Presentazione del libro: "Quando hanno aperto la cella. Stefano Cucchi e gli altri" di Luigi Manconi e Valentina Calderone

A
A
Possiamo spesi
La diritti nata di Katiuscia Favero
Il diciassette novembre due mila cinque alle nove Maria Patrizia Favero chiama l'ospedale psichiatrico giudiziario o PG di Castiglione delle Stiviere in provincia di Mantova dove è ricoverata sua figlia
Vuole parlare con l'assistente sociale perché ha bisogno di alcuni documenti si presenta dice di essere la madre di Katiuscia Favero ma nelle prime due telefonate le viene detto che l'assistente sociale non è ancora arrivato
Riprova una seconda volta e riceve l'identica risposta
Tra le undici e trenta alle dodici telefona per la terza volta chiede nuovamente dell'assistente sociale male viene passato un medico
Signora sua figlia fatto una birichinate questa volta la combinata proprio grossa
Cosa è successa
Si faccia coraggio signora sua figlia è morta si è suicidata ieri sera
Inizio del due mila e due Katiuscia Favero neanche trentenne
Si trova rinchiusa nello PGT Castiglione delle Stiviere è stata condannata per il furto di un orologio ma dato il suo stato di salute viene ritenuta non idonea al carcere e destinata quindi allo PG
Qui nel febbraio del due mila e due denuncia un medico per molestie e due infermieri per violenza sessuale
Il giorno successivo alla denuncia due medici dello PG dimettono la paziente determinandone così il ritorno nel carcere di Ponte Decimo Genova
Questa la motivazione
La Favero non presenta significative alterazioni psichiche psichiche tali da giustificare la sua presenza nella struttura
Tre anni dopo il dodici maggio due mila e cinque
Quando la pena detentiva inflitta Catiuscia sarà terminata anziché essere rimessa in libertà
La donna verrà dichiarata pericolosa per se stessa e gli altri e le verrà imposto nuovamente un periodo di osservazione in un ospedale psichiatrico giudiziario
Così Katiuscia Favero a fine pena verrà rimandata in quello stesso istituto dove aveva denunciato di aver subìto violenza ed a cui era stata allontanata perché considerata non abbastanza inferma di mente
Nel due mila e due all'ingresso nel carcere di Ponte Decimo
La fa vero viene visitata dal dottor Giacomo Toccafondi che segnala una condizione a rischio e richiede per la detenuta la grandissima sorveglianza è una nuova visita psichiatrica
La detenuta se tagliata zero i lunghi capelli e si è procurata delle ferite all'addome quasi volesse mortifica arsi
La ginecologa del carcere Lidia Burchielli parla con Catiuscia il dodici febbraio lei però non vuole farsi visitare
Troppo forte di dolore all'apparato genitale un dolore così intenso da non permetterle di stare sedute
Venti giorni dopo le viene proposta una seconda visita e questa volta Catiuscia consente
Nonostante siano passati molti giorni la ginecologa evidenzia una fessurazioni in corrispondenza dello riscrizione vaginale esterno ore sei e annota altri particolari come per esempio abrasioni e lesioni interne
Ma il certificato inserito nel diario clinico della Favero sarà dichiarato disperso
Restano solo gli appunti della ginecologa
Il certificato scompare dunque e per intervenuta dispersione di importanti referti il fascicolo aperto a seguito della denuncia della Favero viene archiviato
I due infermieri che per loro stessa ammissione la legarmi a letto di contenzione
Non sanno fornire un alibi per l'ora della violenza dicendo di essere stati impegnati nelle loro mansioni senza meglio specificarle mendicare un solo testimone della loro versione
Uno dei due infermieri verrà trasferito in un'altra struttura gli altri imputati manterranno il loro posto di lavoro all'interno del reparto
Dunque Katiuscia Favero
La pena Catiuscia Favero viene collocata nello stesso istituto dove anni prima aveva denunciato di aver subito molestie e violenze sessuali pur se non altro reparto
è difficile immaginare quali siano in quel momento le sensazioni di Katiuscia aveva scontato la sua pena e vedeva la libertà a portata di mano
E invece viene riportata nel luogo che le aveva procurato tanta sofferenza da lì racconta la sua madre quello che le accade
Trascorre quasi l'intero periodo legata un letto di contenzione anche per i più futili motivi
Nel vecchio Regolamento manicomi alle del mille novecentonove
L'articolo sessanta disponeva che letti di contenzione devono essere aboliti o ridotti ai casi assoluta eccezionale e non possono essere usati se non con l'autorizzazione scritta del direttore o di un medico dell'istituto
Tale autorizzazione deve indicare la natura e la durata del mezzo di coercizione
Con la riforma della psichiatria realizzata dalla legge centottanta del mille novecentosettantotto questa norma è stata abolita così che oggi
Non c'è alcuna disposizione che autorizzi Vietti o disciplini l'utilizzo dei mezzi di contenzione
In una telefonata Katiuscia racconta la madre di essere stata legata uno di quei letti per venti giorni
Secondo il racconto di alcuni pazienti di ospedali psichiatrici una volta slegati dalla contenzione non si è più gli stessi e possono volerci Mesic perché ci si riprenda da quel trattamento è difficile non credere loro
Katiuscia Favero dovrebbe uscire da Castiglione delle Stiviere il ventotto novembre due mila e cinque il sedici novembre la madre riceve una telefonata allarmata
Mamma portami via di qui aiutami non ce la faccio più ho paura stanno succedendo cose strane
Saranno le sue ultime parole Katiuscia Favero morirà la sera stessa
Il suo corpo verrà ritrovato nel cortile dello Chigi di notte il collo dentro un cappio ricavato da un lenzuolo bagnato il solo legato a una grata mal ferma e precaria il recinto di un pollaio
La storia di Katiuscia e dolorosa attratti incredibile
Si fatica ad accettare che le sia accaduto tutto quello che le accaduto
Ed è atroce pensare che le sofferenze patite da questa donna poco più che trentenne siano stati inflitte da chi aveva il compito di sorvegliare l'Aula proteggerla curarla
Muore quella sera del sedici novembre e sua madre non viene avvertita perché
E perché non viene avvisata nemmeno alle nove di quella stessa mattina quando è lei a telefonare allo PG
La madre non crede per un solo istante e mai crederà al suicidio della figlia
Un maresciallo prova insistentemente a farla desistere dal richiedere l'autopsia
Quasi per tranquillizzarla e quasi fosse un favore accordato li carabinieri le dicono infine che l'autopsia sarebbe stata eseguita qualche giorno dopo ma nella data prevista le viene chiesto di portare via il corpo di sua figlia conservate in una cella frigorifera
La Favero si rifiuta minaccia di denunciare i chiunque provi a toccare il corpo di Katiuscia ma di persona alla Procura di Mantova e deposita un esposto
Qui scopre che il Pubblico Ministero non era a conoscenza in alcun modo dei suoi dubbi circa il suicidio così come delle richieste di effettuare indagini più approfondite
La Favero apprende anche che nessuna rilevazione è stata effettuata sul luogo della morte che il lenzuolo con cui si sarebbe impiccata Katiuscia non è stato sequestrato e che non è stato fatto alcun sopralluogo nella sua camera
La stanza è stata subito imbiancata nonostante fosse stata di tinteggiata di recente completamente svuotata di tutto compresi i diari personali di Katiuscia
Che sono stati successivamente riconsegnati privi di pagine palesemente strappate
Come ha fatto nulla Favero di sera con un lenzuolo bagnato in mano a fare il percorso dalla sua stanza fino al cortile senza che nessuno l'anno tasse
Siamo in novembre fa molto freddo il giardino non è illuminato come mai ha deciso di uscire fuori lei che aveva paura del buio che non sopportava il freddo amava il sole l'estate
Amava la madre e la figlia e tra meno di due settimane sarebbe stata a casa con loro
Quando Patrizia visto il corpo esanime annotato alcuni particolari intorno al collo si vedeva chiaramente un segno molto sottile quello che può lasciare una corda più con lenzuolo
Dietro la testa una ferita lacerocontusa che nessuno ha saputo spiegare nel braccio il segno di una puntura
Una delle domande da porsi è possibile che le siano stati somministrati barbiturici in quantità tale da provocarne l'incoscienza e così rendere non plausibile almeno in quel lasso di tempo l'atto volontario di togliersi la vita
è successo più volte racconta la madre che Catiuscia le consegnasse dei farmaci somministrati le in dosi elevate e che lei non intendeva assumere
Nel suo sangue comunque sono stati rinvenuti dosaggi molto forti di barbiturici tanto da far pensare a una massiccia somministrazione avvenuta in un unico momento
Anche le condizioni dei vestiti che indossava al momento della morte sollevano dubbi le scarpe le suole completamente pulite è riuscita a calpestare il giardino senza che le scarpe si sporcassero di fango
Ulteriore capitolo l'autopsia
La salma è stata conservata in una cella frigorifera e dopo l'esame il medico incaricato ha dichiarato impossibile stabilire l'ora del decesso ed effettuare alcuni esami a causa dell'avanzato stato di congelamento della salma
A integrazione delle analisi sono stati richiesti esami sotto un bue ali per rinvenire eventuali tracce biologiche uniti all'indagine
Nella relazione del professor Franco Tagliaro incaricato dell'autopsia in effetti si evidenzia il prelevamento delle estremità libere delle dieci unghie conservate in altrettante provette
