Presentazione del libro "Un malinconico leggero pessimismo. Diario di politica e di banca (1946-1952)" di Anton Dante Coda a cura di Gerardo Nicolosi (Olschki)

Signori buon pomeriggio può pomeriggio a tutti io sono Enrico Corbelli qui sono con due cappelli uno da presidente dei piemontesi a Roma e l'altro da presidente da Ascoli liberalismo poiché il nostro personaggio Anton Dante coda era piemontese ed era liberale e quindi è buono per due stagioni
E il libro che è stato realizzato che da vi consiglio di leggere perché è stato veramente per me è una lettura divertente preziosa divertente perché ho trovato un sacco di amici citati
Perché questo è uno di quei libri che piuttosto che andare a guardare l'indice uno va a vedere l'indice dei nomi e trova ho trovato per sei persino il padrino di battesimo di
Di mio fratello di cui Anton Dante vuota una volta parla molto bene una volta parla molto male casomai dopo ne parliamo
Invece quello che non non avevo immaginato e che questo libro fosse tirasse fuori una serie di personaggi invece a me ignoti poi altri cantieri anche alcune situazioni che vedono contemporaneamente liberale piemontese la più bella delle quali alla commemorazione
Che Anton Dante con la fece di Marcello Soleri nel decennale della morte che andò a fare indovinate dove alla famiglia piemontese a qui a Roma quindi il personaggio ripeto è uno che ha vissuto non una ma due tre vite credo che abbia Bud dormito più spesso in albergo sicuramente molto spesso il vagone letto c'era il famoso vagone letto che si tagliava la sera
Torino Roma Roma Torino per risparmiare una giornata e lui credo che l'abbia fatto non so se mille due mila volte prima dopo o durante e dopo la guerra lì durante la guerra c'è tutto un un capitolo resistenziale anche e di questo libro che è stato stato voluto dalla dalla banca dall'Istituto San Paolo di Torino di cui appunto il
Dante codesta copresidente del dopoguerra e poi
Possiamo anche dire che è stato presidente di questo perché era nel giro di Einaudi quindi è un giro di banchieri di banchieri laici liberali e piemontesi ebbene e in questo libro è stato voluto dalla dall'Istituto San Paolo di Torino è stato lavorato con me grande fatica e poi ci racconterà in finale quanta fatica c'è stata dal da Nicolosi dal nostro amico Nicolosi il quale
Credo che sia la prima volta che si trova con un tomo di questo genere tra le mani no
No no comunque allora oltre a presentarvi Gerardo rigorosi qua presente voglio presentare bianche Paolo Varvaro giusto Barbaro Varvaro Vardaro l'abbiamo già detto prima corona se se Mirko Marcialis lucciola giusto
Dell'Università Federico secondo di Napoli e Corrado Sforza Fogliani che nelle nell'invito eccitato come presidente la Banca di Piacenza ma qui sa come presidente dell'istituto del del Centro studi di Confedilizia
Bene e la diamo la parola per primo no dopo avere però ecco qua un un saluto che viene da l'ordinario di Storia moderna della Sapienza Paolo Simoncelli il quale non è potuto venire
Con grande rammarico parente ci non rituale perché ci sarebbe voluto intervenire
Non potrà essere qui ma prego di comunicare al presidente Spaziani Testa che era in prima fila
E accurato riposo Nicolosi questo mio rammarico avrei voluto non solo essere presente a sentire i vari interventi su questo esponente di antica data
Liberale combattente contro il malaffare e la aggressiva corruzione politica dell'etica economica da parte del sistema dei partiti
Compresa una DC centrista ma avrei voluto anche intervenire producendo nuova documentazione sul coda che avevo frattanto potuto reperire eventualmente ne parlerò in altra sede perciò un buon lavoro a tutti da Paolo Simoncelli che ringraziamo per questo suo messaggio e adesso grazie
Adesso la parola per primo a Paolo Barbaro della Federico secondo il
Ma con
Giriamo citiamo
Allora
Io cercherò di andare molto cauto perché immagino che ci siano anche molti parenti è un libro che
Era chiuso in un periodo molto breve mille novecentoquarantasei mille novecentocinquantadue pure
Perché un periodo molto denso sia per la storia d'Italia che per la storia
Di Anton Dante coda io prima dei ringraziamenti iniziale mi fa molto piacere non sono mai stato in questa sede devo fare però veramente uno in grazie a questo particolare anche se un amico Gerardo Nicolosi
Perché questi sono i libri più difficile noi che pratichiamo questo mestiere sappiamo quanto sia faticoso e quanto sia scuro anche questo lavoro di curatela di un volume tra l'altro molto generoso di citazioni di nomi di personaggi che Ines inevitabilmente molti casi nel corso degli anni poi si sono perse meandri
Di una storia non proprio di primissimo piano e quindi queste sono delle operazioni che effettivamente Pertile legge perché studia questa cosa sono preziosissime dobbiamo veramente essere molto grati
Per questo volume e per l'idea App appunto e per questo lavoro che è durato molti anni
Su un personaggio te come spiegherò ora è tutt'altro che secondario nella storia del secondo dopoguerra nella storia liberale italiana
E a questo proposito devo dire
Questo progetto di riscoprire di riscrivere la storia dei liberali
Ricreando ristudiare uno tutto il loro tessuto connettivo oltre che a Gerardo della dobbiamo moltissimo Fabio Grassi Orsini e il ringraziamento quindi va distribuito insomma ad entrambi per tenere hanno insieme lavorato per quell'opera diciamo mastodontica e preziosa per tutti noi che il dizionario del liberalismo italiano dal quale in fondo credo che nasca poi l'idea anche di sviluppare diari e pubblicazioni di personaggi che in quel dizionario avevano trovato la loro collocazione ideale ho già rubato qualche minuto me ne scuso partiamo però mi sembrava ad bene grazie
E ecco io cercherò di riassumere il contenuto di questo diario per chi non l'avesse letto o di riflettere su alcuni spunti di questo diario attraverso tre parole chiare che mi sembrano che che possano bendati per condensare la il contenuto di questo volume la prima parola secondo me è certamente intransigenza
L'intransigenza il per e la cifra politica la cifra ripeteva ideale di Anton Dante coda ed è ovviamente un intransigente difesa del pensiero liberale
Qualche volta si si dice a proposito della nascita del fascismo ma il primo fascismo tutto sommato era entrato nella storia d'Italia in modo e anche nella storia liberale
