quarte prelevato ed è evidente ed è sempre più chiaro che il sì noi vogliamo che l'Unione Europea l'unione monetaria sopravviva ci sarebbe bisogno di un bilancio specifica soprattutto che per riguarda in particolare il la gestione della politica fiscale sia in presenza di sciocca diciamo ciclica
Shock di tipo simmetrici va simmetrici anche forme di assicurazione in qualche modo contro Cipro i Paesi del delle oraria hanno rinunciato adottando la moneta comune alla possibilità di stabilizzare il circo attraverso variazioni di tassi di cambio e quindi a maggior ragione necessaria
Una prova ventuno perché fiscale o almeno questa è la mia opinione ora su queste realtà c'è un dibattito la proposta francese che come voi sapete prevedeva l'introduzione di un ministero il ministro del Tesoro per l'euro zone che una capacità fiscale
Senta dedicata a questo Paese andava sostanzialmente in questa direzione cioè la direzione di un bilancio comunque di una una forma di capacità fiscale a sostegno dei Paesi dell'euro
E a questo si intreccia anche con quest'altro tema che non ho sentito richiamare stamattina ma che si terrà politica chiaramente rilevante su quest'idea di un'Unione a velocità variabile cioè l'idea fondamentalmente che particolarmente l'area dell'euro ossa diventare una forma di maggiore integrazione proponendo una un accordo tipo diverso rispetto agli altri un'ipotesi in Italia come voi sapete fortemente sostenuta da Sergio Fabbrini
Questa è una impostazione è una cosa che a Mercer continuamente nel dibattito
è non credo che questa al momento abbia grandi possibilità di successo ma resta comunque un tema è sostanzialmente rilevante nel nel sul tappeto
E non ha grande nel grande rilevanza anche perché l'attuale commissione per bocca del suo presidente nel famoso intervento l'Unione ha preso una posizione invece molto diversa esplicitamente federalista
E lì l'idea di fondo è non c'è bisogno di un bilancio dedicato ai Paesi dell'Europa la bellissima ragione che tutti i Paesi tranne la Danimarca hanno preso l'impegno da un punto di vista legale adottare prima o poi le euro e quindi in qualche modo dobbiamo costruire le premesse in realtà perché questo avvenga quindi in un certo senso una visione in cui tutti questi Paesi vanno avanti a un certo punto tutti adottano anche la moneta comune se ci sono esigenze specifiche questo è esattamente quello che i diciamo la logica dell'intervento
Di Belgium che era se ci sono evidenze specifiche queste per l'area dell'era questo essi possono essere affrontate con delle linee rifinanziamento particolare dedicate all'interno del bilancio del e il documento della Commissione di febbraio e altri lavori
Altri lavori sono stati presentati si muovono con interamente all'interno di questa logica prevedendo delle linee di intervento per ragioni di stabilizzazione convergenza all'interno del bilancio quindi questo è un tema rilevante
Bisogna vedere cosa succede io nel mio lavoro sono abbastanza critico con questa impostazione sinceramente al momento questa prospettiva diciamo federalista unitaria da parte di Juncker mi pare poco credibile e c'è poi il problema richiamava già Ferdinando Nelli feroci nella sua introduzione del del livello troppo limitato del bilancio europeo per poter davvero può fare una politica di sostegno ai Paesi in caso di una di una recessione ultimo sciocca simmetria particolarmente forte c'è poi anche al momento un problema di meccanismi procedurali
Cioè alla fine il bilancio europeo non è è un Bilancio l'investimento non è costruito per fare attività anticicliche perché deve essere mantenersi sempre in equilibrio
Quindi io credo che questo nostro non è diciamo così le quegli spazi che sono stato in quel momento e fermati almeno dalla Commissione come proposta all'interno del bilancio europeo la somma presentano più diciamo così
Un segnale politico piuttosto che è una cosa che sostanza se come richiamava un momento fa Isabella buffa che sì qualche cosa si farà il termine della stabilizzazione dei frangente di trovare dei meccanismi di stabilizzazione economica per macro economia per i Paesi Dallera avverrà probabilmente fuori bilancio cioè attraverso l'istituzione di un meccanismo di reni dei fan
Costruito a partire dal a partire da contributi volontari da parte dei Paesi che può in condizioni di crisi generale o specifiche possono essere utilizzate per sostenere essa qui ci sono diverse proposte la proposta migliore sia la proposta del più articolata e quelle del del Fondo monetario che veniva mammo un attimo fa ricordata nel secondo me
Sarebbe utile perché lega in qualche modo la possibilità di ottenere queste risorse anche al rispetto delle regole fiscale quindi in qualche modo aiuterebbe anche questo meccanismo di convergenza questi anche l'opinione non sono mie ma dell'istituzione di cui faccio parte
In realtà poi quello si riuscirà a fare anche su questo è molto molto discutibile perché è una delle degli aspetti più centrali che però è inaccettabile al momento per quanto riguarda i tedeschi
è che questo regni dei Fund siccome costituito sulla tre immessa sulla promessa dapprima l'impegno da parte dei Paesi di attribuire una parte limitata del del del prodotto interno lordo circa lo zero virgola quattro Olanda ma per sempre potrebbe consentire anche l'indebitamento e c'è la possibilità se c'è bisogno di risorse si possono sollevare attraverso meccanismi l'indebitamento e questo è un punto su cui per il momento ancora con i tedeschi non si lascia parlare
Un altro spazio sempre queste pulite stabilizzazione anche questo è un altro dei temi nel dibattito potrebbe avvenire attraverso una revisione delle funzioni del sistema di governance delle lobby stabiliti meccanismi consentendogli di sostenere i Paesi non solo nell'ultimo su non solo nel momento in cui questi dovessero avere perso accesso ai mercati come atto allora detto questo qual è il secondo tema quindi credo che in questo per riassumere la scelta è stata fatta almeno dalla commissione è non un bilancio delle Roma un bilancio dell'unione europea perché prima o poi tutti avranno le loro questa è la prospettiva bisogna vedere se questa prospettiva ripeto è credibile e secondo me l'essere un c'è un problema per operare sotto fomenta altra qua
Un altro tema importante naturalmente è quello dei nuovi meccanismi di finanziamento e questo lo richiamava già Ferdinando le per riconoscere la sua introduzione non io nel lavoro non me ne occupo perché ci sono altri interventi si oppone ma e in più dettagliata del tema del finanziamento io temo io penso che questo sia un altro tema importante questo e quelle in cui io mi aspetterei francamente in cui si possa fare maggiori progressi perché questo è un caso in cui diciamo la la la deviazione principale rispetta un meccanismo spreco per diciamo così
Sì chiaro e trasparente di finanziamento del del bilancio verrà sicuramente caratterizzato dal ripicche inglese no dalla dalla dalla riduzione per quanto riguarda che poi si accompagnava o in maniera molto complicata una delle di sopra una delle risorse della risorsa basata sull'Iva
A questo punto non ci sarà più Ribezzi inglese promette salteranno tutta una serie di rinvii che che erano stati introdotti nel frattempo da tutta una serie di Paesi seguendo diciamo se la logica
Del del rene ripeto per il Regno Unito quindi secondo me questo apre una prospettiva Vito la prospettiva di riforma perlomeno nella direzione della semplificazione
La grande battaglia su questo non spendo altre parole ma la grande battaglia vedere se questo condurrà davvero all'introduzione di una risorsa propria c'è qualcosa che possa essere in qualche modo svincolata
Dai contributi diretti dei paesi e anche per questa strada possa consentire di superare quest'idea del giusto ritorno è una delle vincoli principale la possibilità di riorganizzare il bilancio europeo verso la posizione di diciamo di beni pubblici europei piuttosto che attività in qualche modo puramente redistributiva
Io personalmente su questo punto
Ci sono le varie proposte ne sentiremo attualmente nel dibattito altre io vorrei fare proprio solo ma sotto l'inazione su questo punto io penso che ci sia in Europa un problema molto so io sono molto favorevole diciamo se alle ipotesi vengono avanzate di ecco a armonizzazione delle imposte per quanto riguarda le imposte sul capitale e le imposte sulle società questo è una delle proposte di cui si discute
Anche perché penso che l'Europa ci si accederà letteratura arte lo dimostri ci siano dei problemi molto seri di concorrenza fiscale
Cioè noi non possiamo più continuare a bere un mercato unico in cui c'è la possibilità di movimento di capitali e di prese mantenendo una fiscalità differenziata
E ci sono alcuni paesi europei non facciamo nomi qualcuno di quale coi citano anche delle lezioni ma che sono in realtà dei fondamentalmente dei paradisi fiscali quindi io penso che questo sia un tema su cui dovevo fare sì la chiude rapidissimamente
E il terzo tema naturalmente la composizione del bilancio europeo c'è naturalmente una sproporzione enorme nel rapporto per riporto un po'di dati tra quello che ci sono le ambizioni politiche e gli spazi a disposizione in questo momento nel bilancio sito era stato prima accennato ci vorrebbe davvero per fare le cose che noi vorremmo fare su una serie di Big Sur una serie di beni pubblici diciamo sì europei dalla difesa e la sicurezza l'ambiente la la l'economia digitale e quant'altro ci vorrebbe sostanzialmente un altro bilancio un altro punto di PIL per cominciare il discusso
Quindi questo mi sembra improponibile e il vero tema sarà quanto si riesce a spostare l'asse della spesa tra quelle che sono le politiche tradizionali in particolare la politica agricola e i la politica di coesione verso queste nuove politiche versione ci sarebbero buoni argomenti sono stati sottolineati tante volte per esempio ridurre il ruolo della politica per quanto riguarda la politica agricola in particolare riportando il finanziamento agli agricoltori Mario ai Paesi qui bisognerà vedere quanto si riesce a far io anche su questo sono ottimista diciamo così nonostante le prese di posizione dei paesi dell'Est e quelli dei Paesi del Nord si rifiutano al momento di un'idea di revisione di aumento della spesa perché mi sembra che l'investimento politico è stato fatto dai grandi Paesi
Sia talmente forte poi ci siano le richieste pressioni questa direzione sia difficile non fare nulla questa direzione io mi aspetto un qualche ampliamento ma qualche redistribuzione la spesa
E quindi dopo questo penso che e penso che questo sia un passaggio noi dovremmo sostenere perché sarebbe vantaggioso per il nostro Paese
Ringrazio professore coordina e devo dire che in effetti quando è stato presentato il venire Panda
C'erano dei giornalisti tedeschi e dopo una lunga spiegazione la domanda del giornalista tedesco è stata ma voi ci state chiedendo di darvi non so tiro fornaci del più cento miliardi di euro non so come fece a tirar fuori questo però devo dire
E stando in Germania un altro aspetto che somme sul quale loro invece sono più aperti
E muoversi ex ante nel non avere solo strumenti ex post cioè cercare di anticipare su questo secondo me si può trovare qualche apertura e quindi parlando proprio di numeri andiamo all'intervento del professore Alberto Majocchi
Dell'università di Pavia centro studi sul federalismo perché in realtà lui comincia a parlarci delle risorse
Autenticamente proprie del del fondo delle del bilancio e carbon tax web tax tassazione delle transazioni finanziarie una quota di una parte dell'IVA insomma c'è materiale prego
Grazie a
Sì io vorrei fare soltanto due considerazioni la prima è che il clima è cambiato fino alcuni anni fa parlare di nuove risorse proprie sembrava uno fuori dal mondo non se ne parlava era considerato inconcepibile
Oggi se ne discute abbiamo una serie di documenti di interventi politici in cui si parla di una capacità fiscale dell'unione il punto di svolta evidentemente è l'intervento di ma crolla suo buon del ventisei settembre
In cui non solo ha indicato quali sono gli obiettivi del bilancio in che modo il bilancio dovrebbe far fronte quelle nuove esigenze di produzione di beni pubblici europei che sono indispensabili richiamati dal Nelli feroci da Massimo Bordignon prima ma anche come debba essere finanziato il nuovi lancio e in particolare fa alcune proposte concrete su cui ritornano il al rapporto dei cinque presidenti parlava di appropriata capacità fiscale da parte dell'Unione
Nell'intervento cui si riferiva Isabella Bufacchi della la Garda
In Germania si parla di una capacità fiscale centrale per sostenere un fondo di stabilizzazione il Parlamento europeo nella sua risoluzione parla esplicitamente nuove risorse proprie e di aumento delle dimensioni del bilancio
Il problema si pone e appunto in questa prospettiva gioca un ruolo fondamentale il rapporto Monti che io credo ora prenderà il punto di riferimento per il dibattito sul nuove risorse io non entra lei quindi su i diversi temi sono già contenuti rapporto Monti Massimo prima ricordava problema dell'armonizzazione con solide etica Corporation
Tex la web tax la digital Texas la tassa sulle transazioni finanziarie tutte queste cose Lipari formata tutte queste cose qui ci troviamo rapporto un'ulteriore tra porta alla mia attenzione sulla carbon tax
Perché la carbon tax è al centro dell'intervento di macro
E chiaramente dietro la riceve prima Kron c'è il lavoro di un gruppo di economisti che poi si è espresso anche pubblicamente la Commissione sì esterna ha fatto delle proposte precise
Sulla ammontano a tavola della carbon tax la carbon tax è un tentativo già fatto dalla Commissione europea alla prima con cui ho avuto l'occasione partecipare direttamente è stato nel novantuno novantatré al novantadue in vista della riunione di Rio de Janeiro
Dell'ora ha fatto approvare questo progetto della carbon tax che ero una cosa che Kakà avrebbe cambiato le la situazione europea e mondiale spossessato adottata è stato invece respinta al Consiglio una seconda revisione della tassazione sull'energia è stato proposto il due mila undici introducendo una parte commisurata al carbonio ma anche questo è fallita
Oggi è di nuovo sul tappeto macro parla di una carbon tax debba avere una un impone appresso almeno pari a venticinque trenta euro per tonnellata di C o due la commissione stilista ma si parla di cinquanta euro per tonnellate di CO due e non siamo lontani da quello che si paga già oggi attualmente in Francia che a quarantaquattro euro per tonnellata di CO due aumenta progressivamente
I getti una salvo Stax non è irrilevante cioè con venticinque trenta
Euro per tornati CV due parliamo di cinquantacinque sessantacinque miliardi di euro di annuali se si arriva progressivamente a cinquanta euro dato che tassando solo le emissioni che non prove che non rientrano nei settori
Soggetti al regime della emission trading scheme ma cioè cinquanta per cento delle emissioni soltanto verrebbero colpite dalla carbon tax perché le induce energivore cioè undici mila imprese
Sono già rientranti nel sistema delle missioni da regime di emission Alonzi esche viste già questo meccanismo
Potrebbe portare a una tassazione significativa e un aumento significativo delle risorse del bilancio e a questo però si dovrebbe aggiungere edema Frollo sottolinea nel suo intervento alla Sorbona è decisivo che la carbon tax sia accompagnata da un diritto compensativo la frontiera
Io ricordo nel novantuno novantadue quando sia discussi questi commissione ho creato uno scandalo enorme perché allora l'ideologia dominante era assolutamente liberista
Questo veniva visto come un ipotesi in contrasto con le regole da Baiutti o in un impeto ha presentato dal questa dal centro-sud sul federalismo abbiamo cercato di dimostrare come sia del tutto compatibile
Una diritto compensativo alla frontiera equivalente all'imposta pagata all'interno in modo tale che i ci sia un level playing Feo cioè che le imprese europee non siano messe in condizioni di svantaggio competitivo
