Le sfide della libertà femminile. L'altra faccia del Novecento

Grazie per essere qui
Per me è un grande piacere portare il saluto a questo convegno che
Da istituto fondazione Gramsci a voluto fare in questo in questo luogo io ringrazio davvero professor Barca per
Aspetta perché il mio la mia ecco insieme all'Istituto Sturzo insieme al gruppo dei deputati il PD
E lui giustamente io ci vedo poco quindi
Quindi vi ringrazio per essere per aver scelto questa questa sede per questo convegno in occasione del settantesimo anniversario del voto alle donne a me è piaciuto molto il titolo sfide della libertà femminile
Non esiste libertà senza la libertà delle donne
A cominciare da quella politica
Non è un caso se anche oggi nelle nuove democrazie che si stanno affermando nel mondo e nelle quali le donne stanno svolgendo un ruolo significativo
Siamo soliti andare a misurare i progressi i risultati di quelle nuove democrazie guardando al I diritti e alle libertà che sono riconosciute al genere femminile
La grande sfida della libertà politica affrontata in Italia nel Novecento è una sfida più attuale che mai quindi per milioni di donne nel mondo che si oppongono a regimi autoritari oscurantisti
Che in nome di un'ideologia religiosa o anche semplicemente per tradizioni che affondano le loro radici nel tempo vorrebbero relegare l'universo femminile ad un ruolo subalterno
Il settantesimo anno del voto alle donne una ricorrenza che è stata molto considerate sentita qui alla Camera dei deputati e non potrebbe essere altrimenti anche perché questo è il Parlamento con la più alta rappresentanza
Femminile di sempre questa rappresentanza storicamente molto bassa è salita dal diciannove e cinque della scorsa legislatura al trenta virgola uno
Sul totale dei parlamentari eletti nell'attuale legislatura come sapete molti dei voti molte e molti di voi lo hanno già fatto hanno già visitato
La mostra che è stata allestita nella Sala della Lupa per ricordare il settantesimo anniversario della proclamazione della Repubblica che ripercorre attraverso i materiali dell'archivio storico della Camera
Il lungo cammino delle donne nel nostro Paese verso il riconoscimento del suffragio
Qui ci sono delle esperte e delle storiche quindi io penso di potervi per risparmiare qualche dato su questo lungo cammino anzi sono qui per per ascoltare per ascoltare le i contributi delle relatrice dei relatori
Voglio solo dire che abbiamo fatto un'altra scelta in questo in questo anno che è quella di
Dedicare una sala alle donne anche questa non so se voi l'avete già vista vale la pena di vederla
Siamo partiti da
Dalla considerazione che non esisteva nel palazzo nessun luogo che ricordasse le ventuno madri costituenti
Poi ci siamo ricordate e ci abbiamo riflettuto sul fatto che il dieci marzo del quarantasei fare prima del voto
Alla Costituente per legge la Costituente per il referendum tra repubblica monastica monarchi abbiamo avuto anche lei amministrative e in quella data un numero piccolo ma
Diciamo molto importante simbolicamente di donne è stato eletto poi si indaga
E quindi abbiamo voluto ricordare queste donne le prime donne sindaco le prime donne Ministro la prima donna ministro la prima donna Presidente di Regione insieme alle ventuno donne dell'Assemblea costituente
Che come tutte noi sappiamo hanno dato un contributo essenziale ancorché i numeri così ristretti alla scrittura della nostra carta costituzionale
Mi permetto anche di dire anche se senza entrare diciamo nel dibattito politico super molto attuale molto diciamo
Stringente di queste ore che anche questa legislatura ha dedicato una particolare attenzione alla libertà
Femminile al ruolo politico delle donne e a villa rappresentanza femminile penso alla legge molto discusso in queste ore l'Italie comma che pur criticata sotto molti aspetti zero
Però fa un passo avanti decisivo sul tema della rappresentanza politica infatti stabilisce la possibilità per gli elettori di esprimere sulla scheda elettorale due preferenze di genere
Obbligatoriamente di sesso diverso pena la nullità della seconda preferenza
E stabilisce che non si possano candidare più del sessanta per cento di capilista dello stesso genere nella stessa
Circoscrizione quindi interviene anche sulla
Come diremo introduce una norma antidiscriminatoria di equilibrio anche per quanto riguarda la selezione
Dei capilista
La stessa riforma costituzionale che sarà sottoposta al referendum il quattro di dicembre prevede a completamento diciamo quasi di questo ragionamento e della
Sulla rappresentanza di genere che le leggi che stabiliscono le modalità di elezione delle Camere promuovono l'equilibrio tra donne e uomini
Nella rappresentanza e il nuovo articolo cinquantacinque secondo comma e uguale principio è stato introdotto nella Costituzione per quanto riguarda la rappresentanza elettorale delle regioni
Quindi anche questa diciamo legislatura
Nel settantesimo anniversario
Del voto alle donne sì
Fa fare diciamo in una discussione aperta ovviamente che sarà poi
Oggetto del referendum del quattro dicembre però ci ha fatto fare dei passi avanti che io credo sia giusto ricordare detto questo io darei la parola al
Professor Vacca che apre i lavori grazie per essere qui e buon lavoro a tutte
Consentitemi ricominciare con i ringraziamenti perché sono
Doverosi sentiti
Innanzitutto a tutte
Le amiche dei colleghi i colleghi studiose gli studiosi che hanno
Accolto l'invito dell'Istituto Sturzo e della Fondazione Istituto Gramsci
A offrire la loro competenza i loro studi
Accettando di svolgerle un relazione
Subito dopo non so se subito prima ringrazio molto Marina Sereni
Che c'ha portato
Ci saluto della presidenza
Del Gruppo PD che sostiene
Ha sostenuto sostiene
Rende possibile
Questo convegno anche se ci ha portato il saluto anche come vicepresidente
Della Camera
Un ringraziamento va anche ancora questa a quest'altra Camera che questo luogo che ci ospita in connessione perché era intenzionata immediate vi ho parlato
Con Paolo Massa
Subito dopo aver visto la bellissima mostra sul settantesimo del voto alle donne che è ancora qui fino alla fine di ottobre
Lui era anche lui è contento che ci fosse una connessione fra questa mostra e
Questo convegno che uno ha delle iniziative numerosissime che si sono svolte si vanno svolgendo
Do per le celebrazioni per la ricorrenza devo dire che noi ci abbiamo lavorato con un po'con un po'di tempo un po'di attenzione attraverso un paio di incontri seminariali
Giovandosi
Del Consiglio
Per
Ispirazione innanzitutto di una presenza storica che è presente anche qui di Marisa Rodano che ringrazio
Per la presenza e per il contributo che ci ha dato quando abbiamo discusso di come impostare questo convegno ma poi
Se volete ancor di più dal punto di vista dell'intensità e della specificità del tema
Beh insomma
Contributi sono stati
Diversi
Per arrivare tardi ad un taglio
Che un taglio credo abbastanza specifico nel panorama delle celebrazioni
E che è un po'riassunto nel titolo
Sul quale io non mi soffermerò più di tanto le sfide della libertà femminile l'ho già fatto Marina Sereni l'altra faccia del Novecento cioè e il contributo che
Intendiamo dare che abbiamo inteso dare
Parte da questo interrogativo
Come cambia la storia della libertà
Quando le donne
Vi entrano a pieno titolo
Certo la conquista
Del suffragio
Diretto e indiretto è uno snodo fondamentale ma è uno snodo
E si colloca all'interno di un processo più ampio che quanto meno
Evoca il Novecento in realtà
Evoca una temporalità più lunga
Noi avremmo dovuto cominciare con una relazione di Alessandra Tarquini sulla modernizzazione fascista
Perché
Abbiamo
Pensato di partire dal fascismo perché
è difficile capire il dopo senza capire il prima e capire prima con lenti che il trascorrere del tempo lo svilupparsi degli studi
Consente di analizzare in termini sempre più ampi in un concorso e in un intreccio internazionale di ricerche di studi che ormai
Fare il fascismo il periodo del Novecento italiano più studiato nel mondo
E poi perché per quanto riguarda specificamente il soggetto femminile sia pure nelle forme che io riassumerei
Nel nel concetto della Mociano di rivoluzione passiva anche se riguarda più il fascismo degli anni Trenta che il fascismo nella sua interezza e sicuramente il ventennio nel quale
La soggettività femminile
In una rivoluzione dall'altro in una modernizzazione dall'altro però entra prepotentemente nella vita quotidiana della nazione e cambia molto anche
Della vita delle donne nel bene come nel male
Ma io non penso devo dire di più
Nel merito anche perché
Pur non essendoci Alessandra perché le era sopraggiunto un impegno inderogabile di no
Periodo elezioni all'estero per cui non poteva derogare e quindi ha dato forfait credo che comunque il ventennio e la modernizzazione fascista che cosa c'entri con
Un tema come le sfide della libertà femminile l'altra faccia del Novecento sarà
Variamente evocato nelle relazioni che si succederanno
Le quali seguono un percorso che ricapitola remoto per punti da un lato le origini
Cioè da dove partiamo per affrontare questo tema dall'altro come si colloca lo snodo della conquista del voto e infine
Un una qualche
Sono
Ormai certa limitata analisi delle dell'impatto delle conseguenze
Soprattutto del rapporto fra ciò che si innova leggi legiferando e come poi la legislazione effettivamente viene calata nella società
E produce determinati effetti
Detto questo
Io voglio ringraziare
Anna Rossi Doria che non è qui perché non poteva esserci per ragioni di salute perché è stata un po'la regista che ci ha portato mano mano a mano ma Inter interloquendo anche con
Relatrici che sono qui
In
In presenza o a distanza a definire
Temi e relazioni
Avrebbe euro voluto partecipare volentieri però non sempre può
Poi lasciare cassa no
Infine voglio ringraziare
L'onorevole Piccoli Nardelli o Nardelli piccoli come si dice è andata via case verde
Presidente
E altresì
Presidente della Commissione cultura
Della Camera dei Deputati che appunto
Trova un po'di tempo per
Essere qui eseguire questi lavori su un tema a cui anche lei
Sia pure non più implicata nella direzione
Dell'Istituto Sturzo ha contribuito e tiene tanto
Cominciamo dunque con Anna Bravo che ha come tema dalla Resistenza alla nascita della Repubblica penso che possiamo stimare un tempo per le relazioni sui venti venticinque minuti di modo che
Senza
Distruggerci difetti
Circa otto ettari grazie
Adesso tocca a noi ringraziare io sono molto contenta di questi Litta
E sono molto contenta del titolo perché è un titolo che mette a fuoco la relazione
Tra ma idea del maschile deve femminile donne e uomini perché implica chi sfida chi e su cosa perché la sfida quindici cala dentro il problema centrale
No le donne isolate come un soggetto assente ma le donne in un rapporto con costruzioni simboliche con persone concrete con strati sociali con politiche
Contro le quali
O rispetto alle quali
Il comportamento delle donne rappresenta una sfida spesso
Anche al di là del fatto che ci sia una volontà consapevole di sfidare
Se e nelle cose questa sfida tra l'altro non lo dico ha fatto il senso
Nel senso per diminuire
Possono esserci comportamenti che nascono da consapevolezze e le consapevolezze che nascono da comportamenti sono due modi diversi di arrivare allo stesso risultato che è questo
Spazio di libertà
Quindi
File non è una gara
Non è un braccio di ferro è un conflitto
Si crea come dicevo in parte anche dalla natura della seconda guerra mondiale
Cercherò se sia il tempo
Di vedere dei gruppi di sorgenti perché la sfida non è per tutte le donne sullo stesso terreno ossia più o meno ampia
Quindi all'inizio vorrei parlare
Delle donne
Così intenso che questo ribelle ho modo di dire comuni cioè donne che no hanno ruoli politici
Particolari o militari donne che non sono inquadrate nell'assistenza
Tormene pure nei gruppi di difesa della donna
Le donne appunto
Come massa Massa minoranze magari ma Massa
In secondo luogo le parole del Partizan e delle donne dei gruppi di difesa della donna la queste idee su un altro livello ancora
Infine
Se
Scusate vorrei
Vorrei parlare del voto
Intorno al quale c'è stato un interessante dibattito
All'epoca e anche dopo e anche di recente con tutte le contro di lei gli sguardi far Santi che sono stati applicati dalla storia dirò sia maschile sul tema del voto alle donne non solo in Italia un po'dappertutto
Parlavo del natura della guerra
La Seconda guerra mondiale una guerra
è completamente diversa dalla prima naturali fronti mobili della guerra in cui civili sono un obiettivo che è una guerra che deriva anche
Sulla porta di casa in molte situazioni anzi della gran parte delle situazioni
Credo che ci sono dentro questo tipo di guerra sono bersagli sono
Atto attrici molto forti molto
Impegnate molto caricato di responsabilità
Ora bisogna pensare che all'epoca caro
Speriamo non più
Delle
Nella mentalità dominante le donne sono associate la casa alla famiglia al privato e siano liste come soggetti stanziali cioè soggetti che sono legati a un luogo concreto
E di lì Simona molto poco e sanno anche poco devono esser poco visibili sul piano
Pubblico non sociali pubblico
Ora questo tipo di situazioni salta con una guerra in tutta Europa come mai prima ci sono milioni di donne che corrono tra le città a cercare dei viveri che corrono per le campagne cercare un posto per
Sfollare
Che fanno possa neo cerca no di preoccuparsi qualcosa attraverso la borsa nera lavorano su
Plus più mercati mercato nero mercato normale
Donne che vanno alla Croce Rossa per avere notizie donne che vanno anche i comandi fascisti tedeschi per avere notizie di figli parenti
Hai dei locali e carne
Quindi sono donne restano degli elementi visibili è straordinariamente mobili il che costruisce realmente una rottura tra l'altro aggiungo che spesso
Agiscono in modo
Diciamo
Di critica pratica
Al all'ordine vigente come quando per esempio assaltano i treni carichi combustibili o Valentini chiedere perché generali di procurarsi del cibo e dei combustibili
Quindi è una presenza inusitata grande che crea sconcerto signori parroci che nella loro
Prediche appaiono di donne Cayman persona modeste perché chi erano dappertutto come Marte non educano i figli questo intanto non tutti naturalmente alcuni parroci Tidona fra questo argomento
La cosa che rende
Il quadro anche più interessante che in parallelo
Molti folle di uomini e masse di uomini
Si spostano al Polo dell'invisibilità e dell'immobilità in queste ore ci sono mille decina dirigenti prigionieri prigioniera una figura totalmente spossessato una figura che
E rinchiusa
Nel campo di prigionia
Che costretto all'immobilità dipende da tutti città tutti capite del campo
E deprivato di ogni volontà ed è condannate servizi invisibile sul piano esterna non va proprio sull'esterno quindi c'è una specie di rovesciamento di ruoli
Un quasi dove cemento di ruoli teniamo conto anche che altri soggetti importanti
Come i partigiani
I gatti
Sono costretti a essere invisibili per fortuna clandestinità l'invisibilità
Sono mobili loro sì però al tempo stesso sono poco devono essere poco visibile la saggezza è no prassi ed è colpire come
Succedere la guerriglia
Ci sono poi altri soggetti che hanno bisogno di essere poco visibile e sono gli sbandati del nostro esercito dopo l'otto settembre e sono alle decine di migliaia di prigionieri alleati
Che scattano dei campi di concentramento italiani sempre dopo l'otto settembre e si trovano allo sbando nelle campagne città italiane qui altri soggetti sono ad alto rischio
Che non devono essere visibili e quindi un cambiamento della posizione tante la figura maschile dentro questo schema bipolare in cui le donne appartengono al privati gli uomini al pubblico bisogna dire che queste donne di cui parlavo le donne come massa
Hanno un ruolo di grande in questi due episodi che ho citato
La
L'aiuto
Cioè scusate il lo sbandamento dei soldati italiani e la fuga dei militari alleati dei campi di prigionia
Hanno un grande ruolo perché di fronte a queste persone che sono allo sbando in i posti che non conoscono speci prigionieri
Le donne che sono specifiche ma le capofamiglia in questo periodo
Riescono a a
Avere il coraggio e rischiare si rischia molto
Per rivestire l'importo di esercitare o di sbandati permettete sulla strada di casa sempre di sbandati e nel caso di prigionieri prima Reppucci larghe per dargli un ricovero magari in un bosco poi ti ritrovi in casa
In modo che
Al molti circa la metà di questi settantacinque mila prigionieri alleati sono
Vengo nuovi dove sta dove
Presso le famiglie che hanno speso ancora co alla liberazione e un fenomeno grande di cui però si sa davvero poche qui bisogna dire che
Tra gli storici gli storici uomini
Sono stati affetti per decenni dal
Già al turismo di genere
Non c'è nessun complotto stenografico perché non si parlasse delle donne non si racconta su questi due eventi importantissimi tanto che alcuni di questi storici ora sempre meno
Come ci sono persone che non distinguono rosso questi non vedo il no
Il sei di sesso femminile è una forma è una
è una limitazione una manchevolezza a cui difficile rimediare oggi però ne abbiamo rimediato ampiamente questo lo rivendico no History che abbiamo fatto un lavoro consistente ma non avremmo fatto se non ci fossero state
Per esempio parla del caso dei prigionieri alleati se non ci fossero stati studiosi nomi italiani sono andati a vedere i documenti de americani inglesi e soprattutto
Di questi prigionieri e hanno scoperto nomi di donne nomi di prigionieri hanno scoperto situazioni in cui
Quello che ospitava soccorritore Massucco ricchezze sono stati deportati o fucilati sul posto deportati c'erano leggi durissime
E questa
è stato accolto in particolare da uno studioso inglese che è stato anche l'ufficiale della campagna d'Italia e che ha scritto un bellissimo libro
Su questo tradotto in italiano dopo dieci giorni dieci anni solo nel due mila undici questo per dare un'idea della fatica perché l'altro stereotipo molto pesante e che la Resistenza è fatta di armi
Questo è durato durato tantissimo prima di far passare
L'idea di resistenza civile resistente non armata sulla voluti anni forse decenni io però ricordo una cosa che va
Almirante do o Norvegia il del bilancio dello struzzo perché negli anni fine anni novanta è stato organizzato ecco è stato organizzato sminare il primo
Sia rispetto all'università sia rispetto ad altre
Istituzioni culturali in cui è stato invitato quello che è il padre
Simbolico francese del concetto di Resistenza civile è stato molto bello lui che anche in Francia non aveva avuto molti inviti l'ha detto era veramente felice di questa accoglienza e non ed è stato una bellissima giornata
Di queste non si è parlato io credo che si sia stato da parte
Degli storici ma anche dei politici
Una forma di autolesionismo in un momento in cui un Paese come l'Italia che aveva tra l'altro le primogenitura del fascismo la complicità nella
Le azioni in prima persona contro gli ebrei contro i partigiani contro
I dissidenti o anche contromano DOP si voglia trasportate in Germania ecco
Gioielli evitarsi in qualche modo si è abilitato a puntando molto
Sull'ottica anzi puntando esclusivamente sulla lotta di Napoli perché allora era non bisogna fare una colpa a nessuno il DNA che al massimo
Esempio di Cittadinanzattiva patriottica ed una notte in armi Edelman c'è un grande
Un grande studioso esistente del ghetto di Varsavia
L'ha detto in un suo libro con molta semplicità un po'di ironia dicendo beh noi c'era educato dicendo che era meglio morire con una pistola in mano e ne abbiamo fatto così ma sia chiaro
Che lo nuove il coraggio non hanno niente a che fare con impugnare le armi si può essere altrettanto coraggiosi io onorevoli non usando delle questo una persona che ha pensato capito ed era una delle persone che già all'epoca avversaria raccoglieva
Accorgiti donne poi sotterranei perché rimanesse traccia di qualcosa che c'erano queste donne
Non è stato assolutamente usato questo elemento dell'aiuto e prigionieri alleati nonostante l'ambasciatore inglese avesse parlato in pubblico nel quarantasei di una strana provvidenziale alleanze tra i prigionieri
E la popolazione ma è una cosa che non si è visto questo un'altra forma di strabismo
Dita stranissima per cui si vedono le armi non si vede dove le armi non ci sono adesso non è più così per fortuna comunque la sfida che questo CIPE di donne tranne cosiddetti comuni
Volevano questa divisione dei ruoli privato o pubblico casa sfera sociale pubblica è una sfida radicali una sfida importante il tavolo ci sono solo un esempio dello scompiglio che poteva creare questo
è stato una provvidenza e per il Paese queste donne non avessero otto questo schema non avessero percorso il mondo intorno a loro
Poi vincere o perdere non avrebbe fatto alcuna differenza questo lo si dicesse silenzi sfascio un Paese
Allora poi vince o perde ma
Non non cambia davvero
Rispetto a questa situazione
è partita nel ruolo
Di rottura dovevano partigiane e donne e dei gruppi di difesa aggiungo
è una stante siano state dimenticate tanto a lungo e nonostante sia grazie partigiane e alle dirigenti dei gruppi se poi si è parlato
Perché devo dire che
Storiche della generazione successiva come meno se non si erano occupate di gruppi di difesa l'abbiamo capito ce l'hanno spiegato abbiano capito
La donna che va in in banda soprattutto
Infatti un settore ancora più rigorosamente recintato per cordata politica le donne non possiamo non li ho parlato del fascismo ma certo c'è una politici situazione delle donne durante il pre-CIPE inserzioni al Senato
I politica è politica contro le donne in cui tante donne
Si riconoscono per i motivi più diversi adesso c'è una possibilità di
Politicizzazione democratica che il massimo che si può avere in quel periodo specialmente
E le parti sane e questo è un processo
Se ne rendano conto io credo che se ne rendesse conto da quello che leggo sento parlo con loro
Si prendevano pienamente conto e si rendevano anche conto di come questo comportasse una frizione dentro le bande e in genere nella Resistenza non era così semplice
I partigiani sono ragazzi sull'ragazzi cresciuti in periodo fascista e quindi hanno ancora dentro di sé quel tipo di mentalità abbastanza anzi molto
Isontina molto diffidente
Le donne non possono fare politica perché sono troppo
Emotive son troppo impulsive
Sono irrazionali
Sono gli imprevedibili come natura infatti le donne sono associate alla natura e gli uomini alla cultura questo questo è lo schema
Quindi c'è una grossa diffidenza non è la stessa e per tutte le formazioni partigiane e dentro le formazioni partigiane non è la stessa e per tutti
Però c'è Pavoni assegnato a questo problema nel suo libro monumentale monumento
Saggio sulla guerra civile
In realtà
C'è una contraddizione in parte quello che interessante le donne che si sfidano quest'idea che non possono fare politica e che trovano diffidenze persone incaricate di i incarichi difficili e pericolosi
E li fanno in modo esemplare come mai il danno alle donne di cui in teoria non dovrebbero fidarsi compiti di questo rilievo e di questo piccolo come potere documenti poter i soldi a volte porta carni
Qui credo che c'è un incrocio interessante di stereotipi
Di costruzioni simboliche ed è l'idea vecchissima forse vi è una volta non verrà in quel periodo opera
Per quanto mi sembrava non verrà quando non funzionale che le donne siano meno imputabili che si faccia nota nemmeno
Che abbiano anche alla figura femminile abbia una presunzione di innocenza
Grazie alla quale può passare per esempio i posti di blocco
Magari usando il fatto di essere giovane bella simpatica di giocare questo ruolo importantissimo Ancona recita passare al posto di blocco e alcune lo fanno in modo straordinariamente intelligente
E produttivo
Ora
Questa è una contraddizione grande
Che riguardo un po'toccate pane mattino un'altra ancora contraddizione spero oggi
Non ho idea di dette
Comunque spero di
Dire la brevemente
In quel periodo e ancora molto presente il tema della separazione agli spazi maschili e femminili
Allora anche in chiesa c'erano i banchi delle donne ed anche degli uomini ma e proprio una questione simbolica ed è anche
Una pratica
Le donne che vanno in banda
Ho porno queste divisioni stanno insieme agli uomini SISMI schiena
Infatti il tema Corder promiscuità detto senza alcuna connotazione negativa sono però insieme donne e uomini spesso giovani
Che vivono nello stesso luogo questa è una cosa che inquieta moltissimo inquieta
Alcuni comandi partigiani a tal punto
Che a Torino per esempio alle sfilate del venticinque aprile donna delle Brigate Garibaldi AN no ne fanno sfida perché non pone di dare un'immagine promiscue delle donne del movimento di resistenza
C'è una smania di rispettabilità questo va detto è anche comprensibile
No per esempio non sono riusciti a ottenere questo e neppure l'hanno chiesto in Emilia Romagna
Invece le donne DG l hanno sfidato anche a Torino il paradosso è che