I in modo da automatico e diventato dittatura dopo ecco per in realtà non è così non è così perlomeno dal punto di vista di chi si è trovato a difendere l'ha subito o o d'Italia liberale lo statuto più e lo Stato di diritto perché l'antifascismo di code all'antifascismo precoce
E dimostrerà in questo modo che il fascismo è stato un fenomeno di lunga durata cioè è stato tale
Est è stato totalitario fin dall'inizio fin dal mille novecentoventidue dovendo alcuna esitazione a schierarsi contro il fascismo ci saranno anche degli scontri con gli squadristi
E non ha nessuna esitazione a rompere con alcuni dirigenti del Partito liberale che non erano disposti a seguire
Questo tipo di politica nel mille novecentoventiquattro lui si si è è è un con la giovanissima ancora non ha nessuna posizione dirigenziale
Ma si schiera contro l'idea di entrare nel listone
E già avvia con attività
Pubblicistica che io immagino non l'ho letto gli articoli di quegli anni ma che immagino molto interessante
A via una serie di campagne polemiche di denunce contro il fascismo che vi posso assicurare per i pochi che non lo sapessero
Prima del venticinque non erano in molti a condurre con questo rigore con questa intransigenza ancora più significativo è il fatto che il coda che si affaccia alla politica è un coda folta fortemente anticomunista l'anticomunismo rimarrà una cifra costante del suo pensiero
In quegli anni quindi fortemente anti socialista ricordo che nel mille novecentodiciannove i socialisti sono arrivati alla conquista della maggioranza relativa della Camera
E e proprio per questo molti liberali avevano pensato di trovare nel fascismo un antidoto al rischio socialista ecco coda in per per accoda risulta chiarissimo invece che non è così
E in questo momento Luís prende contatto
Con i personaggi che poi caratterizzeranno la Bindi la sua vita successiva cioè con quei pochi che in realtà condividono la sua fermezza
E i primi personaggi sono dell'ambiente torinese sono dell'ambiente piemontese sono Einaudi
Ripete e Giolitti lui sarà molto orgoglioso di essere uno dei pochi che era rimasto fedele a Giolitti per non vai Giolitti era trascurato da tutti è uno dei pochissimi che partecipo al funerale di Giolitti
E si potrebbe dire questo è un diario molto
Inviare una ricostruzione di una vita molto lineare lui è sempre stato fedele fin dall'inizio in modo lineare al suo pensiero e i suoi punti di riferimento sono stati sempre i dissesti io direi che in fondo la sua vita
Più che tra Biella Torino a Roma la sua vita secondo me idealmente si articola tra Dronero e Dogliani che sono
I due centri del Giolitti Isma'e delle nudismo
E in quegli anni però proprio perché l'intenzione sua è quella di aprire una battaglia uno scontro con il fascismo gli si avvicina a Giustizia e Libertà
Entra nel giro dei Rosselli e viene arrestato nel maggio del mille novecentotrentacinque anche questo se ne parlerà molto poco dopo anche se ho visto che del lunario Giovanni radunare e altri fanno riferimento a queste in realtà de è la retata che colpisce tutto l'ambiente dei giovani intellettuali torinesi cioè sarebbe Cesare Pavese Bobbio
Il gruppo Einaudi insomma
Carlo levi tra gli altri lui e tra questi non è mai entrato in quest'ambiente strutturalmente di fatto questione staccherà molto perché considera questo ambiente
Troppo favorevole ad incriminazioni comuniste però per dire l'importanza poi della figura antifascista di coda coda e vittima di questa retata che
è stata causata dalla dall'attività di Pitigrilli che smantella appunto il gruppo torinese di Giusi far smantellare il gruppo torinese di giustizia e libertà
E infatti lui è stato arrestato mentre si stava recando a Parigi e questo per sintetizzare su un punto che mi sembra fondamentale
E questo appare il capitolo della Resistenza liberale che da molti anni noi abbiamo cercato di riportare in vita un capitolo che è stato per molti anni dimenticato e trascurato
Per colpa devo dire innanzitutto secondo me dei liberali
Perché la componente liberale nella Resistenza è stata importantissima ricordiamoci la presidenza del cioè nella realtà italiana a Pizzoni
La commissione economica era presieduta da Merzagora cioè c'è stato un momento in cui i maggiori dirigenti della Resistenza erano liberali
Ecco da entra a pieno titolo in questa in questa schiera sempre con una fortissima con fortissimo carattere l'intransigenza che secondo me è quello che poi è un'ipotesi che faccio
Mi dirà poi Gerardo se suffragato avrà
Da qualche fondamento e e questa intransigenza che secondo me gli impedisce di a a spirare poi a una carriera politica
In prima persona ci sono per esempio in questo diario delle considerazioni lo su persone come Borgese come Salvemini che insomma dell'antifascismo avevano fatto parte in modo significativo
Appunto delle considerazioni ed contropotere sul sull'antifascismo secondo Luís troppo tiepido troppo opportunistico di altre persone e in ogni caso
La concordia centralistica si dissolve immediatamente nella dopoguerra e si dissolve per un motivo tipicamente italiano se vogliamo tipicamente politico cioè e perché inizia la corsa alla spartizione dei posti di potere ecco in questa corsa Anto l'arte cosa non lo troviamo non vi partecipa
Per un motivo che dirò dopo secondo me molto significativa intrinseco proprio alla sua personalità nome d'arte aveva però resterà fedele sempre al Partito liberale anche negli anni successivi anche quando il partito liberale si frantuma era in varie correnti
Anche quando alcune correnti cercheranno di emarginare urlo per ancor di più di quanto lui non sia stato già
Aperte emarginato devo dire una fedeltà veramente all'idea
Al partito come idea e in fondo il dui Partito Liberale com'era per Einaudi per Croce è un partito non partito
è un'idea soprattutto e e la fedeltà ha una tradizione io definirei il liberalismo di coda
Liberalismo che ricorda molto epocale la destra storica proprio un dal liberalismo di fedeltà alla tradizione anche risorgimentale
Vengo alla seconda la parola chiave la politica come vocazione tutto questo diario e attraversato dall'interesse dalla passione politica anche se coda non è stato un personaggio politico o certamente e voci più autorevoli di me poi parleranno dall'attività di coda come banchiere in fondo la sua attività primaria è stata quella di uomo di banca ecco proprio nel binomio politica come professione come hub perché e politica come vocazione secondo me si valuta l'impegno la forza all'originalità
Del
Di tanto Dante cotta Luís ha sempre pensato alla politica come impegno civile
