Festa nazionale de l'Unità 2021 - Da Kabul a noi, l'impegno trasversale per il contrasto della violenza maschile

Buonasera buonasera a tutti non so se dobbiamo iniziare subito aspettare sì mi fanno cenno di sì iniziamo subito allora benvenuti a questo secondo appuntamento dalla sala Nilde Iotti
Da Kabul hanno voi l'impegno trasversale per il contrasto della violenza maschile è una sorta di passaggio del testimone quello che cercheremo di fare questa sera perché la conferenza che ci ha preceduto via sostanzialmente illustrato qual è la situazione in Afghanistan è e che cosa
Possiamo fare e quali sono le diciamo così delle lezioni che possiamo trarre da questa vicenda
Noi cercheremo di ragionare su quello che significa in particolare per le donne la la situazione che si è venuta a creare e da lì arriveremmo a quello che sta succedendo nel nostro Paese dove in realtà la situazione è ovviamente completamente diversa ma ci sono come immagino tutte voi e tutti voi siete consapevoli delle criticità che vanno assolutamente affrontate di e ospiti anzi le ospiti tranne uno
Di questa di questo secondo appuntamento ve li presento subito Laura Boldrini che immagino conosciate tutti è stata presidente della Camera
Adesso deputata del partito democratico e soprattutto presiedere questa commissione che si occupa per l'appunto proprio di il re diritti umani e vedremo subito l'appello che ha fatto in qualità di presidente di questa Commissione direttamente collegato per l'appunto le vicende afgane la senatrice Valeria Valente sempre del Partito democratico buonasera senatrice
Che invece presiede la commissione di inchiesta sui femminicidi una commissione importantissima
Po'una novità diciamo nel panorama no delle commissioni d'inchiesta a cui siamo abituati
E che finalmente dovrebbe aiutarci anche a capire qualche cosa di più di un fenomeno del quale si parla da tempo e che in qualche modo però dovrà essere risolto Simona Lanzoni l'avete ex esperti ieri Simona Lanzoni l'avete appena finita di ascoltare mai in realtà sarà un piacere darle ancora la parola vicepresidente di Pangea che questa ONLUS che una di quelle che maggiormente si è speso e più si è impegnata nelle vicende afgane che aiutato tantissime donne non solo ma insomma tantissime donne ad arrivare ad arrivare qui ancora Lella Palladino ecco la fa accanto a me
Viene da Napoli tra l'altre candidate stante anche a Napoli e lo diciamo perché insomma tutto può o aiutare
E è stata Atene adesso si occupa di una o ai Meggie di un'associazione che si chiama Eva che si occupa appunto di dare assistenza alle donne si è occupata in passato anche tutte le associazioni che si occupano appunto delle donne
E ha un'esperienza sul campo come sociologa importante e che quindi ci interessa ultimo ma non ultimo Francesco Menditto Buongiorno e buonasera e benvenuto è un magistrato lavora alla procura di Tivoli chat già tenuto mentre venivamo qua a dirmi
Tivoli a seicento mila abitanti quasi il doppio degli abitanti di Bologna e più o meno anche il doppio dei delitti di Bologna
E io gli ho fatto notare che forse però non dipendeva tutto ed esclusivamente dal numero degli abitanti ma questa è una mia illazione molto maliziosa allora
Cominciamo subito però il tema è serio vi dicevo il tema è serio
Avverte abbiamo tutti ancora negli occhi le immagini drammatiche che ci arrivano da dall'Afghanistan
Abbiamo però visto solo diciamo così uno uno spicchio e anche molto piccolo io una realtà molto più grande
Lei telecamere in questi giorni erano puntate essenzialmente su Kabul su Lario porto in realtà c'è una marea umana che state cercando a piedi di attraversare le frontiere del Paese i di uscire da questo Paese sono le persone che le persone comuni di coloro che in realtà magari hanno avuto rapporti anche con gli occidentali ma non direttamente collegati
E che vogliono fuggire e fra queste persone ci sono tantissime donne perché sono quelle che per prime hanno avvertito
Il rischio di tornare sotto il regime talebano ed è di questo che voglio cominciare a parlare con Laura Boldrini perché l'appello che lei ha fatto il proprio sui corridoi umanitari ed è a queste persone che ci si rivolge perché chi torna a casa in aereo in qualche modo no
è stato messo al sicuro poi vedremo come e che cosa succederà però intanto almeno ha toccato terra in Italia gli altri e le altre soprattutto tanto
Intanto buona sera a tutti e a tutte molto piacere di essere qui questa sera a parlare di questo tema rimandi rispondere alla domanda vorrei anche sottolineare il fatto che questa festa dell'Unità nazionale è la prima in cui i relatori e relatrici sono impari numero e questo è una bella notizia penso per cui è un segnale importante sulla parità di genere non si può più ignorare questo aspetto e il fatto che qui a Bologna sia stato considerato ci riempia tutte noi che ci adoperiamo anche lui proceda soddisfazione dopodiché il tema ci sta tutto ci Statuto perché noi non possiamo ignorare l'attualità
Sia rispetto a quello che accade lontano da noi sia quello che accade a casa nostra e quando parliamo di violenza di genere purtroppo non c'è nessun Paese
Che si può chiamare fuori
Perché la violenza contro le donne
Presenti a ogni latitudine certamente con modalità con sfumature con con Mezzetti vinciamo Diversi ma come dice il via a farvi appunto purtroppo è una realtà
Che dice ancora nel pianeta
Ecco quello che è accaduto in Afghanistan dobbiamo dirlo in questa sede
è qualcosa di veramente scioccante l'epilogo di questi vent'anni riesce a mettere ombra anche su quel poco di buono che ha fatto questa missione e quel poco di buono lo ha fatto in ambito sociale non in ambito militare dove evidentemente l'Afghanistan è stato riconsegnato a quegli stessi talebani da cui era stato liberato vent'anni fa quindi un fallimento totale il poco di buono e quello che è stato fatto specialmente nelle città
Non nelle zone rurali Simona Bensa
A sostegno o del dei soggetti più a rischio che sono stati negli anni quelli più diciamo a rischio di persecuzione parlo delle minoranze parlo della comunità LGBT
Perché esiste anche in Afghanistan
E parlo delle donne
Le donne in Afghanistan non se la sono mai passata bene io la prima volta che andai in Afghanistan
Per conto del Programma alimentare mondiale era il novantatré c'era la guerra tra i signori della guerra i mujaheddin e già in quella fase le donne erano assolutamente discriminante oggetto di violenza
Ma quando ritornai
Durante il regime dei talebani una missione quello che non vidi fu cioè vi posso assicurare che in confronto la situazione delle donne con i mujaheddin era una situazione quasi quasi diciamo positiva
Il divieto assoluto di Dabo rare per le donne
Significava che quando una donna era vedova non aveva di che sopravvivere lei e di che dare da mangiare ai propri figli e vedevi per strada in una Kabul lo spettrale
Queste donne con i burqa sdraiate per terra ormai senza più forze e senza più energie neanche per alzarsi in piedi morivano perché in quanto donne non potevano avere diritto alla sopravvivenza
Dopo
Dopo è crollato il regime
La comunità internazionale e definita in Afghanistan le ONG sono arrivate gli organismi internazionali e si è aperta una nuova fase era la fase della dei diritti la fase della libertà
San dava a Kabul in giro a Freaks dritta Chicken Street a comprare le cose nelle piccole botteghe la gente che usciva di casa c'era la musica si ritornava nei ristoranti sembrava che fosse veramente finito un incubo
Andavamo abbai Myanmar dove erano stati fatti saltare i Buddha ricorderete i Buddha di mille e cinquecento anni si andava finora alli senza la scorta militare si poteva farlo perché si pensava che oramai non ci sarebbe stato più un pericolo di sicurezza ma poi missione dopo missione non si poteva più girare liberi non si poteva più andare fuori Kabul non si poteva più fare niente si poteva stare solo nel compound quindi molti interrogativi il senso delle missioni di militari quando poi sicurezza diventa sempre più precaria quando poi non si sconfigge il terrorismo per davvero perché i talebani sono sempre rimasti lì oggi che fare
Oggi che fare oggi migliaia di persone che si sono esposte
Esposte con la comunità internazionale che hanno creduto ai nostri valori che hanno creduto alla libertà oggi sono ancora rimaste lì perché è vero ha fatto abbiamo fatto una evacuazione così
