"I percorsi dell'emozione e della ragione"

E
Buongiorno a tutti
E irriducibile siam limitati uno scalpello
Scusate per l'inizio notevolmente ritardato dei nostri lavori ma molti amici relatori
Sono arrivati questa mattina da fuori Milano e quindi c'è stato
Qualche ritardo abbiamo pensato questa iniziativa molti di voi forse sapranno che già l'anno scorso nel mese alla fine di gennaio la Casa della cultura organizzò un due giorni di discussione sul tema Sinistra e questione ebraica
Con un taglio
Più pensato in un relazione alle questioni di ridefinizione ridiscussione delle identità della sinistra e dell'identità ebraica
Un taglio a cavallo fra storia filosofia
Il dibattito politico
La giornata di riflessione la giornata di lavoro di questa mattina invece
Un pochino legata naturalmente alle vicende in corso in Israele e nei territori occupati
E sulla da una parte vogliamo soffermarci sulle riflessioni interni alla sinistra italiana su Israele
E dall'altra abbiamo colto attraverso il dibattito sulla stampa negli organi di informazione il travaglio del disagio presenti all'interno della comunità ebraiche italiana
Di fronte all'evoluzione della situazione nell'area interessata al conflitto
Ci sono quindi forme di in inquietudini reciproche
Che la ricerca di un dialogo che riteniamo essere necessario con passi avanti che sono stati fatti
Passi avanti rilevanti nella comprensione delle ragioni reciproche soprattutto se penso alle forme di unilateralità e di non comprensione che perlomeno per un quindicennio tra il sessantasette e il mille novecentottantadue la guerra del Libano
Hanno un po'attraversato la sinistra italiana in particolare data la sede in cui ci troviamo io penso al parco al mio partito al Partito Comunista Italiano che ad mi ha dato l'idea di avere per almeno un quindicennio rimosso un'analisi complessive complessa della realtà israeliana e della realtà israeliana anche in relazione all'ebraismo della diaspora
Dal negli ultimi anni c'è una ripresa di riflessione di studio di analisi differenziazione
E questo è un fatto senz'altro positivo che deve proseguire continuare che quanti di voi avranno seguito stanno seguendo il dibattito in corso sulla Stampa il dibattito politico e culturale sulla stampa della sinistra avranno senz'altro colto con mille contraddizioni con alcune fughe però senz'altro con una crescente capacità di tener conto di una realtà sempre più complessa ecco perché la riflessione intrecciata di questa mattina una riflessione intrecciata tra le posizioni della sinistra e il dibattito interno alla comunità ebraica la diaspora ebraica
Noi abbiamo scelto di chiedere ad alcuni amici delle comunicazioni Brady
Che introduce essere un po'la nostra discussione
Chi ha avuto limiti ha visto l'invito visto che sono segnati alcuni una trentina di nomi di amici carissimi che interverranno nel corso del nostro dibattito naturalmente tutti voi siete invitati caldamente a chiedere la parola proprio per
Consentirci in termini molto informali questo Collu l'avvio di una discussione che speriamo essere più la più chiara la più serie possibile abbiamo pensiamo di organizzare così i nostri lavori
Con le introduzioni di Federico come non sue inquietudini passione politica di un ebreo di sinistra di Amos Luzzatto sul tema chi è ebreo l'identificazione ebraica tra diaspora Israele e purtroppo Mario Pirani è ammalato e abbiamo chiesto a Federico Stein Houses
L'altro il solo l'altro ieri sera di intervenire sul tema domande alla sinistra di su Israele dopodiché aprire il dibattito chiederei a tutti quanti per l'appunto attraverso domande o brevi considerazioni interventi di intervenire facciamo farei un intervallo tra le tra l'una e le quattordici e trenta e poi riprendere con le relazioni di ben Nagy e gol corna per avere poi alcune ancora un paio di ore di dibattito possibile
Io devo ringraziare moltissimo perché sono stati gli ideatori autentici questa nostra tristi ornata di discussione David Bidussa e Giuliano Della Pergola
Credo che vorranno intervenire
Comunque sono i coordinatori di questa giornata do subito la parola a Federico Coen vi ringrazio nuovamente tutti per essere quindi questo
Ma io devo fermi in anticipo e allora potrà scarsa originalità fosse anche per la scarsa pertinenza delle cose che vi dico l'intervento che ho preparato ma dissi subito quando fu invitato a questo convegno che non ero in grado di offrire una riflessione compiuta sulla questione ebraica
Venti anni di attualità e né in chiave culturale e che mi sarei quindi limitato a rendere una testimonianza testimonianza
Di un ebreo che appunto sempre impegnato a sinistra fino ad allora
Più tenera giovinezza
Avevano in qualche modo messo tra parentesi la propria identità ebraica scriverò come e che poi invece appunto ha trovato vicende
Il contesto mutato le ragioni di una recupero almeno parziale di questa identità
Credo che sia un'esperienza questo mi ha indotto ad accettare chi per essere presente al convegno che sia un'esperienza abbastanza atipica della mia generazione
Ecco l'esperienza di di quei giovani i giovanissimi che nell'immediato dovrebbe che nell'immediato dopoguerra
Si impegnarono nella milizia politica a sinistra e in base a questa scelta di vita
Appunto come dicevo ritennero di mettere fra parentesi la propria identità ebraica
Io credo che sarebbe ingeneroso giudicare quella scelta che facemmo in molti allora come un banale fenomeno di assimilazione
Il fenomeno è ampio complesso perché in realtà nella scelta politica che molti di noi fece nell'immediato dopoguerra di militari appunto nella sinistra variamente articolata io militavo nel partito socialista
Che ebbe un'importanza decisiva in questa scelta proprio la nostra condizione di ebrei
L'impegno politico era fermo il modo migliore per saldare i conti con il nazismo
Si trattava di aggredire il mostro dalle radici che per noi erano appunto in ultima analisi radici di classe analisi
Che ha avuto corso oggi sempre meno perché ha avuto conoscenza largamente quel tempo
Romani ha come altrove l'avvento del nazifascismo antisemita e coinciso con la sconfitta della classe operaia veloce utilizzazione la vittoria socialismo avrebbe portato al tempo stesso la liberazione e la classe operaia lo sfruttamento e la liberazione di tutte le minoranze oppresse
In quegli stessi anni nasceva lo Stato ebraico
Ma questa nascita non l'ha vissuta da noi allora come una contraddizione rispetto la scelta politica
Ho maturato anzi in un certo senso la avvalorava in quanto stava a confermare la necessità per gli ebrei di operare all'indomani della guerra delle scelte radicali
Rispetto alla questione ebraica
Partecipare alla costruzione dello Stato riso ed era un altro modo
Storicamente e moralmente legittimo di regolare i conti col nazifascismo con una risposta diverso da quella universalistica
Del della rivoluzione socialista
Ma che veniva anche se si era caricata anch'essa di un significato universalistico per l'idea appunto che il nuovo Stato come della grande cultura delle briciole europeo
Sarebbe stato la sede di un esperimento sociale nuova nuovissima quindi c'era diciamo tanto nell'una che nell'altra scelta questa ha speranza
Una soluzione radicale
Della questione ebraica
All'indomani del genocidio quello che a tutti noi appariva allora inconcepibile neanche moralmente inaccettabile
Era di continuare
Prego giovarsi in quella posizione ambigua in cui hanno vissuto i nostri padri divisi
è un'identità ebraica ridotta spesso angoli duale religioso abbastanza vuoto e un'appartenenza rassegnata passiva
Al mondo della diaspora al mondo potenzialmente ostile
Naturalmente voglio generalizzati però nella realtà italiana questo era rispetto a questa ambiguità
Che poi consideravamo come una delle ragioni nella risate liberalismo europeo di fronte al nazismo
Rispetto a questa duplicità questa incertezza tanto la scelta socialista quanto la scelta si unì sopra risultavano appaganti
Paganti rispetto che cosa rispetto al senso di colpa che ciascuno di noi aveva in quanto appartenente a quella minoranza esigua che fortuitamente sopravvissuta al genocidio
Questo è il clima diciamo psicologico
Delle scelte di vita e che alcuni di noi fece collocare nell'uno o nell'altro senso ma ripeto
Non non c'era la sensazione che l'una o l'altra scelta corrispondesse un imperativo morale
Importante era fare una scelta radicale
Ma certo per quelli di noi che allora fecero la scelta di impegnarsi politicamente a sinistra in Italia
Risultava chiaro che questo comportava irreversibilmente una presa di distanza dall'identità ebraica che veniva per noi ormai identificata largamente con lo Stato
Che quindi era destinata a ridursi a una reminiscenza culturale
Soprattutto per chi non era legato alla tradizione religiosa questo era un po'lo schema concettuale in base al quale le nostre scelte individuali furono da fatte ma anche di gruppi in tv di gruppi abbastanza consistente
La prima incrinatura questo schema concettuale la subì quando
Negli ultimi tempi dello stalinismo guaio
Processo su vasche in altre occasioni analoghe fu mossa contro
Le vittime delle persecuzioni l'accusa di sionismo questo non quadrava nel nostro schema progettuale questa demonizzazione di quello che a noi appariva che oggettivamente un movimento di rinascita nazionale legittimo come tutti gli altri strideva con l'immagine ottimistica che noi avevamo all'ora dell'uno scivolo del richiamo del Partito socialista ma
Questa immagine allora condiviso da noi insieme a quella insieme ai compagni del PC
Quindi la prima incrinatura seria dello schema concettuale nel quale sul quale ci eravamo mossi
Gli anni successivi però dopo la morte di Stalin l'avvento dei nello divisionismo Crush piano questa frattura sembrò questa incrinatura sembrò ricomporsi
Personalmente
Fanno ricorso personali ma ripeto una confessione sempre testimonianze non può essere altro che intessuta di fatti
Presso l'anno qua non so quanto emblematici di altri esperienze personalmente io trovassi motivo proprio da quella incrinatura per impegnarmi nel mio partito il Partito socialista supposizioni autonomiste con Lombardi
Cioè per nutrire una sana diffidenza verso di come Nenni e altri passate dal suo mutismo filo stalinista all'anticomunismo più aperto o più sconfinato questo però è un discorso che schermo fra gli altri
L'incrinatura
Incrinatura più grave dello schema concettuale che ho prima riassunto naturalmente si ebbe nel frattempo della guerra dei sei giorni
E fu un'incrinatura direi ai ai due lati della anche al
Nel quadro che ho che ho cercato di identificare
Nella sinistra comunista ma anche in certi settori nella Partito Socialista particolarmente proprio nella sinistra Lombardia ricordo le posizioni prese Riccardo in quegli anni cominciava a delinearsi una scelta di campo metta filo araba che lo rendeva giustizia alla situazione drammatica di sorelle che quella guerra è stata è stata aggredita e non ho più nessuno e dall'altra parte però la dipendenza perché si delineava in modo sempre più rigido di Israele dagli Stati Uniti era dagli Stati Uniti nella guerra in Vietnam va bene che cosa significava allora
Stati Uniti contribuiva a cancellare quell'immagine dello Stato d'Israele portatore di messaggi di civiltà universale anche che ha fatto una scelta illusionista si trovava appunto a dover fare i conti con uno schematismo
Che non aveva retto all'esperienza concreta della realtà
Io per ditemi allora come militante della sinistra
Che qui all'immagine di Israele che allora comincio di nuovo ad avere corso come espressione di una
Del capitalismo americano sostanzialmente dall'immagine tradizionale negozio samba ritirai i fili del capitalismo mondiale esso non dico che questa immagine
Sia stata puramente e semplicemente restaurata nella sinistra di allora ma certamente cominciava appunto identificarsi sorelle come avanguardia dell'imperialismo il Terzo Mondo ecco questo schema
Risultò a meno soltanto a me allora artificiale
Perché appunto nasceva a parte le ragioni diciamo di Realpolitik che erano legate alla politica sovietiche ebbero certamente un'influenza in un partito comunista che allora legato qualche modo quella realtà ecco a parte queste ragioni c'era sicuramente una l'elemento ideologico totale una forzatura c'è una visione manichea dei rapporti internazionali
Che in parte esiste ancora oggi
E che appunto tende ad applicare lo schema del rapporto dominatore dominato color colonizzatore colonizzato ad una realtà che non si presta che non si presta a questo a questo schema proprio perché appunto si tratta di due popoli che lottano entrambi per la sopravvivenza e quindi e quindi lo schema è del tutto e del tutto inadeguato per questo schema ancora vige ecco secondo me gran parte del delle posizioni visceralmente anti israeliane che purtroppo sono forti e anche in Italia è legato questo schematismo ideologico né rispetto al quale il credo che siamo tenuti a batterci proprio chi è impegnato a sinistra insomma
Io personalmente l'ho fatto io ho avuto occasione di dirigere una rivista culturale dibattito e in quella sede abbiamo combattuto le battaglie proprio contro gli schematismi ideologici di derivazione marxista e terzomondista io considero questo coerente con le valutazioni che allora demmo con questo specifico con Effetto di uno schematismo ideologico fuori posto
E il problema si propose poi in modo ancora più drammatico dopo la guerra del Libano dopo l'apertura del Libano
Cioè si riprodusse questa spirale
Così voi sapete meglio racconto in chiave personale questa spirale perversa cioè da una parte e demonizzazione di Israele
In base appunto né allo schema
Allo schema ideologico di cui si ha detto e dall'altra la tendenza in di Israele assomiglia reazione a quell'immagine demoniaca che si si vuol evitare una spirale in questo senso mi pare
Ecco e la sinistra ha contribuito secondo me quegli anni
In parte contribuisce ancora ad alimentare questa spirale
Paese aggressore il Paese chi commette violenza contro i diritti dei popoli allora questo Paese finisce poi assomiglia quest'immagine paradossalmente attualmente
è un immagine abbastanza schematiche però c'è del vero
E l'antisemitismo ricompare anche a sinistra cioè non solo l'antisemitismo se vogliamo dire più precisamente l'antigiudaismo tradizionale nella versione cattolica
Ma anche nella versione fascista che però in Italia non è mai stato violento
Ma anche una appunto un antisemiti un antigiudaismo di sinistra che si esprime appunto per esempio nella
In quella che è stata chiamata l'indignazione selettiva
Per cui ucciso da parte di Israele conta come cento e più di cento
Moretti nel stragi interni musulmane della Little Libano per queste cose punto voi sapete meglio di me però è anche l'altra immagine inedita da una parte inedito l'antisemitismo di sinistra dall'altra
Emerita anche appunto l'immagine di Israele che reprimere nel sangue
Determinate rivolte che hanno fondamento
Ripeto qui io non voglio entrare nella nell'indicazione delle soluzioni possibili
Di della grande questione anche tutti ci angosciano insieme a diventarlo lei conclude
Riallacciandomi all'inizio cioè chiedendomi che cosa resta in piedi oggi delle grandi speranze del dopoguerra in una soluzione radicale della questione ebraica che cosa resta di quelle speranze di allora furono
Grandi speranze
Della speranza socialista di professionista il rapporto la questione ebraica
La mia risposta è che resta poco o nulla in quella speranza
Insegnamento di questi quarant'anni e che non esistono soluzioni radicali
Condizione ebraica resta una condizione difficile anomala di mediata
E quelli di noi che hanno creduto di mettere fra parentesi la propria identità di ebrei risolvendo la dell'impegno politico hanno dovuto ricredersi
Se sono onesti hanno dovuto intraprende un recupero almeno parziale anche se non fa
Oggi come ieri
Ho in mente come domani
Dobbiamo
Batterci su diversi fronti
In quanto vogliamo essere doveri consapevoli di noi stessi
Il primo fronte quello Della chiamerei della solidarietà è critica verso Israele in questo momento vale più l'aggettivo del sostantivo
Il secondo fronte quello della critica intransigente
Su tutto ciò che emerge di strumentale
E di forzatura ideologica nelle critiche che si rivolgono
Da da altre forze dall'esterno allo Stato di Israele
E ai governi israeliani
Esistono ancora oggi queste forzature anche se Partito comunista ho visto che c'è una notevole presa di coscienza in termini reali del problema presa di distanza dall'infatuazioni ideologiche del passato ionica oggi pc all'avanguardia da questo punto di vista
E poi c'è un terzo fronte che è un terzo fronte di impegno ebraico
Che forse il più importante
Ed è quello che potremmo chiamare il fronte dell'impegno civile
Abbiamo l'impressione che ho spesso l'impressione che dalla nascita dello Stato di Israele in poi la presenza collettiva del mondo ebraico
Tenda troppo spesso a esaurirsi su una linea tutta difensiva difesa di Israele e difesa Noches strada l'antisemitismo di sorgente
Ecco io penso che dobbiamo uscire da questa strettoia dobbiamo metterci in mente
E la questione ebraica non si esaurisce con Israele
Dobbiamo fare uno sforzo io credo che ricavare
Dalla nostra tradizione culturale
Le ragioni di un attore senza di me rinnovata presenza civile culturale nel mondo della diaspora che abbia una connotazione specifica connotazione ebraica
Non che questa presenza non esista dico ma oppure bisogna
Impegnarsi anche su questo fronte anche in Italia
Io avuto occasione qualche tempo fa di leggere una relazione
Di yankee Cingoli
In un convegno qui a Milano non so se sia presente per questo nostro convegno come dieci mila dell'anno scorso in cui argomentava questo
Questa esigenze di non restare e appiattiti
Soltanto sulla questione dello Stato di Israele vita fosse molto giusta io ripeto qui una cosa che che mi ha pienamente convinto allora in quella relazione veniva indicato il tema come tipico terreno dell'impegno civile e politico
Collettivo di cui parliamo la lotta contro il razzismo contro ogni forma di razzismo
Questo è scontato direi anche se non è sempre
In atto però vorrei aggiungere che c'è un altro ci sono altri Rini d'impegno coerenti con la nostra tradizione e condizione ebraica
Ecco io credo che per esempio sia molto importante
Riuscire ad andare controcorrente rispetto a questa la questa marea montante degli egoismi nazionali
Che si è andata crescendo in questi ultimi anni quindi l'impegno alla costruzione dell'Europa al dialogo fra le culture questo è molto importante che viviamo una fase storica in cui c'è una forte regressione persone
Le culture nazionali sulla chiusura
In visioni molto ristretta ecco direi la condizione ebraica la sua tradizione ebraica deve constatare questo tipo di chiusura
Roma dossale che
In un centro in un saggio candidare i messaggi
Süddeutsche David citava una frase di di dodici e che mi è rimasta molto introversa
E cioè riso gli ebrei sono stati costretti a costruire lo Stato nazionale nel momento in cui le Nazioni più molto da dire ma questo è colpa degli altri complessivo ecco io vorrei che noi quindi uscissimo interi almeno in parte a recuperare questa visione
In qualche modo punto capace di superare queste barriere questa visione universalistica che propria della tradizione ebraica
Questo mi sembra importante ed ha e un altro terreno spunto importante sul quale l'impegno nostro due verso il più coerente di quanto non sia stato nella battaglia per i diritti civili in generale contro le pretese le prevaricazioni del potere dovunque vengano
E anche verso
Una politica intesa come mera occupazione del potere io credo che ci sia una spazio per una cultura ebraiche che ripeto non voglio appiattirsi
Soltanto sulla strada
Sono solo esempi però credo che sono sufficienti a individuare un'area di convergenza possibile tra il mondo ebraico e la sinistra italiana
è un mondo ebraico che non si appiattisca come dicevo che la difesa cieca ed esclusiva di Israele è una sinistra però che sia capace
Di liberarsi più di quanto non abbia fatto finora
Dite dei tabù ideologici ma anche dei processi degenerativi che in Italia più che altro dove ne hanno ostacolato il cammino c'è uno spazio in questa direzione questo senso
Questa serie di convegni che si vanno organizzando in quest'area della sinistra sulla questione ebraica presentano un punto di partenza siccome molto confortante molto positiva
Grazie come il tema della comunicazione di Amos Luzzatto e che ebreo l'identificazione ebraica tra diaspora e di Israele
Chi è ebreo la risposta potrebbe essere incredibilmente semplice colui che nasce da genitori ebrei o almeno da madre ebrea ebree dunque si nasce
Ma anche si diventa compiendo tre atti la circoncisione il bagno rituale l'accettazione dunque l'impegno di rispettare ed osservare i precetti si tratta forse di un impegno maggiore che pertanto discrimina in un certo senso chi diventa ebreo da chi lo e fin dalla nascita no
Perché si è molto rigorosi nel definire il proseguita ebreo a tutti gli effetti alla pari con tutti gli altri
Ma allora ci si può chiedere l'obbligo di rispettare i precetti spetta a tutti gli ebrei di nascita
Certamente risponde da tradizione e allora che cosa succede alla loro identità ebraica se non li rispettano la perdo no no non la perdono
Un notissimo brano del Talmud afferma mi permetto di leggervelo in originale
Fatta essere a fa il PC è fatta Istra Q Assad Decca ebbene il fare Assassin Medea Saccà rude traduco non preoccupatevi ha peccato Israele
Per quanto abbia peccato e sempre Israele
E questo corrisponde a quanto si è soliti dire il mirto che si trova tra i rovi ha sempre il nome di mirto e tale viene chiamato
A questo punto da risposta diventa già meno semplice anche perché se a rigore siamo tutti peccatori anche in più rigorosi fra gli osservanti
Non c'è dubbio che vi siano alcune trasgressioni che segnano non tanto l'ebreo inadempiente ma quello che intende spezzare i legami con qualsiasi tipo di collettività ebraica
Ma è anche vero che ci sono alcune trasgressioni che per un ebreo tradizionalista sono intollerabili
E che vengono compiute invece consapevolmente dai tre che questi legami code conditi vita ebraica intendono invece consolidare
Ricordo come esempio che più di quarant'anni fa
Qualcuno ricordava
In occasione di danze popolari con fiaccolate celebrate di sabato in un kibbutz israeliano nel kibbutz Italia che si trattava di una trasgressione che a rigore avrebbe dovuto essere punita con la lapidazione
Ed allora forse la domanda più giusta non è tanto quella chi e ebreo
Ma piuttosto chi resta ebreo
E come come resteremo e noi ci dedicheremo quest'ultima
Osservando intanto che le sollecitazioni a non restare da lei sono state particolarmente sentite quasi paradossalmente proprio dopo l'emancipazione
Dopo l'avvio cioè di quel processo storico chi sia pure fra mille ripensamenti e contraddizioni
A partire da Giuseppe secondo in Austria del mille settecentottantadue per continuare con la Rivoluzione francese e infine con la diffusione in tutta Europa più o meno dei regimi liberali più o meno
Riconosceva agli ebrei la parità di diritti e di doveri con gli altri sudditi o cittadini dei Paesi dove erano residenti perché si trattava di un processo che intendeva nel tempo stesso a rifiutare gli ebrei come collettività
Giusta la ormai famosissima addirittura banale frase di Clermont Tonnerre tutto va rifiutato gli ebrei come nazione tutto va loro garantito come individui
A partire dalla parte di Mori all'Assemblea nazionale francese che riteneva gli ebrei una collettività in assimilabile
Ad Adriano di un Porche amabilmente confondeva da cittadinanza francese da concedere con l'assimilazione da appendere con gioia
Nessuno pareva in grado di dirimere la matassa fino a che Napoleone per bocca del conte molle dichiarava brutalmente all'assemblea dei notabili avrei nel mille ottocento il sei
E volontà dell'imperatore che voi di veniate Francesco
E spetta a voi decidere
Se accettare questo titolo d'onore
O riflettere cosa vuol dire rinunciare e non sentire bene degni
Gli ebrei dell'Occidente europeo
Si trovavano all'inizio al dell'Occidente si trovavano l'inizio di una strada obbligata
Diventavano francesi di religione mosaica coniando per la prima volta quel termine pudico di Israeliti
Che intendeva sottolineare il carattere di pura e semplice congregazione religiosa che avrebbe assunto qualsiasi comunità ebraica o che avrebbe dovuto assumere
L'esasperazione di tale trasformazione
Dal tempio riformato di Amburgo in Germania nel mille ottocentodiciassette appoggiare impiega ideale in Germania
Alla piattaforma di più Pizzi Borghi in America nel mille ottocentottantacinque la piattaforma di Columbus mi dove centotrentasette sono le piattaforme dei cosiddetti pre ismi riformati
Tutto questo è semplicemente coerente con queste premesse
Ma persino in Italia
Dove la riforma realmente non è mai arrivata
Le trasformazioni della sinagoga con lo spostamento della prima che diventa una specie di altare maggiore
Con l'organo con il coro con i paramenti rabbinici tutto tendeva a presentare sempre di più una sinagoga come chiesa degli ebrei
E forse la comunità come una parrocchia sui generis
E a questo punto sarebbe restato ebreo colui che restava legato a questa forma di culto minoritario
Cercando per il resto di essere italiano fra italiani francesi e fra i francesi tedesco fra i tedeschi
E molto strano che molti non avvertano come l'assimilazione intesa soprattutto come perdita veloce di forti elementi di cultura ebraica a partire
Dalla permettete il bisticcio acquisita ignoranza della lingua perché in passato non c'era questa ignoranza non contrastava
Anzi andava di pari passo e di nuovo passatemi il termine più con la religiosi Zazie ione delle code attività ebraiche credo che capita e così mi riferisco adoperando questo brutto termine
E per l'occasione
E io resto quantomeno perplesso leggendo ad esempio una frase
Che scrive un non ebreo notevole studioso di cose ebraiche una frase come questa
In Occidente laicismo ed assimilazione trionfava no
E l'esatto contrario
Il non il laicismo e l'assimilazione
La religiosi già azione era assimilazione trionfano gli ebrei italiani inventavano addirittura il proprio Catechismo con il l'opuscolo detti con domande che cominciavano con chi sei tu figlio mio figlia mia
E contemporaneamente
O proprio per questo diventavano sempre meno avrei
Voglio dire a questo punto
Che io personalmente consulto molti ebrei sinceri e onesti
Che si proclamavano ebrei in quanto portatore di una missione specifica
Quella di portatori al mondo dell'idea modo tennistica
E non ho mai dubitato della sincerità dei loro intenti resta il fatto però che ai fini di questa missione di questa missione il restare ebrei non è certo l'unica strada
E forse neppure le più la più semplice
E aggiungere che fare dell'ebraismo una mera confessione religiosa inermi oppure in un'Europa moderna spinge in sensibilmente un ebreo a fare i conti solo con se stesso con la propria coscienza
Oppure con quella parte della tradizione ebraica che meglio gli si adatta personalmente
In nessun caso o sempre meno lo invita a riconoscersi parte di una collettività ai denti ficcarsi in essa se non in occasione di alcune sempre più rare ricorrenze e non a caso nei paesi di lingua tedesca si parlava della figura del Kippur chiude
Cioè dell'ebreo che apparteneva una sola volta l'anno alla sua comunità
Gli ebrei di Occidente ma avrebbero dovuto poi nel corso della loro esistenza interrompere ITO questo loro percorso questo loro percorso per due motivi
Uno
Il rifiuto opposto da loro assimilazione da parte dei nazionalismi nascenti
E secondo il contatto con la realtà tanto diversa degli ebrei dell'Est europeo
Il rifiuto
Molto prima dell'antisemitismo hitleriano avuto certamente la sua parte
Alla faccia degli sforzi fatti per omologarsi agli altri il proprio nell'ambiente culturale tedesco
Cito una il teologo e predicatore della corte imperiale tedesca addolcitore ter
Era stato esplicito in maniera lapidaria
Parlando degli ebrei visite nei minimi un Heinz perdendo non potranno mai essere identici la stessa cosa e difficile tradurlo ben italiano come siamo noi
Ma io non so se è corretto affermare che l'antisemitismo fa compattare maggiormente gli ebrei qualcuno dice e far loro riacquistare sempre coscienza e dignità
Si possono trovare anche al contrario spinte alla mimetizzazione
Alla fuga ulteriore al distacco ulteriore
Credo invece che sia molto più interessante per il nostro tema almeno per il nostro tema il secondo motivo
A un certo punto gli ebrei di Occidente anzi chiamiamoli pure gli israeliti d Occidente vengono a contatto con i tanto deprecati ostili utenti
Gli ebrei d'Or dei paesi orientali d'Europa che sono molto diversi da loro
Lì esistono concentrazioni di masse ebraiche
L'aspetto e una piccola società quasi autonoma
Gli ebrei hanno una loro lingua anzi spesso ne hanno due ITC ebraico
Vi sono già periodici romanzi puoi sia scuole in lingua ebraica c'è persino il Bund che un movimento politico e sindacale ebraico
Qui e ebreo e arresta ebreo chi semplicemente appartiene a questa società complessa che si caratterizza per costumi virgolette religiosi
Ma anche per una serie di elementi per così dire veramente per così dire i laici forse nazionali forse parzialmente nazionali
E per quanto questo sia un evidente motivo di identificazione per gli ebrei e ovviamente motivo di imbarazzo per i non ebrei che non lo capiscono fino in fondo
Se di nazionalità si tratta e certamente una nazionalità molto strana ed incompleta
Peretz sul modello Skin uno dei precursori del sionismo dell'Europa orientale afferma in una certa occasione
Se non abbiamo Netherrealm istituti statali le memorie della storia l'antica cultura e la lingua nazionale quando Dinoi un corpo unico
Ma proprio questo rende gli ebrei un fenomeno mal classificabile per la cultura europea
E ciò mette spesso disagio di ebrei stessi
C'è una bella novella
Che non credo che sia sbarcata tradotto in italiano una bella novella di buchi beni obblighi buchi premiò brevi e pseudonimo di uno scrittore ebreo russo Utah del Cat se ne sono a cavallo fra i due secondi
Che narra di un viandante
Che si è addormentato in un bosco
E viene circondato dagli ad nei sette questi ammessa dei sono una figura leggendaria della leggenda popolare ebraica
Strani uomini piante
Che hanno un lungo cordone ombelicale fissato nel terreno a mo'di radice
E questi avvenisse ALDE constatando da sua Numa via lo credono morto
Ma quando si accorgono che respira ancora malgrado l'assente dell'ombelico fissato in terra intendono salvarlo e cercano di tre azionari il suo ombelico per allungarlo e piantando per terra
Ovviamente senza riuscirci e provocandogli soltanto un gran dolore
La metafora è evidente
Il viandante e vivo anche se non radicato nel suolo
E così pure questo strano popolo ebraico che vuole sopravvivere malgrado la sua non omologazione con gli altri popoli
Ora che cosa succede quando questi posti udente con queste loro caratteristiche arrivano a contatto con i cosiddetti israeliti di Occidente
Secondo me questo è un argomento che ancora val la pena di esplorare perché non è sufficientemente esplorate
In Italia in Italia ne abbiamo avuto varie esperienze
Negli anni del primo dopoguerra a Fiume che allora apparteneva d'Italia e a Trieste ma anche a Firenze con noto famoso rabbino Marvulli S e secondo lei soprattutto negli anni venti a Roma
Con la presenza e l'opera di mosse belli insomma che era quello che poi avrebbe dovuto diventare uno dei fondatori del quotidiano da par di Tel Aviv
In quell'epoca comincia quella che secondo me lo dette in varie occasioni e un periodo nuovo nella vita e opera dello stesso Dante Lattes
E contemporaneamente e il momento della maturazione di Enzo Sereni che molti conoscono almeno conosce conoscono come come figura
In lingua italiana si cominciano pubblicare traduzioni di critici e letterati ebrei dell'Europa orientale
Si allargano gli orizzonti della cultura ebraica italiana gli ebrei italiani scoprono che può esistere anche un'identità nazionale degli ebrei
Il sionismo che prima era prevalentemente retorica e richiamo romantico diventa un indirizzo reale
Reso quasi palpabile dalla presenza in Italia di studenti palestinesi quella volta per palestinesi si intendeva cosa diversa da adesso non ha importanza
Che esprimono in ebraico i temi dei loro studi ma anche la vita di ogni giorno i loro amori loro bisticci le speranze personali e via dicendo
Noi sappiamo che siamo molto distanti dagli anni Venti e non dobbiamo nasconderci il fatto che mentre la Shoah distrutto da realtà ebraica dell'Europa orientale
Il sionismo nella sua realizzazione storica dello Stato d'Israele apposto impone non facili problemi politici
Troppo spesso ci troviamo di fronte a questa drammatica lacerazione
Le stesse persone che riconoscono in gran parte della società israeliana
Quel tipo di collettività ebraica che esprime il loro modo di sentirsi di essere ebrei
Non possono d'altra parte facilmente identificarsi con le scelte politiche di questo o quel governo israeliano
Anzi ne sono preoccupati e contraria
C'è però una identificazione culturale
Che può essere non essere un'identificazione politica
Ma siccome fa riferimento a un modo concreto di essere
A una società che in realtà continua a quella ebraica dell'Europa orientale anche se con profonde trasformazioni si tratta possano esservi altre risposte certamente ce ne sono
Ma io lo confesso che molte di queste personalmente mi lasciano molto perplesso anche se provengono da personaggi ben più illustri del sottoscritto
Lei ha sestieri in un suo lavoro ne ha raccolte alcune in maniera veramente ammirevole perché direi fior da fiore del proprio in modo da potere dare un'esemplificazione che abbia
Un significato preciso per esempio
Quando mi permetterete anche di citare i nomi tanto son pubblicati alla domanda che cosa voglia dire essere Bray risponde Viselli
Essere essere presente nel mondo inventare giorno per giorno il nostro ruolo in una storia incomprensibile essere rivendicare la memoria che alla base di questo essere essere e aspettare
Un'altra risposta
Un certo numero di trent'di altri autori indipendenza rifiuto dell'assimilazione della semplificazione della sicurezza illusoria
Volontà di ragionare di vedere di agire in quanto ebrei di accettare le difficoltà al più alto livello corre dei rischi
Altra risposta essere ebreo è solo un modo sottile essenziale di essere un uomo un uomo vivo
Vale per tutti
Levine as essere parte di una categoria in cui l'essere precede il pensiero flag
Sono ebreo perché per Israele e il mondo non è finito lo finiscono gli uomini sono ebreo perché per Israele l'uomo non è creato lo creano gli uomini anche dal punto di vista della tradizione ebraica un po'opinabile
Sono tutte definizioni The intendiamoci bene che possono anche contenere ce ne sono molte altre vi faccio grazia anche una parte di verità malte Tonti soggettivismo mi tanto opinabili
Però si muovono su un terreno ora aver fatto
Che non basta almeno a me non basta per rispondere alla domanda ben precisa ebreo in che cosa si manifesta la tua identità in quale collettività trovi la tua identificazione culturale
Quella che ti dà quella che ti dà la motivazione sufficiente per restare prego
Io non credo francamente che queste domande che sono domande angosciose che esigono una risposta concreta e immediata siano soddisfatte dà risposte generalizzante
Filosofeggia anti spesso adatte agli ebrei ma anche a qualsiasi gruppo che crede in una morale umana compresi bar fai
E resta un ultimo quesito con quale vorrei concludere
Che forse oggi anzi probabilmente oggi resterà senza risposta
Mi si dirà Israele nella sua realtà culturale riferimento a una realtà concreta
Ma e possibile questa domanda che mi si potrà fare che mi si fa queste identificazione per chi resta il cittadino della diaspora per chi non va ad abitarci
No no condivide rischi
E io posso solo rispondere
Che proprio questa e la sfida odierna che ci viene posta
Questa è la sfida l'esito futuro di questa sfida che proprio non lo conosco
Ma ritengo che essa dipenda sia da noi ebrei della diaspora sia da Israele
Da noi significa dalla nostra capacità di stabilire un rapporto critico con la realtà di Israele con le sue novità sociali e culturali
Un rapporto che cerchi estivo di quel nuovo umanesimo ebraico che sta già esprimendo sì anche se non sempre può aspirare a diventare fatto di cronaca
