Il nuovo inizio per i riformisti

Così
Buon pomeriggio
Saluto gli ospiti si sente
Gli ospiti di questo dibattito un nuovo inizio per i riformisti
Alla mia sinistra Andrea Olivero del viceministro per le prima
Eppure troppo dice il Ministro delle politiche agricole
Luigi Incarnato che della segreteria nazionale del Partito Socialista
Marco Andreini della direzione nazionale del partito e a fianco a me a destra il segretario della UIL Carmelo Barbagallo
Va perse solo a un potere saggio grafico diciamo così
Luigi Covatta direttore di mondo operaio Luigi Covatta introduce il tema del riformismo di cui abbiamo già un po'parlato stamattina a proposito del Congresso nazionale delle conferenze programmatiche un po'se n'è parlato
Ma o
Funzioni ordinanze
Cerco di
Essere telegrafico visto
Che e nel dibattito precedente ha esondato
Non per vendere cravatte ma
Visto che faccio il direttore del mondo operaio
Speriamo che non si ha l'elicottero dei Casamonica questo
Però
Una
In sentenze emesse visto che faccio il direttore del mondo operaio li faccio presente che non si tenta all'ingresso cioè l'ultimo numero della rivista
L'ultimo numero della rivista riporta
La cronaca
Di un convegno
Molto interessante
Che abbiamo fatto a giugno
Nella sala del cammella
C'era anche Barbagallo
Per ricordare
Il trentesimo anniversario
Di un referendum che vinsero i riformisti il referendum sulla scala mobile
E per
Indicare alla sindacato
L'opportunità
Di riprendere un itinerario riformista
Quel referendum venne ha vinto
Da una parte del movimento sindacale la CISL la UIL
E i socialisti della CGIL
Venne vinto contro tutte
Le previsioni
E fu un momento significativo per ridare
Ruolo al sindacato nei luoghi di lavoro un ruolo
Che
Una certa inerzia ha finito
Per appaltare alle Istat perché finché c'era la scala mobile organizzata com'era organizzata di fatto la contrattazione del salario in azienda non era
Più o
Nel potere delle organizzazioni sindacali ma
Scattava automaticamente
Sarà che sono vecchio
Ma visto che ho ricordato un episodio di trent'anni fa lasciatemelo ricordare un altro di sessant'anni fa
Perché nel cinquantacinque
Quando si cominciava a parlare di apertura a sinistra
Ha la FIAT ci furono le elezioni della commissione interna
E la CGIL prese una sberla che non sarà dimentico più
Perché perché anche in quel caso
La CGIL non aveva accolto il
La svolta che stava avendo l'economia italiana
E aveva
Mantenuto posizioni che risultarono anacronistiche alla maggioranza
Dei lavoratori
Su quel tema su quell'episodio si apre una discussione
Innanzitutto nella CGIL fu di Vittorio il primo apporre il problema se aprire una discussione del Partito Socialista che
Pochi poche settimane dopo proprio a Torino teneva il suo congresso il congresso in cui lancio il dialogo coi cattolici
Ed è un altro episodio in cui
Una maggioranza riformista nella società
Apri poi la strada ha una maggioranza riformista al Governo del Paese
Ecco io credo
Che in questi anni in cui si è fatto spreco
Della parola riformista
è il caso di andare a ricordare qual è l'evoluzione del riformismo italiano
Anche
Nei confronti
Del partito che si è autodefinito la casa comune dei riformisti e cioè il Partito Democratico
Io ho sempre detto
Che come Casa comune dei riformisti il Partito Democratico sarebbe più credibile se invece di riferirsi
A un santino
Quello dell'immagine di Moro e dell'immagine di Berlinguer
Cioè
Al riformismo che non c'è stato mai
Sì riferisse
Alla
Immagine realistica di Moro e di emendi cioè del riformismo che c'è stato
Altrimenti viene un po'difficile
Costruire consenso sociale
Attorno alle riforme che questo Governo meritoriamente secondo me intende fare e cerca di fare
Ecco io credo che noi dobbiamo
Ragionare
Su questa
Prospettiva
Una prospettiva
In cui
Non sono mancate le leadership forti
Pensate a cos'era
Fanfani all'inizio degli anni Sessanta pensate a cosa è stato Craxi all'inizio degli anni ottanta
Ma in cui attorno all'idea circa forze si costruiva un consenso sociale e politico
Che era fatto da tante cose
Tante forme di partecipazione che sono
Essenziali a una politica del riformista tanto quanto lo sono le leadership forti
Perché il riformismo è
Cambiare col consenso
Cambiare senza il consenso è un'altra cosa si chiama massimalismo rivoluzionerà
Non cambiare col consenso si chiama doroteismo conservazione
Cambiare col consenso che è una cosa complicata
Perché ogni riforma
Danneggia qualcuno e privilegia qualcun altro
Cambiare qualcosa senso è quella cosa complicata ma
Tutto sommato
Vincente nel tempo lungo dalla storia che il riformismo
La domanda è
Noi siamo in grado
Di per riproporre
Questo circolo virtuoso in cui ha una leadership forte corrisponde una capacità
Di partecipare al cambiamento
Criticamente ovviamente però senza
Le
Oppure pensiamo
Che nell'epoca del web nelle poca
Della disintegra i di
Guardi sì intermediazione
Nelle poca a
Basta un Twitter per determinare consenso o dissenso noi
E ho finito
Riteniamo
Che si debba ristabilire
Un equilibrio
Fra
Leadership forti e società
Capace di partecipare criticamente a un processo di cambiamento
E
Tutto sommato
La scommessa che facciamo per
I prossimi anni
E questi
Che non è una
Scommessa ostile
A chi attualmente governa o alla leadership alla leadership forse in quanto tale
Che un tentativo di
Evitare che come è capitato
A San Tania Craxi
Questa riderci forte poi finisca per essere travolta dai loro tesi in
Mani ettari negli anni Ottana degli anni Novanta
Questo è
Il problema che noi oggi
Anche con la Conferenza programmatica di cui si è parlato questa mattina intendiamo porre alle forze sociali
