L'intervista è stata registrata sabato 31 ottobre 1992 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Energia, Nucleare.
La registrazione audio ha una durata di 21 minuti.
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16:30 - SENATO
8:30 - Parlamento
10:30 - Parlamento
11:00 - Camera dei Deputati
11:00 - Senato della Repubblica
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VERDI
Radio radicale abbiamo i nostri microfoni Gianni Mattioli deputato del Gruppo Verde piccolo vogliamo dedicarci a questo problema del del nucleare che sta tornando da qualche mese sulle pagine dei giornali la lobby filo nuclearista italiana infatti ha messo in giro questa storia della moratoria una moratoria che sarebbe ora scaduta andrebbe a scadere nel mille novecentonovantatré per la quale quindi l'Italia potrebbe di nuovo impegnarsi sul piano del nucleare chiediamo Mattioli innanzitutto come stanno veramente le cose
Dal punto di vista formale dal punto di vista giuridico
è un diceria assolutamente infondata perché questa favola dei cinque anni era contenuta nel piano energetico di battaglia che non è stato mai discusso dal Parlamento
Stato approvato dal Consiglio dei ministri ma è rimasto un documento del governo e quindi il governo il governo di allora il governo di
Goria se non sbaglio o De Mita Goria intendeva una moratoria per cinque anni una posizione del tutto rispettabile ma la posizione di quel governo ma non c'è stato nessun voto quello che conta il significato politico del referendum che allora fu interpretato dall'opinione pubblica avanti tutto e poi dal governo e dal Parlamento con una mozione nel luglio del mille novecento ottantotto una successiva dell'ottantanove se non vado errato che chiuse tutti gli impianti nucleari esistenti in Italia
Sia funzionanti sia in costruzione sia in progetto
Quindi otto avviso ci sarebbe bisogno di una nuova presa di posizione esplicita del Parlamento a favore del nucleare per riprendere progetti di questo tipo
Ma certo il
Il Governo può assumere anche delle iniziative
Ritagliandosi formalmente una legittimità non sarebbe il primo caso che queste cose sono avvenute stiamo assistendo in queste ore
Alla alle iniziative per il porto e l'impianto di rigassificazione del mettano davanti a Montalto di Castro che non è stato autorizzato da nessuno mai discusso da nessuno quindi certo di violazioni la nostra tradizione
è piena però appunto se si vuole procedere correttamente ci dovrebbe essere una proposta un dibattito
Io però voglio dire che tutto questo polverone sbaglia chi lo prende sul serio perché questo polverone mira soltanto ha un profilo molto ma molto basso a
Attenere da parte di un gruppo di aziende elettromeccaniche soprattutto collegate con elettromeccaniche
Svedesi svizzere i americane ha tenersi aperta una porta sbaglia chi prende sul serio quello che non è niente di più che lucrare lucrare un po'di quattrini
Far viaggiare un po'di tecnici tra la Svezia gli Stati Uniti a tradurre un po'di documenti far lavorare
Non è Sissi mo'professor Cuomo qui alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Roma sono tutte cose artigianali che dal punto di vista del ricca ASCO energetico elettromeccanico costruzione non hanno nessun futuro
Quindi il progetto attuabili solo oltre i confini italiani ci sono in particolare queste aziende di cui facendo ma in Italia continua ad esserci un po'di licenze e un po'di gruppi
Legati alle varie licenze straniere
Come è noto ci sono le licenze su cui lavorano continuano a lavorare l'elettromeccanica statunitense statunitense Westinghouse generale le tifoserie nuovi nomi mo'con nuovi accorpamenti
E che hanno in Italia come loro avamposti
L'Ansaldo
Il l'ENEL
E che puntano a
Riproporre dei reattori no no sostanzialmente non differenti da quelli esistenti
Con delle tagli un po'più piccole qualche innovazione ingegneristica e in qualche in qualche aspetto dei sistemi di sicurezza anche l'introduzione della cosiddetta sicurezza intrinseca cioè di cosa si tratta
