Intervista ad Sergio Cofferati sulle raccomandazioni della Commissione UE agli stati membri ed all'Italia inerenti la situazione economica e la politica di bilancio

Sergio Cofferati deputato Rho-Pero iscritto al Gruppo dei Socialisti Democratici eletto nel vi dico nell'UE vogliamo parlare delle raccomandazioni economiche della Commissione europea i ventisette Stati membri
E l'Unione e in particolare evidentemente Alitalia il messaggio è
Attenzione sui cognitivi pubblici continuate con la riduzione del
Deficit e rilanciate la crescita attraverso
Una serie di misure che però nel programma del Governo italiano non sono ancora chiarissima condivide questo messaggio austerità è cresciuta
Il messaggio in verità contiene elementi di ambiguità che sono in parte il prodotto secondo me della situazione italiana nella sua specificità
Il contenimento dei
Della spesa
All'ordine del giorno da tempo non sempre attuato
E soprattutto anche quando attuato non sempre accompagnato da politiche di qualificazione della spesa
Che ma certo contenuto ma contemporaneamente anche migliorata in qualità di visto che gran parte della spesa per riguarda le protezioni che vengono rivolte dei cittadini
Sono raccomandazioni che denunciano lo stato di incertezza e la mancanza di un orientamento preciso da parte del Governo italiano sono un giudizio
Implicitamente molto pesante nei confronti del Governo italiano secondo me e poi però contengono anche indicazioni sono difficili da comprendere
Perché immaginare che il mercato del lavoro italiano debba essere reso più flessibile
è impossibile noi dobbiamo fare i conti ma lo dice la stessa raccomandazione che un'altra parte con una frammentazione del mercato del lavoro
Che ha prodotto tantissima precarietà la precarietà è un tema sociale addirittura esplosivo in Italia e non solo in Italia
Visto
La reazione dei giorni spagnoli non più tardi di qualche settimana fa dunque il problema vero è riunificare il mercato del lavoro ma superando le forme
Io oppure che ci son determinate con un uso disinvolto della flessibilità con la trasformazione la flessibilità chi precarietà ecco che la Commissione su questo dice che occorre
Per semplificare ridurre un po'le garanzie di chi ha un lavoro a tempo indeterminato e aumentare quelle per chi invece ha dei
Delle corde delle forme contrattuali atipiche
Ma indicazioni sensata perché il problema è uniformare il mercato del lavoro ma dando a tutti le stesse garanzie rivelando verso l'alto non togliendo china
Come si fa a pensare di stimolare positivamente un giovane se gli si dice
Il tuo destino e che
Si debba è dato dal fatto che si devono togliere protezione a tuo padre
Senza che
Queste protezioni vengono stanziati
Non era il superamento del dualismo quello che
Viene indicato dalla dalla Commissione ce lo si interpreta così come scritto metterle fa approvare condizioni di moltissime persone
Peraltro parliamo di diritti che non hanno costi
E non hanno quasi mai un'incidenza immediato sull'economia però sono molto importanti per la dignità nel lavoro e per la coesione sociale che sono temi che
Andrebbero considerati con un'attenzione che oggi manca
Poi l'idea che l'austerità debba essere accompagnata a politiche di sviluppo non trova espressioni reale
Lì quel che è chiaro che soltanto l'idea peraltro stanza diffusa dalla Commissione europea del contenimento
Come poi se il contenimento potesse automaticamente generare sviluppo lo sviluppo bisogno di azioni precisa a cominciare dalle risorse non è un caso che in Europa ci sia una discussione abbastanza vivace sul bilancio
Con da un lato chi pensa che il bilancio sia addirittura eccessivo dunque andrebbe ridotto
E dall'altro mi schiero con questa seconda linea di opinione invece il Bilancio debba essere incrementato attraverso risorse proprie che l'Unione europea oggi in una
Quello che sta scritto l'antenna
Nelle proposte c'è l'Europa fa alzasse medesimo
La crescita da qui al due mila venti è realizzabile soltanto se si aggiungono risorse a quelle esistenti ecco perché sono importanti gli eurobonds con la tassa sulle transazioni finanziarie perché li chiamano cercato le risorse per fare grandi investimenti
