XVIII Congresso del Partito Comunista Italiano

Atto dello sfruttamento ettari intravedere la possibilità di un allargamento inedito
Del tempo di vita rispetto a quelli inchiodato alla dimensione del lavoro alienato
Una contraddizione quindi tra queste opportunità possibili è un Governo invece di questo processo
E stato di segno esattamente contrario e alla finalizzato invece a un inedito processo di ristrutturazione concentrazione di poteri barattando benessere con diritti provocando grandi contraddizioni fino ad arrivare a un impoverimento della stessa idea della politica come fatto che attiene all'interesse generale per proporla invece come pura tecnica e regole del gioco interni alla stessa area di governo o dei governi con il rischio di mettere in discussione le stesse possibilità di realizzazione di un vero e proprio più alto sviluppo economico e sociale la scelta oggi per realizzare un più alto livello di sviluppo economico e sociale
In Italia in Europa che non sia solo più benessere quantitativo più consumi più merci gli agrari Terenzi ma sviluppo qualitativamente nuovo e tra riformismo forte o accettazione della modernità così come l'abbiamo conosciuta si pone qui la questione della nostra scelta e proposta politica di alternativa e di opposizione per l'alternativa uscendo da una posizione difensiva e dalle incertezze del passato la proposta è scelta di alternativa e dell'opposizione per l'alternativa mi pare oggi centrale nel nostro dibattito perché si possa uscire dal Congresso con indicazioni nuove per il lavoro nostro nelle istituzioni e nella società
E per indirizzare una pratica politica che ci metta da subito in condizione di non subire l'iniziativa ma di indicarla noi stessi perché questa proposta mi convince e mi pare vada oltre le proposte del passato
Innanzitutto perché assume con forza una discontinuità la fine della democrazia consociativa
E da qui ci misuriamo con alcuni punti della nostra tradizione innanzitutto quell'analisi della società italiana che vedeva derivare la nostra funzione nazionale dalla incapacità del capitalismo italiano di guidare un moderno sviluppo
Oggi le forze dominanti guidano processi dinamici di modernizzazione anche se a prezzo di pesanti contraddizioni
L'altro aspetto con cui ci misuriamo e quella nostra visione graduali ISPA unitaria di legittimazione del PC come forza di governo
Quella fase si è interrotta
Oggi l'attacco a noi non è per come facciamo più o meno bene l'opposizione o la solita riproposizione della conventio ad excludendum a differenza del quarantennio la politica oggi del pentapartito la strategia del padronato
Una cultura politica diffusa delle classi dominanti Bongiorno dimostrare un fatto la inutilità del PC nella sua funzione di forza alternativa agli assetti dati
è un tentativo di negazione della stessa possibilità di esistenza e funzione dell'opposizione nella società moderna
Per rendere stabile la scelta moderata si vuole ridefinire l'intera struttura dei poteri e il governo dei conflitti
Riducendo tutta la dialettica politica alla sola area di governo tra due attori la DC e il PSI in confronto scontro tra di loro
Impedire un aperto confronto tra possibilità di scelta tra programmi e governi alternativi è essenziale a quel processo drammatico per il Paese
La seconda ragione per cui la nostra proposta mi convince
E quando superiamo una visione dell'alternativa anchilosate di schieramento tra le sole forze politiche senza i soggetti sociali e tra forze politiche così come sono i date per immutabili
Ma fermiamo invece che deve essere un processo
Che sulla base di programmi e riforme forti cambia nel processo le stesse forze politiche a partire dai due maggiori partiti della sinistra e offre terreni più ampi agli interlocutori sociali
Si pone qui una questione del rapporto col PSI non può essere sulle questioni di ieri può essere solo un rapporto sulle strade aperti alla sinistra oggi
Infatti se noi sulla base delle novità ci ridefiniamo riconoscendo l'esigenza del nuovo corso delle discontinuità
Perché la modernizzazione neoliberista ha determinato una sconfitta sociale politica di chi non sapeva rinnovarsi e avere un'adeguata capacità critica del Processo la risposta però non può essere quella del mantenimento della stessa proposta politica da parte di quel pezzo della sinistra che è stata nella sostanza subalterna alle forze sociali e ai valori per gran i su questo punto per il PSI si tratta di aprire una discontinuità rispetto alla politica della governabilità
Della consociazione nell'aria di governo della rendita di posizione e saper trovare oggi terreni contenuti di riforma su cui rilanciare il confronto è una politica di unità
Una terza ragione per cui la proposta di alternativa mi convince e se non viene pensata come un punto lontano e non credibile da realizzare chissà quando e chissà come con appelli agli altri accettando terreni
Ma come una proposta politica sociale di governo che si costruisce nel vivo di un'opposizione per l'alternativa nel campo aperto della società
Dall'alto e dal basso spostando rapporti di forza ed essendo interlocutori del mondo del lavoro di forze ecologiste pacifiste della nuova soggettività femminile delle loro istanze di liberazione
E dall'alto aggredendo subito alcune questioni centrali
Come la riforma del sistema elettorale il rilancio delle autonomie locali una battaglia parlamentare sui decreti governativi sui tagli alla spesa pubblica
Non è questo che abbiamo fatto con le recenti iniziative sul fisco le vicende FIAT e l'offensiva sui diritti negati
L'iniziative e la battaglia parlamentare sulla violenza sessuale le iniziative per la difesa in avanti della centonovantaquattro
Questa dispiegata azione di opposizione per l'alternativa ha presentato un pc non isolato ma come forza autonoma che scende in campo aperto e provoca modificazioni degli altri riapre terreni unitari veri a sinistra
Dobbiamo andare avanti e consolidare così la nostra proposta è la nostra azione
Ma per farlo è sufficiente l'iniziativa nazionale o dei gruppi parlamentari non siamo chiamati in campo come protagonisti ai vari livelli nelle federazioni nelle sezioni
Penso che sia così e che questa sia la posta del Congresso e oltre il congresso
Vorrei concludendo puntare l'attenzione su un aspetto del nostro parco litiga in questi anni spesso vedo che è stata nostra i vari livelli anche nella mia realtà
Un'oscillazione del parco litica tra due poli le istituzioni gli enti locali da un lato la propaganda più o meno ben fatta dall'altro
è troppo spesso mancata una concezione una pratica della politica che le donne comuniste con tenacia propongono come Progetto continuità costruzione di vertenze rapporti con soggetti sociali terreni chiari e tutto questo ha rischiato di depotenziare e rendere i duri ininfluenti quei due terreni di iniziativa che invece avevamo praticato dare un Progetto un'anima al partito nelle varie realtà una capacità di rapporto continuativo coi soggetti una politica che produce fatti di questo mi pare ci sia bisogno a partire da un terreno un compito fondamentale
Quello dei diritti individuali e collettivi dell'ori inveramento della redistribuzione dei poteri nelle nostre città a partire dai luoghi di lavoro
Dai servizi sanitari e sociali dagli orari della città la sua vivibilità e accessibilità tutt'i dai temi della solidarietà e di una nuova e diversa cultura dell'individuo come ci ha proposto in modo efficace Dacia Valent ha ieri da questa tribuna
Il compito che ci spetta nei congressi oltre il congresso
E quello di comunicare di assumere una concezione ricca e dispiegata della politica esatto contrario di quell'idea neoliberista di questi anni e costruire da subito l'alternativa nella quotidianità
La parola al compagno Claudio Velardi sui compagni si prepara il compagno Rocco Gaetani
Claudio Velardi delegato di Potenza
L'uomo corso già avviato lo hanno detto a chiare lettere i congressi esprimendo un convinto accordo con le iniziative di questi mesi con lo slancio innovativo e di respiro strategico in esse contenuti
Oltre al consenso politico
Ciò che abbiamo visto e vediamo farsi strada nel partito è uno stato d'animo diverso dal passato anche recente segnato da un misto di agitazione ed impotente rassegnazione
E che ha condizionato il nostro lavoro in questi anni determinando una nostra sostanziale subalternità nel panorama politico italiano
Di questo male sottile il partito si va liberando ritrovando insieme le ragioni di fondo della nostra funzione nazionale ed il gusto dell'azione politica chiara ed efficace
Ora il nuovo corso espresso in modo netto inequivoco dalla relazione del compagno Occhetto ma continuato sviluppato depotenziato è questo il compito del diciottesimo congresso
Proseguendo con rigore e determinazione la ricerca sulla nostra storia e la nostra identità
Non cadendo nel tranello di chi con gli anatemi o la propaganda dozzinale punta a farci arenare nelle secche del continuismo delle ricostruzioni pedanti o delle difese a critiche
Arricchendo il precisando la piattaforma programmatica depurando negli aspetti propagandistici e generici ma non togliendole incisività e mordente sviluppando un'iniziativa politica dinamica agile che ci faccia pienamente
Recuperare una funzione da protagonisti nell'ambito dell'avanzamento del processo unitario della sinistra italiana ed europea infine rinnovando con audacia il partito promuovendo un vero e proprio ricambio di gruppi dirigenti tutto questo non in omaggio ad un attivismo senza principi che segua una rotta senza bussola
Detto che vitalità e dinamismo non possono certo essere considerati difetti o addirittura di valori
Io penso però che già in questi mesi la ripresa della nostra iniziativa si spiega essenzialmente a partire da un profondo mutamento intervenuto nell'analisi
Che facciamo dell'Italia dei processi sociali politici e culturali che l'hanno attraversata nell'ultimo decennio
D'altronde non può che essere così per un partito come il nostro tanto incardinato nella storia d'Italia che ha sempre misurato dal quarantaquattro ad oggi la propria funzione sulla capacità di rispondere alle grandi esigenze nazionali
Anche oggi e dopo una fase di appannamento la nostra proposta politica e strategica l'alternativa acquista questa forza è la conseguenza di una determinata natalizi della Società italiana e parla non solo a coloro che ne devono diventare protagonisti ma all'insieme del Paese
L'alternativa non ha avuto questi caratteri negli anni scorsi
Al contrario non avendo fondamenta solide nell'analisi e dignità di strategia la nostra linea subiva le pulsioni più vari presentata di volta in volta come governo degli onesti governo di programma blocco sociale alternativo o finanche come alternativa di sistema la prospettiva politica era costantemente affidata ad altro
All'attesa salvifica di movimenti di generatori o più prosaicamente
Ha qualche segnale di disponibilità del gruppo dirigente del Partito Socialista Italiano o di quello democristiano
In ogni variante l'alternativa appariva come un'ipotesi inconsistente al tempo stesso irrealistica e di corto respiro
Tentativo del Partito comunista di uscire dall'angolo e non strategia fondata su un piano storico politico che per questo rispondente all'interesse generale
Primo tirata invece come nuova fase della vita della Repubblica come risposta alla crisi del sistema politico ed all'esaurimento della sua fase consociativa
Oggi l'alternativa trova linfa nuova e non a caso si fa spazio nel dibattito politico e culturale anche più di quanto consentano le attuali condizioni politiche e di rapporti di forza
Ne sono una conferma le stesse iniziative promosse in questi mesi diritti fisco spesa pubblica riforme elettorali mezzogiorno
Che riscuotono tanto più interesse consensi in quanto esprimono insieme proposte di riforma dell'impianto istituzionale e chiari programmi alternativi
E in questo senso io penso che il governo ombra possa dare compiutezza e pregnanza a questo disegno
Ma noi dobbiamo anche sapere che il mutamento strategico che alla base del nuovo partito comunista impone un'attrezzatura culturale ed organizzativa coerente e conseguente alla politica di vogliamo di spiegare anzitutto un profondo cambiamento di tratti determinanti della nostra cultura politica
A differenza di quanto a volte si dice io non credo che il nostro limite maggiore sia stato negli anni scorsi il non aver compreso o aver compreso tardi
Il processo di ristrutturazione economica portata avanti dal neoliberismo
Ciò che noi non abbiamo visto ho interpretato a partire dalla metà degli anni settanta è stato il cambiamento qualitativo delle domande di libertà e di autonomia che provenivano dalla società
Domande che noi stessi avevamo sollecitate e promosse ma nell'ambito di una visione ancora sostanzialmente organi sciistica e finalistica della dinamica sociale
Quando la crescita della società le spinte le sollecitazioni hanno oltrepassato i confini della nostra cultura politica allora sono emersi in tutto il loro spessore i nostri limiti
I residui di statalismo il conservatorismo del disegno istituzionale la scarsa dimestichezza con la democrazia del conflitto la pesantezza organizzativa del partito
Su questi limiti ha fatto leva il Partito socialista di Craxi presentandosi così all'Italia come la parte moderna della sinistra che si collegava le trasformazioni ora mai avvenute rappresentandole con spirito innovativo e spregiudicatezza
Lo scorrere degli eventi ha mostrato la superficialità di questa rappresentazione non sostenuta né da un forte impianto culturale né da un'adeguata strategia politica
Il bilancio alla fine degli anni ottanta e quello di una sconfitta dell'insieme della sinistra italiana e di un pesante ritorno di centralità di una democrazia cristiana conservatrice e moderata
Ma la sconfitta non ha cancellato forse
Domande aspirazioni di quella sinistra dispersa diffusa che chiede un'alternativa allo stato di cose esistenti
Si tratta di riannodare i fili ridare fiducia e speranza di tornare a parlare con interi pezzi di società quindi pare vi sia per lui un compito fondamentale
Il Partito comunista lo può assolvere affrontando e risolvendo positivamente un'equazione politica di grande impegno e difficoltà
Divenire una forza compiutamente ed integralmente riformista ridando fiato alle ragioni della sinistra nella società e lavorando per portare queste ragioni nel progetto di costruzione di una sinistra di governo il compito è difficile e il suo approdo non è scontato
Io sono convinto che sia realizzabile sviluppando in tutte le sue implicazioni il ragionamento che abbiamo fatto sul sistema politico italiano
Proprio la sconfitta della sinistra aggravato lo scarto tra società e politica che avvertiamo crescere da oltre un decennio il sistema politico in sostanza più in crisi più pervade dissi il complesso della società
Esercitando sempre più dominio potere sempre meno egemonia
Un partito come il nostro che lavora come diceva Occhetto non per un'alternativa di regime ma per un'alternativa all'idea di regime cioè per liberare energie per mettere in circolazione forze vive deve allora impegnarsi su un duplice fronte
Segnare significativamente prese di distanze dal sistema politico in crisi con atti politici evidenti emblematici che testimonino una volontà coerente nel tornare a parlare alla società
E concepire insieme un ardito complesso e ambizioso ridisegno dell'impianto istituzionale e questo è particolarmente vero io penso nel Mezzogiorno
Non mi convince una qualche aria di sufficienza che si avverte nel partito intorno alla nostra svolta anti consociativa nel Mezzogiorno
Si dice che i rischi sono quelli di favorire ulteriori tendenze al ripiegamento all'isolamento all'abbandono della politica
Ma noi dobbiamo sapere che queste tendenze vivono già e pesantemente nel partito comunista né partito meridionale oggi che agiscono proprio come l'altra faccia del piccolo scambio consociativo
Nel processo di progressivo allontanamento dalla Società Reale avvenuto in questi anni
Queste sono state le due direzioni di marcia seguite dal partito nel Mezzogiorno o in ripiegamento settario la testimonianza nervosa e stridula o il piccolo accomodamento
Strappare qualche briciola lasciata cadere da un sistema
Nel quale la competizione tra DC e Partito socialista si faceva più forte o lanciare alte lamentazioni contro il degrado di questo sistema questi sono stati che sono ancora in due modi
In cui il partito del Mezzogiorno ha parlato a se stesso aumentando il proprio grado di stanchezza e di frustrazione
Oggi bisogna invece tornare a parlare d'affari e politica non arretrando di fronte alle difficoltà e neppure ad aggirandosi nelle difficoltà
Per questo la svolta anti consociativa può essere un salutare richiamo per tutto il partito meridionale può far tornare passione impegno può rimettere in circolo rapporti con Bondi vita
Ovviamente che poi bisogno di una politica generale chili di assoluta centralità al Mezzogiorno e bisogna sapere che al momento noi siamo ancora lontani da questo
Proprio la mancanza di un'analisi sulla crisi del sistema politico ed istituzionale ha reso marginale la nostra iniziativa meridionalista
Nelle fasi alte della nostra storia ne abbiamo sempre posto il Mezzogiorno come grande questione politica
è del tutto evidente che nell'ultimo decennio vi è stata in invece una forte torsione economicista del nostro impegno nel Mezzogiorno
Sempre più il problema è diventato quello delle risorse a disposizione
Dei flussi di spessa che peraltro nel Mezzogiorno sono arrivati e anche imponenti è aumentato a dismisura il peso dell'intervento straordinario ormai buono a tutti gli usi
E mentre anche voi facevamo i conti dei soldi in arrivo pensando candidamente a processi di rinascita e di modernizzazione
Non solo la DC li utilizzava per rafforzare il suo sistema di potere ma nel frattempo mutava anche la composizione e la dislocazione dei poteri
Nel Mezzogiorno
Allora deve essere chiaro che ciò che nel Mezzogiorno dobbiamo realizzare non è un aumento di rivendicazioni e di risorse ma una lettura aggiornata e moderna del rapporto tra il Mezzogiorno e lo stato della configurazione del sistema politico
Nel Mezzogiorno
Se è vero che a fondamento del nuovo corso del Partito comunista deve esserci io penso che sia giusto il superamento di una visione arretrata
Del capitalismo italiano e se è vero che in questo quarantennio lo squilibrio tra nord e sud era per noi una delle principali dimostrazioni di questa arretratezza allora e da questo mutamento di ottica che noi dobbiamo riprendere un'analisi ed una strategia nel Mezzogiorno
Vedendo nella sua pienezza l'assoluta funzionalità dello sviluppo del Mezzogiorno all'insieme delle politiche economiche e di bilancio il finanziarie
E riconoscendo nella riforma dello Stato nel Mezzogiorno la leva per determinare un cambiamento significativo
Anche in questo senso
Rompere l'unanimismo meridionale petulante straccione
è una delle condizioni per ridare autonomia pezzi della società meridionale che oggi sono concretamente impediti nelle proprie potenzialità di sviluppo e di crescita da un sistema politico lento farraginoso
Che con le sue bardature ritarda gli stessi processi economici né comprimere vitalità a volte ne impedisce il libero dispiegarsi
Si pensi a ciò che accade in una regione come la Basilicata da sempre dominata dalla Democrazia cristiana e da quella parte della Democrazia Cristiana che oggi con il congresso nazionale torna pienamente in possesso delle redini del partito
I quarant'anni la DC ha promosso un assistenzialismo di massa sprecone e paternalistico e ha per questa via snellito ed occluso le possibilità di crescita della società
Con il risultato duplice da una parte di mantenere inalterato anzi di fare aggravare il divario tra la Basilicata ed il Mezzogiorno come ancora oggi testimoniano tutti gli indicatori
Dall'altra di depotenziare le forze economiche sociali civili che di un serio sano sviluppo Autosprint tratto dovrebbero diventare protagoniste in sostanza realizzando un modello in cui non c'è produzione di ricchezza
Non c'è mercato non c'è imprenditoria ma consumo delle risorse incamerate filtrate dal sistema politico che ne detiene le chiavi di accesso
Nuovo corso del PCI significa in Basilicata e nel Mezzogiorno inverare il ragionamento fatto ad Avellino Stato regolatore non gestore diverso rapporto tra pubblico e privato autonomia della società civile
Scambio
Fine dell'unanimismo e del piccolo scambio consociativo cioè nuovo insediamento sociale politico e culturale del Pci infine una riflessione sul partito il lavoro di Rifondazione da compiere di lunga lena e tocca tutti gli aspetti della nostra iniziativa
E se è vero che bisogna permettere la metabolizzazione delle innovazioni e che per questo è necessario del tempo è però anche vero che non abbiamo tempo da perdere di fronte ad una società esigenze esigente ed a scadenze pressanti
Quindi è indispensabile che il partito riconquista di una capacità di selezione di diffusione del messaggio politico
In forme e modi diversi mettendo mano ai loro nuovi corsi sia Craxi che De Mita annunciavano nell'ambito di disegni complessivi
Di riforma delle istituzioni proposti di autoriforma dello strumento partito
De Mita ha miseramente fallito riconsegnando intatto il partito all'eterno doroteismo democristiano Craxi ha verificato il rapidamente ha preso atto dell'inconciliabilità del suo disegno politico con l'effettiva apertura del Psi verso la società
E o con l'allargamento della dialettica viva nel partito
Il il l'Italia democratica civile laiche di sinistra che vogliamo rappresentare giudica avrebbe male un partito che proponendosi la riforma del sistema non lavorasse anzitutto per una radicale riforma di se stesso per queste ho finito davvero apertura alla società
Regole democratiche capacità di decisione di controllo non sono pezzi o concessioni ma necessita politiche come una necessità altrettanto evidente e che questo impegnativo progetto sia portato avanti da un nuovo gruppo dirigente
Messo alla prova senza indugi con serenità e convinzione
Compagni una
Informazione
è una richiesta i capi delegazione delle federazioni
Che ancora non hanno consegnato le dipende che sono invitati a farlo entro le ore dieci e trenta di oggi
E di depositare quinti appunto le deleghe presso la segreteria della commissione verifica dei poteri alla stanza numero quattrocentoquattordici
Il pittore raccogliere in maniera urgente
La parola
Ora allora compagno Rocco Gaetani dedicato oggi propone si prepari compagno fammi Nocchetti
Sì sì
Nell'ultimo decennio si è verificato nel nostro Paese uno sviluppo ed una trasformazione che ha investito un po'tutti gli aspetti della società italiana
Dagli apparati produttivi agli assetti urbanistici dai tradizionali rapporti traccette quasi sorge dalla mentalità di modelli di vita e dei bisogni dei cittadini
E partendo da questo scenario che credo oggi il partito e chiamato a misurarsi ad adeguarsi sia nell'azione politica che nella sua macchina organizzativa
Abbiamo bisogno compagni di un ritornare alla politica
Che poi significherà il non dover discutere più sempre solo di noi stessi quanto piuttosto della società
Dei problemi dei bisogni in sostanza discutere sulle cose da fare
Questo congresso infatti dovrà assegnare in modo chiaro i contenuti di parole chiave quale nuovo corso riformismo forte nuovo partito comunista
Adeguare il riferire il nostro progetto politico significa anche e soprattutto per riformare il processo politico che si è via via affermato in questi quarant'anni di Repubblica
Riforma istituzionale riforme dalla politica sono questi punti irrinunciabile
Del resto affermare uno sviluppo nuovo e vero anche alla base la riforma delle istituzioni e dei partiti
Una riforma vera fatta di nuove becchi idealità e valori che nell'azienda i partiti democratici riformati e rinnova
La riforma della politica e dei partiti sono oramai necessaria vengono richiesti a viva voce una grande parte del popolo italiano
Infatti se vogliamo tener conto della realtà sono sempre di più i pezzi di società che non vedo mai partiti con i referenti politici
C'è possibilità di cambiare o anzi tutte la negatività devono servirci da stimolo al fine di operare quei cambiamenti reali e democratici di questa società
Riformare questo sistema partendo dalla centralità dei lavoratori creando ponessi diceva il compagno Occhetto e così discussione nella Conferenza nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori il fulcro del fronte riformatore
Anche questo congresso deve rappresentare quell'occasione per riaprire un grande dibattito politico e culturale sul ruolo politico e sociale del mondo del lavoro oggi purtroppo bisogna constatare la marginalità e la subalternità rispetto ai processi politici economici e sociali della Società italiana delle classi lavoratrici
Creare nuovi strumenti per scardinare il progetto neoliberista sin qui avanzate
Partendo anche qui dalla riaffermazione di tradizionali e nuovi valori quale il lavoro la solidarietà la pace e l'ambiente tutto il mondo del lavoro dipendente deve assurgere al ruolo di referente politico
E in questa chiave allora che bisogna rispondere all'esigenza di creare un nuovo blocco sociale
Partendo dal nucleo storico dalla classe operaia una classe operaia nuova capace di riappropriarsi del suo essere classe dirigente generale
Sapendo che ciò sarà possibile se useremo umiltà lavoro quotidiano ed abbandonando vecchi e nuovi senza rischi reindustrializzazione l'armonizzazione del territorio prendendo compatibile industria ambiente possono essere questi temi per riappropriarsi della nostra capacità progettuale
Compatibilità fra industria e l'ambiente questo compagnie possibile a Crotone e ciò è stato realizzato quando nell'Alto Adriatico si manifestò in tutta la sua gravità il fenomeno dell'autorizzazione operando una scelta di campo evitando di contrapporre nostri lavoratori alla giusta causa di quella parte del Paese
E ci battemmo per una riconversione parziale dello stabilimento in sostituzione delle produzioni risposte oggi o impianti sono quasi produzione certo il problema dei mezzi finanziari ecco perché credo sia giusto la creazione di un Fondo nazionale per la riconversione ambientale dell'industria
Riappropriarci della nostra capacità progettuale la centralità del mondo del lavoro un nuovo blocco sociale ecco compagnia in questo contesto che può nascere una nuova unità tra il mondo del lavoro e il mondo del sapere
Abbia celati are allora una nuova fase per affermare l'alternativa
Puntare diritti all'alternativa abbandonando la politica della consociazione le forme consociative si sono rivelate fallimentari essi hanno rappresentato per noi una sorta di gabbia dove tenerci rinchiusi
Abbia remano base per l'alternativa significa avviare anche un'azione politica di forti e radicale riforme sociali ed economiche
Occupazione fisco sanità ambiente riconsiderare la questione meridionale e quei punti qualificanti che interessano milioni di cittadini e che debbono rappresentare la nostra piattaforma politica da qui rilanciare la sfida a sinistra auto che unita nel mille novecentonovantadue
Del resto io sono convinto o è tutta la sinistra europea per non dire mondiale a contrapporre un suo progetto politico oppure difficile sarà per l'intera sinistra il domani che ti aspetto
Il mercato unico europeo di processi di mondializzazione dei mercati sono questi fatti a cui tutti siamo chiamati a Fontana
Se da un lato compagna abbiamo di fronte le grande questione europea e mondiale dall'altra qui in questa stessa Italia mutate trasformata esiste una grande questione che pone tutti insieme le contraddizioni di questa società moderna il Mezzogiorno riconosciuta la qualità della nostra analisi e condividendo promesse è stata posta dal compagno che vorrei affrontare seppure brevemente due altre questioni
La Calabria via presenti non è un luogo comune affermare che nella grande questione meridionale esiste un'emergenza Calabria
I dati sua inoccupazione giovanile sua adesso occupazioni in generale la crescente diffusione della droga il problema della mafia sono questi fattori frenanti per ridisegnare un nostro progetto di sviluppo non v'è dubbio compagni che siamo arrivati ormai a un punto di rottura in gara oggi siamo in grado di rilanciare una forte iniziativa politica e di democratizzazione della regione oppure resteremo schiacciati da quelle forze retriever mafiosi e di malaffare
Essi hanno tutto l'interesse ad avere dinanzi al ruolo un popolo sfiduciato nei confronti delle istituzioni e disgregato nel suo insieme
Rilanciare una nuova idea di sviluppo ed una nuova civiltà politica anche alla fase in Calabria l'abbattimento dei poteri criminali per l'affermazione del potere democratici
La lotta alla mafia le degenerazioni genera rappresentano infatti una precondizione per rilanciare un nuovo modello di sviluppo produttivo nei nostri territori
La giunta di sinistra e il nostro partito calabrese convinto di ciò hanno intrapreso questa linea ed è per questo che la giunta di sinistra ma difese valorizzata anche con uno sforzo nazionale
In quanto punto di riferimento gergo in questa battaglia per migliaia di cittadini calabresi
Purtroppo non possiamo dire che tutti i partiti democratici sono impegnate alla stessa maniera nella lotta alla mafia se è vero come è vero che alcuni partiti principalmente la DC Cambiano le proprie liste uomini come Ciccio Mazzetta
Se da un lato quindi la lotta alla mafia rappresenti una precondizione allo sviluppo dall'altra bisogna ripensare subito a come intervenire per l'affermazione spesso dello sviluppo e del progresso
Oggi i compagni non credo sia solo un problema di quantità ma anche e soprattutto di qualità dell'intervento mezzi finanziari nuovo sapere tecnologia questo intreccio giusto e necessario per dare speranza di cambiamento alle popolazioni calabresi
Appare sempre più chiaro come per la Calabria siano a confronto due idee per lo sviluppo la scelta di localizzare proprio a Crotone unico polo produttivo della Regione la base per i settantanove caccia bombardieri NATO staccati dalla Spagna la dice lunga su come il governo continua a guardare a questa parte del Mezzogiorno
Proprio in vista del novantadue si vuole fare del sud la frontiera armata della NATO in un Mediterraneo sempre più militarizzata denuclearizzato
Che cos'è se non questo il disegno di militarizzare intere aree del territorio meridionale
Noi crediamo che la Calabria il Mezzogiorno debbono guardare all'Europa come polo di scampi sviluppo operazione il nuovo rapporto tra nord e sud e tra i Paesi mediterranei per questo chiediamo a questo congresso un forte pronunciamento uno secco agli F sedici in Calabria e in Italia
Per dare forza alla nostra battaglia alla alle migliaia di persone che in questi mesi sono scesi in piazza
Per rispettare il pronunciamento dalla Regione Calabria regione denuclearizzata e le forme di opposizione la ferma opposizione di tutti gli enti locali interessati per dare più forza ad un'iniziativa parlamentare che deve rilanciare la possibilità e la concretezza di una trattativa internazionale per non guardare avviene in modo passivo ma facendo assolda al nostro paese un ruolo attivo e l'autonomia in grado di dialogare e di rispondere alle proposte di disarmo di Gorbaciov
E alla spesso disponibilità ungherese a smantellare gli aerei se poi qualora non arrivassero gli F sedici in Italia
Deve essere un impegno di tutti un terreno concreto il più concreto oggi in Italia per rilanciare una grande iniziativa ed un grande movimento per la pace divisa per noi a Crotone in Calabria e la sfida per affermare una nuova idea con lo sviluppo senza alcun ricatto economico e militare per impostare un nuovo rapporto tra la Calabria e uno stato per poter guardare al futuro con la fiducia e la speranza di una nuova civiltà e di un nuovo orizzonte di pace e solidarietà
Una comunica
Una comunicazione organizzativa
Per le prenotazioni al ristorante che è riservato ai compagni delegati i capi delegazione sono pregati di rivolgersi all'Ufficio economato entro le ore dieci e trenta cioè immediatamente
La parola ora accompagnò Vannino Chicchi delegato di Pistoia si prepari la compagna Paola candelotti
Non siamo più sulla difensiva
è in atto una ripresa del nostro partito
Non può essere dato per scontato che questo significhi già sensibile recupero elettorale
Anzi per questo obiettivo bisogna lavorare con un impegno intenso il riferimento intanto alla scadenza delle elezioni europee del prossimo giugno
Abbiamo io credo le carte in regola per un risultato positivo
Non siamo giunti oggi all'impegno per la costruzione dell'unità dell'Europa Giorgio Amendola Enrico Berlinguer Altiero Spinelli hanno recato un contributo che è andato ben oltre i nostri confini di partito e siamo portatori di idee diverse rispetto al governo sull'integrazione in Europa dell'Italia nel suo insieme e non di un suo pezzo è fuori discussione comunque che il Partito comunista dal fisco alla riforma del servizio militare di leva da diritti dei lavoratori nell'impresa alla droga all'impegno contro la criminalità organizzata ha un'iniziativa in Italia e in Europa per nuovi rapporti a sinistra è tornato ad essere protagonista a sviluppare iniziative efficaci proposte che hanno dato concretezza a scelte di fondo contenute nei documenti congressuali
Segni positivi di questa ripresa sono il venir meno di un clima interno che hanno lungo era stato caratterizzato da un'autocritica tanto continua quanto sterili
Il superamento di riferimenti A. Di Fini storici che sarebbero stati vedersi soprattutto il riemergere di una capacità di attrazione anche nei confronti di quelle giovani generazioni che hanno rappresentato e rappresentano la più seria manifestazione di una difficoltà nei nostri rapporti con l'insieme della società anche in Toscana ad esempio si è avuto un risultato positivo nelle lezioni universitarie sia a Firenze che a Siena che a Pisa il merito è stato soprattutto dei giovani comunisti a risultato positivo della sinistra è corrisposta poi una reazione stizzita dei seguaci dell'onorevole Formigoni che hanno portato un attacco rozzo
Pretestuoso ad esempio al compagno Luigi Berlinguer rettore di Siena a Luino voglio rinnovare qui una stima è una solidarietà che non è solo nostra si vede
Si vede che tra le virtù ammesse da Comunione e Liberazione non c'è quella di sapere perdere in Toscana ancora e si tratta
Di un dato nuovo quindi io credo politico per la prima volta dopo quasi un decennio i nuovi iscritti ragazze e giovani soprattutto sono tre mila novecento oltre quattrocento in più dello scorso anno allora un messaggio forte può emergere io credo da questo nostro congresso danni di sconfitte di difficoltà da una crisi che ha riguardato non solo noi ma spesso la sinistra nel mondo i comunisti italiani stanno uscendo attraverso un rafforzamento della loro autonomia ideare politica programmatica
Era questo il banco di prova essenziale per ricostruire un ruolo di moderna forza riformatrice
Lo abbiamo affrontato in termini di rinnovamento profondo di discontinuità come ormai si usa dire rispetto ai test forza di una cultura politica non solo nostra ma della sinistra
E dalla sinistra nei suoi diversi orientamenti ed esperienze alle sue prospettive
Ha un impegno per fargli assumere un ruolo di governo in questa parte del mondo abbiamo pensato ponendo appuntamento del nuovo corso del partito comunista italiano della coerenza dei suoi programmi la costruzione dell'unità dell'Europa la democrazia come unica via del socialismo la non violenza all'ecologia il valore della differenza di sesso
Ed è importante secondo me che su queste scelte si sia registrata non soltanto un'ampia unità ma che alla loro elaborazione abbiano contribuito forze intellettuali tornate a un più diretto impegno con la politica
Questo impegno di forte rinnovamento ha determinato inoltre ovunque una diversa dislocazione del confronto interno oltre schemi di divisione del passato e ancor più oltre venti etichette appiccicate cita altri poco attendibili prima assurde e inesistenti oggi
L'impegno a misurarsi con i problemi concreti con il rinnovamento dell'idealità del socialismo
La relazione del compagno Occhetto ieri contribuiscono a rafforzare una unità politica che dobbiamo sentire come una forza del partito comunque un tributo grande per la ripresa continua della sua iniziativa nella società
Il diciottesimo congresso compie secondo me per la prima volta in modo compiuto e persuasivo prendono cioè tutte le conseguenze la scelta dell'alternativa
Ne fa l'asse caratterizzante del ruolo del Partito Comunista Italiano la colloca nella crisi determinata sì del sistema politico la vede come modo di funzionare fisiologico di una democrazia compiuta in questa parte del mondo
Porre allora la scelta dell'alternativa il riferimento a precisi contenuti programmatici e non ha pregiudiziali ideologiche di schieramento non significa pensare ancora a governi con la Democrazia Cristiana
Significa non sottovalutare l'importanza dei programmi per dare un fondamento reale all'affermarsi di rapporti nuovi a sinistra con il Partito Socialista ma non solo con il Partito Socialista
La sinistra oggi è più ampie pluralista vi sono le forze laiche avanzate di orientamento liberaldemocratico
Bisogna palestre protagonisti con noi sollecitare a costruire percorsi e progetti comuni personalità e organizzazioni dell'aria cristiana i movimenti della pace delle donne ecologisti
Significa non sottovalutare la necessità di un profondo rinnovamento a sinistra non solo nostro ma necessario anche al Partito socialista
Capire che il confronto sui programmi le divergenze ancora presenti non possono essere diplomati Zarate se vogliamo far nascere un'intesa vera significa infine non attenuare ma dare slancio combattività alla nostra opposizione al governo di pentapartito
Non possiamo non incalzare il partito socialista che ancora non trae nel suo insieme un bilancio di un quarto di secolo di collaborazione con la Democrazia Cristiana
Che ancora non compie davvero la scelta dell'alternativa che si racchiude rapporti di collaborazione competizione con la Democrazia Cristiana che conducono attenzione a sinistra e pensano ormai negativamente sul paese prendiamo i problemi più urgenti che abbiamo di fronte la riforma del fisco in rientro dal deficit pubblico la riforma delle istituzioni della pubblica amministrazione
Davvero si può ritenere che la Democrazia cristiana la principale beneficiaria e principale responsabile di questa situazione di un assistenzialismo inefficiente diffuso possa o voglia modifiche radicali riforme profonde che sia in condizione di realizzare una riforma dello stato sociale che persegua l'efficienza dei servizi
Individui forme di gestione non statalisti che operi una distinzione tra politica e amministrazione
Tutto ciò colpirebbe in parte il suo rapporto con ampi strati del suo stesso elettorato per farlo occorrerebbe un senso alto dello stato dell'interesse generale ma il congresso della Democrazia Cristiana oltretutto è stato vinto da quella corrente del Golfo che non si caratterizza proprio per il senso per rigore verso lo Stato io non riesco a dimenticare sarò testardo le discende Gava Cirillo il congresso della Democrazia Cristiana è un fatto politico non sottovalutabile nei suoi riflessi negativi si è operata una sorta di saldatura
Tra componenti moderate e conservatrici ed espressioni dell'integralismo del mondo cattolico ispirate da Comunione e liberazione attraverso un ruolo di mediazione operata da Andreotti
Ne consegue la riproposizione di una visione immobile del sistema politico di una centralità democristiana la sinistra della democrazia cristiana esce duramente sconfitta da questo congresso
Per gli errori di De Mita in primo luogo ma anche per le caratteristiche non modificate del partito della Democrazia Cristiana
Per le sue stesse collocazioni né di schieramenti europei che hanno e verranno ad assumere sempre più un'influenza tutto questo toglie spazio rende arduo il rinnovamento dell'esperienza cattolico democratica lo stanno avvertendo aree non marginali del cattolicesimo italiano lo si vede bene in realtà come la Toscana dove si attendono nei comportamenti politici concreti le differenze interni alla democrazia cristiana e dove soprattutto all'assenza di una proposta programmatica di respiro generale si accompagna un tentativo di ridurre la politica al basso profilo della ricerca di convergenze municipali iscritte la sinistra democristiana e dunque davvero di fronte a un nodo molto stretto
E in questa partita in gioco il tipo di forza che sarà la democrazia cristiana nei prossimi anni
E dunque la stessa natura del confronto e dell'antagonismo programmatico che si svilupperà con questo partito dal momento come ieri bene ha sottolineato il compagno Pietro che l'alternativa può
Anche tra due diverse impostazioni riformiste e intanto nelle divisioni del governo De Mita nell'assenza di ogni proposito riformatore i problemi si aggravano e le conseguenze sono pagate da settori più deboli della società dalle quote il lavoro produttivo dipendente o autonomo da quanti soprattutto giovani ragazze non hanno un lavoro no il governo di pentapartito non è davvero mosso da impulsi di tipo riformatore basterebbe fare un solo esempio per chiudere questo discorso l'attacco il comportamento del ministro Donat Cattin i suoi attacchi alla legge centonovantaquattro per colpire l'autodeterminazione della donna le sue iniziative
Insieme ridicole vergognosa a me paiono per un ministro della Repubblica come l'ha letta alle famiglie italiane sulla X io credo dovrebbe essere da tutti rispedita al mittente
è indispensabile allora aprire una fase nuova sinistra negli stessi rapporti con i socialisti per farlo non è sufficiente riferimento al passato il Partito comunista più di ogni altro per il ruolo che abbiamo che la sinistra deve continuare a impegnarsi per un obiettivo di ricomposizione unitaria
E stato pretestuoso il rifiuto del Partito Socialista di far svolgere l'incontro di Brussel non giova alla sinistra né in Italia né in Europa ha ragione Occhetto la scelta del Partito socialista non risponda nostre chiusure teme le nostre aperture mostra il volto di una politica chiusa solo nell'orizzonte dell'interesse di un partito ne è un'ulteriore conferma del resto a me pare la valutazione dei dirigenti del Partito socialista sulla relazione di Occhetto una valutazione che colpisce per l'assenza di obiettività per una chiusura non pare così hanno voi o almeno a me che hanno apprezzato molto questa relazione ma per una chiusura che la isola anche rispetto alle considerazioni svolte dagli altri partiti
Agli stessi massimi dirigenti socialisti della CGIL e della UIL siamo in presenza allora di una politica che non sembra volersi far carico dei compiti complessivi della sinistra in Italia e in Europa della necessità di fare assumere un ruolo di governo io non credo che noi dobbiamo abbandonata idea la prospettiva grande di una casa comune dobbiamo chiarirla questo sì la casa comune infatti dobbiamo costruita tutti insieme le forze che sono disponibili senza sprecare occasioni
E fin da ora compiendo atti e scelte politiche coerenti non esiste già non è un maniero magari nobile edificato alla fine dell'Ottocento come talora sembra pensare Martelli e non può trasformarsi neppure in una sorta di tela di Penelope
Deve essere pensata e realizzata sul finire di questo nostro secolo con programmi reali all'altezza delle sfide con di questo nostro tempo io sono convinto e dalle realtà locali e regionali sia possibile recare oggi un contributo alla costruzione di questa fase nuova sinistra
Indicando un quadro di rapporti politici e di governo preferenziali concerto un'unica formula e su questa base elevando il confronto e le intese programmatiche rilanciando l'iniziativa di Regioni e autonomie locali impegnandosi ad estendere la collaborazione a un'area ancora più ampia di sinistra questo impegno può consentirci è questa la sfida in positivo che vogliamo lanciare in Toscana in primo luogo al Partito socialista
Di andare alle elezioni del mille novecentonovanta chiedendo comunque ai cittadini un consenso su precise proposte programmatiche di alleanze politiche di uomini per gestirle
Dal momento che le rendite di posizione sono negative non solo per la prospettiva dell'alternativa ma per la stessa vita democratica di fronte a tutti questi compiti compagne e compagni ho concluso di fronte a questo impegno
Noi abbiamo bisogno di un partito che sia davvero aperti aperto al suo interno capace di sollecitare tutti gli apporti contributi le intelligenze senza pregiudiziali e soprattutto aperto verso la società
Un partito che superi il centralismo democratico che è ormai alle nostre spalle
Ma no per sostituirlo con la pratica delle correnti organizzate delle maggioranze costa precostituite
Dobbiamo avere l'ambizione anche nella vita del partito di costruire qualcosa di nuovo di rinnovare davvero la vita politica anche nel nostro Paese
Un partito abbiamo bisogno di un partito che sia capace di allargare gli orizzonti della politica
Di costruire frontiere nuove per le forze di sinistra un partito che sappia dare concretezza esprimere in proposte in lotte in programmi ed azioni di governo
La speranza la voglia di cambiamento che c'è che è diffusa che è talora dispensa macché esiste e farla divenire vincente in Italia e in Europa
Giunto al congresso il messaggio della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia nei quali presidente Giorgio Bouchard presidente della Federazione
Sottolinea che il nostro dibattito sui temi dei rapporti tra chiese è stato è un notevole contributo alla costruzione una democrazia pluralista al rispetto dei diritti delle minoranze
All'affermazione della laicità dello Stato
Il messaggio sì auspica che il dibattito appunto nostro possa contribuire ad una effettiva e definitiva soluzione di un problema delicato e qualificante per ogni società moderna ringraziamo Giorgio Bouchard
Ieri il messaggio è per le considerazioni in esso contenuta
La parola ora alla compagna Paola candele Nori delegata di Teramo si prepari il compagno Pietro Folena
Grazie
Allora compagne e compagni vi porto il saluto del consiglio di fabbrica del Maglificio Gran Sasso
Sarà una compagna Bruzzese vengo dal teramano da Sant'Egidio alla vibrata
Nota come Valle dell'Eden o del miracolo economico come è stata definita in passato bio durante il boom delle piccole imprese spuntate come funghi sull'onda delle commesse delle grandi firme Valentino Krizia Trussardi e via dicendo
Sanno lavoratrice del settore abbigliamento attualmente in cassa integrazione per molte aziende abruzzesi la cassa integrazione è un'occasione di autofinanziamento indiretto per realizzare processi di ristrutturazione
Che pagano soprattutto le lavoratrici e mentre fanno questo sviluppano un processo di decentramento tra Port serva lavora passa on porto qui dunque la voce di chi vive sulla propria pelle lo sviluppo economico della provincia di Teramo come del resto fanno migliaia di lavoratrici abruzzesi
Porto qui la voce di chi sulla propria pelle vive i problemi
Le limitazioni e disorganizzazione e spesso i soprusi di chi vive sulla propria pelle infine la difficoltà di vivere e lavorare da donna in strutture industriali artigianali e sociali che non fanno niente per facilitarci le cose
Anche non volendo dilungarmi devo col parlare di delle condizioni delle lavoratrici e laboratori a Fazzone
Così difficile a dar corpo a un intero libro bianco che la nostra Commissione femminile sta preparando su questo argomento e che verrà presentato il prossimo otto aprile in un'iniziativa regionale in Abruzzo
Lo abbiamo fatto sullo slancio della carta delle donne e ci ha permesso di stabilire contatti con altre lavoratrici prima a noi sconosciute
Quasi sempre questi piccoli laboratori sono sistemati in locali piccoli dove l'ambiente di lavoro incredibili stretti troppo Buy
Oppure troppo e male illuminati troppo premio troppo caldi con rumori insopportabili polvere dappertutto e divieti di tutti i generi compreso quello di andare al bagno di veramente e minacce continue di licenziamento ricatti ogni giorno sui ritmi sulle produzioni sugli orari sui tempi ed anche sulle buste paghe gonfiate per il fisco e dimezzate per le operaie perché non solo in Puglia come ha scritto il compagno basso Dini solidità