Vuol dire certo comprendere in questa realtà di Israele anche quella politica che proprio perché eterogenea e articolata non ci permette di identificare ci riconoscerci in tutto Israele
Ma neanche in un preciso raggruppamento partito politico quanto piuttosto in una tendenza in un orientamento che necessariamente quello della pace della trattativa della collaborazione
Da Israele significa certo anche dalle sue capacità politiche
Ma anche e soprattutto dalla sua creatività culturale
Che questa abbia grandi potenzialità
E che in parte sia anche già manifesta credo dobbiamo fermarlo con convincimento e con forza
Ma dobbiamo anche dire che noi non ci attendiamo
Ne una riproduzione in Israele e della cultura ebraica delle nostre comunità della diaspora
E neppure l'assurda scegli la favola la negazione della diaspora stesse che sarebbe quasi una piccola parentesi solo bimillenaria
Per riprendere il percorso della cultura ebraica diciamo dai tempi dei Maccabei
Una delle cose che affascinano al contrario nella cultura ebraica e la sua capacità di rinnovarsi nella continuità
Questa è stata l'opera dei farisei
Detta mariti di scuola identità di buona parte del Rabbinato medievale anche se non tutto di buona parte di maschili in degli illuministi ebrei dedotte c'è dell'Ottocento di buona parte dei loro continuatori sionisti
Oggi avvertiamo i segni di un risveglio nei dibattiti nei movimenti della nuovissima letteratura ebraico italiana che ormai ci viene resa accessibile anche in italiano
Però sarebbe bene acquisirla la conoscenza di questa lingua
Dobbiamo recepirli dobbiamo fare i nostri ma anche stimolarli provocarmi direi quasi esige arrivi
Ed in questo rapporto attivo rapporto attivo dialettico costante
In questo è il nostro riconoscersi ebrei nel dalla diaspora dove siamo con il nostro impegno politico e culturale
Grazie Luzzatto tocca ora Federico Steinhausen sul tema domande alla sinistra su Israele
Come sapete mi è stato chiesto più o meno all'ultimo momento di venire qui a sostituire Pirani
Pur dispiacendomi per iraniche avrei sentito con molto piacere
Con altrettanto piacere evidentemente ho accettato perché ritengo questo convegno molto importante vi prego soltanto di dimostrare un po'di comprensione nei confronti dell'inadeguatezza di questo mio contributo
Negli ultimi vent'anni
Si è attuato uno lo slittamento della sinistra europea
Dalle tradizionali posizioni di simpatia nei confronti di Israele ad altre di finora visionario Rampino allarmismo radicale che per molti versi ritengo sia sconcertante
In primo luogo questo slittamento è stato repentino e globale
E non ha registrato perdite di intensità
Nella sua diffusione dai vertici alla base in secondo luogo esso ha coinvolto nella sua scelta di campo gli ebrei non israeliani
Facendone un bersaglio sempre più evidenziato in certi momenti di critica
Infine
Esso è stato pretestuoso ed ideologicamente fragile come poche altre decisioni politiche di analoga portata
E vero che già Marx nella sua infelice dissertazione sulla questione ebraica aveva affermato che il denaro e il Dio geloso di Israele
Del resto lo stesso Gramsci aveva sostenuto che solamente con la liberazione dell'Europa dagli ebrei essa l'Europa sarebbe stata contestualmente liberata anche dalla speculazione
Ma è altrettanto vero che per tutti i grandi idee o Lodi marxisti
L'antisemitismo e equivalso all'incarnazione delle inclinazioni più abiette del capitalismo e dei ceti sociali superiori in una condanna unitaria e senza remissione
Il nocciolo del problema dunque risiede altrove
Non voglio escludere a priori che una delle cause
Possa essere vista anche nelle modificazioni intervenute in seno al popolo ebraico a seguito della sua emancipazione e più precisamente nel di lui assieme al suo tradizionale dicotomia fra il conservatorismo sociale ed il rivoluzionario Isma'culturale
Che hanno convissuto proficuamente
Generando una forma originale di creatività
Anche se personalmente giudico complessivamente ininfluente questo particolare aspetto del problema
Piuttosto mi pare determinante l'incomprensione della sinistra storica
Per la visione che gli ebrei hanno della loro tormentata storia recente e più precisamente del segmento di essa che congiunge l'Olocausto alla nascita d'Israele
Massimo Massara esprime con chiarezza le conseguenze di queste incapacità quando accusa gli ebrei
Di usare lo spettro dell'antisemitismo per fare da schermo alla critica del sionismo e della politica di Israele di aver anzi quasi bisogno dell'antisemitismo di ricercarlo emigra dirlo per poter disporre di quello valido deterrente
Certamente la destra israeliana abusa della memoria collettiva di quella tragedia per ricavarne un consenso acritico
E certamente l'Olocausto condizione ogni atteggiamento ebraico e come potrebbe essere altrimenti
In pochi anni il popolo ebraico ha perso la sua connotazione sociali sociale proletaria ivi incluso il l'un per proletaria dei mise rispetto volati di cui parlava Amos Luzzatto
E di più consapevoli continuatori della sua tradizione religiosa e culturale
Una intera generazione e con essa la componente più creativa del popolo ebraico
Sono scomparse nelle camere a gas
Ed il vuoto è stato riempito dalle speranze connesse alla creazione dello Stato ebraico
A fianco di questa incapacità di capire esiste tuttavia anche il rifiuto di accettare una realtà la realtà di uno stato che fin dalle sue origini e alludo anche al periodo mandatario
è stato oggetto di profonde controversie politiche
E porta impresso il marchio della violenza che altri gli hanno imposto
Quanta parte di questo rifiuto risieda in un terzomondismo di maniera
E quanta ne la negazione di cliché dei quali parlerò un po'più avanti
Quanta infine nelle spinte centrifughe determinate dall'influenza della nuova sinistra estrema su quella storica rimane da verificare
Ma una cosa è certa quell'incapacità e quel rifiuto hanno generato una stratificazione la quale nell'immaginario popolare si è sovrapposta a quella preesistente dell'antisemitismo teologico
E che fondendosi con quello ha fatto esplodere un coacervo di pulsioni delle quali la solidarietà con i palestinesi costituisce forse il fulcro razionalizzate palese
Il contributo che io ritengo di poter dare a questo dibattito e quello dello storico
Che con la sua opera fornisce il materiale grezzo che a sua volta elaborato viene riversato nelle più sofisticate riflessioni ideologiche e politiche
Esso si fonda sulla convinzione della necessità di operare quel ricongiungimento fra gli ideali della sinistra e le motivazioni del sionismo
Che è più che mai essenziale alla coerenza dei valori etico politici di entrambi
E si fonda anche sulla speranza di una sulla utilità a tal fine e in questo senso vi prego di accettarlo
Esiste una oggettiva connessione fra l'immagine semplificata talora distorta che ci viene presentata del conflitto arabo-israeliano e l'antisemitismo la mia risposta senza esitazioni è affermativa
La categoria cita con la quale presento questo assunto
Richiede però alcune spiegazioni ed esemplificazioni per le quali ritengo utile
Seguire almeno parzialmente il tortuoso iter attraverso il quale questo nuovo antisemitismo si manifesta più comunemente
La più abusata immagine definisce i palestinesi come i nuovi ebrei
Per far ciò sommarie reazioni emotive vengono assemblate in un falso ricordo storico
A differenza degli ebrei che ne quasi due mila anni della loro dispersione non hanno mai avuto un territorio nel cui ambito potessero autogovernarsi
Ne è uno Stato nel quale non fossero la merce degli umori del sovrano o della classe dominante
I palestinesi hanno avuto fino al mille novecentosessantasette un territorio erano tuttora sebbene in forma impropria uno stato che tale è a tutti gli effetti la Giordania
Certamente i campi profughi costituiscono una scandalosa forma di emarginazione sociale e psicologica
Ma le loro porte non sono sprangate se non per volontà dell'olio
I palestinesi massacrati dagli arabi e cito soltanto tre date a Mann nel mille novecentosettanta tal e il trattato nel mille novecentosettantasei
E i massacri del Libano perpetrate dai siriani tra l'ottantatré e l'ottantasette dopo la guerra del Libano scatenata da Israele
E queste tre date che ho citato questi pre lo località da sole hanno purtroppo provocato migliaia e migliaia di morti fra i palestinesi civili
I palestinesi dicevo massacrati dagli arabi non erano inermi né le motivazioni di quel sangue versato erano religiose
Pertanto i concetti di dispersione di ghettizzazione e di pogrom
Costituiscono dei raffronti improponibili
Se qualcuno anela a scrollarsi di dosso l'in comoda categoria mentale dell'ebreo
E per farlo seleziona un nuovo oggetto del suo pietismo
Prego di non considerare questa mia affermazione come un un procacciamento da fare per l'amico David Meghnagi ebbene costui compie un'operazione che può costituire oggetto le sue confidenze con lo psicanalista
Ma non potrà mai assurgere a dignità di elaborazione culturale
L'antisionismo quando si propone di delegittimare
L'aspirazione del popolo ebraico ad una propria patria in Palestina
Costituisce una forma di antisemitismo
Altro non è la risoluzione dell'ONU del mille novecentosettantacinque
E l'altro non è l'articolo venti della convenzione nazionale palestinese di cui cito un passo tra virgolette le pretese circa le canne storici o religiosi degli ebrei con la Palestina
Sono incompatibili con la realtà della storia
Gli ebrei non formano un popolo con la propria identità distinta chiuse le virgolette
Articolo venti che di quella decisione delle Nazioni Unite costituisce la premessa ideologica
Esiste una impressionante analogia fra questa forma di delegittimazione e quella teologica proposta dal cardinale Ratzinger quando disse solo divenendo cristiano sono un vero ebreo
Ed entrambe queste forme di delegittimazione
Anche se il Papa nega quello che io adesso affermerò e l'ha negato in forma ufficiale e solenne
Entrambe queste forme di delegittimazione
Coesistono in una forse non espressamente voluta ma ugualmente sintomatiche simbiosi con la politica del Vaticano nei confronti di Israele
Se dunque in teoria l'antisionismo che nega gli ebrei il diritto a rivendicare in Palestina la loro patria
E l'antisemitismo che esprime un odio irrazionale nei confronti degli ebrei in quanto tali
Rappresentano due forme diverse di approccio negativo nei confronti dell'ebraicità nella realtà e si si fondono e divengono spesso indistinguibili
Spesso anche il pretesto utilizzato per fare dell'antisemitismo e fornito dall'esercizio di una critica altrimenti più che legittima nei confronti della politica israeliana
A questa si sovrappongono proditoriamente elementi affatto estranei il cui aspetto e di spostare il centro dell'attenzione dal particolare al generale dal contingente all'astratto
Mediante una gestione dei simboli
E le barriere consapevoli della Resistenza al pregiudizio vengono superate agganciandosi all'inconscio collettivo e faccio un paio di esempi perché non credo che sia molto chiaro quello che ho detto in teoria un quotidiano laico di prestigio pubblica una vignetta del suo autore più valido nella quale Gesù manifesta ritenere più Shamir di Giuda
Giuda che è raffigurato con le sembianze tipiche attribuite agli ebrei dalla propaganda nazifascista
Il direttore del quotidiano reagisce alle rimostranze di un esponente prego facendogli sapere in maniera brusca che lui ed i suoi correligionari farebbero meglio a protestare contro Shamir che contro il suo vignettista
Un altro quotidiano laico anch'esso di prestigio
Pubblica una vignetta in cui gli ebrei adora nel loro nuovo vitello d'oro e di acciaio fra virgolette un carro armato con ben visibile la scritta Dio mentre in calce si lamenta l'assenza di Mosè
La religione ebraica viene in tal modo turpe mente vilipesa si riesuma il concetto di dei Cilio Sipa insomma dell'antisemitismo volgare a trecentosessanta gradi e tutto ciò per esprimere un giudizio politico
E io tendo a sottolineare e a farmi capire che bisogna sottolineare la differenza fondamentale fra quanto di critica vie nelle nelle dichiarazioni politiche nel pensiero politico critica sempre e comunque legittima e quanto invece di ieri di perverso
Nel passaggio dalla fase di critica politica a questo passaggio inconscio verso l'antisemitismo
Quali meccanismi anche inconsapevoli
Quali Rimembranze di catechesi o di indottrinamento concorrono alla realizzazione di una così deteriore forma di espressione
E molto più onesto a mio parere perché diretto e trasparente l'antisemitismo del sabato
Il sabato settimanale di Comunione e Liberazione che dedica due pagine alla l'hobby del tempio
O di Chiesa viva di Brescia che riesuma commenta come un dato incontrovertibile ipo Protocolli dei Savi anziani di Sion di memoria zarista
O della rivista fotografare che comincerà i contadini cattolici che debbono difendersi dall'ebreo De Benedetti
Ma come si possono biasimare coloro i quali esprimono un pregiudizio antiebraico camuffato
Senza coinvolgere nel giudizio le sollecitazioni
Che emergono dalle loro letture quotidiane
E le indicazioni anche autorevoli
Come ad esempio quella proveniente dai massimi dirigenti dell'Azione cattolica che già nel mille novecentottantadue avevano accusato il popolo ebraico fra virgolette di volere nuovamente fra virgolette
Lo sterminio di altri popoli
I quali con queste loro affermazioni di alimentano quel pregiudizio
Infine la corresponsabilizzazione degli ebrei per le vicende del conflitto arabo israeliano e di per sé una manifestazione di discriminazione nel migliore dei casi di confusione
Ed oggettivamente costituisce un veicolo privilegiato di antisemitismo
L'ebreo italiano che si sente dire dall'amico e le mie citazioni esemplificative desidero dirlo per chi non l'avesse intuito sono tutte assolutamente veritiere
Controllate da me personalmente ho capitate anche a me in qualche caso l'ebreo italiano che si sente dirlo all'amico tutti i tuoi amici uccidete anche i bambini
O che viene di colpo ignorato dagli amici e colleghi come avvenuto nel mille novecentottantadue ed avviene in questo mille novecentottantotto e vittima di questa patologica distorsione
Di recente l'Associazione Provinciale Della stampata altoatesina assegnato un prestigioso premio alla comunità israelitica di Merano che io presiedo
E non lo cito perché la presiedo io ma lo cito perché è un esempio che mi pare meriti di essere citato in questo contesto una signora ha protestato perché si danno i milioni ad Israele e se appunto che si trattava di un riconoscimento meramente simbolico ha proseguito dicendo io sono una fervente cattolica e posso solo dire che Hitler ha fatto bene ma avrebbe dovuto ucciderli tutti gli ebrei
Questo più forse di altri
Mi sembra un esempio illuminante del tipo di ricaduta che si ottiene sommando l'antisemitismo teologico quello politico
E la disinformazione sistematica che deriva dalla predominante massificazione e semplificazione estreme dei dati che concorrono oggi a formare la comunicazione l'abbondante messe di materiale documentario con il quale si può suffragare questa tesi
E che ciò nonostante evidentemente non è una tesi che io voglia presentare come una verità assolute ma potrà essere discussa nel corso del dibattito
Consiste in esempi pertinenti dei quali ho citato soltanto alcuni che mi sembravano macroscopici
Tra i più vari dai graffiti che vengono tracciati sui muri delle nostre città alla posta dei lettori su quotidiani e periodici
Alle lettere minatorie che pervengono alle comunità israelitica e e da singoli ebrei
E riconduce sempre alle poche essenziale domande che emergono con prepotenza da questa mia analisi
Domande che io non evidenzierò e lascerò che ognuno di voi uno di noi si ponga nel proprio intimo perché mi sembra che sarebbe quasi offensivo nei confronti della nostra e vostro individualità che io esplicitarsi le domande che insorgono in me
E non so quanta parte dell'antisemitismo con il quale ci dobbiamo confrontare oggi sia indotta e quarantatré esistente
Ma sono propenso a ritenere che chi esprime oggi opinioni antisemite sarebbe e sia comunque un antisemita e si limiti a cogliere l'occasione propizia dell'alibi offertogli tra le circostanze
Se questo è vero
Una responsabilità oggettiva ricade su chi offre all'antisemita una copertura
Su chi gli consente di esibirsi nella certezza dell'impunità nella ragionevole aspettativa sì
Di trovare un consenso che altrimenti gli verrebbe negato
Si è scritto molto dell'insondabile desiderio di cancellare la memoria dell'Olocausto ebraico mediante un transfert che relativi incisi quell'incommensurabile crimine
Spostandola la categoria dell'ebreo dal cliché di vittima per antonomasia
Al ruolo di carnefice
E ciò spiegherebbe anche l'accanimento con cui si enfatizza ogni possibile aspetto negativo della politica israeliana
Molto si è anche scritto del processo di obliterazione di un passato sentito come colpa collettiva ed il revisionismo storico in atto in Germania ed in Italia potrebbe costituirne un'espressione razionalizzata ma tutto ciò non basta
Una indagine firmata Inter Matrix Demoskopea ha rilevato nel quarantotto per cento degli italiani un pregiudizio negativo nei confronti degli omosessuali
Nel quarantacinque per cento verso gli zingari e ne abbiamo avuto di recente anche un esempio clamoroso e prestissimo
Nel ventisei per cento verso gli arabi nel diciassette per cento verso gli altri nel dodici per cento verso gli alienati mentali nel dieci per cento verso gli ebrei
In questa graduatoria gli ebrei non sono ai primissimi posti ma quel dieci per cento e malgrado tutto una cifra elevata elevatissima trovo
E tra l'altro il tipo di pregiudizio nei confronti degli ebrei
Si differenzia evidentemente da quello manifestato nei confronti o degli zingari o dei ma vivo o degli omosessuali o cioè di categorie molto diverse di individui
E spesso anche si manifesta con violenza
Sorgente la domanda se italiani siano diventati razzisti la risposta a questo inquietante interrogativo non può esserne semplice né univoca e non sarò io certo a darla perché non mi sento capace fatto sta che gli ebrei italiani nel mille novecentottantotto come nel mille novecentottantadue
Sono stati trattati alla stregua di un corpo estraneo non solamente dagli antisemiti professi ma anche se pure implicitamente
Da quanti pretendevano e pretendono da loro una reazione qual si voglia alla politica dello Stato di Israele
E frugano nelle loro anime per estrarne un giudizio su Bedin Shamir Sharon
Ma non compiono un'operazione altrettanto perentoria
Con i musulmani ad esempio a proposito dei massacri di palestinesi in Libano o con i cristiani a proposito del terrorismo irlandese e anche quello oggi e al purtroppo di nuovo alla ribalta
è un fatto che gli ebrei aspirano a vedere in Israele uno stato irreprensibile nell'applicazione dell'elevato insegnamento etico della religione e della tradizione ebraica
Ma dopo diciotto secoli di persecuzioni
Non è certamente lecito al mondo non ebraico di appropriarsi di questo anelito né esso può imporre agli ebrei della diaspora di sollecitarne il recepimento da parte di Israele da sempre gli ebrei non hanno certezze
Non ne hanno perché la religione ebraica e anti dogmatica
E non ne hanno perché il mondo non consente loro di averne l'unica loro certezza siano essi religiosi o nomi è la loro identità ebraica
E si sono condannati a vivere fra e convivere com'sempre rinnova anche si lacerazioni interiori sempre nuove eppure sempre uguali
Una delle lacerazioni più recenti e non delle meno dolorose
Riguarda per l'appunto i rapporti degli ebrei europei con la sinistra storica
Gli innegabili e legami esistenti
Fra ideale del sionismo e del socialismo
Hanno illuminate i processi storici di entrambi
Ed è tragico che essi si siano affievoliti proprio sul tema che sta più a cuore agli ebrei quello di Israele
Lo spartiacque storico del mille novecentosessantasette
Ha generato una divaricazione politica e ideologica
Perché il rovesciamento di fronte deciso da tanta parte della sinistra all'indomani dello scampato pericolo mortale
Non fu un monito rivolto ad Israele affinché sapesse gestire con generosità la propria forza
Ne un'amichevole consiglio affinché considerasse dopo aver pienamente realizzata la propria anche l'altrui identità nazionale
La solidarietà negata ad Israele
Fu anche un rifiuto delle conseguenze del sionismo in quanto movimento di liberazione nazionale
I cui effetti perversi si leggono nella tolleranza verso il terrorismo palestinese ma anche nelle ondate di antisemitismo dal mille novecentottantadue ad oggi
Se oggi si vogliono far prevalere su ogni altra considerazione
La missione e l'esame del e analitico dei propri errori
E parlo anche degli errori in parte ebraica non soltanto della sinistra storica europea se quelle affinità ideali che travalicano le contingenze
Debbono tornare a ricostituire un vincolo che per la sua reciprocità fu tra i più fecondi per il progresso della civiltà la sinistra anche quella incolpevole
Deve oggi disconoscere formalmente i figli spuri generate da quegli smarrimenti e posso per concludere affermare Kenya nettissima sensazione
Che una parte della sinistra storica oggi in Italia lo stia già facendo molto proficuamente
Una parte soltanto un'altra parte ancora non è arrivata a questo stadio
Mi auguro che anche la
Quella parte della sinistra italiana che non è riuscita ancora a esplicitare questa problematica e a rendersene consapevole lo faccia rapidamente e mi auguro che il resto della sinistra europea possa seguire l'esempio
Che mi pare estremamente positivo estremamente utile estremamente fruttuoso in prospettiva
Di
Quei gruppi di sinistra che non sono soltanto di intellettuali ma sono anche di politici che oggi lo stanno già facendo
E a questo proposito desidero anche ribadire una cosa è un processo molto difficile probabilmente sarà molto più lento di quanto più non appaia in questo momento in cui sta verificandosi
E soprattutto sarà molto difficile farlo capire che accettare dalla base io ho avuto delle esperienze
In cui è risultato evidentissimo che questo processo di autoanalisi chiamiamola così
A livello di vertici intellettuali e politici è in atto è un fatto oramai irreversibile
Ma che alla base non soltanto non viene capito ma persistono quelle remore
Di cui accennavo e che in parte ho definito antisemite in questo senso vi prego di accettare il mio contributo come un Granelli Ino di polvere che potrà forse aiutare il processo
Non soltanto
In atto nella sinistra in atto anche mi auguro
Nell'ambiente ebraico
Che
Nei limiti delle mie capacità aveva esattamente questa finalità
Vorrei cominciare il nostro dibattito leggendo vi un breve intervento scritto che ci ha mandato Guido Fubini
Consigliere dell'Unione delle comunità israeliti che in Italia che non è potuto essere con noi oggi
La sinistra e gli ebrei di fronte Israele il tema proposto e di quelli che necessariamente stimolano in mozione ragione di quelle che impongono una discussione
Che importa alla sinistra la posizione degli ebrei di fronte Israele
Importa la sinistra avere una posizione di fronte Israele
E che importa agli ebrei la posizione della sinistra piuttosto che quella della destra di fronte Israele
Sono tutte domande la cui risposta in meno ovvia di quanto si possa pensare non pretendo dare una risposta a tutte né in modo esauriente ad alcuno
Che importa alla sinistra la posizione degli ebrei di fronte a Israele i nostri rapporti gli ebrei diaspore ICI di fronte Israele riguardano solo gli ebrei e di Israele non riguardano la sinistra
A mettere il contrario ammettere che la sinistra abbia il diritto di interessarsi ai rapporti fra gli ebrei e di Israele significa legittimare una chiamata di correo che noi rifiutiamo
E non la rifiutiamo perché non ci sentiamo solidali ma la rifiutiamo perché contestiamo a chiunque la liceità di agitare una responsabilità collettiva che da sempre è da considerarsi il primo passo dell'antisemitismo
Rendere gli ebrei soli o in gruppo responsabile del comportamento di altri ebrei
Chiamarle a rispondere delle scelte del governo di Israele o di un solo ministro o di uno o più soldati scatenati significa da parte di chi lo fa da parte di chi chiama affermare la propria rete dove sposa vita postuma nel genocidio
Dei nostri rapporti con Israele della nostra posizione nei confronti della politica israeliana intendiamo rispondere solo di fronte a noi stessi
Sappiamo per lunga esperienza che quale che sia il nostro atteggiamento esso sarà strumentalizzato da chi ci vuole pubblici accusatori o corresponsabili
Il silenzio non ci salva come invece salverebbe chiunque altro
L'unica scelta possibile fai quel che devi è esseri non ci stessi sempre e dovunque quali che siano le posizioni di chi ci sta accanto o di fronte personalmente ritengo che il nostro atteggiamento in quanto ebrei può essere dettato solo dagli imperativi della legge della tradizione ebraica
Ma ci sono anche ebrei che ignorano tale imperativo ed essi sono liberi di darsene degli altri
Se penso che la sinistra non può e non deve interessare la posizione degli ebrei in quanto tali non escludo che agli ebrei posso interessare la posizione della sinistra
Per quanto mi riguarda ciò deriva da una vecchia militanza che è passata attraverso il Partito d'Azione il Psv Unità Popolare il partito socialista italiano la lega dei socialisti
E dalla convenzione che non si è mai verificato un contrasto frattale militanza e del mio essere ebreo
Ricordando la battuta di Isaac Deutscher secondo cui l'antisionismo e l'anticolonialismo degli imbecilli o la tendenza a pensare che l'assenza di un contrasto tra la mia militanza ed il mio essere ebreo derivi dal fatto che ho sempre militato
Informazioni di socialisti intelligenti
Non tutti hanno la stessa fortuna
Ciò non significa che la sinistra abbia motivi di perplessità quando parla non abbia motivi di perplessità quando si parla di Israele oggi
Il sionismo era riuscito a creare in Medio Oriente in mezzo a difficoltà apparentemente insormontabili
Una società senza classi un'economia collettivista un livello generale di cultura altissimo una rete fittissima mai raggiunta in alcun'altra società istituzioni locale di autogoverno popolare
Un esercito di popolo una società senza Stato
L'unico esempio accettabile di socialismo reale tutto questo sta venendo meno qualche vi siano molti motivi interni ed esterni sembra ovvio che la sinistra sia per occupate perplessa
Ciò che non è ovvio è che nell'ambito della sinistra possano emergere comportamenti antiebraici gli esempi che potrei proporre sono molti ma non voglio dilungarmi
Così come non è ovvio che la sinistra ebraica nella diaspora e la sinistra israeliana in Israele siano ignorate dalle forze di sinistra boicottate impedite indebolite in una loro difficile battaglia per le incomprensioni rifiuti gli a priori ismi l'ignoranza della sinistra tout-court
Di tutto questo la sinistra ebraica il diritto di chiedere il conto a tutta la sinistra e la sinistra intelligente il dovere di chiedere il conto alla sinistra stupida Guido Fubini
Do ora la parola Roberto Finzi
Entrano
Spiega perché è una cosa forza
Ma io devo dire ho ascoltato con molta
Passione nel
Ricostruzione che come aveva fatto
Dell'impegno di un sinistra
E con grande preoccupazione
Alcune delle cose che ha detto stai oggi
Grande preoccupazione perché ho la sensazione che
Si possono uscire da una giornata come queste
Giornata importante mi pare
Che vorrebbe essere un momento ulteriore rispetto a sforzi che sono stati fatti in particolare a Milano
Che si posa sbilanciata come queste come posso dire
Senza andare oltre
In un cammino che certamente incompiuto su questo non c'è dubbio
Che certamente e accidentato
Che certamente impone alla sinistra ulteriore riflessioni profonde
Al di là della questione di Israele della questione le branche io credo infonde alla sinistra e riflessioni profonde per poter ritrovare una propria capacità di capire il mondo che in fondo
E
Se noi non però non non abbiamo la come posso dire la tensione ad andare
Oltre queste cose che ci sono state che però appunto qui sono posto in discussione affondo e nella pratica nella concretezza dell'azione castrista sono state sono state messi in discussione credo che rischiamo appunto
Di non dare un aiuto allora io vuole intanto cominciare
Io Aldiss del mestiere faccio storico di mestiere quindi vorrei cominciare
Lo storico è un mestiere strano perché lo possono fare tutti un po'come lo psicologo qui c'è da De Bernardis tutti si allentano a fare gli psicologi vero dalle e tutti si allenano affari storia circa
Io mi permetto di dire che prima di fare gli storici bisognerebbe appunto acquisire alcune a cui strumenti del mestiere bene
E intanto io porta storico vorrei dire questa cosa l'anno scorso che Milano discutendo sinistra Extra Dry
In quel convegno aperto da quel per relazione Cingoli che come ricordava
Ebbi l'occasione di frammentare una cosa cioè e da tempo e da molti anni e oggi ne abbiamo risentito
Sotto certi aspetti sotto altri invece no
Che cosa posso dire Hillel rapporto fra la sinistra il mondo ebraico è un rapporto come posso dire di reciproca
Richiesta Dieter sezione si poteva sul no allora
Dimenticando che poi intorno ci sono delle imperfette ancora più grosso
Allo scorso noi ci riunimmo a Milano quando in Italia il ricordo quale numero di Micromega portato per la prima volta apertamente con i testi
La discussione sulle visioni illustrano grafico tedesco
Guarda
Questo mascalzone di Nolte io lo dico ufficialmente è un mascalzone
è stato trattato con i guanti ITA intellettuali Di Pietro perché perché Nolte è un uomo
Che ha scritto comunque alcuni grossi volumi anche importanti
Questo non vuol dire che userebbe dei volumi importanti non possesso mascalzone o comunque non posso diventare
No oltre
Questo questo signore perché perché bisognava capire che il problema è l'identità del popolo tedesco situazione di cose dietro
E nessuno ha scoperto indoor delitti antisemiti che ci sono i suoi scritti sovietiche antisemiti
Per esempio questa cosa
Che questa elegante interrogativo che si pone Nolte che questo ma non ci sarà un interesse anche
Dei sopravvissuti a continuare a dire che queste genocidio e unico che i tedeschi han fatto tutte queste cose è un classico ottica antisemita dal fatto che sono gli ebrei che si inventa la persecuzione
Beh questa cosa i miei amici storici anche che la rocker attaccato Nolte non l'hanno mai sottolinea
Poi è arrivato più felici
De Felice tutti hanno discusso il fatto che felice ha detto che era finito la dicotomia fascismo antifascismo
De Felice detto una mascalzonata
Ha detto
Che virgolette e andarli a prendere il corriere della sera del ventisette dicembre mille novecentonovantasette ha detto che
Il fascismo italiano e fuori dal Corno d'ombra dell'Olocausto ha detto una Bugie ha detto un falso storico presto il felice questo lo fa da tempo ma nessuno dice
Se voi prendete il numero tredici della rivista
Passato e presente Rivista di Storia contemporanea per Firenze la Nuova Italia c'è un articolo che il professor ma credo Knox
Americano che vi racconta come De Felice abbia aggiustato i discorsi di grandi pubblicati da Bonacci in due volumi a Roma questo però non si dice
Io non voglio mica togliere nulla responsabilità della sinistra sia ben chiaro
Però io occorre il senso che c'è un mondo in cui oltre a sinistra ci sono anche gli altri nemici
Questo è il primo punto che sarebbe bene cominciare
Andiamo avanti la sinistra che Errore affatto e queste che quali errori ha fatto e come si possono superare questi errori e oggi che tipo quanto perché non mi chiedo scusa in tasca presenta schema
Possono qualche riflessione molto molto come posso dire Stern Polanco
E e quale tipo di azione si può
Promuovere per andare avanti
Ora io è ovvio che se ogni volta rimettiamo in discussione una serie di questioni queste sei questioni posso dire ci si rivoltano contro in continuazione
Mi aspettavo come mai come mai e la gente Immit chiede conto della politiche di Israele hai ragione
Allora come mai si qui voglio dire perché la stessa cosa o è la stessa cosa
Perché è ovvio che la gente sbagliando ti chiede conto
E be'è ovvio anche che non voglio dire sbagliato ma si potrebbe anche dire sbagliando
Io mi sento tutti senti non ci sentiamo partecipi di una politica in un modo in cui ovviamente non ci sentiremmo se parlassimo del peggio ecco perché no
La sinistra affatto alcuni errori analitici profondo di che sta pagando a mio avviso ed alla quale sta uscendo
Sul quale probabilmente bisognerebbe dietro riflettere più profondamente anche in termini di politiche italiane ecco perché io per esempio non sono non soltanto il parere di non riveder vedere anche quali sono i i come possibili riflessi sulla politica italiana licenze certe cose il primo errore io sto fuori quelli che
Lo ha vissuto
Che va anche all'attacco posso dire la del o dormire su dovuto liberare
No
è stato quello di era quello per cui quando si giocava a soldatini De Piccoli
Quelli che dovevano vincere i buoni e non sempre meno dei cattivi no perché i buoni devono essere più deboli per essere
Ho allora quelli che appaiono deboli diciamo a rovescio appaiono sempre più buoni oltre
Vuole mettere e tuttavia e tuttavia questo riflesso c'è stata
Ma è stato più grave un altro elemento
Io mi ricordo un povero signore che se non mi sbaglio un arabo che si chiamava del male
Che scrisse un un libro su temi perché mi pare che si chiama lassismo nel rifiuto arabo
Edito dal Saggiatore cade scusate scusate Berger
Faccio venia delle mie poche memorie
E il quale sosteneva che il punto di fondo no
Dodici o superiore Sastre misure attese ma cioè che e la creazione di Israele aveva introdotto nel Medio Oriente un elemento di strutture democratiche
No
Cioè alle arriva introdotto una struttura statuale democratica beh io dico che noi non abbiamo inteso pienamente come sinistra che cosa significava non tanto l'introduzione diciamo dall'esterno di questa barca cosa voleva dire il fatto che c'era uno Stato democratico
Cioè il valore permanente democrazia è stato una cosa che abbiano acquisito
Con grande
Con grande
Fatiche ritardo certamente palladiano acquisì
è vero viene così
E oggi e questa acquisizione cosa vuol dire vuol dire che oggi Israele siamo in grado di analizzarlo
Ma di dialogare con Israele in modo diverso c'è
E difficile dialogare con Israele oggi
Perché dobbiamo negarlo
Sarebbe una sarebbe mica dire ancora una volta schematismi in situazione e situazioni analoghe a quelle precedenti al rovescio e difficile cambiare consorelle oggi
E così difficile
Che in tutte le grandi comunità israelitica del mondo sono nati problemi nuovi oggi
Leggevo l'avete letto meglio di me c'erano stimati giorni fa sulle montagne
Una serie di analisi
Scusa sì una serie di analisi sulla situazione della comunità francese trecento
Leggo notizie sul
La democrazia e quindi di un Paese che essendo strutturalmente non vuol dire portatore di perché sarebbe Tuturano
Questa dall'altro lato certamente la sinistra a colto e in particolare il partito comunista e in particolare il pensiero marxista una parte faceva base
Ha colto oggi la come posso dire
Lo schematismo o me dovrei anche dire schiamazzi
Perché poi sempre facili che si oppose schema l'insufficienza di fronte alla nuova realtà del mondo delle poetiche articoli dell'Italia dell'imperialismo tratti imperialismo
Se noi dovessimo
Come posso dire utilizzare quei la categoria di lotta di liberazione nazionale è stato una Trigoria glorioso
No
La dovessimo utilizzare in tutto il mondo noi dovremmo per esempio ammettere che per cinquant'anni l'Africa deve essere balcanizzato
Perché non esiste uno Stato africano che sia su base nazionale
No
Perché e nessuno del mondo a il coraggio di affrontare fino in fondo il problema dell'Eritrea che l'Eritrea sia una versione diversa da quella Chiobica lo sanno tutti voglio dire e storicamente accertato perché non affronta perché vorrebbe dire veramente creare una situazione assolutamente insostenibili da questo punto di vista lo dobbiamo vede capire che la realtà e gli avanzamenti cultural ci hanno portato ad altre ad altre situazioni e quindi affrontare il problema come posso dire
Del conflitto arabo palestinese che certamente e il conflitto di due ha rapporti USA israeliana si arabo-israeliana io riguarda procedendo perché ognuno può dire come
