"Strategie istituzionali della sinistra"

Do inizio ai lavori
Ringrazio tutti i presenti che sono intervenuti
Voglio prima di tutto leggere una lettera che ci ha inviato al presidente della Camera che dice Caro Ingrao vorrei scusarmi se non possono essere tra voi oggi quell'importante assemblea del centro riforma dello Stato torno da un lungo e defatigante viaggio debbo assolvere una serie di impegni molto urgente
Molto auguri di buon lavoro con la preghiera di farmi avere il ma materiale preparatorio sul dibattito poverissima cordialità Nilde Iotti
Ringraziamo la presidente della Camera
Provvederemo senz'altro ad informarla sullo sviluppo dei nostri lavori sui materiali
Io ringrazio anche tutti gli intervenuti che sono qui presenti
Qualche problema
Di
Di cui De Luca devo darvi notizia
Anche la
Senatrice Giglia Tedesco
Ci prega di dire che essa non può partecipare per motivi di necessità
Perché riunita oggi la commissione nazionale di garanzia del PC lei deve presiederla lo stesso anche Bianca Bracci Tozzi
Vorrei mandare un saluto a Eliseo Milani che
Uno dei nostri
Dirigenti del centro vinto decisioni è stato operato bene gli facciamo gli auguri stare presto in buona salvo Augusto Barbera ci informa che per ragioni di necessità non potrà essere presente alla seduta di stamattina ma insomma
è uno degli interlocutori necessari a questo nostro
Incontro
Adesso prima di dare inizio ai lavori e si apriranno con una relazione vigili
Peppino con Turrini c'è bisogno dei decidiamo abbiamo uno scambio di idee tra di noi su un punto
Cioè migliora decidere se vogliamo che i soci dell'associazione
E quindi non tutti presenti ma i soci dell'associazione vogliono tenere la loro la seduta riservata a loro per l'approvazione alla discussione dei bilanci per altre decisioni
Venti sedute riservata se vogliamo farla stasera dalle diciotto alle venti
Oppure domani dalle quattordici e trenta alle sedici
Vorrei sentire le opinioni
Su questo punto
Come meglio
Chissà poi
Forse può essere meglio parla fanno tredici dalle diciotto alle venti
Stasera un problema
Se no allora
Vogliamo dire allora dalle quattordici e trenta alle sedici di domani forse è meglio così siamo più liberi per i lavori di oggi
Ci sono opposizione ha parlato alle quattordici e trenta alle sedici domani
Prego
è noi abbiamo bisogno di un po'di tempo per il dibattito perché a dir la verità abbiamo già numerosi iscritti a parlare
Quindi domani mattina temo che o la faremmo in un momento di di non presenza prima voglio fare dalle otto del mattino
Oppure beh insomma
Cosa vogliamo allora diciamo dalle quattordici e trenta alle sedici va bene chiedere un supplemento
D'accordo penso che prima di dare la parola ancora couture Pri
Converrebbe esser d'accordo allora sullo sviluppo della discussione stamane e oggi pomeriggio dal doping abbiamo un po'di tempo in considerazione che la seduta dei soci balletti
Alle quattordici e trenta potremmo pensare già di chiudere il convegno alle tredici e trenta di domani quindi fare un breve Brecht e poi fare la seduta riservata vorremmo sviluppare la discussione tanto più che noi abbiamo pensato che la discussione non richiede una conclusione perché poi sono tenni materiali proposti su cui bisognerà andare avanti nel quindi siamo d'accordo allora potremmo lavorare stamattina nel pomeriggio e domani mattina
Domani mattina sono annunciati tutta una serie di interventi sarà presente e interverrà nella discussione
Segretario del Partito comunista Occhetto o io lo ringrazio di questo suo impegno e di questa sua partecipazione proporrei che come tempo per gli interventi chiediamo di stare nei quindici minuti
Siamo d'accordo
E io cercherò di essere un presidente un po'esigente da questo punto di vista se siamo d'accordo possiamo dare la parola a cotture brevi o per la relazione introduttiva
Io ho già un elenco di iscritti a parlare vedremo come di sviluppare la discussione nella mattinata e nel pomeriggio
Il CRS in questi anni ottanta
Ha mantenuto un indirizzo costante di ricerca
Allargando in questo lavoro l'aggregazione originaria di forse
Fino a realizzare il passaggio a una forma associativa nell'ottantacinque
Oggi aderiscono a questa associazione centinaia di persone siamo collegati a gruppi e centri di ricerca ed iniziative in tutta Italia collaboriamo con alcuni istituti stranieri
Credo che il tratto più originale del nostro lavoro
Che forse spiega anche l'interesse e l'allargamento delle forse sta nel mondo in cui abbiamo analizzato sistemi l'intreccio della crisi dello Stato nazione con la crisi dei sistemi di welfare state
Inserendoli in un rilevante esposto di comparazione inquadro europeo abbiamo avanzato anche proposte di riforma nell'ottantaquattro ricordo convegno per la proposta monocamerale del Parlamento
E quella per un potere popolare diretto in materia di sicurezza dei missili sull'articolo ottanta della Costituzione
Dobbiamo dire che tali proposte ebbero scarso seguito anche dal pc contestualmente abbiamo avanzato interpretazioni della vicenda in corso in termini di politica istituzionale il nuovo vocabolario di questa materia è uscito anche dalle nostre stanze
Militanza senza appartenenza sovrano senza scettro costituzione separata induismo maturo processo costituente ecco alcune delle parole con cui da diversi angoli di lettura e con sensibilità diverse
Alcuni di noi in prima persona ma io credo anche per il frutto del lavoro insieme hanno provato a riflettere sulla lunga vicenda di mutamento politico istituzionale che vivevamo e che tuttora in corso
Credo di poter dire che questo corpo di ricerche di interpretazione con tutte le diversità di opinione di proposte proprio per questa ricchezza
Offerto un flusso di idee contributo non secondario al rinnovamento della cultura politica della sinistra
E in particolare di quella comunista nel decennio e a mio giudizio molta parte di questo lavoro si ritrovò nel diciottesimo congresso del Pdci
Ho ricordato questo perché credo che il precipitare della crisi dei Paesi dell'Est nell'ottantanove non cancella ma si aggiunge e quindi drammatizza aggrava la crisi degli stati sociali europee e delle politiche di welfare
Entro cui Sinistra europea non potuto svilupparsi definirsi che oggi si fa strada una riflessione che riconosce
Che l'epilogo del ciclo storico incentrato sul potere statale dei partiti comunisti segna anche una cesura epocale nel pensiero politico e nelle ragioni di essere della sinistra è una riflessione litro
E torna il bisogno di intendere più a fondo le ragioni strutturali e non solo economiche per cui alle forze atomiche dominanti e riuscito di operare una grande ristrutturazione in Occidente anche nel nostro Paese
In questo è apparso smentito superato un giudizio storico dei comunisti la modernizzazione operata negli anni ottanta a caratteri diverso da quella avviata nel lungo ciclo taylorista fordista
è il segno di una imprevista capacità delle forze imprenditoriali dirigenti di innovare profondamente nel rapporto economica politica Stato quali siano state le risorse e le condizioni di questo vero e proprio rovesciamento quando invece è sembrata espandersi all'egemonia di un movimento operaio moderno in originale in Italia e tema ancora da approfondire
Ma certamente a livello sovranazionale che si deve guardare perché lì si struttura un processo che tra anni Settanta e Ottanta
Ha visto la finanziarizzazione come si dice la mondializzazione dell'economia al di là dei limiti controllati dal sistema di istituzione allora esistente
Ciò non significa che le classi politiche nazionali siano state automaticamente private di libertà di manovra e di potere anzi per certi aspetti questi sembrano crescere e ciò spiega anche che nella sfera politica si siano accese più aspre lotte di potere e anche si siano cercatevi e di riforme istituzionali
Il fatto è però che venendo meno il riferimento forte un orizzonte nazionale
E criteri che fondono una unità un ordine sociale condiviso con le classi politiche sono state attratte diciamo così
In alto in fuori per la gestione delle crisi che a quei livelli maturavano e all'interno verso il basso in ambiti locali alla cura di micro interesse micro conflittualità per la rilegittimazione continuamente necessarie
Del loro ruolo di governo poi che era lasciato al mercato sempre più spazio sempre più governo nelle materie della vita quotidiana della gente
Un ordinamento nazionale autonomo progressivamente sembra perduto la crisi dello Stato libera così questioni di nazionalità irrisolte vediamo in questi giorni di spuntare da più parti
Pone problemi di identità di soggettività non contenuti o non espresse apre la strada ai tentativi di egemonizzare tutto ciò con le culture locali corporative financo razziste e comunque ostili all'altro sia esso nero o meridionale
E il peso di chi appare più indietro che viene rifiutato da quei pezzi di società che aspira ma di ad integrarsi nei paradisi che il capitalismo vincente promette
L'interdipendenza riconosciuta e anche in dipendenza
E questo apre una dinamica di dei solidarizza azione competizione per le posizioni dominanti o fughe ipotetiche attraverso la chiusura in nicchie ipotetiche dalla condizione di Domina
Se questa è la parabola di civiltà che si è sviluppata in dieci quindici anni Chrissie lunghissima mai prima vista di questa estensione e profondità
E che investe tutta Europa si deve anche riconoscere su tutto questo un segno americano
La fine degli accordi di Bretton Woods nel settantuno coi dopo la sconfitta in Vietnam e per recuperare su di essa ce lo sviluppo di dottrine strategiche che nella deterrenza
Trovano modo non solo di rilanciare con l'industria bellica l'economia americana ma di integrare sapere risorse imprenditoriali europee in un disegno di Guerre stellari contro quello che ricordate recano arrivò a definire l'impero del male
Linea che i governanti nazionali europee non riuscirono a contrastare e che sarà invece interrotto solo dall'iniziativa di pace di Gorbaciov
Tre hanno il segno degli interessi nel centro dell'impero anche le dottrine egemoniche della Commissione Trilaterale
Sulla ingovernabilità dei sistemi democratici troppo avanzati incapaci di selezionare ridurre la domanda sempre più larga e qualificata che il welfare e la democrazia libera
E infine gli stili di vita i valori e finanche il consenso a questo
Ordine del mondo con le integrazione mondiale del sistema dei media
Sono governati da chi ha posizioni dominanti nella comunicazione
L'Europa alla fine degli anni ottanta si inserirà o inserirà nei propri palinsesti propria produzione prima e ancora ora e la sede dei Dinasty e Dallas
Vita quotidiana americana senza questo contesto essenza le risorse le sponde che a quei livelli e con quei mezzi è stato possibile trovare difficile credere che gruppi capitalistici dominanti in Italia avrebbero potuto compiere una così grande trasformazione del Paese ma con l'esito estremo di questo rilancio di queste forze
La condizione
Mi la questione meridionale irrisolta la presenza di un antistato nello stato l'emergenza di una questione settentrionale l'interrogativo sulla loro capacità e funzione nazionale ora leggi legittimamente ritorna sono stati anni molto duri
La sinistra subito colpi in tutta Europa in Italia la rottura della cosiddetta costituzione materiale col decreto di samba la di San Valentino il passaggio più aspro
Come resistere come reagire
Se cercate una ripresa di lotte sociali si cerca di impostare un discorso di spazio sociali in Europa si è guardato a culture temi di ecologisti e pacifisti e su quegli interrogativi su questi sforzi che si abbatte l'ottantanove il valore simbolico del muro soprattutto tra un po'il sentimento della sconfitta che c'è stata negli anni ottanta quasi in disperazione impossibilità pensare un socialismo possibile
Il fatto è che all'accelerazione della crisi di tutto il sistema comunista sovietico siamo stati posti dinanzi a un corso di eventi tenuto e tuttavia poco intellegibile per la debolezza di attenzione conoscenza
Dei reali processi economici sociali e politici di quei Paesi pure dopo l'avvio della perestrojka nell'ottantacinque in Unione Sovietica e la sollecitazione a capire a fare politica che da quel Paese ci veniva anche noi del CRS non possiamo nasconderci dietro un dito certo il nostro oggetto di ricerca non era all'estero
Ma quando abbiamo parlato di Europa e di europeismo delle sinistre ancora fino allo scorso anno
Di quale Europa parlavamo non presuppone Pampa in consonanza con le grandi socialdemocrazie europee un quadro quasi di bocce ferme circa la divisione del mondo in blocchi
E anche nella limitata ricognizione dei mali interne al sistema politico italiano non abbiamo forse distretto troppo l'ottica al nostro caso blocco sblocco
Trascurando quei nessi costitutivi degli stati tempo contemporanea tra blocco nazionale di forze sistemi di alleanze internazionali che di recente De Felice richiamato con la categoria della doppia lealtà
Il comitato esecutivo del CRS nella riunione che ha avviato la preparazione di questa Assemblea ha riconosciuto la necessità di misurarsi a fondo con il mutamento di fase e l'insieme di questi fatti di queste rotture segna non bastano le nostre sole forse ci rivolgiamo ad altri centri studi anzitutto a quelli promossi nazionalmente da chi
Intanto in questa Assemblea proviamo a sferrare nuovi tempi di un dibattito sulle materie che ci sono prove
Di riforme istituzionali si parla da dieci anni
Ma da venti si va compiendo un corso di riforme acque controriforma e di deformazione dello Stato
Oggi tutti molti parlano di fase costituente Stati generali dell'associazionismo costituente dei cattolici
Seconda Repubblica tutto questo naturalmente va oltre i termini in cui il PC tematizzare la propria trasformazione ma anche la contiene e nei certamente condizionato dunque anche soltanto ad accettare di interrogarci su cosa si debba intendere oggi per costituente allora dobbiamo pure ammettere che al di là di singole sottolineature formulazione di questo o di quello alla nostra elaborazione complessiva è stata al di sotto dell'intuizione del problema
Ingrao può ricordarci che la sua proposta di governo costituente all'inizio dell'ottantasei rimase pressoché isolata
La stessa odierna formula di processo costituente alla quale e sapete io sono molto legato e da discutere
Gli storici usano parlare di fase costituente o di anni costituente per individuare e circoscrivere l'insieme di eventi solitamente tumultuose serrati in cui ne hanno una nuova costituzione politica si pone nella storia l'atto formale
In cui si depositano in progetto il patto che nascono da questo insieme di venti generalmente del limite chiude la fase costituente
Parlare oggi di un processo costituente per ricomporre un per ricomprendere un arco assai più lungo di tempo
Quello in cui la crisi del sistema costituito nel quarantatré quarantotto si è manifestata e poi il tempo e il modo in cui si è messo a tema la questione di una diversa Costituzione
Per Fini e infine ancora il percorso futuro attraverso cui si può pensare di operare risposte a questa esigenza di trasformazione parlare dunque di un processo costituente in tal senso
Significa anche registrare un problema assolutamente inedito una sfida molto alta per la democrazia e cioè la possibilità che un sistema democratico possa governare processualmente un passaggio di tale natura
Un cambio di regime senza per vedere quei caratteri di base che appunto ce lo fanno qualificare come democratico
Sottolineo questo elemento di processualità di transitorietà mi pare infatti che solo esso faccia capire alcune delle strategie e la valenza di alcune delle proposte di riforma che si danno misura possiamo riconoscere
In questi venti anni grosso modo due cicli di politica istituzionale
Quello della democratizzazione dello stato e quello che va sotto il segno della governabilità
Assumiamo dunque che negli anni settanta a seguito della storia dello sviluppo precedente della spinta soprattutto del sessantotto sessantanove
Siano giunti alla loro prova decisiva la forma di Stato la forma di governo delineate in Costituzione
Questo compimento poteva essere letto il folletto come vittoria del progetto originario sconfitta della linea di modernizzazione tentata da classi dirigenti ristrette sul filo della a legalità costituzionale
Attualità e rilancio della felice anomalia italiana che consisteva per l'appunto nella vede fra i soggetti costituenti anche a sinistra forse portatrici
Di un progetto avanzato che si faceva carico insieme della modernizzazione della rivoluzione democratica il PC di Togliatti definire in questo modo la sua funzione nazionale
Questo compimento negli anni settanta e ancora il caso di ripetere avveniva sotto un segno emergenziale e di crisi del quadro internazionale
I due fa era già oggetto di critica quando ancora da noi nel settantotto si riusciva a introdurre una riforma di tendenze universalista col sistema sanitario nazionale
Il progetto costituzionale torniamo al quello si calava in una forma parlamentare e di governo
Ritenuta dalla Costituente come pure si discusse di posti di ipotesi presidenzialiste idonea a uno Stato repubblicano basato sulla sovranità popolare in cui la politica si organizza attraverso partiti articolo quarantanove
Il problema principale era dare voce a un Paese uscito dalla passi diserzione da fascisti
Attraverso la larga concorrenza di liste di candidati con la rappresentanza proporzionale
Si vide il modo di operare uno scorrimento delle masse sul terreno democratico il Parlamento come specchio del Paese poteri centrali cioè di un sistema ha questo fondamento soprattutto
E adesso aspetta aspetta un potere di indirizzo politico e comunque dunque non è solo della maggioranza degli esecutivi non è solo del governo
Ma del Progetto secondo l'idea di una democrazia progressiva faceva parte anche l'indicazione di un particolare ruolo dei lavoratori nell'organizzazione della democrazia e della direzione del Paese articolo tre
E la convinzione che la politica democratica potesse governare l'economia limiti alla proprietà privata in funzione sociale articolo quarantuno possibilità di governo attraverso strumenti di programmazione articolo quarantatré i poteri locali e le Regioni dovevano articolare questa capacità e concorrere alla programmazione nazionale
Ma allo stesso tempo le autonomie territoriali insieme con quelle sociali largamente riconosciute ad associazioni e sindacati articoli due diciotto trentanove quaranta dovevano anche promuovere e sostenere il processo di formazione accanto ai partiti di soggetti della Costituzione capaci di inverare nella dialettica e i fini i diritti sociali di cittadinanza al lavoro all'abitazione all'istruzione alla faccia la salute posti in Costituzione proprio come diritti contro il parere di autorevoli giuristi dovevano infatti al loro volto suscitare una diffusa coscienza di avere diritti ed effettivamente votarono cicli di lotta in opposizione ai governi che li conculcato
Movimenti e soggettività individuale collettive imprevedibili nelle loro concrete forme identità al momento della costituzione non erano però estranei né incompatibili col progetto
E infatti quando alla fine degli anni Sessanta nacquero nuovi movimenti ex a parlare extraparlamentari ed anche anti istituzionali fu tuttavia possibile ricostruire un filo tra essi e le forze costituendo
L'antifascismo ai valori della rivoluzione promessa acconsentirono un recupero culturale verso gran parte di quel movimento non si consumò una rottura addirittura si vide in tale ricostituito rapporto le condizioni di una seconda tappa della rivoluzione democratica iniziata con la costituzione
Sotto questo profilo assenso osservare come di recente è stato fatto
E se il pc a lungo non ha avuto un suo programma fondamentale scritto paragonabile a quello dell'Spd o di altre forze europee un programma di questo tipo tuttavia Cera ed era anche suo quello depositato appunto nella Carta costituzionale
La lotta per l'attuazione di essa dunque per il Pci fu lotta anche per il proprio programma si capisce allora perché così a lungo questa forza abbia fatto corpo con la vicenda di attuazione costituzionale
L'ipotesi interpretativa più avanzato e che tuttavia negli anni settanta
La coerenza forte
Che in costituzione avevano forma di Stato democrazia fondamento popolare per partiti e forma di governo parlamentare
Perrotta da quei fatti soprattutto nell'ordine mondiale ma anche nelle vicende italiane che ho detto i quali divaricano le linee di attuazione del progetto
E cioè Progetto di costruire produrre un governo politico democratico della produzione e riproduzione sociale attraverso l'espansione delle forme politiche rappresentativo partecipativa
In definitiva attraverso gli istituti della democrazia progressiva
Se si accetta questa lettura appare allora che il compimento della parte istituzionale del programma dei costituenti autogoverno della magistratura regione in particolare rilievo per lavoro Statuto potevi anche diretti referendum
Metteva approva un sistema di governo vera in un certo senso tolta razionalità nel momento stesso in cui avrebbe dovuto acquistarle il governo dell'economia infatti come si è detto già prendeva strade diverse
Quelle definite dall'allargamento del sistema nazionale partecipative rappresentativi non solo la crisi del dollaro che ha ricordato ma la crisi petrolifera che sono e del settantatré sono cui eventi alla prima legislatura regionale detta anch'essa costituente
Segni assai chiari che materie strategiche Monica energie si decidevano ormai più solo a livelli e talvolta con procedure non contrattuali unilaterali e colpivano l'autonomia e la sovranità dei singoli Stati
La rete di assemblee elettive che dovevano consentire un altro governo dell'economia dunque si trovava a sperimentare la sua appresa in una situazione doppiamente dimenticata
Non è solo che le venivano assegnate in materia e funzioni prevalentemente in un campo ritenuto non strategico una riproduzione sociale
Poteri per la scuola nell'ambiente alla fine del decennio per la sanità il fatto è che quei più limitati poteri ma non piccoli e le regioni avrebbero dovuto e potuto esercitare nel campo più propriamente economico produttivo
In materia di credito per i criteri
Al fare un proprio piano concorrere a quello nazionale non potevano neppure svilupparsi purché i poteri nazionali con cui interagire in queste materie apparivano deboli e perfino in certi c'è oggi chi si interroga su una ragione più diffonda di più di fondo di tutto questo la crisi del lungo ciclo che ho richiamato la via di ristrutturazione produttiva che in quegli anni si andava delineando
Rendevano progressivamente più astratto ogni rapporto capitalistico e la tesi di Barcellona si vuole dire cioè che l'insediamento territoriale della fabbrica
Lo statalismo proprio anche del capitalismo industriale non solo di socialdemocrazia il comunismo
Il suo bisogno perfino di entrare nel governo delle città tutto questo progressivamente perdeva centralità in linea tendenziale l'impresa assumersi funzioni di governo sociale ma sottraendo sia un rapporto diretto con la materialità del processo sul suo ambiente locale
Naturalmente questo può essere discusso ma è certo che la politica come sistema espressivo di soggettività e come luogo della mediazione tra bisogno Offerta pubblica di soddisfazione appare risse data
Le forme e le articolazioni istituzionali della politica dunque dicono
Un doppio deficit non si sentiva
Di potere
E di legittimazione al governo reale dei processi
L'impresa incorpora scienza saperi la politica e gli stati sembrano perderli
E qui che il tema del governo si riduce dal suo significato forte
Che nella tradizione del movimento operaio italiano aveva fatto tematizzare anche modi di governo dall'opposizione
E aveva dato origine a un rilevante sviluppo di sapere critico e a strategie sindacali e delle Autonomie
Locali capaci di determinare un assedio del centro una partecipazione una spinta di massa su funzioni di Indirizzo
Il tema del Governo si riduce ora quello del potere di un ceto politico
Di figure che si urtano in occasione di ciascun opportunità decisionale
A fronte di questo processo di svuotamento restrizione dei poteri politici
L'altra linea di sviluppo della democrazia e della Costituzione quello che attraverso la tutela delle Autonomie curava la formazione di soggetti della democrazia
Perso questo riferimento e questo ancoraggio a funzioni forti alleati di governo procede come dire come variabile indipendente fine perse
Soggettività individuale collettivi si manifestano
Ma progressivamente spostate sui valori che il mercato del neoliberismo vincente di fondo l'individualismo di massa cultura acquisitiva consumista e progressivamente desolate de solida Rizzante
Oppure contestando il mercato ma criticando anche lo Stato hanno preso forma figure di volontariato associazionismo movimenti di un terzo settore
L'intero campo della politica dunque sottoposta attenzione e sommovimenti o radicali le origini della legittimazione la struttura dell'universo politico sono in gioco come si esprime tutto ciò potrà avere rappresentazione
Ricordando quello che che il San iscrisse nel ventinove
Il destino del parlamentarismo deciderà anche del destino della democrazia
Dobbiamo riconoscere una forte ambivalenza al presente stato delle cose
Da un lato c'è un sentimento scuro forse una paura
E dall'altro lato il convincimento o forse la speranza che se molte forze figlie di questa democrazia nella loro diversità e che ci piacciano o no
Capaci di si sono affiancate da dieci quindici anni al parlamentarismo appaiono capace di contraddirlo ma anche di integrarlo
Ebbene tutto ciò può voler dire che ora ora parlamentarismo e democrazia coincidono un po'meno di quanto non appariva che il sì
L'osservava che per lo Stato moderno l'applicazione della democrazia diretta è praticamente impossibile questo è l'argomento forte che ancora oggi tutti ripetono
Ora però ci sono alcune condizioni che nella pratica favoriscono forme più dirette di intervento popolare ci sono in media
Vale di più una interrogazione affidato a un parlamentare di nostra fiducia una telefonata da Augias un intervento a Samarcanda
Una domanda dal pubblico al Maurizio Costanzo Show si sono sperimentati referendum ora possiamo ragionarne in concreto per un uso più fecondo c'è un'articolazione concrete di forme diffuse di politica
Tutte queste cose fanno uscire da metafora la figura di base delle costituzioni democratiche il popolo
E lo collocano nella storia animando con i partiti tradizionale una dialettica inedita espressiva della soggettività popolare certo
Non c'è una profonda unità di culture e sentimento come la nazione era ci sono invece espressioni frammentaria volte corporative comunque in cerca di identità
Come in un gioco di specchi al centro di tutte le rappresentazioni c'è un soggetto reale o per uscire dall'organici Isma'una moltitudine di soggetti reali
Cui un patto dell'élite democratiche politicizzate in questo Paese riconobbe potere sovrano e ora lo sappiamo e si trovano a farne uso
Questa sovranità multiforme diffusa non è più assenza matematica del moderno si trova un suo punto cruciale di verità o di falsificazione
Tutto questo crea problemi enormi
E così come da riconoscere che alla grande dimensione sovranazionale mondiale sempre più è necessario dare voce ai popoli e questo è il problema del nostro tempo in modi assai significativi sta già avvenendo in qualche misura così è da vedere se in ambiti regionali tra virgolette in questo senso per certi aspetti per certe materie sono regionali gli stessi ambiti statale nazionale
Non debba concepisce una più diretta possibilità politica di ciascun individuo e dello Rizzi
I laboratori italiano degli anni settanta e ottanta ci restituisce proprio con concretezza e irruenza questo ordine di possibilità e di problemi
La democratizzazione dello stato fu intrapresa una un po'più con un largo accordo tra i partiti sull'onda come ha detto sessantotto sessantanove e anche dopo l'avvio della strategia della tensione
Così lo Stato prese assai più la forma di Stato sociale il governo del Parlamento sembrò potesse dispiegarsi
L'interruzione di ciclo di questo primo ciclo e traumatica ce l'assassinio di Moro nel settantotto
Ciò che segue non può essere ricondotto a una comune strategia
Più strategiche si affrontano
Cioè le forze che si ritrovano al governo l'intesa comune riassunta nella parola governabilità
Ma in essa è possibile leggere almeno tre ipotesi nel PSI lanciando contestualmente il tema della grande riforma una costituzione per governare
Indìco alle spinte di mutamento che il decennio precedente aveva espresso un terreno fortemente innovativo su cui rilanciarsi
Il decalogo di Stato di Spadolini nell'ottantadue pur insistendo su temi di riforma istituzionale
A me sembra che non uscisse invece da un intento di moralizzazione e razionalizzazione e la DC coltivo io credo un progetto di restaurazione se si vuole cogliere un senso a lungo cammino che porta Forlani
Dal preambolo per il posto Moro
Alla segreteria del post nel mito
L'opposizione comunista disse alternativa
Ma è una strategia che in tutto il decennio non è riuscita a mettere a fuoco gli specifici interrogativi sulla forma di Stato e sulla forma di governo ormai sul tappeto dei riesce ente essere ancora un discorso con i soggetti nuovi
L'azione è reale vede un arresto neppure un ribaltamento del corso di riforme precedente carceri manicomi sistema sanitario decentramento e autonomia giustizia tutto investito da questa controspinta alla democratizzazione dello Stato
La figura dello stato sociale si assottiglia
Inizia una nuova azione reale per il momento solo discorsiva
La ottava la norma e la decimo legislature mettono nell'ordine dei loro lavoro il tema riforme istituzionali comitati di studio commissione Bozzi sessioni istituzionale
E la forma parlamentare e di governo è praticamente vanificata sequestrata alla legislazione della maggioranza sappia fiducia sbarramento agli emendamenti
Il referendum esso pure conosce una parabola
All'inizio del decennio era ancora una spinta critica verso i partiti nel corso del decennio il suo ruolo
E sempre più attratto nel sistema dei partiti lo usano i partiti dal dal Governo e dall'opposizione e nella sfera cioè soggettiva
Una serie di nuove figure compaiono del Volontariato e associazionismo detto ma leggi quadri che riguardano questi soggetti giacciono inutilmente in Parlamento altri soggetti
Faranno esperienza ad esempio di iniziativa popolare e di leggi la più importante quella sulla violenza sessuale ma anche qui la risposta parlamentare disastrosa e la riproduzione allargata invece del sistema dei partiti connessa quella
Riproduzione modulare a tutti i livelli della concorrenza per liste il modello del partito per partecipare
Ha prodotto la strutturazione di macchine elettorale nei partiti sempre più forti cordate controllo del voto e questo suscita rifiuti ed esasperazione
Che alla fine del decennio in questo modo nostro anni novanta confluiranno in quell'iniziativa referendaria sui sistemi elettorali
Prendono la strada per farsi listello addirittura partito via via altri soggetti
Più di un quinto del Parlamento risulta alla fine frantumato informazione dell'uno due per cento partiti vecchi partiti nuovo
Io uso un'espressione può sembrare molto forte ma a me sembra di constatare una sorta di metastasi del sistema dei partiti
Il sindacato entra negli anni ottanta
Ragionando della necessità di un piano d'impresa e coltivando a suo modo un'ipotesi di governabilità è il modello che si chiama né corporativi sta che farebbe accedere questo soggetto a una regolazione macro politica in triangolo con impresa e maggioranze parlamentari
La soluzione è apparsa presto
Sbarrata da altri fatti bruciata tra l'ottantatré lodo Scotti e l'ottantaquattro il già ricordato decreto sulla scala mobile
Il fatto è che il soggetto imprenditoriale per le ragioni dette sta ormai svincolandosi dei sistemi di mediazione ristrutturo unilateralmente rompe le intese pronti e pronto a delegittimare anche i governi preme per decisioni a suo vantaggio
Poco curandosi di chi volta a volta si è deciso
Il sistema dei media un campo di rotta perché il corpo elettorale mobilitato ormai annualmente mostra cicliche stanchezza
Anzi per questo aspetto se
Come dire
Fissato un dato ormai strutturale il ciclo politico brevissimo annuale
Che ormai da vent'anni è diventato la misura del dispiegarsi della politica in questo sistema mette fuori dall'orizzonte
Di chi fa politica professionalmente questioni di un tempo più lungo sempre più si cerca il consenso senza nemmeno far finta di fare programmi
Sono parole di altro tempo della politiche di una politica che altri tempi
Insomma la governabilità non diffonde una cultura del governo nell'universo politiche anzi lascia correre quasi rievoca elementi di dispersione
La ricerca e la promessa di mutamento per decenni ancora arrecato sei questi anni ottanta ancora una volta l'anno dell'URSS
Concretamente con il governo Craxi i socialisti hanno offerto una prova di governo positiva con un recupero anche di prestigio internazionale ma l'accusa di responsabilità del blocco che il PSI rivolgeva alla polarità Democrazia Cristiana Partito comunista si ribalta
Ribalta caldo
Al saldo
A Craxi si imputa di non aver fatto riforme di essere responsabile della restaurazione dell'eterna democrazia cristiana
Gli anni Novanta dunque si aprono sul saldo negativo e cumulativo delle ci delle politica istituzionale dei due cicli precedenti
Le sinistre che appunto storicamente hanno suscitato e o si sono candidate a guidare il mutamento appaiono nude
è vero che la strategia della democratizzazione dello stato e poi quella della governabilità furono condivise da altre forze
Ma si sente
Dobbiamo pregare il prodotto
è successo qualcosa al film
è vero dicevo che la strategia della democratizzazione dello Stato un po'più vicino al microfono sì ma
La dispersione successo insomma va bene
è vero dunque che la strategia della democratizzazione dello Stato per quello della governabilità furono condivise da altre forze
Altri partiti negli schieramenti che si composte da maggioranze di governo
Ma il segno dominante il timbro fu di quelle due forse dunque esse sono colpite più di altre dagli esiti negativi
La DC a ben vedere si adattò
Accettò quando non poteva farne a meno cerco sempre di utilizzare a suo modo il contesto strategico di politica istituzionale che si andavano delineando questo partito anzi sembra indifferente interrogativi sulla forma di Stato e di governo entrò nella storia di questa Repubblica con una debole assunzione perfino della stessa scelta repubblicana
E dopo la sconfitta del Progetto degasperiana no di mutamento nella forma statuale Essa atteso sempre solo ad assicurarsi leve di potere
Dal punto di vista culturale la DC si lega piuttosto al tema della democrazia a una nozione di democrazia basata sugli interessi alla riduzione quantitativa della politica
A una procedura di negoziazione scambio che tendenzialmente non lascia mai nessuno fuori della porta
E che rifiuta profondamente l'eccessiva concentrazione di potere in una sola mano il decisionismo e il nemico di questa Formicola ante prassi negoziale
Ci sono evidenti vantaggi in questa cultura della politica
Ma quella parte del mondo cattolico che accede alla politica per inverare valori cristiani quanto lungo poco abitare con affaristi sei come a Palermo politica economia e criminalità sono in così grande parte indissolubile
E i movimenti che si pongono che pongono alla politica questioni etiche pace ambienti come possono accedere a un'idea di scambio e ancora i movimenti che si battono per i diritti la dignità la salute
Che credibilità avrebbero se non rifiutasse ogni mercato su questi temi
Le sinistre che storicamente hanno fatto richiamo oltre che alla libertà i valori di uguaglianza di solidarietà
Devono ancora per se stesse per tutte queste forze elaborare inverare una democrazia capace anche di dare qualità alla vita civile
Capace di distinguere beni di comunità da interessi corporativi di porre la grammatica dei diritti accanto a quella degli opliti
Le differenze inviolabile accanto alla irrinunciabile parità di trattamento
Nelle culture e nelle esperienze più recenti questi temi queste domande ci sono a Partito comunista del Partito socialista si può chiedere maggiore ascolto
Un'idea non solo procedurale della democrazia può aprire la strada a una ricerca concreta di costruzione del socialismo
Stazione di quel movimento che entrando in ospedale da coscienza al malati alla sua famiglia dei loro diritti
E mette in discussione l'operato di medici tecnici e infermieri ma anche la direzione sanitaria e la responsabilità del ministro della sanità ci dice concretamente che tipo di società e che tipo di Stato ci vuole e possono esserci se dunque partiamo da Anna democrazia abitata da questa pluralità di soggetti interessi bisogni culture e valori
Alcune delle questioni tra quelle agitati sotto il titolo riforme istituzionali appaiono cruciali e anche dirimenti come ho cercato di mostrare si è davanti a un bivio
Questioni di potere e di riassetto del ceto politico
Nella forma i loro giochi certo ci sono non è irrealistico porsi questo ordine di problemi da partiti aperti e la si stanzi giocando da tempo
Ma la sinistra le sinistre dove possono arrivare su questa strada
A una semplificazione nel senso del presidenzialismo
E che vantaggio ci sarà non dico per esse stesse ma per tutto il Paese
Sorrette invece da spinti di mutamento che contino nera a rivelarsi nella crisi e a rivelare potenzialità riescono essa delineare un'ipotesi di trasformazione
Invece di inchinarsi alla Sapienza di governo delle classi dirigenti
Una cultura di governo in questo senso non può non porsi come preliminare
Il problema di non arrendersi al processo di deformazione dello Stato e della politica che in atto corre formulari dei guida del percorso che questo processo può seguire se si è in testa alla sfida alta alla riforma della politica
Fin qui si sono confrontate solo due ipotesi lo sbrego alla costituzione oppure la modifica per accordò largo di tutti i partiti costituenti
Legittimazione possono tra loro concordare cose di questo genere senza sottoporsi a una verifica col corpo elettorale colpo io penso accenno a questo che l'ipotesi richiamata suggerita dalla presidente Iotti al di là della discutibilità se si debba fare una tavola rotonda tra partiti io penso che sia stato giusto porre la questione relativa a una buon lavoro parlamentare una commissione ma anche una commissione parlamentare non può certo immaginare di ripetere la Bozzi dovrà aprì l'udienza convocare questi oggetti esterni dargli ruolo re legittimazione riconoscimenti in questa funzione di mettere a punto un progetto ma al fondo di questa strada io credo cioè la questione S oggi pensiamo di mettere alla base di un nuovo patto una delega a partiti che decidano una Costituzione o il consenso diretto sui contenuti della costituzione del popolo tutto che è cresciuto
Cultura si articolate sempre più su questioni assai minori va partecipa naturalmente media di percorso è un'idea regolativa ma poi tutta una serie di altri temi
Ora sono in campo la discussione stringe anche in sede istituzionale riforma del Parlamento dei sistemi elettorali
Di della forma di governo rilancio del regionalismo
Riforma dell'istituto referendario istituzioni europee
Il Partito comunista con una discussione nella quarta commissione del comitato centrale sul relazione dice essere sangue ha dato impulso alla definizione di un quadro generale in cui ciascun tema deve essere posto considero importante questo passi in avanti si comincia a rispondere
Anche da altre forze da altre parti ce la precisazione della proposta da parte del Partito socialista socialista in questi giorni la messa a punto di altre forze sembra chiaro che su alcuni temi su una distanza difficilmente riducibile ma dovremo misurare le proposte da ottica di partito di partiti o sapremo trovare alcune chiavi comuni per il rilancio di una prospettiva democratica nel Paese io naturalmente non voglio e non posso tre toccare tutti i temi ma per sollecitare la discussione di questa assemblea proverò a insistere su alcune possibili chiavi comuni a una sinistra in senso ampio
Se ci si decide ad andare oltre il riassetto di ceto politico e si pensa al governare come funzione che riguarda la società ma in senso forte cioè come trasformazione e come partecipazione della società stessa di forza della società a tutto questo processo
Una prima chiave decisiva mi pare proprio anzi l'assunzione del conflitto governati governanti come contraddizione strutturali irriducibili nei sistemi democratici e tanto più quanto più essi sono avanzati quindi complessi
Il movimento operaio invece mi sembra ha nel suo bagaglio culturale forse un'idea anche semplificata
Che si affida soprattutto un processo di socializzazione e di diffusione di una cultura di governo ricordate la metafora della cuoca di Lenin che doveva poter governare
C'è questo ma c'è il problema delle istituzione dei poteri
Lo sviluppo storico di stati sociale di democrazia pluralistica prodotto estesi ceti burocratici e ceti politici che svolgono funzioni essenziale preziose per la democrazia
E tuttavia con la loro stessa esistenza danno luogo a una contraddizione specifica chi delega il potere e chi lo gestisce professionalmente sono rispetto a questa materia antagonisti
Rispetto cioè alla produzione e riproduzione del potere a me sembra che la teoria della rappresentanza non basta più né ad attutire questo conflitto riconducendo la una sorta di trasmissione lineare un principio di identità tra governati e governanti e ora si vede neanche a legittimare l'istituzione di governo ho detto prima il soggetto popolare ora è sempre più una presenza le ragioni di rappresentarlo scadono in molti casi o devono essere rinnovate se si vuole nuova delega si deve preliminarmente rispondere perché perché cozza
Il problema diventa allora come regolare questo conflitto dispetto singole decisione rispetto all'indirizzo politico generale si trova qui il tema del referendum ma anche quello della scelta diretta dei governi