Un'operaia prende in un mese meno di quanto costi la camicetta che produce chi lavora nei laboratori e nelle piccole ditte famigliare sa benissimo queste cose ma tira avanti perché alternative valide non ce ne sono e per un'operaia che molla così Di Bella ci sono tre disoccupate a prenderne il posto
In qualche caso gli stessi datori di lavoro sono ricattati a loro volta delle grandi aziende che danno le commesse di lavoro e che minacciano a loro volta di mandarle nei Paesi del Terzo Mondo per il minor costo
Quindi queste piccole aziende non hanno nessuna garanzia di continuità una situazione pesante che fino ad oggi non ha trovato soluzione e che invece dovrebbe trovarne una
Prima che il famoso miracolo di Prati hanno del Medina si sgonfi rumorosamente e segni di cedimento già si vedono in molti posti noi crediamo che più dei finanziamenti da trattato peggio non a caso sarebbero importanti iniziativi che permettessero ai piccoli imprenditori di riunirsi efficacemente con aiuti tecnici e di servizi tali d'evitare lo scatenarsi di una guerra tra poveri come quella che oggi c'è per assicurarsi le commesse con ribassi sempre più forti che mettono i datori di lavoro in condizioni di dovere a loro volta pagare meno le operaie o di chiudere il laboratorio
Stiamo lavorando attorno a piattaforme che vedono attivi il partito il sindacato l'accende agli enti locali la ULSS proposte che diano valore al lavoro delle donne dato che esse costituiscono la stragrande maggioranza della mano d'opera e che vedono al primo punto il miglioramento delle condizioni del lavoratrici e non solo dal lato economico ma anche da quello della salute e dell'orario di lavoro abbiamo visto infatti nella costruzione del nostro libro bianco quanti e quali siano i problemi di ordine psicofisico che avviluppa affligge non lavoratrici dei laboratori
I diritti dei lavoratori quindi non vengono violati solo alla FIAT ma in tutte le aziende piccole o grandi che siano e voglio sottolineare che le donne sono quelle che pagano di più perché alle quaranta ore settimanali in fabbrica si aggiungono per lo meno altrettante di lavoro casalingo
Allora è necessario uno stato sociale che garantisca servizi qualificati efficienti con orari flessibili per la distribuzione del lavoro domestico ed è fondamentale e andare alla riduzione dell'orario di lavoro a trenta ore settimanali così come lanciamo nella Conferenza nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori comunisti il sindacato ha fatto la sua proposta di ridurla Ario a trentacinque ore settimanali ma si contraddice quando nel nuovo contratto del tessile abbigliamento prevede la flessibilità che non significa riduzione ma si concretizza in uno straordinario obbligatorio così per lunghi periodi dell'anno invece di quaranta ore lavoriamo quarantotto ore settimanali
è vero che le ore lavorate in più possiamo recuperarli commettere ma a quale prezzo
Lavorare quarantotto ore settimanali per alcuni mesi consecutivi in ragione delle commesse per poi recuperare con un mese di riposo non è umano sconvolge i nostri ritmi fisiologici e di vita
Di fatto così la produttività calpesta i nostri più elementari diritti di lavoratrici
Mi chiedo la flessibilità in questo tre ore decisiva lo stavo ma non ci passano essere altre forme a tre strategie sindacali sulla contrattazione ed
Flessibilità
Sbaglia ora soffermarmi sulle riforme delle pensioni la proposta che viene da altre forze politiche di allungare l'età pensionabile a sessant'anni non tiene conto della vita delle donne noi lavoratrici ci batteremo perché l'età pensionabile delle donne rimane pago ispettiva cinquantacinque anni lavoriamo per una vita il doppio degli uomini e se contiamo che la stragrande maggioranza di noi a quattordici anni è già in fabbrica non possiamo né in chiederci quali vita vive un'operaia il nostro partito sta tornando in maniera chiara visibile netta dentro le battaglie per il lavoro
Vogliamo che non si fermi alla FIAT lo vogliamo affianco né lavoratrici e dei lavoratori della piccola e media impresa per combattere ambienti di lavoro nocivi a stressanti
Perché diritti e dignità dei lavoratori abbia piena cittadinanza dentro le fabbriche
A questo proposito è per concludere vorrei sottolineare qui l'importanza dell'impegno reggente forte di tutto il partito per l'approvazione della nostra proposta di legge sui diritti dei lavoratori e lavoratrici nella piccola e media impresa e questo che vi chiedo a nome di migliaia di lavoratrici abruzzesi e in questi giorni stiamo conoscendo con la raccolta di cartoline organizzata dalle donne comuniste e che porteremo alla compagna Nilde Iotti e al Parlamento
Giunta una lettera del presidente dell'Unione come delle comunità israelitica italiane Tullia Zevi lettera nella quale si esprime rammarico per non poter essere presente in quanto dal diciassette al ventiquattro marzo dice
Tullia Zevi mi troverò immissione all'estero ed esprime quindi il presidente dell'Unione delle comunità israelitica italiane
Il l'augurio più vivo di buon lavoro per il nostro compresso ringraziamo urgenti
Cioè un altro messaggio del coordinamento nazionale di immigrati del sud del mondo in Italia organizzazione aderente all'Arci messaggio nel quale si augura pieno successo ai lavori del congresso del nostro partito
Il quale si dice in varie occasioni si è schierato a favore dei più deboli tra i quali noi immigrati che assistiamo oggi ad una inquietante crescita di partiti e gruppi razzisti e xenofobi nell'Europa comunitaria
Infine il comma il messaggio dice
Che gli aderenti al Coordinamento nazionale degli immigrati sono convinti che anche al termine di questo congresso il Partito Comunista Italiano sarà dalla loro parte ed esitarono perciò ringraziare tutte le forze democratiche tra cui appunto il nostro partito e del popolo italiano per la solidarietà che agli immigrati viene esprimendo ringraziamo
Il presidente a Partanna l'associazione il coordinamento nazionale degli immigrati dal Sud del mondo
La parola ora al compagno Pietro Folena delegato di Terni
Si prepari
Il compagno Armando Cossutta
Di bocconi amari
Quanti ne abbiamo dovuti ingoiare in questi anni
Parlo Dinoi di tutti noi sì
E di quel vasto anche se talvolta sbandato popolo comunista
Di chi non saprei come dirlo altrimenti ha tirato la carretta nelle sezioni con la costruzione delle feste con il lavoro quotidiano
Delle compagne della loro nuova forza umana e politica
Di chi ha cercato nel Consiglio di circoscrizione senza poteri o nel comune di contrastare il ferreo dominio del pentapartito
Di chi si è speso per spingere gli altri partiti a rinnovarsi e a rifondarsi
Di chi si è ostinato a promuovere lotte per la pace e per l'ambiente fra le ragazze fra i giovani
E di chi ha consapevolmente promosso il rinnovamento generazionale e le condizioni di un corso nuovo
Di chi ha fatto tutto questo soprattutto di fronte e malgrado un sistema di potere tentacolare avvolgente
Che nel Mezzogiorno ti costringe volente spesso nolente alla logica dei favori
Di fronte malgrado l'intimidazione militare della mafia e quella agghiacciante perché scuote fino all'intimo dell'eroina
Bocconi amari mi riferisco non solo ai nostri risultati elettorali di un decennio
Ma soprattutto al fatto che la realtà delle cose ha messo in discussione una cultura politica
Una decodificazione del mondo parole semplici come socialismo comunismo e ci ha insegnato a usare parole nuove anche sconosciute come ecosistema o differenza di sesso o interdipendenza
E ancora parlo della scesa in campo di quel nuovo individualismo capitalistico di cui ha parlato Occhetto e di una rivoluzione degli stili di vita caricato un tempo di potenzialità positive e di rischi
Ecco l'utilità della politica di massa la sua evidenza sono entrate nella coscienza di milioni di persone in discussione
La fatica del nostro militante paragonata all'immenso potere altrui una telefonata di un potente al direttore di testata quanto cambia le idee di migliaia di persone ecco questa differenza è sembrata
Terribile quella fatica è sembrata entrare introduce in corto circuito e autorizzare una domanda serve ecco il mio lavoro quella buon lavoro col nostro lavoro
E ancora è sembrato che una solidarietà operaia non riconoscersi un condividere che ha fatto tutta la nostra storia sindacale braccianti il cooperativistica associativa si pose in fosse dispersa nel corso di questi anni nel trionfo della modernità
Occhetto ieri c'è indicata invece una strada di ripresa una strada di cui qualcosa abbiamo già percorso in questi mesi
E qui al Pala Euro come dei congressi preparatori c'è una ragione politica e c'è una volontà di ripresa qualcosa di ben di più che non un'intenzione soggettiva
La nostra politica e non solo la nostra vorrei dire potrà essere di massa se sarà una politica per la gente e della gente la stagione politica attuale
Che dà segni di logoramento ma che certamente non è conclusa ha invece operato rispetto agli anni settanta un gigantesco rovesciamento
Finché l'opposizione di sinistra non guidi sviluppavamo fino estreme conseguenze la nostra strategia democratica le forze di governo sceglievano la strada giacobina
Favorendo nuovi poteri extra o sopra istituzionali l'individuo la donna l'uomo sono stati più soli più consumatori più merce
E nuove leadership nuove élite nuovi ceti dirigenti si sono insediati riducendo questo mi pare il punto le forme del controllo su di loro da parte del popolo degli individui
Le forme della politica sono diventate il fine l'occupazione dei posti di potere in sé l'obiettivo e i programmi per quella classe politica di governo e cioè la gente in carne ed ossa un puro pretesto
La risposta alternativa del diciottesimo congresso mi pare così sintetizzabile dare sovranità al cittadino alla donna e all'uomo
Ed è una risposta nel Mezzogiorno e in Sicilia io credo di grande discontinuità
La democrazia dei diritti la democrazia dei soggetti la democrazia delle persone antagonista la gestione consociativa e spartitoria
Promotrice di creatività di associazionismo di volontariato di impresa
Capace di incidere sul terreno dell'economia e della società affermando una qualità sociale ambientale lo sviluppo un po'centrato e su quello dello Stato cominciando voi corrompere quei gangli istituzionali nei quali le segreterie di partito e molto peggio gli imbrogli di correnti e le clientele
Dominano che schiacciano i bisogni degli utenti o quelli dei malati delle unità sanitarie locali o quelli degli iscritti al Collocamento
E questa è una linea che parla al popolo nel Mezzogiorno che mette a nudo il patto garantito dalla democrazia cristiana ma per molti versi anche dal Partito socialista
Che c'è stato in questi anni fra la grande impresa il capitale finanziario del nord con la sua mano libera contro il lavoro
E la classe politica di governo di gran parte del Sud con la sua mano libera nella gestione dei flussi finanziari
E allora compagne e compagni riscopriamo con Gramsci con Emilio Sereni con Salvemini quanto i traditori del Mezzogiorno siano anche e soprattutto quella vecchia classe politica di governo e così in questo modo
Comprendiamo anche
Quanto un nostro unanimismo meridionalis dico abbia in questi anni contribuito a creare confusione e appiattire un orizzonte e una speranza
E allora diciamo anche all'impresa alla cooperazione all'associazionismo economico
Quanto lì in quel punto nella questione morale e nell'ingresso in attività legali di mafia e di poteri criminali vada cercato il guasto
E quanto occorre un movimento di liberazione nell'economia e nella società
Una specie di codice di comportamento per isolare le attività economiche di tipo mafioso e per combattere ogni corruzione in modo intransigente di politici e di amministratori
La gente insomma ci deve vedere chiaro deve poter distinguere e scegliere
L'autonomia del sistema politico negli anni passati ha invece oscurato confuso reso difficile o spettacolare e mercificata ogni scelta e la gente deve poter fare questo non sulle filosofie
Ma sul ciò che si pensa che si vuole e che si decide simul fu una mega centrale a carbone o su un poligono di tiro o sulla mancanza dell'acqua potabile o su un referendum sulla caccia o sui pesticidi insomma sui problemi che riguardano la vita della gente ecco io credo che dobbiamo scendere dal pulpito non passare più ore suore nelle riunioni o nelle federazioni e mescolarsi convivere associarci con la gente su problemi quotidiani cercando costruendo le risposte concrete semplici necessari si dice questa è una linea di isolamento politico davvero no non solo perché la linea dell'unità della gente a prescindere dalle condizioni astratte o da quelle ideologiche o filosofiche
E del resto di fronte o contro la violenza contro Pina Siracusa Mazzarino L'Unità non è dei comunisti con qualcuno ma degli uomini e delle donne di chi crede nella vita nella dignità nella libertà
Ma non è una linea di isolamento perché sulle cose con le altre forze politiche su una linea di alternativa di unità delle forze di progresso
Su una linea di tenace e combattiva trasversalità si aprono spazi e terreni più avanzate
A Palermo è successo proprio questo che la perseveranza dei comunisti su una tale linea ha prima offerto una sponda forze sane e a persone oneste presenti in altri partiti e movimenti
E poi ha permesso la prima fase della giunta Orlando Rizzo in cui il partito comunista ha avuto l'intelligenza politica ma vorrei dire prima ancora l'integrità morale con la nostra astensione di anteporre ai propri interessi di partito interessi della città e della gente
E ora quella linea porta in un momento delicato
Anche per altri versi per la vita della città
All'appuntamento risolutivo perché qui in questa città in quello che è stato ad un tempo il peggior simbolo del sistema mafioso e dei suoi connubi politici coi Lima coi d'acquisto quei bulli Lella
Ma al tempo stesso è stato il miglior simbolo negli ultimi anni di riscossa democratica popolare religiosa qui in questo laboratorio eccezionale si costruisca una seconda fase
Una Giunta antimafiosa e per i diritti dei cittadini di cui faccia parte il partito comunista e ci auguriamo la sinistra intera
Ciò che voglio dire compagne e compagni è che le strade dell'alternativa sono davvero inedite
E oggi il problema è quello della costruzione per vie non conosciute di una sinistra nuova in cui pienamente ci sia posto per una parte del cattolicesimo democratico
E in cui il partito socialista le cui reazioni di ieri denunciano nervosismo
Un atteggiamento difensivo preoccupazioni elettorali sia però conquistato questo vogliamo dire nella sua autonomia che non solo con non consideriamo un impiccio ma che consideriamo un valore a una politica di unità per la gente e sulle cose
A una politica di unità non a un'egemonia dei comunisti
Ma l'idea stessa perché è questo il punto su cui il partito socialista non ha in realtà il coraggio di dire quello che pensa
Di un'egemonia della sinistra in Italia non solo è possibile ma è necessario quest'opera veramente non è poca cosa e non a Tampa tante tempi brevi
Si richiede l'ambizione di chi si propone un blocco sociale nuovo con la grande questione dei diritti capace soprattutto voglio dire di stare in modo elastico nel maggio ma delle grandi realtà urbane
Ma anche l'umiltà di chissà che prima di tutto la politica deve ascoltare
Mettere l'orecchio a terra come è stato detto per sentire i rumori del mondo
Ho avvertito anch'io compagne e compagni e concludo il rischio nel dibattito precongressuale di un po'di retorica sulle parole
Qualche parola in più senza però rimettere in discussione ancora un modo di essere
E se facendo politica dobbiamo sicuramente sta per essere accorpati
Studiare con intelligenza le mosse altrui affinare l'analisi e la comprensione
Tuttavia non credo davvero che possiamo permetterci il lusso della disillusione del mestiere o peggio dell'indifferenza
E del cinismo
Il partito ognuno di noi deve saper prima di tutto a parlare a bisogni sentimenti profondi della gente dei lavoratori delle donne delle persone semplici
Non voglio fare un appello ai buoni sentimenti il problema è tutto è tutto politico quanto il partito e e può divenire un corpo vitale
Capace di sentire di indignarsi di dare valore al comportamento del singolo e alla coerenza tra il dire e il fare questo ci ha insegnato la nostra storia
E questo oggi ci insegnano anche annuite compagni maschi le compagne
Ho ieri Dacia Valent e cioè l'immediatezza l'essere stessi testi esse stesse lo sforzo di costruire nuove relazioni
C'è qualcosa che riguarda poi ciascuno di noi come uomini e donne liberamente associati in questo partito e tiene la concezione della politica e anche dell'opera di governo come servizio
Come veicolo per i problemi individuali e collettivi della gente e specie dei più poveri i più sfruttati dei più emarginati
Del partito come collettore di cultura e di speranza
Togliendo dalla strada chi si droga o i bambini e sono costretti all'emarginazione
E facendo divenire le fila il collocamento o alla porta dell'assessore cooperative associazioni occasioni di formazione
La riforma del partito mi sembra anche qui in qualcosa che non è solo detto o scritto e tu e che comunque la mettiamo continua a chiamarsi solidarietà
Qualcosa che tiene insieme i tre tempi del presente
Il partito come federazione di solidarietà per dirla in forma estrema
Che promuove cultura responsabilità autodeterminazione lo dobbiamo fare come ci ha detto il compagno Occhetto
Non solo per il partito ma prima di tutto per la gente per il Mezzogiorno per l'Italia per qualcosa che più grande e universale
Le compagne
Le compagne e compagni
Le compagne e compagni Sanna Titti Magno Ottolenghi Mazza Bonalumi Falomi Morgia buffo semestrale sono invitati a riunirsi alle ore dodici nella sede della commissione politica
I compagni e le compagne delegate possono prendere visione
Presso la commissione politica dalle ore tredici di oggi dei testi degli emendamenti delle mozioni degli ordini del giorno delle raccomandazioni approvati dai congressi di federazione
Giunto alla presidenza una lettera di un gruppo di compagni delegati compagni Benassi giardini Bartoli Giovannelli nella quale si dice che c'è anche diritto per i non fumatori e si prega quindi di non fumare in sala
Dobbiamo ora prendere una decisione compagni sull'ordine dei nostri lavori la segreteria del congresso ci fa presente che il numero delle iscrizioni a parlare ha già superato il tempo che abbiamo a disposizione in questi giorni di lavori congressuali
Si propone quindi di dichiarare chiuse le iscrizioni a parlare
Ci sono delle obiezioni a questa proposta
Non ci sono delle obiezioni però io credo che si debba
Diciamo formalizzare la decisione con un voto compagni che sono d'accordo sono pregati di alzare la delega
Giù le deleghe contrari astenuti
Allora abbiamo così stabilito che le iscrizioni a parlare da questo momento sono chiuse
La parola ora al compagno Armando Cossutta delegato di Pavia si prepari la compagna Simona Dalla Chiesa
Care compagne e cari compagni alcune recenti iniziative del nostro partito
Hanno contribuito a ridurre scetticismo e pessimismo entro le nostre file
Occorre ora a svilupparle accentuando il carattere antagonistico della nostra proposta di alternativa
E traducendo così in fatti concreti lo sforzo comune di interpretazione autocritica del nostro agire passato
Di fronte al processo di modernizzazione capitalistica
Abbiamo commesso non solo l'errore di capire troppo tardi quanto fossero grandi le potenzialità e le capacità
Delle forze dominanti a superare la crisi
Ma quello ben più grave di esserci inseriti in quel processo in modo subalterno
Affrontando nei singoli spezzoni per dimostrare rispetto ad essi la nostra capacità di governo
Senza capire il marcato carattere di classe che quel processo veniva assumendo
Ci siamo fatti trascinare in una prima fase in una difesa astratta di compatibilità che nei fatti hanno rappresentato con la riduzione del costo del lavoro e con la massiccia redistribuzione del reddito un sostegno incondizionato ai grandi gruppi capitalistici e in un secondo tempo non siamo riusciti a porci maniere antagonista né socialmente né culturalmente rispetto alla prospettiva di una vera e propria restaurazione capitalista
La nostra proposta di alternativo allora si misura oggi nella nostra capacità di non omologare ci e contemporaneamente di aggregare forze sociali
Di incidere sulla collocazione delle forze politiche costruendo un nuovo blocco capace di sostenere programmaticamente culturalmente un progetto del cambiamento
Non si tratta di estraniarsi vita i rapporti politici o di rinunziare a misurarsi con soluzioni di governo la nostra proposta di alternativa potrà però essere credibile soltanto se saprà presentarsi in maniera strategicamente antagoniste
Alcune delle recenti iniziative del partito fanno in questo senso io me lo auguro
O rischiano di essere un breve fuoco di paglia
Non vorrei per esempio che venga un giorno nel quale si rimproveri al segretario del nostro partito l'audacia di chiamare in causa la FIAT così come si rimproverò a suo tempo Berlinguer
Di essere andato a parlare dinnanzi ai cancelli di Mirafiori
Non vorrei per esempio che la battaglia sul fisco ci sia Renata con l'accordo sul drenaggio e si accartocciarsi e ora in trattative senza fine
Se i lavoratori non scendono in campo e se non si accentua il carattere alternativo della nostra proposta di fronte alla drammatica situazione in cui è stata ridotta la finanza pubblica
Saremo costretti nuovamente sulla difensiva iniziativa resterà nelle mani delle forze moderate le quali lungi dal ricercare equità fiscale continuano a puntare sulla compressione del costo sulla del lavoro e sui tagli dei servizi sociali
In modo particolare preoccupano gli orientamenti del governo sull'organizzazione della sanità verso cui non mi pare di cogliere un'adeguata risposta del nostro partito
La cui posizione sulla struttura e sulla funzione della USL è tutto sommato fuorviante rispetto alla drammaticità della posta in gioco
Che riguarda con il rischio di privatizzazione selvaggia la sopravvivenza di uno dei cardini dello stato sociale
E non vorrei ancora e la giusta protesta contro l'abbattimento di aerei libici da parte degli americani a due passi dai nostri confini
Faccia dimenticare l'impegno a rifiutare gli F sedici e quello che fu nell'ultimo congresso
Un mandato preciso e pur tuttavia del tutto obliterato di rivedere lo status delle basi NATO in Italia e di mettere in discussione la presenza
Mettere in discussione la presenza di basi non nato ma esclusivamente americani
Non condivido peraltro qualcuna delle iniziative di questi ultimi tempi quale la inopinata sortita di nostri dirigenti a favore dell'esercito professionale
Oppure quella di abbandonare il sistema proporzionale nelle leggi elettorali
La stessa battaglia sulle riforme istituzionali esageratamente enfatizzata non ho dato luogo ad un processo di effettiva aggregazione di forze sociali ad una battaglia di tipo culturale prima ancora che politica e si è ridotta sin qui a progressivi arretramenti
Inevitabile prevedibile dal momento che si è accettato di affrontarla a pezzetti in tempi diversi e con scadenze imprecisati
Ma a ben vedere cari compagni
Iniziativa che il PCC ha posto in questi mesi al centro della sua strategia è la proposizione della cosiddetta casa comune
Essa si è tradotta in un boomerang di proporzioni molto serie
Il compagno Bettino Craxi è notoriamente di carattere irritabile
Ma credo che sarebbe ingenuità politica attribuire la recente decisione del Partito socialista ad umori caratteriali
Mo'dovrebbe infatti essere ignoto nessuno è un processo di integrazione del PC nell'Internazionale socialista
Passa inevitabilmente attraverso un avallo da parte del Partito socialista
E c'è davvero qualcuno il quale ritenga possibile che spetti al Partito Comunista di indicare all'Internazionale socialista le condizioni per esservi ammesso
Maginot che qui siamo tutti convinti che una simile presunzione e del tutto priva di logica
E spero altresì che nessuno sia disposto ad accettare le clausole che il Partito socialista ci vorrebbe dettare per accoglierci a corte
Ed allora compagni perché mai ci siamo messi in un corridoio tanto stretto
Si dice il PC non ha fatto domanda di adesione all'Internazionale socialista né al gruppo parlamentare europeo dei socialisti io ci credo
La verità però e che domanda o non domanda e di questo tema che si parla e che se ne scrive da mesi e mesi la verità è che quando Claudio Martelli dichiarò poche settimane fa che l'unificazione PCP SI sarebbe stato bene compierla nel centenario socialista mille novecentonovantadue il segretario del nostro partito rispondeva
Mille novecentonovantadue anche prima
Al di là delle ulteriori precisazioni queste era di fatto l'immagine di massa che veniva data circa le nostre intenzioni che la casa comune s'ha da fare
Ed invece le condizioni per la casa comune non esistono affatto
Né per l'oggi né per il mille novecentonovantadue un conto infatti e costruire rapporti unitari con le forze della sinistra europea ed italiana
Altro conto è pensare all'integrazione
L'unità è necessaria ed è possibile integrazione no si dice l'integrazione dovrebbe verificarsi su basi nuove
Tant'è che né comunista né socialista sarebbe il nome del futuro Partito della sinistra
Ma a parte il fatto che a noi il nome si chiede di cambiarlo subito non è questione di nomi e questioni di contenuti e quali contenuti soltanto degli illusi possono pensare
Che l'unificazione si è determinabile in questa fase su delle basi politiche proprie di una sinistra di classe alternativa antagonista qual è quella la quale comunisti dovrebbero tendere
Oggi l'unificazione potrebbe essere praticabile soltanto su basi arretrate che non vanno oltre il riformismo tradizionale e sarebbe già molto
C'è nelle nostre file chi è disposto a cedere nome natura storia passato presente e futuro del Partito comunista per un'operazione tanto riduttiva
Io spero di no mai di questo che si tratta non di altro questa e solo questa sarebbe la base realisticamente possibile per un processo di unificazione ma per ciò stesso assolutamente inaccettabile
Ora si fa marcia indietro ne prendo atto
Ma troppe concessioni erano già state fatte
Se è stato possibile formulare scenari futuri di una casa comune non è già perché il partito socialista in questi anni sia cambiato ma perché è cambiato e sta cambiando il Partito Comunista e prima di tutto nella sua concezione il re fermissimo e penetrato nelle nostre file che oggi domina il partito
Sì dice il nostro e riformismo forte ma l'aggettivo non annulla il sostantivo e riformismo
Il compagno Occhetto dopo i recenti importanti colloqui di Mosca
Ha detto che il Partito comunista del nuovo corso e il Picpus della perestrojka sono oggi ambedue riformisti
Se per riformismo si intende agire come è noto per riforme nell'ambito del proprio sistema allora non c'è dubbio sono ambedue riformista
Ma con la differenza di non poco conto che qui si agisce per riforme nell'ambito del sistema capitalista e che lì Corbaccio fa agisce per riforme nell'ambito di un sistema che capitalista non è in sostanza lasciando da parte le battute e qui compagni la ragione vera del nostro dissenso io ritengo che il riformismo indipendentemente dall'aggettivo Pinto con cui lo si voglia qualificare è incapace di reali trasformazioni
Tentare qualche correttivo al processo di ristrutturazione si è dimostrato velleitario oltre che impraticabile
Proprio perché in gioco era ed è quello che una volta si chiamava il potere ovvero il controllo e la direzione dei processi economici e sociali ed è proprio su questo che in questi anni hanno fallito le socialdemocrazie
L'attuale fase di sviluppo della società capitalistiche avanzate
E il rapido processo di interdipendenza internazionale hanno acuito vecchie contraddizioni aperto più avanzati terreni di scontro e creato ulteriori dirompenti squilibri
La cui soluzione implica necessariamente il superamento degli attuali rapporti di potere e delle strutture economiche che li sorreggono
Illusorio oltre che arretrato è riduttivo sarebbe pertanto riproporre oggi un progetto riformistico
Quello che si chiede i comunisti alla sinistra e invece la capacità di individuare precisare costruire una proposta di riforma sistemica antagoniste alternativa gli attuali meccanismi di creazione e distribuzione della ricchezza e del potere
Vi sono anche a sinistra settori ampi gli intellettuali le quali pensano
I quali pensano che la risposta debba essere ricercata attingendo modernamente alla elaborazione dei pensatori liberali classici
Considerando tutta la riflessione marxiana una parentesi ormai chiusa è una sorgente completamente esaurita
Si trovano in quell'ambito intuizioni interessanti lodevoli sforzi di contrastare le tendenze conservatrici attualmente dominante sono posizioni che io non condivido ma che hanno il pregio della coerenza e con le quali occorre misurarsi apertamente senza ammiccamenti
Queste impostazioni vagamente etichettate individuano in buona sostanza nella libera interazione degli individui nella loro libera possibilità di contrattazione
La garanzia affinché gli assetti istituzionali che si vengono a determinare votano contemporaneamente della proprietà del consenso e delle condizioni di massima efficienza
Perché le regole che delimitino lo spazio e persino le forme di tale interazione
Una lettura assai comune diffusa del documento approvato dal comitato centrale mi sembra riconducibile proprio a questa impostazione
Mi sembra che in essa il punto più innovativo spione l'affermazione che lo Stato è fondamentalmente capacità di fornire regole a una pluralità di soggetti pubblici e privati
Provando il supporto analitica analiticamente più rigoroso
Nell'impostazione teorica neo liberale
In tali posizioni si assume implicitamente che le regole possono essere separabili dai rapporti di forza storicamente e socialmente economicamente consolidati
Come se equilibri sociali e posizioni di potere possano di fatto essere distinti
Vi è qui nel migliore dei casi un'alta dose di astrattezza che di utopia in quanto non si tiene conto dell'intreccio che esiste fra regole e posizioni di vantaggio che a quelle regole sono connesse quali sono gli strumenti capace di assicurare che da certe regole possono derivare comportamenti tali da conciliare libertà individuale diritti di cittadinanza e giustizia sociale
E su questi interrogativi appunto che si confrontano le medesime socialdemocrazie
Le quali hanno direttamente sperimentato l'inefficienza le degenerazioni delle politiche di semplice orientamento dei processi economici quando esse non dispongono
Di adeguate leve di controllo e di effettiva direzione
La conquista spessa dello stato sociale se effetti in effetti arenata di fronte al nodo marxiano della socializzazione dei processi produttivi ci troviamo in realtà di fronte a una impostazione subalterna alla vecchia cultura dominante un nuovo corso ne sono convinto è necessario ma non è questa la direzione da prendere
Questo tipo di nuovo corso porterebbe ad una mutazione genetica del Partito comunista riconducendo lo indietro non spingendolo avanti
Coloro che pensano di riproporre in maniera aggiornata la teoria del contratto sociale
Che in alcune formulazioni mi pare di intravedere nel documento di maggioranza si ritengono moderni ma di fatto ricalcano le orme antiche
Di quanti si sono illusi che possa esistere al Reina Arena istituzionalmente credibile in cui si esercitino liberi scambi fra uguali senza intaccare la base su cui poggia il sistema capitalistico senza cioè affrontare il noto pecche io e sempre più moderno e i diritti di proprietà
Ed è in questa chiave che io credo debba essere affrontata la questione oggi più dirompente
La questione ecologica esiste anche a sinistra fra i comunisti anche laddove come a Chernobyl non domina più il capitalismo una preoccupante arretratezza culturale rispetto ai problemi della difesa dell'ambiente
Ma pensiamo davvero e questi problemi possono essere affrontati nell'ambito angusto delle convenienze economiche
La riforma ecologica dell'economia non può essere risolta nella logica privatistica e di mercato
Non bastano le regole di comportamento ne possono valere ovviamente quelle di puro calcolo economico sarebbero oltre inique soluzioni inefficaci in quanto non colgono il fatto fondamentale vale a dire che la stessa modernissima crisi ecologica e oggi l'espressione più clamorosa
Della contraddizione antica fra disponibilità delle risorse e tuo privato e distorto di essi allora occorre che unitamente ad una forte cultura ecologica si possa oggi disporre degli strumenti oggettivamente capaci di superare questa contraddizione
E in ciò sta potenzialmente il grande vantaggio di cui si dispone il sistema sociale non capitalista quello che proprio dei Paesi socialisti
E di qui la conseguente grandissima attenzione e rinnovata speranza verso quanto questi Paesi riusciranno a fare per risolvere tali problemi superando gravi carenze e pesanti ritardi
Tutto ci induce care compagne e cari compagni
Tutto ci induce oggi ad una seria riflessione critica
Non all'autoflagellazione
Quando fra l'altro si fa supporre che nella nostra storia non CIA sia più nulla di valido si compia un atto suicida
Pentirsi di tutto non fa una politica non crea neppure il pathos della tragedia finisce per essere una commedia
Occorre una riflessione critica reale per superare le cause profonde della sconfitta e della crisi che abbiamo subito a partire dalla metà degli anni settanta alla crisi potremo uscire feci libereremo da quella visione subalterna che fu in noi ieri nei confronti della ristrutturazione italiana che rischia di esserlo oggi nei confronti di quella europea
Per parte mia ho tentato nel documento che ho presentato al dibattito congressuale una ricerca dei limiti degli errori che ci hanno portato a drammatiche sconfitte
Ho inteso prospettare delle vie di uscita cercando di sottolineare i contenuti antagonisti ci dell'alternativa attraverso considerazioni che sono legate al carattere di classe
Assunto dal processo di modernizzazione e alla riconquistata egemonia culturale e politica della grande impresa capitalistica
Mi pare viceversa che a questo riguardo il documento approvato dal Comitato Centrale presenti molte zone di ambiguità
E tuttavia la grande maggioranza dei compagni ha dimostrato di condividerlo
E ciò mi preoccupo vedo in ciò il permanere di equivoci che il dibattito congressuale non ha chiarito oppure proprio vero compagno che il partito effettivamente interamente convinto e d'accordo con la profonda mutazione in atto
Decidono comunque registrare che l'analisi e le proposte contenute nel documento di mano di minoranza
Hanno ottenuto il consenso esplicito solo di una parte di compagni
Una parte limitata anche se non trascurabile quando si consideri obiettivamente l'insieme dell'area complessiva e reale voti a favore e tre astensioni che a queste posizioni si è richiamata malgrado regole congressuali fortemente preclusive il ventisei per cento nelle sezioni nelle quali è stato messo ai voti l'otto per cento nell'insieme di tutti i congressi delle federazioni
Tra le critiche rivolte al documento molte sono forse valide alcune invece non mi paiono francamente accettati
Il documento è stato accusato di essere vecchio arretrato può darsi che ci sia un'analisi e giudizi non adeguatamente convincenti e rispetto all'impetuoso modificarsi degli avvenimenti può darsi anzi sarà senz'altro così
Ma allora è anche vero come ho cercato di dimostrare che non sono affatto convincenti da questo punto di vista gli argomenti che ho provato a sostegno del documento di maggioranza quando non sono nebulosi gli unici seri riferimenti analitici del solo schema teorico cui si riferiscono sono non meno vecchi e non meno arretrati
Per la verità sono addirittura premoderno Girondini come si sa e come affermano non soltanto le gazzette di provincia si è detto che il mio documento si collocherebbe in senso contrario all'unità del partito e questa è la critica che più mi amareggia
E che fermamente desidero respingere
Tutti vogliamo l'unità del partito
Io voglio l'unità
Ma l'unità non c'è va costruita il documento proposto dal segretario qua del partito è stato votato
Al novanta per cento spesso all'unanimità
è una maggioranza grande grandissima ma entro di essa non c'è effettiva unità
Di quel testo all'interno della maggioranza si danno interpretazioni diverse e temo che ce ne daranno diverse e contrastanti anche dopo il congresso
Questo mi fa ribadire che l'unità è necessaria e indispensabile
Ma che essa non potrà esserci senza chiarezza
Altrimenti l'unità sarà effimera e apparente non reale e duratura d'altronde è noto che non pochi autorevoli compagni che fanno parte di quella larghissima maggioranza hanno espresso sin dall'inizio Riserve critiche al testo e su punti non secondari
Perché non hanno sentito il dovere concludo dimettere subito le loro opinioni per iscritto
Di sottoporre con i loro testi doverosamente e modestamente al vaglio dei compagni nelle sezioni nelle federazioni
Perché non avere rispetto e fiducia per la base del partito certo esprimere sostenere il dissenso non è una cosa facile io lo so bene
E cosa ardua mi si creda e duro anche con il nuovo corso levarsi in piedi dire no
Proporre altre tesi perché perché questo nostro partito è sorto ed è cresciuto con certe regole di comportamento con certe condizioni del costume che difficile modificare mi sento anch'io fra i costruttori di un partito siffatto
Ma è grave che alcuni gruppi dirigenti in pieno nuovo corso non abbiano evitato di indulgere strumentalmente nei confronti di metodi e mentalità antiche
Ed invece per rinnovare il partito occorre andare anche controcorrente
Essere coraggiosi nel difendere indipendentemente dalle differenze di opinione i principi nuovi di democrazia interna che si vogliono affermare e fra questi in primo luogo il diritto al dissenso
Alle affermazioni molti avanza molto avanzate
Contenute su questo punto nel documento di maggioranza non ha fatto seguito una pratica corrispondente alla decisione nuova e positiva di ammettere la presenza di un documento alternativo non hanno fatto seguito regole coerenti
Vi sono state al contrario chiusure limitazioni che hanno di fatto annullato in gran parte il valore di quelle stesse scelte le posizioni che ho sostenuto sono sicuramente di minoranza
Minoranza però non vuol dire scusi onde il partito è unito in primo luogo se viene rispettata è garantita la compresenza a tutti i livelli di maggioranza e di minoranza
L'assenza di minoranze è sempre una forzatura centralistica e burocratica
Da cui non possono derivare buoni frutti certe votazioni un animistiche al cento per cento quasi non sono positive e non vanno incoraggiati al contrario bisognerebbe stimolare il libero esprimersi delle differenze o delle distinzioni
Che dialetticamente intese sono motivo di forza del partito al suo interno e nella immagine nelle azioni sue all'esterno
Non c'è reale unità politica se le minoranze non hanno diritti riconosciuti e spazi adeguati
Un pericolo serio sovrasta già oggi la vita del partito ed è rappresentato da una lenta e continua erosione silenziosa
Mi riferisco quei compagni che non sentendosi rispettati o non vedendosi rappresentati negli organi dirigenti
Non rinnovano la tessera non vanno in sezione non partecipano all'attività politica non ricercano consensi elettorali
Ho il dovere di dire qui compagne e compagni
Che ho sentito e che sento che i margini si restringono sempre di più
Si fanno molto stretti
C'è ancora spazio dopo questo congresso per chi dissente
Per chi opponendosi lealmente con pieno diritto alla mutazione genetica del partito vuole continuare ad essere comunisti
è un interrogativo al quale prima che la minoranza deve essere la maggioranza a dare una risposta convincente e potrà darla non solo con le parole ma ancor più con i fatti
L'Italia d'Europa hanno bisogno dei comunisti per l'Italia per l'Europa i comunisti devono possono dare un po'contributo decisivo per questo vale davvero la pena di impegnarci tutti i di tutti abbiamo bisogno e da parte mia compagne e compagni da parte mia l'impegno voi lo sapete bene sarà totale come lo è stato in tutta la mia vita e come lo sarà finché avrò fiato in corpo per un partito comunista forte unito per rinnovamento socialista della nostra società
Sono giunti alla presidenza alcuni telegrammi un telegramma del presidente nazionale dell'Azione Cattolica Italiana avvocato Raffaele campi e analisi nel quale si auspica un proficuo svolgimento dei lavori congressuali per una crescita delle istituzioni democratiche
Per l'affermazione delle libertà civili e di uno spirito solidaristico per una vera promozione umana nel nostro Paese
Ringraziamo il presidente nazionale dell'Azione Cattolica Italiana per il suo messaggio
I comunisti di Modica comunicano di aver raggiunto il centoventi per cento del tesseramento per il mille novecentottantanove
Augurano buon lavoro al nostro congresso
La segreteria della federazione comunista di Ragusa
Comunica che all'insegna del nuovo corso è stato superato il cento per cento degli iscritti dell'anno precedente nella intera federazione
Ha ora la parola Simona dalla Chiesa delegata esterna di Catanzaro prenderà poi la parola Antonio Giolitti
Casa perché se
Bandiere rosse per un futuro verde un piccino violento ecologico europeo così ha titolato oggi Repubblica così emerso il partito dalla relazione del compagno Occhetto
Così deve essere un pc che si colloca centralmente e propositiva mente nell'attuale quadro sociale
Siamo giunti infatti davvero ad una fase di rottura degli equilibri politici sociali
Una fase in cui tutte le variabili che compongono il nostro sistema le istituzioni la società civile l'economia il mercato l'ambiente
Hanno rotto ogni schema per quanto logoro di coordinamento
E senza alcun legame ormai singolarmente si evolvono osi involgono sfuggendo alla funzione di controllo e di guida che in un sistema democratico e proprio delle forze politiche
Una società disgregata quindi dove come è stato ripetutamente sottolineato le contraddizioni tra ricchezza e povertà tra sviluppo e consumo tra economia e ambiente hanno assunto una dimensione epocale
E ci inducono a rimettere in discussione tutti i parametri di giudizio e di valori su cui si è strutturato il nostro sistema politico e relazionale
Contraddizioni che per chi vive come me nel Mezzogiorno e la Calabria rappresenta una patologia del mezzogiorno comportano uno scontro quotidiano a tutto campo per garantire la sopravvivenza stessa delle istituzioni democratiche
E ne sanno qualcosa come me i compagni Calabresi che lottano in prima linea
Scontrandosi con interessi consolidati o con gruppi di potere occulti o palesi
Per difendere i principi
Fondamentali su cui si basa una convivenza civile
Ebbene proprio nel Mezzogiorno più che altrove sono caduti livelli di un modo di far politica che si è dimostrato inadeguato incompetente oltre che estremamente deleterio un'azione politica che a dispetto di ogni evidenza ha voluto continuare da un lato a mantenere inalterato questo sistema sociale corrotto per come si è consolidato ultimamente
Dall'altro con interventi aggiuntivi e scordinati
Ha cercato di tamponare le tante legittime pressioni di cambiamento che emergono da una società meridionale sicuramente in crisi ma altrettanto sicuramente più matura e più responsabilizzata di un tempo
Come dimostrano i tanti movimenti culturali tanti fermenti le tante capacità di aggregazione che hanno preso vita in questi ultimi anni nel Mezzogiorno e soprattutto in Calabria
E penso all'associazione delle donne contro la mafia che si sta battendo in prima linea al movimento per la pace contro gli F sedici contro la centrale a carbone
Ebbene questo modo di far politica invece avuto come unico risultato nella migliore delle ipotesi di ovviare a vecchie carenze senza però scardinare le intelaiatura e che le hanno prodotte
Di intervenire soltanto su Bezzi problemi in maniera marginale ma senza affrontarne l'essenza
Ha praticamente istituzionalizzato la politica dell'emergenza e della straordinarietà negando capacità progettuale ad una politica insomma ha determinato quel paradosso per cui invece di una politica che governa indirizza all'evoluzione del sociale noi abbiamo una politica che arranca spesso con enormi sfasature di tempi e di cultura
Dietro altri accessi che si stanno sviluppando quando addirittura non ne ha lasciato il controllo alle porte micidiali della mafia
Non si sottolinea mai abbastanza il ruolo aumentando dello statalismo corrotto e inefficiente avuto sul Mezzogiorno e non è certo casuale che la mafia qui stia gestendo al suo potere
Si è spesso data accreditata una visione distorta della mafia in relazione al problema di un'economia povera sono due problemi differenti
La mafia non è il corollario della disoccupazione come tanto spesso si ripete
La mafia limite sfrutta la disoccupazione
Ma anzi in parte Essanay la pausa e basta pensare a quante aziende meridionali calabresi sono costrette a chiudere per i continui attacchi mafiosi o perché non è conveniente investire nel Sud
Sarei salire l'origine della mafia questioni economiche generali e complesse significa deresponsabilizzare
Sfumare i contorni annacquare i contenuti è bene ricordare che la mafia non prolifera nella povertà casomai Nesta trova la sua manovalanza
Ma che la mafia ha interesse a mantenere una condizione di estremo degrado statuale che non significa necessariamente economico perché nella sottocultura o a trovare gli evitò che legittima il suo predominio la mafia Cutty alla povertà pensava essere dignitosa e onesta
Trova il suo substrato nel malgoverno
Non è che come si dice in Calabria in Sicilia in Campania sia assente lo Stato
Perché anzi è presente in tutto il suo apparato burocratico e anzi c'è un iper statalismo
Il fatto è che qui lo Stato assume il volto e la volontà di personaggi politici che invece di mediare tra istituzioni e cittadini mediano soltanto i loro interessi ma lo fanno agendo a titolo dello stato
Lo fanno annuale di uno stato che a questo punto non ha più credibilità agli occhi degli stessi cittadini uno stato e per quello che vale a questo punto può anche essere rinnegato e così la mafia ne prende il posto
Ecco perché la mafia teme quegli uomini coraggiosi dello Stato che svolgono con impegno il loro lavoro più che il risultato delle loro indagini o dei loro giudizi fa paura la crescita civile di una società che si organizza per gridare il proprio no alla violenza che riscopre tramite il coraggio e l'azione di quegli uomini lo Stato ha come vero referente e individua finalmente nella giusta luce i suoi falsi rappresentanti e così si attivano vergognosa campagna denigratoria o sottili attacchi paludati del garantismo legalitario che vanificano anni Bilotta e di rischio personale vissuto sulla pelle da magistrati e forze dell'ordine
In questo contesto assumono allora un nuovo valore ideale
Ed esigono una nuova concretezza di azione i temi chiave della nostra scelta politica che hanno segnato felicemente la diversità del partito comunista e che sono diventati ora più che mai di estrema attualità
La questione morale l'uguaglianza i diritti dei cittadini la sensibilità ecologica
C'è stato un momento in cui mi è parso e queste grandi opzioni avessero in qualche modo offuscato un poco il loro smalto
In un contesto di attacchi concentrici al pc che lo bollavano come anacronistico utopico antitetico ai processi di modernità
Personalmente ho trovato queste critiche amaramente gratificanti perché appunto assegnavano il solco di una differenza da un'ideologia di potere sul cittadino è un'ideologia di servizio al cittadino
E tuttavia ottenuto per un attimo che le regole del gioco queste spietate regole che spesso vengono ricordate
Potessero in un momento di difficoltà del partito determinare qualche atteggiamento più flessibile dettato forse dalla necessità di non restare indietro ma indietro a te cosa
Di essere tacciati di moralismo o addirittura di anti modernismo
