Il Parlamento e il sistema delle Conferenze

Buon
Buon pomeriggio
Sei ci accomodiamo iniziamo i nostri lavori
Desidero rivolgere un sentito ringraziamento ai relatori alle personalità che hanno accettato l'odierno invito a discutere degli esiti dell'indagine conoscitiva sulle forme di raccordo fra lo Stato
E le autonomie territoriali
Così come desidero ringraziare l'Istituto di studi sui Sistemi regionali federali e sulle autonomie Massimo Severo Giannini che ha collaborato alla realizzazione dell'iniziativa consentitemi un ringraziamento particolare
Al Presidente del Senato per la sensibilità e l'interesse nei confronti della iniziativa
Testimoniati dalla sua autorevole presenza e ancor prima dall'aver accolto con favore la richiesta di poter ospitare a Palazzo Madama l'iniziativa
Scelta fortemente auspicata dalla Commissione per le questioni regionali che mi onoro di presiedere per il significato simbolico di cui di poter discutere gli esiti dell'indagine proprio a Palazzo Madama sede del Senato
Al quale la riforma costituzionale attribuisce un ruolo chiave nella funzione di raccordo fra Stato e autonomie
Invito ora il Presidente del Senato ad avvicinarsi al podio per un indirizzo di saluto grazie Presidente
Autorità signore e signori
Rimanda di passa al mio intervento io vorrei rivolgere un pensiero a quello che è successo questa notte una notte fatta di paura
Per fortuna con senza vittime con qualche ferito
è una morte per infarto nel senso che
Ecco e io voglio dire un grazie
Grazie a tutti coloro che si sono
Prodigati immediatamente per dare Rizzo corso grazie a tutti coloro che anche
Con una carezza anche il comma un gene con generi di conforto si sono subito prodigati nei confronti dei cittadini presi dalla paura
Come
Si è fatto nel per il terremoto dell'agosto scorso sono sicuro che insieme affronteremo tutti quanti
Io ringrazio a nome delle istituzioni
Tutti i rappresentanti degli enti territoriali alcuni meno qui presenti che sono impegnati e qui in quest'opera e sono sicuro che insieme potremmo affrontare anche questo momento
Detto questo ho accolto con particolare piacere l'arte richiesta del Presidente della Commissione parlamentare le questioni generali le questioni regionali
Giampiero D'Alia
Di ospitare in Senato la presentazione
Dire un grande lavoro che è stato fatto della sua Commissione documento conclusivo dell'indagine conoscitiva che appunto
La Commissione ha condotto sulle forme di raccordo fra lo Stato e le autonomie
Territoriale con particolare riguardo al sistema delle conferenze
L'indagine
Tiene conto di due scenari conseguenti al referendum costituzionale del quattro dicembre con riguardo appunto al sistema di raccordo tra Stato e autonomia territoriale
Se il referendum fosse approvato il documento ritiene che si dovrebbe
Assicurare al Senato quale camera di rappresentanza delle istituzioni territoriali e garante di un nuovo equilibrio del sistema territoriale
La rappresentatività delle istituzioni territoriali
Inoltre si dovrebbe garantire il senso di identità territoriale dei senatori rispetto all'identità politica
Anche
Ove possibile articolando i gruppi parlamentari secondo l'appartenenza territoriale
Sostiene inoltre il documento che le funzioni di raccordo del nuovo Senato non potrebbero essere circoscritte
Alla partecipazione al solo procedimento legislativo ma dovrebbero ricomprendere anche alcune attività amministrative di maggior rilievo politico
Attualmente è riservato al sistema delle conferenze che e dovrebbe a sua volta dismettere
Ancora si propone che il nuovo regolamento parlamentare consente alla partecipazione degli esecutivi regionali lavori parlamentari così da rendere il Senato una serie di confronto
Diretto tra Governo centrale autonomia territoriale insomma un luogo dove cercare punti linee di azione e soluzioni condivise
Infine dall'indagine emerge anche l'opportunità di una riflessione in ordine alla possibile istituzionalizzazione dei rapporti tra Senato e conferenze
Che potrebbe giungere sino a incardinare il
Presso la Camera alta questa
Una delle tante ipotesi che vengono prospettate
Nell'eventuale nell'eventualità di un non voto contrario nella consultazione referendaria il documento
Ritiene comunque opportuno un riordino a Costituzione vigente del sistema delle conferenze anche riducendone il numero
Per prima cosa suggerisce di attuare la norma della riforma costituzionale del due mila e uno che attribuisce la Commissione parlamentare per le questioni regionali integrata dai rappresentanti di Regione Provincia autonoma enti locali la facoltà di svendere pareri
Con un valore rafforzato nell'ambito del procedimento legislativo riguardante
Disegni di legge su materie
Di competenza concorrente o attinenti alla finanza regionale e locale
Insomma un meccanismo che dovrebbe avere un effetto deflattivo dell'elevato contenzioso costituzionale
Personalmente
Quando il percorso parlamentare della riforma non era iniziato io avevo sostenuto
Che ai fini di semplificazione di razionalizzazione ed efficienza era giunto il momento a Costituzione vigente di rivedere il sistema delle conferenze
E che se si fosse intrapreso una revisione costituzionale si sarebbe dovuto evitare la dispersione degli interessi dei territori in più sedi decisionali
Dalle audizioni riportata nel documento si evincono opinioni molte
Diverse tra di loro a proposito del destino del sistema delle conferenze
A me pare che molto dipenderà dalle scelte che la politica o per terra in relazione all'esilio do preferendo vale a dire
Dando attuazione alla riforma costituzionale rivedendo i regolamenti parlamentari
Se l'esito della consultazione sarà positivo oppure comunque riprendendo il tema del rapporto fra Stato e autonomie se il risultato sarà contrario
Per questo io sono certo che il documento il dibattito di questo pomeriggio contribuiranno molto alla riflessione politica e scientifica sul nostro assetto costituzionale amministrativo
E soprattutto alla ad una migliore comprensione della realtà del Paese
Nelle sue complesse articolazione territoriale
A me sembra sia un impegno doveroso per assumere le scelte di cui abbiamo la responsabilità
E guardando a chi verrà dopo di noi piuttosto che
Alle contingenze che ci riguardano
Io mi scuso perché al degli impegni mi costringono allontanarmi ma
Sono già d'accordo che riceverò un resoconto di questo interessante dibattito sul quale poi lavoreremo in seguito io ringrazio ancora il Presidente la Commissione tutti i relatori mi scuso per il
Il mio subitanea allontanamento
Grazie signor tre do ora la parola al Presidente della Corte dei Conti Arturo Martucci di Scarfizzi che ringrazio sentitamente per aver voluto essere presente qui da noi in una giornata così importante
Infatti da poco terminata la cerimonia di insediamento presso la Corte dei Conti emendi scoglio puri al Presidente
La Commissione parlamentare per le questioni regionali intrattiene da sempre un rapporto di proficua reciproca collaborazione con la Corte dei conti e questo rapporto pare destinato ad un interrompersi
Mi fa piacere salutare anche quattro Presidenti emeriti Chiamparino Squitieri che hanno
Collaborato con noi in precedenza grazie Presidente
Grazie Presidente
Nel salutare alle autorità presenti desidero innanzitutto ringraziare il Presidente Dalia per il cortese invito ad esprimere le mie più sentite congratulazioni per il lavoro svolto dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali
Allo stesso preceduto per la redazione del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulle forme di raccordo tra lo Stato e le autonomie territoriali
Con particolare riguardo al sistema delle conferenze
Sulle forme di raccordo tra Stato e le autonomie territoriali la Corte si è espressa in occasione dell'audizione del ventotto giugno due mila sedici proprio presso la Commissione parlamentare per le questioni regionali
Evidenziando che la configurazione del Senato
Verrebbe eventualmente ad assumere all'esito della riforma costituzionale in corso segnerebbe significative modificazioni nella composizione dell'organo e nelle sue funzioni che ne farebbero
Un riferimento centrale per il sistema delle autonomie
Come emerge dall'indagine della Commissione uno degli elementi necessari al Senato
Per poter assolvere più agevolmente al nuovo ruolo di raccordo tra lo Stato
E gli enti costitutivi della Repubblica consiste nella possibilità di avvalimento di una giornata attività conoscitiva e di un costante monitoraggio dei complessivi andamenti della finanza territoriale
Sì da poter rilevare il grado di realizzazione del coordinamento delle politiche finanziarie
Tra i diversi livelli di governo locale nonché il funzionamento di un sistema di bilanciamento della pressione fiscale strettamente legata alle funzioni esercitate
Per tale funzione di ausilio di supporto la Corte dei conti si pone quando naturale interlocutore istituzionale
Con il suo apparato le sue articolazioni e il suo ruolo costituzionalmente garantito di organo terzo rispetto all'Amministrazione
In posizione di indipendenza e neutralità al servizio dello Stato ordinamento
Così come ha detto
Il giudice delle leggi
Una recente sentenza del due mila tredici quale garante imparziale dell'equilibrio economico-finanziario del settore pubblico nel suo complesso e della corretta gestione delle risorse
A tale riguardo è da sottolineare che le attribuzioni della Corte dei conti in tema di controlli sulla finanza pubblica sui bilanci delle Regioni degli enti locali e sanitaria sulla verifiche sulla tutela dei rispettivi equilibri di bilancio
Hanno trovato significativo incremento nel decreto legge numero centosettantaquattro due mila dodici poi successivamente sovvertito a fine d'anno oltre che nel nuovo Titolo quinto dalla Costituzione recato nell'articolo nella Novella
Numero uno del due mila dodici dove sono stati nove l'ATI
Articoli ottantuno centodiciassette centodiciannove della Costituzione con conseguente ridefinizione di norme per il coordinamento della finanza pubblica
Il giudice delle leggi nella sentenza numero trentanove del due mila quattordici ha valutato positivamente il nuovo complesso normativo
Argomentando tra l'altro che la disciplina posso dallo stesso
In quanto strumentale a più tipi di attività di controllo
Rimane nell'ambito dei controlli di natura collaborativa e di quelli di legittimità regolarità istituiti per assicurare il rispetto dei vincoli derivanti dal diritto dell'Unione europea
Detti controlli sono diretti all'applicazione di metodologie dell'ASP di controllo della spesa pubblica degli enti territoriali funzionale ad assicurare in vista dalla tutela dell'unità economica della Repubblica
Unità economica sancita oramai dall'articolo centoventi della Costituzione e dal coordinamento della finanza pubblica allargata inclusiva delle autonomie speciali
Anche questo è stato ribadito in altra sentenza della Corte Costituzionale ha quattrocentoventicinque del due mila quattro
Oramai più datata ma sempre centrale nello sviluppo di questa tematica
E quindi la sana gestione del complesso degli enti territoriali nonché il rispetto del patto di stabilità interno e degli obiettivi di governo dei conti pubblici concordati in sede europea
In tale quadro dei meccanismi di controllo della finanza pubblica la Corte mette a disposizione del legislatore quindi del Parlamento e del Governo strumenti di valutazione e di analisi per le scelte da adottare
Giungo quindi alle considerazioni conclusive
L'attività della corte finalizzata tra l'altro come già evidenziato
A rendere conto in modo unitario al Parlamento del raggiungimento degli obiettivi nonché dell'ottemperanza agli indirizzi ai vincoli e agli obblighi impartiti al medesimo con le leggi di manovre finanziarie
E di coordinamento della finanza pubblica che costituisce un utile supporto nell'ambito del sistema dei rapporti di Statte ed autonomia territoriale
Io con queste considerazione informo un augurio più proficuo l'andamento di questo interessantissimo
Contegno chiede pone i rapporti al proprio centro i rapporti tra lo Stato e le autonomie locali i purtroppo mi scuso di non potermi trattenere perché veramente mi sarei
Abbeverato a tutto quello che oggi terrà qui detto ringrazio ancora tutto in particolare il Presidente Dalia per avermi invitato e Presidente del Senato per aver ospitato questa manifestazione grazie
Grazie signor Presidente darei quindi la parola alla Presidente della prima Commissione affari costituzionali del Senato senatrice Anna Finocchiaro per il primo intervento di apertura
Buonasera a tutti
Io volevo
Rivolgere un ringraziamento non formale componenti
Della Commissione parlamentare per le questioni regionali e al suo Presidente innanzitutto
Perché a me pare che questa relazione conclusive anche chiude un'indagine conoscitiva che tra l'altro si è avvalsa di molti e qualificatissimo i contributi sia un esempio di leale collaborazione
Nel senso
Che la Commissione ha lavorato cominciando
Il proprio impegno poco più di un mese dell'approvazione della riforma costituzionale
E che l'articolazione della relazione conclusiva per coloro i quali l'hanno letta e per quanti e leggeranno
è stata articolata con una riflessione sul sistema delle conferenze ecco riguardo alla Costituzione vigente ecco riguarda l'ipotesi della Costituzione della riforma costituzionale
Questa
Sistematica riflessione sulle forme di raccordo e di concertazione tra lo Stato e le autonomie territoriali non poteva comunque essere rinviata perché qualcuno qua le che sarà l'esito
Del referendum del quattro di dicembre non c'è dubbio alcuno che il sistema delle conferenze andava ripensato
Non foss'altro per dare compimento a quella previsione della legge costituzionale numero tre del due mila e undici alla quale compimento non è mai stato dato
Ma io trovo o
Che sia più che mai interessante una riflessione sul sistema delle conferenze innanzitutto perché il lavoro svolto in questi anni certamente