Cioè consistente ma non è abbastanza perché mi dicevano ex colleghi che le persone che nei villaggi collaboravano Colleoni CIO o cui organismi internazionali non avendo contratti formali ma si sapeva che collaboravano quelli sono rimasti tutti a terra perché non avendo titolo formale non sono stati ammessi nelle liste o se sono stati ammessi nelle liste non sono partiti adesso ci sarà un grande movimento Fabio verso
Le frontiere e allora il G venti georgiano saggiare nell'oblio le prime i primi giornalistico stanno già cominciando a documentare dicevo prima e quindi quella Benedetti preparavamo questo dibattito mi stanno arrivando già dei filmati appunto dalle frontiere davvero io credo che tutti voi ricorderete Lelli il milione di persone che arrivò a piedi dalla Siria ecco
Le immagini che arrivano sono praticamente identiche
Solo che cercano di andare in Pakistan cercano di andare e come l'Iran
Paesi ammesso bisognerà fare incidenti nella lettera che ho scritto al presidente del Consiglio appunto come presidente del Comitato diritti umani della Camera chiedevo questo cioè che si porti all'attenzione del G venti l'importanza di mantenere le frontiere aperte con i Paesi confinanti perché corridoi umanitari di cui tutti parlano non si potranno più certo fare dall'Afghanistan o no si dovranno fare dai Paesi confinanti quindi è imperativo
Che quei Paesi lascino le frontiere aperte che quei Paesi vengono vengano sostenuti perché già hanno milioni di rifugiati afgani ed è importante che l'Unione europea
Non faccia come sta facendo
Al confine sapete tra la Polonia e la Bielorussia ci sono afgani bloccati da una parte imita libello russi con i mitra spianati trenta persone dall'altra parte
Ci sono i poliziotti polacchi che non li fanno entrare non hanno più vivere un anno più da mangiare ma anche sono lasciati lì come come come a dire che qui non passa nessuno allora l'Unione europea tutta l'Unione Europea deve poter dare una risposta corale solidale non la risposta dei muri e dei mitra spianati ma la risposta della solidarietà quindi mi auguro che a livello di Bruxelles si riesca a dare corpo a questi corridoi umanitari facendo sì che poi le persone abbiano un percorso di integrazione perché non è che possiamo portare le persone in Europa poi lasciarli al loro destino bisognerà seguirle
Bisognerà fine di imparare la lingua dagli un tetto e cercare di integrarli nelle nostre realtà e per fare questo ci vuole la volontà politica un investimento adeguato perché altrimenti creiamo altre persone
Disagiate altre persone emarginate non è questo il senso dell'operazione che dovremmo fare
Non sarà facile perché a livello politico
Come sappiamo ci sono già state delle dichiarazioni anche da parte di donne e mi riferisco a Giorgia Meloni che ha già detto che i profughi non devono ricadere
Su sull'Europa sull'Occidente e quindi non non credo che sarà facile spendiamo insomma che questo che quest'appello venga accolto volevo chiedere a Simona Lanzoni quanto del lavoro che è stato fatto per l'appunto da queste da queste Onlus da queste associazioni dalle scuole le scuole cittadina scuole rurali per quello che si è potuto fare
E nell'esperienza che lei ha ovviamente di Pangea in realtà però sia già riuscita in qualche modo a accendere un una speranza una luce a cambiare qualche cosa o se basta per l'appunto
Un clic e invece si ci ritroviamo in un Paese sprofondato di nuovo indietro di vent'anni anche di trenta me lo chiedevo guardando quelle ragazze le per le bambine che compasso in alcuni casi persino leggero si imbarcavano sugli aerei avevano un aspetto aria completamente diverso da quello che
No si intanto grazie grazie per questo invito anche grazie per interessarsi all'Afghanistan perché molte persone lo sentono comunque una un paese lontano
Un Paese comunque sofferente che negli ultimi vent'anni ha avuto una possibilità di sperimentare piano piano cose nuove perché comunque venivano da tantissimi anni di guerra
La guerra comunque è continuata in questi venti anni purtroppo però soprattutto nelle città come diceva prima appunto l'onorevole Boldrini
Tantissime donne ma anche uomini hanno comunque sperimentato delle libertà che adesso come adesso sono assolutamente impossibili da praticare il ritorno dei talebani vuol dire ritorno ad un ideale IST di emirato islamico che ha molto a che vedere con quello che c'era venti anni fa quello che appena raccontato l'onorevole Boldrini dove non si poteva sentire la musica adesso è notizia che di nuovo non si può sentire la musica dove si era varare separati donne e uomini si va bene poi le donne possono avere alla sanità però comunque comunque immaginate che venti anni fa anzi studiava all'università solo i testi religiosi e poi si andare in ospedale e te la dovevi sbrigare
Che cosa cosa poteva essere
E l'altro scusa Sezze Troqe doma a proposito di questa cioè i talebani hanno detto che permetteranno alle donne di curare le altre donne la sharia impone che però le donne non escano di casa se non sono accompagnate da un uomo
Quindi la sharia e come una fisarmonica a seconda di come la interpreti può essere al massimo allargata o al massimo ristretta lasciati mandorle il male
E come interpreti la sharia che può essere il male come interpretare la religione cattolica libero iscrittiva o allargate morbida quindi non diamo alle religioni delle colpe che non hanno diamo le colpe a chi interpreta le religioni perché altrimenti è finita
Quindi lasciare a non dice niente rispetto a questa seconda di come lo si interpreti
Il fatto che arriviamo a coloro che ora vedono la domanda vent'anni fa alle donne non era permesso uscire di casa se non accompagnate da un uomo
è vero
Sarà di nuovo così sarà di nuovo così quindi si può fare la dottoressa ma bisogna che qualcuno comunque ti accompagnerò guarda io ho vissuto tre anni in Afghanistan
Pena dopo la caduta dei talebani e ho passato i primi sei mesi ad ascoltare le donne per capire che Progetti come Pangea potevamo fare la quindi a costruire dei progetti con loro
Mi diverto però scusate mi perché ero anche qui prima io conosciuto donne che per quattro anni che è stato il regime dei talebani non sono uscite di casa gli unici che potevano scena nelle i figli
Maschi
Conosciuto una ragazzina che mi ha riscritto adesso che all'epoca aveva nove anni che si era rasa i capelli e usciva perché era l'unica che diciamo aveva la forza il coraggio di uscire di casa ma fa vestita da maschio
Mi ha riscritto proprio questo periodo insomma per chiedermi se potevamo aiutare le sue sorelle a scappare io detto ma tu che fai no io adesso sono in Canada
Metto fantastico
E mi è venuto così da ridere vedendo adesso le foto che mi mandava di lei completamente trasformata con i capelli lunghi questi occhi che si fanno loro super truccati detto mamma mia
E lei si è messa a rete facciamo giusta è quella lì che si vestiva Damasco assi sono io sono io e mi ha mandato le foto dei suoi figli
Quindi come dire in questi venti anni sono successe tantissime cose tante persone hanno trovato la loro vita
Sicuramente non tutti ma la i talebani la bloccano di nuovo questa possibilità e c'è una cosa che io vorrei dire perché oggi mi ha scritto una professoressa universitaria chiedendomi cosa possiamo dire all'unità all'Unione europea rispetto al femminicidio ai ai reati relativi all'onore rispetta le donne mito guarda che queste sono cose che succedono tutti i giorni in Afghanistan c'è non c'è una ricerca statistica ma ti assicuro che succedono tutti i giorni perché perché comunque come dire un'educazione di una popolazione intera ha bisogno di molto tempo non solo di venti anni per cambiare veramente le cose
Nel due mila e quindici quando erano ma perché sono cose mostruose anche solo da raccontare cioè
Allora ho incontrato una ragazzina che avevano violentato gli hanno tagliato le mani per non farle cioè come fai a raccontare queste cose per non farle motivo per cui gli avevano tolto tagliato le mani perché così era un modo per venga redarguire tutta la famiglia che non dovevano fare niente non devono denunciare esatto per denunciare che in quel sistema veramente mi vien da ridere però penso solo per dirvi che c'è comunque una violenza sulle donne
Fortissima e che ha la stessa radice che porta la violenza acqua in tutto il mondo sulle donne è chiaro che in Afghanistan una prevalenza una forza decisamente più ampia di quello che noi viviamo ma che c'è ancora anche qui che c'è ancora anche in tutto il mondo sulle donne