E quindi con grande gioia che ho rivisto non solo nel documento programmatico ma anche nell'attività concreta del partito le tinte forti di una tensione ideale ed epica
Vissuta con orgoglio consapevolezza in maniera costruttiva e propositiva e ben lungi dall'essere simbolo di un isolamento o di essere soltanto un attacco politico sterilmente fine a se stessa è diventato il filtro attraverso cui rivisitare la realtà sociale assumendosi anche la responsabilità di scelte scomode e difficili
Ma scelte nelle quali si riconoscano con chiarezza e coerenza
Gli ideali che sono alla base della lotta politica comunista e per i quali in tanti anche senza tessera abbiamo deciso di scendere in campo insieme al pc
La maternità
La modernità dei pc Stanlio parere proprio nell'avere rifiutato di omologare piedi storti processi di modernizzazione che hanno segnato il predominio incontrastato del prodotti Disma tutti i prezzi e a quali prezzi
E avere mantenuto avvenne cento azioni di fondo al di là delle mode e dico a mode infatti la storia ci insegna che i valori a cui si informa la società cambiano si rinnovano sei spingono si riproducono
Ma che ci sono valori che non solo non si lasciano bruciare dai tempi della storia
Ma addirittura la plasmano e la determinano io ritengo che l'uguaglianza e l'onestà morale nella sua accezione più complessa fanno parte di questi valori e non possono essere collocati in una tradizione da superare
Tutta roba vecchia come ha detto qualcuno stamane indispettito sui giornali
Ma sono il presupposto di qualunque crescita civile a patto che diventino uno strumento di proposizione e di alternativa
Ma un altro e punto discriminante della politica comunista oggi quella cioè di avere maturato la consapevolezza che le grandi questioni con cui siamo chiamati oggi a confrontarci non attraversano la società in modo neutro
Dire questo
Significa porre l'accento su due termini fortemente innovativi della politica la trasversalità e la differenza
Termini che se vissuti concretamente contengono in sé disegno ovvero della democrazia e comportano una radicale inversione di tendenza nelle scelte politiche
Termini che è giusto ricordarlo sono stati mutuati dalla politica ed al programma elaborato dalle donne comuniste che per prime
Con grande forza e capacità progettuale hanno recepito esplicitato codificato i nuovi bisogni che attraversano la società sia restituendo dignità politica quei bisogni individuali che in una forzata concezione privata avevano subito progressive delegittimazione sia rilanciando un'azione politica che ponesse come obiettivo instabili il soddisfacimento di grandi interessi collettivi
Una politica quindi che affondando le sue radici nella pratica tipicamente femminile della solidarietà e della relazionalità
Ha portato traducendo osti con i suoi contenuti dirompente novità un programma concreto di iniziative che ha posto come alternativa al potere e al denaro la centralità della persona umana
In Calabria grazie alla fortunata ma non casuale coincidenza di una giunta di sinistra che ha voluto davvero segnare discontinuità con i processi politici precedenti e la presenza di un forte movimento articolata per le donne questa pratica ha seguito un percorso ancora più lungo
Siamo passati dalla disponibilità individuale o collettiva ma informale delle donne alla solidarietà ad una pratica politica pubblica ad un riconoscimento istituzionale
è stata un'esperienza coinvolgente anche se è difficile che ha dato visibilità
Ha una rete di rapporti dialettici che sulla base di una nuova concezione politica hanno trovato un referente comune nelle istituzioni un'esperienza che ha posto l'accento su grandi temi di interesse comune
E sui quali si è riusciti ad aggregare e ad attirare l'interesse politico
In pratica è un'esperienza che pone un'alternativa una pratica alternativa di trasversalità al consociativismo
Trasversalità e differenza quindi sono il segno emblematico di come le donne comuniste abbiano saputo anticipare i tempi segnando e stolto su cui ora si collocano certi va importanti punti del programma politico generale del partito e credo che di questo si debba essere riconoscenti alle compagne che proprio utilizzando il canale del rapporto orizzontale capillare
Hanno saputo a diffondere partirei Chéret una maturità culturale che ora consente a tutto il partito di guardare senza false illusioni ma senza più pregiudizi ad una moto radicalmente innovativo di fare politica
Affermare applicare il principio della trasversalità non è facile né agevole perché significa ribaltare in modo verticale iscritto e corporativo
Con cui i partiti visto istituzioni e sindacati si sono posti finora nei confronti della società
Già da anni stiamo sottolineando come il diritto di cittadinanza nella nostra società sia stata disconosciuto ho riconosciuto al suolo al soggetto produttivo e soltanto fino a quando produttivo
Un rapporto tra Stato e cittadino tutto nelle regole del mercato
Ora c'è una nuova consapevolezza che il mercato non solo esclude intere categorie sociali
Ma addirittura che tanti interessi collettivi di grande valore sono regolarmente disconosciuti o perché non funzionali al mercato
O perché non sono espressione di gruppi ben definiti
E allora chiudo dicendo soltanto che chiedere che i diritti e non gli interessi diventino i nuovi interlocutori politici
Assume un significato nuovo nel momento in cui pensiamo questi diritti non in termini di tutela ma in termini di ricchezza propositiva sapendo che il modo nostro di porsi nei confronti dei diritti
Segnerà la qualità del nostro futuro grazie
Qualora i compagni e le compagne non lo avessero ancora fatto sono invitati a compilare a consegnare il questionario predisposto dalla commissione di organizzazione dall'ufficio documentazioni e analisi
La consegna entro la mattinata è necessaria per poter elaborare i dati renderli notti durante i lavori del congresso
è per esempio nell'aula il professor Cesare Mirabelli vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura
La ringraziamo per l'attenzione al nostro congresso
Do ora la parola a alla senatore Antonio Giolitti
Cari compagni compagnie
Non vi nascondo che accolgo con una certa emozione l'invito a prendere la parola
Al congresso
Vi invito
A prendere la parola al congresso nazionale del Partito Comunista Italiano
L'ultima volta che mi è capitato è stato all'ottavo congresso
Nella giornata del nove dicembre mille novecento cinquantasei nell'altro palazzo a due passi di qui non l'ho dimenticato
La lettera di dimissioni dal Partito comunista italiano che inviavo al comitato federale del partito comunista di Cuneo
Il diciannove luglio mille novecentocinquantasette chiudeva con queste parole che mi permetto di citare non per civetteria ma direi piuttosto per umiltà
Cito le nostre strade dovranno pur riunirsi un giorno
Non lontano se sapremo lavorare per farlo sorgere
E il distacco di oggi prepara la più sostanziale ed efficiente unità di domani
Giorno non lontano scrivevo allora devo ammettere che sbagliavo
Il tempo per raggiungere quella meta è stato lungo
Troppo lungo
E durante questo tempo che appunto mi sembrava troppo lungo sono andato diventando impaziente vorrei spiegare di questa impazienza che forse non è soltanto mia
Che in me dura tuttora anzi sì accentua
La prima è ovvia spiegazione potete trovarla della mia età
Certo chi è molto più giovane chi non ha vissuto la resistenza il quarantotto il cinquantasei può anche pensare come ha detto l'altro giorno alla Repubblica Massimo D'Alema
Che il tempo è un fatto psicologico questo nostro partito e riavere la serenità del tempo necessario ma i compagni della mia generazione aspettano dal mille novecentoquarantatré già allora eravamo in pazienti e credevamo e credevamo che è un mondo nuovo uscisse da quella guerra un mondo di Fratelli di pace e di lavoro
Come recitava una nostra canzone partigiana
E poi il quarantotto e il cinquantasei sì cinquantasei a acuito l'impazienza per un vincolo insopportabile paralizzante
Il vincolo della Unione Sovietica pietra di paragone e patria del socialismo
Dopo quel luglio mille novecentocinquantasette ricordo che un vecchio compagno comunista si chiamava mo'Izzo
Di un esilio un paesino della Valle Bormida mi disse io ti capisco compagno Giolitti la politica tu ce l'hai nel sangue come tuo nonno tu vuoi andare al governo in fondo aveva ragione
Volevo una sinistra che fosse capace di andare al governo a me poi capito effettivamente di andarci col centrosinistra e non posso dire che ne trassi molta soddisfazione personale
Ne ho tratto però ne ho tratto però devo confessarlo e questo spiega anche certe mia impazienza e di oggi
Ne ho tratto però la consapevolezza indelebile di ciò che significa anche a livello di coscienza personale
La responsabilità di governo del paese di ciò che si può e di ciò che si deve fare
Indugiando ancora un momento nei ricordi ma smetto subito
Vorrei aggiungere che l'esperienza e per così dire il tirocinio del centrosinistra
è stato per il partito socialista più stimolante e sofferto di quanto non avvenga nel pentapartito
Dove lo scadimento dell'alternativa riformista ad alternanza nell'assegnazione dei posti chiave nel governo e rischia di fare sparire
E smarrire le ragioni dell'alternativa e i propositi riformisti
Come detto molto chiaramente nella relazione del compagno Occhetto un'alternativa programmatica e di governo è ovviamente è tutt'altra cosa dalla rotazione di forze diverse alla guida della stessa coalizione
Non faccio un processo alle intenzioni assumo che le intenzioni riformiste proclamate dal Partito Socialista siano sinceri constato stentano a tradursi in effettive riforme e a delineare così un'alternativa rispetto a un modo di governare democristiano che dura da oltre quaranta anni
E non c'è di che essere impazienti e guardare con impazienza al Partito comunista perché si metta in condizione di essere e di apparire
Forza determinante Jun alternativa di governo
Un partito politico della sinistra esiste per questo
Se no per stimolare suggerire protestare suscitare promuove dibattere ci sono i movimenti le associazioni magari anche le accademie i filosofi della politica o di filosofi della storia questo della capacità di operare e farsi riconoscere come alternativa democratica di governo è un requisito essenziale che a mio avviso ancora non si manifesta con piena coerenza con efficacia con perseveranza
Di qui la mia non placata impazienza
Il governo ombra
Può essere utile Allo scopo ma per lavorare non per dare spettacolo lo ha detto molto chiaramente Achille Occhetto nella sua relazione esso non vuole prefigurare il governo di domani ma deve dare corpo concretezza alla nostra alternativa programmatica
L'altro requisito che pure mi pare essenziale specie per raccogliere suscitare tutte le energie disperse e inutilizzate nella pasta e variegata area della sinistra è la tanto discussa diversità del Partito Comunista Italiano non dissipa dell'Ama coltivate la cari compagni questa diversità
Non non la diversità delle due dimensioni quella indigena e quella cosmica per così dire della politica comunista che rischiava di tradursi in doppiezza
Ma quella nel modo di praticare concepire la politica la politica come professione nella cultura del Partito comunista e anche nella pratica salvo rare eccezioni la professione della politica è sempre stata intesa e praticata come servizio
Non come per Venezia combinazione di potere e ricchezza potere che genera ricchezza e viceversa
La diversità
La diversità
Starei per dire di stile di comportamento insomma di cui ha dato esempio memorabile Enrico Berlinguer
A questo proposito
A questo proposito e mi limito all'accenno è necessario è urgente mettere in cantiere le riforme istituzionali e vorrei sottolineare l'affermazione netta nella relazione e la necessità di una riforma del sistema politico che si proponga anche una modifica della legge elettorale
Il riferimento alla sinistra europea fornisce il quadro sovranazionale ormai indispensabile
Ma non facciamoci illusioni
Sinistra Europea ancora purtroppo un'espressione geografica non è soggetto politico operante come tale con una sua ben definita identità non c'è una casa della sinistra europea già costruita nella quale si andrebbe a prendere alloggio
L'alternativa di sinistra si configura ancora realisticamente a livello nazionale con caratteristiche diverse in ciascuno dei Paesi della comunità quella che si usa chiamare lotta politica tra destra e sinistra si svolge ancora tutta al livello nazionale tra partiti nazionali magari anche cento su temi per obiettivi europea
A mio avviso così avverrà almeno da noi per le prossime elezioni europee
D'altra parte è sempre più evidente che per contribuire
All'unità europea non serve a proclamarsi europeisti occorre mettere prima di tutto ordine in casa propria e la nostra è un bel po'disordinata sgangherata
Il famoso appuntamento del mille novecentonovantadue o più esattamente del primo gennaio mille novecentonovantatré sta assumendo
Per l'avvenire dell'Europa una importanza di dimensione imprevista
Perché l'unità dell'Europa il ruolo dell'Europa della sua cultura della sua civiltà delle sue grandi conquiste moderne che sono lo Stato di diritto e lo stato sociale
Diventa ormai un riferimento necessario un ancoraggio per quei Paesi dell'Est e soprattutto della cosiddetta Mitteleuropa che sono alla ricerca di una loro identità perduta
è necessario incoraggiarli aiutarli a ritrovare una identità europea per prevenire il rischio che una ritrovata identità nazionale l'insorgere i particolarismi etnici nazionalistici possano rialimentare tensioni conflittuali proprie di altre epoche ma assurde
Nell'epoca della unità europea acquista compagni una drammatica attualità quello che scriveva nel mille ottocentocinquantanove un grande socialista russo Alessandro Fersen abbiamo bisogno dell'Europa come ideale come il rimprovero come esempio benefico e se non fosse così bisognerebbe inventarmi anche a questo proposito i ritmi con il quale procede l'unità europea e soprattutto l'unione politica dell'Europa
Suscitano impazienza
In questo continente davvero i cambiamenti stanno diventando precipitoso
E il Partito comunista italiano si trova di fatto a occupare una posizione chiave
Unità in Europa che gli impone quasi come necessità storica di assumere un ruolo di portata storica
E le altre forze della sinistra farebbero bene a riconoscerglielo nell'interesse della democrazia in Europa
Mi auguro compagni e compagne
Mi auguro anzi ho fiducia
Che le conclusioni e le deliberazioni di questo congresso saranno all'altezza di tale compito come lo è la relazione del segretario generale vi ringrazio di avermi dato la parole di avere avuto la pazienza di ascoltarmi
Il senatore Riccardo Triglia presidente dell'Anci nazionale invia al compagno Occhetto al congresso a un cordiale indirizzato disse al mito
Nel messaggio sottolinea l'importanza per il nostro partito
Di questo congresso al quale guardano con interesse le forze politiche sociali del Paese i senatori terribili esprime inoltre la necessità di ottenere subito dal Parlamento alla riforma
Del sistema delle autonomie locali
In via infine ai congressisti in particolare agli amministratori locali auguri di buon lavoro
Ha ora la parola il compagno Walter Tocci dalla federazione di Roma seguirà egli compagni Antonio Bassolino
Care compagne e cari compagni a me pare che stavolta una scelta l'abbiamo fatta davvero
Appena Occhetto ieri ha finito di leggere la sua relazione
Abbiamo avuto la sensazione di aver passato il guado si apre davanti a noi un terreno inesplorato ma vediamo con chiarezza la sponda che abbiamo lasciato alle spalle
E sentiamo la responsabilità di aver compiuto una scelta determinata essa comporta dei rischi ma è anche questo che la rende più vera
A Firenze non fu proprio così
Allora il rischio era minore perché anche la decisione era più indefinita
Stavolta la discussione non è stata solo verbale
Il documento congressuale ha trovato verifiche chiarimento nelle iniziative politiche di questi mesi
La battaglia la fiato quella sul fisco hanno fatto intendere quello che vogliamo meglio di tante pagine scritte
Tutto ciò aumentato il nostro peso politico e riacceso una fiducia e una volontà di lotta nel nostro congresso romano abbiamo toccato con mano questa nuova situazione
Ma questo congresso nazionale ha fatto un salto ulteriore
Il nuovo corso non è più solo una ricerca ma un programma politico
L'autocritica cessa di essere uno stato esistenziale torna ad essere un incoraggiamento a decisioni più nette
Sono però da bandire facili entusiasmi
Siamo tornati sulle pagine dei giornali ed è importantissimo ma la nostra politica non è ancora penetrata negli strati profondi dell'opinione pubblica anche se ha tutte le capacità da fare
I tempi stringono soprattutto quelli elettorali e quindi tutte le nostre energie vanno spesi nei prossimi mesi per radicare socialmente il nuovo corso qui ci giochiamo la partita vera la parola chiave che a mio avviso ci ha fatto fare questo salto in avanti è l'autonomia politica del PC
Ma chi ha l'autorità di mettere ordine e con quali scelte la verità è che ci vuole una politica forte per decidere che i forti paghino le tasse è smantellare l'inefficienza dalla pubblica amministrazione su cui prospera il sistema di potere democristiano
Quindi quale rigore altri balzelli ticket prelievi su chi già paga o un nuovo orizzonte della politica sociale e fiscale non condizionato da interessi di parte ma ispirato alle esigenze della nazione
Una nuova statualità e quindi l'asse principale del riformismo forte non si tratta solo di riformare le istituzioni di stabilire nuove capacità regolative
Ma di inventare relazioni del tutto nuove tra Stato economia e cultura
Ritorna quindi d'attualità la funzione nazionale del pc la capacità cioè di essere parte di un conflitto ma allo stesso tempo di sollevare questioni generali che riguardano tutti
Ma anche qui c'è la discontinuità
L'ambito delle riforme non può essere più meramente è stata oggi dobbiamo parlare di funzioni europea del PC e in Europa ci andiamo con tutte le nostre carte prima di tutto come una forza autenticamente europeista
E allora
Perché rinunciare
Al prestigio che in tal senso ci ha lasciato Berlinguer l'Europa è anche la terra privilegiata per un nuovo rapporto nord-sud per l'interdipendenza mondiale
E questo nuovo pensiero venuto dall'Est è la vera novità del fin e secolo
E porta anche il segno del nostro contributo
L'Europa è quindi l'occasione per rendere più credibile la nostra politica l'alternativa ma allo stesso tempo e anche la sinistra europea che ha bisogno di una forza peculiare come la nostra
Autonomia libertà Europa
Queste nel nostro congresso sono state le parole che ci hanno aiutato a gettare le basi di una nuova proposta per Roma
Anzi Roma con i suoi problemi e le sue occasioni l'abbiamo indicata come un vero e proprio laboratorio del nuovo corso
D'altra parte è proprio nelle grandi città che abbiamo avuto le sconfitte più dure
Qui si sono rivelate vecchie superate le nostre categorie d'analisi e ciò ha contribuito ad indebolire nostra esperienza di governo di cui l'Italia non ci sfugge il valore davvero non è più sufficiente quindi una logica amministrativo politici istiga
Per governare le nostre città anzi una ritrovata autonomia culturale ci è servita a rompere un velo ideologico rispetto a ciò che la modernizzazione portava con sé nei grandi agglomerati urbani
Ci ha spinto verso un maggiore realismo maggiore rigore nel vedere i nodi strutturali che stanno alla base di quel groviglio di contraddizioni nuove che in questi ultimi mesi sono poi esplose una grande questione nazionale
A Roma abbiamo indicato anche i poteri forti nuovi processi speculativi le responsabilità politiche che hanno piegato la modernizzazione ai loro interessi ristretti ci siamo opposti ad una lettura debole generica della crisi della città
Abbiamo invece messo in luce le responsabilità di un governo come quelle di giubilo che all'unico scopo di lucrare giorno per giorno sulle risorse di Roma al fine di mantenere il proprio specifico sistema di potere
No questo non è né moderno né giusto
E noi abbiamo lanciato una proposta alternativa che coglie fino in fondo la dimensione metropolitana di Area metropolitana di Roma
La città si trova di fronte a un bivio
Se lasciata a se stessa la modernizzazione produce una grande concentrazione di potere
Una parte della città quella centrale rischia così di morire per un eccesso di funzioni mentre l'altra quella periferica si spegne in un deserto di comunicazione e di potere il sistema urbano rischia così di spezzarsi di perdere il controllo
E per impedire tutto ciò occorre un governo sociale delle trasformazioni che sappia contiene una grande redistribuzione di funzioni e di valori urbani
L'obiettivo eh di ricostituire nuovi identità dei luoghi di valorizzare le differenze tra le diverse parti della città
Costruire cioè quelle che abbiamo chiamato lecita della metropoli
Questa è la condizione perché si sviluppino nuove relazioni qualitative al suo interno ma non solo ciò vale anche all'esterno
E qui la dimensione statale è troppo limitativa per pensare il futuro di Roma una città può deperire anche se capita
La vera grande occasione rappresentata invece dalla dimensione europea il futuro di Roma sta nella possibilità di affermarsi come centro direzionale specializzato altamente qualificati
Una forte integrazione delle funzioni politiche economiche culturali scientifiche inserito in un circuito mondiale parte integrante dell'Europa ma allo stesso tempo capitale dell'interdipendenza tra nord e sud del mondo
La metropoli insomma trova nell'Europa la sua vera dimensione nella quale esprimere tutta la sua vitalità
La sua democrazia si incardina in una rete di relazioni qualitative
E pensare la città in termini di differenza di Rieti di relazioni è stata l'indicazione venuta dal secondo dibattito delle donne all'interno del partito romano
Non più un insieme di individui spesso analizzati ma una città abitata da donne e da uomini questa è una prospettiva richiedi sviluppi sul piano ideale e anche su quello della iniziativa concreta
E infine però è significativo che mentre i comunisti a Roma lanciavano questo orizzonte europeo il Partito socialista invece rimaneva sempre più impantanato negli imbrogli delle mense di giubilo
E allora chi è più moderno chi è più europee e di fronte al nostro incalzare unitario su questi temi il partito socialista non può tirarsi indietro innervosendo si deve stare al merito delle questioni non tergiversare
Proprio oggi che da questo congresso viene chiara la proposta dell'alternativa ed essere accompagnata da proposte nette sulle quali la sinistra può lavorare è inconcepibile quindi una chiusura settaria del Partito socialista
E allora viene il sospetto invece che si che a parte i tempi i socialisti tema non l'alternativa
Noi invece lavoriamo a Roma in Italia e continueremo a lottare per essa mettendo sempre insieme la nostra autonomia alla volontà unitaria e consapevoli che l'alternativa non si gioca sui formalismi sul diploma divismo sul mettere una parola in più o in meno ma sulla serietà che ognuno deve avere nell'affrontare le grandi domande del nostro tempo
Prima di dare la parola al compagno Bassolino vorrei dare lettura di un messaggio di Giorgio Strehler sono
è estremamente addolorato di non poter essere presente al congresso del Partito comunista
Ma la sua apertura coincide con la prima rappresentazione del Faust dirette di cui sono interprete
La grande avventura culturale di cui sono protagonista e che mia obbliga ogni sera trasmettere quanto posso
Del messaggio cristiano al pubblico non mi fa sentire lontano dal dibattito politico ne dalla vostra affaticato per definire il percorso futuro del partito
Che è sempre più peserà nella storia del nostro Paese
Sono vicino ai grandi temi che state svolgendo alla ricerca di un progetto chiaro e coerente
Che spinga a tutta la sinistra italiana verso l'Europa senza rinnegare assiri in una prospettiva per percorra Giosa
Dove i valori ideali intransigenza morale visione concreta ma non restrittiva dei problemi di una società da riformare
Però solitamente e non gestire soltanto costituiscano il puntino alienabili di riferimento perché crede ancora nel progresso sociale
Nella storia AN un destino più alto e sarà Terna opera dell'uomo Giorgio Strehler
Già ora la parola al compagna Antonio Bassolino delegato da fare
Fibre pari il compagna massima Rita
In questi mesi compagnie compagni
Abbiamo lavorato intensa da
Prima per elaborare il documento e poi per far vivere la sue giusto ispirazione nell'iniziativa di massa di politica
Questo intreccio è stato importante
E la prova che noi riuscivamo muovere le nostre forze
A spostare almeno in parte le cose le coscienza
Quando c'è un partito politicamente convinto e idealmente motivato
Di fronte a noi e ora l'arduo compito di creare un legame strutturale
Tra un profondo rinnovamento politico e culturale i due più ricco radicamento nella società
In questo senso noi siamo appena all'inizio di un cammino di un impegno di lunga durata per uscire dalle difficoltà di fondo dalle sconfitte un solo elettorali ma sociali e culturali che sono alle nostre spalle
Avremo bisogno di tempo per ricostruire fino in fondo il ruolo di una forza comunista all'altezza dei tempi
Va in qualche modo siamo anche in lotta con il tempo uno ogni forma di Fatah visti dall'assegnazione con l'interessata speranza di un inevitabile declino nostro
Riuscire a bloccare una tendenza negativa rilanciare il nostro ruolo
è un obiettivo che non riguarda soltanto noi ma tutto il mondo del lavoro e le forze migliori della società italiana
Per farcela
Per invertire il corso di questi anni c'è una prima una prima chiave di volta
Che è poi il filo rosso di muco lo so e della relazione il compagno Occhetto che condivido molto riconquistare
Affermare in modo nuovo una piena autonomia politica e culturale dei Comunisti italiani
Questo una condizione non sufficiente
E però necessaria il vitale autonomia come punto di vista critico sul mondo e sull'Italia di oggi
Come reinterpretazione della realtà e dei conflitti
Negli anni scorsi è stata dominanti egemone una visione ideologica della realtà
Qui attraverso il veicolo dell'ideologia si è spesso una inaudita forza materiale
Modernizzazione e di innovazione sono stati i nuovi idoli dei nostri tempi neutrali oggettivi progressisti
Esaltavano la fine delle classi e la scomparsa di ogni distinzione tra destra e sinistra
Grande simbolo di modernità e di tutta un'epoca è stata falcidiata
Ma quando il velo dell'ideologia grazie alla nostra iniziativa è stato squarciato
Allora si è visto bene quale modernità c'era dietro i cancelli delle fabbriche peggio operai per i tecnici per le figura di più alto con i
Io non credo che qualcuno potrà rimproverare ottetto per aver richiamato in causa la FIAT anche in futuro penso anzi e dico a Cossutta
Che in tanti potranno continuare ad essere grati a Occhetto e al partito perché abbiamo impostato non una ristretta battaglie di plastica una stima rispetto
Battaglia di classe ma una grande e moderna battaglia di libertà che riguarda tutti anche chi operaio dove
Alle false rappresentazioni del grande capitalismo noi però non contrapponiamo un'altra visione ideologica
E c'è una visione miserabili sta della realtà
Anche perché vogliamo superare fino in fondo sul piano culturale e politico vecchie nozioni della crisi
Quello di corrente riflesso condizionato tendente a vedere la nostra funzione le nostre possibilità in rapporto al crollo del sistema o almeno all'impoverimento della società
Tutto il Progetto nostro invece si basa su una nuova visione critica del punto a cui è giunto qui ed ora nella sua attuale storica determinazione lo sviluppo capitalistico
E per questo noi Comunisti italiani mettiamo l'accento sulla qualità delle contraddizioni e delle risposte da dare
Lungo questa strada a ben vedere
Può capitare di abbandonare visioni quantitative produttivistica che hanno segnato anche tutto il mondo del socialismo reale e può capitare dire incontrarsi
Valorizzandole rinnovando le fortemente con la parte migliore della tradizione della sinistra
Comunque le istanze di libertà e di liberazione che sono l'anima più vera delle idealità socialiste e comuniste
L'impetuosa modernizzazione capitalistica
Ha creato infatti nuove diseguaglianze sul piano del sapere dell'accesso alla cultura e all'informazione del controllo sulle condizioni di lavoro
Ma dietro tanti mutamenti nelle culture e nelle aspettative nelle strategie individuali e personali non vi è soltanto la mano del neoliberismo
Vi è anche il frutto positivo di nostre lotte l'impronta di nuove culture di nuove soggettività che arricchiscono il producono conflitti salutari con tutta una cultura classica del movimento operaio
Sono proprio questi processi allora ad aprire domande più radicale di una volta
A prospettare scenari più alternativi rispetto al passato
A porci il problema di accompagnare la nostra ricerca di autonomia con una chiara linea politica con la linea dell'opposizione per l'alternativa
Con questa linea cambia qualcosa io penso sia bene chi si è reso esplicito se le parole hanno un senso l'alternativa è alternativa alla DC e si costruisce dall'opposizione è un'alternativa che investe scelte di fondo la concezione dello sviluppo e dello Stato
Non si tratta di emendare di migliorare questo tipo di sviluppo
Ma di fare emergere sempre di più che in gioco vi sono visioni diverse e alternativa dello sviluppo
E che anzi lo stesso concetto di sviluppo i suoi connotati sei metri di misura vanno completamente ripensati
Il prodotto nazionale lordo non può essere più il principale indicatore della salute di un'economia e di una società
Quando costoro infatti la disoccupazione di massa
Lo svilimento della natura la congestione urbana e invece al contrario pone valutare l'attività sociale delle attività civili del lavoro di volontariato del lavoro di cura il familiare
Un analogo e perfino più decisivo ragionamento riguarda il ruolo dello Stato e il suo rapporto con l'economia e con la società
Perché senza fare i conti con la qualità dello Stato e delle istituzioni
Con quella mafia che non è un residuo del passato ma una faccia interna questo tipo di modernizzazione ogni discorso economico sociale
Visto a sé stante rischia di essere senza senso
Cosicché noi poi superiamo anche ogni incertezza tra prospettiva politica e priorità di contenuti e programmi priorità davvero perché più stiamo sul serio i contenuti e più risalta la differenza tra noi e Forlani
E la possibile vicinanza sociale ed etico politica
Tra noi e tante forze cattoliche impegnate sul terreno della solidarietà delle nuove sofferenze delle moderne solitudini individuali che si agitano in queste società
Più stiamo ai contenuti e più è evidente che nessuno ci può chiedere di appoggiare dall'esterno di aspettare di seguire il Partito Socialista Italiano più forte diventa anzi
La necessità di indicare noi il Tirreno come abbiamo incominciato a fare di un vero confronto unitaria sinistra e dico a Cossutta senza passi avanti e indietro che invece fa esattamente il Partito Socialista Italiano più forte diventa anzi diritto dovere di esprimere nomi ogniqualvolta è necessario la critica più ferma
Anche più fermati prima sui contenuti proprio perché sgombriamo il campo da ogni alibi e proprio perché la prospettiva era alternativa alla DC
Stando così le cose possiamo allora incidere compagni socialisti e in modo molto pacato ma allora perché questo è poi il punto vero l'alternativa lavoretti oppure no
E se la volete invece di avere reazioni così nervoso e sprezzanti perché è uno stabile al merito vero della relazione di Occhetto delle questioni delle scelte che bisogna fare
Noi vogliamo essere dunque più autonomi più alternativi e più critici sui fatti
E senza più alcun complesso di legittimazione guardiamo all'oggi alle sfide di più stringente attualità
Bisogna prendere delle decisioni ma in che direzione e per realizzare quadrotti impressionante il silenzio del governo sul Mezzogiorno
Il cui problema da sempre non dire mai affrontato con serietà mai nel quando l'economia tira né durante le fasi di crisi né quando l'inflazione scende né quando bisogna stringere la cinghia perché la verità è che la questione meridionale
Reclama un governo forte e una strategia di profonde riforme della strutture economiche dello Stato l'esatto contrario di oggi
Come e più degli ultimi mesi abbiamo bisogno dunque compagne e compagni
Di un partito completamente impegnato nelle prove politiche sociali
E capaci di stabilire un limpido rapporto tra Parlamento il Paese
è nel vivo delle rotte da organizzare
Che si tratta di spingere avanti anche idee più di fondo
L'idea di un nuovo diritto del lavoro
Capace di offrire a tutti i lavoratori italiani ai giovani agli immigrati extracomunitari una base di diritti
Un sistema dentro il quale le diversità
Siano non il segno negativo di discriminazioni ma il riflesso positivo della differenza femminile e di nuove volontaria che si esprimono nella ricerca di un altro rapporto tra i lavoratori e l'ha vinta
Questa è per noi una scelta di fondo
Qualcuno si è lamentato perché avremmo varcato i confini del sindacato ma noi comunisti abbiamo invece superato i vecchi confini
Di una schematica divisione gerarchia di compiti tra il partito e il sindacato Abbasi questa davvero vecchia ai partiti la politica ai sindacati il sociale
Ma come può oggi il sindacato
Essere grande soggetto di trasformazione sociale
Se non interviene oltre che sulle condizioni di lavoro sulle condizioni di vita e dunque sulla politica economica sul modo di essere dello stato e così che cos'è la politica se non si nutre di rapporti sociali di conflitti di legami diretti con le masse popolari
Noi dunque andremo avanti alla Seattle e oltre la FIAT e andremo avanti perché dovere nostro
Perché nella classe operaia c'è la nostra prima ragion d'essere il senso storico e attuale della funzione del Partito Comunista Italiano
Diritti
Diritti i poteri
Nuove forme di controllo sui rapporti di lavoro
è infatti dalla nostra stessa critica a vecchi schemi statalisti ICI
Che deriva il valore del controllo
Della partecipazione dell'intervento diretto di lavoratori
Che non possono essere surrogati e sostituiti neanche dalla presenza indispensabile del partito al Governo dello Stato come abbiamo drammaticamente visto nei paesi dell'estate
L'idea è ancora e concludo di una consistente riduzione dell'orario e di nuovi regimi di orario
Solo proprio le moderne tecnologie con la loro ambivalenza
L'enorme incremento di produttività
I mutamenti sociali e culturali
Che rendono possibile uscire dall'improduttive dispute sulle piccole riduzioni e di porre obiettivi da qui al passaggio dei del secolo
Ti abbiano lo stesso valore politico e storico che ha avuto la riduzione dell'orario prima quarantotto ore e poi a quaranta ore
E una grande battaglia generale da portare avanti sul piano sociale politico e culturale una nuova legislazione e con un forte controllo subdurali di fatto e sulla in innovazione
è una battaglia che chiama in causa la vita sociale urbana civile e strettamente si lega alla lotta per un nuova qualità della ognuno di noi compagne e compagni
Può riflettere sul fatto che i milioni di donne e di uomini anche quando hanno un'occupazione un lavoro un loro piccolo mondo hanno sempre troppo poco tempo per sé
Per la propria formazione per ricche relazioni con gli altri
E invece chi ha tutto il tempo per sé come i due milioni di giovani disoccupati meridionali non ha neppure il piccolo mondo di un lavoro
Possedere il mondo il tempo cambiare il lavoro e governare il tempo e una legittima ambizione a questo punto che la vicenda umana
Il fondo la secolare lotta di movimento operaio
Può oggi trasformarsi e incontrandosi con altre istanze ed altre culture può elevarsi al lotta per affermare l'autodeterminazione del lavoro
Le potenzialità creative le più alte capacità umane e intellettuali dieci uomini e delle donne e questa è oggi per noi la lotta per il socialismo
Allora la parola a Massimo Riva delegato esterno di Mila no
Vorrei però prima anche conferma che arriva comincia a parlare
Per ricordare che il lavoro di questa mattina
Molto impegnativo visse od ancora e compagni per cortesia
Vi sono ancora iscritti per la seduta di stamane
Fabio Mussi Livia Turco Emanuele Macaluso oltre al compagno
A cui ho dato il massimo di vita
Prego i delegati di restare in sala e le delegazioni di reinviare a fine seduta le loro riunioni la parola al compagno massima Dida
Care compagne e cari compagni
Sono lieto e orgoglioso di portare a questo diciottesimo congresso del Partito comunista
Il saluto caloroso dei senatori della Sinistra indipendente
Questa pattuglia parlamentare così composita ma anche così ricca di esperienze politiche e culturali che si richiamano ai filoni principali della sinistra italiana
Vi porto il saluto fraterno di questo gruppo così geloso della propria autonomia da apparire talvolta bisogna riconoscerlo anche un po'rompiscatole ma un gruppo che si ritrova sempre compatto nel mobilitare le sue competenze specifiche la sua passione civile il suo impegno politico nella battaglia per costruire un programma è uno schieramento d'alternativa di governo
Il mio non sarà perciò un saluto di circostanza
Come ha detto ieri Achille Occhetto per rendere possibile l'alternativa di governo è indispensabile il contributo di tutte le forze riformatrici
In questo solco noi sentiamo di potere dovere fare la nostra parte offrendo un contributo di idee di progetti di analisi politica
Mai come oggi credo l'alternativa di governo risulta necessaria per riscattare le sorti del nostro paese che rischia di scivolare verso un avvenire assai incerto
L'alternativa è necessaria per arrestare la crisi della finanza pubblica
Mettendo da parte quelle forze politiche e quei gruppi di interesse ad esse collegati che dapprima hanno lavorato per costruire il dissesto e poi hanno dato ripetute prove di non saperlo gestire
L'alternativa è necessaria per impedire la bancarotta morale e istituzionale
Di un sistema che bloccato nel ricambio degli uomini e delle politiche di governo rischia di vedere lo stato di diritto trasformato in un luogo dove si esercita un potere ispirato alla pura logica del dominio e dell'autoconservazione
Dove vige la legge dei più forti e dei più prepotenti e dove perfino e cronaca di tutti i giorni le mafie della criminalità organizzata incerte ragioni del Paese cercano di contare più dello Stato spesso l'iniziativa di alternativa di governo è necessaria infine per riequilibrare in termini di uguaglianza sociale
Gli effetti dei processi di aggiustamento automatico del sistema che si sono prodotti in questi anni di veloce trasformazione
E si sono prodotti lungo un piano inclinato che ha visto aggravarsi le iniquità e gli squilibri già storicamente presenti nella nostra società
Dal clamoroso caso del fisco a quello del diritto al lavoro il principio della parità dei diritti tra cittadini ha subito colpi tremendi
Si deve progettare si deve costruire un nuovo governo delle risorse per riavvicinare i deboli ai forti ma soprattutto per rimettere con i piedi per terra il principio essenziale della parità e dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge di fronte a tutte le leggi
Ma compagnie e compagni affermare che arrivi l'alternativa di governo è necessaria
Non significa che si possa dire oggi che essa e anche automaticamente certa e possibile molto moltissimo dipende da noi da quello che faremo da quello che proporremo al Paese proprio noi noi tutti che vogliamo ramo lavorare per questo traguardo dell'alternativa
Per lunghi anni larga parte della sinistra italiana si è cullata nell'idea che il progetto dell'alternativa
Si sarebbe realizzato come logica è fatale conseguenza del fallimento della gestione del potere da parte delle forze conservatrici è stato un calcolo sbagliato
Invece di rendere più chiare e più netta l'identità politica riformatrice della sinistra
Questa posizione è avvantaggiato gli avversari dell'alternativa
Perché i meccanismi automatici del sistema hanno potuto liberamente operare e hanno operato a danno delle forze che costituiscono la base sociale la base storica dello schieramento riformista
Ne hanno indebolito la consistenza
Frammentando la società in gruppuscoli e corporazione di interesse sui quali i gruppi politici conservatori hanno avuto ancora non minori difficoltà nell'esercitare il loro tradizionale dominio ha fatto bene ieri il compagno Occhetto
Ad ammonirlo guai a chi pensasse ancora che si può trarre qualche vantaggio dall'assistere allo sfascio prodotto da altri per ereditarne il potere voglio parafrasare
Una sua citazione Thaci piana di ieri da quello sfascio eredità avremmo solo il deserto della democrazia e dunque un clima un ambiente è un sistema dove noi per primi avremmo difficoltà a sopravvivere
Deve finire il tempo in cui dentro la sinistra ci si divide
Fra chi disprezza le visioni di alto profilo e di lungo periodo per la loro scarsa presa sulla realtà
E chi parimenti giudica subalterna all'esistente ogni tentativo di produrre proposte e progetti di riforme immediatamente praticabile
La distanza dialettica fra queste poche posizioni oggi va colmata va colmata con urgenza in forza della constatazione che già prima facevo se non avanziamo proposte precise praticabili se lasciamo che i meccanismi di aggiustamento nel sistema continuino a lavorare per proprio conto non solo renderemo impossibile l'alternativa di governo per il futuro prossimo
Ma renderebbe ancora più vago più lontano praticamente invisibile l'orizzonte di una società in cui democrazia e socialismo si tengano per mano
Sono convinto anch'io che il fattore tempo sia oggi decisivo
Se saremo timidi nel confrontarci per problemi imposti ci dalla realtà se dovessimo prendere paura delle responsabilità di governo del paese il tempo anzi giocherà contro di noi
Ed è in questo spirito che nei mesi scorsi noi abbiamo preso l'iniziativa di rilanciare proposte di riforma profonda di quel nodo cruciale della democrazia e della finanza italiana che è la pubblica amministrazione
Degradata da decenni di malgoverno democristiano ma con la complicità degli alleati della Democrazia Cristiana a strumento di sostegno del sistema di potere dominante
Da questo nodo cruciale noi riteniamo debba partire l'opera di risanamento della finanza pubblica da parte di un governo d'alternativa
E debba partire anche attraverso l'abbandono di qualche tabù di qualche comoda abitudine mentale inveterata anche dentro la sinistra
Puntando tanto per cominciare alla privatizzazione dei contratti del pubblico impiego
Per finire con la ricostruzione di una gerarchia di valori di traguardi di obiettivi
In una spesa pubblica che ormai è diventata una sommatoria sconclusionata oltre che onerosissimo di impegni e di servizi inefficienti
Lo Stato non può e non deve fare tutto ma deve innanzitutto gestire bene quei servizi essenziali che all'obbligo in una società moderna di garantire ai cittadini più deboli
In un programma per l'alternativa occorrerà dunque affrontare senza remore anche il problema degli squilibri della spesa pubblica
Dal lato delle entrate c'è da condurre in porto una riforma fiscale complessiva per la quale ci sono Comuni proposte dinanzi al Parlamento
Ma sebbene esse siano la premessa logica di un'opera di risanamento non basteranno occorrerà agire anche dal lato della spesa
E su questo caro Occhetto mi devo dichiarare meno ottimista ditemi duro fatica a credere che sarà possibile
Con gli attuali scenari dei mercati internazionali ridurre il carico degli interessi sul debito pubblico senza ridurre anche le specie
Ma il fatto è che anche questa azione sulla stesa dopo rabbia obbedire alla stessa logica di redistribuzione sociale che ci proponiamo con la riforma fiscale
Si dovrà costruire insomma qualcosa che oggi non c'è
Una gerarchia della spesa pubblica che precisamente l'opposto delle sforbiciate in cui si esaurisce tutta l'inventiva del pentapartito
Ma attenzione una gerarchia della spesa pubblica significa dover mettere dei no accanto ai sì
E voglio sottolineare il Foro la forte valenza politica di un elenco di noi e dissi
La forte valenza per suscitare per fare venire alla luce le contraddizioni su questo tema all'interno del pentapartito
Intervenendo al nostro recente convegno sull'amministrazione dello Stato
Achille Occhetto ha voluto ironizzare sulla nostra civetteria nel definire quelle proposte come riforme di basso profilo perché ha voluto mettere in rilievo la forte portata innovatrice qualifica attrice di un'alternativa di governo
Lo ringraziamo qui per aver colto in pieno il senso di quell'iniziativa
Quello di fare proposte concrete
I dialoghi contenuto tangibile al progetto dell'alternativa e così tengano anche aperte per l'avvenire le prospettive di un cammino verso un mondo in cui si possono realizzare gli ideali e i valori del socialismo
Su questa strada dalle proposte concrete di governo sin sentiamo impegnati a proseguire e non solo per quanto riguarda la riforma dell'amministrazione statale
C'è da fare molto sul terreno della democrazia economica sul doppio versante dei diritti dei cittadini lavoratori e risparmiatori ed è la fissazione di regole del gioco per i grandi operatori industriali e finanziari
Voglio rivendicare da questa tribuna i nostri meriti comuni per la prima legge antitrust della storia italiana approvata pochi giorni fa dal Senato
Senza le nostre proposte
Senza un comune impegno di iniziativa e di pressione politica da parte dei gruppi comunisti e della Sinistra indipendente neanche a questo si sarebbe arrivati ma certo c'è molto altro da fare penso all'opera di profondo disboscamento degli intrecci fra bassa politica e ricchi affari che si sono consolidati nel settore delle imprese a partecipazione statale
Ecco un terreno sul quale lo Stato di diritto va ricostruito dalle fondamenta
Con un'opera che il Paese solo da noi può attendersi doppio lo scempio di regole di principi che è stato fatto dalla Democrazia cristiana e dai suoi alleati del pentapartito
Ma penso anche all'opera di restaurazione della legalità costituzionale nel settore vitale per la democrazia dell'informazione dell'informazione televisiva in particolare non c'è solo la questione pure essenziale degli sport c'è il tema più generale di un oligopolio pubblico-privato chi attraversa oscuri patti di comparaggio politico sta minando alle fondamenta il pluralismo nella circolazione delle notizie delle opinioni anche questa è una giungla velenosa che batteva codificata prima che produca mostri pericolosi per la democrazia
Su questi punti dovremmo essere implacabili nella nostra sfida alle inerzie alla complicità del pentapartito
Perché si tratta di questioni che hanno valenza politica almeno pari a quella di autentiche riforme istituzionali e naturalmente non voglio dimenticare che già la sfida è aperta con la maggioranza in Parlamento sul terreno delle istituzioni delle riforme istituzionali vere e proprie in particolare sul tema degli enti locali e della revisione del bicameralismo su quest'ultimo punto noi siamo presenti autore di una proposta che si differenzia da quella del monocameralismo puro sostenuta dal Partito comunista
è una proposta che riflette le nostre convinzioni in materia ma che è anche il fine politico di offrire da sinistra un possibile terreno di conto per la creazione di quell'ampio schieramento di consensi che è necessario per ammodernare la nostra Costituzione in materia istituzionale
Tengo a sottolineare che il nostro comune obiettivo deve essere però quello di superare le resistenze e le troppe resistenze contro una riforma dei sistemi elettorali che renda più nitido il quadro politico più limpida e agevole l'alternanza delle maggioranze
Compagni e compagne per un saluto che non voleva essere rituale ho abusato fin troppo della vostra cortesia e concludo
Sappiamo che per realizzare l'alternativa di governo è indispensabile costruire uno schieramento di forze politiche siamo anche consapevoli delle serie difficoltà che ancora oggi pesano sui rapporti fra i partiti della sinistra
