Festa Nazionale de l'Unità - Mille giorni per il futuro - L'Europa che verrà

Buonasera
Buonasera vedo che avete riconosciuto
Federica Mogherini
Che è ancora Ministro degli esteri italiano ma è
Un'altissima carica istituzionale
Dell'Europa e l'Alto rappresentante per la politica estera e accanto a me avete altrettanto riconosciuto Patrizia Toia che
Il punto di riferimento diciamo così
Dei parlamentari Pd
A nel Parlamento europeo
Allora iniziamo
Rapidamente direi perché abbiamo questo camion da undici quanta cinque minuti e i temi sono moltissimi
Inizio Mogherini lei quando
Ha ricevuto l'incarico solo la settimana scorsa
Ha detto chiara davanti a sé sfide immani
Non è stata poi precisata e forse non occorre che lei nemmeno
Precisi di che cosa si tratta però di fatto nell'ultimo mese è come se si fosse riavvolto prego i fotografi di lasciarci un momento di tranquillità
Possiamo cominciare
Grazie
è come
Per cortesia grazie altrimenti non c'è la concentrazione grazie
Nelle ultime settimane come se si fosse riavvolto il fine della storia un perché
I cittadini europei sono andati a votare su un disegno di diverso rapporto tra le istituzioni europee e i cittadini stessi di maggiore
Partecipazione se fosse stato con noi qui il presidente Scholz che salutiamo il Presidente del Parlamento europeo che ha avuto un malore e non
E e non è potuto venire molto dispiaciuto accettato fino a tutto ieri sera la sua partecipazione a questa festa ci teneva molto
Ma appunto proprio il presente Schultz è stato uno dei non pochi propugnatori di questo famoso Spitzer candidato cioè il fatto che i cittadini potessero votando per il Parlamento europeo dare indicazione
Per il Presidente della Commissione dunque ci si aspetta una nuova Europa e invece nelle ultime settimane il film della storia si riavvolto e perché
L'Europa che nasce per portare la pace nel vecchio continente dopo i settanta milioni di morti della prima della seconda guerra mondiale
La questa nuove Europa questo nuovo Parlamento questa nuova Commissione devono nascere ma intanto
Si parla di guerra appena eletto il suo collega Presidente del Consiglio europeo il premier polacco dono al tuo stesso ha detto che c'è il rischio di guerra in Europa
L'Ucraina che l'Europa sta tentando di associare con tutti i problemi che vediamo addirittura il premier i anziano vorrebbe un un muro venticinque anni dopo interno all'Europa
E contemporaneamente ci sono il ministro Mogherini ne ha parlato più volte qualcosa di più di semplici venti di guerra ma vere e proprie guerre alle porte
La alla porta medi mediorientale dell'Europa
E io volevo chiederle questo non ne Stato un errore tattico concesse non strategico concentrarsi troppo a destra
Ma sicuramente quando ha detto la sfida è immensa
Facevo riferimento innanzitutto I venti di guerra a testo alle guerre assoluto e a sud-est
Ma anche
A tutto quello faceva riferimento la sfida europea la sfida grandissima di riavvicinare
Io non dico tanto i cittadini all'Europa ma l'Europa i cittadini di fare in modo che
Le grandi istituzioni europee che i nostri padri i nostri nonni in certi casi hanno costruito servano a rendere migliore la vita degli europei
La complessità delle sfide quindi e su tanti fronti su tanti piani noi siamo stati noi italiani siamo stati tra quelli che in questi mesi hanno insistito
Ciclicamente come la goccia che scava la pietra
Nel dire attenzione
Che l'Europa non dimentichi concentrandosi su una
Crisi a destra in Ucraina con la Russia che sicuramente meritava tutta la nostra attenzione ma attenzione non dimentichiamoci che nel Medioriente e non soltanto tra Israele e Palestina
Ma in Iraq in Siria
Fino ad arrivare alle sponde del Mediterraneo con la Libia attenzione perché lì
C'è in atto un conflitto una serie di conflitti
Che riguarda da vicino la nostra stabilita la nostra sicurezza non soltanto ma anche i nostri valori come esseri umani come europei come italiani
E purtroppo siamo arrivati ad un punto in cui la profezia si è avverata
Io credo che sia corretto dire questo l'Europa il dovere
Morale e politico di occuparsi tanto
Di quello che succede a destra quanto di quello che succede a sud e non c'è contraddizione nel fare entrambe le cose non solo potremmo fare anche molto di più perché ci sono parti del mondo
La cui stabilita è nostro interesse penso all'Africa ci sono parti del mondo penso l'America latina dove un interesse preciso dell'Europa rafforzare i legami
Per le la storia per la grande presenza culturale
Che abbiamo lì
E che c'è dell'America latina qui ci sono grandi possibilità di relazioni anche economiche e commerciali con un continente come l'Asia non c'è niente che possiamo
Per metterci di dimenticare in questa fase della del mondo e però chiaramente credo che la priorità della nostra politica estera come Italia
E come Europa da quando me ne occuperò dal primo novembre in poi
Sarà occuparci delle crisi che abbiamo i nostri confini perché mai come in questo momento storico la conflittualità la crisi la mi
Caccia per il mondo non soltanto per la nostra regione ma per il mondo viene da intorno all'Europa e mai come adesso
Anche diversi attori internazionali a partire dagli Stati Uniti
Chiedono all'Europa di fare di più nel gestire le crisi che sono aperte e nel prevenire la formazione di altre crisi perché diciamoci la verità molte di queste crisi vedendo le puro pochino di anticipo l'Europa avrebbe potuto prevenirle
Anche a destra
Possiamo rassicurare i cittadini la tregua a chi è regge sembra da poche ore lei stessa con una visita che è stata anche molto discussa
Era andata al Cremlino da Putin e Putin aveva dato a lei la disponibilità ad una tregua
Possiamo ritenere
Che questo fin dalla storia Siria voglia nel verso giusto quali sono le condizioni perché tutti gli attori rientrino nei loro ranghi
Noi abbiamo in questi mesi lavorato tantissimo non in solitudine con molti altri Paesi europei
Primo tra tutti la Germania credo di non dare una notizia nel dire questo
Per
Percorrere la via diplomatica per percorrere quello che
Abbiamo chiamato la via politica che qualcuno dice non significa niente non significa la via politica poi detto in una festa come questa penso che significhi molto significano astuto che si esclude la via militare che si dice che quel conflitto non può essere risolto con le armi