Il Partito Comunista che aveva una teoria
Che oggi molti non condividono più per fortuna
Sulle donne dalle Tassinari metri UGL che ama ha mostrato il massimo di
Disinteresse
Alle questioni delle donne le falsità
Vedete e tutto un incastro di giochi e anche in contraddizione perché questa sfida
Delle donne attento
Dentro la politica ha detto la stessa età dentro le resistenze è una sfida
Pesante da accettare
Quindi c'è un dibattito singole persone comandi partigiani che cercano di arginare la situazione però è una sfida appunto e non importa che le ragazze le donne
Fasano alla sfida apposta nulla non è quella non aprono conflitto alcune sì
Alcune sì però man mano queste cose si capiscono facendo le tocco un modo di maturare straordinaria suo entrano nel bando in un modo nascono in un altro
Con consapevolezza auto affermazioni di ADS
Ecco
E poi e parecchie il rito da fine al fine della guerra poi c'è la fine
Della PAC del partito in atto alla fine dei gruppi tanti gruppi cercano di resistere ancora molto
Perché noi i progetti politici di cui non posso parlare ma
Hanno lo progetti politici precisi
Tornano a casa e la tendenza a vedere il peso delle resistenze come una parentesi ma non delle donne non da parte delle donne
Da parte degli utenti dirigenti politici spessissimo anche se poi si dice che bisogna
Politicizzare le donne che bisogna portarle nelle sezioni che vi sia un portale poi nelle parrocchie e le parrocchie Cassio quarantotto però l'idea e che
Quelle sì una parentesi per chiudere
Perché da chiudere io donare una i più faccio un'ipotesi perché c'è poco
Le sue donne votano poi sul tempo di o qualcosa sul vostro
Donne volta no e
E qui salta fuori la misoginia tragica in tutti prevede che come voltano le donne c'è rischio che votino come dice il marittimo
Il che preoccupa Democrazia Cristiana ma c'è il rischio che le donne ruotino come dice il parroco e questo agita
Comunisti socialisti quello che non viene in mente che le donne potrebbero anche oltre le ditte stallo
Perché avere il voto vuol dire che fare rispettare i cerchi di porti di portare avanti i tuoi interessi che non sono necessariamente quelli di tuo marito o di tuo padre od uova di casa
Questa è una è una grande sfida questo anche qui storiografia maschile non esiste
Ha visto che
Le donne
Avevano avuto finalmente voterà interpretato come una concessione in parte e
Una così obbligata Italia con quel suo carico di
Ove invece di un passato di beh non poteva certo essere uno dei pochissimi Paesi con la Francia che non dava l'voto alle donne evidente non era possibile
Se questo aspetto ma alcuni hanno visto come un premio del premier il patto non è un premio voti un diritto esatto falsato proprio il senso del voto le donne dei gruppi di difesa soprattutto dice allora è una conquista
L'ho con questa esattamente perché fino ad allora ritorno portavano perché si pensava che l'uomo rappresentasse anche loro
Dato il voto principio una testa un voto applicato alle donne vuol dire riconoscere che non
Non ci sono gli stessi necessariamente gli interessi quest'
è una cosa straordinaria a cui
Molte forze politiche ed escono questa paura questa donna questo saranno cosa giudicheranno
A chi verranno contatti daranno la grande paura il marito il prete ma
Una vecchissima storia questa al terrore che le donne votino come si dice
Questo e una negazione di libertà la sfida è forte qua delle donne che vanno a votare molto più forte di come pensano anche alcuni intellettuali grandi bravissimi che però erano già ascoltati
Vivere in un ambiente in cui erano già scontate maggior parte delle donne non erano scontate e il volto ad un modo per essere ascoltati e lo dicono
Dice Amato a far molte altre io non sto a citare il perché il tempo è poco
Però
Euro e una svolta per lo sport
Che su cui c'è stato un notevole ritardo a capire
Perché qui un altro vizio della stratigrafia capito qualche cosa volevano le donne e qual era la sfida delle donne
Che non è stata riconosciuta
Perché si vedeva
Nel voto si guardava al voto e l'azione delle donne solo nel contesto orizzontale cioè nel rapporto con i fenomeni di fasi
Quindi le donne avrebbero secondo questa interpretazione stralciate Egitto a una situazione però c'è un atto modo di vedere il contesto del contesto verticale quello che si chiama anche genealogia se si usa questo sguardo
E ci si fa la domanda come è successo che nel quarantacinque dell'identikit di uno Stato e voluto fosse obbligatorio ed era il voto alle donne come mai perché non cinquant'anni che lo tengono donne lo chiedevano lo chiedevano scendendo in piazza e lo chiedevano
Con manifestazioni anche violente come in Inghilterra e in Italia che naturalmente i gruppi di difesa sapevano bene questo
I fatti e parlo di conquiste io l'ho non lontano all'epoca gli anni Settanta quando capita mi dispiace non è solo colpa mia anche colpa di un altro già FIAT che queste cose non
No vede di nuovo qui veltronismo di igiene voglio Antoniis Moro Russo personali
Detto questo adesso siamo in grado di aver Gaggiano capito molte più cose
Possiamo capire quali sono queste sfide l'abbiamo capito da tempo come sono state giocate possiamo anche ricavarne degli insegnamenti
Tra cui quello che è inutile correre dietro alle aspettative attui e inutile mediare troppo
Soprattutto non bisogna mai mediare prima con se stesse
Così disse agli arriva indebolite alla mediazione con la controparte queste sono tutte cose che
Per sempre le donne dei gruppi sapeva però un tipo di storia FIAT cieca
Non ha fatto arrivare alle donne della generazione successiva cioè ci ha tolto un pezzo di Gennaro dire questo ancora oggi se ci penso e mi fa innervosire
Oltremare
Divulgato scritti di utilizzi che poi sono diventate capitali per tutti come amare come si evolve ma
Scegliamo le citazioni
Quello che voglio dire che ci sono tanti estremamente ancora da
Da trarre e che questo non mi sembra una buona occasione per farlo
Concependo la sfida come qualcosa che ti fa cresce anche se prima non sai che scrivi positivi e poi nessun'altra situazione proprio il caso di
Un mutamento tra
In cui coesistono passato presente e futuro
In cui si cambia e questo è il massimo che si può chiedere a un evento massimo che si può chiedere una persona
Con il che io chiudo temendo di averne già parlato troppo e vi ringrazio
Grazie Anna
Per molte ragioni comincio dall'ultima azzecchi non è tra l'altro fu no Follegot
Va poi perché e è un'ottima apertura per un convegno che a questo taglio la dico così
Forse se l'avessimo fatto trent'anni fa titolo non sarebbe stato chiesto
E questo titolo su spia storicamente si spiega
Innanzitutto attraverso un passaggio
Culturale grande gli anni Settanta
Diciamo
Nella storia delle donne ma nessuno nella storia delle donne e dei movimenti femminili dall'emancipazione deliberazione
E difatti nei
Abbiamo
Iscritto nella storia della libertà
Con la celebrazione della conquista del voto
Ma trovo molto
Tu felice anche perché il ci spinge a guardare avanti il taglio che ha scelto Anna
E aggiungo per spiegare senso
Del mio animo del mio stato d'animo
Io mi sono occupato prevalentemente di Antonio Gramsci
Fino al mille novecentonovantuno
Gli studi di su bilanci le pubblicazioni
Di testi di Gramsci compresi altri siti epistolari
Erano le lettere di garantisce
Come se nella
Tra l'altro ne dentro
Nel
Negli in un pensiero sta così straordinariamente variegato e ricco di simbolico interattivo con
Con tutto quello che diciamo si è si muoveva nei primi tre decenni del Novecento
Il soggetto femminile fosse del tutto irrilevante
Per la prima volta sì ci si occupa delle donne di Gramsci nel novantuno grazie ad un libro
Di Aldo Natoli Anticoli prigioniero perché lo dico perché costa assurda che i documenti c'erano già leader trent'anni da vent'anni
Togliatti aveva depositato
L'epistolario di Tatiana
In particolare quel quello strano epistolare o che era fatto di
Copia di copia del di altre lettere perché
Demandava i familiari perché ne abbiamo altre mandava al Centro estero del partito eccetera e tutte le attività depositati sessantaquattro poco prima di morire
I settantaquattro Piero Sraffa ha depositato il suo epistolario ma filtro antiatomico vanta non era possibile
Indurre anche i maggiori studiosi filologi di Gramsci a pubblicare l'epistolario perché
La giustificazione era che una personalità come quella di
Giulia era intermittente lontana malata va bene gli affetti i figli pertanto ne parlava Gramsci nelle lettere ci sono le lettere di Giulia non sono tantissime ma in particolare in
Documentano che non è stata permanentemente malata o inattiva adesso li pubblicheremo finalmente
Ma Tatiana e irrilevante offriranno accuditi dice non può essere l'interlocutore di un epistolario con grandi fiocco Sraffa
Allora
Me la cavo con una rapida conclusione credo che poi
Siccome tu hai fatto molti giusti riferimenti alla storia storiografia conta molto il modo in cui questi temi poi sono stati elaborati riflessiva mente
E riflessiva mente bisogna aspettare
La dico grossolane le prime traduzione di Giusi lirica RAI in Italia per incominciare a spiegare a uomini e donne difensivamente
Che quello di cui generalmente parliamo consapevolmente o no il genere umano e uno perché due
Forse un po'hutu biografico che non è un'autobiografia fruenti intellettuale è fatta di vissuto
Ecco però credo che
Forse poteva essere
Di qualche utilità aggiungendo come testimonianze riflessione
A giustificazione del giudizio che ho espresso
Su questa apertura che su questa bella relazione di un bravo passiamo a Simonetta soldatini
La
Rappresentanza incompiuta prego
Io credo che non abbiamo pur certo bisogno di di dirci una volta di più quanto sia importante irrinunciabili
Base insostituibile di ogni possibile tipo di democrazia il voto generali quindi anche alle donne tuttavia io intanto vorrei partire
Complicando
Un po'alla storia perché se io guardo a quelle che sono state le dinamiche di concessione del voto altre donne e di concessione in questo caso che si faccia assai più che non di conquista
Io trovo stanzi strani la cronologia non mi aiuta
è un tanto un primo dato guardate non mi aiuta proprio perché
Non solo il primo Stato che dà il voto alle donne a tutte le donne e la Nuova Zelanda
Nel mille ottocentonovanta veri e poi si passa all'Australia nel mille novecentocinque
E poi ancora io trovo la Turchia nel mille novecentotrenta la Mongolia nel ventiquattro insomma
Soprattutto
Il Paese
Che è alla base di tutto il movimento democratico europea è uno
E non soltanto europeo la Francia il voto alle donne nodale mille novecentoquarantaquattro perché la cittadinanza è una cosa li molto pregnante molto importante che influenza tutto in dunque
E ci sono molti più problemi e
In questo senso a dare il voto alle donne ma
Anche quando da decenni tremo uno in questa direzione
Fino ad arrivare
A configurarsi un problema che è un problema
Su cui io credo che varrebbe la pena di riflettere anche il molto di più di quanto non si sia fatto e non soltanto dagli storici
Il problema è
Quanto il voto che le donne hanno ed esercitando concretamente
è rappresentativo della loro libertà e qui allora entriamo proprio nel
Come
Nel cuore e in un cuore che è
Che ad un difficile esplorate del tutto
La Svizzera dà il voto alle donne e le donne conquista del voto in Svizzera nel mille novecentosettanta cioè
Non è che le donne
Svizzere
Avevano meno libertà è meno diritti di quanti non ne avessero le perciò le donne della Mongolia o del Bangladesh Raiway questo è un problema però è un problema
Come dire che ci invita a ragionare dentro anche alle nostri categorie al quelle che usiamo
Che complica il quadro in ogni caso
Così come io credo
Per
Avvicinarci proprio anche Anna
Le ragioni per cui io ho dato un po'questo titolo al alla mia relazione
Come
Io
Il voto le donne in Italia conquistano perché in larga misura conquistano diciamo che
La classe dirigente si sente obbligata a dare il voto
è qualcosa che non va sotto la voce concessione non ci sta ecco questo io sono perfettamente d'accordo
Però io poi
Ripeto lo dico spesso ma non mi posso dimenticare che nel mille novecentoquarantotto ci vengono elette quarantacinque deputate quattro senatrici e
Pari a quasi e a più del sei per cento del totale pochino ma insomma è più del sei per cento
Ma che quando io ero grande votavo diciamo a cioè nel mille novecentosessantotto e questo è il nucleo questa percentuale del due virgola settanta per cento cioè
Voglio dire è ai senatrice RAI due virgola tre poverine io penso soltanto a quando nel mille novecentocinquantatré fu eletta una sola senatrici
Chi sa come si sa è la sentenza persa perché in questo Senato tutto maschile starci da sola una cosa che io credo che ci dobbiamo figurare i favori ripensati no perché
Come dire sono istituzioni
Nelle quali si entra fatica e bisogna sempre ricordarci quindi che quando noi diciamo cammino
Non intendiamo andare avanti perché si torna anche indietro
E questo è il primo dato mal quello che più colpisce è che senza dubbio le donne nel mille novecentosessantotto avevano una presenza nella società molto maggiori e anche
Cominciavano ad averla come dire meno polarizzata e nelle zone basse nei lavori e inferiori cioè ricoprivano posti i ruoli
Faticosamente penso al lavoro soprattutto penso alla scuola soprattutto ma
Comunque diciamo che aveva una presenza più libera
E allora per tornare al tema del nostro convegno le donne nel mille novecentosessantotto è l'anno
Per quanto difficile fosse la situazione un po'più liberi che non nel mille novecento quaranta otto ma
Le persone le donne elette è sono al Parlamento solo un terzo
Per essere chiari un terzo quindi veramente una situazione che ci sfida questa sì a cercare di capire
Come sono andate le cose che cosa era accaduto in quei vent'anni e passa
Quali problemi erano emersi
Senza mai dimenticarci che la questione
Non riguarda
Soltanto l'Italia perché noi tendiamo sempre ad avere una sorta di complesso di inferiorità ma bisogna sempre ricordarci anche che
Questi problemi che io
Enuncio in maniera molto sommaria non riguardano soltanto l'Italia credo che
Diciamo sia significativo il fatto che
La rappresentanza di politica abbia avuto seri problemi in serie difficoltà in questa fase
Immediatamente successiva alla seconda guerra mondiale un po'ovunque nel mondo e e che
Per trovare un numero significativo o
Come dire che non si conti proprio su un anno ma non solo la
Bisogna arrivare agli anni Novanta del Novecento
A tutt'oggi sappiamo che
La rappresentanza più simbolicamente rilevanti anche se non
Politicamente efficace o necessariamente politica
è quella della Presidenza della Repubblica o o il Primo Ministro e se ho visto bene nove sono su centonovanta sei Stati le donne Presidenti
Di una di uno Stato e quattro
Quattro le donne Primo Ministro pochini ma quindi c'è
Un problema specifico
Chiesta significa che è benissimo anche quando
Le donne possono votare le donne hanno una difficoltà
Interi in secca che si presenta un po'ovunque
A rappresentati questo è
è stato uno dei
Fuori della ricerca di Anna Rossi Doria mi dispiace che non possa essere qui stamani e le donne che
Hanno difficoltà a rappresentare
E est non solo ma se io vado a guardare le biografie
Di e
Delle
Trentaquattro donne che nel mondo sono state Primo Ministro o presidenti della Repubblica dal secondo dopoguerra oggi sì che voglio dire sono veramente
Uno scrigno piccolino
Io mi rendo perfettamente conto che gran parte di loro non tutti ma gran parte di loro sono un po'come le regine dove non c'era la legge salvifica rappresentano la famiglia rappresentano un padre
Rappresentano un marito rappresentano una tradizione familiare rappresentano non
Diciamo in
In senso individuale ma
Rappresentano qualcosa che viene da molto lontano
Perché prescinde direi in qualche misura dai diritti delle persone d'altronde
Noi tutti siamo stati Almirante
Dalla presenza e dalla forza di donne come di Benazir Bhutto per dire o Indira Gandhi ma certo le donne in quei Paesi non è che stava bene non erano liberi e non l'hanno fatto nemmeno tanti passi avanti e nella loro grande maggioranza a meno che non fossero ancora una volta di famiglie
Cospicue significativi e
Questo per dire che abbiamo anche un altro problema e cioè che non necessariamente
E l'arrivare nel luogo apicale non necessariamente ma certamente talvolta si
Non necessariamente arrivare nel luogo possibile apicale vuol dire
Che dietro le spalle io una situazione migliore per le donne
E questa
è un altro dei problemi che abbiamo
Diciamo da esaminare e da vedere
Da esaminare
In un'ottica generali e io vorrei cercare in questo senso di
Parlo di diede l'Italia ovviamente subito dopo ma vorrei collocare in questo quadro
Più in generale più ampio i problemi che che
Pone la questione il tema
Della rappresentanza e del suo legame con
La anche perché ci sono libertà
Perché ci ricordava prima Marina Sereni della inaugurazione della Marsala delle donne e questa estate e si sono messi i
I tre primedonne Sindaco le primedonne eletti e allora elette e da diciamo dei loro consigli voi lette direttamente a seconda
Della tipologia ma comunque quello che a me colpisce è che
Questi Comuni di cui queste donne sono Sindaco sono
Minuziose
Con le grandi famiglie allargarsi e sono comuni che hanno una caratteristica fondamentale quella di essere
Piccoli
E le donne che vengono elette sindaco di rappresentare o in nome della famiglia del marito del nome della famiglia del nota Bilato oppure
Per un profilo particolari ruolo
Sociali
Le messe ci sono quattro su dieci mi pare quindi una volta abbastanza
A
Sarà fuori norma fuori schema ma
Sono quelle che vengono conosciute come persone affidabili donne a cui affidare per l'appunto come dire il Governo del piccolo comune
Ma
Certo oggi la situazione è tutta diversa e qui siamo a Roma e c'è
Anna Bravo di Torino ma
Guardate che attaccarti europee Torino poi lei scrive mentre le donne sono sindaco in inglese più di mille cento comuni
Quelli che sono il capoluogo di provincia sono sei sette
Per l'esattezza e
Le donne non sono sindaco non hanno la
Forza come dire di diventare rappresentanti nemmeno
Ogni dubbio anni data loro la forza per essere rappresentanti
Ancora oggi
C'è una distanza incredibili
Sette sono veramente pochi siamo ben lontani da una forma come dire teorica ma poi che sembrerebbe normale di rappresentanza del cinquanta per cento
è qui gli otto mila comuni sono mille ma son tutti piccolini sono tutti minuscoli son tutti raffrontabili come un colpo complessivamente unito e
Credo che
Porre la questione della rappresentanza sia fondamentale
Ma credo che bisogna sempre aver presente di qui la senta del tema che essa va
Collega colleganza direttamente come dire al ruolo visto al ruolo che le donne svolgono
Effettivamente a tutti i livelli
Nella società
Nel lavoro e ancora più specificamente alla conquista di una
Capacità di
Essere pienamente autonome effettivamente autonome da un punto di vista di diritto giuridico
E da un punto di vista effettuati di essere cioè in grado
Di cominciare a proporsi come capaci non di rappresentare un piccolo corpo a cui appartengono ma
Di raggiungere l'astratto rappresentanza quindi per fare questo è fondamentale
La libertà e la libertà
Significa non soltanto pari diritti pari aperture nel campo pubblico ma significa in grande misura con forza
Libertà nel campo privato piena autonomia
Capacità come dire dia di avere e di vedersi riconosciuta e di conquistarsi sul terreno quotidiano l'agenzia la capacità di essere autonomi nel campo più
Difficile quello della famiglia
Io credo che sia difficile pensare che gli anni settantacinque settantasei e che vedono
Per un verso cambiali diritto di famiglia per l'altro venire avere la prima donna Ministero e a
Possano essere considerati non solo ma avere una rappresentanza
Di nuovo alta più del doppio sono le deputate il doppio intero le senatrici
Tutto insieme
è successo qualcosa fatto massa qualche cosa
Ha fatto Massa una capacità di presentarsi con me donne che impongono richiedono esercitano un peso una volontà
Che possono dunque rappresentare rappresentare non solo le donne
E questo è il punto di difficoltà grande
Per giungere a rappresentare le donne devono riuscire a rompere come dire il guscio della separatezza
Debbo noi imparare a
Poter rappresentare interessi che sono articolati e anche se non vogliamo dire generali perché l'interesse generale
è un problema delle anche soltanto delineare lui pensare che cosa possa essere ma certo come dire possano essere portatrici di una rappresentanza che va in direzione di
Un
Di segmenti di gruppi di una società che non sono soltanto femminili perché altrimenti le donne come che non ce la fanno ma questo è complicatissimo
E allora io credo che per capire queste difficoltà e per capire anche com'è che si sono condensate e superate
In questo in quel ventennio venti venticinque anni è un quarto di secolo quello perché vede come dire e le donne che hanno acquisito il voto
In difficoltà
Per
Alberi
Tutti quegli spazi e tutta quella proiezione anche simbolica che permetta loro di
Raggiungere se non livelli tariffari ma comunque una presenza
La ragionevole aperta
Passibile di
Espandersi
E allora io credo che per vedere per legge lei
Questi processi sia fondamentale uscire dalla diretta
Questione politica come tale
Cercare di muoversi in direzione
Delle conquiste che vengono fatte non
In merito specifico alla rappresentanza ma alla possibilità
Per le donne di essere libere di occupare spazi posti luoghi
Dia esserci in tutti i possibili campi
Guardate io sono
Vecchi abbastanza purtroppo da ricordarmi da meraviglia
Che ho avuto quando ho visto le prime donne agli sportelli di una banca inusitato
Quando ho visto le donne che vendevano i biglietti alle Ferrovie
Perfino che diventavano controllori perfino che diventavano macchinisti perfino mandavano un autobus Terme io questi atti questi momenti in cui ho visto una donna fare questo
A me ha colpito tantissimo perché
E donne in tutto questo non c'entra
Non c'entra era alle Ferrovie dello Stato fecero perfino una causa che andò al Consiglio di Stato del cinquantotto per il
Per litigare e contro il possibile accesso delle donne
Non soltanto
Nelle negli uffici chiusi ma al pubblico stare al pubblico senza
Diventare con ciò una donna di facili costumi era considerato una cosa ma e quello che mi meraviglia è che io mi meraviglia
Perché era la prima volta
Che vedevo delle donne in quel ruolo
Forse bisogna ricordarsi quanto difficile sia stato questo ingresso quanto sembrasse perché normale innaturale una esclusione o meglio un'assenza
Non era un'esclusione l'assenza non c'erano mai state
Sembrava quasi ovvio che non ci fossero in Italia questi cammini sono stati difficili complicati e
Chiusi in un arco di tempo ristretto forse non bisognerebbe mai dimenticarsi che negli anni della guerra
Le donne avvocato e procuratore e potevano essere avvocati è tutto un procuratore dal mille novecentodiciannove erano trentacinque trentacinque in tutta Italia
Che
Tra architetti e ingegneri e anche gli architetti gli ingegneri ci potevano essere da sé dal diciannove ma
Come università anche da prima come titolo universitario ma comunque nell'anno cinquanta cinquanta
Sparpagliati in tutta Italia cioè non c'era questo vuol dire riunire l'unico campo delle professioni
Cosiddette liberali che davano un minimo di
Il ruolo e di evidenza
E che quindi potevano far pensare a donne che effettivamente erano in grado e
Di esercitare quell'voliera il medico non come medici privarsi perché i medici che esercitavano privatamente in tutta Italia sono centodue nel mille novecentoquarantuno e centodue
Ma le donne in quel caso c'erano un po'di più ce n'era qua circa quattrocento negli ospedali e quindi in qualche modo negli ambulatori negli ambiti soprattutto nei settori dell'igiene e che dicendo alla persona
Però insomma sono numeri ridicoli fatemelo dire allora voi capite che c'è
Una situazione nella quale
Nel nell'apparato alto dello Stato le donne non ci sono e
Ministri governi c'è un
La cella Cingolani la prima donna
Democristiano il sottosegretario all'industria e commercio
Del cinquanta o cinquanta uno se non sbaglio quindi voglio dire sono donne veramente RAI Radio essa nonna
Non sono corrispondenti a una realtà non
Riescono
Perché troppo è esile la loro presenza a rappresentarsi come
Aspetti di una
Capacità di una competenza che può essere
Acquisita più in generale quindi sono
Fuori dai ruoli diciamo anche sociali non soltanto politici
Che possono dare
Un prestigio di competenze specifiche
Nel Corano e mi quando io mi sono laureata il alla la facoltà di lettere quindi si direbbe una delle più professionalizzati
Ma ancora nel mille novecentosettantaquattro c'era una donna ordinario in tutta la facoltà di lettere di Firenze che era piuttosto grandina
Come dire e naturalmente non c'è nessuna giurisprudenza per dirne una cioè non
