Convegno dei Giovani Imprenditori Italiani

Perché hanno tutti eroso l'ingenua fiducia tecnocratica negli anni Sessanta tralascio qui
Quelli di natura più accademica anche se sono stati importanti nel mostrare la inadeguatezza del consenso keynesiano tecnocratico prevalente fino alle tensioni inflazionistiche ai primi anni Settanta
Insieme tralascio anche quelli più strettamente legati al controllo dell'economia nel breve periodo
No perché il nostro oggetto qui oggi e lo sviluppo non la stabilizzazione di breve
Da questi argomenti traggo però soltanto una conclusione che la fiducia riposta talché i mesi ISMU ingegneristico degli anni sessanta in un attivismo macro economico di breve periodo nella potenza degli strumenti monetari e fiscali
E una fiducia eccessiva se non infondate
Eccessiva per alcuni ragionamenti accademici
Ragioni teoriche nelle quali non posso entrare ma eccessiva anche per un insieme di trasformazioni storiche di natura epocale che hanno cresciuto in modo impensabile in grado di
Sì stata
L'indebolimento dell'efficacia delle politiche nazionali vale anche per i Paesi che hanno formalmente ritenuto la sovranità sugli strumenti di politica economica vale a maggior ragione per i singoli Paesi della Comunità economica europea di quali sono formalmente spogliati della sovranità nazionale degli strumenti monetari e di cambio
E si avviano a spogliarsi e questi si è una previsione è un auspicio
Della sovranità nazionale sulla politica fiscale o quanto meno del suo uso per scopi congiunturale
Da questo primo gruppo di argomenti si sono tratti a volte conclusioni liederistica estreme da Stato minimo e non c'è dubbio che molti degli autori impegnati a combattere il keynesismo ingegneristico degli anni sessanta
Sono da sostenitori dello stato minimo sono dei liberisti estremi
Queste conclusioni non sono però a mio modo di vedere
Totalmente corrette specialmente se ci si sposta ha un'ottica di lungo periodo
Perché vedete il problema e questo signore e signori cacciato dalla porta del breve periodo del keynesismo ingegneristica delle politiche fiscali e di stabilizzazione il settore pubblico rientra e rientra in modo molto prepotente dalla finestra del lungo periodo dalla finestra dello sviluppo
Rientra dalla finestra perché ci si è resi conto che nel lungo periodo a fini di sviluppo il ruolo dello Stato anche di uno Stato non minimo anche di uno Stato che non risponde alla limitazione di nozze dico dei liberisti estremi
è assolutamente essenziale
Proprio mentre gli economisti liberali attaccavano per il Breve l'interventismo e l'attivismo dei come dei keynesiani altri economisti e storici aziendalisti sociologi politici
Scoprivano che il successo economico di un Paese nel lungo periodo dipendeva in modo fondamentale dalla qualità della sua amministrazione pubblica
Dai servizi fondamentali che lo Stato metteva a disposizione dell'impresa e della società
Insomma lo Stato come immobili trattore organizzatore
Dell'azienda paese espressione orrenda ma che rende l'idea che i Paesi competono tra di loro non solo con la prima linea delle imprese esportatrici ma con le retrovie di servizio che in gran parte lo Stato organizza questo Pignone ormai altrettanto popolare tra gli economisti dello sviluppo tra gli storici dell'economia per gli aziendalisti di quanto sono le critiche al keynesismo ingegneristico tra i macro economisti teorici
Ed è popolare sia in riferimento a Paesi avanzati sia riferimento Paesi arretrati
Già nell'ottantatré
Loizzo Reynolds un famoso economista dello sviluppo così chiudeva una rassegna su quaranta Paesi sullo sviluppo economico di quaranta Paesi lungo l'arco di un secolo
Diceva testualmente così
Come in periodi precedenti anche in questo ci sono stati dei paesi che sono cresciuti assai di più di altri e alcuni sono rimasti addirittura fermi
La spiegazione di questa differenza non sembra possa essere trovata nelle diverse dotazioni di ricchezze naturali Paesi poveri di risorse come la Corea e Taiwan sono cresciuti molto mentre Paesi ricchi come lo Zaire sono rimasti bloccati
La mia ipotesi è che il fattore esplicativo più potente sia costituito dall'organizzazione politica e dalla competenza amministrativa dei governi questo signore è un liberista come formazione
No è uno studioso famoso studioso di sottosviluppo e questa conclusione è stata ripetuta centinaia di altre rassegne gli altri studi
Questi dei a che l'organizzazione politica la competenza amministrativa del Governo contino molto nello spiegare lo sviluppo non si riferisce solo ai Paesi sottosviluppati
Si riferisce anche e soprattutto ai paesi sviluppati dalle varie aziende Italia Germania e Francia che competono tra loro con la qualità delle loro retrovie di servizio
Con la qualità dei loro sistemi di istruzione e formazione professionale dei loro servizi trasporti e telecomunicazioni con la gradevolezza delle loro città perché no perché lui no industriali esteri vengono anche si stabilì in una città
E non costa così cara perché dovrebbero venire a Milano e mi domando che quel pazzo
Che può venire pensavo di ritirarmi siede a lavorare a Milano
Con l'efficace speditezza dei loro sistemi giudiziari di pubblica sicurezza
Naturalmente fa io parlo di Milano perché sono milanesi naturalmente fossi napoletano parlerei di Napoli immagino
Naturalmente si potrebbe osservare che ciò che ho chiamato con un'espressione molto riduttiva retrovia di servizio
Rispetto alla prima linea del settore esportatore
Potrebbe benissimo essere utilizzato al settore privato e non dal pubblico
Io credo che sull'opportunità di privatizzare quanto è ragionevole privatizzare non si incontrino più in Italia obiezioni politico teoriche di principio degne di nota
Anzi c'è stato un quattro
Tante di fatto naturalmente e e alcune basate su considerazioni assai poco confessabili ma poche di principio
Ad esempio suggerimento contenuto nella relazione di Fumagalli di rendere privata la produzione di servizi sanitari è un suggerimento che anche una forza di sinistra oggi in Italia deve prendere prenderebbe in attenta considerazione senza obiezioni di principio
Valutando nel merito
Ma sia a livello teorico sia in riferimento ad una concreta situazione storica dopo aver Prati privatizzato quanto è possibile ragionevole privatizzare comunque è questo il punto di fondo comunque
Rimarrebbero nelle mani del pubblico compiti produttivi regolative immensi
Per cui non è possibile sfuggire all'impegno di rendere più efficiente il pubblico
Ricorrendo ad una gestione esclusivamente privata comunque nelle mani del pubblico rimane grosso di servizi di regolazioni di un sacco di no il grosso dei servizi di retrovia ma questa è solo la legge e l'ordine l'importanza che questo qua deve rimanere nelle mani del pubblico
Che questo sia vero si è recato dal fatto che non è affatto detto che i Paesi complessivamente più ricche competitivi abbiano le loro per sia in Paesi che hanno privatizzato il grosso delle retrovie
è stata la Germania soltanto siano Paesi di predominante impegno privatistico nell'ambito delle rogazioni dei servizi di base non è vero per niente
Sotto che fate regressioni controlli su questo ma questo non è vero qualche importante che quando il pubblico c'è ed è grosso il pubblico efficiente
Questi sono i Paesi che cresca queste la Germania questa specie questi sei Paesi no dove il pubblico c'era il pubblico efficiente proclamati sono Paesi col pubblico più piccolo per modo di dire
No e per alcuni aspetti come Giappone o più ma questo è un altro problema cioè non c'è una correlazione negativa tra dimensioni del pubblico e propensione alle sviluppo
La correlazione negativa vera che cerca in efficienza del settore pubblico e sviluppo quello sì
Ora io non ho così da di entrare in dettagli l'analisi comparativa ma le conclusioni che voglio trarre sono molto forti non sono molto forti e credo che siano oggi ampiamente condivise scusate se lo ripeto la prima è che per i Paesi sviluppati che sottosviluppati le retrovie contano e sono destinate a contare sempre di più vorrei ripetere sempre di più sono destinate a contare la qualità dei sistemi di istruzione
E formazione professionale le grandi reti di servizio l'efficienza dei sistemi giudiziari e di repressione dei crimini
La funzionalità e gradevolezza dei sistemi urbani una gestione assennata del territorio e last but not least un elevato consenso sociale basato su una percezione diffusa di equità e di giustizia
Sempre di più le comunità nazionali e regionali si confronteranno sulla qualità di queste retrovie
Le materie prime si comprano i capitali si muovono dove c'è chi sa utilizzare lo stesso progresso tecnico si può comprare e poi se ci sono quelle retrovie
Quello che serve lo si fa in casa
Questa è la prima conclusione
Quindi le retrovie contano la seconda che gran parte delle retrovie per quanto prima ti diamo sarà sempre organizzata dal pubblico
Quindi la conclusione delle conclusioni che il pubblico deve essere reso molto più efficiente
Questo è il semplice teorema no che volevo sviluppare e qui arriviamo al dolenti note
Fin qui acconto totale con la relazioni Fumagalli anche dopo naturalmente
Perché ecco le conclusioni ora rese esplicite abbiamo spostato l'area su cui dobbiamo intervenire dall'economia privata alla politica e all'organizzazione del settore pubblico ora ben identificato l'Area giusta importante
Ma non è affatto detto che ci semplifichi la vita
Se come ingegneri siamo stati deboli in economia non è affatto detto che saremo forti in politica in organizzazioni istituzionali
Questo un'area molto meno solida dell'economia e in cui è molto difficile trovare un punto su cui appoggiare la leva del cambiamento
Comunque lo dobbiamo fare e il presidente dei giovani imprenditori di è stato costretto non da un improprio desideri di invadere il campo altrui quel campo della politica che il Presidente Consiglio qui a Capri due anni fa ero presente anch'io ha così duramente rivendicato ho visto che la lezione è servita per tutti quanti intervenendo avete messo le mani avanti non vogliamo imbattere
Va gli atti il fatto scusa appreso osservazione pari forse no vi ricordate con quell'episodio di Capri due anni fa e ma Fumagalli centrato per la necessità di andare fino in fondo sul campo proprio che è quello dell'efficienza e della competitività dell'impresa privata
Ora vengo la seconda parte del mio intervento per più breve per trovare un appoggio robusto alla sua leva nelle sabbie mobili della politica il presidente dei giovani imprenditori è andato a cercarlo molto in alto nel campo oggi così discusso delle riforme istituzionali
Purtroppo non conosco nei dettagli la proposta di riforma istituzionale cui Fumagalli fa riferimento e i dettagli in queste cose sono molto importanti per giudicare il realismo e gli effetti sperati della riforma
Foro quindi riferimento all'intero genere di proposte pochi sembra anche quelli Fumagalli appartiene
Che hanno per oggetto un superamento della proporzionale pura un governo più forte
Eventualmente con una legittimazione elettorale diretta del Presidente del Consiglio un Parlamento con gli stessi poteri di controllo e di grande legislazione ma non coinvolto nella cogestione minute consociativa di gran parte dei provvedimenti del governo come avviene oggi
Un orientamento dalla competizione politica verso polarità alternative Decio due potenziali squadre
Ora nel far riferimento queste proposte e nel discutere l'ultima parte delle azioni Fumagalli vorrei essere chiaro e per farlo liberamente come dire due cose una che non parlo più se prima ho parlato come economista quindi paga totalmente al di fuori del campo di mia competenza tecnica qui mi tolgo la giacca del tecnico e mi tolgo anche la giacca del politico io a differenza di quanto diceva Cirino Pomicino ieri
Sostengo che le giacche si possono togliere non ho un impegno così forte in politica da un po'togli togli quella giacca cioè io parlo liberamente in questo momento e non come persona che è impegnata profondamente con un partito politico
Non è affatto detto che questo seguendo i consigli siccome che su consiglio di questo genere di tipo ma palco tre li seguirà questa è un'altra cosa
Benissimo
Vorrei dire allora subito che io sono profondamente convinto della bontà
Sono profondamente Bolt convinto della bontà della proposta di Fumagalli
Mi hanno cioè convinto gli argomenti di coloro i quali sostengono che le riforme istituzionali di questo tipo dovrei darebbero un contributo positivo alla creazione di uno Stato migliore
Capace di fornire quei servizi di retrovia che l'industria richiede e di fornire alle famiglie buoni servizi e trasferimenti e qui
Vorrei però che tutti insieme anche se siamo convinti di questo
Anche se siamo d'accordo e soprattutto se siamo d'accordo con Fumagalli
Riflettesse né insieme e superasse qui insieme se non ora in altra occasione
Due obiezioni serie
La prima obiezione è che l'assenza o l'incompletezza di sistemi istituzionali vi ha detto che andava a complicare le cose come dire presentavo argomenti per poi gli accademici servono questi insomma complicare cose relativamente semplice quindi questi sono già complesse per conto lo qual è la prima obiezione
Che l'assenza o l'incompletezza di sistemi istituzionali del tipo da noi auspicato posso dire noi perché simili alla proposta mia
E in particolare l'assenza di alternativa al governo non ha affatto impedito ad altri paesi dal Giappone alla Svezia signori preceduto soltanto un piccolo periodo c'era di nuovo adesso di governo borghese ma è un periodo è un paese di mono Croazia e monocultura politica
Alla Baviera dove la se il suo è stata al Governo ininterrottamente
Non ha impedito a questi Paesi di produrre esiti assai migliori dei nostri sia sotto il profilo delle Fitch senza o sotto il profilo efficienza o talora congiunto dell'efficienza e dell'equità
Ne controprova la presenza di sistemi istituzionali simili a quelli da noi auspicato ha sempre condotto buoni risultati il caso inglese è un caso paradigmatico
Si insinua l'ho un dubbio
La capacità di produrre esiti di efficienza ed equità apprezzabili e proprio legata così strettamente ai caratteri del sistema istituzionale che noi vogliamo instaurare non vi è negata fatto
Oppure vi è legata né legata anche ad altri fattori
Oh io personalmente propendo per la terza interpretazione in particolare credo
Che la riforma istituzionale Conti ma che continua altri fattori
Su alcuni dei quali non possiamo assolutamente intervenire perché sono di lontana origine storicamente all'assenza di un sentimento dello Stato da parte degli italiani conta moltissimo ma non ci possiamo fare niente
Perché non possiamo rifare la nostra storia
La storia delle nostre regioni ma su altri possiamo intervenire in particolare soldi veri su un punto cruciale che finora non ha avuto l'attenzione che merita ed è il punto della riforma della pubblica amministrazione conto assolutamente centrale
La seconda obiezione dal considerare seriamente riguarda l'estensione e l'intensità dei problemi di riforma che dobbiamo affrontare
Di una parte dei quali la relazione di Fumagalli ha offerto una rapida carrellata
Col tempo e probabilmente senza alcun intenzione esplicita da parte dei nostri governanti
Noi abbiamo creato noi Italia
Un sistema inefficiente ingiusto e che però ha creato tenerci Simi interessi di breve periodo la sua autoconservazione
Se il voto viene espresso in modo più o meno consapevole in difesa dei propri interessi di breve periodo la democrazia difende l'inefficienza e l'ingiustizia e Porcia ogni proposito riformatore
Una coalizione esplicitamente riformatrice non riuscirebbe dunque a prevalere
E anche se per caso prevalesse e anche se avesse a sua disposizione gli strumenti che gli offre la riforma istituzionale
Si tratterebbe pur sempre di un governo di parte che non esprime una piena disponibilità sociale da affrontare i sacrifici richiesti
Il governo sarebbe impopolare e ci sarebbero forti reazioni sociali e sindacali che governo troverebbe molto difficile affrontare anche perché molti dei rifornimenti
No non avrebbero modo di dimostrare la loro bontà nello spazio relativamente breve di una legislatura
Stop descrivendo lo strazio fondi artista è un po'troppo fosco e forse più adatte al dilemma democrazia contro riforme che stanno affrontando lei neonate democrazie dell'Est europeo quella più dilemma che ho descritto più che non Alitalia speriamo che lo sappia superare ma vale per la Cecoslovacchia vale per la Polonia vale da questi Paesi
