Stati Generali dell'Antimafia - Per libertà, cittadinanza, informazione, legalità, giustizia, solidarietà contro le mafie

Terzi seduti
Allora per favore
Stiamo per cominciare intanto io vorrei chiedere di salire qui sul palco qui con me a Giancarlo Caselli lei
Buonasera a tutti
Maria Falcone
E vedo però intervistata quindi non può salire
Ecco qua lei giusto
Gestisce
E don Luigi Ciotti che non lo vedo non sanno dove però anche lui deve salire coi sul palco
Eccolo qua
Vedo che Maria Falcone insomma è assediata da ecco sta salendo anche lei allora possiamo cominciare
Allora buona sera tutti il microfono ecco funziona bene lasciatemi dire che sono molto contenta di essere io a dare il via a questi primi Stati generali dell'antimafia sono molto contenta che don Ciotti mi abbia chiamato e mi ha detto adesso di fare questi soldi
Coordinare i tanti interventi che ci saranno qui sul palco oggi questi saranno tre giorni di lavori e di incontri organizzati come sapete dall'associazione Libera non ci sarà ci saranno moltissimi politici ma agli organi politici questa volta verrà chiesto soprattutto di ascoltare non ci sarà infatti nessuna passerella saranno tre giorni di riflessione di confronto tra esperienze di Renzi hanno soprattutto di lavoro comune tra le associazioni di amministrazioni locali anche naturalmente gli omini politici le forze dell'ordine
La magistratura la scuola i giornalisti gli artisti insomma tutte quelle realtà che ogni giorno sul campo senza clamore
Combattono le mafie che ormai come sapete purtroppo sono diventate
Padrone di intere aree del nostro territorio una nota alla criminalità organizzata è una grande questione nazionale questo vuole soprattutto il messaggio che esce da questo da questi primi Stati generali dell'antimafia una guerra che negli ultimi dieci anni pensate ha fatto due mila e cinquecento morti una guerra che naturalmente non può essere combattuta con una strategia fatta solo di emergenze ma che richiede un impegno quotidiano di investimenti risorse attività di repressione soprattutto di prevenzione non solo delle istituzioni che sono chiamate naturalmente a fare la loro parte ma di tutti noi insieme
Tutti insieme per una battaglia che sappiamo comporta e comporterà ancora dolori e sconfitte il cui esito non è affatto scontato io voglio dirvi solo che domani ci saranno sei gruppi di lavoro che elaboreranno sedici sedici gruppi di lavoro che lavoreranno poi delle proposte concrete quindi domani
Si lavorerà davvero queste proposte saranno poi presentate in siamo manifesto domenica saranno anche presentate
Al presidente della Camera Fausto Bertinotti tra poco arriverà anche il Presidente del Consiglio che insomma starà a sentire i vari interventi
Che ci saranno qui da questo palco sarà sentire e testimonianze di chi ha visto morire un proprio familiare dalla mafia qui dentro
Qui ci sono tantissime famiglie di persone che sono state uccise dalla mafia sentirai testimonianze il rapporto cosa dice chi amministra le città dove la criminalità è ben radicata e naturalmente appunto che si impegna ogni giorno per tradurre poi fino alla mafia in atti concreti
Però insomma la parola per primo la voglio dare a quello che il padrone di casa perché questi locali sono della provincia quindi realtà noi oggi
Siamo ospiti oggi domani e dopodomani siamo tutti ospiti della provincia quindi chiamo Errico Gasbarra venire qui sul palco tra l'altro abbiamo dire che Gasbarra anche un altro piccolo grande merito quello di aver dato una sede qui a Roma
Alla Bottega dei sapori della legalità dove verranno venduti l'olio il vino i ceci le melanzane insomma tutti quei prodotti che sono poi coltivati sui terreni che sono stati confiscati alla mafia
Grazie a nome della Provincia di Roma e nei quattro milioni di cittadini poco a tutti voi il benvenuto un benvenuto particolare un abbraccio molto forte ai ai familiari delle vittime la mafia
Un benvenuto alle tante donne e uomini delle istituzioni della magistratura delle forze dell'ordine che si impegnano e operano per debellare le mafie il crimine
Un benvenuto particolare un abbraccio forte all'associazione Libera e a don Ciotti
Ospitare
Ospitare nel nostro territorio e nella cui torio ma della Provincia di Roma gli stati generali dell'antimafia e per noi una importante occasione un'occasione per ascoltare per guardare un po'meglio dentro su quello che si è fatto ma soprattutto per impegnarci su quanto ancora c'è da fare
Ci sono ancora troppi silenzi il silenzio dei processi e danni non dicono i parenti delle vittime chi ha ucciso i loro cari e perché il silenzio dei diritti negati
Il silenzio di chi è costretto lo sfruttamento per mantenere un posto di lavoro
Il silenzio di chi subisce il sottosviluppo il silenzio dei cittadini che vivono in quartieri senza scuole senza ospedali senza lavoro e anche senza parole ciò il silenzio di chi subisce l'usura e il racket
Tanti silenzi che vanno infranti con un grido che deve diventare sempre più forte e deciso il grido della legalità della giustizia dell'amore è vero in questi anni qualcosa è cambiato qualcosa si è fatto lo hanno fatto molto le associazioni volontari ma molto di più si deve fare
Le masse sono forti
Ma non sono così forti se tutti noi lavoriamo per togliere loro il terreno del quale si alimentano spaziamo via l'egoismo dei nostri cuori rafforziamo la presenza dello Stato crediamo dialogo crescite speranza
Facciamo
Trovare accanto facciamoci trovare accanto i bisogni delle donne degli uomini e dei nostri giovani
Nel libro di Roberto Saviano viene riportata l'omelia di un prete fatta al funerale del giovane Manuela quel prete dice che nel suo paese i ragazzi a quindici da quindici anni non vanno a ballare
Non esco con gli amici non fanno sport lì a quindici anni ragazzi rubano conoscono d'incoerenza e sono già dei piccoli criminali
I giovani sono il nostro futuro non possiamo lasciarli soli
Non possiamo dare le risposte o la risposta che ho sentito dare ieri sera dal presidente della Regione Sicilia a un giovane e alla trasmissione
Vi sono solo
Avendo perso
Il nonno e lo zio morti ammazzati si è sentito rispondere
Sventolando un decreto della Prefettura
Queste giornate dovranno parlare alloro ai giovani
Queste giornate sono l'occasione anche per dire a quei ragazzi che sbagliano che non ci siamo
Che vogliamo che tornino indietro che si uniscano ai tanti altri ragazzi liberi per camminare insieme nella strada della libertà della legalità e della speranza
Queste giornate usiamole per rafforzarci tutti nell'impegno a stare dalla parte giusta
Definiamo compiti procedure norme veloci per sostenere i nostri cittadini i tanti onesti servitori dello Stato i magistrati e le forze dell'ordine che saluto e ringrazio
Se le masse vanno spedite nelle strade del sangue della morte e dell'oppressione noi dobbiamo corre più forte per abbattere i muri del ritardo dell'indifferenza della solitudine
Grazie grazie a tutti volontari di vivere le mille trecento associazioni che si impegnano ogni giorno con coraggio che sono sempre di più i nostri angeli custodi
Grazie non Ciotti per quello che fai e soprattutto grazie
Che soprattutto grazie per aver sottoscritto ieri con la Provincia di Roma una convenzione che ci vedrà insieme per rendere più facile l'utilizzo dei beni confiscati ai mafiosi né i nostri diciotto comuni
Del territorio la provincia di Roma
Grazie signora Latorre ma sua perenne la sua presenza piena ancora più vivo a tutti noi l'esempio l'impegno il sacrificio di Pio la Torre
Di Pio la Torre un uomo politico onesti però e padre lungimirante della legge sulla confisca dei beni mafiosi un uomo
Al quale tutti coloro
Che svolgono l'impegno politico devono e dovrebbero ispirarsi
Grazie ancora ai parenti delle vittime per aver inaugurato ieri insieme al prefetto a don Ciotti
La Bottega dei sapori della legalità a volte dica che sarà gestita da libere e che da oggi opera in uno spazio davanti ai Fori Imperiali che rende Roma ancora più orgogliosa di un altro simbolo ce ne sono tanti di simboli nella nostra città di riutilizzo dei beni mafiosi la Casa del Jazz ne vale per tutti sottratta a clan Nicoletti e oggi riaperta da Walter Veltroni alla comunità
Grazie per averci consentito di dar vita ad una prima esperienza italiana in un luogo istituzionale dove si può entrare dire no alle mafie e comprando i prodotti sostenere chi lavora per noi
è un piccolo esempio e trasmette però un grande messaggio un grande messaggio a tutte le istituzioni le istituzioni locali gli organi dello Stato
Facciamo della legalità il principio di vita quotidiano delle nostre istituzioni grazie buon lavoro
Allora io visto che è arrivato all'altra padrone di casa il sindaco di Roma Walter Veltroni che chiamo qui anche perché so che poi ci deve lasciare perché ha altri intende quindi facciamo subito parlare Veltroni che tra l'altro mi ricordava l'altro giorno don Ciotti che era vice presidente del Consiglio
Quando appunto a San Giuseppe Jato in una sala del Consiglio comunale piccola è piena di gente fu firmato un patto perché venisse sequestrata la casa dove era stato sciolto nell'acido il piccolo di Matteo un bambino di solo undici anni come tutti sapete proprio a memoria di che cosa è capace di fare la mafia per non dimenticarselo mai di massacrare anche un bambino di soli undici anni volevo chiedere a Walter insomma il sindaco di Roma
E anche un uomo politico ecco la secondo te come si sta comportando la politica
Rispetto alla lotta alla mafia entriamo subito diciamo nel vivo nel vivo delle questioni cioè l'impegno dello Stato c'è è aumentato e diminuito negli ultimi anni come vi state comportando
Risponderò risponda alla domanda di Bianca
Che naturalmente una domanda che mi chiama in causa nella mia diciamo responsabilità di sindaco della città perché ognuno ha nel suo ambito i suoi confini e io ci tengo a stare assolutamente dentro quelli che sono mi riservati
Facendo però qualche considerazione più generale
Io vorrei intanto Luigi
Cominciare con un piccolo ricordo che questo bianca ricordato un momento per noi per te per me particolarmente bello
Credo allora proprio un segno di un passaggio di fase
Ma io ricordo un anno e mezzo fa in una bella giornata di marzo quando eravamo sulla piazza del Campidoglio insieme all'allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
In occasione della decima giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime della mafia
Ricordavano quel giorno manifesto iniziativa che libera aveva presentato qualche anno prima al Quirinale
Il cuore dell'Est nostre istituzioni
Il luogo che è stato così prestigiosa mente abitato dal presidente Scalfaro riferimento per tutti noi
Luogo
Dove l'altro giorno il Presidente Napolitano ha voluto credo in maniera significativa ricevere i familiari delle vittime la mafia e le associazioni che contro la mafia si battono quel manifesto con iniziativa delibera avevano un titolo il titolo era la mafia insiste ma esiste anche l'Italia
Devo dire anch'io come ha detto Enrico adesso che guardando un frammento della trasmissione di ieri sera
Ho avuto grande ho provato un grande imbarazzo
Proprio un grande imbarazzo perché
Al di là delle considerazioni di merito
Francamente non c'è niente da ridere quando si parla della mafia quando si parla delle migliaia di persone sono state uccise in questa guerra senza fine che da tanti anni con ecco queste giornate la vostra presenza qui a Roma è una grande dimostrazione di quanto questo sia vero o no ma che esiste è ancora forte guai a dimenticarlo guai ad abbassare la guardia ma ancora più forte ancora più grande e il nostro Paese a rappresentarlo a dare volto e voce a questa Italia migliore sette tutti voi sono i protagonisti dell'impegno contro tutte le macchine
Associazioni le istituzioni governative e parlamentari di amministrazioni rappresentanti della magistratura e delle forze dell'ordine gli studenti delle scuole del mondo dalla cultura e dell'informazione sono i familiari delle vittime ai quali porgo più grande sincero saluto da parte di due milioni ottocento mila romana Roma
Non ci sono
Non si stanca mai e ha ragione di ricordare che siamo in presenza di una vera e propria guerra che negli ultimi dieci anni ha fatto in Italia due mila cinquecento morti
E non si stanca nemmeno di sottolineare che non si deve parlare solo di emergenza che i riflettori non si devono accendere solo quando purtroppo accadono avvenimenti tragici o quando si raggiunge ad esempio un livello di criticità
Come quello che nell'ultimo periodo riguarda la meravigliosa città di Napoli
Luigi parla giustamente di un impegno ordinario che bisogna portare avanti con coerenza e soprattutto con continuità non solo per contrastare ma per sconfiggere tutte le macchine è il senso il significato che hanno queste giornate questi stati generali dell'antimafia
Che vogliono essere così sono stati presentati non una celebrazione ma un'occasione concreta di lavoro
Deve essere più in generale così abbiamo bisogno di parole
Di voci che servano a rompere il silenzio il disinteresse e a far crescere la consapevolezza educare ed è questa la cosa più importante alla legalità
E abbiamo bisogno di azioni concrete quelle che permettono di contrastare il fenomeno mafioso quelle che consentono di colpire la mafia nella sua organizzazione e nel suo potere economico quelle che dimostrano che un'alternativa reale e cioè che le cose possono cambiare e cambia
A Roma stiamo cercando di fare così di tenere insieme le parole e anche i simboli che sono importanti con l'impegno ad iniziative concrete
A villa Paganini un posto molto bello di Roma un luogo significativo perché ospita anche i viali intitolati a Massimo D'Antona Marco Biagi a Giorgio Ambrosoli abbiamo voluto legare per sempre la nostra città affinché chiunque passi di lì e soprattutto i ragazzi ne abbiano memoria
I nomi del giudice Antonino Caponnetto
Più notturno quel piuttosto il sole di altro proprio il diritto
I loro nomi
I loro nomi
Insieme a quelli di tutte le vittime della mafia possono essere letti e ricordati da chiunque si rechi alla Casa del jazz a via di Porta Ardeatina
Perché insieme a Libera abbiamo deciso di incide Lilli sui muri di quella villa che apparteneva al boss Enrico Nicoletti cassiere e gestore
Dei beni miliardari della Banda della Magliana
Era un luogo chiuso
Era sempre simbolo di legalità e crimini grazie alla legge centonove del novantasei approvata dopo la straordinaria mobilitazione di libera e milioni di firme che allora furono raccolte
è stata confiscata e abbiamo voluto farla diventare un luogo aperto un luogo di cultura di socialità un luogo della memoria
E questo è tanto più importante per il fatto che a frequentare la Casa del Jazz sono ovviamente soprattutto i giovani le nuove generazioni che hanno così scorrendo l'elenco interminabile di quei nomi occasione di conoscere e di ricordare di sapere che ci sono state persone
Che hanno perso la vita per combattere la mafia e per gli ideali di giustizia in cui credeva
Stecca stessa cosa abbiamo fatto per il palazzo di via quattro novembre che apparteneva Michele Zaza un altro boss un altro membro tra manca Banca del della Banda della Magliana anche un po'banca
In quel palazzo che è uno dei ventotto beni confiscati alla mafia e consegnati al Comune liberata da un anno e mezzo la sua nuova sede
E lo stesso vale per la nostra Casa del volontariato la cabina di regia di tutte le iniziative che in questo settore facciamo che opera lì dove prima c'era una bisca clandestina io credo che ci sia un doppio valore nel fare cose così
Quando si confisca la mafia la criminalità un bene lo si assegna ad una istituzione dello Stato
A un'associazione che contrasta le mafie che vuole far cresce la cultura della legalità o ancora una cooperativa che lavora per l'integrazione sociale di ex tossicodipendenti oggi ex detenuti non solo si toglie concretamente potere
Peso sociale ed economico ai mafiosi ma si contribuisce a migliorare la cultura della legalità
Insieme a questo si cancella un simbolo e se ne fa nascere uno opposto si dice a tutti che l'assegnazione deve andare via
Che deve lasciare posto la speranza la volontà di lottare per cambiare
è quello che succede quando si prende la terra di Totò Riina
E la si dà ad una cooperativa di ragazzi di Corleone questo significa rovesciare un mondo che una volta sembrava immobile significa davvero a far crollare un castello secolare risottomissioni di paura e di silenzi
Facendo questo in Sicilia come a Roma e nel resto d'Italia si dice a tutti e io insisto in particolare ai giovani che ciò che la mafia costruisce non dura
Che i suoi beni sono effimeri che la sua cultura non è tale che i veri valori nei cui vinco bisogna credere per cui vale la pena di spendersi sono quelli della legalità dell'onestà del lavoro della giustizia e della solidarietà
Ha ragione don Luigi i giovani non sono solo il nostro futuro sono il nostro presente
La mafia tutte le mafie si contrastano anche attraverso l'educazione alla legalità o meglio alla responsabilità e alla giustizia mettendo in gradi ragazzi a partire dalle scuole di conoscere discutere condividere i principi e le regole che rendono possibile una civile convivenza
Da qui ad esempio a Roma è nato il progetto il lato umano
Che ha realizzato percorsi sensibilizzazione di formazione sui temi della legalità
Rivolti a ragazzi dai quindici ai venticinque anni oppure quello seguito a Tano Grasso per un uso responsabile del denaro che svolge un'azione educativa e preventiva sui temi dell'usura informando anche dell'attività dei quattro sportelli di aiuto che in questi anni abbiamo aperto in città da qui nasce la partecipazione delle scuole romane all'attività del comitato nazionale scuole legalità istituito poche settimane fa e questo anche il senso del viaggio che insieme a me hanno compiuto a Locri lo scorso gennaio gli studenti di dieci scuole superiori per incontrare i loro coetanei che hanno dato vita dopo l'uccisione del vicepresidente del consiglio regionale della Calabria Francesco Fortugno movimento per difendere la giustizia la legalità e contro la 'ndrangheta
So che c'è un'espressione che è cara a don Luigi e a chi fa parte di libera perché l'espressione che fu usata quanto si trattò di reagire alle stragi di mafia in quella terribile estate del novantadue alle esplosioni che uccisero Giovanni Falcone sua moglie Paolo Borsellino
L'otto gentili pulizia facevano Falco Berlusconi
Proprio in quel momento
Proprio in quel momento diceva don Luigi era fondamentale partecipare
Fare la propria parte compiere una scelta di impegno civile per riprendere il territorio perché era questa la prima esigenza per il ripristino della legalità per poter lavorare studiare vivere senza dover chinare la testa guardare da un'altra parte
Riprenderlo diceva ancora Luigi non in senso fisico non solo attraverso la presenza delle forze dell'ordine non solo garantendo la sicurezza ma soprattutto socializzante lo cioè rendendolo abitato dalle istituzioni e dai cittadini
E così lo Stato le forze dell'ordine hanno il compito preziosissimo decisivo di portare avanti
Conducendo l'opera di repressione che gli è propria la garanzia della convivenza civile tra i cittadini
Ma al tempo stesso indispensabile stare dentro la società condurre una vera e propria offensiva culturale combattere per prima cosa il silenzio
E quella grande piaga che affligge tanta parte Mezzogiorno nel nostro Paese che si chiama diseguaglianza sociale
E dal silenzio che le mafie tutte le mafie traggono forza
Noi allora dobbiamo mantenere la volontà non episodica ma continuativa non retorica ma concreta di rompere il silenzio
Di contrastare il male e di costruire se necessario con pazienza una cultura della legalità
Abbiamo le risorse per farlo leale nostro popolo le ha il nostro paese perché la mafia le mafie esistano ma esiste anche l'Italia esistono gli italiani perbene gli italiani onesti e sono la grande maggioranza
Ed esistono
Ed esistono e alcuni sono qui su questo palco le istituzioni e gli uomini dello Stato a sconfiggere la mafia perché questo riusciremo a fare saremmo tutti noi uniti insieme grazie
Grazie a Veltroni io adesso vorrei chiamare qui Oscar Luigi Scalfaro
Allora presidente Veltroni da appena ha parlato adesso della strage di Capaci
Presidente io sono andato a rivedermi un po'di date
E ho visto che il tuo settennato cominciato
Un pochino più avanti allora
Io ho visto che il tuo settennato è cominciato proprio nel momento forse più difficile
