Sebrenica, vent'anni dopo il genocidio. Per non dimenticare

Prima
Da questo
Ricordo per
Tutti credo su di noi maledetto quando dici luglio
Abbiamo avuto un ordine di infatti i tiraggi di lasciare la cacca anche perché l'anzianità è accaduta dopo ma ci sembrava cerimonie al figlio più piccolo mi aveva detto che
Legname a detta ma tu non puoi andare
Attraversa la montagna appartenenti alla fine cosa facciano anche dopo
Collocazione devono essere Borraccino vista le le mamme che lasciavano
I figli maschi fratelli
Mariti
Dei passi
Semmai quello deve essere eccetera relativo
Non credeva ormai che anche a me capitava la stazione di uguale fraintesa Fierascu indire energia va dall'spiega molto ricco difficile è minori che non ripete a nessuno dal suo sarà la storia
Esistendo bidoni ma mai di nuove imprese sane vicende esclusa dall'elenco delle spese
Come nel mio figlio più piccolo
Mi diceva ma matti piego vai
E anche oggi e mi ricordo il
Intendimento perché dimenticherò mai per la cena messa ma vada sarà stai esaurire con lenta temo che
Bizzarra uno
Una divisione pertanto nega dal mio figlio da salvaguardare allora stanno a casa
Mica sane per a favore
Deve essere iscritta quote non me ne sarei andato grazie alle nuove esserne stati allenarci
Niente sottufficiale milioni prima ancora appiglio Alloni metteva le mani coprirà io con le mani diceva mamma vai vai via non voglio vedere
Dove stai andando e non dimenticherò mai tutta durante tutto il percorso non riusciva a dimenticare quelle manine
Inoltre dai servizi talora ripartita
Ogni traccia di allora e dicono che sono scomparsi non ci sono scomparsi Stati sicuramente qualcuno assistita converrebbe ordinaria di hospice non so più lontane estremo ed Ersel mutui ogni cosa
Provocazione esserci alzato coccolare allo studio
Corteo scosse province per
Nanni dopo non so ma ancora non ho nessuna entità in un'altra ha fatto nessuna traccia
Un file
Stile della mia sorella
Europa sepolto il dodici luglio scorsa
E alla stampa Sassano cercherò logica dal dottor Renato finocchi occuparci
Vigile
Cossutta varia a seconda se si tratta di un il cognato ingegneria adesso anticipazione di trovare il loro accordo filetti alla complete ostaggi partito automatico negli uomini
Buongiorno è difficile parlare dopo questa testimonianza che se risale al due mila e quattro
Grazie a tutti di essere qui grazie alla Presidente Laura Boldrini di averci provocato nel senso positivo cioè di averci costretto
A ricordare intanto ci scusiamo mi scuso a nome anche della Presidente Polverini per questo ritardo ma sapete l'agenda dei lavori alla Camera dei deputati spesso provoca ritardi perché si accavallano queste riunioni
E quindi ci scusiamo dicevo questa testimonianza si riporta a vent'anni fa a quell'luglio del mille novecentonovantacinque
Quando otto mila trecentosettantadue musulmani bosniaci queste sono le cifre ufficiali ma ve ne daremo poi anche
Delle altre forno uccisi dalle truppe guidate dalla generale serbo bosniaco Ratko Mladic nella zona protetta
Viste le per Venezia
Che si trovava al momento sotto la tutela delle Nazioni Unite
Ringrazio anche a RAI
La RAI Teche per averci concesso queste immagini e siamo riusciti a sapere questa è una buona notizia nella tragedia
Che quella madre protagonista del filmato ha ritrovato i suoi i suoi cari di due figli al marito sono stati identificati e hanno avuto sepoltura nel due mila dodici
Questo grazie anche ad un sistema sofisticatissimi ormai applicato in quel contesto di
Identificazione delle salme esumato e grazie al DNA
Lo diciamo in quella tragedia si è potuto comunque dar vita anche un sistema
Molto efficace che è consentito di di rendere giustizia a quelle a quelle salme dicevo prima
Che i morti furono otto mila trecentosettantadue sebbene alcune associazioni per gli scomparsi le famiglie delle vittime affermano che furono oltre dieci mila
Grazie al teste dicevo sono state identificate sei mila quattrocento
Quattordici vittime
Mentre migliaia di altre salme
Riesumati e dalle fosse comuni attendono ancora di essere identificate per non dimenticare cento la Presidente della Camera questa questo slogan per non dimenticare a vent'anni dal genocidio
Voi sapete notizia di oggi che di queste ore
Che c'è stato il veto sulla parola genocidio
Un veto
C'è un promosso da
Da Mosca insomma che ha
Impedito che si potesse fare giustizia anche dal punto di vista della definizione di quello che a è accaduto
Noi
Continuiamo
E continueremo definirlo così genocidio
E speriamo davvero che la comunità internazionale su questo sia in grado
Di
Fare giustizia perché dobbiamo continuare a parlarne non solo per capire per comprendere le ragioni per andare a
A fondo di quello che è accaduto ma perché la giustizia ha bisogno di verità
Non c'è giustizia se non c'è verità
Per non dimenticare continuano a volere la pace la pace come condizione indispensabile per la convivenza per la coesistenza per il dialogo per il progresso anche di quelle di quei territori di quelle aree che ha
Vogliono intendono affacciarsi
All'integrazione europea e questa è un'altra buona notizia cioè l'idea che
L'Europa che sta attraversando quello che sta attraversando inutile che ve lo dica sia capace oggi anche però ancora di porsi come ponte per
L'ingresso di
Di un'area così strategica così importante come l'area balcanica l'area dei paesi che furono protagonisti di quella
Terribile vicenda della guerra iniziate intorno al mille ai primi anni
Novanta dialogo progresso fare la pace ricucire praticare anche il perdono
Senza dimenticare le responsabilità
E mi fa piacere sottolineare che ci siano le donne come veicolo di questa pratica della pace come come allora
Io mi ricordo quando andai in quei territori assieme alla Presidente Polverini che allora era
è impegnata nell'agenzia del delle Nazioni Unite andammo e capimmo che le donne erano fosse l'unico l'unica speranza di poter
