Più conoscenza per un Paese che vuole crescere - Nell'ambito della I Festa nazionale di Alleanza per l'Italia (2 /5 settembre)

Giustamente chi ha bisogno di alzare piantare c'è tanta gente in piedi possiamo anche fare un po'un turnover ma per
Lasciare
Allora sua in fondo mi dicono che in fondo è possibile anche raggiungere su alla salita su al prato il teatro comunale dove ci sono i servizi e c'è anche la possibilità
Di ristorarsi
Quindi
Allora più conoscenza per un Paese che vuole crescere ecco arriva Mariastella Gelmini ministro
Della pubblica istruzione colonna Pino Pisicchio Chignolo Whiji paga netto Luca Bianchi dello Svimez è moderata Marco Tarquinio di Avvenire li invitiamo a portarsi al palco per favore
Chiediamo anche ai giornalisti di collaborare Perra il cambio
è consentire rapidamente lo svolgimento
Di questa seconda riflessione se ci aiutate anche a creare l'ombra possibile
Salvaguardiamo
Il ministro in modo particolare
Bene se se riprendiamo posto possiamo dare inizio
Luca
Prego
No no
Alla buona sera a tutti
Mi tocca anteriore l'onere di moderare sono Marco Tarquinio direttore di Avvenire
E vi presento rapidamente le personalità che sono con me su questo palco
Cominciamo dall'epoca nella quale che porta
Pioniere davvero che sia più importante
Nelle
L'affrontare il tema che
Stasera c'è stato proposto
Mariastella Gelmini ministro della pubblica istruzione parlamentare della Repubblica
Avvocato
Specializzata in diritto amministrativo
Dicono stati corretto
La carriera politica cominciata dal basso come suol dirsi nel territorio come consigliere comunale
Cursus honorum
Trasportata a fare anche l'Assessore regionale
Infine
L'approdo dopo passaggi responsabilità politica a livello sempre territoriali importanti come in una regione come la Lombardia
All'impegno come ministro della pubblica istruzione
Popolari per terzo partito
Dopo che Forza Italia è stata
La sua casa negli anni
Precedenti
Pino Pisicchio
Subito accanto al ministero
Parlamentare della Repubblica
Una storia politica intense lunga
Prima ridendo io ricordavo di quando
Ricovero conobbe giovane cronista parlamentare arrivata a Roma cassare inventato un gioco da tavolo che era la corsa alla Segreteria della DC questo vi dice
Che dà anche una qualche qualche successe i garanti un po'di notorietà e di
Di con quibus come si dice
In realtà è un collega giornalista
Forse cederò lui contro il nucleare se se mi stanco anche un'attesa siano bravi
I contenuti questa sera
E esponente nell'Alleanza per l'Italia
Informazione che
Organizza ci ospita stasera in questo dibattito
è un ricercatore universitario quindi
Ha esperienze titolo per parlare degli argomenti che affronteremo stasera mente oltre al dovere del rappresentante del popolo in Parlamento Luigi Pagani
Economista famoso
Con ruoli importanti anche a livello assai delle associazioni riuniscono distrutta sia materia di culto della materia a livello internazionale
Avuto ruoli gestionali importanti anche nella cosa pubblica il professore di lungo periodo nel quale
A seguito anche che sorti dei delle energie tagliare attraverso l'ENEA
Università importante
Come Roma Tor Vergata
E preside della Facoltà di economia conoscitore
Sì
Non più è stata a lungo Presidente conoscitori del mondo arriva direttamente da Istanbul
Qui con noi stasera
Luca Bianchi
Anche lui è un economista
Lavora alla si dimettesse
In realtà molto importante nel nostro Paese la società che si occupa del Mezzogiorno
Di studiare
Le le possibilità di sviluppo
Che questa parte fondamentale dell'Italia
Di questo Paese che vuole crescere questo è il tema che abbiamo stasera
A nostra disposizione e io
Partirei proprio dall'ultimo che ho citato da Luca Bianchi
E dal suo particolare punto d'osservazione come realista
Interne che vuol crescere
Ne stiamo discutendo da settimane sullo scarto che c'è anche fra nord e sud anche dal punto di vista formativo
Con un eccesso di produzione qualche dubbio sulla qualità
Che cosa
Cosa può dirci su questo Craxi il ovviamente partiamo alla parte più difficile Paese perché credo che sia anche un insegnamento cioè credo che bisogna partire veramente alla parte più difficile
Il sud è un'area la do atto al rapporto a fine luglio in cui è emersa un'area in grandissime difficoltà
Cioè se l'Italia ha rallentato negli ultimi anni e possiamo dire che è in declino comunque sta faticosamente riprendendo la strada e la crescita
Nel sud è molto difficile vedere momenti aree di crescita analisi di speranza in qualche maniera
E questo che noi sia particolarmente utile sollevarlo oggi perché
Voi insomma io ho solo convinto che identificare per dare al Mezzogiorno con il problema giovanile se in realtà l'unica chiave nuova forse l'unica chiave
Che può interessare a tutto il resto del Paese per parlare di questione meridionale
Cioè la questione meridionale ormai assolutamente da questione giovanile
Questo perché i difetti diciamo del Sistema nazionale di vento al Mezzogiorno assolutamente
In qualche maniera intollerabili anzi c'è da stupirsi come mai siano tollerati
Perché abbiamo tassi di disoccupazione giovanile ormai insomma o elevatissimi oltre il cinquanta per cento ma soprattutto abbiamo una serie di caratteristiche del modello di sviluppo che è venuto in crisi il più forte proprio questa della
E dei gap del divario tra diciamo competenze acquisite da regioni meridionali e capacità di metterle in pratica
Negli ultimi dieci anni al sud c'è stata una rivoluzione silenziosa ma una vera rivoluzione cioè nel giro di dieci anni sono colmati quasi dieci punti di gap
In termini tassi di scolarità tra sud nord ormai fino alla scuola secondaria superiore abbiamo al sud livelli disco ed ancora più alti che nel nord
Il tasso di iscrizioni gas è cresciuto negli ultimi anni moltissimo solo per arretrare gli ultimissimi anni
Tutto questo investimento formativo delle famiglie in primo luogo vale che lo Stato in realtà non trova nel territorio alcuna possibilità di metterlo a frutto
Tant'è vero che siamo ripartiti con questo fenomeno diciamo che pensavo ormai dimenticato delle grandi migrazioni dal sud verso nord
Che per dimensioni addirittura raggiungono quasi quei negli anni Cinquanta ma soprattutto per caratteristiche qualitative rischiano di aprire un mai un fossato tra le due parti del Paese enorme
Cioè ormai circa il venticinque per cento dei ragazzi meglio e si scrivono essa lo fate SEPA del Centro-Nord
E questo sarebbe una riflessione da fare nonostante i grandi investimenti università che abbiamo fatto negli ultimi anni calcolare che rientra J. no quelli allora insomma sodalizio do solo l'uno per cento qui abbiamo un divario enorme
