Presentazione del libro "Voci Partigiane. Storie all’ombra della linea gotica" di Simona Teodori

Il nostro centro culturale Gabriella Ferri nostro istituzionale chiaramente e del territorio sempre più virtualmente lieto di ospitare eventi
Insomma anche di una di una certa importanza come come quello che ospitiamo oggi una giornata indubbiamente storica aggiornata che serve per non dimenticare mai dico mai quello che è successo
Armi di sterminio nei campi di concentramento anche l'altro giorno abbiamo fatto un'altra evento in cui ha partecipato il il uno dei dei su questi diciamo così sopravvissuti era bimbo cinque anni
A uno dei campi di di di concentramento ha raccontato le scuole una un una una storia una storia sono lui poteva parlare per ore ma non non non gliel'hanno permesso perché poi i ragazzi erano curiosi hanno cominciato a far domande
Quindi questo è un momento in cui il ventisette gennaio ma anche i giorni precedenti i giorni immediatamente dopo quindi la settimana la memoria
In tutta Roma abbiamo abbiamo voluto organizzare tantissimi eventi ce ne sono veramente a decine a decine in ogni quartiere in ogni municipio io ringrazio oggi principalmente tutti coloro che sono intervenuti
Ma principalmente chi ha voluto contribuire a a rendere questa questa giornata questo pomeriggio
Unico per il nostro per il nostro territorio quindi in una in particolar modo ringrazio la scrittrice
Simona Teodori che con con impegno ha voluto insieme l'amministrazione autore sta Cerutti
Presentare che presenterà insomma il suo il suo libro Voci partigiane ringrazio la la libreria Tiburtina incipit che
Si è fatta carico insomma di di di sì portarci portarci le copie per per per la distribuzione sul territorio
Ringrazio veramente l'associazione crocevia che è un'associazione che ha voluto anche lei fortemente contribuire a questa giornata
Faccio un applauso tutti quanti perché effettivamente il territorio ha bisogno assolutamente di di queste realtà che
Ci diano CdA dia valore aggiunto di avevano raggiunto assolutamente e oggi principalmente ricordiamo la memoria della Shoah esclusivamente quella ci sarà la presentazione del libro ci sarà un dibattito ci sarà la proiezione di un dopo film
Quindi ecco attenzione
Ringraziamo assolutamente l'Associazione nazionale partigiani italiani presente all'interno di questa sala che sicuramente vorrà durante il dibattito intervenire per raccontarci insomma
La storia che è anche i nostri i nostri nostri partigiani nel mare nel Periodo hanno vissuto per per tutti gli eventi storici che conosciamo durante la seconda guerra mondiale
Quindi io non non mi dilungo più di tanto il dottor Rolando Proietti Tozzi assessore alle Politiche sociali è presente con noi
Lo ringrazio promosso questore Enzo la sua presenza aggiornarlo senza futuro diciamo dipartimento cultura sociali
Come Municipio ad anticipare hanno dato
Ci siamo inseriti nel circuito cittadino abbiamo fatto
Ringrazio anche i ragazzi del servizio civile di una risorsa arrivati da poco che si faranno questo progetto insieme a noi è stato approvato a livello nazionale veramente contenti Chiarelli
Grazie
Siamo sì sì allora buonasera ci sentire intanto anche il fondo va bene questo tono di voce tolte
Allora intanto grazie per essere intervenuti
è una giornata particolare
Una giornata che scuote un po'se ci fermiamo un attimo riflettere anche le coscienze
Io devo dire che non ho mai approfondito tanto quanto avrei voluto
Sono rimasto un po'ancora dai libri di storia invece conoscere le storie dal vivo di o da chi le ha vissute oppure da chi
Lei racconta così bene come fa come fa anche Simona è un'esperienza completamente diversa cambia il punto di vista io spero che il messaggio che trasmettiamo stasera senza fare demagogia facili sia un messaggio veramente di ecco di ritorno la coscienza i segnali che leggiamo un po'in un po'dappertutto in questi giorni secondo me sono un po'preoccupante una mia personale visione ci sono troppi rigurgiti
A cui non voglio dare alcuna etichetta però ci sono dei rigurgiti strani eco diciamo così dal punto di vista anche storico che leggiamo sui social leggiamo nelle cronache io sono personalmente per la mia vita per i motivi sono un po'preoccupato ho un po'paura lo ammetto
Leggere questo libro se da un lato ha rafforzato questo sentimento dall'altro ha cominciato a a farlo passare perché c'è sempre un modo di speranza che non viene tante volte da quello che vediamo in giro ma che vi erano gli stessi secondo me la nostra risorsa più importante siamo noi e le persone che abbiamo intorno
