La crisi economica morde anche il lavoro:che strada prende il riformismo? - I Festa nazionale di Alleanza per l'Italia (2 /5 settembre)

Grazie
Ancora qualche minuto per le fotografie
E poi cominciamo i lavori di questa nostra sessione
Manca Bonanni quindi avete ancora qualche minuto per fare le foto che c'è
Tema
Di grande sollecitazione che può partire anche da alcuni spunti che ci offre la cronaca proprio la più contingente
Io vorrei affidare al nostro panel dei relatori alcuni spunti che trattano due o tre temi generali che poi possono essere declinati a seconda che anche le sensibilità dei nostri interlocutori in vario modo
Direi che l'agenda della politica economica del riformismo impone questi i seguenti temi primo
La questione del rilancio della politica industriale politica di sviluppo del Paese che ha
Chiaramente ha avuto una grossa sollecitazione dall'interventi che il Presidente Repubblica già napoletana fatto negli ultimi due giorni
Secondo il tema di un possibile patto sociale
Un tema di appunto di grande esercizio riformista qualora questo dovesse essere intrapreso
Che è stato proposto durante l'estate nel momento più acuto della vertenza che ha visto contrapposta alla FIAT di Melfi al sindacato su una questione
Del reintegro di alcuni lavoratori ma non solo sul sulla gestione di un accordo con alcune particolari forme di flessibilità per Pomigliano
E non solo
Quindi poi e come terzo tema che circoscrive quindi il
Gli argomenti che sono già travaso tavola rotonda direi la questione al mercato del lavoro dell'occupazione e disoccupazione i dati sono freschi
Tutto sommato l'Italia in termini dati assoluti di disoccupazione non sta andando malissimo perché il dato di luglio è migliore del dato di giugno anche se poi ci sono una serie di
Sottolineature più tecniche se così vogliamo dire che però dimostrano che la situazione italiana ancora molto bloccata
Con un grosso numero di giovani senza lavoro e di persone che rinunciano del tutto
Cercare lavoro e questo è un indicatore su cui dovremo sicuramente riflette
Infine e direi
Il tema dell'intreccio delle politiche industriali e delle politiche di welfare che comportano azioni di tipo fiscale o di tipo previdenziale
Che possono comporre il mosaico di una politica dei redditi una politica di ieri di
Di stato sociale che è propria del nostro paese del nostro anche continente direi che questi sono i recinti entro cui la discussione può prendere forma
E
Per ordinarla direi di sentire prima i rappresentanti come dire delle parti sociali e poi venire alla parte più strettamente politica
Con in chiusura l'intervento del Ministro Sacconi
So che noi diamo un'ora di tempo ora vediamo l'articolazione discussione i temi che ho proposto sono
Amalia vasta quindi richiedano certo numero di venti minuti di intervento pro capite per così dire
L'ambizione sarebbe quella di fare due giri non sono sicuro che ci riusciremo ma comunque proviamoci comincerei a questo punto da Natalino Guerrini
Che è come leader ben degli artigiani Confartigianato a questo punto il rappresentante dell'impresa
E all'Hui ripropongo come prima battuta questa questione la politica industriale dal vostro osservatorio la politica industriale c'è va implementata ha ragione Presidente La Repubblica oppure no
Grazie bene
Ma partiamo da
Da questa sollecitazione
L'autorevolezza del Presidente della Repubblica è tale che
Quando introduce un argomento poi giustamente questo argomento diventa frutto di riflessione generale
Ma una riflessione sulla necessità soprattutto
In questo momento economico così ancora
Difficile per il nostro Paese
A distanza di quasi
Un anno e mezzo due anni dall'inizio della
Della crisi finanziaria è stato sottolineato da molto tempo da credo tutte le rappresentanze
Del mondo dell'imprenditoria ma anche dal sindacato ecco la necessità in un Paese come il nostro che non ha
Delle risorse primarie
E che fa della propria ricchezza questa capacità
Nata degli italiani di saper produrre bene le cose
Avrebbe un estremo bisogno di una politica industriale di una politica industriale però che parte
Da quello che il Paese
Non una politica industriale come abbiamo visto
Svilupparsi negli ultimi decenni che partiva da una considerazione
Che era molto lontana dalla realtà allora la realtà di questo Paese non lo diciamo da
Da molto tempo è costituita prevalentemente e questa crisi lo ha ulteriormente evidenziato da un sistema
Molto fitto a Rete di piccole e medie imprese
E quindi le politiche industriali ne abbiam parlato anche tante volte con il Ministro Sacconi che credo
Che abbia
Per conoscenza diretta per appartenenza territoriale una lunga esperienza
Su questo fronte e con le politiche e di sviluppo industriali devono tener conto della natura del nostro Paese della natura
Della produzione e delle imprese che compongono questo fitto tessuto produttivo
L'Italia dei record che vanno sottolineati nonostante la crisi nonostante le difficoltà del momento ha un rapporto tra numero di cittadini e imprese che è il più elevato del mondo
Ha un'imprenditoria diffusa che nonostante la crisi continua
A scommettere e a mettere
A repentaglio le proprie risorse in un'avventura imprenditoriale
Lo voglio sottolineare nonostante le difficoltà nonostante la crisi ogni giorno ci sono duemila nuovi soggetti che iscrivono un'azienda le Camere di commercio
E di questi due mila soggetti un quarto sono imprese artigiane
Una politica industriale e necessaria ma deve tener conto di queste caratteristiche una politica
Industriale molto necessari ad esempio su un fronte che è quello dell'Energia e noi lo sottolineiamo fare l'imprenditore in Italia difficile particolarmente difficile perché abbiamo una pressione fiscale
Che per chi ha
Le imprese regolarizzate elevatissima ha un costo della burocrazia e gli adempimenti stratificati su tutti i livelli da quello
Europeo comunitario a quello nazionale regionale provinciale
Che rende molto difficile svolgere questo questo tipo di attività ma anche ad esempio un costo dell'energia che mediamente il trenta per cento superiore al resto d'Europa e quindi una politica
Come e
Devo dire
All'inizio il Governo ha ha proposto di
Rivalorizzazione del nucleare che noi abbiamo
Condiviso ma parallelamente anche lo sviluppo delle
Fonti rinnovabili noi crediamo che questo doppio binario sia per un Paese come il nostro la scelta migliore
Che evidentemente non avendo una Ministro di riferimento pure rompendo l'interim il Presidente del Consiglio evidentemente fa fatica fa fatica perché non c'è un
Referente per il sistema
Produttivo e quindi è molto facile immaginare che poi
Questa spinta
Propulsiva nei confronti delle politiche industriali nei confronti dell'Energia nei confronti di un tema molto sentito dagli imprenditori italiani che è quello della semplificazione poi fanno fatica ad andare avanti
E francamente ecco lo spettacolo a cui abbiamo assistito in questo ultimo mese sconcerta non solo gli imprenditori ma tutti i cittadini
Perché si riempiono le pagine di giornali di cose che francamente interessano molto poco
Molto poco interessano e non si parla di cose che invece interessano molto
Perché questa crisi economica nel nostro Paese ancora avrà la coda lunga
Perché i dati sull'occupazione sono positivi e sono
Diciamo più positivi rispetto alla media europea ma i dati dello sviluppo i dati della produttività non sono ahimè positivi
E continuano ad essere negativi dopo decenni perché io ho cinquant'anni non mi rassegno a vivere in un Paese che da vent'anni cresce mediamente la metà del resto d'Europa
E anche nel corso dell'ultimo semestre cresciuto la metà della media europea è cresciuto un quarto della Germania
Ma dato che la Germania è
La locomotiva manifatturiera d'Europa ma l'Italia è il secondo Paese Perex porte è il secondo Paese per
Sviluppo manifatturiero
è presumibile pensare che se parte la locomotiva tedesca anche quella italiana seppure più modestamente si possa attivare e questo non è ancora successo non è successo perché gli impedimenti a fare impresa
E che sottolineiamo da anni
Purtroppo
Non sono ancora rimossi si sono fatte alcune cose molto positive sul fronte ad esempio del lavoro questa crisi così dura atti siamo riusciti
Grazie anche a delle politiche
Intelligenti
E che hanno veramente rispettato la natura dell'imprenditoria italiana sono riusciti attraverso la cassa integrazione in deroga attraverso la valorizzazione della bilateralità a farsi che
Se pur nelle difficoltà non ci siano stati dei fenomeni di disoccupazione tali che hanno creato anche
Problemi sociali grossi come si sono visti in altri Paesi quindi bisogna valorizzare queste cose noi abbiamo uno Statuto del lavoro che è data mille novecentosettanta
L'Italia dal mille novecentosettanta ad oggi
è cambiata e molto
Come mai siamo così conservativi come mai siamo un Paese così conservatore ora dobbiamo essere conservatore quando dobbiamo conservare le bellezze di un luogo come ladro ma l'economia
In questi decenni è cambiata moltissimo noi siamo rimasti ad un
Sistema soprattutto di relazioni sindacali vecchio
E chi ha bisogno di essere mosso perché la vecchia contrapposizione tra padroni datore di lavoro e dipendente oggi soprattutto nel mondo che rappresento io e Raffaele lo sa benissimo non esiste più
Perché il datore di lavoro e i suoi dipendenti sono coinvolti nella stessa avventura di impresa
Allora dobbiamo prendere atto di questa situazione e valorizzare gli strumenti che già esistono noi abbiamo firmato per il comparto che rappresento l'artigianato un nuovo modello contrattuale un anno fa
Lo abbiamo firmato purtroppo solo con la CISL e con la UIL
Che ancora la CGIL e nella fase di riflessione perché
A forza di dire no no no no sempre no poi
Ma dentro quel nuovo modello contrattuale ci sono contenute queste cose
è contenuta la valorizzazione dell'abitare te bilateralità che vuol dire in maniera molto sintetica
Sfruttare le opportunità che in prese e dipendenti insieme
Crea no per avere un welfare più adeguato a sopportare le difficoltà e le crisi
Quindi sussidiarietà abbiamo gli strumenti dobbiamo trovare il modo di poterli valorizzare altrimenti
Io vedo
Un futuro ecco purtroppo non molto positivo e si andiamo però a scorporare i dati della disoccupazione
E guardiamo prevalentemente alcune categorie i giovani e le donne ecco questi dati non sono purtroppo così lusinghieri perché noi abbiamo
I in Italia
All'incirca un giovani su quattro che non riesce a trovare lavoro e poi abbiamo una zona grigia
Molto pericolosa e che si è ampliata notevolmente in questi ultimi anni di giovani che non sono né iscritti alle liste scolastiche ne sono iscritti alle liste di disoccupazione e vi lavorano
E quindi in qualche modo
Occupano quella zona grigia di lavoro nero di legalità litri di illegalità che è molto pericolosa e che si sta allargando abbiamo fatto delle stime con l'Ufficio studi che sono uscite nel mese di agosto
Tra i quindici e ventiquattro anni sono stimati seicentomila giovani che ne lavorano né studiano ne sono disoccupati quindi iscritti alle liste
E se prendiamo una fascia più ampia tra quindici e ventinove anni diventano quasi novecento mila
Ecco io credo che queste siano
Cose che devono fare riflettere e c'è bisogno della partecipazione di tutti ma soprattutto in un momento come questo credo di un maggior senso di responsabilità perché sennò
La distanza il distacco tra chi fa la rappresentanza politica e il cittadino aumenta notevolmente io registro nei miei colleghi una
Totale disaffezione soprattutto in questo in questo periodo e è molto pericolosa
Molto pericolosa perché se andiamo a vedere anche i dati delle ultime regionali io faccio riferimento alla mia regione che ha anche uno dei primati di partecipazione che è la Toscana alle ultime regionali hanno votato il sessanta per cento dei toscani
Il quaranta per cento non sono andati a votare
A me sembra che questi dati facciano riflette
Grazie grazie Guerini ora direi che
Mi spiace sia
Al telefono però
Come dire c'è un naturale passaggio di palla Bonanni evidente ben dopo il discorso che ha fatto la presentate agli artigiani
Abbiamo parlato di relazione ne sarei bilaterali di modello di successo e sta implementando ma abbiamo parlato anche di una grande o significa azione delle relazioni missioni italiane chi fosse
Per quanto si siano sforzata di stare al passo la modernizzazione di tempi e la produzione delle nuove modalità competitive in realtà risultano ancora o una palla al piede la competitività italiana
Ma
Non vorrei che parlassimo male di ciò che abbiamo fatto recentemente
Vogliamo sfruttare al massimo quello che abbiamo fatto che c'è questo molto molto impegno molto coraggio
Un lavorìo fortissimo per creare alleanze la davvero larghe
Impensabili fino a qualche anno fa perché
Guardiamo indietro noi cinque anni
Relazioni industriali
Così forti e così innovative
Rappresentata sistema contrattuale che noi abbiamo saputo fare tra tante polemiche erano impensabili fino a cinquanta cinque mila
Dieci anni fa addirittura fecero saltare il banco per chi volesse ricordare quando già al Governo presieduto dall'onorevole D'Alema si proponeva insieme
A noi di arrivare appunto alla definizione la partita così complesse salto tutto poi anni addietro hanno anni successivi per esempio con Confindustria Di Rienzo Montezemolo Savoldelli a un certo mondo salto ancora tutto
Con una formazione disperante di uno stesso moderazione disse quando sarete pronti tutte e tre vidi presentate cioè mai a quel punto e perché si dava la possibilità solamente a chi voleva esercitare il diritto di non poter fare niente
Perché lo ricordo ricordo perché costato molto lo abbiamo già avuto una prima influenza importantissima
Che spero nessuno sia sfuggito noi abbiamo rinnovato pressoché no pressoché tutti abbiamo rinnovato tutti i contratti di lavoro per circa diciotto milioni di persone senza
Un'ora di sciopero
E con salari perfino rafforzati rispetto al criterio che si usava appena un anno prima
E
Attraverso un clima di cooperazione tra noi e l'impresa che era ora pari
Nella storia recente della nostra Repubblica
Su questo Giorgio sì d'accordo quindi ecco come dice la parola io so bene ma voglio stare meglio perché oggi
Questa questo clima è molto prezioso molto importante per tutti noi
In un mare di guai in cui ci troviamo per esempio come piedistallo per riuscire a fare balzi in avanti perché se oggi
Uno vuol pensare come andare avanti qual è il criterio più importante per andare avanti è il sistema che impresa e lavoratori almeno
Tutte le imprese e almeno quei lavoratori che l'ha voluto fare un balzo in avanti costituito appunto da questa cooperazione che non si vedeva davvero da molto molto tempo è un fatto secondo me
Di grande speranza ma anche
Di grande importanza per tutti coloro che vogliono andare avanti quindi da queste relazioni industriali cosa vogliamo entrarci perché nasce
Il discorso che poi è stato roboante perché è chiaro però l'importanza che ha avuto poi per questo
I per l'importanza data dai media che hanno bisogno sembra di sì simbolismo i
Parlo la vicenda la FIAT Parigi alla FIAT non si sarebbe assolutamente
Definita senza avere dietro
Dietro che poi significa la FIAT ma significa tutto l'indotto di persone che rappresenti tu caro Giorgio richiedente la FIAT in ci sarebbero tutti quegli artigiani dietro e così via non ci sarebbe stato il fenomeno dalla FIAT
Attraverso un accordo che ha permesso
Di rassicurare un'azienda che farà Investimenti per miliardi miliardi e miliardi di questi tempi
Quando dobbiamo fare l'elenco di quanti se ne parla da Alitalia e di quanti non vogliono investire in Italia non ci sarebbe stata una discussione un accordo come quello che abbiamo fatto con la FIAT senza
Questo sfondo
Così dettagliato costruito per relazioni partecipative e cooperative che sono state appunto il punto di partenza tanto avversato non a caso da chi non ha voluto neanche quel sistema contrattuale perché il discorso è sempre lì
