Tra gli argomenti discussi: Cinema, Cultura, Diritti Civili, Diritti Umani, Diritto, Film, Guerra, Integrazione, Politica, Razzismo, Schiavitu', Societa', Spielberg, Storia, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 4 minuti.
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9:00 - Camera dei Deputati
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11:00 - Senato della Repubblica
12:00 - Parlamento
12:00 - Parlamento
13:00 - Senato della Repubblica
13:00 - Parlamento
13:15 - Camera dei Deputati
Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale
Una nota che forse nel cinema americano
Squilla con più forza che nella cinematografia di ogni altro Paese
E io credo quella Lidia lirismo
Una nota che di solito si incarna in un personaggio il quale anche contravvenendo alle consuetudini e i suggerimenti delle persone del suo ambiente compie un gesto un'impresa che ci appaiono inequivocabilmente giusti
E la compie non perché di sia utile magari via perfino dannosa ma soltanto appunto perché la ritiene giusta
A questa tipologia di storia
Appartiene l'ultimo film di Steven Spielberg Lincoln
Che non è un tradizionale film biografico ma e tutto accentrato per l'appunto su un'impresa giusta anzi sacrosanta quella per cui vincoli in qualità di Presidente degli Stati Uniti
Riuscì ad ottenere dal Congresso nel mille e ottocentosessantacinque l'approvazione di un emendamento costa alla Costituzione che sanciva l'abolizione della schiavitù
Ora prima che la nota dell'idealismo risuona di davvero emotivamente dello spettatore cioè prima che
Appunto lo emozioni OLO commuoveva
Deve lottare i per così dire contro una forza contraria diciamo quella dello scetticismo o del cinismo e tutti si ormai depositata l'idea
Che nella politica ci sia tanta corruzione e tanta sporcizia
E dunque si in un film ci fosse presentato anche un singolo uomo politico totalmente nobile e puro oltre che sembra ARCI stucchevole
Ci sembrerebbe a torto o ragione inverosimile
Insomma l'idealismo al cinema per risultare autentico non retorico di riconciliarsi con il realismo voglio dire con il senso comune della realtà
Da questo punto di vista il film di Spielberg esemplare
I repubblicani cui partito Lincoln apparteneva e gli allegati che Repubblica ani per procacciarsi voti necessari all'approvazione dell'emendamento contro la schiavitù
Non esitano a comprare i frutti democratici a promettere incarichi e ad attenuare la portata ideale e pratica per così dire della posta in gioco
Non si tratterebbe per esempio di sancire l'uguaglianza tout-court tra i bianchi e neri ma soltanto l'uguaglianza formale davanti alla legge
Non si tratterebbe di promettere Aimeri il diritto di voto ma soltanto l'emancipazione dalla schiavitù anche se poi
Storicamente il diritto di voto conseguirà di via breve
E non basta messo alle strette Lincoln
Diciamo che è un efficace per sua sudore
Efficace perché
La ripugnanza nei confronti della schiavitù
è maturata in Lulli nel corso degli anni ormai come una intima persuasione
Va messo alle strette ecco non esita a ricorrere a una menzogna davanti al Congresso pur di ottenere quel voto favorevole che gli sembra
Prioritario davanti più gente di ogni cosa
Lui stesso si percepisce carico di colpe non fosse altro che periodo mutuo condurre per alcuni anni una guerra il film si svolge al termine della guerra di secessione
Però è una guerra mostrata oscena come tutte le guerre ed è un carico di colpe e di dolore che sembra materializzarsi nella vecchiaia che dicano addosso tutta insieme verso la conclusione del film
Tra i deputati intorno a lui c'è chi è favorevole all'emendamento per ragioni di strategiche favorirebbe infatti il processo di pace
C'è chi sarebbe favorevole per principio ma
Contrario per ragioni di opportunità
Si dice l'America forse pronta ad accogliere migliaia di schiavi liberati che per l'appunto reclame l'hanno anche il diritto di voto
Ma nel momento in cui alla fine l'emendamento viene approvato si diffonde fra molti una gioia per così dire pura evangelica
Come si l'idealismo di Lincoln avesse risvegliato l'idealismo latente anche uomini assuefatti e indurito di
Dai calcoli della politica
Lincoln di Steven Spielberg un saluto da Gianfranco Cercone
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