A quanto pare come scrive il professor Tagliaro che racconta la madre i campioni vengono prelevati da alcuni carabinieri del Rono di Mantova
Da quel momento quei reperti sono spariti non si sa dove siano finiti non sono stati analizzati e nel fascicolo non ce n'è traccia
Il Pubblico Ministero che per primo si è occupato del procedimento aperto per omicidio volontario Marco Forte che aveva richiesto l'autopsia e il sequestro di reperti è stato trasferito
Il suo successore Stefania Pigozzi si è limitata rigettare le richieste di nuovi esami clinici e le integrazioni di prove concludendo rapidamente per l'archiviazione
Patrizia Favero è inviato una lettera alla Procura generale di Brescia in cui chiedeva la riapertura delle indagini
Per la Procura generale emerge una responsabilità in capo al medico di turno di quella notte lo stesso indagato anni prima per la violenza sessuale
Halloween indagato per omicidio colposo si contesta di non aver messo in atto gli interventi necessari per impedire la morte la Favero soprattutto perché a detta delle altre pazienti
La donna aveva manifestato malesseri nei giorni precedenti
Nel corso dell'udienza preliminare viene emessa sentenza di non luogo a procedere nei confronti del medico perché le accuse a suo carico non sono rilevanti
Le dichiarazioni delle altre pazienti non sono attenti Pili per via della loro stato di infermità mentale
Il suo rapporto con la Favero compromesso per via della precedente denuncia di violenza sessuale non gli avrebbe permesso comunque di intervenire
L'assicurazione dell'ospedale ha offerto a Patrizia
E a Iuliana la figlia di Katiuscia quindici mila euro come risarcimento danni che loro hanno rifiutato ritenendo l'offensivo
Il processo civile apertosi a febbraio due mila undici e la sola opportunità rimasta per non far calare un silenzio definitivo su quella morte
Chi è entrato nella stanza di Katiuscia allo P.G. di Castiglione delle Stiviere per cancellare le tracce della sua vita terrena distruggere i suoi effetti personali e strappare le pagine del suo diario
è riuscito quasi a rimuovere la sua memoria
Restano solo il dolore della mamma Patrizia e della figlia di Oriana
E quelle scarpe da tennis incredibilmente pulite
Grazie Anna Bonaiuto che ha letto
Quasi integralmente uno dei capitoli del libro di Luigi Manconi e Valentina cambierà calderone una delle
Storie
Dei circa venti storie delle venti storie maniera più ampia più o meno ampie più o meno diretta raccontate in questo libro forse quella
Effettivamente tutte molti sconvolgente anche forse meno nota scorrendo e confrontando la mia memoria o la mia attenzione
Con quella di altri direttori di quelle che Luigi e qualche Valentina hanno raccolto una storia appunto perché questa essenzialmente un libro di storia il cuore del libro anche in senso nel senso delle pagina la grandissima parte
Delle pagine dedicata a questo ha una
Minuziosa anche se non pedante ma precisa ricostruzione delle storie
E anche al
Che
Intorno qualche cifra qualche interpretazione molte commissioni connessione il tempo nello spazio tra storie diverse storie che hanno si presentano
Come frammentarie appunto sottoposte all'attenzione discontinua con cui leggiamo la cronaca dei giornali poco alcune di queste storie accade di uscire
Dalla cronache diventare qualcos'altro l'associazione a buon diritto ha tra l'altro questo merito di non lasciare mai che una di queste storie di cronaca di questi frammenti di cronaca spesso marginali rimanga lì hanno provato sempre a far sì che non rimanga lì e poi vedremo come
E dove sta sono o siamo riusciti a far sì che queste storie non
Seguano il loro destino
Previsto forse politicamente sicuramente mediaticamente sicuramente dal punto di vista mediatico sono stati che avvengono in uno spazio vuoto così lo definisce vuoto di diritto Consiglio deficienza che Beschi nelle prime pagine del libro
In questo spazio accadono come in maniera diversa nel corso del libero Valentina Luigi ripetono dimostrano violenze
Un missioni mancate assistenze che poi una rete di menzogne di coperture di fughe
Di silenzi nel migliore
Dei casi questo in qualche modo accomuna queste storie pure molto diverso storie diversissime diversissimi sono i protagonisti loro grado di consapevolezza diversissimi sono anche gli esiti appunto
Anche se questi alla fine non sono diversi avete sentito la cifra
Le motivo Attila vergogna insomma che col brivido che suscita
La cifra risarcitoria evocata in quelle pagine che ha letto Anna Bonaiuto in un'altra un'altra di queste storie la storia di ragazze si chiama Marco Ciuffreda che morto nel carcere di Regina Coeli in una delle
Storie più antiche nel tempo cosa per me belle sorprendente anche di questo libro aver commesso le storie di questi giorni di questi anni ha una loro non direi preistoria perché non di questo si tratta ma ha delle storie situate nel tempo più le nostre spalle libro inizia con la storia
Forse del più noto almeno un tempo il più noto
Dei
Morti in quello spazio vuoto non so come definirlo ma che era chiara Tinelli e continua con una di queste storie la storia di un ragazzo se altre le firme Agenzia manifesti signora Giuseppina Ciuffreda Mastria simili si è conclusa con certezza cimento di sei mila euro
Questo perché ho visto che eravate colpiti e sentito brivido quando quella cifra è stata
è stata è apparsa insomma in questa sala queste sono le cifre forse trasmissioni sporse
Consoli sì insomma dimostrazione di un
Atteggiamento il sentimento quand'è che queste storie non rimangono sepolte nel silenzio cui evidentemente le condannerebbe i luoghi dove accadono lo PG in questo caso uno di questi
Io avrei deciso questa storia estrema forse la più estrema del libro ma non è giusto perché il fatto di storie tutta al PIL bello che un certo senso sono estreme tutte in qualche modo tendono a tentazioni come strane tanto che strame non lo sono più e il loro numero il modo in cui mezzo si svolgono e vengono qui raccontate
Ne dimostra qualcosa che forse potremmo definire la loro tragica quotidianità la loro improvvisamente tragica quotidianità tra i meriti dell'associazione del lavoro di Luigi e le due Valentina e gli altri che
Lavorano inquirente l'Associazione queste storie cioè di aver ce li fate diventare improvvisamente quotidiane di averci mostrato non sulla loro frequenza ma anche
Tra molte virgolette senza evocare altre banalità la loro banalità collegata appunto a meccanismi
Apparentemente normali del funzionamento di queste istituzioni
E questo libro le racconta appunto e
E mostra anche
Quante figure ognuna di queste storie coinvolge la storia di chi ha chiusa che avete ascoltato e anche e a un certo punto soprattutto la storia di Patrizia di sua madre perché sua madre che non si arrende e fa del caso di Katiuscia
Forse è simile ad altri casi finiti nel silenzio qualcosa che è diventato noto annui suscita come evidente una volta che venga nominato salvato appunto suscita
La nostre emozione per quello che è possibile no la nostra indignazione
Una delle tesi del libro adesso voi alla fine Luigi Valentina ne parleranno quindi la cosa che verranno dette in questa parte della presentazione saranno insomma soprattutto sollecitazioni per loro
E che questo sia un libro che racconta le storie delle vittime ma anche delle storie che hanno permesso a queste tragiche vicende di non finire sepolta nel silenzio non a caso la loro prefazione si intitola Stefano Cucchi e gli altri
Per dire qualcosa che è accaduto alla figura la storia di Stefano Cucchi di diventare in un certo senso esemplare di tramite la sua
Il suo diventare nota al GRA all'all'opinione pubblica
A a tirare aiutare a tirare fuori le altre storie simili non è un caso dunque che Librizzi così però penso non sia un caso specie conoscendo quello che Luigi per impianti in questi mesi si è questa
Se questo paragrafo iniziale questo capitolo iniziale che sono le poche pagine che precedono quello che è appunto il cuore del libro e credo l'intenzione del libro cioè la ricostruzione delle storie
Si concluda positività o sta pronti gli altri ovvero Ilaria le altre perché
Patrizia perché la madre di Federico Aldrovandi perché la sorella di Stefano Cucchi perché la loro mite resistenza che ha permesso a queste storie
Di non finire sepolte nel silenzio nell'indifferenza lo io in un ordine che ora ci siamo dati nella presentazione chiederei se ha voglia Ilaria
Confidi intervenire anche perché
Questo libro
Che ha fatto di parole parte realtà con le vocazioni di dell'immagine di un'immagine di alcune immagini alcune foto di una scelta che è stata fatta e penso che nella narrazione del libro per così dire la costruzione del libro questo momento quelle poche ore in cui la famiglia
Qui Stefano Cucchi decise di far vedere quelle foto quelle foto oscene nel senso etimologico storico del termino Scianna quello che sta fuori dalla scena quello che in genere avviene mostrato quello che nell'origine persino la tragedia greca che
Non trascurava certo le violenze la messa in scena di violenze e lacerazioni pubbliche collettive comunitari lasciava fuori dalla scena osceno perché non poteva essere mostrato questioni libro inizia invece
Dalla vostra scelta di far vedere quelle foto e secondo me qualcosa e noi nella nostra attenzione
Per queste storie effettivamente Ilaria inizia dal fatto nel momento in cui le foto le abbiamo ne abbiamo tre
Tutti viste enti non so che non sopportate
