Presentazione del libro di Erasmo D’Angelis "Italiani con gli stivali. Storia, imprese, organizzazione della Protezione Civile" (ed. Polistampa)

Bene
Possiamo iniziare grazie a tutti grazie per essere qui
Io presento loro e loro presentano il libro
C'erano
Se
Fabrizio Curcio grave la Protezione civile
Se la Moroni Presidente Legambiente Ermete Realacci Presidente la Commissione ambiente della Camera le conoscete meglio di me
Presentiamo questo libro italiani con gli stivali
Che diciamo è edito da Legambiente
Ed è un libro omaggio a
Alla nostra Protezione civile
Che non è né di un Governo né di un altro Governo né di destra di centro di sinistra di alti e bassi è davvero un'eccellenza italiana un patrimonio comune un serbatoio di grandi
Di grandi operatività di grandi passioni civili e davvero o l'abbiamo applaudita
Acché cinque mesi e mezzo fa e continuiamo a farlo perché
Quello che stanno facendo
Nel centro Italia davvero diciamo e
è impressionante sotto diversi aspetti per efficienza per capacità di intervento e per tutto quello che hanno dimostrato
Inc in questi mesi davvero difficili è un libro che racconta
Diciamo due cose fondamentalmente
La la la la
Diciamo l'ASP la storia
Dell'Italia vista dal punto di vista dei soccorse dei soccorritori quindi
Diciamo
Tutto quello che è capitato al nostro Paese che è un Paese naturalmente evocato a rischio rischio naturale sia sismico e vulcanico
Franoso alluvionale ma anche grandi incidenti di incendi boschivi insomma siamo un Paese
Per geologia morfologia orografia per collocazione geografica per come siamo fatti per come è nato per come
Si è voluto diciamo siamo un Paese naturalmente che vive naturalmente tanti rischi pensiamo di vivere in un paese virtuale purtroppo dobbiamo fare i conti con tante cose la storia della protezione civile
Che racconta da diciamo dall'inizio dei soccorsi con una diciamo storie anche degli eventi che parte
Da molto lontano e arriva ad oggi la storia della Protezione civile ha visto davvero un Paese disarmato di fronte alle emergenze
Fino a venti venticinque anni fa
Fino a dopo il terremoto del Friuli ma diciamo da lì abbiamo aspettato il novantadue per avere una legge nazionale quindi un Paese con molta fatica
è riuscito ad a vere almeno dei soccorsi che non ci fanno vergognare di essere italiani ma anzi vengono applauditi nel mondo ecco quindi il primo scopo era questo raccontare questo Paese il secondo
è un omaggio un grazie di cuore
A tutti quelli che sono tra virgolette agli ordini che Fabrizio Curcio oggi
E che davvero danno l'anima per salvare vite umane
Ci sono sempre ovunque accada qualcosa vediamo le divise della protezione civile sotto forma di uno Stato che interviene nella sua interezza vigili del fuoco esercito associazioni di volontariato tra cui c'è anche Legambiente quindi insomma vediamo
Da tempo ormai per la prima volta uno Stato che è capace di intervenire nell'emergenza
Quello che siamo riusciti a fare
Nel Campo dei soccorsi dobbiamo trasferirlo nella prevenzione strutturale dove qui abbiamo un ritardo storico cronico
Che dobbiamo e possiamo oggi
Recuperare un po'lo stiamo facendo su sul sul piano del rischio idrogeologico dobbiamo farlo sulla sismica sud sul rischio vulcanico insomma su tante cose
E diciamo l'augurio davvero c'è anche un manuale insomma per
Perché come comportarsi in caso in caso di pericolo l'augurio davvero e che in questo Paese aumenti la coscienza del pericolo la coscienza del rischio la conoscenza dei fenomeni naturali
Che dobbiamo insegnarla scuola nei luoghi di lavoro nei luoghi ricreativi
Che più conoscenza c'è
E più diciamo evitiamo il panico evitiamo di stati di terrore di paura e sappiamo come comportarci in caso in caso di pericolo quindi
è un Paese che ha bisogno di fare un salto di qualità gigantesco in questa nuova stagione della prevenzione strutturale però diciamo è un grande omaggio un grande grazie agli italiani con gli stivali cioè quelli davvero
Che sanno come intervenire intervengono sempre e comunque in qualsiasi catastrofe in qualsiasi condizione come abbiamo
Come abbiamo visto anche recentemente quindi
Io davvero vi ringrazio ringrazio loro e do la parola a Rossella cominciamo da rosse
Buongiorno a tutti grazie
Erasmo e grazie verrà questo libro
Che è un racconto collettivo
Si passa diciamo dai negli episodi che
Hanno interessato il nostro Paese
E di evento in evento si racconta l'evoluzione di un sistema
Ma anche quanto è stato centrale in questo sistema grande complesse solo
Quanto è stato fondamentale il contributo di ognuno
Il sistema di protezione civile in italiano che spesso
Viene ricordato come un sistema di eccellenze giustamente di cui tutti noi siamo orgogliosi
A un sistema in cui innanzitutto viene realizzata una cosa che
Molto raramente si vede nel nostro Paese
