Al posto sbagliato. Storie di bambini vittime di mafia - Presentazione libro di Bruno Palermo (Ed. Rubbettino)

E cominciamo questo momento
Di presentazione e di riflessione
Florindo Rubbettino che e l'editore di questo importante libro ci raggiungerà tra pochi minuti
Nel dare il benvenuto mi presento sono Davide Mattiello membro della Commissione giustizia e della Commissione parlamentare antimafia per molti anni impegnato in libera e quindi conosco
E sono legato riconoscente sia Bruno che a Daniela che prenderanno dopo di me la parola
Per noi è importante che questo libro venga presentato qui nella sala stampa di Montecitorio nel cuore
Del Parlamento italiano quando con Bruno abbiamo immaginato questa presentazione non potevamo sapere
Quello che sarebbe successo
E che rende questa presentazione di questo libro in questo luogo ancora più significativa e importante alludo evidentemente
Alla infausta intervista fatta da Bruno Vespa a Giuseppe Salvatore Rina
Non potevamo immaginare che sarebbe successo è successo e noi presentiamo questo libro qui in Parlamento oggi anche per dire che dobbiamo fare del nostro meglio per impedire
La banalizzazione del fenomeno mafioso che mi sembra e non soltanto me una delle
Manifestazioni dell'attuale strategia mafiosa la banalizzazione la normalizzazione
Ripeto anche in questa sede ciò che ho già detto e scritto pubblicamente auspico che la magistratura italiana verifichi
Se con quella trasmissione
Non sia stato commesso un momento ulteriore di un delitto che fino a prova contraria non ha smesso di essere commesso
Perché il delitto di quattrocentosedici bis il delitto di associazione mafiosa si interrompe se
Chi ha cominciato a commetterlo e ha continuato a commetterlo decide di rompere col sodalizio collaborando con la giustizia italiana
Tutto sommato io credo che
L'unico mafioso a cui possa essere riconosciuto uno scarto nel comportamento una buona intenzione
E quindi l'unico mafioso cui lo Stato può riconoscere
Qualche cosa in termini di
Diverse condizioni carcerarie e quant'altro è il mafioso che collabora con lo Stato e il mafioso che collabora con lo Stato a norma di legge e il mafioso che dice tutto quello che sa
E consegna tutto quello che a
Cose che Irina non hanno mai fatto compreso il mafioso pregiudicato Giuseppe Salvatore Riina
Ecco perché questo libro presentato oggi qui a Montecitorio e tanto più importante perché ci aiuta e credo che
Le parole di Daniela di Bruno di Florindo ci aiuteranno a mettere a fuoco il senso di ciò che sto
Affermando tenendomi sul bordo del libro perché ne parlerete voi
Però credo che questo libro qui oggi ci aiuti a mantenere alta l'attenzione guai a banalizzare guai a normalizzare e proprio ciò
Che i mafiosi in questo momento vogliono
Tutto ciò senza negare mai
I risultati importanti che lo Stato italiano
A trecentosessanta gradi dalla società cosiddetta civile organizzata fino alle istituzioni che indagano nel primo nel provengono
Ha conquistato in questi anni per carità offenderei Mimmo il lavoro al sacrificio la memoria di chi non c'è più tanti passi in avanti sono stati fatti
Ma sappiamo che quei passi per lo più sono stati la reazione
Alle ferite insopportabili
Che le mafie hanno inferto al nostro Paese
La reazione alle ferite
Quando le ferite che non si è rimarginata non mai però sanguinano un po'di meno o meno si vede quel sangue
Allora la reazione rischia di affievolirsi ecco la normalizzazione la banalizzazione
Gli affari che continuano ad essere fatti le alleanze che si stringono le latitanza di alcune delle quali così sintomatiche di questi sistemi di relazione di potere mafiosi che non finiscono
Due su tutte quella di Messina Denaro è quella di Amedeo Mata cena due facce della stessa medaglia due facce della stessa medaglia
Di sistemi di relazioni di sistemi di potere di sistemi criminali che godono evidentemente ancora se non di piena salute di una salute sufficiente a non vedere interrotte definitivamente le proprie trame
Questo libro è un salva con nome questo libro ci aiuta a tutti attenere alta l'attenzione diva la coscienza
E di questo ringrazio sin d'ora tanto Bruno che l'ha scritto quanto Florindo Rubbettino che e l'editore ci vuole sempre del coraggio editoriale a fare uscire libri come questi in questo momento
E anche questo va sottolineato finisco nel dare la parola a Bruno credo che ci tornerà su questo in particolare Daniela Marcone vicepresidente nazionale di libera finisco con
L'impegno che in questo momento in questo luogo uno come me in quanto parlamentare deve riprendersi esplicitamente
E fare in modo che venga
Riecheggiato all'interno di questo palazzo
Poche settimane fa il Senato ha votato una norma da libera atteso da molti anni ma vorrei dire prima di tutto dai familiari delle vittime innocenti delle mafie
Perché poi libera in questi vent'anni non ha fatto altro che accompagnare interpretare sostenere un desiderio una volontà che è stata origini mediamente prima di tutto dei familiari delle vittime innocenti delle Marche approvando la norma che istituisce nel ventuno di marzo
La giornata nazionale che ricorda queste vittime innocenti
Questa proposta di legge votata al Senato è stata assegnata agli affari costituzionali il trenta di marzo alla Camera di i deputati quindi trenta marzo assegnata affari costituzionali alla Camera ad oggi non è stata ancora calendarizzata
Mio personale impegno con l'aiuto
Di chi vorrà
E credo che la Presidente Boldrini oltre alla Presidente Bindi non faranno mancare il loro sostegno che questa proposta di legge venga quand'do prima calendarizzata in affari costituzionali votate portata alla Camera perché prima che questa legislatura finisca
Questa norma sia a tutti gli effetti legge dello Stato grazie io lascio proprio sull'onda di queste parole di questi impegni la parola Daniela Marcone
Poi Florindo e quindi il nostro Bruno grazie Daniela
Allora
Io credo che
Quando ci troviamo di fronte
A questo tipo di memoria
Sia difficile
Anche quasi impensabile
Parlarne senza provare moltissime mozione
E la memoria dei bambini dei ragazzi uccisi dalle mafie
è una delle memorie
Più difficili da portare avanti
Quella memoria che in qualche modo
Devi lì tiene sempre contare ma
Facendola scivolare lieve nei discorsi
Non perché non debba avere la sua pesantezza ma perché
La memoria che mette a nudo e vicende più dolorosa
Più tragica dalla violenza mafiosa più disumane
E però e una memoria che va portata avanti che non possiamo dimenticare
E quindi con tanto coraggio
Bruno a Palermo
