16 SET 2010
intervista

Oltre i partiti. Le nuove forme della rappresentanza. IX Corso di Formazione in Diritto Costituzionale DIPEC Scuola Superiore Sant'Anna. Seconda giornata

SERVIZIO | di Emiliano Silvestri - Volterra - 23:16 Durata: 1 ora 4 min
A cura di Alessio Grazioli
Player
DIPEC (Centro Interdipartimentale di Ricerca e di Formazione sul Diritto Pubblico Europeo e comparato).

Interviste a: Marco Olivetti, Gaetano Silvestri, Pancho Pardi, Luigi Compagna, Roberto Zaccaria.

Carla Bassu, Tommaso Edoardo Frosini e Tania Groppi.

Registrazione audio di "Oltre i partiti. Le nuove forme della rappresentanza. IX Corso di Formazione in Diritto Costituzionale DIPEC Scuola Superiore Sant'Anna. Seconda giornata", registrato a Volterra giovedì 16 settembre 2010 alle 23:16.

Sono intervenuti: Marco Olivetti (professore), Gaetano Silvestri (giudice della Corte Costituzionale),
Francesco Pardi (senatore, L'Italia dei Valori), Luigi Compagna (senatore, Popolo della Libertà), Roberto Zaccaria (deputato, Partito Democratico), Carla Bassu (professoressa), Tommaso Edoardo Frosini (professore), Tania Groppi (professoressa).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Alfano, Bassanini, Berlusconi, Corte Costituzionale, Costituente, Costituzione, Democrazia, Federalismo, Fisco, Ghedini, Giustizia, Governo, Istituzioni, Italia, Lega Nord, Mani Pulite, Maranini, Ministeri, Parlamento, Partiti, Partito Democratico, Partitocrazia, Politica, Popolo Della Liberta', Preferenza, Premier, Premio Di Maggioranza, Presidenza Della Repubblica, Presidenziale, Proporzionale, Radicali Italiani, Referendum, Regioni, Riforme, Sondaggi, Stato, Territorio, Uninominale.

La registrazione audio ha una durata di 1 ora e 4 minuti.

leggi tutto

riduci

  • Marco Olivetti

    professore

    Ordinario di Diritto Costituzionale all'Università di Foggia Partiti e autonomie negli Stati composti (incompatibili con il modello totalitario di Stato); un'analisi globale dell'evoluzione dei sistemi , utilizzando due approcci possibili: a) indagare sul piano dei fatti come i sistemi decentratl (federale o regionale) e la struttura, il sistema dei partiti si influenzino reciprocamente; b) comprendere come interagiscono i principi (partecipazione e federalismo) cui sono conness i questi due fenomeni. La relazione di Raffaele Bifulco al congresso dell'associazione dei costituzionalisti del 2008 classifica il modo in cui sono strutturati i sistemi di partito negli Stati federali: simmetria, integrazione e grado di centralizzazione. (Austria, Germania , Usa, Austrialia) Il caso Canadese: asimmetrico e non integrazione. Molto interessante il caso italiano: il regionalismo previsto dalla Costituzione resta sulla carta (con la sola eccezione delle cinque Regioni a Statuto speciale) dal 1948 al 1970. La realizzazione dello Stato regionale avviene soltanto quando il potere del sistema nazionale dei partiti è finalmente in grado di riprodursi e di appropriarsi anche delle strutture delle singole Regioni. La svolta degli anni '90, la Lega Nord (e il trauma di tangentopoli n.d.r.) spinge verso un confuso federalismo. Soltanto oggi l'opportunità del federalismo fiscale.
    23:16 Durata: 13 min 2 sec
  • Gaetano Silvestri

    giudice della Corte Costituzionale

    I partiti, come prefigurati dall'art. 49 della costituzione non ci sono più; oggi l'evanescenza di quel tipo di partito (cultura e radicamento nel territorio) affida a input disordinati - a suggestioni immediate, sondaggi - il rapporto tra rappresentanti e rappresentati. I rappresentanti siano anche rappresentativi; guai se c'è chi si ritiene rappresentativo e pensa di fare a meno del mandato elettorale. Interesse/volontà; Volontà generale/volontà di tutti: altri binomi che devono trovare un contemperamento. Il quorum per il referendum dovrebbe essere abolito: potere che spetta al Parlamento. Come accade nelle elezioni politiche anche nel referendum si dovrebbe considerare che chi non vota delega la decisione a chi sceglie di votare. Premio di maggioranza in assenza di soglia: la Corte Costituzionale non ha potuto fare a meno di segnalare al legislatore il fatto che si tratta di situazione problematica dal punto di vista della legittimità costituzionale. (Anche la legge Acerbo prevedeva una soglia minima). L'individuo (il cittadino) e il potere: alla radice della concezione liberale dello stato c'è la diversità irriducibile tra individuo e stato.
    23:29 Durata: 7 min 49 sec
  • Francesco Pardi

    senatore (IDV)