E i racconti di chi ha vissuto certe esperienze sono ancora più importanti secondo me per farci capire qual è la direzione che possiamo prendere e non solo quella e non solo quello che stiamo vivendo
Ricordare oggi ai il giorno della memoria la settimana della memoria ricordare probabilmente uno dei modi più importanti per restare vivi
Per per comprendere per fare collegamenti con quello che è stato immaginare quello che sarà e dare anche un significato alla nostra alla nostra vita odierna
Prima di dare la la parola Simone farle raccontare il libro racconto un aneddoto personale io ho avuto uno zio prigioniero in Albania dall'Albania è tornato con qualche ferita e con un enfisema polmonare che a quello che poi l'avrebbe ucciso quasi cinquant'anni dopo
Mio zio diceva visto che parleremo anche di qualche paradosso che leggiamo nel libro di Simona di azione usava uno molto molto forte nel suo diceva a voi giovani servirebbe un po'di guerra
Per capire la differenza fra il bene e il male non ci capite niente e non la vide più un briciolo di buonsenso io non capivo quando avevo tredici dodici anni queste parole adesso nessun adulto
Quasi vecchio adesso le comprendo un po'meglio è chiaro che il mio zio
Stava usando un paradosso quello che cercava di farmi capire
Era proprio era proprio questo se vi dimenticate quello che è successo non riuscite non riuscirete mai a dare un significato a quello che verrà
Allora è importante che non dimenticate mai quello che è stato perché quello è scritto è storia non sono parole non sono racconti è vero è successo veramente e per fare in modo che non succeda più ce lo dobbiamo ricordare e quando noi non ci saremo più lo dovete tramandare voi ai vostri figli ai vostri nipoti eccetera eccetera
Ma questi sono tutti mi grazie sono tutti simboli questi di una umanità che è un po'non c'è più e che speriamo di ritrovare ed è l'umanità che però leggiamo fortunatamente in un quadro molto molto bello che abusi partigiane il libro di Simona
Alla quale vorrei fare un applauso perché
Allora Simona fra la prestazione non le ha vissute no perché pigione di me se non l'ho vissuto io non è necessariamente giusta e quindi la domanda che mi son fatto leggendo storico fatto ma tutta questa forza nel raccontare queste storie dove la ripresa
Allora neanche innanzitutto voglio salutare ognuno di voi veramente stringermi la mano ciascuno ciascuno perché è importante per me poter riparlare oggi
Perché per il motivo che diceva adesso Sergio cioè importante tramandare importante comunicare quello che veramente è stato io anagraficamente molti di voi no perché vedo vedo divisi così belli così giovani qua davanti e potrebbero essere miei figli perché
Io c'ho quarantadue anni voi ce l'avrete vinti quindi ecco
è io anagraficamente ho avuto il privilegio di di a vere un nonno che è stato in in guerra i due Slavia dopodiché è venuto a Roma e ha collaborato con i partigiani lui diceva di non essere partigiano ma era egli di fatto una staffetta partigiana
Ora
Molti di voi ecco anagraficamente non hanno la possibilità di sentire queste queste memorie da chi realmente le ha vissute io invece che ho avuto la il privilegio di sentirle di crescere con qualcuno che ha vissuto sulla pelle queste vicende queste circostanze
Ho avuto
Gli strumenti di costruire una coscienza storica forte che oggi ho bisogno di raccontare io scritto questi questo libro in questi quattro racconti che sono collegati tra di loro
Perché avevo la necessità di l'urgenza di raccontare e di tramandare queste storie questi valori ai miei figli innanzitutto una delle quali strappo
E e egli io voglio voglio che abbiano
Ben chiaro quello che lo spirito che hanno poi maturato i nostri nonni dopo la guerra perché come diceva Lozio di di Sergio di ci vorrebbe un po'di guerra
In realtà è è un paradosso perché una una frase molto forte ma loro avevano dei valori e avevano una forma mentis che noi non possiamo avere perché non abbiamo toccato l'orrore loro hanno visto loro lo hanno vissuto
E quindi era importante
è importante che noi in un certo qual modo ce ne ricordiamo perché senza memoria non possiamo costruire un futuro che sia socialmente e politicamente accettabile per noi e per i nostri figli
Quindi io per esempio nel nel libro ho scritto una dedica che dice tutto a Otello a Italo e Alberto per la straordinaria dei eredità che avete lasciato a Francesca Riccardo perché sappiano farne tesoro io ho preso i miei tre
Due nomi uno zio e promesse li ho messi vicino i miei figli in un certo senso per per tramandare qualcosa che deve essere tramandato che non può morire con la storia che si perde per il trascorre del tempo