Ovvero quella sinergia tra istituzioni enti diverte sì tra associazioni di volontariato pezzi dello Stato
Forze dell'ordine insomma
Un tentativo e una sinergia importante per
Mettere in piedi una macchina dei soccorsi che tenga insieme competenze e sensibilità storie diverse di organizzazioni
Che realizzano nel momento dell'emergenza esempi davvero importanti di efficacia di efficienza
Ecco ne dovremmo essere innanzitutto orgogliosi di questo perché la Protezione Civile ricorda hanno di tutti che anche in Italia è possibile fare sinergia
E intervenire in maniera puntuale risolvendo il problema
Quindi come dire
è il la dimostrazione che non c'è un problema antropologico nel nostro Paese
Si può invece funzionare in maniera
Importante attenta tenendo insieme le specificità del territorio con un sistema nazionale queste il secondo elemento di discontinuità che la Protezione civile ha garantito in tutti questi anni il territorio
In diciamo inserito in un sistema nazionale in cui le specificità diventavano un punto di forza
Naturalmente noi siamo in questo momento è una fase emergenziale molto forte e io qui voglio dire una cosa nel due mila dodici c'è stata una riforma del sistema di protezione civile
Che dal punto di vista della Legambiente
A depotenziato in parte questo sistema ma non ha tolto il vigore a questo sistema e questa è un'altra cosa di cui noi dobbiamo tenere molto
Diciamo dobbiamo tener presente in maniera molto forte non gli ha tolto vigore proprio perché questo sistema
è composto da quel da molteplici parti e lo si può contenere lo si può ridimensionare ma non si può affermare
Quel legame col territorio e quella forza fatta anche da volontari era agli italiani con gli stivali sono italiani naturalmente che resta in maniera
Generosa in loro soccorso ma io voglio dire anche una un'altra cosa sono
Forse
Altamente specializzate e preparate ne abbiamo spesso questa idea di un volontario di un volontariato generico ecco
Il volontariato inserito nel sistema di protezione civile a un volontariato
Formato specializzato la Legambiente è in questo sistema dal mille novecentonovantasette ne siamo l'unica associazione ambientalista presente nel sistema di protezione civile
Abbiamo squadre che dal mille novecentonovantasette
Intervengono subito dopo la fase emergenziale per mettere in sicurezza e beni culturali ma abbiamo anche squadre preparate sul su temi come la Marin pollution che quindi insomma stanno intervenire in casi di sversamento di petrolio immane
Sarà il sistema di protezione civile c'è aiutato ammettere come dire a frutto
La nostra generosità spontanea con incrociando la consista ma che ci ha formato innanzitutto e ci ha resi a nostra volta
Formatori noi vorremmo fare molto di più lo dico in maniera molto sincera con rispetto verso tutti nel senso che negli ultimi mesi abbiamo misurato un po'
La diversità dopo la riforma del due mila e dodici della Protezione civile per cui noi adesso con le nostre squadre sui beni culturali dipendiamo dal MIBAC tra
Che evidentemente ancora non è pronto a raccogliere questo questa forza fatta di competenze di generosità non ci siamo siamo a disposizione la Protezione civile in questi vent'anni sa formato
E quindi corrispondere anche lei diciamo del nostro
Operato perché pensiamo che dopo aver messo in sicurezza le persone
Recuperare i beni culturali le attività produttive ENAM naturalmente come stiamo vedendo in questo terremoto ma recupera ai beni culturali vuol dire
Aiutare davvero a tenere in piedi l'identità che la cosa che
Chi può sfarzo operare un momento così drammatico come può essere un'alluvione un terremoto ecco quindi grazie ad Erasmo perché ha raccontato questa storia che ha una storia collettiva
E io voglio diciamo chiudere questo mio intervento
Sottolineando una cosa che con Fabrizio Curcio ci diciamo spesso
Che il nostro impegno deve essere ancora più forte e deve andare al di là del sistema di protezione civile sul fronte della prova della prevenzione e della formazione ne abbiamo una grande responsabilità
Spiegare i nostri figli che vivono in un Paese bellissimo ma che è oggettivamente un paese a rischio
Perché
Conosce fenomeni come quelli sismici
Abbiamo un assetto idrologico entro geografico molto delicato
Lo abbiamo imparato in questi anni ma abbiamo anche le competenze per rispondere a questa emergenza e per governare il nostro territorio
Prendendo atto di queste caratteristiche ma per questo abbiamo bisogno di italiani consapevoli abbiamo già gli italiani con gli stivali che si danno da fare
Abbiamo bisogno di italiani consapevoli preparati
Che e la formazione naturalmente fondamentale da questo punto di vista l'onore nelle scuole e di nuovo su questo la lega ambiente sta lavorando tantissimo con la Protezione civile
Con campagne di piazza nelle scuole proprio per
Raccontare ragazzi che con la conoscenza
