Festa Nazionale de l'Unità - Dalla prima guerra mondiale all'impegno della Resistenza per l'Europa unita

Buongiorno a tutti
Siamo qui per
Affrontare un tema abbastanza complesso che ci porterà
Dalla prima guerra mondiale a discutere
Anche della situazione dell'Europa di oggi
Io però
Vorrei se gli ospiti me lo consentono ma sicuramente me lo consentiranno
Prima di cominciare il dibattito vorrei spendere due parole su una brutta storia che è accaduta negli ultimi nelle ultime settimane e cioè la chiusura dell'Unità
Dal primo agosto come sapete
Dal primo agosto come sapete il giornale non è più in edicola sono trentotto giorni
Sulle cause sarà discusso molto c'è stata sicuramente una responsabilità aziendale
Sicuramente c'è stata una responsabilità
Dei soci che avevano in mano il destino di quel di quel giornale per divisioni e contrasti interni sicuramente c'è stata anche una sottovalutazione
Da parte del PD che si è accorta in tempo che la situazione stava precipitando però al di là delle delle cause io
Vorrei dirvi alcune cose lo faccio a nome di tutti i lavoratori dell'Unità sia dei giornalisti che dei poligrafici
Che in questi giorni come sapete gratis volontariamente visto che sono in cassa integrazione
Stanno lavorando sul sito abbiamo ottenuto la riapertura del sito e l'abbiamo fatto combattendo una battaglia perché problemi blu e burocratici sì legati alla liquidazione hanno reso questa operazione molto difficoltosa ma siamo riusciti a farlo perché vogliamo che la voce dell'unità sia presente almeno sul web
La chiusura delle unità è un fatto grave e inaccettabile
E allora
Voglio dirlo chiaramente non sono per la storia che questo giornale rappresenta non solo perché è un giornale che ha novant'anni di vita
Non abbiamo festeggiato quest'anno al novantesimo il dodici febbraio giornale fondato da Gramsci che ha attraversato la storia di questo Paese che è stato un punto
Di riferimento fondamentale
Per chi non aveva voce per gli ultimi per i lavoratori per i sindacati
Ma noi vogliamo che l'Unità torna in edicola non solo per questo non solo perché è un giornale che ha un glorioso passato perché altrimenti sarebbe come direbbe un poca come giustificazione
Noi vogliamo che l'Unità torni in edicola perché l'unità ancora molto da dire
Novità un punto di vista
Chiedo di essere rappresentato non età può essere un pezzo del futuro
Che questo partito che la sinistra in generale in generale possono possono costruire
Ecco vedete questa
La nostra situazione io lo dico qui da questo palco in questa festa che quest'anno si chiama di nuovo la festa dell'Unità e questo è un fatto importante
Proprio perché
Vorrei che
Dai militanti dai dirigenti del PTA ad ogni livello dagli elettori dal nostro
Dai nostri lettori che non sono pochi
Ci sia un impegno affinché
Rapidamente e rapidamente io intendo vanno in giro di poche settimane questo giornale possa trova tornare in edicola
Gramsci come sapete tornando unità proprio così li chiamo il giornale L'Unità perché riteneva che fosse fondamentale l'unità
Per il cambiamento del Paese del mondo
E siccome noi pensiamo
Che questo non era né rappresenti ancora un simbolo un valore per la sinistra di questo Paese per le forze sociali che si battono per il cambiamento
Noi chiediamo da questa da questo palco
Che torni quel norme nelle case e nelle piazze a rappresentare l'Italia che non ha voce e non ha voce in capitolo grazie
Allora io intanto presento presento i nostri i nostri ospiti accanto a me cioè Franco Marini che conoscete tutti
Ex presidente del Senato e oggi Presidente del comitato per gli anniversari di interesse nazionale Giorgio Benvenuto ex segretario della UIL
Che attualmente Presidente della Fondazione Bruno Buozzi
Carlo Ghezzi Presidente della Fondazione Di Vittorio
Luciano Guerzoni che vicepresidente dell'ampi
E Antonio maglie che è una giornalista e scrittore che si è occupato appunto del
Di di Bruno Buozzi ha scritto un libro su questa importantissima figura del sindacalismo
Italiano
Ora
Io vorrei dire subito a realizzare il tema di questo dibattito è un tema grandioso gigantesco enorme è un tema che metterebbe in ansia anche un convegno dei massimi storici
Del
Dentro questo titolo infatti c'è la storia del Novecento le grandezze le miserie
Del secolo breve il fallimento e la rinascita del sindacato della sinistra la lotta farci partigiana la nascita della Repubblica la sfida della democrazia in Italia in Europa ora io per evitare
Di allargare troppo la visuale mi concentrerei su due grandi questioni che sono da una parte Guerra e pace
Perché se pensiamo alla prima guerra mondiale pensiamo appunto a un evento che ha segnato la storia dell'Europa quindi alla parte Guerra e pace dalla parte dall'altra parte crisi e lavoro vorrei partire dalla prima
Grande questione e vorrei partire da Franco Marini poveri ruolo che rappresenta in questa in questa fase
Diciamo che
La la rottura
Provocata dalla Prima guerra mondiale di cui quest'anno ricorre il centenario una rottura che assegna la storia dell'Europa
E dell'Europa allora cuore fondamentale diciamo centro del mondo
A precipitare in maniera anche insensata alcuni storici dicono
Di motivata
In un conflitto che non solo proverà a milioni di morti ma cambierà lo stesso destino dell'Europa
Ecco io vorrei che Marini ci spiegasse che cosa accadde in quel mille novecentoquattordici e perché si arrivò a quel conflitto così deflagrante
Sull'Unità credo di interpretare il pensiero di tutti noi insomma voi siamo quindi siamo facciamo il tifo ci serve l'unità in prospettiva il partito ha impegnato
è impegnato in questi giorni speriamo che insomma ci sia una soluzione ravvicinata in questo senso voglio salutare Spadaro e tutti i giornalisti dell'Unità dandogli la nostra solidarietà
La domanda è stimolante per me perché
Questo Comitato da un posta lavorando a un comitato di grandi storici grandi nomi sono dodici professori
C'è qualche esperto dalla comunicazione
Dalla RAI e lo è stato sostato chiamato a presiedere Roia noi abbiamo avviato per il quattordici già
A molti non piace la parola commemorazione e lo capisco pure ma io mi ricordo
Di quel dramma di quel baratro dove l'Europa
Come diceva Spataro anche con molte incertezze precipitò nel quattordici
In una fase di grandi cambiamenti cioè lo Stato l'Ottocento con la rivoluzione industriale che influisce su tutto sull'arte sulle tecnologie
L'Europa aveva avuto quarant'anni di pace dopo la guerra prussiano francese con l'occupazione di Parigi e la fine della monarchia in Francia
Insomma c'era un momento vivace di grande lotte sociali perché i sindacati allora cercavano di affermarsi ma un momento positivo quelle c'erano molti che aspettavano un futuro
Insomma di di lavoro di benessere di tranquillità per l'Europa e poi ci fu questo dramma che fu un dramma enorme
Io mi prendo qualche minuto in più su questo poi sulle altre cose per fare il quadro e per rispondere alle sollecitazioni disparità
Ci
Lello il
Gli la cultura europea in quel periodo largamente era influenzata dalla
Visione di un periodo di grande sviluppo e di grande possibilità di fare cose positive in Europa
E bisogna capire bene perché noi non arriva ma questo e ci fu la rottura la rottura non su un fu solo per l'Europa vi faccio solo una sottolineatura ma pensate fu per la storia dell'uomo
è la prima volta che una guerra diventa totale
Coinvolge i Paesi coinvolge coinvolse il mondo perché il mondo allora era guidato dall'Europa
C'era la lotta per aprire le colonie ma era l'Europa che aveva in mano il pallino nella civiltà nello sviluppo del mondo quella fu la prima guerra dove sì farro per la prima volta di milioni di morti
Questo mi interessa perché