Dicevo questi sono quattro racconti ambientati non a Roma dove mio nonno effettivamente com'combatte tra virgolette vogliamo dire combattente si combatteva ogni giorno contro la fame contro la paura tra la miseria contro tutto quello che era stato la guerra
Mio nonno era una staffetta diceva io non sono partigiano si limitava a portare dei dispacci da un punto all'altro della città staccando la suola della scarpa spacco della sua la mettendo dentro dei bigliettini eri attaccando la sola poi vera barbiere si muoveva da una parte all'altra di Roma
Ma se l'avessero trovato l'avrebbero fucilato sul posto senza processo
Quindi noi non si sta non si sentire si sentiva troppo piccolo per definirsi partigiano
Però lui era fondamentalmente un partigiano
Perché non c'era bisogno di imbracciare il fucile per essere un partigiano ognuno di noi può essere un partigiano della propria coscienza del proprio dei propri valori di un'etica che dobbiamo saper mantenere
E quindi lui ha vissuto qui a Roma
Però questi racconti sono ambientati sulla Linea gotica
Io amo particolarmente Francesco Guccini quelle mio Appennino tosco emiliano di io non sono mai stata sull'Appennino e l'ho raccontato passo passo passo dopo passo
F albero dopo albero o sentiero dopo sentiero mi sono messa a studiare sentieri partigiani e ci ha costruito sopra dei racconti un questi reati a quello che mio nonno ma aveva raccontato
Quindi i primi due racconti
Vediamo una voce narrante femminile e maschile e gli ultimi due una voce narrante maschile e femminile e costruiranno insieme una coscienza comune troverete delle delle incoerenze perché quando nel
Quando diciamo al c'è stato l'armistizio dell'otto settembre
O si diventava un repubblichino pure se andava combattere coi partigiani
Di colpo ognuno ha cominciato a vivere la la storia e la guerra perché ancora c'era di fatto la guerra come un fatto proprio di personale una questione di coscienza
Non so se avete letto
I ragazzi del quarantaquattro di Arrigo Petacco è un'opera straordinaria così come l'Agnese va a morire di Renata Vigano Fenoglio e perché vi dico questo perché la storia come pure diceva Sergio
Sui libri di sui libri sui manuali che ci danno al liceo come all'università insomma perde della forza invece mi e nei racconti e nei libri e nella narrativa nella letteratura
Che ne troviamo tutta quella forza ed è lì che troviamo forse il giusto punto di vista e differenti punti di vista perché poi la realtà la verità non è mai una sola sempre relativa in un certo qual modo quindi così parte questa avventura che dei quattro
Dei quattro personaggi e panchine Soncin come fece anche finiano con Tirana
Parte l'avventore questi personaggi che vivono realmente sulla Linea gotica combattono ma sono storie più che di di guerra di vita nella guerra
In questa guerra fratricida dove poi alla fine non c'era una parte giusta una parte sbagliata dov'era il confine tra il bene e il male era difficile stabilirlo
Spesso si diventava fascisti
E si entrava nelle Brigate fasciste per ignoranza e povertà
Mio nonno mi raccontava di un suo amico per esempio il suo compagno di giochi cresciuto come lui famiglia povera come quella poi di mio nonno mio bisnonno era ferroviere socialista del rischio al confino giorno sì e l'altro pure
Un suo amico entro tra le fila dei fascisti perché gli danno le scarpe nuove quindi non per una effettiva messe attiva condivisione della della politica o dell'ideale fascista
Quindi
Ok no della struttura del libro hai parlato tu insomma era è un di fatto somiglia a un romanzo non romanzo none sono quattro stralci cuciti insieme dai personaggi che passano proprio con una staffetta da Nonda sino all'altro racconta
Adesso di strappo per un attimo invece dal contrasto e l'Appennino e ti chiedo una cosa noterete se leggere nel libro che ci sono dei personaggi ci sono dei colori in questa sala non faccio nomi che un po'lo richiamano in realtà nell'Appennino due portato un po'di Irlanda che c'entra l'Irlanda con l'Appennino e ti faccio questa domanda per due motivi uno e il motivo geografico che è un po'particolare
E l'altro invece è il motivo storico mi sono chiesto se per caso tu non abbia in qualche modo sovrapposto la resistenza Länder è quell'irlandese a Trigoria confine finché tornando animando care anni morta cadetti al grande amore che io quindi
Non ho avuto pure la fortuna di avere dei figli Rossi scherza perché è al solo dove c'è una coincidenza ma l'Irlanda se l'ho nel cuore
La sento ancora più mia quando penso che c'è stata una guerra d'indipendenza così così forte
Dal dal dominio britannico che l'avvicina moltissimo quella che abbiamo vissuto noi fu fratricida nel club negli anni del nella Zil fascismo perché