Non ci siamo spesi molto perché la soluzione alla crisi si trovasse coinvolgendo gli attori
Della crisi stessa quindi innanzitutto
I separatisti nell'est dell'Ucraina il Governo di chi ha Mosca per questo sono andato a Mosca andando prima chiesto per dire
La soluzione deve essere trovata attorno a un tavolo non è nell'interesse di nessuno che questa crisi precipiti
E hanno ragione quelli che hanno avuto paura in queste settimane ancora forse in questi giorni fino a ieri forse
Che la storia potesse portarci indietro di molti anni non è impossibile che conflitti scoppino anche sul territorio europeo e di questo dobbiamo essere consapevoli e dobbiamo adoperarci di questo non succeda per questo abbiamo fatto tutti gli sforzi politici e diplomatici
La disponibilità ad una tregua è vero Porsche in come l'aveva data chiesta all'inizio luglio il giorno dopo Putin al Cremlino l'aveva confermata ma poi una firma non c'era stata
Era successo qualcosa di simile
In un incontro precedente a Ginevra era successo qualcosa di simile in un incontro due di luglio a Berlino ma mai si era stata la concretizzazione di un dialogo diretto tra Putin e conoscendo che portasse ad un accordo sottoscritto
E articolato
E mai c'erano state tante ore di tregua rispettata
Quindi
La categoria dell'ottimismo del pessimismo non sono categorie politiche però dico che c'è una novità dico che dalla giornata di ieri noi abbiamo un accordo e abbiamo un accordo che finora ha retto
Sarà stabile
Sarà la strada che ci porterà ad una razionale gestione della crisi all'estero Krajina io me lo auguro ed è quello
Per cui stiamo lavorando tutti quanti in queste ore ed è anche l'invito che è arrivato dal vertice NATO di ieri
Il fatto di dire non c'è
Un terreno militare di iniziativa della NATO su questo e la strada deve essere politica e il piano di pace
Di conoscenza Potì Putin poiché ci sono un po'di giochi conosce Codice proprio piano di pace potrà dicevo le opere di pace non importa l'importante che ci sia un piano di pace e l'importante è che sia sostenuto perché sia realizzato la sfida vera questa adesso che la tregua regga
E che
Nel reggere consenta agli attori coinvolti di sviluppare di realizzare i punti concordati il controllo delle frontiere il ritiro del personale militare russo presente sul territorio tra i no
Il blocco dell'afflusso di armi che è avvenuto attraverso la frontiera
Le riforme istituzionali costituzionali in Ucraina con quindi più decentramento le elezioni locali tutta una serie di questioni che
Se la tregua regge verranno attuate potranno consentire a quel paese e con quel Paese anche all'Europa e alla Russia di ricostruire uno spazio di pace vera siamo in questo momento siamo nel momento in cui
Il lavoro portato finalmente a dei frutti esista mostrando SIS sufficientemente solido per poterci dare del tempo per realizzarli
Da qui a dire
La pace fatta e vino ce ne corre dobbiamo verificarlo però finalmente abbiamo un primo concreto segnale di pace ce lo darà in basso certamente la pace come insieme anche di tregua può essere una
Una via molto pragmatica la la soluzione diplomatica non è militare
Che come dire liscio insomma la soluzione offerti tacche esce dal
Vertice di Cardiff della NATO però
La NATO sembrava andare alla ricerca di un suo nuovo ruolo e
Gli Stati Uniti d'America continuano a chiedere
Un aumento delle spese militari dei Paesi in particolare agli italiani che sono molto basse il Presidente del Consiglio Matteo Renzi nel l'ultima riunione con i leader europei margine
Del vertice NATO ha detto allora però fatemelo fu aree al di fuori del Patto di stabilità è una via percorribile secondo lei
Ma
Magari
Senso magari lei era favorevole allora
Quello che Matteo ha detto ieri non è molto diverso da quello che abbiamo detto anche su altre questioni che non sono relative alle spese militari e cioè
Le spese per gli Investimenti togliamo le dal tre per cento
Perché gli investimenti creano occupazione
E ci servono non soltanto all'Italia servono anche a tutta l'Europa il numero disoccupati in Europa è impressionante equivale alla popolazione totale di due paesi europei messi insieme Belgio Olanda quindi non è soltanto un tema dell'Italia un tema di tutti noi
Quindi la proposta che ha fatto che abbiamo fatto chi potrà essere discussa ma il consenso mi sembra che debba essere ancora costruito per usare un eufemismo su questo è
è di dire togliamo la parte degli investimenti dal dal conto del tre per cento
Sulle spese militari
Il vero punto in discussione e la cosa che non abbiamo detto ieri al vertice NATO e questa non è tanto quanto si spende perché si può spendere tantissimo ma si può spendere male
Il punto vero è come si spende allora per noi la vera sfida sarà spendere in modo razionale quello che già spendiamo
E soprattutto spendere in modo europeo quello che già spendiamo che ci consentirà anche devo dire la verità nell'utopico periodo di spendere di meno perché avere ventotto sistemi di difesa differenti
Forse nei tempi dell'Europa che immaginiamo noi che lo tutti immagino l'Europa ma che immaginiamo noi può essere una cosa da rivedere quindi il vero percorso e questo razionalizzare il modo in cui spendiamo
E anche perché appunto cambiano i tempi cambiano le minacce ci servono ancora qui entro in un terreno che riguarda ministro Pinotti non riguarda tanto me ma ci sono ancora di fronte alle sfide del mondo tantissimi uomini o ci serve di più Intelligence
Investimenti su materiali più sofisticati
Cyber differenza cioè
Forse c'è un modo diverso di affrontare le sfide del mondo perché le minacce non lo sono cambiata razionalizziamo al modo in cui spendiamo facciamolo in modo veloce e facciamo nel modo europeo
Coordiniamo sì con gli altri Paesi europei una delle grandi sfide che penso ci sarà da affrontare nei prossimi anni sarà quella di
Creare
Dei meccanismi per una difesa europea
Ecco dicendo questa fase
So sia pilotato dalla platea a Federica Mogherini ha fatto un gesto con le mani avvicinando questo problema se perché evidentemente è una delle cose che intende fare come è una delle solite rimane
E lei chi
Do di riflettere un momento su queste sfide e il mani perché poi le farò punto la domanda perché prima che arrivino veramente sulle sue spalle
C'è un processo democratico che riguarda il Parlamento da affrontare e cioè il sottoporsi all'esame vero e proprio