E il conflitto il conflitto il conflitto o palestinese israeliano dopo conflitto comunque che attualmente
Coinvolge se non lo affrontiamo interni di categorie politiche nuove non riusciremo ad andare avanti
Queste categorie politiche nuove protezione debbono riguardare tutti e tutto
Cioè per esempio
Il il
Il libro il sionismo
Non può essere più messo in discussione dal punto di vista della legittimità come posso dire storie cresce e tuttavia che tuttavia tuttavia Bice la Puglia interrogarsi se mantenendo semplicemente una base ideologica sionista allo Stato allo Stato di Israele
Questa base ideologica può permettere l'assoluzione
Storica di questo è una è una cosa complicata vorrei vorrei che non non ci fossero equivoci perché se no andiamo io non io credo che il sionismo è un fatto storico
Bene isterismo fatto storico sciovinismo è una cosa che ha molto complicata al suo interno coi e e sta in autostrada con la lettura di sinistra
Legata al movimento socialista sappiamo benissimo che c'è una lettura tutt'altro che di sinistra del e cioè come tutti i grandi movimenti nazionali perché non mi non mi scandalizza mica perché il Risorgimento italiano qual è stato il Risorgimento che aveva correnti di destra di centro di sinistra cioè
Tuttavia voglio dire
Una volta e anche non dimenticando quello che non dimenticando quello che
Ci ricordava abbozzato
E cioè che in il sionismo non era necessariamente la soluzione a questo che si poteva arrivare per una identità ebraica anche nazionale
è stato anche un e soluzioni in qualche modo ti regolette imposto usure virgolette tre mila Gergolet tema per intenderci
Portando in questo però ci dobbiamo riproporci il problema di come il sionismo può e deve vivere dentro questo stato dentro questa realtà
Solo in questo modo noi potremo probabilmente avere una forza analitiche e anche politiche per andare avanti ultima osservazione smetto di annoiare
Vi dicevo io non so come sono soluzioni credo che probabilmente nessuno di loro sacco nessuna soluzione se si può guarda sinceramente
Io però vorrei spesso spezzare una lancia pubblicamente verso una Cox
E cioè Pisogne in questo caso essere capaci di essere utopistici
Di e quindi di chiamare tutte le forse e tutte le persone
E di recuperare una grande forza della sinistra che attenzione non è l'utopia realizzata che diventa voi
Appunto lo sterminio e attenzione perché diventa il dogmatismo Marche l'idea che è una grande idea in avanti per qualche cosa che ci porta oltre perché realismo oggi non ci serve a nulla
Cosa voglio di realismo non serve a nulla detto in questo voglio dire che se qualcuno non riesce a inventarsi e a pensare insieme una soluzione
Che vada oltre le reciproche accuse le reciproche diffidenze la reciproca incapacità di comunicare la reciproca le reciproche come posso dire critiche però di qui reciproche Citti perché stagna uccise giustamente io non voglio essere chiamato ebreo
Perché lo che fa Strehler però dopo lui parla dei musulmani
E diventi inevitabile questo è un abuso che faccia pensare è una cosa che dicono di è una non voglio anche fare un'auto naso lì è un è un pensiero a voce alta no ci diventa inevitabile
Perché perché il mondo musulmano e un mondo Complesso perché siamo che non siamo esiste poi il mondo musulmano se esiste comunque è una categoria che riusciamo solo in parte coglie allora riusciamo ad essere riusciamo ad essere utopici punto it punto interrogativo non lo so di ultimissima questione in questura rientrano dall'utopia ritorna realismo per fare un'affermazione precisa qui
In questa sede che può sembrare provocatorio ma dopo aver letto
Va bene sinistre le questioni ebraiche e via dicendo
A me quello che colpisce oggi mi colpiva anche nell'ottantadue l'ho anche scritto quindi essendo stato essendo agli atti si può ridire no
Quello che mi colpisce che tragicamente
E
Che
La come posso dire
E incapacità
Come pure dire presidente Eureco politica ma è un termine che capisco non non non è non è adeguato
Comunque l'incapacità di prendere l'iniziativa da parte chi di chi è realmente oggi il anche se non ci piace bisogna dirlo il vincitore politico
In questo momento il vincitore politico e sono i partiti
Bene non riescono a prendere un'iniziativa
Queste cose qui mi e mi preoccupa mi preoccupa non perché voglio che vinca
Ma mi preoccupo perché non vedo vedo che
C'è una risoluzione si trovano sempre in due
E se un e se quello dei due che in quel momento a come si dice cerco in mano il pallino non è in grado di prendere alcuna iniziativa politica reale il rischio la cancrena
E la cancrena alla fine in questo credo che Nasty Israele lo sappiamo bene tutti fine porta alla sconfitte rientra non porterà alla sconfitta comporta sconfitte sorvolata porta alla distruzione che non è la distruzione solo fisica questa distruzione morale cioè mi chiedo in realtà io tante volte ascolto ha mosso in questi questi suoi interventi estremamente lucida estremamente profondi Mickey realtà
E indichi misure
Per esempio dagli anni sessanta Tocci lo Stato ebraico corrisponda all'identità ebraiche
Di cui di cui parlavamo occuparono molti altri in cui e le misure in cui invece questa è vita Siva garantendo non perché aumentano i palestinesi ma perché si pente di per sé scusate dall'inchiesta
Grazie Finzi Piero Fassino
No
Ma io
Intervengo a questo incontro e considero di grandissima importanza
Come dire per esprimere il punto di vista appunto di chi non ebreo ma si occupa da moltissimi anni di queste questioni
E de convinto come diceva strana stona cosche
Il
Dramma degli ebrei di sinistra in realtà e stato in buona misura in questi anni il dramma della sinistra e non soltanto che i liberali di sinistra
E la tensione le contraddizioni che come dire sono state vissute da chi
Non voleva rinunciare un'identità ebraica essendo uomo di sinistra in realtà io credo siano abbiano percorso in egual misura la sinistra ne siamo passati
Come dire ci sono proprio duro postini in questo rapporto da un rapporto di fortissima identificazione
Prima ancora dell'Olocausto tra le due guerre
E non soltanto perché tra le due guerre c'è il fenomeno nazista e il fenomeno fascista ma per tutto ciò che in termini di elaborazione politico-culturale
Sì costruiti tra il sionismo e un pezzo del pensiero sionista e il socialismo
Come dire un'identificazione che era senso comune
In
Nel bellissimo film di mal
Quando si vuole impedire contro l'ebreo che star ristorante nonostante leggi razziali gli si dice ebrea Mosca
C'è un un un senso comune che di diciamo traduceva questa identificazione un'identificazione che è diventata anche più come dire corposa è spessa topo
La tragedia dell'Olocausto per quello che questa tragedia rappresentata un'identificazione che
Come la nascita dello Stato di Israele fu fortissima
Negli archivi della Federazione del Partito comunista di Torino c'è un manifesto di una sezione di fabbrica che lancia una sottoscrizione per pagare il viaggio a degli ebrei comunisti torinesi che vanno nello Stato di Israele a fondare lo Stato di
è un piccolo episodio che dalla misura diciamo di come in una certa fase questo processo di identificazione
Era così forte bene siamo passati da una fase di questa natura
Ad una fase in cui come gli abbiamo avuto il suo posto perché prima la tragedia dello stalinismo che produsse come è stato richiamato più di un elemento di dubbio di crisi
Poi la guerra dei sei giorni poi settantatré
Fino al Libano perché è il momento di svolta e di ricostruzione di un percorso parte in qualche modo una vicenda in Libano
Bene abbiamo avuto tra queste due fasi proprio una cesura
Che nella sinistra si è tradotta in una sorta di rimozione del del problema io dirò mi ricollego a una cosa che ha detto
Che è stata detta nelle relazioni iniziali io ho l'impressione che a un certo punto questa cesure questo senso di rimozione è stata vissuta inconsciamente quasi come un senso di sollievo
Lo dico con grande sofferenza cioè quasi il non dover più rispondere per una colpa dell'umanità
Il non dover più la sinistra a farsi carico di un problema che in realtà non era soltanto un problema da sinistra un problema del mondo ma di cui il mondo non si faceva carico e che invece la sinistra per lungo tempo aveva sentito sulle sue spalle
E noi abbiamo avuto una cesura traumatica perché nel sessantasette in realtà
Ne abbiamo avuto una scissione netta
Tra chi scelse l'identità ebraica e allentò il suo rapporto con la sinistra è con le forme organizzative della sinistra io ricordo quanti compagni nostri
Vissero drammaticamente quella stagione e da quel momento allentano anche proprio in termini di presenza di milizia di scelta politica una presenza a sinistra
E chi cessa d'essere militante di sinistra ONU Bilardo Fuscaldo di una sorta di come dire
Autodafé
L'identità l'identità ebraico
Ho richiamato questo diciamo questi fatti perché io credo che nel momento in cui affrontiamo il problema sinistra cultura ebraica bisogna sapere che c'è da ricostruire un'analisi una cultura e una proposta cioè è un percorso che va ricostruito perché la cesura è stata sprofonda
I processi che si sono diciamo quel quel rapporto identificazione così naturale quarant'anni fa in realtà poi via via si è perso i fatti storici e politici hanno introdotto tali elementi di contraddizione
Che non è soltanto come dire
Con una riflessione semplicemente autocritica che si può rimuovere questa cesura c'è proprio il problema di come si ricostruisce
Seriamente
Un'analisi ripeto una cultura e un rapporto culturale prima ancora che politico tra
Sinistra è questione ebraica e su questo come si costruisce una proposta politica per quello che riguarda un partito
Che sia così io lo
Mi pare che il ruolo
Miele di confermato questo problema dal fatto che
Come espressione di quella cesura e di quella rottura così traumatica
Noi abbiamo avuto proprio come dire un offuscamento sul terreno più strettamente politico della capacità della sinistra di misurarsi coi problemi politici che si ponevano in Medio Oriente lo Stato di Israele
Non è mai stato giustamente anzi questo vivaddio merito storico per la forza di quel processo di identificazione originario non è mai stata messa in discussione lo Stato di Israele all'esistenza dello Stato di Israele
E però noi abbiamo attraversato delle fasi in cui senza mettere in discussione formalmente anzi dicendo che non si doveva mettere in discussione formalmente quella scelta
In realtà poi il linguaggio che si usava e le categorie con cui si leggeva la realtà erano sostanzialmente contraddittorie io ricordo solo perché poi
Il lessico a una forza più di qualsiasi altra cosa no il linguaggio due fatti semantici
Tutta un'analisi che essi che ebbe grande
Successo a sinistra appunto tra il sessantasette e la fine gli anni Settanta sul ruolo subì imperialista di Israele
In cui quell'aggettivo subì imperialista era qualcosa di più che un'analisi su
Come dire i rapporti strategico militari nel mondo in realtà la alludeva ad un rapporto Israele capitale che in qualche modo riconduce ad alcuni temi diciamo dell'antisemitismo classico
Oppure su un altro terreno la soluzione politica che veniva indicata per la risoluzione del problema il Medioriente veniva espresso che una formula ambigua e che era carica di reticenza riconoscere i diritti del popolo palestinese e i diritti di tutti i popoli e Paesi della regione
In cui quell'espressione voleva dire che dunque lo Stato inserendo avvisare ma non si aveva il coraggio di chiamarlo per nome per nome e cognome si diceva a tutti i popoli e Paesi e regioni implicitamente sostenendo
Allora io credo che bisogna partire da qui parte dal fatto che la sinistra ha vissuto drammaticamente quella cesura e si è aperto un deficit grandissimo di cultura di
Analisi e di riflessione su cosa ha rappresentato nella storia della sinistra
L'apporto di una cultura ebraica sionista e
Come diciamo fa
Sia necessario ricostruire questo rapporto e quindi in questi anni il titolo del convegno di oggi è molto giusto il il rapporto lo si è dovuto ricostruire in un percorso tra emozione e ragione
Io credo che la sinistra e per quello che riguarda mail Partito Comunista ha cercato di colmare un deficit di analisi attenzione intanto con una ripresa di riflessione sull'ebraismo che qualcosa che viene prima
Di una riflessione sul Medio Oriente sullo Stato di Israele sui problemi politico
Politici che si pongono in quella regione
Con un'analisi più attenta e più ragionata dello Stato di Israele mi pare che in questi anni tutti insieme abbiamo fatto dei passi in avanti nel ragionare su uno Stato di Israele non demonizzato in un esorcizzato
E con un'articolazione di proposta che
Politica poi in rapporto a alla situazione in Medio Oriente che mi chiare mi pare molto più chiare più efficiente che non è solo più una generica affermazione
Di diritto di tutti i popoli tutti i paesi che aveva una regione mai l'assunzione in termini formali esplicite del principio due popoli due Stati
E il fatto che a partire dall'ottantatré Partito Comunista USA in tutti i suoi documenti ufficiali una formulazione assai meno reticente assai più netta che dice il riconoscimento del diritto al popolo palestinese riconoscimento dello Stato Isella vivere i confini riconosciuti sicuri e garantiti
Ora a me pare che si tratta di
Appunto
Proseguire sulla strada che si è faticosamente avviata
E ricostruire appunto un rapporto che superi quella antica cesura ora dal punto di vista di un partito politico è evidente che il punto di osservazione che si tende a privilegiare quindi anche il punto di intervento che si tende a privilegiare un punto politico e quindi
Io credo che
Sia ineludibile per un partito misurarsi con questa questione no come punto di vista assoluto ma certo come punto di vista prevalente ripeto perché
Un partito è cosa diversa da un soggetto culturale un'altra cosa
Misurasse con la situazione in Medioriente e cercare di ricostruire una corretta
Analisi di che cosa sia
Lo Stato di Israele da un lato e ricostruire
Ci arriverò e distinguendo i due livelli
Un rapporto corretto tra
Se stesse a sinistra è questione ebraica partendo dalle vicende del Medioriente ora a me pare che
Oggi la sinistra in Italia in Europa si è arrivata delle acquisizioni molto importanti che in qualche modo s'intuiscono una risposta ad alcune curativi che poneva stanato signor suo nessuna impresa mi pare che si sia acquisita la consapevolezza appunto che qualsiasi soluzione non può essere che una soluzione fondata sul principio due popoli due Stati
E quindi si supera una logica diciamo che in qualche modo è reticente per acquisire invece il fatto che lo Stato di Israele è una realtà che non soltanto corrisponde come poteva essere pensata quarta anni fa come dire a
Un problema di
Su di di di
Riconoscimento da parte dell'umanità
Di un debito ma rappresenta è alta che va garantita e deve vivere in confini sicuri e garantiti
Mi pare che nella sinistra sia acquisito largamente il fatto che un principio due popoli due Stati significa un reciproco riconoscimento dei soggetti che poi devono Fontana soluzione di questo genere
E mi pare che sia un dato acquisito che la soluzione non può che essere una soluzione negoziata che appunto affermi due diritti
Da questo punto di vista io credo che vada squisito il fatto che nel giro di pochi anni
Si è arrivati ad una assunzione di una linea che mi pare abbia sbarazzato di molto
Reticenze ambiguità equivoci dietro cui si poteva mascherare un progetto un processo di delegittimazione per lo Stato di Israele e per questa via mette immediatamente
Della identità dell'identità ebraica
Allora come la sinistra partendo da queste che io considero acquisizioni largamente assunte può continuare a operare
Ma io credo che intanto ci sia il problema del rapporto tra sinistra e Israele
E qui mi pare che il punto politico decisivo sia quello di
Insomma attenersi al principio che il problema non è isolare Israele il problema è isolare dentro a risolvere
E cioè che una linea di isolamento Israele in realtà sarebbe una linea politicamente sbagliata ideologicamente ambigua che risentirebbe in realtà di una reticenza di un'ambiguità non sciolto tanti
Israele come qualsiasi Stato nel mondo e qualsiasi comunità statuale nazionale non è una monade non è omogenea
Credo che nessuno che sta in questa sala che pure a cuore questi problemi a particolari simpatie per cane per dirne una quindi cioè voglio dire abbastanza evidente che
Isa è una società complessa in cui tutti i conflitti di classe sociale politici culturali tutte le antinomie tutte i principi di contraddizioni si manifestano
Se si parte dall'acquisizione che lo Stato di Israele il suo diritto a esistere un diritto come dire assolutamente assunto non e non si deve mettere in discussione che anzi qualsiasi soluzione non può che passare attraverso il riconoscimento dello stato bisogna la sua
Suo diritto a vivere in condizioni di sicurezza allora il problema appunto non è isolare Israele può le misure dentro Israele
Da questo punto di vista il problema del rapporto tra la sinistra italiana ed europea e le forze che si battono dentro Israele contro diciamo una linea oltranzista e si battono invece per l'affermazione di una linea fondata sul negoziato sul riconoscimento reciproco su una soluzione che superi lo stato attuale di impasse è estremamente importante io considero per esempio che la intervista che appare venga concesso alcuni quotidiani italiani non soltanto italiani circa un mese fa
Abbia contenuto contenga delle aste delle affermazioni di grandissimo rilievo di grandissima importanza che costituiscono un punto di riferimento per la sinistra europea Italia
E qui vale come dire l'esperienza che la sinistra europea italiana fatto in altre occasioni
Chi è un po'più zero dimesse ricorderà come la vicenda della libera del processo di liberazione algerino
Non conobbe un momento di svolta fino a che non si produsse una traumatica lacerazione nella coscienza culturale francese e nella coscienza della sinistra francese processo fu drammatico per cui che coinvolse la sinistra in modo davvero Complesso
Vale la lezione del Vietnam Vietnam ha cominciato a vincere quando cinquecento mila cittadini americani hanno cominciato a protestare a Washington contro la guerra del Vietnam cioè curiosi produce un fatto che sposta forze e muta orientamenti dentro alla comunità dello Stato di Israele e quindi il problema della sinistra è come interloquisce con quella sinistra e stabilisce una relazione il rapporto è un'iniziativa comune oppure un'altra linea sarebbe una linea appunto non producente e culturalmente politicamente ambiguo da questo punto di vista io credo che sia questa la risposta al problema che poneva Finzi nessuna chiudendo il suo intervento cioè Finzi diceva
Il senso comune in questo momento che il vincitore il palestinese ma il palestinese non fa nulla per come dire tradurre in azione politica questa sua vittoria è vero
Io credo che sia come dire un un tassello però per superare uno stato di impatti questo genere sta in che cosa succede dentro lo stadio lei come si muovono le forze progressiste riso
L'affermazione riappare vanta esempi importanti se in quell'intervista che è stato un errore tragico aver delegittimato qualsiasi interlocutore palestinese
E la necessità di ritrovarmi a uno l'affermazione che altri esponenti del movimento progressista israeliano hanno fatto che seduce nella formula la pace si fa con il nemico
E sono come dire fatti politici di grandissimo rilievo che puntano esattamente ad affrontare quel nodo che finse che finse poneva pone
Secondo problema me pare che ci sia la necessità di interloquire con
Il della sinistra deve essere capace di discutere interloquire misurarsi con le comunità della diaspora ora qui bisogna essere chiari io non voglio so
Che giustamente si è molto attenti chi vive nelle comunità israelitica e anche quelle italiane naturalmente
A rifiutare qualsiasi processo di identificazione tra comunità israelitica Israele e questo è giustissimo e guai se la sinistra determinarsi in qualche modo questo tipo di identificazione che errata
Dopodiché io francamente non capisco però molto quello che ha scritto Fubini nella sua lettera perché neanche Fubini e uno e Bino
Che significa dire ne sarebbe interessa solo a me
E interessa in quanto e e lo lo vive così drammaticamente scrive quella lettera e siamo tutti qui in quanto appunto nessuno è uno e Bino in quanto come dire sentire drammaticamente una condizione di militante di sinistra in Italia che però ha un rapporto con il suo essere la suonerà una identità ebraica che in qualche modo interloquisce con non soltanto quelle identità Marco il modo materiale e concreto con cui quell'identità sia espressa sia nel nostro Paese sia nel mondo
Quel modo a un pezzo no marginale in quello che accade in Israele
Quindi è giusto dire che io credo che sia corretto dire che non guai se la sinistra determinasse un'equivalenza comunità ebraiche Stato d'Israele dunque non ha nessun senso insomma proprio d'accordo con
Ma cosa diceva Strauss che senso ha chiederà un ebreo conto di quello che succede di Saverne questo è un errore tragico e quindi queste identificazioni va rifiutata dopodiché
Sappiamo tutti che però appunto lesse il vivere consapevolmente l'identità ebraica a un suo elemento essenziale nel vivere con attenzione compartecipazione con consapevole a tutto quanto accade la in un rapporto molto complessa molto particolare ma che esiste e che non può essere rimosso
E allora il problema di come si ha una capacità di interlocuzione
Della sinistra con le comunità della diaspora in quanto questo sia come dire parte determinante del far maturare anche dentro le sorelle sempre analogica non dell'isolamento dello Stato il ma dell'isolamento dentro Israele di chi ha posizioni
Oltranzista errate reazionari è questione no secondarie non marginale e ce ne siamo accorti in questi mesi
Non credo che sia peraltro moderno non credo che ci sia altra ratio dietro al fatto che cinquecento cittadini italiani che non sono cittadini israeliani
Che però vivono alcune la loro identità ebraica li ha portati a firmare un appello e protestare contro Schmid se non ci fosse questo tipo speciale compenso di rapporto perché mai lo avrebbero fatto e hanno fatto bene a fa
E quindi mi pare che da questo punto di vista ci sia ci sia questo secondo aspetto c'è poi un terzo aspetto più complesso va molto al di là della contingenza politica
Ed è la capacità della sinistra di misurarsi con una rivisitazione storico-culturale dell'ebraismo e del pensiero sionista io penso per esempio
Che sarebbe estremamente interessante età
Come dire che la sinistra si facesse promotrice di una riflessione su che cosa è stato lo Stato di Israele non soltanto dal punto di vista politico e delle relazioni internazionali in questi quarant'anni ma che cosa è stata la società israeliana come costato costruito lo Stato bisogna
Quali sono le esperienze che hanno connotato l'identità dello Stato di Israele qui giustamente si è fatto riferimento al valore emblematico e simbolico dei kibbutz prima di quell'esperienza cosa sono stati in questi quarant'anni
C'è una rivisitazione politico-culturale che si misuri con l'identità ebraica in primo luogo per come sia concretamente materializzata Lima che poi si allarghi a una riflessione sul
Sul
Che somma rivisiti il rapporto sionismo socialismo e riscopra come dire tutta la fecondità di un rapporto che ha avuto anche un valore di simbolo in termini di massa di non poco conto ecco io ho finito e ringrazio per la pazienza con cui mette ascoltato io credo che su questo terreno si siano fatti grandi passi in avanti che oggi la sinistra in Italia per quello che ci riguarda io credo sicuramente parlo comunista
E abbiamo come dire cercato questo è un processo tutt'altro che compiuto ma abbiamo imboccato un percorso una strada che sta facendosi superare appunto quella cesura cui facevo con riferimento all'inizio non è una sfida linea facile
Non è priva di contraddizioni
Siccome il percorso è tra emozione e ragione i due termini non si coniugano sempre
Al netto di contrattazione di scissioni
Starei attento ecco nell'intervento che ho apprezzato molto i sta in alto se una conclusione che mi pare un po'
Come dire di maniera se in auto ha detto la sinistra
In questi anni ha fatto grandi passi in avanti ma l'ho fatto essenzialmente nei suoi gruppi dirigenti non lo ha fatto alla base e mi è venuto in mente un po'quelli che ci hanno sempre detto va be'voi siete un partito democratico minivertice ma siete stalinisti alla base varate quando lo stalinismo contagiato il Partito comunista lo statuto ha contagiato dal vertice alla base e quando se ne è liberato vivaddio se n'è liberato e
In gran parte dal vertice alla base questa scissione manichea per cui c'è un freno ricevono presente molto illuminata intelligente una base
Molto arretrata culturalmente non corrisponde alla realtà è un processo certo compresso certo difficile che coinvolge tutta l'esperienza dei Comunisti italiani
Io credo però che la dobbiamo percorrere perché appunto lo ripeto la ricomposizione di quella scissione che sia determinata in modo così traumatico è qualcosa di cui ha sofferto non soltanto ogni ebreo di sinistra ma complessivamente la sinistra nel suo insieme
Grazie Piero Fassino
Abbiamo un tempo credo per un paio di interventi uno due interventi adesso tocca a Paolo Sorbi
L'intervento di Stalin Houses pestato brusco
Su una serie di questioni io voglio intervenire su una serie di problemi che ha posto
E che mi coinvolgono personalmente come cristiano come cattolico
Innanzitutto dico subito che mi ritrovo nell'analisi Brusca che ha fatto sta in house per cui parlo all'interno un po'del suo paradigma ho letto anche da alcuni recenti sugli articoli sulle radici del quarantesimo Israele mi ci ritrovo totalmente e che perché i pochi che mi conoscono sanno che non si discute sulla questione Israele quindi parliamo tra amici ma proprio perché si parla tra amici io sarò altrettanto netto
E quindi facciamo un discorso intera amicizia israeliana questo per premettere perché non vorrei poi dare adito ad ambiguità
Recentemente tornando con l'amico Scalpelli da un viaggio lungo interessante da Israele
Sono stato sorpreso qui in Italia dalla stampa cattolica e da quello che in maniera un po'pasticciona sta in house ha detto ma che in effetti ci sono
Elementi di ritorno e di diciamo e di quello che si chiama tecnicamente antisemitismo teologico
Che va subito distinto dall'antisemitismo biologico quello contemporaneo moderno dei nazisti
E dall'antisemitismo politico che a sua volta si articola poi anche io credo credo che l'amico Senna ossia l'accordo in un fazioso anti Israele legalismo quanti si sionismo
Se l'antisemitismo teologico va distinto non va separato veramente io credo che come cristiani come cattolici io parlo per una persona religiosa quali sono io a titolo assolutamente individuale
Molto molto dobbiamo riflettere in modo profondamente autocritico su come l'antisemitismo biologico quello contemporaneo
A anche elementi di continuità con quello antico mai morto direbbe sta in house e ha ragione
Però vanno visti bene i nomi cognomi e personaggi se non si fa appunto un po'un pasticcio e non si coglie bene la questione
Diciamo di come oggi sta risorgendo nell'area cattolica un moderno un moderno almeno apparente purtroppo antisemitismo non di tipo teologico ma che può farlo rinascere e mi spiego
I gli amici di Comunione e Liberazione a persone che non sono contro Comunione e Liberazione pure essendo le spiritualmente molto lontano come formazione storia e quindi ho tutto il diritto di criticarli in questo senso gli amici cari di Comunione e Liberazione hanno fatto alcuni articoli sul loro interessante settimanale il sabato
Fatto in modo fazioso e settario sulla lobby del tempio anche qui con una serie di pasticci colossali sul concetto tecnico oggi di lobby
E facendo un corto circuito psicologico che sta in house scorrettamente denunciava fanno a scendere poi il discorso dalla lobby del tempio al ritorno della cattiveria teologica
Degli ebrei non degli israeliani ma di conseguenza anche degli israeliani
Contemporaneamente nelle stesse settimane dal versante della sinistra Catholic in altrettanto linguaggio settario sul Segno sette settimanale dell'Azione cattolica
Veniva fuori un discorso altrettanto settario sia sulla questione attuale
Dello scontro israeliano palestinese sia sulla questione del liberalismo quindi vedete che la questione come sempre in terreno religioso non è meccanicamente riportabile ai concetti destra sinistra quindi vi prego di fare un po'uno sforzo di capire che però anche sta in house lo deve fare che quando parla su con persone religiose
Deve capire che c'è un'autonomia del linguaggio dei religiosi è un'autonomia del linguaggio tra i religiosi
Per cui una serie di parole che dice un cristiano che dice un cattolico in particolare presento la paternità di Abramo
Che così bene il cardinale Ratzinger ha rivendicato non è semanticamente la stessa risonanza io vi prego di approfondire in questo c'è un settarismo di parte ebraica
Di capire teologicamente quello che diciamo noi e quanto diciamo con versioni cioè cambiamento dell'animo e quindi credere in legge su Cristo Messia come fa Edith Stein
Che muore ad Auschwitz
Non mi interessa la percentuale un po'casistica quanto perché ebrea o quanto perché suora
Suor Maria della croce si fece chiamare questa carmelitana Santa di origine e di stirpe ebraica
Ecco quando noi rivendichiamo la santità di Edith Stein non vogliamo assolutamente diminuire e qui c'è una faziosità ignorante
Di un certo Di Nola che scrive su Shalom delle cose attaccando il cardinale Ratzinger perché conoscendo la vita del cardinale Ratzinger e conoscendo quanto nella Baviera nazista Louise fece con un resort lande Stino di seminaristi come fece a sua volta il cardinale allora punitivo è l'allora anche seminarista punitivo in Polonia nell'organizzare il reso dissemina visti a favore degli ebrei perseguitati per veramente impressionante allora il corto circuito perché non si deve pensare che alcune interviste
Gestite in modo fazioso da Cl gestite in modo settario e antisemita
Dal sabato
Debbano essere riportate all'intervistando
All'intervistando l'intervistatore ha manipolato quelle cose bisogna California se non vengono dei corto Circuiti che poi incerte se di la le persone si domandano ma allora come mai questo discorso della lobby del tempio
Non è totalmente falso
E mi scuso un po'della polemica però in effetti bisogna che la minoranza ebraica in Italia religiosa specialmente a me quella vi interessa moltissimo senza dimenticare ovviamente le mediazioni politiche su Israele che dicevo prima
Si faccia carico non è di accettare perché hanno tutti i diritti di non accettare il linguaggio dei religiosi cattolici ma di accettare questa difficoltà gli altri linguaggi religiose
Dicevo paternità di Abramo uno e l'altra domenica abbiamo pregato su una lettera di Paolo di Tarso tremenda sconvolgente
Sulla lettera ai Romani la lettera i dannati Paolo dice apparentemente due cose totalmente diverse da una parte l'irreversibilità della promessa che ancora oggi fa del popolo ebraico il popolo di Dio ancora oggi
E dall'altra parte la rottura rispetto alla Torah totale da parte di noi cristiani ma non ma non è nella sua totalità esaurita e qui si apre con uno straordinario affresco su questo discorso ebraico-cristiano che accenno per lo meno ma che poi a una mediazione una valenza politico-culturale terribile
Perché nei giornali cattolici non a loro volta facendo attenzione e non avendo rispetto del linguaggio autonomo ebraico religioso si fa un pasticcio terribile lo denunciavo prima tra lobby ebraica Israele sionismo e chi ne ha più ne metta
Questo fa andare indietro e far ritirare sempre di più le forze diciamo aperti nella chiesa e che vi prego ancora una volta non identificate le subito Sinistra e destra perché non è così
E anche all'interno della unione delle comunità israelitica succede la cosa basta leggere l'ultimo numero diciamo
Quindi il problema il problema della precisione linguistica e della reciproca relatività dei linguaggi religiosi e decisivo
L'ultima cosa mi sembra che sempre dicendo quello che sta succedendo quindi informando più che altro nel mio intervento
Una realtà interessante nell'area cattolica e la presenza del primate di Francia del cardinale visti ce che ebreo a quattordici anni si è fatto battezzare la mamma è morta Auschwitz
E Luigi nella sua degli e che è un bestseller attuale da oltre venticinque giorni in Francia
Narra in modo straordinario questa in come dire quella che il Papa ha chiamato giustamente questa intrinseca interni Italia ebraica ciascun cristiano
Il cardinale ellenistici
Può essere effettivamente un elemento di aperture di ponte senza arrivare a sincretismo io non amo molto le sommatorie giudaicocristiane lo dico subito credo che il cardinale Ratzinger ha fatto benissimo
A precisare l'autonomia
Totale dei cattolici rispetto all'ebraismo ma credo altrettanto che una presenza come quella del cardinale distici oggi in Francia
Primate della chiesa e pareo che non rinuncia alla propria ebraicità teologica ma che si rende conto di interpretare uno straordinario paradosso
Possa punto a persone anche come sta in house ma tanti carissimi amici
Ecco far comprendere il nostro linguaggio delle nostre preghiere del nostro modo di parlare religiosamente
Che non vuole essere assolutamente un mo'assolutamente un modo di come dire fare corto circuito e rilanciare quell'antisemitismo teologico che c'è
Che attuale che è un potenziale elemento purtroppo di ritorno nella sinistra e nella destra cattolica e che va giustamente denunciato però io pregherei con precisione
Grazie per l'ultimo intervento David Bidussa
Scusate io cercherò di essere il più veloce possibile perché capisco che questo punto più o meno né tutti abbiano
Fa diciamo molto semplicemente molto prosaicamente
Ma io personalmente mi preferisco scegliere un solo tema questo intervento fissato su due o tre cose ma resta il più veloce imprese più velocemente entro su un punto solo
E con consegnò il punto tematico sollevato dall'azione diamo soluzione
E il problema secondo me è che qua in in questa occasione come in altre occasioni non necessariamente tutto nasce oggi
E dico si conclude o parte per un notarlo mondo domani
Ci sono due soggetti in questione
E non credo che ci sia solo un unico soggetto
Cioè a dire
Io posso capire che ci sono
E personalmente posso anche vivere con problema in maniera problematica una serie di scogli culturali tutti i ostacoli culturali oltre al diciamo diversamente anche difficoltà
E discorsi
Da parte della sinistra ad affrontare la questione per lei
Oppure la condizione per oppure le il vivere dico bene secondo me questa è una parte spogli un'altra parte
Ed è gli ebrei Chisso
Sostanzialmente in questo processo io non credo che esista solamente una resa dei conti con un solo imputato in un solo giudice
Oggi sono due imputati e io preferisco che non siano imputati non siano due dialoganti
Alla fra due dialoganti secondo me ci deve essere anche uno statement una dichiarazione di intenti diciamo un cahier in cui si dice benissimo io ho un compito non è semplicemente quello di andare a far le pulci a qualcuno
E anche il problema di fare i conti con la mia visto con la mia identità e vedere cosa sono diventato in quale processo sono diventato che cosa sono o che cosa non sono più ci perché in dove sta ragionamento nel momento stanno un punto solo sono d'accordo col dire che esiste una centralità di forme culturali che definiscono l'identità verso in questa centralità di figure culturali un attimo la conoscenza di una lingua metto la conoscenza non di una cultura semplicemente perché conosciuta attraverso le traduzioni o attraverso chi al Po il potere di saper la lingua quei trasmettermi
In una forma che lui considera più consuma dentro un sistema di trasmissione di cultura quella che lo garantisce me
Bene
Così come in un paradigma culturale tipicamente diciamo post Concilio Tridentino il latino è la lingua di chi permette la vulgata e quindi che si sappia pure l'avvocato e basta perché controlla le foto
Perché controlla cosa si può dire cosa non si può dire e quanto si può esteso caduto non è contestabile perché l'unico è contemporaneo impegno distributore ai giudici sovversivi