Irlandese contro irlandesi imbracciano i fucili e
Italiani contro italiani pari in a imbracciano i fucili sicuramente diciamo il contesto era diverso ma il sentimento di un popolo che si arma l'uno contro l'altro
è comune e quindi lo richiamata per per questi motivi oltre al fatto che per me è un è una terra molto cara mi mi piace molto l'amo particolarmente
Lei abbiamo parlato prima parlato tu di di valori i valori emergono costantemente no in in quasi ogni pagina c'è un richiamo ad un valore fondamentale della della vita quelli che mi hanno fatto sono che saltano di più all'occhio in quello che scrivi sono sicuramente la la solidarietà
L'amicizia e l'amore anche in qualche modo però ce ne sono altri che sono molto molto forti ce ne sono altre due di parole che mi son venute in mente che sono perdono e redenzione che sembrerebbe anche questo un paradosso all'interno del del libro ma ci sono personaggi che si redimere tu in qualche modo Salvini sì che sembrano appartenere no alla parte passatemi il termine sbagliata anche se è giusto o sbagliato concerto del tutto relativo
Diciamo che stanno dall'altra parte che però si redime uno
è vero sì c'è questo voler perdonare alcuni personaggi che appartenevano ad una parte
Fra virgolette diciamo averlo fatto diciamo così sì diciamo che
Più che più che perdonare si trattava di di avvicinare allora ne parlavo con ai tempi in cui il libro uscito con Teresa per Galli Teresa del Galliera è
A novant'anni è una staffetta partigiana combattente
Bella lei era della provincia di di Reggio Emilia e ha scritto la prefazione a questo libro io ne sono stata finisci sì ma orgogliosi signora perché lei era effettivamente su quelle tesi su quelle strade su quei sentieri là c'è stata davvero e lei mi raccontava che infilava i dispacci delle trecce per portarli giù dalle montagne quindi
Per me la potenza del dell'avere il suo la sua stima è stata
è stata proprio impareggiabile cioè non non posso non passo
Una parola no parole non avevo parole non ce l'ho tuttora apra
Mi diceva Teresa che in effetti c'era questo bene superiore che poi alla fine dentro le coscienze le persone certo io non voglio non voglio dire c'erano dei dei criminali sia nell'una che nell'altra fazione non non andiamo a a rendere pressanti i partigiani e
Ho Santilli fascisti o viceversa insomma
Non c'era una divisione così netta
Diciamo nefandezze ne sono state fatte da entrambe le parti però c'era un bene supremo un bene supremo che i partigiani poi sentivano particolarmente caro particolarmente forte
E spesso e volentieri
Diciamo
Prendeva il sopravvento anche di rispetto alla posizione politica più pur di salvare il salvabile
Molti partigiani combattevano fino alla fine ma sì riuscivano anche a piegare al al compromesso di non attaccare me lo ricordo questo perché mio nonno mi raccontò
Che pur di non di non attaccare una colonna di di camicie nere
Che alcuni partigiani conoscevano cercarono di di sviare l'attacco questo che stiamo parlando
Dei giorni
Subito subito successivi alla liberazione di Roma
E me lo raccontava questo come per dire vedi non non li hanno voluti ammazzare
Quindi c'era comunque il bene supremo della vita che il bene supremo della vita umana e del rispetto di qualsiasi differenza
Alla fine prendeva il sopravvento su sull'azione vera e propria
Ci sono i personaggi fatiche si danno dell'italiano dentro libero se italiano tu sono italiano io non guardano c'entrasse la migrano a contatto come sono vestiti non si unì ai loro futuri di pelle di montone possiamo leggere uno stralcio così proprio su questo su questo tema
Chiaro non non il quadro il contesto perché già male chiaro l'ha raccontato anche Simona però
C'è questo perfetto in cui secondo me questi queste parole questi parole chiave questi questi valori vengono fuori chiaramente
Il torrente scivolava verso sud-ovest e nove marciava marcavamo stretto l'argine semi ghiacciato
Fidavamo dato tra le canne lunghe alte che la luce del sole si proiettava addosso come le sbarre di una prigione ci scortava la voce sommessa del fiume
Striscia mo'in fila indiana muti e attenti finché Zeudi sono inchiodò fissando la sponda opposta con un cane da punta
Tirana sì a patto però se al suo fianco il sibilo Tutti giù
Finimmo pancia a terra
Lo sciabordio dell'acqua coprì lo sferragliare delle armi una colonna tedesca sull'altro lato del fiume percorreva la mulattiera che risaliva a nord erano SS paracadutisti della Kering
Restammo in un silenzio miserabile acutissimo tenevo la faccia schiacciata sul terreno freddo e sassoso respirando la terra viva e l'odore dell'acque della nebbia che imbiancano la forma come se mi tenessero attaccato la vita