Oliveri Oliviero non è solo
Il vice ministro dell'agricoltura altrimenti doveva parlare
Nel dibattito prima ma
Ce n'erano già tanti
E quindi si è dovuto ridurre ma è stato a lungo Presidente dei reati lì per esempio
E quindi è portatore di una cultura politica simile a quella che ho cercato brevemente di indicare
Barbagallo il segretario del sindacato più vicino al
Tra le nostre idee B questo è il tema e concludo
Con una cosa che ho già detto stamattina ma spero che il pubblico sia cambiato
Io sono rimasto
Colpito
L'altro giorno quando al telegiornale ho visto
Che a Monaco di Baviera e a Vienna sì organizzati c'erano migliaia di persone non convocate nessuno penso
Che accoglievano i migranti che arrivano da noi
Nella pigrizie in cui siamo finiti questo tema è delegato alla Caritas e alle cooperative sociali perché oramai ogni ogni problema
A il suo la la sua casella burocraticamente definita e questo è l'esatto opposto
Della partecipazione sociale che essenziale a una politica riformista
Sarà
Allora volevo affidare al viceministro libero questa domanda che ha già fatto Gigi Covatta mi ha tolto la metà del lavoro diciamo cioè una leadership forte
Una disciplina riformista può fare delle riforme forti soprattutto delle riforme condivise e questo credo sia un po'insomma l'insieme però poi per tradurlo anche in fatti concreti ricordare insieme e si occupa di politiche agricole e anche di ambiente
Per esempio per le politiche agricole si porno intravedere un tessuto di riforma accettabile comune quale può essere forse anche voi declinato all'europea una riforma della PAC non so
Grazie intanto provo a reagire a caldo male parole Gysi covata che come sempre
Solo estremamente anche ricche lucide ci portano appunto ad un'analisi
Molto attenta fuori dalle convenzioni
Io credo che ci si è innanzitutto da a riprendere
L'idea stessa di riformismo
In questo momento e andarla a declinare forse in maniera un pochettino differente da quanto non sia stato fatto
Nei tempi più recenti perché ce ne guardiamo l'atteggiamento dei cittadini nei confronti delle riforme ci accorgiamo che
Per molti versi del tempo passato vi era un'attesa positiva nei confronti di queste
Perché le riforma io penso appunto agli anni in cui
Qui lui faceva riferimento del dopoguerra le riforme volevano dire riforma sociale
Volevano dire miglioramento delle condizioni di vita di un Paese che aveva profonde disuguaglianze ira il coraggioso modo di affrontare una realtà che si era incancrenita
Nel nostro Paese
Se andiamo a vedere come è stata utilizzata la parola riforme negli ultimi
Nell'ultimo decennio
Noi ci rendiamo conto che nel pensiero comune del cittadino qualunque e consentitemi
La parola riforma e sempre connessa a taglio la riduzione della spesa arretramento dello stato sociale a diminuzione dei diritti personali e dei diritti collettivi
Perlomeno questa è la percezione poi possiamo discutere ambito per ambito se questo è stato vero o meno ma questa è la percezione pertanto quando oggi noi parliamo di riforme
Vi è un duplice atteggiamento da parte dei cittadini
Da un lato sigla tesa di un cambiamento perché oggi come esattamente sessanta anni or sono
Si rende conto dell'essere alla fine di un periodo e della necessità di una rivisitazione profonda a partire dalla istituzione dello Stato
Di quello che è stato il nostro modello
E del nostro modello per quanto riguarda istituzioni ma anche per tanti altri ambiti lo stesso mondo del lavoro se noi oggi parliamo con i giovani c'è un'attesa di un proprio profonda trasformazione
Dall'altro lato però c'è una paura molto maggiore che nel passato
Dio ripiombare appunto in quello che è stato il pseudo riformismo di gli anni per noi molto recenti ahi noi ancora per alcuni versi presente di chi chiama riforma semplicemente il taglio
E quindi l'ansia che la riforma non sia tale e che non produca un affetto anche nel medio lungo periodo benefico
E c'è un unico elemento da questo punto di vista di discrimine
Tra appunto alla riforma il taglio ed è io credo l'analisi della ricaduta sociale della riforma medesimo
Quello che è mancato negli ultimi anni e che per certi versi stenta a partire anche oggi io me ne rendo conto e che rende molto difficile questa operazione anche per leadership forti
E la capacità di prospettare quello che potrà essere il futuro dopo queste riforme
La dico con appunto un'espressione che forse è più vicina alla mia storia anche la strada delle ACLI per certi versi sì ma anche al riformismo sociale
Cioè quel riformismo che si interroga sulla ricaduta sociale della riforma stessa e che può far dire al leader di turno Choir dati oggi vi chiedo sacrifici
Come venivano chiesti molte volte anche nel passato ma sappiate che l'obiettivo è questo arriveremo a questo punto
Io cito spesso
Una frase che
Ho ascoltato da un minatore italiano in Belgio che rammentava di avere incontrato
De Gasperi all'inizio negli anni negli anni Cinquanta il quale aveva compiuto una visita in Belgio e si era reso conto della situazione assolutamente disgraziata nella quale vivevano i nostri connazionali se andiamo a vedere
Le le immagini di quell'età e si era
Ascoltano ancora le poche ma ci sono esperienze di quelle persone che hanno
In qualche modo contribuito alla crescita del nostro Paese da lontano col famoso patto Brazzà in cambio di di
Comunque Carbone
Ebbene ci si rende conto di qual era la la
Situazione che non era dissimile a quella dei raccoglitori di pomodoro nelle campagne italiane per rimanere all'agricoltura
Bene mi raccontava questa questo minatore che Degasperi quando vide allora condizione disse mi vergogno