C'è l'antagonismo invece della cooperazione invece della responsabilità ancor di più che ognuno di noi deve prendersi quando le cose non vanno proprio bene come siamo noi combinati italiani in un mare di guai che in verità
Esiste questo mare di guai almeno da quindici vent'anni perché i ritardi non solo degli ultimi due-tre anni i ritardi sono degli ultimi quindici vent'anni
Su tutto ciò che non ci fa stare tranquilli circa il come noi saremo presenti dalla divisione internazionale del lavoro
Quando altri corrono vecchi competitori nuovissimi competitori occorrono molto molto più di noi quindi senza quelle relazioni industriali rinnovata Traverso
Il sistema contrattuale non ci sarebbe stato né
Un rinnovo contrattuale di quel tipo ne è una cooperazione così importante tra noi in prese ed è anche questo fatto simbolico
Della FIAT
Che
Spinge una azienda oramai internazionalizzata morta fino a cinque anni fa ritenuta tale fino a cinquant'anni fa cinque anni fa di investire così tanti miliardi stavolta senza un soldo dello Stato
Non ci sarebbe stato quindi
Questo va precisato come migliorare le aveva sì industriali secondo me certamente
Guardando ha come
Questo tema che ha posto Marchionne noi abbiamo risposto positivamente il tema di sfruttare al massimo gli impianti
Che una delle una delle poche strade che abbiamo per riuscire a competere
Nelle aziende
Costruire un clima capace di sfruttare al massimo tutte le potenzialità che ci sono lì
E questo dobbiamo fare
Rafforzandoli le relazioni tra imprese e lavoratori come
Avrà perso appunto
Avere certamente certezze per un mutuo è al parquet accompagni il lavoratore
Nelle diverse traversie che può
Incontrare nel corso della sua vita lavorativa per farlo sentire più sicuro e questo ci può pensare senz'altro il pubblico ma noi pensiamo ci debba pensare anche
La sussidiarietà che può venire da un'opera
Venne piantata realizzata dalla cooperazione tra noi e l'impresa è in via contrattuale che costruisce tutto ciò che può servire per la formazione come larga parte avviene per gli ammortizzatori come avviene oggi
In via pubblica ma dalla forza ad esempio attraverso un gioco che facciamo attraverso la bilateralità e soprattutto anche il collocamento attraverso il collocamento da farsi
In raccordo in accorpamento da farsi insieme noi e l'impresa è in modo tale che mettendo insieme e formazione ammortizzatore collocamento utilizziamo al massimo non solo le possibilità
Che tutte le professionalità di cui disponiamo possono essere impiegate qui e lì senza dispendio di risorsa parta l'impresa
E senza dispendio per gli oratori di tempi morti purtroppo troppo lunghi perché
Quello che fa la mano destra non potrà mai la mano disse sinistra
Sia per questa carenza che c'è nel pubblico e sia per questa non perfeziona ancora su questi temi del del privato questo lo possiamo fare per dare più solidità al lavoro sia per le imprese e sia
Per
Il lavoratore ma abbiamo parlato fino ad ora
Di cosa si può fare noi l'impresa
Per riuscire a migliorare i modi di produrre per fare più qualità e quantità di prodotto per come utilizzare al meglio
La cooperazione tra di noi per far fronte
A quelle situazioni che incontra il lavoratore nel suo viaggio lungo di vita
Penso io per esempio che bisogna dare fondo moltissimo anche
Alla partecipazione più di fatto da Giorgio
Che rappresenta gli artigiani tutte piccole aziende attraverso un sistema contrattuale come quello che abbiamo costruito ma addirittura forzando come stiamo facendo
Anche sistemi di bilateralità che rendono più forte la partecipazione ma anche
Nelle aziende grandi
Dando ancora più significato alla presenza
Delle persone facendolo
Facendo le persone essere più protagoniste
Nelle decisioni che si prendono per l'aziende
Io so che molti imprenditori sì però occupano ho visto il
Buon promossi nel quale abbiamo un ottimo rapporto addosso una serie così che si proprio lui parla
Dico gestione che non molla cogestione ma chi lavora cogestione noi non vogliamo e lo dico pure qui noi non vogliamo stare dei consigli di amministrazione aziende noi non vogliamo cogestione
Non vogliamo
Frammisti voi questo di questo tipo noi vogliamo almeno del grande azienda avere più voce in capitolo quando le cose vanno male
E anche quando le cose vanno bene
Nelle scelte che fa le imprese che fa impresa
E lo si può fare in mille modi rafforzando il sistema di importazione ma a forzando anche la presenza presepe zone banche perché nei Consigli
Nei Consigli di sorveglianza non ci possono essere o lavoratori o tecnici designati dai sindacati
Per rendersi conto cosa succede per dare conto erogatori ma anche per coloro che costruiranno e l'equilibrio virtuoso che attraverso le ma le
Più disparate sensibilità presenti
Nei momenti di decisione si può fare un servizio più generale di cui si vede nei grandi difficoltà che ma anche nel nostro Paese oppure per esempio nel dare più di fusione all'azionariato sociale
Mille forme ancora che non attenta nuova l'autonomia che di avere l'impresa nel gestirsi ma altra cosa è nei fondi in cui viviamo
Appunto recuperare la presenza di
Lavoratori in queste decisioni
Per rendere più forte l'azienda ma anche per rendere più forte lavoratore quel punto è solo funzionariato è una persona che
Utilizza al meglio la sua esperienza la sua vocazione e così via è una persona partecipe secondo me è un modo per distruggere definitivamente è una bella botta l'abbiamo dato in questa crisi
Per distruggere definitivamente l'antagonismo ma l'antagonismo non si può
Non si può partire alternativa metterci nulla
Ci deve essere un qualcosa un qualcosa di concreto un'alternativa davvero forte che a me sembra non possa che essere questa un rafforzamento di un sistema partecipativo il responsabile
Quanto volete ma che ci sia davvero una opportunità per noi ma anche
Per l'impresa e l'ultima cosa che volevo dire
Da chi Orioli
Dopo leva sulle politiche industriali
Che mancano nel nostro Paese io stesso
Mi ho detto Grazia Pradella Repubblica per quello che ha detto
E cioè che il Paese e fermo e ha bisogno di politiche industriali bene che significa però
Aprire delle politiche industriali cosa significa
Per me significa una sola cosa da una parte avere uno schema di lavoro noi l'impresa
Per rendere più forte l'azienda ma lo fattori era o dei servizi attraverso varie operazioni che si possono fare
Per rendono la quantità la qualità maggiori del prodotto
Dall'altra parte dove possiamo fare pure
Cento metri in cinque secondi in questo senso ma se tutto il resto che ci circonda
è un disastro
è un disastro allergie
è un disastro la pubblica amministrazione è un disastro le infrastrutture è un disastro le tasse
Le tasse per gli oratori e per le imprese è un disastro la mafia è un disastro tutte le cose che noi abbiamo come fatti sfavorevoli che spingono investitori italiani estera guardare altrove
E che spingono coloro che ci saranno andarsene pure via
Se tutti questi fattori sono in toccati dai poteri centrali ed ha i poteri locali almeno da vent'anni cosa sono
Le politiche industriali questo arcano che ognuno ogni tanto cerca di inventarsi basta che Novara cosa le politiche industriali che cosa significa operare sulle politiche industriali se non questo
E su questo bisogna occupato di questo bisogno occuparsi la classe dirigente italiana il larga parte non si occupa di queste
Non solo perché nell'ultimo tempo ha dato davvero un esempio pessimo di come si è possa essere classe dirigente ma degli ultimi vent'anni merita i poteri locali e centrali disoccupati di altro
Quindi bisogna recuperare un clima
Io sono stato molto d'accordo nel rilanciare avevamo lanciato già noi tre quattro mesi fa se ti ricordi Giorgio di un patto sociale che partisse da una cooperazione tra le imprese che coinvolgesse
Tutti ipoteche ricentralizzare cali per migliorare il Paese
Il manufatto Riello i servizi per essere più competitivi queste il patto sociale che noi riteniamo si debba fare