Non non ci sono nessuno si pone il problema del perché non ci sono
A meno che non si sia costretti a ragionare su leggi che tendono a rompere questa la separatezza aree a proporre paradigmi di parità
Dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri fin dal mille novecentoquarantotto cominciano a partire verso i Ministeri tutta una serie di circolari che invitano ad aprire
Alle donne
E questo genera soltanto
Una serie continua di ricorsi I consono al Consiglio di Stato per evitarlo è non lo si fa cioè non è che poi i ministeri e Governo riescono a smuovere la burocrazia
La burocrazia dei ministeri centrale e periferica
Resta fortemente e violentemente da questo punto di vista
Proprio cercando continuamente dimettere
Diciamo il Consiglio di Simeto il Consiglio di Stato la Cassazione ci sono continui ricorsi continui ricorsi e continui fare ieri
Di
Dei più illustri giuristi italiani
Con uno specifico
Con una punta specifica a Firenze dove sono durissimi da questo punto di vista che chiedono di non procedere a forme di
Parità di parificazione né degli stipendi né dei ruoli perché le donne
Come dire non sono idonei non sono idonei diranno sempre più spesso del cinquantotto del cinquantanove nel sessanta non
Dal punto di vista biologico ma per la loro funzione
Sono dicono inidoneità funzionali queste sono le espressioni che noi troviamo sugli viste come
Il Foro Italiano come temi come giurisprudenza cioè voglio dire non
E del resto la famosa ormai
Battuta ma va battuta per modo di dire dire agli eletti che litiga contro il
L'allargamento alle donne
Purché non diventi la maggioranza nelle Corti d'Assise dicendo che la donna e testa detta anziché no e non ha
E non diventa mai qualunque cosa dicano le leggi non diventa mai adulta
Perché la donna non ha mai nella voce pesante di un uomo nella barba nei bassi effettivamente nella maggior parte dei casi è così B quella però voglio dire è un volume
Edito da Giuffré cioè non è che sia
Uno che se lo scrivessero pubblica un
è una casa editrice di tutto rilievo per la giurisprudenza italiana ed è il preside della giurisprudenza della di di della Facoltà di giurisprudenza di Milano che impugna
Nel mille novecentosessantatré quella che io considero una delle
La legge fondamentale uno strappo spesso noi la leghiamo alla
Alla magistratura ma non è una cosa che riguarda la magistratura e basta
La legge nove febbraio sessantatré numero sessantasei che in due soli articoli ed il primo era quello fondamentale sanciva la def Mickey va ammissione delle donne ai pubblici uffici alle libere professioni composta di questi la semplice dizione la donna
Può accedere a tutte le cariche professioni ed impieghi pubblici compresa la magistratura
Nei vari ruoli carriere
E categorie senza limitazioni di mansioni e di svolgimento della carriera salvi i requisiti stabiliti dalla legge
è una legge che
Fu più facile applicare subito in magistratura che in altri ambiti
Perché le resistenze dicevo prima furono grandi lei il Tribunale di Firenze sessantatré e sessantaquattro sessantasei dissero che era incostituzionali perché non teneva conto delle differenze di genere
Quindi che e quindi
Non teneva conto del fatto che le donne sono inidonee
Inidonei sempre ripeto per funzioni e non
Per struttura biologica alla inidonee e non solo ma
Chiedono che venga modificato date la modificata invertita la tendenza
E anche su questo ci furono continue richieste di
Eliminazione delle norme contenute nell'accordo interconfederale del mille novecentosessanta che era a mio parere
Come dire molto ambiguo perché richiedeva di fatto e diceva che esistevano dei settori specificamente femminili maschili e promiscui
Bene ma che comunque
Affermava una parità di salario a Marisa di lavoro
Poi si spostava il discorso ancora una volta ripeto sui settori di attività specificamente femminili
E lì agli stessi parametri corrispondevano salari inferiori tuttavia dal trenta per cento di differenza per lo stesso lavoro si passa
A un venti per cento anche nei settori femminili ma soprattutto anche in questo caso noi vediamo insorgere insorgere gli uomini di diritto e dire non tutti gli effetti
C'è anche una bellissima sentenza di Crisafulli Maggetto settori importanti e fondamentali insorgere per dire che in questa maniera
Non si teneva conto che le donne sono meno produttive che le donne cos'stando di più che dunque non è possibile qualificabile perché di fatto questo significa non tenere ancora una volta conto del fatto che il loro lavoro costa di più e produce meno per gli imprenditori questo è
Un tratto fondamentale ma voi capite che questo significa veri una resistenza che non riguarda tanto soltanto i come Dini fallaci della politica
E che anche quando la politica riesce a rompere o aprire qualche varco ed è fondamentale fondamentali non vorrei essere fraintesa
Ma certo c'è da fare un altro cammino e più forti subito dopo perché queste norme queste leggi vanno fatte Valeri e bisogna anche che le donne stesse siano convinti
Che è così che non sono un soggetto inferiori
Guardate che ancora negli anni Sessanta basta guardare e vedere i documentari dei primi anni Settanta almeno colpito tantissimo ho rivisto di recente quello di Pier Paolo Pasolini che mi pare sia proprio del settantuno mutua dei primi anni Settanta
In cui una quantità pazzesca di giovani donne diceva no va bene ma il mio lavoro e sussidiario è accessorio come dire non è qualcosa che caratterizza la mia identità
E
Non ha a che fare con il MEF forte
è un modo per aiutare
La famiglia per
Sovvenire qualcun altro è una disposizione che rende maledettamente difficile non solo il senso di libertà
Ma la rappresentanza e io su questo tratto vorrei insistere perché
è soltanto sentendosi libere perché individua libere perché autonome che ci possiamo sentire legate
Alla società intere anni tutti i suoi aspetti e in tutte le sue
Classi segmentazioni espressioni
Ed è per questo che io credo che il tema della rappresentanza della rappresentanza ovunque non solo quella politica sia fondamentale
E non posso fare a meno di pensare che non può essere un caso se in tempi di finanze capitalismo osso le istituzioni finanziarie tra i italiani
Vedono il minimo possibile di rappresentanza femminile tre virgola due per cento grazie
Grazie Simonetta anche questa
Bellissima relazione
Facciamo conforta la scelta del titolo della periodizzazione oltre che dell'impianto
E anche qui mi prendo due minuti per raggiungere
Ancora una volta una testimonianza conferma delle diciamo del valore periodi Zante degli anni Sessanta sessanta settanta soprattutto settanta
Nel sessantotto
Io vivevo Oro nella mia città natale che è una città periferica vivace adesso un po'meno periferica
E forse ancora più vivace e Bari
E abitavo sul corso principale
Della città lo dico perché indicherà il corso per il quale passavano le manifestazioni operai contadine studentessa
E nel maggio
Per la prima volta comparve un corteo credo tre o quattro mila studentesse delle scuole magistrali
Che scrivevano
Scandendo una sola parola d'ordine
Certo forse la semplicità parenti e dei quella parola d'ordine spiegava la motivazione la compattezza la parola d'ordine era Assemblea
Assemblea a scuola
La cosa mi colpi molto
Ragionando né con
Mia moglie di allora dissi sta cambiando tutto
Ma e di
Un riscontro ancora più significativa nel fatto che la nostra bambina di quattro anni che però
Diciamo avendo una madre Montessori Anna era già molto avanti nella capacità di disegnare scrivere cioè immediatamente fece un disegno
Con tutte ste facce queste bocca
Questo lo dico non solo perché
Può essere simpatico significativo ma perché diciamo mi consente anche di spendere due parole sul sussiste sullo sulla seconda parte del titolo l'altra faccia del Novecento
è
Queste vicende di cui ci occupiamo qui oggi sono uno dei
Dei grandi flussi della storia attraverso cui si può raccontare il Novecento in maniera meno mortuaria di come ci viene
Salti come ci viene raccontato dai media
Come se per raccontare storia certa si passate si parla del passato ma purché sia morto uno
E usato strumentalmente
A fini di manipolazione dell'immaginare contemporaneo
Per cui viene voglia di dire ricordando vecchio ebreo di Trevi
C'è stata storia
Perché si possa parla di storia la storia non c'è più finita
E dopo
Questo è uno dei flussi
La libertà femminile da rivoluzione femminile nel corso del Novecento
La crescita di soggettività
Che segna un'idea di cambiamento che può cucire passato e presente e non tali che riflette sul passato aiuti
A mantenere
O a maturare un'attenzione al futuro e quindi anche un altro modo di raccontare il Novecento
Ci CdA davo Novelli ha come tema la memoria e l'immaginario e quindi io faccio anche la collega Meta tariffazione all'altra fresco
Si
Ringrazio moltissimo Giuseppe Vacca e gli organizzatori per avermi invitato
Che così ho suggerito io questo questo titolo che poi anche una seconda parte le memorie l'immaginario l'altro novecento delle donne italiane
Perché così volevo provare a
A ricercare un po'di di immagini appunto
Che sono completamente non diciamo dimenticate ma non sono proprio mai apparse nei libri di storia quindi
E per fare questo cominciato dalla fine dell'Ottocento ma non vi spaventate perché comunque sono solamente dei quadri
Delle immagini e ogni Siato con passerà Otto e Novecento Angeli del focolare e suffragi dette
La costruzione dell'Italia unita si era fondata sulle Silvia e sulle luci enti creature angelicata è eppure ideali femminili che non avevano trovato nessuno sbocco nella maternità
La Silvia Di Giacomo leopardi era morta ventun anni senza conoscere Idis inganni dell'essere adulta Lucia di Alessandro Manzoni era riuscito a sposarsi ma non sappiamo nulla della sua vita matrimoniale successiva
Entrambe erano nati intorno agli anni Trenta dell'Ottocento avevano costituito a lungo il modello della donna italiana cattolica cura dedita alla vita domestica e fedele
Poi si era fatta l'Italia e sembra quasi che le donne fossero passate dalla poesia alla prosa
Da Silvia Lucia eravamo approdati ad Giacinta a Irene ben più carnali e concrete ma ancora tratteggiate dalla penna comunque di uomini
Luigi Capuana Gaetano Carlo Chelli
Non sono neanche da paragonare Giacinta Irene all'eroina e di Depardieu Manzoni sanno pochissimo conosciute ma sicuramente sono più viva e sono persone reali
Già ci interessano Virago che distruggono e si fanno annientare dalla loro passione
Poi finalmente c'è Teresa che è l'opera di una donna nera al secolo Anna Zuccari
Che scrive nel mille ottocento ottantasei
Teresa è una donna normale assolutamente normale che non riesce a realizzarsi schiacciata tra la famiglia l'assistenza alla famiglia e l'oblio di se stessa
Ma la verità è che più o meno la metà della letteratura femminile bollata in genere come letteratura rosa non è non ha mai trovato cittadinanza nella storia della letterature ufficiali italiane
Comunque anche se vive passionali sono succubi degli omini del destino e della storia
L'angelo del focolare e sicuramente quello di Leone tredicesimo il Pontefice lo elabora tra il mille ottocentosettantotto il mille ottocentonovantuno
E è il centro del suo ideale di famiglia Cristiana nel quale la donna il cardine fondamentale e poi è la base di tutto il magistero della Chiesa del Novecento
Concretamente il processo di inserimento nella società e poi anche nella politica comincia in effetti all'inizio del Novecento
Con il movimento femminile il primo femminismo
Che sorse tra la fine dell'ottocento e l'inizio del Novecento i primi vent'anni furono momento d'oro del femminismo come è stato scritto
Ad esempio da Anna Maria Mozzoni una delle più importanti protagoniste del primo femminismo
Caratterizzato da un'esplosione di associazioni e di iniziative
Il periodo potrebbe iniziare idealmente con l'ingresso delle donne nel processo produttivo alle donne divennero operaie perché erano pagati meno della metà degli uomini perché potevano e dovevano lavorare sedici ore al giorno
E con l'uscita dalla sfera solo privata per affacciarsi anche a quella pubblica
Coincisa con un periodo molto favorevole della vita economica italiana
Il movimento femminile fu
Estremamente ricco ricco di associazioni associazionismo cattolico associazionismo liberale
E richieste per la prima volta il voto alle donne ma certamente l'esito non fu favorevole come ben sappiamo
La seconda immagine è quella della casalinga tra le due guerre mondiali
E qui dedichiamo qualcosa appunto a quella modernizzazione fascista
Di cui effettivamente abbiamo perso
La relazione è fondamentale
Lo scenario sociale dell'Italia fascista non era né quello stereotipato della propaganda del regime né tanto meno quello di una società becera ristretta dentro i salotti di una piccola borghesia provinciale
In effetti sotto la coltre della propaganda c'era qualcosa di un po'più effervescente di un po'più vivace sotto l'immobile coperchio ideologico ribollire vana trasformazione
Per la contemporanea crescita di protagonismo di nuovi e complessi gruppi sociali in questo quadro in realtà in maniera sottostante rispetto a quello che ufficialmente il fascismo disegnava
Uno dei soggetti
Era proprio quello delle donne
L'altra metà del cielo anche se naturalmente parliamo di una
Rappresentanza passiva
Formalmente emarginata dalla politica la popolazione femminile si presentò sulla scena sociale imponendo le sue chez scelte di vita l'universo femminile del ventennio fascista era uno scenario un po'da forti chiaroscuri
C'era la maternità quell'obbligata richiesta dal fascismo le fotografie ufficiali
Ma
In effetti sappiamo che la fecondità delle donne e comincia a calare comincia a calare all'inizio del Novecento e continua gradatamente a calare
Non ci si aspetta di trovare diretti vicine al provoca vilmente segnati ma piuttosto un intrico di orientamenti e di tendenze alcune orientate verso la modernizzazione e altri non rientrate invece verso
La conservazione
Negli anni trenta
Le le donne fecero una progressiva apparizione sulla scena italiana un esercito di casalinghe in particolare
Che passò tra il mille ottocentonovanta e degli inizi del Novecento
Da che erano appena un terzo della delle donne italiane alla metà nel mille novecentotrentuno le casalinghe toccano al cinquantanove per cento della popolazione femminile
L'estensione massima fu raggiunta all'inizio degli anni Cinquanta con il sessantatré per cento nel mille novecentotrentuno c'erano circa nove milioni di donne a dette alle cure domestiche
E un altro questa notevolissima così notevole consistenza numerica non meriterebbe la scarsa attenzione storiografica con cui invece le mater familias sono state trattate e affrontate
Sono state scritte moltissime pagine sugli ex combattenti sugli impiegati su soldati sugli operai contadini ma neanche una parola sulle casalinghe
Le casalinghe dunque negli anni Trenta erano probabilmente un gruppo emergente
E anche perché rispetto al periodo liberale comunque le donne erano più libere dalla maternità
E questo nonostante tutte le tante propagande del regime fascista
Più libere perché avevano meno bambini il calo delle nascite è una costante socio demografica di tutti i Paesi industrializzati anche dell'Italia
Nel mille novecentodieci dodici il tasso di natalità era stato di quindici virgola quattro bambini ogni cento donne nel trenta trentadue scende a undici
Inoltre era diminuita la mortalità infantile quindi le donne che
Volevano più o meno due figli dovevano comunque affrontare meno gravidanze e quindi erano meno impegnate
Erano sicuramente più colte nel trentuno la maggioranza delle donne anziane era sicuramente ancora analfabete ma le giovani generazioni avevano cominciato a studiare
Quasi tutte le bambine iniziano a frequentare almeno la scuola elementare che in effetti divenne di massa invece la scuola secondaria certamente ancora erano pochissime
L'accesso all'università era ancora praticamente inesistente e infine sicuramente erano un po'più consapevoli perché di più sapevano leggere e scrivere
Almeno
Per
Qualche anno erano entrate nel mondo del lavoro
Le professioni femminili più significative l'insegnante l'infermiera l'operaia la domestica e la contadina erano mestieri che nel periodo fra le due guerre mondiali diventano abbastanza dice
Diffusi sicuramente più diffusi del periodo precedente anche se lo ricordiamo il regime si sforzava invece di far stare le donne a casa
La maggiore consapevolezza della popolazione femminile portano a un momento notevole
Nelle separazioni fra i coniugi ecco anche questo a dispetto di sciocche il regime voleva
Tra il mille novecentotredici il ventinove il ventinove
Le domande di separazione e le dichiarazioni di nullità raddoppiare uno fra l'altro le stanze di separazione erano molto di più quelle presentate dalle mogli che non quelle presentate dai mariti
Quindi le donne evidenzia che cosa questo dato che
Anche se continuano occuparsi della famiglia comunque investono molto di più negli affetti e vogliono creare una famiglie un'unione consapevole
In alcuni casi entrano alla radio al telefono la cucina il gas il frigorifero visti i segni della modernizzazione naturalmente non in tutte
La radio divenne abbastanza bene di massa alla fine degli anni trenta quando gli abbonati raggiunsero il milione
Ma consideriamo anche che c'erano le radio stavano nelle bare quindi venivano poi scortati in paese un po'da tutti
Ma a dispetto di questo oggettiva modernizzazione della società italiana il fascismo continua a concentrarsi sul mito della maternità per il fascismo le donne dovevano essere solamente madri
Il mito fu prepotentemente riproposto nel trentatré da Margherita Sarfatti e Wanda curiosa che riprendono il culto della maternità
Dei addirittura
Del dell'impero romano riprendono
Dalla La Margherita Sarfatti dal culto della Mater ma tutta una divinità etrusca
E inseriscono i materiali a una festa in onore delle madri che viene celebrata in onore delle madri fasciste
La curiosa unifica al mito della maternità con quello della nazione
Facendo delle donne le più dirette responsabili della potenza nazionale
Sappiamo tutti come è andato nel senso che certamente
Non furono raggiunti né i risultati militari
E politici e neanche quelli demografici
Ma non erano solo i fascisti che celebravano la maternità Beniamino Gigli famoso cantante cantava
Mamma solo perché la mia canzone vola anch'io antenne mamma
Sarei con me e non sarei più ostili non sarei più sola
Retribuita però non so adesso va bene allora rimane
C'era anche Giuseppe Ungaretti che dedica una poesia alla Starnazzo essenzialità con cui la madre era il tramite per il paradiso
Non sono meno contrastanti le testimonianze delle arti visive la maternità liete serena dell'iconografia ufficiale le tantissime foto grafie del ventennio che ritraggono le madri con tanti figli che allattano sereni assistite dall'Opera nazionale maternità infanzia
Ma ci sono anche le donne colte di Felice Casorati che sono brutte scarne magre e ieratica e non molto disponibili alla maternità
E poi c'era Dango Soffici che rappresenta la madre con il bambino in braccio assistita da un lato mente domestica al momento del bagno in qualche modo Soffici coglie l'intimità dell'amore che lega la mamma sul bambino prima del momento della cultura ufficiale come viene invece invalsa nata nelle immagini del fascismo
Quindi l'illusorio collettivo degli anni Trenta si concretizza nella vita di ogni giorno intorno alla maternità assunta come simbolo dell'emergente domestici TA
E tuttavia
Il mito della maternità aveva un risvolto più pratico e concreto la professione di casalinghe appunto
Che era in realtà il il segno di un potere crescente perché consapevole del perché l'uscente potere decisionale femminile delle famiglie erano le donne casalinghe che sceglievano cosa comprare o cosa non comprare quindi decretava né in qualche modo
In nel nel decrescente panorama della produzione produzione in cui compare anche la pubblicità sceglievano quali prodotti acquistare
E fino a Riscone al fascismo tende a preparare le casalinghe anche da un punto di vista culturale da un punto di vista economico fioriscono i corsi di economia domestica per le donne di città per quelle di campagna che devono imparare a fare il pane a essere quasi autosufficienti
Dove si apprendeva mantenere l'igiene della casa e dei bambini a organizzare la spesa senza fare sprechi naturalmente a saper cucinare vivande proteiche ma economiche naturalmente utilizzando prodotti italiani
E a cucire i vestiti in casa
Anche a preparare il caffè il sapone in casa
Ma tuttavia pronti alla fine degli anni Venti vedono la luce alcune delle più famose riviste femminili che ancora sono in pubblicazione come grazie Gioia Anna bella che porto cominciano a portare avanti un modello di femminilità che è diverso da quello che il fascismo propagandava
Nondimeno evidentemente qualche angoscia doveva esserci se è vero che le separazioni come ho detto erano in aumento
E che Gad ambientò il suo pasticciaccio proprio nella cornice solo apparentemente rassicurante di una famiglia borghese il pranzo domenicale la domestica il salotto con le vetrine del divano
Ma tutto questo c'è
Nel romanzo di Garda Massi affermano dolorosamente la mancanza dei figli l'incomprensione del marito l'infelicità della moglie finché la tragedia non irrompe inaspettata
Accanto a questo universo di modelli ideologici e politici propagandato dal fascismo c'è anche quello della Chiesa che afferma un un immaginario
Che certamente in linea con quello proposto dal fascismo
E tuttavia nelle grandi città comincia a comparire un nuovo modo di vivere fatto soprattutto dall'uso di un agli oggetti che producono un mondo dove ci sono oggetti nuovi
E
Dove
Cominciano a irrompere alcuni simboli della libertà e del piacere di vivere come ad esempio l'automobile che non è più
Un semplice inteso come un semplice mezzo di locomozione ma comincia
A essere interpretato come il sogno di una vita
Certamente sono ancora pochissimi quelli che si possono permettere questi nove comportamenti ma questi comportamenti romperà hanno in maniera travolgente negli anni Cinquanta
Dunque il terzo quadro la terza immagine quella tigre cittadine della Repubblica
Se il Risorgimento era stato fatto sulle sine die e le luci e
La Repubblica ebbe altri modelli a partire da angeli Camara e la Califfa al secolo Irene Corsini
Siamo ancora in un universo di Pinto e raccontato dagli uomini questo è chiaro però siamo in un altro mondo
Sono donne sicure di sé autonome indipendenti artefici del proprio destino anche quando sono appena adolescenti
Angeliche Marson appena adolescente Angelica la protagonista di Tomasi di Lampedusa che tra cinquantaquattro cinquantasette
La ne tratteggia l'immagine è giovane e bella e soprattutto ricca è sicura di serie
Stravince sulla rivale Concetta che nobile al terrazzo no non posta anch'io perché perché Angelica guarda verso il futuro
L'amara Di Carlo Cassola del sessanta la ragazza di bombe e sembra ricalcare la donna del partigiano poco o meno
Aiutante del partigiano ma in realtà e molto di più di questo Mara è una contadina
Che appena adolescente cresce si emanciparsi distacca dalla famiglia il padre era comunista ma lei va via va in città e va a lavorare come domestica
E quindi hanno una serie di avventure e poi solo alla fine decide di restare con Bube
Il il ragazzo ma per ma è una sua libera scelta una scelta meditata perché decide di aiutarlo ma ma lei posizioni si sono completamente rovesciata a questo punto è lei che scegliete lei che aiuta Bube a uscire dalla tragica vicenda del processo
La Califfa una vera leonessa un'ASL andrà come si autodefinisce lei stessa
E vedo fare un figlio morto ed è una donna vera matura adulta Alberto veri Bevilacqua la fa parlare direttamente facendola presentare
In questi tali Lazzaro una dove tutti i loro peccati mila scoprì nascondono lei no lei li esibisce suoi peccati io sono una di quelle che badanti che non vadano alle apparenze
Non lo sono stata mai
Nel sessantaquattro lei è l'unica vera grande figura in mezzo a un panorama di piccoli uomini nella provincia italiana che comincia a essere ricca
Lei raggiunge l'agiatezza si trasferisce di casa va in un altro quartiere ricco e poi la perde ma non perde mai se stessa
Sono ancora gli omini a disegnare l'immaginario ma molto diverso da quello ottocentesco quanta differenza
Qui ci sono donne vere fatte di carne e sangue che non si sotto mettono passivamente al volere degli uomini sono gli omini che lo percepiscono cominciano a percepiscono a percepirlo
è come
Avvertire il passaggio dalla fantasia alla realtà
E poi ci sono tante donne che cominciano a narrare a raccontare Paola Masino Anna Banti altra decies perdesse Fausta Cialente in bilico tra libertà e realizzazioni personali
Per le donne l'avvento della Repubblica fu quasi una rivoluzione conquistare hanno il diritto ha un posto in prima linea
Il primato di una condivide la condizione pubblica fu un grande successo
