1945-2015. A settant'anni dalla vittoria sul nazifascismo

Signore e signori buongiorno
La signorina il
Grande piacere non volerli ospitare oggi una
Riflessione
Dedicata a
Giocare sui settant'anni dalla vittoria sul nazifascismo
Ringrazio
Anzitutto il Presidente Napolitano per ha voluto farci l'onore di essere qui a svolgere le considerazioni introduttive
Di questa mattina di lavori dedicata i settant'anni della vittoria sul nazifascismo
I debbo dire che il lavoro che insieme
All'ambasciata della Federazione Russa grazie ambasciatore razzo fa anche per questo abbiamo fatto per
Organizzare
Per definire un panel così prestigioso e autorevole di relatori italiani e lussi che si susseguiranno nella mattinata
Rende l'azione di particolarmente orgogliosa di questo evento che debbo dirlo francamente e uno dei pochissimi e probabilmente l'unico di questo livello che in Italia si è voluto dedicare ad un evento della storia così importante
Ringrazio il presidente Casini per la sua presenza lo ringrazio e certamente un
Ringraziamento va agli ambasciatori che sono qui di molti Paesi che hanno ritenuto
Di voler assistere e partecipare a questo evento
E non
Mi dilungo ancora nei saluti e nelle introduzioni perché tutti attendiamo le parole del Presidente Nottola da Politano cui
Cedo la parola Presidente
Buongiorno a tutti ringrazio vivamente
Ringrazio vivamente il presidente Franco Frattini
Complimentandomi per la iniziativa e
Ancora ringraziandoli per l'invito per l'opportunità che mi è stata offerta opportunità innanzitutto di spendere qualche parola sull'anniversario
Che oggi celebriamo nonni vespaio il cui
Luminoso valore e significato per le sorti del mondo intero nessuno può negare
Celebriamo la vittoria e sul nazifascismo in Europa naturalmente non dimenticando che la seconda guerra mondiale continuo ancora per mesi nel Pacifico conobbe anche un salto di qualità dal punto di vista
Delle armi che furono impiegate per la vittoria sub Giappone e non dimentichiamo
Il contributo che ha la vittoria
Della seconda guerra mondiale
Alla vittoria complessiva e finale diede come aveva dato nel corso
Di tutto il conflitto la Cina
Però io vorrei essere franco
Nel rilevare che sulle celebrazioni di questa ricorrenza ha pensato oggi maggio due mila quindici ha pesato o l'ombra di nuove gravi tensioni
Tra esse ove esse o come
Si usava dire una volta
Ovvero tra Europa America e Russia cioè tra le forze che di quella vittoria furono artefici
Eppure
Il contributo determinante di ciascuna di quelle forse Gran Bretagna Stati Uniti e Russia è impossibile sottacere
E nessuno potrà certamente ridimensionare non è il peso
Naturalmente
Quando dico per l'Europa quando è uscito per l'Europa l'incrollabile Gran Bretagna penso come ad essa si affiancarono la Francia e poi i movimenti
Di resistenza
Nei diversi Paesi europei tra i quali certamente non ultima o non minore l'Italia
Tuttavia prima di giungere anche a qualche considerazione di attualità
Alle circostanze attuali cioè che hanno gettato un'ombra come ho detto sulle celebrazioni
I che avrebbero ben dovuto essere unitarie e non lo sono state purtroppo
Tenterò qualche puntualizzazione storica
Il
Il settant'anni che da allora ci separano si sono articolati in due periodi in realtà
Ovvero in due veri e propri cicli storici
Dal mille novecentoquarantasette al mille novecentottantanove la guerra fredda
E dalla fine del mille novecentottantanove l'avvio di una nuova era nelle relazioni internazionali innanzitutto nelle relazioni essa Ovest e ripeto questa formula
Con la quale convivevano per molti anni nei dibattiti nel confine gli incontri e nei confronti
Il primo periodo circolo questo va sottolineato non fu uniforme
Non fu un lineare non fu un lungo interminabile tunnel sempre uguale a se stesso ma fu un periodo un ciclo che conobbe fasi diverse
Il lungo periodo della guerra fredda conobbe
Farsi anche drammatiche di acutizzazione dei rapporti di dura
Contrapposizione tra le due superpotenze Stati Uniti Unione Sovietica con momenti di crisi pericolosa al limite dell'azzardo
Crisi Berlino crisi di Cuba
Incontrollate spirali di corsa agli armamenti e conobbe invece anche fasi di maggior dialogo e di tendenziale distensione
Compresa la conclusione di intese parziali come quelle in materia via via di riduzione bilanciata degli armamenti
Così io citerò soltanto diciamo dei punti
Di passaggio o di
Mescolanza tra Fasoli di acutizzazione
Del del confronto est-ovest e falsi
Di tendenziale dialogo e distribuzione metà degli anni Sessanta in Europa la Ostpolitik in cui fu protagonista il cancelliere tedesco vibrante e che vede un rilievo e un impatto notevole sulle relazioni tra i due blocchi
A metà anni
Novanta dello scorso secolo sempre la conferenza dell'atto di Helsinki che se io per molti aspetti una svolta nel riconoscimento comune di principi e valori fondamentali
Quali dovrebbero presiedere alle relazioni internazionali e infine
Nondimeno io ho detto novanta volevo degli anni Settanta infine negli anni Ottanta sempre
Del Novecento l'avvento di Gorbaciov offro alla guida del PCUS e quindi
L'avvento di Shevardnadze è alla guida alla guida della politica estera dell'URSS
E ciò significò l'annuncio e il decollo di uno straordinario cambiamento nel contesto dei rapporti URSS USA e in generale nella trama delle relazioni internazionali
Io
Ho
Ho avuto modo di scorrere di recente
Un momento che fu per me significativo
Parlo di un di un incontro a Roma del mille novecentonovantuno
Nel quale presentammo la raccolta italiana i principali interventi del Ministro degli esteri esce dal naso e nel momento in cui lui abbandonava la guida della politica estera
Dell'Unione Sovietica ed è importante ricordare
Come
Allora venne messo l'accento
Su quello che era diventato un criterio essenziale per una revisione
Dei rapporti conflittuali tra le due superpotenze tra i due blocchi cioè il riconoscimento degli indirizzi dell'interdipendenza mondiale che oramai doveva produrre le sue conseguenze sul piano delle relazioni internazionali il passaggio il passaggio come dissi allora precisamente Cheval rimase
Dalla
Contrapposizione alla cooperazione
Giungendo a una nuova concezione della sicurezza da affidarsi in misura crescente a strumenti politici
Uno e out una difesa ispirata al criterio della ragionevole insufficienza era una grande svolta a cui seguirono poi
Importantissimi incontri tra
Il presidente Gorbaciov fra il Presidente americano Reagan intese e concrete che posero ad esempio termine al duro
Dal confronto che c'era stata solo questione dei missili a media agitata in Europa i cosiddetti euromissili
Ebbene io credo che
Si debbano dire queste cose con grande obiettività
Sì crearono in effetti
Premesse e promesse di ricostruzione dell'ordine internazionale in chiave multilaterale
E non si può non aggiungere oggi a distanza sono passati da quel
Mille novecentottantanove che segnò effettivamente la fine della guerra fredda e poi
Rapidamente nel giro di non molti anni lo scioglimento del Patto di Varsavia dell'alleanza di Varsavia sono trascorsi da allora ben ventisei anni
E dobbiamo dire che quelle premesse e promesse sono state in parte disattese non si è riusciti inesistenti andare solide fondamenta a un nuovo ordine
Mondiale multipolare
E poi a partire
Già dagli ultimi anni del secolo scorso si sono affermati
Si sono determinati nuovi radicali cambiamenti negli equilibri mondiali
Direi
Che un dato emblematico della profondità di questo cambiamento negli equilibri economici ma anche politici mondiali
è stato il passaggio dal G sette già poi trasformatosi in G otto con la partecipazione appunto della Russia
In G venti eventi avrebbe dovuto essere effettivamente
Lo specchio il riflesso di questo mutamento che aveva visto
Il ruolo crescente dei posti dei Paesi economicamente emergenti e non solo economicamente emergenti
Poi ci sarebbe anche da ragionare su come in effetti G venti sia rimasto finora nel limbo abbia prodotto alcuni
Incontri anche alcuni orientamenti comuni significativi va o non abbia dato forse il tutto quello che poteva e che ancora potrebbe dare
Ci siamo trovati innanzi a fenomeni che sono stati riassuntivamente definiti nello stesso tempo di globalizzazione però anche di frammentazione
Di frammentazione nella dialettica tra Stati di frammentazione nella dialettica tra grandi forze politiche
Frammentazione anche all'interno di Stati nazionali che hanno visto venir meno lavoro coesione che hanno visto bensì in questione i loro confini
Al punto diciamo che può essere tornato di attualità
L'interrogativo se il dopo
L'ordine di Polaris che al lungo determinò in effetti né sorti delle relazioni internazionali sorti delle relazioni internazionali
Sotto la guida
Benché fossero
Così spesso contrapposte delle due superpotenze non si sia giunti via via a un mondo fuori controllo
Qualcuno ha detto anche a un mondo di nessuno delusione anche che ci fu l'Occidente di un mondo unipolare dopo
Lo scioglimento dell'Unione Sovietica e del Patto di Varsavia anche quella illusione è svanita tanto è vero che è stata coniato ed è stata coniata proprie sono studioso americano
La espressi la espressione
Mondo di nessuno
Il fatto indiscutibile ineludibile e la necessità di un grande impegno comune per giungere a un ordine mondiale
Finalmente condiviso è stato
Io credo significativo importante che in un
Recente assai impegnativo libero
Dicendo di Kissinger si sia sottolineato come in effetti una concezione condivisa dell'ordine mondiale ovvero
Una concezione condivisa su scala mondiale di quel che dovrebbe essere l'ordine mondiale non c'è mai stata abbiamo per lungo tempo vissuto in una concezione che era stata plasmata
Dall'Europa e dalle
Dalle vicende storiche dell'Europa e abbiamo poi avuto con il G sette ancor prima che la Russia entrasse a farne parte
La pretesa che presto si è rivelata insostenibile di potere in quelle ristretto circo decidere
Illustri delle relazioni economiche e politiche su scala mondiale
Oggi c'è realmente la necessità
Di arrivare ad un ordine mondiale condiviso e di questo sforzo comunque ben lontano non dico dall'essere compiuto ma non essere già
Fortemente
Poggiante su elementi concreti di questo sforzo comunque noi abbiamo avuto
Alcuni elementi molto rilevanti che si sono delineati e qui mi riferisco soprattutto a un quindicennio
Di sviluppo positivo della collaborazione tra la Russia Europa e America
Non possiamo dimenticare quello che si è costruito basti pensare hai i summit diventati sistematici tra Unione Europea e Federazione Russa non possiamo dimenticare i tanti impegni comuni che in relazione a diverse
è alta problematiche sono stati assunti
Da Europa e America con la Russia
E poi sopravvenuta come noi sappiamo è sopravvenuta pochi anni fa qualche anno fa la cosiddetta crisi Ucraina e io mi guarderò dall'affrontare
Nel merito questo questo tema
Dicendo soltanto che
Questa crisi
Indicare i responsabili di stallo onda una sola parte per come si è
Profilata per come si è poi via via determinata e anche in qualche misura io spero
In modo transitorio incancrenita ebbene però questa
Collaborazione tra Europa e a Americhe Russia in un quadro molto più vasto di un ordine mondiale buoni multipolare
Non c'è alternativa sostenibile non c'è alternativa sostenibile nell'interesse della pace della comune civiltà non sembri eccessivo questo termine che non a caso
Riecheggiano anche in quei
In quegli interventi pubblici in quelle prese di posizione del ministro Shevardnadze che ho voluto ricordare quindi io penso che
Per onorare
Il caduti in milioni e milioni di vittime nella seconda guerra mondiale
Certamente non hanno secondo a nessuno e il sacrificio compiuto tra i popoli dell'Unione Sovietica dopo Paolo Russo e dagli altri popoli dell'Unione Sovietica uno spaventoso tributo di sangue è un è un uno sfolgorante contributo di eroismo di capacità di resistenza e li controffensiva
Per celebrare in questo senso
E per celebrare poi con animo
Sempre grato laica larga lande vittoria sul nazifascismo aver salvato l'Europa da un destino di sottomissione e di privazione di ogni in libertà e democrazia
Dobbiamo guardare avanti e guardare avanti significhi anzitutto dire dei no io mi permetto di sottolineare
No ad ogni ritorno ad antagonisti mi e ha recintato demonizzazione mi del passato oltre a tutto
Anacronistiche tra ex protagonisti della guerra fredda
Non possiamo ammettere
Francamente anche perché non è più tempo e non è più
Praticamente argomentabile nulla del genere
Mi e ad una demonizzazione del presunto disegno egemonico imperiale degli Stati Uniti d'America
Credo che mai come in questi anni sono venuti in evidenza i limiti della potenza americana e di ciò hanno mostrato piena consapevolezza
Le menti più avvedute
Dello stesso dello stesso mondo
Del nord America degli Stati Uniti nei si può più
Rispolverare un antagonismo nei confronti
Dell'altro ex grande protagonista della guerra fredda denuncia Annone disegni espansionistiche
Non credo che francamente reggano nemmeno al primo vaglio di un'argomentazione storico storica e attuale seria
Queste reciproche demonizzazione
Dobbiamo
Riconoscere che ci solo in questo momento
Anche nelle opposte anche se più che mai anacronistiche sindromi conflittuali e bisogna fare i conti con queste sindromi Perilli si innescano delle la sindrome dell'accerchiamento
Sì senza dubbio
A dei fondamenti Azzi perlomeno delle basi