Una botta forte sulle tasse
Una botta forte sulle ruberie sulle inefficienze
Su questa situazione che può continuare a continuare all'infinito però ogni qual volta celati dare una risposta perché le cose vanno male ci vuole glielo le politiche industriali ma cosa sono queste politiche industriali se non questo
Quindi io spero
E questa discussione Monti e Monti davvero lo fa l'ammontare proprio stamattina mi sono visto con Luigi Angeletti colui dato davvero molto d'accordo e abbiamo detto
I primi di ottobre noi andiamo in piazza vi sabato perché abbiamo deciso che durante la crisi non è un'ora di sciopero non la faremo si può protestare benissimo Disabato o di sera
Perché le aziende sono esauste e le buste paga sono davvero molto molto basse
Quindi prode saremo Disabato in una grande piazza di Roma e chiederemo
Le politiche industriali chiederemo tasse minori
Perché se i lavoratori pagano meno tasse e si può trovare il sistema come fare
Ci sono più consumi
Se le imprese pagano meno tasse
E mezza Europa paga meno tasse d'impresa di ciò che si paga in Italia si investe la di più in Italia e poi sugli sprechi sull'efficienza del loro perire sono altra vicenda su livelli amministrativi
E livelli strutturali che oramai sono talmente pletorici e così costosi che gli italiani non ce la fanno più
Con le tasse nazionali con le addizionali e perfino con immondezzai che paghiamo invece le tasse ce la fanno pagare come tasse sotto mentite spoglie e così via faremo un'iniziativa molto forte e chiederemo in questo modo
Nuove politiche industriali cioè
Recuperare soldi dall'Ispra e che ci sono dalle inefficienze recuperare i soldi dall'evasione recuperare soldi attraverso il mettere in moto l'economia perché se ci sono più consumi l'economia va avanti
Se le imprese pagano meno tasse l'economia si rimetta in più presso le politiche industriali io spero del Governo sia d'accordo
Ma la iniziativa che faremo sfiderà il Governo ma sfiderà anche tutte le opposizioni sfiderà il Governo centrale ma anche tutti i Governi locali perché bisogna smettere col giochetto dei quattro cantoni
E l'Italia che deve risvegliarsi secondo noi in un momento come questo grazie grazie
Ringrazio ancora la parola al presente Alessandro Azzi Federcasse rappresenta il mondo del
Kate cooperativo quindi di di un modo un po'diverso di fare banca che peraltro è stato anche molto coinvolto in quelle negli abbozzi di politica industriale che sono stati fatti dal Governo presso la Banca del Sud e quant'altro
Tra l'altro Bonanni ha parlato di banche poco fa chiedendo di partire da voi
Con la presenza di rappresentanti dei sindacati nel consiglio di sorveglianza questo mi offre il destro una domanda molto secca se ritiene di
Di poter rispondere questa proposta se favorevole o contrario
Comunque ecco ci racconti come appunto il il terzo attore delle politiche di sviluppo può entrare in gioco nel nell'ottimizzare politica industriale
Volentieri grazie io
Credo che il contributo
Che possa dare al tema
Sia quello di esprimere alcune considerazioni da un osservatorio particolare espressione di un'economia sociale nello specifico della finanza non intesa in senso tradizionale
I a questo
Con questo mi riallaccio alle parole del ministro Sacconi che concluderà
Poi
Questa sessione di lavori
Nella sua intervista di alcuni giorni fa quando parlava di un'esigenza di meno Stato e più società in una
Logica di antropologia positiva
E credo di a vedere la
Presunzione di rappresentare pur con tutti i limiti ovviamente miei ma soprattutto di ciò che rappresento una componente particolare di questa
Società
Che cerca di gestire un settore complesso delicato come quello della finanza secondo canoni criteri non tradizionali
E che proprio nell'epoca della crisi è stato scoperto o riscoperto valorizzato da tanti magari proprio per la coerenza che ha saputo manifestare in questa fase
E allora più che sul tema del lavoro per il quale credo che poco potrei dare in termini di valore rispetto a ciò che è stato detto che verrà detto da chi ben più di me è competente
Alcune considerazioni proprio sulla crisi economica
I sulla esigenza che ognuno
E in particolare quelle componenti del sistema bancario che rappresento possa dare per cercare di uscirne
L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro ce lo ricordiamo ogni tanto anche pensando alla Costituzione
E perché ci sia lavoro bisogna che ci sia la ripresa e quindi una crescita economica
E credo che qualche idea riguardo sulle prospettive della crescita economica
Che in parte poi sarà anche declinata in termini di politiche sociali
Posso venirsi dal documento che
Verrà presentato tra poco più di un mese alle settimane sociali dei cattolici che si terranno a Reggio Calabria
Perché il documento predisposto da un comitato al quale ho dato un minimo di collaborazione cerca di declinare sul cinque verbi gli impegni che sono di fronte al nostro Paese
Impegni sui quali certamente la classe dirigente ma non solo la classe dirigente i rappresentanti delle categorie in sostanza tutti quelli che riescono ad voler dare un contributo in termini di buona volontà dovranno misurarsi
E allora anzitutto si parte con una le esigenza di intraprendere perché è evidente che il Paese ha bisogno di slegare liberare la possibilità di fare impresa
Vuol dire fare in modo che vengano ridotti gli oneri indiretti anzitutto il costo della burocrazia
Alleggerire laddove possibile il peso fiscale le tasse sono troppe per chi le paga incentivare gli investimenti innovazione la ricerca
Vuol dire incoraggiare i processi di interrelazione le reti di impresa reti di impresa che sono in qualche modo Statte
Cui segreto della nostra sopravvivenza e forse del nostro successo in quanto noi rappresentiamo piccole e piccolissime imprese bancarie ma altrettanto potrebbe dire Giorgio Guerrini per ciò che lui rappresenta
Ma questo è un fronte su cui ancora di più occorre investire da ogni parte
Poi si parla di educare
Nel nostro Paese c'è un'emergenza educativa di qualità
Dell'educazione in generale di di fari nella qualità dell'educazione a livello territoriale di coerenza dei percorsi educativi rispetto alle esigenze in particolare del mondo produttivo
Noi negli ultimi anni abbiamo praticamente ucciso gli istituti tecnici forse non ce ne siamo accorti ma di fatto ci mancano
Poi c'è un problema di talenti i talenti che se ne vanno dal nostro Paese perché qui non trovano spazio o se lo trovano questo accade a condizioni davvero penalizzanti se non mortificanti
Recentemente parlavo col Rettore del più grande ateneo di Roma
Che osservava con rammarico serio che gli investimenti che il nostro Stato fa per la formazione delle sue migliori risorse spesso diventano investimenti a favore di altri Stati che poi ne beneficiano
E quindi noi paghiamo nonché non abbiamo mezzi e fuorché e altri negare altri for fruiscono di questi ritorni
Poi includere la coesione sociale è un valore prezioso valore economico così includere economicamente e socialmente garantisce la credit la crescita perché riduce i conflitti e accresce gli apporti alla formazione della ricchezza
I poi slegare la mobilità sociale perché il rischio reale col quale oggi il nostro Paese si misura è che si interessi sistema e si arresti l'ascensore sociale ovviamente a svantaggio soprattutto dei giovani
E completare completare si dice completare la transizione istituzionale quindi adeguamento delle istituzioni politiche
Attenzione cura alla qualità democratica alla effettiva partecipazione dal nostro Paese sono obiettivi che tutti i cittadini hanno dovrebbero avere a cuore
E
In primis le istituzioni politiche altrimenti quel distacco della Società dalla politica cui faceva riferimento Giorgio Guerrini non resterà solo distacco ma diventerà avversione con serio pericolo per tutti
E allora in di fronte a tutto questo è chiaro che
C'è un ruolo per la finanza
