Sono stati discussi i seguenti argomenti: Balcani, Bosnia Erzegovina, Croazia, Diritti Umani, Genocidio, Guerra, Islam, Minoranze, Mladic, Onu, Religione, Serbia, Srebrenica, Storia, Violenza.
La registrazione audio ha una durata di 5 minuti.
Rubrica
Conferenza stampa
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9:35 - CAMERA
16:33 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:15 - Parlamento
8:50 - Camera dei Deputati
9:00 - Senato della Repubblica
9:15 - Senato della Repubblica
12:00 - Senato della Repubblica
13:00 - Parlamento
Ventiquattro anni fa l'undici luglio del mille novecentonovantacinque le truppe serbo-bosniache al comando di Ratko Mladić entravano a Srebrenica la cittadina della Bosnia che era stata dichiarata
Area protetta dal Consiglio di sicurezza dell'ONU e affidata ai caschi blu a Srebrenica si trovavano migliaia di bosniache cioè di bosniaci musulmani che avevano abbandonato i loro villaggi per sfuggire alla polizia e unica e quell'undici luglio di ventiquattro anni fa all'arrivo delle truppe di Mladić e migliaia di persone cercarono rifugio nella base dei caschi blu tipo tracciare i a pochi chilometri da Srebrenica
Ma i militari olandesi invece di proteggerne consegnarono i civili ai soldati di Mladić migliaia di persone di bambini di donne di vecchi vennero sfollati con la violenza
Altri tentarono la fuga percorrendo quella che per molti sarebbe diventato una marcia della morte
I maschi vennero separati dalle femmine e otto mila trecentosettantadue persone questo secondo il calcolo ufficiale ma altre stime parlano di oltre undici mila persone
Tutti bosgnacchi vennero deportate uccise e sepolte in fosse comuni per nascondere le prove impedire il calcolo del riconoscimento delle vittime i resti vennero successivamente mescolati e spostati in altre fosse POIN altre fosse ancora
A Srebrenica alla metà di luglio del mille novecentonovantaquattro si consumò il peggiore crimini di guerra compiuti in Europa dalla fine del secondo conflitto mondiale
Un massacro che la giustizia internazionale ha definito come genocidio e per il quale Ratko Mladić dopo anni e anni di latitanza dorata è stato infine arrestato processato giudicato colpevole e condannato all'ergastolo in primo grado dal tribunale internazionale per la ex Jugoslavia
Per genocidio e crimini contro l'umanità
Oggi al memoriale di poter Ciari vengono tumulati resti di altre trentatré persone identificate tra gli otto mila trecentosettantadue di cui dal mille novecentonovantacinque si cercano le tracce nelle fosse comuni
La vittima più anziana tra queste trentatré e Sama c'ero perché
Uccisa all'età di ottantadue anni il più giovane ora smancerie perché nato nel mille novecentosettantanove che quindi in quel luglio del novantacinque aveva sedici anni
Molte persone in Italia e in Europa non si ricordano o non sanno cos'è successo a Srebrenica
Altri credono che si sia trattato di una questione locale d'altra parte i Balcani si sa sono una polveriera i balcanici poi gli slavi Sissa gente dal sangue caldo non molto civile ma faremo bene a non sottovalutare quanto è accaduto a poche centinaia di chilometri da noi meno di trent'anni fa
Srebrenica e gli altri massacri compiuti durante le guerre jugoslave non accadono per caso quegli orrori cominciarono molto prima quando degli esseri umani vengono stigmatizzati per la loro etnia o per la loro religione il discorso pubblico nella politica sui giornali in televisione punto disumani Zarlino a indicarli come Diversi da se
Dalle parole si passa poi alle azioni deliberate per distruggere anche fisicamente un gruppo di persone
Al momento in Europa non c'è il rischio di conflitti come quelli che hanno segnato la fine della Jugoslavia
Però la rinascita dei nazionalismi la rinascita dei particolarismi le retoriche del prima i nostri o della difesa dei valori tradizionali dovrebbero metterci in guardia sul futuro delle nostre società
Da anni c'è chi avverte
Che c'è un aumento del razzismo no aumento dell'intolleranza e proprio noi europei avremmo dovuto imparare dalla nostra stessa storia ma sembra che siamo incapaci di imparare le lezioni del passato
Da questo punto di vista c'è secondo me in Europa un'incapacità di comprendere Srebrenica di capire a fondo
Cosa è successo e perché in quel luglio di ventiquattro anni fa
Non la realtà storica non la verità processuale nemmeno la e le responsabilità politiche dirette o indirette lì questa incapacità riguarda secondo me la compressione autentica e profonda
Di cosa è stato quel genocidio di cosa sono stati gli altri crimini commessi durante le guerre jugoslave degli anni novanta di cosa sono state quelle guerre costa tanto forse costa troppo all'Europa riflettere su quel buco nero balcanico un buco nero che comincia ad aprirsi
All'indomani della morte di Tito fino poi a spalancarsi del tutto sull'orrore delle pulizie etniche incrociate degli stupri delle deportazioni dei massacri degli affari politico mafiosi intrecciati all'ombra dei conflitti quel buco nero
Ha mostrato la debolezza delle democrazie europee
L'ignavia delle classi politiche tranne rare eccezioni l'inadeguatezza delle nostre classi intellettuali tranne poche voci grandissime rimaste però inascoltata
Come tutti i genocidi
Anche quello di sarebbe Nizza ha un significato che va be'inoltre i confini del territorio in cui è stato commesso
E va ben oltre il conflitto nel quale si è svolto
Srebrenica è un monito ci avverte che se accettiamo se dimentichiamo se facciamo finta di non vedere gli attacchi diretti contro determinati gruppi di persone
Le nostre società continueranno a fornire forniranno un terreno fertile per far crescere i semi dell'odio
Per allevare le uova del serpente
Settantaquattro anni dopo la fine della seconda guerra mondiale ventiquattro anni dopo Srebrenica
Un saluto da Roberto Spagnoli
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