"Le competenze per l'occupazione e la crescita" - Presentazione del Rapporto ISFOL 2012

Buongiorno a tutti autorità signore signori
Questa istituzione
Lieta
Ormai da qualche anno
Di ospitare la presentazione del Rapporto annuale due mila dodici dell'ISFOL
Ente pubblico di ricerca da molti anni impegnato in attività di studio di analisi rivolte al mercato del lavoro e sistemi dell'istruzione dalla formazione processi di inclusione sociale
Questo testimoniare in maniera evidente
Il ruolo che lo studio delle dinamiche sociali e la ricerca assumono nel favorire l'attività legislativa e più in generale
L'azione dei decisori politici
La disponibilità di dati
E analisi scientificamente affidabili
Rappresenta infatti un supporto fondato in tale alla definizione di politiche efficacemente calibrati sui cosiddetti problemi reali del Paese
Ciò consente di rimanere ancorati alla realtà delle cose evitando il rischio di costruzioni astratte
Da cui deriverebbe uno scollamento fra la produzione normativa e la concretezza dei fenomeni realmente vissuti nei cittadini
La vicenda dell'esatta quantificazione del numero degli isolati
Che il ministro Ferrero che purtroppo oggi
Non
Non è potuto essere qui conosce bene testimonia in maniera esemplare
Quanto sia essenziale disporre di basi conoscitive sorride ed imparziali
Venendo al rapporto oggi in discussione rilevo come esso proponga una fotografia estremamente interessante di come in Italia si sviluppa utilizza e mi si passi il termine
Si coltiva
Il capitale umano vale a dire la principale risorsa volta a garantire al tempo stesso la crescita economica e la coesione sociale
In un mondo globalizzato governato da logiche ultra competitive la formazione di una forza lavoro specializzata e con competenza altamente qualificate e la condizione imprescindibile per promuovere qualsivoglia strategia di sviluppo
Il rilancio su vasta scala della formazione del capitale umano costituisce dunque un impegno di importanza vitale per il futuro del sistema produttivo nazionale proprio in un momento come quello odierno
Questa considerazione dovrebbe essere posta a base delle azioni di governo
In uno scenario caratterizzato dalla competizione dei Paesi più sviluppati leader nei comparti della tecnologia avanzata come gli Stati Uniti e Giappone e dalla concorrenza molte volte al limite della correttezza di Paesi come la Cina l'India il Brasile
Il nostro sistema economico mostra oggi tutte le sue storiche debolezze
A cominciare dalla concentrazione sui business a basso valore aggiunto da cui discende dalla impossibilità di competere con nazioni dove il costo del lavoro è molto ma molto più basso
Appare evidente in questo quadro per riposizionare il nostro sistema produttivo e adeguarlo alle sfide della modernità
Occorre puntare con decisione su quella economia della conoscenza che costituisce il cuore ed il pilastro della stessa costruzione europea
I dati forniti dall'ISFOL hanno il merito di metterci in guardia
La crisi prima finanziaria poi anche economica che ha investito l'Europa in questi ultimi anni può essere vista come una sorta di medaglia due facce
Da una parte può offrire stimolo e impulso all'avvio di un percorso di rinnovamento e di rilancio capace di incanalare progressivamente il sistema economico verso settori e produzione a più alto valore aggiunto
Dall'altra può rivelarsi densa di incognite finire però aggrovigliare anziché dipanare
I nodi strutturali del nostro Paese a dove non si intervenga con decisione lungimiranza e con la necessaria compattezza di tutti gli attori istituzionali economici associati
In Italia la crisi ha costretto negli ultimi anni ad adottare severe manovre correttive che hanno sempre tentato di coniugare rigore e sviluppo
Da ultimo si è nuovamente intervenuto sul versante dalla crescita proprio ieri come sapete si è concluso il travagliato iter della riforma del mercato del lavoro
Anche se rimangono insoluti molti degli aspetti connessi a un necessario ammodernamento del nostro sistema di welfare
Si tratta comunque di alcuni passi non sempre esaustivi
Talvolta perfettibili nella direzione giusta che tuttavia andrebbero accompagnati come sottolinea proprio l'ISFOL da una più incisiva azione di sostegno ai sistemi di istruzione e formazione
L'apprendimento continuo lungo tutto l'arco della vita si pone infatti come volano essenziale per il pieno sviluppo delle competenze e la massima valorizzazione del capitale umano
Su questi temi
Sono certo che l'incontro odierno offrirà importanti spunti di riflessione non omettendo
Di
Sottolineare ancora come in questo momento
Studi come
Quelli della ISFOL
Che possono essere paralleli andare in maniera parallela quelle che non ci sono le scelte necessarie economiche che un Governo oggi deve fare
Forse deve puntare a una
Valutazione diversa ai fini di lucro all'estese ai fini di riportare questo nostro Stato in un ambito un po'più contenuto almeno dal punto di vista della spesa
Perché ci sono spese che sicuramente vanno tagliate
Ma ci sono spese che addirittura forse vanno incrementate se si vuole parallelamente pensare non solo e soltanto a un'azione ENI sfalci altura
Ma se si vuole pensare veramente un'azione di crescita di questo nostro Paese in un contesto più ampio di quello dell'Italia grazie per il lavoro che fate e vi auguro buon lavoro
Allora prende la parola
Del direttore generale del resto la vera Bulgarelli prego vuole
Leone usare
Buongiorno a tutti grazie per la vostra partecipazione ci tengo innanzitutto ringraziare il presidente onorevole Leone
Non solo per averci ascoltato anche per le belle parole che ha detto e ringrazio tantissimo chiaramente il nostro Commissario straordinario Matilde Mancini né e gli assessori
Rossoni Simoncini e ne della a Regione Lombardia e della Regione Toscana e ringrazio tutti voi per essere qui a discuterne con noi
Visto che presenta oggi il suo rapporto annuale è un rapporto annuale diverso da quelli a cui siete abituati a un rapporto annuale con un focus molto specifico il focus che abbiamo dato quest'anno il focus competenze per l'occupazione e la crescita
è un rapporto che riporta le nostre attività tutto il nostro lavoro di di produzione di dati di analisi e ricerca e anche di assistenza
E nonché di analisi su evidenze i dati statistici sia del Sistema statistico nazionale che di Eurostat di OCSE ed altre istituzioni internazionali ma il motivo per cui
Abbiamo deciso questo focus
E proprio perché pensiamo siamo convinti non per una convinzione astratta ma ci sono evidenze empiriche molto forti in proposito
Che le competenze il capitale umano composto da
Le competenze dalle conoscenza delle persone di un sistema
Si hanno risorsa fondamentale per lo sviluppo e per la crescita proprio oggi che si parla di sviluppo di crescita questo tema riveste un carattere particolarmente importante
E anche importante coincide con la riforma del mercato del lavoro
Che al suo interno ha messo il tema delle competenze con altri termini ma non importa al centro dell'agenda politica quindi giornata importante quella di oggi
Svilupperò il mio intervento lungo quattro filoni
Il primo filone è quello del rapporto tra capitale umano e crescita economica sociale
La seconda componente cercherà di
Cercherò di sviluppare l'evoluzione della domanda e dell'offerta di competenze
E infine di capire quali sono le politiche che hanno sviluppato politiche attività
Che stanno sviluppando in Italia e non solo in Italia però cercherò di non fare una relazione troppo lunga ma nel rapporto dette moltissimi dati informazioni sullo sviluppo del capitale umano
Quindi questo è un po'il
Il modo in cui articolerò l'intervento chiaramente non mi soffermerò sui dati su tutto avete tutto nel rapporto e quindi confido che lo possiate leggere c'è anche una sintesi
Allora primo assunto appunto un assunto basato dà molta evidenza empirica
Che capita Romania competenze sono risorsa chiave di crescita economica per vari aspetti producono innanzitutto produttività sono veicolo di produttività e producono
La possibilità di innovare
Attraverso le competenze le capacità delle persone di sistemi si riesce si riescono ad adottare innovazione sia in termini tecnologici e quindi di innovazione tecnologica nei prodotti e dei processi
Se in termini proprio di pensare annuo a nuovi prodotti e di pensare a nuovi prodotti e nuovi servizi
Non solo se questo è il livello se vogliamo dire più macro di impatto più ma però anche a livello importantissimo lo vedrete ci son tantissimi dati ad evidenza nel rapporto
Le persone dotate di
Maggiori e migliori competenze
Hanno più probabilità di trovare lavoro e non solo di trovarlo mancanti mantenerlo
Viceversa persone dotate di minori competenze in Italia il problema è rilevante abbiamo ancora una fetta importante della popolazione con bassi livelli di qualificazione
Unità il mismatch tra domanda e offerta di lavoro provoca spreco di risorse spreco di talenti e riduce il potenziale di competitività e di crescita
Come vedete ci sono cambiamenti strutturali importanti che stanno avvenendo in Italia ma stanno venendo un processo che sta investendo tutta l'Europa e tutti i Paesi OCSE almeno una componente dei Paesi OCSE se guardiamo
E in cui
Si avvia un duplice processo da un lato abbiamo
Un un cambiamento strutturale che vede l'ampliamento del patrimonio di saperi e di con precedenti di competenze necessarie allo sviluppo di sistemi produttivi produttive non intendo sull'industria in senso intendo in senso lato
E che comporta una specializzazione dei saperi e delle competenze da un lato ma anche un incremento di quelle che Nenni nel linguaggio tecnico chiamiamo competenze fondative trasversali
Dall'ICT al problem solving al lavoro in team alla comunicazione e via dicendo
Ma si nota anche come anche su questo c'è molta ricerca una stiamo conducendo che Dodi primi scienza in questo momento
Di quanto
Non sia solo questo aspetto di tipo specialistico ma anche che
L'incremento delle competenze soprattutto l'incremento delle competenze fondative abbia un
Impatto importantissimo sulla costruzione sulla condivisione dei valori all'interno di una collettività
In maniera molto semplice unitamente alle competenze specialistiche
Livelli elevati di competenze cognitive durante tutto l'arco della vita quindi non parlo solo del momento iniziale della vita degli individui producono una maggiore
Coesione condivisione di valori una capacità degli individui Biffi di effettuare
Scelte economiche efficienti relazionali
Di accesso di comportamenti di consumo maturi e di comportamenti sociali civici più attenti alla legalità al benessere collettivo
C'è un'indagine importantissima in corso in questo momento a livello internazionale ed indagine sulle competenze degli adulti via dell'OCSE di cui
L'ISFOL fa la conduce per l'Italia
I primi dati della pilota quindi non statisticamente ancora significativi quindi non li pubblichiamo né noi né l'OCSE ma sia noi che all'OCSE incominciamo a dare
Dei primi risultanti interessanti evidenziano questo sia per l'Italia sia a livello mediatico OCSE
In quel verde gli affetti interessantissimi noi abbiamo una forte correlazione tra il possesso di competenze fondative e non solo classico status occupazionale che uno si aspettava e che lo rideva anche ad altre metodi di misurazione tipo attraverso i livelli di istruzione
Ma anche importantissima una correlazione con rischio di essere esposti e svantaggi non solo economici ma anche sociali al livello del reddito di lavoro alla probabilità di disoccupazione all'insorgenza di problemi di salute