Nel momento della strage di Capaci tu sei stato eletto presidente
Della repubblica il giorno se non sbaglio dei funerali di Giovanni Falcone di sua moglie e degli home della sua scorta erano stati uccisi due giorni prima
Il primo atto che hai fatto sei andato a a Palermo il giorno dopo a commemorare Giovanni Falcone ecco quindi
Sono intatto inginocchiare qui a pregare Primo sul luogo dove c'è stato questo massacro
Poi sono andato alle varie cerimonie
Diciamo che il settennato in cui si è stato capo dello Stato è stato forse il più difficile sul fronte della lotta alla mafia quello in cui le cosche hanno sfidato frontalmente lo Stato
Io volevo chiedere cosa ricordi quegli anni e poi volevo però anche chiedere qualcosa però è cambiato rispetto ad allora dei passi avanti sono stati fatti
Sempre passi avanti se ne fanno sempre
Come è stato detto poco fa in particolare dal sindaco
E bisogna stare attenti tenuto a tormentarsi
Perché ogni tanto quanto capitolo poi ulteriore attiche creano una certa impressione
Sembra di svegliarsi di fronte a una malattia che è vecchia e Pecchia ma che ce la siamo un po'dimenticata
Condotte grossi problemi
E l'assuefazione
Beh anzitutto ringrazio molto
Per l'invito caso don Ciotti
Mi sarebbe stato impossibile
Non essere presente
Credo di essere venuto tutte le volte che mi ha chiamato
Con l'ubbidienza
Gli ultimi Conto tuo mezzo e quindi del mio settennato a Corleone
Insieme a te è caduto
Ciotti
Quando arrivammo in piazza
Non ci ha dato il suo che nessuno
Poi d'un tratto conto d'ordini eventualmente evidentemente la piazza sia riempita ricordo ancora le preoccupazioni dei miei conosci chi era che il capo dello Stato andava non sono
A morire in prima linea
Non del calcio di fare atti di eroismo Capo dello Stato adempia al suo dovere con assoluta
Semplicità e normalità
Però devo dire che non è cosa nostra da larghissima presentatrice che salutiamo ogni sera dalle diciannove su Canale cioè quando viene in casa
E la vediamo sempre con piacere
Devo dire che all'inizio lei ha detto bello una cosa per me riposante qui ci saranno anche i politici ma sono per ascoltare
Quando ho sentito che mi hanno chiamato evidentemente non sono politico ora siccome ieri
Siccome ieri in Senato hanno detto che noi senatore a vita e non dovremmo votare il diritto di voto non c'è politico non sono vi sono ulteriori
Ecco che vedo che ci sono le persone che sono in prima linea io con l'aiuto di Dio lo sono stato adesso compiuto il mio dovere
Dei limiti
Dei compiti che mi vengono affidati o delle possibilità che la salute mi consente malgrado il pacco degli anni
Desidero portare però un saluto particolare
Domani qui a Roma cioè il convegno
Di coloro che si sono dati da fare però difendeva la Carta costituzionale
C'è un convegno
Di tutte queste iniziative spontanee che oggi sono nati in Italia
Io sono stato chiamato a presiedere
Queste norme rivoluzione di centinaia di iniziative splendide
Ancora una volta si è vista una cosa che non registriamo ma dovranno riuscire a vincere
Che andare come comitati a chiedere prima la firma e poi il voto
De finalmente abbiamo
Presentato in Cassazione che presenta io stesso oltre ottocentotrenta mila
Ma certamente ne abbiamo avuto più di un milione perché sono arrivate soprattutto i dai Comuni ancora per settimane forse più d'un mese integrata cioè la gente presentandoci senza targhe di questo o quel partito ci ha dato credito
Tutti hanno chiesto che questi comitati continuino
Sono comitati che hanno constatato che anche molti che hanno votato difendendo la Costituzione
Onestamente non è che conoscano molto Marcos y
Si è constatato ancora una volta cosa
Che già in passato avevamo discusso e cercato di affrontare che nelle scuole questo tema fa ancora una gran fatica
E a volte fanno artica anche Piero via degli insegnanti non sempre maestri e professori sentono profondamente grosso problema la carta costituzionale i diritti e i doveri i voti rispetto della legge
Voi
Fatto una battaglia tu don Ciotti fare una battaglia per la legalità da anni
E basterebbe questo sempre a dire che è una battaglia viva sentite partecipata e questo è molto bello
Può ridire due cose semplice alla mano
Bisogna che quello che fai truci ha trasmesso anche come spirito come anni no commi intensità di convinzione
Non ci si può abbracciati nessun male ritenendo che sia cronico
La frase che dica m'annoia anziani i medici è una zona già benevola dice deve abituarsi a convivere
No si figuri lo faccio volentieri quanti incontro alla malattia anzi di Croce non disturbo certa di conviverci alla malattia richiede di convivere con me ma questa non è una malattia mia tu a sua e la malattia che mette radici in un popolo
Non possono i giovani come è stato detto prima molto bene dal presidente dalla Provincia essere abbandonati da bambini e diventate già una categoria a rischio di Minali queste spaventoso e non è possibile che psichiatri tuttavia possibilità di un minore quanto a responsabilità Cesis su di noi senza togliere perché tradizionale la Società della responsabilità di sempre una quinta rio responsabili giovane questo è sbagliato non ci si può adagiarsi
Non si può convivere mi rendo conto che non è facile mantenere la stessa intensità tutti i giorni dell'anno
Ma è importante
è importante insegnare che le leggi si rispettano senta
Anche il mondo politico molte volte e sensibile a insegnare chi si rispettano non sempre a insegnare con l'esempio non sempre a insegnare con le sue
Occorre che venga Giordo
In cui ci siano giovani
Di tutte le parti di questa nostra bellissima tattile che possano decidere
Il nonno mi raccontava
Che suo bisnonno diceva che c'erano dei marchi
Verrà un giorno questo per cui ci sarà una sepoltura per sempre
Allora il giorno per basta
Non può a questo essere una battuta di un momento del discorso del sottoscritto di qualche altro ben più importante no
Prima che sia un animus
L'educazione ad rispettati i diritti autoironico per vivere Fini contemplò per
L'educazione ad aiutarla degli atti ad adempiere i doveri
Ma il raggio d'azione da Fade prima che con le parole come ad esempio con l'esempio con il modo di vivere sempre in ogni circostanza senza eccezioni mai mai
Non è facile
Non è facile
Chissà quante volte posso aver sbagliato
E adesso che sto
Consumando
Già più di due mesi del mille otto ottanta noleggi muovendo diventa ringrazio dovete dire
Debbo dire il tema è uno soldo
Lui rispettava
La legge
Veder
Il senso della giustizia un rispettabile la dignità altro voi rispettati il pensiero dell'altro quei spenta dei minori la sua vita e il suo benessere dei suoi beni
Grandi lezioni di esempio la gente chiede il genio richiede giustamente e se non abbiamo avuto fortuna perché abbiamo avuto esempi grandi che oggi io ho avuto esempi immensi come magistrato non sarà mai chiamato a sufficienza archivi fuggì esempio in modo mirabile
Ho avuto esempi nella politica comincia a detta dei carcerati ma ne ha avuto l'infinita di esempi umili modesto veri disciolti gente che ha pagato di persona
E poi
Devo rotture alla legge
Le cotture ai diritti e ai doveri
Sono mancanza di amore
Sono mancanza di amore
La società soffre preso una chiamante mancanza di amore
Bisogna perché chiaramente che alziamo la testa del Tronchetto meneghino per sentirsi impegnati
In questa legge di amore da Vito visti Nadezhda insegnate da vivere
Per chi non crede
Quanti mi hanno insegnato non avendo il dono della fede
E ne sono immensamente grato
Che cosa vuol dire
Vive nell'amore
Nella famiglia nella società del mondo dello sport nel mondo del divertimento del mondo della fatica nel mondo della ingiustizia questa grande legge che portavo istologia di Bondo che vada sul ciascuno di noi grazie per quello che fate grazie per l'esempio
Allora grazie al presidente Scalfaro adesso vorrei chiamare qui sul palco Sandro Donati
Eccolo qua
Alla fattura Donatella non so se tutti lo conoscete io vi dico che è un grande tecnico dell'Athletic campi è stato l'allenatore di grandi velocisti italiani come Mennea eletti c'è stato un dirigente del Coni allora io quando ho saputo che prego prego ma dove sta quando ha saputo che lei sarebbe stato cui oggi ho detto mi sono chiesta insomma cosa c'entra lei ad un incontro come questo cioè cosa c'entra il suo lavoro con la lotta alla criminalità organizzata ce lo spiega un po'che cosa c'entra
Ma io cerco semplicemente di dare un piccolo aiuto all'opera immensa che Luigi porta avanti ogni giorno
E quindi se lui ha ritenuto che anch'io potessi dare un piccolo apporto lo do volentieri
Devo anche dire che Luigi con la sua credibilità Ari dato anche a me la possibilità di parlare perché dopo tante denunce era diventato molto difficile parlare
No ci deve spiegare che cosa fa ma che sarà nata per lasciarle chiusa
E che a casa si accompagni sostanze dopanti questa ce la deve raccontare Luigi capito che il fenomeno del doping non era quella parte spettacolare sia pure in negativo che riguarda lo sport di alto livello a preoccupare
Ma era la risonanza la conseguenza di tutto questo c'è una progressiva diffusione
Che già negli Stati Uniti si era realizzata diversi anni fa e che in Europa invece si è sviluppata soprattutto negli ultimi dieci anni
Quindi don Luigi ha compreso ha intuito che questa diffusione dava luogo ad un business illegale del tutto analogo a quello delle sostanze stupefacenti
E d'altro canto non c'è una differenza sostanziale
Molte delle sostanze sono esattamente le stesse comprese le due liste
E sono gestite dalla criminalità organizzata indifferentemente non fa differenza
Voi tutti avete visto che c'è un profondo cambiamento anche nelle sostanze stupefacenti quelle che per così dire accrescono le potenzialità in apparenza della mente e del corpo
Stanno prendendo il sopravvento rispetto ad altre droghe come l'eroina che pian piano sono passate diciamo così non più al primo posto ma al secondo o al terzo posto è chiaro che le sostanze dopanti hanno degli effetti molto analoghi
A queste sostanze per così dire potenziale antichi capacità psichiche U fisiche sia pure in apparenza e sia pure per brevi periodi
E d'altro canto provocano dipendenza alla stessa maniera fanno salire il nostro paese a una legge specifica che è stata approvata nel dicembre del due mila
Lei la magistratura le forze dell'ordine l'hanno applicata realmente in molte procure della Repubblica e si è subito messo in evidenza a un un dedalo direi una ragnatela di organizzazioni criminali che gestivano anche nel nostro Paese queste sostanze insieme a Libera
Don Luigi Ciotti è stato il promotore di questo abbiamo svolto una collaborazione intensa con la direzione nazionale antimafia che è durata circa due anni che è culminata nel giugno dell'anno scorso in una conferenza stampa congiunta nella quale la Lura
Procuratore nazionale vigna ha evidenziato l'infiltrazione delle organizzazioni criminali mafiose in particolare nel traffico delle sostanze dopanti
Da quel momento in poi abbiamo cercato di de allargare la nostra analisi
Proprio nel prossimo numero di narco mafie sarà un numero monografico nel quale abbiamo cercato di analizzare il fenomeno mondiale dei traffici di doping
E anche l'agenzia mondiale antidoping si sta interessando a questo anche per rilanciare quelle istituzioni internazionali
Che
Possono
Contrastare questo fenomeno a livello internazionale il nostro Paese si accinge anche a rivedere la legge antidoping proprio per potenziare questa sua capacità di contrasto ai traffici illegali
E sono già in preparazione dei testi che speriamo conducano acquisto sicuramente quindi nostro paese da questo punto di vista non è in retroguardia anzi
Forse quello che insieme agli Stati Uniti dispone di un materiale investigativo di un materiale di giustizia chi getta luce sul problema per esempio ne sappiamo ormai in maniera chiara che le palestre
In in una determinata percentuale che abbiamo stimato circa il quindici per cento sono luoghi di traffico illegale di sostanze dopanti
è evidente che nei confronti di questi luoghi anche per tutelare quell'ottantacinque per cento residuo che prevalente che agisce in piena chiarezza in è piena onestà c'è bisogno evidentemente di fare qualcosa
Dico che il fenomeno sia diffuso un pochino nella sottovalutazione generale nella sottovalutazione complessiva recentemente il direttore della della né Dea statunitense
Ha evidenziato il fatto che le sostanze stupefacenti di origine chimica
Quindi diciamo così di estrazione farmacologica stanno superando abbondantemente le sostanze su stupefacenti tradizionali che provengono dalle piante naturali quindi stanno scavalcando l'uso della cocaina della eroina e anche della cannabis direttore della della dea ha valutato che il consumo di droghe sintetiche negli Stati Uniti che è un mercato di tendenza all'avanguardia sicuramente anche se in positivo che in negativo è due volte code la cannabis cinque volte quello della cocaina e sessanta volte quello della in rovina
Teniamo presente che queste sostanze d'abuso appunto di estrazione di origine farmacologica
Prevedono delle modalità di traffico che sono completamente differenti dal traffico tradizionale non c'è più bisogno che si spostino enormi quantità di sostanze di annate ovvia camminano via container aereo
Ma accade che in molti paesi del in via di sviluppo delle industrie incontrollate
Producano queste sostanze Polo immettono direttamente nelle mani della criminalità organizzata che diffonde anche per il tramite di di internet
E vi faccio degli esempi per essere molto veloce perché c'è un lungo programma che ci aspetta che vi danno un'idea uno è piuttosto inquietante
Ed è ha visto protagonista la polizia postale italiana che nel giugno dell'anno scorso si è vista a ritornare a Trieste circa un migliaio di pacchetti contenenti steroidi anabolizzanti che sono sostanza doping che provenivano da i soldati statunitensi di stanza in Iraq una successiva indagine dell'Associated Press allargata a tutti i contingenti militari che erano anche in altri paesi ha visto purtroppo che queste sostanze non giungevano soltanto dall'Italia ma attraverso vari canali per lo più provenienti dall'Europa dell'est ma anche dall'India
E che quindi intorno a questi militari evidentemente che lavorò in una situazione di stress in una situazione di DDT paura o comunque in una situazione nella quale cercano Ossi scosse e Antony non essere sicuri o adeguati sia fiorisce un traffico che alimentato anche da spacciatori locali
Un secondo esempio la Dea statunitense nel luglio dello scorso abbia lottato con grande traffico mondiale in un'operazione che si chiama cyber Ceis
Che vedeva come punto centrale di riferimento una famiglia mafiosa indiana la Banque salta organisation la quale
Raccoglieva ai farmaci doping prodotti dalle industrie indiane e poi gli altri mi faceva arrivare dalla Lituania dalla Germania dalla Polonia
Gli assemblava li mandava negli Stati Uniti dove venivano confezionati e e trasmessi sempre attraverso il canale internet in tutto il mondo è stato quantizzato
Un Complesso di un miliardo e duecento milioni di dosi soltanto in questa operazione e quindi potete avere un'idea della estrema estensione del dei consumatori c'è un altro esempio del l'ultimo che vi faccio
Recentemente la polizia sudafricana
Anzi il penultimo ha comunicato una sequestro di e dodici tonnellate di né steroidi anabolizzanti che un'altra sostanza dopante che sono sufficienti per fare circa duecentoquaranta milioni di dosi
Senza precedenti negli anni precedenti la polizia o Staglianò non ha fatto mai sequestri di questo genere di un sequestro casuale sul quale evidentemente gli organismi interessati a iniziare dall'Interpol
Hanno la possibilità di approfondire per capirne l'origine per capirne le letti destinazioni
L'ultimo esempio
E che purtroppo io anche complica un po'la sgradevole di contingentare i tempi per lui Gancia Pennetta mi raccomandava l'ultimo esempio è paghiamo allora l'ultimo esempio chiudiamo con l'avvento del governo Zapatero
La Spagna che era un forte produttore illegale di sostanze doping che venivano riversate in tutta Europa
Ha cambiato rotta
E c'è stata las la chiusura di sedici e aziende sedici fabbriche illegali
Una di queste aveva una capacità produttiva di circa due miliardi di dosi all'anno
Sono state sequestrate dieci tonnellate di sostanze ecco questo è sicuramente un caso meritorio nel quale una istituzione nazionale governativa ha fatto qualcosa di importante per interrompere il flusso di questo fenomeno
Grazie a Sandro Donati che ci ha spiegato benissimo ma in realtà come non ci sia solo traffico di stupefacenti ma anche di sostanze dopanti cosa che magari molti di noi io per prima assolutamente non sapeva no a questo punto vorrei chiamare è già sul palco ma forse mi avvicino io si alza lei Maria Falcone Maria Falcone la conoscete tutti non ha bisogno di presentazioni Maria Falcone è la sorella di Giovanni Falcone ma e anche la presidente della fondazione Falcone io vorrei ricordare ancora una volta appunto che poi il nome di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino saranno per sempre indissolubilmente legate alla lotta contro la mafia ma qui ci sono poi ci sono tante altre vittime vittime anonime dimenticate che magari di loro si ricordano solo i loro familiari naturalmente purtroppo questo i familiari di tanti sono qui con noi e il fatto che secondo me siano qui con noi oggi
Testimoniati anche il dolore un dolore così terribile può diventare poi una risorsa per la lotta alla criminalità organizzata come ha fatto senz'altro anche
Maria Falcone che tutto sommato poi dopo la morte del fratello si è impegnata direttamente
Contro la criminalità organizzata io le voglio chiedere al è una professoressa e io so che ha girato moltissime scuole da moltissimi anni proprio per parlare della mafia cominciato nel novantatré e credo abbia continuato e ancora le Contini
A a parlare andare a parlare agli studenti ecco secondo lei è cambiato l'atteggiamento degli studenti nei confronti delle mafie
In questi anni
Beh io vorrei dire una cosa che a molti potrà sembrare eccessivamente ottimistica
In questi quattordici anni che vado nelle scuole di tutta Italia
Chiamata vari Prezzi dalle insegnanti eccetera
Sembrerà strano a dirsi ma ho notato una crescita di attenzione da parte del Giovanni che non pensavo mai di poter incontrare
Cioè se nel novanta due nello novantadue no perché ancora non ci andavo nel novantatré e nel novantaquattro
I ragazzi erano attenti ma erano stati partecipi avevano vissuto in quei momenti quei momenti alla televisione l'attenzione era grandissima quindi io rappresentavo la possibilità di di di di avere una testimonianza diretta di un fatto importante per loro beh adesso l'attenzione maggiore
Le domande che i ragazzi mi fanno c'è stato un periodo di Carlo devo dire negli anni alla fine degli anni Novanta l'interesse era smorzato
Poi a poco a poco è andato crescendo
E lei non immagina l'attenzione il poter portare quest'anno a Palermo nel giorno dell'anniversario con una nave che veniva da proprio da qua vicino Italia Civitavecchia
I mille e della legalità B è stato una qualche cosa che ha dato un'emozione stragrande cioè questi giovani che sono venuti da tutta Italia con le scuole gli insegnanti da tutta Italia per portare il loro abbraccio ai numerosissimi studenti che li aspettavano a Palermo
E difatti mi ricordo che è un un giornalista della del Corriere della Sera mi chiedeva ma oggi qua sembra una festa non sembra un un giorno di di ricordo di memoria triste perché sappiamo tutti quello che rappresenta
Il ventitré maggio per gli italiani e per me in particolare però devo dire io ho detto deve essere una festa perché quei ragazzi che sono venuti a Palermo devono dimostrare che la legalità deve essere gioia
Deve essere la possibilità di vivere in un'Italia diversa
E questo è qualcosa che mi continua a dare la su soddisfazione la possibilità di andare avanti
All'inizio si fanno sempre i ringraziamenti all'Organizzazione per averci invitate però Luigi ascoltarmi Monti disperata io adesso oggi ti voglio ringraziare con tutto il cuore
Perché hai dato Annoni esercito di volontari del dell'antimafia la possibilità di incontrarci tutti
La possibilità di mettere sul tavolo le nostre esperienze spontanee le più diverse
Maturate in questi tanti anni che ci separano dalle grandi stragi che sono stato il momento della rivoluzione della società civile
Tucci da io oggi la possibilità di di parlare del fatto ciò che è stato fatto