Nei confronti delle altre imprese mondiali
Questo diritto compensativo alla frontiera apporterebbe altri ventiquattro miliardi di euro al bilancio dello Stato al bilancio dell'Unione tenete presente che secondo le indicazioni della Commissione come previsto anche dal Rapporto Monti
A partire dal due mila venti anche tutte le quote della emission trading scheme doveva essere collocate non fuori ma attraverso un meccanismo da sto e quindi se il presso diciamo del cargo del carbonio negli altri settori passa da venticinque trenta cinquanta euro anche i prezzi dei permessi emissioni dovrebbero portarsi verso questi livelli quindi con oggetti l'equivalente
Ora quindi la carbon tax è a darebbe uno getti l'altra volta si permetterebbe sostanzialmente di raddoppiare il bilancio dell'Unione da sola
Però deve essere accompagnata necessariamente dal da abbordata essa giace senza buona terza età fra è politicamente impraticabile perché tutte le imprese europee evidentemente non accetterebbero di essere messi in condizioni competitive negativa nei confronti degli altri paesi Esterni quindi mi sembra si unì posti a politicamente plausibile e come diceva Froner è lo strumento fondamentale per garantire la transizione ecologica verso un regime un'economia taxi concludo con due considerazione la prima è che la politica ambientale se venisse finanziato sono carbon tax potrebbe essere gestita attraverso la creazione di un'Agenzia europea dell'ambiente dell'energia che nasca da una riforma della curato che è stato proposto da Juncker nel suo discorso sullo Stato dell'Unione
E la carbon tax potrebbe giocare il ruolo che aveva nella trattato Ceca l'articolo quarantanove
Cioè la possibilità di raccogliere risorse proprie per finanziare le trasformazioni del sistema produttivo legate ai cambiamenti che sono in corso intervenire l'ultima osservazione vorrei fare riguarda l'Italia
è la posizione italiana in questi anni nei confronti del bilancio europeo confronti bruciate stato quella di richiedere permanentemente una maggiore flessibilità e anche oggi vi sono forze politiche che ritengono che l'obiettivo da perseguire sia quello da di ottenere una maggiore flessibilità nella gestione della finanza pubblica italiana cioè sostanzialmente di poter fare un po'più il disavanzo ora questo è negativo per l'Europa è negativo per l'Italia io credo che io rimango legato alle prospettiva di metta ministro Padoa Schioppa quando diceva ai suoi tempi purtroppo che Agli Stati compete al rigore all'Europa lo sviluppo gli Stati devono osservare le regole di finanza pubblica ma le regole finanza pubblica devono essere accompagnate da una politica di sviluppo a livello europeo
E la politica di sviluppo all'Europeo beve prevedeva sia un rafforzamento del piano Juncker per quanto riguarda i la politica di investimenti e anche quello che a mio modo di vedere una un'altra innovazione estremamente importante degli ultimi tempi cioè all'esterno in Vespa il Plan c'è un piano per l'Africa
Una un Piano Marshall per l'Africa che hanno Piano che oggi diventa realistico perché come è noto netto giorni sporgersi gale quarantaquattro Paesi
Africani hanno firmato da una accordò per un'area di libero scambio e ventitré Paesi africani hanno deciso di avviare un piano Schengen
Io credo che questa è una priorità per l'Europa ma è una priorità soprattutto per l'Italia per una parte dell'Italia
Che sarebbe più direttamente coinvolto in questa politica cioè per il Mezzogiorno Craxi
Ringrazio il professor Franco mai gli occhi non entro assolutamente nel tema rapporto Germania combustibili
E che veramente anche lì uno un tema enorme ma invece colgo dal suo intervento comunque il suo commento che il clima è cambiato e spero che il clima sia cambiato soprattutto per la condizionalità e questo ci porta non solo mo'
Relatore professore c'è Serinelli dell'Università degli studi di Roma la Sapienza
C'è un interessante intervento sulla condizionalità perché finalmente si sente parlare di una riforma che la riforma sono strutturale ma della condizionalità e di un addolcimento i quella che finora è stata una parte una condizionalità prego
Buongiorno a tutti
La condizionalità in sé è uno strumento neutro perché è una pratica con cui Stati organizzazioni internazionali l'unione europea condizionano appunto la stipulazione oggi proseguimento gli accordi di cooperazione aiuti
Ma anche addirittura riconoscimento di Stati adesione all'Unione europea quindi moltissime cose a Rispetto di altro che cosa qua può essere questo altro
Di volta in volta può essere il rispetto dei diritti umani rispetto delle procedure democratico oppure riforme strutturali mantenimento di determinati limiti standard economici eccetera eccetera quindi è chiaro che è neutro perché a seconda dell'oggetto
La condizionalità può avere un significato o un altro
A seconda dello Stato verso cui si rivolge la condizionalità può acquistare anche il significato obiettivo di uno strangolamento di un'economia o invece di un'espansione e dipende anche dalle procedure attraverso le quali la condizionalità viene perseguita perché ci possono essere procedure in cui lo Stato
A cui si condiziona appunto la il beneficio
In questo per capirci più semplicemente può essere sentito ci possono essere ci può essere un procedimento in cui lo Stato è coinvolto e quindi c'è una maggiore tendenziale democraticità
Oppure e si dice se se non fai questo non ti diamo i soldi ecco quindi si si va si oscilla da un estremo all'altro quindi c'è una grande oscillazione e questo è vero
Anche se guardiamo soltanto all'Unione Europea Unione europea è stata pioniera
Nella ricorso alla condizionalità ai fini del rispetto dei diritti umani a livello mondiale
Per moltissimi anni i successi sono stati molto diversi
C'è stato un evidente fallimento con la Cina c'è stato un successo con la Birmania è chiaro dipende dalle condizioni
Tuttavia non c'è dubbio che questa sia stata la strada che l'unione ha perseguito prima il riferimento con diritti riferimento ad accordi di cooperazione internazionale con paesi terzi e poi al proprio interno nel senso che per l'adesione
Degli Stati dell'Est ci sono stati i criteri di Copenaghen è che altro non erano che non la condizionalità ancora una volta se non che a partire dal due mila e nove dopo la crisi finanziaria l'unione a cominciare dalla riforma dell'articolo centotrentasei del Trattato sul funzionamento di erano persi è i finti imbarcata in un attivo di condizionalità
Di segno completamente diverso quello perché a dirci che era già praticato e per così dire è rivelato nel rapporto del Fondo monetario internazionale mille novecentosettantanove una condizionalità dura anzi stretta indicata testualmente come Strictly condizionali di
Per che cosa per una serie di condizione per una serie di aiuti ai fini della erogazione di case gli aiuti finanziari a paesi membri dell'Eurozona che si trovassero in condizioni di difficoltà
Io non posso in quanto mi resta tre minuti dire che cosa penso di questo meccanismo forse è più utile a far affrontare la questione da un punto di vista predittivo cioè io ride non credo che questo meccanismo verrà semplicemente liquidato
Credo che esso risponde a
Una
Chiamiamo la filosofia delle regole
E di automatismi che fortemente caratterizzante l'intera governance economica dell'Unione credo che anche l'istituzione di un Fondo monetario europeo
Non cambierebbe questo e quindi nonostante il richiamo all'impatto sociale che ci potrebbe essere penso che strutturalmente con questo tipo di condizionalità noi avremo ancora a che fare
Quello che interessa però maggiormente che riguarda più strettamente anche il quadro finanziario pluriennale e che in vista della delle trattative
Sul punto il Governo italiano un anno fa
Diramò una nota nella quale si su proponeva di subordinare lei politiche di coesione sociale al rispetto dei diritti e dell'uomo e della democrazia a certi valori fondamentali
La Commissione è chiaro documento a che cosa e ad alcuni Stati i quali questi sarà dell'unione che questi diritti umana e queste procedure democratiche io sono reduce da esperienze recenti a proposito della Polonia insomma per capirci l'indipendenza del potere giudiziario non c'è più completamente proprio i giudici sono totalmente asserviti a al governo quindi per capirci ci troviamo di fronte a un Paese autoritario diciamo le cose come stanno
E le parole con cui si cerca di addolcire senza neanche molta consapevolezza quali democrazie illiberali non sono assolutamente fondate perché una democrazia i cui diritti e le garanzie non ci sono più e si va solo a votare non è una democrazia e quindi questo è il problema
Il problema è ulteriormente e pesantemente aggravato dal fatto che l'Unione ha degli strumenti l'articolo sette del Trattato sul mio europea ha degli strumenti per reagire
Contro violazioni dei diritti dell'uomo dello Stato di diritto e della democrazia da parte di una pista di membri questi strumenti non sono stati attivati
O per quanto riguarda la Polonia per l'
L'Ungheria assolutamente no per quanto riguarda la Polonia lo sono stati molto
Cominciano ora la Commissione ha avviato una procedura ma siamo molto molto molto indietro e allora lo strumento proposto dall'Italia è certamente uno strumento alternativo in questa prospettiva cioè nella prospettiva di fare sì che questi stati avvertano che non si può averi tutto non si può essere contemporaneamente membri di una unione che a questi valori affondamento del proprio ordinamento del proprio essendo il proprio stare insieme e nello stesso tempo continuare a ricevere finanziamenti molto cospicui
Per questo
Vorrei sottolineare anche se la decisione della Commissione a questa proposta l'Italia non è stata assolutamente no non ha escluso la commissione che ci possa essere una riflessione su questo la lettera successiva di Aichele Pascal Lamy
Ha ragione Kerr è in questo senso stiamo parlando di qualche mese fa non so se le cose evolveranno ma accetto probabilmente qualcuno in questa sala ne saprà più di me su questo e credo che sia interessante integrare le informazioni che ho dato da questo punto di vista però la cosa a cui tengo di più
In conclusione dire e che questo è un caso non certo forse non l'unico ma è un raro caso in cui noi abbiamo una coincidenza
Abbastanza stretta fra interesse europeo e di interesse nazionale sappiamo per tutti e che è questo il discorso sulle politiche di coesione sociale Conte ha anche a che vedere col fatto che l'Italia è la seconda beneficiaria netta dopo la Polonia
Delle politiche sociali questo non vuol dire che non ci sia una coincidenza evidentissima con l'interesse europeo e credo che quale che sia il Governo che seguirà questo e credo che debba tenete presente questo fatto anche perché no in vista
Di una di una campagna elettorale che su questo secondo me meriterebbe di essere imposta dà perché davvero qui ci giochiamo qualcosa di grosso che ha a che vedere non soltanto col passato e con il presente ma anche col futuro dell'Unione
Grazie
Grazie professor Spinelli invito ringrazio tutti i relatori invito di distanza intervenire al tavolo
E chiudendo sulla condizionalità
Sempre per i portarmi alla Germania devo dire che ho intervistato più volte il tedesco era equamente alla guida del Fondo salva Stati e lui è convinto visti i risultati e le crescita di pesi aiutati che il memorandum of understanding e quindi tutta la condizionalità tutto sommato abbia funzionato molto bene quindi
Prego
Per la
Se si
Dunque io abbiamo i tempi stretti e quindi iniziamo subito quindi come è stato detto abbiamo con noi sono molto contenta come di scarsamente
Il direttore della scuola di credito Louis il dottor Moavero Milanesi quale chiaramente aveva i suoi commenti faccio comunque anche una mia domanda perché sono giornalista poco sempre quest'occasione
Per fare le mie domande anche se pensa al se sia necessario comunque avere una road map in qualche modo cioè avete delle tappe perché secondo me ci sono tantissime cose che loro comune fare
Anche il programma pone e anche questo di cui stiamo parlando lui
Oggi del Bilancio però c'è così tanto che poi anche dall'esterno l'Europa riesce a dare un'idea che comunque si sta muovendo anche se ci sono dei piccoli passi
Quindi prego a lei la parola
Grazie il il tema lo abbiamo sentito è fondamentale poi noi sappiamo bene che la politica alla fine si concretizza quando va a discutere di bilancio vari discutere
Di soldi vari Suter e delle risorse con cui fare ciò che la politica sognerebbe e di voler fare siccome la risposta a quello che chiedeva
Per fatti e un po'se vogliamo la cartina di confronto del di quanto stiamo discutendo oggi e di questo esercizio di bilancio che si apre sono le sempreverdi parole di giacché loro che introducendo oramai molti molti anni fa il primo esercizio organico di bilancio europeo pluriennale parlava di Moglia poco non sono in discussione
E io credo che nei due termini Moglia e ambizione ci sia un po'tutta la chiave di lettura anche di quanto posso commentare rispetto a quello che abbiamo sentito io credo che oggi ci troviamo di fronte all'Europa dalle ambizioni teoriche molto ampie
Ma dalla possibilità concreta di fare passi reali in sintonia con ciò che i cittadini si aspettano a maggior ragione avendo sentito le ambizioni molto ampie
Sia estremamente alto
Un un per cento del reddito interno lordo dell'Unione per impostare tutte quelle azioni di cui spesso si parla e estremamente poco
Tant'è vero che e questo è un elemento fondamentale di cui tenere conto nelle stesse anticipazioni della commissione di febbraio-marzo noi vediamo che sostanzialmente si spostano le risorse da una parte all'altra
Si toglie alla politica di coesione si toglie alla politica agricola si sposta magari su nuove iniziative per la difesa si introduce un po'più di condizionalità
Sotto il profilo macroeconomico poi per non far pensare che solo questa come in realtà soprattutto è si introduce anche la condizionalità politico valoriale che è un modo permettere un graffio Catone
Sulla elemento poi in realtà fondamentale che è quello di condizionare il rigore dei bilanci nazionali anche attraverso una maggior lesina sul bilancio dell'Unione
Il problema si porrà ai tavoli di negoziato
Il problema è che può essere analizzato in vario modo nelle discussioni seminariali nelle negli studi teorici poi alla fine si discute intorno a un tavolo
Con Ferdinando negli abbiamo vissuto l'eredità di un inizio di discussione dello scorso bilancio in cui il nostro Paese
Per decisioni di governi che precedevano quelli almeno da me conosciuti più da vicino faceva parte di un gruppo definito like Mind
Che non mi pronuncio sulla mai interna comunque di laicità avevano solo una cosa che era di ridurre i disavanzi metti
Cioè erano tutte impostazioni alla britannica tant'è vero che alla fine molti di questi raccolsero come risultato uno sconticino simil britannico
E chi come noi più di tanto non era laiche all'evidenza perché doveva raccogliere più sul lato dei ritorni quindi della spesa si distacco abbastanza velocemente da questo gruppo paradossalmente perché in teoria era il gruppo dei Paesi più influenti però alla fine tutto finì in discussioni ma davvero fino all'ultimo secondo da mercatino dell'antiquariato da mercato di tappeti secondo la metafora che preferita di più in cui veramente si stava lì a spostare qualche risorsa di qua e di là con l'unico obiettivo di ridurre i saldi netti
Allora è vero che l'Europa porta grandi vantaggi che vanno ben oltre quelli dei ritorni
In termini monetari ma è anche vero che alla fine i governi ministri rendono conto ai Parlamenti nazionali molto più banalmente sulla base di elementi aritmetici quindi noi abbiamo oggi come allora eccome in precedenza un problema di coerenza tra ciò che vogliamo fare e ciò che realmente siamo in grado di fare lo snodo sono le risorse proprie le risorse proprie lo abbiamo sentito e lo abbiamo letto nella lucidissima analisi di Alberto Majocchi