Con votazione delle commi delle Commissioni
Del Parlamento e quindi chi ha il polso della situazione e Patrizia Toia com'è la situazione del Parlamento europeo dopo
Un Parlamento che nasce è stato detto anche così il frutto di funziona perfettamente come lei parla
E che è uscito dallo scontro dei doppi populismi no i populismi veri e propri e anche di alcune
Funzioni di tipo populista che hanno percorso il Parlamento il Partito Popolare Europeo com'è la situazione adesso
Ma innanzitutto
Funzione
Innanzitutto devo dire che
Sarà noi siamo parlo per il Parlamento ma parlo un po'per l'insieme delle istituzioni europee di questo momento della ditta europea
Siamo proprio in una fase molto nuovo passaggio nuovo e se non sapremo utilizzarle coglierne tutte le potenzialità politiche possiamo davvero dire che che cambiamo che incidiamo che tenti amo insomma di fare un po'con l'Europa che voglia Bonuglia cioè oggi sarà una nuova Europa possiamo sperare hanno mi sembra non vorrei essere troppo ottimista quindi uso dei una cautela che del linguaggio
Ma vorrei dire poi dirò due o tre elementi mi sembra
Che ci siano le condizioni davvero per potere imboccare questa strada nuova
La prima novità
Questo un Parlamento che incerto
Ha passato il fuoco di tutta questa cocktail populismo dell'antieuropeismo delle diverse forme per com'è dedicato sì Paesi la posizione della lettera e non è solo anche europea la posizione posso parlare francamente siamo in una sede politica sono un politico
E la posizione Igino fobia di razzismo per molti versi è sulla destra molto tripla ridiscute molto pericolosa non è solo anti europea e anche europea perché anti ogni cosa che è diverso da senta un'azione Alis
Nazionalismo spinto pericolosissima ed ha avuto quel gran numero di voti che ha avuto in Francia
Poi ci sono altre spinte europea altre e che ancora che ancora si manifestano avete visto in Sassonia giorni scorsi questa alternativa all'Europa
Che pure non ha avuto grande successo nelle elezioni europee Germania ma che ancora a molti focolai sua fede facciamolo nel senso che in quella zona ci sono state
Le leggi ce l'ho finito di voti locali e il partito al Governo insomma sia pure in una grande coalizione
Piange la Merkel ha sofferto di fronte
Allocarle populismo e quindi somma chiamiamo populismo tanti fenomeni che qua e là in Europa insomma si fanno sentire in senso molto irrazionale molto accendendo focale
Quindi questo Parlamento è passato attraverso un fuoco molto molto acceso nelle elezioni ed è uscito
Con due grandi schieramenti riconfermati quello popolare con quello dei Socialisti Democratici che è cresciuto grazie all'Italia gran parte
E colonna per dimensionamento dei liberali un ancora presenza ancora della WWE della sinistra diciamo e con questa parti
Che populistiche poi li hanno visto due raggruppamenti quello della le tenga e quello della De Falla già l'inglese
Che per ora diciamo sono lì ridimensionati venuto a dispetto le loro attese Zilioli fanno ciò comunque un campanello d'allarme che non possiamo dimenticare non possiamo farlo squadra tra loro non fanno squadra li tra loro nel loro interno perché l'idea voglio rumeni come e nemmeno con i Grillini no noi Grillini stanno con fare ci fa si differenziano non diciamo che le dinamiche europee che sono molto legate alle decisioni e alle scelte in una politica stratta di parole di slogan
Non danno nel Parlamento grande spazio a queste
Fusioni anche multinazionali che raccolgono delle dei problemi veri nella popolazione ma che danno delle risposte motivazionali dislocati non di lavoro politico dentro il Parlamento nelle Commissioni quindi per ora diciamo
Questo questo fuoco l'abbiamo tra le è stato in qualche modo indenni da qui in poi che fare
Da qui in poi assumerci forte la responsabilità che a noi come Partito compete non siamo più detto secondo gruppo politico molto poco
Distante da quello del PPE una ventina di deputati ci differenziano prima ci differenziavano una settantina di deputati questo significa
Che sarà più difficile per il PPE fare maggioranze diciamo così conservatrici in Parlamento e ieri metterci un po'in un angolo abbiamo un ruolo molto più forte se lo sappiamo giocare
Quindi e c'è un Parlamento più dinamico politicamente
E più aperto addosso un ruolo che sarà più incisivo lo possiamo determinare una maggioranza però siamo dice esser vorrei che il Parlamento europeo è sempre stato retto da una cose coalizioni
Cioè essa ha sempre lavorato sull'integrazione
Più o meno virtuosa popolari e socialisti ora l'accesso agli ambulanti cambierà questa dinamica
La dinamica per molte cose ci vedrà ancora lavorare insieme un po'per come è strutturata la dinamica parlamentare in cui non abbiamo una maggioranza politica legata al Governo dobbiamo cercare tra due grandi gruppi di arrivare
Auguro a delle determinazioni ma voi capite bene che lavorare in una dinamica di due gruppi
Dove noi siamo un gruppo molto distante dall'altro è una cosa
E soggetto al ricatto che quello che ha fatto passare certe politiche economiche di maggioranze tra i popolari Liberali che ci sovrasta
Un'altra cosa e a bere poco da ventilati deputati di differenza e avere la possibilità di interloquire con la parte esempio dei piloti che molto aperta alcune scelte di politica industriale
De verte diciamo veline verso scelte europee liste c'è una parte dei liberali dei democratici liberali gruppi francesi che pure possono collocare quindi
Anche se andiamo avanti con quest'asse non è un asset che ci vede succubi e Cina una grande possibilità diciamo di avere un ruolo un ruolo premette può
Devo dire che anche della famiglia popolare ci sono pezzi aperti e sociale pezzi che credono all'Europa e pezzi invece più detriti ma c'è un gioco diciamo che si può fare
Seconda cosa Bri
Citavate già parlando di Jucker e di questo ruolo il Parlamento ha praticamente nell'ambito dei trattati ma anche introducendo una grossa novità politica ha determinato questa novità
In qualche modo voi avete scelto il candidato Presidente della Commissione europea
Votando il nostro partito avete scelto Sciurti ha votato impopolari ha scelto più ed è un'indicazione sia pure indiretta non stava nella scheda ma in tutte le sedi noi abbiamo detto insomma
