Legge Gozzini e Volontariato. 1986 / 2016. Storia, testimonianze, prospettive

A nome del gruppo carcere Mario pubblico istituito convenuto a questo incontro al cittadino organizzato dalla nostra associazione chi ha voluto in questo modo celebrare i trent'anni della legge Gozzini
Vedendoli dal punto di vista del volontariato
Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo appuntamento e cioè
I volontari dell'associazione la garante dei diritti delle persone ristrette Alessandro Ranaldi
E la presidente della sottocommissione Carcere del Comune di Milano Anita Pirovano
Il gruppo carcere Cuminetti
Mario Cuminetti storica associazione di volontariato milanese che fedele all'esortazione dello stesso Cuminetti coniugare sempre sogno e realtà
Per prima in Italia nel mille novecentottantacinque ha usufruito dell'articolo diciassette dell'ordinamento penitenziario ed è entrata nel carcere di San Vittore per porre le basi di quel ponte tra carcere società
Che costituisce uno dei pilastri su cui si fonda l'ideologia trattamentale risocializzazione IVA della riforma dell'ordinamento penitenziario del settantacinque sviluppata poi dalla legge Gozzini del mille novecentottantasei
L'associazione dunque è stata testimone partecipò dei fermenti di quegli anni in cui è maturata la legge Gozzini
Veda eletto do subito la cultura quale terreno di azione del proprio volontariato
La cultura nel carcere della cultura del carcere
Quale riflesso esterno di una parte della cittadinanza che reclusa dette tuttavia non dovrebbe essere escluso dei rapporti sociali
Oggi il volontariato è un fenomeno importante nelle carceri milanesi Bollate San Vittore opera
Sia numericamente sia per la qualità che la quantità degli interventi sia perché in alcune situazione svolge una funzione complementare o addirittura suppletiva rispetto all'Amministrazione
I numeri parlano di circa un migliaio di volontari attivi distribuiti nei tre istituti milanesi
A fronte dell'indubbio interramento numerico dei volontari e della diversificazione l'abbondanza delle interventi concreti
Il volontariato sembra tuttavia avere un po'perso il suo ruolo di riferimento e di stimolo nell'ambito delle politiche penitenziarie sia dei processi di cambiamento
L'incontro di oggi
Vorrebbe quindi rappresentare il contributo di questa associazione alla rivalutazione di tale ruolo e impegno del volontariato penitenziario milanese
Più concretamente il gruppo Cuminetti coglie questo irrinunciabile occasione per proporre alle altre associazioni di condividere un documento comune un manifesto del volontariato
Che promuovendo un'ulteriore e più intenso percorso di collaborazione con gli operatori dell'amministrazione penitenziaria impegnati nell'ambito dell'esecuzione penale
Sancisca il riconoscimento del volontariato come soggetto referente per le scelte programmatiche che riguardano gli ambiti di intervento nel settore dell'esecuzione penale
Questo è il nostro contributo il punto poi verrà più diffusamente affrontato nei successivi interventi
Vi ricordo che la aggiornato assi svolgendo espressione
Quella del mattina del mattino improntato ad un anno quasi storico giuridica se la legge Gozzini e del fenomeno del volontariato e delle prospettive future
Quella del pomeriggio in cui invece prevarranno gli argomenti di aspetti concreti
Le testimonianze dei volontari e quelle dei fruitori delle attività di volontariato gli sforzi compiuti e le proposte di collaborazione concreta alle istituzioni alla città grazie
Buongiorno a tutti e tutte vi porto i saluti della comune di Milano
Sono Presidente della Commissione carceri della del comune che abbiamo voluto confermare terra il quindicesimo anno
E che rappresenta un impegno concreto è della della città e dell'amministrazione della della cosa pubblica su è lavorare con la impegno con costanza
E con Air rinnovato coraggioso uso questi temi checché se la temi e centrali e locali è è ringrazio rassegnazione Mario Cuminetti che che ci dà l'occasione di a riflettere sulla esperienza sull'importanza della ha dei mondi del volontariato e dentro le carceri milanesi e
Ci ha proposto di farlo in una giornata che definisco ideale terra affrontare questi temi perché oggi parlare chi Cossiga Costituzione il sostanziale mi sembra più necessario chiedere importante che che mai quindi abbiamo un'aggiornata di di là fuori lanciano nata anche in questi ci concentreremo su
è tanti aspetti
Ed è la del lavoro dentro le carceri si
Penso che lavoro è che UPI milletrecento quarantacinque volontari che si impegnano è quasi quotidianamente nella casa circondariale di Milano e nelle due case di reclusione e nella carcere minorile che che c'è nella nostra città ex sono uno sprone in costante perché è importante il lavoro che i volontari Chieti che multati tanti volontari che sono presenti anche oggi qui e fanno è importante e concretamente nella migliorare la qualità delle abilità delle persone ristrette ma anche il nostro non è una leva di cambiamento importante perché a Milano a dei vecchi è continuare il lei lavora di questi anni deve continuarlo provando a versare non solo un'eccellenza nella affrontare queste questioni cercare di essere sempre più un'eccellenza
Nella in cui ci sarebbe della pena in una maniera che sia innovativa IGT efficace in termini di riabilitazione e di risocializzazione e provando a fare quello sforzo costante di costruzione di ponti e di un dialogo eternamente in relazione
Tempi tale sicuramente per le persone ristrette ma credo che sia importante per ognuno è dei cittadini milanesi il sapere chi è la nostra è una città in cui non ci può essere né se una frontiera ENEL sul luogo in cui i diritti sono preclusi e allora l'impegno dei dei volontari credo che anime do è dell'importante poi impegno concreto e anche questa funzione anche questa funzione che simbolica che estratta
Ma che forse anche la la più alta
E la più importante che ipostasi pasti e per citare la cittadinanza attiva che sa e prova a far sentire tutti ciascuno cittadini disse a reati in questa nostra città
è tanto è la lavoro che è che c'è da fare tantissimi sono i temi che vale la pena mettere all'ordine del giorno oggi sapendo che queste giornate e trovano il loro assenso soprattutto se poi stanno a declinare è lei le cose che i che vendo ne ha dette nella nell'impegno quotidiane chi crede volontari ci insegna che queste non è possibile ed auspicabile sempre quindi buon lavoro a tutti come Comune di Milano parteciperemo i lavori perché siamo davvero interessati e davvero pronti hanno ingenerare in sbaglio che stiamo già facendo a tratti
Buongiorno
Le amiche
E gli amici del Gruppo Cuminetti mi hanno assegnato il compito di coordinare ma anche di introdurre la prima sessione
Al tavolo per il momento c'è un primo gruppo di relatori per gli evidenti limiti del tavolo ci alterne Remo nella prima sessione
Ecco dicevo che mi hanno assegnato questo compito probabilmente perché
Oltre forse
Il il provveditore dottor padano credo di potere essere
Dare testimonianza di questi trent'anni a partire dalla legge Gozzini
Per i ruoli a vario titolo esercitati
Tra carcere esecuzione penale
Quindi
Trent'anni che sono quasi una storia
Però
Le storie di avere essere passate e più sono passate tanto meglio per esse nella loro qualità di storie tanto meglio per il Novelli e revocatorie bisbigliando e del tempo imperfetto scriveva Thomas Mann Thomas Mann
E questo pensiero potrebbe orientare anche questa testimonianza
Ma è d'obbligo la riserva al perché le vicende della preparazione dell'approvazione dell'attuazione della legge Gozzini
Pur facendo parte della storia del nostro Paese non solo come insieme di storie di donne di uomini ma anche come storia dell'istituzione perenne come il carcere e ancora di grande attualità
Come da ultimo hanno dimostrato le tante argomentazioni favorevole alla riduzione delle preclusioni o alla soppressione delle ostatività prospettate nel corso nei documenti finali degli stati generali dell'esecuzione penale
La legge Gozzini infatti si colloca nel contesto della lotta per i diritti dei colpevoli e delle vittime che nasce dalla sofferenza ed in particolare dal tradimento della legge precedente allora vigente
Dallo scarto tra i principi diritti solennemente dichiarati dalla legge penitenziaria del mille novecentosettantacinque
Quella del carcere morale della riforma fantasma come riflesso della Costituzione e la concreta condizione di vita dei detenuti
Quando fu approvata quasi all'unanimità dal Parlamento la legge Gozzini il dieci ottobre del mille novecentottantasei la numerosa centosessantatré svolgevo le funzioni di magistrato di sorveglianza a Milano da sei anni
E non fu per me è un fulmine al ciel sereno perché attorno a quel testo con altri personaggi per me autorevolezza avevo lavorato danni
Rappresento per Mele inizio di una storia diversa di costruzione e di speranza di un modo nuovo di fare il mio lavoro avendo a disposizione strumenti più idonei per attuare le funzioni costituzionali
Della pena
Per realizzare percorsi di inserimento sociale degli esclusi alternativi alla cruda carcerazione per tentare di innervare le carceri nella società insomma per costruire il carcere la speranza nella dialettica sociale
Una svolta e finalmente un senso rispetto al carcere dalla violenza della soluto sopruso della repressione dell'omicidio quasi quotidiano i killer delle carceri debba riccamente dei suicidi
Degli implicitamente delle bocche cucite degli incendi delle telefonate notturne da parte dei direttori per a cuore le risposte in risposta proteste individuali o collettive
Delle trattative con la rappresentano le rappresentanze dei carcerati dei salti dei bancone
A San Vittore per i colloqui per l'affettività della diffusione di documenti e proclami sulla gravità della condizione carceraria
Conoscevo il carcere sottosopra il contrario di quello che esigeva la legge di diritti e di doveri
Tra il mille novecentottantuno e il mille novecentottantadue si consumarono nelle carceri una serie di delitti alcuni dei quali raccapriccianti il numero nazionale dei morti ammazzati nello stesso biennio era di cinquanta detenuti
Erano gli anni dalla paura delle finte malattie delle dimissioni dal servizio del da De e vediamo pienamente da parte degli agenti di custodia come allora démodé nominati
Tra la criminalità organizzata i detenuti politici formava dopo un'iniziale diffidenza un reciproco rispetto che diventava poi collaborazione l'unione dei dannati della terra
Parlare dunque dalla legge Gozzini solo come frutto quasi una intuizione romantica centrata sulla diversa concezione della persona detenuta come sempre è recuperabile
Pur se nelle diverse declinazioni religiosa ideologiche laici laiche degli articoli dalla Carta costituzionale
Ed anche a concedere una lunga gestazione significa non cogliere una strategia sottostante
Di contrasto diversificato della criminalità tagliando in o in orizzontale legami delinquenziali non ancora strutturati di detenuti comuni e politici utilizzando misure alternative anche graduali
Perfino per reati gravi
L'applicazione della legge diede buoni frutti tanti ottennero misure alternative non tradire non la fiducia pur conservando personalità e dignità
All'efficacia individuale delle misure ci univa all'effetto benefico complessivo sulle condizioni detentive sul sistema penitenziario
In forza della riduzione di cinque circa cinque mila presenze ogni anno
Nell'arco di qualche anno fino alle contro riforme del novanta e poi a quella di ed innevamento del mille novecentonovantadue di cui parlerà credo egregiamente la professoressa comunque esce
Del tutto elevate ai buoni risultati e dalla consigliera qualche eccezionale erronea applicazione della legge e del contando Orami aumento oggi mille misure alternative all'anno
Il Progetto razionale la strategia delle nuove politiche dalla modernità penitenziaria poi nulla toglie alla riemissione di una visione del carcere della pena
Aderente ai principi dalla nostra Costituzione che Mario Gozzini sia nelle aule parlamentari sia nelle carceri sia nei convegni nei pubblici dibattiti
Sapeva esprimere in modo impareggiabile
Egli ricordava più volte un episodio di una delle sue prime visita al carcere Florentino delle murate
Agli esordi dalla lunga pratica carceraria di parlamentare c'era un detenuto che si preparava tornare di in libertà il giorno dopo alla domanda su cosa avrebbe fatto il giorno dopo rispose
Ritrovo la mia vita le cose che non sono cambiate vi farò quello che ho già fatto e prima o poi tornerò qui
Ecco il carcere inutile chiosava Mario Gozzini
Tutte quelle mura quell'organizzazione carcerarie efficiente o meno che fosse tutti quegli uomini e quel tempo servivano soltanto ad isolare una presso una
Una delle tante una delle solite gli avanzi dalla giustizia
Che venivano alla fine rimessi fuori come erano entrati pronti più o meno a rientrarci
La macchina carceraria una sua logica reale che quella del contenere le persone senza stabilire relazioni con esse con le loro esistenze i loro diritti
L'esecuzione della pena carceraria la consumazione di un tempo stabilito al suo termine c'è un tempo irrevocabilmente usato per nulla che non sia il suo passare
Mario Gozzini pensava che così non andasse bene e che il carcere dovesse servire a qualcosa cambiare le cose a cercare di modificare situazioni personali sapeva che questo era il comando della nostra Costituzione
Rompere la logica del carcere che c'era voleva dire innanzitutto portare in primo piano il rapporto con il detenuto interessarsi di lui fare meccanico
Volevo anche dire utilizzare quel tempo per riprendere i fili di esistenze problematiche per cercare di costruire nuove possibilità superare i vecchi conflitti attraverso rapporti nuovi o rinnovati
Si pensa che non sia possibile cambiare l'uomo ma le condizioni oggettive del suo agire possano cambiare possano essere offerte risorse diresse sostenere la loro utilizzazione preparando un inserimento sociale diverso
Un lavoro un rapporto corretto con la famiglia e con l'ambiente sociale
Per questa via ci può essere c'è sovente un cambiamento dell'agire della persona l'evoluzione delle sue voluta potenzialità personali attraverso la abbandonerà vecchi conflitti che lei soffocava no
Il senso del discorso di Gozzini e di quelli che colui condividevamo la riforma della legge penitenziaria era fatto di molte feriti credere nell'uomo non terminale di condotti reversibili
Non delinquente in eterno ma un uomo prima di tutto che pur avendo alle spalle il delitto può giocare liberamente la partita del suo futuro seggi di si danno occasioni
Il percorso della legge non fu breve non coinvolse solo quei parlamentari non molti ma importanti ed autorevoli giuristi dei tre maggiori partiti politici che seguiranno da vicino i lavori
Giuliano Vassalli Marcello Gallo Raimondo Ricci dietro i quali c'erano le maggiori forze politiche di allora
Erano i coinvolti in quei lavori magistrati di sorveglianza appartenente alle tre correnti dall'Associazione nazionale magistrati
Innanzitutto ed in funzione di coordinamento Alessandro mandare vero alter ego di Guzzini
E Mario Canepa di Genova quale consulente del senatore Ricci e Giancarlo Zappa di Brescia come fine giurista ispiratore del Ministro Martinazzoli
Diffidente dei vertici ministeriali fino alla conversione di Niccolò Amato allora capo delle carceri
Più modestamente
Noi coetanei Luigi data Direttore dell'Ufficio studi del DAP ed io nel comitato ristretto curavamo la rapporto tra la raccolta degli spunti delle idee delle obiezioni al Progetto i foglietti
Che ci passavano e che noi passavamo con qualche appunto
E commentavamo con accenti talora speri anche tra noi due di critica amichevole i lavori in corso
Dall'interno delle carceri venivano voci partecipi di quella delicata fase in cui una larga dissociazione dal terrorismo segnava la sua sconfitta ed uscita dagli anni di piombo
Mario Gozzini era presente in tutti questi settori e stimolava la crescita della legge la sua evoluzione dal limitato progetto iniziale
La legge nasceva con il contributo di molti attraverso i molti i molti
Attraverso una discussione attenta anche nelle carceri il ruolo dei dissociati per l'arricchimento della legge fu un notevole
Ma sarebbe un grave errore la tesi secondo la quale quel testo normativo era nato nelle aree omogenee della detenzione politica
Dal mille novecentottantuno al mille novecentottantasei comunque scendo e talora una gara di iniziative degli enti locali delle chiese istituzionali o meno dei partiti dei movimenti per la salute
Finalizzata alla comprensione della questione carceraria da una parte e dall'altra nelle carceri con iniziative violente in onda per far conoscere alla drammaticità delle condizioni di vita il termine
E così nel mille novecentottantuno sotto l'egida di Mario Tommasini l'organico convegno nazionale di Parma su carcere ed enti locali
E poi il settembre nero di San Vittore con il violento scollamento di massima gli scioperi della fame il movimento liberarsi dalla necessità del carcere
Lei relato slogan né di altra sponda vivere liberazione di ogni carcere l'estinzione
Nel mille novecentottantadue lo sciopero della fame a Badu e Carros nel mille novecentottantatré il convegno nazionale di Bergamo oltre le sbarre
Nel mille novecentottantaquattro il convegno dentro il carcere di Rebibbia nello stesso anno il documento sulla fine della lotta armata era ancora la consegna delle armi al cardinal Martini
Nel mille novecentottantacinque l'ingresso con l'articolo diciassette dell'ordinamento penitenziario
Di padre David bordo Camillo Di Piazza Lucia Pindi Germana ti Xhani Marcello Bernardi Rossana Rossanda
Sandro Antoniazzi Mario Cuminetti ed altri ed i seminari dalla nuova corsia a San Vittore
Quelle presenze presero corpo stabile con gruppo Cuminetti per operare come volontari in un carcere come un modo per vivere l'impegno
Nella
Milano per vivere l'impegno nella minano di oggi
L'attività di volontari scriveva Mario
Che non vogliono nutrito ridursi a riempire buchi senza fondo ma dare alla loro attività un carattere tale che fascia suscitare dall'interno del luogo in cui si opera
Energie che sappiano trascinare altri ad impegnarsi affinché la trasformazione avvenga dall'interno dell'istituzione
Iniziative in tutto il Paese
L'ispirazione costituzionale della legge trova la sua conferma nel rapporto ideale che si stabilì immediatamente prima della spessa e negli anni successivi con la Corte costituzionale
Vi è la cui giurisprudenza si ritrova una difesa costante della legge contro gli attacchi ricorrenti
Anzi la Corte Costituzionale ha riconosciuto come son sicuro dirà nel modo solitamente approfondito il presidente unite
La Corte Costituzionale ha riconosciuto come principio costituzionale quello della flessibilità dell'esecuzione della pena rilanciato in modo più ampio dava Cozzi
Il progetto iniziale da cui i lavori partiranno era molto semplice
Ma nel seguito ciò che si vuole sempre più chiaramente era una rivisitazione complessiva della legge penitenziaria del mille novecentosettantacinque
Che aveva subito molti condizionamenti e limitazioni nel corso del decennio successivo
Il progetto iniziale affrontava due punti che restarono centrali fino in fondo
Il primo era la soppressione delle preclusioni alle misure alternative per alcuni reati in modo da renderla idonea la diversità dei percorsi alternativi di reinserimento
Una possibilità ci doveva essere per tutti una possibilità astratta si intende che per concretizzare aveva bisogno di condizioni soggettive e oggettive che facessero pensare ad un uso corretto di quelle aperture
Ma dare speranza a tutti e comportava affrontare un altro punto cruciale il secondo punto presente nel progetto iniziale è poco conosciuto oggi per quel che si racconta nella legge Colucci
Con realismo ci si poneva il problema del governo del carcere il problema della massima sicurezza
Di un'area riservata a coloro che non volevano cogliere le possibilità offerte a tutti e sceglievano lo scontro con le istituzioni quanto meno con quella in cui erano reclusi
Il problema era sì di riconoscere l'esigenza di queste aree di massima sicurezza ma anche di dare contemporaneamente alle stesse legalità e regole
Per essere assegnati per uscirne per viverci dentro le carceri di massima sicurezza esistevano eccome ma erano nate vivevano senza queste regole in un regime arbitrario e di fatto deciso dall'Amministrazione
Che poteva anche negare i diritti fondamentali come l'imposizione del famigerato articolo novanta applicato per la prima volta nel mille novecentottantatré a mille centoquaranta detenuti politici e comuni
L'impatto
Ma soprattutto il segnale della nuova legge fu un notevole da una parte si la previsione del regime di sorveglianza particolare del quarantuno bis
Poi altri inutilmente agli inasprito
Legalizzato e giurisdizionali risalto ma dall'altra l'ampliamento dell'ambito di operatività del lavoro all'esterno la nuovissima previsione dei permessi premi Periferie interessi affettivi culturali e di lavoro
L'ampliamento dall'affidamento in prova al servizio sociale per tossicodipendenti dal Codice d'intenti
Già introdotto con decreto legge del mille novecentottantacinque dal Ministro Martinazzoli
La nuova misura della detenzione domiciliare dirompente nel sistema poi uno squarcio nella pena perpetua l'ammissione alla semilibertà dopo almeno venti anni
Concorreva infine a ridurre le condanne era anche l'ergastolo anticipando l'applicazione delle misure alternative la durata della carcerazione l'aumento della liberazione anticipata
Con quelle misure insomma
Si chiedeva al carcere di essere utile ed ai detenuti di essere attivi in modo costruttivo per il proprio futuro
Un futuro che forse da allora è stato sempre più declinato in maniera individualistica e soggettiva con effetti per certi versi negativi sulla socializzazione dalla sofferenza
Si diceva che la società politica era più avanti dalla società civile e forse era vero
Ma era chiaro che la società politica allora non riteneva di potersi limitare a rincorrere emozioni e comunità populismo
Importante fu l'impegno del volontariato per il quale la Gozzini rappresento la parola d'ordine insieme agli operatori penitenziari immotivati davano vita
Ancora oggi periodicamente arrivano da associazioni gruppi e movimenti richieste di applicazione della legge Gozzini e questo mi turba
Perché si diffonde l'idea che sia vigente quella legge ma che non venga applicato
Quella legge non esiste più
Perché deformata da controriforme inutilmente repressive nonostante le abbia dato ottimi frutti anche a livello di politica penitenziaria e penale
E per dirla tutta al legislatore superficiale che addirittura confondeva commi a linee articoli di legge
Tu Gidi aver ripristinato per sei mesi la Gozzini nel passaggio dal primo al secondo pacchetto pacchetto sicurezza senza problemi per l'aumento della delittuosità
Ma questa cari amici è un'altra storia
E ne daranno conto i prossimi interventi
Allora la parola a Paolo come Ucci
Grazie
Allora considerato che la legge Gozzini oggi farà da sfondo a tutto quello di cui parleremo cercherò di illustrare attenendomi ai venti minuti che mi sono stati concessi
I contenuti attinenti al nostro tema chiedendo scusa a quelli che questa legge conoscono molto bene
Dunque la legge Gozzini e si inserisce nel sistema dell'esecuzione penale come riforma dell'altra grande riforma avvenuta nel mille novecentosettantacinque
E in quella legge dando attuazione al principio costituzionale della pena rieducativa
Sì fissato la regola secondo cui nei confronti dei condannati e degli internati seguendo il criterio della individualizzazione criterio molto importante di cui ritornerò a parlare frequentemente
Dicevo seguendo il criterio di individualizzazione
In rapporto alle specifiche condizioni dei soggetti si sarebbe dovuto adottare un trattamento tendente anche attraverso i contatti con l'ambiente esterno
All'inserimento sociale degli stessi questo proprio dice l'articolo uno dell'ordinamento penitenziario
Possiamo dire in altre parole un trattamento volto ad attivare ed incentivare nei soggetti in questione un processo di promozione sociale ingrato
Di far loro acquisire la capacità
Ritornare nella società libera rispettando le le regole
Il linguaggio usato nel delineare la metodologia trattamentale sia nella legge che nel successivo Regolamento del mille novecentosettantasei
Si ispira ad un ormai superato modello correzionale terapeutico affermato si negli anni precedenti all'interno del dibattito scientifico internazionale sui problemi penitenziari
In questo contesto cioè in questo dibattito
Veniva delineato un approccio medico clinico che non venne seguito in maniera pedissequa dal nostro legislatore
Che sceglie invece di fissare l'attenzione piuttosto che sull'aspetto diagnostico psicologico sull'aspetto comportamentali estrinsecato dal condannato
Due sono i momenti fondamentali che caratterizzano questo metodo osservazione e trattamento che procedono di pari passo per tutto il corso dell'esecuzione intersecando sì e confondendosi
Al fine di formulare da parte degli operatori demandati a questo fine
Sotto il controllo della magistratura di sorveglianza un programma di trattamento iniziale che è integrato modificato nel tempo secondo le esigenze che più si prospettano di volta in volta
Gli strumenti attraverso cui raggiungere questo fine sono a loro volta individuati
Dell'istruzione nel lavoro nelle attività culturali ricreative e sportive nonché nei rapporti con famiglia e ambiente e collettività già me ambiente esterno
Allora la prima conseguenza importante del ricorso a questa metodologia è il superamento dell'intangibilità del giudicato penale
Che precedentemente cristallizzata nella sentenza definitiva di condanna la durata dell'espiazione il giudice di cognizioni arrogava tot anni tot anni venivano ispirati in carcere
Salvo rare eccezioni come la concessione della grazia oppure il differimento della pena
A questa concezione invece si sostituisce una concezione dinamica che rende la pena flessibile
Qualora il condannato dia risposte positive alle offerte trattamentali
In quanto questa pena può essere modificata
Sia nella quantità nella qualità attraverso
La fruibilità delle misure alternative sia nella quantità attraverso la concessione della liberazione anticipata cioè dei giorni
Che il detenuto può o richiedere
Tenendo un comportamento
Partecipe alle attività trattamentali inoltre tutti questi benefici possono essere revocati in caso contrario
Con la legge Gozzini per quello che riguarda appunto questo tema specifico perché Franco maestra già accetta accennato che la legge si interessò anche di altri settori dell'ordinamento
Dicevo co su questo punto il legislatore si perfezionò a perfezione si scusati mi si intende si impegnano
A perfezionare il sistema così orientato accrescendo la gamma delle misure alternative
Eliminando molte delle preclusioni che impedivano la loro concessione imperi in particolare i reati ostativi
Inoltre
Per incentivare al massimo l'adesione dei destinatari alle attività trattamentali si accentuò il carattere premiale degli istituti utilizzati
Allora io credo che si possa individuare con questa riforma un quadro di questo tipo
Per il conta nati appena e di durata medio breve pene fino a tre anni si predilige un'esecuzione per per lo più di tipo extra carcerario il carcere in passato
Per soggetti riconosciuti colpevoli di reati di lieve entità si è rivelato una scelta e razionale inutile spesso dannosa perché porta queste persone a contatto con la cosiddetta subcultura carceraria
E per questo è un metodo da rifiutare preferendogli un percorso assistito di libertà
Attraverso la concessione dell'affidamento in prova al servizio sociale dell'affidamento terapeutico predisposto ad hoc per i tossicodipendenti egli alcoldipendenti
E e la semilibertà per pene previste
Entro il sei mesi e tutte queste misure possano la legge Gozzini prevede che possano essere concessi addirittura
Dalla libertà ab initio cioè rimanendo se il condannato è libero di stato di libertà finché il tribunale di sorveglianza non ha deciso se concedere o meno queste misure
Ci sono inoltre delle situazioni soggettive tutelate dalla Costituzione come la maternità la salute che imponendo di trovare un equilibrio tra esigenze di difesa sociale con quelle di carattere umanitario
Portano ad escludere di regola la risposta carceraria perché eccessivamente afflittiva e quindi contraria al principio di uguaglianza
E a tal fine si introduce la nuova misura della detenzione domiciliare
Invece per i condannati appena e di lunga durata o all'ergastolo
La normativa tende a rendere più razionale rispetto al passato
Il sistema già esistente e per questi soggetti
La cui condizione frequentemente già di detenuto sottoposto a custodia cautelare in carcere essendo la gravità dei reati indice di una pericolosità sociale presente
La nuova legge delinea un vero e proprio trattamento individualizzato progressivo
All'inizio intramuraria o nel quale è possibile fruire di tutta quella gamma di attività Ristuccia Alitalia che
Di cui ho già parlato e che l'Amministrazione penitenziaria ha il dovere
Di organizzare e proporre nei singoli istituti penitenziari
E successivamente extra murario attraverso il quale consentire di dire a quest'area gradualmente spazi di libertà fino all'espiazione completa della pena
Quindi sancita la regola che destinazione non deve avere carattere afflittivo ed emarginati ante
Anche nella prima fase di trattamento entra murario ci si deve preoccupare di mantenere il cibo il rapporto del detenuto con l'ambiente esterno
E gli strumenti oltre ai colloqui sono per rappresentati dai contatti collant comunità nel senso di aperture
All'esterno verso l'interno
E questa componente della collettività rappresentata soprattutto appunto dal volontariato al quale una normativa ad hoc l'articolo diciassette tra l'altro
Già presente nell'ordinamento del mille novecentosettantacinque consente di entrare in carcere per svolgere le attività volte a promuovere lo sviluppo di questi contatti
E che con la Gozzini il volontariato appunto rafforza la sua presenza sviluppando concretamente nel tempo la sua età lenza come importante risorsa nelle attività Ristuccia legislative
Nell'ambito di questo trattamento ancora intra murario sono peraltro individuabili due momenti importantissimi di apertura verso l'esterno
In senso opposto cioè interno esterno
Se nelle sussistono condizioni oggettive e soggettive poste dalla legge il primo è il lavoro all'esterno l'articolo ventuno
Istituto già presente nella legislazione precedente di cui cadono nel con la nuova legge le limitazioni
Alle attività esercitabili e che fino allora lo avevano reso presso per a inapplicabile fatti prima si potevano svolgere sull'attività industriali o agricole
Per cui non essendo possibile nessun'altra attività diventava difficile applicare questa norma
E poi il nuovo istituto del permessi premio con il quale viene offerto al condannato Kennedy se ne dimostri meritevole la possibilità di uscire dal carcere per un totale complessivo di giorni all'anno
Distribuiti tutto l'arco dell'INPS tutto lungo l'arco del medesimo al fine di coltivare interessi affettivi culturali o di lavoro
Questa prima fase detentiva ribadisco che la legge impone in molti casi per e si per soddisfare esigenze di prevenzione generale
è accolta a far sì che il tempo Franco scorso in carcere non sia un tempo morto un tempo di emarginazione e di deresponsabilizzazione
Noto il fenomeno dell'infantili insolazione no da parte del conto del detenuto che non assume nessuna appunto responsabilità
Ma deve essere un tempo che oltre a non interrompere i vincoli affettivi attraverso l'offerta di risorse diverse sia utile come sosteneva
E credeva Gozzini était Franco Maisto a richiamato un tempo utile a preparare un inserimento sociale diverso un lavoro un rapporto corretto con la famiglia l'ambiente sociale
A favorire il superamento dei vecchi conflitti che soffocava hanno le potenzialità
Beh personali e che in tal modo avrebbero Atari potuto emergere un'occasione insomma
Nel trattamento extra muraria invece che si apre nel momento in cui diventa non ammissibili le misure alternative alla pena detentiva
Queste diventano concedibili appunto su istanza dell'interessato e diventano fruibile secondo quella logica del trattamento progressivo in particolare la semilibertà
E la liberazione il condizionale da un cito l'affidamento in prova al servizio sociale perché allora non c'era ancora compiuto lo scempio di ritenerlo misura residuale per
Perché sta spiando la pena
E a proposito dei condannati all'ergastolo come ha già detto Franco sottolineo come dallo stato di emarginazione di abbandono in cui venivano lasciati nell'originaria disciplina del Codice Rocco e del relativo Regolamento
Il condannato Insiel rinvia ad una prima notazione della loro vicenda spie attiva
A tal punto che viene loro riconosciuta la possibilità di usufruire di tutti i benefici penitenziari fino alla loro totale reintegrazione nel tessuto sociale
Uniformandosi uniformando le loro aspettative a quelle di condannati
A pene temporanee
Questa a grandi linee la struttura della Gozzini sistema perché e che proprio perché appunto si basava sul criterio dell'individualizzazione della personalizzazione
Offriva opportunità di recupero a qualsiasi condannato indipendentemente dalla tipologia del reato commesso e dall'intimità della pena irrogata
Un sistema impegnato appunto di umanità ed rispettoso della dignità della persona un sistema che intendeva rimettere nelle mani dell'uomo la responsabilità di decidere del proprio destino
E che proprio per tali motivi fece parlare di carcere della speranza
Troppo lungo sarebbe il tempo a disposizione non me lo consente soffermarmi sulle cause che hanno portato acché nella maggior parte dei casi
Questo sistema non funzionano o funzionasse male soprattutto in certe regioni d'Italia perché non su tutto il territorio sono state date certamente le stesse opportunità
C'è anche da dire che la Gozzini stessa al di là di tanta luce presentava anche delle ombre
Prima fra tutte quella che molte delle scelte deflattiva e fatte furono dettate in parte da esigenze di sfoltimento della popolazione penitenziaria
E non da finalità di tipo rieducativo
Allo stesso tempo la normativa pervasa di così tanti premi si espose a rischio come avvenne
Di una strumentalizzazione generalizzata sia da parte dei venute detenuti che da parte dell'amministrazione penitenziaria per il raggiungimento di scopi nettamente contrari a quelli propugnata in
Io non so dire se queste ombre insieme ad altri innegabili difetti della legge abbiano potuto giustificare quello che è successo successivamente dal loro in questi trent'anni
Sta di fatto che è successo di tutto
Perché intanto di lì a poco una nuova ondata di criminalità tanto di tipo camorristico mafioso camorristico
Che di piccolo calibro sembrano costituire la prova più evidente di una politica penitenziaria sbagliata
Essi corsi ai ripari con innesti non sempre coerenti con il sistema generale
E questa metodologia derivante dall'esigenza di dare rapide risposte a situazioni emergenziali contingenti
Ha finito per produrre chiusure d'apertura economica comunque non conciliabili con l'assetto di fondo della legge
La cosa particolarmente grave è stata l'introduzione di reati ostativi alla concessione dei benefici penitenziari non solo nei confronti della criminalità organizzata di stampo mafioso o terroristico
Ma in riferimento a ogni altro alleato che occasionalmente ha prodotto un certo grado di
Allarme sociale
Oggi
Per lo più
Il sistema è incentrato
Come ha già avuto modo di dire mai visto in altre occasioni su percorsi trattamentali differenziati in ragione del tipo di autore identificato unicamente sulla base del reato oggetto di condanna
Così tra le altre conseguenze negative
Anche l'ergastolo il cui profili di incostituzionalità erano stati superati
Tale normativa che ho illustrato a seguito delle preclusioni introdotte è tornato a prospettarsi per alcune categorie di autori di reato come finalmente fine pena mai cosiddetto ribasso l'ostativo
E anche se periodicamente la Corte costituzionale non manca di ribadire puntualmente con riferimento alle misure alternative
La necessità di escludere il rigidi automatismi a favore di una valutazione caso per caso secondo la logica del trattamento individualizzato questi interventi sembrano non bastare
Perché il legislatore ciclicamente Ripoli ripropone strategie del genere
Concludendo nonostante la negatività del dopo Gozzini nonostante che dello spirito di quella legge oggi poco rimanga
Io sono fermamente convinta che non si debba rinunciate a credere all'utilità di quel progetto e questo dico sia nell'interesse di chi sta dentro sia nell'interesse di chi è fuori di noi che stiamo fuori
E devo dire che qualche segnale nel senso di voler continuare su quella strada nel tempo c'è stata
Penso al regolamento penitenziario del due mila che ha sostituito quello ormai obsoleto del settantasei a nel quale sono state ridescrivere in particolare le disposizioni sulle misure extra carcerarie
E sul trattamento intramuraria o per meglio farle funzionare
Penso all'impegno comunque profuso anche dall'amministrazione penitenziaria nell'emanare circolari improntate a rendere concretamente operative le disposizioni
Dell'ordinamento impartendo direttive in una prospettiva di reinserimento sociale
Penso alle decisioni della CEDU che topo quasi trentacinque anni hanno inciso su una normativa fino ad allora quasi completamente ignorata e violata costantemente
Penso che si sono da poco conclusi gli stati generali sull'esecuzione penale che hanno rappresentato una discussione approfondita sui problemi del mondo penitenziario e sulle possibili soluzioni adottabili per migliorarlo
E penso infine
All'impegno profuso
A tutti coloro che come molti di noi che sono qui oggi impiego hanno una parte del loro tempo allo scopo di rendere concreti i percorsi di reinserimento delle persone in espiazione di pena