Polemiche
Non non inconsistenti era una diffusione non trascurabile nell'opinione russa e dall'altra parte la sindrome direi
Di un'impotenza americana occidentale di fronte a fatti compiuti anche a fatti compiuti con la forza delle armi come abbiamo visto di recente con l'annessione della Crimea
Bisogna
Evitare che queste sindromi si approfondiscano mettano radice costituiscono un ostacolo all'indispensabile
Ripresa di cui il grande sforzo di cooperazione che c'è stato
Già proprio dagli inizi di questo millennio
Dagli inizi del decennio scorso e che deve proseguire deve recuperare se non possiamo in nessun modo e in nessun momento dare per compromessa irrimediabilmente
Quella strategia quella strategia russa quella strategia occidentale
Che oggi deve confrontarsi con minacce comuni ancora più gravi di quelle che potevamo immaginare non molti non molti anni fa
E quindi questo è un auspicio io vorrei
Anche dire
Che bisogna
Prestare molta attenzione molta attenzione dal di fuori della Russia e molto astensione anche in Russia
A quello che è stato
Ho straordinario cammino compiuto
Nel passaggio dall'Unione Sovietica ad una
Situazione così profondamente diversa come quella
Della federazione russa in sé
Rende di una molteplice lunghissima storia io in quel incontro nel mille novecentonovantuno dissi e mi piace ripeterlo divisi riferendomi all'opera
Del ministro degli esteri sovietico e all'opera
Diciamo del nuovo corso Corbascio ovviando nel suo complesso che
C'è a chi tocca storicamente dare prova della virtù più difficile
La virtù di sapersi ritirare dagli studi sapessi ritirare da posizioni
Diventate storicamente superate indifendibili e credo che in quel momento
Scegliendo questa dolorosa ma obbligato a strada non si legge euro interessi nazionali del popolo russo ma si aprì la strada alla Russia stessa per una nuova partecipazione
Da soggetto altamente responsabile è ininfluente della comunità intente nazionale
Nel determinare un nuovo ordine mondiale credo che questo debba rimanere un nostro
Decisivo orizzonte comune grazie
Carissimo Presidente credo che sia
Veramente opinione condivisa lo dico a nome di tutti i presenti grazie proprio per questo intervento che ha
Toccato nella
Profondità tutte le grandi questioni che avremmo voluto ascoltare da chi ha
Leadership esperienza conoscenza certamente
Sono questi i temi di un dibattito che del meriterebbe molte altre occasioni come questa
Se estremamente difficile
Prendere la parola dopo l'intervento del Presidente Napolitano mi limiterò davvero a pochissime riflessioni non senza dire che io condivido davvero questa impostazione è una visione
Non solamente storica ma una visione
Che guarda al futuro delle relazioni internazionali di cui
Abbiamo drammaticamente bisogno mi verrebbe da dire che
Quella
Analisi di studiosi che hanno parlato
Di un Abbundo a polare di un mondo di nessuno come ha detto il Presidente Napolitano
Potrebbe essere arricchita dicendo che in fondo dalla tentativo di un ordine globale del quarantacinque si passa oggi
Ad un disordine globale è cambiato certamente il mondo il Presidente ha ricordato l'evoluzione
Di quei tentativi di dare una governance dal G sette al G otto al G venti
Beh io credo che si possa dire
Che nessuno ha più l'illusione che neanche il G venti rappresenti un forum di rappresentanza credibile della governance internazionale riflettiamo solo sul fatto che
Il G venti include un solo Paese dell'Africa e un solo Paese
Del mondo arabo in un mondo in cui
Le grandi questioni globali nascono e si deteriorano proprio incontinenti come quello
Asiatico nel Medioriente nell'Africa
Questa presenza così esile così fragile rende certamente il G venti un organismo ormai meritevole di una profonda e radicale riflessione se non trasformazione
Ma aggiungo Presidente è chiaro che quando
Noi guardiamo
Alla conferenza di Yalta guardiamo
Al legato che la Conferenza di Yalta lascio la nascita delle Nazioni Unite in realtà
Oggi le Nazioni Unite sono chiamate ogni giorno a difendere mi permetto di dire con assoluto rispetto talvolta con difficoltà la loro stessa credibilità
Perché il luogo della legittimità internazionale oggi si trova alla prova della credibilità
Ad esempio per cercare una stabilizzazione è un futuro della Libia che ancora non si riesce a trovare malgrado plurime riflessioni per non parlare della tragedia siriana che ha visto
Il Consiglio di Sicurezza esercitarsi senza trovare una soluzione ecco che allora
Questo disordine globale come il Presidente
Ci ha detto
è incompatibile
Con vecchie logiche di contenimento io credo che questo sia davvero un messaggio di assoluta importanza
Io credo che oggi le logiche del contenimento
Danneggino egualmente chi le promuove chi le subisce se non
Ancor più chi le promuove che chi le subisce e quindi evidentemente la logica della condivisione
Come alternativa all'isolamento alla separazione
Un'ultima riflessione vorrei fare si parla molto delle relazioni internazionali
E dell'evoluzione in questi decenni
Un altro concetto che forse io direi fortunatamente anche tramontato è l'idea che si aveva dai forse vent'anni fa forse quindici ma insomma
Se un'idea che ha molto tenuto sulla scena delle relazioni internazionali e cioè
Che
I fattori economici le risposte che potevano dare i mercati le dinamiche dell'economia e fossero esse stesse da sole capaci di dare risposte
Alle domande e alle sfide nelle relazioni internazionali si è capito che questa logica è tramontata
Perché le logiche connesse soltanto I fattori alle dinamiche dell'economia
Hanno provato di essere del tutto insufficienti perché
I grandi problemi di oggi come certamente la tragedia della Seconda guerra mondiale erano a mio avviso anzitutto dominate da fattori umani non macro economici
Ci sono centinaia di persone nel mondo che soffrono e che hanno
Problemi di carattere globale dalle migrazioni alle guerre alle carestie ai cambiamenti climatici a cui in merito fattori economici non sono assolutamente in grado di dare le risposte e men che meno
L'illusione sbagliata che i mercati si autoregolamentate
Perché sappiamo da soli trovare le risposte che non trova la politica
è mancata come il Presidente ci disse quando venne qui alla si ohi a ricordare i settant'anni della fondazione dell'azione le relazioni internazionali impongono e richiedono leadership
E la leadership è una leadership politica quella dei padri fondatori dell'Europa insomma non ne vedo troppi circolare di questi tempi nella nostra della Unione europea
Ed è quella leadership politica che può
Spingere alla condivisione una sicurezza globale condivisa un approccio condiviso ai fattori umani
Come mai risolveremo le tragedie dell'Africa le tragedie dei conflitti la questione siriano alla stabilità della Libia
Accordi per la non proliferazione nucleare se tutti gli attori non potranno essere parte davvero integrante di una strategia globale condivisa ecco perché nel
Il concludere queste break venti Beria improvvisate riflessioni dico è finito il tempo in cui
Come ha detto il Presidente Napolitano
Coloro che insieme avevano sconfitto la grande tragedia
Del ventesimo secolo il nazifascismo
Continuino di nuovo ad essere attori l'uno in contrasto con l'altro e lo voglio dire nel mondo di oggi vi sono attori che solo se insieme
Progetterà hanno strategie potranno fare il bene del mondo non abbiamo ricordato lo straordinario ruolo ad esempio della Repubblica popolare cinese chi può negare
Che tutto questo di cui stiamo parlando con la Federazione russa con gli Stati Uniti con l'Europa impone
Una presenza di un grandissimo attore asiatico ormai globale come la Repubblica popolare cinese chi può pensare
Di affrontare il tema della stabilizzazione dell'Afghanistan dei del Pakistan ad esempio se non mettiamo intorno a un tavolo tutti questi attori globali chiudo
Ringraziando ancora
Presidente Napolitano e dando la parola all'ambasciatore l'azoto che ringrazio ancora perché
La collaborazione che abbiamo avuto sì Oja ambasciata è stata assolutamente decisiva per organizzare questo incontro ambasciatore alle
Allora
Successivamente
Questi
Allo studio
Una mia ai il mio intervento era stilato come ho un
Un saluto
Siamo stufi
A un saluto a questa Conferenza dedicata fa
Problemi storici e dunque vorrei appunto
Mantenere a quello che io ho ha pensato
Non voglio nemmeno io signor Presidente toccare il problema della crisi
Krajina
E anche i problemi a fortissimi Albenga attualità la nostra posizione invece Federazione russa e ben chiare
Ma nel contesto di questa Conferenza giustissimo e quelle del discussione che ci aspettare perché ci sono gli esperti
Ci hanno raggiunto
Parleranno
Della visione russa dei problemi
Io innanzitutto o vorrei esprimere la mia essi INPS era andrà attitudine
Alla soprattutto anche della Presidente Franco Frattini
O
Accolto questo invito volentieri
Mi rendo conto che qui nella sala ci sono moltissimi volti molti di quelli sono i volti conosciuti
Politici diplomatici studiosi ricercatori ma anche studenti giornalisti e dunque io ringrazio tutti quanti
Per l'attenzione
Alle problematica della seconda guerra mondiale
Che per noi cittadini russi e estremamente vicino e continua ad avere un punto all'ore
Molto importante
Ritengo a
Un fatto davvero o importantissimo a che della nostra Conferenza è stato inaugurata da Giorgio napoletano
Che non è soltanto un testimone è oppure davvero partecipante belli e venti
E dunque la ringrazio signor Presidente perché le parole di un testimone a sono davvero
Più importanti dice intendendo i libri che possono essere iscritti sulla storia
La seconda guerra mondiale una pietra miliare che non ha soltanto cambiato
L'ordine mondiale ma anche il sistema dei valori a del o Cuomo quelle orrori inverosimile a che portava con sé il nazismo
Quell'altro città in commisurata delle di un conflitto globale quelle sofferenze difficilmente possano essere capiti a o CE
A non voglio dilungarmi però sono passati settanta anni
Dopo questa grande vittoria dopo gli eventi
E dette luogo vorrei ricordare perché tante cose sono Sherman attento dunque vi ricordo che sessantaquattro Stati sono state coinvolte in questo conflitto con la popolazione
Meno un miliardo e settecento mila a persone che era all'epoca ottocento per cento
A degli abitanti del Piemonte e le azioni militari venivano condotti sui territori di quaranta a Stati dell'Europa se l'Africa
Il conflitto portato via le infinite a circa di ottanta milioni delle persone i costi a delle ricchezze nazionale distrutte
Ammontavano a
Trecento
Sedici miliardi di dollari mentre le spese militari
Hanno superato ben cinque volte i parametri della prima guerra mondiale ritengo importante parlare oggi e anche
Stimatissimo Franco ne ha parlato
Ed è stato proprio l'Unione Sovietica che a assorbito i colpi più duri e delle nemico in quanto al sul nostro territorio erano concentrate le troppo e scelte
Del nemico
Farci tedesco
Erano infatti
Svolti le azioni
A davvero sulle scale che poiché è difficile da e stimare fino ad oggi
Non abbiamo una cifra se a no abbiamo perso il ventisei milioni di persone
A tra cui no no no persone
Pacifiche popolazione pacifica quasi la metà che importanza fa apporre la fine se queste cifre e più alta oppure più bassa le dispute qui non hanno senso
Perché sono stati distrutti le case sono stati uccise le persone circa trenta per cento del
Ricchezze dello Stato è stato distrutto
Dunque davvero simbolico che l'ATO sfata a tenuta
Dopo all'assedio di Berlino
Allora davvero è stato il punto vittoriosa e dunque anche noi oggi ci rivolgiamo spesso verso il passato perché
Iniziamo l'importanza di quello
è talmente i giovani presenti quando non lo stanno nemmeno oppure anche se l'hanno studiato non hanno una visione a chiara
è stato preparato proprio escogitato un vero e proprio piano quello che prevedeva allo sterminio
A di popolazioni slava B innanzitutto poi inoltre anche dei zigani si Danny e anche i debiti ebrei
E dunque co tutto questo dovete essere fatto per lasciare
A allo spazio al razza superiore questo era il concetto di itinere della assumo a accerchia
Dunque nella vittorie della seconda guerra mondiale non è soltanto con la vittoria militare ma anche tecnologica sociale economica
Oggi non possiamo dimenticare i lavoratori delle retrovie
Che è praticamente ventiquattro ore su che trova tubo quattro al lavoravano evocando lo soprattutto per il fronte tutto per la
Vittoria e dunque un'altra cosa fondamentale che poi alla fine
Visto che i territori erano occupati è stato creato una con la mia non esiste un ha fatto il simile nella storia è questa con la mia nota a ci aveva condotti al Vittori anche questo un atto storie con atto eroico
Noi non abbiamo diritto di dimenticare
Questo ritardo eroico
Il popolo dell'Unione Sovietica hanno combattuto per la propria casa
Per Istat cari per la cultura e per la lingua madre
Che i valori morali e spirituali
Ci sono degli storici anche se può anche gli storici sono diverse però stelo storico oggettivo non può non ricorro cosce nell'apporto
Fondamentale alla vittoria della difesa stoica di Mosca peste Min Scalchi info desta Sebastopoli
Senza queste tenace delle abitanti dei limiti Leningrado sotto l'assedio senza le battaglie di Stalingrado poi di corsa
Ma noi ovviamente vogliamo a riconoscere anche l'apporto dei nostri alleati dunque
La collezione antifascista anche nella Germania stessa queste molto importante
