Presentazione del libro "Libertà di migrare. Perché ci spostiamo da sempre ed è bene cosi'' di Valerio Calzolaio e Telmo Pievani (Giulio Einaudi Editore)

Bisogna
Ma
Allora buon pomeriggio a tutte a tutti mi fa molto piacere saluto e ringrazio il
Gli autori di questo libro Valerio Calzolaio
Scrittore che conosce bene questa Camera essendo stato deputato per quattro legislature esserlo stato anche sottosegretario all'ambiente il professor fermo pietrame che il docente all'Università di Padova
Saluto anche
Il il Capogruppo
Di sinistra italiana qui a Montecitorio Arturo scotto saluto il professor Andrea Riccardi
Che anche lui conosce queste sale già ministro ministro per la cooperazione internazionale l'integrazione saluto e ringrazio tutti voi che
Avete voluto stare con noi qualche
Un'ora oggi pomeriggio e a parlare di un tema che
è un tema
Luciano io ritengo il titolo del libro
Si parla di libertà di migrare libertà di emigrare
Ecco un libro che
Che ci aiuta vere un pensiero lungo
Un pensiero lungo su un tema in cui spesso la politica invece
è senza pensiero
è carente di pensiero
O ancor peggio un tema in cui la politica
Fa ricorso ad altri sentimenti per affrontarlo non da ultimo la paura
E quindi è importante invece avere una prospettiva
Una prospettiva che viene da molto molto lontano
Qui il professor Pievani ci fa ragionare
Da
In una prospettiva di milioni di anni una prospettiva di milioni di anni
E ci dice nel libro che le immigrazioni l'emigrazione sono un tratto costitutivo dell'identità umana
E dunque
Non è sempre e comunque l'affissione di emergenza come sia la tendenza a a dire nel nostro Paese è una un
Tratto costitutivo dell'identità umana
E ci porta all'homo sapiens addirittura e ci dice che l'homo sapiens ossia evoluto grazie alle migrazioni si è voluto perché si è spostato
E nel libro ci dice anche che chiunque abiti in Europa
Suo malgrado a origini africane
E a un qualche parente africano ora io penso che questa rivelazione scientifica possa provocare un certo sconforto tra alcuni politici che ritengono che mischiarsi mischiarsi invece
Vuol dire perdere la propria cultura europei ed entità
Ecco da questa ricerca scientifica si evince il contrario che l'evoluzione e la cultura nasce
Dalla mescolanza nasce dal confronto
E l'altra cosa che mi interessa mettere in evidenza la libertà di migrare rispetto al diritto di restare
è già
Perché
La libertà esistente nel momento in cui tu puoi rimanere ma noi sappiamo che
Non sempre la migrazione una scelta
A volte rimanere un privilegio che non tutti possono vivere
E lo sanno bene i sessantacinque milioni di rifugiati al mondo che non hanno il diritto di restare quindi è interessante questa contrapposizione tra la libertà di migrare e il diritto di restare
E infatti
Si scappa per quali motivi si emigra per quali motivi si scappa non si emigra si scappa quando si fugge dalle guerre
Dalle violazioni dei diritti dalla
Dalla violenza
Del terrorismo
Non ci sia scelta
E chi fugge dice Siena vorremmo non disturbare nessuno ma dateci la possibilità di stare a casa nostra insicurezza
E poi si va via dal proprio paese si emigra anche per altri motivi perché si vuole avere migliori condizioni di vita offrire alla propria famiglia una migliore prospettiva
Due condizioni
Che comunque noi dovremmo
Conoscere bene con italiani
Perché noi
Abbiamo vissuto tutte e due le condizioni in passato pagina viviamo solo una in passato
Noi siamo stati costretti molti dei nostri nonni o bisnonni se ne sono andati a causa
Della mancanza di libertà in questo Paese e
Il fascismo costrinse molte
Molte figure importanti anche ad andarsene dal Paese
E PAI molti dei nostri parenti se ne sono andati in passato perché non c'era di che mangiare di che vivere
E purtroppo anche oggi molti dei nostri giovani se ne vanno perché non trovano nel nostro Paese
Le la possibilità di avere una carriera una prospettiva quindi noi siamo un Paese che abbiamo vissuto e continuiamo a vivere la realtà della migrazione eppure
Lo sappiamo anche perché
Come dire oggi noi siamo oggetto discriminato delle migrazioni vedete quello che è successo con la Backstreet quanti nostri connazionali oggi in Inghilterra si sentono
Strong visti di certezze
E si sentono più vulnerabili i nostri frontalieri e c'è stato un referendum
In Svizzera anche lì si sentono molto più precari di prima potrà continuare a lavorare non potrò continuare a lavorare e oggi le comunità straniere negli Stati Uniti d'America credo che anche loro
Ivano un momento difficile di dubbio
Quindi
Credo che
La
Ricetta che ogni tanto noi ascoltiamo e che ognuno se ne deve stare a casa propria
Allora io mi chiedo e vi chiedo in un tempo globale come il nostro in cui
Le Nazioni Unite stimano che ci siano duecentoquarantaquattro milioni duecentoquarantaquattro milioni di persone che si spostano di migranti come è possibile
Rendere realtà la ricetta ognuno a casa sua
Eppure questa ricetta in politica paga funziona
Ma perché la politica USA una ricetta del genere che noi sappiamo che è impraticabile
Io penso che lo faccia perché non ha idee
Di come gestire questo fenomeno e in assenza di idee di prospettiva e divisione si affida a uno slogan
Una slogan una semplice ma impraticabile appetibile ma irrealistico ognuno a casa propria
Ecco allora
Oggi
Nel clima che viviamo anche i diritti più consolidati che fanno parte del nostro della nostra cultura giuridica oggi vengono rimessi in discussione chi avrebbe mai potuto pensare
Fino a poco tempo fa che il diritto d'asilo che ha un diritto
Che invito fondativo della civiltà europea potesse essere messa in discussione
E poi è quello che sta accadendo
Perché vedete aver fatto l'accordo con la Turchia per bloccare il flusso i richiedenti asilo di migranti che arrivavano attraverso
Appunto le isole greche su su su fino al cuore dell'Europa del fatto
Quell'accordo vuol dire
Aver
Aver perso
Parte della propria anima parte la propria assenza e molta della propria credibilità agli occhi del mondo
Perché come facciamo oggi ATA a redarguire un paese che fa respingimento
Un Paese che non rispetta la Convenzione di Ginevra del cinquantuno quando noi continente dei diritti umani in noi noi l'asta il cuore
