Bettino Craxi, il riformismo e la sinistra italiana - Presentazione del libro a cura di Andrea Spiri (Marsilio Editori)

Quando fermo a inizio
Allora buonasera a tutti
L'occasione
Di trovarci a
A discutere in questa sala che è particolarmente importante per
Per la memoria di Bettino Craxi perché ricordo che in questo luogo sono state chiuse tenuto anche discussione
Di peso anche politico l'occasione ci viene dalla pubblicazione a cura di Marsilio e della Fondazione Craxi di questo libro curato di ad Andrea Spiriti ecco contiene diversi contributi studiosi importanti Dicorato Bettino Craxi riformismo e la sinistra italiana
Non è casuale che siamo qui a fine gennaio perché
Sono passati undici anni dalla scomparsa di Bettino Craxi
L'anno scorso il decimo anniversario
è stato inevitabilmente un l'occasione
Di una discussione politica Cesa
Sono state riaperte delle ferite sosta di date di contributi importanti a cominciare dalla lettera la famiglia il Presidente Napolitano questo undicesima universali forse consente con le polveri
Posate della discussione di Beppe ragionare con più calma su quello che che è accaduto
E comincerei dando subito la parola
A Stefania Craxi sia
Delle cose da dire ci per introdurre la discussione prego stessa
Cari amici e col permesso dell'onorevole Casini me lo consente anche cari compagni
Bettino Craxi la sinistra aeriformi lei riformismo la sinistra italiana
Riusciamo verso il compagno verso sinistra italiana è il bel libro che oggi presentiamo curato con intelligenza e con passione da Andreas tiri e forse il libro che con più immediatezza come detto può è Aldo Cazzullo è un libro a più voci
Che restituisce la figura di Craxi in tutta la sua grandezza
Grazie Stato un innovatore uniformità un coraggioso
Un appassionato delle sue idee una mole per i cittadini in virtù che oggi
Non si trovano facilmente accomunante in una sola persona ma prima di parlare del libro brevemente lasciatemi ringraziare i tanti dottori
Nei saggi che essi sono assunti non facile compito di restituirceli illustrare l'azione di Craxi inquadrando la soprattutto nella difficoltà delle diverse situazioni
In sala ce ne sono alcuni
Antonio Pilati Luigi Covatta Andrea aspiri Marco Gervasoni Massimo Teodori Stefano Rolando Giuliano Cazzola oltre naturalmente
Roberto Chiarini Presidente del Comitato storico scientifico della Fondazione e Gaetano Quagliariello
Che dovrebbe raggiungerci tra poco
Basterebbe il messaggio chiarirli Chiarini dal titolo esemplificativo impossibilità del riformismo in Italia a dare un'idea delle difficoltà
E delle sfide che Craxi ha dovuto compiere costretto nella camicia di forza della guerra fredda
Stretto tra i più vitale attrezzato Partito Comunista da una parte è una democrazia
Cristiana saldamente insediata saldamente a valle nella società e solidamente installata anche al vertice dello Stato
Queste sono le condizioni in cui Bettino Craxi deve operare
E a parte le ragioni storiche che hanno praticamente espulso il Riformista
Dal novero delle ideologie anche se tutti si dichiarano oggi riformisti ma riformismo non è fare le riforme
Ma Craxi vince
A quei tempi la sua battaglia
Il suo riformismo diventa l'eredità politica che lascia alla politica che viene dopo di lui
Il decennio dei settanta di Antonio Pilati e quello degli ottanta di Gaetano Quagliariello
Ci preparano alle modernizzazione che segneranno
Gli amici Craxi e le lente ma progressive trasformazioni che già con i Governi di Andreotti Craxi e Forlani preparano la fine della Prima Repubblica
Sul terreno profondamente errato da Quagliariello si sentono già i tassi di Scalfaro Colombo D'Ambrosio Di Pietro del procuratore capo Borrelli
Inventore dei processi sulla carta stampata di cui continuiamo a delizia ARCI da quindici anni
Mi accingo con timore rispetto a parlare del saggio di castagne Pellicani
Titolato il revisionismo di Bettino Craxi questo saggio non può essere tradotto in pillole bisogna leggerlo
Comincia ricordando che l'idea della grande riforma lanciata da leader socialista in un bell'articolo sull'Avanti del settantanove e il nucleo della sua eredità politica
Poi illustra passo dopo passo la battaglia di Craxi quella caro ingaggia contro il razzismo allora
Latteri la teoria politica imperante le proporzioni sono quelle di Davide contro Golia
Per avere un'idea le otto ore ricordano che nel mille novecentosettantasei Piero Ottone allora direttore del Corriere della Sera aveva scritto un editoriale nel quale riconosceva che il marxismo ormai vinceva su tutta la linea
Lucio Lombardo Radice scriveva che il marxismo era ormai diventato il linguaggio comune della gente pensante l'orizzonte politico di ogni progressista
Insomma Bettino Craxi inizia la sua critica al marxismo primo atto l'intervista lei montane settantasei dove cita come esempio il revisionista Bertan
Mentre il processo gran
Gramsciana di occupazione dei vari centri di socializzazione scuole università case editrici biblioteche centri culturali e già compiuto
Contemporaneo all'Inter famosa intervista sulle mandanti un editoriale di Umberto Eco sempre sulle colonne del Corriere della Sera in cui si dice che la dizione marxista della società si sta imponendo come valore acquisito
I suoi valori sono diventati ormai di tutti come nell'Ottocento erano diventati di tutti i mortali principi dell'ottantanove
Ebbene scrivono Carfagna Pellicani Craxi o so discutere l'indiscutibile non solo si dichiarò apertamente riformista ma ebbe l'ardire di fare quello che nessun altro leader politico della sinistra italiana
Avevo osato fare
Si richiama esplicitamente alla lezione del revisionista benestante
Il craxismo aggiungono deve extra ricordato sia in chiave storica sia in sede storica che in sede politica comune pagina decisiva del ristabilimento della sinistra italiana
Tanto decisiva che oggi a dispetto del fatto che gli attuali dirigenti di quelli e con il tempo era stato il PC amano definirsi ragazzi di Berlinguer di fatto sono gli eredi illegittimi ingrati
Vergognosi del revisionismo craxiano
Andrea spirito
Oltre la cura del libro ha partecipato alla sua redazione con un ponderoso saggio i primi anni della Segreteria di Craxi da Midas al congresso di Palermo del mille novecentottantuno
Tracciando i passi di un percorso di affermazione corse ordinamento della nuova leadership all'interno del PSI
Spirit fa una cronaca minuziosa dell'avventura Traverso quali Bettino conduce il partito guadagnando progressivamente lentamente consensi
Queste aperture sono storie pesanti ne cito alcune gli euromissili il terrorismo l'assassinio di Aldo Moro il compromesso storico
Craxi riesce nel miracolo di tirar fuori il partito sempre dalla parte vincente almeno nell'opinione pubblica e di governare il partito a quel dieci per cento dei voti senza rinunciare o nascondere le sue idee revisioni miste
Accantonato abbastanza rapidamente
Enrico Manca legate comunisti Craxi governa il partito con Alleanza della sinistra Lombardi Anna
La linea politica e quella dell'alternanza socialista che Lombardi perseguire ascoltato perché il PC si è quello di Togliatti che quello di Berlinguer pensa all'alleanza la Democrazia Cristiana
Aggiungo anche quello di Occhetto e non si cura dei socialisti Craxi serve spesso dell'alternativa per mettere in difficoltà e comunisti
Ma il titolo del saggio primum vivere deinde filosofare non deve trarre in inganno Craxi all'alternativa di sinistra ci credeva veramente e ci ha creduto per tutta la sua vita
Ma sapeva che all'alternativa si poteva aggiungere dopo un percorso non facile e non breve
All'alternativa torno a pensare alla caduta del comunismo la decisione del mille novecentonovantuno di non andare alle elezioni politiche anticipate che oggi gli viene spesso rimproverata
Fu presa per salvare salvaguardare il nascente PDS che da quelle elezioni se ne sarebbe uscito distrutto
Un esito che Bettino non voleva perché pensava che comunisti lo avrebbero seguito è stato l'errore di tutta la sua vita politica
Tutto da leggere il saggio di Marco Gervasoni impossibile tesa Craxi Berlinguer il PC il saggio al sapore del film i duellanti
Contratti nella veste dell'ufficiale napoleonico ammette attenzioni a mezza pensione all'attacco del genere generale legittimità
Intervista
Di Craxi alle immonde del mille novecento settantasei
Quanto molto mondo operaio comincia a pubblicare gli articoli revisionisti e furbi tartufi Irma di Furio Diaz Massimo Salvadori Giuliano Amato Luciano Pellicani Paolo Flores D'Arcais Norberto Bobbio
Articoli che infastidire uno Botteghe Oscure che non accettava nessun contraddittorio alla propria supposta supremazia culturale
Ma il vero casus belli sulla pubblicazione del Vangelo socialista nel mille novecentosettantotto che la concomitante critica rivolta da signorile ai ritardi della cultura comunista in materia di libertà
La polemica era ancora viva quando scoppia il caso Moro una vicenda
Che segno tra socialisti e comunisti uno spartiacque non più colmabile
L'azione socialista per la salvezza di Aldo Moro fa breccia all'opinione pubblica e verso la fine del settantotto quando la ripresa della guerra fredda induce Berlinguer a ritirarsi dal Governo il PC non è più quello di prima
Mi è impossibile
Ricordare tutte le tappe di questa lunga storia per concludere vorrei riportare i giudizi di Gervasoni
La demonizzazione dello scontro scrive fu responsabilità di Berlinguer nei rapporti tra i due partiti Craxi sul sempre più aperto verso i comunisti i comunisti più chiusi nei confronti dei socialisti
Credo scusa e ringrazio ancora una volta tutti gli autori che non ho citato mi scuso con Luigi Covatta che ci ricorda come il progetto presentato al Congresso dica di Torino del mille novecentosettantotto sia in atto nell'ambito della rivista teorica mondo operaio
Stefano Rolando autore di un bel saggio sulla
Cultura comunicativa del PSI allora di estrema modernità
Con Giuliano Cazzola che ricostruisce l'impegno di Craxi nei rapporti con il movimento sindacale
Con Massimo Teodori che nel volume ripercorre gli intrecci di Ali politici tra il movimento radicale quello socialista
Con Francesco Forte e le sue lezioni di scienze della finanza con Ugo Finetti e Carlo Tognoli che ricordano i primi passi politici di Bettino
Quelli compiuti con la sua Milano ringrazio tutti i presenti l'onorevole Casini senatore Quagliarello il professor Chiarini professor Pons
Che mi auguro porteranno nel dibattito le loro riflessioni e soprattutto grazie ad Aldo Cazzullo che sono sicura animerà la nostra discussione
Grazie Stefania darei adesso la parola a Gaetano Quagliariello che poi ha un impegno politico eccetera lasciare
Quagliariello tarato è uno di coautore del libro scritto questo breve saggio sul sistema politico italiano degli anni ottanta quindi come dire
Abbia quello che vorrà però vorrei anche introdurre suo intervento con una domanda che inevitabilmente ci lega
All'attualità perché Quagliarella oggi è appunto il vicepresidente dei senatori del PdL ha un ruolo politico importante
E perché il nodo che emerge forte da questo libro ma tutta la tutta la vicenda di Craxi che è il rapporto tra giustizia politica che è un nodo estremamente di attualità
Ora io mi chiedo c'è un raffronto possibile tra
La vicenda di Craxi e quella di Berlusconi
I piloti due erano erano amici ma soprattutto avevano gli stessi nemici
La sinistra democristiana i postcomunisti e la Procura di Milano certo
Percorsi personaggi imparagonabile altre politiche Craxi in toto Ostpolitik Russo Berlusconi imprenditore
Craxi
Tutt'altro canti sionista ma e impatti caramente vicino al mondo arabo Berlusconi che guida Governo più filo israeliano lo store da la Repubblica e soprattutto Craxi uomo di sinistra
E Berlusconi no pur avendo la sua compagine uomini che vengono dalla sinistra riformista che credo tuttora se ne tengano tale come imis
Brunetta che saluto ma somma mi taccio mi sarei dato prova cogliere lo strappo che sa anche affrontare questo questo tema nel suo intervento
Prego
Ringrazio
La Fondazione Craxi per
Questo invito ringrazio anche
Aldo Cazzullo per la domanda che mi ha posto
E permettetemi con un ringraziamento particolare a Stefania con la quale abbiamo lavorato
Quando era più difficile di oggi
E in particolare a chi ha curato il libro ad Andrea aspiri
Che in un altro tempo Stato mio allievo e che
Come me avuto nella sua vita e vengo a risponderti l'avventura di frequentare
Alla LUISS Guido caldi il forse il maggiore storico del comunismo che soprattutto il maggiore conoscitore degli archivi sovietici
Mi riferisco a Vittorio Zaslavsky scomparso Ugo un anno fa l'impronta di Zaslavsky in queste riflessioni dispieghi sul
Riformismo di Craxi sono molto evidente
Perché cui che aveva una conoscenza degli archivi di Mosca
Come nessuno mai
Ci diceva sempre
Che la vera
Anomalia della storia italiana
Quindi in qualche modo riscritte Eva in qualche modo la teoria sul fattore K non era
Il Partito comunista
Nel Partito Comunista Italiano era un partito di tradizione terzi internazionalista fino in fondo
Fatto da uomini particolarmente intelligenti da leadership politiche molto capace che quindi avevano dato molta forza a questa tradizione ma la tradizione
Del comunismo italiano rientra a pieno nella
Dimensione del terzo internazionalismo d'altra parte qui parlo sotto il controllo di Silvio Pons che di queste cose diciamo grande esperto
Così come appunto all'interno di questa tradizione vi era un'apertura
Del Piccin verso il moderatismo ma non verso il riformismo moderatismo è una cosa differente
Dal dal riformismo ma la vera anomalia secondo Zaslavsky che conosceva quegli archivi era costituita dal Partito Socialista
Ed era la vera anomalia della storia della Repubblica perché il Partito Socialista italiano a differenza dei grandi partiti socialisti europei del Partito socialista francese del Partito Socialista nasca francese
Tedesco spagnolo non è impostato originariamente un partito riformista mentre
In Francia nel quarantotto
I comunisti venivano cacciati
Dal Governo per
La scelta atlantica da un primo ministro socialista mentre
Oltre alte si faceva la scissione qui forse piena
In
L'Italia
Invece
I socialisti si accodava nella scelta frontista al
Partito comunista e
Di fatto nel quarantotto diventavano
Politicamente succubi del
Alleato principali
Sì io ricordo perfettamente immediati di Togliatti anche qui parlo sotto il controllo di Silvio
In data nella data corrispondente alle elezioni del quarantotto era annotato a questa cosa oggi abbiamo perso li ho qui le elezioni ed è una sconfitta storica
Ma abbiamo vinto la partita in sé a sinistra
Perché abbia
Definitivamente
Messo sotto scacco il Partito socialista e la sua cultura
E questa soggezione del socialismo italiano nei confronti del Partito Comunista è un dato che sì ripete nella lunga dura
Non è nemmeno
Il
La rivolta ungherese che la conseguente svolta di Nenni nell'incontro tra Nenni essa pratica quello che riesce a sanare
Definitivamente questa situazione
Questa situazione ha un suo punto di rottura solamente con l'avvento alla segreteria del partito socialista di Bettino Craxi questo che il motivo per il quale
Sì condensa
Un odio politico da parte dei comunisti nostrani
Nei confronti di Craxi che durerà
Per tutti gli anni ottanta e che poi ci introduce al decennio successivo anche perché questa opera
Dico rottura della vecchia egemonia
Avviene a tre livelli
A livello del sistema politico laddove si rompe diciamo quello che
Giorgio Galli aveva chiamato il bipolarismo imperfetto e vieta a parte di Craxi non solamente
La
Rivendicazione di un ruolo autonomo ma anche
Lo sdoganamento tra virgolette di forze che fino a quel momento erano considerate forze antisistema
Il rapporto tra crack se Almirante in questo senso e tra Craxi dell'MSI è una pagina che va scritta così come il rapporto tra Craxi radicali quelle che erano forse in quel momento esterne al sistema
In secondo luogo il
Lo sdoganamento attiene
Al livello culturale
Qui ha ricordato molto bene quale
