Sono stati discussi i seguenti argomenti: Anziani, Cattolicesimo, Cinema, Corruzione, Criminalita', Cultura, Donna, Film, Lavoro, Societa', Violenza.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 4 minuti.
10:00
10:30 - Roccaraso
Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Si sa che il cinema così detto civile ha il compito e il merito di indagare nelle zone d'ombra della società
Ma ecco comprendendo in tali zone non soltanto quelle dove si nascondono i crimini più eclatanti più riconoscibili quelli che generalmente tutti condannano
Ma anche quelle realtà più comuni in cui il crimine attratti più sfuggenti più ambigui può più facilmente a vantarsi di onestà
E in questa veste può diffondersi e perpetuarsi indisturbato
è uno di questi casi di ordinaria criminalità che ha scelto di affrontare una hutu in Po specializzato del cinema civile Marco Tullio Giordana nel suo ultimo film intitolato nome di donna
L'ambiente in cui si svolge la vicenda è una lussuosa casa di riposo di gestione in parte cattolica in parte laica
Il cui direttore è un uomo di ottima reputazione in quella provincia del nord d'Italia in cui sorge la struttura ha un'abitudine che un moralista potrebbe chiamare un vizio e attratto dalle infermiere che assistono gli anziani specie quando indossano la loro uniforme
E riesce spesso a indurre ad avere rapporti sessuali con lui beninteso non è uno stupratore ma certo allo scopo si fa forte della sua autorità
Dei favori che può elargire grazie appunto al giro di conoscenze in cui ha introdotto e di qualche rappresaglia sul posto di lavoro se una ragazza non si sottomette alle sue volontà o diffonde voci sul suo conto
Casi molto rari perché le ragazze consapevoli della sua influenza si rassegna Nuova virtualmente ad assecondarlo e a tacere ed emarginano chi invece si ribella
è il caso della protagonista del film la quale respingendo le avances del direttore si ritrova vittima da parte dell'uomo di un chiaro abuso sebbene anche nel suo caso non si arrivi a un vero e proprio stupro
La ragazza si rivolgerà una rappresentante sindacale e anche grazie al suo aiuto e a quello di un'avvocatessa porterà alla luce una trama di abusi e di omertà e un caso di violenza più grave di quello da lei subito
Ora riconosciuta Giordano andai alla conosce legge Trichet del film cristiana Mainardi e la serietà e la mobilità degli intenti
L'intelligenza e la sottigliezza della denuncia va anche detto che il nome di donna
Si ritrova a mio parere un difetto che ricorre nel cinema civile se il direttore della casa di riposo e il prete che gli fa da braccio destro e da complice
Sono due bei personaggi che ammettono delle complicazioni
Corrotti ma anche coscienti della loro corruzione di cui uno il direttore sembra perfino compiacersi in modo un po'abietto
E di cui l'altro il prete in un momento di lucidità sembra sgomento
Ecco invece la ragazza in apparenza fragile ma che si dimostra coraggiosa e determinata è un personaggio così interamente positivo
Io lo stesso tempo un po'generico
Da sembrare più un buon esempio che un personaggio realistico e lo stesso sospetto di esemplarità
Suscitano le figure della sindacalista e dell'avvocatessa insomma la tesi che il film il messaggio di condanna l'esortazione alle donne e a non subire a farsi valere
Ha preso la mano all'autore e schematizzare alcuni dei personaggi e alcuni passaggi del racconto
Come di solito Capitani film di Giordana le interpretazioni degli attori sono tutte riuscite a partire da quella di Valerio Binasco nel ruolo del direttore nel cast figura anche Adriana Asti in un gustoso cammeo
Insomma si tratta di un fino comunque pregevole interessante
Nome di donna di Marco Tullio Giordana un saluto da Gianfranco Cercone
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