Cosa accadde a Srebrenica, quell'11 luglio del 1995? Vennero uccise più di 8000 persone, nel peggiore massacro in Europa dopo la Seconda guerra mondiale e definito genocidio dalla Corte di giustizia internazionale, e nonostante quest'area fosse sotto la protezione delle Nazioni Unite e dei caschi blu dal 1993.
L'11 luglio del 1995 la cittadina, dove si erano assembrati migliaia di bosniaco-musulmani fuggiti dai villaggi della zona sperando nella protezione dalle truppe … serbo-bosniache, venne occupata dai serbo-bosniaci.
Tutti i maschi sopra agli 11 anni di età vennero deportati, picchiati e uccisi e poi gettati in fosse comuni anche molto distanti da Potocari.
I soldati del generale Ratko Mladic (condannato in primo grado a novembre 2017 per crimini di guerra e per il genocidio di Srebrenica) stiparono anziani, donne e bambini su decine di autobus e li deportarono verso Tuzla.
Nei giorni precedenti altre migliaia avevano cercato di raggiungere il "territorio libero" di Tuzla (territorio controllato dall'Armija Bih) attraverso i boschi e anche tra questi molti vennero uccisi.
Oggi Srebrenica si trova in Republika Srpska, una delle due entità dello stato di Bosnia Erzegovina e i bosgnacchi (bosniaco-musulmani) sopravvissuti al genocidio sono rientrati nelle loro case solo in minima parte.
Molti stanno ancora cercando tracce dei propri parenti scomparsi in quei giorni del 1995.
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