Il Rol il ruolo che svolge in particolare diciamo età Luciano Pellicani e comunque tutto il gruppo di al mondo operaio
E
Infine
Lo il la rottura di antiche ad egemonie avviene anche a livello economico-finanziario
Attraverso la ricerca di fonti di finanziamento che possono
Di fatto portare ad una
Autonomia rispetto a quello che era il sistema di finanziamento dei partiti allora
E che vedeva la Democrazia Cristiana appoggiarsi prevalentemente sul parastato
E il Partito comunista appoggiarsi prevalentemente sull'Unione Sovietica
Questo e
Il livello della sfida che Craxi porta la cosa
Figli
Sono sì proietta immediatamente a livello di
Del suo stesso partito
Non è un caso che il vero punto di rottura di consolidamento del potere interno di Craxi
Avviene su una grande questione sulla quale tra le altre cose il rapporto tra Craxi e Cossiga fondamentali faceva viene sola questione degli omissis è quella
La vera
Rottura e il vero punto di non ritorno all'interno del partito comunista a cose fatte console e rafforza
La rottura
Anche dal punto di vista internazionale rispetto al Partito Comunista
Io credo che essi siano queste le ragioni che non hanno reso possibile quello che Craxi ha ricercato condivido quanto ha detto Stefania nella sua introduzione
Forse il punto debole della strategia craxiana è stata proprio quello di non aver messo da parte la prospettiva dell'alternativa e dunque
Di un rapporto con
Il Partito comunista
Alla ricerca di una evoluzione del Partito Comunista che invece
Non c'è stata
Su questo basta far riferimento a quel bellissimo libro che raccoglie le lettere tra Berlinguer trattato per comprendere come mentre questa operazione di apertura si compiva
Dall'altra parte sì rispondeva chiudendo sì tra virgolette in una ridotta storico culturale
E questo questa situazione evidentemente
Pone
La vera contraddizione pervenga risponderti grato la vera contraddizione del percorso di Craxi
Perché il percorso di Craxi che era un uomo di sinistra non poteva terzo ricercare uno sbocco del sistema politico italiano bloccato in quella direzione
E in quella direzione invece lo sbocco non c'è
C'era semplicemente un rapporto concorrenziale che non consentiva possibilità di accordo uno dei due doveva rimanere sul terreno
E questa credo che sia la ragione che giustifica e spiega una parte
Della grande successo che esso
Nel momento nel quale si compie la rottura e la rottura si compie dopo l'ottantanove la caduta del muro il
Tangentopoli un epifenomeno è una conseguenza di questo non è il fenomeno principale ma dopo che si compie quella rottura questo spiega perché una buona parte dell'elettorato
Socialista dell'elettorato di sinistra ha scelto Berlusconi perché a compreso le ragioni di questa
Di questa chiusura ha compreso le ragioni di questa sfida che non data possibilità di accorto e
Di fatto a
In un sistema diverso immaginato una
L'impossibilità del di evoluzione del sistema politico solo laddove c'era
E
In cui continuando in questo senso quell'opera di modernizzazione
Che nel decennio precedente era iniziato dirò solamente
Una cosa in fondo questo credo che sia il grande collegamento che c'è
Tra queste due vicende tra questi due periodi della storia d'Italia
Credo che sia
Un collegamento che si può compiere in e che si può cogliere in termini generali ma si può anche accogliere in termini elettorali
E questo è quello che mi rende devo dire infine
Abbastanza scettico di fronte al tentativo di rivalutazione di alcuni periodi della politica berlingueriana in senso tra virgolette di responsabile modernizzazione si sono svolti ultimamente dei convegni per esempio sulla sui ritardi Berlinguer che è stata fortemente rivalutata
Io credo che quelli sono stati evidentemente momenti di moderazione importanti nella storia d'Italia soprattutto in quelle temperie di fronte al fenomeno del terrorismo che era caratteristico di quella fase
Ma non credo francamente che si è trattato di aperture di tipo riformistico piuttosto del tentativo di preservare quelle radici culturali che Craxi invece cercava fortemente di aggiornare
Portando la tradizione riformista all'interno della storia di sinistra
Cercando ora di farla diventare finalmente egemone e in questo modo di rompere quella che era stata la vera
Anomalia della storia italiana del secondo dopoguerra
Vi ringrazio
Grazie a Gaetano Quagliariello insomma il suo dissenso da Tremonti non è stato speso esplicito come siamo che agli atti sopra
Va bene
Questo tipo
Massa
No ma insomma
Si può risentire lecito
Anche perché questi quelli la solidarietà nazionale
Che felicemente lei ha definito momento di moderazione era di fatto una grande coalizione insomma ecco ma altro argomento oggi sul tappeto
Io farei una domanda adesso
Alla al presidente Casini
Quattro ore fa le due domande una di carattere storico e una più sull'attualità
Ecco Craxi leader di un partito di sinistra ha sempre avuto un rapporto privilegiato non tanto con la dicitura nel suo complesso
Ma con la DC del preambolo dici anticomunista no
Preambolo come noto il patto che alle alla fine della solidarietà nazionale unici dove sei alla corrente di Donat Cattin e
Dopo qualche tempo anche quella di Andreotti
In chiave anticomunista
Lei Casini ha le sue radici anche familiari nonché una nella nella DC del preambolo
E imparato però l'apparente paradosso è che Craxi di dato un partito di sinistra un forte rapporto con la DC del Pramollo metà un pessimo rapporto con la sinistra democristiana che semmai
Ha un rapporto che c'è Pretato comparti lo comunista mi chiedo
Quali siano secondo lei le radici di questa di questa apparente anomali e l'altra domanda che vorrei farle quella
Più empiema depuratori tali di curare i rapporti tra giustizia e politica io ricordo ero cronista della stampa mi induce intrufolare niente
Con la benevolenza De Stefani a casa
Di di Bettino Craxi tratto alla sera dei suoi funerali
E lettera famiglia stava guardando Porta a Porta
E lei che si era ospite di Porta a Porta e mi ricordo che
Delle masse colpito dalla da una vicenda
In particolare il familiare appunto Privitera Masto bloccato Milano non ha potuto andare ai funerali del cognato perché non gli avevo dato passaporto le disse norma spacciati come somma mi colpisce può quasi dal nulla cattiveria di non di una scelta del genere
Beh vada quella frase fu accolta nel salotto di casa dica di dare Craxi cono con un applauso piacque molto familiare di Craxi
Sono passati undici anni da quel giorno ma alla fine siamo ancora qui no questo snodo tra giustizia e politica e ancora ancora aperti
Cioè
Crescione che valutazione fate questo
Partirà una scossa
Onorevole Casini è stato il primo uomo politico italiano a venire a casa mia il giorno dopo la morte di mio padre grazie
Grazie Stefania ma è anche la ragione per cui essendo febbricitante sono qua questa sera prima di tutto perché se voi conoscete come me Stefania sapete che
Disertato un'occasione simile significa o essere picchiato fisicamente
Subire comunque
Gravi pregiudizi per il futuro del proprietario attività
Ma a parte questo è perché sono stato lieto di essere stato invitato questa occasione
E anche perché io
Ho sempre apprezzato molto Craxi Craxi quello che assieme a lui ha fatto gruppo dirigente del partito socialista in una fase storica per alcuni versi drammatica né no nostra vita pubblica
E debbo dire che di questi tempi che quasi una notizia sono
D'accordo su quasi tutte le cose che ha detto Quagliariello precedentemente
Non c'è dubbio che dell'esistenza di un partito socialista italiane
Che
Compisse una svolta che già in altri ambiti socialisti avevano compiuto rispetto ai partiti comunisti della loro occidente europeo
è stata la grande
La grande
Conquista politica del craxismo cioè rendere il Partito Socialista Italiano finalmente
Libero dal condizionamento politico-culturale e con uno unico che aveva svolto politicamente il Partito Comunista rispetto al Partito Socialista Italiano