    Nei partiti del passato il dibattito democratico c'è stato e c'è stato anche il ricambio delle classi dirigenti. Oggi nei partiti il dibattito è più bloccato e necessiterebbe di un maggior intervento dei cittadini. Con questa legge elettorali si è nominati (io penso essere stato votato per il mio protagonismo civile) rispetto alla possibilità di incidere. Un esempio concreto. Abolire il quorum affinché l'elettorato sia maggiormente responsabilizzato rispetto al referendum.
    23:36 Durata: 3 min 57 sec
  • Luigi Compagna

    senatore (PDL)

    Oggi non ci sono più soggetti politici nazionali. La preveggenza di Maranini e la partitocrazia che non esiste più. La leadership è forte nel Pdl ma nel Pd fatica a farsi strada. Partitocrazia senza partiti esprime l'idea di uno scivolamento oligarchico, lobbistico. C'è oggi un presidenzialismo di fatto nel sistema delle autonomie che schiaccia le assemblee. Con l'approvazione della legge 42 (federalismo fiscale), completamento delle leggi Bassanini, c'è un'abdicazione alla politica nazionale e anche alla riforma costituzionale. Molta indecisione sul terreno della politica costituzionale; sulla tematica della giustizia. Sono in sintonia con i radicali sulla giustizia: Alfano e Ghedini traccheggiano ma un testo di riforma della giustizia ancora non c'è. La "porcata" dell'attuale legge consiste nel fatto che i parlamentari vengono nominati dalla partitocrazia senza partiti; d'altra parte dà la possibilità all'elettore di scegliere maggioranza e Governo. Un po' troppo il fatto che l'impianto della legge sia quello della legge fascistissima. A chi ha firmato per l'uninominale: attenzione ad affrontare dalla parte della legge ordinaria un terreno di politica costituzionale cui si è rinunziato. Giusta l'idea di Pannella a proposito del necessario messaggio alle Camere del Pres. Napolitano.
    23:40 Durata: 11 min 48 sec
  • Roberto Zaccaria

    deputato (PD)

    Parlamento dei nominati, perdita di rappresentatività e di potere del singolo deputato e del Parlamento. Problemi veri, tutti frutto di questa legge elettorale che abbiamo contrastato. Non tutti i partiti sono assenti; il Partito Democratico ha una struttura, una dinamica interna, un confronto che pochi partiti hanno. Nella crisi della maggioranza la prima richiesta del Pd e la modifica della legge elettorale. Togliere il premio di maggioranza, far scegliere l'eletto dall'elettore, avere un sistema che consente anche la scelta del Governo. Buono il sistema francese ma serve una maggioranza.
    23:52 Durata: 2 min 58 sec
  • Carla Bassu

    professoressa

    Docente di Legislazione Turistica all'Università di Sassari Questo libro si propone di fare chiarezza in un panorama poco chiaro; su alcuni termini che vengono usati impropriamente: presidenzialismo, premier, presidente del Consiglio. Attraverso l'analisi dei documenti (presenti in allegato) è possibile individuare un'evoluzione progressiva e costante attraverso il rafforzamento sostanziale dei poteri del Presidente del Consiglio La percezione della Costituzione da parte delle istituzioni: il discorso del 2001, sulla fiducia al Governo Berlusconi, da parte dell'allora Senatore Schifani. L'intervento del Sen. Luigi compagna che invita a non sdrammatizzare quella dichiarazione. L'odg Giolitti alla Costituente. La nostra forma di Governo è ancora di tipo parlamentare: non impicchiamoci però alle tipologie. Nelle elezioni del 18 aprile 1948non si votava forse una forma di Governo, non avrebbe giustificato l'uso di un lessico come quello del Sen. Schifani?
    23:55 Durata: 15 min 14 sec
  • Tommaso Edoardo Frosini

    professore

    Ordinario di Diritto Pubblico Comparato all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli Il bilancio di un corso che ha affrontato una tematica nuova: le trasformazione della rappresentanza in tutti i modi attraverso i quali si esprime e cerca di influire sulla decisione pubblica.
    0:10 Durata: 5 min 28 sec
  • Tania Groppi

    professoressa

    Ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico all'Università di Siena Iniziativa utile che si rivolge a giovani ricercatori; esiste oggettiva difficoltà per il reperimento delle risorse. Un corso che, a livello istituzionale, non interessa a nessuno. Si incrociano due elementi che dovrebbero essere al centro del dibattito sull'università: la carenza di risorse e l'esigenza di essere valutati. Un'attività istituzionale che dovrebbe essere finanziato dal sistema della ricerca pubblica senza essere costretti a chiedere, per pietà, soldi al terzo settore.
    0:16 Durata: 4 min 25 sec