Si può salvare la propria vita la vita degli altri
Questo libro che noi insomma adesso stentiamo qui oggi ma
Poi l'idea anche di presentarlo sul territorio perché l'occasione anche per raccontare
Una storia ma anche soprattutto che tipo di futuro vogliamo per il sistema di protezione civile
Ed è un libro che ringrazio diciamo PAI anche le persone che ci hanno aiutato a pubblicarlo è nelle o quindi al nostro hanno sostenuto questo sforzo
E anche qui un bel caso di sinergia tra istituzioni enti diverte
Proprio perché io penso che la Protezione civile continua nell'immaginario collettivo a suscitare
Un sentimento di orgoglio di appartenenza a questo Paese e mi perdonerete siccome
Questo sapori si sente sempre più raramente anche se io sono molto orgogliosa di essere italiana penso della Protezione civile sia un bel modo di raccontare di rappresentare il nostro Paese al di là dei nostri difetti e delle nostre
Specificità
Ma nonostante l'abbia scritto Erasmo libri molto bene
No a parte gli scherzi è un bel titolo è un libro colpe utilissimo anche per fare il punto della situazione
Anch'io che pure insomma un pochino la materia la conosco trovato tante suggestioni e tante informazioni anche sul percorso storico che ci ha portato alla Protezione Civile attuali
Penso ad esempio alla alla al
Penso
Penso ad esempio alla alla nascita delle misericordia del del mille duecentoquarantaquattro
Sapevo che D'Annunzio si era inventato i vigili del fuoco
Non sapevo che anche gli organismi Protezione civile erano dell'epoca finirono sotto diciamo la pressione del fascismo in quanto forme di autorganizzazione della civiltà
Della vende della società ha ragione Rossella sciacallaggio non sarà vero Moroni la prossima civile ha un indicatore di agenti del livello a mio avviso di civiltà di forza di coesione di un Paese
Quando una buona produzione civile ben organizzata è un punto di riferimento diciamo per capire quel Paese a che punto è e da questo punto di vista noi siamo ha un ottimo punto non abbiamo una delle professioni civiche migliori del mondo forse perfino la migliore
La Protezione civile poiché
Un altro diverso del discorso grazie alla prevenzione per diciamo quello che viene dopo ci siamo arrivati purtroppo perfetto anche di tanti catastrofi e di tanti disastri
Soltanto per rimanere all'ultimo mezzo secolo poco più pensiamo al Vajont del sessantatré a Firenze all'alluvione che colpì unitaria al sessantasei pilota quando Erasmo era il Presidente Legambiente Toscana vent'anni fa
Organizzammo il primo raduno degli angeli del fango che poi è diventato una specie di epica di metafora diciamo della protezione civile a altre
Vicende gestite male
Penso ad esempio l'Irpinia
Dove i soccorsi arrivano molto tardi
Ancora si ricorda dell'indignazione di Pertini e io ricordo ancora che in quell'occasione in maniera più complicata fu anche quell'una forma di organizzazione all'inizio che gestì soccorsi
Addirittura c'erano allora c'è ancora di strascichi diciamo della nuova sinistra fuori servizio d'ordine gruppi erano a sinistra che andarono a soccorrere la gente perché lì lo Stato non c'era all'inizio e manco per alcuni giorni
Adesso non è più così e siamo messi molto meglio di altri Paesi
Io per esempio lo dico sembra perché ho seguito un po'la vicenda allora mi incuriosì da noi è una vicenda terribile come è stata quella
Dell'uragano Katrina negli Stati Uniti non sarebbe possibile perché l'uragano Katrina fu quasi un caso di scuole si sapeva tutto
Si sapeva che arrivava quest'uragano fortissimo sapevo cosa bisognava fare siamo nell'agosto due mila cinque
Lo Stato si limitò ad avvertire i cittadini dicendo che era meglio andarsene
Fine
Ma il risultato fu chi ci credette poteva farlo lo fece
Chi non ci credete non poteva farlo non lo fece morirono mila ottocentotrentatré persone è rimasta una Meduna insomma un simbolo il fatto che l'ospedale dei ricchi fu evacuate quello dei poveri no
Quindi diciamo ecco quel sistema da noi non c'è
Rimangono aperte però e lo divora prende tre questioni che il libro in qualche maniera anche tocca
La prima il rapporto fra
Il sistema di protezione civile e il resto della catena pubblica che è quello che può è venuto anche in sofferenza in occasione di questa emergenza
Cioè lo dico in altri termini per non fare una cosa solo retorica diciamo
Sistema produzione fino a mio avviso funziona molto bene il gli snodi fra il sistema produzione civile il sistema decisionale pubblico molto meno
Perché c'è un problema generale anche di
Che bisogna affrontare di decadimento dal senso di responsabilità da parte delle amministrazioni e dei funzionari per cui anche quando si può fare
Si preferisce non prendersi la responsabile delle scelte
Potrei fare tanti esempi ma se io penso