Ha costituito un insieme di prassi spesso ottime prassi e di elaborazione che sarà indubitabilmente utile e nel caso in cui avremo un nuovo sistema costituzionale e nel caso in cui invece la Costituzione permarranno il suo attuale assetto otterrà agli aspetti che mi preme sottolineare spiegherò poi
Nel seguito dell'intervento perché
Sta
Quel fenomeno che si è prodotto e come che è stato spesso evidenziato della dottrina
Della capacità delle conferenze di costituire un luogo di efficace raccordo tra Stato e Regioni superando le logiche di appartenenza partitica politica
E questo ovviamente valorizzando invece
Le logiche di appartenenza territoriale
Io lo considero un lascito particolarmente importante perché nel caso in cui la riforma costituzionale entrasse in vigore
Noi avremmo da sciogliere definitivamente il nodo
Che attiene
A quella che sarà all'organizzazione interna del Senato
Al di là di ogni suggerimento che potrà avvenire per una migliore interpretazione dello stesso esercizio delle funzioni di raccordo finora svolto dalle conferenze domani
Istituzionalmente attribuita
Al Senato della repubblicani non c'è dubbio che questa cultura istituzionale
Del prescindere dall'appartenenza politica e fare riferimento ai criteri della rappresentanza territoriale possa essere
Un ottimo precedente come io la pensi credo che risulti abbastanza chiaro
Natura composizione funzioni del Senato a mio avviso direi anche
Come dire missione del nuovo Senato risponde a mio avviso alla necessità di dare compiuta compiutezza
Alla
Ad un organo che hanno punto nuova composizione nuova natura nuove funzioni e che nasce per rappresentare le istituzioni territoriali
Nasce come strumento di raccordo nasce come strumento di valutazione dell'impatto della legislazione a cominciare dalla legislazione europea e delle politiche comunitarie sui territori ed dunque
Avrà la necessità di a vere fortemente impressa la carta crea caratterizzazione della territorio della rappresentanza territoriale
Anche a discapito di quella della rappresentanza politica avere immaginato un nuovo Senato
Radicalmente mutando né natura composizione e funzioni non può corrispondere all'aver creato un Camera minore
Ma l'avere creato un organo che appunto diversa natura nuove funzioni e risponde
Al mutamento istituzionale ormai crescente pluridecennale del nostro sistema istituzionale con il protagonismo delle Regioni
E dei Comuni e corrisponde ad un'esigenza di raccordo tanto più sentita in quanto il raccordo fra Stato
E istituzioni territoriali oggi a un terzo o riferimento che l'Unione europea della cui tre senza
E interferenza nella vita istituzionale del Paese e noi non possiamo fare a meno di prescindere
Ecco perché
Io penso che questa prelazione e le riflessioni
Che ne essa sono contenute ci sono anche delle proposte che sono avanzate alla fine delle relazione in ordine al nuovo ruolo delle conferenze in uno schema
Costituzionale mutato io penso che questo lavoro sia un lavoro
Come dire non routinario ma davvero
Utile
Concludo tra l'altro scusandomi ma devo fuggire in Calabria se sopravvivono tormenta raffreddore
Questo è un Paese nel quale
Noi abbiamo spesso alla tentazione di liberarci di un uno strumento o di una forma nel momento in cui riteniamo che abbia dato
Risultati deludenti certamente non è il caso
Del sistema delle conferenze che pure
Necessariamente svelato dei limiti poiché come più volte anche la Corte e costituzionale
A sottolineato non si è mai trattato di un'istituzione che avesse un ruolo tale da poter svolgere anche pienamente il ruolo politico al quale pure le necessità
Di raccordo
Avrebbero richiesto
A me pare che questo lavoro abbia tra gli altri pregi quello di riuscire a mettere ha valore come si dice adesso un'esperienza
Poco probabilmente poco conosciuta e poco esplorata dal dibattito pubblico e dal dibattito politico che però può costituire un pezzo di quella
Pensiero istituzionale che ci servirà ad affrontare nel caso in cui ovviamente il referendum confermasse la riforma
Un cammino di straordinaria novità del nostro sistema
è a sopperire con riflessioni errori e successi nelle politiche di raccordo e nella stessa prassi di raccordo
Ci potrà aiutare a compiere un lavoro che abbiamo immaginato come
Rispondente alla realtà mutata del nostro sistema istituzionale non è poco e soprattutto dà conto del fatto che
Ciò che ci aspetta non è esclusivamente l'ignoto e che abbiamo tante tracce di pensiero e di riflessione che sono già state
Tracciate che queste possano essere grandi menti utili nel caso in cui la riforma fosse approvata a compiere il disegno riformatore grazie
Grazie Presidente
Darei quindi la parola all'onorevole Enrico Costa Ministro per gli affari regionali e le autonomie
Io ringrazio
Moltissimo per l'occasione che vi è data e ringrazio la Commissione per
Aver affrontato un tema che
è attualissimo quale quello del rapporto tra il Parlamento e il sistema delle conferenze
Una riflessione
Molto approfondita durata moltissime sedute
Avendo audito autorevoli relatori
E il tema affrontato il tema lo dicevo molto attuale che riguarda se eccome
Il sistema delle conferenze
Debba essere
Ripensato oggi alla luce
Dell'esperienza e considerando l'evoluzione del nostro ordinamento
Qui io non voglio ripercorrere la storia delle conferenze ma
è fondamentale cercare di
Riportare la mente allo spirito con cui il legislatore ha dato l'avvio a queste conferenze
Il
La Conferenza Stato-Regioni
E Province autonome una storia che inizia nel mille novecento ottantatré
Con il governo Craxi e trova poi un definitivo assestamento come la legge
Quattrocento del ottantotto quella della Conferenza Stato città e autonomie locali della Conferenza Unificata invece
Inizia a metà degli anni novanta
La Stato-città e autonomie locali ponte fatti istituita dal primo Governo Prodi nel mille novecento e novantasei su proposta dell'allora ministro
Dell'interno Giorgio Napolitano e l'unificata invece nel mille novecentonovantasette su proposta del ministro Bassanini ma perché ho voluto ricordare queste date
Perché sono
Emblematiche
Delle vicende del percorso che ha segnato
Il nostro regionalismo
La Conferenza Stato Regioni e Province autonome costituito dal Governo Craxi come punto di equilibrio fra rafforzamento del Governo centrale che era un aspetto tipico del programma di governo di quell'esecutivo
Il sistema regionale delle Province autonome
Che
Era danni entrato in quello che il professor che gli aveva definito il cono d'ombra delle regioni
La Conferenza Stato-città e autonomie locali e successivamente quella unificata
Sono invece state istituite dal primo Governo Prodi nel quadro
Di quella tensione riformatrice allora nota come
Federalismo a Costituzione invariata che ha trovato poi in assestamento con la riforma costituzionale
Del
Due mila e uno
Ed è proprio su questo sistema delle conferenze che appoggiato tutto il processo di attuazione della riforma costituzionale
Ed è l'evoluzione dell'ordinamento verso
Una forma di Stato articolato su una pluralità di livelli di governo
Dobbiamo dire che
Questo sistema delle Conferenza e quindi retto una gran parte del
Processo di attuazione della riforma del Titolo quinto
Anche in raccordo virtuoso con la giurisprudenza della Corte
E sappiamo tutti che la nostra storia costituzionale si è intrecciata qualche con la necessità di favorire
Lo sviluppo delle Regioni prima e delle autonomie territoriali poi
E questo ha consentito il consolidarsi nel tempo di regole procedure
Che sono fondate si sono fondate su processi di cooperazione di confronto talvolta anche duro ma sempre leale
E
Indipendentemente quindi dall'esito del referendum
Del quattro dicembre e innegabile
Che occorra dare
Una risposta a una crisi che dura da molto tempo un obiettivo una ricerca di un vero
Equilibrio in un contesto costituzionale che oggi
Vede
Troppa separazione tra libelli diversi di Governo
E quindi non c'è dubbio che i problemi che sono stati citato questi aspetti questi obiettivi
Debbono essere affrontati a Costituzione riformato a Costituzione invariata debbono essere
Affrontati
E anche alla luce di un processo o di uno sforzo riformatore che si è caratterizzato in questa legislatura
E io tocco un aspetto di questo processo riformatore che quello
Che ha toccato il sistema dell'autonomia locale dei livelli territoriali attraverso la riforma Del Rio
Per questo ecco quale sia l'OSCE quale che sia lo scenario costituzionale nel quale
Dovremmo operare il tema delle conferenze è un tema che
Deve essere affrontato
E che
Mi pare
Dall'analisi che è stata fatta molto puntuale molto precisa al di là poi
Delle singole conclusioni o delle singole proposte mi pare che ci sia
Un percorso volto a ripensare il sistema delle conferenze
Ma soprattutto è importante che nessuno degli interventi svolti anche quelli più attenti
E al processo riformatore costituzionale in corso abbia concluso come la rinuncia
A questa forma a una forma di cooperazione istituzionale tra Governo centrale e Governi territoriali
Io sono stato audito e mi sono permesso di
Suggerire certamente un percorso che porti
Un sistema delle conferenze ad avviare una sede istituzionale tra Governo nazionale ed esecutivi territoriali
Che possa determinare anche un confronto annuale sulle grandi scelte di politica pubblica sulle grandi scelte di politica pubblica
E mi pare che
In questo percorso debba
Non trascura arsi in supporto molto importante che è stato dato dalle
Istituzioni rappresentative degli enti territoriali in particolare i Comuni
Penso all'ANCI ma penso anche
Alle Province all'UPI
Che diciamo hanno sempre saputo apportare una contributo costruttivo alla
Collaborazione che se è stata leale essa è stata alta e proprio grazie alla capacità di interrelazione che si è creata
Ecco quindi io penso
Che questo lavoro che è stato fatto sia fondamentale sì una base di partenza perché subito dopo il referendum
Ci possa avviare un'attività costruttiva che determini delle conclusioni concrete efficaci e puntuali io ringrazio ancora per l'invito e ringrazio soprattutto per il buon lavoro svolto
Grazie signor ministro
Darei quindi la parola ad Andrea l'onorevole Andrea Mazziotti di Celso Presidente della
Prima Commissione affari costituzionali della Camera prego Presidente
Grazie anch'io non posso che ripetere il ringraziamento al Presidente Dalia tutti quelli che hanno collaborato alla preparazione di questo documento
Che non solo molto esauriente ma che
Affronta anche tutti gli argomenti più rilevanti
Con un'elaborazione delle proposte che non è sempre presente in tutti i documenti di indagine conoscitiva di questo tipo io devo dire che ho apprezzato la qualità particolarmente
Moltissimi dei temi sono stati toccati già da chi mi ha preceduto per cui io vorrei toccare alcuni argomenti specifici che sono affrontati al documento
Il primo è quello degli interventi necessari in caso di mancata riforma di mancata approvazione della riforma costituzionale attraverso il referendum del quattro dicembre
Credo che la cosa fondamentale sia quella dell'attuazione delle disposizioni articolo undici della legge tre due mila uno perché è indubbio che ad oggi la presenza della politica regionale
A nei lavori del Parlamento e nell'attività delle Commissioni si manifesti
Tutta al di fuori
E a
La rilevanza che dovrebbe avvenire a l'intervento della Commissione delle per le questioni regionali
A viene spesso superata anche da a questioni esterne come appunto
Gli interventi delle conferenze e non c'è un coordinamento chiaro sempre nel percorso legislativo almeno questa è la mia sensazione
Tra il lavoro che avviene all'interno delle conferenze il lavoro che avviene in Parlamento all'interno della Commissione per le questioni regionali quello che arriva poi
Alle Commissioni di merito è nella Commissione che presiedo arrivano spesso questioni che hanno un impatto
Di questo tipo su su su temi di questo tipo non è sempre chiaramente il frutto di un lavoro di collaborazione
è chiaro che con il nuovo Senato se dovesse essere approvata la riforma la sede
Di rappresentanza delle autonomie di raccordo tra le autonomie e il e il Parlamento
A sarebbe evidentemente come posso dire sancita e chiarita nella Costituzione oggi questo rapporto raccordo spesso passa per voci diverse e non è sempre facile
Identificare le modalità in cui si esprime la volontà o le posi si esprimono le posizioni delle Regioni quindi penso che l'intervento che peraltro viene molto ben ma descritto e suggerito nella nel documento conclusivo gli interventi che sono indicati
Nell'ipotesi di mancata approvazione della riforma siano la necessarie indifferibili
Passando invece all'esame della situazione che si verrebbe a verificare in caso di con ferma
Della riforma costituzionale
Il quattro di dicembre
Anche qui l'esame contenuto nel documento è
Molto utile per chi tra l'altro si accinge probabilmente a trovarsi a di fronte una serie di tematiche sia regolamentare sia sulla legge per l'elezione del Senato che condizioneranno in modo decisivo può il funzionamento del sistema
E in particolare ho trovato estremamente interessante tutto lo svolgimento delle audizioni sulle diverse funzioni perché credo che uno degli errori che si è fatto nel discutere la riforma costituzionale spesso da parte di tutti coloro che ne hanno parlato
Sia in Commissione che in Aula è stato quello di dire di descrivere la situazione come se su tutte le materie
Potesse intervenire questa la situazione potesse essere questa e del Senato questa rimane alle conferenze questo lo fa il Senato questo lo faranno le conferenze
In realtà è abbastanza evidente dalla
Dall'analisi dei singoli a spetti che viene che è contenuta nel documento che su quasi tutte le funzioni una una un'attività di interlocuzione dovrà rimanere
Perché la funzione legislativa che ovviamente sarà del Senato avrà comunque bisogno probabilmente dell'interlocuzione del bagaglio tecnico e di esperienza che viene dal mondo delle conferenze