Della civiltà giuridica il luogo dove è nata la Convenzione di Ginevra noi diamo in appalto il diritto d'asilo a un Paese la Turchia
Che non ha
Neanche il quadro giuridico per poterlo fare non avendo sottoscritto il protocollo di New York del sessantasette e dunque riconosce rifugiati solo per l'ora che avvengono dall'Europa
Un paese la Turchia dove oggi
I diritti anche del popolo turco vengono messi in discussione perché non ci può sfuggire quello che sta avvenendo dopo il tentativo di colpo di Stato che tutti noi abbiamo fortemente condannato tutti noi
Ma che cosa è successo dopo
Se ha parlato prima di di di golpe militare oggi io mi sento di parlare di golpe civile perché non è
Consentibile in una democrazia che i deputati dell'opposizione vengano arrestati non è concepibile in una democrazia
E non è concepibile qua tanto più perché quei deputati rappresenta una minoranza e sono il terzo rappresentano il terzo partito del Paese
Questo arriva dopo una serie di azioni che non sono espressione di Stato di diritto
Arrestare
I magistrati spostare i prefetti da un posto all'altro perché considerati scomodi arrestare i giornalisti licenziare i professori universitari
Fare il divieto dei funzionari pubblici dei dipendenti pubblici il divieto all'espatrio ma tutto questo come a lasciarci indifferente
Allora noi non possiamo
Oggi stare a occhi bassi perché abbiamo firmato un accordo e ci siamo consegnati mani e piedi alla Turchia
Perché qui e anche
Il concetto stesso di ora OPA che viene rimesso in discussione
Allora io sento il dovere per la mia storia e per il ruolo che rivesto oggi
Di dire che
Quanto accade deve essere un campanello d'allarme fortissimo per tutti noi
E che noi dobbiamo riconsiderare certe scelte perché se oggi in Turchia questo accade ai danni dei cittadini
Tutti che cosa può accadere
Quando si parla di rifugiati di altri Paesi questo il punto
Io
Quindi
Ritengo che su questo si debba fare urna approfondimento si debba fare una seria riflessione e si debbano mandare anche messaggi molto chiari noi
Abbiamo fatto degli errori con la Turchia
Ma oggi noi dobbiamo cercare di
Vedere come
Non essere messi all'angolo dalla Turchia e quindi cercare una collaborazione che
Consente in qualche modo di rispingere l'azione
Arbitraria che è stata messe in atto negli ultimi tempi
Sempre nell'ottica dell'apertura al dialogo noi abbiamo anche ricevuto pochi giorni fa una delegazione di deputati turchi qui alla Camera sono andati in Commissione
E c'è stata una un incontro in Commissione
Anche in quella sede è stato espresso molta preoccupazione da Presidente la Commissione esteri ma penso che sia dovere delle istituzioni continuare in questo senso cioè sostenere le forze democratiche
E ribadire con forza e tutto il
Il proprio come dire il dissenso rispetto a quanto sta accadendo oggi in quel Paese
Vi ringrazio
Grazie
Ringraziamo tale Laura Boldrini
Anche per le parole molto netto e molto forti che ha pronunciato oggi
Poche parole prima di dare la parola
Ad Andrea Riccardi
Presidente la Comunità di Sant'Egidio e poi agli autori del libero Valerio Calzolaio e termo Pievani che voglio ringraziare
Voglio ringraziare innanzitutto perché questa piccola storia che
All'interno di libertà di migrare viene raccontata la storia dell'umanità della sua evoluzione della sua naturale propensione al cambiamento
è innanzitutto un manuale utile per tutti e per tutte
Per battere quei luoghi comuni che vengono spacciati come fatti reali come verità acquisite inconfutabili
E che addirittura oggi passano per essere storia
Il carattere principale
Che viene raccontato descritto all'interno di questo libro la dimensione del movimento
Avrebbero detto una volta Bernstein in movimento e tutto in realtà non è questo
E la storia di una civiltà che si muove
Sulle gambe innanzitutto di chi comincia a camminare dunque conoscersi e si e impara mischiarsi come diceva Laura
Diffidare sempre di chi non vuole mischiarsi
Perché chi non accetta questa tendenza molto spesso sceglie la strada dell'isolamento della chiusura
Della tendenza inevitabile a guardare il tutto quello che altro da sé come negativo come pericoloso
Mi ha colpito molto all'inizio del libro un passaggio su quella che viene definita la diaspora adattativa
E quella diaspora pensate
Come questo conta anche rispetto alla sosta la velocità di movimento oggi ci racconta di quanto
Ci siano voluti cento mila anni per spostarsi dal Corno d'Africa al Pacifico
Per gli uomini gli uomini
I primi uomini sulla terra impiegavano
Per fare venticinque per fare due chilometri venticinque anni
E questo che significa significa
Che l'evoluzione inevitabile delle donne degli uomini che hanno abitato questa terra questa storia
E come dire inarrestabile e guardarla solo con le lenti di chi vuole fermare il mondo significa non capire la profondità del fenomeno la
Naturale diciamo
Tendenza dell'uomo a fare questo ci sono delle proposte
Che io penso siano utili una proposta che sta su tutto e che la risposta a quella che dice
In maniera secondo me è straordinaria Papa Francesco quando qualche giorno fa dice siamo sull'orlo della bancarotta dell'umanità
Provare innanzitutto a
Prosciugare quei giacimenti
Che inevitabilmente producono dissenso riflessi di chiusura paure
E provare a vincere e il titolo dell'ultimo capitolo la sfida della lungimiranza
Un'immigrazione ordinata sicura regolare il responsabile che è il mantra che ascoltiamo sento aree
Che ha un mantra che dentro di sé è inevitabilmente aggettivi giusti
Ma se non vengono collegati a una battaglia per il cambiamento del modello di sviluppo
Per la messa in discussione dei cambiamenti climatici facendo leva su quella figura su cui si sofferma in maniera secondo me molto approfondita il libero
Dei clan attrezzi fuggisse che sono la grande sfida del ventunesimo secolo che cominciano ad affacciarsi finalmente nell'Accordo di Parigi ma faticano ancora ad avere una dimensione giuridica
E quindi quando
Non è una dimensione giuridica se ancora la letteratura la descrizione il tema è come trasformi
Quella dimensione
Le persone che scappano da Paesi che nel corso degli ultimi anni hanno vissuto