Ci segue poi per la seconda cosa di milioni di morti le più grandi battaglie della
Della
Vita dell'uomo e i quattromila anni che ci abbiamo dietro le spalle roba taglio dure durissime guerre la guerra è sempre pronta però i morti si
Contava da migliaia qui per la prima volta la corsa delle tecnologie l'al
Avete rinnovato molto molto percorse pacifiche ma anche molto sulla guerra apporto a dieci milioni di morti la seconda sono quaranta milioni voi capite che è cambiato tutto anche la visione di queste cose
E il modo come si affrontano queste cose perché
Questa guerra avente né fuori c'è un bel libro scritto da un lo storico di destra fa Franco Cardini
La scintilla mi hanno invitato loro ab co cardine a presentarlo il diciotto a una loro iniziativa la scintilla sarebbe stato il
La guerra di Libia nell'undici e l'attacco italiano
All'interno turco che era molto debole
E che aveva grandi guai grandi insurrezioni nei Balcani
Cardini dice giustamente con la scintilla dice forse fummo nuovi
Che
Decidemmo che il l'irredentismo balcanico che portò il giovane a sparare all'Arciduca d'Austria e poi le cose precipitarono fu
Sollecitato come scintilla anche da questa guerra fatta dagli italiani in Libia l'intero turco che stava in ginocchio allora
Però una scintilla
Lei ragioni vere di questa guerra però sono molto più profonde
E sono legate agli interessi che dentro questo sviluppo straordinario c'erano stati milioni ebbe centinaia di migliaia e milioni di visitatori al
Alla esposizione di Parigi in quel periodo e si vedevano cose sul piano civile e militare che non si erano mai viste il volo i carri armati i sommergibili in particolare per la Germania che
Cominciava a lavorare anche in questa direzione con una capacità di
Applicazione dello sviluppo industriale molto forte
Perché si arrivo allora se non fu asciutti sì forse fu la scintilla ma non la causa vera la causa vera furono come capita sempre gran dello scontro di grandi interessi
E gli interessi in particolare in Europa si giocavano attorno a due potenze di Gemonio allora quelle vere
La Germania che con lo sviluppo industriale all'esposizione di Parigi
Vedo in quegli anni il i padiglioni più forti la cosa più innovative troviamo dell'APPA nella partecipazione dalla Germania questo grande Paese industriale
E l'Inghilterra che dominava allora il mondo con il dominio sui mari
Con la
Con la con la Marina più forte e con una capacità politica straordinaria
Allora
Accanto a questo libro della scintilla di del nostro
Scrittore che fu dice no noi indeboliremmo così
Il dell'impero turco che nei Balcani in Serbia esplosero questi attacchi anche di giovani contro l'Austria in particolare per
Lo schiacciamento delle nazionalità anche allora crescevano con molta forza
è ci furono invece questi interessi accanto a questo rito ce n'è un altro gli a quelli di voi che vogliono questo e fondamentali c'è un libro che lo scrittore inglese Christopher
Però Madonna
Christopher o professori e degli addetti e di storia
Moderna all'Università di Cambridge Clark
Che è chiamato i soldi Tamburi
Quando dice perché è scoppiata la guerra mondiale
C'è un capitolo che ho rivisto ieri l'altro ieri in questi giorni dove si vendono le cause vere questa guerra alla fine certo all'Austria si voleva vendicare dalla Serbia per l'attentato ci fu un intreccio di responsabilità irresponsabilità
Per cui immediatamente l'Australia arrivò ad un ultimatum sulla Serbia
E
Il
L'imperatore di Germania Guglielmo II che non voleva la guerra alla fine certa voleva affermarsi come potere potenza egemone in Europa nel quarto
Quando l'idea che la Serbia non disse no all'ultimatum austriaca
Che era alleata con la Germania e l'Italia era un po'fuori prima e
Aveva un rapporto più stretto con altre Germania adesso si stava avvicinando un po'all'intesa la Francia e alle all'Inghilterra alla Francia alla Russia
E allora dinanzi a questa situazione non lo voleva perché la Serbia respinse solo la richiesta agli austriaci che le indagini
Per sti ragazzi che avevano sparato all'erede al trono di Austria
Insomma le facessero anche loro
Nella sequestrai fu rifiutata
Risultava questo libro di Clarke che Guglielmo II si scontrò violentemente con il capo dell'esercito
Molte della Germania che disse no ormai poiché dopo che la Serbia ha rifiutato questo
Ultimatum noi la guerra e sicura la Russia sta già mobilitando e quindi insisteva per
Teniamo ferma anche la posizione tedesca Guglielmo II per due o tre giorni e il crac h Clark lo dice
Cerco di vedere se c'era una strada per non fare la la guerra in quel momento e la strada non si troppo alla fine la guerra scoppio per la legge Monia in Europa o della Germania o dell'Inghilterra questa ragione DD
E da quella guerra venne fuori la situazione che noi
Conosciamo sì perché Sposetti interrotto perché
Dopo la guerra che
Come hai ricordato provocano sedici milioni di morti
Disagi risentimenti poi aprire non la strada da una parte alle dittature alla seconda guerra mondiale nazifascismo insomma
Una a un'epoca in cui l'Europa fu devastata non
Guardate questa Fulvio tetto da una parte la visione di una guerra di questo tipo
Che già tremenda insomma le sofferenze delle trincee
La durata Salandra il Presidente del Consiglio italiano disse in quei giorni e il momento noi entrammo nel quindici non il quattordici e quindici alla guerra mondiale
Salandra disse a ma
Al Natale dopo Natale torneranno tutti a casa
Perché pensavano che con le nuove tecnologie una guerra non potesse durare più di sei sette dieci mesi un anno e le tecnologie ce l'avevano tutti però e dopo quattro anni in questa tragedia
Quindi
Quanto Clark che dice furono le classi dirigenti grande nazionalismo una delle cause
Il crollo dell'indebolimento degli imperi anche l'impero dello zar poi crollò con la rivoluzione d'ottobre del diciassette
E quindici rompeva le questi imperi
Gli interessi che si scontravano portarono a questa guerra io chiuso perché naturalmente sia in Germania i patti di Versailles furono dei patti durissimi con la Germania
Un peso immenso enorme e il risentimento tedesco fu straordinario
Tocco tutta la popolazione perché perché poi i tedeschi alla fine dicevano ma perché in questo modo siamo stati trattati con lo scontro
Con la Francia eccetera trattati quando noi poi la guerra non l'abbiamo persa perché i tedeschi finirono la guerra perché c'è dette all'interno del loro Paese
Non c'era più da mangiare non averlo più mezzi
Ma se voi tedeschi rimasero fermi dove erano arrivati nei primi mesi di guerra dei quattordici un pezzo di Francia avevano occupato il Belgio pure e allora c'è risentimento da noi un Paese più debole
Economicamente con uno sviluppo industriale minore che era stato spremuto come un limone durante questi tre anni di guerra la guerra di montagna la nostra
Tornano i giovani
Dopo queste immani sofferenze
Dal fronte e fu facile in Germania in Italia che la reazione il fascismo il nazismo si sviluppasse e la nascita del nazismo con questa enorme voglia di rivincita
E in Italia lo sfascio che porto l'avvio del fascismo stesso in Italia furono le ragioni per cui finimmo alla seconda guerra mondiale
Furono le cause delle radici profonde che qui ci sono amici e le possono approfondire anche più di me quindici può scontro di interessi
Nazionalismi esasperati e classi dirigenti in certe che poi si sono impegnate a dare solidarietà la Germania l'Austria
La Francia la Russia e l'Inghilterra stava all'inattesa preoccupata che vincessero i tedeschi che diventassero egemone in Europa e così copio questa guerra io credo
Che noi siamo ad un punto che dopo quello che è accaduto nella prima guerra mondiale sofferenze l'emarginazione dell'Europa Papa Benedetto quindicesimo fu il primo quello che l'opera disse