Negli è stata una figura molto importante nella vita della nostra Repubblica nella vita del socialismo penso nella vita di Bettino Craxi
L'altro giorno ho visto in RAI Storia l'immagine di Craxi con Nenni e certamente si può dire che Nenni e è stata la persona cui Craxi ha sempre fatto riferimento
Ma non ha avuto a fare cassa
Di compiere probabilmente anche per il contesto storico diverso perché all'epoca erano diverse quello che è stato il tentativo
Di Craxi rispetto alla contestazione a sinistra dell'egemonia comunista
Debbo dire
Che
L'altro giorno leggo ho trovato sapete quando si guardano le cose in casa no si trovano le cose non so come sono
Ho trovato una in cantina
Una cassetta dove ho tirato fuori delle cose che scrivevo io quando ero studente eccetera
E ne è venuta fuori una
Che ho detto questa deboli che ricordare perché rispetto alla situazione in cui sono oggi io cercate di capire tutti a quello che mi riferisco
E alla contestazione dunque feci una contestazione
Durissima di Craxi per il doppio forno della presenza nelle giunte in Emilia Romagna di sinistra e il Lombardia in altre parti del Paese
Con la democrazia cristiana
E
Naturalmente contestavo l'elettricità di questa scelta l'opportunismo di questa scelta evidentemente tutto era salvo che opportunismo era
E qua lo posso dire smentendo il Casini di allora
Le e era evidentemente il tentativo disperato di difendere l'autonomia socialista che non c'era altra strada di difendere l'autonomia socialista che svincolarsi da un sistema di alleanze stabili
E questo era una cosa che noi da destra contestavamo ma che era
Difficilmente contestabile
è stato uno dei primi atti veri con cui
Craxi ha cercato di riequilibrare anche in termini di potere i rapporti di forza con un partito comunista
E quello che poi è successo sulle scelte di politica estera
Pensiamo alla vicenda degli euromissili alla rapporto con la NATO e come
Senza mai smarrire il filo anche di un rapporto col mondo arabo che è stato una grande caratteristica di Craxi per l'attenzione sua
Alla questione palestinese Puglia anche i temi del referendum sul costo del lavoro e le grandi questioni anche
Di assenti dice che hanno
Fortemente pesato anche rispetto al mondo sindacale tradizionale perché Craxi svolse grosso
Sforzo anche per cercare di rendere la UIL autonoma rispetto a un momento in cui nel sindacato non si parlava la lingua di oggi perché c'era
Un CGIL CISL e UIL che erano molto omogenei compatti si andava verso l'unità sindacale oggi i tempi sono un pochino cambia
Dunque Craxi ha cercato di difendere con grande orgoglio l'autonomia del socialismo e secondo me
In questo è stato molto importante anche vuole europeo svolta dal da Craxi
Craxi ha cercato con Gonzales con mite avanti
Di portare questa voce nuova nella sinistra europea
E da talmente ha avuto ragione Craxi che alla fine i Comunisti Italiani
Per un complesso di ragioni perché ormai era la fase calante del craxismo
Tramite anche Craxi e il Partito Socialista
Hanno riconosciuto che cosa che avevano sbagliato strada cercando l'adesione al socialismo loro per
Hanno chiuso la porta
Dei rapporti tradizionali hanno cercato di aprirne altre evidentemente Craxi aveva avuto ragione e i Comunisti Italiani
Hanno cercato può in una seconda fase di orizzontarsi
Un po'confusamente in questo
Secondo me
Il PDS
DS
PD
Nel ritardare
Una presa di coscienza profonda sulla vicenda dell'esperienza craxiana
Hanno ritardato nell'Edipo che
Passate
Un altro nel mutamento sostanziale
Cioè la sinistra italiana non poteva non fare i conti con Craxi non poteva pensare
Di Weil passare la questione Craxi perché questa è stato uno snodo fondamentale che la questione giudiziaria non poteva in alcun modo rimuovere
Cioè la rimozione l'illusione che la vicenda giudiziaria rimuovesse le questioni politiche che grazie a posto che è stata un'illusione in cui si è in Corte si è in qualche modo cullata la sinistra italiana
Ma facendo questo non è che ha fatto un dispetto a Craxi
Ha fatto un dispetto a se stessa
Perché amica ha ritardato una svolta che doveva essere fondamentale anche
Per la maturazione della sinistra italiana e questo ha pesato nel tempo
La macchina gioioso di guerra di Occhetto è figlia
Di un di una mancata scelta politica proprio su questi temi
E non mi meraviglio affatto Quagliariello
Cito certo esponente la tua frase
Del perché l'elettorato socialista abbia scelto Berlusconi
In quella fase era logico e chiaro se mai ci sarebbe da chiedersi
Il prosieguo della valutazione o il futuro del nostro Paese
Il bilancio dopo vent'anni ma perché in quel momento i socialisti italiani in gran parte abbiano scelto Berlusconi
è chiarissimo
è logico direi che è consequenziale a un tragitto e a un rifiuto di fare i conti con se stessi e con la memoria di Craxi che la sinistra italiana fa
Però non non scendo poi agli all'epoca successiva perché se no riti Greco Stefani contraddire
Agli accordi post
Perché è la DC Forlani hanno la DC del preambolo ha dialogato con Craxi chiarissimo
Qui c'è della gente che ne sa più di me Acquaviva Covatta eccetera voglio dire una cosa in particolare Forlani
Perché Andreotti è già una storia diversa Andreotti racchiude diciamo legato a logiche diverse la Chiesa il concordato un realismo di parlare anche con il partito per cui Andreotti Ratti nuova tatto
Chi in realtà era il perno del CAF erano Craxi e Forlani
Forlani
Donat Cattin
Bisaglia queste persone qui cioè la DC moderata perché ha scelto Craxi ma per una semplice ragione perché non ha mai creduto al rapporto col Partito comunista
Poiché la sinistra democristiana in una versione diversa ha sempre ritenuto
Che quello del socialismo craxiano fosse una scorciatoia e che alla fine l'interlocutore obbligato non poteva che essere la sinistra è chiaro che non potevano
In termini politici stabilire un asse preferenziale Craxi
L'hanno subito perché i tempi erano ancora di contrapposizioni ideologiche forti per cui non poteva non farà altro De vita le alla fine poi ha dovuto fare il Governo
Con l'appoggio di Craxi
E ha dovuto dare
Lui a sua volta l'appoggio a Craxi ma mai in modo convinto sempre
In modo subito per gli eventi della storia non per convinzione metter fiducia recarci proprio in questo rapporto
Giustizia e politica guardate poiché quello che diciamo oggi e tutto visto sulle lenti dell'oggi non su quello che è successo cioè
Io non sono in grado
Di di di fare un'analisi sulle singoli fatti né mi interessa io ho sempre ritenuto
Craxi una questione politica del nostro Paese e ho sempre rifiutato l'idea
Che ci potesse essere una scocciatura Toia giudiziaria che risolvesse la questione Craxi no la questione Craxi era una questione politica e la dignità
Con cui l'Hui ha vissuto negli ultimi anni della sua vita in esilio in una terra lontana è la dimostrazione è
Conseguente al fatto
Che a luglio non interessava di entrare in Italia per curarsi interessava affrontare con le autorità italiane una questione che era politica
Diciamo che in questo ha dato una testimonianza straordinarie perché fino alla morte
L'unica posto
Inascoltato una questione politica io l'altro giorno sempre su questi canali no forse su quello della RAI ho visto o ho risentito questo discorso di Craxi in Parlamento
Parliamoci chiaro Craxi in Parlamento ha detto la ferita
E non c'è
E
E sostanzialmente
Per
Diciamo così vita opportunismo valutazioni diverse tutti hanno taciuto
Dopodiché LUISS sia sul ma questo debbo dire in termini storici riabilita anche fortemente la sua memoria anche rispetto ai temi giudiziari che erano stati affrontati
Perché lui si è assunto la responsabilità ma come dice poi successivamente in un secondo intervento il Parlamento ho fatto questa denuncia che era politica di assunzione di responsabilità ed è stata appresa come un'autodenuncia penale e come se
Facessi la la dichiarazione del
Di ammissione di colpa
è chiaro che
Davanti a uno che pone una questione
A un livello cento e viene
Viene
Sostanzialmente cambi sotto il profilo della provocazione politica istituzionale perché quella era una provocazione politica istituzionale e di ripresa