E sono delle forme di tassazione andate voi a spiegare per tenere un occhio al nostro Paese che per metà vota per un reddito sicuro e per metà vota per ridurre drasticamente le tasse che adesso arrivano sapete la novità le tasse europea e questo risolverà tutti i nostri problemi lo sto dicendo nella maniera più sbagliata ovviamente e e ruvida però non è francamente molto semplice da spiegare c'è il problema degli investimenti ma noi siamo un pessimo investitore pubblico
Come paese che usiamo gli investimenti
è nazionali che usiamo quelli europei noi usiamo sostanzialmente male
Abbiamo fatto mille tentativi con Fabrizio Barca che poi porterà la sua testimonianza
Si portò avanti una cambiamento di normativa
Che prevedeva anche l'Audace pensate un po'potere sostitutivo dello Stato a fronte di bizzarrie che potevano venire da regioni o enti locali
è stata una delle prime cose che è caduta con emendamenti credo votati e con maggioranze amplissime dal Parlamento
Nel due mila e dodici da quel progetto di legge e quindi io credo su questo e chiudo che noi come paese abbiamo degli interessi da tutelare naturalmente
A livello europeo che a noi sono propri
E ognuno degli altri avrà i suoi interessi propri questi sì scontreranno cercheranno di coniugarsi al meglio alla fine abbiamo davanti una coperta piuttosto corta che questo famoso un per cento avremmo adesso una proposta ambiziosa da parte della commissione che lo alzerà di qualche decimale ma non più in là di tanto
E temo che questo esercizio così importante servirà alla fine a trovare la via di uno degli ennesimi compromessi europei ma non credo che con questo noi avremmo fatto quei reali salti di qualità
Che di cui l'Unione ha bisogno di cui il nostro Paese ha bisogno visione
Non propriamente ottimistica se volete ma credo abbastanza realistica grazie
Anche grazie
Grazie direttore Moavero Milanesi
Parlando di tavoli quando si entra nell'imponente grattacielo edificio della BCE la prima cosa che si legge appena si entra su un su una parete è una frase di Monnet che dice
Meglio discutere intorno a un tavolo che in un campo di battaglia e quindi loro tutti ricordano subito che comunque tutto questo aveva l'obiettivo nobile della pace che noi abbiamo però certo trovare la pace sui numeri o qualche scrivo anche di numeri non è facile quindi sui numeri introduco la professoressa Reichlin della non dovesse né sconti
E che Cometi scarsamente citerà sua parete su quello del è stato detto de relato di per faccio anche lei è una mia domanda proprio sui numeri se lei pensa che comunque noi avremo bisogno in Europa anche di dimensioni io sto scrivendo di da Stokes e o si parla di eurobond qual qui si si netti e per si parla anche di appunto dimissioni proprio i titoli cessi finché l'Europa non dà idea che non c'è che c'è un infinito che ha ucciso che non ci sono dei dei muri o delle barriere di diminuzioni che l'Europa in grado di andare fino ecco all'ultima istanza non so se questo ancora manca e anche su questo se c'è tempo una sua opinione grazie
Ma entro subito quindi nella risposta alla sua domanda
Prima di tutto come come premessa vorrei dire che sono molto d'accordo con il mio amico Mohamed mentre qui vicino
Nel secondo per questo suo invito alla sobrietà del dibattito per noi e il la coperta è molto corta
Quando si parla di bilancio si parla di un bilancio dell'un per cento si parla comunque di un approccio che richiede il pareggio di bilancio
E quindi ogni spesa aggiuntiva richiede una copertura e come ha ricordato Enzo la il desiderio di aumentare le tasse
In Italia non è molto forte ma neanche nel resto d'Europa soprattutto o per Progetti lontani a livello europeo qui c'è un tema secondo me anche
Nella combinazione del dell'ambizione delle cose che si vogliono fare e e la mancanza di sufficienti integrazione politica e
Processo democratico con questa premessa vorrei quindi distinguere
Il dibattito è importante che si sta facendo sul bilancio europeo che è quindi dentro questi limiti di biglietti di di pareggio di bilancio ed è comunque un acqua a ad alcuni Fini
Particolari che la provincia di beni pubblici quindi bisogna essere molto chiari che cosa vuol dire per i pubblici europei perché a livello europeo invece che a livello
O nazionale c'è tra queste cose sono state già ricordate comunque vorrei quindi distinguere questa parte di dibattito con l'altra parte del dibattito che evocata in alcuni dei documenti
Che quella del vasto europeo e quindi vengo appunto la sua domanda queste sono due cose completamente diverso e cioè quando si parla
Di una a della possibilità dell'Europa di mettere più risorse in comuni ai fini della garanzia della stabilità finanziaria o della stabilizzazione
Ma entro economica si parla di altre cose non si parla di Juba Angioletta si parla del potenziamento della fondo cosiddetto Fondo salva Stati della possibilità di un Fondo monetario europeo o di un possibile ministro delle finanze e di tante altre cose allora su se vogliamo parlare di questo io credo che la commissione ha fatto molta confusione e ha creato quindi anche una confusione di dibattito a livello nazionale
Per avere un vero fondo di stabilizzazione che Possa essere un vero un uno strumento fiscale adeguato
Nel caso di crisi grandi si parla di crisi appunto di tipo quella che giudica necessario del sette due mila otto ci vogliono tanti soldi e soprattutto ci pone una capacità di creare debito quindi di raccogliere accogliere debito
O su questo io non credo che ci sia nessun accordo a livello europeo non c'è i francesi hanno parlato di alcune proposte ma se ne sono anche abbastanza rimangiate i tedeschi sono assolutamente contrari
E pensare che noi a questo livello di integrazione e politica possiamo andare in Europa con delle proposte di giovani garanti o lo vede Place di messa in comune del rischio è assolutamente
Strategicamente sbagliato e credo che invece bisogna concentrarsi su quelle piccole poco cose che si possono fare
E da questo punto di vista io credo che va be'ci sono varie opzioni sul tavolo appunto una opzione e quella appunto di avere un fondo di stabilizzazione capace
Di Hammett né di emettere non default Boddaert praticamente o un eurobond o una signor trancia di questi asset di questi altri strumenti finanziari di cui si è
Di cui si è parlato o e che questo fondo idealmente dovrebbe essere capace di comprare debito certe condizioni però e incerte pro Pers proporzioni
E nel caso in cui uno Stato sia non solvente di governare una possibile processo di ristrutturazione nel caso appunto in concessione insolvenza
Questo fondo idealmente potrebbe si è parlato appunto potrebbe essere anche il Bakst otto a per l'assicurazione dei depositi europei
Potrebbe essere il basto o di un fondo di risoluzione per le banche in crisi centra quindi un progetto molto ambizioso
Io credo che questo Progetto forse si farà un giorno quando avremo più integrazione politica ma per il momento è una bella idea ma non mi pare che ci siano le condizioni per andare in questa direzione
C'è un'alternativa meno diciamo ambiziosa questo fondo che è stata proposta per esempio
Da un documento di economisti franco tedeschi
Che invece parla di un fondo di regno Insurance ha che potrebbe anche avere una linea di una piccola linea nella nel Budget della Iunco operò è un è un fondo che influenzi in cui ogni Paese dovrebbe contribuire
E
Dove diciamo l'accordo anche tra gli economisti quindi non i politici e gli economisti che ci sono diciamo normalmente più ambiziosi nelle loro proposte non avendo diciamo in con spray del del del del del
Della diciamo della del negoziato politico si sono fermati
A si sono fermati lì c'è neanche gli economisti franco tedeschi prevedo per questo fondo la possibilità e la capacità di emettere debito
Quindi quando si parla di stabilizzazione di fondo salva-Stati eccetera si parla in realtà della capacità di mettere debito quindi questa è una discussione completamente diversa da quella che riguarda il Budget europeo che invece è un Budget europeo che si deve finanziare
Da solo quindi è molto importante in questo dibattito
Essere chiari di quei questa divide di questa divisione
Dove deve essere l'Italia qui io penso che l'Italia non può chiedere tutto cioè non può essere a favore di un fondo di produzione che mette il debito a favore di Joan garanzia dei Jedi garanzia il congiunte a favore della flessibilità sulle regole fiscali cioè mettiamo ora non io sono lontano dall'Italia quindi ben lungi da me per dare dei consigli però cerchiamo di capire cos'è la cosa più importante per noi io credo che la battaglia sulla flessibilità sia sostanzialmente sbagliata perché si sparano molte ci perdiamo capacità e credibilità nel negoziato mentre invece penso che se l'Italia
En
Debba diciamo pare scopre se partecipare in modo costruttivo a questa nuova fase del dibattito europeo noi dovremmo o cercare di supportare il punto di vista più francese che tedesco sulla potenzialità di un fondo o europeo ai fini della garanzia di stabilità finanziaria nel caso di grandi sciocca
E quindi un fondo che abbia una in queste cioè non un fondista vita di stabilizzazioni in tempi normali ma intende in circostanze eccezionali
Un fondo che possa agire da Bach stop soprattutto nei confronti nei casi di di crisi bancarie io credo che questo sia un terreno dove una forma di negoziato e dove sicuramente progressi
A un certo punto si faranno e immagino che i progressi si faranno soprattutto se ci sarà un'altra crisi finanziaria credo che comunque come al solito l'Europa progredisce
Quando ce n'è bisogno che in questo momento di relative patti relativa pace sui mercati
I negoziati saranno diciamo più conservativi in questa la mia impresa
Grazie
Serena sarà soprattutto per il fatto per chiarezza
Tra un bilancio chiuso quella una possibilità di emettere debito che ecco quella che alla quarta mi riferisco io in un certo senso quasi ti dà l'idea di un infinito cioè di poter quelli nuovi volevo dire una cosa
Al dottor Iozzo a proposito di questo lei ha ricordato che negli Stati Uniti il bilancio è passato al venti per cento con la grezzo salite di Johnson
Questo è stato a debito naturalmente questo è stato anche il momento in cui negli Stati Uniti sono uscite a Bretton Woods
Che la nostra Bretton Woods all'Euro quindi mi
Tra l'altro ecco parlando di Stati Uniti e di debito devo dire che primo posi comincerà a guardare il debito americano quindi anche quello secondo me avrà un impatto sull'Europa prima poi il debito di Trump direi
Arriviamo ad Anna professoressa Cavallari dell'Università Roma Tre che ha un compito difficile perché abbiamo tutti parlato e quindi gli argomenti sul tavolo sono talmente tanti che sono in imbarazzo a fare una domanda ed aggiungerne uno quindi prego
Allora io la revoca l'imbarazzo
E
Diciamo io vorrei
Parlare fare alcune considerazioni sul filo comune che secondo me lega vari interventi che abbiamo ascoltato questa mattina
E il figlio riguarda una la ricerca di un nuovo equilibrio una ridefinizione delle funzioni essenziali di un bilancio pubblico no beni pubblici stabilizzazione redistribuzione
E la ricerca di un nuovo equilibrio alla luce di che cosa alla luce delle priorità di ordine economico di ordine di ordine politico abbiamo quindi sentito parlare chiaramente di maggiori beni pubblici per difesa sicurezza terrorismo infrastrutture
La la ricerca di un nuovo equilibrio passa attraverso chiaramente una rimodulazione delle imposte di entrata e di uscita del bilancio questa rimodulazione abbiamo sentito parlare di una riduzione delle politiche di coesione delle politiche tradizionali a favore della fornitura di beni pubblici una restrizione è una redditi ridimensionamento delle delle entrate tradizionali basate sulla contribuzione nazionale degli stati membri a favore di un maggior uso di risorse proprie
Abbiamo sentito parlare di una interpretazione più ampie di condizionalità quindi sulle procedure sulla flessibilità
Un piccolo passo indietro quindi questo è il quadro generale no una ridefinizione delle funzioni classiche un piccolo passo indietro
La all'impatto redistributivo del bilancio europeo è tradizionalmente limitato per darvi un'idea dell'ordine di grandezza il peso contributivo il peso redistributivo netto
Dal due mila ad oggi è in media dello zero virgola due per cento del PIL dell'Unione Europea per darvi un'idea dell'ordine di grandezza il bilancio americano ha un impatto redistributivo netto
Dell'uno virgola cinque per cento del PIL quindi la redistribuzione viene soprattutto dal lato delle entrate attraverso questo meccanismo di contribuzione nazionale in proporzione al reddito
Dal lato delle estese più limitata la funzione distributiva e viene soprattutto dalle politiche di coesione
Quindi la prima considerazione è che un una rimodulazione delle delle poste del bilancio rischia quindi di passare per una contrazione dell'impatto distributivo che già piuttosto limitato
E quindi un'osservazione che si può fare è pensare dei meccanismi compensativi ad esempio quando si punto dice ridimensionare le entrate e le la contribuzione nazionale a favore di risorse proprie
Chiaramente giusto bene pensare a dei meccanismi compensativi quindi delle risorse proprie che abbiano per esempio una base imponibile comune
Ha delle risorse proprie che abbiano per esempio una base in con imponibile con una componente ciclica di modo da poter svolgere delle delle funzioni redistributive
Sulla stabilizzazione qui chiaramente il ruolo del bilancio europeo per ovvie diciamo questioni di visibilità delle risorse ancora più limitato
E ancora più limitato in più in una in assenza di sovranità di sovranità fiscale quindi dove è difficile immaginare un ruolo di stabilizzazione automatica
E eppure le due funzioni sono strettamente legate nel senso che i grandi sciocca e tendono a peggiorare le disuguaglianze e quindi a rendere più rilevanti le politiche più urgenti le politiche di redistribuzione
E anche dall'altro lato nel senso che le disuguaglianze quindi la mancanza di ridistribuzione rende più forte l'impatto del l'impatto degli shock noi sappiamo ad esempio che
I soggetti era azionati nell'accesso al credito hanno una maggiore propensione distesa quindi questo rende più Barenghi ha notificato il meccanismo di trasmissione ciclica il meccanismo di trasmissione soprattutto degli shock finanziari
Quindi le due cose sono legate la teoria macroeconomica riconosciuto da tempo il legame tra stabilizzazione disuguaglianza modelli con eterogeneità degli agenti e credo che un passo in questa direzione
Sia stata fatta sia stato fatto ed è un passo che ci suggerisce una possibile tensioni un possibile trade-off tra obiettivi tradizionali di stabilizzazione macroeconomica
E gli obiettivi di riduzione delle disuguaglianze comunque dopo che ha degli impatti non indifferenti sia per la politica monetaria sia per la politica fiscale
E e quindi in questo senso la ridefinizione la ricerca dell'equilibrio nel bilancio pubblico dovrebbe fare i conti anche con queste anche con questi esigente esigenze
Venendo alle alla fatte diciamo costruttiva sì ma quali sono le ricette chiaramente non pretendo di avere ricette però
Vedo anche negli interventi che ho ascoltato vedo con con piacere diciamo il superamento di una tensione tradizionale no regole contro flessibilità è stata un po'all'architrave del dibattito in Europa per lungo tempo a favore di a favore di misure che siano un giusto mix è una giusta combinazione tra interventi ex ante
Quindi lo dicevi lo dicevi tu prima Isabella interventi ex-ante quindi significano interventi che agiscono sul sistema di incentivi ed interventi ex post cioè sostanzialmente meccanismi di risoluzione delle crisi quindi credo che il terreno vada orientato e si sia che stia sia orientato verso un mix calibrato