La siccità ogni anno sono ventisei milioni di ECU rifugiati e i fenomeni climatici incidono per il novanta per cento nelle persone che scappano
E dentro una un quadro che lui non può essere diciamo come diretta asciutto la Convenzione dell'ONU per la lotta alla desertificazione ci parla di due virgola cinque miliardi
Di persone che nei prossimi anni dovranno fare i conti della propria vita con aree
Diciamo soggette a forti in periodi di siccità
Dentro questo quadro c'è la politica ce lo spazio alla politica c'è lo spazio l'azione c'è lo spazio del dispiegamento di idee alternative a quelle idee culture
Che oggi sembrano impadronirsi del mondo e che entrano pienamente
Alla Guizza della più grande democrazia del mondo
E che fanno leva esattamente su quei sentimenti che venivano descritti prima la politica dovrebbe reagire
Non diciamo guardando dall'altra parte le reazioni anche di questi prime ore
Di fronte alla vittoria di Donald Trump oltre a questo evento drammatico che sembra diciamo far prevalere la paura rispetto alla speranza ma le reazioni della politica sembrano le reazioni degli aristocratici
Alla vigilia degli sconvolgimenti della Francia prima del mille novecentottantanove
Guardare dall'altra parte non capire che si stanno muovendo colse
Pesanti e che se non si bombarda la questione sociale e si trova ad affrontarla in maniera estremamente rigorosa
Bonificando i giacimenti d'odio e provando a trasformarli in pensieri aperti i pensieri cupi rischieranno di prendere il sopravvento
E di cambiare il volto delle nostre democrazie forse in maniera inesorabile
Occorre riuscire a uscire da questo da questa dimensione occorrerebbero anche scelte coraggiose
Va Boldrin la Presidente Boldrini ne citava uno
Il quadro e la Turchia
Ora da giorni e vado rapidamente a concludere
Maniera abbastanza ampia il quadro le forze politiche italiane
Sta chiedendo come dire
Che ci sia una pressione internazionale più forte e più significativa
Nei confronti
Delle scelte operate dal regime di Erdogan
Il golpe militare si è rivelato l'occasione per trasformare
L'unica democrazia alle porte del Medioriente in un sultanato
E il fatto che dopo i prefetti dopo i magistrati dopo i vertici dell'esercito dopo i vertici
Della dell'apparato burocratico pubblico dopo migliaia di giornalisti
E di giornali Chiussi
Arrivino a dei deputati è il segno definitivo di un'involuzione autoritaria
Noi siamo stati a luglio con il mio gruppo parlamentare
A siglare un accordo di gemellaggio con i deputati dell'H di tutti
I deputati del partito democratico Curto turco
E insieme a De Mita su che oggi in carcere abbiamo stabilito che ciascun deputato del mio gruppo parlamentare avrebbe adottato un dossier
Il dossier
Giudiziario di ciascun deputato della Ca'di gruppi che rischiava di essere arrestato perché aveva perso l'immunità parlamentare dopo la modifica costituzionale
La proposta che io faccio a tutti i colleghi democratici presenti nel nostro Parlamento e di generalizzare questo gemellaggio ciascun deputato ciascuna deputata di fronte all'offesa
Di
Donne e uomini che combattono per la libertà all'interno del Parlamento e che rischiano di andare in galera per la propria
Per le proprie idee adotti un deputato turco un deputato curdo che rischia
Di essere mandato in carcere
Perché la democrazia e la difesa della democrazia si fonda sulla reciprocità e sull'attenzione rispetto alle cose che si fa e poi un appello al Governo italiano
Occorre un'azione energica occorre che si dica chiaramente in sede europea che il trattato sui rifugiati basso spesso subito perché non si può condannare in nome del continente dei diritti umani
L'involuzione autoritaria della Turchia e poi non procedere
Su questo terreno che rischia di essere quello là più scivoloso e più pericoloso io ho finito voglio ringraziare thermos Valerio vorrei dare la parola ad Andrea Riccardi grazie
Grazie
Io vorrei partire
Dall'ultima pagina di questo libro piccolo ma molto importante che secondo me e all'origine di un'importante operazione culturale
I due autori dicono
Non è incerto con la facile rincorsa con senso di breve periodo nei con le mozioni estemporanee che si protrae affrontare una realtà che sta evolvendo da due milioni di anni
E concludono la virtù necessarie in questa impresa e anche una delle più scarse in questo momento la lungimiranza verso il passato e verso il futuro
Secondo me questo libro può essere letto in molti modi
Ma è davvero un inno una Apologia a una virtù davvero rara la lungimiranza
Perché quando si parla di migranti e di rifugiati si ragiona continuamente nella logica dell'emozione e nella logica dell'emergenza
Come se fosse un fatto straordinario e domina una immagine quanto mai Astori ricca che è quella dell'invasione
Come si è poi la nostra Europa fosse l'unico
Continente interessato agli spostamenti della popolazione
Quando per esempio in realtà l'Africa è il continente che ha un maggior numero di sfollati interni l'invasione io ricordo che molti anni fa un grande studioso di relazioni internazionale
Internazionali francesi tedeschi Giambattista o di Rosella scrissi un libro proprio dal titolo l'invasione
Polemico su questa idea dell'invasione spira spiegando che la storia di Europa si era fatta con una successiva con un successivo ripetersi di ondate di invasione
Per questo la lungimiranza verso il passato
Che sta sta alla base delle decisioni nel tempo presente l'invasione è il paradigma storico ricorrente le immagini dell'impero romano che finisce le immagini dei barbari che arrivano quando poi gli storici ci dicono
Che quella vicenda fu la distruzione di un mondo ma fu un meticciato di civiltà e fu alla nascita all'origine
Di un nuovo mondo e di una nuova civiltà basta pensare all'opera di Gregorio Magno nei momenti più difficile
Ma la grande contraddizione politica e vorrei dire anche intellettuale
è
Che la nostra visione del mondo è Global lista quando si parla di economica anche negli aspetti più preoccupanti
Diciamo ma cosa vuol dire lo Stato nazionale siamo in un tempo di globalizzazione l'economia non può essere intesa in modo protezionistico il mondo è cambiato ma invece quando parliamo di un fenomeno come