Se RAI gli occhi come la colonna passò oltre
Quando il rumore dei motori dei passi si allontanò riprendemmo la strada
Vanno su pensano di trovarci ancora lì buon per noi disse stecco
Siamo venuti via appena in tempo dissi
Mi spinsi nel capo taccio militare perché sentivo il ferro freddo del moschetto contro le costole anche se i brividi mi erano venuti al pensiero di aver sfiorato i tedeschi tutti grigi con quelle facce scure senza passato
Accanto a me c'era Leo polvere
Lo guardai duro e lo strattona in modo che mi camminasse davanti più per abitudine che per necessità quando un pensiero mi gelò al passaggio della colonna tedesca avevo dimenticato di puntati addosso il moschetto perché non si era mosso chi è Leopold
Leopold era un prigioniero tedesco in mano ai partigiani se l'erano portato dietro
Perché chiaramente
Tendevano a portarli da un da un caposaldo all'altro e
Molto molto più spesso di quanto non succedesse nell'altra fazione i tedeschi non venivano fucilati venivano fatti prigionieri e questo succedeva anche a Roma prima della liberazione
E c'è questo è la è il primo è la prima la prima volta nel libro pace ne sarà una seconda
Dove il bene supremo che è quello della vita
E quello forse di ideali più alti che non siano l'appartenenza ad una nazione prende il sopravvento
Ma ci sarà dopo e non altro non andò resto più fortune di Leopoldo l'accordo non si muove per molti e me l'avrebbe potuto avrebbe potuto avrebbe potuto farli farli fucilare tutti quanti non l'ha fatto l'ho fatto speriamo dopo perché
Questo va be'però invece vediamo adesso non so familiari o i limiti personaggi che tratteggi sono molto molto forti
Quelli maschili sono ricalca un po'il tuo stile anche
Narrativo il tuo linguaggio non sono i personaggi maschili le frasi sono molto dirette molto secche militari mi vien da dire mentre invece i personaggi femminili che pure sono molto importanti nel libro parlarne in maniera più più ovattata
Almeno io l'ho l'ho percepito così però tutte dei messaggi arrivano in maniera incisiva uno se vuoi in maniera molto direttiva l'altro invece in maniera un po'più delicata mi viene non si Moro la morbida durezza che viene usata dalle dalle donne
è un caso è una scelta stilistica a che fare con le necessità del racconto
In realtà quando quando parlo con la allora per per una persona che scrive decide di scrivere un racconto scrivere con
Con la voce di un altro di un altro sesso non è facile per una donna scrivere con le parole di un uomo non è non è molto semplice perché abbiamo noi abbiamo un'altra forma di comunicazione
Quindi io of fa fatto in modo di parlare con la mia voce quando la voce narrante era femminile quando invece era maschile io avevo in mente tutti i racconti di mio nonno io io mi ricordo benissimo
Quando eravamo in vacanza quando eravamo seduti sul divano perché mi racconta raccontava i suoi i gli episodi di guerra quando c'aveva in mano il fucile quando imbracciava il lanciafiamme perché lui portava portava alla come si chiama il bocchettone mentre l'altro compagno se abbiamo due persone portare lanciafiamme uno che portasse lo lo zaino con l'azoto e l'altro che portasse il il bocchettone erano più di trenta chili di di di Zhang
Quindi questa questa in forma di comunicazione maschile queste frasi militari mi venivano un po'da ricordo quelle femminili vengono dall'istinto uomo punta mia
Fra familiare ma appartengono a proposito dei personaggi femminili
I personaggi che spiccano sono due sono Lisetta Giovanna sono dei personaggi un po'un po'diversi poi c'è un'altra Giovanna che sinché alla sana due gennaio due giorni non la nonna la nipote poi c'è di seta sì due due domande Grasso rispondere liberamente
Una spinta intanto a quale di queste tre quale di queste tre donne ti senti più vicina e se l'hai scritta pensando
Arte oppure a uno dei racconti e poetici se legata particolarmente cioè se è stato di un processo induttivo e deduttivo diciamo così
Quindi che legame ai con questo personaggio
E l'altra domanda invece qual è il personaggio che tu razzie rileggersi il libro troveresti come donna più importante rispetto al al racconto che fa
Cioè Bertollo alle situazioni dalle vissuto uguale Portogallo partiamo dalla dalla prima domanda io il il personaggio a cui mi sento più legate Giovanna poi la la più grande la più troverete due Giovanna perché una era la nonna
è un'altra la nipote perché ha voluto parlare di un dell'ultimo racconta in flash back si gioca tra oggi e ieri perché c'è la nipote che ritrova e dei diari di sua nonna e riscopre questo personaggio dal nulla io ho voluto fare questo tipo di di procedimento perché proprio per legarlo alla generazione attuale in un certo senso anche a me
