Jugoslavia: il calcio e la guerra. Intervista a Gigi Riva sul suo libro "L’ultimo rigore di Faruk. Una storia di calcio e di guerra" (ed. Sellerio)

Può uno sport a essere lo specchio di una nazione e può un singolo episodio di quello sport segnare il destino di quella nazione
Probabilmente no però se lo sport il calcio se l'episodio è un calcio di rigore e se la nazione la Jugoslavia allora forse diventa più facile pensare che tutto questo sia pur simile e lo si pensa anche leggendo il libro un libro di recente pubblicazione l'ultimo rigore di Farouk da pubblicato da Sellerio
Io ho scritto da Gigi Riva caporedattore centrale dell'Espresso che abbiamo al telefono buongiorno Gigi grazie di essere con noi buongiorno controbattere buongiorno agli ascoltatori e se voi aggiungere italiani di quella guerra Gigi Riva spesso ospite delle frequenze di Radio radicale del tre
Certo come no ma infatti ci saremmo ci arriveremo insomma anche la tua esperienza di dire di inviato di guerra né nei Balcani negli anni Novanta dunque l'ultimo rigore di Farouk all'ultimo rigo RE del titolo quello sbagliato da Farouk AG Beggi c'era
Il trenta giugno del mille novecentonovanta Firenze contro l'Argentina che costoro l'eliminazione della Jugoslavia dai mondiali di calcio e una storia di calce di guerra il sottotitolo edile non è semplicemente questo sottotitolo un diciamo
Così un espediente editoriale perché quel rigore sbagliato da Gibelli c'è contro l'Argentina e l'eliminazione della Jugoslavia da da quei mondiale del novanta sembra un po'la la rappresentazione della fine della Jugoslavia dei conflitti poi degli anni degli anni non da e non a caso credo il libro si apre con il capitolo intitolato epilogo che si conclude con queste parole nei Balcani lo sport come la guerra non è una metafora la guerra e la prosecuzione dello sport con altri mezzi partirei da quindici se sei d'accordo
Sono d'accordo anche perché racchiude l'essenza di tutto quello che io
Ho cercato di esprimere attraverso attraverso questo libro
Delle tantissime cose che che che che poco o ha preso ascoltando i quindici calciatori che componevano con la squadra oltre che l'allenatore Osimo
I riccioli finché lasciare che vede che è chiara che avete grazie a Dio ancora vivo la cosa più lunghe più mi ha impressionato è stato quando proprio oggi ma l'allenatore
Mi ha detto mare che cosa cosa volete avvero la nazionale era dilaniata
Al suo interno io tutte le sere durante quel Mondiale ricevevo telefonate dai leader delle varie repubbliche secessioniste che mi chiedevano di far giocare questo o quell'altro giocatore quindi
Le interferenze della politica sono state molte ma del resto mi ha detto
Tutte le squadre di club nei Balcani erano espressione di un potere politico
La squadra della Stella Rossa di Belgrado era l'espressione della polizia il Partizan dell'esercito la dinamo di Zagabria era storicamente la bandiera spesso dell'irredentismo croato
E via dicendo quindi
A stabilire una connessione così stretta tra lo sport
E la politica
Che ha permesso poi la politica di utilizzare lo sport per la negli anni in cui è stato necessario avere dei testimonial per la per la risoluzione e per soprattutto da parte di chi di chi voleva non è un caso che
Un cacciatore che poi avrebbe avuto fortuna nel Milan di Berlusconi e cioè Boban fosse stato un testimonial della campagna elettorale di Tudjman ma non è un caso che
Sinisa Mihajlovic che mai abbiamo conosciuto come campione prima
Nei campi di calcio mi pare di ricordare Roma Lazio Sampdoria
Interni interessi e poi allenatore del Milan
Si fosse schierato per la causa serbe fosse
Amico gli arcani non è un caso che proprio nelle curve degli Stati
Jugoslavia eccessive ci sia stato fatto il reclutamento di quei miliziani che poi avrebbero sarebbero diventati campioni
Delle va delle pulizie etniche di varia natura che ci sono state durante tutti gli anni del conflitto infatti un altro momento chiave della dell'inizio della