Le migrazioni rifugiati diciamo gli spostamenti di popolazione siamo ancorati all'idea di Stato nazionale otto novecentesco i suoi confini selettivi e l'identità fatta di omogeneità etnica allora
Non può essere globale solo l'economia ma anche gli spostamenti di popolazione debbono essere visti in modo globale come peraltro l'ecologia e tu hai ben detto
Non solo nelle vicende ecologiche si vede il limite dello Stato nazionale ma un belli un bel capitoletto di questo libro è dedicate do alle migrazioni ambientali alla mancanza di chiarezza sul rifugiato ambientale I ventisei milioni di ecco rifugiati
Però io vorrei soffermarmi proprio su un limite
Dei della nostra visione sul limite degli occhiali con cui noi guardiamo questi fenomeni di spostamento quelli dello Stato nazionale
E qui pensiamo alla storia con cui è avvenuta l'immigrazione italiana nelle Americhe che non è solo la nostra storia ma la storia dell'Europa orientale degli ettari askenazita dei polacchi dei russi
E viene spesso dimenticato sempre per restare nella parte finale del libro
L'immigrazione da colonizzazione che Fofi a degli Stati nazionali perché non dette luogo come le altre migrazioni Aglietti Ciabatti ma dette luogo a regime dell'apartheid
E per il regime dell'apartheid o bisogna solo pensare al grande Trek di Boeri vissuti con l'idea di popolo eletto contro i pagani
I pagani africani
Ma nel tempo in cui come ci ricordano gli autori d'Europa controllava l'ottantuno virgola quattro del
Globo
L'immigrazione veniva gestita l'immigrazione europea nel quadro del dominio
Pensiamo al nord Africa in nord Africa
Non c'erano solo gli immigrati francesi nelle colonie francesi o nell'Algeria che
Non era colonia ma addirittura territorio metropolitano costa tutto speciale a esercitare il controllo e una presenza ma c'erano immigrati italiani spagnoli maltesi insomma impianti
Che venivano
Assimilo atti in un'unica categoria i non
Indigeni
E con la fine del dominio coloniale francese i maltesi gli italiani di Tunisi o di Algeria ebbero diritto alla cittadinanza francese
Il fenomeno dei PIR noir e addirittura gli ebrei algerini che erano lì dal tempo della cacciata della Spagna e forse ancora da prima
Ebbero diritto alla cittadinanza francese
E allora vedete che
In quella che la storia delle migrazioni che portano a miti sciatica costruzione di nuove civiltà lo Stato nazionale introduce una logica di apartheid
Ed è la stessa logica recepita delle indipendenze africane quando i portoghesi dire tornato ossa nel settantaquattro settantacinque
Una massa
Cinquecento mila ottocento mila ritorna dalle colonie africane nel piccolo Portogallo
Noi abbiamo dimenticato anche nella nostra memoria europea questi spostamenti il milione e mezzo di pie noir che lasciarono l'Algeria al grido la valigia o la baracca
Ho
Abbiamo dimenticato i duecento trecento mila e ungheresi venuti del cinquantasei
Noi siamo stati sempre gli stessi sempre omogenei e l'idea che lo Stato nazionale vuole dare sono storie o queste che ricordo
Per dire
Come lo Stato nazionale europeo una costruzione così importante sia però una costruzione troppo stretta per affrontare i grandi problemi del mondo globale
Le migrazioni infatti forzano i limiti giuridici e le barriere dello Stato nazionale basterebbe pensare
Non solo all'affermazione della libertà di partire ma come diceva la Presidente Polverini al diritto di restare
Eppure oggi
E lo vediamo con i limiti all'azione dell'Unione europea
E alle resistenze avverso l'azione dell'Unione europea e al non rispetto dei patti firmati gli Stati intendono gestire il rubinetto dei flussi e il fenomeno migratorio
Non fosse che per la per il mantra ripetuto del rapporto tra invasione
Degli stranieri e voto e qui grande problema della paura ma noi
Lo dicevi tu siamo paralizzati dalla paura della paura
Siamo paralizzati dalla paura della paura ma non è un dato su cui possiamo agire
E qui io vorrei rilevare non solo la scarsa sensibilizzazione
Tu dicevi voltarsi dall'altra parte quanti in fondo Polizzi sinistra dicono meglio non parlare di immigrati meglio non parlare di rifugiati Risi perdono i voti
Ma
Qui c'è un problema di educazione
Io
Da vecchio professore di Storia contemporanea mi sono andato a guardare i manuali di storia
Le vicende migratorie non ci sono non ci sono bisognerebbe investire a questo livello per motivi educativi perché noi da storici e questo libro ce lo dice
Da metà storici possiamo dire
Che
Le migrazioni
Hanno fatto la storia basterebbe pensare alla vicenda dei di
Dei milioni di africani dieci milioni di africani sulle rotte schiavisti che
A come l'Africa si sia presentate in fragilità alla decolonizzazione proprio per la deportazione degli schiavi
E qui c'è un fenomeno
Diciamo di paura da vincere ma la paura si vince in due modi non le conosco altri con l'incontro e con la cultura l'incontro
Conoscere incontrare un profugo cambia la conoscenza del fenomeno smontato il castello ideologico parate
Non si tratta di profughi da un fenomeno analogo se voi vedete al referendum in Colombia sulla pace
Le zone che avevano vissuto la guerra e che quindi erano state più toccati dei guerriglieri e che avrebbero potuto avere un atteggiamento più radicale per il no alla pace sono quelli che hanno votato per il sì chi ha votato no
Le città per cui la guerriglia o le FARC erano un fenomeno lontano
Conoscere
Toccare da vicino incontrare
Cambia la percezione del migrante e del rifugiato
E poi la storia
Questo libro libertà di migrare ci insegna che non si vive in maniera
Decente e rispettosa della realtà senza la lungimiranza all'indietro
Perché camminare spostandosi è la vicenda dell'homo sapiens
Migrare non è un fenomeno degli altri ma è un fenomeno umano e quindi anche nostro
Potremmo vedere la nostra storia
Nazionale recente potremo vedere quanto oggi ragazzini grano potremo vedere quanto nel Novecento hanno lasciato l'Italia
Gli emigranti possiamo pensare alle popolazioni dalmati Giuliani potremmo continuare possiamo pensare all'incredibile migrazione interna e poi raccontiamo la storia in un altro modo
Perché la storia è cambiata con i processi migratori più che con le guerre permettetemi Hitler