I movimenti della Resistenza nei territori occupati e infatti il signor Presidente ha già menzionato all'importanza della Resistenza
I partigiani in Italia nella seconda guerra mondiale secondo le stime erano
Da cinque a sette mila a cittadini sovietici
E circa mille non sono tornati dal campo di battaglia sono sepolti qua nel territorio italiano e dunque noi siamo molto grati alle autorità
Italiano soprattutto anche all'associazione italiana dei partigiani e qui Carlos morali che presente
Al
Di ringraziamo per aver custodito la memoria dei nostri concittadini che hanno partecipato al movimento dei partigiani dunque sono passati settant'anni ma dobbiamo
Essere
Vigili
E come a di nuovo ribadito quel bel signor Presidente
Sono passati settant'anni e dunque le generazioni a che possono testimoniare i dirigenti storici
Se ne stanno andando e qualcosa poi chi si sta semplicemente dimenticando oppure e dimenticato perché esiste la precisa volontà politica
A ci sono degli storici e oggi accolte contro gli ascolti non si capisce più poi chi alla fine
A combatteva contro di chi chi ha liberato a chi
Il fascismo non il futuro queste una frase un aforisma ma il fascismo a il presente
E dunque secondo me questo è un pensiero
Che deve essere rispettato e non dimenticate perché tutti i tentativi di riedizione Albenga condizione a
Secondo me sono
Tentativi che hanno logo io ho sono stato l'ambasciatore e la Federazione Brussa anche in Polonia a ho visitato la uscirsene
E ho visto quel luogo dove sono stati sterminate persone alla seguendo compiano programmato questo è l'unica visitata io la ricorderò fino alla fine degni anni
E credo che queste visite devono essere programmate soprattutto per i giovani a perché questo potrebbe essere un vaccino
Contro legge Lucia dell'odio nei confronti dell'umanità
Ha dunque tutta la nostra a comunità internazionale deve ricordare questo tentativo di miliardi sconvolgere l'assetto mondiale e dunque
Locali stato menzionato appunto la nascita del o no
La formazione delle sistema del diritto internazionale questi istituti hanno il i valori soprattutto nell'assoluzione delle controversie dunque non posso che non condividere le parole che hanno già a Espresso le idee
E me colleghi perché chi
A
Si ricorda a del a quello che ha vissuto nella seconda
Guerra mondiale infatti e quello che noi abbiamo
Visto dal punto di vista della cooperazione tra la Russia e il mondo occidentale oggi potrebbe servirci come una elezione
E dunque mi sto avviando alla fine perché ho un incarico molto importante dal parte del Presidente del
Federazione Russa in quanto avrei consegnare la medaglia i settant'anni della vittoria nella guerra a altri patriottica patria
Al al Presidente della comunità ebraica
Riccardo Pacifici e per la promozione della cooperazione nelle iniziative dedicate a questa data infatti proprio nel febbraio di dell'anno scorso assieme
Abbiamo organizzato con una conferenza
La prospettiva russa sulla liberazione di Auschwitz
Avendo invitato degli esperti o russi italiani tedesche c'è stato poi anche inaugurato una mostra delle foto grafica
Dedicata alle museo nei Auschwitz Birkenau
Insomma
La faccio
Oppure per il socio Rossi al processo vorrei Vinovo rivolgere le parole di ringraziamento a a tutti i partecipanti a queste conferenza
Che balletto come un portale
Tante apporto nella memoria nella nostra banca memoria comuni caro ambasciatore grazie caro sale direi per le tue parole
Ora chiamerei qui al podio il nostro sostituzione per i saluti il rappresentante della comunità ebraica romana il presidente Smuraglia
Il Consigliere tormenta che leggerà un messaggio del presidente Franco Marini
Hanno sofferto
Buongiorno attesa
La fine della
Guerra mondiale
Ma straordinaria Unione di Stati e Paesi diversi
Contro un nemico terribile
Brutale barbarico
Che ha abbondantemente usato la guerra contro i civili
Un Paese non nemico solo di questo o quell'altro Stato ma nemico di tutti quelli che considerava diversi o semplicemente inutili il nome di una razza superiore e destinata a dominare il mondo
Un'unione di Stati
Che si avvalse si accompagnò in tanti Paesi con la lotta partigiana
Che di per sé non avrebbe potuto mai essere decisiva ma nonostante la limitatezza di mezzi strumenti e preparazione era riuscito tuttavia a disturbare preoccupare fortemente la Germania
Che rispose con la parte peggiore del suo esercito con le stragi anche delle popolazioni civili
La fine della guerra fu dunque la fine di un incubo che aveva attraversato l'Europa in buona parte del mondo a partire da guerra mondiale dei quattordici diciotto fino alla seconda guerra mondiale
Non si chiudeva una parentesi ma un ciclo storico
Finivano le dittature e con esse le persecuzioni e ancora le disuguaglianze e infine in qualche modo in mezzo alle macerie si confidava nella fine della povertà
Da ciò un'ondata di gioielli liberatrice
Di cui
Chi ha assistito riporta ancora un ricordo indelebile
I popoli
Pur nella difficoltà dei disastri provocati dalla guerra riprendevano a costruire e a sperare nella libertà nell'uguaglianza nei diritti infine nella democrazia
Come è stato detto ci fu un senso collettivo del mai più
La volontà determinata e ferma di creare un mondo migliore nella pace ma anche nell'equità
Si determinò dunque quello che è stato definito come una sorta di consenso collettivo
Verso il superamento anche delle
Ingiustizie e si comincia a delineare gradualmente l'idea dello stato sociale
Le costituzioni del dopoguerra testimoniano questo stato d'animo e queste convinzioni diffuse impegnandosi spesso su parole importanti come solidarietà libertà uguaglianza ma soprattutto
Come fu recepito anche nella Costituzione germanica nella parola dignità
Del resto la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo ve ne hanno molto dopo la fine della guerra
Tecnico e costituì un'espressione patente di questo clima che poteva apparire perfino utopico ma era invece la giusta reazione alle sofferenze nessun prognosi alle barbarie alla insicurezza alla disuguaglianza
A settant'anni di distanza celebriamo quei giorni con la memoria attive con ricordo
E l'immensa gratitudine verso tutti coloro che combatterono per la libertà in eserciti regolari in armate composite o nelle file delle organizzazioni partigiane
è lecito è doveroso però non solo ricordare quelle giornate quelle sensazioni e convinzioni diffuse
Ma anche porsi la domanda se qualcosa è rimasto e si è concretato di ciò che allora poteva apparire utopia
Ma in realtà corrispondeva un sentimento umano liberatorio dopo un ciclo storico che aveva inciso gravemente negativamente sulla sicurezza sulla vita di tutti
Ma se si entra su questo terreno bisogna dire anche qualche amara verità
Di quei sentimenti comuni
Quanto è rimasto e poi che cosa e quanto sopra la vive di questo le mie diffusi propositi
Sarebbe sbagliato dire che non è rimasto nulla ma è pur vero che ci sono molti i fatti che contraddicono quelle attese questi sogni quelle speranze
Prima di tutto la pace
è vero che da settanta anni non abbiamo avuto una guerra mondiale ma ha ragione il Pontefice quando parla di una guerra mondiale in atto anche se anomala in tante forme frastagliate e diverse
Ed è anche vero che nessuno può giurare che anche questa pace più o meno apparente possa infrangersi di colpo e si possa passare dalla guerra anomala a un altro fenomeno tradizionalmente mondiale
Troppi sono i focolai troppi i motivi di scontro di incomprensione di perseguimento di fini molto lontani da quel comune sentire del maggio quarantacinque
Per di più molte delle guerre in atto in questa o quella parte del mondo sembrano non aver fine e non lasciano intravedere soluzioni possibili a breve
Mentre l'apertura di fronti parziali e limitati può essere sempre i pro domo di un micidiale scontro diffuso e allargabile all'Europa e al mondo
In secondo luogo l'altra democrazia
Dopo la liberazione la fine della guerra tutti i Paesi si sono dati una Costituzione democratica ma in molti casi tra l'affermazione di principio e l'attuazione concreta di ciò che viene indicato e ancora enorme
Del resto basterebbe pensare al fatto che se poco dopo la fine della guerra era fortissima l'aspirazione alla socialità
Non c'è voluto molto per passare al predominio dell'economia sul diritto
E ad un liberismo che via via assunto forme sempre più avanzate non oserei dire che la democrazia sia in pericolo
Ma certo la presenza anche in Europa di Stati autoritari e di tendenze fortemente populistiche è preoccupante
E costituisce una grande fonte di rischio sia per la possibilità di processi imitativi si apra la capacità espansiva di certi antidemocratici modelli
In terzo luogo l'uguaglianza e la non discriminazione
Per qualche giorno per qualche mese ci siamo sentiti tutti fratelli e tutti i cittadini del mondo
Ma è durata poco perché in realtà le disuguaglianze sono cresciute
La forbice fra condizioni già in sé diverse sia ulteriormente allargata e le crisi ripetute soprattutto quest'ultima che ormai assunto connotati quasi strutturali ha fatto il resto
La prova maggiore è dato dal fatto che ci sono anche vicino a noi Paesi che viaggiano verso il default e altri vorrà Paese contenenti che crescono togliendo di mezzo la concorrenzialità
Fra quelli che erano due soli mondi per trasformarla in una concorrenzialità far più mondi radicalmente diversi
Altrettanto può dirsi per il principio di non discriminazione
Programmato in tutte le costituzioni ma disatteso smentito da tanti comportamenti quotidiani degli stessi Stati dalla crescita degli egoismi da ritorno alle peggiori forme di razzismo Id siano follia
Anche in questo caso quel sentiero il Comune di allora non sembra scossone pure dalle migliaia di cadaveri che stanno riempiendo il Mediterraneo e di quelli che si accumula nelle guerre barbariche del Medio Oriente
Tutto ciò incrementato da uno straordinario e preoccupante sviluppo di fondamentalismi che non hanno confini e non rispettano nell'umanità nella storia e neppure la cultura
Colpisce particolarmente il fatto che si torni a parlare soprattutto sul voto dal web sulla Rete
Degli ebrei con quel disprezzo che spesso precede storicamente le persecuzioni
Sembrando dimenticato un insegnamento che ci viene proprio dalla seconda guerra mondiale cioè che la via del razzismo non dovrebbe nemmeno avere inizio perché poi seguito si è sempre dimostrato terrificante
Quanto alla xenofobia accompagnata ad egoismi individuali e collettivi essa appare in crescita ponendosi al di fuori della storia ed è la realtà
Perché dovrebbe essere chiaro ormai a chiunque che le forti trasmigrazione sono ormai imposte dei fatti e debbono essere affrontati con saggezza ampiezza di vedute prospettive
Non solo di carattere umanitario ma improntate a sano realismo
In più e questa non è l'ultima cosa mentre molti altri molti Stati hanno cercato di fare i conti con maggiore o minor successo con le proprie responsabilità e le proprie colpe
Non c'è ancora una consapevolezza collettiva di che cosa hanno significato le dittature sconfitta nel maggio quarantacinque se possono risorgere ovunque neo fascismi e ne è una SISMI
Che se pure di fronte alla complessità del mondo contemporaneo possono apparire come fatti secondari
Tuttavia rivela non non solo un pericolo ma anche il fatto che la storia almeno su questo piano non ho ancora vinto almeno non ha vinto del tutto perché altrimenti non dovrebbe essere neppure concepibile
Ostentare pubblicamente o in Rete simboli che sono di morte dimenticando quante sofferenze lutti e pericoli essi hanno provocato che di tenevamo di aver sconfitto per sempre
Infine
C'è una nuova minaccia l'orizzonte quella dell'ISEE che si sta espandendo comunque con tutte le caratteristiche di un fondamentalismo armato è organizzato
Che mirano a distruggere non solo le persone ma interi popoli e addirittura intere culture care a tutta l'umanità
Ebbene
è possibile ricreare al di là delle distinzioni delle differenze tra i vari paesi ci sono
Quel tanto di sentire comune che consenta almeno su alcuni grandi temi di ritrovare l'unità del quarantacinque
Individuando alcuni nemici appunto comuni da battere tutti insieme
è possibile ritrovarsi almeno idealmente attorno ad alcuni valori che sembrarono la gioiosa conquista di allora la democrazia la libertà l'uguaglianza la sicurezza la solidarietà
E combattere assieme alcuni nemici ben individuabili individuati quali il razzismo e le discriminazioni la violenza
I fascismi è innanzi mi cosiddetti del terzo millennio le disuguaglianze quanto meno perché la individuazione di un terreno comune ci metta al sicuro nei confronti dei pericoli maggiori contro i diritti umani
E prima di ogni altra cosa ci assicuri la pace
Solo questo in realtà ci renderà degni di celebrare davvero in modo adeguato quella pagina gioiose di liberazione che fu la vittoria di tutti nel maggio quarantacinque
Sarà anche un'utopia ma talvolta sono proprio le utopie a salvare il mondo
Buongiorno a tutti porto i saluti del presidente e la Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici che purtroppo per
Motivi gravi personali non è potuto venire oggi
Che ringrazio soprattutto l'ambasciatore per il riconoscimento e spero veramente che sia questo
Il continuo l'inizio di una fase di
Operazione importante di collaborazione sul piano storico scientifico e non solo
