Presentazione del libro: "Io e Berlusconi (e la Rai) " di Valter Veltroni

Vi ringraziamo di essere qui
A festeggiare l'uscita del libro di Walter Veltroni io e Berlusconi è la RAI
Ringraziamo anche
Le personalità del mondo dal culto lo spettacolo qui presenti
I nostri illustri ospiti che rigorosamente in ordine alfabetico come da carta in televisiva
Sono Andrea Barbato Gianni letta Giampaolo Pansa Beniamino Placido
Che poi insieme all'autore di parleranno del libro
Consentitemi rapidamente di
Dire velocemente due parole perché questo libro
Non l'ho scritto ovviamente io ma lo desiderato fortemente
Perché in un certo senso è il libro di un rinnovamento di una casa editrice che ha una tradizione una storia antica
Che nel passato recente ha conosciuto alcuni momenti di vero
E che adesso desidera ritornare con autorità composizione centrale
Che le compete
Nel mondo dell'editoria della cultura italiana
E questo rivolo ed emblematico niente direi in due sensi principali come questo appena citato l'altro perché tratta di un argomento che capitale che è fondamentale della nostra società
Nel nostro tessuto connettivo civile
In maniera sempre più preponderante determinante
Verso la fine degli anni Sessanta inizi anni settanta un istituto americano distrutto cambi Cambridge nel Massachusetts
In anni non non sospetti
Aveva fatto la previsione in cui sostanza la mente si diceva queste intorno al Duemila
Il mondo sarà dominato da alcune grandi corporation dell'informazione per informazioni si intende dire ovviamente tutto
Che poi accaduta avranno sotto di sé indusse metalmeccaniche beni di consumo alimentari eccetera
Cosa succederà in anni devo dire veramente non sospetti perché all'epoca non esisteva di fatto in Europa una televisione privata
La televisione di Stato era sostanzialmente Andrisani servizio e comunque non orientata verso il business
L'editoria giornalistica era in gravissime difficoltà economica l'editoria libraria era un fatto del tutto artigianale
E quindi gli anni dei grandi numeri o comunque di un'ipotesi di questo tipo da mille novecentottantaquattro sembrava veramente molto in turistica eppure oggi nel novanta anche se non siamo in presenza nelle condizioni di poter dire che forse sì
Questi signori vent'anni fa circa aveva ragione
Beh assistiamo ad una crescita decisamente esponenziale dell'industria dell'informazione
è una trasformazione rapidissima anche del nostro dato antropologico
Dei nostri rapporti
Quello che è più significativo del nostro modo di interpretare di comprendere di recepire la realtà
Questo libro parla anche di questo
E quindi credo che sia un libro importante
In chiusura una velocissima notazione poi sul titolo che è decisamente molto a Ugo a molto ego riferito e anche autoritario peraltro non voluto dall'autore
Anzi che lei ha versato dall'autore
L'autore aveva proposto un'altra cosa che casi Trichet poi abbiamo rifiutato perché by devo dire un po'convenzionale
La proposta mia invece era stata rifiutata perché decisamente filo proustiana e alla fine ne è risultata vincente quella del nostro presidente Michelangelo altari anni che con ironica intelligenza ha lanciato l'idea di io e Berlusconi e la RAI
Ma è un titolo così trattano poi gli argomenti televisivi presuppone con
Non dico come siete ma come divertimento e un secondo Tito secondo libro io Veltroni e Canale cinque
Non so se mai ci sarà sarebbe divertente però se questo venisse
Noi siamo qui
Detto questo passerei subito la parola al dottor Barbato
Spero che funzioni
Qualcuno mi ha dato niente non si allora buona sera a tutti l'ordine alfabetico che mi perseguita fin dai tempi della scuola e che continua a perseguitarmi anche qui almeno nei dibattiti in cui non c'è Augias
Tuttavia questa sera mi mette un po'al riparo dal fa dal pericolo di essere troppo serio perché sono poi convinto che la serietà avverrà con interlocutori che seguiranno il dibattito si scalderà politicamente e io sarò esentato dal dal compito di appunto di fare qualcosa di melodrammatico o di
Drammatico su questo argomento
Spero voglio cominciare dicendo qualcosa di scherzoso io spero che tutti quelli che sono venuti qua
Abbiano portata con sé in un recipiente adatto recipienti per cosa vi ricordo che qualche qualche giorno fa qualche settimana fa un ingegnoso avvocato napoletano messo in vendita a Napoli le lacrime di Berlusconi in un'ampollina
Lacrime perché perché lo scudetto era perduto perché la Mondadori ancora no ma quasi perché gli spot stavano volando altrove
Ecco io vorrei che stasera
In temo che stasera dopo il sei maggio a quelle lacrime dobbiamo aggiungere anche le lacrime di Veltroni per cui il recipiente diventa un pochino più grande
Lacrime di Berlusconi lacrime di Veltroni così si inonda di lacrime questo
Questo scontro simbolico è stato detto emblematico io una parola che non uso perché Beniamino Placido è severissimo nei confronti di questa parola scritto
Alcuni articoli contro la parola emblematico comunque questo scontro è simbolico e metaforico è una specie di grande chanson de geste dell'epoca televisiva Clorinda contro Tancredi
Orlando Gano di Maganza ecco il bene contro il male il bianco il nero
Metafora di che metafora
Metafore di da una parte Berlusconi che è il mercato che è il cultura industriale la concorrenza il profitto il potere economico tutte cose che conosciamo benissimo da Walter Veltroni
Protagonista involontario adesso ha preso del del titolo ma protagonista perché siamo qui per lui per cui non non tanto poco Veltroni è in questo in questo dramma due la proposta politica
Il progetto la regola il buongoverno il potere
è un contrasto antico come il mondo diciamo diritto da una parte il dovere dall'altra come si potesse esserci solo diritto o solo dovere il privato e il pubblico
Gli utenti gli ascoltatori visti come utenti o gli ascoltatori visti come cittadini anche questo come se si Pocci potessero essere solo utenti o solo cittadini
Ecco immaginiamo questi due contendenti immaginiamo e sul loro terreno di scontro che è molto delicato molto importante c'è in ballo non una platea qualsiasi non una clientela da conquistare c'è in ballo come sappiamo benissimo tutti qui dentro stasera c'è in ballo la qualità culturale
Di un Paese la sua lealtà informativa la sua auto l'utilità civile di un mezzo anche una certa pedagogia di massa che la televisione bene o male volontariamente o no esercito insomma l'uso di un grande strumento i democrazia potenziale come la tv che non dobbiamo certo scoprire stasera qui fra noi non un semplice scontro di interessi quello che viene delineato nel titolo
O la ricerca di una maggioranza azionaria diversa da quella che c'è adesso una transazione fra due modi di immaginarie uno strumento industriale economico comunicativo con una televisione solidi ballo valori invece grandi interessi collettivi ecco mentre vediamo scendere in campo questi due concorrenti
Per riprendere la metafora di prima del del pianto che accompagna forse due
Momenti un po'di declino di di due posizioni io temo che stia accadendo qualcosa di grave ecco io vorrei che gradito nonché
Piangesse con entrambi ma che vincessero tutti e due non so se questa posizione sia largamente condivisa stasera se invece ci aspettiamo uno scontro io faccio il pacificatore l'ecumenico fuori posto io non immagino una pace televisiva né un accordo di cartello come è stato detto è stato anche tentato nemmeno una super spartizione come da qualche parte si è detto ma un po'dello spirito di ciascuna parte
Libertà ma commerciale economica di profitto dalla da una parte
Spirito di servizio dall'altra un po'di ciascuna parte
Infine immessa anche nella cultura dell'altro invece in questo scontro così come si è delineato io temo che perderanno entrambi
In favore di che in favore di una televisione forse abbassata di tono forse consolatoria forse sfacciatamente in caccia di indici di ascolto insomma in favore di quel gattone sornione che annidato nella società italiana
Del quale non facciamo il nome
Forse non ce la che vuole spegnere i contrasti vuole arrotondare gli spigoli vuole fingere che vi sia un buon governo al di sopra delle critiche e che in fondo tutto vada bene abbastanza bene in questo mondo
Anche perché queste due parti perché perderanno forse entrambe temo
Perché vengono due ritardi da due ritardi gravi la sinistra è giunta tardi Veltroni lo riconosce nel libro che io ho letto in fretta ma
Perché del resto avevo letto via via
Nel corso degli anni la sinistra giunta tardi ad accettare i mezzi di comunicazione come protagonisti culturali Elia lungamente maledetti via essiccati qualche volta ha proposto di spegnerli
Ha rifiutato spesso di collaborare io ricordo gli anni in cui in certi ambienti diciamo della sinistra
Aveva il televisore era un segno di cedimento o di frivolezze una visione un po'pasoliniana dell'inferno televisivo che le sacrosante riabilitazione di Pasolini non rendono però in questo caso più legittima non ci stupiamo poi sì quando nasce l'ipotesi ancora molto remota ce lo spiega letta di un telegiornale
Privato poiché si dice che il quel telegiornale seguirà
Le le idee di un altro di ben altro asse politico
Del resto anche il mondo imprenditoriale arrivato con un gravissimo ritardo arriva con un ritardo gettandosi sull'osso televisivo per spolpata uno facendone più un mercato che altro ignorando le regole talvolta perfino la grammatica della televisione imbarcandosi in operazioni catastrofiche inutile ricordare qui
Rete quattro Vizioli e poi usando spesso in seguito la tv come una tombola come un palcoscenico d'avanspettacolo qualche volta come una Porta Portese di indumenti usati americani come un cinema di periferia di terza carica visione
Spesso da nuovi ricchi da gente fatta opulenta dalla pubblicità
Sì che per anni credo
Fatalmente e tuttora la televisione è stata ed è dominio
Quasi esclusivo di un ceto diverso abile ben addestrato
Che attraverso proprio attraverso la televisione ha imposto una sua cultura una sua morale è una sua politica altro che dominio egemonico della Einaudi
L'Italia degli orribili anni sessanta e anche degli anni successivi governata dalla tv
Di Bernabei non certo da Vittorini o da Calvino
Io ho fatto un'operazione semplicissima e ingenua venendo qui ho contato le citazioni come si fa spesso negli indici di libri e ha fatto una classifica dei primi cinque
Primo Biagi Enzo
Secondo Craxi Bettino terzo Zavoli Sergio Quarto Barbato André quinto Mammì Oscar naturalmente Berlusconi
è assente perché è un passi ma come si dice in ogni pagina praticamente perfino Kennedy è in ottima posizione non mi stupisce conoscendo Walter che venga prima di Gramsci
Cosa ne ho ricavato ne ho ricavato che Veltroni si scaglia
Anzi diciamo di più diciamo di meno
Sì i prescelti degli interlocutori sbaglia
Sbagliati in senso buono cosa manca mi sono chiesto guardando queste Rink manca democrazia che stia e dove non è nei primi cinque come possibile riguardante facendo un libro sulla televisione manchi la democrazia cristiana
Io credo che Veltroni Berlusconi non si sono neppure accorti
Che in tv mentre Loris litigavano comandavano
Fanfani De Mita e Andreotti di volta in volta travestiti da da riformatori da darmene Gerald amministratori illuminati
E anche da buoni governanti e governatori della televisione
Esiste un un rischio concreto io lo chiamo vischio ma altri potrebbero chiamano una speranza concreta che questo fatto continui su questo potrei fare una tesi di laurea che vi risparmio
Devo dire leggendo questo libro mi sono accorto che io anche con Veltroni scusate se entra in ballo un altro io ma non ne farò un libro
Io anche con Veltroni un rapporto generazionale non solo perché potrebbe essere un qualche lievissima forzatura mio figlio
Ma perché del Walter appartiene a quella schiera di giovani esigenti che chiedono sempre il rendiconto a quelli che l'hanno preceduti giustamente non perché vogliano qualcosa per sé ma questo non rende meno
Severa la loro posizione ora io so di appartenere
Spero di appartenere a una generazione giornalistica che è stata molto fortunati
Molto fortunata e che ha vissuto
La grande stagione della libertà professionale ha potuto potuto scegliere potuto dimettersi ha potuto andarsene ha potuto litigare polemizzare
Era ancora conserva in parte forse come e gli anziani i bersaglieri sa cosa al conservatore sto Privilegio sì che noi alcuni Dinoi possono venire qui oggi guardando in faccia a chiunque