Che devono far passare una buona fase di rigore durissime i loro cittadini e in più non hanno più lo Stato totalitario lo sono in democrazia quindi perché anche le élite politiche vedono rapidamente cacciate si impongono troppo rigore
Questo il dilemma è più adatto a quei Paesi che hanno ma un pezzettino
Vale anche per noi fece la battuta che noi siamo l'ultimo Paese di socialismo reale ma questa per fortuna è una battuta
Un pezzettino è vero abbiamo creato un sistema in cui abbiamo creato un insieme di interessi profondamente incrostati all'autoconservazione di situazioni profonde di inefficienze di giustizia
E quindi se diamo libera espressione in democrazia a questi interessi questi bocciano un rischio di bocciare un programma innovato
A me sembra questi sono obiezioni serie di cui dobbiamo tener conto
Se noi crediamo di aver trovato il punto d'appoggio per la nostra lei
Oh io personalmente rimango persuaso che una riforma istituzionale del tipo di quelle proposte dei giovani imprenditori sì una premessa quanto meno utile per affrontare la riforma del settore pubblico la riforma del riformatore come lo chiamo
E quindi creare retrovie più efficienti per l'industria e servizi più giusti e qui per i cittadini io vorrei concludere con una nota di fiducia rispondendo parzialmente entrambe le obiezioni che ho appena ricordato
Primo da prima obiezione ho detto che altri fattori oltre alle riforme istituzionali
Influiscono sull'efficienza con la quale il settore pubblico fornisce servizi che deve fornire e dunque può contribuire alla crescita economica e civile e allo sviluppo del Paese
Su alcuni di questi fattori come ho detto non si può intervenire fanno parte della nostra storia nazionale
Su altri siti e in particolare sul tema che trovo Croce al menti importante dalla qualità dei servizi pubblici dei servizi che lo Stato deve fare
Senza di questo qualsiasi discorso sulla qualità dei servizi pubblici sui servizi di retrovia è destinato a restare aria fritta
Se non si attacca alla qualità del personale della Pubblica ministero se noi non arriveremo tra dieci o quindici anni voglio essere ottimista
Ha una situazione nella quale una larga parte dei migliori laureati delle nostre migliori università
Desiderino abbracciare una carica di dirigenza nella pubblica amministrazione e non mi riferisco naturalmente Alitalia giudiziario di insegnamento
Ma le carriere esecutivo
Noi possiamo dimenticare ogni discorso di qualità dei servizi pubblici che si sia fatta la riforma istituzionale oppure no che si siano fatte le altre riforme richiede Fumagalli oppure no
Le riforme Marciano con la testa delle persone e dei dirigenti soprattutto
Solo dirigenti di alta qualità
Di competenza orgoglio e spirito di servizio possono fornire buoni servizi
Non è stato in questo tipo di persone è una piccola appendice scontata
Quando c'è questa qualità
Se no è una fatica
L'obiezione è evidente a questo nuovo di affrontare le cose ma come facciamo ad attirare oggi questo tipo di persone con un sistema pubblico così degradato e di così basso prestigio
Io non credo questa dizione non si possa rispondere
Ma neppure posso entrare evocano il disegnino riforme della pubblica amministrazione vorrei però suggerire ai giovani imprenditori alla Confindustria che affrontino in modo esplicito questo tema nelle loro meritorie ricerca e con assoluta priorità
è inutile parlare di lotta all'evasione fiscale se non abbiamo al ministero l'intendenza personaggi di questa qualità o parlare riforma sanitaria se non abbiamo in capo le USL e personale di carriera di questo tipo di qualità e spaccato dei politici
Ed è inutile anche fare la riforma in basso cioè privatizzando dove possibile il rapporto d'impiego e credo che si debba fare credo che si debba fare ma che da sola sia inutile
Se poi gli impiegati si trovano a capo dei diritti
Al loro capo dei dirigenti
I quali non assumono in prima persona la responsabilità di organizzazione del lavoro
Cioè quella di promuovere trasferire eventualmente perché non licenzia
E invece accettano di cogestire le assunzioni e le carriere col sindacato per scaricare la responsabilità ciò che avviene in quasi tutte le amministrazioni
Io credo che sarebbe molto utile cioè se noi non creiamo questi tipi di personaggio ma immaginate racconto ritiro non son capo di azienda che delle casse indagato per scaricare la responsabilità l'organizzazione del lavoro totalmente la gestione delle cariche
A voi le dive sì per me sarebbe una fondi per un'azienda privata o io credo che l'azienda privata PC sono competenze fantasia
Per fare per dare suggerimenti in questo campo no io credo che voi dovreste proprio dovresti impegnati fortemente come vi siete impegnati
Diciamo sul lato delle infrastrutture come disimpegnati sulla pubblica istruzione qui ci sono lavori lombardi che sono merito
Perché non su questo castamente cruciale senza il quale tutto è aria fritta
Sulla riforma del pubblico
L'obiezione più insidiosa le proposte riformatrici dei giovani imprenditori era però la seconda quelle che si riferisce al contrasto tra consenso elettorale e riforme
A questo vizio di Fumagalli ha risposto lanciando uno slogan che è piaciuto molto anche se non so se sia stato interpretato sempre bene
A AVEPA particolare piace moltissimo col Patto civile
Non patto dei produttori questi contrasto che voleva in realtà indicare Fumagalli a questo non patto dei produttori i produttori del settore esposto alla concorrenza sono troppo pochi per vincere le elezioni
E oltretutto tra loro non così uniti ove il conflitto di classe sarà scomparso
Ma il conflitto di interessi per questi lavoratori c'è pur sempre quindi questa unione così forte dei tra poco la verificherete della trattativa sul costo del lavoro quanto è forte la coesione interna dei produttori
E poi perché voglio dire offendere quelli che non sono del settore esposto tra loro ci sono un sacco di persone che vogliono innovare anche se non hanno l'interesse immediato patto civile poi soprattutto perché le spese rivendica anche con chiarezza l'obiettivo l'Italia è un Paese ricco ma incivile ingiusto
Obiettivi di semplici civiltà efficienze di rispetto della legge e di effettiva attuazione dei diritti sociali che già sono riconosciuti sulla carta solo gli obiettivi prioritari nel nostro Paese
Anche per una forza di sinistra
La bandiera non può dunque che essere quella del patto di civiltà piace moltissimo
Ma quante persone si raccoglieranno dietro questa bandiera
Saranno sufficienti per mandare al governo una squadra riformatrice
Manterranno il loro consenso durante il periodo di riforma
Perché il contratto da consenso elettorale vi ho già detto dipinto la situazione possessore tra le riforme a tinte fosche
No ad una sua una situazione troppo degradata no quasi da socialismo reale con il grosso degli elettori legati a e interessi di breve periodo e che sarebbero lesi da un processo riformatore
In secondo luogo una massa di elettori mio qui non soltanto legate ai loro interessi di breve periodo ma incapaci di vedere gli interessi dei loro figli incapaci di percepire i guasti del sistema
In terzo luogo e implicitamente un programma riformatore d'urto troppo severo giacobino radicale
Che scontenta all'inizio un po'tutti ora tutti questi aspetti sono esagerati molti interessi
Se erano favoriti dalle riforme degli elettori non sono tutti i migliori e poi si potrebbe iniziare con un processo di riforma graduale e elettoralmente abbastanza giudiziose non c'è necessario qui abbiamo dei maestri nel disegnare questi percorsi solo che non fanno le riforme poi rimane il fatto che il passaggio politico che abbiamo di fronte un passaggio politico difficile
In cui dobbiamo dare una spallata un sistema di governo costruito nel corso di decenni
A un vero e proprio sistema
Normalmente nella storia queste cose avvengono in modo traumatico ieri separato dei traumi
I traumi voglio shock monetario da Shock finanziaria devo dire trovi più grosse viti e questi questi grossi cambiamenti avvengono con guerre rivoluzioni o cose di questo genere
E in queste condizioni di solito che si creano nuove aggregazioni sociali e molla la prese degli interessi minuti o dei vecchi modi di pensare e di agire non solo in condizioni di o di di fluidità sociale tutte le cose si rimescola
Noi invece viviamo in una soluzione di lento declino lento declino si proprio così
Nel contesto di una società ricca sicuramente percorso da continuo irritazioni e insoddisfazioni
Oggi per una finanziaria sono così va che non piace
Domani per un qualche scandalo particolarmente scandaloso ma non confrontata con un tra storica e di benessere sì
Un trauma sociale talmente non ce lo dobbiamo curare proprio perché sto pensando tramite quelli in cui si sciolgono le vecchie aggregazioni
No non ce lo dobbiamo un trauma sociale
Posso trama finanzia
No che non è un trauma sociale trama di ordine inferiore
E forse anzi sicuramente un trauma politico
Una rottura di equilibri del sistema e ci ha sinora governa
Io credo che sia indispensabile ed è per questo che mi convince fino in fondo il tipo di proposte istituzionali
Che il presidente dei giovani imprenditori epocale
Poi per usare mette al plurale
La famosa espressione di un ragazzino Napolitano
Noi speriamo che ce la caviamo grazie
Abbiamo l'incontro dibattito tra vice presidente della Confindustria Luigi Abete il ministro Guido Broggi moderato
La vostro al vostro via del dialogo quindi
Però mi limitato e soprattutto destinato
Cercare un avvio se vogliamo provocazione quarto questo dialogo
E eccetto non è difficile trovare fertile provocazione questo avviato mette a confronto il ministro dell'industria con l'industria diciamo così con l'industria
Organizzatore industriale
Che oggi ha davanti a questo problema della Finanziaria un atteggiamento voglio di preoccupazione realizzati emergono subito prospettive certamente incoraggianti in una realtà non è delle più facile percorrere però il tema primo tema credo sia quello che oggi un certo senso ha trovato Pietro nelle cronache vede relativo a questo problema privatizzazione o dismissioni oppure conveniente di quote di imprese pubbliche che nella finanziaria comporta che la finanziaria non si sentono nella finanziaria comporta una atteso di entrati di quindici mila miliardi ne prevedeva fra il novantuno e anche qualcuno avverte dimenticato sei mila che non sono o come dice Milano Franco arrivati anche nelle dichiarazioni spesi di coloro che hanno appena concluso la decisione questa finanziaria risulta definito come un obiettivo puramente come dire
Di facciata abbiamo avuto la dichiarazione di ieri
Del vicesegretario socialista matricolato ma l'abbiamo messo lì sopra far contenti i senatori della commissione dalla commissione Bilancio e quindi è una cifra su cui se prima potevamo avere dei dubbi oggi forse abbiamo anche da indicazioni concrete ricerca sarò io chiedo a questo punto cominciando dal ministro ingiuste ma e possibile si facciano queste cose che ancora una volta questo discorso delle privatizzazioni sia un discorso puramente così
Per annunciare qualcosa che non può essere fatto che comunque non vuole essere fatto e che conseguenze avrà perfettamente poi anche sulla gestione di una politica industriale che nasce nasce anche dalla positiva di disporre o meno di certi strumenti o di certe prospettive
Rilevanza finanziaria di questa chiamiamola operazione
Credo che potrà parlare con maggiore competenza e con più diretta responsabilità da questa mattina il ministro del Tesoro
Io vorrei dire soltanto che se essi deciso
Di procedere per decreto invece che secondo l'iter del tradizionale
Iniziativa della proposta di legge
E questo significa che per parte del Governo si è voluto superare una fase
Di stallo di incertezza che dura da troppo tempo
Anche se indubbiamente ricorre allo strumento del decreto pone dei problemi anche di ordine costituzionale sono stati sollevati in Consiglio dei ministri che sono stati poi ieri al centro di una serie di discussioni e di Conte rivolti a perfezionare da questo punto di vista la forma decreto
Io penso che sia necessario sia in qualche modo imposto non tanto dal dibattito politico nazionale ma dalla graduale ma oramai sempre più consistente attuazione del mercato unico europeo
La riduzione della presenza
Pubblica nell'economia sia quando e definita con legge posizioni di monopolio legale
Sia quando e sostenuta dai fondi di dotazione che sono ritenuti dal comunità in qualche modo aiuto di stato all'input quindi ritengo che al di là delle nostre discussioni ripeto questo processo è destinato ad andare avanti
Quindi è un impegno comunque che
Ribadito idee in merito operatori non su questi su questo dovere che sbagliato consigliato di facciate perché ripeto noi anche lo ritenessimo nella dialettica tra i partiti di facciata
Si sarebbe imposta dalla scelta che abbiamo fatto è quella va avanti
Se non altro per la forza delle cose per la volontà degli altri paesi
Però credo di dover rapidissimamente
Come dire completare un ragionamento dicendo che questa questione della premeditazione io non vorrei che facesse accantonare urna dibattito che ritengo altrettanto importante sulla necessaria collaborazione che in molti settori industriali esiste tra pubblico e privato
E sul fatto che è stato sollevato mi pare questa mattina anche nell'intervento del presidente la Confindustria sulla necessità di aprire alla concorrenza delle aree di attività economica che oggi sono in diverso modo o per legge o per convenzione assegnate ad una sola impresa e quindi in definitiva sottratte alla
Efficacia che anche sui risultati certamente alla concordia
L'ultima osservazione per essere chiaro si conosce soltanto in questi giorni delle polemiche
A queste si è richiamato in termini che io condivido quasi integralmente il professor Salvati
Ciò che però è difficile accettare per me è inaccettabile sì richiamo anche l'intervento svolto ieri dal collega altissimo è presentare la costruzione dello strato sociale
Come un'operazione che in qualche modo è stata trascinata nel mondo moderno dalla realizzazione del socialismo reale e questo non è vero
Dati sulla definizione delle quali è altissimo ieri si è richiamato compromesso tra capitalismo e democrazia riferendosi allo stato sociale el più antica definizione di stato sociale che è stata data con riferimento all'avvio di questa operazione dei paesi angosciarsi
E quali poi non ci siamo richiamati e la maggior parte degli interventi anche nella attività produttiva dal punto di vista pubblico nel nostro Paese non ha seguito un modello ideologico
Non puntava alla collettivizzazione della nostra economia ma è stato il più delle volte la conseguenza di situazioni di grande difficoltà di operazioni di salvataggio
Ho possiamo ritenerla in questo senso una illusione che in assenza
Di una presenza dell'impresa privata adeguata nella politica di sviluppo del nostro Mezzogiorno era necessario impegnare di direttamente l'iniziativa
Grazie revocato ma
Questa secondo me un'opportuna
Anche ai fini di come dire di capire meglio il problema le difficoltà attuali opportuna sottolineatura di quello che era lo dice non diciamo ideologico ma certamente culturale sono chiamare
è operativa quando si parla di credersi parla di un economista di scuola liberale certamente non c'è certo certo ma evidentemente in poi nella concezione di Stato sociale
Si è inserito una serie di altri elementi di altre componenti oggi lo individua uno stato sociale con uno stato più assistenziale che sociale questo che evidentemente il richiamo alla necessità di una critica dunque purtroppo in questa dimissione di Stato assistenziale più sociale entrato una quota rilevante di impresa e di tra virgolette imprenditoria che oggi è quella che in termini come dire di necessità di bilancio ma anche in termini di cultura che avanza costruito in maniera diversa si ritiene necessario
Ritiene d'istituire la competitività restituire al mercato privatizzare
E questo non è senza altri all'impeto al di là dell'aspetto strettamente contabile non è senza conseguenze anche su quella che un domani può esser la politica industriale disporre risale e che compete leggermente direttamente un Ministero come polo dell'industria e su questo volevo chiedere proprio a ad Abete
Una sua valutazione privatizzazione come aspetto contabile sta bene ci si può realizzare anche si dovrà realizzare precisa che sono implicite nel discorso a finanziare ma anche privatizzazioni come versante di una politica industriale diverso