Referendum per andare al di là dei limiti residuali abrogativi con cui ora presenti in Costituzione
Tornerò su questo tema so che dopo l'ultima prova di domenica scorsa ora soffia un vento di liquidazione sull'istituto
Ma io ritengo che questo pronto discenda proprio dal non avere regolato il riso utile positivo il ricorso al referendum la questione del tempo conta a inseguire sempre un già deciso a mobilitarsi solo per confermare o eventualmente rovesciare una decisione
La gente ci sta sempre meno sa bene in molti casi il problema è quella della nuova legge
La prova dell'ottantasette particolarmente credo pesi quando tutti i partiti dissero sia l'abrogazione e apparve chiaro che c'era un qualche imbroglio una legge si poteva fare prima è quella fatta dopo lascia uno strascico di polemiche
Per la scelta dei governi poiché il nostro sistema politico assai frantumato la questione riguarda le coalizioni possono essere viste con favore io ritengo proposte che inducono forse a coalizzarsi si possono anche introdurre meccanismi per incentivare questa spinta
L'incentivo a coalizzarsi non nega il pluralismo ne chiede sbarramenti perentori Madia processi politici consensuali di avvicinamento e superamento degli aspetti più esasperati di frammentazione
Qui sorge il problema della persona del leader di coalizione da eleggere direttamente anch'esso oppure no di una questione assai rilevante se la ricordiamo nell'ottica del riassetto di poteri nel ceto politico
Ma può essere anche pensata dal lato del potere dei cittadini su uomini e donne incaricate del Governo
E qui si può fare una distinzione
I governi locali vicini trarrebbero un vantaggio del penso se si sottraesse partiti dopo il voto l'enorme spazio di ricatto mercanteggiamento sui posti
Per altri consigli elettivi non hanno meccanismi istituzionale per la gestione della formazione di giunte delle cricche no ed è delle crisi e non credo che convenga a creare con un'esposizione diretta degli accordi di coalizione al giudizio popolare semplificherebbe toglierebbe Perti chi quei margini che si è detto esporrebbe anzi più direttamente la loro responsabilità nella selezione del personale di governo pensiamo a Palermo
Io penso che un sindaco eletto direttamente e accettabile anche perché i poteri che esso ha non sono certo quelli del leader del governo nazionale invece appunto non mi convince la proposta di un'elezione diretta del premier anche se contenute contestuale al voto per la coalizione di governo nazionale
Barbera che lo sostiene
Insiste sul carattere neo parlamentare che avrebbe ancora questa forma di governa per il fatto che il voto immediato popolare non toglie al Parlamento il suo potere che consiste nel dare e soprattutto nel togliere la fiducia Falcone
Ma in tal caso se lo scioglimento del Parlamento è automatica e necessarie meccanico a maggioranza il premier stesso hanno loro nelle mani lo scioglimento
Con i nuovi intrecci ricatti nel ceto di governo e poi anche così l'effetto di trascinamento sul sistema mi pare così forte che la figura attuale ad esempio del Presidente della Repubblica come organo di garanzia
Proprio del periodi di crisi di formazione e gestione delle crisi di governo finirebbe con non avere ruoli sarebbe da eliminare gran sarebbero poi io credo le figure di istituto plebiscitario per regolare il conflitto fra primi che rifiuta lo scioglimento e vuole domare una maggioranza riottosa
Tutte queste ragioni a maggior ragione mi fanno dichiarare contrario alla più forte proposta del Partito Socialista di eleggere un presidente della Repubblica che nomini Luís il Governo so naturalmente
E questa proposta ha voluto affrontare un problema politico
In questo senso a quel valore di strumento di una transizione che dicevo prima
Serviva a guidare un processo di erosione dei due partiti di massa su cui si pone su cui si polarizzati il sistema e ora invece essersi carica di un intento anche positivo di riaggregazione stabilizzazione del consenso
In presenza di quella che ho chiamato metastasi per dare legittimazione più forte agli organi di governo ma se le tendenze sono quelle segnalate società che si frantuma e ripiega nel particulare impresa che incorpora sapere e tenta nel suo segno la unificazione e il Governo nazionale
Che unificazione potrebbe contrapporre un politico eletto presidente
O è quella stessa governata dal mercato e da poche scelte strategiche sulla monete le alleanze internazionali ma allora e il governo di Andreotti
O si mettono all'opera la cultura politica i progetti uno sforzo unitario delle sinistre
Sul terreno decisivo delle comunicazioni del sapere della scuola dell'università dei diritti e della garanzia di una magistratura indipendente
Una visione dell'Europa e di un mondo senza blocchi
Tutte queste cose oggi non ci sono ci sono anzi acuti contrasti su tutto e se ci fossero queste cose
Davvero non riesco a capire perché dovremmo ridurre le e non dare invece ad esse forma in un'assemblea nazionale come sede forte Indirizzo
Cui i progetti contrapposti accedono concorrendo per coalizioni giudicate direttamente dal capo
E con la seconda chiave mi avvio rapidamente alla conclusione
Io propongo di riflettere sempre più su un'assemblea nazionale non in puri termini di rappresentanza ma appunto di funzione nazionale di governo nel senso forte che ho indicato prima che non esclude un ruolo e poteri dell'opposizione ma neppure lo rinchiude e lo misura sui meccanismi soffocanti di quell'aura
L'accento poi cade sull'aggettivo nazionale
Per riflettere modi in cui essa possa esplicarsi e legittimarsi in un contesto di unificazione europea e di integrazione mondiale da un lato in un rinascere di forme regionali difensive
Di poteri di protezione Fini ma anche di lusso ori separatismo
Né poteri che dobbiamo ridefinire c'è la risposta si deve dare la risposta alla domanda radicale sul perché dare delle idee
Sembra evidente che non solo nella materia della sicurezza e di altre ritenute strategiche
La cooperazione internazionale ancor più l'unificazione europea danno la misura e le leve idonea un governo politico
Ma in tanti campi della vita dei cittadini e quella sempre più la misura osserva del loro che nel novantatré l'ottanta per cento dei bisogni e dei diritti dipenderanno da decisioni prese in Europa
Le comunità nazionale dunque devono ancora meglio precisare la loro forma di presenze di intervento e sotto questo profilo gli stati europei che pure sono le forme statale più simili
Conoscono una grande varietà di modelli istituzionali soprattutto per quanto riguarda il modo in cui esprimono che regolano lo sviluppo ineguale per amare in ogni Paese c'è un mezzogiorno e i conflitti etnici di lingue religiosi la protezione per aree regionali vaste e più forte in Germania e forse oggi in Hispania
Le regioni italiane
Mi appaiono non solo deboli come si è detto ma eccessivamente frantumate
La discussione a livello europeo si orienta un doppio movimento istituzionale verso l'alto per dare più potere alle istituzioni politiche europee e verso il basso per dare alle Regioni poteri più piene di governo questa sembra una tendenza ragionevole ma enormi problemi si pongono si porranno in concreto credo che tutti non solo le sinistre su questo punto siano in ritardo poiché l'idea federativa tra Stati
Il percorso storico più conosciute diversa dal cammino che fin qui ha visto un Parlamento europeo eletto direttamente o dei popoli e che ora vuol conquistare un governo europeo sottoposto alla fiducia di quel parlamento
Questa ipotesi sembra riprodurre le forme lineari della integrazione è stata al Nazionale senza neppure a vere come negli Stati Uniti ad esempio una comunanza di lingua assai estesa naturalmente è vero che bisogna rompere il dualismo la diversificazione tra l'Europa dei popoli che quel Parlamento rappresenta i poteri reali del comitato di governi degli Stati nazionali cioè delle isole maggioranze dei vari Paesi
Se vogliamo ritrovare la strada ipotizzata dei costituenti italiani e di un governo democratico dell'economia
Dobbiamo passare per questa rottura riproporre a questa altezza e nelle forme nuove che saranno necessarie l'ispirazione democratico progressiva delle sinistre
Io vedo assai problematica anche per i ritardi detti ma necessario misurarsi in questo contesto con il tema di una riforma del Parlamento se ne discute ora in Senato ma non mi pare che ci sia questa apertura e questa problematici azione
Dicevo che una chiave per andare oltre le ragioni che fin qui hanno rallentato anche l'elaborazione progettuale e di non pensare all'assemblea nazionale nei termini mi classici dell'organo massimo in cui sia a voce dell'organo massimo il cui si cerca di avere voce
Da un lato il potere popolare sta ritrovando deve trovare il modo in modi di distendersi ed esprimersi su livelli assai articolati che sempre più vasti dalle Regione all'Europa
E dall'altro la ragione fondamentale per cui la parola stessa è quella Parlamento e assorbite soddisfatta come dicevo prima da altri canali e potere di espressione dare voce nel Settecento era gli Stati generali
La contrattazione tra Camera alta e Camera bassa visto grazie borghesi ora con le comunicazioni di massa con il fax con quei poteri più dirette di intervento proposto a controllo io credo che la voce ci sia sappia farsi sentire
I sociologi della comunicazione anzi parlano di eccedenza rumori ormai di fondo il problema sembra quello di migliorare l'ascolto non la rappresentazione si possono distinguere i piani e momenti ho pensato in vari momenti ora proposte che riguardano lo Statuto politico dell'associazionismo fondato sui valori
Pensare la questione dei diritti non come rivendicazione di individui ma come movimento politico sarebbero articolazioni nel sistema politico non di nuovi livelli di rappresentanza
Ma di poteri dalla parte del cittadino dei governati quinti sempre in opposizione governanti quali che essi siano volta a volta
L'idea di costruire una rete di soggetti e poteri di opposizione sociale al potere dei governanti porrebbe in termini nuovi anche le possibilità il ruolo dell'opposizione politiche qui che si può concepire l'idea di un rilancio della proposta monocamerale con una forte riduzione del numero dei deputati anche come l'eventuale sacrificio numerico della forza rappresentata dall'opposizione se vogliamo
Introdurre meccanismi di coalizione il potere dell'opposizione parlamentare infatti non sta più solo nella sua force numeriche nella possibilità di far scorrere nella legislazione attraverso emendamenti e nella debolezza della maggioranza le proprie ragioni questa via peraltro detto è sbarrata qui c'è una degenerazione
Ricostituire oggi un potere dell'opposizione significa non trincerarsi dietro il il numero io credo ma ripensare il suo ruolo politico e qui a prestare anche nuovi poteri
Se l'opposizione deve rappresentare un'alternativa per il governo del poverissimo più che avere un gruppo parlamentare con qualche deputato in più essa ha bisogno di grande visibilità di potenziati strumenti di conoscenza e di controllo
Forse anche di strumenti analoghi contrari a quelli che la maggioranza di governo si riserva una con la loro corsia preferenziale per le leggi
Poteri di un'ora
Detto in e casi che martedì Conte Effetti discutiamo possibilità anche in certi casi di promuovere l'intervento popolari diretto come forma estrema di opposizione
Qualcosa di molto diverso dall'ostruzionismo forme positivo
La ricerca e la sperimentazione dei modi possibili di fare funzionare un governo ombra risponde a questa esigenza di cercare altre
Modalità bisognerebbe farne un bilancio puntuale ragionato la proposta recente del Piccini di pensare a pari opportunità alle forze politiche va in direzione della questione di dare visibilità
Alla ed efficacia all'azione oppositiva in particolare appare sempre più evidente che le regole della comunicazione di massa decideranno queste Sivo oggi del destino della democrazia
Il Parlamento come sedi di comunicazione sociale espressione di bisogna pare integrato e anche superato da questi mezzi io credo che forse che il senza avrebbe d'accordo il più potente strumento oggi per attivare una comunicazione politica di massa il referendum
Scusate se ci ritorno ma ancora adesso mi pare il principale mezzo
Per realizzare il diritto dall'informazione non solo come diritto essere informati ma come diritta intervenire politicamente con strumenti istituzionali per informare
Per far crescere la cultura di massa per confrontare posizione per arrivare a decisioni
Le pari opportunità qui dovrebbero essere ripartiti rispetto ai problemi che si pongono tra chi è favorevole a una simile soluzione chi vi si oppone la ripartizione proporzionale delle tribune referendarie tra partiti
è un'altra manifestazione distorto di questa cultura della rappresentanza
Metastatizzato
E ora posso più chiarire ancora meglio il senso di quella proposta di referendum di indirizzo contro l'idea plebiscitaria si dovrebbe mettere a punto una proposta che riservi all'opposizione senza firme ma per la funzione nazionale che ha per i voti che ha raccolto di attivare un intervento poco popolare per orientare vincolare entro una banda limitate di scelte l'intervento governativo
Questo rapporto tre iniziative referendarie azione parlamentare se già sperimentati in modi di cui stiamo discutendo
Dunque conviene affrontare in un'ottica che elimini le distorsioni e l'orrenda produttivo per il funzionamento del sistema
Concludo
Sono venti anni riaperto un processo che a me sembra metta in causa la Costituzione stessa
Le sinistre storiche alternativamente hanno avuto responsabilità e influenza decisive nell'indirizzarlo
Mi pare che gli esiti non diano ragione a nessuna delle due posizioni e ora si accumulano per entrambe le situazioni negative effetti imprevisti insorgenza di altre e pericolose tendenze
Ci sono due strade un riequilibrio nel ceto politico
O una svolta profonda nel corso delle cose che riapra il cammino della democrazia per governare economia e società
L'orizzonte internazionale il riferimento necessario ma lì pure si addensano preoccupazione prospettive difficili
Le sinistre non rompano ancora molta strada da fare per rappresentare una più omogenei credibile alternativa all'ordine capitalistico che si estende nel mondo
Per il sistema italiano vedo nelle tematiche del fare coalizioni politiche per governare e creare movimenti per i diritti come articolazione di una opposizione dei governati
Il terreno strategico per disegnare una nuova democrazia
Su questo terreno si può intrattenere col mondo cattolico io credo un rapporto politico più stretto
Non gli si chiede
Cose che la loro chiesa impedire di aderire a un partito diverso o di votare un capo carismatico
Mi si chiede quello che loro già oggi possono fare fanno lottare insieme per i diritti dei cittadini e stare insieme in coalizione ciascuno con la sua identità e nome
Io credo che tutto questo ci obbliga a ripensare e rilanciare una riflessione forte sui temi della democrazia rappresentativa e della democrazia diretta
Su un sistema più integrato di poteri all'aiuto alla luce delle possibilità e delle sperimentazioni del mondo contemporaneo e tutto questo mi pare un terreno progressivo che non possiamo fare cadere non credo che si possa tornare indietro
Non credo che ci si possa difendere in nicchie isolate il mondo ora e uno
Grazie a colture per la sua relazione
O era un ringraziamento
Avete fatto con gli applausi
Adesso diamo inizio agli interventi immediatamente senza intervallo perché abbiamo molti iscritti a parlare
Io ricordo prego divoratori di stare nei limiti dei quindici minuti perché altrimenti non riusciamo a rispettare gli ho gli orari
Dare la parola a Massimo Brutti
Che è anche membro del Consiglio superiore della magistratura
Dopo Bruno P. Giuseppe Vacca
Era inevitabile credo
Che l'analisi
Che ci è stata proposta da Cuturi
Partisse dalle modificazioni del decennio che abbiamo alle spalle
Io voglio soffermarmi su un punto
Che egli metteva in rilievo
Non ci siamo domandati più volte quale fosse il rapporto durante gli anni ottanta
Tra la parola d'ordine della governabilità
E l'esercizio effettivo delle funzioni di governo
Quale fosse il rapporto tra la rivendicazione di una più netta potestà decisionale normativa dell'esecutivo e i fatti
E le prestazioni di cui questo era capace
Abbiamo avuto negli anni adoperando dai guanti parlare più vicino al microfono perché
Un milione perfetti abbiamo avuto
Negli anni Ottanta larghe maggioranze numericamente sicure spesso richiamate alla disciplina dà i voti di fiducia
E poi abbiamo avuto la ipertrofia dei decreti legge
Attorno al nodo della governabilità abbiamo visto realizzarsi due innovazioni che hanno inciso nella costituzione materiale couture viene ricordata
Prima con il decreto di San Valentino del mille novecentottantaquattro il Governo ha dettato norme che modificavano il valore del salario intervenendo con decreto legge in una materia tradizionalmente affidata alla contrattazione tra le parti sociali
In secondo luogo a fine decennio si è approvata nel Parlamento una disciplina nuova del voto segreto del voto palese considerando la maggioranza di governo come soggetto autosufficiente
Che proponeva e realizzata questa innovazione istituzionale
D'altra parte la nuova disciplina non apriva un processo riformatore
Si limitava ad introdurre un fattore di controllo e di più sicura tenuta della maggioranza
Se guardiamo bene nelle due innovazioni di cui ho detto c'è un elemento comune garantire il potere decisionale del governo la coerenza della sua maggioranza
Nel mille novecentottantaquattro con intreccio decreto legge voti di fiducia si bloccava la maggioranza intorno ad un gesto di rottura del regime consensuale che aveva governato negli anni precedenti la materia del salario
Era un colpo al sindacato sui luoghi di lavoro ma era anche un colpo al modello della concertazione
E ora la stessa disciplina voto segreto voto palese mira a questo arginare i fattori di debolezza e di dissociazione che minano i governi di pentapartito
Ma dobbiamo sapere
E l'esperienza anche più recente ce lo dimostra che si tratta di espedienti ed argini parziali che non infondono indizi univoci e capacità di programmazione autonoma nel governo insomma si naviga e si continua a navigare a vista
E a questo proposito si è detto governi deboli espressione è stata usata per definire una intera stagione politico istituzionale proprio quella avviata
Intorno alla fine degli anni settanta gli appelli per una grande riforma nascevano dalla constatazione di questa debolezza storicamente propria dei governi di coalizione specie di quelli più larghi nel nostro paese ma che sì è andata nell'ultimo decennio accentuando una debolezza ancora più evidente se non affrontiamo con i poteri privati nella società
Che si andavano formando anche il decalogo Spadolini con la sua agenda più modesta rispetto alle proposte di grande riforma ma comunque un'agenda destinata a rimanere inattuata non nasceva forse da una lacerazione
Sì veniva dopo una serie impressionante di prove di incompatibilità all'interno dalla maggioranza
Il problema del governo del resto fu inutilmente al centro dei dibattiti della commissione Bozzi
Ed oggi in pieno mille novecentonovanta mentre si apre il semestre di guida italiana nasce non siamo ancora una volta di fronte a questa incompatibilità di iniziative e di linee per il futuro
Il problema istituzionale del governo nasce da qui
Se raffrontiamo le posizioni delle diverse componenti
E i governi recenti e di quest'ultimo sui problemi più qualificanti di difficile soluzione
E ora di migrazione forse il più aspro è ben chiaro che siamo ormai oltre il modello della direzione plurima dissociata
Con questa locuzione la dottrina indicava un fenomeno di distribuzione dei poteri alla fine funzionale a meccanismi di scambio conquista di consensi ma adesso siamo di fronte a qualcosa di più
Siamo di fronte ad episodi divaricazione insanabile
Un partito della maggioranza che non condivide un atto legislativo del governo ricorre all'ostruzionismo
Assistiamo alla frantumazione e alla inefficacia delle funzioni di governo
E tante volte anche il silenzio del governo su questioni cruciali
La difesa cortesi sostanzialmente fretta che l'onorevole Andreotti ha fatto il recente del ministro degli interni equivale nei fatti ad un silenzio di fronte ha in odio agli interrogativi posti dalla opposizione
Sul tema del diritto la sicurezza dei cittadini
E della sospensione della legge intere aree del Paese è un tema di cui ci sarà pure un responsabile
Io ricordo che nel gennaio mille novecentottantuno in un convegno sul Parlamento Ingrao più usa un'espressione che mi rimase impressa riferendosi
Al fatto che di fronte ad un attacco da parte delle Brigate Rosse ad una richiesta di trattative erano i giorni del sequestro del magistrato D'Urso
Dal governo in presenza di una divaricazione di posizioni e di proposte non veniva una parola Ingrao disse il silenzio agghiacciante del Governo
Pochi mesi dopo nove scoprimmo che una parte della grande stampa tutti i servizi segreti
Luoghi di
Grande rilevanza negli apparati dello Stato erano nelle mani della loggia massonica P due cioè una di una associazione di tipo eversivo di un grande potere privato che coltivava progetti eversivi
Perché evidente che
Alla debolezza del governo deve fare riscontro delle corrispondeva a forza di qualcun altro
Io credo che un riconoscimento della inefficacia nell'esercizio delle funzioni di governo si possa vedere nell'allarme lanciato qualche tempo fa dal ministro della Giustizia Vassalli sulle condizioni in cui è amministrata la giustizia in questo Paese
Una spessa che largamente al di sotto dell'uno per cento una disorganizzazione un'assenza di strutture una impossibilità di applicare a regime il nuovo codice di procedura penale che pure una grande conquista di civiltà per il nostro Paese
C'è un bene istituzionale che viene colpito viene colpito da una inefficace nell'esercizio delle funzioni di governo
Il ministro responsabile di questo settore non può fare altro che lanciare un allarme denunciare l'insensibilità dei suoi colleghi quasi che non fosse lui spesso parte di quel Consiglio dei ministri
E responsabile della guida e dell'amministrazione della giustizia per quanto affidato dalla Costituzione al Guardasigilli
In realtà il campo della politica della giustizia dimostra un vizio che non è di oggi ma che oggi diventa drammatico l'assenza di qualsiasi coordinamento tra le riforme legislative e le condizioni della amministrazione
Che continua a vivere
Senza soluzione di continuità
Senza riforme senza innovazioni senza regole in un intreccio di politica ed amministrazione un intreccio non sciolto in cui non è chiara la responsabilità dei politici né quella degli amministratori
E allora come si fa la politica dalla giustizia
Si fa sulla carta con uno alluvionale non programmata dilatazione del Garda degli organici mentre drammaticamente carente
La struttura materiale entro la quale si deve rendere giusti
E poi all'interno stesso del governo arrivano quasi per sondare le opinioni degli umori del paese delle categorie interessate le proposte di reclutamento straordinario dei magistrati senza un concorso selettivo per magistrati meno preparati ma anche magistrati meno indipendenti quelli che potrebbero entrare con uno per legge essere generalizzato di categorie professionali nell'ambito delle quali evidentemente chi è disposto a cambiare andarsene da un'altra parte non saranno non saranno i migliori
Il Consiglio superiore della magistratura sarà anche tumultuoso e tuttavia espresso con chiarezza mi sembra che la linea del reclutamento straordinario
è una linea pericolosa per l'efficienza della giustizia non farebbe che sommare
Vizi nuovi e più gravi ai vizi vecchi in tanta parte derivanti dalla insensibilità e dalla inefficacia nell'esercizio delle funzioni di governo d'altro canto quando sento il Presidente della Repubblica paventare che nel Paese si affermino forme di giustizia parallela
Non posso che pensare che lo spazio la giustizia parallela si crea perché c'è un vuoto dalla giustizia democratica dello Stato di quella che deve essere resa dei giudici con indipendenza imparzialità e nel rispetto delle regole di procedura c'è un vuoto
C'è un'assenza di funzionalità c'è una mancanza di mezzi ed è evidente che questo determina il crearsi di forme di giustizia parallela ma allora
Deve esserci qualcuno che risponde di questa inefficienza invece il sistema di governo io ho fatto un paio di esempi ma se ne potrebbero fare altri si chiude su se stesso
Il sistema di governo si chiude e la sua vita è segnata
Continuamente dallo stress di prove elettorali che servono alla registrazione dei rapporti di forza tra i partiti e servono ad una divisione delle spoglie senza regole senza criterio di distinzione tra politica ed amministrazione
La frantumazione del Governo produce una competizione tra i partiti di maggioranza che produce il tentativo continuo di conquistare quote della spesa pubblica certo per la giustizia
Non c'è questa spinta la conquista di quote anzi c'è un altro indirizzo accettare la margini la marginalità
Rinunciare
A alla conquista di quote forse perché la conquista di quote l'allargamento della spesa pubblica in questo campo non interessano non rientrano nella logica dello scambio da cui tutto il sistema di governo il percorso
Ma tutto questo non può essere senza effetti sulle condizioni strutturali in vita della società italiana le scelte di bilancio l'inefficienza dei servizi pubblici la fallimentare burocratizzazione che assedia i fragili meccanismi dello stato sociale italiano si traducono in una debolezza dei diritti dei cittadini che anomala rispetto all'Europa occidentale
E si traducono in un rafforzamento dei grandi poteri privati voglio vedere quanto la disciplina di maggioranza la disciplina di governo farà in modo che vengano alla fine approvate norme di favore per quel che riguarda la pubblicità che incoraggi no la forza e la prevalenza del colosso Berlusconi nel campo dell'industria dell'informazione
Io credo che in questo non vi sia nessun catastrofismo se infatti leggiamo un testo
Insospettabile
Come la relazione di apertura al convegno dell'Associazione dei giovani imprenditori del settembre del mille novecentottantanove
Qui non credo vi sia una critica preconcetta delle forme che lo sviluppo capitalistico tenuto assumendo in questo Paese nell'intreccio fra economia e politica
Se leggiamo questa relazione noi leggiamo Toni allarmati analoghi a quelli che io cercavo Bridi sintetizzare
Resta il fatto che la gestione della finanza pubblica e il conseguente accumulo del debito si pongono ormai in aperto conflitto con un regolare sviluppo
Un processo di rafforzamento del sistema produttivo nonostante le apparenze siamo un Paese che rischia più di altri una rapida industria de industrializzazione
La manovra di bilancio risulta la cartina di tornasole di quell'intreccio
Di interessi che sta soffocando le potenzialità del paese in effetti è dominata dalle finalità di cattura del consenso elettorale di aggregare un insieme di convenienze intorno alle cordate dei partiti
E allora io credo che vi sia un punto chiave dal quale noi dobbiamo partire sia in sede di analisi sia in sede
Di proposta di riforma istituzionale
Manca al funzionamento democratico del governo un criterio ed una garanzia essenziale che è quella della responsabilità che anche un elemento di etica pubblica
E il minimo etico nei rapporti fra governanti e governati se vogliamo riprendere la categoria che giustamente Peppino diceva non essere non indicare un rapporto pacifico perché indica un rapporto di alterità
Tra due parti che seguono percorsi diversi che possono anche essere in e possono anche essere in contrasto in contrapposizione la categoria della responsabilità
E allora
Il discorso sulle riforme istituzionali io credo che possa utilmente partire prendendo questo capo del filo
Abbiamo visto come siano fiacche le proposte di aggiustamento parziale di questi anni la Presidenza del Consiglio e disegni di riforma della pubblica amministrazione queste innovazioni si arrestano e mostrano la loro insufficienza di fronte allo scoglio della irresponsabilità del governo
I cittadini distribuiscono le carte con questo sistema elettorale ma non entrano nel gioco sono altri a sedersi al tavolo e a giocare con le carte distribuite dai cittadini ma i cittadini non lo influenzano questo gioco
Prodotta aveva parlato in una delle nostre assemblee di costituzione separata e indicava con questo un fenomeno crescente di invadenza del governo io credo oggi
Il governo
Per come si tiene atteggiando mostra quanto al vertice del sistema politico sia opaca inespressiva la rappresentanza ed è per questo che si pone all'ordine del giorno la questione di una riforma del sistema elettorale
Con l'obiettivo di un voto che proceda in due direzioni
Il voto per il partito il voto per la coalizione di governo e con l'obiettivo di un contemperamento tra sistema proporzionale maggioritario superiamo quindi tra noi la contrapposizione polemica proporzionale contro maggioritario che studiamo questo è il compito dei tecnici degli e Sperti i centri di ricerca
Quale può essere entro le condizioni date con quale quadro di convenienze di compatibilità politiche contemperamento tra sistema proporzionale sistema maggioritario che realizzi assieme l'obiettivo del voto per il partito del voto per la coalizione su un programma e di fatto questo serve a evitare
Anche discussioni non essenziali non prioritarie tra noi che di fatto votare per la coalizione significa anche investire un Primiero
Anche senza che vi sia un mutamento dalla costituzione nel senso dell'elezione diretta del capo del governo che può dar luogo ad una serie di problemi può essere discutibile
Ma è chiaro che una proposta del genere assenso se si accompagna la possibilità tesi un forte rimescolamento politico e quindi in sede di analisi io credo di sì e qui uno spartiacque se noi riteniamo che vi siano oggi nel Paese le condizioni
Per accompagnare ad una proposta di riforma del sistema elettorale anche un forte rimescolamento politico che crei le condizioni di una cultura delle coalizioni mi pare fosse una formula usata da Ruffilli che crei le condizioni
Di un ricambio al governo del Paese ma un ricambio che faccia leva sulle potenzialità della società civile nonché rimanga chiuso nelle stanze
Del governo nei rapporti tra e élites dirigenti
I referendum di cui si discute in questi giorni rappresentano una leva ed un'occasione per mettere in circuito questo dibattito per mettere in discussione il sistema e elettorale che fin qui ci ha accompagnato
Devo dire che sono convinto che non basti la proposta di riforma del sistema elettorale essa mette in evidenza un problema centrale ma da sola non è sufficiente e d'altro canto la battaglia delle forze della sinistra
Per potranno condurre in queste settimane in questi mesi attorno ad una democratizzazione del sistema elettorale è utile se si accompagna da parte della sinistra ad una proposta compiuta
Ad una proposta compiuta di riforma dell'istituzione
Io credo che a questo punto tutti gli attori del gioco debbano mette le carte sul tavolo
E Scredo che si debba incalzare il gruppo dirigente socialista gli intellettuali ve ne sono più direttamente portavoce perché chiariscano le loro proposte finora rimangono nel vago
E hanno soltanto un potere una capacità un effetto suggestivo tanto più sono forti quanto più dall'esterno s'è sommario giudizio su di esse
Ed esse vengono demonizzate non dobbiamo demonizzare proposte di elezione diretta del Presidente della Repubblica perché così si rafforza un vecchio bluff che la grande riforma sia su nulla
Che i soli a proporre una ristrutturazione profonda del sistema politico istituzionale così come confusamente chiede gran parte del Paese siano gli intellettuali dirigenti di questo partito con i quali invece bisogna confrontarsi nel merito
E allora la proposta compiuta deve investire Parlamento governo autonomia non può certo rimanere ferma soltanto al punto della responsabilità del governo
E al punto della riforma del sistema elettorale io voglio dire in conclusione che c'è un tema attorno al quale credo che il centro per la riforma dello Stato possa e debba lavorare inutilmente in tempi brevi anche per definire una serie articolata di proposte concrete che già in parte sono avviate e che vengono fuori
Da quel che scrive da quel che ci ha detto anche oggi soprattutto nella parte finale della relazione Peppino culture c'è l'esigenza di dare voce istituzionale ad un nuovo associazionismo democratico che viene avanti nel Paese
Di creare definire poteri di intervento di associazioni movimenti che si costituiscono attorno a valori che spezzano la vecchia cornice del partiti ISMU ma che sono portatori di domande politiche generali oltre che
Più specifiche e concrete legate ad obiettivi temporanei
Poteri di intervento noi dobbiamo pensare ad un raccordo fra l'associazionismo democratico nuovo che sorge nel Paese e i rami alti del sistema istituzionale così come ad un raccordo fra questo associazionismo il sistema delle Autonomie
Noi dobbiamo pensare a forme di autogestione dei diritti dei cittadini
Di cui siano un centro le associazioni e i movimenti che in questi anni con fatica in un quadro istituzionale e sociale non favorevoli si sono venute affermando costituendo a riprova che a dimostrazione che c'è una grande potenzialità democratica nella società civile italiana
Possiamo recare a tutto questo un contributo che faccia leva sulla cultura dei Comunisti italiani
Se assumiamo un'ipotesi storiografica
Sulla quale credo dovremmo insieme fare chiarezza l'altra di la tradizione dei Comunisti italiani non è una variante delle critiche novecentesca della democrazia ma è parte della democrazia italiana
E un punto chiave dei processi difficili di emancipazione che si sono sviluppati nel nostro Paese a partire dal suffragio universale
Per il motivo storico evidente e i comunisti sono stati artefici protagonisti della instaurazione per la prima volta del suffragio universale nel nostro Paese
E quindi è da questa profonda natura democratica del lavoro politico delle lotte sociali di cui comunisti sono stati parte che dobbiamo ripartire anche per porre al centro di una proposta compiuta di riforme istituzionali il tema democratico della responsabilità dei governanti
Brutti
Prego di prendere la parola Giuseppe Vacca direttore dell'Istituto gramma
Innanzitutto alcuni scuse
Ai partecipanti a questa Assemblea
La prima è quella di non poterne seguire tutti i lavori per l'impegno diciamo di gestione della Fondazione Gramsci
E la seconda è il carattere un po'improvvisato di queste mie considerazioni
Poiché esse vengono a ridosso della relazione di culture
Io penso che e l'asse tematico dell'Assemblea di quest'anno
Sia stato giustamente portato a ridosso di
Una fase politica stringente per tutti una fase politica italiana stringente per tutti
E che quindi diciamo sia molto orientato verso la dimensione costituente dei problemi intesa non soltanto come una dimensione che riguardi in particolare il travaglio e la vicenda del Partito comunista italiano ma più in generale l'orizzonte del sistema politico italiano e più in generale un orizzonte più vasto di carattere sovranazionale
Penso tuttavia che vada fatto uno sforzo di approfondimento di sviluppo della relazione di Peppino Cuturi per esplicitare e indicare e sviluppare
Inesi fra questo approccio e
La Scelta dell'orizzonte della europeizzazione della politica italiana
Come orizzonte programmatico di medio Periodo del CRS fatto poco più di un anno e mezzo fa in questo stesso luogo nella precedente Assemblea del cento
Ed è un po'secondo questa ispirazione che svilupperò qualche osservazione sul taglio della relazione di couture lui e qualche proposta operativa anche perché già fatta in una sede non pubblica
Di temi di lavoro comune fra eccentrici eresse e
L'Istituto Gramsci
Dico con franchezza che
Per definire una linea di ricerca che individui il carattere costituente cioè di grande fase di passaggio
Che stiamo vivendo in Italia e non solo in Italia
In tutta Europa in particolare dopo l'ottantanove
La lettura dell'ottantanove e partendo dall'ottantanove ovviamente del decennio degli anni Ottanta contenuta nella relazione Turri non mi convince
Naturalmente non posso proprio perché si tratta dell'impianto analitico non posso essere lungo sarò ovviamente schematico e semplificatorio ma insomma se si legge l'ottantanove come culmine di un decennio di straordinaria vitalità nuova di un determinato capitalismo inteso come sistema che perciò diciamo ha fatto piazza pulita degli avversari e questo è il punto dal quale ripartiamo io temo
Che leggiamo
Un processo di straordinarie inaudite novità salvo poi a dire qualcosa su quando comincia ritiro qualcosa
Con i concetti e la cultura che al di là del grado di consapevolezza che ciascuno di noi ne possa avere si sono formati
Nei lunghi decenni della Guerra fredda e
Per intenderci socialismo e capitalismo intesi come sistema
Perché io vorrei sottolineare questo rischio perché se ci fa perdere come io penso
Una linea d'analisi del valore liberatorio dell'ottantanove
Prende poi precaria
La definizione delle basi di una ricerca effettivamente innovativa
E allora io credo che proprio perché l'ottantanove e un grande nodo di questioni anche analitiche valga la rivendicato di interrogarsi più a fondo
Sulla possibilità di periodi Zare specificare quei processi e quelle tendenze che precipitano cominciano a precipitare
Nella nell'nell'ultimo anno nell'ultimo anno e mezzo che è alle nostre spalle proprio perché io non vedo affatto definite lei rubinetti tendenza dei possibili esiti e comunque perché insisto sul vederne il valore liberatorio il valore liberatorio mi esprimo in maniera molto sintetica sta esattamente nella crisi irreversibile della parlo naturalmente di concetti ma ovviamente parlo anche di realtà della strutturazione del mondo per sistemi contrapposti
Come non vedere che la fine di questi tre anche la fine di un ingabbia mento durato settant'anni del socialismo entro un orizzonte è un limite economico corporativo
Di cui val la pena ricordarlo le esperienze di riformismo dell'Europa occidentale sono il me
Che sia stato fatto ma comunque dentro un ciclo un orizzonte che ormai internamente dietro le nostre spalle
Due se non si ragiona così
Anche nella linea di individuazione di demarcazione fra ciò che è innovazione oggi e in un prossimo possibile futuro e ciò che invece innovazione non è
E molto difficile mantenere un rapporto sobriamente ma apertamente analitico col processi in atto
Ed è molto difficile non cadere nel rischio di continuare a discriminare innovazione e conservazione secondo concetti che a partendo appartengono ad un'altra epoca della storia
Come faccio a definire se il Forum che ha vinto ieri le elezioni in Cecoslovacchia
Dove invece il Partito Comunista rinnovato
Ha toccato là pur rispettabili cifra del tredici per cento e innovazione oppure no e se e sulla du linea delle innovazioni che devono interessarmi oppure no se giudico con una concetti diciamo modellati su una lettura degli anni ottanta che è sostanzialmente una lettura del regalino Isma'
Come vittoria dell'unilateralismo americano punto e basta
Come faccio a capire gli esiti aperti a diverse prospettive dell'ultimo vertice di Washington se leggo così le cose
Allora molto rapidamente per non prenderemo tutte
Mi interessava fissare questo punto di riferimento anche per il necessario esame autocritico del modo in cui abbiamo vissuto e tentare ad attirare disposta alla crisi del sistema politico italiano
Io credo che un limite condiviso da tutti me compreso c'è stato negli anni ottanta ed è stato quello di contrapporre rappresentanza a governabilità
Mantengo ancorato oggi la critica più radicale dell'approccio alla crisi di legittimazione del sistema politico italiano in chiave di governabilità dal punto di vista conoscitivo
Perché letta solo in chiave di crisi di governabilità non poteva che unilateralmente essa sì lettura separare governabilità e rappresentanza e dare alla crisi della rappresentanza risposte soltanto di carattere restrittivo
Cioè riduzione della complessità
Ma come non vedere che il limite nostro è stato nel non vedere effettivamente che il processo internazionale cambiava il sistema dei vincoli e questo faceva precipitare a bere la necessità di risposte concrete sul terreno la governabilità
Credo di aver spero di essere riuscito a dare un senso empiricamente preciso al punto dal quale sono partiti
E allora ecco la proposta innanzitutto se i problemi sono della dimensione accennata dalla relazione di futuri molto ricca
Il fatto che io abbia scelto di San sottolineare i punti di disaccordo non toglie che c'è una relazione molto ricca
Chiedono una intensificazione dello scambio della collaborazione fra tutte le nostre forze fra i nostri centri
Io avevo già inviato a Colturi quanto vicedirettore del Celeste perché amico una ipotesi di lavoro comune
Fra si eresse Istituto Gramsci probabilmente non batteremo solo noi due
Che cerchi di fare il punto
Naturalmente senza ambizioni scientifiche urbanistiche o esaustive ma molto a ridosso del contributo possibile alla rideterminazione della cultura politica per un programma nuovo sui processi di democratizzazione nell'Europa occidentale nei quarant'anni del bipolarismo
Esattamente per tentare di vedere se non ci sia insieme da correggere gli approcci fin qui seguiti per pensare e vedere se e in che misura innanzitutto le stesse idee guida
I concetti le categorie
Con cui il tema della democrazia
è stato concretamente sperimentato e vissuto negli anni fra la fine della seconda guerra mondiale e gli anni ottanta in Europa occidentale
In una certa misura non siano stati debitori
Della struttura del mondo
Cioè ti una struttura che suggerirà in qualche modo imponeva chiavi di lettura secondo contrapposizioni sistemi che
