Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando presenta Gli Stati Generali della Lotta alle Mafie

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Il senso degli stati generali della lotta alle mafie del percorso che abbiamo promosso noi partiamo da una considerazione un'analisi punto di vista naturalmente
Sottoposto al vaglio di una discussione anche della opinione pubblica la mafia non ha vinto nel senso che non si è affermato il progetti Crocetti il Progetto in qualche modo di dominio che assegnato i decenni precedenti ma non possiamo dire neanche che abbia perso
Partiamo dalla cronaca nel corso degli ultimi anni si sono susseguiti dei fatti allarmanti
Che raccontano lo stato delle mafie
Vecchie e nuove nel nostro paese in quartieri del Mezzogiorno abbiamo assistito a diverse manifestazioni popolari di solidarietà ai boss mafiosi arrestati o
Di pubblico ripudio di quelli che hanno deciso di collaborare con la giustizia
Delle stelle proprio scene di un vecchio film che pensavamo in qualche modo fosse
Superato
Ma talvolta anche vecchie scene nuovi teatri oggi a Ostia si tiene la manifestazione contro la mafia promossa da Libera della federazione
Nazionale della stampa sabato si è tenuta quella promossa dal Sindaco di Roma vorrei esprimere la mia vicinanza
Alle istituzioni
E alla comunità alle comunità di quel territorio
E poi il muro di omertà e di paura che abbiamo visto alzarsi in questi anni molte realtà del nord nei territori nuova penetrazione mafiosa anche in quei comuni che sono stati sciolti per mafia
Il silenzio spesso cresce mentre un'aria grigia di complicità sia dei afferma in una scarsa consapevolezza dell'opinione pubblica diffusa
E contemporaneamente però poi ci sono coraggiose denunce penso anche in realtà simbolo come Corleone dove alcuni imprenditori hanno avuto il coraggio di di svelare la persistente perse pervasività di Cosa Nostra proprio un luogo in cui
Sì
Riconduceva idealmente il
L'archetipo di una mafia sanguinaria
Spietato
E contemporaneamente
Emergono notizie di da inchieste coraggiose sugli abusi di potere nella gestione dei beni confiscati alla mafia o ancora sugli abusi di potere da parte di campioni di antimafia che hanno lucrato sulle rendite di posizione
E anche questi sono fatti che abbiamo cercato di analizzare nel percorso che abbiamo promosso perché non sono meno bravi ciò che indebolisce la lotta alla mafia espresso diciamo
Un
Elemento che di fronte all'opinione pubblica rischia di diventare persistente di compromettere
I possibili successi futuri
Abbiamo cercato di dire qual è la strada per reagire per non lasciarsi scivolare addosso queste notizie e questi sono stati gli stati generali della lotta alle mafie
Sull'esempio di un altro percorso Kallon promosso quello delle degli stati generali dell'esecuzione penale il ma il modulo assomiglia
è quello che finalizzato a superare dei vecchi paradigmi di contrasto per misurarsi con dei fenomeni nuovi
L'esigenza è quella di fare un inventario del complesso plesso di strumenti normativi
Per provare a misurare l'efficacia nel tempo e trovarne dei nuovi il nostro è un Paese che molto spesso produce innovazioni di carattere normativo senza riflettere poi su quali effetti a
Prodotto quella nuova normativa invece credo che sia utile tanto quanto pensare a quali norme nuove per fare un check del funzionamento delle norme che di cui disponiamo
è un lavoro che ha orientato anche contribuito a elaborare
L'approvazione del nuovo Codice antimafia ma soprattutto vi è il bisogno di una nuova diffusa iniziativa di carattere culturale e sociale che pure sappia valorizzare
Il molto di buono che c'è stato negli anni in questo campo ma che dia anche nuove coordinate su cos'è la mafia nel ventunesimo secolo su come si può contrastare e sconfiggere insomma è stata anche un po'una confessione di un limite nel senso che
Si è attribuito spesso all'enorme una valenza salvifica e risolutiva mentre in verità c'è un campo che non può essere risolto e affrontato
Semplicemente sul terreno normativo che va richiamato e su quale va richiamata anche la responsabilità dei soggetti sociali