Con l'inutile strage Lullo diceva questo però non FUS ascoltato nemmeno lui
E quindi io credo che il per la prima e finisco veramente tiriamo la le somme
Nessuno può pensare oggi secondo me
Che dinanzi ad una
Situazione ingarbugliata ad interessi contrastanti
In Europa si possa definire
Focene questo ci torniamo prego voglio dire facciamo la guerra calmiamo insomma lei poi ha per cui è utile debbo dire tra l'altro che quello che abbiamo fatto noi a Redipuglia quella grande iniziativa
Perché a cui vendere i presidenti dei Paesi più vicini a noi noi l'abbiamo mutilata intitolò un uno vorrei PM di Verdi per i caduti di tutte le guerre io resto affezionato a quella aspirazione
Okay grazie
A Franco Marini poi torneremo sul tema Guerra e pace ai giorni nostri perché è molto interessante io però vorrei rimanere un po'allo snodo della prima guerra mondiale perché quel passaggio segnò anche lo chiedo a Ghezzi
Come dire la storia e la vita del movimento operaio del sindacato
Del partito socialista perché fu in qualche modo travolto entrò in un periodo di crisi che durò abbastanza abbastanza tempo ecco questo perché perché è accaduto secondo tre
Ma indubbiamente lei lo scoppio della prima guerra mondiale
Segna la sconfitta frontale
Dalle forze del lavoro dei suoi sindacati dei suoi partiti
I sindacati e partiti di allora si erano giurati mai più guerre e avevamo proclamato solennemente fino al congresso dal secondo internazionali Stoccarda del mille novecentosette
Che di fronte a quasi si rischia di guerra ci sarebbe stato lo sciopero generale proprietario di tutta Europa e mai l'operaio tedesco avrebbe sparato sull'operaio francesi o viceversa
Ogni congresso deriva ribadito questo solenne impegno e la dichiarazione dello sciopero generale di fronte alla minaccia del ricorso alle armi
E qui vi è un fallimento straordinario
Perché dopo le pistole Itaten c'era ieri poi dopo gli ultimatum dei quali ha parlato recita adesso Presidente Marini
Nel giro di pochissimi giorni la il richiamo del nazionalismo porta da prima i tedeschi a votare i crediti di guerra pochi giorni dopo lo fanno i francesi poi gli inglesi
Praticamente ogni sindacati ogni partito operaio si accoda al proprio Governo
Vi è la voce del Papa che dice noi inutile strage e vi sono tra i partiti operai in tutta Europa che si oppongono
Quello Russo divenne
Il Partito Socialista della Serbia e il Partito Socialista Italiano
Che finirà poi con lo slogan non aderire non boicottare a estraniarsi
Dalla responsabilità
Drammatica che si assumono
Perciò vi è una sconfitta una sconfitta assecondi internazionali la sconfitta dei sindacati di allora il prevalere di questo nazionalismo che non solo porta una guerra spietata con oltre dieci milioni di morti
Non solo a tutti i rancori chiari quali veniva accennato adesso e gli accordi capestro del dopoguerra che massacra la Germania
Ma porterà
In tutti i Paesi il biennio rosso
Cioè
I soldati che torno dalla guerra che si aspettano una giustizia diversa e si trovano nelle macerie delle loro economie e non mantenute le promesse che gli sono state fatte da tutti i Governi l'Italia che è l'anello democratico è più debole cede per prima
Non dimentichiamolo dalle contrazione del dopoguerra il fascismo nasce in Italia le ventidue iter arriva al potere nel trentatré
Siamo noi che porta agli occhi la prima infezioni in Europa e per quello che devo penso sempre preoccupati sull'Italia quando qua succede qualcosa di particolare
Si afferma il mostro nazista
E porta il mondo di una guerra ancora più terribile dal premio
Che porterà
A decine e decine di milioni di morti e l'accordo tra i governi di Berlino di Roma e di Tokyo
De pastiera Lounani l'umanità
Con la guerra più terribile che per la prima volta coinvolge fino in fondo i civili non è solo il fronte che si combatte dei con Bombarda tre recita ormai chiara di azione umili donne vecchi giovani bambini sono tutti coinvolti
E qui però c'è un punto che vorrei sottolineare Spataro
Che il lavoro alla sua riscosso
Perché a quando alla fine quarantadue in Italia si capisce che la guerra è persa perché Stalingrado resistito e Rohmer è stato sconfitto in Africa tutte si interrogano su come si esce da questa tragedia
E si interroga l'esercito la corona la Chiesa la Confindustria la pubblica amministrazione un pezzo stesso del fascismo ma nessuno si muove
E chi si muore si muove il lavoro si muovono quegli operai di mirare di Torino Contri quali il gendarme regolarmente andava sparare di fianco al padroni a crumiro ogni volta che si muoveva per l'emancipazione e per i loro diritti
Realizzano una cosa straordinaria grandi scioperi di massa prima del quarantatré poiché quarantaquattro
Pensate un milione di DD di lavoratori che incrocia le braccia in un Paese in cui i fascisti e nazisti senza armi e dice io ciò però perché voglio i miei diritti voglio leggere la commissione interna voglio che vista la guerra
E in questo modo il lavoro che era stato sconfitto
è
Riappare e riappare da protagonista e stupisce la grande stampa internazionale il New York Times si scrive ma che diamine cosa sta succedendo una cosa di questo tipo e questo alimenta la Resistenza
Ma ieri ha scritto un libro su Buosi insieme a Giorgio Benvenuto Buozzi una figura esemplare è un uno emblematicamente uno dei dirigenti sindacature protagonisti di questo lavoro
Che si rende artefice dalla storia d'Italia e quando la guerra finisce la Resistenza e il lavoro in Italia alla resistenza è l'unico Paese che vede un comando unificato della Resistenza e CLN
Era lì su una cosa che non fanno né in Francia né in altri Paesi
Lavoro e resistenza con la loro protagonismo permettono Degasperi quando va a Parigi da quarantasette di sedersi dalla parte di quelle che alla guerra non l'hanno persa anche se tutti sa anche l'Italia li ha portati dentro così
è questo modo guardate
C'è un ruolo straordinario dire legittimazione che quando gli americani vengono in Italia non trovano un imprenditore non compromesso col fascismo per fare il presidente di Confindustria e fare il commissario fa una fatica terribile
Finché trovo questo Giuseppe Mazzini che lo fa
Perché all'Italia un Paese che si è compromesso davvero con tanti suoi settori è il lavoro
Che ha la capacità di ridare una legittimazione democratica questo Paese
E non a caso la costituzione del due di gennaio e quarantotto
Scrive al primo punto l'Italia una Repubblica democratica fondata sul lavoro guardate che la storia deve dire d'Italia si passa dai lavoratori repressi da gendarme
Senza diritti tenuti fuori dallo Stato le grandi masse socialiste cattoliche tenute fuori lo Stato liberale
Alitalia Repubbliche locali fondata sul lavoro perché avvia questo ruolo
E questa parabola che si completa
E qui io mi taccio perché
Il mai più guarire risolviamo democraticamente migliaia rimane la staffetta che andiamo avanti se arriviamo dopo io
Farei fare un invito
Essere
Un po'più sintetici perché poi vorrei fare un secondo giro parlare un po'più all'attualità che credo interessi molto il
Le persone che ci stanno seguendo quindi vorrei chiedere brevemente a maglie visto che dieci ha citato la figura di Bruno bocce visto che lui ci ha benvenute a Benvenuto ha scritto un libro su Buozzi
Quanto in quegli anni la figura di Buozzi e
Ciò aggiungo letto la prefazione dell'hard vostro libro della Camusso che lega quella figura la figura di Di Vittorio
Quanto diciamo quella chiamiamolo così riformismo socialista poi segnato la storia del lavoro di cui parlava dieci alla storia anche della Resistenza
Ma la storia del il riformismo socialista all'interno del sindacato prestato
Come dire un filo rosso che allegato due in vari momenti storici lo stesso Amendola Giorgio Amendola ma alla fine della guerra durante la guerra ancora la guerra non era finita
