Rassegna stampa estera

Quel giorno gli ascoltatori di radio radicale martedì diciassette dicembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi apriremo con la guerra della Russia contro l'Ucraina la settimana è importante per chi è c'è un Werth ICE europeo giovedì in cui si discuteranno degli scenari dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca
E domani sera già ci sarà un minivertice organizzato dal segretario generale della NATO Mark Ritter
Per vedere le opzioni a disposizione degli europei perso continuare a sostenere Kiev in un momento difficile per l'Ucraina
Ma è un momento difficile anche per la Russia e lo spiega bene del mondo in un commento di Stéphane la UE dal titolo
Mosca non ha finito di pagare il prezzo della sua operazione militare speciale contrariamente al discorso della propaganda
La Russia è minacciata di stagflazione
E a distrutto il suo futuro in modo sui CIDA
Queste la Russia che siederà al tavolo di eventuali futuri negoziati di pace poi torneremo sulla Siria la caduta del regime di Bashar al-Assad dall'arrivo al potere di un'organizzazione considerata terrorista ma che promette di essere inclusiva nel governare la Siria AIAC sparirà la Shammah e il suo leader ha commentato Sciara alias al Giovanni
Secondo l'Observer che l'edizione domenicale del Guardian occorre tendere una mano di amicizia Damasco le sfide che il nuovo governo via Commenda al Ciara deve affrontare sono numerose e complesse scoraggianti
L'Occidente deve evitare di cercare di dettare gli eventi scrive questo giornale britannico aproposito di Siria sul fallo Shaun TAN di oggi c'è di Dionne Racman anche racconta
I due uomini forti del Medioriente chi sono Benjamin Netanyahu il presidente turco
Chiedo scusa Benjamin Netanyahu il primo ministro israeliano e Recep Tayyip Erdogan il presidente turco entrambi si stanno muovendo per cercare di avvantaggiarsi dalla caduta del regime sarda in Siria chiuderemo con la Francia e la nuovo primo ministro
Di Emanuel macro un un personaggio noto della politica francese con sua Bayrou
Vecchi problemi rimangono però gli stessi del suo predecessore Michel Barnier
Lo leggeremo attraverso un editoriale uscito nel fine settimana sulle mondo
Il rischio del tutti a casa il titolo
E poi il Times di Londra il malessere della Francia l'ultimo primo ministro del Paese di fronte alla stessa paralisi economica e politica del penultimo primo ministro scrive
Scrive tra l'altro il Times cominciano però dalla guerra della Russia dell'Ucraina è un aspetto un po'particolare che sta emergendo sempre di più
E che non è affrontato spesso dai giornalini italiani un po'di più da quelli esteri come le mondo di oggi Stéphane la Huerta
Mosca non ha finito di pagare il prezzo della sua operazione militare speciale contrariamente al discorso della propaganda
è una Russia minacciata di stagflazione e che ha distrutto il suo futuro in modo suicida che si siederà al tavolo dei futuri negoziati di pace scrive le Monde
Se l'esercito russo nelle ultime settimane ha registrato la sua più forte avanzata sul territorio ucraino dall'inizio del conflitto
Sul fronte economico le notizie sono decisamente più preoccupanti per Mosca
La narrazione metodicamente alimentata dalle autorità secondo cui le sanzioni occidentali non sarebbero efficace e la crescita sarebbe fiorente diventa sempre meno credibile
Il nodo soffocante delle sanzioni
Delle restrizioni internazionali
Nonostante i tentativi di aggirarle sta lentamente ma realmente asfissia Ando l'economia russa
Per quanto riguarda lo sforzo bellico compiuto da Vladimir Putin pesa gravemente sulle risorse di bilancio del Paese
Minando la sua stabilità economica
Fino a poco tempo fa spiegaste fa la guerra sulle mondo Mosca era riuscita a mantenere l'illusione di una resilienza inaspettata dopotutto le fosche
Previsioni fatte all'inizio della guerra
Si sono rivelate errate non solo la crescita russa ha resistito ma grazie a un complesso militare industriale che opera a pieno regime
La produzione nazionale accelerato e la disoccupazione non è mai stata così bassa tuttavia se si vuole comprendere ciò che accade attualmente in Russia e meglio osservare l'inflazione e la politica monetaria adottata dalla banca centrale di Russia