Di cui non dico di più in secondo luogo per verificare in che misura il nesso economia istituzioni nel lungo ciclo della modernizzazione Ford Istica caratterizzato secondo una ricerca comune qui da noi a CRS che comincia all'inizio degli anni ottanta per avere nell'economia nazionale del mercato nazionale
Il suo terreno fondamentale di sviluppo non sia stato fortemente condizionato
Dalle strutture della guerra fredda del bipolarismo
E infine per vedere entro questo orizzonte entra questa questa ipotesi di storicizzazione valore e limiti del modo in cui le democrazie europea del secondo dopoguerra sono state fortemente condizionate portano fortemente il segno dello sviluppo
Delle sinistre del socialismo europeo che per quanto mi riguarda almeno rispetto agli ultimi quindici anni e qualcosa di più avanzato rispetto alle esperienze che concretamente abbiamo fatto in Italia ed è su cui guardare come punto di riferimento anche per andare oltre
Lo dico a titolo puramente ad esempio ma credo che posso servire da un lato a chiarire il discorso che ho fin qui fatto e dall'altro a comprovare una piena disponibilità al necessaria ripresa e
Implementazione di un lavoro comune dei centri anche come contributo alla fase costituente di una formazione pur
Grazie Beppe Vacca porle sul stimolanti osservazioni critiche
Foglio anche quella proposta che è in discussione
Curci terrestri
Adesso proprio però parola il senatore D'Onofrio dalla Democrazia cristiana voglio ringraziare per aver partecipato a
Non sono io che ancora una volta ringrazio per l'invito per le molte sollecitazioni a riflettere che son venute dalla relazione di couture che cortesemente ho potuto leggere in anticipo e quindi ho potuto anche approfondire
E dall'inizio del dibattito che e cercherò di seguito certamente tutta la giornata di oggi e domani non è possibile
E la folla delle considerazioni notevole io cercherò di respingerla a pochissime considerazioni un paio per così dire di prospettiva più lunga e un paio di più immediata attualità
La prospettiva più lunga mi sembra innegabile tendo a ritenere quasi che la considerazione debba ormai considerarsi ovvia anche se io le conseguenze non sono tratte in modo uniforme
E quella da cui partiva Beppe Vacca poco fa
Per la discontinuità che si è prodotta alla fine dell'anno scorso percepita come discontinuità d epoca
E non può non far riflettere sulla concreta esperienza democratica italiana che di quel modello bipolare est-ovest
Ha costituito tra i Paesi del sistema occidentale quello nel quale più intensi a me intensamente sia vissuta la bipolarità est-ovest
Quindi questa discontinuità della storia europea e quindi della storia mondiale
Comprensibilmente porta a ritenere che l'Italia è entrata in una fase politica profondamente nuova
L'espressione fase costituente che il Partito comunista d'opera per sé è un'espressione che si era già adoperata anche ad altre componenti culturali certamente da quelle cattoliche in particolare e che credo caratterizzi la fase nella quale siamo entrati
La caratterizzi ora al di là ovviamente del dibattito che ciascuna forza politica ciascuno tradizione culturale popoli derivare
Dall'essere questa fase costituente idonea a produrre un rinnovamento profondo dell'originario patto costituzionale
A una rifondazione di un patto costituzionale questo un'alternativa sulla quale però al termine delle mie riflessione quindi non vi è dubbio che la nostra storia democratica sia stata in larga misura rinchiusa nello schema bipolare della storia politica mondiale degli ultimi quarant'anni
Rinchiusa ma non totalmente omologata perché all'interno di questo schema bipolare l'Italia ha vissuto una autonoma originale esperienza democratica nazionale
E di questa autonomo originaria esperienza democratica nazionale credo che il punto qualificante vada in individuato in quel in quell'aspetto del patto costituzionale originario del quarantacinque quarantasette che io definisco il prevalere della cultura delle solidarietà
Nel nostro patto costituzionale originario vince come ipotesi di lungo periodo la tesi che il Governo si andrà a costituire comunque
Su un asse portante che ha della solidarietà il proprio valore fondativo sia che l'asse portante e quello del partito d'ispirazione cristiana sia che l'asse portante quello del partito d'ispirazione marxista
Solidarietà per così dire del personalismo di matrice cristiana l'uno solidarietà di classe l'altro
Quindi il patto costituzionale italiano in ciò vi è una differenza specifica dell'Italia rispetto alla Gran Bretagna agli Stati Uniti arcana dalla Francia alla stessa Germania occidentale la specificità del caso italiano è nel fatto che si costituisce il regime democratico
Sulla comune accettazione del vincolo solidaristico nel modello di governo e questo credo che oggi sia in discussione e più di quanto probabilmente non emerga nel dibattito anche
Sui grandi mezzi d'informazione i quali qualche volta sui sui sistemi elettorali stentano forse anche per difficoltà che qualche volta noi costringiamo
Sia accogliere stentavo a a far capire la sostanza può del problema quale
Quindi questa discontinuità della storia mondiale colpisce l'esperienza italiana e la costringe ad un profondo ripensamento
Il secondo punto
In questa esperienza democratica il primato delle forze politiche ha rappresentato tra il quarantasei quarantasette
E direi fino a a a Allieri immediato forse addirittura ancora alloggi il primato delle forze politiche ha rappresentato il modo con il quale il popolo si è venuto costituendo in democrazia per così dire sperimentale
Ho popolo organizzato in forze politiche il primato delle forze politiche all'articolo quarantanove della croce della Costituzione lo traduce in norma costituzionale
Io non ho mai condiviso le le critiche al sistema italiano in funzione anti partitocratica il primato dei partiti e nella Costituzione non è un fatto extra costituzionale
Ed è nella Costituzione perché la Costituzione il prodotto dei partiti che hanno condotto l'Italia all'esperienza democratica dopo il crollo del fascismo
Il problema si apre quando queste forze politiche organizzate cominciano a perdere di capacità di governo sia nell'opposizione al governo sia nella coalizione di governo
Vi è una perdita di capacità di governo che si manifesta prevalentemente nel corso dello ultimo decennio in Italia
Questa capacità di governo comincia a diffondersi nel sistema attraverso da un lato l'uso crescente dal referendum non più come puntuale manifestazione di volontà popolare
Antagonistica rispetto alla legislazione parlamentare ma come molto opportunamente ha posto in risalto couture come tentativo di incidere sugli indirizzi di governo nel farsi questo uso rovesciato dal referendum e ce lo troviamo oggi nel referendum elettorali che di fatto sono già referendum propositivi discutere sui referendum propositivi della loro introduzione del sistema italiano
L'esperienza del referendum elettorale in corso ciò pone come tema centrale
Di un nuovo equilibrio tra la democrazia organizzata nelle forze politiche che sono i partiti e la democrazia del popolo non organizzato che non dico disorganizzato atomizzato ma del popolo non organizzato insorse politiche
Questa è un'attenzione nuova nell'esperienza italiana a questa attenzione non è stata data ancora risposta
E questa tensione non può non entrare nel dibattito delle riforme elettorali e istituzionali alla pari del dibattito sulla riforma elettorale
Secondo punto il nostro sistema è vissuto per quarant'anni su uno schema bipolare anche esso cioè alla bipolarità internazionale corrisposto una bipolarità Interna sia nel senso tecnico del termine che si è percepita lungo un polo di riferimento occidentale
E un polo di riferimento prima sovietico e poi comunque non di compiuta accettazione del modello
Di democrazia occidentale
Sistema bipolare all'interno del quale il Governo si è fondato su due aspetti diversi della coalizione
Le coalizioni gerarchicamente ordinate il centrismo nel centro sinistra e le coalizioni paritaria il pentapartito all'interno della coalizione di governo si è passati dal primato della democrazia cristiana principio della pari dignità
Questo ha comportato delle conseguenze molto rilevanti sul modo di funzionare delle istituzioni e ha introdotto negli ultimi tempi una dissociazione evidente tra il Partito comunista i partiti della maggioranza di governo
Direi su punti specifici e rilevanti di riforma delle istituzioni
Finora non sufficientemente posto in risalto se non in riferimento al referendum sulla scala mobile che viene giustamente considerato una rottura della continuità dei rapporti tra forza sociale forse rigore le ma le forze della coalizione di maggioranza hanno cominciato a privilegiare il principio di maggioranza
All'interno del sistema istituzionale organizzando progressivamente le istituzioni in funzione della capacità della maggioranza a governare
Il voto palese questo significa i nuovi regolamenti parlamentari così profondamente diversi da regolamenti del settantuno questo indicano la legge di riforma delle Autonomie locale che inciderà molto di più di quanto non si dica fino ad oggi questo significa il passaggio delle funzioni alle Giunte togliendole consigli comunali l'elezione a voto palese dell'intera Giunta la sfiducia costruttiva la sostanziale riduzione dei controlli dei correggo è una grande riforma che per ragioni forse di di congiuntura o di polemica politica si tende a far passare come una riforma minore ma la il il messaggio che emerge e il la maggioranza esprime un diritto a governare riducendo progressivamente gli atti gli ostacoli che erano invece precedentemente visti come il portato della componente consociativa del nostro sistema politico
La stessa riforma del bicameralismo
Ritengo anche essa insufficiente non voglio entrare nel merito ma con capacità innovative enormi molto maggiori di quelle che non siano state colte nei primi commenti quando passa una delegificazione di quelle proporzioni
Quando si tende a dire che il Parlamento farà leggi nell'ambito previsto della riserva di legge
Si va ad una ridefinizione radicale del concetto di legislazione parlamentare
Code un mutamento profondo del raccordo tra gruppi parlamentari e corpo elettorale non più collegati alla singola legislazione di dettaglio ma il raccordo diventerà sempre più tra gli interessi e i governi siano nazionali sia regionali sia locali
Più uno spostamento fortissimo
Del raccordo di potere tra gli interessi organizzati della società e gli esecutivi e vi è un tentativo di modifica profonda della natura delle assemblee rappresentative o si coglie
Di questa maggioranza di governo di pentapartito in questo decennio questa proposta di riforma istituzionale che va avanti ogni volta senza il consenso del Partito comunista in sé un punto rilevante
Sul voto palese di fatto non vi è stato sui regolamenti parlamentari è stato marginale sul bicameralismo non c'è sull'autonomia locale il giudizio negativo perché manca la legge elettorale e allora noi giungiamo appunto di discontinuità rappresentato dall'ottantanove
è quella che oggi è per me la domanda di fondo
Io sono tra coloro i quali ritengono che la revisione dei sistemi elettorali USA plurale opportunamente che cotture ha detto
Il locale può essere diverso dal regionale dal nazionale di un problema europeo al quale farò cenno al termine la riforma dei sistemi elettorali non può giungere se non alterni né di questa fase costituente
Anticipare della riforma elettorale
Il raccordo con la riflessione che le forze politiche stanno compiendo su se stesse in questa fase significa o forzare il sistema in un in modo per così dire che prescinde radicalmente dalle forze politiche dalla loro riflessione e quindi una fuoriuscita del nostro sistema dal primato delle forze politiche organizzate occorre attendere la maturazione di questo processo che ovviamente non può non è indefinita
E non è infinita tra l'altro credo che questo anno e l'anno prossimo farà giungere al termine della riflessione e qual è la domanda perché oggi non si riesce a produrre una riforma dei sistemi elettorali
Perché al vecchio bipolarismo del mondo contemporaneo succede una fase molto più movimentate aperta
E quella coppia a socialismo capitalismo identificato nei blocchi e storici
E dà vita ad una fase profondamente nuova e quindi il sistema italiano che aveva vissuto anche di riflesso quella divisione è entrato in una fase ad esiti indefiniti non ad esiti definiti
Cosa residua della nostra specificità nazionale rimane ancora oggi un sistema bipolare il sistema italiano un sistema cioè nel quale ad un polo di provenienza cattolico democratica si contrappone un polo di provenienza marxista incentrato sul partito comunista
Stiamo passando ad un nuovo bipolarismo lungo lo centrato sulla DC e l'altro centrato sulla unità delle sinistre ma di modello socialista Graziano
Ho stiamo entrando in una fase tripolare autenticamente tripolare parlo delle forze politiche con capacità di governo generale
Non sottovaluto il ruolo dei partiti minori delle forze per così dire marginali ma la governabilità complessiva non può essere sulle spalle dei partiti dell'uno del due per cento
O stiamo entrando in una fase tripolare nella quale cattolici confermano la volontà di esprimersi anche attraverso un partito di ispirazione
è questo il problema per noi aperti
Occorre ridefinire il senso del partito di ispirazione cristiana
Non vi è più una questione cattolica come il diciannove nove più una questione democratica come il quarantatré vi è una questione democratico cristiana Nuova del mille novecentonovanta
Anche per la DC sia aperta la fase di riflessione sul senso dev'essere partito in questa nuova fase ma a sinistra
Ecco la tendenza allo schieramento alternativo alla democrazia cristiana prevale fino al punto che la identità dei due popoli
Si perde come percezione o i due poli della sinistra mantengono una tale capacità di identità da costituire un un sistema sostanzialmente nuovo un sistema tripolare
E voi capite che non vi è legge elettorale che possa essere indifferente a seconda che andiamo verso un sistema di alternative democrazia cristiana e alleati
Socialisti democratici e alle antiche e allora il sistema elettorale sarà bipolare nel senso nuovo o se invece il sistema si organizza su tre Paolo il sistema elettorale non potrà non tener conto di questo
Ma questo dipende dalla risposta
Del partito comunista al termine della sua fase costituente dalla risposta del Partito socialista a ciò che accade del Partito comunista
Dalla risposta della democrazia cristiana l'uno e l'altro di questi eventi ecco perché mi sembra che ogni ipotesi lo sbarramento dello sbarramento il maggioritario il premio di maggioranza sono tutte ipotesi
Che io consiglio al limite equivalenti perché non ve n'è una che esprima una capacità di governo in astratto migliore
Io mi pongo la domanda su quali siano i soggetti della governabilità oggi in Italia e credo che risposta compiuta ancore novizia
E che la risposta la stiamo cercando anche del dialogo come quelli Vialli come quelli che si svolgono in questa in questa sala in questa giornata
Io concludo con un punto diciamo di attenzione che c'è certamente anche nella relazione di couture prima che non c'è nel dibattito istituzionale con l'importanza che dovrebbe avere
E quando tutti affermiamo che ormai gran parte della sovranità si esercita sul piano sovranazionale europeo può anche ancora quello superiore e lo dobbiamo denunciare con maggior forza
Il deficit democratico nel processo di costruzione dell'unità europea
Non vi è dubbio che la somma dei poteri che si esercitano sul piano dell'integrazione europea ha una derivazione democratica di terzo grado
Non esistono manifestazione di volontà popolare diretta di tipo del referendario su dimensione europea non vi sono istituzioni politica legittimazione democratica capace di esprimere funzione di governo sul piano dell'integrazione europea al Parlamento europeo non è ancora a questo stadio non vi sono partiti politici capace di fare della dimensione europea una dimensione di autentica
Innerva Tura democratica del processo di integrazione europea
Quindi noi viviamo questa fase di dislocazione sovranazionale dei poteri dal cui uso conseguono decisioni vincolanti per quanto riguarda le decisioni nazionali economiche sociali finanziari anche istituzionali penso alla dislocazione del potere tra Stato Regioni enti locali penso alle funzioni della Banca d'Italia
Pensammo dello sviluppo economico al controllo deprezza la politica dei redditi più chi più ne ha più ne metta tutto questo insieme di decisioni che sono il sangue vivo della sovranità sonora dislocate sul versante sovranazionale al quale non giunge un impulso di democrazia né organizzata come quella che abbiamo sperimentato in Italia le disorganizzata come quella di tipo referendario
Questo divario questo scarto tra l'integrazione sovranazionale e la democrazia di base è certamente una delle ragioni
Che se non sufficientemente rapidamente diciamo messe al centro dalla vostra tensione
Spinge la riforma elettorale istituzione tutta sul versante dell'efficienza
Perché è evidente che un sistema che si governa dalla dimensione sovranazionale europea
Non può tollerare disomogeneità democratici istiga nazionali ma chiede che i sistemi nazionali siano fatti organizzati in modo da tradurre efficacemente indecisione operative lì orientamenti fondamentali di partenopea
Quindi questa spinta all'efficienza che pure è una spinta da non sottovalutare può diventare in mancanza di una correzione
Della insufficiente dimensione democratiche processo europeo una spinta per così dire dimmelo efficientismo rispetto al quale non vi può essere democrazia articolata di base io non non vada oltre ritengo che gestirmi
Contenuto le quindici minuti credo di aver posto una domanda è una domanda che non riguardano a mente questa Assemblea anche se il dibattito l'assemblea evidentemente concorre a questa definizione e la sostanza e capire se ci stiamo organizzando
Su due Poli nuovi o su tre poli di nuova articolazione e credo che le leggi elettorali dovranno venire al termine di questa riflessione anticiparle oggi è la ragione per le quali non si riesce a produrre decisioni di questo tipo
Riferito proprio per Donofrio all'orbita dibattito precisa riguarda arricchendo
Una serie di questioni alcun cerchiamo di dare una risposta a cui poi va be'ci sono risposte che vengono fuori
Adesso do la parola Mario Perrotta responsabile della sezione delle politiche il mio
Voi dopo devono
Ma io credo che sia opportuno dato che siamo il la discussione confermato l'interesse del
Della
Proposta di dibattito all'entrata del CRS sul tema delle riforme istituzionali sia meglio entrare nel merito e parecchi e come han fatto Vaccari Donofrio e cercare di dare un contributo anche problematico e di arricchimento è una relazione
Che se ci ritrova per molti aspetti su un'elaborazione comune che portiamo avanti da da almeno dieci anni su tanti altri aspetti corrisponde a una delle delle
Pregherei per favore
Mussi sappiamo già che interverrà nel pomeriggio molto macho interpretando extra programmazione
Va bene lo sentiremo il pomeriggio ci siamo dati appuntamento parlerà anche il Avanti attesi
Credo che
Bisogna riconoscere uno sforzo importante nella relazione più vicino al microfono Mario Luzi credo che bisogna riconoscere alla relazione di quel pino cotture di avere compiuto uno svolto in uno sforzo davvero importante di sistemazione figli riflessioni di una materia vastissima ed in rapido movimento
Non solo ma di averlo fatto con la pressione di incalzante di avvenimenti interni esterni al cioè avesse
Devo dire in questo quadro
La l'abitudine a un confronto e una differente valutazione per ispirazioni culturali competenze eccetera I tale per cui non non ci stupiremmo
Se ci sono differenti valutazioni su alcuni punti anche di sostanza che riguardano la valutazione della fase nuova perdersi con il mille novecentottantanove e Hill aggiornamento di quell'assegno di riflessione che abbiamo scelto come nostro nell'Assemblea triennale dello scorso anno
Con cui abbiamo fissato i parametri e le linee di fondamentali del nostro lavoro per un triennio
La domanda è se quella scelta difficile che fu fatto del CRS che richiamava Beppe Vacca nella sua nel suo intervento è oggi matura e no va oggi rivista e aggiornata dopo quello che è avvenuto nel mille novecentottantanove
Oppure se essa è stata una felice l'anticipazione che va confermata e approfondita io sono per questa seconda ipotesi e invece vedo questo il punto al di là delle convergenze che mi direi mi spinge sollevare delle domande rispetto alla relazione di cotto ripeto un'incertezza su questo elemento che mi pare invece molto importante perché davo o no forza gambe prospettiva al nostro lavoro di ricerca
La la scelta che facemmo lo scorso anno con lei le azioni presentate e sviluppare ha poi in realtà una
Prospettiva già delineate da Ingrao con la fondazione del della dell'associazione nell'ottantasei
Non si non ci si limitava a
E riconoscere l'accentuazione e la qualità nuova dei processi di internazionalizzazione e di mondializzazione dell'economia ma si derivava dal da questa analisi una valutazione secondo la quale era maturo è possibile un nuovo europeismo
Cioè
Era né non solo necessario per la dimensione nuova del vincolo internazionale ma possibile come risorsa politica del delle forze riformatrici e di sinistra
La propria collocazione in un orizzonte europeo e proprio per questo demo a quell'Assemblea dell'anno scorso il titolo diritti e poteri in Europa
Nel senso che l'intera l'intero arco della tematica delle riforme istituzionali italiane andava ricollocata
Non secondo l'ottica del caso italiano che veniva proposto negli anni settanta ma quasi invertendo l'ondata collocati in una dimensione di una che vedeva al suo centro la domanda sulle future le prospettive del riformismo europeo in cui la dimensione nazionale quelle sovranazionale del processo di riforma dovevano essere concatenati
In cui la dimensione comparativa delle condizioni istituzionali ed elettorali pure
Di una nel senso della leggi elettorali delle leggi istituzionali di orde le garanzie di una prospettiva di alternativa andava profondamente intrecciata con la ricerca italiana
Ecco questa scelta che era un po'in sintonia con la scelta fatta da altre forze della sinistra europea
E e Spini esplicite volute Sintonia e con questa scelta la domanda mi pare che sia centrale questa scelta oggi va
Messi in discussione Obama riproposte rilanciata e con la mia impressione la mia impressione è che vada rilanciata e su questo devo dire che vorrei e i sottolineare alcuni punti
Di analisi sui quali forse potremmo avere un ulteriore approfondimento sia all'interno del CRS Sieco tutti gli interlocutori esterni primo punto
L'analisi della fase
Sì già alcuni hanno fatto riferimento alla svolta dell'ottantanove Donofrio recentemente Vacca
Cioè io credo che se noi avvallo richiamo un'analisi catastrofica del quadro internazionale uscito dall'ottantanove secondo il quale il mondo dominato da una tendenza univoca e unilaterale all'unificazione basata sulla vittoria degli Stati Uniti
Su un dominio americano boh in termini di sicurezza e difesa
E economico
Ecco in cui in un quadro di questo genere il il la valutazione decisive che quella dei rapporti di forza diventa talmente pessimistica
Che veramente il quadro di analisi dell'europeismo e della sinistra europea viene a perde una giustificazione viene a perdere una un'effettiva
Sensatezza e lascia invece il campo libero a un'alternativa direi
E poca alle tra un capitalismo che vince e una speranza comuniste che rimane il suo in un orizzonte lontano
Io so che in realtà invece anche nella ricerca di Colturi e sicuramente nel lavoro collettivo del CRS c'è molto di più e vorrei sottolineare questo
Vorrei sottolinearlo perché nel lavoro di dieci anni e soprattutto grazie alla
Devo dire al lavoro che aveva fatto collettivamente all'impegno del presidente abbiamo potuto più che altri centri della sinistra italiana sia i socialisti che i comunisti introdurre nel nostro dibattito
La una valutazione critica ma una conoscenza reale delle
Della vitalità dei processi di rinnovamento in corso nella sinistra europea e questo questo elemento non è azzerato dall'ottantanove ma rimane un punto di riferimento vivo e vegeto
Anzi viene confermato come l'unico terreno di come l'unico laboratorio uso la parola recluso Berlinguer nel nel settantanove come l'uno e l'unico laboratorio reale di discussione del rapporto tra socialismo e democrazia tra diritti individuali e diritti collettivi
Il più avanzato che esiste in questo pianeta
Ecco in questo contesto lo sfascio del comunismo non lascia un deserto non lascia un un di un quadro
Catastrofico in cui e non resta altro che
Un compito di analisi critica e di testimonianze altrove invece residuo rapporto di forza e una possibilità di una politica riformatrice a patto che faccia i conti con queste novità
In questo direi che dal punto di vista anche delle della conoscenza delle nostre strategie di conoscenza
Anche i gli elementi più negativi più inquietanti che emergono dall'ottantanove
Le riprese dei nazionalismi dei micro nazionalismi la riprese di minacce di un ingovernabilità delle relazioni internazionali in Europa
Questi elementi
Si può dire tutto ma non sono certo la prova di un'unità del mondo intorno al dominio americano anzi sono la prova della sconfitta dell'illusione di un certo razionalismo
Economicistico di potere teneri insieme il mondo sulla base del puro principio del mercato
Quindi direi dici io vi vedo dall'ottantanove un di più di sollecitazione all'analisi politico istituzionale
Vedo dall'ottantanove emergere una sollecitazione ulteriore a ad approfondire la specificità della problematiche istituzionale europea delle culture politiche europee
Delle culture nazionali europee e delle dimensioni istituzionali della costruzione europea che non a caso conferma Vieste entrati in una fase di movimento in cui
Tutti noi
Riconosciamo limiti crisi contraddizioni ma in cui di cui verifichiamo lo spessore di cui verifichiamo l'importanza il significato
Ecco questa tematica mi pare mi pare e andrebbe un direi approfondita e fino a introdurre anche delle correzioni
Pena accettare l'analisi degli avversari per accettare l'analisi che gli Stati Uniti fanno dell'ottantanove su come come pura affermazione di un modello univoco
Con me
Identificazione della sconfitta dell'URSS e del di un modello di socialismo reale con la sconfitta di qualunque ipotesi di cambiamento così qualunque ipotesi di vidi cambiamento sociale politico in Europa invece vedo proprio
Il contrario mi pare vero in questa fase almeno
Una sollecitazione ulteriore all'autonomia e all'indipendenza del vecchio continente e delle forze politiche della sinistra
All'interno del vecchio continente
Io insisto su questo perché credo che nel lavoro nostro di questi dieci anni ci siano tutte le risorse da mettere in evidenza da mettere in valore che ci permettono di essere contenti di aver fatto la scelta lungimirante di aver investito su queste due ipotesi
Primo che la sinistra europea non fosse morta come diceva tutto una pubblicistica neo liberale
All'inizio degli anni Ottanta da Dahrendorf in poi
Secondo
Che e la
La l'europeismo non fosse quel quadro bloccato immobile che veniva descritto nella prima metà degli anni Ottanta matti contenesse in sé grandi possibilità di rinnovamento certo certo un campo di lotta un terreno di scontro tra i timonieri
Questo lo diciamo l'abbiamo approfondito il tema dell'Europa sociale le relazioni con le altre forze
E con gli altri Paesi del centro Europa la relazione con il sud del pianeta un quindi un un quadro di scontro ma un quadro vitali decisivo disco senza il quale senza il quale le forze del cambiamento sociale perderebbero una prospettiva politica
Realistiche credibili io credo che questi elementi
No non di non dobbiamo dimenticare che li abbiamo dati per acquisiti almeno da cinque anni dall'incontro che promo abbiamo promosso ad esempio con Altiero Spinelli eccola risiede con la ricerca del federalismo già del mille novecentottantacinque
E dall'incontro con le forze della socialdemocrazia europea che promuoviamo almeno dal mille novecentottanta
Ecco quindi questi elementi e direi che andrebbero forse approfonditi anche perché i centri studi a questo sono serviti in questi anni e forse a questo dovrebbero servire non per
Limitarci a fare quello che abbiamo fatto in passato ma per cogliere le potenzialità nuove della fase attuale
E quindi mi dimetterò due punti
Un punto ci sono degli dei delle tematiche istituzionali nuove che vanno introdotte dalla nostra eccetera
Innanzitutto la ricerca sulle istituzioni panni europee fino ad ora marginali la Conferenza di Helsinki il Consiglio d'Europa ma che invece stanno presentando un dinamismo e l'accelerazione di una capacità di rappresentare le potenzialità e le sfide dell'ottantanove straordinaria
Qui c'è un movimento proprio a livello di istituzioni europee paneuropea e che va colto in tutte le sue dinamiche questo fa parte delle nostre competenze in cooperazione con gli altri cent'
E in secondo luogo finalmente
è mature in modo non abborracciate pressappochista Eaton lo studio sulle forze politiche dell'Est dell'Europa è stato ricordato la vittoria di Cabello
Io vorrei non analisi Polito logica serie di quali sono le forze sociali e politiche che concorrono all'affermazione di questo Forum civico
Cecoslovacco lo stesso problema si pone per la Germania orientale per la Polonia la vittoria del partito del Nuovo partito socialista ex comunista bulgaro
Qui c'è un'aria di Nuova Sinistra europea e che va da ricostruita nelle sue dinamiche negli sospetti nazionali e sovrannazionali
Più nuovi
E e anche nelle sue ambiguità nelle sue nei suoi elementi controversi un secondo tema su quel e su questo vorrei chiudere
E queste dovremmo esplicitare di più
Il legame intrinseco che esiste tra le ricerche sullo scenario europeo e il tema delle riforme istituzionali in Italia
Ecco secondo me su questo noi abbiamo di più di quello che risulta dalla relazione di Peppino
E su questo inviterei a appare a condurre una riflessione insieme che mi auguro comune che e che dovrebbe mettere in risalto perlomeno io ne io trovo almeno tre o quattro punti forti andrebbero sottolinea
Se ho cinque minuti lo faccio brevemente primo punto
Il fatto che il riferimento all'Europa agli altri sistemi politici dei grandi Paesi europei è diventato una risorsa per la sinistra esce
Confermato tra l'altro a anche del bell'intervento di D'Onofrio perché la peculiarità italiane quelle di Estelle Ulivo paesi in Europa e da quarantacinque anni e governato dallo stesso partito politico
Davvero il riferimento a a una a uno scenario politico che in tutti i Paesi europei compresi quelli a recente democrazia garantito l'alternanza
Ha garantito alternative di governo tra destra e sinistra è davvero una risorsa della sinistra
Quindi anche ai meccanismi istituzionali certo e anche le leggi elettorali che hanno consentito variamente di accelerare dei processi di ricambio del ceto politico questo tema è assolutamente urgente
E non si insisterà mai abbastanza su questo data la situazione catastrofiche verso cui sta evolvendo il rapporto con le istituzioni tra i cittadini e le istituzioni nel nostro Paese diversamente da altri Paesi europei
Secondo elemento
Il presidenzialismo
è diventata uno una un tema su cui si intrecciano e si si mischiano le lei le ambiguità più sorprendenti
è del tutto evidente che il discorso fine e elaborato che presente a Giuliano Amato fa riferimento esplicito alla democrazia degli Stati Uniti d'America
Cioè è il risultato di una valutazione
Diversa
Dalla nostra sulla vitalità dei sistemi istituzionali europei in Europa è il solo Paese che ha una struttura presidenzialisti Ca'la democrazia francese della Quinta Repubblica
Ha un struttura presidenzialisti che ha profondamente diverse da quelle degli Stati Uniti e questo questo va sottolineato
Anche recentemente da sinistra è stato sottolineato il carattere profondamente diverso del del presidenzialismo francese da quello
Americano recide Brea appena pubblicato un libro che io trovo importante che non condivido ma che trovo importante sul carattere diverso della e pubblica fondata sui valori e i diritti dell'uomo francese una repubblica basata su valori normativi e la e Illy
Il presidenzialismo pluralistico descrittivo
Tipico della società americana quindi vi è anche su questo tema il riferimento europeo
Arricchisce e qualifica a sinistra il dibattito italiano
Ma lo stesso vale per il tema del partito il tema del partito di massa da cui viene da una ricerca comparativa viene una approfondimento dei caratteri nuovi che rispetto alle nuove sfide dei movimenti sociali deve e può assumere il partito di massa
Dopo un decennio in cui c'è stato detto che le uniche forme politiche possibili erano i partiti leggeri pigliatutto elettoralistici
Ultimo tema il che il tema della crisi dello Stato nazione le tema della crisi dello Stato nazione che è l'oggetto di un dibattito ricchissimo in vari Paesi europei e che in questo Paese spesso diventa la premessa per lasciare tutto come sta
Quando noi abbiamo detto che la crisi dello Stato nazione può e deve dare luogo nell'interesse della democrazia ha più potere regionale da un lato e ha più potere
Legittimato democraticamente la D'Onofrio ha ragione a livello europeo sovranazionale ecco da questo bisogna tirare delle conseguenze e allora i temi di una d'esempi di una Camera delle Regioni
O di un nuovo regionalismo della sinistra perché non sono stati proposte con sufficiente efficacia e perché i temi della cittadinanza e della sovranità non sono stati sufficientemente rielaborati
In termini in riferimento non allo Stato nazione ma a a una sovranità sovrannazionale rispetto alle grandi potenze rispetto agli interlocutori all'est e all'ovest
Ecco direi su questi sono un po'più che altro da un lato punti di acquisizione e dall'altro ipotesi di ricerca e per quello che riguarda l'ipotesi di ricerca e quindi gli strumenti del nostro lavoro vorrei fare un'osservazione conclusiva
Il Centro per la riforma dello Stato nella sua è discussioni più recenti al proprio interno ha pensato di avviare un rilancio di quella che fu
Un rilancio all'interno del processo costituente eccetto
Di cure un rilancio dell'idea che fu di Pietro Ingrao di una decina di anni fa
Di ripensare l'intera struttura e dei centri studi dell'area a cui facciamo riferimento direi della sinistra perché in fondo è matura e matura un è un un rapporto
E insistere su questo può resistere sulla base di un'esperienza positiva che abbiamo fatti insieme con tanti altri anche che sono qui assenti le stesse quest'oggi
Di collaborazione con centri legati al partito comunista
Esistono non esiste soltanto gruppi intellettuali che si candidano
Chissà perché a diventare nuovi comitati centrali nuove direzioni nuove segreterie di partito esistono anche modestamente e migliaia di for di competenze intellettuali ricercatori studiosi che mettono vorrebbero semplicemente mettere modestamente
Le loro piccole competenze al servizio di un dibattito della sinistra italiana per una ricetta ero perché non vogliono morire democristiani semplicemente oppure perché credono a alla fecondità del dello scambio tra la ricerca e la politica
Ecco io testimonio dell'esistenza di queste di quest'aria molto più vasto di quello che non hai i club o non so che altro magari meno coperta
Da da chi comanda in questo Paese però sicuramente con una realtà effettiva di presenze nelle università nei sindacati nelle organizzazioni articolate di questo Paese ecco saranno i centri studi ristrutturati capaci di rappresentare la sede di organizzazioni di mediazione del contributo analitico
Che queste forze possono dare se atto e sapranno dare un senso a queste disponibilità vi era che è una potenzialità è una risorsa delle sinistre queste vi è una grande domanda forse la Costituente è una grande occasione per aprire a queste forze
Direi che sarebbe bene non lasciasse da sfuggire
Grazie
Graziotti uno tutto quello che in ogni caso stimola dall'uso alla collaborazione intanto fra i centri che già esistono comode già quella sarebbe un passo avanti importante no poi allargarla ancora
Penso che sia un tema che ci interessiamo adesso la parola Stefano Rodotà e poi un attimo o prima dell'interruzione Franco Russo di Radio arcobaleno
Poi
Era giusto io vive io io che un organismo come il CRS dedicasse
Alle strategie istituzionali questa sua Assemblea
Ma questa non l'impossibile Assemblea dei costituzionalisti o per gli ingegneri
Costituzionali e il luogo io credo dove siamo obbligati a riflettere sul senso di una vicenda che io definirei di conversione quasi integrale della questione politica in questione istituzionale
Ed è quindi anche il luogo in cui prendere seriamente atto della portata reale di questa vicenda è indicarne però nello stesso momento il senso e i limiti perché questa conversione integrale della questione politica questioni istituzionali spesso io penso distorce o riduce la dimensione complessiva dei problemi che abbiamo di fronte e talvolta perfino ci impedisce di cogliere tutta la difficoltà di alcuni di questi problemi
Nel frastuono istituzionale io spesso colgo il silenzio per la politica
Assistiamo a un turbinio di ricette quasi ogni mattina d'apertura di giornale
Che ci danno finzioni di cultura istituzionale e surrogati di cultura politica
Questi non sono vizi soggettivi di coloro i quali sono come dire prigionieri di questa deriva è una questione di Welles
E io credo che siano ma mi pare ovvio
Risultati di analisi ancora insoddisfacenti dalla situazione che abbiamo difeso
O di analisi mai iniziate su alcuni problemi
Rispetto alla discussione di un anno fa
Non eravamo stati con alcuni di noi o più modestamente io non ero stato troppo pessimista come qualcuno rimproverò proprio in questa sa eravamo stati ancora eccessivamente fiduciosi
Rispetto a ciò che poi in essa è è Maccabi
Io non posso riprendere tutti i passaggi le ricostruzioni e le ipotesi sulla complessiva vicenda istituzionale della Regione
Io ho sempre un po'di timore
Nell'affrontare questi temi nei termini circoscritti di un intervento giustamente limitato nel tempo ma che proprio per questo
Si limita a fraintendimenti su un punto però
Vorrei dire una cosa perché questo è un periodo in cui l'assenza di analisi e le personalizzazioni spingono un può a
Come dire assegnare i ruoli e ci sono i progressisti ci sono quelli che vogliono sbloccare il sistema e ci sono i nobilmente conservatori io credo di essere stato tra quelli che hanno in questi anni
Proposto le analisi meno come meno compiacenti qualcuno dice pessimistiche qualcuno altre volte ha detto catastrofisti
E non sono mai stato posseduto da voglie conservatrici rispetto a questo sistema
Tanto che insieme ad altri
Sono stato forse il primo a presentare una proposta di riforma del Parlamento poi confluita nei lavori della commissione Bozzi così proposte di riforma altrettanto radicali per esempio del sistema delle Autonomie locali
Perché dico questo perché continuano a confrontarsi anche all'interno della sinistra e questo bisogna dirlo e cercare di spiegarci ipotesi di riforme istituzionali tra loro noi collimanti o spesso divergenti ed è sbagliato però continuare a fare il gioco di degli innovatori e dei consiglieri
Perché ripeto ci sono ipotesi
Come quella del monocameralismo
Mai sufficientemente spossata dal partito comunista malgrado apposito la su approvazione in un comitato centrale a metà negli anni ottantacinque mai sposata per una forma di subalternità culturale
Travestita da realismo politico per cui non si poteva ipotizzare qualcosa che si sapeva e gli altri non avrebbero accettare io non voglio indicare come esempio Craxi ma quando parlò molti anni fa per la prima volta di presidenzialismo ebbe una ripulsa totale oggi il presidenzialismo è uno dei punti della discussione politica per la forza delle cose direte voi io aggiungo anche per la determinazione politica con cui è stata scossa
Se è un tantino di certo massimalismo istituzionale che oggi possiede il Partito comunista fosse stato spesso su questa ipotesi avremmo sicuramente esso di fare la storia visse una diversa dimensione della discussione istituzionale
Lo dico perché questo non è solo un tema che abbiamo dietro le spalle ma perché è un tema obiettivamente al centro della discussione
E il riferimento alla vicenda di pochissimi giorni fa al Senato
E non può per parte nostra essere liquidata come un incidente
Perché l'approvazione eventuale o iter la prosecuzione allo stesso modo dell'iter di riforma del sistema bicamerale non può lasciare non lasciarci integralmente insoddisfatti per diversi ordini di viaggio
Perché è un'ipotesi che non quadra
Con una serie di proposte istituzionali che pur essi vanno elaborando all'interno del partito e quindi apre una contraddizione e indebolisce
Il lavoro di coloro i quali o in Parlamento devono contrastare questo tipo di Pozzi
Secondo
Perché indica
Una linea che sicuramente
Non è quella
Che a caratteri di coerenza con una serie di ipotesi ci tornerò però un momento
La ipotesi indicate qui da Peppino pot-pourri ma di larga circolazione nella nostra a sì che quella disattenzione per questa ipotesi che quella monocamerale proposta spero non solo per onor di firma
Dai senatori comunisti
Ecco dal la disattenzione per quella ipotesi diventa una debolezza perché non può essere lasciato soltanto un manipolo di Port parlamentari senza collegamenti politici e sociali una battaglia di tanto rilievo
Ecco perché io ritengo che debba essere fatta con sufficiente attenzione l'analisi del
L'analisi dell'oggi nella dimensione istituzionale non voglio andare molto oltre ci presenta un deserto di legalità
E quando parlo di deserto di legalità non mi riferisco alla legalità violata è cancellata attraverso poteri criminali variamente forti