Sottolineava come
Istitutivi dirigenti riformisti del sindacato quindi Bruno Buozzi in particolare avessero soprattutto al nord Milano Torino forse più Milano che Torino
Una o ancora una grande capacità di mobilitazione all'interno delle masse Carlo lo ha detto non ci sarebbe stata una risposta di quel tipo da parte
Del movimento operaio italiano cioè non ci sarebbe stata anche la scintilla essi insurrezionale degli scioperi del platino aveva del quarantaquattro
Se
Quei sindacalisti non avesse voluto
Come dire una pressa ancora sulle masse se all'interno delle fabbriche dove non si poteva votare nulla perché il fascismo aveva imposto che non c'
Votasse nullo che si votassero solamente i rappresentanti fascisti
Però quegli uomini continuavano avere un seguito until continuavano aveva un seguito nel cuore degli operai continuano avere un seguito nella mente degli operai e poi anche nella pratica
La prima cosa che venne fatta subito dopo l'otto settembre da parte del sindacato o meno fece tra ecco fecero tre cose quei dirigenti di quei dirigenti erano appunto Bruno Buozzi Roveda Di Vittorio grandi
Fecero tre cose la prima
Decisero che bisognava creare dei comitati di agitazione all'interno delle fabbriche
Questi comitati agitazione portarono a un primo abbozzo di scioperi ha verso la fine del mille novecentoquarantatré di novembre-dicembre quarantatre
Quando i tedeschi alle forze occupazioni tedesche pendente dato l'ordine di fucilare più possibile
était portare il venti per cento degli scioperanti in realtà non avvenne questo però a Milano in occasione dello sciopero dei tranvieri del marzo dell'anno successivo
Che blocco la città
Sessanta tranvieri vengono presi vengono mandati nei campi di concentramento in Polonia penti Germania trentotto di loro non fece ormai più ritorno in Italia e a Genova nel gennaio del quarantaquattro sette operai vennero fucilati
Come è scritto Gian Enrico Rusconi la guerra la seconda guerra mondiale la guerra l'attuazione
Nazista non è stato nacque solo una guerra di sfruttamento ma umano è stata una guerra di sfruttamento economico e sociale
I tedeschi avevano bisogno che le fabbriche lavorassero e avevano bisogno di manodopera a bassissimo costo in Germania dopo l'otto settembre c'erano cento mila deportati italiani
Germania le zone limitrofe
E c'erano seicento mila prigionieri ex militari prigionieri
Ridotti in condizioni di schiavitù lavoravano in condizioni di schiavitù eppure rispetto a tutto questo la risposta dei lavoratori fu una risposta fortissima
Di lì è nata di lì è risorto il Sindacato italiano perché in quelle stesse riunioni in cui si decideva la nomina di questi comitati legislazione
Furlan Quero anche le delegazioni politiche che lavoravano poi al patto di Roma cioè al patto che nel giugno del quarantaquattro
Ha fatto rinascere la la CGIL la CGIL unitaria erano per i comunisti c'erano Roveda ITI Vittorio per il i cattolici c'erano grandi ai bronchi
E per i socialisti c'erano Buozzi Lizzani
Come
Il lavoro ha avuto una ruolo decisivo nella in questa Italia che sceglie perché noi abbiamo ereditato libera e ricostruita nei suoi valori civili
L'importante e ora non mettere all'angolo il lavoro ricordarsi di quello che ha dato e di quello che continuiamo a utilizzare il grazie al lavoro perfetto io
Rimarrei su sul tema della riscossione quindi c'abbiamo come abbiamo detto la prima guerra mondiale poi le dittature il fascismo
Poi dieci anni ha ricordato gli scioperi del quanta quaranta delle e poi abbiamo la grande fiammata della Resistenza
Quindi dei partigiani e quindi questo movimento di popolo
Che
Porta alla liberazione ecco vorrei chiedere a Guerzoni
Non tanto come quell'esperienza segna la storia del Paese perché mi pare abbastanza ovvio come l'assegno ma quanto di quella storia oggi e visivo
E quaranta di quella memoria ancora attuale come si fa a tenere in piedi il senso di un movimento che ha veramente segnato la democrazia italiana
E ha portato la libertà è apportata la Repubblica
Non è acceso tanto
Vorrei anche io
Associarmi all'auspicio dell'unità sia presto di nuovo
A disposizione degli italiani
E ringraziare per l'invito a questa festa e
Per
I temi
Di questa discussione
Naturalmente sono tali pubblicati è difficile andare a fondo
Tuttavia danno il segno di un'attenzione molto importante e qui vengo subito
Alla risposta io
Penso che
E Baldazzi merito al PD
Con questa mattinata
Di aver manifestato attenzione alla questione che io ritengo centrale
Quella della memoria del nostro Paese
Mi auguro che
La quest'oggi
Il PD sia capace
Di continuità
Di dare continuità alla memoria ritengo che
Ogni partito soprattutto un grande partito è
Anche sul terreno della memoria
Dava del chiaro da dove si viene
Dall'avere chiaro dove si è
Da essere consapevoli che senza queste due consapevolezze non si sa bene dove andare
Mi auguro che il PD e le forze democratiche tutte le forze politiche ma in particolare
Il Partito Democratico ripeto con questa iniziativa
Auto all'anno o con continuità attenzione a queste questioni perché
La memoria
Nel nostro Paese
Almeno il nostro giuristi nel giudizio non è positivo è molto sofferente
L'attenzione della politica all'attenzione della cultura la memoria a mio avviso
è gravemente insufficiente
E io quando ho saputo che il presidente Marini ha assunto l'impegno di presiedere il Comitato nazionale degli anniversari effettivamente
Ho salutato conoscendo l'impegno
La cultura
Di Marini
L'apparire di un'occasione per riprendere per
Far risalire
Verso un'attenzione più centrale a questa cosa memoria la vita civile oltre che politica del Paese
Ora
Non c'è molto tempo
Ma questa carenza la memoria interviene sul tema della guerra della pace
Perché
Se guardiamo i giornali di oggi di questi giorni che si occupano di Corraini a che si occupano
Dell'Oriente e così via
Colpisce
Che anche
I commenti che si leggono i maggiori quotidiani italiani
I rimandi alla storia alla lezione della storia siano che
Pressoché totalmente assente
Ovviamente
E qui vado molto per sintesi la guerra è d'istruzione
Distruzione del rito umana
Distruzione di ricchezza non c'è albi
Non ho tempo di dimostrarlo ma mi pare che possiamo essere tutti convinti la guerra è il peggio
è la storia che lo dimostra
Ciò che diceva poc'anzi Ghezzi
è distruzione anche di speranze
Una certa sinistra a un certo punto tirò fuori una parola d'ordine trasformi alla guerra in evoluzione
Fu una tragedia
Perché essendo la guerra distorsione distrutte anche in quell'ospedale distruzione anche quella ipotesi
Perciò la guerra è il male assoluto
Credo che la storia ci consenta oggi diamo fare questa affermazione se c'è
O un male assoluto senz'altro io ritengo si possa dire oggi
Era
Dopodiché ci sono i contesti nei quali
Salta fuori la guerra
Contesti
Va beh visto per la Grande Guerra
Vorrei ricordare che accetto la questione fondamentale non gli interessi di dominio economico
L'Italia e la Germania due Paesi
Che sono giunti più tardi degli altri l'unità nazionale con problemi anche di territorio irrisolti
Al tempo stesso
La Germania e l'Italia
Pongo il problema della competizione internazionale di conseguenza le il loro dominio
E il loro dominio anche
Per quanto riguarda la dimensione
Coloniale
A
Incontrarsi
Lasciamo lasciamo finire bene un'altra
Diamo la precedenza
Dieci
Non
Per usare
Dal fatto
Aztechi Bellini
Siamo in tempo
Non ha
Tanto
Grazie
Esatto
Trasferimento
Ora
Riscosso
Dice viene dicendo ebbene
Il
L'antifascismo in Italia ma non so in Italia
E anche
La risposta a problemi creati dalla guerra
Chiesi
Lo ricordava le promesse
No
Fatte
Per convincere gli italiani che la guerra la giusta