Mix calibrato è però difficile capire qual è la la calibratura qual è la misura e possiamo fare diversi esempi di Sizzo concludendo sul fondo allora sul fondo sul fondo di stabilizzazione tutti d'accordo sulla necessità di una fondo che aiuti la resilienza della costruzione europea grande choc che sia fuori dal bilancio per ovvi motivi
E quindi e tutti d'accordo sull'idea questioni non banali il meccanismo di approvvigionamento del fondo
La all'attenzione qui tra due tra due estremi di capacità di emettere debito non garantito dalla BCE sostanzialmente debito non del folto ponte e e dall'altro lato contribuzione nazionale
I criteri criteri predefiniti criteri predefiniti sulla base dello stato dell'economia sulla base del bilancio della dei paesi membri o un'interpretazione più ampia dei criteri di intervento secondo punto terzo punto cosa fare in caso di mancato accesso al credito qui la la scelta è tra meccanismi automatici quindi immaginiamo una meccanismo Houghton un una ristrutturazione ordinata di mercato attraverso dei meccanismi automatici o discrezionalità e qui la scelta è
è difficile nel senso che meccanismi automatici possono avere delle dei dei vantaggi ma non sicuramente anche il il rischio di indurre di potenzialmente meccanismi auto autore di ficcanti Sisal fu feeling
Analoghe e amare gli esempi ce l'abbiamo sul che che sono peraltro collegati e sulla sul fondo sull'assicurazione comune per i depositi il documento dei famosi del gruppo di economisti tedesco francesi che è stato evocato prima prevede sì un meccanismo locali assicurazione del nipote depositi ma con contribuzioni basate degli step differenziate per gli stati membri in base allo stato del sistema del sistema bancario in base a una serie di indicatori
Ora a anche qui contribuzione Anna omogeneo contribuzione differenziata
Non è banale la scelta perché perché una contribuzione differenziata potrebbe indurre una segmentazione del mercato finanziario che non è una cosa che vogliamo non la vogliamo per una trasmissione
Della politica monetaria non la vogliamo per la gestione del rischio sistemico quindi voglio dire
Giusto il l'idea di un mix calibrato tra interventi ex ante ed ex post in questo il bilancio pubblico è un po'la cornice che la cornice che si accompagna cornici diciamo istituzionali come la presenza di un fondo a la quadratura
è un po'più complicata
Grazie grazie allora senza cancellare
Che allo avrebbe in effetti aperto un altro tema che è quello di come reagiscono i mercati a qualsiasi cosa si fa in Europa però dire che non abbiamo purtroppo il tempo anche di fare questo devo dire che noi siamo stati e ringrazio tutti veramente molto disciplinati
Non grazie a me ma grazie al loro hanno abbiamo affrontato tantissimi temi mi dispiace ma direi che preferiamo tutti alle ore direi un caffè e al posto delle vostre domande mi spiace
Bene grazie a tutti cominciamo con una la seconda sessione
Abbiamo ora l'opportunità di andare a capire è quali sono le prospettive per il prossimo quadro finanziario pluriennale in tre aree cardini del bilancio dell'Unione
Per discuterne abbiamo autorevoli relatori che hanno prodotto anche degli interessanti temi perdere il nostro Progetto che vi invito a leggere sul sito dell'Istituto Affari Internazionali del Centro studi sul federalismo
E due di scassare intanto cominciamo subito visto che non abbiamo molto tempo a disposizione con uno dei temi caldi dei negoziati per il prossimo un quadro finanziario pluriennale la politica agricola comune la politica agricola comune che è ancora una delle aree che catturano una parte sostanziale delle risorse del bilancio circa il trentacinque per cento per cento del bilancio dell'Unione e che saranno sottoposta ad una razionalizzazione anche se ancora non è chiaro in che misura una razionalizzazione che andrà incidere sia sulla quantità di bilancio che verrà allocata a questo settore sia in termini di allocazione dei fondi anche di gestione dei fondi stessi per discutere di questi temi abbiamo chiesto al professor Fabrizio De Filippis del Dipartimento di economia dell'Università Roma Tre di offrirci la sua analisi io quindi do subito la parola
Al professor De Filippis invitando tutti i relatori a rimanere nei sette otto minuti massimo grazie
Ricordando che perché la parte è stata la prima primissima politica essere messa in campo dal dalla Comunità economica europea
E la storia del Bilancio per europea non è azzardato affermare che è una storia di lenta erosione declino della pacca favore per fare posto ad altre politiche quindi ci risiamo anche in questo caso la PAC giustamente
Si dice è una vecchia politica che deve in qualche modo dimagrire per fare posto ad altre politiche c'è da dire che per l'agricoltura per per l'agricoltura grazie alla PAC l'Europa fatemi fare un po'il difensore di questa vecchia politica l'Europa è da tempo una realtà perché l'intervento pubblico nell'agricoltura europea e praticamente tutto finanziato e progettato a livello comunitario cosa che non avviene invece per altre politiche
Settoriali negli altri paesi c'è acqua sporca ovviamente nella Pac anche parecchia che va buttata via però è facile dire per piacere non buttiamo anche il bambino almeno finché non non avremo verificato che le nuove sfide si mostrino mostrino di essere concrete azioni da finanziare in modo virtuoso e non solo obiettivi generali
Di cui avviare e sperimentare un il perseguimento detto questo perché siamo alla vigilia di un negoziato molto concreto molto duro tra politiche diverse tra rubriche di bilancio e dunque anche tra Paesi provo darmi qualche pillola veloce sulla PAC rispetto al bilancio
Con un esplicito è forte riferimento anche gli interessi italiane qualche piccola raccomandazione finale appunto per per quelle che possono essere le posizioni del del nostro del nostro Paese
Le questioni aperte per quanto riguarda questo tema caldo della PAC prima il sistema dei pagamenti diretti agli agricoltori introdotto nel due mila e quindici un sistema non più legato ai prezzi sostegno ma disaccoppiato dei prezzi
è più selettivo rispetto al passato ma è troppo complicato specie nella componente Gringo quell'ambientale che dovrebbe invece essere più virtuosa perché con quella sì ci si dovrebbe comprare dagli agricoltori comportamenti
Come dire virtuosi sotto il profilo ambientale dunque in grado di produrre beni pubblici ambientali la cosiddetta convergenza esterna che è una diavoleria inventata per riallineare sulla media
Europea di pagamenti per ettaro che sono nati molto diversi tra i diversi Paesi è un sistema da un lato giusto ma nei suoi effetti iniquo perché genera squilibri perché legato essendo legato alla superficie
Premia alla fine la rendita fondiaria perché penalizza i Paesi come l'Italia dove l'agricoltura intensiva di lavoro e quindi di questi tempi questa comunque è una cosa che conta
Perché in alcuni Paesi dell'Est apportata un momento dei redditi agricoli addirittura eccessivo con la componente dei pagamenti dovuti alla PAC che addirittura supera quella derivante dalle vendite sul mercato degli agricoltori
Beh exit secondo argomento importante della PAC è stato già evocato è un problema per la parte perché bisogna colmare il buco di bilancio dovuto all'uscita di un Paese contributore netto e dunque anche della PAC potrebbe anche essere però un'opportunità perché esce con break siti il paese che è sempre stato il più fiero oppositore
Della PAC e più in generale sempre avrà sempre avuto una posizione come dire liberiste consumi vista nei confronti diciamo dell'intervento in agricoltura
Il dibattito sulla quadro finanziario pluriennale e sulla PAC due mila e venti mila ventisette
Si avvia è questo un altro tema importante da ricordare in un quadro di fortissima incertezza internazionale che vede l'Europa in posizione debole
Non mi non mi riferisco solamente alla globalizzazione sporcato diciamo innescata da da Trump dal suo nel protezionismo ma purtroppo quando poi ci sono venti di guerra la debolezza dell'Europa si avverte in tutta quanta la sua importanza e soprattutto coglie l'Europa in una fase di passaggio istituzionale molto forte
In cui probabile per via delle elezioni del Parlamento europeo verseranno a giudice a maggio due mila e diciannove per la successiva
Passaggio di consegne nella Commissione in cui probabilmente le decisioni finali saranno prese da una commissione e da un Parlamento diversi da quelli attuali che invece stanno innescando il dibattito gli obiettivi della PAC dopo il due mila venti come tutte le altre politiche la patria di contribuire a produrre beni pubblici europei deve generare valore aggiunto europeo cioè
Attivare azioni che a livello europeo si fanno meglio che a livello nazionale in questo senso deve dare parla giunto l'ok più specificamente gli obiettivi che la commissione pone per la Futura Park sono tre la promozione di un settore agricolo intelligente residente sostegno del reddito degli agricoltori in parole un pochino più brutali il potenziamento della tutela ambientale dell'azione per il clima
Il rafforzamento del self del tessuto socio economico delle zone rurali questo sarebbe la politica di sviluppo rurale cosiddetto secondo pilastro della nell'uovo quadro finanziario pluriennale si definiranno molte questioni rilevanti che saranno poi propedeutiche e vincolanti rispetto alle proposte legislative della commissione
Che sulla PAC sono attese per fine maggio quindi dopo un mesetto rispetto al quadro finanziario in innanzitutto i massimali di spesa degli Stati membri che ricama per i pagamenti diretti agli agricoltori il cosiddetto primo pilastro della PAC il cutting cioè i tetti che possono essere probabilmente saranno messi ai pagamenti dei resti sia per azienda che per ettaro e la loro depressi vita cioè un qua in qualche algoritmo con cui possano piano piano ridursi ancora un po'
I criteri di sostenibilità dei pagamenti dirette le relative componenti percentuali lassù una super condizionalità ambientale che potrebbe sostituire il meccanismo complicato che naturalmente non posso qui rievocare il cosiddetto cleaning l'eventuale un eventuale componente lavoro e altre questioni i criteri di ripartizione dei fondi del secondo pilastro e la flessibilità per tre due pilastri c'è la possibilità che dentro a pacchi gli stati membri possano trasferire un po'di risorse dal intervento a favore degli agricoltori che pagamenti diretti alle politiche di sviluppo rurale
Questo il tema più importante i tassi di cofinanziamento nazionale l'eventuale tasso di compagnia cemento nazionale dei pagamenti diretti cioè il primo pilastro perché oggi il cofinanziamento e zero
E anche il cofinanziamenti del secondo pilastro della politica strutturale che peraltro oggi appare la politica di coesione già cofinanziata infine la disciplina finanziaria la riserva per le crisi nel settore agricolo cioè quello che si fa quando diciamo ci sono crisi di natura finanziaria o produttivo tutto ciò va fatto e qui c'è la proposta della commissione che ce lo racconta in coerenza al nuovo la propose commissione sulla PAC ed è uscita a novembre dello scorso anno incoerenza al nuovo approccio delineato appunto dalla commissione
Che conferma e rafforza questo importante i margini di flessibilità per gli stati membri nel quadro di un New Delhi per il modo con con cui programmare l'intervento negoziare questa programmazione tra Stati membri e Commissione per adattarlo alle diverse esigenze della ricottura nazionali cioè un chiaro evocazione della maggiore sussidiarietà da attribuire all'intervento dell'Atac un attimo un approfondimento sulla convergenza esterna quella diavoleria di cui vi parlavo c'è quel meccanismo per cui pagamenti diretti
Agli agricoltori che sono partiti quando sono stati inseriti a livello molto differenziato tra Stati membri e che c'è un meccanismo che vorrebbe diciamo omogeneizzando i vedete queste barre sono rispettivamente nel due mila e quindici nel due mila diciannove nei diversi paesi livello dei pagamenti
Diretti per per per ettaro molto differenziato fra Stati membri molto più alto nei vecchi Stati membri in quegli agricoltura più intensiva molto più basso nei nei nei nei paesi dell'Est diciamo
Il meccanismo che la convergenza in questi anni in cui ha funzionato perché è stato introdotto con una con diciamo nel nel precedente quadro finanziario ha spostato risorse di modo che i Paesi che vedete a sinistra del grafico tre unità tra cui l'Italia hanno visto ridursi di non pochi punti percentuali il livello dei pagamenti per Ettore agricoltori a vantaggio invece di un aumento così come l'ha voluto al meccanismo nei paesi dell'est quella linea gialla fa vedere come appunto ci sono addirittura paesi che hanno raggiunto più ventitré più cinquantaquattro per cento il costo la convergenza esterna non è ripartito cioè Stati membri e molto a carico dell'Italia cioè l'Italia ha pagato un miliardo in termini di pagamenti diretti per l'applicazione nella tornata precedente e e rischia di fare un altro miliardo su questo meccanismo si riproponesse
Uguale in cui in maniera analoga che più del trenta per cento dell'intero Monti Monte di risorse redistribuite con il meccanismo
Nel bilancio del due mila e ventidue del ventisette la patta subirà certamente un taglio di spesa ovvio poiché insieme alla politica di coesione dovrà contribuire a compensare Breaks it
Per l'Italia dal punto di vista della sua contribuzione netta se rimaniamo solamente sulla fede brutta logica dei saldi netti la questione su quali delle due grandi politiche convenga tra virgolette tagliare di più e quasi indifferente
Poiché la quota di spesa che l'Italia cattura su entrambe le politiche pari grosso modo al dieci per cento si è allineata
Ben al di sotto comunque ovviamente essendo ridare un Paese contributore netto al suo tasso di partecipazione le entrate che il dodici e cinque
Come in passato probabilmente i tagli effettivi della PAC saranno minore di quelli paventati sì arrivati in questi mesi a parlare di un meno trenta per cento secondo me ci si potrebbe attestare sul sette otto per cento forse anche qualche cosa di meno sì
Davvero mancasse di qualche zero virgola la percentuale di PIL destinato al bilancio tuttavia per l'Italia questo taglio generale che sarà imposto dal patto si aggiungerà a quello che come abbiamo visto deriverà dalla eventuali applicazione la convergenza esterna che quindi non resti davvero importante che per noi può significare meno quattro per cento
Quattro cinque
Conclusioni per una strategia italiana sulla PAC si possono a mio avviso naturalmente nel pay per trovare un po'più gli argomenti di queste pilotine che vi sto dando tre linee di azione uno provare a modificare quella diavoleria dalla convergenza esterna senza tuttavia rischiare su questo di rimanere isolati lavorando a possibili correttivi basati sul lavoro che mi converrebbe sul rapporto tra redditi agricole redditi extra agricoli e tra pagamenti pacche vendite sul mercato
Due
Accettare il cofinanziamento obbligatorio del primo pilastro della PAC questo è molto importante
Senza che esso però questo è il a e altrettanto importante lo sottolineo senza retorica sia l'anticamera della raffinazione di trazione dello smantellamento della PAC come politica europea piuttosto come per altre politiche il cofinanziamento va inteso come giusto sacrosanto corollario della sussidiarietà
E per un Paese contributore netto come l'Italia
Mette d'accordo gli interessi agricoli con quelli finanziari riducendo la contribuzione netta a parità di risorse ricevute delle rivolte infine sostenere e questo ci vuole un po'di coraggio per il nostro Paese il maggiore grado di sussidiarietà della PAC nell'approccio basato sui risultati esso New Delhi per il modo al proposto dalla Commissione
Sapendo che si tratta di sfide di non poco conto perché bisogna riuscire a programmare la pacca anche insieme tra Stato e regioni che non è una barzelletta che impongono un uso responsabile della flessibilità