Tolfa ripartire il dialogo e spesso accade così anche nei periodi
Difficili dell'assedio della sede di Sarajevo io ricordo il grande lavoro che facemmo di documentazione nei campi profughi a sulla vostri Broad abitarci a Vukovar
In tutta quell'area devastata siamo riusciti a documentali che nonostante tutto la vita andava avanti io mi ricordo documentarmi matrimoni
Documentano quello il teatro a Sarajevo nelle cantine si faceva teatro si si recitava l'Amleto di Shakespeare
E questo no
E questa era un un modo per continuare a vivere e le donne sono state protagoniste di questa
Di questa forza di questa ditta adesso dopo
E mi scuso per essermi dilungato ma è un motivo anche personale di grande coinvolgimento perché la televisione pubblica la nostra RAI in quei primi anni Novanta diede vita un programma che si chiamava ho bisogno di terra accogliemmo fondi per carità se Croce Rossa Italiana
Per sostenere con le popolazioni ma anche per informare noi tutti i giorni andavamo in onda per informare quello che succedeva
In quella
In quel territorio e soprattutto perché non volevamo prendere parte né da una né dall'altra non volevamo entrare nel conflitto etnico non volevamo
Come dire fomentare quelle divisioni volevamo stare dalla parte dei civili volevamo stare dalla parte delle popolazioni che soffrivano
Donne e bambini anziani come quelli che trovammo
Ospiti in un
In una non binario abbandonato alle porte di Zagabria come oggi
State vedendo migliaia di profughi ammassarsi alle nostre frontiere oggi
La le nazioni che ci informano che i profughi siriani sono oltre quattro milioni
Vedete come la storia
Si si ripete essi escono nette in qualche maniera tra passato e presente al presente alla Camera lavora Boldrin il compito di dare inizio a questa
Mattinata di testimonianze di riflessioni di impegni per il futuro
Presidente Polverini
Sì buongiorno
A tutte e a tutti mi scuso di nuovo arretrata e ritardo purtroppo questi adempimenti non ci danno neanche la possibilità di interrompere i lavori mentre sono in corso
Ministra Borro pazza
Miste consigliera Plani signore e signori membri della comunità
Bosnia carte la Bosnia Erzegovina qui presenti oggi per me è veramente un onore oggi ospitare questa iniziativa
Che ho voluto fortemente perché ritengo sia una iniziativa doverosa da parte delle istituzioni e di un Paese come il nostro che è un paese vicino
è un Paese amico
Che non può
Non ricordare a livello istituzionale quanto accaduto venti anni fa
Ecco che cosa è stata
Il genocidio di Srebrenica
Il genocidio di Srebrenica
è stato vedete il primo tentativo di sterminio di un popolo avvenuto in territorio europeo dopo il della seconda guerra mondiale
E questo non può essere
Qualcosa che
Non ricordiamo
Non può essere qualcosa che viene considerato oramai metabolizzata un evento sorpassato
Io questo per me Riggio andrò in Bosnia Erzegovina
Andrò
A incontrare le massime autorità
E andrò anche
A rappresentare il mio Paese l'Italia la cerimonia ufficiale di commemorazione dell'undici
Luglio alza polemizza
Vent'anni fa
Tutto questo accadeva alla guerra dell'ex Jugoslavia
E l'Europa che faceva l'Europa un po'
In torto edita
Osservava spesso con distacco quello che accadeva
A pochi chilometri dai propri confini
In Italia che pure
Appunto un paese vicino non arrivarono in quell'occasione negli anni Novanta nei primi anni novanta novantadue novantatré tanti rifugiati come arrivarono in altri Paesi
Dell'Unione europea dell'Europa
Io ricordo appunto Paesi come
La Germania che nel novantadue novantatré ricevettero qualcosa come duecento trecento mila rifugiati che fuggivano dalla ex Jugoslavia noi non tocco quel flusso
L'assedio di Sarajevo
Lo ricordava Giovanni Anversa prima
è durato più di tre anni
è stato forse
Uno degli assedi più lunghi della storia così come
Il ponte aereo
Che partiva da Ancona fu uno dei pontieri più lunghi della storia
Partiva da Ancona era organizzato dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e portava beni di prima necessità senza i quali
Un'intera città
Non riuscirà non sarebbe riuscita a sopravvivere
Però tutto questo non suscitava poi tante emozioni e c'eravamo quasi abituati alle scene dei cecchini
Che uccidevano le persone che osavano attraversare le strade a Sarajevo non erano più Music Wall Street
Si dice in inglese quelle immagini no
Ecco
Io in quel tempo facevo un altro lavoro
E per me è una una grande emozione parlare di questo vi assicuro
Io lavoravo
Al Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite il World Food Program e mi è capitato
Molte volte di andare a Sarajevo in generale in Bosnia in generale nella ex Jugoslavia in quegli anni
E
Appunto erano situazioni in cui
Si vedeva di tutt'
Ho visto questa intervista
Non so quante volte ho assistito interviste di questo genere a volte anche con i giornalisti con Giovanni Anversa con la trasmissione ho bisogno di te facevamo un servizio pubblico che voleva far capire
E voleva anche far qualcosa di utile per quelle popolazioni e mi ricordo quante volte facevamo
Incontri le interviste con le persone che erano state costrette a scappare via verso Tuzla dal sempre Nizza e poi però
Capisci chiedere alle persone di raccontare
E chiedere di soffrire
E chiede di rivivere una seconda volta e una terza una quarta e rivivere ancora e ancora
E le persone che accettano questo fanno un grande gesto di generosità
Verso chi deve sapere
Verso chi deve capire
Ma
Lo fanno a caro prezzo perché tutto ritorna e tutto si rivive e quante volte mi sono trovata che l'interprete non riusciva più a tradurre
E noi chiesto ascoltavamo eravamo travolti dal dolore che quella persona ci trasmetteva
Ma quel dolore
Purtroppo era utile purtroppo serviva purtroppo era necessario
Ma non sufficiente
Ma non sufficiente
Sono stati come dicevo
Numerosi nonostante