Diciamo così come ammissione di colpevolezza di fatti corruttivi chiaro che la partita era chiusa ma lui l'ha posta e poi
L'ultimo dei tre discorsi quando dice lasciate vi libero tutti lasciate la vicenda Craxi al suo destino lette stare perché un tana libera tutti come per dire non mi aspetto più niente da nessuno però
Non
Non
Diciamo non esita sempre in sede parlamentare all'assunzione di questa responsabilità
Il giustizialismo
è nemico della democrazia il giustizialismo è una patologia gravissima il giustizialismo è una cosa che fa orrore
Però amici anche la perdita di senso morale una cosa che deve fare loro perché stiamo attenti che sesso sei per contestare il giustizialismo
Noi finiamo per accettare tutto allora io non mi ci ritrovo più perché o noi siamo in condizione di fissare dei paletti chiari
E allora noi siamo legittimati a contestare il giustizialismo o se questa diventa la democrazia dell'accettazione di tutto allora
Stiamo
Consentendo
Una sorta di
Legittimazione del giustizialismo e questa è pericolosissima le questioni le deve risolvere la politica consentire che le svolte politiche avvengano per la supplenza dei magistrati
è la più grande sconfitta per la politica
è però le svolte servono e l'assunzione di responsabilità e doveroso in certe circostanze perché se non c'è assunzione di responsabilità allora credo si crea anche un'altra patologia che non meno preoccupante
Grazie
Grazie
Presidente Casini
Io vorrei sentire adesso il direttore scientifico della Fondazione Craxi Roberto Chiarini che firmato il primo saggio del libero consentito la l'impossibilità dal riformismo in Italia
Intanto salutiamo Quagliariello Casini ci devono lasciare
E lì c'è un punto chiari astemio questo saggio che credo vada vada letto in insieme con il saggio di campagne Pellicani sul revisionismo di Bettino Craxi
Perché questa impossibilità del riformismo e in queste nella sconfitta alla fine politica del revisionismo di caccia ma è una vittoria culturale una sconfitta politica sta
Il paradosso
Cioè lei dedicarsi vincono ottantanove ma
Craxi perde
Perché produce
Arte
Hanno già risposto sia Quagliarello soprattutto Casini mi sembra riportando
Il dibattito su Craxi sul terreno delle scelte che Craxi compie del significato che queste
Ebbero nella storia della sinistra era la storia del Paese
Ecco io vorrei però aggiungere innanzitutto che come seguito poi da come si è sviluppato già il dibattito questa sera questo volume non è un volume
Che vuole svincolarsi dal tranello solito quando si parla di Craxi dagli anni ottanta del craxismo che alla fine si finisce impiccati al dilemma
Craxi fu
E sulle
O fu latitante e qui la vecchia vexata avvelenata questione sei la moralità o l'immoralità sia un criterio di giudizio della politica
Questo libro viene dopo molti altri per fortuna
Che hanno affrontato il problema in maniera
Correttamente storiografica i volumi dalla Fondazione socialismo di Acquaviva il il volume sugli anni Ottanta di Gervasoni
Altri studi altri convegni abbiamo fatto un mese e mezzo fa con un convegno qui a Roma sulla negli anni ottanta a Milano con la Fondazione crasi mi ha fatto Milano negli anni ottanta no
Non è
Il tentativo non è un rigurgito Dino stragismo questo che anima queste iniziative questo volume non è nemmeno
è vero motivato dalla volontà di fare un'offensiva degli orfani inconsolabile diciamo così ma di porre
Il problema
Maniera storiografico sul suo propria terreno e cioè
Negli anni ottanta
E Craxi che fu gran mattatore negli anni ottanta
Sono anni che vanno consegnati alla memoria collettiva del Paese come gli anni della
Dello spreco finanziario della dello sperpero
Del degrado morale
Della della tradimento della sinistra no
Proprio mentre Craxi compiva
Quella
La svolta all'inizio settantasei settantotto e cioè diciamo negli anni più che adesso sono considerati più creativi i più innovativi più coraggiosi
Citava prima Quagliarello le lettere che io invito tutti a leggere trattato e Berlinguer volume caro Berlinguer
E in cui
Nel non nel novantadue ma nel settantotto si definisce Craxi un avventuriero
Un delinquente quindi il giudizio non era
Un giudizio di tipo morale e Iran lo scandalo politico che questo rappresentava nel Paese
Questo volume come gli altri cercano di portare la discussione sul terreno
Delle sfide delle scelte
Del significato che quelle scelte hanno
Non nel dibattito nella polemica politica ma nella trama complessiva della storia d'Italia e della storia dalla sinistra
Allora
Negli ultimi tempi bisogna dire che
Oltre che riconoscimenti a a pieno titolo che ha fatto Presidente Casini abbiamo avuto dei riconoscimenti di singoli atti un pò così episodici e in genere
Un po'Pelosi e
Sia riconosciuto non accorgendosi che si è un'autodenuncia cioè dice è vero
Nome Veltroni che pluralismo e socialismo sono inscindibili ebbe grazie cioè voglio dire
Trentacinque anni dopo
Tre e i nella politica i tempi vogliono dire qualcosa
E
Sigonella
La grande riforma
La scala mobile ha persino sul debito sul debito pubblico perché non più tardi di una settimana fa il Ministro Tremonti a ricorda atto che l'aumento del debito e del deficit che avviene negli anni Ottanta si inserisce in un trend di lungo periodo
E quindi ha una ragione strutturale del deficit di capacità politica di rappresentatività che ha
Il ceto politico e che scambia consenso con spesa pubblica
E questo non è una scelta una scelta perversa del craxismo è un trend storico e quindi e se è un trend storico avrà cause molto più strutturali
Ma il problema poi alla fine perché quello che ha infiammato la politica il quale avvelenato poi il dibattito eh il ruolo di Craxi nella sfera della sinistra
è già stato ricordato in maniera efficace ripeto dal Presidente Casini in particolare
Ma
Non è questione di
Fare adesso il tribunale della storia e decidere se aveva più ragione Craxi o aveva ragione più Berlinguer
Ma se noi togliamo il metro morale giustizialista e cioè per cui Craxi è l'uomo delle tangenti
è
Come è stato rappresentato e continua in maniera perversa nel senso comune perché non più tardi di una settimana fa a Lissone
E il buon segretario del PD si è retto a Focene scandalizzata che venisse intitolata una via a a Bettino Craxi tanto Craxi è il simbolo è ricco con della tangente ora se
Lo giochiamo su questo terreno non facciamo solo un'ingiustizia alla verità
Ma facciamo anche una violenza alla memoria del Paese perché
Non si può non ricordare che mente Craxi sosteneva in quegli anni
Che il massimalismo e cioè l'idea di perseguire l'utopia della fuoriuscita come si diceva allora dal capite il che vuol dire poi un socialismo non pluralista è un socialismo non pluralista vuol dire che il comunismo perché non se ne conosce l'ha spiegato molto bene Bobbio in quegli anni
Che si trattava di debellare questa malattia nel sangue del socialismo italiano in quegli stessi giorni Berlinguer scriveva qui ricordato
Che nell'ottantuno che
Parlato di
Esaurimento per decrepito e mezza di una cultura di una linea politica
Di cui essa è figlia quella riformista ma quella riformista di Craxi non quella riformista di Turati ma
C'è da ora c'è di che riflettere da parte del PD di oggi che voleva essere la contaminazione delle due culture riformista e dice
Della cultura riformista sia essa di matrice democristiana che di stampo socialdemocratico cioè è una pietra tombale
Storica sulla
E insiste rivendicando la diversità
Comunista
Che non è una diversità morale perché nell'austerità proposta da Berlinguer può essere uno stile di vita una politica economica
Ma non è il suggello di una linea politica generale perché la diversità
Politico la diversità
Che vive
Dice che e idealmente e teoricamente alla cultura riformista subordinata alla categoria di fondo il capitalismo e
Grazie a Dio non conosciamo altro pluralismo che all'interno del capitalismo così come
Così come