La finanza è stata determinante nella crisi questa crisi è partita dalla finanza dalla finanza anglosassone americana sappiamo tutto inutile ripeterlo è diventata poi una crisi di economia reale
E certamente quindi non dico che la ripresa debba partire dalla crisi ma Certaldo alla finanza ma certamente la finanza molto può fare a questo proposito
E allora noi abbiamo cercato di dare un contributo e svilupperemo percorso per questo contributo nelle prossime settimane nei prossimi mesi
E cercheremo di presentare un manifesto agli amici alle associazioni di categoria con Giorgio Guerrini ne ho già parlato nel mese alla fine del mese di
Luglio
Per
Individuare alcuni caratteri della finanza che ci piacerebbe dedica praticata anzitutto da noi che non sempre riusciamo a praticarla
E allora vorrei rapidamente esprimere proprio in una logica di sintesi questi concetti anzitutto la finanza direi responsabile e sostenibile
Non solo nel senso dell'attenzione all'allocazione delle risorse ma orientata al bene comune sensibile ad esigenze di equità ma anche una finanza responsabilmente gestita
Poi una finanza sociale attenta ai bisogni delle collettività delle comunità dei territori
Capace anche di guardare oltre se stessa
Poi una finanza plurale composta di soggetti diversi per dimensione forma giuridica obiettivi di impresa
Il pluralismo che nell'essi cofinanziare gli o economico bancario non è
Un concetto praticato invece deve diventare qualcosa di gestito di praticato qualcosa di valorizzato
E con la finanza inclusiva una finanza che tenda a promuovere che possa abilitare che offrì e che possa offrire strumenti per costruire il futuro e costruire autentica cittadinanza sociale
Poi dico quasi una banalità una finanza comprensibile
Perché la finanza non dette solo ma io toglierei anche il solo abitare i templi ma le piazze deve parlare il linguaggio delle persone essere trasparente essere parte di una relazione
Chi gestisce la finanza deve porre la sua competenza al servizio delle esigenze di chi ha di fronte sinteticamente con chiarezza
Poi
Anche questa quasi banalità la finanza deve essere utile deve servire non può essere autoreferenziale ma al servizio
Non deve essere padrona Manzella perché posta al servizio dell'economia servizio della crescita del Paese
Una finanza incentivante che incoraggia quindi che incoraggia anche l'imprenditore quando ha bisogno come in queste fasi di incoraggiamento ovviamente
Nella capacità di riconoscere il merito di valutarlo di dargli fiducia ridare fiducia anche in America
Una finanza educante che induca che accompagni nella capacità di gestire il danaro quindi il tema di educazione finanziaria
Anche nella gestione delle proprie risorse tante o piccole che siano la gente la gente comune deve essere aiutata proprio per riuscire a sbrigarsi alla nelle complessità
Una finanza efficiente impegnata a migliorare la propria offerta ai propri processi di lavoro
è una finanza partecipata una finanza per molti
La finanza come noi da vorremmo non deve essere un santuario rinchiusa in un santuario
Nel quale solo pochi possono entrare anche se poi sono fortemente interessati alle risorse di tutti perché la raccolta delle banche interessa tutti e andare a farlo comunque
Il problema è che entrare negli ambiti laddove si gestisce
E che cosa c'è di meglio in una logica di democrazia di partecipazione che una finanza gestita dalle comunità
Se non a discapito della competenza e dell'autonomia nella gestione finanziaria ma in una logica complessiva di crescita di crescita della comunità anche attraverso la gestione del proprio ambito finanziario
Concludo rapidamente quindi su questi su questi temi
Credo che in tutto quello che il nostro paese ha bisogno dobbiamo porci
Anche con ottimismo lo scenario che Bonanni declinava poco fa è certamente uno scenario veri ovvero preoccupante ma non per questo dobbiamo rinunciare a
Avere un ottimismo che si fonda sulle possibilità e sulle capacità e sulla determinazione
Io in questi anni ho tratto ottimismo pur avendo le difficoltà della gestione di sistema e di un sistema bancario nell'epoca della crisi
Perché mi sembra che nel giro di due tre anni si siano completamente ribaltati deriva Latifa rivelati fallaci alcuni miti che sembravano fuori discussione quello per cui
Per fare banca occorreva avere dimensioni grandi e sempre più grandi e chi aveva la velleità di fare banca con dimensioni locali territoriali sembrava essere un residuo del passato
Quello per cui
Le logiche dovevano essere improntate quasi a una idolatria del breve termini smog quindi
Attenzione a risultati da verificarsi sempre più nel breve anche perché magari così sempre più frequentemente scattavano per qualcuno premi Stocco Shawn e magari Commissioni per le agenzie di rating che davano i voti
E invece l'orgoglio di essere rappresentanti di realtà finanziarie bancarie locali che molto spesso ma il quaranta per cento dei casi hanno più di cento anni di vita
E da ultimo il mito crollato fragorosamente della capacità del mercato di autoregolarsi
Che addirittura nel suo crollo di questo mito ci ha fatto riscoprire capire le esigenze l'importanza di uno Stato perché se non ci fosse stato lo Stato questo mercato questo mercato finanziario sarebbe crollato superando ci fosse tutto
Grazie
Grazie grazie grazie
Mi dicono di ricordarvi che ci stanno seguendo parecchie persone anche da Giuda la sala dell'agorà entrasse maxi spiegarmi questo naturalmente ci fa molto piacere
Ci ricorda anche che poi ci sono l'appuntato successive quindi che i nostri tempi sono abbastanza contingentati quindi faccio conto sulla capacità di sintesi del padrone di casa per così dire del
Onorevole Calearo
Al quale passo la parola agganciandomi allo spunto di attualità che sarà su presupposto tutti i giornali domani che la battuta che ha fatto il governatorato anche l'Italia Draghi
Dicendo che effettivamente ci sono dei segnali di scongelamento della crisi in tutta Europa l'Europa anzi sta andando meglio del previsto all'EUR
Il grande esempio di grande faro per tutti alla Germania effettivamente anche noi dovremmo fare con come la Germania ecco cosa cosa ci manca per essere come la Germania
Ma
Affermati
No allora innanzitutto volevo ringraziare tutti i nostri ospiti di essere qui oggi
E quello che ho sentito fino adesso è stato veramente molto interessante e anche molto in linea con il nostro pensiero certamente in Italia abbiamo
Tattica di personaggi Draghi uno di questi
E ci parla della Germania ci dice
Cosa sta facendo la Germania voglio ricordare che però la Germania non è proprio la fotocopia dell'Italia
Anche se da imprenditore del nord est la Germania per noi imprenditori è sempre stato il punto di riferimento specialmente
In passato
Certamente
Dovremmo da una parte fare meno confronti del con chi sta peggio di noi
Leggi per esempio la Grecia la Spagna e guardare a chi fa meglio di noi
Come la Germania
Quando ero piccolo io dicevo ma son più bravo di mia madre diceva sempre guarda primo della classe
Come Paese dovremmo fare questo credo anche che
Nella crisi in cui viviamo o un amministratore delegato di una
Grande banca italiana
Vicina di casa del ministro che conosciamo bene tutti e due per telefonato scendendo oggi a Labro mi diceva a volte la politica oggi sembra che viaggi in un aereo
E sotto c'è ci sono le nuvole e non vede cosa succede nel Paese questo è quello che noi dal mondo dell'economia della finanza stiamo riscontrando
L'ultimo mese certamente non abbiamo fatto nessuno una gran bella figura io credo per le liti e per quello alleanza per l'Italia e anche poco per costruire invece che contro occulti realmente continuiamo a vedere
Tutta una serie di scontri e
E di lotte
Io credo che invece noi dobbiamo oggi mettere al centro gli interessi del Paese non andare a sparare contro qualcuno perché sia il Presidente del Consiglio o qualsiasi altro ma dobbiamo cercare di costruire un
Patto serio o per lo sviluppo di questo Paese