Ma ci dai anche la possibilità di parlare di quello che vogliamo fare
Di quello che possiamo fare mettendo tutte le nostre esperienze sul tappeto no mantenendoci lontani e distanti l'uno degli altri perché si suol dire L'unione fa la forza
Quindi grazie Luigi è un grazie particolare orgoglio rivolgere al nostro presidente della Repubblica già il passato l'abbiamo ringraziato ma io adesso voglio ringraziare il nostro attuale presidente della Repubblica perché l'altro giorno ha detto una cosa bellissima
Una cosa che a me ha dato con una specie di viatico
La mafia non si sconfigge senza la partecipazione della società civile
Per me è stato
Riascoltare le parole di Giovanni
Per me ha significato la soddisfazione di poter dire allora è giusto
Quello che ho fatto quello che abbia che ha fatto la fondazione per poi cercare di portare avanti quelle che erano le idee Di Giovanni di far camminare sulle nostre gambe le idee di Giovanni
Quindi grazie presidente per avermi riconosciuto questa grande possibilità
I fatti ricordo le parole appunto Giovanni che spesso nelle nostre riunioni familiari ci diceva la manager Biasi sconfiggerà soltanto quando si creerà una società diversa
Quando ci sarà quel salto generazionale che permetterà
A una società che disse metta tutti quelli che sono i disvalori della mafiosità che la la la la l'omertà all'indifferenza quando la società sì impervi era sì complesse combatteranno lealmente Lallo la lotta alla mafia
Io ricordo i vari momenti di questa partecipazione
E questo risveglio della società civile ha però l'ho vissuti tutti questi momenti ho vissuto con Giovanni e gli ho vissuto dopo ricorda ancora con sgomento
Quando
In una lettera del giornale di Sicilia
Apparve
La richiesta di una cittadina palermitana
Che si lamentava perché le sono delle sirene che accompagnavano Giovanni a casa
Di spuntavano il suo sonno pomeridiano
Ecco un segnale per Giovanni è stato un segnale tremendo perché non era solo il segnale del cittadino che si lamentava ma il fatto che la lettera fosse sbattuta lì sul giornale
Poi ricordo anche i condomini
Che in una riunione decisero che Giovanni non era un bene che stesse in via Notarbartolo in un palazzo dove stava la gente comune ma era bene che fosse portato lontano in un bunker
Lei macchine come si vivono determinati dice momenti
E poi però c'è la crescita quella famosa primavera palermitana
Nata bene finita forse male
E c'è le bellissime parole che ho risentito di recente in un disco nel discorso che Paolo Borsellino
Fece a Palermo nel tredicesimo della morte di Giovanni
Paolo diceva
Per noi è stato bellissimo estere con Giovanni partecipare a questa avventura perché Luisa da
Ciò dava la sensazione di questo grande amore il suo la sua vita è stata un atto d'amore nei confronti della città di Palermo ma dice una cosa
Una cosa importantissima
Diceva o abbiamo vissuto vari momenti e non potete immaginare quale è stato per noi che lavoravamo nel pool antimafia il momento in cui si celebrò a Palermo quel grandissimo maxiprocesso ter resta l'emblema della lotta alla mafia le prime condanne
Agli ergastoli forse la causa definitiva della sentenza di morte di Giovanni
Però io ricordo diceva Paolo nel discorso che in quel momento Giovanni mi disse guarda sembra e per ora i cittadini palermitani facciano il tifo per no
Era la scoperta
Della partecipazione della società e quanto Luís Return Eva importante questa partecipazione sociale
Però io adesso devo dire a voi che mi conoscete meno o che perverrà elaborare apparizioni in televisione o per quello che si dice talvolta sui giornali come sono arrivata qui
Per e faccio ho scelto di fare queste
Perché con voi voglio confrontarmi
Perché con voi voglio parlare di quelle che possono anche essere le prospettive futura di un'armata che non deve essere sicuramente L'Armata Brancaleone ma che deve essere un esercito per realmente possa portare dei risultati nel lungo periodo fondamentali
Perché io sono arrivata questo sa sapete molti mesi salotti palermitani bene in questi anni mi hanno detto ma chi te lo fa fare
Infatti il presidente Forgione capisce benissimo come quali sono questi salotti chi te lo fa fare mi basta quello che hai avuto
Te non te ne stai a casa tranquilla con i tuoi familiari ai quattro figli tante cose belle da poter fare
Ma io non rispondo nemmeno loro
Però a voi voglio dire perché ci sto qua perché sono qua
E per me è stata per mesi significa ubbidire a quello che è stato il il testamento morale di Giovanni
Giovanni come ripetevo poc'anzi
Ha detto ai giornalisti che lo intorno al intervistavano proprio prima del maxiprocesso
Visse
Quando gli hanno chiesto ma lei dottore che cosa vuol dire a questa città e Luisa pendo qual era il suo destino perché gliel'aveva già preannunziato Buscetta il suo conto con la mafia finirà soltanto con la sua morte
La distruggeranno prima nella sua immagine e poi fisicamente e quindi Luigi ha lo sapeva questo allora rispose le idee no gli uomini passano le idee resta
E devono continuare
E queste sono le nostre gambe le gambe che in questi anni
Hanno continuato a far camminare le sue idee
Ma io per lei
Io puntò perché lui finiva ognuno di noi deve fare la sua parte piccola o grande che sia e allora quando muore Giovanni la disperazione sicuramente era grande però avevamo Paolo Borsellino
E ci rassicurava
Che mi disse in varie occasioni non vi preoccupate
Andrò avanti
Proprio nel trigemini Simo sempre della morte di Giovanni in chiesa mi disse
Lo sto scoprendo delle cose ma che Tangentopoli e Tangentopoli
Non ce l'hanno fatto sapere quelle cose
Non so se poi Giancarlo avrà trovato sicuramente tracce di quelle cose è tante cose sono state scoperte sono andate avanti
Ma dopo la morte di Paolo allora la disperazione è stata grande cosa fare
Non potevo per carattere e forza e ognuno di noi ha un proprio carattere
Permettere che si disperdesse tutto quel patrimonio una umano di idee di di di di di voglia di cambiamento che c'era stato nell'azione di Giovanni e così la necessità ad Apple lo sapete
Ho creato la la Fondazione Falcone
Insieme ad alcuni amici collega Di Giovanni anche Giacalone fa parte come ne fa parte
Piero Grasso tutti i magistrati dell'ex sul pool e noi parente io mia sorella la mamma
è il fratello di Francesco b la fondazione
Che cosa si prefiggeva
Cosa ha fatto in questi anni
Ha cercato di sollecitare l'attenzione su quelli che erano i problemi fondamentali della della dell'antimafia ricordo il primo convegno sui collaboratori di giustizia che ebbe un eco fondamentale
Però poi a poco a poco questi convegni e non mi non soddisfacevano più
Perché purtroppo nei convegni si fanno molte parole
Arrivano persone più o meno importanti
Abbiamo chiamato che so per parlare del problema dell'economia in Sicilia il premio Nobel Amartya Sen chi ne ha sentito parlare
Non è rimasta traccia
E allora per carattere mirato per pragmatismo che ha distinto sempre nella nostra famiglia ho pensato che fosse giusto fare una cosa che già avevo iniziato sin dall'inizio perché ho parlato poc'anzi le scuole mi chiamavano e portavo la mia testimonianza
Mario nato a un certo punto ho pensato che la Fondazione
Doveva creare una progettazione per la lega per la scuola e per la legalità ed si potesse espandere in maniera diversa
Abbiamo
Chiesto aiuto ai competenti in materia cioè all'università la Sapienza e nel due mila e due ci ha dato
Diciamo una base giuridica per creare questi progetti di educazione al alla legalità
E devo dire che i giovani a poco a poco si sono entusiasmati
Dirvi però che sono completamente felice che non ci sono problemi che tutti i giovani sono a posto in tutti Italia e nelle zone nostre ancora di più no
Nelle interviste che se ho fatto fare anche a dei giornalisti in alcuni rioni
Di Palermo mi sono sentita dire anche di recente cos'è il Bosso
Basterebbe Hello basso
Guadagna e ti fa guadagnare fino a quando punti solo il ragazzo di Palermo potrà dire queste cose
E noi non avremo raggiunto la nostra meta
Noi non potranno dire come se esasperare che come diceva poc'anzi il Presidente Scalfaro
La mafia il bisnonno ai tempi del bisnonno e sistema tra la macchina
Ma ciò non ci deve far disperare
Ci deve dare esprimono are io non prendo l'intervista del ragazzo che a Brancaccio o a falso niente o allo Zen levi dice
Che non ha i soldi per mangiare quindi deve spacciare
No io li dobbiamo intervenire la fondazione non può dire ai ragazzi ragazzi siate bravi rispettate le regole
Se poi finito in quel convegno a scuola
Si ritrovano in una casa fatiscente dove non trovano niente e dovette per pareggiare devono andare a spacciare
Con ciò vi voglio scoraggiare no
Voglio soltanto aprire gli occhi
E dire a tutti che il cambino il lungo
Che ci dobbiamo impegnare tutti coralmente
Che però noi soli non ce la facciamo di Adobe abbiamo bisogno bella
Nell'abbraccio e delle istituzioni
E e devo dire che proprio in questi giorni la creazione di questo tavolo della legalità al Ministero della Pubblica Istruzione è qualche cosa che mi apre il cuore alla speranza
Perché significa che dietro i nostri cartelli dietro le nostre ad un'altra scuola c'è un ministero un ministro
è avalla la nostra non so cammino
E poi una cosa voglio dire quella cosa che come Antonella Di Giovanni non
Non vorrei dire ma la dico perché io sono del parere che le malattie devono essere denunziate ecco curate ma non nascoste
Molti anche ieri o forse non lo so perché io la trasmissione erano privato sono arrivata troppo tardi e non l'ho vista tutto si sarà detto
Di mafia non se ne deve più parlare perché se no sporchiamo continuiamo a sporcare l'immagine della Sicilia
Beh lo sapete cosa mi ha detto tempo fa un signore in aereo che si è seduto accanto a me
Mi ha raccontato di tutto a me ha detto quant'era bravo suo fratello quanto lo apprezzato eccetera eccetera appena siamo arrivati alla nero porto Falcone e Borsellino Luini dice lei signora
Lei sembra giusto c'è il presidente però dire a voi ho pensato che
Concludo subito per dare spazio al nostro presidente
Mi milioni vicenda signora lei sembra giusto che abbiano messo il nome Falcone e Borsellino all'aeroporto di Palermo così chiunque arriva la prima cosa che pensai alla mafia
E io gli ho detto non pensa non le viene il dubbio
Che possa pensare all'Antimafia ecco
Io sono
Rientrano poi
Foglio controlli fare cambino antimafia grazie
Grazia Maria Falcone intanto avete non sarei arrivato Presidente del Consiglio Romano Prodi lo salutiamo tutti i serbi devo dire che c'è anche il ministro mastelli adesso
Solo quelli che vede in prima fila magari dietro ci saranno ma non li vedo il ministro Ferrero Franco Giordano il prefetto Serra poi mi hanno detto che c'è a Camilleri che Cerra oasi
Grazie di ieri non so qualcuno diceva qualcosa
Rosa Russo Jervolino Abba in prima fila azienda poi Napoli ancora lei ma lei la sentiremo dopo perché Rosa Russo Jervolino tra l'altro ora interviste Remo più tardi insieme ad altri tre sindaci che arriva insomma da zone particolarmente impegnate gela Lamezia Terme e Bari
Adesso volevo chiamare cui perché appunto il presidente parlerà poi dopo Virginio Rognoni che è seduto a fianco a Maria Falcone
Insomma anche di Virginio Rognoni non è che devo dire molte cose perché insomma ministro all'interno però la cosa che soprattutto voglio ricordare che è stata peraltro ricordata anche prima e che lei è stato relatore della legge Rognoni-La Torre
Che insomma è stata una legge molto molto importante perché prevedeva il reato che sul per la prima volta il reato di associazione mafiosa e poi soprattutto
La confisca dei beni e loro riutilizzo o sociale insomma se oggi poi davvero è possibile fare la Bottega dei sapori della legalità dove vengono venduti i prodotti coltivati appunto sui terreni confiscati alla mafia
E anche grazie a cui la legge secondo lei negli ultimi anni c'è stato ci diceva prima Maria Falcone che girando per le scuole
Ha trovato oggi è molto più interesse di quanto non ce ne fosse tempo fa e pure io sento dire negli ultimi anni c'è stata invece un abbassamento della tensione nella mobilitazione contro la mafia secondo lei è vero o no questo
Ma intanto vorrei dire che
Ha parlato alla legge Rognoni-La Torre
Una delle scelte che più ricordo
Durante la gestione del ministero dell'Interno
è stata proprio la legge la Torre
E mi piace che qui venga ricordata
Personalmente mi consente di andare
Gli incontri che a monte di quella legge
Gli ebbe con Pio la Torre
Questo
Questo
Intelligente
Ostinato caparbio
Un uomo di lotta contro la mafia
Da questa sua virtù da questa sua questa sua da questo suo impegno nasce per la legge
Ed è stato una legge importante
Per la prima volta si era capito che
Aggredire patrimonio del mafioso
Ero là un'operazione importante
Perché consentiva allo stato di risalire
Alla al mafioso stesso di colpirlo
Nella sua nell'esercizio del suo potere criminale
Questa regia può è stata nel corso degli anni sulla base anche dell'esperienza
Modificata aggiornata arricchita
Ed è importante ricordare una cosa mi pare
Che
Lo Stato deve darsi degli strumenti che consentano lo Stato
Dini
Colpire la mafia in un quadro di economia cambiata rispetto a vent'anni fa e più
La mafia sapere quali sono
Gli snodi dell'economia mondiale di oggi sa bene che cos'è la globalizzazione
Ah beh le armi sofisticate
Occorre che lo Stato provveda come sta provvedendo
A a quel ridire la propria il proprio arsenale di misure normative nonna nei confronti dalla macchina
Ma lasciatemi dire che la mafia non è soltanto un problema diciamo delle cose oggi un problema da consegnare alle forze di polizia la magistratura
è un problema che coinvolge questa Assemblea né qui a testimonianza che coinvolge le forze a Dallas tutte dalla società
Quando dei beni essenziali
Non sono considerati di fatto come oggetto dei diritti fondamentali dell'uomo ma vengono piuttosto nella pratica
Considerati come il risultato di graziose concessioni bene l'impotente mafioso vince
E dobbiamo combattere questa su questa
Questa superficialità questa sottovalutazione
La vittoria
La sconfitta dalla mafia era Bettoni dallo stato delle sue istituzioni ma per sconfiggere la mafia dunque occorre che lo Stato funzione
Funzioni certamente né i suoi servizi fondamentali
A magistratura e forze di polizia ma anche le meccanismi istituzionali di servizio
Ecco perché alla cultura della legalità deve essere via via sempre insegnata con ostinazione
Dicevo prima che l'economia sana
Ferita dall'ingresso nell'economia sana nel circuito delle col mio sano dal potere dall'URSS e dal denaro sporco
Il denaro che entrare economia sana la zoppa
La zavorra come qualcuno ha detto
Ecco le ragioni di questa mobilitazione ecco le ragioni don Ciotti dalla tua fatica per tua il tuo orgoglio anche del tuo amore per queste vicende del nostro Paese un Paese straordinario
Ma che ha bisogno di grande attenzione
La politica il ceto politico ha bisogno di essere forte occorre risvegliare queste virtù repubblicane
Lasciatemi dire così
La Repubblica al limite viene prima dello Stato la Repubblica e la convivenza civile la convivenza democratica le virtù repubblicana in queste verdure pubblica né c'è la lotta alla mafia don Ciotti e tu sei benemerito per il nostro Paese erigere ingrato tutte le volte
Tutte le volte
Che mi hai chiamato per quanto è possibile ho risposto anche questa volta ho risposta con con la determinazione con con con con
Con l'amicizia
Questo volevo dire
Dobbiamo combattere allora questa battaglia
Dobbiamo combatta la attraverso l'educazione alla legalità
Attraverso la scuola io ricordo consentitemi di ricordare un'altra vittima dal dal dalla base
Il generale Dalla Chiesa
Quando
Prefetto di Palermo perché con quella sua storia personale
Doveva rappresentare la gente perbene lo Stato che a monte la gente perbene quando egli mi ricordava del suo compiacimento recandosi alle scuole parlando i ragazzi parlando alle scuole
Ecco questa questa è una delle tante frontiere delle tante trincee contro la mafia
In questo senso mi pare mi pare che una spia solo come libera che ha posto in maniera forte il problema della gestione dei beni confiscati
E io credo che se la l'ordinamento nostro dovesse estendersi anche alla confisca
Per il bene ed è corrotto
Laddove
La dove corrotto non riesce a spiegare le ragioni
Del suo patrimonio
Be'queste estensione questa espansione
Della dall'Aci discipline normativa antimafia è dovuta anche alle alle forze che due dietro le spalle è dovuta anche al dal tumore per questa causa dall'Antimafia grazie
Quindi
Oltretutto Alcatel rigorosamente nei tempi adesso vi chiedo davvero di rispettare tutti i dati se non riusciamo a far parlare tutte le persone che devono parlare stasera Carlo Lucarelli l'ho visto prima seduto qui
Una sfida
Eccolo qua anche Carlo Lucarelli lo conoscete tutti scrittore conduttore autore televisivo
Blu notte come peraltro si è occupato di mafia 'ndrangheta e camorra insomma tre puntate sono state dedicate proprio alle mafie io sono le faccio una domanda generica ma insomma qui naturalmente parliamo ecco c'è un modo giusto secondo te di parlare delle mafie in televisione sui giornali
Sì non so quale oggetti però si c'è un modo giusto c'è sicuramente un modo sbagliato di parlare di di mafia in televisione giornali ebbe infatti quello che volevo dire l'intervento dovere fare io sarò molto breve M non non non si diceva suggerimenti o non sono in grado di dare suggerimenti o disegnare il mestiere un mestiere come quello dell'informazione che io stesso non conosco più di tanto
Però volevo solo portare alcuni spunti rispondere a questa domanda
Un paio di testimonianze un piccolo dato di fatto che questo allora e evidentemente veneta venivo qua mi e mi hanno fatto un po'di domande mi hanno detto secondo lei lo Stato l'informazione le istituzioni la politica hanno fatto abbastanza nella lotta alla mafia evidentemente no
Se no non saremmo qui a parlarne dal momento che
Dal momento che non possiamo pensare che la macchina si invincibile e che quindi il non abbastanza rimangono abbastanza perché siamo di fronte a qualcosa di più forte di noi e non lo possiamo pensare perché altrimenti siamo già morti e questo non lo vogliamo
Dobbiamo pensare che saremo in grado di sconfiggere la mafia come si diceva prima se non l'abbiamo con la sconfitta c'è ancora qualcosa da fare
Evidentemente non abbiamo fatto abbastanza cita un po'di le istituzioni la politica l'economia l'informazione la narrativa tutto proponete e l'opinione pubblica cioè la gente tutti assieme ci sono ancora un po'di cose che dobbiamo fare
Allora ripeto io non è che abbia individuato le cose che dobbiamo ancora fare porto lì soltanto un paio di testimonianze
Su qualcosa che provoca su qualche punto debole qualche punto sensibile che ancora noi come informazione come con come narrativa io parlo soprattutto era presente in rappresentanza somma parlo svuotarlo soprattutto da scrittore poi ci sono giornalisti che fanno il loro mestiere meglio di di come faccio io che sicuramente lo conoscono meglio di me
Parlo come scrittore quindi formazione come opinione pubblica cioè come cittadino che le cose le legge e si costruisce un immaginario rispetto a questo problema allora un'altra delle domande che mi sono sentito fare mentre venivo qui che mi sono sempre sentito fare
E che sento fare a persone appunto che se ne tengono più di me è
Adesso che si che esiste questa emergenza per esempio Scampia Napoli tutti morti ammazzati che ci sono si parla di mafia lei pensa che quando questa emergenza cesserà si smetterà di parlare di mafia
Come mai non se ne è parlato in tutti gli anni in cui c'è stato il silenzio della mafia cioè la mafia non ha più ammazzato nessuno all'attenzione
A me viene da dare la stessa risposta che ho sentito dare una volta ad un amministratore locale di un paese siciliano mi saprei dire quale e questa non è una è una colpa mia
Che è questa
Qui l'amministratore e tanti altri che vivono in quelle zone ma non soltanto in quelle zone probabilmente anche molte persone molti commercianti che vivono in provincia di Milano o in provincia di Reggio Emilia che vicino dove sto io in tutta l'Italia i saprebbero dire a perché c'è un'emergenza adesso io e trent'anni che vive un'emergenza
A me queste cose succedono dagli anni sessanta
Allora
Questo è il problema finché non abbiamo fatto abbastanza per far capire
Che non è una notizia che la mafia uccide a qualcuno
è una notizia che ci sia la mafia
E ci sia ancora la mafia allora è solito discorso sarebbe bene con Tinto evidentemente non abbiamo fatto abbastanza