Accordata agli Stati membri per evitare che come a volte è successo in passato in Italia essa diventi un assalto alla diligenza da parte gli interessi settoriali corregionali
Grazie mille restructuring is ecco l'altro settore che finito un finirà nel mirino della razionalizzazione come lei stesso ha anticipato è quello della
Politiche di coesione e anche uno degli indiziati numero uno per l'applicazione di questi criteri di condizionalità che abbiamo avvocato nella prima sessione
Di tipo ossia economico ovviamente ma anche politico
Ecco abbiamo chiesto a Fabrizio Barca di ragionare su quali saranno le prospettive in questo settore e su come è possibile salvaguardare l'obiettivo prioritario delle politiche di coesione europea e cioè mitigare le disuguaglianze in concomitanza con queste esigenze di razionalizzazione condizionalità europea
Passo quindi la parola Fabrizio Barca economista già ministro per la Coesione territoriale presidente del Comitato OCSE per le pelli per per le politiche territoriali con la consueta raccomandazione sulla tempistica grazie
Guiderà ancora nome
Se dovessi dire quali sono le prospettive dire lo scenario Moavero R. finito qui
Questa è l'aria che tira un'aria povera povera culturalmente sopra
Se devo dire quale politica di coesione serve all'Europa per avere un futuro e quale potrebbe essere la linea del nostro futuro governo fuori evidentemente da questa sala
Nel negoziato per evitare lo scenario Moavero allora dico le tre mosse che a me servono le dico subito a quale motivo
Prima mossa non toccare gli attuali regolamenti piantarla dopo venticinque anni di cambiare ogni sette anni regolamenti mandando il mondo in frantumi l'unico motivo per cui ci vogliono due anni ogni volta per ricominciare da capo
Evitare la sirena delle semplificazioni che determinano sempre una ulteriore complessità delle cose è un è un abbandono di obiettivi originari
E assoluto no donde Loriano no al restringimento della politica alle Regioni e agli stati arretrati anzi semmai per equilibrare l'eccesso di quantità di fondi che arrivano nei nei Paesi che non riescono a uscirne come il nostro ridurre l'ammontare dei sì dei fondi
Alle regioni dei Paesi arretrati
O ha ragione comunque del Mezzogiorno perché la politica è una politica che serve a tutte le persone nei luoghi questo è il primo primo da qua siamo lontani possiamo già stiamo già su un'altra strada bruciarsi discutendo con Cervi di riunioni come cambiare i regolamenti semplifichiamo
Seconda cosa forti atti politici che rendono chiaro che la politica di coesione il principale strumento dell'Unione Europea per produrre
Beni collettivi adatti alle persone luoghi uscendo da questa roba che non sta in piedi beni collettivi europee nazionali e e locali esistono beni collettivi
E che hanno bisogno di una strategia europea che si devono adattare alle caratteristiche delle persone nei luoghi questa la nuova politica in tutto il mondo se vogliamo far vedere i quaranta anni fa continuiamo a fare avere che distinzione plessi Heuer European Public Goods istruzione formazione comunicazione
Resilienza di ciò che è naturale ricerca capacità istituzionale per un obiettivo uno uno solo
Uno sviluppo centrato sugli ultimi i penultimi e vulnerabili non su quelli che ce la stanno facendo comunque
Ossia che riduca le disuguaglianze attraverso non interventi redistributivi ma interventi pre distributivi e giochino sul mercato
Due atti servono per questi forti atti politici un rafforzamento del legame della politica di coesione il semestre europeo o o è così ora vuole coesione è una pezza che arriva dopo
Costruire come suggeriamo con Enrico Giovannini sulla base dell'Agenda due mila trenta un programma europeo di trasformazione strutturale che divenga un pezzo del semestre europeo di cui la politica di coesione sia lo strumento di declinazione territoriale
Non esiste più distinzione di ruoli di funzioni solo che ha tentato diciamo
Sciopero
Secondo sperimentare questo un punto delicatissimo sperimentare attraverso la coesione dei prototipi di modello sociale europeo
Che essendo prototipi non via Nono incontra non violano i contratti nazionali che sono l'ostacolo drammatico ad di fronte al quale non riusciamo a produrre con la roba
Che dal senza la cittadinanza europea adesso abbiamo addirittura inventato una roba che si chiama Roma X
Io ero piazzole Spotlight abbiamo usato USA la parola Wright abbiamo alzato ancora di più le aspettative dei cittadini come stato di Platone introduzione saranno ancora più inferociti visto che non si capisce quale sia l'esigibilità di questa di questo di questi PIL s'terza e ultima cosa ovviamente funzionano le due cose torinese c'è anche la terza
Sperimentare un radicale rinnovamento del ruolo della Commissione europea
Buongiorno ministro
Amico
Per consentire alla Commissione Europea di svolge quella funzione uso una parola di Adam Smith e di e di Amartya Sen è quello di fare è un impasto aspetterete ore che nelle amministrazioni moderne è il ruolo di un governo federale che non è che non gestisce ma non rinuncia al suolo ruolo paternalista Amartya Sen dice paternalismo lo Stato deve essere paternalista delle sentenze fatti sentire
Per farlo servono tre cose per cambiare il ruolo della Commissione europea unificare i cinque fondi attuali ritorno a Enzo
Lucrezio c'ha invitato a essere listini non ne vedo le condizioni ma se non vediamo le condizioni di nulla non andiamo a sbattere come un treno contro il nulla perché non lo può può anche terminare eccome indico sempre nemici friulani quando Travel siamo insieme camminando in montagna il confine fra l'Austria dell'Italia
Unificare cinque fondi che oggi sono solo una fonte di rendita di posizione per filiere settoriali e e non e non altro
Secondo
Costruire un sistema europeo di controllo che faccia odi del controllo e che non abbia bisogno della ridondanza dei sistemi di controllo esattamente come il sistema delle banche centrali europee non ci vuole niente
Ne discutemmo otto anni fa con membri del della della corte o vomito salute perso e ultimo visto che risparmia risorse perché non faccio quattro volte lo stesso mestiere
Queste risorse umane centocinquanta oggi più quaranta duecento ne aggiungo duecento ciò cinquecento giovani straordinari trentenni
Più freschi del film sita europea che non aspettando altro che posso De Florio onde curando perché perché il ferro in pace aspetti svolge la sua funzione deve avere persone sul posto
In Sicilia se ci fossero permanentemente tre persone dell'Europa che non vanno una volta ogni sette mesi ma che ci vivono vi assicuro che per la fragilità e debolezza delle istituzioni europee potrebbero fare una grande differenza ma per farla
In Italia devono starci quaranta giovani di tutta Europa così come i nostri italiani saranno in Belgio o in Gran Bretagna senza questo la vecchia idea dello Viana
Può essere messa nel cantone uno sono di quelli che dice che dice meglio chiuderla la coesione per essere molto chiari
Che così non ha senso
Questa è la mia posizione la band home è che da questa roba deve essere esclusa qualunque forma di macro condizionalità
Non quelli di cui ha parlato e negli ovviamente Marlowe inutili l'idea che la coesione possa essere utilizzata come lo strumento per colpire chi viola delle cose improprie per tre ragioni che spiego nella piccola nota perché di lui esce come tutte le cose quando c'è un altro obiettivo di luce l'obiettivo di riduzione delle disuguaglianze
Dello del del dello strumento principale poi raggiungere due Betty ricorse strumento perché assolutamente inefficace vorrei qualcuno ragionasse sull'Ungheria di oggi con Nicola suonando ora che la conosce fino a prova contraria visto che ne subisce le angherie
E e chiedersi se il popolo ungherese pre farebbe pressione sulle autorità ungheresi per uscire dalla situazione drammatica perché gli dicono che all'Hui gli tolgono i soldi della coesione il Orban avrebbe un suo un altro argomento ancora per dire
Andiamo contro contro contro contro contro l'Europa che vessa voi e terzo come mostra la sua Under un bel Pepe
Perché è assolutamente iniqua visto che se tu usi uno strumento la cui intensità sul Gidp varia da zero uno a venti a seconda dei Paesi dell'Unione stai usando lo strumento iniquo quindi è nostro quindi e improprio per qualunque tipo di utilizzo
I restanti tre minuti e mezzo di uso per argomentare ma presenze ma debordante di condividere in mezzo mi mi sembrava più importante argomentare con voi che cosa in testa i bilanci si fanno soltanto come ha ricordato Ferdinando si fanno soltanto perché ci sono se si hanno una strategia hai una strategia se è una diagnosi della realtà e se è una visione per cambiarla se no non va i bilanci non hanno senso
La la la analisi della della realtà e quella che ha introdotto la professoressa prima e quella di una situazione dell'Europa che dall'inizio degli anni Novanta vede un continuo inarrestabile aumento delle disuguaglianze in tutti i fronti di accesso e servizi fondamentali
Di ricchezza la conosciamo per fortuna c'è stato picchetti che ce l'ha mostrato anche se non condivido le ragioni e l'analisi ma i dati sono inoppugnabili
Questa fu questa forte aumento delle disuguaglianze a una fortissimo connotato territoriale un sorpresa per un Paese dove i risultati elettorali possono essere letti solo in questo modo così in Francia così innalza così in Gran Bretagna così Spagna così in Olanda qualunque posto
E sono leale plurali controllare urbane i centri dove vengono vengono eletti le persone espresse dalla dalla nostra lite diciamo economico politica
E e i luoghi dove invece vengono letti altri che un voto che rappresenta un chiaro segnale un segnale evidente come dice il mi Ami comma Andrés Rodríguez spose maggio massimo studioso internazionale di economia regionale che si riassume in una sola battuta
Visto che io non ho futuro
Sa che c'è non ce l'avrei neanche tu che il senso fondamentale del voto che è venuto e sta venendo fuori
Di fronte a questo la politica di coesione rappresentata per un lungo periodo è stato un male
Fino al due mila fino alla riforma voluta di cui ho avuto l'onore di partecipare insieme a tanti altri voluta da una comoda una commissaria disegnano chieda muta ovvero perché una delle cinque persone messe alla gogna dal neo regime polacco
Che ebbe il coraggio nel due mila otto di dire questa coesione
Non serve a noi perché cosa fa cosa faceva la coesione fino al due mila otto in modo conclamato trasferiva fondi alleare mantenendo tenendo buone alla popolazione
Mantenendo formatori invece di occuparsi dei formati costruendo infrastrutture che non venivano utilizzate
Lasciando parte che in alcune parti d'Europa è stata ben usata è stata denunciata per la capacità delle amministrazioni regionali o nazionali in alcuni casi contesti persino anche in Italia ma sistematicamente non era questo era una politica compensativa
Poiché le altre azioni producevano disuguaglianza io c'ho una politica cui trasferisco fonde la gente per tenerla buona
Faccio un disastro perché costruiscono anti esponendo la gente buone in Prodi in in impedisco chiudo su questo
Il meccanismo che esce Mogul Robinson ci ricordano per cui i territori vanno indietro che sono le trappole istituzionale in cui tu sostanzialmente non hai più all'interno del dei territori meccanismi endogeni di rinnovamento le persone e le classi dirigenti locali non vogliono cambiare perché sanno che se non cambiano le cose andranno male avranno i soldi dal centro per avere in cambio voti
Che il meccanismo che ha caratterizzato che caratterizza anche in questo istante il nostro Sud da cui la la riforma del due mila otto cambia radicalmente il mio giudizio che troverete né pepe su cui chiudo e che quella riforma non ha funzionato non perché i regolamenti fossero mal scritti ma perché sono mancate le tre cose che io gli ho detto prima
è mancata la capacità di di di e c'è stato l'impatto delle con lamenti è mancato il segnale politico assoluto in Europa che quella fosse uno strumento del mancato totalmente la Commissione europea non per suoi de deficit perché le persone che ci lavorano sono straordinarie
Vi sono quattro gatti e per affidato un compito che al di là delle loro possibilità
Grazie Fabrizio Barca saluto il ministro Padoa anche c'ha raggiunto o da poco abbiamo parlato delle necessità di razionalizzazioni la necessità per l'Unione europea di mitigare le disuguaglianze ci sono anche tutta una serie di altre sfide che si pongono all'Unione europea a cui l'Unione europea è chiamata a rispondere in maniera più efficace ed efficiente del passato
A queste sfide bisognerà probabilmente rispondere attraverso la produzione di beni pubblici europei
Cercando anche di dimostrare in maniera più credibile che in passato quali sia il valore aggiunto dell'Unione Europea per cittadini l'abbiamo chiesto a Olimpia fontane insieme a Bernardo Venturi di contribuire al nostro Progetto con un pay per proprio su i beni pubblici europei cercando prima di tutto di darne una definizione convincente e poi ipotizzare eccome questi dovrebbero essere finanziati in che modo dovrebbero rientrare nel prossimo pacchetto di bilancio dell'Unione quindi do la parola Olimpia Fontana che è ricercatrice del Centro studi sul federalismo grazie
Grazie
Sì il tema dei beni pubblici europei e sicuramente uno degli argomenti centrali nel dibattito sul quadro finanziario pluriennale e per il periodo per la programmazione possidenti ventidue sarà probabilmente ancora di più per due fatti principalmente l'uscita dalla Gran Bretagna che dall'unione che comporterà una riduzione nel bilancio di dodici quattordici miliardi di euro l'anno quindi all'assenza inglese bisognerà far fronte in qualche modo o con nuove fonti di entrata o con tagli di spesa o ma combinazione delle due
Secondo punto è che le stile che l'Unione cambi chiamata ad affrontare come sappiamo si stanno moltiplicando quindi questi due fatti insieme implicano un ripensamento come è stato detto nell'allocazione della spesa comunitaria
Perché vuoto causato dalla dalla Breaks non potrà tradursi in semplici tagli lineari ma doveva rispettare quelle che sono le nuove priorità dell'Unione
Come identificare i beni pubblici europei con quali criteri sicuramente un criterio economico c'è un bene pubblico associato al fine al verificarsi di fallimenti di mercato per cui è necessario un intervento pubblico che serve a garantire un livello ottimale di un bene che il il mercato non garantisce ma negli ultimi anni il concetto di bene pubblico europeo è anche legato a quello di valore aggiunto europeo quindi le risorse dovrebbero essere usate per produrre quei beni pubblici che generano dei benefici per l'intera unione che non possono essere forniti in modo efficiente dei singoli paesi membri da soli un terzo criterio dava da utilizzare quello di guardare alle priorità di policy dell'Unione quindi un bilancio sempre più policy orienti
Parte necessariamente le voci tradizionali quindi la politica agricola comune la politica di coesione a essere i principali destinatari della razionalizzazione
Il bilancio dell'unione europea come ogni bilancio pubblico svolge principalmente tre funzioni redistribuzione dei redditi stabilizzazione macroeconomica in caso di crisi e l'allocazione dei beni pubblici
Ora possiamo affermare che la la grandine che la funzione di redistribuzione Dini svolta a livello territoriale attraverso la politica di coesione la pacca circa settantatré per cento del bilancio
La stabilizzazione macroeconomica e minima esiste solo come effetto indiretto nel momento in cui il bilancio stabilità pluriennale la fornitura di beni pubblici europei resta ancora relativamente limitata e circa il ventuno per cento del bilancio si può far corrispondere alle tre voci competitività per la crescita e occupazione sicurezza cittadinanza e al ruolo mondiale per l'Europa
Nel corso delle ultime due programmazioni si è verificata una minima riformulazione del Budget in favore dei beni pubblici europei nonostante questo la tradizionale configurazione non è cambiata