E la vorrei che che parlassimo di questo per cominciare di come accade che una storia destinata al silenzio alla rimozione diventi invece una storia
Una storia pubbliche
Buonasera intanto per me è utile veramente enorme onore essere qui a presentare questo libro
Che io trovo sia un documento importantissimo proprio per i motivi che che dicevi tu per fare in modo che tutte queste vicende che credete mi fanno parte di una realtà
I anche se molto spesso sconosciuta alla maggior parte delle persone non finiscano nel nel silenzio nel disinteresse generale
Parlavi di quelle foto quelle foto hanno un'importanza e l'importanza della denuncia la denuncia di
Della sofferenza di mio fratello della del dolore della nostra famiglia
E questo libro è un atto di denuncia
Perché perché vedete questi raccontano storie vere
Che però molto spesso sono punti sconosciute la maggior parte delle persone perché quando quando si succedono queste vicende come per una sorta di
Meccanismo di autodifesa collettiva si tende sempre a pensare che hanno non potrà mai accadere in questo libro si asterrà contano le
Vicende drammatiche di persone di essere umani
Che
Però per un gran numero di persone non sono considerati tali eppure lo sono che hanno una storia alle spalle una vicenda degli affetti una famiglia che
Che soffre per loro che soffre verrà delle morti così ingiuste avvenute all'interno delle strutture dello Stato per mano
I rappresentanti delle istituzioni di coloro che dovrebbero
Tutelare i diritti pure succede che in queste strutture e molto spesso i diritti sono aumentati è successo
A mio fratello è successa Federico è successo a tante altre persone e tante altre se ne sarebbero ancora
Però
A volte ci vuole un grande coraggio per per tirar fuori qualcosa che
Che ci appartiene che che è un dolore privato
Renderlo pubblico vuol dire forse dare un senso a quello che c'è accaduto ma siccome non è sempre così semplice farlo da soli l'importanza di associazioni come a buon diritto è proprio questa l'importanza di
Questo libro di questo atto di denuncia
è far venire alla luce queste realtà a realtà vere di famiglie vere di
Di persone che oggi non ci sono più che non possono gridare i il proprio dolore persone alle quali come succede a mio fratello
Nel momento in cui una famiglia chiede giustizia vengono vengono attribuite
Come dire quasi la responsabilità della loro stessa morte vengono messe in bocca mio fratello parole che non ha mai detto vengono distorte o state e a favore di coloro che invece ne hanno causato la morte che molto spesso restano impuniti
Ho letto questo libro e lo ha letto tutto dello
E lo ha finito veramente in poche ore i
E lì dentro si vedo
Il mio dolore
Il dolore di tante Storelli madre madri amiche che mai nella loro vita avrebbero o immaginato che potesse capitare questo a loro ha un proprio caro
Perché questo succedeva me fino a due anni fa e credo però che io come tutte le altre famiglie che sono raccontate in questo libro stiamo la testimonianza che invece proprio che si può capitare a tutti
Può capitare anche alle famiglie normali
Sono tutte storie punto nella loro
Per nella loro tragica volte Siviglia somiglianza sono effettivamente storie diverse storie che riguardano famiglie diverse percorsi di vita diverso è il ci sono
Protagonisti di in questo libro protagonisti di episodi di violenza politica ho perso di terrorismo politico semplici
Persone che la sera sommano Orsato il vomito vano messo una transenna in mezzo a una umana per dirgli era una norma che è una strada o no nascita del no a questo perché gli estremi dei comportamenti che in una scala come dire di attenzione pubblica sembrano contrassegnare
Nella loro differenza appunto queste storie tutte
Quello che diceva Ilaria Cucchi
E evidente moltissime pagine di questo libro come la resistenza di famiglia o di piccoli circuiti amicali sia stata decisiva nel far sì che queste storie vengono strappate all'indifferenza sollecitino appunto la nostra attenzione anche l'attenzione per quello che
è stato possibile del circuito politico
Ora io chiederei ma Bonino Dini
Commentare queste
Beh intanto anche lei conosceva molte di queste storie magari anche lei come tanti lettori anche non non le conosceva tutte queste già un primo una sorta di sciocco di esperimento che si può fare già con l'indice e di questo libro novembre
Forse spingendo forte parte spingendo forte quello basso oppure il più presto
Posso tranquillamente non lo so ecco
Grazie
Si è devo dire nell'attività mia e nostra l'altro giorno ho presentato al Torino il libro di Adelaide Aglietta no del estratta giurata e quindi
L'impatto in
Sto parlando al mille novecentosettantotto
Questo per dire solo una lunga storia di di di impegno che ci attraversa sulla giustizia sulla buona giustizia sulla malagiustizia
E che continua a tutt'oggi con con grandissima determinazione a questo proposito
Mi viene in mente
Tre cosa che certamente le storie ma c'è ed è vero che questo è un libro di denuncia ma io credo che l'ambizione degli autori sia qualcosa di più non è la contemplazione della denuncia ma uno strumento di invito all'azione
E cioè della non rassegnazione soprattutto ma anche a del non lasciare alla difesa individuale cioè dalla famiglia individualmente dalla sorella individualmente
Tutto il peso del coraggio per chiedere una cosa semplice e cioè per chiedere in verità per chiedere giustizia
E credo che il senso di questo libro sia esattamente questo cioè di stimolare un po'tutti non solamente
Al passaggio dall'indignazione se volete all'azione perché
Questo è quello che almeno a me fare eleggendo alcune storiche conoscevo altre non conoscevo altre ancora
Perché ci vuole coraggio
Da parte della famiglia oltre l'amore ci vuole davvero coraggio perché nel momento in cui si denuncia
La vita diventa tutto più difficile
E diventa più difficile non solo per la sordità istituzionale evidentemente ma anche perché noi viviamo e non da oggi insomma in una
Cultura molto particolare
Che dobbiamo combattere una quella che diceva Ilaria uno pensa che a me non toccherà mai no a noi non toccherà mai toccata
Quindi
Ciò ha una ripetizione senza fine andando informo degli Bertold Brecht noto Menotti arrestarmi ma io non mi sono mosso perché era un comunista son venuti arrestare io non mi sono mosso perché era omosessuale
Poi sono venute a restare a me che ero liberale mi son guardati non c'era più nessuno
Uno pensa appunto che a noi non toccherà ma lo secondo stereotipo ma molto molto radicato che con mano toccato io soprattutto sulla vicenda Tortora diciamo
E l'altro stereotipo virgolette ma in qualche modo se l'è cercata
In qualche modo farà un bicchiere investito di meno Magdalini eccetera in qualche modo insomma c'è Lecce
è come se appunto i criteri fondamentali della legalità dello stato di diritto in qualche modo li abbiamo sono stati superati
E magari non osiamo dirlo o non osano dirlo apertamente in qualche modo se l'è cercata è e però nel fondo nel fondo in qualche modo lo si pensa insomma
E questa è credo l'isolamento cui le famiglie che si ribella noi che denunciano so si trovano sì sicuramente a combattere in ogni caso leggete questo libro esattamente per passare all'azione
Per passare per non solo per onorare chi ha avuto il coraggio di reagire ma in fondo per decidere di reagire anche un po'voi stessi
Tre cose voglio aggiungere nella prefazione Gustavo Zagrebelsky dice una cosa
A parte il vuoto diritto insomma ma dice e racconta che nel mille novecentoquarantacinque
Quindi quando è caduto il fascismo uno dei primi impegni assunti dalla classe dirigente antifascista di cui molti avevano conosciuto il carcere full umanizzazione del sistema penitenziario
Dico penitenziario poi possa allargare il manicomio ICI Giammanco ben diciamo le strutture di detenzione dove uno
è privato della libertà ma è sotto la responsabilità dello Stato che Serse assume la responsabilità di privare qualcuno della libertà si deve anche assumere quindi la libertà
Virgolette proteggerlo di tutela
Nel mille novecentoquarantacinque uscì un numero speciale del ponte alla storica rivista di Pietro Calamandrei dedicata la terribile condizione dei detenuti mille novecentoquarantacinque
Nei luoghi di reclusione sarebbe interessante uno studio comparativo tra le condizioni di allora e quelle di oggi
Forse ne risulterebbe la conferma che quale che sia il sistema politico e comunque all'opera il medesimo meccanismo della rimozione sociale
E in effetti da tutte le inchieste sulle carte da cui
E molti hanno partecipato Luigi e uno siamo dei più attenti a questo settore che viene considerato minoritario
Sostanzialmente che mette
è un grande settore e un grande tema sul
Capire la civiltà di un Paese non solo perché Beccaria diceva per capire la civiltà di un Paese bisogna guardare nelle carceri
Ma perché ormai coinvolge ottanta mila detenuti siamo in questo Paese sessantasettemila
E più poi contiamo quelli legge
Sì sì e poi
Contiamo quelle nelle strutture di detenzione che siano il CIE o quant'altro e quindi arriviamo ad una popolazione diciamo poi quelli sono agli arresti esattamente altra si intervenga e stiamo parlando non esattamente di di di una minoranza
E ed è importante è che voi abbiate fatto questo lavoro di nome e cognome cioè di dare
Ho un
Una una faccia un viso una storia perché quando
Parliamo di numeri che sono altrettanto drammatici