E soprattutto sembrano insomma io su questo scritto un libro che siano ma il cielo è sempre più su
Per dire col punto interrogativo ma il futuro è sempre più su cioè per forze senta al nord
Questo pare un problema che riguarda l'Italia sud riguarda il Paese perché con la crescita della fuga anche dei laureati italiani verso Norcia c'è sempre qualcuno più allora beh che va meglio questo vuol dire comprimere le potenzialità di sviluppo cioè se noi perdiamo la sfida
Della cresce del mette piede che del fatto che i giovani italiani e meglio e in particolare quello che hanno studiato riescono a metterlo a frutto
Dei propri territori a quel se perdiamo questa sfida credo che veramente la la prospettiva del declino sia inevitabile ma zoppo ci sono molte possibilità per evitarlo questo bisogna metterci a lavorare su questo
Siamo partiti siamo partiti forte come si diceva questa prima provocazione e continuiamo con la professor paga netto che come diceva legata all'altra sponda del Mediterraneo questo mentre la sponda orientale
Che il tema del sud significa anche affrontare seriamente il problema della proiezione dell'Italia nella sua proiezione euro-mediterranea
Uno studio che si impoverisce energie intellettuali era in grado di incardinare ruolo di cerniera fondamentale che è stato nei secoli nel nostro Paese rapporto quegli atti da noi
Ci fronteggiano dirà dal mare
è un sud che rende più povero tutto il Paese paradossalmente anche se porta Energia nell'ordine processi migratori portandovi gli occhi dell'economista dell'uomo di cultura Vernon solo la Turchia
Che sta crescendo a tasse
Sostenuti dissimile basta pensare che
La Turchia
A una crescita oggi che più di quella cinese maggiore dieci virgola cinque per cento rispetto al nove e mezzo della Cina
E all'India che sta su sette e mezzo
Quindi direi che c'è un'area enorme che sta crescendo ma sta crescendo soprattutto con una vocazione che forse ma non teniamo abbastanza presente ma che è molto importante
La vocazione
A fare un che Cina para giunge al centro
Non solo nella capacità di esportazione della competitività ma nella conoscenza il tema di oggi è quello della conoscenza e io credo che
Veramente la conoscenza al di là di quello che si può dire dal punto di vista economico è uno straordinario motore sociale
Io credo che questo è un punto di grandissima importanza perché anche per le cose che non ha detto prima sul Mezzogiorno è chiaro che
La conoscenza consente di
Creare meccanismi di mobilità che oggi in questo Paese sono purtroppo insufficiente io credo che
Ci sia un tema
Che è quello del dinamismo
Della nostra sistema economico sociale che può essere
Certamente messo di un movimento più rapido più importante se noi questo discorso che viene fatta dall'Europa lo prendiamo sul serio
Che il discorso come ministro sarà del due mila venti
è un discorso che gli europei i Paesi europei stanno prendendo in grande considerazione investendo per aumentare il numero dei laureati
Perché è più basso di quello che gli Stati Uniti più basso di quello del Giappone
Stanno investendo per fare più ricerca ma soprattutto al di là di queste che sono cose sentite dette evidente io credo che c'era una questione di fondo
E che hanno messo in moto tutti una
Così un grande impegno non tanto sull'offerta di ricerca ma sulla domanda gli dice intenzione quindi c'è un punto importante
Perché
L'Europa ma non sono sta puntando sul fatto che
Non basta
Che si faccia più conoscenza bisogna fare in modo che questa conoscenza circoli nel sistema per far circolare c'è bisogno di qualcuno che la richieda quindi se per esempio domandiamo
Che si può fare materie sanità la sanità è uno straordinario
Traino per l'innovazione perché se
Quando si pensa agli ospedali oltre che a pensare ai costi che importante si pensasse a tutta la tecnologia che ormai indispensabile
Per gli ospedali e per la cura delle
Delle malattie noi avremmo la possibilità che la domanda pubblica diventi un enorme traino per questo che il sistema della sanità
Questo
Significa
Che
Se vero in questo caso è vero anche nel caso la domanda di energia è vero anche in tante altre case ma questo pone un'altra questione come facciamo a mettere in moto un meccanismo virtuoso che non sia solo quello
Diciamo strettamente accademico ma veda
Le cose fatte dalla Università trasferirsi
Mettere in moto processi di integrazione tra il mondo della produzione e il mondo della ricerca dell'università degli istituzioni varie e cupi
La questione importante è che io credo e qui sta un punto su cui forse il Ministro Gelmini
Può darci delle indicazione io credo ci sia una questione molto forte lo dico giusto per
Cominciare con delle piccole provocazioni
Che
E l'idea
Che sempre più si afferma la concezione che ci vuole
Un ma
Management della attività di ricerca o una capacità di realizzare un management sociale non solo guardare
A quella che è l'efficienza astratta delle università in tutto il mondo si sta fermando questa indipendenza e questo anche nella guardate anche dal punto di vista
Più generalmente politico prende conservatori in Inghilterra col famoso
Mi tennis modella soli
Capitalismo solidale intendano che privato pubblico si devono collocare ma non basta che coloro che operano nei servizi e quindi anche nei servizi di ricerca
Devono fare una parte che non è solo quella di produrre la ricerca ma di creare il management di questa ricerca da qui noi non siamo molto attrezzati per farlo perché noi siamo abituati a dire che le istituzioni cerca fanno
Ricerca formazione quando devono fare come università anche formazione ma la terza gamba questa gamba di cui sto parlando è assai meno sentita assai meno presenta dico questo è un punto importante perché se è vero equipollente
Lascio la parola per
Poi
Ritornarci sopra
E se è vero che conoscenza vuol dire innovazione se tutta l'Europa e tutto il mondo stacco puntando su innovazione che il vero metodo per fare una seria concorrenza ma se anche il metodo per fare
Più mobilità sociale per consentire una partecipazione al cambiamento beh questo deve essere visto anche come un tema che consenta al punto di vista politico di affrontare un processo
Di innovazione e cambiamento che altrimenti noi è facile realizza
Procediamo nella nostra disamina abbiamo messo a fuoco altri punti con l'intervento del professor paga netto
All'onorevole Pisicchio
Parla dai parlamentari e o da ricercatore affronterà il tema
A moderatore a crescere
Se mi permetti parallelo più da padrone di casa così vado vado vado un po'a suo fuori dallo schema