E a proposito di questi ultimi proprio sulla base dei risultati fin qui ottenuti
Costa tanto quanto il volontariato sul riuscita a fare in molti casi in cui le istituzioni hanno fatto ben poco non potendo o non volendo talvolta
Mi auguro che i rapporti tra carcere e tutte le componenti della società sì civile
Siano sempre più in maniera organizzate sinergica
Perché oggi è soprattutto su questo ultimo punto che dobbiamo insistere per accrescere ed arricchire i risultati che questa grande risorsa può continuare a dare grazie
Paola come uccide come al solito altra scelta aspettative allora diamo la parola al professore Ceretti Ordinario di criminologia alcune decidiamoci cocca di Milano e già giudice onorario esperto al tribunale di sorveglianza di Milano
Sulle pietre della giustizia riparativa tra le misure alternative alla detenzione
Grazie Franco quanti ricordi proprio in quegli anni
Commoventi
Il mio sarà un intervento più di carattere storico venti minuti a disposizione me li gioco lasciando soprattutto la parola Mario Gozzini più che prenderla io e mi sembra importante poterlo fare
Per smentirmi subito partiva da me stesso ma soprattutto dal gruppo di vittime
E di responsabile della lotta armata di cui ho fatto e faccio parte come mediatore
Mi spiego l'ultimo anno della mia vita lo speso in parte a riflettere in privato in pubblico del libro dell'incontro che ho curato con Guido Bertagna Claudia Mazzuccato e che ha pubblicato il Saggiatore
Molti di voi lo conosceranno ma per chi non avesse mai sentito parlare
Proprio a riassumere brevemente il nostro lavoro appoggiandomi al flyer che la casa editrice ha approntato per presentare l'opera in Italia e all'estero
Questo libro di visita la storia d'Italia alcuni luoghi della sua memoria
Muovendo dalla constatazione che nei processi nei dibattiti mediatici all'insegna della spettacolarizzazione del conflitto sono riusciti a sanare la ferita
Un gruppo numeroso di vittime familiari di vittime responsabile della lotta armata ha iniziato a incontrarsi a scandendo cioè regolari e con assiduità sempre maggiore
Per cercare
Con l'aiuto di tre mediatori una via altra alla ricomposizione di quella frattura che non smette di dolere
Una via che
Ispirandosi all'esempio del Sudafrica apposta a parte i d'
Fa propria la lezione della giustizia riparativa nella certezza che il fare giustizia non possa
E non debba
Risolversi solamente nell'applicazione di una pena
E subito da aggiungere che i nostri incontri sono iniziati nel due mila nove e che continuano ancora oggi qui ci sono due persone Grazia che è nata percento niente a che hanno lavorato con noi
Detto altrimenti abbiamo iniziato a trovarci poco più di trent'anni dopo il rapimento e l'uccisione dell'onorevole Aldo Moro tanto per fissare una data epocale
Ma chi erano
Gli uomini e le donne che noi abbiamo conosciuto trent'anni dopo i fotogrammi che li hanno inchiodati alle loro responsabilità
Pensate alle immagini indelebili nelle memorie di molti di noi di Paolo fra gli ESA che commenta il rapimento di Moro e l'uccisione della scorta in via Fani
E o
A via De Amicis ragazzi quel passamontagna che si pagano lasciando sull'asfalto alla gente Custra
Noi tutti qua siamo qui in questa sala abbiamo riflettuto molto su quei fotogrammi
Nell'esperienza del nostro Gruppo molto più sui film che li contengono
In breve bensì ciò che ha preceduto ha fatto seguito a quei momenti tragici
Come scrive porre tre ognuno di noi è migliore delle sue peggiori azioni
E per chi a interessa il desiderio di sapere per davvero che cosa muove le persone a comportarsi così come si comportano occorre andare oltre il fotogramma che inchioda un attore sociale al suo gesto deviante
Per quanto riguarda il nostro gruppo come dicevo ci siamo dannati ben sette anni di incontri
Sette anni sono lunghi e di tempo per conoscerci ne abbiamo avuto tanto tanto e ci siamo davvero conosciuti ed è stato molto toccante
Ma per prendere la parola qui oggi ho cercato non solo di immaginarmi come potevano essere quegli omini e quelle donne che io ho incontrato principalmente durante l'udienza del tribunale di sorveglianza
E qui necessariamente lo sguardo si chi dirige principalmente verso i responsabili della lotta armata
Ai tempi in cui Mario Gozzini era senatore ma soprattutto mentre l'UE agiva politicamente come egli si configurava quelle persone dentro di sé
Messa in questi termini la domanda per il sottoscritto non può che rimanere tale io non ho mai conosciuto personalmente Gozzini a differenza di molti che sono qui oggi
Con noi ne consegue che non ho mai potuti interrogarlo a riguardo e mai potrò ovviamente più farlo
Ovviamente non mi sono ha reso così facilmente e allora sono andato a cercare qualche suo scritto che mi potesse aiutarle e ne ho trovato uno che di aiuto me ne ha dato tanto
Proprio perché ci dice qualcosa dello sguardo che sta cercando di intercettare
Non si tratta certo di una delle sue opere più celebrate opere di questo piccolo grande uomo come lo voglio definire qui oggi affettuosamente
Parlo di un suo breve contributo diciassette pagine
A un volume collettaneo pubblicato da Franco Angeli nel mille novecentottantotto
E comunque curato da Antonio Lo fatti dal titolo perfettamente consonante con quegli anni Carcere e Territorio
Il titolo dello scritto di Gozzini non poteva che essere l'ordinamento penitenziario dopo la legge sei sei tre mille novecentottantasei problemi ancora aperti già tanto che non c'era luce Ombretta passate presente perché
Questo è il titolo che diamo a quasi tutte le nostre
Conferenza
Ecco è qui che almeno in controluce ho provato a capire che cosa Gozzini pensasse intimamente dei responsabili della lotta armata e delle leggi che l'hanno contrastata
Ora finalmente le sue parole aperte le virgolette ho sempre avuto difficoltà a parlare di detenuti politici
è una qualifica ambigua che potrebbe far pensare che in Italia ci siano ci siano stati detenuti per reati di opinione
Non è così i terroristi finiti in carcere sono cittadini che hanno commesso reati previsti dal codice penale dal porto abusivo darmi all'omicidio alla strage
La motivazione sia a fini eversivi dell'ordine costituzionale come di fatto era può essere considerata un'aggravante
Possiamo anche usare la dizione detenuti politici
Purché si intenda bene quel che si vuol dire senza minimamente accettare quella che era la posizione dei terroristi che si ponevano come controparte di fronte allo Stato in contrapposizione armata
In Italia la lotta politica è pienamente accolte prevista dall'ordinamento democratico del Paese ma non armata non violenta
E fin qui mi sembra che non sia necessario alcun commento è un giudizio e coerente per un uomo che svolge un mandato politico incardinato dentro le istituzioni
Egli ma Gozzini sembra poche righe dopo voler guardare in faccia i suoi interlocutori
L'Istana e dà loro un nome
Diciamolo chiaramente li giudica
Quanto mi sarebbe piaciuto averla nel nostro gruppo
Ne avremo viste e sentite delle belle
Egli prende dunque la parola sulle leggi eccezionali
E in particolare su quella cosiddetta sui pentiti
Che come tutti sappiamo prevedeva forti riduzione di pena per tutti anch'io di gravissimi delitti aiutava la giustizia a scoprire a smantellare le organizzazioni terroristiche
Aperte le virgolette un'istigazione alla delle alla delazione fu detto un premio ai traditori egli commenta
Ma la questione non è così semplice aggiunge subito dopo nei Paesi anglosassoni non vige il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale
Fissate invece nella nostra Costituzione ora siccome è noto che un'organizzazione criminale
A maggior ragione se di motivazione politica molto difficilmente viene scoperta se non c'è qualcuno che soffia ossia informe tradisce
Il Pubblico Ministero in quei Paesi
Ha piena libertà di trattare una persona con qualche sospetto di appartenere all'organizzazione offrendogli in cambio di informazione ogni aiuto per andarsene lontano
Non solo l'impunità ma anche appoggio per sottrarsi alle possibile vendette scusate un attimo perché sto cercando di concentrarmi grazie
Da noi no il Pubblico Ministero obbligato a perseguire penalmente chiunque sia indiziato di aver appartenuto un'organizzazione criminale
Nessuna trattativa gli è possibile
Per questo ci vuole una legge speciale per incentivare le delazioni pensano delle parole mica da ridere brutta legge se si vuole ma necessaria
Brutta legge ma utilissima perché è servita ad evitare ulteriori spargimenti di sangue e Commissione di altri delitti gravissimi a questo bisogna pensare quando si rimane sconcertati e sdegnati di fronte alla mitezza di certe condanne
Sono parole forti coraggiose
E converrete con me si parla di una legge brutta cioè incentivato le delazioni ma necessaria per evitare ulteriori spargimenti di sangue il senatore si ferma qui
Ma non ho dubbi circa il giudizio morale che accompagna
Lo accompagna né riguarda la figura del pentito soprattutto si ascolta quello che sto per leggere
Il tavolo di Gozzi ne cambia repentinamente infatti quando il discorso si sposta sui dissociati
Oltre i pentiti porti ci sono molti dissociati Cioni terroristiche in carceri uniti assieme per una felice intuizione nelle cosiddette aree omogenei hanno capito di aver sbagliato strada
Che la lotta armata aveva condotto a risultati opposti rispetto a quelli creati che lo Stato democratico pur con tutte le sue carenze
Andava accettato
E pur non volendo denunciare nessuno ascoltatelo bene talvolta non c'era più nulla da denunciare riconoscono le loro colpe e non si ribellano alla pena che viene inflitta
Per questi detenuti è stata fatta una legge speciale che prevede riduzione di pena
In sostanza si tratta di un'abrogazione delle aggravanti per terrorismo previste dalle leggi speciali precedenti l'omicidio terroristico viene equiparato a quello per motivi comuni solo il delitto di strage viene escluso
Allora chiuse le virgolette per cogliere la capacità di Godzilla che Gozzini aveva nel modulare il proprio giudizio occorre ascoltare anche le parole che seguano aperte le virgolette
Sui dissociati c'è da aggiungere un'altra considerazione molto importante tutti i detenuti inconsueti nelle patrie galere per estrazione sociale alta e media borghesia dentro se qui non aveva sempre ragione
Alto o altissimo livello culturale
Capace cioè di capire di farsi capire di far sentire la loro voce
Quando parla in Senato a favore della legge sui dissociati sotto l'INAIL processo morale culturale e politico di questi detenuti ossia passaggio da posizioni abbastanza farneticanti
In cui pensavano solo a se stesse la propria esperienza a posizioni molto più sensate in cui si facevano carico dei problemi di tutti i detenuti e li portavano l'attenzione del Parlamento
Dell'amministrazione dell'opinione pubblica sono convinto che hanno in qualche modo contribuito all'evoluzione in positivo del nostro sistema carcerario negli ultimi anni fino all'approvazione della legge sei sei tre
Ciò significa
Dello Stato la comunità si è molto hanno da far pagare a questi ex terroristi hanno con loro anche un debito
Beh
Mi sembra addirittura commovente quello che abbiamo appena ascoltato oltreché pienamente condivisibile ecco un esempio fattivo di uomini migliori delle loro peggiori azioni
E del loro riconoscimento parola particolarmente Cariano i mediatori da parte dei loro interlocutori
Gozzini osserva in presa diretta proprio mentre avvengono certi fatti di Comuni istituzione totale come il carcere Prodi un modo di ridefinizione proprio perché e chi lo abita a mutare il proprio atteggiamento
Si tratta élite ci suggerisce di persone che riescono a uscire dalla loro visione ha una dimensione e a pensare che quello spazio di contenimento dei loro corpi riguarda non solo loro ma riguarda tutti
E a pensare che quello spazio
L'ho già detto e che in relazione ad alcuni aspetti questo spazio può essere anche ripensato
Sono
Le domande l'immaginazione di futuri possibile a muovere il mondo
Perché c'è il passato non si può cancellare forse un futuro è ancora possibile come si legge nel manifesto che vedete riprodotto e che nella sua versione originale ma è stato regalato
Da una persona il nostro gruppo è appesa nella mia stanza in università e lascia molto sconcertati
Le decine di scuole
Negli gli studenti che niente ecco la densità del ragionamento di Gozzini non finisce qui non poteva mancare una nota sul perdono
Egli infatti sottolinea
Che anche sul perdonare sul perdonismo molto se il discorso
Per lo Stato per la comunità civile non si tratta di perdono categoria eminentemente morale e non giuridica si tratta di riconoscersi accanto e dopo il reato commesso c'è stata una collaborazione Fini che lo Stato propone
La prima volta dice sempre Gozzini che mi sono trovato di fronte a Rebibbia alcuni assassini della scalata di Moro ho provato un tale ribrezzo da non poter stringere le mani che pur mi intendevano
Maniche avevano versato freddo sangue innocente oggi quelle mani posso costringerla
Perché sono mani diverse da allora che hanno compiuto un cammino di liberazione dagli schematismi culturali e pseudo politici che l'avevano portati alla convinzione che il terrorismo servisse alla rivoluzione dirò di più
Non solo questi uomini queste donne hanno spinto il Governo e il Parlamento a riprendere in positivo il plenum il
Problema penitenziario ma almeno potenzialmente fin da ora costituiscono degli anticorpi in più contro ulteriore fiammate dell'illusione terroristica
Fine della citazione sono passati trent'anni da queste parole
Forse di più adesso quaranta e ancora molte persone non riescono a stringere quelle mani
Nemmeno quelle di chi con Claudia guida il sottoscritto per sette anni si è messo ferocemente in discussione davanti a i volti delle vittime dei parenti delle vittime che hanno voluto e saputo con tutta la loro fatica accoglierli
Soprattutto molti rappresentanti istituzionali fatte alcune
Straordinario eccezioni continuano a ritenere che la loro presenza in Spagna in spazi pubblici possa ancora ledere la sacralità di alcuni principi sanciti dalla nostra Costituzione
E invece io credo che proprio l'umanizzazione del carcere della pena che figure come quelle di Mario Gozzini
Hanno avuto il coraggio di sostenere
Abbiamo abbiano permesso anche a questi detenuti davvero dissimili da molti altri
Di avvicinare in modo non retorico prima un percorso di educazione poi per chi lo ha desiderato avuto la possibilità e l'occasione anche quello della giustizia riparativa
Quello che intendo dire è che se queste persone non avessero abitato un carcere normato dalla legge sei sei tre
Difficilmente avrebbero potuto un giorno di molti anni dopo trovare dentro di loro il desiderio di incrociare lo sguardo delle loro vittime
Di questo ne sono certa nessuno avrebbe mai narrato a se stessa agli altri il senso alle aspirazioni più nobili e le miserie più indicibili se non fosse stata data in carcere
Tanto tempo prima l'opportunità di ritrovare un'immagine dignitosa disse
E qui mi riferisco al fatto che come noto nell'ottantasei la nuova legge abrogava finalmente l'articolo novanta
Dell'ordinamento penitenziario e disciplinava la sorveglianza particolare cui potevano essere assegnati detenuti per reati pericolosi con vari ordini di garanzia
Ecco vado a concludere vorrei proporvi un ulteriore passaggio che penso che molti di voi conoscano
Di questo scritto che è curioso perché Gozzini trova anche la dire di tirare le orecchie a molti dei nostri amici vedo qui tra l'altro titani che saluto con affetto
Ascoltiamolo perché ancora una volta tra serie A spasso accetto ci restituisce delle provocazioni e di cui abbiamo il dovere di tenere conto allora aperte le virgolette c'è stato un grosso rischio in questi anni un rischio corso anche dalla Chiesa
Dalla Chiesa con la
La Chiesa l'istituzione da un non il generale Dalla Chiesa
Quello di interessarsi dei detenuti ex terroristi privilegiando le rispetto agli altri con la conseguenza di far apparire il delitto movente politico come fonte di maggiore attenzione da parte della comunità esterna
Per esempio i carissimi amici della nuova corsie di Milano Mario Cuminetti paté Camillo padre Davide
Hanno ideato e condotto a San Vittore corsi di riflessioni e dibattito ma per i soli detenuti ex terroristi bravi benissimo grazie
Ma comunque fatte sentirvi Sottil sua ma come fate a sentirmi soddisfatti in coscienza ignorando i detenuti comuni
Non saremo capaci di stare con loro rompa la risposta
Commenta cioè solo fra intendere intellettuali ci si intende una posizione realistiche appare ma insufficiente e appunto rischiosa per il sistema e sempre Gozzini che parlare
Credo che si possa dire che ha rinnovato il coinvolgimento della Chiesa nel carcere sia nato proprio dal rapporto speciale con i terroristi
Penso al padre Balducci monsignor Riboldi lo stesso cardinale Martini ripeto anche per loro quello che ho detto sopra queste sono sue parole e ve le consegno così come sono state stampate per ringrazio per l'attenzione
Ricordo
Ricordo la la storia finale di quest'ultimo devo argomento di Adolfo Ceretti
E i ricchi e arricchenti incontri proprio
Finalizzati accogliere una distinzione che per
Per una metodologia abbastanza superficiale il guerrafondaio era ad un certo gruppo di pubblici ministeri all'epoca non capiva
Ricordo gli incontri con Turoldo del piazzo Cominetti giustamente aggiungeva Ceretti anche con gesuita padre Bash celeri
E lo scolo più padre Balducci
Sempre finalizzati attenerci chiara la distinzione tra la collaborazione con il pubblico ministero
E il pentimento affinché non ci sfugga disse il senso alto ed etico della confessione e del perdono
Forme incontri importanti
Tra il Presidente Onida non ha bisogno di presentazione
Sempre
Sempre
Distretti
Più giovane
Sì deciso quel giorno
Io devo prima di tutto chiedervi scusa perché non ha avuto ragioni abbastanza note il tempo energie per preparare una bella relazione tantomeno scritta come altri invece
Stamattina hanno fatto
Quindi svolgerò rapidamente alcune riflessioni così sul sul tema
Assumendo come punto di vista certo
Siamo trent'anni dalla legge Gozzini ma soprattutto l'altro elemento del titolo e nostro comincia il volontariato Collegio individua Muolo del volontariato
Ecco una prima distinzione che occorre credo fare parlando di leggi carcerarie di
Distinguere il terreno di ciò che è necessario per garantire i diritti fondamentali dei detenuti come persone
Che a ancora conservano una loro dignità umana articolo ventisette terzo comma le pene non possono te non possono
Consistere in trattamenti contrari al senso di umanità che vuol dire appunto rispetto dalla dignità umana e invece l'ulteriore problema
Del del come si possa si debba
Realizzare l'altro corno della finalità indicate nell'articolo ventisette terzo comma cioè
Il il conseguimento della finalità rieducativa
Ecco il la garanzia di diritti fondamentali come dire non può richiedono richiede volontariato e non deve richiedere volontariato è un compito primario dell'istituzione cioè una un'istituzione Casale che non garantisce i diritti fondamentali tra dice se stessa non
Prima ancora che siamo la richiesta della società
Mentre
Il problema del finalità rieducativa
E quello di un'attività di un impegno che essendo punto tendente a realizzare un obiettivo che non non è in sé garantito non può essere
Come dire garantito per legge perché non c'è non c'è una norma che possa richiede richiede come necessario in quel di rapporto con la società esterna
Quindi
Il volontariato che adesso parliamo
è qualcosa che non non ha non attiene anche se ovviamente un volontario in carcere sì e che si che si rende conto che c'è una violazione di diritti fondamentali e non può non impegnarsi
A fondo per combattere la televendita rete ma non è il suo come del resto il suo compito neanche votato entra in casa del padre per evitare attentati alla dignità umana o ai diritti fondamentali dei detenuti
Compito ripeto a cui è preliminarmente tenuta all'istituzione
Ma
Invece quando parliamo di delle tele di finalità rieducativa parliamo di un'attività che necessariamente coinvolge qualcosa che va al di là dell'istituzione carceraria e al ed il carcere
Il mondo del mondo carcerario cioè la necessità di quei rapporti con la società esterna di cui parla già nell'articolo uno la legge penitenziaria
Intrinsecamente legata alla caratteri della finalità rieducativa non è
Ben stabile un processo di risocializzazione che non avvenga anche attraverso il rapporto
Per l'istituzione carcerare con la società esterna un'istituzione Castellon aperta chiusa separata dal ceto esterna non è in grado anche con la migliore buona volontà di realizzare
Un
Realizzare la finalità educativa
Per il trattamento questo
Parola forse brutta che usa Rege
Ma che per la parte che include appunto tutto ciò che serve volevo spinge verso la
La realizzazione di questa tendenza alla alla finalità rieducativa
è qualcosa che non può non includere il rapporto con la società con l'esterno istituzione non è autosufficiente credo credo proprio sia
Deve andare a fermare
Quindi questo vuol dire che la prima cosa di cui ci dobbiamo preoccupare che non esista separazione fra carcere e società troppa separazione diciamo così
Carcere per sua natura una istituzione separate sia Tarantelli siamo colleghi ma non può esserci troppa separazione per esempio dov'è un tema
Se volete al margine ma
Il tema della localizzazione delle carceri
Nelle città fuori delle città lontano vicino San Vittore
Incentra citavo invece trasferito e non è non è da da da da trascurare perché capisco tutte le esigenze e le finalità di ordine economico pratico che possano portare per esempio a smantellare carceri
Sono inserite delinea vicino nel tessuto della città però attenzione perché appunto l'inserimento del carcere nel tessuto della società e della città e uno degli elementi del sud di questo rapporto necessario fra carcere società
Quindi no alla separazione parla separazione poi ovviamente
Sul piano pratico succederanno
Le soluzioni più opportune ma di per sé insomma non può non esserci attenzione a questo dato case non può essere non deve essere se possibile non non deve essere neanche fisicamente troppo separata separati
Sarà questione di luogo di localizzazioni sarà anche questioni che sono di mobilità di bambini i temi di servizi di trasporto pubblico quant'altro necessario ma insomma la separazione
Tra casa e le società un elemento negativo perché impedisce a priori ostacola priori il raggiungimento di quella finalità di Rick socializzazione di socializzare vuol dire riportare
Come membro a pieno titolo nella società esterne quindi se si se ci si separa se il carcere si separa e non è più in grado di realizzare questa questa finalità
Del resto poi ci sono aspetti quelle quelli quello di cui ha parlato proprio adesso Adolfo Ceretti che rendono evidente come senza rapporto con l'esterno non si possono aggiungere riscopre giustizia riparativa
Esige per sua natura un rapporto corretto all'esterno del carcere
Ci sarebbe da dire non non numero
Non si non si può esaurire per cogliere interno del mondo delle del carcere delle ai detenuti non si può esaurire cioè deve del Codice ne coinvolge coinvolgere in modo delle vittime dei parenti delle vittime ma
Molto di più insomma ecco questo prende tutto un tema sul quale
Rapporto care sette carcere società è un rapporto assolutamente indissolubile necessario non non non eventuale
Allora il caricarsi deve aprirsi incerto il carcere deve aprirsi
Perché è un carcere chiuso punto
Non non non è consono non non è conforme alla finalità costituzionale
E quando giustamente dalla legge maggiore prudenza sottolineo l'esigenza della individualizzazione del trattamento
Fanno leva proprio su un dato un fatto importante cioè individualizzate cosa vuol dire vuol dire tener conto
Del modo in cui del del contesto concreto della singola persona presa impegni così reso come persona
Che si trova
A vivere nel mondo carcerario per un certo periodo e individualizzate non può che voler dire
Evitare a ripristino ripristinare o del dottor tutti gli strumenti che sono idonei a ripristinare i rapporti di questa persona
Con con le altre persone all'interno e all'esterno
Per il carcere quindi lei dico che non sono ancora una volta sottolinea una necessità assoluta di apertura verso l'esterno da un lato e dall'altro
La società esterna che è chiamata appunto già fin dall'articolo uno della legge i rapporti questa esternazione e deve collaborare non può ignorare il tema del carcere
Altrimenti quindi contraddice anch'essa la finalità educativo di cui alla Costituzione quindi l'istituzione carcerarie non può tradire la sua finalità
Connotati perseguimento del
Della rissa abitazione ma sorge proprio che si tratta di ieri socializzazione cioè dire inserimento nel Società la Società non può ignorare questo tema e non può come dire
Aspettare da che dall'esterno venga fatto tutto ciò che è necessario per raggiungere quella finalità insomma la società è chiamata a un dovere anche in base a articolo ventisette ci sono doveri che incombono sulle chiedo sarà carceraria
E e ci sono doveri che incombono sulla società esterna
Allora il volontariato in carcere
Gente ATO distinguere quelle che possono essere
Insomma delle motivazioni personali dell'attività di volontariato in carcere
Che sono possono essere dei tanti libri ma
Formule più più niente incentrate su una preoccupazione sociale o più fu una preoccupazione
Diciamo di atteggiamento personale di di
Insomma in nome del dell'antico precetto visitare i carcerati no
Ma bisogna distinguere il volontariato in cui andremo alle motivazioni personali che possono stare stanno alla base dell'impegno dei volontari con
Il ruolo che il volontariato
A
Può avere deve avere prestato al mondo carcerario e questo non è più un problema di motivazioni solo personali
Solo caritative diciamo così ma
Richiede la consapevolezza di ciò che significa in una società come la nostra che
Vuole ispirarsi alla Costituzione come la nostra che richiede
Giudico c'è il perseguimento delle finalità risocializzazione richiede anche alla società di impegnarsi e impegnarsi
Che vuol dire il volontariato non è che un'espressione di queste società che si impegna quindi c'è un ruolo nelle istituzioni quindi quando l'articolo diciassette
Lo dice l'articolo sette chi prevede appunto il ruolo di coloro che entrano in carcere sono autorizzato entrano in carcere per lavorare
Delinea in un ruolo effettivo un appunto qualcosa che è necessario non so qualcosa che eventuale per dare
Come dire scopo agli impulsi caritative i destini di singole persone o di singole persone
Forse andrebbe anche lasci dovrebbe richiedesse poi quella maggiore istituzionalizzazione del del
Del volontariato che stanno articolo settantotto resistenti volontari
Non sia meritevole di una qualche ripensamento perché mi risulta non so se ancora adesso in una qualche tempo fa avevo fatto col
Con con chiarezza che avevamo fatto una piccola indagine risultava che il numero dei mentre il numero dei volontari in carcere ex articolo diciassette
A molto elevato anche se
Se
Svarione di varie nei vari ambiti
Luoghi territoriali
Il numero degli assistenti volontari diciamo scelti a Cesenatico settantatré difensore date molto basso non solo cosa questo significa precisamente ma
Indubbiamente quando parliamo di ruolo del volontariato nelle istituzioni forse dovremmo domandarci anche il perché se inteso in che misura questo richiede invece l'intervento
Ecco
Si voterà in carcere quindi ha un ruolo non soltanto per soddisfare gli impulsi personali ti poca relativo al ruolo perché per consentirà il carcere per seguire le sue finalità ma la prima cosa che va detto da questo punto di vista è che non possiamo
Accettare l'idea di un volontariato tappabuchi cioè perché il volontariato Serra perché
La l'istituzione non ha risorse sufficienti per adempiere ai suoi compiti quindi è chiaro che
Volontari
Collaborano e dove e devono collaborare quindi l'utilizzo delle forze del volontariato da parte delle istituzioni è non solo possibile ma auspicato al massimo grado
E tuttavia si deve evitare
Possibile distorsione così con derivante dal fatto che l'istituzione
Rinunci a mettere in campo tutte le più le risorse che addensa sono richieste perché può avvalersi
Come tamponamento tela attività del volontariato questo può essere come dire un risvolto non so se negativo ma insomma lecchese potrebbe servisse a tappare i buchi
Cioè ci può essere una sorta di degni di eterogenesi dei fini ecco che perché tema che va evitata quindi noi quello che è tutta provochi
Eh sì invece e quindi non la funzione suppletiva qualcuno avrà sulla funzione suppletiva rispetto all'istituzione non può essere questa
Pur restando fermo che ovviamente fino a quando c'è una carenza istituzionale chiunque si impegni nell'ambito carcerario come volontario non può no
FAS farsi carico personalmente in tutti i modi anche socializzate diciamo così
Del tema però e con l'obiettivo non non può essere quello di consentirà di situazioni come di di di disporre di risorse che le delle quali dovrebbero disporre improprio per
Per realizzare le proprie finalità ma deve essere quello di spingere sempre di più
è lecito se a fare il proprio il proprio dovere ma anche
A apportare quelli di più che porta il contatto con la società esterne è un di più non qualcosa che è necessario per punto adempiere
Da strette del delle istituzioni collaborazione necessaria ma non sostitutiva
Naturalmente questa questa collaborazione si esplica diverse modalità modalità diciamo prevalentemente di tipo individuale quando si parla le attività culturali ricreative e sportive da attività di assistenza che nell'articolo ventisette articolo quarantacinque l'assistenza
Appunto l'articolo settantotto cosiddetti volontari tutto
Nelle giuste queste sono attività
Individuali
Dentro nel carcere quindi il rapporto diretto come
La popolazione carceraria con i detenuti nel carcere vivono voi c'è tutta la tematica dei rapporti
Che i detenuti con l'esterno blaterato ecco comunque un tramite necessarie perché
Case non non deve scindere non deve recidere i rapporti perché sarebbe questo un elemento che che che compromette in partenza allora l'obiettivo della risocializzazione i rapporti prima di tutto la potevano famiglie per esempio intanto questo su questo tema la legge
Dice delle cose e non c'è dubbio che questo è uno dei terreni su cui la società esterna esplica deve deve esplicare un proprio dare un proprio contributo essenziale
Pontormo detenuti famiglie la legge lo dice chiaramente che deve essere uno degli elementi fondamentali del trattamento poi mantenere e se è possibile migliorare comunque i rapporti con le famiglie da questo punto di vista
Credo che si debba proprio questo è un convegno indetto dalla dalla dalla situazione Cuminetti ma sappiamo che ci sono altre associazioni che si occupano molto di quello che le voglio citare quella di bambini senza sbarre che anche da ultimo assunto un ruolo ed è una
Associazione di volontariato procedano trattate svolge questa specifica compito di collaborazione per migliorare mantenere i rapporti
Fra e quindi per aiutare in questo caso
Certe i detenuti ma più più direttamente i familiari dei detenuti quando al punto uno creazione di spazi dove i bambini figli di detenuti e delle detenute possano
In carcere vivere questi momenti di rapporto in modo migliore e
E fondamentale
E poi c'è anche
Diciamo
Gerge anche ciò che
La società deve fare non tra non tanto non solo attraverso
L'apporto di individui volontari ma anche attraverso lo l'organizzazione volontarie vorrei dire no nell'ambito la Società presente tutto ciò che riguarda il lavoro sia penitenziario
Sia post penitenziario chiama la le strutture della società l'imprenditoria le organizzazioni sindacali le organizzazioni professionali
A
A fare un lavoro a fare a fare qualcosa in questo campo e qui
Prevede la legge prevede una serie anche di organismi qua forse uno degli interrogativi da portiere
Funzionano questi organismi che proprio sono previsti come come tali e del Consiglio di aiuto sociale con personalità giuridica eccetera
L'organizzazione la Commissione regionale per il lavoro penitenziario il Comitato per l'occupazione per per l'occupazione degli assistiti del Consiglio di aiuto sociale con gli articoli sei
Venticinque bis settantaquattro settantacinque settantasette della legge una rivisitazione su questo forse non potrebbe essere utile per capire la mia impressione ma molto dall'esterno anche mentre
Il volontariato attività come attività individuale
Ricco idee diciamo c'è c'è grande disponibilità
Meno meno funzionino questi elementi quelli più istituzionalizzati de ma del volontariato che serva sempre di riforme di forme volontaria anche da parte delle delle sterno su tutto dal mondo delle imprese del mondo
Certo la ovviamente il mondo è ripresa alle sue logiche e quindi presepio c'erano le leggi come la legge Smuraglia che incentiva
Che incentiva servono ma anche qua c'è una componente di volontariato cioè il mondo delle imprese a la possibilità e ha il dovere
Di occuparsi anche di questi temi e mi pare che insomma una certa sensibilità
Talvolta esista e comunque vada va verrebbe promosso
Il mondo del lavoro il mondo il mondo dell'impresa e poi c'è il problema
Beh dopo carcere perché la finalità educativa si esercita appunto
Promuovendo qualcosa che
Auspicabilmente si conclude con una ri socializzazione già compra ingresso ma pure ingresso delle società
Che sia come dire sia positivo ora e noto sappiamo tutti che non di rado dopo carcere Prodi come sia peggio ma quasi per certi aspetti pone problemi all'ex detenuto
Persino maggiori di quelli che lo impone la vita in carcere quando l'avete in carcere da un contesto come dire rassicurante eccome
Il dopo carcere quindi il ruolo del volontariato e può dalla società esterna rispetto alle tenuto non può crescere anche su questo terreno come il volontariato può e deve concorrere ad assicurare
Il inserimento nel momento in cui reinserimento in cui le opere opere l'opera di educati e il trattamento è finito
Se c'è il dopo carcere
Col proponente ci sarebbero molte cose da dire c'è anche
In fatto di cultura cioè che l'alcol nella evitare che la società si annidino quel quelle quelli flussi culturali che dicono
Non possiamo per favorire gli ex detenuti rispetto agli altri per vedere è chiaro che la societaria ha dei problemi
Con insomma che ci sono molti soggetti che hanno problemi nel loro inserimento sociale anche persone che non sono mai stato in carcere quindi a questo punto di vista è ovvio che la recita
Il dovere di di occuparsene ma
Escludere che
Occorrerà uno spacciare impegno della società e quindi io dico anche del volontariato
Nel percorso est rete dopo carcere codice credo che sarebbe
Un impoverimento comprensibile
Quindi anche nell'assistenza post carceraria assistenza e tutto con ciò che è il lavoro soprattutto
Dove dopo il carcere non può che essere un elemento chiave credo del dell'impegno del volontariato e da ultimo vorrei dire anche qualcosa
Sulla l'impegno del volontariato
Nell'esecuzione esterna perché il carcere appunto escluso processo e il luogo in cui più facilmente il volontario si inserisce volontari satiro diciassette magari si estendono Teresa articolo settantotto comunque persone che entrano che vanno periodicamente in carcere
Più difficile forse la rapporto e valutare l'apporto del volontariato può dare anche e credo debba dare anche
Nelle delle varie forme di esecuzione esterna che pure appunto sono largamente anzi
Molto largamente affidate a strutture sociali della società senza strutture della società
Che consentano le modalità di esecuzione sterrata
Della messa alla prova finora al al servizio sociale e così via
Senza queste strutture della società non funziona secondo grado disonestà non raggiunge il suo scopo ed ecco quindi che da questo punto di vista c'è un altro
Completo molto rilevante che credo possa essere debba essere imputato alla società e in cui
Il volontariato per essere soggetto di questo modo
Indica in cui la scelta si occupa di carcere di detenzione non può non investirci grazie
Bene cambiamo la positiva la composizione del tavolo
Il dottor Pagano restava dottoressa Castellano il dottor badge e la dottoressa moschettieri io
Cioè facciamo in tempo
Perché laddove
Qualche variazione improvvisa va sempre bene perché ora interessante capire nei vari ruoli
Perché a bella posta ho messo insieme tutto lo schieramento della rappresentatività diciamo regionale dell'amministrazione penitenziaria
Il non ve ne eravate nemmeno accorto il provveditore Lucia Castellano vice capo dipartimento del secondo dipartimento
La dottoressa musiche Chiello per ed assistente sociale dottor Pezzi per l'aria educativa cominciamo con il dottor Pagano
Abbiamo ripreso e non abbiamo fatto interruzione siamo al secondo alla seconda parte del tavolo
Prego paga
Ecco non è un grande affare parlare dopo il
Precedentemente però cercheremo di
No delle suggestioni sono sono tante anche perché
Trentasette anni fa credo ieri C sette anni fa presi servizio l'amministrazione penitenziaria fui assegnato a Pianosa io venivo
Tano Lauria in legge con le specializzazioni in antropologia criminale di fatto una crisi
Nel rapporto Carcere Territorio infatti fui mandato più rosa sperando che non fosse istituto esiti di massima sicurezza è un istituto di massima sicurezza c'era la Crippa quindi con Ubi direttamente
Qui detenute a cui si rifaceva Ceretti ed edera Natale il comandante di porto a dare gli auguri di Natale il
Commento più benevolo se ci sarà una pallottola anche per lei dica pesa appena arrivata cioè voglio dire
E quindi sono stato
In qualche maniera volevo dire testimone un po'del del dei vari dei vari passaggi a cui si rifaceva
Franco se Francesco Charing giovane vicedirettore ancora con in mente la legge del settantacinque
Al di là dell'ossimoro di
Di Pianosa già riformata due volte perché credo che settantasette sia gennaio che l'olio settantasette era stata già riformato perché bisogna
Sapere che l'ordinamento penitenziario delle leggi più riformate del del mondo nonostante