Non come professione non come ricerca di una gratificazione
E in questo i suoi i suoi due punti di riferimento che attraversano tutto il diario che tengono insieme tutta la sua vita sono certamente Einaudi e crochet
E esodo dei due numi tutelari del Partito liberale se ci pensiamo bene no no il tempo ora per dei Lungarni molto su questo sono molto diversi tra di loro sono anche entrati fortemente in polemica tra di loro ed altro anche geograficamente sono molto lontani
E per lui però restano due capisaldi ai quali ecco anche qua la sua fedeltà non verrà mai meno e devo dire felicissima la scelta di concludere il diario con la morte di Croce
Scelta che per ha compiuto Gerardo ma mi confermava prima che sostanzialmente il diario dopo la morte di Croce perde per un po'della sua unitarietà perché si capisce
Che tutta la partecipazione alla politica ricorda e in funzione appunto della possibilità di interloquire con questi suoi due grandi maestri
E il diavolo inizia e questo anche mi sembra molto interessante il dieci giugno del mille novecentoquarantasei
è una data spesso dimenticare siamo all'indomani del referendum
E e conta ha portato per la loro per la monarchia aperte Gerardo parla di un fervore monarchico tutto piemontese anche questo non rinnegato mai
E sono momenti drammatici per la storia italiana perché il risultato come voi sapete fu contestato e perché c'era il problema ora non mi dilungherò su questo delle schede nulle e delle schede bianche
Che non potevano essere conteggiata nel quorum appunto e che avrebbero potuto mettere a rischio o quindi
E i dodici milioni e mezzo di voti a favore della Repubblica contro i dieci milioni e mezzo a favore della monarchia
In quelle ore si decide è il destino dell'Italia
Alla fine coda
Ne registrerà ad all'interno delle stanze del Quirinale il comportamento bisogna dire in questo caso inappuntabile verrebbe decide di accettare il verdetto parte per l'esilio
E appunto e don si scatena quella paventata guerra civile in tutto questo sono momenti drammatici coda riporta
Registra lo stato dell'Italia come povera pedina nelle mani rapaci delle grandi potenze avevamo perso la guerra e gli alleati non facevano altro che sottolinearlo
Eppure e il diario trasmette un'atmosfera soffusa direi quasi rilassata
Anche per questo è una testimonianza molto interessante devo dire che il titolo è molto suggestivo il malinconico leggero pessimismo e il termine che secondo me
Risalta meno in questo titolo e il più importante e cioè quell'annotazione leggero perché tutto il diario e vissuto sul tono dell'understatement della leggerezza
Del sottrarre diciamo del non drammatizzare mai in un momento ripeto che potrebbe essere in una fase storica che potrebbe essere molto drammatica
E in questa fase storica due vive il dramma
Dei liberali dei senza partito che cercano invece è che aspirano a diventare terza forza tutto il diario attraversato
Da un rigoroso appunto anticomunismo dalla delusione per il fatto che gli industriali non sosta inganno il partito liberale come possibile terza forza
E devo dire qua faccio una critica a Prete al via vista diciamo
Alla percezione che al due di questi anni
Con una singolare sottovalutazione della democrazia cristiana che però è una sottovalutazione del secondo me tipica di chi sentendosi parte dalla grande famiglia liberale che aveva governato per moltissimi anni
Non riesce neanche a concepire il fatto che qualcun altro abbia preso invece il potere e che possa mantenerlo molto all'ombra consenso a cederlo
Sì so che il diario si sono però molto distrattamente sulle elezioni del quarantotto io mi sarei aspettato appunto non ho molta più attenzione noi ragioniamo sempre col senno di poi quindi per noi è facile fare valutazioni di questo tipo
E dimostra una scarsissima percezione oltre che sul sul sul ruolo della democrazia cristiana anche del ruolo di Alcide De Gasperi
Riportando un giudizio denaro di questo me lo sono trascritto perché mi sembra interessante giudice bisogna riconoscere che De Gasperi non è profondo in varie materie mai deferente verso chissà
Quale Oper deferente si intende ascolta diciamo i tecnici e nel caso ascoltare Einaudi non pretende di fare lui la politica economica e e da questo punto di vista secondo me a quota ai liberali dell'epoca molta classe politica che vedeva appunto dalla tradizione risorgimentale di un'Italia liberale sfuggiva alla peculiarità della democrazia cristiana
E anche questo fatto gli sia sfuggito forse è stato uno dei motivi che ha consentito alla democrazia cristiana
Di controllare il potere per così tanti anni
E molto interessante però qua invado soltanto sfioro un altro campo che certamente poi sarà trattato molto meglio molto interessante alla descrizione dall'interno perché coda
E molto affine molto vicino ad Einaudi la restrizione della manovra e naughty dagli USA del quarto governo De Gasperi del quarantasette che ha determinato
La svolta la successiva ripresa delle attività produttive nazionali e ho quasi finito soltanto due minuti
Perché mi interessava a il terzo punto il terzo punto fa da corollario fra agli altri due rappresento un poco la tenuta di tutto il discorso e note fine Ray il punto delle virtù civili
E molto forte si percepisce molto da queste pagine in queste note di coda
Un senso un senso fortissimo proprio Pet delle virtù civili che diventano poi virtù politiche nelle persone esposte
In incarichi pubblici
Due è stato presidente del San Paolo dal mille novecentoquarantasei fino al mille novecentoquarantasei registrava incominciava a registrare con fastidio le ingerenze politiche
E
Ma il punto e più in generale con la fa parte di quella generazione di quella leva Di Giovanni che si sono affacciati alla politica con la Resistenza e che non hanno avuto come primario interesse della loro vita quella di ricoprire una carica politica
E veniva da come si direbbe oggi dalla società civile hanno conquistato un ruolo nella società civile ad ho sempre pensato appunto alla politica come servizio
E hanno sempre cercato di trasfondere dalla politica
Per le migliori qualità di una certa società civile fa sorridere leggendo questo diario l'indignazione di coda
Rispetto alla dilapidazione del patrimonio da parte di Giulio nautica infondere era il figlio nel suo mondo referente principale referente politico principale come presidente del San Paolo sesto in ogni modo
Di tamponare le perdite la casa editrice Einaudi ma fa ancora più piacere leggere in queste pagine e dà un senso proprio appunto di un certo stile di un certo modo di vita