Ora il problema è che non so se avete visto l'altro giorno con c'è stato l'attentato all'aeroporto per non è stato un dramma perché avevamo tantissime persone che erano lì
Ed è stata veramente dura
Però c'è stato un attimo in cui mi sono detta va a vedere che questa cosa mette i talebani quasi in buona luce contro Leasys Visco Rosanna no
Non facciamo questo sbaglio non è che uno dei due meglio dell'altro uno meno peggio no
No
Perché quello che hanno fatto i talebani che stanno ancora facendo non abbiamo dovuto distruggere i documenti di venti anni di archivio di lavoro perché perché nelle altre province c'avevano già detto che erano entrate dalle ONG avevano ucciso tutte le persone
C'era una ragazza che è scappata che abbiamo una nascosto noi da Mazar i Sharif c'erano ucciso tutti lei si era nascosta in cantina ed era sopravvissuta
Quindi non è che quello che raccontano alla comunità internazionale è qualcosa di accettabile per quello che fanno nella realtà dei fatti è tutt'altro
Bisogna stare attenti perché se noi abbassiamo il livello di accettazione delle mostruosità
Siamo perdendo noi la nostra civiltà
Stiamo perdendo i nostri valori il lavoro sui diritti umani il lavoro di contrasto alla violenza sulle donne che finalmente piano piano si sta costruendo grazie alla Commissione sul femminicidio Grasser lavoro dei centri antiviolenza
L'azione Pangea lavora anche su questo ma in Italia come anche all'estero chiaramente però è un lavoro che va fatto ovunque in maniera trasversale che si base si fonda sui diritti umani se perdiamo questi abbiamo terzo tutto non c'è da scegliere tra talebani migliori peggiori pragmatici non pragmatici
Non è accettabile si abbassa troppo il livello
Assolutamente credo che quello che ha detto adesso Simona Lanzoni sia fondamentale cioè la
Discutere ragionare sulla violenza di genere e cercare di opporsi alla violenza di genere a davvero a che fare con i diritti umani non è un'utopia di femministe anni settanta che non sanno più che cosa fare nella loro vita
Iniziando questo dibattito o perché l'altro giorno ho pensato ragionando su questo dibattito
Ero stata per l'ennesima volta sollecitata
Da una di queste provocazioni notte sono state comparse sui giornali
Dove sono finite le femministe perché le femministe non parlano che le famiglie stanno da fare hanno da mettere in salvo le persone
Attacca a parte che pare però
Stabile quello che è stato detto perché le femministe parlano
Ne abbiamo tantissime iniziative in corso abbiamo le associazioni abbiamo le militanti del Pd
Abbiamo tante associazioni di donne che stanno facendo raccolta fondi noi parlamentari abbiamo aderito alla raccolta fondi con entusiasmo
Ognuno di noi sta facendo qualcosa a dire che le donne e femministe non fanno è falso basta basta basta assolutamente
Fanno fanno tanto fanno anche talvolta in modo non così visibile oggi finalmente i giornali per esempio raccontavano una storia che
In realtà già da qualche giorno
Si sapeva di una donna una benefattrice che pensate ha messo a disposizione cui proprio aereo personale per andare a raccogliere a portare in salvo delle donne quindi le donne le cose le fanno però quello che diceva Simona Lanzoni mi voglio di agganciare diritti umani e quindi violenza di genere
è dev'essere il faro deve essere il faro non solo in Afghanistan ma per l'appunto deve essere il faro anche quando ci occupiamo delle vicende di casa nostra
E giustamente prima sia Boldrini che Lanza di dicevano noi dobbiamo accoglierle queste persone dobbiamo integrarle dobbiamo far sì che non siano un corpo estraneo della società
E qui forse dovremmo veramente a ragionare però sul lavoro che possiamo fare qui in Italia
E su quello che è stato in tutti questi anni l'approccio culturale che abbiamo avuto nei confronti di queste persone
Mi rendo conto che forse è un discorso non piacevolissimo da fare no perché richiede un po'di autocritica però mi riaggancio a un'altra vicenda di attualità
Di cui immagino che fra fra l'altro che a Bologna si sia parlato parecchio perché successi in Emilia e ci ha coinvolti tanto ed è la vicenda di Saman cioè di questa ragazza
Di cui si sono perse le tracce come sapete in aprile e di cui adesso sostanzialmente ahimè purtroppo sembra chiara la sorte cioè uccisa fatta a pezzi
Perché non sottostava a quelle che erano le regole della sua famiglia
Questo matrimonio forzato allora io vorrei coinvolgere in questa discussione della Palatino
Quanto le associazioni che qui in Italia si occupano di queste donne perché poi e diciamo ai e la prima frontiera con cui ci si confronta
Possono fare e fanno e
Dove pensa che sia dei punti insomma in cui si dovrebbe invece intervenire di più perché poi magari alle cronache arrivano le vicende drammatiche ma ci sono anche tanti
Tante situazioni tanti casi invece che fa da confine
Certo
Gaza si mise in titanio
Adesso sì spero di sì
Dritto davanti a papà coperta e
A alle ragazzotto grazie per essere qui dell'invito grazie per questa domanda perché mi dà l'opportunità di di parlare crescenti antiviolenza che mi sento stasera di rappresentare questo parterre così
Così ricca autorevole e dirà e di dire quanto coi sono ancora molto sottorappresentati nella comunicazione mediatica e quanto non si valorizzi pienamente il lavoro che da trent'anni hanno fatto anche per svelare la la violenza maschile contro le donne per porla al centro dell'agenda politica e quanto voi
In qualche modo parli vada riconosciuto al lavoro dei centri antiviolenza senz'altro disomogeneo sul territorio nazionale ma prezioso ovunque
Nell'aver fatto un po'avanzare questo Paese sia da un punto di vista di risposte normative di tutela delle donne che anche da un punto di vista culturale
Relativamente a quello che che di solito ne facciamo nell'accogliere le donne anche le donne migranti diciamo che negli ultimi anni ci siamo Bossa il problema anche della nostra inadeguatezza come operatrice ad affrontare un tipo di violenza che come diceva giustamente prima sia l'onorevole Boldrini che anche in particolare Simona ha delle sfumature di efferatezza un po'diversa quando abbiamo cominciato ad ascoltare non solo le donne vittime di tratta
Ma anche le donne richiedente asilo rifugiato all'interno dei nostri Cinti ci siamo accorti che anche la nostra
Grande attrezzatura motivano nell'accoglie nel farci attraversare empaticamente da racconti di violenza e sappiamo che nel nostro Paese di storie di violenza terribili ce ne sono e ce ne sono tante
Però quello che accade in termini di sevizie torture limitazioni alla libertà in quei contesti in cui la la soggettività delle donne non è riconosciuta dalla Costituzione io credo che questa sia una differenza che dobbiamo ricordare al di là di quello che possiamo pensare delle religioni no Simona
Ti ascoltavo con interesse rispetto a all'interpretazione delle religioni io mi sento però di dire che tutte le religioni monoteiste sono molto misogino e no e che c'è un filo rosso che in qualche modo dobbiamo ricordare da un punto di vista culturale la nostra religione cioè declina il segno della croce a nome del padre il figlio dello Spirito Santo dimenticando Mita de il Mondo in qualche modo cita anche la misura di quanto dobbiamo riflettere su minori sul sulla nostra cultura occidentale sul nostro sentirci un po'fuori questo discorso
Paci torno tra un attimo ma per rispondere alla alla domanda noi abbiamo fatto un grande sforzo di formazione di reti
Con le ONG che abbiamo chiesto quando di guardiamo dico la rete nazionale dei centri antiviolenza rispetto a questo senso di inadeguatezza
Ha chiesto aiuto era iniziato a lavorare in rete con l'UNHCR abbiamo per tre quattro anni portato avanti un project è l'agenzia Adn onorevoli qualche
Insomma voglio dire la l'onorevole Bogi D'Anna poi saltare povertà vera
Per tanti anni abbiamo provato anche stasera avere delle testimonianze dirette da parte di operatori operatrici che ancora sono lì io che sanno transitando ma la situazione è complessa e questo non non non c'è stato dato modo di vedere però il problema di lavorare con le donne che arrivano ma anche con le norme di seconda generazione è un problema che conosciamo bene
E sul quale oltre aver riflettuto siamo cresciute e abbiamo la possibilità di raccontare storie positive lo dicevamo prima nel confrontarci tra lui ci sono le star ma anche muoiono ci sono donne che chiedono aiuto che riescono a liberarsi ad uscire anche per i matrimoni forzati e a riprendersi in mano la loro vita io credo che operatrice recenti antiviolenza abbiamo sempre ricordare questo aspetto