La scelta tra Cuccuru quelli che guideranno la Commissione tenesse ruolo più politico quindi deve sapersi prima i cittadini devono contribuire a quella scelta che prima veniva molto diciamo tra i Governi il molto molto più
Riservato nel senso di chiuso con logiche molto meno meno palesi
E soprattutto i candidati hanno presentato un programma elettorale hanno detto che cosa volevano far dell'Europa noi abbiamo votato adesso ai più concreta come Parlamento il mandato a costituire la Commissione il via libera costituirla
Condizionando già quel primo voto
Atto pure scelte di programma nelle quali in via ha dovuto prestarsi Parlamento che se il suo mandato vai perché non avendo avuto per la maggioranza toccava toccava a lui questo era il principio democratico di un Parlamento che rispecchia il volere dei cittadini
E gli abbiamo detto però ti chiamo già il mandato con determinate cose ci sono alcuni punti che mi ha preso per un aveva nel suo programma adesso verrà ancora più il Parlamento c'è la voce dei cittadini diciamo l'istituzione
Democratica per eccellenza lo sono tutte le istituzioni europee democratiche ma perché è democratica per eccellenza perché nasce da suffragio universale voi avete votato i rappresentati in Parlamento avete un dialogo con loro vi sentite la proporzionale puro con preferenza proporci
Tale competenza e adesso noi voteremo sì chiunque ci porta a programmi si suoi commissari saranno convincenti nelle Commissioni e se ci sarà un numero adeguato di donne che è un particolare secondario onorevole Togliatti togliamo nel dubbio se è possibile
Per quel che riguarda
L'Alto rappresentante per la politica estera
Corre dei rischi Federica Mogherini
Presentandosi alla Circoscrizione ricordiamo l'anno
Qual è la condizione ancora una volta Amilcare e dico di le stesse cose parlato da parlamentare asse etico che direi dà voce amica da persona amica e stima attrice di Federica Mogherini tenete questi fatta un po'di letteratura ed ho sentito che nel dibattito precedente quante cose sono più effetto di interpretazioni
Colpa di giornalisti e no riguarda chiarirò guardato
O si aprirà il programma sui giornali spera che ma di parte nella logica ma ti porta a chiedersi se scegliere l'Alto rappresentante che il vero protagonista
Della politica estera che adesso sembra esserci dell'Europa che prima c'era poco per colpa dei Governi che non volevano cederla alle stati gli Stati membri se la volevano tenere rappresentante la politica estera un po'una figura così Italia fatto sul serio ha detto la Puglia può fare
E i fatti storici stanno dimostrando che ci vuole chi diceva ci vorranno dieci anni perché ci sia una vera politica estera
Purtroppo devo dire è stato smentito dai fatti tragici che richiede una politica estera ora Italia chiedeva la casella più significativa che anche il compito di dice
Presidente primo vicepresidente della Commissione la seconda figura dopo Juncker
Con una carica così importante
E ieri questi tagli a nuova che si è affacciato in Europa si è fatta già sentire si farà sentire ancora né che poteva avvenire con un tappeto di rose steso davanti a noi perché non è una richiesta
Ci date il commissario ha
All'ultima partita e una una richiesta molto esigente peraltro un po'contestata anche d'Italia come tutte le cose che fa il Governo insomma acceso però sale
è stato un primo scusanti disco davvero c'è stato già un primo esame se così vogliamo chiamarlo questa settimana molti ministri italiani sono venuti in Parlamento
Nella loro qualità di
Presidenti membri della Presidenza europee ancorché in questo semestre vede l'Italia a guidare
E la la Presidenza e penso per tagli a parlare del programma di Europa
E anche del programma che sta facendo come guideranno Federica Mogherini avvenuta lì tutte le vesti possibile talmente forte l'indicazione era di pochi giorni prima che ha fatto anche questo e dico non dà voce a vita ma da membro abbastanza attento di quello che succede in Parlamento e sentendo le cose
è stata non solo convincente ma molto molto apprezzata molto molto apprezzate devo dirlo non perché c'è stupidi se l'apprezzamento come se fosse una cosa immeritata Ventoux timidi allora mi hanno fatto un'ottima figura lei l'ha fatta veramente eccellente come si fa allora
Dando la tua Pera chiamata
Però posso dire una cosa
Io adesso mentre parlava Patrizia guardavo un pochino le vostre facce vedere tante persone che conosco e non l'ho detto in apertura ma stare qua stasera in un posto dove io stavo qua vent'anni fa
E sono stati questi vent'anni passati anche qua che poi costruiscono quei rischi quei risultati questi risultati che abbiamo già ottenuto tutti quelli che otterremo dopo perché
La solidità sicuramente della passione e la preparazione sui dossier si studia ma della passione politica è insostituibile sarà sempre sostituibile ed è questa che io porterò lì
Ecco però
Tardiva precedente
Risposta ad una domanda lei diceva occorre costruire una politica per il suo mandato è politica estere di difesa comune
E ricordava giustamente Patrizia Toia che lei in quanto omissis pesche è il primo dei vicepresidenti della Commissione
C'è stato un dibattito in Italia si date le condizioni in cui è il Paese dato che il PdL l'unico partito di Governo che ha vinto veramente le elezioni europee
Non sarebbe stato più proficuo diciamo così chiedere un portafoglio economico pesante
E la risposta che è stata data dal Governo anche dal Presidente del Consiglio era appunto questo importante ruolo di vicepresidente della Commissione
Allora
Da vicepresidente della Commissione qualche dovremo parlare di come
Perché c'è insomma ecco
E in questione su quale sarà come sarà il profilo di questa Commissione complesso siamo ancora in un
Almeno noi cittadini gli osservatori in una nebulosa magari lei può raccontarci qualcosa in più
Da questo ruolo lei pensa di poter dare un impulso le faccio un esempio
C'è in questi giorni sempre molto forte il tema della missione Frontex
L'Europa ha detto che
Intende farsi carico diciamo così
Del problema con l'immigrazione che all'Italia i cui confini sono soltanto di mare
E sono confini dell'Europa e quindi l'Italia potrà non non fare più questa missione invece nostra che si chiama Mare Nostrum che è servita a salvare migliaia e migliaia di vite umane
Però in realtà
Cecilia Malmström che è ancora commissario della precedente Commissione ma che potrebbe essere anche nella prossima Commissione