Ma alla cancellazione della legalità costituzionale o addirittura al paradosso esemplificato in una battuta ma non è una battuta indifferente dal presidente del consiglio quando si propone all'opinione pubblica come colui il quale trattiene uno dei suoi ministri dal violare la legge di contabilità distinte
E questo è un punto questo è il punto essenziale non è riducibile neppure alla misura Italia
Io vorrei foto proporre due semplici strumenti interpretativi della fase che abbiamo di fronte
Il primo io non credo che la ricostruzione fosse meglio dire la reinvenzione della legalità e il grande tema di fine secco
La lettura di ciò che è avvenuto
Nell'ottantanove di ciò che sta avvenendo nell'Est europeo nella diversa dinamica delle istituzioni paneuropea cui far riferiamo fatto riferimento Mariotto e noi esattamente in questa direzione la legalità che aveva presieduto a mezzo secolo di storia non tiene più non tiene più all'interno delle istituzioni europee non tiene più al livello dei rapporti mondiali
Dobbiamo renderci conto che ciò che è entrata in crisi ed alla sostituta prevale in
Sa della garanzia politica sulla garanzia istituzionale
Se qualcuno di voi ha avuto in questo periodo occasione
Di sentire di incontrare di saggiare gli umori di una serie di Paesi del Terzo mondo sa benissimo che essi soffrono in modo drammatico ciò che è avvenuto in euro ciò che per noi appare una benedizione per loro appare una tra gente
Io non sto dando un giudizio di merito sto dicendo che per quei Paesi esisteva al livello di ragioni di scambio internazionali una garanzia politica non offerta dall'Unione Sovietica
Ma offerta dalla stessa possibilità di giocare Unione Sovietica contro Stati Uniti e viceversa ottenendo
In questo modo una garanzia
Di esigenze nazionali o se volete di esigenze di classi dirigenti dei Paesi del terzo e del quarto
Ciò che è avvenuto
In Europa in quest'anno ha cancellato radicalmente questa possibilità
E mette oggi il sud del mondo in situazione di maggiore dipendenza e dissi debolezza straordinariamente a cresciuta nei confronti del nord del sì che quel bisogno di ricostruire una legalità che oggi è tanto forte
Nei paesi dell'est europeo
Che si coglie in Unione Sovietica
Con risultati impensabili fino il Soviet Supremo ha approvato la più avanzata legge che esista oggi al mondo sul piano delle garanzie individuali per la tutela dei sieropositivi agli ammalati di AIDS dopo abbandonando completamente una linea violentemente repressive a questi sono fatti di circolazione di cultura
E quindi lì c'è un bisogno forte di ricostruzione di legalità c'è altrettanto forte un bisogno di ricostruzione di legalità a livello di scambi di ragioni di scambio internazionali non più sorrette
Dalla garanzia politica ma noi abbiamo attraversato al nostro modo una vicenda nata
Quante volte a molti di noi negli anni della solidarietà nazionale
Persone che dicevano attenzione
C'è bisogno di rispettare severamente le regole veniva risposto ma in questo momento la battaglia vera garanzia deriva dallo dalla presenza del soggetto storico della trasformazione cioè di un partito comunista
Che per il semplice stare nella maggioranza fornisce una maggiore garanzia quei valori che altrimenti dovrebbero essere o avrebbero dovuto essere affidata alla forza delle lo è una vicenda molto più circoscritte modesta ma il segno di una cultura che oggi e evidentemente questa sì in crisi e superata quindi primo strumento interpretativo siamo io il ci avviamo verso la fine del millennio con questo grande compito dirle invenzione della legalità all'interno del quale si fa la questione istituzionale italiano
Secondo viene adoperato un po'per abitudine un po'per pigrizia è un po'
Per carità con
Corrispondenza i fatti ma in modo riduttivo
Il la formula deficit di democrazia lato operiamo soprattutto per l'euro dove è vero che questo esiste ma ormai il problema del deficit di democrazia e obiettivamente uso in maniera deliberata questo avverbio uno degli altri strumenti di cui ci vuol dobbiamo servire se vogliamo analiticamente comprendere quello che stacca
Non aggiungo nulla per ciò che riguarda la comunità europea questo è verissimo e fatto già un accenno non ci torno a livello nord-sud non rapporti nord sud del mondo
Perché le ragioni di scambio diventano sempre più costrittive
Ma è vero all'interno
All'interno del nostro Paese dove la incapacità di ricostituire in qualche misura una rete di controlli democratici e visibilissimo
Ciò che sta accadendo come serie di conflitti intorno alla magistratura e intorno al sistema dell'informazione taccio del Parlamento mi pare che sia assolutamente evidente
Ma è altrettanto vero tutto questo per ciò che riguarda il sistema economico la vecchia domanda se la democrazia debba arrestarsi alle soglie dell'impresa torna a essere una delle domande fondamentali
Perché di tutte le giustificazioni si potrebbe fare un esempio molto lungo
Che sono state adoperate per giustificare questo arrestarsi della democrazia alle soglie dell'impresa in questo momento nessuna registi questo è il vero motivo di debolezza questo è il vero motivo di debolezza di una cultura che altrimenti come e descritta giustamente io condivido col passaggi della relazione di cottura ed una cultura d'impresa altrimenti dominato
Non solo come cultura di impresa ma l'impresa come unico luogo di innovazione culturale istituzionale attenzione
Mentre invece
Tutta una serie
Di altri elementi ci dicono di Rona parola sola più avanti che così non è senza problema allora del deficit di democrazia a dimensione di questo genere
E ci troviamo di fronte alla necessità di valutare nell'insieme
Le risposte istituzionali che ci proviamo a dati perché è concreto il rischio che tal numeri sposta non valutate in un quadro di coerenza e di compatibilità
Toccano effettivi momenti
Di disfunzione del sistema ma rischiano di abbassarne ulteriormente il tasso di democrazia
E allora il processo che abbiamo di fronte che è cominciato nel quale siamo completamente immersi che non è possibile arrestare
Completamente d'accordo dette da una parte e mettere in evidenza molto maggiore e con maggiore limpidi ITA il rapporto bensì Fini
Io credo sarà una testardaggine
Che in mezzi istituzionali sono resi comprensibili
E sono
Destinati a
Poter essere giustificata solo se sono altrettanto menti i fini ai quali Messico
Secondo se c'è una misura più attenta della coerenza e delle compatibilità dell'insieme di proposte che vengono fatti terzo se si arresta il processo di delegittimazione corso perché nessuna
Opera di riforma istituzionale che non sia legata a una cesura storica molto forte
Di cui in questo momento non ci sono i segni in Italia nessun processo di questo genere può nascere Vital mente democratico
Se noi lasciamo andare avanti il processo complessivo di delegittimazione delle istituzioni
Di tutte allestiti
Perché questo è ciò che ha
E questo è anche il frutto lo ripeto di politiche delibera
Perché altrimenti per uscire da una delegittimazione che non è una delegittimazione all'interno del ceto politico ma di fronte all'opinione pubblica è necessario accentuare gli elementi autoritaria all'interno del sistema
E dico senza mezzi termini qui non sono d'accordo su un punto con Peppino e lo dico con molta franchezza
Quando fa riferimento alle possibili procedure
Di approvazione di una vera Costituzione rinnovata
Io ho un'opinione
Sulla
Ipotesi formulata dal presidente dell'Arca
Io trovo che è stato straordinariamente sottovalutato il punto di partenza
Che era un punto di grande realismo politico
E il vero problema mancando il quale il processo costituente o non avrà
Vita facile o sarà fatalmente visto ed è quello del chiarimento politico può non piacere la formula della tavola rotonda dei partiti ma che cosa è avvenuto negli anni passati perché è fallita la commissione Bozzi perché altri meccanismi non si sono messi in moto
Semplicemente perché si è avuta l'illusione della possibilità di separare il tavolo politico dal tavolo istituzionale lì è
Voi mi direte ma e sistemi
Una collusione obiettiva all'interno del sistema politico per cui partiti non loro e quindi ci devono essere altri
Ma
Anche qui bisogna essere molto franco io non voglio qui discutere l'ipotesi referendaria sui il referendum elettorale ma sappiamo tutti che è un passaggio a quel punto un passaggio legislativo diventa essenziale
Altrimenti io mi permetto di dire avremo due Camere possibile S nella loro composizione
Che altro che democrazia immediata
Avremmo bisogno oltre alle mediazioni tra le forze politiche a delle mediazioni tra due istituzioni per arrivare a esprimere un governo con una responsabilità enormemente maggiore almeno dal punto di vista dell'imputazione formale sul Presidente della Repubblica con un rischio classico
Quello del conflitto tra le due camere che i manuali di diritto costituzionale descrivono come una causa di scioglimento del del parlamento dunque con un rischio ulteriore
Di instabilità non essendo pensabile che nessuno ragionevolmente voglia se contare questa
Come punto finale del processo ci vuole un passaggio Parlamento che sia pure forzato dalla necessità indotta dai referendum
Chiederà a quel punto un confronto tra le forze politiche ecco dove la conversione integrale della questione politica in questione istituzionale trova un momento almeno difficoltà ed è per questo che su quel punto io credo che Nilde Iotti abbia opportunamente
Richiamato l'attenzione perché quello è il punto chiave mi dispiace di essermi trovato a esprimermi criticamente più sul risultato finale l'ipotesi del voto sul quale
E c'è o almeno una contraddizione nel discorso di Peppino colture permettetemi di dire questo da una parte segnala il rischio di una crisi di rigetto per lo strumento del referendario quando si tratta di decidere il già deciso
E questo sarebbe un caso classico di decidere sul già deciso con un pur effetto di legittimazione ulteriori attenzione questo avrebbe senso in un contesto nel quale le istituzioni non sono tutte complessivamente delegittimata parlamento che deve approvare questa legge primo
Altrimenti diventa un classico plebiscito questo è il rischio che io vedo al di là delle procedure chiudo facendo due riferimenti qui non stiamo discutendo della natura nel sistema
Ed è il problema della rimanere uscire dal sistema parlamentare io condivido e quindi non dico nulla su questo punto le critiche rivolte da cottura di all'ipotesi
Della diciamo elezione diretta del primo ministro perché quello non è come dire presentabile con un'ipotesi all'interno del quale il dato formale dell'investe del voto di fiducia mantiene il carattere parlamentare Aldo
Ma il punto e riguarda direttamente il Parlamento perché poi il Parlamento scappa in qualche modo
è un Parlamento che è solo un organo di investitura del governo non può adempiere a nessuna delle funzioni che qui sono state descritte che vengono invitate nelle analisi che ci vengono proposte nelle nei futuribili istituzionali non sarebbe uno strumento di fiducia reale del governo d'un solare per investire dare o levare la fiducia non sarebbe uno strumento di controllo perché è un controllo troppo accentuato
Può fare entrare in crisi quella maggioranza di cui il Parlamento e la sede naturale per il mantenimento della stabilità di governo meno che mai può essere il punto terminale di una società articolata quale quella e noi ci rappresentiamo sia istituzionalmente sia nelle su per esempio sistema delle Autonomie sia nella ricchezza Ornella
Maggiore è articolazione che abbiamo visto nascere in questi anni
E il tema
Diventa poi quello della per torniamo al tema della democrazia che in queste settimane e in quest'ultima fase sia avvenuto un poco
Perché noi tra
La di anche qui rompiamo delle dicotomie però con un po'di chiarezza perché la la dicotomia democrazia rappresentativa democrazia diretta è stata pubblicata dalla introduzione del discorso sulla democrazia in media
Che è un discorso che non c'è il non ci sa fare molti passi avanti perché
A mio giudizio o falsifica uno dei dati e in definitiva vuole semplicemente alludere a una riduzione di ruolo del parlamento e a un rapporto elettorato al governo e assolutamente
Ragionevole presenta però apre tutta una serie di problemi che non possono essere messi tra pari
E sono appunto lo dicevo prima ci intendiamo quelli derivanti dalla sostanziale azzeramento del ruolo del parlato
Questo è una discussione che c'è stata continua in Francia molto in maniera molto ricca
E altrimenti scusate se io devo essere
Ma in voglio far capire
E come si dice qui lo dico qui lo nego altrimenti finisce con l'avere maggiore plausibilità l'ipotesi presidenzialista non era quella stretti perché lui il potere di controllo del Parlamento è effettivamente un potere
Persino nelle materie tipiche di competenza del presidente degli Stati Uniti tiene non sia fino all'ultima lira il bilancio dello Stato parla
Questo è un punto sul quale dobbiamo essere chiavi perché altrimenti noi rischiamo di falsificare il tema della democrazia diretta
è un tema importantissimo
La ridiscussione radicale del tema referendarie imposto dalle corsetta la prospettiva
Innovativa per noi stiamo apre detto questo io non voglio affatto dire che bisogna rimanere immobili intorno al Parlamento quale quello attuale
E io continuo dopo anni testardamente
Non solo a ripetere l'ipotesi rafforzata dall'evoluzione e dalla storia di questi anni della indifendibili tardi questo e di altri delle ipotesi fatte di parte bicamerali sulla piazza
Ma della necessità di una riduzione radicale del numero dei lamenta
è uno dei modi io lo so bene voi mi direte ma queste sono tutte dire difficilmente praticabili per le resistenze interne al centro
Ma il problema che ci dobbiamo porre noi in questo momento è anche quello se dobbiamo essere subalterni alla cultura di questo ceto politico o se dobbiamo uscire da questa cultura non da questo sistema questo è il tema
In questa sede in un centro di ricerca dobbiamo rimanere per cento non vogliono una riduzione del numero dei parlamentari mi domando non la vogliamo neanche Novi
E questo è un problema perché un ceto politico si autori produce non si selezionano attraverso i meccanismi che abbiamo di fronte
Rompiamo anche in questa direzione oppure c'è un rischio grande di subalternità culturale rispetto alle altre IPO
E quindi e su questo a diciamo sui meccanismi elettorali certi ma non l'unica via non è né quella secca del premio di maggioranza quella dell'investitura del golpe
E ci sono in un quadro di questo genere interventi elettorali che avrebbero come dimostra una serie di esperienze europee una fortissima capacità di razionalizzazione
E quindi
Anche
Effetti benefici a livello di governabilità
Una parola finale
Perché il tema vero un altro tema qui posto è quello dell'attenzione per l'articolazione sociale il terzo settore anche qui io vedo un rischio
Non nell'apertura di credito che è sacrosanta ma nel ritenere che nella medio periodo possiamo soltanto fidare sulla politica perisce lusso sulla forza del volontariato
In una sorta di mano invisibile politica che ha agirebbe a livello dall'organizzazione sociale
Mentre qui il problema del quadro istituzionale altrettanto sciocco
E se è un quadro istituzionale caratterizzato da una redistribuzione forte di potervi che passa alcunché non solo attraverso la tematica dei diritti è vero pure che ci vogliono terminali istituzionali
E qui torna bene o male la questione delle assemblee rappresentative certo non più caricate di tutta quella tensione rappresenta rappresentativa tradizionale ci sono troppe cose dietro le nostre spalle
L'attenzione che oggi ci sono altri sottosistemi politici
Che rappresenta hanno l'accesso al canale giudiziario per certi interessi è molto più vitale ai fini di rappresentanza che non l'accesso al canale politico questa
E storico vecchia studiata indagata di nuovo oggi al centro dell'attenzione in un Paese come gli Stati Uniti dove l'incapacità rappresentativa del sistema politico sta facendo spostare con una forza forse senza precedenti l'attenzione sul sistema giustizia
E chiudo su questo tema Mario te lo ricordava la vicenda
Del libro di Debray che a me pare un po'schematico interessante per molto stemma
Perché anche in Francia questa idea tutta la normativa tutta centrata
Sui diritti dell'uomo come formule codificato
In opposizione a un'idea di diritti fondamentali mobile
Presentabile è spendibile in una società pluralista e quindi fatto non solo di imposizione ma di composizione di valori questa idea c'è nel dibattito
Proprio nel dibattito parlamentare voi sapete che proponendo una sorta di accesso diretto oggi non previsto
Dei cittadini acconsente costituzione Mitterand nel testo originario del Governo aveva fatto riferimento non alle norme della Costituzione ma i diritti fondamentali i cittadini si appellavano alcol ossia per il o si appelleranno al Consei costituzionale invocando o lamentando una violazione dei diritti fondamentali poi proprio quella logica che ricordava te lo ha fatto sì che si aggiungesse anche l'aspetto più dichiaratamente normativo cioè l'aspetto normativo ha rappresentato dal enorme acustica
E ma non non c'è più questa opposizione di sistema
Si sta aprendo quinto verremo molto singolare
Molto impegnativo che sconvolge anche certe nostre pigrizie
Ritenere che per esempio il terreno dei diritti non sia sempre praticabile quando i diritti sociali richiedono un sostegno economico ebbe non so quanti di voi sanno che non più di un mese fa una corte suprema degli Stati Uniti con una sentenza che ha fatto scalpore ha detto che le amministrazioni locali
Qualora ci siano dei diritti da realizzare hanno il dovere anzi l'obbligo di imporre maggiori imposte ai città cioè la corte suprema degli Stati Uniti sulla base del riconoscimento di diritti incide sulla distribuzione delle risorse con un dato persino rinvenibile in alcune decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo io non dico che questa sia una via ad assecondare con facilità dicono che per esempio certe polemiche di Giuliano Amato con la corte costituzionale su questo terreno
Forse andrebbero guardate cobalto rotte non è provinciale la Corte costituzionale italiana ma lo dico per una ragione diverso perché buone o cattive che siano giudicate queste sentenze ci dicono altra cosa sulla quale noi dobbiamo meditare una strategia istituzionale che la strategia dei diritti fondamentali nel momento in cui vada ridiscussa con chiavi diverse ha ragione avrebbe
La logica del mercato
è una da tenere presente con grande attenzione perché questa redistribuzione di poteri attraverso l'affermazione di diritti non scritti sulla carta ma innervati
Da istituzioni adeguate e immediatamente destinata a entrare in conflitto questo uno dei grandi conflitti di fine sento con una pura e dura logica di mercato
E credo che anche di questo forse varrebbe la pena di tener conto poiché richiede uno di quei lavori Inter centri sui quali tante volte qui si è fatto riferimento
Grazie molto la
Allargato tutto il campo della riflessione in un modo sempre affascinante adesso io vi chiedo ancora
Cinque minuti
Anzi ringrazio al presidente Franco chiusi perché di Arcobaleno ringrazio il presidente in grado soprattutto voi per l'apertura tarda ma era difficile ragione noi ma quando pietose mi dai cinque minuti Chiuduno sicuramente
I cinque minuti mi consentirà essere schematico quindi di giustificarmi ai vostri occhi Vorrei
A partire da questa considerazione sui problemi istituzionali anche delle riforme istituzionali le contraddizioni ormai attraverso tutti gli schieramenti inutile dirlo anche quelli
Dei veri ricchi
Quindi il il dibattito che voi avete aperto qui stamattina non poche coinvolgerci
Io vorrei semplicemente dire il la mia su alcune questioni la prima è questo io credo che sulle riforme istituzionali si rifletta oggi una grande contraddizione politica da cui io penso che il Partito Comunista anche le altre forze fra le quali quella dei Verdi Arcobaleno debbono scegliere la con tradizione questa noi siamo stretti fra due proposte istituzionali fondamentalmente cioè il presidenzialismo
E le coalizione con premi di maggioranza che ambedue sono contratti proposta che vengono qua ben sappiamo da Craxi o da Trinità in questa contraddizione che il PC rischia di nuovo una lacerazione profonda una subalternità
Così come la rischiava evidentemente noi forze minori che ci muoviamo al di fuori del dell'orizzonte del Partito comunista su questo però occorre condivido in pieno quanto diceva Rodotà non teorizzare alle fuoriuscire dal sistema
Vedere se è possibile stabilire una cultura diversa da quella da cui vengono questo due proposte rompendo quindi questa subalternità
è inutile che noi ci giriamo intorno che voi compagni comunisti si girati intorno a questo perché schierarsi o con l'uno con l'altro conto significherà tra l'altro porre in contraddizione anche linee politiche di ravvicinamento a Craxi o meno
Quindi io ripeto il coraggio sulle scelte istituzionali significherà anche una chiarezza sulle linee politiche la seconda considerazione è questa anzi presa di posizione sulla democrazia immediata dobbiamo essere molto schietti
E Rodotà affatto bene richiama l'attenzione dobbiamo dire sei
Un rinnovamento la trasformazione la democrazia passa attraversa la cosiddetta democrazia immediata che oggi semplicemente una riproposizione
L'elemento personalistico nella democrazia Edolo elemento plebiscitarie Giuliano Amato nella nell'assemblea nazionale ultima l'ha ridetto
Con molta chiarezza e cioè a dire oggi in Italia in una società frammentata corporativa localistica l'unica elemento di mediazione e di unità è appunto una forte introduzione dell'elemento personalistico nel nel nostro sistema politico
Quindi proprio un elemento di forte tele che anche di forte neutralizzazione del conflitto cioè a dire il conflitto a livello politico non deve contare anche se può contare a livello appunto di società malridotta a elemento di corporazioni io sono evidentemente una polemica forte ed alta nei confronti della democrazia immediato inutile dire quindi che questo stesso ragionamento lo faccio
Per l'elezione del del premier
L'ultimo punto è questo
Dovrò offre ha portato avanti qui una posizione molto schietta e lineare che è tipica della cultura di un settore molto importante e significativo dalla democrazia cristiana
E cioè a dire l'elemento dell'articolo quarantanove la nostra Costituzione è l'elemento fondante e intramontabile il nostro assetto istituzionale
E D'Onofrio dico portano di questa cultura della destra inizio posizioni politiche immediate quanto Benita già più volte riproposto cioè a dire i partiti di massa sono l'elemento di mediazione e di raccordo fra la società e l'istituzione
Io chiede invece al centro di riforma dello Stato però per le ricerche che anche ha fatto le ultima per esempio sugli utenti i diritti di cittadinanza
Io penso che dobbiamo avere il coraggio e la forza né al nostro Paese di andare oltre l'articolo quarantuno della nostra carta costituzionale ci andare oltre i partiti siano essi leggeri che evidentemente non godere le mie simpatie Sinesi pesante cioè i partiti di massa uccello esami in grado di comprendere che invece a livello di società civile Silvano muovendo delle forze in controtendenza dal potere dei partiti e dare loro
Burocrazia e dal ceto politico oppure lo è ricadremmo bene o male nelle mediazioni dei partiti con ripeto una neutralizzazione
Delle spinte che provengo dalla società civile ce lo dobbiamo saperci muovere contro quello che Paolo Farneti anni anni fa disse appunto di la rottura del monopolio della rappresentanza
Detenuto dai partiti e allora la difesa della proporzionale non è solo la difesa di nuovo i partiti e la difesa dalla possibilità che forse non partitiche si presentino sulla scena
Politica perché va anche rifiutata mi ha visto la posizione di quanto dicono ai movimenti la società cioè il come strumenti di pressione la politica i partiti la rappresentanza i partiti
Io penso che questo schema vada assolutamente rotto se vogliamo effettivamente divenire Interpreti è parte
Di un movimento di rinnovamento della società
E l'ultimo punto è questo il monopolio della rottura del potere legislativo delle assemblee elettive
Qui non solo dobbiamo riproporre la proposta la il referendum propositivo
Dobbiamo studiare e potrà avanzare delle idee che consentano direttamente ai cittadini di controllare
Il lavoro delle assemblee elettive dai Comuni al Parlamento e di rafforzare tutti i poteri di iniziativa da parte popolare io credo che in questa prospettiva che non è una democrazia di movimento certo va contro la democrazia governante penso che dovremmo
Sfidare noi stessi e ripeto non è solo il i problemi del Partito comunista ma di un nuovo pensiero democratico nel nostro Paese io penso in Occidente grazie per la pazienza grazie o con il suo contributo dobbiamo le ore quindici e quindici perché abbiamo molti iscritti a parlare
Tra un'ora
Il responso
Siamo corre
Allora anche per
Anche per il pomeriggio sono previsti numerosi interventi ci sono anche altri iscritti a parlare per oggi pomeriggio anche già domani mattina anche abbastanza pieno pregherei chi ha voglia intenzioni del venire di comunicarcelo qui alla Presidenza
Il primo intervento previsto dal Cecilia sancite anche proposto uno spostamento abbia logistico del microfono
E quindi le do la parola
Parlarci
Da quando Stefano Rodotà ebbe a parlarci non oggi di costituzione separata
Noi siamo passati ad una situazione
Forse
Ma siamo passati ad una situazione che mi sembra di costituzione superata
è vorrei dire malamente supera rapidamente sul Parlamento il potere regolamentare del governo
La legge La Pergola con le leggi comunitarie che non si sa se quanto verranno fatte e quanto affideranno ad un ulteriore potere regolamentare e poi io aggiungerei l'attacco che viene dal parlamento col il massimo di buone intenzioni dalla Corte costituzionale
Con l'accentuazione delle sentenze monitor seguite dalle sentenze che manipolano le leggi direttamente
Questo trasferimento di poteri legislativi all'esterno delle camere secondo me contrastarla fondamentalmente Congo l'idea che mi sembra corretta
Che il mutamento dovesse essere incentrato su un ridimensionamento qualitativo della funzione legislativa
Da spostare in ogni modo sul decentramento e non sull'esecutivo
Perché e per questa strada che si giunge alla prima forma di appiattimento nell'assetto costituzionale dei poteri funzioni cioè l'appiattimento del Parlamento sul potere esecutivo
Per il potere funzione giudiziaria
Ho sentito con una certa sorpresa in verità ripetere questa mattina il termine autogoverno mi pare che ci sia un costante tentativo di ottenere un analogo spostamento o verso il potere esecutivo cioè un processo che ma avuto inizio da lontano non Bacchelli lungi dall'essersi attenuto mi sembra che si sia andato accentuando
Con questo dico rapidamente perché non ritengo di difendere la magistratura in tutte le sue articolazioni e soprattutto in tutte le sue persone
Ma che mi riferisco evidentemente al al potere funzione impresse
Tanto più grave mi sembra questa parte del fenomeno in guarito e proprio dal governo autonomo della magistratura
Che si potrebbero ricavare elementi per introdurre in altri settori istituzionali innovazioni analoghe ed è faccio l'esempio dell'università
Trovo estremamente preoccupante l'accentuazione attanaglia è unico di un'autonomia ma della quale noi docenti godiamo da sempre in realtà e che abbiamo usato malissimo
è troverei assai più opportuna la formula del governo autonomo corretto
Ed allora se c'è davvero commi dell'arresto sono in moltissimi a dire
La chiusura dei poteri del garantismo perché il Parlamento ha il potere giudiziario sono a mio avviso poteri del garantismo
Poteri del garantismo sul potere esecutivo e in questo quadro che occorre esaminare la problematica delle due istituzioni per il sociale papiers funzioneranno baccanale con le istituzioni in senso proprio
E ovviamente mi riferisco al partito e al sindacato
Non credo di dover spendere parole
Sulla concezione del partito e del sindacato come entità del sociale a se stanti cioè non confondibili nella massa del sociale tanto più ampio
E allora se e così cioè se c'è questo legame
Credo che è parlando della forma partito ma io aggiungerei subito anche della forma sindacato sia indispensabile porre al centro una domanda che resta invece piuttosto decentrata
La domanda deriva da questa osservazione ieri Morbello poverissimo della associazione che poi da noi quello dell'associazioni non riconosciute Pera non riusciva a coprire le associazioni di massa
In quanto il governo delle stesse fosse di tipo autoritario ciò è un Governo di tipo assoluto
Ciò che noi riscontravamo sia nel partito di massa sia nel sindacato
La la
Richiesta di rispondere alle esigenze di governo
Con una soluzione di tipo democratico ammesso in crisi le associazioni di massa
Perché sono venute meno le cosiddette zone tradizionali di immunità
Unico novità che sia ben chiaro che il nostro ordinamento non assicurava in alcuna maniera che ci siamo inventati noi noi lettori del diritto e che poi nel punterei Tonel concreto è diventato reale quindi in unità di due associazioni importanti che hanno scelto governi di tipo assoluto o assolutista EMI non governi di tipo democratico
Se la descrizione indusse e corretta
Allora c'è la domanda alla quale ho accennato e coi questa una buona ragione per buttar via l'associazione cioè è una buona ragione per dire che la forma associazione non va più bene né per il partito che Sparta vivendo una crisi travagliata
E per il sindacato che la stabilendo in altri modi in altre Formigoni
E se l'associazione non va buttata via all'ora assisterà cercando la risposta nelle sedi giuste
Io vorrei esemplificare dal sindacato che e più vicino alle mie conoscenze e direi che andare a scegliere la soluzione direttamente nei luoghi di lavoro
E sbagliata in quanto la parte sindacale e partecipa a questa Rifondazione vi è presente con una legittimazione non identificata
E di conseguenza è chiaro che io rispondo per quanto mi concerne la mia domanda dicendo venissero sul terreno direttamente associativo che occorre trovare la risposta dei governi democratici
Delle associazioni di massaggiare dei partiti di massa e del sindacato che per definizione di massa
E dò atto che vedo le cose in questa maniera
Guardo con una certa diffidenza alla prospettiva di passare a una fase costituente a tutto campo sul terreno della carta costituzionale
Se questa soluzione
Forse aggregante o e aggregante di forze politiche che sono disposte a spostarsi sul terreno della della situazione italiana
Potrei accettare questo approccio
Dando la priorità al profilo politico delle riforme costituzionali ma le analisi che stanno facendo il quel poco per soprano capace di stare da sola
Mi portano alla conclusione opposta
Cioè che l'apertura di una fase costituente completa ciò che vada di investire l'intera Costituzione in questa fase in questo momento non li strumenti no
Disposto amento delle forze in campo quindi media aggregazione N di riaggregazione
E allora sarei più favorevole a cercare un momento di equilibrio tra attuazione di valori stamattina mi pare il Senatorio di onorevole D'Onofrio a accennata la solidarietà tra i valori della nostra Costituzione
E mi sembrerebbe un approccio migliore cercare il momento di equilibrio tra attuazione e revisioni parziali della carta costituzionale
Enfasi sulle a revisioni peraltro rischia di suscitare aspettative anni o a giudizio perdenti
Per Pro accentuerebbe ero il distacco della gente dall'Institut d'études istituzioni che si vogliono invece come ha detto prodotta
Io condivido questo osserva questa parte del suo discorso rilegittimare
Mi pare che siano perdenti e per le ragioni appunto che ho detto e che riassumo non c'è la necessità di tardo non c'è l'utilità di farla in questa fase e la rivoltella rivalutazione dei movimenti d'altra parte che a me sembra componente essenziale di una rivitalizzazione del quadro politico
No richiede per cui le pedine sporca piena è una modifica della Costituzione
Forse questo mio convincimento derivante dal mio pensare ai movimenti
Come se di di progettazione culturale e non di progettazione direttamente
Politica da sottoporre poi ad un confronto con le sedi istituzionali costituzionalmente previste in maniera che poi possano entrare in un progetto che secondo la Costituzione compete per l'appunto ai partiti in primo luogo di presentare al Paese se il movimento riesce ad essere prima di tutto questo cioè non momento di elaborazione culturale e poi anche il momento di controllo Pertini sui controlli cammei sembra che l'elaborazione sia ancora troppo scarsa troppo ridotta non bastano i canali di controllo di paghino disponiamo allora
Per dare ai movimenti il giusto spazio anche nei valori che stanno alla base del patto costituzionale non occorre modificare la Costituzione
E da tappe i tempi sono giustamente vincolanti vorrei concludere con una dichiarazione e con un esempio e sorregge la dichiarazione
A me pare che ci sia molta attenzione per i massimi sistemi
E forse l'abitudine delle donne a guardare anche all'amico l'economia domestica mi portava a non trascurare in partenza le proposte minute
E farei una qualunque tra le tante boss leading Minnuta proposta
Il Partito repubblicano anni ma come tutti qui dentro certamente ricordano troppo osé di unificare i tempi elettorali cioè di fare due tornate elettorali tutte insieme
Perché non aggiungere ad esempio questa regola se c'è uno scioglimento anticipato di consiliatura Ozzy legislature il dal consiglio cultura solo per il tempo che riporta alla tornata elettorale normale insomma io lo voglio vedere di fronte a questa regola
Il
Partito socialista ora Democrazia Cristiana che per una semplice alternanza sulla poltrona di sindaco fanno alle elezioni anticipate per avere un nuovo consiglio per un anno e mezzo o per due anni
Ecco perché non pensare anche in piccolo e partire riversare sempre soltanto tanto in un grande io credo che questa cosa Minnuta che con un po'di buona qualità si potrebbe narrare come una delle numerose leggine crescono ogni giorno al parlamento sarebbe di fatto un deterrente formidabile dello scioglimento anticipato di consigliature e legislature
Proprio perché la penso così come ho cercato di semplificare e mi scuso per l'inevitabile schematismo io non sono favorevole ai referendum sulle leggi elettorali
E questo mi permette di concludere con una considerazione sui referendum
Non concordò con quelli che hanno colto l'occasione per dire Tecce un uso caratteristicamente improprio dello strumento
Però che illuso ossia
Altrettanto costantemente proprio non mi pare perché un incerto gioco di utilizzazione del referendum allo scopo di determinare un vuoto che il Parlamento sarebbe costretta a riempire c'è è sotto gli occhi di tutti
E non mi pare che stia dando buoni frutti tra l'altro mi sembra che sia un canale di ulteriore attacco al Parlamento
E allora cerchiamo di metterci d'accordo perché io posso capire quelli che dicono le due cose separatamente
Cioè chi difende il Parlamento ma non dipende questo uso dei referendum non posso capire i di c'è invece le due cose insieme occorre rivitalizzare il Parlamento epatite questo uso del referendum
Il referendum è secondo me e d'altronde non va mitizzato non la si Tecce mai
Ritengo in culture di massa proprio mai
è nato non dimentichiamo del resto io lo voglio ricordare nessuno sa dire quando si dice una cosa un po'inutile
La voglio ricordare prima di tutto a me stessa il referendum in Italia lo sappiamo tutti è nato prima della costituzione su una domanda molto elementare volete la Repubblica o volete la monarchia
L'agente di fronte a quesiti complessi si disorienta
Non capisce le cose complicate sono lontane dalla sua vita quotidiana io ritengo che occorra stare di più tra la gente e fare un po'di meno di ingegneria istituzionale
Grazie Sicilia Santi
Vi ricordo che abbiamo parecchi interventi più più di dieci già iscritti a parlare quindi di raccomando un po'la la puntualità nei tempi Fabio Giovannini prepara Pietro Barrera
è un pezzo di Federico dove rifaccio che
Citati è stata subito resta indiscusso
No perché visto appunto i ranghi ridotti
La stanca e primo pomeriggio non voglio farà sopire
I presenti e ne approfitto anche proprio dal fatto che siamo ancora nella prima fase di avvio del pomeriggio invece per dire qualcosa magari meno formale
In parte più provocatoria
A partire da la discussione di stamattina dall'orazione dico turni e io parto appunto la CRS invece che partire da considerazioni più generale che farò più avanti in dieci minuti mi voglio prendere per ora la domanda anche rispetto all'analisi di di colture stamattina che in gran parte
A un livello molto alto di approfondimento della situazione di questo e di questi vent'anni
Ne ha parlato giustamente credo di sconfitta della sinistra anche negli anni ottanta
I sconfitta oggi più visibile in quest'inizio di decenni io aggiungerei che come CRS lo dobbiamo anche a parlare di sconfitta
Di alcune proposte e di un ruolo che c'è ressa aveva voluto
Il volgere alla sua nascita come associazione almeno mi sono andato a riprendere proprio sollecitato tra l'altro dalla citazione che fa cottura Nizzola relazione il documento dell'ottantatré sui terminato ali della questione istituzionale CRS che fu un po'anche alla base proprio del deve nascere di questa associazione come associazione no passando a una fase però più avanzata della sua vita
Ebbene lì devo dire che se davvero c'era un progetto istituzionale della sinistra quello cui ha accennato Ingrao nel suo intervento al Comitato Centrale no ha lamentato che non ci sia oggi di fronte a queste discussioni sulla riforme istituzionali un progetto
Altro istituzionale di riforme dello Stato da parte della sinistra lì c'era però di quella tematizzazione di quell'elenco di problemi e di priorità
Nella discussione attuale non c'è quasi nulla
Negli anni che sono passati in questi sette anni non si è realizzato nemmeno nel partito comunista nessuna sensibilità verso quel tipo di analisi che invece perlomeno personalmente
Trovo ancora convincente ancora lo scadenzario di temi di problemi di possibili soluzioni per alcuni alcune difficoltà e anche gravi storture delle istituzioni italiane del periodo costituzionale trovo ancora validissime ellissi conteneva un progetto che non è andato avanti né nel piccine nella sinistra e che oggi vediamo
Tutta la discussione sulle questo istituzionali tutta spostata da un'altra parte mi pare che è Rodotà autogol il concerto di fulcro qual è il fulcro oggi dalla discussione istituzionale non c'è nulla di quello che c'era in quella nostra teorizzazione tutt'oggi questo fulcro si riduce alla riforma elettorale in quella nostra analisi in quella nostro impianto non di vent'anni fa ma di sette anni fa nelle forme trovare non era nemmeno citate
Voglio dire è uno spostamento di grande rilievo e credo anche molto preoccupante che avviene proprio perché a mio parere quelle idee
E le forze anche sociali che la sinistra rappresentava sono state in grossa difficoltà e sono tuttora in grandissima
Difficoltà allora
Qui si può essere ottimisti o pessimisti Vacca enfatizzato soprattutto un giudizio positivo su le grandi potenzialità di liberazione che si sono sviluppate nell'ottantanove
Io sinceramente vedo anche con grande speranza e con soddisfazione questa certe tendenze positive la caduta dei regimi oppressivi e la fine soprattutto di una impostazione statalista
E che spero che si estenda anche all'Ovest in quanto fine di questa infatuazione statalista però vedo che dal punto di vista culturale e anche politico istituzionale l'egemonia dell'impresa è il dato di questi anni
Vogliamo negare che ci sia questo dato facciamo loro i conti su questo all'impresa che incorporati dice giustamente Botturi anche i saperi e la scienza sottraendoli allo Stato e che fu e che rende uno dei nodi fondamentali del conflitto proprio le competenze le fu la formazione il sapere non a caso uno dei pochissimi conflitti di questa fase
Su sono stati
La pantera movimento
Dell'università allora se c'è questa questo dato anche di una egemonia culturale io dico politica anche dall'impresa che sta un po'cambiando i dati dello scenario che abbiamo davanti dividersi tra ottimisti e pessimisti non credo che sia il vero senso però si tratta di vedere se nell'elaborazione che ne abbiamo fatto
Punto ad esempio in quel documento ma anche in altre fasi non ci sia invece ancora molto
Da trovare da difendere anche con quel massimalismo che mi sembra a citava a mio parere provocatoriamente ma giustamente
Rodotà
è un'altra cosa che voglio sottolineare che finisco rapidamente
è che se noi accettiamo il terreno delle priorità che ci vengono imposte da chi invece partiva e continua ad avere tutt'altro tipo di analisi d'impostazione che chiede soprattutto semplificazione ed efficientismo anche per le nostre istituzioni non altro non diffusione di potere non ruolo
Vero dei cittadini e della democrazia interrogandosi appunto sulla difficoltà stesse di un Progetto democratico ecco ma se vogliamo evitare di accettare questo terreno imposto da chi ha un altro tipo di motivazioni gli obiettivi dobbiamo allora porre con molta chiarezza quali sono a nostro parere invece le priorità di un prodotto istituzionale soprattutto se si va in una fase chiamiamo la Costituente comunque chiamiamola di grandi trasformazioni anche se funzionari visibili perché alcune latente ci sono già state ma se vogliamo davvero essere presenti come sinistra in questa discussione dobbiamo allora scegliere
Da quale punto di vista noi affrontiamo
Questi temi istituzionale a me sembra che tutto sommato nell'ultimo intervento di questa mattina quello di Franco Russo una indicazione ci fosse che noi secondo me dobbiamo avere presente se vogliamo essere dentro a questa discussione
Sulle riforme istituzionali non in modo subalterno e qui si tratta di vedere se si rifà una sorta di patto il sito costituzionale o accordo che a mio parere molto pericoloso perché avviene
Al contrario di altre fasi si ricordava che le sostituzioni si cambiano ossidi fanno dopo guerre rivoluzioni colpi di Stato noi rischiamo di farlo dopo la sconfitta della sinistra