Sì io penso che oggi abbiamo iniziato la seconda giornata di lavoro ieri c'è stato un grande dibattito sui tempi supplementari rigori era comunque la fine di un'epoca
Penso che fosse oggi vorremmo cercare di ragionare iniziando la seconda partita la partita del domani e pensando anche che questi temi e questo è quello che mi differenzia un po'd'analisi di Bodrato purtroppo
O per o finalmente ma l'avverbio è indifferente rispetto alla realtà non possono più essere visti con gli occhi della storia devono essere visti con gli occhi del domani
Alla tutto questo discorso e privatizzazioni ha visto perché impegnato il mondo imprenditoriale ed è stato oggetto
Da parte di molti di equivoci perché poi il dibattito sui giornali è fatto per slogan
Va riportato alle sue regole fondamentali il mondo dell'impresa cerca vuole contribuire a un sistema di economia di mercato
All'interno del sistema di economia di mercato le regole per tutti gli operatori economici siano essi pubblici o privati devono essere uguali la par condicio
Nell'attività la par condicio nell'accesso la par condicio nel rapporto con lo Stato clienti una serie di regole uguali e questo è il problema non accanto a questo cioè il problema numero due che invece attiene al ruolo della dello Stato Rispetto
Al governo dell'economia e al ruolo delle singole impresa partecipazioni statali che storicamente nel tempo si sono realizzata adesso penso che sia abbastanza
Come dire superflua comunque secondario secondo me andare a vedere poi in che percentuale è stato lo Stato avesse impadronito di settori in che percentuale ci sono stati casi di delega chiamiamola così da parte di impresa che andavano male
Canova sotto questo punto di vista seconda considerazione il problema delle privatizzazioni va visto nella logica dell'economia di mercato e quindi le imprese
A capitale pubblico
Dovrebbero esistere soltanto nei limiti in cui la band il rendimento di queste imprese sia superiore al costo finanziario che lo stato a nel momento in cui fa l'imprenditore
Secondo dovrebbero perseguire il profitto con le regole della concorrenza terzo dovendo comunque accettare quell'economia di mercato e quindi quelle regole di par condicio che dicevamo prima
Sotto questo punto di vista il nucleo Obiettivo numero due è secondario rispetto all'obiettivo
Ma però sì come dire collega al terzo obiettivo che e poi la grande differenza che io vedo con Bodrato lo stato sociale degli anni novanta degli anni due mila non è uno Stato imprenditore è uno Stato che regola la domanda delle aspettative dei cittadini lo stato sociale degli anni prossimi non fa stato sociale
Producendo beni e servizi a condizioni più o meno efficienti per darli
Alla
Ai ceti meno abbienti
Ma lo stato sociale riesce a utilizzare il mercato
Perché occupare tutti i beni e servizi col massimo di efficienza e utilizza una parte delle risorse
Che prenderà l'attacco collettività per abbattere le barriere d'ingresso per i cittadini meno abbienti quindi per fare politica sanitaria per fare politica previdenziale per fare politica sociale se noi facciamo la confusione terminologica e io proprio visto che è un po'anche
Culturale che è stato sociale uguale stato imprenditore che fa alcune iniziative noi pensiamo lo Stato non esiste più
Perché lo stato di ieri è lo Stato che era legittimo ed era opportuno quando non c'era il mercato ma che oggi che c'è il mercato quindi che c'è l'iniziativa privata che c'è una realtà di pluralità di offerta è uno stato re e allora il dibattito per esempio sulla ministero delle partecipazioni statali
Con una battuta potremmo ringrazia i repubblicani perché visto che sono stati poi al governo è rimasto libero un ministero due ministeri uno di questi si è deciso alla fine della scadenza di questo governo di
Superarlo anche se i due sottosegretari leggo sui giornali che dicono comunque non ci saremo sempre il che evidentemente alcuni può far piacere ad altri la preoccupazione però strutturalmente il problema era citazioni statali posto in questo modo è un problema impostato in modo vecchio
Il discorso è la funzione che impropriamente svolgerà le partecipazioni statali dove deve essere allocata
La prima risposta che ho letto su qualche giornale visto che non esiste più il ministero delle partecipazioni statali diamo l'all'industria
Sarebbe l'errore più grande significa cambiare il ministero dell'industria il ministero dell'industria alias partecipazioni statali la seconda risposta che ho letto anche queste quella diamo la Bilancio qui mi sembra che c'è la mano di quella grande
Orchestra dove ieri sera ieri l'ha dimostrato che Pomicino nove diciamo agli altri li richiama io incasso varie e e anche questo mi sembrerebbe del tutto sbagliato
Il ministero delle partecipazioni statali nel momento in cui si vuole riaggregare la funzione di politica industriale come funzione di politica industriale va apportata sul ministero dell'industria come funzioni di governo della proprietà
Dei beni quindi delle aziende la portata all'istituto che governa la proprietà dei beni quindi al Tesoro
Il Tesoro deve essere il titolare della proprietà pubblica l'azienda ivi è una proprietà pubblica quindi state solo il Tesoro a quel punto si lavora il problema politico ed economico sì ed è un'azienda
Che gli costa in termini finanziari il costo dell'indebitamento
Sul mercato
Delle obbligazioni rispetto al fatto di della domanda interna se facessimo questo ragionamento tutte le imprese pubbliche sapendo vendute perché non c'è nessuna impresa pubblica o privata che riesce a dare il rendimento nell'obbligazioni
Dello stato in questo contesto economico allora
Io concordo con Bodrato che si è fatto un passo avanti da un punto di vista politico la preoccupazione e che questo passo avanti si ancora molto a livello di immagine pop a livello di analisi e di contenuti e penso e con questo negli allaccio alla seconda parte la domanda di Locatelli
Che però questa è l'occasione per capire se il governo dell'economia negli anni Novanta deve essere fatto tramite ministeri che governano l'offerta di servizi o tramite ministeri del governo la la domanda delle esigenze dei cittadini
Se come penso io in un'economia di mercato l'offerta di servizi arriva tramite il mercato il ministero non deve essere di aggregato
In relazione a quello che possiede qua quello che deve amministrare ma in relazione alla domanda dei cittadini a cui lei era una risposta in questo senso io penso che l'occasione di fare
Questa riflessione sulle partecipazioni statali potrebbe essere allargata più in generale tutta la problematica del coordinamento della politica economica e quindi potrebbe essere un'occasione per fare un pezzo di quella Costituzione di riforma costituzionale dell'economia che noi poi professiamo peggiori imprenditori dicono il loro intervento che Confindustria ha più volte anche detto che significa
Riorganizzazione dei poteri tra Stato centrale Stato territoriale che significa governo dei ruoli tra
Esecutivo e Parlamento che significa tutta una serie anche di comportamenti sulle modalità di implementazione delle leggi di spesa
Che significa poi quello che veniva detto ieri e cioè sul fatto che poi finanziarie sono finanziarie di fatto bloccati perché io li ho Marzio di finanziarli documenti finanziari
Penso che anche chi li gestisce a a Sciacca difficoltà poi a fare l'analisi visto che si sono sovrapposte anche voglio dire in termini come dire di lettura
Ne è stato
A me è stato affidato il compito di aprire i lavori
Di questa giornata di questa seconda parte del
Dovrei pertanto cercare di riannodare per quello possibile
Ma il dibattito che c'è stato ieri con la discussione che seguirà
è un compito molto difficile ieri si è parlato di economia
E di finanza pubblica oggi si parte nuovo intervento pubblico detti
L'economia con gli obblighi nuova apripista dico i conti
Assolvere a questa funzione di riannodare i discorsi
Sarebbe candeline presuntuoso ma vorrei però potesse fare qualche considerazione proprio invecchiare con questo
In questo discorso
Per poter poi concludere con una
Sorta di chiarimento a firma sul problema particolarmente ricco
Ecco io credo che l'opinione pubblica in questi giorni attratta da questa insofferenza degli impegni degli imprenditori che si esprime soprattutto
Dicevo i vertici più rappresentativi e credo quindi che questo convegno con magari questo credo sia il merito
E del resto il presidente stia chiarendo le ragioni di questa sofferenze Russia chiarendo
Molto autorevolezza tra competenze pur
Ecco io credo che vi sono vi è stato un altro momento in cui gli imprenditori hanno avuto
Una grossa insofferenza nei confronti della politica e delle istituzioni è stato durante gli anni Settanta quanti si è messo in discussione il modello di sviluppo quando si è messo in discussione la stessa funzione dell'impresa imprenditore oggi credo che sia pure strutturalmente qualitativamente in maniera diversa ho l'impressione che
Il problema sia più o meno lo stesso sia pure strutturalmente qualche
Allora c'era una contestazione del sistema oggi c'è la possibilità mi dicono che il sistema ESP da quello internazionale l'Italia sta perdendo terreno nel contesto europeo è stato già Vittorio ormai che anche questa insufficienza conquistare in materia di mercati a livello internazionale non è una più istituti privati primus quando si con io io ho vissuto intensamente tutti questi figli oggi all'interno della Confindustria quando si coniò lo slogan che la competitività non si sarebbe più è espressa
Trarre il previsto ma sarebbe stata una competizione tra sostenitori
E non ci si esibì in una in una
L'esercitazione accademica
Si faceva una previsione precisa questo è il problema è il momento è arrivato il momento in cui la competizione tra sistemi essa manifestato tutta la sua importanza è arrivato e l'Italia non è
Non impreparata
Quella fu
Si è parlato molto di riforme istituzionali mi avvicino al punto utilizzando il poco tempo a mia disposizione del chiarimento che voglio fare
Il Mezzogiorno ha un disperato bisogno gli istituti le riforme istituzionali Mezzogiorno non sono soltanto necessario per
Sono necessarie anche per consentire alla stragrande maggioranza della società meridionale che una società che la cura
Che produce questo
Potesse esprimere è necessario diverso sistema di selezione dei rappresentanti della polis
E anche questo è un modo come sappiamo per combattere la vita quindi noi non abbiamo un doppio problema non abbiamo soltanto il problema del Mezzogiorno dello sviluppo economico prioritario per tanti aspetti ma abbiamo non saprei stabilite chi viene prima il grosso problema di riscattare tra suscitando di un'Audi eppure è importante valida la stragrande maggioranza Susan meridionale non ha nulla da invidiare a tutto il resto del Paese e potete scrivere petto di S. Spinelli al questo però guai avvenire soltanto attraverso le istituzioni e le riforme istituzionali quindi rappresentano il lo strumentazione su questo
E nasce ora per di questo complesso
Complesso istituzionale italiana
Fa parte tutto quel vecchie superata armamentario che va sotto il nome di
Intervento stava
Noi vorremmo che alla scadenza della sessantaquattro quando dico noi siamo in parecchi a sostenerlo e vorremmo che alla scadenza della sessantaquattro che è prevista la rigidità degli straordinari perché non sai nulla non riconosce dice dal dal dal numero
Noi ci si possa recuperate l'economia meridionale all'economia nazionale testo
Grande
E non vorremmo che essi ripetesse si riproponesse lo stanco anacronistico
Il dibattito sulla creazione di una nuova vince l'ultima volta ci abbia Garcia quindi vorremmo per quella data che è prevista per il novantatré cioè alla scadenza della sessantaquattro noi vorremmo che questo che il mezzogiorno sia recuperata una logica di sviluppo attraverso le riforme istituzionali attraverso la riforma dell'intervento straordinario
A una sua cittadinanza piena e completa dell'economia nazionale questo è quello che vogliamo
Editori
Ecco però e quindi di chiarimento a
Per chiarimento che io devo fare perché desidero farlo e perché credetemi amici meridionali queste sale se lo aspetta
Fumagalli nella sua relazione Chi ha incastrato dentisti peggiore imprenditori ha avuto un passaggio molto felici molto apprezzato che gli amici del Mezzogiorno lo abbiano molto apprezzato sul Mezzogiorno
Li condividiamo le cose
Magari anche espresso un parere molto positivo sulle
Perché li considera degli strumenti che possono stimolare la classe politica ad attuare quelle riforme istituzionale di cui si sta parlando in questi giorni
Quindi ferendo m'hanno grosso significato soprattutto per questo
Ma mi pare che nella relazione propagandistico
Questi referendum ne fa parte
Che quello che vuole l'abrogazione del persone
Ecco io su questo chiarimento fermo restando tutto quello che ho detto e credo che non è una decisione di circostanza non me lo sono inventato questa mattina e cose che noi che noi sosteniamo a proposito della riforma dell'intervento straordinario questo di questo a a accumularsi a tutto il Paese per le riforme istituzionali perché il Mezzogiorno sia riscattato
Alla civiltà come si dice per aderire a quel patto civile a quel patto di civiltà parlava Fumagalli mi pare che questa non è una visione di questa mattina questi problemi forse molti nostri amici giovedì non non sono molto informatica questo punto di vista da chi segue questi problemi non sa ecco però io dico anche e questo è niente
Se viene inteso come stile nuovo adoperare quelle riforme di cui vi ho parlato
E che vorremmo fosse portata sola scadenza della sessantaquattro avvenuta ci trova senz'altro altri reati con la Confindustria con il giovane il problema è vero che questo referendum si presta a due per il io vidi sottolinea uno e che questo boss può rappresentare uno strumento per scaricare le tensioni del leghismo seconde razzismo peste per trasformare il referendum in una posizioni pro o contro il Mezzogiorno invece questo è in pericolo quindi noi dobbiamo assolutamente scongiurare coloro i quali Fumagalli vorrei la sua attenzione perché è molto importante coloro i quali hanno ritenuto di dover assume l'iniziativa di questo referendum devono servire che il referendum si può trasformare in questa in questo grosso quadro
Di affissione di razzismo di leghismo nei confronti del Mezzogiorno e di meridionali e quindi proprio contro il Mezzogiorno
Questo impediscono che noi dobbiamo sventare e io credo di poter affermare senza tema di e di utilizzo di meridionali per la parte titolo compete intendo desiderano la solidarietà e Duster nazionale particolare Giovanni
Questo è il primo punto il primo pentito l'altro e quello di creare attraverso una interruzione traumatica dell'intervento straordinario ancorché inefficiente ancorché non utilizzato in tutte le sue positivi ai potenziali che Anya molte di negative ciò nonostante questo intervento straordinario si è sostituita quell'ordine allora nel momento in cui avviene piste interruzione traumatica Fumagalli si crea il vuoto istituzionale nane figlia
Voi sapete che in questo momento l'industria italiana senta che
La FIAT ultima presso assunto
L'importante
E sono tutti legati a cui la stessa qua allora se per caso il referendum dovesse essere in primis
In questura
Per rinviarlo annullare finanziamento della sessantaquattro Dante l'economia meridionale e l'italiana sarebbe minore
Allora io vorrei dalla cortesia
Su questo non ha però accertato dico tolte le Fumagalli sui giovani Mishima approfondimento la notte se volete possiamo discuterne specificamente nelle vostre sedi ma questo problema della riforma del Mezzogiorno è fondamentale ma certamente questa riforma non può passare attraverso formule di questo tipo Grande solidarizzare ai referendum grande appoggia e vinceremo se questi servono a spingere il Paese verso le riforme istituzionali che sono necessarie l'attenzione però ieri qualcuno ha detto di di buttare l'acqua col bambino Paolo si tratta neanche più di buttare l'acqua potabile ipotizzato lasciare Mezzogiorno ad averci della criminalità organizzata senza nessuna possibilità di Protti
Compiono
Ecco noi vogliamo che noi vogliamo ritengo sia terminato va rinvio
Io il mio compito questa mattina ed è quello di aprire ma anche di creare una chiarimento non lo scenario