E della Jugoslavia una partita che tra l'altro viene giocata se non sbaglio due settimane prima di questa jugoslavi Argentina di Firenze a giugno del sempre del novanta la partita tra dinamo Zagabria stella rossa Belgrado che si trasforma in una guerra guerra in campo guerra sulle tribune che anticipa ormai Tanzi può dire anche nei libri di storia anticipa la guerra che di lì a poco quasi sarebbe combattuta con le armi e tu a pagina cinquanta schede di un pallone ha spalancato i cancelli dell'abisso
E ti correggo solo di poco la la partita del tredici maggio quindi un un mese e mezzo prima teorico rifiuti identici
Che cosa succede il tredici maggio intanto oggi c'è una testimonianza di quello che successe molto visibile
Chiunque andasse a Zagabria e volesse andare a visitare lo Stadio Massimino che peraltro si trova in un all'interno di un bellissimo parco di Zagabria ma simile significa il massimo della pace pensate poi come le parole qualche volta sono performance Miglioranza massimi dirlo
E c'è una targa che è stata messa recentemente che dice
Agli eroi sostenitori di questa squadra che cominciarono qui la guerra contro la Serbia
è un'iperbole un po'ossi è totalmente un'iperbole sicuramente no cosa successe il tredici maggio diteci maggio successe che
I signori della guerra che avevano già fiutato il vento di guerra naturalmente molto prima che poi questa scoppiasse
Hanno trasformato una partita di calcio nelle prove generali del conflitto
Perché perché ci giocava la la classica partita storica il derby balcanico per eccellenza la dinamo di Zagabria espressione come dicevo prima del nazionalismo croato contro la stella rossa di Belgrado quindi
L'espressione massima vi dicevo la squadra della polizia e più in generale con dei tifosi che erano
Degli dei nazionalisti dei nazionalisti serbi
A capo di questi tifosi c'è un signore che si chiama Arcand Selicov Miatovic
Noi l'abbiamo sempre considerato in questi anni quando abbiamo scritto gli articoli su di lui che era il capo ultrà della Stella Rossa ebbene le cose non sono proprio così
Lumiera in realtà un un uomo dei servizi segreti un sicario mandato in Europa a compiere operazioni sotto copertura
Aveva conosciuto le galere in Italia come in Svezia come in Belgio eccetera era una figura di gaglioffo che stava a metà tra la
Credibilità criminalità comune e la criminalità politica
E lui il calcio non gli è mai interessato granché fino al punto in cui
Il potere serbo Milosevici su Ventura ACI
Gli hanno chiesto di diventare il leader degli ultrà della Stella Rossa
Immaginando che quel potenziale di violenza che quella curva esprimeva poteva essere messo
A frutto e potesse essere messo a disposizione di cause diverse da quelle di un campo di calcio va appunto alla causa nazionale Arkan quindi arriva in curva solo un paio d'anni prima di questo episodio
Ma grazie al suo carisma e se vogliamo dire grazie anche la paura che incute ne diventava a poco a poco il leader si vantava che
Gli ultrà della stella rossa non si era gravano bevevano alcol eccetera eccetera e che lui ha poco poco li aveva costretti
Arrogarsi a non bere a frequentare dei campi paramilitari e somma trasformato una curva di Stato in una falange
Che il tredici maggio marcia su Zagabria in occasione di questa partita e devasta lo stadio
Si scontra con gli ultras della del della dinamo che si chiama loro Tibet brutto Boixel
E di fatto quella diventa il primo episodio di guerra c'è anche l'episodio in campo di Boban che frattura con un calcio la mascella un poliziotto eccetera eccetera ma
In ogni caso quello diventa il il primo esperimento la la prima vera prova di guerra e non è un caso poiché quelle persone che si trovavano su fronti opposti su quegli spalti del calcio
Poco più di un anno dopo si troveranno con un fucile in mano a Vukovar la Stalingrado croata mi piace qui ricordare che poco lontano da Vukovar esattamente oggi è che Marco Pannella trascorse il Natale