E poi si perde l'umanità l'umanizzazione della persona ieri c'è stato un vero lungo dibattito alla Camera dei deputati sulle carceri
E diciamo un po'inutile essendo finito oltre che il Governo è andato sotto ma
Con una mozione che è esattamente la stessa di un anno fa dei due anni fa eccetera perché basta non applicarle le mozioni e così si
E sempre nuovo diciamo
E però Rita Bernardini intervenendo e quindi lo da delle cifre mettete a ognuna di queste cifre una faccia d'accordo
Nel complesso in questo inizio del due mila e dieci le vittime del sistema primi penitenziario sono sessantasette suicidi
Ho
Non sull'ICI insomma
Perché non tutti poi hanno il coraggio di fare queste inchieste drammatiche e così penosa
Dal due mila ad oggi nelle carceri italiane sono morti suicidi mille ottocento detenuti
Mille ottocento di cui sei centocinquanta ripeto bene seicentocinquanta per suicidio quindi un grandissimo lavoro di dodici storia vi prego di mettere dodici storie sulla cifra seicentocinquanta
Per dirvi l'ampiezza di un di un problema
E nello stesso periodo il suo sono uccisi anche ottantasette ripeto ottantasette poliziotti penitenziari
C'è anche un Direttore di Istituto e un dirigente relazione regionale morta nel due mila dieci Paolino quattro uno a Cosenza e quindi
Quando noi di stiamo quindi di fronte ad una situazione diciamo spaventosa io credo che non sia eccessivo quando
Nico Pannella parla di elementi di Shoah e che pare sempre sia
Un eccesso in realtà se voi mettete due occhi un altro è una
Una bocca su questi numeri voi vi rendete conto di che cosa stiamo parlando
Ed è un elemento di illegalità una delle conseguenze del illegalità imperante del nostro Paese
Io ricordo quello che spesso non si ricorda è che l'articolo quattro della il comma quattro dell'articolo tredici dalla nostra Costituzione
E dice che non è consentito la Costituzione non è consentita alcuna violenza anzi è punito alla violenza commessa sulle persone che sono private della libertà
Noi invece siamo di fronte a violenze di tutti i tipi e quello che giustamente fa notare non sono le istituzioni che rendono noti questi dati
E il coraggio della famiglia che cerca di strappare un po'il velo di omertà
Che spesso circonda queste situazioni
Essendo ben attento e fa molto bene Luigi è l'autrice a dire questo libro non è una denuncia diciamo contro chiede generica o generale contro tutto l'insieme dei corpi dello Stato
Questo libro rispetta una cosa che è fondamentale nel nostro ordinamento che la responsabilità eh individuale
E quindi non è diciamo
E però quando siamo di fronte a questi numeri è vero che ci viene da pensare che forse
Il discorso delle mele marce cominciano a essere tante forse troppe mele marce quindi in questo catena che secondo me va va a Roma
E arriviamo quindi a questi casi straordinari del senso di vorremmo sperare fuori dall'ordinario ma dico bene vorremmo sperarlo essendo inteso peraltro che nella banalità del male come diceva Hannah Arendt
La situazione carcerario dei luoghi di detenzione comunque siano anche solo quando ci siamo fermati anche quando sono per esempio
Nella nelle caserme in attendiamo un dettaglio di sicurezza eccetera
Il vuoto diciamo di diritto così come viene chiamato mentre invece proprio lo Stato quando si assume la responsabilità di privare un cittadino della cosa più sacra che ha della libertà dovrebbe essere
Tripla Mendel responsabile evidentemente della tutela di questo
Di questo cittadini quindi siamo in una situazione in cui
Poi la la non parliamo che si è perso proprio nella l'idea della pena come educazione non come vendetta questo sembra che parliamo da antichi
Visionare un non so
Otto dell'Ottocento fare queste cose un po'virgolette che passano per voi buoniste che nel tempo
A parte il fatto che non c'è niente di male ad essere buoni non lo voglio dire quello no perché sono ormai sembra che uno giusto secca attivo Anna
No io dico intanto che non c'è niente di male a essere buone anche avvenuto
Cioè gioco del
E ora anche ad avere un po'l'umanità per per la verità non
Allora non mi pare un posto non guasta ecco ma ma non pare che invece appena ti dico novembre buonista pare che sia un insulto a me va fa piacere peraltro non è che
Mi dispiace più di tanto però per esempio il nostro ordine al per dirvi come fatta la legge e
Trasgredire la legge è diventato sin qui normale del nostro per il nostro ordinamento senza che nessuno abbia il coraggio di cambiarlo presente nella banalità del male dice che è detenuto ha diritto a sette metri quadri
Presidente il nostro
Ovviamente vero
Ora la Comunità europea dice tre metri quadri benissimo noi siamo a zero settanta centimetri a un metro quadro è
No lo dico perché provare a vivere in quelle condizioni e non diventare dei mutui è veramente difficile e che ci riesce veramente qualcuno che o a un sostegno psicologico anche forte
E abbandonati nell'ultima visita e chiudo alle
Alle carcere che ho fatto era il periodo del Ramadan e ormai sono molti situazioni di detenzione che sono diciamo di religione diversa
Nessuno ha spiegato agli altri detenuti
Perché mai questi i loro compagni avessero delle abitudini così strane e sapete quando si vive in celle
Sono dodici
Avere ritmi diversi per esempio per mangiare un turbamento non indifferente al-Tikriti equilibri che si sono formati
E molti dei direttore delle carte si sono inventati logo dell'Assemblea per spiegare un po'comma
Accettare insomma è come capire ritmico questo per dirvi solo come tutto questo universo
Che è l'appendice dalla mala giustizia abbia poi degli elementi diciamo drammatici come le dodici storie che vengono raccontate
Che sono quelle che sappiamo tutte le altre che non sappiamo
E come l'intera vicenda nella banalità della loro vita
Diventa assolutamente drammatica e chiudo perché
Come sapete insomma è molto irritante qualcuno si irrita molto però come sapete oggi li proprio dalle carte del dai luoghi di detenzione sta venendo una delle più grosse iniziative non violente come sapete
Nel carcere di Forni sono centosettantotto i detenuti sciopero della fame nel carcere di Rebibbia cinquantasei nel carcere di Rieti diciotto
A Catania venti a Sassari venti insomma eh i semplicemente per avere i loro diritti rispettate guardate nessuno si proclamo pretende di essere innocente ma ognuno chiede solamente che la legge venga rispettata nella sua
Della sua tutela
Per evitare sempre di più ovviamente Marco Pannella e al
Trentesimo giorno di sciopero della fame ovviamente ben pensanti dicono ma perché ma come mai ma figuratevi ma non impone quant'è irritante questo personaggio
Che è un modo di allontanare da noi il problema
Perché non è irritante Marco Pannella fino a prova del contrario
E irritante questo libro dovrebbe irritare e la situazione
In realtà che tutti viviamo
E che ha come massimo una qualche dibattito pro forma tipo quello di ieri
Che serve a tutti per fare delle dichiarazioni molto apprezzabile anche molto altisonante a condizione che non siano seguiti da niente
Grazie
Grazie ma Bonino però Rosi Bindi che doveva essere qui non ha non è qui sull'aereo sta atterrando se tutto va bene sta atterrando dalla Cina dovrebbe essere atterrato insomma troppo tardi per per arrivare qua però a scritto una ampia recensione a vero intervento recensione a questo libro che questa mattina è stato pubblicato su un quotidiano diciamo però e anche il numero di copie non inferiore al tema quello del quotidiano disponibile qua all'ingresso no non ha detto ma
Così quotidiani
Disponibili all'ingresso io ne leggo lo potete vicina eritree e leggo un frammento perché contiene delle assenso ma non non deve essere stupito che contenga delle osservazioni interessanti però contiene dei nodi che sono poi quelli che da parte mia volevo sottoporre ora
A lui già Valentina per continuare
Coi vari anche più avanti naturalmente concludere questa questa
Presentazione
Dice Rosi Bindi prima di tutto sono rimasta colpita dalla testimonianza meticolosa di episodi terribili che sono passati quasi inosservati attraverso la macchina dell'informazione
Prova evidente come notano gli autori
Di una riduzione di massa della situazione carceraria e di altri ambienti di esclusione sociale
Un catalogo che racconta di uomini e donne abbandonati vilipesi calpestati fino alla morte proprio in quegli ambienti da quelle persone che hanno il compito di prendersene carico nelle carceri negli ospedali psichiatrici
O nelle caserme ma è un catalogo che cavallo perché anche il merito di non alzare un grido generico contro le istituzioni e le forze dell'ordine ma di ricercare semplicemente la verità indagando nei rapporti di dominio di potere che in mancanza di regole certe di concreto e vigilanza
Possono sconfinare nelle irregolarità nell'abuso del più forte nei confronti dell'indifeso
Sono descrizioni letterariamente forti negli accenti e impressionanti nelle immagini dico immagini anche se nel libro non c'è una sola fotografia ma come se ce ne fossero cento
Perché la scelta di descrivere fino al dettaglio più sgradevole le fotografie che danno testimonianza delle Vivenzio dell'abbandono ha un impatto fortissimo si pone come la più eclatante
Delle prove è andata così per Stefano Cucchi grazie alla forza e alle scelte coraggiose della sua famiglia adesso Bossi grazie alle scelte al lavoro di Manconi calderone anche per Nanni De Angelis terrorista di destra Katiuscia Favero ladra di un orologio