Fossimo tutti un po'in Tor pdd qui in Europa io mi ricordo rientravo quando ne parlavo no mi guardavano tutti un po'così come
Se raccontassi una storia lontana invece era molto vicina
Però dico
Poi c'erano anche tanti che si davano da fare tante associazioni tante ONG tante figure che partivano andavano cercavano di
Dare un sostegno
In terzo assorbito Nino qui presente e tante altre associazioni hanno veramente fatto
Più che la loro parte devo dire
Poi c'è stato anche chi attentato a livello politico di far ragionare l'Europa di far ragionare
Idee si son mettersi che dovevano
Capire quello che stava succedendo e forse non volevano capirlo e tra queste figure spicca sicuramente quella di Alexander Langer che
Vent'anni fa ci lasciano e anche Luis però fece questa grande battaglia di conoscenza e di consapevolezza rispetto a quanto stava accadendo in quei territori
Ecco nel luglio del novantacinque
Le notizie che arrivano da Srebrenica
Che poi ci sono delle immagini le stesse immagini che peraltro
Vennero fatte proprio da coloro che stavano per
Mettere in atto
Queste ripetute stragi facevano già
Temere che qualcosa di terribile sarebbe sarebbe accaduto e qualcosa di terribile accadde
Accadde la comunità internazionale non è oggi non agì per fermare il massacro
Il massacro di oltre otto mila uomini otto mila ragazzi otto mila bambini
E non a g per impedire la caccia all'uomo la caccia all'uomo tra i boschi che separavano Srebrenica da Tuzla
La comunità internazionale non agì
Per evitare le violenze gli stupri che accaddero in quei giorni non aggiri
Per impedire la cosiddetta pulizia etnica
Tutto questo accade e la comunità internazionale rimase
A guardare
Senza
Interporsi essenza impedire che tutto ciò accadesse
E tutto ciò accadeva
In assenza dei reati
Laddove appunto le persone dovevano sentirsi protette sicure
Ecco
E allora adesso stanno voi
Stanno gli esponenti delle istituzioni sta a noi tutti penso di conoscere le nostre responsabilità
Io
Vorrei chiese
Nessuno si tirasse fuori da questo
Perché vedete le cose accadono anche quando non c'è abbastanza pressione sui governi quando c'è un'opinione pubblica che è troppo distratta le cose accadono quando i governanti non le ritengono utili
Al proprio piacimento
E dunque la responsabilità non può essere che condivisa
E allora che bisogna fare
Bisogna oggi
Fare in modo che i responsabili
Chiede questo instabili né rispondano
Di fronte la giustizia perché non ci può essere pace senza giustizia quindi questo
Sicuramente l'impegno che dobbiamo continuare a portare avanti
Sia verso la giustizia nazionale che verso la giustizia internazionale
E l'accordo recente in materia di
Cooperazione giudiziaria tra Serbia Bosnia Erzegovina è un passo in avanti sicuramente in questa direzione
Anche se come sappiamo ci sono state recenti schermaglie tra i due Paesi che hanno coinvolto l'ex comandante bosniaco
Onirici come anche
Il tentativo fallito di approvare
Fallito ieri lo diceva Giovanni di approvare una Risoluzione sul genocidio
In sede di Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
E questo chiaramente
Riaccende delle tensioni alla vigilia delle commemorazione del ventennale
Tensioni che lo dico sinceramente non dovrebbero avevi ragione di esistere in una Bosnia Erzegovina
Ora mai avviata verso l'integrazione europea vent'anni fa
Vent'anni fa questo sarebbe stato impensabile quindi vi prego di capire quanto è
Importante questo passa e quanta strada sia stata fatta finora
Oggi
Spetta l'Unione europea ed in primo luogo all'Italia che così vicina dal punto di vista culturale e anche geografico sostenere la Bosnia
E di sostenerla in questo percorso stornando
Anche le istituzione bosniache ad avviare le riforme necessarie come dicevamo prima con la ministra
Per superare lo stallo del poste Eaton
Anche con l'ambasciatore quando è venuto qui a trovarmi recentemente si diceva come dei clan
Poteva andare bene in quel momento per
Porre fine al conflitto ma ora
Scaduto il tempo per andare oltre e riconsiderare quegli accordi né in un'ottica in un'ottica di sostenibilità politica
Ma anche di crescita economica e di opportunità dico che consentano ai giovani di costruirsi una vita reale in quei territori
Tensione che quindi dobbiamo stemperare dobbiamo stemperare anche se capisco
Che questa situazione non aiuta
Ma lo dobbiamo fare ricordando sempre che le responsabilità sono individuali le responsabilità sono individuali e maglie e poi mai possono essere collettive
E che è giunta l'ora di
Permettere ai giovani
Di abbandonare Lotito
Dobbiamo consentire loro di abbandonare l'odio
Perché
Solo così potranno muoversi verso un percorso di riconciliazione
Una riconciliazione che certo non deve prescindere dalla realtà e dal ricordo ma che è la base
La riconciliazione per fare in modo che la Bosnia Erzegovina abbia un futuro di pace un futuro più prospero e anche
Un futuro europeo vi ringrazio
Grazie
Presidente Polverini nel nelle sue ultime parole ho interpretato una
Idea della memoria che non è passiva nuovi attiva una memoria che cerca non solo di
Chiarire i passaggi più oscuri ma che cerca anche di costruire una visione nuova
Per il futuro e sicuramente il post Dayton presuppone che
Di quel di quel contesto si padri non più come
Ripartizioni etniche ma come idea di una cittadinanza europea che dovrebbe unire
Quelle quelle popolazioni
Però ovviamente questi poi sono sono tematiche molto complesse e questo questa nostra mattinata non una il compito di andare così a fondo ma insomma annotiamoci alcuni spunti che sono importanti per comprendere in questa idea di memoria attiva
Adesso coinvolgiamo le le altre nostre ospite diamo voce a chi queste vicende le sente diciamo ancora vive presenti nella propria
Storia personale cominciamo con fatti immane in materia che il Presidente della Comunità di Bose Verzé Comina a Roma
Un'associazione che poi ha scelto come altro titolo Bosina nel cuore