Lei per diciamo attraverso la lettura dei diari dalla viva voce di sua nonna sente quello che era stato il periodo della resistenza sulla Linea gotica
E quindi questo è sicuramente Giovanna sicuramente il personaggio io non ho avuto una vita travagliata come quella di John particolare perché è estremamente caratterizzante il personaggio di Giovanna però sì quello che mia assomiglia di più come come modo di come modo di di vivere come modo di pensare come sicuramente quello che ha messo fine di più
Giovanna infamante per altri motivi la parola Resistenza sì sì ecco questa è una cosa importante ed è importante perché poi
La resistenza nell'ambito dei due racconti in cui parlano le donne particolarmente incisiva per quel che riguarda la condizione della donna
Perché durante la seconda guerra mondiale successe anche nella prima ma nella seconda guerra mondiale la donna per la prima volta uscita tanto data Casale quindi si staccò dal focolare domestico comincia ad essere importante per il conflitto
Nell'ambito della Resistenza nella linea Mustafà e poi nella linea gotica
La figura femminile è stata essenziale era importantissima nelle retrovie partigiane la donna
E quindi è la prima volta in cui le donne cominciano il primo momento in cui le donne cominciano ad assumere una coscienza sessuale
Di voglia la loro voglia di emancipazione incomincia ad essere più forte e forse anche più concreta
E le donne hanno bisogno di affermare una propria identità non possono essere più la moglie di la sorella di la fidanzata di non è giusto non non rispondeva alla forza la potenzialità delle donne
Era un qualcosa che doveva essere un la loro era una ricchezza che doveva essere ed emergere autonomamente e lo incominciano a fare proprio anche soprattutto le donne partigiane
Io ricordo quando parlai con Luciana Romoli che era una partigiana di Roma lei a quindici sedici anni mi raccontava
Faceva la staffetta partigiana però qui sul ponte della Tiburtina davanti al Verano subito porteranno lì c'è se avete ben presente c'è il deposito degli autobus dell'Atac mi facevano producevano dei chiodi a tre punte
Che erano adatti per i partigiani romani erano utilizzati per squarciare le gomme delle delle camionette tedesche
Ecco chi mandavano ed era una cosa pericolosissima chi mandavano apprendere sia le bombe che venivano prodotti sia i i i chiodi mandavano spesso delle staffette molto giovani delle ragazzine perché passavano inosservate Luciana mi raccontava che lei aveva quindici anni sua sorella sedici
Passarono presero quanto dovevano prendere al al deposito degli autobus e poi dovranno ripassare il ponte quindi andare verso il Verano li fermarono dei tedeschi
Ora la sorella per fortuna ebbe la prontezza
Quando il tedesco gli chiese che cosa porti che poiché porto le bombe eterno due ragazze tecnici che letta
Luciana rimase paralizzata dalla paura e la sorella comincia assimilarle
Andiamo avanti cammina procedi e lentamente si allontanarono
Avrebbero scoperto che ebbe due ragazzine portavano una le bombe una i chiodi
Ora pensate alla alla durezza di questo di questo racconto quando Mary quando lo ascoltai
L'ho visti con una una certa drammaticità fa come immagino ognuno di voi nell'ascoltarlo adesso no
Queste ragazzine poi erano
A quindici anni sedici anni diciassette
Esattamente come poi Teresa aver Galli
Sull'Appennino erano perfettamente consapevoli del ruolo che stavano assumendo
Ed erano consapevoli anche del pericolo che viveva il padre di Luciana mi raccontava era un ufficiale della prima guerra mondiale un farmacista
Mi pare un farmacista o si era fatto dare da un amico farmacista proprio perché era un ufficiale della prima guerra mondiale vorrei raccontare stupidaggini
Sarà fatto dare delle pillole di cianuro che le ragazzine avevano cucito nell'orlo della gonna perché se fossero state catturate dei tedeschi avevano l'indicazione di prenderle e morire così prima di essere torturate uccise
Quindi era una realtà estremamente forte quella che vivevano le donne e le staffette
E per questo le donne hanno cominciato a rivendicare la loro potenza la loro posizione la loro importanza che non era soltanto quella di educare i figli metterli al mondo al mondo educare i figli e stare intorno al focolare Marano diventato un motore è una forza propulsiva della
Della della Resistenza
Della guerra in quel caso
E poi