Inviamo danno il Capodanno dell'altra tra il novantuno e novantadue mi ricorda quella tale ma sicuramente io nell'inizio iniziativa comincio in effetti a a dicembre ci fu poi questa questa delegazione che raggiunge se osi e che traspaia tra passò poi lei Capodanno in trincea nell'età tragedie osé e è Pannella simbolicamente simile la divisa approvata in quella però perché per quello che disse un servizio militare non violento indifesa degli aggressori contro gli aggrediti le tratta mescolare abbia prelievo dall'aggressore carcere e ecco ma una proposta di questa cosa
Il proprio secondo capi insomma di quello che stavi dicendo anche rispetto alle curve rispetto all'Inter all'ingresso della Puglia alla al controllo della politica sul calcio
Il secondo capitolo il tuo libro ha sentito la palla avvelenata e tu descrivi bene come cito le tue parole calce pallottole siano le due facce della stessa medaglia gli anni Ottanta manda in pezzi sta andando in pezzi la Jugoslavia di Tito e però insigniti io però come anche quando il PD i tamburi di guerra diciamo così suonano forte molti in Jugoslavia continuano a pensare che l'se è così e anche Faruk ASI Beggi ICE continua a
In pratica non vedere quello che sta sulla non può forse a non voler vedere quello che sta succedendo
Ma guarda le qual è stata Cuffaro una postura che purtroppo presero molti sarà io avessi soprattutto
Che la guerra sarebbe scoppiata gli abitanti di precaria per esempio magari non si immaginavano che persino da loro capitale sarebbe stata bombardata due ministri di un giorno solo per carità però fu così
Ma che ci sarebbe stata la guerra in clatter abbastanza pronostica bile della abbastanza avvertito
La cosa strepitosa per da un punto di vista della Natività di un popolo è quella che successe in Bosnia
Perché era evidente che la volta sarebbe stata il luogo della carneficina non solo il luogo della carneficina peggiore proprio perché la sua mescolanza etnica era esattamente l'opposto
Del disegno che propugna vano coloro che volevano della risoluzione del Paese
Ma nonostante questi Sarajevo derivano così convinti che la loro idea della multietnicità che la loro
Idea della coordino una convivenza pacifica fosse così forte insomma che esistesse un genius loci di Sarajevo che li avrebbe preservati da tutto questo
Sì mi ricordo perfettamente io ero a Sarajevo il
Il esattamente il giorno che fu che ci fu il referendum per l'indipendenza ventinove febbraio il primo marzo del novantadue
E subito dopo la proclamazione dei risultati quando già era chiaro che Arkan con le sue truppe stava avvenendo per circondare la città le prime barricate infatti
Saranno in alta che proprio il primo marzo nel centro di Sarajevo la gente andava al ristorante a brindare all'indipendenza con noi che non perché fossimo particolarmente intelligenti ma perché
Semplicemente bastava guardare l'evidenza delle cose che ci dicevamo ma
Chiamati ma cosa festeggiati magari scoppia la guerra qua
E le risposte erano lo pensate voi che venite da Zagabria Eda Lubiana ma Sarajevo è un'altra cosa noi ci salveremo da questa follia ecco
A chi benefici in questo senso era era la rappresentazione perfetta per Sarajevo ESE
Se volete la rappresentazione perfetta del bosniaco la Bosnia era una sorta di mini Ugo Slavia che racchiudeva appunto tutta l'essenza di quel paese multietnico e multiculturale così come l'aveva
Immaginato Tito e prima di lui cara Giorgevic naturalmente
Che
E quindi pensavano che la distruzione della Bosnia vada non non fosse possibile proprio per questi motivi proprio perché lì
La convivenza e la tolleranza aveva messo più radici e invece quello fu il motivo vero per cui lì la carneficina come dicevo prima sarebbe stata negli anni molto peggiore esso
Tengo a ricordare
Quasi duecento mila morti nella guerra di Bosnia di cui dieci mila bambini di è di quindici mila scusate abitanti di Sarajevo di cui degli tra gli abitanti di Sarajevo mille cinquecento bambini Faruk
