La Corte ha bocciato l’impossibilità per la coppia, fertile, di accedere alla diagnosi preimpianto degli embrioni.
Infatti, la legge italiana sulla fecondazione assistita vieta per le coppie di portatori sani di malattie genetiche di eseguire lo screening sugli embrioni, ma tale divieto - secondo la Corte - è in contrasto a sua volta con l’articolo 8 della Convenzione europea sui diritti umani, relativo al rispetto della loro vita privata e familiare.