Quando si sente parlare di donne che vengono impiegate in guerra no anche adesso se guardiamo Sergio non è certa sentiamo parlare di donne sfruttate invece qui no le donne hanno assunto quasi autonomamente questo ruolo
In più la guerra è sempre stato un fatto apparentemente soltanto maschile non si associa invece la donna diventa protagonista qui non solo diventa anche risolutrice assolutamente del conflitto come a dire che non la parte la parte femminile quella che vince sempre su zuppetta stile musical sedi no lo dico io lo dicono i ceffoni si assume la responsabilità a proposito parlavi di figli e però invece continuano a nascere anche durante il conflitto le donne continuano a prendersela questa responsabilità
Leggiamo uno stralcio
Età
Dolore lo
Oggi con tutta la musica risparmi dilagarono Bizzotto reparti effettivo saluto
Avere una un'assassina ero sicura pensare sopravvissuta quanto spinge con tutte le forze che riusciva a rastrellare nel corpo però disperata ero sicura che sarei morta anzi che saremmo morti tutti e due io il
Dopo quattro ore di travaglio il bambino non si decideva a nascere circostante si stavano complicando così la relatrice consentono di portare alla
La sarebbe stato semplice assistente e operare le manovre necessarie per i farmaci alcune compagnie avevano sollevata su una barella cultura e portata fin sulla montagna
A casa di giugno
Non ricordo molto di quello che è accaduto
Ricordato sopra paura elemento sul lei era davanti al ma con il voto contrario
Mi fissava immobili col viso esangui capelli rossi attaccati sulla fronte commilitoni di ruggine gli occhi verdi scintillano come il coltello da caccia che mio padre affidava la sera prima della battuta
Avanti manca poco accessibile e appena mi disteso sul letto servirono diverse manovre per mettere il piccolo imposizioni e dopo tutta la notte giunse finalmente la nascita con l'ultima spinta Visentini sdoppiata come se un pezzo danni ma non so se è scivolata via con l'espulsione mi ero solo separata da mio figlio
Ma la percezione sulla
Se Giovanna non fosse entrata nella mia vita sarei stato una donna di benessere lei non era come le altre persone si staccava dalla moltitudine con una fierezza in corsa fu una zattera nel mare in tempesta ed entra paga lei con tutta la forza che avevo complicando le dita nel legno pur di non morire
Tranciando acqua salata senza mollare la presa con l'istinto selvaggio degli animali che lotta per sopravvivere
La prima volta che la politica avevo sedici anni
E lei dieci tutti
Avevo sentito parlare molto di lei e prima di allora che ho incontrato una sola mattina distanti mentre portavo la nostra barca canestro verso lancieri del fiume perché lui si accompagnava Pastore vacche di tutti gli abitanti del paese Giovanna raccoglieva le ginestre cresciuti tra le vecchie mura e capisci subito chi era si voltò a guardare tutta vestita di azzurro
Solisti attenti ed incominciò a raccogliere
Perché questo libro è molto emozionante facile salire lei prevede che qualora si
Va bene a parte la linea gotica che mia madre in fila per toscana dell'Appennino mostra sulla siamo sull'Appennino nel Mugello perciò sono particolarmente affezionati a questa linea gotica passo del gioco spesso abbiamo sparso del giubbetto scritto Linea gotica
A fare le passeggiate eccetera
Paga bene anche in una grande sintonia dal fatto questo percorso nel Mugello questo piuttosto Millemiglia e libbre molto emozionanti emozionante anche il discorso della nonna della nipote di tutta la storia della nonna col suo figlio eccetera mi ha molto commosso
Come dicevamo i libri sono questi al certo tipo di libri sono veramente libri che ti entrano nell'anima che le sensazioni ti provocano delle stimo delle sensazioni ma è subito in empatia
Libre più bello forse di un film tante cose anche sono amanti anche molto di fino perché e vivi ti immagini tu hai vivi tu come vedi tu come vorresti essere lavoristi questa storia come vedute personaggi come li li vedi tu con la tua personalità
E col tuo sentimento perciò mi sono un po'emozionata perché sai qualche brano mentre leggevo piangevo anche altri brani lo dicevo l'altro giorno
Va bene poco voglio dire anche questo conosciuto Simona per caso quando io nei miei
Niente dove andare a cercare un po'di cultura in giro a vedere di creare dei percorsi interessanti per il nostro territorio perno viste tutte le i cittadini
Sono andata alle librerie incipit che non conoscevo l'unica del nostro voto il nostro Municipio
E chiedevo se esiste c'era una scrittrice donna del nostro qui da noi perché volevo