Che era un genio del male ma anche un genio un genio del male
Assieme alla guerra nell'est europeo aveva un'enorme folle pazzo piano di assimilazione etica e di ripopolazione che cominciava a sperimentare
Perché aveva capito che spostare le popolazioni è un sistema di dominio
E pensiamo a liste alla ristrutturazione delle popolazioni sovietiche fatte da Stalin e agli spostamenti di popolazione
Abbiamo parlato di Erdogan in un modo che condivido
Ma la Istanbul di oggi quella Istanbul che è stata alla base della carriera di Erdogan perché lo ha eletto sindaco non è più la città mondo scampoli Otah di cui ci parla quando tutti nei suoi romanzi
Ma è una megalopoli in cui si è riversata
Gli emigranti Anna teorici e i turchi fuori frontiera e i turchi bulgari che hanno cambiato la città tanto che qualche amico Stangoni ottavi dice ma questi non parlano più il nostro turco è un turco di campagna
Sarà sprezzante ma
L'immigrazione
Cambia la storia ma proviamo a raccontarlo ma proviamo a far crescere i ragazzi con questa coscienza e poi l'altra cosa
L'altra cosa da dire non parlerò a lungo
è che l'omogeneità e incorrere religiosa
Degli Stati nazionali è stata molto meno vera di come è stata raccontate oggi lo si dice in tante pagine di questo libro è ovunque ridiscussa quindi
Questo libro ci rafforzato
Nella coscienza che non c'è vicenda dell'umano senza spostarsi è il fascino di questo libro che mostra come l'uomo si muova vorrei dire da prima che fosse un uomo
Quando si esamina la geografia dei primi un mini poi con l'origine dell'homo il suo spostarsi per l'Africa le ondate automatica cento mila anni tu lo dicevi
Per
Lasciare l'Africa e popolare il mondo
E anche
Lo diceva la presidente Boldrini
Anche se l'attuale popolazione di sette miliardi per l'effetto del fondatore discendente da un gruppo limitato di essere umani siamo tutti parenti e tutti i differenti
Come diceva German Fillon che non solo aveva fatto studi di antropologia ma era stata nell'aderire di
Di Ravedis Bruck e aveva conosciuto il limite dell'umano e il folle disegno nazista
Mostrando come sbagliata la concezione razziale che determina politiche visione sociali
Ma non solo determina politiche mai anche e ancora
Al fondo di tante reazioni emotive perché al fondo di tante reazioni emotive vorrei dire c'è una percezione razziale razzista diffusa in un sottofondo di ignoranza
Allora Calzolaio Pievani io li ringrazio per questo libro perché mi hanno invitato a presentarlo ma soprattutto perché mi hanno costretto quindi a leggerlo
E non ci spostiamo da sempre l'umano il camminare vanno di pari passo migrare e la metafora della vita
E via in vita si confondono
E il fenomeno migratorio quindi è strutturale
Concludo dicendo che questa è la nostra storia
Ed è una storia che oggi ha di nuovo nel Mediterraneo un punto focale con le rotte della morte evidenti murali barca balcanici e li dobbiamo dirlo perché vorrei dirlo l'Italia
Esercita grazie a Dio un ruolo che esorbita i suoi confini e mostra che i nostri interessi non sono solo gli interessi nazionali ma sono gli interessi dei diritti umani e dell'umanità
Però cari amici è illusorio pensare come pensano tanti di governare un fenomeno così con il doganiere
è un processo radicato nella storia nell'evoluzione umana ci vuole lungimiranza
E la lungimiranza va assunta come cultura a partire dal giornalismo alla politica e la lungimiranza non può essere un solo la politica di uno Stato nazionale ma deve essere una politica di insieme
Eppure cari amici le politiche tardano suppongono
E in questo quadro Tusa avi l'aggettivo cupo in questo quadro un po'cupo io credo che c'è una forza delle idee e delle visioni
Questa nostra crisi
Della democrazia questo svuotamento di tante democrazie
Ha bisogno di risposte concrete sociali sì ma bisogno divisioni e divisioni non coltivati in circoli ristretti ma divisioni condivise credo che questo libro
E lo ripeto che un testo di lungimiranza può fare molto bene in questo senso grazie
Grazie grazie Andrea
Nel dare la parola più alta Pievani vorrei
Avvisare anche per chi può
Che le copie del libro si possono trovare alla libreria Feltrinelli alla Galleria Sordi tra l'altro firmate da entrambi gli autori
Un incentivo dicesse
Auto
La parola attendemmo
E dopo Valerio prego percorsi
Beh permettetemi di ringraziare davvero per questa occasione bellissima Presidente la Camera la Polverini Arturo scotto questo Riccardi estratto per avete toccato un po'
In un modo molto profondo diciamo l'ossatura della proposta culturale che sta dietro questo libro che è un libro che nasce da un dialogo tra due linguaggi molto diversi
Il mio di chi si occupa di di evoluzione umana quindi lo sguardo del tempo profondo e quello di Valerio che invece è un grandissimo esperto di fenomeni migratori di su tempi più più recenti
è un esperimento anche di scrittura perché abbiamo intrecciato poi tutte tutte le parti del libro
Per aggiungere soltanto due due chiosa quello che è già stato detto molto molto bene parto da una osservazione che ho fatto questa mattina leggendo i giornali dettaglio nelle analisi del voto statunitense
Stanno cominciano ad uscire adesso le analisi del voto scomposte per categorie
E una delle categorie con cui ancora è scomposto il voto americano è le razze il voto per razze
Mi ha colpito molto perché del mio campo di studi tutti sanno ormai è stato raggiunto un consenso
Unanime sul fatto che questa cosa non esiste
Stiamo parlando di qualcosa che non esiste
Stiamo parlando di una categoria inesistente dal punto di vista biologico e genetica dalla mia inutilmente con lo diceva la Presidente Polverini prima cioè
Che in molta parte del dibattito pubblico in questa fase storica si parla
Di ricette che negano la realtà come ha detto la Presidente Polverini molto correttamente che quindi diventano slogan
Diventano luoghi comuni come diceva Arturo Scotto e allora io faccio una contrapposizione tra queste ore utilizzo del termine razza e quello che è soltanto un mese fa si reggeva su una le più importanti di forse la più importante rivista scientifica al mondo che ne c'ero