Ma sappiamo che lo schieramento dell'alternativa si potrà e dovrà costruire a partire da un confronto sui programmi sulle proposte concrete di governo sulle cose da fare
Proposte e programmi che andranno concepiti per trovare il consenso per la sinistra e non ulteriore divisione ecco il terreno sul quale il gruppo dei senatori della Sinistra indipendente si sente impegnato a portare il suo mattone nella costruzione della casa comune dell'alternativa grazie
Prima di dare la parola al compagno Fabio Mussi Varlin gare notizia che la la compagna Rossini Di Salvo
Veda una del compagno Rosario Di Salvo assassinato dalla mafia insieme al compagno Pio la Torre ha inviato un telegramma ma scusandosi di non poter essere presente formulando al congresso e al compagno Occhetto i migliori auguri di buon lavoro
La parola al compagno Fabio Mussi si prepari Livia Turco
Care compagne e cari compagni
Un partito quando è unito e più forte
è un gruppo dirigente unito e solidale rende più forte un partito
Ma non ci serve il conformismo e non è certamente per conformismo che ieri ci sono stati tanti applausi qui
Perché io voglio dichiarare il mio pieno assenso alla bella relazione del compagno Pietro penso che essa ci indichi la strada giusta
L'idea politica che mettiamo in campo con questo nostro congresso è chiara netta forte
è comprensibile a tutti l'opposizione per l'alternativa
Nessuno può dire di non averla capita
Opposizione significa esattamente quello che vuol dire e vuol dire lavorare in Parlamento e nel Paese
Per accelerare la crisi del pentapartito di una maggioranza che evidentemente entrata
Nella situazione di quei che son sospesi di un governo che sembra conoscere ormai più solo la parola magica ticket alla continua ricerca di soldi è sempre nelle tasche dei soliti per tappare i buchi che lui stesso atto opposizione vuol dire anche se verità
Quella severità che c'è per esempio suggerito di non abbonare a De Mita l'Irpinia qua Gava Ciro Cirillo a Donat Cattin le letterine sull'AIDS le ispezioni volanti alla Mangiagalli
La quale atrazina potabile per decreto
Opposizione per l'alternativa
Vuol dire che noi non vediamo più all'orizzonte larghe coalizioni governi di emergenza o di transizione
Se non lavoriamo per determinare il vero fatto nuovo della situazione italiana
Liberatorio del blocco che ha fatto ammalare la nostra democrazia
E questo fatto nuovo scusate se lo dico un po'rozzamente la Democrazia Cristiana all'opposizione anche così si fa fare all'Italia un passo verso l'Europa e si restituisce vita piena alla democrazia
Spirito anti democristiano no o stia tranquillo Forlani ma
Ascolti se vuole
Un grande filosofo della Roma imperiale Anneo Seneca
Scrisse una volta dell'imperatore Nerone
Da tempo ormai il Principessa è talmente immedesimato allo Stato
Che non si può separare l'uno dall'altro senza danno per entrambi ecco sono più di quarant'anni che la vicina al governo e pensa di sì quello che Seneca disse di Nerone si è talmente immedesimato dallo Stato che certamente rovesciano la frase di serenità
Separare l'uno dall'altra sarà di giovamento eterno lo stato e per la democrazia cristiana
C'erano dubbi
Mi pare che siano stati sciolti proprio in questo palazzo un mese fa quando si è visto che il rinnovamento di De Mita è stato un fallimento
Quel congresso ha schierato la DC dei tempi migliori Forlani Gava Scotti Andreotti
Con qualche ulteriore perfezionamento Formigoni Sbardella si è rivisto persino Salvo Lima sugli scudi della DC
Con Forlani vince il grande centro il grande ventre molle Dorotheum l'anima moderata e conservatrice
Certo
Se vogliamo l'alternativa che non è solo uno schieramento un cartello di sigle di partiti una somma per parla già ora anch'essa è bene ribadirlo
Socialista
Siamo un partito serio forte e paziente io non condivido affatto certi sentimenti pregiudiziali una certa ostilità che qualche volta è vero capita di avvertire nelle nostre file verso il partito socialista
Ma sbaglia Craxi questo congresso non si espelle lato le mani ieri contro il partito socialista
Questo congresso ha battuto le mani a se stesso ad un partito che vuole esserci che crede alla propria funzione che rivendica orgogliosamente la propria autonomia politica e culturale
Capisco comunque non me ne vorranno compagni socialisti che porta a serpeggiare qualche sensazione di noia
La noia per le continue incursioni dei pirati della storia a volte Marx è un'altra Gramsci
Un'altra ancora Togliatti
Noi dobbiamo accettare promuovere la discussione su tutto ciò che è stato e vogliamo dire anche ai compagni socialisti cioè non ci sono tabù per noi
Ma permettete di dubitare del fatto che se Gramsci una volta accarezzò l'idea dell'antico OSCE possa essere l'uomo più simpatico di Italia Ugo Intini l'anti Togliatti di oggi è una pretesa francamente eccessiva
Da noi è ancora per questo grande quella Re con la Democrazia Cristiana per questo necrotico scatenarsi di conflitti tra alleati che non porta mai niente che non ha preso Bocchi che non fa maturare proposte idee politiche nuove
La noia infine per questo gran parlare di riforme e riformismo da cui non vien fuori una sola riforma vera ma solo da retorica della modernizzazione variamente modulata secondo chi occupa Palazzo Chigi
Partito socialista è cresciuto anche perché ha avuto qualche ragione dalla sua parte
Ha percepito prima di noi forse che stava cambiando fase politica io che torna detto apertamente ieri ci sono anche ritardi i nostri e in qualche caso lo dico senza patemi ritardi gravi
Ma il punto vero in discussione l'oggi
è la prospettiva ed è sulla prospettiva che noi lanciamo una sfida a sinistra
Il Partito socialista ecco il punto
Si trova di fronte alle sue contraddizioni
Non si può all'infinito compagni socialisti sono infatti che si incaricano dimostrarlo
Insieme governare ed opporsi rompere da aggiustare
Stare in uno schieramento a dominanza conservatrice parlare di alternativa correre dietro ai laici a Roberto Formigoni essere di sinistra e di centro
E persino voglio dirlo un po'più brillante centro qualche volta se solo pensate alla incredibile campagna sulla droga anzi contro i drogati
O all'entusiastico consenso fornito dall'applicazione l'applicazione del Concordato a scuola
A quest'ora di revisione imposta più per forza che per amore su cui la Corte costituzionale ha detto alla fine parole chiare e parole che il governo intende assolutamente intende tradurre in fatti
La nostra sfida sinistra non poche spingerci insieme a dare battaglia cercare l'unità altre strade sono convinto non ce ne sono
L'unità una unità politica e programmatica per l'alternativa oggi
Forse qualcosa di più domani e non dobbiamo spaventarci il tema della casa comune un tema molto serio e che non abbiamo fatto prima chissà quali passi avanti e poi chissà quali passi indietro
L'ho sentito dire solo dei compagni Craxi Cossutta
Tema serio
Poco serie chiederci ritornare all'indirizzo di cent'anni fa come se ci fosse un Eden della sinistra quindi salire lo sanno questi nostri amici e compagni che vagheggiano Paradiso perduto
Che cosa è accaduto in cent'anni due guerre mondiali l'esplosione del mondo ex coloniale il fascismo il nazismo la rivoluzione sovietica e quella cinese la grande riforma del capitalismo cioè lo Stato sociale
Gli Stati Uniti che da potenza regionale diventano prima potenza mondiale
L'inaudita accelerazione delle rivoluzioni tecniche scientifiche
E hanno capito questi nostri amici e compagni le ragioni per cui in questo lungo viaggio il Partito comunista italiano si è così profondamente radicato nella storia d'Italia che vive da protagonista quella d'Europa e del mondo
Se si deve ritornare davvero
Non si può che ritornare al futuro
Incontrarci in un punto che non è indietro ma più avanti sul cammino del movimento operaio della sinistra delle forze di progresso
Badate io non voglio dire che il passato non possa essere sottoposto a critica anzi lo deve essere
Non tutto ciò che è stato anche Dinoi della storia nostra è bene che sia stato così o non poteva andare altrimenti
Non dimentichiamo ora che stiamo discutendo delle discontinuità necessarie che noi Comunisti italiani siamo più volte rinati dati forti e consapevoli di discontinuità non è stato proprio Antonio Gramsci il fondatore della tradizione teorica discontinua rispetta al marxismo dogmatico di allo stalinismo negli anni in cui esso celebrava suoi trionfi
Non è stato Palmiro Togliatti negli anni suoi più grandi Esterzili dal quarantaquattro al quarantasette
A tagliare i ponti con un'idea di partito bolscevico chiuso settario minoritario di ristrette avanguardie ad inventare il partito nuovo di massa protagonista della democrazia progressiva
E non ce n'è stata un'alta discontinuità con Longo con Berlinguer con Natta con noi che siamo qui
La denuncia non dei limiti e degli errori di Stalin
Bensì la critica del sistema del socialismo reale
E la scommessa sulla sua radicale riforma in cui oggi vediamo con entusiasmo e l'entusiasmo vale dieci relazioni dieci citazioni una relazione impegnato Mikhail Gorbaciov
Oggi siamo ad un altro passaggio cruciale
Abbiamo preso di colpi subito delle sconfitte per su voti adesioni al partito
Ci siamo interrogati apertamente e coraggiosamente persino intorno al rischio di un declino ma stiamo cercando stiamo trovando tutti assieme la volontà all'Energia le idee
Per riproporre la funzione storica del Partito comunista il suo essere portatore di una grande idea di democrazia e socialismo e questo è possibile
Se sappiamo però che non ci bastano le vecchie bandiere che dobbiamo definire o di né identità nuova
Guardare con spirito aperto a tutte le novità del mondo
Ho visto compagne e compagni
Che un autorevole giornale inglese l'economista scritto Dinoi più rosa che Rossi
è un complimento infatti come si fa ad essi e Rossi oggi senza colorarsi di rosa senza l'ambizione di rappresentare le norme forza che irrompe nella storia la forza la soggettività delle donne e come si fa
Adesso è Rossi senza far nostro un altro colore vedete quale inusitata dialettica dei colori il verde quale idea socialista può affermarsi Occhetto ha detto cose molto forte su questo
Senza una critica al modello che l'industria lirismo ci lascia in eredità
Senza sapere che non può definirsi progresso
Quel modo di produzione che distrugge gli equilibri che altera in niente alle condizioni di produzioni e riproduzione della vita si della sulla terra
Quello sviluppo che fa dire agli scienziati
Dieci anni ancora così e poi forse tutto è perduto
In fondo non dimentichiamolo mai socialismo e comunismo sono quegli ideali sorti per restituire agli individui la pienezza dell'appartenere al genere umano
Nuovo corso allora può forse essere proprio questo
Il realismo politico la concretezza programmatica
La volontà determinata di costruire una svolta per l'Italia la capacità di tradurre in valori universali il mille linguaggi degli uomini e delle donne di oggi
è un'impresa difficile
Ma ce la possiamo fare ce la faremo certamente
Prima di dare la parola all'accompagnato no
Real dò lettura di un messaggio che il compagno senatore Francesco De Martino ha inviato al congresso
No no no muri io monto caloroso anzi dice De Martino più caro ma un augurio un appello di un vecchio compagno
Nel suo messaggio De Martino afferma che il congresso del Partito comunista italiano ed è il più alto interesse
Perché esprime un operare ardua e difficile
Di rinnovamento tesa a riaffermare la validità e attualità del socialismo come teoria e pratica autonoma
La nuova epoca nella quale siamo entrati prosegue De Martino impone risposte che noi possediamo ricercare nel nostro passato anche se di esso aveva rivendicato il grande patrimonio ideale alimentato in primo luogo dai sacrifici innumerevoli sofferti per la libertà
E l'hanno emancipazione dei lavoratori
Dopo aver messo al sotto alle indignato agli errori del collettivismo burocratico del sistema sovietico e di limiti della democrazia occidentale
Forma superiore ma imperfetta di ordinamento politico
De Martino auspicate ai partiti riconoscano l'errore di aver creduto nelle possibilità inesauribili del mercato
Che si regola tasse l'obiettivo da porsi oggi è individuato nel messaggio di De Martino nella ricerca di una sintesi tra libertà individuale uguaglianza anzi aggiungere
Fare dell'uguaglianza il contenuto della libertà
Solo un socialismo ad innovato profondamente può affrontare una lotta trova contro il ristoro tra individualismo
Ma non si potrà avere la meglio sei partiti della sinistra non riescono a superare i loro contrasti le loro divisioni eredità di alta retto
Se si guarda al passato conclude De Martino quanti errori quali abissi incolmabili
Ma se si guarda al futuro la ragione fa risorgere nella speranza
Ha ora la parola l'accompagna Livia Turco si prepari per l'ultimo intervento in compagno Emanuele alla Macaluso
Emotivo di profonda gratificazione
Essere così in tante in questa sede
Trovarci in tante donne comuniste
A che ci ha scambiato e per dei numeri per una sorta di razza protetta proponiamo di conoscere da vicino le ragioni del nostro essere qui ora c'è una particolare Energia che ci contava già ed è quella che scaturisce da una doppia passione politica
La passione prima è quella che ci porta a stimare noi stesse e le altre donne a partire dalle più deboli
Essa costituisce una forza politica dirompente inedita che può lasciare un grande segno in ogni parte del piccolo grande di questo nostro mondo
E l'altra nostra passione e per il PC inteso come movimento storico di liberazione umana
Il PC ed il suo oggi il suo futuro la concretezza dell'urgenza dei suoi compiti cento ma anche il PC e la sua tradizione le sue radici le domande originarie che hanno motivato la sua esistenza e la sua storia domande che oggi sono tutt'altro che obsolete Horizonte ha un significato particolare per noi sentire legame che ci unisce alle precedenti generazioni di donne comuniste
La forza che esprimiamo oggi e anche il lascito delle loro fatiche delle loro battaglie delle loro biografie
Siamo agli che di una riflessione originale costruita insieme con altre donne importanti legate al femminismo
Ma siamo anche dei piedi un'esperienza concreta costruita attraverso battaglie importanti soprattutto nel Mezzogiorno
L'ultima la più significativa lo ha riconosciuto il nostro segretario è quella contro la violenza sessuale
L'esito positivo raggiunto alla Camera premia la nostra cristallina coerenza
Ma anche la nostra capacità di ascolto delle ragioni di quelle donne compagne che esprimono opinioni diverse in un progetto però che tutte ci unisce
E io voglio ringraziare le compagne in particolare Anna Pedrazzini che è stata relatrice di maggioranza il nostro gruppo da sinistra indipendente
Ma poi a ringraziare anch'
Quelle donne che più sono state attive per impedire e valori comuni l'inviolabilità del corpo femminile ci vedessero divise in schieramenti opposti vogliamo un pc partito di donne e uomini perché anche al suo interno intendiamo affermare la nostra libertà
Perché crediamo ci sia una convenienza a valorizzare il mutamento che le donne hanno prodotto nella società e perché riteniamo che questo mutamento debba valersi di un progetto di trasformazione economica sociale e culturale le donne si sono avvantaggiate dei processi di modernizzazione eppure oggi sono quelle che maggiormente ne soffrono le contraddizioni e ne criticano un punto cruciale
L'impoverimento qualitativo dell'esperienza umana nonostante la grande quantità di beni merci conoscenze a disposizione
Perché il mutamento di cui le donne sono portatrici colto nella sua radice e nella sua vocazione potenzialità autentica non è riconducibile dentro la grammatica dei diritti
Ma prospetta una qualità nuova dell'esperienza umana
Liberazione umana è questo l'orizzonte teorico e pratico del divenire donne nel mondo del progetto di affermazione della differenza sessuale
Esso non è da confondere con il mito della bontà femminile delle sue virtù salvifiche non ha nulla di pacifica togliersi di conciliativo
Al contrario si tratta di un processo faticoso che ridefinisce le identità maschili e femminili modifica i rapporti di potere tra i sessi trasforma le compatibilità della produzione e l'organizzazione della vita quotidiana
Si tratta di un processo etico e conoscitivo
L'equazione che si è realizzata nel corso del cosiddetto secolo socialdemocratico
Tra lo sviluppo della democrazia la redistribuzione delle risorse i nuovi diritti di cittadinanza l'emancipazione la liberazione femminile oggi non regge più
Anche l'ondata moderata che utilizza la forza femminile per umanizzare i mondi vitali
Non può essere letta come la riedizione di un copione già visto
Non è il vecchio moderatismo bensì la risposta certo distorta
Alle questioni che le donne pongono come cruciali la libertà e la crescita individuale dentro una più forte responsabilità sociale
Per queste oggi le donne non costituiscono più per la sinistra delle ospiti che di volta in volta pongono delle istanze specifiche di cui farsi carico e neppure delle generose alleate dotati di una capacità di anticipazione politica come in Italia avvenuto sulla questione del divorzio e dell'aborto
Un tema all'ordine del giorno di questo congresso è se il Partito Comunista riconosce la quota femminile il progetto della differenza sessuale come un'istanza fondativa della sua identità e del suo progetto
Se è così e allora ne derivano delle coerenze e delle scelte la prima e per me più importante consiste nell'assumere oggi in questa fase storica come orizzonte del proprio pensiero per appropriazione bello della liberazione umana
E nell'individuare la libertà individuale la crescita qualitativa come paradigmi fondativi della nostra cultura politica per questo ho molto apprezzato soprattutto la prima parte della relazione del segretario
E certo allora occorre allargare le fonti della nostra tradizioni e anche i saperi a cui fare riferimento ma occorre anche recuperare un'istanza originaria di Marx e di altri pensatori marxisti incentrate proprio sulla liberazione individuale ed umana
Non a caso le forze della sinistra europea che con più coraggio hanno proceduto in un lavoro teorico di ridefinizione della propria cultura politica
Hanno assunto come centrale il mutamento della soggettività femminile ed hanno concentrato la loro ricerca sulla crescita individuale su una diversa concezione del lavoro e sull'arricchimento e ridefinizione della democrazia
Non è certo fatto l'orgoglio riconoscere che noi partito comunista costituiamo in tal senso uno dei laboratori più coraggiosi e più avanzati
Ed è necessario affermare che anche su questo deve avvenire la competizione rapporto unitario nella sinistra italiana perché è qui che si gioca un'idea della modernità ricca capace di dare risposte alle domande più interessanti
Che le donne e di uomini del nostro tempo si pongono e voglio pertanto ricordare qui l'importanza di una recente iniziativa costruita con le compagne socialiste
La prima convenzione delle donne della sinistra europea che ha definito un manifesto Praga programmatico unitario delle donne
Crescita umana questo è ciò che deve indirizzare la nostra azione di governo e costituire il nostro programma fondamentale
Ci sollecitano in tal senso i conflitti e le contraddizioni di questo nostro mondo
Oggi insomma constatiamo e lo sviluppo delle forze produttive e si anche sviluppo della capacità umana ma che lo sviluppo delle capacità umane non si traduce obbligatoriamente in quello della personalità umana
Torna dunque centrale il tema della crescita individuale e della sua responsabilità
Una responsabilità che oggi deve rivolgersi verso il genere umano preziose che conta è in merito la cultura delle donne
E se ci dice che occorre rompere una concezione autosufficiente e al contempo unilaterale dell'individuo occorre sapersi aprire agli altri assumendo il limite che definisce la propria irriducibile individualità non come una limitazione ma come la costruzione di una rinnovata reciprocità
L'esperienza delle donne ci dice che occorre guardare valorizzare tutte le dimensioni della vita quotidiana
Ma nella vita quotidiana si incontrano problemi che evidenzia nonché il legame che unisce il singolo al genere umano
Ecco le due polarità entro cui dovrebbe potersi dispiegare l'esperienza individuale la sua quota soggettiva e l'espansione l'apertura del suo gli altri
E queste sono anche le dimensioni e deve poter conoscere lo sviluppo democratico
La democrazia è la possibilità di affermazione piena dell'individualità umana l'esercizio del governo da parte dell'uomo singolo atti diventa socialmente attivo a democrazia il rapporto attivo tra l'individuo e la società in qui è di vivere
C'è in questa ricerca una rinuncia un accontentarsi degli approdi della cultura liberaldemocratica
O non c'è invece una grande ambizione che trova fondamento nei processi e nelle domande in corso e che senza rinunciare alla cultura liberaldemocratica assume fortemente l'istanza della trasformazione della liberazione umana
Un'ambizione che deve deve nutrirsi di molte fonti e deve saper scegliere riconoscere i soggetti privilegiati portatori del mutamento
Tornano allora in campo le donne con la loro critica il principio democratico storicamente realizzato al principio di uguaglianza e di universalità che non le comprende se no nella forma del cittadino
E vorrei dire inoltre anche se non posso svilupparlo il programma e progetto di crescita e di liberazione umana
Costituisce il terreno più vero e più fecondo di un confronto e di un reciproco arricchimento con l'esperienza e le culture cristiana e cattolica
Il compagno che ha detto in merito al nostro lavoro ha usato le parole più giuste
Ha parlato di umiltà da parte sua nei confronti della nostra elaborazione
Ed era necessaria ricerca di concrete coerenze nelle scelte politiche del partito esprimendo la consapevolezza di quanto ciò sia difficile
Personalmente molte compagnie lo stanno vivo un assillo rispetta l'esigenza di tradurre in fatti concreti in coerenza programmatica la nostra riflessione
Affinché essa sia vantaggiosa per le donne e si traduca in una trasformazione tecnica questo è il passaggio cruciale che sta di fronte a noi
Anche perché dovremmo evitare il rischio di diventare prescritti e cioè vedere lontano e non accorgerci post o restare indifferenti a ciò che accade attorno a noi
D'altra parte il tempo politico in cui viviamo è ostile alla crescita femminile
Mi riferisco alle scelte per ridurre lo stato sociale all'aumento della disoccupazione
Ma soprattutto al fatto che la scena politica tende a rendere marginale la forza delle donne e a negare una soggettività autonoma delle donne per eludere le sue domande e il mutamento di cui è portatrice
Ed è questa una delle questioni centrali del riformismo oggi una questione su cui si gioca la possibilità di definire nuovi e più avanzati equilibri politici e culturali e della democrazia
Per cui è stato io credo sia cruciale dispiegare per intero nella radicalità del mutamento di cui è portatrice la soggettività politica autonoma delle donne
Essa allora deve radicarsi in una pratica politica per noi essere il patto tra dove che vogliamo far rivivere sollecitare in ogni luogo della nostra società
Esso non è e non può essere né a un patto corporativo e neppure un'azione lobbista
Bensì costituisce la messa in gioco di un inedito principio democratico che dentro le istituzioni ridefinisce le sue regole e la sua agenda politica
Mi sento di indicare alcuni temi prioritari l'agenda politica che noi donne comuniste vorrà vorremmo proporre alle donne italiane per costruire una vera e propria fase opposizione delle donne in Italia
Il primo la difesa del contenuto etico del principio di autodeterminazione delle donne nella sessualità e nella procreazione
La prevenzione della tortura la valorizzazione delle scelte di maternità e per questo dico che dobbiamo mobilitarsi con tutte le nostre energie per fare in modo che la manifestazione unitaria del quindici aprile sia davvero un appuntamento fin qui prendono la parola tutte le
Inoltre il riconoscimento dei diritti delle lavoratrici e poi ancora la riforma dello Stato sociale a partire da alcune istanze per noi fondamentali
Il riconoscimento dei diritti individuali di donne e uomini il riconoscimento dell'insieme dei lavori svolti nella società anche i lavori non retribuiti come quello familiare
La possibilità di accesso alle risorse pubbliche prescindendo anche del rapporto di lavoro
Uno stato sociale che abbia come punto di riferimento il ciclo di vita di donne e uomini in cui il tempo di lavoro quello della formazione il tempo per la cura siano considerati
Diritti soggettivi
Infine una riduzione dell'orario di lavoro e l'uso flessibile del medesimo attorno a tale questione noi vogliamo costruire una battaglia culturale di massa
Attraverso una proposta di legge di iniziativa popolare relativo appunto agli orari di lavoro e le politiche del tempo e del ciclo di vita
E in questo contesto si colloca anche la nostra riflessione sul salario di cittadinanza
Cari compagni ho detto patto tra donne abbiamo sperimentato quanto esso sia fatica secondo è anche necessario per noi
E voglio qui nominare alcune donne importanti del femminismo singole intellettuali donne che lavorano nell'informazione e che sono qui presenti le nominò per ringraziarle
Abbiamo imparato anche quanto sia ricca e feconda per noi comuniste la pratica delle della relazione tra donne
Ora dovremo saper modificare le nostre forme organizzative le nostre regole per coinvolgere un numero grande di donne e rendere produttiva sul piano del complemento a questa pratica politica
Oggi siamo più forti e misuriamo anche le differenze che sono presenti tra di noi di cultura di pratica politica
Queste differenze devono essere rispettate
Ma soprattutto devono tra loro interloquire perché ciascuna si arricchisca del rapporto con l'altra siamo più forti ed allora dobbiamo definire anche un'etica dei rapporti tra donne
Il compagno Occhetto ha proposto il partito di riferirsi alla nostra elaborazione con umiltà ho già detto che apprezzo questa affermazione noi donne però non possiamo consentirci l'umiltà
Dobbiamo invece avere il coraggio dell'audace e dell'ambizione soprattutto nei taccuini ed avere tenace volta tenace questo congresso
Segna uno scatto di soggettività forte delle donne comuniste e noi dobbiamo saper riconoscere il volto che abbiamo ottenuto anche con l'impegno dei gruppi dirigenti
Ma questo scatto non può occupare lo spazio di cinque giorni per poi rifluire
Non può essere un episodio era i compagni e lei ci siamo assunti una grande responsabilità verso l'Est essere verso il nostro Progetto verso il nostro partito ora dobbiamo farla agibile ma noi sappiamo che è proprio l'esercizio della responsabilità lo spazio entro cui si scrive si afferma la nostra libertà sappiamo che essa costa fatica ma se non fosse così che senso avrebbe il nostro essere donne comuniste
Allora la parola ultimo allora teorie nella mattinata il compagno Emanuele Macaluso
Compagnie e compagni
In questo mio intervento parlerò della prospettiva politica e quindi della proposta
Di un'alternativa di governo
Ritenendo questo tema centrale per dare una risposta alla crisi che caratterizza il sistema politico italiano
L'alternativa quindi come esigenza democratica e nazione
Le riforme istituzionali
Di cui da anni si parla e che sono considerate essenziali da tutte le forze democratiche non hanno fatto un solo passo avanti
L'esame delle responsabilità e giusto farlo ma non ci fa uscire dalla situazione
Occorre prendere atto che il quadro politico di oggi che è una variante di un sistema che si protrae da quarantadue anni non consente nemmeno l'avvio di riforme istituzione e questo perché la DC non vuole mettere in discussione il ruolo centrale che ha avuto nella direzione dei governi in tutti questi anni
Ruolo esercitato con una maggioranza relativa che a volta toccato poco più di un terzo degli elettori
Per ottenere questo risultato elettorale
E per esercitare questo ruolo gli interessi dello Stato sono stati spesso piegati
A quelle di un partito
Con una catena ininterrotta degli atti di governo che hanno costruito una rete di interessi legittimi e illegittimi e strutture legali e illegali
Che costituiscono ciò che è stato definito nella relazione è un sistema di potere
Un sistema che si è rinnovato è riprodotto con il concorso degli alleati della democrazia cristiana
Oggi questo sistema presenta un conto salato attraverso il bilancio dello Stato che non regge più
Oggi altre volte la presentato attraverso la P due
O l'intreccio con il potere mafioso e camorristico
E più complessivamente lo presenta consegnando agli italiani
Un apparato pubblico con servizi che costituiscono una remora alle esigenze di sviluppo e modernità
Questo è il prezzo che l'Italia nel suo complesso paga ad un sistema politico ossificato ma se questa è la situazione se dopo quarantadue anni di centralità democristiana
Non c'è ancora un'alternativa di governo incentrata sull'Unità di sinistra la responsabilità non è però della Democrazia Cristiana ma delle forze di sinistra
E cioè e c'è quindi anche una nostra responsabilità che siamo stati e siamo la forza più grande della sinistra
Ed è una responsabilità che abbiamo di fronte al Paese e alla crisi un partito che come il nostro da quarantacinque anni grande forza politica ed elettorale
Che ha dato un contributo determinante alla deliberazione del Paese alla Repubblica e alla costituzione un partito che con la sua forza dall'opposizione ha inciso in tutta la vicenda sociale e politica e culturale di questo Paese
Un partito che ha toccato il trentaquattro per cento dei voti che aveva presentato la stragrande maggioranza del mondo del lavoro
E non sa tradurre questa sua forza questa sua storia in una forza di governo e destinata ad un certo momento ad entrare in crisi io non posso qui fare la storia
Delle ragioni oggettive che dal mille novecento al quarantotto ci portano a fare la scelti portarono a fare la scelta che abbiamo fatto scelta ritengo inevitabile è sostanzialmente giusta in quegli anni non ebbe ragione Saragat rispetto alle scelte di Pietro Nenni e di Togliatti come dice oggi Craxi Saragat ebbe torto e a darglielo sono stati i lavoratori italiani gli elettori nel loro insieme e le vicende di una situazione mondiale che fu caratterizzata non solo dallo stalinismo ma dalla rivoluzione cinesi algerina cubana
E dei grandi sommovimenti anti coloniali ed ai grandi sommovimenti sociali nel nostro Paese
Con chi bisognava stare in quegli anni con la rivoluzione cinese o con chi voleva sganciare l'atomica per bloccarla noi i nostri problemi
E quelli della sinistra nel suo complesso sono altri e sorgono quando l'orizzonte internazionale e nazionale si apre a nuove prospettive
E per restare al tema che mi sono assegnato dico subito che il problema della nostra prospettiva si è fatto acuto con l'esaurirsi della politica di solidarietà nazionale che esauriva anche un'esperienza che non esauriva un'esperienza triennale di collaborazione con la DC
Ma esauriva anche una linea che aveva nel rapporto scontro incontro con la Democrazia Cristiana il suo asse portante qui a mio avviso è il punto nodale della crisi della nostra prospettiva anche perché nella Democrazia cristiana e soprattutto nel Partito socialista in quegli anni si determinarono mutamenti di fonto
Ed è dal mille novecentosettantanove che non riusciamo a delineare con chiarezza e nettezza una nostra prospettiva e a dare alla politica di alternativa coerenza nell'impostazione e nel suo sviluppo
A mio avviso i problemi che in questi ultimi anni
Hanno travagliato il Partito Comunista possono essere ricondotte tutti a questa incertezza sulla prospettiva politica
Anche quelli che attengono ai ritardi di cui si è parlato per la piena comprensione dei mutamenti che sono intervenuti nella società
L'incertezza e la pentola Rita della nostra collocazione nello schieramento politico
E quindi ad assumere una linea chiara e coerente per l'alternativa non solo ci ha fatto oscillare rispetto alla democrazia cristiana e al Partito socialista
Ma anche rispetto al quel complesso di forze sociale culture che hanno giocato in un senso o nell'altro un ruolo nei processi di riorganizzazione capitalistica e di nuova assetti sociali le mie riserve sul documento congressuale espressa al comitato centrale anche con un mio emendamento avevano appunto questo senso
In quel documento ancora una volta non si scriveva che la nostra alternativa è alla Democrazia Cristiana
E al suo sistema potere di potere e che i nostri rapporti a sinistra la nostra sfida al Partito socialista è la nostra ricerca di unità
Partono da questo punto fermo su questo la relazione di Occhetto rappresenta un positivo superamento del documento
Sul significato più di fondo della nostra l'alternativa della nostra sfida voglio dire qui alcune cose
In questi ultimi anni da ogni parte con intendimenti diverse è stata segnalata ed esaltata oltre misura un'accelerazione nei processi di modernizzazione del Paese
Sappiamo bene che modernizzazione e sviluppo non sempre coincidono e nei punti di non coincidenza si manifestano forti contraddizioni e squilibri
Il caso del mezzogiorno e da questo punto di vista esemplare al Nord e si manifestano contraddizione nuove anche nei punti dove c'è sviluppo e modernizzazione e non solo nelle grandi metropoli
La crescita la modernizzazione del Paese si è svolta quindi in un contesto di nuovi squilibri sociali territoriali e ambientali di forti scostamenti di ricchezza di poteri che sono stati ampiamente esaminati
Tuttavia questa crescita ha anche allargato la fascia degli strati intermedi della piccola e media borghesia produttiva è di nuovi mestieri e professioni
Ha sollecitato attese e aspirazioni di avanzamento sociale
Se non vogliamo la complessità di questi processi
Che toccano anche il Mezzogiorno non voglio eremi in pieno il senso degli spostamenti politici che hanno accompagnato il suo movimento è che si è verificato nella sfera economica e più complessivamente nella società
Il decennio del pentapartito è stato contrassegnato dalla ristrutturazione selvaggia dell'apparato produttivo della concentrazione finanziaria per lo spostamento di enormi risorse e di potere interazione di questi gruppi è gesto giustamente nel documento
Occorre però contestualmente verificare anche quali sono i gruppi capitalistici e di media e piccola borghesia che in questi anni hanno visto allargarsi gli spazi per una loro promozione o avanzata in una direzione economicamente
E socialmente compatibili con le esigenze più generali di sviluppo del paese
Il fatto che nel corso di questi anni
La nostra forza sia logorata è indebolita nella classe operaia
Tra i lavoratori dipendenti e i ceti emarginati dai quartieri delle città meridionali è dovuto anche alla nostra difficoltà e incapacità di allacciare un rapporto politico con gli strati di borghesia a cui ho accennato
Infatti una situazione in forte movimento
Se non guadagnano consensi al centro dello schieramento sociale perdiamo anche a sinistra nel nostro riferimento essenziale che resta quello della classe operaia dei lavoratori dipendenti degli emarginati
E questo perché viene a mancare una politica e un ruolo di una di grande forza nazionale capace di interpretare di esprimere tutto ciò che si muove in avanti che determina un'avanzata complessiva della società
Se viene a mancarci unito a una forte ed elevata capacità di mediazione e sintesi politica non saremo nemmeno in grado di difendere gli interessi essenziali delle masse lavoratrici
E mi riferisco non solo alla nostra politica economica alla nostra capacità di darci un programma per gli anni futuri ma anche alla nostra prospettiva politica
Infatti se guardiamo al complesso dei problemi del Paese a me pare che il punto di incrocio di tutte le contraddizioni va individuato nella crisi del sistema politico
Voglio dire che l'attuale sistema e ormai in acuta contraddizione con esigenze di sviluppo di reale modernizzazione di efficienza di equità di vasti strati sociali
è vero che le sedi delle decisioni si spostano verso se perso seri improprie e il potere politico e sempre più arrogante impotente
Questo fatto non perisce però solo la sensibilità democratica di tanti cittadini
Ma anche interessi e aspirazioni vaste di forze produttive interessata ad una semplificazione e ammodernamento della vita politica e Ammaniti sativa
La politica dell'alternativa deve avere quindi l'ambizione di dare una risposta di queste dimensioni
Se non ci sarà una risposta democratica a questa esigenza nazionale verranno avanti forze che tendono a modificare in senso autoritario il sistema e nessuna modifica sostanziale però di questo sistema vigente sarà possibile se non si rompe la continuità del potere democristiano che dura da quarantadue anni questo è il nodo dei nodi il ricambio di questo potere e non della Presidenza del Consiglio e la chiave di ogni riforma istituzionale
Sappiamo bene che questo ricambio ha in Italia un significato dirompente in tutto ciò che c'è di vecchio per le ragioni che ho detto all'inizio del mio intervento
Occhetto ha detto che la DC non intenda assumere nella prospettiva di un'alternativa il ruolo di polo conservatore
E questo è certo un'aspirazione legittima
Capisco anche che la DC preferisca assolvere questo ruolo stando al governo
Tuttavia le regole fisiologica di una società non sono sopra inibite la Democrazia cristiana è un partito democratico a forti riferimenti popolari ma il grosso delle forze conservatrici non sono nel partito liberale sono nella Democrazia cristiana
E l'alternatività del sistema politico agevolerà una scelta nella DC e anche nel mondo cattolico tra il polo conservatore e il polo progressista
Forlani ha detto
Che vuole cambiare nome al suo partito e chiamarlo come lo chiamava Sturzo Partito popolare non sottovalutiamo questo intendimento mangi bizantine
La Democrazia Cristiana fatto un congresso che ha i segni indicati da Occhetto
A mio avviso le scelte fatte non favoriscono il partito socialista come tanti commentatori hanno scritto riferendosi al vecchio asse Forlani Craxi il segretario del partito socialista in passato sia avvantaggiata invece della conflittualità ministeriale con De Mita oggi la situazione è cambiata
E la DC pensa che quella fase è ormai esaurita
E il pentapartito che aveva come riferimento il nuovo è di manico protagonismo del partito socialista e di Craxi non c'è più
La Democrazia Cristiana ritiene che la sinistra traversa quindi un nuovo momento difficile che può come sta avvenendo accentuarne la conflittualità interna
In effetti la nostra scelta netta per l'alternativa alla democrazia cristiana
è il rinnovamento della nostra politica e del nostro spesso modo di essere obiettivamente pone dei problemi al Partito socialista
Che ha goduto di una rendita di posizione non solo per il ruolo essenziale che ha per tenere in piedi il pentapartito ma anche e direi soprattutto per le nostre incertezza sulla prospettiva politica e per un logoramento della nostra innata immagine come partito dell'alternativa la Democrazia Cristiana pensa quinti che alla crisi del partito comunista
Ossa oggi sommarsi a intrecciarsi quella del Partito socialista e che il Partito Popolare di Forlani
Possa allargare la forbice interclassista a destra e a sinistra
Il partito socialista dovrebbe esaminare con più freddezza e serenità questa situazione nuova
E i problemi che gli pongono oggi la Democrazia cristiana e il Partito comunista
Non sono più il di due partiti indicati come consociati o con sociabilità per usare un termine che non mi piace
E finita la stagione in cui il partito socialista stando al governo con la DC accusava il Partito comunista
Di consociativismo con la Democrazia Cristiana
Ho fatto queste considerazioni per dire che il passaggio di un di una ad una ricomposizione dell'unità a sinistra è obbligatorio per noi
E diventerà però sembra più obbligatorio anche per il partito socialista se noi terremo ben ferma la nostra linea di alternativa e di unità a sinistra
Cacciare la reciproca autonomia
Per quel che ci riguarda una caduta di autonomia può manifestarsi quando si pensa che le chiavi dell'alternativa la siano solo in mano al Partito socialista che può decidere tempi e modi di una ricomposizione a sinistra
Ma può qualifica può verificarsi questa caduta di autonomia anche con settarismo insofferenza chiusure che darebbero veramente le chiavi della sinistra solo al Partito socialista
Debbo dire che le scelte politiche del Partito comunista
Operate in questi mesi
E il danza del discorso di ieri dal segretario del partito si muovono in una direzione che sottolinea sì l'autonomia del partito
Ma sottolinea anche e con forza l'esigenza di una ricomposizione della sinistra in Italia e in Europa e di un suo nuovo ruolo
Le reazione di Craxi sono perciò a mio avviso incomprensibili
E dato che possono dare una mano al disegno democristiano di rottura a sinistra di cui a cui ho fatto riferimento
Ho parlato di nostre responsabilità nei ritardi della sinistra ad assolvere una funzione di governo ma accensione responsabilità non sono solo nostre soprattutto dal momento in cui con grande coraggio Berlinguer inno volano sulla politica internazionale innovando la nostra posizione sulla NATO sull'Europa sulla democrazia come valore universale e irrinunciabile
Oggi con questo congresso il Partito Comunista coglie in tempo tutte le straordinarie mutazioni che caratterizzano il monto e il nostro Paese ricollocando il Partito Comunista dentro un Nuovo Cimento spezzando non la sua storia ma lacci e lacciuoli che potevano imbrigliare lo e condizionarlo questo è il nocciolo fruttifica mute per il futuro questo
Non sono non solo per il partito comunista ma per la sinistra
Per dare una risposta nuova e adeguata ai tempi che maturano il Partito socialista e altre forze di sinistra hanno il diritto e il dovere di discutere anche di contrastare queste scelte
Ma occorre farlo in un quadro di riferimento e di rapporti che apre un capitolo nuovo per una sinistra che è chiamata più di ieri a dare uno sbocco democratico alla crisi stringente del sistema politico italiano
No all'intervento del campagna Macaluso termina la seduta a cui
Cioè la mattinata
Lei lei delle la delegazione di Milano si riunisce alla fine del dibattito la strana della commissione o
Troppa e i Telegatti nel tennis si riuniscono subito nella sala della commissione politica
La seduta pomeridiana riprenderà alle ore quindici e trenta
Cinque
Grazie
E hanno al rispetto dei quindici minuti
Suonerò il campanello alla scadenza del quattordicesimo così si possono regolare
La parola al compagno Giulio Fantuzzi di Reggio Emilia
Delegato di Reggio Emilia
Al compagno Achille Occhetto va davvero il merito di aver ritrovato il gusto dell'iniziativa politica
Dell'uscita meditata ma spento che fa subito breccia nella pubblica opinione ma come questo partito di opinione convive e reagisse con il partito di massa o meglio con quell'insieme di regole ancora asfittiche che ne permettono la vita e la cultura
Guai se questo nuovo protagonismo fosse appannaggio esclusivo del segretario nazionale guai se per cogliere il senso comune della gente il segretario del PC dovesse avere bisogno di spiazzare ripetutamente proprio i comunisti
Io credo che dobbiamo smetterla con il linguaggio criptico dei comunicati e parlare italiano come si vede il partito di Alessandro Natta non può essere troppo amico di quei neologismi imperanti che fanno rabbrividire gli accademici della Crusca certamente ma non possiamo nemmeno accettare che solo in casa nostra trovino asilo dei meteorologi ismi che ricordano quelle divertenti strisce di Sturmtruppen inquadramento reclutamento apparato e così via Coni amo parole nuove che diano subito l'immagine di una forza davvero aperta alla società ai suoi bisogni personalizzato
Occhetto diceva ieri che in realtà i nostri avversari politici temono noni settarismo e del PC ma le sue aperture bene non siamo noi mentre parliamo attenere per primi più nette aperture allo stile di una società civile moderno e basta con certe rituali riunioni che producono montagne di carte
Restano sui tavoli di pochi eletti esegeti delle di via di partito ma ben difficilmente sono di per sé iniziativa politica
L'iniziativa politica io credo vada prodotta con convinzione e tenacia selezionando capitoli nel libro dello scibile politico ma con il coraggio di mettersi in discussione e con la capacità di sbagliare
Vedete compagne e compagni dietro il nervoso apri e chiudi di docce scozzesi con cui siamo giudicati si nasconde in realtà un'attonita meraviglia per questo riscoperto movimentismo comunista
Non credo che però questo sia un giusto modo di vedere le cose
Non abbiamo fatto del movimentismo vacuo per gettare un po'di fumo negli occhi agli italiani e deludere le nostre funzioni di grande responsabile parti questo non è mai stato il gioco in cui abbiamo più brillante
Noi abbiamo prodotto iniziativa politica invece questo sì piaccia o non piaccia del resto su temi come quelli dell'ambiente dei diritti delle solidarietà come si può stare fermi al palo anche là dove governiamo nelle città nelle province nelle regioni non possiamo essere identificati come i paladini della fissità o dell'intangibilità dell'esperienza anche più alte impegnato la giusta esigenza di preservare di allori di famiglia fa presto a sconfinare in piatto continuismo o peggio in patetico conservatori no questa sarebbe la via la stupida via per la distruzione sistematica della nostra esperienza di governo Avanti quindi e da chi ci vorrebbe ingessare in dispute astratte e dividere in schiere che guardano per aria un po'di qua un po'di là per cercare nuovo nome del partito diciamo che è meglio anche per loro sequestro PC non rinuncia alle sue migliori tradizioni pilota il nostro nome lotta volontà di fare misurare progetti che riguardano milioni di persone visite divisi vivificante o valori e non imbalsamato
Rinuncio a tutto fuorché alla personalità dice la signorina di uno spot televisivo non me ne voglia il compagno Veltroni beh anche noi comunisti la pensiamo come quella signorina e nonostante la nostra silhouette elettorale ancora robusta vogliamo emularlo a in freschezza ma anche nel partito vanno superate tentazioni integralisti che vecchie e nuove tese a riproporre ogni problema prima e più di tutto come un problema di linea del partito dobbiamo avere il pudore dei nostri limiti delle nostre forze ricercando con altri e soprattutto nelle sedi giuste penso alle istituzioni la sintesi su problemi oggi tanto delicati e complessi
La prima riforma istituzionale seria è quella di lasciar vivere le istituzioni di non subissare di scorribande di partito di non ridurle a defatiganti stanze di compensazione di equilibri politici
Questo non è solo un problema di Palazzo Chigi dove l'invadenza protervo del pentapartito ha provocato pericolosissimi linee di frattura con il Paese reale e anche problema di tanti palazzi di periferia sedi di municipio dove tanti di noi comunisti passano la loro giornata lavorando per rispondere a nuove ed impegnative attese popolari
Triste stagione oggi quello delle Autonomie noi abbiamo proposte serie che si propongono di risolvere alla radice i mali endemici di questo sistema ormai logorato al di là di ogni limite tollerabile
L'Hobbit molto meno rappresentative Dinoi sindaci ottengono in quindici giorni quanto noi non abbiamo ottenuto in dieci anni di riforme sempre promesse sempre disattese riforma della finanza locale riforma elettorale riforma dell'ordinamento possiamo spingerci anche un po'più in là
Penso ad esempio che forse dovremmo con più coraggio avvicinarsi anche ad ipotesi come quella dell'elezione diretta del sindaco senza che subito si avverta l'odore di un minestrone che rimette in gioco le fondamenta della nostra fisionomia democratica dobbiamo scuotere di più le istituzioni da noi governate da una pattuglia rassegnata ricercando nuove alleanze con forze sociali con espressioni dell'impresa della cultura
Che dà un colpo mortale alla vita dei municipi non ritroverebbero né più risorse né più spazi vitali
La nostra non è una lotta contro lo Stato