Mi preme sottolineare alcuni aspetti che già sono stati messi in luce ahimè illustri relatori il rapporto che c'è fra nazionalismi cordialissimi e processi decolonizzazione e vediamo come centro gli ebrei in questo senso
è evidente che tra Otto e Novecento
Io non ismi hanno creato le premesse di un disastro che stiamo ancora oggi noi vivendo sul piano dell'instabilità politica internazionale
Hanno creato le premesse per una prima e per la seconda guerra mondiale
Ma quello che è successo nel processo di decolonizzazione stato forse peggiore del processo di colonizzazione in Bozzolan ATO parzialmente all'interno della guerra fredda e poi esploso non a caso subito dopo
E quindi abbiamo per tornare indietro appunto alle premesse della sconfitta del nazifascismo sono però costretto a sottolineare alcune cose sgradevoli
Innanzitutto l'alleanza dell'Italia
Con il nazismo dei fascisti
E
E quindi la responsabilità italiana in questo senso
Ma anche pensiamo al mandato britannico in Palestina
Che è in piedi da molti ebrei di salvarsi
Mentre il Gran Muftì di Gerusalemme era alleato con Hitler
Il patto Molotov e Ribbentrop ha involontariamente
Contribuito la distruzione del più grande comunità ebraica polacca quindi pregherei ebreo internazionale quella polacca e così il mancato bombardamento delle ferrovie che portavano i campi di sterminio
Hanno
In qualche misura
Contribuito però per non dare l'idea che essi stessi combattendo per
Liberare gli ebrei dei campi di sterminio
Quindi ci sono grande responsabilità che invece dobbiamo far carico in termini storici di questo ma per andare avanti fortuna mentre poi c'è una cosa mi pare
Molto importante sottolineare invece il rapporto in questo senso in queste nel secolo passato e oggi degli ebrei e la Russia
Molti sanno che il contributo gli ebbe la rivoluzione sovietica fu straordinario fu in percentuale alla popolazione ebrea dell'epoca fu enorme e così poi abbiamo il paradosso della fuoriuscita di molti ebrei nel secondo dopoguerra dall'Unione Sovietica per motivi opposti e oggi abbiamo una situazione di sostanziale eccellenza della condizione degli ebrei in Russia
Oppure ho avuto occasione di parlare con rabbinica
Vivono Russia e ridendo la loro condizione straordinaria rispetto al passato e in grandissima evoluzione crescita enorme culturale in piena libertà e questa a me sembra un risultato
è impensabile qualche decennio fa e invece oggi è così
E uno
Però
Appunto oggi abbiamo ricordiamo sicuramente i settanta ne vorrà mondiale ma c'è il secolo della Prima Guerra Modeo scoppia prima guerra delle entrate dell'Italia in guerra vanta prima vuole mondiale ma deve anche del primo genocidio
Quello armeno
Ed è un
Punto di riferimento per me Aci abbiamo qua massima rappresentanza e lo ringraziamo
Il punto di riferimento non solo perché c'è stato il primo dei grandi genocidi
Ma anche perché il tentativo di dimenticanza
Che desideri distorcere la memoria di quello che è accaduto è ancora presente oggi ed è paradigmatico e gravissima questa in casa voci
E questo perché perché nel corso del
Questi due anni decenni su del tolto novecento i nazionalismi hanno creato soprattutto in Europa una dicotomia fra l'appartenenza al gruppo culturale e la cittadinanza
E
Ed è paradossale che ancora oggi questo accada
Perché mentre liste di indire nessuno verrebbe in mente di chiedermi se sono mi sento più bravo più americano senza fossi americano mentre Italia ancora negava io ho fatto da guida al museo ebraico per tantissimo tempo ancora anche
Insegnanti di scuola mi son Brocchieri soldo più passaporto se sono nato in Italia o cose del genere questo fenomeno che a parti risibile per molti versi è indicativo
Della dicotomia che ci sta ancora in Europa fa l'appartenenza al gruppo ritirare nazionalità il fenomeno dell'identità e dell'appartenenza a un fenomeno complesso
E che va affrontato con strumenti culturali adeguati
A partire il tempo dell'educazione civica scuola che dovrebbe essere materie d'esame secondo me
E quindi credo che questo
E pone anche le basi dovrò dire
Cosa ha forse ancora poco gradevoli sul termine il rapporto fra Europa e multiculturalità chi vuole affermare le radici giudaico-cristiane d'Europa insomma
Dice
Una baggianata
Perché attacca sono classiche e poi il contributo dell'Islam all'Europa inerme un periodo medievale non suo fu straordinario
Allora l'uso cura della storia a fini politici la distorsione della storia a fini politici
Non è questa la strada che dobbiamo percorrere
Però
Ecco credo che invece
Ci sono anche ovviamente segnali positivi di integrazione
Ma
A purtroppo abbiamo questo processo ancora di conseguenza di lungo periodo dei processi decolonizzazione
E su cui si sono innestati e le politiche energetiche secondo
Dopoguerra che sono stati devastanti da questo punto di vista
E quindi ma ancora oggi vediamo qual è il collante del terrorismo l'appartenenza al gruppo culturale
Quindi in barba a qualsiasi tentativo dell'Ottocento il settecento illuministico positivi stico e del Novecento dichiarare l'uomo nuovo
Dimenticando o negando l'identità della partenza gruppo culturale
Quindi l'identità religiosa questa un tentativo che ha portato ad esempio ha contribuito al culto della personalità del Novecento I totalitarismi del rapporto che c'è fra potere
E identità
Quindi questo credo che siano i di
I i grandi errori di oggi così come i grandi i grandi totem di oggi che sono distruttivi perché non tengono conto della complessità dell'essere umano
E il totale di pensare di risolvere con ricette economiche i problemi economici
Continuiamo a cercare di trovare attraverso la defiscalizzazione altro
La possibilità di risolvere la grandine sicuramente nazionale quando
è evidente che non è questo ma il
Qual è il l'elemento che fa ogni Gruppo culturale l'identità monopolistica è quello di porre al centro l'essere umano nella sua complessità nella sua compresa delle relazioni
Necessità di percepire se spesso e le relazioni con gli altri credo questo sia il tema centrale che ancora oggi sembra poco individuato ecco perché io esistenti d'Europa di essere veramente unita
è una delle cause principali delle crisi persiste
Allora su questo quindi
E al ritorno all'idea da e Braga mente al tema che è la nella Torah
Come dire l'elemento economiche presente ma I assieme a tutta un'altra serie di sistemi di relazioni credo che
Per
Superare tutta una serie di crisi politiche ed economiche dovremmo ripartire da quell'idea di persona da quella di è di essere umano all'interno
Della della realtà in cui vive in tutta la sua complessità grazie
Buongiorno
Il presidente Marini mi prega oggi di scusando in primo luogo signor Presidente Napolitano col presidente Frattini e con tutti i presenti
Purtroppo sono giorni in cui le commemorazioni della prima della seconda guerra mondiale si stanno accavallando
Il mio quindi cariato come coordinatore internazionale delle commemorazioni per la prima la seconda guerra mondiale da registrino setting non dico di rappresentando ma di leggere alcune sue riflessioni che
Deciderà condividere con i presenti
Ora
La seconda guerra mondiale non può essere vista in un contesto isolato
L'artista nel
Panorama storico più ampio cominciato nel mille ottocentoquindici con il Congresso di Vienna
Per arrivare al primo conflitto mondiale
Questo primo conflitto mondiale è chiaro totalmente sovvertito gli equilibri in modo di vedere la guerra
E il modo di vedere la pace in Europa e nel mondo
Se il primo conflitto mondiale coinvolto per la prima volta nella storia pesantemente le popolazioni civili
Anche visto utilizzo che alle nove
Dall'era un'autentica e purtroppo legarsi combattimento
Infine il primo conflitto mondiale è stato anche un modo diverso dipende la pace
Diverso inserendovi concetti sino ad ora nuove come il concetto di colpa
è stata una pace che ha separato vincitori e vinti
Tutto questo stato di cose e non vi starò qui a dilungarmi una lezione di storia
Ha creato la premessa tragica del secondo conflitto mondiale
Chi ha visto moltiplicarsi
Tutti questi fatti nuovi
Che si erano verificati durante la Prima guerra mondiale
Cont la gran la drammatica integrazione dei totalitarismi
Trasformando una guerra
Una guerra di nazione una guerra illecite una guerra ideologica
Su questo grande sforzo di lotta e tutti totalitarismi
Lo sforzo delle nazioni libere stato unanime Oriente Occidente
Purtroppo anche nel mille novecentoquarantacinque
L'Europa usciva distrutta non solo materialmente ma moralmente
E l'aspettava un'altra fase della sua storia non meno facile
Questa fase della storia
Si può dividere in due periodi
Prima e dopo ve la caduta del muro di Berlino
Io adesso senza volermi dilungare sulla guerra fredda
Vorrei comunque ricordare
Per esprimere una nota positiva
Tanti tragici ricordi
Che noi dobbiamo alla seconda guerra mondiale anche la nascita delle Nazioni unite e nell'organizzazione delle Nazioni Unite
Con tutte le sue agenzie specializzate che giorno dopo giorno anche
Nella discrezione cerca e contribuiscono a smussare
Una parte delle istituzioni a cercare di risolvere i problemi che rappresentano comunque anche con tutti i loro limiti probabilmente il nostro miglior punto di riferimento allargare questo ventunesimo secolo
E
Come forse il risultato l'unico risultato consentitemi l'espressione positivo della seconda guerra mondiale vi ringrazio
Quindici
Se riprendiamo posto cominciamo con la seconda sessione dei nostri lavori
Dopo la prima parte diciamo
Istituzionale abbiamo questa seconda sessione che si caratterizza diciamo per un contenuto ambivalente istituzionale e scientifico
Il primo dei nostri interventi e del presidente dell'Istituto di studi Eurispes il professor Giovanni Maria farà al quale
Cedo immediatamente la parola
Grazie
Buongiorno a tutti vorrei innanzitutto ringraziare
Il sì o no voi per questo invito perché
Per questa occasione di riflessione di incontro in particolare
L'amico Presidente Franco Frattini io non mi avventuro errori in considerazioni di carattere politico è strategico insomma
Dopo aver ascoltato le relazioni del Presidente Napolitano ecco che il presidente Frattini sarebbe
Veramente
Venne poco da ben poco ben poco da aggiungere il mio modesto contributo
Sarà di carattere storico e culturale e si inserisce piuttosto oltre
Prende lo spunto piuttosto dalle considerazioni svolte dalla dall'ambasciatore
Raso
Sia pure sommessamente lamentava alcune dimenticanze della storia titolo del mio del mio intervento tra l'altro e proprio
Tra tra memoria e dimenticanze
Bene è come voi sapete in generale la storia e gli storici
Si acconcia hanno spesso alla politica alla narrazione che viene fatta della storia si ispira appunto quasi sempre alla politicamente è corretto
Per quello che ci riguardano dobbiamo mettere di aver coltivato nel corso degli anni e mi riferisco
A noi italiani al nostro sistema
Culturale e della comunicazione
Coltivato nel corso degli anni
Una lettura ed una visione parziale degli avvenimenti che hanno caratterizzato il decisore la seconda guerra mondiale segnate dall'appartenenza ad uno dei due blocchi nei quali si dimise nel mondo subito dopo il conflitto ed è inutile negarlo insomma il nostro immaginario collettivo ha nel tempo sviluppi sviluppato una
Lettura in completa degli e venti bellici sotto valutandone alcune alcuni sopra valutandone altri
è nel caso del ruolo svolto dall'Unione Sovietica nel corso della seconda guerra mondiale noi siamo stati portati o il nostro sistema culturale della comunicazione è stato portato ad una sostanziale sottovalutazione
Noi italiani
Non potremo mai ringraziare abbastanza gli alleati perciò che hanno fatto per noi a dire la verità lo abbiamo fatto nel corso
Di questi settant'anni e lo facciamo ancora oggi dimostrandoci
Partner leali e affidabili
Tuttavia siamo stati forse un po'troppo parchi quando si è trattato di riconoscere che la sconfitta del nazismo e dei suoi gli eserciti e quindi anche la liberazione del nostro Paese
Fu in gran parte determinata dal sacrificio enorme dei popoli e dell'esercito dell'Unione Sovietica veri vincitori delle armate delle armate tedeschi
L'Unione Sovietica dovete sopportare una pressione invece indicibile se si considera che il grosso delle forze militari germaniche erano schierate avreste come ricordava peraltro anche l'ambasciatore per ottenerle
L'apertura del secondo fronte sempre sollecitato dai russi per costringere le forze tedesche ad allentare la pressione
Occorrerà aspettare lo sbarco in Sicilia quello vi Anzio infine lo sbarco di Normandia il D Day così come viene chiamato né giù nel giugno del mille novecentoquarantaquattro
Noi siamo abituati siamo stati abituati a pensare
A questi ultimi avvenimenti come determinanti per la fine della guerra e per la liberazione certamente lo furono nessuno lo metto in dubbio
Ma io personalmente
Ritengo che le sorti del conflitto in Europa furono decise sul fronte orientale che la chiave di volta il giro di boa debba essere collocato in termini strategico militari temporalmente nell'inverno quarantadue quarantatré e geograficamente a Stalingrado
Stalingrado ebbe insieme una grande valenza
Militare e psicologica perché segnò la fine del mito della invincibilità delle armate tedesche
E l'inizio del contrattacco Russo che si fermò solo a Berlino Stalingrado segno la disfatta bella sesta armata la disfatta di uno dei migliori generale dell'ESA del
Dell'esercito tedesco di pompa Onlus
Trecentocinquanta mila uomini centotrenta mila