Di aver firmato quell'accordo
Poi disse andò avanti tornò indietro e disse no non mi vergogno perché io vi dico tra dieci anni
Ci sarà per voi la scuola per i figli e la casa per voi e la pensione quando andrete arriverete a metà giusto
Questo si può discutere c'è anche un po'di demagogia e ci sta però in realtà quella sogno
Era realistica o ed era dentro le aspettative di quella gente che era partita
Noi oggi abbiamo la difficoltà ad incarnare un riformismo che in qualche modo faccia intuire qual è la prospettiva del futuro per le nostre persone
In questo senso io credo che noi abbiamo oggi bisogno
Di un processo che e qui vado utili inizia entrare nel merito ecco della della
Domanda anche che porti ad un coinvolgimento assai più ampio che nel passato
Di cittadini di organizzazioni e credo che un riformismo solo leader rivista
Sia destinato
Come ha citato Gigi prima
Comunque a ripetere situazioni che si sono viste nel passato non certamente esaltanti
Noi abbiamo bisogno che questa visione differente di società e questo disegno di un Paese riformato
Nel in profondità
Venga condiviso da una parte consistente
Di cittadini non necessariamente la maggioranza assoluta subito
Giustamente prima si diceva si possono fare si debbono fare riforme condivise ma la condivisione non necessariamente immediata intendiamoci nessuno alla pretende
Però c'è bisogno che vi sia
Una
Parte consistente
Di popolazione e soprattutto di coloro che all'interno di quest'anno ruoli chiave che condividono questa visione questa volontà di cambiamento e secondo me questo processo oggi si appena avviato
E quando noi oggi chiediamo prima si citava il Partito Democratico come la Casa dei riformisti quando noi chiediamo un radicale ripensamento al Partito Democratico e l'apertura
Di una percorso di rivisitazione di se stesso e di
Anche in qualche misura
Costituente
Di questa forza politica che deve rinnovarsi e perché siamo convinti che non e sufficiente
La riproposizione del vecchio schema del partito e un leader nuovo per poter costruire uno schieramento di riformisti e noi abbiamo bisogno di questo schieramento
Una battuta sull'agricoltura
Certamente il riformismo punto va in tanti ambiti ivi compreso quello agricola anzi vorrei dire soprattutto con l'agricolo dove noi paghiamo un doppio conservatorismo
Un conservatorismo storico del nostro Paese ma paghiamo anche un conservatorismo europeo consentitemi
La PAC
Che prima veniva citata
Cioè il finanziamento molto forte finalizzato alla crescita quantitativa perché queste all'origine del finanziamento e poi al mantenimento al consolidamento del comparto agricolo europeo
è stato per tanti per troppi anni uno strumento che a sostanzialmente assopito certo
Quante io non voglio fare esempi specifici
Su singole produzioni perché poi
Creerei qualche malcontento non me lo posso permettere ma
Ci sono settori ve lo garantisco parlo con i produttori ogni giorno
Che scoprano oggi
La competizione perché fino a ieri la vendita del prodotto era un di più
Che si aggiungeva alle entrate della PAC
è questo non va obiettivamente bene
Ma non dimentichiamoci anche che noi per anni abbiamo chiesto al mondo agricolo di produrre per poi andare a prendere quei prodotti andarli a distruggere che un controsenso allucinante
Non abbiamo cercato Marzolla l'ammasso comunque del prodotto non abbiamo cercato di andare a farli competere sulla qualità come oggi chiediamo loro costantemente
Allora del mondo agricolo c'è da fare oggi una rottura molto forte
Perché abbiamo da rompere questo doppio conservatorismo uno storico del comparto agricolo per certi versi
Quella nella quale lo fanno gli agricoltori sono un po'conservatori di Natuzzi ma forse e anche un bene nel senso che comunque hanno quello spazio si sia un bene che la terra ad amministrare quindi un po'di conservatorismo ci sta anche
Quello però che siamo anche riscontrando e voglio dare una nota positiva e che in realtà oggi
In agricoltura stanno arrivando molti giovani
Molte imprese nuove non senza fatica ve lo dico perché anche qui poi giustamente noi ci presentiamo al mondo con l'esperienza di eccellenza in Expo e via ma
Dietro questa eccellenza ci sono anche tante difficoltà e fatiche
E queste esperienze partono proprio da una rivisitazione
Che dell'agricoltura che non tiene più in considerazione gli aiuti di Stato non contiene cui inclusi d'azione quelli che erano gli strumenti tradizionali del reddito agricolo
Ma invece che si gioca sui nuovi mercati su nuovi prodotti sull'innovazione indi di produzione in maniera anche talvolta ardita e stanno dando risultati noi abbiamo oggi la responsabilità di andare a seguire quella linea
E fare in modo appunto che sempre di più ci sia spazio all'interno del mondo agricolo per chi vuole andare a costruire un vero modello imprenditoriale
E andare ad innovare
Investire appunto sulla ricerca sull'innovazione su nuove prospettive
Che alla fine poi sono nient'altro che
La conservazione della tradizione ecco qui il il binomio perché
Nell'agricoltura
Nell'agricoltura italiana ma sicuramente
Noi ci ritroviamo che tutto ciò che noi chiamiamo tradizionale e ci piace perché il prodotto agricolo
Di qualità ci piace che ci richiami la storia un passato glorioso una tradizione locale spesso appunto anche molto antica
Ebbene tutto questo e figlio di una rivisitazione alla luce della scienza e alla luce della nuova tecnologia non esiste un'agricoltura di alta qualità io stamattina ho inaugurato sana la più grande Fiera del
Delle biologico italiano non esiste biologico senza un investimento