Quando Craxi in un'intervista siamo sempre negli anni Settanta ancora e pone quella questione chiara che la storia del socialismo e socialismo moderno il socialismo che in quegli anni
Qualche anno prima qualche anno dopo in Inghilterra con Blair ritardi Mitterrand dopo le la sua prima stagione un po'massimalista
Pone il problema
Di una
Capacità della sinistra di governare la modernità che emerge che è la modernità del di un capitalismo
Che esce dalla dalle dalle antinomie classiste di prima e scopre i ceti medi e come i siti produttivi tutte realtà che adesso vengono decantate
Questa
Questa capacità di cogliere
Football ora
Una una capacità premonitori dice o fu uno scandalo è noi sappiamo che allora
Quando pone il problema apertamente pluralismo eh l'antitesi del leninismo non è una scelta un'aggressione ideologica è una capacità coraggiosa di porre un problema che la sinistra
L'ha detto giustamente prima Quagliariello sul partito socialista
Compreso
Fino a Craxi non scioglie in maniera limpida perché ancora nel
Centro il centro sinistra quando venne lanciato con Lidia dalle riforme di struttura larga parte veicolava in maniera surrettizia l'illusione che attraverso le riforme di struttura si può cioè quello che poi chiamerà Berlinguer la fuoriuscita del capitalismo e quindi questa è un'operazione di chiarezza ideologica
Che ha fatto male alla sinistra la mancanza di quel fascista ha fatto male al Paese finisco su questo
Tema del riformismo che è diventato la nuova icona
Propagandistica prevalentemente
Ora
Di fatto
Un po'come liberalismo riformismo è diventato un passepartout non è che crea legittimità e credibilità in particolar modo il riformismo sinistra
Ora io pongo il problema che è un problema della sinistra italiana innanzitutto e che credo sia la causa della sua attuale
Pochezza politica e confusione politica oltreché ideale come si fa
A
Istituire una identità nuova fondata sul riformismo ammesso che si chiarisca che riformismo è
Perché sia di forma su un solo cambiamento non si capisce in quale direzione si vada
Si può riformare in meglio o in peggio ma perché riformismo nella storia del socialismo voleva dire una cosa precisa un metodo graduali vista
Per uno superamento delle disuguaglianze con un'idea
Non finalistica ma metodologica che la storia
Crea disuguaglianze è compito della sinistra del socialismo rimediare di volta in volta con un senso di realismo e senza nessuna fine Palin genetico a rimediare queste continue disuguaglianza
Ma se il riformismo è
Un flatus voci che significa solo riformiamo già quello ha un'identità che crea
Nebbia invece che luce ma se questa si regge su una memoria
Di tipo anti riformista è ovvio siccome ci hanno insegnato tutti liberi di politologi via che identità
Va via si sposa con la memoria
è difficile procedere in maniera chiara incredibile per l'opinione pubblica e soprattutto capace di produrre idee nuove
Ed è la sfida che sia di fronte ad esse
Sia insieme riformisti come
Immagine
E anti riformisti come convincimenti
E dato anche qui c'è una vecchio vizio della sinistra che è lo storicismo che non vuole mai
Creare rotture ma sempre ricomprendere tutto nella storia molti veramente mi sembra che questo storicismo si sia degradato e spirito ad un opportunismo del
Depositare di nuovo Veltroni del ma anche cioè quando si dice
Craxi ma anche Berlinguer e Veltroni dice io non ero comunista
Ma ero berlingueriano è berlingueriano che abbia ha decretato morta ormai la cultura di mista UE è solo il Berlinguer
Che aveva una vita austera perché in politica lo stile di vita delle persone mi interessa fino a un certo punto mi interessa
Che proposta politica al paese fanno e quindi
Da questo punto di vista la
Grazie
Grazie
Costo plauso sulla distinzione tra lo stile di vita la proposta politica che può anche essere interpretato
Come così un giudizio sull'attualità leso però vorrei sentire Silvio Pons a cui chiederei di approfondire in particolare il tema dei rapporti tra le due sinistre no suo socio i socialisti comunisti
E poi inevitabilmente
Cacce Berlinguer
Che è un tema che nel libro sviluppato da Marco Gervasoni che saluto di cui ricordo anche il bel libro sugli anni Ottanta che uscito da poco
No penso possa
Credo che questo lungo duello tra Craxi e Berlinguer in qualche modo continua ancora oggi no Coggi sono esponenti la sinistra riformista che stanno nel centrodestra si attestano Comotto dall'altra parte
Quagliariello prima ha evocato il tema di grande attualità no la suggestione dell'austerità della moderazione berlingueriana che poi vuol dire anche
Solidarietà nazionale possa far diamo grande coalizione lei che
è uno storico però attento anche le dinamiche del presente sente aria di grande coalizione o meno di premesse culturale poi grande coalizione o no prego
Innanzitutto vorrei ringraziare Stefania Craxi dell'invito a questa
Presentazione questo dibattito ci tenevo a esserci anche se ne mie situazioni di salute pompo precaria quindi mi scuserete se sarò magari un po'confuso
Non mi sottraggo ovviamente la domanda di chi di Cazzullo cercherò di non sottrarmi
Però una cosa ve la dico subito che perché non detta prima in un orecchio ma a Gaetano Quagliariello e cioè
Questa cosa dell'austerità di Berlinguer a mio
Modestissimo giudizio
Una mitologia
Ed è un segno anche di come
Ad esempio nel dibattito pubblico persistono e qui dal punto in questo caso non è per una volta tanto colpevole la il la sinistra o il centrosinistra
Permangono diciamo delle mitologie delle distorsioni della memoria
Che non aiutano invece che aiutare diciamo il Paese andare avanti a costruire un futuro invece che avere un punto diciamo
Costruire un ponte dal passato collettivo Valmorea nazionale verso
Una costruzione del futuro tendono a come devo dire a chiudere queste prospettive
La l'austerità per Berlinguer
Molto francamente non voglio essere cattivo insomma era fondamentalmente i Paesi dell'est
Nelle
Quello era il modello dell'austerità berlingueriana con tutto il rispetto per Berlinguer che fece uno sforzo di innovazione
Cultura politica comunista
Io ho cercato di ricostruirlo ne ho cercato soprattutto di evidenziarne i limiti sono stato molto criticato per questo
Mi sento di dire questo francamente riproporre oggi l'ostilità di Berlinguer non vedo non vedo che senso senso culturale ampia
Ma
La cosa ha detto questo una cosa che che tengo a dire e che
Quindi mi compiaccio del fatto che sia uscite sia uscito questo volume perché consolida
Una letteratura storica che comincia emerge adesso gli anni Ottanta sulla
Sulle vicende della sinistra italiana di quell'epoca ma più in generale del Paese sono già stati ricordati da Chiarini libri sono usciti in particolar modo quello di Marco Gervasoni che è un libro importante
E
E credo che questo libro consolidi una immagine di un'immagine di Craxi che
Si sta affermando
Nella storiografia essersela storiografia conta ancora qualcosa su questo poi ho qualche dubbio ogni tanto diciamo che gli storici siano ascoltati da qualcuno però
Visto che in questa sala c'è qualcuno che ci ascolta
Se la storiografia conta ancora qualcosa
Si consolidano l'immagine di Craxi come
Come il portatore dell'ultimo grande designer della storia repubblicana questo dire
L'ultimo grande disegno della storia repubblicana a oggi
Poi speriamo che ce ne siano altri
Un grande disegno che quindi era
A mio modo di vedere fondato su due componenti una
Era la che se n'è parlato tantissimo e su questo non mi soffermo
Diciamo il
Il le il il tentativo
Molto ambizioso e anche molto testa
E grazie di impiantare
Nella sinistra italiana unna socialismo riformatore e riformista utili stampo europeo
E l'altro
Tutto l'aspetto delle riforme istituzionali e del tentativo attraverso diciamo forme istituzionali di
Innovare modernizzare il sistema
E naturalmente diciamo detto questo
Occorre ragionare sui sui motivi e ci sono degli spunti importanti nel libro sui motivi per cui
Questo disegno non andò in porto
Il il capitolo dei rapporti tra Berlinguer e Craxi tra la sinistra
Comunista la sinistra socialista
Fa