Lo cito uno speciale su Nature che aggiorna alcuni dei dati che trovate in questo libro perché uno dei paradossi di questo libro che dovrà essere aggiornato presto perché si basa su una letteratura in costante crescita
E questo speciale di ghiaccio si ribadiva anche dal punto di vista genetico noi siamo tutti strettamente africani molto più di quanto non si può ipotizzasse anche solo qualche anno fa abbiamo tutti un genoma
Pressoché interamente africano
Noi in questo libro Balleri ed io raccontiamo delle ondate di uscita fuori dall'Africa di homo sapiens in realtà secondo questi ultimi dati
Forse ha usate sono e nemmeno uscito contante ondate riuscito continuamente ha ripetutamente stato una sorta di
Continuo flusso migratorio di uscita dall'Africa durato a questo punto più di cento mila anni
Allora
Quello che è il punto che vorrei sottolineare proprio un modo molto breve questo questi dati scientifici secondo me hanno una loro robustezza sperimentale naturalmente
Ma no anche un impatto culturale più generale perché ci offrono un quadro una prospettiva anche su fenomeni contemporanei su fenomeni molto molto recenti è già stato detto
Ne siamo migranti letteralmente dà due milioni di anni siamo come esseri umani come appartenenti al nostro genere usciti più e più volte dall'Africa almeno tre sono le grandi uscite le grandi espansioni fuori dall'Africa
A me impressiona sempre molto vedere che tutte e tre queste grandi auto senza dica hanno seguito
Dei percorsi geografici che all'incirca hanno questa struttura partenza dall'Africa subsahariana dal Corno d'Africa attraversamento dell'Area sahariana sbocco nel Mediterraneo nel Medio Oriente e poi da lì
Lo snodo verso tutta l'Eurasia
Fate voi il confronto con quello che sta succedendo adesso c'è qualcosa di profondo evidentemente dentro ci sono dei corridoi geografici sono dei vincoli climatici è una storia una storia molto lunga
E noi abbiamo come ha detto un mio collega
Evoluzionista Ian Tata sale un cervello da migranti letteralmente perché questo spostarsi
Questa mobilità Pio geografica ha plasmato un cervello umano
Votato molto più alla flessibilità e alla alla adattabilità che non alla specializzazione a un ambiente particolare noi siamo quel
Quel primate ha detto qualcuno che nasce in un posto ma poi da quel posto prima o poi più prima che poi se ne va fa fa vedere come
Ha detto una volta Luigi Luca Cavalli Sforza abbiamo sempre avuto questa ossessione di vedere cosa c'era dall'altra parte della collina sempre sempre sempre incessantemente da tantissimo tempo
E questo genera degli effetti interessanti per esempio che quando buoni ultimi usciamo Noè InfoSapienza là fuori cioè in Eurasia troviamo i discendenti delle migrazioni precedenti
E quindi si apre una storia secondo me molto interessante molto bella di convivenze umane per cui si scopre
Fatto secondo me che dovrebbe già solo questo cambiare un po'la nostra prospettiva si scopre che su questo pianeta ma fino a poche decine di migliaia di anni fa c'erano cinque specie umane non una
E che il nostro essere homo sapiens è un modo di essere umani che è stato in mezzo a tanti altri modi di esseri umani e capre poi un'altra domanda alla quale
Non abbiamo ancora rispondere cioè sul perché siamo rimasti poi solo noi se fino a un quarto d'ora fa
La storia evolutiva eravamo
In tanti
Per dire prendendo soltanto l'Italia se guardate i dati italiani d'Italia Pini sulla italiana questo ponte lanciato in mezzo al Mediterraneo questo ponte tra sud e nord
E tra est e ovest è stato additato da quattro specie umana è soltanto la nostra penisola e molto spesso con sovrapposizioni temporali cioè con coabitazioni
Nello stesso periodo negli stessi territori
I Neanderthal i Denise OPA a quanto pare non hanno avuto tempo per organizzarsi e tira su muri non hanno inventato leghe o cose del genere e quindi è stato un continuo meticciato è stata una continua fusione com'è stato detto
E noi oggi sappiamo
E questo non volevano credo neanche di scienziati né i colleghi a dir la verità c'è voluto un bel po'di tempo prima che si convincessero ormai siamo sicuri che nel nostro DNA nel nostro di europei
C'è una percentuale che oscilla dal due al quattro per cento di DNA agli under tagliano che quindi ed il DNA di un'altra specie segno che ci siamo che il meticciato è stato anche
Fisico prima la Presidente Polverini diceva siamo tutti africani in senso letterale perché dice diamo tutti da
Da migranti africani e questo certo disturba
Disturba qualcuno ma aggiungo un dato che siccome impressionante che quello temporale
Perché ne parliamo dell'evoluzione e quindi pensiamo che sia qualcosa di molto lontano del tempo ma facciamo un calcolo banalissimo noi tutti europei siamo degli homo sapiens arrivati qui dall'Africa all'incirca tra quarantacinque quarantatré mila anni fa
Se calcoliamo mediamente una generazione umana in venticinque anni
Vuol dire che i figli fino a
Meno di duemila generazioni fa eravamo tutti letteralmente africani in senso che stavamo proprio in Africa e nelle ultime mille cinque mila seicento generazioni siamo arrivati in Europa
Quindi vuol dire letteralmente non metaforicamente che ciascuno di noi
Prendete ciascuno di noi il suo nostro nonno o bisnonno Tris nonno Trisaia furono moltiplicate soltanto per mille cinquecento volte
E quel nonno lì in quel nostro antenato eh realmente un uomo africano una donna africana qui non è
Una cosa astratta è che fino all'altro ieri eravamo tutti africani e noi siamo arrivati in Europa molto poco tempo fa
Come discendenti di questi pionieri di questi migranti africani che hanno fatto quella strada che oggi tanti nostri
Fratelli e sorelle stanno compiendo stanno facendo con molta sofferenza molto dolore rischia di morire altissimo e del passare la parola dall'idea che poi si occupato proprio di questi aspetti più recenti non nel libro naturalmente sappiamo bene
Che non possiamo usare le stesse parole per il Po che molto diverse quindi raccontiamo anche proprio l'evoluzione del fenomeno migratorio lo diceva prima Arturo naturalmente le prime dichiarazioni sono state molto lente
Ma quelle successive hanno assunto caratteri diversi quelle di o liti che già sono molto diverse e quelle moderne hanno un carattere intenzionale che ancora diverso