Scientifico e tecnologico vuole dire quasi doppio del tradizionale
Per cui
In realtà
Noi oggi abbiamo in realtà una parte consistente del nostro Paese che accetta già questa sfida dobbiamo assecondarla completarla
Dobbiamo però appunto aveva il coraggio
Anche in questo settore ma il riformismo non può essere applicato soltanto alle leggi costituzionali
Non può essere applicato a questo o a quelle che maggiormente destano l'attenzione ma tanti altri settori dobbiamo avere il coraggio di andare fino in fondo e appunto di di compiere questa rivoluzione copernicana
Che porta la responsabilizzazione delle persone in questo caso degli imprenditori delle nostre aziende
Che molte volte sono in grado di affrontare questa sfida anche questo abbiamo
Comprendono che il nostro Paese e vero che ha difficoltà anche affanno ma è un Paese sul quale dobbiamo scommettere
Che non può continuare a essere assistito perché se no tra con la non funziona questa regola è un Paese che naturalmente va accompagnato nei processi il riformismo per sua natura una ideologico non fa saltare le tappe sa che deve proseguire uno passo per volta però è un Paese che accetta la sfida la riforma purché appunto che al Governo
Abbia anche il coraggio fino in fondo riproporlo grazie
Marco andremo
La sinistra nella vulgata
Tradizionale che il partito delle tasse della spesa
Ma per fare le riforme si possono fare le riforme in una situazione in cui c'è veramente poco da spendere c'è molto da tagliare cioè che genere che riforme si possono fare perché punire i riformisti ma su quali riforme cosa si può fare
Quanto alla domanda
Carmelo sacche
Barbagallo
Forse una delle riforme io credo
A costo zero che noi dobbiamo fare
Nella quale
Dobbiamo
Spenderci tutti
In particolare anche
Il sindacato e le parti sociali
è quella
Veramente della formazione questa è una riforma fu a costo zero
Ma noi non possiamo più pensare
Per mantenere la situazione attuale che c'è tra le parti anche tra le parti sociali perché è bene avere il coraggio di dire come stanno le cose Oliviero era
Il segretario nazionale dell'Acri e sa di cosa sto parlando noi dobbiamo affrontare Cuesta questione
La dobbiamo affrontare perché se noi non affrontiamo questa questione non possiamo introdurre in Italia elementi di flex security
Cioè
Di
Gente che perde il lavoro di ammortizzatori sociali che la sostengono ma come in Danimarca di una formazione concreta che è finalizzata al reinserimento lavorativo non al mantenimento
Dei posti di lavoro di coloro che producono la formazione è questa la situazione italiana
Questa è Carlo una riforma
Quasi accosto zero vattene a fare questa riforma devi mettere in campo tutta una serie di questioni
E la questione centrale che tu devi mettere in campo
Che la introduceva Gigi prima
è
La
Riforma delle relazioni industriali nel nostro Paese
Questa è la riforma centrale perché tutti accorgerai che ogni riforma che tu fai ogni contro
Ogni meccanismo più tu metti nell'ambito del costo della mercato del lavoro
Va a cozzare con una situazione ed è una situazione vecchia
è inutile che non ci giriamo in tondo noi abbiamo delle relazioni industriali vecchie ma non possiamo mantenere una situazione di un mondo che cambia la globalizzazione con
Relazioni industriali vecchie parliamo di Germania
Bene noi dobbiamo cominciare a ragionare su questo terremo e qua non è solo
Polpa
Del sindacato ma il conta delle parti sociali in particolare della Confindustria
Perché loro hanno interesse a mantenere questa situazione questa situazione permette la nascita e la crescita del conflittuali
All'interno della società e delle fabbriche
Queste è il problema di fondo preparano un prima con Luigi più ovviamente avendo tutte e due
Precedenti sindacali non possiamo che toccare questo tema
Abbiamo perso molti anni Gigi su questo terreno li abbiamo persi molti
Perché quando negli anni ottanta
Qualche coraggioso Carmelo era fra questi sindacalista si scontrava nelle fabbriche per ristrutturare l'apparato industriale italiano eravamo pochi
Ma se non l'avessimo fatto
Noi non avremmo avuto un apparato industriale all'altezza della situazione sa Carmelo cosa parliamo perché seguivamo l'Italtel insieme e sacche scontri abbiamo fatto con quella parte conservativa del sindacato
Allora noi dobbiamo introdurre questo e io confido molto
Devo essere sincero fido molto nella gestione di Carmelo richiamo Carmelo perché abbiamo lavorato tanti anni insieme
Perché lui ha la possibilità in questo momento
Anche per
Diciamo le difficoltà e ci fermiamo lì che vive il sindacato cattolico
In questo momento ha la possibilità di dover dire alla CGIL cominciamo a introdurre quella questione lì perché quella questione dire centrale nei il nome nella nel Paese vuol dire relazioni industriali nuove vuol dire smetterla con la conflittualità e devo dire una cosa e di questo ne sono convinto
Io non sono neanche convinto che uno come Landini vada contro questa operazione
Perché il vero problema è che
Conta la rappresentanza sociale del sindacato
La rappresentanza sociale del sindacato e quando noi parlammo della
Legge di rappresentanza
Noi facemmo un percorso che è un percorso che ho sentito dire da Landini la richiesta di fare una legge sulla rappresentanza sindacale
Che è una cosa che noi dobbiamo fare
Perché se c'è
La democrazia nella società dobbiamo introdurre elementi di democrazia sicuri veri all'interno delle fabbriche eccome
Benvenuto ebbe il coraggio di fare nell'ottantacinque
Quando ci aveva io i lavoratori dell'Alitalia che li gridavano sotto la sede della UIL tutto quello che li potevano gridare perché lancia l'idea dell'autodeterminazione degli scioperi per piangiamo nulli