Ah dietetici pervenire la tua domande scusa se sono stata Norris Giovanni
E rappresentava tutto questo oltre tutto lui se n'era andato nell'ottantasei dopo aver vinto
Per gli Sarajevo per la squalifica rilievo il campionato nazionale a giocare a Siviglia e poi associo in Francia e vedeva tutto questo dall'esterno ma
Il racconto animato convinto che è proprio quello spirito che lui conosceva preservarci la città ha dovuto rendercene conto purtroppo fuori tempo massimo bisogna anche tenere conto della situazione politica generale perché il muro di Berlino accaduto
L'Unione Sovietica è praticamente in agonia la Jugoslavia non è più così strategica l'Occidente al solito non sa nemmeno che cosa siano i Balcani Zanonato e e che è così arriviamo a quel potremo dire a quel fatale trenta giugno del mille novecentonovanta quell'ultimo rigore che è il titolo del del tuo libro ma è anche il titolo
Di un capitolo che inizia a pagina novantotto con queste parole il trenta giugno mille novecentonovanta e un giorno che lancia segnali al mondo che verrà
E poco più oltre scrive ancora il pianeta e l'Europa sono scossi da forza centripeta e soprattutto centrifughe che a saperle leggere
Annunciano il caos il Mondiale italiano asseconda gli umori geopolitici qualcuno si illude che quel con i piedi di poter rovesciare e l'inerzia degli eventi insomma
Un mondiale di calcio una partita di non non no popola cioè possono essere la rappresentazione della storia anche di quella maggiore ma un calcio di rigore nulla può cambiare insomma anche perché nel caso di quella nazionale jugoslava come scrivi tu
Farouk compagni sono stretti nella tenaglia del potere assolutamente
Mi piace ricordare rispetto a queste
Esemplari credo frasi che tu hai letto che sono l'essenza di quel capitolo che come scrivo più avanti nel capitolo ad assistere a quella partita jugoslavi Argentina
C'era un signore un po'particolare si chiama Henry Kissinger
Era stato il Segretario di di di Stato americano e era lì come appassionato di futuro ma anche come cronista del Los Angeles Times
E lui manda un articolo all'utente pertanto che in quei giorni del Mondiale italiano dicendo dove dove scrive il Mondiale italiano è la cartina di tornasole del ritorno del nazionalismo d'Europa
Allora ci sono degli eventi ISEE che
Possano essere metafora di tutto quello che che sta succedendo sarà metafora il rigore di Farouk evidentemente
E il Mondiale italiano un avvertito politico quale era Henry Kissinger aveva annusato questi umori
Guardando i tifosi guardando quello che si muoveva dietro è vero il momento era decisamente particolare la Germania si stava di unificare le do tanti si era già lì unificata e vincerà il Mondiale
La Jugoslavia era istinti soluzione ed esce a causa di un rigore sbagliato spesso e volentieri sì se si nota anche nella storia delle squadre di club
Si può notare come salvo alcune eccezioni
Una vittoria sportiva coincide quasi sempre con lo Stato del Paese economico politico sociale eccetera eccetera prendiamo l'Italia nel mille novecentottantadue d'Italia che esce dagli anni Settanta dal terrorismo
Comincia la ripresa economica eccetera eccetera cala l'inflazione vince il Mondiale in Spagna
Discorso diverso da quello del due mila e sei quando
Una nazionale capro espiatorio di tutti i mali del calcio italiano e però comunque in un Paese che prima della crisi Stardust piuttosto bene la
Questa cosa che tu sta dicendo che è vero allora mi fa venire in mente che nel mentre leggevo il tuo libro e preparava questa intervista o ho cercato fatto un po'di ricerche sull'intero trovato altri testi ovviamente capanno della storia del calcio jugoslavo che tra l'altro una storia molto importante che molto ho molto belle che non inizia negli anni già iniziati Tura dal dal Mondiale dell'Uruguay resa i fasti del del calcio jugoslavo ecco che ho trovato questa questa tesi anche quella che dice che insomma perché per paradossale che possa sembrare il