Perché la funzione regolamentare che anche quella passerà sicuramente per il Senato Maba ravviso ognuno è su questo soprattutto dal punto di vista dell'attuazione concreta nell'ambito regionale della del trasferimento di competenze di informazioni
A chi dovrà lavorare all'interno del Senato sui differenti percorsi sarà fondamentale il contributo delle conferenze sulle politiche europee è la stessa cosa perché anche lì la la la partecipazione
All'attività dell'Italia nella formazione degli atti e l'Unione europea nella loro attuazione non potrà essere svolta senza la collaborazione conferenze soprattutto in fase iniziale quando immagino il Senato dovrà organizzarsi
E lo steso varrà poi per la valutazione delle politiche pubbliche ancora più di qualsiasi altra cosa sarà necessaria un'interlocuzione con le singole con le singole Regioni e le loro rappresentanze in conferenza
Per cui credo che quello che
Emerge soprattutto da questo documento e dall'analisi che è stata fatta dalle MOL dissi mi audizioni dei raffronti comparatistico che molte sicché sono molto interessanti anche perché vengono spesso citati a sproposito quando si fanno discussioni
Tra di noi su come funzionano le cose negli altri Paesi
Quell'analisi porta a una conclusione che il lavoro che è fondamentale che andrà fatto si nella legge di
Di elezione del Senato che viene spesso richiamata ma soprattutto
Nel Regolamento del Senato in nella modifica delle disposizioni che riguardano le conferenze dovrà essere quello di prendere atto
Che il Senato delle autonomie non significa alla cancellazione o l'inutilità del sistema delle conferenze in nessuna delle aree in cui lavorerà il Senato da un lato
E dall'altro che naturalmente però ci sarà da definire molto bene quale sarà il ruolo delle conferenze dove il ruolo delle conferenze si fermerà ha un ruolo sostanzialmente consultivo e di interlocuzione
E quale dovrà essere invece il ruolo assunto dal Senato per l'esercizio delle sue funzioni costituzionali
Credo che il lavoro che è stato svolto
Sia un importantissimo punto di partenza proprio perché
Sia
A livello di discussione parlamentare sia a livello anche di parte delle discussioni dottrinario e che sono comparse diciamo nel nel questi ultimi anni a Giannoni nel
Diciamo nel corso
Dell'esame della proposta di riforma della Costituzione da parte del Parlamento siano stesso spesso state condizionate da visioni
Molto molto drastiche invece penso che
Il lavoro di collaborazione sarà fondamentale molto interessante tra le proposte
A quella parte del documento che fa riferimento alla presenza all'interno del senato delle rappresentanze agli incontri intergovernativi sono tutte cose
Che richiederanno una normativa e una regolamentazione nuove specifica che richiederà del tempo
E credo che soprattutto in fase iniziale sarà fondamentale la collaborazione delle conferenze con il Senato sia perché come ha detto prima la Presidente Finocchiaro
Esiste tutto un bagaglio di esperienze già accumulato
Sia perché spetterà le conferenze e farsi che i senatori e la rappresaglie rappresentanze dei senatori delle regioni e dei Consigli regionali in Senato
Siano effettivamente rappresentanze delle autonomie locali e non si trasformino in pure rappresentanze politiche cosa che finirebbe chiaramente e sminuire il ruolo della nuova Camera alta grazie
Grazie Presidente Mazziotti
Il raggiungimento di uno stadio avanzato della riforma costituzionale poi culminato nella doppia lettura conforme di Camera e Senato ARRA presentato per la Commissione per le questioni regionali l'occasione per una riflessione sistematica sulle forme di raccordo tra Stato e autonomie territoriali
Una riflessione che non si è tuttavia limitata all'esame dell'impatto della richiamata riforma ma tenuto conto di entrambi i possibili scenari successivi allo svolgimento del referendum del prossimo quattro dicembre in cui ciò incluso quello non confermativo della riforma
La Commissione ha dedicato oltre venti sedute per lo svolgimento di audizioni con cui è stato possibile acquisire il prezioso contributo di trentatré fra autorità rappresentanti istituzionali ed accademici
A costoro unitamente consulenti di cui si avvalse alla Commissione
E che hanno operato a titolo gratuito consentitemi di risse di rivolgere i sentimenti di gratitudine a titolo personale e a nome della commissione così Ackom così come a nome dei colleghi della Commissione mio personale
Un ringraziamento particolare alla dottoressa chiara Martusciello al dottor Luigi fu uscito funzionari della Camera del Senato che hanno lavorato
Molto
Con molto sforzo diciamo insieme annoia
In estrema sintesi l'indagine conoscitiva per un verso evidenzia l'esigenza ineludibile di un incisivo riordino delle attuali forme di raccordo tra Stato e autonomia territoriale a prescindere dall'esito del referendum costituzionale
Peraltro mette a disposizione del legislatore degli addetti al settore dei cittadini una serie di proposte operative per il riordino che mi auguro che l'odierno dibattito possa ulteriormente arricchire
L'esigenza di una rivisitazione della disciplina dell'attuale sistema peraltro non sottende va detto con chiarezza un giudizio critico nei confronti dell'attività delle conferenze
Piuttosto parte dalla constatazione che sono trascorsi oltre trentadue anni dall'istituzione della Conferenza Stato-Regioni e che la disciplina del sistema delle conferì delle conferenze si inserisce in un quadro costituzionale già superato dalla riforma del Titolo quinto del due mila uno
Con cui come è noto sono stati completamente ridefiniti i rapporti tra Stato ed autonomia
Alle conferenze piuttosto va riconosciuto un importante ruolo nella composizione degli interessi fra centro e periferia di supplenza delle istituzioni parlamentari come riconosciuto dalla Corte costituzionale
Ne legittima le conferenze come sede privilegiata in cui si svolge la leale collaborazione la Corte nelle proprie sentenze ha richiamato la perdurante assenza di una trasformazione delle istituzioni parlamentari e quindi c'era alle dei procedimenti legislativi
Assenza peraltro dovuta anche alla mancata attuazione dell'articolo undici commi primo e secondo della legge costituzionale numero tre del due mila uno che per un verso prevede la possibilità di integrare la Commissione
La composizione della Commissione parlamentare per le questioni regionali con rappresentanti di Regioni Province autonome ed enti locali e peraltro attribuisce i pareri resi dalla medesima Commissione
Così integrata un valore rafforzato nell'ambito del procedimento legislativo riguardante disegni di legge su materie di competenza concorrente o attinente alla finanza regionale e locale
Nello scenario a Costituzione vigente l'indagine conoscitiva segnala l'esigenza in primis di portare a compimento la riforma del due mila uno
Ponendo rimedio alla mancata partecipazione delle autonomie territoriali al procedimento legislativo considerato da molti intervenuti in audizione una delle principali ragioni dell'elevato contenzioso costituzionale
Nel contesto attuativo del citato articolo undici della legge costituzionale numero tre del due mila uno la Commissione parlamentare per le questioni regionale integrata
Potrebbe poi diventa unire il punto di riferimento per valorizzare il rapporto tra conferenze anche orizzontali e Parlamento
Tramite questo collegamento il Parlamento potrebbe fruire dell'ampio lavoro istruttorio svolto in quelle sedi con riferimento all'attività consultiva di atti del Governo e conoscere la posizione delle autonomie territoriali nel corso dell'iter parlamentare dei provvedimenti
Un ulteriore linea direttrice per il riordino dell'attuale sistema di raccordo a Costituzione vigente la razionalizzazione delle conferenze con la riconduzione delle attuali tre ad una
Da articolare in una sede plenaria in due distinte sezioni regionale e locale
O in via subordinata con la riconduzione due sedi distinte sostanzialmente corrispondenti alla Conferenza Stato Regioni alla Conferenza unificata
La Commissione ha poi fatto proprie le riflessioni emerse nell'indagine in ordine all'opportunità di rafforzare nell'ambito delle conferenze intergovernative la posizione delle autonomia rispetto al ruolo di primazia oggi riservato al Governo
Con riferimento alla programmazione dell'attività delle stesse all'organizzazione e la conduzione dei lavori
La previsione di forme di rotazione la presidenza di una co-presidenza una maggiore partecipazione anche da un punto di vista formale degli enti territoriali alla formulazione dell'ordine del giorno
Nonché una maggiore procedimentalizzazione dell'attività rappresentano proposte concrete che la Commissione ha inteso far propri
Passando allo scenario conseguente all'entrata in vigore della riforma costituzionale dall'indagine conoscitiva è emerso come la mancata trasformazione del Senato in una Camera delle Regioni sia stata considerata l'elemento mancante della riforma del due mila uno
Qui non ha fatto seguito un adeguamento dei procedimenti legislativi volta a consentire una chiara rappresentazione già in sede parlamentare del punto di vista delle autonomie territoriali
Riparto di competenze legislative del SISDE allineate dall'articolo centodiciassette
Ha peraltro ben presto dimostrato la sua insufficienza nella composizione degli interessi nazionali e regionali e locali anche a causa della mancata attuazione di una vera autonomia finanziaria degli enti territoriali
Come è noto che è stata dunque la Corte costituzionale a dover risolvere i continui conflitti fra Stato e Regioni svolgendo di fatto ruolo di arbitro che non dovrebbe competere ad un giudice delle leggi
La configurazione da parte della riforma costituzionale del nuovo Senato quale organo di rappresentanza delle istituzioni territoriali costituisce dunque un'occasione per aprire una nuova fase dei rapporti tra Stato ed autonomie territoriali
Il Senato dovrà dunque assolvere il ruolo di garante di un nuovo equilibrio del sistema territoriale dimostrandosi una camera incisiva determinante dal punto di vista degli interessi e delle dinamiche territoriali
Diverse complementare rispetto alla Camera dei Deputati che mantiene la titolarità del rapporto di fiducia come il Governo
Dall'indagine conoscitiva svolta è infatti emersa con chiarezza l'idea che la funzione di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica costituisce la funzione fondamentale del Senato connaturata alla struttura stessa dell'organo
Funzione di raccordo che pur avendo come tratto distintivo la partecipazione al procedimento legislativo non si esaurisce immesso
Bensì costituisce il punto di riferimento per la declinazione delle altre funzioni riconosciute dal nuovo articolo cinquantacinque segnatamente oltre la funzione legislativa quelle di raccordo e di partecipazione agli atti dell'Unione europea nonché di valutazione delle politiche pubbliche
Funzioni che nel loro complesso inseriscono pienamente il Senato nel circuito delle responsabili della responsabilità politica diffusa
Quanto in particolare la capacità di rappresentanza delle istituzioni territoriali sarà centrale che prevalga il senso di identità territoriale dei senatori a scapito del sentimento di appartenenza politica
Ciò che potrebbe
Essere favorito da un'organizzazione del Senato che superi l'assetto basato su gruppi che rispecchiano l'appartenenza partitica in favore di un'articolazione su base per permetterne ITO Riale secondo quanto potrà eventualmente essere pretesto da regolamento parlamentare
Negli unici due articoli della Costituzione che fanno riferimento i gruppi per la composizione degli organi Pardi ma parlamentare l'articolo settantadue se una Commissione permanente in sede legislativa l'articolo ottantadue sulla Commissione d'inchiesta
Tale riferimento i gruppi è stato limitato alla sola Camera dei deputati
Sempre sul tema della rappresentatività delle istituzioni territoriali si è molto discusso sull'eventuale presenza dei Presidenti di Regione sull'opportunità o meno che la legge elettorale del Senato la possa imporre di diritto
Al riguardo è stato tuttavia osservato che nelle regioni chiamati ad esprimere solo due senatori individuazione ex legge del Presidente unitamente a quella di un Sindaco rischierebbe di privare il Consiglio regionale delle funzioni di corpo elettorale riconosciute io dalla Costituzione
Indagine si è poi concentrata sul tema del riordino delle conferenze al fine di tener conto delle nuove funzioni e del Senato e sulla ripartizione dei compiti fra Senato e Conferenza
A riguardo non mi è apparso esaustivo il criterio che fa leva sulla tradizionale distinzione tra funzioni di carattere legislativo e funzioni di carattere amministrativo
Secondo cui le prime dovrebbero essere trasferita al Senato mentre le seconde resterebbero in toto di competenza delle conferenze
Se infatti appare indubbio che la funzione consultiva svolta dalle conferenze nell'ambito dei procedimenti legislativi debba ritenersi assorbita dal ruolo del Senato nel procedimento legislativo
Le funzioni di raccordo del Senato non sembrano poter essere racchiuse nel solo raccordo legislativo piuttosto queste ultime dovrebbero ricomprendere anche le attività amministrative e di maggior rilievo politico
Per fare degli esempi concreti e richiamo quella che la ministra della salute in audizione ha definito macro decisioni facendo esplicito riferimento i procedimenti riguardanti i piani di rientro dei disavanzi sanitari nonché alla definizione dei livelli essenziali di assistenza
All'approvazione dei patti per la salute alla determinazione del fabbisogno sanitario nazionale a relativo riparto tra le Regioni
In altri termini gli atti di maggior rilievo politico in cui si concretano scelto indirizzi che incidono sui diritti dei cittadini o sulle scelte strategiche del Paese
Che ad esempio potrebbero includere anche i grandi piani infrastrutturali e di piani sociali di rilievo nazionale dovrebbero essere riservate al Senato