I istante cosa che per la prima volta torna a Parigi dopo la guerra la prima cosa che fa per esempio andare a fare una visita al Gran Palais dove c'è dove c'erano i quadri dei pittori fiamminghi
E vediamo appunto in molte pagine una grande attenzione nei confronti dell'arte nei confronti della cultura della letteratura del teatro anche dello sport è un grande appassionato di calcio
Insomma è una vita vissuta vissuta in ogni suo aspetto per vissute in ogni suo dettaglio
E vissuta sempre con uno stile con una raffinatezza con un gusto che devo dire fa molto piacere leggere a distanza di tanti anni
E credo che sia uno dei tanti meriti appunto di chi accurato questa edizione e ha riportato in vita questi scritte in grazie
Grazie professore
E mi è venuto in mente di di di quello che avevo accennato prima cioè la persone conoscevo di più trovato nella nell'indice era il cinema ma
Jon sale ma era il segretario Umberto di Savoia e quindi anzi mi ha fatto scattare anche il ricordo è la prima volta che sotto dal Quirinale c'avevo cinque anni rame novecentoquarantasei ecco quindi anzi quando ci sono ritornato cinquant'anni dopo detto ma lì non c'era la sala d'aspetto adesso invece cioè il il museo con tutti gli argenti molto bene
E e una volta ne parla bene perché lo incontra in una in una scena parlano del più e del meno invece vale la volta seguente
Parla in maniera tremenda perché nel corso di una cena a Torino il Lanzi nel ma insinuò il dubbio che il nostro Amato presidente Einaudi amato da noi che siamo liberali Amato noi che siamo liberali piemontesi ma amato da Luino maniera stravolgente
Perché era anche quello che ha detto ed al suo grande protettore perché aveva insinuato il dubbio il Mario anzi ma che il presidente della Repubblica continua a sorvegliare anche lo stipendio dal governatore della Banca d'Italia
E la cosa era non era vera ma era pure in verità insomma se uno va però indietro con la memoria è nel passato c'erano stati non non era un liberale non sono citati nel libro Merope Montesi il signor Badoglio
Era uno che ogni volta che pigliava un posto poi dopo si mantenevano stipendio stato certo punto ambasciatore
E nel Sud America a Rio de Janeiro e ecco per tutta la vita continua a prendere oltre lo stipendio di generale di corpo d'armata anche il jet lo stipendio da ambasciatore quindi
C'era un passato in cui queste cose avvenivano ma imputare questa cosa ai Nardi aveva fatto scatenare Ivano funesta fune no volevo dire alcune era dire al Corriere della Sera l'ira funesta del per Israele
Del perito edile qui con gli accenti di oggi non ce ne sono
Bene invece passiamo dal dalla politica ha proprio nella nella banca nel nel suo il ricordo da da bandiera banchiere ecco è la volta di Corrado Sforza Fogliani
Che ha riconosciuto Corrado tu l'hai conosciuto tante Godard giusto non l'ha riconosciuto
Ma eppure scusa anch'io non l'ho conosciuto e pop da c'è un ultimo periodo di arriverà però in cui non c'eravamo parte attiva coperchio qualcuno preposto va bene va bene ed anche questo è vero furti facevo più ti facevo più e attacca fatti Interpol produrrebbe autentico ecco quello giocoso mai
Eppure so Barbaro ha già fatto una prefetto e ricostruzione
Sia della figura
Questo banchiere umanista
Il diario praticamente sull'attività code come banchiere dice poco o nulla
Perché
Evidentemente doveva trovo che non si trovava
Niente di interessante verso
Avrà fatto
Allora
Potevano dedicarsi
A questa attività presiedevo da Banca anche persone che svolgevano altre attività voglio dire di banche importante solo
Successivamente con tutta la normativa europea che c'è caduta addosso oggi
Praticamente non ci sono più
Banchieri e ci sono dei grossi bancari per l'Inter dei manager delle grandi banche perché si deve si può fare
Io sono grato al segretario generale che ha messo sulla locandina il signor preside della Banca di Piacenza cioè la banca molto piccola nel senso che pur non facendo esclusivamente il banchiere trovò modo
Eppure sembrerebbe in qualche modo la banca
Ma nelle grosse banche assolutamente escluso che l'ultimo è stato Bazoli verso sapete bene precedenti
Di banche sono dei bancari ti che prendono triplo di stipendio degli altri punto e basta
Fandom come attività esclusiva perché settanta come ripeto la normativa specialmente europea che non si può assolutamente fare altro normativa europea per le banche
Nel due mila e sedici probabilmente l'ho già detto anche in quest'aula ma io sono abbastanza vecchio per non aver conosciuto
Conta ma per aver sentito parlare di Nenni che diceva che l'unica forma valida di yoga togliere la ripetizione quindi ripeto
Effettivamente è un'attività che prende appieno
Quindi non può essere svolta nel modo in cui svolgeva una volta e comunque io
Dico quello che ho detto a Piacenza la mia estate l'ho passata in studio a leggere questo libro voi potreste giustamente dire a Marco frazione interessa noi interessa per questo perché è uno dei pochi si legge così bene così influente che trasmette con immediatezza di un diario dei sentimenti delle notizie
Veramente fa piacere leggerlo Sierre intellettuale che ci fa poi dei libri come queste che si leggono volentieri
Quasi dispiacere
Io man mano che si legge si diminuisce più celere intellettuale di continuare a leggere il libro lo stesso
Ed è un un una libro un diario che in effetti secondo me fondamentale
La ricostruzione di questo Periodo del secondo dopoguerra del secolo scorso
Da un punto di vista appunto proprio percepito oggi si direbbe nelle stanze del potere a Nuova non c'erano le stanze del potere eccetera
C'erano delle stanze nelle quali ci scambiamo adottate magari si combattevano delle idee ma di persone che l'ottavo dove effettivamente per una idea ricche portavano le loro idee nella politica cercando ovviamente di farle prevalere cedendo che le nuove idee fosso con quelle che potesse o meglio servire alla comunità e da questo diario effettivamente si apprendono delle notizie interessantissime importantissime a volte anche per rettificare dei giudizi che grossolanamente vengono a volte così diffuse
Per esempio facciamo il caso di di Einaudi nei suoi rapporti con la fascismo e da oggi
Con Mussolini personalmente
Ebbe rapporti più che altro perché andò due volte dall'Ulivo per cercare
Suo figlio Giulio plasticità i quali si erano messo ma proprio da questo libro si apprende