In occasione della giornata sulla violenza della donna anche questi prendere trovare qualcuno che fosse tie-break memento schema abbiamo avvocatessa simulato Dori dico e dice si abita proprio qui palizzate qui del vostro quartiere abbiamo fatto quest'incontro così per caso e sono contenta perché penso tante volte guardiamo lontano per trovare le eccellenze specie abbiamo fa delle risorse delle risorse importanti saggi fin qui dietro dietro a noi anche sommati di qualità credo io per salvarmi
Sì
Va bene il il discorso del territorio è un molto molto forte nel libro tant'è vero che quando Simone ha detto che lei li non c'era praticamente mai stata ho pensato stesse scherzando
Io personalmente ho avuto questa sensazione di rivedere un dei brani di tutti a casa film non so degli anni cinquanta con Alberto Sordi
Ma quello che ho provvisto anche di farlo visto più di recente se qualcuno ha avuto modo sulla strage di Sant'Anna di Stazzema che era Miracolo a Sant'Anna di Spike Lee visto da un americano devo dire impressionante quel film come è stato realizzato e io ho visto quei posti cioè ho visto ho visto quei boschi ho visto quegli alberi ho visto i muri dove vengono fucilate le persone così chiede la contestato veramente impressionante
Non posso enfatizzare il riparto se non per vicinanza ma con queste emozioni si molto
Un'altra cosa che ti volevo chiedere guarda un po'il linguaggio dare anche del del tuo libro interessante utilizzi parecchie parole espressioni dialettali sul semi Diana questo anche e particolare
Qua c'è un altro per chiudere invece con i paradossi c'è un punto nel primo racconto subito prima del brano che vi ho letto in cui il comandante si chiama proprio così il comandante dice a Tirana ritenere alto il morale è sempre alto il morale
Un altro paradosso lo vedo io perché mi ricorda il come dire anche questo un invito quasi fascista non perché sempre tutti tutti sono tutti forti tutti allegri alto il morale mi sembra un'affermazione fascista quindi questo anche come dire
Lì bisognava essere come dire ottimisti fiduciosi e sicuri per legge non per decreto
Bisogna essere forti bisogna essere coraggiosi o o con batterie il mostro disabili o quasi oppure rifacciamo per collocarvi ribadito che le parti si usavano
Un linguaggio più è un linguaggio può militaresco guerriglieri indubbiamente considerate che e questo me lo ricordo dai dai racconti del nonno il fatto che molto spesso i molto spesso capitava che e alcuni pub dei partigiani erano reduci dell'esercito quindi comunque erano stati erano diciamo
Alcuni addirittura hanno fatto la prima della Grande Guerra insomma
Erano inquadrati con una mentalità militare un linguaggio militare nel periodo fascista diciamo veniamo da un venivamo da un ventennio in quel linguaggio il tipo di comunicazione era quello per cui era stato assimilato e poi in questo caso
Diciamo volto e
Adattato a situazioni assolutamente opposte
L'ultima cosa che ti chiedo riguarda una un'altra frase che mia madre mi ha colpito sta nella nei racconti di Giovanna saper parlare dell'amore per per l'Islanda probabilmente nel diario di Giovanna Rei commenta l'entusiasmo che ha che a suo marito Alfredo che è un fascista convinto per la promulgazione delle leggi delle leggi razziali
Nel giorno della memoria mi sembrava interessante e lei dice in inglese rispondeva al marito così entusiasta di dice dopo lo start Abe persino in mala if tu usi la parola a tra e la traduce anche l'azione peggiore che abbia mai visto sì
Però usi il termine attorno che non action ai di aiuti non ma è atto che il significato un atto una transazione nativo proprio di limiti di legge sino a un doppio senso che hai voluto è casuale no no è è effettivamente voluto perché
Erano il suo era il commento alle leggi razziali che è stata la nefandezza più grande
Per la nostra storia in un certo senso
Quindi era una duplice valenza l'azione peggiore che io abbia mai visto la legge peggiore che io abbia mai visto quindi penso lei Luca lo cataloga proprio come qualcosa di
E personalmente ma quella è una una mia una mia visione personale il il razzismo è è l'atto peggiore che l'uomo possa commettere non esiste per me non esiste bandiere non esiste colore metri soltanto la l'idea del di di fare una divisione in razze mire pelle quindi non
Abbiamo no per me non esiste religione non esiste colore non esiste provenienza qualcosa che passa separare un uomo dall'altro
Non non esiste quindi il Giovanna utilizza questo questo questo questa parola nell'atto peggiore
Legge legale legislativo si comporta deformazione professionale e l'azione dell'atto peggiore legge normativo e l'azione peggiore che io abbia visto perché qua purtroppo se tradotta come sappiamo in nefandezze inenarrabili no
Io vi ringrazio non vorrei tediarvi oltre