Per per parlare di mafia anche quando le notizie ci sembravano che fossero delle altre
Dovremmo e questo un problema nostro di opinione pubblica dovremo fare un salto sulla sedia tutte le volte che leggiamo su un quotidiano locale o andiamo su internet e troviamo che in un piccolo paese sperduto della Calabria hanno fatto saltare per aria la macchina di un amministratore locale che altrettanto grave
è altrettanto grave
Che altrettanto grave di quando ammazzano qualcuno nel nella scala degli dei del dedico di questa di questo incrinarsi della convivenza civile che la dominazione della mafia qualche posto
Allora questa è la prima cosa evidentemente non abbia fatto abbastanza forse dobbiamo continuare a dire che la notizia che c'è la mafia nonché la mafia sta facendo qualcosa con tutto che da quando la mafia smesso di uccidere vedete io continuo dire mafia dovrei dire mafie naturalmente ma l'intento tutte
Ma quando parliamo di mafia tutti viene in mente immediatamente Cosa Nostra siccome Cosa Nostra ucciso un po'meno gente negli ultimi anni viene da dire che la mafia non uccide più credo che siano qualche migliaio i morti di mafia da quando la mafia ha smesso di uccidere
Le altre marche naturalmente
Allora altra cosa
E mi sembra che forse non abbiamo fatto abbastanza se così una volta mi ritrovo ad una cena in cui ci sono alcuni cioè i vari tavoli una cena in periodo elettorale io mi ritrovo in un tavolo mi hanno messo in un tavolo come alcuni giovani economisti che non conosco io non so niente di economia naturalmente parlava molto loro
Per per non stare sempre zitto cerco di infilarmi dentro con l'unica cosa che so di economia
Che un po'di quelle cose che ho fatto in trasmesse in televisione sulla mafia quindi l'economia mafiosa per cui metto dire ecco poi ci sono anche queste cose e quelli di questi mi dicono va be'ma basta con questa storia perché non sono quelli Problemi dell'economia nostra
E uno mi dice e me lo dice in buona fede non sto parlando di persone che e che in quel momento lì vogliono vogliono dirmi delle cose volutamente sbagliate mi disse in fondo sta parlando di poveracci
Che vivono in un posto e che si spartiscono poche risorse e gente che vive con mille duecento euro al mese i picciotti mafiosi Provenzano se ne stava in una cosa mangiare pane e cipolla
Evidentemente non abbiamo fatto abbastanza e spiegare che esiste un problema economico nel nostro Paese a livello internazionale che è l'economia illegale
Se persone che se ne intendono mi devono dire una cosa di questo genere e quindi attacco ad una seconda cosa e questa è ve ve lo dico senza esprimere nessun giudizio né politico né morale sulla persona che sto citando e lo uso solo come esempio
Non sono in grado nel senso che c'è ci sono persone qua che sono sicuramente molto più informato di me quindi di di esprimere il giudizio di quel nome ma dimenticatevelo subito di quel nome per dirvi la cosa che è successa ieri sera ho visto
Annozero di Santoro e ho visto il presidente della Regione Cuffaro mettersi per una battuta che poi ognuno interpreta del gusto che vuole una coppola per scherzare sul fatto di travestirsi da mafioso
Dimentichiamoci non voglio un fare un ragionamento politico neanche neanche morale voglio solo prenderlo da questo punto di vista il presidente della Regione
Non non non non si rende conto questo un problema e la gente non si rende conto che era già vestito da mafioso
Allora
Scusate
Dimenticato di
Scusate dimenticato di
Dimenticate lì che sto parlando di Totò Cuffaro potrebbe esserci chiunque altro Chan così poi sono altre le sedi in cui si parla di questo dimentichiamoci di luglio poi ci sono le sedi in cui invece non ce lo dobbiamo dimenticare naturalmente ma non è il mio intervento che e limitato
Però
Infatti usa adesso è così che vestito in giacca e cravatta ha una laurea si intende di economia parla bene simpatico
Parla bene e simpatico e nella maggior e in molti casi è seduto in posti di responsabilità politica e amministrativa allora
Non abbiamo fatto abbastanza
Evidentemente non abbiamo fatto abbastanza per raccontare i nuovi meccanismi della nuova mafia le nuove facce dei nuovi mafiosi e mi riferisco poi a tantissime altre persone
E invece siamo ancora lì adieu identificare il mafioso con la coppola e la lupara che se ne sta in un posto a mangiare pane ci pone
Terza cosa butta là come spunto per persona confusamente perché poi mi viene sempre una grande emozione parlare disse cose mi confondo me lo scritto tutto delle cose
Ed è questo
Allora né prendo che questo come simbolo voglio andare al di là sempre delle persone ma lo prendo come simbolo prendo come simbolo di quello che succede
Credo non forse non per la prima volta ma
E da tantissimo tempo che in Italia non c'era uno scrittore che si ritrova a dover vivere con la scorta soprattutto per aver scritto un libro
Allora
Non
Attenzione non un magistrato un poliziotto o qualcuno insomma che sta là che è stata combattendo lì sulla trincea fa uno di quelli che stanno a casa e come se ci fosse un bombardamento no che si ritrova e questo vuol dire due cose al di là del caso Roberto Saviano che luglio scrittore al di là di Luís i la vera cosa sarebbe se noi entriamo in questa trappola della notizia in cui la notizia diventa la scorta data Roberto Saviano queste la prima notizia e bisogna continuare ricordasse la se no
Lui si trova nei guai la seconda notizia perché cosa ha scritto nel suo libro è vero non è vero e da lì ci dovrebbe essere un bel dibattito
Però al di là di del caso Saviano questo ci fa capire due cose
è solo con la punta dell'iceberg di un'enormità che la presenza della mafia che sono tutti quei morti tutta quell'economia tutta quella droga tutta quella corruzione tutte quelle novità di cose che non sto a dirle perché perché conosciamo
Che ci fa capire come quello che la mafia sia uno dei problemi più grossi di questo Paese non uno dei problemi
Che risolviamo gli altre persone fermate con uno dei problemi più grossi
E che comporta la risoluzione di questo problema un lavoro su tantissimi altri aspetti che non sono esclusivamente quello criminale naturalmente è stato ricordato prima la società civile l'economia la politica l'opinione pubblica e l'informazione si mettono assieme
Per togliersi di torno questo problema che altrimenti riesce a rovinare tutto quello che si può nel nostro Paese la seconda cosa è questa e evidentemente non siamo usciti a spiegarlo così tanto se ci dimentichiamo ogni tanto che esisteva che esistono le mafie l'altra cosa è che è un problema di tutti
Perché appunto non è soltanto il magistrato che sta in prima linea il poliziotto qualcuno che è lì che si trova a fare un certo tipo mestiere e anche chi sta a casa esprime la sua opinione
E si ritrova all'interno di una situazione che è quella che è successa Salman Rushdie per esempio col terrorismo internazionale allora evidentemente non abbiamo fatto abbastanza a me piacerebbe vedere né i mezzi di informazione la mafia con lo stesso rilievo che al terrorismo internazionale perché lo stesso problema che la stessa entità
Concludo
Concludo con questa cosa ho messo lì è una serie di di di esempi di di riflessioni confuse non ce l'ho certo io una ricetta ci sono persone ripeto molto più brava di me a fare il mestiere che sto facendo io che hanno delle idee più interessanti bisognerebbe e se sentire loro io butto solo la degli spunti e chiudo in questo modo
Molte volte si parla di matti come se avessimo tutto il tempo a disposizione
è una cosa che c'è
Una volta si diceva non esisteva adesso si dice non è un problema così grosso ci si può convivere più avanti forse si dirà un'altra cosa
In realtà il tempo non c'è più io credo comincia ad estrazione sempre meno se parlate con quelle persone che vivono appunto in prima linea qua ce ne sono sicuramente tanti vi diranno vive in emergenza da tanto tempo ma non si può continuare all'infinito
Allora viene da pensare questo però io sono stato in in in in alcune manifestazioni sono stato anch'io nel treno della legalità sono nato a Palermo un po'di volte ho visto un sacco di gente partecipare queste cose soprattutto visto un sacco di ragazzi giovani
Non soltanto siciliani nuovo una proletari ho visto un sacco di ragazzi giovani c'è un'attenzione e lo dimostra il fatto che uno scrittore finisce nei guai per aver scritto un libro quindi potere i libri a qualcosa servono esista un'attenzione una mobilitazione intima soprattutto delle persone più giovani che è importantissima
E vero che forse si è abbassato un po'l'attenzione antimafia livello organizzato ma livello spontaneo posso assicurarvi visto che ogni tanto mi ci trovo in mezzo no
Se noi che siamo un po'più anziani che stiamo seduti davanti io sono di per ci giriamo là dietro qui sotto sono in fondo vediamo un sacco di ragazzi giovani che io magari ho già visto qualche manifestazione che riescono ad organizzarsi che sono molto motivati che si danno un sacco da fare
è un bel momento per fare la lotta alla mafia con questa gente qua concludo
Concludo dicendo che è un bel momento che questa lotta cui la facciamo la vinciamo adesso
Grazie a Lucarelli io volevo salutare Giuseppina la Torre che è arrivata poco fa seduta qui vicino al presidente del Consiglio
Un saluto a tutti davvero
Adesso vorrei chiamare Tano Grasso anche lui naturalmente sapete tutti chi è Tano Grasso è stato il presidente della prima Associazione antiracket a Capo d'Orlando
Non mi ricordavo l'hanno infatti gli ho chiesto prima il mille novecentonovanta quindi insomma son passati
Sedici anni oggi è presidente onorario della federazione detta dall'altra parte
Aita della Federazione delle associazioni antiracket italiani lei insomma se dovessimo fare un bilancio di questi quindici anni qual è il bilancio di questa esperienza guerra e che veramente fu una forma odiose DTT ITT
Di di criminalità organizzata perché costringe poi chiunque abbia un'attività a lavorare un po'anche per la mafia per pagare il pizzo per controllare il territorio
Qual è il bilancio perché così sembra che questa esperienza in realtà che adesso addirittura errate terzi sia un po'esteso a tutta Italia partendo dal Sud quindi che sia un po'
Sul bilancio negativo forse quello della lotta all'estorsione tu che cosa dici
E il mio intervento tutto su questo
C'è un ristoratore in Sicilia che ogni giorno doveva comprare solo il pesce che gli veniva portato da un amico degli amici
I suoi indipendente erano tutti messi in regola e percepivano la paga sindacale
Un giorno qualcuno gli fa sapere che così facendo destabilizza il mercato del lavoro i camerieri tutta metà paga e alimenta le pretese dei dipendenti degli altri disperante
C'è un Napoli un supermercato
Se tu vai lì a fare gli acquisti con il motorino e rischi che ti venga rubato nei quindici minuti di spessa
Se vai a piedi rischi dopo aver pagato dessert scippato
Ci pare una volta due ma la terza volta non se un masochista il commerciante sa con chi parlare
Finiscono i furti contro il cliente ma in cambio bisogna acquistare quell'olio d'oliva e quella carne e sono quelli c'è un gommista in Calabria
Che nella notte ha visto dici tutto il lavoro di una vita
Un incendio ha divorato tutti i mezzi e tutta la merce
Siccome poi dalle nostre parti sia il lavoro e famiglia sopra il magazzino che sono di abitazione l'appartamento articolare e quello dei figli tutto distrutto nella notte di fuoco
Ce ne sono tante
Di questi uomini e donne che al sud in terra di mafia provano a fare il proprio mestiere come lo si fa nelle regioni del Nord
Che penso no a lavorare senza convivere con la mafia
Ce ne sono però ancora di più
Purtroppo sono la stragrande stragrande maggioranza degli imprenditori
Che sono acquiescente e convivente
Ma chi fa impresa in questo modo può ancora essere chiamato imprenditore
Che imprenditore chi deve pagare il pizzo per lavorare
Che non può scegliere le merci da acquistare e vendere che può utilizzare i servizi migliori e più convenienti chi non può disporre liberamente dei propri capitale e delle proprie capacità
In un quarto dell'Italia
La libertà di impresa è solo una simpatica espressione lessicale niente di più
Le conseguenze vanno ben oltre il fronte criminale riguardano direttamente la relazione economica e sociale
Dell'attivo nell'investire Chien già imprenditore al Sud e scoraggiano chi potrebbe venire da fuori essenza imprese che investono non c'è alcun sviluppo
Di fronte a questa descrizione amiche e avvilisce
E del tutto inadeguata la consapevolezza politica
Delle due l'una
O è farsa questa fotografia
Ho ancora qualcosa non funziona anche nel centro sinistra
Non esistono
Hanno capire che la questione della libertà delle imprese meridionali dalle mafie è una grande questione nazionale
E come tale ha bisogno di essere affrontata a freddo in maniera programmatica senza inseguire il succedersi dei clamori della tonalità
Ancora oggi e dispiace dirlo su questo terreno non si riesce a togliere un letto e decisivo segnale di discontinuità da parte del nuovo governo
Lo aspettiamo con un missile soprattutto
All'opposto in un giorno
è una soluzione alla questione meridionale e la prospettiva di uno sviluppo indipendente con la mafia
Dalla mafia il problema è molto semplice
A chi ha vissuto sempre da sempre nel condizionamento mafioso che è alternativa si propone e soprattutto che deve indicare una diversa possibilità può essere questo un compito delle sole associazione di volontariato antiracket o non deve essere questa una questione che si intestano le massime cariche di governo di questo Paese
Non può essere una questione settoriale magari da delegare al ministero dell'Interno ma dell'intero governo a partire dai dicasteri economici
Basta poco non ci vogliono fondi a cercare la finanziaria gli imprenditori hanno bisogno di sentirsi con le spalle coperte devono avvertire che il proprio problema il proprio programma e nei pensieri di chi governa
Perché non si chiamo a Palazzo Chigi le grandi associazioni di categoria a partire dalla Confindustria per assumersi ognuno una responsabilità
Credo sedici anni
Che esista il movimento antiracket
Da quando a Capo d'Orlando fu costituita la prima associazione in questi anni si è costruito un modello concreto non un'ipotesi teorica
Verificato sul campo in Sicilia Calabria Puglia Basilicata Campania che ha saputo tenere assieme la voglia di libertà degli imprenditori la denuncia e testimonianza nelle aule di giustizia era sicurezza dal rischio di rappresaglie
Con lo stare insieme nell'associazione i commercianti non sono hanno vinto la paura e quindi l'omertà
Ma hanno costruito un argine alla solitudine e all'isolamento nemici mortali perché denuncia come lo furono per Libero Grassi
Lo strumento della sua
Lo strumento
Dell'associazione antiracket ha dimostrato di produrre risultati anche in una città difficile come Napoli
Dove grazie alla straordinaria collaborazione delle forze dell'ordine all'impegno del sindaco il numero delle denunce
E notevolmente cresciuto passando da meno di cento nel due mila e uno a oltre seicento nel due mila e cinque con quarantasette process con le associazioni di parte civile
E poi nell'ultimo anno c'è stata l'esperienza di Gela e per ultima quella di Lamezia Terme
Dove per la prima volta in Calabria il commerciante compatte hanno abbassato le saracinesche
Eppure questa realtà continua a essere un'avanguardia rispetto alla grande maggioranza degli imprenditori perché non deve diventare terreno di un grande investimento politico
La prospettiva di un'alternativa alla convivenza con la mafia
Non può essere solo argomento di un occasionale polemica politica contro l'improvvida affermazione di un ministro del precedente governo
Richiede la concreta costruzione di un percorso sicuramente non facile
Perché
Vedete la lotta alla mafia la prospettiva antiracket che mette in discussione consolidati interessi economici tende inevitabilmente a dividere all'nascerà nel mondo economico a sollecitare scissioni
A volte il semplice dire
Che quasi tutti a Palermo a Reggio Calabria pagano il pizzo non è un dire neutro richiamo una responsabilità diretta degli imprenditori si offre uno specchio
Nel quale si è costretti a vedersi come acquiescente alla mafia si mette in discussione la stessa identità dell'imprenditore la loro dignità il loro ruolo sociale come ben sanno Nolte associazione degli industriali del Sud
In certe realtà poi le regole dell'economia non vengono decise dal mercato ma dalla mafia
Attenzione stare dentro questo sistema per un imprenditore
Non è più il risultato della paura ma l'effetto di una convenienza solo chi acquiescente è legittimato ad operare sul mercato
L'antiracket infine invito ogni singolo imprenditore all'assunzione di una responsabilità individuale in terra di mafia non serve l'esercito le stesse forze di polizia servono a poco se non ci sono le denuncia dell'imprenditore
Queste parole all'inizio non sono sempre impopolare ma le battaglie da combattere sono non solo quelle che hanno un consenso immediato la politica come si confronta con questo tema
Purtroppo oggi in alcune aree
Le famiglie mafiose hanno recuperato un fortissimo radicamento sociale
Per fortuna con tante difficoltà continua ad esserci un Italia che resiste e che crede ad un Paese libero dalle mafie che ha speranza
Ma quello che non c'è quello che ancora manca è la politica
Non c'è molto tempo per recuperare
La speranza è una merce delicatissima sennò non Benn alimentata si consuma e si trasforma in frustrazione
Chi oggi governa questo Paese ha una grande responsabilità
Su questo terreno non si rischia solo qualche voto in meno
Sì che espunge quella possibilità di libertà che porta tante di noi a mettere in gioco la propria vita e che ha portato tanta sacrificale ed è per questo che noi non possiamo accontentarci del meno peggio
Attenzione
A pensare che il risultato elettorale abbia risolto tutti i problemi la polvere non può essere messa sotto il tappeto per sempre iloti primo poi ritorno dopo l'interesse
Qui si gioca anche l'identità politica e culturale di chi oggi vuole continuare a governare le battaglie da fare
è un'ossessione che mi sento da sedici anni non sono solo quelle che si vincono elettoralmente sono quelle che è giusto o fare
Ma
L'alternativa
Sarebbe
Una politica ridotta tecnica del potere del consenso svincolata by valore
A chi governa voglio dire
Non fateci più sentire sovente
Cosa dobbiamo dire domani
Agli imprenditori che devo convincere a denunciare
La strada e ripida salita
Le denunce sono in calo e cioè sintomi d'un debole rapporto di fiducia con l'istituzione
Chi denuncia proprio perché ebbe proprio perché costituisce un'eccezione e inevitabilmente più esposto
Ciò nonostante c'è una spinta positiva nella società civile
è un momento a qui ha ragione Lucarelli è un momento favorevole alla crescita del movimento il nuovo governo deve riuscire a intercettare questa spinta e a favorirne la crescita e una responsabilità storica
Noi non vogliamo fare la foglia di fico ne vogliamo rinchiuderci in una nobile riserva indiana magari correttamente protetta o si rilancia alla grande o si pagherà un grande pezzo politica
Noi vogliamo solo essere quello dovranno impressione un'occasione per questo poi situazioni
Giancarlo Caselli
Valutiamo anche il presidente della Regione Piero tra il segretario dei DS Piero Fassino varcano arrivati ad altissimo
Giancarlo Caselli
Capelli neri secondari ma io so che è impossibile è giustamente
Allora casa è lei la mafia l'ha conosciuta e l'ha combattuta da vicino sapere tutti che cosa ha fatto Caselli è stato capo la Procura Palermo desse a Torino io però volevo chiedere una cosa
Ce la può ultimamente Granafei sente parlare poco cioè la mafia appare silenziosa mentre invece sembra molto forte la camorra sappiamo che c'è una fortissima guerra di camorra a Napoli che ha fatto insomma solo nell'ultimo anno più di settanta morti la 'ndrangheta sembra sempre più forte arriva a corrompere
Addirittura i magistrati cosa di pochi giorni fa notizia di pochi giorni fa la mafia appare insomma se ne sente parlare meno
E perché poi in realtà contro le cosche ci sono stati anche degli importanti successi da parte dello Stato che ci sono stati i pentiti sono state conosciute tante cose ci sono stati sono stati catturati importantissimi Boso o solo perché ha cambiato strategia
La mafia siciliana Cosa Nostra
Che vuole che direi si parli sempre di meno
Per poter continuare aumentare il volume dei suoi affari
Non bisogna cadere in questa trappola anche se per fortuna