Perché il suo Paese la candidato la candidata e dice che insomma l'Europa non si può permettere di spendere nove milioni
Al mese e il massimo della disponibilità è due virgola tre
Lei riuscirà a dare un impulso capisco che la domanda un po'forte però
è un punto estremamente non è un punto finanziario ovviamente e l'Europa che si deve fare carico non collaborare perché noi siamo la frontiera
Con il Mediterraneo un altro tema di cui poi dovremo parla
Sì ci riuscirò
Lo spero però lo SMAU provassimo ma ho chiarissimo un punto quando ho detto la sfida sarà immane
Avevo esattamente mente questo molti hanno pensato che avesse in mente sarebbe bastato
L'Ucraina il Medioriente la Libia i conflitti di stabilità io l'ho presente esattamente questo il fatto che bisogna costruire una politica estera di sicurezza comune
Che tenga insieme a ventotto Stati membri ma che sia
Europea
E qui sta la vera sfida visti europea che non sia soltanto il minimo comune denominatore la mediazione a ribasso ma che sia una sfida
Divisione di politica estera per costruirla la politica estera non soltanto per decidere nell'emergenza come reagiamo alla crisi del momento per costruire per portare
Quello su cui è nata l'Europa la pace al di fuori dei nostri confini
Secondo
Fare il vice Presidente la Commissione di una Commissione che
Io lascio stare il i rumors su chi avrà quale portafoglio ad oggi c'è un dato certo già che è la composizione della Commissione è stata comunicata ufficialmente ieri ho tutto sulla comunicata ufficialmente a noi che siamo presidenti di turno come lei ha ricordato
E il primo dato che si vede che sarà una volta una commissione molto politica perché tra Primi Ministri in carica o ex i ministri
In carica attualmente o ex sono diciotto su ventotto quindi
Una fortezza votazione stadi quindici quindi non so io contro l'azione politica ci sono molti ministri degli esteri miei colleghi adesso che si dimetterà nelle prossime
Mesi come me
Altri ministri Primi Ministri Ministro dell'economia delle finanze quindi sicuramente sarà una Commissione di persone che hanno governato Paesi che hanno esperienza di Governo diretto e che hanno una visione politica perché hanno una storia di politica alle spalle
Quindi insistere in questa veramente è una novità sia questa una novità no no ma è un'altra strada sapere come può eccome può essere il profilo della prossima Commissione c'è un ridisegno di portafogli
Su questo si sta ancora lavorando levata una definizione fu sospetti su questo si sta ancora lavorando l'idea e di
è di annunciare diciamo così di annunciare la combinazione tra commissari e portafogli la prossima settimana però chi sta lavorando in questi giorni c'è una piccola ridefinizione rispetto ai problemi che abbiamo di fronte a una riflessione su questo
Quindi dicevo la sfida sarà giocare un ruolo politico dentro la Commissione
Da commissario italiano anche se il trattato è chiarissimo su questo una volta ad uno commissario è io National cioè sei un po'cittadino del più di uno dei Paesi dell'europea ma rappresenti tutta l'Unione ma ricordiamo che lo disse che Napoli Giorgio Napolitano lo fece molto notare
Quindi non si rappresenta l'Italia ma sicuramente essendo l'unico commissario italiano si gioca una partita politica e su questo adesso poi vengo su Frontex non voto la domanda ma anche
Da commissario con il ruolo principale nella Commissione della famiglia socialista democratica
Noi siamo qui
E siamo qui avendo fatto una scelta noi abbiamo
Portato il Partito Democratico nel PSE
Dicendo da oggi si chiama Socialisti democratici
E da oggi e domani qui lo vedremo in modo credo molto plastico proviamo anche ad aprire una stagione in Europa questa era la grande sfida delle elezioni europee per noi questo è il motivo per cui
Abbiamo deciso di portare il PD nel PSE
Cambiando né un po'anche la natura l'anima adesso si tratta di concretizzare questa visione in scelte concrete a livello europeo sapendo che le scelte concrete che si compiono a livello europeo sicuramente
Hanno una grande un grande passaggio democratico nella vita del Parlamento europeo col quale io o fortemente intenzione di stabilire un rapporto molto stretto da parlamentare da persona che questo ha detto un partito penso che
Il rapporto con il Parlamento sia fondamentale di tale vitale
Anche per questo non mi fa tanta paura perché
A il fatto che la battuta che mi hanno fatto tutti quanti è stata
Se si è sopravvissuta al Parlamento italiano il Parlamento europeo una passeggiata non c'è assolutamente Shell invece noi no è una passeggiata dal punto di vista della buona
L'erogazione Ravasi sicuramente ma comunque sia è bello il confronto con il Parlamento che sia italiano che si europeo è bello perché c'è la politica c'è il confronto
Non bisogna averne paura è vitale e poi arricchisce la visione delle cose che poi si dovranno fare quindi non è soltanto non è un esame è un dialogo
Ma
La sfida sarà quella di giocare ruolo politico e di far giocare ruolo politico alla Commissione cambiando le politiche quelle economiche quelle per l'immigrazione su Frontex in particolare
Il compito sarà su due versanti perché da una parte avendo la responsabilità della politica estera
Si potrà fare il lavoro quello di lungo periodo quello veramente fondamentale e cioè il lavoro sulle cause dei flussi
Le zone di crisi perché l'ottanta per cento delle persone che attraversa il Mediterraneo vengono dal Corno d'Africa della Siria cioè da zone di conflitto e quindi il vero allestimento è quello di lavorare perché quelle zone trovino pace
Stabilità accesso di tutti alle risorse economiche e materiali queste chiaro sono politiche che danno i loro frutti magari tra dieci anni ma se non iniziamo noi a farle la prossima generazione si troverà esattamente gli stessi problemi che abbiamo noi dobbiamo fare innanzitutto quello
Il lavoro con i Paesi di transito perché noi non c'è niente da fare noi potremmo
Moltiplicare per cento gli sforzi sia con Frontex che compare nostro ma finché non avremo in Libia un Governo con il quale lavorare per stireria controllo delle loro frontiere il controllo delle frontiere di mare nel pieno rispetto dei diritti umani con il coinvolgimento le Nazioni Unite
Ma per fare tutto questo ci vuole un Governo