Naturalmente lo avevano conquistato come Stato benissimo detto da Simonetta sold anni
Nei gruppi di difesa della donna nei gruppi di assistenza combattenti per la libertà dove avevano fatto di tutto dai lavori più tradizionali come staffette pronti crocerossine ma anche al
Combattere direttamente
E anche quelle non coinvolte direttamente cioè le donne comuni di cui parlava mi sembra Anna Bravo furono indispensabili alla sopravvivenza del popolo italiano
Non era scontato non era mai stato così nella società italiana
E ma gli eventi straordinari della Resistenza della liberazione reso evidente anche agli occhi degli omini quello che prima non era evidente
Dunque il diritto di voto fu una conquista che non poteva assolutamente essere negata
Le donne italiane lascino da quasi due anni di guerra civile fortemente trovate
Abbiano resistito come erano state insostituibili avevano commerciato scambiato di tutto si erano ingegna per resistere alla miseria avevano fornito supporto logistico
E
Nell'immaginario collettivo sicuramente qualcosa si era incrinato
Il partigiano che sa che cantando saluta beh lasciavo
Hanno dando a morire in montagna certamente segna la fine dell'identificazione collettiva della figura di uomo con il padre soldato ma segna anche un cambiamento assolutamente
Rivoluzionario per la donna che
Sta è vicino alla partigiano anche lei sta in montagna
Insieme al frantumarsi delle esperienze personali e venti emergeva franchi faticosamente una nuova soggettività pubblica che portava le donne italiane a uscire dal microcosmo del privato nel quale erano sempre vissute
La primavera del quarantacinque unifico all'Italia l'estate risono Di Gioia allietata di balle di il Ballin per le donne più di tutti mi daranno la corsa alla rinascita
Ma paradossalmente uno degli eventi più importanti e significativi fu una ricomposizione familiare
Ma nello stesso tempo di nuovo come già era successo un est un picco è una
Notevolissimo numero di separazioni legali
Ripresa ero nel mille novecentoquarantasette su livelli quadrupli rispetto all'anteguerra
Era il desiderio molto femminile di rimettere ordine negli affetti sconvolti dalla guerra
Certamente ci fu anche un aumento dei matrimoni ma questo in qualche modo era più conseguenze di conseguente rispetto alle separazioni
Del periodo della guerra
Poi naturalmente il boom delle nascite che tra quarantasei quarantotto aggiunse le punte più elevate del Novecento
La ricostruzione dunque come ha scritto Pietro Scoppola fu prima di tutto una nuova costruzione del privato apparentemente secondo i canoni tradizionali che erano stati quelli della famiglia d'anteguerra ma in realtà
Dove era cambiato tutto se il primo dopoguerra stato connotato da un diffuso dei RIS desiderio di ritorno I valori antichi questo dopoguerra fu piuttosto caratterizzato da un'espressione di vitalità
Talora sui binari della tradizione ma talaltra su quelli meno scontati di una rapida modernizzazione
Al divieto di abbasso la miseria tutti tentarono di arrangiarsi per migliorare la propria condizione economica e raggiungere l'agognato benessere
Nello stesso mille novecentoquarantacinque Anna Magnani fu protagonista riuscì magistralmente interpretare queste due facce
Apparentemente contraddittorie degli italiani del dopoguerra
Infatti fu
Una Pina inc
Piena di intensa umanità che corre verso la morte
In Roma città aperta ma anche sulla scanzonata sulla Gioconda che arricchitosi con il mercato nero andava a vivere con un ponte in una fulminea scalata sociale in appunto a basso alla miseria
Quindi sicuramente un periodo ambivalente in vanno la morale cattolica cercò di ridare un ordine all'universo familiare troppo cambiato per accettare le regole del tutto nuove
Del futuro e troppo cambiato per accettare quelle regole
Della così fare e così moralmente rigide della morale cattolica
Tanti italiani che si commuoveva la fino alle lacrime applaudivano decine di volte quando dando alle ora Zahri Hebron Sanson nei film del mille novecentocinquanta
Certamente avevano una vita meno complicata dei due protagonisti che
A bollino erano
Ah travagliati da figli legittimi relazione adulterina ma ma tratteggiano per questi due protagonisti
Per la Chiesa la vita delle donne avrebbe dovuto essere sempre quella degli anni trenta fatta di sacrifici e rinunce
Si continuano a pubblicare gli stessi libri come se non fosse cambiato nulla come ad esempio il testo di un medico Giuseppe Cattani
Che
Indica che vorrebbe essere scientifico ma che di fatto indica un insieme di precetti e di indicazioni alle donne che hanno l'unico scopo di reprimere le aspirazioni femminili
Dicendo che la felicità umana illusoria occorre sacrificarsi e che
Nel mondo corrente sono diffusi l'errore e la
E
In qualche modo lo scandalo
Era chiaro che sarebbe stato difficile tenere sotto controllo una società che si stava progressivamente liberando
Dalla opprimente culture perbenista imposta dal fascismo
Le donne italiane stanno emergendo come uno dei soggetti principali
E certamente ciò che è scritto nella Costituzione gli aveva elevate ad esserlo a tutti gli affetti l'articolo trenta assegnatari dignità sociale a tutti i cittadini precisando l'articolo
Trentasette che le donne la donna lavoratrice agli stessi diritti a parità di lavoro le stesse retribuzioni
Che spettano al lavoratore purtroppo cioè quale parecchio tempo per riuscire a realizzare questo dettato costituzionale e infine all'articolo quarantotto che sono elettori tutti i cittadini uomini e donne che hanno raggiunto la maggiore età
Anche il Papa più dodici dovuto dovette con una certa riluttanza accettare il voto alle donne non famosissimo discorso del ventuno ottobre quarantacinque
Rivolgendosi alle rappresentanti di tutte le associazioni cattoliche femminile
Disse che i diritti sono uguali per tutti e che le donne li avrebbero dovuti otto utilizzare
Ma per esercitare i diritti le donne avrebbero dovuto prepararsi visto che erano state per secoli fuori dalla politica e quindi il Papa invitava i movimenti femminili cattolici a preparare le donne a votare
A questo punto era chiaro che ci stava avviando alla fine della casalinga è uno dei romanzi del quarantacinque quello di Paola Masino nascite morti e di una massaia racconta la vicenda di un adolescente che
Diventa una massaia modello bravissima assolutamente perfetta
Dedito ossessivamente a tutte le funzioni tipiche della casalinga che alla fine finiranno per distruggerla
L'ultimo quadro l'ultima immagine di cui io volevo raccontare è quella degli anni Settanta
Angeli del ciclo stile e femministe
Il famosissimo slogan D'Angeli del focolare Angelo del ciclo stile fu inventato dalle ragazze di Sociologia dell'Università di Trento durante l'occupazione del sessantasette
Allorché cominciavano a nascere i primi movimenti femministi
Nel settanta emerge il nuovo femminismo dopo la stagione Doro dell'inizio del Novecento si è inabissato travolto dalle guerre dal fascismo
Ricompare sull'onda del movimento studentesco con alcuni tratti però del tutto peculiari rispetto al movimento studentesco
Nel luglio del sessanta del settanta esce il libro di Carlo Alonzi spuntiamo su Hegel che tracciava la via di una
Anticipo Sofia femminile fondata sul rifiuto di tutte le ideologiche maschili
La forza dell'uomo e nel suo identificarsi con la cultura la nostra nel rifiutarla sputi amo su quegli anni
Il disegno della grande trasformazione della famiglia italiana diventò evidente proprio a partire dal mille novecentosettantuno
Fu infatti tre censimenti del settantuno e dell'ottantuno che si registra l'affermazione dei nuclei unipersonali
Il numero medio dei componenti non è tanto il numero medio che scende ma è proprio l'aumento esponenziale di famiglie fondi formati da una sola persona
Tutto il decennio fu compagna atto dall'espressione del femminismo esso stesso originale rispetta me menti politici precedenti infatti si presentò
Con la
Peculiare
Manifestazione di essere un movimento diffuso non organizzato all'interno del quale le forme di aggregazione di tipo associazionistico
Anche se erano in parte esistenti erano comunque marginali e solo parzialmente rappresentative dell'intero fenomeno
Soprattutto per la sua natura di essere un movimento composito e frammentato
Avere una fortissima carica di riflessione e di ribellione di innovazione ma anche perché aveva una cosa del tutto nuova al suo interno cioè la pratica dell'autocoscienza
Che non prevedeva produzione pubblicazioni di documenti non non prevedeva riflessioni elaborazioni teoriche
E al contrario prevedeva in parte la segretezza questo certamente ha contribuito a rendere più difficile il lavoro di analisi il lavoro di ricostruzione storica
Per il quale si è
Dovuto fare spesso riferimento solo alle successive testimonianze ma questo non giustifica rispetto al fatto di avere ancora troppo poco ricostruito la storia del femminismo degli anni Settanta
Per una
Più chiara interpretazione possiamo dividere gli anni Settanta in tre fasi una prima fase dal settantuno al settantaquattro all'Arche cominciarono a nascere i primi gruppi di autogestione sul modello di quelli americani
Come ad esempio quello romano di via Pompeo Magno o il movimento femminista romano
Tra l'altro nel settantatré si tenne il famosissimo processo Gigliola per Pierobon che ancora minorenne era stata accusata di aborto clandestino
La seconda fase dal settantacinque al settantasei
Psiche
è quella nella quale si verificò all'ATC delle manifestazioni per ottenere la depenalizzazione e la legislazione per l'aborto
Nascono i primi consultorali perché naturalmente il movimento femminista ebbe anche una realizzazione pratica molto concreta di aiuto e di servizio alle donne
Come nascono i primi consultori come nuovo modo di fare politica in completa autonomia rispetto alla politica tradizionale
E ci fu anche il tentativo di farne dei veri e propri centri di elaborazione politica con la nascita del Coordinamento nazionale dei consultori ma non riuscì poi compiutamente
La terza fase va dal settantasette fino alla alcuni minuti dalla fine degli anni settanta e culmina con l'approvazione della legge che abolisce il reato di aborto e sancisce il diritto della donna ad auto determinarsi
E coincide anche con l'approvazione della riforma sanitaria che naturalmente investiva le donne direttamente per i visto considerando
I problemi legati alla salute e al corpo
Le donne dunque vanno oltre rispetto al progetto comune sessantottino che non riusciva a comprendere lo specifico femminile e la sottomissione cui le donne erano continuamente fatti segno
Era necessario superare l'idea di uguaglianza tra uomo e donna che sembrava mascherare un tentativo ideologico di asservire la donna a più alti livelli e pericolosamente annullare l'ultima via di liberazione
L'uguaglianza è infatti quanto si offre colonizzati sul piano delle leggi e dei diritti e quanto si impone loro sul piano della cultura
Sto leggendo da vari testi del femminismo
Non era accettabile neanche l'integrazione per la donna integrazione non può voler dire conquista della propria libertà e autonomia perché la obbliga a trovare un compromesso fra le due sfere quella pubblica e quella privata
Perché l'assunzione con lavoro dello alla maschile non mette in discussione la sua secolare figura di donna
Non era sufficiente dunque l'emancipazione proposta dai partiti della sinistra perché l'esperienza dimostrava il persistere di valori dominanti maschili
La donna non va definita in rapporto all'uomo l'uomo non è il modello a cui adeguare il processo di scoperta di sé da parte della donna la donna era altro è altro rispetto all'uomo
Era veramente la nascita di una nuova politica di un nuovo modo di fare politica nei soggetti nei fatti che metteva fine in qualche modo alla concordia nazionalpopolare della ricostruzione prima e degli anni del miracolo
Il personale è politico fu lo slogan che percorse il movimento femminista di quegli anni e che nella sua essenzialità voglio evidenziare la lotta delle donne
Per il riconoscimento della propria specificità di soggetto politico
E
Gli anni Settanta furono a tutti gli affetti travolgenti dirompenti cambiarono anche l'immaginario l'improvvisa comparsa di Antonia nel mille novecentosettantasei
Aveva d'un colpo cambiato radicalmente l'immaginario collettivo di migliaia di ragazze italiani con la complicità di Rocco leva fatte diventare padroni se stesse libere di sentire e di dare felicità
Farci con le ali è del mille novecentosettantasei
E
Seppellisce definitivamente l'umani lite e tutti i vani tentativi di legare l'atto sessuale alla procreazione
Che
Vengono definitivamente dimenticati
Ma non c'è solamente
Antonia c'è anche il coraggio di dare a Mundo nato dalla penna di alza Morante
Che
Scrive tra il settantuno al settantaquattro che violentata da un soldato tedesco cresce la sua creatura Giuseppe detto usate contro tutti i pregiudizi e le violenze della grande della piccola storia
Ma ancora di più direi quello di modesta
Che esce dalla profonda siciliana
Fino a conquistare la Francia la grandissima storia scritta da goliardata Sapienza nel mille novecentosettantasei
Ma che fu pubblicato in Italia solo dopo vent'anni nel mille novecentonovantasei quando con gli Arpa Sapienza era morta
Perché nessun editore lo aveva accettato
In modesta se tutta la storia delle donne del Novecento l'infanzia poverissima in una Sicilia agricole fondale
La giovinezza in orfanotrofio dalle suadente
La certezza come moglie di un'abile a un po'ritardato non so come definirlo e poi il riscatto della libertà nell'età adulta diventata finalmente il padrone di se stessa
Capo di una famiglia molto allargata composita sgangherata e approdata all'impegno politico
Eppure goliardata vide nascere questo bellissimo libro fu pubblicato postumo prima ebbe un grandissimo successo in Francia e poi dopo solo il successo la francese fu finalmente pubblicato in Italia e lei morì in miseria
Nel mille novecentonovantasei
Sono arrivando alla conclusione
E ancora negli anni
Negli anni Settanta ci sono le ragazze cattive del rock italiano Mia Martini Loredana Bertè Donatella Rettore e Gianna Nannini
Che avevano già capito loro che non sono signore che avrebbero dovuto ancora lottare perché per loro la guerra non era mai finita per meritare la parità e rispetto
E del resto tra sopraffazione e violenza e senso di colpe rinunce la strada sicuramente era ancora lunga però
Sicuramente quello che occorre
Rilevare è che
Nell'auto nell'azione nell'alto descrizione le donne era noto diventate vincenti
Le donne ormai non solo sì raccontavano se stesse non erano più gli uomini a interpretarle ma avevano anche un discreto notevolissimo successo
E questo era
Ancora insieme
Alla presenza nella politica e penso che sia forse il fatto di più più rilevante della fine del novecento e dei limiti
Sì o del secondo millennio piazza
Via
MOL
Sì o Lucca
Procedendo
Della coscienza storica che
E
La ricerca su cosa che
E delle suore
Con la
Soprattutto con il welfare che lei
Che
Nella
Con i servizi comuni
Oppure si tacche media me
è un bel
Di ricerca
E che
Civico da tutti
Io
Abbiamo
Tina come abbiamo Fini
Anticipo perché era di
Quindi
Se possiamo
è un po'di domande di tutti o di Inter ti discussione perché poi ma che
Tutte e quattro non ce ne sarà
Tempo fa divisi
Anzi dividerci grazie almeno e grazie
Verbalizzare
Adesso a me
Della Commissione cultura a tutti voi Marin ha fatto un bellissimo anch'vento dando conto di quello che la che
Fatto
Anni del voto alle
Mentre sta cercando di
Era il futuro che conosca questo ruolo che le donne si sono conquistate
Tante novecento
Ho anche per un atto di amore come voi potete immaginare
Per gli istituti che han
Degno
E mi sembra particolare
è significativo il fatto che
Questo convegno ha voluto questa aggio
Ta di studio è stata voluta dal Gruppo del Partito Democratico che si è appoggiato però al lavoro scientifico del Gramsci e dello Sturzo mi sembra un riconoscimento che
Di di quello che è il ruolo che gli istituti hanno svolto e continuano a svolgere
Di approfondimento di ricerca di studio tiene
Io aiuto per tutti noi quindi
è allo studio sono grazie l'ANCI
Soprattutto per cui stavamo
Tra
Delle donne
In questo arco temporale che quello del Novecento quindi non soffermandosi soltanto assume in un periodo specifico ma c'è
Taglio particolare che è quello che Puglia ve sentito sta ma in atti io non l'ho potuto sentire perché ci chiamano ha una per votare in continuazione mi fa
Mentre i testi ma
Ho seguito quello che è stata la preparazione dei di questo convegno e il
Maniglio è un
Capace di intercettare
Altri
Venti
Rimasti ieri un po'in ombra o comunque di portare dei contributi nuovi su nodi tematici
Lo diceva per
Cecilia meritano ulteriore attenzione quindi
Come sempre nel momento in cui gli studiosi si mettono insieme affrontano
Aree temi di questo genere un grosso contributo
Siamo particolarmente grati appunto a Beppe Vacca dal gruppo degli studiosi che ha lavorato su questi temi vi ringrazio
Attraverso qualcuno o
Prego prego
Proprio
No chi meglio
Da sui
Stazione poi meglio che tutti possano ascoltare
Viene
Quali
Teme innanzitutto grazie perché mi sembra di
Avete visto che ci sono stati fatti e tantissime cose
Oria incredibile ma tantissime Ships Franco
Aree ne ho parlato molto di azioni
Le azioni ha forse c'è un pensiero ancora più profondo qui dobbiamo che dobbiamo cercare
Non è che ci manca dobbiamo cercare questo mi sembra lo diceva anche Gramsci non ci dobbiamo spaventare di quello che non c'è là di quello che oggi magari
Che effettivamente cerca di un pensiero
A me che per in questo momento in cui la società cambia tanti c'è un diverso che sempre si pone
La mente primo capire che cos'è
Mi dicono questo diverso brevemente mi verrebbe da pensare come sola
Faccia da Castro Bush le donne e il voto alle donne
Atto e che cosa è quei principi libertà un
Non lo stesso senso per gli uomini e per le donne ma non è una contrapposizione per capirlo insieme meglio perché forse le donne sono lì
Sono uguali no la fratellanza ma non so non so ecco quindi forse sono da
L'affare però va
Da invece alla professoressa perché lei ha parlato molto bellissimo questo discorso di letteratura e io mi ricordo un libro dalla
Le bambine che lessi però tanti anni dopo perché a me non piace questo un fatto personale leggere un libro sull'onda della
Della troppa notorietà e devo dire
Un bel piatto e molto perché era un discorso di donne che è un comportamento si diventa donna come comportamento forse si è donna perché comunque si è però una dimensione e la televisione mi scusi questo è un fatto anche persone ne ha parlato molto di
Letteratura e cinema e tutto il discorso di una
Della televisione che ne c'è il cinquantatré per è mio intendimento conto che
Nasce Lavin questi anni ecco questo volevo chiederle un pochino anche perché parlando Panizza mi comuni la radio la televisione resterà di esatte che lavoravano con la RAI
Quindi dopo forse implicitamente l'importanza anche qui sta da raccontare grazie
Altri
Altre
Siccome
Cioè voglio dire sito in cui salvifico
Vostro ruolo Graziella
Grassi faccia la psicanalista ma scritto romanzo storico Maddalena profuga per sempre cento anni di storia e appunto of pochino approfondito che siccome vengono Marche nel mille novecento se lei le dieci maestre di ancora
Lui e per
Mostar che approvava
Eleggibilità delle donne che poi fu praticamente cancellata quindi mi pare che sia un ricordo molti poi
Per cui
Perché fa parte proprio di quel cammino verso
Antiche prezzo il
è troppo che di cui si parlava qui e passa di Beppe
Tenete vi vorrei dire un'
Mio ricordo personale perché ero piccolissima nel quarantasei ma ricordo a questo se permettete vi leggo pezzettino del mio libro
Vieni
Ad usare io sono
Vecchio di do del tu vite si deve
Addirittura
Così parrebbe
Ecco
Niente allora
Ciò
Allora si
Avevamo
In un
Festicciola di bar
Linee e
Facevamo
Il nonno della band
Fa
Non è più alle
Colleghi di andar
O delle votazioni perché c'erano le v'
Ogni
Pone a chi pubblica e ci dice in dialetto offre Chilin lieto o solo con Moon ed è siccità Anco
Prego me
Bene sennò
Se non ci si capisce niente e verrà
Ma nel settembre non ci fece piacere di
Rivista
Per
Va bene
Amo subito verso il Comune e ci fermammo sotto le logge ad esso adiacenti dov'era fissa una bacheca con il
Votazioni chiede
Linee che passeggiavano aveva vinto l'ADEPP
Canta quando
Devoti far
Pubblica rispetta
Tre ci fu in quella caso
Che dispiacere a cui io e
Agnoletto eccesso
Amo pensa
Più visto il re Regina i principi coniò l'
Beh vestiti in fotografia come ci era capitato qualche volta la sera
Rientrando H
Essa
Trova la mia
Gli atti ai
Lei in un clima di
Sto Sita corvi
Dissi addirittura quanti Gino mi
Ricade compleanni
Se si festeggia i bicchieri di
Gli anni non si debbano contare mi sorpresi molto per la vita
Gli enti rimase
è qualche istante fra l'altro non volevo
Tiziana che vi è
Resta perché penso
Altre cose dico allora
Ciò perché sicuramente questi se ne Tristano quando invece di
Al nome della Repubblica io rimasti un pochino sconcertata poiché di
Che quella non
Anni se lo diceva
A breve lunghe un uomo intelligente
Carlo in re
Io no ampi
Un
Concorso del
Ne settant'
Bene e qui
Vincere per invio di terre elettore diceva trecento e
La pagine sì con molte fotografie però son troppe e allora invece diciamo che lo ampliato dicendo
Per distrarre il nonno canta
Son Cina che si chiamava quante
Delle ciliegie di
So che ci si va
Sì ma la cosa
Colpa
Giardino e allora che
Amo che lusinghieri
Che le gonne noi Leo cercavamo
A me come quelle
E delle principesse
No netto e girava un po'gli occhi così mesi
Dicevamo
La scettici no
Ma
Ecco
Temo e gli ottanta andrò andai
Devo prende tempo delle ciliegie terra giugno per le votazioni trovai e punto minimo il rischio
Si e trova
Vanno appunto questa
Parli con questa blu tizia e invece poi gran
Si ricorda lordo
E questo libro scotch
Mi sento
Ne marchi già al suo
Lento pecco per seconda edizione alla Casa della memoria e della storia il diciotto cioè martedì prossimo alle cinque e mezza presenta
Bene storiche dell'Università ma
Diversità la Sapienza di Roma e Fiore
Tarricone dell'università di Cassino e Lazio meridionale se venite mi fa piacere grazie
Intensi
Ma
Buongiorno
Sono
Roman
Arena tutti gli anni
A mano fare
Oggi sul solo della
Donne venticinque di
Questo
Se posso dire
Già sulla pelle
Al lupo le do
A me laddove
Tulle a
Sia
Penso
Come tu
Penso
La
Pone alta
Quando
Tanti
Silenzio bande
Uno bar
Fondo quando
Io
Ricerca
Ita sopra
Comunque
Grazie comunque
Proprio
Zappalà penso
IVA e c'è
Allora lo saprà
Che un uovo sedime
Ecco cambia
Ventuno come una
Grazie scusate allora
Alcuni
Prende tutto
Rivediamo rep certamente
Mai
Solare
Sessantuno
Grazie
Sono
Palazzo
Qualcun altro
Essi non sono
La procedura
Oltre
Dunque
Ci
Sono
Diverse domani
Fermezza
Se
Presente francese
Trasmissione
Fra l'altro
Colleghi giuristi su
Storici perché sparisce semplici
Statale
Ognuno si da
Esordisce
Si attribuisce
Ne ha di questo incontro io non sono Nicola Antonietti come è scritto qui ma
Il Presidente lo scorso ha avuto un piccolo inconveniente quindi non può materialmente se qui però ci teneva molto
Che lo Sturzo fosse presente in questo incontro lo è già stato ovviamente perché abbiamo con
Con l'Istituto Gramsci elaborare insieme
Il Progetto nel quale questo
Convegno del quale questo convegno esprime un po'il percorso ma appunto
Io sono il Segretario generale dell'istituto che vorrei
Proprio come Sturzo manifestare
La soddisfazione che già c'era prima ma c'è ancora di più dopo la mattinata che abbiamo altro stato di e gli interventi di questa mattina perché in realtà è un progetto al quale abbiamo partecipato che
Per certi versi si distaccata una semplice celebrazioni seppure doverosa del voto alle donne ma che si è posto una domanda di ricerca e questa mattina mi sembra che delle risposte l'abbiamo già ascoltate c'è l'idea che era all'origine che
Beppe Vacca ha detto esplicitamente ha richiamato e che veramente ci sia stato un percorso della libertà femminile nel Novecento
E un percorso non lineari come abbiamo ascoltato ma un percorso
Che va ricostruito che va ricostruito sia dal punto di vista dei fatti e dal punto di vista della storiografia
E la cosa fondamentale forse che credo questa mattina sia emersa abbastanza evidentemente che
è una libertà che non riguarda solo il genere femminile ma riguarda veramente
Un modo di vivere e intendere il Novecento cioè riguarda tutti noi la libertà femminile non è una libertà separata meno la libertà che ha condizionato e condiziona
Positivamente la storia nella quale noi viviamo quindi
Io dicevo e Loggia lieto che avete partecipare come Istituto Sturzo alcuni incontri per l'azione di questo
Con l'incontro ma sono ancor più lieto dopo aver partecipato alla seduta di questa mattina che adesso
Nel dare inizio alla seduta di questo pomeriggio dico soltanto che siamo sono i relatori in quattro quindi i tempi saranno
