XLV Congresso del Partito Socialista Italiano

Comunicazioni domani avremo un ospite di eccezione il fisico premio Nobel per la pace Andrej Sakharov fuori che parlerà
Che parlerà all'apertura dei lavori domani mattina alle ore nove e trenta alle ore nove e trenta il premio Nobel per la pace Andrej Sakharov chiusa l'altra i socialisti milanesi e i socialisti italiani
Richiesta allora
Il più giovane membro della direzione socialista
Cari compagni
Delegate e delegati
Del quarantacinquesimo congresso nazionale del partito
Mi rimetto il mandato della direzione nazionale
Stiamo alla presidenza del congresso i membri della direzione la delegazione socialista al governo i presidenti delle commissioni del Parlamento della Repubblica i presidenti delle assemblee delle giunte regionali
I sindaci socialisti delle città capoluogo di regione le rappresentanze socialiste
Delle organizzazioni sindacali in quelle del lavoro e della produzione dell'associazionismo della scienza della cultura dello spettacolo e dell'informazione
La segreteria nazionale del movimento giovanile socialista
Propongo al congresso
La elezione che la presidenza effettiva composta dai compagni
Aldo Aniasi Fulvio Cerofolini Mario Dido Lezzi Pietro Rinaldo Magnani Maria Magnani Noja Enrico Manca Paolo Pini veri Gino Scevarolli Carlo Tognoli della segreteria del Congresso composta dai compagni Rossella Artioli Arturo Bianco Eugenio budello Roberta Breda Francesco Colucci Angelo cresco Maurizio Sacconi Antonio Tortora Della commissione verifica dei poteri composta dai compagni felice Borgogno Alma Cappiello Carmelo Conte Giusi la Ganga Francesco Guizzi Angelo Tiraboschi prego il compagno Aldo Aniasi di presiedere la seduta inaugurale del quarantacinquesimo congresso del partito
La presidenza volge una caloroso saluto alle compagnie delegati ai compagni delega ed anche il benvenuto a tutti i presenti propongo al quarantacinquesimo congresso un messaggio di augurio al Capo dello Stato
Il
Il quarantacinquesimo congresso del Partito Socialista indica un caloroso saluto al Presidente della Repubblica Francesco Cossiga
Questo congresso rinnoverà l'impegno dei socialisti per la pace e la fratellanza dei popoli per l'uguaglianza e la giustizia fra gli uomini
L'impetuoso sviluppo economico della nostra società
Che ha assicurato benessere a tanta parte dei cittadini
Non è accompagnato ancora da adeguati altri di giustizia sociale
Che garantiscano a tutti una vita dignitosa essere permangono ingiustificati gli squilibri fra le categorie città era già
I mutamenti intervenuti dell'organizzazione produttiva e sociale impongono nuovi metodi di intervento e di azione che i nostri istituti di governo non sono in grado di assicurare con una tempestività necessari
Appare evidente la necessità di un'azione riformatrice
Che restituisca efficienza ai nostri istituti è aggiornandone e rinnovando l'impegno sociale ne consolidi il prestigio di fronte a tutti i cittadini
I socialisti considerano questo compito con un preciso dovere ed è in questo spirito che rinnovano il loro saluto a lei primo cittadino della Repubblica e garante della nostra Costituzione
Do la parola al sindaco di Milano compagno Paolo Pillitteri per il saluto della città ed ai socialisti milanese
Care compagne cari compagni
Congressisti ai congressisti
Milano Vita il suo più fraterno più affettuoso benvenuto quella che vi accoglie
è una città laboriosa e profondamente umana
Dove
Anche grazie alle nostre idee
E norma generale accompagnare la fatica per la costruzione del proprio benessere alla consapevolezza dell'interesse generale
Ai doveri verso il bene di tutti verso una più compiuta giustizia sociale
Lo sa bene
Il nostro segretario il milanese Craxi questa è la città che produce lavoro ricchezza
Civiltà
E la Milano vicino all'Europa come dice la canzone
E che pure ha subito e può subire le sue battute d'arresto
Ma per subito riprendersi
E la Milano che ha caratteristiche forti convinzioni profonde radicate dentro il riformismo lombardo che hanno sfidato il tempo hanno resistito ai grandi sommovimenti sociali a profonde modificazioni civili
Accomunando insieme cittadini istituzioni partiti società civile nel suo grande cuore si sono mescolati e si uniscono e si amalgamano italiani di tutte le regioni e oggi cittadini di tutto il mondo soprattutto del terzo mondo ai quali vorremmo dare vogliamo dare dignità responsabilità rispetto lavoro pagine di storia del mondo del lavoro dei suoi slanci dei suoi sacrifici sono state scritte proprio qui
Dentro questi capannoni della grande fabbrica ormai dismessa
Come tante altre a Mila non è altro
La Franco Tosi così si chiamava ai primi del secolo
E abbiamo un ruolo di primo piano nelle lotte operaie del diciannove e del venti il periodo noto appunto come dell'occupazione delle fabbriche
Anche qui in via Bergognone come in altre aziende metallurgiche milanesi la partecipazione della classe operaia all'iniziativa dei sindacale guidata ed ai riformisti della CGD l fu sempre compatta e qualcuno ricorda ancora il grande discorso qui in questo capannone di Bruno Buozzi
Di fronte alla serrata degli industriali
Durante l'aspra vertenza per il rinnovo del contratto del lavoro
Per aumenti salariali precondizione più umane all'interno delle fabbriche e soprattutto per le opporre gli operai della Franco Tosi occuparono questo capannone
Questo dove stiamo oggi e salvaguardando gli impianti garantirono il proseguimento regolare della produzione divenne poi CGIE
E durante il fascismo uno dei punti di riorganizzazione importanti della presenza socialista nelle fabbriche del Nord proprio qui il nostro Sandro Pertini giunto a Milano nel quarantaquattro
Veniva spesso a fare le riunioni in clandestinità
Qui a quarant'anni di distanza i segni di una svolta epocale
Hanno cambiato il volto di interi quartieri
Hanno creato nuovissime fabbriche
Quelle del sapere e della conoscenza
Hanno promosso un benessere diffuso nuove opportunità
Ma insieme
Sono emersi i bisogni povertà
Dolori forse più silenziosi ma anche più amare
La questione della qualità della vita e per noi essenziale come quella ambientale del traffico della casa cui sappiamo dare risposte riformatrici di alto profilo eppure anche qui della ricca Milano
Paghiamo ancora lo scotto per i drammi dell'emarginazione
Nonostante l'ottimismo vero degli indicatori economici e pur avendo sconfitto qui in Lombardia la disoccupazione perché è un'altra piaga e aperta nel cuore della città
Nel cerchio delle famiglie dentro la nostra convivenza
è la Brocca il male col quale ci dicono che dovremo convivere per tanto tempo ma contro il quale non possiamo non dobbiamo arrenderci
A questa vitale questione di verità
Di etica e di dignità che il Partito socialista e il suo leader
Hanno aperto nel Paese guardiamo con grande trepidazione
Guardano gli italiani giovani e meno giovani guardano ai milanesi con fiducia e con speranza
Perché insieme si esca dal tunnel dalla droga rifiutando la cultura della resa la politica dei rinvii gli egoismi interessati e le indifferenza è colpevole
Care compagne e cari compagni
A queste da come a tante altre questioni aperte nel Paese nel governo e nel Parlamento il nostro quarantacinquesimo congresso saprà dare risposte giuste e chiare
Coniugando come sempre la tensione ideale con la progettualità politica se Milano
Guarda i socialisti con affetto e rispetto
Il paese attende e lo avrà dal congresso dell'Ansaldo
Risposte precise agli interrogativi che la gente comune la gente che vive del proprio lavoro e ragiona con la propria testa rivolge alla politica
Consentitemi di rivolgermi
Alle autorità con un cordiale saluto alle delegazioni dei partiti a tutte le altre delegazioni estere alle personalità presente dunque benvenuti Socialisti italiani nella città culla del nostro riformismo buon congresso a tutti voi buon lavoro segretario Craxi
La parola
Al segretario del partito a Bettino Craxi
Rivolgo
Rivolgo il mio fratello saluto
Alle compagnie
Rivolgo il mio fratello salotto alle compagnie dai compagni delegati
E le compagne e i compagni delegati
Che sono qui in rappresentanza di seicentoventisei mila iscritti
E di cinque milioni e cinquecento mila voti elettorali
E si sono riuniti qui
In questo congresso straordinario
Con il compito di tirare le somme di un bilancio politico
Al termine del primo biennio della decima
Legislatura repubblicana
Di chiarire dinnanzi alle forze politiche
Gli obiettivi
E le prospettive verso le quali si indirizza la nostra azione
Di confermare
Quel saldo legame di unità
Che costituisce il dato più rilevante della nostra vita interna
Dategli un bicchiere di vino
Così
E infine
Per rinviare al Paese
In vista delle elezioni europee
Un messaggio che parli con chiarezza dei nostri propositi
Per i nostri impegni
E delle nostre speranze
Rivolgo un saluto molto cordiale ai rappresentanti dei partiti
Per i movimenti e degli Stati amici
Che provenendo da ogni continente del mondo
Hanno cortesemente acconto
Il nostro jet invito a seguire i nostri lavori
Devo presumere che siano dei tifosi
Saluto i rappresentanti delle istituzioni e delle forze politiche italiane
Li ringrazio per la loro presenza e per l'attenzione che vorranno prestare all'il contributo che i socialisti italiani si apprestano a dare
Al dibattito politico nazionale
Ringrazio in modo particolare
Le personalità italiane e straniere
Che sono tra di noi
Ringrazio quanti amiche ed amici ci onorano con la loro presenza
è un benvenuto particolarmente caloroso
Io voglio dare alla figlia di Limen oggi
Patriota
Patriota ungherese
Morto per la libertà
Invia un saluto particolarmente fraterno riconoscente
Al compagno Sandro Pertini e alla compagna Carla Voltolina
Sandro Pertini in via al congresso il seguente messaggio
Cari compagni
Le mie condizioni di salute non mi consentono di partecipare al nostro congresso come avrei voluto
Ne sono profondamente addolorato
Il compagno Craxi mi ha detto che il congresso si svolge nello spazio di una vecchia fabbrica che un giorno nella Milano occupata dai nazisti ci vive con la compagna della mia vita e con gli operai fermamente decisi nella rivolta morale e politica
In un'azione insurrezionale
Che avrebbe contribuito a restituire alla città di Milano il diritto alla libertà
La speranza di una vita ripulita dall'orrore della guerra e della occupazione nazista
Tenendo presente la lotta di allora
Riaffermate cari compagni i principi ai quali siamo sempre stati fedeli
La moralità la libertà la giustizia sociale e la pace auguri e saluti fraterni dal vostro compagno Sandro perché
Per tuo tramite compagno sindaco
Rivolgo a nome di tutto il partito socialista
Un saluto affettuoso alla città di Milano che ci ospita e a tutti i suoi cittadini
Lo
E sopra ogni cosa
Una grande città europei
Essa è stata nella storia
E lo è di fronte alla Benigni
Milano
Nata in mezzo alla pianura
Come dice il suo nome latino
è sempre stata un crocevia di commerci di produzioni di correnti culturali
Che le hanno dato l'impronta di città produttiva aperta
Internazionale
E se è stata più che mai un crogiuolo di popolazioni
Che provengono da tutte le regioni d'Italia
E che si incontrano vivendo insieme la vita di una realtà fortemente dinamica
Che plasma trasforma
Ed unisce nel fervore tipico di una grande officina
Di un grande laboratorio di un grande mercato
Milano è vero è una città laboriosa
Dove la scienza ed il buon senso popolare
Vivono Porta a Porta
E dove band radicata una cultura della ragione
Ed uno spirito di libertà
Che sempre si sono fatti valere nei momenti decisivi della sua storia
Milano si infiamma per gli ideali della Rivoluzione francese
Ma finì con il respingere gli eccessi della fazione giacobina
Trasse dalla dominazione austriaca
Tutto ciò che ne poteva servire
Per accrescere il proprio benessere ed i propri livelli di civiltà ma sette battersi per la libertà quando ne venne l'ora
In balli mento socialista a Mila no
Fu anch'esso ha portato a stemperare suo rivoluzionario istmo
In una visione più graduale
Democratica riformista
Della trasformazione sociale
Il movimento socialista
Trovato in questa città il suo terreno naturale di crescita e di sviluppo
Subendo più tardi l'influsso delle divisioni che separarono i socialisti italiani in diversi tronconi
Ed è stata soprattutto viva in questa città
La grande tradizione delle amministrazioni comunali a guida socialista
Essa ha accompagnato per lunghi tratti la crescita della Milano moderna
Lasciando vi è un segno profondo di grande valore civile
E di grande valore sociale
Sono i sindaci socialisti
Che a cavallo della prima guerra mondiale
Creano gli asili nido comunali e poi le scuole nelle quali è assicurata un'assistenza di sette giorni su sette
Per evitare le devianze giovanili
E sin dal mille novecentoquindici che vengono istituite le colonie estive urbane
Le scuole festive serali e poi ancora le scuole professionali
E sempre nel mille novecentoquindici che viene istituito l'Ufficio abitazione per l'assistenza agli inquilini e si di predispongono progetti per nuovi villaggi popolare
Nel diciassettesimo unici palizzate di trasporti e si comincia a progettare la metropolitana
E nel diciannove viene istituito per volontà del sindaco socialista Caldara l'ente autonomo Teatro della Scala
Nel secondo dopoguerra sono i sindaci socialdemocratici e socialisti
Che hanno ripreso l'opera prima di ricostruzione e poi di riorganizzazione di ammodernamento e di sviluppo della città
Realizzando opere importanti in ogni campo
Dalla casa alla scuola dalla viabilità e i trasporti dal verde dalle opere pubbliche e sociali
Ed è un'opera che continua alle prese ora con i problemi nuovi che non sono né pochi e né semplici da risolvere
Milano
è per sua natura una buona scuola ed un eccellente osservatorio per guardare al futuro delle grandi città
Per le grandi aree metropolitane
Che sono fonte di tante tensioni e di tanti problemi che angustiano i loro abitanti
Cominciamo dall'aria
Dall'aria che è tutt'altro che pulita
L'inquinamento atmosferico tocca talvolta punte da avvelenamento
E perciò occorre far presto intervenire con urgenza
Utilizzando le tecnologie disinquinare antiche sono già pronte
E bisogna lavorare per ristrutturare l'organizzazione funzionale delle nostre città
C'è un conflitto
Tra le esigenze di sviluppo
Ed il ritardo urbanistico
Leggi antiquate pongo gratis mio non finirà
Leggi antiquate
Burocratismi a non finire
Mancanza di visioni strategiche
Crea no strettoie soffocanti
Il cui peso diventerà sempre più insopportabile e dannoso
Mancano le case
Ci capita talvolta vi compiacerci del fatto che l'Italia sia uno dei Paesi del mondo che presenta la più alta percentuale di cittadini proprietari della casa in cui vivono
E forse anche della seconda
Ma questa condizione rispetto ad altri Paesi condizione privilegiata
Non elimina il problema delle aree calde
Che non sono molte ma che egualmente pesa hanno e non poco in termini di sofferenza sociale
Questo non risolve il problema di chi non ha la casa non la trova e se la prova non la può pagare
Nelle grandi città
Gli affitti diventano sempre più inaccessibili
I valori immobiliari salgono alle stelle
Ed è alle porte il rischio di un'ondata di sfratti
Con gli affitti che valgono un intero stipendio
Con la diffusione delle pratiche fraudolente che aggirano le leggi
Molti cittadini e soprattutto molti giovani si trovano con le spalle al muro la casa per due ore non c'è e basta
E quindi occorre un piano di emergenza
In mezzo a tanto parlare progettare
Teorizzare e disputare si faccia una cosa utile
Un piano case per le aree calde abitazioni soprattutto per i giovani si decida per una dotazione adeguata di risorse e per procedure rapide ed essenziali come si addice ad un caso di emergenza
Lo abbiamo proposto lo torniamo a sollecitare insistiamo perché un piano di questa natura sia definito messo in cantiere realizza
è giusto
è sacrosanto
Doveroso
Difendere i centri storici
Conservarli
Abbellire Orly proteggerli da ogni sorta di incuria
Questa è un'opera di cultura e di civiltà assolutamente necessaria
Ma un'opera di civiltà non meno necessaria inattesa in tante periferie
In tanti quartieri dormitorio
Polveri di tutto dove regna l'isolamento il degrado e l'emarginazione sociale
Ed è così che nelle stesse grandi città
Crescono i contrasti e le diseguaglianze
Che sono sempre più impossibili da accettare
E da tollerare
Non basta difendere il verde che c'è
Ma si deve andare alla ricerca di tutto quello che può essere riconquistato riabilitato
Riconsegnato all'uso della collettività
Così come deve essere riconquistato il tempo che si perde che si spreca per il cattivo funzionamento dei servizi
Per la carenza delle infrastrutture
Per i ritardi incredibili che si registrano nella realizzazione di fondamentali opere dir razionalizzazione e di modernizzazione decisive
Per la migliore organizzazione e qualità della nostra vita individuale
E collettiva
Ed è del resto partendo dalla vita delle grandi città
E di tanti loro aspetti critici
E di tante condizioni sempre meno vivibili
Che si allarga la consapevolezza di quanto sia attuale e di incombente
La questione dell'ambiente
E del peso che essa esercita sulla nostra vita
E che eserciterà sulla vita delle generazioni future
Difende la natura
Recuperare i valori che si sono perduti e che sono ancora recuperabili
Pulire e disinquinare
Diffondere una cultura una educazione una morale
Oltre che leggi severe per gli inquinatori impenitenti
Difendere la natura
Negli animali che l'abitano da distruzioni insensate
Ripulire i più umili
Guarire i mali malati
Rendere l'aria respirabile insomma tutto questo dovrebbe rappresentare una sorta di Santo comandamento per l'uomo moderno
L'energia
è un fattore essenziale per lo sviluppo economico
Ma l'uso disordinato delle risorse energetiche può compromettere gravemente l'ambiente
Le condizioni primarie della vita dell'uomo
L'energia sicura
Pulita
E conveniente
E perciò una sfida mondiale
Per garantire il permanere di un equilibrio armonico
Occorrono forme di energia sicura
Ed è necessario un forte sviluppo della ricerca e della tecnologia
Per le nuove forme di Energia
Cari compagni per tutto questo servono a poco
La retorica la demagogia il catastrofismo ecologico è il vero bisogno di maniera
Ciò che importa
E che una nuova coscienza si vada facendo strada
Ed è fortunatamente ciò che sta avvenendo
Lo possiamo constatare ogni giorno
Io sono soprattutto artefici e protagonisti sensibili i giovani
E d'altra parte si stanno predisponendo con sempre maggiore impegno
I mezzi e gli strumenti necessari per interventi concreti
Per un complesso di azioni dirette
Ed in questo all'iniziativa che assumemmo di proporre la istituzione di un ministero per l'Ambiente si è dimostrata di grande utilità
Essa ha creato un mezzo importante per una strategia di lotta che vede impegnato un arco sempre più vasto e sempre più convinto di forze ed iniziative
Che possono e debbono dirigersi verso obiettivi comuni
E così pure la nascita del nuovo ministero della ricerca scientifica e dell'università
Getta le basi migliori per nuove sinergie
E per un rilancio complessivo del sistema della ricerca nel nostro Paese
Ciò che mi preme dire sottolineare
E che la questione ambiente rappresenta un fronte decisivo della lotta per il progresso e su di esso i socialisti italiani sono da tempo impegnati e si sforzano di agire con coerenza con costanza e con razionalità
Il movimento socialista italiano
In questa città ha scritto tante pagine significative della sua storia
è una storia gloriosa
Che affonda le sue radici
Nelle lotte politiche sociali del secolo scorso
Quando risolta sì la questione nazionale
Prese corpo e vigore
In tutta la sua dolorosa asprezza
La questione sociale
Tra i grandi protagonisti di quell'epoca
Sin dalle origini del movimento
E poi nel novero dei fondatori del Partito socialista
Spicca la figura di una donna
Alla quale oggi voglio rendere omaggio Anna Kuliscioff
Essa ha un posto d'onore
Nella storia del socialismo italiano
Un suo cenno biografico dice
Anna Kuliscioff
Nata a Mosca Ya
Governatorato del Kerself Russia meridionale
Come tutta la gioventù intellettuale di allora
Cominciò a cospirare sui banchi di scuola
Chi la conobbe
Ha scritto nei suoi ricordi
L'impressione che la sua bellezza
E la sua intelligenza
Producevano zuppi un quell'avvicinasse era tale da non potersi migliore
Rivoluzionaria
Ardente seguace di Bakunin
Sino a quando emigrata in Europa e poi in Italia
Prese un indirizzo è un orientamento socialista democratico
Anna Kuliscioff visse gran parte della sua vita Milano
Dove si spense nel mille novecentoventicinque dopo avere esercitato una grande influenza sul movimento socialista italiani
La questione femminile
Il problema della emancipazione e dell'eguaglianza dei sessi
La difesa del lavoro della donna e del fanciullo
La conquista dei diritti civili e politici ed in primo luogo del diritto di voto
Costituiscono parte essenziale della sua attività teorica e pratica di scrittrice
Via gite attrice di capo politico
La Russa dai capelli d'oro come amavano chiamarlo strinse con un nodo saldissimo
La causa dell'emancipazione femminile
Con la causa del socialismo
E la funzione per imprimere fila nella denuncia sociale
La donna pari lavoro è sempre pagata dice molto meno dell'uomo
Qui nel Milanese
I tessitori ricevano due lire trentacinque le tessitrici una lire e diciotto centesimi
Rivolgendosi alle donne reclamate le otto ore di lavoro
A lavoro è uguale uguale salario
La libertà di disporre del vostro salari bio
L'astensione dal lavoro industriale ed agricolo negli ultimi due mesi di gravidanza nei due mesi successivi al puerperio
La fissazione di un minimo legale di salario per il lavoro a domicilio
E ancora
Non diamo ascolto
A chi ci ripete che siamo ignoranti incapaci impreparate alla vita politica
Non va nessuno che abbia imparato prima di mettersi a fare
Non si nuota
Se prima non ci si getta nell'acqua
Non si cuce se non si comincia a prender lago
Anche il proletariato maschile era incapace di impreparato e con l'esercizio acquistava coscienza
E nei paesi dove le donne partecipano alla vita politica esse danno prova di una intelligenza e di un Energia dice Kuliscioff che ci lascia una dietro quelle degli uomini
Si batte a fondo
Per il diritto di voto alle donne
Quando il governo Giolitti presenta una riforma della legge elettorale
Che esclude il diritto di voto per le donne la Kuliscioff scrive
Secondo il relatore il diritto di voto non potrà mai essere universale
Perché dice la relazione anche le più larghe legislazioni elettorali concordano nell'esclusione dei minorenni dei dementi dei condannati eccetera
Ed in questo eccetera e in quell'allegra compagnia sono di fatto comprese le donne
E quando la Camera dei deputati del Regno d'Italia
Di fronte ad un emendamento socialista
Turati Treves così formulato hanno diritto di voto alle donne non respinge con duecento voti no contro quarantotto si e sei gli astenuti Anna commenta ironia ormai in italiano
Per essere un giorno cittadino non ha che una sola precauzione da prendere
Nascere maschio
Grande
Grande della sua fiducia del movimento di emancipazione femminile mi auguro dice per il trionfo della causa del mio sesso
Sul terreno delle riforme legislative ed amministrative
E dell'azione sociale sindacale per la valorizzazione del lavoro femminile per il suo sviluppo la sua garanzia e la sua tutela
Le politiche imperniate sul principio della pari opportunità
Costituiscono l'asse portante della nostra impostazione volta eliminare ogni forma di discriminazione disse Greg azione del lavoro femminile di mancanza di protezione sociale per il lavoro casalingo
Di marginalità del lavoro libero autonomo professionale imprenditoriale
Ugualmente
Sul terreno dei diritti civili e dei diritti della donna
Noi proseguiamo nel solco della nostra tradizione
Anche questo è un campo in cui i socialisti non sono mai stati secondi a nessuno
Sono i socialisti
Che hanno gettato i semi
E ha aperto la strada
Ha grandi riforme civili
Come la introduzione del divorzio e la legalizzazione Della Porta
Per la prima riforma
Si iniziò a dibattere già alla fine del secolo scorso
E tanto nel primo che nel secondo dopoguerra furono i socialisti che assunsero le iniziative legislative più significative
Ed organizzarono attorno ad esse battaglie coerente
Nell'Italia repubblicana il primo progetto di legge sul divorzio e presentato nel cinquantaquattro dal socialista Sansone
E poi ripresentato nel cinquantotto insieme a Giuliana Nenni
Il primo progetto del compagno Loris Fortuna e del sessantacinque
Ed il secondo dal sessantotto
Che diventerà definitivamente legge dello Stato nel settanta colui il sostegno di un vasto schieramento di forze laiche
è un gruppo di deputati socialisti
Che apre di fronte al Parlamento italiano nel febbraio del settantatré
La questione della regolamentazione dell'aborto
Il primo firmatario di un progetto di legge sulla materia ancora una volta Loris Fortuna
E tra gli altri lo firmano i compagni lombardi Mancini Mauro Ferri e il sottoscritto
Debbo ricordare tutto questo perché vedo che talvolta si indugia in letture disinvolte della storia
Tanto
Tanto la riforma del divorzio che quella della Bortot
Hanno poi avuto la conferma inequivocabile
Dal voto popolare che ha respinto con larghe maggioranze e con un decisivo apporto di voti cattolici
Le richieste di abrogazione nate in ambienti clericali sostenute dalla chiesa e dalla Democrazia cristiana
Ora si è voluto riaprire la questione dell'aborto
In forma e intorni che rischiano di creare lacerazioni profonde
La materia è delicata
Difficile
Esige serietà ed esige il rispetto
Non può essere affrontata lei con i sit-in né con i crociati in bicicletta
C'è una legge che deve essere
Rispettata
Applicata
E messa in condizioni di funzionare
C'è una condizione della donna
Ed è un suo diritto di libera scelta che deve essere garantito tutelato è protetta
C'è un servizio pubblico che deve essere assicurato
Nel rispetto dei diritti di tutti
C'è una informazione ed una prevenzione
Che debbono essere organizzate da assicurate
Contro ogni forma di oscurantismo di pregiudizio e di irragionevole proibizione
C'è infine una scelta di maternità
Che deve essere meglio protetta così come avviene in altri paesi civili
E così come predicava Anna Kuliscioff il partito socialista
Deve per tutto questo continuare ad essere e a rappresentare una bandiera ed un punto sicuro di sostegno di ogni buon diritto di ogni buona causa di ogni giusta rivendicazione del mondo femminile e delle donne del nostro Paese
Compagnie delegati e compagni delega
In questi vecchi stabilimenti
Che ospitano il nostro quarantacinquesimo congresso
Vive un pezzo
Di storia
Della classe operaia milanese e del Partito socialista
Essi furono già teatro
Delle grandi lotte sociali dei primi decenni del secolo
E poi negli anni della lotta clandestina
E della resistenza
Costituirono un punto di forza della lotta contro l'occupazione nazifascista
I socialisti del partito potevano contare allora
In questa fabbrica su di un nucleo organizzato molto forte
Di cui facevano parte operai impiegati e tecnici
I responsabili politici erano allora il compagno felice Maderna per gli operai e dei compagni o Francesco Bonanno per gli impiegati Lina materna e Anna Maria De Lorenzo erano i responsabili del coordinamento femminile rosetta bordi per la peggiore via Aldo panico alla diffusione stampa Luigi Galli che cadde combattendo il venticinque aprile Carlo Polli Anna Maria Codegoni i responsabili giovani
Un gruppo armato come un dato dal compagno Combi era collegato con la quarantaquattresima brigata Matteo
I socialisti
Nella fabbrica partecipavano insieme ai comunisti al Comitato di Liberazione aziendale
I ricostruì quegli avvenimenti ricorda
Il primo movimento di massa della fabbrica coincise con lo sciopero del ventuno membre del quarantatré
Basato su richieste di carattere sindacale
Segui uno sciopero politico nel marzo del quarantaquattro
Il primo maggio del quarantaquattro nell'atrio della fabbrica fu esposto un ritratto di Giacomo Matteotti
Il cinque giugno del quarantaquattro
Le maestranze manifestavano all'interno della fabbrica per celebrare la liberazione di Roma e di rappresentante del comitato di fabbrica parlò ai lavoratori
Nel luglio del quarantaquattro i socialisti tenere un affollato comizio all'uscita dei lavoratori del turno pomeridiano
Nell'autunno del quarantaquattro raggiunto a Milano Sandro Pertini
Che aveva assunto la guida dei socialisti impegnati nella lotta clandestina
Il piano insurrezionale nelle fabbriche che era stato curato nei minimi particolari
Sandro Pertini teneva le riunioni con i gruppi socialisti
Alcuni giorni prima del venticinque aprile si incontrò con il Comitato di questa fabbrica per stabilire l'apporto socialista al piano insieme posizionale e tenne in fabbrica un'assemblea di tutti gli iscritti al partito
Le riunioni si tenevano nella palazzina degli impiegati
Qui di fronte durante gli allarmi per i bombardamenti aerei
E in questo grande padiglione dove siamo ora si corto e dove si costruivano caldaie termiche stava il deposito delle armi
La mattina del venticinque aprile alla testa di un gruppo di partigiani Carla Voltolina la compagna di Sandro partita questa fabbrica sventolando una bandiera rossa alla volta di piazza del Duomo
Dove
Torre Pertini tenne in quello storico giorno un suo famoso comizio insurrezionale
Poi segui la presa di potere del Comitato di Liberazione Alta Italia
Mentre a Palazzo Marino si insediava né il sindaco socialista Antonio Greppi e dal palazzo del governo il prefetto del Partito d'Azione Riccardo Lombardi e del viceprefetto socialista Vittorio grazie
Noi siamo profondamente grati
Siamo profondamente grati al Sandro Pertini a Carla
E a tutti coloro che pagando di persona
Come ebbe a dire Pietro Nenni
Vollero vincere seppero vincere e quindi zero la lunga lotta per riconquistare la libertà
Noi ricordiamo le pagine di quell'epopea per esaltare i valori di pace e di libertà
E i suoi protagonisti riportarono nella storia del popolo e della nazione italiana
Noi non lo facciamo per rinfocolare sentimenti di odio e di divisione tra gli italiani
Mi ha colpito il mese scorso
La rappresentazione la presenza di un rappresentante del movimento sociale ad una celebrazione del venticinque aprile accompagnata da una dichiarazione che voleva testimoniare un sentimento di pacificazione
Ebbene un sentimento umano di questa natura non è estraneo a nessuno di noi purché a misura di tutto restino sempre i valori della libertà nella pienezza della loro autenticità e validità
Su queste basi di libertà
La società italiana ha compiuto un grande progresso
La democrazia è ormai profondamente radicata nella vita nazionale
L'Italia appare sempre più come uno dei Paesi più liberi del mondo
La vita democratica ha fatto lievitare
Energie ai valori che hanno impresso alla società italiana ritmi di sviluppo sempre più importante
Sono state superate prove delicate
Momenti difficili
Sono stati respinti attacchi insidiosi è pericoloso
Ebbene ora possiamo ben dire che una democrazia robusta
Ha in sé tutta la forza e tutte le risorse che sono necessarie
Per guardare in modo più diretto ai propri mali e per porvi efficacemente rimedio
Ed è questo il caso della democrazia in Italia
La società italiana ha dato in questi anni prove straordinarie di dinamismo
Di vitalità di creatività
Lo Stato non ha tenuto il passo con questo ritmo
La società è veloce e lo Stato è lento
Bisogna creare una situazione più armonica
Un contrasto meno stridente
Le istituzioni vanno adattate ai tempi nuovi
E l'esperienza che ne mette in mostra i difetti
Difetti di cattivo funzionamento
Gli aspetti arcaici
Le strettoie che si sono create a causa di mancate tempestive riforme
La loro crisi genera sfiducia favorisce il diffondersi della corruzione poi moltiplica disordine ed inefficienze
Io penso che un più alto tasso di governabilità
Una più rapida produzione legislativa
Un più coordinato funzionamento dei poteri pubblici
Una maggiore stabilità politica un migliore funzionamento dei poteri locali e dei pubblici servizi
Una maggiore trasparenza ed efficienza complessiva
Sono assolutamente necessari
Sono problemi maturi da tempo
C'è una richiesta diffusa
Che ne reclama una soddisfacente soluzione
Se ne parla da tempo in tante sedi
E noi stessi abbiamo insistito auspicando prima una grande riforma
Poi indicando
I tratti di una vera democrazia governante
E poi infine risolvendo ci ad accettare
In mancanza di meglio la tattica dei piccoli passi
Si è giunti in questo modo all'abolizione del voto segreto su buona parte delle leggi
Una riforma importante
Che noi abbiamo voluto fortemente
L'ha fatto questo il convoglio si è fermato per mancanza di tensione di volontà politica di chiarezza di propositi e probabilmente anche di un chiaro orientamento politico generale
Questa che avrebbe dovuto essere la legislatura delle riforme istituzionali
Non pare proprio l'entrata a voler seguire la via maestra
Siamo da tempo in panne
E in vista del secondo anno della legislatura della scadenza del secondo anno della legislatura assistiamo solo ad un dibattito disordinato
Cui la maggioranza parlamentare partecipa con le sue divisioni le sue incertezze e le sue mancate decisioni
La babele dei linguaggi e delle proposte è sotto gli occhi di tutti
E tuttavia
Tutta la vita politica italiana è fortemente condizionata
Per quanto riguarda il suo futuro
Dalla capacità o meno del sistema democratico
Di affrontare non più marginalmente non più episodicamente il tema centrale e decisivo delle riforme istituzionali e quindi della sua stessa riforma
Il danno che è già stato provocato nel corso di questi anni
Per non aver compreso in tempo
Per avere ostacolato
Osteggiato e poi frenato questo processo di rinnovamento istituzionale il danno dicevo è già stato molto grande
Il mio avvenire
Il peso di una mancata riforma e di una mancata modernizzazione
E razionalizzazione del nostro sistema potrà diventare soffocante e paralizza
Del resto di paralisi si può parlare di oggi
Basta guardare a quante leggi andrebbero riformate e non solo
Ah quante materie nuove andrebbero regolate
Mentre tutto resta per l'aria
Ma quante attese e a quante richieste salgono dalla società restando del tutto insoddisfatti
Lo stesso all'ammodernamento della macchina dello Stato
Delle sue strutture dei suoi servizi delle sue procedure della sua organizzazione senza una riforma istituzionale che faciliti discorso delle decisioni
Diviene difficile difficilissimo per non dire impossibile
Tutti conoscono le nostre posizioni e le nostre proposte
Esse derivano da una concezione democratica assolutamente limpida
Essendo la democrazia all'idea di un governo del popolo
Esse intendono dare innanzitutto ai cittadini
E dal popolo un potere più grande di intervento nello svolgimento della vita pubblica
Intendiamoci bene
Niente che già non sia stato vissuto
Conosciuto e sperimentato niente che già non funzioni egregiamente in altre libere democrazie dell'Occidente
Parlando
Il ventitré giugno dell'ottantotto
Nell'aula magna dell'Università di Pavia
Io occasione del quarantesimo anniversario della costituzione
Leo Valiani diceva
Noi del Partito d'Azione
Nel quarantasei avevamo una soluzione radicale
Eravamo per la repubblica presidenziale
Alla Costituente
Calamandrei
Riccardo Lombardi io spesso proponevamo di guardare agli Stati Uniti
Dove il Governo amministra
Ed è presieduto dal capo dello Stato dal Presidente della Repubblica eletto dal popolo
Il congresso ossia il Parlamento ha però fortissimi poteri di controllo
Tanto è vero che una volta con Nick ammesso addirittura sotto inchiesta e destituito il capo dello Stato perché andava al di là dei suoi poteri
Ma aggiungeva Valiani
Noi del Partito d'Azione rimanemmo una piccola minoranza anche noi socialisti siamo una minoranza e ne siamo ben consapevoli ma tuttavia non desiste diamo e non desiste Remo da porre il tema che attuale oggi comune Overa allora
Elezione diretta del capo dello Stato
Riforma del Parlamento e dell'esecutivo
Referendum non solo abrogativo delle leggi ma anche propositi
Naturalmente in questo contesto noi siamo pronti a discutere la riforma delle leggi elettorali
Ora siamo invece in una situazione che come è stato giustamente detto è del tutto paradossale
Non solo non procede sorretto dalla maggioranza parlamentare un chiaro programma di rinnovamento istituzionale
Non solo i lineamenti di una vera riforma costituzionale vengono contestati con argomenti che in altri Paesi occidentali susciterebbe Russolo ilarità
Ma noi veniamo persino minacciati della possibile formazione di maggioranze alternative proprio sulla legge elettorale
In queste condizioni mi consenta di dire che un chiarimento
Una verifica
La messa a punto che non lasci più equivoci sul terreno non potrà essere ulteriormente rinvia
Se le forze politiche
Non riescono a raggiungere accordi tra di loro
Sei in mezzo alle diatribe alle polemiche
Alle tavole rotonde
Dai ragionamenti distanti non riescono a partorire nulla di buono
Se con tutto questo ostacolano e rendono impossibile il processo di rinnovamento istituzionale e se non posso
Non ne hanno il diritto non potranno spingersi
Sino ad ostacolare e dalle gare un pronunciamento popolare
Un giudizio dei cittadini
Il giudizio dei cittadini sulle questioni controverse
Una riflessione ed una decisione del Paese che ha ben diritto di dire la sua su questioni essenziali che riguardano l'interesse generale la vita collettiva l'avvenire di tutti
Non lontano da qui
In una via di questo stesso quartiere
Una mattina di maggio di nove anni fa
Veniva assassinato da un gruppo di terroristi nostro amico e compagno Walter Tobagi
Il suo ricordo continua a suscitare in noi una grande commozione
Giornalista del Corriere della Sera
Presidente dell'Associazione lombarda dei Giornalisti
Era un uomo buono e generoso
Un intellettuale rigoroso ed uno scrittore efficace
Fu ucciso perché amava la verità
La scriveva e la ricerca
Aveva vissuto intensamente i difficili anni settanta
Ed era stato attento testimone ed osservatore critico
Studioso del movimento sindacale
Egli inizia il suo ultimo libro con queste parole
Dieci anni dopo
I nidi sistemi però non è la riscoperta di una verità che è antica come la storia dell'uomo
Non sono le parole tornanti ma i comportamenti di ogni giorno che modificano le situazioni
E danno senso all'impegno sociale
Il gradualismo
Il riformismo
L'umile posso
Dopo passo sono l'unica strada percorribile per chi vuole elevare davvero la condizione dei lavoratori
Ecco la lezione che le dure repliche della storia ripetono ancora una volta
Delle sue ricerche scandaglia acutamente il fenomeno terroristico
Ne studia le motivazioni Enea Alida analizza i comportamenti
Parla il linguaggio della franchezza
E pone domande inquietanti
Come è possibile dice
Che il sindacato sia diventato contemporaneamente
Bersaglio è terra di conquista per gli strateghi del terrorismo
è una risposta che va ricercata di cento pagine la realtà delle fabbriche dell'intreccio dei rapporti nel gioco dell'ambiguità
E ancora
Perché c'è la paura di ammettere che il terrorismo brigatista nasce da un'eresia di sinistra
Fa comodo dire scrivere che le BR sono una sigla di fascisti travestiti
Insomma si preferisce la proroga la propaganda alla politica
Ci si illude che nascondere la verità pasti a cancellarlo
E aggiungeva quel che si tarda cogliere
O non si ha il coraggio di ammetterlo
è la relativa ramificazione che gruppi armati sviluppano in fabbrica
E tuttavia
Forse egli stesso
Non arrivava a pensare
Che è proprio da un'analoga ramificazione nel mondo editoriale e giornalistico sarebbe scaturito il progetto criminale della sua uccisione tutti conoscono la verità
Di questo delitto per il quale non c'è stata giustizia
Una orribile storia tutta fatta di ambiguità di viltà e di arroganza
Stabilito contro ogni logica
Che il delitto non aveva mandanti
E gli esecutori del crimine
Che pure al processo avevano mentito circolo normali da tempo liberi e festoso
E i parlamentari socialisti che avevano reagito indignati sono stati invece condannati aggiungendo così un anello alla catena dei casi di ingiustizia di questo nostro Paese
Il terrorismo non minaccia più la società italiana
Negli ultimi anni si sono registrati solo casi episodici e gravi
E dolorosi
Gli attentati criminali
Ma gli anni di piombo
Sono interamente alle nostre spalle
E va maturando semmai tempo della clemenza
Verso almeno una parte di coloro che hanno sbagliato
E io sono sicuro che questo sarebbe il pensiero di quella grande anima democratica che fu Aldo Moro
Non è il terrorismo che ci minaccia
Non è più la criminalità politica organizzata
E sovversiva
Eversiva
Bensì quella comune la criminalità comune e organizzata interno ed internazionale
Tradizionale nuova è questa la criminalità che oggi minaccia la società italiana
C'è una criminalità che dilaga ed invade intere regioni
Agendo nelle forme più diverse
Talvolta si tratta di interessi minori
Che però egualmente si fanno strada colpi di prepotenze di violenze e di uccisioni
E si tratta di tutto un mondo sporco che conduce ai grandi traffici ai grandi interessi e alle grandi influenze
Lucroso più di ogni altra il traffico della droga che nel Paese apposto importanti basi di Anzio
L'Italia è entrata in un'area di grande rischio
Crescono le dimensioni del mercato interno e cresce il ruolo di transito dell'Italia verso i mercati europei
Si tratta di una vera e propria aggressione contro la nostra società e contro i nostri giovani
Di essa e dai suoi molteplici nefasti affetti bisogna avere una nozione nitida e completa
E non superficiale letteraria
Attorno a noi segnali di allarme si stanno moltiplicando
Ultimo è quello che riguarda l'infiltrazione mafiosa dei narcotrafficanti nel mondo delle operazioni finanziarie del riciclaggio del danaro sporco e della speculazione
Tutti gli indicatori sono preoccupanti l'insicurezza e la paura penetrano nelle famiglie dominano interi quartieri delle nostre città
Entra negli stessi luoghi di lavoro
E soprattutto nella scuola dove l'attacco diretto viene portato alla parte più debole ed indifesa costituita dai giovani ed ai giovanissimi
Fin dal mille novecentottantatré
Nel corso di un incontro con il presidente degli Stati Uniti
Io posi il problema di una collaborazione internazionale più stretta per la lotta all'ora contro il terrorismo e contro il traffico della droga
Furono gettate le basi per le intese operative che ne sono seguite
Parlando di fronte al Congresso degli Stati Uniti nel mille novecentottantaquattro
Io tornai a porre in primo piano il problema della lotta internazionale contro la droga e in quello stesso anno il governo della repubblica presentò un disegno di legge che mirava a rafforzare i presìdi di lotta
Il Parlamento italiano non ne fece di nulla
E non si è mai compresa esattamente la ragione di tanta insensibilità
Da allora sono passati venticinque anni
Di fronte ad un deterioramento continuo della situazione
Di fronte all'aggravarsi del fenomeno in tutti i suoi aspetti noi abbiamo ripreso una campagna di denuncia che era doverosa ed era necessaria
E che non era e non è mai stata come sostengono i nostri critici il frutto di una pura folgorazione e di una improvvisazione strumentale
Abbiamo chiesto di stringere le fila di tutte le difese possibili
E di mobilitare tutte le energie disponibili nella lotta contro il grande traffico
Abbiamo chiesto di schierare con sempre maggiore impegno le forze dello Stato nell'azione di prevenzione
Di cultura
E di recupero
E di sostenere con più larghi mezzi quelle generose ed insostituibili del volontariato
Il Governo ha presentato un disegno di legge che si muove in questa direzione
E quindi noi lo abbiamo sostenuto e lo sosteniamo
Ma da allora
Ciò che è accaduto in Italia a francamente dell'incredibile
La richiesta di accogliere nella nostra legislazione
L'indirizzo prevalente in tutte le nazioni civili
E c'è un indirizzo che vuole colpire da un lato il traffico
E dall'altro scoraggiare il consumo
è stata contestata in tutti i modi e di investita da accuse di ogni genere
Di autoritarismo di fascismo di violazione delle libertà e dei diritti dell'uomo insomma la questione della modica quantità per uso personale
Che oggi è consentita dalla legge e che noi vogliamo far dichiarare illegittima è divenuta il simbolo della libertà lo spartiacque della democrazia
Si è formata una potente associazione di amici della modica quantità
Che ignora
O finge di ignorare
Che appunto la legittimità della modica quantità la via attraverso la quale passa una gran parte dello spazio dice Armando le forze dell'ordine nella loro azione di contrasto
Una campagna di una violenza inaudita
è stata scagliata contro di noi
Io penso che c'è una sottovalutazione irresponsabile del grande pericolo che stiamo attraversando
Siamo in una situazione in cui non c'è più posto per la SISMI e permissivismo
Né ci convince la teoria della liberalizzazione
Di cui si fanno portabandiera i radicali ed altri
Che significherebbe lasciare alla droga tutte le sue vittime di oggi e farne proliferare di nuove ed equivarrebbe ad una il morale resa della società e dello stato
E tutto questo avviene mentre da un lato le morti per droga sono in aumento
E dall'altro il disegno di legge del governo si trova ormai da mesi di fronte al Senato
Dove si è fino a ieri discusso più o meno accademicamente
Come se non si trattasse di una questione di estrema gravissima urgenza
La maggioranza di governo
Di fronte a una questione di Zico golosi grande importanza
Non ha dato grande prova né di compattezza né di convinzione
Se lo volesse essa avrebbe tutti i mezzi per tagliar di corto
E comunque assolutamente necessario giungere rapidamente alle decisioni che sono indispensabili
Per rafforzare la lotta alla droga con uno strumento legislativo più efficace e più completo
Essa ha un carattere assolutamente prioritari
Purtroppo vi è un precedente molto negativo
E noi faremo di tutto perché non abbiano a ripetersi
Non sarà certo una legge che riuscirà a risolvere di un botto un problema così difficile complesso ne conveniamo
Ma certo sarà un punto di appoggio in più
In una battaglia che non può e che non deve essere persa
La lotta alla quinta organizzata
Pone allo Stato il problema di un rafforzamento costante delle forze dell'ordine e di un forte sostegno dell'azione della magistratura
Nonostante tutte le difficoltà e tante insufficienze
Carabinieri e polizia hanno dimostrato in questi anni nei momenti più difficili grandi capacità e grande spirito di sacrificio
Nella vita di questi corpi
Nella vita di questi corpi sono emersi anche pagine nere
Che tuttora che tuttavia non Milano la fiducia che verso di essi possiamo e dobbiamo continuare a nutrire
La preoccupazione per il crescere della criminalità è grande
E per lottare efficacemente contro questi fenomeni si richiede una sempre più alta professionalità
Forze più consistenti tecnica e mezzi sempre più moderno
Anche la giustizia italiana in una lotta così difficile abbisogna di maggiori forze di maggiori mezzi di strutture che sorreggono in modo più efficace il lavoro dei magistrati
Nel campo della giustizia
è per noi motivo di grande soddisfazione constatare che il lavoro per un nuovo codice di procedura penale iniziato da un ministro socialista della giustizia si conclude grazie alla determinazione di un altro ministro socialista
Tuttavia una corretta cultura della giurisdizione
Si può cambiare non solo cambiando i codici
Maria affermando valori e principi che stanno alla base della configurazione istituzionale della magistratura
Come potere politicamente neutrale
Ed allora bisogna recuperare sino in fondo i valori dell'autonomia e della indipendenza della magistratura
è necessario un riordino complessivo nell'azienda giustizia
Sanare le anomalie e ritardi
Che rendono problematico il rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione
E ormai matura l'esigenza di una riforma del Consiglio superiore della magistratura
Che dia all'organo di governo della magistratura maggiore autorità e prestigio e lo sottragga agli eccessi dei contrasti correntizie
Insomma cari compagni bisogna continuare dell'opera civilissima
Atteso dai cittadini
Condivisa dalla parte migliore della magistratura
Per un anno giustizia più moderna più efficiente e più giusta
Una svolta di importanza storica
Si è determinata sulla scena del mondo
Essa ci appare come qualcosa di profondamente diverso
Per natura e per qualità
Dall'alternarsi di gelo e disgelo cui pure avevamo assistito in passato
Simoni insieme e si intrecciano tra di loro più di un fattore positivo
Una volontà di pace dichiarata reciprocamente convincente
Che dovrebbe via via a far cadere
Tanto a destra quanto ad Ovest le barriere della paura della diffidenza e della sfiducia
Una prospettiva negoziale in materia di disarmo
E di controllo degli armamenti
Che ha già mosso i primi passi
Ha realizzato i primi accordi significativi
Altri mi ha posto in cantiere
Il terzo fattore il processo di cambiamento avviato in Unione Sovietica
E che si è propagato soprattutto in alcuni Paesi europei a regime comunista
Dando impulso a un'evoluzione in senso più flessibile più liberale tanto sul terreno delle riforme economiche che su quello del sistema politico
Parallelamente si vengono aprendo le vie di una più larga cooperazione tra Est ed Ovest soprattutto in Europa dove è possibile costruire un tessuto di nuove relazioni intere europea aperte luride
Improntate alla fiducia e amicizia
Noi ci auguriamo che tutto questo possa svilupparsi in modo tale
Da consentire ai Paesi dell'Est e dell'Ovest europeo
Di porsi definitivamente alle spalle
L'epoca triste e pericolosa della contrapposizione delle chiusure delle cortine di ferro e dei muri dall'odio
E tutto questo bagaglio negativo non dovrà avere più posto nell'Europa di domani
Tra le nuove generazioni
In questi anni
Si è diffusa una grande speranza di pace
Nello sviluppo di una realtà di pace
Il desiderio di cogliere tutti i vantaggi
Di un periodo di pace
La pace si può consolidare solo estendendo il clima di fiducia reciproca e di sicurezza per tutti
Alimentando le possibilità di benessere
Accrescendo gli spazi di comunicazione di circolazione di scambi e di libertà
Noi nei momenti di difficoltà non abbiamo mai perso di vista l'obiettivo fondamentale del negoziato e della pace
Ad un momento dato abbiamo preso anche delle decisioni difficili
Sfidando la demagogia e la impopolarità che in questa materia possono facilmente diffondersi
E lo abbiamo fatto per ricreare quelle condizioni di equilibrio che hanno finito poi con il rappresentare come noi prevedevamo il punto di partenza necessario per un negoziato utile risolto sia la fine nel migliore dei modi con il varo di quell'opzione zero che agli inizi sembrava una utopia
Vedete non si sbagliavano coloro i quali manifestavano per la pace
Che anche noi abbiamo sempre considerato il bene più prezioso per l'umanità
Si sbagliavano quanti tra loro ritenevano che noi non lavorassimo per la pace
Ora che gli euromissili se ne vanno
E sono destinati ad andarsene verso la distruzione
Occorre por mano a nuove misure di disarmo
Tanto nel campo nucleare tattico e strategico che nel campo convenzionale di terra di mare e dice
La parola d'ordine deve essere riduzione degli armamenti e non altro
Il disarmo deve essere graduale bilanciato deve tener conto degli equilibri esistenti in Europa ma deve procedere per la via maestra non dovrebbero essere introdotte da parte di nessuno misure nuove che possono indebolire intossicare il clima di fiducia
Non possiamo né incoraggiare ENI accodarci a certe manifestazioni allarmistiche che hanno il solo effetto di innescare la spirale paralizzante delle ambiguità delle diffidenze e delle paure l'Europa occidentale non è minacciata e non si sente minacciata
Essa atti a creare una situazione nella quale nessuno possa trovarsi in una posizione di superiorità tale da essere tentato in avvenire di pronunciare minacce verso chicchessia
Gli anni che abbiamo di fronte debbono diventare negli anni del disarmo
Di un disarmo spinto verso livelli sempre più bassi in modo da consentire anche una progressiva liberazione di risorse che potranno assai meglio essere impiegate altrove
Noi immaginiamo che il ruolo dell'Italia
Continuerà ad essere quello di una nazione pacifica
Impegnata a fondo in rapporto alle sue possibilità di influenza e di azione
Nell'opera di ricostruzione di costruzione della pace
Nell'ambito delle alleanze politico-militari cui essa partecipa
Nel contesto della solidarietà e della cooperazione europea e dell'Unione Europea Occidentale
Nel quadro dei suoi rapporti bilaterali l'Italia ha continuato in questi anni a svolgere un ruolo di stimolo verso il nuovo corso delle relazioni internazionali
Per uno sviluppo concreto del dialogo Est-Ovest è una politica di apertura di riavvicinamento e di cooperazione a questa politica i socialisti hanno dato un contributo importante e decisivo
Ed ogni suo sviluppo positivo continuerà ad a vere il nostro sostegno
Noi non ignoriamo
La importanza ma neppure la complessità dei problemi che si sono aperti nell'Est dell'Europa dell'Unione Sovietica
E nell'Area di influenza sovietica
Verza
In una crisi
Molto probabilmente irreversibile
Il sistema comunista
Il regime fondato sul monoliti istmo ideologico e politico
Sull'accentramento burocratico ed autoritario
E sul controllo militare delle Nazioni
La nostra attenzione
La nostra simpatia va verso innovatori
Va verso chi non nega tutta la portata di questa crisi
E ne cerca con impegno e con coerenza le vie d'uscita possibili realistiche ma non mistificatorio
La storia ha presentato i suoi conti
Ad una classe dirigente
Che ora deve affrontarli
Con nuove idee nuove iniziative
E nuovi programmi
In alcuni Paesi dell'Est europeo
Sta avvenendo ciò che ancora qualche anno fa
Poteva essere considerato impensabile
Riemergono le verità che erano state nascoste
La vita pubblica si fa più trasparente
I libri proibiti sono o saranno pubblicati
Molti nomi proibiti
Tornando o torneranno ad essere pronunciati con il rispetto che meritano
L'Ungheria e la Polonia
Come già trent'anni prima della repressione violenta e della normalizzazione
Sono alla testa di questo processo di liberalizzazione che vede e prevede il nascere del pluralismo politico
E di elezioni libere o moderatamente libri
Alla retroguardia
Purtroppo sta ancora un Paese molto civile colto
Di tradizioni democratiche come la Cecoslovacchia il cui popolo vent'anni fa ha pagato un prezzo altissimo alla sua volontà di maggiore libertà e di maggiore indipendenza Espresso cinque la stagione
Se passerà alla storia come la primavera di Praga
Ha un bel dire
La parte più chiusa
E più ottusa
Di quel regime inchiodata alle sue passate responsabilità
La prima vera che comincia a fiorire a Varsavia e da Budapest finirà prima o poi per tornare anche a Praga e non solo a Praga
Il nostro augurio è la nostra speranza
è che il vento del dialogo riavvicini e faccia nascere un rapporto di fiducia e di amicizia tra i due Stati tedeschi in modo da prendere il posto del muro della divisione
Noi abbiamo lavorato insieme ai socialisti dell'Internazionale
Per favorire un nuovo clima di fiducia in Europa
Non abbiamo fatto concessioni sbagliate
E non abbiamo mai rinunciato alle nostre critiche di fondo
Verso realtà e fatti che in nome del socialismo apparivano ai nostri occhi come il contrario del socialismo
Abbiamo creduto nelle possibilità di un cambiamento
E difatti ci hanno dato ragione
E ora guardiamo al futuro delle due europei con un maggiore ottimismo e con grande speranza
Le strade sono aperte anche se sono ancora io degli ostacoli
Il socialismo democratico dell'Europa occidentale
Deve essere un protagonista ed un interlocutore sempre più attivo
Nel dialogo aperto con i riformatori dell'Est
Nel sostegno coerente verso quanti si pongono all'avanguardia nelle rivendicazioni di autonomia e di libertà
Guardando a sud dell'Europa
Non ci sentiamo purtroppo investiti dallo stesso ottimismo
La regione mediterranea
Resta una regione calda
Attraversata da conflitti aperti o latenti
E da tensioni molteplici che in diversi casi si alimentano tra di loro
Sotto i nostri occhi ogni giorno scorrono le immagini
Della tragedia libanese una barbarie senza fine
L'autodistruzione di un popolo e di una nazione cui tutta la comunità internazionale sembra aver voltato le spalle
Salvo misurare periodicamente una fondamentale impotenza a metter fine al massacro e da gettare le basi
Di una nuova convivenza civile
Nella questione palestinese anche se io risolta
Tre sono tuttavia i fatti nuovi significativi e suscettibili di determinare qualche elemento di movimento
Parlo del dialogo diretto che si è aperto tra gli Stati Uniti d'America e l'OLP
Della proclamazione di principio di uno Stato palestinese
E delle più ampie aperture politiche e diplomatiche che esso raccoglie né che raccoglierà
Parlo della rivolta popolare nei territori occupati che continua e che con le sue centinaia
Perché con le sue centinaia di vittime giovani e giovanissime parla al mondo della volontà di liberazione di un popolo e testimonia della sua identità e della sua coscienza nazionale
Tutti aspettano ore da Israele
Una presa d'atto realistiche
Una seria ricerca di soluzioni pacifiche
Una disponibilità negoziale
Molte cose sono avvenute in chiaro
E tuttavia le prospettive rimangono oscure
C'è una pace che va negoziata
Una pace che sia garantita per tutti
E noi ospitiamo in primo luogo che possa realizzarsi un dialogo diretto tra Israele e i palestinesi che come tutti sanno lo LDP rappresenta legittimamente
Auspichiamo un dialogo violento ed un negoziato tra Israele e i suoi vicini
E continuiamo a pensare alla possibilità di uno Stato palestinese federato con lo Stato giordano in un contesto di pace di convivenza e di collaborazione nella regione
In modo che
Ad essa a questa soluzione
L'Europa gli Stati Uniti gli Stati arabi la comunità internazionale
Possano assicurare un pieno sostegno non solo politico ma in futuro anche economico
Nel Mediterraneo
Ha preso corpo il disegno di un grande Maghreb
Che vede impegnati i cinque Paesi dell'Occidente arabo nella costruzione di una comunità innanzitutto economica
Che oggi dice che oggi di cinquanta milioni di persone che si segnala per il suo alto tasso di sviluppo demografico
Dobbiamo ben sapere che le distanze tra il nord e il sud del Mediterraneo
Sono destinati a farsi sempre più piccole
E i processi di integrazione saranno sempre più continui e interdipendenti
E l'Europa deve perché organizzare meglio il suo rapporto con le regioni del Sud
E l'Italia dal canto suo è destinata a diventare uno degli interlocutori essenziali
Al centro di una rete di relazioni e di rapporti che lei impegneranno sempre di più
Secondo la sua naturale posizione e vocazione di nazione ad un tempo europea e mediterranea
Lo chiudiamo la grande speranza che il nuovo dialogo apertosi nel mondo la comunicazione diretta ed aperta tra le due superpotenze
Giungano ad inquadrato in una cornice diverso i tanti conflitti regionali disseminati in vari continenti per mettere a fuoco le soluzioni negoziali possibili a cominciare dall'Afghanistan ancora in fiamme dopo la fine spaventerà spaventosa guerra tra Iran e Iraq
In America Latina
Ad una ad una
Stanno cadendo le dittature
Ma il ritorno alla libertà
Coincide con uno stato di crisi economica e sociale che in alcuni Paesi presenta connotati esplosiva
I compagni sanno sono tornato in Cile
Proprio portato sulla tomba di Salvador Allende garofani rossi della nostra amicizia
Della nostra incessante solidarietà con la causa cilene
Va bene del mare un bambino sventolava una bandierina con la scritta Adios che ne era al
E così sarà
Allora
La solidarietà italiana europea
E non solo europea
Per la causa della libertà
Dovrebbe trasformarsi in solidarietà per lo sviluppo ed il progresso di questi Paesi
Dove l'economia è strangolata dalle norme peso del debito estero
E dove la repressione la regressione economica
E la disperazione sociale rischiano in qualche Paese di travolgere le fragili istituzioni democratica
La questione del rapporto nord-sud
Domina e dominerà per lungo tempo
La scena del mondo
è è la grande questione sociale del nostro tempo
è contro le profonde diseguaglianze che dividono il mondo
Che vede intensificarsi l'azione di denuncia
è l'iniziativa concreta delle forze di progresso
Ed in prima fila tra queste
Il movimento socialista democratico così come incontro di essersi elevato a più riprese forte ed appassionato il monito di cristiana solidarietà e fraternità di Giovanni Paolo secondo
C'è un grande compito
Cui deve assolvere l'Europa comunitaria e non
Le politiche di cooperazione dei Paesi europei Area tra le più ricche del mondo
Sono ancora largamente al di sotto delle loro possibilità
E delle necessità reali dei Paesi più poveri a cominciare da quelli dell'Africa
Si fa ma si fa col contagocce
Si fa
Ma in mezzo a mille difficoltà burocratiche ritardi dispersioni di risorse si farà ma non come si dovrebbe si potrebbe
E questo vale anche per l'Italia
Che pure in questi anni ha realizzato una vera e propria svolta nella sua politica di aiuti e di cooperazione
Cresciuta per dimensioni per risorse impegnate per progetti e per numero di paesi interessati
Per e uno un'Europa
Di Roma
Che ci sia unità
Prossimo per
Solidale
Vivibile democratica e aperta al mondo
Si pronuncia il manifesto dei partiti socialisti e socialdemocratici europee
In esso si racchiude il messaggio politico e programmatico comune
Per la campagna elettorale europea
Vogliamo un'Europa unita
Nessun Paese europeo da solo può far fronte alle sfide del nostro tempo
Solo la cooperazione europea può garantire la pace
Assicurare la protezione dell'ambiente
E a rendere possibile il progresso sociale
Vogliamo una comunità prospera
Con una capacità economica e monetaria sufficiente per assicurare la crescita l'occupazione e il benessere
Abbiamo bisogno di una crescita economica
Che assicuri la creazione di occupazione
Ma coesione economica
Il benessere sociale
La protezione dell'ambiente e la solidarietà con il Terzo Mondo
Nei prossimi dieci anni la comunità europea deve poter diventare l'area economica più dinamica del mondo
E vogliamo un'Europa che conosca la solidarietà sociale
E non sia soltanto un'area di libero scambio
Innanzitutto la solidarietà tra le Regioni
E bisogna concentrare gli sforzi a sostegno dello sviluppo delle regioni più svantaggiate
Occorre giungere alla elaborazione di una legislazione comunitaria che definisca le basi della democrazia economica della protezione sociale dell'igiene e della sicurezza sul lavoro
Della uguaglianza professionale e della parità di opportunità tra uomo e donna
Della libertà di movimento del riconoscimento reciproco dei diplomi e delle qualifiche e dei diritti degli immigrati
Il manifesto socialista europeo sottolinea con forza che per i socialisti l'Europa sociale
è un elemento di base per la costruzione dell'Europa dei cittadini e che la carta sociale europea è la sua pietra miliare e deve essere riconosciuta come tale da tutti gli Stati membri della Comunità
Vogliamo un'Europa vivibile
Rendendo compatibile
Lo sviluppo economico con la difesa dell'ambiente
Le tragedie vissute in questi anni
Che la continua degradazione del dell'ambiente
Mostrano chiaramente il grande compito che spetta alla comunità europea
Occorrono innanzitutto accordi europei più efficaci
Gli accordi che devono essere fatti rispettare
Occorre una globale collaborazione globale per l'Europa comunitaria
La zona europea di libero scambio d'Europa dell'est e l'Europa dell'Ovest
In quest'ottica i socialisti propongono il lancio di un programma di investimento europeo per la protezione dell'ambiente
Che faccia da supporto agli sforzi nazionali regionali e locali
E in cui si tenga conto tanto dei problemi dominanti
Nell'Europa centrale del Nord quanto di quelli specifici dei paesi del sud
Vogliamo un'Europa democratica il che significa in primo luogo un grande sviluppo delle sue istituzioni ed un migliore equilibrio interistituzionale
Nessun aspetto della politica della comunità deve essere sottratto al controllo parlamentare
Il Parlamento europeo dovrà giocare un ruolo cruciale nel controllo democratico della comunità e del suo processo decisionale
E più in generale è necessario un avanzamento istituzionale della comunità
Vogliamo una comunità UE europea aperta al mondo
Protagonista attiva dei processi pacifici
Attiva nel campo della difesa dei diritti dei popoli
E dei diritti umani impegnata ad allargare le vie della cooperazione nord-sud
Aperta la collaborazione economica
Con le aree economicamente forti gli Stati Uniti e di Giappone
Per stabilire nuove sinergie
Nuove progettualità
E mobilitare nuove energie
In una comparazione che deve anche investire i grandi paesi asiatici come l'India e la Cina
Insomma tutto il contrario delle involuzioni protezionistiche che vanno assolutamente schivare
E quindi anche lontano dalla immagine della cosiddetta fortezza Europa chiusa in se stesse
Ad inseguire e da contemplare traguardi di opulenza e a consumarsi senza nuove prospettive
E senza un grande avvenire verso il mondo di domani
Cari compagni la realizzazione del mercato unico europeo
Pone porrà problemi di non poco peso
Alle nostre strutture produttive
Ed ai nostri sistemi di servizi e di reti infrastrutturali
Saranno prove competitive che naturalmente incideranno in modo diverso
Per le aree forti ed i settori forti rispetto ai settori alle aree più deboli del nostro Paese
In modo diverso per l'industria per l'agricoltura
Per i settori produttivi che sono già stati investiti da processi di modernizzazione
E i settori in cui la modernizzazione è stata solo parziale
E dove il regime di sviluppo rimasto a due diverse velocità
L'economia italiana nel suo complesso attraversa ancora una fase di alto sviluppo
Il risanamento realizzato negli anni trascorsi
E l'aggancio con il ciclo internazionale favorevole ha prodotto e continua a produrre risultati notevoli e in taluni casi financo straordinari
Ma in ogni caso
Ed in ogni caso la velocità dell'economia italiana continua ad essere superiore a quella media degli altri paesi
L'indicatore che più di ogni altro segnale
Il processo di forte ingorgo busti mento che si è venuto realizzando nel nostro apparato produttivo riguarda gli investimenti in macchina in attrezzature che a partire dall'ottantasei procedono a tassi molto elevati
Nell'ottantasette l'incremento in quantità degli investimenti in macchine ed attrezzature è stato del quindici per cento
E nell'ottantotto pur riducendosi e continuato a livelli ancora molto alti
Le in paese
Hanno saputo mettere a frutto i risultati di un periodo fortunato e virtuoso
In cui mentre la crescita celebrava scendeva il disavanzo pubblico e l'inflazione aumentavano salari e profitti andava in attivo la bilancia dei pagamenti
E anche la base occupazionale ha ripreso ad allargarsi
Mentre l'ottantotto si è verificato un calo del venti per cento delle ore di cassa integrazione
Mentre l'economia continua perciò nel suo slancio espansivo
Alcune delle contraddizioni di fondo che marcano i dividono la società italiana non tendono a ridursi
Mentre affiorano
E si rafforzano alcuni indicatori negativi che suscitano non poca preoccupazione
Io parto innanzitutto dalla considerazione
Che se gli anni dello sviluppo e della crescita non saranno utilizzati appieno
Per correggere mali ed arretratezze tradizionali dell'Italia
Allora si sarà persa la più storica delle occasioni
Quando dovessero venire
Stagioni più difficili
La probabilità di riuscire allora a farlo
Si ridurrebbe
Pressoché annullato
E come sempre
In primo piano il problema delle regioni meridionali del Paese
O di quella parte di esse che rimane ancora isolata separata stagnante
E dobbiamo purtroppo constatare che il divario tra centro nord e sud si accentua piuttosto che diminuire
Ciò che manca non sono le risorse pubbliche disponibili con destinazione Sud e che al contrario ci sono e sono ingenti
Ciò che manca è la certezza di poter trasformare questo il flusso di risorse in attività produttive sanno
Sotto gli occhi di tutti stanno esperienza tragicamente negativa
E nulla fa credere
Che le storture che in passato le hanno provocate
Siano state ora rimosso
Una economia ritirata dall'East End all'assistenzialismo
Invasa spesso da fenomeni malavitosi
Rischia di rimanere in un tunnel
Privo di vie d'uscita e privo d'avvenire
Il suo sviluppo il fragile
Dipendente
Contraddittorio ed in definitiva drogato
Un grande sforzo deve essere compiuto per riportare questa situazione sui binari corretti
E per questo almeno allo stato delle cose non abbiamo o non abbiamo ancora nessun motivo rassicurante e nessuna prospettiva chiaro
Questo andamento di cose nelle aree meridionali
Si riflette immediatamente sul terreno dell'occupazione
Pieno impiego o quasi delle aree forti
Disoccupazione alta è altissima per i giovani e per le donne nel Sud
è questo il terreno su cui il contrasto è più acuto e le questioni sociali appaiono di prima grandezza
E le tensioni sono crescenti
Una svolta di indirizzo di metodo sarebbe
Assolutamente giustificate necessarie
A tutte le difficoltà
I ritardi le contraddizioni di varia natura
Vanno poi aggiunte quelle dei governi locali
Le cui responsabilità sono in questi anni enormemente accresciute
Senza che per questo si siano abbandonate pratiche metodi che sono principalmente fonte di instabilità di mal governo e di inefficienza
Mentre l'economia continua il suo sviluppo
E nella società si forma una maggiore ricchezza
Lo Stato si impoverisce
Le sue finanze sono allo stremo
E i suoi debiti Soleo alle stelle
In rapporto a ciò deteniamo in tutto il mondo industrializzato un primato assolutamente totalmente negativo
In anni che dovrebbero essere propizi per recuperare terreno
Ridurre debito e deficit la condizione della finanza pubblica si sta ulteriormente logorante
Chi perde di vista questo problema in tutta la sua gravità
Ha un'immagine del tutto falsata e di Lusi Soria della realtà in cui viviamo
E in questo senso l'opera di risanamento della finanza pubblica
Deve continuare a stare al centro dell'azione
Dei governi
è una vicenda in cui non c'è posto cari compagni né per mai di né per magie ma solo per un'azione costante coerente ferma in graduale
E tutto questo presuppone necessita non solo di una grande consapevolezza ma anche di una vasta collaborazione sociale
E di una condotta politica lineare che eviti di procedere avvalse Longoni
Tutto questo è naturalmente
Particolarmente difficile
Nel nostro sistema
Dove è assai più facile spendere senza controllo non pagare le tasse volere tutto per tutti e caricare il pagamento dei debiti che in questo modo si accumula lo sulle future generazioni
Manca innanzitutto all'appello
All'appello delle entrate della Stato una grande quantità di risorse
Con la differenza a tutti nota
E cioè che solo il lavoro dipendente è un contribuente puntuale il resto no
Sulla questione fiscale
Dalla quale promanano grandi ingiustizie
E tutt'altro che inutile un'azione di denuncia
Che è naturale che si faccia sempre più assordante
Fino a che questo qui in questo campo non si siano ritrovate le ragionevoli di niente del riequilibrio
Della equità i mezzi delle leggi le tecniche l'organizzazione necessaria
Per modificare una situazione diversamente intollerabile
In questa materia e su questo fronte l'efficienza la professionalità la moralità degli apparati dello Stato sono la chiave di tutto
Forse questa la più utile la più redditizia la più necessaria delle modernizzazione in da realizzare e da completare
E mentre permane una grande evasione fiscale di tante categorie
E di tanti settori
E perfettamente ipocrita scaricare sui livelli della spesa sociale tutta la responsabilità del deficit pubblico
Nel confronto con gli altri Paesi europei
Che sono in una dimensione che può essere paragonata con la nostra
La spesa sociale italiana per la verità appare tutt'altro che elevata
Anzi al contrario
I livelli di spesa di protezione sociale della Francia e della Germania in rapporto al prodotto interno lordo superano di un terzo quelli del nostro Paese
Ma tutto questo ed equilibrato
Da maggiori entrate tributarie e soprattutto da maggiori gettiti contributivi che in entrambi i Paesi risultano superiori a quello dell'Italia di ben cento mila miliardi
Il problema quindi non è tanto quello di ridurre i livelli della spesa sociale quanto certamente quello di eliminare gli sprechi
Di riaggiustare per riequilibrare il sistema contributivo
Ed anche quello di attuare riforme di struttura tanto nel settore della sanità che nel sistema previdenziale
E del resto non è poco neppure quello che resta da fare nel campo della prevenzione della protezione sociale tanto per le difesa delle malattie ad alto rischio quanto per la protezione degli anziani
Degli handicap Pati dei più poveri e dei più bisognosi
Rispetto ai problemi della spesa sociale
Del deficit pubblico
Della crisi del sistema sanitario
Delle dimensioni finanziarie strutturali di quei tre problemi mi si consenta di dire che il tormentato problema dei ticket non è mai stato francamente un problema per il quale mettesse conto di scatenare delle guerre di religione
Dal punto di vista di principio si trattava e si tratta di un principio giusto e probabilmente utile soprattutto a fini regolatori
Dal punto di vista pratico la questione è stata mal posta mi articolate in un modo infelice e tale da suscitare quindi molte giustificate protesta
Sono però seguito una serie di opportune correzioni
Piano soprattutto teso a salvaguardare un principio di protezione sociale per le fasce più deboli e ad eliminare procedure fastidiose per i cittadini
Io posso egualmente capire anche di fronte a questa nuova situazione tanti argomenti contrari e tuttavia essi non mi sono parsi mai tali
Da giustificare una protesta come quella che si è svolta nella forma estrema di uno sciopero generale dimostrativo sia pure di quattro
Io ho un alto rispetto dei sindacati
E delle ragioni dei sindacati
Ma non mi sarebbe parso né giusto
Né onesto
Nelle aule sottacere su questo punto un franco disaccordo
Esso si fonda su un principio
E su di una considerazione pratica
Che tiene in conto innanzitutto il valore del salario e della produzione in rapporto agli obiettivi che con l'azione sindacale si possono concretamente raggiunge
Di fronte alle decisioni importanti
è sempre comunque utile
Nella libera vita democratica
Che tutti si assumano in modo aperto e con chiarezza le loro responsabilità
Per il resto i sindacati non hanno mai avuto
E non dovrebbero avere ragioni per dubitare
Della serietà dell'attenzione
E dell'impegno con cui socialisti seguendo e valutano in tutta la loro importanza gli obiettivi e le linee di azione del movimento sindacale che su tante questioni essenziali della giustizia e della trasformazione sociale convergono o coincidono con le nostre
Tra gli indicatori negativi
Desta ora non poca preoccupazione anche la ripresa dell'inflazione
Non capisco perché da qualche parte venga sottovalutato il problema
Se l'inflazione riprende
Si dovranno pagare maggiori interessi sul debito pubblico
E queste risorse da qualche parte dovranno pure saltare fuori
Maggiore inflazione si riflette negativamente sulla competitività dell'economia italiana
E già lo si può notare nella bilancia del commercio estero
L'inflazione un fenomeno malsano
Di cui prima o poi si paga lo scotto ed ogni sua sottovalutazione costituisce un gravissimo errore
Permettetemi di dire a me che ne siamo usciti con grande fatica da questa malattia grave e che ora bisogna evitare di ricadere
Mentre
Le prospettive economiche
E la complessità del quadro sociale richiederebbero una forte azione di appoggio
Di orientamento
Insieme ad interventi chiarificatori e risolutori
La situazione politica italiana naviga invece in acque confuse
La coalizione su cui sin dall'inizio della legislatura si fonda la maggioranza parlamentare
Non ha dato sino ad una prova e non pare voler negare di sapere e di volere costruire quel grado di solidarietà che è necessario per sviluppare con efficacia e con coerenza la comunicazione di governo
Tutto questo in più casi ha provocato i ritardi nell'attuazione del programma di governo
Ritardi che si sono via via accumulati e che sono grato
Anche il corso complessa
Di alcune vicende politiche
Ha finito con il ridurre l'attenzione e l'impegno
Creando lunghi momenti di attese se non proprio di paralisi
Sta di fatto appunto che molti degli impegni programmatici del governo
Stanno dov'erano
E cioè sulla carta
Ho Sberna hanno ancora nei cassetti nelle Commissioni parlamentari
Di qui cari compagni motivi di insoddisfazione che si stanno infliggendo
Compresi i nostri che d'altra parte non abbiamo mai nascosto
Di qui segnali di accentuata sfiducia verso la situazione politica e verso il governo
Che vengono da forze politiche della maggioranza
Ultimo in ordine di tempo il Partito repubblicano
Dal limitato programma di riforme istituzionali che era stato concordato
Per fare degli esempi al piano energetico
Al piano ambiente
Per fare degli esempi alla riforma della scuola dalla legge antidroga di cui ha parla di Amo parlato alla regolamentazione del sistema radiotelevisivo
Dai trasporti agli interventi necessari nel Mezzogiorno mi ha tanto altro ancora
Si delinea un quadro complessivo
Che noi giudichiamo non buone
Cioè in realtà una crisi politica strisciante che corrode la coalizione
Una crisi che se non viene affrontata e risolta
Nei modi in cui sarà possibile a risolverla
Finirà con il logorare tutti e alla fine provocherà forti danni al Paese
Mentre per esempio siamo solo in ancora nella prima fase della legislatura
Per più segni si avverte la presenza di tendenze evolutive profondamente diverse
Che naturalmente determinano uno stato di tensione tra le forze politiche
Ci sono poi create situazioni nuove
Nei rapporti tra i partiti
Ed anche nuove aggregazioni
Che per il momento
Restano ancora di difficile interpretazione
Ma che rendono il quadro generale più incerto e movimentato
Ma Democrazia Cristiana detiene in questo momento
Le maggiori responsabilità al vertice dello Stato e del Governo
Essa ha potuto contare su di un nostro atteggiamento di grande collaborazione
Che noi non avevamo del resto interrotto neppure nella scorsa legislatura
è una disponibilità
Che noi abbiamo rinnovato all'inizio della nuova con spirito di lealtà e di piena responsabilità democratica
Noi abbiamo sentito fortemente i vincoli della stabilità politica in rapporto al fatto che nelle condizioni attuali
Questo dipendeva ancora in buona parte almeno da noi e dal nostro voto determinante
Ebbene nonostante questa nostra posizione
Di leale collaborazione
Noi vediamo ancora oggi larghi settori della Democrazia Cristiana
E numerosi esponenti di primo piano di questo partito
Impegnati in modo quasi professionale
In polemiche che sono dirette contro di noi con una insistenza e con una puntualità che la dicono lunga sulle loro convinzioni politiche e sui loro propositi più o meno
Una trattazione particolare
Merita del resto il caso di Palermo
Altamente istruttivo
E che si iscrive perfettamente in una certa tendenza si è detto trattarsi di caso unico
Isolato e periferico
Esso è certamente unico
Nel senso che la somma di demagogia di retorica di inconcludenza ed il malgoverno
E di malgoverno che si concentrano in questo caso è assolutamente inarrivabili
è un caso periferico
Ma solo nel senso che esso è bollato dal provincialismo dei suoi stessi protagonisti compresi i gesuiti quelli di piccolo cabotaggio
Ma non è neppure un caso isolato
Nel panorama dei poteri locali
Comunque esso viene propagandato nel Paese
Come un progetto da venire e l'eroico Leoluca Orlando che come si può notare il Palermo si occupa assai poco
Viene portato a spalla per l'Italia come una Madonna Pellegrina da un festival dell'Unità
Da un festival dell'Unità ad un convegno di maggiorenti della Democrazia Cristiana
In questi anni
Nei poteri locali
Si è formata una nuova realtà
Che noi non vogliamo demonizzare
Ma della quale bisognerà pure parlarne
E sulla quale bisognerà pure ragiona
I comuni al di sopra dei cinque mila abitanti
Amministrati insieme dalla Democrazia cristiana e dal partito comunista
Sono ormai più di trecento
Su di un totale
Di due mila e centocinquanta comuni
Che amministrano il dodici virgola cinque per cento della popolazione
Al governo di una parte di questi comuni partecipano anche i socialisti
Ma nella gran parte si tratta di una collaborazione diretta Democrazia Cristiana Partito Comunista
Zitti zitti
Da un lato i propulsori della diga anticomunista
E i comunisti alternativi visti senza macchia e senza paura si sono creati un'area franca
Si sono creati un'area franca di collaborazione di dimensioni tutt'altro che marginale
Basti pensare
Che le giunte di sinistra
Imperniate su un rapporto di collaborazione tra Partito comunista il partito socialista
E che in moltissimi casi hanno alle spalle una sperimentata tradizione di decenni sono circa trecentotrenta per una popolazione complessiva pari al diciannove virgola sei
Al congresso della Democrazia Cristiana
Su alcuni oratori
Sono stati riversati applausi della durata di venti venticinque minuti credo un record mondiale
Ma neppure cinque minuti
Sono stati dedicati a questa problematica diciamo così che è nuova e che avrebbe almeno meritato una qualche valutazione è una qualche presa d'atto
Noi siamo pronti a discutere questioni e problemi nuovi anche per regolare il nostro
Anche per regolare il nostro comportamento e la nostra linea di condotta
Noi siamo assolutamente mal disposti nei confronti di situazioni ambigue
Ma vi chiarite
Che alimentano solo confusione e di incertezza di prospettive
Angry guida che si trovano spesso anche nell'azione parlamentare
E che ora torna a fare capolino anche a proposito delle riforme istituzionali e financo delle leggi elettorali
Riferendosi al recente congresso della Democrazia Cristiana
Il documento congressuale socialista
Sottolinea comunque tutto il nostro interesse
Per il tema di un ritorno alle origini popolari della Democrazia cristiana e per il motivo di un nuovo riformismo adeguato ai problemi del presente
Democrazia Cristiana Partito Socialista
Sì sono a più riprese scontrati e incontra
Il riformismo socialista
Il riformismo dei cattolici democratici
Con il concorso degli amici laici in tante occasioni
Si è rivelato tutt'altro che sterile
Ma le tesi politiche
Hanno sempre bisogno di essere verificate
E la loro attualità confermata dalle prove concrete
Ora di banchi di prova
Cioè e ce ne sarà più dura
A cominciare dai temi di ordine istituzionale che a nostro giudizio il giudizio costituiscono il fulcro di ogni processo di rinnovamento che di riforma
Un fattore particolarmente negativo cari compagni è costituito dall'atteggiamento assunto nei vostri confronti dai dirigenti del PSD
E ora di ciò che resta del PSD
Noi eravamo rivolto loro un appello di unità
E ci hanno risposto come se li avessimo assensi
La nostra proposta di collaborazione
In vista di una piena unità dei socialisti
è stata scambiata per un proposito di prevaricazione
Certo questa non sarebbe stata la risposta del compagno sardina
Che negli ultimi
Che negli ultimi anni
Negli ultimi anni aveva sostenuto con grande fraternità
E con grande solidarietà l'esperienza del governo a guida socialista
Nella sua ultima intervista alla Stampa di Torino egli aveva trattato con chiarezza inequivocabile il tema della Unità socialista
Al giornalista che gli chiedeva lei può dire quali sono i compagni separati che vorrebbe riabbracciare in un Partito socialista unificato ha dei nomi da fare sarà gatte rispose
Mi manca Nenni ed è come se mi mancasse
Ed è come se mi mancasse un fratello politico
E i nomi sono quelli di Sandro Pertini e di Bettino Craxi
Sta di fatto che il Pd è andato incontro ad una citazione
è nata l'Unione democratico socialista che ora si lega noi con un patto federativo in vista dell'Unità
Mentre si è aperta una lacerazione nei rapporti con i presidi
Che ha prodotto polemiche ed iniziative provocatorie che naturalmente affrontiamo ed affronteremo
Cioè che si divide
E c'è chi si unisce è nata lo sta nascendo la Federazione laica che raccoglierà repubblicani liberali e radicali
Per la verità noi demmo trovato perlomeno un poco singolare
Che è un punto di congiunzione così difficile
Sia stato tu così facilmente trovato proprio mentre i pannelli sono sviluppava contro di noi via specie su alcuni temi delicatissimi una campagna di incredibile astiosità e violenza
Per il resto non spetta a noi di sindacare le decisioni di forze politiche così importanti
Decisioni che essi hanno preso nella loro autonomia e responsabilità
Prendiamo atto
Delle dichiarazioni dei responsabili repubblicani
E dei responsabili liberale che confermano la loro predisposizione amichevole che la loro volontà di collaborare con i socialisti
Abbiamo qualche timore
Abbiamo qualche timore che possano essere sopra avanzate dall'ondata di polemiche che vengono scagliate contro di noi dai colleghi federati
In ogni caso siamo interessati a vedere dica cosa effettivamente si tratta
Quali novità politiche prepara questo rimescolamento ingredienti diverso
Siamo soprattutto interessati a mantenere un rapporto costruttivo ed amichevole
Con con tutte le forze dell'area liberaldemocratica
E a ricercare sempre
Un punto d'incontro e di intesa anche secondo uno schema che fu definito del libro l'abbia
Tutto questo noi lo consideriamo lo consideravamo e continuiamo a considerarlo necessario questa linea
Nell'alternarsi delle possibilità e delle circostanze resta una costante della nostra azione politica
Sono quindi diverse le situazioni che influiscono sui rapporti tra i partiti della coalizione
E sulle prospettive politiche di governo
Ne nasce quindi la necessità non rinviabile
Di una convincente verifica politica
Ripeto
Ciò che ci interessa mettere in chiaro sono le prospettive
La ridefinizione degli impegni delle forze politiche
La chiarezza dei loro rapporti la efficienza dell'azione parlamentare e di governo
Diversamente gli effetti di incertezza di precarietà e di instabilità sarebbero continui imprevedibili e alla fine devastante
Noi per quanto ci riguarda non potremmo restare passivamente ad avallare uno stato confuso di cose e sette del sesso dovesse continuare come al momento appare probabile
Ed è così quindi e gli aspetti negativi e insoddisfacenti della situazione
Che veniamo rilevante
Ci spingono verso la necessità di scegliere
Se rinchiuderci in noi stessi
In una posizione di totale distacco ed affrontare con una lotta aperta le conseguenze politiche che ne possono derivare
O da assumere un'iniziativa per compiere un ennesimo tentativo di chiarificazione di verifica di ripresa di un corso politico coerente seguendo per questo le vie che potranno essere considerate come le più dirette e le più efficace
Questo è in definitiva il punto politico su cui il congresso si vede pronuncia
Lo faccia il congresso con la chiarezza e con la franchezza di cui i socialisti hanno saputo dare prova altre volte affrontando e superando situazioni complesse e difficili
La nostra posizione di fondo resta una posizione costruttiva aperta la collaborazione purché questa nostra disponibilità risulti utile
E non sia contrastate contraddetta sino alla paralisi
Certo care compagne cari compagni
Le difficoltà attuali della politica italiana
Ed i suoi margini di movimento piuttosto limitati
Sono ancora più grandi
Per la mancanza evidente di alternative politiche
Piene mature
Convincenti e praticabile
Nel campo delle arti alternative possibili mi si consenta di dire
Il meno convincente si presenta proprio il Partito Comunista con il suo ventaglio di alternative democratiche programmatiche buone per vari usi
A differenza di altri
Il cui parere con tutto il rispetto
Almeno in questa materia conta assai meno del nostro
Noi abbiamo espresso un moto di delusione di fronte alla prima presentazione organica del nuovo corso comunista iniziato con una nuova segreteria ed un nuovo gruppo dirigente
Vi abbiamo ravvisato in primo luogo troppi elementi di continuità con il passato
Pur rendendoci perfettamente conto
Che anche chi non tra un forte proposito di rinnovare di cambiare di trasformare
Deve fare il suo venti conti con una vischiosità conservatrice
Più può costringerlo a passaggi più tortuosi
Questa specie di continuismo
Che la novità di talune formule impiegate in realtà
Non cancella
Fa sì che il Partito Comunista Italiano
Almeno per quanto riguarda la revisione storica
E la lettura Franca delle responsabilità e delle corresponsabilità
Con il regime staliniano e Poste staliniana
E che investono in pieno il ruolo e la figura storica di Togliatti
E i limiti e gli errori delle politiche nazionali ed internazionali
Svolte dai Comunisti italiani
E per certi tratti dagli socialisti con loro risulta financo in ritardo
Se posto in rapporto ai processi di revisione ai severi Bilanci della storia che si sono aperti e si stanno facendo in più di un partito e in più di uno stato a regime comunista
A questo nostro rilievo
I nuovi dirigenti comunisti rispondono
In modo apparentemente semplice di ingenuo
Dicendo
Ma noi con tutto questo che cosa c'entriamo
è una risposta vera e doppi allo stesso tempo
è vero infatti che loro
Dei misfatti del comunismo
E degli errori del passato non portano nessuna colpa
Ma è anche egualmente vero
Che si dovrebbero unirsi a tutti gli altri
Per parlare il linguaggio della verità senza reticenze di sorta verso chicchessia anche se in causa vengono chiamati interi periodi di storia del partito comunista e più di uno tra i tuoi capi
Più prestigiose
A parte
Questo rilievo
La nostra critica si rivolge soprattutto
Verso alcune tradizionali impostazioni di fondo
Che si sono mantenute ben vive nella odierna linea comunista
L'ha benedetta alternativa
è stata così bene incorniciata
Al congresso comunista
Che è parsa più o meno a tutti come un'alternativa alla Democrazia cristiana soprattutto quando queste non si mostra disponibile ad accordi e ad alleanze con i comunisti
Ma un'alternativa pronta a cambiare colore come un camaleonte non appena dovessero cambiare
La luce
Che lo scenario
E del resto i fatti
E del resto i fatti che possono confermarlo
Non sono mancati e non mancano
Per non parlare tornare a parlare di Palermo e dintorni
Ma l'elemento però che più ci ha colpito com'era naturale
L'elemento più stupidi facente
E anche più convincente
è rappresentato dal fatto
Che pur essendo chiaro
Che nessun schieramento alternativo sembra possibile senza i socialisti
Tutta l'impostazione comunista è percorsa da un fremito di critica
E da un impulso di condanna verso tutto ciò che i socialisti
Hanno fatto
Nel corso nell'ultimo quarto di secolo
C'è un po'di confusione nelle pagine adesso
Mi riferisco alla viabilità di via
Riprendo dal punto
L'elemento più stupefacente dicevo
Ed anche più convincente
è rappresentato dal fatto che pur essendo chiaro che nessuno schieramento alternativo sarebbe possibile in Italia senza i socialisti
Tutta l'impostazione comuniste percorsa da un fremito di critica e da un impulso di condanna verso tutto ciò che i socialisti hanno fatto nell'ultimo quarto di secolo e da una contestazione assai vasta delle nostre impostazioni attuate
Per non parlare
Per non parlare del settarismo
Della stampa e della propaganda
Che hanno creato una vera e propria scuola dell'anti socialismo
E del resto tra i residuati dell'ideologia totalitaria il settarismo è uno di quelli più duri amori
Richiesto in più interviste
Se considerarsi o meno il Partito socialista un partito della sinistra
Il segretario del partito comunista
Una volta si è lasciato andare a dire che la sinistra raccoglie
Virgolette comunisti Verdi Radicali e neanche socialisti
è un'altra
è un'altra
Ha concesso che qualche volta i socialisti sono aperti a problematiche di sinistra
Naturalmente tutto ciò succede non la qualche sorpresa cronica
In noi
Che ci consideriamo a torto o a ragione una sinistra socialista moderna riformista ed europea che e non pretende di dare lezioni a nessuno ma che in Italia non ne può ricevere da nessuno e men che meno dai comunisti
Abbiamo criticato abbiamo criticato la sostanziale riproposizione delle impostazioni tradizionalmente unitario
Questo tipo di unità
Non ci interessa
E per la parità non ha mai interessato il nuovo corso socialista
Per noi sono le unità più o meno frontista di vecchia memoria
Dove si mettono insieme partiti movimenti e pezzi di pavimenti e dove poi in definitiva c'è uno solo che dovrebbe tirare le fila
Abbiamo anche segnalato concerto Gorbaciov Isma'acritico
E ciò naturalmente potrebbe essere il portato di un forte entusiasmo giustificato
Per il protagonista di un così grande cambiamento quale sia annunciato e quale muove i primi passi nel mondo comunista
Ma che rischia di assumere un di un malevolo significato in rapporto ad un partito come quello comunista italiano
Che per tanta parte della storia si è identificato con l'Unione Sovietica e con i corsi e i ricorsi dei vari governanti che in Unione Sovietica si sono succeduti
Abbiamo criticato e critichiamo
Ogni passo
Che allontana il Partito comunista
Da quella che noi consideriamo una logica è necessaria evoluzione verso un modello socialista di tipo occidentale
E verso le impostazioni riformista
E che lo spinge invece verso un movimento confuso
In cui si agitano un coacervo di minoranze arrabbiata
Noi ci siamo posti da tempo
Il problema della condizione della sinistra in Italia
Dei nostri rapporti con i comunisti
Delle prospettive dell'avvenire
Della evoluzione del movimento socialista
Già nel precedente congresso di Rimini
Noi formulammo l'invito
A compiere un rigoroso bilancio della storia come punto di partenza per una chiarificazione di fondo
L'esperienza della storia per tutti la lezione dei fatti per tutti ha riportato e sta riportando molte cose al loro posto
Nessuno può rimanere ancorato a posizioni principi e metodi ormai superati
Molte divisioni da tempo non hanno o non avrebbero ragione di essere
Seguendo questo filo conduttore
Noi proponiamo una strategia di unità socialista
E cioè un processo di cambiamento
E di trasformazione di natura tale da creare le condizioni per una progressiva convergenza ed unità di tutte le principali tendenze del movimento socialista originario del nostro Paese
L'Italia è il solo Paese dell'Europa occidentale
Dove non esiste una grande forza socialista
Unità
Unità socialista è qualcosa di diverso
Dalla generica unità della sinistra
E dalle non meno aleatorie proposte di alternativa
Essa presuppone una prospettiva di superamento delle attuali divisioni
E la ricostruzione paziente
Di un ordito teorico e pratico comune
Questa nostra posizione è già stata scambiata
E giudicata come un tentativo ed una presunzione di egemonia
Ma le cose non stanno così
Noi abbiamo ricercate ricerchiamo un riequilibrio nella sinistra italiana proprio per sconfiggerli ogni tentazione egemonica
Che del resto è stata ben presente nella teoria e nelle vicende della sinistra italiana di questo dopoguerra
Nessuno vuole cancellare
Il patrimonio di fede e di lotte di generazioni con il loro carico di speranze di illusioni di conquiste e di errori
Ciò che importa ora come si addice a forze di progresso
E di saper guardare in avanti lontano costruendo delle posizioni di Avvenire il più possibile libere dalle ipoteche
Del passato
Compagni per anni
Noi abbiamo sfidato il conservatorismo nella sinistra italiana
Ed il conservatorismo nel movimento socialista
Abbiamo contrastato affrontandoli spesso insieme conservatorismo massimalismi e rivoluziona risibili che abbiamo sempre considerato considerati ingredienti buoni solo per la sconfitta
Lungo la strada
Molti fattori si sono messi in movimento
L'idea che anche in Italia possa prendere corpo e azione unitaria una grande forza socialista democratica riformista
Non è più un'idea astratta avulsa dalla realtà
Certo la strada per raggiungere questo obiettivo
Non è quello di aggirarsi per capitali europee ed extra europee in cerca di benevolenza
Ma è quella di affrontare con rigore con serietà e con realismo
E mi permetto anche di dire con rispetto i problemi dei rapporti con i socialisti
E le questioni di quel profondo cambiamento che possono aprire in prospettiva la strada maestra della unità socialisti
Sarà allora
Su questa base
Sarà più facile compiere una scelta di alleanze
Nello schieramento politico italiano
In modo da assicurare ad una politica di riforme e ad un programma di progresso e di giustizia tutto l'appoggio e tutta la garanzia politica necessarie
Oggi per tutto questo di rafforzamento socialista e assolutamente indispensabile
Un'ulteriore crescita socialista
Indebolirà tutti gli ostacoli alti e numerosi
Che oggi noi vediamo ancora opporsi ad una prospettiva questa sì veramente europea di unità socialista e democratica
Cari compagni questa è la nostra posizione di principio di fondo
La nostra visione della questione
Ed anche in definitiva il nostro dovere storico
Noi guardiamo con interesse all'esperienza avverte anche quando si presenta come una nebulosa dai contorni definiti e persino ambigui
Ma nell'insieme dall'area verde emergono ancora tanti segnali e tante indicazioni importanti elementi di progresso con i quali i punti di convergenza e di ricongiungimento mi auguro siano in futuro possibili anche in futuro possibili e tutti
Penso che quest'area crescerà e crescendo vedrà aumentare le proprie responsabilità
Nella vita democratica
Molte cronache
Care compagne e cari compagni negli ultimi tempi
Hanno indugiato a parlare del nostro isolamento
Domandiamoci di che cosa si tratta
Domandiamoci se ne dobbiamo trarre motivo di preoccupazione
Nel corso di questi anni
Noi ci siamo trovati in un conflitto continuo
Con il conservatorismo
L'immobilismo la retorica e la pigrizia di cui era per tanta parte ancora malata la società politica del nostro Paese
Innanzitutto abbiamo restituito alla vita democratica italiana in una migliore condizione cioè in condizioni di maggiore autonomia vitalità e rappresentatività la compagine storica del socialismo italiano
Essa ha potuto così esercitare il partito socialista
Un ruolo di crescente importanza nella vita nazionale
In questi anni
Abbiamo contribuito ad un lungo periodo di stabilità politica assumendo anche responsabilità di primo piano nella direzione del Paese
Anche con il nostro concorso
L'Italia è uscita da una crisi di stagnazione profonda e di sfiducia
Ed è entrata in una fase di pieno sviluppo
Ed ha guadagnato posizioni su posizioni nella scala dei valori e del prestigio internazionale
La nostra azione di questi anni
Ha messo definitivamente in crisi lo schema bipolare della politica italiana
Che era fondato sulla doppia egemonia stagnante Democrazia Cristiana Partito Comunista e ha aperto i termini di una dialettica nuova entro la quale si è fatto strada il partito socialista ma non sono il partito socialista
Ci siamo fatti paladini e portatori
Di un profondo rinnovamento di terreni di metodi
Nel campo dell'azione politica
Della riforma istituzionale
Della modernizzazione sociale
Ed anche della iniziativa internazionale dell'Italia
Abbiamo disegnato il ruolo di un socialismo liberale democratico e riformista
Capace di conciliare i valori del socialismo con i valori del cristianesimo
Abbiamo nei fatti iniziato a realizzare
E già in parte realizza
Un significativo riequilibrio
Tra le forze della sinistra
E la nostra presenza e la nostra funzione sono più che mai determinanti nella vita politico parlamentare per la definizione degli equilibri politici e anche di ogni prospettiva di Avvenire
è aumentato anche il nostro peso elettorale
E naturalmente questo processo di crescita che può continuare suscita attorno a noi rigidità ostilità e preoccupazione
Di qui forse all'isolamento di cui si parla
Tentativo per chi lo vuol tentare del tutto strumentale e velleitario
Non li dal canto nostro siamo ben consapevoli da un lato della nostra forza e dall'altro dei nostri limiti e per questo non predica Jama ha fatto l'isolamento ma cerchiamo la collaborazione dov'è possibile
Con chi è possibile
Sui terreni possibili
Vogliamo essere ad un tempo un partito di progresso
Del cambiamento
E delle riforme ed una forza impegnata a garantire la stabilità politica ed un efficiente livello di governabilità
Noi non pretendiamo di essere
Secondo una formula famosa conservatori e rivoluzionari bensì solo semplicemente progressisti rifornisco
Il cambiamento della nostra posizione
Innanzitutto dalla nostra posizione elettorale
Che viene ogni tanto presentato come il frutto di fortunati colpi di mano
è come noi sappiamo bene
Il risultato di un grande lavoro e di una grande fatica
Sono stati necessari dodici anni
Perché il Psi potesse passare dal nove sei per cento del mille novecentosettantasei al quattordici e tre dell'ottantasette e i parlamentari da ottantotto a centoquarantuno
Una crescita elettorale che ha raggiunto le sue punte più alte
Nei comuni operai
E nei Comuni industriali del Nord Ovest e del nord est
E nei comuni agricoli del Mezzogiorno
La maggior presenza socialista si afferma
L'economia nei comuni più dinamici dal punto di vista economico ma è superiore alla media anche il risultato dei comuni meno dinamici situati nel Mezzogiorno d'Italia
Secondo una rilevazione reggente recente
La base del partito socialista copre un arco sociale molto vasto e rappresentativo
La quota maggiore rappresentata dagli operai che sono il trentacinque per cento dei nostri iscritti
Gli impiegati sono il ventisette per cento
Il dodici per cento è costituito da liberi professionisti e imprenditori
Il diciassette per cento da artigiani e commercianti
Il cinque per cento da insegnanti il quattro per cento da agricoltori
Questa configurazione
Delinea i connotati di un grande partito
Che già rappresenta ed è in grado di rappresentare diversi e numerosi soggetti sociali
Un partito che si è profondamente rinnovato
Se non interamente ancora nelle strutture
E nell'organizzazione certamente nel corpo dei propri iscritti
Io sono iscritto al partito da più di trent'anni
Ma siamo ormai in pochi con questa anzianità non più del cinque per cento
Il sessantun percento del partito
Si è iscritto negli ultimi cinque anni
E il quarantadue per cento degli iscritti si è scritto negli ultimi due anni
Il settantaquattro per cento
Degli iscritti al partito si è iscritto dopo l'inizio del nuovo corso socialista del mille novecento settantasei
Siamo in vista del traguardo delle elezioni europee
Cerchiamo un successo per noi
E per il movimento socialista europeo
Socialisti socialdemocratici laburisti
Uniti da un manifesto politico comune
Affronta una prova di grande importanza
L'obiettivo è quello di indebolire il fronte conservatore e di allargare gli spazi sociali
Di riforma e di progresso
Nella costruzione europea che sta avanzando
Nelle scorse elezioni europee
Noi ottenemmo un risultato che fu inferiore seppure di poco a quello delle precedenti elezioni politiche
Oggi
Lavoriamo perché avvenga il contrario
E cioè per un risultato superiore a quello delle elezioni politiche di due anni orsono
Prende il congresso le sue decisioni
Con piena responsabilità
E nell'interesse generale del Paese
Prepari le condizioni per il progresso perché il progresso italiano continui
Sorretto da un profondo rinnovamento istituzionale
Inviò un messaggio chiaro Adele The richiede agli elettori del Parlamento europeo
Perché avanzi sopra ogni altra
L'idea dell'unità politica dell'Europa
Che fu un'idea propria di un grande pensatore patriota lombardo Carlo Cattaneo e delle grandi anime del nostro Risorgimento Mazzini e Garibaldi
Tutti i socialisti si mobilitano con il più grande slancio
Sapendo bene che nella situazione in cui il partito si trova e per i compiti che lo aspettano per noi ogni prova è una prova decisivo
La medaglia che ricorderà questo congresso
In questa fabbrica piena di ricordi e di valori della tradizione socialista operaia e democratica
L'abbiamo dedicata al Sandro Pertini e ne riporta la sua immagine
A Sandro Pertini
Dedicheremo la vittoria socialista dal prossimo giugno
Ma
Ma
Ma
Prego compagne e compagni
Io la risposta
Al messaggio inviato dai delegati del quarantacinquesimo congresso del Partito Socialista Italiano il Presidente della Repubblica ha trasmesso il seguente telegramma
Colonna sentimenti di sincero apprezzamento ringrazio
Per il saluto rivoltami e sono lieto di ricambiare il mio pensiero augurale
A tutti i partecipanti al quarantacinquesimo congresso
Del partito socialista italiano convocato in questi giorni
Nella città di Milano che fu testimone e protagonista del processo di maturazione della coscienza politica della classe lavoratrice italiana
L'esperienza delle lotte condotte per affermare i valori della giustizia sociale e di solidarietà nella pace proseguita nella nuova stagione risorgimentale
Che dite i socialisti lottare valorosamente per la libertà il riscatto della patria è la rinascita della democrazia
Ha sostenuto il nostro Paese in un lungo laborioso cambino di progresso civile economico e sociale
I traguardi di crescita che la società italiana
Sempre più del dinamica articolata e complessa si propone oggi sollecitano nuove capacità di guidare gestire processi di sviluppo che soddisfino l'aspirazione di tutta la qualità di vita nazionale
A costruire un'autentica comunità di uomini liberi sempre più integrata nell'Europa
Per la realizzazione di questo impegnativo compito sono convinto che non mancherà l'originale del concorso dei Socialisti italiani
Fedeli
Ha un patrimonio ideale risale parte cospicua dei valori ordinario nominato la storia recente del nostro Paese ha chiesto anche la madre impegnati a rendere riduzione di quello finanziario di avere sempre sensibili e attente alla domanda di partecipazione politica e la società civile poi appaiono poi le vittime sono chiamate inviarono italiane giornalista auspicio desidero rivolgere ai socialisti impregnato di apprezzare piano sanitario originario di buon lavoro Francesco significativo nato alle rientrano grazie al Presidente della Repubblica dove Graziano di queste ore dodici dunque il telefono Maria avremmo avuto esperienze di eccezione gettare linguistico al premio Nobel per la pace utile Andrej Sakharov preparerà per ridurre dei lavori alle ore nove e tragicomiche
Questi sono gli
Elizabeth Roemer gioia
Per esempio la BMW
La seduta quotidiani preso atto giudiziario
Se invece
Quindi la ricerca uscente
E sono già
Saranno discusse in perdita o
Gli elettori non ho accettato
Per
La cultura delle ricerche
Sono terminati sempre maggiore di
E mi ritrovai ricorda
Boato dopo tre anni di reclusione
è una decisione che ho preso insieme
Ma io ho sofferto nelle passate settimane
Poi anche incomprensibile politicamente