Però dentro questa evoluzione questo un alto delle tesi del libro e quindi della in questo grande cambiamento che c'è stato nessun nel fenomeno migratorio umano
Ci sono delle filigrana né di permanenza ci sono delle caratteristiche che rimangono e una di queste forse uno dei più evidenti e il fatto che
Uno dei fattori fondamentali che hanno spinto le popolazioni umane spostarsi da due milioni di anni a questa parte sono i cambiamenti climatici
è in corso adesso l'accoppiata ventidue a Marrakech in Marocco e uno dei primi dati sui quali sta e finalmente definendosi un consenso
E il fatto che gli eventi est climatici estremi
Che sapete stanno aumentando molto in giro per il mondo e noi ce ne accorgiamo parecchio in Italia siamo molto esposti da questo punto di vista
Ormai è sicuro che sono figli del riscaldamento climatico e voglio ricordare che gli eventi climatici estremi sono uno delle cause fondamentali proprio dello spostamento di popolazione si ricordava prima
Pietro ottanta per cento di chi prevediamo si sposterà nei prossimi decenni lo farà per cause dipendenti direttamente o indirettamente dei cambiamenti climatici
E quindi diciamo il tentativo che abbiamo cercato di fare con Valerio e anche questo ed è se volete anche politico da questo punto di vista idee raccontato dati scientifici
In via di aggiornamento naturalmente
E un tema che mi sta molto a cuore che dialogo ci può essere fra questi dati scientifici e la decisione politica e la la sfida della lungimiranza politica
Che è stata detta che è stata evocata più volte un dialogo secondo me
Che in Italia ancora indietro e che dobbiamo coltivare tra la comunità scientifica e queste evidenze scientifiche e la decisione politica ma su questo Valerio molto più competente di me
Grazie
Grazie fermo io darei la parola
A un amico ha un compagno a un dirigente politico della sinistra
Una delle figure che
Prima di tanti altri a
Coltivato l'ecologismo quando diciamo il nostro mondo
Era una parola ancora tabù
Vorrei dare la parola Valerio ringraziarlo per
Questo lavoro insieme affermo ovviamente
Buon pomeriggio a tutti io in realtà o tre domande
Che domande diciamo così era etiche norme retoriche frenetiche perché il libro che presentiamo a tredici capitoletti che tutti iniziano
E si concludono con delle domande
Ovviamente sia lode al dubbio e ai dubbi
Ovviamente tentiamo fra le domande iniziali e finali
Di mettere alcune informazioni alcuni dati alcune definizioni
Alcuni trattazioni alcune riflessioni alcune narrazioni alcune ipotesi alcune proposte tuttavia ogni capitoletto inizia una domanda e finisce con una domanda e quindi anche qui oggi
Una sede così prestigiosa
In un'occasione così autorevole della quale
Ringrazio turo scotto il gruppo che lui rappresenta la Presidenza della Camera onorevole Boldrini
Grazie anche a due persone che considero affettuosamente amiche per anche in questa occasione io prova a fare delle domande
La prima
Siamo proprio sicuri che sarebbe meglio per loro e per noi per l'Italia che i centosette mila donne e uomini fuggiti
Questo titolo ammonisce ornare il giorno dopo il rapporto di Migrantes termine inesatto e fuorviante ma molto molto usato fuggiti dal nostro Paese nel due mila e quindici
Siamo proprio sicuri che se fossero rimasti qui
O se ritornano presto il prima possibile e meglio per loro per noi e per l'Italia
E che io oltre centosessanta mila donne e uomini e bambine e bambini arrivati finora via mare sopravvissuti alzare
Al Mediterraneo
Agli sfruttatori agli scafisti
Fossero ancora in Africa sarebbe meglio per loro e per noi siamo sicuri
Per loro ma anche per lui
Loro e anche le altre migliaia di donne e uomini che arrivano in altro modo nel nostro
Paese
E nel nostro mercato del lavoro più o meno nero
La risposta nulla trovate nel libro però forse qualche spunto nel libro per rispondere sì
Con rara audacia e un pizzico di auto ironia abbiamo provato a porci questa domanda su i grandi spostamenti di popolazione interni
Hai ha dei confini da quando confini si cominciano a determinare
E stermini
E
La risposta merita di ragionarci ovviamente un atlante globale delle migrazioni storiche e geografiche è tutto da fare
E non è
Una cosa che può essere contenute in un libro può essere frutto dello sforzo nemmeno di due persone
O di poche competenze
Però il linea di massima da quando esistono e migrazioni e immigrazioni ovvero dal periodo agricolo il periodo agricolo inizia in un tempo
Articolato fra circa undici mila e circa quattro mila anni fa nelle varie aree del Paese attraverso fiammate non legate fra di loro probabilmente che poi si sono diffuse quindi un periodo l'inizio del periodo di portare un tempo molto lungo
Più o meno in linea di massima da quando esistono e migrazioni o immigrazioni da zone dove l'uomo e residenti perché li coltiva antichi produce il proprio mangiare
Una qualche migrazione ha sempre riguardato ogni Comunità montana umana e ogni luogo
E nel complesso siano stati o meno forzate o intenzionali hanno consentito un migliore adattamento e la nostra specie a questo pianeta
Do proviamo a raccontare la storia ed
E anche gli aggiornamenti contenuti in questi quattro saggi terreni e poi un altro parallelo usciti un mese e mezzo fa sul mezzo
Sì leggendoli non falsificano quasi nessuna delle affermazioni che sono contenute nel libro ovviamente ci sono e lo diciamo nel libro tante ipotesi diverse ora io non voglio
Segnalarvi come gran parte di delle migrazioni allora cioè prima di homo sapiens e dell'agricoltura fossero migrazioni legate prevalentemente ai cicli climatici alle dinamiche climatiche
A ai corridoi vegetali così vengono visti finiti in queste
In questi saggi e ci sono anche tra questi saggi opinioni parte parte diverso però
Queste opinioni sono ricomprese nella tratta Ezio trattazione problematica che trattiamo che facciamo nel libro ma per esempio nel Libano decidiamo un evento
Che probabilmente è stato abbastanza decisivo e che vi segnalo perché siamo a pochi giorni da un terremoto che sta sconvolgendo la vita della mia casa della mia città e di molte terre che io abitualmente percorre in auto tutti i giorni