Che fosse sempre stata ed è sempre stata votata con delle maggioranze trasversali dice un
Inedito per quanto riguarda le leggi ma l'inedito e anche che poi dopo poco tempo venissero riformati quindi ho assistito
Alla alla riforma della riforma proprio nel momento in cui sembrava che
L'ordinamento pesa settantacinque fosse ormai morto defunto capito la alla legge la legge così legge seicentosessantatré del
Del dell'ottantasei che che peraltro
Avevo in qualche maniera
Seguito indirettamente perché in quel periodo ero direttore a Brescia e quindi ero sia
Con dottor Zappa Giancarlo Zappalà sia con il ministro Martino al SOL non non mi era assolutamente estraneo a questo questo percorso
E se è la prima cosa che sì si poteva dire di questa legge lo diceva qualcuno magari alcun alcuni esplicitamente altri implicitamente
è la prima cosa che colpiva dico le riflessioni che in quel momento mi
Mi colpirono che finalmente in qualche maniera
Si era concretizzata l'idea che il carcere fosse l'estrema ratio cioè alcune scelte legislative
Della nella nell'ambito della legge Gozzini dava dava questo questo dato il l'aver eliminati reati ostativi l'aver portato a due anni a tre anni credo l'affidamento in prova la verrà aumentato la libera Simone anticipata all'ATER dopo dato la possibilità che la semilibertà sino appena fino a sei mesi potesse essere concessa anche dalla
Dalla libertà ecco tutto questo contesto credo che finalmente in qualche lei era
Si poteva dire che il carcere era estrema ratio perché si poteva fare anche a meno del carcere su questo non sono molto d'accordo con
Con Paola Corbucci che vede anche il lato ci metto le virgolette natura mentre negativo che potesse anche pensare a delle
Ha un'idea la razzio Clémence fiale no dediti distolti mento dalle dalle cascine mi è sembrato votare questi bandi è che non vedrei come un dato negativo ma per il semplice fatto che molto probabilmente abituati come siamo a vedere che il carcere ludica pena non soltanto in termini di custodia cautelare ma in termini come pena
Probabilmente almeno allora non non pensavamo che potesse esistere che potessero esistono delle pene
Nelle prime diverse
Io credo che molto probabilmente quelle persone di cui molte volte si pensa alla allo sport invento alla all'uscita dal carcere magari non attraversi trattamento quant'altro io credo che dovrebbero far porre la domanda del perché siamo in carcere o se la pena del carcere si allarga la la pena più adatta per loro ma
Questo una è un'idea che ho maturato non soltanto allora ma anche come recentemente come vice capo ne siamo passati
In
Poco meno di un anno un anno un anno e mezzo
Dai sessantasei mila detenuti della sfide all'inizio del due mila e tredici ai cinquantaquattro mila del del due mila e quattordici fine del due mila e quattordici
Siamo scesi di circa quindici mila detenuti non è aumentata la criminalità
Si è inciso sia quella sulla custodia cautelare molti detenuti sono scesi invasa in base alla sentenza della Corte costituzionale su la
Sulla droga e sull'ampliamento anche delle misure alternative piuttosto che sulla messe il non avesse
In opera
E quindi ci si deve chiedere molto più probabilmente quelle persone forse in carcere non ci dovevano stare ripeto non c'è stata aumento di criminalità sia inciso sulle
Sulle sulle verso i dati strutturali
E proprio questo
Deve far pensare ancora una volta se veramente il carcere sia Lalla la penna e sia la pena migliore cosa che non credo in qualche maniera implicita l'ente anche il professor unità notava l'ossimoro di
Un utile una istituzione totale ed è quello che ha su cui
Poi cercava di incidere la stessa legge Gozzini
E in qualche maniera debba risocializzazione
Se vuole o settori socializzare deve aprirsi quindi deve parte negare se stesse per fare entrare l'esterno deve
Assume dei modelli assente quindi un qualche cosa abbastanza complicata
Io credo che il carcere in qualche maniera veramente deve ridursi all'estrema ratio nelle situazioni più
Più pericolose per l'danno alla società ma io
Il dato negativo invece che io notavo sulla cosine che proprio
Ripeto permette molto favorevole imponeva
Come estrema ratio il carcere il fatto che non richiamasse sulla parte che ritengo più
Rivoluzionato la legge settantacinque vale a dire la modifica il cambiamento del regime penitenziario
Anche questo lo diceva il professor Onida molte volte rimaniamo abbagliati più affascinati dalla seconda parte dell'articolo ventisette l'altro corno che vede il reinserimento sociale bello e per quanto riguarda gli ex terroristi molte volte malignamente pensavo che si andava sul carro non dei vincitori ma sul Carlo anche qua lo diceva Ceretti tra intellettuali Cisi ci si capisce ci capisce invece ma l'altra parte e credo che anzi la prima parte l'articolo ventisette citata anche dal professor unità credo che era quella la la parte rivoluzione dalla quella la parte importante quella che la pena non deve consistere in trattamenti contrari al senso dell'umanità e su quello credo che noi abbiamo fallito moltissimo perché le misure alternative sono aumentate di molto ricordo che prima della
Della dell'indulto del due mila sei avevamo pari detenuti appare persone che erano in misura alternativa massima quello che veramente noi ab amo tralasciato moltissimo e qui
Da amministratore chiamo in causa a me stesso ma poi cercano non ti difendi prima che magari
Qualche responsabilità forse anche da qualche altra parte
Ci siamo dimenticati appunto del rispetto dei diritti che l'ordinamento risale settantacinque in una maniera a trecentosessanta ma di riportava al centro della dell'attenzione dopo il Regolamento del mille novecento trentuno
Ed è stata proprio quella distrazione
Magari qui
Favorevolmente distratta dalla dalla possibilità
Di poter uscire dal carcere a tre verso le le innovazioni che erano state introdotte ma io credo che sia stato proprio quella distrazione che lentamente anno dopo anno
Magari con una delle misure veramente Clemencic Ali dimenticando di intervenire proprio sul regime penitenziario ci ha portato poi a quella severa condanna quella censura della del del di Strasburgo nel due mila e tredici che ha condannato l'i alle per trattamento inumano e degradante il che e naturalmente perché si si vanta di avere l'ordinamento finanziario il più belle più moderno che nonostante le sue le sue i suoi anni è nonostante il fatto che citiamo spesso e volentieri sia Beccaria che Voltaire crede che fosse Holon tante volontà verranno tutte notevole e temo che tutta questa esperienza precedente alla legge Razzini
Successiva alla legge Gozzini ricordiamo i decreti
Sicurezza del del nord del novantadue anche qui lo ricordava Laffranco Franco
è mai stato decreti reiterati tre volte il che ma riteniate ed è vero decreti
Che non è che cambiavano sul su
Su delle situazioni marginali ma che cambiavano completamente l'assetto penitenziaria quindi tu applicavi la norma perché il decreto poi attuativo per due mesi quello di cambiare i pori cambiali ancora
Ecco cioè questa questa ripeto questa è la storia probabilmente non c'è ancora insegnato niente tanto è vero che
Temo che nonostante gli spettri generali e nonostante tutto ciò che il ministro ha fatto anche in termini di di proposte per quanto concerne la revisione dell'ordinamento penitenziario
Credo e temo che stiamo perdendo o un po'tutto quell'afflato un po'tutta quell'attenzione che che che c'era un anno fa e che quella veramente poteva permettere finalmente di poter cambiare il il carcere lo dicevamo utilizzando uno slogan non
Che che che quel periodo andava di moda se non ora quando
Però allora era ora
Era delle molto più facile farlo oggi al di là poi della situazione politica cambiata e quindi delle emergenze che cambiano temo che quel momento lì
Trascorsa alle spalle ed è l'ennesima occasione che stiamo perdendo ma questo perché perché in genere se mi consentite
Si pensa alla legge ma si dimentica l'Amministrazione noi abbiamo un'amministrazione tachicardica per quanto riguarda
I vertici credo che abbiamo cambiato tredici quattordici
Capi dipartimento laddove degli altri e gli altri i ruoli apicali delle altre forze di polizia ma giusto per a costarci o delle altre amministrazione dello Stato rimangono per decenni Amato per fare quel lo che ha fatto credo che tutti quanti voi ce lo ricordiamo tutti quanti noi viviamo di rendita noi che abbiamo ahimè una certa età viviamo anche di rendita è stato dieci anni al Governo dell'amministrazione penitenziaria ma dal loro sono cambiati dodici sicuramente tra capi dipartimento e dice capi dipartimento adesso però se mi consentite anche per
Per il fascino che molte volte tipologie di detenuti
Che arrivano all'interno determinano
Cioè credo che l'Amministrazione penitenziaria non lo dico per pertanto ma lo dico anche perché dall'altra parte ci sono stato snella nella nella stanza dei bottoni ci sono stato
Però come disse Nenni ho trovato pochi bottoni ho trovato del
Delle delle chiavi invece checché bottoni perché l'amministrazione penitenziaria non ho capito il perché deve essere sempre pronti eterodiretta
Dai Ministri sicuramente a questo posso anche capirlo da commissioni a latere da commissioni in parallelo da tendenza dei detenuti
Parliamo dei però il che sicuramente hanno cambiato completamente il il il clima all'interno delle carceri tra c'eravamo arrivati anche noi
Magari anche da qualche PM che sulla sua di Damasco capisce che probabilmente forse si è esagerato
Della carcerazione oppure durante Tangentopoli tutte queste questi questi momenti lì io li ho vissuti laddove
Tutto lo potevi tutta una serie di ma perché lo vedevi perché eri professionalmente indirizzate TAR ed è anche un po'di di di valori pensate premiate cose e dopo averle dette magari per anni ma non è per riportare a me ci mancherebbe altro dire dalle cose abbastanza evidenti
E
Però bastava che poi lo dicesse
Insolito devoto e a quel punto la si accendevano tutti i riflettori
Però si accendevano ma nello stesso tempo dopo un periodo di tempo
Sì sì si spegnevano proprio perché non c'è la governabilità non c'era amministrazione non c'è una linea di continuità nell'amministrazione che invece
Proprio come dice il termine amministrazione governare
Queste sono le leggi questi sono le le risorse sicuramente potrà invocare nuove leggi sicuramente potrà invocare
Delle risorse maggiori e più idonea però nel frattempo non deve aspettare la prossima legge che verrà ma devi devi lavorare si può lavorare basta soltanto dire
L'ha citato alcun prezzo Paola l'abbia citato un anno prima che
E Strasburgo Ciconte andasse perdo il trattamento inumano e degradante abbiamo già iniziato con attraverso tutta una serie di
Di circolare ma non soltanto le circolari davamo proprie lavorato insieme con i provveditori con i direttori con la volontà reato e quant'altro per cercare di ridisegnare un poco
Facendoci l'ordinamento penitenziario è una rivoluzione normale normale assenze che bisognava farla normale nel senso che ci si rifaceva alla norma proprio perché non potevamo accampare alla Gian ad alibi Lalla i mezzi che mancavano il sovraffollamento che c'era
E e quant'altro quindi credo che se non diamo stabilita all'Amministrazione per iniziare
Grazie però questo volevo riferire non come
Validatore quindi lasciateci guidare
Altrimenti vado fuori strada con il contributo di tutti il con il contributo in orizzontale di tutti sia ben chiaro
Prima si citava e siamo qui proprio apposta che parla della volontariato i volontari non per nulla nell'articolo quattro del del
D.P.R. cioè della regolamenti esecuzione sono consigliate
Operatori penitenziari a tutti gli effetti tanto è vero che dice che l'obiettivo è comune e che
Per l'obiettivo per raggiungere l'obiettivo è comune a tutti gli operatori volontari o professionali
Devono svolgerle
In relazione a loro competenza devono partecipare a queste iniziative e solo tanto convinto non credo che ci sia bisogno di
DDT nuove norme o di nuovi manifesto due protocolli
Nel periodo in cui ero rivela capo dipartimento il tredici novembre firmammo proprio
Il il protocollo con la Conferenza nazionale volontariato e giustizia
Attenzione per le quattordici e qui c'è tutto ci dice tutto però come al solito ecco io vorrei citare Martinazzoli se mi consente di lo un
Un aneddoto molto breve raccontando la sua esperienza di ministro
Raccontava di un mille piedi il quale aveva mal di schiena e finalmente convinto dalla moglie si precisa andare dal dal medico il medico lo visita
Gli fa una visita DDT diverse ore poi con la faccia severa si riporta alla alla moglie la prima
Come la la faccenda
Ma dico guardi Rambaldi circa che fosse un mal di schiena l'ho capito ma
Che devo fare guardi secondo lei e suo marito dovrebbe camminare su due piedi
Di
Alla visto bene quello mille piedi delle altre novecentonovantotto Pietro a no ci guardi ho dato un giudizio politico dal punto di vista tecnico un problema suo
Dottoressa Castellano
Grazie mille grazie
Di
Di avermi invitato son felice di stare qua ovviamente di nuovo a Milano insieme a voi a ragionare su
Tanti temi che naturalmente sono stati non sono stati
I miei temi fino a Abbadessa adesso provo a sperimentare lì in chiave nazionali in modo diverso e certamente gli stimoli tutto quello che diceva
Prima di me
Firmino capo Gigi pagano quello che ha
Hanno detto anche dei precedenti relatori
Chiaramente mi
Mi stimolano io vorrei cercare di guardare un po'se è possibile davvero tra le nebbie di questo presente così inquietante sotto tanti punti di vista
E di queste linee che sembrano ha ragione Gigi Pagano che sembrano prima dettate poi etero dettate poi confermate
Poi smentite poi siamo stati condannati siamo stati messi alla prova per fare qualcosa che abbiamo dovuto fare quarant'anni prima quindi è veramente tutto molto complicato io proverei
A ragionare con voi
Di quello che partendo da quello che sostanzialmente diceva il il professor Onida cioè partendo dai diritti
Cioè proviamo a professionalità detto una cosa come al solito illuminante
Dei picchi badate ex che sembra banale ma non lo è cioè il tema dei diritti dei detenuti e io ci aggiungo ovviamente degli utenti
L'esecuzione penale esterna è un problema è un compito della dell'amministrazione penitenziaria ebbene io prima ancora di ragionare di reti di rieducazione di Risi di reinserimento vorrei
Ugo un vorrei che le carceri tutto e non soltanto Bollate poche altre
Diventassero davvero dei contenitori di persone di esseri umani che conservano intatti tutti i diritti che non sono
Travolti dalla mancanza di libertà
E perché dico questo perché soltanto in questo modo c'è soltanto salvaguardando il diritto e la sua e il suo esercizio quotidiano noi riusciamo ad a rompere
Quella che la bugia della dell'adesione a un sistema finto da parte dei detenuti e anche da parte degli autori di reato che scontano una pena l'esecuzione penale esterna
E riusciamo davvero appeal metter le basi per una
Reinserimento che sia basato sulla
Responsabilizzazione delle persone rispetto a quello che hanno fatto e la responsabilizzazione delle persone rispetto a quello che hanno fatto ce l'ha detto in maniera magistrale Adolfo Ceretti prima
Si basa prima di tutto sul riconoscimento di queste persone come persone
E sul riconoscimento e sulle sulle evitare di
Fare l'equazione tra persone reato e farli diventare dei reati che camminano queste possono sembrare banalità ma vedete se noi non riusciamo a fare questo a riconoscere
Alle al detenuto e anche all'utente sterno tutta la possibile libertà compatibile con la privazione della libertà stessa sembra una il gioco di parole ma non lo è noi
Costruiremo e già lo costruiamo quello abbiamo costruito e secondo me questo è il segnale del fallimento vero costruiremo un sistema finto
E su questo sistema spinto si innesta
Il volontariato che in qualche modo poi che il detenuto è diventato la vittima
Di un sistema oppressivo che annulla che in qualche modo oggettivizza l'utenza invece di riconoscerla come soggetto il volontariato Lova soccorrere
E va a come dire curare un male che l'istituzione stessa crea
E devo dire diventa un volontariato di tipo collusivo
Ed è estremamente dannoso e chi io sto parlando con Milano e so che a Milano questo non succede quindi per questo sto parlando a voi esso che noi da qui
Possiamo costruire un sistema diverso possiamo costruire un sistema dove davvero noi riusciamo ad avere di fronte delle persone e allora
Riconoscendo che le persone sono quello che hanno fatto ma non soltanto noi riusciamo ad introdurre altri attori dovuta riusciamo ad introdurre un concetto di giustizia riparativa
Fin quando cammina Remo sulla funzione sulla finzione del regolare comportamento noi questo non lo potremo fare
E anche la giustizia
Riparativa avrà dei dei connotati di falsità
Detto questo per questa è l'unico è l'unico
Pezzo diciamo del mio lavoro dove io sono prudente io sono notoriamente la persona poco prudente
Ma invece sulla giustizia riparativa sono prudente perché tra lo trovo pericolosissimo quando si innesta
Su questo sistema finto che noi abbiamo costruito che il sistema poi
Della rieducazione del reinserimento basato sull'annullamento di qualunque potestà decisionale
Delle persone e questo era un un primo un primo ragionamento che volevo fare con voi per verrà raccontare
Raccontarci di un volontariato diverso il volontariato che invece di andare a soccorrere andare in qualche modo a Collu delle con una vittimizzazione falsata
Della dei nostri utenti è un volontariato che diventa
Coprotagonista divo di una storia di recupero e sostanzialmente di abbattimento della recidiva perché questo che noi dobbiamo fare dobbiamo abbattere la recidiva e quindi dobbiamo perché anche superare l'orrenda dicotomia sicurezza e trattamento e quindi anche la Polizia penitenziaria dentro e fuori del carcere a questa funzione di allontanare sostanzialmente le persone dal crimine
E allora il volontariato diventa un cogestore di questo sistema sanzionatorio dentro e fuori del carcere e citava bene prima il DG pagano la Conferenza la il protocollo d'intesa con la Conferenza nazionale volontariato giustizia
Che noi siamo adesso riprendendo ri
Indegnamente riprendendo e ri siglando siglando di nuovo
E il secondo ragionamento una volta impostato in questo modo il come dire la politica dell'esecuzione penale come una politica con come diceva Luca ciò che in qualche modo
Chiede un'utopia della pena precisa cioè noi non dimentichiamo che la pena dentro e fuori del carcere sia retributiva essi afflittiva non lo dimentichiamo
Ma cerchiamo di abbassare il grado di affettività al minimo possibile perciò mi diceva l'utopia della pena precisa
Lasciando invece spazio all'esercizio dei diritti della responsabilità
E della capacità di prendere sul su se stessi e quello che si è che esse commesso e poi andare avanti allora una volta impostato questo dentro e fuori del carcere noi possiamo parlare davvero di quello che cerchiamo di fare a Roma al nuovo Dipartimento di giustizia minorile
E di comunità perché
Perché la l'aver staccato
La l'esecuzione penale esterna dalla funzione ancillare rispetto al carcere averla riconosciuta una funzione invece di fratello gemello del sistema minorile
Quindi una funzione diciamo quasi primaria come risposta punitiva rispetto al carcere che diventa residuale
Ebbene tutto questo si può
Estende che si può costruire si può un si può ampliare un sistema sanzionatorio che diventa più effettivo più giusto soltanto
Se il terreno di cultura e quello di del riconoscimento dei diritti e della responsabilità del Sindaco e quindi l'assistente sociale non viene non è più quella che pietosamente
Tira fuori dal carcere il il detenuto che si comporta meglio e che e poi e quello che ha la struttura portante già alle spalle quindi diventa un sistema abbastanza di classe abbastanza ingiusto
E diventa invece l'assistente sociale l'esecuzione penale esterna il regista di un sistema sanzionatorio che vede
Diciamo una risposta punitiva
All'esterno del carcere
Parametrata al grado di lesione della del patto sociale da parte della persona autore di reato allora
Anche la nostra professionalità mi metto fuori del carcere stavolta di assistenti sociali di dirigenti degli uffici dell'esecuzione penale esterna diventa quella di
Costruttori di pene
Di pene che naturalmente sono anch'io sono pene più giuste e più efficaci e meno costosa e soprattutto che
Rompono l'equazione tra il carcere che la risposta massima la più alta e il nulla
Che c'è
E
Tra il carcere e il nulla quindi la sua per esempio la sospensione condizionale della pena che
Restituisce sostanzialmente un senso di impunità
E quindi che ci fa dire alla società civile che sta fuori bene allora noi punite mai invece riuscire a costruire un sistema che sia
Proporzionale rispetto al Libia ai livelli di lesione creata e che non contempli il carcere come pubblico come unica risposta e verso e contro il carcere il nulla
Questo noi oggi siamo chiamati a fare insieme al sistema minorile e perché insieme anzi a mio dire perché sistema minorile da questo punto di vista ci insieme in termini di numeri fossero polacco misto strozza
Scusa
Come intensa intermediate nudi numerici ci insegna proprio questo si propone
Scusa
Il fatto che
I minori siano così pochi dentro così tanti fuori ci
Ci fa contaminare
Contaminare anche il mondo degli adulti e quindi qual è il ruolo del volontariato rispetto a questo il ruolo del volo
Tagliato e quello di essere in un interlocutore nel sistema della giustizia minorile di comunità nel costruire sanzioni o meglio nel riempirle di contenuto
Pensiamo
Che ci sono territori in Italia dove per esempio la sfida non è questo ovviamente spesso girando un po'tutta l'Italia rende vi assicuro che
A Milano è una
A un'altra velocità ma questo già lo sapevate
Ci sono territori in cui per esempio l'affidamento in prova al servizio sociale non viene dato mai viene sempre data la detenzione domiciliare che la misura più
Meno rieducativa meno risorse a Lizzano ante e che sostanzialmente un piccolo carcere alle volte paradossalmente e peggio
Del carcere allora è del tutto evidente che se noi riusciamo insieme e questa è la grande sfida che non so adesso con chi faremo però la faremo insieme sicuramente
E se non riusciamo a riempire di contenuti
Per esempio di lavoro l'affidamento prova per esempio di contatti continui con il volontariato la detenzione domiciliare noi insieme riusciremo a costruire
Sanzioni come una sorta di piano carceri all'e sterno di piano sanzionatorio
Efficace e meno costoso e più esso soprattutto che davvero abbatte la recidiva allora la il volontariato
Diventa un
Scusatemi la parola che sembra brutale diventa un costruttore di sanzioni anche insieme a noi essenziale
Con pari dignità senza più un atteggiamento come dire
Salvifico né un atteggiamento in collusivo con l'utenza ma con un atteggiamento che accompagna un'utenza nella riscoperta
Di opportunità differenti da quelle del crimine e questo sostanzialmente che noi vogliamo fare
E in quei sesto noi stiamo cercando di lavorare insieme ai minori
Soprattutto su fasce che sono
Che che appartengono a tutte e due sistemi che sono soprattutto quelli di giochi dei giovani adulti che meno di tutti
Meritano il carcere proprio per cercare insieme a loro di costruire risorse fuori risorse alloggiative risorse lavorative e allora vedete che cambia la prospettiva
Complicarmi ha completamente si offrono opportunità
E soprattutto si cerca di restituire davvero persone
Che il crimine non lo commettano più ma passando per la loro storia passando per la loro dignità e passando per il rispetto dei loro diritti questo è uno sforzo culturale che anche i magistrati devono fare
La magistratura ordinaria con la messa alla prova degli adulti deve passare da un bilanciamento tra fatto reato
E anni di galera oppure a sanzioni ha un occhio invece alla storia della persona e deve in qualche modo perde la terzietà che fa
Della professione di giudice sempre un un vanto e per carità lo è i giudici del Tribunale dei minori già sono su questa strada
Noi con la messa alla prova in cui dobbiamo mettere dove insieme dobbiamo mettere un po'la magistratura anche su questa strada pensate che un giudice di Corso Grosseto ha fatto un'eccezione una
Proposte come eccezione
Mi sbaglio il termine di costituzionalità incostituzionalità della messa alla prova proprio per la perdita di terzietà da parte del giudice
E invece se noi agganciamo
Anche gli adulti non soltanto i minori certamente non con la prospettiva di cambiare la loro di formare la loro proposta personalità che già formata quindi chiaramente con un approccio diverso ma se noi li agganciamo già in udienza
E proponiamo loro già delle strade diverse senza aspettare con la sospensione condizionale della pena che ci sarà un'altra volta ti lascio andare poi ci sarà un'altra volta poi si arrivi a un'altra volta atti
Ti bastonano e invece se riusciamo ad agganciarmi noi davvero abbiamo costruito un sistema sensato
E questo sistema sensato riuscirà
Finalmente a un po'tappare la bocca ha un'opinione pubblica che continua a dire ecco vedete rimettete fuori oppure ecco vedete rilasciarli mettete in libertà
Allora il compito che oggi ci ha spetta e che in cui io vedo il volontariato come assoluto come dire coautore
Di questa di questa partita difficilissima
E quella di
Costruire sanzioni di comunità di riempire di contenuti quelli che già ci sono e soprattutto di innestare sul terreno
Del rispetto dei diritti e della esigibilità di tutti i diritti compatibile con la Procura privazione della libertà vi ringrazio
Salutiamo il dottor Pagano perché è sopravvenuto un impegno d'ufficio
E diamo la parola la dottoressa musiche Chiello
State tranquilli che siamo nei tempi
Allora
Ringrazio agli organizzatori per avermi invitato e penso che l'abbia fatto perché son parecchi anni che lavoro in questo settore sono in particolare nel settore dell'area penale esterna
E quindi io vi porterò una testimonianza dell'altra faccia della luna
Quella che non si corre quella nascosta che pochi conoscono
Anche stamattina io ho sentito tutti hanno parlato del del
Dell'accesso alle misure alternative di tutto quello che dal carcere va portato fuori però poi quello che succede concretamente
Durante le l'esecuzione delle misure alternative pochi penso che ne abbiano veramente contezza
Per cui io vi porterò la mia esperienza di l'assistente sociale che è iniziata
Sette anni prima della Gozzini praticamente io ho partecipato al primo concorso che è stato fatto dopo la legge di riforma penitenziaria quindi sono Jurassic
E
Praticamente nel settantanove per la prima volta è stato fatto il primo concorso
Do e sono entrati in servizio gli assistenti sociali dopo che erano stati costi politici SSA
Da alcuni assistenti sociali diciamo
Pionieri che avevano lavorato in carcere per anni come volontari
Quindi
Nel settantanove in qualche modo si mise diciamo in pratica la riforma del settantacinque
Intervista di questa di questo incontro o sono tornata un po'indietro negli anni ha cercato di
Ricostruire un po'alla mia esperienza
E nel ricordare i primi anni di applicazione della riforma mi sono tornate alla memoria tante situazioni drammatiche
Di quelle persone che venivano arrestate dopo molti anni dalla commissione del reato perché i reati processi duravano decenni
E quindi queste persone erano costrette ad abbandonare il lavoro e famiglia per rientrare in carcere anche dopo dieci anni dalla commissione del reato
Magari dopo aver con grande fatica ricostruito una vita regolare e con la missione nell'ambito alle misure alternative all'epoca si cercava di limitare i danni che la carcerazione provocava
La legge Gozzini a questo ammesso diciamo un ha dato una soluzione
E acconti consentendo di chiedere la sospensione dell'ordine di carcerazione restando in libertà
Quindi in attesa di discussione della misura alternativa presso il tribunale di sorveglianza si lasciava la persona nel proprio contesto e si evitava di doverne a distanza di anni appunto ricominciare da zero
Mettendo necessariamente i datori di lavoro gli amici i parenti
A conoscenza di condotte illegali magari ormai abbandonate e quindi del la la la pena che arrivava così in ritardo praticamente
Distruggeva quando era stato costruito
Questa soluzione appare per tutti noi operatori del settore un'importante evoluzione ma ben presto però anche qui l'ha detto anche la professoressa comunque ci ci sono stati delle ombre nella legge Gozzini e
E i
Quali erano
Cioè di questa possibilità di accesso alle misure alternative dalla libertà se navale vanno ben poche persone
Perché erano quelle persone e più garantite e che erano in grado di potersi pagare un buon avvocato
Perché la procedura di sospensione dell'ordine di carcerazione era alquanto complessa per cui gli avvocati quando venivano insomma
Allora pagati poteva hanno andare alla ricerca di questo ordine di carcerazione delle varie procure prima che venisse emerso perché se non si faceva così non si poteva sospendere
Quindi non gli assistenti sociali
In quel periodo abbiamo svolto un ruolo secondo me importante per voi veicolare le informazioni e guidare quei soggetti propri più sprovveduti
Quelli che non c'è non riuscivano a districarsi all'interno delle norme e degli uffici giudiziari
Un grande aiuto su questo ci veniva proprio dal volontariato
Perché i volontari sinergia con noi assistenti sociali certezza cercavamo insieme di tamponare le falle procedurali che c'erano
In ogni caso
L'informazione non arrivava mai a tutti quelli che ne avrebbero avuto bisogno e per questo motivo abbiamo continuato ad assistere alle entrate in carcere di persone che avevano commesso reati molti anni prima e come operatori ci affannavano
Per farvi accedere a quelle misure alternative a cui avevano diritto
Ma una volta arrestati e detenuti in carcere tutto diventava molto più complicato e comunque passava del tempo prezioso con gravi danni per la persona
Noi operatori ci trovavamo di Van davanti al paradosso di dover aiutare le persone a reinserirsi nella società dopo che la pena carceraria aveva contribuito a distruggere quanto queste erano riusciti a ricostruire con le proprie risorse
Quindi questi era un paradosso da noi molto
Patito
La legge Gozzini è stata anche quella legge che aveva consentito l'accesso ai permessi premio oltre che l'accesso a tante altre missioni alle misure alternative
E in quel periodo gli assistenti sociali hanno iniziato ad avere difficoltà nel seguire la mole di lavoro chi era derivata proprio dall'applicazione dalla nuova normativa
Ricordo che all'epoca in un convegno e allora si parlava alla ricordato anche Maisto di liberarsi dalla necessità del carcere
E e avevamo grandi aspettative allora
Ci rivolgiamo al senatore Gozzini e li chiedemmo di impegnarsi per aumentare il numero degli assistenti sociali perché altrimenti non ce l'avremmo fatta a seguire tutti i detenuti che sarebbe riuscito a vario titolo
Quell'appello rimase inascoltato e più volte ci sentimmo rispondere che al Parlamento spetta fare le leggi e al Governo predisporre gli strumenti per realizzarle
è vero però tali strumenti non arrivarono mai
E a mio parere si perse una grossa occasione per dare i permessi una valenza trattamentale vera e non solo di un beneficio premiale
Purtroppo questa mole dà vita di agire non è cambiata e anche oggi gli uffici di esecuzione penale esterna debbono affrontare la nuova legge sulla messa alla prova in una situazione di drammatica carenza di risorse umane
Oggi più di allora in quanto ci troviamo in presenza di un contingente di operatori ormai anziano stanco ed è motivato
Se pensiamo che non vengono assunte assistenti sociali dal due mila e uno
E la maggior parte di noi entrato in servizio nel settantanove potete immaginare
Come l'esecuzione poter penale esterna potrà negli anni che verranno
Affrontare tutto quello che ci si aspetta che affronti
Solo nel mille novecentonovantotto quando con la legge Simioni Saracini si cercò di risolvere alcune criticità che avevano impedito alla legge Gozzini di funzionare nel migliore dei modi
Si pensò di accompagnare il cambiamento legislativo con la previsione di nuove assunzioni
Di personale di servizio sociale ma anche di personale amministrativo di supporto in quell'epoca ed perché parlo del novantotto
Si bandiscono celermente i concorsi per assumere il personale che entrò in servizio nel due mila e uno
Nel frattempo i numeri delle misure alternative erano lievitate fino a pareggiare il numero dei detenuti ma dopo tutto si è fermato e infatti non si fanno più concorsi da loro
Oggi la situazione dell'area penale esterna e a dir poco drammatica e per darvi un'idea di comunico alcuni dati numerici che forse sono solo in parte conosciuto anche dagli addetti ai lavori
Al quindici ottobre due mila sedici due per avevano incarico ben cinquanta cinquantatré mila novecentoventuno ministra misure alternative ammesse la prova
E attività svolte per l'osservazione scientifica dalla libertà e dalla detenzione
E chiare occuparsi di tutto questo ci sono a livello nazionale poco più di novecento assistenti sociali
In particolare in Lombardia abbiamo dodici mila e ottantasette al a quella stessa data c'erano dodici mila ottantasette misure e a occuparsene e sono poco più di novanta funzionari
Nonostante la legge del ventotto aprile due mila e quattro nei quattordici la sessantasette quella sulla messa istituito la messa alla prova per gli adulti
Prevedeva un monitoraggio ad un anno dalla sua pubblicazione per valutare l'entità delle risorse necessarie a far fronte all'aumento del lavoro degli Weather nullo nulla è stato fatto in tal senso
Ancora oggi penso anziché verrà fuori non ci penserà poi no proprio a da affrontare questo problema
Nessuno rinforzo e previsto neanche nel due mila diciassette
E l'unica soluzione concreta individuata e l'attivazione di convenzione
Con esperti di servizio sociale a partita IVA che se poteva avere un senso come soluzione tampone in vista dei concorsi
Da solo la sta portando esclusivamente ad una progressiva precarizzazione del rapporto di lavoro in un settore così delicato
Come si fa pensare che un assistente sociale a contratto per pochi mesi possa prendere in carico soggetti che debbano seguire misure che tu durano anni io vi sto facendo un quadro che poi forse
Non vi aspettavate però questa e purtroppo la realtà
Eppure il ministro Orlando non perde occasione per mettere in evidenza che si è potuto far fronte da all'acqua alla adesso è tuttora all'incirca oppure si vedrà
Che per si è potuto far fronte alla condanna della Corte europea grazie alle misure alle pene alternative e il quindici novembre non tanto tempo fa
In un comunicato ANSA ha dichiarato misure alternative benefiche date da dodici mila nel due mila e dieci a quarantamila nel Duemila estetici
E sottolineo che non è come si dice che abbiamo messo i detenuti per strada abbiamo semplicemente utilizzato strumenti alternativi
Noi sappiamo che è vero
Ma ci viene spontaneo chiedere al Ministero quali risorse sono state messe in campo perché gli uffici di esecuzione penale esterna possano realisticamente sostenere questo cambiamento epocale
Ora andiamo al volontariato
Io penso che che non abbiamo da imparare molto dei minori perché
Abbiamo cercato di fare il lavoro che bisognava fare nei limiti del possibile
Di quello che c'è stato consentito di fare e qui a Milano
Vi racconto ora delle esperienze che ci sono state concrete
Noi con gli assistenti sociali come ho già detto abbiamo sempre collaborato per aiutare i detenuti in carcere o per mantenere i contatti con le famiglie in particolare al momento della dimissione
Però quello che è mancato negli anni è stato un impegno del volontariato nell'aria Pino all'esterno
Si pensava erroneamente che il bisogno fosse concentrato nel tempo della detenzione e non è stato facile spostare l'attenzione dei singoli volontari e delle loro associazioni
In su soggetti in esecuzione penale esterna
Certamente negli anni qualcosa è cambiato e si è già fatto cenno alla stipula della convenzione con
Con la Conferenza nazionale del volontariato ma anche ci sono state anche convenzioni a livello regionale
E personalmente io ho sempre ritenuto fondamentale la collaborazione con i soggetti attivi del territorio in primis le associazioni di volontariato non è un caso
Se sono stata testimone già nel due mila e quattro
Dei primi progetti sperimentali attivati nell'area penale esterna in particolare l'allora c'era se sia di Milano
In collaborazione con Caritas Ambrosiana e se sta sopra Opera San Fedele pensò di attivare un servizio di accompagnamento di sostegni a sostegno di chi dei detenuti domiciliari
Il progetto fu inizialmente chiamato a casa da solo con punto interrogativo
E che vedeva accanto all'assistente sociale incaricato la presenza presso il domicilio di uno o più volontari che sul sua segnalazione intervenivano per sostenere accompagnare o semplicemente fare compagnia
A un detenuto domiciliare previo l'autorizzazione del magistrato di sorveglianza
L'interesse per i detenuti domiciliari non fu casuale ma derivava da alcune considerazioni dovute all'esperienza professionale e ad una ricerca condotta da me
Nel sui casi di revoche delle detenzioni domiciliari che risultavano essere più alte di quelle delle altre misure
Dal mille novecentottantasette nell'anno dell'introduzione nell'ordinamento penitenziario del della detenzione domiciliare
C'è stato infatti un progressivo e costante incremento quantitative di persone sottoposte a questa misura soprattutto dopo la legge
Centosessantacinque del novantotto
Il ricorso adesso è stato sempre più elevato da parte della magistratura di sorveglianza la misura era stata inizialmente prevista solo in casi particolari come tutti sapete
Ma successivamente fu estesa anche ad altri soggetti proprio con l'obiettivo di deflazionare il carcere ed è stata sempre più utilizzata quando si riteneva la persona non sufficientemente affidabile per concedergli l'affidamento
Però