Al punto a questo punto è secondo me
Che qui esiste un problema lo rinuncia e basta perché non voglio dilungarmi se in caso se volessimo riprendere successivamente nella seconda parte di questa giornata questo tema
E il fatto che
Dovuta al genocidio parola che io preferisco l'Olocausto perché a tutta una serie di semantica che mi convincono poco comunque c'è un c'è solamente il fatto che sono scomparsi Totti milioni di persone e qui mi interessa poco fare contro i morti
è il fatto che con la scomparsa di Totti milioni di persone scompare un modo un'attenzione culturali
L'ha presentata in un mondo di e il risultato qual è o un'asta attualizzazione di un indù c'è un processo nazionale statuale in cui sostanzialmente la diaspora delle a uno stato di fare la sua non organica prezziario semplicemente last spetta di grande diciamo mancanza un'assenza cultura e dura secondo me da almeno quaranta ed è semplicemente dovuta al fatto che ognuno
Può deve leccarsi le ferite un riuscitissimo perché diciamocelo francamente se oggi esiste una presa di fondo
E questo è drammatico se vogliamo della seconda precedere l'in cui il revisionismo storiografico può avanzare io non credo che sia semplicemente anche se accetto il concetto l'epiteto per cui Nolte sia un mascalzone
Quindi è semplicemente il fatto che non sia un mascalzone per cui si possono dire sul fenomeno hitleriano alcune cose e con questo punto Ciccone perché vuol dire che nel senso comune collettivo magari non sarà generalizzato ma esiste la rendita politica della diciamo del dell'orrore
La seconda guerra mondiale sta finendo al problema non significa se tu sei vissuto per quarant'anni sulla rendita politica di questo orrore non voglio permette devo di vivere solamente sulle la politica di questo questo è il punto che a questo punto se la RAI rimane solo se fosse se rimarrà o se il tratto caratterizzante dell'identità sarà solamente la rendita politica dell'orrore non ci troviamo di fronte una bottiglia vuota queste che non ci arriviamo nessuna Croce già nel Settecento esitò consapevolezza politica e culturale di ritrovare una provenienza culturale che nasce semplicemente dal fatto di riscoprire identità perdute che nasce dal fatto di riapre Grazzini non solamente attraverso una chiave religiose non essenzialmente premesso ma che negli USA ma senza aumento a tre mesi ma che per cultura laica di una rapidi tappo diciamo culturale e di messaggio che si interroga a partire dal momento in cui non esiste più una comunità complessiva per la possa produrre questa
La sostanza del discorso il cosiddetto detto in in soldoni e detto in termini se vogliamo anche un po'brutta un po'anche estremizza ma estremizzazioni servono anche per evitare di colpi di frusta in certi momenti in cui può può visite dall'allentamento ritenzione
Fare una politica culturale in cui l'elemento caratterizzante cimentare
Sia Hill andare a fare semplicemente Conti
E andare a contare le virgole dentro il discorso politico altro senza guardare qual è la proposta culturale o la profondità di questa stessa proposta contro ammesso che ci sia
Significa a a un certo punto perdere completamente la propria connotazione ora il punto a mio avviso in alcun Paese in un contesto come con italiano diverso il contesto americano totalmente diverso il Contestabile
Nuclei in cui la quando si parla di di cultura ebraica in Italia la cultura greca la cultura delle traduzioni che ci siano italiane quindi semplicemente sempre costantemente la lettura che secondo me
Dove l'unico sapere ebraico
Complessivo filosofico se vogliamo di tensione emozionale si fonda su un sapere e qui non lo dico senza astio però è una resa dei conti secondo me è un dato concreto esistente con il sapere rabbinico ridacchia
E fuori dalla sorella quindi con non esiste una consapevolezza e non coscienza di cosa penso costruita assolti perché mancano i i dati fondamentali su cui prospettano manca la possibilità di antica arrangiarsi dentro dentro una riverenza assolutamente che scappare da quale scaffale si può citare qual è libero bene questo sì fino a dipendenza culturale domanda figlia l'esito non può essere altro che due o appunto come dicevamo s'non l'assimilazione con la realizzazione perché alla fine quello di venti e basta
E quindi
Dinamica puramente diciamo in qualche modo da una minoranza religiosa oppure affidare al ministero dell'educazione penso alla casa diciamo ove al massimo David Grossman se ci va bene di fare l'acconto non sono del tutto no battaglia culturale del tuo Paese un contesto per cui come
Sottolineava l'intervista rilasciata all'Unità di di giovedì l'alternativa al senso delle può permettersi di essere Atene oltre invece essere obbligata X-trackers parte perché questo capisco che è un problema anche interno paese ma ne all'interno di un paradigma culturale dove io posso anche percepire la drammaticità di questa alternativa esiste anche per me che in quel Paese non vivo un'altra problematica accanto a questo voglio dire che il medico resta prima che io lo devo dire
E non ce l'ho fatta e qualcuno mi faceva di spezzina per spiegarvi Chisso
E la secondo me la povertà culturale che oggi abbiamo l'Italia da parte di da parte del mondo ebraico e anche quella che non permette più di tanto per quanto la sinistra possa come dire pur grazie
Rivisita sì di Forlì elementi di discussione di analisi perché questi tre quattro minuti l'altra volta qualcun attore fornici non ci serve o se il fantasma di se stessi in se stesso sette spesso queste
Liceale quattordici e trenta con la comunicazione di David Meghnagi sul tema stereotipi a sinistra le immagini degli ebrei nel discorso politico della sinistra riprenderanno i nostri lavori gran
Presidente noi i lavori di oggi pomeriggio
Che prevedono due relazioni e una serie di
Interventi parte dei quali
Decisi dagli organizzatori gli altri invece assolutamente liberi anzi
Chiedo a chi del pubblico fin d'ora corre a prendere la parola di far avere il suo nome quando dovremmo pur cominciare gli interventi chiedo anche ai giornalisti di fare il loro lavoro con molta discrezione perché stamattina allora dato molto fastidio rispetto del loro lavoro ma Catel nostro stare a sentire
Do subito la parola per la prima relazione a David me che Nagy
Il titolo e la sua comunicazione stereotipi a sinistra
Le immagini degli ebrei nel discorso politico della sinistra
Forse è un problema
Adesso sì
Adesso si sente
Ho accettato con piacere di tenere questa comunicazione oggi comincerò con una breve citazione
Da un romanzo
Particolarmente interessante Piero Manzoni Singh ci sono scene
Ci sono celle è una storia d'amore ma io credo che sia una storia cabalistica d'amore
E c'è una pagina in cui il personaggio evidentemente Singer intrattiene un rapporto segreto con la Giunta e città
Dice Noches oscene
Non avere paura
Farò in modo che tu ribatte assente
Io credo che con queste parole delicate Singer mette in bocca al personaggio dell'omonimo romanzo
Un aspetto del rapporto segreto che l'ebreo intrattiene con la giunta in città
E che è diventato terribilmente
Drammatico all'indomani dello sterminio nazista
A pagina settantuno l'innamorata Schiochet le che malata gobba non cresce risponde io sono ammalata e ho smesso di crescere
Ecco io credo che noi dobbiamo fare in modo che l'aspetto più antico è orfano dalla nostra persona torni a crescere
Stamattina ho ascoltato con molto interesse gli interventi e mi ha particolarmente colpito lo prendono come spunto di partenza per la mia relazione
L'intervento di Paolo Sorbi
Che chiedeva con forza
Di tenere conto dell'autonomia dei linguaggi con cui la stampa cristiana parla degli ebrei
Io accetto questo invito penso che sia importante nel tenere conto dell'autonomia dei linguaggi con cui le diverse componenti della società italiana e di tutte le culture che si confrontano sul problema ebraico
Tenere conto della specificità del loro linguaggio evitando ogni appiattimento
Perché con l'appiattimento c'è il rischio dell'omologazione
Nell'indifferenziato che la caduta nell'indifferenziato
è una cosa estremamente pericolosa per la crescita della cultura e anche poi si rifletterebbe in un boomerang per l'
Ma io vorrei invitare l'amico Sordi
A tenere conto della gravità contenuta
Nelle frasi con cui la cultura cristiana di recente come una liberazione il sabato e altri hanno parlato del Giudaismo in quanto riporta no lo stereotipo antigiudaico cristiano a un'epoca precedente a quella della cultura conciliare
Esiste anche per la vostra specificità di linguaggio un fatto estremamente grave regressivo dell'intorno ad un antigiudaismo pre conciliare
Al cristiano io chiedo se ha ancora senso per lui la vocazione imperialista con cui ritiene salvo solo colui che accetta la sua fede
Oppure il cristianesimo è in grado oggi grazie alla drammatica evoluzione conosciuta con il Concilio Vaticano secondo e all'impulso della storia per la modernizzazione e la velocizzazione della cultura di tenere conto della pluralità delle culture io credo che il cristianesimo si ancora intriso soprattutto nei rapporti con il Giudaismo
Di qualche elemento regressivo da cui non riesce a liberarsi
Non si
Tratta tanto di accusare il cristianesimo di essere antisemita o meno sarebbe folle omologare
L'antigiudaismo cattolico di oggi con quello di cinquanta anni fa o di cento anni fa quando per entrare nella Fondazione di Gesù bisognava almeno non essere di origine ebraica di tre generazioni
Almeno di tre generazioni anche se Ignazio di Loyola era contrario a queste follie è stato fondatore della Compagnia di Gesù
Non voglio omologare assolutamente l'atteggiamento della Chiesa di oggi anche nei suoi aspetti regressivi a quello della Chiesa precedente oppure alla barbarie del razzismo tout-court
Però si tratta di interrogare i loro stessi codici
E se ritengono un fatto accettabile per la cultura moderna che ci posso ancora essere il monopolio della salvezza sono domande che mi pongo da un punto di vista teologico pur non essendo credente
Allo stesso modo
Volevo
Proporre
Allora Piero Fassino una domanda e veramente vero che c'è stata identificazione della cultura di sinistra con Israele ho con gli aspetti progressivi del sionismo sino a quando non c'è stata la svolta del sessantasette a meno che non vogliamo distinguere la cultura della sinistra occidentale da quello che avveniva in Unione Sovietica
In Unione Sovietica nell'epoca dei processi del trentasei trentanove è stata letteralmente eliminata l'intera intellighenzia ebraica
E all'indomani del conflitto mondiale Estate eliminata l'intero gruppo dirigente del Comitato antifascista
E la drammatica evoluzione conosciuta dall'Ebraismo nell'Unione Sovietica fa o non fa parte della storia della sinistra
A meno che non si voglia dire che la storia della della sinistra tra sinistra occidentale e sinistra dell'Est non sia la stessa cosa e in effetti non è la stessa cosa
Ma si tratta di interrogarsi su quanto credo che su questa cosa con parlerà per cui io so però nel mio intervento di quel dibattito
Sviluppatosi nell'Est Europa con tutte le conseguenze le vicissitudine che ci sono state si è riflessa nella falsa coscienza occidentale in che misura quel dibattito ha inquinato il dibattito nella cultura occidentale
Ci sono problemi estremamente compositi su cui non mi pare che sia stata fatta adeguatamente luce
Io ho una storia molto diversa da tutti gli amici che sono intervenute otto
Sono nato nel mondo arabo da cui sono uscito nel sessantasette dopo un pogrom e la mia famiglia ha conosciuto Trebbo però e ho avuto anche dei parenti morti
In paesi
Non ho mai assolutamente pensato di poter rispondere all'odio con l'odio e credo sia importante per gli ebrei comincerà a parlare direttamente al mondo arabo
E non tanto al principe
Chiunque esso sia il principe in Occidente
La cultura delle classi dominanti oppure la cultura delle opposizioni
Credo che sia importante anche perché il conflitto mediorientale oggi che propongo una riflessione politica al confine con la psicologia
Sia il riflesso di una drammatica divisione dal mondo occidentale e emergenze nel Terzo Mondo che trovano nella radicalizzazione della cultura islamica uno degli aspetti più evidenti
E questo fatto per mai avrei non si verifica per la prima volta si è verificato agli albori dell'anno Mille con le Crociate gli ebrei che fuggivano dal mondo cristiano all'epoca delle Crociate e hanno trovato rifugio nel mondo islamico non lo possono dimenticare certo ci
E nella frattura che è avvenuta tra occidente e oriente nel Medioevo la cultura ebraica in quanto cultura di tramite tra le due grandi civiltà si è ritrovata spezzata
E ho il timore che i fenomeni di questo tipo siano presenti oggi in questo squarcio di fin e secolo
E credo anche per riprendere una metafora dell'amico Stefano Levi che spero sia già presente se non è presente lo cito come d'obbligo nel Talmud
Che parte di questo della radicalizzazione passionale con cui si parla di Israele oggi al di là delle aspetto legittimo profondo di giustizia che può riflettere
Riflette anche una cattiva coscienza dalla cultura occidentale dopo il fallimento di una composizione tra problemi del Nord e problemi del Sud che ha coinvolto gran parte del dibattito la sinistra negli anni settanta
Vale a dire la prospettiva di un avvicinamento tra i popoli
O dei nazionalismi emergenti con il processo di decolonizzazione
Delle cosiddette metropoli come venivano chiamate nella cultura di sinistra di dieci venti anni fa
Lascia emergere oggi una radicalità di conflitto tra sviluppo e sottosviluppo che non è soltanto un contrasto economico ma rischia di essere anche un contrasto recepita
E per un Paese come Israele che
In qualche modo incarna agli occhi del mondo arabo per una cattiva coscienza anche del mondo arabo l'immagine di un Occidente rapace che ha imposto a loro una soluzione del problema ebraico contro la loro volontà
E sul versante opposto la cattiva coscienza del mondo occidentale dissentire
La radicalità del conflitto che oggi esiste tra loro ai Paesi del Terzo Mondo su tutta una serie di problemi fa sì che questo aspetto si polarizzato ma il conflitto mediorientale
Che farebbero bene quindi
I commentatori politici
Ad assumere questa griglia di lettura
Per vederne tutte le implicazioni non soltanto politico ma anche psicologica
Per cui l'accusa Israele rischia di essere l'espressione di una falsa coscienza di una proiezione delirante di un'autoaccusa che l'Occidente fa se stesso
E la demonizzazione di Israele che è avvenuta nel mondo arabo riflette in qualche modo il fallimento
Di tutta la cultura del movimento nazionale arabo
E di tutta la cultura del movimento nazionale e nella rivista Lettera Internazionale
Diretta da Federico Coen che nel prossimo numero pubblicherà un inserto sulla cultura ebraica c'è un bell'intervento di Bernard Lewis in un numero vecchio di qualche mese fa
In cui cerca di cogliere dall'interno come la cultura Rado ha vissuto il conflitto con Israele
Dobbiamo cominciare ad avere il coraggio di parlare anche al mondo arabo
Per far rivivere il passato che ha reso grandi i nomi di averlo e nomi di Maimonide dipende Birol
E credo che sia importante anche parlare diversamente d'Israele
In quanto a Israele non è soltanto il paese dei sopravvissuti
Non è soltanto stato un gesto di generosità faticosamente conquistato
Nei confronti della cultura europea e cristiana dopo secoli di persecuzione culminati nella barbarie del nazismo e nel fallimento delle prospettive socialiste di fine Ottocento inizi Novecento
E anche il paese in cui il mito ebraico del ritorno
Un bisogno
Di dignità che emergeva dagli strati proprio profonde della cultura ebraiche che già iniziata
Nel Seicento con l'emergenza delle eresie sabati anni e che attraversa dal profondo l'intero tessuto collettivo ebraico nel periodo della secolarizzazione
Col Mina in una richiesta che c'è il il duca di Nasso
Ministro della Turchia aveva in qualche modo prefigura
Il sionismo non è assolutamente anche come il movimento laico come movimento moderno il riflesso della persecuzione assolutamente
E anche il riflesso dalla persecuzione
Ma non e una risposta negativa che si trasforma in positive proprio in in risposta procede progettuale e qualche cosa di più se no non sarebbe stato possibile
Spostare masse di popolazione da una regione all'altra del mondo concepire un'idea quasi folle di creare dal nulla un Paese uno Stato una nazione una cultura e con ciò non voglio assolutamente mettere in discussione la legittimità di tutte le altre risposte emerse all'interno dell'ebraismo est europeo
Erano tutte risposte razionali
Fondate su una razionalità storica da quella dei grandi combattenti del Bund a quella dei movimenti rivoluzionari socialisti tout-court a quella dei liberali erano tutte risposte fondate sulla razionalità storica
Rispetto alla quale e come giustamente ha posto stamattina Bidussa
Rispetto alle quali dopo c'è stata la catastrofe spezzando la ricchezza di quel dibattito e in un certo senso no io ci siamo nella posizione di Schiochet lei
è stata spezzata per sempre drammaticamente qualsiasi idea
Di continuità tra passato e presente il sarebbe folle illusorio vuole volerla ricostruire oggi in termini ideologici bisogna accettare che c'è stata una cesura una ferita terribile profonda non più componibile
E bisogna tenere aperta quella ferita nella nostra coscienza
Assolutamente
Ma vorrei anche dire che lo Stato di Israele e anche lo stato abitato per più della metà dei suoi abitanti da ebrei dai Paesi arabi di cui non si parla mai
O se ne parla nella Stampa e qui c'è un pregiudizio
Terribile con cui si fa pagare ad una parte dell'ebraismo
Le colpe che si vorrebbero attribuire a tutto l'ebraismo da parte degli amici di Israele e da parte anche di avrei perché esiste uno stereotipo filo ebraico che può servirsi anche di altri stereotipi poi vedremo
Che vengono presentati o come ebrei salvati
Perché hanno trovato un paese che li ospita dimenticando che hanno fornito la classe operaia dello Stato per più di vent'anni
E senza i quali non sarebbe stato possibile
Il consolidamento di una nazione ebraica nel Medio Oriente
Perché ha permesso alla popolazione dello stato di passare da seicento mila un milione due nel giro di quattro cinque anni
Oppure come gli ebrei cattivi che non avendo ereditato la grande tradizione culturale dell'Occidente
Sono come gli arabi basti prendere gli articoli di Repubblica filo israeliane non quelli anti israeliane
Con cui si giustifica la degenerazione del sistema politico israeliano per cogliere questi aspetti
E capita anche che lo stesso rabbino capo di Roma possa utilizzare frasi del genere un'intervista televisiva
Per difendersi dal
Dalle da chi li fa la domanda
Dall'intervistatore il quale intervistatore amichevolmente forse per l'identificazione inconscia gli ha fornito una via di uscita ad una situazione difficile per lui
Quindi gli stereotipi viaggiano sulla questione mediorientale in maniera pazzesca
Io non credo assolutamente che l'ebreo orientale in Israele sono l'avanguardia della destra
Non mi pare che ce ne sia nato a Tripoli e guarda in casi e nato in Polonia come come del resto sono nati gran parte dei dirigenti israeliani anche di Sinistra e democratici
Che ci siano un sostegno di massa della popolazione di origine afro asiatica
Alla destra israeliana può essere interpretato senza fare ricorso a categorie come fanatismo anche aspetti e non voglio assolutamente entrare in un gioco di questo tipo
Basterebbe cenare che gran parte dei coloni che in Cisgiordania creano qualche problema sono di origine europea oppure americana per di più nemmeno sì sì del dell'olocausto dello sterminio del genocidio si presume che vengono dagli Stati Uniti in parte in parte anche
Di origine sarda la situazione è molto più complessa e credo comunque che l'appello riprenderà a parlare direttamente al mondo arabo oltre che alla cultura europea per ricomporre
Il
Un ipotesi di lettura del conflitto nell'ambito di un conflitto molto più ampio tra emergenza del terzo mondo e metropoli ma anche di ideologia che si contrastano a questi livelli sia importante anche perché il destino di Israele futuro a mio avviso che legato alla capacità di coniugare gli ideali democratici che hanno animato il movimento laburista israeliano
E il sionismo laburista con la sensibilità mediterranea del mondo ebraico afro asiatico
In quanto Israele un Paese mediterraneo
E a interlocutori precisi
In tutta l'area mediterranea
Ma con questo non voglio assolutamente proporre il privilegio amento di una delle correnti dell'ebraismo rispetto all'altra quanto a proporre una riflessione sui percorsi in atto
Onde rendere capace possibile la nostra interpretazione di quello che sta realmente accadendo
E per quanto concerne la Chiesa attorno ancora all'intervento di questa mattina chiedendomi se in parte la veemenza con cui la cultura cattolica in questi ultimi mesi
Ha cavalcato la spirale dell'antigiudaismo
Cosa nuova rispetto all'ottantadue
Non si è in parte legata alle alla volontà politica della Chiesa di rientrare in gioco sulla questione di Gerusalemme
E qui c'è un fatto politico non teologico politico ben preciso rientrare in gioco sulla questione di Gerusalemme significa molte cose
Mettere e non sia anche un modo di far pagare agli ebrei l'opposizione che alcuni mesi fa hanno fatto al caso Pantani
E non sia anche il frutto di un rigurgito legato alla difficoltà con cui la Chiesa porta avanti il suo processo di rinnovamento nei suoi rapporti con Giudaismo
De con la questione di Gerusalemme in quanto vorrei anche parlare di politica
Il problema della conferenza internazionale di pace è diventato quasi un luogo comune in tutti i dibattiti politici e io ci credo che sia una scommessa da giocatore
La situazione di stallo che c'è oggi mediamente sarebbe catastrofica in primo luogo per noi ebrei ma sarebbe catastrofica in assoluto
E quindi bisogna trovare una via d'uscita qualsiasi possibilità
Qualsiasi spiraglio si apra va cercato
Assolutamente
Ma vorrei però anche richiamare l'attenzione sul pericolo che la parola
Conferenza internazionale non diventa uno degli slogan con cui in anni passati si parlava di Palestina laica e democratica e araba in cui ebrei e arabi vivono insieme
Che era un modo camuffato anche se il frutto di un evoluzione dolorosa dentro l'oltre rispetto alle sue posizioni precedenti dell'epoca di sul Carey che io ho conosciuto di persona
Ma che di fatto nel dibattito politico
Degli anni settanta ottanta finiva col delegittimare il diritto all'esistenza di Israele
E allora dico che
La situazione di stallo che noi oggi viviamo in Medioriente non è il frutto di uno scontro tra cattivi e buoni
Ma di una situazione senza uscita in cui ci si è venuti a trovare per una serie di circostanze storiche su determinate
Che arrivano oggi alloro esito conclusivo
E che spingono oggi l'intero mondo a porsi questo problema
Mi chiedo che cosa succederebbe in una conferenza internazionale di pace
Quali sono qual è
Il terreno minimo su cui qualsiasi regime arabo
Unito ad altri regimi e non incontro diretto diventi diciotto Paesi con un Paese quale il terreno minimo su cui una nazione arabo può accettare il compromesso con Israele oggi
E qual è il terreno minimo per gli israeliani
Quindi sulla questione della conferenza internazionale di pace che si può assumere come valida su un terreno di principio bisogna poi riempirla di contenuti sin da ora
E soprattutto sin da ora essere consapevoli dei pericoli degli ostacoli
E che certe ambiguità di Perez non sono soltanto riflesso di una sua debolezza politica o della sua paura di perdere l'elettorato
Ma anche della prefigurazione
Del contesto entro cui può collocarsi questa prospettiva di pace
Significa ritiro da tutti i territori
Del sessantasette
Siniscalchi aprire la discussione su Gerusalemme significa riaprire alla Chiesa il suo diritto a intervenire Medioriente
Significato te queste cose in che misura certo nell'ambito di un confronto politico
Tutto questo bisognerà discuterlo
Però esiste anche il pericolo che la conferenza possa diventare
Il luogo di amplificazione di una polemica anti israeliana in cui l'intera opinione pubblica dall'Occidente democratica spinga su Israele considerandola il colpevole
E quindi bisogna cominciano ad avere anche il coraggio di andare oltre parlare liberamente di queste cose per me non sono problemi secondari che non mi riguardano direttamente mi riguarda direttamente
Sono preoccupato degli effetti dirompenti che tutto ciò può avere sulla società israeliana
E vorrei cominciare ad affrontarli
E credo che
La paralisi che il dibattito politico conosci in Medioriente
E la drammatica situazione psicologica che vivono gli ebrei intorno a questi problemi sia legata ad una percezione oscura anche di questi aspetti e dalla paura di farli emergere nel dibattito invece io agli amici della sinistra vorrei pormi questi dibattiti
Per cominciare uscire dai luoghi comuni ed affrontare i problemi concreti reali
Fermo restando per me
Che non ho mai assolutamente messo in dubbio
I diritti nazionale del popolo palestinese che considero personalmente
La tragedia palestinese come una tragedia che mi riguarda personalmente
E con ciò non voglio assumermi le corde di nessuno sto parlando di un meno atteggiamento etico verso una serie di problemi
Che del resto
Ho sempre pensato
Che liberalismo dei Paesi arabi che in Israele oggi è maggioritario ha molto a che vedere a che fare con la cultura araba ha un problema aperto di ricomposizione della propria identità che passa necessariamente anche con la riapertura di un ponte verso una grande civiltà in cui ha visto per secoli talora in difficoltà talora subendo persecuzioni ma certamente in una situazione di maggiore benevolenza di quella vissuta sotto il mondo cristiano
Nella
Atteggiamento della cultura di sinistra verso il problema ebraico
Vi sono
Diverse
Possibilità di lettura
Si potrebbe utilizzare uno schematismo categoriale
Nell'ottantadue mi pareva che gran parte del pregiudizio
Fosse il riflesso di una mancata
Elaborazione
E di una inadeguato filtro con cui le pulsioni della cultura cattolica soprattutto nel cattolicesimo più radicale più a sinistra venivano confluire dentro la prospettiva con cui la sinistra leggeva questi problemi basterebbe leggere certi articoli del manifesto non solo un articolo e come Baget Bozzo non ottantadue ne ha pubblicati diversi
Con cui ad esempio
Operava questa distinzione tra le cristianesimo e il Giudaismo
Certo dice Baget Bozzo in quell'articolo dell'ottantadue
I cristiani hanno
Fatto più massacri nella storia di quanto ne hanno fatti gli ebrei ma ciò è dovuto al fatto che il re non detenevano il potere mentre il cristianesimo aveva la percezione oscura di un radicale contrasto tra la sua idealità e la sua storicità
Tuttavia da un punto di vista ideale il Giudaismo non conosce
Non conosce la religione dell'amore e quindi entrando nella storia con gli strumenti del potere vive la violenza in termini innocenti e la conquista della Galilea viene vissuta come la ripetizione della lì però dei giudici
Ecco queste uno delle griglie con cui alcuni cioè Baget Bozzo è un caso una persona estremamente intelligente sicuramente ma è emblematico di un modo di sentire
Con cui il vecchio antigiudaismo cattolico teologico di chi non è entrato nel regno della salvezza
E quindi come detto nella teologia di San Tommaso d'Aquino non può entrare in paradiso infatti Dante ebbe molti problemi quando compose la commedia quando si trovò davanti al fatto di grandi apre i non battezzati dove metterli questi in paradiso non possono andare quindi bisognava inventare un limbo
E il limbo oggi esiste come categoria dei computer e ciò che non entra a far parte della memoria del computer ciò ciò che rimosso
O per utilizzare invece la griglia del primo fra noi e l'inconscio
Ciò che non entra nella coscienza ciò che viene espulso dalla coscienza
Accanto a questo tipo di lettura c'è invece l'altro proveniente all'epoca
Dai settori tradizionalmente filo ebraici un filo israeliani dello stesso mondo cattolico
Che con l'emergenza di una questione politica nel Medio Oriente che coinvolge la stessa Chiesa si trovano in qualche modo a fare propri
Nel modo peggiore certi stereotipi dell'antigiudaismo cattolico ed è il caso di Comunione e Liberazione e mi fa ridere il fatto che diversi mesi fa in un'inchiesta
Del Centro di documentazione ebraica di Milano si proponeva l'ipotesi che il pregiudizio antiebraico fosse più diffuso nella sinistra che tra il cattolicesimo guardate i vostri strumenti sono sbagliati
Cercate di indagare gli strumenti con cui avete fatto l'ente con cui avete fatto le domande
Perché lati Giudaismo della sinistra e il frutto coniugato e perverso di una
Di un di un antisemitismo politico legato ad uno schieramento internazionale
Di legittime istanze di difesa dei palestinesi con le antiche pulsioni dell'ideologia cattolica che vengono riformulate ristrutturati in un nuovo codice fatte a te e infatti si è visto alcuni mesi dopo
Si è visto diversi mesi dopo
Quando la ragione politica con cui l'area moderata
E la Chiesa
Si è pronunciata sulla questione del Medioriente immediatamente la vecchia pulsione non elaborate riemersa e del resto molti ebrei non sanno che quando il Papa in sinagoga lesti lesse i Salmi
E parlo
Si dimenticò oppure censuro proprio le parole del Salmo in cui si parlava della funzione sacerdotale di Israele
Quindi entrando in sinagoga
Rivendicava la sa certo la la Sace totalità perse
E quindi esiste un problema edipico per il cristianesimo non risolto
Chi è il nuovo Israele e chi è il vecchio Israele e c'è il rischio che nella rifunzionalizzazione politica di questo antico dilemma teologico
E avvenuto e avvenuto basta saper leggere dietro liriche che talora il popolo dei cita diventasse il sionista che ho prima il Cristo incarnato dai palestinesi
C'è stato questo rischio è avvenuto basta saper leggere dietro le righe talvolta nemmeno dietro le righe come il caso di Baget Bozzo oppure anche
Di altri scrittori come Baldelli che sia interrogato se non fosse il caso nell'ottantadue che come lui aveva cessato di considerarsi ariano non era il caso che gli ebrei dimenticarselo di sentirsi tale
Questa accostamento perverso perché se mai Luís dopo la strada ci stava sativa composta da Christian fatta da cristiani con con l'avvallo di Sharon dovrà interrogarsi sulle poteva ancora definirsi cristiano non andiamo e invece lo slittamento semantico è indicativo di un'area di confusione mentale che poi si riflette sulla politica
E così anche per le vignette che sono state riviste oggi
Esiste un altro stereotipo che nasce
Come riflesso della ideologia del terzo mondo
L'intera cultura della sinistra negli anni sul finire degli anni Cinquanta
Che gli inizi degli anni sessanta fino a sessantasette ma anche dopo
Basti pensare al mito di Che Guevara
Al mito di già tirocini
Vedeva l'interpretazione classica del marxismo comunità prestazione superata
Dall'evento storico
E lo scontro di classe come invece spostato
Ampi settori della sinistra soprattutto di quella estrema
Spostato invece in uno scontro globale tra popoli poveri popoli ricchi
E inevitabilmente inevitabilmente
La collocazione occidentale dello Stato di Israele a quell'epoca nel momento che più tragico del conflitto tra sessantasette che è il momento di svolta
Faceva sì
Che
La demonizzazione dell'Occidente caricarsi di significati particolare
La realtà israeliana in quel particolare contesta Federico come stamattina a
Posto questo problema come veniva dibattuto a quell'epoca
Cioè non è soltanto
Un antisemitismo atavico eterno perché mai dobbiamo rifuggire da queste categorie onnicomprensive che finiscono indifferenziato dobbiamo anche inseguire interrogare le diverse mediazioni con cui una serie di fenomeni avvengono e l'aspetto paradossale
Che il recupero di una dimensione europea del socialismo del marxismo anche del conflitto di classe della democrazia che in maniera travagliata il PC ha inseguito in questi anni proprio sulla questione di Israele del sionismo ha conosciuto un ritardo per cui l'euro comunismo del PC oggi comincia a fare quello che aveva cominciato a fare in passato sull'insieme dei problemi della democrazia
C'è da chiedersi se la riscoperta degli ebrei da parte del PC non sia in parte la riscoperta di alcuni valori presenti nello Statuto Albertino a cui gli ebrei piemontesi son sempre stati profondamente legati
C'è la riscoperta della dimensione della certezza del diritto
E quindi anche la riscoperta di tutta una serie di valori collegati alla cultura occidentale nel senso migliore
Un terzo stereotipo buono avviene
In connessione al tipo di lettura che certa sinistra dell'ebraismo che certa sinistra affascinata dall'ebraismo mi riferisco alla sinistra che confluisce nella casa del sì come pubblicazione al mondo lacerato al grande Kafka che interroga la legge che non è più in grado di dire niente
Non c'è più legge
Non c'è più porta la mistica ebraica diceva c'erano seicento mila porte per scoprire la verità
Bene Kafka ribadire la cosa più radicale non ci sono più nemmeno seicento mila porte valida ciascuna per ogni essere umano
E chiusa
La possibilità di accedere alla verità drammaticamente carta prefigura lo sterminio nazista collocando
Nel personaggio del signor Ka la situazione che l'ebreo vibra Nichetti tedeschi Diso lamento assoluto di impossibilità di ricondurre a un ordine razionale
Ciò che gli avviene intorno non ce ne meno un aguzzino con cui poter discutere i termini della propria oppressione e dei margini entro cui può uno vivere
Bene una certa cultura di sinistra fasci innata da questo grande sconvolgimento che si chiama Sigmund Freud si chiama Franz Kafka si chiama Wittgenstein e tutta la grande cultura occidentale ebraica che stamattina è stato un po'bastonata
A favore invece per l'edonismo delle stia invece credo che bisogna
Spezzare una lancia a favore di questa grande cultura che ha osato immaginare un mondo liberato dal giogo del particolarismo del nazionalismo dell'ostruzionismo etnico e di ogni tipo
Era un grande sogno presente nell'interpretazione dei sogni di Freud che è stato spezzato violentemente dalle vicende storiche
E quella era anche cultura ebraica nonostante gli ebrei portatori di quella cultura in gran parte fossero persone che pensavano di aver rotto il rapporto con la tradizione
Ma se noi interroghiamo la storia non nel breve periodo ma nel lungo periodo possiamo pensare che non ai portatori di una processo lento
Che stava avvenendo all'interno del mondo ebraico in maniera travagliata
Nel passaggio dal mondo tradizionale al mondo nuovo in una situazione senza uscita in cui il mondo esterno ti rifiutava ieri nel momento in cui tu avevi perso il rapporto con le origini
Era un processo in atto
E chi è abituato a leggere la storia in termini di secoli
Inevitabilmente anche quello era cultura ebraica o comunque la cultura di un particolare settore della società ebraica nel suo trasformava la sua condizione di paria in un'interpretazione globale
è una situazione che presto sarebbe diventata la situazione di ogni uomo
E qui il principio della modernità
Paradossalmente questa grande rottura nei codici della cultura portata avanti da un settore dell'ebraismo diventa il veicolo di uno stereotipo l'ebreo si deve adeguare a quel modello di realismo
L'ebreo percolare che rivendicava una sua identità positiva
O si riferisce ad una istanza di autodeterminazione
O comunque che non iscrivibile dentro quell'immagine che delle prego si è fatto il filo ebreo democratico di sinistra quelle però diventa colpevole demonizzate le in qualche modo perché ha tradito ha tradito in maniera terribile un'aspettativa
Un'aspettativa
Ecco quindi che dentro la cultura democratica di sinistra può avvenire può avvenire che un certo filo ebraismo poi si rifletta emotivamente in una sorta di antisionismo
Politico non motivato razionalmente in cui l'istanza razionale si confonde con quella emotiva
E sono problemi grossi ma questo da dove nasce nasce da un grande intrico che la cultura ebraica è talmente attraversante dall'interno la cultura occidentale
In tutti i suoi aspetti che inevitabilmente la domanda che l'Occidente pone agli ebrei è in realtà una domanda che l'Occidente non riesce a porre a se stesso
La scoperta dell'altro
E la trasformazione della nostra polizia né sull'altro in una interrogazione che facciamo all'altro in quanto esterno a noi