Intanto per raccontare le di casa diciamo che un atteggiamento particolare allora no perché è un esponente dell'opposizione che sul tema dell'università
Ecco
A un atteggiamento di convergere raccontare questa come raccontare questa cosa e anche per come dire dalla dimensione
Alata che il dibattito assunto fino a questo momento
Diciamo introdurre qualche elemento un po'più lepido diciamo dentro dentro il dibattito quotidiano politico perché questo mi tocca
Intanto salutando e ringraziando
La ministra l'amica Mariastella Gelmini che io voi raccontare perché qui al ladro Celli c'è stato
Il Ministro Sacconi e garante poi nessun altro perché perché noi abbiamo impostato questa nostra riflessione
Dando esito anche
Ad una
Diciamo al nostro dalla nostra ragione sociale che è quella di un approccio non ideologico ma un approccio sulle cose concrete sul problema
La dimensione del welfare la dimensione dell'istruzione può è anche quella di coltura rappresentano le dimensioni rispetto alle quali intendiamo confrontarci e
La ministra Gelmini è stata
L'unica esponente del Governo Berlusconi ricevere il voto di adesione al Senato
Sulla proposta
Del riforma universitaria da parte del dell'appeal con motivazioni io sono stato peraltro espresse dal nostro Presidente
Che cosa ha significato questo
Significato da un lato
Una sorta di investimento dentro un percorso che
Come dire una
Promessa di risultato perché voglio ricordare Maria Stella che c'era anche una forma
Come dire la condizione sospensiva riferita alla reperimento dei finanziamenti quindi noi siamo lì alla Camera te attendiamo Mariastella
In secondo luogo una diciamo scelta compiuta con piena cognizione riferita ad
A
Nuova tendenza che ha
Immesso i che ha messo in campo che hai immesso in questa riforma che
Per la prima volta credo che abbia goduto anche di considerazione autorevoli da parte di osservatori non certamente
Schierati con la la parte governativa introduce un elemento di novità nel nel sistema reclutamento certo
Maliziosamente il moderatore mi dice rischi parli come ricerca almeno io non parlo già da ricercatore ma io non parlo perché se dovessi
Chiamare in causa quell'altra parte di me che risponde alla dimensione diciamo un militante in ambito universitario avrei qualche elemento
Di difficoltà da dire quindi se una sorta di
Scelta compiuta da dall'ANPI
Di investimento con verifica con verifica che sarà peraltro compiuta di cui a breve alla Camera perché voglio anche capire questa storia delle risorse ma vogliamo capire questa storia delle risorse la seconda ragione per cui noi abbiamo sostenuto
Il Ministro Gelmini e quella
Anche in qualche modo di tutelarle di difenderla dal ministro della
Dell'economia
Darle una mano
Cioè
Siamo onesti siamo onesti quando abbiamo avere il quadro generale risorse ci rendiamo conto che
Siamo al diciottesimo posto in Europa quanto ha speso per l'istruzione o l'abbiam poco da ragionare sulla sulla conoscenza se non ci muoviamo con una attenzione ieri Linda Lanzillotta argomentava anche in un dibattito con Bersani abbastanza
Con giustezza di argomentazioni intorno a questa a questa impostazione
Ferita è che
Questo il il messaggio che vorremmo consegnare alla ministra Rita e che con i tagli lineari non si va da nessuna parte e una logica inique e una logica
Anche piuttosto ipocrita norme l'aritmetica che va introdotta nel percorso nel percorso delle scelte e soprattutto in materia di istruzione in materia
Non sto parlando duecentoventinove mila precari non mi sono legato
Alla al Torrione non non non c'è nulla di tutto questo tuttavia
Se valutiamo
E concludo preture
Rendere possibile la dialettica ma se valutiamo che la risorse istruzione e la Russo la risorsa formazione rappresenti no la vera unica autentica
Motivazione ragione risorse attraverso la quale
Tiri fuori questo Paese dalla decadenza in cui eh
Con un investimento nelle giovani generazioni sentivo parlare di Mezzogiorno ma il sessantacinque per cento dei per esempio dei precari nella scuola somme ridicola
Che gli diciamo questi questi ragazzi diciamo a queste persone
Dietro ad ognuna di queste situazioni c'è una dimensione umana
Ecco vorremmo sentire dalla ministra
Questa parola che ci piace molto non ci sono taglio di indifferenziati non ci sono tagli
Lineari ma insieme compiamo la scelta di investire nella direzione che possa rimettere in moto questo Paese
La parola
La parola arriva al ministro ci arriva con un percorso che ci ha posto una serie di problemi ho visto che ha preso buona nota e quindi non non sto a fare il riassunto certamente c'è un punto che è emerso con forza anche quello
Ovviamente deluso risorse comunque io credo che su questo dovremo tornare per forza di cose mi pare ministra Gelmini abbia fatto una scelta precisa quello di costruire
Uno una buona capacità dialogica quegli interlocutori del sistema c'è una categoria si è lamentato molto
Abbiamo dato voce anche sul giornale che quei ricercatori che è stata citata Pisicchio su questo magari una risposta sarà importante sentirla agli atti del rilascio a questo punto che delle risposte dovute grazie
Io vorrei innanzitutto ringraziare Pino Pisicchio Francesco Rutelli per avermi invitato
A questa festa ma soprattutto vorrei ringraziare alleanza per l'Italia per il modo con cui ha deciso di affrontare un tema centrale ma anche estremamente delicato come quello della
Dell'emergenza educativa della sfida educativa
E su questo condivido quanto hanno sottolineato i relatori che mi hanno preceduto
Laddove hanno evidenziato come
Qualsiasi tema che attenga allo sviluppo alla crescita del Mezzogiorno del Paese
Al modo con cui mantenere o se è possibile aumentare la competitività nel nostro Paese ebbene tutte queste sfide
Sono accomunate dalla necessità di una valorizzazione del capitale umano e quindi dalla necessità di raccogliere la sfida del cambiamento per
Per investire su un sistema di formazione che consenta al nostro Paese di superare
Il gap che eredità dal passato ma anche di affermare la sua volontà di correre di guardare al futuro con ottimismo di dare certezze ai giovani
E allora è chiaro che in questi giorni balzano all'occhio alcuni dati
Si evocava prima il divario nord-sud legato ai livelli di istruzione ma anche ad una polemica che ci accompagna da qualche anno per quanto riguarda
I voti della maturità
Il teste dell'INVALSI che ci dicono di criteri diversi nella
Valutazione
Dei ragazzi ma balza all'occhio anche il dato sulla disoccupazione giovanile perché il nostro Paese eh tutto sommato nella media europea e forse anche posizionato meglio di altri per quanto riguarda la disoccupazione