Possedere un basso livello di competenze dimostra svantaggi non solo in ambito lavorativo ma in generale sulla partecipazione attiva della vita alla vita sociale
Quindi sono dati ancora esplorativi ma che danno conto del valore delle competenze sia in campo economico occupazionale sia nel campo della ditta civica e sociale
Questi sono assunti su cui stanno lavorando un po'tutti i Paesi a livello comunitario in Italia ci sta lavorando no non solo da oggi da tempo ma oggi appunto sia col disegno con
Con l'ex disegno sia con la legge
Di riforma sul mercato del lavoro che affronta il tema delle competenze dall'apprendistato fino alla certificazione
E sì anche col decreto sviluppo ricordo per col decreto sviluppo si è inteso favorire l'assunzione di personale altamente specializzato al fine di promuovere innovazione investimenti in ricerca e sviluppo da parte
Del sistema produttivo quindi l'Italia va avanti in questa direzione lo fanno gli altri Paesi
Lo fa la Commissione europea che fa un po'da contenitore
In questo processo di cooperazione rafforzata attraverso Europa venti venti e cito in particolare
La d'iniziativa fare ogni ossia il San Jobs e lo fa l'OCSE con il recentissimo provato o Easy dischi strategia approvata un mese fa dei ministeri economici e finanziari di tutti i Paesi aderenti all'OCSE
Quindi detto questo cosa quali sono di
Diciamo le evoluzioni strutturali più importanti sul versante della domanda di lavoro
Noi oggi siamo in grado di misurare
Scusate la tecnicità ma è importante devoluzione della domanda delle competenze a livello internazionale comparativo solo attraverso una prova sì oggi in futuro sarà diverso
Che quella dell'occupazione nelle professioni e quindi se noi utilizzando le classificazioni Visco
Vediamo l'articolazione dell'evoluzione dell'occupazione secondo gruppi professionali che arrivano anche un forte dettaglio
Ed è c'è un fenomeno che ha investito l'Europa i dati comparativi abbiamo serie storiche a livello comunitario da circa vent'anni le proiezioni al due mila venti
Abbiamo un fenomeno fondamentale da capire e questo fenomeno vede un processo di
Modificazione della composizione dell'occupazione verso
Le occupazioni
Ad alta intensità ad alta intensità di contenuto di conoscenza e di competenze e capacità
Sono le professioni cito il Macro gruppi terra terra per chi non è più addentro questi temi che vanno dalle professioni legate al management all'imprenditoria all'altro management anche pubblico
Alle professioni di tipo altamente specialistico in tutti e in tutti i settori di attività economica che in parte coincidono con le professioni ordinistiche
A tutte le professioni tecniche anzi sono proprio le professioni tecniche non pensate solo l'industria pensate i servizi anni nel campo medico e via dicendo che hanno avuto una vera esplosione negli ultimi trent'anni
Questo ha fatto la forza dell'Europa e ha fatto anche la forza dell'Italia
Questo processo sia accompagnato ad un altro retrocesso
Che vede la diminuzione delle occupazioni di tipo intermezzi io
Che sono Standard Zanardelli che sono caratterizzate da routine e che quindi possono essere sostituite dalle tecnologie a questo processo diciamo di compensazione
Tra lo sviluppo delle altre professioni e il declino di quelle intermedie chiaramente legato
Alla capacità di innovazione di un sistema Paese
Quindi queste sono declinate non solo non pensiamo solo alle professioni operai specializzate ma pensiamo soprattutto quelli di tipo impiegatizio che stanno subendo il declino più forte e c'è un terzo fenomeno contestuale
Quelle che vengono chiamate le occupazioni elementari
Quindi che implicano non forti contenuti di conoscenza e competenza anche queste crescono sono cresciuti in questi vent'anni cresceranno nei prossimi decenni proprio perché sono quel tipo di attività di professioni non
Sostituibili dalle tecnologie tipico esempio lavoro di cura esempio per tutti o certe professioni ed manovalanza nell'edilizia e via dicendo
Cosa è successo in questi anni di recessione economica se prendiamo dal due mila sette al due mila undici è un fenomeno estremamente interessante
In media europea e nei nostri competitors principali cito Francia Germania e Regno Unito soprattutto
Questo processo si è accentuato in maniera ancora più forte nel senso che sono ulteriormente cresciute nelle occupazioni ad alto valore aggiunto
Ma non sono cresciute quell'oppure quelle elementari anzi sono diminuite e come dire che in questo periodo di recessione
A livello medio comunitario e in molti dei nostri principali paesi i sistemi neanche i sistemi produttivi sistemi Paesi ne hanno approfittato
Per incrementare la componente di innovazioni quindi per incrementare il valore aggiunto nella composizione settoriale occupazionale del lavoro
Interessante in Italia è successo qualcos'altro e qui lancio un campanello d'allarme a tutto il nostro sistema in Italia è successo un fenomeno diverso unico Paese in Europa
Quello che è successo in Italia dal due mila otto che al contrario sono declinate non vi do i numeri trovate tutto nel rapporto sono declinate lei occupazioni ad alto valore aggiunto
E sono incrementate quelle elementari e sono crollate quelle tecniche addirittura del ventidue per cento unico Paese in Europa quindi questo chiaramente a
Ha delle ragioni
Ha delle ragioni che si trovano nella nella composizione e nella piccola taglia e delle nostre impresa e dell'assenza ancora di concorrenza soprattutto nel settore dei servizi che comporta
Nell'incentivo all'innovazione l'Italia non ancora la banda larga cioè sono tantissimi il motivo i motivi
Però è un campanello d'allarme perché l'Italia rischia se non supera questa fase se non investe in valore aggiunto rischia di di trovarsi sempre più indietro quindi rischia di non
Riuscire ad agganciare
La ripresa quando ci saranno poi le condizioni macroeconomiche permetta fra quindi questo è un messaggio importante che ci tengo a dare
Non parliamo solo chiaramente di
Occupazioni è importante entrare nel merito di quali sono poi le specifiche con ponte
Competenze richieste nell'ambito delle delle occupazioni e dei settori di attività economica due parole solo su questo
Anche qui manca ancora ci sarà
Una una rilevazione internazionale comparativa sulle competenze è in costruzione quella europea essa con cui ISFOL partecipa fa parte del team che sta costruendo ci sarà appunto piglia
Ma nel frattempo in tutti i Paesi anche in Italia si fanno rilevazioni nazionali
Se in Italia di scuola un'indagine importante che saremo insieme con l'Istat sulle competenze nell'ambito di ogni professione vi sono anche altre rilievo rilevazioni vedo qui Mauriello quindi anche Excelsior
E da tutte queste rilevazioni e sia a livello nazionale che a livello internazionale emerge un dato che vi dico in tre parole ma anche questo è estremamente interessante per capire i cambiamenti strutturali
I dati ci dicono
Che
Accanto alle skinheads di tipo specialistico che comunque vanno sempre rinnovate tra le stesse trasversali ce n'è una che emerge in tutte le professioni ed è quella di problem solving
Quindi questo significa che in qualsiasi lavoro dal più a da quello più alto valore aggiunto fino alle occupazioni elementari
La capacità di interpretare e di risolvere quindi la capacità di gestire il cambiamento diventa una competenza trasversale più importante
Altre tra cui moltissimo le capacità di tipo cognitivo oltre la capacità di elaborare l'informazione e di tradurla in scelte di tradurre in azioni
Anche questa fondamentale soprattutto nelle professioni ad alto valore aggiunto in quella elementari capacità di relazione capacità di comunicare
Allora questo spiega anche questo fenomeno se non se ne parla poco però a un
Da da segnali forti e poi sulle politiche dell'offerta di istruzione e formazione
è il segnale che anche quelle che consideriamo ancora statisticamente occupazioni elementari
Sempre più comportano delle capacità degli individui delle skinheads genera generali che si acquisiscono con maggiori livelli distruzioni quindi anche nelle competenze non mentali vengono richiesti livelli distruzioni intermedi
Quindi segnali importanti questi per fare delle scelte strategiche e guardate che questi dati non sono congiunturali ma hanno una natura strutturale e quindi questo rende ancora più importante
Dal punto di vista dell'offerta di competenze non delle politiche quindi che ancora oggi anche qui la misuriamo ancora con i livelli di istruzione ancora per un po'di tempo poi fra
Fra spero due anni potremo misurarlo tacco onesto in maniera
Diversa più puntuale
Quello che noi abbiamo questi sono sono note ma viene ribadito e non basta che siano note ci vogliono i dati che le supportano che chiaramente il livello di istruzione un fattore decisivo
Nella fase di ricerca di lavoro quindi per l'occupabilità e per il mantenimento del lavoro
Non solo un titolo di studio più elevato è assolutamente un elemento premiante nel mercato del lavoro in termini di rendimenti retributivi
Poi vedremo un po'di dettagli un dato per tutti se noi prendiamo sempre il periodo di congiuntura economica questi ultimi anni
Noi abbiamo un'occupazione di occuparsi sono diminuite di circa trecentocinquanta mila unità quindi abbiamo una fase di declino Matera hostess compagna voli informazione per livelli di istruzione emerge un altro fenomeno
Le persone di oppure gli occupati con un titolo di un livello di istruzione di tipo terziario non son diminuiti son cresciuti di cinquecento mila unità dice bene terziarie secondarie scusate intermedia alta
Viceversa di occupati con solo un titolo di studio al massimo una terza media hanno perso sono diminuiti di ottocentocinquanta mila unità quindi questo per questo saldo
Evidenzia un fenomeno molto importante a livello di occupazione
Non voglio entrare nei nei dettagli il avete tutto
Questo rendimento dell'occupazione dei dei livelli di istruzione più elevati sia in termini di occupazione chiedere tributi Sironi quindi in Italia ci sono sono positivi di
Al di là di tanti messaggi che spesso non vengono mandati sulla stampa studiare non pagano studiare tale da continua a pagare paga meno questo è vero pagamento rispetto agli altri Paesi
Sia la media comunitaria che è soprattutto un Paese come la Germania dove paga tantissimo
Paga meno rispetto al passato però continua a pagare quindi un messaggio più importante questo da dare alle famiglie e agli individui
Pagliara ad Hera e certe competenze trasversali noi misuriamo due attraverso la nostra indagine Plast quelle due e competenze chiave per l'innovazione
Che sono
Le competenze di tipo informatico e le e conoscere la lingua inglese e anche qui è molto interessante perché nei dati dinamici di flusso verifichiamo che possedere queste due competenze chiave
Comporta
Anche qui maggiore probabilità di trovare lavoro quante ore probabilità di transitare verso lavori stabili quando si fa l'analisi dei flussi tra lavoro atipico e lavoro stabile quindi importante coniugare quella che è distruzione
Anche adesso l'implementazione penso della legge del mercato del lavoro
Poter accompagnare
L'introduzione e poi vedete
Dei nuovi che poi tanto nuovi non sono comunque lavori atipici anche
Riuscendo a far sì che le persone abbiano queste competenze chiave che gli permette poi di transitare più positivamente in un'occupazione di tipo stabile