La possibilità che dalla violenza si possano uscire si possa venirne fuori la stessa Saman aveva chiesto aiuto forse ce la poteva fare se qualcuno avesse elaborato probabilmente in maniera diversa così delle istituzioni
Avessero avuto un tipo gli atti in missione di protezione di Vesta ecco però appunto quello quello che mi interessa capire
C'è un livello di preparazione sufficiente c'è un livello di consapevolezza sufficiente nel senso che può poco insomma il l'abito la tragedia può capitare non dovrebbe ma di diciamo può capitare quello che importa è capire se siamo attrezzati culturalmente o se ancora no ancora nel nostro la risposta
La risposta è senz'altro se dobbiamo pensare a quello che stanno vivendo nei limiti di libertà non solo le donne affoga amen ma le donne di molta parte della del Medioriente di tanti Paesi ne accogliamo tante donne nell'Africa subsahariana
Dove la parola diritto umano veramente e lontana dalla loro storia personale le donne che arrivano in Italia arrivano perché già nei loro Paesi erano vittime di violenza di genere poiché il percorso migratorio del racconto nel deserto
Mi quello che accade in Libia che veramente non si può ascoltare è chiaro che queste sono delle situazioni
Che ci sembrano molto lontane ma questo Paese non lo dobbiamo dimenticare è ancora un Paese che devi fare i tantissimi passi in avanti non ci dimentichiamo che noi possiamo volgere lo sguardo e utilizzare anche questa tragedia umanitaria dell'Afghanistan per tirarci fuori lo diceva anche prima
La nessuno si può tirare fuori ma facciamo grandi attenzioni hanno una pensare che siamo le culture altre quelle dove l'esercizio della violenza maschile e più importante questo è un Paese dove ogni tre giorni muore una donna
Ma a per ogni donna che muore ce ne sono tantissimi che continuano a subire violenza
Ed è un Paese che si pure se si Dalton una serie di norme a tutela delle donne e della loro sicurezza
A tutela dei minori è ancora un Paese dove si è una donna denuncia il proprio compagno violento corre il rischio non solo di venire Vitti Mizzau da la seconda volta dalle istituzioni ma corre il rischio di essere accusata con una madre ma li vuole e corre il rischio di vedersi sottoposta alla medesima valutazione della genitorialità
Del proprio compagno del marito del padre violento e in questi giorni in molti casi di cronaca ci stanno portando all'attenzione donne alle quali vengono sottratti anche in maniera coatta
I bambini
Perché non vogliono vedere ai loro padri e questo è soltanto la punta dell'iceberg di un Paese che culturalmente e ancora molto poco attento a quella che è la genesi culturale ma anche strutturale della violenza maschile contro le donne e che dimentica la convenzione di Istanbul nel suo meraviglioso preambolo cioè di mettere in connessione la violenza maschile quella persistente discriminazione e con la subordinazione ancora delle donne e la mancanza di potere
Quello che ci sta dicendo lei la falla o forse per qualcuno non è chiarissimo perché lei a Palladino sta parlando di un fenomeno sostanzialmente misconosciuto alle cronache diciamo così
Dei giornali e dei telegiornali se ne parla molto poco
E se ne parla poco perché
E che questa è la domanda che io faccio a alla senatrice Valente
è vero che da una parte è fra virgolette facile no rischia riconoscere come violenza eccome violenza di genere
L'essere chiusa dentro casa la vera il divieto di uscire se non accompagnata da un nuovo il non poter decidere chi sarà il tuo futuro marito ma tutto più difficile riconoscere l'altro insomma quella per la violenza di genere più sottile che ovviamente quando spunta sfocia nel Femminicidio ahimè si rende manifesta ma di cui parlava invece della pallina cioè
Quel quella quel sostrato di
Diffidenza di attacco di misoginia che si trova nella società e per questo che appunto la domanda e per la senatrice volete perché mi piacerebbe capire come sta lavorando questa commissione d'inchiesta
A quali conclusioni sia se si sta per arrivare perché so che insomma fra poco il vostro lavoro si conclude quindi piacerebbe già avere un'anticipazione se possibile nemmeno insomma
Di queste mi intanto intanto la commissione d'inchiesta
Che è nata
Diciamo gli ultimi anni della precedente legislatura
Per minerale il suo percorso con questa legislatura quindi
Se dovesse andare ancora un paio d'anni se dovesse andare tutto secondo la norma quindi noi io so che già avete raccolto molto materiale aveva già raccontato materiale abbiamo già pubblicato alcuni esiti di alcune nostre indagini
E ne pubblicheremo degli altri cioè la commissione di inchiesta lavora un po'per filoni di indagine e ne abbiamo purtroppo contemporaneamente tanti Fai aperti
Uno degli ultimi appunto pubblicati è stato quello proprio sulla fotografia della formazione del sistema giudiziario dove sono emersi molte criticità no anche tra cui insomma rispetto alla cronaca di questi giorni abbiamo provato a sottolineare cioè il tema vero è che innanzitutto giustamente si ha la capacità di leggere la violenza
Leggere la e io dico leggermente in tempo utile fare quella che noi chiamiamo un'attenta e pronta valutazione del rischio commettere in salvo tante donne perché la violenza intanto non avviene la violenza maschile contro le donne intanto non avviene mai
Come un gesto isolato e anche questo diciamo informazione non è mai frutto di un raptus improvviso
è propria di un rapporto come diceva nella Palladino di squilibrato nella relazione di potere tra l'uomo e la donna quindi le prime violenze sono un uomo e una donna tranquillamente a cena e lui che la guarda per dire stai a posto tuo che non puoi parlare cioè non non parlare di cose che non ci riguardano oppure
Uno sguardo se ti vesti in un certo modo quasi a dire se inopportuna se ti vesti così cioè è una relazione nella quale una parte sostanzialmente sempre in diritto
Ho esercita comunque un potere che limita la libertà dell'altra persona e poi a un'escalation è un'escalation che può degenerare non sempre degenera volte smentire anche semplicemente su questo livello edema violenza latente
Lunga estenuante mortificante ma tante volte degenera degenera ecco no per esempio quando ne abbiamo detto il comodità il compito per esempio è stato uno dei gli elementi scatenanti non quello che ha generato perché se la violenza c'era già c'era ma è stato per esempio a un elemento ulteriore di tensione che in una relazione si è potuto innescare ha fatto del generale
Il tema vero quindi che ne lanciamo come Commissione di inchiesta è attenzione si può intervenire se siamo in grado di leggerla questa dinamica la dobbiamo leggere per poterla leggere d'
Un po'utile facciamo ne abbiamo per esempio presentato una legge approvata all'unanimità al Senato che giace purtroppo da mesi alla camera e io un po'continua a sollecitare il presidente della Camera il presidente la commissione Giustizia per tentare di calendarizzare perché quelle una legge che ci consente di leggere il fenomeno in maniera adeguata e di leggere in tempo utile per esempio una donna va a denunciare un danneggiamento dell'auto
Ci può stare
Che c'entra la violenza maschile o ci può non stare ma si l'ufficiale di polizia giudiziaria dice
Hai una vaga idea di chi possa avere danneggiato l'auto
E lei dice forse il mio ex è un campanello d'allarme quindi a tentare di indagare sempre la relazione che relazione esiste tra l'autore della violenza e la vittima e certificare ma e scriverla e raccogliere i dati e fare in modo che questi dati parlino tra loro perché una denuncia ufficiale di polizia giudiziaria è una cosa ma poi si è manifestata in vacanza S. andata da un'altra parte è fatto un'altra segnalazione e poi semmai arrivi uno più due più tre due quella valutazione del rischio abbiamo più elementi per poterla fare se i dati alle banche d'dati coincidono c'è stata anche l'altro ieri un'intervista bella punto a cui facciamo riferimento della del prefetto missina no adesso adesso rimettiamo in ordine tutti i pezzi puntino a volte stavo
Volevo solo fare una battuta dottor Menditto perché è abbastanza sconcertante che sia necessaria una legge per chiedere di indagare su una cosa che dovrebbe essere no
Scontata incerto
Agli adesso torno subito analisi all'onorevole Valente fa benissimo la senatrice Valente a proporre la legge a farla approvare più dati normativi più leggi abbiamo meglio è però ci sono tantissime buone prassi della magistratura delle forze dell'ordine
