XLVI Congresso del PSI (straordinario)

Esso
Dichiaro aperti
I lavori
Del quarantaseiesimo congresso nazionale
Del partito socialista italiano
Desidero subito porgere un saluto
Alle delegate
E ai delegati
A lei invitate e agli invitati
E a tutti gli illustri ospiti
Chiamo ora alla presidenza onoraria
I membri della direzione del partito
I segretari delle federazioni socialiste di Bari e della Puglia insieme ad una rappresentanza dei socialisti pugliesi nelle istituzioni
La delegazione socialista al governo una rappresentanza socialista nel Parlamento nazionale ed europeo
Una rappresentanza socialista il sindacato la cooperazione eccetera
E la delegazione del movimento giovanile socialista
Propongo al congresso l'elezione della presidenza effettiva nelle persone dei compagni Aniasi Gorgoglione Boselli Cerofolini con l'amara Lagorio
Manca marzo viaggio Pilliteri Polese nello Scevarolli Lino Tognoli Carlo Bittarelli Paolo
Do ora lettura
Non si può non farlo di un messaggio che la presidenza propone di inviare al Capo dello Stato onorevole Francesco Cossiga
I socialisti italiani riuniti a Bari per celebrare il loro congresso le rivolgono un sincero devoto saluto
I socialisti italiani salutano il il garante della Costituzione il rappresentante dell'unità nazionale che giustamente sprona le forze politiche agli adeguamenti necessari alle nostre istituzioni per fronteggiare le grandi sfide interne e internazionali e per meglio realizzare delle mutate condizioni del nostro tempo i principi fondamentali della stessa Costituzione
Il custode del primo di tali principi la sovranità popolare
A cui è doveroso rimettere le scelte essenziali sulla forma della Repubblica
Il nostro congresso lavorerà per quelli che sono per noi due Fini parimenti utili al rafforzamento e allo sviluppo della nostra democrazia
Il rinnovamento della Repubblica e l'unità di tutti i socialisti
Intendiamo fornire così un contributo alla ricerca di soluzioni attorno alle quali possano maturare i necessari consensi e posso essere costruito un futuro di lavoro di giustizia e di serenità per la nazione italiana
Do ora la parola alla compagna Daniela Mazzucca segretario della Federazione del Partito Socialista di Bari
Lontani
E cari compagni
Sento di esprimere un sincero ringraziamento per avere scelto Bari
Quale sede di questo quarantaseiesimo congresso straordinario del partito che sicuramente rimarrà straordinario per quello che sapremo proporre al Paese da Bari Partini nel mille novecentoquarantaquattro con il congresso del Comitato nazionale di liberazione il confronto fra le forze antifasciste
Che portò all'approvazione della nostra carta costituzionale
Dal congresso socialista di Bari siamo certi verrà l'indicazione politica con trenta per la grande riforma istituzionale che il Paese attende e che il Presidente Cossiga opportunamente sollecita
Grazie compagno Craxi per l'occasione che ci è data come socialisti Baresi
Di indicare a tutto il partito l'orientamento riformista del nostro elettorato che fa di Bari una roccaforte nella propria nella presenza socialista del nostro Paese
Un caldo e ospitale benvenuto a tutti gli intervenuti al congresso a tutti i compagni e in particolare a tutte le compagnie
Le donne vogliono con forza una politica concreta che sappia dare una risposta ai disagi quotidiani
E che venga fatto solo nell'interesse della gente anche a questo contribuirà il congresso socialista di Bari
Un ringraziamento grande a Bari e ai cittadini baresi per l'ospitalità impegno la cortesia che hanno voluto dimostrarci
è un rapporto antico e stimolante quello fra Bari il nostro partito un rapporto che si consolida di prova in prova di anno in anno a partire dal settantasei
Anno che segna il punto più basso è il punto di svolta nel partito e per quel che ci riguarda anche a Bari
Lì infatti è possibile cogliere i primi sintomi di nuove avventure imprenditoriali l'apparire di nuove vocazioni moderne
è il consolidarsi di una diverse meglio strutturata classe dirigente che hanno portato Bari ha un ruolo di città diversa nel panorama meridionale
Di pari passo cresceva nel partito una nuova sensibilità una diversa capacità di cogliere governare il nuovo sotto l'impulso della politica nazionale del partito
Possiamo dire che la società è partito hanno saputo crescere insieme coniugando concretezza Fantasia tradizione arriva al momento
Ma non è stato tutto semplice a cominciare dalle contraddizioni che hanno segnato lo sviluppo di Bari e della Puglia in un quadro tutt'altro che armonico
E a fare da cornice ai problemi alle difficoltà che una tale di situazione già di per sé crea in termini di tenuta sociale credibilità delle istituzioni
Il terrificante avvento della criminalità organizzata
Un fenomeno relativamente nuovo ma questa omologante o la Puglia ad altre più sfortunate realtà meridionali
E che fa oggi di Bari una città accerchiata
Assediata da appetiti mafiosi che se non arginati per tempo anche con misure eccezionali inevitabilmente finiranno per prevalere
Come del resto dimostrano le inquietanti notizie di questi ultimi giorni la vicenda di Bitonto è emblematica
E gli allarmi più volte lanciati da tutti nel tempo
Dicevo del forte profondo rapporto fra società è partito a Bari è un rapporto fatto di fiducia e di consensi crescenti tutto ciò ha creato sconcerto e ha riproposto antichi integralismi
Non si è voluto accettare la sfida sul terreno della quinta della creatività della progettualità delle innovazione se piuttosto fatto ricorso al vecchio armamentario d'annata
Avevamo in mente che si potesse parlare confrontarsi per rispondere alla domanda di efficienza
Stabilità che viene dal Paese
Pensavamo che prima dovessero venire le cose il Progetto poi i compagni di strada per misurare sul terreno delle cose concrete dei bisogni della gente i tempi e modi di un progetto
Invece per riprendere un attimo il filo degli eventi da maggio scorso ad oggi nella Democrazia cristiana locale tra le forze laiche è emersa una sola risposta
Una sete di rivincita nei nostri confronti un viscerale orientamento anti socialista che ha favorito la riesumazione dei vecchi cadaveri del centrismo
Si è cercato di governare senza e contro i socialisti alla Regione Puglia
Alla provincia di Bari e di Foggia allaccio nella città di Bari dove il partito conta il trenta per cento il trentun per cento
Ottenendo l'unico risultato dall'immobilismo e di una sostanziale impotenza ad affrontare i problemi del nostro territorio
Qui nella nostra realtà si è cercato di sperimentare soluzioni arretrata e conservatrici che non hanno condotto a nulla
I socialisti negli ultimi mesi hanno svolto con attenzione il ruolo politico dell'opposizione dimostrando di saper fare bene anche quella
Proponendo iniziative sollecitando gli enti locali ad una più incisiva azione
La storia barese degli ultimi mesi sta lì a dimostrare che i socialisti sono in grado di svolgere il compito che spetta loro in qualità di forza dirigente nazionale quale che sia il ruolo istituzionale
Inoltre motivare compagnie cari compagni da questo congresso io credo che debbano scaturire chiare indicazioni in merito al nostro modo di essere di sentirci partito
Sono finalmente alle nostre spalle epoca in cui ogni dibattito estenuante finiva con l'indebolire la forza del partito
La vivacità e il confronto non sono mai mancati in questi anni e non devono mancare oggi ma è una ricchezza quella dell'unità interna che non va dissipata che va custodita gelosamente per dare corpo alla grande sfida che lanciamo da questo congresso ai temi della riforma istituzionale dell'unità dei socialisti e quindi agli impegni che ci attendono nei prossimi mesi
Care compagne e cari compagni un fraterno Urio di buon lavoro
Grazie compaia Mazzuca e grazie a tutti i compagni della federazione di Bari che ci hanno permesso di organizzare questo bel congresso do ora la parola al professor Enrico dal fino al sindaco di Bari