Prigionieri lì l'idea dell'invincibilità dei tedeschi
Crollò crollo miseramente
Ma anche l'apertura del secondo fronte
Che doveva dare respiro ai sovietici alla fine
Fu consolidato grazie proprio all'ulteriore contributo di questi ultimi di questi ultimi il ventidue giugno e il quarantaquattro poco dopo lo sbarco in Normandia
I sovietici lanciarono un'offensiva denominata in codice ma cresceva
Che aveva lo scopo di evitare il trasferimento di truppe tedesche dal fronte dell'est alla Francia
Il generale Eisenhower più tardi riconobbe che era stato un operazione sine qua non per il successo dell'operazione over load insomma
è i soccorritori o quelli che devono essere i soccorritori finirono per essere per essere soccorsi
Ancora una volta la Wehrmacht fu sconfitta dall'Armata Rossa
E i sovietici riuscirò ad avanzare per più di seicento chilometri dall'interno della Russia fino e dintorni di Varsavia dopo essere entrati in Romania e Bulgaria ed aver raggiunto le fonti le frontiere bella dell'Ungheria e Vella jugoslavi
Concludo
Io non voglio amor Bardi naturalmente perché il tempo a disposizione e quello
Che sappiamo un ricercatore io faccio ricercatore di mestiere non può non fare i conti con i numeri che offrono spesso una rappresentazione della realtà più efficace di cento racconti
Sulla costa atlantica Hitler disponeva di cinquantanove divisioni che di che generalmente vengano considerate di seconda categoria diciamo di serie B
Mentre sul fronte dell'Est combattevano non meno di duecentosessanta divisione alle quali vanno aggiunte le truppe dei Paesi alleate con las
L'Armata Rossa
Ha avuto di fronte quasi sempre i quattro quinti dell'esercito tedesco e mai meno di tre quarti ad Ovest gli alleati non si trovarono mai di fronte più del dieci per
Per cento delle forze totali della Wehrmacht
Sul fronte orientale la Germania ha perso e non meno di dieci milioni di uomini su un totale di tredici anni di tredici virgola cinque milioni di tedeschi che morirono furono ferite o fatti prigionieri nel corso della seconda guerra mondiale
Si calcola che l'Armata Rossa abbia procurato la morte del novanta per cento dei tedeschi uccisi nel conflitto
Durante i combattimenti
Ad ogni americano che segreti con la propria vita corrispose la morte di non meno di cinquantatré soldati sovietici
Mentre seicento mila soldati inglesi americani morirono su tutti i fronti inclusa la guerra col Giappone furono più di tredici milioni i russi che caddero sul fronte orientale
La sola città di Leningrado ebbe un numero maggiore di perdite umane di quelle avute dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna durante tutto il conflitto
Nella seconda guerra mondiale secondo le stime più beceri i più recenti
Circa trenta milioni di sovietici tra soldati e civili ovvero circa il quindici per cento della popolazione anteguerra hanno perso labili
Insomma
La riflessione finale
Che io vorrei trasferirli
Ed è una riflessione rapida e veloce occorre sempre
A mio parere coltivare la memoria
Se non i pur se non si vuole incorrere in colpevoli e dimenticanze e i numeri in questo senso in qualche modo in qualche maniera ci aiutano vi ringrazio
Grazie Presidente farà adesso un relatore che a me particolarmente caro una amica una studiosa di grande livello già membro della Duma già membro del Consiglio d'Europa
Persona di fiducia del Presidente Putin che rappresentate o durante la campagna delle presidenziali del due mila dodici Natalia una cinica Presidente dell'Istituto gravi democrazia e cooperazione decolla sede a Parigi prego prego
Ritiro
Linea
Residenza sanitaria presentazione che poi forse non merito a così in ripongo innanzitutto al presidente Frattini ai colleghi
Comincio dalle impressioni perché sono davvero straordinarie ho ascoltato con attenzione le parole del Presidente Napolitano
E quello che mi è molto vicino al ponte o la concezione
E l'esame di una vittoria epocale sullo sfondo dei reale sia del passato che della contemporaneità
Proprio questo l'approccio rappresenta lo strumento che possa aiutarci
A comprendere meglio quello che sta accadendo oggi e quelle che dobbiamo prevenire oggi davvero per gli anni attuali sono troppo simile
A quello che era la situazione prima della seconda parte le e ci sono
A certe persone che infatti vorrebbero sfruttare i lati negativi
Ha l'Europa infatti per questo gioco del bilanciamento ha pagato un prezzo davvero molto alto settanta anni sa e dunque è una grande gioia per me è sentire le confessioni
A soprattutto anche dei il appunto le più che altro il riconoscimento del Rollo del nostro paese del mio paese e delle vite che abbiamo perso
Essendo uno storie con mi sono dedicata Aiello studio dei documenti che sono custoditi medie archivi anche degli Stati Uniti
Dunque ora non c'erano i tre oggetti di a
Per di progettazione di un nuovo ordine mondiale
Ma non appena la Seconda Guerra e cominciate l'America si è resa conto che Hitler prima o poi
Alessandra sconfitto e dunque bisogna pensare anche al periodo post belle cose ed in linea confermo appunto ci sono i documenti
Ormai di settembre quarantuno
E tanti altri che ho trovato negli archivi vorrei dire che sono davvero felice perché ho visto qui rappresentative
Ah dell'Associazione partigiani ma anche del a
Comunità ebraica di Roma mia madre è stata insignita nelle medaglia al valore in quanto
Ormai quando e i tedeschi a con limiterà
Sulla spalle entravano a per i controlli nella case aperte se Mensi mia madre a
Dato il rifugio a una famiglia ebraica anche teneva nel sotto con cantina a mia madre che mie c'è mancata due anni fa dopo la guerra
Ha studiato ha scritto due libri adesso io infatti ho partecipato anch'io a Mosca alla parata
Portando alla parata pacifica a del esercito
Unito appunto dalle persone che ha hanno partecipato anche civili nella Seconda Guerra mondiale ha portato la foto di mia madre
Dunque oggi la storia purtroppo è uno strumento che è caduto nel Manni della politica e molto spesso
Infatti e falsificata ormai la falsificazione della storia è un compito politico molto spesso
E qui vediamo non soltanto LaMMa all'interpretazione
A nelle analisi delle forze
A oppure della partecipazione nell'alleanza contro la Germania e di Rimini Hitler
Ma soprattutto anche nell'interpretazione distorta delle essenza del significato della seconda guerra mondiale e secondo me infatti oggi assistiamo a un
Divisione del mondo geopolitico che comunque non è iniziato né oggi né ieri è iniziato infatti anche questo è stato menzionato l'anno mille novecento novantuno lo scioglimento dell'URSS e le attività
Harding faccio fare anche forse in qualche modo all'epoca
Negli anni Novanta e la visione utopica delle nuove relazioni con i partner occidentale ma comunque
In realtà si è trattato alla fine
Di a ciascun di appellarsi a una mentalità vecchia da parte dell'Occidente a quella nuova mentalità appunto utopica di Michail Gorbaciov dunque necessità di inserirsi
A negli spazi che si erano liberati tra le virgolette dopo lo scioglimento dell'URSS innanzitutto a partire dai Paesi dagli Stati baltici e noi come appunto s'
Tonici abbiamo visto questi tentativi nell'ottocento mille novecento
La questione dell'Oriente non a è scomparsa affatto il bilanciamento delle forze Nemi detta Errani voi nel Mar Baltico e nel nero
E anche questa è una questione fondamentale e il tentativo di spingere fuori e dal Mar Nero la Russia
E vediamo che praticamente
Si tratta di un tentativo di riprendere il controllo allora di tutte le coste del a
Della mediterraneo e questi ci ricorda poi le guerre puniche e infatti
La storia ci riporta appunto a quello che i vincitori poiché a vincono
A lineare B a turche Napoleone e che stiamo forse anche Napoleone ci sarebbe riuscito però sappiamo bene che
Poiché a ha fatto la deviazione verso la Russia e dunque e la fine era quella che fece
Dunque la visione appunto geopolitica di questi
Fratture delle nella politica mondiale importante
Stiamo consapevole Ivonne il analisi appunto della situazione
Sì e né il periodo post bellico dopo la Seconda guerra mondiale e attuale ancora una volta a non posso che non constatare che c'è il tentativo di scacciare
La Russia a dal Baltico chi Pietro il Grande siamo nel Settecento che conquista le sponde del Baltico al non dava mai pace a vistati decenti dunque
Gli interessi nazionali che
Di fattivo oggi si è parlato apertamente dell'America a si spostano anche in questi territori possiamo solo immaginare che cosa a sarebbe succinte so ad esempio se
Un il Patto di Varsavia avrebbe dichiarato l'America latina come zone dell'interesse di questo patto avrebbero dato
A il sostegno al colpo di stato ad esempio ammessi col dunque
Questo è una supposizione però più che adesso posizione un antologia dunque
Cogliete sicuramente senza alcuna difficoltà questi si insiste queste supposizioni dunque che cosa
Sarebbe a potuto accadere solo sette ma torniamo alla storia la conferenza di Yalta pur se non è stato steso il fermato sulla carta c'è stato appunto la
Spartizione dei territori e allora di nuovo l'impero russo che torna alla
A vertice alla soap latenza nel mondo e dunque tra i più importanti infatti Presidente americano Roosevelt
La che davvero era un combattente la possibilità di creare
L'organizzazione dell'estate io unica infatti ci troviamo proprio in sede
Dell'associazione a che sostiene le organizzazioni internazionali e dunque
Roosevelt il Presidente appunto a consapevole che non si poteva
A
Controllare l'autopsia trasmettere la propria volontà perché la Russia a doveva e avrebbe sempre continuato ad difendere lungo troppi confini la propria insicurezza dunque ci sono degli esperti
Ad esempio ha dato l'imbuto che anche ormai non è più con noi
Ma uno tra gli studiosi più importanti e diceva che la posizione dell'usura era davvero
Molto corretta perché vendeva la Russia come uno Vallone una valenza geopolitica
E non come semplicemente
Una manco Arbia
A di natura trotzkista a comunista dunque il Presidente Roosevelt riteneva che nelle relazioni con la Russia ci doveva essere una componente di fiducia
E soprattutto del responsabilità riciclata delle amicizie tardi
Moderati delle ambizioni
Nel rispetto dell'interesse dei partner questo sarebbe a dovrebbe essere lo spirito che dovevamo mantenere nelle situazioni anche del dopoguerra
E questo invece non è accaduto a partire dalla guerra fredda
E anche la distinzione ma poi di nuovo c'è l'attenzione
Attuale ecco la Russia che vede veramente la per ditte di fiducia da parte e di molti Stati ed esterni dunque per la Russia
Non ne ho una situazione facile dovrei dire che questa a campagna di propaganda appunto
Non soltanto dei mass media in vari Paesi antico russa non è corretta non è affatto il rispetto dei valori democratici
Noi
Abbiamo fiducia comunque perché anche questa a una fase starà superata e torneremo alla cooperazione alla discussione permettetemi di dire ancora
A velocemente appunto di
A passare in rassegna le tesi dei miei colleghi che hanno parlato
Diritto dessero l'apporto il ruolo della Russia nella sconfitta
A della Germania enti Hitler infatti a come è stato detto che la divisioni erano infatti
A seicentosettantotto a sconfitte darmi lo avesse l'etica e nemmeno duecento sono altre forte però è chiaro comunque che ogni Paese glorificare i propri errori però
Il significato e importante perché di nuovo
Ora la guerra appare che la guerra non era attese lasciare era in vita in diritto di ogni Nazione a alla diritto Axhire essere
A appunto chi erano la quel
Della democrazia e americane e così via agli occhi di molti anche l'Unione Sovietica è un mostro del regime totalitario
E quasi appunto sia a quello che è stato fatto nell'URSS praticamente e paragonato imis sulla stessa sullo stesso piano di quello che
Faceva Hitler in in Germania dunque
Il fatto che l'Unione Sovietica stavo costruendo il comunismo è un fatto che all'interno dell'Unione sono ed è salito a voi abbiamo cercato
Quello che dovevamo
Costruire la nostra comprensione e dunque chi ha lasciato l'Unione Sovietica pure accademici intellighenzia
Ufficiali rigiri Steve
A con la fama mondiale ma nella Germania ha della a dell'est a libere a c'era appunto
A uno ruolo ben deciso
O il ruolo inferiore in quanto erano loro la razza superiore e dunque chi come voi io dico mi piace questa metafora ovviamente un violinista un al pianista a te no ora spesso e quello che condannare il proprio il liberatore il nome della democrazia
Un altro aspetto soprattutto mi rivolgo all'attenzione dei colleghi italiani
Adesso il concetti e di nazismo mai e mai quando le parti aperti infatti potevano contare
Quanto poteva essere danneggiato non hanno mai persino in quelle epoca non hanno mai messo sulla stessa
Bilancia il nazismo e il comunismo mai e mai erano due concetti e due biologi e diverse
Dunque a ci sono anche i comunisti poi tedeschi non soltanto i fascisti dunque questo tentativo di a non soltanto paragonare a il lanciato tra l'altro
Da Ernst Nolte
Allievo di anche Heidegger che considerata quante vivibile nella alla scienza appunto nelle scienze politiche però e diventato questo mezzo che usato dalla propaganda
Cioè equivalenza tra il comunismo e il facente fra fascismo
Dunque il progresso il progresso che a come
Obiettivo o ultimo vede il benessere e l'Unione
Al planetaria a come possiamo parlare in questa visione in questa concezione del nazismo che è una dottrina appagante