Chi si è preoccupato di capire queste persone una volta che erano a casa come di terra no infatti qualcuno l'ha detto stamattina forse la detenzione domiciliare a volte e peggio del carcere
Io mi ricordo in tanti convegni di averlo detto ma
Non mi sembrava che molti fossero
Diciamo sensibili a questa cosa si pensava che uscire dal carcere PAS passé
A Milano in considerazione anche del significato del significativo dato numerico si era ritenuto opportuno intervenire in modo più incisivo nei confronti di queste persone
Che presentavano particolari esigenze di sostegno ma non erano sufficientemente seguiti dai servizi
Ed avevano anche ed hanno ancora oggi come principale interlocutore per tutti i problemi che insorgono durante l'esecuzione della pena a domicilio esclusivamente le forze dell'ordine
Che
Giustamente non sono in grado di rispondere a tutti il viso
Chiudete cercavano e cercando di intervenire con attività di sostegno e supporto nei casi in cui i soggetti esplicitano una richiesta di aiuto molto spesso i detenuti domiciliari non si rivolgono neanche all'UE
Ma nella maggior parte dei casi
Erano e sono persone per lo più abbandonate a se stesse
Che hanno bisogno e a volte in espressi e che necessitano di una vera e propria presa in carico al fine di ridurre il loro isolamento e porre le condizioni per evitare la revoca della misura delle piste delle
Della misura per le violazioni delle prescrizioni
Nonché la recidiva per la Commissione di nuovi reati
Vi voglio raccontare un'altra esperienza perché pensa di devo chiudere Manni sempre mi sembra
Giusto far conoscere cosa che nessuno conosce possano
Ah bene un'esperienza che è stata fatta sempre nel nel due mila e tre è stata quella rivolta i detenuti domiciliari di organizzare un corso di formazione per aiuto cuoco
Fu un un'idea
Estemporanea che fu realizzata
E che portò in qualche modo a renderci conto che si poteva fare organizzare perché
Mentre in carcere il detenuto aveva parecchie proposte anche di tipo
Trattamentale e anche di risocializzazione in casa nessuno gli andava a cercare
Loro non erano magari capaci di chiedere e le e idee i servizi territoriali non li conoscevano neanche e gli egli UE per gli assegni sociali non erano in grado di seguirli tutti
Quindi questa proposta però vi voglio dire come fu complicato arrivare perché avere un
Dei detenuti in carcere tutti insieme in una Sezione organizzare un corso di formazione anche molto più semplice
Noi fummo costretti a spedire più di cento lettere per poter avere quindici persone che parteciparono a questo corso il corso andò bene le persone tra l'altro
Una cosa che mi sento di dire ci fu la moglie di uno di uno che si posizionò fuori dalla porta del magistrato di sorveglianza
Per
Pregarlo di farlo uscire il magistrato non si fidava molto di questa persona però era una l'anno in cui fece un caldo terribile a luglio
E questa persona era in quattro mura senza finestre e naturalmente andava fuori di testa per cui la moglie ci pregava di farlo uscire in modo utile
E questo cioè per questo ve l'ho voluto dire per dire che
Non sappiamo niente di quello che c'è e succede dietro le mura di casa quindi parlare e riempirsi la bocca di accesso alle misure alternative deve però
Far presente che fuori le persone sono o abbandonate a se stesse or sono incarico ai loro familiari perché poi cosa succede fra quelle quattro mura non lo sa nessuno
E anche i familiari scontano una pena molto pesante in quelle situazioni comunque io avrei voluto dire altre corse e chiudo il saldo
Era
Il dottor pezzi
Allora cercherò di essere molto breve visti i tempi volevo fare semplicemente alcune riflessioni
Su dei termini usati usati se nell'ordinamento penitenziario sia usati dalla legge Gozzini siamo usati oggi no
E
Cioè fare delle riflessioni di carattere pedagogico cioè guardare il carcere leggere la normativa penitenziaria con uno sguardo che non è quello giuridico ma è quello di un pedagogista
Alcune sollecitazioni mi sono appunto venute per cui o immaginato primi tre punti
Una prima riflessione scaturisce dal termine rieducazione
Che presuppone che la persona condannata abbiamo sperimentato processi educativi almeno quelli della cosiddetta educazione naturale
E che l'azione reato sia frutto di una deviazione da i valori e modelli socialmente condivisi
Categoria però non oggettiva non assoluta categoria relativa tempi spazi ambienti diverso
Il condannato a pertanto bisogno di essere lì educato per status cioè il fatto stesso che sia condannato l'oppone
A essere un fruitore obbligato involontario di un servizio educativo
E la mia esperienza mi dice che l'ammira condanna
Non comporta questo bisogna educativo cioè che cosa voglio dire che non è detto che una persona condannata abbia bisogno di un intervento educativo soprattutto oggi con una presenza così eterogenea
Di popolazione penitenziaria
Pensando anche a molto insomma percorsi che giungono alla devianza dalla marginalità dalla da problemi di insomma carattere psicologico psichiatrico cioè
Non credo ripeto che una persona solo perché condannata
Abbia per forza bisogno di essere rieducare
E questo ce lo dice per esempio il fatto che molti alcuni non su nostri potenti erano sino al giorno prima delle persone cosiddette norme o inserite
Socializzate economicamente stabili culturalmente adeguati il giorno dopo diventa nomi e utenti niente nostri voglio dire no
Cioè diventano soggetti da rieducare
Come perché vero però è chiaro che poi senso c'era comunque diventare oggetto dice
Soggetti in un servizio educativo perché in carcere quanto meno si deve pur sempre ridurre il danno per cui credo che tutta quella parte di accoglienza e di come dire temperamento
Del clima penitenziario
Però ripeto io spesso mi interrogo su questa cosa è vero che in molti servizi educativi non c'è una richiesta esplicita danni non c'è l'utente che bussa alla porta e che dice scusa di fare il bisogno come accade per uno so terapeuta
Questo accade in moltissimi servizi educativi in carcere secondo me troppo palese che è un archivio una rieducazione per legge e non perché si valuta se davvero la persona abbia bisogno meno di questi interventi
Non non a caso e voglio citare il fuoco
Può commettere tutti fuoco parla di Giunta e i giudici agli educatori quelli che richiami l'esercito di tecnici
Che si occupa di giudicare
L'anima dei condannati creando giusti secondarie i giudici parallele
In una visione sicuramente estrema della pena e del carcere
Però un po'come dire fuoco parlava di questo cambiamento no epocale ma che poi non lo era così tanto
Dalla fine del supplizio sui corpi all'inizio del Co.Re.Com del siccome il supplizio sull'Arena della imprigiona mento dell'anima
In questo senso allora in termini un po'critici cerco di essere rapido
Se noi leggiamo l'ordinamento penitenziario
E in primis
Il concetto di osservazione scientifica della personalità e di trattamento comprendiamo bene che sta che c'è un po'dietro quello di cui parla fuoco cioè
L'idea sicuramente che deriva da un approccio medico clinico di una sorta di conformità cioè
L'opera di osservazione deve
Conoscere convinto di come dire può essere paragonata al termine medico diagnosi
E il trattamento e la parte terapeutica tutto questo per arrivare a conformare cioè laddove una persona si è allontanata dalle regole sociali
La si può
Come dire ri addomesticare attraverso
L'opera di rieducazione in carcere
Al di là di quanto sia stato possibile mettere in atto tutto ciò perché poi come stava dicendo prima Anna in effetti poi c'è il problema che
Ripeto io ho un posato un taglio critico però
Tutta quell'attività di accoglienza osservazione e sostegno bisogna panche vedere quanto sia stato possibile quanto ci
Quanto sia è stato voluto inceppato Statuto metterla in atto detto questo
Anche nel termine osservazione per cui l'articolo tredici ce lo spiega molto bene dell'ordinamento penitenziario ci sono quantomeno due punti critici che c'erano allora e che ci sono
L'osservazione avviene in un contesto artificiale
Che induce adattamento e per cui non può essere scientifica
Inoltre fondamentale secondo me e che nell'osservazione
Vi è presente l'osservatore
Cioè che cosa voglio dire
L'osservatore con il
La proprio mondo con il proprio sente sentire emotivo con la propria appartenenza inficia
L'oggettività per cui se un osservatore a osservabili dirà una cosa anzi uno osservatore ci fossero dirà un'altra cosa
E qua c'è tutta anche una sorta di fatto e di fortuna penitenziaria che accade sia con gli operatori si accolte magistrati di sorveglianza tutto questo è molto poco scientifico
Con la legge Gozzini in realtà con il concetto di premialità l'attenzione si sposta più sul comportamento cioè su ciò che tali sì
Però è anche vero che il concetto di punizione premio peraltro voglio dire è un
Come dire un'altra molti presente sin dalla Regolamento penitenziario del mille ottocentonovantuno cioè è una come dire costante nella norma penitenziarie l'idea punizione premio
Con l'idea della punizione premio la accennato prima Paola comune cioè
C'è il rischio evidente della infantili in stazione se fai il bravo cito un premio se fai il cattivo sarà il punto
E ripeto
è un po'la tecnica del rinforzo che i pedagogisti discordi stampo comportamenti Stato Tano nelle fasi evolutive debba
Quello che però è vero anche questa cosa che le pene abbiamo detto che non devono assicurare la
La rieducazione ma tendere a la
Che su due concetti estremamente diverse nessuno ci chiede di portare il prodotto il risultato ma che le nostre azioni devono essere orientate a quello
Ripeto dice appunto che con la legge Guzzini emerge di più l'aspetto del comportamento cioè di quello che emerge pur con questo rischio di come dire alcune
Formule che ormai sono forme retoriche quale la condotta che deve essere regolare e allora io mi chiedo regolare rispetto a cosa
Rispetto al dai regolamenti penitenziari che esistono o che non esistono che abbiano senso che non abbiano senso per cui
In modo provocatorio dico che stia in un carcere c'è una regola che non ha senso
E io non mi attengo quella regola
Significa che
O la capacità critica di pormi il problema di perché ci sia quella regola però dal punto di vista del comportamento sono inadeguato perché non sono addestrò
E questo è un po'il rischio secondo me dal punto di vista pedagogico della legge Gozzini letta ripeto poi dal punto di vista della procedura ordinaria
In realtà ripeto secondo me il carcere delle grandissime potenzialità di essere agente di cambiamento LEA
Posto che temo sempre che l'aspetto traumatico in molti casi prevalga rispetto anche a queste potenzialità innovative che di promozione della persona
Certo che lo è e lo può essere si tiene conto però che ci si deve rifare
Al concetto di educazione che significa rendere liberi e rendere autonomi io mi rendo conto di questo ossimoro del rendere liberi chiudendo che veramente complesso
Però quanto meno rendere liberi dal punto di vista intellettuale crediti commentare se non può essere quello fisico giacché esistono sbarre Morcone
Non è un caso che se noi diamo un occhio
Ai principali gli atti apporti teorici teorici su atti della educazione degli adulti ci viene detto che
Le prime regole che differenziano la pedagogia dalla andrà cugina cioè appunto l'educazione degli adulti
Sono che anciens ci deve essere l'altro cioè si parte dalla potenzialità dalla motivazione dalla risorsa dell'utente perdo
Concordare con lui un programma e non già invece chi stava a questa parte decide a priori cosa è meglio perché sta dall'altra parte
Questo significa che allora in in carcere può avere il senso sì mettono in atto azioni di promozione tra le due parti
Di scambio di creazione e soprattutto di responsabilità congiunta tra
Ci sta di qua cioè tra i carcerieri e i carcerati
Dico questo perché ripeto se no si rischia di farà perdere al carcere quella
Ripeto valenza
Venti possibile agente di promotore che potrebbe avvenire e lo dico perché sempre con un occhio all'educazione degli adulti
Molti autori mi viene in mente mensa ma anche lei ha difeso che si sono occupati del cambiamento in età adulta
Ritengono che un elemento chiave sia la motivazione che l'adulto Cambis soprattutto attraverso alcune esperienze particolari della vita che dovuto richiamano esperienze apicali
Che producono cambiamento in quanto Pinzi talmente formative allora sì è vero che attraverso particolari esperienze della vita e pensiamo
Nella vita esterna cosa accade quando ci si separa un trauma emotivo i lutti quando si cambia lavoro
è vero allora che il carcere ha una grande potenzialità di cambiamento
Uno ripeto si concorda tra le parti che abbia senso del cambiamento se c'è la motivazione dell'alto al cambiamento estivi carcere si fa portatore di una cultura di legalità
Che non può essere di certo invece una cultura di
Scarse regole o meglio molte regole e poco senso talvolta leggo lettere con le che non sono trasparenti che non sono comprese nel dall'altro e che pertanto non possono produrre quella coscienza critica di cui parlavo prima
Chiudo immaginando che cosa immaginando quello che potrebbe essere che cosa voglio dire pensando sempre al cambiamento di registro per cui in termini di investirci
Non lo so mi viene in mente che ad esempio la la parola permessi premio
Potrebbe diventare permessi affettivi tra l'altro siccome i permessi deve di fatto
Dando la possibilità di esercitare un proprio diritto per cui sono premiali nel senso della condotta ma in realtà non danno il premio è una cosa in più
Il premio una cosa in più nella vita non è un tuo diritto di base e noi ci dà un premio cioè cioè tutto quello che ti serve di base e ci dà una cosa in più la realtà
Il permesso premio invece va proprio a colmare questa lacuna che il fatto che non ci sia questo diritto all'affettività
Piuttosto che la parola condotta regolare ci si potrebbe immaginare lettura di come dire che dal comportamento si possono evincere i modelli culturali di solidarietà soprattutto e questo si vede anche trattare
Chi ispirano la persona condannata
Il termine centrale dicevo potrebbe essere quello di responsabilità condivisa tra istituzione e detenuto che ci si metta attorno a un tavolo come si fa con tutti gli organi di rappresentanza per dare un senso alla detenzione
C'è comunque deve essere l'estrema ratio ma che se proprio ci deve essere può avere senso soltanto in questi casi
Il volontariato c'è la insegnato è stato anche ricordiamolo forse non so se l'hanno detto ci ha parlato prima di me ha avuto anche un forte ruolo di controllo su quello che dentro accadeva
Di vigilanza e controllo prima di ripeto
Figure che poi sono nate come i garanti cioè è vero che molti processi di cambiamento sono matti anche perché l'occhio fermo
Dieci per cui non sottoscacco alle regole ma vive in una comunità sociale comune normale
Lei diceva come anomale per cui molti cambiamenti nascono dall'altra spinta di chi ha controllato il controllore e tra questi devono operare senza dubbio gli assistenti volontari
Proprio perché secondo me il vero spirito del volontariato deve essere questi deve essere fuori dai giochi cioè
Deve essere dentro deve collaborare deve essere parte ma non deve stare tra chi sta dentro che sta fuori anche perché il rischio è
Che tra chi sta dentro che sta fuori spesso automaticamente significa stare sotto e stare sopra spero che il volontariato ci siamo assieme parte in questo gioco di potere
Interrompo l'ultimo cambiamento di composizione del tavolo
E abbiamo Livio Ferrari
La Presidente la dottoressa Di Rosa
E Aldo Bonomi
Cosa
Anche alcuni
Ecco ci allora Livio Ferrari
Una testimonianza intensa di volontariato no non c'è il più anziano dei volontari
Seconda
Della del suo lavoro c'è poi un risultato fondamentale nel libro anno primi sono
Che avrei desiderato farmi trovare all'ingresso ma che purtroppo non è possibile per i limiti
Dati dalla logistica e allora diamo prima la parola al Lido Ferrari poi alla dottoressa Di Rosa e poi a Aldo Bonomi
E certamente resteremo reca
Allora parlando della legge Gozzini di cui tu Franco prima citato il mentore
Il caro amico Alessandro Malgara
La legge Gozzini aveva un obiettivo sostanzialmente che era quello negli anni anche in cui è stata fatta
Di umanizzare maggiormente del carcere
Quello che ci dimentichiamo in fondo
Quanto socialmente noi siamo in crosta altri di odio
Io un giorno sono stato chiamato Regione parlo agli adulti sono scuole superiori non più genero insomma nota mi hanno chiamato a parlare a dei ragazzini di bambini
Sette otto nove anni a spiegargli cosa il carcere allora cercato prima di tutto per instaurare con loro un dialogo e gli ho chiesto
Se tutto quello che loro facevano lo facevano bene qualcuno dei loro mi ha detto che in effetti non succedeva e che combinavano le marachelle le chiamano no
Allora
Poi gli ho chiesto se rispetto alle marachelle c'era una conseguenza
E tutti quanti mi hanno fatto presente
Una serie
Di
Atteggiamenti coercitivi da parte dei genitori che andavano dai due giorni che
Non avevano più già i dato da poter giocare da i giochi da giocare non guardano la tv per un giorno
Già lì tutta una serie di restrizioni no
Questi ragazzetti ce n'era uno con ma faccio un po'più
Così io la non riuscivo a capire gli ho detto ma cosa e come mai c'hai così
Dice perché io l'ho comminata rosso non so cosa mi dà mi faranno i miei genitori dice ho rotto un grosso vaso antico che ci teneva tanto mia mamma che era in entrata eccetera
Dico guarda secondo me potrebbero fare una cosa potrebbero toglierti la possibilità di usare i giochi per due anni
Lui mi ha guardato in merito ma lei è cattivo
Lei cattivo io gli ho detto guardate la se pensate che gli esseri umani quando un altro essere umano fa degli errori sono capaci di metterlo fuori dal Consorzio sociale perciò in un carcere nonché
Due giorni in un anno due anni ma anche tutta la vita
Anche tutta la vita
Ecco io parto da questa riflessione
Che quella che poi porta
Alla nascita dell'ultimo libro e del manifesto che ho scritto che si chiamano preso perché ho scritto con un altro carissimo amico che purtroppo anche lui è scomparso Massimo Varini
Un
Un grande non solo con me studioso come professore ma come
Essere umano
Ci siamo ritrovati dentro una storia comune
Pur partendo da presupposti diversi laici e religiosi che c'ha accomunato che era quella
Che non ce la facevamo più a sentire parlare in una certa misura del carcere cioè un vestito logoro vecchio da buttare che sempre si vuole riparare metterci delle pezze
E questo manifesto nasce da un desiderio
Che per quanto mi riguarda è quello
Che dopo quasi trent'anni di frequentazioni delle carceri d'Italia a ridurre il più possibile il dolore ridurre il più possibile il dolore delle donne degli uomini che vengono messi in questi luoghi
Non è possibile che continuiamo ad avere un atteggiamento rispetto alla reato che Silvio dei secoli e secoli fa siamo ancora
Nel millesettecento forse anche nel mille seicento come cultura rispetto al carcere non abbiamo in mente due cose essenziali che sono il nostro patrimonio sono sta storia umana
Cioè che come come ragazzino che ha detto che faceva le marachelle quello che ci accomuna tutti è l'errore nessuno di noi esente da errori
Più piccolo il più grande tutti
Perciò l'errore ma parte dalla nostra dimensione e non possiamo stigmatizzare allo non possiamo demonizzare allo ma un'altra cosa fantastica che invece fa parte nostra storia nel bene e nel male è il cambiamento nessuno di noi rimane uguale lasciamo
A zero
E finiamo quando c'è dato di finire
Perciò il tempo passa e non è possibile che è un reato rimanga per sempre che una specie amento negativo rimanga per sempre lo invece abbiamo questa idea di continuare per sempre
A puntare quel dito verso qualcuno che ha fatto un errore abbiamo questo di Torino che segna la vita delle persone che le rovina nella rete loro storia
Dobbiamo avere un atteggiamento diverso richiediamo sempre rispetto delle regole però anche le regole devono essere rispettose dei tre persone non possiamo chiedere rispetto delle regole se queste non sono rispettoso dei diritti delle persone
E nel nostro Paese questo non avviene più da tanto tempo o forse non ha mai avvenuto ci sono state delle conquiste certo c'era il passiamo
Da quello che è stato il tempo non sono passati poi tantissimi anni ha poco più di cent'anni da quando sono state tirate via i ferri
Hai I privi dei dei carcerati scendiamo nella storia del carcere non è che se abbiamo fatto dei passi da giganti Pala certamente non ci sono delle motivazioni non ce la pena di morte non ci sono le fu spiegazioni
Ma la tortura c'è
Perché mettere una persona in pochi metri quadri in situazione di aggregazioni
Restando venti ore al giorno in una cella per anni
Abruzzo tendono a essere umano questa tortura questa non è esecuzione
E poi tiriamo via quella parola brutta che sembra sempre con questa parola non arriviamo da nessuna parte quando parliamo di pena
Vuol dire che ogni anno vuol dire che attività e via ridiamo dignità anche alle parole che usiamo non possiamo usare sempre queste parole
E non è buonismo
C'è un anche una dignità che dobbiamo restituire a coloro che non sono stati feriti perché il carcere odio e idee e lo vediamo spesso in quelle brutte occasioni in cui i miei colleghi della televisione vanno intervistare
Le persone i familiari di qualcuno che è stato condannato e che dicono umana stato con nato dieci anni quindici troppo poco come se il tempo del carcere cambiasse qualcosa
Crea solo vendetta mentre una cosa fondamentale che dovrebbe servire l'esecuzione della condanna perché quando uno sbaglia ci deve essere un giudizio e ci deve essere un percorso dati
Conoscenza
Ma allestito al torio
Noi dobbiamo pensare alla restituzione del danno e il tempo della condanna deve servire a questo deve servire a chi è stato riferito a coloro a cui è stato fatto del male a quello delle sue tempo la condanna c'era o non ha nessun senso educativo quale rieducazione sono discorsi empirici che non hanno nessun valore il valore che con il tempo serva veramente ed avrebbe una funzione fantastica
Perché c'è un altro aspetto il restituire non è solo istituire a colui che ho fatto male ma devo ritrovare restituire anche a me stesso quella dignità che ho perso nel momento che ho saltato il fosso perciò facendo un per Corso di restituzione del danno significherebbe ridare a colui a cui ho fatto del male in qualche misura ma ridare alla dignità a me stesso ritrovare il senso di legalità e di giustizia certamente qualcuno mi potrà dire
Se
Ti porto via dal denaro Franco però posso restituire mazzette ammazzo qualcuno dica
Proposta scritta la vita umana non si restituisce e chiaro
Ma anche qui dobbiamo pensare alla nostra storia di esseri umani non con l'idea dell'odio
Ma con l'idea che solo percorsi di comprensione anche di perdono che non è facile un discorso lungo che in questa sede non mi sento di fare perché complessa uno
Però anche in questo caso chi fa del male un male che non può restituire alla persona la famiglia
Poi sempre restituirlo alla società nel tempo che gli rimane a se stessi perciò il tempo
Della mancanza di libertà perché ci sarà un tempo per diverse versioni di mancanza di libertà
Sarà necessario finché qualcuno non cambia idea finché non si può lena nella coscienza di cambiare passo nella sua storia
Però non in questi luoghi però con queste situazioni ma i luoghi dove ci sia la possibilità di usare quel tempo anche lì per restituire
Anche lì per ridare slancio di vita al nostro percorso umano che ebrei cioè ben conosciamo persone che vivono sottoterra trecento anni
Trent'anni di galera trent'anni di ergastolo ma
E non vogliamo tirarlo via ma guardiamo un po'a qualche Paese che c'è un po'politico storia e di cultura
Come la Svezia dove il massimo della pena sono quindici anni
Quindici anni perché invece non è come da noi che quando mai davanti a un giudice del Tribunale che ti chiami Francesco Mario Giovanni non è importante
Tu diventi un articolo con minimo o massimo della pena con delle attenuanti o delle aggravanti
Ma il resto interessa ben poco
Nei Paesi scandinavi ricordate qualche anno fa in Norvegia quello che ha fatto quel ecco quando anche stamani loro bisogna Marsala no detto noi vogliamo capire il perché
Siamo esseri umani nell'errore dobbiamo accogliere il senso la dinamica del motivo che ha portato altro delitto del motivo che ha portato al reato
E capire cosa si può fare perché tutto questo non diventi odio ma sia restituzione
è chiaro che
Io quando parlo di questo sono cosciente di una cosa
Che questo cambiamento che è un cambiamento culturale che dobbiamo produrre
Deve essere inserito all'interno di un cambiamento più generale
Che parte dalla redistribuzione del denaro
Perché poi se qualcuno ruba perché non ce la fa più
Non che la colpa
Nella mia città ci sono reati perché persone vanno a rubare nei frigoriferi tempi entra in casa non è che ti portano via qualcosa ti portano via quello che è in frigorifero
Devo dire che qualcosa non funziona più
Consigliere che in questo momento noi da diversi anni è stata parte sentiamo
La più grande bugia
La più grande menzogna del nostro tempo ci dicono che non ci sono soldi non ci sono risorse non c'è mai stato un tempo così ricco come questo se quelli che hanno i capelli bianchi come me possono ricordarsi quando erano piccoli i quando nelle case
Avevi il riscaldamento Lorena il Veneto la chiamiamo Monica era
Di legno dove metterli le braci avevi una vita povera dove avevi poco magari ti bastava nella dignità oggi abbiamo di tutto di più abbiamo un surplus mostruoso
Buttiamo via cose nuove continuamente
E non abbiamo i soldi i soldi ci sono solo che sono distribuite in maniera non
Esatta allora se non ridistribuiamo tutto questa nostra storia umana dalla redistribuzione del denaro
Alla coscienza di starci insieme non saperci apprezzare di saperci
Perdonare perdono
Noi
C'è il rischio che io sia qui oggi a chiedere un qualcosa di giusto in un mondo ingiusto
C'è il rischio di chiedere cose giuste in un mondo ingiusto
Il volontariato
Che è stato il luogo nel quale io
Occupato questo percorso
Che mi ha portato poi a tutto un altro tipo di scelte
Purtroppo alle volte non so se nel bene e nel male perché
Quando voi parlavate prima della Conferenza nazionale volontariato giustizia forse nessuno sa qui o fosse la foce qualcuno ma
è il parto dal sottoscritto sono stato io che ho fondato con la realizzazione di un qualche amico Luciano Tavazzano
Carmen Bertolazzi
Al CIPE Caritas italiana Centro
E avevo fatto il primo protocollo che ancora l'unico nel novantanove col Ministero degli ultimi giorni sulla giustizia protocollo generale
Ma doveva essere un impegno non più solo sul carcere doveva essere sulla giustizia in questi anni purtroppo la Conferenza vietata come ricerca io è stato anche Presidente serve per sei anni nazionale ho una storia abbastanza lunghi Ina nel volontariato
E anche
Però alla Conferenza doveva diventare
Un
Elemento importante ma tra virgolette sindacale col Ministero della giustizia dove allora non era solo il carcere ma erano tutte lì gli addentellati e che poi
Comportano questo mondo a essere
Contrattualizzati da una presenza adesso del verde della società del territorio che non doveva essere lasciato solo alla politica
Diciamo partitica e gestire le cose pubbliche ma anche la ciclicità doveva essere ripresa come il senso
Primario della nostra storia perché non in Italia abbiamo purtroppo dei grossi limiti in questi anni
Continuiamo
A parlare
Di certe cose
Stamattina in fondo io sono uno di quelli che conta intimidire contento di quello che è successo ieri perché ho lottato nei comitati a difesa della Costituzione
Che ci hanno la regalato i nostri padri e che costa per il sangue di tante persone e che abbiamo difeso però qualcuno si dimentica che
L'articolo uno della Costituzione c'è scritto che il diritto principale che è il cittadino ha il lavoro pesa il primo che viene negato a tutti
Il primo che viene tartassato è il primo che viene usato in maniera clientelare
Il Gioppato pare lavoro quello
E
I voucher sono io l'offesa del lavoro allora noi dobbiamo ripensare ha una storia che invece abbia rispetto di tutti e perciò non preso nasce con questa idea
è in atto con Massimo che è venuto a Rovigo trovarmi varie volte abbiamo costruito
Il manifesto
è nato il libro
Adesso è nata la cosa più grande c'è un sito si chiamava ne ho preso un punto eu
L'hanno pubblicato anche su di chi per su Crimi previa che
La
Ricchi previa della criminalità della criminologia agli è scritto in inglese in tedesco perché lo fanno in Germania non so dove io ho scoperto sta cosa qua
E abbiamo creato un'adesione di molti amici in giro per il mondo dal qualcuno lo conoscerete Vincenzo Ruggiero Toson Tommasi ma attiene sì e molte altri dalla città dalla Spagna all'Inghilterra la Norvegia il Brasile
E stiamo creando un movimento che il prossimo anno darà anche il frutto di un
Elaborazione in inglese che con il contributo di tutti questi amici che credono in un mondo migliore perché no noi io insieme a questi siamo ancora ma quegli utopisti
Che però
Vogliono sognare perché qualcosa di utopia diventi concreto perché solo certe utopie hanno portato i cambiamenti ma sono troppi e che vogliono toccare nell'animo delle persone nella qualità della vita della gente
Perché non sia sempre solo puntare il dito ma che sia anche capire che dietro la storia di ognuno c'è la nostra difficoltà umana del camminare e che solo insieme possiamo farlo in un'idea che ci abbracci
E sappia cogliere anche il bello di questa resistenza che quello
Ridare speranza ridare forza e di
Eliminare sempre più tutte quelle ingiustizie che fanno del male alla nostra storia grazie
Egli ampio orizzonti delineati dall'invio Ferrari non gli impediscono però di continuare ad essere presente in Rovigo al centro francescano di ascolto
Che il significativo allora do la parola alla dottoressa Di Rosa l'amica Giovanna Di Rosa
Con una punta di commozione devo dire perché sono convintissimo che parli oggi a noi
Sono contentissimo della nuova importante funzione che ha assunto
E spero veramente che sia un ponte verso il futuro e un buon tribunali di sorveglianza di Milano
Grazie interpreta auguri a del quale sicuramente bisogno e che mi è particolarmente gradito proveniente da Franco Maisto
Che conosco da tempo io ho fatto il tirocinio per periodo durante la mia formazione la pagina ricordare quando Franco Maisto era magistrato di sorveglianza a Milano e non lo ha mai dimenticato
Il il nostro inoltre incontrai dedicata per rapporto tra legge Gozzini volontariato come apertura della società civile al tema dell'esecuzione penale
Infatti il volontariato costituisce un'espressione della partecipazione collettiva a quello che se mi consentite il sottotitolo del convegno che io aggiungerei e che il dramma dell'esecuzione penale
A me è chiesto perlomeno per la scaletta che mi è stata inviata di ipotizzare riforme legislative organizzative necessarie in ambito penitenziario
Vorrei
Partire dalle riforme organizzative ritenendo come sono convinta che sia
Che sempre bene partire dal quadro a legislazione invariata posto che è un po'di esperienza mi permette di dire che meglio
Organizzarsi i per quello che c'è allo Stato demandando alla all'ipotesi di un mondo migliore la ricerca di riforme di cui pure di cui pure parleranno che vediamo che sono tanto
Tentate nel decollo
E per fare questo vorrei prima di tutto dirvi che mi pare
Che un primo Pape maggio per quella che la la ricerca di un'organizzazione
E la ricerca di un quadro della dell'attività giurisdizionale del tribunale di sorveglianza come autorganizzazione
è una premessa credo fondamentale per far sì che quell'attività non sia quella del magistrato di sorveglianza
Limitata ad un controllo esterno ma sia una partecipazione fattiva sostanziale
Consapevole di quella che è la realtà degli istituti penitenziari e di quella che è la realtà
Delle del dei contributi che vengono forniti e quindi la possibile intensificazione dei rapporti che possono migliorare questi contributi a far sì che noi magistrati
Facciamo il nostro lavoro
Perché vedete norme come per esempio non è stata ricordata oggi mamma mi sento di doverlo ricordare norme come quella che ha messo a regime
La il risarcimento per la carcerazione illegittima cioè disumano e degradante è una cosa che mi ha sempre fatto pensare molto
All'epoca in cui questa normativa fu varata io ero al Consiglio Superiore della Magistratura ho fatto questa esperienza fino al due mila quattordici e questo è un altro dei dati che mi hanno confortato
In quell'affermazione che vi dicevo prima che credo molto più profondamente nell'organizzazione nell'autorganizzazione a riforme invariate che nel ricercare nella stanza dei bottoni di cui parlava
Luigi Pagano prima che spesso non funzionano oppure sono pochi
Ho per meglio dire forse non si vogliono azionare fino in fondo non si vogliono prendere fino in fondo e quindi ci lasciano un po'con l'amaro in bocca e con il senso di girare a vuoto
E allora vi dicevo tornando a risarcimento da detenzione illegittima lo Stato ha messo a punto un sistema che prevede il risarcimento per ingiusta detenzione
E ha fatto bene perché comunque
è partito da un dato formale l'adempimento alla sentenza CEDU e da una constatazione di fatto la detenzione si deve immaginare che si svolga in condizioni legittime e contrarie
All'umanità perché comporta il trattamento degradante le violazioni dell'articolo tre e così via
E questo che cosa vuol dire vuol dire che pretendiamo restituzione ricostituzione di legalità in un momento in cui lo Stato stesso riconosce attraverso la sua normativa che per sia impossibile che quella detenzione si è legittima
E come credete che ci sentiamo magistrati di sorveglianza dover accogliere reclamo per ingiusta detenzione e fare la moltiplicazione che determina poi la riduzione della pena un risarcimento del danno
Affermando che cosa che è stata legittima quella detenzione che si è svolta comunque che continuerà a svolgersi seppure riducendo un giorno di pena ogni dieci
è una cosa di una gravità assoluta che deve fare pensare a quanto sia scandalosamente
Indietro la tutta l'intera organizzazione e il sistema che sottende a al nostro dire di oggi e alle nostre pretese di praticare legalitario educazione reinserimento possiamo utilizzare tutte le norme che vogliamo nelle formule costituzionali o declinate secondo
Quello che le nostre esperienze ci permettono di dire ma che comunque hanno una pretesa che e può ed e può essere tradita in partenza
Guardate io sto girando molto perché cercando di scrivere una nuova pagina
Del tribunale di sorveglianza di Milano e con la la la massima poco buona volontà che
Perché che ho poc'posto nell'onore che mi è stato dato di occupare quest'incarico sto appunto girando tutti gli istituti del distretto non soltanto limitandomi
A quelli del del del dell'Ufficio di Sorveglianza di Milano che conosco credo
Ma che conoscevo nella visuale più limitata di magistrato posso adesso incontrare tutte le rappresentanze tutti detenuti ho girato per i reparti sono andata anche
A Pavia insomma sto girando il in posti dove non non ero andata
Soffro quando sento dire che la maggiore richiesta dei detenuti è quella di essere trasferiti a Bollate non vedo qui il direttore Parisi ma c'è e l'educatore ecco
E non è una cosa che è una cosa bella e importante per l'Istituto penitenziario di Bollate per quello che si è stati capaci di fare in quell'istituto che pure a tante criticità perché certamente
Chi conosce lavora con quell'istituto ben sacche tante ancora sono le cose da fare si vorrebbe fare davvero un meglio che ancora è un obiettivo
E nonostante questo ci sono realtà nel no nel nostro
Nel nostro distretto che pure è uno di quelli più favorevoli dal punto di vista anche degli apporti degli enti del territorio vicini e del volontariato
Che appunto e un po'un fiore all'occhiello e questo noi non dobbiamo consentirlo dobbiamo sapere questo come dobbiamo sapere mi permetterete
Sarò velocissima due numeretti che riguardano il tribunale di sorveglianza di Milano nel solo due mila sedici ter non si è concluso ci sono sedici mila seicentosettantaquattro affari al Collegio
E ci sono trentaquattro mila seicentotrenta affari per tutti i magistrati dell'Ufficio di Sorveglianza di Milano del sono Ufficio di Sorveglianza di Milano
Il totale al suo l'Ufficio di Sorveglianza di Milano raggiunto Pavia Varese come sapete e cinquantuno mila trecentoquattro affari siamo otto magistrati
Anzi adesso sono otto magistrati perché avendo occupato questo ruolo il mio posto è vacante
E i condannati liberi in attesa di decisione del tribunale di sorveglianza perché in sospensione dell'esecuzione della pena tra questi numeri sono oltre nove mila
Che l'UE per non deve affrontare come diceva la dottoressa Musti Chiello prima ben ricordando le criticità dei suoi numeri soltanto la nuova legge sulla messa alla prova
Ma le nostre misure alternative le nostre difficoltà nonostante la convenzione che fa sì che noi decidiamo le misure alternative per le pene fino all'anno senza indagine sociale soltanto con le informazioni giudiziarie
Questa è una cosa che forse spiega in parte l'incremento delle detenzioni domiciliari e dei che si sono registrate
E che ovviamente deve essere migliorata perché
è vero che è un dato di deflazione degli istituti penitenziari quello di portare il più possibile le persone a quanto meno a casa propria
Ma è anche vero e condivido profondamente l'intervento che è stato fatto sul contenuto
Nel sul non contenuto permettetemi delle misure della detenzione domiciliare e prima ancora sul popolo degli arresti domiciliari non dimentichiamo che quando passate
Quando passano in giudicato e diventano definitivi questo popolo enorme rimane nella competenza indiscriminata e indistinta vi direi non valutata del magistrato di sorveglianza
Che attesti che si attiene
Alle regole che sono state date dal giudice della cognizione
Giudice che come ben diceva il dottor Ferrari e vengo
Anche a a queste opere giudice che guarda il reato e non la persona condivido anche se lei l'ha detto in termini estremi appesantirlo sto bene lei ha parlato dell'articolo di reato l'ho ascoltata