Né contro principio di centralismo astratto del quale aborrire la nostra lotta e per lo Stato per un suo centralismo intelligente che serve al Paese perché responsabilizza i poteri decentrati ed autonomi ed esalta così l'unitarietà della pubblica amministrazione senza di questo il titolo di ufficiali di governo che la legge ci affida è davvero una beffa aria fritta
Buona solo per i certificati d'anagrafe quando nell'atto essenziale del governo di una città il bilancio voi siamo costretti a raccontare balle per quadrare i conti Valle di Stato ma sempre vale forse per questo ancor più mortificanti e penoso
Io vengo da una terra dove il Municipio ha fatto davvero storia fin dagli albori del riformismo quel riformismo del primo Novecento che avrebbe consegnato tanti nomi alla storia del socialismo
Ebbene in quella storia c'è una lezione straordinaria di governo sociale della trasformazione che ha saputo coniugare eccezionali livelli di benessere civile materiale con efficaci esperienza di solidarietà cooperazione sindacato organizzazione del ceto medio sono stati coprotagonisti con le istituzioni di quell'avventura dove la protesta dei più umili non si è fermata alle soglie del governo della ricchezza preoccupata di non disturbare ebbene noi comunisti oggi siamo impegnati in prima linea in questo sforzo per tanti versi simile a quello di allora di dare un progetto di trasformazione credibile alle nostre città una superiore impronta culturale un più ricco senso della loro identità le miglia e punto alto delle nuove contraddizioni dello sviluppo le sfide dell'ambiente e della solidarietà sono le nostre sfide banco di prova impegnativo per il nuovo riformismo e avanzato di sperimentazioni per i nuovi temi del Paese dell'euro anche adesso potremo dare il meglio se sapremo governare la ricchezza il benessere senza limitarsi ad una mera ricognizione di ciò che non va magari offrendo anche la sponda di una protesta forte
In questo benessere sta tra l'altro il succo delle lotto dei nostri padri non è un regalo degli altri di benessere che intendiamo è quello della ricchezza più diffusa e socialmente indirizzata del livello di civiltà dove conta quanto si produce ma soprattutto come si vive individualmente globalmente cose già a merito credo non solo ma certo molto di questo partito comunista e del suo riformismo forte non da oggi pratica dobbiamo però andare più avanti aprire un nuovo corso nella cultura ecologica dello sviluppo nell'affermazione dei diritti etico sociali nell'offensiva per le solidarietà nel momento in cui la ripresa neo conservatrice non è riuscita a prendere totale possesso della società mentre anche i festosi peana alla tecnocrati
Sia e ha la mano invisibile del mercato sembrano quantomeno più smorzati nel tono la proposta politica dell'alternativa ci soccorre come apripista per i nuovi percorsi
Superare la gestione consociativa deve significare dare più vigore programmatico alla politica dell'alternativa
Essa non può tutta ridursi ad una chiacchierata due con i compagni socialisti
Vogliamo aprire una pagina nuova nel rapporto con la Chiesa protagonista di indiscussa forza morale con la sinistra sociale cattolica ed anche con quella politica se saprà superare le colonne d'Ercole del sistema di potere della DC
Vediamo i cattolici come il nostro congresso
Un mezzo per fare politica non per decidere doppi o tripli incarichi battezzati dal bastone del comando quanto al PSI io non credo molto alle interminabili dispute sul primato via di chi ha la migliore patente di erede ed interprete del riformismo
Non vedo folle oceaniche angosciate dal diabolico interrogativo
Al popolo riformista forse preme di più sapere se Piccini e Psi insieme mantengono vive dall'altezza quelle pagine di quel riformismo sempre così seconde per il Paese e per la nostra vita
Guai se quel se quel patrimonio fosse investito da sconsiderati arrembaggi di parte non sarebbe ben speso se si bruciasse solo per primati effimeri
Può servire come ottimo cemento invece per costruire questa casa comune della sinistra
Noi comunisti non dobbiamo ritrovarci nel disegno di questo più generale rapporto a sinistra nel dirlo con patemi d'animo come un assillo paralizzante
Dobbiamo buttarci nel dialogo e nel confronto con tutta la nostra passione d'intelligence l'ora x della casa comune non ci vedrà imbarazzati a trovare trastulli per ammazzare il tempo
Dobbiamo lavorare a tutto campo senza rinunciare a nulla della nostra identità essendo ciò che siamo e nient'altro
Guai a fare come quella improvvida signora che sta per ore chiusa in casa di imbandire la tavola per sentirsi poi telefonare all'ultima ora dal partner che ancora una volta pranzo era fuori
Ho concluso io credo compagne e compagni che da questo congresso posso uscire un partito più forte e più unito più attrezzato ad interpretare il bisogno di cambiamento che viene la società noi non siamo oggi ad una resa dei conti tra chi nel partito è in linea e chi non lo è tra il compagno denominazione di origine controllata e del compagno che viene a tavola senza etichetta
Noi stiamo producendo un originale grande tentativo di approvare di aprire a nuove forze
Di allargare schiere d'orizzonti dei comunisti non di farne la conta dentro casa tante sono le anime di questo partito
Ma più che alle anime bisogna guardare agli uomini che le sostanze hanno molto meno di affanni e molto più verificabili non solo e tanto per quello che dicono ma per come praticano quello che dicono
Questo partito forse davvero non ha più una stella polare che lo guida ma strada facendo ha scoperto sempre di più un sistema di stelle
Le bussole a certe latitudini possono impazzire ma le stelle stanno sempre a guardare e non tradiscono mai e se le osserviamo con pazienza e se ci dicono che questo PC non è condannato ad una inesorabile sconfitta bisogna volere insuccesso abbandonando ogni rassegnazione fatta all'Istica e ogni scoramento esistenziale così io credo che sarà anche più bello perché meritato
Prego i compagni che sono in piedi di sedersi alla parola il compagno Dino Orrù delegato di Torino
Cioè il compagno il gruppo
Compagni Company
Credo che un nuovo pc per un nuovo corso politico sia ciò di cui oggi abbiamo assolutamente bisogno per cercare di frenare la crisi che ha investito il nostro partito in questi anni
Che hanno visto la Società percorsa da profondi cambiamenti economici sociali e culturali
Alla luce di questi mutamenti il partito ha bisogno di rivisitare se stesso
E la propria storia per poter svolgere un ruolo di cambiamento di governo dello sviluppo
Non si tratta di mettere in discussione tutta la nostra tradizione
Ma ciò che di essa appare inadatta ad affrontare i cambiamenti avvenuti in questi anni
In primo luogo è necessario che il partito faccia un'opposizione visibile
E che questa sia sempre accompagnata da proposte alternative altrettanto visibili
Ma siccome siamo conosciuti soprattutto per la denuncia e la protesta che pure è indispensabile
E necessario spostare la nostra attenzione sulla proposta
Dobbiamo chiudere con una pratica è una cultura consociativa
Che sembra che troppo spesso ci fa apparire agli occhi della gente
Come corresponsabili di un cattivo funzionamento dell'amministrazione pubblica e dei servizi
Nello stesso tempo dovremmo lavorare con più decisione alla costruzione di un'alternativa di governo che raccolga intorno un programma riformatore le forze democratiche progressiste del nostro Paese
La nostra collocazione nella sinistra europea deve essere finalizzata a portare un nostro autonomo originale contributo alla costruzione di una sinistra unita al di sopra delle lacerazioni storico
La critica di Gorbaciov verso le politiche dei suoi predecessori
è un riconoscimento sia pure tardivo di errori che il nostro partito in particolare con Berlinguer aveva rilevato a suo tempo al PCUS in particolare sui problemi della democrazia
Era tempo che su questo problema siamo sulla strada giusta e su questo dobbiamo seguitare ancora per affermare nuovi valori e nuove idealità nel socialismo
La convergenza delle forze di sinistra in Europa e condizione indispensabile per costruire una reale e convincente alternativa alle politiche neoliberiste e per un governo democratico dell'economia e dello sviluppo
In particolare va sviluppato una politica di distensione di PACS della piena occupazione della difesa ambientale
Questi punti dovranno costituire l'asse portante dall'anno del nostro programma per le elezioni europee e per fare dell'Europa il nostro principale e prioritario il terreno l'impegno politico
La battaglia che il partito aperto alla FIAT sui diritti individuali e sindacali è una battaglia giusta anche se tardivo
Infatti evangeliche alla Fia dei diritti dei lavoratori e dei delegati vengono negati e sostituiti con la discriminazione e l'autoritarismo
Ora i lavoratori si sentono meno soli e il clima in fabbrica e decisamente migliora
Dal canto suo Romiti si affanna nel voler negare l'evidenza dei fatti
Cercando di delegittimare le denunce e il nostro partito che avrebbe sollevato questo problema in modo strumentale
Ma intanto il Paese è venuto a conoscenza di come i lavoratori vengono trattati alla fine
Autorevoli intellettuali sono intervenuti dopo tanto silenzio a sostegno dei diritti democratici e di libertà nei luoghi di lavoro
Ora il nostro compito è di fare in modo che tutto questo non vada perduto e che non succeda che tra qualche tempo tutto torni come prima
Si tratta di continuare a denunciare tutto ciò che l'azienda mettesse ancora in atto un in violazione dei diritti e condurre una trattativa con i consigli di fabbrica inizialmente perché l'azienda ripari torti fare
In seguito per contrattare su tutti i problemi di fabbrica con un riconoscimento reale e non solo formale del Consiglio dei delegati
Su questi obiettivi a Mirafiori si sta lavorando è stata avanzata l'azienda la richiesta di un confronto sui diritti negati ed accertati in quasi tutti gli stabilimenti
Sta per avviarsi il confronto sull'uso e abuso dello straordinario che l'azienda regolarmente fa in cui lo straordinario non è lo strumento per far fronte alle punte di mercato come previsto dal contratto nazionale di lavoro
Bensì uno strumento
Per un vero e proprio allungamento dell'orario di lavoro
Nei fatti l'orario di lavoro alla FIAT e i media oggi di quarantaquattro ore settimanali anziché trentasette ore e mezza come previsto dal contratto nazionale di lavoro
Nel settore delle meccaniche di Mirafiori nell'ottantotto sono state fatte ottocento mila ore di straordinario
Che tradotto in termini di organici significa cinquecento nuove assunzioni in quel settore
C'è in questo una palese contraddizione con quanto abbiamo giustamente sostenendo cioè di ridurre l'orario di lavoro
In alcuni stabilimenti dopo le assemblee fatte con i lavoratori sono state presentate piattaforme unitarie sulle condizioni di lavoro che riguardano la sicurezza la tutela dall'ambiente e lo sviluppo professionale e carichi di lavoro
Il confronto con la controparte e già in corso e continuerà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi
Dal confronto finora avuto non si può certo dire che la disponibilità dell'azienda siano quelle dichiarate dal responsabile per le relazioni sindacali dalla Fia il dottor Hannibal
Ma lei questo eravamo consapevoli noi lavoriamo perché l'azienda sia costretta a cambiare opinione anche attraverso la mobilitazione dei lavoratori
Si sa però che i diritti dei lavoratori nel nostro Paese vengono negati un po'dappertutto
Perciò è necessario che questa diventi una battaglia nazionale
Si dovrà estendere lo Statuto dei lavoratori anche là dove oggi non può entrare
Ma lo Statuto dei lavoratori così come
A diciannove anni di distanza dalla sua approvazione non appare più adatto almeno in alcune sue parti molto importanti come ad esempio la rappresentatività per affrontare i mutamenti e le nuove esigenza di democrazia maturate in questi anni
E assurdo oltre che antidemocratico una parte di una qualsiasi organizzazione sindacale
Pretendere di poter andare alle elezioni solo nei casi di un probabile vantaggio elettorale a suo favore ed esercitare invece un diritto di veto nel caso che si prospetti una sconfitta a proprio danno
Se un partito potesse comportarsi in questo modo nel nostro Paese non ci sarebbe più democrazia
Se è per un partito alle elezioni sono obbligatori non si vede perché non possono esserlo anche per i sindacati
Il timore che ciò possa essere considerato poco democratico
Può trasformarsi in un alibi per non fare leggere dai lavoratori i rappresentanti sindacali come succede da dieci anni ormai in diversi stabilimenti della FIAT
L'unità sindacale da noi sempre sostenuta anche momenti difficili va perseguita nel pieno rispetto della democrazia ed è la partecipazione dei lavoratori
Le relazioni sindacali fin qui conosciute basate quasi esclusivamente sui rapporti di forza si sono rivelate insufficienti a garantire una corretta e positiva contrattazione e tempo di ripensare
Di fronte ai mutamenti avvenuti nei luoghi di lavoro e nella società in questi anni si pone il problema di una ridefinizione di una politica rivendicativa che prevede anche forme di partecipazione dei lavoratori e del sindacato alla determinazione della politica aziendale
Essa però non può limitarsi ad un puro e semplice intervento sul salario ma deve comprendere l'intera strategia aziendale a partire dall'organizzazione del lavoro allo sviluppo della democrazia
Malattia dove vige una cultura del potere particolarmente accentrata ed autoritario e pensabile di poter pervenire a tale rapporti attraverso un accordo fra le parti
Io credo che sia assai improbabile per questo conviene chiedersi se non sia percorribile invece la strada della legiferazione attraverso la quale legittimare i soggetti contraenti
Occorre porsi con forza il problema della piena occupazione
Fare di questo obiettivo il cardine della nostra politica
Anche attraverso una più incisiva battaglia nel breve periodo per la riduzione dell'orario di lavoro a trentacinque ore e una più generale riorganizzazione dell'orario di lavoro dei servizi assumendo fino in fondo il problema della loro efficienza per renderle più rispondenti alle esigenze del lavoro produttivo e dei cittadini
Netta e decisa deve essere la nostra pur opposizione ai decreti preannunciati dal governo
E per finire
Compagni e compagne vorrei dire senza enfasi che oggi ci sono nuove possibilità per una ripresa di iniziativa politica dentro la fabbrica e nella società
Molti di quei critici che andavano Beren reversibile la crisi dello del PC poi di fronte a una ripresa di dinamismo e capacità di rinnovamento del nostro partito appaiono imbarazzati e persino preoccupare
Noi dobbiamo andare avanti sulla strada del rinnovamento organizzativo politico e culturale per affermare nuovi valori di solidarietà di giustizia nuovi diritti di cittadinanza
Decisivo per un'opera di rinnovamento e il nostro rapporto con le nuove generazioni che stanno facendo ingresso nel mondo del lavoro
A Mirafiori i giovani neoassunti rappresentano oltre il quindici per cento della forza lavoro e molti altri faranno ingresso nei prossimi anni
Io ho dato del tesseramento al partito che a Mirafiori conta il tasso di reclutamento del sette per cento è costituito in maggioranza dai giovani che si sono iscritti per la prima volta al partito
Per la prima volta è stata costituita Mirafiori un circolo dalla FIGC
Ai giovani dobbiamo rivolgerci perché vengano nel PC a portare le loro idee le loro esigenze e perché essi fatta per il cambiamento il rinnovamento della società
Dobbiamo lavorare per portare al partito una nuova leva di compagna ed i compagni chiarimenti no assieme a noi i protagonisti di un nuovo corso politico e di un nuovo socialismo grazie
Comunico che la Commissione Statuto si riunisce nell'apposita sala
Ha la parola il compagno Gian Mario Cazzaniga delegato di Pisa
E stato indetto dal più cruenti
E ancora nella relazione del nostro segretario
Come il tema centrale del nostro dibattito congressuale sia stata e sia la democrazia
Io credo
Dibattere un tema
Come questo
Comporti un'analisi
E come nella situazione attuale che nel passato recente
Il processo democratico
Abbia avuto un preoccupante momento di allentamento del nostro Paese
Noi abbiamo conosciuto sto alla fine degli anni sessanta
Inizio degli anni settanta
Il più grande ciclo di notte sociali del dopoguerra
E sotto la spinta delle lotte operaie abbiamo conosciuto fenomeni nuovi
L'aggregarsi di settori sociali prima lontani dal movimento operaio da Magistratura democratica a Medicina Democratica al sindacato di polizia confederale
Che hanno creato una straordinaria esperienza di democrazia nel nostro Paese
Questo processo si è invertito nell'ultimo decennio
Io credo che siano sbagliate letture
Oggettivi spiega che collegano questo arretramento agli effetti della ristrutturazione
Ci sono precise responsabilità soggettive e da parte delle classi dirigenti e anche da parte nostra da parte dei nostri errori
Non a caso
Noi abbiamo avuto a livello internazionale
Una elaborazione
è una serie di proposte
Da parte della Trilateral sull'eccesso di domanda di democrazia
Sulla necessità di esecutivi forti poi comparse anche in Italia con l'introduzione
Di un noto politologo di nome Giovanni Agnelli
E le iniziative delle forze reazionarie nel nostro Paese hanno mostrato come non di esercitazioni accademiche si trattasse
Attacco all'autonomia della magistratura attacco all'autonomia contrattuale
Tendenze al presidenzialismo
Ne abbiamo avuto teorizzazioni prefazione di sperimentazioni col gruppo piduista in Italia
E parallelamente a questo un aumento della funzione la grande impresa come Governo privato
Come crescita di controllo sui mezzi di informazione
Di strategia di egemonia culturale
In questo quadro io ritengo che il logoramento del potere contrattuale della democrazia sindacale sia stato uno dei terreni anzi il terreno
Su cui maggiormente si è consumata
La nostra sconfitta
Non è affatto vero che esista oggi una generalizzata sfiducia
E una difficoltà di ripresa del movimento
Esistono responsabilità soggettive da parte dei gruppi dirigenti sindacali ma ci sono anche responsabilità nostre
Quando noi leggiamo che nella realtà Udinese l'ottanta ottantacinque per cento dei consigli non viene rinnovato gli otto dieci anni
Non di scarsa propensione alla democrazia da parte operaia si tratta
Ma di scarsa propensione allo sviluppo della democrazia da parte di gruppi dirigenti moderati
Io credo che su questo si debba riflettere
Perché Argo di e odori pesanti sono stati commessi ne cito uno soltanto noi abbiamo accettato la spiegazione
Confindustriale sulle necessità della ristrutturazione
E abbiamo massicciamente finanziato con denaro pubblico le imprese quando dico abbiamo mi riferisco al fatto che anche noi abbiamo votato in Parlamento questi fondi e si tratta di migliaia di miliardi senza strumenti di controllo sulla destinazione dei fondi senza contrattazione politica
Sono d'accordo con l'occupazione con l'innovazione con la democrazia in fabbrica
Io credo che questo sia un esempio negativo di consociativismo svolge anch'io malvolentieri questo termine
Inventato da un politologo invece in una decina di anni fa è usata spesso a sproposito
Credo che errori di subordinazione politica culturale di potesse
Insieme a tutti siamo stati danno i commessi negli ultimi dieci anni
Credo meno che questa strategia possa essere attribuita complessivamente alla storia del nostro partito al dopoguerra
Credo meno possa essere attribuita a Palmiro Togliatti
Io credo che nella USA
L'autocritica storica sul cosiddetto consociativismo
Ci sia anzitutto e in questo senso apprezzo
Una volontà di ripresa di autonomia di opposizione
E da questo punto di vista retroattivamente si attribuisce a Togliatti e al gruppo dirigente togliattiano
Una strategia
Il rapporto permanente opposizione Alleanza con la Democrazia Cristiana
Cordone ombelicale che noi dovremmo pronta
Non è questo il mio giudizio sulla storia del passato
In ogni caso vorrei osservare che se è vero che Togliatti ha sempre considerato il mondo cattolico nella sua espressione democristiana
Come una grande realtà di massa è un interlocutore permanente sul terreno della democrazia e della transizione dal socialismo è altrettanto vero che la sua strategia politica dei nove poteva culturale
Che ha sempre privilegiato il filone del laicismo moderno dall'Illuminismo anni di origine italiana
Quando oggi la critica al consociativismo e alcune espressioni culturali del nuovo corso
Sembrano produrre filoni culturali
In cui l'asse trainante e il solidarismo cattolico
E strategie politiche
Di ammiccamenti
Al neoliberismo del Partito socialista non riesco a vedere dove stia la modernità
Di queste scelte
E confrontarsi col nuovo rispetto alla strategia di Togliatti
Ma devo dire che queste osservazioni che a me sembra importante
Non fanno parte dei momenti più diffusi di sensibilità di questo congresso
Ceca è un passaggio di generazione di un passaggio di sensibilità politica e culturale
Questo congresso è assai più attento all'oggi ai problemi pratici concreti della quotidianità e del rapporto fra oggi e domani è assai meno attento alle questioni di strategia culturale politica di lungo periodo
E credo che la parte dei tutti si debba prendere atto come altri alle mie spalle in particolare alla presidenza ma anche qui fra i delegati avendo trent'anni di militanza politica alle spalle
Sono figlio di un modo di fare politica di una tradizione culturale
Che oggi in qualche modo si viene esaurimento c'è viene esaurendo
Chiede nuovi strumenti e nuove forme di espressione
E se devo dire che questa scarsa sensibilità
Ai problemi di dibattito teorico di strategia rinasce dubbioso c'è però un segno un clima di questo congresso che mi piace
Ed è una forte volontà diritto di autonomia del partito di ripresa di funzione di lotta di ripresa concreta credibile nei confronti delle masse di un ruolo di opposizione
Io credo che questo sia il segnale
Più positivo azione del segretario ha voluto dare ieri
Credo che questo forse il significato più autentico del consenso ampio e pieno se questa relazione ha avuto
E allora dunque
Misuriamoci sui problemi e sugli obiettivi immediati che abbiamo di fronte
Io ne indico nella brevità di un intervento tre per esemplificare
La questione della pace collegato alla questione della sovranità nazionale
Noi abbiamo una situazione straordinariamente il movimento a livello internazionale abbiamo iniziative positive abbaglianti da parte del nuovo gruppo dirigente sovietico
C'è un ruolo per noi qui in Italia come Comunisti da giocare
E allora questioni che pure abbiamo posto più volte ma mai portata avanti
Penso alla redazione in attacco dopo il bombardamento di Tripoli
Devono essere riprese devono diventare parte delle decisioni di questo congresso devono diventare iniziativa politica nei prossimi mesi
La questione della conoscenza dei protocolli aggiuntivi
Del quarantanove ha trattato NATO
Ma i mezzi pubblici nemmeno le questioni parlamentari
E che certamente ledono fortemente la nostra sovranità nazionale
La questione dello status delle basi americane
La questione degli F sedici la questione Della pronto di navi sommergibili con armi nucleari tattiche nei nostri porti
Se la Nuova Zelanda che non è certamente nota per avere un governo estremista ha vietato l'attracco alle navi con armi nucleari e perché noi non possiamo fare altrettanto
E questo sarebbe forse in modo più chiaro risolve il problema della base della Maddalena
La questione
Delle armi chimiche ed in un'iniziativa europea nell'area dell'Europa occidentale e nel rapporto coi Paesi confinanti dal Trattato di Versailles via
Per l'interdizione
Dell'armamento chimico
Io credo che su questi temi esiste una sensibilità ampia che vende che forte fra di noi ma che va al di là di noi
In forza anche di giovani
In forza influenzate tagliati religiosi
Siamo stati troppo fermi sulla questione della pace
Una seconda questione la questione centottantaquattro
E per me collegata la questione della riforma sanitaria
Dobbiamo stare molto attenti nel farci autocritiche sul disservizio pubblico che sono in parte investono nostra responsabilità dobbiamo stare molto attenti nel non favorire manovre di privatizzazione che abbiamo di fronte e che forze potenti stanno agitando in questa fase
Questi due elementi sono collega
La critica di servizio pubblico deve diventare una battaglia per la democrazia e l'efficienza del servizio pubblico
Non deve diventare una battaglia per una privatizzazione mascherata
Non abbiamo combattuto e noi stiamo combattendo tuttora
Sulla questione dell'aborto
Per il diritto all'uso delle strutture pubbliche
Per ritornare ai cucchiai d'oro nelle cliniche private
In genere obiettori di coscienza nelle strutture pubbliche
Riforma del servizio sanitario nazionale sì certamente facendosi carico dei nostri attori ma non dimenticandoci che è uno dei pilastri dello stato sociale che noi abbiamo detto di volere costruire ed è in questo momento uno dei punti deboli nel fronte privatistico è stata Carlo
Sulla questione concorda
Esiste un senso comune che sta mutando e che sta evolvendo
Io tempo
Io non sono
Critico sulle nostre posizioni passate
Dico che nello stesso popolo cattolico ha una sensibilità diversa sta emergendo e che questa sensibilità deve essere accolta anzitutto in primo luogo danno di poter superamento del Concordato non è problema di oggi
Ma il problema di strategia che noi dobbiamo chiaramente affermare diversamente dal passato
Negli impegni per il nostro futuro di iniziativa politica
Un'ultima
Considerazione perché il tempo è scaduto
Noi andiamo di fronte a una scadenza difficile con il novantatré
Di fronte a una precedente Atesia capitalistica sul terreno di unità europea manca ancora una strategia del movimento operaio
Della legislazione del lavoro dei servizi sociali che risponda a questo tipo di strategia
Bene io credo che molti discorsi fumosi sulla casa comune si risolvano su questo terreno
Noi dobbiamo decidere prima di tutto quali sono gli inquilini della casa comune ed in penisola masse popolari gli operai gli impiegati gli studenti giovani le donne e a questi in primo luogo che dobbiamo fare proposte di iniziativa politica per la casa comune
Dopo il confronto con i diversi interlocutori verrà e sarà più facile
E su questo terreno e concludo che io credo si giustifica da parte mia e di altri non molti
L'adesione al documento di minoranza che tanto momento di dibattito
Nel nostro congresso
Io non credo che si tratti di tutelare delle minoranze qui si tratta semplicemente di avere la capacità politica di individuare nelle diverse proposte
E nelle diverse capacità del partito di essere presente nelle diverse pieghe della società
Un momento di ricchezza in una fase di rielaborazione
Da portare a sintesi per il futuro
In questo senso a mio giudizio ribadire una serie di posizioni critiche sul incertezze errori in parte del passato in parte attuali
Sono una funzione che i compagni che hanno votato il documento di minoranza si assumono come orgoglio per far crescere per rendere più forte questo partito
E per portarlo alle scadenze impegnative dei prossimi anni con la funzione di direzione che ha avuto in anni passati
Allora ricordo che la Commissione Statuto si unisce nell'apposita sala
Leggo un messaggio
Parigi ibrida la Tunisia nella qualità di presidente dell'Associazione comunità straniere in Italia che ha inviato al Congresso nel quale dopo aver sottolineato la sensibilità dimostrata dal nostro partito nei confronti di tutte le minoranze etniche sollecita un nostro intervento più vivo a favore di una legislazione che garantisca i lavoratori stranieri
A nome dell'Associazione avanza una serie di proposte tesi a snellire le procedure burocratiche combattere lo sfruttamento
Una legge che regoli ingressi e soggiorni il diritto di voto amministrativo è una legge che disciplini e favorisca la frequenza universitaria degli studenti extracomunitari
Il messaggio infine porge un vivo ringraziamento al pc pugliese della Capitanata
La parola al compagno Pier Sandro Scano delegato di Cagliari
Sentito ieri sera un giornalista che commentando il congresso alla tv diceva Occhetto è bravo gioca al meglio le carte di cui dispone forse per qualche anno riuscirà ad evitare il declino insomma per quanto facciate la strada e segna
Verso questa solfa abbiamo reagito efficacemente in questi mesi questo tipo di attacco ci tocca ci prova oggi pronti
C'è nel partito uno spirito nuovo e questo è un fatto eccellente dobbiamo guardarci tuttavia da un eccesso di oscillazione dall'andare dalla depressione all'euforia un partito che ha prospettiva che vuol vincere deve essere saldo e lucido
Occhetto ha parlato di autonomia rivolto al Partito socialista è stato il passaggio io credo più schietto e più unitario della relazione anche se forse un po'difensivo
Autonomia è innanzitutto trovare in se stessi la propria forza misurare le difficoltà organizzare le proprie risorse
Negli ultimi anni di questo decennio amaro abbiamo visto la possibilità la vista il Paese di una Italia senza al Partito Comunista senza un ruolo essenziale del Partito comunista
L'abbiamo saputo in questi mesi dare un colpo di reni determinante perché non dirlo è stato il segretario del partito
Ed è importante che ieri il congresso abbia voluto dimostrare un consenso così caldo e convinto alla relazione e al segretario
Siamo giunti al congresso con una forte iniziativa con un recupero di capacità di resistenza con un sussulto di soggettività
Ora c'è da riconquistare pienamente il senso dell'organismo della solidarietà dell'Unità nella varietà dei linguaggi delle culture delle posizioni politiche il senso di una inattaccabile ferma determinazione
Non abbiamo risolto i nostri problemi ma ora c'è chiaro che è possibile risolverli e c'è anche chiaro che non dipende da Craxi ma danno voglio esprimere un'opinione conciso su due dei principali nodi del dibattito congressuale l'identità e l'alternativa mi ritrovo nello sforzo a un bacio e che stiamo conducendo di ridefinizione della identità del partito
La piattaforma congressuale poggia sulla tematizzazione del mutamento sulla categoria del nuovo troppo persuasiva questa lettura del nostro tempo il vento della storia come dire soffia sempre più veloce tendenze e correnti impetuose stanno forgiando il futuro
Il pensiero politico non solo quello nostro va rinnovato sulla base di una lettura critica del passato e sul metro delle grandi trasformazioni in atto c'è una crisi del sistema comunista come organizzazione dell'economia e della società il comunismo si è per lo più tragicamente rovesciato nel suo contrario nel dispotismo
C'è dunque da rendere chiaro come stiamo facendo il nostro rapporto con la tradizione teorica comunista e socialista e con la storia del movimento operaio e c'è da ingaggiare un primo confronto con le varie culture
La critica del socialismo come teoria e come prassi storicamente determinata non deve portarci peraltro a smarrire il nostro principio vitale le origini più autentiche la matrice del nostro passato che pure la nostra possibilità di futuro
Le grandi questioni aperte nel mondo la crisi ecologica al sottosviluppo l'insostenibilità dei costi dello sviluppo del super sviluppo
La violazione dei diritti di libertà nei Paesi del socialismo reale i limiti anche della democrazia occidentale in relazione alla piena affermazione dei diritti
Mostrano l'insufficienza sia del liberismo economico sia dello statalismo collettivistica
La critica del capitalismo e della sua cultura non appartiene dunque al passato ma al presente all'avvenimento
Ritengo il Partito Comunista medesimo noi stessi non abbiamo piena coscienza della nuova attualità e della nuova vitalità del pensiero socialista
Occhetto è nata hanno detto ieri parole forti e chiare ci sono tra di noi anche altre posizioni ben vengano la dialettica e utile e ricchezza
Ma la prefigurazione del Partito comunista come Partito Democratico opposto socialista
O l'abbandono del pensiero socialista o della ideologia socialista come si dice ci portano forse da qualche parte io penso di no
Ah socialdemocrazia tedesca nella sua bozza di programma dice la pura e semplice conservazione dell'esistente non offre più alcun futuro soltanto con un cambiamento noi potremmo conservare nel futuro
Ciò che consideriamo degno non è l'orgoglio dunque ma l'intelligenza dirci che non è questo il momento dell'ammainare le vele e della rinuncia
La cultura socialista viene riproposta dalla crisi del presente a cultura socialista come esplicazione piena della libertà e come direzione democratica dello sviluppo il socialismo come movimento di critica dell'esistente come compiuta affermazione della democrazia
Come tensione verso l'organizzazione della società in forme più alte che raccolgano l'eredità storica delle rivoluzioni liberali democratiche socialiste portando le prime oltre gli storici limiti di classe ricongiungere nordica al mentre le seconde con i valori della democrazia e della libertà
Qui sta la nostra origine il nostro principio e qui sta anche il nostro futuro
Il secondo punto sul tema dell'alternativa la giornata di ieri è stata a mio avviso una giornata di chiarezza così lo compresa è vissuta per la relazione e per le reazioni alla relazione
La relazione ha riproposto puntualizzato e rafforzato la scelta dell'alternativa
Riteniamo indispensabile e urgente la realizzazione di una democrazia delle alternative lavoriamo per l'unità delle forze riformatrici e riformiste in Italia in Europa guardiamo ad un'alleanza di governo col Partito socialista
è paradossale che il Partito socialista trovi e questa sia una politica antisocialista
E a chi si lamenta che il congresso si sarebbe speso nate le mani per le sollecitazioni antisocialista e della relazione io non ho sentito sollecitazioni antisocialista e ho sentito una politica di unità e di apertura
Ho sentito una battaglia questo sì è una polemica in nome dell'unità della sinistra
Io ho sentito da parte di Occhetto delle repliche adatti e a posizioni non unitarie di Craxi e del partito socialista ma erano quelle di Occhetto repliche dovute giuste è sacrosanta
Reazioni del partito socialista non ci fanno entrare in angoscia ci preoccupano cento ma non ci mettono in crisi io non so se tra noi c'è chi pensi che nella relazione ci fosse come dire una convinzione insufficiente nella ricerca dell'Unità a sinistra o se c'è chi pensa che siamo stati noi a provocare lira di Craxi personalmente sono convinto che sia Occhetto avesse detto splende il sole Craxi avrebbe puntualmente ha risposto piove
La risposta era infatti una variabile indipendente dai contenuti della relazione comunque il partito socialista porta avanti la sua politica e noi portiamo avanti la nostra che è una politica di unità facciamo bene a insistere su questa strada prendere noi in mano questa bandiera a far cadere gli alibi apporre concretamente il tema delle riforme a tenere il campo riformatore riformista a rappresentare l'antagonismo la Democrazia cristiana l'operazione da fare
è insomma quella di mettere a lungo il re voglio ancora osservare che occorre evitare letture riduttive dell'alternativa cioè il problema del processo unitario reale della sinistra qui ed ora e c'è la questione della riforma del meccanismo politico istituzionale
Su questo terreno si apre uno spazio enorme per chi voglia e sappia occupando la gente è stufa della politica
Così come chiede pulizia trasparenza efficienza utilità sociale della politica tocca a noi in primo luogo raccogliere tale risentimento
Tale stanchezza tale domanda mettere in campo una risposta adeguata alla crisi del sistema politico
Fare campagna costante su questo punto battere il chiodo essere e apparire la forza della riforma dello Stato della politica e dei patti
In Sardegna in questi anni c'è stato uno sblocca o del sistema politico il ricambio nella direzione della Regione la legislatura ottantaquattro ottantanove che ora si conclude ho visto il Partito Comunista esercitare con la sinistra una funzione di governo si è trattato di un'esperienza positiva la Sardegna ne ha tratto giovamento e noi andiamo a testa alta certi di aver compiuto sino in fondo il nostro dovere
Il nostro impegno è orientato a confermare e sviluppare l'esperienza di questa fase politica per questo abbiamo lanciato e lanciamo una sfida alle forze politiche regionali
Si mettano sul tappeto prima del voto le proposte di programma e di coalizione
Il governo di sinistra rappresenta del resto per noi un punto di partenza non di arrivo
Le domande i bisogni le aspirazioni della nostra gente citiamo la traguardi impegnativi ci chiamano ad avere ambizioni e respiro
Esisteva questione sarda come problema di sviluppo come problema di autonomia di autogoverno come problema di identità
Parlo di una terra di un popolo distinto di una lingua di una storia
Se il Partito comunista è divenuto in Sardegna forza di governo e perché fin dal dopoguerra ha colto questo punto e ha saputo salvare le istanze nazionali universali con il dato particolare e curiale
Fu Togliatti nel quarantasette abiti ai comunisti sardi polemizzando con i comunisti sardi dovete essere il Partito Sardo delle grandi masse sax
E c'è in noi operante quindi la lezione di Gramsci anche del Gramsci sardo e c'è la riflessione l'opera di Renzo Laconi un grande comunista dimentica
La nostra dimenticato nazionalmente non certo da noi anche se anche a noi forse sono in da imputare dei ritardi e delle insufficienze la nostra ambizione
Quanti minuti ho Luigi
Va bene
La nostra ambizione dicevo è quella di affrontare il problema sardo nei termini nuovi in cui oggi si presenti
E siamo convinti lo dico con modestia col senso delle proporzioni ma anche con orgoglio e questa operazione strategica cui lavoriamo in Sardegna abbia un senso più generale è un valore per il Mezzogiorno e per il Paese
Perché la questione sarda consiste essenzialmente in due tempi il tema dell'autonomia cioè dell'autogoverno delle comunità locali e in particolare delle comunità con caratteri etnici e il tema del progresso materiale e culturale delle aree deboli la rinascita come noi diciamo
Quindi il problema da una parte del rapporto tra Regioni e riforma e dall'altra il problema del rapporto tra Regioni
E sviluppo il processo di integrazione europea ripropone la dimensione regionale come dimensione moderna è necessaria per reggere la sfida sovranazionale
E sollecita una robusta rimotivazione del regionalismo dell'esigenza di spingere avanti tutto il campo delle Autonomie e di una nuova affermazione del ruolo delle autonomie speciali
è indispensabile un potere sovranazionale ma deve trattarsi di un potere realmente democratico
Vogliamo un'Europa unita che sia patrimonio dei suoi popoli pensiamo alla conquista per le regioni etniche storiche dir statuti speciali di autogoverno al massimo livello compatibile con l'Unione europea e con l'unità dei singoli stati membri l'autonomismo dunque tema
Dell'oggi non del non del passato anche i problemi dello sviluppo e della rinascita per noi per il Mezzogiorno per il Paese vanno ridefiniti evidentemente in chiave europea quale spazio quale ruolo nel mercato senza frontiere la nostra opzione strategica parlo dei comunisti sardi e quella della valorizzazione dell'ambiente fisico storico e culturale
Della saldatura tra identità e qualità della modernità noi vogliamo rafforzare la nostra originalità nel processo di modernizzazione non appiattire la non cancella la battaglia per la riduzione delle presenze dei carichi militari e attorno ai problemi posti dalla base nucleare USA di la Maddalena trova qui una delle sue motivazioni
La bocciatura del referendum e concludo non significa che la partita sia chiusa noi non gettiamo la spugna la Sardegna non si arrende la battaglia per superare per via negoziale l'accordo relativo alla base la battaglia per la piena affermazione delle prerogative del Parlamento e per garantire sicurezza ecologica e sanitaria continuerà metterà più ampie radici varcherà il Tirreno
Io vorrei che da questo congresso i sardi non solo i comunisti sardi ricevessero un preciso messaggio
Non siete soli in questa battaglia state cercando di aprire una strada nuova per i diritti dei cittadini e nella lotta per il disarmo e noi noi Comunisti italiani siamo con voi stiamo andando verso le elezioni regionali
Voteremo una settimana o due prima del voto europeo sentiamo dunque una grande responsabilità verso l'insieme del partito
No ho concluso noi ce la metteremo tutta per confermare il ruolo di governo dei comunisti in Regione ma anche per dare un segnale di fiducia e di speranza per il Paese
Il gruppo di lavoro sull'alternativa si riunisce alle ore diciassette nella sede della commissione politica
Diamo adesso la parola al compagno tutti Kondo UI il della delegazione della FIGC
Cinque
Care compagne cari compagni
Io ho avuto la sfortuna di intervenire dopo il bellissimo contributo tra compagna Dasha Valente
Che con il suo modo di fare politica
Sì ha insegnato che quando le parole vengono dal cuore hanno più significato
Certo
è molto difficile per me affrontare da un puzzo dipinte generale tutti i problemi che abbiamo da trattare
Quindi mi limiterò soltanto a parlare dei rapporti nord sud
Noi tutti sappiamo che dischi libri economici
Che esistono tra nord e sud del mondo
Hanno condannato gran parte della popolazione del sud a cercare condizioni di vita migliore nei Paesi ricchi tratti d'Italia
Questa nuova situazione in Italia fu un tempo eravate voi ad emigrare
Impone ai partiti della sinistra
Nuove responsabilità non le capacità di governo ed è per questo che condivido la relazione del compagno Occhetto
Quando dice che il suo aspro uno spazio importante nel nuovo corso deve spettare alla crisi si perché grazie all'impegno preso dalla FIGC
Contro ogni forma di di razzismo ed emarginazione
Parlare dei rapporti nord sud e dei problemi che la sala legate non sono più tabù
Ritengo opportuno parlare della remissione dei diritti e ciò mi riferisco alla conferenza stampa che si è svolto proprio qui a Roma alla Camera dei deputati per la raccolta di firme per i diritti di voto agli immigrati extracomunitari
Questa iniziativa è in tempi appoggiato dalla FIGC dal pc Dallas ACLI altre forze democratiche del Paese
Ad aprile cominciamo questa raccolta di firme
Bisogna raccoglierne tantissimo ed è per questo che chiedo a tutti di partecipare con la determinazione altri sesto di questa iniziativa
è una battaglia fondamentale perché i cittadini stranieri che lavorano e partecipano alla vita sociale della società italiana sono quelli che oggi hanno più diritti e meno due veri
Non è giusto e io aggiungo anche che non è civiltà
A duecento anni dalla rivoluzione francese per tanti uomini e donne non solo nel sud del mondo ma anche qui nelle nostre città nelle vostre città Liberté eguali te attratte dice sono ancora nei gatti
O la conquista di che sta legge forse sì forse no i problemi saranno risolti
Ma la pazzi passioni degli immigrati alla ricerca di soluzioni al problema della Sorisole della società in più vivono può essere un capo un cavallo di battaglia quelli lo con i segmenti dei diritti civili più elementari
Diritto al soggiorno alla cassa all'assistenza sanitaria e legale ma soprattutto allo studio che come sapete in Italia si chiede sempre conferito mensili di ottocento mila lire per gli studenti stranieri
Non posso esitare di tifosi diritti senza uno sguardo beneficiati politici
Sì questi se questi non vengono dai Paesi dell'Est al primo controllo saranno rimpatriati con il foglio di via obbligatorio
La legge novecentoquarantatré non ha raggiunto gli obiettivi fissati
Dopo due anni questa legge appare come il prodotto e per la cattiva o quant'senza di un Paese che ha dimenticato il suo passato di emigrazione per questo decreto leggere il libro di Gianni da Gresko ben ma è anche ai vu cumprà
Comunque questa legge ha forse è stato come un sasso che cade nello stagno le critiche le critiche che ha provocato hanno indotto a parlare dell'immigrazione
La FIGC ha lanciato il suo progetto nere e non solo lasci durante l'ultimo congresso di Perugia a contributo alla nascita del coordinamento delle immigrate del terzo mondo anche la RAI sta conducendo un suo programma non se non erro
Quindi cari compagni io propongo una questi trenta collaborazione fra fra partiti di sinistra soprattutto il Partito comunista per chiudere con tutte le associazioni che lottano a quelli immigrati ma soprattutto con loro stessi
Perché noi Melanie delle nella nostra zona Livorno Pisa abbiamo avuto di prendere iniziative quelli immigrati stessi che se non loro proprie protagonisti a a fare la lotta per loro però conto dei suggerimenti che possono dare sulla base della loro realtà
L'apertura del partito in tutte le sue sedi alle organismi dirigenti alle immigrati non deve essere considerato come atto di solidarietà verso di loro ma come il necessario salto di qualità che fa parte del nuovo corso politico
Come ce l'ha ancora un sacco di problemi che non ho potuto affrontare nel mio intervento
Di dirottare un compagno sita dire senegalesi e del consiglio nazionale dell'Arci è pregato di lasciare il territorio italiano sì la base di un foglio di via
Questa è la politica attuale del governo ma un problema di grande di me di di grande dimensione come l'immigrazione non si risolve come il problema di sicurezza pubblica pubblico ma con una grande responsabilità pari alla dimensione del fenomeno la battaglia per una giusta risposta all'immigrazione deve avere l'aria di tutti come si può rivedrà droga la violenza sessuale la degradazione ambientale
Ma l'egoismo e l'esempio di rigore milioni di bambini che muoiono dorsale non fanno notizia la descrizione sulla che siano palestinesi danno e a e non oggi possiamo dire che un Paese del Terzo Mondo sta pagando il suo debito estero lasciando di stringere la sua foresta mi riferisco all'adesione dell'Amazzonia
Cari compagni colle non posso trattare di tutti questi problemi permettetemi allo di tutte le donne immigrate allora di tutti i bambini di questi immigrati allora dei clandestini e dei tecnici stranieri da augurarvi buon lavoro
Ha la parola al compagno Luigi Berlinguer delegato di Siena si prepari la compagna Claudia Mancina
Tale
Solo un occhio strumentale poco sereno
Può non vedere le significative novità contenute nella lavorazione di questi mesi ed io
Se novità ci sono compagni
E noi abbiamo l'obbligo in questo congresso di evidenziarle e di approfondirle
Perché non ci si non si fermino come pure importante formulazione e cammino invece nella realtà di tutto il partito e della società
Per aver coerenza fra il dire e il fare
Il cittadino e fra queste novità
Che non troviamo così netta e precisa nella nostra tradizione teorica
Prima c'era l'operaio
Era questo l'unico vero soggetto della contraddizione fondamentale fra capitale e lavoro
E alla classe operaia portatrice di valori generale e nazionali
Oggi l'asse si è spostato o meglio si Bompieri
L'analisi sociale della struttura individua più soggetti e più contraddizioni
Vorrei esprimere in proposito compagni qualche dubbio sul soggetto lavoro dipendente come categoria principe della nostra analisi sociale e della ricerca sui soggetti di progresso
Cioè
Nella lotta per un fisco equo e giusto il lavoro dipendente va difeso ed è un aggregato pieno di valore pratico ed urgente
Trovo tuttavia invece difficoltà accogliamo e una valenza teorica unificante e discriminante
Assieme alla difesa dei lavoratori dipendenti sentiamo un bisogno politico quotidiano ed insistente di stare come forza di progresso dalla parte del cittadino
I difende i valori di giustizia presenti nel concetto di cittadinanza sociale
E l'esistenza di mille angherie di soprusi di sopraffazioni presenti in questa società di nuove forme di emarginazione che ci spinge a sollevare la questione del cittadino anche del cittadino lavoratore oppresso come il lavoratore e come cittadino del resto spesso e la forte strutturazione in corpi forti pur diversi tra di loro che tendono a difendere se stessi a favorire questa emarginazione
La nostra il nostro stesso lavoro politico e condizionato dalle spinte che emergono dagli operatori delle diverse categorie
E la vita delle istituzioni democratiche ne risente con rischi continui inviti frantumazione