Poi non mantenute
In Sardegna abbiamo un grande movimento addirittura si forma il partito autonomista il primo partito forte dei partiti di lusso è e il partito degli ex militari sa
Movimento che in altre forme si presente tutto il Paese
C'è il problema del lavoro c'è il problema della condizione sociale
E di conseguenza
C'è l'entrata in scena di una domanda di giustizia di lavoro di eguaglianza no è una
Che
I bisogni esasperati accresciuti dalla guerra intensificando
La risposta della dittatura la risposta del fascismo anziché soddisfare queste esigenze lei esaspera
E in questo contesto che si avvia
La riscossa con l'antifascismo
Che parliamoci chiaro forse
Non abbiamo ancora anche che storicamente speso tutto il necessario l'antifascismo è la condizione senza la di fascismo la resistenza dei partigiani d'Italia non ci sarebbero spazi
Attenzione
Che
I partigiani
Richiamiamo partigiani
Smettiamo di chiamarli a livelli
Anche nella storia
Quando
I quadri dell'antifascismo
Ne assumono la direzione politica
Il movimento partigiano divento movimento nazionale che la discussione sul fatto di chiamarsi partigiani non più ribelli da rivelatrice no di questa
Dibattito molto interessante anche dal punto di vista politico e culturale
Si forma una forza
Con una
Progetto
E chi sono coloro che progettano l'Italia democratica
Coloro che progettano la Costituzione
Sodaro
I grandi leader dell'antifascismo
Che guidano i partigiani danno il Progetto politico alla Resistenza sono Gramsci Spinelli Sturzo per certi versi
Mi fermo qui perché altrimenti
Rischierei
Di dementi rivendicarne troppi voglio soltanto a semplificare
Questi sono aspetti che forse la vicenda politica anche della sinistra non ci ha consentito di farli vivere farle diventare dei dati di coscienza nazionale nazionale
Vorrei concludere
Tornando alla guerra
E alloggi vedete
La Unione europea
Che si trova nelle difficoltà hanno
A me mi allarma sentire certi politici anche
Del campo democratico per paura numeri e non lo crea
Come di un'entità matrigna
Quando questa affermazione la fanno esponenti della destra non mi meraviglia
Ma quando questa affermazione è un vincolo questo linguaggio uno allusivo eh imboccata esponenti democratici della sinistra del tre Vittorio
Perché allora vuol dire con la memoria
Che si è smarrito un punto fondamentale
Che l'Unione europea
è
Purtroppo l'unico esempio
Il come la guerra
Abbia potuto essere anche una lezione applicata
Perché sorge
Per
Evitare il perpetuarsi delle guerre in euro
Sorge
Il rapporto Germania Francia no
è fondamentale da questo punto di vista
Immaginate se dopo i fatti la seconda guerra mondiale anche la prima
Si fossero risolte in tutto il mondo in quel modo i problemi
O si passa
Per questa via
Ho
Non c'è soluzione
E oggi
Chi le corse giornali posizioni assolutistiche
In passato state in voga quest'idea di poter esportare una democrazia di poter esportare la la civiltà
Modifiche ITA
E quando vai alla crisi tutto soprattutto Celso politicizzato tutto diventa scontro non c'è più spazio per il dialogo non c'è più calda spazio per la comprensione reciproca
Ecco queste sono le cose che l'esperienza storica ci dice
Dalle quali dobbiamo guardarci che dobbiamo
Dobbiamo denunciare io penso che
Chiudo davvero che la Unione europea con tutte le sue difficoltà
Che crea anche scritte paghiamo anche noi che paghiamo in Italia sia dal punto di vista anche della prospettiva
Della pace un valore importante che per quanto possono essere difficili criticabili
Dei suoi incapacità le sue scelte sbagliate non
Buttiamo via l'acqua sporca con il bambino
Non facciamo l'errore
Di cancellare un'esperienza storica che invece sarebbe da riproporre ed era esagera rizzare probabilmente potrebbe essere una via
Per limitare sembra qui ricorso alla guerra Crook grazie
Grazie professore io
Vorrei dare la parola a Benvenuto perché mi vorrei avviare credo che manchi poco più di mezzora quaranta tre quarti d'ora alla fine di di questo dibattito vorrei un po'avvicinarmi
Hai I tempi nostri e quindi ecco passiamo al dopoguerra
Quando l'Europa dopo essere stata pesantemente dilaniata e sconfitta nel corso di
Di di trenta quarant'anni torna in qualche modo al centro i Trattati di Roma vengono firmati nel cinquantasette
E avviene negli anni del ruolo del dopoguerra una grande ricostruzione non solo dell'Italia ma anche dell'Europa ecco vorrei chiedere a Benvenuto che segno avuto quella ricostruzione
Quale peso ha avuto il sindacato quale welfare e si è affermato quali diritti di cittadinanza siano affermati in quegli anni soprattutto nella prima parte adesso allunghiamo i tempi da cinquantasette arriviamo fino agli anni Settanta
Cioè che il periodo in cui comunque si afferma l'Europa si afferma in Italia il lavoro diventa elemento centrale il sindacato svolge un ruolo un ruolo fondamentale nella ricostruzione
No è acceso e ce ne sono
L'Europa
Ha rappresentato
Una cosa molto importante e fa parte anche del tradizione
Dell'antifascismo perché l'idea di Europa
è nata durante la battaglia alle fascismo quando delle figure importanti
ESU voli fecero il manifesto di Ventotene
Accordo Spinelli
Che è stato uno dei protagonisti
Cioè
Sia ben chiaro che dalla fine il Seconda guerra mondiale
Se si voleva imboccare una strada diversa bisognava lavorare a un'idea di Europa cioè
Per evitare queste guerre terribili di cui
Hanno parlato Marini Guerzoni e Ghezzi e che hanno segnato profondamente la storia dell'umanità
Si pensava alla ricostruzione ma si pensava fare un'Europa diversa
Un'Europa dispersa rispetto a quella che aveva portato alla prima guerra mondiale
Un'Europa diversa rispetto a quella che lei era stata contrassegnata con la presenza Leonetti morte dittature e quindi
L'idea
Dell'Europa nasce come nasce l'idea della nostra costituzione come nasce l'idea della democrazia
Quali sono i problemi
Perché oggi il termine Europa non viene vissuto
Con quell'entusiasmo
Con quella volontà con la quale
Ci si è battuti per l'Europa si è allargata all'Europa si espropri in Ciad Rizzato il nostro Paese
Si sono affrontati i problemi di benessere
E ti sviluppo
E che l'Europa come era stata immaginata e come da immagini chiamo ancora noi
Non è ancora conclusa cioè
L'errore
E di considerare che l'Europa sia fatta colleghi euro
E invece noi dobbiamo renderci conto
Che quell'Europa
Che era stata immaginata come una realtà forte democratica come uno strumento per
Garantire la pace nel mondo
Deve essere non solo l'Europa economica e finanziaria
E qui è la battaglia che ha fatto sempre il movimento sindacale che hanno fatto i grandi partiti perché l'Europa
Sia anche politica e l'Europa sia anche sociali
è io credo che guardando al passato e questo è un grande contenitore un grande messaggio è un grande impegno che oggi
Deve essere realizzato perché l'Europa così come
Non può
Rimanere così e quindi
Non esiste la strada di tornare indietro bisogna andare a fare avanti non bisogna stare fermi e recuperare quei e valori
E quei valori che dovrebbero portare a rimettere al centro dell'azione politica dell'azione sociale
Di nuovo la personale dodici questi anni sono stati anni terribili
Perché sono negli anni nei quali abbiamo perso la guerra della solidarietà
Abbiamo perso la guerra della coesione e assistiamo oggi ad una realtà nella quale
La finanza l'economia
E la globalizzazione che diventano lo strumento principale a cui bisogna adattare subordinare la persona ecco
Questo è un pericolo era presente
Spinelli in Colorni i clienti allora s'si batteva
Perché ci fosse un'Italia nuova in un'Europa nuova
Oggi
Questo diventa un argomento fondamentale uno strumento
Questo decisivo per ricostruire in questo Paese
Una solidarietà che si è smarrita
E per superare una fase nella quale predominano si rafforza un moto di fare politica di affrontare i problemi che possiamo riassumere da una parte nella demonizzazione
Nell'interlocutore e dall'altra nell'adulazioni visivo cioè non c'è più il protagonismo
Delle persone dei corpi sociali delle delle realtà cioè di fronte ai problemi che sono dinanzi
A noi noi abbiamo bisogno di ricostruire tiri tessere questo tipo valori della solidarietà e della coesione io quando sento dire
E che i vecchi sono contro i giovani che il nord est e contro il Sud
Che le donne sono contro gli uomini cioè è un po'i lavoratori dell'industria sono contro i lavoratori del pubblico impiego cioè
Ci troviamo in una realtà nella quale tutto si frammenta e quando si frammenta hanno le cose
Aumentano le distanze economiche e si impoverisce quello che è stato puntato fondante
Nella storia del sindacato nella storia diciamo dei partiti più popolari del nostro Paese
è giusto che ci siano degli elementi di novità
Che ci siano dei grandi cambiamenti a ce n'è bisogno nel nostro Paese
Però io
La penso come Guerzoni uno un albero lo può portare
Ci può fare in un albero anche un innesto più di un innesto ma non può tagliare le radici perché se noi tagliamo le radici
Non abbiamo in una non abbiamo un futuro
Viviamo nella improvvisazioni e quindi
A memoria io lo ricordo degli errori DEI delle opere incompiute delle azioni ci deve e portare
A mantenere questo elemento di continuità e finisco
Si parla oggi è forte l'antitesi sia e contro questo contro quest'altro cioè
Naja perplessità contro tutto e contro tutti
Beh i
Bisogna superare questa fase e andare una fase della sintesi
Cercare di a venire una sintesi per farli camminare il Paese
E per farvi svolge un ruolo qui è un ruolo che utilizzi fino in fondo le potenzialità di un'Europa che deve cambiare chiedete avvenire questo peso e questo ruolo politico
Grazie io
Proverei a fare l'ultimo giro e rimarrei Barabba benvenuto perché negli aggancerei al al discorso che hai fatto ora
E anche quello che diceva prima Guerzoni Celli e l'Europa non può essere considerato una matrigna però l'Europa che l'Europa che stiamo conoscendo negli ultimi anni diciamo la verità è un po'una matrigna
Perché si presenta sempre col volto dei vincoli dei diktat
Del degli obblighi eccetera eccetera ora c'è un nodo di fondo nodo di fondo che noi dobbiamo affrontare e appunto questo volevo chiederti come affrontarlo si è affermato in Europa come sappiamo una linea che è quella dell'austerità
Che sta secondo me devastando l'Europa perché sta
Svalutando il lavoro
Sta rompendo i legami sociali
Sta a Roma spezzando l'idea di solidarietà di cui tu parlavi perché quel circolo vizioso crisi tali ditte per Sironi disoccupazione che rivisita di depressione Sacco creando un serio problema ecco ma come
Riusciamo noi oggi
Come riesce il sindacato ma con anche perché come riesce la sinistra ad imporre in Europa una linea diversa che non sia così catastrofiche che non
Penalizzi fortemente come sta accadendo il lavoro
Ma io penso che bisogna uscire da una fase nella quale la sinistra sia
Molto chiusa in se stessa e in Europa
Non accolto la globalizzazione
Ed è su una posizione difensiva io lo dico anche emblematicamente in un modo con il quale noi parliamo ASS
Sinistra quando parliamo
Diciamo sempre dobbiamo difendere dobbiamo difendere il sindacato il Mezzogiorno ed è un i lavoratori i disoccupati i pensionati gli anziani
Ma è un termine limitato perché se io difendo mi accontento di quello che ho
E sono costretto
A arretrare
Perché non si usa il termine vero cioè di una sinistra che torna a pensare a proporre a realizzare a fare in modo perché ci sia che coesione che ci sia mobilitazione
La parola e valorizzare dobbiamo valorizzare il lavoro dobbiamo valorizzare i giovani dobbiamo valorizzare le donne
Cogliere le opportunità e quindi il primo problema che valorizzare l'Europa e perché non possiamo accettare cioè se io penso a coloro il che che
Come Bruno Buozzi venne assassinato alla vigilia della liberazione di Roma se penso spine lei
Ma noi non abbiamo mai pensato a un'Europa tedesca abbiamo pensato che la Germania dovesse essere
è uno però come doveva essere l'Italia e gli altri Paesi cioè non abbiamo mai pensato a una realtà
Nella quale diciamo l'Europa
Non era fatta come una comunione
è una solidarietà di tutti e dobbiamo alzare la voce
In questo momento con le proposte concrete
E perché questa linea dell'austerità come giustamente dicevi tu
è una linea che non solo fatta disastri che sono stati ricordati
Mainardi al profondamente le ingiustizie l'iniquità la forbice
Tra chi era
Ricco è chi è povero si allarga a dismisura
Cioè si stanno creando le condizioni lei di una situazione che non si può pensare che possa durare
Ecco sterilità contrastata del resto questi venti anni nei quali ci siamo perché HT di liberismo che nelle quali la finanza
E l'economia hanno finito per prevalere
E i risultati sono di fronte agli occhi di tutti qua
Precari si diceva ma troviamo un modo per dare lavoro ai giovani invece che lasciarli in mezzo alla strada e adesso son tutti e la flessibilità diventato il nomadismo la precarietà
E allora io penso che qui bisogna pensare
E bisogna fare in modo che in Europa si creino oggi il Partito Democratico a
Una
Grande forza è oltre i numeri bisogna dire le idee
E bisogna perché su questo le si ritrovi anche una motivazione del sindacato una motivazione sui temi generali
Per io vissuto un'epoca nella quale i temi di politica internazionale facevano parte di tutti nostro pane quotidiano
è adesso invece vedono questa grande distrazione
Mentre invece sui grandi temi del politica europea della politica internazionale della politica della pace
Proprio per le nostre tradizioni per le nostre radici abbiamo tanto da dire e possiamo dare un contributo
E finisco cioè
Bisogna superare una fase nella quale
Non sono più protagonisti i soggetti sociali le persone
Noi ci siamo abituati ad una fase nella quale
Si parla
Per il mondo del lavoro si parla al mondo del lavoro non si parla più con i lavoratori dobbiamo tornare a parlare con la gente
E questa la strada che ci può permettere di affrontare
Problemi drammatici
In Italia in Europa e nel mondo grazie Ezio
Restiamo al tema
Parlare con i lavoratori ma la cosa più interessante che diceva benvenuto
Il sindacato Lhasini lo diceva la sinistra io dico il sindacato e per questo che per l'ovvia dotte sta facendo troppo una battaglia in difesa
C'è un già troppo il verbo difendere è vero e quindi c'è un come dire un arretramento del sindacato rispetto
Alle grandi conquiste e di cui abbiamo parlato
Ma io penso che l'esperienza che ha realizzato l'Europa dopo la Seconda guerra mondiale
Sia
Un'esperienza straordinaria storia umanità perché ha combinato uno sviluppo tecnologico altissimo a un sistema di diritti e di tutte le sociali per tutti e due il far
In Italia è rimasto un po'in ritardo è arrivato alle tra gli anni Sessanta gli anni Settanta quando in Francia in Inghilterra in Scandinavia addirittura prima dalla guerra
Ma questo modello che tiene insieme di sviluppo e diritti di sviluppo e protezioni sociali è la cosa più avanzata che ci al mondo negli Stati Uniti non è così via
C'è sviluppo magari migliore del nostro ma non tuteli sociali guardate che fatica fa Obama rispetto alla riforma sanitaria in Giappone non è così
Questo mistero tra
Diritti e produzione va continuamente aggiornato
Innanzitutto va aggiornato e difeso perché gli interisti si propongono un sistema dove il valore il lavoro il fallo Rizzato e D'Ovidio le protezioni sociali sono abbassate
Noi dobbiamo invece difendere la sua sostanza ma avere il coraggio di rinnovarlo continuamente
E ci troviamo di fronte la difficoltà consistenti perché è finito il fordismo cioè la condizione di lavoro molto similari per tutti
E non tornerà più enti ci sarà sempre più lavori diversi sedimentati articolati
è cambiata la composizione dalla stessa società processi di immigrazione che sono in Italia ancor più bassi di quelli che sono invece ormai in Francia in Germania debiti destinati ad accentuarsi
Si è allungata la vita per fortuna ci vuole molto più tardi e rispetto a queste noi abbiamo di fronte una scommessa c'era di fronte il sindacato ce l'ha di fronte alla sinistra di forza di progresso
Di come si difende la sostanza innovando riforme
Io penso che abbiamo di fronte una sfida che stentiamo a vincere che è quella con la finanza
E da questo punto di vista io vedo una difficoltà delle sinistre in Europa e nel mondo
Perché mentre il sindacato della sinistra son capaci
Di portare conflitto democrazie regole laddove si lavora dell'industria la campagna nella pubblica amministrazione e dei servizi
E abbiamo duecento anni di storia alle spalle qualche decennio glorioso qualche decennio più difficile qualche decennio terribile ricordiamo il ventennio nero dell'Europa nei venti anni trenta
Però ce l'abbiamo fatta contrastare questo
Oggi la difficoltà enorme e qua e là dove c'è la finanza
E
E e lì non riusciamo a portare conflitto
Regole e democrazia e che ci manca le maniglie ci mancano i tavoli ci mancano gli strumenti ci manca un po'tutto drammaticamente novantanove contro uno occupi vuol strette sta vincendo l'uno
Questa è la difficoltà vera chi abbiamo di fronte
E allora insieme a ripensare il lavoro e ripensare Welfare continuamente io penso che abbia bisogno come è stato così
Dopo la grande crisi al ventinove con Keynes con grandi scelte con grandi innovazioni abbia intorno dopo fare in modo di
Di sfondare lì
Olanda vinto le elezioni in Francia dicendo il mio nemico e la finanza
E poi non è stato capace di aggredirla ha combinato qualche errore di troppo e guardate che le difficoltà sono sono pesanti da questo punto di vista l'ora il valorizzare come diceva Giorgio Benvenuto il rimettere insieme
Il costruire sintesi
è è la sfida vera chiediamo di fronte che ha di fronte alle forze di progresso adesso tutte quante
Ed è una sfida non facile
Perché e finisco se perdiamo questa battaglia
Si è viene distrutto il modello sociale europeo che tiene insieme sviluppo avanzato il sistema di protezioni sociali
E si va liberismo dove c'è sullo sviluppo e diritti non ci sono più se non si riesce a vincere questa battaglia imporre regole nuove del novantanove contro l'uno
Noi rischia di tornare un mondo di barbarie i da questo punto di vista
Momento nel quale le grandi forze sovranazionale dalle Nazioni Unite a quanto c'è una crisi pesante abbia bisogno di pensare in termini generali non solo la propensione all'economia ma una globalizzazione di diritti
Questa è la sfida vera che hanno di fronte i partiti i sindacati le chiese il movimento il progresso
Però siccome siamo la maggioranza questa sui dobbiamo cerca davvero dimensionale grazie
Allora io mi avvierei avvierei alla conclusione di questo dibattito che ha messo diciamo sul piatto tanti tanti argomenti e vorrei chiedere al vocazioni
A proposito della situazione attuale dell'Europa
Un tema su cui Smuraglia insistito molto negli ultimi tempi
Cioè non abbiamo parlato del del periodo del nazifascismo della ricostruzione negli ultimi anni si stanno affermando in Europa
Forse pericolosamente di destra xenofobe e razziste in alcuni casi anche naziste
è un fenomeno che preoccupa molto ecco secondo te in che modo si può affrontare in che modo si può fare in modo che queste forze
Non abbiamo il peso che hanno e soprattutto non ne abbiamo
Di maggiore di quello che hanno ora
Ma
Io credo che
Questi processi l'emergere di queste forze in forme diverso
Nei vari Paesi
Attenzione però
Che non dappertutto sono solo sparuta minoranza
D. vorrei segnalare
Che in Ungheria
C'è un Governo
Dove queste idee queste forze
Non è che siano del tutto marginali
A proposito Europa a proposito e lo dico io che sono quello che ha detto dal guardarsi
Dal suo spettava è sempre l'Europa come una matrigna
Questo non mi impedisce di dire che probabilmente l'Unione europea
Su questa questione è in grave ritardo e
In forte ha una forte assenza perché
Impatto su cui fonda esclude che possano esservi dentro l'europea Governi
Non solo di quelli colture ma che operano e fanno la politica che sta facendo il Governo inglese ora io credo per essere sintetico che questi movimenti vari
L'Italia forza
Che sono presenti se mi consenti anche in Italia in un modo però molto diverso
Esso ha qui non voglio entrare in polemica mi voglio trattenere non è la sede
Ma
Alcune
Devi de di quelle forze di destra e reazionarie dei cui mi sia chiesto in Italia sono dentro a partiti e movimenti
Che
Non chiamiamo di destra
Vi segnalo
Che necessario a vere questa attenzione
Perché quando io sento
I leader delle
Cinque stelle
Che sul tema dell'immigrazione
A quelle posizioni che ha
E io vado al partito nazista inglese
All'ungherese
Certe posizioni della lega
Cioè
Quelle idee pericolose sbagliate
In Italia si presentano sottospecie diverse
Con questo voglio dire non è che l'Italia non partecipi a questo processo di cui si è parlato che vive l'Europa ora io penso questo segnalano la crisi di cui abbiamo parlato
Segnalo in modo particolare questa cosa che dicevo secondo me è pervenuto
Che l'Europa
O va avanti o non esce dalla
Se non si sblocca in avanti
è chiaro
Che lascia spazio a una spinta Ali cacciarla indietro
Bisogna fare in modo
Di andare a politiche fiscali
Bisogna
Fare dei passi avanti poteri del Parlamento europeo
Un Governo ovvero dell'Europa
E da questo punto di vista siccome siamo tra noi almeno mi consento di dire
La sinistra europea anche quell'Italia
Non è che non abbia responsabilità
Perché l'abbiamo visto
L'abbiamo visto il tema è così urgente ipo Riccioli solo così incombenti che occorrerebbe uno scatto in avanti
Occorrerebbe ragionare in termini di
Emergenza democratica
Che consentano di superare
Le difficoltà ci sono partiti di sinistra importantissime in Europa
Non faccio il nome perché non tocca a me non è nelle mie responsabilità che diciamolo tra si tratta di trattengono l'Europa dal fare un passo avanti
Perché sono abbarbicati
Alla idea
Vecchie posizioni arruola della Francia al ruolo della nazione a valori
Che non è che dobbiamo liberarci sede ma dobbiamo praticarli in una dimensione diversa in un mondo diverso
Vediamo concludendo dicendo che il tema è sempre quello
Democrazia
Ritorna la politica mi dice di come con la politica
Ma la politica se vogliamo rilanciarla dobbiamo sapere che non bastano i sondaggi
E non basco nei talk show
Bisogna che i partiti di artefici della politica gli Art Edil contabili Torrino a parlare alla gente ritorno a guardare negli occhi le persone so che fatica
So che fate mai la vita che fatica
è la democrazia e non si tratta
Di guardare di essere conservatori
Si tratta di utilizzare quelle tecnologie
Affinché il dialogo il contatto con la gente sia efficace si tratta di utilizzare nuovi possibilità che la scienziata che offre ma non c'è alternativa la democrazia Nardi ISO richiede contatto permanente richiede pugnato imperativo richiede politica io chiuderei
Io chiederei questo
Interessante dibattito con Marini perché non siamo partiti dalla Prima guerra mondiale abbiamo attraversato la seconda guerra mondiale
Oggi sentiamo parlare sui giornali in tv scrivere da diversi analisti che c'è il rischio di una terza guerra mondiale da una parte la crisi Ucraina e dall'altra la situazione esplosiva del Medioriente
Andiamo verso una terza guerra mondiale