Quando ha iniziato a parlarmi di questo progetto che lui stava portando avanti di questa ricostruzione con cura con amore
E io di
Molto di nodi quasi di
Di vendere i brividi perché tre la prima volta
Che si affrontava così no provare a metterle tutte insieme queste storie
A dire la verità tutti voi sapete adesso
Davide Mattiello
Ci ha raccontato di questo percorso che stava facendo legislativo anche riconoscimento della giornata nazionale delle vittime innocenti delle mafie
Che ne aspettiamo da tanti anni per noi in realtà questa giornata e già una realtà fortissima
Una legge ovviamente darete no i sostegni istituzionalizzazione che necessaria
Quasi come se fosse il riconoscimento di tanti anni di impegno è un punto fermo da cui proseguire a fare memoria ancora con più forza
E che cosa voglio dire che in questo ventuno marzo in questa giornata quest'anno ad esempio l'elenco di libera l'elenco dei novecento nomi delle vittime innocenti delle mafie è stato letto in tantissimi luoghi
Noi pensiamo quasi duemila luoghi anche in istituti carcerari
Alla stessa ora del ventuno marzo alle undici e sono novecento vittime all'epoca quando si pensò di costruire questo elenco di metterlo insieme a ventuno anni fa
Io non facevo parte del gruppo che ha iniziato a pensarci come settore memoria con l'aiuto di Losanna e degli altri familiari stiamo provando ammette a ricordare come è nato questo elenco
Le motivazioni ovviamente non sono chiare e don Luigi Ciotti Presidente i di liberarmi della bellissima prefazione che
A che c'è in questo libro scritto appunto da Luigi
Ricorda come l'elenco delle vittime innocenti delle mafie che viene eletto il ventuno marzo
Fu messo insieme a terra iniziare a dare dignità a tutte le vittime anche quelle meno conosciute che era giusto che avessero almeno il nome ricordato
E quindi mettere insieme questi nomi
E nominarli io ricordo la prima giornata del novantasei del mille novecentonovantasei a cui partecipai fu fortissima la mia emozione quando venne eletto il nome di mio padre che era morto l'anno prima
Mi chiedevo come mai il nome di mio padre veniva letto a Roma eravamo a Roma e invece non veniva letto nella mia città nessuno ne parlava
Era una memoria che io stessa facevo fatica a distanza di un anno a tirar fuori no nella mia stessa comunità più ristretta
Questo che cosa ci fa capire ci fa capire che ancora oggi e purtroppo vent'anni ventuno anni son trascorsi
Ma il lavoro da fare in questo senso è ancora tanto ricordare le vittime innocenti delle mafie nel territorio in cui sono stati uccisi ancora oggi per molti di noi familiari e difficile
è più facile ricordarle altrove parlarne liberamente altrove
C'è una la ragazza che è stata uccisa
In Puglia Marcella Di Levrano
E sua mamma Marisa Fiorani
Racconta la storia di Marcella dal Centro al Nord Italian Po perché dite a Milano un po'perché è facile ricordare di Marcella invece nella sua terra
In provincia di Brindisi molto complicato perché le vittime indecenti della Sacra corona unita
Sono ancora tutte hanno ancora delle storie nascoste ad esempio Bruno Palermo riprende molto bene la storia di Angelica pistoni
La bimba di tre anni che viene uccisa dalla Sacra corona unita con la mamma
Beh questa storia vi posso assicurare che danno voi non è non viene raccontata nelle scuole
Non ne parla mai nessuno di questa bambina di Angelica che viene uccisa con un crudeltà terribile dei suoi
Da suoi assassini questo a rimarcare il fatto che
Non esiste una regola d'onore per le mafie
Le mafie nono anno dinanzi alcuna umanità alcun senso di umanità
E
Lì dove si sono trovati davanti a bambini a donna qualunque situazioni hanno ucciso
Hanno ucciso perché ritenevano che quella quella modalità fosse la modalità della loro legge quindi non c'è la regola del rispetto
E credo che oggi sia importante dopo che per ventuno anni abbiamo portato con noi questo patrimonio di memoria
Analizzarlo in quello che e quindi ricordare anche i cento otto bambini che sono in questo elenco e che forse ci saranno altre storie vero Bruno da recuperare
Forse lasciar perdere anche noi il pudore
Che forse per tanti anni ci ha un po'imposto di non parlare dei bambini
Quasi come se no diceva beh forse non parlandone sparisce no questo dolore ma non è così scompare solo quella memoria invece noi abbiamo l'obbligo della memoria
Credo che la società civile non possa fare a meno di questa memoria di tutta la memoria delle vittime innocenti e in particolar modo della memoria dei bambini
E certo andò voi spetta
Fare da contraltare a questa difficilissima memoria con il nostro impegno
Raccontando che l'impegno e veramente efficace rendendone efficace
Con impegno non solo a realizzare delle celebrazioni il giorno dell'anniversario da no di questa vittima o di quell'altra
Ma
Dicendoci che questi tagli o dura da un anno all'altro lo portiamo con noi lo mettiamo
A disposizione no di tutti dei fatti in particolar modo i familiari delle vittime innocenti delle ma delle mafie ma anche tutti coloro all'interno di libera e all'interno del mondo del volontariato
Che e anche del mondo istituzionale che porta avanti un impegno contro questo fenomeno che come abbiamo potuto vedere nel caso dell'intervista al figlio dire Ida
L'intervista che nessuno di noi è riuscito a bloccare
L'abbiamo dovuta subire possiamo adesso dirle a monte che ha parlato con un codice che ha parlato a
A tanti che ha voluto dirci delle cose ma nel frattempo c'è stata
E quindi questo ci deve far capire
Che
Viviamo in un mondo in cui
Tutto è inammissibile
In cui c'è spazio ancora terra molto male
E quindi il lavoro da fare tanto
Non non bisogna mai abbassare la guardia e credo che il patrimonio della memoria delle vittime innocenti delle mafie a partire
Proprio da questi bambini
Est ecco ci deve dare tanto coraggio tutta la forza tutta l'energia di cui abbiamo bisogno anche nei momenti in cui c'è da compiere scelte difficili posso immaginare non so la casa editrice
Che
Si dice ma è un'operazione editoriale
Valida io credo che di fronte a questo tipo di
Lavoro
Non ci siano molti discorsi da fare si tutti legittimi ma
Poi alla fine questo libro deve camminare conduit siamo noi che abbiamo
L'obbligo di portarlo avanti oggi c'è una buona di biografia sulle vittime innocenti delle mafie
Spesso dimentichiamo che fino a pochissimi anni fa forse fino a una decina di anni fa non c'era quasi niente non c'era quasi niente
In dieci anni è stato fatto molto
Credo che dieci anni fa sarebbe stato impensabile pubblicare un libro in cui si parlasse di tutti i bambini