Letta chiarimento tra Fumagalli e sui giovani amici su questo punto perché è partito nel ridicolo Carlo dobbiamo essere alleati dobbiamo essere alleati Pechino ivoriano che nello schema diaristico disegnato dal Saracino dell'Europa
Per l'Europa quattordici Italia sia intendo un Paese industriale tra Paesi industriali mezzogiorno
Non fare su questo punto la loro parte grazie
La parola al presidente dalla Confindustria Sergio Pininfarina
Grazie autorità signore e signori cari giovani in piedi
Innanzitutto mi scuso di non essere stato con voi ieri come sarebbe stato mio desiderio
Mi impegno al quale non potevo assolutamente mancare mi ha chiamato all'estero
E malgrado abbia fatto i salti mortali Cinecittà aveva le carte sono questa notte molto fa
Comunque sarò qui oggi con voi sotto i lavori sono andati bene ne ho parlato
Al Presidente Fumagalli
Vedo che c'è molta audience dibattito ieri è stato costruttivo e buono e quindi mi complimento per il successo di queste vostra grazie
A quanto io ho assunto la presidenza della Confindustria
Io ho sempre messo l'accento sulla necessità di riforme strutturali
Sin dalla mia prima uscita pubblica nel maggio dell'ottantotto
Affermai che gli anni che ci separano dalla nascita del mercato unico europeo
Dovevano essere utilizzati per una profonda opera di rinvio di moderna modernizzazione del Paese
Per una vera ricostruzione istituzionale economica e sociale nelle condotte la chiamai Rifondazione
In questi anni
Abbiamo svolto un ruolo che non è solo di rappresentanza dei nostri interessi
Che peraltro sempre di più coincide con quelli del Paese
Ma abbiamo compiuto un significativo salto di qualità
Per assumere una funzione propositiva anche in molti campi prima ritenuti non di competenza della nostra associazione
Le nostre proposte
Sono state raccolte nel volume Confindustria per le riforme
Che è stato presentato all'assemblea del maggio scorso
E che costituisce la base
è il punto di riferimento al quale noi ci richiamiamo per valutare l'azione del governo e del Parlamento
è chiaro
I problemi veri della nostra economia
Anche quelli congiunturali hanno ormai radici profonde nella cattiva gestione
Nell'immobilismo e nell'inefficienza del sistema pubblico
Se non affronteremo in maniera decisa alcuni squilibri di fondo
Noi rischiamo di a vere quando la situazione internazionale lo consentirà
Solo un piccolo rimbalzo congiunturale
Magari trainato dai consumi
Ma non una crescita stabile ed elevata basata su un adeguato volume di Investimenti
Questo spiega perché la congiuntura negativa abbia per l'Italia ha un significato più grave
Che per i nostri principali fa
Non si tratta per noi infatti solo di superare delle difficoltà contingenti ma di rimuovere ostacoli strutturali
Che penalizzano la competitività dell'impresa rallentano le possibilità di ripresa
In un regime di cambi fissi
La sfida del mercato globale non può essere vinta solo dalle aziende
Coinvolge l'intero sistema Paese è assolutamente impensabile
A restare
Il degrado del settore pubblico
Per rilanciare la competitività complessiva del sistema e consentire al Paese di Reggio il confronto europeo ed internazionale occorrono interventi incisivi e di ordine strutturale
Il grande obiettivo strategico del Paese è quello di ricreare le condizioni per lo sviluppo
L'avere smarrito questo riferimento essenziale allo sviluppo acuito la crisi recessiva
Senza una crescita dell'economia
è illusorio pensare di risolvere i gravi problemi che certi
In primo luogo quelli del debito pubblico
Dell'inflazione della disoccupazione
Che nel nostro Paese colpisce con particolare gravità e Regione del Mezzogiorno
Non c'è quindi tempo d'appello
Per elaborare e proporre un ambizioso programma di risanamento e di rilancio dell'economia e dell'intero Paese
L'Italia ancora la possibilità di recuperare i ritardi
A risorse materiali e qualità umane professionalità mobilitare per la modernizzazione del pene
E gli imprenditori rivendicando un ruolo essenziale in questo progetto
Noi ci riconosciamo
Non ci riconosciamo in una mera funzione di critica di protesta anche se motivate
Ma noi vogliamo partecipare a questa opera di riforma delle istituzioni e delle economie che è nell'interesse generale di tutti il cittadino
Questo è stato il principio guida delle nostre azioni negli ultimi anni
Non ci siamo limitati a fornire analisi ma abbiamo fatto delle precise proposte
In tutti i campi in cui è necessario intervenire
Per rafforzare l'economia di mercato e consentire al Paese
E consente tutti i campi in cui è necessario intervenire per rafforzare l'economia di mercato e consentire al Paese di partecipare a pieno titolo al processo di integrazione europea
Abbiamo preso iniziative per le infrastrutture e di servizi
Per lo sviluppo della piccola industria e del Mezzogiorno
Per la riforma dei grandi comparti che alimentano la spesa pubblica come la previdenza la sanità Pubblico impiego
Per un fisco ed un paria fisco più equi è un mercato più efficiente
Abbiamo messo a punto veri e propri progetti per l'internazionalizzazione delle imprese per l'ambiente
Per la scuola per la formazione
Abbiamo compiuto un grande sforzo di elaborazione per contribuire al processo di riforma delle istituzioni
E beh ci siamo assunti impegni per la lotta alla criminalità organizzata
Noi abbiamo incalzato costantemente ai nostri interlocutori politici e sindacali
Per la ricerca di soluzioni compatibili con il mercato unico in materia di costo e di mercato e dell'ATO
Tutte le nostre proposte hanno formato oggetto di convegni seminari o documenti
Sono state illustrate sottolineate in più riprese al Governo e al Parlamento ai partiti sindacati all'opinione pubblica
Non certamente con l'intenzione di sostituirci alla classe politica
Ma per contribuire
Nell'ambito della nostra responsabilità di parte sociale alla ricerca di soluzioni di interesse generale per il Paese capace di garantire lo sviluppo del reddito dell'occupazione
E la piena integrazione nell'Europa un in
Oggi il problema non è tanto
Quello di fare quadrare in qualche modo i conti del bilancio pubblico
Ma piuttosto di risalire alle fonti degli spiriti
Per rallentare il ritmo di crescita della spesa pubblica
Per avere dei servizi migliori
Per ridurre gli sprechi e il parassitismo occorre una svolta
Che può essere data solo da riforme che riordini no il nostro sistema politico
Ridando all'amministrazione trasparenza ed efficienza
E dal ruolo politico i compiti di indirizzo e di controllo degli sono però
Occorre in sostanza invocare in maniera chiara e definitiva
Senza tentennamenti la strada del moderno capitalismo
L'unica che è in grado di coniugare la crescita del benessere economico quella libertà dei singoli
E la diffusione dei valori civili morali nella società
La riscoperta del mercato e divenuto un punto di forza in tutto il mondo
Al mercato tendono i Paesi dell'Est
Appena liberati si dalla burocrazia comunista
Tendo nei Paesi del Terzo Mondo
Che non vedono altro modo per uscire dal sottosviluppo
E naturalmente i Paesi industrializzati
Che stanno in varia misura respingente e ridisegnando il campo dell'intervento pubblico nell'economia il nostro sistema va equiparato a quelli vigenti negli altri Paesi
Sono un ritorno regole di bilancio più stringente
Ai principi della corrispondenza fra costi e ricavi
E che la responsabilità degli amministratori può migliorare la produttività delle risorse gestite dalla mano pubblica
E consentirci di abbattere l'inflazione di attuare la politica dei redditi
Di innalzare l'efficienza complessiva del paese
Sulla diagnosi dei mali del sistema Italia
Sulla conseguenza esigenza interventi strutturali di risanamento e
E di rilancio dello sviluppo
Si registrano oggi
Pure in presenza di alcune strumentali minimizzazione convergenze abbastanza
Quello che manca ancora il però
Una strategia capace di coinvolgere i comportamenti del potere politico e delle forze sociali in un progetto di crescita modernizzazione
Quando dalle affermazioni di principio si passa alle azioni
Emergono infatti puntualmente resistenze contraddizioni
E finiscono per vanificare ogni tentativo di effettivo risanamento
Troppi
Si aspettano ancora dallo Stato un livello di protezione di garanzia che non è più sostenibile economicamente
Molti
Confondono le necessità di dare buone regole al mercato quegli interventi diretti dello Stato nella gestione dell'economia
Spesso si identifica ancora il sociale con il pubblico
Quando invece l'eccessiva presenza della burocrazia penalizza l'efficienza e finisce per creare iniquità sociali più gravi di quelle che voleva eliminare
Sono questi residui del passato
Vecchie incrostazioni
Di matrice marxista o di logiche assistenziali
Che anche sull'onda di quanto sta avvenendo nello scenario internazionale
A ovest come est
Noi dobbiamo lasciarci definitivamente dietro le spalle adeguando al nostro sistema politico ed istituzionale alle nuove esigenze che emergono dalla società
La nostra Costituzione le nostre leggi elettorali i nostri sistemi di controllo devono essere modifica
Per potere rispondere meglio alle domande di giustizia di autonomia dei cittadini
Per liberare l'economia da un eccesso di vincoli e di legami burocratici che impediscono una più ampia valorizzazione dell'imprenditorialità e del mercato
Perciò l'accantonamento delle riforme istituzionali
Che sono il vero nodo strategico
Per spingere il Paese a un livello più alto di modernità di sviluppo rappresenta per noi l'aspetto più dell'utente
Di quest'ultimo scorcio di legislatura
Se il processo di riforme istituzionali forse è stata avviata
La legge finanziaria
E lo stesso negoziato sul costo del lavoro
Avrebbero avuto sicuramente punti di riferimento più stringenti e maggiormente correre
La legge finanziaria
Di per sé non appare invece sufficiente
Per esprimere un mutamento di rotta la conduzione economica del paese
Dal lato delle entrate
Vi sono molti provvedimenti una tantum
E per di più di gettito incerti
Ancora una volta vengono colpite l'impresa
Con la rivalutazione dei cespiti e aggravando quindi i costi di produzione
I tagli alle spese sono in realtà per una parte rilevante nuove entrate
Dato che riguardano prevalentemente aumenti dei contributi sociali e dei tickets sanità
Le riforme strutturali come quelle delle pensioni e della sanità sono state di fatto accantonato
Insomma si penalizzano le imprese senza offrire una prospettiva convincente di reale risanamento dei conti pubblici e di rilancio dello sviluppo
Di positivo
C'è l'avvio delle privatizzazioni
E la proposta di abolizione del ministero delle partecipazioni statali
è un segnale importante
Ma occorrerà vedere in concreto come sarà attuato
E le polemiche di questi ultimi giorni
Lasciano immaginare le difficoltà sagra
Per passare dall'attuazione dei provvedimenti
La spessa
Vale per il pubblico impiego
Dove viene confermato l'impegno a contenere entro il tetto del quattro virgola cinque per cento l'incremento delle retribuzioni per il novantadue ma mancano le norme di applicazione che rendono cogente tale obiettivo e troppe volte in passato
Abbiamo visto l'inefficacia della semplice proclamazione dei
In questa situazione
Il negoziato sul costo del lavoro assume una rilevanza ancora maggiore
Un ruolo veramente decisivo per rendere possibile la ripresa dello sviluppo
Abbattere il differenziale di inflazione con gli altri Paesi europei
Recuperare la competitività dovuta
Divengono obiettivi e rinuncia
Che possono essere realizzati
Solo attraverso una riforma complessiva è strutturale dei meccanismi retributivi e di contrattazione
Bisogna assolutamente punta
Alla eliminazione delle anomalie che fanno crescere il costo del lavoro in Italia a ritmi più che doppi rispetto ai principali partners
A cominciare dall'indicizzazione che non esistono in alcun Paese europea
Sono così
Il confronto sul costo del lavoro potrà approdare quell'accordo globale definitivo che è necessario realizzare un'efficace politica impedire
Abbiamo incontrato mercoledì scorso i sindacati
Con l'obiettivo di delineare un quadro di riferimento certo in vista del confronto con il governo il metodo è quello giusto
E si conferma un'identità di vedute con i sindacati sull'analisi della gravità dei mali della nostra economia
Ma ciò non significa
E si possa essere ottimisti sull'esito finale del negoziato
La perdita di competitività delle imprese forti
Richiede interventi incisivi
Le distanze tra le nostre posizioni e quelle dei sindacati rimangono ancora notevole
In ogni modo noi stiamo approfondendo le proposte sindacali
E mi auguro che già dal prossimo incontro che è previsto per martedì
Si possono fare dei passi avanti
Cari colleghi imprenditori cari già
La nostra critica alla gestione della cosa pubblica ed alla conduzione della politica economica
Non è e non vuole essere un attacco qualunquisti poco alla classe politica
Noi non facciamo di ogni erba un fascio
Siamo contrari a ogni ipotesi di disgregazione dello Stato unitario
Noi riconosciamo i meriti di un sistema che ci ha consentito di radicarsi nell'Occidente industrializzato
E di vivere in un clima di libertà e di democrazia
Quello che rifiutiamo non sono i partiti
Essi hanno avuto continuano a correre una funzione insostituibile
L'evoluzione della società economica e civili
Ma le degenerazioni
Della partitocrazia
Gli effetti perversi che ne conseguono in termini di lottizzazione di spreco delle risorse
Noi non proponiamo l'abbattimento dello stato sociale
Ma sottolineiamo l'esigenza di avere uno Stato migliore
Più efficiente
Che sia meno impegnato nella gestione e più attento a fornire le regole le garanzie per il migliore funzionamento del mercato
La nostra filosofia potrebbe essere così riassume
Occorre inserire più mercato nello Stato
In questo senso quando noi parliamo di privatizzazioni intendiamo non solo la vendita di beni in aziende pubbliche e private
Ma anche l'apertura di molti servizi che oggi sono gestiti in monopolio alla concorrenza di più operatori
Siano essi pubblici copriva
Solo in questo modo sarà possibile inserire nelle grandi burocrazie il principio della responsabilità
Responsabilità verso il proprio bilancio e verso la qualità del servizio offerto alla collettività
L'Europa
Rimane la stella polare cui occorre continuamente guarda e l'Italia non può rimanerne fuori
Al contrario il nostro Paese deve costituire un elemento propulsivo e trainante
In quel processo di integrazione comunitario che le più recenti vicende di ordine internazionale e di rivolgimenti dell'Est europeo rendono ancora più giù
Ma perché ciò sia possibile occorre operare in una visione di ampio respiro per questo noi continuiamo a sottolineare ecco occorrono vere riforme strutturali che siano capaci di aggredire gli sprechi dispersi
Che troppo spesso si fanno il nome di un confuso concetto di socialità
In questo contesto la modifica del funzionamento delle istituzioni a tutti i livelli appare indispensabile il referendum proposto sono la spia di una crescente insofferenza e della gente
E nel contempo la risposta spontanea all'inerzia dei partiti
Non crediamo che i referendum da soli possano risolvere il complesso problema delle riforme delle istituzioni
Essi possono rappresentare uno stimolo non stimola le forze politiche
Per costringerli a uscire dall'inattività
Come Confindustria
Noi avvieremo fin dai prossimi giorni un'ampia discussione
Per coinvolgere tutta la nostra base associativa nella definizione della nostra posizione
Tanto come associazione
Quanto come cittadini e come imprenditore
è un percorso che abbiamo seguito anche nella precedente consultazione sulla preferenza unica
E che è stato positivo soprattutto nell'aumentare la responsabilizzazione degli imprenditori sui temi di portata strategica come sono quelli istituzionale
In questa prospettiva mi sembra si collochino anche le tesi dei giovani imprenditori
Sia nel giugno scorso a Santa Margherita
Affrontando i problemi del fisco
Sia oggi a casa
Quelli che la spesa pubblica
I nostri giovani anni indica una serie di posizioni di principio per avviare la modernizzazione del Paese e favorire l'aggancio ad euro
è un segnale importante
Che la maturità degli imprenditori ed è una ricchezza culturale della classe dirigente della nostra organizzazione
I cui desidero dare atto al presidente Fumagalli che ci ha fornito questa stimolante occasione d'incontro sui temi che sono di così grande rilevanza per il nostro futuro
Grazie
Nuovo intervento pubblico e sviluppo economico ne parla il professor Michele Salvati
Signore
Signori signor Presidente
