La posizione delle ACLI sui referendum del 12 giugno: intervista al Presidente Andrea Olivero

Radio radicale siamo in collegamento con il presidente delle altri Andrea Olivero per a parlare dei referendum su cui si voterà il prossimo dodici giugno Andrea Olivero E.ON giovane Presidente delle delle ACLI nel corso della della sua Presidenza tenuto soprattutto ribadire
Una certa indipendenza delle delle ACLI e rispetto alla politica indipendenza che c'è sempre stata ma che con me a questa Presidenza è stata ancora di più marcata
Andrea Olivero le volevo chiedere quali sono le sue valutazioni su questi referendum che tipo di indicazioni avete detto dato ai diciamo ai vostri iscritti ben sapendo che nella storia delle dice note le ACLI la questione referendaria spesso a ha diviso gli scritti come per esempio non so che è successo nel mille novecento settantaquattro con la spaccatura che tutti quanti conosciamo benissimo
Ma noi intanto abbiamo impicchiamo i nostri associati ad andare a votare perché le questioni
In gioco sono particolarmente importanti perché su materie come l'acqua come il nucleare crediamo che è bene che i cittadini si esprime io del linee di indirizzo
Anche sei con
Referendum abrogativo ma è possibile farlo
Si è poi ci siamo espressi sull'indicazione del sistema in particolare chiaramente per il referendum sull'acqua dove siamo anche del Comitato
Dal promotore questo perché convintamente crediamo che l'acqua debba rimanere un bene pubblico e debba soprattutto non diventare anche bene economico
Certamente la attuale esigua
Rione la norma attuale mettere a repentaglio questa questa impostazione crea dei seri dubbi al punto riguarda questo tema ma anche sul nucleare noi non avremmo forse voluto in questo momento allargamento ma anche sul nucleare
Crediamo che dovendo fare la scelta sia corretto aveva attenzione a quello che è il principio di precauzione i far che io avrei Centi anche ci inducono a
Dire che le tecnologie che abbiamo non ci permettono di poter scaffale col fuoco
Infine sul questione
Relativa
Alle
Legittimo impedimento pensiamo che anche qui forse si poteva evitare il referendum ma
Dovendosi esprimere ebbene chiodino una legge ordinaria che ha cambiato gli equilibri evita le istituzioni
Ecco sono scelte queste vero piuttosto lente per un'associazione come le ACLI che come giustamente lei ricordava
Sì giacché dal dal dare giudice di pace o di natura dittatura politica però
Che derivano da una riflessione interna piuttosto approfondita e dalla consapevolezza anche che il momento che stiamo attraversando un momento particolare che richiede che i cittadini appunto facciano sentire la loro voce
Da una valenza politica questi referendum potrebbero avere delle conseguenze sulla stabilità politica del la maggioranza e del del Governo che tipo di valutazioni fatte su questo
Ma io credo che il referendum non debbano avere questa questa valenza anche se è indubitabile che qualche ripercussione ci potrà essere
Questo perché riguardano materie specifiche e quindi su queste che il Governo dovrà riflettere quello che il giudizio politico più forte legato alla possibilità di fare su prima dei cittadini o meno ecco io direi che in qualche modo il giudizio politico è già stato dato nel senso che il Governo ha fatto di tutto l'abbiamo visto in queste settimane per impedire
Che i cittadini potessero esprimersi sia appunto cercando di modificare in maniera piuttosto goffa le norme prima della del passaggio referendario sia cercando di far sì che non vi sia un'informazione corretta su questo io credo che e questo patto politico più rilevante e la partecipazione al voto da questo punto di vista può diventare un segnale che la cittadinanza tutta dal Governo
Chiedendo un cambiamento di stile a questo riguardo
Che cosa c'è di negativo secondo lei nella nella gestione
Privata del Dell'Acqua quali possono essere i problemi noi abbiamo visto in questi ultimi anni città come Torino
Dove giunte guidate dalla sinistra hanno privatizzato la se il gestione di servizi idrici per poi fare marcia indietro
Lo stesso Nichi Vendola in Puglia ha preferito per alla gestione dell'Acquedotto pugliese uno dei tesori del Telesud se idriche del nostro Paese in una regione difficile ha preferito gestire questo Acquedotto con una S.p.A. e non come un un ente di diritto pubblico