Uccidono in maniera meno appariscente
Non sono soltanto il problema di ordine pubblico che di solito pensiamo siano solo un problema di il sistema criminale con ricadute sull'economia che Tano Grasso ci appena ricordato perché sono uno dei punti nodali
Strategici dei problemi che dobbiamo affrontare
Mohamed è stato chiesto
Di intervenire sul tema della domanda di giustizia
E questo tema riporta a salutare prima di tutto
Questo settore della platea
Un settore in cui sono presenti tante storie dolenti
Storia di dolore
Dolore vissuto con serena fermezza
Molti familiari di vittime di mafia
Con la loro serenità con la loro fermezza
Per molti di noi in questi anni
Sono stati un decisivo modello di questo anche oggi vi voglio da te lo ringrazia
Sistema giudiziario è un dato di fatto purtroppo non funziona o funziona male
Più che nelle zone sotto i riflettori soprattutto negli angoli in ombra
E allora la domanda di giustizia imperiosa sacrosanta ma attenzione non tutti nei fatti sono d'accordo
A qualcuno anche quel poco di giustizia che ci ha dato fastidio
Basta chiedersi chi attacca la giurisdizione e perché lo fa
Lo fa se ci pensiamo per avere meno giustizia non per avere più giustizia la prova quando un uomo politico è indagato per corruzione
O per collusioni con la mafia
Nel nostro Paese ormai la regola è accusare il magistrato che indaga di fine luglio politica
Allo scopo evidente di frenarlo
Se non bloccarlo
Quanto meno di svalutare i risultati del suo lavoro meno giustizia appunto
Questo atteggiamento
Si intreccia con una l'accantonamento di fatto nel nostro paese della questione morale
La questione morale
La questione morale non è come
Si vuol far credere sempre più frequentemente una pruderie dei benpensanti
è una grande questione democratica una grande questione istituzionale
Per la decisiva ragione che un sistema intriso di corruzione o di rapporti con la mafia è l'emblema del prevalere dell'interesse privato sull'interesse pubblico e qui sta il nodo di tutti i problemi del nostro Paese
Nella seconda Repubblica e ancora oggi
L'accantonamento dalla questione morale diventato sta diventando rimozione
Le dimissioni da incarichi pubblici
Di chi è coinvolto qualche volta addirittura condannato per gravi reati
Nel nostro Paese sono ormai una desuetudine a differenza di quel che accade nella maggior parte dei sistemi simile al nostro
Nei programmi elettorali
Mi spiace dirlo ma è così
Sia di centrodestra che di centrosinistra è quasi scomparsa l'evocazione
Evidentemente ritenuto imbarazzante delle questioni poste dal rapporto tra etica e politica
Invece
Invece di un recupero dalla questione morale frequente è l'invito alla magistratura a fare un passo quindi anche questa una domanda Regius stilistica ma di una giustizia col passivo del gambero
è vero che siamo per certi profili figli di Machiavelli
Che diceva che gli Stati non si governa coi Paternoster
Ma dovremo ricordarci di essere anche soprattutto figli per esempio di Norberto Bobbio
Il pubblico
Ci ha insediato
Che la corruzione io aggiungo la collusione con la mafia
E sempre priva di giustificazioni politiche perché diceva Bobbio come il tiranno resta tiranno
Così il corrotto colluso resta corrotto colluso a prescindere dal suo successo o dal consenso elettorale
C'è dunque una domanda di meno giustizia
Che preoccupa perché Porta con sé tutta una serie di effetti a cascata
La filosofia svegli anche tante del così fan tutti
Il risultato l'ho già detto che nessuno paga anche se preso con le mani nel sacco spesso
I condoni che penalizzano chi rispetta le regole
Le leggi mirate su specifiche esigenze personali che cancellano anche precise responsabilità
La tendenza sempre più marcata
Ad essere Severi spietati con gli altri per invocare sempre più comprensione sempre più clemenza per noi
Questo il trionfo degli egoismi
Il trionfo degli interessi particolari che schiacciano che annullano molte volte l'interesse generale è il degrado del senso morale il trionfo purtroppo dell'Italia dei furbi
E la furbizia
Può fare da apripista obiettiva mente Alitalia delle legalità all'Italia delle massime e allora ci siamo non fa la domanda di giustizia ma il trionfo dell'ingiustizia
No
Occupiamoci
Lasciamo da parte che vuole meno giustizia occupiamoci
Di chi domanda giustizia
Mettiamoci nell'ottica di chi vuole più giustizia vuole una giustizia che funzioni
Vuole le cose giuste perché in democrazia il funzionamento della giustizia elemento strutturale della democrazia stessa
Se ci sono cedimenti del sistema giustizia c'è il rischio di delivery si Greganti illiberali perché la giustizia è garante dei diritti dei cittadini delle regole di convivenza è un fattore decisivo di equilibrio del sistema istituzionale
Ora la nostra giustizia un malato grave
Ma curabile
La domanda di giustizia può esistere
Soddisfatta quanto meno fortemente migliorata
Ma attenzione
In molti settori io penso
L'obiettivo
Più che un diritto penale migliore dovrebbe essere qualcosa di meglio del diritto penale
In molti settori per esempio
è importante chiedersi
Se il costume o se il consumo di stupefacenti sia
O debba essere soltanto un problema di repressione o non debba essere anche magari soprattutto un problema di tu
è la della salute
è importante constatare che il diritto penale strutturalmente inidoneo
A governare i fenomeni sociali epocali come polo delle migrazioni mentre invece è questo che si chiede e non è possibile ottenere risultati al diritto penale
La giustizia dunque un malato grave ma curabile purché si mettono in campo azioni positive capaci di meglio rispondere alla domanda di giustizia
Queste azioni positive estrema sintesi
Debbono essere innanzitutto lo snellimento delle procedure
Lo sfoltimento di tante norme
Che
Lascino intimidire garanzie vere facciano cadere quei formalismi quei capi di quei privilegi che troppo spesso si travestono da garanzie mentre garanzie non sono e poi occorrono uomini mezzi risorsa oggi siamo letteralmente per quanto riguarda il servizio giustizia con le gomme a terra costringere il contenimento delle spese il controllo delle spese
Sono sacrosanti non c'è bisogno di aggiungere altro ma costringere gli uffici a contenere la spesa entro limiti sganciati dalla realtà
Fissati a priori in base a valutazioni di carattere meramente contabile o ragionieristico
Ecco potrebbe avere un senso soltanto se analogo contenimento fosse imposto ai mezzi in dotazione al crimine e al malaffare
Ma non risulta
Non risulta che chi delinque si ponga problemi di bilancio nel programmare le sue in prese e allora sarà banale
Ma purtroppo è semplicemente vero impoverire gli uffici giudiziari oltre un certo limite significa ridurre le possibilità di fare adeguatamente fronte alla domanda di giustizia che la collettività esprime significa rischio di minore sicurezza di minore tutela
Dei cittadini
Visino curando un anno giudiziario a Torino
E purtroppo mi tocca ripeterlo oggi dopo due anni continuando così
Si potrebbe persino temere con paradossale ironia
Che alle tradizionali formule di proscioglimento per mancanza di prove se ne posso aggiungere una nuova assolto per mancanza di fondi
Il fumo
Sullo specifico terreno e con questo clou chiudo della domanda di giustizia riguardante la criminalità mafiosa
Io credo
E lo ha già detto sostanzialmente molto meglio di me Tano Grasso che dalla politica
Dovrebbero arrivare segnali di presenza segnali di discontinuità non soltanto formali per esempio il segretario era molto in questi giorni un testo unico delle leggi antimafia il ministro
Il ministro Mastella ed è stato apprezzato da tutti il ventitré maggio ultimo scorso a Palermo pubblicamente assunse questo impegno sono sicuro signor ministro che lei riterrà seguito perché fu un impegno pubblico e in quella circostanza
Ed è importante
Perché si tratta non soltanto di razionalizzare un insieme di norme che molte volte sono anacronistiche contraddittorie e perciò inceppa no
L'incisività della risposta
è importante anche per aggiornare una serie di norme penso in particolare ai testimoni di giustizia di cui si occuperà il gruppo coordinato dall'avvocato Orando qui c'è una voragine
Una vera e propria voragine che deve essere in qualche modo colmata con interventi
Più significativi più rispondenti al coraggio di queste persone che non sono pentiti non hanno niente da farsi perdonare so soltanto uomini che coraggiosamente hanno fatto il loro dovere cercando di dare una mano alla giustizia e a tutti quanti noi lasciarli
Un po'la deriva come oggi
Purtroppo accade non affinare gli strumenti perché alla deriva non siano più a me sembra che sarebbe una grave Commissione
E poi
Il nuovo impulso l'aggressione del ricchezze mafiose se ne è già ampiamente parlato e poi cominciare sistematicamente a prosciugare davvero il grande mare del consenso mafioso
Un mare che ha alimentato dalla mancanza di risposte adeguate ha bisogno esigenze diritti fondamentali
Di larghi strati di popolazione soprattutto giovani
Questo consenso di cui purtroppo gode la mafia si combatte potenziando l'antimafia dei diritti
Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa che già è stato citato nella memorabile intervista a Giorgio Bocca pochi giorni prima di essere ucciso rispondendo all'intervistatore che richiedeva cosa si può fare per sconfiggere la mafia disse tante cose tra l'altro
Ho capito una cosa molto semplice ma forse decisiva
Gran parte delle protezioni mafiose
Dei privilegi mafiosi caramente pagati dai cittadini non sono altro che i loro elementari diritti assicuriamo glieli togliamo questo potere alla mafia facciamo dei suoi dipendenti i nostri alleati questa
E l'Antimafia
Dei diritti
La strada che partendo dalla legalità ci può avvicinare alla giustizia
La giustizia che consiste nel consegnare a ciascuno quello che gli appartiene quello che gli serve per vivere decorosamente
Un compito un compito che ha bisogno della legalità ma deve anche coinvolgere la responsabilità personale l'impegno di ciascuno di noi
Questa responsabilità personale questo impegno voi i tanti ragazzi presenti di libera e delle altre
Associazione che cercano di organizzare sul versante della legalità dell'Antimafia la società civile questa responsabilità e questo impegno ce l'avete dentro e ne siete oggi testimonianza
Voglio chiudere
Però ricordando che i liberali
E queste altre forme di organizzazione la società civile
Sono una realtà
Che ci consente di rivendicare
Orgogliosamente senza retorica
Che l'Italia sì
Purtroppo un Paese che ha problemi di mafia
Ma è anche il Paese dell'antimafia
Di questo Paese dell'antimafia libera e le altre associazioni sono un simbolo un simbolo che opera quotidianamente nel senso di costruire qualcosa di concreto con una linea di continuità per questo grazie ragazzi a tutti quanti voi grazie perché ci siete e per come ci siete grazie
Allora prima ridare la parola don Luigi Ciotti
Volevo chiamare qui sul palco Piero Marrazzo
Che è arrivata a papa fa
Allora Piero
Piero Marrazzo che non è solo il Presidente la Regione Lazio non è solo un giornalista mi anche il figlio di Giuseppe Marrazzo un uomo che insomma come dire ha fatto moltissime inchieste realizzata importantissime inchieste sulla mafia salata Marrazzo 'ndrangheta
Il traffico di droga quando si dice la mafia è dappertutto si pensa naturalmente ad infiltrazioni negli enti locali negli apparati dello Stato è un problema che riguarda secondo te è anche la nostra regione e anche il Nord o che riguarda solo il sud
Io
Devo dire che prima di rispondere come presidente della Regione Lazio
Non so se dopo aver qui
Vorrei dire vi
Che è un'emozione vedervi
Vedere qui
Tante ragazze tanti ragazzi e tante tante donne e tanti uomini impegnati
Nel riaffermare un principio
Vedete quando o stavo arrivando e avevo il mio discorso sicuramente interverrò su quello che può essere il valore degli enti locali nella lotta alla mafia
Io pensavo ha sondato a trenta quarant'anni indietro
Io sono figlio di un giornalista che ha immaginato
Che
La lotta alla mafia la si fa con la determinazione del credere nel proprio lavoro
Nel continuare a raccontare con una perseveranza
Non guardando alla
Non guardando a quello che la carriera ti può offrire ma quello che la storia il servizio tipo l'offrire vedete io ho trascorso tantissimi anni della mia vita seguendo mio padre
Nel suo lavoro allora mentre venivo qui pensavo o uomini che forse appartengono alla storia passata e allora mi è venuto il monte un mugnaio calabrese Gatto che oggi forse ai giovani dice meno ma a chi è calabrese dice qualcosa altro e poi mi è venuta in mente un avvocato di Paganini
Gatto ucciso dalla 'ndrangheta un avvocato di pagare in provincia di Salerno avvocato Torre ucciso dalla camorra
E poi mi è venuto in mente
Ormai un nome famoso ma vedete quando se ne parlò era una notizia un trafiletto il mio padre andò in Sicilia e lo descrisse con un TG due Dossier di un'ora
Era nella terra di Badalamenti quel ragazzo era impastato
Dovete
Dovete sapere
Che all'epoca raccontare
Storia della 'ndrangheta storie che invece sembravano così lontani o non dovevano appartenere
A ai racconti allora vedete mi è venuta in mente
Quello che per mio padre ha rappresentato lo ha detto Brusca al processo Pecorelli
Di Perugia Giancarlo lo sa
Mio padre a un po'come dire ha fregato la mafia perché morto prima ma loro lo avevano lo avevano condannato a morte perché aveva ed ecco il valore del servizio pubblico e della RAI nel mille novecentottantuno fu il primo a dire nel mille novecentottantuno quando si diceva che Pecorelli era stato ucciso a Roma nel settantanove forse in un come dire in un ambito che avrei poteva vedere l'estrema destra coinvolta nell'omicidio disse guardata c'è stata una cena
Disse guardate ci sono state delle connessioni e questo non piacque in Sicilia
Che cosa voglio dire con questo io prima di tutto volevo dire che
Lotta alla mafia significa credere nel proprio lavoro credere nelle proprie idee
Lotta alla mafia significa non avere paura lotta alla mafia significa sinceramente fare la propria parte
E allora qui da Roma può sembrare facile dirlo
Io mi ricordo ancora il sorriso di Boris Giuliano Di Cesare Terranova perché io come ragazzo il mio premio è stato andare nel settantasette per la mia licenza liceale seguire mio padre che stava girando un servizio un'inchiesta anche quella su un colonnello dei carabinieri Nini russo ucciso la sicurezza
Vedete la mia storia ed è questo che vi volevo portare sì oggi io sono qui se forse oggi sono presidente di una Regione e perché so che cosa significa
Fare il proprio dovere poi abbiamo delle testimonianze alte
Alte
Ma la lotta alla mafia e una è una bellissima collana dis piccole o grandi storie ognuno ha portato un il suo contributo se siamo oggi qui a Roma è perché c'è questo lungo contributo che viene da lontano negli anni sostanza non si potevano fare i processi a Palermo si dovevano andare a fare in Calabria e poi guarda caso la giustizia non arrivava
Negli anni Sessanta sui giornali o in televisione voi credevate poche storie
Di mafia oggi siamo qui
Siamo qui perché grazie a Dio il Paese pagando un prezzo durissimo ha riaffermato questo ma io una cosa l'ho imparata e adesso parlo da presidente della Regione di fronte al presidente del Consiglio di fronte ai ministri di fronte a tutti voi
E allora vi dico
Che la cultura della legalità
In primo luogo e dire che l'Italia è una che Palermo e Roma Palermo e Milano Reggio Calabria Roma Reggio Calabria Milano Napoli a Roma Napoli a Mila no guardate questo è il primo tema l'unità d'Italia come luogo nel quale riaffermiamo l'unità come garanzia dei nostri diritti
In quella Costituzione lotta alla mafia significa dire l'Italia dei diritti del diritto al lavoro del diritto alla salute del diritto alla speranza di avere una vita che ti consenta di raggiungere le tue aspirazioni
Quello che spesso in alcune comunità non ci sono vedete
Non voglio prendere molto tempo ma voglio dirvi che anche qui nel Lazio ci sono due percorsi che stiamo seguendo il primo quello di sapere che c'è una solidarietà un tessuto e allora quel tessuto le regioni lo possono esprimere nella solidarietà con le altre Regioni ma con le associazioni ecco perché abbiamo una serva torio per la legalità è no perché eravamo l'anno scorso con la nave per la legalità ecco perché oggi siamo qui secondo Luigi e contante di voi e tanti di voi a riaffermare che ogni ente locale ogni tigna regione può fare il suo dovere però vedete
La Regione Lazio una Regione di frontiera
è una regione dove non si può dire che c'è controllo del territorio ma c'è il rischio di infiltrazione questo sì e bisogna prestare grande attenzione lo sappiamo nelle fasce al sud
Della nostra Regione lo sappiamo per l'ecomafia per il per il riciclaggio lo sappiamo perché negli anni Ottanta bastò che una gang
Ovvero sia la banda della Magliana imperversa se a Roma e subito si legava la mafia perché qui si sono venuti a fare degli occhi degli
Attentati negli anni novanta quando la mafia dopo aver colpito al con le stragi a Palermo colpì anche a Roma Milano Firenze
Però voglio dirvi una cosa
Proprio perché siamo un solo Paese
E proprio perché vogliamo dire che lottare alla mafia lottare l'amata significa una lotta di popolo unito
Che crede in un valore noi da cittadini romani del Lazio dobbiamo riaffermare la legalità
Io ho ereditato una regione dove non si approvano i bilanci delle ASL per tre anni e poi abbiamo scoperto che c'era un buco nella sanità di dieci miliardi ma duale in tessuto poi può fare crescere una coscienza della legalità e quindi una coscienza della solidarietà
Ecco perché bianca nel risponderti da presidente della Regione ti dico che non c'è il luogo dove non si debba riaffermare la cultura della legalità
E la culturale della legalità significa in primo luogo fare sempre il proprio dovere chiederlo a coloro i quali lavorano nella pubblica amministrazione
Chiederlo a coloro i quali sono impegnati nelle professioni di frontiera come per esempio nella sanità e allora dico che per esempio la legalità in una regione come la nostra e riaffermare la centralità della sanità pubblica e non di quella privata perché questo significa riposizionare un valore
E allora concludo perché ce ne sono tante faccende Luigi
Il Papa ma direi il fratello di libera nostro fratello don Luigi io ho imparato molto da quello che io l'ho incrociato tanto in questi anni prima da giornalista
La vorrei dire
Gli Stati generali
E sì gli stati generali hanno un significato così profondo e qui mi rivolgo come ha fatto Giancarlo
Vedete io mi ricordo un Consiglio superiore della magistratura ad un giovane cronista
Era il mille novecentottantotto
E io capita
Era un Consiglio Superiore Magistratura
Dove
Sembrava che nulla potesse fermare il desiderio e il vento che arrivava dalla squadra di Caponnetto che era stata la squadra di King
E sembrava che questo Paese le leggi non potessero che dire che volevamo stare accanto a chi a Palermo stava facendo una grande battaglia
E io vidi uomini come Giancarlo Caselli doversi arrendere alla logica delle forme di fronte alla forza dei fatti
Come diceva un grande costituzionalista Costantino Mortati che prima della costituzione formale c'è la costituzione materiale ovverosia ci sono quelle norme che si sostanziano nella realtà
E allora quell'immagine che negò a Giovanni Falcone un posto che a Luis spettava e sappiamo forse perché non gli fu dato
A me viene l'ultima immagine così vi voglio salutare e immagine del mille novecentonovantadue Giovanni Falcone era a Roma
E stava costruendo un qualcosa di pochi lo sanno con la redazione cronaca del TG due col mio direttore Alberto la Volpe si chiamavano lezioni di mafia aveva deciso che voleva parlare di mafia anche in televisione e quindi collaborava
Era una sua idea
E io ero andato a girare dei servizi a Palermo tornando viaggia i confronti Cesca Morvillo era una settimana prima
Francesca Morvillo torno
Io tornai sul retro alta più d'Olanda dove passavano valigie c'erano c'era Giovanni Falcone ad attenderla
E la cosa mi colpì perché visto fuori da Palermo era una bellissima coppia lo salutai
A Spresiano la valigia
E Luís abbracciandola
Se ne andò
E sembravano e lo erano due persone felici lontane da Palermo
E mi davano l'idea della normalità che in quel momento avevano raggiunto anche loro la possibilità di amarsi dopo una settimana non ci sarebbero stati più ecco se vogliamo lottare la mafia dobbiamo fare in modo che in questo Paese due persone come loro possano continuare ad alzarsi senza dover pagare