Un po'più stretti per ogni relazione ma credo che possiamo mantenerci come dicevamo nell'ambito di venti venticinque minuti a relazione
Io non dico null'altro e do la parola secondo il programma appalesa Gabrielli che interverrà il primo voto tra elettrici erede
Grazie grazie di vorrei ringraziare
Gli amici dell'istituto Gramsci Giuseppe Vacca in particolare gli amici della fondazioni Sturzo per le
Questo invito che ho accolto ma volentieri ecco il primo voto elettrice lette parto dalla campagna elettorale del quarantasei
Quella per i referendum istituzionali l'elezione dell'Assemblea costituente che rappresenta per il Paese una novità allora sotto molti aspetti
La prova generale si era avuta in molte regioni del Centro-Nord nella primavera in occasione delle amministrative
Dal dieci marzo al sette aprile sì e l'estero il settantotto per cento dei Consigli comunali
Nelle città inizi piccoli centri osservava una delle giornalisti più acute dell'epoca attenta anche a quella che
Così veniva definita la condizione femminile mi riferisco ad Anna Garofalo
Ecco lei scriveva
Sì assisteva nelle città Comini piccoli centri ad hoc un'orgia di cartelli elettorali sui muri fervore di comizi discussioni accanite nei locali pubblici in ogni cantone in ogni mercato piazza
è bello decreti prendere vita autunno organo anchilosato il cervello
I partiti sono al centro di questo processo innovativo i danni impulso a una campagna elettorale come è scritto
Pombeni per tanti aspetti unica specialmente per le forme e i contenuti della comunicazione
La novità risiede anche e soprattutto della presenza delle potenziali elettrici e delle candidate
E ciò costituisce una posta in gioco molto alta per i partiti politici che si trovano di fronte a milioni di elettricità conquistare
Posto in posta in gioco alta pure per le associazioni femminili che non solo per quelle di massa vere protagoniste della storia dell'Italia repubblicana riferisco ovviamente alle Unioni donne italiane dovuti al Centro italiano femminile cifra
La posta in gioco sembra essere alta anche per le associazioni mine minori
Penso all'Associazione nazionale donne elettrici fondata da Carlotta Orlando e all'associazione femminile italiana che ha tra le sue fondatrici la sul regista Teresita San desk Scelba Iolanda avesse letto franca
Infatti sebbene nella maggioranza dei casi coloro che esprimevano timori nel salto per il salto nel buio rappresentato dal voto femminile
Argomenta vano questo adducendo a motivazioni di chiaro segno anti sul regista molti esponenti dei partiti e delle associazioni avevano piena consapevolezza che un'alta percentuale di astensioni
Avrebbe compromesso ogni qualsiasi discorso politico per le donne
I risultati delle amministrative avrò visto una larga partecipazione poco più dell'ottantadue per cento e allora era andata a votare quindi non c'era stato un astensionismo femminile
E erano stati com'è stato ricordato stamattina elette duemila donne e circa una decina di donne Sindaco
Con tutti i limiti e le contraddizioni che Simonetta sol danni che ricordava
E quindi i risultati delle amministrative ed il voto obbligatorio discusso alla Consulta nella primavera del quarantasei e promosso come rimedio alle possibili inadempienze elettorali delle donne
Possibili presunte inadempienze elettorali delle donne non costituivano una garanzia
Bisognava darsi da fare stringere i denti misurarsi vuole diffuso opposizione al voto che
Dall'indomani dell'emanazione del decreto Bonomi
Datato primo febbraio mille novecentoquarantacinque aveva insistito sul disinteresse delle italiane per la politica e messi in guardia dal pericolo di un rovesciamento di ruoli o meglio di una sottrazione dei ruoli
Così interveniva un deputato alla Consulta se la nostra carissima collega Cingolani si mettesse d'accordo con le donne socialiste e comuniste liberali la Costituente di domani potrebbe avete più donne che uomini
In più occasioni si è fatto riferimento al silenzio della stampa riguarda quel decreto
L'accesso delle donne dopo decenni di lotte petizioni richieste comizi nella Cittadella della politica costruita al maschile rappresentava una grande novità
Eppure ci fu silenzio
A ben guardare i però più che di silenzio io parlerei dell'assenza di rilievi positivi esclusa la stampa di di partiti politici ovvero della mancanza di articoli di carattere celebrativo
Un vuoto che viene richiamato in quei giorni da non pochi dirigenti di diversi schieramenti
E dei movimenti delle donne che sull'importanza di quella data storica tornano
Nel mille novecentoquarantotto in occasione del centenario con una grande
Con una mostra o meglio con la progettazione di una mostra sulla storia dei movimenti delle donne che doveva tenersi a Torino e poi a distanza di dieci anni in occasione delle celebrazioni del decennale
Tra le altre a ricordare l'impegno Espresso unitariamente nel quarantacinque la già citata Teresita sta descrisse Scelba ciò sette Lupinacci e Anna Banti
La scrittrice Anna Banti indicava nel suffragio femminile un momento di crescita politica e individuale
Aspetto quest'ultimo che sembrava essere stato accantonato dopo il clima effervescente dei primi anni e ci terrei a leggere un piccolo passo
Fra tante commemorazioni che il nostro tempo sorte confuso si propone di celebrare era lecito sperare che quest'anno tutte le donne italiane più della mi tale della nostra popolazione avrebbero concordemente ricordato con legittima soddisfazioni il decimo anniversario di luglio ingresso nella vita politica nazionale
Legate ai mille impegni della vita domestica i soggetti più di ogni altro cittadino alle regole di un costume familiari spesso dure severo
Dove vanno per la prima volta rispondere alla domanda che una voce anonima ma solenne rivolgeva al loro come i loro uomini sul modo come avrebbero voluto che il Paese fosse governato
Tra il quarantacinque e quarantasei furono numerose le reazioni negative e l'antifemminismo si manifesta con forza nella società italiane circola in forme varie
Vignette barzellette strofe riprendendo praticato cliché richiamava dalla notoria irrazionalità femminile e mettevano in allerta gli elettori
Astensionismo in attitudine alla politica ingenuità irrazionalità
Passionalità conduttività sono ingredienti principe di quella campagna anti suffragi sta così come del resto lo erano stati nel passato
Alla quale non rimasero del tutto insensibili neppure di suffragi step più convinte invito individuare una nella lotta all'astensione l'obiettivo primario
Nonostante la consapevolezza circa i cambiamenti introdotti dalla guerra e la maturazione di una diversa coscienza tra le italiane cui faceva riferimento anche a mente Anna Bravo questa mattina
Compresa tra questi cambiamenti era compresa anche l'affermazione di una volontà di partecipazione
Permaneva la convinzione che per settori non insignificanti di cittadine la politica era rimasta una cosa da uomini non era rimasta una cosa da uomini ma era comunque lontana
Estranea a quelle che erano le quotidiani preoccupazioni e compra probabilità lontana I desiderati delle donne
Per tali ragioni bisognava formulari linguaggi approcci diversi guardare alla specificità come si diceva allora delle condizioni di vita delle donne
E svolge un lavoro tra le donne un lavoro tra le donne che avevo osservato dopo una prima reazione contrariata Ada Gobetti di fronte alla nascita di gruppi di difesa della donna
Lo diceva incomincia a capire che cosa vuol dire oggi lavoro tra le donne si tratta di parlare il linguaggio che meglio può fare appello alle qualità femminili
Che pur affermando una teorica uguaglianza bisogna riconoscere l'esistenza di differenze di differenze profonde che creano sensibilità interessi impulsi diversi
Bisogna allora presentarsi agli italiani parlare loro di programmi e di orientamenti politici soprattutto se mascherare esteri ottimo Asterio tipi consolidati e dimostrare che la loro esclusioni dalla politica
L'aveva rissa lontana dei loro bisogni e desideri ora con il voto si poteva finalmente voltare pagina
Così
Associazioni i movimenti femminili interni ai partiti si cimentano con un'ampia propaganda senza sosta martellanti nelle piazze nelle strade casa per casa
Una faticaccia la di Fimit Teresa Noce mentre Filomena degli Castelli ha ricordato di abbia girato l'Abruzzo il lungo e largo per la campagna elettorale
Marisa umbra ha ricordato il mio primo bottone non lo ricordo è stato sommerso dalle enormi quantità di lavoro svolto per insegnare a votare
Educare le donne alla politica fu l'obiettivo condiviso e più che campagna elettorali
Ecco io parlerei di una vera e propria opera di pedagogia politica per insegnare agli italiani e le operazioni di voto insegnare a votare educare alla partecipazione
E sempre in questi mesi c'è un altro capitolo importante ancora da studiare che riguarda la formazione della donna impegnata in politica è un
Noi assistiamo alla produzione di corsi di scuole
Questi la frequentazione di questi corsi di queste scuole stessi improvvisate sono poi rimaste impresse nella memoria delle partecipanti
Le tematiche principalmente affrontati dalla propaganda riguardano la quotidianità dell'esistenza delle fasce popolari con le sue tante elementari il concreti difficoltà
Si prospetta ad abitazioni migliori dotati di servizi e strutture atte a migliorare le condizioni di lavoro delle casalinghe e la vita di bambini si fa riferimento alle difficoltà economiche
A queste parole d'ordine si aggiungono quelle sul diritto al lavoro e sul libero accesso alle professioni sulla parità giuridica sull'istruzione sull'intervento dello Stato in favore della maternità e dell'infanzia sulle pensioni
Quella campagna elettorale prospettava alcune delle fondamentali regole della cittadinanza democratica di chiamava qui diritti sociali inscritti nella tradizione diciamo il pensiero liberale e democratico
Quei diritti che sono stati definiti di giustizia che impegnano lo Stato in un ruolo attivo che stabiliscono ha scritto Scoppola un fare dello Stato
Un cottimo un concetto che bene troviamo esplicitato da uno dei principali padri della Repubblica che ero Calamandrei il quale sosteneva che anche i diritti sociali sono diritti di libertà
E sì costituiscono la premessa indispensabile per assicurare a tutti i cittadini il godimento effettivo delle libertà politiche
Un orientamento espresso in diverse occasioni da donne di diversi schieramenti
Obiettivo che lei ride impegnate sia attraverso un intervento nell'istituzioni nazionali e locali sia nella società civile attraverso la realizzazione di opere solidali
Convinte che
Senza implemento dello stato del benessere cioè servizi adeguati atti alleggerire il lavoro domestico scolarizzazione diffusa garanzie per l'infanzia
Non poteva esserci partecipazione delle donne alla cosa pubblica
Essendo
Avvalendosi di origine originale pratica politica fondata sulla responsabilità e l'impegno in prima persona
Pongono al centro del dibattito i diritti sociali e promuovono una rete di servizi è così definito un modello di cittadinanza di tipo societario
Fondato sulla crescita della società civile intesa nel senso di valorizzazione delle attitudine di cittadini a organizzare informi diversificate
Ad attivare risorse ed energie ad agire cito da Giovanni Moro con una moltiplicità di approcci e metodologie
E tutto questo al fine di esercitare poteri e responsabilità per tutelare i diritti e interessi legittimi nel quadro della cura e dello sviluppo dei beni comuni
Il timore diffuso individuato dalla storiografia vorrei qui fare o nome e per tutti quello di Anna Rossi Doria che ha aperto la strada questi studi
Ecco il timore diffuso quali ragioni principe dell'accelerazione da parte del Governo Bonomi di varare il decreto
Che il suffragio avrebbe avuto un effetto scatenante nella ridefinizione della cittadinanza ovvero portare alla ribalta politica altri diritti era ancora ben fondato
Una delle sfide principali fu quello di
Definire una piena conciliazione tra la sfera pubblica e quella privata questa
è una delle sfide della libertà per le donne di quella generazione così come lo era la partecipazione politica insistesse alla militanza
Bene lo ha ricordato Marisa ombra
Per noi donne andare in guerra ed imparare allo stesso tempo la politica
è stata una sconvolgente scoperta la scoperta che la vita era poteva esserci qualcosa che si svolgeva su Rizzon chi molto più vasti di quelli fino ad allora conosciuti
Altre aspirazioni libertà furono taciuti o rimandate mi riferisco soprattutto alla dimensione del libertà individuale che pure emerge tra tante testimonianze
L'appuntamento alle urne dei due giugno un appuntamento importante per il Paese vive anche per le donne immagini pubblicate dalla stampa cinegiornali insistono sulla novità
Mostrano noti stelle del cinema la popolari Anna Magnani insieme a volti sconosciuti mamme con bambini in braccio anziane suore tutte alle prese con il primo più voto
Le didascalie ha convinto richiamo agli elettori di ogni sesso che formando lunghe code avanzano l'interno lentamente pazientemente sul PIL cocente sole
Tale pazienza sono virtù indispensabili per quelle lunghe soste che ha molte avranno ricordato quelle quotidiani davanti a Formia fontane pubbliche in tempo di guerra
Saranno queste cronache a conferire a quelli giornate il sapore di un'impresa memorabile di una giornata veramente storica
Don infilato né Azzi già nell'atto di porre la scheda nell'urna donna
Donne nella cabina la politica sembra essere delle donne
In Turchia fino a luglio raro però il grido di allarme sull'unisce amento di ruoli di genere causa di una prossima distruzione della famiglia e per conseguenza dell'ordine sociale
Le giornate alle urne sono spesso rappresentate come una parentesi presto italiane sarebbero tornate al focolare perché questo amavano questo volevano si insiste sul tutto vere
Il voto era rappresentato un dovere un in un diritto un'affermazione avvalorata dalla obbligatorietà del furto
L'indomani del due giugno italiane risposero agli appelli e i risultati elettorali smentire un i pregiudizi diffusi sull'astensionismo che forse a livello nazionale sia locale come dicevo prima inferiore a quello maschile
L'ottantanove virgola due per cento degli aventi diritto si recò alle urne la de visu gli italiani andare alle urne soltanto per dovere
Sono le memorie individuali a restituirci la misura di quell'esperienza emozioni talvolta nitide sono rimesse a distanza di decenni grazie ad una ricerca accurata
Che si è svolta in diverse parti del nostro Paese ricerca anche approfondite
Tra le prime custodi di questa memoria una scrittrice una delle più belle penne del Novecento Alba dissesto ed essa
Che in un numero di mercurio la rivista dalle fondata e diretta dedicato al quarantasei raccoglieva il punto di vista di giornalista intellettuali più piste in quegli anni
E da queste pagine l'esperienza del primo voto emerge intatta
La dissesto ed esse la giudico alla stregua di una conquista capaci di pronunciare in un futuro ricco di promesse anche il segno di una libertà individuale finalmente raggiunta
E se andiamo a leggere le testimonianze di
Quelle che vengono appunto definite donne comuni ecco non ci stacchiamo troppo
Così scriveva una maestra al suo fidanzato
Caro Franco gliele ieri è stato un grande giorno per l'Italia
Vi confesso che quando ho avuto le schede in mano il mio cuore accelerati battiti e la mia mano non era più tanto ferma sapevo che il mio voto insieme a quello di tanti altri avrebbe deciso le sorti del Paese
Speriamo che Dio ci ha visti i dati per il meglio
Ti confesso che pur essendo a politica aspetto con una certa ansia l'esito e anche con un po'di preoccupazione
Proprio queste voci all'indotto ad una più approfonditi articolata considerazione del senso attribuito sia delle associazioni politiche sia dalle singole al primo punto
Il due giugno del quarantasei
Nonostante i richiami alla famiglia hai tanti tenuti i suggerimenti del clero chi morì diffuso nei partiti laici che lascia intravedere i pesanti pregiudizi circa l'autonomia femminile sole
Nel segreto della cabina elettorale le italiani professioniste contadine operaie donne di diverse generazioni classi sociali furono i liberi di decidere finalmente cittadine
La segretezza del voto raccoglie un significato politico e simbolico rilevante
Come è stato scritto l'adulto e taglia tutto fuori da tutti i suoi ruoli inesistenti subordinazione che sono propri della famiglia
Del quartiere dell'organizzazione di lavoro della Chiesa delle associazioni civiche ed è indotto ad agire esclusivamente nel ruolo astratto di cittadino appartenente al sistema politico nel suo complesso
Insieme alle lettrici in quel mille novecentoquarantasei ci sono le elette
Il diritto al suffragio passivo come sappiamo passa attraverso il decreto del dieci marzo del quarantasei
A quella data si aprono le urne per le amministrative in molte città d'Italia e tredici sono le donne presenti alla consulta che sappiamo essere un organo nominativo e non
E elettivo
All'assemblea costituente sono candidate duecento ventisei donne ne sono eletti ventuno le ventuno madri della Repubblica italiana su cinquecentocinquantasei deputati
è una rappresentanza del tre virgola sei per cento
I dati elettorali mettono immediatamente in luce la discrepanza di genere nella rappresentanza questioni da più parti sottolineata
E fu proprio Anna Garofalo parlare di una massoneria femminile che aveva funzionato poco
Il tentativo di prevenire una bassa percentuale
Quindi elette era avvenuto da parte di Umberto colosso e di basti a Mina Musso
La quale aveva proposto di fissare una percentuale delle elette dell'Unione donne italiane aveva convocato una riunione con i rappresentanti dei partiti per
Giungere a degli ad un accordo in tal senso trattata ma di fatto si da alcun risultato
Esaminando i risultati questi considerazioni amare sono comprensibili ma
Complessivamente trattandosi di una competizioni inedita gli esiti par vero a molti accettabili accettabili
La rappresentanza e ancora esigua ma certo non debole visto il lavoro che le deputate di realizzare una la Costituente fragile invece a mio parere la rappresentazione che ne viene data
Il venticinque giugno del quarantasei sotto il sole caldo che come digestivi domani intorno alle ore quindici e trenta proprio in questa piazza Montecitorio
I padri le madri della Repubblica italiana sfilano sotto lo sguardo attento di giornalisti con il volto sovente nascosto dalle macchine fotografiche
Una folla li attende curiosa controllata da un servizio d'ordine di Carabinieri vigili e forze di polizia l'attenzione verso gli costituenti affinità quel primo giorno in più segno
L'attenzione si rivolge agli aspetti più frivoli dalla bellezza all'eleganza
La stampa commentava tagli ditte io e colori prescelti eleganza dimenticanza possesso un meno di virtù fisiche da sempre considerati virtù femminili per eccellenza
Dipende da un metro di giudizio e contribuirono a sostenere lo stereotipo della donna frivola e dunque
Inadeguata alla politica
Una rappresentazione volta delegittimare fu comunque ad indebolite quel fondamentale diritto da poco raggiunto
E la questioni doveva essere come dire molto avvertita per certi versi dal pubblico femminile se una rivista di intratteniamo intrattenimento come per voi signora
Criticava con energia il chiacchiericcio Fitto intorno alle deputate non detto deputati esse che risultava essere scriva una parola alquanto ridicola
La conquista della rispettiva scusate se la conquista della rispettabilità e di un modello quindi fu sulla solite incarnazione
è stato un compito difficile lungo che attraversato almeno due secoli nel corso di quali la stigmatizzazione della donna politica si è basata su fusti di versi dell'isteria all'immoralità alla mancanza di coraggio
Il termine stesso di domanda pubblica lasciava e lascia spazio a Bulgari sotto intesa mentre attribuisce dignità e autorevolezza all'uomo
Se questa era la propaganda
Siamo ben lontani dall'immagine materna che presto sovrasti era altri possibilità presentazioni coltivata da laiche cattoliche in quel dopoguerra
Ottimi padri di famiglia sono pure i dirigenti politici dei partiti di massa
Ma sì ad un primo impatto possono apparire uomini come tanti ben presto questa rappresentazione basata sull'anonimato viene annullata dalle loro eccezionali doti
Tutti sono capaci tutti nell'insieme virtù politiche ed una profonda umanità
E credo che la ricerca e l'intervento che oggi ci ha presentato Sicilia da uno belli
Può
Come dire aprire sulla strada di ricerche interessante anche per meglio studiare questa rappresentazione dell'uomo e della donna politica che deve misurarsi con quelli che sono gli immaginari di delle dell'epoca degli nelle varie fasi storiche
Allora il problema di conciliare politiche famiglia resta tutto femminile in quel dopoguerra perché sulle donne che continua a ricadere il peso della gestione domestica la cura delle relazioni degli affetti
Fu questa la prima generazione di donne che comincia a pagare in maniera massiccia i costi della politica a sobbarcarsi sacrifici che un surplus di lavori di impegno pur di mantenere vivi legati affettivi e familiari
E fu pure il silenzio su queste contraddizioni che attraversano la vita di molte donne a limitare la depurazioni sul mio rinnovamento di ruoli familiari di modelli di genere
E a deviare da una necessaria riflessione sull'accesso delle donne in un'arena politica istituzionale ancora declinata al maschile
Queste costruzioni retoriche della donna dissoluta e della madre che sempre l'aria rivelano rivolti nell'ipotesi della Società italiana ad accogliere il suffragio attivo il passivo ad affidare ad una donna la rappresentanza
Un noto teorico peraltro come è stato sottolineato poco affrontato quei movimenti delle donne
Il tema delle rappresentazioni non è però marginale
Ed è anche attraverso nuove pratiche distorsive i modelli che si fonda l'autorevolezza del ceto politico femminile un processo al quale concorrono una rappresentazione forte
è una robusta memoria storica fonte di legittimazione e di affermazione della soggettività
A proposito dell'esperienza delle prime lette vale la pena ricordare che tutti tutte giovani anziani in misura maggiore o minore
Hanno oltrepassato questo monumentale ingresso di Montecitorio per prendere parte ai lavori della Costituente il con entusiasmo con entusiasmo e con un grande senso di responsabilità
Sentimenti di orgoglio e soddisfazione sono privati da molte
Delle ventuno madri della Repubblica italiana convinte che occuparsi di diritti e parità tra uomini e donne fosse tutt'altro che scontato in quel quarantasei che rappresentasse una sfida
Per le donne per i Paesi una sfida per lo sviluppo della democrazia
Proprio come scriveva basse Nina Musso
è sicuro che questo primo apporto femminile alla vita politica del Paese non sarà né peggiore né migliore di quello degli uomini e che ad ogni modo rappresenti riconoscimento di un elementari inviolabile di tutto
Esemplari in tal senso alcune note del diario di Angiola Minella eletta alla Costituente nelle file del Partito Comunista Italiano
Il primo gennaio del quarantotto data dell'entrata in vigore della Costituzione così scriveva si è realizzato il mio sogno
La costituzioni entra in vigore
Mi mi mi mi
Esterna
Di quello che il voto del giugno quarantasei è stato i la percezione interno a questa linea brava un tema estremamente interessante e dall'altro vivacemente nell'archivio l'Istituto Sturzo abbiamo i documenti di due costituenti
Alcune lettere personali e questo dato della
Consapevolezza forti che c'era nei Costituenti paragonata alla rappresentazione che la stampa ridava
Mi sembra un dato veramente su quali sarebbe interessante continuare a lavorare comunque grazie invece adesso interviene Massimiliano Gregorio
La cittadinanza femminile repubblicana le donne nella Costituzione
Buon pomeriggio a tutti a tutti grazie io più o meno comincerò ad un affitto Patrizia
Il tema della sede alza femminile all'interno della Carta costituzionale quarantotto è una questione che si può affrontare da molti punti di vista per esempio a partire
Tali e tante norme che fanno specifiche della carta che fanno specifica menzione delle differenze di genere all'articolo tre all'articolo ventinove punto due trentasette cinquantuno
Io però scelto un
Diciamo così un approccio un po'diverso mi sono chiesto concertato cioè di radicare la questione la cittadinanza femminile un po'più in profondità
E alla luce anche di quanto ci siamo detti questa mattina potremmo dire che la la domanda alla quale vorrei provare a rispondere più o meno la seguente quale ruolo ha avuto la Costituzione l'idea stessa di costituzione nel percorso della libertà
Femminile del Novecento
Per rispondere alla domanda secondo me c'è bisogno di fare due contestualizzazione c'è bisogno di contestualizzare la Costituzione