E quindi una difficoltà dell'Occidente a capire se stesso
Cerco di concludere anche se mi sto appassionando e pure con qualche minuto di più
Sul versante opposto
Avviene
Invece il processo inverso
Che
L'immagine
Occidentale della democrazia
Vissuta dal Terzo Mondo
E dai terzomondista europei
Viene vista come una maschera
Del colonialismo
E se uno pensa al dibattito che c'è stata sempre anche in Giappone alla fine delle
Seicento davanti al pericolo che gli inglesi occupassero anche Lara del Giappone
Con cui Giappone presto si è appropriato degli strumenti dall'Occidente ma senza prenderne certi valori istituzionali si può capire come il terzo mondo viva
L'Occidente e la stessa democrazia occidentale come può viverla un sotto proletario di San Basilio l'immagine di una democrazia italiana
Potete immaginare qui come può viverla la democrazia israeliana un povero profugo palestinese
E possiamo anche chiederci quali colpe hanno avuto quelli che hanno voluto a tutti i costi congelare quella tragedia drammaticamente amplificarla gestirla fino a vederla sfuggire dalle proprie mani
Ecco credo che intorno a questi dilemmi ruoti il dibattito della sinistra e quando la cultura di sinistra scopre che il sionismo non è una parola cattiva come dice Napolitano adesso
E riconosce la pluralità delle diverse componenti di turismo c'è sempre però il bisogno da parte della cultura di sinistra di avere dagli ebrei un'autodefinizione
Con cui si possono dividere le frontiere ideali della cultura almeno voi stati di qua e noi stiamo di quei possiamo dialogare e se fosse queste invece la cosa da spazzare via definitivamente
E se forse sta proprio qui i limiti della cultura di sinistra di non aver capito che impossibile definire l'ebraismo oggi dopo la rottura e la fine delle condizioni materiali tradizionali con cui l'ebraismo viveva
Con l'ingresso delle prese uno dentro la modernità
E se invece sono le categorie dello spazio con cui la cultura ha sempre definito se stessa
A essere insufficienti per interrogare una cultura come quella ebraica profondamente radicata nel tempo nella memoria al punto da poter dire che gli ebrei sono i battezzato Rita il tempo
Nella storia del no del pensiero occidentale
E che forse qui stanno alcuni dilemmi in cui difficoltà filosofiche fascinazioni filosofiche si intersecano con la difficoltà della definizione politica
Mi fermo qui
Speriamo che questo microfono funzioni
Io voglio ringraziare molto Davide Mengacci per questo intervento
E do subito la parola a lode Gorgona sguardi che non si incontrano le domande della sinistra le inquietudini degli ebrei
Grazie
A me mi dispiace per l'amante David si è fermato qui perché la cosa stava per essere sempre più affascinante
E io
Sono da quando sono qui sono sempre devo confessare sono sempre più perplesso
Per varie cose o da dopo l'appassionato intervento di David sono ancora più perplesso perché
Credo che la cosa
Praticante
Ha quasi esaurito il tutto e
Prima di cominciare vorrei però riallacciarmi a quello che ha detto primadonna
Ad una frase molto dura di David Bidussa crede lui ha detto prima che ha detto in mattinata quella sull'impossibilità dividere della rendita dove per la rendita Luís a
Ha inteso lo sterminio
C'è una cosa che a me che non sono italiano
Che sono uno schiude appunto
Mi lascia sempre mo'mi colpisce sempre molto negli ebrei italiani
Questo
Il tentativo o il bisogno e la cosa che mi che mi che mi lascia un po'perplesso e che mi colpisse questo bisogno di definire l'identità ebraica
Un'identità
Che mi pare esisteva o è esistita in un modo netto e chiaro fino all'estate fino allo sterminio
è la domanda che mi pongo è molto radicale assenza ancora parlare di lunedì identità ebraica
Di un'identità ebraica dopo lo sterminio cioè di un'identità ebraica
Che non sconfini in una cosa metafisica o in una cosa che veramente è difficile definire e questa è la mia perplessità la mia perplessità ogni volta che assisto o che mi capita di partecipare
A discussioni come è questa qui
E questo perché e come detto prima direi ci sono e qui entra forse un po'nel merito delle mie cose
Credo che
Quando si parla della sinistra e delle inquieti Inquirer tu Dini degli ebrei
Non ci sono forse i due poli opposti da parte degli ebrei
Uno l'atteggiamento che avuto
Il rabbino Bermani sale sarà un rabbino di Cracovia
Che nel mille ottocentoquarantotto aderì aderì nel Parlamento austro-ungarico nel parlamento di Vienna aderì al blocco di sinistra aderì per la precisione al blocco dei patrioti polacchi che erano allora considerati di sinistra erano furono effettivamente di sinistra
è
La cosa lascia perplessi molti visto che il rabbino Marisa sarà un rabbino ortodosso calmare alla domanda come mai lei che ora Bin ortodosso aderisse
E ad un blocco parlamentare di sinistra il rabbino mai Sears ha risposto di chiudere abbancare ne resta cioè noi ebrei non abbiamo nessun diritto
E questo forse il nesso profondo che nell'Ottocento o diciamo è all'inizio del Novecento in qualche modo
Legga gli ebrei al alla sinistra
E all'ethos della sinistra all'esperienza della sinistra in essa un po'ideale dall'altro lato c'è quest'c'è ovviamente un atteggiamento opposto che può essere quello che è quello di Herzen
Per il quale il mondo si divide tra effervescente un un facente antisemite non so come tradurlo esattamente in italiano ma tra antisemitiche si vergognano e gli antisemiti che non si vergognano
E questi sono più o meno il i due poli opposti del dell'esperienza ebraica rispetto alla sinistra c'è una che
A partire da un'esperienza
Tutta un'esperienza tradizionale un'esperienza ortodossa si lega la sinistra perché insomma la sinistra e per i diritti di tutti
O almeno si crede così e poi in realtà non sempre sarà così e l'altra che in sostanza diffida
Di di chiunque e non di chiunque non non non sia ebreo
E anche molto curioso che
Si può anche dire che ecco qui
Entra un po'nella cosa che ho detto prima delle mie perplessità che era di Myself il rabbino Myself rappresenta tutto sommato l'ebraismo del resto
The o della terza rappresenta l'ebraismo dell'Ovest
E c'è
Si può dire dunque che in quel periodo c'è un'asta certa e fiducia
Da parte degli ebrei dell'Est da parte degli osti udenti in nella sinistra sì probabilmente sì così come c'è una enorme sfiducia da parte
O degli ebrei occidentali nelle sinistre c'è e gli ebrei occidentali sono un altro sono altro tipo cui si può anche citare Hannah Arendt che ha detto a proposito
Dei sionisti che il grande vantaggio dell'approccio dei sionisti al problema ebraico risiede in questo con la loro volontà di trasformare gli ebrei in una nazione come tutte le altre essi hanno evitato il tip il tipico sciovinismo ebraico
Che la secolarizzazione produce automaticamente Sorlini Smoke in un modo o nell'altro induce l'ebreo de'giudei Zatta o medio che pure non crede più in giro che sceglie o respinge
A ritenersi un essere superiore per il semplice fatto che gli è capitato di nascere ebreo
Il sale della terra o il motore della storia
Cioè sono due poli della vita ebraica e l'ebreo l'ebreo non del Giuda Ytzhak come il latino mai sesto non ha problemi con il suo ebraismo non ha problemi con il la sua collocazione nella storia ecco la sua collocazione
E politica e un ebreo laici Zatopek giudia Rizzato quale era terziario a questi problemi
è e questi problemi rigide in un modo molto diverso in modo di di di di di di di di una certa sfiducia o di totale sfiducia
E nel mondo nel mondo dei gentili
E questi sono più o meno i due poli dell'ebraismo dell'ebraismo tradizionale diciamo che poi si trasforma
E io volevo poi più che delle degli schemi storiografici volevo parlare proprio di come
Di come il si svolge concretamente il confronto tra gli ebrei e la sinistra
E e mi pare che da questo punto di vista anche l'approccio l'esperienza dell'ebraismo dell'est abbastanza importante è è fondamentale non abbastanza importante ma è fondamentale è fondamentale perché
In fondo l'esperienza ebraica
L'identità ebraica quella che di di cui noi parliamo e di qui noi oggi cerchiamo di
Di avere di di di di di di di avere qualcosa di avere delle tracce di mantenere qualcosa dopo la grande catastrofe e questa esperienza si svolge ovviamente quasi interamente all'Est
Così come per un incidente della storia l'esperienza della sinistra si svolge all'Est c'è l'approccio non l'approccio il l'impatto scusate l'impatto tra la sinistra
Lassista concrete la sinistra è l'ebraismo si svolge soprattutto in Russia per motivi ovvi
Un cioè nell'impero russo per nell'impero zarista e poi nell'Unione Sovietica per per motivi offrì e perché è una ci sono gli ebrei perché la cioè
Una sinistra che ad un certo punto arriva al potere ma che prima di arrivare al potere ha un problema concreto con gli ebrei
All'Ovest questo problema esiste in minore misura esiste quando c'è il problema il il processo di Dellai fosse allora il partito socialista francese si spacca tra quelli che riterrà coloro che ritengono che il problema interno è un problema interno della borghesia
Francese e quelli che dicono no è un problema dell'ente dell'antisemitismo eccetera eccetera però non viene mai posto un problema ed era un problema cosa è essere ebreo è come la sinistra deve Conf
Quale deve essere l'atteggiamento della sinistra nei confronti degli ebrei nei confronti del problema della specificità ebraica
E qui entro nel merito della questione
Vorrei dire subito che c'è appunto e c'è un approccio storiografico a qui dovrò fare un accenno e che però non sempre serve c'è per esempio cioè c'è un un difetto dell'approccio storiografico e che è
C'è un vantaggio prima di tutto che sta che la processore grafico spiega molto spesso quasi tutto cioè tutto rientra in un certo schema
E dopodiché c'è un c'è un una codice e questo è un vantaggio
C'è anche qualcosa che non torna nell'approccio storiografico spesso e cioè che
Poi la vita reale non si svolge secondo gli schemi
Inventati da grandi filosofi di maître à penser ma secondo altre cose io quello che voglio dire è
Quando che quando si
Cerca di confrontare la Pro la sinistra con gli ebrei in quelle circostanze di cui ho parlato
Il risultato è un certo compromesso tra le idee latita
Mi dispiace molto ma devo proprio cominciare quando si parla dell'approccio della sinistra verso gli ebrei mi dispiace ma devo cominciare proprio da Egger perché altrimenti non si può
Perché poi da lì ovviamente c'è ma c'è Marx è tutt'e tutti gli altri discorsi
Dunque
E che era un problema hanno c'è il problema è quello che
E da un lato perenne Grappelli il Dio degli ebrei è un dio universale
Dall'altro lato dice Luis B. questo Dio universale gli ebrei lo
Vivono lo considerano il Dio di un popolo di un popolo eletto del loro popolo
Da qui c'è una i dei media una contraddizione insuperabile tra la coscienza che gli ebrei hanno dell'elezione di essere un popolo eletto
E dall'altro che questo Dio che gli eletti è un dio universale però questa contraddizione non permette agli ebrei
Una coscienza di universalismo non sono non sono un popolo che è capace di una concezione universalistica di Dio e di una concezione universalistica in genere
Quindi l'ebraismo nella sua particolarità e questo è forse la cosa importante la particolarità ebraica e per scegliere un fenomeno assolutamente ops soletto che ha compiuto il suo ruolo storico ha esaurito il suo ruolo storico
E quindi è superato OPA superato
Da qui poi tutta la cosa dei giovani che gli anni è di Marx dopo il loro approccio agli ebrei e all'ebraismo no c'è la cosa fondamentale di Bruno Bauer
Su cui poi Marx scriverà il suo famoso il suo famoso saggio sulla questione ebraica per qui verrà poi accusato di di di di antisemitismo
Per provare che è il leader dei giovani degli anni un po'il nella loro mente e gli ebrei sono
Conseguentemente a quello che dicendo che era un ostacolo al progresso dell'umanità
E quindi perché perché vogliono diritti e privilegi e perché chiedono dei diritti e dei privilegi chiedono
Di nuovo questi diritti e questi privilegi in nome della loro particolarità
Ma in realtà non sono altro che un popolo chimera un popolo che un popolo popolo chimera che non che non esiste come un vero popolo
E gli ebrei vivono nelle pieghe della società borghese da qui che agli ebrei non vanno dati nemmeno i diritti civili se non rinunciano al loro ebraismo essendo appunto un ostacolo al progresso della storia
Al progresso dell'umanità Marx poi rovescia questa posizione la dovesse nel senso che dice sì i diritti
E politici gli vanno dati di vanno dati agli ebrei perché insomma tutti spettano i diritti politici ma va fatta tutto l'esercizio dialettico che Marx affatto
E va fatta una distinzione tra l'emancipazione politica l'emancipazione in quanto uomini in quanto persona eccetera eccetera ed emancipazione politica è lo me l'emancipazione
E del dal dall'ebraismo c'è l'ebraismo e fa superato perché l'ebraismo è tutto sommato una una una cosa che che dire dalla società borghese l'ebraismo in qualche modo tiene e il DNA quasi equiparato con lo spirito del capitalismo con lo spirito del commercio con i soldi eccetera eccetera
E questo è più o meno e e questo è più o meno poi l'atteggiamento che avranno che avrà la maggior parte dei DC dei discepoli di Marx
Cioè si tutti i diritti politici però gli ebrei
In quanto persone debbono emanciparsi dal loro ebraismo e questo è il uno dei punti cardinali su quindi sì delinea poi tutta la futura discussione
Nello stesso tempo ora e questo
Da una parte dall'altra parte insieme all'ebraismo ne abbiamo prima ha parlato di questi due poli che ho fatto un esercizio un po'a storico nel senso che fino del mais mille ottocentoquarantotto
Terza
Risale a una cinquantina di anni dopo però già nel la prima seconda me nella seconda metà dell'Ottocento all'interno dell'ebraismo anche ci sono
Almeno due atteggiamenti che poi torneranno conseguenti o diciamo tre atteggiamenti
Uno che sarà quello di Marx e che sarà sempre presente e che è tuttora presente
Nell'ebraismo anche se poi ne possiamo chiederci quanto questo atteggiamento ha in comune con l'ebraismo o se non mette fuori i suoi portatori fuori dall'ebraismo ma è una questione che direi
è aperta la discussione
Gli altri due che sono forse più interessanti in questo senso uno è e di Mosè stress
Che nel mille ottocentosessantadue scrive il libro donna Gerusalemme
E in qui dice bene fresche era socialista ed era un compagno minime di Marx in quei decessi il socialismo una cosa più o meno buona ma può
Ma può svilupparsi solo all'interno degli stati nazionali e quindi sulla scia della liberazione della delle della liberazione nazionale degli italiani noi prevede che anche gli ebrei arriveranno ad una loro liberazione nazionale
Ed è un atteggiamento più o meno pronto sionista testimone comunque completamente dimenticato
è rinnegato dai suoi compagni
Nell'altro atteggiamento è quello di
E quello di Aaron Lieberman
Che e da un era un populista all'inizio un populista russo
E e che nel mille ottocentosettantacinque settantasei a Londra sul giornale di la foto
Un un altro populista russo
Sviluppato da un'asta sua
Teoria di una particolarità ebraica che non deve portare assolutamente all'esodo degli ebrei verso Gerusalemme come poneva s'ma che deve semplicemente gli ebrei sì debbono e lottare per la loro emancipazione degli ebrei debbono lottare per l'emancipazione della classe operaia eccetera eccetera ma ovviamente la dove stanno e dove si parla di una certa di di di di una
Organizzazione autonoma degli ebrei e dei socialisti e breccia di un socialismo ebraico sui luoghi dove gli ebrei Pirollo
è ovvio che sono questi tre porte punti cardinali cioè da un lato la negazione della particolarità ebraica dall'alto gli altri due sono Ress comprato sionismo di Lieberman il prato buddismo ce l'autonomia
Politica culturale degli ebrei ma senza l'emigrazione acque all'interno di questi tre poli
Si muoverà poi tutta la discussione e tutte le cose che accadranno
E le cose che accadono molto rapidamente perché non ho molto tempo sono la svolta viene più o meno nel mille ottocentottantuno
Con l'assassinio dello zar Alessandro il secondo è lì che comincia la politica particola la politica
Moderna delle playlist del del degli ebrei una politica una una svolta perché fino ad allora si pensava va be nella in Russia di della maggior parte degli
E nell'impero russo la maggior parte degli ebrei occidentali per la precisione degli ebrei europei per la precisione cinque più di cinque mila e cinque mila trecento mila ebrei
La maggior parte dei quali nella zona di residenza instaurata dalla Zarina Caterina alla fine del Settecento
E sono e gente che parla la stessa lingua il novantasette per cento della popolazione parla
Lei dichiara che la loro madre lingua è lo ITIS
E a partire dalla stessa cultura
Professa più o meno gli stessi valori
Il video è molto spesso nella città in cui la maggior parte della popolazione composta dagli ebrei c'è
è gente che ha le caratteristiche di una nazione
Ma è gente anche che si pensava fino all'ottantuno all'ottocentottantuno che in qualche modo avrebbe preso la via dell'assimilazione avrebbe rinunciato Alloi dice eccetera eccetera nell'ottantuno con la l'assassinio dello zar Alessandro secondo
La Russia prende un'altra strada
Prevalgono di le
Le correnti reazionarie le correnti che vedono l'autocrazia e nell'ortodossia
Un valore assoluto che vedono negli ebrei un un male che vedono anche nel capitalismo un male
E comincia anche l'ondata dei pogrom
E con l'ondata dei pogrom comincia anche il problema di come essere ebrei ossia cioè non è un problema teorico non è un problema dell'identità è un problema della sopravvivenza
Si può o non si può sopravvivere qui ci ammazzano qui non ci fanno vincere qui non ci fanno lavorare quei bisogna fare qualche cosa
Comincia così cominciano così i due fenomeni da un lato
L'organizzazione dell'auto di spesa degli ebrei dall'altro lato
La l'ondata dell'emigrazione degli ebrei già la Russia
Sono due fenomeni che non sono distinti all'inizio non c'è una differenza tra auto difendersi cioè tra cercare di fare il sovversivo in Russia è tra voler andarsene in grosse questa cosa
Sarà
Questa differenza questa opposizione tra i due atteggiamenti verrà molto molto più molto più tardi
E nello stesso tempo comincia anche e prendere piede pensiamo seriamente prende piede cose
Idee come quelle
Dire Oppini schermo uno dei
Dire o Pinsk perché parlava dell'antisemitismo come di una patologia ereditaria dei popoli e quindi del bisogno dell'auto emancipazione degli ebrei quindi di nuovo gli ebrei dovrebbero andarsene sia
Mi dicono che io dovrei finire
Allora io e niente
Quello che se ho ancora due minuti
Quello che volevo dire
E che
Tutto questo
Nello stesso tempo ce
Una
Dunque
No torniamo hai hai no visto che ho due minuti cerco di essere e molto sintetico
La cosa e il fatto è che da queste cose si sviluppa poi
Da queste cose si sviluppa poi anche tutta la tutto il discorso del bond
C'è
Di nuovo non e quello che volevo dire non è una questione di
Non è una questione di soluzioni pensate dall'inizio
O pensate subito il Bond e quando si sviluppa si trova per rispondere alla Q alle domande concrete quelle che ho posto prima cioè come essere ebreo in Russia nella Russia e la risposta è la risposta del bond una risposta molto chiara si può essere ebrei in Russia facendo la ricognizione
E essendo ebrei rimanendo ebrei anche questa non è una un'idea preconcetta
Non è un'idea preconcetta è solo a quattro o cinque anni dall'esistenza del bond che nasce l'idea dell'autonomia culturale del fatto che gli ebrei debbono che gli ebrei hanno diritto alla loro particolarità nazionale e mobilità particolarità nazionale perché sono lì perché sono lì
E questo nonostante poiché vari eredi di Marx per esempio lei gli introiti eccetera eccetera questa particolarità danneggiano questo da un lato dall'altro lato gli stessi lo stesso movimento sionista
In queste in quegli anni ha delle difficoltà perché da un lato di fronte all'ondata dei pogrom non è più sufficiente dire andiamocene via
Non non si può dire senziente andiamocene via c'è bisogno di una politica rivoluzionaria all'interno della Russia
E quindi anche
Almeno la sinistra sionista finisce per fare una politica concreta nella Russia nella Russia e questa cosa poi dura è forse poi su questo si può entrare in un altro luogo anche dopo la rivoluzione c'è un e è quello quindi quello che voglio dire quello che volevo
Tutto sommato dire è che questi tre poli della negazione dell'essere ebreo
Deve essere ebreo nel luogo dove si è è quella è quello dell'essere ebreo
Per costruire una parte ebraica altrove
Nello stesso tempo ho lottando o non notando dove si era esistono induce già loda sono tre poli anche assolutamente irrisolti
E sono tre poli su cui noi ci imbattiamo anche oggi nella discussione nostra visto che poi tutto sommato tutti noi siamo eredi di quella discussione
Grazie molte note Lorca
Organizziamo adesso il dibattito il primo a intervenire chiedo a Gian Enrico Rusconi se vuole venire interventori parleranno qui alla Mia sinistre da un microfono così possono sedere
Dieci minuti
Molto più breve
Dicevo prima gli amici a tavola
Che questo tipo di pubblico
E l'unico che mi emozioni
Sono abituato da vecchio fuggì l'attore a fare di tutto ma d'altra parte giusto il percorso dell'emozione e della ragione per cui sono qui allievi certe cose apporvi certi problemi in che veste non lo so come sinistra come intellettuale come filo tedesco alcuni miti
è un fatto che io conosco l'età è da un sacco di tempo finalmente ma solo da un paio d'anni che ho scoperto la cultura ebraica
Ne sono affascinate vicine Nagy
Sedotto ma guai ma son troppo vecchio per farmi sedurre almeno intellettualmente sul resto magari
Ed è proprio in questo spirito che voglio parlargli non voglio farmi sedurre
Enunciare a me stesso la mia traduzione alla nostra tradizione con non vuole tornare indietro
Allora capiamoci bene
Qual è stato l'elemento appunto di riscoperta
Personalmente personalmente è stato il dibattito
Che qui ha detto del revisionismo può sembrarvi paradossale
Ma personalmente ho scoperto l'importanza enorme
Dalla memoria collettiva
Dell'olocausto dello Shoah
Studiando i cosiddetti revisionisti
E vedendo l'enorme impatto intellettuale che questa esperienza ha lasciato l'intellighenzia tedesca che ho capito quanto importante sia questo quindi sia sbagliata la tradizione
Intellettuale in cui sono stato educato che essere cattolici ebrei bus ma è la stessa cosa cioè che è contro lo spirito non è mica vero
Ma il paradosso che lo scoppietta scoperto al mondo agli ebrei ma da quelli che voi pensate siano i cattivi che vogliono fare
E gli antichi cioè lo so che mi del paradosso e vedendo lo sforzo che studiosi che stamattina qualcuno diceva che omaggi come notevoli Gruber
Fanno per cercare di venire fuori da questa cosa gli ho capito che è importantissima importantissima per me
Per me che faccio parte di questa tradizione chiamiamola enfaticamente vetero europea
Allora il primo quesito questo proprio della identità
Tramite shock Holocaust
Che questa esperienza sia decisiva sia da Rifondazione identità ebraica non ce ne sono di livello
Ma non capisco perché debba diventare la rifondazione di identità dello cultura degli altri
O degli aguzzini oppure visto che io sono lombardo italiano cattolico che non c'entro niente
E invece il centro
Però io non capisco ancora come centro certamente non non posso accettare come centrate voi questo penso che lo ammettiamo
Ecco allora il discorso che facevo l'altra volta casa cultura parlo di Habermas quando Madaro vasche il campione dell'Antrim Gesù dice per noi tedeschi Auschwitz
Lo stima irreversibile attraverso il quale passano ostilità tedesca
Bravo gli dico ma non è una scelta intellettualmente giustificabile ma non solo una scelta etica
E quindi solo argomentare sul piano storico come mai questo debba essere anche per tutti quindi ecco il primo quesito che vi pongo io mi rendo conto
Che quello che ormai bandiera
Convenzionale chiamiamo olocausto
Rappresenta una cesura irreversibile anche perché virgolette non c'entra
Mi sono convinto Turani fa un vero convinto affatto ma non è ancora chiaro in che misura questo debba essere intellettualmente ha rielaborato
Ed è per questo che secondo me si è aperta una nuova strada
Che ripeto anni fa entusiasmante per un certo aspetto io sono vecchissimi però insomma ma l'idea di avere un problema non già elaborato dai classici ma vero problema nuotano nostra generazione mi spaventa mi affascina ma anche mi mette sul chi vive questo è un problema importante e chiaro che anche per noi permetterà una cesura
Decisiva ma non so ancora come elaborarla e vero mi capiate che non possono fare in maniera identica a voi
E quindi ha scosso si allarga
Con un altro paradosso
Forse questo è più difficile da
Da esprimere
Perché la cultura ebraica
è sempre stata percepita come un fattore decisivo di laicizzazione e secolarizzazione
Dalla cultura moderna
Ora per certi aspetti sta diventando un fattore di ogni sacralizzazione
Le grandi parole che circondano subcultura se vuole
Apocalisse Olocausto lo stesso Auctions
Cioè torni indietro qualcosa di di di di Adista palizzate che vuol tornare indietro Carmen
Perché fare di Auschwitz il momento di Rifondazione dall'avidità collettiva europea vomita dire tornare indietro alla sacralità
Mentre consentitemi di dire che Auschwitz
Viene venduto un certo subcultura esattamente come simbolo sacrale dell'indicibile l'ineffabile diritto cadendo insondabile
Scientificamente quasi che non sia un orrendo fenomeno empirico che può essere ricostruito delle motivazioni dal numero di
Quindi ecco il mio problema
Mio secondo problema un secondo paradosso
Come
Capire entrare dialogare
Con la cultura ebraica che ha scoperto senza farmi tornare indietro per la chiamo las sacralizzazione poi scoperto che la firma cosa complicata
Litigate come ma peggio che da noi
Queste secondo cioè non lo paradosso problema sul quale vorrei
Terzo e ultimo che riguarda lo Stato di Israele
Qui spero di non essere troppo banale
Ma
Scusate ma me
Meno male o è ovvio che lo Stato di Israele si comporti così io di mestiere fatto lo scienziato politico ora uno stato una forte identità
Con una un sacco di nemici attorno cura come stabilizzare fortissima si comporta si deve comportare così
Da Machiavelli oggi la scienza politica dimostra che date le circostanze uno Stato si comporta in questo modo
Guai se il treno si comportasse in questo modo posso se capissi il paradosso con le mie suppliche quello che mi sorprende è che voi vinili meravigliate che si comporta in maniera diversa persone dei fatti strutturali
Interni che ripeto sono fu talmente tre una fortissima identità che può essere prussiana
Indifferentemente che sia prussiano nazionale o che si ebraiche
Si trova oggettivamente in un mondo i nemici e che fortissimo sul piano la prestazione militare ergo sto facendo positivista ma e per cercare i diede quest'altro paradosso
Senta S. comportarsi in maniera diversa io posso dire studenti che da Machiavelli oggi l'ho sbagliato abnorme da Machiavelli oggi sarebbe sono queste e s'era ficcato la testa
E qui non non mi sono non capisco il nostro scambio cioè capisco il problema sosto esasperante guardarmi cosi Tropea
Per dirmi che dice che come dire il problema in gran parte le cose che sentivo stava tirando essendolo che nascono oscurati da una modesta conoscenza Polito logica
Perché se sapete quando uno Stato è fatto così si deve comportare così estrae una volta erano l'altro Stato e così via
Cioè e anche qui c'è l'elemento di come dire di di secolarizzazione che violentemente al di là delle buone intenzioni
Si pone
Finisco con un'ultima
Osservazione domanda non so se qualcuno mi risponderanno in pubblico anche in privato
Esiste o non esiste
Oggi un interesse schietto verso la cultura ebraica o è una moto
è una moda come
Riflesso della persistenza del problema dell'Olocausto oppure associato alla
Alla politica Desario questa mattina o meno delle scosse fino e su questo non ho capito cioè se è un fatto contingente oppure come invece mi auguro perché riducono si possono anche conciliare chieda un fatto contingente
Venga fuori un fatto nuovo
Perché vorrebbe dire e chiudo che ma spero che non sembri una specie di captatio benevolentiae dell'ultimo minuto anche perché ha dietro un aspetto tragico
Se fosse così diciamo che gli avvenimenti che vanno dalla ripensamento dell'identità tedesca
Ebraica giù giù fino ai drammatici eventi
Israele sono un provvidenziale o diabolico occasione per che l'intelligenza Euro PA ricomincia a pensare dopo tanto nuovi ottanta ripetizione c'abbiamo forse una cosa nuova sede importante su cui ripensare questo la mia speranze la mia opinione
Grazie ecco Rusconi che sicuramente avrà molta letteratura per la sua fascinazione
C'è un persistente rumore l'asso sulla mia destra che se potesse essere vivi ridotto sarebbe bene ci sono due posti a sedere qua davanti
Do adesso la parola a Renato Mannheimer e chiedo a Franco Levi di prepararsi subito dopo
Certo se
Vai vai però c'è un borsellino
Nel senso limitato ma lo aveva
Era tutto preparato
Dunque come io sono ma ai
Prego
Ai dieci minuti sì grazie non voglio farlo anche prima spero
Io sono contento che
Rusconi abbia toccato la questione di Israele
Perché anche io a costo di mi dispiace abbassare forse il livello di del dibattito vorrei toccare esattamente rapidamente il titolo di questo riunione e cioè la sinistra e gli ebrei di fronte ad Israele negli interventi che mi hanno preceduto nelle relazioni
I primi due la sinistra e gli ebrei sono stati molto approfonditi moto come l'impressione che la questione Israele sia rimasta un po'sullo sfondo il che giusto da un verso perché come dire di fronte a questa problematica importante approfondire il problema da tutti i punti di vista e mi sembra che i contributi sin qua siano stati di grande importanza e di grande utilità fronte di questo approfondimento ma d'altra parte non non non dobbiamo scordare almeno mio la mia opinione è che è il fatto di Israele l'angoscia i problemi
Le riflessioni che ciascuno di noi ha fatto meglio ho dovuto fare di fronte a quello che è successo succede in Israele che porta qui così tanta gente perché siamo qui io credo che parte del successo di pubblico sia dovuto al fatto che in questi mesi in questi anni c'è stata per molti di noi io un momento lui frattura di angoscia di problemi riguardo a quello che che è successo che suggerì Miserere che valga la pena di toccare quindi entrambi Ippolito il titolo della della nostra riunione almeno
A me è successo così voglio dire l'ho già quelli che mi conoscono sanno già ma insomma
Il mio personale interessamento alle tematiche
Relative all'identità ebraica e a questo tipo di temi deriva dal fatto che vi sono stato in qualche modo costretto perché ebreo di sinistra che non sapeva un po'di Israele in un altro momento storico
Mi sembrava importante puntualizzare le cose
E chiarire una cosa che adesso forse è più chiara ma non non non completamente una cosa molto importante a me sembra che come come ha hanno ricomincia che come molti
Sa no
Al mondo non ci sono i buoni e i cattivi non c'è il bianco e il nero e le cose nella vita sociale sono spesso complicate articolate lo sono per esempio
Dentro gli ebrei noi parliamo di ebrei
Gli ebrei della diaspora di ebrei
Di Milano come una cosa quasi unitaria magari divisa da qualche opinione politica ci sono quelli più critici meno critici ma con un'idea di una
Consulti il gruppo relativamente omogeneo per altri versi che come molti invece sanno bene non è abbiamo fatto di di recente una una una piccola inchiesta qui a Milano sugli ebrei milanesi ed è venuto fuori che non solo vi sono le ovvie banali differenze ideologiche che tutti sappiamo qualcuno è favorevolissimo qualcun altro meno
Qua ma vi sono differenze di tipo culturale etnico di paesi di origine di lingua parlata non mi ricordo più la percentuale Adriana Cozzo che qui la sala di ebrei milanesi no non parlo non Lille l'italiano in caso non lo sanno neanche
Un'altra un'altra quota altri titoli di studio un'altra quota bassissima c'è una differenziazione interna
Che
In parte si riflette verso l'atteggiamento verso le cose del mondo e quindi le reazioni appunto come dice il nostro titolo di fronte a Israele
Ci sono o religiosi Sini e ci sono laici Simi ma la maggior parte di un tipo di laicità moderata con un'altra relazione sempre forte uno substrato sempre forte di rapporto con le tradizioni anche se le tradizioni sono diverse quelli che vengono dalla terra si hanno detto che siamo assolutamente diverse
Dall'Emilia
E la cosa interessante di questi ebrei milanesi come forse anche degli altri ma su questi o i dati e che il rapporto con Israele è un rapporto di tipo quasi più
Affettivo come dice il sottotitolo nostro quasi più emotivo che razionale e quindi più difficilmente maneggiabile in categorie razionali quindi anche qui parlare gli ebrei come un tutto unico è una cosa ardua che ci serve forse per cominciare il discorso ma che certo non approfondisce il problema e mi sembra che quest'oggi Sisti approfondendo
D'altra parte
Anche parlare di sinistra come tutti quelli che hanno fatto poco come me tanti dibattiti sulla sinistra sanno parlare di tutto unico erra per esempio anche in termini di posizioni rispetto agli ebrei rispetto a Israele eccetera incidentalmente vorrei dire come Meghnagi poco fa avesse sottolineato come in un sondaggio questa volta sulle opinioni verso l'antisemitismo alcuni ricercatori abbiano pensato che ci fosse una quota maggiore di il pregiudizio
A quell'epoca si era appena dopo la guerra israeliana da parte della sinistra dell'estrema sinistra verso gli ebrei ebbene come Bennati ha capito senza vedere i dati come altri hanno capito solo dopo che lei ha visto di dati non c'è assolutamente vero
Ma la distribuzione del pregiudizio è assolutamente o assolutamente in larga misura indipendente dallo schieramento sull'ipotetico asse sinistra penso è più complesso
Ma l'obiettivo del mio intervento qui ed un buon colo un minuto è per dire che anche in Israele secondo me non ci sono i buoni e i cattivi
E qui mi rifaccio all'intervento che ho sentito stamattina di Fassino che ho molto apprezzato da un verso ma con il quale credo fra i pochi qui sono in larga misura in disaccordo e vorrei dire perché senza polemica ma per avviare un po'il dibattito Fassino è un importante esponente del Partito comunista
E il suo intervento da me era molto atteso
Il discorso che Fassino ha fatto cui è stato che siccome l'ho capito io
In Israele c'è una parte progressista
è una parte meno progressiste e che l'importante è fare distinzioni allearsi con i progressisti ecco sono allearsi con i progressisti
Ora io non credo che le cose possono essere e voglio dire forse l'ho dovuto fare perché fretta però io credo che la la situazione israeliana è araba meriti un'analisi un pochino più approfondita perché insomma
Da qui quelli non progressisti sono cattivi davvero e poi come mai
Sono tanti e poi su quasi metà sono perché sono così cattivi
Perché picchiano questi inalabili in questo modo perché sono ridiventati chissà come mai quale forse io non faccio lo psicanalista invece un potrebbe spiegarmi quali processi
Io non credo che siano cattivi solo perché sono cattivi
Probabilmente come diceva poco fa brusco ni la spiegazione più banale che dopo questo non li giustifica ma lo spiega cerca di approfondire il problema dopo tanti anni di guerra circondati insomma i figli magari morti qualcuno ha avuto il parente qui è forse è un tipo di reazione che si può non approvare ma comprendere
Se si comprende la
La la condanna come cattivi in quanto tali così forse non è sufficiente forse non serve
A sviluppare meglio il problema o a risolverlo dire semplicemente dobbiamo stare dalla parte quelli che io sto dalla parte di quelli che pace adesso voglio la pace figurarsi io personalmente sto ma dire solo questo
Non non approfondisce il problema così come il non approfondire la l'altro aspetto della questione la l'aspetto arabo anche tra tra i tra i palestinesi ci sono delle fazioni delle differenziazioni
Di cui occorre non solo conoscere la
Natura quelli che sono più buoni quelli che sono più cattivi ma neanche le cause in modo da intervenire nella problematica
Con un livello di approfondimento con un livello di approfondimento
Maggiore