A quel punto allaccio la UIL a quel punto noi dobbiamo rimettere
In moto queste cose senza avere nessuna paura sapendo che noi siamo dalla parte come diceva Gigi del riformismo vero
Perché noi siamo quelli che erano a difendere nelle negli uffici del sindacato quella battaglia
Dell'accordo di San Valentino ma sotto le nostre finestre scorreva la gente che
La cosa più piccola che ci gridava era venduti ma era la più piccola quindi noi
Abbiamo la forza di partire di qua
E devo dire che vedo
La UIL vedo il rapporto
Con il partito con noi come un rapporto più può crescere e può veramente portare a quelle cose che diceva portiamo anche il microfono grazie
Molto bello perché non stiamo parlando di riforma del Senato questo mi sembra già un successo
Però
Possiamo parlare invece di riforma delle pensioni sempre per rimanere nel concreto e poi arrivare all'ultimo giro sì se ne sta parlando tantissimo io credo dicendo ma forse anche qualche sciocchezza
Questa può essere una riforma sempre per tornare a discorsi prima una riforma che hanno non ha un costo oppure viene sempre una riforma che alla fine come in qualche maniera suggeriva il viceministro la gente avverte come una fregatura non soltanto con qualche cosa che funzionerà per il futuro
Intanto grazie e buonasera
Ma voglio fare prima una premessa nel nostro Paese
Ormai tutti sono riformisti
Giustamente perché condivido molte cose che aveva detto Covatta
Il riformismo senza il consenso
Non è riformismo
E in questo Paese al massimo siamo riformati
Siamo riformati non siamo abili
Noi dobbiamo fare una cosa
Cercare di comprendere cosa dobbiamo fare per il prossimo futuro
Il riformismo basato
Sul metterà a posto i conti
Non esiste
Il riformismo basato sul dire facciamo tutto a costo zero
Non esiste bisognerà fare delle scelte e la prima fondamentale riforma che dovremmo fare in questo Paese la riforma fiscale
Senza di quello non ci saranno le risorse che servono per fare le altre riforme si metteranno a posto sempre i conti
E su questo sono più bravi gli altri
è
Io ho sempre immaginato
Riformismo
Visto anche su quello che succederà guardate ci sono due elementi su cui
Non si interviene non se ne parla
Che ci sono
L'aspettativa di vita che continua aumentarle
Le nascite che continua a diminuire
La rivoluzione industriale quattro punto zero che trasformerà a breve il nostro tessuto economico e produttivo
E di questo non ce ne parla completamente
Se ci dicono che i nostri nipoti camper hanno fino a centoventi anni
E io glielo auguro
Anche se rimandiamo a lavorare a quarantacinque anni con lavori precari e lavori socialmente utili
Dopo cinquant'anni di lavoro avranno novantacinque anni Marcel campano fino a cento vent'anni non c'è il sistema che tiene
Perché il sistema previdenziale teneva meglio quando
Si finiva di lavorare a sessanta anni a sessanta nei sei mesi si moriva
Sessantenni sono a
Io mi ricordo sembra sia diceva peccato non si è goduto nemmeno la pensione
Allora oggi il problema che abbiamo già dei sogni da cambiare questa società
Dare stabilità e lavoro ai giovani e flessibilità in uscita agli anziani
Il lavoro non è uguale per tutti e non si può andare in pensione tutti alla stessa età perché non funziona tutte le cose che in Italia se vogliamo fare qualità aria sono le più inique sbagliate che possono esistano
Io ho fatto fare uno studio
Noi dobbiamo pensare deve dare
Certezze ai giovani perché se no non fanno figli e questo è un Paese destinato all'estinzione se non fanno figli già dall'anno scorso abbiamo raggiunto il record di
Carenza di natalità
Siamo a uno virgola quaranta o due figli accoppia sotto la parità
Non
Conosceremo ad avere perché non c'è crescita di un quindi nessun Paese
Anche della
Prodotto interno lordo sa non c'è una crescita demografica come dobbiamo spiegarlo ci sono gli immigrati per adesso afferma che ci arrivo
Tant'è che la Merkel è più riformista di tutta l'Europa
Ha capito subito perché gli hanno spiegato che nel prossimo futuro
Serviranno in Europa cinquanta milioni di persone per lavorare
E lei sa è cominciata a scendere migliori
Quelle che hanno più scolorita quelli che hanno più professionale tra quelle che hanno più e noi siamo qui in attesa
E nel nostro Paese altro che il riformismo che abbiamo lasciato per strada perché riformismo è coniugato alla solidarietà
Alla
C'è il sole che mi sta proprio abbronza andò
Speriamo che si gira verso dei tempi criterio
E allora dobbiamo guardate in questo Paese altro che la solidarietà c'è ci sono toni da guerra civile
è indegno di un Paese democratico e riformista e noi siamo quelli che abbiamo esportato
Poi io vengo da una regione
Che ha cinque milioni di abitanti in Sicilia e cinque milioni all'estero
E abbiamo esportato braccia cervelli e mafia
Oggi rischiamo avendo pensato di poter esportare la democrazia con i carrarmati
Nei Paesi del nord-Africa
Stiamo rischiando di importare non solo braccia e cervelli ma anche delinquenza
E terrorismo
E su questo che ci dobbiamo concentrare non solo fatto che
Vi do una notizia che ne andiate nemmeno comunicata non so se il Sottosegretario nella conoscenza negli ultimi due anni
Nel nostro Paese sono diminuiti i consumi domestici di energia elettrica
Abbiamo fatto un incontro con
L'amministratore delegato e ho chiesto perché
Perché c'è la crisi magari qualcuno ha chiuso contatore della seconda casa perché c'era nonno e perché sono andati via un milione di utenti immigrati
Allora
Lo lorde siccome l'ho detto alla preistoria dall'Unità me l'hanno fornito lo ripeto qui fra compagni socialisti