Nel tempo e nello e nello spazio la contestualizzazione lo spazio potrà apparirle curiosa mi si potrebbe dire da la Carta Costituzione italiana il quarantotto e naturalmente italiana
Ed è vero ovviamente ma non dobbiamo mai dimenticare che la nostra Carta costituzionale appartiene ad una famiglia di costituzioni assieme a quella francese sembra il Grundgesetz tedesco per quarantanove assieme la Costituzione spagnola il settantotto non le chiamiamo le costituzioni democratiche del secondo
Dopo guerra questo per dire che cosa per dire che innanzitutto che buona parte delle cose che dirò oggi valgono per la nostra Costituzione ma valgono anche
Per le altre e in secondo luogo per cogliere diciamo così una tappa di quel percorso libertà femminile che non è una tappa italiana ma è una tappa europea il contributo italiano ad una tappa europea
Seconda contestualizzazione la contestualizzazione nel tempo di solito la contestualizzazione più ovvia che si fa cronologica che si fa della nostra Carta costituzionale quella che diciamo così la considero una carta antifascista e ed è vero
Le costituzioni nel secondo dopoguerra sicuramente portano iscritte direi ammettere di fuoco nel proprio DNA il rifiuto di quell'esperienza dei di fascismo i totalitarismi dalla tragedia della Seconda guerra mondiale ma
L'architettura portante della nostra Carta costituzionale e di questo si badi bene i costituenti erano perfettamente consapevoli
Rappresenta il superamento di un'altra cultura costituzionale molto più nobili e risalente di quella che il fascismo in vent'anni al nazionalsocialismo
In dodici anni in Germania abbiano potuto creare e cioè rappresenta il superamento della cultura costituzionale ottocentesca liberali ottocentesca alle ore in questo passaggio tra Ottocento e Novecento a mio modo di vedere
Che corretto collocare i punti di emersione fondamentali che caratterizzano
E la nostra Costituzione e il ruolo che la nostra Costituzione ha avuto nella promozione della cittadinanza femminile io per brevità mi ricordo due probabilmente anzi sicuramente
Potremmo ricordarne molti altri in questi due punti le versioni sono a mio modo di vedere innanzitutto il cambiamento del soggetto di diritto cioè il passaggio lo lo definirei così dall'individuo alla persona
E in secondo luogo il cambiamento del modo di intendere il principio di eguaglianza dal principio eguaglianza formale al principio di uguaglianza sostanziale allora
Cominciamo dal primo punto il cambiamento nel modo di intendere il soggetto di diritto che che tipo di soggetto di diritto immaginavano ottocento
L'Ottocento è figlio di un'antropologia giuridica molto semplice
Ci sono solo due grandezze in campo due soggetti uno pubblico e uno privato quello pubblico e lo Stato uno Stato forte uno Stato autorevole quando non anche autoritario dotato di ampi poteri
A fronte di questo Stato di fronte anzi a questo stato stava unicamente l'individuo
Quale individuo individuo portoghese proprietario e maschio naturalmente
Questa è questa nozione individuo l'Ottocento la riceve in eredità dalla rivoluzione francese
Qui ci sono delle bellissime parole Dipierro samba nonché più suolo più o meno così era talmente tanto potente quella discontinuità non che vedeva il passaggio dall'ordine situati all'ordine individuale di diritti d'aver bisogno per reggersi del ma dev'essere compensata da un certo livello di arcaismo e livello dal carisma viene garantito
Da tre legare la donna all'interno della sfera familiare l'Ottocento riceve questa idea di individuo in eredità dalla rivoluzione
Ma cineasta anche qualcos'altro perché la cultura costruzione ottocentesca si costruisce in antitesi al volontarismo rivoluzionario e quindi è improntata ad un principio atti quello eminentemente maschile che è un principio di autorità
E da questo punto il parallelo tra pubblico e privato è piuttosto lampante
Questa relazione autoritativa si la possiamo rinvenire sia sottostà nella sfera pubblica che nella sfera privata e la sfera pubblica ed è dato dalla relazione tra Stato individuo per testimoniare
Questa relazione un articolo che diciamo così che mi piace citare spesso è l'articolo ventisei dello Statuto Albertino la costituzione dell'Italia liberale che all'articolo dedicato alla libertà personale voi capite la libertà personale è la prima delle libertà
Dei diritti insomma individuali
Recita l'articolo ventisei la libertà personale è garantita dalla legge anche agli occhi alle orecchie di non giurista salta agli occhi che questo costrutto ha delle implicazioni tutto sto potenti significa che prima c'è la legge e poi c'è la libertà meglio ancora prima c'è la legge e quindi c'è la libertà quindi prima cioè lo Stato e poi c'è l'individuo
Questa relazione otto unità attivarsi riferirsi riproduceva pari pari nella sfera privata
Il tutti i codici ottocenteschi dentistica un uomo come il capo della famiglia quelli di derivazione francese Cometto quelli che derivano alcol dopo le onde mille ottocentoquattro come quello italiano del mille ottocentosessantacinque ci mettono sopra l'altro carico
Prevedendo coglie l'istituto infame no dell'autorizzazione maritale per cui la donna non poteva
Trasferire denaro acquistare denaro non poteva stipulare assicurazioni mutui stare in giudizio uno per tutelare tutti questi interessi non previa autorizzazione
Maritale bene quando si rompe questa questa antropologia si rompe con la crisi dello stato di diritto liberale si rompe quando entra in crisi questa idea di individuo
La quale entra in crisi in funzione esattamente anzi agraria ragione della sua natura discriminatoria non però perché fosse discriminatorio nei confronti l'universo femminile questi ed individua entra in crisi
Perché viene percepito discriminatorio da gli altri individui maschi che borghesi proprietari non erano però entra in crisi entra in crisi e diciamo così l'evoluzione di questa crisi nei primi anni del Novecento segue percorsi
Diverso i tortuosi ci sono due guerre non non insomma sarebbe troppo lungo soffermarmi
Nel secondo dopoguerra però si giunge ad un approdo e c'è una trasformazione del soggetto di diritto
Il soggetto di diritto del delle costituzioni del secondo Novecento e la persona
Per quello che riguarda l'esperienza costituzionale costituente italiana sappiamo da dove viene questo grande al personalismo cattolico attualmente sulla quale si sul quale
Si innestano i cui e convergono le la la cultura laica la cultura marxista in mente
Un bel passaggio in Costituente tratto gli atti Dossetti dove Togliatti dice una cosa di questo genere probabilmente non sti dovessimo definire tutti i caratteri la persona non ci troveremo d'accordo ma sulla sua centralità bensì su su questo sì siamo tutti d'accordo
In che cosa è la persona differisce dall'individuo io ho provato a individuare tre caratteristiche innanzitutto la persona è
A differenza dell'individuo un soggetto non escludente
Perché non è la cristallizzazione giuridica di una determinata tipologia antropologica un quindi è un soggetto aperto da questo punto di vista secondo carattere della persona la persona a differenza dell'individuo un soggetto complesso
Non è semplice non è
Come dire monocorde
E di questi nostri costituenti dimostrano di avere piena coscienza lo lo capiamo già dall'articolo due che l'articolo fondamentale per quello che riguarda la garanzia dei diritti laddove dice che la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo
Sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità
E questa sua personalità punti eh credo l'essenza stessa del concetto di persona cioè che vada inteso in questo senso quindi una persona che innanzitutto a due sfere
E due strade ineliminabili nostri costituenti questi questo dimostra lidi di di saperlo molto bene
Terzo carattere la persona in terzo rapporto con il potere diametralmente opposto a quello che intesse ma l'individuo
L'articolo abbiamo citato prima l'articolo ventisei dello Statuto Albertino
L'articolo equivalente della nostra Costituzione repubblicana il tredici quello che si oppone punto di libertà personale l'articolo ventisei dello store Bertino recitava libertà personale è garantita dalla legge
L'articolo tredici la Carta repubblicana recita la libertà personale eh inviolabile capite che
C'è un rovesciamento totale
La persona appena sua natura diciamo così una come dire un carattere di anteriorità rispetto allo Stato che non aveva l'individuo liberali questo secondo me è la prima condizione importante che l'idea stessa di costituzione novecentesca
Produce
E che consente puramente di pensare anche a cittadinanza femminile la seconda
è la diversa concezione del principio di uguaglianza anche l'Ottocento naturalmente lo sappiamo tutti conosceva il principio di uguaglianza sappiamo anche come lo definiva era un principio di eguaglianza formale la sua formulazione più classica eh
In quella frase che ancora leggiamo in tutte le aule di giustizia cioè che la legge è uguale per tutti al Novecento questo non basta più e non basta più perché il Novecento sa perfettamente che è una bugia che è una fictio iuris così come diciamo noi giuristi
Se erano già accorti a fine Ottocento insomma più di un attento osservatore distratto anch'egli studente mi piace citare la frase che Anatole France fa dire né il giglio rosso ad un suo ad un suo personaggio definendolo il principio di uguaglianza lui dice consiste in questo che la legge nella sua maestosa imparzialità
Proibisce tanto al ricco quanto al povero di rubare di dormire sotto i ponti e dimenticare ecco questo è un po'era
Diciamo così il il liquidare duecento vantarmi di cicli di pezzi di pensiero sul PIL nobilissimo peraltro sul principio di eguaglianza
Al che i tempi cambiano il Novecento sa che questo principio non basta più e accede ad un diverso principio di uguaglianza che noi definiamo laddove giuristi definiamo eguaglianza sostanziale ora
Affrontando questo tema io rischia di entrare un po'in un ginepraio perché non è come dire è difficile non fare cenno affrontando il principio di uguaglianza ad un topos della lettura Tura femminista direi in così cioè la dialettica tra le chiedo di le pratiche dell'eguaglianza e vittorie e pratiche della diversità quelle che
Diciamo così Karol pezzi ma definisce un po'di quello che campi perché il dilemma Watson uno son carta dire un dilemma che appartiene alla radice del pensiero
Sulla differenza di genere naturalmente io non non entrerò in questo ginepraio dal quale rischio di non uscire perché non venti Progno le competenze mi limito diciamo così a prende uno spunto Marmo c'è relativamente marginale vorrei riferiti riferite ad un saggio molto bello scritto dalla filosofia del diritto
Molto valide purtroppo scomparsa come letizia già un formaggio
Di questo se il titolo di questo saggio è
Eguaglianza differenza sono davvero incompatibili naturalmente laddove già così a domande retorica e la conclusione è no già formaggio di c'è sono non solo non sono incompatibili sono complementari ecco quello che posso fare approvare diciamo così a dare un come dire un supporto costituzionale
A questa tesi e l'analisi da questo punto di vista ci porta inevitabilmente all'articolo tre della Carta costituzionale che è composto da due commi
Il primo resta tutti i cittadini hanno pari dignità sociale sono uguali Vivant davanti alla legge senza distinzione di sesso razza lingua religione opinioni politiche condizioni personali e sociali e qui ancora siamo all'interno di un attivo riga dell'eguaglianza
L'articolo tre riporta giustamente diciamo così la frase di conica del
Del del principe l'eguaglianza formale cioè che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge ma accanto a questo
Pone altri due concetti che in un certo senso a mio modo di vedere sono già un superamento di quel principio il concerto il principio anzi della pari dignità sociale e un divieto Espresso di discriminazione per tutta una serie prevista di criteri
Dicevo siamo ancora nel niente ha nell'ambito del principio di uguaglianza ma certo ci apprestiamo diciamo così a superarlo e secondo me e nel combinato tra il primo il secondo comma
L'articolo tre che trova posto questa possibilità di
Complementarità tra teorico delle teorie pratiche nelle uguaglianza con le teorie pratica diversità
L'articolo tre secondo comma infatti
è il è l'articolo della Carta costituzionale che senza sancisce il principio da libertà della del principio di uguaglianza sostanziale e notissimo rileggo è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale
Che limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana eccetera eccetera eccetera
Siamo già oltre il principio di uguaglianza e siamo già oltre il principio di uguaglianza non sulle note est e e non soltanto perché questa è la norma costituzionale che rappresenta diciamo così la base sulla quale si sono costruite poi
Nel tempo tutte le politiche legislative delle pari opportunità e via discorrendo ma
è diciamo così
Vite fondamentale questo secondo comma perché ci introduce in una dimensione che è tipica di tutte le costituzioni del secondo Novecento e cioè la dimensione programmatica
Cioè tutte le costruzioni il secondo lasciato solo costituzioni indirizzo Conte contengono un indirizzo politico
Costituzionale che naturalmente non a pro di maggioranza o di minoranza ma è un indirizzo come dire più alto e più nobile rispetto al quale articolo tre secondo comma c dice un criterio
Cioè ci indica qual è uno tre di criteri fondamentali di questo indirizzo politico e cioè il pieno sviluppo della persona umana un così diciamo così abbiamo combinato
Entrambe LEA entrambi gli elementi quindi questo passaggio dall'individuo la persona il passaggio al principio eguaglianza formale al principio di eguaglianza
Sostanziale è sufficiente questo naturalmente no
Naturalmente occorre una volta anche si scrivono le norme sulla carta occorre poi dargli gambe come dare gambe
Io credo che
Avendo radicato come dire la questione speranza femminile al cuore della Costituzione stessa si possa dire per
La prima quello che si dota di solito si dice per la seconda e allora come come si muovono come vivono come camminano le costituzioni
Tutte le costituzioni del secondo cui erra camminano attraverso due gambe due elementi attraverso due movimenti che potremmo definire
Il primo è quello che noi giuristi chiamiamo normatività della costruzione e il secondo è l'elemento politico rappresentativo
Per quanto riguarda la normatività della Costituzione
Questo significa che cosa significa la matita delle costruzioni significa che la Costituzione tantissime cose può essere tantissime cose meno anzitutto e in primo luogo norma giuridica
Norma giuridica prescrittiva forma giuridica quindi applicabili tutti norma giuridica in alcuni casi anche azionabile di fronte ad un ad un giudice l'esempio di come la normatività della Costituzione ad già diciamo così aiutato a promuovere la questione la cittadinanza femminile a mio modo di vedere lo si può
Fare citando alcune sentenze la Corte costituzionale come quelle celeberrime degli anni Sessanta
Rivolte diciamo così Comeglio che finiscono alla fine per
Dichiarare l'incostituzionalità degli articoli del Codice penale che pulivano in maniera differente l'adulterio maschile e l'adulterio femminile di fatto punendo sull'adulterio femminile
Le due sentenze sono notissime le ricordo certificata sono tre le sentenze ma seconde e quelle più interessanti sono la prima è la terza
La prima è quelle sessantuno la Corte vieni investita della questione di costituzionalità e decide per la non incostituzionalità dicendo più o meno una cosa di questo genere il legislatore è
Ha diritto
A considerare diciamo così in maniera
Ad tra disciplinare in maniera differente situazioni che la coscienza sociale
Percepisce come e profondamente differenti essendo l'ulteriore femminile estremamente più urticante diciamo così rispetto a quello maschile i giudici del mille novecentosessantanove e quindi la legge si dice gli articoli non è incostituzionale
La sentenza del sessantanove sull'otto anni dopo
è cambiato la mente la giurisprudenza della Corte la Corte
Ribalta la propria prima decisione dichiara per fortuna finalmente l'incostituzionalità di quell'articolo di quegli articoli ma
è interessante capire la motivazione
Non dice infatti che è cambiata la società e certo che era cambiata la società anche in solo otto anni dice una cosa differente
Dice che quegli articoli sono incostituzionali perché violano l'articolo tre della Costituzione punto così dicendo dice che sono sempre stati incostituzionali
I così dicendo dice anche il giudice il sessantuno ha preso una cantonata perché non ha applicato la Costituzione
E poi c'è l'altro elemento c'è l'elemento politico rappresentativo e cioè la traduzione in termini di poteri costituiti del principio la sovranità popolare ora io credo che rispetto a questo e poi chiudo
Si aprano
Tre ordini di problemi il primo problema quanto l'elemento politico rappresenti un poco può fare oggi per ampliare la cittadinanza femminile per garantire ancora di più la cittadinanza femmine io credo che possano fa
Ci siamo detti c'è ancora molto da fare si può fare ancora molto
Non mi soffermerò quindi tanto su questo su questo punto il secondo problema il secondo problema è quanto invece la cittadinanza politica fine femminile può fare per costruire una migliore idea di rappresentanza
E anche su questo non mi soffermerò perché non ho niente da aggiungere diciamo così a quanto ha detto questa mattina Simonetta solidali
C'è un terzo ordine di problemi a mio modo di vedere che in qualche modo cambia un po'la prospettiva finora
Mi sono chiesto che cosa la Costituzione ha fatto e può ancora fare per la cittadinanza femminile penso che si possa
Dire anche il contrario cioè ci si possa porre la questione di quello che invece la cittadinanza politica femminile può fare per la Costituzione
Perché le costruzioni e secondo Novecento quel tutte solo fondate su un concetto cioè acquisiscono il conflitto sociale come dato di partenza
Con la Valli colpito sopra naturalmente non sto parlando di manifestazioni di piazza spari morti cioè batté più banalmente l'esigenza che abbiamo interessi diversificati confliggenti e quindi questi interessi vanno composti
Ecco le costruzioni secondo Novecento ci dicono come andrebbero composti questi interessi questi interessi vengono composti a partire dalla loro pluralità attraverso un'opera di mediazione che
Dovrebbero svolgere i partiti politici per arrivare ad
Alla più Rizzo azione di un principio di unità politica o a quella che caso scimitarra
Ha definito la decisione
Questo è il percorso però un percorso difficile ed è un percorso che negli anni e negli ultimi anni è
Attraversa una crisi estremamente profonda credo che questo che parte di questa crisi si è dovuti alla complessità di questo compito
E questo compito e complessa nel modo di vedere perché richiede delle competenze quali sono queste competenze credo che innanzitutto
Ci sia il rispetto dell'altro da sé
In secondo luogo c'è l'idea
Che o medici dappertutto
Da necessaria percezione dell'altro da sé come opportunità e non come mero ostacolo diciamo così alle alla mia alla mia volontà
E poi ci vuole
Un'apertura ad un confronto a utenti copertura un confronto tecnico che sta a significare
Essere convinti della possibilità che il dialogo
Possa portare da due posizioni iniziali ad una terza che è evidentemente più avanzata di quelle
Di parte delle due di partenza ecco questo ecco queste competenze basilari io credo
Appartengano molto più all'universo femminile che nulla l'universo maschile quindi io credo che ci che anche la rappresentanza politica femminile
è chiamata in in questo momento storico a fare molto per la costruzione
Del resto chiudo con una battuta ci pensavo questa mattina in treno vedendo se questo tutto questo percorso effettivamente versarlo descritto diciamo così con un passaggio dall'Ottocento e Novecento che per uno storico il diritto il passaggio
Dalle teorie dello Stato alle dottrine della Costituzione
Non sfuggirà che è stato sinonimo maschile edema stile anche come dire nel nell'universo simbolico
Che in grado di avocare mentre invece probabilmente la Costituzione è senz'altro domandano grazie
Grazia Massimiliano Gregorio per credo che
A parte la ricchezza per cui lo ringrazio delle sue osservazioni
Anche riguardo al passaggio del concetto di costi dell'analitica di costituzione e l'Ottocento e Novecento ma
La parte finale che la sua relazione credo che sia veramente in linea con il percorso ideale di questo incontro cioè cosa
La libertà femminile può fino alla costruzione penso che questo sia il senso proprio che lega variazioni
Questori contro lo ringrazio di nuovo ridò la parola
Secondo un ordine avviene questo si sente
Allora grazie davvero all'Istituto Sturzo dalla Fondazione Gramsci per questo invito anch'io come il collega o una formazione giuridica faccio o prova a fare la storica di diritto
E quindi vorrei organizzare questo intervento che forse un po'lungo quindi cercherò di tagliare
Tentando in prima battuta diciamo di rintracciare un panorama sintetico delle principali evoluzioni normative che a vario titolo si sono occupate però della donna della società nelle istituzioni
Vorrei cercare di vedere attraverso alcuni esempi
Come questo tessuto normativo ha vissuto nelle interpretazioni di dottrina e giurisprudenza non solo perché questa è una finzione tipiche vitale per ogni ramo del diritto rapporto tra il testo cartaceo della norma il modo con cui la normative
Nella vita reale ma perché credo che questa attenzione acquisti e caratteristiche specifiche in relazione al tema a di questo convegno
Perché dottrina e giurisprudenza hanno svolto tra loro un ruolo decisivo sia nell'alimentare spinte propulsive sia nel raffreddare infici le spinte progressive avallando interpretazioni meno co presentabili
Ora su quali nel ricostruire questo percorso Rudi lunga durata
Però dedicherò particolare attenzione al tema del lavoro per le ragioni che stamane ha splendidamente messo in luce Simonetta solo danni
Cioè il lavoro è un luogo della cittadinanza diffusa cioè è un luogo della cittadinanza democratica che potenzialmente può interessare l'intero genere femminile e quindi sollecita risposte e domande molto impegnative
E non riservate alle élite il nostro costituente del resto
A visto nel lavoro uno degli elementi fondativi della nuova convivenza democratica
Perché vi ha visto non solo un formidabile strumento di emancipazione economica ma soprattutto un formidabile strumento di emancipazione sociali di relazione col mondo
Tanto che il lavoro viene collegato due concetti chiamate della nostra Costituzione da libertà e la dignità che una parola nuova del costituzionalismo del secondo dopoguerra
Esistenza libera e dignitosa si consegue anche forse soprattutto attraverso il lavoro
Ora
Otto ormai e poi perché la puro è diciamo un fronte e che esso e soprattutto la relazione tra donne e lavoro che sollecita l'attenzione anche del pigro legislature liberale
L'ha detto prima il mio collega una delle portate dello vita più dirompenti della modernità è rappresentato dalla affermazione del principio di uguaglianza l'uguaglianza giuridica della modernità però è un'uguaglianza giuridica formale
Quindi è un modello intrinsecamente diciamo discriminatori nel senso che
Tratta allo stesso modo anche situazioni profondamente differenti costringe tutti a giocare allo stesso gioco con le stesse regole tralasciando la considerazione
Delle imponenti diseguaglianze di fatto esistenti nel realtà
Ho detto questo per dire tuttavia che ieri la legislazione destinata alle donne non assume il punto di vista dell'uguaglianza
Cioè anche la legislazione del legislatore che liberale non nasce dall'esigenza di colmare un bilanciare almeno in parte
Al le disuguaglianze di fatto esistenti nella società il legislatore liberale siamo infatti in causa un'altra categoria rilevante anche dal punto di vista giuridico che è quella della capacità
Cioè
Diciamo al cerchio magico del l'individualismo e capitario sono esclusi i soggetti non padroni dei beni in ottobre non proprietari e i soggetti privati e la padronanza dissi
Cioè i soggetti non compiutamente capace i minori infermi di mente e le donne
Ora giocare sulla categoria della capacità è fondamentale perché consente di non intaccare il Bozzo legalitario che invece dare manca
Restare la carta di presentazione del sistema giuridico eguaglianza e capacità sono perfettamente compatibili
La donna è destinataria di una disciplina giuridica differenziata non perché meno uguale degli altri ma perché diversamente capace
Tutt'oggi è così capacità è uguaglianza possono convivere anche oggi ci sono delle cause di incapacità e la posizione giuridica dell'incapace ecco insolito descritta dal curarsi di norme di protezione enorme di esclusione che escludono il capace dallo svolgimento di certe attività