C'è una avversione nei diciamo negativa Nenni nella conforme confronti della della gestione detti del privato considerando che in questi ultimi a mi ancor prima che fosse avviato il discorso della privatizzazione le partecipate avevano aumentato forse a dismisura il prezzo del dell'acqua
Ma intanto una premessa nove non è che siamo d'accordo all'esistente o quello che diceva rosso spalle che
Appunto andava e va riformato quello che non ci convincerebbe la norma e che quindi ci ha spinti ad aderire con convenzione comitato referendario
E l'obbligatorietà del PAS saggio ad una forma di gestione privatistica ovvero noi crediamo che una partecipazione dei privati in determinati contesti con determinate regole sia assolutamente opportune buona io dovessero spiccare
Un sistema
Propenderei per l'idea dei grandi imprese sociali per la gestione dell'acqua quindi con tanti tantissimi privati singoli cittadini e toccando temi sociali che siano padroni di questa risorsa che il bene comune
Però gestori anche di questa risorsa che bene comune però
è chiaro che dobbiamo andare a appunto far sì che questa scelta mette in capo allo Stato la situazione per situazione giustamente
Citava il caso di di di Berlino che indica da un lato il fatto che la questione ideologica non è che a destra a sinistra
In questi anni si siano comportati in maniera
Molto lineare ecco Luna liberale e l'altra invece statalista Milano ha un grande acquedotto pubblico quindi
Sotto questo profilo non non possiamo nasconderci la realtà e dobbiamo invece io credo guardare al quale i benefici all'ingresso io credo che dobbiamo lasciare molto molta libertà
Ma dobbiamo salvaguardare alcuni elementi di base innanzitutto il fatto che appunto non si faccia profitto sull'acqua e non si facciano come prevedeva la l'attuale normativa
Non si vada a garantire la possibilità di fare un determinato lucro anche proprio stabilito per legge
Senza nemmeno imporre una quota di investimento interna come società cioè il fatto che
Ci possono essere nel
Delle partecipazioni di privato dovrebbe essere nella prospettiva di poter fare gli investimenti quindi ridurre gli sprechi che ahinoi nella gestione della rete italiana sono amplissimi
Questo non è previsto all'OPA invece nella norma citi indica appunto una minimo di redditività che ci deve essere questo non ci lascia compiti ecco quelli credo che questo referendum serva a trattare delle indicazioni
Di massima che poi dovranno essere recepite dai legislatori per andare a di qui in avanti gli a ripensare complessivamente la materia
Senza estremismi il senza preclusioni come dicevo non è che noi non vogliamo che ci sia una partecipazione dei privati tutt'altro ma tempo però andare obbligatoriamente a consegnare ad essi questa risorsa
Per quanto riguarda il nucleare
Quali sono diciamo le le vostre valutazioni è come diciamo cricket tonici impegnati nel nel sociale nel nel nel sindacato ritenete che diciamo la Chiesa il magistero della Chiesa sia stato
Carente nelle intervenire sul rispetto del
Di il dell'ambiente di di questioni importanti come
Come come questa rete delle critiche da fare anche alla
Alla Chiesa per il silenzio accompagnato alcune di queste del delle tragedie che abbiamo visto in questi ultimi decenni
Ma ed è tutta la nostra posizione come dicevo è connesso al principio di precauzione che credo sia quello di quindi
Grandi valori che penso possa lavorare il mondo cattolico del mondo laico saltò precise proprio all'analisi dalla lavorazione
Proprio concettuale è nata in ambito in ambito laico ambientalista assiste credo che oggi possa essere assunta da tutti come un punto di partenza importante
Se non si hanno certezze rispetto a talune tecnologia e deve andare cauti ed è bene innanzitutto farci che si possono trovare delle soluzioni alternative se poi guardiamo alla questione nucleare per l'Italia ci accorgiamo che c'è un elemento anche pragmatico che ci spinge a chieda di non ritornano Clara cioè
I costi sarebbero enormi le tecnologie probabilmente che andremo ad adottare oggi sarebbero già obsolete cioè non c'è più stato più un investimento strategiche oggi rischieremmo di un tesseramento di andarci a mettere
All'la seguito di altri ma con ben poche ambizioni ben poche speranze di poter
Da acquistare nuovi investimenti andare a ricavare delle risorse cospicue quindi non si risolverebbe i problemi
Certamente sul tema ambientale in senso lato su queste vicende drammatiche del appunto dell'inquinamento del nucleare delle