Con attenzione i giudici fanno certamente quello che possono ma Cern ma ma
C'è un salto culturale da fare da compiere ancora in Italia un salto culturale molto forte sul quale mi sono sempre impegnate sul quale ho sempre trovato tanto più nella stanza dei bottoni di cui parlavamo prima a porte chiuse
Porte chiuse anche in illuminati cultori del diritto a vario livello
Il discorso che il processo penale deve essere vissuto come un progetto che parte dall'indagine e che laddove si esaurisce con una sentenza di condanna
Deve avere la sua cerniera la sua chiusura come in un percorso virtuale circolare Chezzi completa
Attraverso la fase dell'esecuzione penale ma avendo pensato già prima conoscere e a valutare tutto il resto d'altro canto mi permetterete questa citazione di un articolo di Codice Penale
L'articolo centotrentatré del Codice penale già impone magistrati disconoscere il vissuto della persona nel determinare quella pena edittale più o meno vendicativa di cui parlava altrettanto bene come
Ho condiviso il dottor Ferrari perché spesso appunto sembra che nell'entità della pena si riporta la giustezza della condanna
Si deve tener conto del vissuto ecco meno i magistrati di sorveglianza in questo non sarà mai
Poco come dire limitata l'occasione nella quale vengo a dire queste cose
Credo che dobbiamo adoperarci perché sia recuperata questa visione di insieme perché l'armonia complessiva del sistema
Si ritrovi soltanto in quanto unico è lo scenario nel quale si colloca il reo e la Società di cui però fa parte a cui revoca restituito
Esattamente così e basta
D'altro canto il valore della solidarietà sociale e sono stati ricordati i vari
Varie norme della Costituzione è un valore costituzionale quello anche quello di rango di rango costituzionale perché l'articolo due primo è stato ricordato l'articolo uno del professor Onida
Riguardava la ricordava l'articolo ventisette io vi ricorderei anche l'articolo due della Costituzione e vi vorrei ricordare che esse sono come magistrato di sorveglianza io idealmente tutto l'ufficio
Che ho l'onore di presiedere e tutti i magistrati di sorveglianza in Italia questo prezzi diano
Pensiamo appunto lo strumento giudiziario per attuare il reinserimento dei percorsi e dire di reato che sono stati tutti sono stati compiuti non dobbiamo mai disconoscere dobbiamo sempre avere attenzione a questo percorso per il quale e per realizzare il quale il volontariato è una grandissima risorsa il volontariato si è detto non deve colmare vuoti istituzionali eppure così è stato sono concorde
Anche in questa in questa affermazione perché il con condivido e sento profondamente parli ancora di organizzazione che tutte le disarmonia e che l'ordine o il sistema giudiziario registra
Non debbono essere colmate attraverso strutture e situazioni che sono destinate ad arricchire quel contributo non già a sopperire al minimo perché la baracca vada avanti eppure vi ricordo una altro degli interventi normativi che dopo la sentenza Torregiani è stato adottato la presenza dei volontari nei tribunali di sorveglianza fungere da cancellieri che vi devo raccontare che le piante organiche dei cancellieri del tribunali di sorveglianza
Sono fermi a seguito della della della decisione che fu presa dall'allora ministro Brunetta di determinare oltre un decennio fa
I le piante organiche sulla base della care dello stato attuale nel quale si trovava il provvedimento con le carenze che vi erano quindi senza tener conto dei mutamenti normativi che sono intervenuti
E di tutto quello che comunque il fabbisogno e queste sono cose importanti sono importanti da dire
Per Cogni nostro provvedimento qualunque sforzo possiamo fare noi magistrati abbiamo bisogno ancora di fare sforzi e su questo il mio impegno sarà rinnovato intenso come
Sto cercando di fare anche a partire da questi primi giorni ma
In questi questi vuoti di di di personale amministrativo impediscono che i nostri fascicoli possano essere registrati
Fascicolati eseguiti e sedi dove si
Raccontare qual è la situazione organizzativa che ho avuto modo di vedere a fronte di risorse nei si stenti che cosa consiste il mandato di Presidente il mandato di Presidente consiste nel cercare risorse materiali a tutto campo a fronte di quello che è un fabbisogno istituzionale
Che come prevede la costituzione e demandato per compito al Ministro della Giustizia
Non al Presidente del DVD un ufficio giudiziario
Bene venendo a questa o ragionamento adesso
Sulla riforma perché non voglio sottrarre tempo e il tempo nel passa diranno il sulle sulle ipotesi di riforma e sulle quindi de iure condendo
Io credo che dobbiamo ringraziare i volontari credo personalmente con per quella che è la mia esperienza personale abbiamo
Due esempi di volontari che sono il nostro ufficio che dedicano qualche ora del giorno a svolgere attività di personale amministrativo
In forza di una convenzione che è stata realizzata in questi giorni con il sesta opera e che ha visto appunto che
Con qualche conoscenza giuridica qualcuno è venuto ad aiutarci ma non è questo il ruolo del volontario e la contraddizione del sistema che dicevo prima il ruolo del volontario non è il disbrigo di affari amministrativi che dovrebbero essere gestiti da altri ed altre istituzioni il volontario ascolta il volontario funge da orecchio anche per il magistrato di sorveglianza abbiamo avuto moltissimi contributi di situazioni ignorate scoperte attraverso il volontario che girando nei reparti cercava gli ultimi degli ultimi riusciva a trovarli essere accompagnata in permesso dove non avevano la casa e li metterà in contatto con i familiari e ci raccontava di situazioni intercettate e segnalate all'amministrazione penitenziaria
Il volontario e tra l'altro prezioso perché quello che fa lo fa per motivazioni interiore non per compito istituzionale Puff fungendo da pungolo da stimolo da orecchio come dicevo
E quindi da strumento prezioso per tutti per tutti noi
Vorrei dirvi anche che mi piace ricordare quell'esperienza del volontariato nella detenzione domiciliare ma che credo sia una cosa probabilmente da rinnovare
Perché i detenuti domiciliari passano per le nostre mani soltanto perché hanno violazioni di ai controlli di polizia ho segnalato
Ogni su comportamenti non fu conformi alle prescrizioni e se vi sono problematiche endo familiari che riguardano la gestione dei rapporti tra congiunti o casi di aggressione tra familiari o situazioni difficili anche per quello che riguarda
L'alloggio né quale nel quale si trovano questo avviene attraverso le forze di polizia
E quindi capite bene che il significato di quel contributo e il risultato che da quel contributo se ne può trarre e difficile se non viene filtrato da altre orecchie e da altre professionalità prima che il magistrato possa decidere in maniera adeguata e corretta venendo quindi
Al appunto vi dicevo alle alle alle ipotesi degli interventi di riforma due cose mi limito a dire chiudo credo che si sia parlato bene tanto del del meccanismo preclusivo della sua genesi
E della sua inefficacia permettetemi di dire efficace soltanto per l'esterno perché era sicura all'Est Berno che alcune situazioni non passino nemmeno al vaglio del magistrato di sorveglianza o ovvi passi non soltanto perché la graduatoria
Delle preclusioni come sappiamo e varia e dipende da dall'ASS in colori e dalle dall'esame della singola istanza che si deve andare fare ecco io credo che invece anche se negli anni la legislazione ha stratificato apposti interventi di chiusura sempre più
Come posso dire intensificati e rassicuranti a fronte del populismo penale emergente di cui qualcuno ha parlato già stamattina credo che invece bisogna insistere perché queste preclusioni siano dismesse nella logica legislativa e perché non garantiscono nulla da Rentis cono una carcerazione
Più lunga più afflittiva quindi in quanto più lunga e non hanno modo di essere vagliate nemmeno vagliate dai giudici e noi giudici sapete tante volte io ho visto
Tante situazioni il carcere di Opera neri co
E vi sono persone che certamente meriterebbero di avere un vaglio giurisdizionale di apertura cosa della quale sono personalmente convinta così come so che la normativa
Allo stato non lo consente e la logica della Corte costituzionale che pure ha fatto fare tanti passi in avanti non è stata sufficiente
Ancora una cosa vorrei dire sulle semplificazioni procedimentali che sono state oggetto di una ancora delle riforme di cui si è parlato
Degli ultimissimi negli ultimissimi anni e queste semplificazioni procedimentale hanno portato a regolamentare l'hanno molte delle
Delle delle del delle procedure in questo senso tra l'altro sta andando il disegno di legge
Due mila sessantasette perché le proposte di legge all'attenzione del del delle idee in Parlamento sono tali da implementare il caso della procedimentalizzazione de plano
Secondo questi principi fatta eccezione per la sola revoca delle misure alternative io credo che anche questa sia la strada corta come dire la strada del cercare così come si mettono i volontari a a e si cercano per carità i volontari che facciano i cancellieri allo stesso modo è un cercare di ridurre il contraddittorio il diritto di difesa per risolvere i carichi di lavoro e per realizzare ancora una forma con una volta le riforme a costo zero non so se avete avuto modo di vedere qual è la previsione dell'ultima finanziaria per la voce di giustizia ecco io
Vorrei segnalare che avremmo bisogno di un intervento che non c'è nella maniera più assoluta il nostro sistema rientrato a comprimere secondo le leggi dell'economia il valore e qui in questo anche bah in questo senso va anche il pensiero di comprimere il contributo collegiale che si avvale di saper indispensabili mi è caro ricordare quello che ho visto oggi ci sono tanti esperti del Tribunale di Sorveglianza anche qua davanti a me che mi ascoltano e che ha no che sono che sono poco volontari o che comunque abbiamo anche ascoltato e ce n'è qualcuno che non abbiamo ascoltato perché ha contribuito con la sua scienza a fare sì che le nostre decisioni fossero più consapevoli di altre professionalità
Che servono perché giudicare l'uomo come torniamo si dice quello che si diceva prima
Non è giudicare un articolo di legge e e non è neanche svolgere l'attività cartolare che il sistema molto spesso ci affida quindi on concludo perché mi auguro sinceramente che le riforme si sappia nuove reti in una direzione conforme a quello che il dichiarato e l'intenzionale sono stufa dissentire proclami e dissentire occasioni pubbliche che naturalmente danno molto risalto mediati con i quali alle quali quindi ettaro partecipare ad a tante figure politicamente attente ad avere una buona cassa di risonanza del carcere lo è stato sempre così come lo è il tema della pena
Credo che però occorra fare e non soltanto comparire o proclamare vi ringrazio per l'attenzione mi auguro vedere tre
Allora ultimo ma non per importanza naturalmente Aldo Bonomi che a buona memoria dell'inizio dell'impegno del gruppo Cuminetti
Quando comincio ad entrare al San Vittore e che ci ha accompagnato con la sua riflessione nel corso di questi anni
Ragioniamo su di scenari possibili altri
Grazie mai visto
Avendo seguito
I vostri lavori stamane
Avendo
Ho sentito evocare fuoco
Par di capire che
Siamo di fronte a tre
Scenari
Sorvegliare e punire
Sorvegliare premiare
Sorvegliare dialogare
Ovviamente per dialogare significa
E per rendere possibile il dialogo
Significa che il carcere non deve essere percepito come un luogo faglia qua con un luogo soglia
Questo è il punto vero è il nodo è qui
Quanto
Quell'universo carcerario è fallita oppure quanto è soglia e
Se posso
Capire se il ruolo del volontariato
C'è una cosa un po'più complessa porci ci arriverò
è semplicemente quello di essere dentro
Un percorso di micro fisica dei poteri
Sempre Foucault chiaramente citazione micro fisica dei poteri dentro il quale c'è ovviamente abbiamo sentito il ruolo dell'Amministrazione il ruolo del legiferare oppure dico io
Il ruolo del volontariato è quello di mettersi in mezzo secondo me
Tra carcere società
Tra carcere e Territorio
Quindi dal mio punto di vista
Vedo l'esperienza
Dalla corsia dei Servi Di Camillo Antoniazzi di San Camillo Sandro Antoniazzi Lucia Pini e Mario Cuminetti vi cito perché vedrete che sono micro storia a mio parere importanti per capire
Non come un'azione di volontariato
Ma come un'azione di mettersi in mezzo
E
Condivido fare volontariato non vuol dire andare a fare l'assistenza perché Brunetta ha tagliato
No
Non va bene
è chiaro poi lodevole che ci sia ovvio ma è chiaro discordi non è questo
Regolarità micron fisica dei poteri
Credo allora se il problema è carcere Società Carcere Territorio e dentro il quale
Ci devono tematiche che non tratteremo tutti a fondo ma il problema vero complicato e il pro rata la giustizia retroattiva più trovata la mediazione
Partirei proprio su un punto di disaccordo conclusivi che tu hai citato Adolfo
Quando Corsini diceva scrisse
Che l'iniziativa tra
La corsia dei Servi e i terroristi in carcere era un incontro tra intellettuale
No ma io ne ho discusso con Camillo chi era oggetto di questa critica
Spiego perché non era questa
Perché attorcigliano
Non era un luogo di intellettuali in quel luogo precipitammo no quattro storie di società levando bando in maniera molto telegrafico
C'era ovviamente una cultura che veniva dalla Resistenza
Camillo e Turoldo in quel sito era che aveva auspicato una società che viene
Che producesse inclusione
E ho pubblicamente
Mi ricordo i dialoghi drammatici con Camillo dicendo ma cosa sta succedendo cioè rompe quel patto inclusivo
Il terrorismo cos'era rompeva quel patto inclusi
E quindi da qui ovviamente un interrogarci da chi veniva da quella struttura
Un cammino le discussioni erano quasi quotidiane
Sarebbe stato molto bene dentro il tuo Gruppo chiaro
Quasi quotidiane da questo punto venisse
Coprendosi la corsi è stata per me
Il gruppo che tu hai messo in piedi tanto per capirci in maniera chiara
Anche voi che abbia messo in piedi
Capitano è questa attenzione però
Quindi
Uno sforzo di
Non solo giudicare ma giudicare e capire cosa stava succedendo
E come queste cose precipitava ora in un conflitto diffuso nella società ma precipitava non è l'universo carcerario
Poi arriviamo
Ma non era un pezzo di uno che veniva dalla Resistenza perché Sandro Antoniazzi che mi dispiace che non ci dice che oggi
Aveva il problema va posto ma il problema di capire come mai gli operai nelle fabbriche era successo un grande casino che coinvolgeva il sindacato
Quindi dentro la materialità altro gli intellettuali era un problema di materiali tali processi veri
Che andavano avanti e da qui Sandro con una grande intelligenza collocato il sindacato su questi problemi
Perché c'era una questione che interrogava il sindacato
Se qualcuno non vuol capire Guido Rossa è bla emblematica figura di quel dramma chiaro
Emblematica sicuro di quel dramma cioè ha rotto queste cose e quindi è ovvio che un sindacalista diceva ma io voglio dialogare voglio capire perché si arriva ad ammazzare okay
La Lucia primi
Che ti garantisco che raduna c'erano c'era rispetto al terrorismo micidiale perché c'era una rappresentanza di quella
Borghesia in illuminata milanese Giovanni Pirelli eccetera ci aveva creduto in un passaggio possibile cronici era questo
E conviventi era ovviamente un teologo radicale del Concilio
Quindi lì dentro c'era un pezzo di società interrogante
Si è chiesta allora come mettersi in mezzo a questo il punto vero
E ovviamente si incomincia a mettersi in mezzo lo dirò anche nelle mie conclusioni sul punto di faglia dalla Società non sulla soglia
La soglia accogliete non ha bisogno di mettere in mezzo che inventa il DM e mezzo ma c'è la faglia
Se avviene un affare del terremoto se metterti in mezzo per ricostruire le forme di convivenza tanto per capirci
Quindi il problema era una faglia non era un problema Vigezzo intellettuale perché lì dentro c'erano gli intellettuali come noi serio opporsi alla gente Pericle sapevano di letteratura di filosofia e di politica
E perché qual era la faglia e se quindi uno vuole arrivare alla
Sorvegliare dialogando grave deve rimettere assieme le taglie
Questo è il punto troppo comoda sorvegliare premiando perché sono assolutamente disponibile a farsi soglia il problema aperto è quello lì
E quindi giustamente
Loro decisero di andare in carcere
Ma attenzione da quell'andare in carcere venne fuori e qui corsi era
Secondo me ingeneroso
Venne fuori tutto poi il lavoro successivo dalla corsia che era ovviamente siccome era
Un punto sociale importante ma non era un luogo di potere ci capiamo venne fuori poi tutto il lavoro dei volontari su libreria ecco perché l'incontro era la cultura
Cerri ritessere luoghi di dialogo questo è il punto dentro la ferocia dentro il dramma che c'era
Questo è avvenuto e è stato presentato antisì chiaro di quello che voi con molta fatica avete fatto anni dopo
Qual era il dialogo
Sorvegliare dialogando e devo dire
Che lì il problema non era
La pena
Il problema era ricominciare a capire continuare a cercare per continuare a capire
Questo è il punto e
Molto intelligente da questo punto di vista
Ovviamente Gozzini interpretò non questa punta avanzata in c'è proprio il dialogo apprendo rispetto a questo e non c'è dubbio che questo è stato possibile sempre dentro la micro fisica dei poteri
Perché
Hanno capito prima ancora della politica l'amico fisica dei poteri orizzontali che ne avevano in mano che avevano la patata bollente dentro siamo capiti trattare il punto e
Come sempre poi la politica viene dopo non è ancora arrivata definitivamente a farsi una ragione di riflessione collettiva che è una grande questione politica
Di queste neppure è nata così però è quello di cui
Voglio dirvi sia chiaro non eravamo lontani gli ATO e un pezzo di società
Esso è il punto vero è questo
Non era l'esercito dei buoni vi garantisco che Lucia Pini non era affatto buona
Tali non lo dico con molta tenerezza
è vale a dire la loro tenerezza vi ricordo che
La mattina avevano rapito Moro chi arriva in libreria a ragionare
Vede che ai tanti di quegli insulti senza avere la responsabilità perché ovviamente c'era ovviamente il dramma rispetto stracolmo volante non c'era nessuna tolleranza non c'era un verso di loro mentono
C'era però il dramma di capire che una società si stava rompendo con tutto ciò che significa questo e quindi bisogna mettersi in mezzo e che il luogo di rottura la faglia stavano una galera chiaro
Stava lì stava lì
Quel quello era il luogo che
E da lì ovviamente poi
Tutto il lavoro successivo
Però ecco prego va beh a parte il mio intervento in mitizzare questa roba che era un dialogo tra avanguardie San Gabetti
Avanguardia gran parte aver no no non era un diavolo Franois era un dramma sociale
Dentro la faglia che si era creato
Da lì ovviamente poi
Un meccanismo che è andato avanti
Non c'è dubbio che la legge Gozzini è stata fondamentale è stato un'apertura incredibile che non ha riguardato guardate la dimensione del terrorismo ha riguardato la composizione sociale che era in carcere può essere stato il tema vero
Perché ma intendevo dire la logica sorvegliare premiare non lo dico in maniera volgare premiare chiese e gli ambiti
Ma se un uomo ovviamente deve avere un minimo di garanzia testamento alcune regole volontariato aiutare pene alternative tutto perfetto senta ampi
Ma il problema è capire se quando tu l'hai mollato I prima dialogato porta il punto causale vero sui interrogarsi
E quindi
Finisco come due cose uno con un ragionamento sulla società c'è quindi questo è il punto
Ed il problema è mettersi in mezzo io
Devo dire
Non solo ottimista
Non lo dico con molta come testimonianza euro più
Ottimista allora dentro grammi tremende
Capite cosa voglio dire
Perché vedevo
C'è comunque
La società reagiva
Anche con un discorso di dibattito feroce rispetto a questo però che agiva
Così non ci sono più preoccupato
Perché secondo me ci sono tre grandi comportamenti collettivi
E
Il carcere diventa la Spagna e il capro espiatorio di molti comportamenti collettivi
Esiste
Io lo chiamo la comunità del rancore
Una grande dimensione di comunità del rancore
Cioè dentro le incertezze i grandi cambiamenti che tutti quanti subiamo incertezza del futuro economico incertezza dalla crisi inserisco un processo di cambio dentro il cambio d'epoca dentro il cambio dei POR
Apro una parentesi la chiudo quelle categorie affrontammo allora Adolfo erano tutte categorie dentro il Novecento
La logica era uguale per tutti sia per quelli che sbagliavano sia per quelli che volevano dialogare capitale lavoro stato in mezzo tra alloggi il paradigma era quello paradigma del Novecento lì c'era
Partite IVA comparabili matti capivi poi avremo una concezione diversa dello stato del conflitto del capitale del lavoro ma il codice era quello
Dentro il salto dei poveri grandi cambiamenti no il problema è che
Io io io lo dico molto sinceramente io no no il Codice ci abiti di dialogo ecco
E quindi vedo venire avanti un enorme
In base o di comunità del rancore
Che si aggrega contro l'altro da sé in una logica per dirla col mio amico filosofo Roberto Esposito comunità se immunità cioè
Alla comunità corrisponde un meccanismo di immunizzazione
Contro l'altro da sé e qual è il luogo dell'immeritato la galera ospedale ciecamente o l'hai detto all'AIDS quello concorrenza se in merito
C'è una dimensione dalla
Verrà incorre che vuole creare taglie non soglie
Questo è il vero punto
Per fortuna dico subito per
Attenuare il pessimismo
C'è
Una forte e
Prodi Ferrante comunità di cura che siete voi l'esercito dei buoni aumenta anzi
Nella filiera produttiva lo Stato se potesse produrne ancora di più lo farebbe volentieri Cavalcabò e
Cioè un amico avvenga dei poteri si aumentasse delegato le funzioni del mobile fa
Trova intorno meglio
Sai capite
Cioè più Cancellieri volontari ci sono o meno se paga importante lo pagai Zaia vetri perché poi va così così
E anche questo vale anche per i Comuni e per i capi Lecce tutto qua perché
No mica peraltro ci ha già addotte in braghe di tela perché questo è il punto nodale no ecco
Allora per fortuna però c'è
Una forte comunità di cura sulla comunità di cura bisogna intenderci
La comunità di cura per me non è il solo volontariato non a caso evocato quella composizione sociale la corsia
Camillo
Antoniazzi Lucia Pini Cominetti in cui c'è tutto teologia circoncisione una soluzione ma è una composizione sociale
Non è solo volontariato per me la comunità di cura è
Far bene il sindacato il vero problema che il sindacato di queste cose se ne occupa non se ne occupa più
Allora il sindacato proprio otto se ne occupava
Di quello che sta fare bene sindacato significa
Fare comunità di cura far dell'insegnante significa fare comunità di cura
Far bere lo psichiatra significa fare comunità di cura cioè tutte le professioni del welfare del Novecento sono fondamentali per la cura
La comunità di cura non è solo il volontariato l'associazionismo è fare alleanze come erano alleanze sociali quello dalla corsia
Un prete un sindacalista un geologo una borghese è una sola alzo sociali la Comunità ligure questa roba qua
Però attenzione
E quindi ad esempio
Io dico che anche il discorso pene alternative cioè eccetera va ovviamente allargato a una comunità di cura molto più consistente non è solo
I volontari rispetto a questo
Pronto rata si sta o assistenti sociali è una società
Che si fa carico di questi processi
Attenzione
Se torniamo a quegli anni là
Probabilmente per gli anni dal sbagliando avrei letto ma si risolve il problema si piglia la comunità di cura si va in testa la comunità del rancore e si vince si perde sempre se si fa il conflitto tra cure rancore vince rancore
Lo dico in maniera chiara cioè
Noi possiamo uscire da questo convegno tutti per il brevi troppi usciamo fuori ragazzi
Altro che lo slalom ci fece mai visto a quei tempi perché ha delicati tempi misurarlo nel senso nobile
Slalom nel senso da
Coniugare il diritto con i grandi cambiamenti per poi lo slalom vivai
Cioè e questo Lami consigliere il potere significa anche avere intelligenze sociali che sono in grado di
Mettere in connessione limare le norme con i cambiamenti
Oggi se ne fa un errore era buon lavoro di quelli pesanti sono cavoli suoi chiaro rancore cioè no lo Vito
No
No non ho avuto ventinove capillare può estendere noi testo il prima
è chiaro anzi anzi
O non voglio infierire nuova riferito nel clima e presto lo sappiamo è il primo è questo dobbiamo dirlo
Perché se no usciamo vi diciamo metodo no il rancore egemone allora qual è il punto
Il punto è che
Secondo me
Bisogna prima di tutto
Ricostruire luoghi soglia
E
Svuotare l'invaso del rancore scusate la franchezza ma questo mi pare la prima grande questione
E quindi io personalmente
Mi occupo
Poco di carcere più di rancore usi ci capiamo cosa voglio dire
Cioè abbia questioni sono in grande cioè o si abbassa la soglia dalla paura dell'incertezza dei rancorosi alta altrimenti anche tutto il nostro sforzo dialogante
Viene virgolette diluito Witton poi è ovvio di una continua a fare delle cose però il vero problema è come si svuota la dimensione del rancore cioè la vera grande questione socio politico culturale
Socio politico culturale
Questo è il punto e come essi ricostruisce un percorso di soglia possibile
Io non ho indicazioni da fare dico semplicemente
Cioè bisogna rimettersi in mezzo
Se
Funzionario di mettersi in mezzo io ho ben chiaro come l'avevo allora qual è il punto
Dove ricostruire soglia è il punto è una cosa molto semplice
In quell'universo faglia c'è un pezzo di nuova composizione sociale che viene avanti che sono le migrazioni vorrei capire da lei quanti sono pagano cioè Soloni
Sono lei rinchiusi per tutela e immunità e fuori per paura
A questi anelli
La questione è lì
E quindi il vero problema è che bisogna ricominciare a costruire solo un un meccanismo
Di sorveglianza dialogante sorveglianza dialogante
Nei in via Padova e virgolette a San Vittore sovente metafora ma è quello il punto
E quindi io spero
Cioè se se associazionismo volontariato comunità di cura si mettono in mezzo certamente devono ricominciare a dialogare con quella composizione sociale
Perché
Anche il privato sul con l'accetta scusate in un modo o nell'altro
Con i nostri Cianca APT un po'di regole ci sono sanabili trova in alternanza per far bravo
Chiaro ma con quel mondo lì secondo me non sia ancora affrontato il tema se non lo si affronta è la vera grande questione sociale che vi eravate e quindi a mio parere
Sono assolutamente convinto che una Milano che è in grado di porre la questione dei profughi allora alla città
E porre la questione dei profughi
E dei ed è e dei migranti in galera San Vittore è quello il compito del saldo del volontariato che verrà grazie
Naturalmente
Per per motivi di tempo Bonomi ha saltato l'ultimo pezzo che ponga il problema alla città e al Paese intero
Fatta questa
Se mi permette questo piccolo completamente allora direi terminiamo la prima parte dalla mattinata
Noi abbiamo cercato di proporvi un itinerario argomentativo fatto di Torino che teorie e di testimonianza quindi come avete notato anche attraverso opportuni cambiamenti nuova composizione delle tavole rotonde
In modo tale da proporre un itinerario e non interventi a casaccio un'ultima precisazione riguarda la questione
Protocolli col volontariato e manifesto del volontariato
Alla fine della giornata proporremo un manifesto del volontariato milanese
Che sicuramente ricca orca il protocollo del volontariato ma devo dire subito che
Proprio davate Simoni Anza delirio Ferrari
Agli inizi del due mila il primo protocollo
L'altro protocollo siglato da pagano a voleva allora vice capo dipartimento esce a Betta Laganà
Che era Presidente sta di fatto che
Il volontariato Nona non è riuscito ancora ad ottenere dall'Amministrazione
Quello spazio quel riconoscimento di professionalità che credo debba essere riconosciuto Franco volevo solo
Integri intromettere che nel frattempo
Nel due mila e tre ho firmato un protocollo con il Dipartimento che voleva incentivare le misure alternative
Cosa che però
Non ha dato nessun movimento nessun segnale
In più rispetto all'obiettivo che ci eravamo posti di
Implementare queste misure attraverso una coscienza maggiore anche del volontariato nell'impegno per queste misure non ha spostato branche il tu Franzoso motivo in più per riproporre un manifesto del volontariato che non ha base come dire posseduto contrattuale
Ci rivediamo tra un'ora
Ci rivediamo tra un'ora
Proporre di ricominciare perché il la sessione pomeridiana fittissima di interventi qui abbiamo non moltissimo tempo fino alle ore diciotto
Quindi chiederei ad Alessandra Naldi di venire al tavolo per moderare gli interventi del pomeriggio
Come accennavo questa mattina questa seconda sessione dedicata invece agli aspetti più concreti e vissuti del volontariato quindi alle testimonianze di coloro che operano negli istituti come volontari sia di coloro di alcuni di coloro che di questi
Loro addirittura a loro volta sono diventati volontari
L'idea è quella quindi di proporre un
Il panorama degli interventi che il volontariato nelle carceri milanesi che dei progetti che sono nell'aria nella speranza di trovare interlocutori
Nelle istituzioni nel
Impresa negli enti e nelle università nelle scuole che possano a loro volta contribuire per rendere l'azione dei volontari ancora più efficace
Grazie
Bene Buongiorno anzi buon pomeriggio la giornata di oggi effettivamente molto molto molto densa molto ricca
E sarà faticoso farà stare tutte le persone che si perché ho segnato nella lista che vorrebbero parlare che dovrebbero che abbiamo invitato a parlare
Io mi limito semplicemente a ringraziare l'associazione Cuminetti per l'organizzazione di questa giornata per la proposta che ci ha fatto e per il lavoro che quotidianamente portano avanti all'interno degli istituti carcerari loro come tutto il volontariato e ricco mondo del volontariato che già stamattina è stato più volte evocato
Non mi dilungo più perché veramente abbiamo tantissime persone che vorremmo ascoltare la prima che chiamo e grazie Carena cui chiedo una testimonianza
Dalla dalla sua storia personale
Sì
Sì
Sì era di riuscire ad essere sintetica e di non dimenticare nessuno dei passaggi importanti o navi ho avuto una vita molto movimentata per cui la testimonianza può essere ricca o lunga non si sa
Io parto il titolo che farei alla al mio intervento farà collegandomi a quanto c'era
Detto in ci ha fatto immaginare Bonomi stamattina
Dalla faglia alla soglia cioè della serie che io sono stata Faia io sono tra quelli che negli anni ottanta ha potuto ha avuto la possibilità di incontrare persone come quelle che hanno minato Bonomi stamattina
A partire da Davide da padre Turoldo a Camilla obiettivi azione Mario Cuminetti e non ultima Lucia Pini sono stati interne persone fondamentali conosciute
Non durante gli anni del carcere duro quello che chiude quello che rompe quello che non dialoga
Ma conosciuti invece proprio dentro un rapporto di arrogante loro anche su indicazione di del cardinale Martini
Sono entrati per aprire un dialogo con chi aveva rotto anche le loro speranze
E da questo dialogo sono nate delle relazioni molto forti io ho avuto la fortuna di uscire dal carcere in tempi molto molto Brady e proprio per
Per un caso fortuito anche e sono subito state ascolta a dalla nuova corsia e sono state in libreria
Quindi o lavorato un po'in libreria e poi ho avuto la fortuna di lavorare in seguito con Aldo Bonomi
Che mi ha dato la possibilità e mi ha insegnato a guardare la realtà in modi molto più complessi di quanto io mi ero abituata a fare
Quando poi i nel alla fine del degli anni novanta
Io mi sono trovata dopo che avevo ricostruito la la mia vita
E mi sono trovata avevo un figlio per me la cosa una delle cose più importanti commentata come svolta come punto apicale della mia vita
E a un certo punto ho dovuto mi sono chiesto come comunicare all'Hui
Il mio essere state in carcere
Non era facile
Mi ha aiutato ancora una volta quella che nel frattempo era diventata associazione Mario Cuminetti nella persona di Germana che è stata una dei primi prego credo la prima presidente
E lei a sud mi ha suggerito e fama perché non ricominci dal carcere noi come associazione incontinenti una parte Dinoi vista organizzando
Una un settore Cestaro ponendosi il problema dei bambini in carcere infatti era già nato anche se all'interno dell'associazione Bambini senza sbarre noi entriamo in carcere sul problema dello svelamento
Dobbiamo in pratica condividere con le persone detenute l'urgenza di non lasciare ulteriori buchi nella psiche dei propri figli
E invece comunicare che non si è all'estero lavorare ma si sta scontando una pena
Quindi lo svelamento il problema dello svelamento quindi sono ho incominciato a fare volontariato in carcere con un duplice aspetto da una parte un bisogno personale di condividere con altri il bisogno di svelare al proprio figlio una parte della propria vita
E da lì poi ha iniziato un pochino tutta l'esperienza che è passata dall'associazione Cuminetti alla a bambini senza sbarre fino a quando nei primi anni Duemila io abito a Lodi
Decido che memorie del del mio passato sapevo che nelle carceri periferiche quelle nelle province
C'è sempre il numero dei volontari più o meno inesistente
E quindi o pensato di di creare qualcosa su quel su quel territorio
Ho iniziato appunto dal problema della genitorialità poi sono nate diverse vicissitudini con la direzione perché quella soglia non era così facile da attraversare
E negli anni abbiamo incominciato cioè o insieme alle persone con cui ormai avevo fondato l'associazione lo scarcera
A con ci siamo posti il problema di come organizzare il momento più difficile
Che è quello del ritorno del passaggio dalla pena al all'uscita nella Società e quindi al bisogno di ricostruirsi una vita
In un mix di volontariato e privato sociale
Abbiamo in pratica quindi anche con la collaborazione l'aiuto della della legge otto
Abbiamo incominciato a ci siamo centrati prima sul problema del lavoro perché era qualcosa di totalmente inesistente
Ma proprio non c'erano nemmeno strutture non c'era c'era davvero il deserto sia sui temi del carcere ma ancora di più sui temi del lavoro
E non solo per le figure per le persone che uscivano dal carcere Marco proprio per tutta una serie di personaggi
Da lì abbiamo fatto un progetto che si chiamava appunto lavoro debole
Negli anni dopo i primi anni ci siamo resi conto perché man mano abbiamo modificato le nostre strategie che il lavoro non era sufficiente
Bisognava riuscire a instaurare relazioni più profonde relazioni positive
E pensare i problemi che le persone si portavano fuori dal carcere erano andavano al di là lavoro erano molto più complesse
E quindi abbiamo cercato di affrontare anche i problemi sociali e i problemi familiari dentro una logica appunto di di inserimento anche da questo punto di vista e provando a creare retti dalle reti personali alle reti istituzionali alle reti di altre associazioni tante che intorno al due mila otto
Facciamo poi un ennesimo progetto questa volta tutto con le forze del volontariato che abbiamo chiamato la via d'uscita
E attraverso un in pratica il nostro obiettivo ed era riuscire a far sì
Che i volontari che a diverso titolo si muovevano sul territorio in particolare essendo un territorio molto piccolo e anche però molto dislocato
Riuscire a far sì che i volontari delle parrocchie
Riuscissero a comprendere tra le loro persone di riferimento anche le persone detenute
è stato un lavoro interessante faticoso ma siamo riusciti con qualche Caritas a creare un ho un ottimo rapporto e un'ottima collaborazione che funziona ancora oggi
Anche perché era la Caritas del territorio dove
In particolare del Lodigiano del di Lodi in particolare con il maggior numero di persone straniere e conseguentemente con il maggior numero di persone detenute
A quel punto abbiamo iniziato ad affascinare a capire cosa fare per le persone
Che erano che stavano scontando la loro pena all'interno della propria abitazione
Ci siamo resi conto che erano quelli più sguarniti
Sia quelli che avevano anche l'UE per al loro interno ma ancora più sguarniti erano persone a volte giovanissime
Che erano ancora in custodia cautelare i famosi arresti domiciliari di cui si parlava questa mattina
Noi abbiamo nel tempo punto costruito un una torta da una sorta di porta di ingresso dei problemi per le persone che avevano problemi con il carcere
Abbiamo Mammano aumentato attraverso la rete riuscì siamo riusciti a coprire parecchie esigenze
E a raccogliere anche a ridurre la frammentazione che molte volte poi le persone che devono ricostruirsi una vita devono incontrano nella loro nel loro percorso
E in questa maniera siamo diventati un riferimento a volte anche per le forze dell'ordine molto per i servizi sociali molto per due tre
Molto per gli agenti dirette Tibolla attenti operativi San Vittore ma anche Cremona Mantova
Età via perché molte delle persone che passano dal carcere di Lodi essendo lo di un carcere circondariale vengono poi dislocate in altri in altri territori
Non è stato un percorso semplice è stato un percorso molto difficile
Penso che
Siamo riusciti a fare molta strada ma ce ne altrettanta da fare
In quanto c'era una buona rete un buon sistema di relazioni ma ancora si deve lavorare per integrare il sistema cioè molti sono i problemi con le diverse istituzioni e soprattutto con l'istituzione penale parlo di carcere parlo
Di amministrazione penitenziaria
Proprio perché si esca da una logica carcere eccentrica eliocentrica da una parte e dall'altra sensibilizzare la società le istituzioni della società
Proprio prendendo spunto da quanto aveva detto
Il professor Onida stamattina che anche loro sentano il dovere di accogliere queste persone
Fare sistema è molto difficile e implica che ognuno di noi faccia mezzo passo indietro per riuscire a riconoscere il valore dell'altro
è una cosa che deve è un percorso che deve avvenire tra istituzioni deve avvenire tra associazioni di volontariato vede avvenire tra operatori che si occupano di questi temi