O meglio a macchia di leopardo dico io in modo disomogeneo in cui si cerca di anticipare le leggi nel senso che già oggi una procura attrezzata un carabiniere attrezzato in grado di raccogliere tutte le informazioni sulle denunce presentate in qualunque parte d'Italia sempre che sappia dove cercare si chiama studi e non bisogna fare brogli a farlo e sì alle direttive giuste per darlo così come stiamo si sta costruendo
Nel settore della sanità finalmente un sistema centralizzato che consenta a noi procure e già nella Regione Lazio possibile di raccogliere tutti gli accessi al pronto soccorso delle donne che nella stragrande maggioranza non denunciano ma se viene una volta una donna denunciare o qualcuno me lo segnala io interrogo questa banca dati vedo che apre si è presentata cinque volte in tre pronto soccorsi della regione Lazio ha detto che è accaduto ed ha detto che è caduta accidentalmente io procedo in un certo modo
Quindi ben vengano le leggi che stabilito stabiliscono in modo generale per tutta l'Italia
Cosa fare
Agevoliamo studiamo le buone prassi che esistono e che bisogna incrementare soprattutto la formazione poi lascio subito la parola su questo
Perché i recenti casi di cronaca che lei ha evidenziato poi se vorrà anelli farà domande specifiche dimostrano la mancanza di formazione
Per la magistratura di pubblici ministeri dei giudici come delle forze dell'ordine come dei giornalisti
Che per esempio intitolano una trasmissione Amore criminale parlando i femminicidi o dei politici eccetera eccetera la magistratura è un pezzo della società vi sia assolutamente
Giornalisti devono devono sul sì fare un mea culpa mostruoso su alcune però raptus almeno ormai si legge molto meno insieme almeno quello l'abbiamo imparato almeno a non dire più che a un raptus abbiamo imparato torniamo torniamo alla senatrice Valente faceva riferimento a un'altra vicenda di cronaca ahimè che ha riempito le pagine dei giornali in questi giorni
Ovvero l'omicidio di quella povera ragazza in Sicilia
Vanessa che come sapete aveva denunciato il proprio storte
E una volta commesso questo omicidio il giudice che se ne è occupato ha detto Maio
Non potevo intervenire non potevo fare arrestare suo store car e invece in realtà non è così perché poi gli strumenti in alcuni casi ci sono ma o sono ignorati
Ho non vengono usati e allora ancora qui la mia domanda è ma perché si sottovaluta ancora il problema perché si pensa che sei una donna e quindi sei poi isterica un po'no
Esageri perché poi è questo che ci si sente dire
è questo che e ti dice la polizia o il carabiniere quando lo chiami ti dice signora faccia pace con suo marito forse non è esattamente quello il compito di un poliziotto no assolutamente parto dalle parole ultime di e il procuratore Menditto
La magistratura è un pezzo di società e quindi il tema innanzitutto nella società c'è chi Spagna si sono registrati importanti passi in avanti Testo Unico due mila quattro consapevolezza cioè il disvalore sociale legato alla violenza maschile contro le donne oggi leggevo da qualche parte sono più io omicidi femminicidi che forse gli omicidi per mano criminale quindi neppure noi abbiamo una procura nazionale antimafia li abbiamo degli indennizzi altissimi perduta noi le vittime di mafia ma abbiamo molta meno attenzione sul tema
Il disvalore sociale che si lega alla violenza maschile contro le donne e molto molto più basso rispetto al disvalore sociale che si lega cioè della serie secondo usa violenza contro una donna si certa una brutta cosa è una brutta cosa ma non è come camorrista che ammazza uno
Quindi lei non c'era non ci siamo ancora arrivati a questa consapevolezza diffusa e l'uomo diciamolo con altrettante non si sente ancora etichettato così negativamente come invece un mafioso sa di essere etichettato da un'intera società
Quindi il basso innanzitutto principale dovrebbe essere questo cioè lavorare su questa consapevolezza è ovviamente un tema che investe le agenzie educative scuola università il famiglia dico io prima di tutto perché l'esempio quello che conta di più per i nostri ragazzi i nostri figli quindi tanto questo
Contemporaneamente devo dire questo ovviamente significa abbattere stereotipi e pregiudizi luoghi comuni
A no appunto la donna se l'è cercata discutiamo adesso con un caso che mi ha sottoposto dice ma io se sono troppo protettiva con mio figlio il giudice che sto troppo protettiva se sono troppo distante sto troppo distante se bianco solo fragile se sono forte sono gelida se sono S Pregoni appare il corpo delle donne perché lei ha fatto riferimento al magistrato di quest'ultimo caso
Questo magistrato oltre lo dico con amarezza nel cuore perché ha ragione l'invito ci sono tante buone prassi ti a macchia di leopardo e ci sono tante arretratezze e non l'abbiamo fotografato nell'indagine procure grandi procure piccola differenza tribunali quindi intanto c'è un tema di tribuna di di sistema giudiziario che
è sostanzialmente non adeguatamente formato e il magistrato a cui lei faceva riferimento ha detto due cose gravi una non conosceva una norma che avrebbe potuto e dovuto applicare il giorno dopo anche rivendicato la giustezza delle sue posizioni e come se non bastasse ha detto due messaggi proprio non negativi di più pre
Che non si poteva fare nulla che lui non avrebbe potuto fare ma di più quindi non solo non era vero ma anche il messaggio che passa e quasi una resa dello Stato nel dire una cena nato in ai sensi allora spiegarlo bene perché quest'anno derubata era stata emessa una misura che è una misura appunto cautelare di divieto di avvicinamento a questa donna
E ovviamente l'uomo per ammazzare questa ha violato questa misura che è diventato reato grazie al Codice Rosso la violazione delle misure di di protezione come in questo caso quindi lui ha commesso un reato mando il tema era che Luís sostiene che non si poteva applicando accetto lettoni come per controllare questo è invece il braccialetto elettronico si poteva usare
Oggi prova a correggersi a dire che lui in realtà forse sì lo potevo sale ma non non ci fosse non c'era e noi sappiamo per certo che invece ci sono il braccialetto elettronico quest'aspetto perché appunto quando io dico se ci si sottovaluta il tutto c'è
Una sciatteria di fondo
No
Una una incapacità di comprendere realmente la gravità mi riferisco esattamente a queste cose
Quindi quello che ci sta dicendo adesso la senatrice è importante
Perché la senatrice ci sta dicendo che denunciare serve che non è vero che non serva
E che gli strumenti giuridici ci sono e ci sono anche gli strumenti pratici
Come per esempio il braccialetto elettronico per controllare queste percezioni compete
Per sintetizzare il concetto le norme possono essere ancora migliorate si può sempre fare di più e meglio ma l'Italia dagli anni ottanta dal delitto d'onore oggi ha costruito un impianto normativo di tutto rispetto
Di tutto rispetto
E se fosse utilizzato appieno
Da parte di operatori che sono tutti a non sono solo i giudici sono i giudici sono gli avvocati sono i consulenti sono le forze di polizia sono gli assistenza tutti quelli che intervengono a vario titolo se fossero tutti specializzati adeguatamente preparati
E parte di una società che ha mollato e lasciato a casa finalmente stereotipi e pregiudizi saremmo già a buon punto permettere maggiore sicurezza Redondo
Poi vogliamo fare qualche altra modifica io per prima sono sostenitrice di tanti altri il meglio però è nemico del bene intanto utilizziamo bene quello che c'è mettiamo in salvo tante donne che si può fare grazie
è
Il che però ci riporta alla questione appunto della formazione allora dottor Menditto
C'è un problema di formazione che riguarda per l'appunto i dichiaro diciamo così in macro delitti no nell'omicidio
Dopodiché ci sono anche le vicende come ci ricordava Lella Palladino che riguardano il contenzioso sui figli l'affidamento che però distruggono una vita devastano una persona perché una donna a cui viene sottratto il figlio
Anche in presenza di un compagno violento ovviamente no a una vita cioè non ha nemmeno il coraggio di denunciarlo se il risultato e poi mi portano via il figlio allora
Lei diceva c'è diciamo così una situazione al momento a macchia di leopardo