Il crescente nervosismo degli ambienti economici russi è evidente i loro occhi
Indi occhi
Del mondo dell'impresa russa sono puntati sui tassi di interesse che alla fine di ottobre hanno raggiunto un tasso esorbitante ventuno per cento mai visto negli ultimi vent'anni
Ora la presidente della Banca centrale Elvira lambire Lina è accusata di tutti i mali dai leader di impresa
La loro rabbia e comprensibile con un simile costo del denaro tra l'altro destinato ad aumentare
Investire diventa impossibile le perché trovare progetti in grado di generare un rendimento superiore i tassi di interesse diventato praticamente impossibile le Ferrovie russe maggiore datore di lavoro nel Paese ridurranno così di un terzo i propri investimenti nel due mila e venticinque
La situazione è ancor più preoccupante per le imprese private perché oltre la metà del loro debito è a tasso variabile
Molte stanno affrontando crescenti difficoltà
A rimborsare i debiti si annunciano fallimenti a catena per quanto riguarda il settore immobiliare il governo non ha più le risorse per sovvenzionare i prestiti dei privati
La bolla speculativa sugli immobili
Con i prezzi esplosi negli ultimi anni minaccia di scoppiare
Andrei Kostin che presidente della seconda banca russa avete detto in un'intervista a le mondine dodici dicembre ha dichiarato che l'economia rimane in buona forma
Tuttavia pochi giorni prima lo stesso Costin criticava la politica della banca centrale affermando che un'inflazione dell'Otto e mezzo per cento non richiedeva un tasso di interesse tre volte superiore a quel livello
La domanda è la presidente era presidente della Banca centrale a sbagliarsi o sono le statistiche sui prezzi è essere errate
Un rapporto dell'Istituto di economia di transizione di Stoccolma pubblicato settembre propende per la seconda ipotesi dimostrando che il livello reale d'inflazione
è ampiamente sottovalutato che la crescita reale del PIL sopravvalutata
I dati del gruppo di ricerca indipendente Rominger indicano che il ritmo dell'andamento dei prezzi sarebbe due volte superiore al tasso ufficiale
Lontano dall'essere in preda un eccesso di Zelo
La banca centrale russa attenta solo di limitare i danni dell'inflazione il problema è che la sua azione contro corrente rispetto alla politica di bilancio perché mentre la signora lambire Lina cerca di tirare il freno con tassi elevati Vladimir Putin spende a pieno regime
Continuando ad aumentare le spese legate alla guerra il Budget per la difesa aumenterà del trenta per cento nei prossimi due anni assorbendo il quaranta per cento delle risorse statali
La propaganda spiega ancora le monde ha potuto travestire per un certo periodo la realtà economica ma i meccanismi macro economici rimangono intangibili una ripresa
In un'economia soggetta a vincoli di offerta
Una ripresa alimentata dalla politica fiscale genera inflazione non crescita
Anche dal lato delle entrate la situazione si fa tesa Gazprom non può più rimpinguare le casse dello Stato a cui contribuiva con il dieci per cento
Questi privata della maggior parte del mercato europeo Gasparon
Registra perdite che si aggraveranno ulteriormente una volta che scadrà un accordo con l'Ucraina per il transito del gas
I mercati dei cambi hanno immediatamente reagito alla notizia di sanzioni contro Gazprom Branca punendo rublo il cui valore ha raggiunto il livello più basso dall'inizio della guerra complicando ulteriormente il compito della banca centrale russa
Infine ci sono le riserve liquide quelle del fondo di ricchezza nazionale della Federazione russa
Che stanno svanendo come neve al sole sono passate da centottantacinque miliardi di dollari nel dicembre due mila e ventuno a meno di cinquantaquattro miliardi oggi
Il Cremlino sta cercando di aumentare le tasse ma in un'economia in rallentamento comprare stabilità sociale inondando la popolazione di generose sovvenzioni diventa più complicato
A differenza del discorso propagandistico è una Russia minacciata dalla stagflazione e che ha compromesso il proprio futuro in modo suicida quella che si siederà al tavolo delle trattative di pace che sembrano profilarsi