Come messo nell'indagine la trattazione in Senato avrebbe anche il pregio di garantire la necessaria trasparenza degli atti e delle procedure spesso carente nell'ambito delle conferenze
Alle conferenze potrà restare la competenza su atti più propriamente amministrativi e tecnici a cui meglio si attaglia quella flessibilità delle procedure che la caratterizza e quelle informalità che talora favorisce più celere il raggiungimento di una posizione condivisa
Occorre peraltro rilevare che i due richiamati piani quello delle macro decisioni spettante al Senato è quella più propriamente tecniche attuativa spettante alle conferenze
Sono necessariamente interconnessi fra loro per tale ragione l'indagine conoscitiva suggerisce di puntare su una sinergia tra il nuovo Senato le conferenze che tenga conto di questo aspetto
Al fine di realizzare detta sinergia
Possono prospettarsi due diverse soluzioni peraltro non alternative fra loro
In primo luogo potrebbe essere riconosciuto agli esecutivi regionali la possibilità di partecipare all'attività del Senato eventualmente nell'ambito di specifiche sessioni di lavoro
Attraverso l'individuazione di un rappresentante espresso dalla Conferenza delle Regioni e delle province autonome si tratterebbe di una partecipazione particolarmente funzionale specie nel caso in cui non fossi altrimenti garantita in Senato la presenza di tutti i Presidenti di Regione
Questa seduzione avrebbe il pregio di favorire un confronto diretto ed immediato nella dialettica del procedimento parlamentare
Tra Governo centrale ed autonomie territoriali rendendo chiari fin da subito punti di incontro e punti di divergenza agevolando la ricerca di soluzioni condivise
Dall'indagine
E altresì emersa l'opportunità di una riflessione in ordine alla possibile istituzionalizzazione dei rapporti tra Senato e conferenze intergovernative
Che potrebbe eventualmente giungere se conto quanto espresso in audizione sino all'incardinamento delle stesse presso il Senato
Dopo aver richiamato in modo sintetico i principali risultati dell'indagine conoscitiva ho il piacere di dare la parola ai relatori e a seguire gli altri relatori del convegno
Cui rivolgo un duplice ringraziamento per l'odierna presenza e per l'audizione resa nel corso dell'indagine conoscitiva invito quindi il professor Luciani apprendere per primo la parola prego professor
Molte grazie Presidente molte grazie per l'invito
Già ero stato grato per l'invito a partecipare alle audizione della Commissione stato un'occasione molto interessante di confronto mi fa particolarmente piacere essere presente in questa occasione conclusiva
Per la verità il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva che è stato condotto dalla Commissione parlamentare per questioni regionali sul sistema delle conferenze
Potrebbe essere anche considerato
Tutta prima l'atto di chiusura di un cantiere di lavoro
Ecco non è e così anzi esattamente il contrario penso che tutti gli interventi anche lì saluto precedenti questa introduzione del presidente del VIA
Lo abbiano dimostrato il documento in effetti mi pare che muova da da una premessa
Quale che sia l'esito del referendum costituzionale del quattro dicembre sul sistema delle conferenze si dovrà
Inevitabilmente intervenisse
L'esigenza di un ripensamento secondo il documento
Sarebbe particolarmente evidente nell'ipotesi di approvazione della legge di revisione costituzionale perché l'avvento di un Senato rappresentativo delle istituzioni territoriali
Ovviamente modificherebbe lo sfondo costituzionale
Della problematica tuttavia sempre secondo il documento non verrebbe meno nemmeno nell'ipotesi di un di un rigetto
Perché l'esperienza di questi ultimi anni si dice il contributo
Della giurisdizione costituzionale l'apporto della dottrina avrebbero messo in luce alcuni punti critici
Che andrebbero indilazionabile mente affrontati ecco ritengo che non si possa che che concordare con questa impostazione certamente in apparenza le due ipotesi sembrano suggerire soluzioni
Veramente differenziate anzi così differenziata desse addirittura antitetiche però guardando le cose con maggiore attenzione
è ragionevole ritenere che magari nella realtà delle cose
Sarà la forza dei problemi a imporre una strategia di risposta caratterizzata da non pochi problemi comuni
In verità sono sempre più convinto che dei tre modelli di federalismo di regionalismo che astrattamente sono disponibili quello competitivo quello garantista o regolativo e quello cooperativo solo ed esclusivamente il terzo
Sia idoneo
A far fronte alle sfide della modernità e soprattutto sia adatto a un sistema politico sociale e frammentato come il nostro
Nel quale debole sentimento dell'unità nazionale impone alle istituzioni un supplemento di condivisione dei problemi ed i loro possibili soluzioni quindi modello dire cooperativo
Come che vada il voto del quattro dicembre dunque in questa direzione che occorrerà muoversi e muoversi anche risolutamente
Anzitutto però vediamo cosa accadrebbe se la legge costituzionale perché di legge costituzionale si tratta ancorché diciamo sottoposto a pubblicità meramente notiziale
E diventasse sottoposto al voto popolare diventasse legge della Repubblica
Ecco premetto che non è proprio il caso di lanciarsi in affermazioni perentorie perché ci sono ancora troppe incertezze sul corretto funzionamento del nuovo assetto costituzionale incertezze che inducono al grande prudenza
C'è un primo ordine di incertezza
Che istituzionale conoscete tutti novellato articolo cinquantasette comma cinque della Costituzione laddove si dispone che senatori siamo eletti dai Consigli regionali in conformità
Alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi
E sapete
Perfettamente anche che successivo comma sei rinvia la determinazione della disciplina elettorale una legge approvata da entrambe le Camere ecco
Il margine di discrezionalità di questa legge è ovvio mi sembra notevole
E come sempre accade come sistemi elettorali il funzionamento concreto di un'Assemblea di dipenderà moltissimo dalle regole della sua formazione quindi si chiama
Sarà approvata la legge sul elezione al Senato non potremo dare delle risposte sufficientemente precise secondo ordine di incertezze più volte l'ho sottolineato è collegato al primo ma è squisitamente politico
E proprio anche in sede di audizione mi ero permesso di sottolineare che non sappiamo ancora quali saranno di fatto le strategie delle forze politiche
Punteranno su candidature forti e autorevoli oppure punteranno su scelte diciamo così di secondo piano e scarsamente rappresentative evidente che lo scenario cambia completamente l'attuale del senato cambia completamente
Nella prima ipotesi il ruolo del nuovo Senato ne uscirebbe potenziato il contrario accadrebbe nella seconda ipotesi non solo
E anche
Anche
Non unicamente ma anche indipendenza di queste strategie dei partiti che si determinerà la concreta articolazione interna degli schieramenti in Senato che potrà seguire l'andamento dei clip AGES politici
Ovvero di quelli territoriali oppure
Potrà
Incrociarli nel tempo o per singole questioni o gruppi di questioni
Cioè senatori si potranno schierare per appartenenza politica tra appartenenza territoriale potranno di volta in volta a seconda
Delle
Delle occasioni incrociare questi due criteri tutto questo resta ancora insomma
Pur
Sotto il velo dell'ignoranza per dirla con la moto formulato filosofo morale pubblico politico se preferite su questi non trascurabile elementi di sfondo qualcosa si può dire insomma anche in prospettiva
Il documento approvato dalla Commissione offre
Alcune indicazioni preziose a me sembra essenziale soprattutto una considerazione cioè quella che al Senato riformato dovrebbe spettare l'adozione degli atti di maggior rilievo politico cito testualmente
Il fatto che il Senato rappresenti le istituzioni territoriali mi pare che renda questa conclusione obbligata
E così come mi sembra obbligata la necessaria riduzione della funzione consultiva delle conferenze che oggi invece tanto né appesantisce le attività
A questo proposito non si può non rilevare che la legge di revisione all'articolo cinquantacinque comma cinque nel testo novellato della Costituzione attribuisce al Senato tre competenze che sono di assoluto rilievo
La valutazione delle politiche pubbliche delle attività delle pubbliche amministrazioni la verifica di impatto delle politiche europee sui territori e infine
La verifica dell'attuazione delle leggi dello Stato non è poca cosa
Nell'esercizio di queste competenze il Senato si troverà a toccare funzioni di contenuto in natura assai diversi
Se insomma per un verso si muoverà
Chiaramente nell'ambito dell'attività consulenziale ma per altro verso sfiorerà il dominio dell'attività di controllo
Certo si può opporre che il novellato articolo cinquantacinque comma tre riserva la funzione di controllo alla Camera ma
Non è meno vero che le tre competenze che ho ricordato sono molto prossimo al controllo
E
La nozione di controllo parlamentare fra le più elastiche più scure che si possano incontrare però si può certe essere certi almeno di una cosa che il nuovo Senato non potrà spingersi sino al controllo politico
Per la ragione semplicissima che solo la Camera è stretta dal Governo stretta al Governo dal rapporto fiduciario e che il controllo politico si muove semmai
Se va detto che sebbene al Senato sfugga la dimensione della responsabilità politica e istituzionale
Potrà mai nuovo Senato formalmente imporre le dimissioni di un esecutivo ma mi sfugge come è stato osservato prima il Presidente Dalia quello della responsabilità diffusa che si rivolge non alle altre istituzioni ma
Alla pubblica opinione
Ed è in questa prospettiva che l'azione del Senato potrebbe acquisire un'importanza notevole ed essere anche fonte di preoccupazione per i Governi una volta
Che nell'esercizio delle competenze che ho ricordato prima il Senato riscontrasse una qualche inadeguatezza della loro azione
Cioè si attiverebbe responsabilità diffusa davanti alla pubblica opinione questo
In un'altra occasione proprio in questa sala
Avevo proposto di riassumere queste competenze le tre che ho elencato prima sotto la comune etichetta della funzione di verifica
In quanto veri funzione
Che si colloca diciamo così al di là della mera funzione consulenziale ma al di qua della vera e propria funzione di controllo politico in senso stretto non è un caso del resto che la testo la costruzione novellato parli appunto di venti
Funzione di verifica che il Senato però dovrà esercitare nella prospettiva che gli è propria
Il Senato rappresenta le istituzioni territoriali e ai sensi del quarto comma dell'articolo cinquantacinque esercita le funzioni di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica
E quindi la questione delle politiche pubbliche la questione dell'attuazione delle leggi la questione dell'impatto delle politiche europee beh tutte queste dovranno essere impostate nella prospettiva dei territori
Prospettive entro la quale il Senato
E è tenuto a muoversi
Ecco quale sarà in questo contesto sarebbe il caso di esito favorevole alla riforma del referendum del quattro di dicembre quale sarebbe lo spazio ancora disponibile per il sistema delle conferenze
Uno spazio tuttora notevole a mio avviso
Ecco
Se infatti come suggerisce il documento della Commissione il nuovo Senato sarà chiamato a fungere da raccordo tra lo Stato i territori
Attraendo come dicevo prima l'adozione degli atti politicamente più significativi che lo riguardano mi sembra che resti evidente un fatto cioè il fatto che il Senato
Non essendo costituito da vere e proprie rappresentanze delle singole istituzioni territoriali difficilmente potrà essere la sede della composizione di tutte le possibili conflittualità tra i vari livelli istituzionali
In questo contesto mio parere pur essendo il Senato un luogo di confronto politico
Le conferenze resteranno inevitabilmente il luogo delle intese perché le intese possono essere stipulate solo tra vere e proprie delegazioni che nel Senato non saranno prese
E qui mi preme
Ribadire due cose
Già accennato in audizione primo
è difficile immaginare che le intese possano toccare la sulla dimensione amministrativa
Ma non solo l'intreccio fra legislazione amministrazione ma anche il moltiplicarsi di una micro legislazione in visita invasiva perdonate degli ambiti che teoricamente spetterebbero all'Amministrazione
Rendono un'intesa limitata a livello amministrativo probabilmente insufficiente e comunque inefficace
La perdurante e sia pur limitata contitolarità della funzione legislativa da parte del Senato peraltro suggerisce strumenti di coordinamento fra queste le conferenze
E che è stato accennato prima dal Presidente Dalia la partecipazione degli esecutivi regionali i lavori del Senato che suggerita dal documento potrebbe essere una delle soluzioni più interessanti non si può opporre che in sede di intesa
L'esecutivo non ha la disponibilità della legislazione
è evidente ma è altrettanto evidente che l'esecutivo alla disponibilità dell'iniziativa legislativa e quindi come si potrebbe escludere logicamente dall'ambito dell'intesa il
Il terreno della legislazione
Seconda osservazione le intese generali a mio parere si fanno preferire a quelle bilaterali pur diffuse che sovente consentono allo Stato di rompere il fronte regionale e sono difficilmente compatibili col principio di eguaglianza
In un contesto istituzionale nel quale si è disegnata una seconda Camera rappresentativa delle istituzioni territoriali e cioè di tutte le istituzioni territoriali
Coerenza vorrebbe che il sistema delle autonomie fosse trattato in prospettiva ecologica unitaria
Più brevemente più brevemente perché alcune osservazioni valgono anche per questa ipotesi cosa accade se il referendum del quattro dicembre boccerà la legge di revisione costituzionale quale sarà la sorte delle conferenze
A me sembra evidente che non mutando la Costituzione a più forte ragione le conferenze non verrebbero meno ma non per questo si sottrarrebbe all'esigenza di un cambiamento e anche qui il documento approvato dalla Commissione qualche indicazione di estremo interesse
La prima
Ed essenziale
In mi limiterò a questo è quella dell'assoluta opportunità dell'integrazione della Commissione parlamentare per le questioni regionali nei termini previsti dall'articolo undici legge costituzionale tre del due mila uno
Ecco
La mancanza di questa integrazione è sempre stata una falla nella
Nella vicenda della riforma del del Titolo quinto del del due mila uno
Insomma è una tessera di un mosaico che è mancata e che ha determinato l'alterazione complessiva dell'immagine dell'immagine del tutto
Questa integrazione invece consentirebbe di alleggerire di molto il carico delle conferenze che tornerebbero essere un luogo di confronto più diretto più serrato più operativo specie proprio nella prospettiva dell'intesa in cui accennavo
Mentre la Commissione parlamentare potrebbe divenire almeno in misura significativa quel luogo di raccordo politico fra Stato e territori che a Costituzione riformata sarebbe opportuno sembra
Anche a Costituzione invariata infine
Varrebbe inoltre varrebbe comunque l'esigenza di un alleggerimento dei compiti consultivi delle conferenze da ridurre a vantaggio di quelli più prossime la stipula di accordi o di vere e proprie intese cioè differenti livelli di governo infine
Insisto molte delle osservazioni precedenti sul nulla Costituzione riformata verrebbero anche a Costituzione invariata concludo
E ecco accennavo all'esordio che il documento della Commissione
è consapevolmente più un punto di partenza che un punto di arrivo
E ci sarà comunque vada il quattro dicembre molto da lavorare quindi questo impedisce in realtà di trarre una qualsiasi conclusione da quanto detto finora fin qui più che una conclusione dunque propongo una considerazione finale
Che tocca però secondo me il vero punctum Crucis
Del nostro assetto dell'autonomia somma allora
Ho detto prima che il suo modello di autonomismo che a mio avviso praticabile utile per il nostro sistema politico istituzionale e quello cooperativo
Ebbene
Se è così come me sembra al suo centro va posta l'esigenza che tutte le istituzioni osservino col massimo scrupolo il principio di leale collaborazione mi parlava prima la Presidente Finocchiaro
Principio che non a caso la Corte Costituzionale ha posto al centro per la propria giurisprudenza sia nei rapporti tra poteri dello Stato che tra Stato e Regioni
Altri sistemi politico-istituzionali conoscono conflitti e tensioni anche maggiori dei dei nostri ma le esigenze connesse all'unità della comunità politica sono sempre ben chiare ed è ben chiaro il fine della realizzazione dell'interesse nazionale
Non vorrei essere polemico ma la cura con cui alcuni paesi europei vi si dedicano una strada non sarà certo sfuggita credo agli osservatori più attenti
Indubbiamente la prospettiva dell'interesse comune deve essere sempre filtrata dalla considerazione del nostro inserimento in un più ampio processo di integrazione europea se non anche internazionale
Ma non dovrebbe mai essere filtrata dalla considerazione dei particolarismi partitici territoriali istituzionali e culturali
Che siano
E questo perché anche l'interesse particolare compromesso dalla compromissione dell'interesse generale questo non lo si avverte ma è così
La vicenda del sistema delle conferenze ritengo potrebbe essere una buona cartina di tornasole di una rinnovata attenzione per la costruzione di questi gli indispensabili direi più ancora che opportuni meccanismi
Integrazione politica sociale i territoriale di cui abbiamo bisogno meccanismi che siano peraltro non sono efficaci ma anche
Condivisi ringrazio per la vostra attenzione
Grazie
Grazie professor Luciani do la parola quindi al professore sommo auguro milanesi riconosce
Grazie penso anch'io che
Dobbiamo ringraziare la Commissione per le persone regionale il suo Presidente Giampiero D'Alia per un lavoro importante che cade in una fase
Particolarmente cruciale di snodo costituzionale per il nostro Paese ma e questa sarà la prospettiva chiedo al mio intervento anche in una fase
Alquanto nodale del Unione europea
Come
Unione di Stati
E
Più in particolare del rapporto del nostro Paese con l'Unione europea
Rapporto del nostro Paese con l'Unione europea che vediamo in questi ultimi tempi estremamente dialettico è un rapporto che presentai Bratz sempre luci ed ombre
Lucidi entusiasmo a volte non a cui non seguito da fatti
Coerenti luci di indubbia vocazione di partecipazione anche
A momenti di svolta di evoluzione del processo di integrazione europea
Ma alcune ombre costanti ne cito due perché ne abbiamo
Fatto cenno anche nel corso dell'audizione e sono siccome la premessa per la riflessione di prospettiva europea nel tema che siamo affrontando le due ombre si traducono in due patologie credo gravi
Per
L'Italia per il nostro Paese per il nostro sistema Paese la prima e costituita dalla frequenza con cui
Vengono imputate Alitalia vengano aperte nei confronti dell'Italia delle procedure per la violazione delle norme del diritto dell'Unione europea e come se
Comparando l'Unione Europea paragonando l'europea un condominio noi fossimo nella posizione di quei condomini
Che frequentemente violano le regole del condominio spesso che non sono proprio considerati alla fine dagli altri i condomini ideali e speriamo che questo non sia
Il pensiero che ci circonda
Ora la violazione delle norme europea spesso
Rileva dell'azione o delineazione degli enti territoriali
Ne risponde lo Stato beninteso ma
La gente che causa la procedura di infrazione che spesso sfocia in condanne che poi comportano ingenti sanzioni pecuniarie a carico dello Stato
è dovuta all'azione all'inazione di enti territoriali la seconda patologia
E se vogliamo
Più grave per certi aspetti o meno comprensibile se vogliamo dirlo meglio perché
è la difficoltà con cui il nostro sistema Paese e segnatamente i nostri enti territoriali fruiscono approfittano
Delle opportunità offerte dai finanziamenti del bilancio dell'Unione europea
Noi sappiamo c'è stato anche ricordato di recente
A livelli elevati di governo che il nostro Paese è un cosiddetto contributore netto del bilancio non europea cioè noi grazie al nostro prodotto interno lordo all'importanza del nostro prodotto interno lordo
Siamo uno di quei paesi che versa al bilancio dell'Unione europea più di quanto
Riceva un contribuente netto naturalmente il saldo netto negativo
Che ne deriva si accentua se noi non utilizziamo
Bene
Quei finanziamenti che rappresentano il ritorno dal bilancio dell'Unione europea verso il bilancio nazionale
Parlo dei fondi strutturali per le Regioni
Meno avanzate parlo dei fondi per l'agricoltura parlo dei fondi
Per le interconnessioni che riguardano le reti dell'energia delle telecomunicazioni le reti di trasporto parlo dei fondi per la ricerca e l'innovazione e parlo dei fondi per la cultura
Noi siamo
Un cattivo fruitore siamo un cattivo fruitore perché rincorriamo sempre
La spesa di questi fondi l'impegno di questi fondi abbiamo una curva che vede la nostra spesa accentuarsi nella parte finale
Del ciclo di bilancio mentre arranca nella parte iniziale e quando andiamo a misurare l'impatto qualitativo di questa spesa ne deriva
Dalla stragrande maggioranza degli studi un impatto non misurabile a livello di prodotto interno lordo e noi siamo un Paese
Che
Rincorre la crescita
E quando parliamo dei soli fondi strutturali europei
Parliamo di circa trenta miliardi che ci arrivano dal MEF dal bilancio dell'Unione nell'arco di cinque anni lo è stato nel periodo duemila e sette due mila e tredici dove erano un po'più di trenta lo è
Nel periodo due mila quattordici due mila e venti in cui è poco meno di trenta questi trenta miliardi europei per essere spesi devono essere cofinanziati da altrettanti nazionali
Stiamo parlando quindi di un impatto di spesa per investimenti verificati e certificati dall'unione di circa dodici miliardi l'anno
Molto di più di quel derivato
Di possibilità di spesa a debito che
Spesso fa parte delle nostre discussioni e che poi viene tradotto nel linguaggio
Corrente giornalistico politico e quant'altro né i famosi zero virgola perché questa
Premessa perché è importante essere coscienti
Che il sistema delle conferenze così come qualora la riforma costituzionale fosse approvato e dei cittadini il nuovo Senato possono e potranno giocare un ruolo nettamente più incisivo
Il sistema delle conferenze come mostrano anche le risultanze dell'indagine conoscitiva
Che stiamo commentando oggi può essere quell'elemento di interconnessione orizzontale indispensabile
Fra
Gli enti territoriali in particolare fra religioni un'interconnessione orizzontale che è fondamentale rispetto alle questioni di cui stiamo parlando
Perché permette una sorta di controllo fa pari nella rispetto della normativa europea i famosi inadempimenti che porto ma le infrazioni
E soprattutto permette o permetterebbe perché dobbiamo purtroppo sottolineare il condizionale una spesa maggiore di maggior respiro territoriale
Di quella che nella ripartizione dallo Stato verso le regioni dalle Regioni verso altri enti territoriali spesso si rivela essere una spesa locale
Per carità mai inutile ma che poi non da quell'effetto sperato sul prodotto interno lordo del Paese e questa è l'equazione da cui
L'indagine ci dà delle piste per uscire e e da cui forse
Gli assetti di un miglior utilizzo del funzionamento delle conferenze potrebbero ulteriormente stimolare ci ad andare perché no
A riforma costituzionale eventualmente in vigore dopo il voto dei cittadini anche attraverso il Senato e qui intervengono una serie
Di elementi importanti che ritroviamo nella né normativa dal nazionale nella legge
Numero duecentotrentaquattro del due mila e dodici che regola la partecipazione dell'Italia e Unione europea una legge che nel dicembre due mila dodici fu approvata in entrambe le Camere da una maggioranza vastissima ben più ampia di quella
Che sosteneva il governo del momento ebbene questa normativa consente attraverso disposizioni specifiche di utilizzare in modo molto più incisivo rispetto alla cosiddetta fase ascendente della formazione
Del diritto all'Unione europea il sistema delle conferenze in particolare con delle sessioni ad hoc definite dalla normativa stessa europee
Della Stato-Regioni e della Stato città sono gli articoli ventidue e ventitré della legge numero duecentotrentaquattro che sono degli articoli che se scrupolosamente non solo e non tanto osservati cosa che avviene ma messi di sposa mente a meccanismo di funzionamento potrebbero consentire di influire sia sulla cosiddetta fase ascendente vale a dire la fase in cui delle future normative europee sono ancora in discussione
Nelle e istanze
Dell'Unione Europea stessa quindi nel Parlamento europeo e nel Consiglio dell'Unione
E in questa maniera influire sul contenuto di queste norme permettere di dare
Delle linee poi di indirizzo che possono essere prese in conto dal Governo spesso ed al ministro che di volta in volta rappresenterà per materia
L'Italia nelle istanze europee oltre che attraverso gli opportuni strumenti dai parlamentari europei ma questo meccanismo sale ebbene virtuoso anche rispetto alla cosiddetta fase discendente cioè quella fase del recepimento della messa in opera
Della normativa europea nell'ambito dell'ordinamento nazionale una fase che troppo spesso ci porta ad avere
Delle infrazioni per incompleta o inefficace messa in opera della normativa stessa
C'è da dire che le infrazioni negli ultimi anni si sono ridotte grazie ha un impegno continuativo fra i Governi e in particolare nell'ultimo biennio anche grazie ad una minore la minoranza attivismo della Commissione europea nell'aprire nuove procedure quindi questo CIPE purtroppo ci lascia sempre il numero più elevato di infrazioni nelle rilevazioni ma comunque in termini assoluti lo ha
Ridotto questo
Primo profilo quindi del migliore utilizzo della Stato Regioni ed era stato città ed una maggior frequenza delle sessioni speciali potrebbe essere un elemento molto importante un secondo
Elemento e quello che porta a confrontarci nell'ipotesi sempre della riforma istituzionale e costituzionale e approvata dai cittadini che e il dopo Senato diventi quel momento di interlocuzione da un lato con le conferenze nel loro ruolo che chiamavo orizzontale e dall'altro lato con il Governo
E con la pubblica amministrazione peraltro se noi guardiamo i meccanismi di interesse le materia i meccanismi le tematiche l'interesse per gli enti territoriali e il ruolo che può assumere il nuovo Senato con riguardo all'attività dell'Unione europea
Scopriamo una serie di elementi estremamente significativi
Che danno al nuovo Senato anche nella nuova consigli costi configurazione costituzionale
Dei ruoli estremamente importanti e di incidenza notevole sui processi legislativi interni quale che
Poi sarà il profilo che il nuovo Senato intenderà darsi potrà accentuarli o meno ma potenzialmente questi esistono alcuni discendono
Direttamente dalle norme dell'unione europea
Il primo è riguarda il i rapporti con il Comitato delle Regioni
Il Comitato delle Regioni è un organismo consultivo dell'Unione e riunisce dei delegati dei Consigli regionali delle grandi città a una composizione per certi versi non troppo diversa da quella che potrebbe avere a riforma così Ale operativa il nostro Senato svolge delle funzioni consultive ma incisiva e nell'ambito dei processi legislativi europei ecco che un rapporto Senato Comitato Regioni potrebbe essere una pista da esplorare e da sviluppare in maniera incisiva peraltro le nomine dei componenti del Comitato delle Regioni sono formalmente fatte dal governo ma su indicazione di Consigli regionali e quant'altro ecco che questo potrebbe essere un elemento di considerazione per una ripartizione più efficace di competenza tra conferenze e Senato
Ci sono poi delle competenze che il Trattato europeo stesso
Prevede
Appannaggio delle due Camere qualora esistano due Camere parlamentari nei diversi Stati a prescindere dalla loro composizione e dei compiti che la Costituzione nazionale assegna
La più importante riguarda il controllo sul rispetto del principio di sussidiarietà
Il principio di sussidiarietà è un principio cardine nel funzionamento dell'Unione europea perché sostanzialmente rappresenta il midollo spinale la colonna vertebrale
Del funzionamento dell'Unione dalle istituzioni
Cosiddette di Bruxelles che il cittadino spesso percepisce come lontane fino alle istituzioni locali passando ovviamente attraverso quelle regionali e quelle dello Stato è possibile
Per
Una Camera quindi non occorre un accordo di due Camere né una presa di posizione dell'intero
Parlamento nella sua bicamerali età e possibile per una camera di ciascuno Stato membro di eccepire la violazione del principio di sussidiarietà quindi di esercitare un controllo
Sul rispetto del principio di sussidiarietà a livello di nuova normativa europea o di azione delle istituzioni europee che cosa vuol dire poiché il principio di sussidiarietà sta vi dice che deve essere fatto a livello dell'Unione ciò che da migliori risultati risultati più efficaci nell'ambito sempre delle competenze dell'Unione europea
Se deciso a quel livello mentre deve esser fatto a livello nazionale eventualmente all'interno di uno Stato a livello
Locale ciò
Che malgrado sia di competenza dell'Unione può dare migliori risultati se affrontato a livello nazionale quindi eccepire
L'una violazione del principio di sussidiarietà significa incidere in modo direttissimo nel processo legislativo europeo per avere un'idea
Considerate che fra le quattro condizioni che il Governo di Devil Cameron aveva negoziato con l'Unione europea per poi presentarle ai suoi cittadini ai fini di una
Esito che poi non si è verificato del referendum a favore
Dei una permanenza della Gran Bretagna fra le quattro condizioni negoziate c'era proprio quella di potenziare
Questa possibilità di eccepire il non rispetto
Del principio di sussidiarietà nel gergo si diceva che si passava dall'attuale cartellino giallo che impone alla Commissione un riesame della normativa a un cartellino rosso che l'avrebbe proprio bloccata quindi un domani il nuovo Senato i collegamento con le conferenze in piena coerenza con la funzione di rappresentatività delle autonomie locali potrà insieme ad altre camere anche di altri Paesi europei raggiungere quel terzo o quel quarto
Dei voti necessari per poter obbligare la Commissione europea che al monopolio delle proposte legislative a riesaminare la norma
è una è una prerogativa estremamente importante altrettanto importante se non per certi versi ancora più incisiva è la possibilità per ciascuna Camera
Ripeto non necessariamente le due Camere in accordo per ciascuna Camera di chiedere al Governo di presentare un ricorso alla Corte di giustizia dell'Unione europea per violazione del principio di sussidiarietà quindi qui entriamo in un meccanismo dove con una
Possibili accentuazione della rappresentatività delle autonomie territoriali
Si può arrivare a questo ci si può arrivare naturalmente anche a Costituzione vigente con un rapporto funzionale di questo tipo tra le conferenze
La Camera vuoi l'attuale Senato
Ci sono poi delle attribuzioni sempre a livello di trattati europei che sono fatte però più genericamente
Al al Parlamento e quindi in questo caso si dovrebbe presupporre che in ambito nazionale occorra un accordo fra le due Camere occorrerebbe oggi e pero similmente si deve ritenere che resterà così anche a eventuale riforma approvata e qui e questi sono
I meccanismi
E del cosiddetto freno di emergenza e anche i meccanismi che portano a dare delle indicazioni di indirizzo parlamentare
Quando ci si riferisce peraltro alle due Camere in accordo in questo come avviene per il freno di emergenza in questo caso
Altro a Costituzione vigente occorre un accordo tra Camera e Senato nell'eventuale e situazione dopo la riforma costituzionale approvata
Non potrà il Senato da solo ma non potrà neppure la camera da solo e quindi per attivare il freno di emergenza rispetto alla normativa europea che è un altro meccanismo
Che consente
Di intervenire in maniera estremamente incisiva sul processo legislativo europeo dovrà esserci un accordo tra entrambe le Camere un Senato ben connesso col sistema
Delle conferenze o un Senato che ne assorba è
Parte dei compiti e delle funzioni o l'interezza dei compiti e funzioni potrà evidentemente svolgere questo ancor più in
E sintonia con le esigenze degli enti locali
Infine
Vale la pena di a ricordare che questa legge numero due tre quattro che rende poi operative le disposizioni dei trattati europei di cui
Di o accennato e una di quelle poche
Normative accanto a quelle costituzionali ai trattati internazionali eccetera che restano di competenza rigorosamente bicamerale anche nel quadro della riforma costituzionale d'altra parte
Vengono considerati inevitabilmente in quanto trattati internazionali di competenza bicamerale anche le modifiche dei trattati dell'Unione europea
E non è un'ipotesi di scuola perché tutto il dibattito nell'Unione europea attualmente e da un
Numero considerevole di mesi a questa parte porta verso delle probabili e anche profonde modifiche dell'assetto attuale dei trattati
Queste profonde modifiche non sono senza interesse per gli enti locali al contrario tutto il processo di riassetto fu un male dell'Unione europea a partire dalla seconda metà degli anni Novanta e andato nella direzione di cercare di accentuare
La possibilità per gli enti territoriali all'interno dei vari Stati di far sentire la propria voce di far sentire la propria opinione
C'era anche chi a un certo punto guardando magari
Molto oltre gli svariati ostacoli pensava ad un'Europa che via via mandasse in dissolvenza il concetto di Stato valorizzando quello di Regione voi quello di macroregioni transfrontaliere non è una visione Tramontan ta credo che nel quadro delle modifiche dei nuovi trattati un possibile potenziamento della regionalismo europeo se mi posso permettere chiamarlo in questo modo sarà materia reale e qui sarà competente sa nel nostro Paese bicamerale quindi il nuovo Senato potrà
Se entrerà in vigore la riforma costituzionale a rappresentare quei do tipo di istanza degli enti territoriali come naturalmente può fare anche oggi e come può farlo anche la Camera negli opportuni collegamenti infine
Ricordo che a norma di trattati europei sono considerate
E normative essenziali le normative che riguardano il bilancio e risorse dell'Unione Europea pensiamo alla decisione che in pratica in realtà è sostanzialmente una legge
Che riguarda la disciplina delle risorse proprie cioè quanto viene versato come entrata nei bilanci dell'Unione europea che include per esempio una percentuale dell'IVA il che è un la forte incidenza ogni volta che i legislatori nazionali toccano questa imposta che include i versamenti che in base al prodotto nazionale lordo ogni Paese fa al bilancio
Quindi queste normative sono normative che nella concezione dell'Unione europea sono demandate al Parlamento ebbene in un nella prospettiva della riforma costituzionale probabilmente sono normative da considerare di competenza della Camera tuttavia per la loro incidenza piuttosto diretta sugli interessi anche degli enti territoriali oltre che dell'intero Paese c'è da supporre che le posizioni che potranno essere prese in tal senso
Nell'ambito del nuovo Senato a riforma entrata in vigore dovranno essere prese in considerazione conclusione il meccanismo di interfaccia e di interazione fra l'Italia e l'Unione europea
A
Vogliamo dire
Considerevoli margini di miglioramento
La risposta secondo me è affermativa su questi margini di miglioramento può fare molto di positivo un ambito giù miglior presenza più cocente presenza degli enti territoriali
Una rinnovata e rilanciata funzione delle conferenze
Gemellata alla eventuale entrata in vigore della riforma costituzionale quindi del nuovo Senato potrebbe essere una pista una rinnovare ta e rilanciata presenze presa di coscienza del conferenze del sistema delle conferenze è sicuramente una pista a Costituzione vigente grazie
Grazie
Al professor muoverò milanesi darei quindi la parola al Presidente Enrico Rossi grazie
Bene grazie per questo invito e questa opportunità che avete dato alle Regioni
Di prendere atto e intervenire su questo importante lavoro che documento approvato né alla Commissione parlamentare per le questioni regionali
Siamo in tempi di cambiamenti comunque se ne avverte l'esigenza sia che
Il risultato del referendum e vada nel senso di confermare o di non confermare la riforma
Che è stata approvata dai due rami del Parlamento
Devo dire che intanto fa piacere trovare che le conferenze
Siamo state valutate positivamente che si riconosca che c'è stato un ruolo svolto da questi organismi importanti di raccordo tra
I territori e lo Stato
Per quanto riguarda la prima prospettiva quella
Di invarianza della Costituzione
Sì o no sono secondo me condivisibili tutte le proposte che vengono fatti interventi di razionalizzazione di riordino organizzativo del sistema di raccordo tra Stato e autonomie
In particolare vorrei sottolineare
La proposta di istituire la Conferenza degli esecutivi composta dal Presidente del Consiglio e dai Presidenti delle Regioni
Proposta che io ritengo avere comunque un suo valore anche nell'ipotesi
Confermativa del referendum
Perché ovviamente darebbe la possibilità
Di
E discutere
Da parte dei rappresentanti
I Presidenti delle Regioni un'agenda politica come è scritto nello stesso documento condivisa tra il Governo centrale territori e quindi di
Poter raccordare meglio
I nostri i nostri interventi
Per quanto riguarda invece la seconda ipotesi è quella di una
Cambiamento come come ha come a
Approvato dalla riforma costituzionale
è evidente che questo inciderà di più sul sistema delle conferenze sul loro ruolo sul loro o funzionamento concreto
E si pone il problema del raccordo che dovrà esserci tra le conferenze
Il cui valore comunque viene riconfermato in questo documento e anche negli interventi che ho finora ascoltato e
Il Senato
Che si inserisce come la funzione importante del raccordo tra lo Stato e le altre istituzioni territoriali si apre quindi qualora dovesse vincere
Il referendum confermativo una fase nuova per la quale
Dovrà valere ma ancora di più un principio di le aree collaborazione principio che non è affatto affievolito nella stessa riforma costituzionale io penso come dice lo stesso documento che
La trasformazione del Senato in una Camera delle autonomie dei territori non comporta certo il superamento delle conferenze
Perché la collaborazione la mediazione degli interessi nazionali e territoriali non si esaurisce scelto solo nella produzione di norme legislative ma si realizza anche
Attraverso tanti provvedimenti che si possono chiamare di normazione secondaria
Che ben difficilmente potrebbero essere attribuiti al nuovo Senato anziché attribuendogli lì potrebbero sovraccaricare di funzioni il nuovo Senato
Il confronto tra esecutivi quindi rimane anche nell'assetto così come riformato
Si pensi ad esempio
Agli interventi che il Governo sta portando avanti di riorganizzazione della pubblica amministrazione o a quelli relativi
A tutta la materia del lavoro
E comunque alla necessità di trovare sul piano amministrativo il punto giusto di raccordo tra il centro e i territori e le periferie o pensiamo anche agli interventi mirati di riduzione della spesa pubblica atti amministrativi a trite atti tecnici
Questa materia non può prescindere da un confronto tra gli esecutivi certo neanche voi lo sottolineate nel documento altri atti bisognerebbe valutare se voi non debbano avere un passaggio
Fondamentale nel nuovo Senato nella nuova Camera delle autonomie
Penso al Patto per la salute ad esempio così importante piano infrastrutturale piani per l'Inter il sociale di valenza nazionale mi pare che
Tutto questo
Potrebbe passare al Senato
Purché anche come voi stessi avvertite nel documento si trovi il modo di far funzionare dentro il Senato e quindi cambiando anche l'allocazione della Conferenza
Delle conferenze dalla Presidenza del Consiglio al Senato stesso cercando di raccordare rinnovo Senato con le funzioni delle conferenze penso che questi temi potranno essere
Affrontarle approfonditi
E che è evidente che si aprirà
Nell'ipotesi che venisse confermata la riforma una fase in cui dovremo discutere leggi regole ma anche soprattutto dovremmo adottare comportamenti coerenti
Comportamenti che vadano nel senso che prima richiamavo di una
Più forti più consolidata collaborazione e questo via è compito della politica
Il Senato nuovo sono convinto che darà la possibilità ai territori di prendere batte parte al dibattito politico nazionale dalla tribuna importare
Se noi Giorgio se parliamo solo di una riduzione di costi ha ragione chi sostiene che allora tanto valeva eliminarlo non mi convince questo argomento il nuovo Senato rosso invece la possibilità di portare la voce e i bisogni dei territori
Dentro una Camera dello Stato
La riforma del Titolo quinto quindi può essere davvero
Un un altro passo
La ricerca di un punto di equilibrio di un regionalismo nuovo come era stato pensato anche dai padri costituenti
Il nuovo Senato può anche essere a mio parere il luogo di formazione e il luogo di messa alla prova luogo il banco di prova una nuova classe dirigente
Che è allegata e territori ma allo stesso tempo dentro quella Camera può formarsi in una visione nazionale superare quindi la frammentarietà un argomento che qui ho sentito
Richiamare anche nelle parole degli interventi che mi hanno
Preceduto
La mia proposta poi e anche quella molto brevemente che si affronti la questione della geometria delle Regioni
Questo senso è stato un'occasione persa
Noi abbiamo bisogno come altri grandi Paesi europei veniva fatto prima riferimento
A questo tema
Di andare ad una riorganizzazione
Verso una dimensione una taglia delle regioni che sia quella di Quarta
Alla globalizzazione per rappresentare gli interessi del territorio altrimenti anche il nuovo Senato risentirà pesantemente
I venti regioni una parte delle quali non arriva addirittura ad avere un milione di
Popolazione non arriva ad una soglia di un colazione la Francia
è stata capace in poco tempo di passare da ventitré a tredici regioni decentrando nuovi poteri noi da troppo tempo ne parliamo
Penso invece che questa può essere la sfida e anche di una autonoma autoriforma delle Regioni
Che
Con questi fondi Senato nuovo questi nuovi compiti possono riqualificare la loro presenza e anche la loro funzione nel territorio di definizione delle geometrie regionale anche qui non è solo un problema di costi
O di razionalizzazione ma un problema di rappresentanza
è un problema di capacità di sapere
Avere una taglia adeguata per fornire servizi migliori ai cittadini una capacità di programmazione che rimane in testa alle Regioni in settori importanti come quello
Ad esempio dell'economia
E soprattutto sapere superare quella visione eccessivamente localistica frammentata che è stata una delle ragioni della crisi dell'istituto regionale
Certo
Se è vero come diceva un grande Presidente della Regione Toscana Gianfranco Bartolini consultato proprio mi pare dalla Commissione Bozzi nel mille novecentottantaquattro
Appunto modo di leggere il suo intervento
La sua idea era che il nuovo Senato andasse appunto di formato nel senso di farne la sede
Di una camera dei territori le parole che usava erano grosso modo queste bisogna portare nel cuore dello Stato i territorio
Grande lezione politica insomma di alto profilo
Che forse dovremmo avere la forza anche noi di assumere oggi
Capire qual è il ruolo e la scommessa che abbiamo dato
Portare la voce e i bisogni del territorio nella fase
Dei territori nella fase di formazione
Nella fase anche di
Procedimento di formazione e di procedura delle leggi di formazione delle leggi stesse io credo che sia da questo punto di vista è una sfida interessante certo e vorrei
Concludere
L'impressione che il pendolo oscilli troppo velocemente una sorta di democrazia
Emotiva troppo legata all'emotività da un lato spingendo sì ad una concezione
Delle Regioni come state rally frammentati con una classe dirigente a volte troppo localistica che attribuisce
Alle Regioni stesse una quantità di responsabilità e di potere
E poi hanno avuto scarsi riscontri anche sul versante dell'autonomia finanziaria come prima veniva rammentato e dall'altro oggi è difficile sfuggire anche all'idea che ci sia un tentativo di
Nuova centralizzazione che sarebbe altrettanto sbagliato l'Italia non si può governare
Tutta quanta per le sue differenze per la sua complessità da un'unica sede centrale
Trovare il punto di equilibrio penso che ci siano tutte le condizioni perché possa esser trovato e anche questa appunto sono convinto che
La politica l'impegno di tutti potrà potrà trovare
Il punto giusto il punto giusto soprattutto su quel fatto che trovo fondamentale che ripeto in conclusione cioè concorrere
All'approvazione delle leggi quelle costituzionali quelle concernenti le funzioni e le competenze
Del delle Regioni e attività del sistema delle autonomie ma anche quelle che possono essere richiamate poter intervenire
Dire la nostra mi pare che sia una grossa opportunità il tutto facendo continuare a far funzionare bene la macchina amministrativa
E quindi inserendo dentro il Senato questa conferenza
Dei territori delle autonomie la Conferenza Stato-Regioni comune elemento che riguarda i rapporti tra gli esecutivi
Grazie al Presidente però
Sono state accolte farle rispettare
No
Allora la parola Enzo Bianco Presidente Consiglio nazionale dell'ANCI
Voglio esprimere anch'io a nome dei Comuni italiani
L'apprezzamento per il lavoro svolto
Dalla Commissione bicamerale
Io stesso sono stato audito e ho potuto testimoniare la qualità dell'interesse
Dei componenti la Commissione e soprattutto la qualità del lavoro che è stata svolta
Io credo che
In questi anni
Diciamo più lunghi per la Conferenza Stato-Regioni
Sul vent'anni per la Conferenza unificata e la Conferenza Stato città
Queste conferenze abbiano svolto un ruolo
Importante per il Paese e non sempre e chiaro
Anche ai libri
Agli attenti osservatori del
Del
Confronto politico del nostro Paese quanto questo ruolo sia stato davvero positivo
Ci sono stati
Molti momenti
Nella vita politica del Paese in cui le tensioni sulla articolazione dello Stato e sulle dialettica tra i diversi livelli di governo potevano avere un momento di
Grande attenzione
Se nel nostro Paese è passato nel complesso
Un tipo di federalismo odio autonomismo
Cooperativa anziché antagonistico
Non solo competitivo ma addirittura antagonistico questo si deve molto
Ah come nel nostro Paese hanno funzionato e alla intuizione di realizzare un momento di confronto tra gli esecutivi
Voglio dire che questo questa esperienza è un'esperienza positiva perché tra l'altro è maturata in un contesto temporale abbastanza lungo
E anche con profili politici diversi perché abbiamo avuto in questi vent'anni per esempio di Conferenza Unificata Governi e maggioranze di centrosinistra Governi e maggioranze di centrodestra governi istituzionali
E il profilo e l'importanza e rilievo di avere una sede di confronto preventivo e di incontro è stata certamente qua durata avvalorata dal
Da questa politicità di esperienze di tipo politico
Trovo in particolare
Che
Naturalmente per
L'ha precisato sono stati
Momenti in cui la conferenze hanno lavorato meglio e degli altri in cui
Si è corso il rischio di vederla
Trasformare in un
Pare edificio cioè nel momento in cui ci si incontra non espressione
Gian Paolo che io uso spesso la preoccupazione che si arriva lì e si dice
Parere favorevole parere contrario
I momenti più esaltanti della conferenza sono quando
Ci si confronta e si incontra i rappresentanti del
Del Governo e rappresentanti delle Regioni IVA presidenti dei Comuni e delle Province
Preventivamente affrontando le questioni di carattere politico e lì effettivamente sono venute fuori in questi anni esperienze di grande interesse
E dico
Dico sia sul versante Stato regioni e autonomie locali ma anche nella
Rapporto tra le Regioni
E le autonomie locali i Comuni le Province che qualche volta possono essere
Forse addirittura anche più conflittuali del rapporto che c'è rispetto al Governo centrale e abbiamo trovato in quella sede un'occasione di composizione di particolare interesse
Brevissimamente io credo che l'esperienza delle conferenze debba assolutamente confermo l'opinione della
Espressa in nella Commissione e dalla Commissione continuare
Anche
Nella
Ipotesi
Che il referendum popolare confermi la riforma della Costituzione
Una cosa è
Il confronto tra gli esecutivi che la natura è l'essenza delle conferenze è una cosa è il Senato delle autonomie
Che
Che ha una funzione che comunque riguarda diciamo una funzione latu sensu parlamentare con un intervento diretto e immediato in una parte delle leggi e comunque in questa materia e personalmente a differenza di quello che
Ha detto poco fa il Presidente Rossi metterei assolutamente distinte le due funzioni
Una cosa sono le conferenze che non possono
Che stare nell'ambito dell'esecutivo ed è un incontro tra gli esecutivi Governo nazionale governo regionale e Governo locale è una cosa è il Senato dell'autonomia e che ha funzioni ripeto di tipo diverso
E quanto all'articolazione all'interno del Senato
Poiché ho vissuto anche qui sin dal primo momento l'esperienza del Comitato delle Regioni
Mi permetto di ricordare
Che il Comitato delle Regioni è organizzato
A livello al proprio interno sulla sulla duplice suddivisione
Ci sono le componenti politiche i gruppi politici all'interno del Comitato delle Regioni
Il Gruppo Socialista socialdemocratico il gruppo popolare e gli altri gruppi ovviamente
Ma c'è anche un'articolazione su base
Territoriale ci sono le delegazioni nazionali
Abbiamo la delegazione italiana che per esempio si riunisce sistematicamente produce il suo lavoro collabora con le altre delegazioni italiane negli altri organismi comunitari
A partire dal dal Parlamento e non solo
E quindi si incrocia sulla base di questa collaborazione che produce normalmente un'efficace risultato
Quindi il mio auspicio è
Ovviamente che questa esperienza della
Delle conferenze possa proseguire certo con alcuni aggiustamenti ma tenendo
Sempre fede
è presente che e il nostro Paese un tipo di federalismo basato esclusivamente o prevalentemente sulla dimensione regionale
Non terrebbe conto della esigenza ed è la storia vedete dal nostro Paese che è una identità
In cui il ruolo dei Comuni della realtà comunale naturalmente un ruolo particolarmente incisivo di particolare importanza che riguarda un po'l'identità stessa del nostro Paese grazie comunque per la qualità del lavoro svolto Presidente
Grazie la parola al Presidente Franco Iacop un coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle regioni delle province autonome sì grazie Presidente Dalia
è un grazie doveroso cordiale a lei e la Commissione
Perché nel corso dei lavori
Importanti che hanno visto appunto nove mesi di percorso una gestazione quindi
Lei nei crismi della
Del dei tempi per un risultato che oggi a disposizione dell'intero sistema Paese ringrazio anche perché ha voluto coinvolgere la Conferenza è presente assemblee legislative troviamo nel testo
Ed è la i contributi che abbiamo voluto portare a questo a questo dibattito non voglio entrare nello specifico di alcuni temi che potrebbero anche apparire divisi dei quali sono ad esempio quelli nel futuro delle conferenze nel caso dalla presenza obbligatoria dei presidenti di regione
Nel del Senato dal nuovo Senato ovviamente
A riforma
Approvato o quelli che sono i profili giuridici
Che sono state anche evidenziati nelle valutazioni di carattere comparati mistico tra le varie conferenze che ovviamente hanno avuto negli interventi che mi hanno preceduto anche
Modo è motivo di esprimersi
Però credo ci siano alcune
Alcuni elementi di scenario la valutazione che vorrei sottolineare
Rapidamente è evidente che il tema della rappresentanza dei cittadini nei processi decisionali e particolarmente nei processi decisa a piedi risulta essere ogni giorno questione più centrale complessa
Ricordo che nelle ultime elezioni votazioni ormai la percentuale di cittadini che va a votare ormai prossima al cinquanta per cento se non meno c'è la necessità di rendere Sfar sentire il segno più partecipe più
Parte attiva rispetto ovviamente alla gestione
Della democrazia populismo crescente evidentemente più sintomo che soluzioni tale domanda per quanto il tema sia spesso cavalcato
Anche da forze politiche richiede un approccio
Anche di metodo diviene così chiaro lo sforzo che l'ente ordinamento costituzionale deve fare per garantire sempre più e sempre meglio nell'indubbia
Necessità dei processi decisionali tempestive ed efficaci una rappresentanza diffusa ed inclusiva non solo dei corpi intermedi spesso
Troppo deboli piste Pisa disarticolato ma in qualche modo
Del singolo cittadino che sollecita appunto questo no questo rapporto
Un secondo scenario del sistema dovrebbe far la necessità di comprendere la complessità delle dinamiche di decisione ed integrare appieno i diversi livelli di governo
Si è in fase ascendente che discendente particolarmente sull'asse è stato richiamato a più riprese sull'asse Europa sistema delle autonomie locali
In questo senso diviene allora centrale una organizzazione modalità dell'azione che valorizzi sempre di più le capacità di collegamento e coordinamento tra i diversi livelli
Evitando da un lato le sovrapposizioni di competenze e responsabilità e dall'altro soffocanti centralismi richiamo l'intervento del Presidente Mazziotti che di fatto a sottolineato la necessità dell'integrazione dei livelli di governo
Anche se volesse prometto prescindeva dal dibattito sulla riforma costituzionale che ci coinvolge in questi mesi vi è oggettivamente un tema di discussione e confronto
Sono naturali regionalista del nostro Paese ne parlavamo oggi tra l'altro convegno del CNR che si fa proprio sul tema tra Stato e sistema ragione
Delle Regioni
E
Su sulla valenza e sul significato ancora del modello bloccato
Costato coartato troppo spesso tra mutamenti internazionali e necessità economiche ricerca invece di una necessita ancora di Governo dei processi ponendo la centralità nelle persone quindi
Una capacità di riuscire ancora fa stare assieme trovato a dover fare assieme il nostro Paese in tutte le sue componente compagine sociale queste grandi diverse funzioni sopra descritte molto sinteticamente possa trovare
Appunto felice sintesi non costruzione monolitica omnicomprensive mai sistemi a rete fortemente integrate leggere nella struttura e diffusi per competenza e rappresentanza nel nostro caso
Ovviamente come Conferenza delle assemblee legislative una rappresentanza con caratteristiche orizzontali
La stessa relazione oggi proposta
Dalla Commissione ci invita a fare una serie di votazione se ampiamente legata agli scenari del dibattito politico istituzionale di questi mesi con in primis il tema delle riforme costituzionali e ora all'esame del cittadino attraverso lo strumento referendario
Un primo dato che mi pare emerga con chiarezza può sintetizzarci nel senso che il sistema delle conferenze
Naturalmente a partire da quella pro tempore ricorda e utile e necessario sistema Paese proprio partire in ragione della proficua relazione con il Parlamento e con il sistema dell'Esecutivo
Non siamo quindi né
Se
La
Referendum dovesse negare la riforma costituzionale né ovviamente ancor di più se dovesse confermarla in presenza di superfetazioni da semplificare ma di elementi di Rick di raccordo istituzionale che sorreggono e mantengono
La giusta tensione del confronto
In questo senso
Vorrei poche battute anche porre in evidenza