Diciamo è una chiave di lettura di questo di questo di questo di questa grande questione questo grande problema del perché del perché il grande disegno di Craxi non va in porto
E qui il saggio di di Marco Gervasoni io mi soffermerò soltanto su due saggi del libro e chiedo scusa a tutti gli autori gli altri autori naturalmente quando si parla dei libri
Scritti a più mani succede spesso così e del resto mi preme rispondere alle sollecitazioni quindi
Il il saggio di Gervasoni si inquadra molto bene problema secondo me
Soprattutto direi su un punto poi mi piacerebbe appunto discutere un paio di cose con non so se ne avremo il tempo la possibilità
Ma sopra tutto mentre in Italia sono in un punto cioè come
Craxi sia
Fin dall'dal suo emergere come leader politico nazionale probabilmente anche prima ma di questo suo poco sarebbe interessante scavare su questo passo comunque a metà degli anni Settanta
Cioè in un'epoca in cui c'è una transizione elusiva e difficile nella
Politica internazionale l'Unione Sovietica sembra
All'apice
Della sua potenza la sua grande la sua grandezza e anche del suo volto minaccioso diciamo
Ma nello stesso tempo il comunismo alla vigilia di un di una crisi che poi si negli anni immediatamente successivi comincerà evidenziarsi su su vari scenari sui vari aspetti politici culturali
E così via Craxi
E in un'epoca in cui come è scritto toni già
Il il marxismo era un po'la religione secolare ancora dell'epoca
Craxi è
Particolarmente sensibile percettivo dei segnali di una crisi del comunismo questo a me sembra un elemento
Non provinciale
Molto importante bella questa comprensione del declino del comunismo che in un certo qual modo esisteva anche nel mondo comunista ma in una chiave completamente diversa
L'euro comunismo di Berlinguer euro
In qualche modo un tentativo di dare una risposta alla percezione
Che qualcosa non andava nella nell'appeal del comunismo alla capacità di attrarre uno
I Comunisti Italiani fondarono
Una parte svolto sostanziale delle loro fortune negli anni settanta sulla capacità di distanze anzi
Dall'Unione Sovietica e poi questo distanziamento fosse
Reale e sostanziale tutto un altro discorso ma si facevano questo era perché avvertivano però
Naturalmente la percezione del declino del comunismo sul lato di Berlinguer una percezione opaco
Che non andava al fondo dei problemi perché era idea tipica di quello che potremmo chiamare la cultura politica del comunismo riformatore
Che il comunismo si potesse riformare appunto no che
Ed è un'illusione che poi troverà il suo massimo esponente in Corbaccio
In Craxi invece c'è la più una percezione molto più lucida permettersi
Di di questo di questo declino e questo a me sembra un elemento molto importante
Negli anni Ottanta negli anni ha già sono gli anni del duello ci sarebbero tante cose da dire poi ne interessante come molti saggi sì converga sul mille novecentottantuno con una data periodi Zante il saggio Gervasoni ma anche quello di spire
Mi pare di poter dire se insistono su questo no all'ottantuno anche simbolicamente l'anno della vittoria di Mitterrand in Francia ma è l'anno della
Del lancio della questione morale da parte di Berlinguer in Italia tutto quello che ne consegue
A mio parere non ne consegue naturalmente una chiusura identitaria da parte del Partito Comunista Italiano
E e questo ha una sua spiegazione che
Io politicamente dei treni al fatto che
Nel momento storico diciamo così in cui sale lastroni Craxi soprattutto dal
Dalla fine degli anni Settanta in avanti Berlinguer e già un uomo politico sconfitto questo non dimentichiamoci Berlinguer ha già perso una partita fondamentale
Il compromesso storico è finito
L'euro comunismo anche
è un uomo politico che pensa di poter conservare il proprio esercito ci sono le affermazioni di Berlinguer proprie specifiche in questo senso per future battaglie
E quindi naturalmente a torto o a ragione retrospettivamente a torto lire ma insomma
Così ragionava Berlinguer
E quindi al fine di compattare il proprio esercito ovviamente l'elemento della del richiamo identitario
Era fortissimo non era più richiamo identitario
Del di guerra fredda tradizionali è questo che distingueva
Questo è un giudizio veramente personale il comunismo in tal
E hanno dagli altri partiti comunisti perché e aveva dei comunisti per esempio sull'invasione dell'Afghanistan si allinea erano tutti adesso dire Piccinno
Il richiamo identitario del PC aveva
Delle caratteristiche in parte diverso e
Faccio notare che questo elemento era
Molto presente a Craxi
Leggendo i saggi di questo volume si vede come
Craxi aveva oscilla un po'secondo me so però sul sarei curioso di sapere l'opinione di chi ne ne sa più di me sulla
Sulle carte sulle carte Craxi che aprono studiato pari verrò a farlo però
Spero
Un po'un'oscillazione tra due immagini del PC tra due visioni del PC e cioè una visione del PC come forza porto solo sostanzialmente assimilabile e da assimilare
Al comunismo tradizionale internazionalista filosovietico malgrado tutte le sue presunte diversità eccetera da una parte ma dall'altra parte c'è anche l'idea in Craxi che
Il PC sia una risorsa
Della della della Repubblica della del sistema politico italiano democrazia italiana e che una risorsa che va scongelata qualcheduno che deve essere sdoganata commessi usando un termine che è stato fin troppo USA
E scritto fin troppo abusato questa questa oscillazione
è una situazione che
Che non si risolve mai Craxi su questo credo che abbia ragione che abbia ragione Stefania ma non sarei così sicuro del fatto
Che a me spiace che Gaetano se ne sia andato che questo sia necessariamente il punto debole di Craxi non lo so questo
Secondo me Craxi aveva
La consapevolezza che finché
Un terzo dell'elettorato italiano continuava a votare per il Partito Comunista e chi votava per il Partito Comunista non era
Comunisti nel senso storico e tradizionale del termine
Luglio aveva il problema e forse anche il dovere storico
Di
Di scongelare questo blocco politico che si chiama
Che politico sociale che si chiamava fuori dal gioco politico italiano
E questo fondamentalmente direi per un per un motivo e cioè perché
La democrazia bloccata italiana
Era un ambiente ostile riformismo era un ambiente ostile al riformismo come sistema
Qui non è soltanto questione delle culture politiche diciamo ma dello spazio che si può creare
Che si poteva creare nel sistema politico italiano degli anni ottanta per una forza riformista naturalmente questo spazio si giocava molto nel duello a sinistra
Ma si giocava dall'altra parte ragionando in termini diciamo sistemici come fa Quagliariello nel suo bel saggio
Oggi giocavate sul fatto che
Che la democrazia bloccata restringe lo spazio della
Del oggettivamente spazio di uno spazio di una forza politica riformista duramente su tutto questo
Giocano i condizionamenti
Della guerra fredda e su questo ci sarebbe ancora molto da dire non so se mi sto dilungando troppo se ho ancora un po'meno POR due mila uno basta la minima sono meno
La cosa che ecco dicevo prima che mi piacerebbe discutere con con Gervasoni è questa
Non non sono sicuro che
Dalla dalla sua ricostruzione si debba per forza dedurre l'impossibilità
Dicono di un incontro tra le due componenti storiche della sinistra italiana certo
Quelle più le cose vanno avanti negli anni ottanta e più la situazione sembra deteriorarsi in modo in modo grave
Però io io credo che si debba sempre cercare di fare un ragionamento controfattuale
Nella storia perché il il senso di un po'di un'inevitabilità di tutto ciò che accade negli anni ottanta
E ancora molto addosso a noi
Sistema politico italiano era legato alla guerra fredda quindi dopo l'ottantanove doveva accadere per forza
E così via no non dico che Gervasoni dica queste cose le fa un ragionamento molto più raffinato naturalmente
Però il rischio di constatare semplicemente ciò che è avvenuto è un rischio molto serio certo forse la contro fattualità si può applicare più facilmente agli anni Settanta che non agli anni Ottanta