A della diseguaglianza tra le nazioni popoli è una sfida grandioso al civiltà monoteistiche era
Che ogni persone infatti
A ogni persona civile ai in quale riconosce l'eguaglianza e di fronte al divo di ogni uomo e dunque a come posto siamo
A paragonare
Questo
Con
Con quello che poi è accaduto nelle guerre precedenti che non abbiamo da un mai niente dopo la pace di versare niente di simile queste infatti non è soltanto la violenza quella che a
Soprattutto nei confronti dell'Islam vi è poi l'ha detto anche l'ambasciatore rasa quaranta milioni slavi innanzitutto tra cui gli ucraini
E anche russi delle zone a meridionale della Russia e l'Ucraina tutta quanta sarebbe dovuta essere
Come non è iniziata dai originari dal Germania e tutti i palazzi quel palazzi che si trovano sul Mar Nero delle zarine residenze estive russe erano già
A spartita e trae delle se la cerchia stretta e di Claire dunque dimenticare questo e cercare di avvicinare
Il fascismo del tipo meridionale ad esempio anche il nazismo
Ha delle Germania di Hitler anche qui ci sono delle differenze perché il fascismo italiano non poggiava non era poggiato sulla dottrina appunto nazionale sulla supremazia di una nazione a sotto
Ora l'altra
Dunque
Le norme e la violazione delle
Norme democratiche dunque quando si parla del comunismo non può essere paragonata
Alla annate nazismo
Della Germania afascista dunque quasi se non l'unificazione
Del queste postulati praticamente tradimento nei confronti dell'Europa stessa guardiamo i documenti quelli post bellici anche del Consiglio d'Europa ci chiede
Proprio alla proclamazione dei valori europee I quei valori che erano calpestati da parte della Germania di Hitler non lo dobbiamo dimenticare mai e mai
E in conclusione io vorrei
Ancora una volta ricordare che questa spartizione di oggi in realtà risale
Al
La specie di posto lato mostruoso appunto
A quello che è stato sfruttato per giustificare i bombardamenti del lungo Slavia alle rivoluzioni di velluto rivoluzione
Ah cosiddetti colorate
I paesi vacillano è il vero gli istanti vacillano perché ci sono all'interno degli stati dei problemi ma ci sono anche c'è chi
Certe di spingere questi Stati mentre invece loro vacillare
A stanno sul precipizio stanno per a
Cadere
Ritorniamo alla istituzione del o o no
A non ci sono i principi le obiettive quelle di istaurare della democrazia e del tipo oggi dentale in tutto il mondo e si parla della sovranità dell'uguaglianza sovrana di tutti lì oggetti
Nel assetto mondiale dunque dal punto di vista del diritto internazionale una monarchia oppure una Repubblica alla comunità secolare oppure la comunità che invece a si poggia sulle tradizioni a religiose e qui c'è anche a la lotta interna all'Europa dell'Europa conservatrice e quella ah dell'avanguardia dunque anche questo ha un impatto non indifferente sugli eventi di cui stiamo testimoni e dunque il primo Kakà Vittorio dello Statuto dell'uomo ri leggetelo rigetto perché nessuno a li figure come
Il a colui che
Tiene questo diritto di proclamare la supremazia dei propri
A diritti della proprietà a
Democrazia dunque sono loro che giudico non sono loro che puniscono di quali
Alla divisione democratica dei poteri possiamo parlare carissimi colleghi stimatissimi o organizzatori di questa splendida conferenza in questa Magnifico città eterna cari visto talmente tanto ma comunque venderà ancora
Moltissimo in cui l'onere di Dio voglio ringraziarli
E dirvi che la Russia
L'acqua società
Del mio paese nel
Loro nel suo insieme a
Deve comunque positivamente la cooperazione e la necessità di ricostruire la cooperazione o
Secondo festeggiamo i settant'anni l'aggressione
Di questa battaglia ineguagliabile la Vittorio unica
A oggi a ancor di più siamo responsabili lei invocare la cooperazione necessità di abbattere i muri di incomprensione
E lo comprendono anche i nostri dirigenti ma anche i rappresentanti e del mondo delle intellettuale manchi e gli istituti infatti anche questo istituto che
Magari sarà anche un granello
A nel mese di questo mare immenso internazionale
Ma a si sforza di organizzare ile conferenze dunque voglio ringraziare ancora una volta per l'invito per me è stato un grande onore un grazie di cuore
Grazie molte Natale lesse una per questa considerazione che
Se permettete mi ha suscitato un
Una riflessione che vorrei condividere con voi un passo dell'Ecclesias per
Che dice negli etnici vuol nuovo Parsons non c'è niente di nuovo sotto il sole
E quindi ripartendo dalle contese puniche cartaginesi fino al diciannovesimo secolo ancora il ventesimo secolo alcuni eventi che si ripete lo si ripete lo grosso modo sempre uguali
Eppure sembriamo ogni volta incapaci di prevenirne gli esiti più tremendi
Per esempio quello che sta succedendo adesso in Medioriente
Palmira la caduta di Palmira che dovrebbe essere a tutti cara
Quanto Roma
Il diritto romano il più grande giurista romano Papiniano libanese sono terre che dovrebbero esserci
Vicine legati da un punto di vista culturale da un punto di vista tradizioni tradizione l'evoluzione storica quanto quelle in cui ci troviamo eppure
Eppure nonostante questo due mila quindici si hanno di varie commemorazioni perché con la fine della guerra abbiamo la fondazione del dell'ONU
L'incontro a tornavo fra sovietici gli americani e il nove maggio in tutte queste manifestazioni ricordiamo quello che è successo
Unici invitiamo come dire a maggiore attenzione che pure
Nonostante oggi vengono organizzate grandi conferenze a Parigi a Washington a Mosca ancora
Palmira cade caduta tre giorni fa e sembriamo incapaci di fronte al male altri al pericolo che monta di opporre una reazione
Speriamo che anche questo nostro piccolo contributo soprattutto le illustri relazioni istituzionali che ci hanno preceduto possano in qualche maniera stimolare
E con un'attenzione più fattiva rispetto a questo niente di nuovo sotto il sole che però ugualmente tragico con il tempo che passa
Detto questo passo la parola al dottor Amedeo Osti Guerrazzi dell'Istituto Storico germanico di Roma
Grazie grazie mille grazie a tutti per l'invito
E io vorrei cominciare ricordando ciò che ci ha detto l'ambasciatore
Ventisei milioni di morti in Unione Sovietica lutti e distruzioni inimmaginabili
L'ha detto anche una frase secondo me molto molto bella che è quella noi non abbiamo il diritto di dimenticare
E questa frase per me italiani dovrebbe essere ancora più importante
Perché dobbiamo ricordare che a questi ventisei milioni di morti queste distruzioni nel nostro piccolo l'Italia fascista ha dato un quadro un suo contributo dobbiamo ricordare che l'Italia fino al mille novecentoquarantatré dalla parte dei cattivi
E tuttavia alla memoria diffusa italiana una memoria che ha voluto cancellare quasi tutto ciò che è stato in Russia
La memoria della campagna di Russia la memoria diffusa
La memoria delle famiglie
è una memoria che vede dei contadini mandati in Unione Sovietica
Inviare i completamente di ciò che era l'Unione Sovietica
Totalmente ignari di quella che era la guerra dell'asse
E che pure quando questo esercito fondi composto fondamentalmente di contadini è arrivato in Unione Sovietica
Ha cercato di difendere la popolazione russa dalla brutalità tedesca
E ha cercato di salvare gli ebrei dai massacri della Shoah
Per cui è una memoria pacificata diciamo così
Una memoria che cancella quelle che sono state le nostre responsabilità e soprattutto è una memoria che ha cancellato quasi completamente quella che è stata l'esperienza dei soldati italiani in Russia
E vorrei partire avessi
O delle immagini che spero di riuscire a far vivere
Ora la
Presentazione
Ad esempio cos'era l'Unione Sovietica per
La
Alla popolazione italiana per l'opinione pubblica italiana
A partire dalla fine della prima guerra mondiale
Cioè quando la Russia si arrende e firma la pace con la Germania
Pace che viene vissuta come un terribile tradimento
Ma soprattutto viene qui immediatamente questo questo giornale per le truppe italiane si chiamava la tradotta viene subito disegnata
La Russia come un mix tra l'impero del male di Ronald Reagan e la nave dei pazzi dei dipinti medievali è un mondo all'incontrario come potete vedere ad esempio ci sono dei somari che insegnano a scuola
Ci sono persone che vengono mutilate perché troppo alte in nome dell'uguaglianza comunista
E questo lo stereotipo della russi e poiché l'Unione Sovietica che verrà ossessivamente ripetuto per vent'anni nell'Italia fascista
Ad esempio questo è un libro pubblicato negli anni Trenta da Luigi Barzini il più importante giornalista italiano dell'epoca si chiama l'impero del lavoro forzato
Qui viene raccontata una storia praticamente nella quale
Le
élites tradizionali europee sono state schiavizzate dai barbari
Curia in tali dai popoli dell'Est
Che hanno appunto trascinato le élites tradizionali l'aristocrazia zarista e l'hanno fatta diventare schiava
E ancora una volta il mondo all'incontrario
Il mondo dell'assurdo
Un incubo praticamente
Questo qui un altro libro dagli anni Trenta Croce spada contro falce e martello e in cui viene propagandata la crociata anti bolscevica
In cui l'Italia clericale fascista contribuisce in questo caso combattendo nella guerra di Spagna contro il bolscevismo che ancora una volta viene presentato come
Animalesco
La cosa interessante è che già negli anni Trenta già prima delle leggi razziali il bolscevismo cioè l'Unione Sovietica viene presentata come
Un'invenzione degli ebrei
L'equazione bolscevismo ebraismo comincia già nei primi anni trenta
Questo ha delle ripercussioni ovviamente anche durante la campagna di Russia
Questa qui è una immagine tratta da un giornale di propaganda italotedesco e vi leggo la
Didascalia la brutalità animale del bolscevismo Haendel volto dei soldati di Stalin
Io mi scuso per
I termini che utilizzo che sono immagino abbastanza sgradevoli per i nostri ospiti russi ma e la propaganda italiana dell'epoca un inciso molto probabilmente questa fotografia è stata presa nel campo di concentramento di Saxa in house
E molto probabilmente questo soldato insieme altri trentacinque mila è stato ucciso con un colpo di pistola alla nuca trentacinque mila
Se poi allarghiamo vediamo che questo
Questa fotografia e all'interno di un giornale di propaganda italo tedesco che si chiamava politica nuova
E l'articolo è centrali giunte
Ancora una volta abbiamo l'equazione bolscevismo uguale ebraismo uguale impero del male
Per cui
La campagna di Russia viene presentata come una vera e propria crociata una crociata in cui i popoli dell'asse cioè gli italiani tedeschi ma anche gli slovacchi e io lo meni devono
Partecipare per distruggere questo che veramente un pericolo per tutta la civiltà occidentale questo qui è un giornale di propaganda le quarantuno in cui abbiamo ci dazioni David
Citazioni da Mussolini in cui c'è di nuovo questa equiparazione tra bolscevismo ed ebraismo
E infine per far vedere che tipo di propaganda e quelle italiana che avrà molta poi fortuna dopo la guerra questo è un film del mille novecentoquarantadue l'uomo dalla Croce
Diretto da Roberto Rossellini in cui il protagonista è un prete
Che riporta la croce ai popoli dell'Unione Sovietica
Per cui è la classica come dire un propaganda della crociata anticomunista crociata nel senso vero della parola
Quindi
è
La campagna di Russia è una crociata anticomunista
Deve portare la religione e la civiltà a dei popoli che sono stati schiavizzate dai barbari orientali ed ai giudei
E deve quindi distruggere il bolscevismo
Ne consegue che la guerra italiana è una
Classica espressione della guerra dell'asse
è una guerra che i tedeschi chiamano Ships al cricket cioè Quercia assoluta guerra ideologica guerra che comporta la distruzione totale del nemico
E questo ha ovviamente delle conseguenze sull'esperienza dei soldati italiani in Unione Sovietica
Per una serie di motivi prima di tutto perché è una guerra che ha
Delle caratteristiche molto particolari è una guerra durissima per le condizioni ambientali
Per gli spazi vi ricordo che ad esempio la divisione Torino deve fare oltre mille chilometri a piedi per arrivare al fronte
Per il freddo a cui gli italiani non sono né abituati ne sono particolarmente ben vestiti
Ma soprattutto è una guerra dove le regole non
Valgono
è una guerra dove non vale vale sempre la Convenzione dell'Aja del mille novecentoventi di Ginevra del mille novecentoventinove sul trattamento dei prigionieri di guerra
Ma soprattutto non esistono le convenzioni di guerra cioè quelle abitudini che portano gli eserciti a rispettarsi sul campo di battaglia al di là di quelle che sono le regole
Queste convenzioni di guerra questi usi di guerra in Unione Sovietica non valgono né dalla parte né dall'altra
E in più ci sono come ha detto lei motivazioni ideologica
Questo a ovviamente delle conseguenza anche sul trattamento della popolazione civile
L'armata italiani e Russia a
A sua disposizione fino a dieci mila prigionieri di guerra che utilizza per di lavori forzati
E li utilizza in questo modo un po'cito da un
Lettera di un ufficiale italiano
Io lussi sono vestiti di stracci e affamati
Lavorano qua e là per i tedeschi e per noi
Lavorano con poca volontà e solo per la paura di essere fucilati
Naturalmente non sono pagati né nutriti
Perché cinque poco anche per i nostri soldati
Un altro troppo su un altro argomento classico della propaganda italiana del dopoguerra è il fatto che gli italiani non solo non sapevano nulla della Shoah ma anche soprattutto hanno sempre cercato di difendere gli ebrei dalle dai massacri