Vero successo del calcio jugoslavo che sono quegli anni lì coincide con il il disfacimento della Jugoslavia esattamente questo è anche in questo la Jugoslavia contraddice quello che sta lì attenzione però perché la
Secondo me la contraddice solo in apparenza
Perché a giudizio di tutti gli esperti di calcio con cui ho avuto modo di parlare anche se poi non sono citati nel libro eccetera quella squadra e la squadra di maggiore talento di quel campionato
Lor lo sostengono gli stessi protagonisti l'allevatore osi guadagnano avanti dai novanta esattamente l'allenatore Osimo arrivo a dire che
In quanto gli fecero notare che l'Italia aveva dei problemi a trovare un posto a Baggio per i giovani ascolto della radio Baggio era un talento della nostra nazionale
Che in quel momento faceva fatica a trovare un posto in squadra perché si preferiva gente più di sacrificio più di corso che di fatica
E ho l'interesse
Faceto risponderci l'Italia dei problemi a trovare un posto Baggio cosa dovrei dire io che mio sei D. Baggio
Perché in effetti quella squadra aveva storico che cercherà definito il Maradona delle
Susy cercherà un grande calciatore finito al Paris Saint Germain
E che era stato colpito anche dalle squadre italiane un altro talento purissimo prossimi Cecchi che poi sarebbe diventato un grande campione Boban che non era stato convocato per quel mondiale
Perché aveva preso a calci poliziotto ed era stato squalificato comunque non era titolare in quella squadra avrebbe dovuto fare la riserva
C'era un attaccante fortissimo che si chiamava cui o vice c'era lo stesso mi fai dodici non era riuscito a entrare nei ventidue sarebbe stato poi un grandissimo calciatore
Che la carta metro che giocava alla Sampdoria
C'era c'era c'era una miriade di di di di di grandi campioni tanto che il tasso tecnico di quella squadra non aveva probabilmente le quale in quel campionato europeo peraltro povero di tasso tecnico e dunque
L'aspettativa anche dei calciatori era probabilmente di vincerlo quel Mondiale molti di loro credevano che non c'era una squadra uguale
E l'allenatore Osimo finito il campionato non ha nessun problema a dire se ci lasciano andare avanti cosa che io temo non succederà perché siamo sull'orlo della catastrofe nel Paese
Ma se ci lasciano andare avanti con questi cacciatori l'Europeo fra due anni lo vinco di sicuro se no
Probabile rispetto è rispetto all'aspettativa e al tasso tecnico che uscirà i quarti è stata per una nazionale così dotata di talento
Ma così minata riscossa dai problemi etnici chicche che c'erano nel Paese è stata puntò un un una sconfitta non hanno raggiunto probabilmente
Quell'obiettivo che il talento di gli avrebbe regalato certo alla fine dunque ci sarà la guerra anzi le guerre perché poi le guerre jugoslave sono sono tanti conflitti alcuni a volte gli uni dentro agli altri insomma Donato anche in Bosnia proprio se
Tuo con ricordava anche l'inizio li ha eseguiti tutti come come inviato di guerra davanti abbiamo sentito anche in quegli anni da Radio Radicale cercando il nostro archivio si trovano estrapolato consigliere
Caro tra l'altro un quelli provetto scriveste con con Marco Venturi quell'aria nuovo e non io ero appena ecco alle posso aggiungere un ricordo a cui tengo molto oltre al ricordo di Pannella in divisa
è approvata o il ricordo di essere stato con Emma Bonino a Sarajevo il Morning giorno in cui lei decide di prendere un aereo concordi con la la città assediata
Per prendere il Sindaco di Sarajevo che si chiamava cliché vigliacco vice convincerlo a venire cosa che poi successe
Il Congresso radicale del mille novecentonovantotto sì sì sì venne infatti il io l'ho io la la Lollo novizia invece dissi in prima persona l'arrivo alla sede del Partito radicale di difesa che lei abbia ero lì in quella quella sera ecco