Democratico legittimamente riconosciuto per i cittadini in Libia
Questo è un lavoro di politica estera quindi su questo versante il lavoro lo si farà e sul versante invece dei numeri
Anche lì c'è un lavoro gran da fare innanzitutto per cambiare atteggiamento mentale fino a dosi ad oggi sia usata la parola solidarietà
L'Europa deve condividere la mostrare solidarietà all'Italia che si fa carico del peso
Dobbiamo passare il messaggio che non è solidarietà verso chi si fa carico del peso ma è
Gestione responsabile comune di un Comune problema che non è soltanto quello di migrazione anche quello
Dei richiedenti asilo perché la maggior parte le persone che viene ha bisogno di protezione ha diritto alla protezione se l'Europa non fa questo perde l'anima Cetto ma l'idea di apparire lei citava la Libia di aprire
L'idea di aprire uno sportello lo sportello anche dell'ONU dell'associazione dell'ONU per i rifugiati in blocco per come dire esaminare le richieste mi sembra troppo minimale
No mi sembra
Un'idea sulla quale abbiamo anche iniziato a lavorare negli scorsi mesi fondamentale
Sono due gli strumenti adesso non voglio prendere troppi dei diciotto minuti che ci sono rimasti su questo però è un punto importante ci sono due elementi fondamentali da una parte
L'Europa ha stretto accordi di partenariato con alcuni Paesi del Mediterraneo il Marocco la Tunisia per primi e questi accordi funzionano consentono di gestire insieme nel pieno rispetto dei diritti umani razionalmente i flussi
Ci sono persone che hanno diritto
Da Sirio ci sono persone che vengono per motivi economici ed è anche bene che arrivino perché anche noi abbiamo bisogno di
A volte di alcune funzioni di alcuni profili
Che non ci sono
In alcuni altri casi no ma è una gestione razionale allora nel momento in cui ci sarà e mi auguro veramente molto presto una situazione
Istituzionale stabile democratica e riconosciuta in Libia mai potremo e credo che sarà dovere dell'Europa a farlo stringere un rapporto di partenariato con la Libia per gestire insieme questa questa dinamica che è un problema che per loro
Perché la prima cosa che mi dicono i libici che incontro
è
Voi aiutateci a gestire le nostre frontiere di terra perché ne sono un corridoio passa di tutto la frontiera sud della Sardegna e per i famosi sia su questo e su questo l'Europa può fare tantissimo
O se aspettiamo che
Eccessiva un Governo e il secondo ma non ce la faremo no io invece sono convinta che i libici ce la possono fare è chiaro che sta a loro adesso la scelta loro adesso devono scegliere se continuare il confronto sul piano militare
Oppure se dopo le elezioni che ci sono state a fine giugno che sono state elezioni che
Con tutte le difficoltà del caso hanno registrato una partecipazione al voto buona un risultato politico chiaro e la prima riunione del Parlamento si è tenuta
Gli sforzi che stiamo compiendo come Italia insieme le Nazioni Unite in questo momento e per dire a tutte le parti libiche
Mantenete
I vostri conflitti ma spostate risultiamo parlamentare spostate sul piano politico spostate sul piano istituzionale
Poi la comunità internazionale di sosterrà la Libia non ha bisogno di risorse è un Paese ricco la Libia ha bisogno di sentire che la comunità internazionale al proprio fianco per
Smettere
Di uccidersi e iniziare a parlarsi in Parlamento
E avere un Governo di unità nazionale nel momento in cui questo avverrà
L'altra cosa fondamentale da fare sarà questa
Il motivo per cui l'UNHCR le Nazioni Unite non possono operare in questo momento in Libia è che i precedenti Governi di bici non hanno mai firmato le convenzioni internazionali che di consentono di farlo allora io credo che il ruolo dell'Europa in quel momento sarà dire al Governo libico
Tuffi lui le Convenzioni internazionali delle Nazioni Unite vengono a lavorare contee sulla gestione dei flussi queste sono le due i due strumenti che l'Europa e la Libia avranno hanno insieme per gestire razionalmente tranquillamente senza
Cataclismi niente
Ci vuole
Una gestione seria tranquilla serena anzi posso dire del fenomeno e questo porta dei risultati
Le sparate non ci porta da nessuna parte e questi fatti sono i risultati di decenni di decenni di politiche urlate ma non concrete sul piano di risulta
Abbiamo veramente pochissimo tempo e volevo dedicarlo a parlare dell'Europa e del tema della crescita con voi ma prima avevo una cosa il Presidente del Consiglio ha detto che noi comunque siamo
Né il gruppo dei Paesi che intervengono
Contro liste Lisi disse in Iraq italiano ha mandato armi alla Resistenza curda I peshmerga
Che cosa significa che noi partecipa a queste operazioni è molto importante credo specificarlo grazie della domanda non l'abbiamo concordata ma l'avrei voluta dire lo stesso anche se non ci fosse vera la domanda perché è molto importante
Ne abbiamo discusso ieri non alla NATO non al vertice NATO ma prima che iniziassimo i lavori proprio per segnalare
Una differenza non c'è e non ci sarà un intervento della NATO
Né in Iraq nei controlli si disse che sarebbe molto pericoloso se così fosse non è una guerra di religione
Non è uno scontro di civiltà non è il terzo tempo della guerra in Iraq io tutto ero contrario siamo alla seconda ma anche alla prima nei codici rating su questo c'erano opinioni peraltro ci vuole opinioni differenti
è tutta un'altra cosa
è il rispondere all'appello disperato di area di e di mussulmani oltre che di cristiani dire sì di delle minoranze contro un organizzazione Kourou belle
Terroristica sì terroristico crudele che sta oggi di oggi credo che sia la notizia che ci sono dei bambini per la metà Sciti tenuti in ostaggio in un orfanotrofio ecco di questo stiamo parlando allora è innanzitutto una coalizione
Della regione dei Paesi arabi dei Paesi musulmani dei vicini dell'Iraq e della Siria pensiamo alla Giordania pensiamo all'Egitto pensiamo a paesi avrebbe salita pensano paesi che
Vedono
Una strumentalizzazione criminale della religione propria dell'Islam e credo che dovremmo anche avere una riflessione su come chiamiamo li SIS
Perché io mi rifiuto di chiamarlo in qualsiasi modo che contenga la parola Islam perché penso che facciamo il loro gioco
Non è l'Islam quello quello non è l'Islam e credo che dovremmo fare un lavoro anche culturale