Occorre dire che ho approfittato un pochettino dell'intervento necessariamente veloce di di di di Fassino per lanciare questa questa questa lancia in favore dell'approfondimento maggiore della complessità della questione di di di di di Israele che invece all'interno della sinistra e anche sull'Unità bisogna darne atto
C'è in questi mesi sono unità e io ho visto riflessioni e dibattiti molto approfonditi su questo tema che sono andati in questa direzione ho voluto qui adesso
Accennare a questa esigenza di approfondire anche da questo punto di vista la posizione israeliana senza schieramenti da una parte o dall'altra che nippo sembra potrebbe essere un compito importante anche in una riunione di questo genere grazie
Grazie
Franco Levi poi ci sarà l'intervento di un deputato alla Knesset
Si chiama
Meier Conero Aptos
Prego
Provo un incredibile benessere nel trovarmi
Alla sinistra estrema rispetto a David bendaggi e ad altre persone giustamente definite letti poco Adamo o le papalina rosse
Non nel senso cardinalizio ma nel senso politico di rosse
Stamattina
Sto ancora fatico ma questa posizione in cui mi trovo mi sta edificando e mi aiuta a rimettermi dalle botte da assorbiti che sono state generosamente distribuite questa mattina proprio nel senso Cardi cardinalizio delle palline rosse
Ho sentito questo mio caro amico Sordi ancora ripetere CL si o CL no
Azione Cattolica si o Azione Cattolica no Opus Dei sì Opus dei no
Perfidi giudei o fratelli maggiori è un fatto che finché voi non riconoscete che quel signore era il Cristo e il Messia
Qui non si fanno progressi
Ora amici io capisco la bontà di queste intenzioni che vuole essere
Quella di chiudere un capitolo lunghissimo e tristissimo della storia umana
Però sappiamo che per arrivare a questa conclusione anche da parte degli ebrei che a quella conclusione non sono giusti giunti basterebbe un segnale un segnale che dopo quasi due mila anni ci facesse davvero constatare che siamo entrati in un'era messi Annika
In un'era migliore rispetto a quelle precedenti purtroppo infiniti
Fatti ci portano ad escludere questo se qualche segnale arrivasse forse la teologia ebraica potrebbe essere meno ostile ad avvicinarsi a quelle conclusioni
Mentre invece la teologia cristiana la teologia cattolica mi risulta che non abbia mai fatto se non in qualche documento che resta segreto alcun passo verso la questione Air israeliana e verso la questione sionista
Quali sono queste buone intenzioni
Signori io non sono una persona seria lo sapete se avete letto che volantini che davo stamattina l'avete capito sappiamo che le buone intenzioni è lastricata lo una certa strada
Dove porta questa strada
E me lo sono ricordato stamattina ero su sotto i portici a distribuire i miei volantini è una ragazza che era stata pochi minuti in questa sala è uscita ansimante va detto la Giufà un caldo infernale
E io mi sono ricordato che in questa sala io già l'avevo vista ben descritta da non da Franz Kafka Madame quello che giustamente forse definito il Kafka italiano Dino Buzzati che intorno al sessantatré sessantaquattro mentre ferve vanno i lavori per la linea uno della metropolitana
Venne da queste parti a rovistare fra le macerie degli scavi e scoprì inno in corridoio
Ancora hai detto che c'ho cominciato da due scusarmi sarai non so corrotto non pochi otto non sono pochi scoprì che qua
Proprio qua in un angolino degli scavi che io identifico con questa sala si apriva una porticina da cui proveniva uno strano rumore questa porticina portava proprio giù dove fa veramente un caldo infernale andatelo a rileggere quell'elzeviro col sessantatré sessantaquattro credo di averlo ritagliato è molto interessante sì signori si arriva all'inferno a suon di demonizza azioni
E e io ora di uscirne abbiamo visto le demonizzazione di appunto dovute all'accusa di popolo decida poi finalmente si è capito alle demonizzazione dovute all'accusa di popolo che fa l'omicidio rituale poi finalmente si è capito che non era proprio così
E adesso da quaranta venti anni il popolo genocida signori e questo proprio il punto in cui non solo le sinistre non solo le destre Fini
Fronte della Gioventù fuori russi dall'Afghanistan fuori i sionisti dalla Palestina eccetera e cattolici ma anche alcuni ebrei sono caduti
Io ricordo che per la prima volta nel sessantasei a Milano venne mena fendenti e fino a quel momento occorra sette minuti mi avevano spiegato che ogni mattino mena fendenti conducono sette sì sì ma c'è sempre un po'il breakfast mangiando ogni mattino due bambini arabi
Quando arrivo acqua io gli domandai se era vero e mi spiegò che non era proprio così allora cominciai nell'ambiente ebraico dire ma guardate che ebbe e che non ha mai mangiato un arabo in vita sua e comincia a beccarmi del e arrivarono ovunque anche a Parigi di fonogrammi della Federazione giovanile ebraica d'Italia mi vedono da dove vieni da Milano come ti chiami tracolli lì non mi hanno mica fatto parlare
Signori sono stamattina finalmente ho sentito uscire un po'come stanno le cose Federico Costa infausto
Ha detto una verità tanto vera quanto evidente quanto a pochi no i canti profughi in cui stanno i palestinesi non sono sprangate e i palestinesi possono entrarne uscirne quando vogliono sanno quando lo cerca di impedirglielo
Perché non vuole che vadano a lavorare a fare i collaborazionisti con sionista dicono loro
Voglio vedere i tre milioni di profughi afgani in Iran un milione di profughi afgani in Pakistan e gli altri profughi boat people eccetera in giro per il mondo che vanno verso un caffè al bar o che vanno in città a lavorare tutti sono convinti che siano uguale e chi ha creato quel campi profughi sono stati creati nel quarantotto dai leader islamici
E questi tanti profughi ci sono solo perché non è stato possibile eliminarli mai sionista ha fatto lavorare in molti palestinesi
Giorgio Gangi l'ha detto l'altra sera peccato che non sia lui lui aveva perso il contatto con la delegazione parlamentare italiana Mario Capanna e Company che andava Trecenta mente da quelle parti
Ha dovuto spendere un sacco di soldi per prendere un taxi è arrivato dalle parti di garza visto tante case deserte dice ma queste sono le nuove case per i nuovi coloni ebrei che stanno per arrivare nuovo dice il tassinaro
Palestinese sono le case per i palestinesi a quali palestinesi i profughi
Ma perché non ci vanno perché se ci vanno gli ammazzano
Quando Israele costruito quelle case per i palestinesi perché non stessero più nei campi profughi
Quelli che le hanno costruite palestinesi sono stati ammazzati dagli altri palestinesi i palestinesi che ha tentato di andare ad invitarci sono stati ammazzati
E Israele che costruì quelle case o le fece costruire fu condannata dalle Nazioni Unite
Perché a camuffato sta cercando di Giuda rizzare l'intera Palestina Iraq camuffato una tragica testimonianza e ha cercato di privare quelle zone quelle genti del loro retaggio culturale e politico
Queste sono le realtà semplici della storia recentissima come la storia la job
Sia di quelle zone
Chi vuole rossa io ho dato i miei volantini Riva Sharon
La voce di un negro cattivo c'è qualche dettaglio in più vedo che i miei dieci minuti miracolosamente
Si sono esauriti vorrei soltanto confermare quanto ho detto con Rusconi
Sì appunto fino a vent'anni fa alla ricetta sicura per scrivere libri di successo grazie agli occhi Fleming ero sesso violenza spionaggio
Per fortuna da qualche anno la ricetta è cambiata e basta scrivere qualche libro di argomento ebraico ed è successo sembra assicurato
Mi auguro che non sia una moda passeggera ma per l'intera umanità capisca che le sue radici e forse anche i prossimi suoi semi sonori grazie ciò
Mai dire
Rispecchia spiega
Lo Rizzoli l'attenzione siccome lei ha scritto chiaro by diversi episodi deputato si chiama Maire coi abito deputato del Likud alla fine se pressati Diana
E abbiamo chiesto ci sono traduzione simultanea di sua fiducia
Abbiano
Rizzato
Questa
Mediatori ed esce Voloshin
Glielo traggono buttati
Anni cozze leopoldo
La insicuro show nazionali Treviso nutro canti sarà il Rillo figlio bisogna scendere per normare vorrai
Fra il signor direttore pubblicò
Gentile pubblico io voglio ringraziare il il gruppo organizzatore che mi ha dato il l'onore di poter
Poter parlare qui davanti a voi
A Booker Pisciotta forti Vesce Amati
Calma meno duri
Usher di Brooks fino alla baia Vellone al Cuba baia
Agile ho sentito alcuni degli oratori che hanno parlato sul problema ma non hanno toccato il problema Waffen Yeshiva Jabal misero a farvi fronte
E quindi
E quindi c'è un esista un problema in Medioriente animista e scivoli comunali agli starnuti Colajanni a scendere far la tetra Sacile ma in Shell o Picchu voti ad a base Ulla Isaia notte Shruti a Vanna l'enzima paia
Forse non mi è stato un'altra possibilità ma forse sono io il colpevole che non no avuto non ho colto l'occasione di dare una conferenza dove ci siano delle domande io possa rispondere
Abbaia all'obitorio e rami a Nyon ballerino la sorpresa anfora mi fino ai storia
Al problema ci ci sono si sviluppano del dei problemi
Ti dico una cosa
Facevo la la la la la la zona ovvero scegliere a Brian di lo Mitoraj notaio e Lazzari Lucky preistoria quella data in matita il direttore abbaia
La il problema non è non si è sviluppato oggi ma bisogna conoscere la storia per a per capire meglio il problema che esiste
Le figlie al Function
Ah ah Majoubi Goracci molla tutto Garozzo Alia denaro mai
Due mila anni fa il popolo ebraico è stato espulso dalla sua terra dai romani
Mi ANAS l'OSCE affatto eccola di otto dello alzavo tale Tammy Tammy Aia i suvvia udì beh razzista e
Da allora è il popolo ebraico non ha non ha dimenticato la sua sua terra d'origine
Sempre esistito un focolare del popolo ebraico nella
In questa terra anni Beazley utili sarà Elli non la FIBA Arezzo Berti israelo morali d'amore vorrai non doversi sorelle mi Dore Doro ce lo ha saputo e terzi estranei
Io personalmente sono un ebreo israeliano e sono nato in Israele i miei genitori sono attese sono nati in Israele è solo da generazioni in Israele
Candidai tali aiuti premesso salpa in scena le era ci sarà il deve invece fa il paio Scianna e le coglievo dirmi quale riusciamo spamming Guillaume poi nei Russia l'AIMA lei Rucellai
Per due mila anni il popolo ebraico la è stata era ha vissuto in Israele quando anche le sue preghiere si rivolge che che ne fa tre volte al giorno si rivolge verso Gerusalemme
Missiva a fare velocemente o lama Rishon
Ocra Scott OSCE lama aiuti lindi nasce muoversi Soleri
Vicolo Thea you e registra il culla in Edera fai ardente in Giordania
Tarda dalla prima guerra mondiale è stato dato al diritto al popolo ebraico di avere una terra con
Dei confini fino al al Giordano che andavano nessuna delle facciamo tessere di Shine aiuta allocare Shona cederci sorelle
Del mille novecentoventidue c'è stata della divisione del della Terra d'Israele kasher
E operaia ardenti Jordan il una al mese emiro
Sì Jazzy e mi Kama alla Fibe due uscita riusciamo
Quando la il giorno la Giordania è stato dato è stata data a un un emiro il Jazzy che
Con alcuni con dei beduini che vivevano in quella terra
Viscida e le facciamo esseri e le facciamo Arbeit
Bau emigranti arabi le era ci sarà il marzo fasciano la ah pensavo da io otterremmo acerba o l'invio di un verso Israele
Tre mila novecento mentre mi erano centoquaranta solo venuti integri gli arabi in nella terra di Israele per cercare lavoro più di quanti si tutti quanti ebrei siano
Immigrati in Israele Chinaglia alza a Danilo mai a marcire le oceano per Lippi tua sull'altro però in quanto allora la il petrolio non era un un mezzo di di ricchezza per
Quindi gli Stati arabi
Piscina e le facciamo da roba in diceva Lea farmaci o a e chi ruba un moto nuova dotazione
Le falle solo il terzo Israel Lendinara vedete blindo in Judit
Nemmeno centoquarantasette lo hanno ha riconosciuto il diritto del del popolo ebraico di avere una terra
Di di procedere alla divisione della l'appannamento che scavando la fa Luca ma su a Rabin vittima Due de Cheval Bettino all'avvio fallisce utilizzava lerci Straelle noi eravamo d'accordo a questa divisione
Sette stati arabi hanno invaso Israele assumono Paola bandi nota comunisti o tasso Tamponi Vacca Mattassi tutti nati Strand la sinistra
Il regista alcun molti stati che hanno su stati d'accordo sulla costituzione dello Stato di Israele
Israele Mancia
Israele ha lottato per la sua sopravvivenza o per mille fa macché mobile ben fama
Aiuto noto ce ne sarà finti darebbe assiduo a Rabin e terrazzi stranieri
Come in ogni lui guerra molti civile hanno lasciato Israele Lomonte arabi
Secondo me Lomazzo Anna tutti vanno applichi ma io direi Garzotto alla
Nonostante ciò noi abbiamo preso i profughi prete all'IST degli Stati arabi Review pacchetto application lascio abbia perso troppo in particolarmente i profughi della
Del nazismo dall'Europa
Allora Ambition Sciascia London Session Longo
Pensiamo un popolo che vuole la pace ambisce
La pace Henschel Berchet liscio
Riteniamo debba dai gol va dai demoni al diciamo un popolo che ha perso un terzo della sua popolazione certamente
Desideroso di una temere una pace andando gambero e gli Schindler Baiocco scelto Chardin chassis pure commisurando
E ne siamo anche
Siamo sensibili dei popolazione in hanno lasciato la loro le loro case
A sciolse Shalom Vitter
Alla nursery al Sinai
Le mezza RAI c'è Nolan semmai lo mai pace esprimesse mai che della sociologa
Noemi per la pace abbiamo abbandonato il Sinai Licari pozzi petroliferi
Sinai che che non era una terra della palestra dei degli egiziani Pierozzi sorella ANIA veemenza Bindi venivano in
Una una terra Israele che che non ha materie prime
Minerali attorno alle schegge ruderi
Abbiamo firmato gli accordi che hanno Davies Menschen am assorbe Patelli Micelli battelli schemi muro anni e chi
A nulla degli accordi non non si può contare su di lui
Dieci Tarolli rapito a Raw
Scelte
A esche meno scenette nube c'è un debito esistono a soluzione la soluzione sugli nega Cordelli tende
Nat hanno otto nomi a me le ha
La la prima Garimberti sorelle
Abbiamo dato la completa autonomia agli gli arabi che abitano in Israele anni Longer Palestina anche rampa listino Hi quello Ayan Palestina i non dico palestinesi perché non c'è un popolo palestinese
Provare a lei c'era Bao Marzotta ramo la Corvair ci sarebbe la più parte delle degli arabi isolato sono sono venuti a vivere in Israele
Che dell'INPS o avuta beh Leppard Mesbah
Per trovare lavoro e per poter
L'iter potere che scemo sciamano aiutini Dario Fo lotta ma pretende marzo para
Nittany Besa radianti
Ho la mia lettore Baiocco ottanta Raven cha suo terzi stretto avara Art Sottana Enna ammonirlo per farlo
Non abbiamo aiutato queste questi arabi che sono venuti in Israele e con l'aiuto del dei Paesi arabi si può trovare una soluzione per quelle aree che hanno lasciato Israele però i Paesi arabi non vogliono questo soluzione non accettano consulenze
Degli israeliani sono fare cassa Shas morbo a comunismo Baullari agli occhi che tozza
Mi i voti ad pare in byte prodotto batte le visioni orario
Matilde
Le farà sebbene dotta
Bettino tutto le Israele
Non è in Israele abbiamo l'impressione che la sinistra i comunisti con quello che fa la televisione la stampa
Stanno travisando quello che che succede d'Israele
Vani medi acciaio ma comunissimo va sottilissimi Paola milza inventariato la per Israele mia o seria dia Amity telefona
E noi e capiamo che la sinistra i comunisti nel mondo si trovano da parte ha un problema
Quali lascio un bagnante fatta fare da mia mamma
Dice a Shanghai io mi pare al Sud e questa è questo il problema scusa
A nero azzeccando ma dell'Ottagono Bottai
Lo santi e le Cha comunisti ogni svago tra socialisti io
Do a goccia conta assorbe via Trabajo Bolan chilo e locali a monte largo
Io fatto ho ho visto che la sinistra lei parto con la i comunisti non si occupano degli altri problemi nel mondo
Come se questi altri problemi non esistesse eBay a prezzi folli Orlando e il buy ascella Baskim e l'Apache in Corsica el baia ce l'ha per millenni el baia c'è l'Afghanistan
E Montella ma lo showman conferita non c'è una un problema nell'Irlanda nei paesi baschi nera Costica
Dov'è che altri ancora altri paesi l'Afghanistan
Dov'è che
Siete voi
Anni mista e archi Baltic tranne esce ASMAN Harvard vari ENI affollare uscire
A sera Kakà serve cimeli sportivi quali Omar attenti a Follini blasone Petrovna Baia danni sarà faticoso
Io non ho molto tempo ai devo concludere e quindi concluderò in Breve voglio dire che siete voi che dovete
Aiutare per recuperare per trovare un una soluzione kasher lottando Lezza e Abel va e la tela sulla ma vendette baia
Dei stanno via a Victor Horta Barack vedere affatto Massa Uma attacchi a Shearer Benazzo di
E voi non dovette essere da una delle due parti ma aiutare per arrivare a un dei colloqui indiretti
Sua è aderente
All'affido va e Nizzola in
Wetzlar Jurassic Shalom in bambina arabi Abdullah Viterbo una e questo è e questa è la la direzione
Il fatto siamo arrivati a una pace con con l'Egitto e questa è l'unica via per arrivare a un una una pace
Lo vale gli spartani ma lontani parties preteso l'attrice lasci PA al ottava sapienti li tenesse le Massaua Talia Shire
Nello nei mutamenti in Israele e io l'ultima fase io vi chiedo di fare pressioni perché
S'inviare l'altra parte sia d'accordo di arrivare a dei colloqui indiretti
Etica arrivare a una una pace
Duratura
Per il Manchester ma era
Non sarà facile per fare la pace visto che non ci sono i palestinesi ma vediamo
Pardo Fornaciari
E poi si prepari chiama Nirenstein
Io credo che
L'intervento c'è una parola che è andata molto di moda noi questo dibattito di oggi stato veramente quello che nelle persino nei play di sinistra
Filo semiti come come sono io attendevano da tempo un la parola che è stata affascinante e credo che la cosa più affascinante di questo dibattito e stasera sia stato un intervento di David Meghnagi sia per il suo passato che per la ricchezza dei dei contributi ideali teorici scusami se a ci ha ci ha ci ha presentato vi siete messi d'accordo prego no no ci siamo visti i dati non ci vedevamo da sette anni presso
Io
Io credo che
Si debba un attimo riportare il discorso entro i limiti i binari per i quali era nato questo convegno perché la sinistra per gli ebrei perché perché gli ebrei hanno guardato a sinistra implode con scottano CD ci presentato per la citazione acque rabbino ricordo Juden fa ben Kaine resta non hanno diritti e quindi oggettivamente strana sinistra perché la sinistra
Sempre meno buona parte da sinistra guarda all'ebraismo e specialmente nell'ultimo nell'ultimo periodo in maniera conflittuale in maniera conflittuale interiormente nelle manifestazioni e le manifestazioni esteriori io credo che la chiave
Stia nel messianismo che ha animato l'ebraismo così come noi lo abbiamo conosciuto da sempre credo anche che sicuramente il fatto
La cesura
Della Shoah sia stato un elemento determinante che giustamente sono d'accordo con Rusconi solo su questo va bene che è la Shoah che fa sì che il problema la questione ebraica sia una questione di tutti e che il e che sia una questione del pensiero occidentale della civiltà e della cultura occidentali che riguardano i guardano su guardano al proprio interno nella propria interiorità e su se stesse
Proprio
Per una sorta di liste del teste nulle astuzia della ragione insomma grazie a questa a questa
A questo sterminio
Conflitto al mente i le persone di sinistra come me da e che guardiamo all'ebraismo guardiamo con occhio assai poco è vero
Favorevole alla all'epoca al sionismo Conca azionismo realizzato un tempo c'era un modo di dire particolare non si dice del socialismo realizzato e allora si diceva il socialismo l'aveva inserita imbarazzata un'altra cosa
Beh anche cinismo può darsi che abbia avuto posso avere dei un fascino sicuramente il sionismo realizzato questo fascino per i non ebrei di sicuro non ce l'ha è difficile trovare un ebreo che che aveva ma io non credo che sia una questione di stereotipi antisemiti accumulati nel nel tempo è vero e che io credo che riemergono io credo che i meccanismi che scattano oggettivi
Minimali sono sono
Essendo estremamente elementari insomma
C'è un popolo il popolo ebreo d'Israele oboi comunque gli israeliani quelli che hanno il passaporto israeliano diciamo sì che sta meglio oggettiva ma materialmente sta meglio di quell'altri
Va bene sta meglio di quelle che materialmente dal punto di vista del della dispone di dati medi materiale
Di quegli altri che sono va bene della della gente che per motivi per cause dipendenti o meno dalla propria volontà diretta va bene è costretta a vivere una vita una vita grama di una vita
Talvolta disumana comunque disumani Zanchi visto poi gli affetti che ha dal punto di vista di certo tipo da attentati terroristici assolutamente
Assolutamente folle insomma no
Bene e allora il meccanismo che spinge nell'uomo il il militante colui che è orientata a sinistra di per di sposare in una certa misura la fa la causa sionista antisionista Parma con significa
Oggettivamente è queste insomma e non altro e non altro certo che poi l'intreccio e l'intreccio di menta infernale questo di ogni cosa nel nelle nella nel nei rapporti politici che c'è che che collegano insieme forze opzione si si confonde si confonde
Indubbiamente
Allora noi io credo che se compiamo essere convinti Noemi Pezzanesi se abbiamo una visione più o meno scusate meno non non marxista insomma in termini economici vero della realtà della realtà sociale socio economica
Che siamo ancora convinti che le classi sociali esistano no allora beh siamo anche convinti che
Diceva Fubini stamattina nel suo intervento epistolare che il sionismo delle origini aveva rappresentato la società senza classi io credo che fosse una fu ma può anche darsi che in certa misura le attribuzioni alcuni kibbutz avevano rappresentano cosa del genere
Però di fatto noi dobbiamo recuperare
Un valore il valore dell'utopia il valore dell'utopia di in cui ci siano non più terre dar liberare o da riconquistare
Ma ci siano popoli da emancipare popoli da emancipare da ideologia è da da anime ed anime intolleranti faziose
Da emancipare nel quadro di una verde la realizzazione di una società binazionale UD due stati di due arene per cui i popoli nella regione due diversi popoli ebraico è vero
E dare acqua abbiano la possibilità di sviluppare la propria cultura la propria le proprie inclinazioni la propria arte la propria le proprie ora le allarme le proprie tendenze religiose in una in un quadro di una nel quadro di una società dei produttori associati perché io credo che permettetemi di citare un grande da da marxista non credente ateo un grande teologo livornese ebreo a a lavori connesse gli avevamo azzecca perché se noi vogliamo recuperare
Il valore
Di Israele come verità dell'umanità
Io credo che l'unica possibilità sia quella di di collocarci in un qua nel quadro di questa utopia possibile che sicuramente migliore di qualsiasi possibile realtà
Gamma Nirenstein
E poi Gabriele Nissim
Cioè tutto da devo dire che ho sentito moltissime cose interessanti e che non mi riprometto di intervenire su tutto e naturalmente soprattutto non ripeterò le moltissime cose su cui sono d'accordo come ovvio invece cercherò molto schematicamente di
Diciamo di di esprimere dei problemi dei problemi che mi sono venuti appunto ascoltando queste relazioni e e di farne uno schemetto insomma per vedere se poi possono servire in una discussione successiva
Allora prima di tutto bisogna dividere questo problema degli ebrei la sinistra in alcune parti c'è
Un problema a due livelli nel rapporto fra la sinistra e gli ebrei e poi c'è un problema di rapporto degli ebrei con la sinistra sono due cose molto diverse e credo che vadano esaminate separatamente
Il primo quello che ho detto che si configura su due livelli di Venezia diciamo così un livello politico fattuale immediato e poi ce n'è un altro sottostante allora vediamo un attimo prima quello politico immediato
Sicuramente molto migliorato cioè rispetto all'ottantadue nessuno potrebbe dire che il rapporto fra la sinistra e gli ebrei non è migliorato di fronte a un conflitto della gravità di quello che è in atto adesso nel Medioriente
E ci sono posizioni molto differenziate interventi molto ragionevoli insomma basta pensare alla ragionevolezza dell'intervento di Fassino quarta mattina
Piuttosto che a tutta una serie di articoli apparsi anche sui giornali di sinistra per esempio sicuramente nell'ottantadue un intervista lunga come quella che ha fatto l'unità David Meghnagi non ci sarebbe stata
E l'unica cosa che questa bisogna assolutamente seguitare a rimarcare la ferocemente mordendo ogni volta che si sente pronunciare questa bestemmia l'unica cosa che veramente risulta ancora intollerabile è l'atteggiamento che per la verità ho trovato solamente sulle pagine del manifesto
Che si dopo tutto il giornale letto da venticinque mila persone anche se può essere caro al cuore di molti presenti per cui molto spesso
L'Olocausto viene paragonata alla situazione dei palestinesi non mi ha detto questo tema perché
Immagino che si è presenti sino a tutti voi quella è proprio veramente una cosa insomma
è una bestemmia vera e propria e diciamo che ha il residuo però di una situazione mi sembra francamente a essere sincera insomma se devo essere oggettiva che invece la sinistra ha fatto moltissimi sforzi di comprensione
E le motivazioni sono le più svariate c'è stata paura di arrivare all'antisemitismo dell'ottantadue c'è il fatto che l'Inter che l'interlocutore ebrei sono più malleabili perché si sentono in difficoltà di fronte all'attuale situazione del Medioriente quindi a interlocutore
Malleabile interlocutore malleabile cioè anche diciamo proprio dato di fatto così molto molto semplice c'è un dialogo insomma c'è l'acquisizione che Israele è un Paese che ha dei problemi ma è un Paese e quindi la sinistra si comporta diversamente altra cosa scusate io mi confondo terribilmente se sono debole di mente non posso se si abbiate pazienza sarò veramente rapidissima mazze sento parlare non riesco
L'altra cosa invece e qui invece devo fare un appunto alle relazioni che sono state fatte fino a questo momento è il rapporto sottostante con la sinistra io sono dell'idea adesso però poi alla parte sugli ebrei la sinistra
Che e qui se vogliamo arrivare a un momento di costruzione deve esserci nei test necessariamente un momento di destrutturazione fondamentale perché voi tutti quanti sapete benissimo che il rapporto con la sinistra e qui non parlo solamente della della sinistra italiana ma riprendo alcuni temi che sono stati accennati nella relazione molto interessante di lode ch'è un rapporto che ha dei problemi originari pesantissimi sia nella sua teoria
E Claudette Gault corna spiegato benissimo come proprio sulla categoria universalismo particolarismo ci sono dei dubbi fondamentali fondanti da parte della sinistra nei confronti degli ebrei
E poi anche poi di questo mi importa relativamente perché la teoria e la teoria e la pratica che è stata spaventosa perché voi sapete tutti quanti che se Stalin n cinquantatré non fosse morto era pronto un piano di sterminio che non aveva assolutamente niente da invidiare
Allo sterminio che era stato al da genocidio che era stato attuato da Hitler fu solo la morte di stare questo piano come voi sapete era stato preparato in seguito alla cosiddetta congiura dei medici ebrei queste sono cose mai scritte su tutti i libri di storia ma noi abbiamo ancora dei fortissimi
Tabù a parlarne e allora io dico che invece qua bisogna essere molto molto chiari su questo punto il rapporto fra la sinistra e gli ebrei
è stato un rapporto fattualmente conflittuale e anche teoricamente il fatto che poi ci sia stato una complessissimo in Castro
Teorico filosofico e visite non toglie niente a a questo discorso bisogna assolutamente che prima o poi questo fatto che la sinistra nel suo nel contesto mondiale è stata fondamentalmente antisemita e che vuol pur dire qualche cosa che trovo schizzinosi arcane netta fossero tutti quanti
E Bray e parlo tutte di persone assassinati da Stalin a questo ha un significato molto profondo e non si può seguitare a far finta di niente e a ignorare questo tema perché altrimenti io sono di sinistra e credo insomma non sono lo sono sempre stata non mi sento più di seguitare a esserlo in nessun modo perché Settimino nozze non si affronta questa questione se non si affronta questo tabù io non ci sto insomma non non mi non sono non sono d'accordo
Ora passiamo a a un'altra questione il problema son contenta che di che faccia sorridere questo che dico così almeno porto una nota di allegria contenti voi sono contento anch'io allora secondo la difesa Zurigo andiamo avanti
Adesso c'è il problema degli ebrei e la sinistra
Allora chi dice che il problema degli ebrei e la sinistra del rapporto fra gli ebrei e la sinistra non è un problema importante fondante che dice una stupidaggine l'incastro in Castro storico teorico fra gli ebrei e la sinistra è un incastro fondamentale sulla quale si costruisce l'intera
Modernità credo che se non ci fosse stato questa fecondazione reciproca non non non sta non ci sarebbero stati tutta una serie di fenomeni contemporanei
Appartenenti al nostro secolo che invece sono importantissimi ora mi sto a ricordare perché poi anche Davide insomma sono stati già ricordati spiegati molto bene però adesso io voglio venire un attimo agli ebrei italiani perché gli ebrei italiani secondo me
Hanno una caratteristica molto particolare cioè gli ebrei italiani
Sono ebrei che hanno un rapporto part particolarissimo con la categoria dell'assimilazione
I tre italiani sono gli unici a quello che mi consta che hanno avuto un periodo così breve di assimilazione quello che va dal mille ottocentosessanta al mille novecentotrentotto hanno delle leggi razziali e che invece sono diventati dei brevetti o assimilati d'Europa è un fenomeno interessantissimo perché nemmeno all'asta durata settantotto anni l'assimilazione di fronte millenni
Però io che sono un po'maniacale mi sono andato a rivedere una rivista di quegli anni che si chiamava il vessillo israelitico
Forse qualcuno di voi qui chi fa lo storico Luzzatto sicuramente l'avrà vista qualche volta
Che è una rivista che sostiene a spada tratta e con grande dovizia di argomentazioni anche non ignobile molto interessanti che i nuovi valori della dell'Italia sabauda
Sono né più né meno che i valori del liberalismo è veramente una lettura molto edificante cioè in pienissima buona fede e con grande passione patriottica gli ebrei nel tempo del resto c'è una letteratura enorme su questo argomento c'est lei del tempo sostenevano che l'ebraismo era né più né meno
Per tutta una serie di valori che attengono al patriottismo alla alla ma all'amore per la terra all'amore per il popolo cioè anche per i quali è anche molto sensate molto
Con un riferimento molto preciso nei testi è che quelle che l'ebraismo in sostanza poteva benissimo essere sovrapposto con il sabato di Isma'e poi successivamente insomma quegli altri fenomeni salienti della storia dell'Italia fino al mille novecentotrentotto eccetera e in questo modo si compiva questa rapidissima assimilazione coatta che purtroppo trova una sua cesura molto drammatica nell'anno delle leggi razziali
Ecco adesso io mi domando come mai anche il problema del rapporto fra gli ebrei e la sinistra non venga mai considerato secondo questo parametro io non dico che debba essere il solo però che nessuno si domandi forse sì mi pare che c'è stato un intervento su queste e se la categoria dell'assimilazione eh
Corre correlata al problema dello stretto rapporto che c'è stato in Italia cioè l'intellighenzia vedrai che la sinistra secondo me è un problema molto interessante perché perché è del tutto evidente che negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale il veicolo del rapporto con la sinistra che era la forza vincente e che era anche quella che non era antisemita e che quindi non aveva le colpe
Dei campi di concentramento né delle leggi razziali eccetera era diciamo così il veicolo determinante per entrare nella
Cosa che non era stata antisemita
Allora tutto questo unito ad una serie di fatti insomma unite al fatto che l'intellighenzia ebraica si è molto configurata come un'intellighenzia di sinistra e che persino la letteratura sulla Shoah di quel periodo
è stata una letteratura che tendeva sempre a universali Inzaghi
E solamente in alcuni casi a riportare la questione della Shoah al problema dell'ebraismo alla questione di essere ebrei mentre molto di più questa categoria dell'ebreo universale viene sempre messa avanti
Salvo pensate soltanto al fatto che Carlo levi il suo libro più importante intitolato Cristo si è fermato a Eboli queste sembrano battute ma non lo sono affatto e insomma ci sono moltissime insomma per esempio che devo dire Natalia Ginzburg ha sempre affrontato in maniera molto obliqua e concertate con una certa difficoltà un certo imbarazzo il tema e delle blairismo e quando si è trovata ad affrontarlo non ha saputo diciamo così un bene come maneggiare lo scusate la schematicità ma dieci minuti sono molto pochi e io vorrei buttarvi di a alcuni alcuni temi quindi io credo che propongo questa categoria che il rapporto con la sinistra sia in qualche misura non dico in toto ma insomma che abbia e questo deve essere presente a perché altrimenti questa e brevissimo che si pretende di incarnare poi non si sa bene come si sminuzzato e va a finire che la pretesa che i valori dell'ebraismo siano paritaria appunto quello dell'eguaglianza della giustizia della libertà cioè pari pari valori della sinistra secondo me è
è insufficiente incongruo ci può essere qualche cos'altro insomma e quindi mi pare che bisogna riguardare questo problema secondo anche questa categoria no scusate sono sono in ritardo succo rispetto al mio treno
Da un pochino allora smetto cioè volevo ancora dire una cosina sola su Israele se posso la prego
Allora non intervengo su Israele anche se se volete uno diciamo una dichiarazione di una dichiarazione politica io dico che per tutta una serie di motivi io sono per lasciare i territori occupati poi questo
è un altro tipo di questione e ne parleremo a parte lo dico perché non ci siano dubbi su quello che poi dirò successivamente
Allora se io è la seconda volta adesso che vengono Milano la prima volta che sono venuta saluta per un'assemblea
Era opposta e pesta cioè c'era un'altra grande presenza di persone che difendevano Israele
Con una foga straordinaria del tutto rispettabile ma insomma con una foga che mi ha fatto che mi ha dato moltissimo da pensare d'altra parte anche la grande agitazione preoccupazione che io ho visto che io ho visto in tanti miei amici che invece erano preoccupatissimi per quello che stava succedendo in Israele a me mi sembrano simmetriche e e e poi in definitiva sovrapponibili perché dico questo
Perché io ho come l'impressione che ambedue queste categorie tendano a a compiere un'operazione che si potrebbe chiamare un'operazione proiettiva e che tiene molto al modo di pensare della sinistra cioè è molto difficile per gli ebrei non pensare che Israele poi alla fin fine tutto sommato sia l'ebraismo reale così come i Paesi socialisti dovranno rappresentare il socialismo reale
E allora naturalmente su una cosa di questo genere che cosa succede succede che c'è una paura terribile di vedere che li succede qualche cosa di brutto perché sia come paura che esca fuori il mostro che è in noi non so
Se mi spiego come di vedere oggettiva qualche cosa che l'ebreo
Sempre perseguitato sommersa dai sensi di colpa eccetera ha paura di avere cioè qualche cosa di brutto qualche cosa di terribile e allora è si guarda ad Israele con la paura che questo qualche cosa di brutto possa improvvisamente salta fuori di lì
Ovviamente è un fantasma questa paura che noi abbiamo e allora l'invito che faceva deputato della Knesset di essere d'aiuto a Israele secondo me non può essere ottemperato se nonna liberandosi dei fantasmi sia di destra che di sinistra tanto per schematizzare per chiamarmi
In qualche in qualche modo ecco mi dispiace nel tempo perché volevo dare ragione a Rusconi ma lo darà l'altra volta grazie
Spesso economico perché dava ragione non poco dopo ci sono
Gabriele Nissim e si prepara Giannoni
Questo sul
Ma io sono completamente d'accordo
Con il metodo di Meina il metodo di Meghnagi è quello di mettere a fuoco gli stereotipi e sulla base di questi sterile o tipi