La difesa legittima della propria condizione di lavoro dentro i corpi organizzati rischia di trasformarsi in tanti privilegi grandi e piccoli
La capacità oggi di organizzare interessi con efficacia produce a forza e tende a frantumare la vita sociale il lavoro delle istituzioni
Cercando alleanze intercorrenti essa tende quindi a dirottare antagonismi reali e contraddizioni drammatiche
La verità e compagni che la complessità sociale costituisce un dato inequivocabile
Anche all'interno delle vecchie classi e porta in sé oggettivamente il rischio che la frantumazione spostando e soffrendo i conflitti più profondi di qui le difficoltà delle tradizionali organizzazioni di classe ad unificare
Eppure la frantumazione e la difesa interna i corpi può diventare conservazione e margine il destinatario delle attività sociali e pubbliche
Con l'estendersi dei servizi con l'industria lirismo esasperato i destinatari sono sempre più numerosi sono i più spesso sono tutti e sono deboli rispetto all'organizzazione interna di queste attività e dei loro operatori
Sono deboli quanto lo sono i lavoratori e quando sono socialmente deboli sono più deboli dei lavoratori organizzare d'altro canto non ci ha aiutato il ritardo con cui abbiamo raggiunto la consapevolezza che la contraddizione capitale lavoro pur fondamentale non è più l'unica ed è attraversata da altre contraddizioni
Ed il ritardo c'ha preso incerti e divisi anche a lungo su temi capitali del nostro tempo come l'ambiente la diversità di sesso il lavoro nella sua forma odierna
Abbiamo riflettuto e scavato poco compagni su questi fenomeni ci siamo chiesti troppo poco che cosa è il destinatario che cosa è ancor più il cittadino perché è questo soggetto ritorna con prepotenza la nostra attenzione
Perché debole e perché in qualche caso è punto di riferimento di una possibile relativa unificazione rispetto alla frantumazione perché talvolta è la generalità rispetto alle corporazioni
Ma non è il cittadino del mille settecentottantanove
La moto la motivazione strutturale oggi è diverso
è un soggetto che si presenta oggi in una duplice veste
Come soggetto destinatario di diritti e dobbiamo estendere e consolidare e soprattutto far rispettare la cittadinanza sociale ed è un soggetto attivo e protagonista in una società evoluta
Su questo vorrei insistere un attimo compagni sulla natura qualitativamente diversa dei soggetti in una società evolute postindustriale
Sul ruolo ed il valore Inessa delle autonomie sociali sulle potenzialità esistenti in quella che chiamavamo la società civile
La crisi dei partiti di cui parliamo anche noi non è solo da ricercare nel loro nei loro aspetti degenerativi soggettivi ma anche nella oggettiva minore necessità dei partiti come gestori oggi c'è una base strutturale dell'insofferenza odierna di tanta parte della società civile verso libera sta attualismo e libertà politicismo non tanto nel senso confindustriale che esalta l'appropriazione privata ma nel senso delle risorse esistenti nel Paese della capacità di autodeterminazione che vuole essere riconosciuta e sostenuta a questo punto compagni spetta a noi fare delle scelte non fermarsi alle formulazioni generali specie sul cittadino
Bisogna invertire la tendenza così radicata nella nostra cultura all'intera statua lirismo assistenzialistico e paternalistico all'atteggiamento solo rivendicativo verso l'alto che ne costituisce l'interfaccia dobbiamo abituare noi stessi ed educare non solo a rivendicare ed esigere ma anche a riqualificare a costruire noi stessi ad impegnarci noi stessi
Però segni confortanti di questo nuovo costume di questa nuova cultura anche nelle nostre recenti elaborazione per il Mezzogiorno la fine dell'intervento straordinario tra le donne il concetto di diversità tra gli enti locali l'autonomia anche impositiva sono idee dell'autodeterminazione che anche a rischio e capacità di scegliere sono le idee della selezione per merito della valutazione dell'apprezzamento delle potenzialità del sostegno delle capacità anche individuali contro ogni appiattimento acritico
Se l'alternativa è competizione come ci ha detto Occhetto essa anche essa dipende innanzitutto dal nove il grande merito di aprile in questi mesi in questi giorni e la prova di orgoglio che ha espresso e trasmesso al partito il senso di dignità e di fiducia in noi stessi che ha tonificato e ha ingenerato unità fra di noi non sottovaluterei questa grandi unità con cui il partito si stringe intorno a lui in questi giorni difficili
Non era affatto scontata questa prova di orgoglio non è velleità c'è dietro sostanza molta sostanza ci sono idee ce la nostra grande forza ma è anche inevitabilmente la conseguenza che la strada la riscossa e quindi la strada del governo
Ce la dobbiamo aprire danno gli altri si sa fanno il loro mestiere la loro parte e noi dobbiamo e vogliamo fare la parte nostra
La chiave di tutto ciò nel concetto di autonomia che è l'esatto contrario di paternalismo e assistenzialismo e autonomia significa responsabilità nello Stato nella pubblica amministrazione nella vita sociale nel sistema politico
Attenzione compagna e questo induce uno shock nella nostra cultura tradizionale ho sentito anche in questo dibattito molte resistenze culturali alla necessaria rivoluzione mentale che queste novità ci impongono
Senza questo cambiamento profondo di costume sarà difficile tradurre in pratica le aspirazioni affermazioni tanto ripetute per i cittadini e quindi a favore del volontariato dell'associazionismo economico della cooperazione dell'idea che il pubblico dovrebbe governare di più e gestire di meno
Per governare di più e gestire di meno
I pubblici poteri devono sostenere ed esaltare oltre che in indirizzare e controllare la creatività sociale
Guardiamo un attimo a tutto ciò che hanno significato la scienza la tecnologia la cultura diffusa come forze produttive di sviluppo
Non è solo questione di conoscenze di competenza e il nesso stretto fra innovazione invenzione creatività economica imprenditorialità diffusa simboleggia te nel bene e nel male dalla Silicon belli e dall'immagine dei parchi scientifici
Sono le novità dell'innovazione automation in fabbrica in cui processi tecnologici odierni hanno bisogno strutturale della partecipazione e del consenso dei lavoratori tecnici
Non parlerei quindi in quest'ottica di lavoro dipendente ma di lavoro produttivo e creativo che coglie il nesso che sintetizza invenzione e produzione esaltare la componente creativa del lavoro non alienato e quindi il nucleo è questo il nucleo della democrazia economica e del socialismo
E c'è dentro tutta la valenza produttiva della scienza la potenzialità di sviluppo delle tecnologie al servizio dell'uomo lavoro creativo quindi non in un'arcaica accezione vetero tra palista o etico stakanovista
Ma di autorealizzazione come valenza generale di progresso e di civiltà
Se ci si colloca in questo quadro le adesioni giovanili non mancheranno perché questa è l'ottica della valorizzazione delle loro aspirazioni di libertà individuale e di utilità sociale al contempo la prima parte della relazione di Occhetto è bella perché si fonda sull'interazione fra socialità e liberazione individuale sulla negazione razionale della funzionalità produttiva dell'egoismo
Negazione razionale non solo etica non solo emotiva ma razionale e non solo dell'egoismo individualista come segno del male ma anche della sua non funzionalità non produttività della serratura non più propulsiva anzi sterile e dire greca
Lo schieramento politico di progresso a questa base razionale ed etica insieme e si appoggia essenzialmente sulla forza libera attiva e produttiva al contempo della cultura della scienza e della tecnica
Con un altro indispensabile fattore compagni però energico e assolutamente complementare senza del quale questa filosofia politica rischierebbe di portare ad una competitività esasperata al mercato selvaggio alla violenza stile modo di vita americana porterebbe a falciare i deboli calpestando l'uomo in nome della realizzazione dell'uomo questa filosofia politica non si legge senza la solidarietà la fraternità è senza guardare ai deboli senza scrive a prestare le condizioni strutturali per il loro sostegno
Ma non in forma difensiva
Come il terzo della Società da difendere soltanto non informa caritatevole paternalistica pietosa assistenziale ho ancora nel cuore l'emozione
Che ci ha prodotti hanno provocato le belle parole della signora Valente della signora poliziotto di Palermo che lezione di dignità è proprio vero il capitalismo di oggi è diverso perché immagina diversamente di ieri da ieri e tuttavia prospera perché c'è sempre un sud
Dentro di noi Negro che tira un riccio negro di vari colori di sesso diverso di una terra diversa
Il suo sviluppo il lastricato di Termoli handicap Abati e marginali
Per combatterlo però compagni dobbiamo lasciare per sempre è la vecchia cultura paternalistica
Del giacobinismo presuntuoso che cerco di essere Luís il portatore illuminato dall'alto e con la forza autoritaria di ogni liberazione altrui
Grande idea quella della diversità perché l'idea della dignità che non chiede ma vuole farsi valere i deboli non si devono soltanto difende si devono valorizzare lo Stato i poteri pubblici devono organizzare il sostegno le strutture di supporto le norme di garanzia e le condizioni politiche ma soprattutto culturali morali umane della solidarietà una solidarietà non pelosa ma rispettosa verso il deviante il drogato il condannato in carcere verso l'handicap parto verso il diverso per cultura provenienza mentalità colore
E la solidarietà della tolleranza non dell'assistenza
Ed è difficile e difficile perché per non essere applicata ai concessa
Essa deve vedere tutti i protagonisti perché non viene da sola deve schierare il cittadino come forza il lotta anche dura sopra ma lotta organizzata contro i corpi contro i meccanismi dell'egoismo
Per rompere la logica dei corpi la logica dell'egoismo per imporre l'interesse generale e questo non può farlo che la politica come sintesi delle spinte di settore
Abbiamo sempre più bisogno della politica non come stanza di compensazione delle mediazioni fra corpi al ribasso
Ma come sintesi dell'interesse generale in questo differiamo dalla Democrazia cristiana maestro della mediazione fra i corpi
Così credo che sino Bini chiesi rifondi la politica solo così attaccando le basi strutturali della sua degenerazione è un compito storico ed esaltante che ci compete tutto e che dobbiamo riuscire noi ad assolvere
La commissione verifica dei poteri è convocata per le ore diciassette e quarantacinque di oggi la riunione avrà luogo nella stanza numero quattrocentotré prego i compagni di fare meno rumore la parola la compagna Claudia Mancina delegata di Castelli si prepari Lucio Magri
Compagne e compagni da fase preparatoria di questo congresso il congresso ha conosciuto credo che sia un'esperienza comune un incremento progressivo e deciso di fiducia e di convinzione
L'entusiasmo di questi giorni non è dovuto soltanto ad un effetto superficiale di autoesaltazione come forse a qualcuno piacerebbe credere ma la coscienza che si va diffondendo tra noi che il nuovo si sta affermando
La ricerca di cui parla la prima frase del documento congressuale iniziata con decisione sta già dando i suoi primi frutti ci dà già soprattutto la sensazione di sapere che cosa stiamo cercando e dove dobbiamo andarlo a cercare
La ridefinizione della nostra cultura politica
Avviata da alcuni mesi ha già toccato punti decisivi e prodotto risultati importanti
Che stanno velocemente mutando non solo l'immagine esterna del partito ma anche la sua auto percezione l'assunzione della differenza sessuale la nuova statualità la centralità dei diritti il rapporto tra democrazia e socialismo alla non violenza il discorso sul lavoro lavori sono innovazioni culturali che non sono maquillage ma sono necessari per rendere possibile di attualizzare la funzione nazionale del PC
In questo quadro credo che dovremmo aprire un altro capitolo quello di una riflessione nuova su individualismo e solidarietà
Credo che l'insieme dell'elaborazione che culmina in questo nostro congresso
Ci imponga di affrontare questo nodo così come è stato affrontato quello del nesso tra libertà eguaglianza
Abbiamo affermato il radicamento del socialismo della democrazia
Una democrazia conflittuale espansiva ma nondimeno una democrazia in cui l'aspetto formale delle regole e procedure viene oggi da noi riconosciuto essenziale al di là di ogni passata distinzione tra formale sostanziale
Ma questo spesso radicamento del socialismo della democrazia non può non significare anche la rottura con una ispirazione collettivistica e anti individualistica che è stata molto influente nella storia del movimento operaio nella nostra stessa storia
Influente ma non esclusiva
Anzi forse neppure del tutto legittima se è vero che Marx come io credo non è affatto da ascrivere a questo filone
Che piuttosto legato ad una parte della tradizione utopistica
Certo Max aveva anche lui un utopia comunitaria e amava pensare a forme future di comunità
Ma non confondere questo interesse con una ispirazione collettivistica
Per Max anche l'idea di comunità aveva il suo fondamento quella di libertà individuale
è stata citata nella relazione con giusta enfasi
Una celebre frase sul libero sviluppo di ciascuno che condizione per il libero sviluppo di tutti
Bisogna prendere sul serio questo concetto al quale Marx restò sempre fedele
E son vuol dire che non c'è libertà se non c'è libertà degli individui di ogni singolo individuo in primo luogo l'Unione Sovietica avuto bisogno di settant'anni di laboriosa e spesso tragica storia per riscoprire questa già antica radice la libera individualità il suo sviluppo e anche per marzo il fondamento di una forma superiore di società umana in quanto il prodotto della storia del capitalismo
C'è dunque alle nostre origini anche o marzo individualista e libertario filosofo del godimento dello sviluppo delle facoltà
Penso ad un vecchio studio di Nicola Badaloni sulla formazione dell'individuo sociale
Vecchio in realtà è solo del mille novecentosettantasei
Solo tredici anni ma un cataclisma si è abbattuto nel frattempo sulla nostra cultura
Le macerie di questo decennio
E mi sia consentito di riprendere questo termine così abusato e distorto nel dibattito congressuale
Hanno coperto ha cancellato tra l'altro ottanta ricca originale ricerca del marxismo italiano io non penso certo che possiamo far finta di non vedere queste macerie e riprendere il discorso come se niente fosse con un veri dicevamo sono sono tra coloro che pensano che dobbiamo allargare le nostre fonti le nostre risorse e parlare altri linguaggi ma non intendo certo rifiutare l'ispirazione che posso trovare nella nella cultura più strettamente marxista
Dunque Marx fu un individualista anche se certo non al modo di Bentham o di John Stuart Mill
Per lui l'individuo non è un presupposto naturale dei rapporti sociali ma il punto di sintesi e di auto coscienza di questi rapporti
Tuttavia è un individuo cioè soggetto autonomo sia sul piano teoretico che morale e giuridico credo che faremmo bene a smettere di recriminare genericamente contro l'individualismo
E a cominciare a pensare che ci sono diverse nozioni di individuo diversi paradigmi ma il principio individuale costitutivo della società moderna è un tratto essenziale strutturale della forma di vita nella quale noi tutti viviamo
Ignorare il principio individuale o considerarlo soltanto negativo di sbrigativo della solidarietà sociale ha comportato e comporta la sottovalutazione dell'etica dello spazio della decisione della responsabilità
Questi temi li abbiamo lasciati alle filosofie liberali e socialdemocratici ma oggi non possiamo più ignorare ce lo impedisce tra l'altro l'emergenza delle questioni bioetiche avvolto trapianti fecondazione artificiale eccetera
Ma credo che ci sia anche nei fatti una crescita individuale che io credo debba essere salutata come un fatto positivo se noi puntiamo sul tema della decisione della decisione di tutti non possiamo non puntare anche sulla crescita degli individui ah quindi vola molto corte con dativo innovativo la cultura delle donne attraverso l'esperienza e la riflessione sulla porta le donne hanno elaborato una vera e propria proposta etica il principio di autodeterminazione ne parlava stamattina Livia Turco
Esso promuoverà proprio per la procreazione a Campo di libertà e di responsabilità per donne e uomini
Questo principio è critico dell'individualismo dei diritti perché si basa su un'idea di relazione e non sull'idea del conflitto tra diritti equivalenti
Tuttavia io non credo che questa etica al femminile si possa considerare del tutto anche individualistica
Le donne devono molto al principio di individualità della società moderna la libertà femminile questa sorta di nuovo spettro che si aggira non per l'Europa soltanto ma per il mondo intero ha trovato immesso il suo inizio
Essa la libertà femminile ha cominciato infatti il suo percorso dalla rottura di una concezione organi cistica della famiglia in nome della quale la donna non è mai potuta essere individua essendo sempre soggetta al vincolo della riproduzione della specie
Non credo che si possa parlare di autodeterminazione senza riferirla ad individui alla libertà di scelta degli individui credo però che la cultura delle donne venga la spinta verso una nuova nozione di individuo che possa recuperare principio individuale con un principio positivo un principio che in questa società valorizzato e svuotato
Precisamente nel senso che lo sviluppo delle facoltà e deviato in questa società verso uno sviluppo impazzito di consumo
Una nozione di individuo non liberale in cui l'individuo si è inteso come coro di una dialettica più strati tra individuo e genere tra i sessi la libertà responsabilità razze e l'altro
Chiamiamolo come vogliamo individuo sociale o solidale o altro ciò che conta è coniugare la solidarietà con il riconoscimento e la valorizzazione del principio individuale
La nostra solidarietà e non deve avere nulla in comune con il solidarismo organici stile costrittivo proprio di certe posizioni religiose non solo cristiane
Come anche del collettivismo burocratico
La nostra solidarietà deve parlare agli individui di oggi deve saper suscitare i nessi lato positivo e creativo del principio di individualità dunque devi saperti deve sapersi proporre come qualcosa che non impedisce non forza le diverse strategie di vita ma può entrare Inesi come un arricchimento come una ricchezza di significati qualcosa che non limita l'autonomia morale male da contenuti e campo di esplicazione
Una nuova concezione dell'individuo dunque è uno dei contributi che la cultura delle donne corte alla cultura del PC questo punto deve entrare secondo me anche nella ridefinizione dell'identità culturale europea
Che io credo sia il compito maggiore in cui si può affermare una funzione autonome centrale della sinistra nell'unificazione europea rilanciare l'Europa oggi significa rilanciare la tradizione culturale europea innovando la profondamente radicati
Va molto al di là di quella della tradizione europea una tolleranza capace di affrontare i drammatici problemi del razzismo contemporaneo di cui ci parlava ieri con lucidità Dacia Valent è una grande sfida di fronte alla vecchia Europa quella di riuscire a operare la formazione di una società multietnica se l'Europa ma anche a questi due obiettivi nuovo individualismo e nuova tolleranza non ne avrà davvero ragioni per vantarsi più avanzata di convegni da quanto detto fin qui è chiaro che mi riconosco pienamente nell'opera di rifondazione del partito così come mi riconosco nella linea dei giudizi politici contenuti nella relazione del segretario
C'è tuttavia un passaggio di quella relazione rispetto al quale devo esprimere alcune perplessità si tratta del passaggio sul concordato
Sono perfettamente d'accordo sulla necessità di un processo di maturazione culturale comune a credenti e non credenti che non può procedere con visioni e con atti unilaterali
Ritengo però che tale processo di maturazione sia già in atto tra i credenti e i non credenti e che tocchi a noi con Rispetto delle altre posizioni spingerlo ancora avanti nel pieno rispetto di tutte le sensibilità religiosa
Ma per fare questo noi dobbiamo avere una prospettiva culturale scegliere una prospettiva culturale
Per essere insieme autonomi rispettosi delle altre posizioni per me questa prospettiva deve essere quella del superamento del regime concordatario
Non si tratta affatto di una posizione laicista o di una posizione di contrapposizione unilaterale al contrario
Nei termini in cui la questione si pone oggi oggi e non è quarantasette si tratta di una posizione non di minore ma di maggiore rispetto non di minori ma di maggiore considerazione per la religione le religioni
Si tratta soprattutto a mio parere della posizione coerente con l'impegno che abbiamo preso nel documento congressuale di andare oltre il dialogo con i cattolici
Perché andare oltre il dialogo significa abbandonare il terreno politicista e statalista del rapporto con i cattolici del quale fa parte l'opzione concordataria
Andare oltre il dialogo significa pensare che i cattolici non sono un altro mondo che sta oltre il Tevere ma sono in mezzo a noi e noi in mezzo a loro significa capire che c'è anche un mondo unico delle idee le nostre idee quelle cattoliche si mischiano e si contaminano da sempre naturalmente ciò non significa ignorare la necessità di una regolazione reciproca dei rapporti escludere quindi forme diverse di intese tra con chiese diverso ma questo evidentemente e e qualcosa di completamente differente dalla concezione della religione che sta alla base dell'idea stessa del concordato
Faccio dunque mio l'emendamento fiorentino ma soprattutto l'articolo di Cesare Luporini apparso qualche giorno fa sull'Unità
Pure anzi riprendere una frase di questi atti che dice che al di là delle contingenze politiche diplomatiche un'alternativa come quella che noi proponiamo all'Italia ha bisogno di rifarsi ad alcuni grandi principi fondativi o rifonda divide la nostra realtà statuale il rapporto all'intera società
Che oltrepassi normali totalmente il retaggio che ci proveniva da rappresentare classi una volta subalterne con il compito di portarli allo Stato e la sua Altezza
Quel compito è stato assolto e state nostre spalle adesso abbiamo di fronte i compiti forse ancora maggiori
Credo anch'io che la situazione sociale e culturale dell'Italia sia molto cambiata e che debba far parte del nostro nuovo corso anche una scelta coraggiosa
Per il superamento dentro regime concordatario che io non credo debba debba esprimersi in una iniziativa legislativa domani o dopodomani non è questo il punto il punto e avviare appunto un processo di maturazione culturale
E infine vorrei dire sempre su quest'argomento
Che noi abbiamo sperimentato già più volte che su alcune questioni in alcune occasioni dividersi non è un danno politico
L'abbiamo sperimentato tra le donne nella questione della violenza sessuale ci siamo divisi anche con toni aspri ma io sono convinta che questa divisione si rivelerà come una ricchezza lo diceva anche Livia Turco questa mattina in un passaggio molto bello del suo interprete ma abbiamo sperimentato anche a Firenze nell'ultimo congresso
Dove la divisione delle delle del partito sul nucleare si è rivelata per l'appunto dopo come una ricchezza come un elemento di vitalità non come un elemento di freno di danno io credo che anche su una questione come quella del Concordato noi possiamo affrontare serenamente la discussione ed eventualmente una divisione
Ripeto che il gruppo di lavoro sull'alternativa si unisce alle ore diciassette nella sede della commissione politica cioè si riunisce adesso
La parola al compagno Lucio Magri delegato di Siena
Nelle UFO Ria della discontinuità vorrei tentare anch'io una personale non parlerò dunque della necessità di un moderno comunismo
Delle nuove grandi contraddizioni della nostra epoca di ecologia o di non violenza
Temi sempre più decisivi sui quali molti di noi hanno particolarmente insistito e sui quali c'è finalmente una larga e appassionata attenzione
Ma intorno ai quali sento anche re anche un rischio di retorica
Per fino al congresso democristiano Martinazzoli è riuscito a strappare ovazioni parlando di grandi valori e di rotture epocali alla coscienza infelice di accaniti e sapienti gestori del potere
Voglio invece dire qualcosa su una questione molto più prosaica
La questione dell'alternativa oggi in questo Paese con questi rapporti di forza
Il documento congressuale propone in proposito una parola d'ordine di fase opposizione per l'alternativa
Se le parole hanno un senso questa formula significa che in Italia occorre oggi ed è possibile una vera svolta di programmi e di potere
Che una tale svolta comporta la formazione di un blocco alternativo e la sostituzione di quell'oggi dominante
Che tutto ciò presuppone mutamenti nei rapporti di forza e nel sistema politico e dunque una forte e non breve opposizione e che di conseguenza non riteniamo possibili oggi nell'immediato come tappe di avvicinamento all'alternativa governi di grande coalizione o formule di parziale coinvolgimento del PC in governi e Lou escludono alcuni compagni hanno espresso nel comitato centrale Riserve esplicite su questa scelta
Esprimendo la preoccupazione che in tal modo la proposta dell'alternativa a Sumatra carattere propagandistico e se ne blocchi il motore decisivo cioè L'Unità tra socialisti e comunisti
Nei congressi provinciali il problema è restato relativamente in ombra
Ora a me pare che vada affrontato e risulta
Non solo per non lasciare spazio incertezze ma anche perché in quelle obiezioni erano contenuti interrogativi reali che meritano una risposta
Da quando abbiamo elaborato il documento congressuale le cose si sono rimesse in movimento
La principale novità tra queste sta nel fatto che la prima volta da molto tempo il partito socialista ed altri laici prendono in considerazione sia pure per il futuro e a loro modo il tema di una maggioranza che ci comprende correlativamente si è avviata una ripresa dell'unità sindacale proprio in rapporto al governo e alle sue scelte
Poi sono venuti gli ultimi ricevimenti risorse di Craxi come quello di ieri tanto più rimarchevole quanto più privo di giustificazione razionale
Io chiedo c'è qualcuno in questa sala o altrove che gli piacesse o meno può onestamente considerarle reale l'azione di Occhetto come un arrogante manifestazione di continuismo comunista qui e la pretestuosità
Ma viene allora da chiedersi se quell'apertura di ieri era effimere esprimono tale o se questo nuovo irrigidimento sia solo un colpo di coda pre elettorale
Ebbene io credo che si tratti invece di una contraddizione oggettiva nella quale entrambi i lati sono significativi il fatto è ecco il punto
Che a mio parere la situazione italiana entra oggi in una nuova fase di stretta all'ulteriore espansione anziano stesse equilibrio del sistema non basta più un potere politico che legittima e sostiene i processi spontanei di ristrutturazione
Ovunque in Occidente questo passaggio di fase il posto meccanismo e difficile e non esistono governi già capaci di affrontarlo
Ma in Italia esso si complica tremendamente perché la fase precedente ha lasciato l'eredità di un gigantesco debito pubblico
Ormai quel debito ha superato il limite oltre il quale cresce su se stesso determina una redistribuzione perversa accumulando per il futuro una promessa di reddito che non sarà onorabile
Rende già ora non conveniente investimenti a redditività differita e dunque restringe occupazione e innovazione
Chi deve allora pagare il conto di queste eredità
Con quali misure strutturali ma anche di affetto immediato si può rompere il circolo vizioso
Andiamo dunque a uno scontro sociale e politico non meno aspro di quello che anni fa ha riguardato il salario il potere contrattuale ma con due differenze
Che questa volta non basta più lasciar fare al mercato e che questa volta comunque la si rivolti gli interessi colpiti devono coinvolgere parti sostanziali del blocco dominante e rivedere strumenti e metodi con cui esso ha costruito la propria base di consenso
Ora compagni per noi tutto ciò costituisce una straordinaria occasione qui l'alternativa può mettere i piedi per terra una vera a volte svolta infatti non avviene mai solo per la persuasi di vita di una proposta alternativa
Avviene quando l'opposizione trova su quella proposta forze che si spostano perché minacciate e quando il blocco dominante si trova in una reale difficoltà a governare
E proprio questa possibilità che oggi per lo meno si delinea ma proprio per questo si tratta anche di una prova per noi molto difficile
Perché la crisi della finanza pubblica nasce da processi tanto stratificati
E crea reazioni tanto molteplici che già arduo unificare le spinte di opposizione
E ancora più arduo sarebbe stare al governo quando governare vuol dire chiedere prezzi non piccoli a una parte non piccola della società
E per ciò che io ritengo che non dobbiamo e non possiamo chiamarci fuori
Contribuire a nascondere o rinviare come a volte è accaduto la durezza del problema o l'udendo di fatto con la gestione Dorotea della spesa
Più complesse o invece il rapporto che veniamo stabilendo con il cosiddetto partito rigorista in via di unificazione alla ricerca di un leader ma
E ormai a un conquistato una notevole egemonia culturale e dal quale comincia a venirci una proposta politica e programma
La proposta politica e quella di collaborare pur restando fuori dal governo al risanamento finanziario conquistandosi così legittimità e aprendo la strada all'alternativa
La proposta programmatica è quella della priorità a dare alla riduzione della spesa rispetto alla politica fiscale e della separazione temporale e concettuale del tema del risanamento finanziario rispetto a quello di una nuova politica economica ebbene io non credo che ci siano ora su questo terreno possibilità immediate reali di una significativa convergenza e di un compromesso che regga
La vera difficoltà del nostro rapporto con i socialisti sta soprattutto qui riguarda cioè l'itinerario il contenuto dell'alternativa nel concreto dell'attuale spread
Sul piano politico infatti è del tutto evidente questo
Proprio perché il risanamento finanziario comporta sacrifici diffusi e può essere accettato dalla gente solo in nome di una prospettiva condivisa
è assurdo pensare che esso possa essere attivamente sostenuto senza partecipare alla sua concreta gestione per garantire sia la più l'equità di quei sacrifici sia la credibilità di quella prospettiva
Ripercorrere con nuovi interlocutori la strada dei piccoli passi del settantasei sarebbe non solo distruttivo per l'poi ma vorrebbe dire lasciare spazio a una protesta corporativa e confusa che può mettere a rischio la stabilità democratica abbiamo vissuto l'esperienza del contratto scuola
Vediamo oggi portuali è alta io mi chiedo cosa accadrebbe nell'insieme del Pubblico impiego prepensionati
Se rinunciassimo a guidare una lotta di riforma capace di sceverare privilegio corporativo da legittime esigenze di occupazione e di salario
Ma non meno importanti sono le discriminanti tra i rigoristi e noi nel merito e se esigerebbe un analisi ore impossibili ma l'essenziale mi pare comunque questo la spesa pubblica è in Italia drammaticamente inefficiente e sprecone lo stato sociale ovunque in crisi assunto in Italia la forma del best del welfare universalistico ma più spesso la sostanza di un apparato corporativo assistenziale
Non si possono dunque evitare modificazioni sostanziali né tutelare pienamente tutto ciò che anche per buoni motivi è stato finora protetto ma è proprio da qui che si divaricano le scelte chi deve essere soprattutto colpito e chi comunque garantito ticket sanitario lotta alla speculazione Pharmaceutical ferrovie o autostrade liquidazione della Giunta pensionistico sganciamento delle pensioni dal salario
Non solo ma qual è la prospettiva della riforma
Risanare uno stato sociale universalistico
Anzitutto liberandolo dalla lottizzazione politica
Dal peso di un privato parassitario speculativo vera tipicità dello stato sociale italiano pagato a pie'di lista col denaro pubblico e dalla duplicazione dei servizi ma salvando nella coerenza e razionalità
Oppure ridurre lo stato sociale a Stato residue Ale Triglia bizzarro secondo il modello americano che produce diseguaglianze irreversibili e costi complessivi ancora più elevati
Queste alternative ecco il punto compagni sono tanto più stringenti per il fatto che un risanamento della spesa pubblica sedi Risanamento si tratta e non di tagli selvaggi
Potrebbe certo permettere rapidi incrementi di produttività e risparmi notevoli ma anche bisogno di tempo di investimenti in impianti e in qualificazione professionale
Esso non consente dunque nell'immediato una riduzione complessiva e sensibile di specie
Se si vuole chi vuole
Anzitutto puntare su questa riduzione per affrontare il problema del debito fa un discorso demagogico e dunque lei fa
Atti arretra rinvia e rinvierà fino a quando non esistano le condizioni per un tè c'è riserbo aperto ed aggressivo
Ciò significa che la priorità per noi gli è e deve restare quella della riforma fiscale non solo come problema lo dicono tutti di equità ma anche come lo strumento Dutto necessario rompere il circolo vizioso dell'indebitamento
Su questo terreno abbiamo avanzato proposte ritenute da molti ragionevoli tuttavia una riforma fiscale vera non solo non è avviata ma è stata accantonata prima di partire
Perché lì si oppongono non solo gli interessi di una grande evasione diffusa
Per i capi dei partiti di governo ma anche quelli di un modernissimo capitale finanziario per sul privilegio fiscale ha costruito le recenti fortune e le proprie alleanze e guida anche il fronte dei rigoristi
E perché d'altro lato ci si scontra
Con delle di reali difficoltà oggettive il fatto un minuto e mezzo
Il fatto che la rendita finanziaria in Italia anzitutto rendita sui titoli di Stato e può opporre all'opposizione lo sciopero della street della sottoscrizione e la fuga dei capitali
E il fatto che in Italia lavoro autonome sommerso rappresentano un terzo Dell'Atti delle attività terzo punto discriminante
E questo è impossibile affrontare sul serio il problema del debito senza allargare il discorso
Dar rigore all'austerità senza toccare cioè oltre allo spreco pubblico e ad un'efficienza dei consumi collettivi anche lo spreco privato l'irrazionalità del modello opulento dei consumi individuali le priorità produttive
Che lo inducono qui vogliamo immesso forte diretto tra i problemi del debito e le grandi questioni di riforma dell'economia
E dunque per queste ragioni concrete ecco la conclusione che mi sembra necessario per realismo tenere ben ferma la parola d'ordine dell'opposizione per l'alternativa rinunciare all'illusione di scorciatoie politicista
Ma per queste stesse ragioni appare anche possibile è un'opposizione chiara e incisiva mobilitare forze e aprire la strada a nuove alleanze sociali e politiche a un'alternativa
Ho finito cari compagni una cosa sola
Forse a voi può sembrare e concentrando l'attenzione su questo orizzonte immediato e scegliendo queste priorità tematiche si rischi di ridurre il respiro del nuovo corso
Non ha questo ovviamente possiamo limitarci e non vi sia infatti giustamente limitato Occhetto
Ma primi preveda di fare queste assolti natura non solo per realismo politico ma per un'implicazione più generale
Il fatto cioè che è un elemento essenziale della nostra identità in ricostruzione sta proprio nella capacità peculiare dei comunisti
Di unire la radicalità della prospettiva all'analisi della situazione data alla precisione degli obiettivi all'organizzazione delle forze
Il pericolo maggiore nel momento di un rinnovamento culturale tanto profondo l'ho già detto è quello di un neo massimalismo nel senso classico che questa parola nella tradizione italiana
Appassionata agitazione di ideali eccesso di approssimazione nei programmi e nei comportamenti
è su questo punto forse solo su questo punto e sento un bisogno rigoroso di continuità di distinzioni
Dalle nuove mode quasi la voglia di potere usare quella formula rituale con la quale le antiche monarchie esprimevano insieme una speranza del nuovo e la fierezza di una tradizione il re è morto viverle
Ci è giunto un messaggio di saluto e gli auguri da Siviglia a Carrara vedova del caro indimenticabile compagno Guido Rossa noi la ringraziamo affettuosamente
La parola alla compagna Maria Luisa Boccia delegata di Firenze
Seguirà Stefano Rodotà
è il gesto politico altamente significativo tra donne dare riconoscimento Ricciotti e un'altra donna fa per la libertà propria e del suo sesso
Voglio quindi esprimere in primo luogo gratitudine a Livia Turco
Senza di lei oggi la nostra presenza nel partito sarebbe diversa
Nuovo da una sua affermazione che condivido
L'assunzione della differenza sessuale e del partito dei due sessi non possono e non devono essere considerate Comuna proprio tranquillo e pacificamente di una pratica politica fino a ieri considerata trasgressiva
Ma perché queste rischio c'è è bene essere chiari
Con quei riconoscimenti do e soprattutto con una più equa spartizione di spazio di potere grazie alle quote le donne si potrebbe pensare che entrano a far parte della politica non più marginalmente ma da protagoniste
In cambio di ciò la conflittualità e l'antagonismo espressi in questi anni
In primo luogo verso la politica in quanto massima forma di neutralità dietro cui si occulta il dominio del sesso maschile verrebbe smussata un complementarietà del perfino in supplenza
Insomma saremmo a un nuovo patto tra uomini e donne nel PC e non solo nel PC ma in tanti luoghi sociali politici ed istituzionali
Da un lato più spazio e più valorizzazione da per le donne dall'altra più omologazione
Se così fosse Achille Occhetto ed il pc del nuovo corso non si distinguerebbe o da papa Wojtyla il riconoscimento di una dignità alle donne precluderebbe l'ad un di una dignità nuova della donna precluderebbe ad un appello alle donne a dare il loro contributo rispetta compiti tutt'altro che semplice
Che come generazioni presenti abbiamo di fronte Occhetto nella sua relazione Alfa infatti parlato di salvezza del mondo
Chiedere alle donne e in particolare alle donne comuniste di contribuire a questo compito non sarebbe in sé il fatto nuovo
Non da oggi le donne partecipano e generosamente si spendono a grandi movimenti collettivi di liberazione di emancipazione umana
Ne sarebbe nuovo rivolgersi alla loro cultura ed esperienza come più fortemente segnate dall'esigenza della conservazione della vita della cultura della responsabilità verso l'altro e verso gli altri
Da sempre gli uomini si sono rivolti a me donne chiedendoci di aiutarli a costruire il mondo ed a salvarlo
Quello che non hanno fatto e di lasciarci libere di pensare e decidere noi come vogliamo farlo
Libera di pensare in quale mondo vogliamo dividere e prima ancora chi siamo e cosa vogliamo essere di quale soggettività vogliamo dotarci
Credo che dare una lettura del partito come di un luogo di convivenza ormai pacifica tra uomini e donne è possibile solo se non si sa o non si vuole vedere
Qual è la vera novità io dico la vera e propria rottura che sta dietro le parole che abbiamo scritto nei nostri documenti congressuali
La novità la carta e nella svolta operata della carta cioè nell'atto politico chi ha fatto della relazione tra donne e dell'appartenenza al proprio sesso la pratica politica proposta a tutte le donne comuniste
In stretto rapporto con la storia comune del femminismo
La scelta delle donne di riferirsi le une alle altre vende dunque la loro presenza nella politica inevitabilmente trasgressiva
Chiede non solo coerenze ma la capacità di mettersi in discussione del partito come identità collettiva come soggetto politico del suo modo di fare politica della sua cultura e delle sue regole
Ma anche degli uomini e delle donne comunisti e comuniste perché chiede agli uni e alle altre di assumere la loro identità sessuale come modo di stare nel partito
Come modo di contribuire a costruire il Progetto a realizzarne le politiche ho detto degli uomini compagni perché la parzialità del Virzì e porsi come differenti e non può essere e non potrebbe stare Scelta delle sole donne
Vorrei dire al compagno Occhetto che la mia ambizione non giunge a pensare il pensiero e la posizione del mio sesso come fulcro di una nuova era
Mi basta ma non è poco creare lo spazio nella società per la libertà femminile
Da queste non dovremmo farci distogliere è questa la coerenza che dobbiamo anni stesse
E non abbiamo davvero bisogno di altro per incontrare la politica a tutto campo come oggi si dice
Basta guardare infatti a questi mezzi
Per vedere quale centralità e quale rilevanza a oggi il conflitto tra i sessi come dove il progetto della libertà femminile venga negato il smentito non solo da concrete scelte politiche
Ma ancor prima dal modo di operare delle istituzioni dalla crescente concentrazione di poteri nelle mani di distretto l'eparchia dalle nuove forme di dominio che contrastano sia l'esercizio dell'autodeterminazione individuale sia la costituzione di progetti e di soggettività politiche autonome
E dunque confliggono con il progetto della libertà femminile perché questo progetto chiede uno spostamento di poteri e non solo un allargamento dei diritti
E chiede più che a una redistribuzione più equa delle risorse la ridefinizione definiti collettivi
Che li realizzano
Si realizzano quel principio di cui ha parlato Occhetto per cui la libertà di ciascuno e condizioni della libertà di tutti
Le donne sperimentando il limite di accettazione dell'ordine esistente direttamente in primo luogo come indisponibilità della loro vita e dei loro corpi
Indisponibilità delle loro vite perché molte delle cosiddette emergenze sociali
Penso alla disoccupazione giovanile alla droga alla vecchiaia si rovescia lo sulle loro vite perché le risposte vengono di via di inviati a quello spazio privato di composizione dei conflitti che è la famiglia
E questo compito di composizioni si renderà sempre più arduo con la riduzione dei servizi che l'attuale politica del governo pendono a proporre
La privatizzazione tanto decantata legge infatti sulla figura mediatrice femminile
Sulla disponibilità delle donne a farsi loro soggetti attivi di risposta di organizzazione di gestione dei problemi di cui la collettività scarica l'onere quale spazio di libertà lasciano queste scelte alle donne
Il governo le forze politiche di maggioranza provino a considerare
Se le loro se le proposte politiche che oggi avanzano se si presentano davvero come realizzabili nel se le donne rendono indisponibili si rende indisponibili a svolge la loro funzione tradizionale portare la differenza sessuale nella politica significa rendere visibile la sottrazione delle donne ai compiti tradizionali di supplenza
E fa esplodere i conflitti che oggi restano occultati o vengono parcellizzati dentro le sfera domestica privata solo così penso reperita potranno davvero mutare e si discuterà del risanamento della spesa pubblica calcolando davvero tutti i costi economici e domani senza più aree invisibili
Questo renderà più forte di imprescindibile la necessità di operare quel risanamento a partire da una vera e ne e incisiva riforma fiscale e non dalla riduzione di servizi
Indisponibilità anche nel corpo femminile ho detto in primo luogo sottraendolo al destino biologico della riproduzione della specie
Questa sottrazione nello spazio essenziale preliminare di ogni esistenza libera femminile e oggi messo in questione dagli attacchi alla centonovantaquattro
Non a caso il centro di questo attacco il rapporto tra la donna e il medico non solo perché di qui passa l'applicazione della legge ma perché tramite il medico che si realizza di fatto il controllo sociale sulla scelta della donna
Ma ciò che più colpisce e che oggi si fa esplicito ciò che dieci anni fa fu costretto ad occultare sì l'idea cioè che nella scelta della donna vi è una minaccia sociale
Vi sarebbe un pericolo quelle che le donne si sottraggano alla maternità non siamo infatti stati accusati di egoismo
è qui che di emerge un'immagine della maternità come il vincolo alla soggettività femminile come limite all'autodeterminazione in nome del mensile superiore della riproduzione della specie della vita
Dobbiamo rispingere con forza questi ideali bandendo che solo nell'autodeterminazione femminile e la possibilità di risolvere positivamente libertà e responsabilità lo sanno bene le donne
Quanto questo intreccio sia al centro Sempre della loro scelta quanto sia per loro difficile per non dire impossibile praticare la libertà prescindendo dalla relazione con l'altro
Penso che la ripresa di mobilitazione e la manifestazione del quindici aprile debbano servirci Ali lanciare anche sul piano dei principi politici e culturali la nostra offensiva
Compagne e compagni da questo congresso essere una comunista non equivale più ad essere un comunista e la politica delle donne esce dal recinto protetto della questione femminile ponendo siccome differenza dentro l'identità comunista
Questo non può non avere sospetti su tutto il modo di essere del partito sulle forme della sua rappresentanza su quelle del formarsi delle decisioni sui gruppi dirigenti sulle regole
Questo significa in primo luogo individuare come il manifestarsi di conflitti tra i sessi nel partito si rende possibile senza divenire distruttivo
Le quote dovranno servire a far emergere quando è necessario il conflitto proprio perché le donne saranno più forti in relazione tra loro
Fare imposta alle donne infatti è una premessa perché la differenza sessuale si esprima
Per noi donne questo significa andare oltre la coscienza diffusa della nostra differenza
Io aggirarla politicamente ovunque siamo in primo luogo portando la nostra pratica oltre i luoghi separati oltre i confini delle commissioni femminili in tutte le sedi del partito
Facendoci forti anche del fatto
Che la pratica della relazione tra donne ci vede frammiste ad altre donne
Vende la nostra presenza politica un secondo canale di comunicazione con altri luoghi della politica con le sedi sociali e di movimento in cui oggi il femminismo vive
Ma questo induce alla consapevolezza che le differenze tra donne le forme in cui si esprime cioè l'autonomia politica delle donne non sono componibili nelle forme e nelle sede propria
Alla del partito lo ha evidenziato bene l'esprimersi delle differenze politiche tra donne nella vicenda della violenza sessuale
Io considero un fatto di grande valore politico e anche un concreto contributo alla sconfitta del doppio regime
C'è un contenuto forte ed importante della vittoria delle donne
Che nell'istituzione parlamentare le donne ci siano state con la loro pratica con i loro contenuti dando un segno visibile della loro autonomia e dimostrando nei fatti come questa democrazia
Queste istituzioni questo Parlamento non possono di comprenderle senza mutare e impedisce tuttavia quella vicenda anche reso chiaro che assumerà la diversità di posizioni politiche tra donne chiamato né mediazioni più alta
Proprio perché scompagina le regole le formazioni gli schieramenti e dunque apre anche i rischi vende meno prevedibili gli esiti delle vicende politiche
Credo che questo salto di qualità sia ancora molto da fare e che il partito stenti ad essere compreso proprio perché nel partito prevale una cultura che resiste all'esercizio reale dell'autonomia politica
Chi è altra cosa dalla libertà di opinione della manifestazione del dissenso su questo la discontinuità di cui molto parliamo in questo congresso non si è ancora prodotta ma è ormai necessaria
Evidente comunque che l'incontro tra il pc del nuovo corso e la pratica politica delle donne non può ridursi all'assunzione di un concetto la differenza sessuale
Ho all'accoglimento dentro il partito di un nuovo soggetto sociale emergente come se l'una e l'altra quell'idea e questo soggetto fossero in grado di liberare il PC da un'identità e da una tradizione ormai la guerra è stretta
Sto chiudendo
Quell'incontro qua invece avvenire su un'altra base sì da parte del partito si prende davvero con forza
Quella criticità quell'ostinata critica alla forma sociale esistente di cui abbiamo parlato
