Più libri più liberi 2016 - Presentazione del libro "Luigi Pirandello. Il tragico e la follia" di Pierfranco Bruni (Edizioni Nemapress)

Grazie
Radio Radicale ancora dalla fiera nazionale della piccola e media editoria di Roma
Siamo in una compagnia di Pier Franco Bruni ben trovato grazie grazie a voi Pierfranco Bruni scrittore autore in questo caso di un libro edito da né ma presse Luigi Pirandello il tragico e la follia
Un volume che affrontare criticamente alcuni
Passaggi insomma una biografia molto esaustiva su questi due temi appunto la tragicità pirandelliana e la follia di realmente pirandelliana
E un libro che diciamo ci aiuta a conoscere meglio Luigi Pirandello allora innanzitutto un libro che ha alle spalle molto studio molta analisi del fenomeno anche sociologico di Pirandello perché ricordiamo
Pirandello non è stato solamente un Premio Nobel della letteratura ma è forse
Lo scrittore l'autore che più ha permeato la cultura italiana negli ultimi decenni
Tantissime sono ancora le opere le opere in replica nei teatri ancora c'è molto dibattere banalmente intorno alla sua biografia per molti versi in una biografia controversa così come quella di d'Annunzio in altri
Diciamo per altre sfumature ecco e soprattutto ha il pregio questo libro di renderci raffigura D.P. è un bello come una figura contemporanee non dire legarlo in qualche modo ad una storia della letteratura solamente
Come nasce questo volume
Nasce da
Una profonda
Formazione mia su la visione la dimensione essenziale di Pirandello visione dimensione esistenziale che hanno poi
Permesso di scavare all'interno di quei processi che sono processi come diceva lei sociologici della letteratura ma che guardano con attenzione agli aspetti antropologici perché un bilancio dello ho letto attraverso la le antropologie
Qui dire a dimensione del ruolo della centralità dell'uomo nelle sue opere dipenda mio avviso ho fatto in innovativo perché va aldilà dell'aspetto lo stesso può etico teatrale drammaturgico o narrativo
In quanto pone al centro il personaggio di sette personaggio Pirandello come se fosse un personaggio all'interno della teatralità azione di ogni opera quindi
Il Pirandello che si mette in discussione su alcuni temi su alcuni problemi che a mio avviso sono temi problemi innovativi non c'è
Il Pirandello scolastico tra virgolette ma c'è un Pirandello che va dalle radici arabe e musulmane perché ci sono radici arabe e musulmane da sola Sicilia di Girgenti fino a toccare gli aspetti che sono gli aspetti sciamani CdA devo perché del mondo di Pirandello CEO non aspetto che è quello
Inedito direi del mondo sciamani correre proprio perché
Nelle sue opere la da
Drammatizzazione diventa
Qui ricercare sembra l'altro da sei questo mi pare che sia un fatto innovativo non è soltanto uno nessuno e centomila letto in questi termini ma che cosa possa rappresentare quell'uno quel nessuno e quel cento mila
C'è la dimensione metaforica di un percorso che un percorso o medico vero e proprio in cui il senso del tragico diventa il senso del simbolo
In cui in questa stessa visione la drammaticità Greco latina diventa la grama drammaticità araba quindi
è un aspetto geografico di grande Roma questa geografia all'interno di quei processi esistenziale dei quali Pirandello trova se stesso e poi ci sono due elementi fondamentale a mio avviso nella lettura
E nell'interpretazione di questo Pirandello la prima è quella
Che vede protagonista o un personaggio forte perché ciò tanti personaggi femminili indica Deroma è la figura di Marta Abba che li renda un punto centrale Marta Abba soprattutto
Dal mille novecentoventi in poi lui morirà
Deve il trentasei ottant'anni auto Azéma ottant'anni dalla
Dalla porta sì saremo a centocinquanta anni dalla nascita l'anno prossimo e credo che questo libro della rema pressi vada all'interno a scavare all'interno di questi dati allora bastava dire da un punto fondamentale perché