Gestione delle risorse se c'è stata poca forza e poca voce al mondo cattolico io quando parlo della Chiesa non parlo solo di istituzioni parlo anche di noi anzi orecchia soprattutto di noi certe localizzazioni della società civile dal mondo cattolico che tendenzialmente sono sempre stati un po'gli antesignani rispetto anche a dottrina sociale della Chiesa sulle diverse vicende abbiamo forse per lungo tempo considerato questi elementi
Non dico marginali ma non strategici per il futuro dell'umanità oggi ci rendiamo conto che questo non può più essa va
Debbo dire che
Il magistero la Chiesa ha richiamato anche con dà conto manipolo secondo ancora recentemente il mondo Benedetto sedicesimo più volte in particolare nelle tornate mondiale della pace il primo gennaio al tema ambientale come tema cruciale con mettendolo peraltro le grandi questioni sociali perché sappiamo quante guerre si combattono per l'acqua per le risorse energetiche in via di seguito
Per od un noioso il popolo perché hanno in realtà l'hanno sentito poco tutto questo questa è vero e una mea culpa che va fatto e che ci deve spronare oggi a a lavorare di più a essere più determinati
Ma a me fa piacere vedere coca industriali grandi anche organizzazioni del mondo cattolico che non possono certo essere tacciate di estremismo penso la Coltivatori diretti
Che oggi sono al fianco nostro appunto su battaglie come quella sul nucleare oppure per
Garantire una agricoltura pulita prenotare futura speranza al mondo ecco mi pare che
Questi siano dei piccoli segni di un cambiamento però strutturale
Dal mille novecentonovantatré hanno in cui è stato modificato l'articolo sessantotto della Costituzione quello dell'immunità sui parlamentari si è aperto un grosso conflitto tra giù magistratura
E politica e che ha portato anche al voto su questo referendum sul legittimo impedimento lei baratterebbe la fine del conflitto del conflitto tra magistratura e politica con il ripristino dell'articolo sessantotto della Costituzione o prevale il lei l'ha la volontà di vedere la perfetta uguaglianza
Tra rappresentanti e rappresentati enti
Ma io credo che la Costituzione fosse piuttosto saggia cioè che quella norma forse che poteva essere diciamo un po'ridotto un po'ristretta ecco con questo si potrebbe riflettere
Però c'è la un elemento di saggezza andare ad evitare il conflitto permanente tra le istituzioni tra i diversi soggetti
Che appunto debbano armonicamente appunto essere all'interno della del governa il Paese credo che il ritornare lì forse sarebbe un punto fissazione queste sono tutte dico di carattere personale non di carattere associativo quello che cento e che non si può farlo persone ciò che varia ed è questo uno dei motivi
Che ci spinge anche qui
A dire che e dovendo scegliere non avremo fatto al referendum ma dovendo scegliere siamo favorevoli a togliere il legittimo impedimento cioè
Se si vuol fare tornare indietro lo si faccia ma lo si faccia attraverso una norma costituzionale che e più consona e più adeguato appunto a quello che
La materia alla materia propria
Che appunto relativa all'equilibrio tra i poteri dello Stato e un'ultima domanda che le faccio ringraziando la poi per la sua squisita disponibilità è questa lei anche il Presidente del Forum del terzo settore
Volevo sapete se ci sono che tipo di attenzione a ha trovato
Sul sul sui referendum ma anche dall'interno da questo versante del suo impegno
Diciamo sociale insieme
Ma informo sicuramente avendo una partecipazione assai più larga ampia anche sotto profilo delle rappresentanze
Delle sensibilità politiche non può entrare non
Può e non vuole prendere posizioni specifiche però quello che sto riscontrando UE
Una forte interesse rispetto alle tematiche e una volontà
Di richiamare comunque i cittadini alla responsabilità del voto questo sì e credo derivi proprio dal
Fatto che
In qualche modo di fronte a una crisi della politica che ormai sta andando avanti da da molto tempo
Si sente la necessità su alcune questioni strategiche di riprendere la voce di
Insomma chiedere anche una partecipazione più diretta
Credo che questo sia un elemento importante e utile e che arrivi dalla società civile dalle credo sia del terzo settore e abbastanza naturale si
Bene io non posso far altro che ringraziarla ringrazio il presidente e delle ACLI Andrea oligopoli vero con il quale abbiamo parlato del voto referendario del prossimo dodici giugno e la ringrazio moltissimo
Grazie a voi non c'ero