Noi abbiamo avuto che ho svolto un lavoro con di collaborazione conseguite Children che ci ha chiesto come libera come mai non si parlasse dei bambini vittime delle mafie
Quasi contemporaneamente Bruno Palermo via chiamata mentre noi cercavamo di dare queste informazioni assenti decidere e anche del TAR del perché
Non se ne parlasse noi in maniera più evidente
E quindi probabilmente e per quel senso di pudore anche sbagliato tra di noi che invece appunto abbiamo detto dobbiamo risolvere
Io ho concludo dando la parola a Bruno
Con il mio ricordo personale
Delle mamme
Delle bande di
Michele Fazio e di Caetano marchi Tellini che sono i due ragazzi Baresi uccisi
Fra virgolette per sbaglio
E Michele Fazio è stato ucciso a Bari vecchia
E Gaetano Parchitelli è stato ucciso sul suo motorino a Carbonara
Io ho conosciuto subito i loro genitori che immediatamente hanno iniziato a lottare con i denti per chiedere giustizia per quelle morti
Addirittura i genitori di Michele Fazio si sono hanno iniziato entrare nelle casse
Della società e la mafia barese
Cercando di capire che cosa fosse successo perché
La magistratura sta parchi di Aldo cercando di capire entrando loro dentro
Chiedendo loro e la mamma di Michele Fazio Lella Fazio ha chiesto alle donne di mafia già aiutarla dicevo siete mamme come me aiutati nel Po aiutatemi possibile che non capite
Che è stato ucciso mio figlio di quindici anni mettetevi nei miei panni
Qui devono uscire colpevoli io l'ho sentito il discorso duro durissimo Di Lella
E loro avviando ricordano
Nel giorno dell'anniversario di Michele nulla Bari caldissima di luglio dentro Bari vecchia dove c'era questo il cippo questo questa pietra andiamo lì il primo pomeriggio e ogni anno ricordiamo Michele
Ma si vede che l'impegno di questi due genitori dura tutti i giorni loro combattono con l'associazione intitolata Michele Fazio la mafia dal di dentro
E bene io credo che questi genitori non sono stati familiari come voi ma proprio rileggendo il libro di Bruno Palermo ho avuto quel brivido terribile che mi ha fatto capire che loro non erano familiari
Come gli altri ma erano familiari
Hanno genitori e si dice che sopravvivere ha un figlio
E innaturale
Invece loro non solo sono sopravvissuti ma come loro tanti altri genitori chiedono giustizia per le morti dei loro figli e credo che
Ricordare oggi non solo questi ragazzi che sono morti ma anche questi genitori vivi
Che in nome della vitalità dei loro figli di tutto quello che facevano inviti avrebbero potuto fare in una vita che non hanno potuto dire che a un certo punto è stato è stata spezzata dalla brutalità mafiosa
Sia molto importante quindi ecco perché noi diciamo che vogliamo ricordarle sempre vivi grazie
Grazie Daniela io dare la parola a Florindo così facciamo concludere Bruno letto delle domande che ci saranno Florindo Rubbettino il coro Joselito grazie beh io credo che questo libro non era facile nel senso che
Non era facile trattare un argomento come questo con ovviamente tanti rischi anche tante insidie ed dire che provo a Palermo è riuscito in queste imprese molto bene dirlo uscito secondo me che in tutto perché questo è il libro prima di tutto di un cronista
Un cronista che sa raccontare la storia della strada la storia spesso è fatta titolo L'Espresso è fatta di sangue
E che quindi la restituisce con appunto la padronanza di quel mestiere
E del saper scrivere
Però non è solo il racconto di un cronista questo libro importante anche perché proponemmo oltre a mettere nel nel testo l'analisi che non mancano manca mai
Ci dà un ulteriore tassello di conoscenza di quel fenomeno appunto dalle mille sfaccettature che fenomeno criminale mafioso
Scattando osserva ancora ce ne fosse bisogno questo libro credo lo faccio in maniera definitiva facendo capire cadere definitivamente il mito che e le mafie abbiano dei codici morali che abbiano delle
Aree all'interno dei quali non entro l'anno non entrerebbero perché ha avrebbero rispetto di alcune di alcune di alcune insomma categorie come in questo caso i bambini e c'è stato anche che ha sostenuto questo che Baccos contribuito alla costruzione di questa mitologia mafiosa che somma come quella che veniva ricordata in apertura sicuramente non aiuta
Mella nelle nel nel portare avanti i messaggi di questo tipo ecco diciotto Palermo questo fa molto bene perché è stato detto ampiamente quindi non non voglio tornarci però
Credo che raccontare il dolore delle famiglie vedere questa strage di innocenti questi cento otto vittime che non sono quelle
Che comunque un grande appunto spirito di ricerca
Ed è di ricercatore proporre ma trovato manteniamo siano qualcuno in più anche di queste centotto
In qualche modo dimostra quanto orribile e senza alcun Codice sia il fenomeno mafioso si diceva anche del pubblicare libri che riguardano questi temi Rubbettino è è un editore che da da quasi quarant'anni si occupa di questi termini la lo studio dei fenomeni mafiosi è uno dei filoni con cui
Di cui con maggiore costanza ci siamo occupati e ci siamo occupati negli anni
L'ho fatto provano indagare da diversi versanti detersivi versati di studio dal centri sociali dalla storia e l'economia al racconto giornalistico delle delle di queste vicende anche provando a dare un'angolatura letteraria che sport spesso aiuta molto di più delle analisi sociologica comprendere determinati
Determinati fenomeni si diceva prima lo diceva prima Daniela
Ricordare nei territori di mafia a volte più e più e più difficile che farlo altrove dove c'è un clima più asettico ecco la stessa cosa credo valga per chi pubblica
In in quei in quei territori obiettiva Cassitta dice che ha sede in Calabria e quindi io credo che sia sicuramente più difficile far lo però io credo anche che
Una volta che vi si riesca abbia un valore sicuramente più importante non solo di testimonianza ma anche di azione concreta
Di azione concreta ecco lo stesso ovviamente vale per chi racconta quindi per puro Palermo e per i tanti altri studiosi che di questi temi si occupa perché io credo che l'unico modo per sconfiggere appunto il fenomeno criminale
Sì è quello di aumentare la conoscenza è vero quello che si diceva fino a qualche anno fa di libri sulle mafie non c'erano moltissime in circolazione
Oggi per fortuna abbiamo molta conoscenza su questi temi ma non sarà mai sufficiente per contrastare anche quei fenomeni culturali che la mafia continua a trasmettere in maniera sempre più evoluta