Come critica un'idea vecchia di democrazia e di libertà una democrazia una libertà che non si qualifica per i contenuti e di una forma di una sovranità che vede in realtà soprano
Soltanto il profitto
Non nasce quindi l'incontro tra le donne tra la nostra pratica il partito da una scoperta
Di novità chiacchiere in ma dalla convinzione
Come se in questo incontro ci fosse per il partito la convinzione che si ci stiamo ritornando in sintonia con l'attualità
Penso piuttosto che insieme donne e uomini comunisti
Possiamo costruire il nostro progetto politico a partire da un ritrovato gusto che questo congresso ha manifestato e da una rinnovata passione per la Zardo di per usare oltre i confini dell'esistente di praticare la politica come mutamento possibile come rottura della gabbia che vogliono in molti farci credere invalicabili
Delle compatibilità dei valori dell'ordine dato in questo io vedo la massima vicinanza alla nostra tradizione ed anche la nostra la massima capacità di distanza da essa come esercizio di critica anche rispetto a me stessi
La parola ora era Stefano Rodotà delegato esterno di Roma si prepari Alfredo Reichlin
Che cosa sta accadendo in questo congresso carissimi compagni cari compagni mi pare che ci siano tre i fatti essenziali che stanno dinanzi a noi
La riaffermazione forte dell'identità del partito quasi una riscoperta la ricollocazione nel quadro delle forze politiche interne e internazionali la ridefinizione del suo ruolo istituzionale
E tutto questo avviene in un orizzonte nel quale la proclamazione netta dell'alternativa d'assenso nuovo all'essere opposizione ma quale opposizione
So che talvolta c'è quasi un timore nel pronunciare con convinzione questa parola
Una troppo lunga attesa l'impazienza crescente della quale ci dava
Così sincera testimonianza stamane Antonio Giolitti creeremo le psicologiche quasi che parlare di opposizione equivalga ad accettare e ribadire una esclusione è vero il contrario
Proprio l'aver appannato il ruolo di opposizione ci ha allontanato in questi anni dal governo e dall'unità delle sinistre rendendo l'immagine del partito comunista
Meno nitida e distinta da quella degli altri partiti meno percepibile la sua indispensabilità per cambiamenti e riforme se oggi l'altra parola governo può essere pronunciata con animo sereno e senza ingombri consociativi e proprio perché i termini dell'opposizione sono delineati con grande nettezza nella relazione di Achille Occhetto
I fatti già confermano questa interpretazione
Perché tanto nervoso e isolato risentimento socialista e perché insieme
Tanta attenzione da tutte le altre parti se non fosse chiara la sensazione che questa mossa del PC è destinata a modificare il funzionamento del sistema politico
Dico di più
Ricostituire nettamente la funzione dell'opposizione non è solo un passo obbligato perché il PC Interpreti nel modo migliore il ruolo che per poco ancora mi auguro gli assegna la logica elettorale
Ridar nettezza alla distinzione tra maggioranza e opposizione vuol dire ricostituire una delle condizioni di base per il corretto funzionamento di un sistema democratico
Ecco questo è già questa è già una riforma istituiti istituzionale un immediato e concreto contributo dei comunisti al rinnovamento del sistema
Ma questa mossa appare ad altri fastidiosa o intollerabile perché nella realtà viene accompagnata da una dichiarata volontà di non giocare più di rimessa
Di volersi impadronite dell'agenda politica e di la tarla Ponte degli angusti confini nei quali da troppo tempo la costringono incultura e interessi delle classi di governo
La relazione di Occhetto e anche queste indicazione di temi e insieme di priorità che già domani è possibile tradurre in azione parlamentare iniziativa di governo locale
A tutto questo mi pare che dia consistenza più precisa l'ipotesi del governo ombra
Che non mi pare però di riducibile a quel contro governo conosciuta dalla tradizione di altri paesi
Dove l'immagine dell'ombra evoca una sorgente di luce che sarebbe appunto il governo ufficiale
Qui nel governo De Mita né quello di suo ipotetici successori alla guida di un premio pentapartito illumina nulla
E da questa nuova iniziativa invece che può trarre giovamento la democrazia italiana anche questa dunque non è una riforma chiusa nella logica di un partito ma destinata a incidere sul funzionamento del sistema
Per far questo però anche la struttura del governo ombra deve dare un segno di rinnovamento non riprodurre specularmente l'esistente struttura ministeriale ma indicarne una nuova attorno ai grandi interessi ai grandi problemi che ogni governo deve affrontare
La sua annunciata addirittura d'altra parte
Può essere produttiva solo se si sfuggono alle le tentazioni di usare il governo ombra per annettersi qualche gruppo ho perso se ci si lascia attraversare contaminare dai contributi di altri possono offrire e nella direzione di un arricchimento del partito e insieme del sistema politico che ci si è dunque incamminati esattamente il contrario di quanto è avvenuto altrove in tempi recenti che hanno visto una maggioranza di governo imporre logiche di chiusura di occultamento di poteri di mortificazione di ogni forma di controllo
Ma possiamo lasciare che la democrazia sia così svuotata giorno per giorno ed è qui che la presenza forte dei comunisti può diventare intollerabile
Non perché essi negano i grandi mutamenti della società le sue dinamiche ma perché rifiutano dessert negli apologetico o in contatto
In un momento in cui persino gli aspetti procedurali della democrazia vengono mortificati riproporre con forza la qualità democratica
E tutt'altro che un ritorno a vecchie logiche un ripiegare su vecchie trincee un versare una goccia d'olio sociale nel mare dei conflitti come si rimproverava i socialisti tedeschi dell'Ottocento
E invece ribaltare la prospettiva politica che ci opprime IVA
Farcita giudicati giudici peraltro è avvenuto nella vicenda dei diritti negati alla FIAT della difesa del diritto della donna l'autodeterminazione
Del rifiuto della prospettiva autoritaria nella lotta alla droga
E vorrei dire che mi pare di grande importanza di Achille Occhetto abbia escluso ogni valore di dinamica democratica all'alternanza di partiti diversi alla testa di una coalizione di governo sempre immutata
Negando così la regola fondamentale di quella sorta di costituzione separata che ci legge da alcuni anni
Ecco perché diventa centrale e a suo modo nuova la questione delle libertà e dei diritti e non solo perché sappiamo che le conquiste di libertà sono fragili se ogni giorno non le difendiamo con intransigenza
Se non viene continuamente riproposta la denuncia delle molte in libertà e ancora ci circondano de per queste e mi pare di enorme importanza che molti congressi
Abbiano indicato nell'abbandono del regime concordatario la rimozione di un grave grumo di libertà e anche in libertà che ancora ci opprime
Ma per parlare di libertà c'è un'altra e più forte raggio si vogliono far prevalere la logica della concentrazione del potere del dominio assoluto del mercato dell'esplosione di troppi cittadini parlar di diritti significa opporsi proprio a tutto questo
Riconoscere diritti vuol dire diffondere non concentrare il potere dare al cittadino il diritto alla salute all'ambiente vuol dire sottrarre questi beni fondamentali alla logica allo sconto sfruttamento del mercato
Allargare il diritto all'informazione e il diritto di sapere l'accesso ai beni collettivi significa includere i cittadini in Circuiti dai quali tenacemente si cerca di escluderlo
Agire in questo modo non deve citare piatta mente una grammatica dei diritti
Questo è il destino dei soggetti culturalmente politicamente deboli ma oggi non sono deboli le donne e il Partito Comunista non è debole il pensiero che riflette sull'intreccio su diritti e solidarietà
Sui diritti e sui loro limiti e funzioni sociali e proprio nello di
Ha potuto fondare il diritto alla differenza
Abbiamo le nostre vite toccate da tecnologie sempre più pervasive
L'Elettronica si è impadronita della dimensione informativa e l'ingegneria genetica tocca la sostanza profonda dell'uomo si diffondono gli usi un autoritari dell'innovazione tecnologica
Ma dobbiamo reagire a tutto questo solo con risposte anch'esse autoritarie anche se presentate come il frutto di un'entità laica
O non dobbiamo invece realizzare una rete più fitta e ricca di diritti che si bilancino a vicenda
Rifiutando tutte le volte che è necessario la logica dell'appropriazione la logica proprietaria solo noi possiamo far sì dei rischi del tecnologici si convertano ogni volta che è possibile i tecnologia della libertà
C'è i diritti non basta a che servirebbe una società ricca di diritti e povera di politica con i cittadini autorizzati a bussare a forte alle porte dei potenti ma esclusi dalle possibilità di entrare nei loro santuari
Questo ci porta alla necessità di rimeditare la tecnica stessa delle decisioni
Il senso e la portata della rappresentanza
Le scelte tragiche le scelte irreversibili quelle dalle quali dipende la pace o la guerra la sopravvivenza di ambienti o di specie non sempre possono essere affidata ai canali tradizionali
Non è un caso che sia tornato con forza il tema dei referendum che le donne abbiano radicalmente messo in discussione la qualità della rappresentanza
Che sia indispensabile riflettere su un nuovo intreccio tra democrazia rappresentativa democrazia diretta non sono fughe in avanti proposizioni astratte
Ognuno di questi temi è già nella nostra vita quotidiana ed evoca lavoro già fatto proposte di legge già presentate
Che riguardano i diritti dei lavoratori in fabbrica alla centralità della condizione femminile diritti dei minori il sistema fiscale la riforma dell'amministrazione l'accesso alle informazioni diritti degli utenti tutto questo certo deve trovare traduzione anche nelle dimensioni di più larghe riforme istituzionali a cominciare da quella riforma del potere locale dove credo che la scelta dei governi da parte dei cittadini possa fare le sue prime e più convincenti però di fronte a quanto è già nelle proposte parlamentari nelle relazioni ai convegni dei documenti dall'ufficio del programma la novità deve essere la Scelta la decisione di puntare subito su alcune grandi ineludibili questioni e far questo con lo spirito di chi sa e la flessibilità è un bene nella politica ma che non si negoziano le idee e che l'etica pubblica va ricostruita attraverso l'intransigenza in tutto ciò che attiene all'uso delle risorse comuni
L'essenziale prima grandissima priorità rimane la questione morale
E non solo per un omaggio a chi è invitato molte cose a tutti noi ma perché in esse si racchiude anche la mia affermazione della legalità
Come fondamento dello Stato democratico che quest'anno rimanga però solo una proclamazione
Non una giunta di sinistra sopravviva se il prezzo del chiudere gli occhi sulle ruberie del vicino o del vicinissimo
Non so se ho parlato ad Amsterdam
Non so se ho parlato da esterno
So soltanto che faccio con voi e da molto tempo un difficile tratto di strada
E oggi quale che sia la sorte che a ciascuno riserverà il destino individuale posso dirvi che rimango con voi con la massima indipendenza
Con la massima indipendenza ma anche con la massima lealtà e contagiato dal clima di queste giornate mi spoglio per un momento dal rigore dell'analisi e aggiungo che sto qui con voi con grandissimo entusiasmo
La parola
La parola ore Alfredo Reichlin delegato di Roma si prepari Alberto Asor Rosa delegato di Rimini
Ma la scelta di questo congresso
Avviare un nuovo corso del comunismo italiano
E molto impegnativa e su questo compagni vorrei dire anch'io qualcosa
Regge queste scelte andrà avanti se non solo i militanti ma il vasto mondo della sinistra e in vari modi paese
La comprendo nella vivono non come un problema nostro
La ricerca di una identità perduta
Ma come una risposta storicamente necessaria alla natura dei problemi e delle sfide che stanno di fronte all'Italia Gaucci
E fondamentale quindi rinnovare le immagini i linguaggi i valori
Ma non basta
Come sempre nella grande politica
Se di questo si tratta come io credo
Occorre a questo punto semplificare le cose
Eliminare i discorsi sul discorso e passare direttamente
Alla selezione del problema politico principale
La novità la forza mio parente dell'impianto di Occhetto mi sembra stia ciò
L'alternativa diventa finalmente non una formula una bandiera
Ma un politica
E lo diventa perché prima ancora di misurarsi come egli ha fatto apertamente con lealtà
Con il Partito Socialista
Si misura con il problema principale della nazione oggi
Qualcosa che ricorda altre svolte Salerno
Quanto i discorsi sulla monarchia furono sostituiti
Dalla indicazione del problema nazionale principale di allora
Che era quello della liberazione dell'Italia fu così
Che il Partito Comunista diventò un partito di governo
E conquistò tanta parte delle nuove generazioni
E fu così chiede Fini nel modo più forte la sua identità
Affermando la sua soluzione sto
Dunque perché in che senso
Su questo voglio parlare
Oggi il problema principale della nazione quello dalla riforma dello Stato e del sistema politico
Al fondo
Perché non si tratta solo di fronteggiare il degrado politico e morale la corruzione clientelismo Lance soltanto mi pare di favorire con qualche riforma elettorale il formarsi di una nuova maggioranza parlano
Si tratta invece di affrontare il vero nodo che ostacola un'alternativa
E che non sta bagno grazie nel nostro settarismo o in un ancora incompiuta
Legittimità democratica e riformista del PC
Ma sta nel modo assai complesso
Come questo Paese governato da decenni
Da un partito Stato e società insieme la DC
In una logica di compromessi sociali di spartizioni del potere tale da alimentare un nuovo parassitismo di Marx
Che è anche un segno peculiare del moderno capita
E in più tale da compensare maltempo spesso ingabbiare condizionare nel profondo gli alleati e qualche volta persino l'opposizione
Col risultato che le grandi decisioni si spostano sempre più fuori dalle istituzioni rappresentative vengono prese di fatto dai grandi potentati
La novità su cui noi facciamo leva
E che lo sviluppo generale del Paese la sorte stessa della democrazia sono soffocati da questo nodo non soltanto economico
Il quale rende pericolosamente stretta la soglia del nostro ingresso in euro
è una partita decisiva
Che si gioca ormai in tempi non più lunghissimi
A me sembra questa la ragione per cui l'alternativa comincia a non essere più fuori dell'orizzonte politico
Sapendo bene come io so ma non ne parlo quanto pesino altre cose altri fattori
Idee contraddizioni epocale nuove miserie
E io penso che affinché essa diventi sempre più credibile anche noi
Dobbiamo uscire con i fatti
Dal dilemma su cui dopo Firenze ci siamo troppo attardata
Se l'alternativa si debba costruire essenzialmente sui rapporti tra i partiti
Con il che sale contro le voci giusto
Ma troppo poco
Oppure se debba poggiare essenzialmente sulla capacità di rappresentare le istanze e bisogni nuovi che si esprimono nei cosiddetti movimento
Giusto ma non basta
Un'alternativa di governo questo voglio dire diventa credibile in un grande Paese dell'Occidente come l'Italia
Sì appare alla maggioranza del Paese come lo strumento ormai necessario per spezzare questa interazione perversa fra governi spartitoria clientelari per
E quindi non in grado per loro natura di dettare programmi di Rizzi e di rappresentare interessi generali
E la spinta dei grandi potentati economici inseriti come sono nei processi di internazionalizzazione a rompere
I vecchi equilibri tra poteri pubblici e poteri privati e a sviluppare istituti della rappresentare
Non si tratta affatto quindi più ritorno al liberismo
La sconfitta operaia contato molto e anche i nostri errori
Ma è esattamente questo Nocco
Tra potenza privata incontrollata e impotenza pubblica che ha consegnato in Italia più che altrove alle politiche monetarie le scelte allocative delle risorse
E la direzione effettiva del processo di ristrutturazione
Con gli effetti che vediamo concentrazione immaginazione del Mezzogiorno
Spiazzamento degli investimenti di fusivi specie pubblici impoverimento dei servizi
Degrado ambientale
Sono questi effetti che si sono ripercorsi pesantemente a loro volta sul bilancio dello Stato
Non sta quindi vorrei dire all'onorevole la Malfa
La vera ragione del dissesto della finanza fu
Dopo tutto ciò che è veramente grave non è il livello
Al netto degli interessi ma la sua qualità
Servizi pubblici da terzo mondo e un fisco che anche nell'anno dei profitti alle stelle dei salari ridotti all'osso ha visto il gettito del lavoro dipendente aumentare del sedici per cento tre volte l'inflazione
Mentre quello dei vari redditi da capitale aumentato dello zero virgola sei per
Quindi è diminuito
Dall'idea
Alla cosa ancora più grave cinque tante guardando al futuro del Paese l'incapacità dei governi ai quali l'onorevole la Malfa
Però lasci dire partecipa fin da bambino utilizzare il grande risparmio italiano per impieghi produttivi insieme con lo spreco del lavoro
Per il suo valore delle risorse immense della cultura della scienza queste vero
Da un lato la creazione di un parassitismo di massa
Ogni azione di una rendita pubblica trecento mila miliardi all'anno in cambio di niente
E dall'altro la duplicazione dei servizi più l'ospedale pubblico non funziona
Più si fa spazio alle cliniche private ma anche queste sono sovvenzionate doppio costo
Spezzare questo nesso tra inefficienza del pubblico e duplicazione dei servizi privati ma sovvenzionati alla dell'alternativa
Al fazzoletto
Penso anch'io quindi che la chiave dell'alternativa
Stanno nelle mani di chi saprà indicare al Paese la via per uscire da questa
E sarà molto importante a questo scopo il governo ombra
Siamo quindi compagni un passaggio della vita nazionale molto complesso e rischio
Sono situazioni come queste che alimentano anche le spinte autoritarie ma anche un passaggio più aperti
Dopotutto è questo il problema oggettivo che noi stiamo ponendo al Partito socialista
è possibile aprire una discussione pacata e seria
Nonostante tutto vedo che anche nel PSI comincia a delinearsi diverse posizioni
I governi come questi ha detto Ruffolo
Al recente convegno dalla sinistra socialista
Finisce per naufragare ogni ipotesi riformista seria e credibile in questa condizione di impaludamento
Che possibilità si aprono al nostro stesso potere di coalizione se non quelle di una spartizione
Più o meno equilibrata delle sport
E concludeva dicendo il destino del riformismo italiano
Di una politica che colmi divario tra la crescita della società e l'arretratezza delle istituzioni che ricostituisca le condizioni fondamentali
Della solidarietà sociale che assicuri un nuovo equilibrio tra l'economia e l'ambiente che elimini questo assurdo per cui l'economia di carta
Si mangia all'economia reale
Deve mirare alla costituzione di una nuova grande
Forza politica di progresso
Ora è esattamente questo che noi ci proponiamo di far
Dovere che allora noi abbiamo verso il PSI è quello di spingerlo a uscire da questa gara
Aggredendo con l'arma di una nuova frontiera dei diritti e dei poteri democratici quelli no
Quel rapporto tra potentati e sistema politico istituzionale
Tutto il contrario del vecchio anti socialismo minoritarie
Ma nemmeno l'argomento rassegnato che se si va a uno scontro col PSI siamo pervenuti
Non vediamo più la prospettiva perché questo significherebbe ragionare così davvero consegnare le chiavi dell'alternativa e del futuro della sinistra nelle mani grazie
La polemica tra noi e il PSI non è una disputa meschina
O di poco momento
Io non farei l'errore di sottovalutare il disegno di grazie
La mia opinione è che gli è valso una sfida non soltanto politica ma istituzionale
Cosa del tutto legittima intendiamoci
La verità è che Craxi non crede all'alternativa come somma delle forze di sinistra
Egli non ci impone io credo soltanto un problema di rapporti di forza votano a sinistra a
Ma ci pone il problema di nella creazione di una nuova situazione politico istituzionale caratterizzata dal ruolo
Di una leadership carismatica
Non mi scandalizza
Allora la questione è questa
La strategia socialista e in qualche modo un passaggio necessario se si vuole porre fine al predominio della DC
Oppure finisce per consolidare
Creando in più quel deserto assegnista di cui ha parlato e e allora il problema non tecnici compagni socialisti
Ma della democrazia moderna e della governabilità di questo Paese
E le sue antiche debolezze e per il loro inserimento in una realtà sovranazionale attenzione ripropone in termini nuovi e drammatici
Un problema di diritto di potere democratica
Di valorizzazione delle vocazioni e delle differenze
Non è tale da richiedere ben altre risposte
Queste risposte per essere forti devono partire dalla mezza verità del craxismo
E la consapevolezza subuguali della crisi dello stato del sistema politico
Per evitare un'altra
L'anno
E sta proprio qui a me sembra la novità e la porta per la relazione di ok
Tutto il contrario del cosiddetto movimenti
Ma una grande
Ecco compagni perché anch'io dico conclude
Che il dovere dell'Unità è il dovere della nostra autonomia dico da molte
E che il dovere nostro di oggi è quello di un'opposizione per governare
Cioè un'opposizione che proprio per questo abbia come suo obiettivo essenziale colpi quelli della centralità della tenuta
Per assolvere a questo dovere noi abbiamo un solo mezzo occupare lo spazio del riformismo bene
Senza nessuna arroganza senza demonizzare nessuno
Sapendo che da soli non basta diamo
Ma facendo la nostra parte
Il contrario della chiusura utenze
Il problema badate non è di metodo di legittimo orgoglio dal ma di contenuti
Questo congresso non può dire ma fa un gran passo
Si lascia alle spalle l'affermazione perfino banale dei programmi vengono prima degli schieramenti
E imposta finalmente invece un programma
Indica punto disegno organico o una proposta all'altezza di quel nodo
Che riguarda la governabilità democratica del sistema Italia
Un programma che per il suo intreccio tra proposte economico sociale
E proposta politico istituzionale da un lato da voci ha bisogno filippini
E quindi ritrovata basi in massa al di là dei confini tradizionali della sinistra
E dall'altra io credo sia questo che preoccupa grazie
Sposta il party
Tutti i partiti anche noi influenzali condizioni
Non tanto perché interviene nel gioco del palazzo e dei rapporti tra di loro ma perché investendo il rapporto tra politica ed economia pubblico e privato
Spostato la loro attuale collocazione rispetto ai
E così guancia realmente
Cosa succede più unitario di questo
L'unità della sinistra il raggruppamento delle forze di progresso noi da qui non invochiamo soltanto
Noi lo costruiamo
Cambiando il rapporto tra cittadini e Stato tra governanti e governati questa compagnia la mia opinione
Mi sembra che siamo davvero all'avvio di una grande politica dico addio perché quando le sfide i sentimenti sono così forti
Sento il bisogno di riflettere e di non alzare
La parola ora ad Alberto Asor Rosa delegato di Rimini seguirà Gianfranco Borghini delegato di Brescia
Care compagne cari compagni
Abbiamo una linea
Abbiamo un partito
Abbiamo una chiara volontà
Di reazione
E dirò
Non è poco
Visto che nel riassetto politico moderato
Della società italiana era contemplato fino a pochi giorni orsono
Ed è ancora contemplare
Il totale depotenziamento
E poi la scomparsa
Di un partito come il Partito Comunista Italiano
E quel che più conta il totale depotenziamento
Di quella parte della società italiana che il Partito Comunista fondamentalmente rappresenta e la cui presenza sulla scena del Paese impedisce per l'appunto
Il perfetto compimento della manovra
Modera
Io credo che noi dobbiamo provare durante questo congresso
Il piacere di essere arrivati a questo traguardo
Non senza sforzo
Non senza Travaglio e non senza una ricerca di pensiero
Di pensiero moderno compare
Ora dobbiamo portare all'esterno rapidamente il risultato che stiamo
Conseguente
E su questo vorrei concentrare la mia riflessione
Io credo compagni che sarebbe un errore sottovalutare il segno profondo lasciato nella nostra società
Dalla rivoluzione conservatrice
Non siamo nel cinquantasei
Non siamo nel sessantotto
Non siamo neanche nel settantacinque
Ma nell'ottantanove
Per usare una formula molto usata e anche per certi versi approssimativa ma che ci consente di capirci rapidamente anche se schematicamente
Io vorrei dire che le divisioni su cui si basa una società dei due terzi poggiano su di una solida realtà struttura
Ai sacrifici di alcuni o di molti
Hanno spesso corrisposto
Durante quest'ultima frase
I benefici peraltro i
Forse per molti anni
E dentro la rivoluzione conservatrice fatta di spostamenti di forze reali
E di mutamenti sociali profondi c'è stata anche una rivoluzione culturale
Che ha trasformato ideali disordini aspirazioni di milioni e milioni di persone
E la Società della informazione a ciclo continuo a trasformato in maniera estremamente rapida
I fatti economici e sociali infatti antropologica
Per cui anche gli emarginati più in margine per esempio i lavoratori immigrati di colore
Che vengono a cercare lavoro da noi
Possono assumere nel giro di pochi anni costumi abitudini aspirazioni modi di vite dei ceti privilegiati
Certo il più delle volte illusoriamente
Ma quante visioni illusorie diventa no nella società dello spettacolo forze reale capaci a loro volta
Di modificare il mondo
Ecco su questa base materiale
Non su di uno scherzo del destino
O su di una illusioni ideologiche
Affondano le loro radici le fortune del moderatismo in Europa e persino qui in Italia
La mansarda socialiste
E il distacco da noi di certi settori del nostro elettorale
Ora è senz'altro vero come il nostro documento recita e come molti compagni hanno detto da questa tribuna
Che questo processo
Ha prodotto accanto a quelle antiche nuove lacerazioni
Nuove ferite che noi dobbiamo certo sapere rappresentano
Ma guai che hanno
Se noi diventassimo il partito non di quel terzo
Ma di quel quarto o di quel quinto di società
Che corre il rischio di andare più indietro
Mentre tutto il resto avanza
La domanda che io pongo e
Perché non dobbiamo essere nuovo il partito
Anche di coloro che hanno tratto un relativo beneficio dallo sviluppo
Di coloro che stanno meglio degli altri senza per questo dovere essere automaticamente iscritti nella cerchia delle forze conservatrici e che anzi dalle loro nuove condizioni di vita e di lavoro traggono spesso sollecitazioni e richieste di nuove forme di libertà di giustizia e di individuali
Che cosa cime
O di che cosa abbiamo bisogno nuovi comunisti italiani per rappresenta
Anche questi sprechi
Certo noi non possiamo candidarci a rappresentare l'intero verso di società intermedi
E la proposta dell'alternativa
Come proposta di schieramento
Di più forse chi più partiti nasce anche dalla consapevolezza che noi non siamo in grado di rappresentare una porzione così rilevante
Della società italiana contemporanea
Ma io credo che non possiamo e non dobbiamo rinunciare ad esplorare per nostro conto
I numerosi percorsi che portano in direzione di questa basta Corsi onesti società
Allora la tesi che io propongo alla discussione e che esiste nello schematismo ricordato della Società dei due terzi
Una larga fascia di sovrapposizione solai terso di società svantaggiato e i due terzi che traggono comunque qualche benefico dallo sviluppo
Fassa di sovrapposizione che certo non so quantificare ma è che
Di certo largamente materia del contendere
E che costituisce di per sé io credo lo spazio privilegiato della modernizzazione del di innovazione
Opera tecnica produttori piccoli e grandi
Contadini che hanno cambiato status forze intellettuali e professionali ricercatori esce anzi
Ora il punto e
Che noi negli anni passati abbiamo perciò verso il
Perciò di società svantaggiato
Abbiamo perso per una caduta della nostra capacità difensive
Per un ventisette di credito nel senso della nostra forza del nostro potere per la crisi del sindacato
Ma abbiamo perso anche per perciò quell'altra componente di soffitta che sta a cavallo fra le due grandi a
E in questo caso abbiamo perso per difetto di capacità programmatorie e per la scarsa serietà consentitemi di dirlo del nostro discorso cultura abbiamo perso contemporaneamente da una parte e dall'altra
E contemporaneamente dovremmo riguadagna
Con un'azione duplice su ambedue leali dal nostro schieramenti
Sia a sinistra sia a destra se si possono usare in questo caso dei termini di schieramento parlamentari
Come questi
Possiamo riguadagnare contemporaneamente sia da un lato ossia dall'altro per il nostro schieramento come del resto è accaduto in tutti i momenti di nostre grande avanza
E possiamo farlo
Perché a mio giudizio questo ormai sta scritto nel nostro programma e nella nostra di
Il Partito comunista italiano
Lo ha detto Achille Occhetto nelle sue conclusioni è un partito riformatore moderno
Il che vuol dire a mio giudizio
Che esso
Si pone il compito di occupare saldamente questo conoscitivo di forze si pone il compito di aspirare attenere stabilmente questo spazio
Non credo che noi arriviamo ha un appuntamento di questo genere indifesi e inesperti io credo che si sarebbe necessaria e opportuna una riflessione profonda attesi sulle nostre esperienze di governo amministrativo sulle contraddizioni di fronte a cui sono andati e sui risultati che hanno conseguito confrontandosi con questi e credo che siamo maturi ad esempio per scrivere un nuovo discorso di Togliatti sulle miglia russa come parte fondamentale e avanzata di questo processo le stesse tematiche riformatrici privilegia le stesse parole chiave più gare mi pare ad aprire gli occhi
Democrazia diritti cittadini riforma dello Stato
Nuove eguaglianza e nuove libertà ambiente differenza sessuale
Non indicano forse un tensione principessa verso queste direzione non si pongono il problema di incoronare la Roma
Di questa grande frazione di società in movimento
Di lei più politiche per avere più potere e aprire più potere per costruire più giustizia e più eguaglianza
E voglio dire anche che se questo ragionamento
E minimamente fonte
Costituzionalmente organicamente il nuovo partito comunista si candida a rappresentare la nuova moderna
Laddove la modernità e senta qui da noi il suo molto migliore e progressivo
Non si presenta o non si ripresenterà come il paladino del sottosviluppo contro lo sviluppo dell'emarginazione isolata dal contesto contro il benessere
Ma si presenta come il Palatino di una modernità truffe suoi di una spinta in avanti dell'intera società italiana ed euro
Questo discorso avrebbe una un pungiglione analitiche che non rileggo
Ma soltanto su due punti brevissimamente vorrei richiamare la vostra attenzione
Io credo che il discorso
Aperto dalla relazione
Del segretario del partito è proseguito durante questo dibattito
Ha bisogno
Come di un
Corollario fondamentale di un discorso sulle forze intellettuali e sul discorso culturale
Abbiamo bisogno di ricostruire una rom matura flessibile di forze intellettuali e di discorso culturale intorno all'una nuova bisogna del partito
E ultimo punto
Io desidero dire che dal momento in cui il dibattito congressuale iniziato
Mi pare che molta qua sia corsa sotto il e che in breve quella cosa che si chiama l'unità del partito sia andata cresce
Sostanzialmente invece di diminuì
Trovò che la formula usata per da Occhetto verso la fine della sua relazione
Dobbiamo batterci
Per realizzare l'unità della sinistra
A partire dalla riconquista
E dalla difesa intransigente dell'identità comuniste sia una formula nella quale la grande maggioranza dei compagni può facilmente e volentieri riconoscersi
E desidero dire appunto che se la cosa sta così S mi fa veramente piacere
La commissione verifica dei poteri
La commissione verifica dei poteri si riunisce subito nella sede propria stanza quattrocentotré i delegati della presidenza che non lo hanno ancora fatto devono ritirare la delega è la chiave per il voto elettronico presso la segreteria della Presidenza
Si invitano i compagni delegati che ancora non l'hanno fatto a riconsegnare prontamente il questionario
La parola ore a Gianfranco Borghini delegato di Brescia seguirà Gianni Cuperlo segretario nazionale della Federazione giovanile comunista italiana
Convenzione del Comune
A ognuno di noi
Che questo diciottesimo Congresso sia almeno per i compagni della mia generazione il congresso più difficile le ragioni di fondo della nostra crisi noi non le abbiamo ancora superate
Le difficoltà stanno tutte di fronte hanno
Credo che dobbiamo avere il coraggio di guardare lucidamente in faccia la realtà senza infingimenti se vogliamo davvero compiere tutti insieme le scelte difficili innovative che la realtà ci impone e dalle quali dipende non solo il nostro avvenire
Ma quello dell'intera sinistra e della stessa democrazia italiana
Sono ormai più di dieci anni ed al congresso di Milano del settantanove che noi proponiamo l'alternativa democratica ma questa prospettiva non avanza
Di ciò noi abbiamo dato colpa di volta in volta alla democrazia cristiana o al Partito socialista alla DC per il veto ideologico che essa oppone al Partito socialista
Per avere scelto la via della competizione moderata con la DC anziché battersi con noi per l'alternativa
In entrambe queste accuse c'è naturalmente qualche cosa di vero
Ma l'ostacolo principale all'affermazione dell'alternativa democratica a mio avviso non sta qui l'ostacolo principale sta invece indolori sta nella sinistra italiana
E cita nelle sue perduranti divisioni nei suoi ritardi complessivi che fanno sì che essa non appaia ancora
Agli occhi della maggioranza degli italiani come una credibile realistica affidabile alternativa di governo alla Democrazia Cristiana queste il nodo che noi dobbiamo sciogliere se vogliamo sbloccare il regime politico italiano
E sciogliere questo nodo cari compagni dipende innanzitutto danno dipende dal partito comunista
Ha ragione a mio avviso il compagno Macaluso
Quando ricordava stamattina che noi siamo la principale forza della sinistra italiana e dunque ci piaccia o no noi abbiamo anche le maggiori responsabilità per l'avvenire della sinistra ecco perché noi a differenza di altri partiti
Non possiamo permetterci di ragionare soltanto su noi stessi
O a partire da noi stessi o dalla legittima difesa della nostra autonomia che peraltro è fuori discussione e che se davvero fosse minacciata come ha detto giustamente Occhetto sapremmo difenderla
Noi dobbiamo invece ragionare ed è più difficile
Partendo dai problemi del Paese
Dobbiamo ragionare nei termini di uno schieramento unitario riformatore che compete soprattutto hanno costruire perché altri non hanno interesse a parlo quanto non l'obiettivo dell'unità della sinistra
E dunque un obiettivo che dobbiamo porre noi comunisti con grande forza e con grande convinzione indipendentemente da quello che dicono gli altri
E lo dobbiamo collocare al centro della nostra iniziativa politica perseguirlo con spirito costruttivo e senza che ci faccia ostacolo la diversa collocazione dei principali partiti della sinistra
Lo so benissimo
Non è pace
Però vorrei che non dimenticassimo mai una cosa care compagne cari compagni
La bandiera per l'unità della sinistra e una grande bandiera ed è sempre stata la bandiera del partito comunista italiano noi la dobbiamo temere nelle nostre mani oggi più chiamare proprio perché oggi al di là degli umori e dai malumori dei dirigenti i processi oggettivi le cose la coscienza spessa della gente dei lavoratori chiede a un cane lamento e dunque spinge in direzione dell'Unità e ne dobbiamo raccogliere questa spinta all'unità non mortificare ma al tempo stesso e non solo per dare maggiore forza alla politica unitaria ma anche per guardare come ci invitava a fare Reichlin più avanti nell'interesse del Paese dobbiamo essere noi a porre con grande chiarezza un altro obiettivo
Più di prospettiva che è quello della ricomposizione unitaria delle forze del socialismo Italia e lo dobbiamo fare dichiarando apertamente che per quanto ci riguarda come comunisti noi siamo disposti a fare tutto ciò che è necessario affinché si crei non rapidamente le condizioni politiche e programmatiche culturali che consentono di sorgerà anche in Italia di un moderno ed unitario partito riformatore che sia immigrato di contrastare la guida democristiana del paese che sia in grado di candidarsi
Alla guida del Paese al posto della democrazia cristiani
Oggi come oggi
Nel partito socialista ma neanche dove neanche il Partito Comunista può dire io sono questo partito e nessuno dei due partiti può dire io da solo porto l'intera sinistra al governo del paese
Non è così
E proprio da qui deriva la necessità di un rinnovamento di tutta la sinistra dei comunisti e dei socialisti delle altre forze di sinistra e qui deriva la necessità di una ricomposizione unitaria su di una base politico-programmatica che renda la sinistra italiana una forza credibile di governo non in un futuro che non si sa mai quando viene ma oggi nell'Italia di adesso
C'è consentitemi di dirlo a mio modo di vedere una frontiera più avanzata e anche credo più entusiasmante di quella di limitarsi a rinnovare ognuno il proprio partito noi il partito comunista i socialisti Partito Socialista c'è una frontiera più avanzata che è quella di contribuire a costruire tutti insieme
è molto forte e non soltanto in noi comunisti ma anche nei compagni socialisti
La tentazione di partire da un elenco di bisogni di necessità di aspirazioni è una tentazione questa alla quale è difficile sottrarsi anche perché non è possibile immaginare una politica riformatrice la quale non si proponga innanzitutto di andare incontro a questi bisogni a queste aspirazioni a queste necessità però consentitemi di ricordare a tutti noi
C'è un elenco di bisogno per quanto suggestivo
Per quanto legittimo non può costituire e non ha mai costituito la base per un programma di trasformazione di una società qualsiasi ex figlia
Se si vuole davvero rinnovare l'Italia bisogna fare una cosa vecchia lo so vetero marxista lo so ma alla quale non ci possiamo sottrarre cioè quella di compiere uno sforzo per individuare i nobili strutturali e il che impediscono il limitano l'uso gruppo del Paese perché compete alle forze della sinistra sciogliere per fare avanzare insieme i lavoratori e l'Italia
Non basta dire giovani donne Mezzogiorno ambiente occupazione
Dire questo e dire troppo e troppo poco noi dobbiamo dire invece una cosa più difficile
Come Conti con quale politica economica e sociale con quali riforme e se ci si pone su questo terreno che il terreno proprio di un partito che non vuole essere la somma di movimenti ma vuole avanzare una proposta al Paese allora vengono in primo piano le vere questioni sulle quali noi siamo chiamati a scegliere e a decidere
E io credo lo voglio dire perché franchezza non vorrei apparire troppo pessimista
Non sono così persuaso come ha detto a Reichlin che noi a questi nodi delle risposte gli abbiamo date non credo
C'è una ricerca che deve essere ancora portata avanti sull'Europa su come si qualifica la base produttiva sul ruolo dell'impresa degli imprenditori sul governo democratico dall'innovazione tecnologica e dunque sulla democrazia
Economica sulla programmazione democratica sono noti rispetto ai quali dobbiamo fornire delle risposte così come dobbiamo fornire delle risposte su un'ode come quelli del debito pubblico rispetto ai quali davvero
Non credo sia sufficiente dire i debiti li hanno fatti gli altri ci pensano loro a pagarlo
Per quanto prosaico possa apparire tutto ciò e su questa base che si costruisce un programma riformatore di sinistra
Colpi da sinistra si può candidare alla guida del governo così può realizzare quello colpito quell'operazione fondamentale che consiste
E nel conquistare alle proprie idee il consenso delle forze economiche e sociali che si collocano al centro della società
Certo per assolvere a questa funzione noi ci dobbiamo rinnovare anche profondamente però consentitemi di dirlo concludendo
Io non sono per nulla convinto che il modo migliore per rinnovarsi è quello di dire che alle nostre spalle noi abbiamo solo macerie e rovine ed errori
E non tanto perché
Come ha ricordato tetto la nostra storia in larga parte una storia gloriosa della quale non credo che ci dobbiamo vergognare ma per un'altra ragione e più di fondo e che è questo
Se si ragiona nel senso che alle nostre spalle abbiamo solo macerie allora noi siamo esonerati dal fare un'analisi critica della nostra storia invece questo noi non lo possiamo fare
Noi dobbiamo compiere quell'essenziale opera che consiste nel distinguere nel passato ciò che è vivo da ciò che è morto e quest'opera la dobbiamo fare e Sesto ricitiamo la nostra esperienza allora diventa da un lato più facile vedere con grande chiarezza le ragioni oggettive non solo dell'esaurimento di quel movimento che sorte delle esperienze che sono sorte dalla Rivoluzione d'ottobre ma di vedere anche perché queste la parola da usare il tragico fallimento del tentativo di costruire su quelle basi delle società socialista
Ma al tempo stesso storicizzare il nostro passato ci consente di vedere meglio che la nostra radice più profonda e più vitale quella che dà ragione dell'anno mostra stesse esistenza è qui in Italia nel movimento operaio socialista italiano e nelle vicende storiche di cui noi siamo parte integrante quando il compagno Togliatti diceva che noi venivamo da lontano
Non voleva dire come ritenevano i democristiani che noi venivamo dalla Siberia Togliatti voleva dire un'altra cosa
Voleva dire che noi raccontavamo le nostre radici più profonde nei primi moti risorgimentali e garibaldini nelle lotte rivendicativa e delle classi lavoratrici e popolari che noi eravamo gli eredi e continuatori della grande tradizione riformista italiana che avevamo portato al nuovi livelli e a nuove espressione e a questa radice dice che noi dobbiamo ripartire che dobbiamo valorizzare equidistante mi pare la risposta più convincente
A tutte le sollecitazioni che ci vengono a chiarire la nostra natura e anche a cambiare nome
Si può discutere di tutto naturalmente tanto più se si lavora per costruire un nuovo partito unitario dalla sinistra italiana purché però non si commetta l'ingenuità di credere è sufficiente che un partito si definisca da solo i partiti non si definiscono e la loro storia che li definisce e la storia del Partito comunista italiano ci definisce con una grande forza riformatrice e democratica nazionale casomai il problema per noi come per il partito socialista
E quello di sviluppare coerentemente questa grande tradizione riformista Pica
Gli arricchirla di metterla in condizioni di rispondere ai problemi del mondo moderno e per farlo noi dobbiamo casomai liberarci tutti insieme
Da ogni residuo di settarismo di massimalismo dir radicalismo e di movimentismo che impediscono al movimento operaio
Di elevarsi al livello dello stato di dominare i grandi problemi della nostra società e di agire qui ed ora come nuova classe dirigente che risolvendo i problemi dei lavoratori intende risolvere i problemi di tutto il paese
La parola ora è a Gianni Cuperlo segretario nazionale della FGCI seguirà il compagno Aldo Tortorella
Con il nuovo corso abbiamo detto
Non è stata una cambiale in bianco nell'ansia di rivendicare con presunzione un ruolo di battistrada nei confronti di un partito che sentivamo in difficoltà
Qualcuno ci dice vedete la crisi è superata ci si muove si producono proposte si parla i giovani sì in parte è così E a noi piace un partito che si interroga sulla leva e sui tempi della sua riduzione che ragiona con coraggio e modifica la sua idea di difesa e di sicurezza
Un partito che dice di no senza esitazione ricatti del Governo su una legge ingiusta anzi lasciatemelo dire con un pizzico di presunzione ma anche con tanta umanità
La legge soltanto sciocca che pensa di risolvere i problemi unendo quanti nella droga vivono già ora l'insopportabile fatica dell'esistente
E però siamo stati presenti in questo dibattito congressuale con uno spirito ed un desiderio di compressione nuovo anche per noi
Nuovo perché innanzitutto ci siamo stati per ciò che siamo senza l'arroganza di rappresentare in tutto ma con la consapevolezza di essere un pezzo della realtà quel pezzo di una generazione che lascia a convivere senza farli magari mai incontrati i ragazzi del lavoro precario quando c'è con i nostri amici africani ed il loro bagaglio dispiace stazioni e va dove vendere pezzo dopo pezzo qualche occhiale scuro una borsa di pelle le canzoni di Sanremo e poi ancora la propria lingua fino alla propria pelle e ancora le bambine della violenza silenziosa nel buio morale di famiglie rispettabili con la semplice domanda diavoli ed anche un po'di luce degli studenti di qualche istituto disastrato
Qualcuno di questi ragazzi sta nella tribuna dei nostri delegati ci ha incontrato nell'esperienza di questi anni ed è riuscito forse a cambiarci dall'interno
Ma è un modo nuovo quello nostro di stare nel congresso anche perché non abbiamo chiesto lo spazio sufficiente di una manciata di giovanilismo nei documenti o nelle riflessioni ad alta voce
Non è davvero questo il punto avevi o meno un occhio di riguardo una parola tenta un gesto tempestivo nei confronti di quanto accade ogni giorno
Se davvero a risolvere il problema del rapporto tra giovani e comunisti volesse dire a risolvere questo aspetto
Allora basterebbero gli esperti di marketing i teorici dei sondaggi verso tutti le antenne di una buona campagna pubblicitaria modificare radicalmente la situazione
E c'è qualcuno che forse pensando proprio a questo ha concepito la politica appunto come l'immagine migliore il prodotto più accattivante da spendere sul mercato del consenso
Non l'abbiamo fatto io credo giustamente ma allora ciò che mi pare decisivo e capire cosa è cambiato intorno a noi e interrogarci su cosa ci viene chiesto ora in maniera tanto urgente
Abbiamo raggiunto soglie forse lontane persino dall'immaginazione delle generazioni che ci hanno preceduto ci dicono le pagine dei settimanali che la Terra potrebbe non sopravvivere Laglio potrebbe diventare irrespirabile e la quindi edibile
Parti intere dell'umanità si avvicinano all'anno due mila recando sul dissesto indivisibili di una misera che di una schiavitù che poco si distinguono da epoche lontane però prima di altre fasi della civiltà umana
Ma di fronte a tutto ciò le responsabilità si annidano nella denuncia indistinta di problemi mentre la politica sembra impotente così come segnata non dei tempi di un pianeta malato ma dalla fortuna di una corrente di partito
Questo scarto questa incapacità cogliere l'ordine reale e cioè l'unico ordine possibile dei problemi del mondo rappresenta la responsabilità Astoi ha della politica che abbiamo conosciute che per quanto ci è stato possibile abbiamo combattuto e lo scarto tra i problemi della gente gli interessi di una parte
E lo scatto che unisce gli indios dell'Amazzonia le vittime della fame i ragazzi senza diritti delle nostre città a tutti coloro che vedono costretta la propria libertà da una logica religiosa del profitto e del consumo
C'è Minoli astrattezza di quanto non appaia in tutto ciò se lo si confronta con le storie i volti di ragazzi che abbiamo imparato a conoscere
Vicende che non è possibile negare neri mordente ci parlano anche dell'Italia moderna di questi anni ottanta del migliore dei mondi possibili
è scritto nella perizia sulla strage al porto di Ravenna
Non è facile dire quanto le ritardo nel prendere coscienza del pericolo i percorsi al buio completa ed in condizioni di panico possano aver contribuito a determinare il luogo in cui le vittime giunse la completo esaurimento delle loro forze
Che è divenuto anche in luogo di una morte lenta
Ma al di là dei tempi e delle modalità con cui si è svolta la lunga agonia delle vittime
Un fatto rimane assolutamente certe dive equivocabile
E nessuno degli operai rimasti intrappolati nella stiva dopo lo sviluppo dell'incendio vi era alcuna possibilità di fuga poiché non erano state previste vie alternative di uscita
Chissà forse quella tragedia in fondo un po'una metafora non erano state previste vie alternative di crescita e cioè nessuno aveva pensato che qualcuno magari di diciott'anni a