Mi pare
Fatima
Tutti noi sappiamo dove eravamo undici settembre primi l'anno quando arrivò la notizia dell'assalto alle Torri Gemelle pochissimi ricordano andate erano undici luglio mille novecentonovantacinque
Quando cadi strade Nizza e inizio l'ultimo massacro terza ecco fu il triplo dei morti rispetto a New York ma quasi nessuno non se ne accorse non c'erano immagini in tali giovani in tv scadenza che era un Paese
Un buco e tra le montagne del nome impronunciabile l'Europa era al mare la Bosnia non pessima notizia una guerra stava finendo e poi
A che pro serve eravamo complici l'Europa le Nazioni Unite la NATO
Avevamo lasciato che il massacro avvenisse
Eccellente onorevoli onorevoli deputati senatori signore e signori cari amici buongiorno vi invito a di alzarsi in piedi e fare un minuto di silenzio
E tutte le vittime di stare in fine sono estetico allora c'è una personalità grazie
Grazie
A nome della comunità di presidente va bene a Roma imposte hanno a cuore ringraziare l'onorevole Laura Boldrini tutto lo staff del suo caminetto e la Camera dei deputati di averci ospitati in questa mattina
Un particolare ringraziamento esprimiamo noi dalla comunità per il senatore Aldo di viaggio che da qualche anno unitamente ci accompagna in Cina incoraggia nel nostro cammino
Vorrei evidenziare che la comunità di cosiddette coordina Roma poi viene dal cuore cuore
Fin dal due mila cinque organizza la convocazione ufficiale del genocidio differenza iniziativa che vieni avviata dalla ex Presidente della Comunità basi e non solo nel cuore
La signora in vista pubblici insieme alla stessa centri di servizio per il volontariato e del Lazio e successivamente di sostegno
Con il Comune di Roma in particolare con l'ex consigliera giunta per le politiche imitatoria e per l'Europa del Comune di Roma signora tazzina culti
Vorrei qual era così occasione di ingraziare Intersos in prima persona di Nino Sergi che oggi è presente tra di noi che
Citava ci ha dato una grande mano a mano
Nell'ultima tragedia che ha colpito la possedesse Corinaldi al
Durante la alluvioni che sono accadute l'anno scorso grazie
Ringraziamo oggi vivamente era usa Cracolici la critici e questi anche che ci ha dato la possibilità di ammirare i suoi due padri che si chiamano pezzi di vita una effettivi evita due
Oggi e alla giornata della
Nella quale ricordiamo ventesimo anniversario del massacro compiuto Astrea grinza nel Mezzetti del luglio del mille novecentonovantacinque fu una tragedia progettata ed organizzata dagli estri in visti misti che portò alla uccisioni e più di otto mila maschi musulmani si tratta di un crimine che le Nazioni Uffizi
Nazioni Unite definiscono genetici genocidio perché organizzata e programmata
Avvenuta per la prima volta dopo la fine dalla seconda guerra mondiale nel cuore della nostra Europa
Nell'Europa che ama definirsi democratica liberale ed umana
Oggi il nostro impegno pensiero invece va molto oltre non ci ricordiamo solamente delle vittime di serenità maschi musulmani ma vogliamo ricordare tutte le vittime innocenti della guerra in voi siete coordinate scindere dalla loro fede religiosa
Il giorno intorno ore uguale per tutti e non fa differenza tra le Regioni
Il genocidio distrattamente è una ferita dolorosa per tutti i cittadini di posti di per sé coordina e una di quelle ferite che non posso non guarire semplicemente con il tempo per guarire Guarri qualche lite
Completamente cioè bisogna che non vengono alimentati ancora la paura e li vota logico tra i popoli e necessario intesi che i colpevoli vengono definitivamente giudicati
Resteranno forse le cicatrici
A testimoniare
Frustrazione dolore per quella tragedia atroce
Ma la rafforzerà il nostro impegno perché ciò non possa accadere mai più mai più contro il bosniaco bosniaco Este convinti mai più contro nessuno mai più in nessuna parte del mondo e per nessun motivo
La Bosnia Erzegovina è sempre stato un paese unito nelle sue ed effetti Ferente e quella è la sua bellezza proprio che è importante per la potete coordina ma non solo per la Bologna ma anche per l'Europa intera
Cari amici non possiamo permettere che di Strehler in sette vittime di tutte le guerre civili col diamo solo durante l'estate determinate anniversari dobbiamo lavorare in continuazione
Come ha detto onorevole Polverini ci dobbiamo impegnare tutti e non dobbiamo permettere che questo che oggi ci diciamo che scambiamo rimane in questa sala
Io vorrei proporre una cosa a lanciare un un appello una una una cosa che possiamo impegnarci tutti durante questo anno ma soprattutto
Stesse centri di servizi per il volontariato che in diverse occasioni ha
Ha riunito in Italia diverse accezioni di non governative italiane volontà di volontariato da tutta la
Penisola balcanica ma soprattutto posti anche
Che a Gorizia e le allignano due giorni
Di seguito hanno fatto lo scambio delle esperienze ma è soprattutto hanno
Scambio di esperienze nella vita civile tra i popoli e quindi non in Italia almeno radio diaspora Postumia capo se a questi poveri in Italia può fare tanto
Abbiamo intenzione sempre licenzi servizio per il volontariato insieme con la comunità sì voi siete secondo voi dal cuore portare in questo anno
Una mossa che attualmente sta pagina di una giovanissima fotografa postini H che riguarda proprio le fotografie che ci sono le fotografie disse a trenta
Quindici ci teniamo che questo accada cinghie appoggia e che ci dà un sistema di questo nostro pensiero
L'ultima volta cosa che vi vorrei chiedere
Che cogliamo meramente occasione per ricordare come l'Italia ancora non abbia dato seguito alle disposizioni di cui alla risoluzione Neppi finti a del duemilanove se è prevista
Del Parlamento europeo che invita il Consiglio e la Commissione anche molto come ammarare degnamente l'anniversario del genocidio di scadenza e porte Ciari