Spiegarlo molto bene anche a partire dal lavoro da fare con le comunità musulmane nei nostri Paesi che sono le prime ad avere interesse a spiegarci e a spiegare alle loro seconde e terze generazioni che cos'è
L'Islam che come qualsiasi religione ho visto l'iniziativa
Di Peres addebitava Francesco in questi giorni che mi sembra eccezionale nessuna religione può essere usata per una finalità come quella e chi lo fa danneggia innanzitutto quella stessa regione a cui fa riferimento quindi non sarà
Una
Coalizione innanzitutto non sia una posizione di occidentali contro una religione non sarà un intervento della NATO sarà però una risposta alla domanda dei Paesi della regione
Paesi arabi Paesi musulmani ma anche tanti Paesi europei
A fronteggiare questo disastro con mezzi militari logistico orchestre
Logistica
Sappiamo bene i termini perché ci vedranno buzzo underground nessun intervento militare logistica ci sono verità non ci sono meno ammiccare impegnati nessuna missione militare sostegno
A richiesta dei peshmerga in questo caso dei curdi a me l'ha fatta Presidente
Curdo Barzani a inizio agosto ed è questo il motivo per cui l'Italia ha scelto Padi fare il passaggio europeo chiedendo la convocazione del Consiglio affari esteri quindici agosto e quel passaggio in Parlamento il venti agosto abbiamo scelto di mandare
Delle armi
Leggere a richiesta su richiesta dei dei curdi
Cosa che facciamo insieme al Governo iracheno importantissima insieme al Governo iracheno
Quindi piena piena padronanza del Governo legittimo del Paese che speriamo sia anche più inclusivo possibile rispetto a tutte le parti del Paese ma piena padronanza da parte loro del processo
Ma soprattutto con canali e di Intelligence con canali perché dobbiamo anche tracciare tutti i cittadini che da tutto il mondo vanno lì e poi tornano con canali economici e finanziari perché i grandi emergenze mentalità accidentale australiani
Italoamericani italiani
Tu canali economici e finanziari attraverso le banche perché il flusso di soldi che finanzia questo movimento può essere fermato culturale anche perché appunto c'è un tema di narrativa
In questi decenni io credo abbia anche esacerbato il il confronto culturale che invece dobbiamo distendere dobbiamo distendere e e di dinamiche politiche regionali perché forse per la prima volta in decenni c'è un interesse comune
C'è un pericolo comune e quindi un interesse comune di Paesi della Regione
Del Golfo dell'Iran
Della Turchia dell'Egitto a lavorare insieme e questa è un'opportunità straordinaria se noi riuscissimo come Europa
A facilitare un dialogo tra le grandi potenze del Mediterraneo del Medioriente del Golfo
Per creare
Un nuovo scenario di equilibrio in quella regione è nell'interesse di quella regione è nel nostro interesse credo che sia anche l'interesse di tutti i cittadini del mondo perché quello in questo momento il focolaio di
Drammaticità più acuta queste sono le dichiarazioni più impegnative che ha fatto perché in realtà il gioco delle alleanze variabile in questa fase anche se è vero che
Le le potenze più pesanti
Sono risceso in campo
L'Occidente pronto ad accettare Chelli grandi venti il dominus della Regione il nome della sua stabilità
Era la domanda che si faceva insomma jeans che per il
Che ha molto studiato la fitta nasce la guerra in eterna guerra anche ideologica e religiosa interno all'Islam
Credo che non sia corretto che non sarebbe corretto immaginare un dominus che questo sia l'Iran fosse un altro credo però che sia arrivato il momento
Che i diversi
Poteri della Regione si parlino e trovino da soli con il nostro sostegno il nostro incoraggiamento e sicuramente non il nostro veto
I terreni di cooperazione d'altra parte già sta succedendo perché la notizia sui giornali italiani non è comparsa ma la notizia storica
Che non è colpa dei giornalisti bravi che se ne occupano ma lo so benissimo molto spesso del fatto che non sono notizie che attirano ma per la prima volta forse da
Su questo ho bisogno di studiare sicuramente molti molti anni se non decenni si è mai successo il vice ministro degli esteri iraniano ha incontrato il Ministro degli esteri saudita sì lo ha raccontato quando Veneto a Roma dall'esattamente questa assoluta non vi sarà una non solo una hanno sovranità è una novità dalla portata straordinaria per le dinamiche della Regione allora
Non penso un Paese può essere dominus rispetto all'altro ma sicuramente abbiamo delle potenze regionali che molto spesso noi non abbiamo riconosciuto come tali
C'è l'Iran
Ci sono i paesi del Golfo c'è l'Egitto c'è la Turchia ognuno la sua agenda ognuna su interessi nazionali ognuno ha le sue dinamiche ognuno sa e collegamenti è molto complicato riguarda il Medioriente riguardante la Libia
Ci vorrebbe un'altra ora e mezza per parlarne proveniente ma
Sette noi incoraggiamo gli attori regionali del Medioriente a parlarsi e a trovare terreni di cooperazione invece dei terreni di conflitto tra di loro
Forse questa è la chiave per risolvere
Nel lungo periodo strategicamente la
La crisi la conflittualità della Regione
Allora
Arriviamo a questo
A questo tema della dell'Europa e della crescita anche poi insomma è stato anche molto arato
Dai precedenti dibattiti forse dal successivo ed al successivo perché si attende il segretario confederale della generale della CGIL Susanna Camusso
Ce la farà la Commissione giunti perché quando c'è un PR sbloccherà questi trecento miliardi
Chi ha sostanzialmente promesso ai leader politici accettando l'incarico comincio breve abbiamo veramente sei minuti
Volevo sentire cosa ne pensa Patrizia Toia cosa ci dice noi l'abbiamo posto come uno dei temi fondamentali ma non perché si faccia l'elenco delle richieste ma perché guardate un'Europa che
A
Il venticinque per cento delle famiglie che sono a rischio di povertà
Che ha quelle decine di milioni di disoccupati che si dicevano che equivalgono qualcuno dice c'è un ventinovesimo Stato dell'Unione europea che quell'invisibile che quello che la povertà della disoccupazione cioè dei cittadini che non vedono in questa Europa
Nessuna possibilità di sviluppo
Non opaca attraversa la crisi economica che attraversa che attraversa la crisi industriale che attraversa e
Siamo al quindici sedici per cento della prodotto industriale
Del PIL prodotto dall'industria quando diciamo che vogliamo tornare al venti del due mila e venti