E non è che non ha colore politico ma che a volte scientifico che la politica dovrebbe tornare di nuovo ad essere la protagonista che tali de che dai suggerimenti a agli attori poi sia economici che sociali
Certamente c'è stato un grande passo avanti in in questi ultimi anni è quello che diceva Bonanni lo condivido diciamo che purtroppo per fortuna abbiamo avuto un aiuto che è stata la crisi
La crisi ci ha costretto a fare determinate cose ed è stato sicuramente positivo per quanto riguarda l'impresa
Se mi ricordo la mia precedente vita che mi sembra veramente un'altra vita ma era il due mila otto quando firmato ultimo contratto di Federmeccanica sembra un altro mondo
Cioè c'è stato un evoluzione un modo di relazione completamente diverso come pure è stato completamente diverso quello che sta succedendo in aziende come la FIAT
E e noi dobbiamo essendo un paese piccolo privo di materie prime Choir tali al villaggio globale
E guardare a quello che in prese come diceva Bonani prima che fino a cinque anni fa erano praticamente fuori dal mercato oggi cominciano a diventare protagonista
Forse anche come politica dovremmo guardare a questo dovremmo guardare
E qui mi ricollego
A Draghi
A inventare poco e accoppiare modificare molto come hanno fatto su tempi giapponesi
Siamo un Paese di inventori siamo un Paese che quando vengo qui mi rendo conto perché quando un un punto cittadino del mondo viene a visitare il nostro Paese e vede cose del genere si innamora dell'Italia
Ecco la politica dovrebbe fare in modo che
Non solo l'americano in pensione compari la casa in toscano qui ma anche l'impresa americana possa trovare un Paese
Che gli permetta di investire
E perché certamente il Paese più bello il mondo come vita come sistema di vita
In un'intervista di qualche settimana fa ho detto che per fare l'imprenditore oggi e non solo l'imprenditore bisogna essere in Italia degli eroi perché abbiamo una serie di problemi che
Dalla burocrazia
A il sistema di sicurezza non solo dei cittadini ma anche dell'impresa che in altri Paesi è sicuramente migliore di quell'italiano
Dobbiamo assolutamente attrezzarci
E questo non lo possiamo facendo la guerra
Al Governo o all'opposizione questo dobbiamo trovare dei punti di riferimenti per il bene del Paese e metterci tutti insieme a risolvere questi problemi un aiuto l'abbiamo già avuto dalla storia che ha praticamente distrutto l'ideologia
Dobbiamo fare in modo
Che adesso
Cerchiamo di guardare il lato positivo del sistema e ascoltando anche
Il rappresentante delle banche
A me sembra di
Da imprenditore sembra di sentire una parabola più che un
Un rappresentante delle banche che mi parlare quando vado il solito a trattare con un po'un uomo di banca guarda il Bilancio e
Però io mi auguro che
Noi siamo partiti a Parma parlando degli invisibili
E
E molti di noi rappresentiamo questo mondo di invisibili le piccole e medie imprese
Gli artigiani le banche cooperative eccetera che però sono l'osso ovvero l'ossatura vera del nostro Paese quello che fanno la ricchezza
Quello che non hanno certamente i conti li cresta in quello che non hanno la
La barca quello che non ha ma tutta una serie quelli che pagano le tasse
Un altro problema è che quello del sommerso che bisogna assolutamente trovare una soluzione seria perché non è giusto che ci sia così poche persone che pagano le tasse a parte quelli che sono costretti a farlo
E quindi ci vuole un nuovo mondo morale una nuova moralità che fino adesso da chi mi ha preceduto ho sentito discorsi molto chiare molto condivisibile
Ecco
Mi fermo qui perché voglio cercare che i tempi rimangano però
O
Per il momento o io ho sentito speranze noi dobbiamo cercare di fare in modo che
La politica sia anche
Speranze e futuro per i giovani perché il tema
Del lavoro
Chi oggi veramente ci rimette sul lavoro non sono
Le persone che vanno in cassa integrazione certamente sì ma sono i giovani quelli che non hanno un contratto ufficio sono quelli che invece
Dovrà noi dobbiamo assicurare un futuro o futuro di speranza e non un futuro di disperazione grazie
Grazie
La parola al ministro le sollecitazioni sono venute da da tutti interventori
Io mi limito semplicemente a girare la la parola
Chiedendole se effettivamente non ci sia questo spazio per un nuovo patto sociale e intendo patto sociale un po'come fu l'accordo novantatre dove se non ricordo male si parlava del price cap per lei Utilities dove si parlava del nuova privatizzazione del pubblico impiego dove si parlava delle dei nuovi mercati della razionalizzazione della SACE cioè voglio dire una specie grande Weltanschauung di tutto il mondo produttivo
Competitivo del Paese che comprendere ricomprendeva anche lì sia alcune delle politiche industriali ci sono gli se ne fa una cosa simile ma dovrà innanzitutto ricordati che il vero grande patto sociale il patto faticoso che consentire all'Italia allora di attraversare
Un momento di grande difficoltà fu quello del mille novecentonovantadue e non quello del mille novecentonovantatré che fu invece un patto molto facile
Perché compenso o il sindacato per quello che aveva saputo dare nell'anno precedente quando si realizza una manovra di novanta mila miliardi di lire di allora ma è bene ricordare la storia nei suoi esatti contenuti
Perché ripeto impatto del novantatré a mio avviso nacque morto perché anni come paradossalmente consolido il grande patto che era stato realizzato nel mille novecentottantaquattro per contenere la gli effetti perversi della scala mobile
Ma lì colma consolidò ciò che nel decennio precedente fortunatamente si era prodotto
Creando
Allo stesso tempo le premesse peggiori interi il problema nuovo che l'Italia doveva affrontare che era quello della produttività del lavoro e quindi quello del rapporto tra i salari alla produttività
Noi abbiamo purtroppo impiegato
Assegni sedici anni per riuscire a realizzare quel patto che si è realizzato nel proprio nel due mila nove
Con il nuovo modello contrattuale
Cercando di
Realizzare una crescita dei salari nell'unico modo possibile quello cioè del loro collegamento con indicatori di produttività sulla base di una contrattazione che non può non organizzarsi sul baricentro dell'azienda e nei mercati del lavoro frammentati del territorio
Ma
Questo è stato un aspetto importante nella
Quello dell'accordo del due mila e nove realizzato tra parti sociali ma che si è potuto svolgere nel contesto di un Governo favorevole a quell'intesa
A noi cominciamo la disciplina di bilancio se voi sul modello tedesco
Nei primi giorni dell'attività di Governo
Lo facciamo con una manovra triennale promettendo ai mercati finanziari che avremmo rispettato quei saldi di bilancio qualunque cosa fosse accaduta
Ed invero sono accadute cose impreviste imprevedibili come il terremoto e gli oneri che questo ha comportato per
Citarne una
E allo stesso tempo però
Noi presentammo al Paese una visione
Quella visione che è consistita in due progetti tra di loro necessariamente sinergici
Il federalismo fiscale che era stato tanto getta Anto
Tanta parte del contenuto della promessa elettorale della nostra coalizione quindi sussidi il federalismo fiscale come forma di sussidiarietà verticale di spostamento di potere dal centro al territorio
E allo stesso e il nuovo modello sociale sussidiario te scritto nel libro bianco quel nuovo modello sussidiario che caratterizza appunto la scelta delle a favore nei confronti della società la sussidiarietà orizzontale
Guai a noi se ci limitassimo ad una operazione di sussidiarietà verticale se Leviatano lo Stato pesante invasivo si trasferisse fuori dalla porta di casa per certi versi potrebbe essere addirittura peggio
Ma invece l'operazione dello spostamento di potere istituzionale dal centro al territorio deve essere
Il modo attraverso il quale contemporaneamente si realizza una forte sussidiarietà orizzontale in favore di una società che ha dimostrato di sapersi autorganizzati né nei secoli nel nostro Paese
Perché dalle