In particolare ricordiamo che Living Living quarto volo mondiale più all'Europa ricopre solo cinque virgola sei per cento di tutto il bilancio mentre la voce sicurezza cittadinanza non arriva al due per cento
Quindi se la futura programmazione continuerà a soffrire di una passi dipendenza rispetto al passato non è possibile
Aspettarsi delle svolte radicali nelle nella configurazione delle voci di spesa
Il punto cruciale sarà il passaggio da uno scenario di mantenimento dello status quo a uno scenario per dirlo con la Commissione in cui si farà magari di meno ma in modo più efficiente
Per cui l'Unione si concentrerà in determinati settori strategici
A scapito di quelli ritenuti meno prioritari
Quali sono poi nella sostanza i beni pubblici prioritari per l'Unione per l'Italia sicuramente le grandi infrastrutture nel settore trasporti digitale ed energetico in questi settori bilancio già fa molto con il meccanismo per collegare all'Europa negli ultimi tre anni con il piano Ghiurca
Però stiamo a vedere le stime di fabbisogno reale di investimento ci accorgiamo che non bilanci ma assolutamente adeguato si parla nel nel digitale servirebbero circa novantacinque miliardi di più rispetto a quello che già si fa nell'infrastruttura energetica centosettanta miliardi in più
Altro settore capitale umano si tratterebbe di potenziare il programma Erasmus las che in trent'anni ha dato la possibilità di studio e di lavoro di formazione a nove milioni di giovani
Ma questo rappresenta solo il quattro per cento
Dei giovani d'oggi quindi l'obiettivo sarebbe stendere questa possibilità anche per la possibilità che le avevo l'Erasmus è uno strumento di creazione di una identità e di una cittadinanza copia quindi lo strumento molto importante
Ricerca innovazione
Tina recenti del rapporto la mi dicono che il programma Horizon tanti quanti andrebbe raddoppiato arrivando ha una dotazione di centoventi miliardi per la l'intera programmazione ti tieni fondamentale del gestione del fenomeno migratorio
Il dibattito ruota intorno a creare un collegamento far la voce tre sicurezza cittadinanza quindi politica interna e la così quattro ruolo globale dell'Europa quindi politica estera
Questo settore dove sicuramente forte il valore aggiunto europeo perché le politiche migratorie non possono essere gestite da sole
Con successo da un singolo Paese
E il minimo che ci si possa aspettare una piena coerenza sinergia tra i due macro ambiti
L'ultimo cenacolo della sicurezza della difesa anche qui c'è una dimensione interno una dimensione Esterna di recente è stato creato il fondo per la difesa che coordina integrali Investimenti e alla nella ricerca nel settore della difesa ricordiamo a fine due mila diciassette che venticinque paese notato ditta la cooperazione permanente strutturata nel campo della difesa un passo importante
Che era successo se riuscirà a entrare in sinergia e non in competizione con altri fondi quindi come si può cercare di promuovere una maggiore produzione di beni pubblici europei
Prima cosa negli ultimi anni si è fatto largo uso di strumenti diversi dei contributi a fondo perduto del bilancio ovvero degli strumenti finanziari partiti Garanzie partecipazione azionaria
Nell'attuale paga ma se ne se ne fa l'abuso anche nell'ambito dei programmi a gestione privata della commissione
Italia Francia risultano essere tra i paesi che ma che maggiormente ne hanno beneficiati e quindi si potrebbe supporre continua ad andare avanti in questa in questa tendenza per supportare i bisogni reali dell'economia
Due cose rispetto al piano che un Carrà ci sono delle sinergie delle complementarietà tra il fondo europeo per gli investimenti strategici comunicano giudica e i fondi strutturali di Investimenti un utilizzo combinato dei due tipi di strumenti la Commissione ha emanato delle linee guida ma ha servono ancora dei maggiori approfondimenti e chiarezza sull'uso combinato esempio rispetto al piano Juncker volessi ricordare una motivo per cui secondo me importante ovvero la possibilità per gli stati di ricorrere alla clausola sugli investimenti
Cioè che la possibilità che i contributi che gli Stati fanno al fondo direttamente o ai singoli progetti possono beneficiare della deviazione temporanea rispetto agli obiettivi di medio termine delle regole fiscali quindi si tratta sostanzialmente di una prima forma di di golden rule sugli investimenti che secondo me potrebbe essere approfondita anche se è un tema piuttosto impopolare
Ultimo punto e chiudo è una questione cruciale è la necessità di slegare il finanziamento dei beni pubblici europei
Dalla logica dei contributi letti è un modo per facilitare questa questo processo potrebbe essere quello di creare all'interno del bilancio un collegamento diretto tra la funzione di bilancio e in modo di finanziamento quindi la politica di redistribuzione andati finanziata dei contributi atti
Mentre con i contributi nazionali mentre i beni pubblici europea andrebbero supportati da rischi autentiche risorse europee
Ne parli passate negoziazioni hanno trascurato questo tema per mancanza di accordi sulle risorse proprie ma abbiamo appunto rapporto Monti come punto di partenza abbiamo Bazzi tra che può rappresentare un'opportunità e quindi si potrebbe fare avere qualche ambizione in più in questo momento
Grazie
Grazie a voi tutti a Fontana Olimpia tu hai citato anche gli aspetti che riguardano il ruolo globale dell'Unione europea e quindi gli aspetti esterni delle politiche europee che sono state anche al centro del dibattito soprattutto degli ultimi anni
Nella rivisitazione che si è cercato di fare del legame tra sicurezza migrazioni e sviluppo e anche i fondi destinati a questi risorse
Su questi temi di chiedo a Marinella di ciò un modo di darci la sua visione Mariella e quali si officer dello European Centre for the variano in poli si management di piante
E fa parte dello European Tintern gruppo di fluido Iaio entrato a far parte di recente grazie
E buongiorno a tutti grazie per invito e il nostro centro in realtà lavora abbastanza prossimo alle istituzioni di Bruxelles in nel senso che ci parliamo fisso
E devo condividere che l'analisi dello scenario soprattutto dalla logica che guiderà le negoziazioni nel bilancio non è incoraggiante
Detto questo in ci sono alcune opportunità e alcune degli opportunità presenti in realtà riguardano i beni pubblici europei esistono discussione abbastanza aperta mi pare soprattutto sul tema dell'innovazione della ricerca e uno dei temi che probabilmente attratti l'attenzione in questo momento in termini quante risorse potranno andare e se ci saranno degli incrementi a quest'aria
Un'altra aria che è più conservativa sinceramente dal punto di vista le risorse ma è diciamo è salita al top dei board delle negoziazioni europee e sicuramente la politica estera
E non necessariamente per le giuste ragioni mi aggiungo viene da dire a nel senso che siamo stati spinti a fare dei ragionamenti che vanno un po'più al di là del nostro continente per delle situazioni e delle percezioni rispetto delle crisi imminenti soprattutto su sicurezza
Emigrazione che sono sicuramente dei temi importantissimi adesso la domanda è se sono gli unici temi rispetto ai quali la politica estera dell'Unione si deve misurare e penso che risposta qui un po'più complessa
In realtà la politica estera e l'unione è molto trasversale tutte le cose che abbiamo discusso con oggi hanno una dimensione esterna non solo era senz'Plas non solo ricerca innovazione
Agricoltura al centro per esempio di negoziati importanti
Commerciali con l'America Latina il tema della competitività europea oggi non può essere discusso senza che venga nominata la Cina ma va al di là anche dei soliti sospetti di mamma la Colombia sono dei Paesi che stanno crescendo
E su con cui il dialogo fu vive diventerà sempre più importante andando avanti
Il mio messaggio principale oggi credo sia che quando pensiamo a quanti soldi andranno alla politica estera dell'Unione e beni pubblici globali dell'Unione dobbiamo considerare due aspetti
Prima di tutto quali sono le priorità e le possibilità di convergenza su questo tema
E quando parliamo di Unione europea e della politica estera che cosa vogliamo che l'Unione faccio
E secondo tema è un tema un po'più tecnico su cui io non mi soffermerò su dettagli ma Thompson parlarne è un po'la struttura del cosiddetto ed in forno quattro Dini
Allora quadrotti Marco quattro che racchiude
Le spese dell'unione sul Budget
E qui tema è quello di rendere e gli strumenti che l'Unione a disposizione oggi sostanzialmente più semplici più trasparenti e mi vien da dire almeno nel caso della politica estera più flessibili
E
Oggi il dibattito dell'Unione europea quando si guarda alla politica estera esaltare una sfida grande la sfida grande e cercare di coniugare sostanzialmente tre pilastri
Uno è quello tradizionale che guarda la politica estera dell'Unione e riguarda le politiche di sviluppo internazionale questo è quello classico già dal Trattato di Roma insiste lira tanto tempo
L'altro è quello dei beni pubblici globali locali non avrà se le politiche sono trasversali e se i grandi temi attraversano i confini a anche in beni pubblici non sono sullo globali ma sostanzialmente devono arrivare dal grande come Giacomo fino ai territori e l'altro aspetto è certamente la politica estera ossia come difendere gli interessi europei attraverso questi strumenti
E quindi e l'ha già andava ben al di là dei temi discussi oggi e che portano la grande attenzione il dibattito pubblico sulla politica estera dell'Unione
E ovviamente ci sono sinergie possibili quindi ha già detto ricerca innovazione creazione di posti di lavoro competitività tra questi tre pilastri esistono anche degli elementi di criticità
L'unione investe la stragrande maggioranza dei fondi esteri nel vicinato alla politica essenziale per tutti i paesi dell'unione oggi anche per i Paesi del Nord Europa
Però diventa oggi molto più difficile per l'Unione europea ha lavorato in questi spazi questo è un tema che in Italia deve considerare come solo nella sua relazione a e nel suo posizionamento rispetto a queste politiche
E
Che cosa vuol dire questo in termini finanziari guardare un po'considerando che tutti hanno già detto oggi praticamente che l'approccio negoziati dell'unione è sostanzialmente conservatore
Mi venne a dire che ci sono alcuni elementi d'innovazione uno in realtà è la possibilità di andare al di là allora almeno in una certa misura della la logica del giusto ritorno formando delle coalizioni un po'innovative
Vediamo questo in realtà uno degli aspetti positivi del Breaks Seat che fosse l'unico mai veramente importante che l'unione riuscita davvero
A ritrovarsi su dei punti comuni nella negoziazione dei termini di questa uscita in secondo luogo l'aria della difesa
Analisi quel progresso che succede oggi in anni difesa piuttosto innovativo rispetto al passato
Uno degli elementi che si discute oggi quando si guardano alla quadro finanziario dell'Unione è quando rispetto alla politica estera e la costruzione di un così detto strumento simbolo che cos'è
Uno dei grandi problemi
Della della politica estera dell'Unione che il frutto di grandi negoziazioni molto negoziazioni molto difficili che hanno portato alla costruzione di diversi strumenti
La sfida che la commissione si pone oggi e cercare di razionalizzare questi strumenti probabilmente se questo sarà quello che realmente proporranno
Attraverso uno strumento simbolo che racchiude alcuni non tutti degli strumenti oggi presenti
La grande domanda oggi a Bruxelles è è una buona idea oppure no sostanzialmente questo dipenderà dalla capacità delle parti negozianti di di unirsi riunirsi attorno all'idea di una politica estera dell'Unione che sappia guardare cotto ma anche a lungo termine
Riguarda la capacità di formare coalizioni per esempio tra chi vuole un'Unione europea più guidata da una strategia politica ci vuole più facilità nella gestione delle risorse ma anche chi vuole o
Una rafforzamento di alcune impegni che io rimanga appeso globalmente e che sono oggi rappresentati dalla strategia globale e dal lavoro consenso europeo per lo sviluppo e ovviamente non ha non possiamo spenderci con eccessivo ottimismo e su questo tema ovviamente se la logica del giusto ritorno dovesse prevalere
Anche l'innovazione d'un supposto cosiddetto strumento singolo potrebbe essere in fin dei conti piuttosto deludente e non così innovativa
Grazie mille Magdi Allam Charlène chiudiamo con i commi Intini Stefano Micossi economista direttore generale di Assonime tre
Buongiorno a tutti grazie per aver realizzato questa iniziativa per mi invitato le avevo speso molto tempo risorse a lavorare sulla che fa il bilancio europeo nella a fine degli anni due mila
Poi mi sono un po'staccato perché la delusione
Deve lo sbarco del Parlamento davanti all'imposizione di paesi fu così forte che decisi di occuparmi più del problema si ritroviamo passati altri otto anni stiamo parlando delle stesse cose
E naturalmente il mantra valore aggiunto comunitario la sostanza e che ci sarà una discussione su come cambia un pochino un bilancio inerzia spostando un po'di risorse via dalla coesione agricoltura questo è stato spiegato
Il bilancio di cui stiamo parlando non è il bilancio macroeconomico l'ha detto bene Lucrezia
è quello di il bilancio per l'agricoltura la coesione
Qualche cos'altro che fosse si dovrebbe aumentare Padova lettere riforme sostanziali di cui
In parte non abbiamo neanche cominciato a parlare in parte si parla ma non succederà no
Sono l'introduzione di un vero capitano accanto al bilancio europeo
La se il suo sogno è straordinario che questa diciamo istituzione non posso prendere denaro a prestito essendo i tassi quello che sono perseguire i suoi obiettivi c'è questa mancanza di Maremma indiscutibile
Ne sono una variante interessante la moltiplicazione di strumenti finanziari succedanei le garanzie diciamo che aiutano perché allentano il vincolo finanziario ma diciamo la cosa ovvia dovrebbe essere che bisognerebbe prendere di più ha perso ci sono Belfe is ma
Non rispondono la logica dei tempi dell'investimento pubblico la seconda cosa che dovremmo fare la risorsa propria io sono stupefatto da come si è da come si è confuso e il dibattito l'originario presso Sapporo Pia è una roba che bisogna che non passi per i bilanci nazionali
Quindi come qualcuno deve essere un'imposta indiretta perché deve essere immediatamente accettabile e trasferire al bilancio comunitario come qualcuno continuo a pensare che si possa discutere in questo ambito di imposte dirette
E in particolare di un'imposta sgangherata come la CCC Beattie che non vedrà mai la vita e stiamo parlando dell'imposta sulle società che rappresenta mediamente poco più del due per cento del PIL corpo questa diventa una base delle risorse comunitarie è un mistero lo so che tu pensi che lo sia io ti stimo molto ma questa roba qui proprio se commetti surgelate Fante
E non capisco come che anche sul risorse poche possono essere una risorsa IVA
Una carbon tax
Ragioniamo sulla digital tax ma sappiamo perché è tanto difficile
E qualcuno sta cercando di costruire da digital tax come un succedaneo dell'imposta sul reddito permanente stabilisce non funzionerà allora perde quella naturale che ci interessa
Questo aspetto del dibattito si è perso non so perché dobbiamo ritrovarlo
Diciamo una cosa che si accetta qui e corre subito a Bruxelles perché se no dalla logica Bennett del giusto ritorno non ne usciamo creditizia si potrebbe l'altra parte della discussione sul bilancio senza giusto ritorno sono i beni pubblici la discussione sui beni pubblici è alta
Serve per spostare le risorse o Way dai due grandi fondi i quali si difendono applicando il criterio dei beni pubblici perdono aggiunto comunitario anche ai pagamenti di E.T. cioè a quello che ovviamente non auto beneficio son politiche redistributive non quadri