Essere in grado poi di analizzare quali sono poi le novità no dei luoghi comuni che si hanno oggi su Israele io credo che esiste una differenza
Soste importante rispetto a un dibattito che ci fu una situazione la discussione della guerra del Libano rispetto ad oggi
E io credo che la differenza fondamentale e che la discussione che avviene oggi rispetto alla situazione al conflitto che c'è oggi in Israele è relativa alla discussione che cominciata sull'Olocausto ecco io credo che questo deve essere un quadro di riferimento perché non si capisce bene perché si apre in generale una discussione sull'Olocausto e poi invece qui
Sembra quasi che ne discutiamo della questione ebraica di Israele senza affrontare affrontare difendo questa questione
Allora io credo che in primo luogo tesi le io faccio un po'cerco di diciamo di enucleare questi stereotipi un primo stereotipo che viene applicato a oggi e questo che dice
Proprio perché gli ebrei gli israeliani sono sopravvissuti dell'Olocausto dove può essere più buoni allora non si capisce bene perché gli israeliani non credono vuole la questione palestinese allora io credo che se andiamo a rivedere tutta la letteratura sull'Olocausto da Primo levi a cera Paciana Mary a a diesel noi dobbiamo fare male che la Coldiretti e la consegna sei Bright dopo l'Olocausto è una coscienza traumatizzata non è vero non è vero che la coscienza ebraica funziona in questo modo cioè che l'Olocausto
E identiche è una forma di conoscenza
Della questione palestinese non è Dio che Olocausto apporta ripensare universalismo secondo me l'Olocausto porta ad una cultura ad una cultura che poi e è soppressa
In modo molto polso dalla destra israeliana però è un dato di fatto che dice
Noi a un certo punto dobbiamo pensare di risolvere i nostri problemi da solo o meno di noi non possiamo essere idealisti
Allora se si dice a un ebreo
Guarda proprio per l'Olocausto tu devi essere più buono io credo che si fa una offesa all'ebreo perché lo locale sto ha determinato un certo tipo di identità ebraica che non è risolta cioè io questo credo che sia un punto fondamentale un secondo punto fondamentale e che oggi probabilmente i toni su Israele sono cambiati ma
Sì USA Israele per sfuggire alla domanda sulla zona grigia e prego un po'di silenzio sulla destra perché si sente molto rimbombo scusa cioè Israele io credo oggi
Viene usata per coprire il passato che non passa
In che modo nel senso che in sostanza un certo tipo di immagine dell'israeliano serve per coprire il dibattito che sia aperto che si è aperto faticosamente sul problema della zona grigia cioè io credo che oggi il dibattito sull'Olocausto non è più un dibattito sui tedeschi di per sé né un dibattito su chi a livello ma mondiale del dagli Stati Uniti ed Europa ai Paesi dell'Est
è stato zona grigia ecco credo che questa questo uso continuo che faceva poi Primo levi nel suo ultimo nel suo ultimo libro
Questa questo termine credo che sia almeno e interrogativo che vide il mondo ebraico
E ed è un senso di colpa che l'Occidente se essi se cerca di coprire attraverso una certa letture del conflitto del conflitto medio del conflitto mediorientale io credo che questo fenomeno e già successo nella storia
Era giustissimo il riferimento che Meghnagi faceva i Paesi dell'Est
Perché nei Paesi dell'Est come sia coperta la zona grigia dei polacchi e degli ungheresi rispetta l'Olocausto in un modo molto semplice
Si è usato la partecipazione degli ebrei cioè la presenza degli ebrei nell'apparato staliniano per coprire la responsabilità dei polacchi
Dei dei polacchi rispetto al al loro comportamento durante la seconda guerra mondiale est la chiesa cattolica in Polonia ha teorizzato esplicitamente questa posizione cioè che a un certo punto gli ebrei sono stati complici del potere e quindi perché sono stati complici del potere
E giusto dice la Chiesa polacca affermava in questo modo è giusto l'odio che la popolazione aveva perso l'ebraico quest'operazione è stata fatta in soprattutto in Polonia ed in Ungheria
E credo che noi la possiamo anche ritrovare nel conflitto mediorientale cioè il conflitto mediorientale come strumento per coprire responsabilità della per responsabilità della zona grigia
Ecco io vorrei nuove a questo punto un problema no che ebbe un problema che aveva posto
Nel ecco il signor deve chiedeva un posto muscoli e nel nella lettura del dibattito
Stende il dibattito sul sulle procedure posizioni di Arda ma se gli altri e due e e chi giustamente appunto si dice in questo inizio di ambito maschile esiste scura responsabilità
Della Germania rispetto al passato cioè l'identità tedesca dopo Dolo cauto deve essere un entity di tacche solidale con le vittime io credo che il problema del recupero del passato debba valere sul conflitto mediorientale nel senso che il fatto che oggi in Israele
Possano vincere le forze per la pace il fatto che Israele possa sentirsi rassicurata per una soluzione del conflitto mediorientale il fatto che la soluzione ci potrà trovare una soluzione al al conflitto
Io credo che sia una debba essere una responsabilità culturale del l'Occidente cioè io credo e purtroppo invece non avviene così
Che quando ci si riferisce a conflitto mediorientale il soggetto diventa il soggetto palestinese e non c'è da parte della cultura occidentale il fatto di considerare che esiste verso Israele un problema di salvaguardia questi uccelli un problema di di salvaguardia delle persone che vi abitano concretamente dialogo identità e della storia però verso Israele esistite anche io un problema e salvaguardia della memoria storica quindi esiste un rapporto e deve esistere un rapporto di responsabilità ecco tutto questo ovviamente all'interno di una posizione che riconosce il diritto e la questione palestinese
Però
Cioè credo che e mi sembra assolutamente assoluto e finisco qui che una sinistra prende posizione teatro per aver Mask quando parlo in Germania
Invece queste posizioni sono assolutamente dimenticate nel momento in cui ci si riferisce al conflitto mediorientale ossia per apre ma sempre o altrimenti si come dice altre venti va be va bene per la discussione in Germania ma non c'entra niente col conflitto mediorientale
Vorrei comunicare mentre si sta preparando per a parlare Giannoni che ci sono ancora insieme a Giannoni altre tre persone
Dopodiché io proporrei che il cinque relatori tra stamattina e oggi pomeriggio se lo desiderano
Molto brevemente per oltre quattro minuti lungo non più riprendano la parola dovessero essi risponderà qualcheduno preferiti seminò incrementi se le ferite dell'azione
Grazie rettifico Gianola macchinosa fece dunque i temi tutti
Questioni affrontate sono i numeri prego un po'di silenzio sulla destra
La destra
Ma
Va a destra in genere aveva l'ordine ora
Comunque mi sembra che la questione appunto proposta come il tema di tutta il il riunione sia Israele da sinistra
E quindi se se è possibile un confronto anche tra le promesse messianiche e l'utopia comunista marxista
è possibile confronto o c'è antitesi
Io premetto che non sono ebreo se non nel senso che non creduto da ragazzo che Gesù Cristo fosse Dio
E non sono marxista anche se invece avevo appunto accettato l'ideale di Barks fino a quando non ho intuito che l'utopia marxista irrealizzabile perché la conflittualità e naturale
Eseguito ho avuto una illuminazione se gli uomini vogliono vivere non devono più esserci guerre mondiali
E sembra un banalità ma non lo è
Ecco o precisato queste note circa la mia esperienza perché questo mi consente una visione particolare in fondo delle stesse cose di cui hanno parlato gli altri
E volevo ricordare la frase
Con cui secondo il balzello cari fra decide appunto l'uccisione di Gesù se il popolo gli va dietro verranno i romani distruggeranno la relazione
Ecco ora per quanto s'è paradossale prego
Per favore lampi fondo proprio non si riesce più a parlare qua
Se si potesse chiudere ancora ecco Craxi e quella porta
La cosa già fondamenti tra ecco a livello mondiale a livello globale
Sì le nazioni non seguiranno la legge di Gesù si distruggeranno
Ecco la mia intuizione che il senso delle parole di Gesù e che gli uomini si andranno però quello che debbo dire che gli uomini crederanno eviteranno e non crederanno moriranno
Il mondo nuovo quindi era che qui in Italia e in Europa tutto il mondo
Ora evidentemente mi rifaccio alle promesse
Ebbene ci sono segnali non ci sono personalmente credo che la stessa formazione dello Stato di Israele sia un segnale
Israele non è il modo nuovo dal mio punto di vista comunque anche rifacendomi al Vangelo Gesù disse
Israele verrà calpestata dei gentili finché i tempi dei gentili non saranno compiuti Isaia disse che si sarebbe fatto ancora acquisto di terre in quella terra
E infine facendo riferimento storico
Ed è la volontà di sopravvivenza di alcuni uomini che rinati stato Israele perché se è vero che dopo la Rivoluzione francese gli apre avuto i diritti politici
D'altro lato l'assimilazione cosiddetta è stata ha prodotto anche più problemi di prima delle comunità ebraiche e appunto bisogno di sopravvivenza guidato alcuni uomini così come ci troviamo davanti anche a livello globale gli occhi cioè
E delle novità
Vanno colti e rispetto alla questione della sopravvivenza degli uomini tutti anche di sera da questo punto di vista Auschwitz è stato notato nella sua è stato detto anche qui molte cose non le ripeto anche se sarebbe opportuno e anche un avvertimento
E anche un avvertimento fatto notare americano scelti è quanto di più simile potrebbe accadere cioè quanto di più simile accaduto
L'immagine più prossima di quello che potrebbe essere una distruzione generale però però il perito della via convinzione
Tutto è stato preparato perché appunto
Ci sia lite sulla terra anzi ci sia il mondo nuovo
Così ad esempio da questa lettura della Bibbia successiva appunto la non fede il risultato abbastanza raramente Magrassi rapita trovare che appunto si la dispersione era stata Nunziata sia il ritorno e che è stato notiziato anche la devastazione di tutta la terra così come il mondo nuovo per concludere io credo che appunto miglioramento e peggioramento ripetono da ciascuno di noi
E che è la questione sia veramente portate anche perché le due più grandi comunità di ebrei del mondo sono l'URSS in USA
Oltre allusivamente a Israele grazie grazie
Vedete ci stiamo andando verso tempi molto messianici forse perché anche la vittoria comincia a essere un po'stanchi no il professor Umberto Melotti
Ringrazio della possibilità che mi ha offerto ad intervenire in questo dibattito di grande interesse per il quale voglio rivolgere i complimenti e ringraziamenti più sentiti agli organizzatori
Con riferimento peraltro al titolo di questi nostri incontri i percorsi dell'emozione della ragione osserverei che quanto è emerso sinora nella discussione
Sente a mio giudizio le due cadenze sul piano dell'emozione forse si è sentito un po'poco lecco del tumore delle ossa rotte in Israele che credo sia quanto Cemmo opzionato il più e sul piano della relazione sia andati fu costretto troppo poco alle radici del problema anche se qua tutta una serie di gli elementi ci hanno portato specialmente all'inizio delle relazioni in quella che a mio giudizio è la direzione giusta intendo riferirmi in particolare all'impostazione data
Da Amos Luzzatto la sua introduzione chiedi Papeo identificazione ebraica mi sembra che quanto abbiamo sentito anche qui della lesto sintesi di un dibattito pluridecennale
E di vari contributi vada nel senso di mettere a fuoco la problematicità di questa identificazione i tubi le contraddizioni le tensioni la ricchezza stessa ma soprattutto sottolinea che una prima risposta a questa domanda può redatta per strada e complesse ma a mio giudizio la strada dell'analisi della ideologia l'appartenenza come ideologia nel senso dalla massa questo termine nel senso che è stato però arricchito da tanti altri autori proprio sul tema della nazionalità don italiano Mario Albertini
Sul tema del riferimento alle realtà economiche da Samir Amin
Quindi vediamo quindi capire in fondo questo problema dell'appartenenza che è fondamentale ma che al tempo stesso il dubbio e contraddittorio e lascia molti ambiti aperti ma di fronte a questa realtà
Dell'identità ebraica come identità problematiche abbiamo fatto storico col quale dobbiamo misurarci qui la netta definizione sin dalle origini
Dello stato di Israele come Stato ebraico di Israele al di là quindi di questa perplessità abbiamo un fatto storico preciso che il risultato del successo del percorso versioni smog politico da un lato ma che ha dato vita ad uno stato che non può essere antipanico titolo lo Stato anche di coloro che su diversi piani da quello religioso a quello di altre identità
Non si definiscono ebrei
E quindi uno Stato che instaura per forza o la politica
Dell'allontanamento di chi è diverso qui la creazione dei profughi nome sulla gestione dei campi profughi come sembrava dicesse levi prima nel suo Franco levi nel suo intervento ma è la generazione non la generazione della di questo tipo di problema da un lato oppure la convivenza all'interno dei confini di persone non di pari diritti con una situazione che ben poco a che vedere con gli ideali che tanti di noi
Hanno avuto vicini casi nel guardatemi primi anni all'esperienza di Israele
E che casomai ci fanno tristemente avvicinare questo modello più come spauracchio quindi non vorremmo che fosse così casomai allo stato del Sudafrica su cui tra parentesi può andare a vedere quel bellissimo finché Grido di libertà situazione quindi a ma e triste perché aveva seguito questo tipo di cose sin dall'inizio ma diciamo pur può esto
Questa posizione dello Stato ebraico che da un lato tende a non rinunciare a questa sua qualifica perché sarebbe rinuncia anche al percorso che l'ha portato ad essere tale a questa contraddizione che si genera ed Elia a mio giudizio il problema che cosa comporta
L'impossibilità di una pace vera di una convivenza genuina con rischi e pericoli periodici di genocidi massacri di conflitti tensioni
E e mi sembra che sia questo il punto e allora se se non si affronta questo tipo di nodo se non si danno delle soluzioni allora c'ha ragione veramente Rusconi a dire che il problema viene risolto semplicemente sul piano della forse tutto otto e tutto ciò e logico a mio giudizio però è una band inizierei
Risposta politologi che ha di fronte ad un problema che dovrebbe essere capace di andare al di là sì Beethoven capito speriamo bene
No tant'è che per concludere con un paradosso direi questo che se questo fosse vero allora abbiamo lo Stato che davvero fa del carrarmato il vitello d'Oro
E allora c'ha ragione la vignetta di Vincino e non si può dare a Vincino la risposta che è un antisemita un razzista un antisraeliano un anti israelita e un paradosso per paradosso ben venga la vignetta del carro armato come viene ma direi ne dobbiamo dare una risposta in positivo non sul piano semplicemente dei paradossi io credo che l'unica risposta da dare nel mondo moderno sia quella di renderci conto che alcuni percorsi storici hanno fatto in parte del loro tempo
Già il fatto che nel secolo scorso Italia poi Germania denota aggiunto l'unità nazionale in ritardo su altre introduceva dei problemi i paesi del terzo mondo rallentati nel loro processo di formazione dello Stato
Dei processi coloniali sono arrivati ancora più tardi a questo tipo di cose ma il mondo moderno marciapiede al femminile marcia verso la formazione di società Lusi laziali pluri culturali Bluiett niente si spera che anche da noi struzzi posso a costruire un'unità europea di un altro tipo la convivenza di popoli diversi per tradizione culturale lingua cultura identificazione
Insomma deve avvenire non nell'omologazione nella ricchezza della diversità ma anche nel superamento delle chiusure egoistiche degli etnocentrismo sposti e contraddittori quindi da un lato il superamento dello stato ebraico nella critica alle repubbliche che non sanno che chi definirsi come repubbliche islamiche ove pubblicata Alba come l'Iran la Libia
Si tratta di addivenire veramente a dimensioni nuove che sono le uniche che permettono a mio giudizio la convivenza in questo mondo nelle cinque con rispetto di tutti
Certo si tratta di smantellare i tre metri di ghiaccio e si sono costituiti in questi quarant'anni si tratta di destrutturare la parola qui molto bella era già stata presentata in un intervento precedente
I risultati che ci hanno portato ad una situazione incancrenita e dire solvibile per questo tipo di via si tratta veramente quindi affrontare il problema alla radice con una capacità creativa ho usato un termine utopia io direi realismo goffo localismo confondo che nasce in una fiducia nelle persone nelle ricchezza culturale nel confronto della diversità
Nel fatto di non volersi essere garantiti semplicemente dalla forza ma della capacità dell'apertura all'altro apertura reciproca per la quale io spero me tutti qua intendiamo collaborare ed impegnarci
Minacciando Ca'
Facciamola
E poi si prepari ultimo intervento Sartre chiamate
Diciamo
Civile
Dunque
Io mi collegherei ad alcune cose che sono state dette tra stamattina questo pomeriggio vorrei parlare di diversi argomenti ovviamente le cene non soltanto la prima cosa che volevo riprendere quanto all'inizio del suo intervento dalle mie immagini aveva accennato e cioè che in realtà il problema dei rapporti non solo tra sinistra italiana ma Sinistra Europea e sinistra mondiale con Israele
Non giacca quanto a cambiamenti o svolte in negativo
Dal sessantasette in un certo senso non data neanche a prima il problema grosso è che nel quarantotto è avvenuto
Mi pare un un un evento che ha colto tutti impreparati in buona sostanza c'è stato l'atteggiamento dell'Unione Sovietica
E del blocco sovietico di sostanziale favore però appunto non favorire ideologico profondo non accettazione profonda del dato della nascita di Israele ma probabilmente mossa politica
Diciamo volontà di vedere un pochino che cosa si poteva fare con e di questo Stato d'Israele poi le cose sono avvenute come sono avvenute mi stupisce sempre molto che nei in questo tipo di dibattiti non si ricorda il cinquantasei cioè un anno in cui in Effeti Israele fece una guerra
Che forse è la sua unica vera totale guerra di tipo grosso modo colonialista dico ma lo dico non per demonizzare Israele al contrario cioè trovo che sia curioso e dia bene l'idea di quello come un pochino il presente storico dei rapporti tra sinistra Israele cioè si dimenticano certi momenti importanti certi passaggi nodali anche nella vita di Israele
Per esempio nei passaggi di alleanze
Con i passaggi di rapporto internazionale privilegiato rispetto ad un Paese ad un alto per esempio appunto a me sembra sempre molto interessante che negli anni Cinquanta in quell'interregno tra e più o meno il il favore del blocco sovietico e poi il venire ad un'alleanza strettissima e tuttora perdurante con gli Stati Uniti ci sia stato un periodo in cui Israele
Diciamo così si si arrangiava a trovare alleanze con Paesi che erano già decaduti come potenze e che operavano in un certo modo nel Mediterraneo e parlo ovviamente della Gran Bretagna e soprattutto dalla Francia la Francia era il migliore amico disabile negli anni Cinquanta
Tutto questo lo dico per sottolinea un fatto che secondo me quello che la sinistra non ha elaborato continua non elaborare anche quando apparentemente
Mostra di avere lavorato non l'ha fatto eh l'accettazione per così dire profonda di questo fatto che gli ebrei
Sono andati in Palestina hanno fatto determinate cose e lì già siamo nell'interpretazione cioè bisogna capire che cosa hanno fatto
E dall'altro lato si sono creati Stato io mettere l'accento ancora oggi realisticamente molto più non tanto sullo stato quanto sulla società cioè il fatto che bene o male il sionismo a una sua anima non territorialista che quella che a me interessa per cui gli ebrei stanchi per motivazioni varie di dare agli altri essere perseguitati e comunque vivere una vita non propria non autenticamente
Da da popolo nella diaspora hanno deciso di andare lì crea ora più si è molto parlato di recente del fatto che il conflitto è tornato al suo nucleo originario cioè dopo quarant'anni di guerre arabo-israeliane
Siamo tornati al problema dei due popoli su una stessa terra e adesso a fronteggiarsi sono poco israeliani palestinesi
Ora secondo me è bene che tutti si riportino al quarantotto ecco c'è sempre in sofferenza quando si parla del quarantotto perché
Sia da parte ebraica sia da parte non ebraica e anche da parte antisraeliana
In fondo non si vuole andare a
Risolverà interrogarsi su questo problema di fondo cioè la liceità della nascita dello Stato lì felicità storica la dinamica che ha portato alla nascita dello Stato lì io voglio da un esempio che non vuole essere bassamente polemico
Tutti sappiamo le iniziative che Capanna ha preso di recente in relazione al conflitto mediorientale abbia molto stupito il fatto che Capanna
Prendesse tutte le iniziative premettendo
Che in pratica il diritti il diritto dello Stato di Israele ad esistere dovesse essere riconosciuto ma proprio per questo bisognava riconoscere certe accetta vola questa non è stata la posizione di Capanna
Per molti anni questo è uno dei grandi paradossi
Che ci sono stati nella sinistra che
Oggi che in effetti Israele corre
Lo dico con molta amarezza dei forti rischi rispetto alle dinamiche politiche interne e io per esempio non non voglio dire non ho paura a usare i nomi in Israele c'è un pericolo
Per come la vedo io anche di fascismo fascismo molto sui generis badi bene perché è sempre
Nasce sempre da un contesto che non è quello dell'Europa occidentale o di tutte quelle esperienze da cui sono nate le varie forme di fascismo
è una cosa diversa che comunque secondo me più giustificazione storica se un fascismo Leporiere di altri di altri insomma a più una spiegazione se non altro ora
Appunto quello che che mi pare importante è che in fondo tutti si torni a interrogarsi sul mito delle origini cioè su questa cosa irrisolta su questa non accettazioni di fatto che secondo me va interpretata in parte anche come nuova forma di antisemitismo e oggi se ne è parlato un sacco cioè il fatto che bene o male
Non si riconosce agli ebrei la la possibilità di creare una società una Società anche a basso livello perché sono totalmente d'accordo con me che Nagy quando dice che ci si deve interrogare appunto sulla diciamo sulla congiunzione tra ebraismo e modernità e questi sono temi che ci appassionano e che porteremo avanti in ogni direzione
D'altro lato in fondo in fondo è Israele ha diritto cioè gli ebrei hanno diritto di dire una ditta non solo culturale ma politica
E e questo è un pochino il polo di fondo io accetto che e gradisco che in fondo qualcuno mi venga a dire che in buona sostanza il sionismo non ha nessun diritto punto e basta e se non altro è una posizione che per ha una sua legittimità
Non l'accetto perché secondo me bisogna un attimo per vedere la dinamica storica che c'è dietro se qualcuno
Da sinistra compie un'operazione che secondo me di sinistra non è non è mai stata e cioè quella di impostare astrattamente i problemi dei rapporti tra i popoli e le terre io direi quel questo modo di impostare prove lasciamo la la destra cioè il fatto di sì stabilire un rapporto essenziale quello che in parte sotto la famosa affermazione sotto Israele se c'è la Palestina sotto Israele c'è terra
C'è c'è terrazzi sopra ci sono uomini questo il problema di fondo ci si può interrogare su tutto si possono condannare le politiche
Ma non si può appunto dimenticare questo dato originale ancora cinque minuti cinque sei fa no voglio dire un paio di altre cose ecco
Da ecco questa è una prima cosa che volevo sottolineare e in questo senso per esempio mi riallaccio a quello che diceva questa mattina Amos Luzzatto che parlava giustamente della processo ed è il rapporto tra la litigiosità azione il preteso e l'emancipazione e anche il preteso laicismo che in realtà era corrispondeva per gran parte alla religiosità azione liberismo io direi che oggi noi corriamo un pericolo
Che è il proseguimento di quello e c'è la cultura Yitzhak zione dell'ebraismo in altre parole
Don esempio che a me è stato molto chiaro un anno fa forse sono io che faccio riflessioni eccessive su su determinate cose mi invento le cose ma il poster di cultura ebraica di cui credo un po'tutti in sala
Hanno avuto sentore può in mente hanno visto qualche spettacolo c'era era molto interessante perché secondo me mostrava in perfetta buona fede
Ho un processo abbastanza atipico e cioè si mettevano in luce tutta la ricchezza religiosa ebraica spie culturale spirituale dell'ebraismo e non a caso secondo me c'è una corrente di antisionismo non politico ma come dire ideologico di fondo
Ecco finisca per per cui in un certo senso il sionismo diventava la Partia controversa del dell'ebraismo significava APO do questi ebrei che sono andati lì che sono questi sono volgarmente pesi la libertà la ricetta di fare uno stato e ovviamente ogni Stato e volgare su questo siamo d'accordo tutti
Però resta il fatto
Che debba in qualche misura esista
Volevo dire altre cose va bene
Grazie a lasciare ma per il suo bellissimo intervento salse a base conclude il dibattito
Scusa
Ma io chiedo scusa se intervengo per ultimo novità ce l'avevate intenzione d'intervenire almeno fino ad un certo punto del dibattito
Fino ad un certo punto del dibattito io ero fermamente deciso ad uscire da questa Sala portandomi dietro i sentimenti i giudizi contrastanti e in genere positivi che avevano suscitato in me lei la relazione che gli interventi in altre parole io questa mattina mi sono ha riconosciuto o mi sono sentito di condividere in un certo senso il discorso che mi è sembrato estremamente pertinente nonostante le affermazioni in contrario del dell'autore
Di
Di Federico di Federico qualcosa perché il travaglio
Di un uomo di sinistra lungo i decenni sulla questione Israele Palestina in Medioriente progresso reazione è stato certamente non solo per lui ma anche per chi ebreo non è ma ha partecipato
Diciamo acquisti che ha vissuto questi avvenimenti è stato certamente pregnante
Sarei uscito estremamente contento dopo ho sentito l'intervento di Magi
Che ha portato il dibattito di Reinhardt a livelli molto molto alti e potevamo essere contenti ridire a vedere
Captato attraverso la sua esposizione tutta la nobile complessità di questo di quella poi provare patentato allora
E poi sarei andato via col terrore
Che mi era stato suscitato dall'intervento dell'amico Rusconi e che sia definito scienziato politico io che schema è un altro nodo sono e probabilmente non sono neanche un po'politico ero pronto a credere che veramente Israele non potesse comportarsi in modo diverso da come le sue forze armate il suo governo o il suo primo ministro stanno comportandosi in questo periodo
Poi è accaduto il fatto è accaduto l'intervento del deputato del Likud del deputato alla Knesset
Che io non mi stancherò di ringraziare per essere stato presente ad essere intervenuto a questo dibattito il quale ha avuto il grande merito credo
Di ricondurre agli elementi essenziali politici attuali questo questo problema
Perché noi abbiamo constatato abbiamo toccato con mano il fatto che non è assolutamente necessario che il politico israeliano colui che la loro che contribuisce ad elaborare la politica del governo di Israele debba comportarsi in questo modo debba affrontare il problema in questo modo ed ebbe a partire da presupposti così rozzo il direi quali quelli che ci sono stati cui esposti
Normalmente si potrebbe dire beh non vale la pena di parlarne invece vale la pena di parlarne perché credo che questo sottolinei
Sottolineo una delle realtà grosse corpose del problema del problema israeliano dell'atteggiamento della sinistra nei confronti nei confronti di Israele
L'elemento corposo l'elemento vistoso quello della difficoltà che settori importanti poiché sono quelli maggioritarie dello stato di Israele difficoltà che essi hanno a leggere la realtà a captare i segnali
A leggere i messaggi e a interpretare le iniziative politiche
L'esempio più clamoroso perché noi abbiamo avuto questo mattino questo pomeriggio non ricordo più l'intervento di Fassino che membro della direzione del Partito comunista italiano e che quindi a porti ha detto
In buona sostanza e con estrema chiarezza ciò che il Partito comunista italiano la maggior forza della sinistra
E la protagonista degli alti e bassi di di queste delle vicende delle vicende di questi decenni pensa che propone in senso autocritico in senso positivo in senso propositivo
Per la soluzione del problema israeliano e quindi anche della ripresa del rapporto e del discorso comune fra ebrei italiani e la sinistra e la sinistra italiana a uno dei legislatori israeliani della alcun S presente nona capitando questo messaggio che era chiarissimo
Sia illustrato solo una realtà che non sappiamo essere assolutamente falsa i comunisti uniti alla radio e alla televisione internazionali hanno creato un miscuglio esplosivo tale da rendere impossibile
Comma cattiveria pervicace cattiveria la soluzione del problema del problema arabo non del problema la colpa di del team palestinese va bene il problema
Palestinese allora io so per esperienza personale che la difficoltà di gattare questi segnali deriva spesso da una posizione preconcetta e dall'impossibilità di uscire di uscire da certi schemi
Se non esco troppo dal tempo che consentito se mi è consentito vorrei ricordare soltanto un episodio che risale già all'ottantadue inizio dell'ottantatré
E e che dimostra come questo processo della sinistra italiana e questa incomprensione da parte del legislatore o del politico della maggioranza israeliana non sia di oggi mandati già da qualche tempo
Mi accade di andare fine ottantadue misti ottantatré al Ministero degli Esteri israeliano
A colloquio con una personaggio team non primo piano ma neanche di secondo piano
E di avergli fatto rilevare sottoponendogli la documentazione che il Partito Comunista Italiano in sede congressuale in documenti ufficiale aveva dichiarato che bisognava è già stato ricordato stamattina aveva dichiarato che lo Stato di Israele nominato per nome e cognome
Aveva diritto al suo territorio ha confini sicuri e riconosciuti è garanzia internazionale di ogni cento insieme ovviamente alla alla riconoscimento del diritto del popolo palestinese che avete vuol supportato
Il funzionario non di primissimo piano enti di secondo piano fece un balzo sulla sedia e visse o ma questa è una cosa esplosiva
Badate non è che Gerusalemme sia tanto lontana da Roma che le comunicazioni siano così difficile ma coglieva per la prima volta con lo stupore
Questa che per noi era già una realtà acquisita allora mi disse dobbiamo tornare a me a parlare io mi vedevo già come il grande mediatore fra la sinistra la sinistra italiana nel suo complesso e lo Stato di Israele due giorni dopo ci rivedemmo e il personaggio non parlò più bella del documento del Partito comunista italiano e alla fine glielo chiesi ma gli dissi cosa ne pensa oggi se non se ne parla neanche perché è vero che vite bisogna riconoscere lo Stato di Israele ma siccome volete anche lo Stato palestinese voi sostenete lo all'epica terrorista
Ci vuole la distruzione dello Stato d'Israele quindi siete dei falsi pur giardino allora noi sappiamo perché le abbiamo vissute queste cose che si è giunti a quella formulazione attraverso anni
Di dibattiti di duri dibattiti sappiamo che era una posizione vera e reale
Ma mi è stata data in Israele da parte di chi aveva le leve del potere con interpretazioni di comodo perché il aprire la via verso il dialogo verso aprire le porte al processo di una pace di una pace reale
Proponendo una soluzione di comodo cioè questo popolo non esiste i interlocutori veri sono il re di Giordania il presidente della Siria e così via
Ottenendo su un piano poco più su della volgare quell'esempio
Di di quanto l'occupazione o l'esercizio della forza nei confronti di un altro popolo servano a corrompere
Quello stesso popolo gli stessi principi democratici che quel popolo che esercita la dominazione proclamati difendere perché poche sere fa noi abbiamo visto proprio in televisione a Mixer
Qualche israeliano di origine italiana il quale parlava Ritella offriva una soluzione molto rapide molto spiccia del problema dicendo beh quando c'è qualche palestinese qualche arabo
Che fa i capricci lo si prende fra il pollice e l'indice fece proprio questo gesto e lo si lascia cadere al di là dei confini Giordano
Dicendo i dando che se uno spettacolo che è molto più grave del dire dello spettacolo di violenza che pure abbiamo visto che ci ha fatto inorridire perché questo significa proprio
Cioè essere stati corrotti dentro
Dalla dall'esercizio del potere dall'aprire il fucile il fucile cioè inverno
Allora ecco noi siamo già molto avanti questo
Pro cesso di corruzione
E direi di corruzione non solo in chi domina ma anche in chi viene dominato che imparare a conoscere solo queste immagini
E solo la realtà di un confronto frontale e di forza
E io credo che i noi abbiamo il diritto di essere oggi preoccupati di prender coscienza di questa forte preoccupazione perché credo sia vero quello che diceva Finzi prima del quale si dichiarava preoccupato perché perché il vincitore il vincitore morale e politico di questo comune del confronto negli ultimi mesi l'OLP non è capace di prendere un'iniziativa politica che faccia esplodere
La questione sul tavolo dei reggitori del potere degli autori degli autori della repressione ma anche i reggitori dello Stato di Israele si trovano incapace di uscire da quello schema come abbiamo visto orrore
Il tempo è scaduto esattamente nel momento in cui stava per scadere il il mio il mio intervento concludo con una sola notazione che proprio per tutte queste ragioni credo che debbano essere intensificate tutte quelle azioni che in questi ultimi due tre anni sono state particolarmente intense
Dalla traduzione in pratica denunciato congressuale del PC viaggio di napoletani sarebbe stata sarà a mio parere una delle cose più importanti che siano venute a tutti gli incontri fra palestinesi ed ebrei italiani o israeliani qui in Italia che sono stati organizzati che hanno dato credo contributo essenziale alla comprensione del problema
Vorrei invitare
Federico corretta Amos Luzzatto Federico San Faustino per brevissime
Repliche
E dopo probabilmente indagini l'agricoltura pronto perché
Io patologico
Più che della pliche due brevissime osservazioni sul dibattito grande interesse che la prima generazione di Fallai indifesa di Machiavelli nel senso che abbiamo l'impressione che quando si riduce appunto il messaggio il Machiavelli al fatto che in uno Stato debba usare quanto ce l'abbiano forza
Non l'abbiamo capito questo messaggio Machiavelli
Apprezzato non solo il ruolo del leone ma anche quello della volpe e a me pare che quello che condanna veramente la politica del governo israeliano oggi negli ultimi anni appunto il fatto che la diplomazia non è stata utilizzata forse nella misura in cui poteva esserlo ogni governo deve saper reagire sulla doppia tastiera insomma ed è il risultato che conta il risultato è che questo Paese con le spalle al muro in una condizione di isolamento internazionale si potrebbe sostenere che noi che non c'era altra possibilità io non lo credo sono state perdute molte occasioni sul posso dilungarmi ma certamente e questo non è solo il nome di un astratto principio di di pace che si i critica la politica israeliana ma in nome dei risultati questore certamente in regola con con la scienza politica l'altra questione che lo vedo che naturalmente riguarda la maturazione la sinistra riguardo al problema di Israele io stesso ho riconosciuto
Con soddisfazione questa evoluzione ha parlato anche l'Associazione ne ha parlato Fassino ecco io però penso che ci sia ancora molto da fare
Su questa strada anzitutto c'è molto da fare mi pare sul rapporto fra vertice e base io credo che la maturazione sia avvenuta più al vertice che alla base qualcuno ha parlato
Di reazioni ancora molto emotiva della base comunista ecco io credo che ci sia qui un opera di educazione politica che sto nella tradizione del Partito comunista perché certe tossina ideologica son venuto dall'alto allora anche dalla essere disinnescata questo vale per la questione ebraica nel balzo anche per altre altre aree di intervento del Partito comunista