Non è soltanto la sua allieva e anche la quel personaggio femminile
Grazie al quale è possibile capire il Pirandello Amanda è innamorato
E il più grande le e esteta non è soltanto il D'Annunzio di un nuovo dicendo che e abbraccia l'estetica ma anche un bilancio che ha saputo
Rendere disse rendere un secolo come secolo dell'estetica avere prove della bellezza e poi c'è
La figura drammatica che è una figura tutta calata nella all'intero la società sua sicilianità anche la figura della madre quindi sono due personaggi femminili che caratterizzano
Tutto il percorso pirandelliano
E anche da questo punto di vista io credo che bullismo che diventare ironia e non relativismo come più volte è stato definito
Quell'umorismo porta in scena l'umorismo non del ridere ma del sorriso
Perché c'è una grossa differenza dai ridare il sorriso
Il sorriso dei personaggi che vivono il proprio dolore la ferita delle emozioni e che si catapulta uno all'interno di una dimensione che ero di pensiero umana che è letterale che poi trasporta nella pagine la scrittura nel linguaggio intermediazione trasportati in termini letterario
Ecco tra le tante sfumature che si colgono interno di questo volume ce ne sono due su cui
Possiamo diciamo riflettere purtroppo il tempo a disposizione non è tantissimo qui ci sarebbe da
Diciamo passare almeno un paio d'ore su Pirandello questi due aspetti il primo è il rapporto tra Pirandello e il fascismo
Che in qualche modo spesso è stato
Erroneamente ha scritto ad una adesione quasi al diciamo alla cultura dominante e quindi al potere dominante realtà questo libero afferma e rivela quello che in tanti hanno sempre pensato ovvero che
Il fascismo per Pirandello era prevalentemente un tema filosofico e poi un tema politico e quindi poi un tema di gestione del potere delle masse e della cultura e soprattutto diciamo che
Pirandello non ha mai avuto la
Necessità
Di a servire la propria arte ad un regime quindi diciamo l'analisi del flusso di pensiero pirandelliano qui viene a mio avviso riportato in modo fedele e l'altro relatore su cui possiamo diciamo iniziare un una riflessione anche
Il suo rapporto con il fine vita diciamo la la morte è stata una costante forte ed imperiosa all'interno della vita di Pirandello
E noi più volte pensa anche al suicidio
Confido però anche qui
Quasi estetico non dato da una malinconia piuttosto che da una forma di depressione
E qui c'è anche nel libro un bel raffronto tra le figure di palese che Pirandello
Diciamo non tanto data dal male di vivere ma quanto data da una
Cessazione gloriosa delle attività in qualche modo
E soprattutto di diventare anche
Proprietario anche
In qualche modo giudice istruttore della proprio a termine di vita ecco questi due aspetti in qualche modo rappresentare a mio avviso forse
Diciamo la formazione più in esplorata di dello stesso Pirandello come è stato anche affrontare Vieri portarle all'interno di questo volume
Giustissima questa riflessione molto attenta io direi
Il primo aspetto quello sul fascismo di Pirandello un tema a mio avviso ancora oggi affascinante perché ci permette di analizzare non soltanto Pirandello ma ci permette di realizzare tutto un contesto che il contesto del prefisso
Io credo che Pirandello lo sia stato mai no un fascista regime
C'è questo non è indubbio questo discorso anche se prende la testa del ventiquattro proprio nel momento di crisi del fascismo
Ma e il fascismo deve molto al pensiero di Pirandello perché
E il pensiero filosofico e letterario di Pirandello nasce e nasce nel nel momento in cui c'è la rottura con Croce quindi siamo all'inizio del mille novecento e tre Pirandello e Croce hanno un ruolo un grosso diverbio proprio intorno alla critica crociana
