La risposta europea al terrorismo internazionale: dichiarazioni del Ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni Silveri sui temi affrontati dal Consiglio Europeo in materia di Affari Esteri e Relazioni Internazionali

Buongiorno
Gradirei che la la la conferma della
Della preoccupazione
Comune per la minacciati abbiamo
Davanti
Una condivisione di un concetto fondamentale io credo visto che si è discusso di nuovo volto di immigrazione
Della di necessità di tenere distinte le due questioni la questione della minaccia terroristica e la questione dei flussi migratori non perché non ci possano essere dei rischi naturalmente di interazione ma perché
Deve essere molto chiaro
Che non possiamo confondere per terroristi sulle decine di migliaia di persone che
Fuggono dalle guerre cercano riparo in Europa
Che poi direi una condivisione generale del lavoro che è stato fatto a Vienna
Nei primi due incontri che
Rinviato dall'ONU Staffan De Mistura ha riferito ai ministri degli esteri europei direi incontrando
No non è facile essere ottimisti ma certamente si è aperto un varco sia aperto uno spiraglio c'è una
Roadmap ci sono dei tempi certi per avviare
Il negoziato intera siriano che per contemporaneamente a questo avvio
Stabilire il cessate il fuoco sarà una strada complicata ma PIL sostegno dell'intera Europa credo che la può
Rendere un pochino più robusto la Russia su questo percorso
E la Russia sta tale atteggiamento costruttivo dalla Russia è stato determinante io non credo che esse
Senza
L'impegno la leadership di del Segretario di Stato John Kerry
Che senza l'ABI un atteggiamento costruttivo di lavoro fisso i due incontri Vienna non avrebbero dovuto risultato positivo sia pure iniziale che hanno avuto
Non c'è dubbio
Mandato lei prima ha parlato di unificazione
Gli eroi
Si separa RUP spalmare istanza ovviamente invece stiamo sfruttando appieno
Paritetiche
Lo staff leasing pensò che non è utilizzabile che un suo ambito ma comunque nel mondo ma io devo dire che
Ci sono delle scelte
Che vengono fatte sul terreno della delle politiche migratorie
Che contraddicono le decisioni comuni europee che io non condivido
Sono precedenti
Infatti di Parigi per la verità cioè non è che
Le decisioni di cui abbiamo molto parlato in queste settimane presa da questo o quel Paese europeo su un recinti mura eccetera siano state successive
Alla
Tragedia alla strage di Parigi la discussione di oggi è stata direi condivisa
Tutti nel sottolineare che ci possono essere delle differenze nelle politiche migratorie ma nessuno può accettare una commistione tra
I flussi migratori che la minaccia che abbiamo visto all'azione venerdì sera
A Parigi
Una parte ci sono dei criminali e dall'altra ci sono dei disperati che cercano rifugio in Europa
Poi c'è una questione di rischi di infiltrazione questo naturalmente riguarda le attività
Di Intelligence delle forze di sicurezza
Inattiva
La Francia
Richiedere secondo alcune indiscrezioni la reintroduzione dei ultrà di controlli sistematici alla potestà ed anche la funzione interna
Rispetto a quello italiano
Disponibile in via eccezionale in questo quanto accaduto ma
Ieri come ha ricordato ieri Juncker la possibilità di
Sospensioni temporanee legate a particolari emergenze
Di
Degli accordi di Schengen
è prevista Giancarla dai trattati questa possibilità
Io tuttavia mi auguro che le misure restrittive di controllo di rafforzamento dei controlli alle frontiere che sono state prese giustamente dalla Francia all'Italia tanti altri Paesi
Si rivelino sufficienti e che quindi si tratti solo di rafforzare queste misure
Dopodiché se qualcuno decise una sul per ora non c'è nessuna decisione in questo senso se qualcuno decidesse sospensioni temporanee lo farebbe rispettando le regole che
Lo prevedono ne prevedono la possibilità
Però certamente sarebbe un segnale
Di difficoltà in un momento che certamente di crisi ma che forse possiamo gestire anche soltanto incentivando i controlli
Di polizia
Che la collaborazione tra interni scoglio che io
Sottolineo molto che
Se c'è una lezione che dobbiamo imparare da quello che è successo venerdì notte
E che dobbiamo sempre di più lavorare insieme nello scambio di informazioni di interfaccia strana tra Francia e Belgio ma anche tra Francia Italia Italia e Germania tutti i Paesi
Coinvolti devono mettere in comune le loro informazioni perché il fenomeno di fare Fighters dei rischi
Si può combattere solo come una prevenzione che funziona seriamente non possiamo tutelare presidiare
Tutte le nostre città e tutti gli edifici soprattutto di fronte a terroristi colpiscono a caso non è che prendono di mira
Un simbolo magari ma un bar attori stona
Però solo fare un'ultima domanda no
L'articolo cinque tra l'altro c'è anche un come ha
Del Trattato norma europea
La solidarietà in caso di attacco tanto
Vaccaro sono
è chiaro che per definizione molto difficile
Far ricorso
Alla all'articolo cinque
Del Trattato NATO di fronte a azioni terroristiche
Non ci non ci troviamo di fronte all'aggressione di uno Stato e tanto meno alla disponibilità da parte nostra riconoscere questo gruppo terrorista una dimensione
Statuale il che non vuol dire che non
Che non ci sia piena solidarietà disponibilità comune a combattere il terrorismo lo stiamo già facendo peraltro senza dover ricorrere all'articolo cinque del Trattato NATO nella coalizione anti-TAV esce e continueremo a farlo
In modo convinto perché in Siria serve una soluzione politica ma in generale il contrasto militare a Dash deve continuare grazie