E qui lo dico butto questa cosa un po'provocatoriamente
Vale la pena di chiedersi che cosa sarebbe successo se il Partito Comunista Italiano fosse entrato nel Governo di solidarietà nazionale negli anni settanta
Sarebbe stato uno scenario completamente negativo oppure
Una cosa di questo genere avrebbe fatto esplodere le contraddizioni all'interno del Partito Comunista Italiano con dieci anni di anticipo
Sulla fine della guerra fredda e forse ne avrebbe provocato una salutare una salutare scissione
Naturalmente è una provocazione ma che
Cioè diciamo credo che gli storici debbano anche ragionare in questo modo
Nella storia degli anni Ottanta ci sono state credo delle possibilità di incontro
Ma queste possibilità sono sempre risultati estremamente minoritaria forse non non basso del così sottovalutata
La il ruolo della
Così tra destra comunista che faceva capo Giorgio Napolitano certo diciamo rimase sempre un po'dietro le quinte in questa vicenda
Ma il fuoco eccessivo sulla personalità di Berlinguer
Può può portarci a sottovalutare il ruolo che queste forze avrebbero potuto avere naturalmente e che
E che non è vero
Concludo dicendo una cosa molto semplice e cioè che
Craxi resta un modo un nodo da sciogliere nella cultura politica del nostro Paese non soltanto della sinistra italiana
Io di questo sono convinto e penso che
Non ci sia
Una
Una
Possibilità di come devo dire di costruire
Cultura politica adeguata i tempi senza avere una memoria adeguata del proprio recente passato naturalmente
Il caso della sinistra italiana del Partito Democratico è il caso emblematico di questa difficoltà questa problematicità sono d'accordo sul fatto che se le icone del Partito Democratico continueranno a essere Moro e Berlinguer
Probabilmente questo partito non riuscirà a costruire compiutamente un'identità riformista se invece affronterà seriamente alcuni nodi
Del recente passato della storia della Repubblica e a cominciare dal nodo Craxi allora forse vedremo un'altra storia grazie
Io ringrazio il professor posso affidare le conclusioni a Stefania Craxi
Tirare Stefania di
Tirare un po'le fila di della discussione e ti clienti rivolgere anche a te la domanda che ho fatto Quagliariello cui Quagliarello risposto soltanto in parte cioè costruendo il percorso storico ma a domanda riguarda anche l'attualità
Quali sono i punti di contatto tra Craxi e Berlusconi oltre al fatto punto di essere stati amici di avere avuto gli stessi nemici sinistra DC postcomunisti e Procura di Milano Toulouse soltanto le fiere grazie se un esponente del Governo
C'è un parallelismo sul piano sempre l'accanimento giudiziario
Tra le due vicende
Ha ragione Chiarini quando dice non mi interessa lo stile di vita di un uomo politico mi interessa la sua proposta politica
O a ragione Casini
Quando ha detto il no al giustizialismo non ci può portare a giustificare tutto prego Stefani
Sì tanto vorrei dire
Che la Fondazione Craxi come al solito non non ha nessuna volontà di dire una parola perché alcun ultimativa
Su Bettino Craxi anzi e degli ettari consentirà una pluralità
Di opinioni
Di vedute di potersi esprimere la volontà e quella
Che si reca
Grazie sotto la giusta luce quella di un uomo che attraverso vittorie esaltanti ma anche le sconfitte dolorose ha lavorato quarant'anni penso al Paese
Un riformista di quel riformismo descritto prima da Chiarini quindi non un'articolata teoria politico filosofica ma un metodo un metodo che deve
Insegnare a guardare a misurare le idee di progresso con la realtà
Casini
Parlando
A detta al passato ha detto che la sinistra non ha saputo fare i conti con Craxi e De stessi e quindi resa responsabile di un ritardo nell'evoluzione della sinistra
Io vorrei dare
Pezzo avanti dire che la sinistra ancora oggi
Non è in condizione di fare i conti con Craxi
Metti stimo niente il fatto che ne abbiamo invitato segretario Bersani Massimo D'Alema
Congruo anticipo e oggi che si parla di riformismo di sinistra mi dispiace che qua non c'è nessun politico
Di sinistra a affrontare questa discussione con noi
L'altro motivo per cui io non credo questa sinistra abbia ancora fatto i conti con quella stare ossia in grado di farli è che è una sinistra che si dichiara riformista parole ma è profondamente conservatrice nell'azione
E assomiglia molto
A quello che una donna di sinistra Barbara Spinelli descrive non so benissimo saggio che si chiama il sonno della memoria ovvero fallito tentativo di usurpazione
Un partito cooperativa
Dove sugli scaffali mette un po'di tutto da Kenneth ieri a Pol Pot
Fidel Castro Venditti Berlinguer e Aldo Moro e in uno scaffale un po'il fondo paga scosta cerca di metterci anche Craxi ma un Craxi geneticamente modificato asso uso e consumo
La domanda cui non sfuggirà ottimi saldo Cazzullo stiamo parlando di due personali intanto stimata di colpire differenti cosa abbastanza differenti una
è stato detto nel novantaquattro l'elettorato socialista nella stragrande maggioranza ha scelto di votare Berlusconi
Faccio di con la diaspora socialista non esiste esiste la diaspora di dirigenti ferme socialisti anche una certa ora familiare ma non quella degli elettori
Ha scelto Silvio Berlusconi come una volta alle comunità la sceglie Eva noi i campioni per mandare da convalidare combattere nel torneo
Le è stato scelto per combattere una battaglia che anche la nostra
La vicenda giudiziaria la vicenda giudiziaria io continuo a pensare quindi stiamo parlando di uomini diversissimi personalità diverse in epoche storiche peraltro diverse
Per quanto riguarda la la vicenda giudiziaria allora il metodo è lo stesso le campagne di diffamazione dei giornali che preparano i processi
I processi fatti sui giornali un metodo inquisitorio degno del Mezzogiorno del peggio stalinismo
E questo indubbiamente il motivo per cui io continua oggi a pensare che le procure debbano perseguire il fatto reato ma non incaricati di moralizzare nei partiti nel Paese
Ed è la ragione per cui questa battaglia sto fianco del Presidente Berlusconi
Dopodiché parliamo di avvenimenti diversissimi allora si parlava
Di una debolezza del sistema
Di cui Craxi si dichiarò responsabile quella dichiarazione fatta in un'aula parlamentare costituiti la sua prova a casa
La prova contro contro di lui qui si parla di debolezze del tutto personali
Tanti dico di debolezza del tutto personali e quindi una differenza sostanziale c'è Craxi aveva un grande senso dell'istituzione
Io credo che comunque stigmatizzo ancora il fatto che noi dobbiamo leggere intercettazioni S le intercettazioni sui giornali ma credo che comunque quello che emerge sia piuttosto lontano dal sentimento comune degli italiani
Quindi ho distinto un po'i due piani dall'alto una persecuzione giudiziaria che esiste e dall'altro credo
Che qualcuno uno
Magari lo step questo stesso P.D.L. con grande partito che consta di deputati elettori qualcosa occorrerebbe che qualcuno dicesse
Usate
Solo per fatto personale diciamo io quando ho parlato che non vinte confermato che non è che mi interessi il
La moralità del politico so che è stato letto in maniera super attualizzare ante io mi riferivo al fatto che
Nel caso di Berlinguer e di Craxi il fatto che uno stile fosse monacale e quell'altro fosse invece la Milano da bere non mia attiene allo stile
E alla credibilità casomai della prova del personaggio
Ma non attiene al significato al contenuto della proposta politica che è l'elemento cruciale nella vita politica io non volevo di stanziarne o o fare una proposta opposta a quella linea che sottoscrivo
Grazie grazie a voi
è stata una serata molto interessante tra dobbiamo che ha preso che l'autorità la l'austerity berlingueriana guardavano tanto modelli virtuosi in quanto appunto i Paesi dell'Est cosa che rende addosso inquietante l'ipotesi di una Grande Coalizione all'insegna di questa
Francesi
No grazie alla Fondazione Craxi
Grazie apposto Quagliariello Stefania
Casini e Chiarini assegnato che ci ospita e soprattutto tutti quanti voi per essere venuti così numerosi ed essere rimaste fino alla fine grazie