Ma quando andiamo ad analizzare il segmento giovanile la situazione precipita e allora
Io credo che dobbiamo sapere concretamente dimostrare nei fatti che
Il tema del sistema di formazione è un tema centrale
E lo deve essere a questo punto dal punto come dire dando al punto di vista concreto che significa
Avere la capacità di andare in fondo ai problemi che abbiamo davanti e allora io credo che dobbiamo evitare alcuni errori o do alcuni approcci non condivisibili
Ad uno faceva riferimento prima Pisicchio e c'è l'approccio ideologico lo scontro su un tema che sicuramente
Porta ad orizzonti culturali anche molto diversi perché la sfida educativa è una sfida valoriale quindi come tale
Inevitabilmente divide pone anche
A confronto posizioni culturali soluzioni diverse
Ma evitare l'approccio ideologico o meglio il pregiudizio ideologico io credo che sia il primo errore che noi come Paese abbiamo il dovere di evitare
L'altra questione che tocca il tema delle risorse
è l'approccio che io definisco ragionieristico è evidente che senza risorse si può fare poco
Ed è giusto il riferimento che molti fanno alla Germania un Paese dove Angela Merkel ha deciso oppure in un momento di crisi e di investire risorse nell'istruzione nell'università
Però dobbiamo stare attenti a non confrontare un non troppo no a non trattare allo stesso modo situazioni diverse
Perché non solo il nostro Paese è un Paese che ha il terzo debito pubblico del mondo a una imposizione fiscale molto alta ma io contesto lo faccio
Apertamente ma credo assumendomene anche la responsabilità io contesto l'impostazione del sistema della formazione nel nostro Paese
E per questo ritengo che prima di immettere
Nuove risorse e nuova benzina occorre come dire risolvere i problemi del motore
E allora io penso che ci debba essere una prima fase in cui
Alle sì si affronta il tema della programmazione dell'offerta formativa dell'impostazione della formazione nel nostro Paese
E solo dopo aver risolto alcuni problemi che ce lo dobbiamo dire in questi anni hanno assorbito tantissime risorse
Possiamo permetterci di utilizzare altro denaro pubblico per migliorare la qualità del sistema formativo
E come Governo noi abbiamo cominciato con
Una un'opera di razionalizzazione che è stato sicuramente forte anche difficile
Da far comprendere
E che sicuramente non ci ha portato consenso politico
Ma credo che quest'opera di riequilibro di riequilibrio fra
Le risorse investite per il personale della scuola e le risorse da investire
Per la qualità oggi la proporzione di novantasette per cento del bilancio per
Le le spese fisse e solo un misero tre per cento per la qualità ecco questo stato di cose annoia suggerito in primo luogo il tentativo di riequilibrare
E questo però stando attenti all'aspetto motivazionale di chi lavora dentro la scuola e dentro l'università che è un aspetto delicatissimo
Sul quale la politica non può fare speculazioni perché certo io credo che nel tempo siano state sopravvalutate le possibilità della scuola di assorbire posti di lavoro
E si sia fatto un ragionamento ancora una volta meramente quantitativo non però dando il giusto peso specifico al valore e al ruolo del
L'insegnante che si tratti di un maestro di scuola elementare piuttosto che di un ricercatore di un professore universitario poco importa è certo che questa categoria
Professionale non può essere trattata alla stregua di uno dei tanti dipendenti della pubblica amministrazione e lo dico con rispetto per tutti ma
Se riteniamo davvero centrale la sfida educativa il ruolo dell'insegnante
Dalla scuola dell'obbligo fino all'università e anche oltre beh deve essere un ruolo che va rivalutato in termini di prestigio di autorevolezza ma anche diciamocelo chiaramente in termini economici
E allora capite bene che il passare da un'impostazione meramente quantitativa attenta le tecnicalità i passaggi amministrativi alle circolari ministeriali
Ad una impostazione che invece vuole privilegiare la qualità
è fatta di centralità della persona con riferimento all'insegnante ma soprattutto allo studente di un'alleanza educativa e di un'assunzione di responsabilità in capo anche alla famiglia non solo alla scuole alla società
Nel suo complesso il passaggio
Ad una situazione nella quale il la qualifica il diploma non debbono essere semplicemente dei pezzi di carta ma devono avere un valore preciso devono essere spendibili nella società e nel mercato del lavoro
Devono garantire i giovani l'ingresso nel mondo del lavoro e quindi l'indipendenza l'autonomia
Nella costruzione di un percorso professionale voi capite bene che è come dire una rivoluzione un cambio di passo
Rispetto al quale certo gli affetti e forse anche
Come dire dannose io mi auguro di no ma insomma e gli effetti di questa reimpostazione del problema si vedranno a medio termine e certo oggi per il Governo
Il rischio è di come dire pagare o un prezzo dal punto di vista del consenso dell'opinione pubblica ma io sono profondamente convinta che non esista un'altra strada
E che sia un po'troppo facile
E troppo semplicistico pensare che basti mantenere
Il sistema così come è stato impostato senza cambiare le regole senza cambiare i meccanismi di introdurre più denaro più risorse per migliorare
La scuola l'università il sistema formativo nel nostro Paese non è così io sono convinta che dobbiamo agire prima dall'interno risolvere quelle situazioni che oramai
Hanno prodotto un impoverimento della scuola
E hanno ridotto secondo me la fiducia del Paese verso questa istituzione che resta l'istituzione per eccellenza
Io penso che
Al la riforma universitaria lo dico con chiarezza grazie al senso di responsabilità di forze dell'opposizione come
Alleanza per l'Italia ma anche come le mie pia sia stato una bella pagina di storia parlamentare perché in per la prima volta forse da quando è iniziata questa
Legislatura il Senato ha innanzitutto affrontato il tema non con il desiderio di annacquare di indebolire
Un provvedimento anche scomodo
Ma a ha saputo mantenere e rispettare se possibile anche a rafforzare
L'impianto riformista
E lo si è fatto con approvando una riforma
Che è una riforma organica una riforma che è destinata ad incidere in maniera forte nel sistema universitario il fatto che
I voti di coloro che hanno ha approvato questo pro provvedimento siano superiore siano maggiori
Dei dei voti che compongono l'attuale maggioranza ci dà la speranza di poter affrontare temi così delicati e così nevralgici con grande senso di responsabilità
E forse questo ci consente anche di poter dire che
Siccome il problema delle riforme non è solo la loro approvazione ma anche la durata perché la durata di una riforma tedesca andare ben oltre la durata di un Governo se vuole essere efficace ecco questa maggioranza allargata
Che si è composta in Aula su un provvedimento concreto io credo che sia un dato estremamente positivo che rappresenta un metodo
Che mi auguro possa prevalere da qui in avanti anche nell'affrontare altre questioni quando parleremo della carriera degli insegnanti della valorizzazione della professione dell'insegnanti piuttosto che
Quando andremo a confrontare a raffrontare i sistemi di valutazione della didattica dell'apprendimento
E allora in tutto questo io non nego che restano dei problemi aperti sottolineava prima il tema
Delle risorse per quanto riguarda
L'università e su questo
La sottoscritta ma anche il Presidente Berlusconi il Ministro Tremonti insieme abbiamo assunto un impegno preciso che non ho dubbi onore Remo
Con il la struttura del Tesoro abbiamo lavorato anche durante le state certamente buona parte del taglio
Dell'università al fondo di finanziamento statale dell'università verrà sicuramente ripianato e la priorità
Deve essere riconosciuta ai ricercatori lo abbiamo detto al Senato
Sappiamo quanto il blocco degli scatti di anzianità penalizzi tutto il pubblico impiego
Ricordo come nella scuola il blocco dell'Oscar degli scatti di anzianità sia stato superato grazie ai risparmi fatti con la precedente finanziaria
E ricordo che
Nella manovra è prevista la possibilità del recupero degli scatti di anzianità grazie risparmi effettuati
è chiaro che il blocco degli scatti penalizzante il sistema universitario e penalizza in modo particolare ricercatori perché per come è costruita la carriera lo scatto di anzianità
Va e più efficace nella prima parte della carriera che non per un professore che ha venti trent'anni di servizio quindi
Le risorse che
Andiamo a recuperare con la manovra sulla base delle promesse fatte al Senato
Dovranno andare proprio per i ricercatori andranno banditi concorsi per favorire
La progressione di carriera concorsi da professore associato ma insomma io penso che la modalità con cui abbiamo affrontato questo tema al Senato
Penso che sia la modalità giusta
Serve concorrere in maniera
Virtuose responsabile all'individuazione delle soluzioni per migliorare la nostra scuola la nostra università
Non serve di certo lo scontro no non serve di certo il pregiudizio ideologico e quindi e il percorso è ancora lungo settembre ai primi di ottobre sarà la Camera a dover affrontare
Il nodo università ma io penso che una cosa il Paese non si possa permettere quello di perdere tempo o di essere tiepido nella nelle modifiche nei cambiamenti che invece dobbiamo affrontare e le modifiche riguardano
L'aspetto lo ripeto motivazionale di coloro che operano dentro la scuola e l'università
Ma riguarda anche l'aspetto manageriale prima pagamento faceva riferimento agli enti di ricerca che ovviamente ben
Conosce oltre che al sistema universitario l'approccio manageriale come
E lì lo ha definito non è un approccio che
è il
Deve essere visto come il preludio di una privatizzazione della scuola dell'università ma il contrario
è l'unico modo per dare peso specifico per dare valore per migliorare il sistema pubblico distruzione
E allora noi adesso stiamo affrontando anche il riordino degli enti di ricerca e noi per garantire la qualità
Della ricerca dobbiamo rivedere i meccanismi di gestione ma questo non significa privatizzare significa utilizzare al meglio le risorse
Che ci sono e preparare in meccanismi giuste le regole certe la trasparenza necessaria
Per far sì che le risorse che andremo in futuro ad investire mi auguro in maniera
Maggiore sul sistema un'idea l'Italia e della ricerca possono essere soldi ben spesi e questo ripeto nel rispetto di chi fa ricerca ma insomma
La la tenuta in ordine dei conti
La gestione trasparente non sono degli opzionale sono indispensabili per attrarre cervelli anche dall'estero per garantire la mobilità e anche e concludo per
Vedere alla ricerca come alla all'economia non in maniera orientata quasi maniera ma National oriented ma al contrario non essendo autoreferenziali ma guardando l'Europa oggi esiste lo spazio europeo della ricerca e quindi se noi vogliamo avere un posto da protagonisti in Europa nella programmazione dell'efficienza nell'utilizzo della
Delle risorse è un passaggio indispensabile e credo che sia anche l'unico modo per valorizzare le eccellenze le grandi capacità il grande talento dei ricercatori
E delle
Del mondo universitario e accademico italiano questo è il percorso che dobbiamo fare un percorso non facile ma io credo che sia un percorso obbligato
Merito qualità efficienza
Se vogliamo sintetizzare discorso è un segnale chiaro sulle risorse mi pare che sia reale per il momento
Lo dico ridendo bambole non c'è una lira quindi più anche se sappiamo che nelle poste di bilancio c'è un aumento percentuale annunciati rispetto all'esigenza di no però si pone un problema io credo lo dico anche l'affitto insegnanti
Nella mia esperienza e il ruolo sociale
E il peso terreni insegnante la società italiana quando ero ragazzo era una cosa oggi è tutta un'altra
Hai mi rivolgo a persone che sono esperti della formazione e lavorano dentro strutture di formazione come eccellenti ecco apre una risposta anche su questo settore
Ho ascoltato con molta attenzione quello che ci ha detto il Ministro Gelmini ha trovato
Che
Molta sintonia rispetto
Agli obiettivi che sono importanti perché autonomia con circa un quarto d'ora autonomia responsabilità
Qualità riconoscibilità delle attività che vengono fatte le cantabilità insomma del sistema
Sotto dei questione molto importante ma quello che io
Più
Vorrei sottolineare e che non sono così sicuro che quando parliamo degli strumenti
Posti in essere questi strumenti possano essere quelli più
Opportuni e più capaci di portarci nelle direzioni che pure ministro denunziato Spoon ci può essere dubbio che quelli sono gli obiettivi
Ma
Vorrei far notare che in tutto l'Europa
Per non dire anche nel mondo il tentativo è quella di creare un sistema che risponde molto di più alle spinte dal basso che a quell'esigenza di programmazione che il Ministro Gelmini
Proponeva anche perché
Sarà per la mia inveterata allergia alla programmazione
Sarà perché
Ho potuto constatare che quando gli obiettivi sono chiari
E se si risponde all'utenza con trasparenza e con capacità tali servizi e questi sono
Gli stessi utenti che devono
Dichiarare che quegli servizi sono
Servizi graditi muovendosi con i piedi cioè andando a prendere i servizi di coloro che li rendono dovrà questo significa