E a volte col sostegno consapevole e inconsapevole anche dei grandi mezzi di comunicazione grazie
Grazie per Florindo il Bruno rinnovando tutti
Il grazie per questo sforzo perché poi immettersi a scrivere un libro come questo significa sempre superare
Quella fatiche iniziale di fronte al primo foglio bianco ed è un grande servizio soprattutto quando questo è l'oggetto e questa è la qualità
Bruno
Buongiorno buon pomeriggio a tutti
Intanto io dovrei fare un milione di ringraziamenti che primi tra tutti proprio queste tre persone che sono seduto al tavolo con me
Perché
Tutte e tre
Se in separata sede non hanno avuto assolutamente alcun dubbio sul valore di quello che io stavo facendo avevo molti più dubbi io su quel il lavoro che stiamo facendo
Il primo Florindo col quale ci sono bastati creduta i cinque sette minuti per decidere di pubblicare il libro
La telefonata con Daniela è stata la telefonata che naturalmente ha cambiato anche la mia storia rispetto al libro perché io avevo
Mille dubbi mille anzi devo scrivere una cosa così delicata parlando
Di persone che non ho conosciuto ma
Foglio conoscerle per cui ero ancora in fase di studio di preparazione e Daniela devo dire la verità sette dodici anche per telefono capì subito lo spirito col quale io mi ero accostato questo lavoro e questo mi deve grandissima forza per andare avanti continuare
Su questo lavoro
E poi Davide durante
Uno dei mille viaggi in Calabria ci siamo trovati a tavola io ho parlato di questa cosa il librone che neanche in stampa ancora
E da venisse bene anch'io salto fianco dobbiamo fare qualcosa in sé ma appena esce e siamo qui oggi per questo perché nessuno dei tre mi ha detto mi ha posto niente nel suo anzi però forse più entusiasti loro del lavoro che sto facendo che io
L'idea del libro io da da non da tantissimo tempo ma
Da
Qualche anno sono a collaboratore attivo di libera Crotone
Crotone è un luogo di periferia ma centrale in questo libro e non sono in questo libro
Io ho conosciuto i genitori Domenico Gabriele dopo i funerali Di Domenico Gabriele non li conoscevo io seguiti da cronista ho seguito tutta la vicenda del cronista
Ho cominciato a collaborare con Libera mi occupavo mi occupo tuttora di incontrare i ragazzi che vengono a fare i campi estivi
A Isola Capo Rizzuto sui terreni confiscati alla familiare gestiti dalla Cooperativa terre io ogni che Libera Terra che sono dei ragazzi splendidi
è gente
Da tutta Italia che viene a sporcarsi le mani in Calabria e lo fa sia materialmente che fisicamente di sporcarsi le mani perché lì bisogna lavorare duro e di pomeriggio si incontrano le persone che ti raccontano delle storie che raccontano come si vive in Calabria
è
Mi sono reso conto tra i racconti che mi faceva Giovanni Gabriele francescana stanziate
Gli incontri con i ragazzi mi sono reso conto che c'era un vuoto assoluto rispetto al ricordo di alcune storie di molte storie e a me stavano a cuore quelle dei minorenni dei bambini
Per esempio chiedevo a quelli nati intorno agli anni Novanta se avessero mai sentito parlare non se conoscessimo storia se avessero mai sentito parlare di Nicholas Green
Che è una storia che ha cambiato l'Italia c'è l'Italia della donazione di organi che prima di Nicholas Green e troppo Nicola scritto
E questo mi faceva paura il fatto che questi ragazzi non sono un consenso la storia giustamente torna questione anche anagrafica ma che non è avessero mai sentito parlare per me invece è una storia che mi ha segnato tanto così come tante altre storie
A quel punto mi decido e
Decido di raccogliere tutte le storie che riesco a trovare
E devo dire che in questo caso ho meditato molto anche l'intuizione di un giornalista vero
Di un giornalista giornalista come dici definisce un amico nostro diretti Alfredo Borrelli che Virgilio squilla c'è ex caporedattore della Gazzetta del Sud di Crotone
Io volevo fare un libro parlando dei bambini calabresi vittime della 'ndrangheta
Lui mi disse
Della Calabria gliene frega niente a nessuno devi ampliare il discorso devo fare dei farlo per tutta Italia perché si fa una cosa solo calabrese non gliene frega niente a nessuno possa assicurare
Ed in effetti era così
Anche John di chi
Lo storico inglese che racconta in un straordinario documentario che si chiama mafie bunker racconta anche la strage di Duisburg dice quei sette morti questi morti erano a Duisburg fossero stati a San Luca
Non a tutti sarebbe interessata la cosa ma siccome erano a Duisburg nel cuore dell'Europa civilizzata così per dire
E allora io ho lavorato su questo e poi ciò lavorato sul titolo
Che è uno ribaltamento della situazione culti negli ultimi giorni si è creato un po'di discussione attorno al titolo perché molti si fermano solo al titolo e non vanno per esempio già sulla quarta di copertina
O non leggono quello che è stato scritto rispetto al libro verde poco importa perché il ribaltamento di questa condizione mero dato proprio Giovanni Gabriele
Quando per l'ennesima volta ha sentito parlare del figlio dicendo che era nel posto sbagliato al momento sbagliato
E lì non ce l'ha fatta più Giovanni ha sbottato altro mio figlio era su un campo di calcetto
Come fa a essere un posto sbagliato il campo di calcetto per un bambino di undici anni
Da lì il ribaltamento della questione Giovanni mi disse forse al posto sbagliato non c'era non ci sono ormai le vittime innocenti al posto sbagliato ci sono quelli che sparano
Quelli che vanno ad ammazzare quelli che compiono una strage come avuta Crotone per trecentocinquanta euro
Perché Domenico Gabriele morto per trecentocinquanta euro
Che l'obiettivo dei killer doveva dare la 'ndrina locale
E quindi ci ho lavorato molto c'è ed è stato difficile anche dal punto di vista psicologico ci ho lavorato per circa un anno e mezzo alla raccolta dei dati
In un anno e mezzo fa parlai con Luigi Ciotti all'Assemblea regionale in Calabria in mezzo alla neve eravamo sulle montagne sperdute della sigla in questa Assemblea regionale di libertà
Luigi mi disse una bellissima cosa continua a lavorare ti do un consiglio che delitti io l'ho seguito alla lettera
Ed è l'ultima storia di questo libro che nella storia di vita Castelluccio e divino Agostino il poliziotto di Palermo ci sono assieme alla moglie
Perché Luigi disse guarda loro si erano sposati da poco sono stati uccisi davanti alla casa dei genitori Rina Agostino ma ed a Castelluzzo incinte di quattro mesi
E questa storia non viene raccontata così perché ovviamente si parla di restituzioni e di Nino Agostino perché ovviamente sono vittima Luigi se c'era una bambina di quattro mesi nel grembo dita