Sostenendo la proposta del Parlamento di proclamare undici luglio giorno di convocazione del genocidio differenza nell'intera Unione europea ed invita tutti i Paesi dei Balcani occidentali a fare altrettanto
Permettetemi ancora solo di spiegarmi i giudizi invocati presto fiorellino che alla fine mi raccomando per il non ter non andate via avrete tutti allora
Questo è un fiorellino che è stato fatto dalle donne d'Istria vendita di una cooperativa ufficialmente alle è entrato in giro in Europa nel due mila undici
E è un fiore con undici ter tali no per caso undici luglio Bianchi il bianco il colore di innocenza
Invece il colore verde e il perché il colore della speranza quindi questo va portato in tutte le occasioni e in tutti i giorni con la speranza che quello che atta a tutta la Sapienza non accade mai più nessuna parte
Grazie
Grazie
Grazie di cuore a far prima
Madia
In qualche modo l'iniziativa di
Della Presidente della Camera assolutamente in linea con la l'ultima richiesta che veniva fatta cioè quella di ritenere l'undici giugno luglio a luglio scusate una giornata importante segnate istituzionalmente a livello
Europeo
Quindi questa sicuramente un invito che cogliamo
Ha citato spesso Fatima volontariato
Ricordiamo tutti le le le associazioni che scesero in campo in quell'occasione accanto alle istituzioni europee e internazionali ma ci fu anche un volontariato molto individuale io mi ricordo che c'erano persone che partivano con
Furgoncini camion per arrivare in nell'ex Jugoslavia cercare di portare aiuti molto spiccioli concreti
Ci mi ricordo erri De Luca che partì con un camion per
Per raggiungere quei quei territori in maniera del tutto individuali spesso ognuno di noi accolse in casi io mi ricordo ho ricordo affettuosissimo
Di decisiva io mi ricordo solo il suo nome che venne devono ingegnere di Sarajevo che venne da me
Perché aveva visioni lavorare sua figlia era stata colpita da un cecchino Sarajevo le avevano
Asta finite in carrozzina perché il colpo l'aveva
Doveva leso la le vertebre
E questa madre TAR tramite un giro di giornalisti insomma arrivò poi a casa mia come come domestica baby potete immaginare il il legame che si crea otto tra me questa donna straordinaria e questo ingegnere di
Di Sarajevo che poi o no per fortuna nel suo Paese ripresa della sua vita non l'ho più rivista chissà se poi tornando Sarajevo ce la farà mai a ritrovarla ma per dirvi come ci fu un'apertura anche delle delle dei dei singoli delle famiglie delle piccole
Comunità che accolsero tanti
Tanti profughi tanti rifugiati e la testimonianza che scaltro e che ascolteremo ora e quella di Nada io vice vice che è una rifugiata della Bosnia Erzegovina in Italia ci racconterà un po'il suo
Il suo percorso Nada
Grazie
Buongiorno a tutti grazie Anna Presidente Boldrini di avermi invitato a questo importante evento non sono molto onorata
E la mia storia è iniziata in Italia nel novantadue ha seguito la NATO dalla scoppio della della guerra in Bosnia sono arrivata qui nel maggio del novantadue grazie all'invito
Di parenti da una parte tigna madre e siamo arrivati io mia madre mia sorella mi ha nonna
Dopo
I primi giorni insomma
Passati nella totale confusione mentale
In cui
Non avevamo ancora realizzato di aver lasciato il tutto e trovato assi qua dovevamo pensare a una
A un futuro a
Ricostruire la fitta io avevo diciannove anni
In quel periodo noi abbiamo ricevuto permesso di soggiorno di tipo umanitario
Che il primo periodo durato tre misi dopodiché è stato
Ha avuto una durata di un anno abbiamo iniziato a lavorare presto
Naturalmente i primi lavori erano quelli
Lavori abbiamo fatto babysitter abbiamo lavorato degli alberghi però questo mi ha permesso di mantenermi difendere una casa e riniziare nella mia vita
Nel novanta sei ho avuto l'opportunità di scrivermi all'Università la Sapienza e è lì diciamo è iniziata la mia vera e propria introduzione nel tessuto sociale e anche lavorativo di questo Paese
Sono riuscita a terminare i miei studi grazie anche a una
Borsa di studio non ricevuta da associazione di George Soros
E grazie naturalmente ai lavori che riuscivo a svolgere nel tempo libero
In in Italia non mi sono mai sentita una straniera e questo grazie ha un fortissimo fattore umano scusate sono un po'emozionata perché qui induttivo
Il
Anticipo che resterebbe
Che le mozioni le avrebbero tradito
Grazie a questo importantissimo fattore umano c'è l'umanità di questo Paese e qualcosa di enorme non solo Perilli persone che stavano nella sedia ma anche per noi che eravamo figli
Che proprio per questo ho deciso di rimanere qua
E di continuare la mia vita
In prima persona opera ho conosciuto che mio compagno che è diventato il mio marito
E poi anche le persone che hanno creduto in me e che mi hanno dato l'opportunità
Di sviluppo di di di di di di esprimermi dal punto di vista lavorativo sia
Inattuale lavoro che sta svolgendo e vorrei salutare la persona che sta qui con me in sala che Fabio Renzi è anche delle persone
Precedenti all'UE con la quale ho svolto il mio nuovo lavoro s'ma nelle altre
Negli altri posti di lavoro
Adesso sono la mamma di due bambini questi bambini impareranno avranno due culture impareranno quell'italiana perché naturalmente di fondo quali sono italiani ma altrettanto impareranno anche quella
Bosnia Bosnia Erzegovina esenti balcanica
Perché nelle mie vorrei dire anche che io sono un
Prodotto di un matrimonio misto sembra scontato ma è molto importante cioè non ho mai non sono mai stata cresciuta nelle differenze di fede religiosa ho sempre vissuto la mia città il mio Paese
Come qualcosa di meraviglioso e che un'opportunità che non si ripete da nessuna parte in Europa c'è vivere tutti insieme che qualcosa che
Che che ha un valore immenso per cui
La mia speranza è che si possa tornare
Che questa questa vita possa continuare per sempre qua a Roma abbiamo la nostra comunità