Che da quello che mi risulta non riguarda per l'appunto solo la magistratura riguarda anche le forze dell'ordine anche se ci sono degli esempi assolutamente encomiabili di diciamo così i reparti che si sono attivate
Che cosa si può fare di più e meglio
Allora si può fare prima di tutto capire quale il problema epocale che andiamo ad affrontare perché ne parliamo di femminicidio che significa uccidere una donna perché donna di maltrattamenti e stalking però se non capiamo quanto è diffuso il fenomeno
Già la dell'hanno detto altri e quanto bisogna intervenire a livello culturale non andiamo da nessuna parte
Io dico sempre questo dato cioè una donna su tre ce lo dice l'Istat ha subito una qualche forma di violenza
Contate di quante ne siete donne dividete per tre qui in questo tavolo questa ne abbiamo cinque una e mezzo una qualche forma di violenza quindi è un problema epocale primo mi consenta di dirlo
Secondo fino a che non trovate scusi se la interrompo questo significa è un uomo su tre il forse
Uno su cinque esserci quindi contiamo cinque uomini e uno su cinque alzato le mani
Ho un fidanzato acqua ha voluto guardare il telefono della fidanzata giovane per controllare dove andava o ha detto Non ti mettere la gonna ecco queste sono
I dati gli sci della forma della violenza Lou interrotto seppure no no giudice terzo tassello era era esattamente quello il punto dove voleva andare a parare perché la la consapevolezza anche di della violenza non è così immediata seicento
Tutti riconoscono l'efferatezza di un delitto non è detto che si riconosca come violenza anche
L'altra violenza sulle tormentate più che di solito è più e più diciamo così insoliti evidenza psicologica insomma di un altro genere che però genera
Certo il terzo tassello e vado velocemente e che cosa si può fare cioè io mi sono occupato di sequestri e confische alla camorra per molti anni contrastare la mafia è facilissimo mi permetto di dire con gli strumenti che abbiamo e con il retroterra culturale Tecce e col sostegno contrastare il la violenza di genere cioè la violenza maschile ai danni delle donne è complicatissimo però dico in un'esperienza degli ultimi cinque anni
Perché non si sa al di là di quello che diciamo in questo tavolo e che si dice nei luoghi migliori non si sa dove stanno i buoni e i cattivi
Perché spesso i cattivi maltrattata antichi stalking East Ulker sono quelli che sono osannati o per esempio l'uomo che si ammazza perché si suscita dopo avere ammazzato una donna ho due bambini
Poverino
E che Successo quanto soffriva era malato no è un criminale punto e basta detto questo scusi per me mettere in ordine declinare in maniera chiara chi sono i buoni e cattivi
Le dico solo sulla base dei ministeri Enza tre quattro cose quindi parlò di una procura dove si trattano mille processi all'anno
Di questo tipo
Primo le donne raramente non sempre riescono a riconoscere la violenza
Secondo lei prima ha fatto l'esempio tragico naturalmente
Per le donne che non possono uscire nei luoghi dell'Afghanistan o in Arabia Saudita cioè Tollo tolleriamo tranquillamente insomma non è l'Afghanistan però va benissimo nessuno ne parla ma poche io ho avuto un caso l'altro giorno di una donna che non poteva uscire di casa
E non poteva uscire di casa da alcuni mesi stiamo parlando dell'Italia della periferia di Roma locale una italiana
Il e non le dico anche moglie di un profilo non posso entrare nel dettaglio insomma e no peraltro mai ci aiuti a capire stiamo parlando voglio dire no lei fa un attacco all'italiana esatto queste situazioni che esistono in Italia c'è l'Afghanistan non sta solo in Afghanistan
Alcune situazioni esistono in Italia
Quando la parlata sequestrati personalissimo interveniamo però esistono però esistono e questa donna non era convinta di essere sequestrata ok detto questo scusi vada sempre avanti in base all'esperienza se si continua a dire che le denunce delle donne sono strumentali e non le si crede è chiaro che non facciamo un buon servizio al contrasto la pendenza del genere e diciamo una cosa falsa e va detto con molta chiarezza
Perché ci risulta dalle nostre indagini quanto non sono strumentali queste denunce
Quando la dottoressa Palladino ci dice che le donne non denunciano perché temono di dire perdere i figli in sede civile ha ragione
Perché io ho sentito persone donne che mi hanno detto io vi ho chiesto ma perché non avete denunciato prima perché poi denunciano solo quando sono costrette in molti casi no quando c'è l'emergenza
Io avevo paura di perdere i bambini cioè questa è la realtà nella quale veniamo ad operare allora detto questo che è un po'il il il focus di carattere generale
Va detto con altrettanta chiarezza che le leggi esistono le leggi per tutelare delle donne esistono possono essere applicate e solo un problema di formazione di capacità di intelligenza e di voglia di investire risorse sul territorio parlo delle procure delle forze dell'ordine
I miei mille carabinieri
Hanno l'ordine di non tentare la mediazione
Di non cercare di farli a pacificare donne uomo se c'è un episodio di violenza perché se c'è un episodio di violenza
Altri scene sono probabilmente alle spalle e altri ce ne saranno nel futuro se non li fermiamo questo deve essere detto in maniera molto chiara perché sono reati che hanno un altissimo tasso di recidiva
Allora se in alcune dichiarazioni lei ha parlato di un evento tragico che è accaduto a me magistrati non piace parlare dei fatti specifici quindi mi terrò in carattere se non li conosciamo direttamente però se si dice per esempio ma non era il caso di applicare una misura cautelare grave particolare metterlo in carcere perché c'è stato un riavvicinamento questa ignoranza e mancanza di formazione perché tutti sanno che la violenza un ciclo
In cui c'è un momento di riappacificazione la luna di miele e poi dopo c'è l'escalation
Ancora è possibile intervenire bisogna denunciare correttamente io dicevo prima bisogna denunciare poi sono stato ripreso
E dico perché ho cambiato idea dalla madre di una ragazza che aveva denunciato mi ha tirato le orecchie scusate il mio modo di parlare ha detto procuratore lei non lo deve dire perché mia figlia denunciato non è stata creduta che ora in depressione
Allora io mi permetto mi da oggi da da quel momento mi sono corretto e dico denunciate per favore o convincente le vostre amiche a denunciare le vostre sorelle attende date una mano alle vostre sorelle alle vostre figlie che vogliono denuncia ma attenzione andate prima in un centro antiviolenza o da un avvocato da uno specialista professionalmente molto preparato
Perché denunciare comporta dei rischi
E bisogna avere un professionista che ti segue poi la procura sarà in grado di seguirti perché abbiamo detto è a macchia di leopardo quindi io non posso lanciare nel vuoto persone che poi si trova possono trovare in difficoltà
Gli strumenti esistono c'è un po'di pigrizia o forse un problema di formazione o di mentalità noi viviamo in una società dove si parla molto di diritti e di garanzie dell'imputato e dell'indagato
Non voglio entrare troppo nel dettaglio e siamo assolutamente d'accordo lo dice la nostra Costituzione la Convenzione europea dei diritti dell'uomo ma poco si guarda alla vittima alla parte offesa in generale
E poco si guarda quindi anche in questi reati in cui la vittima è la principale protagonista perché non è solo la vittima del furto o del furto con decreto della macchina e perso qualcosa a livello ecco
Economico qui c'è il rischio di perdere la vita ma a me non interessa solo perdere la vita perché sono pochi casi io non voglio che una donna che ha subito uno schiaffo il giorno dopo ne subisca un altro perché quella voglio dire e l'incolumità personale che bisogna tutelare esistono gli strumenti esiste la possibilità quindi da parte dei magistrati anche in maniera rapida di applicare misure a tutela delle donne e esiste come ha detto la senatrice Valente l'unico strumento che sono reati ad alto tasso di recidiva
Ed è molto probabile che sia compiuto un nuovo reato
Io non condivido i giudici che scrivono nei provvedimenti
Mi affido allo spirito di autocontrollo dell'indagato quindi gli do una misura un più lieve perché probabilmente nel futuro non lo commetterà più no non conosci
Il sistema nel quale funziona perché è molto probabile che lo commetterà
Pensate scusi vado a finire e noi monitoriamo le scarcerazioni delle persone condannate quindi che sono stati in carcere dopo tre gradi di giudizio per un anno due anni tre anni per maltrattamenti e stalking