Mentre vi ringrazio pronome fattemi nell'invitarvi qui vorrei subito per avvertirli che la mia sarà una relazione intervento noioso noioso perché letto
Eletto in modo veloce e quindi volevo avvertire già subito le signorine stanno facendo un ottimo lavoro di traduzione simultanea per i giovani imprenditori di altri paesi che molto probabilmente non saranno in grado di seguire
L'intervento l'intervento dovrò leggerlo per stare nell'ambito dalla mezz'ora io perché ho alcune cose da dire
E soprattutto vorrei si tenga queste cose perché complica non poco il quadro che è stato offerto dalla partire dalla relazione di Fumagalli e dagli interventi della tavola rotonda di ieri
Oltre tutto un pezzo di noi aggiuntiva deriva dal fatto che non tratterò di cose attuali perché toccano i bruciano sulla pelle immediatamente come è stata da tavola rotonda di ieri per la legge finanziaria ma su alcuni aspetti di fondo così ricollegandomi alla relazione di di Fumagalli
Quindi questa mia io la vedo veramente come un controcanto unici oretta Tura è una complicazione
Della relazione di Fumagalli
Questo è il compito misconosciuto quindi vado veloce mi sono scusato in anticipo leggo scusate bianco
Ora se saltiamo insieme
Quanto è stato detto nell'ultimo convegno di Santa Margherita per quanto viene detto oggi h se salviamo insieme lato delle entrate a quello delle spese
Io credo che i giovani imprenditori ci impongano di riflettere ad una nuova concezione del ruolo dello Stato
Del pubblico nell'economia e nella società
Questa nuova concezione non è del tutto esplicite ed è cucito addosso alla situazione italiana io vorrei renderla più esplicito è più generale distinguendo anche Ciappi italiani da ciò che non lo è
E per far questo io partirei da una caricatura
Della concezione dell'operatore pubblico e dei suoi compiti che era prevalente tra gli economisti degli anni sessanta telefonisti keynesiani negli anni Sessanta e contrastarla con la concezione che emerge da Santa Margherita e Capri
Ora la mia caricatura della visione keynesiana degli anni sessanta a due punti centrali il primo riguarda il modello di funzionamento dell'economia
E quindi gli strumenti che si ritenevano importante disponibili per l'operatore pubblico
Il secondo riguarda la concezione dello Stato che sottostante al modello e del ruolo dei tecnici e dei politici nel controllarlo
Primo punto il modello economico
Questo sia nelle sue versioni di breve che di quelli di lungo dunque sia per propositi di controllo
Che i propositi di sviluppo è un modello che assume esplicitamente uno Stato a sovranità piena e assume implicitamente il cioè non considera come problematici alcuni caratteri di fondo dell'economia in particolare non pone come problematici la produttività efficienza la competitività internazionale del sistema
Nel nell'insieme né per comparti
Uno Stato a sovranità pie con il pieno con il controllo esclusivo degli strumenti essenziali di politica macroeconomica
E sugli strumenti di politica struttura naturalmente anche allora non si ragionava in un contesto di economia chiusa
Si ragionava però in un contesto in cui la circolazione dei capitali ha profondamente vincolata la bilancia commerciale
E il problema centrale e si disponeva o si riteneva di disporre di strumenti poderosi per regolarla
In secondo luogo sia negli schemi di prede che in quelli di lungo prevaleva una impostazione macroeconomica molto aggregata in cui la produttività e la competitività del sistema nasceva da semplici relazioni economico tecniche
Sostanzialmente interne al settore privato dell'economia
La crescita
Della produttività del lavoro nel settore privato e ottenuta quindi da relazioni in cui appariva una componente esogena come veniva ridotto allora il progresso tecnico apparivano gli investimenti apparire il prodotto
Ma la produzione la produttività del settore pubblico non era un oggetto d'attenzione come se si trattasse di un'appendice irrilevante alla dinamica del settore privato
Quando si studiava poi lungo periodo io sto pensando lo schema Vanoni o gli schemi di cui fu progenitore tutto si riduceva dunque è una stima dei rapporti capitale e lavoro e capitale reddito e del trend della produttività media del lavoro
Questa è una caricatura naturalmente
Ma spero sia una buona caricatura
Come pure una caricatura l'atteggiamento dei tecnici economisti ed altri nei confronti del politico la concezione dello Stato che c'era dietro
Questo atteggiamento il cui diciamo l'esponente più noto è il teorico di questo atteggiamento è un economista famoso economista che sia mediante in Bergamo no assumeva una rigida divisione di compiti tra tecnici e politici
Con i tecnici di che si limitavano a illustrare i politici le conseguenze di diversi corsi d'azione
Nel considerare l'esecuzione dei diversi corsi proposti problemi che oggi con un orribile parola no chiameremo problemi di implementazione
Non erano considerato per niente problema
Era dunque come se si ponesse di avere a propria disposizione una macchina politica amministrativa efficiente capace di mandare ad effetto anche le più complesse e socialmente difficili misure di politica economica
Naturalmente chi dava consigli di politica economica già allora aveva con i suoi politici dei rapporti fiduciari ben diverso
Evidentemente meno distaccati di quello descritto e poi se una persona anche moderatamente intelligente
Sapeva benissimo i ritardi e le imperfezioni della politica dall'amministrazione e quindi si faceva una sorta di censura preventiva e suggeriva misure realistiche grossomodo come i tecnici che hanno aiutato Cirino Pomicino e compagnia
Avranno senz'altro fornito suggerimenti realistici per confezionare questa finanziaria cioè si sono fatti come spesso si fanno i giornalisti che sanno cosa possono dire non possono dire si fanno delle belle censure preventive questo diresse un tecnico di parte e questo nuovamente avviene nelle stanze del potere
Ecco però la filosofia diversa da questa filosofia assumeva questa rigida distinzione no ed era molto vicina prospetti di caricature per gli ho dato comunque l'esito complessivo di queste caricature il feeling che ne esce sensazioni ripeto e che un'équipe di buoni economisti appoggiati da un politico vista come vien presa
E lungimirante
Potesse raggiungere nel breve una situazione di piena occupazione delle risorse
Mediante l'uso degli strumenti monetari e fiscali di cambio e nel lungo una politica di sviluppo mediante quegli interventi strutturali a cui faceva cenno ora io credo che di rado si sia verificato nella storia nella comunità dei politici ed economisti un rovesciamento di sensazioni elementari di fili come quello che è avvenuto in questi anni e di cui i convegni di Santa Margherita e capricci danno testimonianza
Anzitutto un rovesciamento di umore
Dall'ottimismo tecnocratico negli anni Sessanta una percezione fin troppo pessimistica e cinica
Lì della complessità della situazione della difficoltà di operare su di essa
In secondo luogo un'alterazione profonda nella visione di ciò che lo Stato il pubblico può e deve fare
In terzo luogo uno spostamento del luogo in cui applicare una strategia di intervento c'è uno spostamento del punto su cui appoggiare la leva del cambiamento lo spostamento dall'economia alla politica
Dalla ingegneria economica l'ingegneria istituzionale
O io lascio da parte il rovesciamento di umore salvo tornarci alla fine dico subito che per fortuna
La relazione di Fumagalli non è affatto intrisa dal pessimismo cinico oggi prevalente ma invece ricca se non di ottimismo quanto meno di entusiasmo riformatore
Venendo invece alle diverse concezioni circa le possibilità e i compiti del pubblico
E poi allo spostamento dall'economia alla politica dei luoghi su cui appoggiare la leva del cambiamento
Ha detto che non sarebbe male alle potrebbe al rinviamo con Maldini ha detto Bonaventura per gruppi tra poco
Gaetano Group ha porta a due venuta cofondatore del in Puglia
L'idea
Per le imprese italiane prendono quarantatré mila miliardi di aiuti da parte dello Stato costa che non è vera questa è un falso è un pazzo per cui una serie di interessi
Coccolati e politici presenti nella nostra società utilizzando come dire l'attenzione che si applica alla nell'ambito la sua generosità dedica in modo peculiare Alitalia io spero che la vede in modo altrettanto peculiare agli altri paesi voglio dire della comunità
Raccontano perché ho portato qui io comici non lo conosce abbastanza non perché ha una cultura cattolica omologa perché poi sul piano dei comportamenti abbiamo qualche differenza a perché a voi chi fa politica la fine sa dove va a finire voglio dire il gatto evidente niente no e allora il documento sulla politica degli aiuti è ripresa dalla Banca d'Italia me ne ho portato tra nel mio dossier voglio dire da Roma proprio per cercare di riprendere questo tema e fa una volta per tutte capo Guido pulizia su questo argomento
Le imprese italiane non è vero che prendono dallo Stato sotto forma di integrazioni sotto forma di incentivazioni una percentuale del PIL diversa da quella che prendono gli altri le imprese italiane oggi ultimo dato certo l'ottantanove prego hanno incassato sotto varie l'avvocato venti mila trecentosettantadue miliardi non i cinquantuno mila un quarantatré mila di cui dicono tutti talvolta anche i nostri amici sin d'l'ha visti perché ne cinquantuno mila ci sono otto mila miliardi all'agricoltura strade porti via navigabili ci sono ventitré mila miliardi affievolire aziende municipalizzate trasporti ci sono due miliardi di cassa integrazione un miliardo di prevenzione venti e tre miliardi di fiscalizzazione ne restano tredici mila trecentosettantadue se poi andiamo a vedere dentro le tredici mila trecentosettantadue che comunque sarebbe un dato omogeneo vediamo che il Mezzogiorno sotto forma di contribuzione
Ai lavoratori come le nuove scale fiscale costa cinque mila miliardi vediamo che le partecipazioni statali come minimo hanno preso due mila miliardi all'anno sotto varie forme interessi sui mutui contratti garantiti dallo Stato nome di perché
L'azione per cui il dato vero che va
Alle imprese industriali italiane gli otto mila miliardi allora sotto questo punto di vista io penso che perlomeno un punto fermo dobbiamo metterlo
Il Preside musei italiani non hanno una politica di aiuti diversa da quella delle altre poi si è fatto popola la politica italiana fare gioverà scorre via che anche le imprese italiane come dire
Ci guazzabuglio questo sistema tutti c'è anche qualcuno che ci Bazza ma non ci bastano le imprese italiane può darsi che c'è qualcuno sguazza ma se c'è prendiamocela con qui ci guazzetto prendiamo ciò che ha degli interessi specifici perché dobbiamo smetterla di fare conclusi pone io penso che oggi se vogliamo iniziare la partita numero due dobbiamo cominciare a essere d'accordo sulle cifre sul se questi numeri poi sono Fazio attaccabili qualcuno cortesemente li contesta io per cautela poiché sono prudente dell'esame cattolico ma sono Tommaseo mi sono fatto fare la verifica su dieci anni Tagliavia che sta disposizione di tutti legge sul leggio erogato questo dato è sostanzialmente omogeneo interni
E allora con questo concludo il problema che noi abbiamo e che in questo Paese la politica industriale purtroppo
Proprio perché distratti dal problema di privatizzazioni distratta delle partecipazioni statali nella politica industriale sono parecchi anni che non la stiamo facendo lo stiamo facendo la politica
Dei fattori che diceva il nostro amico Guido atto dell'ottantuno quei vecchi giovani che stanno qui si ricorderanno
A Genova nell'ottantuno la politica dei fattori la finanza l'energia l'innovazione
Non facciamo politica di settori perché giustamente dobbiamo fare la par condicio a livello comunitario abbiano un sistema comunitario che ci sta attento ciccia lotte addosso sulla politica degli aiuti ma non fa nessuna attenzione alle politiche strutturali che in altri Paesi vanno a favore dell'impresa morale dalla faccenda le imprese italiane stanno in condizioni strutturali di debolezza e allora rilancia la provocazione e allora è inutile che no mi sbaglio mio amico Prodi che ieri Benvenuto che ogni tanto sì Vincenzo il silenzio interessa motore fatti degli altri sicuramente è stato più quel due diversi indagato secondo me voglio dire sì raccontano questa storia delle imprese italiane che non hanno fatto innovazione negli anni ottanta hanno fatto solo finanza questo è un altro falsità perché negli anni ottanta l'interesse italiani hanno fatto innovazione di processo che l'unica innovazione che può fare una impresa che abbassò capita
E proprio l'innovazione di prodotto l'innovazione di ricerca l'innovazione commerciale la possono fare solo i soggetti forti grandi o piccoli che si sia e poi abbiamo un sistema finanziario e quello che è un sistema la politica
Industriale quello di un sistema tra finanza pubblica quello che le
Imprese italiane medio-piccole sono state costrette a fare sostanzialmente politica di innovazione di processo e non l'innovazione di prodotto e meno male che l'hanno fatta perché se avessero fatto innovazioni prodotto avrei ho chiuso in gran parte visto innovazione prodotto si fa coi soldi propri non si fa coi soldi prese presto lo anche questa confusione la storia dalla finanza allegra questa storia vi siete comprati i giornali voglio dire questa storia della destinazione delle risorse bisogna che i se ci sono casi che vengono considerati meritevoli di attenzione nome cognome e discutiamo dei casi se facciamo un discorso di politica industriale cerchiamo di fare piazza pulita di questi vecchi slogan faccia cerchiamo di costruire un coordinamento una politica di confronto per il futuro su una posizione che è molto chiara evoluzione di chiarezza in cui le imprese industriali hanno bisogno di una politica industriale Guido hanno bisogno politica economica ma bisogna prevedere sapori economica la quale
Abbia come dire una strategia non abbia l'aggiustamento dei cinquecento miliardi perché noi ci siamo presi cinquecento miliardi della piccola e media impresa siamo stati costretti alzare la c'è più volte ma suvvia ma che con cinquecento miliardi facciamo la politica industriale per la piccola e media impresa in questo Paese se uno che da questo che dalle favole dato che io alle favole non ci credo voglia
Pregare pregherei tutti di smetterà di raccontarle le favole evidentemente in modo tale che facciamo un una partita seria sui numeri sul confronto sull'IRE anche sui nostri limiti perché anche noi abbiamo dei limiti sia ben chiaro tutto il nostro limite voglio dire crediamo ancora nella possibilità come dire di no modificare questa situazione penso che sia un bel limite quello di avere un po'di speranza voglio dire che la nostra classe politica migliori
Di al al di là dei fatti il foglio di cronaca di momento al mese no no no ma se lo sia anche perché rispetta Pomicino è forte no vanno seduti al nocciolo del problema per cui c'è un ministro gli sto dell'indulto esatta della politica industriale quindi credo che ci sia il più adatto a rispondere a questo proposito io vedo che
Anche per chi lo vuole fare molto difficile liberarsi dal passato dalle polemiche dalla inerzia delle così i giorni che abbiamo assunto anche della lettura dei dati che poi finisce di perseguitare il PCI io non
Rispetto ai dati indicati non ho davvero nessuna osservazione da fare forse si potrebbe notare che qualche volta l'organizzazione delle grandi commesse pubbliche considerata
Anche se la definizione non è corretta un aiuto alle industrie
E così come credo che si debba almeno in parte Enrico noi scegliere che l'uso degli ammortizzatori sociali ricrea condizioni per scelte di più rilevante ristrutturazione da parte delle imprese che altrimenti sarebbero se non altro più difficili poi certo si può dire ma altri Paesi non hanno bisogno di questi interventi perché il rapporto tra impresa e mondo sindacale regolato soltanto da un rapporto di forza non da regole e non quindi da interventi dello Stato questo è un discorso di tutt'altra natura semmai lo riprenderemo dopo riguarda le riforme istituzionali credo che abbia un suo fondamento ma a me pare non hanno un lui del tutto il richiamo anche a quel tipo di interventi come interventi a sostegno dei processi di ristrutturazione industriale fra questo è il passato il futuro secondo me e definito da due grandi coordina a te la politica per l'industria si colloca all'interno di due grandi coordinata
La prima e quella la quale già abbiamo fatto cenno cioè la realizzazione del mercato
Comunico
Sul quale oramai si sovrappone il mercato globale perché ciò che forse molte volte sottovalutato è che il processo di realizzazione
Insieme all'allargamento dell'Europa a tutto il mondo oramai la competizione tra i settori più avanzati
Soprattutto è una competizione che vede presenti con i tedeschi i francesi gli inglesi anche i giapponesi e gli Stati Uniti d'America
Ora in questo contesto rispetto a questo orizzonte voglio sapete meglio di me c'è un dibattito anche a livello europeo molto stringente sulla qualità e sulla dimensione della politica industriale ci sono posizioni radicalmente liberiste come quelle inglesi non a caso le rileggiamo negli interventi sempre molto come dire pungenti del commissario britannico che avendo incontrato però debbo ricco c'era una persona
Come dire non è un ideologo del liberismo si muove in quella logica ma estremamente empirico riconosce cioè che sul continente la sua cultura economica in con tra qualche difficoltà ad affermarsi ma abbiamo delle posizioni come quelli presenti ancora nelle scelte strategiche della politica industriale francese che invece presso l'le città hanno degli interventi dello Stato a sostegno delle imprese non solo di quelle che restano in Francia pubbliche ma anche delle imprese private quindi c'è una dialettica abbastanza vivace s'se noi leggiamo l'ultimo documento della Commissione per l'economia l'industria del Parlamento europeo notiamo che c'è uno nel ritorno
Alla esigenza di una politica industriale europea per che è mentre le politiche nazionali ostacolavano la creazione del mercato unico europeo c'è ostacolavano l'affermarsi della concorrenza le industrie strategiche europee su questo semmai si dovrà beh discutere hanno bisogno di una politica europea in un contesto internazionale dove non c'è il confronto tra un unico modello capitalistico attracca Pizalis diverso tra sistemi diversi tra modi di stabilire il rapporto tra Stato finanza banche industria che non è sempre così trasparente come nel nostro paese perché saremmo forse il Paese che ha fatto più politica Systems tale ma è altrettanto vero che tutto ciò che facciamo è assolutamente trasparente non passa attraverso la proprietà dell'industria da parte delle grandi banche come ad esempio accade in Germania e quindi da noi è più facile che ha dire se ci sono degli aiuti se non ci sono degli aiuti di quanto non lo sia in altri casi
Ora in questo contesto anche il discorso sulla crisi c'è poi e lo dirò dopo l'elemento speck tipico dell'Italia che la debolezza dei governi la politica assistenziale soprattutto anche in cui sto concordo con quanto ha detto professor Salvati la crescente inefficienza della pubblica amministrazione
Questo è stato il tema d'esempio posta al centro di un confronto della Banca d'Italia tra Giappone e Italia dopo tutte le analisi sulle ragioni delle diversità si è detto però il punto Colucci tale il più delicato quello che davvero conta in negativo è che in Giappone c'è un rapporto fortissimo tra pubblica amministrazione ed economia ed una pubblica amministrazione molto autorevole ed efficiente cosa che non c'è in Italia
E quindi c'è questo problema dello specifico italiani però come possiamo dimenticare che nei giorni scorsi il presidente della Renault parlando dell'industria automobilistica europea ha previsto so che per diventare competitiva con quella giapponese deve ridurre dei due quinti l'occupazione dei due quinti e come possiamo dimenticare che i dati forniti quotidianamente
In parallelo allarmanti manifestazione d'
Lo stimavo a Milano ci mettono di fronte ad una crisi del sistema dell'informatica che mondiali rispetto alla quale è poi inevitabile che ci sia un'accentuata aggressività sui mercati esteri e italiani perché la crisi mondiale produce una maggiore aggressività fino al punto che se sono vere le notizie che ho ascoltato in questi giorni
Né dove c'è una concorrenza su forniture di prodotti dell'informatica si hanno sui listini di partenza delle riduzioni superiori al cinquanta per cento ecco questo è è un è una riflessione che dobbiamo fare allora rispetto a questi problemi davvero la migliore politica industria rende sulla politica industriale io non lo credo credo che l'Europa come sta facendo debba darsi alcuni settori strategici una politica industriale ad esempio io ho criticato la riduzione poi si accettano tutte le conclusioni anche se ci sono i ministri di serie A che decidono quelle di serie B che partecipando al gabinetto sono informati e quelli di serie C che conoscono la Finanziaria quando già il dibattito in Consiglio dei ministri è avviato io appartengo a questo e quindi dovrete comprendere anche qualche volta qualche reazione su questo problema
Ma se l'Europa fa una politica per il settore are un antico e quindi stanzia finanziamenti per il settore nautico ha senso che noi riduciamo i nostri finendo poi per perdere quelli europei queste sono le valutazioni che dobbiamo fare e nel contesto delle politiche industriali poi a livello europeo certo oltre i settori strategici c'è la ricerca e sviluppo c'è la diffusione delle delle ruote ecologia c'è l'aiuto alle imprese minori questi sono i settori considerati nella politica industriale europea io credo diventa non lo spazio anche per una politica ingiuste tale nazionale coerente con quello questo è lo spazio sulla prima grande coordina evidentemente poi i francesi copiano la legge sulla piccola impresa italiana ma destinano quattro volte tanto di risorse dal giorni semplice non hanno il debito pubblico che abbiamo noi certo se noi non avessimo il grande debito pubblico che abbiamo potremmo aumentare le risorse da destinare al settore produttivo che non ne come dice Formica un settore disse
Pensa perché se non si produce credo che sia molto difficile in cassa settore di investimenti e di sviluppo va be'ma qualche volta lo fa perché poi è molto aggressiva poi c'è l'altra grande coordinata e quella delle della macroeconomia delle grandi scelte che si fanno a livello nazionale certamente necessario che chi ha la responsabilità della politica industriale e in qualche modo sia chiamato a comporre
Di più terzo non può sostituire altri responsabili di queste macro economiche
Fiscale del lavoro del Bilancio dei lavori pubblici e così via le grandi com'messe che alcuni ministeri definiscono si è visto utilmente in questi giorni però credo che debba potere concordi più in questa direzione proprio per trovare il modo di svolgere in pieno quella presenza che è stata sollecitata quella anche azione di propulsione di sostegno che non può essere un dirigismo surrettizio però è probabile che così come accade in altri Paesi anche da noi sia necessario in questo senso prima parlavo di collaborazione pubblico privato e non soltanto di privatizzazione realizzare delle strategie nelle quali la convergenza permetta alla nostra in pesa di raggiungere nei settori strategici dimensioni che si stanno realizzando a livello europeo e mondiale senza le quali saremmo tagliati fuori dal mercato io credo
Ma poco tempo ma credo che un ulteriore brevissima precisazione su questo aspetto visto votato a giustamente accennato a parte
Purtroppo la discussione di una finanziaria che si fa secondo partecipazioni di vario grado dei vari ministri e fin quando il Consiglio di gabinetto viene fatto sulla base delle mostrine di partito e non sulle competenze sul ruolo che svolge l'industria poteva
Per essere essenziale la definizione degli obiettivi verrà sempre a sapere a cose fatte o cose non fatte il il quello che è l'obiettivo che si pone la anzi ma certamente questa proiezione sull'Europa in termini di confronto come politica industriale perché benché non è uno certamente meno aggressivo di altri
I anzi fosse più
Carattere generale questo verificato e generare essere rafforzato da atti specifici rappresentazione precise da comportamenti anche contingenti come questo relativo al provvedimento contenuto una finanziaria cioè il discorso ritorna domanda Franco
Pollini cioè
La reazione acque proposta che tutti riteniamo due ore proposta di essenziale importanza perché compimento di questa corte avverrà risanare
Intanto rassicurare
Il mio amico avverte alcuni antiche lo sciopero generale che io spero sempre di potere sospendere e rinvia di fronte a dei fatti nuovi
Non è contro
Il quattro per cento al quattro cinque per cento di inflazione programmata nell'
Nel novantadue ammesso che questo obiettivo estremamente impegnativo fosse accompagnato da misure coerenti da tutti i settori della pubblica amministrazione della cosa ho anche avuto l'occasione di precisare non so se questo aggrava le nostre responsabilità
Che una modifica alcune quell'auspicabile certamente del due mila
Riformarmi sistema dei ticket che introduce un'odiosa tassa assunti soprattutto i lavoratori dipendenti hanno già pagato due volte
Rifinanziamento dell'assistenza sanitaria
Una misura di questo genere cancellerebbe i motivi
Che hanno ispirato allo sciopero generale e che non sono motivi
Di rifiuto di partecipare a sacrifici anche più pesanti io credo
Di fronte ad una stretta che coinvolge l'intera società italiana non soltanto la sua
No perché noi pensiamo
Che l'obiettivo dell'inflazione programmata come altri contenuti alla fine non sono attendibili
Anche per gli strumenti adottati per la loro realizzazione e noi proponiamo con la modestia evidentemente gli organizzazioni che rappresentano una parte della società di questo siamo ben consapevoli ma una parte cospicua
Proponiamo di esaminare la possibilità di percorrere altre strade e comincio subito alla questione dell'impiego mi stavo arrabbiando quando nel suo ottimo intervento il mio amico salvati stava spiegando che non si può dare sindacalisti la gestione del rapporto di lavoro nella pubblica amministrazione
La mia esperienza è oramai purtroppo non vale in questo campo io ho sempre trovato come controparte sindacale
Della pubblica amministrazione
Responsabile dei vari dicasteri
Al ministro
Una lista l'azione
Ma sempre
Sulla
Pronto ad hoc come
Siamo al firma
Ti di lavoro
Ultimo
Tanzi
Dir
Ti
Anzi
Pubblico impiego mai nostra
Non sono dalla discrezionalità delle amministrazioni pubbliche a cominciare dai vari ministeri
E dalle misure amministrative che modificando l'organico dell'inquadramento del personale alteravano completamente il costo dei contratti
Prima del ministro Carli e quindi non gliene faccio certamente un rimprovero il ministero del Tesoro è stato all'avanguardia in questo tipo di esperimenti
Ci sono poi le leggi e leggine ce ne sono ancora decine all'esame del Parlamento e quindi hanno molte probabilità di passare al anche all'unanimità
E di cambiare perché questo è lo stato oggi delle cose di cambiare anche i risultati di una contrattazione quand'anche fosse ispirata a criteri di austerità
Ci sono i poteri dei tribunali amministrativi
E hanno sovvertito in tutti questi anni anche per le implicazioni legali
Che collego no fra di loro interi strati della pubblica amministrazione i trattamenti retributivi più grande attive che possono cambiare
Da uno a dieci il risultato
Di un contratto di lavoro basta rivalutare anche con effetti pregressi degli straordinari forfettari per cambiare completamente i conti in tasca per questo il nostro approccio è stato diverso
Cioè abbiamo collegato il problema ad un pezzo almeno di riforma della pubblica amministrazione
Ed è questa l'accusa la cosa che volevo sottolineare anche in rapporto a una all'ottima relazione presidente Fumagalli credo che se un contributo possono dare alle forze sociali quella soprattutto di costruire un progetto di riforma istituzionale della società civile
Che da una rivisitazione dei diritti individuali prima ancora di quelli collettivi dei sistemi di relazioni industriali delle riforme possibili dello Stato del suo funzionamento dello stato sociale
Introducano trasparenza certezza del diritto uguaglianza di opportunità
Un pezzo di questa è stata la proposta di una riforma del rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione
Che presupponeva una privatizzazione
Il rapporto di lavoro
In tutte le sue implicazioni uguaglianza di diritti con un settore privato che oggi non esiste per i pubblici dipendenti Marchesi è largamente disuguaglianza largamente compensata come voi sapete da una giungla di piccoli o grandi privilegi
Che garantiscono un consenso senza produttività e e aggiungo io senza libertà
In questa riforma del rapporto di lavoro noi abbiamo evidentemente previsto la delegificazione di tutti i rapporti di lavoro nella pubblica amministrazione
Cioè abbiamo proposto di rompere la catena di Sant'Antonio che oggi collega il trattamento di un ambasciatore a quello di un magistrato a quelli di un professore universitario
A quello adesso vi è un ricercatore alcuni sindacati della scuola chiedono perché no dei professori della scuola secondaria e domani arriveremmo al bidello che avrà il suo trattamento fissato in una logica di scorrimento
Comunque ne abbiamo proposto di rompere questo meccanismo e di riportare ad una contrattazione collettiva evidentemente su mandato del di rigoroso e vincolante dal Parlamento
La regolamentazione del rapporto di lavoro abbiamo fatto di più abbiamo sfidato
Il governo i ministri che hanno trattato con noi
A cominciare da subito
Hanno i bastava un'intesa politica non una legge noi bastava un'intesa politica su queste basi
Per fare i contratti di lavoro che non si possono cancellare in uno stato di diritto
E fanno nell'ambito degli obiettivi di inflazione che il governo come datore di lavoro in questo caso avrebbe determinato includendo
In questo negoziato il trattamento di scala mobile che in questo caso diventava praticamente la tutela di un salario minimo
Io ho avuto l'impressione che nel rifiuto di fatto che abbiamo ricevuto ci fosse molto più paura che indignazione
Molta più paura di affrontare una prova di questo genere
Di affrontare le elezioni sulla base di una contrattazione non di un decreto legge falsamente rigoroso che introducesse finalmente il principio di una pubblica amministrazione con un ruolo di leader
Nella politica dei redditi in questo Paese
E io posso vivere su questo punto che non credo
Che la fissazione dei tetti ribadite in una legge finanziaria sarà in alcun modo rispettata se guardiamo appunto il coacervo dei soggetti che possono da qui all'elezione
Influire sui trattamenti effettivi sulle collocazioni di carriera
Sulle qualifiche del mondo del lavoro dipendente non ci credo per le amministrazioni centrali non ci credo per le amministrazioni decentrate locali
E aspetto ancora
Che mi si spieghi perché
La strada virtuosa che avevamo indicato non poteva essere percorsa perché il governo non poteva presentare con una finanziaria una legge di accompagnamento di riforma del rapporto di lavoro
Perché il governo non poteva proporre un decreto di moratoria questo sì lo può fare
Per tutti gli aspetti legislativi che determina un miglioramento i automatici nelle retribuzioni dei funzionari dello Stato
Ma da qui e finisco subito si può risalire facilmente
A quello che mi pare il vizio più profondo questa
Della scelta di politica economica che evidentemente non risale la responsabilità di questo governo ma che presiede ancora una volta i criteri con i quali si è fatta la legge finanziaria
Io penso voglio dirlo subito che
Le misure di rigore che sono stati introdotto sono assolutamente impari alle prove che attendono l'economia e la scelta italiana
Sono assolutamente Imperia alla necessità di affrontare i nodi di un processo di ristrutturazione dimensione europea quanto meno e che non potrà certamente avvenire spontaneamente per le decisioni dei singoli impresa dei sistemi di impresa a questione non sta qui
La questione è stata in quale misura si può introdurre
Delle regole anche di grande rigore
Propone dei sacrifici
Senza trasparenza
Senza equità
E senza determinare quegli strumenti di consenso che non si inventano e si costruiscono anche attraverso nuove regole di convivenza civile
Quando
Un Governo garantisce ancora ad una parte importante di redditi di cui una percentuale non piccola io credo evade
Il fisco impara fisco per comperare titoli di Stato
E in questo modo riciclare
Delle risorse non proprio legali garantisce a questi cittadini un aumento del sei per cento reale all'anno
Può questo stesso governo chiedere la riduzione del due per cento e sono pronti a farti i conti del salario reale dei lavoratori dipendenti che pagano le tasse