Non alla gara per la piattaforma logistica fatta dalla Regione Umbria secondo regole europee che porta al fatto che partecipano oltre trecento imprese
Di cui sicuramente un certo numero faranno ricorso penso una cosa che
Terribile perché è una piattaforma logistica se se dovessimo ritenere servirà per il prossimo terremoto
Non per questo terremoto e lo stesso esempio vale per tante altre cose quindi c'è da un lato un problema di Oriani questa catena responsabilità mi sembra che in questo senso
Vada anche il decreto che il Governo sta per varare ha varato e che arriverà in Parlamento e come il rafforzamento in generale
Del tema della della della della del del rafforzamento del sistema spero che domani perché la la scorsa no dopodomani domando ma
Il Senato approvi finalmente la delega diciamo alla riforma del sistema al Governo una delega che
La Camera aveva approvato nel settembre del due mila quindici non nel due mila sedici
Speriamo che finalmente domani che è approvato e consente al Governo di riordinare questa parte il secondo punto la ricostruzione per quello che riguarda
Il
Il in particolar modo i terremoti perché un questo stiamo facendo i conti
Lì c'è molto da fare nobilitare milioni oggi ho scoperto dal libro che dunque non lo sapevo
Che l'Italia avere secca italiano l'edificio più sismico antisismico
Migliore del mondo è stato fatto in Giappone poc'anzi siamo le intelligenze sono italiani e lì c'è molto da mobilitare da questo punto di vista
è interessante il segnale che arriva anche dalle zone terremotate penso ad esempio su alcuni per terreni penso ad esempio l'uso del legno per alcune strutture
Il fatto che le prime strutture realizzate ad Amatrice e a Norcia siano il legno per quanto riguarda la scuola eccetera
Ci fa capire che dovremo cambiare anche qualcosa nella maniera di costruire mantenendo l'identità e la forza di quei territori le produzioni le gambe l'ha fatto una bellissima iniziativa
Anche a sostegno delle imprese
Giovani che in quei territori continuano a produrre perché se mentre facciamo ricostruzione se ne vanno i giovani e si indeboliscono le comunità è una è undicenni a perdere
E in questo senso molte cose si possono fare io per esempio nel picco né c'è per quanto riguarda un settore limitato
Oltre al fatto di far lavorare anche i parchi in questa direzione perché ricordiamoci questo è un terremoto che per la prima volta vedere al coincidere abbastanza largamente l'area del cratere con due parchi nazionali
Tutti i Comuni Sibillini è una buona parte dei Comuni pranza assoluti della larga e le Regioni che toccano sano nell'area del cratere quindi c'è anche lì un ragionamento da farsi
Su come si può concepire un'economia è un sostegno a quelle zone attraverso anche lo strumento dei parchi
Io penso che
Il Governo a tutti gli strumenti per fare un'operazione semplice
Lui
Sappiamo i suoi fondi ci sono sarà difficile spenderli
Ovviamente la priorità e alle comunità e all'impresa ma c'è un enorme problema in questo caso e
E
Da questo mese da Legambiente sa di cosa si parla perché l'unica non poteva che essere altrimenti per quanto ne so
è l'unico non sono l'unico segmento in Italia ma per quanto non solo nell'esperienza nel mondo in cui è un corpo di volontariato specificamente dedicato alla questione dei beni culturali è normale che sia in Italia è difficile che si è un altro Paese
Però è importante averlo fatto importante anche espandono periodico sembra che non ci
Trovare il minimo sindacale Mino sembrano una misura efficace sarebbe dire che quella quota dell'otto per mille
Che non si capisce ma è bene che fine fa perché sono circa centocinquanta duecento milioni di euro la Corte dei conti che va allo Stato
E la Corte dei Conti talvolta ha detto ha richiamato lo Stato dicendo scusate ma dove vanno questi soldi ce lo fate sapere non è chiarissimo c'è un segmento sulla scuola ma le finalità sono vari fra queste
C'è anche la partita e beni culturali ma diciamo che siccome lì solo le chiese danneggiate sono più di mille
Con la g mi sbaglio
E decidi ci diciamo che per dieci anni
I fondi all'otto per mille vanno ai beni culturali danneggiati da queste della moto in quell'area secondo me aumentano anche i soldi per lo Stato
Perché i cittadini americani se sanno che
L'otto per mille per lo Stato va ai beni culturali delle aree colpite dal terremoto ridanno diciamo più volentieri ma dai anche a quelle comunità a quei territori l'idea che ci abita in futuro
Che ci saranno professioni che verranno costruite che ci sarà occupazione che ci sarà il mantenimento del dei simboli della comunità e della bellezza e infine c'è ragione della prevenzione io lo vedranno provvede in due pezzi uno
Quello che si diceva diceva prima
Di nuovo Rossella una cultura diffusa
Che manca non è omogenea questa cultura il giro dell'Italia troppe volte già gente morta perché non sapeva cosa fare perché non c'erano i rudimenti io ricordo