Don Luigi Ciotti
Vi devo dire che
Vivo con molta emozione
E lasciati venire con commozione
Questo fatto che per la prima volta permessa in Italia a tante tante realtà così diverse di ritrovarti insieme
Per dire basta alla violenza criminale mafiosa
Per dire ancora una volta basta
Ma per
Dirci anche forza
Per costruire le nostre scelte i nostri progetti i nostri impegni
Taglierò molto il mio intervento
Proprio per un segno di rispetto e di affetto al presidente Prodi che ha un aereo che deve partire
Io lo ringrazio
Che ha accettato di venire qui
Lo ringrazio perché so la fatica
Di chi vuole governare onestamente un Paese
E voglio anche dire Presidente che noi
Il lavoro di questi tre giorni vuole essere un lavoro
Non è un convegno ma voglio essere momento di studio di confronto di approfondimento di ascolto
Per potere consegnare
Al governo a chi amministra questo Paese
A tutto il Parlamento
Ma anche a consegnare le nostre conoscenze
Benedini è che vogliamo di Progetto di revisione delle cose di criticità
E la denuncia che facciamo delle cose che non vanno non è retorica non è demagogia ma è proprio la volontà di portare un contributo perché ci sia seriamente un cambiamento
E allora
Di stati generali vogliono essere un momento per riflettere per ascoltare
Per ascoltarci
Abbiamo bisogno di te di percorsi di proposte
Per un rinnovato impegno
E il metodo di lavoro che ci siamo dati voi lo sapete
Domani lavoreremo in sedici gruppi
E lavoro
è lavoro
E abbiamo lasciato solo al presidente Prodi
A prendere la parola tagliamo chiesto agli altri ministri ai politici
Agli altri agli amministratori
Divenire essi è grazie che sono venuti e che vengono e di andare a portare il loro contributo nel gruppo ad ascoltare ad essere ascoltati abbiamo bisogno sullo stesso piano con ruoli competenze e responsabilità diverso e di confrontarci è di dare una svolta a questo Paese rispetto alla criminalità e le mafie
Perché non è possibile
Perché
Perché non è possibile e voi lo sapete molto bene è questa la nostra responsabilità che sessanta milioni italiani debbano tener ostaggio deve essere ostaggio di alcune migliaia di criminali è di corrotti di questo Paese non è possibile che sessanta milioni siano tutti alla finestra
Allora attenzione
Il problema non è la camorra
Non è la 'ndrangheta non nella sfida non era sacra corona unita non è cosa nostra non sono solo i marchi è il problema ma il problema siamo anche noi
Siamo anche noi
No ai
Abbiamo il dovere di chiederò lo Stato le istituzioni di fare la quella parte
Ma vi prego
Abbiamo la corresponsabilità
Del cambiamento della speranza
Dobbiamo lavorare insieme e dobbiamo essere una spina nel fianco alle istituzioni ma una spina positiva perché se no non se ne esce non se ne esce
Dobbiamo scegliere il noi non li
Sono troppi navigatori solitari
Allora forza
Il nostro lavorare domani sedici gruppi l'ascolto ascoltarci i contributi da approfondimenti
Devono proprio a servire
Per vivere la nostra corresponsabilità
Ognuno perché faccia di più veramente la propria parte io credo che sia necessario osare un tempo nuovo
Con coraggio e con determinazione
Ma vi devo anche dire
Io non tra c'erano dei punti
Perché sarei molto scorretto
Perché non rispetterà i lavori dei gruppi
Perché dai gruppi di domani che noi rifletteremo Ettore c'era Emo e dell'idea dei progetti delle proposte ulteriori
Vi prego sentiamo forte dentro di noi il morso del più anche chi di noi è già impegnato anche chi di noi dei vari gruppi associazioni movimenti stiamo facendo delle cose non possiamo e non dobbiamo accontentarci il morso del più non abbiamo e lo dico a molti che ci ascoltano
Ringrazio le televisioni che in questo momento sono indiretta
Da RaiSat Extra agli amici di Arco Idris alle radio che stanno trasmettendo per moltiplicare questa riflessione e questi contenuti
Lo dico con chiarezza
Non abbiamo mai voluto essere solo il segno e la testimonianza come qualcuno dice
Quei fatti la testimonianza
No no
No abbiamo anche un ruolo sociale culturale educativo e politico
Tocca anche a noi promuovere la giustizia sociale quella lasciatemelo dire che nel Vangelo è fave sete di giustizia
Doppia
Tocca anche a noi
Progettare e proporre e ha ragione don Puglisi ucciso da Cosa Nostra il quindici settembre del novantatré
Quando quando diceva
Perché era giovane aveva
è importante parlare di mafia soprattutto nelle scuole per combattere contro la mentalità mafiosa
Che poi qualunque ideologia disposta a prendere la dia a svendere la dignità dell'uomo per soldi
Ma pochi si diceva
E state attenti
Lo dico anche agli amici di libera
Non ci si fermi però ai corrette alle denunce alle proteste
Tutte queste iniziative diceva pugliesi tombino hanno valore
Ma se ci si ferma a questo livello sono soltanto parole e le parole devono essere confermate difatti
Abbiamo bisogno di dare coerenza di tv dei più tutti nessuno escluso tra
Il dire è il fatto
Allora qui insieme tre giorni di lavoro con umiltà con la consapevolezza dei nostri limiti che sono tanti mi chiedo anche scusa di volti limiti nell'organizzare non abbiamo improvvisato nulla
Dal punto di vista dei contenuti
Ma abbiamo fatto quello che potevamo per l'accoglienza le strutture i servizi so che molti di voi pur di essere qui dormono nelle palestre
Che è serio stupendo di persone che sentono l'importanza di mettersi in gioco inventandosi pur di esserci di tutto qui insieme con un passato da ricordare
Un presente da realizzare un futuro da disegnare
E allora le parole di Borsellino
Così purtroppo amaramente attuarsi
Ai funerali di Giovanni Falcone
Quando di fronte alle bare di Falcone e poi i ragazzi della scorte non dimentichiamoli mai non dimentichiamoli mai identifichiamo Lima
Sono morti
Borsellino diceva
No ma prendiamo più perché se no non ce la facciamo stanno i tempi e poi tra di noi ma poi tra di noi sono morti diceva Borsellino di fronte a quelle bare per tutti noi
Per gli ingiusti
Abbiamo un grande debitore verso di loro
E dobbiamo pagarlo gioiosamente
Pagarlo gioiosamente
Continuando la loro opera facendo il nostro dovere collaborando con la giustizia testimoniando i valori in cui crediamo in cui dobbiamo cretine
Forza amici Borsellino detto quelle parole di fronte a Falcone
Traduciamo ancora una volta quel di più e facciamo le nostre io so che nel nostro cammino
Sono i momenti ad oggi di scoraggiamento di fatica di sofferenza di dubbi e gli interrogativi
Diffidate di chi ha capito tutto di chi sa tutto di che insegna tutto sulla mafia dialogo tra tutti gli esseri analfabeti cioè la capacità
Cioè la capacità sempre di interrogarci di non sentirsi mai a posto mai arrivati la voglia sempre dello studio del confronto
E lo so che molte volte le motivazioni dell'impegno possono venire un po'meno a volte traballano a volte sentiamo lo smarrimento e la fatica ma forza ne vale proprio la pena
è l'appello a ravvediamo soprattutto
Quando guardiamo in faccia questi amici e queste amiche
I familiari delle vittime di mafia
Vi prego guardati negli occhi e in profondità e allora capite il senso delle nostre scelte del nostro impegno delle nostre fatiche sentiamo le veramente nostre
E non posso mai dimenticare quando Dio un giorno dice agire Emilia che cosa venti
E Geremia risponde un ramoscello di mandorli in fiore
E poi si scopre che Geremia vede quel ramoscello di mandorli in fiore
Nel momento del genio
De il faretto della fatica dello smaltimento anche noi con le nostre scelte i nostri impegni nella consapevolezza dei nostri limiti ma anche nella gioia che Borsellino diceva in quello spendersi
Anche nei momenti duri vediamo il ramoscello di mandorli in fiore
In questo ramoscello lasciatemi ricordare il prospetto il perfetto Sodano
Il prefetto sodali
E ricordando Sodano la mia gratitudine va ai prefetti
L'ho sempre detto che noi molte cose abbiamo fatto con la testardaggine di molti prefetti vitali che si sono battuti perché si riuscisse arrivare mettere tutti i pezzi per la confisca utilizzare quei beni il prefetto Sodano che non sta bene prefetto prima dato l'ipo ed Agrigento
Ebbene se ci vede in televisione in questo momento sappia che gli vogliamo un sacco di bene come Vorrei vorrei che sentissero il nostro abbraccio il papà e la mamma di Ilaria Alpi
Ieri al telefono
Ieri al telefono toccato la sofferenza tanta
Di quelle conclusioni e del modo di quelle conclusioni di quella Commissione
Quanto dolore ho trovato
Le loro parole
E allora pensando quel brevissimo per autoritaria le loro famiglie
E vorrei anche in questo braccio i familiari a tutti
La mia stima riconoscenza quei sindaci
Tanti
Tanti
Che hanno subito attentati violenze e sopraffazioni
E che fra poco sentiremo alcuni di loro
Vorrei dire proprio a quegli uomini delle istituzioni e quelle donne eccita rosa aiuto Russo Jervolino una donna capace
Come quando vengo alla signora D'Attorre qui il sì abbiamo tagliato insieme quel nastro concludiamo aperta la prima bottega della legalità nel palazzo della Provincia i sapori della legalità
Quando io vedo queste donne capaci di stare in piedi di fronte alle tante fatiche e di non scappare via a voi dobbiamo molto ma non vorrei dimenticare Giuseppe Fava ucciso il cinque gennaio dell'ottantaquattro quando riuscì a scrivere con forza a che serve essere vivi se non si ha il coraggio di lotta a che serve essere vivi se non ti chiamo di fuori pure nostri unghie
Di più di più esseri vivi allora tutti possono la parola etica in Italia adesso
Tutti usano letti
Le circa
Allora ma che cos'è questa etica
L'etica voi sapete e la ricerca della autenticamente umana
L'etica è la responsabilità l'ho detto e lo ripeto è la corresponsabilità degli uni verso gli altri impegnarsi
E per eccellenza il senso dell'etica
Le vostre scelte i vostri impegni qualunque siano i vostri brutti è una deve al più alte espressioni dell'etica perché proprio quella corresponsabilità e quell'impegno degli uni verso gli altri
Il giudice Livatino ucciso da Cosa Nostra
Quando muore la mamma trova un quaderno
Una specie di diario
Ma di tutto quel diario vi affido una frase
Che mi mette sempre in crisi
Quando il giudice Livatino scritto non ci sarà chiesto se siamo stati credenti ma credibili
Ma credito
E allora
E allora amici la continuità e proprio Pio la Torre tuo marito
Tanti anni fa
Prossima non sarà a venticinque anni dalla sua morte
Aveva detto queste parole che sono così puntuali e così attuali
E faccio fatica
Faccio fatica a dirle
Perché come rito aveva detto allora
Occorre una politica volta a eliminare le condizioni
Che favoriscono lo sviluppo del fenomeno mafioso
Una politica che dia ordine ai fatti economici
Che organizzi programmi lo sviluppo che riduca lo spazio del liberismo selvaggio
E Saveria Antiochia con cui la mamma di Roberto
Morto insieme al commissario Cassarà con cui Libera è nata con questo eccezionale don lei in un'intervista Zavoli
Disse queste parole
Che Zavoli aprendo un suo libro sulla giustizia ha messo solo questa frase
In apertura del suo libro
Queste parole di Saveria Antiochia
Che non mi stanco mai di ripetere
La giustizia è una parola terribile come la verità
E allora i familiari delle vittime nel mille novecentonovantotto scrissero un documento sofferto intenso che ha un'attualità impressionante ancora oggi anche questo
Avevano scritto noi che siamo figli mogli genitori fratelli di quelle vittime rivendichiamo il diritto alla verità
Alla celebrazione dei processi a una giustizia accedere efficiente imparziale
Che non può prescindere dall'adozione Didoni misure legislative strutturali l'organizzative atte a contrastare la criminalità
Abbiamo bisogno di verità
E allora
Amico Mastella
Quello che hai detto di ventitré non la prendiamo sul serio ma proprio sul serio
Lo prendiamo sul serio
E io sono convinto e io sono convinto
Che consultando anche la società civile
Sempre c'era facciamo
E allora
Legalità
Vuol dire rispetto delle regole la pratica delle leggi
Ma la legalità non può essere disattesa quando fa comodo
è usata come alibi per affermare giustificare leggi dure pesanti come quella sugli immigrati e quella sulla droga
Ma soprattutto ma soprattutto
Io se non lo dicono vado via tranquillo
Non posso non posso
La vergogna
Come è stato possibile fare una legge contro persona per impedire un magistrato onesto di potere andare alla superprocura anti ma
Basta
Basta
Saltò tutto l'assalto proprio tutto per andare a chiudere
Amici l'ho detto in questi giorni lo ripeto
Basta non basta più indignarci
Dobbiamo provare disgusto una sana rabbia rispetto a tutto quello che vede questa violenza criminale mafiosa e non solo il disgusto
è l'ultima risorsa di un'intelligenza onesta vi prego non basta l'indignazione perché è diventata in troppi ambiti anche quello una moto e allora e necessario costruire una diversa sensibilità culturale e politica
Che si fonda sulla consapevolezza che il problema delle mafie è una questione nazionale e che nessuno può sottovalutare il giudice Terranova
Ucciso da Cosa Nostra ripeteva sovente esiste una sola mafia né vecchia né giovane né buona né cattiva esiste la mafia che associazione delinquenziale punto e basta salto e vado
A dare dignità a un altro amico amico di tutti noi
Proprio bisogno della dignità umana della dignità umana che sta molto prima che sta molto prima dei diritti
Dobbiamo impegnarci sui nostri territori nella scuola né destra scuola perché il lavoro non è un'opzionale ma il lavoro uno strumento per dare dignità umana reddito
Dobbiamo costruire delle condizioni di politiche sociali
Ma di questo ne parleremo
E poi allora stavano le conclusioni che non saranno contusioni sarà il frutto del nostro impegno nel nostro lavoro a contare
Forza chiudo con Chinnici
Quando Chinnici ventinove luglio ottantatré ucciso
Disse
Paura
Era assegnazione ma questo è un messaggio onesto e chiaro e cosciente
Che posso lanciare alla mafia
Noi giudici siciliani non ci arrenderemo ma
Non avremo mai rassegnazione o paura per ognuno che cade ce ne sono altri dieci disposti a proseguire con maggior impegno coraggio determinazione
Io vorrei dire
Che tutti
Ma proprio tutti dobbiamo sentire forte prepotenti di più dentro di noi la voglia veramente di metterci in gioco
E alla politica
Alla politica mi piace dire
Con chiarezza e determinazione
Proprio che noi tutto quello che le ho ma glielo diciamo
Saremo a volte anche critici eccetera ma credete abbiamo voglia di costruire abbia voglia di darmi una mano abbiamo voglia di cambiare
Noi crediamo che il senso della politica
Sia il senso di una politica capace di soddisfare la fame siti di giustizia delle persone
E di una partecipazione che permette di dare senso alla vita
Crediamo in una politica cioè capace di riappropriarsi del sentiero della speranza
Allora la libertà
Va insieme la responsabilità di partecipare progettare
E noi questa libertà nel nostro Paese vogliamo poter la costruire con chiarezza con ruoli con competenze diverse ma proprio fino in fondo tutti insieme
Quei soltanto al presidente confiniamo era paralleli
Presidente mi permette di fare una domanda
Abbiamo sentito qui tanti interventi tutti si aspettano da parte insomma nel governo in questo momento lei dirige interna che ci siano degli interventi delle risposte serie e durature concrete non solo legate all'emergenza perché se è vero come ha detto ha lanciato i cognomi non deve fare la sua parte se poi la parte più importante non la fa come peraltro è suo dovere lo Stato siamo davvero tutti destinati alla sconfitta
La mia prima risposta proprio a questa
A questa domande che purtroppo non c'è un'emergenza perché è sempre così da un sacco di anni in questa il problema vero no anche quando sono andato a Napoli l'altro giorno
Così per vedere di dare una risposta
A questa catena
Gli omicidi c'erano stati
Poi mi guardavo le statistiche quest'anno è stato come l'anno scorso e l'anno scorso come l'anno prima
Qui il problema etico il TAR pagina con delle decisioni di un attore forti per usare il termine che sentito prima credibili questo è un problema grosso
E non lo possiamo fare se ci mettiamo nella testa che questa sia un emergenza
Purtroppo un realtà costante
E noi la troviamo combattere quinti con una politica Dick lungo periodo questo è quello che mi faceva riflettere interventi litri
Adesso lasciò il suo intervento
Io conto
Sono qui perché
Devo dare delle risposte
Alle domande che sono venute prima
Debbo dare
Allora
Io sono qui per rispondo alla così Franco consentito ti ho sentito prima Atene sentiamo che cosa dice il presidente consiglia
Sono venuto qui per rispondere alle domande che sono state poste per parlare di quella che deve essere una risposta delle istituzioni
Prima di questo devo voglio solo o rivolgere un ringraziamento per essere invitato esser qui oggi
Ma soprattutto
Un ringraziamento per l'azione che voi che siete qui fatte ogni giorno
Un grazie anche a quelle che sono stati colpiti
Negli affetti dalla criminalità dalla mafia
Che hanno assunto in prima persona l'impegno per la legalità
Impegno che è costato spesso tanto sacrificio
Per loro tanto il sacrificio e per i loro familiari
E per questo debba ringraziare libera che insieme con l'associazione di Enti Locali avviso pubblico
Ci ha offerto con l'istituzione dalla sua giornata della memoria e dell'impegno un'occasione per costruire un ricordo collettivo
Di tutte queste sacrifici e di tutte queste sofferenze
Io conosco il vostro lavoro
So quanto vale
So quanto siano numerosi attivi nel territorio che realtà associative e di volontariato che promuovono iniziative in contrasto con la mafia
Per promuovere la cultura della legalità e che costruiscono percorsi di libertà di cittadinanza di informazione di giustizia di solidarietà
Proprio questi come don Luigi ci insegna da anni rappresentano il più efficace antidoto al proliferare della violenza mafiosa
Elenco di queste associazioni che hanno aderito alla manifestazione di oggi
Straordinariamente ampio per la partecipazione della società organizzata alla lotta alle mafie rappresenta davvero il segno della speranza per il Paese ed esprime la voglia di liberarsi da una barbarie che parifica ogni sforzo di rinascita
Vi posso dire che senza il contributo della società intera noi non possiamo vincere questa battaglia
Ed era quello che diceva Giovanni Falcone quando invitandoci ad andare avanti ci esortava a farlo non più confidando su un impegno straordinario di pochi
Ma col doveroso impegno ordinario di tutti in una battaglia che anzitutto di civiltà che può e che teme essere dei cioè noi dobbiamo riprendere il concetto che ho detto prima di una lotta di lungo periodo ordinaria che popoli tutta la società che mobili tutte le le istituzioni vorrei proprio vive con massima sincerità
Che non si limiti a provocare emozioni
Perché poi l'emozione passa e qui invece siamo di fronte a delle organizzazioni straordinariamente profonda straordinariamente strutturati
Molto spesso mi sono chiesto se
Queste emozioni così forte
Non ci ero quasi un messaggio di una battaglia vinta e non illudano noi stessi del compito che abbiamo perché e qui rispondo a Lucarelli aggravante sentito prima non c'è possibilità di sviluppo economico nel Mezzogiorno di alcun tipo se non è detta la lotta alla mafia la mancanza di legalità è il più grande ostacolo
Al decollo economico
Non c'è altra spiegazione della diversità del nostro Mezzogiorno rispetto ad altre zone d'Europa
Che si sono sviluppate rapidamente
In meno di una generazione
Proprio per rispondere o crede Grasso io in questi mesi mi sono trovato ben più di una volta
A dovere dire
A dovere
Alzare le braccia di fronte a degli imprenditori straniere
A cui e indicavo la possibilità di investimenti nel Mezzogiorno che la cui risposta era no
E non citato se non c'è garanzia assoluta di una lotta totale
Di fronte alle criminalità di ogni tipo
E risposta che non dico quotidianamente ma tutte le settimane io sto ricevendo
Questa è una terribile con tre zone in cui vediamo cerchiamo di mettere risorse e dare aiuti
Alle imprese mezzogiorno e questi vengono mangiato dal fatto che la criminalità impedisce questo
Allora
Allora io credo che
Sia un dovere da parte di chi ti governa dire Pedoto queste cose
Dare una strategia intervento per vincere questa battaglia
Come ho detto
Con
Quarto
Mi ha detto ai microfoni
Scusate così sentiamo prima l'intervento appaia evidente la vasta no evoca romagnolo no capisco la natura lo spirito di questi interventi
Io però non vorrei che fossero me rivolte le domande che si rivolga al Presidente del Consiglio