Raccontiamo anche questa storia virtuosi assolutamente sì e dell'ultima storia e poi una cosa
Che volevo fortemente con Florindo abbiamo fatto subito vorrei volevo che fosse un prodotto made in Calabria
Proprio per quello che dicevamo prima della difficoltà di raccontare la Calabria fuori dalla Calabria perché è vero che in Calabria
Ci sono i più forti sodalizi di 'ndrangheta è vero che
Viviamo imposti anche abbastanza allucinanti ma è anche vero che c'è
Una primavera calabresi sta venendo fuori
Non è ancora esplosa due ci auguriamo che questo avvenga
Però ci sono tanti esempi positivi in Calabria di gente che ogni mattina lotta contro questi signori ci sono i collaboratori ci sono i testimoni di giustizia imprenditori che hanno denunciato ci sono i ragazzi delle cooperative sparsi in tutta la Calabria
Ci sono i coordinamenti di libera che lavorano dalla mattina a sera in Calabria come in tutta Italia e vanno nelle scuole così come diceva Daniela
Così come i genitori dei bambini ma di tutte le scuole così come Domenico Gabriele francescana Stasi come i genitori
Di Michele Fazio fanno nelle scuole a parlare quei coetanei e si sottopongono vi posso assicurare io sono stato con Giovanni Gabriele anche nelle scuole elementari e medie
Voi non avete idea delle domande che fanno i bambini
Ai genitori che hanno perso un figlio e loro si sottopongono a qualsiasi tipo di domanda senza mai tirarsi indietro e rispondono
Rispondono a tutti ricordo che un bambino disse a Giovanni giovanili se io ho messo la mano sotto attestati Domenico e l'ho tirata fuori piena di sangue e un bambino liste e lei cosa approvato non ha avuto voglia di andarsi a sparare a quelli che avevano sparato
Loro si sottopongono anche a queste domande e non hanno nessun timore di farlo e hanno la stessa difficoltà di cui parla Daniela
è molto più facile parlare di Domenico e di altri bambini in tutta Italia che in Calabria nella provincia di Crotone sono pochi gli istituti che hanno invitato a parlare Giovanni Francesca della storia di Domenico
Perché
Per mille motivi però
è molto più facile tant'è che sono stati intitolati coordinamenti di mirano in provincia di Venezia dottor Gabriele di Campi di Bisenzio in provincia di Firenze
è stato intitolato una struttura Isola Capo Rizzuto ti recente fatta sulla scorta di una idea dell'ex sindaco di Isola Capo Rizzuto Carolina girasole ma che è stata
Al
Io inaugurata da poco dal nuovo sindaco che è una struttura finanziata col PON Sicurezza che dove doveva interesse dedicata
A Domenico Gabriele è stata inaugurata ma non c'è nessun segno che quella struttura si chiami dottor Gabriele
Tant'è che tra poco
Probabilmente andremo con Giovanni Francesca con l'Associazione tutto Gabriele con Libera affiggerla una targa con la scritta questo campetto dedicato tutto Gabriele ammazzato dalla 'ndrangheta undici anni
è abbiamo dovuto incontrare anche il prefetto per dire questo
Di recente Adalberto al prefetto di Crotone non c'è un segno che questo campetto sia dedicato a un bambino di undici anni ucciso dalla 'ndrangheta
Capirete che i motivi che mi hanno spinto a fare questo lavoro sono infiniti io spero solo ed esclusivamente di aver reso un servizio nient'altro di aver
Dato nelle mani della gente
La possibilità di conoscere tante storie Daniela citato quella di angeli capitoli vi posso assicurare che una delle storie che mia
Segnato di più psicologicamente perché è una storia terribile crudele allucinante
è il processo per
Il secondo processo per la morte di Angelica Pietro che ancora deve iniziare c'è stato un rinviato c'è stato un avviso a gennaio di quest'anno perché è uno dei due
Killer ha parlato e ha detto chi è che è stato materialmente ad uccidere la bambina e quindi ancora si deve fare il processo sono passati un'infinità di anni
Io ho finito perché sono va avanti per troppo tempo grazie grazie a tutti
Grazie Bruno
Ancora la parola Daniela e poi se qualcuno di voi ha qualcosa da chiedere ho da aggiungere a ben volentieri quindi concludiamo nostro incontro
Mentre parlavi Bruno mi è venuto in mente che questo libro ci porta CIN
Non so come mai io quando leggevo le storie di questi ragazzi questi bambini pensavo
Ai ragazzi che va alcune volte hanno ucciso dei loro coetanei
E io penso che l'esperienza dei familiari che vanno soprattutto nei carceri minorili
Sia un'esperienza da da diffondere di cui parlare
E forse quando lo facciamo dobbiamo raccontare portare conto di queste storie a quei ragazzi
Perché
Sapete una delle cose che mi ha sconvolto maggiormente fu sentirei racconto di
Bruno Vallefuoco
In un laboratorio tra di noi all'interno di una formazione di libera
E Luigi ci raccontò che quando avevano lui e la moglie Bruno è stato ucciso il figlio Alberto di ventidue anni insieme ad altri due ragazzi Cotral coi tali furono scambiati per altri
E sono stati scissi senza pietà da un vero e proprio squadrone
E
Quando
Loro sono stati fra virgolette fortunati perché la giustizia ha avuto il un corso veloce
E
Quando la moglie di Bruno sentiti la sentenza ascolto la sentenza
è svenuta
Ed è stata molto male e nei giorni successivi non hanno capito perché lei stava molto male perché alla fine lei ha capito ma questa è una cosa che ci racconta sempre Bruno che
In realtà la morte del figlio non era la e di quei ragazzi lo dirà la morte unica le onde non erano le uniche scusati sono molto azzardata dov'erano le uniche morti che erano cadute in quel momento in quella strage
Ma erano morti anche quei ragazzi che avevano sparato quegli altri tre ragazzi che non avevano nessuna speranza erano stati condannati
E da quel momento in poi Bruno è stato tra i familiari più attivi nelle carceri per attività perché lui dice Daniela che noi abbiamo avuto giustizia
è stato importante per noi ma pensare che c'è una società in cui non c'è giustizia in cui altri ragazzi altri minori sono stati costretti
A
Qua dagli assidue soldi
Cucci tendo quegli altri ragazzi ci fa pensare che voi stessi a cui è successo questa cui Adduci sul Berto siamo chiamati a lavorare in questa società
E quindi credo che insieme a queste vittime dobbiamo portare con noi anche la storia di tutte queste altre vittime
Prima delle domande aggiungo una cosa velocissima uno anche
Per esempio una delle cose straordinarie una delle tante cose straordinarie che ha scritto Luigi Ciotti nella prefazione
Il lavoro che si può fare sugli adulti com'è possibile pensare a dei genitori amorevoli con i propri figli e poi essere complici del dolore immane provocato I ce ad altri genitori