E tutti cercano di dire no io ciò e l'odore giunto comunitario ma disse Sgarbi è già cioè nonsense
La sostanza di cui quindi queste a nove tre riforme sui beni pubblici qualcosa speriamo che succeda risorse limitate a favore dei nuovi obiettivi perché questo dobbiamo fare
Lo ricordava stamattina Beatrice comparse nel suo Petra di febbraio
Che prepara la proposta la commissione la commissione ha fatto una cosa non aveva mai fatto se se ne sa fare ipotesi di soldi
Nelle seguenti date queste tabelle con i soldi si capisce subito che con un quindici per cento di riduzione della spesa agricola
E la fine della politica di coesione
E i fondi strutturali per le regioni ricche abbiamo centocinquanta milioni allora finalmente sarebbero discorso serio per la migrazione
La difesa dei confini Lacoste Border Guards e quant'altro se no stiamo parlando di spiccioli e non è particolarmente interessante sulle priorità l'Italia naturalmente tradizionalmente si comporta da paese straccione
Cioè noi cosa vogliamo più soldi
Com'è andata coi soldi passati non si sa anzi è un disastro probabilmente la crisi dal Mezzogiorno dovuta ai fondi strutturali denaro buttato per mantenere le strutture esistenti ma questa analisi d'impatto non si fa
Io stato molto colpito alla fine del precedente
Periodo di programmazione venne a Roma un funzionario a presentarci i risultati del precedente sette nei l'unica cosa che si capiva
è che quei miliardi erano stati spesi in sette anni in duecentoquaranta mila interventi e che l'intervento medico e a quindici mila euro
Questa è l'unica cosa che si capiva i funzionari accontentano perché spiegava che gli avevamo spesi
Non c'era nessun analisi d'impatto o in contatto Calvino recentemente in un dibattito pubblico a ai via sulla da Bruxelles e ho detto ma questa volta l'ha fatta l'analisi d'impatto
Ansia detto le abbiamo cominciato un'intensissima analisi avete cominciato sì la stiamo facendo sarà pronta fa un paio d'anni ma la vendette pubblica questo non è chiaro
Dunque noi continuiamo a buttare soldi dentro vari imbuti vuoti probabilmente con affetti distorsivi Fabrizio pensa che dovremmo usare i fondi comunitari
Per fare il reddito di cittadinanza sostanzialmente è questo che ha detto d'accordo con Giovanni e
Dopodiché esattamente il contrario
No a ruota libera funzionerà un potere esattamente senza se diciamo Tornatore il board Paolo Fabrizio Paolo voi state
Volete mettere al centro della politica di coesione tutte le vostre politica per lottare come diseguaglianza che alle otto e scusami non a parte e una buona descrizione di quel che dovrebbe invece fare l'Europa per una volta non la politica stazione dell'Italia hanno fatto il ministro del previsto
Finanze italiano e Tedesco che hanno pubblicato un documentino di due pagine dico nella sostanza dei fondi europei dovrebbero essere usati per fare la crescita e non per distribuire altro denaro ci pensino gli stati a combattere la diseguaglianza fra lo schema di Giovannini e sono identificate
Correttamente le priorità Mennea cimento Borders Defence security Comano investo intimi scettici io alpina siti senza entrare nel Protection questi sono beni pubblici europei potessimo avere quei centocinquanta milioni
E si dice chiaramente la politica di coesione una grandissima idea ma è un po'inefficiente forse dovremmo prendere il coraggio di mettere un po'd'ordine
Questi qui sono i miei commenti
Partitocrazia ottenendo alle otto e mezzo ho detto il ventitré maggio che gli mancano tessuti va be'Enzo Bob ho verificato io e la la tempistica pianificata se nelle abbiamo ancora dieci minuti quindi prenderò ottenendo mamme alle quali chiederò ai relatori di rispondere brevemente sarà anche l'occasione vento al mente di commenti ai vostri rispettivi interventi
Prego
Sì una domanda che riguarda sia Micossi che varca sono Nardo Dini e Partito Democratico dipartimento esteri
Si sono proposte due ipotesi completamente differenti appunto su questa questione però esiste anche un problema a monte che riguarda entrambi gli oratori entrambe le relazioni che cosa posso accedere in se effettivamente si realizzano le ipotesi di costruzione di un fondo bancario europeo di un bilancio comune europeo e di una sistema fiscale comune europeo cioè queste a monte di questa questione
Cioè che cosa può succedere se effettivamente l'Europa riesce pur essendo lontana dell'Europa politica a costruirsi come sistema economico finanziario comune effettivo nei prossimi anni grazie
Altre domande
O commenti
Mi congratulo per l'iniziativa abbastanza interessante
Diciamo le elezioni del del relatore il mi soffermo soltanto sul fatto che si continua sia leggendo i giornali che in questi dibattiti a insistere sul Black Saint mentre potremmo anche riflettere sul fiume grazie
L'imaging rimane
Rimedi
Un'ultima domanda
Più che una domanda ricordo un ricordare io ricordo l'esperienza pessima dell'applicazione della sette direttive strutturali in agricoltura
La legge dà le direttive del marzo due mila e del mazzo settantadue la legge italiana del maggio settantacinque
Il incominciarono operativa opere di mezzi per per dire le leggi regionali fu approvata entro il settantotto cioè esattamente la misura era di dieci anni bruciato i primi cinque anni quello che sostanzialmente bisognerebbe evitare in futuro
Grazie se non ci sono altre domande urgenti torno da i relatori partiamo da Stefano Micossi
Guarda della c'è stato un dibattito ancora in corso interessantissimo sul completamento dell'unione economica e monetaria in particolare con l'Unione bancaria e la mia
E ci sono queste proposte sul tavolo in Commissione su anche spinte francese che includeva il ministro delle finanze il Bilancio
Questa cosa secondo me non accadrà cioè il dibattito infinito io penso col risultato delle azioni italiane
Ha contribuito non poco una resistenza molto forte
Del sistema bancario italiano affrontare seriamente il problema della riduzione dei rischi ma è chiaro che adesso la sfiducia esplosa
Per motivi più guardi il Consiglio europeo di giugno se io non capisco male
Vado avanti una roadmap mi viene da ridere perché ha della settima roadmap sul e quindi è una discussione interessante questa su che cosa succederebbe ma io non sono capace di farla
Temo che non succederà
E probabilmente a questo punto sarebbe una buona idea concentrarsi su qualcosa di molto più semplice qualcuno lo dice con un grande programma di investimento europeo
Sui nostri temi che dicevamo prima lasciando perdere
Una discussione sulla condivisione dei rischi è finita e quindi non ci sarà nessun accordo secondo me spero di sbagliarmi
Bene in cerca di feedback positivo rilancia
In realtà Tambre commento sul Breaks detta non so se siamo a non sa se siamo ancora in tempo per parlare di Limena io non Sassella clima politico nel Regno Unito stia cambiando così rapidamente sospetto di no però
C'è un elemento a di discussione che per esempio non consideriamo nel nostro lavoro
La discussione sui Black Keys exit oggi quando si pensa al Budget te sostanzialmente questa discussione rispetto a quantità quale sarà l'entità dei tagli esista un'altra discussione che è quali sono i canali di collaborazione con il Regno Unito rispetto alle risorse che il Regno Unito è disposto a dare all'Europa ma rispetto ai temi di collaborazione sul Budget e ovviamente anche fuori dal Budget adesso
Nell'aria della di lavoro che mi riguarda questi rischi segnali ci sono ma sono ancora molto temi quindi penso che l'Unione europea sarebbe disposta certamente a discutere a questo più avanti però è anche vero che il Regno Unito dovrebbe ha probabilmente come si dice in inglese Gatti Zac tutto dentro
Quindi invece definire un po'meglio
Come intende collaborare con l'Unione europea questo ancora è un po'presto da da decidere almeno in quest'aria però se i segnali esistono e questa è una discussione che secondo me dovremmo avere a anche tutti più pubblicamente
Grazie Fabrizio all'infinito
La
Mi ha mi mi solletica la domanda sulla l'attivazione lenta ritardato decreti delle direttive strutturali in agricoltura che dovevano essere appunto un pezzo diffuso della PAC ha ritardato molto in quanto anche più complicato da credo che questo rimanda anche un po'al discorso del bilancio del quadro finanziario pluriennale c'è poco da fare le cose di cui parla sono aumentar Monumenta di un po'la percentuale del del PIL e quindi aumenta un po'la torta da da dividere e in che misura si possono attivare nuove politiche diciamo facendo dimagrire quelle deciso cioè quindi ridistribuendo all'interno delle pubbliche queste sono le cose
Su cui il dibattito a partire dal due maggio dal due maggio partirà da questo punto di vista io credo che rispetto a politica di coesione TAC che sono quelle che saranno chiamate
A dimagrire a vantaggio di altri politiche ci sia anche un po'un approccio difesi in linea phasing out cioè cerchiamo di non come dire distruggere quello che c'è per perché non mi pare che attualmente esistano dei pacchetti cantierabili di azioni sul versante delle altre rubriche che immediatamente decolla libero qualora ci fossero più risorse mi faccia un pro un processo come dire di phasing in quei sette sino al mi sembrerebbe più ragione
Olimpia Fontana
Sì anche volevo dire qualcosa su tre exit perché come diceva la collega si va sicuramente si ragiona in termini di uscita piuttosto che di che dirime Ines sono stati fatti diversi scenari ipotizzabili su come gestire rispetto al bilancio
Il commissario alle al bilancio disse bisogna fare con una combinazione di tali aumenti di contributi anche andando oltre dicendo che le voci tradizionale dovranno avere una cinquanta per cento riduzione del cinquanta per cento aumento di risorse mentre i settori nuovi dovranno avere una taglio del venti per cento e un aumento invece di risorse dell'ottanta per cento fiscalmente la commissione in favore di tutelare i beni pubblici rispetto alle alle voci tradizionali di politica agricola e coesione
Grazie non conosce trenta secondi a entrano interna perché nella discussione su baby-sitter cosa veramente importante cosa succede della Custom Union
E queste qui la cosa importante che può essere in realtà la via per tenerli dentro e questa faccenda
Diventerà forte quando il ventisei di libretto il PIL di arriva in Parlamento dove c'è una maggioranza favorevole al termine dell'Inghilterra Regno Unito dentro la Custom
Che è l'unica condizione perché la questione irlandese dagli scoppi in faccia
E tecnico non ve lo spiego ma è così
Grazie chiediamo un connessa vizio Maccanti due due flash uno che
Credo che si va assolutamente chiaro che una politica di coesione concepita come politica di trasferimenti compensativi io scherzosamente chiamati compì conta compensazioni compassionevoli esattamente quella che ha determinato parte dei problemi se tu fai delle politiche sbagliate della ricerca delle politiche sbagliate istituzionali pensate alla politica Cuanza Esprit solo spaccio forense che abbiamo dato al come se le riforme del mercato del lavoro fossero uguali dappertutto sul fare delle politiche persistente mente sbagliate per trent'anni e dato che produce danni
Le competenze contando Soldini presentata la questione fino il peso che esattamente una una una concepita come redistribuzione redistribuzione potere che tu intervieni
Secondo tra l'altro quello che è l'articolo tre della nostra Costituzione a rimuovere gli ostacoli che impediscono alle persone nei luoghi di liberare la loro capacità innovativa come lo fai l'ho detto prima la professoressa
Quando non riescono a cedola credito accedono solo se hanno ricchezza fa in modo che possono accedere al credito se non riescono ad accedere alla terra non abbiamo decine di migliaia di ragazzi la politica ma parte da politica rurale della PAC è una politica sacrosanta che ha consentito e consente in Italia
A ragazzi di andare a giovani che rientrano i territori nella terra con legge con genialità agricole siamo sul sulla frontiera del della tecnologia
Di lavorare della terra che non è loro perché perché l'Italia non si sa più di chi è perché appartiene a non si sa come sorgente posso fare quaranta di esempi questi si chiamano rimozione di ostacoli
Ha un cattivo funzionamento del mercato si chiama Preda distribuzione del reddito cioè intervieni
Sui meccanismi di formazione del reddito in modo tale che si daranno più chance a tutti in parte oracolo che sono esclusi che non sono avuto la fortuna di nascere in una famiglia dove si leggeva dove c'erano molti libri molta ricchezza
Il la situazione perché spendere Stephanie cose molto importante
Perché ovviamente è una sua opinione una perché la prevalenza dell'opinione Stefanoni cose cioè che non sia lasciamo per degli strumenti quasi vago senso su metro sbagliato ma che non sia obiettivo dell'Unione Europea
Quella di occuparsi delle disuguaglianze norme che si sono aperte è la condanna dell'Unione perché vedete quando in un Paese singolo
Aumento la disuguaglianza e la classe dirigente non l'affronta bandiera potere un altro partito è quello che sta avvenendo in questo Paese sanamente poi cambierà poi Palizzi governeranno non sapranno governare andranno via normale rivolgendo democrazia in Europa è diverso
Avviene quello che venuto compressi cioè se l'Europa fallisce dell'obiettivo dell'origano che la quello di dire apre i mercati i capitali si sposteranno il lavoro si sposta ovviamente i primi a essere beneficiati sono quelli che hanno già maestranze io non lavoro per dare una chance a coloro che sono i territori per fare ricerche novazione produttività produrre quel fare cura io sto fallendo e se addirittura annunciò
Che esista una montagna meravigliosi diritti come quelli scritti dei PIL e non li delibere
Io divento e e per l'Europa la soluzione molto semplice non è un'elezione e andarsene
Ed è la fine dell'Europa sì Europa si pensa a come la pensa Stefano Micossi è condannata a finire perché lavora solo per i primi cioè per noi
Bene chiediamo qui questo intenso dibattito ringrazio moltissimo i relatori edificate Santi invito il ministro Padoa Anna a raggiungere il podio per
Il l'intervento di chiusura grazie
Quel giorno dopo queste ultime battute da Fabrizio Stefano mi chiedo se sia il caso di aggiungere qualcosa
Mi scopro
Mi scuserete se
Prenderò un atteggiamento un po'più ampio alla questione che tema di questo dibattito e mi scuserete se lo farò in fretta ma vista anche l'ora col suo opportuno lo farò comunque avendo in mente essenzialmente la mia esperienza in questi anni
Dio rappresentante italiano nel dibattito economico-finanziari dell'Europa essenzialmente ma non solo in sede Ecofin macchina presidenti e questo perché perché io penso che discutere del bilancio delle prospettive finanziarie oggi in Europa
Debba necessariamente tener conto del duplice cambiamento del contesto nel quale ci si trova il contesto globale che ovviamente seriamente nuovo rispetto a un anno fa
Perché le minacce tra virgolette e le opportunità globali che l'Europa fronteggia sono nuove rispetto a quelle che si fronteggiavano
Diciotto mesi fa punto primo punto secondo perché l'Europa e che lo voglia o no impedì Lagatta in un processo di trasformazione istituzionale senza precedenti e quindi non si può evidentemente parlare solo del bilancio europeo ma bisogna parlare inevitabilmente anche di quello che sarà o non sarà
Dell'unione bancaria di quello che sarà o non sarà una dimensione fiscale dell'Unione Europea di quello che sarà o non sarà
Una dimensione di solidarietà dell'Unione Europea quindi alcune riflessioni molto sparse come si dice su queste questioni
Innanzitutto i beni pubblici ringrazio Stefano per aver citato le due pagine che abbiamo scritto insieme al ministro di l'allora ministro alle Finanze europeo tedesco lapsus
Visto che la Germania sostiene fortemente l'idea di un ministro e finanza europea glielo subito assegnata
Al mai e quindi non l'attuale ministro Scholes poi al mai ed è attualmente membro del governo con una diversa carica