La sicurezza intrinseca un terminologia perché nasce con a tutt'altra concezione ed è legata al modello svedese il pilus un reattore che a a in linea di principio la capacità di autospegnimento non per l'intervento di sistemi ingegneristici
Ma sulla base di semplici leggi fisiche che scattano in modo automatico per esempio appena ci fosse
Una anomalia di temperature di pressione un'opportuna dispositivi di liquidi e di pressione fa sì che si creino le condizioni stesse dal punto di vista delle leggi fisiche che spengono il reattore semi non ce l'avrebbe mai neanche in via di ipotesi e delle situazioni di rischio
No
In questa andiamo per ordine questa dunque il concetto di sicurezza intrinseca e per concludere il discorso di prima
Questo concetto nato come concezione dell'intero reattore
Negli Stati Uniti è stato preso per far funzionare non l'intero reattore
Ma o lei tra i tanti sistemi di intervento di sicurezza del reattore ve ne sono alcuni che funzionano sulla base di questo principio quindi una riduzione molto limitativa della concezione quanto vale la sicurezza intrinseca ma sicurezza intrinseca riesce con nella concezione degli svedesi a rallentare di molte ore la situazione drammatica dell'incidente
Ma non è evitare che poi la situazione drammatica se non sia in grado di intervenire e possono darsi situazioni in cui non sia in grado di intervenire poiché è stata soltanto rinviata cosa di grande importanza ma comunque è un invito e soprattutto c'è il fatto che e gli altri due problemi di tradizionali storici della energia nucleare cioè il danno da radiazioni da micro dosi di radiazioni nel funzionamento di routine
Il problema dello smaltimento dei rifiuti nucleari non vengono assolutamente toccati per di più
Una macchina come questa che dovrebbe spegnersi alla prima anomalia beh qualsiasi ingegnere sacche le le temperature le pressioni sono valori medi ma solo basta pensare alla turbolenza dell'acqua
Ci possono essere nella massa dell'acqua del reattore
I valori di pressione e di temperatura che siano anomali allora la questa macchinetta è una macchinetta che certo non sarebbe molto affidabile dal punto di vista ingegneristico nel senso di una macchina che deve essere inserita in una Rete per produrre energia elettrica in quantità industriale si tratta di reattori molto piccole di potenza molto modeste
E poi appunto che per garantire la sicurezza certo non garantiscono il funzionamento
Questo fa sì spiega perché gli americani si guardino bene dalla il seguire gli svedesi in questa linea del reattore a sicurezza intrinseca e
La parola sicurezza intrinseca che tanto piace all'opinione pubblica la utilizzino in modo molto ridotto ma poi tutto questo
Fa anche comprendere come siano tutti i bei discorsi ma che finora non hanno visto nessuno elettromeccanica compresa laser a Brown Boveri case svedese Brown vuoi Boveri Svizzera
Che detengono il brevetto del Progetto pilus che abbiano messo neanche una lira per realizzare un prototipo industriale cioè per passare dal modellino a un prototipo industriale quindi consentire anche ai profani capire
Scusami della banalizzazione tu dici che si tratta quello della sicurezza intrinseca è un principio seppur nuovo come tu stesso riconosce però applicato a reattori che comunque rimangono quelli della vecchia generazione
Ma questo la sicurezza intrinseca è un principio abbastanza diverso dai nella sua concezione
O diciamo svedese nausea Brown Boveri
Un concezione a ma stanza diversa dai reattori cosiddetti provati reattori inusuali in cui la sicurezza viene garantita da sistemi ingegneristici pompe valvole il servo comandi informatica eletto unica che intervengono o automaticamente o su comando dell'uomo ma sulla base di sistemi ingegneristici
