Il Consiglio d'Europa boccia l'Italia sull'aborto. Intervista a Filomena Gallo sul TG 5 delle ore 20

I dati i contestati sugli aborti in Italia e le credi che dice di chi dice che la legge centonovantaquattro non è applicata
In Italia i medici che non hanno optato per l'obiezione di coscienza in materia di aborto sono pochi e lavorano in un ambiente ostile in una parola sono discriminati
Ad affermarlo è il Consiglio d'Europa che accogliendo un ricorso della CGIL rimprovera l'Italia perché nonostante la legge centonovantaquattro del settantotto
L'accesso ai servizi di interruzione volontaria è complicato e per una donna praticare l'aborto può rivelarsi un'odissea quella portantino a che si rifiuta di portare la paziente ha letto operatorio sono proprio degli abusi però
Lì non obiettore da solo si paginette contro il proprio ambiente risulta una vita veramente invivibile
I nodi e toni sono sempre meno ed essendo spessore legati alla pratica abortiva per loro secondo la documentazione portata a Strasburgo fare carriera è quasi impossibile l'abbiamo cercato di tamponare
Eventuali discriminazioni tra l'una e l'altra famiglia professionale avendo due strutture una do servigi Ginecologia che opera autonomamente rispetto a quella
Delle che opera in tema di interruzione volontaria di gravidanza il Ministro della salute Beatrice Lorenzin ne sottolinea i numeri sono nella norma non c'è lesione del diritto alla salute il Governo ormai non può far più finta di nulla è arrivato il momento di intervenire
Se vuole le soluzioni ci sono
Chiedere la corretta applicazione della centonovantaquattro imponendo alle Regioni di verificare che non vi sia un'interruzione di servizio fare un albo pur ecco dei medici obiettori e prevedere una norma che crei un servizio alternativo per l'obiezione di coscienza per coloro che non vogliono applicare gli aborti