Sarno Quindici Bracigliano dove la gente morta perché non sia perché non ha capito che la montagna stava curando perché voi non era un terremoto quello e anzi è andata a rifugiarsi nelle cantine anziché spostarsi cento metri cosa che poteva fare
Come a Olbia in tante altre occasioni in cui la gente è andata eleganti o si è messo in macchina quando sono le alluvioni quanta gente morta in macchina oppure peggio ancora quanta gente morti ricordo sicuramente l'alluvione del Po del novantaquattro
Quando ci fu gente che morì perché stavo sui punti a guardare la piena un esame delle la piena la piena si era in qualche caso realizzata
Venti ore prima a monte quindi che la gente stava sul ponte fare curioso mentre arrivava la piena mi sembra una cosa folle allora manca una cultura generale che può essere favorita da molte cose o persone che ho sempre stato favorevole a un servizio civile obbligatorio
Di pochi mesi che venga destinata non solo la Protezione Civile ora questo Governo ha molto potenziato il servizio civile come mezzi però secondo me si è tutti indipendentemente dal sesso
Censo religione dovessimo delegare una Corvette di
Ed eterea dedicare una curve di pochi mesi
Alle cose che tengono assieme la comunità che ripeto fanno la forza
E laico e la coesione di un Paese secondo me aiuterebbe anche per diffondere una cultura che poi ci serve in questi casi e poggia prevenzione cura più seria
Erasmo è responsabilità del sicura sappiamo che anche lì spesso quello che manca non sono le risorse ma sono i progetti che sommato sono le priorità ma sono l'efficacia dell'azione pubblica e io penso che
Quella bella intuizione che è stata Casa Italia
Non deve essere un oggetto di dibattiti accademici o di interviste periodiche sul destino del mondo
Deve diventare
Carne viva del Paese ce ne sono le condizioni
Per esempio in queste leggi di bilancio si possono rafforzare alcuni punti però insomma adesso non entriamo nel merito
è molto rafforzato il sisma bonus credo che cittadine ancora non lo sanno entro febbraio il Consiglio superiore di vero gruppi ci devono deve dare le regole
Spero che lo faccia anche prima della fine del mese ma oggi un cittadino che vuole rimettere in ordine la propria abitazione
Anche a livello condominiale all'ottantacinque per cento rimborso da parte dello Stato come credito d'imposta
Cocca potrà o con risparmi l'AGEA si collega anche spalleggiati eccetera cioè è una cifra ingente che può far ripartire anche l'economia
Su un terreno di qualità di innovazione ma che soprattutto crea le condizioni per cui non paghiamo un prezzo così alto appunto alla fragilità del nostro Paese
Ma intanto buongiorno e grazie a Marco
Grazie anche perché
Attraverso il confronto che Noemi
Abbiamo singolarmente ma anche in maniera collettiva coi in qualche modo
Cerchiamo di affinare dei ragionamenti perché qua non c'è mai nessuno che conosce lo sviluppo futuro o a la palla di vetro con il quale poi
Mettere in piedi delle scelte
E capire per queste scelte che effetti avranno perché
Ogni volta che si cambia un po'l'inversione di un di una
Tendenza poi bisogna aspettare il tempo per capire come reagì come reagisce il sistema e quindi intanto grazie Erasmo per avermi invitato
A questa presentazione grazie Ermete Realacci per
La vicinanza per il lavoro
Costante e continuo che fa nelle sedi più importanti istituzionali sui temi che poi hanno un impatto sul territorio e quindi anche sul sistema di protezione civile e grazie ovviamente
A Rosella Muroni per
Perché Legambiente uno dei punti
Anche di eccellenza del nostro sistema di volontariato sul quale poi magari se mi consentite dirò due parole
Io condivido il percorso che ha fatto
Ermete Realacci cioè
Il sistema di protezione civile è un po'il termometro dello sviluppo della nostra società
Perché quando noi leggiamo le pagine di quel libro leggiamo l'Italia la ricordiamo alcune volte gli anche nero poi iniziamo a vedere qualche colore
E vediamo un Paese che è cambiato questo il motivo per cui spesso quando ogni tanto qualcuno mi fa qualche domanda mai il sei punto cinque il sei punto nove le differenze con mille novecentottanta cioè
E confrontare mondi che sono completamente diversi e la nostra velocità oggi probabilmente non ci consente neanche di avere quella
Oggettiva serenità per comprendere un po'come eravamo e anche ricordo ogni tanto vengono un po'sbiaditi c'è chi è che ricorda quando non usavamo questo oramai questo sembra una roba
Di cui non possiamo più fare a meno e che ci condiziona costantemente le emergenze fino a dieci quindici anni fa veniva lo gestite senza questo e quindi
La risposta anche operativa era tarata su un sistema completamente diverso è uno ovviamente degli esempi che si possono fare
Però credo che sia importante molto importante partire dalla storia