Allora scopriamo che sono accerto punto Faruk ASI Beggi ce il il capitano della della nazionale jugoslava
Prende atto che è accaduto quello che non aveva voluto vedere fino a quel momento somma non è vero che sporte politica e che calce politica sono cose separate la Jugoslavia lo sta dimostrando nel peggiore dei modi
ASI Belice affronta la situazione era capitano potremmo dire per citare sempre tue parole non vuole fare non vuole più fare l'utile idiota ma non vuole nemmeno passare come un traditore allora fa
I e il il come dire il capitano che diventa uomo potremmo dire così un po'retoricamente esattamente
Lulli al capitano Point dopo il I al Mondiale novanta il capitano si chiamava cui Oricchio
Subito dopo però lui diventa capitano della squadra per le partite che rimarranno e e rimarrà l'ultimo capitano della Jugoslavia perché poi la Jugoslavia non esisterà più
E nel novantadue Luigi durante un'amichevole con l'Olanda nel marzo del venticinque marzo del novantadue
Dopo aver giocato ad Amsterdam ma si era già preparato questa cosa va arriva nello spogliatoio
E fa questo discorso molto accorato che ho riportato per quello che lustro ricordava insomma nel nell'integrale di quello che lui se lo ricorda
Dice che la verità al la nel la verità non è quella che abbiamo vissuto ma quella che ricordiamo agibili ci ricordava esattamente le parole che poi ho messo nel libro
Dove lui fa questo discorso e compagni per dire io sono il capitano e io sciolgo questa nazionale questa nazionale non può più esistere nel momento in cui la mia città viene bombardata
E lui si fa un uomo assume questa responsabilità con grandissimo dolore agibile dice uno che ha vissuto per lo sport che vive tuttora per lo sport attualmente
Fa l'allenatore del Valenciennes che è una squadra di Little
Francese e però capisce che ci sono dei momenti della vita dell'uomo che benché quello dell'Europeo in in in Svezia che poi la Jugoslavia non giocherà perché verrà espulsa
Proprio per per una decisione delle Nazioni Unite
Di del novantadue comunque lui li assume questa di cui ancora non sa che la la squadra sarà espulsa quello sarebbe stato l'ultimo grande appuntamento sportivo a cui partecipare ma decide di gettare la spugna con questo discorso che fa
Ai suoi compagni non posso giocare nel momento in cui
La mia città è pompare data è un po'il poeta che appende la la la la CEE tra le fronde dei Salici
E nonostante questo però è nel momento in cui la nazionale sua la razionalismo slava tre mesi dopo parte per il ritiro per andare in Svezia dove poi appunto non giocherà
Luigi e illuso compagno che si chiama balzare Riccia
Va all'aeroporto di Zurigo nell'aria internazionale per salutare comunque i suoi amici
Che invece andranno a giocare in radice
Il capitano non giocava il capitano è con voi non compie status distruggendo il Paese ma con i miei amici calciatori volevo esserci e qui insomma arriviamo poi all'ultimo capitolo del tuo libro che si intitola L'ultimo rigore parte se
Non lo svegliamo perché perché no lasciamo lasciamo il gusto a alle
Al lettore perché perché merita però
è ovvio che l'ultimo capiterà anche quello delle domande inevitabili chiaro che come si dice la storia non si fa con il con i se però non non non si può nemmeno non chiedersi se le cose se le quali voi l'avete erano davvero inevitabili e qui sgomenta abbiamo citato Marco Pannella mi viene in mente io ho ritrovato proprio recentemente queste queste s'in queste sue dichiarazioni nel giugno dell'ottantotto Pannella disse che se le cose sarebbero avessero San sarebbero arrivate come stavano andando entro due anni insomma ci prese potremo dire Firema Jugoslavia sarebbe esplosa in conflitti sociali e regionali di gravità inaudita e prima ancora nell'ottantaquattro aveva posto formale l'ente