Quindi il il Pinus il la sicurezza intrinseca dal punto di vista in linea di principio proprio una cosa diversa non direi nuova perché le prime concezioni di reattori che si studiava nove in cinque anni fa
Erano piuttosto di questo tipo non conoscevano tutto l'enorme apparato della sicurezza ingegneristica che successivamente gli è stato apportato e solo o quando si comprese
Proprio venticinque anni fa che fare reattori piccoli
Di quelle e così poco affidabili come dicevo dal punto di vista del funzionamento
Non avrebbe potuto superare le soglie dei costi dell'introduzione indù produzioni industriali allora si passo a tutto l'armamentario degli apparati ingegneristici
Che noi poi abbiamo conosciuto con le precarie condizioni tutte probabilistiche della sicurezza
Mattioli torniamo un attimo su gli altri due punti tu accennavi prima quello dei quello dei siti
E il l'altro problema dello smaltimento dei rifiuti è un problema irrisolto quello dei siti volevo chiederti non credi che in in periodi di forte recessione come quelli a cui stiamo andando incontro
Gli interessi forti che stanno dietro a queste grandi lobby internazionali potrebbero come dire comprarsi la condiscendenza sia degli amministratori locali sia delle popolazioni per la costruzione di questa centrale
Ma io non lo credo la energia nucleare costa troppo anch'che per tutti quei Paesi che avevano avuto curo dilazionata nel tempo una forte crescita di produzioni nucleari
Perché legata al polmone civile che tirava il polmone militare che era quello fondamentale e quindi mi riferisco agli Stati Uniti la Gran Bretagna e poi successivamente
L'Unione Sovietica la Francia da ultimo anche la Cina
Tutti questi paesi man mano che viene meno alla situazione militare fortemente legata al nucleare
E beh vanno un po'tutti in crisi perché i costi della energia nucleare quando si va a vedere il costo della sicurezza il costo dello stoccaggio provvisorio sono costi proibitivi tant'è che oggi il nostro vicino francese
Nonostante che abbia una massiccia utilizzazione degli impianti sia all'interno sia con l'esportazione di energia elettrica
Però vede un indebitamento dell'ente elettrico Electricité de France dell'ordine dei cinquanta mila miliardi di lire italiane
Quindi non riesco a vedere io appunto come tu dicevi in una situazione di recessione non riesco a capire chi possa veci soldi da buttar via
Per un'impresa che sia dal punto di vista economico industriale si è rivelata un vero fallimento e che laddove andata avanti è andata avanti per motivazioni o militari o di assi commerciali
Per esempio l'asse che la Francia ha tentato di costruire Belgio Francia Germania oppure il tentativo di forte egemonia industriale che il Giappone aveva tentato di lanciare nella sua area di influenza ma mi pare che tutti questi sogni Sisti hanno riducendo in un pugno di mosche
Gli Stati Uniti paese per antonomasia leader continua a vedere assolutamente bloccate in con una vera e propria tragedia dal punto di vista dei bilanci il settore dell'elettromeccanica legata al nucleare
Veniamo alle norme problema delle centrali dell'Est in questi giorni
Tornato sui nostri giornali perché è stato riacceso stati recisi reattori funzionanti di certi non mille mentre il sarcofago
Sarcofago nel quale era chiuso il centro caldo di Cernobyl si sta disgregato come fare come faro di fronte a questa situazione norme e quali soluzioni per la crisi energetica dei paesi dell'Est
Ma intanto è ora di dire che bisogna deve sgombrare un po'il campo a o questa forte differenziazione est-ovest il la tragedia dei paesi dell'est che nelle mutate condizioni attuali
In cui c'è un establishment che si disgrega viene meno l'apparato gerarchico del al controllo della sicurezza ma dal punto di vista intrinseco delle macchine
Il la grande differenziazione tra macchine est-ovest una vera e propria montatura
L'anno prima di Cernobyl nel mille novecentottantacinque
Le conferenze della Aiea di Roma e di Columbus aveva hanno valutato per i reattori di tipo occidentale dei possibili incidenti con rilasci dell'ordine dei cento milioni di fiorini
Chernobyl fu un rilascio di sessanta milioni di fiorini
Sull'incidente stesso tanto si è detto io credo che tutto sia vero o meno che la versione ufficiale fornita
Quello che fortemente preoccupante però il lo stato di degrado di quegli impianti oggi non sottoposti a manutenzione e controllo accurato con un personale in fuga di responsabilità
Inoltre le la situazione spaventosa dal punto di vista dei bilanci economici fa sì che sia difficile trovare investimenti per una efficace con un efficace cambiamento di rotta però anche qui io vorrei ricordare che questa avviene nell'Unione Sovietica ma avviene anche in Italia i due mila ottocento miliardi delle leggi della legge numero dieci che dovranno vedere il decollo
Di altre fonti energetiche dispositivi di risparmio energetico finora hanno visto impiego zero e nella legge finanziaria mille novecentonovantatré troviamo il numero zero quindi anche questo mi sembra che sia una prerogativa ragionevolmente diffusa
Come possono far fronte Paesi questi paesi dell'est hanno questo sì diciamolo livelli di tecnologie al di fuori di quelli che erano legati alla difesa e a settori strategici come quello nucleare hanno livelli tecnologici bassissimi
Una efficienza nel rendimento delle risorse in particolare della risorsa energetica che fa spavento quindi la prima cosa da fare sarebbe esportare nei in questi Paesi in condizioni di solidarietà negoziata questo enorme mare di tecnologie di Elettronica Informatica che permettono oggi
Dei salti qualitativi enormi dal punto di vista del risparmio energetico
Io penso che i consumi in questi Paesi
Invece che porsi il problema di coprirne come ne compriamo copriamo il quaranta per cento tranquillamente uno può dire questo quaranta per cento in un arco di anni assai breve potrebbe essere rappresentato dal risparmio
Per di più nulla all'Unione Sovietica e i paesi ad essa vicini hanno formidabili risorse di carattere idrico idroelettrico
Das e quindi possibile costruire una transizione
Che Contini a utilizzare combustibili fossili come petrolio e carbone
Via via rendendoli residuali Mammano che decollino le tecnologie di risparmio energetico e di ricorso alle fonti rinnovabili
Per quanto riguarda le decine di di centrali nucleari all'estero facendo i debiti scongiuri possiamo dire che abbiamo una bomba ad orologeria innescata
Beh certo la situazione attuale come dicevo del capacità del controllo sono veramente da terrorizzare ci
Non
Non c'è dubbio che l'nucleare è una tecnologia estremamente pericolosa e nel modo in cui concepita la sicurezza di tipo ingegneristico all'Est come all'Ovest è una sicurezza che richiede
Un
Una vere promuovere proprio funzionamento e degli uomini e dei meccanismi servomeccanismi meccanismi automatici ma con limitate poi automazione
Che siano degli orologi questo come tutti noi sappiamo non sta avvenendo
E se è stato possibile in un Paese come gli Stati Uniti
Un incidente come quello di Three Mile Island
Bene il giardino incidenti di quelle proporzioni sarebbe ragionevole attendersi se ne negli Stati dell'Est con molta maggiore probabilità quindi un intervento che non sia però questo intervento supponente questo intervento capestro che i Paesi dell'OCSE prevede la norma che possa essere un intervento che stabilisca anche condizioni dignitose di collaborazione e questo è certamente urgentissimo
Per concludere Mattioli ritornando sul problema italiano con cui abbiamo iniziato questa intervista vogliamo liquidare i grilli filo nuclearisti con una battuta
Ma sono sogni che non hanno alcun futuro se non purtroppo un futuro molto italiano
Spendere alcune centinaia di miliardi per far finta di lavorare al nucleare tenerlo in caldo per farci un po'di tavole rotonde ringraziamo Gianni Mattioli
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