Le comunicazioni del Governo al Senato sul decreto Conso che depenalizza i reati attinenti alla violazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti

Seduta di grande tensione questa mattina al Senato dove il presidente del Consiglio Giuliano Amato ha portato la versione del Governo in merito al decreto sulle tangenti non firmato dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro
Ne parliamo con Elio Vito deputato di la Lista Pannella
Ed io il decreto
La lista Pannella lo ha criticato aspramente ma il governo si è di fatto anche delle decisioni assunte dal Parlamento e specificamente dalla a Commissione affari costituzionali di Palazzo Madama
Io credo che in qualche misura quanto successo stamattina lavoro adesso del Senato abbia dei le componenti di paranoia
Dico questo perché il governo come sappiamo la settimana scorsa
Ha approvato un pessimo decreto che fortunatamente il Presidente della Repubblica per ragioni inerenti proprio alla esistenze la rilevanza del del quesito referendario sul finanziamento pubblico diciamo il governo ha approvato un decreto con il quale sostanzialmente dei penalizzava le violazioni alla legge sul finanziamento pubblico
Festiva proprio in parte modifichiamo allo Stato mentre c'era proprio in tal senso un testo varato dalla Commissione affari costituzionali del Senato varato dalla Commissione affari costituzionali del Senato con un due qui si dichiarato intento evitare il referendum perché il testo era di modifica complessiva alla legge sul finanziamento pubblico quindi da modificare anche quelle parti della legge che sono oggi oggetto delle referendum cioè i contributi dello Stato ai partiti
E con l'altro
A tanto altrettanto dichiarato esplicito intento di depenalizzare le in violazione della legge a finanziamento pubblico oggi e io credo che quanto abbiamo assistito stamattina in aula
Sul governo che si è presentato senza più il decreto alla nell'aula del Senato magari bisognava organizzarlo prepararlo resistere anche quella notte in cui la Commissione affari costituzionali del Senato a approvati provvedimenti insomma io credo che in gruppi di Rifondazione comunista nel momento cruciale della lega che sul insorti nei confronti del governo che non ha più con sé
Il decreto beh magari potevo semplicemente insorgere quella notte impedire che la Commissione affari costituzionali licenziasse il testo che poi è servito di base del Governo per il decreto mai più ora con Tina ad esistere e anzi il cui iter pare dovrebbe essere addirittura generato dopo che il governo ha reiterato il decreto per questo dico che pare un atteggiamento un pochino paranoico dei nostri colleghi senatori
Più in generale come giudichi l'andamento della seduta forse una delle più nervose delle più preoccupante che si sono svolte in questa legislatura sicuramente alle nella seduta è legato alla gravità e anche la difficoltà
Del momento ma io credo che sulla sulle la particolare asprezza diciamo delle polemiche dei toni usati abbia sicuramente in qualche mese ora influito anche questo elemento magari non so con quale grado di consapevolezza cioè che i senatori non poteva non tenere conto
Che erano responsabili di avere determinato questa situazione ripeto perché il governo ha fatto sostanzialmente proprio un testo scandaloso varato dalla prima Commissione affari costituzionali e che per evitare questo bastava insorgere quella sera le parole i toni sorte le le occupazioni dell'aula occorreva farle quella notte quando in prima Commissione sulla provato quel testo occorreva farli quella notte molto più che oggi
Fabio Fabbri senatore socialista e sottosegretario alla presidenza del Consiglio senatore Fabbri che effetto le ha fatto
Anche da un punto di vista emotivo partecipare alla seduta di stamane a Palazzo Madama è stata una mattina che non dimenticherò un
La grande emozione da grande passione politica uno scontro con le opposizioni di destra e di sinistra gli opposti estremismi vi si sarebbe detto una volta che hanno mostrato il loro volto all'Italia un volto rissoso chiassoso aggressivo insulti e niente argomenti i invece è un colpo di reni un colpo d'ala del Presidente del Consiglio
Che ha portato in campo i valori nobili della politica ha il dovere di governare che ha lanciato una sfida una chiamata alla responsabilità i repubblicani e al Partito democratico della sinistra ha dato ragione degli delle decisioni del presidente la prego del consiglio dei diritti a proposito di Tangentopoli spiegando nella ratio dimostrando che non era affatto un colpo di spugna che la decisione era stata presa in buona fede con buon fondamento dopodiché la maggioranza ha reagito nel miglior modo possibile il governo aveva meritato un consenso molto forte e questo incoraggia la compagine ad andare avanti il governo ne esce rafforzata da questa prova direi che la prova parlamentare che più lo rafforza dalla nascita del governo ad oggi decreto è stato una scivolata noi decreto non è stato una scivolata il decreto ha una genesi ha una storia naturalmente col senno di poi si potrebbe dire era meglio fare undici rivede come ha detto Conti e tuttavia non è uno scandalo bisogna sdrammatizzare
E capire soprattutto che non c'era stata nessuna blocco a nei confronti delle inchieste giudiziarie per principio della connessione i magistrati possono andare avanti su reati veri che sono quelle di concussione di corruzione e di ricettazione non c'era stata una depenalizzazione ma una trasformazione degli illeciti
Chi penali di illeciti amministrativi con una pena immediato una sanzione inibitoria immediata e quindi lo scandalo a cui si è gridato non esiste il governo è impegnato a garantire la me ne fai andare certo il Governo è impegnato a garantire la prova referendaria anche qui sdrammatizza Ando un poco perché ormai siamo in una condizione secondo la quale qual si io si legge elettorale che si vari diverso dalla proporzionale anche il mio disegno di legge di quand'ero presidente del gruppo parlamentare lo sbarramento al cinque per cento porterà inevitabilmente alle coalizioni e quindi alla semplificazione del sistema politico italiano