Per controllare se dopo la rieducazione perché lo dice la Costituzione sì sorgere possano essere recidivi perché qua correlare a carcere Ankara si sono attrice dal nostro motivi monitoraggio nel sessanta perciò quindi vedendo il comportamento carcerario nel sessanta nel nel sessanta per cento dei casi chiediamo misure protettive misure di prevenzione sentiamo le abbiamo chieste noi nel sessanta per cento dei casi l'uomo non accettato di essere stato un carnefice continua a essere a dire di essere vittima sessanta per cento dei condannati
Irrevocabili e e vengono applicate queste mixare vecchio questo io l'ho capito sapere se funzionano
Gli quei pochi gli esempi che ci sono di tentativi di rieducazione
Degli uomini ma interessanti al di fuori del carcere perché Pain allora leggo anche questo vado velocemente a primi otto nessuno è perfetto non so se conoscete questo detto quindi anche la procura di Tivoli sacra e rapine nelle mie giornate lì allora l'altro argomento che viene sollevato molto spesso ma attenzione sono malati li dobbiamo curare no
Come abbiamo detto non sono malati semplicemente non accettano il diritto di libertà della donna di fare quello che ritiene ovviamente anche quando si separa ci mancherebbe
Quindi hanno bisogno posso sicuramente hanno bisogno questi uomini che sono tanti di un trattamento non medico ma che gli faccia capire che devono rispettare il diritto dell'altro che voglio dire la nostra società si basa su questo l'articolo due del della costruzione no queste leggo la mia esperienza perché mi piace parlare della mia esperienza in due tre casi persone sottoposti a misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico hanno chiesto di sottoporsi a questi trattamenti
Solo in un caso dopo sei mesi di percorso hanno avuto un risultato positivo ha avuto un risultato positivo e abbiamo attenuato la misura
In altri due casi in un caso del centro del mi ha detto chiaramente che era strumentale l'utilizzo da parte di quest'uomo era andato lì per far vedere che si voleva rieducare ma realtà voleva uscire di casa per continuare a fare quello che ho detto nel secondo caso abbiamo verificato anche attraverso intercettazioni telefoniche e non c'era
Nessuna volontà di rieducazione
Però è chiaro che bisognerebbe i incrementa però prima di incrementare i centri Jolie maltrattati incrementiamo i finanziamenti per i centri antiviolenza esterno perché mi sembra un neonato
Solo questo corretta assolutamente siamo siamo assolutamente d'accordo anche se comunque
Sì la nostra costituzione in qualche modo civili i ci si chiede di chiedere di di credere in una capacità rieducativa di affrancamento anno dopo la pena Laura Boldrini su
Senza la funzione no scherzo io vorrei dire solo due cose integrare quello che è stato appena illustrato dal procuratore vorrei dire questo che nei tribunali oggi accade qualcosa che deve assolutamente essere posto all'attenzione di tutti
Perché il fatto che una donna che si trova in un contesto di Halland
Oggi
Abbia paura di denunciare chi le usa violenza perché teme di perdere i figli
Denota che quella donna noi la stiamo condannando alla violenza
Per una disfunzione perché deve perché deve perdere il figlio una donna che denuncia un partner violento qual è la ragione che ci deve far temere questo la ragione che oggi nei tribunali purtroppo
Hanno molta appresa delle teorie ascientifica che dunque non dovrebbero mai e poi mai e poi mai essere applicate nelle aule dei tribunali secondo le quali se un figlio non vuole andare
Dal padre è perché la madre che ne parla male
Non perché il figlio non ci vuole andare perché ha paura del padre violento ha paura perché l'ha visto picchiare la madre ha visto come la umilia visto anche la violenza sul figlio stesso
Quindi queste consulenze tecniche di ufficio che dettano legge di tribunali spesso stabiliscono che il motivo del rifiuto del bambino
Perché la madre lo manipoli l'alienazione pare esatto allora questo non può continuare andare avanti così cioè non è che e non si possono trovare le soluzioni
Io penso che le teoria scientifica debbano uno le può anche studiare
Per carità ma non possono essere alla base di motivazioni di sentenze
Di allontanamento dei minori dalla persona in questo caso quasi sempre la madre a cui tende quindi su questo stiamo lavorando io ho fatto una proposta di legge adesso c'è la riforma del processo civile ed è uno dei temi su cui al Senato Valeria altre colleghe stanno lavorando perché noi dobbiamo trovare le soluzioni non possiamo accettare come ho fatto feriti
Che non si può fare nulla un fetta completi
Il fatto che se una donna denuncia
E poi li portano via il figlio ma vi rendete conto questa un'affermazione terribile quindi bisogna trovare anche le soluzioni e su questo ci stiamo lavorando
Ecco io dunque diciamo questa è la conclusione di questo nostro un percorso di di oggi infatti arrivo di nuovo alla senatrice Valente perché
Siamo partiti diciamo da una tragedia immane da qualche cosa di immediatamente visibile e che non può sfuggire all'attenzione di chiunque per arrivare poi a parlare di vicende che sono appunto sa sostanzialmente misconosciuto perché non se ne parla pochissimo si fa proprio fatica anche a portare all'attenzione del pubblico e però invece devastano la vita di tantissime donne io vorrei capire da Valente intanto di diciamo la dimensione di questo fenomeno dalla senatrice Valente perché se ne sente appunto parlare poco ma io so che c'è un sommerso consistente e poi capire se anche questa che è una realtà molto
Legata al nostro Paese perché non è così insomma
Cioè quanto si può lavorare diciamo sulla mentalità oltre che sulle leggi
Perché alla stessa a me Pando le le prime volte mi è stata raccontata abbia fatto lo stesso aspetto del
Delle risposte che vengono date alle donne che denunciare una violenza
E la prima reazione di solito è o ti sta inventando tutto stai esagerando pure lo fai per te ho interesse personale provocato o lei provocato tu Becerra quello quello punti e e ovviamente no
Allora
Al netto che forse ci sarà un un per cento un un per mille di persone che usano questa cosa la strumentalizzano perché nessun non stiamo parlando cioè non è che le donne sono sante sono esseri umani come tutti gli altri ma al netto di questo quali sono le dimensioni di di questo fenomeno e non come slava associate
Ma allora diciamo non dobbiamo pensare a numeri altissimi ecco però altissimi non lo sono ma c'è come sempre questi riso relative no perché il tema è se io venivo numero tipo
Novanta cento casi all'anno sono numeri altissimi Secondo me troppi rapportati al numero delle separazioni giudiziali confini forse lo sono tantissimi saranno Rubber centodue per cento il tre per cento non lo so so novemila più o meno le separazioni giudiziali
Ma pensare che al novanta cento donne all'anno
Viene sottratto dopo il fatto che una donna denuncia di avere subito violenza vede sottratto il diritto di esercitare la propria responsabilità genitoriale e dobbiamo pensare che viene esercitato anche in maniera brutale
Molto spesso e dell'esercizio lo dobbiamo dire quella sperequazioni di potere esistente tra gli uni e le donne
Cioè i io dico che i padri
Sono per il recupero degli uomini maltrattati Sempre perché appunto evitiamo la recidiva evitiamo
Non sempre si può e va detto cioè alcuni sono irrecuperabili altri invece dobbiamo provare quando ci sono le condizioni
Ma nelle more cioè fino a che arriviamo a questo recupera questa consapevolezza io direi che basta applicare la convenzione di Istanbul prima richiamate dice lo dobbiamo mettere in sicurezza donne e minori e la sicurezza di questi bambini è intanto lontano da un padre violento c'è la il diritto del padre esercitare la sua genitorialità sì nei limiti e nelle forme in cui stabiliamo il dramma è che molto spesso questo diritto viene esercitato da parte dei padri per Conte tentare di far soccombere nuovamente là dove e fosse appunto nei colloqui protetti e fosse nella dinamica diciamo no io rivendico più spazio lo faccio sostanzialmente per poter esercitare ancora hanno il controllo è l'unico strumento
Però è utilizzare i figli ovviamente deleterio per la donna pensiamo quanto possa essere deleterio per i figli allora ne siamo arrivati ad affermare parliamo appunto ripeto di novanta cento casi all'anno titolo cioè secondo noi secondo le nostre indagini
Noi siamo arrivati a dire una cosa semplice esiste il diritto alla bigenitorialità sì