Dicevo
L'istruzione paga paga in termini di rendimento padre in maniera diversificata una un accenno
Per non fare di tutta l'erba un fascio se è vero che è un'istruzione terziaria rientra in the di più in termini retributivi nella vita degli individui
è anche vero che dipende dal tipo di disciplina
Se prendiamo atto le materie di tipo tecnico-scientifico in particolare Ingegneria Medicina abbiamo dei rendimenti in termini retributivi molto più alte rispetto alla media
Se prendiamo viceversa e le lauree in discipline umanistiche vediamo che
Le
Il premio retributivo è nettamente più basso rispetto alla media anche questo importante metterle scelte che vengono poi effettuate
Passiamo a alla seconda parte quella relativa
Al fare di queste competenze una priorità nell'agenda di prolissità questo significa percorsi di riforma che sono in atto adesso li vediamo
In particolare per quanto riguarda sia i luoghi che i tempi dell'apprendimento
C'è un c'è una stagione che è in atto già da un po'di anni in tutti i Paesi dell'Unione europea e in parte anche in Italia che si poggia su due paradigmi fondamentali
Il primo paradigma è rappresentato dal superamento della demarcazione dei luoghi dell'apprendimento non solo più la scuola l'università
In Italia i centri di formazione professionale e via dicendo
Ma un ruolo chiave dell'organizzazioni produttive non solo nell'aggiornamento delle competenze ma proprio nella generazione di competenze non solo di quelle specialistiche ma anche di quelle trasversali sempre un esempio molto interessante
Che parte bella sempre dalla pilota dell'indagine sulle competenze degli adulti
A parità di competenze cognitive in un punto della vita quando uno esce dall'istruzione se poi si continua attraverso percorsi di
Lavoro
Incrementano le competenze cognitive
Mentre viceversa se una persona che magari ha buone competenze all'uscita parlo del competenze cognitive qua all'uscita del
Del percorso di istruzione e non si ritrova ad agire queste competenze
Perché tipico Casini anch'
Questo comporta declino delle competenze
E
Lo strumento migliore quindi politico quando avremo fra un anno l'indagine vera e propria vedremo se questo viene confermato e proprio un'esperienza professionale e questo dimostra come
L'apprendimento sul lavoro è uno strumento fondamentale non solo per l'occupabilità ma per l'acquisizione delle competenze che a loro volta sono strumento per l'occupabilità quindi se vogliamo è un circolo virtuoso che ci insegna molto
Un altro aspetto e quello dell'ampliamento non solo dei luoghi ma dei tempi di apprendimento cioè il modello tradizionale
Prima vai a scuola poi vai a lavorare poi va in pensione le competenze son sempre le stesse a un modello ormai
Possiamo dire defunto
E quindi è importantissimo
Potere acquisire competenze durante tutto l'arco della vita proprio poterlo fare anche importante riuscire poi ad avere queste competenze
Messi in trasparenza importante certificate su quello per esempio si sta facendo molto
E devo dire abbiamo qui esempi di due Regioni che sono veramente all'avanguardia anche se con modalità diverse proprio su questo tema
In Italia in Italia
Questi obiettivi di rendere più flessibile e di rendere
Gli apprendimenti nella formazione istruzioni iniziale più rispondente i fabbisogni sia dalla domanda sia come capacità di anni di anticipare il futuro la domanda struttura di lavoro e di professionalità
Abbiamo degli atti cito solo diciamo lei diede le novità la prima novità e che c'è una ripresa per la prima volta dopo oltre dieci anni di fenomeni di dice agitazione
Abbiamo una ripresa delle iscrizioni nella filiere tecnica professionale secondaria superiore in particolare di quella tecnica
Quindi liceali continuando a rappresentare la componente più importante quarantasei per cento di tutti gli iscritti però c'è una ripresa della componente professionalizzante
Non solo un altro aspetto molto interessante e che ormai di venuto a regime è di una
Possiamo definirla nuova si abbassa più o meno nuota che è quella della filiera dell'istruzione
Tecnica e professionale i triennali e quadriennali gestiti direttamente dalle Regioni sono ormai ordinamento
Buongiorno a Michel Martone sono ormai
Appunto ordinamento e hanno costano vendo un grande successo soprattutto in quella realtà dove sono stati particolarmente sviluppati non posso non guardare l'Assessore Rossoni in proposito
Quindi questa diventa un'alternativa anche importante a percorsi più lunghi
Perché permette anche di aggredire un fenomeno molto importante per l'Italia che è quello della dispersione scolastica ricordo che in Italia abbiamo ancora
Il diciotto per cento dei giovani
Che interrompono disturbi e qualsiasi indagine e qualsiasi percorso formativo sto successivo questo venga rilevato piccolo inciso
E noi facciamo un monitoraggio di questi strumenti
E
Le persone stesse
Sostengono che per loro percorrere questi corsi triennali
Che tra l'altro sono organizzati molto in contatto con con i sistemi produttivi locali sistemi di imprese locali
Per loro sono stati elementi importanti di rimotivazione perché sappiamo che uno dei fenomeni della dispersione scolastica
è proprio la motivazione a proseguire dei percorsi di studio più di tipo tradizionali quindi questi corrispondono un'alternativa certamente importante
Un altro aspetto una carenza che c'è sempre stata anche fatta notare a livello internazionale del sistema di formazione delle competenze in Italia era di a vere
Un'istruzione di tipo tecnico professionale nel terziario ma non di tipo accademico in altri Paesi soprattutto i Paesi in imbatte pesca Germania Austria Svizzera e anche in Danimarca ma anche nei Paesi nordici pure in Francia quindi in tanti Paesi
Avere un terziario o di tipo tecnico professionale non accademico
è stato un elemento premiante per l'occupabilità dei giovani c'è una correlazione molto forte molte valutazioni in proposito
In Italia c'è stata una stagione che dura già da un po'di anni con gli effetti essa che però sta subendo un declino e invece sono stati lanciati nuovi istituti tecnici superiori siamo all'inizio
è una certamente molto promettente sono ancora poche o ce l'abbiamo cinquantanove per settantasette corsi
Però anche in Italia si sta costruendo questo filone importante capire questo emerge anche dei nostri dati di come poi a livello territoriale
Riuscire a reati a programmare con il sistema imprenditoriale locale
Questo tipo di formazione cercando di non cannibalizzato si tra i due strumenti quindi cercare una complementarietà cercando quelli che sono state le migliori esperienze Migliorisi risultati degli IFTS al fine
Di creare davvero un percorso terziario di tipo non accademico
Certamente la il grande risposta hai problemi
Dell'inserimento dei giovani al lavoro alla possibilità di dar loro occupabilità e competenze l'apprendistato su questo non mi soffermo
Da da oggi subirà un'ulteriore importante stimolo
Certamente sia già altra hanno con con l'atto unico sia con gli accordi raggiunti ad aprile di quest'anno ci sono le premesse premesse condivisa ed è importante a livello Stato regioni e con tutte le Regioni su un modello comune
E
Dico
Punti di vista diversi in passato hanno un po'ostacolato se vogliamo l'implementazione delle parti più innovative dell'apprendistato
Ma noi avremo queste due componenti dell'apprendistato quello criteri più giovedì per acquisire la qualifica il diploma e quello per l'alta formazione come veramente dei percorsi totalmente innovativi
è assolutamente in linea con il concetto di creazione di competenze che permetteranno di coniugare
Lavoro e istruzione
Senza più dividere i luoghi dell'apprendimento e sarà tanto più importante se ne parla di meno per i giovanissimi finora l'apprendistato per i giovanissimi ha coinvolto poche persone nel due mila dieci erano sette mila cinquecento
Ma può veramente diventare quello strumento straordinario per contrastare la dispersione scolastica
Quindi possiamo dire che da un lato
Noi abbiamo in Italia una certa vivacità sul piano degli
Della componenti iniziale dell'istruzione e formazione appunto ripresa delle filiere tecnico-professionale i percorsi triennali e quadriennali l'apprendistato
E la
L'istruzione professionale e tecnica a livello terziario siamo ancora piuttosto indietro rispetto all'apprendimento permanente quindi alla partecipazione delle persone alla formazione continua
E ancora limitata e soprattutto in declino è diminuita nel nell'ultima annualità di oltre duecento mila unità questo chiaramente come quella che ha e correlato alla recessione economica quindi niente di strano è successo anche negli altri Paesi
Però vi sono alcuni elementi strutturali che dobbiamo affrontare
Ricordo che la popolazione adulta informazione pari solo cinque sei per cento in Italia nel due mila undici a fronte di un otto e nove della media europea quindi su questo c'è ancora molto da fare
C'è molto da fare anche perché qui sempre dai nostri dati e ricordo che di sul fare monitoraggio della formazione continua
Emerge in maniera molto chiara che la partecipazione alle attività formative molto caratterizzate caratterizzata verso quelle tipologie professionali di professioni che comunque hanno effetto moltiplicatore
Quindi chi già più sai già più istruite occupa posizioni più rilevanti nelle organizzazioni ha più probabilità di continuare ad apprendere
Minore invece non solo per chi ha più bassi livelli di istruzione o partecipa
Alle componenti meno rilevanti dell'organizzazione ma anche artigiani anche commercianti anche in piccoli imprenditori i nostri in un settore produttivo come il nostro
Poter e sviluppare durante l'arco della vita e la componente la competenza di queste persone diventa molto importante quindi questo è un aspetto
Anche qui tantissime le politiche molte qui in sala vedo molte persone dai fondi interprofessionali
Quindi mi piace ricordare che in Italia non ci sono solo le politiche pubbliche gestite dalle Regioni o cofinanziate dal Fondo sociale europeo
Ma importantissima la la quota parliamo di oltre un miliardo di euro
Di la cui partecipano in particolare i fondi interprofessionali
Fondi interprofessionali che nelle ultime iniziative
Stanno destinando si son centotto milioni iniziative con circa un milione e novecento mila partecipanti che appartengono a sessantuno in entrata impresa quindi
Qui c'è una potenzialità enorme che va sviluppata però permettetemi una piccola notazione sentito dai nostri dati di monitoraggio
Sia sui fondi che in generale sulle iniziative formative anche quelle private messi in atto dal sistema dell'impresa
Emerge un fatto è il fatto è uno si aspetta che era maggioranza delle iniziative formative siano rivolte ad acquisire quelle competenze
Tecniche molto legate al settore molto legata all'impresa invece abbiamo una componente importantissima di iniziative legate
A quella formazione di tipo obbligatorio salute e sicurezza
Ambiente di lavoro e via dicendo molto importanti per carità per fortuna che si fanno magari diminuiranno gli incidenti sul lavoro quindi ottimo
Però
Quella componente di innovazione è ancora in parte deficitaria quindi la metto come campanello d'allarme la collego con quello che dicevo all'inizio che poi
Diciamo è la variabile indipendente più importante che non si sta investendo sui lavori ad alto valore aggiunto
Preferisco Baghdad o vado là vado a alle conclusioni poi vedrete invece tutti i dettagli all'interno