E poi una cosa che ripete sempre giovani Gabriele quando va nelle scuole mio figlio è morto a undici anni quelli che hanno sparato avevano diciannove e venti anni che staranno in carcere per tutta la vita
Che è una cosa che
Ai ragazzi rilascia un po'no con la mente sospesa
Se qualcuno vuole chiedere
Prego c'è anche
Ci diceva un po'la metodologia ripresentate così
Valentina Roncati dell'Amsa volevo chiedere all'autore la metodologia oppure ha lavorato cioè
Se queste
Questi cento Tononi innanzitutto da che hanno a che anno vanno e anche diciamo se sono più o meno
Come dire dei centotto bambini ragazzi vittime di mafia appunto se come ho capito ce ne sono altri non rientrati questo libro
Buongiorno sono guida Rossetti sono un amico di Bruno riverso in una sera personale non professionale la sua vita anche se è passata
Alle domande a cui il personale Brooke è rimasto sdegno rabbia speranza che cosa dopo questo lavoro di crolli questa cronistoria che hai fatto
Chiaramente leggerò il libro comprende attenzione piacere crescere per la
Perché son parole tue ma purtroppo non perché sia piacevole
Quello che c'è dentro trend viceversa perché cosa c'hai dentro tu ora dopo
E io volevo chiedere una cosa al
A tutti voi
Quello che mi ha colpito dal libro di Bruno avuto modo di di fogli Arizzi poi leggerò con attenzione è appunto il metodo della cronaca utilizzata quindi vengono riportati i nomi fatti provati
Dettagli in maniera lucida e chiara proprio cronaca
Perché stessa ne siamo abituati
Nel non tanto sui libri quanto soprattutto nelle fiction televisive a quei giovani hanno più accesso a vedere i fatti di mafia indica assonanti indicativi
Quasi a ruolo di dire noi hanno questo codice d'onore sono uomini d'onore all'interno della famiglia quale città cara la mia famiglia le donne da migrano raccontati
Conosci basamento della realtà che io credo sia una pericolosa proprio per i ragazzi
Magari quei libri chissà sceglierli discipline
A modo proprio però in televisione passa un messaggio
Pericolosa aderito per a livello culturale qui a Roma ci eravamo interrogati sulla banda della Magliana esso racconta di Romanzo criminale quindi in cui
Quei ragazzotti venivano raccontati veramente come
Uomini d'onore fra di loro
Quindi
Anche nelle fiction né per quanto siano prodotti commerciali il messaggio che arriva secondo me e preoccupante non è cronaca quell'attesa entro Manzo però faranno di mafia
Daniele foto giornalista e neanche libera volevo chiedere a Bruno premesso che non ho letto il libro che non c'era leggere da oggi
E premesso che come ci è stato detto le mafie non hanno un codice morale ma all'interno delle varie mafie se si può fare un distinguo nel senso non è un calderone indistinto no Cosa nostra la sacra corona unita alla 'ndrangheta riesce a fare un distinguo non so non voglio dire
Massimo un minimo di ferocia ma c'è una un atteggiamento diverso rispetto a tutti questi lutti collezionati così centotto
Davide scotta io sono l'insegnante
Faccio seguito alla domanda da che mi ha preceduto così l'autore può chiarirci anch'il metodo utilizzato ci sono
Vittime di mafia con diverse modalità non di esecuzione ma sono figli ad esempio alcuni sono figli
I mafiosi
Forse questo da Restivo insieme all'editore molto più ampio e di di capire che ci sono perché il sul concetto di innocenza il metodo utilizzato dal
Dall'autore con cui sono state raccolte queste storie
Mi e quello che volevo dire appunto ex mitizzare invece quello che
La mafia killer straordinari che non sbaglia un colpo
Avete riusciamo storie negli atti giudiziari di gente che che perde la pistola
Non tocca le donne ed euro e noi non lo fa da da tempo eppure
Eppure il messaggio simbolico e quello che invece
Siano killer straordinari venti efficaci fanno delle cose che che hanno quasi una sorta di giustizia che veniva detto anche prima molto bene quindi la mia era di metodo e anche se questo qui era voluto per
Creare un una situazione che che che scuote anche per coscienza grazie
Io volevo Fabrizio Feo TG tre
Il libro
E importante importantissimo anche perché poi voglio dire ed è importante il fatto che
Bruno coi si sia anche trovato costretto come dire a occuparsi del tema al di là dei confini della Calabria
Perché
Come tu sai io nasco in Campania professionalmente avrei da dire ho avuto purtroppo il l'esperienza di di di di misurarmi con un altro approccio quello non selettivo della camorra avrà come dire a questo genere di vittime nel senso che praticamente i camorristi
Sparano quasi sempre e ammazzano molto spesso vittime adolescenti o addirittura bambini TUF facendo questo lavoro lo è sicuramente notato
Ma resta comunque un dato che questo in Calabria è successo è successo e come e successo in un modo che tu stesso ricordati poco fa incredibile
Come nella vicenda del campetto di calcio
E e comunque nonostante questo la Calabria continua ad essere fuori dai radar da anche quando accadono queste cose la mia domanda è
Ora
Questo libero
Abbiamo appunto dell'occasione del
Del diciamo dell'impegno sia de dell'editore che insomma e e grandissimo su questi temi non solo ma su questi temi al di là dell'impegno di Davide agli enti di là dell'impegno di libera
Questo libro
Riuscirà a fare secondo te e se avete in mente qualcosa diciamo dal punto di vista delle presentazioni del diciamo così anche proprio lo sport so di comunicazione o a far fare a questa tematica un salto cioè quello di far avvicinare
Da un lato
Il
Diciamo così la prospettiva delle vittime che sono tante se ci può essere una giustificazione queste sono proprio vittime e senza alcuna ragione
E dall'altro il fatto che come giustamente ricordavi e molti dei killer cioè dei carnefici non hanno la stessa età
Ma quasi a Napoli per questo facevo quel riferimento hanno la stessa età perché Simona sedici Simone diciassette ecco
Siccome è successo altre volte c'è una bibliografia in questo senso è successo altre volte che si è parlato di vittime innocenti e di vittime giovanissime
Dico il salto quello di parlare di una generazione Tritto durata ma sull'ATA massacrata
Da queste da questo modo di fare di fare di essere criminali un salto uno un accostamento pensate di farlo nella comunicazione perché forse sarebbe il caso grazie Fabrizio Bruno
Allora andiamo in ordine storie metodologia rispondo alla collega dell'Amsa io a ho accolto e cercato materialmente le storie di tutti i minorenni che erano stati uccisi nel corso degli anni
Ho trovato
Tutta questa