Egli a sua volte a percorrere tra bandiere di immigrati Giuseppe UPA Marco Ciuffreda Francesco Mastrogiovanni e molti altri queste persone
Fragile spesso colpevoli condannati in attesa di giudizio per fatti gravi o per furtarelli a volte mentalmente confuse
Non sono facili da dimenticare il corpo martoriato esposto a partire da quello del Cristo e la più potente delle denunce il corpo di questi morti tra spesso così crudelmente
Agli occhi veramente da queste pagine ci costringe a vedere le cose nella loro dura realtà e infine una realtà che si chiama soprattutto a misurare il livello della nostra civiltà la presa in carico della devianza della fragilità
La funzione della pena la di educazione e l'intangibilità fisica e psichica delle persone sono infatti uno degli indici del funzionamento di una comunità prima della politica al di qua della politica che può cambiarne qua giornate e le regole nella storia nazionale soltanto con la Repubblica che la dislocazione diventa principio costituzionale
L'idea di educativa deve guidare il giudice e la pena detentiva va organizzata in modo tale danno rappresentare un castigo maggiore
Di quello che già si realizza nella privazione della libertà il recupero e reinserimento sociale del condannato è un compito inscindibile della sanzione panna penale ma più di sessanta anni di distanza
Possiamo dire di aver rispettato quel principio e mi fermo su questa domanda di Rosi Bindi il suo intervento poi proseguite appunto potete leggere interamente intanto perché concilia con questa osservazione di Emma Bonino e anche con riferimenti che Gustavo Zagrebelsky fa alla storia del nostro dopoguerra la storia della civiltà che inizia
Nelle carceri con la almeno formalmente con la Costituzione dopoguerra dicevo colpisce questa queste poche righe che ho letto di Rosi Bindi perché effettivamente
Ne contiene insomma quelli che pure per anche per me da lettore di questo libro prima un po'sommando delle cose che progetti al Valentina fanno contiene un po'le parole chiave queste parole le principali sono proprio rimozione informazione
E comincerei dalla rimozione comincerei essenziali vuole Luigi trentina di rispondere proprio dal fatto che
Indubbiamente tutte queste storie ripeto le loro storie sono molte hanno a che fare con questo giro tragico di anni in cui è accaduto quello che è accaduto le cifre che
Emma
Bonino citava quella brutalità guardate che secondo me il dato che
Come dire in maniera
Più suggestiva devo o dopo o indimenticabile dimostra la brutalità di quegli ambienti dove come diceva Emma Bonino è impossibile non diventare dei brutti e proprio quegli ottantasette agenti operatori carcerari suicidi cioè quella cifre
Norme insomma impressionante di operatori di Jude non di persone private della loro libertà ma evidentemente persone private della loro libertà suicide in quanto
Va bene in quanto private della loro libertà quanti impossibili a tollerare la privazione che
Infliggono in qualche modo inevitabilmente con loro lavoro ecco dicevo la rimozione
Voi dite e dicevo le storie sono non sono solo quelle di questi anni ma sono ci sono alcune preistoria diciamo quella appunto di Giuseppe Pinelli quella
Di Nanni De Angelis è quella di Franco Segantini quella di Salvatore Marino detta con Federico Aldrovandi si comincia quindi col due mila cinque si comincia con le storie
Di questo gruppo drammatico di anni in cui forse le storie sono state particolarmente terribile o forse la nostra capacità
In un trascurabile è stato un po'più vigile che in passato ecco per parlare di questa rimozione voi dite la rimozione si è fatta sofisticata che indifferenza équipes tecniche ricorda la storia non tanto forse di Pinelli dove
Una imponente campagna per l'attenzione di controinformazione e anche lì un minimo minima anche allo Id
Di presenza familiare
Non fu certo Lucia Pinelli disabili agli atti dal fatto ma fu le persone che accanto all'ICI a Camilla Cederna per esempio che era una delle poche persone con cui Licia Pinelli aveva voglia di usciva
A a rompere quella rimozione podi delle intermedi appena stati Franco sera antica la storia di un ragazzo privo di famiglia quasi esemplare da questo punto di vista nel rovesciare
La tesi di questo libro che di fronte
A a
Episodi così orrendi a volte solo la resistenza familiare che riesce a impedire l'immediata archiviazione e quello che è accaduto in quelle poche ore drammatiche credo un tubo del gas
Dovesse prendere la decisione di farle vedere quelle foto mandare sono stati tre ore mi sembra che il racconto di Luigi pochissimo tempo
Questa decisione
Oggi mi rendo conto è stata fondamentale indispensabile per la potete immaginare la fatica che comporta per la scelta del genere
Il problema
Tipo
Ecco
Per
Dicevo Franco selettiva Cosentino ragazzo che non aveva famiglia sembra appunto l'invenzione romanzesca in questo libro dove tutti poi insomma dove il ruolo delle resistenze familiari o diciamo dei piccoli circuiti amicali e decisivo perché Franco Segantini una famiglia per quello che appare non è a me non è nemmeno tanti amici anche se dopo un giro lunghissimo nel brefotrofio negli istituti di
Assistenza di tutta Italia era arrivata a Pisa al momento di grande vivacità politica qualche amicizia se l'era creata li Franco tetti fu massacrato letteralmente massacrato
Da poliziotti che poi dissero
La sua morte dovuta alla particolare fragilità delle sue osta letteralmente così fu scritto che la le ossa talmente sottili
Non si compie
Si può quasi di voi dite e chi la rimozione furente totale se non per piccoli gruppi estremisti si direbbe oggi parlando delle lezioni di Milano
Piccoli gruppi estremisti esistevano insomma questa storia portano fuori Bondi della rimozione si è fatta più più sofisticata cosa vuol dire cosa registra questa modificazione delle storie che avete raccontato
Poi ho altre domande se vuole oppure pagano risposta tutta diffida
Grazie innanzitutto
Delle cose che sono state dette finora grazie soprattutto di questa presenza così in un suo ritratto
E così attenta
Intanto
Alcuni dati molto semplici
Io ho revisori
Della vicenda di Stefano Cucchi
Dall'ascolto del TG tre
Che
Ne la già parlato alcuni giorni prima ma la cosa era sfuggita non solo a tutti ma persino a me
Però la prima
Notizia il primo servizio del TG tre il secondo me parlo
Il quotidiano Liberazione
Ma la cosa
Rimaneva appunto come un dato di cronaca nera
Come uno degli elementi di questo statistiche di questo assilli allibita
Della violenza che rischia di non avere mai
Un responsabile
Quando
Iniziamo a interessarci della vicenda su sollecitazione di
Ilaria
Che aveva parlato con la mamma di Federico Aldrovandi che io avevo incontrato quando
Ero sottosegretario la giustizia
In poche ore accadde appunto
Quel fatto che
Come
Marino
A sottolineato
Determina
L'uscita della vicenda dalla rimozione e molto importante ricostruire questa vicenda perché appunto spiega come
La rimozione possa funzionare
E quanto sia difficile ma soprattutto doloroso rompere quel meccanismo
Ilaria mi invia sul computer le foto
Quelle scattate all'obitorio
Come sapete la mia vista non è particolarmente acuta
Le mie assistenti tra esse la coautrice in questo libro
Guardano con difficoltà quelle immagini
Io chiedo era la sera a e l'aria di prendere una decisione
Hillary immediatamente mi chiede
Qual era la mia opinione meglio dico che uno alcune intenzione di fargliela conoscere
Non ho alcuna intenzione di contribuire alla scelta che loro sono chiamati a fare
Ilaria mi parla di una conversazione familiare che dura dalla mattina all'una fino alle tredici
A metà di quella mattina mi telefona dicendo stiamo discutendo alle tredici mi dice abbiamo deciso facciamole conoscere
Il giorno successivo alla sua per già convocata una
Conferenza stampa che non vorrei però nel suo programma la diffusione di queste foto e quindi la decisione
Viene preso in quel momento proprio perché ancora all'atto dalla convocazione della conferenza stampa non disponevamo di quell'immagine
Apprendo mentre Ilaria mi comunica questa scelta che lei per prima e altri membri la famiglia quelle immagini non le avevano ancora vista e non avevo intenzione ancora di vederle
Credo che quell'immagine abbiano un ruolo determinante perché appunto con la violenza
Della sofferenza ritratta da quelle immagini fa saltare
Il carattere raffinato umiliato di quel processo di rimozione
Che avrebbe altrimenti inserito la morte di Stefano Cucchi nelle cifre crudeli nella serialità statistica dei morti in situazione di privazione della libertà
Però questo aiuta a comprendere
Una
Considerazione che Valentina io ripetiamo addirittura in maniera fin monotona
Perché e a nostro avviso un tratto fondamentale di questo ragionamento e l'ha detto bene l'aria prima
Questo libro parla moltissimo di figure femminili e addirittura rimanda
A figure femminili di decenni precedenti
Ad esempio della mia esperienza politica e di sociologo gioca un ruolo importantissimo la figura di Daria Bonfietti leader della Sezione dei familiari delle vittime di Ustica
Noi
Illustrando questo ruolo siamo abituati a dire perché sapete poi quando si parla forzatamente si ripetono dei moduli espressivi la capacità di queste figure femminili di fare
Del dolore più intimo e profondo della sofferenza più privata
Quella che attiene
Alla sera
Primaria dell'identità fare di questo dolore
Una risorsa pubblica
Fare di questo dolore un'occasione di iniziativa
E sviluppando questo ragionamento fino a che diventa