Ma c'è un altro terreno sul quale io mi aspetto che la sinistra Micheli i Comunisti Italiani intervengono ed è anche il rapporto col col mondo arabo non c'è soltanto un dialogo da fare con le Brescia un dialogo da fare
Con i palestinesi ma io direi con con l'interlocutore arabo nel suo complesso che non possiamo nasconderci dietro un dito e pensare che ci sono soltanto i palestinesi e gli israeliani c'è un tutto un mondo arabo Complesso ci sono alcuni stagni
Che hanno fatto in questi anni una politica che tendeva volutamente intenzionalmente a a a rendere il conflitto laico il più possibile a scorrendolo irrisolvibile per un calcolo politico dico
Ne è inutile non è difficile identificare questi Paesi la Siria la Libia cioè ecco io credo che il Partito Comunista la sinistra italiana possa avere un'influenza anche su questo su questa area secondo me questo è importante per esempio come giudica lo giudichiamo noi la diplomazia di Andreotti in questi ultimi anni
Vediamo un momentino che cosa è stata sia levantina
Torna più l'immagine della volpe quella del leone ex di loculi se si è misurato veramente con questa politico nulla certe volte fiancheggiata acriticamente questa è una domanda io pongono le risposte in tasca ma anche su questo tema in un grande partito nazionale di governo come giustamente sì si qualifica oggi Partito Comunista compiano titolo deve misurarsi e a questo proposito l'ultima osservazione riguarda il fatto che la querela la soluzione Giordana è stata in qualche loro demonizzato
Il fatto che il governo israeliano
Poi esplode palestinesi come interlocutori e dialogare solo con il re di Giordania e Emma va condannato su questo non ci sono dubbi perché l'interlocutore insistendo ha riconosciuto come tale
Ma il fatto che si debba escludere tale soluzione possibile assunzione Giordana esibirmi si debba anche chiamare in causa la responsabilità di questo personaggio di questo Hussein è questo
Questo soprano nomade che va in tutte le capitali ma che non riesce però definire neanche noi una qualche linea anche su questo sito non una riflessione va fatta perché altro è riconoscere l'interlocutore palestinese altrove ritenere che la soluzione del politica del problema debba andare a senso unico perché non considerare questa entità Giordana che cos'è è uno Stato nazionale è o non è lo stato dei palestinesi almeno in origine valutiamolo questo realisticamente perché altrimenti invece di fare della politica ancora una volta si ricade di una ideologia fuorviante
Amos Luzzatto
Solo alcuni punti ma a me prima di tutto dispiace di
Dovere chiamare in causa
Gli assenti ma non è colpa mia se sono assenti
Francamente sono rimasto abbastanza imbarazzato e dispiaciuto delle parole del deputato israeliano
Che soprattutto per l'inizio del discorso quando c'ha detto immagino che si trattasse di individui Federico Coen perché parlava dei redattori della mattina
Che abbiamo girato attorno al problema senza mai centrare il problema
Io spero che questo fosse dovuto soprattutto le difficoltà di comprendere la lingua
Che d'altra parte non sono state semplificate neanche da una traduzione per quanto opinabile
Che fra l'altro a costruito un emiro giavanesi che non è mai esistito mentre si trattava dell'emiro dell'effigiato s'che è una Regione della rabbia
Ma io spero che in gran parte si tratti di queste incomprensioni
Però se il tema che ci siamo fissati non era quello che intendeva
Il deputato israeliano non è colpa mia io ho avuto un tema preciso
Scusate fiuto un tema preciso chi è ebreo d'identificazione ebraica tra diaspora Israele
Quando mi danno un tema io sono solito sviluppare quel tema e non un altro e ho cercato di fare quello uno due tre cose
Non avevo il compito di sviluppare il problema Greta risolveva assoluzione del problema del conflitto mediorientale non ho parlato di quello se volete lo faremo un'altra volta non mi sottraggo certamente a questo governo
Però credo che ci voglia un minimo di metodo e di dialogo
Perché se invece del dialogo arriviamo con copione pronto allora il confronto diventa assolutamente impensabile
Basta mi fermo su questo punto ma scusate mi dovevo dire
Ci sono Murdoch
Come tema non era no non per
Non so ancora
Per comunque grazie
Fermo su altri su altri due aspetti su altri due aspetti
Ho l'impressione che di alcuni punti su alcuni punti ci siano state delle lievi sfumature di incomprensione
Sulle quali forse bisognerebbe che io invitassi mi permetto di invitare a una riflessione un po'più in più vicina e mi dispiace di dovere mettermi a confronto col mio amico David Meghnagi perché c'è un punto sul quale non andiamo d'accordo
Davide tolto ai ho avuto l'impressione che io facessi la battaglia contro il liberalismo dell'Europa occidentale
E tu l'hai difeso come è giusto anche difenderlo
No non è così
Perché io sono un figlio dell'ebraismo dell'Europa occidentale in un certo senso anche se culturalmente forse mi son formato in maniera un po'diverso
E non solo ne sono figlio ma credo che sia da valorizzare in modo particolare alcuni aspetti specifici del liberalismo italiano che ha portato alla cultura ebraica
Una partecipazione alla cultura generale non ebraica e all'urbanistica in genere che forse altri nuclei ebraici d'Europa non hanno avuto per cui su questo punto credo che non ci siano divergenze proveremo un altro
Il problema sul quale io ritorno e insisto ancora
E il problema di come riconoscersi e identificarsi come ebreo e su questo punto non c'è ombra di dubbio secondo me che la storia degli ultimi centocinquanta anni e forse qualcosa di più
Fiamma Nirenstein non è soltanto il vessillo israelitico sarebbe poco dire vestito d'accordo sono molto d'accordo ovviamente lo conosco dissi dove dove la fiamma
Ovviamente lo conosco il dissidio misere dittico non è solo quello
E la tradizione dell'emancipazione dell'Europa occidentale del quale il vessillo israelitico un piccolo momento non è il momento centrale dell'Europa occidentale dal quale appartiene d'Italia
Che ha cercato di omologare gli ebrei al resto della popolazione facendo né una collettività religiosa come i valdesi come tutti qui non so adesso non mi vengono in mente pensateci poi insomma quelli che vorrei
E non è così perché attraverso questa strada di identificazione non riesce perché questo attraverso questa strada ci si dimentica quello che si è perché attraverso questa strada si perdono pezzi lungo il percorso ed affini e ci si ritrova privi di tutto
Quello che è importante invece e su questo Davide tu che sei provini
Da un'esperienza di storie collettività ebraica dove i legami erano più forti anche se per un certo periodo avete appartenuto al Regno d'Italia ma dove le grandi erano molto più solide all'interno della comunità
E lo puoi capire da questo punto di vista c'è una storia
Delle prime ISMU italiano tutta secondo me ancora da scrivere ma interessantissima
Che il contributo che under risveglio degli per degli ebrei italiani hanno portato gli ebrei che arrivavano dall'Europa orientale ma è un contributo personale era il contributo che deve derivava
Da una loro esperienza culturale ed è un altro modo di riconoscersi ebrei
Che hanno trasmesso in maniera fruttuosa a un certo punto del loro percorso agli ebrei italiani questo era quello che volevo dire per un ultimo punto poi basta un ultimo punto
Sul problema della Chamla che mi diceva della cultura interazione
Dell'ebraismo ecco conturizzazione dell'ebraismo io può accendere un piano qua ci andrei un po'piano
E io ho partecipato al Festival di cultura ebraica di Mila no l'altr'anno portando un contributo sul tema del cosiddetto illuminismo ebraico della Scala
Era un tema certamente non direttamente connesso col col movimento nazionale ebraico ma secondo me era un tema e tuttora un tema che si conosce poco
E che meriterebbe di essere riconosciuto meglio per capire come si sono mossi i primi passi nel bene e nel male con errori con deformazioni ma anche con grosse innovazioni lungo il tentativo di costruire quello che lo chiamerei un nuovo umanesimo ebraico
E e cultura sì cosa vuol dire cultura vuol dire tante cose ma questo vuol dire aprire ha un nuovo una nuova prospettiva di sviluppo una cultura ebraica che cominciava a mostrare i segni del tempo e dimostrare che questo dopo che va a fare e che le collettività ebraiche vedi caso
Dispiace di dover uscire adesso veramente uscire dal tema
Vedi caso perché mentre il così detto illuminismo occidentale e finito nella riforma nel battesimo della scomparsa quello orientale basato su una realtà sociale precisa e concreta
E finito lo sviluppo molto fiorente nel nello sviluppo della cultura ebraica moderna della letteratura ebraico moderno depositati anche moderna nello stesso sionismo
Dello stesso sionismo
Quindi esiste in un rapporto a un tipo di vita
Ha un modo di di un tipo di associazionismo un tipo di compattazione di società non mi vengono adesso le parole le parole forse esatte
Che non soltanto noi in Occidente non conoscevamo
Ma di cui quando abbiamo avuto gli enti abbiamo potuto fare tesoro e trasformare il nostro stesso modo di essere tra i questo il punto importante su quale forse non è stato fatto ancora una sufficientemente c'è però conturizzazione
Che hanno anche con la paura dei rapporti cultura dire tante cose
Cultura non vuol dire mica soltanto apertura di un libro non vuol dire mica soltanto o studiare un capitolo di letteratura non vuol dire mica soltanto che so io cultura vuol dire anche un modo di vivere
Cultura vuol dire un modo di parlare una lingua
Perché la lingua e cultura
E parla una lingua piuttosto che un'altra è privo di significato
Far rinascere una lingua e svilupparla nella vita concreta di tutti i giorni non è cultura
E non possiamo più di Ardea cultura romperla pezzetti e e decidere che la cultura soltanto da cultura scolastica libraria sarebbe da una cosa molto importante ma non è soltanto quello
è una cosa molto più complessa non spetta a me raccontare queste cose perché poi fra l'altro e chiudo
Mi è stato fatto un grande onore oggi da parte di qualcuno considerando storico io non sono uno storico signori miei io sono soltanto uno che taglia cuce le pance
E che oltre a questo si interessa e sia passione della cultura ebraica grazie
L'intervento che mi era stato chiesto di fare questa mattina era abbastanza circoscritto e io credo di essermi mantenuto nei limiti che mi erano stati affidati attraverso quel titolo
Che richiedevano secondo me una storicizzazione di alcuni aspetti e una proposizione
Di una panoramica politica di attualità
Che stimolasse appunto il porsi delle domande da parte del pubblico e mi pare che molte dello delle domande che io auspicavo siano state poste e alcune risposte siano anche state date
Quello che non è emerso in tutta la giornata
E qui esco dal tema appunto che mi era stato affidato ma ritengo che sia una puntualizzazione abbastanza importante almeno dal mio punto di vista
E quello che intendo dire adesso in chiusura e questo che per la prima volta nei quarant'anni di storia dello Stato di Israele
Noi assistiamo a quel conflitto fra i due popoli il popolo ebraico ed il popolo arabo palestinese e io credo che se un popolo
Lotta per la propria identità queste identità se l'è conquistata automaticamente e non spetta a chiunque Dinoi atti che sia riconoscerlo non riconoscerà perciò parlo di popolo palestinese
Ecco il ritorno alle origini del Periodo mandatario
In una maniera che nessuno aveva prevista
E l'esclusione di tutte quelle interferenze che in questi quarant'anni avevano inquinato questo rapporto interferenze da parte delle grandi potenze
Interferenza da parte del mondo arabo che i palestinesi in un modo o nell'altro in questo momento
E spero anche per l'avvenire sembra siano riusciti a isolare a mandare in un angolo perché assista inerte impotente forse o senza volontà comunque di intervenire a questa loro Presa di coscienza
Anche violenta d'accordo ma finalmente autonoma perché dico finalmente perché questo ritorno alle origini secondo me è la chiave di volta di tutto il rapporto difficilissimo degli ebrei di Palestina prima e Israele e poi con il mondo circostante per mondo circostante non alludo soltanto a quello arabo
Alludo anche all'Occidente alludo anche all'Unione Sovietica le grandi potenze
Queste grandi potenze e questo mondo arabo che hanno l'ho detto prima lo ripeto inquinato
Questo questa difficile convivenza
Con
Conducendo per interposta persona delle guerre cioè costringendo israeliani e arabi palestinesi
A combattersi per loro conto e per interessi che in realtà non erano i loro Israele certo ha combattuto per la propria sopravvivenza e mi dispiace che oggi nessuno abbia evidenziato in maniera adeguata lo stato d'animo
Israeliano nei confronti del resto del mondo
Lo stato d'animo israeliano nei confronti presto nel mondo e quello di una cittadella assediata
Che porta su di sé e ancora aperte le ferite dell'Olocausto e questo è stato detto
Prima da me poi da tanti altri nel prosieguo della giornata e va ribadito queste ferite psicologiche sono aperti in ognuno degli israeliani
Per lo meno della generazione che oggi ha quarant'anni e più
E non può non essere diversamente
Queste ferite aperte condizionano l'atteggiamento mentale israeliano nei confronti di un mondo arabo che non vuole lo Stato di Israele
E dei un resto del mondo non arabo che è indifferente nella migliore delle ipotesi a quello che sta succedendo quando non parteggia apertamente per la causa araba
Oggi abbiamo sentito ripetere per molte volte
Il concetto che certamente Israele ha diritto di esistere entro frontiere sicure riconosciuti vivendo in pace eccetera eccetera qualcuno pone anche delle condizioni ha diritto di esistere se accetta anche l'esistenza dei del popolo palestinese comunque si ribadisce ancora oggi mille novecentottantotto che Israele ha diritto di esistere
Questo significa che c'è bisogno di ribadirlo
Perché non è ancora un fatto politicamente acquisito ne storicamente acquisito alle nostre conoscenze ed è un fatto gravissimo che ciò non sia ancora avvenuto dopo quarant'anni che Israele esistite sulla carta geografica sulla mappa politica e su quella spero della coscienza di ogni persona civile
è un fatto gravissimo che lo si debba ribadire come non lo si ribadisce per nessun altro Stato del mondo neppure per la Germania
Dopo il crollo del nazismo qualcuno ha potuto dire che la Germania ancora diritto di esistere è stata divisa d'accordo ma nessuno ha messo in discussione la possibilità di annientare la Germania come concetto storico politico geografico e umano
Per Israele ancora oggi lo si deve ribadire e certificare a tutti i livelli
Questo spiega credo più di tanti altri discorsi lo stato d'animo degli israeliani e in parte spiega anche queste situazioni incresciose e uso questo eufemismo per non ripetere altre il termini che sono già stati usati in precedenza
Questa situazione incresciosa alla quale stiamo assistendo con sgomento con dolore con raccapriccio
Lo spiega non voglio dire che lo giustifichi ma lo spirito
E non voglio rubare altro tempo a ai due oratore che quanto che era adesso fare una replica voglio soltanto terminare dicendo
Che se è vero
E io sono di questo parere se è vero che agli israeliani spetta la responsabilità morale di risolvere questo conflitto in maniera adeguata e soddisfacente il più possibile per tutti
Soddisfacente il più possibile perché comunque sarà una soluzione di compromesso tuttavia mi pare che il peso politico
Di questa risoluzione del conflitto
Risieda dalla parte araba che per quarant'anni all'ha rifiutato che ancora oggi non è in grado di affrontare questa responsabilità né tanto meno di gestire una situazione politica
Io ho scritto un qualcuno forse lo conosce un libro sulla storia dei nazionalismi arabo ed ebraico questi sono quelle che ho detto adesso in fondo sono i concetti espresso anche nel libro espresse anche nel libro
Cioè il conflitto ed i popoli è stato inquinato
Da forze estranee e sta ed è stato inquinato a tal punto che il uno dei due popoli quello a ramo palestinese è stato in pratica privato di forza dai fratelli arabi della sua capacità di gestire la situazione che investe la sua esistenza
Mentre i popoli arabi
Hanno riversato su Israele una responsabilità che soltanto in parte compete ad Israele e non hanno saputo affrontare la propria parte di responsabilità credo che a noi occidentali
Soprattutto a quelli di sinistra che forse hanno più udienza nelle capitali arabo in certe capitali arabe
Spetti una certa quota di diritto di parola e che noi dobbiamo spendere questa nostra quota favorendo quella che in fondo dovrebbe esserlo soluzione naturale di qualsiasi conflitto nazionalista come questo cioè nazionalista di affermazione nazionale di liberazione nazionale
Cioè di lasciare che siano i due popoli interessati autonomamente nei limiti del possibile a risolvere questi problemi
Grazie a Dio farò sarò molto breve restano in sostanza due due cose di cui volevo veramente telegraficamente scusate quindi
Il fatto che forse sarò brutale
La prima cosa che mi lascia quasi una cosa quasi di è una cosa marginale quasi di folklore
E mi lascia molto perplesso la l'indignazione che qui è stata espressa nei confronti di delle del deputato Mercone nati dopo è un deputato del Likud che si colloca nel Likud all'estrema destra c'è più addestrati lui alla Knesset cessano
Melca ma è uno che ha proposto il trasferimento degli arabi palestinesi oltre il Giordano ma ho capito cioè mi ha lasciato perplessa il fatto che ha parlato dopo che mi ha lasciato il per perplessa il fatto che qualcuno rimane perplesso che lui dice le cose che dice c'è tutto sommato è stato molto moderato non ho capito cosa si può attendere c'è
Da da da da una persona simile e però la la perplessità la perplessità questa perplessità su cose l'episodio di condannarli dopo
E mi induce ad altre ad altre considerazioni che sono invece non non più credo non più non più folcloristiche
E cioè e
Per dire la verità molto sinceramente in questo in questa giornata che era interessanti è stata interessantissima piena dispotica di spunti piena di stimoli eccetera eccetera
Quello che e col che mi ha colpito personalmente è un le è un grande senso di smarrimento e che si è visto qui uno smarrimento rispetto alla questione dell'identità ebraica ai alla questione di Israele
C'è in qualche modo e si gira per ripetere Cohen avido si gira intorno al problema non si tocca il problema
E cioè per la prima cosa
Io capisco che ci sono problemi che gli ebrei della diaspora hanno grossi problemi psicologici con Israele e hanno grossi problemi dispetto a come la sinistra affronta la questione di Israele eccetera eccetera eccetera dopodiché secondo me se si è di sinistra
Se si ebrei o se si vuole aiutare Israele in una situazione come oggi bisogna avere una posizione molto univoca anche perché i nostri amici in Israele hanno una posizione unica univoca sulle questioni cioè è inutile cercare di giustificare
Ho dispiegare le cose con le colpe degli altri che esistono c'erano e che i i perché non esistono le colpe dei Paesi arabi ma non è quello che ci interessa oggi cioè le colpe dei paesi arabi ci potevano interessare quando nel mille novecentosettanta consensi sparava sui palestinesi dobbiamo condannare Q sei oggi non Equus sei
Sono i soldati israeliani che spezzano le braccia dei palestinesi e su questo bisogna essere chiari se non si è chiari su questo non si aiuta Israele o almeno non si aiuta coloro che noi vogliamo aiutare in Israele
E non si può fare
E è è e
E sopra questo non si passa e intorno a questo non si può girare non si può girare e non aiuta il cliente e è ovvio che Riba oggi bisogna sempre ribadire che Israele ha il diritto a a ad esistere hai diritto ad esistere perché e bisogna ribadirlo perché esiste da quarant'anni e perché intorno a Israele ci sono Paesi che non vogliono bene a Israele perché ci sono problemi coi palestinesi eccetera eccetera tutto questo di nuovo non giustifica il fatto che quando c'è un gendarme che picchia
è uno che picchiato
La la gente di sinistra si schiera dalla parte del picchiato prima di tutto
Poi ci sono le soluzioni politiche che si possono discutere e che si discutono questa è la prima cosa la seconda cosa che volevo dire è di nuovo rispetto all'identità io ho o ho avuto una netta impressione che qui ci si ferma sempre su due scogli
Che non si oltrepassano il primo e lo sterminio o se volete l'Olocausto che una parola bruttissima e lo sterminio come esperienza fondamentale
Dell'ebraismo e del vero è un'esperienza fondamentale dell'ebraismo ma l'identità ebraica non si basa sullo sterminio
Non si può basare sullo sterminio se si basa sullo sterminio allora questa identità non ha senso allora uniti identità negativa
E il è quella identità della quale ha parlato Sartre nel quarantasei e che io credo tutti abbiamo superato o dobbiamo superare altrimenti inutile riunirsi è discutere della nostra identità Andrea abbiamo un'identità positiva
E non solo rispetto alla sinistra abbiamo identità positiva rispetto a noi stessi di questo ha parlato un po'ha parlato Amos Luzzatto poi in qualche in qualche modo la cosa è stata fatta cadere
E questa identità si esprime in mille modi rispetto alla sinistra il problema di questa identità non è un problema di Israele che la sinistra non vuol bene a Israele è un altro problema quello che ho cercato un po'forse male a spiegare è un problema della particolarità degli ebrei che la sinistra a livello teorico si tenta di riconoscere a livello pratico l'ha sempre riconosciuto tranne qualche Ando più buio di Stalin quando Stalin come addetto Fiamma
Voleva praticamente sterminare gli ebrei ma anche nella cosa ma anche nel fatto che esisteva una cosa caricaturale ma pure esisteva com'e lei ha se Lillie la ISS c'è la sezione ebraica del Partito comunista dell'Unione Sovietica anche in questa cosa caricaturale altera cosa caricaturale
Del Piero Bijan esisteva un riconoscimento de facto
Della particolarità degli ebrei è questo riconoscimento perché esistano perché c'erano gli ebrei
Questi ebrei oggi non ci sono più sono stati sterminati
Benissimo annoi vogliamo fermarci a livello dello sterminio opponiamo andare oltre vogliamo cercare le nostre radici oltre perché la strada ci sono prima dello sterminio molto prima dello sterminio
E se non se noi alla fine noi credo qualcuno ha usato quella parola sacralizzazione dello sterminio
è una parola che usa anche io sarei a un lembo Fitch in Israele quando parla di vide dello sterminio come di una nuova come di un nuovo dio io il dio laico degli ebrei
Non è questo non è questo le le è e altrove
è e e oltre e più in là e sono più in là le nostre radici
E i nostri problemi con la sinistra e i nostri problemi con la destra
E dobbiamo finalmente uscire da questo vetro opaco costituito da autrice non dimenticare auspici mandare oltre a vedere oltre al sito che c'era qualcosa prima di altri qualcosa di vivo e qualcosa di serio e qui voglio entrare di nuovo alla particolarità degli ebrei oggi ovviamente questa particolarità si esprime molto nel legame con Israele visto che altro non c'è il popolo ebraico
Come esisteva prima dello sterminio non c'è allora la particolarità ENEL del legame e con Israele benissimo però vorrei dire di nuovo e non posso spiegarmi ulteriormente che non c'è tempo
Non de l'unico non l'unico modo della di affermare alla nostra particolarità
è uno dei modi è un elemento della nostra particolarità il legame con Israele ma è solo uno di questi e quando noi veniamo a parlare con la sinistra a discutere della sinistra con la sinistra
A piangere anche davanti alla sinistra giustamente noi non possiamo ridurre tutto questo al fatto di Israele perché altrimenti veramente allora non ha senso
Non ha senso nemmeno affermare la necessità di esiste l'esistenza di un ebreo di un ebraismo nella diaspora veramente riduciamo tutto
A Israele e come diceva da David Meghnagi tutta la no stop dalla cultura degli ebrei della sinistra staranno iscritti i libri tradotti di dati di Grossman tra l'altro nemmeno tradotti dall'ebraico ma dall'inglese grazie
Ma
Sono state dette molte cose oggi io sono molto grato al alla Casa della cultura non solo per la ricchezza del dibattito che ha saputo esprimere invitando tutta questa gente
A parlare tutte queste persone
Amici altre passano conosciute oggi ma anche alla tolleranza con cui è stato possibile anche perché aprioristicamente poteva contrapporsi alle posizioni che ci potevano essere qui divenire parlare
E sarebbe molto bello che avvenisse anche il contrario
Io ho apprezzato molto anche
La risposta che mi hai fatto Amos perché mi sollecita io sto benissimo che tu sai che la mia non era una critica a te
E quindi anche la mia risposta non è una risposta a tema è uno spunto per aprire il discorso ulteriormente c'è una pagina del Talmud che dice
Quando si studia il Talmud non bisogna mentre la luce
è riflessa in maniera tale che uno vede se stesso sulla pagina che lette
Bisogna mettere in maniera obliqua per aprire il discorso a un terzo registro simbolico ed è una delle ragioni anche per cui credo che sia molto importante per noi quando si discute delle cose di cui si sta discutendo in questi mesi
Terribile drammatiche
E caro Melotti l'emozione per quello che succede in Israele ci riguardano senza per questo diventare seguaci della mente
Ho delle del del degli economisti terzo non desti
Non c'è bisogno di diventare terzomondista tra riconoscere non palestinese al proprio fratello
Ma
Direi che il problema essenziale e di evitare la logica della simmetria
Cioè del corpo contro corpo aprire il discorso a un nuovo registro simbolico e allora questa mattina la polarizzazione del discorso intorno alla positività dell'esperienza ebraica dell'est Europa cosa su cui in questi anni
Direi sono stato uno di quelli che ne ha parlato di più in Italia è stato quello che ha lavorato l'organizzazione del convegno di Torino nell'ottantaquattro in cui il tema centrale era il punto
Ma proprio oggi che sentivo riconosce la grandezza del Bund l'importanza del bond ho sentito l'importanza di riparlare invece di Kafka e della cultura dell'esilio della cultura della drammaticità perché e tutto un processo organico che avviene tra il seicento e il Novecento e se noi vogliamo di confrontarsi con la storia ebraica con la cultura ebraica
Questo un problema che riguarda la cultura occidentale nel suo insieme a mio avviso e quello di recuperare una dimensione storica più ampia possibile
Allora il dramma delle prese l'occidentale non diventa una cosa che va letta alla luce delle ultime pagine di carta che voleva fare il sionista
Oppure il dramma delle primo dell'Est non viene più letto alla luce dei radicali occidentali marxisti ma si può individuare nelle due risposte date dall'ebraismo
Europeo tra la fine Ottocento e inizio Novecento il risultato di un processo fra di frammentazione composito vario variegato in cui comunità cominciano lentamente da questa una consapevolezza dei loro problemi
Di interazione perché ad esempio il movimento ebraico dell'est Europa e debitore delle grandi conquiste dello sradicamento dell'ebraismo occidentale e della grande cultura occidentale nel suo insieme
Allo stesso modo è stato importante per gli ebrei occidentali e Dante Lattes è una figura di grande rilievo negli anni Venti per quello che ha saputo esprimere in Italia nel loro incontro coglie Vedomosti Otello
Buttavo giù una battuta polemica oggi sarebbe importante per l'ebraismo nel suo insieme anche ospitare nella sua coscienza finalmente anche gli ebrei del dei Paesi arabi che sono un po'gli avrei degli ebrei nel dibattito culturale non perché io sia un ebreo orientale dei Paesi arabi io non è per questo non vorrei che mi si fa intendesse ma semplicemente perché e come se nella coscienza dell'ebraismo democratico occidentale c'è un incontro a livello misti commentarle inconsapevole con la grande tradizione della cultura araba Rina e del Medioevo
E in realtà Spinoza il figlio
Della cultura araba Moresca
Ed è il fondatore del pensiero occidentale
è soltanto nella coscienza ma dobbiamo per la capacità di ricomporre questi percorsi segreti dell'anima umana in questi due mila anni perché in questo stante la possibilità di dare una risposta ai problemi del mondo attuale
Di quanto è debitore la cultura europea che si vanta di democrazia demonizzando il mondo arabo islamico oggi in grandi contraddizioni grandi crisi quante debitrice la cultura europea verso quel mondo che poi ha colonizzato in una fase successiva
E quel mondo nella sua rinascenza non poteva che vedere il suo presente alla luce di una deformazione ottica che io conosco gli architravi su tutte le diciotto anni
So benissimo che cosa significa per un arabo il rapporto con l'Europa
So benissimo che la coscienza araba vive se stessa come una coscienza grande che è stata dominata e che oggi si risveglia ed è uno doppiamente umiliata e questo può scatenare una palla mai che non finisce più
Voglio dire esistono dei problemi in questa fase ultima di questo ultimo scorso
Di secolo che se vicino al due mila e stranamente drammatici su cui
La riflessione politico e culturale non è non è adeguata non è al livello
E questo ci riporta anche un problema dell'identità
Io sono un fautore dell'identità debole perché penso che l'identità debole
Penso che un'identità debole non significa affatto non avere identità
Sono quelli che hanno un'identità forte
Bisognosi di definirla rigidamente
Scrivere una di identità che non si modifica che voi identità che poi va a pezzi non appena cambia il mondo che sono che diventano persone pericolose
Ma è un'identità capace di ridefinire si continuamente non è un'identità negativa e l'identità più radicate guardate bene che l'antisemitismo e diverso dagli altri razzismi
Perché l'odio contro l'ebreo nasconde un complesso di inferiorità contro l'ebreo
Un complesso di inferiorità di un'identità che ha bisogno di radicarsi nel territorio
Mentre gli ebrei appaiono come qualche cosa di indistruttibile
Nella coscienza dei non ebrei e questo genera dei problemi
Quindi quando gli ebrei parlare di se stessi farebbero dei neanche entrare nella mente
Dell'altro di come questo strano meccanismo di interazione in questa strana società in cui siamo cresciuti
Può generare dei mostri può generare delle difficoltà e dei non ho mai pensato che la nevrosi ebraica sia l'espressione di una mancanza di identità è un modo con cui uno gioca con la sua identità poi ci sono dei momenti storici in cui queste terribilmente
Complicato e doloroso come avvenuto tra la fine dell'Ottocento
E gli inizi del Novecento con la frammentazione provocata nella condizione di vita materiale negli ebraico l'uscita dal ghetto io rifiuto dell'esterno
Ma oggi il processo e di altra natura quindi
Credo che avremo molto su cui riflettere su queste cose ma questo ci porterebbe
A una discussione sul terreno dell'immaginario cosa a me più vicina come sensibilità
Ma che credo e isole in parte dai temi di questo convegno ma sarebbe interessante proporlo attraverso un una riflessione ad esempio sul Mosè di Freud
Come testo in cui le l'identità ebraica definisce se stessa attraverso un confronto col passato e paradossalmente facendo di Mosè un egiziano
E estremamente interessante che Freud per definire la sua identità faccia ricorso alla metafora di un Mosè egiziano
E non per queste sentisse meno ebreo anche se l'hanno accusata di essere antisemita per aver detto questa cosa di offrire armi e gli antisemiti o cose di questo genere
Quanto al di la domanda che poneva Rusconi aproposito dell'interesse che c'è oggi per la cultura ebraica io penso che c'è un interesse genuino
E questo è l'aspetto positivo della faccenda anche se accanto a questo interesse genuino si sovrappongano tanti altri elementi conflittuali contorti su cui oggi abbiamo ampiamente discusso
E proporrei ad esempio un convegno da fare alla Casa della cultura sulla presenza delle però nel cinema europeo
Ecco un modo per poter affrontare l'interesse per gli ebrei nella cultura europea e propongo la riflessione su due file
O no L'ultimo metro di Truffaut e l'altro Fanny e Alexander
Nell'ultimo metro il regista per usare una battuta dell'amico mio finché un grande spesa di cinema dovrà essere invitato a questo convegno se si farà
E il colui che conduce il gioco di nascosto dalla soffitta per quanto escluso dalla cultura occidentale l'ebreo era fortemente presente e l'altra invece il recupero da parte del regista di fa nelle Xander dell'immagine di Shylock
Il il non ebreo lì viene liberato il bambino non ebreo dal dallo Shylock l'ebreo dal commerciante portato alla sua nonna dove invece tutto era più più dolce non come come si rideva sotto i puritani
E non veniva picchiato
E poteva vivere liberamente
L'immagine di Shylock diventa di colpo
Per finire come parte di se proiettata ma anche come elemento distinto e separato come esistente separato
Direi che
Vorrei concludere con due cose uno è una metafora talmudica che ho letto a Torino commentato uscirà sulle trenta nazionale prossimo numero ho fatto molta pubblicità coerenza oggi e de la storia di e li Sabina buia Rabbi Meir Van Ness
E liscia vena Buy è un rabbino che non crede più in Dio
Giustamente tra l'altro e e abbandona la tradizione però non abbandona la sua gente
Il tal modo in maniera estremamente inquietante racconta che Rabin nerbate annesse studiava la Torah da e diciamo
Il suo maestro Elisha voi sapete che Meier per la tradizione Farisei Ca'Farsetti importante nella insieme a Rabbi Akiva ed altri
è uno dei più importanti e coautore della Mishnah quindi con lui viene fondata tutta la tradizione del commento talmudico successi allora è molto inquietante che il tal Modica che né io studiasse la Torah da Elisha appena boia e si dice anche che di sabato camminassero insieme e liscia non gliene importava niente di rispettare sabato camminava su un somaro
Mentre Maire camminava a piedi per non offendere il samba giunti al confine della città
Meier e tanto preso dalle cose belle che diceva e dice a De dimenticarsi che sabato voleva varcare anche dei confini
Il termo dice e liscia si direi dice siamo arrivati al confine torna
Però Elisha va oltre io credo che questi due espressione questi due metafore rabbini che possono essere prese in considerazione come una tesi come l'espressione figurata di una tensione presente nell'animo ebraico ma presente in ogni essere umano indistintamente ebreo non ebreo e che devono arrestare necessariamente una tensione non componibile in assoluto
Non debbono essere composta devono esistere come tensione ideale il rapporto con il gruppo in rapporto con con l'eresia perché la vera fedeltà sta in un atto di trasgressione e di recupero poi successivo
E così anche per concludere
Come io vivo il mio rapporto con con il mondo arabo mi pare di averlo espresso nel nel mio intervento io
Non credo che me molto difficilmente potrà emettere piede in un Paese arabo in questo momento o sono venuto via in un modo molto drammatico
Ma mi è capitata una cosa molto bella trovandomi all'aeroporto di Fiumicino una volta
Anzi no tanti anni fa mi è capitato di scendere da un autobus
E senza renderne conto
Ho ho provato un senso di emozione mi lacrima mano gli occhi io non capivo perché e questo mi accade intorno al settantuno settantadue
Poi capisci perché il profumo del viale in cui ero sceso mi ricordava la città in cui ero nato
Ma lo capite anti anni dopo
E invece una un secondo momento invece al lo porto di Fiumicino avevo visto volute da vivo ore sedici non mi ricordo che e sotto c'era scritto Polo Tripoli ore diciotto io ho sentito le due cose come possibili
Cioè che era possibile andare a Tel Aviv perché è casa mia perché è una collina della speranza ma era anche possibile con l'animo e quindi speriamo già ma anche nella realtà
Andare a Tripoli ecco credo che questo è possibile se la memoria non vi è non si ficcata e c'è spazio per l'oblio
E quindi io penso di interpretare parte dell'intervento di Gore comma
Che per poter andare avanti nella vita è importante non conservare solo alla memoria perché la memoria può essere anche un inferno un modo per non poter più apprendere qualcosa di nuovo dall'esperienza
Quindi coniugare la memoria con la capacità di oblio per tornare a imparare dall'esperienza
Grazie a molto tutti anche a nome di ricarica Bidussa esserci è stanca