Perché dico fare mezzo passo indietro questo ma mezzo passo indietro io spero di essere riuscita ad imparare a farlo attraverso un altro percorso che mi è stato utilissimo in questi ultimi sette anni è il percorso di cui ci ha parlato il professor Ceretti stamattina ed è il percorso della giustizia riparativa io sono in te ho fatto parte del del gruppo che ha poi dato l'ispirazione al libro dell'incontro attraverso questo gruppo o sono o in conto il l'incontro con l'altro Cannon nel nostro caso era la vittima del violenze degli anni settanta
Ha permesso a me e agli altri del gruppo
Di fare un altra svolta apicale nella mio percorso di vita ed è stato
Un percorso che spero mi abbia reso migliore
E mi ha dato la possibilità di riuscire a relazionarmi all'altro non sempre e soltanto in maniera rivendicativa ma dentro un discorso di ascolto e di reciprocità e di riconoscimento
Grazie grazie veramente a grazie drena per questa testimonianza mi spiace molto che Cecco Bellosi stamattina era presente pure dovuto scappare via per conoscenza perché
Avrebbe portato un altro pezzo di questa testimonianza di qualcosa
E il significato sulla pelle delle persone vivere questa trasformazione questo cambiamento andiamo oltre da adesso in poi dovremmo essere ovviamente rigidissimi sui tempi perché il pomeriggio ed erede e le le persone che lo vogliono parlare sono tantissime
Se il la tecnica ci assiste proietteremo adesso un video realizzato dalla redazione di carte bollate all'interno del carcere di Bollate
Per raccontare l'esperienza del racconto del carcere dal suo interno Susanna Ripamonti adesso le chiedo di di raggiungermi c'è ci dirà poi due parole
Giusto perché me l'avete chiesto per organizzare io proporrei poi di proseguire facendo due blocchi presentando due blocchi di interventi uno quello dedicato dedicati entrambi alle attività storiche del gruppo Cominetti all'interno degli istituti milanesi
Il primo al gruppo sull'attività culturale lavoro nelle biblioteche secondo gruppo quello sulla sull'informazione giuridica le attività di sportello giuridico a favore delle persone detenute e questi quindi sono i primi due nuclei di interventi seguirà poi il resto
Per Susanna se vuole
Da questo che vedrete è solamente un trailer di un video che abbiamo realizzato nel carcere di Bollate l'abbiamo fatto nell'ambito di un seminario sul reportage televisivo che facciamo ogni anno
In collaborazione con l'Università Statale
Per addestrato un piccolo gruppo di detenuti ad utilizzare il mezzo televisivo e il mezzo radiofonico lo abbiamo appena presentato al premio Morrione nel premio dedicato a questo giornalista
Scomparso che sia tenuto qualche settimana fa a Trento è stato molto apprezzata
E qui ne vedrete solo una piccola parte sono sette minuti di video di un filmato che in effetti dura quaranta noi abbiamo tentato di rappresentare Bollate
Cioè la nostra preoccupazione pare non so se ci siamo riusciti era quella di smetterla di rappresentare Bollate come il villaggio Valtur del paesaggio penitenziario italiano
Perché non è questo volevamo che emergesse che comunque il Galliera e che comunque è
Elaborazione
Ragionamento dialogo sofferenza che ci sono tutti questi elementi a anche se abbiamo cercato di farlo senza troppa pedanteria
Noi quando dico carte bollate dico mi riferisco al giornale che qualcuno di voi ha in mano e che sta abbiamo che stavamo distribuendo qui è del giornale fatto il periodico di informazione
Fatto dei detenuti dalle detenute del del carcere da di Bollate un periodico appunto di informazione che si pone l'obiettivo di informale di informare sul carcere informare dal carcere
E di aprire quella finestra di dialogo fra interno e esterno di cui settanta parlato questa stamattina è che la
Diciamo che la stampa all'interno del carcere è un po'il megafono di questa possibilità di dialogo tra interno e esterno adesso non
Lasciare parlare le immagini
Stiamo
Nel fascicolo c'è la possibilità di avere lo strozzo
Fare a meno di no avulsa
Kamala diciamo praticabile tra gli appare mi fate piangere detta tenendo conto che cavalla condimento in fiamme
Anche nel
Dell'arrestato mi hanno ubicato diciamo così in un'azienda in una stanza insieme la persona che era dentro da diciassette anni che Scajola allargato
E lui era persona di quelle che leggeva tanto allora la sera siccome non c'è l'avevamo una televisione
Capivo che le dava fastidio che io diciamo ascoltarsi la la televisione con un volume alto e allora e allora mi son messo a leggere anche io
Questa legge naso leggere anche così ero sicuro di non disturbare
Ridusse i punti consegnato a dare
Dove non c'è menzione
Ma soltanto un decimo
La mente dunque in luoghi assolati e lontani ma ancora sento intatto dedizione carezze
Sul mio Punzo come allora
Le porto ancora indeciso non cristallo delle mie pupilli l'immagine della sua ad uccidersi
Di quelle braccia che erano molto nessuno dei quali dipendeva ed un dollaro stazionando bidoni di felicità per Caro richiama anche nazione una detenuta nel carcere di Bollate nazione di provenienza o quasi quarant'anni trentotto diciannove e presto fare il sedicesimo anno di galera quindi capire che non è un'esperienza di vita cioè son cresciuto
In galera
Ben preparato intese tutte le cooperative vari cooperativa hanno fatto le loro banche dove hanno messo a disposizione l'avevo fatta bella
E in più l'abbiccì Chiappucci nato per questo i politici che abbiamo fatto in tutto
Ritorni Bettoni ma distolse posto la passione per questo parlate generale che faccia che adesso oltre scrivere i testi e provare a a recitare altre ruoli migliori se possibile di quelli che secretato
Case arabe
Può essere una palestra
Può essere una palestra perché tre volte alle volte veri
Non puoi essere pienamente te stesso non può esprimere pienamente te stesso e quindi sostanzialmente alle volte dimetterti deve indossare comunque delle maschere essere comunque delle maschere io facevo arriva molto ovviamente immaginate voi che fino a vent'anni fa faceva non qual era un ragazzo molto allegro spigliato faccio parte di quella la Palermo bene come si dice come si suol dire no no di una parte Della città molto altolocata come conosciuta di e allora apprezzavo altro oggi invece mi accontento anche di un semplice fai ti penso
File di banchi diamo la stretta di mano la carezza uno sguardo particolare riporta delle mozioni che prima comunque anche se il lo potevo riconoscere non non lo riconosco non lo riconosceva come li conosco oggi
Che la comunque e la sofferenza che porta oggi a pensarla così o ha sofferto tanto e oggi riesco a respirare un po'più liberamente mentre prima respiro molto più affannoso una sintassi
Non riesce a vedere un futuro la situazione io si io non riesco proprio vedere infatti ore o proprio oggi abbiamo deciso cosa fare
Di queste cose ricordo
Cosa tre
Prendere o lasciare
In questa carrellata di quello che l'esterno può portare all'interno del carcere come gettare quei quei ponti che consenta dopo e di attraversare le mura e costruire qualcosa di positivo insieme all'esterno
La cultura il ruolo fondamentale della cultura in questo passaggio
Ilaria Renato Mele che non vedo adesso pensare a colori in fondo si era nascosto non so se c'è anche Paola Rauzi
Ricordo che l'associazione Cuminetti l'associazione che storicamente si occupa del tema delle biblioteche dentro lì le tre carceri milanesi e proprio attraverso il lavoro della biblioteca la produzione e la io il lavoro sulla cultura sui testi sui libri prego certa riesce è riuscita a creare direi un'esperienza unica su questo tema su tutto il pane il panorama nazionale
Chi sbaglia
Renato fa difficile Renato Mele
Buongiorno a tutti
Allora non parlerà dalla mia esperienza ma parlerò del perché bisogna fare delle biblioteche in carcere
Tanto all'esperienza dell'altra cosa noiosa
Allora io credo che sia importantissimo fare delle videoteche al di là del fatto che servono anche a passava il tempo a leggere qualcosa di grazioso e via di questo passo ma mi interessava più
La vedete che come formazione
Allora io penso che per imparare a coniugare tre parole che sono libertà responsabilità e condivisione sia importantissimo nella biblioteca
Sembrerebbe degli slogan no non sono divisi da un grande se usiamo queste tre parole per cambiare le persone
E per far sì che le persone pensano al proprio futuro vedere che è importantissimo
Le parlare di libertà molto stupito parliamo delle libertà questa la cosa più importante le libertà non la libertà
Quindi
Senta quando uno entra in carcere perdere libertà ce ne una che non può perdere la libertà di pensiero
C'è niente da fare tutto e fare così come nella libertà di pensiero non ha toccato
Da libertà di pensiero dipende dal tuo bagaglio culturale
Dalla formazione che tu hai avuto
E se ci pensate bene all'interno del carcere potete fare esattamente il vostro bagaglio culturale facendo cosa leggendo e scrivendo andò in modo molto schematico perché così facciamo un po'in fretta
Se è vero tutto questo
Per quanto riguarda la libertà di pensiero e quindi la formazione lo stesso discorso vale per responsabilità e condivisione la biblioteca è un organismo logico che si regge su un gruppo di persone che fanno funzionare questo organismo e che in un gruppo lavorano per quindi cioè tutto un lavoro di di di di di aiuto per poter portare avanti la biblioteca non solo ma che serve come formazione per il gruppo tenendo presente alcune cose importantissime uno
Lavoro di gruppo assolutamente importantissimo quindi c'è il gruppo che funzione fa funzionare biblioteca senza questo la videoteca è una cosa morta quindi c'è un gruppo che fa funzionare la biblioteca
All'interno del gruppo la cosa bellicoso importante secondo me sono uno la comunicazione quindi imparare a comunicare nel gruppo desideri foglie bisogna che di questo passo senta relativi io dico alla biblioteca
In modo da H da comportare il gruppo a secondo degli interessi che vengono fuori eccetera eccetera
E oltre a questo fatto la responsabilità della biblioteca diventa importante perché è il gruppo che fa funzionare e sapete come funzione perché funziona il gruppo e non il contrario se è vero tutto questo che ho detto finora una scaletta velocissima
E vero anche che tutti i detenuti devono partecipare comunque durante la loro vita carceraria alla biblioteca diventando i volontari che operano all'interno della biblioteca esattamente per quello che abbiamo detto fino a questo momento
Senza la partita però senza la partecipazione attiva dei detenuti
Alla alla fruizione della della biblioteca alla partecipazione di retta e fruizione diretta dei detenuti
La biblioteca comunque
Un un organismo morto se non ci vengono i detenuti direttamente sia come fruitori siano quindi tutte le biblioteche che sono staccate dal corpo dei detenuti sono delle dei veti che inutili e morte
Non servono a far ridere nessuno
Io ho già finito volevo solo ricordare che siamo identici all'Assessorato cultura qua
Non ci sente nessuno ma io trovo lo stesso se il Comune si mettesse in testa che considerato il fatto che la formazione la cosa più importante perché si responsabilizzino condividono eccetera eccetera eccetera
Il Comune potrebbe pensare che tutte le attività culturali che fa mostre cinema dibattiti teatro e non non so quanto il piccione riempiono mettetele dentro
Dovrebbe incominciare a pensare di aprire degli spazi per i detenuti quindi
La morte la la mostra che c'è in questo momenti di coso Cai che si pone dunque pronunce mi dicono o Hoxhaj
Bisognerebbe permettere a venti trenta detenuti che poi sono cantare a vedere questa cosa in gruppo senza pagare ovviamente
Quindi qualunque tipo di attività culturale all'interno fatta dal Comune porca miseria nove all'interno fatta dal Comune di Milano dovrebbe avere questo presupposto iniziale pensare che un giorno un gruppo di detenuti posso venire alla
A partecipare a questa cosa vedere questa e altre di questo pranzo
Ho cercato Del Debbio fermare per Montini forse va in collina non le sto e quindi non sono mai riuscito a a parlarne adesso speriamo che questa voce la procedura
Però era Carlo un pezzo gli concedo due minuti mi hai
Porta San Carlo Sala legatissimo alla videoteca la cosa
Legatissima che si tratta di lettura di un'esperienza per la quale l'entità che formalmente non è stata invitata aperte
Qui nell'invito per questo incontro tutti coloro cittadini enti imprese associazione magistrati avvocati operatori presenze ha ritengo di poter contribuire la scuola non c'è mentre molti sono i docenti e gli studenti che non solo come persone ma anche come scuola hanno fatto l'esperienza di entrare in carcere
E di come ho appena detto Renato portar fuori dal carcere per tenuti per partecipare legittimità culturale
E con la società rilettura del liceo Volta iniziata appunto dodici anni fa
E ha iniziato lavorando gruppi di studenti per incontrare per leggere dei testi però questa cosa dentro la scuola non è iniziata solo la scuola ma iniziata nella Casa della Carità
Che tra di noi c'era Giovanna Lucarelli che faceva un servizio per l'educazione all'antidroga e che l'anno successivo endo a insegnare al Beccaria istituto penale e così incomincio
A uscire dal solito addirittura e attraversare il primo l'istituto penale
Beccaria poi il gruppo Cominetti conosciuto
E quindi incontrare Autori che venivano in carcere per
Presentare le loro opere ma ci venivano con la presenza anche degli studenti avevano letto lo stesso libro poi secondo ricreazione legge dello stesso libro
E fare uscire i detenuti al momento della presentazione di questo libro
Secondo anno andata un po'meno bene perché l'anno scorso solo una persona l'articolo ventuno pur uscire da Bollate
Speriamo che quest'anno raccordava vada meglio ecco perché ovviamente voi dovete immaginare l'attenzione degli studenti che sapevano che sarebbero inutili detenuti
Quelle persone che loro non avevano ancora incontrato perché il tramite poi dei docenti che entrò dentro presentano si prepara un poco l'incontro vanno incontro qui poi qualcosa più bella
E quella che dal due mila quattordici iniziato invece con Casa della Carità e con il carcere di San Vittore questo diventò più complesso nel conto triangolare e i protagonisti sono tutti giovani e giovani detenuti quindi in gran parte immigrati i giovani ospiti della Ferrari ferita tutti immigrati perché era già legalità Scrofa frate sessantatré lingue e i giovani studenti del Volta
Tutti costoro collaborano a fare la presentazione della loro esperienza rilettura no l'anno scorso hanno fatto una cosa più in grande cioè hanno scritto filtro
Cioè quell'esperienza nei quali vi siete detti riletture di scrittura diventa una vettura comune
E adesso non vi leggo la pagina finale del coro così richiamato che la sintesi del pensieri dei detenuti di San Vittore su questa esperienza di cui una con la centrale la stessa che l'autore nato
Incontrarsi vuol dire fare delle cose insieme
Mentre in carcere tutti fanno per conto loro tutti sono separati invece commenta
Qui invece cc incontra con altri tre sono fuori per andare fuori per prepararsi a far fuori e per trasformare se stesso latte crema parlata di esperienze apicali
Però non è da poco anche l'esperienza della lettura comune insieme
Ecco questa è una cosa che fa la scuola e quindi bisogna farlo in altre scuole Pisone invitarla per trattenere la scuola pubblica presente come uno dei possibili soggetti di questa esperienza
Grazie al professor Sala e credo che su questa linea proprio del contatto tra i dei giovani con giovani fuori giovani dentro
Prosegue la restauri con le sue colleghe di Ventura Rosanna Tognon è pare Paola Rauzi grazie mille io sono Ilaria Scauri e sono volontaria del gruppo carcere Cominetti e dai circa sei anni
E sono referente della Biblioteca dei giovani adulti ed è proprio nella biblioteca dei giovani adulti che è avvenuto la cosa che il professor sala appena descritto cioè il libro che è stato scritto da dai ragazzi sì
Non è e l'anno prima invece abbiamo fatto un lavoro legato a un a un autore a Lello Gurrado
L'esperienza è stata grandiosa è uscito sono usciti è uscito un un detenuto nella fase finale l'incontro tre ragazzi è magico
E concordo col professor Sala nel dire che bisogna andare avanti
In realtà la vedete cari giovani adulti ha fatto altri progetti sempre con le scuole
Con in particolare con il liceo classico Manzoni abbiamo invitato dei ragazzi del Manzoni per alcuni incontri per due volte
E e ed è bello vedere come nonostante siano cui quasi coetanei immondi non si incrociano
Abbiamo avuto la Bocconi e abbiamo avuto anche gli studenti di procedura penale della statale e e quindi diciamo che le cose il soprattutto perché fossi giovani adulti sono sono più più richiesti e sui quali forse ci viene voglia di farli condividere anche il mondo della scuola
La didattica dei giovani adulti è una delle sette di San Vittore ogni reparto ha una biblioteca
E negli ultimi due anni circa estesa fatto un grossissimo Progetto con il Comune di Milano e la Casa della Carità e carta Santer santità Sesta Opera San Fedele
Per cui sono state emesse in Rete e c'è un lavoro di riaggiornare mentre catalogazione dei libri
I giovani adulti sono chiamati così perché il sono ragazzi tra i diciotto e i venticinque anni
Ormai per la maggior parte e stranieri quindi anche spesso con problemi di lingua
Tocco istruiti e soprattutto con una ditta alle spalle fatta anche di poche esperienze
Quando io sono stato arrivata i giovani adulti a San Vittore la biblioteca praticamente non esisteva circa sei anni fa o meglio era una sorta di magazzino
Con dei libri ammassati dove non c'era nessuno che la frequentava
Mi sono subito resa conto che il lavoro di delle attività culturale vera e propria che deve essere fatta chi viene fatta di solito una biblioteca
Lì non funzionava lì c'era voglia di parlare di condividere di esprimere i bisogni e soprattutto c'era anche la necessità di imparare ad ascoltarsi e condividere momenti di racconto e quindi adesso io di faccio cioè in mio ruolo alla fine insieme a altri volontari che mi hanno mi accompagnano mi hanno accompagnato in questi anni si sono succeduti in questi anni
è stato e e vuole assolutamente essere quello di mezzo cioè io mi considero un mezzo o comunque un a una tramite tra l'esterno e l'interno
Anche perché ritengo di di Avvenire delle competenze e delle ed è riconoscente anche limitate che io dopo un po'si esauriscono
Quindi il lavoro che è stato fatto in questi anni è stato proprio quello di convogliare le energie dalle Terna e portarla internamente in base a quello che anche i ragazzi richiedevano
Per cui negli anni sono stati organizzato organizzato un corso di CAI il cielo un corso di computer music Ca'sono venuti diversi scrittori a incontrare i ragazzi una abbiamo fatto un corso di scrittura da cui è scaturito un primo numero della
Di un di un giornalino che abbiamo chiamato il fuorilegge e abbiamo fatto anche adesso la cosa più difficile sarà quella di capire se riesco a far vedere le diapositive no
Mi sta dicendo
Abbiamo fatto anche una organizzato con gli organizzatori dell'arancio in quei trenta che è una corsa che viene fatta alle cinque e mezza del mattino per cinque chilometri e mezzo in diverse città d'Italia
Sono venuti per lui mi di ogni settimana a San Vittore IVA i ragazzi gli organizzatori
No forse se questa è la biblioteca che volevo
Scusate sapevo che sarebbe stato difficile
No è che ecco son venuti
Gli organizzatori dell'Aran è e ogni settimana correvamo con loro nella cortile
Dei passeggini
Alla fine l'Aran cinque e trenta di San Vittore rientrata nel calendario o ufficiale delle corse di tutte le città per cui hanno corso ai cinque e mezzo del mattino a Milano e poi siamo andati a San Vittore
L'obiettivo era quello va be a parte di far fare dello Sparta i ragazzi
Cioè storta costa più che altro era quello di
Poi condividere buone pratiche
Legate appunto a questo tipo di corsa
Quindi questo è un attività che si è protratta per circa due mesi ad esso
Scusate vado avanti questa il cortile dei passeggini dei giovani adulti dove tra l'altro giocavano anche a calcio quando abbiamo organizzato
Il il corso di calcio questa è un esempio in cui invece i ragazzi escono
è successa a me è successo diverse volte di porta a fare i ragazzi in questo caso è BookCity
Comunque abbiamo una collaborazione ormai da da qualche anno e e dove appunto in quest'occasione stiamo raccontando il Progetto di vedete che in Rete di cui ha parlato prima
E
Eravamo al Castello Sforzesco il ragazzo che è con me in questo modo Caino case Reebok Lippi adesso non è ed era il bibliotecario dei giovani adulti adesso non è più dai ai giovani adulti a San Vittore
Perché a opera perché ha fatto il tema anzi è diplomato a San Vittore
Ha fatto il teste della Bocconi illo ha passato e in questo momento sta frequentando in via in tre in differita i corsi della Bocconi quindi questo è un esempio
Come istituzione carcere l'Università Bocconi
L'attivazione dei volontari attraverso anche i contatti esterni hanno fatto sì che lui potesse prepararsi al teste superarlo e adesso sta facendo la Bocconi
L'ultima cosa chi rivali a raccontare che è un'esperienza mia di eretta è stata esservi vedere la fantomatica biblioteca dei giovani adulti
Che nasce da un progetto particolare un giorno ho chiesto ai ragazzi di di prendere delle misure con un manico di scopa che avevamo appena ma il metro
E di mandare a Ikea una mail per chiedere nell'arredo ora perché ritengo che esteri in un luogo bello in poi di darci e permette di di di starci meglio
Ikea ha risposto noi abbiamo fatto l'elenco della stesa delle cose che volevamo librerie
Questi sono Morales che hanno fatti i ragazzi per cui il diciamo che così quesiti le le delle la la queste cose sono all'ingresso alla videoteca fatte direttamente da loro
Abbiamo chiesto un Ditano perché è alta in carcere almeno a San Vittore credo che sia una cosa rarissima sedersi su un divano e per cui è stata una delle prime cose che abbiamo chiesto abbiamo chiesto librerie abbiamo chiesto in un tavolo e quali sono arrivati anche quadri Lucci
Bacheche
E niente quindi questa è la nostra è la nostra biblioteca qui
Questo è l'esempio
Per dirvi che è volendo da fuori si può partecipare abbiamo visto o con tempo persone competenze dall'allenatore di calcio a chi faceva il costo i computer music che ho elencato
Ho con con risorse denari in materiale e in noi volontari siamo ben contenti di poterle mettere a regime
Grazie
Fazione hobby passatempo riflessione incontri amici gioie lacrime emozioni queste sono solo alcune cose che la musica ci regalerà
Ma per chi come noi è in galera anche solo una nota stonata è un punto di partenza per poter andare avanti
Sono Paola Rauzi insieme a Rosanna Tognon Laura Lupi Francesca fuori non ci occupiamo della videoteca
Del quinto reparto di San Vittore sempre per il gruppo carcere Minetti
Dove portiamo avanti da alcuni anni Onna Progetto dia ascolto guidato la musica che si chiama un'ora di luce scelto il nome dai nostri stessi partecipanti
Perché è la musica perché era musica perché la musica abbiamo visto visto anche la presenza altissima di stranieri che partecipano ai nostri incontri
è un linguaggio universale di scambio la musica con la musica si possano esprimere emozioni senza distinzioni di lingua di razza e di cultura
Ci troviamo una volta alla settimana tutti i mercoledì
Le puntate si susseguono anche partendo da spunti che ci arrivano dagli stessi detenuti parole chiave
A volte sono loro stessi che ci suggeriscono testi e colonne sonore su cui noi costruiamo le nostre puntate le parole che ho detto prima Estate scritte da uno dei nostri partecipanti
Con gli anni e con il tempo naturalmente un progetto che si è arricchito notevolmente e che vede il la partecipazione altissima dei grandissimi istituzioni Esterne
Che entrano e porta posso manca iniziamo dei concerti dal vivo grazie anche a donazioni di strumenti che ci sono state fatte tra cui un bellissimo pianoforte da parte della famiglia Rocca
Concerti dal vivo ripeto abbiamo una collaborazione da oltre tre anni con l'Accademia Teatro della Scala
I ci organizziamo da gennaio a maggio una serie di concerti immensi IMI
Dove entrano proprio studenti Buccaneer sia di opera anche che il proprio musica Sinfub sinfonico fosse esagerata ma musica da camera chiamiamola così
Abbiamo avuto un concerto recente ricevere settimana scorsa Como famosissimo pianista Davide Cabassi che ci regalerà altri tre concerti anche lui da gennaio a luglio con lavoriamo ormai in pianta stabile anche con il Conservatorio Giuseppe Verdi minima no
La la cosa
Questi incontri con l'esterno sono momenti di arricchì mento a trecentosessanta gradi tutti danno e tutti ricevono
Tant'è che gli stessi concertisti esecutori non solo si sono limitati a entrare e a toccare il loro tempo
Ma sono tornati addirittura come docenti abbiamo attivato un corso di coro gol Goss percorre maestro quartieri del Conservatorio Verdi abbiamo attivato un corso di armonica blusa
Sente con un altro ragazzo che veniva a fare concerti partirà adesso un corso anche di chitarra
Standard non so se il jet-set Rocco standard
Ecco direi che sono attività molto partecipate
Sia da italiani e da stranieri vorrei raccontare vi un esempio di cosa vuol dire la musica per queste persone avevamo un detenuto si chiamava s'Howard
Veniva dalla Sierra leone
Era fuggito naturalmente attraverso aspetti deserto a piedi
Ha preso l'embargo solito barcone scesa a Lampedusa aveva la libera dato a Genova hanno curato nel centro della reggia veniva immediatezza da noi
Non è che noi poi siamo anche carine nel senso che facciamo programmi abbastanza pesanti quella volta ad esempio stavamo lavorando sul flauto magico di Mozart
E questo ragazzo pensate voi venticinque anni con questo vissuto terribile
Veniva incantato i nostri incontri anzi si scusava stavolta era in ritardo
Eppure alla fine ci ringraziava esso più grande desiderio esatto in granché era cantare in un coro voi pensate con la vita che ha fatto un ragazzo voleva cantare col coro un altro esempio poi passo la parola Rosanna perché vogliamo parlavi di cosa vogliamo fare un atto questo italiano erano si chiamava Antonio veramente un personaggio selvatico nel senso positivo del termine lui veniva in videoteca ci stava attaccato alle spalle
E noi lo lasciavamo fare dopo due tre volte sarebbe vendetta senti siamo stufe di farci venire torcicollo per favore si eviti almeno al tavolo
E stava lì e durava cinque minuti la volta dopo sette otto alla fine si fermava e riusciva a reggere tutto il concerto
Tanto che alla fine lui infrante proprio un concerto della Scala di Milano ci ha detto va bene doveva avere una bambina letto va bene se nascerà femmina le farò studiare musica
Allora adesso io passa invece alla parola a un'altra nostra colonna della Cominetti Rosanna Tognon che vi parlerà di cosa adesso abbiamo in mente di fare sempre lì al quinto raggio sempre in tema della musica
Sì infatti era da tantissimo tempo che a dopo queste esperienze con queste esperienze che viviamo tutti i giorni tutti i mercoledì pensavamo a trovare un nuovo un luogo che fosse più idoneo a raccogliere queste nostre questi nostri incontri questi nostri musicisti che vengono dentro che fanno questo lavoro con un entusiasmo enorme che hanno questo seguito come abbiam visto da quello saletta Paola hanno questo in e interferiscono nell'animo di queste persone in una maniera così straordinaria e un giorno in più attento a punti una detenuto sa detto che c'erano le cucine sotterranee che venivano dismesse sono state nostre da allora in spetti a diamo immediatamente incominciato a pensare che quel luogo non poteva essere che nostro adattabili sia una Casa della musica così l'abbiamo definita si adatti iniziative che sono urgenti a lire al carcere
La persona che ci ha aiutato immediatamente su questa idea è stato Beppe Faina
Il quale si è appropriato proprio di questo progetto tanto da trovare immediatamente un architetto
Il quale ha già fatto il Progetto e direi che non che il tutto sta già andando avanti e andando avanti con la
Date probabilmente anche molto molto vicine
Per quanto riguarda la il problema nostro naturalmente in questo momento il fatto di trovare i fondi ci aiuterà perché avremo si l'aiuto dei detenuti chieda direzione stessa ci ha detto che ci metterà a disposizione per i lavori interni per quello che è possibile
Poi però c'è il problema dell'aiuto esterno voi di arricchire questa sala della musica che sarà un nostro anche per San Vittore o una grandissima esperienza positiva sia a livello di coinvolgimento proprio per quanto abbia parlato e detto stamattina il recupero il riferimento e la il sveglio di cose che in fondo ci sono in ognuno di noi soprattutto lo vediamo in quelli che hanno più bisogno ancora
Questo non è che abbia pensato di dare un senso compiuto di continuità a tutto quanto è stato fatto e si farà in future
Per dare un senso al lavoro ecco forse qui lo diciamo meglio e al tempo e alla professionalità dei musicisti esterni a titolo gratuito
Che vengono a suonare perché credono nel potere della musica e nella sua capacità di spingere Levi le l'individuo
Verso un percorso di rieducazione
Giusto per stare nello spirito di questo convegno perché alla sua realizzazione partecipe sarebbero gli stessi detenuti oltre a interventi di professionisti esterni e quindi ancora una volta osmosi tra dentro e fuori
Grazie lo diciamo purtroppo non c'era Beppe sei architetta Miglio all'istituzione che ha colto immediatamente questo nostro progetto e ci ha aiutato a e ci aiuta a portarla avanti
E
Abbiamo bisogno ecco il nostro appello Lillo aggravante ne dispongo se ora abbiamo bisogno di fondi agli ha bisogno di gente che sente di poter far suo questo nostro progetto il progetto di San Vittore
Volevo solo aggiungere una cosa abbiamo già comunque iniziato una raccolta di dischi abbiamo l'audio teca che aspetta di Intini entrare quando avremo il locale accosta l'abbiamo già circa cinquecento CD stiamo organizzando anche una raccolta di libri dedicati alla musica ovviamente di strumenti isterie mobiletti in parte stiamo è già in corso in parte no
Chiudo solo con un cosa che ha scritto un altro nostro
Detenuto quando abbiamo appunto parlato della Regina della notte del flauto magico tanto per dire cosa che evoca la la musica è a persone che magari non hanno mai scritto nemmeno niente però queste sono le parole che escono
Dopo i nostri incontri
La Regina della notte e la mia anima la Regina della notte e la mia solitudine la Regina della notte rami appena la Regina della notte la mia vita la Regina della notte sarà un giorno la mia morte grazie
Grazie grazie veramente a tutti approfitto di del cambio di tavolo perché adesso farà passeremo blocco successivo
Per un due velocissima notazione la prima le raccolgo per quanto posto io da da garante del Comune di Milano l'appello fatto da Renato Mele cerchiamo di portarlo avanti ci stiamo già lavorando
E comunque il Comune di Milano devo dire molto presente su alcune di queste tematiche averlo sentito citare progetto Biblioteche in Rete
Abbiamo sentito parlare di BookCity sicuramente sono temi su cui il Comune vuole esserci certo ci deve essere sempre di più e deve esserci soprattutto in quella logica di diventare normalità la presenza di persone detenute le iniziative culturali del Comune
Secondo appunto che faccio grazia la Cuminetti perché nonostante siano credo più di vent'anni che Bach ricorda esternare volontaria prima era garante dopo le carceri milanesi sto scoprendo oggi della realtà che non conoscevo quindi a Milano c'è una ricchezza di attività promosse dal volontariato della Società Esterna all'interno delle carceri talmente ampia che neanche io che lo faccio per mestiere conosco tutto quello che si muove all'interno dei tre istituti quindi grazie appunto per questa opportunità
Parliamo adesso del l'aiuto che il volontariato dà alle persone detenute anche dal punto di vista del supporto giuridico quindi della diffusione di informazioni degli sportelli delle attività di sportello che si fanno all'interno
Sempre con la logica di non bypassare il ruolo che può avere l'avvocato che deve avere un avvocato un legale ma con l'idea di diffondere informazioni di fornire supporti di fornire consulenza
Di realizzare gruppi in cui si parla di queste tematiche o una lunga un elenco di persone a cui chiedo ovviamente la massima sintesi Franco Moro Visconti innanzitutto
Giusi rimarco Davide De Lucia Giuseppe borghese Alessandra Arcuri Chiara Carrara spero di averli ricordati tutti
Veramente massima sintesi perché dobbiamo un pochino correre abbiamo dei tempi di chiusura
Rigidissimi credo che è la persona più adatta per iniziare se Franco Moro Visconti
Se ci riesco offrono scritto carattere vitali però purtroppo
Stamattina abbiamo già avuto abbastanza stimoli e Adolfo Ceretti ha citato giustamente quello scritto di
Mario Gozzini ha convinto un anno dopo della legge che lui a alla quale aveva dato il nome
E che rilevava gli aspetti critici o da completare
Anch'io ho avuto l'ispirazione di leggere quella appunto e mi sono soffermato soprattutto sulla parte finale consentitemi di leggervela se ci riesco
Perché mi sembra molto appropriata anche se
Appunto è un invito a riflettere
Liberarci dalla necessità del carcere questo è il titolo che mette all'ultimo paragrafo Mario Gozzini
E noto che esiste sotto questo titolo il nuovi un movimento rivolto a diffondere la convinzione che la privazione della libertà
Sia una sanzione sempre meno accettabile invecchiata da superare
Credo sia non solo legittimo ma utile e opportuno alimentare questa prospettiva nella ricerca di sanzioni diverso e studiando con la fantasia le possibili alternative
Ma credo anche nella necessità di non fare fughe in avanti specie quando si lavora in carcere da volontari
Qui e ora dobbiamo preoccuparci del carcere che abbiamo perché ci terremo per molto tempo ancora
Tuttavia meglio se sempre più adeguato nella sua realtà quotidiana all'ordinamento avanzato che ci siamo dati
Ecco questo metterci in mezzo da volontari è stato anche evocato stamattina è la natura del nostro essere in carcere
Io ho avuto la fortuna devo dire di iniziare questa mia esperienza di volontariato
Quasi quindici anni fa a Bollate quando iniziava il Progetto Bollate
Ho avuto anche lo dirà la fortuna di incontrare delle persone che mi hanno dato subito fatto capire cosa poteva essere importante fare e quindi non disperdere
Renato che è stata la prima persona che mi ha introdotto a Bollate stava occupandosi della biblioteca l'aveva già realizzata un mese dopo avremmo fatto un'inaugurazione anche ufficiale
Due detenuti che lavoravano in biblioteca ne hanno evidenziato la necessità di studiare e di fare qualche cosa che risolvesse i problemi pratici e concreti che il detenuto che perde il contatto con il suo difensore o che non l'ha mai avuto perché è stato assistito da un difensore d'ufficio
Non ha più in carcere da qui la richiesta di pensare a come strutturare un servizio legale
Che aiutasse appunto a risolvere i problemi che il detenuto non poteva affrontare più da Scholz
è nato così l'idea dello Sportello giuridico
Nel tempo ci siamo coinvolti alcuni avvocati magistrati in pensione docenti mi persone che si sono avvicendate nel corso di questi quindici anni molto hanno dato soprattutto le persone detenute che hanno scoperto in questo modo
Il come fare un servizio di volontariato perché nessuno di loro ha avuto mai una gratificazione che non fosse l'encomio ma dal punto di vista economico nessuno come nemmeno il MOL volontario evidentemente
Perché abbiamo fatto esce ci teniamo a fare un servizio assolutamente gratuito
Di questo del come funziona lo sportello giuridico credo che meglio di me ve lo dirà Giuseppe Borgese
Fatemi dire un'altra cosa
Ecco un'altra cosa importante che come volontari abbiamo contribuito a realizzare a mantenere
In inefficienza direi sono le commissioni di reparto
Che cosa sono come sono nate
Credo di ricordare ma forse mi sbaglio che è stato il Progetto libero
Che ha portato ha lanciato il seme che è stato poi raccolto anche su questo forse qualcuno meglio di me potrebbe portare una sintetica testimonianza per far capire quant'è importante questo stare insieme e vivere la vita del quotidiano nel carcere
Per avere sempre anche io credo sia estremamente importante la capacità che significa anche sapersi rapportare con l'istituzione con le persone con cui veniamo in contatto
Capacità di rispettare di capire
Di non pensare mai di avere la verità in tasca perché questa credo che sarebbe ecco di di libri muoverci avendo molti dubbi
Piuttosto che età alcune certezze le certezze vengono quando si riesce lavorando insieme
A produrre un risultato che davvero testimonia il fatto che noi siamo delle persone che incontrano delle persone
Non ha non diamo dei giudizi
Diamo soltanto offriamo una possibilità di aiuto
Grazie Madonna riservata dia a chi parlerà dopo di me sia Craxi volevo semplicemente dire un'ultima cosa
Che nella presentare Glauco Giostra sapete chi è il coordinatore scientifico degli Stati generali
Nel presentare sul Corriere della Sera del cinque luglio dell'anno scorso l'iniziativa degli stati generali
Ha poi
Intitolato il suo intervento con
Di fronte short
Il carcere non può essere una penna
Se andate a prenderli di questo articolo del Corriere di di un anno e qualche mese fa
Mi spiega il perché
Invece il carcere è ancora soprattutto da incide non lo frequenta considerato la pena per eccellenza
Allora io credo che se noi volontari ci vogliamo prefiggere un obiettivo importante è quello di riuscire a trasformare la nostra esperienza riuscire a fare in modo non so se oltre a Susanna Ripamonti ci siano altri giornalisti qui in sala se c'è le pregherei di alzare la mano
No
Pone a grazie ecco soprattutto proprio alla a chi è capace di trasformare la noti di dare la notizia in modo positivo io credo che sia importante che si renda conto che noi non riusciremo a cambiare la società se mai avessimo questo