Comincerei dal lì
Che l'idea e mi fa piacere che è stata ricordata essenzialmente quella di usare il concetto di bene pubblico fosse non al cento per cento rigoroso dal punto di vista la teoria economica ma penso significativo dal punto di vista politico non tanto di dire ci sono fallimenti di mercato questo è vero importante è stato ricordato da un relatori quanto piuttosto del fatto che l'Europa che le piaccia o no
Deve fronteggiare delle sfide
Che vengono da fuori
La migrazione è la prima ovvia sfida emigrazione vuol dire gestione dei flussi vuol dire gestione delle frontiere vuol dire identificazione delle frontiere
Scusate qualcuno non è d'accordo con me mi chiama
Ma
Vuol dire anche sicurezza sicurezza nelle sue forme tradizionali ma anche nelle sue forme nuove tanto per dirne una il tema su cui in Europa ma anche a livello globale le istituzioni internazionali
Guardava con più preoccupazione più attenzione e la Cyber Security
Che evidentemente una manifestazione di una evoluzione con forti implicazioni di sicurezza
Di una evoluzione tecnologica
La difesa comune
è stato anche questo ricordato sono stati fatti passi avanti l'istituzione di un fondo per la difesa comune che ha come ovvia implicazione il fatto che ci sia una minaccia comune che la difesa comune deve fronteggiare e poi aspetti di beni pubblici di altre questioni fosse più tradizionali ma altrettanto importanti come l'elemento di esternalità e gli investimenti a lungo termine che il mercato da solo non è in grado o non ha voglia
Di finanziare questa è la logica primaria del piano Juncker
Che in qualche modo sta funzionando forse sta funzionando meglio di quanto ci si potesse fare
Tutte queste cose hanno implicazioni innanzitutto politica
Che a volte mancano cioè il riconoscimento a livello politico che ci sono sfide che investono l'Europa nel suo complesso e che quindi quasi per definizione richiedono una risposta europea nel suo complesso
Se questa risposta europea non c'è come spesso non c'è e in Italia lo sappiamo bene
Vuol dire che c'è non tanto un fallimento del mercato quanto un fallimento della politica l'integrazione c'è un rischio per il futuro dell'Europa diciamocelo chiaramente ci sono molti modi con cui l'Europa può finire
E non tornare alla prossima tornata elettorale ma finire
Io penso che questo sia un tema estremamente serio uno di questi modi di assistere passivamente alla manifestazione di minacce globali europee
E pensare che la risposta sia tocchi a quello che è più vicino fisicamente geograficamente laddove laddove la minaccia si manifesta naturalmente al caso la Cyber Security questo è più difficile perché lo spazio a una dimensione diversa in quel caso ma sicuramente
è anche un tema di cui
Con cui viviamo quotidianamente a cui i governi sono chiamati a rispondere mettendo insieme l'adeguata capacità tecnologica con un altrettanto adeguata capacità di condivisione di cooperazione problema non banale che ha evidentemente implicazioni europee ma soprattutto globali quindi per definizione l'Europa deve trovare una legame con la dimensione globale tutte queste cose hanno ovviamente aspetti finanziari che devono essere in qualche modo identificati
Ci sono vari modi con cui questo può avvenire
Un ci sono modi che hanno una valenza finanziaria in sé quante risorse ci mettiamo sopra che hanno una valenza politica cosa deve essere fatto insieme cosa eventualmente si può lasciare a livello più basso il vecchio buon vecchio principio di sussidiarietà eccome il bilancio europeo che rimane lo strumento complessivo più importante per l'Europa dei ventotto ventisette
Come questo bilancio europeo debba tenerne conto
Qui ci sono aspetti anche non solo finanziari c'è evidentemente un aspetto di redistribuzione assai complicato ma ci sono anche aspetti simbolici nella discussione
Che ho avuto molte discussioni fruttuose con le mie collega tedesco nella preparazione di quelle due pagine che sono come potete immaginare un po'il distillato di discussioni molto più ampie
Sì è considerata l'ipotesi che ci fosse anche una valenza simbolica del dire c'è una riga del bilancio europeo che decisamente allocata alla sul al affrontare a finanziare almeno in parte beni pubblici europei in modo dal testimoniare che non è semplicemente un trasferimento di fondi dalla dai singoli stati nazionali
Una redistribuzione di fondi all'interno del dell'Unione Europea ma c'è anche una allocazione di fondi esplicita ex ante
Non mi dilungo qui sul dove da dove vengono questi soldi questo è un altro tema estremamente importante di cui però visto anche il tempo non vorrei occupato
Tutto ciò avviene in un contesto nel quale il capi di Stato e di governo europei saranno chiamati fra poche settimane a giugno apprende o a non prendere delle decisioni sui temi sul tappeto
Completamento dell'unione bancaria
Una dimensione fiscale o di stabilizzazione
E architettura istituzionale perché metto queste in linea in in riga tele collego e lo introduco in una discussione sui beni pubblici europei per una ragione molto banale perché limita vita abilmente
Sono le stesse persone gli stessi governi che prenderanno decisioni o non le prenderanno su tavoli che sono diversi ma ovviamente collegati
E sono ovviamente collegati non solo tecnicamente
Se c'è un'allocazione di risorse per esempio
O un indirizzo delle risorse da parte del fondo destabilizzazione europea riutilizzabili Session meccanismo
Che possa coprire funzioni che fino adesso non sono state coperte faccio un'ipotesi sul tappeto c'è anche e fosse soprattutto una più profondi la dimensione politica
Che nel dibattito corrente lo citava Stefano
Si può riassumere soprattutto se riferita alla questione bancaria ma in realtà non è solo legata la fusione bancaria il rapporto conflitto contrasto scegliete voi tra condivisione del rischio di riduzione del rischio
Stefano diceva la discussione sulla riduzione del rischio è finita
Io non lo so se è finita sicuramente ci saranno molte altre riunioni su cui se ne parlerà a cominciare da quelle la settimana prossima dell'Ecofin informale in Bulgaria
Ma
Credo che questo sia il caso almeno per me questa è la mia esperienza personale vale quello che vale
Uno degli elementi nei quali la frustrazione di chi crede nell'Europa ma ne viene deluso è alle ai più gli alti livelli forse lo dico perché lo vedo dal paese in cui attivo e in cui lavoro ma la questione è molto semplice come sapete
Molti Paesi membri dicono la
Condivisione del rischio risk sharing la mutualizzazione si potrà attivare solo quando ci sarà sufficiente la riduzione del rischio
Domanda del bambino che passa cosa vuol dire sufficiente
Quanto è sufficiente l'acconto la riduzione del rischio le risposte sono innumerevoli sono almeno tante quante sono i Paesi moltiplicato almeno tanto quanto sono i temi sui quali bisogna definire una riduzione della disco quindi non solo quello bancario ma anche quello fiscale
è ovvio che che nel momento in cui ci occupiamo di integrazione fra diversi soggetti c'è qualcosa che comune quindi si condivide e qualcosa che invece rimane a livello individuale ogni singolo Paese
Quello a cui si è assistito in questi lunghi mesi di discussione è che a un certo punto qualcuno sicuramente prendeva la parola diceva sì va bene alla mutualizzazione del rischio ma prima bisogna fare chiunque riduzione del rischio
Rispondeva subito qualcun altro che chiedeva la parola e diceva vi faccio l'elenco di misure di riduzione del rischio
E ditemi se queste sono sufficienti vi faccio anche l'elenco di misure di mutualizzazione condivisione del rischio e io vi dico che non sono sufficienti e sono molto inferiori in termini di sforzo rispetto la divisione del rischio
è chiaro che questo dibattito pur rischia di non finire mai e quindi di morire
Di fatto de tolto dall'agenda politica
Il problema
Che succede all'Europa e questo è un altro modo per uscire quindi sfoggia elencando dopo la fatto che la i beni pubblici europei che sono qualcosa di cui ci dobbiamo occupare
Ci si rifiuta di occuparsi l'altra questione smettiamo di occuparci di riduzione del rischio condivisione del rischio la mia domanda è che succede all'unione bancaria che è fatta a metà
Potrebbe resistere alla prossima crisi finanziarie dell'unione bancaria europea
Se non c'è non ci sono passi avanti in queste questioni che tutti voi conoscete molto bene
Questo discorso si può replicare
Pari pari quando si introduce una
Poi data la parola Stefano Micossi
Questa discussione si può pari pari replicare quando si introduce la dimensione fiscale tra virgolette dove fiscale non sta per tasse o sta per Bilancio europea vasta temi fisco policy
Un altro dei temi acquisiti al dibattito e che ci ci sia bisogno intanto di risorse
Fiscali per gestire gli strumenti di
Manager della crisi e elemento nuovo ci ebbi necessario vere uno strumento di stabilizzazione fiscale
Sia esso legato agli investimenti oppure legato alla disoccupazione ciclica questa è una delle proposte che il Governo italiano da molto tempo messo sul tappeto
Che abbia risorse proprie
Quindi risorse in qualche modo
Di bilancio
E può essere un trasferimento dai bilanci nazionali e può essere ovviamente
Fondo alimentato da risorse veramente europee ma qui più che chiedersi quanti soldi ci vogliono la domanda che ci si pone non ci si dovrebbe porre ci serve qualcosa del genere la mia risposta è sì
E anche in questo caso io penso che non sia sì perché qualcuno ha una preferenza per strumenti destabilizzazione civile quindi magari è più che iniziano di qualcuno che è meno keynesiano non ci crede
Io penso che questa sia una naturale evoluzione del fatto che abbiamo fatto l'unione monetaria
E dall'unione monetaria non credo che nessuno voglia uscire credo no
E in quel caso non possiamo fermarci e dove siamo arrivati con l'unione monetaria oggi dobbiamo completare l'Unione bancaria
E dobbiamo dare alla dimensione monetaria sostegno di dimensioni tipo fiscale
Perché altrimenti gli aggiustamenti
Di fronte a uno choc
Che può colpire in ogni istante una parte o tutta l'Unione monetaria il giustamente finirebbero per scaricarsi laddove sarebbe bene non si scaricassero in primo luogo come ci insegna l'esperienza recente sui mercati del lavoro
Quindi c'è un problema di esigenza di difesa che richiede strumenti
Richiede strumenti condivisi potrei andare avanti ma il tempo stringe
Mi fermo qui dal punto di vista che economico vorrei dire due parole dal punto di vista più strettamente politico
Per ricordarci che anche se all'ordine del giorno ci sarà di volta in volta di fronte a una riunione dell'Ecofin ordinato il fronte arriva il Consiglio un tema specifico inevitabilmente le decisioni prese su un tavolo saranno influenzate da quello che succede nel tavolo accanto e questo richiede a sua volta inevitabilmente una riflessione
Profonda ma anche abbastanza semplice sulle preferenze nei confronti di quale sia l'architettura istituzionale si vuole in Europa
I paesi hanno preferenze diverse
E fin qui
Nulla di strano queste preferenze oggi in Europa stanno rapidamente portando alla coagulazione di raggruppamenti diversi Paesi nei confronti del come si va avanti
Queste cose sono sempre molto arbitrarie spesso semplicistiche quindi mi scuserete ma guardando rapidamente alla geografia delle posizioni politiche dei governi dei Paesi membri
Dell'unione dell'eurozona a proposito mi son dimenticato di aggiungere un elemento importante
L'eurozona ovviamente a impatti sul ring intera Unione e in ogni caso sta diventando prassi anche se ancora informale il fatto che le riunioni dell'Eurogruppo si svolgono per molti temi in dimensione allargata
Con il ragionamento del tutto legittimo per cui cosa si decide in nell'Eurogruppo per esempio sull'unione bancaria ha impatti sui Paesi non membri
Dell'eurozona ma che hanno ovviamente la voglia di dire la loro perché ricordo questo aspetto quasi procedurale
Ricordarci una cosa che malgrado tutto il processo di integrazione anche nei dettagli va avanti nel giorno per giorno
Quindi è con un quadro a ventisette tanto più questo quando sarà chiarito nel momento in cui sarà completato il processo di Barezzi
Tanto più quello che sul si decide per la zona e le cose decide per l'unione monetaria inevitabilmente ha impatti su tutti quanti i Paesi membri
Sembra un fatto banale ma non lo è perché ha a che fare con tante cose tra cui ovviamente la questione delle alleanze politiche
E mi fece mi e finisco chiedendo mi che tipo di future alleanze politiche possiamo immaginare in Europa alleanze politiche che dovranno esprimersi sui temi che ho descritto così succintamente
Si possono immaginare due gruppi
è un raggruppamento INCE
Tanto per semplificare al massimo la vita
Un primo gruppo si è autodefinito di qualche di molto di recente una lettera scritta da otto Paesi se non sbaglio
Che ha chiaramente detto
Che
La riduzione del rischio è molto più importante la condivisione del rischio che bisogna fare molta di più che le regole fiscali devono essere assolutamente rigorose non ci deve essere flessibilità e che quindi se gli altri Paesi vogliono andare avanti bisogna rispettare questo principio questi Paesi sono Paesi medio piccoli i Paesi del Nord di Paesi Baltici mi sembra che ci sia anche qualche Paesi che definiremo dell'Europa centrorientale
Ma che sicuramente hanno preso una posizione forte
Nei confronti del dibattito che quindi sta andando avanti
E cosa per me è importante hanno preso una posizione comune anche se i governi attualmente in carica in questi Paesi hanno dal punto di vista della geografia politica segni diversi
Appartengono per esempio le due grandi famiglie Partito socialista europeo il Partito Popolare Europeo ma hanno la stessa posizione interni fondamentali di costituzione vere monetarie poi ci sono i Paesi chiamiamoli così mediterranei
Tra cui non metto l'Italia
Che hanno in comune almeno una cosa sono tutti paesi che negli anni recenti hanno attraversato una crisi molto difficile ne sono usciti
Spagna
Portogallo
Grecia in qualche modo l'Irlanda da questo punto di vista mi scuseranno islandese accomuna il Mare del Nord America
Ma che hanno
Dato un messaggio forte anche se con grande diciamo costo economica sociale l'Europa attenuto
Vi ricordo un fatto molto banale che ci sono stati è stato più di un episodio più di un Consiglio europeo sicuramente più di un Ecofin o di una riunione dell'Eurogruppo nella quale l'ordine del giorno implicito
Non scritto da nessuna parte era se la Grecia dovesse restare o meno
L'unione monetaria
Quindi sono paesi che hanno sostenuto un testo di aggiustamento importante che è un valore importante per lavoro le crisi si possono sempre gestire diversamente da quello che è avvenuto è sempre bello ragionare col senno del poi ma essendoci passati direttamente
Posso confermare un fatto che può sembrare ovvio le crisi non sono divertenti e sono molto difficili per tutti non solo per chi è il Paese debole nella situazione data
Poi esce in mezzo
Un gruppo di Paesi che possono essere identificati evidentemente almeno da una cosa cioè mi sono i grandi Paesi fondatori dell'Unione Europea Germania Francia Italia
I quali insieme
Sono una grado di indirizzai fortemente
Il destino dell'Europa ma che per ragioni parte contingenti in parte di diversità di visione non di fatto non stanno fornendo sufficiente leadership
Finisco qui
Per con una conclusione che riguarda l'Italia
Se la mia descrizione molto sintetica ha qualche fondamento di ferita
L'Italia non può sfuggire questa
Implicita constatazione e cioè che l'Italia deve prendersi le sue responsabilità per evitare che l'opzione di fine dell'Europa
Si manifesta in modo concreto questo non può avvenire non deve avvenire all'Italia ripeto con la grande responsabilità affinché non possano avvenire grazie
Grazie ringrazio il ministro Padoa una tutti voi che siete intervenuti ringrazio il Centro studi sul federalismo la rappresentanza in Italia della Commissione europea che c'ha ospitato grazie