Le norme di esclusione sono tutte note la donna incontra grosse limitazioni o divieto per esempio di rendere testimonianza
Si discute molto spesso sull'opportunità di
Infliggere alle donne pene meno dure dal punto di vista fisico hanno meno afflittiva
Perché per esempio ne colpiscono la parità anziché lavori forzati si dice
Tagliamo i capelli azzera le donne costringiamo le a vestirsi con abiti in forme in colori perché così si affliggono senza dover infierire sul loro corpo più fragile
E poi l'autorizzazione maritale già ricordato dal mio collega e non a caso viene abolita nel mille novecentodiciannove somale da una legge che si intitola sulla capacità giuridica delle cose non è un problema di parità è un problema di capacità
E questa legge continua ad escludere le donne alcuni rilevanti ambiti professionali
La magistratura la carriera militare la carriera politica
Che sono tre luoghi che storicamente da tempo immemorabile descrivono lo spazio simbolico e non solo simbolico della statualità del pubblico della cittadinanza pubblica
Le leggi prospettive le leggi protettive riguardano soprattutto la lavoratrice madre
E mirano a tutelarne soprattutto la funzione riproduttiva la salute della madre la salute del nascituro io non mi spingerei a parlare di maternità che ha un costo concetto già più complesso più articolato
In ogni caso questa legislazione protettiva non nasce dall'idea di
Come dire a rinforzare l'autonomia e la libertà della donna
Ma nasce dalla sola esigenza e tutelare la funzione che alla donna è assegnato in quel determinato modello di convivenza
E questo questa combinazione tra legislazione protettive legislazione di esclusione prosegue anche negli anni del fascismo tuttavia nell'ambito di un'idea io sottostante profondamente infarto
Cioè la donna diverta anch'essa parte di quel progetto statuale di riorganizzazione delle energie sociali che richiede il concorso di tutti uno Stato che ambisce ad essere totalitario ha bisogno di trasformare tutta la cittadinanza in una milizia attivamente di volta alla causa del nuovo Stato
Quindi qui davvero si rompe il vostro dell'asta astrattezza e le donne sono destinatari di uno sguardo anche legislativo minato perché c'è bisogno che ogni pedina sociale svolga la funzione più utile nell'interesse del tutto statuale
Così si approfondisce negli anni del fascismo
Sia la legislazione di esclusione l'esclusione dall'insegnamento di certe materie come la storia e la filosofia la possibilità di fare i presìdi reti istituti d'istruzione
Fino alle leggi del trentotto che dapprima per l'impiego pubblico e poi per l'impiego privato fissano al dieci per cento il tetto delle assunzioni riservate alle donne cioè riservarlo riservate il massimo che potevano essere assunte le donne
Se queste leggi poi non trovano
Applicazione è solo perché scoppia la guerra e di nuovo ci sarà bisogno di attingere al lavoro femminile e quindi
Non si farà attuazione
Ma si approfondisce si estende nell'anno negli anni del fascismo anche la legislazione prospettiva anche in questo caso sono soprattutto le madri e le madri lavoratrice
Anche restare il legislatore fascista perché nelle loro mani non stare il futuro demografico dell'Italia e la stessa salute della stirpe
Ora da questo punto di vista mi sembra che la politica fascista verso le donne non si ambigua sia molto chiara casomai è suscettibile di produrre esiti plurimi
Cioè per rappresentare il primo passo fuori casa delle donne in via generalizzata inc e questo primo passo poi potreste le spese declinato anche in altre direzioni ma può rappresentare anche la nota con acutezza nato scossi Doria
L'inizio di un desiderio di ritorno al privato
Dice che la fine no dei regimi totalitari può rappresentare anche il desiderio per le donne di tornare al privato dopo che il regime aveva tentato di azzerare o o comunque di abbattere la barriera tra privato eppure
Ora in ogni caso
La legislazione di protezione sia dell'ENAC Italia liberale che l'Italia fascista e improprio parlare del riconoscimento alle donne di diritti sociali
Si può parlare di diritto sociale di legislazione protettiva
Perché i diritti sociali tecnicamente non sono diritti concessi dallo Stato
Sono diritti spettanti agli indigenti che hanno e devono aprire una in declinabile funzione emancipato
Diritto al lavoro alla salute all'istruzione sono strumenti che valgono a potenziare l'autonomia e la libertà dell'individuo e non a renderlo parte di un gioco che decide per lui il posto che deve occupare
Ed è per questo che c'è un nesso strettissimo e riconoscimento dei diritti sociali e il secondo comma dell'articolo tre della Costituzione
Perché la garanzia del godimento di questi diritti è condizione imprescindibile per declinare in senso sostanziale il principio di uguaglianza
Ora si tratta di criteri da quando e se il legislatore posto diciamo il legislatore democratiche successivo alla Costituzione
Declina il principio di uguaglianza in senso sostanze
Mi sembra se volessimo tentare una periodizzazione mi sembra che il legislatore degli anni Cinquanta e Sessanta abbia di fronte più altri due norme costituzionali quella dell'articolo cinquantuno
Che prevedeva la parità delle donne nell'accesso agli uffici pubblici circa le professioni ebbe il sessantatré la legge ma che ammette le donne alla magistratura e ad altre carriere da qui erano escluse
E poi l'articolo trentasette l'articolo trentasette frutto di un'ampia discussione accesa discussione in sede di Assemblea costituente
Perché da un lato riconosce alle donne lavoratrici parità di diritti e di retribuzione
Dall'altro lato però e contemporaneamente prevede che le condizioni di lavoro della donna
Vengono consentirle di svolgere la sua essenziale funzione familiare questa era stato il punto evidentemente discusso cioè l'opportunità di inserire in Costituzione il riferimento ha la essenziale funzione familiare della donna
Primo precipitato normativo di questo articolo
è rappresentata dalla legge mille novecentocinquanta del mille novecentocinquanta dedicato alla tutela delle lavoratrici madri
Per la prima volta si prevede un'astensione obbligatoria con l'ottanta per cento della retribuzione e soprattutto si prevede il divieto di licenziamento per causa di gravidanza con dei problemi molto forti legata a questa disposizione
Però mi limito a dire le in maniera in questo caso dottrina e giurisprudenza si distinguono per un'interpretazione regressiva
Cioè ritengono che il licenziamento intimato alla donna durante la gravidanza e fino al primo anno di vita del figlio anziché essere nullo cioè inesistente sia giuridicamente inefficace
Cioè propendono per l'inefficacia vuol dire che questo licenziamento resta sospeso fino al compimento dell'anno di vita del figlio per poi diventare perfettamente efficace quindi comprimendo in maniera seria la portata innovativa della norma
E poi per
Vedere come gli interventi settoriali in queste materie sono sempre rischiose
Mi sembra significativo dovere dire che la legge che vietava il licenziamento e per causa di gravidanza e ciò aumentare esponenzialmente i licenziamenti per causa di matrimonio
è l'inserzione delle clausole di mutilato dei contratti di lavoro siccome allora il matrimonio era la premessa quasi obbligata della maternità
Il datori di lavoro tendevano a giocare d'anticipo licenziando le donne che si sposavano per evitare di dover pagare retribuire i concetti di maternità
E in questo caso la voce di Doha della dottrina fu unanime nel chiedere
La legge che vietasse i licenziamenti per causa di matrimonio legge che arriva nel sessantatré anche se le motivazioni sono sensibilmente diverso
Vi fu chi ritenne che questa legge evitasse il formarsi di quelle che si chiamavano unioni irregolari cioè immorali fuori dal matrimonio
E c'è chi invece vi vide più correttamente un fondamentale strumento di tutela della libertà della donna della
Libertà della donna di effettuare una scelta del tutto legittima come il matrimonio
è sempre del sessanta l'altra sponda dell'articolo trentasette l'accordo sulla parità retributiva dell'industria cui si riferiva stamani Simonetta Soldan acquisti che dopo qualche anno
Quello sulla parità retributiva nell'agricoltura anche qui più formale che sostanziale perché come è stato detto spero ironicamente si è attribuito un sesso alle mansioni
Cioè informalmente le retribuzioni erano uguali ma poiché le mansioni tipicamente femminili figuravano di fondo alla classifica retributiva
E anche in questo caso
Diciamo dottrina e giurisprudenza per molto tempo hanno ritenuto che la parità retributiva dovesse equivalere a parità di rendimento dando per scontato che il rendimento del lavoro femminile fosse inferiore rispetto a quelli del lavoro maschile
Il problema è stato definitivamente risolto solo il settantasette con la legge novecentotre
Arriviamo dunque ruggenti anni settanta in pochi anni il mondo sembra cambiare il fatto
Quindi il di forse l'interruzione di gravidanza e la riforma del diritto di famiglia lo Statuto dei lavoratori due leggi importanti del settantuno uno sempre sulla lavoratrice madre
Che per la prima volta ricomprende nella tutela anche le lavoratrici a domicilio domestiche e le apprendiste che sono tre fronti affollati diciamo di lavoro femminile
E soprattutto un'altra legge del settantuno
Sugli asili nido cioè per la prima volta
Si immagina che certi compiti di cura e di assistenza possano essere spostati in un luogo esterno alla famiglia e questo mi servirà per la conclusione
La metà degli anni Settanta queste neanche l'inizio di un intervento forte delle istituzioni comunitarie la parità di trattamento era prevista la parità di retribuzione era prevista anche dal Trattato istitutivo della Comunità economica europea
Ed è e settantacinque la prima direttiva sulla parità retributiva tra uomo e donna in realtà dettata da prevalenti esigenze di tutela della concorrenza c'è dettare concorrenza al sleale all'interno della
Comunità
Avvalendosi diciamo di manodopera meno retribuita ed è del settantasei un'altra direttiva molto importante e tenta di realizzare la parità su tutti i fronti della vita lavorativa accesso inquadramento promozioni
Ed è del settantasette diciamo la legge il precipitato di questa direttiva è la famosa legge novecentotre del settantasei
Capiva come proponenti Tina Anselmi all'epoca era ministro della cura e che viene considerata come uno snodo decisivo nel passaggio dalla tutela alla parità cioè entra l'idea della parità
E per la tra le varie cose per la prima volta si vede sepsi prevede una forma di astensione facoltativa anche per i padri
Nell'ottantasette la Corte costituzionale che invece c'è una giurisprudenza progressiva
Sostiene che questa norma è costituzionalmente illegittima nella parte in cui non ammette anche anche al congedo obbligatorio in caso di decesso o di grave infermità della madre
E purtroppo siamo rimasti qui
Nel senso che anche la legge del novantuno la centoventicinque che pure viene ritenuta la prima legge diciamo che prevede azioni positive quindi la legge di un altra generazione di uno nuova mentalità
Continua a prevedere che i padri possono fruire del congedo obbligatorio solo in casi estremi quindi decesso grave infermità essere gli unici affidatari del figlio
E il congedo obbligatorio previsto dalla legge fornello per i padri
Ecco circoscritte in proporzioni quasi risibili nel senso un giorno nei primi cinque mesi dedicato il figlio che possono diventare tre in alternativa alla madre ma insomma siamo sempre i margini ristrettissimi
E questa secondo me è una grande occasione persa
Perché poteva essere l'occasione una di quelle occasioni in cui diritto impone scarti di mentalità e forse anche l'occasione per eliminare dal nostro vocabolario una di quelle paroline ascoltarli che Marmo
Sono madre di tre figli e appunto il fatto che i patti che si occupa dei figli sia il marmo e poteva essere l'occasione diciamo per cambiare benefica millimetri vocabolario
Ora gli anni Ottanta
Semplifico e sintetizzo molto sono gli anni in cui si mette a fuoco la nozione di tutela anti discriminatoria
E qui c'è un contributo molto forte della Comunità europea soprattutto per mettere a fuoco la nozione di discriminazione in diretta
Cioè viene considerata discriminazione indiretta tutta quella serie di comportamenti apparentemente neutri
Che invece hanno come obiettivo quello di recare un vantaggio proporzionalmente maggiore al sesso al genere sottorappresentato
Ultimamente si è arrivati a dire non svantaggio proporzionalmente maggiore ma situazione di particolare svantaggio ampliando ulteriormente l'operatività di questa nazione di anti di discriminazioni
Il caso tipico che si fa l'esempio tipico si prevede una determinata altezza per accedere a un determinato impiego e quel tipo di altezze normalmente posseduta più dagli uomini che dalle donne
E a riguardo si è conseguito un altro risultato importante a partire dagli anni fino agli ottanta inizio anni Novanta cioè perché possa parlarsi di discriminazione non è più necessario provare l'intento discriminatori
Cioè l'autore della discriminazione non deve voler discriminare quello che è rilevante e che si produca i risultato discriminatori anche se involontariamente prodotto dall'oppure della discriminazione
Un'annotazione il licenziamento ampi per ragioni discriminatorie è l'unico sopravvissuto alla modifica dell'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori cioè e l'unica forma di di licenziamento che tuttora beneficia della tutela forte
Cioè la donna licenziata o chiunque licenziato per ragioni discriminatori ha diritto alla reintegrazione del posto di lavoro
Tuttavia le statistiche ci dicono che questa tutela forte anche meritoriamente lasciate in vita
Sta producendo un effetto paradosso cioè pare che stia rendendo meno appetibile l'assunzione di donne che di solito sono i soggetti discriminanti quindi
Come sempre interventi settoriali rischiano di produrre effetti fatti Cugusi
Gli anni Novanta consolidando il nesso tra la tutela anti discriminatorie e le cosiddette azioni positive
Cioè queste sono gli anni veramente in cui si tenta di declinare in senso sostanziale
Il principio di uguaglianza sono gli anni in cui si discute si dibatte sulle opportunità di misure di diritto diseguale
Cioè di trattamenti differenziati atte a colmare non lo svantaggio competitivo in cui si trovò un genere rispetto all'altro
Alle politiche di accesso all'istruzione alla formazione professionale alla riqualificazione professionale
Fino caldi battuti profili dell'ipotizzato azioni cioè la legittimità della previsione di quote riservate al genere sottorappresentato
Sul punto sia la giurisprudenza italiana che quella comunitaria sono stati inizialmente estremamente tiepide
Mentre c'è stata ultimamente qualche apertura purché si tratti di deroghe circoscritte e motivate c'è stata una famosa sentenza del novantacinque la sentenza cala anche che non c'è un modo PD ripercorrere
Ma se arrivati diciamo a questa soluzione di compromesso ritenendo che i sistemi di quote non fossero sempre solo un modo per proteggere una specie
La spesso fossero l'unico modo per censirlo l'esistenza per rende divisibile la presenza delle donne su tutte i fronti in cui tradizionalmente erano sotto rappresenta
Ora
Diciamo l'anno due mila nell'ambito delle azioni positive mi limito a dire questo in Italia si è dato particolarmente rilievo negli ultimi anni e poi concludo al problema della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro
Cioè si è ritenuto che questo fosse un fronte
Da su cui lavorare
Rendere più effettiva l'uguaglianza tra i generi
In questo senso va un'importante legge del due mila che ha ulteriormente rimodulato un sistema di congedi parentali
In un'ottica almeno teorica di tendenziale condivisione delle responsabilità parentali
E nello stesso solco si colloca anche una parte della delicata e molto più ampio molto più lunga che ha dato vita al gioco acta
In questa lega si dice che il Governo
Bene trovare
Forme di organizzazione del lavoro cito atte a favorire l'esercizio delle responsabilità genitoriali e l'assistenza di persone non autosuff cioè
Quindi noi abbiamo il riferimento alle responsabilità genitoriale non si parla più di Madrid dando per scontato che fossero le madri a doversi assumere certi compiti
E in generale di assistenza alle persone noto sufficiente quindi non sono più i bambini diciamo i figli che entra nell'angolo visuale del legislatore
Quindi diciamo un duplice positivo sblocco e sempre nel già posta
Quando si parla di lavoratori autonomi si dice lavoratori autonomi non lavoratrici oppongono mi laddove la scelta del maschile plurale indicano che in quella categoria sono compresi uomini e donne
Quindi si può parlare di questa rifare il ritorno dell'astrattezza il legislatore non parla più donne ma
Più
Generalmente ci si rivolge a tutti i soggetti dell'ordinamento
E hijab Satta a tatto un particolare rilievo soprattutto al telelavoro bevendo vino uno strumento capaci di rendere possibile la conciliazione i tempi di vita e della Procura su cui investite
Ora
Diciamo che questi interventi legislativi si possono anche salutare con fa pure
Con qualche cautela
Nel senso che questi strumenti come il part-time come il telelavoro come nel Regno Unito all'azione di congedi
A mio parere costituiscono risorse fino in fondo positive nella misura in cui non diventano dei surrogati rispetto all'assenza di strutture extra familiare di sostegno
Alla
Alla alla genitorialità alle persone non autosufficienti eccetera viceversa si corre il rischio di una
Privatizzazione
L'Universo lavoro e della relazione tra i generi che le statistiche ci dico sta ci dicono sta penalizzando soprattutto le donne
C'è tutt'ora una sovra rappresentazione del genere femminile sui lavori part-time sul telelavoro sugli lavori precari e in genere sui lavori ma retribuiti
Quindi bisogna perché queste risorse siano positive bisogna che l'accesso al loro utilizzo sia veramente volontario e non si tratti disciplina obbligate
Peraltro ho letto che in Italia la stessa crisi a aumentato dice quello che si chiama il gender teche cioè il la differenza di retribuzione tra maschi
Tra uomini e donne
Io mentre in altri Paesi la crisi ha colpito settori a prevalente impiego maschile la finanze premi di produttività che di solito vengono fruiti dagli uomini in Italia invece la crisi a aumentato questo divario tra uomini e donne
E il problema della crisi che è un problema molto serio anche dal punto di vista giuridico perché in periodo di crisi
Rischiano di rimanere lettera morta proprio quelle norme che prevedono un impegno promozionale che prevedono la promozione di misure fatte veramente a colmare le diseguaglianze
Perché queste sono misure che richiedono risorse e che richiedono procedenti mentre in tempo di crisi anche il diritto diventa una struttura emergenziali con cui si tappano le falle invece che progettare il futuro
E anche quella dialettica decisiva tra mercato e regolazione che il costituente aveva immaginato come una condizione essenziale della democrazia
La regolazione e non come logica alternativa al mercato ma come condizione di uno sviluppo economico ordinato e più equo sembra saltata
A favore di una spaventosa rimonta del mercato favorita chiaramente e processi di globalizzazione
E mi pare che drammaticamente questa forbice che sta dividendo le élites dalla massa la risparmi neppure l'universo femminile
C'è un'élite che sembra aver superato ogni forma di segregazione orizzontale e verticale e c'è una massa che mi pare che stenti a costruirsi destini
Accettabili o allora diciamo soddisfacenti
E anche chi sta nella parte riuscita tra virgolette mi sembra che sia vittima spesso dimodoché gli esterni estremamente importante cioè di una vertigine per formativa
E spesso a poco a che fare con la libertà nella costruzione del proprio destino con la libertà e l'emancipazione della persona per cui non basta fare carriera bisogna fare i figli possibilmente tre quattro fare yoga la mattina all'alba cucinare ma Gubbiotti con assira e dall'altra parte c'è una massa di donne e che invece sentendosi esclusa da un circuito accusa crescente niente una frustrazione a obiettive difficoltà a costruirsi un destino soddisfacente
E allora ho timore di dirlo di fronte a storiche del rango che ci sono oggi in sala
Ma così si disperde anche quella che forse l'intuizione originaria fondative Forsin mortale del femminismo
Cioè il fatto che nessuno dovesse essere inchiodato a un destino obbligato era una sorta di formulati sblocca destini che valeva per le donne valeva quindi anche per gli uomini valeva per tutti
Mentre adesso mi sembra che questi destini si triplo pieno utilizzando un argomento subdolo insopportabile perché è discriminatorio e sembrerebbe non esserlo quella della superiorità delle donne
Per cui le donne superiori gli si può chiedere qualunque cosa e a quelle che non sono riusciti a ottenere qualunque cosa sono superiori perché pazienti e quindi
Hanno questa virtù ulteriore aggiuntiva che consente loro di rimanere seri al loro posto grazie
Grazie
Ovviamente
Moltissimi gli spunti di riflessione che a partire da queste ultime osservazioni
Ci proiettano evidentemente nel nostro intento inattualità che
Una
Cosa che io però
Sottolineo perché mi ha colpito
Il ruolo che l'Europa potrebbe aprire
Questo
Avvicinamento tra diritto e la realtà ecco questa è una domanda
Non la faccio però mi veniva in mente ascoltando
Lascio la parola invece adesso a Sandro Bellassai che chiude questo incontro con il suo intervento la libertà delle donne il genere maschile cioè l'altra faccia grazie
Grazie innanzitutto chi ha organizzato
Vuole buongiorno a tutti e tutti intanto grazie a chi ordina Angona sera
Anche organizzato questo commedia in particolare a Beppe Vacca per l'invito graditissimo
Ma io appunto intervengo in conclusione o perlomeno per quanto riguarda le relazioni e questo può essere per me complicato nel senso che davvero
Le relazioni che mi hanno preceduto
Spesso si dice in maniera rituale ma insomma io mi sono appuntato un sacco di cose anche mentalmente alcune
Le avevo già diciamo come spunti possibili da sviluppare e questo mi preoccupa molto perché
Come dire vorrei innanzitutto rispettare i tempi ma anche cercare di non perdere troppo il filo del discorso che mi ero
Che mi ero quindi insomma cercherò di rimanere ancorato il più possibile i miei appunti perlomeno per non ammorbare troppo il gentile pubblico
Sicuramente da tutti gli interventi che ci sono stati oggi ma non lo scopriamo oggi e abbiamo imparato che negli ultimi cento centocinquanta anni la libertà delle donne rispetto i secoli precedente insomma sono state
Citate oggi in vario modo aspetti evoluzioni conquiste anche ovviamente fatiche ostacoli e resistenze
Le in una logica di rapporti fra i generi libertà femminile significato innanzitutto liberazione
Dalla subalternità al maschile e all'ordine patriarcale come è stata percepita questo vorrebbe essere il tema della mia relazione
Da parte degli uomini questa epocale trasformazione
George Mosse lo storico tedesco naturalizzato americano che ha
Fatto studi importanti sul maschile ricordando appunto
Lo sviluppo del femminismo a partire dall'ultimo ottocento ricorda una cosa che come dire è banale ma appunto come tutte le cose banali spesso non viene notata lo era la prima volta a memoria d'uomo
Che si metteva in discussione come l'indiscutibili TA del dominio maschile
Sì una prima risposta naturalmente la conosciamo tutti una reazione
Anna Bravo stamattina a proposito del voto alle donne ha citato il termine ha paura
Sicuramente paura uno quelli dei termini chiave riguardo a queste vicende del genere maschile che guarda con una certa apprensione all'evoluzione in senso come dire liberale libertario più ampio
Della femminilità sociale dell'identità stessa femminile
Panico potremmo dire ci sono moltissime fonti che lo testimoniano si parla di apocalisse di fine del mondo di conclusione della famiglia il fascismo per certi aspetti possiamo anche considera già altamente non solo ma anche considerarlo come una gigantesca risposta storica
Degli uomini a le conquiste o per lo meno riconquista spesso non realizzate ma perlomeno annunciata desiderate rivendicate
Nei decenni e precedenti fascismo ha come
Come dire architrave uno degli architravi naturalmente del suo programma
Di rinascita di rivoluzione nazionale e quello della restaurazione dell'Autorità patriarcale sia nel pubblico sia nel privato oltre naturalmente alla repressione
Del mascolinità etero dossi quindi omofobia dirigismo
Dobbiamo credo considerare nel
Provare a capire questo tipo di stato d'animo maschile perché enunciarlo come dire relativamente facile ma naturalmente credo che siamo tutte tutte convinti che bisognerebbe anche interpretarlo in qualche modo ecco
Dico parto da una banalità cioè dobbiamo considerare il rapporto di reciprocità che lega le identità di genere l'identità normativi maschili e femminile