Dalla fraternità francescana le opere pie alle società di mutuo soccorso alle cooperative alle banche di credito cooperativo noi siamo una società nella quale tradizionalmente le persone le famiglie
Le imprese
Hanno sempre cercato di dotarsi di strumenti propri
Prima ancora di rivolgersi alle pubbliche amministrazioni per soddisfare i bisogni che avverto no
Allora la disciplina di bilancio che è stata la scelta danno i compiuta
Scelta non scontata perché ricordate un dibattito che ci ha accompagnato fino all'altro giorno forse lo vedo già esaurito quello tra disciplina di rilancio e stimoli fiscali alla crescita
Una scelta come ha detto non scontata una scelta compiuta con i tedeschi in modo particolare
Ha consentito di agire in un tempo nel quale lo sviluppo è frenato dalle attese negative dall'interruzione del circolo virtuoso della fiducia di agire attraverso la leva della stabilità
La stabilità aveva noi pensavamo avrebbe avuto un valore
Superiore a quello che poteva essere dato dallo stimolo fiscale cioè dall'uso della leva della spesa pubblica per H per la sostenere la crescita noi abbiamo dato priorità alla stabilità
Dovevamo farlo anche in ragione
Del nostro grande debito pubblico
E voi sapete che un Paese come il nostro sospettato in nome di quel grande debito di poter essere a rischio nel collocamento dei titoli che lo rappresentano attraversato questi due anni invece con una capacità decollo una di arrendersi affidabile sui mercati finanziari testimoniata
Dai rendimenti anche recenti dei titoli pubblici che si sono poste al di sotto del due per cento come se non ricordo non accadeva
Da quindici anni a questa parte
è
Ma non è stata una qualsiasi disciplina di bilancio
Noi abbiamo cercato
Di realizzare la disciplina di bilancio
E cercheremo perché lo dovremo fare ancora di proseguire nel
Disciplina di bilancio seguendo il criterio bella di quella visione frutto dell'incrocio tra sussidiarietà verticale sussidiarietà orizzontale
Non è retorico premettere alla base di una scelta di questo tipo anche un'opzione valoriale come quella che atti prima citava dell'antropologia positiva perché occorre l'antropologia positiva
Per voler per seguire un percorso di meno Stato più società
Potremmo dire che di questi tempi anche
Il meno Stato più società il frutto non sempre della convinzione ma magari anche della convenzione della convenienza
Ne parla Camera un comma big society opposta al Big gravemente
Ne parla Salamon negli Stati Uniti ma ne parlano molti negli Stati Uniti coniuga averne anziché all'idea proprio
Della del concorso del pubblico con il privato e con il privato sociale anche in modo molto specifico nel quadro di un'enorme crescita della filantropia in quel Paese in funzione del bene comune
Ne ne parliamo nulli ma ne parlano l'altro giorno l'economista dichiarato all'idea della big society un un ampio servizio perché il vincolo del debito pubblico la crisi del debito sovrano
Porta con sé anche la fine dello Stato pesante quello che nasceva da un presupposto di Antropologia negativa
Nonno io non mi fido lo Stato pesante nelle sue strutture ma anche nelle sue regole
Nella sua quindi invasività fisica e immateriale quello Stato sovrano quello Stato pesante eh irreversibilmente entrato in crisi
Allora noi dobbiamo continuare a tenere la barra di un percorso di meno Stato più società e di disciplina fiscale di disciplina della gente della politica di bilancio in questo ambito anche come presupposto finanziario e culturale insieme
Della
Grande riforma fiscale di quella grande riforma fiscale che Giulio Tremonti disegno già nel mille novecentonovantaquattro con il suo libro bianco
Perché avverte che
Già allora quanto siano cambiate le condizioni in base alle quali si produce si distribuisce si organizza la ricchezza
Presupposto finanziario o perché la sussidiarietà verticale del federalismo fiscale significa responsabilità
Significa introdurre costi standards
Costringere gli amministratori a far di conto agli amministratori regionali e gli amministratori locali a far di conto superare definitivamente la spesa storica come criterio
Delle entrate che comunque vengono garantite un'amministrazione pubblica
Entrate proprio entrate derivate
A immaginate il servizio socio sanitario assistenziale integrato che ovunque dobbiamo promuovere e al fatto che questo deve organizzarsi secondo costi standard
E sapete che vale una regola in questo ambito quella per cui ove meno si spende più si dà proprio perché si superano le inappropriatezza
Si chiudono gli ospedali generalisti marginali che sono un pericolo immanente per la salute delle persone e si sviluppano i servizi territoriali si realizza la presa in carico dalla persona si costruiscono soluzione appropriate
Per i bisogni dalla persona innanzi saluto innanzitutto prevenendo lì
Questo è il presupposto per una riforma fiscale il presupposto finanziario ma anche il presupposto culturale perché la sussidiarietà orizzontale significa una riforma fiscale che riconosca il favore per il lavoro il favore per
Per i lavori in senso lato quindi anche per ovviamente per il
Per il per l'impresa il favore per la famiglia il favore per le attività non profittevoli
Il favore per la ricerca
Questo percorso noi lo possiamo e lo dobbiamo continuare in un quadro di coesione sociale
Anche qui ritorna la consonanza con la Germania noi abbiamo fatto una scelta anche questa non era scontata ci veniva contestata
Quella di privilegiare l'uso di strumenti di protezione del lavoro ancorati al rapporto di lavoro
Ci veniva chiesta una cosa diversa
Ci veniva chiesta richiesto e chiesto di potenziare solo l'indennità di disoccupazione come disse Angeletti un giorno
Sarebbe stato un incoraggiamento licenziamento a risolvere il rapporto di lavoro in una crisi che è stata crisi mondiale della domanda più che in crisi specifica della nostra offerta
E in questo contesto era molto importante tenere viva l'impresa l'impresa con i suoi fattori produttivi a partire dal lavoro
Quindi tenere vivo il rapporto di lavoro ha consentito non solo di a realizzare coesione sociale ma anche di mantenere viva la base produttiva affinché fosse pronta a ripartire nel momento in cui fosse ripartita la domanda globale in cui fosse ripartito il commercio globale
L'uso di strumenti quindi come il corsa Arbeit in Germania
O nel nostro caso dei contratti di solidarietà o della cassa integrazione usata spesso a rotazione
Usata cioè per mantenere più persone collegate con l'impresa andando oltre i soggetti che ordinariamente ne fruiscono perché sono parte del relativo sistema assicurativo quindi la cosiddetta casse in deroga
A organizzata tuttavia secondo l'accordo con le regioni e con le parti sociali
La coesione sociale qui come in Germania
è stata importante come abbiamo detto quindi in sé perché ha consentito il mantenimento della base produttiva ed occupazionale ma anche anche consentito il clima nel quale
Le parti sociali incoraggiate se me lo consentite
Nel incoraggiate attraverso
Una disciplina fiscale di favore decisa nel primo Consiglio dei ministri quello di Napoli
La disciplina per cui sono detassati ora al dieci per cento il sei e cioè di dieci per cento secco vedremo a fine anno se ci sarà consentito di ridurre questo dieci per cento
Tutti gli accordi di produttività cioè tutto il salario del lavoratore che deriva da un accordo di produttività
I tre mila euro lordi in più che il metalmeccanico dei secondo livello se non ricordo male di Pomigliano riceverà in relazione all'accordo sottoscritto
In quella in quell'azienda per sostenere un grande investimento
Saranno tutti soggetti alla detassazione secca attualmente del dieci per cento
Quella detassazione è stato il modo con il quale noi abbiamo cercato di favorire la chiusura del lungo ciclo negoziale partito un minuto dopo il mille novecentonovantatré con fra le parti sociali per
Garantire maggiore produttività maggiori miglior maggiore salario collegato alla produttività minore costo del lavoro per unità di prodotto