Questi nomi l'ho fatto leggendomi giornali dell'epoca dove è stato possibile
Quindi chiedo consultato gli archivi storici per esempio della rete tessuto della stampa dell'unità del manifesto di Repubblica del Corriere la sera tutti i giornali che riportavano comunque notizie perché poi
Anche i colleghi magari riportando
Alcuni riportavano alcuni particolari e altri riportavano altri quindi ho cercato di mettere insieme tutte queste cose qui una volta fatto l'elenco un vero e proprio elenco io dovuto mettere in ordine cronologico
Proprio perché è uno degli obiettivi del libro e
Si mitizzare questo falso Codice d'onore delle mafie che non ho mai ucciso le donne e bambini la prima di abbiamo notizia è una ragazzina diciassette anni Emanuela Sansone ventisette dicembre mille ottocentonovantasei Palermo nel negozio della mamma
Sta giocando coi fili fratellini partono dei colpi di fucile da fuori non uccidono nessun altro se non lei non colpiscono e su un altro se non lei
I rapporti della polizia dell'epoca dei carabinieri all'epoca riportano che spera a sparare fu una banda di mafiosi perché sospettava che la mamma di Emanuela Sansone che avesse denunciati perché spacciavano soldi falsi
Mille ottocentonovantasette una ragazza
Da lì fino ad arrivare al due mila quindici
Questa è la metodologia che usato e li ho voluti mettere volutamente in ordine cronologico se voi vi soffermate una un attimo
Nella elenco nell'indice del libro che sono riportati nome e cognome e hanno andate a vedere mille novecento novanta
Quanti ragazzini bambini morti ci sono stati nel mille novecentonovanta l'anno in cui l'Italia
Festeggiamo i mondiali di anno in cui tutto il Paese sorrideva e brindava i mondiali
C'è stata una vera e propria carneficina di bambini e ragazzini uccisi in tutta Italia
Questa è la metodologia Acquerino cosa mi è rimasto
Mi è rimasto intatto tantissima voglia di continuare a lottare e a combattere
Mi è rimasta dalla voglia di andare in giro a parlare con le persone a
Arti farmi dire le cose che non so dalle persone io ottantasette di imparare sempre e comunque
Però mi è rimasta questa grande voglia di alti parlare con le persone io ora sto facendo
Un'esperienza che ho mai fatto nella mia vita che è quello di insegnare una scuola superiore e non in Calabria ma in Emilia così mi riallaccio porre alla tua domanda ti posso assicurare che
C'è tantissima tantissimo tantissimo lavoro ancora da fare perché
Se vero che al sud i ragazzi le persone bene o male purtroppo
E aggiungo purtroppo
Conoscono i segnali capiscono le persone sanno come si muovono i mafiosi piuttosto rientra nettisti percepiscono anche lo sguardo da Roma in su questa cosa
Avviene molto difficilmente quindi quello che dobbiamo cercare di fare col nel nostro piccolo e cercare di
Fornire a quante più persone possibili strumenti per poter riconoscere questi questi brutti segnali e ti assicuro Lorena che
Io due anni fa una scuola di Isola Capo Rizzuto ho avuto un ragazzino di dodici anni
Che sapeva le battute del capo dei capi a memoria e che recitava il rito di affiliazione alla 'ndrangheta per due volte di seguito senza mai commettere il minimo errore
A Correggio dove insegnò ora un ragazzino di quindici anni parlando dei collaboratori di giustizia architetto infami come gli sbirri
Stiamo parlando dell'Emilia e della Calabria
E quello di cui parli tu è un problema serio è grosso
Il Roma annusare alcune storie non fa per niente bene
Sentire ragazzini che ti recita a memoria il capo dei corpi dei capi devastante per noi che
Dalla mattina alla sera cerchiamo invece di far capire quanto questo sia un falso mito e quanto questo porti alla rovina per se stessi ma anche per la comunità e quindi romanzata e queste storie creare degli errori se vogliamo da dei delinquenti zero che
I delinquenti hanno sempre appassionato anche un po'la letteratura però bisognerebbe raccontare le cose come stanno se uno ammazzato ammazzato non è che
C'è la bella ragazza della della macchina
Ammazzato è un delinquente poi ci si può neanche romanzati sopra ma dicendo però i fatti come stanno
David la la prima Daniele
Era l'atteggiamento su diverso su
Su alcune cose
Che ripeto è questo l'atteggiamento che sia purtroppo questo mi fa rendere conto che
C'è ancora tanto da lavorare ma una cosa che per esempio a me
Tra virgolette preoccupa un pochino e che
Ai campi di libera testate di Isola Capo Rizzuto vengono quasi tutti i ragazzi del nord
Pochissimi calabresi
Anzi ora da qualche mese a questa parte alla cooperativa televisioni che Isola Capo Rizzuto si stanno avvicinando le scuole di Crotone i gruppi scout i gruppi parrocchiali che già
Come dire una grande conquista è già una grande conquista per esempio su quei terreni è stato organizzato il venticinque aprile
Lunedì prossimo si fa carico venticinque aprile sui terreni confiscati alla familiare finora gestiti dalla Cooperativa trilioni che con le associazioni con anche i gruppi parrocchiali perché poi
La bellezza
Di libera
E proprio questa che mette insieme le associazioni mondi più distanti più disparati ma
Che
Stanno tutti insieme sul gli stessi obiettivi
E poi la diversità comunque crescita e comunque
Una cosa che
E linfa diciamo
Davide
I killer sono killer hanno una missione da portare a termine
L'obiettivo loro è quello di eliminare la persona che devono eliminare di tutto il resto non è che gli atti sia ma importato niente
Marcella persone dieci anni allargare imporre nello
In Calabria sta tornando a casa con il fratello del fratello e uno che era entrato in una vicenda
Che riguarda un'altra vittima innocente nell'elenco di Libera che un marocchino che era andato in un Sasha carrozze per trovare dei pezzi di ricambio per la propria auto che dovrà scendere in Marocco sposarsi
C'è un agguato in quel momento vengono ammazzate tre persone tra cui questo signore questo ragazzo
Uno degli individui indagati per queste vicende e il fratello di Marcella Tassone che però
POIN esce da questa vicenda parcella persone a dieci anni e in macchina col fratello sta tornando a casa vuole tornare a casa per vedere il Festival di Sanremo
Stanno per arrivare vicino casa la strada si restringe una curva la macchina viene bloccata scendono due persone da un'auto cominciano a sparare
La polizia i carabinieri che intervengono sul posto
Riconoscono il fatto che uno dei killer ha messo la mano dentro al finestrino della macchina sparato in testa alla bambina
Non ha sbagliato