Ecco chiaro questo punto si sente questo punto va chiarito bene
Perché io sto sempre a quel libero di Clarke intitolato I Sonnambula lì
Quella guerra alla Libia il quattordici precipito quando molti non la volevano perché i gruppi dirigenti i governanti sembravano dei son Poli non capivano volevano capire si trovarono a sparare
Oggi c'è una situazione preoccupante
Io
Poi ti rispondo chiaramente penso almeno come la penso io
C'è una situazione preoccupante perché
Se io penso che
Da venticinque anni quanti sono che finita la
La la la la la la cortina di ferro signor dalla divisione e lo scontro la
Ben ventiquattro si sei molto preciso ma l'avete ventiquattro venticinque allorché
Mai la NATO per esempio in quei venticinque in quegli atti in questi venticinque anni di di di di guerra fredda da allora ad oggi e cioè non ha mai modificato
Nella struttura e nella decisione della sua risposta militare
Sì c'è stata polemica durante alla guerra fredda ognuno aveva le sue posizioni però nato stabiliva coi suoi strumenti
Questa è la prima volta che l'aveva dato a nel Galles all'Assemblea generale
Di cui io sono stato per un periodo componente di questa Assemblea quindi riconosca abbastanza è la prima volta dopo venticinque anni che fa una cosa piccola
In risposta a queste decisioni i punti della Russia piccola massa non aveva mai fatto cioè dire
Voglio mettere assieme una forza d'intervento rapidissimo perché la NATO già strumenti per impedirgli intervenire rapidamente ma con tempi abbastanza lunghi questa noi in poco tempo faccio depositi
Di armi e di strumenti di punti di comando nei Paesi più a contatto con l'Ucraina e RAI i Paesi baltici la Polonia
La Romania non aveva mai fatto ora io non dico che sia crollato il mondo
Però è un segnale
è un segnale vero
Che insomma dovrebbe preoccupare tutti perché
Siamo in una condizione per proprio piuttosto difficile noi abbiamo esplosioni impatti delicatissima del mondo in del tutto il Medioriente
Lì c'è una Luca una situazione che richiederebbe sì una risposta organizzato nei Paesi più forti e più civili nell'intervento almeno con questa formazione che
Si mostra in legge con rapimento violenza sulle donne uccisione sotto televisioni come qualcosa fuori dal contesto civile dei nostri rapporti
E l'Ucraina quando
Si formò come Paese
Autonomamente decise di distruggere completamente il suo Arsenale
Atomico
Però chiedeva il rispetto delle sue frontiere il rispetto della politica internazionale e oggi siamo alla discussione di questa cosa
E quindi
Insomma
Io voglio dire stiamo attenti a non fare i soldi Tamboli anche questa volta come
Ecco ognuno del
Bisogna che si sappia pure io ho fatto da una parte adesso un chiarimento poi dopo la mia risposta
L'Ucraina è stato il fonte battesimale ha scritto uno studioso
Il fronte battesimale dell'impero russo privatizzare
Chi è vero era il Principato attorno al quale si sviluppo o dopo il mille questa cosa quindi a una particolare rilievo per la Russia
C'è un'attenzione quantomeno in questi rapporti un'attenzione davvero voglio essere chiaro quindi con parole secche
Punti ed è stata infrangendo impegni di carattere internazionale perché l'invasione di un Paese sovrano non è previsto dal da da da da i rapporti internazionali civili e quindi questo è una cosa inaccettabile e quindi la risposta alle sanzioni va bene
Però
Noi dobbiamo anche sapere che la NATO è arrivata oggi ad includere Polonia Romania e Paesi baltici
E che lo spazio tra
Quello che era una volta prima l'impero russo poiché l'Unione Sovietica sì è spostato verso oriente c'è una fascia
Cosa voglio dire quindi
Gli enti non accettare quel metodo e fa bene la NATO a rispondere con
Determinazione e l'Unione Europea pure
Per loro avere un'attenzione anche alle sensibilità di un certo nazionalismo sapendo quanti problemi abbiamo aperti per il mondo non è una posizione sbagliata
Anzi è una posizione giusta perché non vuole la guerra perché la risposta quando questi interessi si intrecciano e la guerra lo è stato già cioè i cuori Sonnambula le classi dirigenti politiche abbandonato le loro responsabilità
Allora io credo siamo assolutamente in tempo c'è un ruolo che è mancato e che manca non solo in quella fascia lì ma dei nel Medioriente nel Mediterraneo dell'Unione europea
De Gasperi prima di morire che aveva voluto l'Europa come tanti altri con molta forza
Disse
Che insomma bisogna togliere tutti i condizionamenti che ci sono il passo avanti l'abbiamo fatto ma ci sono condizionamenti che rientrano nelle parole dette da quel solida benvenuto da grandi da tutti quanti noi
Cioè l'Europa quale ruolo ha oggi sul piano economico e sul piano politico
L'Europa non ha fatto passi avanti su questo piano
Adesso è finita la gestione anche di una donna della politica
Di difesa ed estera dell'Europa la signora la balla baronessa Aston inglese c'è stato una legislatura non si è fatto assolutamente niente non contiamo
Non riusciamo a metterci d'accordo nemmeno a parte qualche cenno nelle ultime settimane nemmeno sulla politica drammatica per tutta l'Europa non solo per l'Italia delle immigrazioni
Noi abbiamo fatto una cosa anche doverosa con la nostra Marina militare perché facciamo a negare già donne bambini nel nostro mare no ma questo riguarda tutti non solo l'Italia
E su questo l'Europa non a fatti passi avanti che doveva fare io o
Con attenzione
E con
Debbo dire un giudizio positivo seguito perché o sono stato tanto tempo nella nella
Commissione esteri del Senato dalla Camera eccetera ho seguito i lavori dire di nel Galles ultimamente debbo dire che la posizione del Governo italiano
Per parlarci coi nomi di di di Renzi e della Mogherini
Ed è stata una
Posizioni che condivido che penso sia giusta per il nostro partito
Cioè chiedere il rispetto delle regole chiederle a Putin
E al tempo stesso politica direi con chiarezza che questi sono perché l'Europa se vuole stare assieme e l'interesse a stare assieme ce l'hanno tolti l'avete sostenuto voi Cicci sono
Per stare assieme bisogna far fare un passo enorme avanti all'unità dell'Europa
Questo per gestire la politica estera la per gestire la politica del mondo per avere il ruolo per loro essere emarginati e per gestire la politica economica anche averlo deve diventare più una l'Europa
De Gasperi dice prima i pori guarda bisogna sciogliere tutti i legacci che ci sono non si va avanti ci siamo fermati dopo averla voluta lui e tanti altri
Noi siamo ancora lì
E si è aperta una fase quindi questa posizione
Che con molta chiarezza avrete letto sui giornali italiani anche ripeto i due nostri attori
Nel Galles dal Presidente del Consiglio dare in più alla Mogherini hanno detto bene Putin e sbaglia perché non si può accettare questo metodo che è pericoloso non si sa dove può arrivare però noi dobbiamo essere attenti
Anche agli equilibri che servono per gli altri non solo per noi
E quindi è qui trattativa rispetto
Soluzione pacifica perché ritorno a quello che ho detto all'inizio
Perché si legge io ora per queste in teoria che ciò che sto rileggendo a me piaceva glielo avevo mi sto rileggendo i libri sulla Grande Guerra stiamo attenti che a volte le cose che non si vogliono casi essi se si sbaglia il metodo invece di dire negoziato negoziato
Ci mettiamo tutti dinanzi al al fatto compiuto allora magari non volendo si scivola nel baratro e questo lo vogliamo evitare per noi per l'Europa e l'Europa deve avere una possa
Una forza politica molto più grande di quella che ha avuto fino ad oggi speriamo che si facciano dei passi avanti
Allora
Abbiamo messa di carne al fuoco io chiuderei qui ringrazio tutti i nostri ospiti ringrazio voi che ci avete seguito e insomma io direi facciamo un altro applauso per il ritorno dell'unità in edicola
Grazie