Noi
Abbiamo una situazione dove probabilmente se facciamo fare i conti ma non facciamo le farà Poletti che poi si sbaglia
Probabilmente da quando è cominciato all'esodo biblico degli immigrati dal nord Africa ci sono in Italia meno immediati e di prima
Perché se ne vanno nel Paese perché hanno capito che il Paese si sta impoverendo e hanno preso la via verso i Paesi dove c'è più ricchezza
Allora stiamo attenti a quello che stiamo facendo
Sono
Otto mesi che
Del ministro Poletti e non lo chiamo Ministro dall'occupazione fino a quando non sarò certo al di là dei dati Istat prevede che ci sia una ripresa dell'economia dell'occupazione
Che dice che
A Fornero apportato problemi sociale bisogna discutere dalla flessibilità in uscita nel nostro studio abbiamo detto
Dobbiamo invertire lavori socialmente utili e vanno dati agli anziani gadget che cominciano ad avere problemi per continuare
Al cento per cento al lavoro che svolgevano e potrebbero aiutare non solo è giovane imparare un mestiere ma anche ad avere un'integrazione economica da lavori socialmente utili cioè tradotto
Un e dire che non posso aprire più a settant'anni sull'impalcatura
Lo facciamo scendere prima invece di parcheggiammo nel giardino a sperando che muore presto
Porterebbe sistemare giardinetto
E dare una mano
Sul molti lavori socialmente con utili che in questo Paese servirebbero
Le politiche keynesiane dicevano Faliva borghese
E poi la riempie
Noi abbiamo il sud che e Mezzogiorno c'è un buco nero già mezzo lavoro l'abbiamo fatto quand'è che cominciamo a riempirlo fare alle infrastrutture materiale materiale che servono fermo al Mezzogiorno cioè quindi
Adesso ne richiederemo
E il confronto con il ministro Poletti perché non ce l'aveva detto loro che ci ha dato a dare
Ed è meglio non so che il consenso per questo Governo l'uomo forte non lo vuole
Esercitare ma cercheremo di farlo esercitare perché vero riformismo senza il consenso non esiste
Noi
Ci dobbiamo preparare una stagione quando ha detto qualche giorno fa è stata fatta una legge
Che non sono e condivisibile ma in altri momenti avremmo dovuto gridare di gioia l'eliminazione del
Dimissioni
In bianco che venivano fatte per le donne ma lo sapete perché non c'è stato questo
Diciamo grido di gioia
Perché io sono stato abbatta questa legge quando è stata fatta la modificata già passate che al porto permetta di poter licenziare chiunque in base siamo mese o fra le tre indietro non serva a niente avere una alimentazione in bianco non so se è chiaro e allora per questo
Dobbiamo stare molto attenti io
Ho invitato Renzi
Perché la settimana prossima facciamo un'iniziativa a Bari
Sono certo e sicuro che lui non verrà
Perché lui l'uomo forte che si guarda solo lo specchio la mattina
Per carità
Abbiamo medico
Viceministro vi chiedo
Vi ricordate ogni tanto
Perché no sorgente
Garantire
Mezzo toscano
Io
Sono riformista e l'abbiamo dimostrato in tutti questi anni
Anche con le cose che spiegava provato ad hoc sulla scala mobile sulle questioni oggi noi abbiamo proposto un nuovo modello contrattuale che si basa sulle distribuita la ricchezza che si crea
Abbiamo legato agli aumenti out all'aumento del PIL non più all'inflazione perché ha distribuito alla povertà ci bastano quelle che lo distribuiscono una vorremmo
Prima generava ricchezza poiché distribuirlo e non esiste un problema di demonizzare la produttività
Anche perché bisogna capire la produttività si realizza con gli investimenti con l'innovazione con la tecnologia e non con lo sfruttamento anzi migliorando le condizioni di lavoro se facciamo questo
Noi faremo ancora una volta i riformisti e io su questo intento battere grazie
Allora un giro velocissimo però vi do la parola velocissimamente però proprio
Due però le prime perché parlato intenzione abbiamo parlato di sessantenni ha fatto quel discorso terribile qual era l'aspettativa
Però se ne vogliamo unire i riformisti dovremmo parlare anche i giovani e riforme per i giovani brevemente quali possono essere ma intanto credo che ci sia un tema
Parlavamo
A latere poco fa
Che e quello del del come creare occupazione in questo momento perché questo secondo me il vero tema e oggi non si crea assenza un una riforma in senso alcuni processi riforma molto puntuale che non sono solo insomma che il
Io continuo a dire
è assolutamente necessario andava fatto anche prima
Son persi alcuni anni perché se fosse stato fatto probabilmente prima di entrare in questa crisi
Si potevano anche andare a riformare meglio tutto il sistema degli ammortizzatori e quindi poi a completare l'opera compresa la questione che prima è stata detta la formazione professionale che mi trova non d'accordo ma di più
Credo però che oggi nel contesto in cui siamo
Con alcune piccole riforme strategiche si potrebbe oggi andare a a creare occupazione su questo credo che potremmo anche lanciare una sfida riformista I nostri i nostri amici io edita dal Governo e naturalmente
Questa forza politica e quella cui appartengo anche all'interno alla compagine della maggioranza
Noi oggi dobbiamo creare occupazione
Sapendo che non cresce il pile non crescerà in maniera sufficiente per creare occupazione come e necessarie per i giovani
Per i prossimi tre-quattro anni questo è un dato incontrovertibile allora dobbiamo creare occupazione e facendo redistribuzione ma non si possono utilizzare i metodi
Di un tempo che creano debito pubblico e che creano situazioni appunto di di fastidio non possiamo certo tocca le tasse
Ci sono ambiti e io ne individuo tra innanzitutto il primo il mio evidentemente agricoltura