E senza debiti verso nessuno credo che sia questa una razza con pochi esemplari superstiti che andrebbero spero tutelati dal WWF non so
Siamo abituati anche a non commuoversi davanti a certe filosofie aziendali a certi editori democratici a certe guerre di religione che sembrano coinvolgere le bandierine di ciascuno e poi non lo sono tutto questo ci ha viziati share reso
Insofferenti polemici parlo a nome di una generazione che forse non esiste nella quale faccio parte sono io non lo so non ci rassegniamo ecco non non credo di starvi descrivendo una usura giornalistica o o o un centro anziani ma la generazione che ha fatto il giornalismo critico e di cui all'altra ala di questa di questo tavolo c'è uno degli esponenti
Meglio i più bravi Giampaolo Pansa forse siamo ormai una lobby un partito trasversale come dice qualcuno ma se abbiamo imparato qualche cosa è quello di distinguere subito le situazioni false quelle
Dove la libertà
D'espressione che rivendichiamo forse un po'aristocraticamente soffoca soffoca per mancanza d'aria che oggi ci sembra francamente o a me sembra voglio parlare a nome da altri
Che la libertà di espressione in qualche caso respiri male sia un po'asfittica
Io
Penso che siamo in una sede splendida e qui siamo entrati un po'come i comici nella legge nel secondo atto dell'Amleto ma ma siamo nella sede splendida ma impropria impropria bel chi perché secondo me la tv non dovrebbe essere oggetto di politica nemmeno di buona politica
Può sembrare un paradosso certamente io la cosa più buffa e il tentativo che faccio spesso anch'io che ho fatto non più tardi di ieri sera che qualcuno scherzosamente amabilmente mi rimproverava il tentativo di chiedere ai politici di abbassare il livello di politicizzazione della RAI chiederlo proprio a loro è un po'curioso ma d'altra parte non si sa chi altro chiederlo
Chiedo che la televisione non dovrebbe essere oggetto di politica non per una sua maledizione incorporata perché il regno del nulla come dice Enzensberger
Ma per un motivo molto chiaro per me
Perché le due posizioni quelle diciamo io e quello diciamo Berlusconi
Sono entrambe secondo me insoddisfacenti non c'è capitalismo per quanto illuminato che non voglio alla fine piegare lo strumento televisivo ai propri interessi commerciali
E non c'è partecipazione pubblica per quanto nobilmente ispirata al servizio che poi non diventi
Bandiera scelta di parte scambio di favori
Allora dice è tutto negativo cosa bisogna fare bisogna cambiare naturalmente la musica di fondo la scena
Perché così com'è circola un'idea un po'ancillare della comunicazione che dovrebbe secondo alcuni essere sempre al servizio di qualcosa o al servizio di qualcuno il testo da una parte la lottizzazione dall'alto
Prendete per esempio la fase attuale della RAI sono brevissimo se dovessi parlare di questo
Non vi manderei a casa tramontata la riforma del settantacinque adesso si agitano
Dei propositi vaghi non vede mai nettamente percepito inespressi di ristrutturazione ma intanto in attesa di questa col getto che non viene questo Godot
Che è sempre dietro le quinte si applica una tripartizione della quale tutti parliamo
Il peggio possibile che il fantasioso linguaggio della politica chiamato a canne d'organo inventando sempre qualche simbolo un che vuole rendere poetico quello che non è che non è canne d'organo che danno un concerto molto spesso stonato
E allora come leggere questo libro di Veltroni leggerlo
Da una parte con una sorta di odissea antitrust
Che è giusto seguire con simpatica con appoggio totale
Non bisogna mai dimenticare che
Quella Rai fra parentesi nel titolo
E minacciata al proprio interno da una specie di sindrome di immunodeficienza chiede la confina in un modello organizzativo e culturale molto superato
Allora che cosa sto proponendo per concludere che bisogna essere neutrali che bisogna essere favorevoli a una generale
Deregulation auspicare un disarmo totale la fine della guerra fredda una specie di Ginevra televisive no io neutrale non sono a chi mi conosce lo sa
Io penso che Berlusconi come diceva
Manzoni di Machiavelli metta l'utilità al posto supremo che invece appartiene alla giustizia
Lo diceva di Machiavelli
La professionalità professionalità Dio ci scampi la rivendicano tutti anche quelli che poi chissà vanno a far gli sport elettorali per i partiti con finte interviste
Io so bene
So bene e del resto del libro emerge chiara quale idea di televisione abbia Veltroni è un'idea che difficilmente trova posto nei comitati centrali o nelle Aule della Commissioni parlamentari o nei progetti di legge una televisione
Americana quali non esiste nemmeno in America
è una televisione creativa immediata dove l'informazione incalza il potere dove i produttori illuminati producono soltanto Tornatore Moretti Fellini
Dove c'è una cultura gioioso hanno nient'affatto accademica dove c'è un giornalismo che controlla l'efficienza amministrativa dove
Spariscono quasi per incanto tutte le volgarità e gli esibizionisti rampanti eccetera esisteva estrattivo risposte facilissime corale no non esiste certamente non esiste si può fare
Certo scontro era una politica spesso
Deludente minacce schiacciata fra una tv diciamo così delle leghe Virca venirci da una parte campanilistica vociante c'era e dall'altra da un televisione di modello europeo non meno orribile se si pensa che una serata tipo dei delle televisioni future quelle che andiamo a prenderlo degli immensi paga bollori di e magari Giochi senza frontiere così quelle livello medio una televisione
Al di sopra dei confini perciò c'è un sentiero molto stretto da percorrere
E a un anziano quale purtroppo mi tocca ormai di considerarmi spetterebbe il compito di scoraggiare gli entusiasmi di Veltroni sull'esistenza di quella televisione immaginarie ma poiché
Alla televisione credo molto anch'io
Continuerò a sperare che nel televisione di Veltroni quale e descritta in questo libro che si sta davvero
Grazie
Vorrei vorrei anzitutto rassicurare Andrea Barbato niente lacrime niente melodramma il contenitore soltanto per l'acqua tanto più che debbo forse ringraziarlo per avermi in parte
Tolto il disagio che potrei
Provare perché se non avessi il timore di ripetermi e così facendo non corresse il rischio di anno diario di evitare il mio amico Walter Veltroni che siamo invece qui per celebrare e festeggiare
Sarei tentato di prendere a prestito anche stasera le parole famose che Alcide Degasperi uso in quel non dimenticato il dieci agosto del mille novecentoquarantasei a Parigi alla conferenza della pace quando iniziando il suo discorso disse
Prendendo la parola in questo consesso sento che tutto tranne la vostra personale cortesia e contro di me
E non vorrei soprattutto corre il rischio che anche gli pavento di apparire come uno spirito disse Lugli angusto e perturbato ore
Portatore Diego ismi nazionali e di interessi particolari
Però rispose De Gasperi
Ho il dovere innanzi alla coscienza del mio Paese e per difendere la vitalità del mio popolo di parlare come italiano
Ecco si licet parva compone le Magni se se mi è consentito questo non accostamento va a prendere a prestito queste parole dire che anch'io ho il dovere di parlare come italiano tra virgolette
Sia per difendere la vitalità di questo sistema misto nel quale profondamente credo
Sia per difendere mi sia consentito me lo consenta anche Veltroni le ragioni imprenditoriali di un gruppo che nonostante quello che vada di moda dire oggi forse merita considerazione e rispetto forse un po'più di considerazione anche di quella che in qualche pagina del libro traspare dal e io dovrei farlo ovviamente da uomo di parte anche se sono convinto che tante delle argomentazioni che potrei usare hanno una tale forza di oggettività da essere non di parte ma neutrali come il diceva al primo prima Barbato
E rischierei però di ripetermi qui davvero fino alla noia perché sono d'argomentazioni dati cifre polemiche tesi
Che io in questi anni ho incrociato più volte
Sempre amabilmente sempre civilmente con Veltroni
E dico però inutilmente perché non sono mai riuscito a spostarlo di una sola virgola dalla sua coerente fermezza dal suo modello pensato e poi svolto giorno dopo giorno
E il libro è la testimonianza di tutto questo sono tante pagine per una requisitoria sola
Tante pagine
Con un solo imputato
E allora anche a me era venuta la tentazione che già aveva colto della raccontato Barbato di andare a rifugiarmi per così dire in angolo
Io ho aperto l'ultima pagina
Quella dell'indice dei nomi quella che anche Barbato ha sfogliato e con sorpresa nonostante il titolo ovvio ho notato che per una sorta di inconscia rimozione di rimozione freudiana il nome di Berlusconi non c'era si passa da Berlinguer Enrico a Bernabei Ettore e allora ho pensato però che avrei trovato senz'altro il nome di Berlusconi non solo nel titolo ma nella prima pagina quella che Walter Veltroni dedica i ringraziamenti perché dice Veltroni sono le prime parole del libero
Nel tempo a tutti si prende qualcosa
Un'idea
Un modo di dire e di ragionare
Una citazione un accento e ringrazio tutti coloro i quali a dice lui ruba alto qualcosa di questo forse ha dimenticato una parola che io mi permetterei di aggiungere un'occasione perché è certo che proprio Berlusconi l'occasione gliela ha regalata e gli aveva regalato a su un piatto d'argento un'occasione d'oro
Che ha portato anche tanti di voi qui stasera
Certo se fossi Placido se avessi quella sua straordinaria capacità di vedi le risate
Sempre un'ipotesi impossibile mi rendo conto ma se fossi se avessi quella sua straordinaria capacità di rischiarare le sue quotidiane cronache della tv con la luce di una cultura non comune e con una serie di parabole metafore citazioni sempre tutte belle brillanti appropriate
Sarei tentato anch'io di andare a ritrovare qualche precedente storico letterario
Cioè di qualche personaggio diventato personaggio in virtù e grazie a un altro personaggio che lo precedeva o lo affiancava o col quale entrava in duello
Perché è certo che l'occasione che fa il personaggio perché può provocare eventi inattesi o soltanto sperati propongo vere fortune e notorietà modificare in certi casi anche il corso della vita degli uomini
Troppo facile ovviamente sarebbe pensare a don Chisciotte che la sua grande opportunità la cerca in groppa rozzi Nante o aperta Rino che se la fabbrica nella terra dei leoni
Si potrebbe invece evocare visto che anche Barbato ha fatto delle citazioni colte un personaggio che gli storici riconoscono e al quale attribuiscono grandi meriti Giambattista Bernadotte che era un maresciallo dell'esercito francese
Fiero avversario di Napoleone
Ma era scritto che proprio no Napoleone doveva essere la sua grande occasione
E quando la ditta di Stoccolma gli offrì il trono di Svezia
Incoronato re con il nome di Carlo quattordicesimo spesi e tutta la sua attività e usò tutta la sua nuova posizione per far la guerra a Napoleone e contribuì moltissimo a farlo finire a Sant'Elena
Ma per venire a episodi più domestici e più
A casa aspetti onorevole Pajetta
Pervenire a episodi più vicini e più benefici si potrebbe anche evocare la figura del tenente rotondo un ufficiale della guardia regia che si presentò con la spada tesa Garibaldi ferito sotto un albero in Aspromonte e con la dopo aver fattura dura altezzosa forte requisitoria gli intimò la resa
Fu disarmato dalle camicie rosse però sia sicuro un posto nella storia
Ovvio che io preferisco la conclusione del tenente rotondo a quella di Carlo quattordicesimo perché mi richiama questa alla mente l'incoronazione di Veltroni
Che è certamente il paradigma più alto proprio dell'occasione berlusconiana
Non era il cinque maggio era solo il cinque aprile del mille novecentottantanove ricorderete tutti che dopo il congresso di Roma Walter Veltroni fu incoronato primo degli eletti in direzione con duecentoquarantanove voti
E primo degli eletti in segreteria con duecentocinquantasei voti e il secondo anzi la seconda Livia Turco per la cronaca arrivò con ben venticinque voti di scarto
E incerto il potere della pubblicità è forte vedo Simona Marchini la pregherei di dire ad Arbore meditate gente meditate
Ma senza gratitudine per l'occasione Veltroni ha continuato la sua battaglia con grande determinazione con grande fermezza debbo dire anche con grande coerenza dimentico forze dell'ammonimento di menta di Montale che invita invece ad aver gratitudine e riconoscenza
Per le occasioni
Di questa azione lunga ripetuta