Esiste ma va interpretato nella maniera giusta
Come dice per fortuna la Cassazione da ultimo cioè attenzione interpretato innanzitutto è un diritto nei confronti giocatori confronti e nell'interesse del minore il supremo interesse del minore richiamato da tutti diciamo i trattati internazionali il fanciullo la convenzione
Dice quell'interesse supremo del minore innanzitutto la messa in sicurezza
Dal punto di vista appunto il rischio alla violenza non come interpreta qualche giudice
Che la sicurezza del minore mantenere il rapporto col padre necessariamente a tutti i costi ecco quella tutti i costi andò in pace spaventa allora adesso noi abbiamo diversi disegni di legge abbiamo un'indagine sul praticamente circa due mila fascicoli
Analizzati dalla Commissione e dai nostri giudici consulenti avvocati eccetera di violenza che hanno guardato due mila fascicoli dove cerchiamo di capire cos'è cioè come possibile che accada questo purtroppo lo devo dire adesso qui proprio pochi minuti fa questo incontrato un tasso di pasta una donna che mi dice
Il giudice ha predisposto una perizia perché deve valutare la mia capacità genitoriale e ci può pure stare intanto ma intanto nella riforma delle modifiche che proponiamo al processo civile diciamo questa perizia non può essere sicuramente l'unico elemento che il giudice per valutare il giudice deve innanzitutto provvedere ad accertare una situazione e lo fa con tanti strumenti
Lo deve fare con tanti strumenti
Devi ascoltare in vigore e il fatto che il minore semplicemente dica io voglio stare con mamma non può essere una cosa appresa così sottogamba e non può essere addirittura una ragione per addebitare alla donna se l'esercizio di un potere perché questo sì veramente
Non solo non partire nel nell'interesse del minore ma per collezionare siamo delle streghe cattive maniere vogliamo modelle stregati e manipolatrice possiamo troppo fragili in alcuni momenti per cui non siamo adeguate qualsiasi nostro comportamento
Può essere sempre oggetto di messa in discussione
Del nostro modo di essere perché c'è sempre qualcuno in diritto i la Madonna come deve essere o come non deve essere e questo forse è un problema diciamo di carattere sicuramente culturale
Però il tema vero e secondo me da questo punto di vista ne abbiamo fatto queste proposte
Aumentare il potere del giudice il potere in qualche modo obbligare il giudice a esercitare quel potere che la legge gli dà a non delegare
A non delegare ad ascoltare direttamente il minore a non delegare sulla perizia esercitare tanti ruoli e poteri che ha a guardare il caso fin nel dettaglio e quindi in qualche modo a partire sempre da una da quello che in qualche modo il minore spesso ci la Cuba non sottovalutando
Da questo punto di vista ovviamente serve però sempre lì torniamo sempre al punto una formazione e una specializzazione adeguata che consenta quel giudice di leggere in maniera corretta la violenza e di potere intervenire
In maniera efficace assolutamente non contro la donne purtroppo questo accade ripeto se pure sono numerica in astratto sembrano piccoli
Io chiedo hanno gli stessi alle nostre coscienze la mamma di un bambino di dieci anni
Va beh se qualcosa mi venisse a dire che perché son nato a denunciare qualcuno si permetteva agli Erminio figlio
Io credo che chiunque mamma senso no si sente come dire sente che è un'ingiustizia che purtroppo mentre quelli lana prima e la violenza per mano di uomini maltrattati
Questa rischia di essere esercitata per mano dello stato e questo è veramente inaccettabile e qui certe
Si chiude si chiude quel cerchio che avevamo aperto con il con il dottor Menditto lei stiamo per terminare il nostro incontro io vorrei richiamare ancora in causa e Lella Palladino perché vorrei capire quanto appunto
Possono fare le associazioni da questo punto di vista
Come possono intervenire e anche che aiuto si può dare insomma il
Perché c'è anche una società civile che si può bugie operosi poco più di tasse no regna assolutamente io credo che le associazioni possano continuare a dare grande contributo che hanno dato negli ultimi anni soprattutto nello svelare una cosa molto molto semplice quando parliamo di violenza maschile contro le donne non stiamo parlando di un tema che ha a che vedere con la devianza ma con la normalità
E quindi ad accendere l'attenzione non tanto a strutturare meglio il sistema normativo e ad e a fare quello che abbiamo fatto negli ultimi anni cioè a dare attenzione all'assicurato
Alla sicurezza la repressione che ci sta ma è una parte tant'è vero che non serve perché pagina deve applicare nello specchio del Paese dovremmo SPÖ stare tu molto di più le risorse e l'attenzione sulla prevenzione e quindi investire tanto nella prima formazione
Nella strutturazione dell'identità di genere e il ruolo delle associazioni che va insieme parallelamente a quello di accogliere le donne di ospitare le donne coi loro bambini di proteggerne di accompagnarli nel percorso di liberazione dalla violenza di empowerment è quello di spostare sempre avanti
La la l'asticella dell'intollerabile da un punto di vista culturale su questo mi permetto di richiamare a poi quello che ruolo cardine dei centri antiviolenza che hanno il duplice obiettivo non solo di aiutare le donne
Ma di promuovere larghi il radicale e profondo cambiamento culturale strutturale che l'unico modo per fare in modo che la violenza cessi
Assolutamente Simona Lanzoni l'ultima domanda è per lei
Perché appunto il ruolo delle Madrid volti chi educa le nuove generazioni fondamentale io mi sono sempre chiesta
Queste le le donne afgane ma in questi vent'anni magari quelle che erano bambine ora sono cresciute sono diventate madri sono cresciute in uno stile diciamo una regime che non è più il regime dei talebani ma che ha una parvenza di democrazia che cosa insegnano che cosa hanno insegnato le loro figlie e ai loro figli soprattutto
Ma quello che posso dire ecco che cosa noi come Fondazione Pangea dialoghiamo con loro
So che da sempre le donne le prime cose che fanno quando fanno il microcredito con Noemi
Finalmente dicono posso far mandare i miei figli a scuola
La figlia
Perché
Diciamo il sogno irraggiungibile mandare la figlia a scuola
E quel lavoro che si fa sempre con le donne come anche qui in Italia perché Fondazione Pangea lavora anche sulla violenza in Italia attraverso la rete antiviolenza nazionale che ha re Amma
Che questa rete per l'empowerment l'auto mutuo aiuto è un lavoro che facciamo in maniera trasversale geografica
Proprio perché le donne
Sono il fulcro della società se noi vogliamo delle bambine emancipate in Afghanistan le dobbiamo avere anche qua in Italia
Perché non dobbiamo come dire permettere di abbassare il livello da nessuna parte del mondo
Ecco perché il lavoro è trasversale Pangea che è un solo continente l'idea è proprio questa bisogna farlo ovunque
Con le donne con le bambine ma anche con gli uomini con i giovani uomini è fondamentale iniziare un lavoro con tutti quanti l'ha visto fare le madri afgane
L'ha visto Fassi io devo dire che
Ma ultimamente proprio lavorando per l'evacuazione in questi giorni che è mia
C'è stato un Papa in particolare perché c'era tutto il problema di fare evacuare le famiglie con i bambini piccoli
Perché il problema è ci rimangono le donne in Afghanistan non rimangono gli uomini gli uomini se ne vanno
Perché hanno possibilità rimangono le donne ecco perché bisogna aiutare le donne ad andare anche via a permettere di educare differentemente
Se stessi e le loro figlie i loro figli là c'è un papà afgano che è un nostro collega che è cresciuto con noi diventato medico
Che anche parti anche Luís aiutato tutta un'operazione di evacuazione e che ha prima di tutto fatto entrare tutte le bambine e le mamme
E adesso sta facendo visto che è stato accolto qui in Italia dal sistema italiano che devo dire che almeno da questo punto di vista è stato veramente generoso
Sta facendo adesso il volontario Covi dalla per tutti quelli che stanno entrando quindi è cresciuto con noi con Pangea io lo dico sempre lui ancora oggi ci ringrazia perché gli davamo la merenda
Per farlo studiare verso come dire le attenzioni che si hanno in famiglia perché per noi può alla fine i nostri colleghi anche in Afghanistan le nostre colleghe sono famiglia
E Luigi ce lo dice Sempre voi mi avete permesso di studiare io restituirò questo anche alle donne quindi può succedere quindi un po'di speranza c'è si grazie grazie mille