C'è l'ambito dei servizi di cura alla persona
Se l'ambito dei servizi al turismo e alla cultura
Nei quali andando ad intervenire si migliora la qualità della vita delle persone cioè si nel fare distribuzione chi dando in cambio le persone servizi e qualità della vita
E portando le persone i giovani ad avere un'occupazione dignitosa perché in ambiti ad alto valore aggiunto come quelli che ho citato ora ecco io credo che su questi fronti noi possiamo andare a fare uno scatto insieme
Ed è in questa logica anche che io credo che noi oggi possiamo ripensare da riformisti alla sfida andando secondo me a rilanciare riforma riforma
Nel senso che sapendo che appunto la sfida
Dell'idea era ma non soltanto dell'Isola delle forze che sostengono questa maggioranza e quella di cambiare il Paese innanzitutto di dare occupazione andare a fare delle contro pro poste o delle proposte aggiuntive delle proposte aggiuntive che possono completare l'opera io credo che su questo anche le cui possono partire delle delle idee innovative
Forti e di quella storia che è una storia di un riformismo molto concreto che affrontato sempre i temi a partire dal strutturazione appunto contingente del momento e non in base ad un'ideologia astratta
Consentitemi chiudo anche perché poi lo riprendo la parola con un ringraziamento ringrazio Riccardo
Per questo invito ringrazio voi tutti Partito Socialista per questa iniziativa ma vi ringrazio anche perché abbiamo iniziato intrapreso in questi mesi noi siamo anche coricato sono lo stesso gruppo parlamentare abbiamo è stato un un dialogo un confronto serrato tra soggetti diversi che si ritrovano nel centrosinistra
Ma che a cui sta stretto un modello di centro sinistra che e incapace di incarnare questo riformismo allora
Ecco vogliamo provocarlo e credo che insieme forse possiamo provoca
Grazie stato rapidissimo ti voglio fare una una domanda che non si fa un sindacalista perché il sindacalista si preoccupa di ridistribuire
Ma invece ci può indicare dove tagliare per avere un po'di soldi per fare qualche riforma perché poli riforme qualche soldo costano molto velocemente
Lo diciamo da parecchio tempo
Fatta salva la riforma fiscale
Dove ci sono centoventi miliardi l'anno di evasione
Poi ci sono sessanta miliardi l'anno di corruzione
Poi ci sono
Miliardi e miliardi di sperperi dalle partecipate otto mila le abbiamo solo in Italia
Negli altri Paesi ne bastano qualche centinaio
E non tagliando i servizi tagliando i consigli di amministrazione che è un'altra cosa
Oggi invece si è cominciato a fare la riforma costituzionale che è quella di tagliare alle non parlo di quello del Senato
Le Province le prefetture le questure bene ma i servizi che erogavano chi li farà
Finora abbiamo un problema
Che
La viabilità provinciale non esista quasi in più guai come succede qualche problema perché oggi nell'incertezza nessuno interviene
Allora
Lei spesse da fare con un metodo diverso abbiamo detto bisogna fare modo che ci sia la centrale di estesa con le spese con i costi
Normale che possa essere il Paese
Dobbiamo fare modo deve prendere l'economia perché se non c'è la ripresa dall'economia le risorse saranno di meno ci portano un esempio sempre dalla Germania ma quando attueremo completamente un sistema tedesco
Che possa essere importato il nostro Paese giustamente veniva ricordato la formazione e le politiche attive del lavoro
Negli e
In Germania lavoro novecento mila persone per le politiche attive del lavoro da noi otto mila cercano
Di fare diciamo le politiche attive del lavoro
S non abbiamo le risorse del potere riempire quelle buche e siccome c'è la sfida ora per il Sud sono d'accordo io ad accettare la sfida
Noi sussulti ci giochiamo il futuro dal Paese
Ieri sera ero Arienti
Con lo slogan
Cento dell'Italia
Che è fuori dal mondo
Vediamo di rientrare in un mondo riformista solidale che faccia
Crescere al Paese e dia prospettive nostri giovani grazie
Luigi Incarnato per le conclusioni
Qualche idea allora la riforma della formazione riforma delle Nazioni industriali riforma del fisco riforma delle politiche agricole comunitarie un tessuto di riforme su questo si possono unire i riformisti come chiudi quest'anno io
Come regola la in dovere di formazione siano tante non non non si non si congruo in questo che pure ma in grado in questo momento
Io fare una rivoluzione
Io farei una cosa
Fermare il Paese per un anno
Fa leva costituendo in questo Paese e di designare il Paese completamente
Cioè fare riforme significa
Orientare
Il sistema legislativo sulla base di quello che è un bisogno un Paese
Badate io pub poco viceversa Covaciu una battuta
Andando ci siamo o abbiamo a Tusa atto all'ottantaquattro ad oggi parlando la riforma sulla contingenza io all'epoca c'era un batterio dalla UIL e quindi ricordo che sui posti lavoro spiegavamo che significava dal comma la convergenza
è andava ma a spegnere lavoratori che per esempio che
La le i
Lo stava pensionistico aveva andarci alla fine per effetto appunto del frenare l'inflazione
Per cui
Quel perito fu un periodo dove il Paese
Ha rimesso in piedi un percorso per arrivare poi dov'è arrivato il Paese
Per cui quando abbiamo accettato di stare in Europa e quindi accettato il patto di stabilità da quel momento il nostro Paese vive molti problemi
Allora io credo che noi
Per esempio
Se vogliamo rimettere in via di questo Paese dobbiamo recuperare intanto venti anni di non riforme
Si è bloccato il Paese presenta non ha avuto riforma con autonomia
Un paese che le riforme non le può fare con lo sterzo il cordoglio forme dottor indotti salotto