Nella misura in cui la produttività può crescere più in ogni caso più del salario
E la l'intesa è stata quindi
Tra parti ma in un contesto favorevole da parte del Governo attraverso
Quella misura e la disciplina fiscale oltre che
Come dire
Quel contesto favorevole determinato dalle ragioni che sono oggetto ma il motivo della critica ricorrente di Epifani e degli ex DS al sottoscala sottoscritto dal Governo
Quella critica per cui noi avremmo diviso il sindacato in realtà
Noi non abbiamo impedito
Al sindacato e alle parti di fare accordi se lo avessero ritenuto dopo sedici anni
Anche senza una organizzazione del momento questo in cui questa si auto e scruta IVA
Voi sapete che ha di a questa organizzazione io più volte ho ricordato la barzelletta di colui che prende un'autostrada contromano e sente che alla radio danno l'allarme dicono c'è uno che
Che sta procedendo contromano in autostrada
E questi vedendo che gli vengono incontro tante macchine dice uno a me sembrano cento quelli che vanno contromano
E
La CGIL deve riflettere se essendo essa solo ora
Che si muove in una direzione opposta a tutti gli altri a tutte le altre trentasei organizzazioni inclusa la lega delle cooperative
Giusto per ricordare per
Uno dei soggetti firmatari non si debba porre il problema se forse contromano non è essa piuttosto che gli altri trentasei
Allora
Noi abbiamo seguito con la Germania un percorso che non a caso anche migliorato le relazioni tra i due Paesi nel contesto europeo
Favorito forse tutto ciò anche dalle difficoltà della Francia
Potrei aggiungere che noi siamo riusciti a garantire in questo caso dico noi dico il Paese intero
Un sistema bancario solido e stabile che ha concorso non poco alla stabilità del quadro di stabilità più generale e anche lo specifico quadro di stabilità di finanza pubblica
Qual è la
Spinu significativa differenza che noi abbiamo con la Germania
è il fatto che il Paese non è organizzato in verticale
Ma
In orizzontale in e scusate in orizzontale ma in verticale
Cioè noi non siamo ancora riusciti a creare le condizioni per lo sviluppo di una grande parte del nostro paese
Mentre la Germania è riuscita a includere nei processi di crescita la sua parte debole la sua parte orientale
Il Mezzogiorno rappresenta necessariamente per se vogliamo perseguire obiettivi di crescita significativi se vogliamo
Che esso concorra a un più robusto intervento incremento del PIL noi dobbiamo
Agire sulle tanta di soldi già economie che lo caratterizzano il federalismo fiscale a mio avviso è strumento fondamentale per la responsabilizzazione di quegli amministratori regionali e locali
Per sottrarre i cittadini che io sono stati vittime di quella cattiva amministrazione incapace di far di conto
E dobbiamo
Premesso a una buona gestione dell'ordinario riorganizzare quello straordinario che si realizzi attraverso investimenti non
Parcellizzati infraregionali ma investimenti di carattere sovraregionali il sud deve pensare il sud
Per il sud dobbiamo pensare sud come il nord quando ragiona sul corridoio cinque o su altre grandi scelte infrastrutturale ragiona da nord
E quindi
Le scelte strategiche per il Mezzogiorno li assegnando le risorse attraverso il lavoro che il collega Fitto lo sta svolgendo
In conclusione
Io credo
Che il Mezzogiorno abbia straordinarie potenzialità collegate
Anche al suo essere posizionato all'interno di quella che sta manifestando siccome la quarta economia emergente del
Del nel nel dimensione globale il Mediterraneo
Pomigliano un significato straordinario perché significa che un grande gruppo industriale ormai multinazionale
Ritiene che il Mezzogiorno d'Italia possa essere piattaforma produttiva per il bacino del Mediterraneo
Tanto più se è questa scelta dovesse essere incoraggiata da interventi sulla logistica pensiamo alla portualità di Napoli e a quello che può
Significare
Per
Lo lo sversamento di merci prodotte nel mezzogiorno
Noi dobbiamo perseguire il federalismo fiscale ma dobbiamo insieme avere fiducia anche nella società meridionale e anche nella società meridionale perseguire approcci percorsi di sussidiarietà la stessa Banca del Mezzogiorno
è un intervento in parte fondato sulla in larga parte fondato sulla sussidiarietà
Perché lo Stato si è fatto facilitatore
Di una di uno strumento moltiplicatore della capacità delle banche di credito di cooperative e dei loro sportelli a loro volta espressione di sussidiarietà delle comunità locali del Mezzogiorno
è giusta la definizione di Banca del Mezzogiorno
Quindi dobbiamo avere fiducia anche lì dobbiamo avere un'antropologia positiva
Ma io vi faccio una domanda e la faccio per l'evoluzione del percorso politico nel nostro Paese
Io a voi il nostro simbolo perché
Nel mille novecentonovantaquattro fece un partitino sfortunato ma vi auguro migliore fortuna che aveva come simbolo latte si chiama la Sinistra liberale non durò moltissimo
No voi siete tono ma ho detto una
Non è che mi si è andata male cioè di andata bene cioè almeno a tutti e abile e a tutti quelli che poi credevano in quel
In quel progetto politico nel senso che poi si è collocato in un ambito più ampio
E quindi
Noi sappiamo quanto questi devo dovesse debbano essere considerati strumenti mezzi per un fine quello che conta è il progetto che si vuole realizzare non lo strumento contingente che di volta in volta può essere impiegato
E
Io faccio una considerazione di questo tipo io vedo necessariamente portate a convergere tutte le forze politiche che muovono dall'antropologia positiva
Quando vedo destinate ad isolarsi dalle altre forze legate ancora o non troppo logica negativa
Io non vedo nel perimetro futuro dal Governo del Paese gli ex Democratici di Sinistra gli ex PC PDS Democratici di Sinistra
Voglio soltanto ricordare alcuni esempi
Rimangono purtroppo fortemente ostili all'agenda biopolitica
Perché in qualche modo influenzati da un certo nichilismo
Rimangono assolutamente indisponibili all'evoluzione delle relazioni industriali perché la FIOM di Pomigliano non si tocca
Rimangono contrari al nucleare anche se l'esperienza ha fatto cambiare idea molti e accettare una scelta che non può essere esclusiva ma certamente
è fondamentale
La riforma della giustizia riguarda soprattutto la certezza per le persone fisiche per le persone giuridiche
La necessità di certezze in un contesto nel quale la giustizia civile del lavoro amministrativa contabile penale significa soprattutto incertezza
Incertezza dei tempi nella schizofrenia giurisprudenziale incertezza
Nella eh quindi dei tempi e nei modi che che significa un handicap non secondario per l'attrazione dell'investimento e vedo
Una sinistra di cultura come dire la radice di formazione comunista assolutamente indichi indisponibili a decidere a prescindere dai movimenti politicizzati nella giustizia stessa
Vedo la sinistra con quella radice indisponibile a ragionare dell'educazione
E finalmente a spezzare le autoreferenzialità che ci sono nella scuola nell'università figlie
Degli anni Settanta più di una generazione che talora scelto la scuola l'università non per realizzare una missione ma perché è sempre meglio che lavorare
Vedo una sinistra dire dice comunista che non vi sembra disponibile a quel salto che è necessario nel Mezzogiorno a partire dalla ha bisogno di far di conto nelle amministrazioni regionali
Ma per il resto vedo una grande area moderata una grande maggioranza di italiani ed italiani una grande maggioranza nel Parlamento al di là della maggioranza che sostiene attualmente questo Governo condannata a dialogare
Condannata a superare pregiudizi a reciproci
E a ritrovarsi nel segno di un progetto vitale
Che come dicevo si sostanzia poi di meno Stato più società ma che innanzitutto muove dalla fiducia nei confronti della persona in sé e nelle sue vocazioni relazionali
Grazie
Grazie ministro insomma mi pare di capire che
Più che le api conta l'alveare arrivederci e buona serata buon proseguimento