Si sa ad altro che giovò presto dopo che son universitario il famoso giuramento difenderci samba da questo libro si apprende che fu forse che gli impose di giocare fedeltà
Croce come emerge molto bene da questo volume era il grande ispiratore del pensiero liberale aveva aveva speso l'articolo uno dello Statuto del Partito liberale
è stato in vigore fin tanto che c'è stato il partito liberale cioè
Il partito liberale come partito che voleva far prevalere nel mondo politico e il principio della libertà e quindi il principio di confronto delle idee
Era stato appunto gocce che aveva indotto e convinto
Einaudi a fare il giuramento ma dicevo prima che questo libro un libro che serve moltissimo a ricostruire il Periodo di un periodo della storia italiana
Che come mezzi ed li porta verso era veramente un Periodo di grandi speranze
Di grande di grande riflessione sui grandi temi della politica ma non solo e non tanto fosso della politica quanto della del costituzionalismo del modo di risolvere i problemi più grande
Sotto questo profilo dà un contributo importantissimo come dicevo che indubbiamente rimarrà come un libro fondamentale per ricostruire in questo periodo storico perché ha un periodo che io personalmente
Accomunò a quello che è stato il periodo del dello Stato unitario del e degli anni dal sessantuno al sessantacinque mila ottocentosessantuno certe usanze ceto beninteso chi è stato l'anno della grande codificazione
Delle imposte reddituali come voleva lo Stato liberale
In un periodo aveva grandi speranze fonda i prefetti che non erano i prefetti come poi sono stati trasformati dal fascismo immerso istruttori
Cinghie di trasmissione del pensiero autoritario che partiva dal centro ma erano prefetti liberali molti non di carriera che
Fondo veramente i promotori del nuovo ordine detector come allora si diceva del nuovo ordine delle cose che era quello per esempio di convincere leggete che dovevano portare i figli a scuola dovevano farli
Istruire dare un contributo alla vita comunitari alla vita in genere tra l'altro leggevo proprio in treno venendo giù
Un uno scritto che pubblicheremo guardi dico pubblicheremo perché verrà pubblicato in un testo volume su su dischetti di Einaudi come
Edizione di libro aperto di cui abbiamo qua esponente illustra
Comitato
Questione soprattutto di sorveglianza
Sì intendenza sulle
No dico pubblicheremo perché Patuelli Commissione compiuti ma poi non è capace di estraniarsi dal collaborare poi far fatto Tolui eccetera
E e quindi pubblicheremo in questo libro dicevo uno scritto che Einaudi ha fatto nel mille novecentocinquantasei
Che non c'entrava niente con gli altri parlamentari Mallory parlamentari potevo non so se ci
Questa possibilità potevano depositare alla in Parlamento degli scritti che lo ritenessero necessari di necessario comunque opportuno che fossero conservate nel mille novecentocinquantasei quindi un anno dopo
Cessato dalla carica di Presidente della Repubblica Einaudi depositò uno stiletto che Magnifico bellissimo
Sulle pratiche che lui aveva seguito sulle usanze chi aveva introdotto sul cerimoniale che aveva introdotto che erano Uncem demaniale inciampata il nuovo perché nello Stato monarchico
La consultazione con non vedo con il Parlamento come presidente del Consiglio è temperato manicaretti a nuova
Abitato solo nella seconda metà dell'Ottocento
Queste questa possibilità ha ha concesso ha fatto sette Einaudi potesse depositare questo scritto sulle usanze che aveva introdotto nel al Quirinale appunto non solo e non tanto per le consultazioni che c'erano anche del periodo peggio quanto poi tutta un'altra serie
Di incombenze che competevano al Presidente della Repubblica di ricevere per esempio tutti
I precedenti di tribunale che venivano nominate per dire che
Insomma era era un un un'attività molto intensa anche questi che potrebbe essere formali ma ne ho parlato di questo perché Einaudi riceveva come Presidenza della Repubblica anche di in libro miglior rapporti discredito pubblico che i prefetti ancora allora facevano le faceva vado cominciato a farlo in quello stato unitario
Ed erano semestrali poi con l'avvento della sinistra
La sinistra vetture Tiziana cominciavano invece ad essere annuali
Ma Einaudi annota che queste relazioni dei prefetti quote dello spirito dei prefetti di cui gli ho parlato prima dei prefetti liberali come innovatori come portatori dello Stato nuovo
Diceva in queste relazioni ci sono cento euro
Grandi notizie ma sono soprattutto i commenti che servono questo lembo di Tinicolo in cui dobbiamo punto
Tutto nostro al quale dobbiamo tutto il nostro ringraziamento
Servirà moltissimo per la ricostruzione di questo periodo eccezionale che l'Italia a avuto nel secondo dopoguerra parlavo prima del fatto di Einaudi del suo giuramento eccetera
Il pensiero un comune fino adesso è stato che Einaudi sostanza avesse sorge su tutto a questo
Sarà questo obbligo che senza eccessi effettiva il fatto d'essere un'obbligo di prestare giuramento come cattedratico come insegnante senta
E quindi sotto questo profilo c'era una certa velatura
Indubbiamente rappresentavo da Einaudi diverso da quello che ne fa il tifo perché come dicevo prima naughty prestò giuramento su precisa indicazione di voce che gli disse presta giuramento perché potrai sempre trasparente nel quartiere pensiero liberale in modo naturalmente attenuato dato
Periodo autoritario nel quale si viveva ma potrei sempre fa del resto fu puoi sempre emerge dal libro
Fu cuoce che convinse anche Einaudi a diventare ministro ad accettare la carica ministro del bilancio che venne istituito apposta per luglio
Einaudi non voleva saperne di andare al governo fu Corsetti gli disse devi andare perché questo è il primo governo senza comunisti un altro governo dei calcoli
Del partito liberale non può non essere partecipe questa nuova situazione politiche si viene e fu come dicevo forze che invito a prestare il giuramenti
Però proprio da questo da questo libro ebbene
Einaudi gli appalti i suoi contatti con Mussolini mentre nelle regioni familiare che ho detto prima fu sempre un isolato
Einaudi
Fra i pochi
Continuavano
Frequentare e a coltivare l'amicizia fonda Einaudi
Chi era ripeto da isolato nell'ambito della cultura
Di quel periodo
Vi era proprio quota il quale quindi nella sua opposizione sempre sempre mettere insieme
Il rapporto di fiducia
Di amicizie con Einaudi contro il fatto che certamente dolci giovavano dal punto di vista della considerazione da parte del regime
Questa frequentazione ma