Quasi ossessiva mi veniva voglia di dire il libero le pagine del libro sono una testimonianza lucida ordinata in un ordine non cronologico ma logico e politico soprattutto politico è impossibile ripercorrere la trama la trama e soprattutto impossibile contestarla e non lo farò certo perché non vi voglio né annoiare né provocare però mi sia consentito soltanto spendere qualche osservazione
Su qualcuna di quelle parole chiave non di quei nomi
Che più ricorrono lo ha già fatto Barbato ma di quelle parole chiave che come una litania Veltroni
Ha ripetuto in questi anni tante volte da Veltroni sono state poi riecheggiato in tanti dibattiti in tanti convegni in tanti giornali beh la prima non serve Rillo è l'anomalia del caso italiano
Una
Espressione che viene denunciata con accenti di sdegno di indignazione di denuncia
Con
Una insistenza che certamente meritevole di apprezzamento ma che forse un pochino impropria perché nessuno tanto meno io contesteranno l'anomalia la tipicità del caso italiano però
Mi sembra ingeneroso e forse ingiusto addebitarla tutta e soltanto alla Fininvest
L'anomalia del caso italiano esisteva prima della Fininvest
E mi dispiace per il mio amico Biagio Agnes che mi guarda con aria severa ma esisteva nel momento stesso in cui in questo Paese unico al mondo
Venivano assegnati al servizio pubblico in regime di monopolio tre reti lì comincio l'anomalia del caso italiano la Fininvest è venuta dopo molto tempo dopo
E unico o quasi paese al mondo
In questa anomalia il servizio pubblico che aveva tre reti aveva il età il doppio privilegio del cannone e della pubblicità
Quindi se anomalia c'è e se responsabilità ci sono beh non possono essere tutte soltanto e sempre riportate alla Fininvest o a Berlusconi ricorderò
Barbato poco fa ha fatto un discreto accenno alle lottizzazioni e io lo farò ancor più discreto
Ma ricorderò una legge del mille novecentosettantacinque che riconsacrata il monopolio e inventava la bella favola del pluralismo interno
Che altri chiamarono richiamano avvio della lottizzazione proprio per evitare i tempi ormai erano maturi quel pluralismo esterno che è l'unico vero che l'unico pluralismo e allora
Dal monopolio si passò a un'altra parola che nelle pagine di Veltroni viene continuamente evocata che nella polemica di questi anni e sulle pagine di tutti i giornali l'Antitrust
E dall'Antitrust
Al pluralismo Antitrust dimenticando che il correttivo classico dei sistemi economici
Per tutelare il consumatore per garantire la libertà di concorrenza e proprio l'intervento diretto dello Stato sul mercato qui l'intervento dello Stato
Per esisteva e precedeva di molti anni l'intervento dei privati quindi il correttivo classico dell'Antitrust era stato messo in opera molto prima che arrivassero quei privati di cui si dovesse tutelare la concorrenza e allora è spuntata l'altra parola altra parola che viene continuamente evocata giustamente evocata il pluralismo
Il prodismo che
Evoca però in certi accenti
Una Nostalgia di monopolio e Veltroni non è monopolista però così come viene riproposta da luglio da tanti altri sembra evocare proprio la nostalgica del monopolio nell'ultima sentenza della Corte costituzionale quella pubblicata proprio ieri sulla sia c'è una definizione del monopolio che trovo esemplare scrive la Corte
Che la mozione elaborata
Dalla più moderna dottrina definisce il monopolio secondo un'ottica funzionale cioè come esclusiva nell'offerta di beni e servizi
No non facilmente sostituibili da parte dell'utente medio
E mi sembra che non siano facilmente sostituibili programmi della Rai o i programmi della Fininvest
E beh qui c'è da rimanere francamente allibiti l'ultima rilevazione non della Fininvest ma della RAI dell'ufficio studi e documentazione della RAI
Sensi va venne novecento cinquanta emittenti in questo Paese
E il più recente Censimento che è quello fatto da Datamedia corrisposta questionario quindi un censimento non di pura rilevazione ma di analisi
Dice che le emittenti attive in questo nostro fortunato Paese sono ben sei centocinquantasette
A parte una dozzina che sono le nazionali ci sono centosettantasette emittente coperture interregionale novantanove novantadue scusate a copertura regionale centottanta interprovinciali e centonovantotto provinciali
E questo non è pluralismo
Ma guardiamo al settore nella carta stampata ma c'è forse un'offerta maggiore di quella che c'è nel campo dell'etere per mi sembra che francamente invocare il pluralismo con tanta insistenza sia perlomeno in proprio ma Veltroni
Sconta tutto questo e dice lo dice in una maniera splendida nelle prime pagine con una bellissima immagine lo ripete voi più volte che in questo firmamento che pure così affollato ogni tanto scrive una stella cade
Però all'anagrafe delle emittenti lui si accorge di chi muore ma non si accorge di chi nasce e io rilevo sempre dallo studio di Datamedia che negli ultimi anni sono cresciute in media di trentotto emittenti all'anno
E negli ultimi dieci anni il picco è del mille novecentottantasette cioè l'altro ieri quando sono nate e si sono affermate altre quarantacinque no nuove antenne in questo Paese
Ma Veltroni che è intelligente che è bravo sconta pure questo
E allora scrive lo ripete più di una volta ma colgo una sola citazione
So bene che vengono indicate cifre e numeri e si afferma che esse testimonierebbero l'esistenza ancora di una vitalità
Ma se si va oltre le cifre per vedere che cosa c'è in questo universo di televisioni locali
Si scopre che la stragrande maggioranza di queste piccole emittenti sopravvivono alle difficoltà facendo aste
E vendendo gioielli e pellicce il che non rappresenta esattamente la vocazione alla quale dovrebbe esser dedicato uno strumento di informazione
E ma sempre Datamedia ci informa che che invece in queste televisioni la cosa più importante dopo lo sport e proprio l'informazione il telegiornale
Secondo questa indagine nell'universo delle tv locale degli ascolti anche piazzandosi al secondo posto esistono quattrocento testate in questo Paese
E in un totale vengono trasmesse ogni giorno mille settecentottantasette edizioni di notiziario facendo la media aggiungere pubblica
Sono tre notiziari al giorno per ogni antenna beh francamente sempre guardando ai giornali anche a quelli locali mi sembra che un'offerta più pluralista sia quella della televisione che non quella della carta stampata
Veltroni dice però
Che tutte vivono di vita grama e lo dice probabilmente anche il mio amico Bassetti che mi sta guardando e ascoltando pronto Arryn beccarmi perché perché l'ingordigia
Del colosso della Fininvest fa vivere tutti male
Perché perché c'è l'ingordigia di quelli che Pansa e Veltroni l'uscita proprio in questa accezione definisce i concentrato cori però leggendo l'Unità
Dell'altro ieri si scopre che oltre che le tasse di Manni non
La Fininvest rischia di spegnere addirittura quattrocento emittenti cosiddette comunitarie cioè di quelle che non perseguono lo scopo di lucro
E quando chiedono a gol fari relatore al Senato come mai non ci fossero a corto di questo gol fari dice cito dall'Unità
Si era ritenuto che le tv comunitarie non fossero tanto numerose
E non dovessero quindi preoccupare
Non dovessero costituire una realtà da difendere né alcun loro esponente si era fatto vivo durante i lavori della commissione
Adesso che l'abbiamo saputo celebre occuperemo e il Partito comunista dice aboliamo le tasse previste da Manni per le televisioni comunitarie quattrocento che non perseguono scopi di lucro
E le altre vogliamo dare uno sguardo anche alle altre alle tante stelle che rimangono in questo firmamento di cui Veltroni non si avvede anche se luccicano gli spesso
Luccicano d'argento
Beh se andiamo a vedere scoraggiando un po'qua e là nel nostro Paese e magari anche oltre frontiera
Si possono scoprire una quantità di cose sconvolgenti io deciderò solo qualcuna a mo'd'esempio anche perché molti di voi le conoscono meglio di me si scopre per esempio che quando un gruppo di studiosi seri va a Castel San Pietro
Per indagare in questo fenomeno e chiede di mandare alle televisioni
Locali le più grandi dei programmi autoprodotti
è inondato di Cassette e non sa più come uscire
Da questa situazione non sa più che graduatoria fare si scopre magari che Montecarlo che già dispone dell'Eurovisione fa addirittura concorrenza o vuol fare concorrenza alla Rai
Per i mondiali di calcio si scopre che vedeva perde magari fede ma fa un telegiornale addirittura in collaborazione con ABC
Si scopre che a Taranto Antenna sei elegge sette consiglieri comunali e prende il tredici cinque per cento di voti si scopre che video musica avallo Londra e compra Channel Four si scopre che Rete Mia deve fare
La convention addirittura in uno stadio tanti sono i suoi soci e si scopre andando in giro per l'Italia
Che spuntano come funghi
Tanti personaggi che vengono addirittura nell'accezione comune chiamati i berluschini
Per dire appunto che sono personaggi Estelle che luccicano
Ce ne sono tanti di nomi ce n'è un elenco che vi risparmio ma le sigle di tante televisioni locali che vivono vivono bene sono sulla bocca di tutti forse Veltroni aggrappato alla tesi che quell'ideale di televisione e di sistema del quale ha giustamente parlato per Barbato
Ha smarrito finisce rischia di smarrire il senso della realtà o per lo meno
Ha smesso di guardare all'evoluzione della realtà così come essa si viene modellando sotto i nostri occhi forse Veltroni farebbe bene a rileggere alcune pagine del suo libro
E a me di darle anche per aggiornarle
Come farebbe bene a meditare alcune osservazioni sacrosante sulla servizio pubblico prima Barbato ha evocato
Questo dualismo io non voglio per carità di mettermi in questa polemica perché non voglio essere nel sgradito né sgradevole né disturba Torre però certamente Veltroni dice delle cose sul servizio pubblico che mi trovano perfettamente d'accordo delle cose che forse meglio avrebbe fatto a dire
Come ha abdicato zione dal ruolo e della funzione del servizio pubblico in questi anni in cui c'è stata una rincorsa
Forse per spingere qualcuno fuori mercato ci sono delle pagine dalla centocinquantasette la centosessantotto per esempio un intervento in Commissione parlamentare di vigilanza
In cui Veltroni
Teorizza la necessità dicono di decongestionare
Il servizio pubblico da quel sul ménage dell'ascolto
Della necessità di ridurre una esasperata competizione che mi trovano che ci trovano perfettamente d'accordo forse se c'è una la cura nella legge Mammì di cui tanto pure si parla e forse la la cura che riguarda il servizio pubblico
Cui di cui ruolo e funzione non vengono neppure evocati
Se poi volessimo sfogliando il volume trovare un'altra piccola lacuna che riguardano la Rai ma Veltroni trovo citato in un articolo pubblicato sul Manifesto un editoriale sul caso De Benedetti Mondadori non ai tempi di Berlusconi ma i tempi in cui era De Benedetti comprato L'Espresso ma quell'articolo pure citato non viene accolto nel volume
Vorrei dire tante altre cose e me ne astengo permettetemi però soltanto una ultima notazione che non posso tralasciare perché potrebbe apparire o ipocrita o senza significato
Cinema e televisione
è ovvio state tranquilli che non riporterò qui la polemica sugli spot
Conoscete tutti le tesi di Veltroni conoscete tutti la battaglia di Veltroni su questo terreno e conoscete pure le valutazioni che qualcuno ha fatto in questi giorni di polemica su un emendamento che noi ci auguriamo venga
A sua volta emendato più per il bene del cinema che non per il bene della televisione però
Vorrei proporre a Veltroni una riflessione
Veltroni e lo faccio
Vorrei dirlo con molta sincerità
Con tutto il rispetto che si deve non soltanto un personaggio politico come Veltroni ma anche a un amante del cinema
Come lui ha un intenditore di cinema come Luís ci sono delle pagine che sono straordinariamente belle sia che parli di film sia che parli del mondo del cinema lo direi
Più vicino alla mia generazione che si è formata proprio al cinema che non alla sua che invece più figlia della televisione che non del cinema certo se fosse ancora direttore non esiterei a dare a Veltroni la critica cinematografica del mio giornale però con tutto il rispetto che si deve a un uomo che ama il cinema come lui
E in tante pagine si sente proprio l'emozione quasi la commozione quell'emozione che Luís non vuole spezzare
Ce ne sono altre bellissime anche sulle canzoni fa quasi una storia del costume italiano vista da se arriva che è straordinaria ma