Perché la storia rappresenta il nostro DNA c'è rappresenta un po'quello che noi siamo come siamo cambiati le scelte politiche generali che sono state fatte sul territorio sul Paese
E quindi in qualche modo se ne vogliamo utilizzare in maniera ultimo in maniera utile
Questo momento anche di riflessione dobbiamo pensare che società noi avremo che Sviluppo di serietà noi avremo con quale società ci dovremo confrontare se vogliamo oggi immaginare dei ragionamenti sul sistema di protezione civile
Perché vedete ancora ogni tanto quando si parla del sistema di protezione civile
Nasce un po'la confusione no
Cioè che cos'è il sistema di protezione civile il dipartimento il volontariato le associazioni le istituzioni
Se me lo vogliamo vedere come risposta del Paese e l'insieme di queste cose non è un caso quando io
Nei momenti più difficili anche di questa gestione emergenziale ho detto attenzione se ne mettiamo in discussione il sistema stiamo mettendo in discussione il Paese non è un problema delle figure delle articolazioni del capo team arte mento e il sistema e il Paese che sta rispondendo o non sta rispondendo o sta rispondendo e fino a che punto con tutte come dire le difficoltà e tutte le
Diciamo
Anche le casistiche che ci sono
Portate davanti perché devo dire che
Fine due mila sedici inizio due mila diciassette abbiamo avuto una serie di eventi
Che è veramente se si potessero scrivere uno in un film dell'orrore sarebbe difficile come dire data essere così
Da così puntuali ecco allora io credo che noi oggi abbiamo gli strumenti per fare un'analisi serena del percorso ripeto partendo dalla storia ma un'analisi che non deve essere
Come dire viziata
Un po'dalla pancia un po'dal momento che ci stai perché è ovvio che
Su eventi si reagisca anche di pance normale e giusto
Ce lo stress c'è l'attenzione operativa ci la risposta che si vuole subito e ci sono tante vicende ma mi quando mettiamo in piedi sistemi che poi hanno influenza sulla risposta del Paese
Dobbiamo avere quella serenità che ci consente di fare delle
Analisi che ci proiettano in un mondo futuro quando poi
Questa pancia sarà un po'
Un po'attenuata e allora qual è il punto di partenza il punto di partenza è innegabile che noi oggi abbiamo un sistema come dire che risponda alle emergenze che è un sistema di eccellenza ripeto
Non lo dico io in quanto gestore di questo sistema perché anche qui io faccio un coordinamento di queste forze non è Fabrizio Curcio bravo o non bravo
Sono bravi i vigili del fuoco il volontariato le strutture operative le forze che comunque compongono la risposta perché oggi
Non esiste neanche più come dire uno stato molto centrale che gestisce tutto ma molto e demandato addirittura in alcuni casi altri dato se non addirittura
Con grande influenza sul territorio quindi nella risposta noi abbiamo certamente un elemento di eccellenza
Lo dicono come dire le le altre nazioni che ci chiedono di essere presenti fuori che ci
Sì ci chiedono di spiegare come funziona il modello perché poi ne siamo anche un Paese un po'strano cioè come riusciamo con queste diversità a dare una risultante così importante dal punto di vista
Operativo e corre si potrebbero snocciolare i numeri ma non lo farò perché non è questo lo scopo del nostro del nostro
C'è un sistema
Quindi è molto preparato
Che
Anche qui attenzione non deve essere confuso con l'improvvisazione italica c'è quel sistema che risponde così bene in termini operativi e perché dietro c'è una pianificazione
Cioè non è che la risposta all'emergenza siccome viene bene perché le singole strutture sono brave certamente sì ma perché insieme
Facciamo le esercitazioni ci confrontiamo facciamo i protocolli comitati operativi le riunioni le procedure
Quindi non è che lei nella gestione dell'emergenza significa improvvisazione perché se no non riesci
Non riesce a fare un comitato operativo dopo mezz'ora dall'evento che dà indicazioni e nel quale tutte le strutture si confrontano se non siamo preparati per farlo prima
Non riesce a fare una direzione di comando e controllo a Rieti dove contemporaneamente c'è qualcuno che sta a Roma poi un certo punto stacchi la spina a Roma e riprende in mano il comando da un'altra parte
Questo deve essere chiaro perché se non confondiamo il fatto che la risposta operativa in quanto tale e automatica no risposta operativa significa che dietro c'è un lavoro costante e continuo di tutte le strutture che lavorano per dare quel senso
Dov'è che ovviamente siamo certamente più deboli sulla parte prima cioè sulla parte di prevenzione c'è come come non arrivare ad attivare quella macchina e su questo che c'è
Una tendenza
Che in qualche modo dobbiamo in via definitiva
Tira fuori
Però qui non possiamo non fare i ragionamenti che non siano ragionamenti di sistema cioè