Mandorle della città
Che ho l'onore di rappresentare
Poi però a tutti i congressisti e per ciascuno di loro all'onorevole Craxi il benvenuto cordiale Errani è un sincero augurio di proficuo lavoro
La scelta di Bari città operatrice di pace per questo congresso possa rivelarsi pellicce
Guardo infatti alle mie spalle
Questa porta spalancata simbolicamente verso l'infinito
E penso a quanto sia appropriata oggi l'immagine in questa nostra città da sempre porta dell'Oriente per l'Italia e per l'Europa
Il mio augurio
Il mio augurio e che in questo congresso si possa portare l'attenzione
Ai Paesi dell'Est
Amici di Bari e con i quali Bari a articolate che l'azione
Questo congresso peraltro cade in un particolare momento per il nostro Paese
E il mio cuore anche nel senso che si vedi un autorevole voce verso gli elementi essenziali da cui partire per una reale modernizzazione dello Stato e per una effettiva ripresa dallo sviluppo economico
Per l'ufficio che ricorda però in primo luogo ritengo vada posta la necessità di ricondurre i pubblici poteri ad un rapporto di servizio verso i bisogni della collettività
E le autonomie locali sono in prima linea in questa rivoluzione silenziosa Cary Cooper il senso dello Stato e la garanzia dei diritti dei cittadini
Sono in prima linea le autonomie locali anche perché la globalizzazione del mercato
E la sua organizzazione per l'aereo fa parlare all'Europa il linguaggio delle nazionalità e delle sue articolazioni
Più che il linguaggio dei singoli stati nazionali
Per questo amiche e amici socialisti buon lavoro noi attendiamo un volto da questo posto confessa grazie
Grazie signor sindaco do ora la parola al segretario del partito compagno Bettino Craxi per la relazione introduttiva
Saluto
Ho dovuto
Saluto e ringrazio
Saluto e ringrazio tutte le compagne e compagni
Partecipano
Saluto e ringrazio
Tutte le compagne dei compagni che partecipano a questo congresso straordinario
Straordinario
Perché ci pone a cavallo di avvenimenti
Straordinario
Perché si impone a cavallo di avvenimenti straordinari
Che non potevano non comportare una nuova riflessione
Uno sforzo di approfondimento ed una ricerca di maggiore chiarezza rispetto alle prospettive e dai compiti che investono il nostro ruolo la nostra responsabilità la nostra azione politica futura
Saluto con affetto la città di Bari come sempre bella ospitale e dinamica
Il dinamismo
E lo sviluppo di Bari e delle Puglie
Pure in mezzo alle contraddizioni che certo non mancano mai tanti squilibri sociali non risolti
Restano senza dubbio uno dei più grandi motivi di incoraggiamento e di fiducia per il futuro del Mezzogiorno d'Italia
Esprimo la gratitudine di tutti i socialisti italiani ai socialisti Baresi e pugliesi per i successi elettorali che essi hanno conseguito in questi anni e che costituiscono la premessa di nuove tutte
Sì sono il frutto del loro impegno sociale
Del bilancio di buone amministrazioni
Di notte di modernizzazione e di progresso condotte nel solco di una tradizione di democrazia e di popolo che vanta radici antiche e figure gloriose di pionieri
Del movimento socialista
Qui il socialismo è sorto alla fine del secolo scorso
Come ansia di riscatto e di giustizia di conquista del diritto alla vita di soddisfacimento dei bisogni più elementari di lavoro e di sopravvivenza
Un socialismo di impronta riformista
Costretto dalle condizioni di allora ad una vita dura fatta anche di lotte a stare e sanguinosa
In quegli anni la rivista che circolava
Va bene
E che è stato
Ciad me continuare
In quegli anni la rivista
Che circolava tra i socialisti pugliesi
Terra la critica sociale di Filippo Turati
è questa la terra di Gaetano Salvemini per il quale il socialismo
Attuabile
Solo nella forma più pratica più urgente
Più doverosa dir riformismo politico
è la terra di grandi sindacalisti come Di Vittorio
La terra
Del martirio di Giuseppe Di Vagno e del popolo
Di formiche di Tommaso Fiore
E noi siamo avanzati in Puglia sotto lo stesso segno di modernità e di progresso
Che sia pure con diversa intensità
Marca l'avanzata socialista in tutte le regioni meridionali
Essa procede in lotta contro il degrado la stagnazione e il parassitismo
Contro ogni forma di criminalità organizzata è in lotta per superare i ritardi le arretratezze
Per ridurre le distanze con il resto del Paese e non per mantenere conservare i falsi privilegi che dall'attuale stato di cose possono derivare
Rivolgo un ringraziamento al presidente della Repubblica
E gli siamo grati in particolare perché
In un momento in cui l'imbarbarimento fazioso della polemica politica
Tendeva ad esprimere il peggio del peggio
Contro di noi
Egli ha voluto ricordare chi noi siamo e da dove veniamo
Un partito un partito di tradizioni combattenti per la libertà la democrazia e la repubblica
E che oggi vuole concorrere al rinnovamento della Repubblica
All'inizio ore funzionamento del suo sistema democratico al consolidamento della libertà su cui esso si fonda
In questi mesi di fronte alle situazioni di tensioni e di difficoltà
Che si erano create attorno al Quirinale noi abbiamo preso con fermezza le posizioni che era nostro dovere di prendere
Abbiamo mantenuto le distanze verso polemiche rispetto alle quali ci sentivamo estranei abbiamo sottolineato puntualmente il vigore ed il rigore
Di richiami e di affermazioni che si proponeva hanno di esaltare sino in fondo il valore dei principi della Costituzione e della democrazia
Un forte impulso al rinnovamento delle istituzioni repubblicane
Di cui il messaggio che il capo dello Stato ha inviato ieri al Parlamento rappresenta un'alta e significativa espressione e confermo
Sin da quando hanno preso le mosse
Le iniziative che poi sarebbero sfociate in una vera e propria campagna contro il Presidente della Repubblica
Noi ci siamo subito schierati in difesa dell'istituto
Dell'uomo e della verità
Contro il tentativo di creare una situazione di marasma al vertice delle istituzioni
Il tentativo è stato evidentissimo
Non lo ha visto solo chi non lo ha voluto vedere ho Chi pensava al tirar delle somme di trarne qualche vantaggio
Vi si è buttata inizialmente a capofitto
Tutta una serie di settori e di personaggi della opposizione di sinistra fortemente spalleggiati dai loro sostenitori
Un codazzo di accompagnatori
Qualcuno esibizionista
Qualcuno silenzioso
Ma tutti i migranti e desiderosi di giungere al medesimo obiettivo
Determinare una situazione talmente intossicata e confusa da rendere inevitabili le dimissioni del Capo dello Stato
E poi sarebbe cominciato il bello
Il Quirinale con una sventagliata di polemiche
Ha risposto per le rime e qualche volta anche oltre le rime
La campagna di assalto ha finito con il perdere ogni slancio ed ogni efficacia
Poi come si addice alle abitudini del Bel Paese sono cominciati a comparire i segnali di fumo
Le marce all'indietro senza dare nell'occhio
Gli armi stizzito
Gli abbracci
E i tarallucci
Sono emerse
Sono emerse in questo periodo vicende come quella di Gladio che ci hanno riportato agli anni difficili del nostro dopoguerra
Sono stati aperti anche altri capitoli dolorosi della tormentata fase post bellica
E io mi auguro che alla fine si giunga a stabilire un quadro definitivo e veritiero su tutto
Sono vicende che stanno alle nostre spalle
Appartengono al passato e che comunque non possono pensare ed essere fatte pesare in modo abnorme e strumentale sulla realtà di oggi e men che meno condizionarne il futuro
Le cose si sono poi complicate con le tensioni e le polemiche intervenute tra il Presidente della Repubblica ai vari esponenti della Democrazia Cristiana
Le contrapposizioni e le complicazioni che sono insorte nell'ambito istituzionale
E che ora si rinnovano
Non fanno altro che aggravare ulteriormente una situazione politica già di per se stesse attese confusa
Configurando in caso di palese contrasto politico costituzionale
Che non ha precedenti e sul quale il nostro dibattito compirà tutto il necessario approfondimento