Nel senso che quello era l'obiettivo non nel senso che il mandato non hanno altri fini se non quello di tordi raggiunge il proprio scopo demolire tutto quello che c'è intorno e poi poco gli importa poi ci sono i figli dei mafiosi
Ci sono anche in questo caso tanti ma
Voglio dire la legge italiana riconosce in minori come innocenti come
Persone che non hanno nessuna colpa fino a prova del contrario c'è una storia che per esempio pochissima conosciuto che riguarda la Provincia di Crotone ma non solo la principale è questa l'emblematica
Perché nel mille novecentottantadue
Le Castella che una delle zone più belle della Calabria che il Comune di Isola Capo Rizzuto
C'è un signore che si chiama Maesano che sta nel campo insieme a due o nella nipote l'altra è la figlia c'hanno tutti e due nove anni sono cuginetti sono tutte e due nove anni c'è una faida in corso
Arrivano i killer per eliminare l'uomo ma Mazzone due bambine che stanno scappando
Stanno scappando io tra l'altro ora qui lo dico ma
Nono avuto riscontro un sollecito a trovare riscontro da questo punto di vista ma
Secondo alcuni che all'epoca hanno vissuto quella vicenda alle ragazzine fu furono sparati colpi di fucile ai genitali
Nove anni
è ovvio che a nove anni è figlia di un mafioso Crema nove anni
Io non posso decidere io autori o io x non posso decidere che è una bambina di nove anni sicuramente diventerà una criminale perché fieri mafioso e chi sono io per te citarlo
Questo ci ha nove anni
Altro quindi voglio dire è normale che ci siano anche i figli anche Giuseppe Di Matteo
Che aveva dodici anni
Ci sono persone i quali il Papa ha ucciso i familiari allo Yad dodici anni
Che siamo noi per dire che sarebbe diventato come il padre
Che fa una fine terribile
Fu
Brizio tu che sei terrone cui abbastanza quanto noi sai come
Funzionano certi meccanismi sa e come funzionano certe cose soprattutto tu che sei un terrone emigrato nella più grande città del sud che a Roma dove l'informazione viene gestita che indirizzata
In modo specifico
Sei pure che
Perché fai il tuo mestiere lo fai da giornalista giornalista quant'è difficile restare giornalista giornalista in questo momento dell'informi l'informazione italiana
Perché lo dicevamo anche prima è un'informazione che
Si sta sottoponendo alle logiche del mercato perché
Se in Calabria c'è il sangue allora se ne può parlare se non c'è il sangue non ce ne frega niente per la Calabria come in tante altre zone d'Italia
Per cui i messaggi positivi che arrivano da queste terre fanno molta più fatica di un agguato
Ma molta più fatica
Francesca che corrispondente di Radio Capital per la Calabria credo che
Negli ultimi cinque anni abbia fa solo raccontato fatti di cronaca per Radio Capital non credo che tu abbia raccontato di un'azienda
Che ha fatto le cose che ne sono famosa in tutto il mondo no
Scusami se ti interrompo se tu guardi la Biblioteca della RAI guardi servizi del TG tre ti rendi conto che negli ultimi sette anni la Calabria non è cioè la 'ndrangheta non è un fenomeno calabrese è un fenomeno milanese
Cioè la Calabria non esiste ma non esiste e nemmeno per i fatti di sangue io ho cercato di mettere insieme
Molte cose nella domanda alla realtà di fondo è
Qui sono due cose che sfuggono in questa ti pregherei di
Perché
Segreto è chiedo discusso alla comunicazione legata al fatto che esso è un fatto importantissimo
Partire da questo per sul tema affrontare più generale cercare anche di far
Capire che la Calabria non può essere
Cioè bisogna far qualcosa che mi dovete dire questo chiediamo infatti io conduco Florindo ci sentiamo a cadenza quasi settimanale per cercare di capire come
Andare in giro a far conoscere tutto quello di
Che abbiamo realizzato insomma
Credo che lo faremo anche in futuro soprattutto nelle scuole che una cosa che preme a me
Maggiormente io ho ricevuto la lettera di una docenti e chiudo subito
Ho ricevuto la lettera di una docente che insegna Isola Capo Rizzuto che ha comprato il libro il giorno che è uscito
E che sta leggendo nelle sue classi le storie del libro uno alla volta e i ragazzi cominciano a porsi delle domande credo che questa sia già una grande conquista
Io allora concludendo questo incontro così denso non ringrazio più nessuno ma vi chiedo aiuto
Non sarà sfuggito a nessuno dei presenti che questa sala stampa
E collocata architettonicamente maniera molto significativa
Di là c'è la strada
Di là c'è l'Aula un libro presentato cui
Può restare più vicino alla strada o entrano nell'Aula cioè
Portare un libro qui dentro è un pezzo del lavoro
La strada a due metri laurea venti metri da qui
E questo è un posto molto complicato
Nel quale non basta avere una buona ragione per arrivare al risultato
Bisogna che le buone ragioni si dotino di una forza sufficiente
Bisogna che le buone ragioni si dotino di una forza sufficiente altrimenti le forze altre prevalgono
E ai noi rischiamo di volgere verso il termine di questa legislatura con un elenco di esempi di cose venne iniziate
Che poi si sono arenate o sono state dirottate perché si sono scontrate con forze altre meglio organizzate e più determinate in questo senso
Non ringrazio nessuno ma chiedo aiuto e ci chiediamo aiuto reciprocamente io credo che questo libero sia un buon ingrediente
Alle ragioni e alla forza di chi intende portare dentro le istituzioni queste storie perché le istituzioni si dotino sempre di più di strumenti per fare in modo che
Non capitino più queste cose
E venga assicurata verità e giustizia laddove ci sono ahi noi capitate
Da questo punto di vista la legge che ha fatto un passo al Senato
Ma qui alla Camera è assegnata ma non calendarizzata sul ventuno di marzo e viceversa
L'importante riforma del Codice antimafia che riguarda tutta la partita dei sequestri delle confische e non solo che noi alla Camera abbiamo votato l'undici novembre
E che finalmente in Senato è stata calendarizzata vediamo se riesce ad andare avanti in tutto questo continuiamo davvero
Chi vuole
A camminare insieme ad aiutarci reciprocamente se l'autore e l'editore sono d'accordo io due copie ve le chiederei con la tua dedica ca una parla Presidente della Camera una parla Presidente dalla Commissione parlamentare antimafia che in incarico personalmente di portare spiegando quello che è successo
Detto che sono state entrambe informate invitate e che se non sono qui e per altri impegni concomitanti
In modo tale che questo momento sia stato tutti gli effetti un momento di lavoro politico per avvicinarci quanto di più a quell'aula arrivando dalla strada
Grazie buona giornata grazie Florindo grato Daniela Marcone
Grazie favorevole