E qua siamo tutti uniti non si è mai stato uno screzio abbiamo sempre condiviso tutto
E dal bene al male e quindi questo secondo me è un segnale veramente importante e che mi rende orgogliosa grazie
Grazie
Grazie di cuore nata
Bello sentire parlare di Noè della sto fattore umano ce ne può più bisogno in queste
In queste ore in questi in questi giorni
Ora abbiamo il via ad una serie di interventi a cominciare da quello di
Se mia Boron lacci
Che amministra per i diritti umani e dei rifugiati la Bosnia Erzegovina
La ministra è stata anche sindaco di Sarajevo
è di Sarajevo
Mille giorni l'assedio
Io porterò sempre nel cuore nella testa
I pomodori coltivati sui terrazzi
Tutto quello che la gente tentava di fare per continuare ad essere normale il teatro il trucchi le calze investiti per le
Le donne cioè quella quella normalità che era fondamentale per poter resistere a quella pazzia con la follia di
Mille giorni
Assediati dove rimarrà sempre anche impressa la cosa più tragica come la strage del mercato
Ma anche la la forza di reagire come quella di inventarsi il tunnel che ha dall'aeroporto consentiva di arrivare in centro città
Forse i ragazzi di oggi non non sono interessati a questa questa somma è bene che almeno noi che quelle vicende le abbiamo vissute viste e raccontate cerchiamo di
Di tenerle vive perché sono un pezzo di storia che ci riguarda che ci riguarda tutti e ci riguarda fortemente Ministero parolacce
Proposta da anni ed anni
O va senatrice dare luce appresta ANCI conclamata la mentalità dei costo ciò Laura Boldrini
Ex aventi assieme giacché Borsa anche il terzo e qualche grazie
No
Vorrei salutare tutti voi insieme e anche un ad uno
E ringrazio per il benvenuto che mi è stato riservato in questa sala dove è stata costruita la storia politica della dell'Italia anche dell'Europa sono davanti a voi
Con
Dei delle mozioni complesse da un lato
Sono molto onorata grata Tellas l'occasione che mi è stata data a parlare
Nella Camera dei deputati e dall'altro lato sono immensamente triste relativamente
Al al motivo per il quale siamo qua insieme e l'assessore Beretta Venezia senza dubbio una questione
Morale
Tra le la più importante della della civiltà europea
Come probabilmente già sapete trenta iniziare attraverso
I lunghi secoli fino all'undici luglio mille novecentonovantacinque era famosa per le proprie miniere dieci
Argento è di piombo prevista nel sanatorio termale
Per dove
I cittadini di tutta la Jugoslavia si
Curava novella vendemmiare un Matisse mi le malattie neurologiche
Come
Leggero quando quando quando ero
Liceale leggerlo montani incantata ritorna formalmente io
Vedevo Srebrenica come sorse un sanatorio di Davos laddove il grande scrittore assicurato
Il proprio romanzo
Nel comune di spendere niente bisogna penitenza nel novantuno agli debbano trentasette mila duecentoundici persone di cui si è già ben preciso per Cianferoni così mia Kipling
L'ordine ci venticinque per cento erano i serbi due per cento era e non gli altri
Ponendo tutti i Paesi Tunisi tutte tutta la parte della della Jugoslavia il
Anche la
La gente di fraternità rilevabile in una situazione
Normale lavorava i pensionati avevano le tensioni i bambini andavano a scuola
Allora è capitata la guerra anche tenuta dall'altra sponda dell'Adriatico
Nella guerra tra il novantadue novantacinque Srebrenica è stata iscritta a lettere nere
Come luogo
Dice del primo è l'unico genocidio in Europa dopo la Seconda guerra mondiale
Parlando del
Ventennale ventennale del genocidio
In
Parlamento europeo
Il parlamentare ho detto a europeo autonomia decisionale dei topi strade Nizza
Esso ha
Non soltanto una tragedia credibile ma anche una grande vergogna per la cosiddetta comunità internazionale
Il genocidio
Commesso la stretta inizio nel luglio del novantacinque assegnato tutta un'epoca della
Della politica internazionale a
Messo una un'ombra amputato un'ombra
Lunga starci sulla politica condotta i Governi dell'dei Governi e delle Nazioni Unite fino a quel momento
E che cosa è stato fatto protegge i cittadini della così detta la zona di protezione chi fa fatica esposti a un crimine fra incidenza pratica
In
Dialogo permanente su Srebrenica rappresenta il nostro
Dovere
Verso le vittime quelli che hanno commesso il genocidio evidentemente non hanno mai sentito
Non hanno mai letto i versetti del Corano che dicono qualcuno ammazza qualcuno che innocente
Opportuno che non ha mai fatto
Nessun disagio è come se avesse ammazzato tutte le persone tutti gli uomini
E se qualcuno a ha conservato la visita di una sola persona come se avesse protette conservato la vita di tutti quanti
Sarebbe fenomeni per
Un crimine imperdonabile e anche il nome della vittima
E le vittime della strada dice non solo soltanto quei otto dirà trecentosessantadue uomini
Giovanotti pertinenti ma sono anche
Migliaia di madre madri sorelle figlia circa tre anni cerchie rappresentano il mondo monumenti umani di una tragedia
I cittadini di Srebrenica sono una popolazione sta le donne disperdendo il passato una popolazione importante sono una sola un concentrato di donne
Senza madridista figli sorelle senza fratelli mogli e senza mariti
Ci sono alcuni che per la profondità del dolore che hanno vissuto ma anche per la loro grandezza morale
Anche
Se sono vittime
Di una
Un olio patologico incredibile delle donne di Srebrenica non hanno mai pronunciato la parola
Vendetta loro cerca non soltanto
Soltanto la giustizia e cercano le notizie dei propri cari
Vorrebbero sapere e trovare i resti umani dei loro cari per poterle per poterle tumulare
In base
Alle alle abitudini è alle abitudini religiosi del proprio popolo della strada inizio sono state perché molte parole
Però negli ultimi vent'anni è stato fatto incredibilmente poco quando lo dico non penso soltanto
Alla ricostruzione economica infrastrutturale
Ma anche all'energia mento alla grandezza dei criminali è delle cambiamento alla forzando la storia