Non è mancato chi ha visto formarsi in questo agitato lo scenario
Niente meno che un asse strategico tra i socialisti e il capo dello Stato
Mi si consenta di dire che si è trattato e si tratta delle tipiche escogita azioni dei politologi del bar dell'angolo
Dei giornalisti inventori di sigle deperibili
E dei politici arruffoni che stanno al loro seguito
Ora noi desideriamo rinnovare al Capo dello Stato l'augurio di giungere serenamente alla conclusione suo mandato libero nell'esercizio dei suoi poteri nella piena libertà delle sue opinioni non incompatibili con le sue funzioni
Compagne e compagni sulla vicenda del referendum
Debbo presentare al Congresso una memoria difensiva
Fin dall'inizio
Fin dall'inizio noi ci eravamo dichiarati contrari ai tre referendum che venivano proposte in materia elettorale
Essi non si limitavano ad abrogare i sistemi elettorali vigenti ma ne creavano di nuovi completamente diversi
Li consideravamo manifestamente incostituzionale
Anzi incostituzionali simili
Due di essi sono stati giudicati tali dalla corte
Con un'argomentazione
Che non si è poi ben capito perché non sia stata va be fatta valere per tutti e tre
Il segreto copre il volto con cui la Corte ha deciso
E forse solo un giorno la storia dirà eloquentemente come sono andate le cose
Noi per parte nostra non abbiamo cambiato opinione
La richiesta del referendum ci appariva incostituzionale
Inutilmente riduttiva del potere dei cittadini
Socialmente discriminatoria
Abbiamo preso atto con rispetto
Del risultato del voto popolare
Ed abbiamo mantenuto la nostra posizione con coerenza e con dignità
Di fronte ad una campagna
Che ricopriva il voto referendario di significanti assolutamente impropri
Affidandogli un valore palingenetiche o di rinnovamento della vita delle istituzioni
Di lotta alle degenerazioni del sistema dei partiti
Di taumaturgica affermazione della moralità pubblica
Di strumento per la lotta contro la mafia ed i suoi accoliti politici noi avremmo potuto opportunamente metterci in disparte
Ed accordarci
Avremmo potuto financo Fini genocidi crederci e quindi ricrederci
Non ci siamo sentiti di farlo
E per la verità non avremmo avuto neppure il tempo necessario per far
Nella sua fase finale la vicenda si è svolta infatti con un rapido susseguirsi difatti singolare
Nel corso dell'ultima crisi di governo
Al tavolo del governo e della maggioranza fummo noi ad avanzare la tesi di collegare il referendum alle elezioni politiche
In modo da evitare l'inutile speso che veniva calcolata in settecento miliardi
Il governo sembrava convenire
E così gli altri salvo i liberali mentre un esponente della Democrazia Cristiana
Sostenne invece la tesi che collegando il referendum alle politiche si sarebbe raggiunto inevitabilmente il quorum
Mentre diversamente votando subito il quorum non sarebbe stato raggiunto
E fu così che il governo che in Parlamento aveva giudicato opportuna la nostra proposta successivamente ritenne opportuno rotolare verso questa tesi
Subito dopo venne la sorpresa finale costituita dalla decisione della Democrazia Cristiana di non schierarsi per il no
Dopo che tutti i suoi maggiori esponenti si erano dichiarati apertamente per il no
Con questa decisione la sorte del referendum era praticamente segnata
A noi non restava che arroccarci sulla linea della denuncia e della protesta
Vedete compagni constatare di trovarsi in una minoranza
Non significa sentirsi sconfitti
Noi non abbiamo ingaggiato una battaglia
Non abbiamo organizzato una campagna
Non abbiamo usato argomenti e mezzi polemici impropri
Sconfitti saranno stati semmai i cultori ai praticanti Del Neri
E cioè coloro che parteggia nudo nell'animo loro per il no hanno finito con l'aprire le porte anzi
Mi permetto di aggiungere che sconfitti saranno alla fine anche con loro
Che hanno immaginato la nascita di una nuova alleanza politica generale magari diretta a spron battuto contro di noi
E che invece è solo il frutto della loro fantasia e della loro faziosità
Le maggioranze referendarie come abbiamo già visto in precedenti esperienze si compongono e si scompongono secondo un gioco democratico
Le cui regole vanno rispettate non forzate salvo snaturarlo né il valore il significato e la porta
Mi auguro invece che non risultino alla fine sconfitte le sincere aspirazioni al cambiamento i al rinnovamento che certamente si sono in parte riversata in questa manifestazione di voto
Se è una lettura corretta del voto referendario
Porta a concludere che è diffusa nel Paese
Una volontà di riforma e di rinnovamento delle istituzioni ebbene noi non da oggi noi siamo della partita
C'è una corretta lettura
Rileva anche la confluenza di correnti protestatari è qualunquista
Che hanno immaginato di portare un attacco frontale puramente distruttivo ai partiti
E da un sistema imperniato sul ruolo essenziale dei partiti democratici ebbene allora noi non ci uniamo a questo coro
In un libro intervista di alcuni anni fa
Giovanni Spadolini ricorda
E fa suo
Un significativo
Monito
Di Ugo la Malfa
Se capeggiati un movimento di rivolta al sistema mi disse
Avrei forse tre quattro milioni di voti
Non li potrò mai a vere questi voti disse la madre
Io sono un uomo del sistema
Della democrazia così come è nata dopo la liberazione
Mi muovo nel quadro dei partiti
L'ansia anti partitica che sta investendo il Paese non può essere accarezzata
Il compito di noi politici e di incanalare nella non di servirla od essere asserviti ad essa
Ebbene cari compagni penso che questo sia anche il compito nostro
Da più parti si sostiene
Che il risultato referendario ha aperto la strada ad una radicale riforma elettorale
è materia nella quale siamo certamente in ritardo
Così come scontiamo un grande ritardo sulla via delle riforme istituzionali
Tuttavia una riforma elettorale ampia generale ed organica non potrà che andare di pari passo con il futuro processo
Di riforme istituzionali
Se misure più urgenti dir razionalizzazione che correnti hanno ma non stravolgano il principio della proporzionale sono proponibili possibili irrealizzabili che ben vengano
In questa materia
Desidero dichiarare subito la nostra più netta opposizione a sistemi elettorali imperniati supremi di maggior
La legge del mille novecentocinquantatré
Che fu definita truffa
Dai suoi oppositori
Tra i quali il partito socialista
In realtà tale non era
Giacché essa prevedeva un premio di maggioranza ad una coalizione di partiti che già avesse conquistato la maggioranza assoluta
Dei
Diverso è il caso di cui si parla
E cioè di un premio destinato a trasformare una maggioranza relativa in maggioranza assoluta
Ci siamo tuttavia ed innanzitutto chiesto
Quand'è il senso politico
Della proposta avanzata dalla Democrazia cristiana
Di un premio ad una maggioranza relativa
E Dini quorum per il Senato fissato al quarantacinque per cento
In tutti questi anni
Anzi in questi decenni
Le formule di governo si sono sempre fondate su ampie maggioranze parlamentari
Il centrosinistra nelle sue varie edizioni e trans figurazioni
Ha sempre potuto contare su maggioranze oscillanti tra il cinquantacinque e il sessanta per cento dei voti parlamentari
L'instabilità che in vari periodi ha investito il sistema
E ha reso precaria la governabilità e derivata da altri fattori ed altre ragioni
Naturalmente il centrosinistra lungo la strada delle sue diverse esperienze ha subito delle modificazioni tanto né i rapporti di forze quanto nelle regole non scritte della coalizione
Da uno schema che poneva al centro la democrazia cristiana con una corona di partiti alleati si è passati ad uno schema tendenzialmente paritario
Nei quale sono comparsi il concetto e la pratica dell'alternanza
Ritorno all'ora alla domanda
Qual è il senso politico della proposta che viene avanzata
E poiché il solo partito
Che alleandosi con la Democrazia Cristiana
Consente di raggiungere la maggioranza assoluta
è il partito socialista