Il metodo che abbiamo seguito abbiamo chiamato un fronte molto largo di studiosi di operatori di forze intellettuali e politiche sociali di mondi molto diversi da loro antico delle visioni molto diverse sulla lotta alla mafia
Persone che per vocazione e professione hanno fatto dell'impegno antimafia la loro primaria attività pubblica e altri invece abbiamo a cui abbiamo chiesto un contributo piante si è trattato di più di anno un anno di lavoro
Un anno tra l'altro di ricorrenze sono i venticinque anni delle stragi di Capaci e via D'Amelio
I trentacinque anni di La Torre ore dalla chiesa e abbiamo voluto così
Idealmente celebrare senza retorica questo questi anniversari lavorando appunto
A ottobre dello scorso anno abbiamo insediato un comitato scientifico di oltre trenta membri un coordinamento di prima Mordin è che seguisse questi lavori e poi sedici tavoli tematici
Trovate tutto nella cartella e complessivamente abbiamo coinvolto duecentoventi esperti studiosi di varie discipline esponente del mondo
Dell'associazionismo dell'avvocatura della magistratura del giornalismo alcune importanti figure istituzionali
Hanno ascoltato altre persone raccolto contributi documenti che abbiamo depositato prima dell'estate una piattaforma informatica
è un percorso inedito per ampiezza ed è un metodo di lavoro che ci ha consentito
Ed è un lavoro che ci ha consentito anche di risparmiare sui costi diversi approcci e le diverse prospettive disciplinare hanno contribuito a realizzare un lavoro di approfondimento conoscenza analisi e proposta davvero partecipato che credo che resterà come il patrimonio al ministero e direi generale a tutti coloro che intenderanno cimentarsi con questo tema credo che
Lo do lo dovremo continuare a fare
Il filo rosso è stato quello della capacità di leggere l'evoluzione delle mafie in tutti gli ambiti della vita sociali della globalizzazione dell'economia della pubblica amministrazione
Della politica dell'agricoltura dello sport dell'informazione della formazione di e di tutto
Quello che in qualche modo attiene al con la complessa dimensione sociale
Di cogliere i punti di vulnerabilità di del sistema l'adeguatezza orme o meno dell'armamentario di contrasto i varchi attraverso cui le organizzazioni criminali riescono a inserirsi
E di portare la lotta alle mafie oltre il recinto dell'azione penale appunto con l'attenzione all'ordinario svolgersi della vita pubblica
E la cura per le persone i minori le vittime superando anche delle logiche maniche e meramente repressive per adottare degli approcci di prossimità che guardino ai contesti in cui proliferano le Marche
Sono alcuni degli spunti credo originario in ambiti rimasto troppo spesso sommersi e penso ad esempio al rapporto tra le Marche il fenomeno religioso all'esigenza di una teologia della liberazione dalle mafie
Questi lavori degli stati generali della lotta alle mafie hanno già rafforzato quella che è una mia
Convinzione
E cioè che la resistenza alle mafie la resistenza delle mafie lo specchio della crisi sociale della crisi politica le mafie sono poteri che riempiono i vuoti della crisi della politica della crisi dei soggetti istituzionali e sociali insomma le mafie giocano sull'arretramento degli Stati nazionali dei corpi sociali dei meccanismi di inclusione e si inseriscono nelle loro concrete
Sfruttando queste fragilità per rafforzarsi
Quello che a me emerge anche da questa analisi è un'amarissima verità lo dico nel modo più profondo provocatorio le mafie rischiano di essere gli ultimi corpi sociali sopravvissuti
Di svolge lei in modo perverso e paradossali un ruolo da attori di connessione di intermediazione
E pur volendo
Lo svuotamento del capitale sociale perché questo mi vogliono le mafie le mafie presidiano la società cercano di controllare il territorio sociale con un welfare che compete apertamente con quello dello Stato con la capacità che fuori da ogni vincolo democratico
Gli consente di sfidare le debolezze dei corpi ispettivi dello stato delle competenze progettuali locali
Le mafie insomma sono attori di perversa innovazione
I nostri nemici sono le mafie
E però dobbiamo sapere e riconoscere che sono entità reattive dinamiche proteiforme