Una
Occasione di mobilitazione politica addirittura cioè la capacità di fare di quel dolore
Uno mezzo per
Influire sui mass media
Fino sul sistema politico da questo punto di vista consideriamo anche la classicità di questa immagine pensando all'Antigone di Sofocle ma qui c'è qualcosa di diverso di molto diverso non è
Un conflitto tra le ragioni del cuore e le ragioni di Stato mai
Le ragioni del cuore cioè del dolore privato che diventano domanda di giustizia nell'arena pubblica cioè che pretendono dallo Stato risposte perché a domandare risposte sono cittadini e cittadine
Questa considerazione fondamentale
Rispetto al nostro ragionamento ma perché parliamo delle foto a proposito di questo perché far conoscere quelle foto
Credo che aiuti a capire cosa significhi quel processo che porta al passaggio da un dolore il privato a una risorsa pubblica quel passaggio e un tormento
è una storia di sofferenza
E
Consentire che le foto che parlano di un Margilio
Non rimangano chiuso chiusa nel cassetto
Di quella dimensione domestica ma Daniel siano tirate fuori come diceva giustamente Marino con tutta la loro oscenità l'oscenità della violenza subita perché solo così
Si può rompere
Il carattere sofisticato di quella rimozione
Ecco questa era la prima cosa che voglio dire poi rapidissimo per non farla troppo lunga voglio sottolineare
Proprio in maniera molto sintetica mi permetto misti
Suggerire alcune modalità di lettura cosa che dovrebbe essere prevista per legge ma insomma me lo permette in questa sede dove gli amici sono tanti questo non è un libro sul carcere in alcun modo
Non lo è perché intanto il carcere ha un ruolo cruciale ma solo un suo spazio si parla ad esempio un moltissimo
Di trattamento sanitario obbligatorio qualcosa che nulla per fare col carcere
Che è un provvedimento che viene assunto dall'autorità amministrativa e dei medici
E che ha portato in due delle storie Interreg delle storie raccontate al ricorso al letto di contenzione in due delle storie raccontate
In una delle storie contate alla morte di chi è stato a quel letto di contenzione crocefisso ovvero Francesco Mastrogiovanni
La nipote di Francesco matto Giovanni qui con noi e una giovane donna che proprio a partire da quel dolore privato sta iniziando un lavoro proprio intorno tale tema
Non è un libro sul carcere ma non è nemmeno un libro sulla privazione della libertà è un libro sulla democrazia
è un libro sul deficit di democrazia
è un libro che testimonia di una democrazia incompiuta come potrebbe
Dimostrarlo un ragionamento sul Welfare State
Sul sistema dei servizi sulla legge elettorale
Cioè il nostro discorso e
Un discorso su una democrazia monca zoppa una democrazia Cannon
E
Pienamente tale e dunque e concludo come diceva Emma
è proprio così
è
Una denuncia che già
Si vuole azione politica
Cioè
Io personalmente ma Valentina che appartiene alla generazione così diverso dalla mia parliamo
Di quei temi affrontiamo quelle questioni abbiamo scritto anche in questo libro perché così facciamo politica queste libero politico né più né meno d'obbligo politico sul deficit di democrazia che esiste nel nostro Paese
Per appunto documentarne gli snodi e per indicare come
E dove quegli snodi vanno aggrediti affinché
I torti siano rateizzati nei limiti del possibile gli abusi
Siano contenuti e tendenzialmente aboliti questo è appunto
Un libro sulla democrazia ultima considerazione finisco cedo la parola Valentina
A noi fa molto piacere che molti ultima Rosi Bindi parlino
Della dimensione letteraria di questo libro perché in effetti
Questo era uno dei nostri intenti
Io certamente non ho ambizioni letterarie
Valentina forse
Lo dirà
In audizione pazzi già
Già consentiamo a Valentina avere ambizioni potrebbero essere anche letteraria
Ma comunque cinte
è una stiamo parlando di figure femminili ma
Ma quello che ci premeva moltissimo e che il discorso storico e sociologico che apre il libro e poi alcune questioni che abbiamo
Curato con particolare attenzione che il glossario
Che ho una parte dell'IVA qui teniamo infinitamente perché spiega finalmente una serie di
Termini che rimandano ai istituti abnorme ordinamenti in genere i misteriosi è proprio perché i misteriosi ancora più insidiosi
E poi quelle che citava
Che ricordava è ma che sono quelle che abbiamo chiamato cifre crudeli abbiamo chiamato cifre crudeli
Purtroppo non è una nel mio invenzione questo titolo
Un titolo che a metà degli anni ottanta abbiamo dato un lavoro sul terrorismo l'abbiamo ripreso adesso
Perché proprio di questo si tratta sono i dati
Su
Quello scialle o di morte
Che l'istituzione penitenziaria produce ecco queste sono a mio avviso alcune utili indicazioni perché
Il libro possa essere letto come ciascuno crede meglio vuole ma tenendo conto che le intenzioni dell'autore poi su un'altra cosa grazie
Calabria
Quanti
Rammento server estraggo alla polizia che vi sono giustamente preparata no ma io ovviamente ringrazio tutti vedo tante facce amiche insomma questo mi fa molto piacere
Volevo ringraziare Ilaria che si è detta onorata di essere qui non sono io che sono onorata che tu sia Fitto sia qui e che tu continua a fare quello che che fa insomma io
Appunto un apparato Luigi ma
Mi piacerebbe ribadirlo comunque senza di
Persone come lei ENEL senza appunto queste
Donne di cui parliamo nel libro non sarebbe stato
Possibile probabilmente arrivare a
A conoscere neanche una minima parte di quello che
Che ne qui raccontiamo quindi il loro coraggio e la loro forzare
è quello che
Insomma ne siamo stati solamente un piccolo appoggio rispetto a
A quello che hai messo tu che avete messo voi è turismo io sono sono onorata di poter prestare un po'e del mio servizio insomma per persone come tempi
Mi anti prima Marino parlava di informazione di rimozione
Per quanto riguarda l'informazione insomma noi facciano questo lavoro ci siamo resi conto di
Come certi comportamenti si riproducano se realmente di come spesso in queste vicende dei punti tornino sempre ma una cosa che ha fatto molto e fino a tre insomma Camp
Ma appunto è successa la stessa Ilaria la stessa famiglia è quanto nel momento in cui accadono queste
Queste vicende appunto ci siano delle resistenze a far conoscere i diritti che sono che sarebbero di queste persone e per diritti intendo per esempio la possibilità di poter
Nominare un consulente di parte nel momento in cui viene fatta l'autopsia
Cosa che la maggior parte delle volte neanche onta nascosta insomma c'è una vicenda accaduta Alicorno ormai nel due mila e tre insomma quindi molti anni fa in cui una madre che ha perso il filo all'interno del carcere delle superiamo
Dopo mesi qui autopsia era stata fatta quindi tutto era stato già
Già compiuto
Lei ha chiesto spiegazioni essendo venuto a conoscenza molti mesi dopo del fatto che avrebbe potuto nominare un consulente di parte e la persona la quale ha chiesto un funzionario di polizia lettura signora avrebbe dovuto interessarsene avrebbe dovuto chiederci noi
A chiedere lei a noi di di prender parte l'autopsia ecco quindi che spesso quello che succede e io ritorno spesso userò la alla vicenda di
Della famiglia pochissimo perché per noi è stato un po'
Quella vicenda paradigmatica che ci ha aiutato a ricostruire poi queste modalità
Il fatto che appunto i genitori ci abbiano messo tre giorni prima di capire che avrebbe sarebbero dovuti andare loro a chiedere il permesso per avere informazioni sulla produzione di sono per il figlio
Perché le prime volte che sommati in ospedale chiedendo notizie
Nessuno gli ha detto quello che avrebbe dovuto fare ecco quindi l'informazione prende anche questa è anche da vedere sotto questo aspetto quindi persone che la maggior parte delle volte non hanno niente a che vedere con questi ambienti
E si trovano completamente impreparati
Ad affrontare in tutte le trafile burocratiche le procedure che dovrebbero affrontare
E quindi c'è questa sorta di di spiazzamento che in questi casi nel caso di
Di Di Stefano non non sarei ed in tempo la famiglia non è riuscita ad arrivare in tempo a portare conforto a far sapere a Stefano che loro erano lì che loro non l'avevano abbandonato
E questa pence ma anche a me viene in mente le modalità con cui si comunicano queste cose la
Anna Bonaiuto all'atto della birichinate di Katiuscia Favero è questo il modo che ci aspettiamo che ci venga comunicato notizia del genere e questo il modo in cui vorremmo
Sapere una cosa del genere
Spesso succede che una notizia del genere nella per telefono aumento puoi essere tranquillamente macchine può stare guidando oppure insomma può essere ha completamente impreparata la legge dice che
Di fronte a una morte
Avvenuta in carcere per esempio la procedura da seguire
Che del dei funzionari di polizia vadano a casa della persona
Con uno psicologo e lo dicono in un certo modo qui noi vediamo in questi sono e che tutte queste e quelle che stanno minime regole di buon senso per esempio in quest'ultimo caso non vengono assolutamente rispettate
E quindi insomma per esempio il lavoro che che possiamo fare noi come associazionismo come a buon diritto per esempio non ovviamente non possiamo prevenire quello che succede
In minima parte speriamo di poter informare a me una cosa che ha fatto molto piacere io ho incontrato Stefano Gugliotta qualche mese fa che è il ragazzo che subito non se lo ricordate quella
Pestaggio fuori dallo stadio olimpico dopo una finale di Coppa Italia