Ne consegue che evidentemente prevale nella Democrazia cristiana la considerazione
Che si è concluso o sta per concludersi il ciclo della collaborazione con i socialisti e che quindi è necessaria
E che quindi è necessario metter mano ad una riforma elettorale
Che consenta la Democrazia cristiana di poter puntare egualmente alla maggioranza assoluta
Attraverso il conseguimento di una maggioranza relativa ritornando in tal modo a uno schema di un'alleanza della Democrazia Cristiana con formazioni minori e calcolando che è una coalizione di questo tipo non sarebbe in condizioni di raggiungere la maggioranza assoluta
Immaginano poi sempre alcuni strateghi della Democrazia Cristiana
Che mentre il loro partito
Data la sua forza di partenza
Potrebbe più facilmente raccogliere forze minori d'appoggio
Dall'altro lato la grande disperazione eterogeneità
E divisione delle forze in campo renderebbe assai più arduo e di incerto per uno schieramento alternativo ottenere un risultato vince
Naturalmente noi
Riflettiamo
E rifletteremo su questo stato di cose
Specie se la Democrazia Cristiana vorrà insistere
In questa sua proposta
Che come tutti avvertono anch'un carattere dirompente
Restando fermo il regime della proporzionale
Noi solleciteremo da un lato le correzioni utili ad arginare la frammentazione e la dispersione
E da favorire invece le aggregazioni gli accordi e dall'altro ci opporremo ad ogni premio di maggioranza perché lì non abbia ottenuto la maggioranza
Cambiando interlocutori ed alleati
La democrazia cristiana potrebbe teoricamente giungere ad imporre
Questa sua legge elettorale
Ebbene in questo caso affronteremo con la necessaria decisione
La nuova situazione
Non saremo soli nel farlo
Non saremo soli nel raccogliere una sfida di questa natura
Riforma elettorale riforme sociali
Riforme istituzionali riforme economiche
Sono tutte iniziative impegnative che debbono fare i conti
Con una fase finale della legislatura che si presenta come vedete confusa complessa e per taluni aspetti persino convulsa
Mentre in un orizzonte di mesi
Già si delinea la scadenza delle elezioni politiche
Crescono insieme le preoccupazioni
Le televisioni le difficoltà
Doveva essere un anno di proficuo lavoro ma così allo stato delle cose almeno non pare che sia
E tutto lascia credere che così non sarà
La legislatura nel suo complesso ha avuto un andamento tormentato
Ma il bilancio complessivo presenta più di un risultato positivo
Ora tutto si è fatto più precario e più incerto
Anche se governo e Parlamento in più di un settore hanno intensificato l'impegno e sviluppato nuovi importanti iniziative ed altre non meno importanti sono ormai giunte
Vicino all'approvazione definitiva
Avvertiamo l'indebolimento della situazione economica
E l'ulteriore logoramento
Di quella finanziaria
Avvertiamo tutta una sproporzione che ancora esiste tra il dilagare della criminalità
La consistenza e l'efficacia dei mezzi impiegati dallo Stato in questa lotta
Avvertiamo gli elementi di confusione che si aggirano nella situazione politica
Le difficoltà che ne sono derivate che ne derivano non ultima almeno per noi
La difficoltà di una diva ricatto iberica azione polemica con il Partito repubblicano
Con il quale avremmo voluto e vorremmo invece procedere in parallelo di fronte ai problemi centrali della Società italiana e del suo sviluppo
Democratico
Noi per parte nostra desideriamo contribuire a fare chiarezza non solo sulla situazione presente ma anche sulle sue prospettive
Di fronte al Paese oggi di fronte agli elettori domani noi desideriamo che la nostra posizione risulti chiara nei suoi orientamenti di fondo nella sua concreta disponibilità
Nei suoi possibili sviluppi
Ciò di cui abbiamo sempre diffidato di fronte il cui in genere ci siamo ritratti
è stata la tendenza a racchiudere da risolvere tutto il problema politico italiano in una semplice formula parlamentare
Una tendenza alla semplificazione che non è mai abbastanza e non basterebbe a dare tutte le risposte che una forza politica tenuta da
Di per sé sono non è sufficiente a fissare la coerenza tra le politiche i programmi
Non annulla la dialettica tra le forze politiche e quindi ogni possibile evoluzione dei rapporti tra di loro
Allo stesso modo noi abbiamo sempre operato per evitare situazioni di incertezza
Disorientamento
E dell'immobilismo
Abbiamo cercato sempre di concorrere con impegno alla stabilità politica di contribuire alla governabilità del Paese
Abbiamo affrontato con responsabilità e realismo situazioni di grande difficoltà
Abbiamo contribuito a fare avanzare in ogni campo le riforme possibili
Anche se non sempre siamo riusciti ad ottenere il risultato che ci proponevamo di raggiungere
Il quadro dei problemi che stanno di fronte oggi alla Società italiana
Non è di natura tale da consentire vuoti di sorta
Situazioni precarie di instabili indefinite o improvvisate sperimentazione
Il quadro dei problemi che la società italiana dovrà affrontare nei prossimi anni porrà tutte le più significative forze politiche del Paese
Di fronte a grandi responsabilità
E le costringerà a prove impegnative e difficili
Nella libera dialettica democratica sarà offerta a tutti la possibilità di un concorso costruttivo
Nell'interesse generale di una società come quella italiana che è giunta ad un crocevia delicato e contrastato del suo sviluppo e del suo ulteriore progresso
In questo senso c'è e non potrebbe non esserci allo stato delle cose tutta la nostra disponibilità
Ad esaminare con la Democrazia Cristiana i problemi e gli obiettivi che possono dare un senso ed una utilità generale al mantenimento e dallo sviluppo della nostra collaborazione
Purché
Naturalmente non sia la Democrazia Cristiana stessa ad elevare ostacoli e a presentare chiusure di vario ordine che vanificherebbe ero il nostro proposti
Cioè nel contempo da parte nostra
La volontà di promuovere di realizzare
Un processo di unità socialista
Che sia perché si rivolge in primo luogo ai partiti che aderiscono alla internazionale
E cioè al Partito socialista democratico italiano che ne è membro al pari nostro
Le al Partito democratico della sinistra che ha raggiunto in questa organizzazione lo Stato
Di osservatore
Invitato
è un processo che non va messo in contrapposizione
Con le esigenze che nascono dalla stabilità politica
Dai termini in cui potrà realizzarsi una collaborazione di governo
E con gli equilibri che la potranno sorregge
Quando un processo di questa natura Sarra realizzato e compiuto
Nei tempi e nelle forme possibili
E che noi auspichiamo possono essere chiare
Vincolanti ed liberamente accettate da tutti
è evidente che si determineranno allora equilibri diversi in una situazione tutt'affatto nuova sulle cui potenzialità possibilità irresponsabilità
Torneremo allora a riflettere
I cambiamenti straordinari che sono in corso attorno a noi
Impongono in ogni caso a tutti
Di accelerare il passo
Tre avvenimenti di portata storica stanno segnando un'epoca
La fine dell'impero sovietico
E la caduta del comunismo nell'Europa orientale
La sua crisi irreversibile
Nella stessa Unione Sovietica e nelle altre parti del mondo
I problemi della costruzione della pace
Nel Medioriente nel Mediterraneo
Dopo la guerra del Golfo e la necessità di un rapporto nuovo tra il nord e il sud del mondo
L'ingresso dell'Europa comunitaria
In una fase ulteriore della sua integrazione per una unione economica e politica
Ed i suoi doveri e le sue responsabilità
Verso il resto del mondo
La crisi del potere sovietico del sistema comunista mentre da un lato è stato giustamente salutata come la fine di uno dei sistemi più oppressivi ed inefficienti della storia moderna
Dall'altro come era inevitabile
Ha creato un'infinità di problemi difficilissimi
Un vuoto terribile
Entro il quale ribollono bisogni nuovi e rivendicazioni antiche
Conflitti di nazionalità conflitti politici e sociali
La costruzione di un sistema alternativo