Primo giorno di impiego potesse rimanere intrappolato lì sotto come un topo allora però non è sbagliato chiedersi a quanti altri a quante altre non sono state garantite via alternative di uscita in mille occasioni mille mondi una recente ricerca sulla violenza giovanile sia detto poche settimane fa che per la prima volta in maniera visibile nel nostro Paese anche la violenza assume una funzione espressiva indica il bisogno di esistere
E la risposta diffusa che si rivolge ad una società che si fa complessa e che come tale viene percepita non dunque una società violenta che in genere la violenza ma una società chiusa separata che favorisce la rottura di elementari solidarietà
In contesti definiti normali ordinati quotidiani ecco il punto tutto questo è sempre più normale tutto questo fa sempre di più parte della nostra vita
E qui il vero a questo livello che per noi la politica li acquista valore finalità quando cioè di fronte ad una violenza che si fa azione normale o ad una discriminazione che si trasforma in legge inevitabile
Essa la politica appunto propone di spezzare di rovesciare queste compatibilità
E lo fa non attraverso fughe impossibili verso mondi inesistenti no loppa interrogandosi sugli uomini e sulle donne su come si vivono e su come si dovrebbero vivere
Due milioni di giovani senza lavoro e cioè senza diritti forse oggi cercano qualcuno che gli offra proprio questo diritti certi futuro una risposta immediata
E allora sì abbiamo proposto a tutto il partito di affrontare una discussione che sappiamo difficile intorno all'ipotesi di un reddito minimo garantito per le fasce più colpite da questa situazione
Lo abbiamo fatto perché crediamo giusto che la sinistra si interroghi su domande pressanti che parlando il linguaggio di bisogni essenziali da soddisfare
Una edito minimo legato alla disponibilità per corsi di formazione e di occupazione
Tale da non intaccare il giusto principio della piena occupazione maschile e femminile ma capace anche di aprire una riflessione seria sulle trasformazioni profonde del mercato degli orari di lavoro e quindi degli stessi tempi e cicli di vita
Tutto ciò è una prospettiva vera che non dobbiamo né possiamo trascurare
Ecco sentiamo di essere figli di un mondo che cambia velocemente che trasforma impotente dicendo che il loro controllo che travolge tutte le garanzie che trasforma i diritti e le libertà di ciascuno
Ma sentiamo anche che si tenta di interna sui e cioè di farci credere che mutando questi ambiti scompaiono i principi le grandi ambizioni che avevano segnato la conquista di valori certi l'universalità dei diritti individuali l'uguaglianza delle opportunità il rispetto di identità diverse
Che mondo è quello nel quale i veleni tossici in cibi e bevande non determinano un'eliminazione di quelle sostanze ma inducono ministra delle varie per decreto i tassi della tollerabilità
Io temo questa cultura temo una politica che non soltanto non cura i malati e non previene le loro malattie ma che distingue secondo criteri di interesse ciò che malattia è da ciò che malattia non è
E mi chiedo se qui a questo livello l'offensiva politica e culturale del neoliberismo non ha prodotto alcuni effetti gravi e devastanti
Non saprei trovare parole più semplici per illustrarli e allora mi limito a dire che tanti di noi sono rimasti soli soli con se stessi senza appigli dentro ad un modello di società caotico e via Nazionale
Soli travolti da buchi indiretta e stupri impuniti tra mercati di bambini a pezzi e profitti di borsa tra periferia oppressive contratti televisivi miliardari
Tutto ciò aveva doveva essere normale la legge dichiarata di una modernità fatta di merce povera di individui orfana dite
Ecco perché non ci interessa un po'un filone giovanilistico perché non basta potrebbe non essere più sufficiente una politica dalle parole forti e dalle intuizioni accattivanti
Ne fosse una politica dei valori qual è quella che abbiamo indicato se non si fonde non si anima del diritto alla politica della possibilità della politica per milioni di persone e qui che ci dobbiamo sentire forte non chiediamo al nuovo corso un partito scaltro un partito furbesco pronto ad inserirsi sulla scena con invenzioni tattiche ed immagine moderna certo tattiche d'immagine contano oggi assai più che nel passato ma sono altri che pensano di poter esaurire tutto su questi due elementi
Ma è dal nuovo corso vogliamo un partito che come ha iniziato a fare in questi mesi consideri le libertà e i diritti le decisioni nella loro funzione più vera
E cioè la restituzione agli individui del potere di controllo e di governo della propria vita del proprio pensare persino dei propri sensi
Non sono cresciute soltanto diseguaglianze ed ingiustizie economiche e sociali in questi anni e cresciuta oltremisura anche la perdita di un progetto nella politica come possibile futuro auto dalle compatibilità tante pensare di meno e trasgredire di più questa è stata la ricetta
Noi oggi chiediamo che ci venga restituito alla politica nella sua normalità e cioè il valore quotidiano di una battaglia delle idee che è cosa diversa dalla battaglia per un potere fine a se stesso
Una cultura politica della realtà una politica che restituisce senza gli individui sapendo che per quanto giuste possano essere
Le nostre idee vivono soltanto nella critica di un arcipelago di uomini donne giovani le ragazze messo in grado di pensare di capire di progettare
Forse su questo terreno c'è una società intera che chiede una riforma della politica come condizione per ricominciare
Ricominciare a pensare innanzitutto Yassin dieci persone
E credo che su questo terreno anche la nostra esperienza città dopo città può acquistare il significato grande di rinominare per riscoprire vicende volti sensibilità che per lungo tempo sono state offese e calpestate
Ma allora di fronte a tutto questo che significa attuale sentirsi ripetere che non esiste più alcuna funzione per i comunisti
E che l'unica possibilità loro rimasta è quella di fare i conti con la propria storia
Io vorrei rispondere con grande umiltà che se oggi c'è una generazione di giovani comunisti chi agisce ragiona il motivo non si trova in un mondo di Guizot o di biglietti della lotteria allegati al quotidiano di puntano
Il motivo sta anche in quella storia che sarà certo in alcune sue parti storia di eroi e di incertezze ma che per noi
è innanzitutto storia di un progetto
Di un'ambizione ad un sistema di relazione tra gli uomini e tra gli uomini e la natura diverso altro da quello che conosciamo attraverso le metropoli del Sud del mondo o le nostre vicende di mafia
Certo tanti di noi non erano ancora nato quando i quadrati quando i giovani portavano le magliette a strisce ed erano poco più che bambini quando stai con evocava l'entusiasmo di una generazione
Ricordano male il dodici dicembre d'Italia civile del divorzio e persino gli anni di piombo appaiono sporca
Conoscono però fin troppo bene il volto di una democrazia cristiana che si infiamma per il diritto all'affettività dei minori salvo poi negare ogni apertura all'introduzione di una serie di educazione sessuale nella scuola
Conoscono la giustizia che sequestra con rigore ma l'ha riposto collane o elefanti di legno venduti abusivamente e manda libero Licio Gelli o ricoverate mesi decine di mafiosi malati immaginari
Che stanno capire
Che inizia reale del Paese i diritti anche i più elementari non sono principi ma concessioni documento limitato darwinismo sociale
Ma allora scusate di chi dovremmo sentirci figli Interpreti o del ready
Di una società del benessere apparente dai tempi computerizzati dei cervelli elettronici
Tranci diceva che la scuola non deve formare piccoli automi attrezzati perfettamente solo allo svolgimento di una professione ma parlava di una scuola in grado di formare persone critiche ed autonome
Ebbene faceva ieri compagno Occhetto ad ammonire ci sta un sapere di voi non subalterno sulla necessità di una grande battaglia per una riforma dei saperi e degli apparati formativi
Figli delle diseguaglianze all'ora certo lo siamo sul piano temporale ma non ancora su quello di una cultura politica che vogliamo contribuire a delineare
Non siamo orfani come qualcuno ha detto siamo semplicemente individui pensanti e critici però vedete se ci guardiamo attorno e magari un po'all'indietro
Non avremmo dubbi a scegliere un punto di riferimento per l'onorevole gavettoni Riboldi o tra il ministro della Sanità i giovani ragazzi sieropositivi
E se vogliamo
E se vogliamo capire la politica
Se vogliamo capire la politica lo dico davvero senza polemica e senza arroganza
Non leggiamo devo la guida moderna le discoteche di autorevole firma ma cerchiamo di capire perché l'Italia spedisce in Africa contemporaneamente aiuti alimentari ai danni di sterminio
Dice il compagno nata nella sua lunga bella intervista appena pubblicata non sono né disincantato né rassegnato continua a credere nella ragione dell'uomo nel valore dei grandi ideali di liberazione di progresso
Ecco carissimo compagno nata nemmeno noi siamo rassegnati sull'oggi e sul domani e quanto al disincanto perché esso si sviluppi Beppe è necessario prima essere rimasti incantati
E allora compagne e compagni incantati chic conquistate Cicconi fatti fuori da qui ad un partito nuovo nel suo modo di essere e di stare tra la gente nuovo nelle sue parole nelle sue coerente
O ci vogliamo questo vogliamo lavorare cambiare possibilmente vogliamo vincere a cominciare dal ventidue aprile dalla manifestazione nazionale sui giovani i loro diritti che pensiamo grande determinata
Chissà che disincanto allora domani non possa essere quello di altri e che la forza delle nostre Pavoletti belle torni ad essere la porta della realtà
Delegate i delegati impegnati stasera nelle Commissioni troveranno al termine delle riunioni dei pullman per il ritorno ai loro alberghi pullman sono parcheggiati nel piazzale di fronte all'ingresso a la parola presso Aldo Tortorella delegato di Napoli seguirà Mauro Zani delegato di Bologna
Care compagne e compagni
Mi sembra
Che solo una forte volontà di non intendere di non capire ha potuto evitare di cogliere le novità della relazione che ha tenuto qui ieri il compagno Occhetto così come
Le novità del nostro documento congressuale
Innovazioni di linea di cultura politica e di orientamento ideale
Da qualcuna delle reazioni che vi sono state particolarmente da parte di qualche compagno socialista e però è evidente che non si tratta ma non si poteva trattare di quelle innovazioni che altri si aspettava da noi
Aveva certamente sbagliato
Chi aveva inteso che la discontinuità
Giustamente sottolineata come necessaria prima di tutto dal nostro segretario potesse essere una sorta di confessione di colpa o un'abiura subalterna
Un rinnovamento radicale necessario per noi così come per altri aspetti per altre forze della sinistra europea perché il mondo cambia sotto i nostri occhi nel bene e nel male
Ed è dunque doveroso per ogni consapevole posizioni di pensiero
Per ogni forza ideale e politica che non voglia perdersi fare i conti prima di tutto con se stessa
Ma ci si obietta che se questa motivazione può bastare ad altri non può bastare a noi
Che ci chiamiamo comunisti
E che saremo figli di un mito che è crollato e di una delicatezza del nostro Paese che non c'è più
Ma se noi fossimo vissuti del mito e dell'arretratezza noi saremmo scomparsi da grande tempo
Chi così ragiona non offende noi ma la storia del movimento operaio e del Paese
La rottura della continuità per noi non incomincia con le scelte di oggi
Quando ci richiamiamo a Gramsci vogliamo parlare delle radici di un pensiero radicalmente anti dogmatico
Che spiega perché sia stata possibile una così forte capacità di misurarsi con il reale
E di correggere noi stessi fin dai primi anni del nostro partito e attraverso tanti passaggi storici nel tempo delle sconfitte e in quello dei successi
La svolta di oggi anche dal punto di vista ideale
E assai più avanzata del punto cui alta di ci vorrebbe ricondurre la svolta nostra non è quella di chi avrebbe tardivamente ha preso o dovrebbe tardivamente a prendere a coniugare il socialismo con la democrazia perché questa interezza l'abbiamo compiuta da gran tempo
Noi poniamo noi stessi alle sinistre europee è una domanda che vuole essere nuova
Noi cerchiamo di porre come orizzonte della sinistra la qualità dello sviluppo e la qualità della democrazia
Vogliamo sollevare la grande questione del rapporto tra la positiva estensione dei diritti di cittadinanza sociale
E la contemporanea difficoltà di una pienezza democratica nelle scelte che contano
Andiamo verso un'Europa con un Parlamento senza poteri
In cui pesante il vincolo posto dalle forze economiche dominanti mentre le forze del lavoro si presentano di sunnite e disperse
Ma anche a livello degli Stati nazionali la democrazia vedi ovunque un impoverimento delle funzioni dei parlamenti e delle istituzioni rappresentative
Mentre le sedi di decisione divengono sempre più esterni è ai luoghi della rappresentanza
Di qui viene la questione democratica come oggi noi la poniamo ha detto un dirigente democristiano che è stato qui ieri al nostro congresso che Occhetto avrebbe dimenticato di dire che i comunisti possono ragionare di democrazia perché la democrazia cristiana tenuto salute in tutti questi anni le conquiste democratiche
Ma è piuttosto vero mi sembra il contrario e cioè che quel dirigente democristiano e altri con lui democristiani e non democristiani
Troppo spesso ignorano che se in Italia la democrazia ha potuto salvarsi da tante bufere ciò è dovuto in primo luogo al contributo determinante del movimento operaio e dei comunisti
Il problema che abbiamo posto noi stessi è stato quello di chi non avendo smesso di pensare
Alle idealità socialiste e alle idealità democratiche come è una cosa seria
Ha voluto sottolineare che se la democrazia deve essere come noi riteniamo la via del socialismo ciò deve significare che il confine della sinistra non può essere quella che è chiamata la società come diceva Cuperlo dell'apparente benessere
Ma il superamento appunto dei limiti posti alla democrazia a partire dalla limitazione ai diritti democratici fondamentali
è su questo che sarebbe utile una discussione anche di principio
Con i compagni socialisti e con tutte le forze progressiste se si vuole evitare il destino di quegli indovini condannati per l'eternità camminare in avanti con la testa rivolta all'indietro
Quel che è qui il problema nuovo il problema è che nel mentre vengono posti in discussione i diritti di cittadinanza sociale ecco tutta la questione che in questo momento si sta discutendo diritti conquistati con tanta fatica
Certamente non avanzano i diritti fondamentali come il diritto alla informazione e il diritto alla giustizia eguale per tutti il diritto alla sicurezza pubblica dei cittadini
Non la qualità sociale soltanto in discussione vorrei ricordarvi al compagno Ruffolo
Ma la qualità democratica e cioè il principio di una scelta democraticamente assunta
Delle libertà effettuati della persona dei diritti collettivi irrinunciabili
Ecco la ragione di fondo della campagna sui diritti dei lavoratori alla FIAT
Non fu un errore quello del movimento operaio di ispirazione marziana di interrogarsi su ciò che veniva definito la democrazia sostanziale e la democrazia formale
Le vedove fu nel contrapporre l'una all'altra e nel ritenere che la trasformazione dei rapporti di proprietà di per sé portasse all'interramento della democrazia
Questo errore
Non può essere revocato in dubbio non si combatte oggi per il socialismo ripetendo ciò e ha costituito l'oggetto dell'indagine che è stato superato da grande tempo
Si dice come ha detto stamattina il compagno Cossutta che bisogna avere il coraggio del dire di no
Io credo che questo sia il giusto quando vi si crede
Ma credo che bisogna avere anche il coraggio di riconoscere quando si è sbagliato che cosa sarebbe oggi del nostro partito se noi non avessimo assunto un atteggiamento nuovo rispetto ai problemi del socialismo realizzato sull'Afghanistan
Sulla questione polacca sulla base della decisione collettiva e sulla base dell'orientamento del compagno Enrico Berlinguer oggi noi possiamo cercare di enunciare un orientamento nuovo e ci sembra giusto per una forza come la nostra intorno al rapporto tra economia e politica
La separazione tarda profitto come misuratore della efficienza d'impresa e palo fitto come valore assoluto come sia in questa società e dunque batterci per la secretazione tra il diritto alla proprietà e l'uso di dominio della proprietà
Ma sappiamo anche che il limite è nostro e della sinistra è stato nel restringere l'orizzonte della nostra lotta alta sfera dei rapporti di produzione
Se vogliamo veramente Rizzo porci la questione della democrazia e dello Stato democratico
Occorre ricordare a noi stessi
E le questioni essenziali poste dal nostro documento e da Occhetto al centro della sua relazione chiedono una nuova riflessione sul diritto sullo stato
Il tema della differenza sessuale
Richiamo al fatto che l'inchiesta costruzione dei rapporti giuridici è stata pensata per un sesso solo quello maschile e per i valori che esso ha espresso
E dobbiamo ricordare se davvero ci proponiamo il tema del rapporto tra il consorzio umano e la natura
Che la concezione medesima del diritto e nata in tempi in cui non esisteva il problema dei limiti allo sviluppo e all'uso medesimo delle conquiste scientifiche ma al contrario il problema di allora e da quello dell'infinito padroneggia amento della natura
Si disegnano così compiti assai grandi e terribilmente difficili
Soprattutto perché i come qui da noi deve partire addirittura da una situazione di compromissione grave di aspetti elementari dello stato di diritto
Noi non possiamo dimenticare mai che viviamo nel Paese delle stragi quasi tutte impunite e di una vergogna come quella di Ustica nel Paese
In cui lo Stato
Almeno in una parte grande del suo territorio
Ha perso dinnanzi
Alla criminalità organizzata
Nel paese in cui il principio costituzionale
Della imparzialità dell'amministrazione
Si è trasformato nella pratica antidemocratica dell'amministrazione come strumento
Del governo e della maggioranza nel paese in cui esiste un Presidente del Consiglio che usa il suo potere per attaccare un giudice reo d'aver trovato le contraddizioni nelle testimonianze di un ministro come Gava
Proprio degno di fare il ministro dell'interno della Repubblica italiana
Il sistema della propria azione dello Stato da parte dei partiti al governo
E la confusione tra politica e amministrazione della erosione degli istituti democratici reca danno alla democrazia e agli interessi generali della nazione ma serve molti e solidi interessi particolari
Un sistema di potere è stato costruito anche attraverso la trasformazione di doveri come quello fiscale in licenza e dei diritti in favori è in corso e in concessioni
E per questo che l'alternativa non può essere unicamente la sostituzione del personale di governo l'esperienza compiuta in un quarto di secolo dai compagni socialisti entro cui sta anche questo decennio di pentapartito e perciò preziosa per vedere che la conflittualità di potere essere tale
Da essere stata fin qui giovedì vuole a quel partito non è certo servita a risolvere la crisi dello Stato e dei suoi servizi o la difficoltà gravi nel funzionamento delle istituzioni democratiche
Ciò che l'alternativa deve prospettare e questo vorrei ricordare e il senso del governo e dello stato che ha una forza come la nostra
Ciò che l'alternativa deve prospettare con quelle proposte che l'aveva azioni ha ricordato e a cui il partito ha lavorato in questi mesi
è una reale modificazione compresa la legislazione elettorale del sistema politico dello Stato del funzionamento dei servizi del malconce azione stessa della funzione pubblica
Alcune di queste proposte potevano essere realizzate subito come per la collezione del bicameralismo dato che non si vuole una camera unica o per una reale riforma degli enti locali
Ma è il governo ha dimostrato con i fatti di non volere alcuna seria riforma a parte la modificazione del ma dalla modalità di voto alla Camera che non ha dato nessuna
Nuova governabilità al Paese il silenzio le incertezze i ritardi alto cui non ci debbono però scoraggiare
L'alternativa a questo mi pare la questione essenziale nasce certamente da uno sforzo d'intesa con le altre forze politiche della sinistra
Con le altre forze politiche progressiste
Ma l'alternativa non può nascere diversamente che da un rafforzamento della nostra opera di opposizione di opposizione per l'alternativa come vetta la parola d'ordine del nostro congresso
E in questa opera che dobbiamo andare avanti
In quella linea di proposta e di chiarezza unitaria sinistra che la relazione a qui indicato
Ma occorre combattere contro l'idea che viene agitata secondo la quale chi non ha un ruolo di comando non conta nulla questa è una mentalità arretrata
Una mentalità di regime ed è soprattutto una cosa falsa
In realtà il ruolo dell'opposizione e della lotta dell'opposizione è essenziale per la democrazia
La efficace piena della opposizione la sua severità il suo vigore solo una funzione determinante non per l'opposizione ma per la democrazia e per il Paese e non per chi ha votato per l'opposizione ma per tutti i cittadini italiani
Per l'organismo che possiamo convenire richiamare il governo ombra può servire anche a questo a vendere più netto il nostro programma di legislatura e più precise le proposte anche per il breve termine
Ma può servire a mio avviso anche e soprattutto per definire meglio la funzione del partito in quanto organizzazione poi che il partito non può né deve ridursi al comitato elettorale qua supporto per l'attività istituzionale
Quanto più distinguere Imola funzione ed è responsabilità della rappresentanza tanto più caratterizzata potrà essere la funzione del partito un partito che sta nella società
Che si sforza di interpretarne le aspettative di sogni che interviene con i suoi valori di riferimento e che per tale compito ristruttura la sua medesima forma
La linea neoliberista è passata in questi anni per la difficoltà della sinistra di vedere le contraddizioni nuove alcune delle quali determinate dai suoi stessi successi ma è passata anche perché una certa anima sta statistica incapace di reggere i conflitti nuovi non aveva più niente da dire a nessuno
Questo congresso mi sembra importante anche per questo
La cultura di un partito non si esaurisce nel suo programma che cosa indispensabile
Poiché il programma spesso non può non ispirarsi ha ben nette e ferme idealità
Dopo tanto travaglio del nostro movimento
Mi sembra che possa essere venuto il tempo di dire che non c'è più possibilità di separare i mezzi il fine se la sinistra e in essa il nostro partito deve avere un senso
Questo che abbiamo chiamato il tempo dell'alternativa deve incominciare ad essere innanzitutto quello della conquista di una eticità nuova
La parola ore a Mauro Zani delegato di Bologna seguiva per l'ultimo intervento Giancarlo Paietta
I miei compagni
Condivido la relazione del compagno letto
E come già l'asse dei documenti congressuali viene a confortare un'iniziativa una ricerca ed una elaborazione programmatica sviluppata da tempo a Bologna
Nel quadro di una vasta e convinta oltre adesione agli obiettivi di un nuovo corso politico per l'Italia e per il partito comunista in particolare la strategia di un riformismo forte per l'alternativa
Nel passaggio da una via italiana una di europea al socialismo
Impone a Bologna e a tutta l'esperienza politica condotta dai comunisti in Emilia Romagna una vera e propria ricollocazione nella politica nazionale del PC e del Paese
Già a partire dalla seconda metà degli anni Settanta in Emilia e a Bologna più che altrove
Fu chiaro che non si poteva stare al riparo dalla tempesta sociale generata dai processi di modernizzazione rifugiandosi in antiche radicate certezza
Tutta una tradizione di lotta di partecipazione e di governo veniva posta in causa assieme a quel compromesso sociale che aveva retto nella lunga fase del centrosinistra in corrispondenza con un accelerato sviluppo industriale
Anche in questi difficili anni ottanta abbiamo avvertito in più punti del sistema locale di governo la difficoltà subita da quel complesso di politiche di welfare
Che tanti aspetti in comune ha avuto e mantiene tuttora con l'esperienza di altri Paesi del Nord Europa
Di tutto questo abbiamo a lungo discusso la difficoltà non era solo nostra comunque entro l'offensiva culturale sociale e politica del cosiddetto neoliberismo
Del resto e proprio a partire dalla crisi dell'insieme delle politiche sociali e riformatrici
Che avevano governato i cambiamenti e la crescita economica degli anni sessanta e settanta che si interroga attualmente la socialdemocrazia europea muovendo dai limiti ambientali e sociali dello sviluppo
Al centro anzi di questa riflessione sta come sappiamo la perdita di consenso sociale riguardo al paradigma industrialista
La necessità di una ristrutturazione ecologica dell'economia il riconoscimento positivo e propulsivo della differenza sessuale
In tale ambito e mentre Gorbaciov afferma che il socialismo del ventunesimo secolo sarà diverso e dunque giusto e appropriato indicare da parte nostra la necessità di una terza fase del socialismo in Europa
Così come è giusto per noi a riflettere criticamente sulla nostra tradizione politica e culturale
Per trarne conseguenze politiche entro una nuova ottica generale nella quale rimettere in campo con forza le ragioni gli obiettivi e i valori della sinistra
E questa nuova ottica
Proposta anche in termini di discontinuità che consente alla ricerca in atto e all'esperienza di Bologna e dell'Emilia di tornare a parlare con forza presieduta all'Italia e all'Europa
Ciò è indispensabile
Poiché non vi è dubbio che dove storicamente elevata e più radicata la nostra forza il riflesso difensivo condizionato da una continuità di schemi d'azione politica inadeguati a interpretare le modificazioni sociali
Può provocare contraccolpi negativi maggiormente rilevanti
Ecco perché quella nuova ottica generale e ci è fornita da un riformismo forte e che si esprime nella proposta di un governo ombra è per noi un valido punto di riferimento
La proposta di un governo ombra in particolare può costituire un polo di riferimento per quella innovazione di governo impostata Bologna in alcuni campi fondamentali
Dal rapporto tra ambiente e sviluppo a quello tra diritti dei cittadini e istituzioni tra democrazia ed economia
Per quanto riguarda l'ambiente sono d'accordo il verde se non è anche rosso rischia di essere un'illusione
All'uopo comune produttivistica non può essere semplicemente sostituito il luogo comune Roversi atto di una tutela ambientale che assuma una sorta di invarianza sociale
Gli assetti sociali non sono affatto indifferente
Così come non lo sono i rapporti di produzione storicamente determinata in effetti anche dall'ottica di una realtà avanzata come quella bolognese una critica costruttiva a posizioni fondamentaliste neo romantiche si rende necessaria per passare da una sensibilità diffusa che è merito certo rilevante dei movimenti verdi e ambientalisti ad un pieno esercizio di responsabilità che è compito ed obiettivo della sinistra
Ad assumere questa responsabilità sia indirizzata alla nostra azione di governo a livello regionale e locale
Dal piano del traffico di Bologna che a breve sarà l'unica città italiana con dimensioni metropolitane che chiuderà l'Inter
Ma
C'è un significato rilevante ad esempio a proposito di interdipendenza nella decisione di ospitare i rifiuti della carenti in Emilia Romagna volti hanno pensato che ci si portava in casa volontariamente un problema quando si poteva forse anche ignorarlo come si dice lontano dagli occhi lontano dal cuore non è così quel problema noi lo avevo a Moggia e di tutti come è nostro il problema del rapporto tra sviluppo e ambiente tra nord e sud ed è persino il problema dell'affermazione di un nuovo internazionalismo che nel mondo unico stringe insieme i temi della pace dell'autodeterminazione della solidarietà tra popoli e Paesi diversi e quello dell'ambiente così come viaggia in effetti un nuovo europeismo nella battaglia per la salvezza del poiché l'Adriatico che avrà un momento culminante in un grande meeting europeo a Bologna nel prossimo mese di maggio ho voluto citare l'impegno in campo ambiente male perché ritengo muova da qui e in modo cogente l'innovazione in atto nell'intera esperienza emiliana il bolognese seguendo il filo del discorso ambientale ci si addentra infatti nel
Percorso complesso del governo della trasformazione che tiene insieme l'ambiente il lavoro la democrazia e i diritti
E implica una profonda innovazione del sistema istituzionale e una riforma degli apparati pubblici in grado di imprimere coerenza
A quella sequenza di democrazia competenza decisione controllo indicata ieri dal compagno che ed è sempre in questo contesto che si evidenzia un rapporto decisivo tra la lotta per la difesa e il risanamento ambientale e la democrazia economica come condizione per incidere nelle sente del sistema produttivo
Nel processo di accumulazione facendo in modo che ogni lavoratore e cittadino possa esercitare il proprio di ritto dovere all'ambiente laddove se ne decidano in prima istanza le sorti ciò facciamo del resto
Quando indichiamo la necessità di una riconsiderazione complessiva dello sviluppo nella Valle Padana ma nel tempo dell'alternativa molte altre cose sono in gioco nell'esperienza bolognese
La stessa concezione dell'alleanze sociali e politiche subisce un mutamento e tale mutamento ci spinge ad una revisione ci stimola ricercare praticare un equilibrio più avanzato per la collaborazione tra le forze vive s della sinistra laica e cattolica muovendo da una forte centralità programmati in questo ambito ciascuno ebrei è obbligato e noi a Bologna per primi a misurarsi con posizioni sociali
Solida mentre ne crescono di nuove che occupano spazi e reclamano rappresentanza ciò impone di governare o
Processo di inaudita complessità che richiede un deciso salto di qualità nell'azione di governo e nella partecipazione democratica
Ciò non può avvenire se non con il forte contributo di una politica nazionale dell'alternativa e dei voli ampiamente nei contenuti del riformismo forte l'esperienza emiliana guardiamo dunque ad un rapporto nuovo e più stretto tra locale e nazionale tra Bologna e l'Europa in una realtà che è stata in questi anni al centro dell'offensiva neoliberista dica
E che reagisse oggi in termini di governo dell'innovazione di centralità dei programmi di riferimento a valori di solidarietà e libertà per tutto ciò compagni e compagne
Ostacolo principale rimane ancora l'accresciuta conflittualità a sinistra e pone la più seria difficoltà a governare un passaggio di fase pur da tempo avviato da qui la preoccupazione per un contesto nazionale che fa sentire i suoi effetti anche sull'alleanza di governo a Bologna in generale io ritengo che non si debba rimanere prigionieri della difficoltà attuale
E ciò si può fare con la capacità di proposta innanzitutto che abbiamo espresso espresso in quest'ultimo periodo del più vasto campo razionale ciò si può fare con il confronto e anche con la fermezza politica che si era e ed è necessaria ad un partito come il nostro pronti cioè a valorizzare senza alcun timore ogni passo concreto verso una maggiore intesa tra Partito comunista il partito socialista Mau
UAL mente pronti a denunciare i ripensamenti le battute d'arresto i bruschi ritorni all'indietro resta da vedere in base a quale considerazione principale il PSI abbia bruscamente in rotto un confronto che sembrava avviarsi su nuovi binari
C'è da credere che di fronte alle prossime tornate elettorali tra di loro molto ravvicinate l'autonomia politica e programmatica del vizi
Debba convivere con un grado dirò così medio alto di competitivi vita sinistra dato che anche dai commenti a caldo a questo nostro congresso non pare proprio el pan
Vito socialista italiano sia intenzionato a fuoriuscire dallo schema sempre meno pagante di una conflittualità consociativa con la Democrazia Cristiana questa realistica valutazione non ci spinge bar date sulla strada della ritorsione ma neppure ci obbliga ad inerpicarsi sul passo di Radicofani in questo momento se guardo anche all'esperienza bolognese nell'una né
L'altra cosa mi sembrano utili alla prospettiva di un'unità della sinistra che realmente lì ma rimane il nostro più concludo dicendo che se anche l'incerta economia di questo intervento non lo dimostra a sufficienza
Ritengo che non solo ha programmi un partito come il nostro deve ispirarsi bensì anche a valori irrinunciabili di solidarietà umana e sul sociale e di non violenza
Ed è su questa base e nel ingresso di Bologna abbiamo indicato l'obiettivo di una comune militanza sociale con il mondo cattolico progressista nel momento in cui esprimiamo il massimo di fermezza contro ogni tentazione integralista con e abbiamo fatto di recente con una nuova legge regionale sulla tutela della maternità e della procreazione intendiamo aprire un confronto con quella parte del mondo cattolico che affronta già insieme a noi quei problemi relativi a vecchie e nuove emarginazioni e costituiscono l'altra faccia dello sviluppo moderno sono convinto che anche questo resta un obiettivo essenziale per il nuovo pc nel tempo dell'alternativa
La parola al compagno Giancarlo paglietta delegato di Ferrara
Care compagne cari compagni vorrei un problema che è ricorso già in questi giorni pari
Problema de L'Unità
E parto del problema l'uovo internazionalismo come oggi si pone per noi e non soltanto più moderno il problema dell'Unità internazionale poi mi permetterete anche se li rubo due minuti una citazione
Autorevole re seri
Si comprende da sé
Quali siano i rapporti dei comunisti verso il partitivo operai già costituiti e quindi anche Verga sono Riccardo visti in Inghilterra e i riformatori e agrari all'America del Nord infrange il comunismo
Ci si uniscono al Partito socialista democratico contro la borghesia conservatrice eradicare senza rinunciare però al diritto di serbare un contegno critico IMI Svizzera sospendono i radicali senza disconoscere che questo partito e composto di elementi contraddittorio tra il polacco i i comunisti appoggiano il partito che mette come condizione del riscatto nazionale tale una rivoluzione agraria il partito del sul sito di insurrezione di Cracovia nel mille se ottocentoquarantatré in Germania il Partito Comunista lotta insieme con la borghesia ogniqualvolta apprende una tv posizione rivoluzionaria contro la morale via assoluta contro la proprietà fondiaria feudale e contro la piccola borghesia reazionari infine i comunisti lavoreranno ad un milioni
E all'intesa dei partiti democratici di tutti i Paesi sono Carlomagno e Federico Engels ed emettono nelle ultime pagine di quel libriccino che forse andrebbe riletto Anco ora qualche volta è il manifesto dei comunisti ai quali qualcuno all'accusa dieci c'è Soltan tutto un catechismo obsoleta Noemi abbiamo predicato praticata ottenuto dei successi sulla strada del nuovo internazionali cerca non è stato dell'opera di un giorno mi è sempre stato così noi non abbiamo mai cercato nostra
Ma noi abbiamo affermato è realizzato l'autonomia viene e apertamente abbiamo affermato anch'il nostro diritto alla critica e lo abbiamo esercitato è oggi si incoraggiano le notizie che vengono dall'Unione Sovietica sperano spero che tolgono qualche preoccupazione a Cossutta per quello che lui diceva può essere la strada che avevamo imboccato quando appunto usava intermedi strana così è citato per la Cina
Così noi sentiamo che la riflessione matura con difficoltà che non può essere opera di un giorno ma la vogliamo esercitare
Forse che il nostro giudizio i nostri rapporti politici voi comunisti un vero Meglio Jugoslavia sono gli stessi e Codice Collovati o come niente i rumeni e pure questo non impedisce seguiti siano han che vede negazioni di questi partiti il che dimostra che ci sono cose nuove e il campo della comprensione delle vie nazionali Don soltanto per noi ma anche per altri che ci guardava con sospetto e in qualche modo ci sottoponeva a un giudizio negativo voi abbiamo ricordato ogni va alta e abbiamo denunciato quando ci è sembrato che ci fossero degli elementi di volontà di potere intervento di interferenza militare lo dobbiamo anche ricordare i successi ad che in questo campo Nori salutiamo il patto che i compagni cubani possano ritornare nella loro isola ma salutiamo il fatto che ha Hamad bin via sarà un Paese libero e che era ancora risolverà i suoi problemi interni dopo vere combattuto contro l'aggressione del paese apartheid
Noi vogliamo per questo pensare dell'internazionalismo la solidarietà i rapporti quelli che abbiamo coi comunisti ci Leni da sempre rapporti di fraternità e anche rapporti il dibattito di discussione e di proposta reciproca ormai interferenze
Così è stato per altri Paesi così deve essere insegna che su questa strada qualche cosa di nuovo l'abbiamo fatto
è stata dura in salita avevo trovato anche nei mucchi di macerie ci siamo passati anche solo
E per quello che riguarda l'Italia
Questi temi i temi dell'unità sono forse dei temi che vedono soltanto il ripetersi di vecchie domande e quasi la primo sì i processi che non dovrebbero ripeto il finire mai ma soltanto ripetere
A noi non rinneghiamo certamente di avere commesso degli errori
Forse che non lo abbiamo messo riconosciuto già
Quindi tutta quello che riguarda il mille novecentoventuno scherzo non fu un errore avere fondato un partito d'avanguardia il lungo omento difficile
Andò si trattava di affrontare le squadre fasciste è quando era ancor fresca la memoria del fallimento seconda internazionale la guerra mondiale
Terzo
L'abbiamo anche detto forse anzi senza forse abbiamo tagliato troppo a sinistra certo abbiamo accettato il ventun punti di Mosca i quali pensavano una con
Gestione dell'Internazionale come un partito mondiale mi fissavano sì e ogni partito è internazione
Male dovesse chiamarsi Partito Comunista acque internazionale è sciolta da mezzo secolo
Anche questa storia del nome dei palpiti è variato in dieci paesi qualcosa vuol dire questo problema che qualcuno ci pone cambia del simbolo cambiarne la bandiera cambiato se il nome ma è tutto questo quello che vi può interessare io credo che non sia facile anche perché c'è Avedon ce lo vedo male curò botta al posto della falce e martello e anche per
Che mi pare che è quella pagliuzze con la quale i nostri nomi le nostre nonne miete Evola il grano che poi spigola Tricky andavano a vedere se ancora ne era rimasto un poco si ricordano quello che ci ha detto il compagno Togliatti veniamo da lontano e aggiungeva andiamo lontano
Che cosa dobbiamo fare
Io credo che noi dobbiamo certo considerare anche il valore delle parole il valore dei simboli dovrebbe essere noto e non soltanto a noi ma anch'che a noi che qualche cosa anche dei simboli noi abbiamo voluto mettere che segnasse la storia del partito nuovo dal partito della resistenza dei partigiani
Persino il colore la nostra bandiera che Eros sa e che io mi auguro di sapere che Sala Rossa anche quando mi accompagnerà l'ultimo giorno fa ricordiamoci compagni chiederò Statuto dal nostro partito era Bandiera rossa deve avere il nastro tricolore di quella patria che abbiamo riconquistato come forza determinante resistenza partigiana
Adesso si spoglia il problema e parole nuove qualche volta attraggono e fanno precedere gli eventi della casa comune io credo che questo problema non sia attuale nella casa comune ma vorrei chiedervi di ricordare di riflettere un momento su qualche esperimento che noi abbiamo poi criticato io credo che poi sia o dire condannato politicamente quando abbiamo fatto il Fronte democratico popolare quando abbiamo creduto che potessero essere socialisti solo quelli che accettavano di telefonare alla
Federazione comunista per sapere che cosa dovevano fare noi abbiamo dimenticato non abbiamo capito a tempo te cosa voleva dire per qualche milione di elettori quello
Il volere un partito socialista che fosse diverso da quello che eravamo nove noi non abbiamo capito che cosa era il peso per accensione Saragat Tiana ed è del mille novecento e quarantotto
Che Saragat raggiunse proprio per questo nostro errore il massimo dei suoi voti di un partito i cui qualcuno dice Saragat aveva ragione ma deve anche constatare
Che l'erede ettari e che quel numero di voti e quegli elettori non ci sono certamente più
No prima della casa comune noi dobbiamo sapere che ognuno
Deve fare uno sforzo per associarmi ma che nessuno a nessuno può essere imposto di rinunciare a se stessi per quello che ci riguarda certamente non siamo noi che dobbiamo avere questa paura neanche questa preoccupazione io penso che nessuno di voi possa sospettare che sia Michela Filosofia di porgere l'altra sa se si riceve un colpo però compagni io penso anche e su questo vi invito a riflettere temendo schiaffi volano e meglio è dall'opera comune
Che dobbiamo condurre nel nostro Paese no noi ricordiamo al quinto congresso il compagno Longo propose una sorta di patto federativo era il mo'
Dopo del Fuji edonismo pareva che potesse essere soltanto un'acquisizione di decisione quella di essere insieme in un solo partito e il partito di Saragat non c'era ancora ebbene quel
Problema posto in un rapporto non in un intervento del compagno Longo fu lasciato cadere eppure lasciato cadere per
La sollecitazione e per la riflessione che il compagno Togliatti ci invitò appare e fece con noi
Ora e noi dobbiamo sapere
E la casa comune c'era già c'è stata
Chi c'è o deve ricordare Taldo dobbiamo ricordarcelo noi nel mille ottocentottantadue i nostri sogni novero nel Partito operaio ebbene nel mille ottocento novantadue novantatré
Non erano
Forse già noi padri neppure allora forse ma non erano a casa comune del Partito Socialista Italiano ebbene compagni fate i conti di
Guerra Eredità noi abbiamo pure avuto qualche parte di quella casa comune c'è ed è toccato e ci sono dei posti in cui abbiamo fatto venire la gente forse più di quello che non abbiano fatto altro ecco perché oggi dobbiamo porci i problemi nuovi non dimenticando quello che la storia ci ha insegnato nuovo regalando neppure la memoria storica ad altri
Bisogna partire dalle cose che si vogliono che si possono che si devono fare insieme anzi lasciatemi dire che si fanno già insieme nei comuni delle cooperative lei si indagati i panni insieme anche attraverso il travaglio della polemica attraverso il dibattito ma pure a parte della Real Time
Al Diana questo lavoro fatti piovoso di collaborazione ed ecco perché noi non possiamo dimenticarlo
Così è per quello che riguarda i grandi problemi che noi non abbiamo risolto d'un colpo ma che abbiamo avviato a maturazione per cui può darsi che è sulla strada nostra
Si siano stati anche i tempi di macerie e che sotto quelle macerie abbiamo lasciato qualcuno dei nostri che è morto combattendo ma il nostro Tito non ha dietro di sé solo il cumuli di macerie e soprattutto e soprattutto anche quando sono stati i tempi di macerie tentare un'imitazione del compagno nato a cui schiacciatore citazioni latine dirò impavido un Ruina
Per gli enti impavidi abbiamo sostenuto anche le rovine ed è per questo che siamo maturati e siamo andati avanti
Ed è per questo che noi non abbiamo voluto rotture laddove queste rotture potevano essere evitate coi compagni socialisti con altri movimenti progressisti coi cattolici del nostro
Prego io e quindi credo che ci sia soltanto la compagna Iotti che abbia condiviso con me questo che qualcuno forse considera un peccato abbiamo votato l'articolo sette
Cioè i socialisti erano allora contro che votarono contro l'articolo sette che riconosceva il concordato e voi volete che io pensi che oggi solo perché Porta la firma dal compagno Craxi anziché quella del ministro di allora devo pensare che l'unica soluzione possibile è quella di denunciare il concordato
Io credo che del resto già nel discorso che il compagno a Occhetto Occhetto ha fatto qui all'inizio ha assunto una posizione nella quale noi possiamo trovarci in sì M discutere ancora lasciare questo problema aperto e due soprattutto non dobbiamo chiedere al congresso di prendere delle decisioni che vanno approfondite e discusse dall'insieme del partito sono decisioni gravi se poi mi chiedete sale sono d'accordo con quello che fanno i vescovi video subito di no ed è proprio per questo
Che non voglio incoraggiare nessuno ad appoggiarlo ed è proprio per questo che non voglio che trovino pretesti per suscitare quella sorta di guerra di religione che appartiene
Anche la storia del movimento operaio qualcuno ha parlato qui di clericalismo e di anticlericalismo e che oggi invece nome più se è una realtà che noi siamo in Italia certamente il secondo
Dopo ardito cattolico del nostro Paese mi pare che questo dovrebbe chiederci di riflette ecco dove dobbiamo cercare di lavorare sul terreno dell'unità sul terreno del dato
In pensione e su quello di farci comprendere direi che qualche volta dobbiamo e possiamo pensare che anche al
Unità se se n'è appassionati assertori si possono costringere anche tiepidi dichiaratore
è un'Italia infine anche fra i comunisti si anche fra i comunisti italiani
Qualcuno dice che conta di più la chiarezza
Qualcuno teme come un male
L'omogeneità nel partito beh io credo che il tempo del monolitici Small sia finito il tempo nel quale si chiedeva prima che cosa ci doveva dire è un tempo lontano si è disposti sono i congressi e qui si è votato si voterà ebbene questo non conta dobbiamo fare qualche cosa che ci impedisca di arrivare a quello che secondo me e il proposito che dobbiamo vero discutere insieme per potere operare insieme questo al nostro partito antico e nuovo sulla questione di questo impegno di discutere in si
E per operare insieme di combattere sempre non conosce di Squinzi continuità per il resto la politica è una fatica e noi l'abbiamo fatta per essere presenti perché ha
Ire per combattere forse che il partito del ventiquattro era lo stesso del ventuno eppure con noi c'era Giacinto Menotti serrati tiene no nelle nostre sezioni e non solo nozze esecuzioni veniva combattuto e persino dileggiato come forse in qualche eccezione dal nostro partito può venire oggi per i compagni opera forse che dal ventiquattro al ventisei non c'è stato un mutamento quando il partito che era stato di Bordiga e diventato come un partito nuovo davvero quello di Gramsci e di Togliatti c'è stata la svolta
E il partito nuovo coi quando Longo con la politica unitaria dei comitati di liberazione nazionale col promuovere il movimento che di n unitario dal Corpo dei volontari della libertà e Togliatti tornando in Italia resero possibile porre quel problema affrontarlo
Venti e le difficoltà fossero allora non può
Oggi il partito nuovo di allora il partito nuovo di Togliatti serto
Non è più un puer robustus ac maliziosissimo ma non perché abbiamo perso malizia né perché abbiamo perso forza qualche capello bianco c'era anche il partito nuovo qualche accenno di calvizie c'era anche il partito nuovo e quindi non può essere c'erano otto segno di ripudio o tanto meno come qualcuno pare accennare quali tradimento fa Lare di un nuovo corso voi di un nuovo corso oggi ne abbiamo bisogno e voi mi permetterete compagni di terminare proprio invitandovi per questo nuovo corso ho e in un modo nuovo a lavorare ricordando le parole che il compagno Giorgio Amendola usava dire al termine nei suoi comizi compagni e com'mai con questo partito Anwar questo nuovo corso senza dimenticare la nostra storia e tenendo conto la nostra esperienza al lavoro alla lotta
Si conclude qui la quarta seduta pubblica del nostro congresso fra un quarto d'ora circa
Avrà inizio la prima seduta riservata per ascoltare la relazione della commissione elettorale
Ricordo che la seduta è riservata alle delegate e ai delegati
Alle delegate ai delegati Esterni
Alle compagne e i compagni degli organismi dirigenti nazionali uscenti non delegati alla delegazione della FIGC alla presidenza e alla segreteria del congresso
Invito tutti delegate delegati invitati e invitati che ringrazio di nuovo per la loro presenza ad uscire dai loro settori per permettere il rientro sollecito
Di chi ha diritto a partecipare alla seduta riservata la seduta riprende tra circa quindici minuti