Di questo noi sappiamo pochissimo non se ne può parlare con approfondito con con cognizione di causa
Perché non sappiamo ad esempio qual è stato
Come in quel quale modo gli italiani hanno trattato gli ebrei
Non sappiamo come e gli italiani abbiano acquisito l'ordine dei commissari che l'ordine criminale emanato dall'ingegner nel giugno del mille novecentoquarantuno per il quale
I commissari politici dovevano essere immediatamente uccisi
Non lo sappiamo non sappiamo se gli italiani una volta preso un ebreo comunista allora dovrebbe essere immediatamente tedeschi
Tuttavia diciamo così qualche dubbio viene
Anche perché come abbiamo visto gli ebrei il bolscevismo sono presentati come il male assoluto
E soprattutto italiani sapevano perfettamente quello che stava succedendo
Conoscevano molto bene quello che succedeva e Russia dove ricordiamo la gran parte delle vede Europa viene massacrata nome campi di sterminio ma
Nelle fucilazione di massa operate dalla Wehrmacht e dalle stesse
E ne abbiamo numerose prove
Ad esempio nei documentari che venivano mandati nei cinema italiani prima dei film
I cosiddetti cinegiornali in cui ci sono immagini di violenze sia in Polonia che in Unione Sovietica contro gli ebrei
Ci sono articoli di giornale
Ci sono un paio di articoli apparsi sul Popolo d'Italia uno dei più diffusi quotidiani dell'epoca in cui si racconta il massacro di Yassin in Romania mi scuso per la pronuncia
In cui viene apertamente raccontato che cinquecento virgolette ebrei traditori sono stati fucilati
C'è una relazione
Chiarissima del segretario del Partito nazionale fascista Aldo riduzioni che fa un viaggio in Unione Sovietica dietro il fronte e racconta lascio
In maniera abbastanza chiara
Non è un argomento per lui particolarmente interessante per cui
Dedica poche righe l'argomento ma l'argomento è trattato nella maniera più ampia possibile
In fin
Ci sono i racconti dei reduci
Che tornando in Italia vengono intercettati
Dalla polizia segreta fascista che riporta tutti i loro racconti
E questi racconti abbastanza evidente come i soldati italiani hanno visto ciò che succedeva
Nessuno di loro dice ho partecipato
Ma tutti raccontano di aver visto
E c'era sicuramente nessuno racconta di essersi opposto
Allora perché c'è stato questo enorme
Questa enorme rimozioni di quelli che sono state
Di quella che è stata la partecipazione italiana alla guerra dell'asse
Perché abbiamo un voluto dimenticare
Ora io non mi dilungo troppo sui motivi politici della guerra fredda sui motivi giudiziari tenendo conto che l'Unione Sovietica aveva richiesto molti ufficiali italiani come criminali di guerra
Io credo che il motivo fondamentale sia di ordine psicologico
I reduci di Russia molto semplicemente hanno voluto cancellare tutto ciò che era stato
Primo perché il quadro di riferimento di riferimento mentale politico era completamente diverso
Ciò che era positivo nel mille novecentoquarantadue diventa assolutamente negativo del mille novecentoquarantacinque questo abbastanza evidente
Ma in più gli italiani moltissimi reduci italiani che hanno combattuto in Russia e che hanno dovuto subire quella che è stata una tragedia inenarrabile come la ritirata
Molto probabilmente ritenevano di aver già pagato in un certo senso cioè di aver già scontato qualsiasi altra pena
Tutto ciò ha fatto comunque che nella memoria pubblica italiana
Sia passata questa immagine dell'italiano buono
Dell'italiano vittima e fondamentalmente dell'italiano che ha subito una guerra ingiusta senza avere la più pallida idea di ciò che stava facendo ringrazio molto
Grazie professor Guerrazzi ora passo la parola al
L'ultimo in ordine cronologico i nostri relatori ma certamente non ultimo per prestigio perché penso non ci sia tempo di enumerare tutte le funzioni svolte dalle due lingue C tre cesti ma per citarne alcune ambasciatore della Federazione Russa in Polonia viceministro degli Esteri poi Ministro plenipotenziario del Presidente nel distretto siriano e attualmente Presidente della Fondazione caccia costa
Che si occupa sotto l'alto patrocinio diciamo del Ministero degli esteri di sviluppare gli studi sulle relazioni internazionali nei vari municipi la parola alle
Signor mascella riserve stranieri
Grazie mille anche per questa presentazione
Foglio dire che per me uno zero onore
Parlare in sede di questa Conferenza
E dunque io esprimo le parole di profonda gratitudine alle al Ministro Frattini per questo invito personale davvero lì sono molto riconoscente eccome
Adesso mi riconoscente alle al ministro per questa attiva partecipazione alle conferenze di Mosca dedicata a settanta anni della conferenza di Yalta
E
Ancora una volta voglio ringraziare gli organizzatori per queste in fitto carissimi brusio amici signori e signori colleghi
Vorrei che dire innanzitutto
Che
Al la titolo della mia breve relazione
Alla lettera e la pace il mondo dopo la vittoria di fatto è che la parola MIR in Russo a significa appunto al
Due parole impacci è il mondo
Effettivamente nella titolo della mia relazione infatti a sono
A tutte e due non soltanto il mondo ma anche la pace dobbiamo appunto aggiungere il secondo significato nonostante appunto e il fatto che siamo consapevole della crisi di questo sistema della regolazione delle reazioni internazionale
Di nuovo ancora o ancora rivolgiamo il nostro sguardo nel passato cercando di trarre la lezione a di quelli venti storici
Di lunghi a settant'anni
Questo concetto concetto davvero capiente a dei fatti a la pace di gli alter
In realtà non era poi la pace ma un e l'elenco un contenitori di freni e di incontro bilanciamenti che dividevano
La guerra fredda e la fase calda
Della guarda successiva che non si è mai fermata si è modificata
A schiera a tranquillizzata calmata effettivamente ogni tanto c'era la sensazione che era finita ma tutto questo poi
Sì di nuovo si lanciava nel situazioni allora di contrasti di contrapposizione il progetto di Marshall per la ricostruzione dell'Europa postbellica
Che poi in realtà si rivelato una ristrutturazioni e dei flussi globali del capitale
Come anche il tentativo di creare due Stati e tedesche
A che rappresentava un appunto
Duellanti di questo conterrebbe la cemento liberi civili incorrere in Vietnam la crisi parifica credibilità in tutto queste erano
Null'altro che le manifestazioni allora pubbliche
Di quel tentativo di spartirsi la coperta che stava tirando si stava essere tirato ora da un stato da un altro e
Tutto quanto
E utile
In questo conflitto e oggi ad esempio nella guerra di informazioni lo scende Mario
A del conflitto perché si sta combattendo per le menti te è una guerre intellettuale da guerre cercare di convincere dipendere certe posizioni posizioni
A la gente però che ancora e si ricorda
A quelle generazioni che si ricorda li anni a delle guerra e gli anni post dei licei questo se lo ricordano che cos'è la guerra la Grande Guerra però i tempi cambiano
Cambiano le generazioni cambiano le persone dunque anche gli strumenti cambiano adesso infatti
A sono entrati in circolazione dei nuovi ideologie nemiche sono
A correlati alle trasformazioni democratiche in tutto il mondo dunque niente di male
Però vengono trascurati tra lasciati i valori
A che sono i valori che
Globali e cercando di spingere fuori questi volumi in comuni a nelle condizione
Del
Mantenimento totalitarie delle informazioni questa tattica appunto e facilmente analizzabile perché la creazione poi infatti arriva
A ruota
Nel mondo ora qua ora alla se accendono dei conflitti a e questi conflitti alla sono proclamati in nome della difesa dei valori tradizionale ma è un altro tipo di querela
E dunque qui non c'è più il teatro di azione militare perché ci sono piccoli atti Alterini piccoli scenari ma ci sono ovunque
Ecco che stanno arrivando a il soccorritori tra le virgolette
Che a effettivamente propongono ha scelto dal loro a o dall'aria oppure da altri mezzi sicuri perché non si presento nel fisicamente
A loro propongono delle informazioni oppure a volte anche in trasmissioni dirette e tutto questo
è accompagnato dalla propaganda meschina falsità
Noi stiamo effettivamente i testimoni
Di queste crescita di questa crescita
Degli ambiziosi ambizioni nazionale a e dunque noi se ricordiamo che il obiettivo principale a chi ha vinto a me il seconda almeno nei conflitti
Era il a dominio a mondiale
E anche questo è il dominio mondiale non è affatto un concetto nuovo a è un concetto che correlato alle imperio che non vuole tramontare
A però non è scomparso semplicemente cambiato dunque
Per l'impegno così ci vogliono cittadini ubbidiente
Se c'è qualcuno che non è d'accordo allora per neutralizzati allora si possano usare quale sinistra e dei mezzi a potenti possa Mestre lì ad scritti a artificialmente accesi
Tra ad esempio i restanti del Estremo Oriente oppure del contenente africano
E tutto questo viene fatto facendo faccia appunto sosto che sono soltanto le conseguenze dei processi interiore
A
Cercando di dire che non sono maturi abbastanza
Per essere
A democratici ad elementi democratici che questi sono i problemi evidenti e le elezioni che dobbiamo trarre dal passato assieme alle minacce
A che si presentano oggi di fronte a noi
Si chiedono soprattutto di essere consapevole dove ci troviamo di fronte a chi cose ci troviamo
E sentire comprendere l'uno altro non soltanto in lingua inglese cercando di trovare le risposte a queste sfide di oggi e le risposte devono essere precise e concrete
Grazie
Grazie molte lembo di muoverci per questa
Considerazione
Veramente degna di essere collocata a chiusura della sede degli interventi ora prima di chiedere al presidente Frattini
Una summa diciamo a conclusione dei nostri lavori abbiamo un po'di tempo per alcune domande per un piccolo dibattito se ci sono
Per
Culturale l'argomento mi porta il microfono per
Interprete
Grazie mille soprattutto al presidente Frattini un saluto a tutti chiamo Alberto Fazzone o sono del Comitato Tomba Santi nazista di Roma
E forse vado un po'controtendenza rispetto agli interventi istituzionali ma non troppo rispetto agli interventi di questa seconda fase cercando di portare l'attenzione su quello che è il nuovo fascismo oggi
Sta emergendo in tutta Europa e in Ucraina vediamo che
Questo questo fenomeno assume tutta la sua ferocia con l'aggressione alle popolazioni del don bassa a cui stiamo assistendo quindi io penso al contributo che voglio dare
è quello di cercare di onorare al meglio la memoria dello sforzo della grande guerra patriottica collegandola quella che è la resistenza oggi dal Tommassini
A tal riguardo voglio anche fare una domanda una domanda sia anche qui che probabilmente non sarà in grado di rispondere ma ci sono anche dei rappresentanti delle forze armate
E la domanda e quella su qual è il vero ruolo delle Forze armate italiane in questo conflitto
L'abbiamo visto che ci sono dei consulenti militari italiani che stanno operando in Ucraina e abbiamo trovato sul campo di battaglia durante la ritirata delle forze ucraini dei materiali bellici italiani quindi vorremmo capire cosa sta succedendo
E e dello spunto e di riflessione grazie della domanda lo spunto di riflessione sicuramente molto interessante certo attualmente non c'è come dire l'autorità deputata a dare una risposta a rischio
Che però sono qui come dire in libera partecipazione volontaria
Partecipazione quindi sarebbe inopportuno chiedere loro tutt'al più di un'interpretazione personale che non è la sede per dare se vuole una considerazione sulla
Sul conflitto nel Don basta penso che
Anche venuta aiutare significa posso semmai
Spendere una parola su questo
Ne ha l'ex premier processi insieme
Ne mancano le informazioni per la partecipazione appunto dell'Italia voglio sperare che ha una partecipazione esclusivamente formale non credo che l'Italia appunto riceva qualcosa
Hai certamente l'Italia fa parte della NATO e dunque deve
Prendere parte anche nelle soluzione comunque parlando degli ucraini infatti sfrutto questa occasione per dire che
Purtroppo
Questo
Diciamo questo impulso appunto dell'Ucraina occidentale nazionale non nasce oggi subito dopo l'azione Monte dell'URSS e io ero tra quelli che dicendo che
Da Lipsia appunto questa questo concetto appunto
Di Galizia
O avvelenare tutto il resto dei neo Ucraina chissà e dedicato a
Come scienziato appunto di questo maxi esanime in
No di a da Lipsia
E il venerazione di bandiera si basa sulla tesi e non ci sono le vittime a che non si potrebbero
Appunto a affare
A
Dal si parla anche dell'altare religioso a si parla della Chiesa greco ogni IATA e dunque se eticamente dobbiamo sacrificare anche
Quasi la maggior parte pur di della popolazione pur di a far crescere
La nazione all'inizio soltanto anche di venti persone questo il concetto di bandiere che persino i fatti
Fascisti tedesche ne erano sconvolti perché queste idee di creare una grande il nuovo a Repubblica e dunque nei manuali infatti
A non finiva a menzionato che
Chi erano appunto IRS somiglianti
A nei campi di concentramenti e erano soprattutto i partecipanti e del movimento di bandiera purtroppo solo adesso vengono pubblicati questi fatti
è normalmente ai viene accusata alla Russia
Di questi fatti ma anche ripeto che
A era davvero esteri fatte la Russia ha di fronte alle venti e dei mai dandogli la Russia
In