Lui che era su un motorino che veniva la casa dei suoi installando completamente da un'altra parte non c'entrava niente con
Presumibili scontri che erano venuti fuori dallo stadio
E lui ha detto che
Quando è stato fermato portati in caserma lo fa senza periziato li volevano far firmare un foglio in cui c'era scritto che lui rifiutava le cure mediche
E non l'ho firmato il foglio mi ha detto perché si ricordava
Di della vicenda di Stefano Cucchi e mi da quella vicenda a sia ricordato di questa insomma della possibilità che qualcuno potesse farti firmare i documenti che erano stati bene che cos'erano e quindi si è rifiutato perché
Sapeva e quindi insomma io spero che questo lavoro per quanto terribile insomma penso che che possa essere leggerla stato anche abbastanza terribile scriverlo
Però
Spero semplicemente che possa dare una piccola parte di informazione in più possa aggiungere
Un minimo di conoscenze possa rendere tutti più consapevoli di quelli che sono
I propri diritti insomma noi abbiamo diritti le persone detenute o private della libertà in quel sito azione si trovino hanno dei diritti una cosa per esempio prima Luigi ha citato la nipote di Francesco Mastrogiovanni
Quest'uomo che è morto nel nel reparto psichiatrico dell'ospedale di Vallo della Lucania
A seguito di un TSO dopo ottanta ore continuative legato ad un letto uno è morto per edema polmonare perché a un certo punto non è più riuscito a respirare per la condizione di costrizione in cui si trovava
E la nipote andato a trovarlo durante queste questi tre giorni e mezzo qui a pasto lì dentro
Ed era un suo diritto trovare andare a trovare suo zio
Era un suo diritto a salire accertarsi come stava e non l'hanno fatta salire non hanno fatto passare probabilmente se grazie avesse saputo che quello era un suo diritto avrebbe insistito un po'di più nuovo avrebbe cercato di fare qualcos'altro per
Per andare da soli zio e quindi somma io spero che che attraverso questa attraverso tante altre esperienze si possa arrivare a una consapevolezza maggiore nessuno questo era un po'il senso di di questo che abbiamo fatto
Allora grazie a Valentina
Il libro e fatte molte cose questa questo non non non Marmo questo intenzione non manualistica ma sicuramente
Di rendere più consapevoli attraverso glossario ma anche attraverso l'ammaestramento tragico di altre storie rendere consapevoli di diritti e senz'altro aspetto fondamentale ne cito uno che interesserà
Qualche persona qui presente che l'alla della ridefinizione che dà delle dell'informazione del ruolo dell'informazione del compio dell'informazione
Non sono per il fatto che solo alcune di queste storico hanno ricevuto una sponda
Sui giornali attraverso di esse sono sfuggite appunto alla rimozione di confronti l'opinione pubblica ma per il carattere di protagonismo che alcuni delle persone lì dietro coinvolte in queste storie hanno il ruolo delle famiglie
In molti casi in qualche caso anche il caso di Patrizia Moretti la madre di tre dei dottorandi che ha aperto un blog
Nel primo Natale mi sembra trascorso senza Federico senza il figlio egli ha cominciato a far circolare storico
La stessa cosa ha fatto la mano la madre di Manuele di Antonio
Maria cioè dei blog e delle forme di autorganizzazione anche dal punto di vista dell'informazione argomento che trovo come dire teoricamente interessante dentro questo libro
E segna un secondo che stava dentro le parole che diceva Luigi un libro sulla democrazia questo secondo me è un libro sul sentimento
In fondamentale dei sistemi democratici cioè la fiducia
è un libro sul fatto che il sistema democratico non si regge se non c'è fiducia
Va bene vado più in là
Va bene io vado dove arrivo Emma poi più nulla
Nordico fiducia perché se non c'è fiducia e la nelle istituzioni e guardate
Per l'istruzione ovviamente come diceva e ma tutele per il triplo di fiducia in una istituzione che si prende la tua libertà no è chiaro identico ma pensate alla fine alla fine al ruolo che hanno in alcune di queste storie Etterbeek in modo terribile nella storia
Di Stefano Cucchi i medici
Cioè delle figure verso le quali la nostra fiducia dovrebbe essere assoluta lo è nella o no e non solo per il giuramento di Ippocrate no il ruolo che hanno qui queste figure ecco allora questo è libero sulla democrazia da secondo me da questo punto di vista
Della nel rendiconto della difficoltà della manutenzione della democrazia in situazioni così tanto che ora non ci avviamo a concludere la conclusione sarà affidata a un'altra lettura
Diana Bonaiuto che però Luigi brevemente deve interna detto che non so quale perché negli accordi arrivano financial tutto però visto che tanto riprendi la parola Luigi
Qui c'è un problema fondamentale no che la fiducia la democrazia voi dite non è un'accusa anzi lo dice Zagrebelsky dicendo di voi interpellando benissimo le vostre intenzioni la vostra intimazione non è un'accusa generalizzata anzi non è un atto d'accusa contro le forze dell'ordine contro lo Stato evitato ogni genere tipizzazione però come diceva con
Se mi è permesso una specie di piccola perfidia Emma Bonino le mele marce sono tante ecco la teoria delle mele marce allora
Tra la teoria delle mele marce che penso e decidiamo perché rimuove rimozione asset di di mozione assolutoria autoassolutorio e quella dell'accusa generalizzata contro lo Stato che pure rifiutate quale
Da questo punto di vista evidentemente politico
Luigi la vostra risposta AIMA c'era una
Alla prima si
Noto prima e non perché l'entità conclude la lega
Legem paragone il paragone faccia a faccia della Moratti
Luigi ha imparato dei faccia a faccia della Fura
Rappresenta
Dichiara
Va bene chiudere alla fine
All'ordine del giorno riguarda
Lo residenze semmai una casa
No quello che è un
Che che volevo dire pare no la
Il punto tra
Diciamo l'accusa generica e
La la diminuzione botanico nella del fenomeno no mele pere albicocche come volete ma insomma
Neanche a mio avviso che cos'è la democrazia la democrazia quel sistema imperfetto d'accordo
Ma anche rispetto ad altri sistemi a almeno in teoria l'accampamento unica di correggere se stessa perché se noi intendiamo amministra questo come elemento centrale
è chiaro che allora
Quindi è quel sistema che corrente nelle Indie quando vede che non funzionano che magari fanno più male che bene se non altro impostazione diciamo il bene so che cos'è quello che ho scritto quello non cambierò mai più
è e quindi a questo approccio all'uso per cambiare ed entità molto importante
Noi invece viviamo in una situazione agli avvocati competenti in tutte le leggi che esiste non voi vedete rispettata uno no da chi le fa eco e dignità
E quindi poi per la rilevanza del made in Italy della dai cittadini seguente
Viene
Creare quel sistema da noi non è tagliano le leggi non le rispetta nessuno a partire da chi mi ha fatto anche se non lo dite sentite sette metri non ci sono già meritare
Zero sei manca ma almeno si apre un dibattito si si discute qualcosa d'accordo mentre invece è più semplice semplicemente violarlo perché è così non importa
La seconda questione alla responsabilità individuale
Il sistema democratico quel sistema anche assume
Che la responsabilità individuale quindi e anche penale e che quindi eccetera eccetera non è quel sistema che
Attribuisce diciamolo il comportamento che criminogeni di qualcuno in particolare dei suoi servitori istituzionale
E ne siamo alla soggetta fatto sentenziò ma inizia la responsabilità individuale
Su questi due capisaldi
Questo libro è un libro edilizia forse la democrazia nel nostro Paese è un po'comatosa
Tutto
Cerco di essere il più sintetico possibile perché appunto vogliamo terminare per le sette e trenta diciannove e trenta precise e c'è il brano conclusivo letto D'Anna Bonaiuto
Presentando il bellissimo libro di Giovanni Bianconi Ilaria Cucchi alla Camera dei deputati
Io
Utilizzare una frase
Molto simile a quello teorizzata da Emma Bonino oggi io parlai
Della retorica delle mele marce
Perché la retorica delle mele marce perché se il fatto di affermare che si tratta di poche mele marce significa
Che non sono la maggioranza B ci mancherebbe altro
Se dovessimo guardarci dalla maggioranza
Dei membri della pubblica sicurezza dei carabinieri gli agenti di Polizia penitenziaria a parte il fatto che saremmo decisamente in uno stato di datoriale la nostra vita ne verrebbe condizionata fino
All'esilio evidentemente per chi a farebbe la possibilità di trovare risposte
Però appunto c'è anche
Oltre fondamentale discorso sulla responsabilità penale come personale c'è un altro ragionamento
Che noi ricordiamo
Muore nelle condizioni che sappiamo Stefano Cucchi nella settimana successiva
Solleviamo vanamente e così è accaduto fino a ora anche se il processo rivela alcune interessanti spiragli vanamente la questione
Delle due caserme dei Carabinieri dove Stefano Cucchi passa
Le prime ore e la prima notte dopo il fermo
Solleviamo i primi dubbi
Immediatamente abbiamo una
Solenne dichiarazione
Del ministro della difesa che afferma che l'onore dell'Arma dei Carabinieri noni in discussione
Frase che potrebbe apparire innocua se non venisse pronunciata non solo a pochi giorni dalla morte di Stefano Cucchi ma poche settimane
Dalla scoperta all'interno di una caserma dei Carabinieri del trionfale
Di una gang di uomini dell'Arma meriti ad attività con mille in un cigno il ricatto di Presidenti della Regione sfruttamento e rapina
Allora la retorica delle mele marce nasconde un'impostura