Come il Paese a inteso la gestione per esempio del proprio territorio delle proprie risorse nel tempo perché la duemilacinque che la legge del sistema di protezione civile che
Brillantemente come dire emanata dopo dodici anni di discussione parlamentare anche molto intensa aveva chiarito alcuni alcuni principi cioè la previsione la prevenzione la gestione delle emergenze acque ripristino dell'ordinarietà
Quella legge però si è poi come dire dovuto adattare ad una società che è cambiata nel mille novecentonovantadue c'era una Costituzione che diceva determinate cose c'è un rapporto con il territorio che era completamente diverso oggi abbiamo delle competenze per esempio molto spinte sulla parte territoriale
Che dobbiamo capire anche come raccordare a livello nazionale
Ed è un tema credo molto all'ordine del giorno c'è quando si fanno i famosi piani nazionali come dire di potenziamento infrastrutturale sui vari rischi e ma questo è un tavolo molto aperto per esempio con le regioni perché ovviamente le competenze territoriali oggi sono molto forti rispetto
A ieri e allora io credo che noi non possiamo scindere gli aspetti di analisi della prevenzione e
Declassificare li solamente in maniera semplicistica ma quanto serve non la domanda di richiama quanto serve per mettere insicurezza quei sto quello no non è solo quanto serve quello è un tema poi c'è un tema come dire di rapporto col territorio che ha la responsabilità di fare certe scelte
E di come questo viene coordinato e governato dalla dal sistema Paese quindi
Capite che è una questione un po'più complessa e già sarebbe complessa solo la parte economica ma rispetto alle scelte che si fanno in termini come dire generali
E questa pianificazione che serve appunto nel dire ok
Abbiamo delle vulnerabilità sul rischio sismico abbiamo delle vulnerabilità sul rischio idrogeologico piani che sono pluriennali qua non si può pensare di mettere
In sicurezza anche scegliendo alcuni criteri principali il Paese in un anno qua ci deve essere una pax generale
Che come diceva
Erasmo
Sia quasi indipendente dall'aspetto governativo cioè e il Paese che decide di fare una scelta lo fa nella sua
Dimensione mi più ampia perché siamo tutti convinti che non c'è un è un merger sa di destra di sinistra se o un'emergenza di un partito rispetto a un'altra o di un'idea rispetto ad altre c'è la messa in sicurezza
C'è la messa in sicurezza del Paese
E questo perché ovviamente
Era già emerso lo ha detto Rossella nel due mila e dodici
Che si tende un po'a confondere il sistema di protezione civile
Con quella che poi e la risposta più strutturale più generale non solo le emergenze ma in tema di pianificazione non è un caso che si stava lavorando alla legge delega
Perché è evidente che m'pur mantenendo i principi da cui dobbiamo partire non c'è dubbio che quei principi sono ancora validi sono nostra eccellenza c'erano stati
Lenza eh il coordinamento nella diversità noi siamo strutturalmente diverso in se noi andiamo a parlare
Con una persona friulana e nel parliamo con Calabrese un siciliano non è che
Siamo diversi perché siamo culturalmente abbiamo delle storie diverse
Ma la bellezza del nostro Paese che siamo eccellenti dovunque allora noi non possiamo pensare di uniformare ma noi dobbiamo pensare a come dare eccellenza le diversità
Questo è il segreto del sistema che mette insieme la parte scientifica la struttura operativa il volontario specializzato piuttosto che il Comune x piuttosto che il Comune y
Come falsare queste questi elementi diversi beh ci sono degli strumenti giuridici perché poi ci muoviamo secondo quelle che sono enormi
Punto primo legge delega la legge delega è un elemento fondamentale perché era evidente che dopo le ultime modifiche non c'è più rispondenza tra quello che lo strumento giuridico e quello che la risposta che noi immaginiamo ma non la risposta in emergenza la risposta più complessiva la risposta all'aspetto di prevenzione all'alla risposta l'aspetto culturale
Tant'è che c'erano alcuni principi e ci sono alcuni principi in quella della legge delega che vanno
Che vanno approfonditi
Ma vanno approfonditi nella logica di farlo insieme anche qua si espone si è parlato spesso sì ma la legge delega significa che delega al Governo che in qualche modo quindi guardate
Non esiste Governo che metta mano ha un suo a una legge di Protezione civile che non abbia interesse a fare una maniera più ampia possibile perché il rischio è che poi tiri fuori dei decreti che diventerà inattuali
E inattuabili quindi al di là dello strumento credo che il vero punto sia come questi strumenti poi si costruiscono insieme
Altro elemento fondamentale certamente è stata la
La
Pronunciamento del popolo italiano sulla modifica al Titolo quinto cioè il due mila sedici è stato un anno importante anche per il sistema