Non bisogna mai dimenticare che gli affetti delle sanzioni sono graduali e cumulativi Mosca non ha finito di pagare il prezzo della sua operazione speciale così tra l'altro Stéphane la UE su le monde
Dalla Russia Ucraina ci spostiamo al Medioriente la Siria tema che viene affrontato da diversi giornali non server edizione domenicale del Guardian
Aveva un editoriale nel fine settimana dobbiamo tendere una mano di amicizia Damasco
Una lotta finisce un'altra inizia alla rivoluzione genera controrivoluzione le speranze emergono poi seguono la delusione la disillusione
La domanda è
Ed è questo ciò che il futuro in serbo per la Siria sulla scia del rovesciamento improvviso del regime spregevole di Bashar al-Assad regna l'euforia
Dopo tredici anni di guerra civile e oltre cinquanta di dittatura oppressiva il profumo della libertà
E inebriante
Ma cosa accadrà una volta finiti i momenti di gioia
L'euforia nasconde un profondo disagio le sfide che il Paese deve affrontare sono numerose e complesse scoraggianti il desiderio di vendetta immediata sarà difficile da contenere
E per questo che serve spirito di riconciliazione nazionale giustizia e responsabilità Assad dovrebbe essere perseguito senza indugi preferibile libri preferibilmente dalla Corte penale internazionale lo stesso vale per i funzionari di alto rango del regime però sullo sfondo c'è anche la preoccupazione per l'instabilità politica finora AIAC Tahrir alla Shammah la milizia islamista precedentemente legata ad Al Qaeda che ha guidato l'offensiva contro Assad
Finora rinnegato le sue radici estremiste con parole moderatamente rassicuranti
Queste includono l'impegno da parte del suo leader
Ora a a commenda al Ciara meglio conosciuto con il nome di battaglia di Al Giurlani
Di onorare la tradizione multiculturale della Siria rispettare i diritti delle minoranze sostituire il vile apparato di sicurezza di Assad
E consentire ispezioni dell'ONU nei siti sospettati di ospitare armi chimiche
è previsto un governo di transizione per tre mesi dopo di che si spera che la Siria si muova verso un sistema democratico supportato da elezioni ovviamente molto può andare storto si sentono già critiche secondo cui la nuova amministrazione
Dominata dagli islamisti manca di diversità e inclusività
C'è poi i le norme questione dei problemi di sicurezza nel momento in cui in alcune zone della Siria continuano i combattimenti per esempio le forze legate alla Turchia contro i curdi sostenuti dagli Stati Uniti o il leader israeliano Benjamin Netanyahu
Che
La sta facendo qualcosa di simile lungo il confine Siria Libano Israele
I nuovi governanti siriani devono anche affrontare una miriadi di problemi sociali ed economici non da ultimo il previsto ritorno di milioni di rifugiati esiliati
Le sfide umanitarie sono enormi l'economia siriana eh in rovina insomma
Gli occidentali devono tendere la mano senza cercare però di dettare di eventi scrive tra l'altro l'Observer
E a proposito di Siria vi segnaliamo per ragioni di tempo solo una segnalazione di don Racman sul Financial Times di oggi Netanyahu e Erdoğan competono per ex
Re l'uomo forte del Medioriente la Turchia Israele si muovono per avvantaggiarsi dalla caduta del regime Assad in in Siria e questo contiene degli elementi di instabilità e pericolosità anche perché hanno due potenti
Eserciti per contro però ci sono sauditi Qatar Emirati Arabi Uniti che hanno
Un non potenza di fuoco finanziaria molto importante
Ed è secondo Racman a Riad che si gioca il futuro del Medioriente perfino di più che con le azioni di Vaughan e Netanyahu non abbiamo più tempo per parlare di Francia però anche in questo caso due segnalazioni l'editoriale di le monde del fine settimana
Sulla tentazione della della politica del mandare tutti a casa cioè Degas scisma come si dice in francese
Di alcuni politici alla fine anche dei cittadini perché perché finora i principali partiti si sono dimostrati incapaci di fare compromessi
François Bayrou il nuovo primo ministro si ritrova di fronte alla stessa situazione del suo predecessore il Times di Londra parlava di malesi della Francia malessere ma forse qualcosa di più
L'ultimo primo ministro e di fronte alla paralisi economica e politica ci fermiamo per oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale