Il lavoro e la rappresentanza sociale e politica - Festa della CGIL di Roma e Lazio

Sì
No
Buonasera a tutti direi che ci sono le condizioni per tutti di iniziare quest'altro dibattito
Grazie a tutti abbiamo già
Elencate indicato salutato lo voglio fare anch'io a nome dell'intera segreteria a nome di questa festa tutti i nostri interlocutori per essere qui alla festa della CGIL di Roma e del Lazio a piazza bella piazza
Per discutere su un tema
Indubbiamente delicato come quello che abbiamo voluto porre a questa discussione a questo dibattito lavoro e la rappresentanza sociale e politica
Tema dal nostro punto di vista molto importante tema attuale
Ci siamo interrogati molto anche noi credo che l'abbiano fatto molte strutture credo che lo abbiano fatto anche le stesse forze
Politiche ci siamo interrogati al nostro interno oggi almeno come Roma e Lazio
Credo di poter dire con un po'la prima volta
Che
Chiamiamo a raccolta mettiamo tutti insieme le forze politiche del centrosinistra
Il sindacato la CGIL in questo caso forze politiche del centrosinistra perché voglio dirlo così
Credo dal punto di vista storico ma anche nella condizione attuale riteniamo che siano le forze che più di altre possono rappresentare meglio gli interessi del mondo del lavoro gli interessi
Sociali
Anche se lo dico subito Polo riprenderò più avanti credo che probabilmente occorre farlo in un modo più chiaro più visibile in modo che ce se ne renda davvero e di più conto da parte di tutti
Abbiamo voluto fare questo dibattito e lo facciamo in un modo davvero aperto anche con umiltà
Nel tentativo non tanto di dire che occorre fare in un modo o nell'altro ma nel tentativo di aprire di continuare a tenere aperta una discussione e ci auguriamo che a partire da questa sera
Almeno
Per quanto riguarda questa discussione
Vi possa essere la definizione di un percorso di un viatico che poi ognuno per il proprio mestiere per il proprio compito per il proprio ruolo porta avanti
Noi vogliamo arrivare a questa discussione
Con me con questo punto di vista con il punto di vista di una grande organizzazione di massa
Che parla agisce operando i luoghi di lavoro parla agisce opera nel territorio parla agisce opera nella Società nel Paese
Che ha
Conde complessivamente giornalmente o settimanalmente mese dopo mese l'obiettivo la voglia di contribuire anche a cambiare questa società
E
Qui voglio aprire una piccola parentesi spesso della CGIL
Negli ultimi tempi si è parlato anche di un nel sindacato che conserva che ha chiuso no
Io credo che nel momento in cui noi affermiamo e anche compiutamente abbiamo lavorato in questi mesi in queste settimane in questi anni
Nel tentativo di cambiare
Quando noi sosteniamo che c'è bisogno anche di una fase di riforma è chiaro
Che le riforme a cui noi pensiamo sono le riforme che puntano che provano a migliorare la condizione dei lavoratori dei pensionati e non quelle che peggiorano la condizione dei lavoratori e dei pensionati
Quindi da questo punto di vista credo che ci ascriviamo come il sindacato nonché conservano il sindacato che si apre il sindacato che vuole cambiare e migliorare
Una
Organizzazione come la nostra
Che storicamente soprattutto in questa fase punta a difendere l'interesse generale
Che viene prima sempre prima di quello particolare anche se
Non deve mai sfuggire a nessuno di noi
Che l'interesse particolare quello più piccolo è quello che interessa il lavoratore interessa il pensionato il cittadino quello che si vede è chiaro che quel problema occorre sempre risolverlo però
Occorre risolverlo dentro ad un quadro di un'impostazione
Di carattere più generale
Siamo un soggetto così
Proviamo a definirci soggetto politico sociale che si pone l'obiettivo di includere di mettere insieme un po'quello che normalmente fa o che deve fare un'organizzazione sindacale un sindacato
E lo vogliamo fare con
Una autonomia e capace sostanzialmente di combattere anche ogni forma di divisione di particolarismo di parcellizzazione anche se
La crisi in atto indubbiamente abbastanza pericolosa perché fa riaffiorare gli egoismi di vite
E quindi da questo punto di vista crediamo che sia necessario invece rafforzare
Questo interesse generale anche se si è portati a pensare che la condizione l'assoluzione
Della della piccola questione siccome più breve rispetto al lungo percorso è più facile più interessante
Quarta questione
Il mondo del lavoro
Si presenta un po'come abbiamo visto nel corso delle delle dei vari anni nel corso delle varie occasioni si presenta con un atteggiamento al voto che non è più
Fortemente identitario che non è più granitico
Bensì credo che possiamo e dobbiamo constatare insieme che abbiamo di fronte a noi un atteggiamento abbastanza mobile un atteggiamento variabile
E questo ha coinciso non so se poi si converrà nella discussione questa coinciso fondamentalmente con la fine della Prima Repubblica con la fine della Prima Repubblica venire in avanti credo che questa mobilità
Sia stata più forte più intensa di quella che vi era prima dentro questa transizione politica che tra l'altro non è ancora terminata come le vicende di queste ore di questi giorni dimostrano
Questa mobilità spesso si giustifica con il fatto
Che
Si rincorre la soluzione del problema perché è chiaro che poi quando le risposte non arrivano e
Ti si impone che quel problema può essere risolto in un modo sbrigativo anziché avere l'atteggiamento e richiamo ideologico sociale si apporta di più a correre appresso a chi in quel momento ti dice
Che quel problema può essere affrontato e risolto immediatamente
E quindi
Questo non è detto che per gli iscritti al sindacato e per gli iscritti anche alla CGIL
Automaticamente si vota o si porta il proprio punto di vista nell'espressione di voto verso il centrosinistra e questo non è successo solo al nord ma credo anche nove nelle recenti elezioni regionali
Qui nel Lazio abbiamo potuto constatare come questo fenomeno sia presente anche dentro la nostra realtà
C'è un tema
Che voglio un po'sottoporre anche questo ulteriormente alla discussione
Si può
Essere iscritti al sindacato e quindi anche alla CGIL
Ma
Poi oltre a essere lavoratori oltre a essere pensionato si anche cittadino si vive in un territorio si vive in un quartiere e c'è il tema dei servizi e c'è il tema dei migranti e cioè il tema dei rom
E quindi di come ognuno vive quella condizione ed allora rispetto
A quello che in tante occasioni anche noi abbiamo posto essere la questione dell'inclusione dell'integrazione
Sociale che ha bisogno di una politica ha bisogno di atti amministrativi ha bisogno di risorse ha bisogno di tempi per la sua soluzione
E se questo non viene detto bene spiegato bene
Non si rafforza quindi anche questa impostazione
Consigliere dire culturale è chiaro che la risposta in questo caso che da Alemanno che può dare qualunque altro Sindaco che può dare qualunque amministrazione che è quella di dire
Aero ammette li porto via trenta chilometri da casa detto stadio tranquillo gli immigrati
Vanno
Vanno cacciati è una risposta indubbiamente più facile rispetto
A quella diciamo più lunga che ha bisogno di un'impostazione di scelte amministrative
La notte
Un'altra questione che voglio porre le lotte le battaglie sindacali
Modificano anche il punto di vista
Delle persone aggregano dello stesso territorio
Noi pensiamo di sì
Allora la questione che voglio porre ma lo lo dico con consenso di umiltà e con chiaramente dispetto anche che si deve alle forze politiche
Ma poi quando quella battaglia che viene messo in atto che viene messo in campo non trova una giusta chiarezza una giusta risposta anche dal punto di vista politico in un programma in un'indicazione
è chiaro che il sindacato può innanzi presente al voto
E non ritrovando quelle espressioni quelle quelle richieste si corre il rischio di lasciare di nuovo quel lavoratore quel cittadino quel pensionato
In balìa senza avere una scelta ben definita ben compiute
Qui emerge un'altra questione
Quella tra l'identità sociale e l'identità politica
E allora la strada qui è ognuno per sé oppure è possibile trovare qualche punto d incrocio di contatto
Io credo che sia possibile trovare qualche punto di incrocio e di contatto
Sono tra coloro che pensano che l'autonomia del sindacato che noi come ho detto all'inizio difendiamo con forza questa autonomia non è indifferenza ma dov'è
Che queste indifferenza possiamo così superarla
Se è rimettiamo un po'al centro i programmi seri diamo forza
Al programma c'è a quello che si vuole fare a quello che le forze politiche propongono di fare perché se i programmi come abbiamo assistito ormai da tantissimi anni diventano solo l'occasione
Di presentazione della lista e poi effettivamente non vivono cioè non hanno quella centralità è chiaro che
è difficile
Ritrovare poi questa coerenza e questo e questa rispondenza allora bisogna davvero rimettere al centro il merito e le scelte
Mi avvio a concludere
Per dire
Che parallelamente avvertiamo avverto il bisogno della politica dei partiti non soltanto
Per il bene della democrazia ma perché
Abbiamo bisogno di quelle forze di quei partiti che si occupano davvero del cosiddetto bene comune e francamente noi in questi ultimi tempi ci siamo poco accorti di questo bene comune perché
Le vicende le nostre iniziative che hanno cercato anche questi anni in questi mesi di riportare
La questione
Le questioni centrali che riguardano il lavoro che riguardano i diritti abbiamo assistito che spesso l'informazione la politica sta
E la politica stessa parlato d'altro
I partiti credo però parallelamente lo debbano essere solo quelle macchine che si rimettono in moto in determinati periodi
Ed in particolar modo nelle fasi in cui c'è la campagna elettorale avvertiamo la necessità
Che siano sempre in movimento in piedi per continuare quel confronto quel rapporto non soltanto con le organizzazioni sindacali non soltanto con le forze sociali ma con l'intero territorio società
Due ultime sottolineature chiudo davvero
Da questo punto di vista anche il tema della legge elettorale torna a essere un problema perché quando il cittadino il cittadino il lavoratore il pensionato non ha la possibilità di esprimersi di ritrovare
Un suo candidato una una persona che conosce che contatta che vive in quella realtà che conosce quei problemi io credo che tutto questo allontana ulteriormente
Le persone questo non lo diciamo perché siamo alla ricerca di dare forza alla democrazia nei luoghi di lavoro alla rappresentanza di far votare
I lavoratori di dare ad essi una giusta rappresentanza una giusta forza
Ecco perché concludo dicendo noi abbiamo
Bisogno
Non soltanto delle istituzioni non soltanto gli amministratori ma abbiamo bisogno
Delle forze politiche e delle forze politiche con una identità
Che sappiano rimettere al centro il tema del lavoro
Il tema del lavoro dei diritti in cui sostanzialmente non ci siano più evidenti contrapposizioni tra lavoro e diritti tra sviluppo e lavoro perché credo
Che intorno a questo passi anche il futuro del nostro Paese io non so
Se mi posso permettere di dire
Ma credo che ogni qual volta la maggioranza del mondo del lavoro si orienti verso uno schieramento verso l'altro a seconda di dove si orienti la maggioranza del mondo del lavoro vince quello schieramento con evince un altro
Questi sono alcuni punti non sono non sono frutto di un ragionamento organico come avete visto perché il mio senso era quello di porre
Alcune questioni e di lasciare chiaramente tutti i nostri interlocutori
Che ringrazio ancora una volta e li voglio davvero citare Angelo Bonelli presidente nazionale dei Verdi
Mario Di Lello coordinatore PSI nazionale
Zipponi Maurizio responsabile del lavoro dell'Italia dei Valori Nicola Latorre senatore vice capogruppo del PD
Fabio Mussi sinistra ecologia e Libertà cessa dei saldi il portavoce nazionale dei Verdi questo nostro incontro come avete visto sarà concluso
Da Susanna Camusso vice segretario generale della CGIL nazionale ed io lascio ora la parola a Paolo Serventi Longhi come
Direttore di rassegna sindacale e contribuire diciamo in questo modo ad una discussione che
Ci auguriamo possa essere utile e interessante per trovare insieme una via d'uscita hai problemi e la rappresentanza del lavoro in politica e nel sociale grazie
No
Ci sediamo tanto ci vedete buonasera a tutti
Grazie Claudio mi ha presentato quindi non
Non mi presento a mia volta ringrazio
I colleghi di reati articolo uno che stanno dando indiretta questa questo dibattito Roberta Lisi che conduce la trasmissione se non ci facciamo un po'di complimenti gli uni dagli altri chi ce li fa
Scherzo
Grazie
No volevo dirvi Claudio ha introdotto benissimo questo dibattito e credo che gli stimoli che ha dato siano assolutamente sufficienti
Io mi limito a due chiose tutti quanti noi abbiamo vissuto ne state calda da tutta al punto di vista
Meteorologico dal punto di vista del bombardamento mediatico io sono
Considerato anche un esperto di informazione purtroppo per me ma insomma
Su quello che è accaduto dal punto di vista politico a livello nazionale sui drammi e le tragedie all'interno del Popolo delle Libertà Aso la costituzione di un nuovo gruppo parlamentare
Su gli insulti le diatribe che hanno portato fino
All'altro ieri alla quasi certezza i miei colleghi cronisti politici ne erano certi io un po'meno insomma
Sul fatto che si andasse poi alle elezioni anticipate
Assurdità istituzionali costituzionali sono state dette è stato
Detto tutto il contrario di tutto è stata fatta propaganda
Io però vorrei porre ai nostri interlocutori politici almeno
Come prima domanda nel senso che il tentativo è quello di fare due rapidi giri di di di interventi io
Solleciterò i nostri amici del centrosinistra a essere più brevi possibile naturalmente
Vorrei sollecitarli NATO più sull'altro gli altri aspetti quelli che Claudio ha trattato quindi
I problemi veri della gente i problemi del Paese i problemi dei giovani dei lavoratori che perdono il posto di lavoro dei cassintegrati dei precari della scuola che è in in questi giorni stanno
A disperatamente cercando una soluzione allora il problema loro problemi esistenziali i problemi dell'informazione i problemi della cultura
Il fatto che c'è un'informazione indecente penso al TG uno di queste di questa giornata è una roba che non sta né in cielo né in terra ma parliamo anche e soprattutto di lavoro
Qualche giorno fa da Federmeccanica disdettato al contratto dei meccanici per esempio c'è una discussione forte sulla contrattazione sulle regole sui diritti dei lavoratori
Mi rispetto ai quali secondo me la politica ha il dovere di esprimersi e di dire le cose in maniera netta chiara nel ma misura possibile naturalmente
Io credo che la gente i cittadini lavoratori quei sei milioni quasi di iscritti alla CGIL abbiano
Eppure gli altri
Mente anche iscritti alla CISL la UIL non iscritti abbiano il diritto di sapere come la pensa la politica ecco quindi la sollecitazione è questa
Parliamo facciamo un primo giro su queste tematiche e anche naturalmente
Sulle posizioni che il sindacato assunto che la CGIL assunto con proteste forti nelle nei mesi scorsi Abba avremo il a fine mese una grande manifestazione europea
Alla quale la CGIL da sola per il per la verità in Italia ha aderito e poi avremo la manifestazione nazionale dei meccanici a metà ottobre a Roma
Ecco io comincerei subito con Marco Di Lello che è coordinatore del Partito Socialista Italiano nazionale chiedendogli la sua valutazione su questo
Ma d'altra parte è facile entrare in tema partendo dalla
Titolo del iniziativa che è tutta un'altra libertà
Io credo che sia entrato in crisi in maniera plastica ed evidente in queste settimane innanzitutto un modello culturale prima ancora che politico istituzionali
La libertà che abbiamo conosciuto in questi anni
Da parte del Governo Berlusconi del centrodestra il cosiddetto qualora dire la libertà
Ampi
La libertà di delinquere contando sull'impunità generalizzata le libertà su costruire abusivamente l'edilizia la libertà
Di evadere le tasse
Per libertà presunte Paci sono ancora magistrati di licenziare anche se si fa uno sciopero
Che dovrebbe essere un diritto garantito dalla Costituzione
Questo modello culturale
Entrato io in crisi
E alloggi al di là del fatto di quando si andrà al voto io considero utile questa riflessione che oggi la CGIL romana e dell'attrice è chiamata a fare per questi vi ringrazio
Perché in qualche modo noi qui possiamo anche dire sinistra e non c'è bisogno di dire centrosinistra e credo che nessuno si offenda
Adesso la pare un po'nel nostro campo nel senso se noi siamo in condizione di dimostrare che c'è un modello alternativo modello culturale innanzitutto alternativo in questo Paese
La risposta non può essere Edipo politici strano
Io credo che continueremo a sbagliare se cominciasse continuassimo a discutere e a litigare fra di noi
Di formule di alleanze noi abbiamo bisogno innanzitutto di discutere di valori e di qual è la nostra idea di un'Italia diversa rispetto a quella che abbiamo conosciuto in questi quindici anni
In questi anni la sinistra credo che abbia sbagliato inseguendo la destra anche su valori che hanno e sono assolutamente estranei
Ancora oggi o ieri in credo le cronache dei giornali parlavano di o un barbone un mendicante era stato
Malmenato
è il trionfo o dell'egoismo sulla solidarietà quello che abbiamo vissuto e stiamo vivendo ancora in questi quindici anni ma quanti nostri sindaci amministratori locali si sono messi la stele il cappello di sceriffo
Inseguendo il centrodestra su questo terreno
è una sconfitta innanzitutto per noi se noi pensiamo di scimmiottare il centrodestra perché così BA
In Europa e nel mondo noi rinunciamo a nostra diversità e a quel punto giustamente gli elettori scelgono l'originale piuttosto
Che la fotocopia più o meno su
Sbiadita
Se noi
Non non non capiamo che il tentativo che è in atto attraverso lo strumento del federalismo fiscale è quello di abbandonare la parte più bisognosa per certi versi più spreco ora ma sicuramente a poco
Che ha più bisogno di unità del Paese di solidarietà che è il federalismo fiscale pensiamo
Per timore di perdere qualche altro volto al nord che tutto sommato si può anche chiudere un occhio noi continuiamo e inseguire la destra sul loro terreno
E perdiamo ogni capacità credo attrattiva e ogni capacità di proporsi come vera alternativa
E allora io utilizzerei queste settimane questi messi
Perché non credo che questo Governo la cui crisi e comunque sotto gli occhi di tutti potrà durare a lungo a di ma costruire fra di voi
Un nuovo modello di paese
In cui conta il bisogno come conta il merito
Costruire insieme il muro culturali della nuova sinistra noi siamo ancora legati a retaggio delle ideologie del Novecento e lo dico io che sono coordinatori di un partito l'ultimo identitario forse
Che ancora il nome di oltre cent'anni fa
Ma sarà il primo ad essere consapevole che noi abbiamo bisogno di prendere il meglio della nostra esperienza il Novecento e credo che questo valga per noi
Partiti politici ma credo che valga anche per il sindacato ma poi questo ma io lo portiamo nel secolo nuovo
Perché l'Italia è cambiata e diverse diversa sono i bisogni e le ambizioni quindi diverse sono le risposte che ne abbiamo il dovere di dare
E nostri cittadini elettori
E allora
Su questo poi potremo decidere se siamo uniti o o dovremo separarci io spero di no ma insomma pali dopo discuteremo delle forme
Prima vediamo quelli che sono i valori che ci uniscono e qual è l'idea diversa di paese che vogliamo offrire al pari appunto e i nostri elettori senza metterci a discutere
Se ci sia più bisogno di centro anziché di sinistra io credo che ne abbiamo bisogno di ridare speranze ad un Paese che è profondamente depresso
Sei utilizzeremo queste settimane in questi mesi in questa direzione allora potremo pensare di essere
Non sarò con competitivi alle prossime elezioni ma insomma potremo pensare di cambiarlo in meglio in questo Paese oppure forza è e sarà il caso per ciascuno di noi di ripensare quello che
Ancora il senso di un impegno di un Paese che ha bisogno di essere cambiato
Grazie
Grazie
Al livello
Io ho cominciato a fare il giornalista nel anni Settanta quando il settanta prima a Roma male settantaquattro
A Milano dove ho conosciuto alcuni sindacalisti Susanna come dire i primi vagiti Ibis cantina
Ne ho conosciuto un sindacalista molto battagliero che era Maurizio Zipponi che è diventato
Responsabile del welfare del lavoro dell'Italia dei Valori vorrei sentirlo veri e sentire se ancora il piglio di una volta
Ma il piglio bisogna avere l'abbiam Berlusconi al Governo di anca Ciarlo quindi il piglio voi ce l'abbiamo ce lo troviamo
Dirò
Essendo a casa mia iscritto l'accisa di sempre
Chiedo scusa perché assumo punti di valore di questo sindacato che per me sono indiscutibili l'autonomia la l'autonomia contrattuale politica autonomia dai Governi e dai partiti quindi cosa che credo
Sono consolidata mi permetto di
Quindi
Dire cosa secondo me
Utile fare per dare risposte politiche alla mobilitazione
E ai contenuti della mobilitazione che la CGIL in questi due anni
Unico sindacato in Italia a tenuta aperta la manifestazione al Circo Massimo le manifestazioni regionali le prossime manifestazioni
Sia a livello europeo che quelle metalmeccanici del sedici di ottobre
Ecco
è facile dire ha ragione la CGIL
Nove non è facile dire come fai a dare rappresentanza politica
Perché le due cose stanno insieme l'uno
Senza
Un'alternativa credibile di governo a Berlusconi non ce la facciamo
Due senza una mobilitazione sociale non ce la facciamo a creare un'alternativa credibile
Di governo al Governo Berlusconi le due cose stanno insieme le
Le questione Krizia Serventi Longhi di agosto lo dimostrano se stiamo tutti spettatori
Della vicenda e Fini e Bossi e Berlusconi
Scorta e questo e quell'altro
Finisce che se la suonano e se la cantano tra di loro e come nella prima Repubblica vi ricordate c'è la crisi di un Governo di sei mesi ma sera menavano sempre tra quelli e mai cambiavano i punti di potere reali
Del Paese
Ecco quindi che invece di attendere ed essere spettatori e necessario dire con sincerità quali sono i punti di partenza
Per creare un'alternativa al Governo
Secondo me
Un punto di partenza e cominciare a dire che se dobbiamo costruire un programma un'alleanza
è un leader da proporre il punto di contatto con la CGIL è ovviamente il programma cioè le cose che se uno va al Governo fa
Nel programma
Come sapete l'Italia dei Valori ha il filo della legalità come punto di diciamo così di continuità con la propria storia con le proprie politiche ma dire tra di noi
Legalità nel lavoro sappiamo subito di cosa discutiamo discutiamo di lavoro nero lavoro a tempo pulito discutiamo di azienda che evade il fisco di azienda che non fa il falso in bilancio
Discutiamo ordini lavoratori precari falsi di partite deriva false o lavoratori che sono protetti ecco che
Un tema che una volta
Veniva considerato
Di specialisti della giustizia cioè la legalità diventa nel lavoro immediatamente un punto che dice da che parte stai
Ecco perché il tema del lavoro per Italia valore noi tra qualche giorno faremo la nostra festa nazionale e come partito proveremo a dare delle risposte
A quello che è accaduto con delle proposte e il tema del lavoro è il tema principale su cui costruire un'alternativa di Governo al Governo Berlusconi
Parlare di lavoro guardate decidere subito anche sulle alleanze
Decida subito che non sono scontate
Perché non funziona più
Che se la CGIL fa una manifestazione nazionale è un partito dice
Io ci sono aderisco chi va a quella manifestazione vota quel partito ma è finita la muove sta storia ormai
I pensionati impiegati tecnici precari votano sulla base non di appartenenze ideologiche votano sulla credibilità di chi parla
Se chi parla fa le cose che dice sei ai una prospettiva
Ecco quindi che allora siccome non c'è più provata strumentalità e non si può neanche cadere dal versante opposto che se la CGIL fa manifestazione non c'è più nessun partito che dice perde io sono d'accordo ci sono hanno ragione da che parte si sta cioè necessario ristabilire coerenza
E quindi per quanto mi riguarda l'Italia e valore inventi nove febbraio infelice nove settembre e sedici di ottobre punto è in piazza appunto
E in piazza per bisogna stare e tentare di mettere insieme tutti i pezzetti della nella ricerca di un'alternativa di governo con
Una alleanza che però tiene
Quando dicevo che il rischio discute di alternativa di governo
Berlusconi presuppone un programma preciso del tema del lavoro e fondante il programma alternativo decida anche l'alleanza evidente che l'alleanza non può essere minestrone di Prodi la cui da cui veniamo è quindi evidente che anche l'alleanza deve dare il segno di una determinazione di una serie Nita
Di una volontà di governare per cinque anni non esiste più che se per caso e possiamo vincere possiamo vincere se per caso Vinci
Dopo un minuto di nuovo c'è ripeto un minestrone e non c'è più la credibilità quindi serenità determinazione
Voglia di dire che noi abbiamo le risposte migliori ai problemi ai problemi del Paese quindi anche l'alleanza dovrà essere ben discussa perché noi non consideriamo utile
Ripeto mettere insieme un minestrone antiberlusconiano che poi
Mina la credibilità e per questo quindi che si consegna al partito principale
Che il Partito Democratico una forte responsabilità
Nel
Agire in tempo
Cosa vuol dire se adesso non si va alle elezioni domattina tutto quel pochino che se l'ha cominciato costruire lo facciamo più invece
Proprio perché anche se non ci sono le elezioni anticipate
Proviamo a dire mettiamo insieme adesso un programma facciamo partecipare tutte queste persone che dicono la loro aggiungono criticano suggeriscono e quindi un programma che nasce dal basso perché non diciamo che l'alleanza
Non la possiamo fare con chi dice io mi alleno per battere Berlusconi e poi sto fuori dal Governo non esiste più quel giochino lì dobbiamo essere molto molto determinati e infine
Quando dico che il tema
Fondante di un programma che determina poi anche la coalizione il lavoro io mi riferisco
A un esempio e ho finito
Personale visto che ci siamo conosciuti a Milano faccio un esempio milanese di un anno fa un anno fa io ero a Milano all'INPS di Milano
Quattro o cinque persone erano appesa i capannoni ai carri ponte
E son diventate è un fatto simbolico perché è simbolico perché quei lavoratori oggi a distanza di un anno lavoro no su tre turni fa l'investimento a quell'azienda assume qui quei lavoratori
Che sembravano disperate nella loro lotta hanno generato a Milano una nuova impresa industriale che ha portato lì che sta portando il meglio della tecnologia nelle grandi lavorazione nel campo dell'energia
Un anno fa ne stanno parlando ancora a distanza di un anno ad istanza rinviamo andiamo a Melfi cos'è successo a Melfi
A me già licenziato tre lavoratori perché hanno scioperato il giudice ha detto alla FIAT non puoi
Licenziarli devi far ritornare al lavoro la FIAT ha detto io non rispetto la sentenza giudice e i lavoratori se vogliono vengono in fabbrica stanno in una stanza non lavoro prendono i soldi
Cos'è successo
Che ha fatto scattare in Italia
Quella è la fate da con la vicenda un fatto simbolico la risposta dei tre giovani operai
Han detto no
Io la mia dignità non la metto a tua disposizione anche Sesto sei grande come la FIAT e io sono un lavoratore della catena che prendo mille duecento euro al mese io non vengo a lavorare
Toumi tiene a far niente e mi dice che sto qui a non prendere una lira la mia dei militari cioè capite che quei tre
Giovani lavoratori ha fatto scattare in Italia da qualsiasi parte doveva dell'Italia trovo
Dal precario della scuola a chi sta affrontando problemi quotidiani del lavoro trovo un richiamo
A quei tre lavoratori non perché ha vinto la sentenza non perché il giudice gli ha dato ragione noto che la FIAT colpisce coloro che sciopero ma per una risposta positiva
Enorme che hanno dato io non vengo lavorano fa niente io vengo però lo stipendio perché il valore del lavoro è la mia dignità
Ecco quindi che quando tu hai questi segnali dalla Società concreta allora
Devi ricominciare a mettersi in moto alla svelta e devi riprodurre riproporre
Sinceramente un tema e qui non voglio bestemmiare in chiesa ma
è un tema che dobbiamo affrontare tutti
Ed è il tema dell'unità
Del lavoratori di fronte alla scelta di una lobby confindustriale finanziaria che ha deciso di competere
Li far competere l'Italia
Agendo sul basso costo la del lavoro succo e sulla compressione dei diritti
Quando hai un fronte così finanziario economico e politico col Ministro della disoccupazione Sacconi che ogni volta che parlo aumenta di dieci i disoccupati ecco quando hai quel fronte lì
è evidente che
Anche se fino a un minuto prima
Hai litigato hai dei scorso tra organizzazioni sindacali è indispensabile mettere all'ordine del giorno ripeto anche se sembra una cosa un po'paradossale dirla oggi
Mettere all'ordine del giorno L'Unità del mondo del lavoro perché i partiti non ce la faranno
Quelli del centro sinistra
A reggere l'impatto con questi poteri
Se non c'è contemporaneamente un consenso sociale attraverso le grandi organizzazioni certo anch'io sono per dire oggi che la CGIL non è uguale la cinese mala cinesi mi rivolgo in modo
Diciamo così
Di dialogo ciò dico guarda che se tu vuoi derogare ai contratti nazionali non facciamo filosofia non facciamo con convegni cosa vuol dire derogare contratti nazionali vuol dire meno salario più orari di lavoro
E quello è il modo per concorrere nel campo internazionale quando tu la Banca d'Italia dice concorriamo come i tedeschi più qualità più ricerca più
Più rapporto industria e e università cioè concorriamo dicendo A uno per Raiot della catena della FIAT che prende mille duecento euro al mese a fare tre turni l'altro giorno ero a Melfi
Parlo tre turni otto ore di lavoro al giorno ma hanno un'ora di viaggio andare un'ora di viaggio a tornare quindi a quell'operaio diciamo invece mille duecento euro note le diamo di meno
E non fai quaranta ore a settimana ne fai quarantacinque quarantotto quando la FIAT
E ho davvero finito sta scala Sandel Maroni scusate il termine al mondo che vuole farle macchine e utilizza gli impianti da due anni al cinquanta per cento cioè viene additato a tutti
Dobbiamo lavorare di più e non sono in grado di fare macchina di qualità tali da vendere e da utilizzare al meglio agli attuali impianti per Galli USA da due anni per la metà di quelli che possono qui miste prendendo in giro cioè che stai chiedendo al nostro Paese forse
Riflessione della sera ho finito forse la FIAT
Vuole dal Paese Italia lì soldi
I soldi vuole la FIAT
A un mare di debiti
Deve pagare quello che la Chrysler dovrà restituire al Governo americano e quali sono seri solitari prestano e poi li rivogliono quindi quello che deve al Governo americano deve rese degli investimenti quindi probabilmente la FIAT con i licenziamenti
Dei tre lavoratori con la discussione tutta inventata su Pomigliano probabilmente voler ricontrattare un nuovo patto
Con lo Stato italiano per avere tanti soldi la differenza col passato che tanti soldi riprendeva li usava per fargli stabilimenti in Italia un po'di occupazione c'era
Stavolta i soldi della FIALS erano per la Chrysler negli Stati Uniti e per l'azienda in Serbia fraterni Polonia chiudere fabbriche in Italia così non funziona quindi è utile
Che questi temi lavoro politica industriale e alternativa di governo siano temi che fan parte della coalizione come punto programmatico di contatto con quello che dice la CGIL
Grazie
Alle conclusioni discussione
L'avevo illegalità
Ambiente
Ecco Angelo Bonelli Presidente
Chiedo
Finalmente viene riferito al termine di questa
Gravi ecologisti del sindacato
Vi sono stati
Diciamo disaccordo credibile
Invece devo dare atto in pubblico con fuori dal
Dalla retorica che messianica dedicata allo studio e ricerca di un processo di
Modernizzazione culturale di approccio anche economico sulle grandi questioni ideologiche
Chiaro vicinanze
Due sono le posizioni e anche di ambiente attraverso una modifica
L'impianto
Che diciamo in via generale decongestionamento e è un qualcosa di estremamente positivo
Allora io
Voglio proprio parlare delle imprese e i carichi di lavoro
E continui in questo senso proprio nel momento in cui penso che siamo tutti d'accordo nel costruire un'alleanza
Penso scusatemi se sono molto
Velocemente di evitare questo aspetto due alleanze che non sia assoluti berlusconiani perché così sul progetto di governo clinico
Però però questo progetto di governo che cos'è
Io vorrei innanzitutto e su questo sono d'accordo
Quando proprio di poi lo diceva poc'anzi che sia necessario nelle prossime settimane
Che si organizzi venga le consultazioni popolari perché il programma di un quotidiano duecentoquaranta pagine programmati anni di dieci quindici punti che siano facilmente immediatamente acquisibili assimilabili comprensibili da tutti
Io in una concezione gramsciana della convenzione
Dalla dalla casalinga
Al docente universitario allo studente ribadire
Uno e noi dobbiamo cambiare il nostro Paese lui curiamo questo Paese
Quali sono i punti programmatici
Dall'allora Presidente anche la svolti
Ad alta capacità
Rifare una politica industriale io sono d'accordo col Presidente della Repubblica Napolitano quando dice
Che in questo Paese
C'è una necessità di una nuova politica industria
E allora
Voglio provare a dare dal nostro punto di vista da un punto di vista ecologista quali sono i punti che potrebbero essere
Un contributo per costruire
Una al un progetto di governo
Vengo allora un punto
Fondamentale su un punto oltre
Che ovviamente è stato posto che la questione del lavoro come produrre posti di lavoro sono tanti non serve
Legalità dei sedimenti che possono
Dunque
Serve innanzitutto la nuova politica industriale nel settore automobilistico
Ora io dico con grande chiarezza penso su questo vorrei
Che
Mi potessero essere date possono essere date
Oggi riduzione domani Ficarra parentesi storica
Quindi sono verifica in crisi in cui in questi anni
C'è una necessità ricordarlo banale e il concerto anche gli autoveicoli quindi non sanno come la questione dicevo prima della ripresa
Ma una cosa non è entrato in crisi
è una domanda crescente di mobilità che viene nel nostro Paese che gli americani c'era domanda crescente di questo diritto alla mobilità disposta
E allora una delle grandi questioni che noi intendiamo porre in discussione confrontarci è quello che ad esempio è già stato avviato interna
C'è una crisi dell'industria turistica sia fino progetti di riconversione
Dalla di settori di
Gli stabilimenti industriali da produzioni degli autobus degli enti pubblici
In questo Paese il la domanda
Di
Probabilità era sotto del trenta per cento
Dei Paesi più avanzati d'Europa dal punto di vista dello sviluppo dell'offerta dei servizi di trasporto
è una grande questione
Che dobbiamo fare in quanto era molto semplice
Del bene questa sua affermazione
Ma laddove non un recuperiamo il prendiamo le risorse per finanziare questa grande operazione industriale
Di fare in modo che i cittadini vero che siamo qui a Roma dove abbiamo per intero mai dove i cittadini non hanno il diritto alla mobilità
Vi sono Giovani vi sono aziende che non possono uscire
Quartieri
Perché non hanno mezzi di trasporto per poter raggiungere la scelta
Perviene la città
Cooperativo tanti altri cittadini
Allora tutelare dove prendiamo
Le risorse mi accingo a fare una proposta sembra
Demagogica ma
Analizzando i fondi CIPE poco conto Comit il Comitato interministeriale programmazione economica
Per esempio una grande opera infrastrutturale non voglio essere
Confuso come quello che dice no appunto una cioè si
Grande
Quanto una casa
Bisognerebbe
La vita di milioni di cittadini che il ponte sullo Stretto di Messina
Ebbene il ponte sullo Stretto di Messina che serve a ridurre i tempi di percorrenza di venticinque minuti quando a Roma Napoli Milano per passare da una città all'altra ci si impiega
Un'ora e mezza una parte c'è un c'è un dato del Censis che io
Che piace navigare su internet idonei bietola allergie riguardando il Censis ci dice
Che ogni giorno con alcune sfumature di dieci quindici minuti da Milano Napoli e Roma un cittadino a Roma
Per
Un'ora venticinque un'ora e trentacinque
Quindi quando sei macchine della propria città spalmato sull'accoglimento della vita si produce circa quattro anni se pensiamo che in quattro anni della nostra vita
Rimangono della macchina è chiaro che c'è un costo sociale
Dall'eccesso
Trenta utilizzate sottratto agli affetti alla famiglia che invece va restituito
Ebbene il punto sullo stretto di Messina che secondo i dati della Corte dei conti arriverà circa otto miliardi
Da lì dove
Con quelle risorse
Potremo realizzare centoquarantasei chilometri di metropolitana e realizzare settecentosessanta chilometri di tre mila
Riacquistare settecentosessanta
Tranne il nostro Paese
Significa rivoluzionari
A medio e lungo termine
La vita
Milioni di cittadini e la Cina significa mettere in moto una politica industriale
Significa avere una prospettiva di occupazione di lavoro significa dare una risposta al drammatico a livello di inquinamento che c'è nella città
Drammatico lì sapeva robusta nemico
Quattrocentoventi salvo l'azione
Cui bollettino dal punto di vista della mortalità nel senso che un politico di governo tempi maggiori istituti scientifici dicono sette mila morti l'anno a causa delle mobili maggiori città
E ancora un altro punto dove reperire
Le
Risorse
Vedete c'è stato un grande
Presidente
Della Repubblica che io quando avevo quindici ho avuto il piacere di conoscerlo perché passeggiava mia madre francese passeggiata di edilizia
Il grande Presidente della Repubblica che si chiamava Sandro Pertini e tutti voi
Abbiamo amato
Per la sua capacità di far male riguarderebbe i cittadini
Sandro Pertini ci ricordava certamente operano estremiste
Certamente non era
Quello che poteva essere tacciato come dicevo prima di esse vi sta bene Sandro Pertini
Che hanno molto chiaro ci diceva
Bene votiamo gli arsenali e riempiamo i canali attuabile con un animale futuro di un'alleanza di centrosinistra
A Milano in una caratteristica il Governo ad esempio
Denaro tiene la Germania ha fatto e ridurre le spese
Per armamenti io dico duecentoquaranta
Facciamo cardine
Europa
Che costano centoventi milioni di euro uno economico sono si potrebbero costituire ottantatré asili nido in questa città a risolvere i tanti problemi quasi un elemento qualificate testo per costruire una formula nuova politica sociale
Guardiamo all'Ucraina
Silvio d'asilo di proseguire con grande chiarezza non si tratta di fare quella bandiera
Più necessità di pagine
Può essere pace annuale nuova economia
Nuovo benessere sociali senza diciamo a
Sostanziali
E quindi quindi da questo punto di vista
Cioè una
Grande stagione di aprire c'è anche una grande stagione della legalità stamattina
Si sono svolti
A Pollica
I funerali di Angelo Vassallo
Un sindaco
Sindaco ammazzato
Circa sono perché è un Sindaco
Fare il proprio dovere visiva
Che
Rispettare alcune regole
E alcune ore fa
Ad altra
Della Costiera Amalfitana
E c'è un legame tra queste due cose alcune non le fa una frana incredibile piove
Tornando da qui pervenire quadrato dal collega Pedrini soffermato di andare a vedere
L'intera città tramite la bellissima persino praticare cancellata la terzietà procedurale una ragazza Francesca scomparsa ad allora faceva dalla lista laureato in economia
Però
L'articolo istruiti rotonda più a casa a causa cosa
A casa chiusi dissenso di un volontari di non controllare il territorio li lasciamo in mano la speculazione ci sono delle grandi da un lato un sindaco ucciso
Perché faceva rispettare le regole perché volevo che Dara nel proprio territorio venerato nella relazione se n'è andata per quel territorio da quelle parti evidentemente non è stato messo sotto controllo
E allora dobbiamo dirlo con chiarezza questa nostra alleanza deve essere l'alleanza del rispetto della cultura di una cultura nuova delle regole
Dal rispetto delle regole dell'etica della responsabilità che quello civile differenze agli atti in questo Paese occultato piccoli indizi Elia
Massacrati
Potrei continuare
Ovviamente con molte altre cose che devono essere perché producono posti di lavoro perché tutto ciò produce posti di lavoro ecco
Dobbiamo avere questa Roma stagione parlando un linguaggio di chiarezza comprensibile a tutti facendo uscire da un progetto di governo
Ovviamente si sono d'accordo dobbiamo fare di questioni ma penso che il legame vincolante
Dev'essere un programma chiaro etnico abbiamo questa consultazione popolare
Forte affidandosi alle cittadine di questo Paese i punti programmatici con cui riporta
L'Italia gli italiani al Governo del nostro paese
Grazie
Cesare Salvi lo conoscete tattico anche una tua valutazione sulle cose che sto dette finora senza ad esaurire il portavoce della Federazione della Sinistra
Noi siamo
Solo una crisi politica evidenti
Ma
Crisi della democrazia
Crisi sociale le liste
Guaio rilievo chiedo niente d'Italia rappresenta Bossi
Stanno rispondendo con un attacco senza precedenti
Non solo alla
Ormai insieme al lavoro ai dipinti alla Costituzione
Ai principi fondamentali della nostra
Limite pontifici è l'articolo quarantuno della Costituzione va cambiato e lo ripete ogni tanto
E nello stesso antropologica dietro l'altro giorno non possiamo permetterci imposto dalla legge seicentoventisei del ponte
Lo possiamo permettere circolatori misure a protezione dei lavoratori della salute della vita dei lavoratori
In quell'articolo quarantuno
Iniziativa economica Roma può svolgersi in contrasto utilità sociale
Lassù sicurezza dei lavoratori
E l'attacco al complessivo
Quando noi vediamo Marchionne chi dice
Voglio un accordo come quello di Pomigliano nel quale si dia
Alla FIAT il potere di licenziare chi sciopera
E dando immediatamente esecuzione a questo principio a Melfi
Dove egli licenzia
Tre lavoratori che hanno esercitato il diritto di scioperare ISSI rifiutare
Di adempiere
All'ordine del Giudice della reintegrazione attacca un'altra norma costituzionale che l'articolo quaranta che dice il divieto di uno sciopero si esercita nei limiti fissati dalla legge
Nessun accordo contrattuale può limitare i questo che è un diritto previsto dalla Costituzione e gli esempi purtroppo potrebbero continuare
Non abbiamo avuto una manovra economica
Nella quale
Chi guadagna un milione o due milioni a tre milioni di euro in Italia ce ne sono tanti in Italia non ha messo un centesimo mentre un bidello piuttosto che un pensionato ha pagato un prezzo per tutto questo
Vedete chi offensiva che c'è rispetto dei principi fondamentale di giustizia sociale che sono scritti nella nostra stessa Carta costituzionale e un aggressioni pericolosissima
Rispetto alla quale bisogna fare alcuni punti di chiarezza intanto come diceva Claudio non è vero che la CGIL fa una battaglia di arretratezza fra una battaglia di modernità quando difende i diritti
E non è vero che difende interessi corporativi difende l'interesse generale del Paese
Perché qualcuno può pensare che l'Italia possa competere in modo dignitoso sul mercato globale con le condizioni di lavoro
Con i divieti di sciopero con le retribuzioni che ci sono in Serbia oppure in Cina parte che in Cina scioperano anche con successo come si è visto
Ecco allora che noi siamo di fronte a qualcosa di molto pericoloso di volta in cui tante e quindi i quesiti che venivano posti prima in questo dibattito sono molto importanti molto rilevanti
Come risponde la politica questo corrispondere la politica è questo intanto io credo
Con la chiarezza di dire da che parte si sa
Il ventinove settembre
La CGIL farà in Italia quello pensano facendo tutti i sindacati europei accessi mi pare si chiami incorro
Confederazione europea dei sindacati
Ma in Francia hanno scioperato contro le misure del Governo sarà così i sindacati hanno avuto pulitura milioni di persone in piazza
E nessuno li andate a dire siete contro la modernità siete contro la competitività del sistema Paese ed un arretramento anche culturale impressionante
Bisogna sostenere la battaglia della FIOM e quindi la partecipazione alla mania la mobilitazione del sedici ottobre anch'essa molto importante
E bisogna chiedersi abbia ben chiaro
Rispetto alle controverse distinguo sentito qualcosina anche io stasera importantissimo il programma come ci si attrezza e così via ma qui la priorità
E mandare a casa Berlusconi e Bossi per difendere la nostra Costituzione e la nostra democrazia diritti fondamentali
Quindi una grande alleanza democratica per la difesa e per l'attuazione della Costituzione è un grande obiettivo e non è vero che è perdente
Guardate che si è creata nella nostra mente una distorsione che deriva dagli effetti di un certo tipo di legge elettorale quale quella che c'era tanti anni in Italia questa versione come sappiamo la peggiore di tutti ma nel settore maggioritario
Perché anche nel momento più alto del consenso di Berlusconi e di Borsci
Che sono state le ultime elezioni europei più ancora delle politiche hanno avuto insieme sommando P.D.L. lega il quarantadue per cento
Il Chievo dire che c'è il cinquantotto per cento degli italiani che non gli persuade
Questa loro politica questa loro proposta
Oltre al gran numero purtroppo sempre crescente di quelli che non vanno a votare perché non gli piace a nessuno
Ma anche stando soltanto i votanti essi sono in minoranza in Italia e anche questo dal punto di vista anche da questo punto di vista il problema di questa alleanza da costruire insieme fra le forze che vedono questa priorità
Che quella di liberare il Paese dal governo di queste destre le peggiori che ci sia un'Europa com'è evidente
E che purtroppo
Per questo è molto importante la battaglia europea l'iniziativa dell'ascesso in genere il collegamento fra le forze progressiste europea purtroppo
Questa crisi che salta provocata dagli eccessi
Del liberismo del capitalismo finanziario come si sa
Mentre all'inizio quando si trattava di salvare banche e banchieri e speculatori con i soldi pubblici diceva è arrivato il momento di regolare il mercato di porre limiti adesso non se ne parla più
Adesso si torna a parlare di compressione dei diritti di competitività e così via
Si vuole dare l'assalto a quello che è rimasto nel modello sociale ma come lo fa l'Italia non lo fa nessuno
Se si guarda la Germania bisogna vedere che politiche stanno facendo in Germania
E allora bisogna smontare anche questi argomenti
Di questa pretesa
Modernità di quel che propone al FIAT e arretratezza di quello che difende di quelli che difendono i anzi vogliono rilanciare i diritti
In queste affiliate
I padroni ci mettono un po'di soldi o no
Vi do alcune cifre sapete quanto dividendo ha pagato la FIAT ai suoi azionisti cioè la famiglia Agnelli in gran parte per l'anno scorso oltre duecento milioni di euro
Sapete quanto guadagna Marchionne ogni anno oltre cinque milioni di euro
Sapete quanto sto per quanto sta patteggiando la famiglia Agnelli per ora i soldi evasi al fisco dalla dalla buonanima dell'avvocato portato in Svizzera cento milioni di euro
Se
Queste cifre fossero state pagate al fisco per quello che era giusto che fossero state investite nel prodotto FIAT
Comprendendo l'investimento ma anche di dare retribuzioni dignitose lavoratori quale sarebbe stata la differenza rispetto a quelle che adesso sono le condizioni dell'azienda
Vedete che è tutto un imbroglio è tutto un imbroglio ma purtroppo questo imbroglio passa circolare rischia di persuadere
Perché addietro oligarchie potenti ADR grandi giornali ha dietro i mezzi di comunicazione di massa
E questo meccanismo ma smontato e per smontarlo intanto ci vuole l'unità
Di tutte le forze che vogliono dare un'alternativa non solo a Berlusconi a Borsci e già tanto ma questo tipo di politiche liberiste che hanno portato a questi risultati
Al tempo stesso
Io credo che
Ci sia un problema di rappresentanza politica del mondo del lavoro
Si ricordava all'inizio verbale che lo facesse ancora Claudio un tempo
Il voto era legato no
Alla posizione sociale oltre che alle identità ideologiche
E ma è chiaro che il lavoratore e vuol capire
Se i soggetti politici in campo rappresentano le loro punto di vista
E se sono o meno l'orgoglioso di rappresentare questo punto di vista
Non si può più nemmeno nominare la classe operaia sembra un discorso appartenente al passato ma ci sono non ci sono nove milioni di operare in Italia o sono scomparsi esigua perché è arrivata la modernità è arrivato il due mila e quindi tutto questo non esiste più
E allora credo che questa è
La posizione un po'dalla forza politica di cui sono portavoce che bisogna costruire questa alleanza democratica e dentro questa alleanza democratica bisogna ridare all'Italia una forza politica della sinistra
Che assuma con chiarezza il tema noi siamo dalla parte del mondo dei lavoratori noi siamo dalla parte dei lavoratori noi rappresentiamo vogliamo rappresentare ci candidiamo a rappresentare
Quel punto di vista
Ma una cosa mi pare chiaro ed evidente
è necessario che dalla politica venga
Una risposta di chiarezza e anche una risposta di unità
Quando
E si leggono
O si assistono tutte queste controversie intestine in cui sembra che il nemico l'avversario politico sia quello che è vista più vicino
Perché poi
In quel campo non ne parliamo ma parlo del centrosinistra
Perché il problema cari nello stesso partito
Perché il problema è conquistare più spazio più visibilità come si dice adesso io dico questo è profondamente sbagliato innanzitutto rispetto i temi
Che si sono posti questa sera le differenze ci sono è giusto e legittimo che ci sia ma questo è il momento della ricerca dell'unità perché con l'unità delle forze politiche del centrosinistra che si può dare
A quei milioni di cittadini ai cittadini e di lavoratori che non ne possono più lì Berlusconi a Bossi ma poi ti vengono a domandare ma di là che c'è
Un arcipelago in cui si litiga in continuazione questo ci proponete come come
No li devi dare una speranza una fiducia di che è possibile cambiare che è possibile cambiare davvero e che chi è
Per il cambiamento chi è per l'opposizione a questo Governo per dare all'italiana un'alternativa vede che può essere la priorità in questo momento non quella di guadagnarsi qualche spazietto ripeto più vi aspetto al vicino di casa
Che rispetto a qualchedun altro
La Costituzione credo che sia il punto fondamentale
Ne parlavo all'inizio su questa concludo si dice agli italiani non interessa niente non è vero
Quando la destra
Nella passata legislatura
Perché adesso sembra che è tutta colpa degli altri bisognerebbe ogni tanto ricordare che in questi dieci anni Berlusconi e il suo amico Tremonti hanno guadagnato per hanno governato per otto anni quindi smetta la devono smettere di dare la colpa a chi ha governato prima durante e dopo
Quando modificò profondamente la seconda parte della Costituzione
Ci fu il referendum
Nel due mila e sei
Di cui nessuno parla più
In quello è stato il primo referendum da vent'anni a questa parte
In cui è andato al voto la maggioranza degli italiani e la grande maggioranza degli italiani hanno votato no a quello stravolgimento della Costituzione che era meno grave di quello che si sa
Ipotizzando sul piano della cambiamento costituzionale ma praticando oggi nei fatti con l'attacco al diritto di sciopero con la pretesa della libertà economica assoluto e così via
Quindi io credo che questo riferimento comune di un testo che rivela ancora oggi una straordinaria modernità
A partire dare i suoi principi fondamentali
E l'invito all'unità che esso ci richiama sia un dato molto importante allora cominciamo a mettere insieme tutti quelli che credono che davvero l'Italia e e deve essere una Repubblica democratica fondata sul lavoro
Grazie c'era Cesare Salvi ecco unità e lavoro Fabio Mussi Sinistra ecologia Libertà
La CGIL ci ha offerto
Stasera un'occasione importante
Usiamo la del discutere
Davvero di qualche questione
Anche lì qualche questione spinosa perché ce n'è diverse
La spina più grossa è questa
Oggi nel nostro Paese il lavoro non è politicamente rappresentato
I lavoratori hanno rappresentanza quando l'hanno prevalentemente sotto la veste di cittadini
Consumatori elettori
Ma il lavoro o chiede
Non solo un aspetto fondante della Repubblica ma un aspetto fondante dell'identità della dignità umana
Come giustamente hanno detto i tre di nel film non è politicamente rappresentato e questo è
Il problema nostro
E allora
Io voglio dire questo primo
Non c'è sinistra
Se non si vede la precarietà del lavoro e della vita non come un portato della modernità ma come la pestilenza del mondo contemporaneo
Secondo
Non vincerà mai più il centrosinistra
Se non ritrova la sua rappresentanza del lavoro
Vedete bisogna anche disintossicarsi
Dal cumulo di balle spaziale che spaziali che tengano vendute come
De Rita qui Sitec come cose che vanno da sé come cose naturali
E che ci rendono vendute ogni giorno da da da da da i titoli dei giornali delle aperture telegiornali
E che ormai
Attenzione perché l'ideologia un'arma potentissima e nella lotta sociale e politica l'ideologia e mai come in questo momento è in atto una gigantesca opera di costruzioni ideologica
Alla fine diventa senso comune ci abituiamo ci sembra anche non naturali
Io ho sentito mille volte il seguente titolo siamo nel pieno come sapete di una
Crisi globale nazionale
La colpa di questa crisi è della lotta di classe
Cioè della sanguinosa quotidiana lotta che in questi venti anni di capitalismo predatori io la classe dei richiede proprietaria condotto contra quella dei lavoratori del poderi queste la colpa della crisi attuale
E questa crisi nasce dal fatto che
Un'enorme quantità di ricchezza e di aree concentrate in poche mani
Sfruttando il sballo Rizzardi al tempo stesso mi ricollego a quanto ha detto Bonelli il lavoro umano
E le risorse ambientali il lavoro
E l'ambiente
In Italia la crisi c'è ci viene detto ogni tre giorni che superata poi c'è poi torna poi da
Comunque voi avete sentito mila volte la seguente frase
Ci sarà ripresa
Per tre anni l'Italia forse un po'd'Europa crescerà dell'un per cento l'anno
Ma nei prossimi tre anni l'occupazione calerà
Te lo dicono come ti dicono domani piove
Può succedere naturalmente
Un per cento in tre anni vuol dire cinquantacinque miliardi di euro di nuova ricchezza creata
Finiscono i salari no non è previsto l'aumento dei salari oltre l'inflazione
Li prende lo Stato o perché ci fa le infrastrutture finanzia la scuola università e ricerca non è previsto perché lì i soldi scendono nei prossimi tre anni non salgono sulla base dei geniali progetti
Di Tremonti del quale lo dico con amicizia e medico Latorre conviene non adottare l'agenda
Perché io mi fido più del giudizio sulle cose che ha fatto chiede le chiacchiere che ogni tanto racconta l'intervista
Tutti parlano bene del suo libro perché nessuno ha letto è una cosa da morire dal ridere Livori Tremonti ma
Cioè è di quelle persone che passano per il genitore la tunica vice perché dalle mie parti quando non capisce un certo punto di feriti poi una domanda e se fosse un bischero apportata
è
Diciamo atte
Io
Confesso che qualche dubbio
Se questi tre anni di nuova ricchezza prodotta non vanno all'occupazione non andranno azzardare non andranno ad introdurre la scuola dove vanno
Doveva
Da qualche parte vanno
Ma la cosa viene considerata naturale è l'economia bellezza in questa gigantesca ideologia
Gli interessi del lavoro vengono sempre presentati come contrari non a quelli capirei
Di una certa borghesia di un certo mondo speculativo di una certa impresa questo è naturale no gli interessi del lavoro vengono presentati come contraria all'economia
Voi salario
Voi stabilità del lavoro voi occupazione voi sicurezza sul lavoro ma allora bello Linosa contare l'economia
Mentre l'interessi del capitale della rendita sono l'economia
Abbiamo dovuto persino subire l'oltraggio
Di Marchionne che dopo Pomigliano documenti dopo la disdetta del contratto
Di fronte ad una platea di dei volti a Dio è Amma Mona in bocca come testimoni anzi come testimonial perché noi siamo nella filosofia siamo nella propaganda della pubblicità
Machiavelli pieghe lì per spiegare che se la FIAT è andata male in questi anni ecco apparire operai riottosi l'oltraggio
Io penso che intanto dobbiamo reagire a queste ondate di logica che ti raccontano una realtà che non esiste
In questa costruzione ideologica c'è una grande opera di riciclaggio
Cioè chi rivende allora rimanenze dell'Ottocento come se fossero prodotti test freschissimi del nuovo millennio
E il moderno che si presenta moderna moderno spesso invece Tucci ritrovi diceva questo l'ho già visto nella trecentocinquanta nel mille ottocentottanta nel mille novecentoventi nel mille novecentotrenta ma il moderno
E invece chi difende i diritti la Costituzione il lavoro invece antico e arcaico e non si capisce francamente perché
Quindi la prima cosa da fare amici e compagni cari e reagire a questo offensiva ideologica e tornare alla realtà
E concludo con qualche però riferimento alla realtà chi è nascosta che
Di cui non si parla mai ci provo ogni tanto la CGIL ma didattica sulla voce
Ora io sono d'accordo con quanto è stato qui detto il primo punto del programma di governo nostro deve essere
Contro Berlusconi non ho mai pensato che essere contro Berlusconi portasse male facesse perdere voti ho sempre pensato che lei facesse guadagnare
Ieri penso che come ottant'anni fa non si poteva essere democratici senza essere antifascisti oggi non si può essere democratici senza essere antiberlusconiani ma non non devo spiegare
Ma è solo il primo punto del programma poi viene
Dipende perché poi viene il resto
Allora se uno guarda la realtà ultimi vent'anni fase del capitalismo finanziario scatenato in Italia
I salari passano dal terzo al ventiquattresimo posto in area OCSE
Il monte salari
Perde dieci punti di PIL
Voi direte ma per forza è diminuito il lavoro dipendente e mai niente affatto
Sui ventidue milioni degli attuali occupati stimati
La grande maggioranza percentualmente superiore a vent'anni fa è il lavoro dipendente e gli operai sono più di sette milioni scomparsi gli operai ci sono
Non si sentono più classe
Ma gli operai ci sono
Dov'è finito dieci punti di PIL
Sono finiti ai profitti e alle rendite
Già gli antichi economisti di scuola classica liberale suggerivano di non esagerare
Con il trasferimento di ricchezza e protetta la rendita perché dice sapete poi garantire i capitalisti Riccardo slitte nonché Arno Marx se
Hanno una certa propensione al consumo signorile cioè detto in poche parole sale lasciate troppi in tasca se le sputano
Cosa che
Sistematicamente avvenuta tanto è vero
Che il dieci per cento della popolazione più ricche in Italia
Che trent'anni fa possedeva al trentacinque poi trentotto poi quaranta oggi possiede il quarantasette per cento di tutta la ricchezza mobiliare e immobiliare
Il ma e e l'occupazione quando si danno i tassi di occupazione
Che dice ma hanno stiamo tanto peggio d'Europa
Tutti si dimenticano che passiamo tassi deve disoccupazione da un tasso di occupazione che ardenti punti sotto cioè in Italia c'è milioni di persone che lavorano docente non è anche perché sanno che non lo troverà
E cioè quattro milioni e mezzo di precari dice precariato una bella cosa si è più liberi no si sceglie
Naturalmente con la crisi i primi fucilati della prima linea sono stati
I lavoratori atipici come si dice e c'è un'intera generazione che essa criticata sull'altare
Il male italiano si chiama prima di tutto diseguaglianza diseguaglianza diseguaglianza
E la si vede nel sapere perché
Le politiche sulla scuola sulla formazione l'istruzione provocano disuguaglianza fra chissà e chi non sa e lo si vede sul lavoro
Perché il lavoro è merce sempre più ville
E invece il lavoro deve essere merci emissari valore questo deve essere il primo punto di un programma di Governo vuol dire se pur se avessimo tanto tempo tante cose specifiche tutte ragionevoli
Siccome dice queste cose pars passa per estremista ma trovo estremista che ci sia quattro milioni e mezzo di precari e che ci sia un terzo del delle delle economie in nero estremista
Sì sei sei non sono d'accordo con te glielo disse se ci fosse Treu glielo direi volentieri diciamo
Ma credo che anche tre ottobre distacco si sia
Si sia reso conto allora questa questione del lavoro cioè degni di un di un principio di maggiore uguaglianza che vuol dire accesso al sapere l'accesso al lavoro deve essere il primo punto di un programma e quando si dice competitività
Amici imprenditori perché guardate al mondo
Non solo ai salari cinesi non si arriverà mai mai salari Sinesi Dio volendo stanno aumentando
Perché c'erano gli scioperi e perché si stanno applicando leggi nuove che stabiliscono più alto salario minimo
Se il simbolo della competitività ci vuole qualità
Ci vuole
Difesa dell'ambiente ci vuole tecnologie innovative ci vuole più alta formazione ci vuole ricerca scientifica la competitività si fa così
Quando Draghi dice la Germania ho capito caro Governatore ma guarda che qui si sta facendo esattamente l'opposto
Si pensa che con un po'di miserabili riduzioni di diritti di salario di libertà di democrazia in fabbrica con un po'di violazioni della Costituzione
Alla fine si possa tirar fuori le gambe e competere sui mercati internazionali
Questa una boiata non è vero
Mi a fare esattamente il contrario
Per questo un programma di governo che batta la destra deve essere un programma alternativo cioè bisogna dire fare pensare lettere testamento pensare e dire fare cose
Che sono alternative a quelle che in questi anni ha fatto la destra in Italia e in Europa
L'unica cosa che bisogna fare anche un po'prestino
Perché ho visto che oggi Berlusconi ha detto tre anni tre legislature durerà o come punti persone
Ma difficile che possa durare gli sia sfatta la maggioranza può durare un popò anche da un giorno all'altro cadere tutto l'ambaradan a quel punto noi dobbiamo essere pronti
Essere pronti con un'alleanza con una leadership con una leadership
Scelta democraticamente
E con un programma innovativo
Grazie a Fabio Mussi prima di dare la parola a Nicola Latorre volevo comunicare una riflessione che facevamo anche qui dal palco
Io sono un po'sul pessimo assolutamente un pessimo moderatore
E poi consente alibi di questa portata politici proprio non c'era niente da fare impossibile purtroppo abbiamo fatto un po'tardi allora
L'esigenza era quella di compone concludere il plesso primo e unico genio
Il dibattito con il Polo la torre poi di ascoltare tutti quanti insieme su San Donà Camusso ridono Torre vice capogruppo al Senato del Partito Democratico dicevo Mussi dato che
Le potrei approfittare anche per dire qualcosa
Consentendo agli altri di non replicare diciamo
Ma anch'io vorrei partire da
Dalla dalla chiave
Che proponeva Mussi perché io penso che occasioni preziosissime come queste di cui siamo molto sono molto grato alla alla
Non all'unico sindacato italiano ma al più grande sindacato italiano che la CGIL
E un'occasione preziosa per discutere davvero
Del tema di fondo col quale
E poi
Credo che noi sinistra centrosinistra forse che ci proponiamo come alternativa alla al centrodestra dobbiamo essere in grado di risolvere cioè quello di
Ma
Come riusciamo e torniamo a dare rappresentanza politica al lavoro e io qui vorrei dire che noi non abbiamo molto tempo per dirimere questa questione perché e qui vorrei capovolgere l'approccio che proponeva Fabio
Io penso che non siamo in presenza di questa grande costruzione ideologica noi siamo di fronte ormai alla clamorosa smentita della costruzione ideologica di questi anni
Che ha teso a rimuovere il tema del lavoro
Dal quello quella funzione centrale che ha avuto e ha nella nostra realtà tema questo che anche affascinato una parte della sinistra
Che addirittura ha teorizzato lo spostamento dei conflitti in altri luoghi
Che anche assunto anche addirittura
Il tema della priorità politica della costruzione di movimenti anche
A mio avviso sbagliando clamorosamente
Non cogliendo immesso che continua ad esserci tra questione democratica e questione sociale anzi spesso questa questione è stata questo non state proposte in maniera troppo scissa
Tra loro e allora
Abbiamo una opportunità e l'opportunità vera è che ormai
Il re e nudo
E che cioè questa crisi mette in risalto in maniera ormai chiara evidente loro gli indicatori ce lo dicono
Che o sì riti recupera il tema della centralità del lavoro
Per ripensare anche il modello di sviluppo anche per ripensare e rilanciare e rimettere in moto l'economia del Paese altrimenti non ce la si fa
E il clamoroso fallimento di questi anni e consiste proprio nel fatto di aver rimosso questa questione e allora il tema è che fare e certo innanzitutto che deve fare la politica
Poi vediamo anche cosa deve fare l'opposizione
Ma il che fare è un
è un problema che è una questione che è una domanda che ci interroga tutti
Il tema della ri definizione di un nuovo grande patto sociale in questo Paese torna ad essere la questione centrale
E questo significa che tutti i protagonisti di questa di questo grande nuovo grande patto sociale devono o porsi in un'ottica
Che non è stata quella che gli ha caratterizzato in questi anni e c'è l'ottica dell'interesse generale del Paese
Possono sembrare delle cose ovvie delle cose scontate ma per esempio
A me ha colpito
Io non uso eroi i termini che ha usato Fabio però a me ha colpito per esempio perché io l'ho ascoltato
Quello che ha raccontato Marchionne ancora al meeting di Comunione e Liberazione
E non avevamo bisogno in qualche modo che Lucia venisse a dire anche una cosa del tutto condivisibile e cioè che questi cambiamenti che la globalizzazione pone il tema di come si
Riorganizzare il mondo del lavoro di come si ripensano le relazioni industriali di come la competitività in una nuova dimensione del mercato anche per l'impresa si propone in termini assolutamente diversi dal passato
Ma questi cambiamenti
Non possono essere declinati soltanto da una parte sola
Nel mondo del lavoro questi cambiamenti nel nostro Paese hanno prodotto anche
Molta grandissima incertezza hanno prodotto in una realtà nella quale
Il tema della flessibilità non è stato compensato da un sistema di sicurezza sociale che evitasse che la flessibilità si traducesse come accaduto in drammatica precarietà
Ha prodotto un aumento terribile delle disuguaglianze e apposto nel nostro Paese anche una drammatica questione salariale noi abbiamo ormai la stragrande maggioranza del mondo del lavoro dipendente che vive
Con salari assolutamente inadeguati
E se ci aggiungiamo il numero sterminato dei lavoratori in cassa integrazione che vivono con quattrocentocinquanta euro
Al mese noi siamo in presenza anche di una drammatica questione salariale e allora il tema di un grande patto sociale che evoca inesorabilmente un ruolo una funzione
Certamente nuova e diversa di tutti i protagonisti di questo patto è la grande questione come dire il grande punto programmatico ovvero col quale noi dobbiamo proporci a questo Paese
E qui
C'è un ruolo importante che deve avere sicuramente il mondo del lavoro e qui io voglio credo che mi permetto di dire
Che il tema di ricostruire l'unità del mondo del lavoro è un tema strategico
è un tema strategico perché in questi due anni la più sporca operazione politica che è stata fatta dalla destra è stata quella di dividere il mondo del lavoro e se è una critica io mi sento di rivolgere ad una parte del mondo sindacale è proprio quella che si è prestato il fianco a questa operazione politica
Ecco e su questo noi dobbiamo riaprire subito un confronto sollecitarlo e vorrei dire che
Il Partito Democratico in questo può avere una funzione un ruolo
Al quale probabilmente si è sottratto in queste in questi né nei nei mesi che abbiamo alle spalle non cogliendo quanto questo fosse un elemento
Fondamentale spesso si evocano
Precedenti
Esempi che naturalmente strumentalmente si se si tende ad utilizzare contro
Contro la CGIL ma quando uno dei più grandi dirigenti sindacali dalla storia di questo Paese come Bruno Trentin ha avuto il coraggio persino
Di sfidare la propria organizzazione andando a sottoscrivere
Quell'accordo famoso
Che era il prologo di una
Di uno straordinario patto che doveva aiutare chi aiuta il Paese ad uscire da una fase drammatica
Lo fece innanzitutto per difendere l'unità sindacale lo fece incoraggiato da un interlocutore politico che
Coglieva quanto questo fosse un a un aspetto fondamentale per il sistema Paese per il Paese
Certo aveva appunto Carlo Azeglio Ciampi di fronte non aveva certamente appunto questi
Questi signori che ci governano che ci governano oggi e allora
Noi abbiamo bisogno di recuperare intanto questo come uno delle dei temi strategici
Dopodiché è chiaro che la politica anche le forze per quanto ci riguarda noi le forze di opposizione dobbiamo essere in grado di interpretare l'interesse generale del Paese
E allora rimettere in campo una iniziativa politica seria che riproponga alcune specifiche questioni e essenziale
E qui c'è poco da fare
Il tema di una riorganizzazione del sistema fiscale in questo Paese che sposti progressivamente la pressione fiscale dalla rendita finanziaria alla
Dall'impresa e dà lavoro alla rendita finanziaria una operazione di politiche di sostegno allo sviluppo non può essere occultata il nome di una
Falsa difesa dei conti pubblici perché non c'è ripresa e non c'è sviluppo se un Paese non punta su formazione innovazione e noi siamo in presenza invece di una drastica
Drammatica scure che taglia le risorse in quella direzione non è pensabile e queste sono e questa è una battaglia fondamentale per il futuro per il futuro del Paese
Naturalmente sconfiggendo ogni forma di e temi e di estremismo quando si assume il tema dell'interesse generale e chiaro
Che non si può barattare in alcun modo il tema della dignità del lavoro della difesa dei diritti che attenzione
Sono un valore anche al fine di sostenere la produttività io non credo che a un lavoro meno tutelato aiuti ad una crescita della produttività non lo credo affatto anzi
Credo esattamente il contrario
Ma questo naturalmente impone anche alle forze sociali di avere la forza il coraggio di superare anche alcuni atteggiamenti che hanno più
Come dire il sapore di un pregiudizio politico naturalmente io mi
Mi incazzo se si vuole polemizzare criticare con la fio ma
Come pure io ho fatto dicendo che si vuole riproporre lo schema della lotta di classe
Ebbene
E la denuncia unilaterale del contratto da parte di Federmeccanica che cos'è se non un modello che si ispira ad una logica di riproporre la lotta di classe da un altro punto di vista non è questo il modo via
Creare le condizioni per favorire un confronto costruttivo che aiuti a raggiungere il vero obiettivo prioritario che è quello di costruire
E di ridefinire il patto un grande patto sociale nel nostro nel nostro Paese e per fare questo ovviamente
Noi la politica dobbiamo e innanzitutto le forze di progresso la la la il centro sinistra la sinistra di questo Paese deve
Ritornare a porsi il problema di come il lavoro
Torna ad essere anche il motore che innesca un'azione collettiva dal punto di vista politico
E quindi non misurarsi col tema
Della rappresentanza in una logica come dire di tutela corporativa di interessi
Pur presenti nel mondo del lavoro ma come uno fa diventare il tema del lavoro e che diventa centrale appunto con i motori di un'azione collettiva
Che segna l'intero programma alternativo che noi andiamo a proporre e questa è la grande operazione politica
Che il centrosinistra deve essere in grado di fare
Su questo misurando la costruzione
Delle alleanze una iniziativa che naturalmente io approfitto di questa opportunità
Per dire che anche utilizzando la l'immagine la proposta che ha
Che ha fatto Pier Luigi Bersani
Dico del nuovo Ulivo che non vuole essere diciamolo subito in alcun modo la riproposizione faceva bene a richiamarlo questo Fabio dello schema dell'Unione
Perché quello è uno schema che mai più si potrà riproporre perché noi abbiamo bisogno di mettere in campo non solo un'alleanza funzionale abbattere Berlusconi
Ma anche a governare questo Paese
E la credibilità e anche la forza e anche la capacità
Di costruire consenso attorno a questa prima proposta dipenderà dalla misura di questa
E dalla consistenza di questo binomio e cioè costruzione dell'Alleanza per vincere e per governare il Paese ma naturalmente questa è un'operazione che va sviluppata nell'intero campo delle forze di opposizione
Confrontandoci appunto su questo punto programmatico fondamentale
Sapendo che noi siamo di fronte alla fine di una stagione politica ora i tempi di questa agonia purtroppo non sono non sono prevedibili e talvolta le agonie
Sono lunghe e quando solo lunga rischiano di essere queste sì particolarmente pericolose perché i colpi di coda
Di una situazione di questo tipo possono essere problematici
E però noi dobbiamo avere anche la consapevolezza che questo è il compito al quale
Siamo e chiamati e dunque con questo spirito anche costruttivo noi dobbiamo
Essere in grado di affrontare i giorni che abbiamo di fronte utilizzando ogni opportunità è e ognuno passione
Come quella che qui abbiamo avuto e visto che sono l'ultimo ad avere la parola naturalmente approfitterò anche per dire non solo per ringraziare la CGIL ma anche per cogliere l'occasione
Per dare un grandissimo in bocca al lupo per quest'impresa straordinaria alla quale
Susanna Camusso verrà chiamata fra pochi giorni
Grazie all'amico
Alla Toro io non devo chiedere nulla chiederle nulla Susanna Camusso vicesegretario generale della CGIL
Io vorrei ringraziare
Tutti gli intervenuti perché
Possiamo dire credo che sia il primo dato positivo non hanno fatto come dire un intervento rituale
E ovviamente dopo una lunga stagione complicata che quella che
Segna due anni che abbiamo alle spalle anche per
Ma attenzione la conoscenza l'apprezzamento del iniziative e delle lotte che la CGIL ha continuato a fare
Però noi siamo un'organizzazione che
Non riesce a rinunciare lo diceva
Claudio all'inizio al fatto che
Insieme alla nostra rappresentanza sociale che si è mai a nostra iniziativa noi continuiamo ad avere un'ambizione che cambiare
Positivamente questo Paese e quindi la prospettiva il tema che ci interroga
E noi sentiamo l'esigenza di provare a mettere al centro della discussione politica di quella
Che innanzitutto è più vicina a noi il tema del futuro e della responsabilità di questo Paese
Perché ci pare questo l'orizzonte nel quale bisogna indirizzarsi provando a fare ciò che non è stato fatto in questa lunga stagione del berlusconismo e provando a non illuderci
Che la scomparsa di Berlusconi di per sè cambi la faccia di questo Paese perché non è purtroppo sufficiente
Normalmente un sindacato non si esercita sull'andare a votare non andare a votare su qual è il problema no abbiamo detto in questi giorni una cosa precisa
Questo governo per due anni non ha fatto nulla né per il lavoro né per l'occupazione né per l'uguaglianza né per pensare a qual è il futuro di questo Paese
Voi vogliamo vorremmo ci piacerebbe un Governo assolutamente diverso poi ne traggano come dire gli interlocutori il senso
Di questa affermazione ma ovviamente quando diciamo questa cosa ci poniamo la domanda
Di come l'idea del cambiamento di questo Paese si confronta con ciò che nel Paese è successo
E allora mentre
Tutti noi perché in questo ci sta la matrice del continuare a pensare che c'è una ragione per dire che destra e sinistra non sono intercambiabili e non sono la stessa cosa
Il lavoro diventa il punto di riferimento ma sul lavoro bisogna fare una qualche riflessione che vada
Di un po'più in là della ripetizione
A partire dal provare a dirigista rare che cosa al berlusconismo ha determinato in termini di cambiamento del modo di essere delle persone di questo Paese
E allora dobbiamo misurarci con una questione straordinaria
Che è l'idea che individualismo ed egoismo solo i due tratti fondamentali che oggi disegnano la nostra società e chi a questo tema bisogna provare a dare risposte
E bisogna provare a dargli risposta contemporaneamente nel momento in cui tutti ci dicono che nessuno sente più come unica e univoca l'identità con cui lo si rappresenta ed è in ragione di questa idea
Che si è permesso che passasse un'idea è un'ideologia in questo credo che bisognerebbe riprendere ad usare questo termine che viene spesso ribaltato sulla sinistra praticato invece da chi ci governa
L'idea che siccome l'identità delle persone non era più univoca era inutile parlare di lavoro e avere nel lavoro il riferimento per la costruzione di un'idea di società
L'identità sono multiple ma possiamo provare a ridire in questo Paese in questo mondo che il lavoro resta
Un'identità comunque fondante a cui se ne accompagnano delle altre ma quella è fondante lo è perché dentro il lavoro
E i miei lavoro c'è la costruzione della ricchezza e della qualità di un Paese
E quindi se parliamo dalla politica e dal Governo di un Paese non possiamo che partire dal decidere che vogliamo rappresentare ciò che determina la ricchezza e la qualità di quel Paese
Ma allora quel lavoro dovrà essere declinato anche
Per provare a vedere quanto veleno c'è nell'individualismo e nell'egoismo e come da lì si riparte per costruire invece un'idea collettiva di cambiamento della società
Perché i singoli sommati nella loro individualità e senza la costruzione di un nesso di solidarietà non li costruiscono una dimensione collettiva del sociale e questo è il problema che noi abbiamo
E ce l'abbiamo anche nelle diversità di cui ogni tanto bisognerebbe ragionare
Noi siamo un Paese sull'orlo del razzismo ogni giorno
Gli episodi per le strade
Si moltiplicano il linguaggio della politica si moltiplica in questo modo eppure noi possiamo testimoniare di che nei nostri luoghi di lavoro
Non c'è il razzismo e nei luoghi di lavoro si lavora insieme e si sta creando una dissociazione che quella per cui dentro un lavoro
Lui è un cittadino come me e non c'è una distinzione di razza di provenienza ma se invece il condomino del piano di sopra torna ad esserci la distinzione di razza di esistenza
E allora come si ricostruisce il nesso
Tra l'identità che ci sta sul lavoro e l'identità che ci sta sul territorio come si fa a far tornare a pensare le persone
Che quando sono nel territorio non sono altro da quella dimensione che invece nel luogo di lavoro continuo a sentire un'esigenza collettiva
Ed è in questo la ragione per cui precarietà riduzione dei diritti non sono solo un tema che guarda al sindacato e la sua lotta ma sono il tipo di società che si vuole disegnare
Perché è una riduzione dei diritti è un'altra operazione di individualizzazione e di richiamo al fatto prova cavartela da sola perché collettivamente non c'è una risposta che ti possa invece a dare una dimensione diverso
Ma l'individualismo ha portato con sé insieme ovviamente alla finanza creativa la globalizzazione non governata e così via ma l'individualismo e il motore che mantiene
La diseguaglianza come tratto di cui non si riesce a discutere per cui non ha si riesce a combattere
E allora c'è un bisogno di parole che bisogna ricominciare a sentir dire
E la prima parola che bisognerebbe ricominciare a sentir dire in questo Paese la parola eguaglianza
Perché l'eguaglianza è il motore del cambiamento è l'idea che la tua condizione
Può migliorare collettivamente e non in ragione del fatto che tu singolarmente vedi nell'altro nemico perché se no sconfigge il nemico la tua condizione peggiore
Ma uguaglianza vuol dire avere un'idea
Di come si declinano tante politica