Quando fa poi la polemica sui rapporti tra cinema e televisione
Lo fa dando sempre e soltanto alla televisione tutta la colpa
E colpa della televisione se le sale chiudono e se quelle che non chiudono sono poco accoglienti
E colpa della televisione se gli spettatori diminuiscono e anche se quelli che rimangono preferiscono poi i film stranieri e colpa della televisione se diminuisce la produzione italiana anche se proprio la televisione pubbliche e private diventato un produttore importante è colpa della televisione
Se c'è stata o c'è la colonizzazione americana colpa della televisione la rincorsa dei profili basi del gusto e via via accusando fino all'anatema degli spot
Il ragionamento è sempre sostenuto da dati e cifre io ne vorrei offrire una anzi due a Veltroni per aggiornare appunto le sue considerazioni nel mille novecentottantanove il volume
Tenente ridotto segnando il punto più basso di tutta la storia dell'import export dell'audiovisivo in Italia e per la prima volta c'è stato un avvio anche se timido di tendenza dall'Italia verso gli Stati Uniti
Nello stesso anno ottantanove invece lo sbilancio cinematografico è stato superiore a trecento miliardi
Le vendite negli Stati Uniti sono quasi inesistenti e sono persino trascurabili le vendite all'interno degli altri paesi dell'Europa due risultati diversi per due storie diverse
Non viene mai a Veltroni il dubbio che forse proprio perché la televisione in Italia è cresciuta e ha raggiunto ha saputo raggiungere dimensione di impresa valore di industria
è riuscita a produrre a invertire una tendenza che la vedeva da sempre fortemente tributaria nei confronti dell'estero
E non viene il dubbio che invece il cinema sia ancora artigianato non ancora industria e che di fronte al declino dei grandi network americani per il moltiplicarsi dei soggetti che indeboliscono i produttori di un tempo
E danno alla produzione televisiva un impatto minore
Rimane invece intatta la forza delle grandi merger americani produttori si produttrici di cinema
Laddove invece in Europa Unindustria che tale veramente sia non c'è ancora perché certo non si può pensare che al cinema italiano e vedo qui stasera tanti grandi personaggi del nostro cinema manchi
Ispirazione talento
Capacità e vocazione artistica manca purtroppo il nostro sistema un sistema industriale capace di reggere a questo confronto
Ecco e il gatto industriale che forse bisogna colmare non indebolendo quel soggetto che in uno dei due settori ha già dimostrato di saper fare per competere sia in Europa
Che forse tentando anche l'avventura più grande Marra forzandolo
E cercando di affiancargli un soggetto altrettanto forte capace secondo i criteri moderni della integrazione del marketing e anche della concentrazione ove serba
Di avviare una riscossa del cinema italiano
Impresa e mercato lo ha detto prima Barbato sono impresa e mercato i veicoli sui quali cammina anche lo spettacolo anche il cinema anche la cultura e l'identità
Europea
Ecco se queste riflessioni porteranno Veltroni
A riflettere a meditare H anno dico a cambiare perché non mi illudo ma forse ad aggiornare alcune delle sue vorrei concludere dicendo concludo finito finito finito ho finito
Dico soltanto questo mi verrebbe visto che ho citato don Chisciotte all'inizio che Veltroni
Che ha fatto in una intervista a Repubblica una spiritosi Sima pagella dei personaggi della televisione dando i voti con delle citazioni
Mi piacerebbe rubargli ed è una quella che lui a dedicato a Pippo Baudo prendendo la da Umberto Eco talora è giusto dubitare
E la vorrei accompagnare con un'altra citazione che colgo proprio da Tornatore che è arrivato adesso e che saluto e al quale mi piace rendere omaggio con la stessa emozione anzi con la commozione con la quale ho visto anch'io e rivisto il suo splendido
Cinema Paradiso a Salvatore che parte al suo piccole grandi amico Totò Alfredo ormai cieco dice
La vita non è come la vedi al cinematografo la vita è più difficile ricordatelo Walter potrei aver successo in tutte le tue battaglie magari tranne questa e quello che ti augura ti augura sinceramente anche un avversario leale grazie
Verbalizzazione possibile lei
Ma adesso io le ho cercato di tenere alta la testa sotto quest'ondata di melassa
Che Gianni letta il sorpasso
Perché se lo
Sì la vita non sarà come al cinematografo
Però la televisione non è nemmeno come ce la racconta cernita
Allora per tentare di tenere alta la testa dico subito a Veltroni che la cosa più bella del suo libro e la dedica
Perché ho letto oggi con una commozione struggente una dedica mi pare di capire a suo padre che è stato un uomo di uomo d'informazione
Non per è morto
E che dice anche tutta la tensione di Walter
Nell'affrontare
I temi di questo libro
Poi libero e bello in parte lo conosciamo perché Walter uno che si fa legge
Tutte le volte che scrive di questi argomenti
Però il libro alla pena di averlo di prenderlo di legge visto presentiamo un libro diciamo anche quest'perché ci aiuta a capire
Un po'di più quali possono essere i nostri umori di fronte agli argomenti di cui parliamo questa asset allora io provo dire quali sono i miei umori di fronte ai tre protagonisti di questo libro il primo protagoniste Berlusconi
Letta in un segreto a cercare il nome di Berlusconi dice di no e Berlusconi c'è in questo libro c'è in ogni passo c'è quasi in ogni riga
L'altro protagonista della RAI
E il terzo protagonista il PC
Cioè e Veltroni ma diciamo è il PC
Allora io cercherò di essere più breve di letta anche perché non parlo bene come parlarne
Io di Berlusconi non so più che cosa dire
Non so più che cosa dire
Perché ne ho dette tante sul
Ne ho fatte anche tante ne ho fatte una che mi è costata molto
Ed ero pronto e sono pronto anche a farne un'altra
Però neanche dette e scritte tante
E allora Berlusconi non è o la Fininvest o la televisione commerciale che fa capo al Biscione diciamo a Berlusconi per comodità non è il personaggio che tu ci sei venuto a vendere questa sera retrocede scritto un nano
In un corteo di non dico di di giganti ma di persone di statura normale ma che mi frega messe Antenna sei a Taranto legge sei con siti e Antenna sei non so cosa sia sarà una sigla della democrazia
Sarà una sigla della Lega della lega dei tanti invece che della lega lombarda
Cioè io so che se c'è un problema di libertà
Di informazione in questo Paese questo problema è rappresentato non da Antenna sei datele Cantù da quell'altro che fa le riunioni di nello stadio che poi non sono i suoi telespettatori sono quelli che gli hanno prestato i quattrini
Perché quello è un fenomeno tipo titoli atipici e quelli stavano lo stadio non perché vol facevano parte della sua audience televisiva stavano lo stadio per sapere se questo di restituire i soldi hanno perché queste è la storia lottare
Allora Berlusconi non mi pare che sia un nano in mezzo un corteo di
Di nativo di antenne se io dichiarai Cantù di personaggi di stelle Berlusconi è uno è una cosa importante è una cosa molto grosso è una cosa un cui dobbiamo abbiamo dovuto dobbiamo e dovremo fare i conti ancora per molto tempo
Però Berlusconi in questo momento dovrebbe aver fatto tesoro di alcune lezioni
E se non l'ha fatto e visto che tu sei
Un suo collaboratore imminente fossero può entrare io riassumo in due o tre cose primo Berlusconi forse sta cominciando a capire che il troppo stroppia
Ha sempre pensato che poteva avere tutto tutto troppo troppo sta cominciando a capire che il troppo stroppia
Secondo
Berlusconi sta cominciando a capire che i giornali non sono tutti di marzapane e che non si possono mangiare tutti come dei biscotti al mattino a colazione
La terza cosa che forse sta cominciando a capire e che i giornalisti
Io poi sono recidivo dello scritto un libro anni fa che si chiamava carte false comuni i giornalisti non sono tutti pronti come diceva Flaiano occorre sempre in aiuto del vincitore e che con i quattrini non si compra tutto
E con i contratti che fa la Fininvest non si compra tutto
Queste tre cose Berlusconi collare venuto capire le prime non le ha capite ha commesso una serie di errori che adesso non lo ridurranno certo alimentare come un tema assai ma probabilmente in luglio lo faranno riflettere su un suo errore più grave
Che questo che nel libro è descritto bene questo errore li voleva e che i partiti dominanti dite in Italia non accettano nessuno che voglia diventare troppo potente
E sono pronti a segare con la sega elettrica
Anche chi si mette in caccia per conto del governo di sua Maestà e chi si propone di portati in trofeo qualche testa tagliata
Ecco Berlusconi sta secondo me cominciando a capire
Lentamente questa cosa
E questo una lezione salutare
Che spero io non so mai sicuro di niente
E quindi dato che poi parlano solamente a titolo personale perché sono stato invitato come amico di Walter e con il giornalista che scrive spesso ho anch'io la mia brava citazione l'indice dei nomi anzi condita dal numero romano perché sono l'introduzione
Non so come finirà la vicenda
Dell'ultima storia
L'ultima cosa che Berlusconi se vogliamo indicare ma può darsi che anche quest'ultima storia
Disegni che il troppo stroppia ecco l'altro con l'altro colosso che se in questo libro e la RAI allora io debbo dire con altrettanta sincerità
Che quando parlo della RAI
Ne parlo no anche scritto parecchio male perché poi così come sono Esterno Berlusconi o estraneo a Berlusconi sono estraneo alla
Però ecco nel poco il mio senso di estraneità non è soltanto quello di
Diciamo del professionista che non ha rapporti professionali correre il mio è un senso di estraneità molto forte come cittadino di questo Paese sento che la RAI non mi appartiene
Sento che non è roba mia
Per cui della Rai non me ne frega niente
Vedo qui qui solo c'è tanta gente che lavora per la RAI e dentro la RAI ci sono tante persone stimabili anche tanti amici tra loro però devo dichiarare questa sensazione di estraneità
Perché
La prova perché la RAI non è roba mia
Io sono un cittadino di questo Paese sono un contribuente di questo Paese sono un elettore di questo Paese sono uno che lavora e che tenta di produrre del reddito per questo Paese
Ma non sento la RAI come roba mia sono un italiano cioè unità
Che si commuove alle dediche per imparare ad
Perché adesso che vedo da vicino Walter comincio scoprire che comici ammette pure lui capelli grigi
Perché la RAI la sento come roba dei partiti soprattutto dei partiti dominanti questo
Per cui quando sento Barbato che ringrazio per la citazione accennare
Al teorico spirito di servizio che poi dovrebbe animare la Rai TV ma io non ci credo questo
La RAI mi sembra un muro compatto molto difficile da sbaraccare peggio del muro di Berlino non c'è nemmeno più problematico utilizzazione c'è questa cosa che probabilmente gli stessi dirigenti RAI non soltanto non conobbe non controllano più ma non conoscono più
C'è questo mostro enorme
Indefinibile
Il governo Navile credo
Quel sistema viene governato indifendibile rispetto di fronte alla giuria sterminata
Dei cittadini italiani
E cioè questa cosa che in qualche modo a mio parere dovrebbe essere sbarcata
Allora io vorrei
Che la Fininvest la RAI si sbarca sulla vicenda
Io non voglio alleanze
Non voglio intese e io vorrei che questi due colossi Sylvanas
Molto di più di quanto non si siano spalmati sino ad oggi che sistemasse
Che si ferisce a morte
Intanto perché secondo me sarebbe un fatto di democrazia
Quindi perché e c'è un fatto il pluralismo
è vero dovrebbe nascere secondo me era il conflitto mortale tra queste due cose
Per cui alla fine la Fininvest e le tre reti alla fine sarebbero non so che cosa ma confesso che aveva Firmin porta meno ancora
E non è probabilmente sarebbe costretta a diventare una cosa diverso
Ecco se c'è una se avverto come lettore del libro di Walter sì avverto una una pulsione forse nemmeno dichiarata fino in fondo libro di Veltroni
E proprio queste
Chi di che che dal conflitto dallo scontro
Non mediatore ai partiti
Poi dirò un'ultima cosa sul PC
Io spero anzi che il contatto perché c'è un contatto fra questi due mondi che sono quello della Fininvest e quello della RAI e che sono sono i partiti dominanti sono la democrazia cristiana sono il partito socialista
Perché questi due partiti sono ripartiti che possiedono quote di sarebbe detto il lotto più grande allora ma sono di fatto i partiti che fanno il bello il brutto tempo e gli altri partiti sono costretti o ad accontentarsi delle briciole a fare i conti con questi due colossi e la stessa cosa Fininvest la Fininvest è Suková dei pub dei due partiti di governo come la RAI peggio ancora della RAI anzi peggio della RAI perché se domani mattina la democrazia cristiana al Partito socialista o la DC la sola decidono di cancellare la Fininvest
Decido di cancellare le tre reti profano in cinque minuti
Per cui tu caro letta
Rappresenti un mondo rappresenti un'impresa che non esiste non esiste c'è perché qualcuno vuole continuare a fare esistere
Tant'è vero tant'è vero che siete costretti a fare persino delle azioni suicide perché ve ne cito una avevate una rubrica che a me personalmente non piaceva per niente come Radio Londra e avete dovuto chiuderla perché la DC gli ha chiesto di chiudere e se domani Andreotti si alza e vi chiede di chiudere perché in via a Matisse di colpo richiede di licenziare mai Bongiorno dovete licenziare anche mai buongiorno
Quindi io spero che come dire il conflitto ci sia e secondo me il conflitto dovrebbe essere innescato dal partito comunista io capisco bisogna mai dare consigli ai partiti soprattutto bisogna dare consigli ai partiti che vivono fasi di grande travaglio come quello che sta vivendo oggi il PC
Ma quando io ho sentito al congresso di Bologna dire e condivido
Occhetto dice dobbiamo uscire dall'uso del ma io dico usciti dalla RAI TV uscite dalla RAI TV perché avete di fronte due strade io capisco le faccio venire
Come dire c'è un sussulto anche dei tanti onesti comunisti professionisti disco la tessera del PC io col cuore il PC che lavorano entrare
Ma io piccoli pc di fronte alla RAI ha due strade
O quello di accontentarsi delle briciole che diventeranno sempre più piccole
Ma mano che il partito dimagrisce
è logico che in base alla lottizzazione dagli schermi a canne d'organo non lo so
Se e quando il PC aveva trentacinque per cento teneva Toto penso che quando avrà il venticinque per cento al venticinque per cento sapevo che non scende a te ancora perché altrimenti in RAI avrebbe le briciole sempre più ridotto oppure dovete avere coraggio
Questa è la strada che il riconoscimento di rompere questo gioco
Cioè di gridare nonché il Rennes nudo ma di gridare che cos'è la RAI TV perché così diventerà anche più credibili vostro grido su che cos'è la Fininvest che cosa Berlusconi
E quindi io io spero che ci sia un innesco di questo genere io penso che altri partiti italiani più piccoli e quelli che sono meno avvantaggiate situazione di oggi potrebbero seguirli lungo quella strada ci vuole
Avete fatto e qui mi rivolgo a Walter non come autore di questo bellissimo libro ma come dirigente del Partito comunista avete fatto un salto nel vuoto strepitoso gigantesco
Non so dove atterrerà Rete era un santo necessario
Io penso guai se non aveste fatto
Io spero che la vita politica italiana non domani magari dopo domani cambierà in virtù di questo sforzo eroico di questa scelta che voi avete come father anche sulla RAI
Perché se non la fate sulla RAI
Verranno dello schema canne d'organo inventeranno qualcun'altra ma certamente
Kia in Italia il bastone del comando lo userà in modo sempre più curde in modo sempre più arrogante
In modo sempre più protervo si alleneranno con Berlusconi con tutti non c'è problema insomma quindi io credo che
Una
Possibile via d'uscita
Da questa tenaglia che ci ossessiona ogni giorno anche a queste due ganasce che fatta la Fininvest che fatta la RAI sia quella di un gesto di coraggio di un di un partito
Che non ha nemmeno molto più da perdere rispetto alla situazione di oggi e quindi che non soltanto deve andare avanti lungo la propria strada della propria scelta politica ma deve essere conseguente a questa scelta anche in un punto in uno snodo cruciale per la democrazia di questo Paese che l'informazione radiotelevisivo che comunque l'emittenza radiotelevisiva locali
Dacca me
Allora
Sedicente e questa volta il vero perché si dice sempre si sente si dice sempre che è già stato detto tutto questa volta è vero stavolta è stato detto tutto anche troppo che Giampaolo Pansa m'ha fregato la conclusione che mi tocca adesso limitarmi a sottoscrivere riformulando in modo se posso ancora più brutale c'è la grande contraddizione del piccino
E forse anche di questo libro forse anche dentro Veltroni e che da una parte dice
Liberiamo la RAI TV dall'ipotetica dei partiti facciano in modo che si scelgono le persone e le politiche di informazione
Autonomamente poi dicono però ci sarebbe un giovanotto del paese sino all'ultimo disoccupato lo prendete quelli di prendono il giovanotto di Paese Sera non ti fanno la riforma che voi Chieri messo questa firma
Poi come se non bastasse Giampaolo Pansa l'ha fregato anche la citazione cambiamenti sulla moltissimo della dedica di Veltroni che voi succede perché la pensiamo allo stesso qua pensiamo tutti allo stesso modo in quel giornale queste la sanzione piace che ci volete fare allora io vi propongo ripropongo con la necessaria rapidità resa necessaria anche e da allora una brevissima stringa di considerazioni che riguardano quasi esclusivamente la TV di Stato e poi si avanzi il tempo e se lo ritenete se lo riteniamo io con il piccolo scambio di idee
Con Gianni letta non contro Gianni Letta contenerlo scap chiarificatore di idee lo vorrei capire se rimane il tema comincio da una articolo che è apparso in prima pagina sul Corriere della sera di ieri e che mia fortemente impressionato
L'articolo Francia il nuovo antisemitismo e dello scrittore francese Bernard Anghileri si riferisce a quello che è accaduto in Francia delle persone sono entrate nei cimiteri ebraici hanno addirittura imparato dei morti
E Bernardo all'IRI nel fare le sue triste considerazioni al riguardo ha un attimo di perplessità ma anche di coraggio non è uno scrittore che a me piacciono questo morte mi piace molto di perplessità e di coraggio
E dice io vorrei anche in coraggio anche il dovere di incoraggiare gli uomini dei mezzi di comunicazione di massa a soppesare responsabilità che si assumono
Quando offrono a tale odio l'occasione di esprimersi ce sta dicendo e non fate parlare dei mezzi di comunicazione di massa queste persone lo sta dicendo non lo sta dicendo non lo sa nemmeno lui perché è un vero dramma andiamo avanti
Certo si tratta di un problema difficile e complesso soprattutto e difficile da conciliate con esigenze elementari della rende delle regole della democrazia
Resta il fatto che se tali regole vietano in effetti di mettere al bando un uomo come Jean Marie le Pen io non sono affatto sicuro che ci obblighino ad ascoltarlo e a interrogarlo come avviene ora si riferisce ovviamente alla televisione
Ai mezzi di comunicazione di massa francese un per problemi venirci problemino è quello che si è posto da lui in modo assai più blando è sicuramente risolubile con le righe è quello di conciliare
La a democrazia l'apertura detti microfoni a tutti con il rispetto di quel nocciolo minimo ma indispensabile di principi sui quali uno Stato una comunità si regge
Per quel poco che sono riusciti a penso a pensarci adesso ma per quel morto che mi è accaduto come a tutti di pensarci prima
Io guido la triste notizia che un problema del genere Kenzo il problema che deve fronteggiare per l'informazione in particolare la nostra RAI TV è un problema assolutamente il riso gruppi però una volta detto che il solubile non c'è supera Giuni spaventarsi
Da critico o letterario quali sono quale dovrei essere io so per esempio con assoluta certezza che le traduzioni
Da una lingua straniera un romanzo straniero in in cui italiano alle traduzioni sono assolutamente impossibile
Se volete un esempio clamoroso il più clamoroso di tutti si può provare lo faremo un'altra volta per quanto mi sono preparato dove fra qualche anno c'è da provare che la Bibbia e assolutamente perentoriamente inevitabilmente intraducibile
Qualsiasi rabbino potrebbe chiamare un maresciallo dei carabinieri spiegargli in misura come funziona l'ebraico della Bindi è dire adesso vada sequestrare tutte le traduzioni della Bibbia isole maresciallo capito una cosa levasse prestare non c'è verso son tutti assolutamente arbitrarie
E tuttavia l'alibi è stato adottato centinaia di volte deride più varie nei modi più vari e con una qualche utilità
Sono di quelle cose che sono impossibili ma necessarie
Allo stesso modo è impossibile portare probabilmente ma è necessario fare qualcosa per riuscire a correggere l'attuale assetto dell'informazione radiotelevisiva alla quale precipuamente mi riferisco e lo ripeto non è una cosa facile perché ci si è provato quindici anni fa quando si è fatta quella benedetta legge che trasferiva il baricentro del potere dall'esecutivo
Al legislativo Sicily Parlamento è piena di tanti partiti ospita tanti opinioni queste opinioni faranno pluralismo si sarà avrà una scelta meno monolitica di quella dell'esecutivo non è andata così se voi parlati adesso con due almeno delle persone che hanno fatto a quella legge sono dei giuristi straordinari straordinarie come Giovanni Ferrara della sinistra indipendenti Giuliano Amato del piercing di farne e noi eravamo sicuri di avercela fatta e poi le cose sono andate male
Che ci possiamo fare perché
In effetti è un problema difficile la stessa difficoltà si voi vi ricordate che ci veniva proposta negli anni Sessanta da Giorgio Ruffolo quando faceva le sue splendidi analisi sui bellissimi libri sulla programmazione diceva ma certo che la programmazione qui avrà un contenuto una direzione politica perché se qualcuno deve programmare e di che si facciano aghi
O macchine da cucire piuttosto che biciclette era che chi lo deve fare deve esserci un'autorità politica che lo faccio
Come si fa a a tentare di risolvere un problema del genere ecco io sono qui ovviamente per fare un qualche appunto una qualche critica a questo mi obbliga il vincolo dell'amicizia al libro di Veltroni
Mi sarei aspettata privo voluto chiedo per la prossima edizione che Walter Veltroni si rimescola i tutto quando indica noi vorremmo fare così noi abbiamo questa proposta
In qualche modo in qualche modo se lui lo vuole se lo accetta sì lui mi autorizza io
Cercherò di stare un suggerimento proprio da questa sua bellissima dedica che non è probabile sicuro riconosciuto e dedicato a suo padre che era un radiocronista famoso quando noi eravamo ragazzi verso l'Ottocento pressappoco
Nell'ultima parte nell'ultima parte l'ultimo ricco che quello secondo me proprio percussivo di questa piccola poi sia di dedica dice al tatto e per te che non c'eri Maci
Che è un bellissimo complimento fatto un padre il quale deve dimostrare di esserci proprio assentandosi ritirandosi
Né più nemmeno così come il Padreterno stabilito al primo libro della Genesi ha creato il mondo
Si dice Dio crea il mondo come il mare crea le terre ritirandosi ritirandosi soltanto ritirandosi dalle terre
Le terre emergono queste la genesi libro prima comunque data bruciate questa e non c'è un altro mondo concede uno diverso
Ritirarsi a vantaggio di chi come si fa a ritirarsi questo è il punto ripeto rimane un problema di artigianato di artigianato legislativo di grandi difficoltà
Che perciò è pericoloso non affrontare facendo delle proposte precise limitandosi a lagnarsi come tutti facciamo approfittando magari anche del libro di Walter della situazione attuale ed è varie volte lo Stato si è trovato in difficoltà di ogni genere
Lo Stato vuole che ci stiamo Università di Stato che dati i titoli di Stato
Ma non per questo lo stato DC professori nomino io stabilisco io chi deve insegnare filologia romanza Urbino no lo Stato si litiga e dice nel caso dell'università scegliete lì da voi usati il metodo della cooptazione
La quale avrà mille difetti però non lo svantaggio di presentarci i professori nominate dello Stato qui in questo posto dove noi stiamo e dove io o il passato qualche anno varando una quantità immensa di cose
Si faceva una volta di concorsi si fanno tuttora
Qui come al Senato al Senato una Camera un ramo del Parlamento che abbiamo sempre da questa parte ammirato e invidiato i concorsi erano questa caratteristica spero che ce l'abbiano ancora
Non erano i politici ad assumere attraverso i concorsi funzionari erano di professori di diritto fra i più bravi che venivano messi in una Commissione e che sceglieva il Senato di Sheva io lì a ruolo io rivoglio io richiedo però io li pago ma non voglio scegliere io mi ritiro che ricerca qualche altro
E da queste scelte