Nel rapporto un aspetto certamente importante su cui
Personalmente mi fa molto piacere avendo anche seguito questi temi nella mia vita precedente a livello internazionale
Che ci si sia mossi sulla certificazione delle competenze che uno dei punti importanti della riforma sul mercato del lavoro
La certificazione delle competenze quello strumento che permette di mettere in trasparenza di dare visibilità
A quello che le persone conoscono e sanno fare indipendentemente da dove li hanno acquisito in quali percorsi quindi non è solo una certificazione formale o il titolo di studio a o di
Ma proprio nell'arco della vita uno acquisisce molti molti saperi molta abilità
E poterle mettere in trasparenza
è una garanzia straordinaria per le persone ed ha una sua una barriera anzi la straordinaria per il mondo dell'impresa
Quindi questo certamente consentirà in prospettiva un matching migliore tra domanda e offerta di lavoro ricordo un dato
Sempre da dalle nostre rilevazioni che in Italia ancora oggi il matching a parte da leone del matching la fanno le famiglie le fanno le strutture amicali che fanno
Non le fanno un sistema basato sui talenti sulle competenze sul merito
Quindi questo è un dato fondamentale e mi fa particolarmente piacere e mi piace dirlo che è qui al tavolo abbiamo due regioni due assessori che sul tema della certificazione delle competenze hanno lavorato molto
E mi piace citare una cosa che non non so se l'Assessore Simoncini sana che il fatto che in Toscana
Anche per i lavoratori che fruiscono degli ammortizzatori in deroga le competenze acquisite certificate costituiscono credito
Costituiscono credito formativo una cosa straordinaria
Cito il
Da buoni che facevamo eccede fu prima facevamo la valutazione di strumenti di certificazione nei Paesi da dove questa realtà e va avanti da anni
è il caso di maggior successo fu proprio l'Irlanda in quanto in Irlanda era stata introdotta questa componente di credito formativo e questo dato alle persone una motivazione straordinari anche in un momento di recessione economica
Faceva sì che partecipassero alla formazione e non
Ci tocca farlo è un obbligo
Ma
Con una vera motivazione ed è stato anche un percorso molto apprezzato dall'impresa e quindi credo che queste siano scelte importanti
Concludo agricole conclusione
Questi sono vecchi
Io ho fatto veramente una relazione se vogliamo in pillole troverete poi nel rapporto chiaramente molto molto di più soprattutto tutti i dati
Quello che a me preme a raccomandare se si può parlare di raccomandazioni ma ciò che emerge in maniera molto evidente dei dati
Che qui si tratta di riavviare un meccanismo virtuoso un meccanismo che renda incentivante l'investimento in capitale umano sia da parte della domanda di lavoro che da parte dell'offerta
Il rischio come dicevo all'inizio della mia relazione e che perdiamo terreno proprio oggi
In cui l'obiettivo della crescita è cruciale per il nostro Paese
La riforma del mercato del lavoro così come la il decreto sviluppo così come
Tante attività sviluppate in tante regioni d'Italia tra cui le due rappresentati e qua
Lavorano in questa direzione è chiaramente bisognerà ora nella fase di implementazione veramente agire in questa
In questa direzione e bisogna agire in maniera veramente comune
Comune non è un termine retorico dobbiamo lavorare insieme ma vediamo che tutte le azioni di successi sia a livello di territorio sia a livello nazionale sia nei vari Paesi
Avvengono
Quando c'è una forte partenariato non solo tra tutti gli attori ma tra i diversi livelli di politiche
Quando parliamo di competenze parliamo di politica del lavoro di politica e dell'istruzione ma parliamo anche di politiche industriali di partiti che per l'innovazione e di politiche fiscali
Proprio in modo da trovare quel mix migliore che permetta di identificare i trade-off
Tra misure di policy garantirne l'efficienza
Noi da parte nostra l'ISFOL cerchiamo di di contribuire a questo processo sia in termini di produzione di conoscenza che di assistenza quindi colgo l'occasione per ringraziare il personale dell'ISFOL
Che con le proprie competenze professionali in un ambito molto di multidisciplinare che il modo in cui non lavoriamo
Hanno realizzato questo rapporto e ringrazio
Tutti i relatori le relatrici e tutti voi Clark per partecipare grazie
Il professor Martone viceministro invitato al tavolo
Io posso solamente limitarmi
A portare i saluti del ministero anche perché questa attiene alla ripartizione delle competenze entrambe ministro essere diverso variare nel comunicato che il ministro per l'impegno all'ultimo minuto
Non è potuto venire allora io ci tenevo particolarmente ad essere presente per riconoscere anzitutto per ascoltare il rapporto che si preannunci cioè aldilà delle pillole del direttore generale denso intensa ed importante soprattutto sul di un tema che è inutile dirlo
è al centro dei nostri pensieri
Al centro dei nostri pensieri perché
Non possiamo nascondercelo nel corso degli ultimi vent'anni da quando è cominciata questa pausa di globalizzazione la forza occupazionale mondiale è passata da un miliardo e sa di persone due miliardi e nove un aumento che non era stato conosciuto in uno strumento della storia
Abbiamo ogni anno quaranta milioni di persone che entrano nel mercato del lavoro ed è indubbio che la sfida della formazione per il nostro sistema produttivo è la sfida che oggi più che mai sarà centrale
Per il nostro futuro
Se il nostro mercato del lavoro dato voi lo sapete meglio di me e per i rapporti che curate che io cerco sempre di leggere con grande attenzione
In una situazione di grave disagio che consegue ad una crisi economica che è cominciata appunto nel due mila otto che si è caratterizzata su tutto per la sua durata
Perché l'elemento più pericoloso di questa crisi è stato proprio l'elemento legato alla durata della crisi per cui vi ricordate tutti i dibattiti sulla crisi EE.LL il double deep out sua doppia w no purtroppo è stata una crisi che ha colpito molto forte
Sul nostro sistema produttivo purtroppo purtroppo e questo è altrettanto importante abbiamo perso sei punti percentuali di PIL la
Questo ha creato un grave disagio sociale un andamento dei livelli occupazionali che è preoccupante ma per mia abitudine soprattutto nei momenti di difficoltà tanto più oggi che il Presidente Monti cominciare un'avventura che avrà o meglio un summit che avrà delle importanti ripercussioni su tutti noi per l'importanza e per quello che è in ballo ovvero
Il contrasto alla speculazione internazionale e poi l'idea di una nuova ROPPA che assuma detratti anche più solidali e più uniti
Vorrei anche sottolineare però quello che di buono c'è stato nel nostro mercato del lavoro e di buono una cosa è indubbia se voi pensate solamente a sei mesi fa
Se mi si fanno e ancora si parlava del problema dei Paesi pizza Portogallo Irlanda Grecia e Spagna in molti casi
Leroni erano molto facile dire che il passo dell'Italia era al posso dell'Irlanda
Oggi se noi torniamo a guardare di nuovo le statistiche occupazionali sui Paesi appartenenza dell'Italia ha potuto
Resistere alla crisi solamente con le proprie forze e con le forze di un sistema nel quale la manifattura effettivamente rappresentato uno dei punti di tenuta della nostra economia
Nonostante i disagi che si sono sentiti anche in quel settore dall'altro le possiamo vedere che
Purtroppo
La disoccupazione è cresciuta in tutta Europa arrivando al livello del dieci per cento in Inghilterra
La favolosa Inghilterra ha toccato il livello il dieci per cento e anche in Spagna dove non più di due anni fa si diceva ancora che era terreno di emigrazione per gli italiani miracolo spagnolo
E tante considerazioni di questo tipo soprattutto editoriale dei giornali e ne ricordo uno sul Corriere della Sera che diceva
Gli Champs
Gli spagnoli vanno avanti a champagne è un Paese allegro perché è in crescita economica invece l'Italia ha testé detto devo dire che la Spagna la disoccupazione per Amato creato il ventidue per cento a causa dell'eccessivo utilizzo del settore edilizio
La Grecia la disoccupazione al ventidue per cento in entrambi i Paesi la disoccupazione giovanile
A cinque oltre il cinquanta per cento mentre il nostro mercato del lavoro pur tra tante difficoltà seppur nel corso di una crisi che ormai dura da quasi quattro anni attenuto
Ha tenuto perché la disoccupazione nel nostro Paese sta crescendo velocemente non voglio tanto più in questa sede venire sconfessare il dato sappiamo tutti
Che la disoccupazione giovanile è passato dal ventinove al trentacinque virgola nove per cento sappiamo altrettanto bene che non eravamo a dei livelli occupazionali grazie alle precedenti leggi che erano tornati ad una media
Dell'otto per cento e che invece purtroppo adesso è tornata a superare il dieci per cento però è altrettanto vero soprattutto in questo momento nel quale noi stiamo facendo di nuovo valere il nostro Paese in Europa per cercare di individuare nuove e più avanzati punti d'incontro tra le due filosofie quella tedesca e quella francese che ne hanno sempre costituito il cuore
Il nostro mercato del lavoro ha tenuto ciò non significa però che l'azione del caso del lavoro non non debba cogliere le nuove sfide che ci pone la competizione globale
Sì lei che saranno sempre più dure e sempre più importanti basti pensare che come voi sapete
Ieri abbiamo approvato la riforma del mercato del lavoro io ho passato qui all'interno della Camera prima al Senato gli ultimi tre mesi di vita perché ho seguito l'iter dal primo giorno all'ultimo e non è stata un'operazione facile grazie al senso di responsabilità
Delle forze politiche ed in precedenza delle parti sociali e delle regioni con le quali avevamo condotto tutta la prima parte della trattativa con riferimento
Appunto
Alla riforma del mercato del lavoro tutti voi sapete che prima il pacchetto Treu tale legge Biagi che anch'essi avevano comportato notevoli polemiche a seguito dell'approvazione
Nel mondo e anche negli anni successivi all'approvazione andavano a creare l'istituzione di un mercato del lavoro giovanile perché il mercato del lavoro italiano
Particolarmente giovane soprattutto se comparato ad altri mercati come quelli dei Paesi anglosassoni ha una storia più grave non è ancora nel mille novecentonovantuno
Avevamo il collocamento pubblico
Il pacchetto Treu e la legge Biagi però hanno avuto un indubbio merito
E lo dimostrano le statistiche
In un momento di difficoltà perché ere eravamo in difficoltà anche nel corso degli anni Novanta
Se voi vi ricordate in precedenza non è che non esistessero le manifestazioni di sciopero i problemi del mercato del lavoro semplicemente avevano nomi diversi si chiamavano lavoro nero disoccupazione
Quelle due leggi al di là delle polemiche
Un obiettivo lo hanno prodotto hanno aumentato i livelli occupazionali creando problemi magari di altro tipo la precarietà è diventata la nuova insegna come se l'unico problema il nostro mercato del lavoro e me
Fosse quello della precarietà
Arrivata la crisi economica del due mila otto e nonostante queste due leggi che non riuscite a creare in un decennio quasi dieci punti percentuali aumentare l'occupazione quasi dieci punti percentuali la disoccupazione è tornata a crescere
Di qui la necessità di quest'opera di manutenzione
Del mercato del lavoro
E soprattutto il tentativo che all'origine di questa legge che secondo me ne rappresenta uno dei punti importanti di cercare di migliorare l'occupazione della convenzione con l'occupazione più stabile e meno precaria possa servire ad aumentare i livelli di produttività