Sappiamo di questo condono si preoccupava perché anzi va ricordato prima il professor Buffalo fu addirittura incarcerato e quindi certamente non non comprometteva la propria immagine agli occhi del fascismo semplicemente quella frequentazione dei bravi bacetto poteva essere un elemento di sospetto comunque di preoccupazione per il week end più alla quale comunque non non disdegnò
Si noti snodi assolvere ma quel questo elemento è un ulteriore elemento che esce da questo libro fresco
Molto interessante
Davvero vi consiglio di leggere perché vedrete che le vallette
Entusiasti delle notizie che via via sì acquisendo leggendo appunto per studiare grazie
Grazie presidente
E allora siamo al nel nel nelle mani del curatore anche intanto qual è stato il lavoro
Perché e andare a cercare va be ebbe il diario Halima come rappresentato come erano tanti fascicoli erano agende com'era ma come era
Voglio volevo prima di tutto ringraziare il presidente di Confedilizia per questa cortese ospitalità la dottoressa Egidi
I relatori per le belle parole Enrico Morbelli e presente Sforza Fogliani che ha voluto fortemente questa presentazione romana io avevo promesso
Alla signora Simonetta Toso la nipote di Anton Dante come Adamo citatissimo una in questo diario come una vivacissima bambina
Che qui tra noi di che avremmo portato come da a Roma ecco questo è stato possibile grazie
Ma presente Sforza Fogliani ha tratto l'abbiamo portato in un luogo che in uno dei luoghi più frequentati da coda perché in questo stesso stabile c'è la la gloriosa sede del Partito liberale italiano
Del periodo diciamo postfascista dunque veniamo al diario si in realtà esisteva esiste tutto fondiario e conservato presso l'Istituto storico della Resistenza del Piemonte a Torino
Si tratta di carte sciolte quindi c'è stato un grande lavoro di riordinamento sono carte un po'difficili da trattare perché
Pur sono molti articoli di giornali fotografie
Alcuni
Alcune alcuni pezzi diciamo del diario
Sono delle vere e proprie lettere che cosa scriveva
Ad alcuni suoi corrispondenti quindi insomma pensavano lavoro durato tre anni ma c'era proprio
No dove si siano una parte Dattilo scrisse agrario di Mussolini inanellano ed ora è stato un lavoro valori erano falsi versato un lavoro molto complesso diciamo comunque sono salite insomma tre anni di convivenza con fondante con e comunque poi volevo ricordare che che diciamo questo lavoro rientra in quell'attività di recupero
Di fonti riguardanti liberali italiani nel periodo che va dalla Resistenza alla Repubblica che è stato di cui è stato promotore primo promotore il professor Fabio Grassi Orsini che Paolo Varvaro a ricordato infatti l'idea una e nasce diciamo
Molti molti anni fa e i tempi dei primi convegni sui liberali italiani dall'antifascismo era per a alla Repubblica in cui tende fuori appunto l'esistenza di questo diario e da lì l'idea di di pubblicarlo dopo molti molti anni
Quindi il primo motivo è stato questo diciamo dare luce ridare lustro a una resistenza dimenticata ne ha parlato professor Barbaro perché in realtà diciamo tu una pagina di lotta di liberazione
Un po'diciamo così un po'eufemisticamente diciamo un po'trascurata
Dalla storiografia ufficiale trascurato per anni se si pensa che un libro su Alfredo Pizzoni è stato pubblicato da che è stato il presidente il presidente del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia e so Pulicasa dotato negli anni novanta dato ma sopiti fare quindi insomma
Un ritardo davvero ragguardevole
Quindi è una pagina diciamo di resistenza di cui si sapeva poco
Questo diario non tratta della Resistenza Mino centoquarantasei mila centocinquantadue ma ci sono alcune pagine alcuni ricordi alcune ricostruzioni soprattutto del della sua collaborazione con Edgardo Sogno
Alcune pagine di pubblico ricordi di alcune missioni compiute presso Martini Mauri particolarmente belle e poi ci sono gli incontri di coda con i vecchi amici della Resistenza e quindi sono citati vari nomi che appartengono alle famiglie alla borghesia insomma alta borghesia
Dell'Italia settentrionale Pichetto Balbo Jacini Pizzonia pesano Iman fitti Minoletti Cassana
Sui casa una un un riscontro per quanto riguarda il coinvolgimento dei Cassano è possibile farlo grazie a questo diario molto interessante di Cristina Casale è stato curato da Rossella pace
Edito da da Rubbettino l'anno scorso
E che appunto un'altra pagina una bella pagina di resistenza di cui di cui di antifascismo diciamo di cui si parlava di parlava poco quindi questo è stato il primo motivo dare luce a tutto questo ambiente un po'dimenticata sono motivo poi si guardava c'ho i miei interessi di storico della politica che perché è una fonte straordinaria per la ricostruzione in tre intanto della vita del PLI
Di questo piccolo partito d'opinione che però ha avuto un ruolo importante degli anni del centrismo quindi fondamentale il gioco ricostruire questa storia che vada novecentoquarantasei almeno cento almeno sino alla riunificazione e documentatissimo evidentemente lei assolutamente documentati se una delle fonti dirette
Più utili per la ricostruzione degli ambienti interni al partite quindi ovviamente si tratta di una storia che va bene è una parabola discendente mai possibile appunto a cogliere alcuni aspetti importanti di questa
Deminutio che conosce il partito a partire dalle prime consultazioni elettorali mila centoquarantasei
Le varie scisti la prima scissione di Brosio poi la seconda della SIM di quel della cosiddetta sinistra diciamo liberale dei Pannunzio
Carandini che escono nel quarantasette dopo l'arrivo di Lucifero alla segreteria del partito appunto la segreteria Lucifero cui coda era contrario
La débâcle dell'otto del del diciotto aprile quarantotto che di anche questo molto documentato interessante e anche diciamo apprendere come c'è coda si rendeva conto
Di quanti e liberali abbandonarono il partito in quella fase addirittura alcuni consiglieri nazionali votarono dici
Di ed diciotto aprile mille centoquarantotto per non dare il loro voto al PLI di di uscì di di Lucifero
è uno di questi poi tra l'altro fu anche leone Cattani che era già uscito male potrò invito a votare apertamente durezze cristiana al Senato
Quindi ecco dicevo fonte interessante quarantotto poi coda è uno dei più convinti sostenitori della collaborazione centrista e lo fa assieme Ave in Audi
E a a passaggio ricordato dal presidente Sforza Fogliani interessanti cioè portanti Simo il suo ruolo nel quarantasette per convincere e Inaudi cioè diciamo a ad accettare