Da queste scelte se mi permette di continuare da queste scelte sono usciti fuori come funzionari del Senato non citi i miei colleghi della Camera che sono appunto Ferrara Carbone straordinari per il Senato si chiama Livia
Si chiama Scoppola si chiama l'età Muraro soci persone straordinari perché è vero che si può poi come le stiamo pensando nel nell'angolo più vive della nostra anima ci si può raccomandare sempre
Ma quando una ed ha messo in Commissione Costantino Mortati mi sfidava portagli raccomandazioni vi sfido qualità girava con uno sguardo
E le cose si facevano segnare
Si può fare qualcosa di simile Peretti vuol no credo di no credo che non siano questi meccanismi che facciamo un concorso
Però devo dire che l'assenza di controllo sette giorni al concorso però una qualche cosa bisogna inventarne per ottenere che per ottenere che per ottenere che entro i migliori che crescano i migliori parte queste la sagra delle banalità che sto dicendo però anche quando piove o nevica si deve dire piove o nevica che si deve dire sarà banale ma è così
Che non i migliori eterno lo persone che di fronte a un caso come questo
Hanno profanato le tombe in Francia io non voglio far parlare dello Provaglio maltrattare pure delle righe
Abbiano l'autorità avvenuto vita professionale morale intellettuale di farlo perché il punto è questo mi di Marsico colato mille volte
Intorno a provini dell'obiettività che ovviamente anche quello il re solubile
Ma in qualche modo che non è così difficile non dico da risolvere ma da affrontare
Perché noi leggiamo con piacere
Montanelli cominciamo compiacere Montanelli dico lui io che non condivido quasi nulla di quello che lui pensa perché spero sono sicuro
Che quello che lui dice non lo dice a nome di un partito
Non lo dice a nome di una parte lo dice perché così in Cina in testa positiva divine dopodiché posso condividevano
E in secondo luogo la leggo con piacere perché alla forza all'autorità all'intelligenza di proporre mi sente la complessità della situazione non la complessità di chi parla Nuccio Fava tutti capisce ma che cos'è no la complessità la complessità insieme delle spinte e controspinte che fanno di ogni problema un problema difficile poi dice posta questa difficoltà io farei così
E questo è pressappoco al punto punto al quale si vorrebbe andare e e e e infine e per finire e poi soltanto se me lo concedete di permettere un'appendice che riguarda me il mio amico Gianni Letta ma soltanto se me lo concedete
E fino a tre vedete ogni volta c'è stato una sorta di avvelenamento via negli ultimi due anni questa avvelenamento è stato provocato è un avvenimento che con guanti in guarda la televisione non può non venire
è stata provocata da quel personaggio secondo me di straordinaria intelligenza di straordinaria bravura che Giuliano Ferrara quando li ha cominciato a dire ma siamo tutti parziale siamo tutti faziosi siamo tutti di parte
E bene è meglio non dirlo è bene dirlo è bene dire piuttosto che non dico che è un gravissimo errore bravissimo lui continua a ignorare il pervicacemente la diversità di funzioni continua a ignorare gli stadi funzionano i siamo tutti di parte lo siamo tutti tifosi della Juventus allo stadio
Quando siamo nel di gradinate dello stadio ma si chiamano a fare l'arbitro di Juventus Inter noi dobbiamo fare l'adesivo impossibile questo quello che deve fare il personaggio televisivo messo in televisione sì l'autorità di far oppure si dice voi non volete che ci siano dei presentatori televisivi dei conduttori televisivi che siano orientati per ogni volta che parlare di Cronkite che voi di sciacquare la bocca prima ogni volta ne parliamo di Cronkite noi siamo contenti questo grande del cronista americano che un giorno è uscito fuori ha detto smettiamola con la via guerra nel Vietnam ma ha potuto dirlo ha potuto dirlo perché aveva l'autorità per farlo perché non dipendeva né dal partito democratico né da quello repubblicano
Aveva l'autorità personale guadagnata con anni di permanenza in per posta per Pato per far e per convincervi se posso per l'ultimo disperato tentativo lo stessissimo problema lo stesso identico problema che chiunque abbia fatto un po'di scuole abbia letto qualche libro di storia sacra si pone per gli storici sono obiettivi no ma che stupidaggini Bordin uno storico obiettivo
Ma perché leggiamo Tucidide perché obiettivo non opera di parte a tutto diversa però
Ci dà una tale complessità delle cose che sono accadute uno uno sguardo così onesto dentro quello che ci serve dice va be tu la pensi così noi colà ci sono altri che dicono che non pensa affatto come te però a noi così va bene per questa tornata io ho finito e grazie
Per
Innanzitutto di Reagan dopo questi interventi soprattutto dopo avere sentito alla non brillante affermazione di Placido c'è il tutto è stato detto trovo una certa difficoltà a dire qualcosa
Ho letto il libro di
Veltroni
Interrompendo continuamente la lavorazione dei nel mio ultimo film quasi sperimentando una nuova forma di interruzione dei film
Dicevo dire
Che conoscevo moltissimi dei miei brani
Sono stato colpito molto da dalla dal dalla nuova luce che assumevano tutti questi brani letti insieme cioè visti letti uno per uno su su un quotidiano ho sentiti
Nel contesto di un convegno di un congresso hai sempre la sensazione che si parla di qualcosa di che abbia chi fare comunque con la cronaca dei fatti
Poi invece legge tutte queste cose insieme ti fa sentire che titolo di fronte a delle riflessioni
Su fatti di cronaca che messi insieme diventano pezzi di storia
Devo dire che
Ci sono diversi brani che mi hanno colpito come per esempio l'articolo che parla della prima uscita di due mila uno Odissea nello spazio
Si è detto tutto è vero un'altra volta non si riesce non si resiste a
A ritirare in ballo certe questioni ce n'è una che
Viene spesso affrontato libero e che mia
Treno in modo particolare ed è il problema che poco fa qualcuno ha detto che sarebbe stato bene a non riportare qui invece forse è bene discutere che producono degli spot
Recentemente da da più parti ci si è sentito dire che
Senza spot non ci può essere più Cina
Ovverosia se non si possono interrompere i film in televisione non si potranno avere finanziamenti per fare i film
E allora così affrontando anche rischiando di di di di di essere tacciata ancora una volta di fare Nostalgia ho rischiato anch'io come dice Veltroni quando parla del monopolio dalla televisione di
Riflettere un po'su come una volta su come si faceva una volta i film
Prima che ci fosse l'uso dell'interruzione pubblicitaria
Ebbene moltissimi di voi lo sapranno perché ci moltissimo operatore del settore sono questa sera notte ci si facevano si producevano ricorrendo a molte delle del
Delle fonti economiche a cui ci si rivolge oggi le coproduzioni
Ma soprattutto un elemento fondamentale senza il quale non si poteva varare un film del cosiddetto minimo garantito così almeno venti dall'anticipazione il distributore del film dava al produttore perché ci si potesse fare
C'erano mille difetti in questo rapporto mediato attraverso il minimo garantito perché i distributori metteva becco
Sugli attori sulle trame addirittura tra votino distributori italiani che hanno prodotto dei film senza apparire mai ce soltanto mostrandosi come distributori soltanto perché anticipavano
Queste cifre che altro non erano che un'anticipazione che gli spettatori davano i produttori registi perché si facesse un film
Questa forma se volete arcaica artigianale aveva con una controparte ben precisa
Il minimo garantito assicurava al produttore la circolazione del film nelle sale
Quando poco più di un decennio fa
Questi stessi distributori hanno ceduto tutti i loro magazzini
Alla alla Threatened alla tv private
E cominciata una netta trasformazione di questo rapporto tutti sanno che oggi il minimo garantito praticamente non esiste più
O esiste non è più determinante per la realizzazione di un film quello che è diventato determinante il diritto d'antenna come un è un disegno preciso quel tipo di anticipazione è stato sostituito da un atto di cui anticipazione
Con mille
Cosa diversa meccanismi diversi
Allora se un minimo di garanzia ciò che firma andasse almeno nelle sale e affrontasse il pubblico con tutti i rischi che così si film affronta quando entra nella sua avventura nel suo rapporto con il pubblico
Oggi purtroppo cosa succede succede
Che questi film
Soprattutto Pato dei film italiani
Quando devono affrontare il circuito delle sale che spesso come accade in Italia è anche della televisione che ha anticipato il diritto di antenna
Che se non vengono difesi nel circuito delle sale questo non è un fatto di mancanza di talenti o di colpe non dico è un dato di fatto il nostro cinema sia quello buono secondo non buono
Non viene amato da dare da chi possiede le sale e chi possiede le sale cinematografiche mentali sappiano tutti chi sono
Per cui la società nomine difeso nomi protetto nella sua vita attraverso presso le sale cinematografiche quando voi approda in televisione
Sappiamo tutti cosa succederà ora
Nella voglia di chiedersi
Perché
Qual è la logica di questo meccanismo
Perché poi tutto debba essere
Ingigantito e nel contempo
Confuso nel polverone della Punto della mancanza di talento dei produttori che non sono bravi perché spesso si sente dire questo soprattutto da parte degli oneri alla Fininvest circa otto continuare così ha mai potuto dare non sono bravi i registri ucciso gli attori ucciso non c'è nessuno se Cino americana più forte dubitavano e non ci possiamo fare niente
Le affermazioni molto molto pesanti molto gravi anche perché se si va indietro nel tempo e se si sfoglia attentamente anche nel libro di Veltroni troviamo anche
Altre forme di di
Altre dichiarazioni fatte da da da questi stessi uomini qualche anno fa quando era come lo sciorinare il numero dei miliardi che annualmente si affidavano alle produzioni cinematografiche non è sufficiente dalla dei miliardi per fare dei film sempre questi film non interessano né a chi possiede le sale né a chi possiede le televisioni allora vogliamo veramente capire se questo cinema italiano lo si vuole veramente
Far rinascere o no il problema è solo questo
Strutture stesse tutte le sue e dipendente da Cho evidente che se un Paese non siamo non solo non si vuole far rinascere il cinema i talenti sei saranno sempre di meno la gente andrà sempre a vedere meno la cinematografia nazionale cosa che sono già accaduti in altri Paesi
Allora io credo che ritornava la questione degli spot al di là di ogni personalizzazione Kyo premetto non non ho mai pensato che spocchia
Vuol dire Berlusconi ecco forse una delle uniche cose e tutta la battaglia degli spot che non mi ha mai convinto tanto
Ho sempre pensato che questa questa a questa forma di ricatto cioè se non ci sono gli spot non possono finanziare il film mi ha sempre fatto pensare me sempre ricordato per per similitudine la questione dell'abusivismo edilizio
è la stessa cosa
Le sanatorie le cose snervante va se non ci sono case abusive non si può sviluppare nell'edilizia allora chi è contro le case abusive contro l'edilizia Pocino questo questo questo fronte siamo per distruggiamo tutto oppure no Sannio tutto
Mi sembra che queste posizioni estremamente mette siano sempre più lontane da da visioni risolutive
Io ho la sensazione che il problema degli spot nel complesso il problema del rapporto tra la televisione e il cinema in Italia non si risolverà mai finché non si troverà finché non si vorrà seriamente far rinascere il nostro cinema
Non ci sono altre soluzioni
Cioè quando si troveranno modo di capire veramente cosa bisogna fare per fare nasce il nostro cinema forse si potrà trovare anche una soluzione predisposto una soluzione per tutte le altre cose
Questo è quello che volevo dire vi ringrazio mi scuso sono stato noioso
Io credo in primo luogo di dovere
Molti ringraziamenti nella parte imbarazzante nella quale mi trovo questa sera e che per me è una parte francamente abbastanza diciamo inedita nel senso che
Mi è capitato di fare molti dibattiti
Talvolta di presentare anche dei libri ma mai di trovarmi nella condizione al quale mi trovo e quindi chiedo scusa di eventuali imbarazzi derivanti dalla condizione stessa
Ringraziamenti sono in primo luogo a coloro che sono qui dietro il tavolo che sono tutte persone per le quali ho grande stima