Ma anche fosse l'uno
Quando un Governo aumenta dello zero ottanta per cento le le ritenute previdenziale sul lavoro dipendente
E nello stesso tempo aumentar Nonda rozze all'ottanta per cento
I contributi sociali sui lavoratori autonomi perché i lavoratori autonomi hanno vere dichiarate gli effetti fiscali e anche dei parametri diretto presunto
Su questi parametri eretto presunto pagheranno lo zero cinquanta per cento
E non lo zero ottanta estratto imputato
Voi sapete benissimo che oggi un lavoratore dipendente pari a più di tre milioni assieme all'imprenditore questo rientra nel costo del lavoro
Mentre il lavoratore autonomo non arriva a ottocento mila lire all'anno se fare il suo dovere
Bene e non è possibile guardate non è possibile immaginare proprio di fronte alle prove che ci attendono che lo vogliamo o no
Costruire un sistema fondata su questa
Su questo modo occulto di redistribuire risorse e su questa assenza di equità e io ringrazio
Il mio amico avete per i contributi sindacali ma io credo che un sindacato degno di questo nome dovrà rifiutare l'esenzione attualmente chiedendo che naturalmente dare nel reciproco Verga anche per la Confindustria e le sue associazioni non credo che questo sia il mondo
Vita citare dei problemi di diritto attraverso la partecipazione a mio parere più ad un modo ingiusto e in un unico perché se un lavoratore paghi un contributo al suo organizzazione giusto che paga le tasse sul suo credito
E non è giusto esentare nessuno di quello che in questo caso un atto individuale è un atto di libertà che fa un lavoratore o che fa un imprenditore quando aderisce alla Confindustria non è il consociativismo che noi chiediamo neanche umiliato da qualche e a qualche miliardo di risparmio non vogliamo uscire dal consiglio di amministrazione
Dei vari ministeri laddove si si fa la cucina dei passaggi di qualifica dei passaggi di categoria
Vogliamo riconquistare semmai un ruolo di controllo di trasparenza di vigilanza sulla cosa pubblica e sulla pubblica amministrazione
Ecco la questione di fondo che secondo me posta anche in occasione della finanziaria
Ma che sono un prodromo dei problemi che dovremo affrontare non fa un anno alla prossima Finanziaria non vorrei essere Cassandra fra alcuni benissimo
è possibile affrontare i problemi di una ristrutturazione di questo si tratta
Che cosa che realizzi anche se la rinnovazione del prodotto sulle quali siamo rimasti fermi rispetto agli altri Paesi europei in questi anni che sia e possibili immaginare spostamenti di risorse di uomini
Senza costruire gli strumenti di consenso che non si fanno con i discorsi sulle piazze
Si fanno garantendo alle persone e agli individui diritti certi possibilità di conoscenza diritti d'informazione diritti di consultazione
Uguaglianza di opportunità per i singoli io non credo che sia possibile
Se c'è una lezione drammatica che ci viene dall'Est e proprio questa se c'è un pericolo drammatico che ci viene ancora dall'estero proprio questo predeterminate riforme rischiano di riportare alle soluzioni di tipo autoritario di cui rischiamo di pagare tutti le specie
Si è detto facciamo la francese io nell'ottantaquattro
Ma a nome della mia organizzazione non proprio come pazzo isolato
Avevo proposto dal ministro del lavoro di allora di fare come alla francese
E cioè un blocco
Un blocco non del salario reale un blocco dei salari e dei prezzi per sei mesi
Con il governo del loro uscì per fare
Riducendo seriamente essenza dove contare sull'effetto del ministero
Il tasso di inflazione francese riportando una media europea
Allora il ministro di allora rise a questo tipo di proposta che era anche documentata nei suoi effetti
Noi abbiamo proposto adesso
Al governo in carica
Una politica di tutti i reietti che penalizza sì fiscalmente e attraverso la politica di contribuzione sociale tutte le categorie di reddito compreso il lavoro dipendente che superassero in termini di crescita il tasso di inflazione programmato per il mille novecentonovantadue
Non abbiamo avuto risposta
Facciamo come in Francia facciamo come in Francia
Però questo è un discorso che io credo i lavoratori se se i sindacati stanno a fare anche la loro parte di organizzazione generale e non di corporazioni potrebbero capire
Il discorso da piccole iniquità o della grande iniquità
Questo è il discorso che suscita soltanto una crisi di consenso che può avere effetti io sono il primo a esserne preoccupato per la democrazia per la convivenza civile
Sesto strada distrazione a a sotto sesso operare con un rigore
Che ride un blocco reale se consideriamo ma perché aveva proposta pressi salari da bloccare visto immagini attuare
Dell'industria probabilmente più che un blocco episodio riduzione dei dei dei salari pubblici ma forse basterebbe da questo punto di vista che il datore di lavoro pubblico fosse come dire così consapevole da usare questa opportunità
Per fare il proprio mestiere datore di lavoro consapevole dei conti della propria impresa
E spero che qui altri ma al di là della relazione del sindacato qui si giocherà veramente uno dei punti cardine di questa manovra per quanto essa possa essere come dire temporanea per quanto possa essere limitata
Purtroppo la mancanza di tempo ci impedisce di gare notoriamente la parola mi scuso con il prestito anche questo incontro ma giustamente il ceco morale mi sollecita al rispetto di una scadenza i tempi estremamente rigida e piglio concludo senz'altro ringraziando non sono tenuto a Lima voi dello scorso grazie
E non parlerò verrà nella legge finanziaria
Se non breve molto brevemente
Cioè qui il dottor Carlo il ministro del tesoro
Che dovrà difenderla
Dei rilievi che ieri
Questa mattina Pininfarina poi ha dette hanno fatto
Ed io non lo invidio
Il ministro del Tesoro
Qualche giorno fa a Cernobbio dove si è svolto un un altrettanto importante incontro di imprenditori economisti di gli esponenti politici
Nel quale osservatori stranieri che
E osservatori italiani economisti della della maglia di Treviglio di Prodi
Di Mario Monti
Avevano affrontato il problema
Essenziale per la vita italiana
Il problema di sapere se in queste condizioni in cui noi siamo
E in cui probabilmente saremo se non cambiano le cose nei prossimi tre-quattro anni se l'Italia sarà ammessa
Al
Quella che è stata chiamata la serie A della Europa comunitaria cioè al nucleo dei paesi che avendo condizioni economiche fra loro convergenti costituiranno il centro economico e politico dell'Europa di domani
Questo è il problema dell'Italia
E fra tutti gli uomini di governo
Quelli che per la sua storia per la sua conoscenza dei problemi economici
Aveva i danni o avviso
La condizione migliore per giudicare questo problema il dottor Carlo
E a questa domanda e si deve rispondere
Norme agli attacchi ai rilievi che gli vengono dall'onorevole Occhetto il quale dice che la sua Finanziaria e iniquo e ingiusto
Perché è importante già aveva detto trentina quando dice a noi sembra lo ha detto il capo di un grande sindacato a noi sembra che la strada per andare in Europa richiederebbe sacrifici ben maggiori
Ma egli deve rispondere il governo ma Carli soprattutto a voi
E agli economisti
E a noi se quello che è stato fatto
è sufficiente o adeguato adesso a dare all'Italia a ricostituire per l'Italia la prospettiva di un ingresso nell'Europa a pieno titolo queste
E la novità politica costituita da che c'è oggi in Italia
Politica
Anche per la prima volta nel dopoguerra per la prima volta nel dopoguerra
Il governo nel momento in cui affronta i problemi economici del Paese non è soltanto tirato per la manica
Nella direzione delle concessioni per così dire alla popolarità
Non è soltanto criticato perché ciò che toglie
O perché non dà abbastanza per le pensioni per la sanità per le categorie ma per la prima volta in Italia dall'inizio del dopoguerra esistono forze rilevanti nel mondo politico e noi ne siamo uno
Forse in questo momento la principale ma forse rilevanti nel mondo della cultura la cultura economica del paese e forse rilevanti come siete voi
Imprenditori i quali chiedono al governo una convenzione delle sue politiche nella direzione di Vanessa ed opposta a quella nella quale sono stati tirati governi del dopoguerra questa è la novità importanti
Cioè che esiste
Una opposizione alla politica del governo dal centro come io dico cioè da coloro i quali vogliono accelerare il contatto di ricongiungimento con l'Europa non la vogliono ritardare attraverso la tecnologia del clientelismo è la verità
E quindi il governo dovrebbe essere grato di cui
E c'è un riequilibrio
Se c'è una parte dell'Italia consapevole
Consapevole di ciò che è stato costruito nel corso degli anni del dopoguerra e diciamo che deve essere tutelato
Che aiuterebbe un governo e una maggioranza a tenere duro
Tocca a me
Lei sa benissimo che tra tre mesi o quattro mesi saranno chiesti altri dieci o quindici mila miliardi perché non ci sono sessanta mila indispensabili
Così come lei sa benissimo che il disegno di legge sulle privatizzazioni è già scomparso per così dire quando in un disegno di legge come quel mi dicono che sia questa l'ultima versione non lo so
Si prevede che per vendere una impresa pubblica si debba andare davanti a due Commissioni parlamentari e all'intero Parlamento vuol dire le cose o che non si farà o che l'imprenditore che la vuole comprare dovrà pagare tangenti a tutti i partiti politici dell'area del Consiglio
Ecco il problema
Poi il problema
E io mi domando da molto tempo
E me lo domando come persone a cui è stata affidata la responsabilità di un partito
E anche quelli che non hanno votato hanno però considerato nella storia del dopoguerra partito se io anche quelli che non lo hanno mai notato che sono poi la maggioranza assoluta l'altra grande
La quasi unanimità degli italiani
Ma che tuttavia forse questa grande grandissima maggioranza prenderà grazie al
Mi sono domandata ma io posso restare
Serve
Se
Sembra che faccia una battaglia dentro il Consiglio dei ministri dicendo
Dicendo scusate ma il condono fa schifo
E ma mi risponderebbe lo
E quando nello che abbiamo fame di altro cioè possiamo fare molto di altro molto
Va detto che hanno in un'intervista a Repubblica questa mattina ha detto bisognerebbe tagliare i costi della sanità ma non è un problema mio ha detto io sono il ministro del Tesoro ci pensa il Ministro della Sanità oppure ci pensa il Presidente del Consiglio
Io non ci posso più stare amici cittadini non ci posso più stare in questa
Quando l'altro giorno il professor Colletti ha scritto sul Corriere della Sera questo collettivo
Non è un rivoluzionario è un pistolero per così dire
Ha letto questa classe politica porterà la nave italiana sbattere sul disco
Adesso la criminalità Traverso il fallimento economico
Ma io debbo essere parte di quella classe politica
Lei dottor Carli deve essere parte di quella classe politica che porta l'Italia sul il Foglio
E Pininfarina e Fumagalli debbono essere parte di quella classe dirigente che porta l'Italia sugli scogli
Ma è nostro dovere è quello di fare una battaglia attenta lo diceva Giancarlo Lombardi già di Pavel corre qual è il problema
Mi dispiace dirlo
Fino a un partito con il quale abbia avuto una collaborazione
Molto Sesia nei momenti cruciali della legge italiana Patto atlantico
L'ingresso nell'Europa
Ingresso nel sistema monetario europeo che sono state tappe fondamentali della grande sviluppo italiano di questi anni legate a una collaborazione tra un grande partito democratico la Democrazia cristiana è una piccola minoranza intellettuale pieno di Repubblica
Questa collaborazione non dà più frutti
Questa collaborazione non dà più i frutti
Da Gasperi Vanoni sono passati
E non voglio fare i nomi di chi gli è succeduto
Voi sapete che se fate il confronto tra quei volti e quell'effige sono due partiti diversi però il pessimismo l'avvocato Agnelli poi dice la DC è una sola non ha questo bensì perché conosco le energie che ci sono cito segni titolo i Martinazzoli le centinaia di uomini politici democristiani che potrebbero cambiare il volto di quel partito
O più speranza in un cambiamento per quello ho detto mai più con questa digipack tela ce ne sia un altro
A un'altra
E con questa condizione del Paese noi non ce la facciamo io credo che la democrazia cristiana sia stanca
Quando un partito vive per quarant'anni nel governo ininterrottamente sita ricca di una continuità nella quale non può liberarsi nemmeno se volesse
Tant'è vero che i più intelligenti tra gli uomini politici democristiani ce n'è uno Nolan senatore Andreatta alla parlato molte volte in questi anni della possibilità o dell'opportunità di una DC all'opposizione per rigenerarsi
Ed è la posizione e la vita della democrazia
è quella Dahrendorf ha detto a Cernobbio l'essenza della democrazia e cambiare i governi in questo il meccanismo carpentieri cambiare governi cioè la concorrenza le prevalenze del mercato per l'impresa e il cuore
Qualcuno fa una domanda ingenua io finisco subito
Qualcuno fa una domanda dice ma con le mani nel sacco jet sulla destra
L'ha cambiato qualche cosa nel mondo che consente all'imprenditore si presenta agli intellettuali
E consente ai politici di fare questo discorso è cambiato
Ha cambiato la condizione internazionale del Paese
A quella condizione non dovevamo sacrificare un dissenso sulla legge finanziaria
Perché sapevamo che se avessimo dato forza rompendo la solidarietà democratica con partito di opposizione che aveva una scelta di politica estera e che aveva una visione economica
Tale è una visione economica ancora più diversa da quella che avevamo loro se ne avessimo rafforzato l'onorevole Berlinguer noi avemmo spostato l'asse italiano avremmo forse dato forza a chi voleva allargare l'area dell'intervento pubblico e non restringere quindi facevamo noi padre Walter
Come giornata cioè non facevamo né gli uni dagli altri ma continuavamo le conclusioni politiche nella consapevolezza dei limiti di quel agevole vedete
Ecco perché e cosa rimane da fare per cosa c'è da fare e finisco Presidente mi scuso
Voglio stare esattamente in quel tempo cortesemente mi è stato dato oggi siamo di fronte ad amici imprenditori siamo di fronte a un problema che ha la dimensione
Alla dimensione della ricostruzione italiana nel dopoguerra
Noi siamo di fronte al problema della seconda ricostruzione del Paese
Non mi sembri un'espressione troppo amava
Il debito pubblico italiano è stato superiore al reddito nazionale dopo no unificazione
Nazionale nell'uso secolo scorso dopo la prima guerra mondiale dopo la seconda guerra mondiale
è tornato su
Una condizione da finanza pubblica di due
La criminalità ieri il giudice Ayala che voi conoscete l'avete invitata inoltre ha detto
Larga parte del Mezzogiorno dello Stato ha rinunziato a controllare il territorio come nell'immediato dopoguerra
Ah del bandito Giuliano rappresentava
E penso alla condizione di servizi pubblici molti campi sembra quello di un Paese che abbia visto la guerra servizio postale funziona come funzionava nell'immediato dopoguerra perlomeno
Naturalmente
E quindi bisogna avere la capacità di ricostruire e ricollocare l'Italia in Europa così come abbiamo saputo collocare l'Italia in Europa dopo la caduta del fascismo
E come dopo l'accordo caduta del fascismo noi soffriamo una pubblica amministrazione una classe politica una classe dirigente schematizzata dal fatto di essere arrestata per troppi anni nelle condizioni di mutabilità dei governi le condizioni sono simili
E serve quindi un progetto un programma che città una specie senza avere il Piano Marshall perché nessuno ci dava il piano salta all'estero dobbiamo fare noi
E la trasformazione di una di un coraggio di cambiare i metodi le leggi degli riguardo al funzionamento dello stato dell'economia
Lasciare dare aria alla società italiana così come si fece con la liberalizzazione degli scambi con la convertibilità poi tutto quello che ha consentito il grande sviluppo economico del dopoguerra
E sempre a temi che io vedo sono molto gravi se parlo di una condizione quasi sul Paese prostrato dalla guerra dalla guerra di noi stessi contro noi stessi
Io ho la stessa fiducia
Perché l'Italia è riuscita a uscire da una condizione disperata nel mille novecentoquarantasei ed è diventato un grande Paese industriale oggi rischia di perdere ciò che ha conquistato con il proprio lavoro ma ce la può fare
Io ho una grande fiducia
E il Paese abbia delle energie lombardi parlava Enzo Bianco che qui presenti parlarono e parlo di questi siciliane