La la questione dell'associazione della Jugoslavia alla Comunità Europea ecco se questo fosse accaduto insomma se la Jugoslavia in qualche modo fosse stata coinvolta nella nella loro a comunità europea fosse stata associata invece di come diceva Pannella condannarla al fallimento dell'illusione del non allineamento dell'illusione di poter risolvere tutto in chiave nazionale
Magari non le cose sarebbero come potrà andare diversamente a secondo tempo allora guarda intanto vorrei notare che la domando di parlare lei attuale ancora oggi
Oggi e ci si chiede nei Balcani
Se un'associazione a qualunque titolo dei Paesi che ne sono ancora esclusi la Serbia per esempio la stessa Bosnia eccetera eccetera sotto un cappello europeo non riuscirebbe a far progredire questo lembo
Sud-est del continente europeo che ancora di fatto sta vivendo un tram un travagliato e lunghissimo dopoguerra la situazione non è ancora per niente risolta
Irrisolta e ancora oggi si ci si immagina che quel cappello europeo potrebbe essere utile oggi ma che sarebbe stato
Utilissimo allora
Come dicevi tu la storia non si fa con i secondi ma certo che le frasi di Marco riviste oggi
Ci fanno dire che lui aveva una visione così lungimirante per cui un'architettura costituzionale che avesse annacquato gli odi etnici
Sotto un cappello più vasto che era quello dell'Unione europea forse questo sì e più di un rigore poteva mitigare
Quello quello che poi è successo corse non lo sappiamo non ne abbiamo la riprova
Ma per tornare al a Farouk al suo rigore
Io credo che la domanda più importante in fondo sia un'altra no
Nel senso che l'iperbole del rigore sbagliato Farouk se le messa via
Cioè riflettuto per anni ci rispetta ancora oggi è evidente che quel rigore il suo destino in fondo il mio libro e anche
La storia umana di un non solo di un personaggio ma dei diversi personaggi che componevano quella squadra ma mi sembra più interessante un altro dato
No
E dato è che oggi
No nel capitolo iniziale che Tucci TAV in fondo c'è il sequestro non Luigi ma tutte le persone che lo incontra ex jugoslavi gli imputano quel rigore
E quindi se quel rigore a avrà avuto questo questo
è diventato un mito diventato leggenda e poteva essere secondo tutti la Catarci del Paese cioè
Se lui segnava scoppiava un rigurgito di nazionalismo jugoslavi vista che avrebbe potuto evitare la guerra eccetera eccetera
Mi fa pensare alla a una certa infanzia innocenza dei popoli ma soprattutto al potere norme che ha un evento sportivo sull'immaginario collettivo
Cioè il calcio nei Balcani e il veicolo più semplice per veicolare tutto il calcio in sé e innocente il problema è che il calcio può essere usato per il male come per il bene
Nei Balcani con tutta evidenza è stato usato per il male e ed ha prodotto ed è stato un pericolo formidabile per il messaggio nazionalista secessionista delle varie repubbliche attraverso le curve degli stadi attraverso i tutti i cacciatori usati come testimonial eccetera
Non dobbiamo
Immaginare che il calcio insieme abbia delle colpì il calcio è bellissimo se lo si guarda con gli occhi del bambino
Che ancora oggi sulla strada caccia contro un muro sulla spaccio si successi sbucciate ginocchia
Il calcio può diventare bruttissimo quando qualcuno cerca di manipolare lo
Questo mi sembra la la giusta conclusione di questa di questa
Conversazione Gigi allora l'ultimo rigore di Farouk una storia di caccia di guerra libro più in ubicata Sellero libro di Gigi Riva
Caporedattore centrale dell'Espresso inviato di guerra nei Balcani durante le guerre jugoslave è un libro che insomma
Merita di essere eletto perché è utile per capire insomma anche che cosa è successo in Jugoslavia perché c'è stata la guerra per capire la psicologia anche dei dei Balcani e di quei popoli
è anche bello dal dal punto di vista sportivo anche teso delle descrizioni di azioni sul campo veramente non notevoli per anni
è Paese legge veramente fa
Semplicemente somma è una lettura è davvero da consigliare Gigi grazie davvero al ha ritirato a prossima fatica insomma grazie Renault debordato dato a tutti grazie Gigi Riva