Se il tribunale internazionale dei crimini di guerra in Jugoslavia e nel due mila e quattro
Ha sentenziato che in tre treni sta è stato commesso un genocidio quale e la istante nazionale che lo possa negare
Jacques quelli che negano il genocidio non ci sono coscienti che stanno facendo un'ingiustizia loro stessi perché loro
Come ha detto postero Voltaire
Perdonano I criminali diventando a loro stessi criminali
Nonostante il momento
è il momento
Di spirito lo spirito tra quelli che sono
Stati le vittime e quelli che hanno commesso il genocidio
è logico che prima o poi deve si deve arrivare
Alla pace tra il popolo serbo il calcolo Rossigni ancora nessun popolo può sport essere messo in condizioni di essere apostrofato come
Genocidi Genoa chimico in Cina genocidio è necessario
Trovare i colpevoli
Cari amici care amiche è un momento molto di grande emozione per me sia non riesco
A
Il non riesco a dimenticare la tristezza è la tragedia commessa nel novantacinque però nello stesso momento mi sento anche contento e felice perché i parlamentari
Dell'Italia insieme alla cittadinanza al popolo italiano insieme agli americani e inglesi belgi
Stanno mandando tutti insieme un messaggio cioè quello che nel settore non potrà mai essere commesso un altro crimine del genere davanti alla coscienza detenuto
Sì alla ministra Borowczyk continuiamo continuiamo con
La l'intervento studi Vasella quella Minicucci
Che ministra consigliera incaricata da fare da ambasciatori procedevo secondo in Italia
Anche a lei la possibilità di
Offrire
Il suo la sua riflessione
Grazie
Dire Presidente
Onorevole Presidente
Ministro eccellenze parlamentari cari amici dopo vent'anni
Dalla terribile orrenda tragedia che
Si svolse a Srebrenica
Questa cittadina Bosnia cari vicino alla frontiera con la Serbia
Che
Il tribunale internazionale dell'Aja
Ha dichiarato
Il luogo di
Genocidio
Oggi noi qui assieme agli amici italiani
Ricordiamo l'undici luglio come giorno di
Rimembranza di tutti coloro che quel giorno Peres però il loro bene supremo la vita
Ma anche
Celebriamo questo giorno come giorno di ammonimento alle generazioni future e ammonimento al mondo
A Srebrenica
Attraverso Srebrenica dobbiamo imparare
Che cosa l'odio verso l'altro e il diverso può fare
Quando
Qualcuno prende in mano alle armi e
Le combina con il nazionalismo
Nelle stante
Del novantacinque i bosniaci di Srebrenica
In cerca di
Rifugio
E protezione si rivolsero
Alle forse dell'ONU alle forze del peacekeeper versa
Eppure non
Trovarono questo
Invece delle forze serbe
Sì
E costrinsero
Le donne i bambini ad abbandonare l'asse seria ma uccisero
Uomini e ragazzi alcuni appena
Dodicenni
Più di otto mila
Uomini e furono uccisi quel giorno
Chi
Dopo questa
Strage
Cercarono di nascondere ricorrenti
Che furono
Ridistribuiti
E sepolti altrove
E quindi difficile localizzarle e identificarli
Nonostante
I grandi sforzi molti corpi non sono stati ancora ritrovati
E
Gli assassini ancora negano che qualcosa sia accaduto
Cifre ma il
Cimitero che quote sociali
Dice un'altra cosa
Vent'anni dopo il genocidio le ferite sono ancora fresche le cicatrici sono aperte non guariranno finché non sarà stato ritrovato l'ultimo mosso
E non sarà stata fatta giustizia per tutti i morti queste vittime
Ci chiedono di non dimenticare ci ricordano che l'ultimo colpevole deve essere portato dinanzi alla Giustizia solo allora sarà possibile perdonare
Piangiamo la crudele
Liquidazione nidi o più di otto mila persone e siamo vicini al dolore dei superstiti
Oltre alla profonda tristezza
Dovuta alla consapevolezza che ci sono persone capaci di azioni così malvagio verso i loro simile
E a questo si aggiunge la tristezza e la depurazione del fatto che la comunità internazionale non sia riuscita a
Far cessare la strage
La Cina una cerimonia è stata organizzata l'anno scorso
Forse
No per mostrare la consapevolezza dell'opinione pubblica italiana
Del
Le trenta di Srebrenica lettere esprimere incomprensione
E
Partecipazione da parte del popolo italiano e questo significa molto per i superstiti di Srebrenica per le loro famiglie ma vuol dire molto per l'intero Paese
Nel miglior modo possibile la Repubblica italiana contribuito
A adempiere nella raccomandazione
Del Parlamento europeo che invita a dedicare questo giorno alla commemorazione di tutte le vittime infine l'ambasciata della Bosnia-Erzegovina a Roma
Ringrazia ancora una volta il Parlamento italiano
Per aver
Grazie organizzato e preparato questa cerimonia d'anniversario grazie
Grazie
Alla ministra considerava se la lanificio
E adesso diamo la possibilità di intervenire a
Meda che oggi ci
Presidente dell'associazione
Bosnia Erzegovina oltre i confini di Piacenza Rollo Russo e quindi con piacere
Diamo voce anche a lui
Buongiorno a tutti
Ringrazio voi tutti per la presenza e per attenzione a questo argomento
In particolare alla Presidente Polverini che anche quest'anno ci ha dato l'opportunità di essere qui presenti ricordare
Inizio
Il mio discorso ponendo una domanda ma di tutti
Massacro oggi in Cina
Vent'anni dopo che otto mila trecentosettantadue persone
Chi è più ragazzi uomini adulti Cisi in una settimana stravaganza
Ci sono ancora forze che non vogliono chiamare questo fatto genocidio
Dopo che il tribunale penale internazionale presso così vaga e la Corte intenzionale
Do la giustizia hanno chiamato questo evento il CIPE
Ci sono ancora
Forse che rifiutano
Occhiuto usare questo termine
Succede anche qui in Italia
Basta guardare media
Dove e quando si parla di Srebrenica l'undici luglio mille novecentonovantacinque viene chiamato il massacro
Di servizi
Ma perché è importante non soltanto ricordare quanto avvenuto ma anche
Chiamarlo in fatto con proprio nome genocidio
Perché è un insulto al diritto internazionale
Ma soprattutto alla memoria delle vittime dei sopravvissuti
Come è stato testimoniato anche nei casi di genocidio in Cambogia eh Ruanda