E come Libero Grassi queste giovani o questi giovani hanno il coraggio in Sicilia
E dove forse dove diceva Giancarlo Lombardi dieci o cento dei loro per ognuno che viene ucciso per un libro grazie cento persone invece di perdere coraggio lo acquistano quindi vuol dire
Che anche nei punti più deboli della società italiana ci sono fibre locali che possono essere richiamato per il paese questo il valore la nostra Carta
Carosi Magalli questi sono i problemi
Di oggi problemi molto difficili anche alla classe politica coraggiosa e determinata però affronta e può portare di nuovo l'Italia alla sua seconda rinasce
Diciamo caro afferma Elena
Previdente non interviene
Signore e signori
Non vi chiedo di accogliere le mie dichiarazioni con applausi
Vi prego di considerarle come un contributo alla conoscenza dei problemi
Credo che la classe dirigente
Concorrono alla loro soluzione
Quando pacatamente prendere conoscenza dei termini dei problemi stessi
Lo sarà dunque una perorazione
Ancora meno lo sarà una perorazione appassionata
Non cercherò di divertire di combattute
Forse vi annoia
Inizio dall'informazione concernente la nostra posizione nel dibattito in corso in sede comunitaria
Per la costruzione dell'unione economica e monetario
La nostra posizione
E stata di opposizione alla proposta della presidenza olandese opposizione che ha incontrato immediatamente larghi consensi
Secondo la quale la decisione del passaggio dalla seconda alla terza fase sarebbe stato deciso non dalla generalità degli stati membri ma da un gruppo di essi avete certamente presente che la costruzione dell'Unione economica e monetaria avviene passando dalla prima alla seconda dalla seconda alla terza fase
Quest'ultimo passaggio implica l'accettazione di un sistema basato su cambi fissi irrevocabilmente fissi una politica monetario unitaria
Condotta da un un'unica autorità
Le banche centrali nazionali di vengono partecipi del Sistema europeo di banche centrali
Appare ovvio
Che è una decisione di questa portata ossia una decisione della cui portata implica la rinuncia da parte degli stati della sovranità in materia monetaria
Il trasferimento della sovranità ad un'autorità sopranazionale
Gli stati divengono così Province dello Stato federale
Non può essere una decisione di un gruppo ma deve essere una decisione della generalità dei paesi degli stati membri
Sempre nella storia della costruzione comunitaria
Le grandi decisioni sono state assunte alla unanimità
L'esecuzione sia distribuita nel tempo
Cito ad esempio la decisione concernente la costruzione del Sistema monetario europeo fu assunta all'unanimità
L'esecuzione avvenuta nel corso del tempo
Noi crediamo
Che la determinazione delle condizioni di convergenza necessaria perché si decida
Un mutamento così profondo
Debbano essere indicate dalla generalità degli stati membri
Poiché
Le decisioni del Consiglio europeo
Non producono di per sé è conseguenza dell'UDC giuridiche debbono essere recepite nelle decisioni del consiglio
Siamo senz'altro consenzienti
Che il passaggio ad un sistema di canditi sir revocabili neri e fissi richiede l'assolvimento di certe condizioni
Nel prossimo incontro sì discuteranno le condizioni fra queste
Con certezza assoluta si situa quella del raccordarci amento delle distanze
Fra livelli di inflazione nei singoli stati membri
Non sarebbe concepibile un sistema di cambi fissi irrevocabilmente fissi in presenza di divergenze
E di divergenze sostanziali dei livelli d'inflazione
Quanto ai disavanzi pubblici ai criteri secondo i quali questi sì misurano non esiste consensi
Alcune delle indicazioni numeriche alle quali ha fatto e fa riferimento alla stampa sono tratte da documenti di lavoro non sono state concordate
Mi pare certo che si stabilirà il principio e gli Stati che abbiano rapporto debito pubblico prodotto interno lordo
Giudicato eccessivo
Dovranno impegnarsi a condurre politiche per abbassare il livello di questo rapporto
Mi pare senz'altro probabile che si accetti di stabilire un rapporto fra disavanzi e prodotto interno lordo
E all'interno dei disavanzi il principio secondo il quale i disavanzi fra può essere commisurati all'investimento in questo senso si muove
La modifica dell'articolo ottantuno della costituzione che il Governo ha proposto
Se osserviamo
Ciò che è accaduto che
Nel corso degli anni Settanta nel corso degli anni Ottanta ossia nel corso del periodo nel quale sono maturate le condizioni
Curare i crediti Volkan nelle quali ci dibattiamo
Constatiamo che il sistema si è mosso nella direzione dell'accentramento delle entrate delle entrate tributarie delle entrate contributive che la sua distribuzione enti decentrati distesa progressiva deresponsabilizzazione degli amministratori
Le meno conosciute
Della Ragioneria generale dello Stato
Di L.A. ispezione presso le USL
Le sono state condotte di decine e decine sono state rilevate
Gravi violazioni
Della legge amministrativa ci vale civile penale
Nessun provvedimento è stato assunto il sistema diffondere così la convinzione della non punibilità dei responsabili dell'indebita appropriazione
Il cancro
Alcuni degli elementi contenuti in questa legge finanziaria
Si possono identificare nel segue retribuzioni dei pubblici dipendenti
Si stabilisce il principio che il livello medio annuo delle retribuzioni mille novecentonovantadue sì sì pure care rispetto al livello medio annuo delle retribuzioni mille novecento novantuno
In un rapporto corrispondente all'inflazione misurata dal tasso programmato
Quindi in questo calcolo non si possono non considerare gli incrementi avvenuti nel novantuno che si proiettano sul novantadue indipendenza sia deve dire passaggi da un livello all'altro livello sia indipendente
Dei due scatti scalano
Nel settore previdenziale nel settore
Sanitario
I problemi che devono essere affrontati in concreto sono di due ordini
Il livello delle prestazioni
E quindi il loro costo e la distribuzione di esso fra i cittadini il controllo sul Rispetto dei limiti distesa
Fissati agli enti destinatari del potere di deciderne la erogazione
Sempre negli ultimi anni
La spesa previdenziale la spesa sanitaria ha superato gli stanziamenti
Di dieci mila miliardi raggio letale
Il mille novecentonovantuno nel settore previdenziale segna un progresso sembra che la spesa risulterà contenuta nei limiti di stanziamento
Non così nel settore sanità
In tutti gli stati europei ai quali si è progredito verso
Il risanamento della finanza pubblica
I sistemi pensionistici sono stati riforma
Il nostro sistema pensionistico diverge
Dai restanti sistemi europei perché accoglie tutti i trattamenti più favorevoli
Anche di recente
Con il consenso di tutte le forze politiche schierati in parlamento grandi e piccole
Il nostro sistema è stato arricchito di ulteriori componenti che lo allontanano dai sistemi indigenti nel resto d'Europa
Da qui l'urgenza di una riforma
Noi avremmo preferito una riforma che esplica sette
Nel mille novecentonovantadue
La proposta di riforma del ministro del lavoro
Trasferisce gli effetti su un periodo di tempo più lungo
Sotto il profilo della impostazione è una riforma che obbedisce a principi di razionalità
Una volta contro forti opposizioni
Le quali provengono dalle parti più disparate ad oggi il progetto di riforma non è stato approvato
Sono state introdotte
Alcuni sono stati introdotti alcuni aggiustamenti nel settore previdenziale specialmente dall'alto dei controlli
Ho riferito prima ho indicato prima che in questo settore novantuno rappresenta un progresso in quanto in questo anno a differenza di quelli che lo hanno preceduto la spesa sembra risultare contenuta nei limiti degli stanziamenti
Settore sanitario
Il settore sanitario e quello che ha suscitato suscita comprensibilmente le proteste più aspra mi limito a a ricordare che alcuni dei provvedimenti contenuti nella legge finanziaria
Sono identici quelli stati presi e in alto in Francia
E non mi consta essere un Paese retto la regina di inciviltà
Certo quando si deve affrontare un problema di contenimento della spesa
Affinché il dibattito assuma concretezza bisogna indicare delle soluzioni
Debbo dare atto
Fallire Pininfarina
Al professor Cipolletta che si hanno presentato delle proposte specifico che siano tutti attuabili o non non sono in grado di affermare ma sono proposte specifici in questo momento noi assistiamo invece al levarsi di grida
E in incitano
Alla rivolta contro soluzioni che vengono descritte come soluzioni profondamente contrastanti con i principi di solidarietà
Ricordo che il nostro Paese rispetto alla popolazione il Paese nel quale viene il maggior numero di esenti dal pagamento del ticket
Siamo quindi un Paese di indigenti più indigenti che in Spagna più indigenti che in Grecia
Un'altra linea di attacco quella delle cosiddette privatizzazioni
Il decreto legge è un decreto legge che stabilisce criteri secondo i quali si dovrà procedere alla conversione in società per azioni
Di enti di gestione delle partecipazioni statali e di enti economici al fine di procedere al collocamento
Belle azioni pubblico così come è stato fatto
Nei maggiori Paesi industriali così come si sta facendo nella Germania federale
è stato introdotto il principio secondo il quale quando lo Stato rinuncia
Alla maggioranza occorre l'intervento di una deliberazione parlamentare
Se questo disposizione non fosse stata inserita mi pare improbabile che in un governo di coalizione del decisioni sarebbero state assunte senza che essi fossero comportate dal sostegno parlamentare
In questa materia
Alcune delle mie affermazioni che ripeterò in questa sede allo luogo vivaci dibattiti ho parlato di relitti
Di socialismo reale esistenti nel nostro Paese
Quando ho affermato ciò non potevo non ricordare a me stesso gli astri dibattiti nei quali io partecipai personalmente che precedettero la costituzione delle nel i propugnatori di questo ente in quel tempo sostenevano che attraverso la nazionalizzazione
Si sarebbe accresciuto il potere discrezionale dell'amministrazione e questo decidendo discrezionalmente col erogare energia questo a quello a questo o quel prezzo avrebbe indirizzato programmaticamente il si sprecano
In verità l'ente è stato condotto in maniera diversa da quella concepita
Da parte di alcuni di quelli che in epoca hanno la Costituzione
Nello stesso provvedimento
Abbiamo inserito una norma con la quale proponiamo di abrogare la norma istituita con decreto del presidente Repubblica
Nel marzo
Del mille novecentosessantotto
Norma con la quale si assegnava
Al CIPE il potere di decidere da destinazione dei flussi finanziari
Norma né da parte di coloro che la concepirono significa il controllo qualitativo del credito
Esercitando attribuendo ad un organo politico il potere di decidere la destinazione dei flussi del tre
In questo senso questo provvedimento mi pare un provvedimento che si muova nella direzione della ricostituzione delle condizioni dell'economia di mercato
Tassi di interesse
Sempre
Quando si discorre di questi problemi si levano voci per sostenere che l'autorità deve intervenire per deprimere artificiosamente i tassi di interesse
Quest'impostazione da noi
Contrastata ricordo
Dopo che il Sistema monetario europeo economico di unione economica e monetaria assume la totale indipendenza degli istituti di emissione
Un primo provvedimento in questa direzione lo abbiamo proposto provvedimento al Parlamento un secondo sarà proposto prossimamente i tassi di mercato la determinazione dei tassi di mercato non può avvenire
Ne con comandi dall'auto
Ne con comandi sostenuti da interventi coercitivi degli istituti di emissione né con comandi in partiti alle banche di Trento
Tassi d'interesse nascono nel mercato
Il finanziamento del fabbisogno del settore pubblico non deve avvenire con creazione di mezzi di mezzi monetari di istituti d'emissione devono essere liberi
La quantità di moneta in funzione ed esclusivamente in funzione degli hobby Moneta
Mi si potrebbe chiedere come si situa in questa divisione una proposta che ha fatto discutere avanzato dal professor la riassumo e commento il mio riassunto augurandomi che adesso interpreti il pensiero del troppo
La proposta dei pare si riassume in questi termini lo Stato tenta
Abbassare la remunerazione che esso è disposto a pagare per procurarsi mezzi sul mercato
Eliminando quindi un potere
Di signoraggio che esso esercita con detrimento dei ceti produttivi
Se non riuscirà a procurarsi tutti i mezzi dei quali esso bisogna per finanziare la spesa pubblica dovrà restringerlo
E certamente un modo civile per incitare lo Stato a restringere la spesa
Ovviamente quando si avanzano a queste proposte bisogna chiedersi immediatamente che cosa accadrà il giorno dopo non si pagano gli stipendi ai Caraibi ieri non si pagano gli stipendi ai poliziotti non si pagano gli stipendi ai giudici si sospende l'attività degli ospedali e così di seguito
Si sospende la retribuzione agente agli agenti di custodia
Questi sono i problemi che noi abbiamo di fronte
E risolvere risolvere questi problemi richiede un'analisi accurata l'abbandono delle perorazioni appassionate alla indicazione dei provvedimenti specifici che devono essere assunti
Previdenza sanità in tutti gli Stati nei quali si è intervenuto si è intervenuti riducendo le prestazioni
Quando non si sono ridotte le prestazioni commentando le contribuzioni ricordo che il sistema francese un sistema
Va dato largamente sul principio della non qualità e quindi l'aggiustamento è un aggiustamento che avviene quasi automatica
Concludendo
Siamo in presenza
Un dibattito aspro
Che quanto meno ha il merito di avere individuato i problemi fino a questo momento
Nel fuoco del dibattito non si sono udite o si sono udite poche voci indicative di soluzioni specifiche oggi abbiamo udito quella di Trentin che ha dato delle indicazioni non tutti si muovono nello stesso modo
Ancora una notazione concernente
Privatizzazioni le cose da me dette anche in materia
Di nazionalizzazione dell'energia elettrica l'onorevole Craxi ha affermato
Sì alcune delle diete sarebbero state accolte oggi l'industria elettrica apparterebbe
Agli eredi dell'ingegner Valerio no non apparterebbe per giungere Daverio apparterebbe a decine di migliaia centinaia di migliaia
Di esponenti dell'Anpi media borghesia lombarda che negli anni lontani solevano affidare i loro risparmi al titoli emessi dalle Società Elettrica
Caro Presidente signore e signori il tempo assegnatomi esaurito
Mi limito ad una constatazione
Il tempo entro il quale questo Paese deve compiere il processo di aggiustamento
Affinché possa inserirsi
In un con parità di diritti nell'Unione economica e monetaria e di cinque anni
Molti dei giovani imprenditori presenti saranno stati trasferiti nella categoria degli imprenditori senza l'aggettivo di giovane
Ma soprattutto
Desidero ricordare che nelle condizioni in cui dichiarano cinque anni sono un'eternità se voi confortate
Le condizioni del mondo di cinque anni fa di oggi constatate quant'i mutamenti che nessuno fra noi avrebbe tre per preveduto sono
Io penso
Che voi oggi i giovani imprenditori e probabilmente alla scadenza del termine
Prenditori senza la qualificazione di giovani avete le gravi responsabilità di classe dirigente
Io ricordo con grande nostalgia i quattro anni passati alla presidenza tra Confindustria
Sono stati anni difficili
Mi corre l'obbligo di ricordare che in alcune città d'Italia quando per scadenza dei termini un presidente
Veniva meno
Riusciva molto difficile individuare il successore oggi certamente non è più così essere imprenditori è motivo di orgoglio partecipare all'organizzazione
Che li rappresenta è motivo di orgoglio il fatto che essa sia
Vivacità di accenti nel dibattito politico costituisce certamente un grande progresso vi ringrazio
Gismondi bacchetta Macy's certificherà l'età indizi
Primitivi proprio ne minaccia una rivalità ed è qui nei espiatoria Monk Radiocor quattro anni mistico credo valga tutto no ecco poco mondi nuovi Ginevra inizia riviste il invece è scritto insomma lo sanno di Franco si una dello torneremo milioni motivo spesso dire che volevano D Urso così e nessun'altra Barbara metri circa rosa di nomi olio chiusero Negri
Non locali i al non lieder Ambra dicono Natalino Mark convalida il era muore Meinrath eccetera non non More conosce
Modifica canizie per tener conto
Nei rapporti tra cui OCCAR
Riconosciuto comunque e noi la più Bucarest in lotta non il razzismo inerzia
Paghiamo noi grezza quindi additivi