Che sanno adattarsi ai cambiamenti della società e dell'economia
Nella loro corsa pongono costantemente il tema della crisi della democrazia insomma in qualche modo evidenziano con la loro forza la debolezza della democrazia in questa fase storica
Nel riconoscere queste caratteristiche delle nuove mafie dobbiamo agire su due livelli credo il primo
Ripartire dei territori dei settori dove le mafie penetrano per comprendere sostenere i presidi istituzionali dell'inclusione sociale contro i presidi della criminalità
Il secondo dobbiamo rilanciare la cooperazione giudiziaria internazionale
E questo è un grande tema culturale che dovrebbe ricevere maggiore attenzione del dibattito pubblico perché non riguarda solo gli stili Esperti gli estimi Stati da soli non riescono a contrastare le mafie che sono sempre più globali non cooperare a sufficienza vale questo ragionamento come vale per il il terrore terrorismo
E ut continuare utilizzare degli strumenti degli strumenti antiquati significa in qualche modo essere complici
Anche per questo motivo abbiamo scelto Milano
La capitale internazionale dell'Italia ad alcuni può sembrare potrà sopra il fuori luogo ma il mio obiettivo era proprio questo uscire dal luogo comune dell'antimafia da una certa retorica delle celebrazioni da una certa ritualità di questa riflessione
Sul tema delle mafie ci giochiamo io credo la visione del paese la sua connessione internazionale il suo modello di sviluppo
E tutte queste cose le trovate credo adeguatamente declinate nel programma nelle tavole rotonde che sono nella materiale che vi è stato consegnato
Consentitemi di ringraziare qui il Presidente della Repubblica che presidente che presenzierà ai lavori
E i numerosi colleghi di governo che parteciperanno alla riflessione
Consentitemi anche di di ringraziare il Comune di Milano è stato il sindaco Beppe Sala con l'assessore
Majorino
Con il quale in un fuori programma la mattina del ventitré visiteremo la cascina Chiaravalle un grande bene confiscato che diventerà il luogo di un grande progetto sociale per l'accoglienza il contrasto alle marginalità sociale
Consentitemi anche di arringhe ringraziare la dottoressa Tutino che per il gabinetto coordinato questo lavoro e
Il dottor Provenzano che ha
Vicepresidente dello servizio direttore dello Svimez che ha ci ha aiutato in questo lavoro
Che cosa ci aspettiamo da questi due giorni naturalmente due giornate di lavoro intenso in cui sottoporremo alla discussione al confronto il percorso di lavoro di quest'anno
Mi aspetto che si arrivi a un documento finale condiviso che abbiamo chiamato la Carta di Milano per la lotta alle mafie del ventunesimo secco
Un documento che presenteremo a tutte le istituzioni impegnate su questo fronte al Governo al Parlamento all'Unione Europea
Vorrei discuterlo coi cittadini con un approccio di prossimità nei luoghi in cui la penetrazione delle mafie vecchie e nuove sta creando nuove complicità ma anche nuove solitudini
Non possiamo chiederei ai nostri cittadini atti di eroismo in debito di sangue del nostro Paese già troppo alto credo che dobbiamo far sentire la forza e la vicinanza dello Stato
Lo so non basta la lotta alla mafia serve un'azione ordinaria della politica delle istituzioni servizi e soci ai cittadini all'impresa e regole per far rispettare
Al mercato
La dignità della persona lotta all'illegalità diffusa una politica per la conoscenza per lo sviluppo
Ma sappiamo anche che alle mafie di ieri e di oggi dobbiamo far sapere una cosa
Che sappiamo chi sono che sappiamo come si muovono che in qualche modo anche attraverso questa analisi diamo l'idea che vi stiamo addosso e che combattiamo i loro interessi quelli nuovi
E quelli vecchi quelli in generale di cui le mafie si fanno garanti
A tutti professionisti operatori amministratori pubblici dobbiamo dire basta qualunque forma di complicità di omissione di reticenza
Ecco definire meglio il fenomeno è un modo per rendere più credibile questo messaggio perché altrimenti rischia di non essere credibile nei confronti dei destinatari perché generico perché vago perché indistinto
Mettiamo insieme insomma
Al centro della nostra idea dell'Italia il tema della lotta