Io ne vorrei citare una perché credo che lì ci stia anche il tratto morale ed etico del nostro Paese
Possiamo dire che il tema del fisco e dell'equità fiscale eh la grande possibilità redistributiva e di Rimola ritmo realizzazione del Paese e che essendo questa priorità
Non ci possono essere ambiguità sul fatto che bisogna cambiare il rapporto tra la cittadinanza il fisco senza sconti per nessuno
E che la prima origine che non ci può essere più un Paese in cui se sei un lavoratore dipendente paghi le tasse se sei un proprietario terriero non le paghi
Perché è così non ce la si fa più
E allora in questo possiamo anche vedere
Che non è vero che stiamo tutti facendo la stessa battaglia
Perché il quoziente familiare non è una ricostruzione di un'identità di cittadinanza che rende il rapporto tra il reddito il pagamento delle tasse un principio di equità uguale per tutti
Perché c'è lì dentro una discriminazione profonda che innanzitutto la discriminazione delle donne che è un altro straordinario tema dell'idea di un Paese che pensa l'eguaglianza e non all'arretramento
Perché lì dentro c'è l'idea che continuano a pagare i soliti noti perché non si paga sui patrimoni non si paga sulle rendite non si paga in ragione della ricchezza perché lì dentro c'è un'idea che io sento tornare sempre di più
Che quell'idea
Che possiamo spostare la tassazione dalle persone alle cose perché l'evasione così grande
Che allora meglio provare a tassare le cose perché sulle persone non ce la facciamo
Ma che cosa c'è dietro l'idea del tassare le cose invece delle persone se non di nuovo una grande diseguaglianza per cui chi ai consumi più poveri alla fine pagherà di più le tasse
E li pagheranno di meno chi invece sta nella fascia alta dei consumi oltre al fatto che l'IVA è la cosa più già più evasa e quindi da questo punto di vista avrebbe anche l'effetto di dire che non si fa la lotta all'evasione fiscale
Ma vorrei
Chi è che si dicesse che il fisco è il tema fondamentale da cui parlare se si ha un'idea di politica di cittadinanza e politica di eguaglianza del Paese
Anche perché cambiare la struttura del fisco e rispondere al tema dell'evasione fiscale
Vuole anche dire sradicare quei sessanta miliardi di corruzione che ci dice la Corte dei conti e che stanno all'origine del fatto che legalità e criminalità organizzata tornano a essere l'emergenza numero uno di questo Paese
E anche qui bisogna usare delle parole che sono come dire
In equivoche
Non solo perché
Noi saremo con le nostre strutture della campagna fare una grande iniziativa il quindici a Pollica perché noi pensiamo che non si può chiudere con un funerale che bisogna avere il coraggio ogni giorno di tornare in quel luogo a dire
Che non c'è
Un Mezzogiorno in mano la criminalità è un'altra parte del Paese che può guardare dare giudizi ma che c'è un Paese che ha bisogno di sconfiggere la criminalità a partire dalla ricostruzione
Etica di un Paese che vuol dire innanzitutto lotta alla corruzione
Perché c'è un nesso profondo tra corruzione evasione crescita della criminalità organizzata
Ho usato e poi li userò una sola ancora parole che non sono quelle della declinazione dei punti di un programma
Ma l'ho fatto volutamente perché io penso che il vero dilemma che c'è di fronte a noi e che cosa raccontiamo I ragazzi alle ragazze di questo Paese
Il dilemma non è
Tornare
Da coloro che hanno votato e di cui noi sappiamo Celori raccontava Claudio
Che non c'è meccanicamente un vota a sinistra perché si è iscritti alla CGIL così come vorrei non c'è meccanicamente un voto
Al Popolo delle Libertà perché si è iscritti alla CISL alla UIL ma perché ci sono tante ragioni che determinano qual è il voto dei lavoratori e non c'è più un'idea
Di comunanza di vicinanza di automaticità della rappresentanza dei propri interessi che vengono riconosciute nel sindacato con quelli che vengono riconosciuti della politica ma soprattutto c'è un vuoto
Che non ci sentiamo dire quotidianamente
Ed è quello che dice ma che in futuro ci immaginiamo che Paese ci immaginiamo
Perché noi lo sappiamo bene
Che dobbiamo giorno per giorno costruire un accordo costruire una soluzione immaginarci che cos'è la produttività in termini di risposta immagine annunci come si impedisce
Che quell'idea di produttività sia la cancellazione di un diritto piuttosto che la cancellazione
Dell'esistenza di una produzione di un'altra che ci sforziamo ogni giorno di spiegare che il termine delocalizzazione se non si usa a proposito di Pomigliano non si usa a sproposito perché quello non è il tema di quella scelta
Continuiamo a ogni giorno a fare questa cosa è questa cosa viene rilanciata come il patto sociale il Patto dei produttori e così via
Ma quel patto lì porta ad oggi o porta tra guardare qual è il futuro del Paese e se porta traguardare qual è il futuro del Paese ragazze la ragazza di questo Paese che sono quelli che oggi
Pagano la crisi tre volte
La pagano come debito sul futuro la paga Udo come debito immediato della loro disoccupazione ma la pagano fondamentalmente come scoraggiamento al cercare di entrare nel mondo del lavoro nacque giornalino che futuro di pensiamo di dare
Pensiamo di dargli un futuro nel quale
Si discute molto del chi e si discute poco del cosa pensiamo di dargliela un futuro nel quale devono riconquistare si ogni giorno al diritto di dire che lavoro e dignità
Oppure proviamo a dirgli che il futuro che vorremmo dargli e quello per cui diversi lavoratori è fatto di orgoglio e di cui si può essere orgoglioso
Noi vorremmo veder tornare la parola orgoglio insieme a quella lavoro
Non vorremmo veder tornare per gli operai per gli impiegati per i tecnici per quelli che non vorremmo più definire precari e vorremmo farlo a partire da un modo
Di parlare dell'occupazione
Veniva detto perché il tema che tutti sappiamo come si calcola disoccupazione lo scoraggiamento
I venti punti che noi avevamo quella straordinaria ingiustizia che non avere dato politiche perché le donne potessero tornare e scegliere di lavorare di non vedersi costrette ogni giorno tornare a casa
E allora io vorrei proporre un metodo e uno sull'attualità
I precari della scuola
Perché forse la cosa che dà una chiave di futuro e di lettura e quella che ogni argomento non sia spezzettato in sé in un vuoto e nella sensazione di non poter fare
Ma invece che si provasse a parlare di queste cose leggendo le come tante cose che stanno insieme investono i destini di tutti e non solo i destini di quel singolo lavoratore
Precari della scuola non sono solo dei lavoratori che non sanno se riusciranno a lavorare o se non avranno lavoro spesso lavoratori che sono da tanti anni precari
Precari della scuola sono esentate la più grande ingiustizia di questo Governo che dentro la più straordinaria crisi della storia licenzia dei lavoratori pubblici
E bisognerebbe dirla così rivendicando quell'orgoglio che non è vero che ogni volta bisogna accettare l'idea che la pubblica amministrazione va tagliata perché così si risparmia perché non è vero e perché dentro c'è una grande ingiustizia sociale
E la seconda cosa i lavoratori precari della scuola sono il segno carri tra l'occupazione femminile nel nostro Paese
Perché per ogni scuola a tempo pieno e meno ci sarà una lavoratrice che non ce la farà a rispettare quell'impegno che lei ha di lavorare a tempo pieno di recarsi ogni giorno al lavoro
Perché non c'è la parità con gli uomini e una distribuzione del carico familiare ma perché non c'è una soluzione alternativa se lo Stato arretra dal punto di vista dei servizi che concede al lavoro
Ma la terza ragione straordinaria per cui la battaglia dei precari della scuola va fatta fino in fondo e che se non si ricomincia a dare alla scuola dimensione formativa classi ragionevoli noi stiamo
Decidendo che il futuro dei nostri ragazzi delle nostre ragazze sarà un futuro di debolezza nel lavoro nella società e nella capacità democratica di scegliere
Perché a partire dalla capacità e dà la possibilità
Di avere gli strumenti per decidere che si fa della democrazia di nuovo lo straordinario
Fenomeno che dice partecipazione dal basso determina Governo e non il sovrano che dall'alto dice al popolo che cosa deve fare
Questa è la straordinaria ragione per cui le battaglie sul lavoro
Non sono solo le battaglie simboliche
Che possono venire utilizzate per indicare un periodo
Ma le battaglie per il lavoro sono quelle che devono essere utilizzate per dire il lavoro è il motore del cambiamento e il lavoro guarda tutti perché intreccia le condizioni di tutti
In questo ci sta quella cosa straordinaria che riconoscere
Che il conflitto non è quella cosa di cui vanno parlando alcuni ministri per i quali io credo giustamente è stato detto chiamate il centodiciotto perché non mi pare cioè che ci siano soluzioni differenti mai il conflitto non è
Ciò che si è visto a Torino l'altro giorno o quelle cose lì e chi dice questa cosa sta cercando di trasmettere un messaggio pericolosissimo
Che è l'idea
Che il conflitto non è più uno straordinario motore di cambiamento sociale ma il conflitto è una cosa pericolosa e da zero a mare
E se si dice che il conflitto è una cosa pericolosa da azzerare si taglia la democrazia la partecipazione e la possibilità del cambiamento
Ovviamente il conflitto per noi non sarà mai
Ne prevaricazione né violenza né incapacità di confrontarsi con l'altro
Noi lo sappiamo bene e abbiamo tante volte visto invece nei toni che si alzavano il tentativo di prevaricare le lotte dei lavoratori e le loro idee e la loro iniziativa ma proprio perché lo sappiamo bene noi saremmo
I più severi e rigidi guardiani del fatto che il conflitto sia pacifico
Sia un conflitto che guarda tutti e sia quella la strada su cui si rivendica il fatto che si può cambiare questo Paese perché c'è un'idea alla quale si traguarda il conflitto non ha mai fino a se stesso
E non è ovviamente l'unico strumento lo sappiamo bene noi che ogni giorno ci interroghiamo su quali forme utilizzare per riuscire
Anch'a cambiare questo Paese a tenere viva una battaglia contro le politiche di questo Governo ma proprio perché quella cosa lì al conflitto bisogna ridare un nome e una dignità che diviene Mammano sottratta e lo dico a partire da una cosa
E da un'idea
Ognuno di noi esercita quotidianamente milioni di conflitti
Gli esercita nel rapporto di lavoro gli esercita nel rapporto di coppia ed esercita nella famiglia che esercita nel condominio come chi esercita nel territorio
Sì a quello si dà il nome vero e gli si riconosce il fatto che il motore del cambiamento delle relazioni
E della possibilità di stare insieme
E di fare cose solidali e collettive forse se facciamo questo invece di dover in qualche modo invidiare quello che viene chiamato un sindacato del territorio
Si potrebbe tornare all'idea che l'identità delle persone contribuisce a fare cambiamento
Perché la rappresentanza sociale fa il suo mestiere e la rappresentanza politica è in grado di dare un nome un cognome all'idea di cambiamento
Molto bene mentre le copie dei rassegna sindacale votarono volano per l'aria le copia del giornale in crisi come tanti altri giornali
L'idea di Claudio Di Berardino chiudiamo questo dibattito molto bello molto interessante
Per la politica del sindacato vi ricordo che dovrebbe essere già cominciato il concerto
Dell'anonima armonici stili qui vedo molte anonime alcolisti che si stanno ragionando attorno al bar buona serata a tutti a presto