Che le università e gli enti di ricerca
Tutti quelli che prestano servizi non solo gli enti di ricerca devono
Rendere conto a tutti di quello che vanno facendo in modo che l'utente che debba
Decidere quindi da questo punto di vista
Il ministro secondo me pone la questione in maniera chiara quando dice facciamo prima detenere i risultati e poi di vedere le risorse
Che
Possono essere accoppiate ma io aggiungo vediamo prima di mettere in moto un meccanismo virtuoso in cui ci sia
Qualcuno che riconosce
Attraverso una competizione tra le istituzioni non in base necessariamente a una programmazione
Che viene
Dall'alto quello che deve essere fatto in quello che non deve essere fatto e questo certamente in questo momento probabilmente è una strada da percorrere perché
Ci sono stati tanti problema enti
E anche quelli che hanno cercato di non essere parte di questi problemi naturalmente ne hanno risentito però io credo che sia essenziale muoversi in questa direzione perché se vogliamo fare quello che dice il ministro
Internazionalizzazione mobilità degli studenti
Capacità del sistema Italia adiacente grato in Europa ma questo avviene se non è riusciamo a dare a ciascuno l'autonomia e gli incentivi per farlo
Questa molto importante che siano gli incentivi stiamo incentivi perché avvenga questo non già
Le regole sono sufficienti Cavalli a risposta immediata
Sì io condivido la preoccupazione ed è una critica che viene spesso mossa al disegno di legge sull'Università cioè il fatto che
Questa programmazione dall'alto può sembrare un qualcosa di dirigista qualcosa che come dire di imposto e quindi come tale che
Possa in qualche modo non funziona
Però io penso che in questo momento si è inevitabile una programmazione legata a delle regole che
Fanno parte di una cornice di insieme questo perché nel nostro Paese non esiste ancora un sistema di valutazione cioè
La oggi noi parliamo spesso di autonomia del sistema universitario ma
Non ci accorgiamo che l'autonomia e troppo slegata dalla responsabilità
E di conseguenza abbiamo molti attenenti sesto abbiamo
Un approccio ancora una volta quantitativo con tantissime sedi distaccate insegnamenti
E tant'è che la prima operazione che abbiamo dovuto fare l'abbiamo fatta in accordo con la Conferenza dei rettori con il Consiglio universitario nazionale
è una razionalizzazione di questa offerta formativa e allora dico questo ancora una volta il primo passaggio è chiaro che nel momento in cui ci sarà
E a ottobre debutta l'Amburgo quindi insomma grazie anche a un lavoro fatto dal precedente Governo abbiamo finalmente un'agenzia di valutazione dell'università e della ricerca
Ebbene nel momento in cui si afferma un sistema di valutazione che introduce
Trasparenza che ci consente di misurare i risultati
è chiaro che e
Andremo incontro ad una programmazione che nascerà ASP dal basso che sarà che Consip che terrà conto
Della del grado di soddisfazione dell'utente ma oggi l'autonomia tanto sbandierata non è purtroppo andata di pari passo con la responsabilità quindi se vogliamo
Riequilibrare il sistema abbiamo il dovere di indicare regole certe e soprattutto in una cornice dentro la quale poi ciascun ateneo ripensa alla propria offerta formativa va abbattuto soltanto ministro
La mia esperienza anche come lei sa è abbastanza sì ampia
Sì all'Università che negli enti di ricerca CNR ed è nella mia esperienza è che l'utente è tutt'altro che
Dimentico e disattento si sposta se c'è un'offerta formativa e di ricerca che sia quella giusta
è difficile che avvenga altrettanto se questo avviene con
Della
Scelte che vengono proposte in maniera
Centrale
Quello che succede in tutto il mondo e che
Diciamo studenti professori e quant'altro si sposta a livello e nazionale e internazionale
Basando la loro sullo spostamento e roba scelte su quelle che sono le opportunità offerte se le singole università se le singole intrinseca fossero
Permessi di fronte ha una responsabilità a posteriori cioè a
Un problema che io condivido con lei responsabilità unità autonomia ma di cui rispondo
Perché si vede che alla fine questi hanno una
Capacità di attirare anche dall'estero degli studenti ma questo è un principio che andrebbe premiato
Io
Credo che sia importante completare discorso quello che da Luca Bianchini nazionale su questo perché degli elementi che sono emersi nel dibattito
E ripensando a al da dove siamo partiti con il suo primo intervento c'è un problema strutturale forte la valutazione dell'università e dei Sinti ricerca
Dicesse penalizzante coinvolte tenendo orti sentito del Meridione il nostro Paese
C'è il rischio di una desertificazione senz'altro essere su questo poi si potrà ricostruire ma rischio c'è probabilmente oppongo esisteva
Esiste un rischio forte perché
Tenere insieme i terrazzi e lo sviluppo non è sempre così semplice senza applicare biecamente criteri apparentemente meritocratici
Ma che poi è scontato la realtà quotidiana cioè i dati e l'INVALSI solo peraltro volevo fare i complimenti perché la la qualità delle ricerche che l'imbarazzo facendo negli ultimi anni rappresenta un salto di qualità eccezionale offrono a qualunque studioso da quanto è dato importantissima
E c'è una sistematicità nel ritardo ad esempio le competenze il Giurì milionarie
Che esso non
In minima parte ascrivibile a deficienze il sistema formativo stesso ma è un problema del contesto in cui operano quindi ugualmente e nel momento in cui valutiamo le università
Ad esempio in di euro utilizziamo indicatori quale la capacità di trovare occupazione dopo tre anni cioè indicatori che tengono conto perché inevitabilmente solo condizionati fortemente dal contesto in cui e l'università si colloca è opera questo diventa un problema di e diciamo di aumentare i divari invece che a ridurli questo riguarda anche il sistema scolastico tre pillole possono rapidissimamente
Risorse io credo che se le risorse il problema sia interno welfare
Non è io sono d'accordo che abbiamo dei vincoli
Senz'altro non si sono toccati nella parte più ampia di spesa benché la spesa pensionistica ugual fra italiano
E si è ridotto la spesa per l'istruzione questo riguarda non solo questa al questo Governo pensare quanto è costato l'abolizione dello scalone Maroni quanti investimenti in formazione potevamo fare con quello
Secondo elemento ruolo sociale dell'insegnante qui che credo che fallisca l'attuale riforma prima è riuscito a spiegare agli insegnanti adeguatamente che questo realtà sia querele coerente
è realmente coerente o quanto il Ministro diceva cioè di valorizzazione del ruolo sociale io parlo per il Sud quanto vuol dire l'insegnante in un piccolo paese dell'interno