Invitava l'Eurogruppo l'Europa di non trasformare il cocaina in campo di battaglia tra la Russia e l'Europa ma al contrario
Elaborare quello formato quelle dimensioni dove la Ucraina dovrebbe sarete avrebbe dovuto e potuto entrare liberamente nel Ucraina perché poi effettivamente
E i cittadini appunto ucraini e non volevano oscillare ora tra Lester tra loro che speriamo i cittadini io credo che erano contrarie all'entrata dello Stato nella atto
Ma sembrato poco agli anni di cani cosicché questa protesta protesta
Del tutto
A spontanee controlli oligarchie
A contro i corrotti a anche da noi ci sono queste coloro che proteste però mai dando inizio era una forza
Spontanea Maldari il mese di gennaio dell'anno successivo
Alla piazza è stata consegnata
Ai rappresentanti del movimento di bandiera armato hanno organizzato la marcia la fiaccolata con i ritratti di bandiera
A mondi quelle marce che i nazisti organizzavano a Berlino
Alle vigilia della Seconda Guerra Mondiale e dunque è le garanzie che i Capi di Stato a hanno europea hanno
Dato in realtà documento è stato c'è stato il Parlamento
Ucraino a strappato la Costituzione persino il Presidente fu spodestato dovuto a lasciare il palestinese perché
Era minacciato di morte
E la
Il Tribunale costituzionale la Corte costituzionale fu sciolta e questo è un classico colpo di Stato ma non viene riconosciuto in quanto a don Basset
Ovviamente non possano i cittadini e di donne e basta accettare
Questa glorificazione
A di Bandera non solo
Don Bassano fu ammesse negli anni venti all'Ucraina del secolo e poi lacrime e la Crimea che fu appunto annessa nell'epoca o sotto repressione fa
Il ministro Durban può ancora dell'impero Russo infatti
A già all'epoca parlava che soltanto la Galizia a volle poteva essere ammessa per ma era una cosa folle perché chi scrive per il ministro dormono
A larga lite che dà il per mille trecentoquarantanove ore era sotto a
Sotto gli occhi ASI mi riesce il re polacco a che infatti a preso queste terre che non erano polacchi enti polacche lo riconosco infatti
A
Casini si grande poi il titolo a delle rema quando la Polonia perde
A questo territorio il territorio entra a far parte dell'impero austro-ungarico si comincia a parlare dello smembramento della Polonia dunque
La situazione di oggi in Ucraina se cercammo di dare un non sguardo
A
A trecentosessanta a grandi
Allora vediamo che equipe non è interessato a una soluzione a pacifica a perché levano quella Russia devono interessati in queste perché pelle gli Stati Uniti ha una piccola guerre che tiene
Rilassante accetta ammorbidita all'Europa l'euro l'Europa
è la Russia che appunto DNA ora ha praticamente a se non controllate ha però messe in difficoltà della questione
A delle forniture e delle e né risorse energetiche qui dobbiamo vedere dobbiamo andare oltre dobbiamo andare appunto
A vedere i beni di obiettivi economici e credo che la Russia in Europa sono interessati
Allo stato della soluzione pacifica arma
Dovrebbero collaborare e cooperare di più va così come infatti ha proposto il Presidente Napolitano devono riconoscere
Hai fatto di strumentalizzazione di coinvolgimento di varie parti di questo conflitto appello Russia
è un dono Oria è un dolore grande ed è anche la tragedia perché ad esempio le tombe dei miei antenati e si trovano e nelle città dice il nido
Ci sono altre domande
Ecco allora
Fu un momento solo guardi se ci sono altre domande se me ne raccogliamo alcun'altra lo e poiché allora dopo riporta il microfono
Bugna siamo tutti gli sforzi vanno attaglia in via Brescia Scopco facemmo pubbliche Novus commise chiesto proposizione Pagnacco istruzioni rischi in questione
Maxi tre capita anche dai gli ospiti russi
A
Ragazze
Signor guardate la realtà lei mi ha spinto a prendere la parola voglio ringraziare per l'analisi che
A che lei ha già anche presentato era davvero a
Grazie componente a ascoltare le parole di questa consapevolezza del ruolo degli italiani rustica io rappresento
Come nella società la comunità russa qua a Roma
Sono diritti rigidi un asse di un centro di sostegni e di istruzione per i bambini bilingue Marzocchi Presidente la società ATI ogni sì l'Ucraina e Bielorussia e la Russia
E quest'anno proprio grazie
Al meglio nonostante la situazione che si è creato un Ucraina abbiamo deciso
In memoria di quelle il venti al signore che come vediamo in questa Conferenza ossia della vittoria a e il fatto che spesso viene dimenticato della Società mia italiano noi abbiamo organizzato la prima Olimpiadi
Internazionale
Abbiamo invitato dei ragazzi di dodici Paesi Stati europei all'impianto a che abbiamo intitolato seguendo le strade della
Seconda guerra mondiale
Perché perché crediamo che sin dall'infanzia dobbiamo trasmettere
Ai nostri giovani la consapevolezza degli eventi del passato e dell'importanza della vittoria nella
Seconda guerra mondiale ma anche nella guerra patria nel sangue Verust infatti scorie non soltanto il puro sangue Russo mai stando al Cremlino restando bielorusso dunque
è davvero
è un vero peccato nel senso Francia i ricordi a far scontrare questi popoli espulsi voce scuola Borruto professor quel po'di questi dati
Se ho capito bene la domanda non rosea oscura
Chiedo scusa e grazie smaltiti affacciato da mi arriva la domanda tiene vorrei al sapere dalla parte italiana se c'è l'intenzione di sostenere iniziative
A sostegno
Cioè a dire appunto Street a sostegno dentro Chesterfield informazione distruzione dei ragazzi che
Ad esempio nella seconda alla nostra
Centosettanta a sono i bambini di cui novanta per cento sono i ragazzi delle coppie miste diceva Russo e viale non infatti cerchiamo di insegnargli e non soltanto la lingua russa ma anche la storia e anche la cultura le civiltà
Nella Russia Ucraina delle della signora
Professoressa question time
Io ho detto ascoltato discorso molte
Ieri ho ascoltato un discorso molto interessante della dell'Alto rappresentante la politica estera e di difesa europea nano onorevole Mogherini
In cui appunto ha detto chiaramente che il ritorno alla cooperazione con la Russia e nell'interesse dell'Unione europea
è chiaro però che nell'Unione Europea ventotto esistono
Anche delle distinti i Paesi che hanno nei confronti della Russia un atteggiamento di sfiducia
Ho molto apprezzato il riferimento della
Dottoressa all'elemento fiducia nelle relazioni internazionali che fondamentale come nelle relazioni interpersonali
Il quindi e molto importante che quello che sta avvenendo sul terreno diplomatico sia in grado di restaurare questo clima di fiducia
Ora c'è in corso una discussione sulla nei POR sulla politica di vicinato dell'Unione europea
Una politica che io considero mal concepita perché parlare di vicinato del europea
è un po'diciamo imperialistico perché o comunque unilaterale come concetto
Perché avvicinato comporta anche il vicinato per altri no però è un Comune vicinato
Quell'area sia per la Russia che per l'Unione europea quindi c'è questa discussione in atto
E si tratta secondo me e importante che
Sarebbe un terreno su cui si potrebbe costruire questo ritorno alla cooperazione
Adesso una trasformazione di questa politica
Che
Negli ultimi anni si è evoluta nella Eastern partnership competitiva nei confronti della Russia in una politica invece di
Cooperazione
E quindi io spero che
Questi incontri che si vanno realizzando
Un po'dappertutto queste operazioni di public diplomacy se vogliamo
Servano a anche stimolare in questa direzione
Grazie senz'altro l'ambizione è proprio quella che lei ha
Evidenziato alle lascerei la risposta al dottor Guerrazzi molto breve perché siamo agli sgoccioli sarò brevissimo io sono abbastanza convinto che ancora la memoria dei rapporti italo russi si sia veramente molto poco moltissimo da fare anche a livello di formazione non mi sembra che nei manuali scolastici ad esempio ci sia molto
E mi sembra che
Avvenendo alloggi questo pregiudizio
Anti lusso nella parti in parte dell'opinione pubblica italiana ancora un pochino si respira questo si vede anche negli articoli dei giornali ad esempio quando si parla appunto
Di Russia o della crisi Ucraina io spesso vedo
Sottofondo diciamo così di sfiducia nei confronti della Russia
Grazie molte allora a conclusione di questi nostri lavori io inviterei il presidente Frattini fa a a fare una conclusione
Sa finale diciamo
Sindaco
Grazie molte Andrea ma sarà veramente una riflessione per ringraziare tutti voi per ringraziare i relatori che ho ascoltato i loro interventi così interessanti
Per ringraziare ancora l'ambasciatore razzo grazie caro Sergej però aver voluto condurli organizzare io credo una riflessione ed insuccesso
La mia l'unica riflessione dedicata alla sostanza di questo dibattito di oggi
La la dedico al presenti al futuro
E dico questo
Ricordo a me stesso perché c'ero che nel due mila e nove quando dell'Unione europea e inauguro
Questa politica di vicinato orientale ho ascoltato i commenti quell'Italia cioè chi vi parla
Fu l'unico a dire subito e con grande chiarezza che il vicinato orientale non si poteva e non si doveva interpretare
Come la scorciatoia per il contenimento della Russia e per creare a quei Paesi una strada
Veloce per l'adesione all'Unione europea e alla NATO
Tutti si precipitarono a dirmi ma noi non è così nessuno ci pensa non è contro la Russia non è contro la Russia ma la storia che è seguita dal due mila nove a oggi ci insegna
Che
La percezione da un lato e le azioni dall'altro sono andate proprio per
Verso la trasformazione
Di una iniziativa di
Collaborazione coinvolgimento come dovrebbe essere nella costruzione di un sistema che oggettivamente
Ha dato
Speranze
A coloro che speranze non potevano averle perché parlare di Ucraina nella NATO a parte il fatto che gli ucraini non sono pronti e forse non lo vogliono
Significherebbe e avrebbe significato snaturare il percorso di adesione di un candidato alla NATO
E quanto all'Unione europea io che da Commissario europeo ho seguito in profondità i negoziati per la riunificazione l'allargamento con i Paesi dei Balcani occidentali
Ricordo bene
Quanti impegna hanno dovuto
Realmente assolvere da assumere quei Paesi per diventare soltanto candidati per partecipare ai processi di pre-adesione
E quanti sforzi oggi noi chiediamo
A giusto titolo alla Serbia ad esempio che vogliamo diventi presto
Membro dell'Unione europea come pensare che Paesi del cosiddetto partenariato orientale perciò solo avessero intanto da scegliere o stai con l'Europa o stai con la Russia enorme madornale
Perché l'Europa sì e arricchisce si costruisce nella collaborazione non nel creare muri sceglievo stai di qua o sta di là due
Io vi propongo una via privilegiata perché tu così abbandoni la sfera di influenza russa faccio un doppio errore
Perché dopo a tutti gli altri Paesi che stanno negoziando il
Messaggio che ci sono potenziali candidati di seria i potenziali candidati di serie B
Che devono aspettare i lunghi e lunghi anni quando magari ad altri gli diamo una strada ecco
Quelle cose che sbagliando si dissero dal due mila nove oggi ne do atto al vertice di nicchia
Sono state
Fortemente raddrizzata in
Per non mi è sfuggita una dichiarazione del Cancelliere Merkel che ha detto
Oggettivamente
I termini sono simili quello che io stesso e l'Italia avevamo detto nel due mila nove e cioè attenzione
Non costruiamo questo partenariato come una scorciatoia per nuovi processi di adesione queste la via giusta quindi da un po'di ottimismo perché
Capire
Che probabilmente ci si è resi conto che la politica europea basata sulle sanzioni è sbagliata che il contenimento deve essere sostituito con la cooperazione
Che abbiamo davanti a noi Unione europea Russia e Stati Uniti d'America il vero nemico comune
Che sono le idee chi vuole distruggere i nostri valori è stato ricordato da Andrea c'è chi vuole distruggere l'identità della nostra storia
Abbattere Palmira vorrebbe dire distruggere la storia la cultura su cui il Mediterraneo è vissuto per millenni questi sono i nostri nemici
Ma se non abbiamo la Russia e l'America e insieme con noi come potremmo mai sconfiggere questo nemico ecco perché
Il contendente va bandito dal futuro del mondo se vogliamo davvero come ha detto l'ambasciatore razzo
Non avere il diritto di dimenticare certo che non dobbiamo dimenticare ma per non dimenticare se gli alleati di allora che sconfisse alla barbarie
Dovessero essere oggi divisi di fronte alla nuova barbarie il terrorismo
La dittatura del ventunesimo secolo il califfato e la distruzione di tutti i nostri valori quelli che hanno costruito la nostra civiltà allora di fronte alla nuova barbarie ci vuole nuova unità nuove divisione
Insomma chiudo dicendo che quest'anno due mila quindici che celebra i settant'anni della vittoria qua è un auspicio e per carità
Probabilmente l'Alto Commissario all'Alto rappresentante Mogherini andrà in questa direzione me lo auguro davvero non perché sia italiana ma perché io sono fervente europeista mi piacerebbe
Vedere l'Europa e non soltanto due leader che firmano gli accordi di Minsk la prossima volta vorrei che ci fosse l'Europa io vorrei che l'Europa celebrasse l'apertura del negoziato per il nuovo accordo di associazione e cooperazione con la Federazione russa che abbiamo tenuto sospeso per tanto tempo
Celebriamo bene questi settant'anni del due mila quindici e riapriamo una fase positiva con un nuovo accordo tra Russia e l'Unione europea grazie molte
Grazie grazie a tutti
Grazie
Nelle foto
Al
Secondo socio