Così questo sogno
Di
Di grande del suo
Non non realizzabile ma non riusciremo mai Shack continueremo a leggere sulla stampa le notizie portate in modo scandalistico
Ora io non dico di fare una stampa educativa ma dico di di fare per lo meno una stampa responsabile una stampa che sia espressione di una responsabilità sociale condivisa io credo che questo
Sia la cosa più importante che noi dobbiamo
Pretendere ecco lasciatemi passare questo termine che mi piace usare ma che invece credo sia indispensabile non io personalmente non riesco più a tollerare di leggere i giornali delle notizie poste in modo inadeguato sbagliato
Fuorviante
Non è giusto
Grazie grazie a Franco è stato richiamato nella dell'intervento di Franco Moro Visconti Giuseppe Borgese mi scuso per aver nomina chiamato prima
E si è laureato
Salve buongiorno a tutti innanzitutto vorrei ringraziare l'avvocato Franco Moro Visconti per l'invito io sono un detenuto di Bollate ringrazio anche la direzione potranno teorizzato a partecipare a questo incontro
Io dal due mila otto ho avuto l'onore di fa parte dello Sportello giuridico quindi dal carcere di Bollate a collaborare insieme all'avvocato Franco Moro Visconti dal dottor Franco Cecconi che qua presente dopo tanto tempo lo rivedo professor non lede altri avvocati c'è c'è un'altra possibilità veramente di imparare tante cose
Di metterci in gioco
Io durante la carcerazione vorrei innanzitutto prima di dire quali sono altri trasporto Gerry vorrei dire cosa data a me lo sportello giuridico cosa hanno dato a me i volontari Esterni per lo sportello giuridico
Io mentre svolge attività di volontariato mi sono iscritto all'università
Quindi all'interno della città studiato mi sono laureato in giurisprudenza
Adesso Concita anche diploma specializzazione la direzione mi ha dato la fiducia c'è un magistrato di poter frequentare i corsi universitari all'esterno quindi all'Università Statale
Ma io credo che questo è stato possibile
Grazie veramente all'attività che ho svolto all'Inter lo sportello giuridico per quale motivo io sono fermamente convinto no perché sono presenti fanno non faccio non dico cose per far piacere a qualcuno dico quello che penso e sono convinto di quello che dico
L'esperienza che ho avuto nel carcere di Bollate se non ci fosse stato lo sportello giuridico quindi se non ci fossero state le persone quindi volontari lo scorso giuridico sicuramente io non aveva aggiunto i traguardi che ho raggiunto
Questo è poco ma si corre per soltanto l'istituzione all'interno del carcere mi potevano dare quello che mi hanno dato loro quello che il loro hanno dato a tanti altri miei compagni che come ancora oggi concedano a darlo
Innanzitutto il senso di responsabilità quello di metterci in gioco quello di non essere considerati soltanto per gli errori che abbiamo commesso abbiamo potuto commettere quindi stiamo scontando una condanna sicuramente qualcosa abbiamo sbagliato
Quindi è considerarci come persone quindi darci la fiducia una fiducia che per noi importantissima
Quindi quella fiducia che noi abbiamo utilizzato rispettato e l'abbiamo messo in atto per sia per raggiungere i nostri obiettivi come io come tanti altri miei compagni e sia per mettere a disposizione anche questa fiducia dei nostri compagni di coloro che forse non ha avuto la fortuna a
Forse come vengono autonomia fortunati poterono accedere ai benefici
E quindi noi di riuscire a utilizzare il bene che abbiamo ricevuto per i nostri compagni quindi sia in modo diretto in modo indiretto
Lo sportello giuridico gli avvocati sempre presente all'interno lo sportello dentro il carcere ci hanno dato la possibilità di valutare di analizzare alcuni casi dei compagni ovviamente reclusi che
Ovviamente chi è detenuto nel carcere di Bollate a una sentenza definitiva quindi con sentenza passata in giudicato quindi colleghi già fatto tutti i tre gradi di giudizio
Ovviamente se la difesa un difensore di fiducia difensore
Ovviamente il detenuto viene lasciato a scontare la pena ci sono più i contralti che c'erano all'inizio della fase del processo tra la persona imputata difensore
è qui che entriamo in gioco tra virgolette non è scusate
I compagni reclusi a conoscenza dello Sportello giuridico si rivolgono a noi quindi lo sportello giuridico per avete le informazioni per l'accesso ai benefici
No tutti ovviamente sono a conoscenza delle richieste delle possibilità che possono avere tante persone le cui sono anche stranieri quindi no conoscono ovviamente le leggi penitenziarie
Quindi dalle istanza più semplice a un'istanza forse più compressa sempre assistiti difensori
Dall'avvocato Franco Moro Visconti che ovviamente cerca anche di tenere una un rapporto colloqui cercatore quindi col dottor Benzi quindi un confronto e un confronto anche con la magistratura di sorveglianza in alcuni casi quindi è un ponte tranne noi reclusi
E la magistratura di sorveglianza in alcuni casi molto compressi quando si parla di reati ostativi Alceste benefici quindi tutte queste cose ovviamente vengono affrontati con uno spirito ovviamente
Di volontariato quindi non c'è dietro l'attività di lucro quindi dice persone all'interno del carcere
Alle persone alle stanno meno a fare volontariato intorno al calcio perché da portare un beneficio economico no lo fanno soltanto lamenti con spiriti di volontariato e questa cosa bellissima cioè io non riesco ad immaginare un carcere
Senza volontà reati eccome è un mondo senza luce
Quindi loro voi volontari all'interno del carcere siete alla luce accetta la luce ovviamente che date quel grandissimo contributo come detto stamattina professor Onida non ci può essere reinserimento non si può parlare di reinserimento se non c'è un contatto con l'esterno quindi sei volontari non entrò dentro il carcere
E ovviamente approfittare
Di chi
Approfitta tra virgolette di chi veramente si vuole né partecipò perché se io non me ne stavo nella branda dormire dalla mattina alla sera nessuno sarebbero tranne a dirmi sdraiati quindi ho messo del mio
Mi hanno dato gli strumenti Carcere di Bollate in alta degli strumenti o utilizzati per gli studenti che mi sono stati
Dati con il Chelsea
Ho avuto la fortuna l'onore di poter collaborare di conoscere persone che ovviamente sono stati da stimolo per me per il mio percorso come lo sono per tanti altri loro e quindi corsi diciamo spero che avvenga anche per tanti altri di poter dire un giorno l'esperienza del carcere non è stata l'esperienza negativa luogo di sofferenza non è solo sofferenza
Ma all'interno di un luogo di sofferenza c'è stata possibilità di tale un qualcosa di positivo sia permanente che per gli altri e per tutti coloro che veramente voglia mettersi in gioco grazie
Giusi mi permette passerei da opera da Bollate ha operato quindi Davide Del Noce
Buongiorno a tutti io sono da luce sono un detenuto di Opera
Faccio parte come volontario dello sportello interno tra Regioni e dico sono quei grazie all'invito della dottoressa Alba che abbassa
La quale punto mi ha chiesto eravamo nel nostro gruppo chi chi poteva io essendo già permessa Antero più facilitato voi ringrazio istituto ragazzi magistrato ho sentito parlare
Bollate
Mi lego molto quello che hanno detto loro che ha detto lui anche se opera devo diretta quando vi ricordo che il loro l'apporto dei volontari
Gli volontari esterni è stato determinante
Perché comunque opera adesso è una realtà ben diversa ma io sono da un paio di anni allo sportello giuridico
E cosa completamente cambiata adesso è una realtà lo sportello giuridico il fatto stesso che grazie sicuramente hanno i detenuti interni che abbiamo abbiamo a Bra sposato questo progetto quale ma grazie al loro aiuto di far sì che la fiducia che loro hanno dato a noi fosse ricambiata
L'istituto si avverte in tutto e per tutto a opera si è riusciti a sempre tramite l'ora creare una sinergia con l'aria educativa con la matricola centrale cose che fino a due anni fa tre anni fa era era difficile
Per cui cioè nel modo che fodero giuridico diventato un un punto fondamentale per i per i compagni interni
Per varie per per tutte le necessità dal semplice dopo il semplice informazione al proprio il discorso di poter chiarire l'istanza dal permesso a alla liberazione anticipata accentuato qualsiasi tipo di di distanza è nostra possibilità sempre con poi la giornata particolare nella giornata nelle quali Esatri quali gli ex magistrati entrano nell'istituto vengono nell'urna il l'ufficio svuotano giuridico
E si crea proprio una c'è un un richiamo c'è tanta gente che è stato un passaparola loro si sono create questa questa fiducia da parte dei detenuti per cui chiedono l'informazione vogliono avere quasi una sicurezza una certezza c'è ritornano più volte insomma è quello che loro hanno hanno dato a noi fa sì che poi noi quando ci ci esprimiamo con i nostri compagni a una crea una vera credibilità riso che comunque loro lega noi il fatto che quello che noi diciamo nasce dal fatto della collaborazione che si è creata con
Con
I volontari esterni
C'è ancora tanto da fare però i risultati sono incredibile nel senso che anche i numeri sono io ci penso sono veramente importanti ci sono tanti progetti
Insomma da fare tra cui proprio i tre la cosa più importante sarà quella di poter creare una formazione interna so che stanno lavorando su questo con l'accusa di avere magari lei
Degli avvocati che so che sono saranno ben disposti a venire dentro formazione una volta stimano sesso non so i tempi le modalità come saranno
Però c'è penso che posso sicuramente dire che
C'è un
C'è un un futuro importante per lo sportello giuridico ad opera e di tutti gli istituti dove dove è presente grazie
Grazie dal leader dell'UDC Giusi di Marco volontari invece dell'orto di uno sportello all'interno del carcere di di San Vittore giusto
Della scuola di informazione giuridica la scuola di formazione giuridica nasce prende avvio a San Vittore
Circa nell'anno due mila e sette e anche se già in precedenza due volontarie sempre appartenente all'associazione Cuminetti avevano messo a disposizione le loro capacità competenze giuridiche nei confronti dei detenuti però alla scuola come a attualmente strutturata
Invece è stata inaugurata appunto dalla professoressa Paola Pucci quel presente che abbiamo sentito questa mattina
Allora docente di diritto penitenziario presso l'Università Milano Bicocca però nella realizzazione di questo progetto sono stati coinvolti fin dall'inizio poi via via i collaboratori della cattedra di diritto penitenziario di procedura penale e di alte cattedre e poi si sono uniti anche altri giovani laureati e talvolta anche i docenti o magistrati o avvocati esperti in specifici settori
Il Progetto nascere a seguito dei contatti presi in occasione delle visite organizzate nell'ambito del corso di diritto penitenziario
Presso istituti milanesi e in particolare in questo caso nell'istituto di San Vittore
E proprio muovendo da questi contatti quindi nel team nell'intento poco e di creare un ponte tra il mondo esterno e l'interno
Sì pensato di portare avanti questo progetto che avesse sostanzialmente due finalità
Una informativa è una formativa come diceva appunto la parola stessa il corso di informazioni giuridica
Quindi illustrare approfondire la la materia penale sostanziale processuali e penali diritto penitenziario
Ha lo scopo di affinare la sensibilità dei detenuti verso la comprensione del sistema giuridico nel suo complesso
E con l'intento di provocarle poi un percorso di responsabilizzazione anche di consapevolezza nei confronti del reato
La quindi la scuola si propone quindi di fornire proprio degli strumenti giuridici poi il signore qui presente ci può confermare se questo è vero
Degli strumenti appunto alle persone detenute allo scopo di in qualche modo meglio comprende la propria vicenda processuale
Meglio affrontare le conseguenze o accettare le conseguenze di questa vicenda rendendo quindi forse meno gravosa la permanenza delle persone detenute all'interno del carcere
Abbiamo riscontrato infatti che solo attraverso l'esplicazione del dato normativo dei presupposti applicativi della norma della nell'approntare gli strumenti i doni che l'ordinamento prevede riesce in qualche modo mi era usi contribuisce ad arginare quel senso di abbandono del fosse quel senso di impotenza che spesso caratterizza la condotta dei dei soggetti a distretti della libertà
è evidente che questa attività è stata resa possibile anche con grazie all'aiuto al contributo dell'aria educativa e anche alla disponibilità in qualche maniera dimostrata dalla polizia penitenziaria
Attualmente chi sono i destinatari della scuola sono sostanzialmente i detenuti in stato di custodia cautelare quindi caratterizzati da un turnover frequente
Quindi attualmente piuttosto quindi che articolare un corso annuale diciamo in cui si esplica diciamo un'attività continuativa è preferito invece come avveniva per esempio fino a qualche anno fa
Quando vi era raggio penali al loro ospitante i detenuti che in esecuzione di una sentenza definitiva di condanna per cui era possibile articolare
Un po'di un vero e proprio corso invece ora praticamente vengono svolte delle elezioni cioè del degli incontri su temi specifici ma che sono assestanti di volta in volta
Gli argomenti possono essere prospettati dal docente in considerazione per esempio di un intervento legislativo di particolare rilevanza
Ma possono essere anche i detenuti a richiedere la possibilità di parlare di specifici argomenti e generalmente parte principale nuovo circa una quindicina di detenuti
E che Presidente hanno una domandina per poter accedere alla scuola e comunque vengono sempre trattati argomenti di carattere generale
Nell'ambito punto sempre del diritto penale della procedura penale del diritto penitenziario
Non viene invece affrontata la specifica vicenda individuali del singolo detenuto
Che rimane di esclusiva competenza del legale e sulle cui scelte difensive Noè la scuola non entra per ovvie ragioni
E una cosa è che vorrei sottolineare questo che la partecipazione da parte dei detenuti per lo più appunto non definitivi e quindi ancora non soggetti a un programma trattamentale
Persegue anche un'altra secondo noi un altro importante finalità
Fosse contribuisce a riempire di contenuto un tempo che spesso è di mera attività
Attuando quello che poi è l'ordinamento penitenziario prescrive laddove dice che per appunto gli imputati sul loro richiesta
Possono essere ammessi a partecipare da attività educative e culturali e ricreative quindi in termini di opportunità
Quindi la scuola rappresenta un'opportunità e al tempo stesso un punto di riferimento costante per poter attingere informazioni
Da parte di soggetti che pur trovandosi ristretti comunque in ogni caso sono pur sempre rimangono pur sempre titolari di diritti
Attualmente l'attività della scuola di informazioni giuridica si svolge al quinto raggio di San Vittore nelle giornate di martedì mente in agli altri raggi vengono fatti soltanto degli incontri sporadici
Originariamente la scuola avverrà per il numero di persone docenti diciamo che partecipavano ci permetteva di cui di poter accedere anche ad altri raggi quindi di poter svolgere questa attività
In diversi raggi di San Vittore in diversi reparti a ricordo per esempio giovani adulti al femminile
Al quinto al sesto raggio e al sesto secondo attualmente invece questo non è possibile proprio per la difficoltà di reperire forze nuove
E da qui appunto la nostra la nostra conclusioni certe possiamo dire che oggi la nostra scuola Lecce sita per poter proseguire la propria attività non tanto di risorse economiche
Ma di un tempo da dedicare ovvero di forze nuove che si aggiungano alle presenti
Che mettano a disposizione
La loro competenza e la loro professionalità
Sia in maniera continuativa ma anche ci ci accontentiamo anche di una messa a disposizione di tempo occasionale sotto forma per esempio di incontri o comunque di presidente una tantum ma durante le quali durante i quali incontri si possono svolgere ad affrontare argomenti di interesse per i detenuti
E quindi a questo punto ci rivolgiamo soprattutto al mondo dell'università quindi docenti e studenti al mondo dell'avvocatura
Al mondo della magistratura nei limiti del dei quali questo può avvenire
E comunque a tutte quelle professionalità che in qualche maniera operano intorno al sistema giuridico nel suo complesso e in particolare al sistema penale
Qualora infatti la scuola potesse contare di maggiori risorse si potrebbe pensare non solo di poter continuare o riprende ad operare in più reparti all'interno per esempio nel carcere di San Vittore
O anche in altri inalterati carceri eventualmente della realtà milanese
Ma addirittura di poter fornire un supporto giuridico ai detenuti anche in altri settori del diritto si pensi per esempio la vasta tematica dell'immigrazione che anche risvolti penali o non solo
Ma anche può essere di interesse dei detenuti per esempio affrontare anche altri argomenti del settore per esempio del diritto civile che poi magari non interessare specificamente il detenuto ma oppure il detenuto nel contesto familiare
Ciò proprio nella convinzione che il contatto diretto con il mondo penitenziario possa costituire una utile e proficua esperienza per tutti
E quindi a tal fine invito chi fosse interessato a prendere contatto con l'associazione per poter fornire la propria disponibilità
Infine auspico inoltre anche se fosse in questo momento non è presente nessuno un una sempre maggiore collaborazione tra la nostra scuola e lati educativa
Collaborazione deposta per metter mette a noi volontari maggiormente di comprendere le problematiche del raggio nel quale operiamo
E nella speranza appunto di poi per mettere in atto uno scambio di informazioni reciprocamente proficue per un obiettivo comune
Ringrazio tutti e ringrazio anche poi niente colleghi diciamo così di della scuola tra cui il professor giacché che avevo visto stamattina e altri avvocati che collaborano con noi
Mentre chiama il signor Sergio Mei John belliniano ha scritto che è giusto il nome questo se vuole aveva chiesto di intervenire
Dico semplicemente che siccome ormai nell'era dei telefonini di ci si scambiano messaggi mentre le persone parlano appena ricevuto messaggio dall'amica votata della Camera penale che chiedeva appunto di intensificare la collaborazione tra quello che fate voi e le loro attività quindi momenti d'incontro come quello di oggi servono anche per tessere reti nuove relazioni nuove che
Magari chiedo Nicola Di Rienzo di darmi una mano nel tenere i tempi perché ci manca veramente poco tempo e abbiamo ancora tante persone che vorrebbero parlare
Cerco di stare nei cinque minuti
Mi chiamo Dario John belle sono un diversamente giovane del carcere di San Vittore ho settanta anni sono uscito due febbraio non sono uscito sopra in prove
Affidato due ter
Ho lavorato parecchio in galera rimarchiamo Galliera notiamo carcere
Ho lavorato molto sia sul piano della culturale della costruzione culturale dell'impegno sia con la professoressa in Turchia venditore di parlare
Discutendo di parlando del abbiamo costruito uno spettacolo dentro San Vittore sul farmaco tutti ventuno abbiamo costruito un film
Con la Fondazione col coordinamento degli hotel che col Circolo San Federer che sta avendo parecchio insuccesso in giro parecchio impegno
Voglio dire due cose brevissime ringrazio tutti mi avete aiutato tutti
Settanta anni sessantotto anni sessantasette sono tornato dentro di me quello che avevo sentito quello che sentivo vent'anni sono un sessantottino uno che ha vissuto le cose che sono del tre state dette stamattina
In conflitto con quelli furono sparare non ricordo Falco
In e nelle assemblee in Aula Magna ho fatto l'università ho studiato tanto
E sto lavorando
All'esterno del carcere
Per impedire che tanta gente tanti giovani entrano in carcere in particolare a San Vittore
E per fare in modo che tanta gente che San Vittore posso uscire dal carcere subito il presto
La professoressa dottoresse mi insegnano le leggi vigenti consentono di fare quello che si vuole questo Paese si può mettere fuori dalla galera chi si vuole bisogna saperlo o volerlo fare e poterlo attuare
Semplice conto
Della Serra di macroeconomia
Questo Paese spende stamattina qualcuno citava gli ultimi dati della finanziaria sono qualcosa più di tre miliardi che vengono spesi per e le carceri
In questo Paese l'ottantasette per cento di questa spesa tra a mantenere il sistema di custodia quindi le guardi
L'ottantasette per cento e se noi e qui sappiamo di cosa ci parliamo
Si sente si sa si conosce dopo i primi approcci io sono riuscito ad andare ad un gruppo Inter gruppo condotto da Eco tono su dentro il carcere per il primo incontro lo abbiamo avuto l'ho avuto con un segretario della Camera lavoro
Che disse l'obiettivo che abbiamo è quello di abolire il carcere era da pochi mesi è uscito un volume di Manconi che si chiamava proprio pulire il carcere tra l'altro in uscita in questi giorni un altro volume di Manconi
Che parla di cos'è la lotta di classe in carcere e dove si è trasferito la la classe le dice che dentro il carcere Britti non è disgraziato povero cretino quello che va non finisce in carcere o non si ferma
Allora io ritengo e la cosa mi pare estremamente sane con l'altro se n'è San Martino la cultura la conoscenza
L'imputato più profondo il modo più importante interessante per costruire impedire che si vada in carcere così posso uscire
Se noi riusciamo a mettere fuori dal carcere cosiddetti quelle che voi cosiddetti addetti ai lavori chiamano coloro che comprano i cosiddetti reati bagatellari cioè quei reati stupidi minuti quelli che magari si sia finito a San Vittore c'è invece il torneo non hanno per poi avere i tre anni e uscire
No subito se si procedesse con queste cose deve mettere fuori si calcola in Italia solo Ventimila che potrebbero essere messi fuori oggi dalle carceri non esageriamo non vogliamo spaventare nessuno dieci mila va bene
Mi chiamo fuori dieci mila
Di questi tre miliardi quanto si risparmia mettendoli fuori diciamo duecento milioni
Con questi duecento milioni quanti giudici
Possiamo assumere ma dare a quarantacinque giorni quaranta cinquanta mila euro l'anno
Quanti addetti era sì no sto scherzando sulla sua d'acqua attacca cioè se abbiamo due tre con quella cifra ecco
Quanti addetti impiegati possiamo assumere mettere lì quante attività a UEPE
Assistenti sociali operato l'UE possiamo mettere lì e quei duecento milioni in uno o due anni possono diventare quattrocento perché se riusciamo a mettere fuori queste persone c'era il re a farle seguire dei giudici di sorveglianza farle fare le cose aveva beh risparmiamo tanti soldi e quelli che ritroviamo li investiamo bene
Io non dico come Renzi che bisogna risparmiare sulla politica io dico che bisogna spenderli meglio magari di più ma meglio non va perché diano risultati
Detto questo allora la cultura esce dal carcere io dico anche questo va bene tutto quello che facciamo la Cominetti preferita mi hanno salvato loro nostro va bene facciamo tante cose costruiamo andiamo avanti le scuole d'inglese ho fatto anche la scuola d'inglese facevano i gruppi alla settimana per non perdere per non perdermi in cella dopo ma andiamo fuori tutti questi giovani e stranieri che ci sono in giro io abito al Giambellino
Al Giambellino si sta lavorando il Comune sta lavorando c'era stamattina la Pirovano poi non l'ho più visto volevo parlare con lei
Ma si sta lavorando novanta e passa milioni di euro di spese per ristrutturare un quartiere e la ristrutturazione delle mura attività legge Veltroni e ristrutturare il quartiere bisogna riconvertire la vita dentro lì da Renzo Piano nel due mila e quattro aveva fatto un progetto bevo quartiere e venne a suo tempo attività culturali
Lavorative micro impresa artigianale ad perché la gente di quel quartiere potesse avere delle possibilità delle disponibilità per non finire a San Vittore o per uscire da San Vittore stare nella loro casa loro quartiere e avere cultura attività lavoro di lavoro si è parlato tanto stamattina ho quasi finito volevo solo dire queste cose lancia un appello al Comune
A lei non lo conoscevo qualcosa adesso la produce quello che possiamo fare mi hanno chiesto di incontrarmi Mirko Mazzali altri ma parliamo di queste cose qui
A gennaio partiremo al Giambellino con quel Fini che abbiamo fatto girato con l'obiettivo di agguati con la biblioteca vogliamo costruire con MM biblioteche di caseggiato
Perché nel caseggiato e in quelle case lei con duecento trecento quattrocento persone duecento famiglie che non si incontrano mai devono incontrarsi
In un abito tecnostruttura lo strumento che lì in cortile nota che parlino che dovrei conti perché poi da lì crescendo da lì si esca al Giambellino abbiamo costituito da tre mesi un teatro si chiama teatro dell'oppresso
Non sono io fatta ma che vuole sviluppare che e costruire iniziativa discorso incontro confronto socialità possibilità nel suo insieme
L'avvocato Sassi conosce abbiam parlato parecchio lotta adesso questa cosa qui va molto più avanti se ci rivediamo vediamo doveva esserci cui anche il dottor
Quello della Russia Arnoldo Mosca Mondadori chiamato veniva oggi abbiamo fatto la settimana scorsa prigioni farine statali li ha fatto due giorni sul carcere no confini altre cose c'era un Mosca Mondadori che ha detto che progetti su queste cose sulle periferie in questo modo bisogna farlo io non troverebbero guaribile siamo già costruendo non c'è solo da persona progettare e ha detto che ci sono finanziamenti commenta disponga diversamente il vostro
Ora io dico mettiamoci insieme tutti diverse associazioni verso i condiviso anche associazioni che non valgono niente diciamocelo in faccia l'inno per se stesso nostro io l'ho vissuta dall'interno
Mettiamoci insieme costruiamo insieme oggetti che vanno su un territorio su un'area su delle persone che sono unitarie le persone
No nato dell'imminenza rientri medio di mille persone che intervengono i mille interni mille cose che intervengono ma in modo unitario sulla stessa persona grazie
Grazie anche perché lo sguardo che ci ha portato a quello di un carcere come dice sempre Lucia Castellano carcere come risorsa all'interno del carcere si sviluppano
Percorsi a riflessioni e ragionamenti per oggetti che possano diventare risorsa per la cittadinanza anziché essere pensare sempre al carcere come luogo su cui
Investire a vuoto
Quindi un capovolgimento di ottico fondamentale passiamo oltre allora Davids verdi Alessandra Arcuri Chiara Chiara Carrara se ho segnato bene i nomi si parla si parlava prima di coinvolgimento attivo delle persone detenute di responsabilizzazione qui
E se mi hanno mandato il pensiero giusto per per mai stava lavorando così è è tutto molto improvvisato molto molto bello perché appunto Moon luogo di conoscenza di Ipercoop di percorsi di progetti di risorse nuove si parla di commissioni di reparto e di gruppi di lettura nel carcere di Bollate per commissioni di reparto
Va bene io vi parlerò molto sinteticamente di un'attività tutta interna al carcere
Che quella del che mettere sul capitolo sul titolo più generale peraltro previsto dal Trap rappresentanza del detenuti
è chiaro che significa rappresentanza nei confronti della direzione nei confronti dell'autorità
Della ripeto questo è previsto in termini generali dal dal proprio ma il carcere di Bollate ormai da qualche anno
A previsto Istra istituzionalizzato con ordine di servizio
L'esistenza di alcuni momenti che realizzano questa rappresentanza Franco con l'avvocato
Non lo scuote prima accennato a una commissione di reparto sì le commissioni il reparto costituiscono il primo mattone cioè ogni reparto sapete che il carcere
Q bollati come altri lavora sulle parti ogni reparto a una rappresentanza formata da alcuni delegati eletti democraticamente dagli altri detenuti
Delegati di piano si diceva diciamo più sinteticamente di reparto che hanno come compito quello del raccogliere i mi pare le voci dei loro compagni di reparto
E successivamente portarli
Portarli avanti portali verso la la direzione
In particolare il divario comitati delle varie commissioni di reparto si fondono nelle commissioni riunite e commissioni riunite vengono quindi ad assumere
E come se commissione di reparto riunite vengono assumono la forza maggiore numerica ampliano le loro competenze discutono più a approfonditamente le varie istanze le portano alla direzione la direzione di Bollate devo dire che ha dato risposta questo mi sembra tanto molto importante ha dato spesso naturalmente nei limiti possibili risposta a questo errore stanze
Che cosa ci stiamo a fare noi volontari noi non vogliamo esserne né davanti né dietro noi vogliamo essere a fianco di questa di questa attività proprio il concetto di affiancare e beh costituiamo senz'altro uno stimolo un supporto vi basti pensare per esempio al supporto anche di continuità nel carcere c'è un turnover piuttosto piuttosto frequente anche essere bollate abbastanza residenziale
Però non possiamo costituire l'elemento di continuità di passaggio nel senso che le commissioni eleggono poi con loro per esempio un loro coordinatore un altro coordinatore e vengono un segretario ciascuna Commissione e sono momenti se volete burocratici che però costituiscono una rete strutturale
E che che sostiene
Sostiene tutta una serie di se volete istanze che qualche volta sono anche per metodo abbastanza pesanti problemi di tipo manutenzione dalle docce a materassi dal delitto ha problemi anche però se volete più importanti sono i permessi
Le i rapporti con i parenti
Le visite le vicende del dei dei parenti tutto questo viene portato
Direi sintetizzato ordinato e discusso insisto su questo perché è veramente spesso un affollarsi di giustamente insomma di di momenti di istanze e solo dando a queste un un un ordine una priorità
Insomma formulare delle buone domande costituisce non la premessa per avere delle buone risposte certamente a cattive domande cattive risposte il Band è questo è la sostanza però mi permetto Boldi fermarmi su due o tre punti di fondo pioggia accennato all'elezione democratica
Il momento democratico di elezione tra i detenuti non è cosa da poco
Trovare detenuti che si impegnano trovare detenuti che delegano loro compagni a fare questo il la condivisione del i problemi
La fiducia che in fondo c'è in fondo alla base di tutto questo nei confronti del SISDE anche dell'istituzione perché ci si rivolge se c'è un minimo di fiducia
Di responsabilizzazione di corresponsabilizzazione
A me sembra che questi siano degli elementi che sostanzialmente non tanto gravi ma sostanzialmente e intrinsecamente comportino un accrescimento maturo attivo
Dell'individuo
Buonasera a tutti io sono Chiara Carrare lei Alessandra Arcuri richiamo due volontarie dell'associazione Cominetti da un anno noi più che descrivere lì la nostra nostra attività che sono le commissioni che sono già state descritte vogliamo condividere con voi la nostra esperienza
Perché è l'esperienza di chi già veneta entra a contatto entra in conoscenza di questo mondo così complessa come il carcere
Mettiamo da studentessa di giurisprudenza e quindi abbiamo studiato il diritto continuano a studiare il diritto e nelle sue più varie forme tra cui il diritto penale e diritto penitenziario
E proprio nel corso di un del diritto del corso di diritto penale c'è stato modo l'integrativo
Attraverso il quale era possibile visitare il carcere di Bollate e durante questa visita abbiamo scoperto che c'è un mondo che al volontariato all'interno degli istituti penitenziari e abbiamo deciso di riconoscerlo
Ogni anno intrapresa il nostro percorso
Noi ci occupiamo delle condizioni della commissione del secondo reparto era il carcere di Bollate
E quindi veniamo a conoscenza con tutti quelli che sono i problemi che nella quotidianità coinvolgono queste persone che passione ere i più banali come invece problemi ieri che rendono la vita difficile
E per questo motivo ci siamo resi conto fin da subito che sono persone non persone che hanno commesso un reato ma persone con un percorso di vita diverso fra loro
Talvolta molto difficile e complicato da cui sono nate delle riflessioni che abbiamo deciso sinteticamente di condividere con voi
Esatto ironia ecco da quanto è stato detto chi se no che l'impostazione anche nel nostro contributo anzi non era tanto l'impostazione teorica no iniziano venite qui anche per portare la nostra testimonianza
Di come due ragazze a ventun'anni perché adesso e cerca da un anno che entriamo a far parte anche noi di questo dell'associazione Minetti
Quindi la nostra testimonianza da un punto di vista appunto più personale
Partire la nostra esperienza in realtà ci sono tanti episodi che hanno segnato il nostro percorso ricorda la prima volta in cui entrammo nel carcere un uomo spaventato all'inizio della presenza di appunto da ragazze
Ci disse di non guardare con pregiudizio che tutti potevano sbagliare ma in realtà all'inizio ci abbiamo riflettuto non sapevamo tanto
Cioè dar senso potevamo capire nella paura che un uomo potestà avere nel dire queste parole però in realtà soltanto collaborando soltanto stando un anno con loro vivendo anche accanto a D'Oro da provando col d'Oro
Siamo riusciti a percepire che dietro quelle parole in realtà c'era un mondo la paura di essere appunto giudicati la paura di essere anche pregiudicati cioè da noi dei pregiudizi e combattere una lotta continua contro gli stereotipi della società in realtà ci sarebbero tantissime cose da raccontare rétro per questo un po'per di assegnare il tutto abbiamo
Ha scritto e Abruzzo condividere alcune riflessioni
Una vita al chiuso tra le mura di una prigione può diventare una vita al buio ci sta niente anziano si spengono i sentimenti si tengono alle fazioni e ci sta nella capacità di sognare evadere dalla propria realtà quotidiana ci si abbandona praticamente al trascorrere del tempo contando i giorni Lezzi anni che mancano dal pacchetto da pagare
Si tratta di una progressiva depersonalizzazione
Nei casi minori si può manifestare con ansia agitazione i ne qui ti odia
Nei casi più gravi è una fragilità che può rivolgersi in autolesionismo
Il volontariato una piccola mando per restare vivi la nostra manovra tendiamo ogni mercoledì attraverso le consentirà a parte le Commissioni riunite
Sì impegniamo affinché loro possano fare emergere la propria voce in modo costruttivo avere la consapevolezza che pur essendo chiusi nel situazione carceraria sono ancora in tempo per gettare le fondamenta di una vita diversa
Il volontariato per noi e la possibilità di aprirsi al confronto dopo l'eternità di costruire rapporti con persone esterne sia all'ambiente carcerario stia alla burocrazia penitenziaria
Si guarda all'uomo in quanto tale non dell'uomo in relazione ai reati commessi in passato ed è possibile esperienza recidive future
Il volontariato si prefigge lo scopo di attenuare l'idea del carcere come istituzione punitiva
Movente dal principio che non può esistere una vera rieducazione nell'isolamento e un completo reinserimento senza un graduale ritorno nella Società libera già durante l'esecuzione della pena
E la garanzia più profonda della tutela della dignità di chi è rinchiusa tra le mura da diversi anni
Ciò che arricchisce maggiormente la nostra esperienza di volontariato e vivere queste emozioni a ventidue anni
Così in giovane età c'entra in contatto con un mondo con qui siamo tutti i soliti dimenticare
Talvolta la nostra età che è molto simile a quella di tanti ragazzi che si incontrano in carcere e tutto ciò spinge delle riflessioni
Sono due mondi della stessa medaglia che s'incontrano e Scame nei propri punti di vista è un arricchimento costante fondamentale per lo sviluppo della coscienza critica
Per noi si inizia di nuovo ad apprezzare le piccole cose quindi la libertà di poter studiare la libertà di poter vivere la propria vita molti in carcere questa fortuna non ce l'hanno avuta
Per concludere abbiamo goduto quando appunto di ho scritto questo contributo ci è venuta in mente una frase antichi dell'Humanitas di Terenzio
Homo sfumò umani mi a me abbiamo avuto sono un essere umano ritengo che nuda Tizio mano siam estraneo con la bellezza del volontariato in quanto uomo nulla di umano mi può essere estraneo grazie
Mi rendo conto che ognuno dei temi trattati oggi pomeriggio meriterebbe un pomeriggio intero per essere affrontato nella profondità che richiederebbe purtroppo
Appunto prendiamolo come degli input da da sviluppare era in incontri future
Chiedo a Gianluca Falduto se vuole raggiungere messe cioè ecco e so che le la veglia voleva anche dire due parole
Scusate giusto per organizzare perché anche voi sappiate come andiamo avanti dopo di loro abbiamo non so se due o tre interventi Esterni abbiamo sicuramente Licia Roselli e Guido Chiaretti Esterni intendo al mondo della Cuminetti che accorre realizzato questo incontro cui doc Chiaretti visse sta opera Licia Roselli progetto e cotone ossa
Gli amici di Zaccheo li ho visti stamattina non li vedo più sarà quindi non so se sono credo che siano andati
Ecco
Allora sono assenti molto giustificati oggi pomeriggio
Perfetto quindi Palermo loro poi chiuderemmo per chiudere il cerchio di tutto quello che è stato fatto oggi con il bellissimo lavoro che viene fatto dall'Università Bicocca dal professore
Giansanti all'interno del carcere di incontro e di lavoro congiunto tra gruppi di studenti detenuti i gruppi di studenti Esterni
Ecco io sono Lella vengo dal carcere di Bollate attualmente il sonno
Ai servizi sociali da solo sette giorni quindi sono proprio non declina
Niente la mia prima esperienza con mondo dei volontari atti è stato ad a a San Vittore San Vittore io ero in libreria
Facevo parte appunto di due o tre persone che si gestirà questa piccola libreria e mi ricordo che venne un gruppo che si chiamava
Si chiamava spetti e perché sono tanti anni che son passati
Un libro o un ma roba del genere un libro era che noi dovevamo appunto raccontare questo libro
E tramite questa questa cooperativa anche line Marco ma un la sede centrale mi chiese un intermezzo permesso premio ribadisco erano sono neanche due anni