Alla mafia
Affermando un impegno che è quello di non rassegnarsi e vuoti della politica e della società e chiedendo eques con questo concludo Unali impegno in qualche modo unitario non abbiamo cercato di coinvolgere davvero tutte le
Diverse sensibilità che si muovono nel mondo dell'antimafia
Per una ragione che ha molto semplice perché crediamo che la lotta alla mafia non debba essere patrimonio di questa o di quella forza politica
E debba essere un elemento di continuità nell'attività dello stato dei governi da questo punto di vista come dire costruire luogo in qualche modo si apposta riparo dalla contingenza proprio per la trasversalità delle presenze delle partecipazioni ci è sembrato un modo di dare un segnale anche alla politica di chiedere alla politica un impegno
A non dividersi su questo punto come condizione essenziale per poter dare credibilità e forza all'azione di contrasti
Federico Ulivo della polizia penitenziaria carrista polizia penitenziaria e il gli stati generali dell'esecuzione penale hanno avuto larga e poi sono stati presentati anche nelle varie nei vari passaggi di questi Stati Generali del dall'otto al maggio invece se n'est Trentino parlare poco è stata una strategia oppure c'è stata una
La disattenzione insomma una volontà di tenere un basso profilo
Ma non so se la percezione esterna sia stata questa certo la rivista polizia penitenziaria avuto più impatto dagli Stati generali dell'esecuzione penale che da questo tema però credo che
La il lavoro che dobbiamo fare era soprattutto ma a differenza che negli Stati generali dell'esecuzione penale dove
C'era un lavoro diciamo così di sollecitazione dell'opinione pubblica in questo momento secondo me c'è soprattutto da costruire una piattaforma condivisa su un tema che è stato molto divisivo nel corso di questi anni
E poi su questo tema a fare un lavoro invece di divulgazione di diffusione Cerro rispetto a quel percorso si rovescia mandami sopra mentre fu quel percorso necessitava di un'attenzione sul tema del carcere perché è un tema spesso rimosso dalla fine a questo tema non ha un problema di mediaticità questo è un tema che riempie le nostre pagine dei giornali che riempie i talk show o anche se ultimamente un po'meno
E quindi è un tema sensibile
C'è il problema di come lo si affronta c'è il problema di dare una base scientifica e condivisa a una discussione che spesso invece di diventa molto
Approssimativa generica e anche propagandistica quindi volevamo arrivare a un una base che verrà presentata a Milano e poi la farà lavoreremo perché questa base possa essere il più possibile diffusa oggetto anche di una discussione articolata sul territorio
Sì
Sempre dal punto di vista invece le faceva riferimento sulla tecnologie quindi la verbalizzazione delle mafie il supporto che la tecnologia può dare alla lotta alle mafie come forza di polizia alla polizia giudiziaria alla il gruppo nucleo investigativo centrale il comma che offrono la riconosciuto anche l'ex produrre antimafia Roberti una opportunità di intelligenza che negli ultimi dieci anni è stata di grosso aiuto
C'è il tema delle banche dati che non sono ancora sufficientemente integrate ride ASP avete sviscerato questo problema come è stato affrontato e quale può essere il ruolo della polizia pensi aria
Nella lotta alle mafie
Per il tema che abbiamo affrontato sul problema della sviluppo tecnologico nella nella avanzamento delle capacità aggressiva e la mafia sicuramente rimane anche il problema della strutture ENI di coordinamento e di informazione per per in per per il contrasto il in gomma svolto sicuramente un ruolo essenziale in nel passato stiamo ridefinendo il ricostruendo tutto il sistema informatico e questa cosa riguarderà anche i listini formalizzazione che rimane intatta e i in quell'ambito si determinerà una capacità in maggiore circolazione ci stiamo sforzando
Perché nel pertanto polizia veneziane siano presenti negli organismi interforze che operano insieme noi siamo tenuti quindi alla stessa stalla stesso livello e la stessa considerazione delle altre forze di polizia
E quindi sicuramente nel settore diciamo questo fino