Ad esempio della Basilicata o del
C'è quanto può mettere a rischio la sopravvivenza di un territorio
La chiusura di una piccola scuola in quell'area terzo elemento progetti speciali
Lavora a fare l'insegnante nei quartieri di Scampia non è come farlo al quartiere Trieste a Roma noi oggetto prima di fare delle riforme bisogna anche
Non servono leggi servono interventi poi mentre ministeriali sarebbero sufficienti abbiamo i fondi governativi
Cioè nel momento in cui noi chiediamo l'insegnante di impegnarsi in prima persona in zone abbandonate dal resto dello Stato dobbiamo don darli gabbie salariali mega bisogna al contrario dobbiamo farli guadagnare il venti per cento in più
Pino Pisicchio padrone di casa
Ripartire le risorse effetto leva di sportelli
Tentavate il Governo alla Camera
Ma dobbiamo tirare qualche somma come ciò che abbiamo abbiamo sei minuti per chiudere quindi Mario ma io sarò telegrafico rimandando diciamo sub Bianchi sul evidente condito dall'operato su un puro meridionale quindi
Non devo illustrare un quadro di riferimento è stato un molto bene spiegato e credo che serva e parlare in termini viste va Paese perché c'è questa con particolare riferimento al ruolo degli insegnanti poi possono svolgere in un territorio di territori di frontiera i territori
Cari di difficoltà ma io
E non accenno ancora università evito il conflitto di interessi quindi sono fuori questa cosa
C'è una un principe dell'UNESCO
Ferma dall'UNESCO sul stabilita
La stabilità professionale la sicurezza dell'impiego sono indispensabili nell'interesse della scuola è un'affermazione di principio però noi qui
Possiamo nelle tautologia perché siamo tutti d'accordo sul fatto
Risorsa conoscenza significa immettere percorsi di qualità valutazione degli insegnanti al al massimo al meglio
Questo non è un apparato assistenziale e
Quindi bisogna comportarsi di conseguenza certo
Ma fuori dalla teu tautologia noi abbiamo di fronte e torno alla scuola
Ancora
Un situazione che vede duecento trenta mila duecentoventinove mila persone ecco una volta tanto
Non guardiamo il numero e il PIL non leggiamo soltanto statisticamente persone famiglie gente a già dieci o dodici quattordici anni lì attività scolastica svolta in tema di continuità
Allora
Una sola domanda
Certo tocca le risorse ma
Ogni altro segmento della
Della nostra dell'attività economica sociale del Paese a degli degli strumenti di garanzia ma una forma di di garanzia una cassa integrazione una una dimensione di tutela di queste posizioni
Non è possibile immaginare che non ci sia noi non possiamo cancellare possiamo cancellare d'emblée per
Dunque la ragione che ha fatto piacere di ascoltare dalla ministra star dentro una logica ragionieristica che tutti rifiutiamo ma non possiamo cancellare
Persone dietro le situazioni dietro i numeri ci sono persone allora
Torniamo alle risorse certo ma torniamo alla domanda centrale quali quali tutti quali offerto al quale risposta a questa
A queste persone
Solo nel sistema più delicato del Paese quello dell'istruzione quello dell'educazione ma sono famiglie sono persone e credo che peraltro la sensibilità
Culturale sociale e la stessa storia
Personale della ministra Gelmini e non non possa non suscitare un'attenzione ad una risposta
Nisticò Callea sì
Parto dalle urine la sì sì dall'ultima questione che mi pare quella più delicata è anche la più importante cioè il tema del precariato dentro la scuola
Io voglio rappresentare innanzitutto un lavoro che noi stiamo facendo e stiamo proprio concludendo in questi giorni nel senso che abbiamo
Chiuso con la Sicilia per esempio un accordo di programma che consentirà due mila e duecento precari di trovare un posto di lavoro
Con la campagna un accordo che aiuterà a mille duecento precari con la Puglia ancora mille duecento precari con la Calabria trecentottanta del Veneto
Centodieci il Lazio in via di chiusura cosa significa questo che non c'è
Disattenzione o una mancanza di sensibilità nei confronti di questo tema che un tema estremamente delicato
Rispetto al quale però credo che proprio per la delicatezza e per il rispetto che dobbiamo queste persone
Si dovrebbe avere il buonsenso di togliere dall'agone politico e non farne oggetto di una strumentalizzazione di una campagna
Per raccogliere consenso perché significa un po'speculare sulla pelle delle persone e questo è il motivo per il quale dico che
è anche giusto interrogarci sulle origini di questo precariato perché se si dice che esistono nella scuola non mi riferisco ovviamente l'intervento di Pisicchio ma insomma si fa intendere che i duecento venti mila precari sono imputabili al Governo Berlusconi si dice una cosa oggettiva mente non vera perché i tagli della precedente finanziaria erano di
Circa venticinque mila posti un numero molto rilevante
Ma siccome i pensionamenti erano ventitré mila
Parliamo di due mila persone che sono comunque tante però credo che sia giusto anche muoverci nei numeri cercando di
Come dire assumerci come Governo la responsabilità
Del piano di razionalizzazione che abbiamo fatto noi ma che non è l'origine di tutti i mali perché insomma io ho letto tante cose su questo tema ne
Sui giornali e insomma il tentativo di a scrivere un problema di precariato
Ventennale trentennale all'operato di due anni di Governo credo che corrisponde ad una falsità
Ciò non toglie che
Noi ci sentiamo responsabili del precariato che abbiamo ereditato e abbiamo il dovere di dare delle risposte però siccome io non sono abituata a dire o a promettere cose che non sono in grado di mantenere
Dico schiettamente che
Essendoci in Italia settecento mila insegnanti nuovi la possibilità economica di dare risposta ad altre duecento mila persone tutto in una volta non ce l'abbiamo
Però questo non significa non interessarsi del problema o non ha approntare tutte
Le soluzioni possibili e io credo che il decreto salva precari unitamente agli accordi regionali che abbiamo fatto nelle regioni più calde laddove più
Grande è il è il problema
Del precariato credo che siano passi nella giusta direzione unitamente anche alla modifica
Delle regole sulla formazione iniziale perché vedete io penso che se oggi noi ereditiamo un precariato così pesante
E perché in passato con troppa disinvoltura si sono immaginati si sono venduti posti di lavoro che in realtà poi si sono dimostrati essere posti di attese in una graduatoria
E allora andare a calcolare ancora una volta oltre il fabbisogno
Di posti la capacità di assorbimento di posti di lavoro da parte della scuola eh un atto di
Verità
Sto dovuto anche se è scomodo sul piano politico