Che fu fatto negli anni in cui il centrosinistra al Governo frecce
Sulla scuola pubblica
E su tanti altri settori di forme che non aiuta le imprese a crescere allora io credo che noi
Come dire molto praticamente e che l'invito che faccio spesso a chi fa politica la mattina di andare al bar poi in ospedale poi per strada e accorgersi che cos'è la società
Peccato impressione che non è mai leggiamo i giornali che tenda o di orientare un Paese e non ci rendiamo conto della povertà dei problemi sono io ha ragione presenta la UIL
E certo non è che possiamo più stare in un sistema dove in questo Paese chi lavora e consuma come De attività lavorativa negli anni guadagna per l'anzianità e non per la produttività perché è un tema questo perché se noi
Per esempio in questo Paese
Li mettiamo in piedi un po'quello che il sistema della del decentramento amministrativo che è stato fatto a metà
Non è mai completato questo processo
Noi ci troviamo con i conflitti di competenza tra Comuni Province Regione Stato che non aiutano questo paese c'è noi c'abbiamo una missione in questo paese c'è un modo per dire abbiamo uscita alla crisi e la ricerca
Sto Paese su dei filoni strategici e sulla base di questo che si deforma il Paese sulla base degli obiettivi che ho persa
Se io oggi parlo delle forme alla giustizia che vecchia ma in questo Paese che cosa c'è di nuovo
Non va
La Corte Costituzionale vecchia
Il CSM vecchio ci abbiamo tutta una serie di istituzioni in questo Paese che sono vecchi sia le leggiamo così io mi domando quali sono ancora che servono a questo Paese per esempio la dico così
Non in termini di polemica io non avrei chiuso le Province
Avrei fatto in modo
Che
Le Regioni
Elitaria possano tre
E non le Regioni che abbiamo è una mia opinione perché secondo me il sistema economico italiano che bloccato sulla programmazione alla Regione ne ha un vantaggio perché mancando a Santa Rita qui non c'è più lo Stato che decide sui territori
Ma avendo le regioni che governano i processi sui territori non abbiamo un blocco
Allora
Riformismo dal mio punto di vista
Non è un bambino che accompagni il vecchio o il vecchio compagno bambino
Riformismo è un patto e una cultura di governo
è un modo per dire che il Paese deve anticipare le scelte per non va si trovano in ritardo perché ho avuto mai oggi ho detto bene il viceministro abbiamo un sistema che è più veloce di prima
Voi ricordate le riforme del lotto non abbiamo parlato per forma lottano per
Sulla penso che ho fatto De Michelis che fu una rivoluzione perché fu la rivoluzione perché ottantatré in Italia sia una però è stato tranne di contributo nella sua vita
E aveva qualche amico Comitato indizio dell'epoca pigliava penso debba verità
E poi lavoravano lo Stato quindi pensione e scrivendo statale
è scusa era possibile
Quel Paese non poteva andare avanti
E ci tra nord del buco nella nella nell'interesse
Io chiedo a Barbagallo una battaglia facciamo una volta per tutte separiamo la previdenza dall'assistenza
Separiamo la
Separiamo la perché questo è un po'è un
è un problema no no no Rosarno no Rosarno siamo gli unici che non abbiamo Lionel volto ad bilancio io dei riflessi esamineremo intesa Abbanoa guardasse volo faccette se c'è la Camusso giovane humus separiamo queste cose perché allora la più grande riforma di cui ha bisogno il Paese sapete qual è
è la mettere al primo posto io è la riforma dal guerra perché per fare in Italia è vecchio sul modello industriale e non vorrei essere più quel modello allora le riforme
E non voglio farla troppo lunga perché il discorso di stasera non ha non è stato ideologico
Ma è stato un discorso molto concreto sui temi del Paese e voglio tale costo livello discussione io penso
Che non è che le riforme si mette un elenco secondo i bisogni e desiderata
Questo Paese ha bisogno di molte riforme dalla giustizia
Alla scuola
Dalla dalla riforma costituzionale perché va fatta perché non è più adeguato ecco credo che noi se siamo bravi e diamo a questo Paese una missione ecco perché ho fatto a vocazione iniziale la Costituente serva per questo a dare al Paese
Perché cosa non intendere giornalisti o ragione Terme
Però attenzione
Anche qui io io sono fra quelle che io dico che la democrazia ha un costo
E dobbiamo garantire il costo ramo Grazia però in Italia c'è un problema di costo pubblico
E va sanato questo però non era i giornalisti in tema va sanato perché non abbiamo più risorse per poter investire ecco
Ci vuole più ricostituente per
Allora io credo che noi noi abbiamo abbiamo la possibilità di dare a questo Paese una missione
Le riforme di cui si parlava io credo che non sono riforme che dobbiamo dare il cittadino un'idea di riforma le cose così a prescindere all'utilità del Paese
Io credo che c'è bisogno
Di strutturare questo Paese uguale dandolo con occhi riformisti che non me ne voglia nessuno
E le parlo il turno socialista perché ricon questo
E concludo perché
E qui faccio una battuta che butta familiare per dal senso alle cose
A mio figlio ho spiegato che cos'è il riformismo poi cresciuta negli anni e quindi a lei mi insegna come che cosa frutto significa conformismo
Attiva barche cosa riformismo
Allora è fornito dal così dal Papa eh quando la mamma aspetti papà a casa che deve arrivare eh il gas lo regola in base a quale votata che arriva
Avvisa o abbassa la fiamma secondo dei casi quindi fare Talbot vi dà l'acqua neo dalla giusta che avevo il padre questo riformismo regolare il gas sull'acqua
è
La società è questa regolare le riforme in funzione all'uso del Paese grazie volte grazie scusate perché sarà dopo di noi abbiamo un pò sforato questi enti grazie