Che io ero all'interno dell'istituto con una pena di ventitré anni sulle spalle
E questa signora che attualmente verso non c'è più perché morta di una brutta malattia mi diceva nella tranquilla non c'è problema che che vediamo che ce la facciamo
Non ci credevano ci speravo perché insomma dicevo io ventitré anni
E questa volontaria perché venivano su quattro di loro cena lei il marito il figlio e altre due signore che animano questa cooperativa di volontariato per i libri
E mi ricordo che questa signora fece il tutto il mio magistrato che attualmente ancora la falda chiede un permesso
Cioè quando mi chiamo la matricola
Un permesso senza scorta senza accompagnamento
Si credeva e in effetti la Manzelli che attuale direttrice di San Vittore minimizza il prete come volontà trova accompagnarci perché giustamente ventitré anni sulle spalle dice questa scappa
Ma tendo
Delle avevo i miei figli qui a Milano che con la mia famiglia fare
Avevo già fatto tre anni di latitanza mi bastavano e non aveva altra voglia di andare quindi io devo dire grazie a questa questa signora meravigliosa che non c'è più purtroppo mirato proprio lo spiraglio di vedere la mia nipotina che era appena nata che era quaranta giorni
Queste uno poi ci sono andata a Bollate Bollati devo dire grazie
Ma i miei giocatori innanzi innanzitutto perché mi han dato modo di di fare tutto quello che la mia mente pazza voleva fare sempre insieme a tanti volontari come carte bollate devo dire grazie alla Susanna Ripamonti che mi ha dato spazio ma dato modo di poter uscire con loro
Quando ancora non avevo e permessi col dottor Bezzi che mi ha portato a Venezia mi han portata a Roma
Tutti i volontari che mi son venuti
Ok io direi correvo dietro perché io sono una che attacca continua finché non morti io sono lì ad ad attaccarti
Dico grazie a tutti quanti questa la mia esperienza personale con i volontari dico ancora grazie a tutti quelli che ci sono ancora adesso
Scusate io avevo dimenticato le stanchezza un nome Sandro Tucci se vuole raggiungerci
Santo Tucci
Buonasera a tutti che richiamo Santo Tucci provengo dal carcere di Bollate mi anzitutto voglio ringraziare le persone che mi hanno incitato la situazione Cominetti
E tutte le persone che hanno organizzato questo incontro la direzione del carcere nella persona del dottor Bezze il mio educatore del carcere di Bollate che
L'altra sera
Mi chiedeva appunto
Di fare questo intervento
Nell'occasione del trentennale della recente
Creditizia aria legge Gozzini ma teme sono quarantuno anni e che la prima legge Gozzini e io l'ho vissuta nel mio la prima legge penitenziaria l'ho vissuto nel luglio del mille novecentosettantacinque
Io sono in carcere da quarantaquattro anni
Mi hanno arrestato che avevo appena sedici anni
Quindi poco più che un ragazzino
E sono venuti in carcere dalle storie molto lungo molto complicata fosse una storia unica credito
E quindi è molto lunga cerco di sì sì di sintetizzare un pochettino
E arrestato sedici anni il primo ingresso nel carcere minorile per ore un reato di tentato furto
Vengo a contatto con questa struttura dove non esisteva nessuna figura educativa perché ancora proprio assente una qualsiasi forma riforma penitenziaria quindi non esiste un educatore un estimo anzi col con psichiatra
L'unico punto di riferimento che c'era all'interno dell'istituto nonostante fosse io ancora minore
Era la figura del cappellano
Andò allora intanto un po'ritorna solo con la mente che faccio fatica un po'a cercare visto i miei percorsi successivamente fatti negli anni successivi
C'è il combo di mettere un po'tutto alle spalle ma con l'obbligo protetti
Di non dimenticare quello che è stato
Purtroppo mi ritrovo lui in questa che io definisco giungla perché appunto non esisteva nessuna forma di volontariato non esisteva una persona civile all'interno del carcere
Il carcere viveva era additato su se stesso e quindi era il carcere fatto da carcere carceriere so presto più niente la porta chiusa non esisteva
Di Forlì al di fuori del carcere di conseguenza questione reazioni ancora sedicenne da poco abbandonato la scuola non aveva una formazione non avevo punti di riferimento certi perché ancora troppo piccolo
E purtroppo Biava grato i miei punti di riferimento alla mia formazione come persona come uomo nata all'interno di questa struttura la mia sfortuna è stata quella sfortuna posso definita
Che all'epoca c'era tutto un terremoto
All'interno di tutti gli istituti penitenziari che era quella che i detenuti incendiavano incendiavano le strutture carcerarie perché si rivendicava una riforma penitenziale che all'epoca non c'era
E quindi io a sedici anni mi trovo in questi primi impatti con questa struttura minorile con questi nuovi compagni quindi non servono Intercos fosse un carcere
Qui intere qua il magistrato il magistrato dei minori
E mi autorizza la scarcerazione con il perdono giudiziario
E si attende chiarivano i miei familiari essendo io minore per affidarmi a loro alle quattro di pomeriggio
Io mi preparo per uscire quindi ero per un reato di tentato furto che sono in carcere vorrà adesso sono passati a quarantaquattro anni
E anziché uscire dal carcere
Avverto una pulsione di materassi bruciati un cross sono uno scompartimento di scutello sulle sui cancelli accedere capisco subito che c'è una rivolta c'è una sommossa nel carcere
E quindi si incendia tutto io sto aspettando IMI familiare per uscire infelici mi trovo in folta loco in foto in questa
Rivolta
Che tutti i ragazzi avevano dato
Via questa distruzione del carcere che il carcere collegata all'interno della struttura giudiziaria che era partita la scintilla del carcere giudiziario cui in foto per tutti noi il minore
All'epoca mi ricordo una mentalità molto ristretta molto chiusa molto malavitosa molto
Deviante non c'era possibilità che tu potessi essere scooter prefiguriamo Icilio appena entrati in carcere non servono idee cosa fosse un carcere
Ragazzino mi trovo in forte in questa rivolte il primo impatto che io ho avuto con l'istituzione è stata quella che mi sono svegliato dentro un pullman ammanettato con questi scade toni che ci ricordiamo gli sci vide che scade Tone assieme ad altri settanta ragazze
E ci stavano trasferendo un altro posto mi sono svegliato perché avevo punti in testa da tutte le parti perché eravamo stati per sedare la Polizia i Carabinieri e la rivolta nei minori sia delle cacce giudiziario
C'è stato un pestaggio quinte poi ci hanno caricato sui sui pullman e trasferite in altri caccia questo è stato il mio primo impatto aspetti i miei genitori per uscire e mi trovo in un altro istituto giudiziarie dalle vicine nel carcere di Messina sono di Catania
A Rivoli
Subito vengo messo in isolamento assieme a tutti gli altri ragazzi perché siamo persone additati come riportò se perché veniamo da una situazione diciamo
Segnalata personale rivoltosi quindi nel momento in isolamento
E denunciato assieme a tutti gli altri le persone che si trovavano lì quindi fu una denuncia collettiva eravamo circa seicento imputate quindi minori
Anche persone del carcere giudiziario fanno il processo per direttissima e e circondano tutti chi ha due anni già un anno e mezzo a me ne hanno dato diciotto mense e ancora devo cercare di capire dove mi trovo sta succedendo aspetto la mia famiglia eccetera
E mentre che ho questa attesa di aspettare sentono queste voci e frammentarie questa notizia di altre di altre rivolte in corso a Roma Milano Torino e Genova con
E questo era un linguaggio vino
Per me nuovo c'è una situazione nuova non riusciamo a capire cosa stesse succedendo non capivo troppo piccolo un ambiente che non era nel mio ambiente
C'è da poco lasciato a scuola con i miei amici e c'era il ministro lustro dicembre c'erano figure educative non c'era non c'era un dialogo con nessuno
Da lì a pochi giorni ancora
Mi tenevo riprendere dalle ferite che avevo scoppia un'altra rivolta nel carcere dove abito volerne descrizione di isolamento io e altri circa venti trenta tre detenuti minorenni anche loro
Un atto rivota addirittura di cui quelli le persone che avevano programmato
Quinti erano persone adulte con sequestrato della polizia penitenziaria quindi si mette in moto alternato meccanismo è detto ecco che ci risiamo perché ha detto la puzza dei materassi bruciati alla stessa storia che ho avvertito cinque dieci giorni prima
Ho dodici giorni prima anche qui scoppia
Poi l'intervento della polizia ripete lo stesso filmato quinte spesso schiacciato vi ha portato in un altro istituto era mia famiglia mia madre che mi cieca da un posto all'altro perché avevo una scarcerazione per quei fatti minori
Di cui ero stato in carcere però con un mandato d'arresto che era quello scaturito
Dalla rivolta quinte condanna per direttissima diciotto mense
E quindi rimango in carcere per questo fatto qua scoppia un'altra rivolta a Messina e di conseguenza non è una trovata dei catturato che ci condanna a quattro anni ancora dove cercare di capire cosa sta succedendo ci trasferiscono la troppa c'era
E comincio non era tanto il fatto in se stesso che stava avvenimento
Ma cattivo io da ragazzino che ovunque io entrava a contatto con persone tra tutte persone a tutte persone che davano del tu alla galera persone che erano entrati pagare in carcere cinquanta sessanta volte perché all'epoca non era come quella la riforma penitenziaria strutturato che il carcere minorile dovesse una struttura separata tutti gli altri istituti giudiziarie all'epoca si mettevano i detenuti minore anche assieme le strutture
Giudiziarie di conseguenza io sono capitato in certe scene di camerone dove erano trenta quaranta persone di cui esisteva un campo il cristiano tre serie di regole e linguaggi che a me erano sconosciute erano tutti ed in quale città e culture
Che non mi appartenevano macché sono stato costretto non avendo una figura educativo non avendo da batteri sterno
Solo una dei volontari che ci potessero suggerire persone che ti potesse in qualche modo negli incontri cercare di capire qual era la situazione che sta vivendo quindi un carcere chiuso uno voglio dire questo è importante questa storia qua
Perché poi è importante anche tutto quello che è venuto dopo e commenti stati importantissima per la riforma penitenziaria dove ha rivoluzionato totalmente con l'entrata
In carcere di tante persone civili cui delle scuole universitarie parrocchie tre persone cioè io non conoscevo che c'era questa parte Stena perché appunto molto piccolo quando sono venuti in carcere
Non ho avuto il modo di conoscere fuori non sono arrivati in calce da tutto di cui già l'avevo una formazione non sono il delle esperienze di vita per cui avrei potuto romano un certo punto fermarmi e fare una scelta giusta o sbagliata che sia il mio interlocutore in quel momento e il mio punto di riferimento purtroppo e diventato il modello malavitoso
Quindi ho incominciato ad affezionano in un evento a tre non avendo avuto la possibilità di tre Tara tricolore
Pensano che il valore che stanno in piedi dove tengono insieme tutte consorzio sociale valori che appartengono tutta la società io con loro non li conoscevo non le ho avuto neanche il tempo di conoscerli
E quindi per me diventava importante il punto di riferimento in mafioso diventando tanti capo della stanza dove si viveva diventa un'importante azione di Géricault di regole India andava importante perché ero stavo crescendo dentro una cultura che non era mia ma stava diventando Minerva diventata con il tempo
Come quella che chi fa la spia va punito chi fa questo va annientato che quindi dentro questo tipo di di cani che che si Marturano all'interno di questa struttura caccino filtrava niente dall'esterno non c'era nessuna persona
Che potesse in qualche molto riprendere per mano la tua vita non esisteva la figura dell'educatore come ho scoperto negli anni com'era fondamentale questo quindi anche il direttore del carcere
L quanti anni ricordo che ammazzano la quinta elementare e quindi voglio dire anche come formazione erano tutto come in famiglia commesse quello diventava il castello loro
E noi eravamo costretta attiva all'interno di quel castello e quindi si chiedeva l'indiano si produceva un certo tipo di cultura che è diventato purtroppo la mia cultura la mia cultura di difendermi tutto quel girava attorno
Questo
E dopo un paio di anni e quindi già io avevo assicurato in questi anni
Tutta una serie di rivolte di cui sono stato coinvolto nelle prime parte come persona cui nazione che cosa stava succedendo
Nella seconda parte avendo introiettato quella ma diciamo quel prodotto malavitoso di cui andavo strutturarsi quindi cresce o molto forte anche l'odio verso la divisa verso l'istituzione che l'ho vista sedici anni quello che avevano picchiato
E io non avevo fatto niente e quindi non avendo anche la capacità la possibilità e la cultura di poter capire
Spostare un pochettino più laiche il siero e cercare di capire chi fosse quello con la divisa in quel momento lo vediamo come quello che aveva picchiato e non c'era nessuno
Che mi potesse aiutare come avviene oggi un volontario non solo su una ragazza subendo relazioni che venga cioè non sono operatori
Qualcuno che potesse può aiutare a capire durante il percorso corse stava facendo e dove poteva stare bene e male non avendo queste figure queste figure questi punti di riferimento
La mia cultura che in qua tra e cresciuta dentro quella dimensione che era chi siamo tutti qua e chiede dall'altra parte
Non conoscevo mi scusi ha un compito molto molto ingrato siccome ci sono delle persone che devono rientrare alle sei tassativamente quindi devono andare sono costretto a chiederle di chiudere sì con la promessa che e talmente anche band coinvolgente starlo ad ascoltare che ci ritroviamo sicuramente io appunto volevo fare questo punto per cercare di capire come poiché
E diventato importantissimo nell'annus sì perché poi a seguito di questo nostro Paese attraversa un momento terribile quindi con l'arrivo dei anche del terrorismo eccetera che a questa età punta tutto dentro il carcere quinti sono arrivati carcere speciale e di conseguenza per lo Stato come difesa sociale ha seguito tutto quello che stava avvenendo nel Paese certe da rottamare eccetera
Ha messo insieme un errore micidiale che non ho capito poi dopo dieci anni insieme noi detenuti comuni e quindi io sono andato a finire nelle carceri speciali nemmeno licenze ottantasette appena aperti nel circuito
Speciale in quando venivo identificato come persona pericolosa se così tutte quelle rivolte dentro i casi che si erano verificate
Questo ha fatto sì che godendo ancora di più
Dentro quella dimensione che già io venuto l'esperienza che ho acquisito una mentalità diciamo malavitosi non c'era un nessun filtraggio Esterno delle società esterna
Occupò politiche mi sono un po'politicizzato perché cercando divide all'interno cominciato a capire che fossero questi quindi è lontano anni luci dello Stato cioè di dei quelle che erano una regola sociale che ci potesse appartenere quest'anno ha tenuto il ventuno anni e dentro le strutture sociale quanto è avvenuto se i cambiamenti il cambiamento è avvenuto
Dopodiché per fortuna ho incontrato perché potreste anche sfortuna smunto alle persone giuste ho montato alcuni volontari nel carcere speciale
Di cui si è aperta una comunicazione si avverte una commozione e io li ho scoperto
Sono uscito fuori dalla grotta
Io ho scoperto che c'era un altro mondo che esisteva oltre a quello dove io ero stato costretto a vivere e questo grazie al volontariato crearsi tutte queste persone che mi hanno un po'illuminato il tracciato magistrata
Con queste persone sono riuscito poi a scoprire tanti valori che c'erano emersi tante possibilità che c'erano in me di cui mi ha permesso poi di ripercorre una stato professionale lavorativa di cui ho potuto costruire poi una cooperativa sociale provetto
Lavora tantissimo i detenuti dopotutto entrare in tante famiglie tramite volontariato consci dei loro figli i nipoti liceo ci sono laureate
Con la mia con il mio aiuto anche ventuno ragazzi dell'università delle varie istituti milanesi di cui ho contribuito alle tesi di laurea mettendomi in gioco attraverso quello che era stato il mio vissuto e questo oggi
Grazie a tutto questo lavoro che è stato fatto di cui mi sono molto grato perché i volontari per me sono un po'la mia seconda famiglia oggi
Mi hanno portato anche a poter avere un incontro oltre che prima con il caldo e la mattina e per tante volte arrivare a poter abbracciare papà Francesco l'anno scorso grazie alla conveniente alla la stessa opera
Per poter avere anche come un riconoscimento di quello che è stato un percorso faticoso duro
Ma mi ha permesso anche di poter emettere i primi mattone per poter ricostruire o anche un Gaucci della speranza dando il mio contributo nonostante i miei quattro a quarantaquattro anni di Calcide vissuti
Ride indistinzione che c'era da anni che che la direzione del carcere mi ha proposto la domanda di grazia
Appoggiando pienamente sia la domanda di grazia sia anche la la libertà condizionale
Perché ritengono chiedano mai io non sia più una persone che devono stare in carcere io non mi sono affezionata carcere sento una forma di rigetto del carcere ma allo stesso tempo essendo che ci sono cresciuto cento anche
Quasi un un dovere di attivare tutte quelle che sono le mie risorse affinché un altro ragazzino non entri più a sedici anni
Per rimanerci quaranta o cinquant'anni dentro le nostre strutture penitenziarie vorrei che questa mia pena potesse servire no più ammette credo che a me non serve più
Che potesse sentire a Crema per far sì che il nostro paese non si verifichi più racconterà
Davvero
Grazie davvero
Testimonianze ancora proseguiamo dal lato dei volontari vicina Licia Roselli Guido Chiaretti vi chiedo veramente estrema sintesi e chiamo subito anche Alberto Giansanti se vuole raggiungerci
Fitte mi raccomando esempi alla sua figura è durissima no anche perché siamo tutti stanchi e poiché dopo questa testimonianza diventa sempre più difficile spiegare alla nostra esperienza
Io sono Licia Roselli e parlo a nome della progetto cotton di San Vittore
Cerco di ripartire da dove siamo partiti stamattina che i trent'anni dalla legge Gozzini ovvero il progetto cotto alla stessa Vittore proprio figlio
Di quegli anni e di quella di quello che è successo dopo infatti siamo partiti nel novantadue e quindi arriviamo fra sei mese a festeggiare i venticinque anni di attività in carcere
Credo che siamo uno dei gialli sono un Ambrogino grazie Gian devo ringraziare il Comune di Milano che quest'anno anzi gliela sottocommissione carcera presidente che sia mai si che Agca appoggiato la la benemerenza civica che andremo a ricevere fra un paio di giorni
Credo che va be'insomma se stavano la sesta opere di qua
Se stavolta Rachel più di cent'anni di attività in carcere noi ne abbiamo venticinque però siamo una Rete di associazioni e quindi questo è il valore in più che abbiamo nel senso che siamo partiti nel novantadue con un grande convegno a cui ha in casa a San Vittore dove ha partecipato tutte le aree massima autorità di San Vittore figli di questa esperienza che di cui si è parlato stamattina della corsia dei Servi fatto questo grande convegno a partire dallo stimolo sia degli esterni che entravano che dei detenuti
Per la gran parte detenuti politici che erano all'interno quindi dopo questo grande convegno Partito questo Progetto cotton Orsa
Che era una rete di associazioni che continuava a lavorare dentro
Sulla logica dell'empowerment quindi lavorare con i detenuti non per i detenuti e non era una situazione grammaticale ma è importante anche il significato
Dove entrava il volontariato in carcere in cui c'erano i volontari esterni e ci sono i volontari interni Lella è stata una tenda dei nostri volontari interni alla sezione femminile
Noi soprattutto lavoravamo
In due parti lavoriamo tuttora in due parti al femminile e quello che era il Cocca e perché questi erano i reparti che erano stati reputati quelli che avevano un più bisogno fate Alcock c'erano i tossicodipendenti adesso siamo al terzo da quando il coke è chiuso quindi
Diciamo che quella tipologia è stata trasferita al terzo reparto quindi si privilegia il lavoro dirette tra associazioni c'era anche la Cominetti all'inizio che poi a mano a mano se la sfilata ma non tanto perché non interessava il lavoro delle cotton Lost
Perché noi privilegiamo il lavoro di gruppo e quindi non c'era più nessun volontario della Cominetti che facesse gruppi di lettura ma si occupava delle biblioteche c'era anche la Sesta Opera qui ci siamo un po'modificati siamo sei associazioni che sono la Lila Lhasa alla Comunità del Giambellino la settantasette forse dimenticato qualcuno siamo seri
La CGIL io sono della CGIL manca e Naga Urquhart che fa la parte più importante e pesante in questo momento visto che la presenza dei detenuti stranieri fondamentale quindi copriamo attività tutta la settimana su queste aree che sono l'area stranieri l'area salute l'aria comunità l'area ai DS
E noi della CGIL che facciamo volare a lavoro in più abbiamo anche dei laboratori che sono il cineforum un laboratorio di scrittura
Siccome privilegiamo l'attività di empowerment con i detenuti siamo noi volontarie interni e i volontari
Esterne coi volontari interni e quindi sono due al femminile due al maschile che ci aiutano nelle nostre attività
Diciamo che l'altra cosa che fa che promuoviamo e attività in Rete anche con altre Progetti infatti abbiamo partecipato al Progetto Fahrenheit della Cominetti
Dario Giambelli era uno di quelli che che poi è venuto anche se era il quinto a lavorare a uno dei nostri gruppi sulla responsabilità sociale d'impresa
E quindi diciamo che siamo longevi non è facile lavorare in Rete nella logica dell'empowerment questo momento San Vittore al terzo reparto abbiamo un momento di arretramento perché sono successe delle situazioni che e lì ci scontriamo con la realtà del carcere che facciamo dieci passi in avanti poi succeda ne facciamo venti indietro ma nessuno mollare continuiamo adesso assertività
Sono un po'rallentati devo dire che con l'avvento delle biblioteche di reparto il nostro lavoro era molto più facilitato perché la biblioteca era un luogo è un luogo di socializzazione in questo momento quella del terzo chiusa
In cui si poteva fare da cassa di risonanza anche per le nostre attività uno e quindici certamente ci sarà un po'in difficoltà speriamo che adesso sta situazione cambi rapidamente
Voglio uno dire due cose che mi hanno stimolato molto soprattutto Aldo Bonomi quando parlava di comunità di cura e dice la comunità di cura non è solo stare in carcere ma stare anche fuori e fare bene il proprio lavoro siccome io sono già un sindacato CGIL sono assegnata lista
Non so se la CGIL io faccio bene il mio lavoro non sono io ma come potevo giudicare io spero lo faccio con passione anche se lo faccio da quarant'anni
Di farlo bene quello che abbiamo cercato come come CGIL non siamo entrati dopo la la CISL aveva cominciato punto col gruppo Cominetti ma poi di c'ha abbandonato non siano in tanti abbastanza come volontaria CGIL cerchiamo di di fare quello che possiamo di ponte e quindi poi cercare di dargli delle opportunità e il segnale lì a fare un cortili comunque sia ovviamente come sindacato non possiamo fare intermediazione di manodopera e quindi non possiamo cercare un posto di lavoro perché non è nelle nel nel nostro statuto ma cerchiamo di protegge le dare i nostri servizi sia all'interno che all'esterno per tutto quello che si può fare fuori
L'altra cosa difficile che può essere che facciamo e cercare di quando parliamo con i nostri iscritti cosa fate in carcere e quando fuori c'è tanta gente che non è entrato in carcere e ha bisogno del posto di lavoro e sono licenziati quindi è chiaro che non amo comunità come possiamo pensare può essere un sindacato che nel suo statuto alla solidarietà hanno e diventa anche per noi difficile trasmettere questo questo nostro messaggio questo nostro impegno perché se fai la lista
Di chi ha bisogno e detenuti è sempre l'ultimo diciamo che stanno tra gli stranieri e rom no è sempre un po'troppo difficile giudicare l'ultimo è un impegno difficile stiamo nella faglia come ha detto Aldo grazie
Grazie
Guido Chiarelli fissa sta Opera San Fedele
Grazie
Santo m'ha fatto venire in mente tutta la storia che c'era non sanati nel ventitré quindi mille novecentoventitré a San Vittore perché c'era solo San Vittore poi tutti gli altri pian piano
Tu quando parlare del del settantacinque mi tornano alla mente il lavoro che fece il presidente nostro al all'epoca perché lo Stato ovviamente non pensavo al volontariato
E uno dei contributi importantissimi della Sesta Opera all'Italia eh l'invenzione la proposta e per fortuna in capi politici all'epoca ascoltavano
Cosa che oggi non succede
Introduce mole l'articolo diciassette settantotto
Oggi tutti in Italia entrano con gli articoli diciassette settantotto in realtà flirta tanto il quarantaquattro quarantacinque per tutta la serie dei colloqui va be comunque questa è stata la uno dei se uno guarda veramente la storia s'accorge che per esempio c'è uno studio la Regione Lombardia
Fino al settantacinque in tutta la Lombardia c'era la sesta operò nata nel ventitré un atto associazione che nata nel cinquantotto qualcosa di simile e basta
Dopo i settantacinque introdotti questi due articoli in Lombardia nasce un'associazione in media un'associazione all'anno e non è ancora finita c'è tutta una linea la storia continua per cui impara che ci sono tantissime altre associazioni sono saranno una trentina
E questo la maggior parte a Milano
Quindi questo è stato un po'o se volete è una da si può ripensando la Gozzini a parte le attività in carcere ce ne son tantissime ma mi sembra che uno dei contributi più diciamo in in in tema con la Gozzini quello che è successo da noi nel due mila quattro
Quando proprio guardando l'evoluzione
Della pena in Italia di Omero spaventato dal fatto che non ci fosse neanche un volontario in Lombardia
Che si dedicasse rapporto Colle Mick le i condannati nelle misure alternative
Perché la Gozzini poi ha introdotto questa cosa qua non battuta la decentrata detenzione domiciliare nata alle nei due mila quattro come rapporto dei dati del ministero la Lombardia aveva zero volontari che lavoravano con lui per su la detenzione domiciliare
Quindi aveva cominciato a a lavorare con l'UEPE la dottoressa per innanzi all'epoca era la direttrice
E quindi aveva fatto prima un protocollo diciamo sperimentale poi un protocollo approvato in maniera continuativa dalla ministero che dura ancora adesso
E quindi dal due mila quattro lavoriamo conti dei condannati alle misure alternative abbia cominciato con la delezione domiciliare però poi si è imposto quando c'è stato il il
Il come si chiamava la l'uscita del
L'indulto ci furono tantissimi altri casi che richiedevano questo quindi abbiamo introdotto anche questi in poi gli affidamenti eccetera eccetera oggi sono ci son potute le misure alternative
Per dirla molto in breve l'esperienza ci ha insegnato a tantissime cose questi dieci anni più di dieci anni che facciamo questo lavoro
Uno è che il volontariato in carcere sia difficile come diceva Licciana quello fuori molto più difficile
Molto più difficile perché perché se da solo
Come volontario
Mentre in carcere almeno più educatori ciliari gli agenti voi gli psicologi quando sei fuori non c'è nessuno
Il la l'assistente dell'UEPE quando di passo un caso visto che ce ne hanno migliaia e gli assistenti sociali sono un diciamo quelli operativi e poi di fatto sono una trentina
Perché poi c'è sempre qualcuno che malato qualcuno che eccetera eccetera
Quindi non riescono a seguirli quindi te ne passano uno dice va be arrangiati
Più o meno poi realtà ti seguono perché poi nei momenti difficili c'è sempre un riferimento perché comunque loro suoni riferimento formale no
Però poi ti carichi tutto sulle spalle e non cioè solo la persona singola come per esempio in carcere no isolate dal contesto ma il contesto troppi tutto perché l'UE in casa son sempre situazioni difficilissime perché sono i casi che il carcere non sa gestire e questo apre tutta una serie di capi di cose
Dopodiché ti tocca anche sensibilizzare il territorio perché visto che sei fuori non devi risolvere tutti i problemi ma dovrebbe in teoria esserci tutta una serie di servizi contorno ma questi servizi molto spesso non ci sono
E allora capisce che allora c'è un lavoro veramente complicato proprio perché era trecentosessanta gradi su tantissimi livelli diversi
Quindi le saranno se esperienza su questo scrivendo un libro che spero che trasferisca tutte step questa questa esperienza no anche perché strutturalmente in Italia oggi questa è la direzione di marcia verso lo Stato
Sta spostando le pene sul territorio ma il territorio non essa nulla non sa nulla
Quindi bisogna formarlo eccetera portarlo avanti
Questo è
Ricordo grazie
Accingiamo chiuderei mi spiace del poco tempo che rimane quell'Alberto già stanchi e l'esperienza fatta con studenti detenuti e studenti non detenuti nel carcere di Opera
Buonasera tutti a tutte io sono qua e come delle di attori Torino ed onesta disciplinare Bicocca nel rapporto col carcere
Nel due mila dodici abbiamo fatto questa col Prata della Lombardia e ne sta nel suo Bicocca una convenzione un accordo per uno scambio di formazione del di tra Bicocca e alle due carceri
Milanesi quello di Opera che al confine e quello di Bollate
Il credo che l'elemento però più interessante io lascerei a questo punto così velocizziamo
Qui sono con me una studentessa ora appena laureata con una tesi su rapporto università e carcere Marta
E Davide Calloway tra sono due studenti uno di Falcone indecorosi premessa che forse è la cosa più anche interessante di ottengo un corso danni ma anche altri miei colleghi di Bicocca lo fanno un corso istituzionale col Ciclone magistrale
Dentro al carcere portando dentro gli studenti e con insieme a studenti di di opera in generale sono sempre una trentina di studenti
Per universitari una trentina di studenti indicò però io lascerei veramente che credo che ci sia l'esperienza anche più interessante era parola a loro due anche per sintetizzare al massimo questa cosa e vi ringrazio
Grazie avviso Marta Marta giardini sono una delle studentesse che tre anni fa entrata in carcere per la prima volta in questa esperienza di all'interno del così mediazione dei conflitti che si è tenuto appunto l'opera all'interno di questa esperienza è stata insomma la la prima che voi dopo al seguito una serie di di esperienze poi successive
E la cosa che mi preme direi prima di tutto rispetto a quello consentito appunto aggiornata
E che abbiamo un po'rotto gli schemi nel senso che noi siamo io e Davide siamo e poi dopo insieme a tutti gli altri nostri compagni che hanno vissuto la stessa esperienza nostra siamo un po'gli attori di quello che è stato tutto poi l'esperienza che da tre anni a questa parte il si sta si sta avviando e sta continuando oggi a opera ma allo stesso tempo anche ci stanno lo stesso progetto sia opera che ha bollato e quindi appunto in entrambi carceri quindi noi siamo i veri attori di queste quindi la cosa appunto principale appunto questa abbiamo alle spalle l'università ma ha noi insieme me studente che dopo siamo diventati alcune alcuni di appunto alcune sale sono laureate hanno proseguito altre appunto continua a essere studenti insieme alle persone detenute hanno continuato questo percorso
Per fare un po'va un po'la la storia molto breve sarò sintetica visto che comunque il tempo è poco il quel progetto al progetto università carcere nato tre anni fa a
Esita esegue il e il Estienne evoluto
In in due modi il primo è sicuramente i corsi di mediazione dei conflitti e poi quello di chi mi legge sicurezza urbana anche sanno diciamo da quest'anno da due metri dice a questa parte stanno seguendo all'interno della del carcere di Opera
E che coinvolgono ovviamente trenta studenti dell'università e trenta studenti
Di opera alle alle quindi appunto siamo alla quarta edizione per le forme della mediazione dei conflitti alla terza perché non c'è sicurezza va quindi immaginate quante persone appunto di studenti vengono a contatto con cioè sia studenti entrano nel carcere nei a contatto con le appunto gli studenti stia detenuti che che non quindi quante persone finora e l'altro il il Progetto appunto che che si è attivato di di studio universitari di possibilità di studio universitario
All'interno del carcere di Opera quindici sono studenti ed ex-studenti persone detenute che stanno frequentando l'università grazie alla convenzione
Che si è potuta attivare e ultimo io diciamo sono stata una di quelle che ha gestito questo questo appunto questo Progetto dall'interno essendo appunto una volontaria entrando con l'articolo diciassette di cui si diceva prima
E ho gestito cercando di fare appunto da salici facile facilità attrice tra il Moro il le difficoltà cadono le persone detenute studenti e le le le difficoltà che era poi l'università cercare di entrare all'interno del carcere successivamente fortunatamente dopo un anno di gestione diciamo un punto individuale insieme agli educatori
Il ai professori ho avuto si è creato un altro progetto sempre resta Bicocca che si intitola bando adotta un detenuto per studiare insieme
E quindi da lì da questo bando che si è aperto in università sono state coinvolte altre figure ha oggi ce ne sono circa dieci sono Occhiuto araldico in sala ci restano due
Che hanno aiutato diciamo all'affiancamento allo studio perché appunto io mi sono trovata di fronte all'interno del di nell'esperienza venti più di venti persone detenute che volevano studiare università e che avevano avevano stavano studiando e quindi la gestione e l'affiancamento lo studio non poteva avvenire perché se no non sarebbe uscita anche entrando molto
E invece con l'aiuto del e con l'aiuto di questo bando ci sono persone studentesse che affiancano studenti e studentesse che affiancano
Poi questo le le persone detenute poi facilitano il la permettono a loro di fare appunto l'università che non è appunto cosa da poco
L'altra cosa che appunto voglio voglio dire che abbiamo creato il primo corso all'interno del del carcere è stato un'esperienza grandissima
E perché appunto è stato un corso che era legata alla mediazione quindi queste oggi appunto so che ha parlato cerette stamattina quindi è tutto legato a quello e ha al fatto che appunto la mediazione come strumento di metodo può portare a una giustizia diversa da quella che appunto si conosce oggi che diciamo è quella che prevale però punta giusta riparativa e all'interno di questo corso abbiamo avuto modo di di insomma ascoltare ascoltarci e parlare dei nostri conflitti le nostre ombre
Delle nostre luci non soltanto a livello diciamo appunto all'interno del di un corso ma molto più in profondità e anche relazionando ci appunto con persone detenute ed è stato molto diciamo toccanti importante per quello che è venuto dopo
Da cui Bondi nato il libero e non su un libro che abbiamo scritto insieme che è il frutto del del lavoro fatto e condiviso con appunto
Quelle persone detenute e niente del senza se voi vi è qualcosa Davide ha rimandato al conosceva tutti sono David
Volevo spiegare velocemente so che c'è poco tempo quindi che cos'è la mediazione vista dagli occhi di un detenuto
Mi sono rivisto c'era la storia di ragazzo che venuto prima anche della signora di Lodi quando parlava
Io sono diversi anni che sono detenuto e nel momento in cui una persona entra in carcere la prima cosa che fai si difende si difende da quello che il sistema carcerario e più ti abitui a difenderti
E più utili abitui a non ragionare su quello che è successo
Quindi tendiamo a tenere lontano tutte le cose che in qualche modo ti porti creiamo sofferenze attenti solo a difendersi scordando tiri che c'è una vittima di reato che c'è una persona che ha offeso che ci sono quando con un po'come quando butti una P tre uno stagno che fa diversi cerchi quindi sono diversi cerchi
Che bella formare che sono vari livelli di offese dolore che è recato in giro
Progetto di mediazioni iniziato Congia Santi
Iniziata con la Bicocca con il Sud con le studentesse e ci hanno dato la possibilità di attirare un attimo fuori quello che ci portavamo dentro diciamo che la formula è quello di dare un pezzettino di dolore
A tutti quanti in modo da sentirci più leggeri e viceversa quindi di creare una una sinergia che in qualche modo funzione visto che questa cosa
Personalmente ha funzionato
L'abbiamo abbiamo cercato di creare uno spettacolo teatrale
Abbiamo portato in scena più o meno un mese fa
Sette novembre sino al diciassette nove della lo l'elemento di BookCity è ridiventato per quanto mi riguarda un metodo di approcciarmi a qualsiasi difficoltà sta partendo una mediazione con me stesso ma soprattutto quello di trovare una forma di comunicazione per qualsiasi cosa quando prima forse l'unica forma era sicuramente una forma violenta rispetto alle mie reazioni questo per dire che sono sempre più convinto ringrazio tutto quello che ho sentito oggi perché il volontariato in carcere per quanto mi riguarda la società che entra in carcere se non vedremo proprio nessuno
C'è proprio siete gli unici che c'è inizia a trovare soprattutto perché non ha rotto ha bruciato tutto quello che poteva essere l'ambiente familiare attorno a sé
Ma quello che rimane importante è che grazie a queste cose vuoi l'università voi tutto quello che ho sentito
Le persone hanno la possibilità di spendere il loro tempo in maniera costruttiva non saranno ora i miei ventiquattro anni di pena andare a insomma la società fu la certezza che io possa essere una persona migliore
Ma sarà come io spendo il tempo all'interno del carcere all'interno di questo tempo che da me
La possibilità di essere libero davanti a una scelta
Ecco ratio
Grazie grazie a tutte le persone intervenute non so se Nicola quei dire al parola chiusura
Salutiamo dandoci appuntamento a riprendere appunto tutti questi input che sono arrivati oggi pomeriggio dargli lo spazio che si meritano perché oggi erano veramente solo degli assaggi grazie a tutti