E voglio dire che comunque grazie i pensionamenti grazie agli accordi con le regioni grazie al decreto salva precari
Noi abbiamo cercato di alleggerire notevolmente la situazione certo non abbiamo risolto tutto ma un'attenzione su questo tema vi è stata anche perché gli insegnanti saranno gli unici nella pubblica amministrazione
A non avere il blocco degli scatti di anzianità
Che invece dovranno subire tutti gli altri dipendenti della pubblica
Amministrazioni in più nella manovra anche questo non lo leggo mai da nessuna parte
Sono previste dieci mila nuove immissioni in ruolo
Per quanto riguarda gli insegnanti sei mila e cinquecento nuovi posti di lavoro per il personale tecnico-amministrativo
E lo sblocco di un concorso per tre mila cinquecento prestiti credo che in un momento
Beh questo lo so guardi se lei contesta no se lei contesta le modalità con cui si svolge il concorso
Per la prima volta no è una è una critica anche giusta perché il concorso per titoli
Qualche volta qualche volta è accaduto questo ma
Per la prima volta glielo le rendo
Questa notizia il concorso non ha non sarà sulla base dei titoli ma sarà un concorso basato su regole completamente nuovo proprio per evitare le raccomandazioni e i trucchetti io credo che
Il Bilancio vada fatto globalmente su ciò che contiene la manovra di attenzione alla scuola e su un piano di razionalizzazione
E che noi abbiamo fatto di cui ci assumiamo la responsabilità ma ricordate vi anche del tre per cento perché
Se poi ci lamentiamo perché mancano soldi sull'edilizia scolastica mancano le nuove tecnologie mancano le risorse per gli incentivi beh questo è il frutto di uno squilibrio che o ci assumiamo la responsabilità di
Riva rimodulare di rivedere o altrimenti poi non ci si può lamentare
Se la scuola arranca ed è in difficoltà e tocco l'ultimo tema una battuta velocissima sulla questione degli incentivi perché anch'io condivido e sono consapevole di quanto diceva
Il professor Bianchi che non tutte le scuole sono
Uguali e ci sono contesti in cui
Gli insegnanti fanno molta più fatica oggi però finché manteniamo una progressione di carriera basata solo sull'anzianità non ce ne alcuno spazio per gli incentivi non perché l'ha deciso questo Governo e che da sempre è così da sempre non c'è
La valorizzazione degli insegnanti allora io al tavolo sindacale
Ho proposto l'apertura di un confronto su questo tema su come valorizzare gli insegnanti non sulla base del trascorre del tempo ma sulla base del
Della qualità del lavoro messo in campo e mi auguro che si possa concluderei questa legislatura con un punto fermo possiamo intraprendere la via contrattuale piuttosto che quella legislativa
Ma resta il fatto che questo è il problema né non potremo avere delle buone scuole se non valorizzeremo e non gratifiche Remo i buoni insegnanti
E per far questo occorre o cambiare la legge o trovare un accordo contrattuale quest'anno noi partiamo con delle sperimentazioni con alcune fondazioni
Bancarie che hanno messo a disposizione un po'di risorse e con l'aiuto dell'INVALSI
Andremo a confrontare
Se se ed è più opportuno un metodo che premi i singoli insegnanti o che premi le singole scuole credo che nessuno oggi sappia dire
Se medio qual è la strada Mestre dobbiamo ancora una volta confrontarci e da qui mi riaggancio anche sul tema del mezzogiorno
Perché sicuramente
Se vogliamo far correre il Paese il Mezzogiorno eh una grandissima risorsa e qui
La questione economica è relativa perché il
Dottor pagamento lo sa noi abbiamo a disposizione per esempio per i fondi PON e della ricerca sulle quattro regioni della convergenza che della convergenza Calabria Campania Puglia e Sicilia
Tre miliardi e duecento milioni di euro abbiamo già fatto un bando per cinquecento milioni di euro ma resta una cifra considerevole allora io ho preteso all'interno del Governo che la ricerca fosse
La chiave di volta il punto centrale del piano di rilancio del Mezzogiorno ma questa è l'ultima occasione che abbiamo
E
L'obbligo morale che che che dobbiamo sentirci tutti è quello di non disperdere queste risorse come accaduto troppe volte in passato in mille rivoli in tantissimi progetti che non hanno avuto nulla sul piano del trasferimento tecnologico
Sul piano dell'impatto sull'occupazione sul miglioramento delle condizioni di vita del Mezzogiorno noi dobbiamo avere il coraggio di trovare un'intesa anche
Territoriale quindi con gli enti locali e puntare su pochi grandi progetti che possano davvero rappresentare
Uno un'opportunità di rilancio per tutto il Mezzogiorno e da lì io credo che dobbiamo puntare più sulle infrastrutture immateriali
Sulla valorizzazione del capitale umano che non sulle grandi infrastrutture
E quindi questo è un elemento che io offro alla discussione perché nelle prossime settimane noi dovremmo illustrare e tre predisporre ulteriori bandi sulla ricerca dovremmo andare a presentare il programma nazionali di ricerche quindi il rilancio del Mezzogiorno è sicuramente legato a questi temi ma anche alla capacità
Secondo me di andare qualche volta controcorrente di assumerci
Il l'onere di fare scelte importanti scelte ambiziosi e non di disperdere risorse in piccoli rivoli che poi non lasciano traccia
Alla fine come vedete anche delle risorse sono saltate fuori quelle che a volte l'Italia per troppo tempo abbiamo dimenticato
Vedremo
E credo che su questo sarà la prova della politica della buona politica ricordiamo su una cosa e l'ho fatto ricordare ieri territoriale che ha suscitato qualche polemica qualche travisamento al centro di tutto ci sono i destinatari dell'azione educativa
Che sono i giovani sono i ragazzi sono i bambini condivido
Abbiamo
Condivido Cerritelli attuale con il quale non condivido molte opinioni ma una la condivido quando si dice che a volte bisognerebbe capovolgere capovolgere la scala retributiva
E partire da emessi elementari a crescere nostro paese c'è un deficit educativo dal basso
Fondamentali
La grande agenzia culturale questo Paese che la Chiesa italiana lo dico da direttore del quotidiano dei cattolici
Lancia per il prossimo decennio la questione educativa come sfida fondamentale non è una questione interna anche movimenti e associazioni ecclesiali è una sfida aperta lanciata tutte le agenzie culturale tutte realtà del Paese
Una prospettiva essenziale io credo che sarà il caso forse farsene carico
La nostro dibattito si conclude qui
Io ringrazio il Ministro pubblica istruzione
Onorevole Pisicchio come rappresentante degli organizzatori questo panetto il dottor Bianchi grazie a tutti
Quasi
Grazie al pubblico soprattutto