In questo contesto però è inutile nasconderci che la vera scommessa che noi abbiamo di fronte era scommessa per formazione
Una scommessa che dobbiamo fare insieme alle regioni perché a tutti noi è chiaro quadrate io ho passato gli ultimi sei mesi a partecipare a dibattiti tutti i tipi da quelli televisivi a quelli
Nelle aule nei convegni agli incontri con i sindacati
Nei quali ogni volta mi si parlava appunto dell'occupazione
Dell'occupazione giovanile mi si facevano due tipi di discorsi il primo tipo di discorso e da questo punto di vista sono molto contento che ci siano in sala molti rappresentanti dei fondi interprofessionali e magari qualcuno degli enti bilaterali pioveva discorso era
Lo Stato non è in grado inefficiente è necessario tagliare le risorse dello Stato è necessario intervenire perché a fronte di troppi sprechi
Non già nella seconda parte di quegli stessi discorsi mi diceva esistono tutta una serie di problemi di elencazione di problemi e per la risposta è compito dello stato risolto
Tra questi problemi di cui io mi occuperò ma da un ventennio quello che è tendenzialmente viene riproposto ovunque sempre quello dell'occupazione giovanile che è diventato quasi un mantra adesso
Mi limito a constatare che dieci anni fa però nel nostro Paese si faceva finta che il problema non esistesse mentre le statistiche dicevano che il problema già c'era il ricambio generazionale
E tanti altri di questi problemi
Il punto vero
Il primo che lo Stato da solo
Non li può risolvere tutti questi problemi perché delle due l'una o è in grado di essere esposta ad ogni problema
E allora è giusto espandermi oltremodo il perimetro
Oppure inefficiente e allora dovrebbe fare meno nel merito
Nel meglio avendo però la chiara consapevolezza che oggi il compito dello Stato anzitutto soprattutto quello del coordinamento quello di fare sistema se noi affrontiamo il tema dell'occupazione giovanile o della formazione
Sono tutti temi che per essere affrontati in maniera efficace non possono essere delegate dallo Stato ma hanno bisogno di un intervento dello Stato nelle sue diverse articolazioni dove appunto le Regioni già non un ruolo fondamentale
Ma soprattutto hanno bisogno anche del concorso della società delle parti sociali
Non potremo risolvere i problemi legati all'apprendistato alla formazione permanente agli stage
Senza avere chiaro che per risolvere questi problemi in un Paese che ha così tante articolazioni nelle sue diverse Regioni come emerge benissimo da questo rapporto
Senza riuscire a far sistema con questi soggetti
è stato l'obiettivo che ci ha condotto nell'affrontare il tutto e tutti i temi legati appunto all'occupazione in un dialogo che è stato Fitto costante con le regioni non senza punti magari di divisione diverse visioni ma poi la capacità di tenere insieme individuare punti di convergenza
Più in generale nel cercare di creare un sistema attraverso il quale il riuscire a migliorare i livelli occupazionali e soprattutto a contrastare quella spinta
Ad un impoverimento delle competenze che rappresenta uno degli elementi in qualche modo almeno per come l'ho colto dalla relazione del direttore generale uno dei degli elementi più preoccupanti perché è indubbio che la cornice verso la quale noi andremmo a muoverci
Sarà una cornice
All'interno della quale
L'essere italiani
Il sei per valorizzare quello che noi abbiamo nel nostro territorio di riuscire a specializzare le nostre competenze verso livelli qualificazione più elevata saranno il fulcro e la forza della nostra economia
E qui vado velocemente alle conclusioni perché non aveva neanche programmato un intervento quindi mi perdonerete per queste piccole considerazione a braccio essendo io molto contento però di essere stato
Di poter essere presente
E tendenzialmente uno guardate
I problemi non possono essere risolti solamente da una delle nostre istituzioni perché siamo di fronte ad una crisi che ha un carattere internazionale a una crisi che ha un carattere nazionale
Il Presidente ammonti in questo momento sta
Probabilmente portando avanti il negoziato più difficile di quelli
Di tutti quelli che abbiamo affrontato in questo momento anzi quello in relazione al quale si possono comprendere tutti gli sforzi di questo Governo per cercare di dare una propria forte tangibile tensionamento i sei mesi il nostro Paese è stato comunque sia in grado di varare delle riforme magari controverse
Ma quelle riforme sono state varate
Sono state varate grazie al senso di responsabilità delle parti
Quello che oggi diventa molto importante che l'Europa che sta per ad aprire una nuova fase che non sia solamente una fase di contrasto alla crisi internazionale ma che sia una fase nella quale la solidarietà assuma un nuovo senso per solidarietà dei popoli nella quale i più forti
Aiuterà i più deboli la Germania no all'ente
Le formiche magari aiutano le cicale però dall'altro lato dall'altro lato è anche importante che dal nostro punto di vista si capisca che in questo momento storico nel quale è così difficile reperire liquidità
Per le imprese per fare formazione perché era l'occupazione in qualche modo l'utilizzo che viene fatto di quelle risorse sia un utilizzo quanto più possibile efficace e diretto
Perché è indubbio che chiunque oggi è chiamato a confrontarsi con i problemi legati al terzo debito pubblico del mondo
Quello che dà fastidio il terzo debito pubblico del mondo perché magari abbiamo costruito un po'troppo poche infrastrutture e magari ci sono stati troppi sprechi
La chiara consapevolezza che gli sprechi non ce li possiamo più permettere ma che invece le sfide proprio per questo che noi abbiamo davanti fondamentali importanti sono quanto mai quelle del monitoraggio
Quelle di conoscere quello che sta avvenendo nel nostro mercato del lavoro come vengono utilizzate le risorse che noi dobbiamo al nostro mercato del lavoro
Come viene fatta la formazione in che direzione questa formazione deve essere
Indirizzata
Da questo punto di vista mi sembra che il rapporto dell'ISFOL rappresenti sicuramente inutile ed importante strumento per avere una conoscenza
Più approfondita del mercato del lavoro quindi io vi ringrazio per questo invito vi ringrazio per il lavoro che fate e che avete fatto e che traspare da questa relazione
Ringrazio quelli che hanno diretto l'ISFOL e vedo qui presenti in sala anche in precedenza più in generale tutti i ricercatori le Regioni per la pazienza che hanno dimostrato nel corso delle trattative che per quello che faremo per dare dignità e senso concreto
All'apprendistato grazie alla rapida approvazione di un altre leggi regionali
Alle altre sfide che avremo di fronte alla formazione permanente le rappresenta un'altra fondamentale più in generale ringrazio tutti i ricercatori del
Forte fra noi capitale del dell'ISFOL uno strumento prezioso per conoscere meglio le caratteristiche di un mercato del lavoro nel quale sempre di più la responsabilità che avremo tutti i fondi interprofessionali ISFOL Ministero per i giovani
Sarà quello di riuscire ad individuare le strade attraverso le quali dare una formazione efficace e soprattutto competitiva ai tanti giovani che hanno bisogno di
Indicazioni grave per scegliere il percorso di studio e poi affrontare il mercato del lavoro e a tutti quei lavoratori che in condizione di difficoltà magari ultracinquantenni non possono non devono pensare che il loro percorso lavorativo sia finito ma che invece sappiano
Che nel mercato ci sono istituzioni in grado di dare loro con le competenze che gli consentano di affrontare periodi di difficoltà come quelli che stiamo vivendo quindi io vi ringrazio per il lavoro che avete fatto vi porto i saluti del ministro Fornero e più in generale
Di tutto il Ministero mi complimento con la dottoressa Bulgarelli e con
Commissario medici
Con il quale al quale mi lega una grande amicizia per questo invito per il lavoro che avete svolto potrei tante difficoltà degli ultimi anni
Mi sono ben presenti grazie
Adesso
Grazie io
Anche una lettera di tutto ringraziare il direttore
Il commissario straordinario dell'isola questa
Opportunità di confrontarsi sul rapporto e per l'invito che stato rivolta alle Regioni io sono il coordinatore della Commissione il collega Tassone dal giudice coordinatore della Commissione istruzione formazione e lavoro della Conferenza delle
Delle regioni e credo che il rapporto rappresenti un documento molto importante di riflessione per il nostro
Per il nostro lavoro anche perché sottolinea
Uno degli elementi sui quali noi dobbiamo fortemente concentrare il nostro intervento in una situazione di difficoltà come quella che stiamo vivendo e che il viceministro Martone richiamava
Poc'anzi ovviamente
Noi abbiamo una consapevolezza che
La fase che stiamo vivendo
Necessiterebbe necessità prima di tutto di un forte intervento di una forte azione sinergica del Governo e delle istituzioni per favorire la ripresa dell'economia e processi di crescita
Se noi non siamo in grado di mettere in campo strumenti che affrontino
Elementi di debolezza che per certi versi il nostro Paese vive più di altri dai grandi temi della accesso al credito del fosse l'energia della spesa per l'innovazione Investimenti
Del opera infrastrutturale del quindi capacità di rendere più competitivo il nostro il nostro Paese io ho l'impressione che anche atti importanti come quello che ieri è stato approvato dal Parlamento con tutte le riflessioni che ognuno di noi può fare sulla riforma del mercato del lavoro siano sì importanti ma non non decisivi anche per questo noi
Come dire abbiamo un po'criticato certi enfasi che all'inizio della discussione si dava sul valore salvifico
Della riforma del mercato del lavoro ma detto questo sicuramente uno degli elementi di debolezza che vive il nostro Paese
Rispetto anche ad altri è quello di cui discutiamo oggi cioè la centralità degli interventi sul capitale umano come leva per mettere in condizione il nostro Paese di attirare
Nuovi investimenti di accompagnare una fase
Di ripresa e per certi versi anche per
Farsi trovare pronti nel momento in cui come dire questa fase sì
Si determina sociale il tema della
La qualificazione delle competenze del capacità e della formazione è uno degli elementi di debolezza del nostro Paese sul quale noi abbiamo bisogno
Di concentrare fortemente gli interventi tanto più in questa fase
Tanto più in questa fase nella quale giustamente la dottoressa Bulgarelli richiamava
Ci sono almeno tre
Elementi che davvero sottolineano che il tema delle competenze della formazione è fondamentale il primo
è
Quello relativo alla occupazione giovanile e hai
Processi per certi versi di espulsione del mercato del lavoro dei giovani che sono avvenuti in questi in questi anni
E che per certi versi come dire hanno visto proprio dei giovani il soggetto più colpito
Proprio per quegli elementi che avevano permesso diceva
Il viceministro un ingresso nel mercato del lavoro ma bruciavano resa anche più deboli
I giovani rispetto alle altre componenti del mercato del lavoro e quindi nel momento della crisi i primi che sono stati tranquillamente accompagnate la porta senza neanche bisogno
Di fare accordi su mobilità e quant'altro sono state quella miriade di contratti a termini o contratti atipici che vedevano presenti
Centinaia di migliaia
Di giovani qui un primo dato è questo e sempre all'interno di questo codice il dato di quella componente giovanile che in questo momento