Fondato sulle nuove basi democratiche richiederà tempo richiederà tempo e risorse non potrà subire forzature
Ne potrà svilupparsi sotto il segno di un liberismo selvaggio che porterebbe solo alle più cocenti delusioni e dai più grandi contrasti
Nell'ex Repubblica democratica tedesca
La produzione letteralmente crollata
E si sta formando un esercito di disoccupati
è in forte crisi l'intera Unione Sovietica
Sintesi integra in questi giorni la Repubblica federale jugoslava
Altri paesi vivono in uno stato di disordine e di forti intenzione interni
Quello che è certo che occorrono grandi risorse per fronteggiare bisogni urgenti e bisogni di investimento
E tutto il mondo occidentale
Che pure deve fare i conti con le proprie difficoltà interne
E con i propri squilibri
è posto di fronte a nuove grandi responsabilità
Alle frontiere della fortezza Europa
è iniziata una pressione
Che proviene dall'estero
E che si aggiunge alla pressione che muove dal Sud
Gli albanesi disperati che hanno attraversato il mare attratti dalle luci della città sono solo l'avamposto di un esercito che potrebbe mettersi in marcia
Per l'una e l'altra sono destinate ad incidere sulle prospettive europee nei prossimi anni
E creare problemi di complessa soluzione soprattutto ai Paesi europei più esposti tra i quali senza dubbio c'è anche l'Italia
La guerra del Golfo
Ha posto fine alle avventure delle mini potenze aggressiva
Ma non ha riportato o non ha riportato ancora
Una pace sicura e definitiva nella regione
Una pace fondata sul diritto dei popoli
Dei popoli più derelitti
I palestinesi i curdi i libanesi che cercano di uscire dalle loro divisioni
Una pace fondata sul riconoscimento e la collaborazione tra gli Stati della regione
E sull'avvio di un nuovo pacifico sviluppo per tutti
E tuttavia compagni nuove strade si sono aperti sono strade percorribili possono essere costruite solo dalla mio Pia politica dal fanatismo e dal ritorno dell'estremismo
Cioè attorno a noi
Un Mediterraneo inquieto
Attraversato da ventate di fondamentalismo islamico
Con economie fragili
Ed un incremento demografico totalmente squilibrato
L'Europa e l'Italia con l'Europa
Hanno il dovere di essere ad un tempo consapevoli e lungimirante
è necessario moltiplicare l'impegno la presenza la collaborazione europea e quindi anche italiana in tutta l'area mediterranea del sud per ridurre le distanze e favorire lo sviluppo locale frenare per regolare i flussi migratori che diversamente sono destinati ad ingrossarsi fuori misura e fuori controllo
L'Europa comunitaria e dal canto suo in cammino verso il mercato unico
Sì di finiscono i lineamenti e le strutture della Unione economica e monetaria
Un processo il cui punto terminale sanarla realizzazione della moneta unica
E questo comporta e comporterà per l'Italia la necessità di una coerenza assai più stringente ed impegnativa
Già ora dobbiamo recuperare ritardi
Dobbiamo ridurre differenze che diversamente ci danneggerà hanno enormemente
Rimuovere anomalie
Che l'Unione europea non potrà accettare
Votiamo attorno a questioni arcinote
E tuttavia ben lontane dall'essere risolte
In Italia è calata la produzione
è diminuita l'occupazione
Ha perso punti la nostra competitività
L'inflazione
Che aveva ripreso a salire paura ridotta e soprattutto va ridotto il differenziale che ci separa dai maggiori Paesi industriali
Va ridotto il deficit della finanza pubblica il record negativo italiano in tutto il mondo industrializzato
Va ridotto gradatamente progressivamente ma incessantemente
Agendo su entrambi i versanti dell'entrata e della spesa e scegliendo misure effettivamente efficace e da affrontando le difficoltà politiche e le resistenze particolari che ogni azione di questa natura comporta
Nella consapevolezza che il corso delle cose non corretto e lasciato a se stesso porterà tutti verso guai di portata ben maggiore
Senza un grado significativo di collaborazione sociale
Negli anni passati l'inflazione non sarebbe stata debellata
Fu allora una grande prova di maturità dei sindacati e del mondo del lavoro
Egualmente nella fase attuale riduzione dell'inflazione e risanamento finanziario
Richiedono un alto grado di collaborazione delle forze sociali e del mondo del lavoro
Una giusta definizione del salario
Una salda difesa del suo potere di acquisto
Ma una politica dei redditi strategica e non contraddittoria
Una situazione più sana della finanza pubblica come tutti capiscono bene
E la condizione per attuare politiche sociali più efficace dirette a proteggere i gruppi sociali più deboli
L'Area venir
Del bisogno e della povertà
A combattere il degrado di tante periferie urbane
A rafforzare anche l'offerta pubblica di case a prezzi equi accessibili anche ai livelli salariali più bassi
Nel campo sociale noi stessi abbiamo compiuto un grande sforzo di elaborazione di aggiornamento delle nostre proposte
E abbiamo sviluppato una continua pressione una continua iniziativa
Desidero in particolare sottolineare il valore dell'iniziativa assunto nel campo della difesa degli anziani dei problemi dei minori degli handicappati e l'importanza di tutta la politica svolta a sostegno della parità uomo-donna per il riconoscimento del lavoro casalingo e poi ancora la politica di iniziativa socialista
Per affrontare i problemi dell'immigrazione
La nostra presenza il nostro sostegno alle iniziative pubbliche volontarie impegnate nell'opera di prevenzione e di cura delle tossicodipendenze
Un ciclo espansivo
Che si mantenga alto
Deve produrre delle capacità di intervento nel Mezzogiorno d'Italia assai maggiore e assai diverse di quante non siano state sino ad oggi prodotta
Ne condizione tuttavia un clima di sicurezza e di ordine che oggi è tutt'altro che è assicurato
Ne condizione la fine di interventi dispersivi e in non pochi casi letteralmente dissipatori di risorse
L'attuazione invece di grandi Progetti strategici
Servono investimenti organici
Nei settori delle infrastrutture di trasporto
Delle aree urbane
Dell'acqua delle piccole e medie imprese del turismo dei beni culturali e della innovazione tecnologica
Nelle aree che soffrono di più grande arretratezza economica e dove soprattutto si concentrano nelle forme più sconvolgenti e pericolose i fenomeni malavitosi
Occorre realizzare una straordinaria concentrazione di sforzi
In vista non solo della necessarie iniezione di fattori economici e produttivi ma anche della ricostruzione di un saldo tessuto culturale e sociale
La grande criminalità organizzata
Da alcune aree meridionali
Dilaga e sale verso le grandi città
Fondando il suo potere in primo luogo sul traffico della droga
Il traffico della droga e diventato il pilastro centrale
Della struttura criminale
Una grande ricchezza sporca
Che invade letteralmente settori della società
Creando una spirale perversa di interessi di connivenze di complicità e di corruzione
E in questi anni le organizzazioni criminali si sono rafforzate e moltiplica
Lo Stato ha dichiarato loro guerra
Il Parlamento ha votato una legge anti droga
Nuove iniziative sono state prese sul teatro interno ed in sede internazionale
Ma gli eserciti messi in campo che pure vincono scontri e scaramucce rendendo loro la vita difficile
Sono ben lontani dall'aver vinto la battaglia
Il problema della lotta alla criminalità la grande
E la minore è diventato più che mai una delle esigenze centrali del paese
Interi territori sembrano talvolta sfuggiti al controllo dello Stato
E nelle grandi città
Soprattutto nelle periferie delle grandi città si diffonde un senso di insicurezza
Distribuzione e di paura tra i cittadini
Uno sfida allo Stato democratico e dalla civiltà dell'intero Paese
Che richiede richiederà un impiego di mezzi anche straordinari
Ma una sfida che alla fine dovrà essere vinta
Senza un miglioramento delle condizioni della finanza pubblica
Sarà difficile dare nei prossimi anni
L'impulso
Che invece è necessario dare alla politica di difesa dell'ambiente
Occorre ridare slancio all'onda verde
E non mi riferisco naturalmente alle fortune elettorale dei Verdi Ri unificanti che saranno quello che saranno
Mi riferisco più in generale alla consapevolezza
Che più che mai lo sviluppo industriale va posto entro certi limiti
Che la difesa della natura da certi eccessi è diventata più che mai vitale che tutto ciò che è stato distrutto ed è ragionevolmente recupera recuperabile deve essere recuperata
Alberto Ron Carey
In un suo recente scritto
Osserva
Che vi sono gli estremisti ecologici
Che arrivano a contestare la maledetta industriale
Ma vi sono poi i riformisti ecologici
Che invece aspirano a moderare correggere
Condizionare l'industria ed orientare le sue opzioni secondo sistemi di giudizio aggiornati all'esperienza e dalle prospettive
Ma anche i riformisti ecologici
Concludono talvolta dicendo basta basta con lo sviluppo quali non basta con lo sviluppo quantità qualitativo bensì con la cieca devozione alla quantità
Con le tecnologie dure
Con la moltiplicazione patologica di bisogni e desideri
Con gli abusi consumati
Dice Ron Carey
Al buon banchetto al gran banchetto della natura
Compagni e compagne
Diversi sentieri
Lungo i quali si collocano i ritardi i bisogni vecchi e nuovi
Le urgenze
Le aspettative
Le potenzialità della società italiana
Sembrano convergere tutti su di una via maestra che deve condurci
Ad un generale rinnovamento delle istituzioni
Nomina del primo l'esigenza sin da un decennio addietro
Quando cercammo di suscitare un'attenzione che non ci fu
Attorno all'idea di una grande riforma delle istituzioni
Avvertivamo il divario che andava crescendo tra una società industriale che avanzava verso luoghi alti
E maturi
Dell'economia europea ed internazionale
E che mutava profondamente la natura ed in grado di complessità dei suoi problemi e delle sue necessità
Ed uno stato del tutto inadatto
A far fronte ai suoi nuovi compiti
Incapace impossibilitato a tenere il passo di una trasformazione continua e di un progresso che entrava in una nuova fase di accelerazione
Ed un sistema politico
Forte delle sue libertà ma debole nella sua efficienza e nelle sue capacità di governo
Da allora non tutto è rimasto immobile e si sono fatti certamente dei passi in avanti
Si sono realizzate riforme settoriali e parziali alcune delle quali di notevole rilievo ma non quando era necessario
Ora la questione ritornata prepotentemente all'ordine del giorno
L'interesse e l'impegno sembrano ormai generali e irreversibili
Anche i più conservatori si sono rassegnati all'idea che la questione non può essere elusa anche se li vediamo già tutti impegnati a disegnare il tracciato del Gattopardo
Il capo dello Stato come ho già detto ha dato dal canto suo un forte impulso
Tanto alla presa di coscienza collettiva quanto all'impegno alla responsabilità delle forze politiche
Lo ha fatto ancora ieri nel suo messaggio al Parlamento controfirmato dal vicepresidente del Consiglio Claudio Martelli
Lo ha fatto sottolineando come
L'impetuosa crescita del nostro Paese
Anche in termini di efficienza e di modernizzazione
Pone da tempo
All'attenzione dei cittadini il problema della corrispondenza
Tra istituzioni consolidate realtà sociale trasformata o in via di trasformazione ossia il divario tra la società politica
E la società civile
Chiamando i partiti definiti come strumenti indefettibili e insostituibili della democrazia
A liberarsi
Dai gravi impedimenti connessi
All'esercizio di funzioni improprie
E da contribuire a rendere vitale il circuito democratico
Combattendo ed eliminando quei fenomeni degenerativi che finiscono inevitabilmente per delegittimare le istituzioni democratiche
E da ammonendo la classe politica
Che la volontà di partecipazione attiva della gente alle scelte fondamentali che riguardano l'assetto del nostro sistema e quindi l'avvenire della nostra comunità
Il rifiuto della pura mediazione esterna Utena eterogenea gestione del consenso
Sono questi valori e sentimenti che ci dovrebbero tenere ben presenti in particolare quando si deciderà sugli immobili e sulle forme della partecipazione popolare al procedimento di rinnovamento delle istituzioni
E quindi sul modo di riconoscere e di affermare in concreto
La naturale primigenia preminenza della sovranità popolare ed il carattere originario dell'essere il popolo in democrazia l'unico è vero sovrano reale
Nel suo messaggio
Il Presidente della Repubblica rileva ancora
In materia elettorale
E di riforme costituzionali
Che in un solo caso
I regimi democratici
Posso Turano come preferenziale il sistema proporzionale nel senso più ampio
Quando si tratta di eleggere assemblee rappresentative munite di poteri costituenti
O anche quando si tratta di votare assemblee rappresentative ordinarie
Dotate di poteri speciali di revisione della Costituzione
Aggiungendo poi
Che il Presidente della Repubblica adempiere ai suoi doveri di garante dell'ordinamento costituzionale
E di quel principio della sovranità popolare che la norma fondamentale originaria e fondante dello stato democratica
Care compagne cari compagni entrando nel vivo del dibattito
Noi abbiamo proposto un modello di riforma che in sintesi si compone di tre fondamentali aspetti
La scelta con voto popolare di un capo dello Stato che sia munito di potere di alta direzione politica
Un forte Parlamento che esprima fiducia al primo ministro assicuri la stabilità dei governi e da abbia una rappresentatività pluralista ma senza eccessi di frammentazione
Più ampie autonomie regionali con il conferimento alle Regioni di nuovi poteri e di nuove competenza
La prima di queste proposte
Che tra i partiti della maggioranza di governo abbiamo sostenuto
Insieme agli amici del Partito liberale
Ha suscitato in larga parte della classe politica
Delle reazioni letteralmente isteriche
Contro un modello che sia pure in forme ed equilibri diversi
In forma il sistema politico di grandi e libere democrazie del mondo
Sono state scagliate in qualche caso con una virulenza polemica inaudita accuse di ogni genere
A partire da quella naturalmente di autoritarismo
Di minacce dittatoriale e via di questo tono
Che in Italia
La tradizione presidenzialista fosse un portato del pensiero
E del programma di correnti socialiste liberali
Repubblicane ed azioniste
Illustrate difesa dei grandi figure della democrazia italiana
Non ha assolutamente attenuato la virulenza polemica ed offensiva degli oppositori
In questo edificante concerto a noi naturalmente è toccato in sorte di essere paragonati a tutti i principali dittatori europei del secolo non senza qualche tuffo nel secolo passato
Lei ironiche
Si sono sprecate
Ed anche le impennate demagogiche
Che agli occhi di chi ha mantenuto serenità di giudizio
Non possono non essere apparse in tutta la loro stupida comicità
Noi siamo un partito
Che conta oggi poco più del quindici per cento dei voti
Non possiamo né potremmo imporre niente a nessuno
Possiamo solo proporci di convincere
I nostri interlocutori politici o parte di essi
O di convincere i cittadini
Così come ci siamo venuti convincendo a noi
Per il resto non possiamo e non potremo fare altro
Che a rimetterci al giudizio della maggioranza del Parlamento o della maggioranza del popolo
Sì a questi un giorno verrà riconosciuto il diritto di pronunciarsi come sarebbe sacrosanto e giusto sulla forma della Repubblica con un voto imperniato
Ora sarebbe l'autorità della Repubblica
Si innesterebbe nella democrazia parlamentare
Come un fattore di sostegno e non vi indebolimento delle prerogative dei poteri del Parlamento
In ogni caso noi riteniamo che una riforma di questa natura
Per poter procedere
Ha bisogno di un consenso tra le forze politiche ben più vasto di quello che sino ad ora ha potuto raccogliere
Ed è l'obiettivo che ci proponiamo
Nella speranza che il dibattito facendosi più approfondito si farà anche più sereno più equilibrato e più rispettoso dei giudizi e delle opinioni di tutti
è necessaria una riforma del Parlamento che semplifichi razionalizzi aumenti la capacità e la tempestività delle decisioni e dei controlli misure dirette a garantire la stabilità dell'esecutivo
Un ampio processo di delegificazione
Tutti insieme questi fattori costituiscono un passaggio obbligato destinato a dare maggiore autorevolezza ed efficacia all'intero sistema
Al generico e confuso federalismo delle leggi
Alle fantasiose repubbliche elette
Attraverso le quali
Consapevolmente o inconsapevolmente si getta il germe della disgregazione della unità nazionale
Va contrapposto un concreto e coraggioso sviluppo delle regioni
Deve che
Sono un tipico fenomeno di estremizzazione di proteste vistati di malessere
Di frustrazione che in molti casi possono avere un loro fondamento
Sono proteste che ci riportano ai vuoti alle manchevolezze ai ritardi di uno stato ancora troppo accentrato
Malato di vizi burocratici
In forte ritardo nella modernizzazione dei servizi pubblici essenziali
Sono proteste che si rivolgono contro lo sperpero di pubblico denaro
In voragine senza fondo specie quando alimentano solo un assistenzialismo organico e clientelare e un parassitismo endemico
è una protesta che assume un carattere ingiusto
Quando pretende di dividere gli italiani
Secondo discutibilissimo e liste regionali ed ancestrali di capacità e di merito ed invita nei fatti al separatismo e dalla contrapposizione
Per non dire dei sentimenti razzisti che vengono inevitabilmente citati quando si eccitano le non poche cause di malessere ingenerate da flussi migratori che si sono venuti ampliando in forme incontrollate e disordinate
E tuttavia non servirà a molto demonizzare le leggi
Servirà invece una buona riforma dello Stato e delle regioni
Un rafforzamento dei poteri locali
Una maggiore efficienza dei servizi pubblici
Servirà una campagna di chiarificazione democratica che contrasti la campagna contraria
Di qualunquismo e di sistematica denigrazione della classe politica e delle istituzioni
Alimentata da gruppi industriali locali ma anche dalle molteplici tribune di importanti gruppi editoriale
Al nuovo futuro Parlamento
Spetterà il compito di attuare le riforme necessarie
Per il rinnovamento della Repubblica
Ai socialisti spetta il compito di impegnarsi
E di lavorare
Per creare una più ampia unità
Socialisti
Vedete
Diversamente da quanto è stato detto e scritto
In questi giorni
Noi non abbiamo posto al PDS
Il problema della giallista
Che allora non c'era
Ma lo ponemmo al Partito Comunista Italiano e da tutto il partito comunista italiano
La crisi che travolge i vari regimi ai partiti comunisti nel grande impero sovietico
Rimbalzando in Italia
Dopo il più grande partito comunista dell'Occidente
Pur rimanendo comunista
Aveva cercato di costruire una propria avviare una propria identità specifica
Riproponeva con forza naturale una questione antica
Il corso drammatico degli avvenimenti
Riportava all'ordine del giorno
La questione della divisione della sinistra italiana
Del suo possibile superamento
Di un Bilancio delle esperienze e dei fatti della storia
Che potesse concludersi con la ricerca di una nuova unità
Sul terreno proprio del socialismo democratico europeo
Di qui
Care compagne cari compagni
Nasceva la nostra decisione
Di indicare una prospettiva nuova
Che abbiamo chiamato con il solo nome naturale
Che essa poteva assumere
E cioè quello di unità socialista
Io credo che questa decisione
Sia stata da parte nostra un atto di grande responsabilità
Di consapevolezza del nostro ruolo e dei nostri doveri
Verso la possibilità
Di una ricostituzione ideale
Del movimento socialista originario
Che schiera venuto dividendo
Attraverso il travaglio e le esperienze di diverse generazioni di militanti
La nostra è stata subito una posizione aperta al dialogo
Una posizione costruttiva e penso anche lungimirante
Le risposte ufficiali che ricevemmo
A tambur battente furono per lo più
Polemiche e superficiale
Tanto per non sbagliare
Ci hanno subito tacciato di pretese egemoniche
Pretese
Alle sionisti che
Impostazioni arroganti
Impostazioni ottocentesca
Ci siamo sforzati allora di chiarire che cosa intendevamo per unità socialista e torniamo oggi a farlo
Noi immaginiamo
Che sia possibile avviare un processo
Che gradatamente early accostati tra di loro tutte le tendenze e quindi tutti i partiti che si richiamano o intendano richiamarsi al socialismo democratico
Un processo che riduca le distanze
Che superi le divisioni
Che definisca un quadro di principi
Per sfociare alla fine
In un vincolo unitario
Che sarà ad un tempo rispettoso dell'autonomia di ciascuno
E garanzia della unità delle forze
Per la loro ispirazione socialista dei loro obiettivi comuni
Tutto questo non può essere il frutto di una improvvisazione
Né di un ultimatum
Né di condizioni pregiudiziali
Noi attribuiamo grande importanza alla possibilità di realizzare un reale processo di unità socialista
è una convinzione che non discende da una scelta tattica del momento
Ma da una riflessione strategica
Noi non intendiamo camminare in avanti con la testa rivolta all'indietro
Guardiano di una prospettiva d'avvenire
E tuttavia consideriamo l'unità socialista
Con una conseguenza naturale ed inevitabile
Di avvenimenti e di esperienze storiche
Parte delle quali noi stessi abbiano direttamente vissuto
Chi pretende di insistere di chi vuole cancellare la lezione dei fatti
E le esperienze della storia e condannato a camminare alla cieca
E chi pretende di insistere lì finisce con l'essere in sincero innanzitutto con se stesso
E questa forse l'impostazione che viene definita ottocentesca
E tuttavia
Senza risalire alle tragiche illusioni del primo dopoguerra
O agli errori del secondo dopoguerra
Basterà rifarci ad avvenimenti più vicini a noi
Per comprendere sino in fondo
Quanto ritardo
Si sia accumulato nel quadrante della storia
E quanto grande dovrebbe essere la responsabilità di chi si propone veramente
Di fare oggi ciò che fu impossibile realizzare in altre difficili circostanza
Non discorso
Pronunciato di fronte al Comitato centrale del partito socialista nel marzo del mille novecento sessantasei
Pietro Nenni osservava
Osservava
Nel sessantasei
Cresce il numero di coloro che sanno
Che l'Unità sarebbe ridiventata possibile
Sei dieci anni orsono
Dieci anni orsono i comunisti avessero saputo trarre le conseguenze del crollo del mito staliniana
E se sapessero oggi porsi
Nei confronti delle esperienze di potere comunista
Con il senso critico necessario per intendere che esse non presentano alcuna validità
Né di dottrina Medivh metodo né di risultati per i lavoratori dell'Occidente e per quelli del nostro Paese
Questa volontà non c'era e non ci sarà per molto tempo
Ancora nel mille novecentosettantasette Berlinguer
Parma
Delle conquiste irrevocabili dei sistemi socialisti
E del carattere socialista dei rapporti di produzione che si sono realizzati di fatto indiscutibilmente in quei Paesi
E si limita a criticare certi tratti illiberali dei regimi politici in alcuni paesi dell'Est europeo
Successivamente sempre Berlinguer suscitando allora una replica socialista che naturalmente finirà nel cestino
Tornerà addirittura rivendicare la validità del leninismo
Sembra
Del tutto vivente valida la lezione che lei Millacci ha dato elaborando una vera e propria teoria rivoluzionaria
Mentre invece giudica
Che le socialdemocrazie diverse
E da sole
Non sono in grado non diciamo di dare a lungo luogo a soluzioni che vadano verso il socialismo
Ma neppure costituiscono un argine valido ai ritorni conservatori e reazionari
Si ribella che poco hanno servito e servono dunque le varie combatte Borders
Eravamo agli inizi degli anni ottanta
Gli anni
Del siamo e resteremo comunisti
Ora
Agli inizi degli anni Novanta
Il compagno Occhetto
Segretario del nuovo Partito democratico della sinistra
In una lettera indirizzata
Al presidente dell'Internazionale socialista quelli Bramante scrive
Il fallimento storico del comunismo
Dimostra che ha un governo dello sviluppo capace di assicurare giustizia libertà non può che può andarsene sulla democrazia
Una conferma inconfutabile
Di ciò che è venuta dall'esperienza delle socialdemocrazie
Caratterizzata nonostante limite difficoltà da sostanziale conquiste di benessere di civiltà realizzate con il metodo e di valori della democrazia
E di qui poi la formazione successiva nella medesima lettera
Che il Partito Comunista Italiano
Aveva finito per staccarsi dalla tradizione internazionalista e dal movimento comunista internazionale collocandosi sempre più nell'alveo del socialismo democratico europeo
Tutto questo cari compagni è chiaro
Purché non si tratti di un prodotto buono solo per l'esportazione ma meno distribuibile nel mercato
Se così non è
Se così non è questi propositi non potranno che favorire lo sviluppo di un processo di unità socialista nel nostro Paese
Per consentire
Per rendere possibile
L'avvio di un simile processo
è necessario stabilire prima di ogni altra cosa
Una regola ed un prima di rispetto
No innanzitutto
Lo chiediamo per noi stessi
Rispetto della nostra identità
Rispetto della nostra forza
E consentitemi di aggiungere rispetto anche ebbe la nostra coerenza
Molti di noi
Hanno alle spalle
Una lunga
Faticosa ma non discutibile coerenza
Una coerenza che abbiamo sempre mantenuto negli anni difficili
In situazione di particolare asprezza politica
Di fronte alle peggiori espressioni del settarismo
Coerenza nella difesa dell'autonomia socialista
Nella conquista di una identità socialista moderna nella critica al socialista al comunismo
Una coerenza che ci consente di guardare oggi con serenità
Con soddisfazione
E con speranza alla possibilità di successo che ha ok potrebbe avere una nuova prospettiva di unità socialista nel nostro Paese
Nella sua lettera al presidente dell'Internazionale socialista
Il compagno Occhetto dichiara
Che il suo partito
Opera
Per contribuire all'unità delle forze socialiste della sinistra in Italia ed in Europa
E persegue l'obiettivo di un'alternativa di governo nel nostro Paese
Osservo che l'unità socialista
E l'unità della sinistra in generale
Non costituiscono il medesimo obiettivo
Anche se l'unità socialista rappresenterebbe il passo più importante
Per l'unità della sinistra
Una volta realizzata l'unità socialista essa potrà esercitare una naturale attrazione
Verso altre forze di sinistra
Potrà costituire un grande punto di riferimento per tutte le tendenze di sinistra di ispirazione democratica e riformatrice
Oggi
L'unità socialista
Deve avere un suo valore proprio una sua specifica collocazione internazionale
Non potrebbe essere confusa con una indistinta unità della sinistra
Su queste basi io penso
Sarà o sarebbe possibile
Creare una grande forza
Una forza di governo
Che ricercherà nelle nuove circostanze date i suoi interlocutori ed i suoi alleati
Da alternativi ismi generici e confusi non potrebbe invece scaturire nulla di buono
Ed è questo comunque è un campo nel quale fatto allo stato delle cose un realistico giro d'orizzonte
Noi non desideriamo affatto avventurarci
Nella vita della democrazia
Le alternative di governo
E di schieramento
Appartengono alla fisiologia del sistema democratico
In Italia abbiamo avuto alternative di governo e maggioranze parlamentari di diversa composizione
Non mi sembra che siano riunite le condizioni
Perché all'orizzonte si possono oggi delineare quella che viene definita un'alternativa di sinistra
L'esigenza di creare una grande forza socialista e democratica
Al pari di quelle che si sono formate nelle grandi nazioni europee
è fortemente sentita
Essa dovrà farsi strada
Superando ostacoli diffidenze e non poche contraddizioni
Impiegherà il tempo che è necessario
Sarà un tempo breve se ci sarà una forte volontà
Un forte impegno
è una forte coerenza
Diversamente le vie saranno più lunga
Ed il cammino più tortuoso e più tormentato
L'anno prossimo
Il mille novecentonovantadue
Sarà l'anno in cui celebreremo il centenario della nascita Genova del Partito Socialista Italiano
Celebreremo a Genova il nostro quarantasettesimo Congresso
Contiamo e speriamo però allora
Di poter portare all'approvazione del Congresso una piattaforma di definitiva realizzazione della unità dei Socialisti italiani
Sentite
Vive
Le prospettive verso le quali si muove il movimento socialista
Comportano una grande capacità di equilibrio di comprensione
E di dialogo
Con tutte le grandi correnti democratiche
Laiche e religiose
Politiche e culturali
Presenti ed attive nella società italiana
Il movimento socialista e democratico
Il romeno iscritto nelle sue ispirazioni liberali e cristiane
Ha riconosciuto tutta l'ampiezza e tutto il valore degli orizzonti sociali ed umani
Indicati dalla recente enciclica del Papa
Che prevalgono su taluni punti che pure esistono di perplessità e di dissenso
Scorrendo la Centesimus Annus
Ritroviamo una inequivocabile e chiaro riconoscimento dello ruolo storico del riformismo socialista
Le riforme scrive Giovanni Paolo secondo
In parte realizzate dagli Stati
Ma nella lotta ebbe un ruolo importante l'azione del movimento operaio
Nato dalla coscienza morale contro istituzioni sì contro situazioni di ingiustizia e di danno esso esplicò una vasta attività sindacale riformista
Lontana dalle nebbie dell'ideologia e più vicine ai bisogni quotidiani dei lavoratori
E in quest'ambito i suoi sforzi
Si sommarono a quelli cristiani
In un altro passo dell'enciclica
Parlando dell'Europa di questi ultimi decenni
Si riferisce a uno sforzo positivo
Per costruire una società democratica
Ispirata alla giustizia sociale
E dai tentativi che cercano di mantenere i meccanismi di libero mercato
Al tempo stesso aggiunge
Essi cercano di evitare che i meccanismi di libero mercato siano l'unico termine di riferimento della vita associativa
E tendono ad assoggettabili ad un controllo pubblico
Che faccia valere il principio della destinazione comune dei beni della terra
Care compagne cari compagni
La difesa dei diritti umani
La difesa dei diritti dei popoli
La riduzione delle diseguaglianze
L'idea di un'economia libera
Ma volta a fini sociali
Il valore in libertà
E il valore di solidarietà
Sono stati la divisa di tante battaglie socialiste e di tante nostre battaglie
Perché anche attraverso queste battaglie attraverso l'impegno solidale che noi abbiamo fatto sempre valere e mai mancare a tutte le cause giuste
Ai più deboli ai perseguitati agli esiliati che è cresciuto anche il prestigio internazionale dei socialisti italiane
Sul piano interno
Come tutti i compagni e le compagne avvertono
Stiamo entrando in una fase politica
In cui ci attendono prove particolarmente difficili
Dobbiamo raccogliere insieme
Tutta la chiarezza di idee e tutta la forza di volontà che sono assolutamente necessarie per superarle con successo
Siamo per molti una forza scomoda ma non siamo una forza facilmente immaginabile
Siamo una forza che in una condizione letto orale generale di grande frammentazione e dispersione
è riuscita egualmente a crescere lentamente ma sicuramente
Siamo per nostra natura
Una forza inquieta
Ma che non perde il senso dell'equilibrio
Tra di noi
Giudizi
E doppi Mioni possono divergere
Ma noi siamo stati sì hanno e dobbiamo rimanere una forza sostanzialmente unità
La coerenza
Nella politica come nella vita
Non è un vizio
è una virtù
Con coerenza noi lavoreremo in direzione
Degli obiettivi che ci siamo proposti
Unire i socialisti rinnovare la Repubblica
Compagni
Siamo giunti al termine dei nostri lavori per la giornata di oggi
Domattina
La discussione prosegue
Cominciando alle nove in punto Consiglio ai compagni che si sono iscritti a parlare di preparare discorsi che non superino i dieci minuti per consentire al maggior numero possibile di parlare
Per concludere una comunicazione personale
Per il dottor
Fitto Rosaspina presidente della provincia di Pesaro
Che deve chiamare la Prefettura di Bari al numero ventinove trentuno undici la seduta è tolta
Torniamo