Negare il genocidio è ultimo passo dello stesso
Significa uccidere le vittime
Di nuovo di nuovo
E banalizzare il loro dolore
Dei sopravvissuti
Infine
Nonché male quanto avvenuto Astrea pensa genocidio provenga anche la
Riconciliazione
Come possono i cittadini bosniaci costruire un futuro insieme se non si costruisce una memoria coattiva basata su fatti
Che onorare le vittime e placche dolore dei sopravvissuti
Infine finché
Genocidi sta pensando bene riconosciuto colta in mente
Nel che ha
E che io e chiamarlo quello che è
Continua a essere oggetto di strumentalizzazione politica brutta visti
Voluto addestrare la popolazione
Problemi quotidiani
Scusate intorno mozione
Problemi quotidiani che alcun o no Mastrangelo stragrande maggioranza del stringe così non si
Che è roba Italia in tutto questo il nostro tiene nostro Paese che da dieci anni l'onore di chiamare mia pazzia
Ho sempre avuto un ruolo di
Rilievo nei Balcani sia culturale
Che con amico che politico
Le perciò fondamentale che Italia sì esprime con chiarezza sulla stranezza
Chiamando in genocidio pervenuto
Che proprio nome e indirizzo evitando appesi di Balcani occidentali a fare altrettanto
Il colpo Congresso degli Stati Uniti
Al Parlamento europeo si sono già espressi in questo senso Regno Unito
Ha preparato una risoluzione da sottoporre al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite la quale è andata in onda discussione proprio in questi giorni
Ma non è andata non è stata approvata
Per il veto della Mosca
Come già anticipato dal nostro donatore giornalista caro amico Giovanni
è quindi mia speranza che anche Parlamento italiano si esprime a questo riguardo
Concludo riversando la Presidente Polverini gli onorevoli
Dalla Camera dei deputati per aver organizzato questa con il colorazione in occasione dal ventesimo nelle statali
Te la genericità di scadenza colgo l'occasione per evitare adattare formalmente una sua risoluzione
Stesse riferisca attuarla
Dal Parlamento europeo del quindici gennaio due mila nove
Finché undici luglio
Venga ufficialmente riconosciuto giorno di comparazione tra oggi e non ci dà di Srebrenica
Ringrazio ancora tutti
Essere stati partecipi a questa commozione Lazio incolto
Grazie al vaga Oriana
Allora
Prima di concluderei credo che la Presidente Polverini volesse aggiungere una una cosa che intanto accolgo questa richiesta di istituzionalizzare è staccata
Vedo qui davanti rimasti al senatore Di Biagio che ringrazio di essere qui so che anche ha presentato una mozione al Senato
In questi
Io mi auguro che questo possa vere fare il suo iter perché ritengo che
Quanto meno questa proposta debba arrivare all'attenzione dell'Aula sono e anche qui alla Camera l'amorevole del Michielli aveva anche
Fatto una mozione e quindi per quanto mi riguarda ritengo che noi dobbiamo portare avanti questo impegno e per lo meno portarlo all'attenzione dell'Aula che decida
Prima di chiudere poi volevo
Ricordare
Un evento
Un evento che ci riporta al tre settembre del mille novecentonovantadue
Quando sulle pendici del Monte Zecca Monte zecche sta nella parte nord-ovest di Sarajevo venne abbattuto un aereo italiano
Il Lidia trentaquattro con a bordo quattro militari italiani una di questi quattro era Giuseppe butta ingegneri
Qui oggi insieme a noi c'è David Davide butta ieri e il figlio di Giuseppe che morì insieme agli altri tre colleghi il tema portare aiuti umanitari Sarajevo assediata
Per portare coperte a Sarajevo che era sotto assedio la era partito da Spalato se mi ricordo bene perché era un
Una delle due località da cui c'era il ponte aereo Spallato Ancona
Giuseppe partirà con me nel pomeriggio per andare e insieme a noi ci sarà anche Roberto fa cani che ha seduto alla sua alla sua destra Roberto fa cani e un personaggio di straordinario valore
Che in tutti gli anni del conflitto nella ex Jugoslavia affatto decine e decine e decine di missioni umanitarie per conto suo volontario della Croce Rossa si dava da fare tutte le ferie
Faceva il comandante dei vigili urbani ma tutte le ferie lui lei spendeva per fare in viaggio umanitari e portare gli aiuti chiesti adoperava
A raccogliere aiuti di più varie
Tipologie e io l'ho conosciuto
Quando lavoravo all'Alto commissariato perché fa cani era una delle figure più come voglio dire
Attive nell'organizzarsi come diceva Giovanni avversa e andare ecco o
Saccani volle a fare anche un'altra cosa si adoperò perché per i nostri militari quei nostri quattro militari potessero non essere
Dimenticati e perché nel luogo in cui l'aereo venne abbattuto e dove trovammo i testi ci fosse
Una lapide un cippo qualcosa che ne ricordava la loro azione umanitaria e andammo insieme
Con Roberto con i familiari delle vittime Davide non c'era l'altra volta
Andammo nel novantotto a inaugurare questa lapide nel mezzo del Monte e io voglio tornare torneremo domani anzi no partiamo oggi stesso oggi pomeriggio partiamo per il monte proprio oggi doma
E andremo nel luogo dove Davide potrà appunto
In qualche modo raccogliersi laddove
Vennero recuperati i resti di suo padre ci tenevo a dirlo perché oggi e anche un'occasione per fingere sempre di più i rapporti tra i nostri due Paesi
A dire che appunto se c'è stata
Da alcune parti
Poca attenzione da altre parti poi ce n'è stata fino al punto d
Rischiare la propria stessa vita
Grazie Presidente Polverini
Grazie alle nostre ai nostri alle nostre ospiti ai nostri ospiti anche in questa giornata che ci auguriamo diventi
La
Giornata istituzionale per non dimenticare il genocidio di essere breve Nizza
Non è
Non è retorico ed inutile sostenere che c'è bisogno di più Europa
Per non dimenticare per avere giustizia e verità per integrare i popoli per pensare al futuro consigliere Mita per le generazioni che si affacciano alla vita grazie di aver condiviso emozioni pensieri e impegno
Grazie davvero
Realizzarle