Perché tra le varie cose di cui si discuteva nella modifica al Titolo quinto Cera o no in questo caso essa dono il riportare il sistema
Giuridico di Protezione civile a livello centrale
Hanno e ci piace o non ci piace non fa niente quello che ci piace singolarmente non ci piace il cittadino si è spesso il sistema di protezione civile che è un sistema territoriale e questo lo sarebbe stato in ogni caso
Trova il suo punto di equilibrio sul fatto che le Regioni sono gli elementi cruciali gli snodi cruciali del sistema di protezione civile
E allora questo tipo di raccordo e di rapporto un qualche cosa che noi dobbiamo costruire perché come
Tutelare la necessità di una
Esigenza nazionale nella
Capacità giuridica che ogni Regione si doti di uno strumento diverso nell'abbiamo passato con i sistemi di allertamento perché voi sapete che proprio in questa logica avevamo diversi sistemi di allertamento medio diverso
Differenti scusate quindi ogni Regione aveva che il colore che il numero chi la lettera perché questo era previsto e questo era
Dopo due anni e mezzo di trattativa analisi e questo porta un disagio al cittadino addirittura c'erano cittadini che vivevano in
Comuni di confine che avevano scale diverse uno fonda scale da due uno fondo Scalera tre e la pone a scene veramente il problema di non capire a che livello di rischio tu sei soggetto se al massimo valore un minimo
Dopo due anni e mezzo di analisi siamo riusciti a trovare il Codice colore che in qualche modo ha uniformato
Le la sistema d'allertamento quindi oggi in tutta Italia il giallo il giallo l'arancione l'arancione il verde ci ho messo due anni e mezzo
Allora
Io credo che noi dobbiamo assolutamente da oggi ma dico perché da oggi non solo perché oggi abbiamo avuto un'altra esempio un'altra emergenza un altro
Come dire scalino sul quale poi fare i nostri ragionamenti futuri da oggi perché da oggi sono cambiate anche le regole del gioco perché da oggi c'è una legge in materia di protezione civile che sta per essere
Varata dal Senato quella che sarà l'iter che il Parlamento deciderà perché da oggi ne sappiamo quella che è stata la scelta sulla riforma del Titolo quinto quindi noi da oggi i dobbiamo iniziare a fare questo ragionamento
Partendo da questi principi fondamentali che non possiamo non possiamo eludere io credo che faremmo un grave errore se non partissimo da questi
Poi
C'è ovviamente l'insegnamento della gestione emergenziale Rossella fatto riferimento
Allega ambiente quando Legambiente in qualche modo ha tirato fuori la parte culturale no non è un caso mille novecentonovantasette c'è meno io intanto a sette terremoto di Marche Umbria e e abbiamo
Pensato che quello fosse un elemento fondamentale ci saranno certamente delle cose che usciranno a valle di questa emergenza anche perché quattro regioni coinvolte cinquantadue comuni
Con le zone rosse cioè una dimensione stratosferica che non viene percepita per il fatto che al sei punto cinque
Perché il sistema reagito anche una certa maniera e non ci sono state vittime
Perché questo è anche la percezione della distruzione della vastità che ancora non c'è
E quindi credo che per esempio il volontariato le strutture operative il rapporto con la comunità scientifica sono tutte cose sul quale noi dobbiamo continuare a investire anche facendo tesoro degli errori che possiamo aver commesso chiudo
Dicendo due cose
La prima
Anche la prevenzione non strutturale e fondamentale soprattutto per certi tipi di rischi
Io credo che ne dobbiamo anche un po'smetterla di pensare che ne siamo soli in questo
Cioè i diciannove deceduti del di Olbia fanno pari con le decine di deceduti in Francia
O in Germania cioè è un problema che non è un problema nostro è un problema mondiale oggi nel mondo che si sta interrogando soprattutto il mondo di un certo come dire
Livello si sta interrogando come affrontare i rischi ci siamo interrogando sui cambiamenti climatici ci stiamo interrogando sulle piattaforme di riduzione del rischio cioè noi esportiamo queste cose nel mondo perché
Il mondo ci guarda perché l'Italia su questi davanti allora voglio dire
Facciamo le nostre riflessioni partiamo certamente dei nostri errori partiamo dagli stivali che credo ci contraddistinguono come popolo e credo che con orgoglio questo dobbiamo
Come dire rivendicarlo
Però siamo anche fieri del fatto che su questi temi noi siamo leader a livello mondiale poi ci vogliamo autobus negare sfidiamoci va benissimo
Ma ne partiamo dal fatto che per gli altri noi su questi temi siamo un punto di partenza e credo che questo vada sottolineato
Bene grazie se non ci sono domande chiuderei con contro le ultime parole di servizio sono state
Di Rete Sette
Quindi grazie a tutti buona giornata comprare la legge deroga
Anche perché
Il ricavato verrà utilizzato interamente nella
Progetti per la ricostruzione delle aree terremotate
Questo importa