Con l'AGEA tenere
Neanche alla ricerca del mercato del lavoro e quindi un tema forti e di un investimento
Nella formazione delle competenze dei giovani come elemento che può
Permetterci di affrontare questo elemento di debolezza
Il secondo tema invece quello più generale della
Formazione permanente e della riqualificazione
Delle centinaia di migliaia di lavoratori che oggi sono in cassa integrazione o sono stati espulsi dal mercato
Dal mercato del lavoro che nuovamente il tema di
Una capacità di mettere in linea tutti gli strumenti che permetta
Di favorire processi di riqualificazione
Che fa sollecitino aiutino un reinserimento nel mercato del lavoro diventa fondamentale e qui nuovamente c'era un tema che
Era presente anche nel rapporto
Dell'ISFOL che come riusciamo a mettere in campo in linea diversi strumenti che abbiamo gli strumenti propri delle Regioni con il Fondo sociale europeo gli strumenti propri
Dei fondi interprofessionale gli strumenti che derivano anche dalle leggi
Appunto sul dieci per cento che cioè sul
Sul sulla sulla formazione e in terzo luogo io credo che
Sia fondamentale l'intervento sulla formazione anche in relazione a a
Quell'obiettivo che noi ci vogliamo proporre che di una
Difesa
Del manifatturiero
Marginale difesa del manifatturiero nel nostro Paese che ha un grande Paese manifatturiero secondo
Del rinnovo anche per certi versi per essere difeso ha bisogno di una forte
Investimento in innovazione in qualità cioè questa capacità da un lato di salvaguardare le grandi eccellenze che
Per il metano a noi di essere un Paese esportatore esportatore sui livelli atti
Ma dall'altro lato anche di conquistare nuove presenze
Ma le fatture nei settori di innovazione che possano in una situazione di mercato interno sostanzialmente bloccato favorire
Come dire una ripresa dell'occupazione è una conquista anche dei nuovi
Dirò a mercati e allora qui c'è nuovamente il tema
Di figure professionali
A tutti i livelli
Qualificate pronte per essere presenti e di traino in questa fase di difesa crescita e valorizzazione del sistema manifatturiero del nostro
Del nostro Paese qui allora
Noi abbiamo bisogno giù l'intervento che sia
Concertato dell'intervento che veda
La parte pubblica la parte privata
Capace di lavorare insieme che veda anche la parte pubblica capace di lavorare insieme io mi permetta una battuta
Io vorrei che le parole del ministro il viceministro Martone fossero le parole del Governo ecco talvolta noi in questi mesi non abbiamo
Colto bene questa
Forte spinta di collaborazione tra il Ministero e nelle nelle regioni quindi e sono contento delle cose che
Che ho sentito da noi
Siamo
Certamente addosso
Si sta facendo un complimento quindi
Più di questo
Cosa
Opposto tra noi da questo punto di vista rimarchiamo la piena disponibilità alla leale collaborazione delle regioni e che fra l'altro nel dire
Nei diversi Governi che si sono succeduti anche con momenti di tensione e forte
Però
Nel nostro Paese hanno apportato su questo settore lavoro e formazione anche accordi importanti penso al tema del dell'apprendistato dove
Prima del testo
Del testo unico c'è stato uno dei porti accordi che vedeva tutte le organizzazioni sindacali datoriali e dei lavoratori e le Regioni che hanno svolto in quella fase anche un ruolo importante di
Favorire questo tipo di accordo gli accordi abbiamo fatto per quanto riguarda la formazione quanta cioè da parte della Regione c'è piena disponibilità a lavorare in queste ore in questo senso e quindi spero che nelle prossime settimane a partire
Anche da alcuni elementi di chiarimenti si renderanno necessarie anche rispetto
Alla stessa riforma penso ad esempio al tema della
Cassa integrazione in deroga sul quale abbiamo voglia di capire come il Governo intende muoversi dopo l'approvazione della legge ma poi
Al tema più generale
Nella gestione dei servizi per il lavoro come dire
Credo si dovrà aprire con tavola
Chiusa chiusa la parentesi ritornando all'affermazione stavo dicendo che ci sia bisogno di un lavoro che ci veda fortemente incapaci di mettere in linea i nostri interventi e le nostre attività
Credo che si possa dire che le Regioni
Non soltanto perché sono sul campo sono il primo livello che si misura con le difficoltà e con con la crisi in questi
In questi anni hanno cercato di svolgere
Proprio compito e stanno anche cercando certamente con
Realtà e velocità diverse lungo il nostro Paese però di fare la propria la propria parte sicuramente l'abbiamo fatta
Nella gestione della crisi per quanto riguarda appunto il tema della gestione della cassa integrazione in deroga e del tentativo
Forse mai fatto con queste dimensioni di collegare politiche passive a politiche a politiche attive anche qui ci sono realtà diverse
Però se andiamo a vedere le realtà noi siamo stati in grado in tante regioni nella maggioranza delle Regioni di avere una
Misurabilità molto concreta
Delle intervento di orientamento di formazione di politica attiva nei confronti delle migliaia di lavoratori e sono andati in cassa integrazione in deroga
La
Dottoressa avvolgere le ricordava di fatto l'esempio che in Toscana
Anche lo stesso libretto formativo è stato rilanciato con grande forza in relazione alla possibilità al
O prego di certificare
Riportare sul libretto formativo le attività che vengono fatte ma soprattutto il fatto che avendo noi in Toscana
Definito il fatto che entro quarantotto ore dalla cassa integrazione ci si doveva certo
Presentare al centro dell'impiego pena la perdita del diritto alla cassa integrazione siamo stati in grado
Di contattare fornire servizi voglio direttive a tutti i cassa integrata interno e questo come dire è successo nella grande maggioranza
Nella grande maggioranza delle Regioni
Chiedo la nostra parte la stiamo facendo la dovremmo fare anche sulla riforma dell'apprendistato dove noi siamo assolutamente convinti
Che questo debba resto strumenti debba essere utilizzano lo strumento principe per l'ingresso nel mercato del lavoro
Credo che ci siano stati pochi esempi nelle quali nei quali
Sostanzialmente nei tempi
Tutte le Regioni si sono dati una legge o comunque strumenti attuativi che hanno fatto sì
Che come dire a fine aprile
Nel nostro Paese sulla base del lavoro fatto tra le parti sociali sull'accordo previsto diciamo dalla legge ma sulla base anche delle leggi regionali col degli atti regionali
Lo strumento sia passiva attivo oggi si tratta poi di dargli
L'Italia è in corso Galli il corso si tratta anche
Di fare fino in fondo la scommessa dell'apprendistato per il titolo e per la qualifica che è una scommessa perché noi partiamo dai dati
Assolutamente irrisorie di utilizzo dello strumento nella fase
Nella fase precedente criteri tratteggiato creditore e oggi invece
Credo che questo debba essere un investimento forte
Su questo il vero ci sono realtà diverse tra
Revisione regione ci sono regioni che hanno
Come ad esempio la Toscana cercato di avere un livello di ore di formazione esterna
Non
Lontanissimo dal minimo previsto dalla dalla legge ci sono Regioni che l'hanno caricato di più noi abbiamo fatto una scelta ci è sembrato
Come Regione Toscana che se vogliamo davvero
Cercare di utilizzare lo strumento non si può caricare l'impresa di una assenza a
Molto pesante del lavoratore all'interno dell'azienda e quindi il tema è quello di trovare il giusto equilibrio fra
L'attività di formazione
Sulle competenze generali e poi però il controllo sulla formazione che si deve essere fatta il all'interno all'interno dell'impresa ma credo che questa sia una scommessa che noi dobbiamo dobbiamo portare avanti abbiamo fatto la nostra parte vorrei dire anche su un tema che ho visto meno citato nel rapporto del quale però noi abbiamo dato grande attenzione che è quello di tirocinio
Chiedo Cine sulla quale sui quali molte regioni la Toscana fra queste si sono dati è una normativa che atteso a
Bloccare ciò che era avvenuto negli anni
Precedenti un uso distorto di tirocini come contratto di lavora e non come
Parte del percorso del percorso formativo che attestava determina tutta una serie di vincoli rispetto all'utilizzo di questo strumento appunto riportandolo alla caratteristica fondamentale ma anche Novella come Regione Toscana incentivando nell'uso anche con una obbligatorietà di una borsa per la partecipazione con la disponibilità della Regione Toscana a finanziarne
Finanziare una parte e devo dire che i risultati sono positivi e sono positivi anche dal punto di vista dell'occupazione nel senso che poi noi abbiamo anche previsto
Degli incentivi per la trasformazione del contratto meglio della del
Delle speranze di riuscire in un contratto in un contratto di lavoro e
Stiamo ottenendo anche risultati positivi da questo punto di vista
Quindi dicevo la nostra parte l'abbiamo fatta per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga l'abbiamo fatta sui temi la stiamo facendo sistemi della
Dell'apprendistato sui temi dei tirocini sicuramente poi forse meglio di me interverrà l'amico Rossoni la stiamo facendo per quanto riguarda l'istruzione la formazione professionale io qui Contino
A manifestare una mia posizione personale
Mi sarebbe piaciuto poter dire anche alla presenza del ministro e Profumo
Cioè nel dire che credo che questo comunque
Duplicità
Tra istituiti professionale di Stato e formazione professionale
Di livello regionale
Forse non si sarebbe dovuta superate è vero che
Le qualifiche sono soltanto sono soltanto regionali però inerente noi diamo anche un messaggio che come dire crea confusione determina
Determina confusione rischia per certi versi anche
Alla lunga di vedere impoverire
L'esperienza degli studi professionali di Stato
Non a caso in questi anni c'è stata una fortissima crescita dell'istruzione professionale i dati che da al
Il rapporto diciamo che sostanzialmente oggi
Segnava numeri
Di partecipazione alla gli effetti regionale che circa la metà dell'iscrizione all'istruzione professionale
E professionale di Stato e quindi da questo punto di vista forse in futuro di affrontare il tema sarebbe a mio modo di vedere importante anche perché potrebbe permettere di evitare quello che
Come dire potrebbe anche determinarsi una duplicazione la concorrenza di strumenti che in un momento in cui si parla di spending review forse potrebbe essere davvero uno dei temi fondamentali sui quali si potrebbe ottenere
Più efficienza più efficacia con minori costi con minori minori sovrapposizioni anche sul tema dell'orientamento credo le Regioni stanno
Stanno lavorando fra l'altro
Vi sono qui come dire anche risultati importanti
Di autocoordinamento che ci siamo dati a partire dalla carta di Genova fanno dell'orientamento visione dalla costituzione di un gruppo
Di lavoro ristretto con alcune regioni che sta lavorando per però definire un cornice unitaria entrava di orientamento da con dei vedere con i Ministeri interessati lanci e l'UPI perché qui oggettivamente su cui il tema dell'orientamento noi abbiamo bisogno come dire
Di trovare un punto di caduta che semplifichi
Rispetto a una eccessiva frantumazione degli degli interventi forse un la situazione
Che soltanto toscane quindi siamo una Regione meno efficace su altri o dello mi sembra che non sia così noi abbiamo
Troppi
Soggetti che fanno orientamento con una scarsa capacità di coordinati ecco su questo noi come Regioni sentiamo questo bisogno vorremmo lavorare per arrivare
Per arrivare ad una
Sintesi ad una sintesi unitaria almeno la proposta da fare da fare al all'epoca
Quindi in conclusione rispetto alle cose che stavo dicendo io credo che
Noi siamo in una fase molto delicata della vita del nostro del nostro Paese
Da questa fase un contributo importante può venire
Dal lavoro che faremo per far fare un ulteriore salto di qualità al sistema della formazione dell'orientamento nel nostro nel nostro Paese dalla capacità che avremo di superare elementi di difficoltà di debolezza che abbiamo e credo che questo lo potremo fare e lo sapremo fare se soprattutto su quel sito appunto in uno spirito di leale
Collaborazione istituzionale di valorizzazione
Del partenariato ognuno farà la propria parte e sapremo ognuno come dire per certi versi rinunciare ad alcuni elementi anche
Di
Orgoglio o presunzione permettere invece insieme le nostre capacità e valorizzando le buone pratiche facendo sì che poi le quali i prati diventino prassi costante nel nostro Paese grazie
Grazie allora grazie anch'io ringrazio il tre per l'invito un saluto viceministra Martone dottoressa Bulgarelli la Commissario straordinario tassa Mancini su tutti voi
Chi è ultimo parlare facilitato
Potrebbe essere facilitato aperte all'obbligo di non ripetere cose già dette
Di a l'altro obbligo di essere di dire cose diverse versioni sintetico cercherò di farlo spero di riuscirci Comincioli questo mandato e ringrazio
Davvero il vice ministro per la sensibilità che ha avuto adesso questa mattina perché alla per la presentazione
Di questo documento dell'ISFOL che è un documento prezioso che ahimè
Porta
Per quanto riguarda il Paese Italia al più dati negativi che quelli positivi dai in un contesto europeo
Allora modalità e poteva anche essere occasione
Per così
Dirci come ci siamo detti finora le tre cose che
Pensiamo ma dentro voglio ripeto questo concetto la leale
Collaborazione istituzionale
Che se oggi e di di collaborare c'è bisogno a livello più generale dentro quest'Aula
Non c'è bisogno anche di una leale collaborazione istituzionale dove questo Paese è cresciuto in questi anni dove sono state date delle competenze esclusive e concorrenti allora
Non dobbiamo far finta che quello che è avvenuto e tutto male
E quindi pagare le città di
Lui centralizzare dire noi vedere perché per esempio lo dico
Un primo punto che voglio sottolineare
Noi abbiamo sperimentato in questi quattro anni
La gestione della crisi allargata con ammortizzatori molto ampio avevamo sperimentato la contestualità per le politiche passive con quelle attive
Dove abbiamo
Diversi sono i risultati delle Regioni ma abbiamo già dati dai risultati
Allora pensare
Che la riforma dal mercato del lavoro non tutte intenda a buttar via la il bambino è l'acqua sporca insieme sbagliato sarebbe sbagliato
Perché vuol dire non tener conto di quattro anni di un lavoro importante che è stato fatto
Alla
Nell'applicare questa contestualità prima volta che succedeva politiche passive sostegno relitto e
Ma soprattutto
Terzo la il tentativo
Di dare una motivazione che poi è dentro la riforma degli ATO al lavoro di dare la motivazione al lavoratore
Che momentaneamente sospese o
Solo speso in modo definitivo darò la motivazione di riprendere un percorso di riqualificazione di politica attiva
Che poteva essere di formazione di formazione di servizi al lavoro riferita volete politica dirò solo solo la formazione quindi
Ecco che allora il tema della leale collaborazione è anche quello vissute dobbiamo vederlo proprio
Ne ha
Cogliere
Le positività rispetto a questo tema
Ad esempio sulle politiche attive che ritengo essere
Il della vera
Il vero molti esattore sociale ma
La leva vera su cui anche la riforma che altro lavoro fa fatto Patrese quindi
Il tema della leale collaborazione quindi lo lo dico lo dico di sì è vero che sono flessibilità la sua presenza e la dice lunga rispetto le sensibilità la reale quello che ringrazia mi pare che il documento
Si dice delle nostre difficoltà rispetto al capitale di investire sul capitale umano mi pare che anche qui i dati del Celio ci dicono che nella prospettiva
Chi ha competenze basse
Sono i primi a uscire al mercato del lavoro allora abbia bisogno di investire sul capitale umano allora
Caldogno ripeto ricordi altre noi io riflettendo che
L'avere messi in campo
Una istruzione formazione professional c'è un livello
Ancorché a regionale dentro un quadro nazionale di riferimento tant'è che dalla sperimentazione si è andati a mettere a regime i percorsi di studio professionale è stato un tentativo
Di
Nell'allargare l'offerta formativa un tentativo anche
Di allineare
Profili professionali e qualifiche richieste al mondo del lavoro c'è un tentativo di accrescere questa possibilità
Attraverso anche questi percorsi di
Offrire
Al la mercato al lavoro dei profili che il mercato ci chiede
Mi pare che questa sia stata una per quanto riguarda Regione Lombardia
Oggi rappresentano i cinquanta mila ragazzi che per quello che aveva costituito dall'uso personale un
Quattordici per cento dei ragazzi che fanno scuola media superiore
E devo dire che il dato di incontro tra domanda e offerta sui ragazzi che sono dei percorsi il settanta per cento incrociare indagato lavora nel giro di tre metri
Allora qua però occorre
Che vale per questo vale per tutto occorre che ci sia Ellison l'appalto e
Gianfranco ha ricordato chiedo che l'anno scorso il tema è l'orientamento noi abbiamo davanti a noi il grande compito rinnovo istituzioni Noè il svolto noi imprese noi scuole noi non sono tutti abbiamo il dove R.
De
Attraverso una buona azione di orientamento di
Dare
Di far capire che un percorso di istruzione professionale tecnico eh altrettanto dignitoso di un percorso liceale
Perché questo è secondo me e qualche si gioca e anche dalla la rivalutazione anche di alcuni mestieri
Che si recupera anche la dignità ma si ricopre anche questa pari dignità del lavoro anche manuale rispetto al lavoro intellettuale allora questo è
Il tema più quei circhi tengo perché su questo tema c'è una nostra esperienza
Su questo terreno su questo versante estenda perché è una esperienza positiva abbia messo abbiamo messo a regime le qualifiche e diploma io
Si vuole Gianfranco sa che darò perché
Fosse questo il percorso unico dirvi sosterrebbero cioè non
Quello anche dalla
L'istituto professionale sarei anche riletto adesso un po'più europeo
Ma lei per arrivare
A questo al quarto anno di scuola superiore non cinque anni ma perché ritengo russi tanto il tempo di vita scuola come si sta a scuola ma
Non è un dibattito che non non non voglio aprire però abbia messo regimi percorsi di qualifica di diploma
Ci vuole lo so che in sala siti sono anche persone che sono attente a questo tema dove abbiamo necessità lo dico al ministro
Abbiamo la necessità
Di andare a mettere a regime il finanziamento di questi percorsi
Perché
Anche qui se l'esperienza è un esperto positivo cioè c'è questo investimento sul capirci vola formazioni iniziare
Sono
Sulla quale potremo fare poi formazione continua duale di orgoglio dalla vita quindi solo se avremo una poroso iniziale buona
Potremo investire in formazione continua già potremo fare in modo che
Lei le conoscenze e competenze migliori recepiti più ristretto e il rientro di un mercato selettive esigente
Allora abbiamo bisogno di mettere a regime anche alla modalità e non lo dico così brutalmente e non dovere
Sottolineare che abbiam bisogno di mantenere il finanziamento che il Ministro del lavoro e citare rispetto ai tagli così gli atti del PD
Erano duecentoquattro milioni a soluzioni centottantasette e star qui a dividerci e lì e dire ma
Almeno questi rispetto a e il resto all'apprendistato quasi che fosse una
Una guerra tra poveri e a non avviando ISO abbia bisogno di avere
Certezza che da questo punto di vista ci abbia bisogno di una messa a regime diverse perché esse noi colpa che questo è uno dei temi
Sulla formazione iniziale ma non abbia bisogno per non ripeto le cose che anche altre andato e quindi
Essere noioso abbiamo bisogno disinvestire ecco perché mi spiace di una
Di divina non sensibilità abbiam bisogno
Di investire anche sul gli ITS sulla formazione terziaria non universitaria
E qua ed altro dato che ci dall'ISFOL cioè e ci dicono
è che noi abbiamo un dieci per cento in meno di studenti
Universitari e di formazione terziaria perché noi siamo all'anno zero
Non ci siamo ritirati cinquantanove ITS partiti l'anno scorso
Noi
Allora se il quattro e diciamo che
L'investimento sul capitale umano
Lì non è sistema come quello italiano economiche di piccole imprese il capitale umano e fattore esso stesso di competitività
Se abbiamo questo tipici da recuperare sulla formazione terziaria alta abbiamo bisogno anche qui
Di dare
Qualche certezza lo dico perché potrà diceva il mio intervento di uno che vive sulla luna mi rendo perfettamente conto di Crosta dove siamo
Cosa c'è oggi e domani a Bruxelles
Ma vorrei dire questo
Che la formazione non è un costo
è un investimento allora
Se perché se noi continuiamo a vedere la formazione un costo
Questo no non vuol dire che non dobbiamo fare un'azione anche di
Rivisitazione laddove magari possiamo recuperare
Ma se noi vogliamo perché il il
Rapporto ISFOL o come tutti i rapporti ma le spalle alla porta
Se siamo quasi sul rapporto ISPES il rapporto i soci dice che noi abbiamo da questo punto di vista siamo lontani dai parametri europei adendo investire su quelle quindi vorrei capire domanda con la vuol dire tenore sulla formazione iniziale sulla formazione secondaria ma sulla formazione terziaria non era sita dei doveri obbligato di ambito di investire al gran bisogno
Di fare in modo
Che
I percorsi DPS e anche i percorsi di atti ETS con una programmazione triennale
Possono debbono avere una loro certezza di finanziamento perché dopodiché siamo siccome gli chiese nascono come fondazione nascono come
Una
L'un dialogo che a livello territoriale sia europei sia essa verificando e qui dove si sta cercando di incrociare domanda e offerta di lavoro rispetto ai livelli alti ma questo doveva essere un livello alto
Allora note ha bisogno da questo punto di vista di potere dare una azione di continuità siamo partiti proprio di dare
Continuità certezza anche di risorse finanziare dispersi e vogliamo
Recuperare questi ca
Diversamente noi saremo siamo qui l'anno prossimo a dire che il dato è questo e non possiamo abbia bisogno cioè questi rapporti ci devono essere deve essere l'occasione del fiume verso l'occasione che per noi dei come dire di
Darsi una mossa dal cielo stimolati dalle
Dalle
Prospettive dagli obiettivi insieme al resto e chiudo è l'altra sfida
è quella dell'apprendistato cioè abbiamo fatto il diede dal mondo giovanile abbiamo tutto il tutto il tema dei nomi
Perché è un tema tutto il tema dei giovani che sono usciti subito diceva Gianfranco Giustina ed è vero dal degrado lavoro con la prima crisi perché aveva ragazzi a tempo determinato con poco
Aveva bisogno di
Ridi investire sui giovani allora sulla formazione iniziale sulla formazione continua poi continuamente sulla formazione secondaria terziaria abbiamo bisogno anche qui e lo dico così
Pensando ancora all'ISFOL aveva e al tema dell'orientamento guardate l'apprendistato aldilà aldilà
Di avere accettato come Regioni la sfida del precedente Governo di una cessione di fatto di competenze per i professionalizzante
Al e lo avevo fatto abbiamo fatto il conto anche conto decisione quello di
Riconoscere la capacità formativa dell'impresa
Di alzare la nostra disponibilità a mettere in campo risorse per la formazione cosiddette otto trasversale
Ma anche qui quindi cadenze Taddei di semplificare il testo unico una semplificazione che rispetto
Allora riconoscimento del mestiere a chi ha dedicato alle competenze perché il tema del sito di competenza il tema mi pare compreso spendibili non nella singola regione ma non solo di Parma e l'Europa è un tema
Ma
Ripeto su questo schema l'apprendista
Aldilà
E qua dobbiamo dircelo glielo dico come Regione non abbiamo brillato
Sicuramente qualche prof ma molto probabilmente l'esperienza passata ci deve dire che
Dopo pigliamo
Mettere in campo strumenti che faciliti erano l'utilizzo dello strumento apprendista doveva mette contro uno studio facilitatore noi lo stiamo anche un po'pensando ma
Il tema
Questo vale per il secondo il quale quello professionalizzante quello che magari è più richiesto
Dove già abbiamo fatto questa cessione diciamo di competenza del sistema diciamo dal dal partenariato dalla bilateralità ma perché già
L'abbia cose con convinzione
Il primo è il terzo livello primo rivali in modo particolare l'acquisto del De dalla qualifica o del diploma anche qui
Ho
Si è una a Sirone
Forte determinata perché noi non possiamo
Non possiamo dire ma guarda in Germania in Francia a Bolzano
La dice come si usa il nove per cento ma guarda la fanno apprendistato e poi diciamo fondato e del terzo e poi
Non
Abbiamo neanche il minimo
Di umiltà di andare a vedere cosa succede a Bolzano e come succede
C'è un dato culturale
Il tema l'apprendistato un tema prima di tutto culturale
Prima in ordine organizzativo prima che adesso è un problema ed è un'opportunità è un tema culturale
Vuol dire che noi vogliamo introdurre nei percorsi di istruzione professionale e tecnica la possibilità non solo a livello alto diciamo ma
Dal livello basso finalizzato al qualifiche al diploma uno l'apprendistato come modalità come un percorso scolastico lo dico così
Perché se non diciamo così so che c'è già un polo formativo ce lo chiediamo una diminutio è un percorso scolastico andate a vedere le classi hanno su un fatto è così
Classe da quindici da quindici gli studenti che hanno
Quanto al Consiglio per acquisisco il diplomato era superiore è prevista acquisisco il diploma di terzo livello quali l'alta formazione
Finalizzato alla laurea breve o al o alla ora la la magistrale una finalità dal diploma di scuola media superiore anche a tema Superbowl sia prevista è un dato culturale cioè o noi accetteremo cioè
Sì convinti avevo riusciremo
A
Fare capire che
Discorso iniziale
Che sia l'intelligenza anche delle mani che siano intercessione una dignità anche
Di un lavoro manuale ma non è detto che poi sia solo un buon lavoro manuale è un è un lavoro è una modalità per fare incontrare prima
Alla ragazza al giovane
Il lavoro fin dal Co.Ge il lavoro e quindi riconosce un valore anche educativo al lavoro oltre che un un valore formativo all'impresa allora su questo il tema quadrante anche dato il mito di primo di terzo livello noi giocheremo
è difficilissimo lo dicevo le carte in tre che è una Regione che è partita prima il testo unico con la colonna l'accordo del Ministro del lavoro per l'istruzione sul primo livello abbiamo qualche problema che abbiamo
Diverso il problema ci stiamo monitorando sulla mail seicento ragazzi
Che li stiamo monitorando uno per uno ma cercando di favorire riesce facilitatori rispetto all'impresa per fare in modo che questo possa avvenire allora
Io dico questo
Ho voluto sopra in modo proprio su questo temi perché mi paiono questi i temi
Che
Mi erano investire sui giovani
Sulle persone sul capitale umano che mi pare la questione oltre che le competenze l'acquisizione delle competenze e la loro certificazione qui abbiamo fatto un buon lavoro che oggi una un lavoro di condivisione a livello di Regioni
Rispetto al tema esce di casa e quindi abbiamo fatto passi in avanti abbiamo bisogno
Di vidi continuare andare avanti a Mila su questo abbiamo bisogno di avere qualche certezza in più
Rispetto non ha un costo ma come fattore di sviluppo la formazione l'istruzione ecco che ha bisogno di insieme di fare
Questo questa strada difficile ma che è la sola che ci permetterà di agganciare
L'area ritorna eventuale ripresa convinto come sono come è stato detto che
Noi potremo affinare tutte gli strumenti di questo mondo ma avremo bisogno anche
Che si generi un po'di crescita perché è solo un po'di Fregene lo sviluppo e un po'di luglio genera occupazione quindi gli strumenti vanno affinati dentro un sistema perché ci auguriamo tutti possa al
Come dire vedere qualche segnale in più di di più che di meno perché solo in questo caso vuol dire che allora potremo
Volevo dire siamo dentro in un percorso virtuoso dove tutti
Fanno la loro parte
Nell'interesse
Non solo
Dal nostro Paese ma subito in modo particolare dei giovani dannoso per i quali sarà molto interessanti quali vogliamo offrire io quell'opportunità
Per quell'investimento sul capitale umano diventa veramente un obiettivo che ci vogliamo dare non solo
Dalla relazione del dal rapporto riforma perché è una convinzione nostra
Legata alla nostra vita quotidiana
Dei nostri territori i nostri ambienti dove ci stiamo rendendo conto che questo
è la vera sfida che andando avanti allora alle sfide che vuole potremo vincere
Se insieme lavoriamoci insieme collaboriamo nel suo insieme determinato per le azioni quegli atti di partenariato pubblico-privato
Sussidiario a verticale e orizzontale allora secondo me perché di questo c'è bisogno di questo primo tremende
Ci siamo Congedo che dovremmo scambiare anche qualche
Stile di vita ma moderne desse saremo collaboratori riusciremo e
Siccome diciamo che abbiamo bisogno di fare tutti insieme qualche sacrificio posizione a fare
Il rapporto ISFOL illustrato qui dal direttore Bulgarelli
Viene presentato in una giornata particolare in un momento particolare
Il nostro Paese come tutti i Paesi europei sta dividendo un periodo difficilissimo il nostro Presidente teca Bruxelles
E quindi evidentemente tutto va come dire rapportato a questo momento di difficoltà
Documento list difficoltà
Che si è riverberato sui livelli occupazionali e sulle
Sull'occupazione dei giovani
Per nelle fasce più deboli più colpite giunge a questa crisi sono state i giovani
E sono stati i lavoratori espulsi dal mondo del lavoro
Per i giovani io ho ascoltato con molta attenzione
L'intervento dei due assessori
E ho colto
Gli elementi essenziali l'orientamento
E
Il fattore culturale
Bisogna dire ai nostri giovani a vivere il coraggio di dire ai nostri giovani
Che ci sono dei percorsi che possono portare all'occupazione
Ci sono dei percorsi scolastici culturali in senso lato che difficilmente potranno sfociare in
Occupazione
E quindi bisogna dei redditi e dire il coraggio che le lauree scientifiche su uno lauree che indubbiamente danno una
Un orizzonte maggiore una capacità di sbocchi occupazionali maggiore siccome bisogna dire ai nostri giovani che sporcarsi le mani
Con i mestieri non è cosa assolutamente riprovevole ma che cosa da rivalutare io direi quasi cosa mobile
Le nostre manifatture le nostre piccole impresse hanno bisogno di
Giovanni formativo penso all'impresa ora fa
Hanno bisogno di giovani formati giovani artigiani
Apprendisti che continuino in quel solco in quella tradizione quindi come dire dobbiamo però prima di tutto essere convinti noi perché sennò ci sono delle remore o ci sono delle
Condivisioni parziali evidentemente non posso non potremo mai trasmettere questo i giovani quindi come dire tirocinio
E
Problema culturale ma il problema culturale si presenta anche
Per
Gli adulti espulsi dal mondo del lavoro
Gli assessori hanno vissuto sulla loro pelle più loro che il Ministero del lavoro i problemi delle cassa integrazione in deroga
Delle casse integrazioni con le grandi espulsioni ed è stato come gli ultimamente coniugato la politica passiva la politica attiva ma questo coniugare la politica passiva la politica attiva
Non ha sempre il significato tu facevi quel mestiere quel lavoro tu continuerai affari quel mestiere o quel lavoro
Quindi
Un altro messaggio culturale
Tu adulto poli estere chiamato in un momento qualsiasi della tua vita lavorativa a cambiare mestiere a fare qualcosa di diverso
E quindi un altro punto che io mi sento di sottolineare l'ho sentito tutte le analisi
Il lavoro pregevolissimo della collega e amica Bulgarelli
Dico però una cosa quegli analisi statistiche a livello europeo devono essere puniti interpretate tarate
Per
La nostra
Il nostro sistema produttivo
Perché io non potrò mai dimenticare quando ci fu l'apertura all'impresa e cinesi
Tessili della manifattura tessile in cui noi fummo come dire travolti
Perché innova duro Tei non avendo quel tipo di impresa europei la difesa
Per il tessile non interessava forse non in quel momento avremmo dovuto compiute immensa con più veemenza dire un attimo non le imprese stessi ce l'abbiamo e dobbiamo difenderle
Porre degli argini adesso che non mi voglio addentrare in cose che non mi competono quindi questi questo punto essenziale dobbiamo tarare la nostra formazione sul nostro sistema imprenditoriale che particolari
Rispetto a quello delle grandi delle altre
Degli altri Paesi europei e rivendicare
Con orgoglio la nostra specificità
Un altro punto e quello noi qui siamo
In spending review quindi non possiamo
Come dire non considerare questo elemento
Le risorse
Io non so cosa uscirà da questo decreto ma pulire dobbiamo assolutamente valutare un uso oculato delle risorse
Qui abbiamo due regioni competitività quindi questo discorso delle risorse del Fondo sociale europeo è un discorso che per loro vale fino a un certo punto perché come dire le vostre risorse
Di fondo sociale europeo sono risorse come dire contenute
Ma mi rivolgo alle Regioni del Mezzogiorno dell'obiettivo convergenza
E in bella bisogna imparare spendere meglio non si può andare al Ministero a chiedere fondi nazionali
Perché la spesa sui fondi nazionali e più semplice e a me in vincoli e mandare e restituire
A Bruxelles
Risorse di fondo europeo ne dobbiamo imparare tutti ministeri le Regioni commissari al meglio
Come dire le risorse nazionali e comunitarie e a pretendere che la formazione
Non sia soltanto la realizzazione della formazione quindi la regolarità amministrativa della spesa abbiamo speso non siamo andati in disimpegno eccetera cioè
Ma dobbiamo richiedere
Una valutazione
Del
Percorsi formativi
Io non so dove quando il chi ma i percorsi formativi che vengono attivati devono essere valutati né deve essere pesata la come dire la l'ala
Il raggiungimento il raggiungimento degli obiettivi
L'ISFOL
Un grande istituto affatto tantissimo io mi auguro che faccia ancora tantissimo
è evidente che tutte le pubbliche amministrazioni si stanno
Stanno cambiando pelle devono imparare a affari di più devono imparare ad adeguarsi al mondo che cambia
E quindi anche l'ISFOL dovrà fare altrettanto mirando la ricerca e ampliando
Il suo o raggio d'azione anche con come dire ipotizzando assistenza tecnica ipotizzando maggiori sinergie
Con le Regioni e quindi attivando percorsi come dire virtuosi di potenziamento
E di DTT un'attività ancora più
In grado di cogliere gli obiettivi
Io ringrazio il dice il ministro Martone ringrazio
Gli assessori che hanno partecipato il direttore Bulgarelli tutti
I colleghi posso permettermi usare la parola ai colleghi nei confronti dei ricercatori dell'ISFOL che hanno contribuito alla stesura di questo rapporto