E in una situazione di grande dispersione frammentazione dei conflitti se non di vera e propria arretramento delle forze di sinistra democratica allora se partiamo da questa preoccupazione che si rifà alla Costituzione si fa da una posizione di debolezza e di difficoltà enorme per la sinistra e non siamo autolesionisti da voleva sollecitare noi
Per esserne danneggiati perché si vada indietro invece che che avanti dobbiamo scegliere dicevo un punto di vista a mio parere è garantire che in queste nuova discussione sulla anche sulla Costituzione ma io direi sul innovazioni istituzionali sia rappresentata e garantito l'opposizione sociale non dico l'opposizione nemmeno parlamentare
Partiti con l'opposizione sociale quello a cui si richiamava secondo me giustamente Franco Russo perché questo l'opposizione sociale
E Colturi invece parlava di Rete io condivido questo qua molto questo concetto rete di soggetti e poteri di opposizione sociale ecco questa è un'opposizione che non necessariamente e riflesse concretizzata nei partiti ma invece è l'unica realtà esistente concreta con cui la sinistra
Ha a che fare e che è fatta di tutta quella quell'arcipelago quella costellazione di associazione di movimenti di forme di volontariato
Che pongono in avanti semmai chiamiamole aggiunta al progetto costituzionale cosa che non c'erano nella Cornel nella mente dei di chi ha ha ha varato la nostra Costituzione i nuovi beni di cui tanto si è parlato pace ambiente
Il problema dei media certamente che si pone oggi in modo molto diverso che nel quarantotto però allora che cosa vuol dire
Associazioni movimenti
Volontariato vuol dire
Così neutralmente parlare di soggetti che non sono partitici valorizzando l'in quanto tali
No io credo che vadano valorizzati in quanto e se rappresentano opposizione sociale e per questo devono essere presenti anche in una fase di discussione sono seduzione la tavola rotonda fra i partiti esclude proprio questi soggetti pensa ancora che si possano cambiare le istituzioni tutto dentro le regole partitocratiche gli accordi verticali concentrati tutti sull'alto appunto senza invece un'idea di riscrittura semmai ce n'è bisogno le nostre istituzioni
Da una vi sono invece orizzontale che valorizza queste realtà che spesso sono molto distanti esterne ai partiti
E che però devono essere protagoniste di questa di questa fase devono essere loro a essere insieme ovviamente ai partiti di massa non di massa quello che che sono nelle varie caratterizzazioni per un'Italia protagonisti qui allora un compito anche per la ricerca e come si fa a renderli protagonisti come si fa poi a non avere invece sempre davanti
Soggetti che solo apparentemente sono autonomia magari sono guidati sempre da uomini
Di partito dal sorta di nuove cinghie di trasmissioni allora qui e concludo credo che ci sia una scelta di campo se la sinistra pensa di mettere sul tavolo di questa di queste tavole rotonde che spero non siano solo una tra l'altro che dovrebbero a avviarsi in questo periodo questa questo problema della rappresentanza e del ruolo da protagonisti in questa fase di riscrittura dei del Cuny aspetti istituzionali di questi soggetti dell'opposizione sociale o no
E qui anche condivido le osservazioni di Russo che la proporzionale sicuramente permesso una rappresentanza anche non partitica e comunque la può permettere rompo un po'monocorde finisco su un una una cosa che vorrei che fosse più tenuta presente anche dagli interventi perché a me sta a cuore e credo che come CRS giusto
C'è un po'di attenzione la diamo anche a questo insieme alle forme di governo e alle forme di Stato io credo che in questi in questi ultimi mesi in quest'ultimo anno si è andati avanti
Dei danni nella nostra legislazione che temo che in alcuni casi siano difficilmente reversibili invece di allargare illecito che sarebbe a mio parere una buona una buona indicazione per forza di sinistra e progressiste questo lecito viene ristretto e siamo di fronte invece segnali davvero di legislazioni contratti né autoritari quelli sulla abroga il diritto di sciopero ma anche la rappresentanza
Sindacale se vanno avanti certi processi anche questa cosa è piuttosto ridicola degli alcolici di questi di questi giorni e davvero qui con un'impostazione emergenziale tutte emergenza a cui si risponde con leggi
Di restrizione delle cito restrizione anche di alcune garanzie di libertà per l'individuo e per le collettività e su questo se non su altre cose credo che il pessimismo sia al davvero sanno e quindi non vada fatto visto con le preoccupazioni di eccessiva apocalisse o di tinte soltanto scure surreale
Se Fabio Pietro Barrera si prepari solutore Alberto
Io non condivido il rilievo di fondo che che ha mosso Vacca alla relazione di cottura dei credo che non sia fondato condivido invece la constatazione che mi pareva all'origine la relazione di Peppino
Per cui siamo davvero ad un passaggio epocale in cui a nessuno è lecito essere tranquillo e soddisfatto delle proprie tradizioni teoriche politiche
Certo non regge la geografia di parte che legge l'indimenticabile ottantanove dove teniamo così solo come il vento dalla libertà che finalmente si dispiega in Europa sulle ceneri del comunismo non reggono però neppure letture di segno opposto attente solo ad evidenziare il nuovo potere transnazionale dell'impresa
In altre parole non so se il tratto dominante dell'Ulisse di oggi sì al nuovo pluralismo politico oppure l'avvio di una politica di mercato
Sì alla rinuncia al ruolo imperiale della superpotenza oppure l'apertura di un McDonald's a Mosca sono certo però che non dalla registrazione di questi indizi verrà una risposta sufficiente al nostro problema
Alla domanda che vorremmo forse eludere per il carico di angoscia esistenziale che ne deriva e per l'assenza di punti solidi di riferimento in cui si colloca come si può insomma riproporre oggi l'antico ideale dell'autodeterminazione individuale e collettiva e ancora prima delle strategie istituzionali del che fare come rispondiamo ai perché della democrazia
Se parliamo di democrazia a rischio ne parlavamo già nell'assemblea dell'anno passato guardiamo ben oltre le specifiche patologie del caso italiano
Se la democrazia
L'auto-governo l'autodeterminazione degli uomini e delle donne e dei popoli
Ci appare stressata sofferente
Non è solo questione di poteri occulti od occultati che sfuggono al controllo istituzionale
Non è solo questione del peso inedito dei poteri transnazionali che sfuggono al raggio d'azione dei singoli Stati irridono le fragili istituzioni nazione internazionali non è neppure solo questione riconducibile alla pervasività della logica del mercato
Come metro unico di valutazione dei soggetti dei bisogni degli interessi credo piuttosto che a tutti questi elementi che certamente ci sono e sono importanti
Si son messi sovrapponga una crisi del fondamento etico della democrazia una crisi intrinseca al suo valore progressivo
Se avvertiamo la crisi concettuale del principio di maggioranza se anche Bobbio ci ricorda quanto si è risolto a duecento anni dal ben più indimenticabile ottantanove il rapporto fra Liberté ed è Galizzi
Ciò credo sia riconducibile parafrasando Barcellona
Alla logica dell'egoismo immaturo
Egoismo logico perché frutto coerente della Società dei due terzi descritta da Petar gozzo
In cui viene meno l'antica convinzione secondo cui il governo dei più sarebbe stato automaticamente il governo dei poveri o almeno sarebbe stato il governo dei molti non privilegiati contro i pochi privilegiati
Così è stato finora certo gli scarti della coscienza individuale e della soggettività collettiva potevano portare molte volte ha conseguenze paradossali o apparentemente ieri irrazionali pensiamo al sostegno popolare a Porzio regimi reazionari
Ma restavano un fondamento teorico e una speranza che del resto si traducevano in processi politici immediatamente verificabili basti pensare al misto tra l'introduzione del suffragio universale e la crisi dello Stato liberale la democrazia diventando davvero governo dei più chiariva il nesso tra procedure decisionali e valori
Tra metodo e interessi sostanziali
Cosa avviene però se la maggioranza statistica ad essere titolare di posizioni di privilegio
Il problema ovviamente non è nuovo la storia della democrazia e anche storie dei suoi limiti in relazione ai diritti dei singoli e delle minoranze indisponibili ad una decisione maggioritaria
Oggi però il problema ci appare diverso quantitativamente e qualitativamente basti pensare alla questione degli immigrati del Sud del mondo che risiedono nelle nostre città nostri concittadini paria della società opulenta
Non possiamo banalizzare credo le conseguenze di un benessere cerco solo materiale anzi misurabile solo in termini di reddito largamente diffuso
La caduta dei vincoli di solidarietà non deriva credo dalla cattiveria del capitale o dagli errori della sinistra ma dalla convinzione diffusa probabilmente maggioritaria per cui ce la possiamo cavare da soli
Anzi sono gli altri i poveracci si dice a Roma a frenare la nostra corsa individuale verso la felicità
In fondo la Lega Lombarda non esprime proprio questa concezione di fondo in questo contesto franano i valori di base della sinistra anzi di tutte le forze popolari comprese quelle cattoliche o democratiche
La solidarietà di classe l'universalismo dei diritti la mutualità la speranza affidata all'unione dei molti deboli contro i pochi forti
Ne vale a superare la china il richiamo pur doveroso ai limiti del benessere quantitativo in altre parole
Possiamo che dobbiamo ben capire che radio telefono non ci risolverà il problema del traffico impossibile ma non ricostruiremo solo da qui la crisi di appetibilità della democrazia
In attesa della catastrofe sempre annunciata e sempre rinviata continuerà a prevalere l'egoismo immaturo certi immaturo
E noi ci limiteremo a registrare la vittoria del pentapartito alle elezioni comunali di Roma con la sconfitta del referendum sui pesticidi alla faccia di chi è costretto a bere l'atrazina
Del resto proprio nel nostro lavoro di questi anni sono cresciute le domande irrisolte che rimandano lo stesso orizzonte di problemi
E dunque ad una crisi dei presupposti di una concezione della democrazia non meramente procedurale
Questa è la domanda che deriva anzitutto dalla riflessione sulla parzialità sessuale dell'individuo uomo-donna prima che il cittadino
Ma anche dall'aver messo in luce la moderna frantumazione e politicità dei soggetti al tempo stesso portatori di identità di genere di classe di età e di molto altro ancora
Né credo che possiamo mettere tra parentesi in questa riflessione quanto la nostra coscienza collettiva ha cominciato ad apprendere
Tra la lotta contro i missili nucleari e la catastrofe di Chernobyl e cioè il rischio di un collasso prossimo non del comunismo o del capitalismo ma della stessa civiltà umana segnata dall'industria lirismo
I chi decide il come e il perché assumono in questo contesto una inedita e drammatica rilevanza
Al degrado del principio maggioritario proprio della società del benessere
Può aggiungersi e si aggiunge una motivata ripulsa dei procedimenti di decisione democratica interno ai singoli Stati e soprattutto internazionale in nome dell'assoluta esigenza di decidere comunque purché presto e bene
Pensate alle polemiche che si sono aperte lungo l'asse nord-sud a proposito la conferenza internazionale sull'ozono certo su questo orizzonte di problemi già di per sé complessa ed intricate
Si innestano le peculiarità del caso italiano le richiamo per brevità solo con titoli sintetici
Primo
Il degrado progressivo delle regole e direi che lo spirito costituzionale con il duplice concorso di quanti ritengono di poter gestire l'esistente in modo per loro soddisfacente
E di quanti invece proprio dal degrado della vita democratica ritengono di poter fondare il consenso e la legittimazione necessaria a radicali mutamenti della forma di governo secondo il distacco di fasce oggi crescenti della Società dalla politica in tutte le sue forme soggettività ed espressioni ne abbiamo avuto prova nelle due diversissime consultazioni del sei sette maggio del tre e quattro giugno
E di caduta di stima del complesso degli assetti istituzionali
Terzo la separatezze astrazione che nella sinergia di questi due fattori assume il dibattito sulle riforme istituzionali impostato il vissuto come appare di Palazzo ben più che come fase costituente
Pesa in questa delegittimazione della sfida democratica il bilancio di riforme tanto attese ed enfaticamente sottolineate che invece hanno prodotto poco o nulla
Penso alla riforma della Presidenza del Consiglio o dei regolamenti parlamentari ma anche alla recentissima riforma delle autonomie locali qua la sconfortante vicenda del bicameralismo né si può considerare un fattore secondario
L'acquisita convinzione dopo il decreto di San Valentino e lo scontro alla Camera sul voto segreto
Che le regole possano e forse debbano essere un troppo di parte momento di rotture di imposizione indiretta funzionalità a particolari strategie politiche
Da queste considerazioni generali e specifiche per la realtà del nostro Paese
Traggo la necessità di una strategia che porti la questione democratica tra la gente con la gente non solo per forzare il cosiddetto blocco del sistema politico ma per rilegittimare davvero un nuovo patto costituzionale
Mi spiego non credo che serva per la sinistra oggi attestarsi sul piano propositivo
Della desiderabili tarda i propri progetti se non si affronta contemporaneamente il nodo del come dei percorsi e dei soggetti che possono dar corpo ad una reale strategia democratica
Sarò ancora più chiaro non basta ad esempio gestire con coerenza e convinzione il tema che pure condivido totalmente del monocameralismo
Ne vale a questo proposito il paragone di Rodotà credo con l'insistenza decennale con cui Craxi agitato riposi di l'ipotesi presidenzialista imponendo la come materia necessaria di confronto per tutti
Per la suggestione presidenzialista infatti il degrado istituzionale progressivo e coerente necessario complemento per la riforma del Parlamento no è tutto il contrario a meno che non si ritenga di poter gestire una confusione crescente reazione antiparlamentare Danti partitica per aumentare le chances del monocameralismo o della forte riduzione del numero dei parlamentari
Questa per me è la ragione principale altre pure essenziali e tralasci in questa sede per accordare un attivo sostegno ai referendum sulle leggi elettorali paiono a me uno dei pochissimi strumenti disponibili
Certo limitato e con molti difetti per costruire non retoricamente un movimento per la riforma movimento per la democrazia non a caso soggetti importanti della società civile
Dalle ACLI all'Arci dal Movimento federativo democratico alla Fuci ne sono protagonisti
Possiamo discutere dal merito dei quesiti gliela ritengo perfettamente difendibili due quello su Camera e Senato e non difendibile il terzo
Possiamo approfondire il confronto sui limiti e sui rischi delle iniziative referendarie tema non nuovo alla ricerca del CRS
Ma io antepongo due domande più urgenti primo come si può frenare altrimenti il gioco al degrado dal rinvio
E ancora quali altre strade si conoscono per far passare per passare dal cosa al come per fare politica raccogliere costruire consenso e convinzione su un tema così difficile
Concludo con una battuta su un altro terreno anche per non alimentare l'equivoco dell'esaustività della iniziativa referendaria a cui francamente non credo
Penso al processo di autoriforma dei poteri locali già avviato in alcune preziose esperienze pilota ed oggi stimolato dalla pur striminzita autonomia statutaria prevista dalla legge di riforma delle autonomie locali
Anche in questo caso non credo che il rilancio della politica autonomista
Giustamente sollecitato anche nella recente riunione della quarta commissione del Comitato centrale del PC
Possa muoversi astrattamente dall'alto partendo magari dall'ipotesi di Camera delle Regioni
Altro è il bandolo della matassa e nel protagonismo effettivo dei comuni delle comunità locali e delle decine di migliaia di amministratori che dalla maggioranza o dall'opposizione dal governo locale o dall'opposizione possiamo chiamare ad uno straordinario impegno d'iniziativa istituzionale direi di fantasia democratica
ENEL messo che nel concreto si può realizzare tra forme del potere locale ed interessi sostanziali dei cittadini
Pongo infine l'attenzione sulle potenzialità che il sistema delle Autonomie locali e regionali
Ha come contrappeso non del presidenzialismo come ritiene Craxi ma di nuove istituzioni internazionali ed anzi come volano di una democrazia dei grandi spazi in cui le identità collettive
Le idee di autodeterminazione le possibilità di partecipazione diretta non siano irrimediabilmente frustrate dalla imponenza della scala continentale planetaria
E gravi a questo proposito grave a questo proposito è stato il disinteresse con cui in troppi anche nella sinistra e dei pc hanno guardato al tentativo di un appena un anno fa della Regione Sardegna
Di porre con il referendum sulla base della Maddalena proprio il tema del raccordo tra Repubblica delle autonomie e processi di internazionalizzazione
La sentenza duecentocinquantasei dell'ottantanove della corte costituzionale che ha chiuso quel caso è stata una sconfitta seria molti non se ne sono neppure accorti oggi forse dopo l'esplosione delle leghe ci penseranno
è un lavoro che adesso Salvatore dal
Io intervengo dello spirito della titolazione che sia andata a questo dibattito che dopo tanta insistenza personalmente posta la sottolineatura dell'esigenza di una discussione organica sulle questioni istituzionali
Che cioè almeno nella formulazione da molta folla di Stato e di governo trovi un asse significativo del nesso che siete a tutte le questioni che vengono sottolineo agitate mio risorge un dibattito sulle riforme sensazione citazionismo sulle riforme istituzionali
Esigenza quindi riassume la tematica nella porta solo d'estate forme di governo richiede però anche quella di e non perché io appartengo alla cultura istituzionale costituzionalisti e comunque io ho scelto la la prospettiva dell'Anas su cosa significa e cos'è la Costituzione qual è il senso quei si colloca le proposte di riforma istituzionale rispetta la Costituzione rifiutando la teoria secondo la quale la posizione formale
Almeno vendibile per studenti sembra così una banalità quando si dice la Costituzione un testo lo stesso formale era nascosto e strutturale è solo scontrare la costituzione materiale a mio avviso questa deportazione falsa
Primo teoria giuridica non all'altezza tutto il compito che dovrebbe assumersi perché l'accusa formale anzitutto l'indicazione di contenuti materiale di un patto sociale definito storicamente che si pone un problema è stata di vedere se questo progetto lo porta a compimento e allora in quale Costituzione si pone la questione di fondo istituzionale significa anzitutto demistificare L'Espresso istituzionale ambiguamente scelto proprio per non far capire se svolte alterare sostegno
Caso diverso da riforme costituzionali
E le riforme costituzionale pongono un problema quale riforme costituzionale sono coerente con la con la Costituzione
Sia per la natura rigira la costituzione sia perché anche persone di orientamento diverso dal nostro hanno sostenuto con intelligenza scientifica che vi sono dei limiti alla modifica nostra costituzione
E tutti i temi affrontati dalle forze di ispirazione presidenzialista del forzista l'ispirazione maggioritaria si pongono squisitamente contro la Costituzione
Perché quando il regime costituzionale aprì la porta che adatti estrema solamente formale o peggio formalistici il rapporto posto al tema la porta a forma di stato favorevole
A Repubblica italiana una forma di squadra di cui il sistema di governo e funzionale punico funziona
O a quella qualità che rappresentava dalla proporzionale tutto tutto corretta questa stiamo nascondendo come che non abbiamo neanche la proporzionale pura
E quindi vorremmo andare verso una riduzione ulteriore e però dobbiamo dare contenuto nella Costituzione
Io ricordo che negli anni settanta
Persone certo non formati culturalmente sul piano accademico fortunatamente andavo dicendo che la la democrazia democrazia politica economica sociale e lazzo di tutto questa l'articolo tre della Costituzione
Fin troppo ripetuto una formula deciso questo sarebbe uno strumento non di facile identificazione di nulla
E tuttavia alla base il problema dato aspetti ora trasformazione fondamentale chiara e consapevole
A questo proposito
Bene bene Ingrao ha fatto a precisare quando Pasquino riunione preparatoria sembrava sollecitarci anche questo incontro potesse essere un luogo decisione non lo può essere professata con lo statuto del cede foto dello Stato indica i caratteri di un un compito che di contributo allo sviluppo di una teoria che sia di tipo democratico la prospettiva del trust delle trasformazioni ordinamento giuridico e quindi ed è il senso della discussione aperta ampia non vincolante non c'è dubbio ma certo significativa di una storia che nasce dalle relazioni e già del presidente in grado novecentottanta
Dal documento di una segreteria di
Il megastore responsabile e che ora ricordato
Modo pertinente Fabio Giovannini be'solo due documenti che fissano carattere della Costituzione come punto di riferimento di tutto il senso di una battaglia che nasce da quarantasei
Si sviluppa poi fino al
Fase in cui è avvenuto l'impatto
Io dico che la questione più importante nella relazione
Così complessa io non voglio fare quello che dicono ricchi e per poveri sono solamente di fare si dice un complimento
Edifici a favore l'azione come questa in questa fase un po'per la Regione che anch'io dico che devono essere dotarsi di questa discussione l'onorevole coglie il punto che fa parte di tutto un dibattito teorico non con un compiuto
Cioè qual è stata la causa della crisi
E di quella che altri chiamano sconfitta che non non voglio chiamare sconfitta ma non per un volontarismo
Qualunque perché a mio avviso se lo si fa all'Anas di cosa è successo dalle settanta si finisce per liquidare anche involontariamente la Costituzione e non si sa che cosa significa riforma istituzionale dal punto di vista della Costituzione per quale Costituzione
Io voglio sapere da quale Costituzione pazzesco e sono ancora in questa Costituzione e se eventualmente vada un'altra Costituzione che non è la seconda Repubblica reazionario
Voluta da Gelli domicilio
E non sono disposto nessuna forma di discussione seminariale in cui concedere sul piano dell'analisi
Fruste aumento puntuale sospetti cosiddetti secondari quando invece concedo tutto sul piano delle dive strategica o il punto chiave è quello che è successo negli anni settanta
E qui se lo sentiamo in grave abbiamo un chiaro riferimento dobbiamo perdonare questo
Differimento perché in Italia non solo i giuristi l'ho detto in altre volte che hanno saputo dare contributo alla lettura costituzionale sono stati soprattutto dirigenti politici di ispirazione marxista è cominciato gli atti
Però il problema è questo
Che costituzione e contributo
Che è stato fatto dato su questo piano proprio da Ingrao perché è stato formativo anche della cultura giuridica vorrei sottolinearlo questo però giustamente poi si tira indietro quando dice mi trovo in mezzo di cultura ma
E questo è un altro aspetto strada principale che c'è questa linea che nasce da una dirige divenuta un compito direzione politica con l'asse strategico Togliatti dico
Quindi anche grazie femmes sullo sfondo ci sono le integra
Allora la questione è questa per come si presenta l'impatto dalle settanta
E si sono due letture
Cotture ha riportato quella che tende a prevalere
è successo
è quasi una cosa magica
Così come viene riportata non da tecnico da chi fa questa interpretazione è successo nell'economia qualcosa ha travalicato e poi di conto ci troviamo l'oggettività di impresa che dominante
Ingrao aveva fatto una lettura diversa sempre estremamente critica
Poi dirò perché a un certo punto diventata ipercritico
Critica che ha cercato di cogliere i limiti una discussione che è stata del Partito comunista
Che parzialmente potevo coinvolge Togliatti in ogni caso non ha coinvolto gli altri dirigenti politici pronti correttamente voglio Politano cioè quando molla stata puramente alla macchina
E quindi serve l'aspetto amministrativo opportuno cittadini mentre la statua è un rapporto sociale quindi se lo si vede il rapporto con l'economia e col capitalismo pubblico o privato lo sappiamo cos'è la stanza
Questa stato las che ha contribuito alla formazione di militanti non solo intellettuale ma di larghe masse militante per la lotta della trasformazione in senso socialista nella linea della via socialismo che oggi qualcuno poi abusivamente dice che allora voleva essere socio di cui non sono stato questa interpretazione di comodo polemico chi la fa la tenga per sé ma è falso sì questa è stata l'impostazione ognuno lotta dove si trova
Ma nell'internazionalismo nella prospettiva che potesse essere indicato una nuova strada che vale ancora proprio perché caduto all'esterno e allora diceva oggi non c'abbiamo tutto scritti
Ma le cose sono complicate nel passaggio tanto ottantatré certo processi reale la restituzione capitalistica le forme di informatizzazione ma Ingrao non ha mai detto informatizzazione
è stata emessa devastante sono tanti altri tuttavia è vero che i processi sono stati oggettivamente tale da farsi scoprire cioè il movimento democratico non aveva più la forza l'impatto qual è il punto che a mio avviso diventa preoccupante per le risposte specifiche istituzionale anche in questa sede sulla questione presidenziale fortunatamente
Non c'è tanta difficoltà ma in grave ha già anticipato nettamente la critica nella relazione al mille novecentottanta
Contro presidenzialismo e contro la separazione esecutivo Parlamento che è un'altra cosa è più importante del presidenzialismo cioè la tesi del maggioritario
Allora dov'è che nascono i problemi che mi preoccupa proprio in questo luogo con questa cultura
Dopo alla convegno chiusura convegno sul giurisdizione e Ingrao ha detto che la Costituzione poco tenuto conto di tutto in questi processi con una lettura retroattiva
Quindi una certa libero voglio mettere in dubbio questa legittimità venti reinterpretazione
Visto che la Costituzione nata morta e ch'è morta contemporaneamente del quarantanove perfetto dall'ingresso il Patto Atlantico
Comunque con tutti i significati profondi ecco che qui dico che diventa ipercritico
Per usare il termine
Differenziale lasciano critico
Perché mosso dalla preoccupazione che lecito
De perdente come si dice
Ma io non lo chiamano sconfitta dico perché
è chiaro che sente di fare una presenza di più densa potremmo dire letture
Ecco con la conseguenza grava però potrà nella retroattività perché allora tutto quello che abbiamo compiuto prima fino a settanta perderebbe
Forza di legittimazione ecco il podio pongono due questioni prima se le costituzione formale solo la forza di legittimazione io dico sì
Tant'è vero che essi che anche oggi in quello che oggi è noto che le che Rodotà ha sottolineato che è un processo di delegittimazione in corso della Costituzione almeno i giudici ci salva
Perché perché c'è la legge perché c'è la Costituzione allora costituzione e ciò che formalmente non è vero che sulla forma è forma di contenuti e tutto il che assegni il mo'basta con questa teoria del diritto che il diritto sulla forma rientra contenuto e soprattutto Costituzione programmatica come la nostra Bobbio dovuto cambiare Teoria generale
Scoprire che c'è la funzione del diritto non solo strutture
Ecco allora che cosa voglio dire con questa rilievo sulle difficoltà che si trovano a essere così netti contro le proposte in corsa anche contro la linea sbagliata del segretario Partito comunista
E il fatto che noi coprendo
Con l'analisi secondo cui ed a quarantanove che non esiste la Costituzione andiamo a coprire la destra comunista
E cioè non me lo mettiamo in evidenza che c'è un concorso di causazione settantuno siamo passati certo che prima ancora e primario la forza capitalismo che è stato sempre contro la democrazia ma vogliamo sottolinea che istituzionalmente è contrario perché capitalismo alla democrazia
E quindi della fatto sul gioco
Poi ci sono state le forze reazionarie culturale nella destra democristiana
Hanno agito regnante sessantotto sessantanove
Fece professor galeotti che le tesi che dice Barbera maschi deciderò che invece va bene
Quella notizia
Ma già da un'ora perché c'era sessantotto perché c'era sessantanove dicevano che bisogna limitare la democrazia
Maranini c'è un saggio di di Ingrao che non è Massa e potere che io reputo che sia stato male escluso via fax la raccolta che è più importante del sessantatré sulla crisi restrizione a presentati dove c'è un attacco precisa Maranini è oggi e Barrera che giustamente noi lottiamo insieme nella prende forma stato sul tema del referendum è vero o come la società si pone contro contro il limite sistema politico
Ma insomma la partitocrazia nella cultura di Maraini e ingrata in questi lamenti in una fase nella quale tuttavia è partito non avevo eviti degenerativi viaggiavano raccolta solo punti essenziali per cui non si può fare un discorso di destra fa un discorso di sinistra
E allora ecco che nel punto grane settanta si è persa un concorso di causa la destra comunista concorso e allora il processo di lettura deve partire dal centro sinistra io vi ho chiuso
Il centrosinistra il punto non risolto tra la base teorica
Che dato agli atti
è stato impostato con la chiarificazione che si apriva sinistra partirà un nuovo processo verso la trasformazione non per la stanza dei bottoni
è il Partito Socialista è entrato per la stanza dei bottoni e i socialisti e comunisti sono divisi su questo ma la destra comunista era contrario l'interpretazione che partiva già da Togliatti e che Ingrao poi ha sottolineato meno negli anni successivi di come si deve intervenire sul processo tutto economico con un ruolo dei comuni o ruolo delle regioni che ancora non c'era qualcosa il sindacato ecco tutto quel processo insomma
Di democratizzazione che la costituzione formale fissa però che non hanno costi solo materiale di destra controlla di sinistra che volta a volta giocano elasticamente in modo invisibile e secondo l'interesse intellettuale di chi ogni volta con interpretazione vince una costituzione materiale o formale e lì
Sensazioni
Per la costituzione formale avvenuto questo e vale la pena sono state a Schio nel Partito comunista e anzi sono leggibili grazie ai processi di crisi o di crescenza
Per chi di noi ritiene
Che
Escano quelli che sono contro il Partito Comunista rimaniamo a fare comuniste possibile rilancia la battaglia ma a destra comunista c'era ed era armata di culturalmente Ingrao ha detto ci sono culture ecco queste due culture partono da allora
Allora la cultura contra la programmazione nuclare economica e non una politica dei redditi in nome di un piano a medio termine nella scissione tra intervento immediato intervento strategico che Napolitano ha sempre sottolineato è una delle componenti di quella che allora io ho chiesto chiamare spunti perché ora so che questa significato arretramento contro l'avversario al quale si stava cominciando a dare dei colpiti sono stati chiamati spezzoni
è un dibattito Luigi Berlinguer proprio in una tavola rotonda sulla questione comunista settantaquattro
Lui attaccò che forse lo spezzone io disse che altro spezzone qualche sindaco
Se non siano primi coloni di quelle che Berlinguer poi chiamava limiti socialismo adesso personalmente linguistici ma quello che conta è che si sappia qual è la qualità delle menti di spinta per che cosa allora chiudo su quel punto
Da quale Costituzione io dico intanto questa Costituzione c'è dunque conservare
Sono stati fascisti a chiamare conservatore quelli che dipendono costituzione o dimenticate
Quando lo incontravamo un amuleto Susan diceva queste della posizione rigida siete conservatori
Accetto diciamo così nemica l'odissea nel sesso
Gioco del linguaggio vedi conservatori questa partita perché la condizione per essere poi comunisti
E viva tradizione machista di regola come diciamo per la sinistra rivoluzionaria l'uso sinistra diventato ormai deteriori su tutti i sistemi sui sinistri
Sinistra parlamentarista questa no sinistra rivoluzionaria lusso democratico evoluzione socialdemocratica senza la lotta armata non so perché dovevo da precisare queste cose ci obbligano a precisare queste cose
E appunto la scelta dei linguaggi quindi per la sinistra Euro prostituzione in che modo
Ecco c'è attorno mettendosi a fare discussioni tavolino
Weimar
E nata a tavolino
Adesso non voglio semplificare valgono in caso non può essere la costituzione di giuristi non può esserlo sto peggio non può essere un'incursione
Incostituzionale nella costituzione formale che dice
E quindi bisogna già di crisi io ho condiviso nel senso che il pool cottura se ne ho parlato del processo costituente poi un articolo gru farlo fatto su questo punto ma non per i significati
Che poi oggi criticava Rodotà ma rimane importante l'intuizione su cui lavorare
E che fa oggi vedere criticamente i referenti Éomer una dispiaciuto affatto l'esito di questi riferendo a causa del fatto
Che si vada un'analisi critica sette ferendo è un modo con cui altre formazioni ristrette agiscono come parti di ristrette pur mo'oppure un un obiettivo diverso
E perché referendum con le vecchie democrazia
è un vuoto passivo può meno passivo melomane che la gente ha diritto di non votare
Non so io ho votato questi tre referente divennero contro a questi varava precisando che se la anche anche se dice il voto è segreto e non è detto che sia giovedì già è
Del destino saggia sospetta no no no no assolutamente ebbe a non fare questa cosa se no sono insieme a a Barrera uso mi dispiace usato termine responsabile mi occupo non a caso dei problemi di che vanno sotto il nome Democrazia diretta perché a me interessa riqualificano le istituzioni rappresentative a partire dal popolo
E allora c'è bisogno che ci sia una vera autonomia
E nel convegno che abbiamo fatto a Perugia Ingrao ricorderà che io sottolineando questa differenza che forse va solo lessicale qualche volesse profondo significato democrazia di base e democrazia diretta abbiamo bisogno di democrazia di base che si armi di una forza per la quale cambio dei partiti e si usino anche le ferendo se quando questi possono concorrere alla varietà di formule che possono avere attenzione però se mettiamo propositivo in questo momento la città spenta
è lui che lo vuole positivo
Sì ma non è detto che sia solo quello craxiano ma intanto la situazione
Il pessimismo di Rodotà la condivido tutto Cordoba quand'è che si lamenta dall'alto del suo seggio e con gli strumenti intervento che riesce a trovare che qua non si può scrivere produsse liberamente abbastanza più
C'è la censura interni ci sono e dice che qua sta andando veramente rovina sistema costituzionale io sottolineo costituzionale dal politico perché questa fu l'ideologia e minuta un poco con la pretesto di arricchire le conoscenze annebbiarci alle conoscenze
Di fondo perché il sistema costituzionale più generale quello politico
I fatti che se ne importa del ceto politico alla fine ci interessa salvare democrazia poco e tutti i suoi interessi Occhiuto davvero su questo punto su quale traiettoria andarci torture vuoi fare proposte come dicono tutti così
L'UE e prese non è mai quelle fa una proposta
Io l'ho fatto da giorno di Cernobyl proposte e naturalmente siccome non interessa regole anche preso in considerazione ma io continuo perché luogo lavorazione intellettuale quella termica Solaro testimonianza
E cioè io ritengo che la strada non è il referendum mese nell'iniziativa popolare in sé ma è certo a partire dall'autonomia politica reale dei soggetti che possono essere anzitutto i movimenti e io nella in un pezzo di carta che è un progetto presentando il dibattito sulla questione femminile ho colto l'occasione per fare quello che a mio avviso momento femminile rappresenta se una forza reale vuole solo sesso
E anche se importante
E cioè che solo un movimento e quindi morì mentre lo diventa soggetto costituzionale io sono disposto alla proposta costituzionale di modifica l'articolo uno che ci metta in movimento insieme ha portato le parti
Tenuto conto peraltro che quando oggi conosca parlato temo quarantanove è stato facile russo leggerlo perché ha parlato di continuità nel significati negativi di questo continuismo
L'articolo nove collocando partiti nella parte non istituzione della Costituzione
E dice sottolineando significati sociali ci obbligano a riprendere un significato diverso da quello che certo si è accreditato ossia spedì dal nella forma di gestione della politica e quindi si tratta di usare una formalità vedo che colleghi popolo sì è un proposta di sei proposta legislativa
Cioè in sede di proposte di referendum con le forme organizzati istituzionale assembleare contro l'esecutivo chiudo su questo la battaglia deve esser contusi
Io ricordo che perché certe cose ci arrivo primo per feeling Falco intelletto e quando Ingrosso sottolineava abbiamo bisogno di un Parlamento forte un esecutivo forte io
Mi chiamo
E Nicchio è sempre più perché non potevo capire io che non concede niente te praticamente neanche per scherzo
Faceva
Così Napolitano si calma qui e ci accetta un pochino sentenzia assemblea per un esecutivo forte perché sennò come si fa ma non è vero che si può dirigere solo con l'esecutivo
E in ogni caso alla condizionandolo seduti
Perché ha finalmente lo vogliamo capire se la gente non capisce se è vero messo in ogni caso che ci sia incomprensione dei testi reperendo come quello che ci sta allora va be'forse perché se l'avviso Visa attiviamo all'idea che loro posso sapere gli oggetti del della funzione di direzione politica
Tutti dicono non è compito mio per piacere segreto
Vede il problema è questo di spostare togliendo potere all'esecutivo
è così che si cambino i partiti quando la segreteria elettrici implorava pietà telefonare NASA che all'assessore né amministri & depotenziata essere intorno ai numeri per Ronaldo ristrette finalmente pronte comitato centrale parti va così da sindacati della CGIL quando contano finalmente Lele il sindacato territoriale e commentate
Direttivo da CGIL non conta più niente perché seguano perché nessuno vuole seguire
A tutti dispiace seguire diciotto sedici se la compagna se eseguiamo tutti penso che l'esecuzione vuol dire proprio fatto brutto materia
Indegno esecutivo significa sorge la funzione applicativa sempre politiche a questo abbiamo bisogno di arrivare
E dico l'ultima cosa
E come si fa a fare iniziativa popolare davvero Garocchio
Chiedo sia nei limiti con cui è stato sperimentato persino in un caso forte come senso sessuale
A mio avviso
Sono farneticazioni personale ma a mio avviso bisogna fare un'elevazione di soggettività politica di tutto il territorio
Più che le Regioni anche i anche i comuni
Perché un popolo
Ci sia rappresentata cinquanta mila firme lo sapete conto al protocollo del nove nasce l'idea sei casomai facciamo rese dei popolari
E ci sono anche quelle verticistiche
Io ho partecipato elaborazione di un progetto di legge Dio popolando scala del sindacato ma chi ha fatto tre persone
Bisogna veicolare proprio dentro un sistema di relazioni che cambiano l'assetto istituzionale dal basso è piuttosto vero su questo bisogna fare poté dal basso
Che lo sia demagogica
E possibile purché istituzionalmente nel filo vetro pensiamo a questo punto va alla pieve cambia la Costituzione altrimenti meglio lasciarla come perché la condizione comunque in materia democrazie elitarie
Grazie a Salvatore l'albergo non solo perché
Non solo perché perché le cose sempre molto interessanti che diceva perché ha un grande merito che le dicevo un grande schiettezza senza mezzi termini insomma
Io voi non l'ho interrotto perché lui adoperato Ingrao contro Ingrao la cosa diventa oltre con complessa è un po'malizioso va bene adesso pregando tutti quanti
Di stare un po'così ragiona in termini diamo la parola Fabio Mussi vediamo che pure l'uno dopo l'Ingrao contro Ingrao oppure d'obbligo
Vorrei provare a non usare nessuna contro nessuno
Potremmo Lima
A un formale di
Ne intervenire dopo aver sentito la relazione cotture cotture ha rivendicato credo a buon diritto
La funzione del CRS nel rinnovamento della cultura politica del PC
Intorno ai temi decisivi di una teoria dello Stato
Dell'analisi e conoscenza dei sistemi politici di uno scavo intorno alla questione democratica
Quindi non è per ragioni o formali e diplomatiche che voglio sottolineare la legittimità alla giustizia di questa rivendicazione io
Non potrei dichiararmi d'accordo su tutto quello che ha detto couture o sulla quantità veramente grande di proposte che in questi anni sono usciti dal lavoro CRS
Ma voglio dire che l'impulso dato si è sentito
Fortemente positivamente
E stamattina sia pure all'interno di un contesto critico Vacca proponeva uno sviluppo di collaborazione tra i centri a partire da un terreno tematico che qui è stato presentato
Che io trovo una proposta da da lavorarci sopra
Negli anni Sessanta
Bobbio che qui è stato evocato ora d'albergo
Aprì una polemica una discussione che coinvolse molte le nostre forze
Intorno alla teoria marxista dello Stato anzi intorno ai vuoti alle assenze di una prioria marxista dello Stato
Non un difetto un incomprensibile vuoto soggettivo di Marx
E di chi venne dopo ma effettivamente la sottolineatura
Di una questione che allora vedevamo scarsamente oggi vediamo credo meglio di un limite teorico
Che già dentro Marx dentro il marxismo Marx il marxismo che io ritengo essenziale non solo alla comprensione nel mondo contemporaneo
Ma le rifondazioni della Regione di una sinistra moderna ma di un limite teorico
Sul tema della democrazia e un limite politico del Partito Comunista Italiano
Limite che mi pare
Stiamo tentando di superare in questa fase limite che non riguarda la sua democraticità come qualcuno dice
Democraticità a prova di bomba si è visto quando le bombe sono scoppiate davvero in questo Paese non solo metaforicamente
Ma il modo limitato ettari attivo
Con cui nella visione della sinistra italiana ed anche della sua parte comunista nella sua visione generale sono disposte via via
Le conoscenze le idee intorno a quella che i grandi cervi e chiamato in senso lato la vita statale
Intorno alle forme
Qui invece sono d'accordo con d'albergo che sono forme di un contenuto e non solo astrazione di contenuti alle forme politiche e istituzionali
Non mi sento di sottoscrivere concrete risposte date pare in grado per cui non voglio metterlo contro se stesso per comprendere il CRS ma riconosco mi riconosco in gran parte delle domande che sono state formulate
E questa è stata la grande azione grande lavoro importante
Fatto per circa
E ora in questa occasione provare a dare un contributo toccando
Tre punti
In parte estratti a relazioni ecco Turrin parte
Che ci sono stati messi tra i piedi dalla
Vicenda politica anche più recenti
Il primo riguarda la questione dei referendum
Valore crisi di un istituto che non è vero ecco qui
Farei un'osservazione
Come ha detto couture richiesta entrando nell'orbita dei partiti venendo dal fuori orbita dei partiti perché anche nei primi e più impegnativi referendum degli anni settanta divorzio poi la porto dai partiti sono stati fortemente Inca
E lo sconto referendario ha pienamente coinvolto l'universo politico e dei partiti
Siamo di fronte a un episodio recentissimo quello di
Domenica e lunedì tre quattro giugno tre referendum falliti
Perché credo che la ricerca del perché di questo fallimento sia importante se noi vogliamo
Mettere in valore il referendum e tirarlo fuori dalla crisi che effettivamente attraverso
Non c'è dubbio che sono aspetti come quelli che diceva ora Cecilia Assanti la complessità dei quesiti rispetto all'idea di estrema semplificazione contenuta nel seduto referendario
E anche probabilmente la la progressiva impropria applicazione
Che cosa decidevano questi referendum ma che cosa decidevano anche
Il referendum dell'ottantasette per esempio sul nucleare e sulla responsabilità civile dei giudici
Decidevano che su queste materie e in una chiara direzione di risposta naturalmente il Parlamento era chiamata a decidere
Non c'è dubbio che si tratta di referendum abrogativi perché questa è la forma qui compare
Il referendum dell'anno scorso ordinamento
Usati come quasi propositivi
Badate che un effetto propositivo c'è c'è stato c'è terzino nei referendum falliti
Su caccia e pesticidi il Parlamento che non aveva alcuna intenzione da tre legislature ha cominciato a discutere
Cioè ha accolto una proposizione dal momento che si è messa in moto la macchina referendaria prima di allora nessuna proposta aveva fatto un centimetro di strada parlamentare
Però anch'io penso che i referendum usati in questo modo nel rapporto tra Botto e decisione
Il rapporto voto decisione sia eccessivamente immediato
Cioè il voto comporta uni un input sulla decisione di secondo grado tant'è vero che eravamo al sessantacinque per cento all'ottantasette quindi con un crollo di partecipazione
Per quanto sulla responsabilità civile dei giudici ci fosse stata una una schermaglia e persino una guerra tra forze intellettuali e politiche durata mesi e nonostante che fossimo all'indomani di Cernobyl
Un sessantacinque per cento che crolla al quarantatré tre quarantatré cinque di questi referendum
Come valutare questa astensione
Legittima come comportamento degli elettori certo voglio accogliere punto di Rodotà però vorrei richiamare gli amici e compagni a questo dato
Nell'ottantasette furono sufficienti a far passare il quesito terzo sul nucleare diciotto milioni seicento mila sì
Nel mille novecentottantaquattro furono sufficienti al Governo per imporre il decreto sulla scala mobile e al seguito di quello una politica economica e sociale di lungo periodo diciotto milioni trecento mila sì
In questo mille novecentonovanta diciotto milioni e duecentoquaranta mila sì
Non hanno Effetto cocente
Cioè siamo di fronte ad una sorta di diritto ineguale
Perché la quantità del consenso raccolta è costa
Ora a me pare che i referendum abrogativi così come si sta nell'ordinamento presuppongono con le regole date che i giocatori accettino gioco del sì e del no
E noi abbiamo iniziato con le reperendo una partita a scacchi che si è conclusa Pinto
Per la strada si è inserito un terzo giocatore che poi era il secondo giocatore il giocatore dell'astensione
Se si ritiene che la cosa non sia illegittima
Però non c'è dubbio che Vieri vedere le regole del gioco che contemplino anche questo dato uno
Referendum propositivo sui testi non di tipo plebiscitario come la inteso di finalmente il PSI
Revisione della quantità di firme necessarie dalla soglia ma minima da cui partire si può discutere questione del cuore
Se forse non si può accettare l'idea semplicemente di abolire il quorum
Però l'idea che ha formulato Pasquino di una valida del referendum nel rapporto tra risposte abrogative e aventi diritto
Città Olga diciamo così come ha scritto Bobbio a chi chiede il sì anche la richiede la la prova di validità del referendum sia DS né quello che porta non solo la maggioranza relativa dei siti ma quell'assoluta devota
Credo che l'esperienza del tre e quattro giugno ci porti a difendere l'istituto perché vedo un attacco frontale all'istituto in quanto tale anche la nostra discussione interna
Ma questa difesa dell'istituto si può fare se si va
Ad un cambiamento delle regole referendari a me pare che il referendum in corso
Su cui si raccolgono le firme si al referendum importante
Il cui oggetto un
Parziale tentativo di risposta al problema che è apparso con il referendum fallito
Cioè la capacità e la possibilità del Parlamento di rappresentare e di deciderà capacità di rappresentare chi è in calo e capacità di decisione che in caduta verticale
Vorrei come secondo punto di riflessione proporre collegato ai referendum
Il tema dell'ambiente come oggetto di particolare interesse in rapporto alla discussione politica istituzionale che qui si sta facendo
Io penso che il tema dell'ambiente contenga una potentissima carica critica non sia il capitolo di un programma di riforme
Perché tocca contemporaneamente un insieme un sistema di caratteri dell'economia della Società delle tecniche delle forme di vita
Che sono poi ridotti all'essenziale quel mondo uno con cui concludeva la sua introduzione
Cotture nell'introduzione parlava della riduzione del tema del governo come una delle tendenze di questo di questo dicembre
è una riduzione con cui non è impossibile fronteggiare situazioni in cui si afferma domina l'economico corporativo
Ma con questa riduzione è impossibile fronteggiare le grandi questioni dove la chiave la complessità non l'economico corporativo
E l'ambiente è una delle grandi questioni della complessità
Dove si combinano fattorie campi dall'economia e comportamenti individuali
Dove le dimensioni nazionali si interno in quelle sovranazionali e planetari e dove si introduce un altro vettore dentro la decisione politica il tempo
Perché se devo valutare la questione ambientale per esempio in economia gli si chiede quanto costa
Un impianto no fabbricate conosce una produzione devo inserire fattore che tempo cioè i costi dilazionati dell'impatto ambientale per valutare il costo economico effettivo
Per esempio nel costo e centrali atomiche non sono mai stati inseriti i costi del De commissioni che sono come si vede dai primi esperimenti quasi pari a quelli dell'installazione di centrali medesimo
C'è il fattore tempo non solo sui costi ma su cui gli attori sociali
Su chi ha effettuato una scelta
Una due tre quattro cento
Mille o infinite generazioni future sia una scelta produce effetti irreversibili
E infine le scelte di politica ambientale come le più bisognose di una ricchezza di informazioni
Una questione complessa di massima complessità come quella ambientale richiede esattamente sistemi politici e istituzionali nonché riducono ma che accrescono la loro complessità quindi capacità di decisione informazione
Governo efficace controllo trasparenza democrazia
Catena decisioni coerenti luoghi decisioni plurimi fino al Governo mondiale
Stabilità del controllo e delle procedure di applicazione delle decisioni
Cioè è una delle grandi questioni da cui viene fuori riemerge la questione del governo istituzionale al suo massimo livello di complessità
E quindi io raccomanderei anzi credo che ci saranno iniziativa presto
Di mettere i riflettori sulla questione ambiente dalla dalla quale sgorgano tante altre che discutiamo qui oggi e infine
Una
Breve riflessione su una parte più direttamente politico
Quella che cotture brevi nella sua relazione collegava e tentando anche di storicizzare alla nuova fase che si è aperta
Su scala nazionale su scala mondiale
Io credo che abbia ragione ecco Turri la dove dice nella sua relazione
Il capitolo numero uno del programma fondamentale di fatto del PC è stato per un lungo periodo
Quello dei compimento della democrazia
Della realizzazione del patto costituzionale
Dell'applicazione del contratto costituzionale
Quella fase che
Berlinguer definì una volta collegando alla proposta del compromesso storico della seconda tappa della rivoluzione democratica antifascista
Nel mondo bipolare
Abbiamo fallito su questo
Ci abbiamo provato che ci siamo trovati in una situazione storica dove termine andava mutando
E la seconda tappa non è stata innescata io credo Donofrio che la DC non possiamo autoassolversi
E annegare una sua responsabilità nel nel mondo bipolare chiede detta le regole
No c'è poiché il mondo bipolare una specificità italiana
Ed una permanenza di potere politico quello democristiano che ha portato ad uno stadio di particolare Chris
La democrazia e il sistema politico istituzionali italiani più che altro
La sinistra non ce la fa
Alla fine degli anni settanta dopo il governo di solidarietà e fallito quell'esperimento
Credo vorrei dire anche ad albergo che ai nostri occhi è balzato il fatto che l'orizzonte del compimento della seconda casa
Della realizzazione costituzionale non era più sufficiente
A comprendere la quantità di questioni vecchi ereditati nuove che avevamo sul tappeto
è apparsa per un attimo una possibilità per la sinistra italiana
Io voglio ricordare quel passaggio che è stato però un imbuto stretto stretto sia subito chiuso alla fine degli anni Settanta quando nel partito socialista il tema della grande riforma della governabilità congresso di Torino mille novecentosettantotto apparve sotto la veste della proposta dell'alternativa che rapidamente diventò
Alternanza poi pentapartito e la via di fuga del PSI da una prospettiva della sinistra per la sinistra e quando però contemporaneamente il compromesso storico la grande richiede grande travaglio del Partito Comunista portò al passaggio dentro il quale ancora siamo
Mille novecentottanta ottantuno il tema dell'alternativa
Ci fu un momento in cui la sinistra poteva trovare un dialogo che non ci fu più cui questi movimenti incrociate
Potevano incontrarsi
Abbiamo fatto la parte degli attori e protagonisti del film incontrarsi e dirsi addio perché noi rispondemmo con il cinquantun per cento non si governa i socialisti risposero
Con una rottura della prospettiva di sinistra e con un avvicinamento alla democrazia cristiana che ormai da dieci anni segna
La vita politica italiana anzi che se io rapidamente la grande riforma diventa la proposta secca del presidenzialismo che sembra ora sia in fase di correzione ma dovremmo vedere
E per il partito comunista questa prospettiva politica sul piano sul terreno delle strategie istituzionali
Ingrao lo sa bene perché anche CRS deriva in parte da quest'
Vuol dire una grande afasia
Un decennio in cui non abbiamo detto praticamente nulla
In cui non abbiamo fatto Alciato nessuna proposta dico il Partito comunista sodo recentemente qualche proposta ha cominciato a farsi a strada e diventare se non patrimonio di tutto il partito patrimonio di una parte dei paletti
E in questa difficoltà oggi
Esattamente ci troviamo
Mentre accadeva questo in Italia in questi anni ottanta in questi ultimi anni ottanta
Altrove accadeva letteralmente il finimondo cioè un cambiamento
Radicale altrettanto radicale
Di quelli visti alla fine delle due guerre la prima e la seconda Rizzo
Che ci ripresenta grandi rischi ma anche enormi potenzialità liberatorie
Non c'è una storia un destino
Che ci porta inevitabilmente da qualche parte
Da qualche parte ci porterà ma dipende dalle scelte che oggi faremo una storia non segnata come pensavamo una volta da sue interni stringenti logiche e questo finimondo ci obbliga credo
A cambiamenti radicali se vogliamo mantenere
Delle chance prima di tutto per ciò che abbiamo rappresentato rappresentiamo
Come grande forza della sinistra italiana ed europea
Se non si vuol diventare
Parlo come movimenti come partiti politici come espressioni politiche della sinistra dei nobili anacronismi se si vuole essere fa parte protagonista di quei processi costituenti
Di cui parlava
Cottura
Per questo io sono di quelli che ha ritenuto un
Balzo importante della cultura del PC il diciottesimo congresso dove molte delle cose che discutiamo cui già hanno cominciato a confluire che sono di quelli che ha ritenuto coerente con quelle scelte di cultura politica di programma
Quella compiuta più radicale scelto con l'ultimo congresso il diciannovesimo
Di Bologna
Scelta che non penso debba perversi nella nebbia
Debba mantenersi quella come il il il fulcro razionale politicamente forte di come ciascuno si disloca ma penso anche questo voglio aggiungerlo come un'ultima osservazione
Che detto questo c'è una discussione
Sui contenuti
Sui programmi
Sui caratteri di una politica di sinistra per l'oggi e per il futuro
Una discussione nella quale ciascuno debba potersi sentire libero
Senza obblighi di particolare appartenenze che non siano quella la verità delle cose alle opzioni che si compiono in rapporto ai contenuti
E ai fatti credo che se riusciremo anche sulla base di appuntamenti come quello di oggi è importante riaprire questa stagione di maggiore libertà nel confronto programmatico interno
Potremmo dare un contributo a
Superare un certo Gello
Che abbiamo sentito in questi mesi è chiara
Certamente pesato su ciascuna bene grazie mossi mi sembra che la discussione si sta davvero allargando perché cultura lo specifico strettamente istituzionale mi pare che stanno venendo fuori anche ma già c'era nella relazione dei couturier sia letture dei del Ventennio una serie di punti
Uscì e tornato sarebbe molto interessante
Approfondire anche la discussione così è stato appunto l'inizio proprio di questo decennio il passaggio
Fino poi problemi anche di attualità politica molto incalzante come quelli che ponevano Mussi ricordava riprendeva musica era concluso
Abbiamo ancora molti iscritti a parlare
Vedo che c'è molta carne al fuoco Barcellona toccate
Intervenire a questo punto la nella discussione è sempre difficile
Forse perché come diceva Ingrao i temi sono viva dati
E gli appunti o le cose che uno aveva provato a scrivere sulla base della mera interna intitolazione del convegno appaiono sempre meno adeguati
Quindi proibito il ragionamento
Cercando di stare dentro la relazione il dibattito
E proverò a a partire dall'ultima cosa ascoltata cioè dalla prima Caretto Munzi
Il ricordo di quel dibattito sullo stato
Io sono convinto che che che questa di oggi è una situazione che permette di mettere alla prova proprio quella discussione in particolare
Non solo la valida teorica ma anche la fondatezza storica della teoria liberale democratica ho detto o meglio da te teoria liberale la democrazia
Io non credo infatti che fosse una cura e giustamente lo ha detto Mussi ma penso che e in una delibera Ale
Della democrazia che risolve la democrazia in procedura ogni
Socialista e socialdemocratico europeo
Il tentativo cioè non è un caso che Mortati in uno dei dei suoi testi di diritto costituzionale
Poneva lo stato sociale in alternativa allo Stato liberale e in una sorta di continuità per lo meno teorica con la tradizione marxista
Un tentativo dicevo lo lo tutto ad oggi all'esperienza socialista di mettere in campo un polo antitetico conflittuale rispetto a una teoria puramente liberaldemocratica cioè procedurale del governo della società una teoria in cui emerge viene fuori il tema della giustizia dell'equità la questione sociale
La quale non può essere risolta mai non formula procedurale ma caso mai dentro la procedura articola come che Prodi nota abbiamo anche un conflitto sui contenuti
E proprio nel tenere unite queste due
Fasce la faccia della delle regole la faccia dei contenuti che si è caratterizzata tutta la storia e l'esperienza dello stato sociale di cui non stiamo parlando più
Ma questo discorso mi sembra utile perché ha una particolare verifica in una delle cose che osservava cotture
Contorni diceva nella sua ampia relazione che condivido anche come analisi delle fasi precedenti e su cui non mi posso fermare a lungo in conclusione che ci sono due strade
Del cambiamento due che l'hanno problema nel cambiamento al assume certamente una rilievo centrale che la forma del cambiamento non è neutrale di questo inviterò molto più avanti che comunque adesso ci sono delinea delineate due strade
La strada di un accordo tra i partiti c'è un accordo tra i piccioni gli attori politici
Della scena
Attuale dello scenario attuale è una strada invece che rimette in campo un il soggetto popolo ecco io non torno molto entusiasta del dell'espressione popolo verde su anche su questo tornerò
Come come non mi piace l'espressione umanità che non viene neanche a mare
Ma e non c'è dubbio che Colturi sottolinea una cosa decisiva che non è affatto neutrale stabilire chi decide la forma del cambiamento
E che in realtà dentro queste due alternative
Chiamare in causa il popolo poi vedremo la forma o andare a un accordo del tipo di quello profilato la Iotti orale di altro tipo
Definisce due modalità ma anche due esiti del cambiamento
Il primo è un esito di tipo contrattuale che non può non risolversi nella razionalizzazione del del sistema esistente perché tende a conservare gli equilibri di potere che pure rinnovando di nella forma in cui e consentito dal dalle condizioni storiche muta
Cioè non non arriverà mai a mettere in discussione gli statuti degli stessi attori che sono i protagonisti come come in un contratto di cambia la fine
Ne nessuno perderà mai definitivamente quello possiede lo scambio era in modo più quando e dove possibile con l'altro ma nessuno dei contraenti che annullerà mai
E la forma invece conflittuale che mette in campo i contenuti
Per la forma conflittuale del cambiamento il cambiamento mediante conflitto
E non è un caso che Coturi abbia richiamata a questo riguardo l'idea di referendum che abbiano significato di indizi su contenuti specifici
Ecco io se voglio pensare ecco che cosa che assomigli a questo che sto cercando di delineare molto rapidamente proprio nella parte degli anni settanta a cui anche Mussi faceva riferimento
Negli anni settanta in realtà si è innescato un processo di questo tipo di conflitto per per per costituire una nuova forma di rapporto di equilibrio tra gli attori sociali e non soltanto gli attori fuori
Penso Cometa da botto in quegli anni la questione della giustizia la questione dello Statuto dei lavoratori la questione regionale la qui la questione dell'università la questione per la salute cioè e erano tutti i i temi di ciò che rappresenta l'elemento caratterizzante di un blocco sociale o di un altro blocco sociale due modi di vedere l'università il sapere due modi vedere la salute due modi di vedere il lavoro
E naturalmente l'esito poiché era legislativo ma il fatto che lo produceva era è indubbiamente un fatto di tipo conflittuale
Non è appunto affatto neutrale nel procedimento che finì lì e queste secondo me la cartina di tornasole della della inadeguatezza teorica su questo punto specifico della teoria liberale
La teoria liberale infatti non è proprio in grado di definire il modo in cui si fissano le regole sul cambiamento delle regole
Intendiamo un bisticcio di parole ma è una cosa abbastanza importante con quali regole si cambiano le regole
Ora è stato dimostrato storicamente
Ed è stato oggetto di un convegno che abbiamo tenuto da poco con una bella relazione di Remo Bodei proprio su questo tema
Che le regole previste nel nel negli statuti o nelle Costituzioni per le revisioni non funzionano mai
E che si arriva sembra un punto in cui o avviene un fatto cioè scatenando processi reali o avviene un accordo per neutralizzare un possibile fare
Cioè articoli liberale non regge proprio su questo punto sul punto della possibilità di realizzare un'innovazione che sia già contenuta nelle procedure fissate
Ma non regge perché perché in realtà quando discutere le regole per cambiare le regole si discute di ben altro non si discute di procedure si discute in realtà dei fine degli obiettivi che deve aver la convivenza sociale si discute del tema dell'equità e della giustizia cioè si discute la questione sociale
Noi abbiamo rispetto a questo sperimentato finora due strade
La strada che
Verifica dei inesistenza di un accordo generale sul concetto di bene comune di bene pubblico
Che non riesce cioè a trovare universale sostanziale capace di reggere l'eccedenza delle diversità delle differenze anche i particolari che cito e la soluzione che si è sperimentata è stata quella giacobina e sappiamo che non è una soluzione da scartare
Pericolo pericoli che contiene perché inevitabilmente finisce con l'attribuire a un soggetto decisi decisore il potere di stabilire cosa è bene e cosa non ebbe
Ma l'altra strada che ti eseguita nell'esperienza
Teorica perlomeno di Berat alle e quella di rinunziare alla definizione di ciò che è bene anzi di metterlo fuori campo
Di togliere dal problema la questione democratica la questione sociale la coesione e la giustizia
Lo ha teorizzato di recente Ernesto Galli della Loggia dibattere se il gol su MicroMega
Finendo proprio espressamente che la democrazia non può che essere procedura indifferenza rispetto ai contenuti
E che proprio rispetto a questo carattere puramente procedurale non è neppure possibile distinguere tra innovatori e conservatori tra riformisti e reazionario
Che proprio i contenuti della giustizia non hanno niente che vedere che tutte le volte che si prova a mettere in campo la questione la giustizia e la democrazia subisce una violazione una progressiva
L'unica strada perciò sarebbe quello che la procedura che non può che essere il contratto
Ma a questo punto è facile dimostrare che questo non è mai accaduto storicamente che quando storicamente accade il contratto non è altro che la sanzione dei rapporti di forza
Il giansenismo è stato smentito dalla storia
Da Alberto non si deve soltanto verificare teoricamente
Storicamente si è realizzato il patto che nessun ordinamento sia e chi è mai modificato attraverso la norma che prevede il modo di produrre no ogni ordinamento che si è modificato egemoni modificato in base purtroppo fatti traumatici o a processi convulsi e contraddittorio
Il la teoria della
Democrazia come procedura come contratto è in realtà una teoria nella quale si dà per scontato che la forma giuridica di una forma indifferente
Ma la forma indifferente come dimostra l'esperienza è una forma che si consegna i rapporti di forza reale
Io dovrei prendere molto tempo per dimostrare in modo argomentato lo scritto Rimini a quello che ci saranno messi a disposizione degli altri quello che ho scritto anche in altre parti
Ma non c'è dubbio del resto poi lo stesso Galli Della Loggia finirà col riconoscere e ciò che elimini Aquilinia questa teoria liberaldemocratica è una teoria del del economica che si risolve nel mercato rivoluzione capitalistica è una teoria politica che ha il compito di continuamente riprodurre le condizioni della transito pranza attività e tanti esibita rendere quali sono infatti presupposti di questa teoria
Che tutti gli interessi bisogni umani sono commenti curabili economicamente
Sono cioè riducibili a questioni economiche
E siccome questo come ha dimostrato Karl Polanyi Minutolo Carlo Marx ma un'intera letteratura non è vero
Se non a patto di un intervento politico che li trasformi che li traduca interessi economici
Storicamente dimostrato che nessuna economia esiste senza una politica che la sostiene
E che c'è un intreccio molto stretto tra economia e politica
Basta fare due esempi no quando spieghi esplode riguarda la salute è lo stato organizzazione politica lo traduce in un fatto economico stabilendo un meccanismo compensativo che monetizzava saluto
Quando Didoni immaginativo gli handicappati o i disoccupati
Che non hanno accesso al mercato e che quindi non non sarebbero automaticamente immessi in questa generale negoziabilità degli interessi lo Stato interviene con un sussidio che finanzia il loro accesso al mercato
E cioè continuamente la politica che ricostituisce le condizioni dell'economia e in questo intreccio che si è variamente sviluppato in questi anni il diritto si consegna questi rapporti si consegna cioè messo a disposizione della forza dell'economia del potere economico del potere politico i quali hanno la disponibilità effettiva diceva l'altro giorno un giurista cattolico in questo e su come lui c'era Bodei e come la metafora di Benjamin dell'automa che gioca a scacchi
E il pubblico che guarda ammirato vedendo le mosse che viene compiuto l'auto
E dopo alla fine si scopre che dentro l'automa c'è un anno brutto che non si potrebbe mostrare in pubblico
Perché talmente brutto da non potersi neanche guardare e che in realtà è il vero attore che muove le pedine sulla scacchiera il nano invisibile e del resto
Galli Della Loggia lo riconosce e la crescita del PIL firme in questo stesso dibatte a cui mi richiamo
Beh Galli Della Loggia dice il vero cuore lo sa nello scrigno del della Libia teoria liberale ciò ancora quattro minuti
La la arriverà nome c'è un prepotente relatore dormita riguardano io geotermia dolorante la eccetera nell'anno Spigno c'è in realtà il
Sistema economico che porta a ritenere come unico valore come bene condiviso la crescita del prodotto interno nazionale lordo
E che porta quindi ad assumere il parametro del calcolo economico della agire strumentale tecnico come unico parametro sul quale possono essere misurate le diverse ragioni
E concludeva ma Galli Della Loggia non c'è nessun tentativo che si è riuscito di sostituita questa razionalità un'altra nazionalità
E in effetti Bodei cito ancora quindi banche perché mi diverte interloquire anche con gli assenti
Finalmente per questo
Che in realtà vero segreto di questo meccanismo è che viene vietata assolutamente la possibilità di far valere le ragioni della giustizia e più che nessuno può far valere in campo della gran ora questo è vero solo parzialmente
Perché l'esperienza dello stato sociale del movimento operaio europeo
Lei angolo dall'Est Ovest aprirebbe un discorso molto complesso che non posso svolgere hanno cercato di costruire un'alternativa a questa soluzione
Ponendo in campo una richiesta continua di giustizia e di equità lotta dove già infatti ha costruito gli strumenti dentro la procedura perché si andasse oltre le regole puramente tecniche perché si costruissero gli elementi e le condizioni per una valorizzazione del lavoro non solo nell'ambito di un rapporto di scambio per una più equa distribuzione la ricchezza non sto qui a ripeterli ingredienti dello stato sociale
E detesto questa era l'idea di Gramsci Kearney una teoria dello Stato l'aveva grammi diceva giustamente che dentro la forma liberaldemocratica poi ci sono in realtà le istituzioni del blocco sociale e non a caso che ha metteva in campo una mozione di egemonia
Negando la Vitti in zone banale di struttura e sovrastruttura ma dimostrando come l'intreccio di economia politica danno vita istituzioni complesse che vanno dall'università la scuola dall'ospedale al carcere
Che abbraccia cioè l'intera gamma delle istituzioni in cui si organizza il tessuto civile
E che questo è stato non soltanto il sistema politico intenso stress e che rispetto a questo stato lo stato sociale vuole essere altro e l'esperienza volesse reale
Io credo appunto che c'è stata una sconfitta per inadeguatezza dell'analisi per le perché la controffensiva è stato troppo forte per ragioni che hanno riferimento gli equilibri internazionali per ragioni che non possono essere esaminati in questa sede
E credo che questa sconfitta e stemma durata negli anni ottanta
Quando messe in campo per cosa principalmente questi de che la politica è autonoma dei processi sociali
Che la teoria democratica non non non ha niente a che vedere con la questione sociale che è possibile avere una teoria del funzionamento degli apparati pubblici senza avere una teoria del bene pubblico senza comunque aprire un conflitto sulle ragioni della giusti
Io penso per questo
Che
La sconfitta fondamentale anche culturale proprio per questo noi oggi siamo in una deriva di destra di fatto siamo in una deriva di destra cioè in una deriva in cui no che abbandonata cultura dalla formazione che assuma la questione sociale come questione centrale allo stesso livello della questione democratica
E riprendere quindi in mano non soltanto il problema delle regole per l'elezione del Parlamento è una questione certamente di grande rilievo
E certamente non può essere risolto nella formula contrattuale proposta Mariotti io propendo per la soluzione di couture
Ma deve essere chiaro che una riforma dello stabile riforma dell'università riforma dell'organizzazione del lavoro riforma del sindacato e riforma di tutte le istituzioni che concorrono a determinare il funzionamento dell'organismo l'organizzazione di un blocco sociale
In questo senso si tratta di trovare un processo costituente di massa
Che non riguarda pertanto il PC ma quando per l'Italia cioè di riaprire un completo un rito sociale è un obbligo sociale di massa sulle questioni di merito sui contenuti per la politica e non soltanto sulle forme tecniche dell'organizzazione
Dei potenti i governi perché non quella è la soluzione che ci porta a me inevitabilmente arrestato fuori campo
E rispetto a questo io non posso non posso dire di essere completamente d'accordo con l'idea che la democrazia liberale di per sé la via per il socialismo la verità e secondo me che democrazia e socialismo sono due popoli
Di una tensione del dentro la quale come in un campo magnetico masse di porsi disposto no perché non siano violate le regole ma non sia neanche negato il principio che la giustizia è il fondamento del presupposto della democrazia il tempo che si apre sei tempo costituente è tempo di processi di Max il tempo dei pugliesi di massa non può che essere tempo di conflitti sociali i grandi conflitti sociali
Che reagiscano a questa frantumazione a questa tentativo di scomposizione totale dei corpi intermedi della dei tessuti delle associazioni che hanno costituito i gli elementi possibili di un'aggregazione di un blocco alternativo
Costruire infatti in un processo costituente significa costruire le casematte del blocco sociale alternativo
Ringrazio Barcellona così da due su per il suo contributo che come sempre spinti più avanti
Adesso la parola a Massa Massa
La prima pizza zone proposta ci in questa Assemblea è assai impegnativa e stimolante va il merito credo di legare i problemi istituzionali addirittura nella loro massima espressione forma di Stato a forma di governo alle strategie della sinistra non la considera pertanto una semplice una mera titolazione porre al centro della riflessione i temi istituzionali non è naturalmente solo una risposta ai problemi del caso italiano
Oppure un compito che ci proviene dal fatto che siamo un'associazione che si occupa della riforma dello Stato credo che il ruolo delle istituzioni
Sia stato rilanciato da una serie di processi e di avvenimento intanto lo faccio
Un inciso un riferimento molto Morabito nella teoria
Nella nella teoria giuridica e politologi ma in particolare per anni il e la riflessione sugli istituti politici
è stata un po'colletta all'insegna di quel filone americano ha detto del comportamentismo
In cui le istituzioni o le regole o le forme valevano poco rispetto ai comportamenti ai processi e contenuti anche materiali
E di della politica oggi c'è una ripresa nel dibattito teorico verso il il problema delle istituzioni viste anche come regole come regole che incidono che in vincolano i comportamenti politici quindi questo silenzio le preoccupazioni di da albergo
Mi sembrano che vadano salvaguardate cioè la forma incidere dei contenuti della politica ma un rilancio del ruolo delle istituzioni nazionali degli Stati dei governi mi sembra che sia stato presente anche nei processi internazionali
Anche qui un punto dirimente un punto chiave sono i processi dell'ottantanove
Non gli anni dire che finita la lunga fase della politica intesa come scontro amico nemico che aveva poi la sua istituzionalizzazione dei blocchi militari la nuova essenza della politica diventa quella democratica quella del funzionamento della democrazia
E naturalmente qui non intendo solo il funzionamento tecnico ingegneristico
Ma il funzionamento a dispetto e contenuti esterni alle procedure ai bisogni reali degli individui rispetto ai bisogni di masse di individui che il problema enorme posto da Bobbio
Quindi finito il nemico esterno le istituzioni democratiche gli Stati democratici hanno da confrontarsi con le sfide interne che possono avere tanti nomi
Mercato la grande impresa egoismi individuali e di gruppo lobbies irrazionalità alienazioni espropriazioni e problemi e quindi e così via
Quello che sta avvenendo all'estero e dunque leggibile non solo come una vittoria di estensione dell'ordinamento capitalistico
Forse bene una parvenza di tutto questo c'è e forse non è stato sottolineato abbastanza problema che le economie dei Paesi dell'Est Andora è un problema molto concreto problema delle privatizzazioni
Si parla di privatizzazioni su una scala mai di verificata se finora neppure nella nella Gran Bretagna e della signora Thatcher c'è stato un processo di privatizzazione analogo a quello che si profila nei Paesi dell'Est e quindi questo c'è senz'altro c'è un problema anche particolare perché le prime e preveggenza Zoni delle imprese di Stato dei settori pubblici statali verrà fatto probabilmente con grande ricorso al capitale straniero mancando all'interno delle società quelle risorse che quel plusvalore in grado di di acquisire settori pubblici smantellati quindi nell'immediato i problemi del mercato nelle società socialiste
Ex socialiste saranno terribili perché sarà una privatizzazione selvaggia senza più senza neppure quelle strutture tipiche dello stato sociale che evidentemente hanno bisogno di tempo che nell'immediato noi
Vedere saremo di fronte a delle ineguaglianze ineguaglianze
Dolorose lancinanti
Diciamo popoli usciti e da una situazione sì i disagi eccetera ma anche di protezione perché era il livellamento e dare un po'di tutti verso il basso
Quando ci sarà la disuguaglianza questo come dire farà riflettere anche sulla sulla natura del processo e probabilmente inciderà anche sulla sulla geografia delle forze politiche comunque
Se è vera questa ipotesi c'è privatizzazione anche necessaria per il funzionamento nella ripresa ricostruzione dell'economia ci sarà probabilmente una tendenza una spinta terza misure di protezione sociale che non potranno che essere pubbliche soluzioni collettive pubbliche quindi non è che voglio sottovalutare il problema del mercato però
Gli avvenimenti ci presentano come dire attori scenari molto più complessi che vanno tenuti presenti e per quanto riguarda problemi istituzionali
Voglio dire che e intanto ci si pone abbiamo di fronte un quadro in cui c'è e bisogna anche dirlo una vittoria un'estensione dello Stato democratico e non è detto che i processi democratici
Quali si sprigiona ed hanno di una fase prevedibile di transizione siamo in una fase di transizione e come tutte le transizioni abbia presente Grecia Portogallo Spagna eccetera possono avere anche più tappe più fasi
Quindi
Non è detto quindi che i processi i mercantili economici
Non siano contraddetto poi belle nuove contraddizioni politiche che sorgeranno
Quindi siamo in presenza della formazione di nuovi Stati
Di paesi che si dando una nuova forma di governo e nove una nuova forma di Stato e nuove forme di governo quindi c'è tanto un enorme campo di analisi che strutture istituzionali si danno quali sistemi elettorali
Che sistema quale sistema di partiti quale famiglie di partiti quali modalità di partecipazione quali sistemi giudiziari di diritti
Quindi io quali modelli di democrazia quali forme di governo quindi questa credo che sia un compito mi pare che stamattina è stato richiamato baracca date nodale ed altri perché sia un compito enorme per gli istituti di certi di ricerca della sinistra
Si bisogna guardare bisognerà guardare a questi processi
A questi nuovi avvenimenti non più con i vecchi moduli di organizzativi tipo centro studi per i socialisti che ha svolto una funzione ma che a favore a Bali classificato probabilmente perché siamo già di fatto in presenza come dire di un allargamento dei confini siamo frontiere Europa occidentale Europa dell'est sono accadute il problema della formazione di nuovi Stati ci impone anche un ripensamento di alcune nostre teorizza zone superamento della quando parliamo di superamento dello Stato nazionale intanto stanno sorgendo nuove altri stati tale la Germania unificata un nuovo Stato tale la Lituania tale sarà probabilmente il processo all'interno della la Unione delle repubbliche sovietiche la dinamica che atto tra la repubblica russa il cui presidente Yanks essi i e l'Unione delle Repubbliche ebbe è una dinamica in cui il Milan in cui possiamo vedere un rilancio dei problemi nazionali e ora statuali nazionali lì c'è un problema dello Stato che va colto il
Quindi quindi il nuovo numero di Stato ma anche lui e la riflessione che faceva prodotta questa mattina quanti ferimento ai Paesi del Terzo Mondo quando se non ho capito male diceva
E qui il terzo mondo o aveva prima un punto di riferimento la possibilità di scegliere tra due blocchi quindi era in concerto senza incapsulato in un sistema di sicurezza ora venuto meno questo
E si trova senza interlocutori ma perché gli interlocutori ora sono una molteplicità di Stati
E ogni la diversità di avrà probabilmente una sua politica estera abbastanza differenziata dall'omogeneizzato la uniformità che poteva essere quella sotto il Patto di Varsavia
Quindi cioè potenzi sia su questo punto non è così scontato e comunque così il rapido il processo di superamento dello Stato nazionale tutt'altro
L'Inter indipendenza la cooperazione le integrazioni non necessariamente postulano un indebolimento dello Stato nazionale
Anzi
Se guardiamo o ha un effetto che ha avuto alla gli avvenimenti dell'ottantanove
Sul campo occidentale è uno degli aspetti che non possiamo non citare e la fine delle superpotenze e di questo che si sta parlando ora dei centri di osservazione americani sulle relazioni internazionali la superpotenza americana
Da questi avvenimenti anche dalla contemporaneo rilancia sulla scena mondiale dell'Europa dei problemi dell'Europa sarà contenuta si parla di declino della superpotenza
Americana
Un altro un'altra connessione un altro inciso utile e che si sull'onda di questo di questa tendenza si parla anche di un declino del presidenzialismo americano
Del ruolo che il Presidente americano aveva sulla scena mondiale quando la scena mondiale
C'era determinata dei blocchi militari o dalle esigenze militari ci sono forti pressione all'interno della società americana
Nel congresso per limitare i capelli del presidenti in tema presente di spesa militare sono forti pressioni perché la riduzione del l'impegno o internazionale gendarme del nuovo mondo degli Stati Uniti venga impiegato verso l'interno verso di sviluppo interno queste risorse finanziarie siano siano decise non più dal presidente ma dal Congresso e quindi dalle varie lobbies dal Congresso
Ma anche all'interno della CEE nella Comunità europea
Possiamo vedere che il superamento dello Stato nazionale non è un fatto così scontato intanto perché persino alle stessa integrazione politica
Economica e politica europea prossimo pone forti stati e governi nazionali non fosse altro che per implementare le direttive i regolamenti forse la futura legislazione
Non è un caso infatti che l'Italia così euro prevista è un fanalino di coda nel tra i Paesi che applicano le le direttive della della CEE e questo perché c'è una debolezza del governo nazionale una incapacità
Una non attrezzatura istituzionale amministrativa nell'implementare e lei le direttive comunitarie contrada la Gran Bretagna della signora Thatcher perché ecco sì contraria all'unione politica invece va be'senta un alto tasso di applicazione delle direttive della CEE e questo perché cioè è un Governo comunque forte
Quindi
Ma anche sulla sullo sviluppo dell'unione della dell'unione politica e non è scontata e così scontato il processo intanto perché c'è un Paese come la Gran Bretagna che profonde più cooperazione e meno o nemmeno unità politica la parcella per come difende la sovrana la sovranità del Parlamento Brigandì britannica per ragioni storiche e per tra l'altro a lungo e condivise dai laburisti e solo dall'ottantasette in poi rimessa in discussione dal partito laburista
Ma sollevando anche problemi non che sarebbe forza sbagliato liquidare perché era tacere conservatrice
Pace dice un Parlamento europeo ma come potrà funzionare un parlamento che legiferato dello europea quando abbiamo il problema della lingua in che lingua si parlerà ci saranno gli interpreti
Quindi sarà un Parlamento esisteva finte lungo nelle procedure e nelle discussioni perché se bisogna quanti sono dodici paesi dell'euro dell'Europa bisognerà tra due degli interventi è un problema pratico banale quanto vogliamo però non è non è così così stupido come come sembra
Tra l'altro sull'Europa bisogna dire che la Thatcher porta avanti invece un'idea della cooperazione e politica che trova una cassa di risonanza è una convergenza con con la politica di Gorbaciov sull'Europa
Per baciarlo propone appunto non più unità politica dei dodici Paesi dell'Europa a profonde
La casa comune un'Europa aperta in cui ci sia più cooperazione che coinvolga quindi anche i paesi i i Paesi dell'ex leader del del dell'Europa dell'Est e comunque se c'è una propensione dell'Europa a
Avrà ad accettare anche noi Paesi Che cosa una macchina eccetera eccetera quanto più si allargheranno i paesi partecipanti tanto più
I processi di unione politica saranno sia lanterne si allargheranno
Quindi solleva anche sull'europeismo sull'Europa essenziale quali orientamenti hanno i governi nazionali e quali sono le forze trainanti
Anche qui la questione dei governi nazionali poi e fondamentali ricordava comunque sì in chiave generale a Barcellona poco fa cioè l'economia è sempre mediate sempre gestita da dalla politica
Europa unitaria sarà sempre comunque determinata dai dalle politiche dei governi nazionali quindi non è indifferente in sé sarà lasse collo Mitterand erano saranno la politica che appoggia delle multinazionali quindi il problema delle del Governo nazionale emerge anche all'interno di un quadro internazionale in particolare di un quadro europeo
Quindi bisogna tenere conto che laddove ci sono stati processi di integrazione economica
Grande impresa per semplificare sono stati i governi nazionali ad esserne coprotagonisti attori altrimenti si ha un'idea di processi economici che scavalchi farebbero le istituzioni e i poteri politici
In realtà credo che bisogna tenere fermo sempre questo intreccio tra economia e politica tra governi imparai grandi imprese multinazionali quindi il punto va fissato per il ruolo che hanno i governi nazionale e da un punto di vista anche di una sinistra riformista
Venendo all'italiana
L'autorevolezza la capacità decisionale dei governi più del governo nazionale italiana è importante per partecipare a questi stessi processi di interdipendenza
Con un ruolo di soggetto cosa attivo e non passivo e abbiamo vista anche nei recenti
Occasioni quanto la debolezza rappresentativa del Governo iter i italiano sia un grosso anticato poi nel nel formulazioni delle politiche europee
Per il ragionamento tutto il ragionamento precedente mi serve a legare con i problemi tra Europa internazionalismo Italia
Mi serve e miseria soprattutto a suggerire che non è il mio essenziale per la sinistra italiana
Il problema del Governo nazionale
Anche in chiave dicevo internazionale ma con poi con delle ricadute interne e intanto chiediamoci il quale
Quale forma di governo e più congrua di riformismo riformismo alla sinistra di ispirazione socialista comunque progressista definiamola come vogliamo
Storicamente il legame che c'è stato tra movimento operaio fra le grandi socialdemocrazie tra il Partito comunista italiano è chiusa
è la forma di governo è stata dalla forma è stata un'opzione verso la forma di democrazia parlamentare
In cui i l'opzione interna per vari motivi era verso una forma di governo in che saltasse come dire la rappresentanza collettiva e non la rappresentanza individuale del presidenzialismo possibile
Lo possiamo ritrovare questa opzione in una serie di e di fatti informazioni ad esempio vale la pena citare il fatto che i socialisti austriaci si sono sempre rifiutato di candidare il loro leader alle elezioni presidenziali
Perché il presidenzialismo elezione diretta del capo dello Stato in Austria fu fu introdotta dalla destra
Presidenzialismo è stato sempre un cavallo di battaglia
Della destra
Il presidenzialismo il come dire la democrazia plebiscitaria o carismatica lo troviamo in alcune forme di socialismo mediterranea ma con riferimento al più ai caratteri alla natura della competizione politica e alla il tipo di partito socialista
Per patire di tipo socialista in Grecia Spagna Portogallo di tipo leggero con una diversa tradizione venendo fuori da una transizione Gela non sarebbe non è male ricordare che è un partito di questo tipo a prova di dischi anche enormi faccio l'esempio del Papa delle
Del Pasok di Andreas Papandreou beh che è stato come dire arrestata la personalizzazione del potere all'interno del partito poi si è accompagnata non so se a casa o per ragioni interne
A una corruzione del è una conduzione delle del del
Finito
Concludo rapidamente
Clare concludo si chiama sei concludo sullo sul presidenzialismo rilievi sono profondamente d'accordo queste con Ingrao ho letto oggi giornali quaternario se la sera riportava la frase Ingrao che non basta dirsi qui contro alla contro il presidenzialismo bisogna anche comma di combatterlo ne sono profondamente convinto perché ritengo che questa sia una questione di principio e che non sia un caso possa essere sacrificata
A questioni di opportunità a politica se l'unità della sinistra in Italia deve essere fatta l'ha fatta non accettando la come dire il compromesso sulle questioni di istituzionale concludo ancora dicendo una volta che una controffensiva teorica invece dei socialisti c'è su questo 'sto punto armato all'assemblea nazionale della Partito Socialista ha ha difeso la sua proposta presidenzialista li guidando come dire la diversa prospettiva di riforma imperniata sulla riforma elettorale dicendo che la riforma elettorale è una toppa
Ecco permetta di dire che è un'analisi comparata dei sistemi presidenziali o dei sistemi se privi semi presidenziali si stenti in Europa dimostra esattamente il contrario e cioè che per la stabilità l'aggregazione c'è per tutti
Quei problemi che socialisti vorrebbero risolvere con il presidenzialismo la variabile più incidente non è l'elezione diretta del capo dello Stato
Ma è il sistema elettorale e il sistema elettorale non è semplicemente una tecnica ma e come dire quelle e quell'istituto che regola i rapporti fra società civile tra partiti i cittadini e i stili istituzioni
Quindi presidenzialismo è una come dire d'essere un cavallo di battaglia nel ci avesse direi un momento unificante anche culturalmente
Io mi scuso con Massari che stava dicendo le cose molto concrete molto interessanti
Ma io l'ho fatto soltanto perché abbiamo ancora parecchi iscritti a parlare
Che vogliamo sentire
Poi domani mattina avremmo una mattinata molto molto densa su quindi dobbiamo chiedere a quelli che intervengono va bene la parola a Riccardo
Per discutere delle strategie grazie mister
E per mettere con i piedi per terra questa discussione occorrerebbe sicuramente
Fra di noi un confronto più stringente
Sull'analisi di quello che ha rappresentato il decennio negli anni ottanta
La natura del processo politico e sociale di questo decennio
E approfondire il giudizio
Sul mille novecentottantanove
Questa mattina c'è stata qualche discussione in proposito
Io credo non voglio affrontare qui questo punto che richiederebbe delle analisi molto più approfondite
Sento come dire insomma
Il rischio di lettura è un po'troppo parziali troppo unilaterale
O quella che vede nel negli avvenimenti dell'ottantanove
Il punto d'arrivo la conclusione vincente
Di una offensiva capitalistiche neoliberista
Ho sull'altro versante
L'avvio di una rivoluzione democratica
Io allo stato delle cose francamente farei molta fatica sposare
In modo univoco una di queste due interpretazioni
Mi pare d'altra parte ed è la relazione del c.t. che ci fosse sotto questo profilo una contro la riserva critica non una lettura ancora molto problematica come giusto questi processi
Si tratta
I processi non omogenei tra diversi Paesi comunque di un processo ancora molto tumultuoso e molto fluido
Che difficilmente può essere già da ora catalogato in modo preciso in modo rigido dentro una interpretazione il tipo univoco
Piuttosto quello che in ogni caso risulta
Da questi processi e il fatto che il ripristino della sinistra
Sempre più si misura su scala mondiale
Di questo decreto non possiamo aprire tutt'
Che questo è lo scenario sul quale giochiamo le nostre carte le vinciamo ore per via
E allora davvero a questo punto a un valore relativo alla rivendicazione di una nostra autonomia e di una nostra storia originale come Comunisti italiani perché
Altro il problema è cambiata l'ottica è la dimensione del problema
Devo vedere come si riesce a ricostruire una forza di sinistra su scala europea
Mondi
E qui condivido molte delle cose dette dal dibattito ad esempio dal telo e da altri
Che indicano appunto questo Orizzonte
Dell'Europa che sta cambiando in questo modo l'orizzonte principale nella nostra iniziativa
Ma venendo alle questioni che più direttamente a posto la relazione e venendo
Ma i tratti caratteristici specifici che la crisi del sistema politico in Italia
A me pare che
Stiamo assistendo ad alcuni fenomeni che anche l'ultimo risultato elettorale ha ulteriormente
Sottolinea
Per dirla molto sommariamente
Io vedo un processo civile
Di che Risi nel rapporto tra società politica
Disponibili citazione eccetera
Di frantumazione corporativa
E questo può accesso
Determina per la sinistra gli interrogativi cui c'è
Perché se questo processo fa avanti così
La sinistra non ha futuro perché la sinistra a una funzione proprio in quanto inizia politicizzare il conflitto sociale
A dare forza politica ai movimenti alle aspirazioni agli obiettivi
La crisi della sinistra e quindi sta tutta dentro questo processo
E non è di questi giorni
Non è dovuto agli avvenimenti recenti fino alle un fattore negativo soltanto a questa un'ultima tornata elettorale c'è un ciclo lungo
Nella vicenda politica italiana
Che vede o una progressiva crisi nel funzionamento delle cifre
E un progressivo scollamento nel rapporto tra società e sfera politica
Si pone quindi in modo drammatico e urgente un problema di visibilità della politica
Come rendere invisibile trasparente
Il conflitto politico lo scontro politico il confronto tra diverse ipotesi
Sull'avvenire del Paese
Insomma no e pare che in questi anni
Si stia realizzando quello che già è teorizzato
Da parte di alcuni teorici della della politica penso ad esempio all'epilogo ieri grazie sulla società complessa
Teorie secondo le quali appunto alla politica esiste ed è possibile solo in quanto tecnica di mediazione
Non esiste nessuna possibilità di trovare un filo conduttore unificare
Un conflitto che diventa politico esiste una Barletta una articolazione non riducibile
Ah sì
Io credo che noi siamo abbastanza difficili mi fa a questo tipo di rappresentazione che non è a questo punto soltanto una rappresentazione ideologiche
Allora da questo punto di vista
Dobbiamo vedere meglio alcuni fenomeni che sono manifestati in modo vistoso in questa ultima tornata elettorale
Prendono il rifiuto della politica il distacco dell'attore
Perché questo
Perché la politica viene sentita come un fatto estrema dell'artista
Non controllabile non riconducibili alla propria esperienza sentire cappotti
La politica appunto come mediazione che riguarda un ceto politico
Senza che sia possibile un processo democratico reale che coinvolge le grandi masse
Allora appunto in questo attuato esplodono alcuni fenomeni itinerante importa
Io sono ancora molto impressionato venendo da una regione come la Lombardia dal fenomeno dell'eclisse
Che ci ha tutti colti molto di sorprese
E che dobbiamo analizzare seriamente non possiamo credo cavarcela con qualche definizione molto somma vedendo in questo soltanto un fatto
Legato al voto di protesta no qui un partito che diventa il secondo partito della Lombardia enorme
Una piccola regione in Italia è un fatto politico di prima grandezza
E qui appunto c'è un fatto politico perché
Ancora non sono riuscite a a mettere insieme un collegamento associare
Un po'oggetto di carattere
Istituzionale e anche alcuni elementi di tipo ideologico sia pure
Di tipo fortemente negativo beneficiano quegli elementi
Anche di razzismo che sono uno dei c'è me
E questo fenomeno
Ora qui c'è un quindi un fatto rilevare
Da analizzare che mi pare sia il segno di una crisi di un collasso
Del istituzioni democratiche
Io credo che qui ci sia appunto
Un po'
Una miscela in cui prevalgono elementi di carattere reazionario di caratteri di testo
Milano
Anzi credo con qualche alla tentativi di giustificazione o perfino simpatiche che stanno circolando anche all'interno della sinistra ciò non toglie però che qui c'è un punto politico che noi non abbiamo affrontato negli anni passati
Che il punto della carattere centralistico dallo Stato
L'obiettivo di una redistribuzione dei poteri tra Stato centrale e poteri decentrati
Il rilancio del tema delle regionalismo e delle autonomie locali
Io credo questo sia a questo punto una questione assolutamente decisiva dalla sinistra nella rosa di potercela riaccende ma appunto soltanto il vertice io credo che questo sia una questione da affrontare con maggiore determinazione
A me pare che ragionando sulla punto sui problemi di riassetto istituzionale dobbiamo vedere tre livelli i poteri sovranazionali
Il potere di carattere nazionale i poteri regionale quindi ridefinire il rapporto tra
Ride
Considerando sempre più importante il primo è il terzo sempre più importante per noi darci una linea per quanto riguarda l'organizzazione di poteri democratici sovranazionali e sempre più importante
Scegliere con determinazione un obiettivo di te c'entra un punto dello Stato nazionale di fatto Zambelli
Del ruolo delle regioni
Allora in questa in questa ottica i molto sommariamente cercatori esporre
Se c'è
Questa crisi nel rapporto tra società e politica questa ULSS Tuzzi leone della
Una società civile che tende a rinchiudersi in se stessi
Ad autogovernarsi ma nelle sue forme più più cozze più
Di cui isteriche
In forme appunto corporative o localistiche il problema delle misure di ridisegno istituzionale di riforme
E quello di definire dei percorsi che rinviano
Visibilità alla politica
Che ricostruiscono punto una possibile ad un rapporto tra i cittadini società questa attività politica
In questo su questa linea io vedo passive di punti che c'era una relazione
E chi fa partire per Vivaldi Bach
Uno il referendum
Una valorizzazione del dello strumento dell'istituto
Condivido l'alcol la Mussi non possiamo
Giudicare sulla base dell'esito negativo di questa ultima esperienza per
Che ha avuto vari fattori sono
Aggiustamenti anche tecnici da adottare resta all'istituto del referendum un momento essenziali
Per ristabilire una visibilità
Dalla vita politica di terreno
Secondo
Una riforma elettorale
Basata sul medesimo principio finalizzata al medesimo obiettivo appunto di trasparenza della vita politica
Ma per i primi possono scegliere Luigino soltanto firmare una delega in bianco i partiti ma controllare i comportamenti le scelte le alleanze i programmi aperti
Terzo
L'istituto dell'elezione diretta
Io qui dissento da molte delle cose dette quindi e dette altro
Francamente non capisco
Perché ci debba essere
Una distinzione di principio per cui per un verso diciamo di sì all'elezione diretta del sindaco
E poi non arriviamo a considerare la possibilità anche di momenti direzione diretta delle più alte cariche dello Stato
Io credo che sia più coerente in questo questa linea pensare
Al Presidente del Consiglio più che al Presidente della Repubblica che nel nostro ordinamento ha dei poteri di garanzia democratica in ampi poteri politici dire
Possiamo discutere a me
Io credo comunque che sia sbaglia
Vedere in questo punto
Diciamo il pericolo il segno di una linea di destra che ci verrebbe da parte del Partito Socialista
Quello che ci deve distinguere
Dalla linea della governabilità del PSI è un'altra cosa è il fatto che noi affrontiamo il problema del funzionamento dello Stato della vita democratica ed una visione ben più ampia
Cioè che noi poniamo un problema dobbiamo porre un problema che riguarda l'insieme tipo che invadono le cose dette
Ora da Barcellona
Io condivido cioè noi
Il limite della strategia craxiano nel presidenzialismo ma il fatto di ridurre tutto a un problema che stare lì dentro il sistema politico che non affronta questioni più generali di organizzazione della società
Allora noi che abbiamo alle spalle una elaborazione cui il del diciottesimo congresso anzitutto i cui abbiamo cominciato a porre un problema di fondo di esercitare un controllo democratico sull'insieme dei Poteri militare questa valenza anche aggressiva
Al concetto di democrazia oltre un orizzonte puramente giuridico
Il problema del controllo sociale del controllo democratico sull'insieme delle strutture di potere io credo che questo sia il punto da riprendere conforto
Riprendendo questo fosse riusciamo a mettere anche sulla carreggiata giusta il nostro dibattito politico interni questo ci differenzia dacché taxi nove il presidenzialismo
Non una diversa risposta a problemi puramente di carattere diciotto il fatto cioè il vedere le questioni del punto del sistema politico del loro rapporto con
Il funzionamento complessivo del sistema sociale
Quindi allora come affrontiamo il problema dei Poteri non controllati democraticamente
L'informazione il sapere
L'economia la democrazia economica e aggiungo il sindacato che grande capitolo della del problema istituzionale
Abbiamo detto più volte
C'è una situazione di totale avrebbe arbitrio nel funzionalmente una democrazia sindacale
C'è bisogno di darci delle i dati un sistema di Democrazia organizzata che rende chiare e trasparenti i criteri attraverso il quale vendono al progredire decisioni ritiene che la rappresentanza rompere il monopolio della rappresentanza assegnata così
Per principio ai sindacati maggiormente rappresentativi l'esigenza di una legge che regoli questa materia
D'altra parte su questi temi con con Ingrao con gli altri compagni perché adesso abbiamo cominciato un ragionamento abbiamo anche un Progetto di dire cerca di lavoro che affronti i problemi della democrazia sindacale in questo contesto io credo quindi che noi dobbiamo affrontare in questo modo più allargato i problemi per il funzionamento dello star
Funzionamento delle istituzioni
Cercando però di aprire punto Kundalini e di riferimento che metta al centro l'esigenza di rendere visibile traspare
La vita politica il riconduca ai cittadini la possibilità di un controllo nasce sulle decisioni politiche fondamentale
Grazie a Riccardo Terzi lavoro
Accese le sale
Io credo che faremmo portato
Gli ordini couturier
Che è molto ampia e interessante se e Appia attivissimo la discussione non ci confrontassimo
Con i temi che luci propone anche vecchie io diciamo sulla sulla RAI
La lettura ragionamento che copre tutto alla prima parte della sua relazione mi ritrovo in larga misura
E vorrei segnalarne due aspetti di questa lettura ma prima e quella di aver individuato
Il vero nodo teorico e politico
Chi si pone oggi
Sul versante delle istituzioni ma direi sul versante della democrazia politica
Che quella del senso che assume oggi in una società complessa la questione della sovranità popolare
Quando lui propone come dire una rilettura della dicotomia democrazia rappresentativa democrazia diretta pone certamente questa grande questione
E in secondo luogo
Per la lettura del Ventennio quelli che gli offre
Ma lettura che contiene elementi a mio avviso significativi di continuità manchi di novità rispetto all'elaborazione precedente del Centro per la riforma dello Stato
Io ho qualcosa su tutti e due questi aspetti e poi qualche considerazione sulla parte anche finale della relazione di couture naturalmente tenendo conto degli interventi che ci sono stati cominciamo dal primo aspetto io devo dire a anche a Pietro Barcellona che noi non possiamo già che lo anticipa con una battuta prima o non possiamo credo ma anche ad altri compagni amici che sono intervenuti non possiamo continuare a proporre il tema teorico e politico dalla democrazia secondo come dire una lettura che che vede da una parte un pensiero liberaldemocratico e dall'altro un pensiero comunista non possiamo perché altrimenti veramente siamo costretti a restare agli anni Trenta
E a temere che il seme come punto di riferimento mentre siamo oltre o dobbiamo avere una visione storica di questo di questo approccio questa questione il movimento comunista risolto da una critica radicale della democrazia rappresentativa
La questione della democrazia dei consigli la questione dei soviet proprio il rifiuto dell'idea che la democrazia rappresentativa costituisse uno strumento che in qualche modo desse spazio
E aprisse prospettive ed è quello è stato un errore più che un errore un tragico errore se non partiamo da lì
Non c'è chiaro anche il percorso che noi stessi abbiamo compiuto successivamente
Cioè lo stalinismo nasce dalla critica radicale adesso non voglio semplificare le questioni ma teoricamente da presto Peppino ricordava nella sua relazione la cuoca di Lenin
Ma anche un certo pensiero marxiano chi nasceva la messa in discussione della praticabilità stessa del terreno della democrazia rappresentativa e della questione invece della democrazia su dietista la democrazia consiliare quando noi poi ci siamo ritrovati con la svolta alla rifondazione del PC fra il quarantatré e il quarantasette questo problema davanti
Noi abbiamo come dire siamo entrati sul terreno della democrazia rappresentativa ma anche qui dobbiamo storicizzare perché su questo terreno noi abbiamo trasferito un altro limite profondo che era quello che come espressione rozza naturalmente che può essere chiamato della doppiezza ma che era anche un punto teorico quello cioè di vedere nella democrazia rappresentativa e nell'orizzonte della Costituzione repubblicana
Più all'albergo prima la costruzione pubblica nell'unico terreno in cui si può porre un comunista una sinistra rivoluzionaria beh ma noi allora dicevamo un'altra cosa dicevamo di quello del terreno della fase della democrazia progressiva nel terreno per la costruzione del socialismo
Molto e tutto questo e lo abbiamo superato lo abbiamo superato nel corso muri dei decenni
Abbiamo avuto ancora in questo un limite perché tutta la come dire la tematica degli anni settanta in fondo eravate ematica della trasposizione
E in sì a scala sempre più ampia dei meccanismi della democrazia rappresentativa dei meccanismi assembleari recuperavamo credo un'altra tradizione che era quella giacobina sia pure con forti elementi di novità
E di partecipazione popolare
Ma questo l'abbiamo superato radicalmente è il momento in cui abbiamo posto la questione della come dire dello sdoppiamento fra democrazia e socialismo
E quando il diciottesimo congresso abbiamo detto la democrazia come via de il socialismo e non la democrazia come rialzo Cialis buono con questo meccanismo semantico abbiamo credo portato a compimento il raggiunto un punto di non ritorno rispetto a questa questione
Per questo credo anche voi lo voglio discutere con Barcellona voglio capire questa questa dei due poli fra democrazia e socialismo
Perché io ho dei forti dubbi che vada ride Matiz Zadra in questi termini la questione della democrazia politica oggi
Certamente non erano i temi del diciottesimo ma naturalmente può anche darsi che nel diciottesimo secolo se è sbagliato però occorre sapere che quando sindromi tematizzato in termini sia pure di polarità
E non di successione di fasi storiche fra democrazia e socialismo si riapre una grande questione sulla quale noi credo avessimo fatto
Dei passi avanti molto importanti sul piano della nostra cultura politica complessiva
D'altra parte anche la liberal democrazia il pensiero liberaldemocratico non è rimasto fermo
Adesso ragiona sempre in termini di cultura politica naturalmente non di processi reali anche per ragioni di di tempo e di sintesi
Possiamo oggi nelle punte più avanzate del pensiero liberaldemocratico ben oltre che il se nell'idea della democrazia come procedura
Tutta la tematica dei limiti della democrazia tutta la tematica della sovranità popolare come effettivo esercizio di un potere decisionale e una tematica dalla quale i più forti elementi di arricchimento ci vengono oggi dalle punte più avanzate della cultura liberaldemocratica
Non dalla cultura definitivi estrazione marxista oggi e quella socialdemocratica né quella più fortemente critica
E pensiamo a tutta una scuola di pensiero che c'è negli Stati Uniti d'America da ultimo è stato prodotto questo bellissimo libro di dal ma sono cose di cui abbiamo avuto origine ho dicono cultura politica dei comunisti abbiamo introdotto in Italia Lind gomma tutta la tematica ripeto dei limiti della democrazia pensiamo anche gli esiti dei passaggi
Il ragionamento teorico di Norberto Bobbio oggi su questo punto che quello poi chiamiamo della democratizzazione integrale del superamento dei limiti della Democrazia dell'interramento dei principi e dei presupposti c'è come dire un patrimonio di lettura analitica i critica che proviene da filoni diversi
Proviene dal filone nostro in particolare di non comunisti italiani ma proviene anche da altri filoni di pensiero ripeto dallo stesso pensiero della democrazia liberale
Quindi io credo che non su questo terreno dobbiamo trovare come dire i contenuti la cultura un e culture politiche di una forza di sinistra che voglia può opporsi come il reale soggetto di trasformazione per gli anni Novanta
E anche in questo credo credo cioè nella costruzione di cultura o culture politiche che si confrontano sui terreni dell'oggi indipendentemente dalle matrici ideali ideologiche di provenienza assenso essi motiva sappiamo bene che su questo ci sono punti di vista diversi fra di noi ma almeno per come la vedo io assenso e si motiva la svolta il diciannovesimo congresso
Quindi su questo primo punto io ripeto credo che la vera questione
C'è nella relazione che va approfondita e per il cui approfondimento fra le altre cose un ruolo importante può avere il Centro per la riforma dello Stato
E questa come dire brillare della critica dei limiti della democrazia politica
E della individuazione delle prospettive culturali e delle strategie istituzionali per un superamento di questi limiti della democrazia politica che si collochino dentro
Il quadro culturale storico e sociale della democrazia politica
Poi c'è l'altro aspetto che ricordava anche qui cotture nella sua relazione gli anni il segno degli anni ottanta sulle strategie istituzionali io sono d'accordo sul podio due passaggi che lì che gli fa
Sia sul fatto che gli anni Ottanta abbiano il segno come UDC di Craxi
E appena il segno della nostra assenza
Resta senza
Perché dopo
Lo
Accennava anche Fabio Mussi quando diceva ci fu quel momento mentre noi stavamo esaurendo
Quell'altra prospettiva
Politica e istituzionale e c'è stato un momento in cui c'era un possibile terreno anche culturale politico ammesso che ci fosse questo ormai interessa la storia
E dopodiché non non abbiamo più avuto per tutti gli anni Ottanta una strategia una politica istituzionale e questa è la questione ne parlava stamattina Rodotà
Poi ci tornerò e della polemica sul conservatorismo meno il dato di fatto è stato questo
E che nobile o meno che fosse questo orientamento il dato di fatto non siamo scesi in campo con una proposta forte di cambiamento nel momento in cui tuttavia tutti i presupposti e gli elementi del cambiamento erano già erano già in campo
Ora che cosa significa oggi quindi o a far confluire questo tipo di voli riflessioni che ho fatto che cosa significa oggi riproporre con forza il grande tema della sovranità popolare
In democrazie in sistemi politici in sistemi sociali come quelli che noi abbiamo di fronte e anche qui ci sono elementi nel ragionamento di culture di grande interesse le grandi occasioni
Ma anche le grandi pericolose contraddizioni della società in cui non ci troviamo vediamo tutto questo questione dello sviluppo dell'informatica dei no mezzi di comunicazione che qui c'è come dire un versante per usare parole che stanno entrando anche queste nel nel gergo dei politologi un versante che quell'Atene democrazia
E la possibilità cioè di coinvolgere il più gran numero possibile di persone in tempi reali in processi decisionali e c'è un altro versante decoro della video Craxi chiaro anche questo parole di libri naturalmente della video Grazia cioè
Della capacità dei mezzi di comunicazione di massa di incidere sulla formazione non solo e non tanto da il consenso al momento del voto ma sulla formazione del senso comune
Che della cultura
Delle delle delle grandi masse allora come gioco a questo questo questa complessità questa ambiguità delle società moderne dobbiamo limitarci rispetto a questo come dire ha un atteggiamento
Scettico un po'snobistico di chi si limita a constatare non vede però terreni di intervento oppure dobbiamo trovare anche nell'iniziativa politica a restituire un senso alla democrazia
Anzitutto per usare una parola gran scena nel senso comune dei governanti
Nel senso comune dei governati perché la vera questione di fondo è che nel senso comune dei governati si rischia di che si venga meno
La fiducia che che per l'Italia è un fatto nuovo devastante di cui forse non abbiamo valutato fino in fondo la gravità
Perché noi abbiamo sempre giustamente rivendicato a merito dalla democrazia in questo Paese e del nostro ruolo nella democrazia in questo Paese l'alta partecipazione al voto l'alto tasso di partecipazione al voto
Secondo me è di una gravità inaudita il fatto di un referendum non abbia raggiunto il quorum dei votanti perché al di là di tutte le motivazioni specifiche di tutti i ragionamenti che si possono fare il messaggio dei cd messaggio decide
E della inutilità duttilità nel senso comune dei governanti della partecipazione ai processi decisionali persino in un passaggio dove pure il potere decisionale formalmente così netto ed evidente come quello referendario
Per non parlare del dato dal voto amministrativo anche qui estremamente preoccupante su questo versante del non voto della dispersione
E l'accettazione rassegnata del voto di scambio come unica via d'uscita dopo l'altra faccia della sfiducia della polizia quando quindi noi diciamo qui ci proponiamo di dire riforme istituzionali che partano dà l'idea di dare più potere ai cittadini
E quindi scegliamo il punto di riferimento nella legge elettorale e individuiamo il percorso politico che anche il referendum elettorale questo io credo che contiamo nodo reale
Che il nodo teorico della questione del senso della sovranità popolare del nostro Paese e il nodo politico urgente e drammatica un'urgente drammatico per una forza come la nostra
Che vuole essere forza di cambiamento non per le forze politiche moderate o di governo le quali infatti sia quelle che ti Orizio note nulla si debba fare sia quelle che più Rizzato che si debbano fare invece grandi riforme grandi mutamenti addirittura un sistema presidenziale un terreno comune ce l'hanno come i fatti mostrano con palese evidenza ed è quello di non cambiare nulla
Io non cambiare nulla ultimo esempio l'abbiamo avuto la settimana scorsa
Sulla sul voto in Parlamento su bicameralismo
Non cambiare nulla o cambiare al peggio e perché questa è la vera contraddizione poiché c'è che noi dobbiamo punto però sulla questione del presidenzialismo ma questo è il vero terreno di critica e di confronto forte
Perché non è ammissibile che dopo che nelle tesi di Rimini si è detto che bisogna rafforzare insieme Parlamento Governo Regioni ed è così poi si vada lì su questa questione del Parlamento in cui si tocca
Si tocca per la prima volta avere dopo dopo quarant'anni la questione del parlamento che si abbia un esito di quel tipo che un esito che indebolisce il Parlamento invece di rafforzarlo
Chi va nella logica di dare se mai più poteri al solo governo che tiene completamente fuori la tematica regionale
Può darsi che questo dobbiamo discuterne ancora fra noi
Che la questione della gamma delle regioni non abbia senso però stesso Peppino diceva proviamo allora a un un altro meccanismo
E un'altra e assenza oggi proprio da chi pone il tema della grande riforma e la pone con quella complessità compiutezza di accedere ad essi di Rimini andare poi a misurarsi su un terreno così modesto e secondo una logica
Di maggioranza di governo allora
Il terremoto di i codini appunto dalla trasformazione del cambiamento
Dell'arricchimento dalla sovranità popolare di far recuperare al senso comune dei governati valore della democrazia è un punto che riguarda nuovi su cui noi dobbiamo fare una battaglia di cambiamento
E non è che si tratta di inserirsi in un gioco in un meccanismo che ha aperto perché anche noi dobbiamo avere la nostra proposta perché ce l'hanno gli altri e tanto meno si tratta di trovare scorciatoie per fare alternative di governo si tratta di rendersi conto che in una crisi di legittimazione di partecipazione della democrazia politica sono le forze di cambiamento che ne vanno di mezzo
Non abbiamo bisogno il cambiamento delle regole non per andare al Governo ma per poter fare un'opposizione di cambiamento che si ponga come premessa per il cambiamento e per una prospettiva di cambiamento
Cioè nessuno pensa che con diciamo modifiche di leggi elettorali o con diciamo modifiche secondo me è anche necessario di meccanismi referendarie di risolvere una volta per tutte la grande questione
Come dire della pienezza della democrazia politica del nessuno pensa che questa parola d'ordine restituire il potere ai cittadini abbia uno spessore teorico per cui
In quindici giorni si fanno due leggi di riforma dopodiché i cittadini hanno il potere che non abbia primari che sappiamo benissimo l'enorme complessità che hanno i sistemi che lo sappiamo benissimo quanto pesa la questione dell'informazione
La questione informativa quanto pesa il potere di impresa e quindi bisogna anche qui la questione della democrazia economica sulla quale parliamo da dieci quindici anni ma senza di uscirne ma fare ancora un terreno di iniziativa e di sviluppo concreto
La questione della democrazia sindacale alla questione della stessa forma partito della Democrazia dentro il partito e attraverso il partito
Il e del tutto chiaro che c'è un quadro complesso difficile entro il quale muoversi ma è anche chiaro che rispetto a una questione che concretamente aperta oggi in Italia
E che la questione di che costituzione materiale deve darsi questo Paese meno riveli tutto deve continuare questa questa che oggi quella che Rodotà chiama la Costituzione separata del pentapartito
O se si debbano introdurre elementi forti di cambiamento di mobilitazione di iniziativa rispetto a questo punto non possiamo continuare a stare a guardare come abbiamo fatto nel decennio passato e vorrei dire a Stefano Rodotà
E quando lui dice che non dobbiamo azzerare il Parlamento ma che cosa vogliamo azzerare già azzerato scusate trazzera perché il Parlamento decide oggi la formazione di governo
Cioè non pensate a leggi elettorali che tolgono al Parlamento il potere di decidere sulla formazione dovrebbe che il Parlamento oggi crederci il Parlamento che sceglie quali leggi fare come farle
Cioè giorno dobbiamo rivitalizzare e rilanciare il Parlamento e ma partendo da quello che sono oggi le condizioni effettive delle istituzioni parlamentari altrimenti sembra che ci sia qualcuno che difende
In quei tempi questa nobile istituzione che funziona non perfettamente ma certo in modo efficace lavora demolire permane Perini invece dobbiamo partire dal degrado dell'istituzione parlamentare quale c'è oggi nel nostro Paese
Che cerca un monocameralismo riduzione dei parlamentari anche qui ha ragione ha valutato l'abbiamo fatta con sufficiente convinzione degli anni passati
Per il prevalere a mio avviso di una linea sbagliata di conservatorismo istituzionale
Problema del Parlamento e cerco un problema di numero e certo un problema di struttura ma anche per varie funzioni e il Parlamento per fare che cosa oggi
Per fare che cosa Peppino ne parla nella sua relazione lì c'è un nodo che va sciolto quindi quella deve essere soprattutto secondo me il Parlamento oggi
E soprattutto un luogo dove la opposizione deve poter svolgere le sue funzioni e deve poter rendere visibile il suo ruolo di opposizione per una maggioranza alternativa per un governo diverso per un programma diverso
Questo richiede questo passaggio della legge questa questo gravi direttora
Io sono d'accordo con
I punti che poneva Peppino restano abbiamo parlato
In una Commissione Fondo centrale non molto tempo fa la coesione delle coalizioni
Proprio nella logica in cui lo poneva culla poneva come bilanciare
Questa garanzia del pluralismo con come dire la limpidi ITA di un confronto fra schieramenti programmi contrapposti fra forse del progresso e della conservazione alla luce del sole in questo Paese la questione del premio di maggioranza o di governo
Cioè questo punto aperto che il punto
Sul quale si concentra l'attenzione anche perché credo che in molti ci sia come dire l'Harriet anzi che quello che si dice di no presidenzialismo
Si possono si debba o non si debba ridurre il rischio di prendere sul versante budella della nomina del del del Presidente del Consiglio
Ora chiaramente sarebbe del tutto sbagliato quindi sono due linee radicalmente diverse quelle lungo le quali ci si muove su come e sono credo adesso
Barbera non lo vedo bilanci Lucio ma restano in tutte le critiche che sono state fatte sono anche ragionevoli all'Agip si deve discutere a come la messa a lui la questione ma partendo dal presupposto primo che son due cose completamente diverse comunque rispetto alla corsa presidenziale
E secondo per dirla tutta che nessuno pensa di aggirare il problema in quel modo perché sì
Si sarebbe oltretutto degli sciocchi ingenui se si pensasse che quella che uno dice di no a una corsa invece ne tira fuori un'altra
La questione è un'altra pensioni un'altra e per cui secondo me io resto dell'idea che pensare di un sistema elettorale con premi di cuore le colleghe collegato a coalizione comprime di governo posso ha poi rimanere la scelta attuale da parte del presidente della Repubblica
E una soluzione secondo me
Che non ha molto senso anche se Peppino sostiene il contrario
Non ha molto senso perché se c'è un commento ma papà a monte perché se il problema è come arbitrario mediare un eventuale conflitto dentro la coalizione
Io credo che sarebbe del tutto sbagliato dare quest'incarico a un soggetto terzo che in questo modo si troverebbe ancora di più coinvolto nel gioco politico con forti elementi di diffidenza degli immaginiamo uno scenario
In cui il Presidente della Repubblica in questione sia espressione di forze che sono fuori dalla dalla coalizione che invece ha vinto un turno elettorale che senso politico affidare
E l'eventuale arbitraggio a un soggetto di questo dico ma voglio dire di più
Che il punto cruciale è che io oggi anche aperto nel nostro Paese su quelle delle funzioni del presidente della Repubblica e del resto basta aprire i giornali tutti i giorni
Basta aprire i giornali tutti i giorni
E allora del se ne può fare a meno secondo me si può fare a meno ai ce lo dico così provocatoriamente di che voi invece il problema e dire in astratto si c'è la Svezia che una democrazia parlamentare estremamente avanzata che fa a meno di un capo dello Stato Celli un monarca poi hanno trovato altri meccaniche non fa nulla non trovato altri meccanismi poiché funziona perfettamente per risolvere quest'altro tipo di problemi io credo che nel nostro Paese invece ci sia una funzione del Capo dello Stato perché non siamo una democrazia è più debole abbiamo autonomia da salvaguardare
Abbiamo garanzie da dare a l'insieme dei cittadini ma a maggior ragione batte venuto fuori da questo punto a questo punto a maggior ragione una volta che ci fosse un meccanismo di questi
Ragioniamo discutiamo una volta come dire che si sia
Sgombrato il terreno la Lidia
Perché si tratti di scorciatoie diciamo per la RAI affidabili vediamo la questione io capisco anche le si sono buttati lì al comitato centrale non abbiamo fatto proposte ma non per riserve mentali e ce l'abbiamo in tasca le orche capiamo che è un problema capisco che è un problema complicato
Su cui vale la pena di continuare a discutere a ragionare quello però che mi sta a cuore perché mi pare del resto emerga in larga misura anche dalla
Per la discussione che facemmo allora la cura che stiamo facendo oggi dalla stessa relazione di dico Turri e che noi abbiamo dobbiamo prendere un'iniziativa forte su due fronti
Lo trovo su quelli dell'immobilismo conservatore che torno a dire alla prova dei fatti e la posizione concreta che concretamente quella dei partiti di governo
I alla prova dei fatti è questa la posizione che mette sull'immobilismo conservatore da una parte e sulla prospettiva dello sbrego o di soluzioni diciamo inaccettabili per lui dall'altra e allora la strada per fare questo è avere un altro percorso
E avere un'iniziativa nostra forte iniziativa nostra forte
Che io sono d'accordo con quello che ha detto Massari sul sul presidenzialismo no allora dobbiamo dire un'altra strada
Da proporre al Paese ai cittadini dobbiamo avere strumenti anche per decidere per intervenire quindi chiedo la crucialità la centralità della della questione sui referendum elettorali
Che queste l'altra strada altro percorso che è stato messo in campo da altri che non va abbandonato a se stesso
Quindi adesso io non voglio enfatizzare c'è anche molta retorica in queste discussioni in queste cose non vedo altro del Reno
Per una iniziativa democratica forte in questo campo non vedo altri strumenti di deterrenza e di intervento non ne vedo molti altri non per il valore in sede la cosa la capacità di mobilitazione di aggregazione che sta creando
E per la ripresa di iniziativa che ha già determinato anche in altri
Io vorrei che ci fosse come dire una concatenazione bulimiche nei discorsi perché se non finisco subito in grado perché se no non vogliamo né una cosa né l'altra Beck dobbiamo dire che cosa vogliamo noi abbiamo cominciato a farla con un pacchetto di proposte
Con la centralità chiediamo a questa questione qui e un'iniziativa anche politica di mobilitazione di decisione che a mio avviso qui anche perché dell'ultima cosa ma la dico brevissimamente degli
Io anch'io di avere parlato troppo anche degli qui si tratta di salvaguardare l'istituto referendario in quanto tale il referendum
Noi dobbiamo avere una maggiore capacità propositiva qui probabilmente anche integrando con quello con quel pacchetto dobbiamo ripigliare quella questione secondo me
Referendum propositivo collegato alla petizione popolare al fatto che se il Parlamento non decide entro un certo termine voti il popolo sulla proposta così come è stata formulata comunque è chiaro che bisogna anche introdurre meccanismi diversi
Però se noi invece diciamo che il referendum è logorato
Che quindi si tratta soltanto di alzare i quorum di rendere più difficile l'esercizio
Se poi concretamente che quel che più conta quest'altra cosa che adesso in campo dei referendum elettorali non piglia nemmeno le firme quindi non va avanti io credo che non ci siamo proprio con la logica che dicevo prima nel senso che oggi la complessità che oggi la questione la sovranità popolare
Il rapporto democrazia
Rappresentativa democrazia diretta ci siamo giocati uno strumento che certamente è uno strumento di democrazia tra i di democrazia in sempre più avanzati
Tra quelli di cui abbiamo risposto che abbiamo a disposizione grazie Cesare Salvi io voglio informare che adesso ne abbiamo ancora tre iscritti a parlare Antonio Cantaro per parlare adesso
Salvatore mandano giù e poi Degli Espinosa
Abbiamo bisogno dice sui vogliamo finire in tempo utile richiederà tutti di avervi stare cioè possibili anche subito quanto dura va be'scusami posso circa
Vacca espresso una Riserva netta sulla vettura dell'ottantanove contenuta
Nella relazione dico Turri
Ritenendo che lì vi fosse una riproposizione di schemi antichi da guerra fredda
Per intendersi la riproposizione di uno schema bipolare il capitalismo tout-court che vince da una parte contro il socialismo il comunismo tout-court
Francamente io non ho trovato questo elemento Vetero narrazione di Peppino anche a me pare azioni di culture tendesse a sottolineare come che come che quello che oggi è il Pinto e innanzitutto una modernizzazione storicamente determinata cioè la modernizzazione degli anni ottanta
Così come a dissolversi sono degli specifici dal punto di vista storico regimi comunisti
Azzarderei anzi un'ipotesi più netta e precisa
Che sono suoi caratteri nuovi del capitalismo degli anni ottanta ha delle determinato uno spiazzamento e poi un oggettivo esaurimento dei sistemi a pianificazione centralizzata e a regolazione burocratica
Credo cioè
E qui sono d'accordo con la sottolineatura che faceva terzi intervenendo che un giudizio sulle origini sulla natura della crisi dell'est non può non partire
Da fatti complessi e non da vetture semplificatorio e in particolare non poco non partire dal fatto che il capitalismo degli anni ottanta capitalismo quindi storicamente determinato
Ha mostrato una frase una fortissima capacità evolutiva ed ad attività che neanche asciutto enormemente la competitività nei confronti di quello che una volta di fornivamo il campo socialista non solo a livello produttivo ma a livello di consumi e del Venezia mentre cioè nel blocco orientale si è sostanzialmente assistito al tentativo di prolungare un'economia di guerra ma con l'aggravante che la guerra non c'era più
Le economie occidentali naturalmente con differenziazione rilevante al loro interno hanno operato un vero e proprio radicale mutamento del regime tecnologico e produttivo che ne ha aumentato profondamente la flessibilità l'efficienza l'immagine del Consiglio tramite cioè quello che si chiama lo sviluppo delle nuove tecnologie dell'informazione si è realizzata una proiezione dell'impresa e degli operatori economici in un unico orizzonte mondiale caratterizzato da un'inedita flessibilità degli Investimenti e mobilità delle risorse
Chiudendosi così l'epoca dei tradizionali rapporti tra economie nazionali o comunque entrare relativamente isolate e affermandosi un principio di competizione diretta del tra le imprese che organizza ritengono le risorse le capacità produttive entro un'unica strategia globale mentre cioè l'economia accidentali sfruttavano le opportunità e nuovi vantaggi competitivi offerti dalle nuove tecnologie le economie pianificate questa la ragione dalla loro crisi
Attardata nel regime delle produzioni di massa accentuavano la spirale perversa i fattori di regolazione burocratica della produzione e le politiche di consentì di contenimento dei consumi interni
Intendo dire cioè che la globalizzazione dell'economia dell'impresa ha finito per rendere simbolicamente evidente il venir meno dell'idea di una competizione tra potenze campi contrapposti
Che era sottesa un modello che era in parte comune anche all'Ovest di economia di guerra
E ha fatto emergere il confronto perdente per l'Est tra un tra due sistemi di regolazione tra efficienza e strutture e strozzature del sistema del mercato dal da una parte ed efficienze strozzature molto maggiori del sistema pianificato dall'altro
E questo secondo me il punto da cui partire se vogliamo ritmati zar la questione dell'Est altrimenti ogni discorso liberatorio sul flottante sul valore liberatorio dall'ottantanove diventa secondo me pienamente declamatorio
E non si tema di zona bene neanche le cause all'origine dei rischi involutive i gravissimi che in questa fase investono l'ex Lester potrà tutta l'esperienza di quel socialismo potrà certamente non costituire come vuole Vacca una gabbia per il socialismo se leggeremo contestualmente i mutamenti che vivono all'osso nuove stelle
Sia a livello di sistema economico sociali sia a livello dei sistemi politico-sociali
Questo senza me pare che decidendo di dedicare questa nostra Assemblea al tema delle forme di governo delle forme di Stato abbiamo risposto a queste esigenze abbiamo mirato alto abbiamo cioè mostrato di voler ragionare sul punto arduo che secondo me oggi di fronte a noi e che poi emerso molto fortemente negli interventi
Oltre che nell'azione di interventi di oggi pomeriggio la sfida cioè alla democrazia all'ideale democratico
Quella sfida
Che è venuta dagli anni ottanta e dei processi di modernizzazione che in quel decennio si sono realizzati questi che non sono sono tutt'altro consumato e come la mente il punto secondo me che abbiamo di fronte una sfida inedita la democrazia quale si era venuta configurando nel corso di questo secolo ai caratteri originali che essa è venuto acquisendo in questi decenni
Io non riesco neanche a capire secondo me il discorso di cui si è fatto oggi c'è il fenomeno delle leghe l'astensionismo sulla cacce sui pesticidi la pacchia verso i referenti presso gli stessi o la difficoltà che hanno gli stessi referendum
Liberate elettorali se non parto dà un giudizio su quell'offensiva e sull'offensiva che quello che che che quel tipo di modernizzazione apportata quella che è la grande novità del secolo
L'introduzione cioè entro l'ideale democratico faceva riferimento Barcellona
Della questione dei listini e dei valori di riscatto e di emancipazione sociale
Sono me questi introiti Simone che ha consentito nel corso del secolo una divertente rivitalizzazione un'enorme diffusione del paradigma democratico dicono tassi cioè della democrazia
Non più come semplice forma di governo ove era stata relegata dal possiedo politica antico ma anche da gran parte di quello moderno bensì la democrazia appunto come elemento come recita il titolo Nord nostra assemblea anche costitutivo della forma di Stato
è storia nota queste storie anche drammatiche la sua dolcezza di universale dell'idea di sovranità popolare dei percorsi diversi e peculiari assunti e percorsi dei partiti comunisti socialisti socialdemocratici e più in generale dei partiti di massa
Storie percorsi originali ma tutti accomunati da che cosa dalla presenza di un'altra soggettività sociale e di un altro sistema di valori che Mutolo il segno e la natura dell'amore della democrazia e delle istituzioni parlamentari
E cioè con l'assunzione del conflitto capitale lavoro e poi via via degli altri conflitti sociali che i Parlamenti e la democrazia secentesco mutano radicalmente dissenso e a questo tornante che la democrazia non è più semplice carta dei diritti ma diviene qui diviene direbbe forse Tronti una forma di potere di un altro potere di un altro ordine potenzialmente confliggente o quanto meno concorrente con quello di mercato della grande impresa
E a questo tornante che la minoranza si trasforma in opposizione e che l'auto ovattata democrazia liberale evolve in una democrazia del conflitto
Guarda a chi soltanto pronuncia questo termino posizione questa elementare declinazione della moderna nozioni democrazia certo non si utilizza più lo sgomento dell'opposizione antisistema come si usava qualche decennio fa
Ma più subdolamente lo ha sottolineato Stefano Rodotà in un'altra occasione
Le l'opposizione viene presentata come una diseconomia esterna da neutralizzare rendere ininfluente mentre in ogni modo si diffonde anche nel senso comune una cultura per la quale ciò che conta e il Governo il controllo delle risorse la pratica dello scambio da chi detiene tra chi detiene le risorse
Chi
Ne è in qualche modo utente cliente
Io credo che la discussione di questi nostri due giorni non può eludere
Cioè la discussione sulle strategie giuste istituzionale questo nodo questi nobili
Il nodo che una questione democratiche in campo e che essa certo presenta caratteri diversi rispetto al passato
Probabilmente non ci sono più tentazioni autoritarie da smascherare ma l'interrogativo è più di fondo ed investe l'attualità il fondamento dell'idea democratica in società complesse frantumate corporativi da questo è un lascito dell'offensiva neo conservatrice e della modernizzazione degli anni ottanta e con essa dobbiamo fare i conti sapendo che oggi è stato Nunzio una semplice riduzione degli spazi di welfare Polo frazione conservatrice
Ma un mutamento qualitativo dei principi che reggono l'agire sociale politico istituzionale segnatamente una perdita di autonomia della politica e della democrazia
Sappiamo tutti come questa riconduzione della Loggia alla logica economico
Aziendale di attività e bisogni collettivi si espunto si si è spinta fino al punto da candida all'impresa il mercato resterà artefice anche del superamento delle diseconomie esterne Dessì provocati in tema di ambiente di progetti
Di risanamento delle grandi città
In cambio ormai visivi da quello dell'informazione a quello degli appalti assistiamo al dominio di poteri oligarchici che sempre più apertamente negozio ma decidono di questioni contempo definivamo di interesse nazionale
Ora il punto che questo elemento che abbiamo ottanta volte analiticamente messo in evidenza
Non può se in aggiunta a questo punto la drammaticità dei processi farci limitare ad affermare il carattere come spesso facciamo cruciale del tema della difesa della libertà della democrazia e dei diritti
E necessario incominciare a questo punto è chiedersi quali libertà
Quali diritti quale democrazia possono efficacemente contrastare questi esiti regressivi del processo di modernizzazione
C'è un dato paradossale su cui credo che noi dobbiamo riflettere che mentre noi in questi anni rischi coprivamo una centralità della cosiddetta strategia dei diritti spesso è andata avanti una pratica della limitazione delle limitazioni e di divieti ritorni autoritari in fabbrica
Nei luoghi di lavoro
Nella scuola e nell'università la vicenda della droga delle comunità di tossicodipendenti degli immigrati persino delle discoteche e oggi come richiamavano altri
In questi giorni di mondiale patetiche ridicole forme di proibizionismo che però sono emblematiche significative di un clima forse in questo senso abbiamo da imparare qualcosa dalla migliore cultura liberale
Ad esempio che le carte dei diritti di libertà sono soprattutto norme limitative del potere politico e burocratica e qualcosa dobbiamo attingere anche dalla cultura socialdemocratica dove ci insegna che la concreta affermazione dei diritti sociali e di cittadinanza
Dal diritto alla salute abilità l'abitazione al diritto al lavoro sono conseguenze testo di attivi poteri pubblici di interventi diretti di regolazione di stanziamento di risorse ma soprattutto non possiamo dimenticare che una democrazia funzionante non può che essere una democrazia organizzato strutturata anzi
Senza creare equivoci ma non credo che ce ne siano i termini e mi si consente quindi il termine una democrazia armata di poteri sociali ed istituzionale
La nostra Costituzione rappresenta un esempio di un progetto di democrazia armata autonomia e sociale territoriali sindacato diritti di sciopero i partiti di cui si è discusso di quell'articolo quarantanove una certa configurazione del ruolo del Parlamento
Sono stata lungo le armi gli strumenti di un'avanzata dialettica politico sociale le forme di una crescente partecipazione alla vita del Paese
Da parte di grandi masse
Tutto questo ha funzionato finché ha prevalso l'idea di sviluppo di modernizzazione fortemente permeata dall'etica della crescita di equilibrio complessivo non possiamo non affrontare questa discussione sull'attualità del progetto
Costituzionale alla luce di questo schema e di questa tematizzazione sono veramente la distinzione tra conservatori e innovatori tra traditori la Costituzione ci vuole ancora attuarla diventa una discussione che io non capisco e rischia veramente di diventò per lo meno capisco ma rischia di essere una discussione
In questo senso poco proficua poco fertile poco produttiva
Dobbiamo prendere atto che quel modello ha funzionato sino a quel punto e che però la modernizzazione degli anni Ottanta fortemente messo in discussione l'utilità di dell'intervento del potere politico democratico
E atteso a presentare l'impresa il mercato essi stessi quali principi etici e politici quali veicoli di un ordine potenzialmente autosufficiente e totalitario
L'impresa il mercato non ha centro più quelli miti costitutivi alla loro azione che avevano caratterizzato lo Stato nazionale prima e poi lo Stato keynesiano democratico sociale
E si pretendono sempre più spesso una regolamentazione che si limita a ratificare i rapporti di forza esistenti e a legittimare passivamente la logica la mercificazione
Nel campo dell'informazione come in quello dei servizi pubblici e sociali della formazione e della ricerca
Forse è proprio questo il messaggio di grande consapevolezza e maturità che non abbiamo saputo cogliere la sfortunata vicenda del movimento degli studenti universitari
La denuncia preventiva cioè dei rischi e delle insidie profonde che possono derivare da una commissione pubblico privata non governata non sorretta da un'idea forte
Di forte tutela del valore dell'autonomia della ricerca della cultura
Della formazione oggi il potere di imprese il potere economico finanziario
Non solo infatti condizione del potere politico ma tendono a rompere ogni attimo e pervasiva mente ad occupare le relazioni collettive la politica e le istituzioni gli spazi di autorappresentazione sociale la produzione l'immaginario collettivo
Numerosi elementi mi pare che con la discussione di oggi lo conferma ci dicono che le democrazie nazionali non sono oggi più in grado di reggere questa sfida Imperia pare infatti il confronto con un sistema di impresa che si caratterizza sempre più come potenza politica che agisce su scala mondiale con una visione integrata degli aspetti produttivi territoriale ambientale come tante volte ha sottolineato Riccardo terzo tuttavia proprio per queste ragioni inadeguato inadeguate risultano tutte quelle proposte di mutamento dalla forma di governo e degli apparati istituzionali
Che prefigurano un ulteriore deperimento della democrazia come altro puerpere
Come veicolo qualunque sia stata nel corso del secolo di soggetti interessi che fermano la loro autonomia contro le tendenze ancora più forte nelle cosiddette società postindustriale
All'etero direzione e alla direzione oligarchica delle relazioni umane e sociale
Il fascino alla proposta presidenzialista è quello di offrire in qualche modo una risposta trasparente visibile a queste esigenze di un contropotere forte concentrato
E se non sapremo presto ritessere le file della trama che uniscono i soggetti valori espropriati dal dominio della grande impresa alla democrazia
Io temo a differenza di Riccardo terzo che quella prospettiva per quanto fuorviante inadeguata a livello di problemi acquisirà sempre più proseliti cioè non credo che non e lui perché mi pare che invece ritenga che questa possa essere ancora una risposta in qualche misura che cogli un problema e lo coglie in maniera anche adeguate possibile per la sinistra
Per far questo per ritessere questa trama che è stata la caratteristica di questo secolo certo non possiamo riproporla più nei termini
Antichi
Nell'orizzonte che era dentro la Costituzione ma occorre far leva su almeno secondo me quattro punti
Che indico ovviamente in maniera del tutto sommarie con i quali chiudo l'intervento
Primo mi pare che bisogna riprende a riflettere sui moderni caratteri del lavoro e sulle nuove forme di sfruttamento che ne caratterizzano l'erogazione
Secondo sulle differenze su quelli che Barcellona ottanta volte chiamo il Sud tu che poco del mondo che popolano il nostro continente
Tre sulle richieste nuove di autonomia e di identità che ci vengono da tanti versanti il sociale territoriali quattro sull'etica dell'ambiente sulla richiesta di beni non negoziabile che da quella tematica vengono così significativamente locali
Un po'e il peso delle cose dette
Salvatore Mannuccio il turno
Voi Degli Espinosa
Vorrei esprimere consenso innanzitutto nei confronti della relazione di cottura
E non è una clausola di stile
Si vedrà poi dal le poche cose che mi devo
Il consenso per l'impianto e consenso per l'analisi specie per alcune parti dell'analisi
Ho molto apprezzato come si ritenga
Essenziale permanente la contraddizione governati governante
Popolo è stato mai riconciliati
Ricordo
Un po'di anni fa
Anni dell'emergenza
Quando le cose ponevano questioni di garanzie
E si rispondeva
Che il popolo si fa stato
E che quindi a questo popolo che si fa stato
Non occorrono garanzie contro se stesso
Ma riconciliati dunque popolo sta
E allora è una questione anche di garanzie
Perché questa divisione tra popolo e stato sì scandisce con garanzia
E credo che sia anche una indicazione di lavoro per il Centro per la riforma allo Stato
E ho apprezzato debbo dire della relazione dico Turri
Le proposte specifiche quelle che
Si risolvono
Sostanzialmente in due termini coalizioni con l'accento la la trasparenza e movimento
Sono vanno d'accordo su altre scelte sulla referendum costituente
Secondo poi quello che questo ripreso anche dalla presidente della Camera Nilde Iotti
E sui referendum propositivi almeno su qui referendum presso il proposito ivi che non siano collegati
A leggi di iniziativa popolare secondo uno schema che mi pare sia di Stefano proprio
Ma queste sono questioni minori
Mi sembra rispetto ad altre
Rispetto ad altre per le quali esprimo ripeto un sostanziale consenso
Eppure
Non per quei punti specifici di minore Cordova
Alberto una sfasatura
Insufficienza
Che non è della relazione di couture
E non è soltanto dei dibattito molto interessante che l'insuccesso
Che è un qualcosa credo
Che ci segue e che ci tocca più da vicino
Una sproporzione
Tra le risposte che tentiamo e il contesto nel quale ci troviamo
I bisogni reali
Le domande che va incontro alla realtà
Non è una critica nei confronti di nessuno evidentemente queste risposte non ci sono
Nessuno le ha o nessuno le ha ancora
Però che non ci siano che non c'è abbiamo queste risposte
Va detto io credo che si debba prenderne atto senza sottovalutazioni
Che si debba prendere atto della drammaticità
Del momento che viviamo proprio perché non abbiamo queste risposte
Della stretta
In cui ci troviamo
Che
E terribile proprio per la nostra incapacità di replicare efficacemente
Prenderne atto con un filo almeno filo
Di angoscia
Se siamo più capaci di provarne di provarne collettivamente
E per ragioni collettiva
Cerco di
Approfondire
Le cose che ho detto con
Più attenta lettura di un punto del testo unico Turri
Il presupposto
E la l'anacronismo delle narrazioni precedenti
E io condivido questa affermarsi denaro azioni precedenti sono superate
Dalla crescita
Qualitativa oltre che quantitativa
Del capitalismo e io condivido molto l'analisi formata al riguardo dalla relazione di cottura che mi pare poi il fulcro
Della sua relazione
Il capitalismo cresce l'ora come logica generale come potere generale logica e potere astratti dei singoli contesti senza più mediazioni rispetto a questi contesti
E questo produce la emarginazione dei soggetti della democrazia
L'assegnazione ad essi di una dimensione come si può dire irreale
Fuori dalle possibilità concrete di agire sulle cose e nella storici
Ecco che mi pare di avvertire una lacuna non soltanto nella relazione di cottura ma nei discorsi dei germi facciano
La sinistra che ha fatto che fa
La sinistra con nomi e con lumi
Quali sono le sue responsabilità
Lui
Quali sono le nostre responsabilità
è certo che la Scala il Mondiale
Ma dentro questa scala
E a proposito di questa scala
Che abbiamo fatto negli anni ottanta
E che facciamo
O che ci prepariamo a fare oggi
All'inizio degli anni novanta
Io credo che non casualmente
In questo contesto alla sinistra succeda ciò che succede
Che la condizione della sinistra
Sia quella dei soggetti democratici
Il cui rischio ho detto è la in realtà
Rischio
Non soltanto
Per effetto della crescita di questo fatto nuovo di questo
Capitalismo con logiche generali così forte ma rischio anche credo per responsabilità propria della sinistra e delle sinistre
Il rischio che questo sale che la sinistra è stata che la sinistra e per da il suo strappo
Il rischio è la crisi dissenso e la crisi di significati dentro la sinistra
Sono
Fenomeni che noi evochiamo spesso
Dovremmo dire
Che mentre
Questo rischio di crisi per la destra non c'è e anzi cresce nella destra la capacità di nominare
Le cose
Inventare i valori
E a sinistra che si indebolisce il pensiero
Si indebolisce anche con un cerotto nostro orgoglio
L'impressione
E a sinistra
Che la crisi
Non è una verifica
Necessaria e doverosa dei significati
Ma rischia di essere più una débâcle che una verifica
Con il rischio che rischi più gravi tutti e la indifferenza rispetto ai significati e cioè della indifferenza morale
Il rischio è quello di soggiacere allora a questa spinta fuori della realtà
Di divenirne complici
Complici perché incapaci di essere parte Venturi conflitti incapaci di scelte
Incapaci di vere proposte di governo
All'inseguimento del senso comune e delle sue immagini all'inseguimento delle corporazioni e delle lobbies
Scultori parla di una sovranità popolare multiforme diffusa ed elenca qualche sede
Samarcanda da Samarcanda a Maurizio Costanzo Show
Ma io credo
Io credo che si debba esser meno ottimistiche son d'accordo in questo mi pare complicarsi
Che sia in corso che siano avvenute delle munifico delle modificazioni molecolari genetiche indotte
Dei consumi e dal sistema all'informazione
Però
Cioè il tribunale i diritti del malato si dice
Per esempio cioè l'associazionismo per esempio
E e io che ho mo'appartenuto associazione di giudici fin dagli anni sessanta una perché auspico che si rafforzi ma naturalmente
Non posso negare il rilievo di questi fenomeni
Però però le condizioni degli ospedali
E dei tribunali
Non ritraggono ancora giovamento
Direi anzi che peggiorò no
E questo è un eccesso di pessimismo asserirlo è sufficiente entrarci in questi luoghi aver la doppia sventura di entrare un ospedale o in un palazzo di giustizia
Però io credo che questa sovranità popolare multiforme e dice e diffusa non chiuda non si è capaci di chiudere di concludere non i governi rebus sic stantibus
Che non sia che non chiusa e non governi perché non sufficientemente antagonista
Perché
Soggetti assume ricordo l'atmosfera
Perché rischia di far divenire
Rumore di fondo le cose che
è una riprova mi sembrano gli ultimi referendum quelli
Sull'ecologia
Che la cui esperienza di ha fatto di recente
La posta va ricordato
Tra simbolica altamente simboliche non è che fosse irrilevante una posta simbolica di dire che sul posto perché controlli più alla fine
Ma anche era non simboli
E insieme al quesito sui fitofarmaci
Era materia
Riguarda la quale il ruolo di guida delle forze politiche non era rinunciabile assoluta
Va bene non abbia subito in queste il referendum una sconfitta di May ritto in merito mi sembra Peppino couturier
Per questioni di reti
E la sconfitta è stata nostra
La posta anche si giocava simbolica e non simbolica erano appostati di sinistra anche se poi
Si sono avuti dubbi nell'assumerne la paternità di questa posta
Sconfitta nostra
E peggiore sconfitta direi per abbandono così mi è parso o così
O così io ho degli scrupoli
E mi sembra che le canne
Con l'alibi la della libertà di coscienza con appelli all'astensionismo che son venuti dal gruppo comunista da
Appartenenti al gruppo comunista
Da personaggi estremamente autorevoli in qualche modo bandiera
Per le nostre figlie
Ecco pittori dice che il referendum il mezzo dietro il mezzo principale per rafforzare il diritto all'informazione va be'non siamo stati incapaci di informare
E non interessati mi sembra informale
Non interessati di questo merito
Interessati a che cosa lo
A una vicenda in cui il merito non conta
Cotture dice che si tratta io son d'accordo di rafforzare la competizione per l'indirizzo politico
Ebbene nella perito e sia di questi referendum si è fatto proprio il contrario
Io credo che se non si risolvono o almeno non si avvertono questi problemi si svuotano di senso gli obiettivi che pure ho riconosciuto significativi delle coalizioni ed i muffin mi
Anzi io credo che possano sorgere ulteriori equivoci
Perché Samarcanda e Maurizio Costanzo Show sono più importanti dal Parlamento perché il Parlamento e debellare
Io non credo che questo spostamento di potere possa notificarsi da parte nostra
Anche perché non mi pare che la cultura politica che promana
Da queste elezioni che ci vengono dalle sedi in cui il potere si è spostato sia una cultura politica alla fine tanto apprezzate
E altri equivoci possono insorgere a proposito dell'obiettivo la coalizione delle coalizioni che io pure
Apprezzo
Possono sorgere un rebus sic stantibus
Con il rischio di mediazioni sempre più in basso
In una convergenza il centro
Rischio che mi pare sia insito nel referendum che si vuol promuovere sul sistema elettorale senta
Mentre invece mi sembra che sia il caso più ritrovare opzioni radicali
Se si vogliono più trovare identità perdute
Obiezione radicali dalle quali si può mediare
Quando c'è da mediare
E ciò che è immediato il
Insomma io credo che sia pregiudiziale
Ricostruire il senso a sinistra
Che sia pregiudiziale la capacità di riconoscere e di graduare i valori
La capacità di comparare gli interessi di scegliere fra i soggetti sociali
Soltanto così credo Carlo Terzi si può qui parlare alla gente e con la gente
Soltanto così
Altrimenti sì o puzzola sempre di più dal particulare ENI localismi
Questa credo di sì gli occhi sia la questione
E credo che sia questione morale questioni fondamenti e di coerenze con i fondamenti
Senza
Cioè rebus sic stantibus ogni altra operazione Eva
Grazie a Monno giù
Degli Espinosa l'ultimo a parlare
Raccomando a questo punto dovrebbero
Sedici come optano dentro il quarto d'ora
è stato Manuzio fatto Bari intervento
E io volevo esprimere rispetto alla relazione di couture ricche tanto lo vorrei ringraziare perché la consegnate prima che uno un'ottima abitudine permette a tutti di riflettere vorrei esprimere un consenso generale rispetto
Al problema della strumentazione democratica e del rapporto governati governanti ma
Invece io ho trovato esile
Il modo in cui è posto il problema del Governo democratico dell'economia credo che ci sia hanno punto delle questioni di sostanza che stanno al di sotto della tematica della democrazia
Che sono oggi emergenti emergenti nel senso che mancano soprattutto e che il problema della mancanza di una sostanza forte chiara agibile e agilità
Dovrebbe essere messo in evidenza almeno in modo problematico adesso
Faccio un esempio
Rilevante quando per esempio Coturi parla in modo molto critico per la sinistra del permanere di una idea quantitativa del progresso figlia dell'industria lirismo
Fa un'osservazione che io condivido ma questo osservazione ci può portare al ad una lettura del passato che potrebbe gettare luce sulle attuali sconfitte e sulle future possibilità
Infatti
A noi oggi notiamo negli anni ottanta che Vieri limiti del capitalismo non sono né nella quantità nel nella funzionalità delle merci e dei servizi che rende disponibili se però questo è vero
Io non credo che si può passare oltre a discutere della crisi del lungo ciclo fordista e dell'indebolimento dei poteri nazionali
Senza domandarsi se la sinistra ha prodotto almeno una risposta adeguata al fordismo
Cioè io domando se la sinistra è in possesso oggi diciamo sia pure di una risposta
Ad una situazione sociale in cui i lavoratori entrano nel campo dei consumi e in cui il tema della povertà non è e dello sfruttamento non ha il peso o la materialità che aveva una volta
E in cui anche il tema della giustizia sociale va rivisto io ritengo che il fordismo sia stata una rivoluzione
E che ha sottratto diffondendo i consumi e la maggioranza della popolazione ha sottratto al socialismo una base materiale per la rivoluzione
E questo secondo me questa è una tesi di un libro che stiamo stampando la parte che mi riguarda
E mi sembra un punto che permette poi di capire
Di capire fasi successive della storia nel senso che
Se è vero che il fordismo ha sottratto appunto a un a un concetto di rivoluzione socialista la sua base materiale
Si può anche capire che dopo viene una situazione di stato sociale in cui si può indicare un bisogno di governo democratico dell'economia
In quanto che questo bisogno sta appunto nella giustizia sociale nella giustizia dei servizi nella giustizia degli ospedali delle scuole e anche nell'accesso politico
Del lavoratore attraverso i suoi partiti
Alla al dibattito politico anche al governo
Ma io vorrei sapere se oggi
C'è ancora questo bisogno di governo democratico dell'economia
Io posso io noto nella società un rapporto di segnalazione tra l'impresa e i consumatori che è l'elemento domina
Cioè io mi pare di riconoscere nella società un rapporto dominante e che avviene intorno a una diciamo così democrazia dei consumi
Con al largo impiego dei mezzi di informazione con un certo consenso può popolare con un rapporto diciamo tra impresa consumatori e mercato che ha un rapporto con scambio di segnali in cui naturalmente il consumatore fa anche lui una sua segnalazione non è totalmente passivo ma certamente
Non ha poteri né di Indirizzo né di modellazione
Ecco e vorrei sapere sei
Cioè se si può parlare in una situazione di questo genere tranquillamente di Dom di governo democratico dell'economia io penso che la passività la passività dell'elettore
Dipende anche dal fatto che non sono state scoperte ragioni nuove e attuali di fare politica
Perché questo rapporto appunto impresa consumatore
Anche riceve anche un certo consenso questo che voglio dire
Questa questa democrazia della passività in cui però sono garantiti certi accesso certi accessi al consumo emargina un po'la politica
E crea un senso comune di una politica che ormai che è un elemento dipendente un elemento diciamo derivato rispetto alla situazione
E allora mi sembra che si possa dire questo il capitalismo riesce ad andare oltre lo Stato sociale cioè si affranca
Sì affrancati in parte dallo Stato sociale perché per esempio offre servizi vendibili assicurazioni ospedali cioè cioè offre a offre accessi ai servizi che vengono pagati
E che sembrano più credibili e più operabili migliori perfino dei dei sistemi dello stato sociale quindi il capitalismo con i suoi livelli internazionali con la sua tecnologia
Con la sua funzionalità in Terna alla alla produzione col suo funzionalismo certo che è un limite ma non è stato questo limite non è stato valorizzato finora
Questo questo capitalismo va oltre allo stato sociale non ha più tanto bisogno della politica
E a me sembra che la sinistra invece non ha affatto questo stesso salto
Cioè che il problema del senso dipende dal fatto che vedo un capitalismo molto flessibile molto molto come posso dire che che sa inventare
E invece e vedo una sinistra che che non ha secondo me non ha ancora dato una risposta convincente al fordismo e quindi tanto più al posto fordismo
Credo sotto questo aspetto che è uno dei problemi da affrontare sia il problema del rapporto tra la sinistra e l'appartenenza sociale
La sinistra e molto come posso dire e legata storicamente al movimento dei lavoratori cioè il movimento dei produttori
Io dubito che si possa a partire da questo tipo di appartenenza e di politicità mettere in piedi una critica del produttivi smog di cui Kotori parlata che parla di
Che bisogna criticare diciamo l'espansione il prodotto nazionale lordo eccetera e
E figlia dell'industria lirismo io vorrei sapere se si può fare una critica dell'industria lirismo a partire
Da un diciamo così incardinamento sociale ma anche politico e culturale basato sui lavoratori e sui produttori
Io quello che vedo in questi mesi per esempio se penso al Piano della qualità totale di Romiti
Che cosa ha detto che tipo di risposta vediamo da parte del sindacato
Non è un problema di rapporti di forza non adoperiamo sempre questa categoria che poi e facilita ante io vedo né i lavoratori un po'di soddisfazione perché
Perché il piano di Romiti ha di nuovo bisogno dei lavoratori cioè in altre parole è un un padrone che ma a dei lavoratori dice
Guardate cioè il la come la concorrenza giapponese se non ci mettiamo insieme a fare la qualità ci sbarcheranno fuori dal mercato internazionale
E i lavoratori dicono ecco vedi tu che avevi pensato di fare tutto con le macchine di fare tutto con gli autonomi hai bisogno delle persone di idee hai bisogno di noi
Ma tutto questo avviene all'interno del disegno produttivo
Dell'automobile della di questo modello di consumi di questa concorrenza internazionale che non viene mai messa in discussione
Mi sembra molto difficile quindi
Fare un discorso di critica del prodotto nazionale lordo critica dell'industria lirismo critica di queste cose mantenendo con un incardinamento sociale che corrisponda la vecchia mozione di lavoratori ossi
O si fa un un diverso discorso studi sui bisogni della società che non sono soddisfatti e si va oltre queste forme di appartenenza sociale
Oppure si deve prendere atto che all'interno di una società orientato al produttivi ISMU che mantiene comunque forme di democrazia formale
Non si può altro che tributare e dialetti Zara un consenso di fondo a questo sistema che poi questo consenso può prendere può prendere forme diverse ma ma sempre consenso è perché si accetta di fatto
Che la soluzione dei problemi sta in un aumento della producibilità il momento dei delle merci e servizi e si discute di come queste cose si distribuiscono ma non si mette in discussione l'impianto e e il concetto di producibilità
Ecco perché io faccio un'altra
Critica molto amichevole diciamo Colturi perché ha scritto una relazione con la quale è bello dialogare insomma e quindi quello che io sto facendo e questo
Quando per esempio attribuisce mette l'ambiente nel campo dei movimenti etnici diciamo è la pace l'ambiente
Io non credo che sia giusto
Credo che l'ambiente costituisca oggi il limite non solo culturale mamma e viale
Che dimostra che questo progetto industriale questo industriali Isma'questa mancanza di autogoverno che c'è dentro il capitalismo la autoreferenzialità del capitalismo la sua tendenza illimitata
Il la sua tendenza compensativa la sua tendenza a risolvere i problemi in termini di maggiori merce maggiori servizi sì e se uno è povero divenne regalato dei soldi per accedere ma sempre di questo si tratta io penso che penso che nella questione ambientale questo problema viene fuori
Stamattina io non ho partecipato a questo dibattito perché ero all'Enea Casaccia dove c'era un dibattito sull'anidride carbonica e dove Sperti di livello internazionale hanno confermato la tendenza di riscaldamento per Effetto Serra e tutte queste cose e sappiamo voglio qui mescolare dati tecnici e un altro di quegli batte ma voglio dire che questi problemi ci sono come i problemi della falda acquifera ma i problemi della degradazione della città eccetera allora
Io devo opporre il problema di un nuovo radicamento sociale della critica
Dell'impianto di produzione e consumo un nuovo radicamento sociale che comprende anche la politicizzazione dei lavoratori
Ma deve anche avvenire una un elemento di autonomia rispetto ai lavoratori intesi come produttori e in quanto produttori produttivi istinto stanzia mente
Deve esserci autonomia rispetto a questo discorso e questo vale anche per l'ospedale pur caro Colturi perché quando si dice che bisogna parla dei diritti del malato io voglio dire che questo occuparsi del malato prioritariamente implica non solo fare
Non so le battaglie contro o la non trasparenza e così via ma implica due cose
Primo dare la precedenza al malato
Rispetto agli interessi dei lavoratori dell'ospedale sono dico una cattiveria
Ma non è ma non dobbiamo mica pensare che ci sia che ci sia come posso dire tra metà primari medici direttori me medici più giovani infermieri eccetera e il malato ci sia una convergenza una convergenza di interessi virtuosa
Io non penso che ci sia e quindi bisogna ragionare e e riprogettare anche lavoro intorno ai diritti del malato secondo punto c'è un problema di tra invenzione della malattia uno dei diritti del malato e il diritto alla prevenzione della malattia bene la prevenzione della malattia
Non va d'accordo con quel ciclo produttivo che tratta la malattia dal medico alla alle medicine alla chimica e tutte queste cose qua
Ebbene se se in questi referendum non c'è stato un grande appoggio dei partiti e non sto a fare tante polemiche di bottega per i non sono soddisfatto manco di dei Verdi come hanno fatto qui non di questo si tratta però se non c'è stata grande appoggio a questi referendum una ragione c'è
Ed è che che appunto questi referendum entravano dentro un problema di interessi che stanno dentro la sinistra diciamo tradizionale che non sono affatto risolti
Che da una parte diciamo colpivano diciamo nell'almeno nel medio termine non so il lavoro dei chimici e dall'altra parte colpivano il gioco da caccia sostanzialmente quindi e il problema in questo io sono un po'più un po'diverso da Magnus non è tanto un problema di radicalità intesa come fondamentalismo ma il problema e di fare delle scelte Cristo del punto più che cioè scegliere cioè capire che oggi se si dice
Critica dell'industria lirismo si dice una cosa forte e e e poi intorno si fanno tutti gli altri discorsi mentre non si possono tenere in piedi tante cose mi avvio a concludere ecco io sono favorevole a una democrazia
Ha un po'con la democrazia dotata di contenuto ma appunto
Quale Progetto di ma di democrazia vogliamo varare adesso cioè in altre parole cos'è che la democrazia oggi non fa e che noi vorremmo che facesse di quale tipo di democrazia cioè c'è bisogno e che oggi ci manca
Io lo dico
Io ho bisogno di una democrazia che mi faccia un Progetto ravvicinato
Al territorio laddove si subiscono le contraddizioni di questo modello di sviluppo le distorsioni e laddove ognuno di noi è obbligata a dire a difendersi in forma individuale
Perché non è assistito da una né dalla democrazia né da un'organizzazione nella città qui servizi e tutte le cose che sappiamo nella casa se volete
Questo è un luogo di democrazia
E l'altro problema della democrazia che pongo
E l'altra IVA lenza
Diciamo della funzione pubblica rispetto alla grande impresa società per azioni
Che di fatto non è che fa soltanto la sua funzione diciamo così di proprietà privata il diritto l'investimento al rischio di investimento ma che stabilisce le regole del gioco
E stabilisce anche i i grandi comportamenti di forze politiche cioè in altre parole che non soltanto e presente diciamo così sull'oceano mai presente e anche negli Stati nazionali e che dice cosa si può fare e cosa non si può fare come io noto direttamente in Campania genetico nei confronti dell'ENI e dell'ENEL
E in questi giorni si dibattono legislazioni sull'Energia
In cui il problema dell'autonomia locale delle regioni e conflittuale rispetta i poteri dell'ENEL e dell'ENI ma in cui c'è poca sottolineatura da parte delle forze di sinistra con qualche eccezione per fortuna
Diciamo
Abbiamo aperto qualche dialogo con una persona come strada per fare un nome ma non c'è una non c'è una spinta forte allora
E concludo io sono d'accordo con chi dice che la democrazia non può essere una pura questione di procedura
Sì la democrazia è sono canali per affermare diciamo in forme appunto democratiche definite dei bisogni che altrimenti non sono soddisfatti
Oggi i bisogni non soddisfatti sono tipicamente i bisogni della qualità per tutti
E il bisogno del rapporto con l'ambiente
E i bisogni della soggettività questi sono diciamo
I bisogni non soddisfatti perché invece i bisogni di merci eccetera sono più o meno soddisfatta allora noi dobbiamo fare una democrazia che cha queste che già queste direttrici e dobbiamo fare un'opzione
A favore di queste direttrici e ripeto io vedo questi i tre livelli fondamentali sono quelli del Progetto territoriale
Quelli del controllo democratico delle grandi aziende che oggi sono in gran parte poi foraggiato e con denaro pubblico quindi si potrebbe fare e poi quello della presenza internazionale sulla quale c'è molto accordo
Vorrei ripetere adesso quello che dicevo all'inizio
Governo democratico dell'economia
Oppure democrazia democrazia attrezzata
In una in una fase come questa di successo certamente del capitalismo dei suoi valori della sua flessibilità io penso che bisogna scegliere cioè io penso che è e e è finito diciamo lo spazio per tutti noi perché nere in una mano
Tante cose tanti colori tengo tutti incerto urgente la donna tenerli tutti bisogna fare qualche scelta e poi quindi fare una democrazia che sia attrezzata rispetto alla scelta che si è fatta grazie
Grazie quelli di così pazienti fino all'ultimo seguirci anche a degli Spinosa riprendiamo domani mattina alle nove
Però ci sono molti iscritti a parlare quindi abbiamo insieme
Io
Su diciamo cioè