Elementi a nostro avviso qualificanti da un'attività dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative utili quindi la riflessione nel senso
Sopra Prost prospettato
Innanzitutto il primo punto che poniamo e dato da alcune contingenze ma divenuto consolidato rapporto sempre con la Corte dei conti non solo
E la strada di controllo ma di rappresentanza e di interlocuzione diretta per quello che le Assemblee legislative regionali tra l'altro
Confermato proprio dall'approvazione dell'articolo dieci bis da tutto il
Legislativo sul procedimento
Contabile con i pozzi pareri trasversali di comune interesse che vengono affidati a sistema
Delle conferenze di interlocuzione e appunto e di rapporto il secondo rappresentato stato richiamato anche negli ultimi interventi dall'esperienza maturata all'interno del Comitato delle Regioni
Come riconoscimento legge duecentotrentaquattro del due mila e del e dodici proprio quale organo consultivo e Unione europea di rappresentanza del sistema delle regioni delle autonomie locali nonché nella calda per la Conferenza sempre regionale legislative nel europea
Luoghi nei quali legislatore regionale vive si interfaccia con dimensione europea divenne costruttore
Di quella multilevel governance cioè di quel Governo multilivello con un protagonismo a partire dalle comunità territoriali per l'affermazione del principio di sussidiarietà contenuto nel Trattato di Lisbona i trattati
Il terzo che però proprio qui nel Senato nell'autorevole attenzione iniziativa del Presidente Grasso che con una conferenza mostro Conferenza voto consolidare un rapporto di collaborazione studio il confronto
Fino al recentissimo sti paga formale convenzione un progetto ambizioso sia per quanto attiene
Il delicatissimo tema dell'esercizio della funzione legislativa della sua qualità
Che nella forse nuova se appunto la riforma troverà corso ma assolutamente necessaria funzione ispettiva di valutazione delle politiche
Che nelle assemblee legislative nei rispettivi ambiti sono oggi più che mai chiamato ad adempiere della giuste a nella giusta di Albiano zitti di alloggi cita con gli esecutivi e non ulteriore rafforzamento dei sistemi di check and balance
La relazione assai ampia e articolata oggi al nostro esame in più occasioni rimarca peraltro la necessità che il sistema delle conferenze
Come che come molto ben argomentato non attua funzione profilo diverso è tra quelle intergovernative quello orizzontale come quella che rappresenta che rappresento
Abbia nell'attuale quadro necessita di un passaggio ulteriore di consolidamento e di riforma non paiono colorata dissonanza un'addetta antitesi parlare contestualmente di consolidamento e di riforma perché
Per quanto attiene il sistema delle conferenze sono due facce della stessa medaglia o meglio due rotaie su cui scorrere per un migliore equilibrio
è giusto che mi sottraggo al plenum doveroso rispetto della sua intervenire anche sul profilo delle conferenze intergovernative di cui ha parlato ovviamente Presidente Rossi
E anche il Sindaco bianco concentrare in poche serba tutte quello che può rappresentare Rollo il significato e la prospettiva della Conferenza delle Assemblee
Legislative
Questo processo di riforma
Alcuni contributi è indubbio che il delicatissimo tema delle situata funzione legislativa delle IPAB le competenze per materia tra sistema statuale quelli regionale richieda sempre più luoghi di raccordo di raffreddamento dei conflitti di superamento
Delle differenze dite congestione dei contenziosi anche attraverso le sinergie preventive sotto questo profilo è innegabile che la riforma costituzionale in esame porta la necessità
Di un nuovo equilibrio che potrebbe trovare quasi come fruttuosa deriva un utile ESE è inutile esito di possibile incardinamento o comunque a relazione forte
Della Conferenza delle Assemblee legislativo all'interno come parte integrante o complementare del Senato delle regioni dell'autonomia
Il nome doveva quale il dibattito al centralismo e regionalismo rischia di apparire di visivo l'esperienza delle conferenze ed in particolare
Qua dell'Assemblea legislativa nella quale partecipano e si esprimono i Presidenti secondo il principio di una testa un voto costituisce elemento di equilibrio rispetto al tema della rappresentanza legate principi di proporzionalità
In questo senso è innegabile che un forte coordinamento tra al Senato delle Regioni ed autonomia la Conferenza delle Assemblee eh elemento che sta in per alcune sproporzione frutto non certo
Causa una oggettiva avviso omogeneità demografica delle nostre regioni
E delle modalità elettive dei Consiglieri senatori di cui ad oggi non ci sto non conosciamo
Quale sarà l'esito poi sarà il risultato ovviamente nella logica di una legge elettorale bicamerale che ancora
Dovrà trovare origini questo che ho già richiamato dagli interventi che mi hanno preceduto
E nell'ambito quindi di un compiuto sistema democratico il tema della valutazione delle politiche siano esse a dimensione regionale che statuale che europeo e la faccia complementare della rappresentanza democratica
La complessità della sfida nel mondo la molteplicità dei livelli chiede formazione esige trasparenza importa competenza diffuso in questo senso
E possibile attrezzare coordinare attraverso il sistema integrato Conferenza delle Assemblee Senato delle autonomie in maniera sinergica da un lato in Senato e contemporaneamente le assemblee legislative territoriali
Un tanto rappresenta un passaggio particolarmente significative consentirà anche ai senatori consiglieri e ai senatori sindaci appunto nel caso
La riforma venisse confermata dal referendum un esercizio
Più diffuso e consapevole delle nuove funzioni
Ecco questo senso e il contributo che vogliamo dare a questo dibattito e ovviamente l'impegno che tutti noi dobbiamo assumere per spingere affrontare alcune sfide importanti che anche il presidente Rossi ha sottolineato nel suo intervento grazie
Grazie al Presidente Jacopo
Le conclusioni le affidiamo all'onorevole Gianclaudio Bressa Sottosegretario per gli affari regionali e le autonomie che ringrazio
Per
La collaborazione
Grazie Presidente
Grazie Presidente soprattutto per l'occasione che è stata offerta oggi pomeriggio
Di discutere approfondire
Importante rapporto che la Commissione bicamerale per gli affari regionali ha prodotto
La discussione è stata
Particolarmente interessante perché
Abbiamo potuto vedere che in una sostanziale
Condivisione di quelli che sono poi contenuti principali del rapporto
C'è comunque uno spazio importante dialettico per meglio definire alcune questioni
Io
Partirei da un'affermazione che ha fatto il professor Luciani
Quando dice ci sono delle incertezze che inducono prudenza che è vero
Io però vorrei
Rovesciare dialetticamente
Questa impostazione dire ci sono delle opportunità che inducono coraggio
Non bisogna dimenticare
I motivi di prudenza ma non bisogna essere timidi
Rispetto a un orizzonte nuovo che si apre
Noi abbiamo tutti la consapevolezza
Che
La vera portata innovativa della riforma che va
Al voto il quattro dicembre al voto popolare il quattro dicembre
è la rottura del
Bicameralismo paritario lasciamo perdere le implicazioni
Sul
Fatto che il voto di fiducia solo alla Camera concentriamoci sulla questione
Che questo salto in avanti a
Nel rapporto tra lo Stato il sistema delle autonomie
La composizione del nuovo Senato
Fa sì che ci sia una rappresentanza diretta delle autonomie che ci sia un raccordo istituzionale
Tra lo Stato le Regioni le Province i Comuni
E questo è straordinariamente importante se noi consideriamo come
Il Senato riformato sia una Camera legislativa a pieno titolo rappresenta
I territori
Ma è parte del processo legislativo
Non solo per quanto riguarda
Le leggi espressamente bicamerali ma anche per il potere di richiamo che il Senato ha rispetto all'attività legislativa della Camera
Noi siamo di fronte a un terreno incognito
Nel senso è stato Benedetto nelle varie relazioni che non sapremo come
Sarà
Questo nuovo Senato non conosciamo la legge elettorale
Sappiamo quanto importante sarà il Regolamento del Senato che dovrà
Sciogliere nodi
Non solo istituzionali ma anche politici rilevantissimi cito uno per tutte la questione
Posta sempre professor Luciani
Del tipo di rappresentanza cioè quali gruppi ci saranno all'interno del Senato io immagino che
Nonostante l'esperienza del Consiglio d'Europa che ha un altro significato la rappresentanza all'interno
Del Senato sia per gruppi territoriali perché se partiamo con il piede sbagliato su questo rischiamo di indebolire
La funzione stessa che il Senato
Dovrà invece a mio modo di vedere
Rappresentare
Diciamo che abbiamo parecchie incognite ma abbiamo anche la certezza
Che un passo in avanti fondamentale formidabile è stato fatto
A questo punto noi abbiamo la necessità
Che se il Senato e il luogo
Della legislazione in cui le autonomie hanno il potere diretto di intervenire
Laddove si fanno le leggi dello Stato
Nel processo legislativo resta l'altra pagina
Del confronto tra gli esecutivi
Perché c'è l'azione legislativa
E c'è l'azione di governo
Per questo motivo
Le conferenze
Non solo non come ipotizzabile vengano cancellate ma dovranno essere
Ridefinite e
Avevo regolate ma con un ruolo potenziato a mio modo di vedere
La prima questione che è stata posta io
Sarei dell'idea che dovrebbero rimanere presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri perché un confronto tra esecutivi
Sì confrontano azioni e politiche di governo
Che è altro rispetto
Al farsi delle leggi del procedimento legislativo
Ed è
Altrettanto vero che le intese non possono essere derubricate solo ad accordi di tipo amministrativo
Perché non può esserci intesa vera se non c'è anche all'interno dell'intesa stessa che viene sottoscritta da più soggetti la possibilità
Di regolare legislativamente quelle parti dell'intesa che abbisognano di un intervento legislativo
Quindi
Il modello al verso il quale dobbiamo a mio modo di vedere orientarci è l'istituzione di una conferenza tra gli esecutivi
In cui ci sono gli esecutivi Stato regioni comuni e una serie di conferenze che affrontano singoli aspetti tematici
Tutto questo
Ovviamente deve essere
Razionalizzato e coordinato con l'attività del Senato
E qui c'è la vera scommessa
Noi stiamo aprendo una serie di porte
Che ci possono portare in paradiso o all'inferno ma decidere se andiamo verso il paradiso verso l'inferno non è frutto di casualità è frutto di scelte politici politiche istituzionali
Ed ecco allora che
La questione non riguarda solo gli assetti istituzionali che andiamo a definire ma riguarda anche la capacità delle forze politiche di essere interpreti di questa nuova
Questa nuova cultura di questo
Di questa nuova visione di che cosa è la Repubblica
D'altra canto fintanto che noi continuiamo e io spero che
Loncon continueremo per sempre ad essere
Una
Repubblica
Una forma di Stato
In cui le regioni svolgono un ruolo
Una funzione rilevante
Questa deve essere vissuta con una straordinaria opportunità non come un problema o un appesantimento nella capacità di decisione e di Governo del Paese
Lo ripeto noi
Stiamo aprendo un nuovo scenario una pagina bianca che dobbiamo noi scrivere
Ecco perché gli incontri come quello di oggi
Hanno senso e importanza perché ci inducono
A riflettere su un nuovo scenario
Del quale dobbiamo essere però convinti
Perché sarebbe
Terribile immaginare di entrare in una nuova fase
Senza essere attrezzati culturalmente a gestirla nel migliore dei modi possibili
E qui rimanda ad altri temi ad altri e riflessioni che non è il caso di fare in questo momento e cioè sul livello
Di cultura politica del ruolo dei partiti delle forze politiche in generale della loro capacità di essere ancora rappresentative della società
Però non si sfugge
Le riforme costituzionali portano con sé
Dei cambiamenti e bisogna essere all'altezza di questi cambiamenti
Cambiare e non essere poi capace di essere attori di questa fase nuova rischiosissimo
E io sono convinto che il cambiamento sia necessario e che la strada che è stata intrapresa sia una strada straordinariamente ricca di opportunità
Con la prudenza
Che obbligatoria per non fare avventure ma anche con il coraggio necessario di capire che siamo entrati in una nuova fase
Io non ho la fase in cui il
Protagonismo delle autonomie
Diventa ancora più forte
L'articolo cinque trova in qualche modo con il nuovo Senato
Un suo completamento
è una sfida
Grande è una sfida importante ed è una sfida che vedrà le Regioni i Consigli regionali
Perché molte volte noi tendiamo a schiacciare la dimensione regionale in quella degli esecutivi regionali quando la dimensione
Più importante
In questa fase in questa prospettiva è la dimensione che vede le Assemblee legislative regionali chiamate ad un'assunzione di responsabilità nazionale fortissima
Io credo che valga la pena
Provare
A farlo
Con
Le accortezze del caso ma anche con la capacità di gettare il cuore oltre l'ostacolo
Perché se siamo pavidi rispetto a questo passaggio allora dobbiamo essere conseguenti
Se non abbiamo la capacità di immaginare che le Regioni possano essere
Parte decisiva
Del processo legislativo nazionale non solo per la capacità legislativa che è conferita loro ma anche per essere parte della funzione legislativa nazionale allora vuol dire che non crediamo
Nella nostra forma di Stato non crediamo nella dimensione di uno Stato repubblicano in cui le Regioni giocano una partita
Fondamentale e decisiva
è una cosa che ci deve fare riflettere
Perché allora comprendiamo che forse
Il referendum non è una cosa che mette in gioco altro se non la capacità di guardare cosa saremo noi dal punto di vista costituzionale ma anche dal punto di vista di cultura politica dopo il quattro dicembre
Credo che il convegno di oggi ci abbia consentito del importanti occasioni di riflessione
Spero che non sia un'occasione che vada perduta
Grazie al sottosegretario Bressa grazie a tutti voi per essere intervenuti