C'è stato una super riduzioni
Esattamente come in quegli studi parlano dice forse è stata
Una grande migrazione originaria fra ottanta mila cinquanta mila
Anni fa senzatetto no non fra ieri e dopodomani fra ottanta mila e ci guadagnano il libro diciamo fa settantamila sessantamila probabilmente anche se
Quella decisiva periti noi europei e forse più vicina verso i sessanta cinquanta mila e però tanti altri precedenti hanno poi mago senza fare questa lunga storia comunque c'è stata un certo punto a super riduzione di un vulcano
In una terra che adesso non c'è perché è diventata un'isola e c'è stato un cratere la questa la rendita che si chiama trova che sul Sumatra Indonesia
Che ha convocato per sei giorni l'oscuramento del cielo di tutto il pianeta non solo in quell'area
Adesso meno segnati dati ottocento mila mezzi in ottocento milioni di metri cubi vicine risparmi sì spesi quindici anni affetti
Non solo in quell'aria è stata praticamente desertificata all'estinzione di molte specie
La probabile quasi istituzione anche di varie specie umane perché allora ce n'erano più di una e a qualche difficoltà anche per i primi homo sapiens che erano capitati da quelle parti
Cioè c'è sempre un intreccio e la storia non è un progresso lineare demografico mai invece piena di alti e bassi
La storia della nostra Spes
Specie anche la nostra storia politica seconda domanda
Siamo proprio sicuri di cosa significa un termine inesatto e fuorviante oggi molto di moda anche se non contenuto
Dalla Carta di Roma che il dizionario diciamo degli operatori dell'informazione che tutti dovrebbero conoscere nata dopo
Gli arrivi dall'Albania cioè il termine migrante economico siamo proprio sicuri di cosa significhi questo termine e quale sia il confine fra
Costrizioni e gradi di libertà nella migrazione
Se
Cioè siano tutti i migranti economici quelli che non possono chiedere asilo non possano diventare rifugiati siamo proprio sicuri che sia così per esempio l'accordo con la Turchia
Giustamente condannato dalla Presidente Boldrini dell'onorevole scotto si basa su questo che chiunque non può chiedere asilo asilo è inutile che se presenti o si faccia vedere
Ai confini dell'Europa abbiamo provato nel libro a studiare a lungo la dialettica fra costrizioni e libertà fra migranti forzati emigranti più libri fra ondate i più libere
Estensioni della reale all'inizio e ondate apparentemente più invasive io ringrazio il professor Riccardo perché ha fatto
Molti acuti competenti e articolati esempi storici
Per arricchire il proprio questi fondati più in Brasile che non sempre sono propriamente invasioni esso di diaspore ma sono
L'insieme di tante di queste cose che fa sì che il termine emigrante economico a meno che non decidiamo che il mercato del lavoro decidere la vita di tutto il mondo di ogni individuo del pianeta non non ha un significato c'era il topo
E non può essere utilizzato semplificando otto troppo fatto salvo i casi previsti dall'UNHCR dall'Alto Commissariato
Immigrante economico sarebbe quello che si muove solo per un mercato del lavoro globalizzato spesso
Come si è agito industriale di riserva sono migranti economici anche quelli che fanno subiscono il caporalato nelle nostre campagne fortunatamente il Papa ha corretto
Non solo utilizzando finalmente bene da un anno e mezzo a questa parte il termine migranti ma chiedendo il riconoscimento di qualcosa che non è compreso da questa definizione e cioè il rifugiato climatico al punto venticinque dell'incisività il Papa
E nel libro proviamo offrire delle tracce
Per aiutare rispondere a quella domanda terza domanda
Siamo proprio sicuri che sia da rivendicare un diritto di migrare questa volta il termine non è né imprecisioni fuorviante ma andrebbe utilizzato con spirito critico sono usciti anche dei libri anche all'estero e invece forse
Questo non ci sforziamo di motivare il libro è un termine da utilizzare con spirito critico forse bisogna parlare di diritto di restare io a farlo grato
Perché questo
Non non è scritto in nessun articolo in nessun altro libro ce lo siamo inventati noi questo diritto di restare
Che per noi è un po'la somma di tutti quei diritti che sono il diritto al cibo all'istruzione alla salute insomma insieme dei diritti umani
Forse configgono il diritto di poter restare nel luogo dove si è
Nati e a quel evitando ed associata per chi vuole
E
Sulla base di quello che proviamo a racconta nel libro non saranno mai tanti non saranno mai tutti e nemmeno tanti nemmeno la maggioranza di chi può restare nel proprio territorio la libertà di poter emigrare ritornare
Immigrare
E allora forse questa era la terza domanda noi non dobbiamo
Io credo diciamo che non il PIL non dobbiamo essere sicuri che la paura sia soltanto
Di un atteggiamento razzista e chiuso
Noi dobbiamo
Segnalare come paure e diffidenze stanno dentro anche tanti democratici e progressisti
Che dopo
Una iniziale paure e diffidenza devono poter ragionare serenamente con se stessi con mille cinquecento generazioni fa con la la la memoria della propria storia che è una storia di migrazioni
E su questo abbiamo provato ragionare quindi chi vuole costruire muri
Non è solo che sbaglia e perde tempo e denaro ma fa una cosa ci sarà sempre un modo per passarmi sotto sopra o per morire diciamo accanto a quel muro
Costruire corridoi umanitari significa però che invece che gli scafisti e possiamo arrestarli tutti bisogna che trovino qualche charter o qualche traghetto
Coloro che arrivano sulle coste del Mediterraneo perché altrimenti
Rischiamo di
Non spiegare bene come stanno le cose aiutarli a casa loro significa
Anche
Aiutarli a esercitare un diritto di fuga e perciò
Io ho concluso vi invito
Diciotto dicembre a sapere perché l'ONU festeggia due giornate mondiali il venti giugno non sa quasi nessuno ragionata mondiale dei rifugiati il diciotto dicembre dicembre è la giornata mondiale dei migranti
Festeggiamo la come una cosa
Anche nostra cogliamo quell'occasione
Vi ringrazio grazie per essere inseriti qui rinnovo l'invito a
Tra i casi alla Feltrinelli per chi può prendere il libero grazie e buona serata
Insomma ma su
C'è una relazione scritta
No
Sarà
Tra