No no al problema del struttura del Parlamento
Futuro del Parlamento
E
La lotta alla mafia ci ha insegnato un'altra cosa che non bastano i successi
Contro i capimafia latitanti perché la struttura mafiosa si fonda più sull'organizzazione che non sui campi così quadri dirigenti
Per quello occorre colpire l'operazione al cuore
Concentrare quindi il nostro impegno contro i patrimoni mafiosi e contro le ricchezze illegalmente accumulate
Questo qualcosa che è stato sospeso dal governo precedente e che noi riprendiamo con attenzione
Molto più profondo
Io devo dire che non dimentico quel milione di firme e ripeto un milione fra le quali nel novantasei e due l'onore di mettere anche la mia
Milioni di firme raccolte da lì per che allora c'era però costituita per chiedere una legge di confisca di beni mafiosi e del loro riutilizzo per finalità sociale
La legge cioè la legge ha funzionato
E poi è stata sospesa adesso la legge la dobbiamo ricominciare a fare funzionare
Proprio ieri la Camera ha approvato un emendamento che estende il conto il sequestro e la confisca dei beni ad altri reati in modo a dir di rendere questo provvedimento più incisivo
E allora
Questa
è la prima risposta
Ed è una risposta di governo è quella che voi mi chiedete ed è quella a cui io sono obbligato
E allora dobbiamo per questo era stato seconda risposta rapportare le sezioni per le misure di prevenzione dei tribunali
Perché c'è troppa distanza tra le richieste delle forze investigative e le richieste che vengono effettivamente esaminate
La durata del processo
Tra il sequestro dei beni mafiosi e la confisca è il punto più delicato tra l'uno e l'altro passano mediamente dieci anni
Questo intollerabile la risposta di governo è quella di ridurre
Terzo punto su quale mi impegno a dare una risposta
Cioè l'uso sociale dei beni confiscati il problema della loro alienabilità è il problema del loro vincolo all'uso sociale
Libera
Ci ha insegnato che è possibile costruire un'economia del bene confiscato
Ma per far sì che questo fenomeno si sviluppa e si diffonde occorre dar vita alla struttura si specifica in grado di accompagnare i vari passaggi
Sequestro
Conferisca e riutilizzazione del bene
Noi ci siamo presi un impegno su questo punto
Quando abbiamo previsto l'istituzione di un'agenzia nazionale specifica
Che potrà mantenersi cioè finanziarsi senza costi aggiuntivi a carico delle casse statali proprio grazie ha ricavato del riutilizzo dei beni confiscati
Quarta risposta
è il segnale che sapremo dare riguardo alla condizione esistenziale dei testimoni di giustizia che vanno sostenuti con maggiore determinazione
Una democrazia forte non può dimenticare e non può lasciarli soli
Nella loro sicurezza e la loro tranquillità si riflette il grado di efficienza di un Paese che essi hanno inteso servire con collaborazioni volontarie ripeto volontaria e coraggiose spesso fondamentali nell'azione di contrasto della mafia
Sono certo che la commissione centrale prevista dalla legge affronterà con spirito nuovo una questione di così grande delicatezza
Il nostro obiettivo è chiaro vogliamo fare in modo che e gli onesti possono restare a casa propria nei loro territori e chi delinque sconti la pena
Quinto il contratto l'attività mafiosa chiama in causa molti altri settori di intervento
Per esempio primo e il monitoraggio costante degli appalti che fa capo all'Osservatorio centrale della direzione investigativa dell'antimafia la diga
Voglio concludere questa prima parte la riflessione
Che riguarda l'analisi del problema le misure legislative Coluccello al colletto Testo Unico derattizzazione antipatia
Mi fa piacere che ci sia e qui il ministro alla Giustizia
Perché un nostro impegno è un nostro impegno che deriva dal programma dell'Unione e il lavoro del governo e già inizia
Al ministro di Giustizia l'ufficio legislativo ha cominciato a e lavorarlo
In modo che sia pronto nel più breve tempo possibile insieme allo studio per l'adozione di buio misure urgenti per l'organizzazione giudiziaria nelle zone ad alta densità criminale
E noi ci siamo impegnati perché queste iniziative di riforma e razionalizzazione abbia conclusione rapina
Ecco qui e tra voi oggi
Non posso non riflettere su quello che chiamiamo anche la cultura della legalità l'educazione dell'intera società alla legalità
Un pezzo che vorrei dire il cuore di quell'idea di cittadinanza democratica che sta alla base della nostra società e che rappresenti una delle priorità educative
Che sono state indicata anche dall'Unione Europea
Voi avete fatto accenno alla costruzione di un sapere di cittadinanza
E da voi tutti sono allevate testimonianze straordinarie di esperienze utili ha fatto aumentare questo sapere di cittadinanza e a diffonderlo
I modi nei quali operate sono i più diversi teatro radio attività sportive letteratura che Rita economiche
Su questo fronte che la scelta organizzata da pressioni a tutti e soprattutto annui delle istituzioni
La mafia teme moltissimo questa azione educativa
In quando ero in quanto rende le persone più consapevole dei propri diritti e dunque meno permeabili al ricatto criminale e perciò incide sul modo di stare insieme agli altri e sul modo di rapportarsi allo Stato
Il valore della legalità del rispetto delle regole della sovranità della legge va insegnato
Adottando la strategia di prevenzione educativa che lavoro sulla formazione delle coscienze fin dall'infanzia ecco perché la lotta alla mafia la scuola è al primo posto
Walter
Qualche settimana fa sono stato intervistato da un gruppo di studenti l'ho cercato di spiegarlo lo perché il governo si batte con tanta determinazione contro l'evasione fiscale
Perché è un furto perché è un furto e una società
Non può far finta di non vedere che qualcuno sottrae ad altri quel che non gli appartiene non può e non deve tollerare l'illegalità anche se i danni alle persone in questo caso sono meno visibili
Perché colpiscono l'intera collettività
E noi dobbiamo ricordare ai ragazzi e che la collettività siamo tutti i doni
E quindi
Il nostro Paese ha bisogno di legalità facendo rispettare la legge sempre
Quindi la questione della legalità a che fare con la funzione educativa
Perché per i ragazzi sapere che i limiti le leggi si stanno ripristinando
è importante e per noi in questo momento storico e particolarmente importante
Ma è tanto più vero laddove in assenza di regole e di forme di controllo i giovanissimi possono cadere sotto il potere delle regole imposte dalla cultura criminale
Va quindi ripristinato agli occhi di tutti i nostri ragazzi il principio che afferma che il monopolio della legge spetta allo stato democratico e che non ci sono altre leggi ammissibili quindi io ringrazio qui i tanti coraggioso e generoso insegnanti educatori sacerdoti per il lavoro fatto ho avviato nelle scuole nei centri associativi sulla strada delle parrocchie per l'incoraggiamento offerta ai nostri troppi ragazzi esclusi dalle opportunità
Definiti attraverso molto spesso attraverso un lavoro in nero nelle mani dell'organizzazione mafiose e criminali
So che molti di loro ci sollecitano a supportarla loro attività dare sostegno e continuità i loro progetti che io penso che dobbiamo rispondere positivamente coordinando
Presso il ministero della pubblica istruzione con l'accordo della Conferenza Stato Regioni tutte le iniziative che sono state avviate per battere la dispersione scolastica
E quindi mettere in Rete le agenzie educative dei territori anche attraverso i consorzi che sappiano mettere a punto modelli formativi particolare ad esempio le esperienze di secondo occasione
Tutte le esperienze attenti ai problemi delle singole persone finalizzati a non lasciare indietro un solo ragazzo
E presso il ministero dell'Istruzione abbiamo costituito il Comitato nazionale della scuola legalità
Dove lavoro no per la prima volta insieme
I massimi vertici della direzione nazionale antimafia
Della polizia dei carabinieri della guardia di finanza e i rappresentanti della situazione dei docenti
E degli studenti per elaborare un piano operativo nazionale da presentare al presidente a Repubblica al cliente consiglia presenta la Commissione antimafia
Prima di diventare strumento operativo
E c'è anche un altro impegno particolare che quello dedicato alla francamente o dal lavoro nero che è l'anticamera del reclutamento delle mafie
In questo abbiam bisogno d'aiuto ai sindacati delle imprese degli istituti di credito per sostenere programmi e contratti di studio lavoro che offrono a giovani il primo lavoro legale un lavoro in cui si impara
Ecco ho toccato le riflessioni concrete
Perché credo che la lotta contro la mafia da parte di chi ha responsabilità
Di governare
Penso a una lotta concreta non deve essere solo il richiamo alle mozioni non dà perciò la gratitudine per chi ha dato la vita pronto adesso la gratitudine perché il giorno per giorno porta avanti questa lotta ma deve essere la proposta di una serie di cambiamenti
Che possano portare l'intera società a vincere il fenomeno mafioso
E su questo
E su questo
Noi abbiamo bisogno veramente di una lavoro comune abbiam bisogno di andare avanti secondo quello che dicono i documenti preparatori di questo convegno e qui vi ringrazio perché questi documenti sono uno strumento e un aiuto
Al lavoro che il governo deve comprese e io mi attento che i risultati di questi tre giorni possono essere un ulteriore strumento per noi per perfezionare
La lotta che stiamo comprendendo contro ogni tipo di mafia
Io ho visto che determina davvero che nei documenti preparatori voi avete toccato molto a fondo il problema dell'informazione
Devo dire che abbiamo davvero bisogno di un'informazione schierata dalla parte della legalità
Della verità della giustizia della libertà un'informazione che diffonda sostenga quel movimento culturale morale anche religioso di cui parlava
Paolo Borsellino un movimento che coinvolge tutti e che ci abitua a sentire la bellezza di una libertà che si oppone al compromesso morale
E all'indifferenza questo è un compito di tutti noi in questo il governo si impegna da voi attendono i prossimi giorni ulteriori indicazioni di fronte a voi mi impegno a mettere in atto
Tutte le indicazioni che oggi ho dato tutte le decisioni che ho elencato nella mia relazione non solo certamente da solo sufficiente per battere in tempo breve la mafia ma sono il segno di una serie tra sono il segno di un impegno sono il segno di una strada che noi vogliamo tracciare e che se abbiamo l'arte Nacciah di perseguire gli anni tutti stanno di fronte voi vedrete che la mafia potrà essere davvero vinta e l'Italia finalmente un paese normale grazie
Allora grazie al Presidente del Consiglio adesso però volevo chiamare questo il palco quattro sindaci che sono il sindaco di Gela di Lamezia Terme di Bari e di Napoli
E come sapete sono quattro realtà
Impegnate dove i sindaci sono impegnati in prima linea contro la criminalità organizzata
Ecco qua
Aspettiamo un attimo
Situazione
Bene vi prego rifare silenzi aderì sedere Weber Caressa sentiremo che cosa ci dicono i sindaci
Aspettiamo
Io volevo cominciare dal sindaco di Gela
Rosario Crocetta il sindaco di Gela
Perché il sindaco i già nella sua battaglia per la legalità l'ha cominciata ancor prima del suo insediamento perché nel primo scrutinio aveva perso le elezioni poi ha fatto ricorso al TAR
E ha vinto ribaltando il risultato elettorale in due anni ha fatto cose molto importanti dalle gare d'appalto che prima non esistevano fino alla distribuzione a spese del Comune e dei lumini per il cimitero
Perché a Gela anche i lumini per il cimitero cosa che sembrerebbe impossibile sono invece un affare su cui la mafia insomma da sempre guadagnava ecco ci racconta un po'come come è andata
Beh questa storia dei lumini Abs volta don Ciotti perché in pratica
L'appalto della illuminazione diciamo dei cimiteri che si mettevano propri lumini questi
Che considero ad elettricità veniva ogni volta ha vinto da alcune imprese poiché erano vicini alla mafia per cui io per rompere
Questa tra diciamo questo affare mafioso soprattutto per per non poi per trovarsi alleata la popolazione pensare in quell'anno di distribuire gratuitamente
Il primo anno i lumini dice era evitando che poi quell'appalto venisse di nuovo essere gestito dalla mafia in realtà poi negli anni successivi è andata diversamente la gente si è abituata a a ad acquistarsi lumini e quindi non avere più la necessità di questa faremo mafioso però io credo che una città come Gela
Meriti un'attenzione su altre questioni
è possibile
Pensare a una città dove dal novantuno per esempio due al due mila e due ci sono stati cinquecentoventi bambini nati malformati che sono il doppio della media nazionale
Che ogni anno si ammalino cinquecento persone per cancro
Il doppio della media nazionale
Che tra l'ottantasette e novantuno c'è stata una sanguinosa lotta di mafia
Dove sono morti
Centinaia di persone
Che in questi anni dopo la lotta di mafia l'Amati ha cominciato a gestire gli affari degli appalti pubblici degli appalti dell'ENI
Crea di dove la e un in un sistema dove la mafia non è una sorta di cancro al di fuori della in un corpo sano una sorta di cancro da estirpare così come in molte realtà del Mezzogiorno il vero e reale sistema di potere
è che ogni notte si debba andare a dormire pensando che l'indomani mattina troveremo ancora una serie di di vetture bruciate
Una serie di negozi
E bruciati
Oggi negli ultimi tempi addirittura con sistemi di Baresi con la macchina che viene buttata buttata su una saracinesca
La macchina incendiata cederlo sulla saracinesca e che in questi tre anni si sia avviato in questi tre anni si sia avviato insieme insieme a lui a don Ciotti insieme a Tano Grasso insieme a Petrarca insieme a per un mia insieme a don Luigi Petralia parlo io lo chiamo parroco del Bronx è un quartiere dove si svolge e dove per anni la mafia l'ha fatta da parte da padroni adesso don Luigi dice che si deve chiamare quartiere di Santa Lucia ma guardate difficile riusciva a chiamare quartiere di Santa Lucia non è questa in questa realtà devastata dove la politica da politica molto spesso coincide con gli affari e gli affari molto spesso coincidono con la mafia allora è chiaro allora è chiaro che l'attenzione lo Stato non c'è stato
Lo Stato non c'è stato per troppi anni
Lo Stato non c'è stato
E oggi questo Stato che comincia a esserci
Comincia a esserci faticosamente euro è stato che viene da un gruppo di poliziotti pochi pochissimi è pensabile che nella quinta città siciliana ottanta mila abitanti fino all'altro ieri le forze di polizia siano sei poliziotti siano stati centoquattro
Con tre persone da scortare che praticamente assorbono quindici persone
Con una sola Volante la notte e negli ultimi giorni praticamente si è potuta fare un'operazione di rafforzamento soltanto perché c'erano ed esistono assorbiti una serie di poliziotti dalla Polmare
E dalla Polfer perché praticamente erano destinati in gran parte a far nulla
Con e tra e trasferiti al al commissariato ma è ancora pensabile che queste risorse siano sufficienti a combattere una realtà mafiosa dove solo con l'indulto sono usciti trecento carcerati di cui duecento almeno organici al sistema Matteo
E dove la mafia conta un esercito non misurabile in meno di tre persone IMI tre mila persone una realtà devastata dal pizzo gran oggi c'era una delle città che pagano meno il pizzo perché in questi anni grazie al lavoro che abbiamo fatto abbiamo fatto insorgere i commercianti però pensate le cifre del pizzo ma citando megera il pizzo si pagata duecentocinquanta cinquecento mille euro al mese
I commercianti sono cinque mila se a pagare in tutta la Sicilia a pagare solo il settanta l'ottanta per cento Ziad Jarrah si paga meno che altrove come si paga adesso meno che altrove sono i sessanta
E il sessanta per cento su cinque mila fanno tre mila e tre mila per la media i cinquecento fanno un milione e mezzo a euro
Al mese che moltiplicati in un anno sono quindici milioni di euro che vanno al racket del pizzo che vengono sottratti al Mezzogiorno e molto spesso risicate
In quelle città del centro nord in cui molto spesso i sindaci e i politici continua a dire che non c'è amarla guardate c'è una cosa che mi fa arrabbiare ma c'è una cosa che mi fa arrabbiare quando vado in giro
Nelle città e mi dicono il sindaco a cui hanno fatto degli attentati hanno tentato di fare tentati che doveva essere forse ammazzato
A proposito del forse può dire ammazzato io debbo qui denunciare il fatto che a Gela
Per anni dopo anni e anni di controllo criminale territorio non c'è un sono bene confiscato alla mafia una sola casa abusiva e questo la dice lunga sul modo come funziona volte certi tribunali letture anche su una vicenda che vedeva intercettato un colloquio che in cui c'era un un lituano che parlava con un imprenditore fra virgolette di Gela
In cui parlano chiaramente della mia sicurezza del fatto che delle misure che avevo del fatto che dovevo andare a casa quando andava a casa tutti i colpi in testa
In cui si parlava dettagliatamente di un'operazione possibile mi ha tentato non c'è stata neppure un'inchiesta della magistratura porno neppure un semplice avviso di garanzia
è il lituano è stato accompagnato alla frontiera come qualsiasi operaio bracciante agricolo immigrato che veniva che veniva che viene a cercare lavoro in Italia anche questo lo dice a volte sul modo come funziona la giustizia
è questo un modo come non funziona la giustizia
Io voglio concludere entro dicendo questo bene
Noi per anni lo Stato non l'abbiamo conosciuto
Oggi la questione meridionale
è diventata in gran parte è una questione legale
La questione meridionale coincide in modo terribile terrificante con la cui con la questione della malattia che ruba le risorse a mezzogiorno e impedisce lo sviluppo bene
Io volevo fare per esempio prima la domanda la presente Prodi mi dispiace che i sindaci si sia parlato dopo il presidente forse sarebbe stato giusto test
Ma io alcune domande gliele avrei fatte per esempio
Lei si contende i tribunali
Si fermeranno perché non c'è più benzina hanno esaurito le scorte di benzina fino al trentuno dicembre
Questa sembra la domanda così da giornale invece la verità e la verità di di tantissimi tribunali e d'Italia dove praticamente la gente a superare la la le macchine dei magistrati sottoposta sicurezza hanno superato i limiti del consumo di benzina annuale e debbono viaggiare magari lasciando le macchine blindate
Questi sono poi i problemi reali di un Paese
Che non riesce seriamente a pensare che la legalità
Non è più una questione marginale non è una delle tante questioni del paese e la questione centrale da affrontare se si vuole veramente che questo Paese
Esca da una deriva che lo rende oggi fra i Paesi più corrotti d'Europa se si vuole che questo Paese
E anche a da una deriva che lo checché ne impedisce totalmente lo sviluppo l'ultima cosa gradita una seconda appunto voglio un ricordo di Peppino Impastato lo voglio fare
Guardate io la due anni fa sono stato a
A Arcibessi
Era giornata in cui si ricordava Peppino
Eh io camminavo per le per le vie di Cinisi
Sono entrato in un bar e io ho detto bella questa manifestazione
Il Belli il barista mi ha detto
Ma quale manifestazione poi mi son chiesto chi c'era quel corteo eravamo
Mille mille cento esimi viva Palermo che veniva Reggio Calabria che era venuto a Torino da Bologna da Milano da Roma o da Napoli non c'era una non c'era uno di Cinisi che non fosse Giovanni per il fratello di Peppino
E la sua compagna e sua moglie bene io in quel momento pensato questo
Quando deve essere stato terribile per sette per Peppino vivere in quegli anni
Per le vie in cui era
Per il in quegli anni diedi cinesi
Guardando un faccia a faccia i suoi possibili
Assassini e questa è la realtà di molta gente di molti commercianti che nel Mezzogiorno hanno deciso di combattere la mafia di alcuni amministratori di alcuni magistrati di alcuni poliziotti allora io voglio la seconda domanda
Che voglio fare a a Presidente del Consiglio onorevole Prodi di questa i tre il lo stato ci continuerà a lasciare ancora soldi
Allora grazie però questa qui ricordato l'intervista onoriamo fanta intervista questa incontro coi sindaci perché siccome di risposte un intervento non ci riusciamo solo per ecco ricordare queste allora Gianni Speranza invece il sindaco di Lamezia Terme no prima si parlava di estorsioni dall'inizio dell'anno a Lamezia Terme netto ci sono stati più di novanta attentati legati al racket estorsioni noi per esempio l'altra sera primo piano abbiamo ho avuto un ragazzo che a cui era stato alla famiglia era stata peraltro bruciata una officina credo di pneumatici