Anche le indicazioni che la Commissione dall'Italia
Non non prendono in considerazione
Questa modalità quella
Antica keynesiana dell'investimento per creare
Lavoro migliorando soprattutto attraverso gli investimenti alcune condizioni competitive penso all'infrastruttura
Siamo un Paese con problemi serissimi il Mezzogiorno soffre di limiti infrastrutturali enormi e penso anche alla qualità
Di ciò che si produce
Dunque la ricerca l'innovazione a partire dalla scuola che poiché il veicolo che porta anche alla qualità del lavoro che deve essere offerto
Il sono contenimento senza indicazioni in parallelo di quali sono le politiche per lo sviluppo rischia di essere elemento depressivo paradossalmente non solo non aiuta ma crea tensione sociale vado a trovare
Le risorse a livello nazionale per il bilancio europeo e l'uno per cento del PIL di tutto il continente circa
A livello italiano il debito pubblico sta al centoventi per cento del PIL
Si rischia di fare la fine della Grecia questo si dice
Insomma dove trovare i soldi per fare politiche di sviluppo in tipico
Stile che ne sia
Io credo che si è
Evidente a tutti gli italiani come nel corso di questi ultimi anni il tema dell'elusione dell'evasione fiscale sia stato abbandonato dal Governo abbia prodotto nuove sacche di parassitismo
E di privilegi basterebbe Girelli per avere un ritorno molto consistente anche a Bari
Rigore nel sul tema fiscale il Governo ha riproposto l'argomento poi viene contrastato invece da queste indicazioni della riduzione delle tasse per ridurne caseggiati in primo luogo far pagare a tutti cioè bisogna avere il coraggio di un'azione
Riduzione drastica dell'evasione fiscale aggiungerei anche dell'evasione contributiva perché proprio scopriremo che una parte dei problemi del sistema delle protezioni a cominciare dalle pensioni anche questo contributo
Negativo
Dunque le condizioni ci sono per avere
Una
Nel tempo un alleggerimento della pressione a patto però che fin da adesso si comincia ad agire sull'evasione ed elusione poi occorre indirizzare questi investimenti
Appunto seguendo la vecchia dottrina keynesiana verso ciò che crea immediatamente lavoro ma dà competitività al sistema
La stessa Commissione dice che gli investimenti in ricerca innovazione sono assolutamente insufficienti difatti siamo
Il fanalino di coda infine
In Europa l'Italia non può pensare di competere con
I Paesi maggiormente sviluppati riducendo i costi che quel che produce
La riduzione dei costi è una strada a patto che non intacchi le condizioni ci sono appunto la dignità nelle condizioni materiali elementari per i lavoratori ma se non c'è qualità nel prodotto anche un prodotto che costa poco nel mercato globale non trova
Un'adeguata un adeguato riconoscimento è una allora efficaci penetrazione dunque il punto dal quale partire visto che si parla molto di fisco secondo me è proprio quello
Avere un progetto complessivo nel quale nel tempo leggi l'alleggerimento della pressione fiscale e prodotto da un'azione rigorosissima che immediata sull'evasione ed elusione
Poi ci sono tanti settori nei quali si possono
Produrre risparmi adeguati senza intaccare la qualità del servizio
Ci sono aree nelle quali una parte non non piccola dei servizi che sono disponibili per i cittadini italiani potrebbero essere gestite con
La stessa efficacia ma con un uso di risorse inferiori riorganizzando
Sulla spesa non necessariamente tagliando
Annuncio che se ne fisco dentro alto se ne parla anche nella nella raccomandazione dalla Commissione europea l'idea di Tremonti e di spostare il il carico fiscale dalle persone alle cose che in sostanza l'aumento dell'IVA la riduzione
Delle mi anche se minima dell'imposta sui
Sui redditi lei cosa ne pensa la Commissione dice
Può essere una buona idea ma non ci sono dettagli su questa proposta lei cosa ne pensa
Il passaggio dall'imposizione diretta quella indiretta a una controindicazione
Può essere fatto ma bisogna sempre tener conto di che cosa può produrre sull'inflazione detrazioni che va tenuta sotto controllo soprattutto in un Paese come il nostro sia