Dalle quali credo di poter dire che tutti quanti noi tutti quanti no in particolare ci occupiamo dei problemi delle comunicazioni della televisione dell'informazione abbiamo imparato molto anche se talvolta mi è capitato di avere posizioni diverse in particolare con uno dei diciamo presentatori di questo libro con Gianni Letta
Credo che sempre queste opinioni di abbiamo coltivate perché se è vero che io non mi sono mosso di un apposito di un millimetro dalle mie posizioni
Ciò che stasera ha detto Gianni dimostra che neanch'io sono riuscito a convincerlo delle mie ragioni e innalzamento a coloro che hanno presentato questo libro ringraziamento anche coloro che son venuti qui stasera che insomma
Passando con lo sguardo un po'ad davanti a me ritrovavo
Pezzi di di i pezzi più importanti della mia vita merita personale ma anche la mia vita politica
De lavoro che ho fatto e tante delle persone alle quali come ho detto nella introduzione del libro che Gianni letta richiamato o rubato qualcosa
E credo che questo sia lo voglio dire subito il carattere fondamentale del libro se una ragione fondamentale c'era nel mio rifiuto per il titolo che Michelangelo Notari ANIA proposto al di là del fatto che non amo particolarmente gli elementi di personalizzazione per per stile personale diciamo così
C'era il fatto che mi sembrava che quelli io non facessi sufficientemente non rendesse sufficientemente giustizia di un lavoro che non è mia e non è stato solamente un lavoro mio personale
è stato un lavoro di tante persone di tanti dirigenti Esperti del Partito comunista in questo settore del quale non vorrei avvantaggiare mi personalmente in maniera eccessiva
Il libro testimonia di una fatica di una grande rincorsa che non abbiamo fatto questo voglio dire molto sinceramente una grande rincorsa anche per superare per vincere ritardi che avevano caratterizzato il modo in cui ne ha parlato nella Barbato il modo in cui il partito probabilmente in generale la sinistra ha guardato ai mezzi di comunicazione
All'alba della nostra discussione c'è una sinistra spaccata sostanzialmente in due grandi filoni culturali che avevano le loro espressioni anche sul piano politico
C'è una sinistra che quando guarda al problema delle comunicazioni vede in esso prevalentemente l'aspetto catastrofico cioè dei dei mezzi di comunicazione sostanzialmente come strumento di persuasione del coscienza
Dal che se ne fanno discendere due atteggiamenti diversi ma siccome egualmente sbagliati egualmente subalterni da un lato con essi come dire una certa tentazione a ricercare visto che gli strumenti comunicazione sono utili per la persuasione del coscienza in primo luogo si immagina delle coscienze politiche
Io ho sempre ritenuto che questa fosse un stupidaggine se guardo al successo delle leghe mi sembra di trovare conferma perché si delega avessero dovuto prendere tanti voti quanto gli elogi che hanno preso dai giornali
Sarebbero sotto lo zero per cento sono state anzi fortemente
Dotate di cattiva stampa hanno avuto un risultato elettorale di quella natura
Io appunto una parte della sinistra coltivando questa idea che si potesse attraverso la televisione e i giornali spostare masse consistenti di voti
Si è occupata di occupare una parte degli apparati della comunicazione
E e in particolare la posizione assunta per tutta la fase al Partito Socialista un'altra parte dalla sinistra sempre sulla base della stessa persuasione la stessa convinzione ha scelto di chiudersi in una sorta di nicchia di coltivare l'idea della contro informazione
In qualche modo lo schema il blu apocalittici integrati può far parte di questa discussione può spiegare tanti ritardi
E tante difficoltà della della sinistra noi abbiamo cercato di fare un lavoro Adesso parlo del del del mio partito insomma abbia cercato di fare un lavoro per cercare di superare in avanti queste di Tarchi
Per fare questo naturalmente ciascuno di noi ci ha messo per parte mia io ci ho messo anche il grande amore per uno strumento che ha agito non poco nella formazione dell'anno
Io Gianni io amo il cinema ma amo altrettanto la televisione
Probabilmente se
Perché in questo dibattito sono stati fatti molti alloggi e anche ma alcune osservazioni critiche che io registro e che sulle quali giusto che si mediti probabilmente in questo libro c'è nei confronti dei problemi della comunicazione quell'eccesso di amore anche forse un po'di astrazione del di un modello di televisione possibile che quello al quale
Andrea ha fatto ha fatto riferimento
Però qui dentro c'è anche un tentativo questo voglio dire rispetto ad un'osservazione che faceva Beniamino Placido c'è il tentativo di superare una stagione del pensiero dalla sinistra in questo campo perché la sinistra italiana anche noi abbiamo condotto tre grandi battaglie presi penso per esempio a tutta la grande battaglia in difesa del cinema italiano negli anni
Quaranta nel di fronte al problema della televisione ci siamo spesso arrestati con difficoltà io mi trovo sempre in tutti i dibattiti
Con l'altro mio sparring partner tradizionale che Intini diciamo così
No diciamo così Intini senza diciamo così il quale il quale Intini a per abitudine quella di ricordare che i comunisti sono stati contraria televisione a colori via tostapane Anna asciugacapelli a tutte le tecnologie diciamo
Possibili e immaginabili in questa affermazione che Intini fa sbagliando però c'è un fondo di verità noi abbiamo avuto un atteggiamento di ostilità io ritengo sia stato un errore per esempio condurre una battaglia in difesa del monopolio quando invece si doveva ritenere come noi riteniamo che la pluralità di soggetti un sistema misto tra privato e pubblico dovesse essere la dimensione giusta e probabilmente dovevamo fin dall'inizio spostare il centro dell'attenzione dalla lotta in difesa del monopolio pubblico al problema delle regole del gioco
E dovranno abbandonare fin dall'inizio
Perché sempre mossi da quella ispirazione la tentazione di giudicare di valutare i mezzi di comunicazione in relazione a quanto spazio davano a questo o a quel partito in particolare al nostro per molti anni questo ci ha reso difficile
L'obiettivo di darci una politica nel campo delle comunicazioni
Quindi il tentativo di andare oltre l'alternativa demonizzazione integrazione di definire una politica e di definire delle proposte
Non ci sono in questo libro un'altra cosa che sono frutto davvero di un lavoro molto collettivo
E che sono le proposte di legge che ne abbiamo fatto in questa legislatura non abbiamo presentato una proposta di legge su tutta la materia possibile lo abbiamo fatto perché sentiamo il dovere di non avere solo
La responsabilità in qualche modo anche
Il privilegio di svolge una funzione di opposizione ma anche di indicare al soluzioni alternative possibili e praticabile
Io Berlusconi o meglio come sarebbe più giusto io avevo proposto annota gli anni Notari anni e naturalmente rifiutato a un certo punto mi era venuto anche il sospetto che essendo nota agli anni del no mi volesse tirare una trappola infernale poi però l'amicizia
Mi ha convinto del contrario
Sarebbe stato più giusto noi e Berlusconi e in quelle quello che non è un vs non è contro Berlusconi io non sono contro Berlusconi
L'ho detto mille volte voglio continuare a dirlo e non mi piace neanche che venga rappresentata la battaglia che non abbiamo fatto con una battaglia contro qualcuno
Noi abbiamo scelto di stare da una parte lo voglio dire molto sinceramente
Abbiamo pagato anche dei prezzi in questo ma in un Paese in cui c'è tanto tartufi ISMU e anche tanta voglia di stare da una parte e dall'altra di stare al governo l'opposizione in di fare tante parti in commedia noi abbiamo scelto di stare nettamente da una parte e a un certo punto questa dialettica si è creata ma forse si è creata anche al di là della nostra volontà
Una dialettica tra un partito che cercava di affermare delle regole del gioco
E dall'altra parte partiti
E un imprenditore privato io rimetto insieme dirò tra un attimo perché che volevano che queste regole del gioco non ci fossero o che se ci dovevano essere ha detto Tornatore adesso ha usato un'espressione molto bella parlando di abusivismo edilizio
Il caso televisivo è un caso di differenza di concezioni noi pensavamo e pensiamo a un piano regolatore
Qualcun altro pensa ad una sanatoria dell'abusivismo
Sono due concezioni assolutamente diverse sono le due concezioni che si sono scontrati
Io ho sempre detto quando ho avuto occasione di incontrare pubblicamente Berlusconi
Che diciamo la battaglia che facciamo anche una battaglia in difesa dell'autonomia di Bellusco
Berlusconi ha rinunciato lo ha detto Giampaolo Pansa molto efficacemente
Se domani Andreotti io ieri Craxi volesse imporre qualcosa a Berlusconi
Al Berlusconi che da imprenditore ha dovuto attraverso la voce di uno dei suoi bracci destri cioè la famosa battuta di Grillo che Berlusconi è un solo braccio sinistro decine di Brescia finestre Confalonieri
Di fronte ad un imprenditore che dice io farò il telegiornale che si riconosce nell'Italia che crede nei valori del l'asse Craxi Andreotti Forlani quell'imprenditore è un imprenditore dimezzato
è un imprenditore che ha rinunciato a fare ciò che è nel suo potere decidere in autonomia che cosa sceglie ed è stato una duplice rinuncia perché il potere politico ha rinunciato a fare quello che dovrebbe fare cioè fare le regole del gioco
E gli imprenditori in questo caso Berlusconi ha rinunciato a fare ciò che è in suo potere non il suo dovere nel suo potere decidere che trasmissioni fare come fare gli spot come collegarsi
E il sistema politico accusato Berlusconi più di quanto Berlusconi abbia potuto o saputo usare il sistema politico la vicenda Mondadori ne la esemplificazione ma la vicenda Mondadori racconta anche un'altra storia
Io non so come finirà non sono in grado di valutare di giudicare non ho gli elementi di informazione in una dimensione di trattativa che anche diciamo una sua delicatezza
Ho l'impressione però che non finirà come qualcuno quando questa storia iniziata immaginava che finisse
E se non finirà così succederà una sorta di
Piccola anomalia nel nella storia recente di questo Paese succederà cioè che un super potente Berlusconi legato a tutti i super potenti della politica Andreotti Forlani Craxi
Può essere diciamo così sconfitto da uno schieramento in cui di super potenti francamente non ce ne può succedere che Davide possa dare un colpo abolito
In questo caso se le cose dovessero andare in quel corpo in quel senso non avremmo dato un colpo a Berlusconi
Se al posto di Berlusconi ci fosse chiunque altro per noi non cambierebbe il problema il problema è di regole del gioco noi abbiamo condotto una battaglia lo voglio dire molto sinceramente in nome di valori liberali
Democratici
Abbiamo voluto abbiamo cercato di fare in Italia ciò che si è fatto in tutte le democrazie occidentali
E questo non siamo riusciti a fare perché svolgiamo una funzione di opposizione però io sento che nella società italiana tra la gente
Questi elementi di controtendenza culturale politica sono passati io dico controtendenza perché quando noi abbiamo deciso di naviga abbiamo cominciato a navigare in quella direzione le onde andavano da tutt'altra parte
Qui ci siamo trovati a fare una battaglia contro Berlusconi nella configurazione alla quale prima ha fatto riferimento nel tempo in cui Berlusconi era simbolo del vincente
Ed era duro ed era difficile cercare di dire cose che non stavano dentro le idee forza le idee lo spirito del tempo la battaglia sugli spot
è stata una battaglia contro corrente perché abbiamo vissuto in un tempo nel quale si pensava che si dovesse solamente crescere spingere sull'acceleratore e che tutto il resto veniva dopo come la tendenza sarebbe seguite nebbia cerca di fare operazioni diverse abbia cercato e dire sì cresca l'industria cresca il mercato ma crescendo si preoccupi anche di difendere il fatto che un cittadino che vuole vedere un film chi ha visto il fin di
Giuseppe Tornatore
Può capire che cosa significherebbe per esempio piazzare nella fine di quel film è la costruzione di emozioni io lo dico continua a dirlo non si spezza una storia davvero due non si interrompe un'emozione perché convocare nella fine di quel film di quella costruzione faticosa dell'emozione che dentro quel fin c'è il pannolino Lines
è una concezione assolutamente brutale del rapporto con gli altri e allora dentro questo lavoro c'è una parola diciamo che può essere chiaro l'espressione ecologia dell'informazione
E cioè l'idea che si possa crescere che il mercato possa crescere che l'industria culturale televisiva possa crescere