Una storia allora erano torna state a lavorare all'estero operano tornati ha ora aperto questo officina non avevano voluto pagare
Il il pizzo e gli era stata bruciata non solo l'officina ma anche la casa e questi due ragazzi però giovani dicevano che loro non se ne sarebbero andati sarebbero rimasti lì
E volevano comunque ricostruire tutto è vero appunto che c'è stato questo però è anche vero che ultimamente ci sono stati dei segnali di speranza che sono arrivati da Lamezia Terme quali quali sono
Quanti minuti no io scusate ma va bene
Non è questo che vuole essere si può essere io rispondo agli ordini che mi sono stati dati da Luigi Ciotti che mi ha detto mi raccomando intervieni e contiene e quindi io mi adeguo diciamo fu grazie
Ci sono stati
Novantadue
Attentati assassini denunciati
Io credo che siano molto di più quelli non denunciati
E molto di più quelli non denunciati
E e soprattutto questa è la cosa che più mi ha angosciato e mi angoscia
Gli ultimi attentati sono avvenuti
Con dinamiche tali che potevano portare
A una tragedia di vite umane
E questo per esempio
Chi è avvenuto la sera del ventiquattro ottobre
Bruciando in poche ore
Non solo il deposito
Diplomatici ma una palazzina di tre piani e distruggendo contemporaneamente
Una impresa delle case delle famiglie
E il lavoro dei proprietari e degli operai che ci lavoravano in poche ore
Un emigrato un ex emigrato calabrese in Canada
Avuto distrutto tutta la sua vita di lavoro e anche la casa sua e dei figli
Beh già
Esplicativo tutto
E Daniele Godino
Nella trasmissione
Che le guidava teorico di un'arma
è stato proprio l'emblema di questo riscatto alla città cioè se io dovessi dire stasera
Che cos'è il riscatto della mia città della comunità di Lamezia oggi
Non giocherei altre parole se non dire Daniele la sorella e i suoi fratelli che sono dopo l'espressione migliore più forte della città perché sono giovani
Che hanno deciso dopo lo studio di tornare a viva nella terra
Sono imprenditori come il Papa che è andato in camera e che ha avuto distrutta l'azienda e tutto il frutto la sua dei lavori di una vita e contemporaneamente voi io no ricominciare c'è il discorso che ci facciamo ogni giorno
Non è soltanto quello di sacrosanto di avere giustizia per quello che è successo ma è quello dei cominciata attività ce li non perde il lavoro e di non perdere la casa
E allora
L'azione di cui oggi stiamo parlando qua
E stiamo parlando
A livello altissimo contanti Agazzi e con le persone che nella società italiana
Esprimo di più questo sentimento
Dell'antimafia e della liberazione alle mafie nella mia città passa per il fatto che bisogna ricostruire questa queste case e bisogna ricostruire questa azienda non solo lo Stato non è credibile ma parliamoci chiaro nemmeno io sono credibile se queste cose non vengono fatte perché a che cosa serve
A che cosa serve la mia azione amministrativa in una città
In cui il consiglio comunale è stato sciolto per due volte in dieci anni per invece azione mafiosa se dopo un anno e mezzo
Che è stata data a me la possibilità anche in maniera strana DS sindaco la città con io sindaco e lo schieramento e non lo schieramento opposto invece che alla magia rimpatrio ma che cosa serve che io sia sindaco di questa città se quell'impresa e quella voto non viene ricostruito eccessi e lì dove oggi sembra appunto che ci siano appunto la catastrofe non c'è invece la ripresa e quindi la l'uso della legislazione antiracket l'intervento delle istituzioni e anche una campagna che abbiamo promosso che punto un conto corrente della Caritas diocesana sulla quale si possono raccogliere i fondi che stiamo raccogliendo
La speranza quale
E più di una speranza
è la partecipazione dei giovani
Con una grande manifestazione che si è svolta pelle viene agita
E con il corteo che si è concluso proprio dove è stata bruciata questa casa è questa impresa e la serrata dei commercianti
C'è stato Tano Grasso
Noi in questo anno e mezzo
Abbiamo aiutato il lavoro suo e di altri operatori economici che hanno fatto l'associazione antiracket latita e gli abbiamo dato un bene confiscato alla mafia l'abbiamo dato proprio all'associazione antiracket un appartamento di cento e sabato scorso
Si è fatta una serata che ha coinvolto l'ottanta cinque per cento novanta per cento dei commercianti ed io petto economici appunto sono due cose importantissime
Che ci pongono in una situazione non solo nella quale la città subisce ma estranea
Ma anche l'agilità reagisce e da tutta la sua positività per cercare di ribaltare questa situazione
C'è stato anche una presenza con un vertice dello Stato nelle sue articolazioni non riscosso io stasera dopati e ci pare ma invece sono qui a una riunione amministra indenni Chennai vorremmo e anche questa è sembrato che in questo momento e ci mette in una certa condizione
Vorremmo che questo snodo fosse uno snodo di un possibile
Processo di cambiamento ma io mi chiedo ma come mai non si è che riesce a fare nei confronti della 'ndrangheta o anche della camorra poi sentiremo naturalmente il sindaco di Napoli quello che però è stato fatto
Contro le cosche siciliane sentivo l'altro giorno in televisione dire ormai la 'ndrangheta è diventato un'organizzazione più potente della mafia in fondo in Sicilia ci sono stati i pentiti sono stati gli arresti
E si è scoperto come funzionava anche l'organizzazione mafiosa niente di tutto questo invece nei confronti della 'ndrangheta e della camorra le voglio chiedere al sindaco di Bari
Anche se insomma andrà anche da riguarderebbe naturalmente quella Calabria perché tra l'altro il sindaco di Bari Michele Emiliano prima di essere sindaco è stato un magistrato
Lo sono ancora sono solo un aspetto diciamo non non esercita sia nelle quaranta immunità la mia rapinatore attaccato nella stanza del sindaco di Bari dell'unica cosa mia di quella stanza
Pronta a est indossata basso si
Trovava il lusso alto almeno uno
Quando era quando sarà finita questa questo compito che meravigliosamente devo dire anche con un pizzico di coraggio creativo i miei concittadini hanno pensato di di darmi perché immaginare in una città del sud
La elezione a sindaco di un magistrato dalla Direzione distrettuale antimafia oggettivamente qualche cosa di straordinario dà il senso
Di una volontà
Di una di una volontà di tutta la città di tutti i miei concittadini di dare un segno chiaro da questo punto di vista e dicevo che anche la Puglia per certi versi come anche forse la Sicilia ma onestamente io non me la sento di parlare in presenza di Giancarlo Caselli
Delle differenze delle ragioni che riguardano la lotta alle cosche della 'ndrangheta era quella di cosa nostra forse preferirei parlare della del della mia regione che conosco meglio forse ha un po'più anche di utilità quelle conoscenze che io posso avere di questi fenomeni ecco in Puglia noi siamo per esempio fenomeno di lotta vincente alla mafia
Che è cominciata tanti anni fa è cominciata soprattutto nel Salento ad opera di alcuni magistrati tra i quali mi viene di ricordare Cataldo Motta che un po'il padre di tutti
Tutte le indagini sulla sacra corona unita ma che poi si è estesa piano piano con grande difficoltà anche nelle altre città della Puglia e ha ballato anche risultati importanti sul piano internazionale per esempio la Puglia era diventata il crocevia del grande contrabbando
Di sigarette Cosa Nostra 'ndrangheta i gruppi mafiosi dell'Est addirittura il rapporto con alcuni Stati
Che erano diciamo tra virgolette ospitali rispetto alle grandi multinazionali del contrabbando hanno portato per esempio la Direzione distrettuale antimafia di Bari avverrà addirittura ad arrestare e a consentire l'arresto meglio di un magistrato svizzero che copriva gli affari gli a fare di questa organizzazione e Marie viveva con questo prodotto interno lordo aumentato dopato dal grande contrabbando dal grande traffico di sostanze stupefacenti quando poi dall'Albania cominciarono ad arrivare tonnellate e tonnellate di droga distribuite nel resto dell'Europa beh insomma davvero fu un momento durissimo
Nel quale però ecco la magistratura le forze dell'ordine si trovarono ad essere l'unica reale alternativa quella che noi chiamiamo l'alternativa repressiva
E poi
Basta fa scendendo dalla senatrice Erika la rimonta il gene che salutiamo davvero tutti quanti con grandissima fatica
Che ha voluto essere presente anche ad altri stasera
No
Allora vedete c'è il giudice a Caselle mi dice che è la Montalcini
Andata a festeggiare i suoi novant'anni in una scuola di Palermo e ha voluto accanto a sé per festeggiare i suoi novant'anni i giudici antimafia che lavorano a Palermo
Allora quindi dicevo questa storia positiva ha poi avuto momenti straordinari quando fino a qualche mese fa
In tutte le cave Allegri capoluoghi della della Regione Puglia constatavamo tra sindaci tra prefetti nelle riunioni che fa abbiamo fatto del del del Comitato regionale per l'ordine e la sicurezza pubblica che i reati predatori per esempio che sono un sintomo importante della sicurezza e dell'ordine pubblico nel nostro territorio
Erano scesi ai livelli degli anni Sessanta addirittura a Bari c'era una media fino a pochi mesi fa
Di due rapine la settimana
Io non voglio dire queste cose alla presenza
Il sindaco di Napoli però percorrevamo numeri incredibili naturalmente
Dall'indulto in poi ed è inutile girare attorno i dati parlano chiarissimo dal momento in cui ci sono state le scarcerazioni dell'indulto noi siamo tornati a quattro cinque rapine al giorno
Questo a Bari in una situazione dove la struttura mafiosa è fortemente diminuita è sotto pressione sotto ogni aspetto dove le misure di prevenzione hanno funzionato benissimo
Io ho avuto un partì con una particolare emozione cioè quella di assegnare per esempio l'Associazione nazionale carabinieri uno splendido appartamento di via Sparano che era che avevo confiscato da magistrato ad un sistema diciamo molto evoluto dal punto di vista mafioso che era legato a un gruppo di cliniche private quindi una una commistione tra mafia sanità privata e corruzione politica che aveva impegnato la direzione del settore antimafia negli anni passati e dicevo in questo contesto positivo abbiamo anche avuto dopo quasi vent'anni
Pochi giorni fa un omicidio di un commerciante durante una rapina cosa che non accadeva da tantissimo tempo
E questo ha creato ovviamente una grande depressione collettiva perché quando sei nello sforzo sei sulla sanità sette pensi di essere arrivato
L'idea di ecco non di essere lasciati soli perché questo bar non è accaduto onestamente lo Stato ha ben presente anche se ho dovuto per esempio prestare la benzina e la carta delle fotocopie ai miei colleghi dalla procura erano rimasti senza e con l'impegno che era ed è un male comune con impegno poiché me li restituiscano non appena di
Gli diedi rimpinguano le scorte però dicevo ecco questi segnali hanno creato un un un una sensazione di difficoltà e naturalmente hanno anche dato l'impressione che le grandi novità
Per esempio noi abbiamo fatto un atto catartico in città quando durante la la più difficile battaglia giudiziaria la mia vita non è stata contro la Sacra Corona intestata quella per abbattere Punta Perotti perché ci sono stati
Luca
Ci sono stati più di venti procedimenti giudiziari dove io e l'assessore al contenzioso praticamente abbiamo lavorato come due avvocati per contrastare questo
Questo in questo questa difficoltà bene quello è un atto per esempio che darà vita su quell'area ad un parco di sette ettari meraviglioso
Che sarà un parco intitolato alla legalità anche perché il nostro sforzo e quello di collegare le sicurezza perché la sicurezza viene richiesto dovunque persino la mafia qualche volta
Ma noi invece dobbiamo collegare la richiesta di sicurezza alla legalità e questo passaggio
è molto più difficile e prevede che l'efficienza dello Stato la certezza delle pene l'applicazione puntuale della legge anche nelle procedure amministrative sia sempre molto precisi
Rosa Russo Jervolino
Insomma sappiamo tutti che Napoli è stata la città negli ultimi mesi più al centro
E le cronache per quello che sta succedendo qualcuno ha detto
A Napoli la camorra attinto almeno per ora cosa risponde a chi dice questo dato rispondo dicendo cercherò di dimostrare vero rapidissimamente è una grandissima bugia
Noi e io vorrei qui portarvi il grido di dolore della mia città però anche il grido di orgoglio e anche il grido di speranza
Il verrebbe di dolore
Il grido di dolore all'incidente anche se la camorra non ha vinto è impossibile che per esempio nel pomeriggio di ieri ci siano tre assassini e poco importa se questi sono nell'ambito della città possono appunto nel circondario nei paesi nei paesi vicini un grido di dolore perché sì è vero la camorra è sempre esistita io me la ricordo en che da piccola la camorra che più o meno trafficava in sigarette per amor di Dio non vorrei dire che quella era camorra buona non vorrei cadere in qualche altra trappola però attenzione l'incontro fra camorra e droga è stato micidiale qui non parlo del consumo di droga singolo parlo del grande traffico internazionale di droga
Che passa attraverso il porto un porto che porta ricchezza e alla città ma che poi fa anche di Napoli un punto di snodo fra i Paesi di provenienza dell'Europa del Nord un grido di dolore perché appunto anche la criminalità la microcriminalità è aumentata e a me mettono paura due cose
Che aumentata la violenza aldilà della statistica i numeri mi interessano di meno ma è aumentata la violenza mi interessa che si sta abbassando l'età media di coloro che appunto commettono reati
E mi interessa e mi spaventa che sempre di più ci siano se sia pure marginali di popolazioni che si schierano nuove dalla parte di chi arresta ma dalla parte di chi è arrestato
Noi forse per capire questo dovremmo tener conto anche nel contesto socio economico di Napoli
Per ricordare che siamo la città compiuti disoccupazione con minor livello di reddito con trentacinque mila famiglie sotto il livello di povertà siamo una città che ancora carica di problemi ma anche qui sia chiaro io non voglio fare alcun rapporto il film mancherebbe che dicessi povertà uguale propensione alla droga non mi passa
Neanche per la testa
Ma Boglioli grido di dolore di farlo sentire da un altro punto di vista dal punto di vista di far capire fino in fondo quanto è sbagliato che come reazione all'insuccesso nel nostro Consiglio comunale in bocca l'esercitò imbocca i manganelli
Noi
Abbiamo bisogno di politiche sociali abbiamo bisogno di politiche culturali abbiamo bisogno di sviluppo abbiamo bisogno di lavoro e poi abbiamo bisogno anche di forze dell'ordine ma prima ritirarsi sul contesto con il contesto socio economico della città senti Rosa prima il il sindaco di Bari diceva a Bari in Puglia lo Stato cioè a Napoli in Campania cioè lo Stato a Napoli lo Stato c'è non dico sempre che ci sia in modo ottimale devo dire vedo qui vice capo di gabinetto degli interni abbiamo fatto un ottimo lavoro con Amato e Minniti anche noi abbiamo i magistrati senza benzina e senza carta e anche senza qualche altra cosa in termini strutturali però lo Stato cioè non posso dire che lo Stato non c'è
Vorrei dire un'altra cosa tanto è inutile che strilla avere e che non si capisce niente perché è una rete al microfono anzi essendo anche perché se il sindaco di Napoli per sua natura non ha paura della camorra figurarsi degli amici quelli proprio mi passa neanche per la testa
Volevo chiedervi però ed è il secondo rapidissimo appunto l'orgoglio della città
Guardate assolutamente la stampa nel nostro Paese deve essere libera liberissima non è pensabile nessuna forma dice misurarne preventiva nel successiva però la stampa l'informazione del servizio di merita e qui vi prego ascoltatemi bene far passare Napoli dalla città per ritardare una camorra accetta di camorristi è una cosa che soltanto inaccettabili
L'inaccettabile fino in fondo
è terza cosa altrettanto a breve il grido di speranza
Guardate c'è speranza c'è spazio Luigi se eccitate quella mano che tu hai promesso a tutti e ce la dai a Napoli noi possiamo vincere perché le forze ci sono
Non c'abbiamo i giovani eccolo qua presidente del consiglio comunale trentadue anni ha portarcela
Al centro vi ricordate il posto dove hanno ucciso Annalisa Durante ha riunito i giovani e di Napoli un teatro gremito
I ragazzi con la molletta al bavero la bolletta significa davanti alla camorra noi non molliamo
E non molleremo
Però abbiamo bisogno di aiuto
Siamo andati avanti Luigi c'è stato una splendida notte e di preghiera in cattedrale io destò qualche volta funzioni diciamo di protestanti e cattolici dieci ortodossi riti diverso insieme non ho mai visto pregare laici e cattolici con tanta intensità
Perché lei la preghiera non era un atto di fede religiosa che ce l'aveva interpretata così ma se no era un atto di richiesta di giustezza sia era quella fatale quella sete di giustizia
Che c'è in chi credeva c'è anche che economicamente equestre forza per la città
Un'altra cosa vive spiace che non l'abbia detto Tano Grasso perché in larga misura l'ha fatto lui le associazioni antiracket dappertutto ascendono lei denunce da noi salgono e salgono credenti gelosamente ieri ventitré anni di carcere a Silvana cuce ITO ma sembra a Fucecchio dette i tre anni di carcere atti scusate a chi ha taglieggiato mobile Silvana Fucito
Si fa la società una donna coraggiosa
Ma non è andata in tribunale da sola e andata in tribunale oltre che con se da col questore etc correttezza San Giovanni a Teduccio viene accompagnata tipo tra va be'la maggiore che hanno chiesto giustizia
Vaccaro porrei gli appalti per amor di Dio una mia ossessione io so benissimo che si possono fare cosa interattivi per Borrelli dovrei fare
Ma anche qualche cosa cattiva non volendola fare non accorgendosi
E allora
Il patto di legalità con la Prefettura da noi non c'è appalto un subappalto che non abbia investono delle forze dell'ordine della prefettura e tutto questo la città va accettato tutto questo la città commuove
Per cui dolore Baudolino Napoli è una città civile civilissima sede ritarda la mafia ma non vinta
Speranza un'ultima cosa
C'è un modo diverso per intendere la speranza
Alcune volte noi la intendiamo come attesa statalisti Caio lo stop cui spero che qualcosa succede
Ma c'è un altro modo di intendere la speranza
Lei intende arma come impegno fino in fondo forte e severo individuale e collettivo Luigi grazie perché ci aiuti ad avere questa speranza allora grazie a frotte proprio sarebbe Caressa si sarà Angelo Branduardi con la lauda di Francesco
Certo anzi giustamente chiudere Luigi siamo perché mi sembrava che l'allora ministra riguardavano solo l'opera fermo non muoverti
Armi è un attimo
Allora grazie grazie alla senatrice Montalcini che ci ha raggiunto è un segno
Quindi aspettato generoso non lo sapevamo ci ha fatto molto molto piacere grazie
Grazie
Grazie alla nazionale cantanti che fa parte del libero che questa sera
Qui con Luca Barbarossa
Ma fra portò qui il concerto di Angelo Branduardi che diede proprio
Per vivere questo momento di riflessione ma anche di festa e di incontro ringrazio Luca Barbarossa elettori ieri qui è un attimo
La nazionale cantanti
Faremo quattro partite cioè organizziamo adesso i valori in quattro cinque regioni per chiamare gente a riflettere insieme coi stupendi cantanti e fra poco il concerto Libardo guardi due parole arte grazie ma non pensavo di venire addirittura qua parlare fra tante persone importanti e tanti discorsi
Meravigliosi intensi che ho sentito il nostro impegno è quello soprattutto non tanto delle partite che saranno senz'altro fatte
Ma è quello di del lavoro da fare nelle scuole
E che che tu ci ha insegnato e che è il lavoro più importante perché questa è una materia che o si apprende da piccoli
Ho credo che non si possa più a prendere quella del rispetto delle regole grazie a tutti e buon lavoro
Salutiamo anche il presidente alla Commissione antimafia siamo perizie gratuite presidente Ersilia Beppe Luminita
Domani mattina alle nove nei gruppi di lavoro tutti del gruppo di lavoro Chau Nando Dalla Chiesa aspetto Luigi però perché dobbiamo salutare anche Angelo Branduardi
E adesso arriverà credo arriva
No va be'io vi dico comunque che Angelo o Branduardi tra l'altro questa è un'anteprima che ci sarà stasera
A Roma
Ha musicato le laudi San Francesco quindi stasera
Quello che suonerà e la lauda di Francesco