Gli squilibri
Che conosciamo dunque di per sé è una strada praticabile a condizione che quello che Tremonti non
Non prospettino alcun modo è un'idea di azione efficace
E qua che giusta sul piano del tutti devono pagare il giusto addirittura non casualmente credo non sia stato anche il promotore di quella
Ipotesi dannosa per
Il sistema economiche tagliando il rientro dei capitali che ha prodotto un vantaggio per le banche con le quali contemporaneamente Tremonti
Polemizzare non certo per
Sistema economico italiano dunque il quadro va guardato nel suo insieme poi appare evidente che se lo si guarda già esiste un problema relativo
Al patrimonio le forme e le modalità con le quali intervenire sono sono molteplici escludendo un'ipotesi patrimoniale come quelle che si sono affacciate nel tempo però ci sono condizioni che possono essere
Condizione norme che possono essere visitate dei che possono portare anche ad una
Fonte
Di certo non irrilevante su quel versante visto che poi molte molte persone molte famiglie hanno
Non ha una
Hanno proprietari hanno patrimoni si sono costruite nel corso del tempo dall'altra parte c'è il bisogno di una equità fiscale anche nella nel lavoro
Il pensionati e lavoratori dipendenti sono i primi ad essere gravati
Dal fisco anche perché sono fonti certe
A differenza di quelle che invece
Hanno la possibilità di immagini non irrilevanti
Diritti di evasione fiscale dunque un progetto complessivo che abbia però questi due punti visibili l'intervento sull'evasione sull'illusione
L'articolazione
Seppure diverso rispetto a quella attuale
Del della delle fonti d'intervento fiscale e dall'altra parte quella che chiamerei banalmente giustizia fiscale nei confronti della parte più debole della società italiana cioè dei redditi dei redditi più bassi si può fare
Ma mi pare che
Il Governo in verità sia alla ricerca
Ed è per questo che
La Commissione forse neanche accentuato i suoi rilievi sul tema di azioni che hanno più sopra dalla propaganda che non quello dell'azione sono efficaci
Sicuramente l'ultima un'ultima domanda la la per tornare alle questioni del lavoro e anche dei contratti di lavoro la Commissione indica due due strade
Non da attuare la prima
E la contrattazione a livello aziendale non più nazionale la seconda legare i salari alla produttività è un suggerimento ci vuole trasformare l'Italia nella FIAT di Marchionne per capirci
Ma è singolare questo dettaglio nella raccomandazione della Commissione
Non c'è nessun'altra
Circostanza
Nell'osservazione aveva infatti per altri Paesi che ci debba essere un rapporto tra
Sull'andamento delle retribuzioni
E la produttività
è importante
Oggi c'è indirettamente sulle forme gli strumenti per renderlo
Più esplicito visibile
Ci sono ad esempio che il salario aziendale e non salari che può essere legato alla produttività avere incrementi che sono determinati dalla produttività
Altra cosa la contrattazione così come viene descritta equivoca mente nel testo della dalla Commissione i contratti nazionali sono fondamentali per garantire
Corretta competizione tra le imprese oltre che
Diritti uniformi e condizioni materiali uniformi per tutte le persone che lavorano
Se la contrattazione aziendale deve essere sviluppata in aggiunta a quella nazionale
Per avere un rapporto esplicito con la produttività credo che sia linea giusta altro
Indicata più volte anche in passato dal sindacato se si immagina che la contrattazione aziendale devo sostituire quella nazionale è una clamorosa sciocchezza
Non è neanche un'indicazione di flessibilità
Perché in un sistema produttivo come quello italiano caratterizzato per la stragrande maggioranza di piccole imprese non esistono le condizioni materiali perché la contrattazione aziendale venga fatti dunque seguiti è quella di sostituire
Per quella strada quella nazionale si porta la destrutturazione del sistema della rappresentanza e alla vanificazione del valore sul piano della competizione leale ed è una garanzia per le persone che lavorano dall'altro
Grazie a Sergio Cofferati