A dire che il venti per cento deve essere fatto dall'industria delle nostre ricchezze sarebbe semplicemente quello che era prima della crisi quindi vedete quanta difficoltà dobbiamo vincere
Recessione stadiazione avete sentito prima dibattiti allora questo Europa non ci va bene non è quella che voleva borbonico né quella che abbiamo condotto noi in questi anni
Dalla l'emergere della crisi del due mila sette due mila otto che abbiamo spesso contrastato
Si parlava prima del referendum sul fiscal compatta
Adesso non avrebbe senso adesso la partita un'altra la sfida è un'altra e fare le cose in questo contesto e farle bene farli d'Europa e farli d'Italia e lavorare ma sulla voglio dire che voi ci eravamo astenuti a livello europeo su alcuni regolamenti abbia votato contro quindi somma
Come siamo arrivati fin qui non ci piace non è nostra responsabilità di tutto vogliamo cambiare l'Europa queste punto
Cambiarla dove in quale direzione in una direzione diciamo di di di di i maggiore conquiste sociali possiamo dire così chiamiamolo welfare chiamiamolo coesione un tempo si chiamava giustizia sociale insomma in condizioni di migliori benessere di equità
Perché in quei pochi tratti Codato dimenticato di dire che le differenze sono cresciute moltissimo sono cresciute c'è chi è stata molto bene citi andati dietro c'è chi mezzo fatica
Quindi c'è davvero bisogno di un grande grande cambiamento dove le politiche economiche sociali sono insieme là dove la parola riassuntiva eh crescita
E occupazioni una crescita per l'occupazione allo sviluppo che dia lavoro perché lavoro essenziale
Ne soffrono i giovani ne soffrono le donne ne soffrono gli uomini di mezza età lettere parliamo sempre di disoccupazione giovanile ci dimentichiamo gli over quaranta gli over cinquanta che sono lì non da terra di mezzo
E dovremmo parlare di più anche nella politica economica nazionale
Allora tutto questo premesso il cambiamento deve essere forte deve essere veramente decisivo non eri vietare il punto cui siamo eh mettere un ordine diverso nelle priorità
Mettere l'accentuazione sugli strumenti sediamo un dato vogliamo rimane la come
Concretamente come e quali strumenti quali risorse allora il piano per gli investimenti è uno dei capitoli fondamentali
Si devono trovare risorse salariali movimenti pubblici
Vince lo premiò nel senso che nella fornita su un piatto d'argento che gli enti pubblici non è una cosa inaudita pubblici non accetto so che la vede è il famoso e quello che dovrebbe essere il famoso nuovo piano si della commissi della nuova Commissione attinenti dovesse come i privati e insieme e siccome siamo né sì certo confini e vogliamo che
Ma siccome siamo nel semestre europeo esile dedica Mogherini ha avuto delle notizie
CIA beh alcuna ce le ha illustrate prima
Tranne posso dire Danilo confusione nel versante il Parlamento da espiare o chiunque solo a parole amo capitali per un minuto sei un che riterrà con un piano additional cioè di risorse nuove aggiuntive
Pubbliche Beille etc e privati perché capitali da qualche parte staranno in questa Europa capitali privati stabile Lussemburgo o stanno lì pronti a essere investiti se facciamo le politiche giuste
Se viene con un piano che non è addizionali
è la rimessa insieme delle stesse risorse già stanziate nell'insufficiente e bilancio pluriennale europeo dire il mondo mi ha detto che al dice un'altra noi lo aspettiamo al varco con un piano di risorse in più ecco allora come sarà questo piano
Ribasso proprio mulino mi è rimasto un minuto quindi grazie ringrazio no
Questa sarà esattamente la sfida cioè da
La nuova Commissione io mi aspetto che il piano possa essere presentato come chiunque l'ha detto per febbraio dell'anno prossimo perché dalla nuova Commissione qualche mese di lavoro per fatto
Io mi è stato che il piano abbia per l'appunto risorse aggiuntive che vengano dalla Banca europea di investimenti che si concentreranno non
Sull'idea di
Investimenti a pioggia
Ma
Mirati su grandi piani infrastrutturali di investimenti in qualche modo su alcune cose io un carnet accettate secondo me sono quelle giuste adesso però bisogna realizzarle ricerca
Infrastrutture trasporti progetti europei banda larga cosa fondamentale anche per il nostro Paese e fonti rinnovabili e reti energetiche che in questo momento l'abbiamo scoperto ahimè in modo un po'brusco è una delle cose che ci serve di più
Il punto fondamentale sarà quello di mettere risorse aggiuntive
è una cosa ci tengo a dirlo perché dobbiamo avere anche un po'più di consapevolezza di noi stessi e di orgoglio ora noi siamo impegnati
A fare le riforme come sta si è sempre detto in questi anni a fare i compiti a casa cosa che secondo me dovremmo cancellare dal nostro vocabolario perché l'idea che c'è qualcuno a Brussa che decide perché seguiamo mentre siamo noi che se che decidiamo a Bruxelles insieme agli altri tutti insieme facciamo i compiti
E ci siamo dati tutti insieme
Stiamo facendo un'enorme un'enorme
Sforzo di cambiamento in questo Paese lo chiamo sforzo
Sapendo che ci sono resistenze che ci sono difficoltà che ci sono fatiche ma è nostro interesse farlo la cosa che serve però è anche spiegare a noi stessi
Che siamo bravi
Ora non voglio di dipingere tutto roseo ma
Non è un problema italiano la disoccupazione e la mancanza di investimenti e gli altri ci devono aiutare i disoccupati in Europa sono ventisette milioni
Ventisette milioni ho detto prima in modo molto veloce ma vorrei sottolinearlo sono i cittadini di Belgio e Olanda messi insieme sono due Stati membri messi insieme
L'Italia è un pezzettino piccolo così di questi ventisette milioni è un problema dell'Europa ed è per questo che l'Europa deve rispondere
Quindi questa è la sfida che proviamo a fare cambiamo l'Italia
Facciamo in modo che il piano sia vero e con risorse aggiuntive facciamo che le risorse siano spese per le cose che servono i grandi piani non in mille rivoli e che servono a tutti gli europei perché dobbiamo anche smettere questa veramente la nostra sfida politica più grande
Di pensare l'Europa come un Pase di ventotto siamo europei dobbiamo pensare da europea ecco dobbiamo decidere da europei e questa è veramente la grande sfida più grande la più grande delle sfide che abbiamo davanti a noi
Bene
Grazie a Federica Mogherini grazie a Patrizia Toia lasciamo
Sul palco Susanna Camusso
E
L'Alto rappresentante saluti grazie a tutti