Di far parte del quarto governo De Gasperi poi il punto De Bac del quarantotto quarantanove uno dei principali sostenitori dell'alleanza centrista tant'è vero che e con Einaudi in questa sua azione è non riescono però a convincere di la Bruna
Nel quarantanove intatti PLI usciti da questa coalizione per problemi interni legati alla riforma agraria è un passaggio in cui coda
Si vede tutto diciamo questo quest'anno astio di coda nei confronti del gruppo dirigente che tra l'altro era un gruppo dirigente a lui molto
Di sci nordico la bruna passato quel giovane avvocato che lo aveva difeso
Nel periodo fascista da un'accusa
Perché quando era redattore della tribuna biellese quindi ottimi rapporti ma politicamente
Molto distanti perché
Coda si oppone alla fuoriuscita del PLI dal dalla coalizione centrista poiché grande protagonista del del minore centocinquantuno della riunificazione è uno dei veri diciamo dei di degli ambasciatori di Einaudi e di Croce
Nel che in questa operazione di convincimento
Dei vari Pannunzio Carandini è a rientrare nel partito operazione che si conclude felicemente perché nel mille novecentocinquantuno c'è questo congresso di riunificazione delle forze liberali che si svolge proprio a Torino quindi cosa fa gli onori di casa come d'altronde era la città del Segretario di la Bruna
Diciamo Corona questa questa molte pagine sono dedicate a questa estenuante trattativa
Per cercare di convincere i fuoriusciti a rientrare nel PLI quindi dicevo è da questo punto di vista è una straordinaria fonte non soltanto per la ricostruzione del Partito liberale italiano ma anche dei rapporti interni alla formula centrista ora qui vengo a quello che diceva Paolo aproposito della sottovalutazione della DC è vero assolutamente con menu Luís
Cioè c'è l'idea del vecchio liberale c'è un'idea prego fascista diciamo idea di far parte di una delle grandi forze della democrazia italiana che diciamo è e non si rende conto che i tempi in qualche modo sono sono diversi ecco sono sono cambiati io ho scritto nell'introduzione che Dante cosa d'altronde rappresenta diciamo quell'Italia dei notabili che resiste fino proprio alla fino alla metà degli anni Cinquanta diciamo per tutti gli anni Cinquanta perché poi destinata inevitabilmente al al travolte da quei questo malinconico leggero pessimismo perché cioè c'è proprio la consapevolezza quasi un buon accettare i nuovi tempi alla consapevolezza e tutto è cambiato e che quelle che i vecchi equilibri che la vecchia dimensione della politica non possa più non potrà più ritornare e poi c'è un altro motivo la banca ecco le banche presidente ha ragione non c'è molto non non c'è tecnicamente molto diciamo in questo diario cioè non sono carte di banca
Però diciamo è è una fonte utilissima per la ricostruzione di un mondo quello del della finanza dell'economia dell'imprenditoria
Piemontese ma anche italiane diciamo in genere
E cioè e ed emerge soprattutto uno stile cioè uno stile di di conduzione
Ma che uno stile improntato davvero una ha una grande intransigenza morale qui c'è anche in questo caso questa
Capacità di coda
Di resistere alle pressioni di chi alle pressioni della politica alla presa dei partiti nei confronti sono anni difficili d'altronde si l'Italia comincia faticosamente a al a ripartire
C'è un mondo dell'imprenditoria assetato diciamo di credito
E quindi e ci sono i partiti che svolgono la loro azione di intermediazione da questo punto di vista diciamo è una fonte straordinaria anche per per capire diciamo appunto
In quale direzione si stesse muovendo e diciamolo così il sistema il sistema politico italiano nel suo complessa e quindi è coda resiste a queste pressioni resiste alle pressioni anche dei suoi dei dei propri amici resiste anche alle pressioni degli amici del sud del Partito Liberale Italiano che chiedono credito chiedo a un certo punto
Insomma si si oppone anche duramente alla fine scrive alla fine rimarrò solo rimarrò senza un amico però è l'unico che lo capisce in questo senso è l'unico in cui poiché le l'ispiratore di questa politica è sicuramente Luigi Einaudi ecco coda è perché l'importanza di questo diario a mio avviso perché appunto è una un accodare a metà strada esattamente a metà strada tra Croce
è in auge il suo punto di riferimento mentre con Croce siamo i rapporti sono più propriamente di tipo politico come in Autizi parla di politica ma è anche un rapporto che guarda soprattutto al mondo della banca e il il diciamo è il il i principi ispiratori della sua azione
E sicuro sono sicuramente da ritrovare in Luigi in Luigi Einaudi quindi questi sono diciamo un po'i motivi per i quali che mi hanno spinto in questa faticosa operazione devo dire prima di concludere
Un altro un un altro devo ricordare un'altra cosa che quando a proposito dei rapporti tra banche politica quando io ho cominciato a a lavorare su questo diario ecco erano gli anni dell'immediata crisi post due mila otto crisi finanziaria è in cui appunto che poi porteremo accessi diciamo un dibattito anche sul
Sulla commistione tra banche e politica un dibattito molto acceso in cui le banche sono state disegnate
A un certo punto sono viste come a causa anche di alcune delle condizioni di crisi di alcune di alcuni importanti istituti bancari italiani ecco quasi una sorta di nuova lotta di classe no come se c'era le banche come il male assoluto ecco bene io
Sono sono molto condizionato diciamo da questo clima crociana mente consentito per questo il peso del presente ecco a mio avviso è impossibile fare di tutt'erba un fascio insomma guardare il mondo della banca come il mondo del male
E calma una rappresentazione del tutto del tutto errata e quindi ecco quale migliore occasione per gettare luce sull'attività di un banchiere mosso da una grande intransigenza morale
E da grande senso di responsabilità
Grazie
Grazie
Abbiamo ancora dieci minuti un quarto d'ora e il senatore Luigi Compagna ha chiesto la parola ne ha facoltà giusto ne ha facoltà e ha facoltà vai alla tribù immagino
A quei e io non ho ancora letto ma tutte Scelba la tribunetta viene preso dalla dalla cosa viene meglio
E da quello che ho ascoltato
Mi sono fatto l'idea
Che
L'estate di Corrado Sforza Fogliani
è stata bellissima
Perché nelle pagine di questo diario
A tanti anni di distanza
Si revoca finalmente
Un mondo dei personaggi con la capacità di raccontare
Con lo sforzo di capire
Senza nessuno di quegli strumenti scema dice almeno produttore logici con le quali oggi si usa ricondurre se stessi
Al passato
Che cosa voglio dire
Che
Gerardo Nicolosi
A tantissimi meriti
Ma il personaggio Cheli ci hanno riproposto
C'erano due come
Un problema
Tale varia
A un certo punto l'oggetto
Il problema del rapporto comunque veniva
Che allora in cammino avrebbe detto di Gioacchino Volpe
In Italia tengono spoglia
Sembra continuino ma anche non moltissimo di più con la sensibilità crociana Einaudi Diana
Dell'Italia
Democristiana
Il pensiero
Sia conosce
Sì
E avrebbe avuto un singolare destino di essere banditi banalmente versione contrapposti noi siamo liberali e voi ci risulta dovrebbe rischia davvero e altre volgarità di questo genere
E un pensiero
Che non
Non
Sì lo ammetto
Il rapporto di costituzionalismo liberale fra lo Stato e i partiti politici
Noi abbiamo una fase precedente
Dal sessantuno
Ma anche il gruppo al fascismo
Vincoli nel liberalismo la discussione c'è
E comincia a Giolitti
Non sempre leggo i giornali tramite
I partiti politici
Che non significa
La stupisco schematismo eccetera eccetera mai
Una concezione
Diversa del rapporto fra il governo e Parlamento
Chiudere l'avversario geologico in casa liberale degenti chi è che sulle insegue il partito politico
Sidney Sonnino congelato ne abbiamo discusso nei giorni scorsi in un convegno sorgono
Forse è proprio questa dal punto di vista della rappresentatività sociale il solo grave denuncia verranno ad esempio Toscana
Però a differenza di Giolitti c'è ben un miliardo che bisogna che liberali facciano il partito politico
Fra questi due
Il fascismo chiude la partita e io sono d'accordo con Corrado Sforza
Ma molto interesse e vari aspetti abbastanza
Suoi gli atti
Il rapporto con il fascismo
E l'antifascismo di Croce
Egli è inaudito a diverso titolo diverso a modo nella crisi quella che Pietro Nenni con quel titolo benissimo il diciannovesimo
Einaudi arriverà scriverebbe altri questi giovani in camicia nera che restituiscono nerbo allo Stato liberale
è al Teatro San Carlo del ventidue del retroscena
Ma questo è veramente regione deve per forza
Sono questioni
Di dettaglio biografico direi di pettegolezzo invece in questo diario vibrante comunità
Emergono nella forma di Aristide narrativa
Le questioni vere e serie
Pochissimo
Quanto tante coda
Sono interessati
Seguono
Praticamente
Hanno dovuto dire partito praticamente la vicenda del Partito liberale
Quanto Dante conta c'è
Nel cinquantadue
Dopo che c'è stato ricordata Sforza Fogliani
In un anno ricomposizione di tutto il realismo possibile
Carandini e Pannunzio Crociani era odiano i cosa e ci riesce
Segreteria
Ma decorso
Dante comunità mi pare
Nell'estate
Settembre ottobre darà Perrone
Incontro al codice
E Croce dice
Mi rivolgo a Paolo guardavo perché la cosa nessuno voleva no
Badagliacca sardo consigliere provinciale democristiano però in quella stessa data il segretario del Partito liberale dice Bettino contro un bell'episodio
De Gasperi mi ha raccontato che voleva fare il ministro degli Esteri Nicolò Carandini
E Nicolò Carandini
Dio sa quanto la nomina
Avrebbe giovato a quella ricomposizione unitaria dice
No
A me non dispiace fare il ministro durante il ministro degli esteri sono ambasciatore ma lo farò
Quando sarà indicato
Dal Partito liberale e Dante coda dice il che fa onore allori
Allora la questione
Delle volevo dell'ambito limiti
Del partito politico
No non può essere bandita come l'accorata del qualunquismo
è accaduto negli ultimi trent'anni
Non diciamo sciocchezze quelli eviteremo e vogliono imporre
Al presidente
Di un istituto di credito
Questa lottizzazione con il capo
Non sempre sono i partiti politici
Una qualche dignità intendo comunicare nel bar oggi
Che
L'Italia degasperiana perché con tutto il prestigio intellettuale in auge con Lucio dal punto di vista della cultura politica
Siamo molto più indietro Degasperi
De Gasperi alla Costituente
Anche non chiare chiarissime
Perché all'esperienza del parlamentarismo
Con sei attori ha ben chiaro che ci vuole il sistema proporzionale
Ha ben chiaro che ci vuole un'alleanza di piccolo abolizione
De Gasperi
In venti dall'Italia degasperiana che naturali Ferranti dossettiani
Ancora prima che Dossetti
Si aggirasse attorno alla Costituente
Allora da un punto di vista della politica
E chiaro
E lo si percepisce quindi
Che Luigi Einaudi
Se ha voluto ed ha voluto è arrivato a fare il Presidente della Repubblica
Mi sono il bilancio
Ministero inventato per lui
Una stagione profilo politico l'ha avuta
Come Italia degasperiana
La sua interpretazione del ruolo di Presidente della Repubblica degnissima indica
Alle spalle un Presidente del Consiglio figurava diceva Corrado Sforza introdotta dal decisivo di De Gasperi non è che esce Zavoli Elena da cosa ha detto tutto diverso
Laddove invece nella figura di Benedetto Croce è una figura a mio giudizio politicamente tutta quanta riconducibile al liberalismo comprese le sue contraddizioni perché il codice dice
Sì
Io sono giolittiano per
I partiti adesso li vogliono e chi deve essere il partito liberale
Una specie di per il partito della democrazia l'humus etico-politico che tocca tutti gli altri partiti italiani
Voi capite che con una concezione di questo genere non grande ma due riuscirebbe a giostrare il partito politico allora il problema evidenziato da Valdaro e ripreso da Corrado Sforza
Questo diario
Ce lo considero molto quando
Quindi è una storiografia della relazione dello pianistica
Bellissima
Però non è affatto
Una storiografia
Senza problemi
Il problema è molto semplice simbolo
Avere una concezione liberale delle istituzioni politiche
In un mondo che non è il piccolo mondo antico dell'Italia degasperiana
La storia successiva ci ha dimostrato che non è possibile
Dossetti è riemerso vestito da Prodi vestito da papa Francesco vestito da Gaeta da cosa eccetera eccetera Ea stravinto quella partita che invece allora
Per
Ragione di più per complimentarsi ringraziarvi Gerardo perché questa preziose fatica grazie
Bene ringraziamo il senatore Compagna avere questo intreccio e soprattutto per il fino a Lino col quale abbiamo fatto un applauso per metà luglio abbia immensa ac no ma lo rifacciamo aggirarle mitologiche o facciamo intero solamente di via
Grazie per essere venuti a grazie al nome dei piemontesi a Roma a nome della scuola il liberalismo a nome dell'Istituto storico per il presepe c'ero libera di cui il il compagna e l'attuale precedente tutti presidenti qua macello se uno due che ebbe un vicepresidente nominiamo lo grazie arrivederci