Ma al tempo stesso possa accrescere la qualità è un'illusione un'utopia non lo so ma a un certo punto so che la società quando le contraddizioni si propongono un grande forza e costretta a prendere in considerazione le utopie
E qualche utopia anche nel corso di questa nostra microstoria si è fatta strada
E portamento è presente in noi lo dico in risposta di un argomento che ha usato Barbato la convinzione che non si debba fare una battaglia tra un partito e un imprenditore privato un partito non deve scegliere gli imprenditori
La battaglia contro Berlusconi è stata una battaglia contro la posizione di Berlusconi che l'espressione più corretta è stata la battaglia contro la posizione di un imprenditore che nel campo delle comunicazioni ha concentrato tanto quanto nessun imprenditore in nessun Paese del mondo ha concentrato a me sembrava che questa fosse un'anomalia
L'abbiamo combattuta la continueremo a combattere
Sì a sberle scoli si sostituisse qualcun altro combatteremo la posizione di concentrazione di qualcuno ha fatto qualcuno in questo Paese lo deve fare
Noi ci siamo assunti la parte di farlo
Posso dire anche per la reciproca schiettezza che nei confronti di Gianni
Niente cessare via che se noi abbiamo sparato con le epistole delle quali disponevamo
Ogni tanto nei confronti nostri sono state puntate anche le grosse Berta e delle munizioni potenti delle quali è dotato in gruppo Berlusconi
Voglio solo fare un'altra ultima considerazione per dire questo sarebbe sbagliato
Leggere questa nostra posizione come la nostalgia del monopolio è una caricatura si possono fare le caricature di di tante cose ma non sarebbe giusto farlo di questo non abbiamo nessuna nostalgia del monopolio l'ho detto penso che per la storia del attrici italiane anche per la storia del nostro gusto della nostra cultura il fatto che siano arrivate le televisioni private quelle piccole in primo luogo e poi quelle grandi sia stata una cosa importante il problema nostro l'obiettivo nostro Gianni non è quello di tornare al monopolio della RAI l'obiettivo nostro di fare in modo che in Italia non ci sia solo la RAI e un privato ma ci sia la RAI e tanti privati
Io questo lo dico nell'interesse dello stesso sistema televisivo
Dello stesso sistema televisivo che ha bisogno come il pane di una diversificazione
Quando io ho letto qualche giorno fa sul Corriere della Sera che quattro milioni e mezzo di americani hanno deciso di spegnere la televisione o quando vedo che in Italia gli indici di ascolto calano
Ho quando vedo che l'incremento pubblicitario rallenta grandissimi passi i suoi tassi di incremento penso che tutti quanti ne dobbiamo ragionare su qualcosa io nell'introduzione al libro cercato di immaginare un problema e cioè l'idea che probabilmente si sta aprendo una terza fase della storia della televisione la prima cosa è stata quella della RAI quando c'era il televisore in bianche nere e ci si alzava per spingere i canali e la Rai faceva quel giusto mix di informazione e divertimento educazione che si doveva servire a renderci tutti più buoni più bravi
E quella televisione è stata sostanzialmente una televisione che prendeva l'esperienza della RAI e prima ancora dell'EIAR cioè l'esperienza la radiofonia e poi faceva molto teatro poi è arrivata la televisione private con la televisione privata sono arrivati il telecomando e tante altre cose innovazione tecnologica e mutazione del gusto e anche le forme della produzione la strada la televisione si accompagnano sempre
Con l'irruzione della televisione privata e con l'arrivo del telecomando la televisione è diventata soprattutto cinema
Io penso che oggi sia arrivato il momento in cui la televisione deve essere televisione
Oggi questo probabilmente chiedono gli ascoltatori
E forse non più televisione generalista che si rivolge a tutti ma televisione che grado di soddisfare le nuove bisogna che nuovi bisogni che il suo stesso sviluppo ha prodotto e allora televisione specializzata televisione che a un certo rapporto con il suo specifico linguaggio perché la televisione non è un cinema in sedicesimo e non è una radio con le immagini la televisione uno strumento che consente di annullare il tempo lo spazio facendo vedere le cose che altrimenti nessun'altra percezione fisica consente di vedere
E la televisione ha un suo specifico linguaggio che troppo spesso è stato mortificato nel corso di questi anni io penso che sia stato mortificato anche nella rincorsa quando RAI e Berlusconi si facevano limitazione l'una dell'altra e dissi spargevano davvero le famose lacrime delle quali si è parlato all'inizio
Perché Baudo Bonaccorti o Carra mettevano una maglietta invece di una
Poi la RAI per esempio ha scoperto si poteva fare un'altra televisione
Che si poteva utilizzare il mezzo per quello che era e ha scoperto che anche la concorrenza poteva essere un'altra corsa
Quindi io penso che il mercato per crescere ha bisogno di diversificazione di soggetti perché quando c'è un solo soggetto privato e uno pubblico le cose non vanno bene
Nel mercato dell'automobile in cui c'è un solo produttore nazionale sarà per caso ma la quota di auto di tagliarne che vengono vendute è diminuita nel corso degli anni il mercato ha bisogno di una pluralità di soggetti sia al mercato sia quello industriale sia vincere la pubblicità oltre ad averne bisogno la gente
Perché se la gente vede tanti telegiornali DiVersi se la gente può vedere tanti programmi diversi
Un vantaggio e siccome Gianni ha citato delle cifre io non citerò delle cifre ma vorrei dire che
Diciamo in numeri contano quando io leggo che la GB dice che noi siamo il terzo Paese al mondo per numero di programmi statunitensi trasmessi siamo preceduti soltanto da un congresso e dalle Filippine
Io penso che ci sia qualcosa che non va
E che non dipende dalla legge sugli spot
Quando un gentile signore mi scrive una lettera per dirmi che probabilmente quest'anno Gentile signora che non è un ma è il capo di una gran Marketing TV Service
Ci dice che probabilmente nel novanta si sfonda il muro del milione di spot televisivi
Con un incremento pubblicitario che invece rallenta perché questa è l'anomalia italiana crescono in numero gli spot diminuisce investimento io penso che ci sia qualcosa che non va
Questo qualcosa abbia bisogno di una correzione infine alla RAI
Noi abbiamo condotto una battaglia molto dura però mi si consenta di ricordarlo
Qualche anno fa la RAI discutevate la sua stessa sopravvivenza
Noi abbiamo condotto una battaglia in difesa del servizio pubblico dico perché molte le argomentazioni causato Giampaolo Pansa
E che poi in qualche modo ha ripreso Brenno Placido sono insomma nel mio ragionamento ci sono come inquietudine sento anch'io bisogna cercare di fare qualcosa di più però la politica ha bisogno diciamo di misurare concretamente gli effetti che ogni gesto produce
Qualche anno fa la Rai era sull'orlo di una crisi molto profondo e qui c'è anche chi ha
Lo dico sinceramente schiettamente se pensassi contrari lo direi da posizioni di responsabilità operato perché questo tracollo non ci fosse
Non posso dimenticare che in un in una risoluzione della P due della quale troppe cose in questo Paese sono diventate realtà
Perché se sarà gli stessi della si riprende adesso fa tremare le vene ai polsi vedere come tante cose che gli erano scritte siano diventate cose reali
In quella risoluzione c'era scritto che bisognava dissolvere la RAI ex per favorire la libertà di antenna si diceva ex articolo ventuno dalla Costituzione
La risoluzione la Rai è stato un obiettivo praticato da molti ma ci siamo posti a che questo succedessero dico schiettamente
Ci siamo posti a che questo succedesse abbiamo cercato di mutare la RAI e di cambiarne gli indirizzi che ci sembravano prevalenti ore ricordare che nel settembre mille centottanta dalla Rai Andrea Barbato è stato cacciato perché le sue idee non piace
E come andrà Barbato qui c'è Italo Moretti sono tanti altri che quel tempo hanno vissuto
Mi si consenta anche di aggiungere che lo dico senza nessuna che ci sono anche tanti professionisti della RAI
Comunisti non comunisti non di governo diciamo così io talvolta magari non di correnti di partiti di governo dominanti che non potevano fare pienamente il loro mestiere perché non erano diciamo collocati dalla parte giusta qualcosa di questo è saltato
è saltato nelle forme in cui i rapporti politici e le condizioni potevano consentire che saltasse io penso che dalla esperienza di questi ultimi anni ne abbia tratto qualche giovamento
Non solo la RAI che ha aumentato gli ascolti l'immagine di se stessa ma probabilmente anche il Paese perché se non stiamo più qui a passare le giornate a discutere di Pippo Baudo
E di e di quella trasmessi io bruciano ancora nella memoria una trasmissione la seconda rete in cui c'era un signore che doveva spendere assolutamente dieci milioni entro un'ora
E che se non le ha io l'ho visto con i miei occhi comprare un funerale non so per che cosa quella televisione lì probabilmente vi abbiamo dato un colpo le abbiamo dato un colpo milionario si chiama l'abbiamo dato un corto
Qualcosa è cambiato qua ancora in maniera non adeguata però se si dovesse dire che questa previsione che vediamo ogni sera è la stessa cosa di quella che vedevamo alla metà degli anni Ottanta diremo una cosa che non è
Ma il problema che pone Giampaolo c'è
Il problema che pone Giampaolo cioè e io voglio prendere da una parte che Beniamino approntato qui c'è c'era Giuseppe Giulietti che il segretario del sindacato dei giornalisti RAI
Che ha condotto una battaglia insieme a Luino l'abbia Luís al sindacato non l'abbiamo condotta per esempio per fare in modo che si facessero i concorsi per assumere i giornalisti alla RAI
Questo concorso si è fatto finalmente
Ci auguriamo che c'è un concorso vero trasparente
Mi pare che le persone che fanno parte dalla Commissione dovrebbero e possono garantirlo
E io vedo questo Como risultato concreto ci sono altre questioni per esempio la Rai non è trasparente per ciò che riguarda le procedure di spese di appalto la pletora dei collaborare dei collaboratori e maggiore trasparenza ci vorrebbe
Non è il consociativismo era e abbiamo cercato di romperlo quando abbiamo fatto un'operazione legislativa che fu molto discussa
Prima il Consiglio mi stasera in cui ci sono i partiti decideva tutto anche il colore della terra dei campi da tennis del circolari di Tor di Quinto
Poi abbiamo fatto una legge che ha spostato i poteri alla direzione generale
La Rai è qualcosa di diverso dalle USL io alle USL a che dice Giampaolo aggiungo un'altra cosa anche le banche che sono un'altra cosa nelle quali partiti non dovrebbero metter piede perché quando ci mettono piede fanno dei guai
La RAI è un'altra cosa perché è un servizio pubblico che deve garantire un pluralismo io dico troviamo insieme una soluzione
Troviamo insieme una soluzione per la quale si possano minare degli organismi di direzione della Rai che garantiscano un autentico sganciamento dai partiti se questa soluzione la troviamo noi siamo disposti Simi interessati impegnati a praticare
è una soluzione difficile trovare perché qualcuno nel dibattito ha detto facciamo rinominare dall'IRI è già però il comitato di presidenza e li denominato patto di cinque persone nominate dal governo
Rappresentanti dei partiti di governo che agiscono secondo una logica di partiti di governo
E che nominano secondo logiche di partiti di governo
Bisogna trovare altre soluzioni altra soluzione attraverso le quali la RAI possa essere sganciata dal controllo dei partiti
Non sembri paradossale che lo dice un partito che nel corso di questi anni ha punto combattuto una battaglia per la RAI e possa essere collocata in una dimensione più industriale più manageriale e soprattutto garantire un maggiore pluralismo
Mi sono il più reso conto che ho riassunto più idee che che che riferimenti concreti al libro posso dire che questo libro è una cosa alla quale personalmente tengo molto perché davvero c'è molta
Fatica e c'è anche molta molto entusiasmo insomma del partito mi ha dato l'opportunità di fare un lavoro nel quale sono riuscito a intrecciare passione politica interessi culturali personali
Mi auguro che di questo entusiasmo e anche di questa straordinaria stagione di vita che mi è capitato di vivere questo libro sia quando parla della politica sia quando parla dei programmi o di Arbore diminuisce lo spazio possa essere testimonianza grazie