E in una concezione tradizionale di della mascolinità lo Stato come dire di equilibrio perfetto consiste storicamente nella supremazia degli uomini delle donne quest'l'equilibrio come dire perfetto del sistema
Forse anche da cui io forse soprattutto da qui che ha origine la necessità
In una mentalità come dire patriarcale di mascolinità tradizionale di lista di esercitare il controllo da parte del genere maschile sull'evoluzione della femminilità sociale perché uno spostamento del femminile nel segno dell'autonomia
E della dignità in questa visione ha necessariamente conseguenze minacciose diremmo quasi per definizione proprio per questo rapporto di reciprocità
Sulla sicurezza maschile
Credo che sia anche per questo che dal punto di vista storico la maggioranza degli uomini a avvertito un senso di insicurezza di fronte all'autodeterminazione femminile perché la semplice minaccia anche ipotetica anche molto parziale
Della perdita della supremazia maschile sulle donne sembra esporre gli uomini appunto a una catastrofe identitaria di dimensioni costumi cioè come se una mascolinità solida e trionfante per esistere
Per esistere il riprodursi abbia storicamente ritenuto indispensabile imprescindibile una femminilità subalterna e inferiore
Questo rapporto di reciprocità diseguale come dire di specularità simmetrica naturalmente è stato messo a fuoco molte volte nel corso dei decenni credo che uno dei
Come dire dei tratte i tratteggi più limpide più chiari sia quello che ha fatto Virginia Woolf nel mille nel dominio centoventinove in una stanza tutta per sé cito testualmente per tutti questi secoli le donne hanno avuto la funzione di specchi
Dal potere magico e delizioso di riflettere raddoppiata la figura dell'uomo
Senza questo potere probabilmente la terra sarebbe ancora palude e giungla perciò Napoleone e Mussolini insistano tanto infatti che a mente sull'inferiorità delle donne perché se e se non fossero inferiori cesserebbero di ingrandire loro
Come può uomo continuare a giudicare a civilizzare gli indigeni a vestirsi elegante a pronunciare discorsi nei banchetti in sé non può più vedesse riflesso a pranzo e accenna almeno due volte più grande di quanto è veramente
Ecco vedete qui secondo me magistralmente tratteggiata proprio la funzione identitaria della misoginia per il maschile
Questa relazione gerarchica richiede naturalmente una procedura di legittimazione piuttosto complessa la logica di questa legittimazione si fonda
Tanto sull'occultamento della parzialità dell'interesse dominante d'interesse del genere maschile e parziale sessuato sessuato ma questa parzialità viene occultato quanto sull'affermazione della necessità naturale del dislivello di potere tra i generi cioè questo
Asimmetrica viene presentata come
Assoluta e indiscutibile qui la seconda operazione rende possibile la prima una volta che abbiamo enunciato l'assioma che quello maschile
è necessariamente il genere dominante si apre la strada alla definizione dell'interesse specifico sessuato maschile come interesse generale
Su queste fondamenta dell'ordine patriarcale contemporaneo si sono costruite le grandi architetture diciamo della misoginia moderna insisto su questo aggettivo perché
Parlo di un atteggiamento esclusivo e spesso ferocemente persecutorio che per la prima volta nella storia umana conosciuta come accennavo prima si è dovuto misurare con la messa all'ordine del giorno della questione della libertà femminile
Sono credo a chiunque visibili anche oggi segnali clamorosi della persistenza di questa moderna mi soci in linea che ovviamente può cambiare lessico e grammatica nel corso dei decenni ma sempre mantiene fermo l'obiettivo sembrerebbe
Di rendere compatibile la disuguaglianza patriarcale con la piena modernità e con la democrazia stessa
E quindi con il suo fondamento teorico cioè il principio di uguaglianza
Tutto ciò vuol dire anche che l'epoca della moderna libertà spesso promessa è stata ed è compatibile di fatto se non di diritto con la limitazione materiale della libertà di metà di popolazione di metà della popolazione
Banalmente improvviso anch'io giurista scusate se esistita una Costituzione che affermava Paris ordinanza c'è stata poi una
Costituzione materiale ben più cogente che condizionava fortemente la libertà diseguale del don
Credo di non dire nulla di nuovo se ipotizzo che questa apparente contraddizione logica del connubio democrazia misoginia ha potuto storicamente non soltanto procedere ma letteralmente governare
Grazie alle aporie alle contraddizioni e i vicoli ciechi
Intrinseci in qualche modo e mai del tutto sciolti in quel concetto di libertà e di uguaglianza cioè in una concezione apparentemente assoluta e universalistica ma in realtà parziale e sessualità
Cioè prodotta a come dire immagine e somiglianza del maschile della libertà dell'uguaglianza questi popoli e non sono ovviamente soltanto metafisica speculative
Sono legate a doppio filo con gli interessi privilegi concreti del genere dominante potremmo fare ovviamente una montagna di esempi ma mi par di una rete se per motivi di tempo
Lo enuncio soltanto è credo un equivoco che si trascina ancora oggi anche come dire nella vita quotidiana nel senso comune quando tutti i giorni sentiamo contrapporre per esempio dal punto di vista semantico anche buona fede uguaglianza e differenza
Anziché uguaglianza i disuguaglianza no tutto questo naturalmente va oltre la dimensione delle norme in senso stretto investe la negoziazione quotidiana delle identità dei ruoli delle opportunità concrete
Come dividendi se su atti della cittadinanza reale
Ora queste dinamiche ambigue secondo me si vedono forse è meglio non riferendosi a come dire misoginia furiosi
No campioni di misoginia esplicita ma credo guardando a qualche caso di uomini che invece si sono più o meno decisamente dichiarati favorevoli alla causa della libertà femminile
Nel modo
In cui lo hanno fatto a mio avviso forse sono rintracciabili ambivalenze politiche che anche involontariamente anche con le migliori intenzioni hanno però di fatto alimentato lo spazio politico per una persistenza di quella contraddizione di cui prima
Per cui libertà per tutti convive bellamente con la minorità civile e sociale di fatto di metà della popolazione
Credo che in particolare le motivazioni alla base dell'impegno di alcuni di questi uomini possono forse dieci qualcosa su queste aporie intrinseche del delle idee dei grandi ideali di uguaglianza e di libertà
Qui però faccio una considerazione come dire
Di metodo se possibile o perlomeno
Cioè dobbiamo considerare che gli uomini favorevoli sin dall'avvento della modernità e qui forse mi permetto una piccola licenza cronologica di sconfinare all'indietro dal Novecento a un pezzettino di ottocento
Quindi favorevoli sin dal secondo Ottocento diciamo a una più o meno ampia libertà femminile si esponevano a critiche
Si esponeva la derisione e da parte di misoginia non che per esempio le dipingevano come burattini nelle mani delle tremende valchirie
Se il ministro
Questo vale appunto in particolare per la fine dell'Ottocento io credo non quando la causa della virilità in pericolo sotto i colpi delle Amazzoni all'attacco nella rappresentazione ovviamente
Misogino e diventa drammatica in tutta la cultura e la società occidentale ora un'arma retorica a favore dei
Chiamiamoli filo femministi era costituita sicuramente dalle classiche argomentazioni liberale liberali scusate fondate sui principi universalistici appunto dell'uguaglianza e delle libertà naturali
I diritti delle donne quindi potevano in questo modo essere presentati in punta di principio
Come una logica e benefica conseguenza del moto progressivo della storia in un'epoca appunto in cui il trionfo della ragione finalmente
Faceva piazza pulita dica Scanni oscurantismo medievali in sostanza i diritti delle donne potevano essere sostenuti in nome della causa superiore e positiva della cultura e della scienza moderna
Invece che per un sentimentale ambivalente dal punto di vista della virilità afflato solidaristico no altruistico nei confronti del sesso debole
Questo approccio oltretutto consentiva il filo femministi chiamiamoli sempre così di rimanere in un ambito discorsivo dall'indubbia mascolinità quello del sapere
Sapere ha sempre ho avuto una forte forse spesso ancora c'era una forte impronta maschile con un duplice perfetto da un lato quello di rivolgersi in termini retoricamente virili
A un rispettabile uditorio maschile
Dall'altro di non apparire vittime di qualche tremendo Incantesimo delle Virago in guerra contro il genere maschile
Naturalmente la lista di personaggi di posizione nel corso della storia maschili in qualche modo più o meno a favore di una
Più o meno ampia libertà femminile sarebbe probabilmente lunga le distinzioni tra queste varie posizioni ci porterebbero lontano quindi consentitemi di fare soltanto qualche
Piccolo esempio già nel secondo Ottocento se non prima alcuni uomini i vari Paesi espressero il loro dissenso di fronte alla montante marea misoginia secondo Ottocento un periodo di
Crescente io credo misoginia nella cultura nella scienza
Europea occidentale Ernest le curve per esempio nella Francia di metà Ottocento sostiene decisamente l'istruzione delle donne il loro accesso alla maggior parte delle professioni
Nessuno ha la sua opera pubblicata nel mille ottocentoquarantanove l'histoire moral de femme egli critica fortemente pregiudizi misogino a quell'epoca già le come poteva essere considerato come dire l'epigono di una
Tradizione francese filologica
Che annovera condusse furie e diversi sensi Moni anni vent'anni dopo esattamente nel mille ottocentosessantanove John Stewart Mill Gran Bretagna ovviamente pubblicava il celebre saggio saggezza o Guindani
In cui sosteneva che cito testualmente il principio che attualmente regola le relazioni sociali tra i sessi vale a dire la subordinazione legale di uno dei due sessi all'altro dovrebbe essere su il rito da un altro di perfetta uguaglianza tra i sessi che non ammette alcun potere o privilegio né alcuna inferiorità tutto un capitolo di quest'opera era dedicato alla dimostrazione
Di quanto fosse non soltanto ingiusto ma propriamente assurdo escludere
Escludere
Scrive mille la metà della razza umana dal maggior numero delle professioni lucrative e da quasi tutte le funzioni sociali elevate
Ma anche in Italia
Qualcuno prendeva più o meno timidamente posizione a favore della causa femminista
Bertrand o spaventa scriveva per esempio che dove le donne sono come schiave segno che anche gli uomini non sono veramente liberi
Alla fine degli anni ottanta giuristi come Pietro e il Ro
Dicono noi non abbiamo che candidato modo di tirannia trattando la come un balocco che si spezza e poi si G.I.T. via comprimendo nel sistematicamente la mente il cuore con una tale educazione che la rende puerile vana frivole folle già ante
E non si avvede del torto che le si fa disprezzano l'acqua in segreto e di tutelando la Finco i falsi omaggi
Anche un altro del pedagogista positivista Angiulli allievo vi spaventa afferma un popolo si degrada e si eleva come si degrada e si eleva la donna sono ovviamente posizioni carri che riecheggiano Marx che richiedono
Furie
Anche alcuni parlamentari visto che siamo alla Camera dei deputati italiana è giusto ricordarlo si schierarono più o meno appassionatamente in favore della libertà delle donne sicuramente il più deciso sostenitore
Nel nel secondo Ottocento fu Salvatore Morelli deputato salentino personaggio non dico sconosciuto ma su cui forse si potrebbe riflettere un po'di più perché nei tredici anni di attività alla Camera Asti e dico
Costantemente alla causa della libertà femminile in mezzo ai frizzi e Lazzi naturalmente dei colleghi che lo ridicolizza vano in tutti i morti
Presentò progetti di legge sulla piena piena parità politica e civile dei sessi leggi sul divorzio questa la presunto quattro volte
Sull'abolizione della regolamentazione della prostituzione sulla possibilità che i figli acquisissero il cognome della madre pensata sulla patria potestà attribuita entrambi i genitori sulla comunione dei beni
E in regime di parità sulle indagini sulla paternità che erano vietate dal Codice Civile Pisanelli sessantacinque nessuna di queste proposte fu presa come è facile immaginare in considerazione
Dai colleghi in Parlamento
Ebbene forse la soddisfazione non piccola che nel mille ottocentosettantasette la sua proposta di legge
Che ammetteva le donne a testimoniare negli atti pubblici divenne fu approvata altri parlamentari come Agostino Bertani sicuramente più conosciuto di Morelli o Jacob mole Scott protestano contro la sentenza della magistratura si parlava stamattina
Anche di professioni che nel mille ottocentottantatré nega all'idea pure iscrizione all'Albo degli avvocati a Torino
Nel mille novecentodieci siamo nel nuovo secolo un deputato un deputato dell'estrema Carlo Gallini presenta una proposta di legge che istituisce la parità civile e i suffragio amministrativo delle donne e di nuovo afferma che è sommamente ingiusto dannoso che una metà del genere umano non prenda parte alla vita pubblica
Gli esempi potrebbero continuare
Chiudo questa piccola carrellata gode di gallerie per una volta non di orrori ma perlomeno di come dire nobili proponimenti se non perlomeno di provvedimenti andati
Importo fino in fondo con una già citata
Già citato passaggio giuridico cioè l'abolizione dell'autorizzazione maritale nel mille novecentodiciannove forse appunto anche qui naturalmente
Credo di scoprire l'acqua calda non dovrebbe essere dato per scontato il fatto che come dire la circostanza che ad approvarla fossero tutti uomini
Questo no una
Una abolizione
Di un istituto che poté può essere considerato come dire la quintessenza della misoginia giuridica
La legge Sacchi appunto del diciannove sull'Almanacco della donna italiana venne poi all'indomani definita il premio di smobilitazione che il Parlamento ha voluto concedere alle donne in
Qui ritorna anche anche Anna Bravo stamattina parlava di premio all'indomani della seconda guerra mondiale no ecco di nuovo lo si diceva da più persone diritti e libertà come un premio
Il
Molto spesso nel Novecento e qui arriviamo quindi alle dolenti note dal mio punto di vista l'acquisizione di maggiori diritti da parte delle donne è stata accompagnata da una retorica paternalistica
Che aveva anche lo scopo io credo di disinnescare il potenziale rivoluzionario del
Eversivo diciamo così dell'ordine patriarcale della libertà visita
Ora vari uomini che ho appena citato avevano ben chiaro questo potenziale autenticamente libertario ma io credo che presso la parte liberale progressista quindi non stiamo parlando dei reazionari dei conservatori dei codini
Più frequentemente atteggiamenti favorevoli nei confronti della libertà femminile poteva fermarsi solo grazie ha una impostazione di fu Fondo che pagava un certo prezzo sul piano dell'impostazione ideale alla necessità di rassicurare la parte più perplesso del genere maschile
Non esageriamo
Nel
Proprio per quella logica di reciprocità di cui prima
Io credo che anche questo compromesso paternalistico ha consentito di non mettere praticamente mai in discussione e quindi letteralmente di primo
Opere forse anche più pensoso psicanalitico fino a tempi recentissimi tempi che forse per gran parte della politica maschile non sono ancora arrivati
Di rimuovere le contraddizioni insite in quella
Visione universalistica della libertà e dell'uguaglianza che nel suo volere essere neutra e oggettiva quindi valida come dire erga omnes
Occulto alla sua
Paternità sessuato parziale soggettiva
Tutto questo in sintesi ha significato io credo che le ragioni della libertà delle donne per la stragrande maggioranza degli uomini del passato compresi come dire quelli di buona volontà
Non sono mai apparse degna di un vero impegno politico se non come parte di una causa concettualmente più alta e nobiltà cioè se non come questione di principio che in sette
Prescinde da un'attenzione specifica verso i soggetti
Se su antiche di quel sistema ineguale sono vittime e naturalmente prescinde ancora di più da un'attenzione specifica verso quei soggetti altrettanto sessuale gli uomini che di questo sistema sono i beneficiari
Banalmente sembrerebbe quasi inaudita l'idea che la famosa questione femminile sia stata storicamente sia forse ancora oggi sostanzialmente è una questione maschile
Che la storia di un sistema di potere iniquo che coinvolge investe impegna profondamente gli uomini non in quanto filosofico in quanto intellettuale ma in quanto uomini a tutto tondo
E quindi compromesso rimozione disimpegno rispetto alla sostanza sessualità della disuguaglianza tra i generi hanno segnato io credo tanti passaggi dell'evoluzione
Della Società italiana in senso più favorevole alla libertà delle donne abbiamo ormai già citato ad abundantiam l'abolizione dell'autorizzazione
Ma Rita ma anche la legge Merlin l'abolizione della regolamentazione della prostituzione anche quella come dire passò perché fu
Come dire presa in carico da chi
La presentava come un'opera di risanamento morale della Società degli anni Cinquanta non come una causa di libertà per le donne per certi aspetti forse all'opposto anche il referendum sul divorzio del settantaquattro non fu preso in carico come dire
Dalla sinistra come una battaglia non tanto appunto contro l'ingiustizia
Patriarcale le contraddizioni e i privilegi maschili all'interno dalla famiglia ma quando una battaglia contro quello che si chiamava il fan fascismo no contro Fanfani e il fronte oscurantista ecco
Tutte cause neutre che in
Inevitabilmente nella storia come dire precedono e coprono non invece una causa di libertà sessuato da declinare in senso sessuato e credo da assumere come uomini anche censurato
Credo che possiamo definire queste dinamiche come vere e proprie strategie di evita mento che operavano magari non sempre in maniera subdola opportunistica Machiavelli che ha ma credo anche in effetti per effetto di una radicata epistemologia vorrei dire razionalisti ca nonché in questo caso però combacia benissimo con l'urgenza anche personale di esorcizzare fantasmi tabù paura nel perché quelle di mozioni e quelle contraddizioni dovevano accuratamente nascondere faccio un esempio se già citato stamattina
Da Simonetta su Dani Vezio Crisafulli
Sappiamo l'abbiamo già citato più volte la vicenda no della missione del della legge che pressando tre ammette le donne alla magistratura le negli anni Cinquanta commentando una
L'ennesima sentenza contro l'ammissione delle donne in Magistratura scriveva vizio Crisafulli siamo nel mille novecentocinquantasette
Anche in molti che non sono affatto o non si considerano rettili vi ecco Dini l'idea di essere giudicati da donne provoca un senso di fastidio
Nel quale confluiscono moventi irrazionali sedimentati da generazioni nel fondo dei nostri animi e persino veri e propri complessi ancestrali
Non è
Dice molto onestamente Crisafulli o ritegno a confessare a che una tale reazione istintiva ed emozionale la conosco bene io stesso per esperienza diretta
Ragione di più mi sembra quando si passa alla fase della riflessione cosciente e anzi alla soluzione di un preciso problema di diritto positivo che essenzialmente un problema di libertà il rispetto della persona umana
Per sentirci in dovere di fare appello a tutte le nostre facoltà critiche e raziocinanti dissi Pando le tenebre dell'irrazionale e connesse disperdendo gli idolatria pus e come avete una visione
Non vivissima bellissima no ma
Dalla chiare impostazione come dire tardo illuministica no
Ora se questa visione come dire
Astrattamente poco attimo spettano al di sopra della parzialità della
Dei corpi delle soggettività incarnato e sessuali ha potuto conquistare un certo consenso presso il genere maschile naturalmente non ha scalfito per lo stesso motivo il problema di fondo
Così come per esempio Maria Luisa bocciarlo enunciati anche se le donne con questo non l'uguaglianza formale e sostanziale
Non è risolto e può anzi risultare a cui ITO il problema di fondo quello del soggetto sessuato
Presupposto indispensabile e che le donne prendano distanza dalle forme in cui si è oggettiva tra la superiorità del maschile quale soggetto universale prima fra tutte quella della Demo sia nella quale
L'universalismo si è inverato come ordine politico e sociale garante dell'identità di ciascuno ciascuna e dell'uguaglianza tra tutti e tutte
Credo di poter mi sento umilmente e modestamente di aggiungere che sia anche interessi di noi uomini di molti uomini prendere le distanze da un certo universalismo
Che maschera e deforma io credo anche le soggettività maschili reali niente
Lo ha scritto Stefano Ciccone
Partendo come dire dalla propria storia di esseri umani sessuale
Mi avvio alla conclusione non si tratta soltanto di di svelare la presunta neutralità dell'ordine patriarcale ma di cogliere ciò che esso dice e ciò che esso occulta
Della parzialità che lo ha generato la quale facendosi neutra si è nascosta e imposta allo stesso tempo
Il modello neutro di umano che il maschile mi ha tramandato mi nega e al contempo mi rappresenta è frutto della storia del mio genere però la dissimulata rappresentando la come storia dell'umanità
Ora
Non possiamo comunque prescindere vado a concludere davvero
Dal fatto che storicamente il genere maschile la sua maggioranza individuato nell'universalismo e anche nella cifra della gerarchia come fondamento dell'ordine sociali presupposti operativi
Del
Del proprio privilegi e quindi a
Perseguito una strategia di riproduzione del proprio potere che mettesse al riparo appunto attraverso questo ombrello dell'universalismo gli uomini stessi da una possibile chiamata in causa in quanto genere
Detto in altri termini io credo che guardando al dimensione della
Punto di vista maschile rispetto all'evoluzione della libertà femminile noi non dovremmo sottovalutare la funzione identitaria che la misoginia avuto e a
Per
Le dinamiche del maschile
E quindi non dovremo salutare sottovalutare il fatto che per moltissimi uomini l'idea di un assetto ineguale di genere continua a svolgere un compito identitari importantissimo
Come unico scenari in grado di scongiurare l'insicurezza maschile no eccome se troppi uomini nel momento in cui il genere maschile per ipotesi mai realizzata
Cessasse di apparire dominante del pubblico e privato rischia solo di accusare una specie di sindrome debilitanti no
Ecco io credo che in queste condizioni cioè fino a quando l'uguaglianza tra i generi continuerò a risuonare come sinonimo di debbo
Pensa maschile
Non c'è buona volontà riformista non c'è pedagogia delle buone maniere non ci sono progetti ispirati a una giusta ma astratta parità che tengano no
Credo che intervenire sugli aspetti iniqui dal punto di vista del genere che la nostra seduta presenta senza porsi il problema
Degli interessi denti tali profondi a cui la resistenza maschile alla libertà femminile dà voce forse significa cercare di svuotare l'oceano con il classico
Di chi era
Credo davvero concludo fino a quando questo lavoro non sarà svolto in modo efficace cioè quello di come dire interrogarsi sulle dinamiche l'identità maschile non potremo più di tanto stupirci se anche oggi cioè anche quando i limiti dei guasti
Di questa sottrazione degli uomini a se stessi anche sono sempre più evidente
Evidenti è praticamente impossibile rintracciare nella nostra società dei linguaggi come dire correnti e dominanti nessun anticorpo sociale nei confronti della misoginia una misoginia sempreverde basta guardarci
Atto io credo che dovrebbe essere ormai possibile accettare da parte degli uomini che ormai forse sono maggiorenni
Le ragioni di una libertà declinata non solo e non tanto in termini di uguaglianza neutro quanto invece nelle profonde accezioni sessuato e di un'idea di differenza che non è e qui mi fa molto piacere ricordare anche le parole di Gregorio prima non è un pericolo ma è un'occasione anche per il genere maschile sempreché ovviamente smettiamo una buona volta di pensare alle differenze in termini gerarchici questo forse il punto decisivo grazie
Grazie versando Plaza che con questo intervento chiude il programma di questo convegno
Io credo che possiamo per Ali cinque dovremmo uscire proprio quindi abbiamo qualche minuto se ci sono domande invito chi o interventi invito chiunque voglia
Ad accomodarsi
Qui e magari espulsi
Novantuno
Ah ecco che accomuna mettiamo la Siria
A disporre
Abbiamo una sede unica quindi
Dopo una giornata dedicata
Ma allora io
Ringrazio veramente tutti i presenti piazzola candidati dell'ospitalità stilato il Gruppo PD per aver promosso questa iniziativa e ringrazio il gracile l'avvocato iniziamo Sturzo per questa iniziativa che a mio avviso è foriera di veramente spunti verso l'esame
Non so come continuarli però questo ne parleremo e sarebbe interessante un privati grazie a tutti e arrivederci
L'altra
Falsa