Quand'è che Croce
Tagliato completamente la figura di Pirandello all'interno delle sue analisi all'interno delle delle sue distinzioni e addirittura difendere Pirandello giunge
Antonio Gramsci questo mi pare che sia un fatto epocale che bisognerebbe riscoprire non è croce che parla voglio dire in termini positivi di Pirandello ma addirittura e Antonio Gramsci che
Riscopre in Pirandello un'estetica un'estetica vera e propria del pensiero quel pensiero che troverà poi un epicentro fondamentale Giovanni Gentile quindi siamo in una fase pre e pacifista è chiaro che
Il dibattito da queste abbastanza complesse abbastanza articolato ma anche abbastanza anacronistico a mio avviso
Rispetto I testi neri pirandelliana di perché l'umorismo di Pirandello che del meno dicendo
E otto portava in sé già una funzione di lei di una filosofia in cui il concetto
E determinanti Recalidis ma era forte era dominante e allora a nasce
Da un aspetto che il metafisico la visione pirandelliana sul fascismo che si è voluto riportare poi sul fascismo ma Pirandello giustamente come lei diceva non ha avuto mai bisogno il fascismo era Pirandello in sé era Pirandello alla sua funzione Osoppo formazione tant'è che le sue opere
E vengono pubblicate prima il fu Mattia Pascale del mille novecento e quattro quindi e già siamo già nel Pirandello esimo vere e proprie rapida la degli hanno modo di concepire la funzione del personaggio
La rottura di grande errore e con l'ambiente realista perché con Pirandello abbiamo un'estetica del personaggio un'estetica
Del destino dei personaggi stessi quindi siamo fuori dalla figura velista pirandelliana il secondo elemento quello sul senso tragico beh questo è un discorso anche questo
Complesso nella sua dimensione onirica perché
Il senso della morte di Pirandello senso che nel senso del
Del decadente C.R.O. assembra accompagnata a partire dalle sue cui sia dalle sue prima opere dalla fine dell'Ottocento e mal Giocondo già Baggio Conte che sono le sue opere poetiche si intravede questo senso
Non della ma di cui ha giustamente come lei diceva ma di una
A fermezza della tristezza del dolore nei confronti della vita e anche nei confronti della scrittura nel momento in cui diceva Pavese
Io smetto di scrivere ricominciano nuova mia vita
Cioè la fine della mia scrittura e l'inizio di una nuova vita e l'ultima notte di quiete come quel famoso film degli anni settanta in cui
Alle deroghe rappresenta la dimensione di un poeta che una più nulla da dire e siamo nella stessa situazione
Pirandello Pirandello che vive questo sento di suicidio ma essendo il suicidio nei confronti della scrittura nei confronti della della parola
Pensiamo nella stessa dimensione viene in quei quando ed in quello smette di scrivere una più ma dimestichezza con la scrittura con la parola con linguaggio lì finisce la propria vita finisce la propria esistenza quindi il suo mestiere di vita come diceva Pavese il mestiere di scrivere
Indire under lo siamo nella stessa dimensione il mestiere di scrivere e il mestiere di vita quando
E giunge a scrivere Igica della montagna RFI rimane incompiuto
Siamo nel tre nel trentasei sia ma alla fine della vita di Pirandello quindi anche questa scrittura dipenda una metafisica del morire lento e definire una vita che era vissuta sembra intorno alla parola
Bene allora io non posso fare altro che ricordare Pierfranco Bruni Luigi Pirandello il tragico e la follia edizioni né ma Press grazie per essere stato nostro ospite gentilezza
Grazie per averci raccontato una uno spaccato del mondo pirandelliano che chiaramente i nostri ascoltatori se vorranno potranno
Continuare approfondire magari anche acquistando questo libero
Io ringrazio voi per averci seguito fino a questo momento e vi auguro un buon proseguimento di ascolto con le trasmissioni di Radio Radicale