L'onore dell'Arma dei Carabinieri e come se in discussione e dovrebbe essere cura innanzitutto del titolare politico e poi del comandante e poi di tutti i membri dell'Arma
Di
Contribuire all'individuazione delle responsabilità personali di coloro che commettono abusi violenze e legalità perché il solo modo per salvare quell'onore
Cioè salvare quello Nord salvare l'onore avvisa
Può farsi solo a patto che sia individuato e punito chi quella divisa disonora violando la legge questo è un dato elementare allora il nostro libro
Non è un libro che non accusa nessuno non fa accuse generiche documenta dettagliatamente sulla base di ricostruzioni che io ritengo siano inattaccabili
Sulla base di una ricerca puntuale responsabilità personali di una lunghissima vigoria di appartenenti alle forze dell'ordine ma cruciale
Grazie Marino De quello ricordato per esempio
Gli appartenenti
La classe medica
Il cui si documenta il tradimento non so come chiamare il tradimento non è una divisione un camice bianco ed è il giuramento di Ippocrate
E poi mi soprattutto documentiamo quello che la situazione ambientale ciò il clima di omertà dove tutto ciò avviene che rende come diceva giustamente Valentina impenetrabile
Ciò è guardate
Non è Valentina calderone che lo dice non è l'Italia con chi lo dice ci sono atti giudiziari già
Formalizzati che
Nel momento in cui condannano un funzionario
Dell'amministrazione penitenziaria regionale scrivono che il trasferimento di Stefano Cucchi all'Ospedale Pertini era finalizzato ad allontanarlo nasconderlo
Ai familiari è l'opinione pubblica questo c'è scritto non da cartellina da parte dei giudici
Appunto allontanarlo cancellarlo laddove cioè la rimozione diventa spostamento fisico imbavaglia mento coercizione e appunto
Abbandono terapeutico condanna alla morte ecco allora nomi e cognomi è come se vanno fatti un'altra cosa ancora il discorso sulla fiducia il discorso che faceva Emma anche questo rapidissimo
Per capirci
Lo Stato
E quell'accusa che può chiedere ubbidienza i cittadini
Fino a che
Onora il suo principale e primario dovere che la tutela della incolumità fisica del corpo
Di coloro che vengono affidati alla sua tutela
Quel corpo nel momento in cui entra in una sede in un'istituzione fra le mani di un uomo dello Stato in un apparato quel corpo diventa sacro
E diventa sacro per una ragione fondamentale perché sulla tutela di quella in cui l'umidità si basa la legittimazione morale e giuridica dello Stato stesso
Se lo Stato
Non garantisce quelle incolumità fisica la sua legittimazione morale e giuridica decade e
è legittimo che i cittadini di subito strano pensate cosa comporta dunque quelle in cui a quella trascuratezza quella violenza esercitato dall'apparato dello Stato
Perché ho sottolineato la parola corpo perché questo libro e pieno di corpi
Pieno di corpi vivi e di corpi morti di corpi che decadono degradano di cose pesanti però anche di vita
In tutte quelle storie c'è un esito tragico ma c'è una quantità di vita che vuole affermarsi che davvero e difficile
Nomi partecipare di quel conflitto che
In quelle istituzioni chiuse
Uomini e donne inermi hanno affrontato uno di questi uomini
E Giuseppe uguale
E adesso
Anna Bonaiuto leggera un brevissimo brano della storia Giuseppe uguale
La premessa è semplicissima Giuseppe uguale muore nel reparto psichiatrico dell'ospedale di Varese
Muore sotto di SO appunto il glossario spiega così il trattamento sanitario obbligatorio
Muore perché due medici ora si è ridotto a uno l'imputato
Hanno somministrato a Giuseppe UPA in stato di ubriachezza
Un farmaco
Le cui controindicazioni
Dicevano che non doveva essere
Somministrato atti si trovasse in stato di ubriachezza
D'accordo come era arrivato lì era arrivato ulivi state a sentire perché una notte
Di giugno
Una notte di giugno a Varese con un suo amico
Aveva spostato alcune transenne
Dal marciapiede al centro della Libia
Era stato fermato per questo attenzione non solo quello che stava compiendo non era un reato ma nessun reato gli viene contestato una volta morto diverrà comunicato una contravvenzione
E morto di contravvenzione
Viene portato nella caserma dei Carabinieri
Insieme all'amico con cui si trovava Alberto bijou Genova Anna leggera adesso
Un brano
Che
L'esposto
Che Alberto Biggio oggi ero amico e compagno di sventura Giuseppe uguale
Presenta alla Procura di Varese due giorni dopo la morte di Giuseppe uguale
Ascoltate
Questo
Esposto
è impressionante perché
Persino a me che credo di avere la scorza abbastanza dura dice ma passiamo nel civile dei dittatori siamo nel nei gulag
Siamo in situazioni di
Dispotismo dichiarato
Potrebbe sembrare dunque qualcosa di eccessivo o di non dimostrato ma quello che legge Anna Bonaiuto e l'esposto che Alberto bigio oggi però ha presentato la Procura sono passati a giugno prossimo tre anni Alberto bigio oggi però non è mai stato ascoltato da un solo magistrato della Procura di valenza
Automaticamente quell'esposto per me e l'abilità non perché credo ad Alberto bigio oggi lo perché o un magistrato
Ne dimostra la falsità ne contesta l'attendibilità tipo quelli
Testo ha scritto firmato e ha portato alla Procura dicendo denuncio
Quanto è accaduto quella notte nella caserma e dunque segni su un magistrato della Procura di Varese ha voluto sentire indi
Tre anni a giugno quindi siamo fra un mese dalla scadenza di tre anni non ha voluto sentire Alberto Di Giorgio parziale di mente testimone oculare eccome se indirette vicino
Distanza di utile per Roma quella per me e la verità ed è quella che adesso vi farà sentire Anna Bonaiuto che ringrazio davvero come norme affetto
Vige oggi ero viene messo in sala d'attesa circondato da poliziotti e carabinieri
Prova a spiegarsi a raccontare l'accaduto ma gli uomini intorno a lui urlano lo minacciano con le mani protese come a volerlo schiaffeggiare intimano di stare zitto se non vuol far la fine del suo amico
Alberto non vedrà più Giuseppe
Sa che lo hanno portato in una stanza sulla destra rispetto all'ingresso della caserma
E da dove è seduto crede di distinguere e scriverà anche questo nella denuncia le urla disperate dell'amico intervallate dal suono di colpi sordi
Di Giorgio ero tenta di uscire dalla sala d'attese percorre il corridoio ma viene bloccato da quattro agenti e dal piantone che lo atterrano e iniziano a picchiarlo
Lui stremato piange e chiede che smettano di fare male al suo amico
Lo fanno sedere gli intimano di stare in assoluto silenzio chiudono tutte le porte per evitare che continuino a sentirsi le urla di UPA
Nonostante questo Alberto udita distintamente le grida di Giuseppe per un'altra ora e mezza
Nella saletta dove è seduto c'è un via vai di militari una decina di persone tra poliziotti e carabinieri i commenti che Alberto assente sono di questo tenore vieni vieni che canta spetti viene a vedere
Il carabiniere grosso mostrando i colleghi una ferita alle dita della mano dice questo pezzo di merda poi rivolgendosi a bigio Oggiaro non ti preoccupare che dopo arriva anche il tuo turno
Dopo di che chiede a un collega di preparare una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale
Fortunatamente a un certo punto bigio oggi ero viene lasciato solo ancora con sé il cellulare e non esita un attimo e chiama il centodiciotto per richiedere l'intervento di un'ambulanza
La seguente conversazione agli atti dell'indagine e la riportiamo integralmente
Qui centodiciotto si buonasera sono bigio Oggiaro possa avere un'autolettiga qui alla caserma di via Saffi dei carabinieri sì sì cosa succede eh praticamente stanno massacrando un ragazzo ma in caserma essi
Ho capito va bene adesso la mando e
Grazie salve salve salve
L'uomo che risponde al centralino del centodiciotto però ritiene opportuno chiamare la caserma prima di fare intervenire l'ambulanza
Carabinieri in
Essi salve centodiciotto sinti mi hanno richiesto un'ambulanza non so mi ha chiamato un signore dicendo di mandare un'ambulanza lì da voi me lo conferma
No ma chi ha chiamato scusi è un signore mi ha detto che li stanno massacrando un ragazzo che volevano ambulanza
Un attimo che chiedo
Dopo qualche minuto no guardi son d'ubriachi che abbiamo qui in caserma adesso ti tolgono il cellulare se abbiamo bisogno e chiamiamo noi sessi non ti preoccupare ci mancherebbe io ho solo chiesto ciao ciao
Dopo questo assurdo dialogo telefonico effettivamente il carabiniere grosso torna nella stanza dove si trova di Giorgio euro e prima di sequestrargli l'apparecchio gli dice
Qui il telefono si tiene spento Testa di cazzo quindi comandiamo noi
Dopo aver chiamato l'ambulanza e prima dell'intervento del militare bigio oggi ero è riuscito a telefonare a suo padre perché venga a prenderlo
Ovviamente l'ambulanza non arriva e dopo circa venti minuti entra in caserma un un nuovo modo i tratti asiatici con una borsa da medico
Poco dopo sopraggiunge il padre DB Giorgio ero il figlio coglie l'occasione per urlare di nuovo che stanno massacrando l'amico
Il carabiniere grosso gli restituisce il cellulare senza dire una parola
L'altro militare e dice che in realtà e UPA a farsi del male da solo sbattendo contro le sedi e la scrivania gli stivali degli uomini presenti nella stanza
In alcune deposizioni dei militari troviamo questo passaggio
Il collega frapponeva il suo stivale tra il pavimento e la testa di uva per evitare che questi
Si facesse più male urtando contro la superficie dura del pavimento
Era grazie
Grazie